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Periodico mensile. Anno X n.38 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Iscrizione ROC n. 4753 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa Ap.Biscom Ascential Software Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Creo Italia Denex Systems Technology e.Biscom Ecrm EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Heidelberg HiT Internet Technologies Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem LinkService Lithosol Italia Macchingraf Monigraf Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Numero 38 - Luglio 2003 Ifra Italia 2003: investire per lo sviluppo La sesta edizione della conferenza internazionale si è svolta a Milano il 6 e 7 giugno, in concomitanza con il GEC. Esperienze e riflessioni con l’obiettivo di favorire la ripresa della comunicazione stampata. a pagina 4 Il quotidiano elettronico da “sfogliare” Una edizione web che riesca a restituire la “fisicità” dell’edizione car- tacea? Il gruppo Athesis di Verona ci ha provato, con risultati assai promettenti. a pagina 13 Le strategie del Centro Stampa Editoriale Investimenti e flussi di lavoro finalizzati alla qualità del prodotto edito- riale e commerciale ed alla flessibilità operativa per lo stabilimento di Grisignano di Zocco. a pagina 17 Il giornale in “alta definizione” Al quotidiano il lingua tedesca Dolomiten di Bolzano un Rip di nuova concezione consente di unificare i flussi di lavoro dei prodotti editoriali e commerciali. a pagina 21 Alte tirature, basse foliazioni, colore dappertutto... La società IPS di Reyrieux, nei pressi di Lione, ha scelto per il proprio stabilimento tecnologie derivate direttamente da sistemi di stampa commerciale. a pagina 24 Cosa rischiano i responsabili della sicurezza? La legislazione non prevede sanzioni per il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi e del consulente esterno per la sicurezza. In che modo allora essi rispondono del proprio operato? a pagina 27 Media Insider ...............................................................................a pagina 31 Scaffale........................................................................................a pagina 38 Le Rubriche Il mondo del lavoro su www.jobvillage.it Nel sito sviluppato da Conform un “dietro le quinte”del mondo del lavoro, dove si riflette, ci si confronta ma si ride anche. a pagina 35 Business@Internet

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Filo direttole aziende inFormano

Numero 38 - Luglio 2003

Ifra Italia 2003: investire per lo sviluppoLa sesta edizione della conferenza internazionale si è svolta a Milano il 6 e 7 giugno, in concomitanza con il GEC. Esperienze e riflessioni con l’obiettivo di favorire la ripresa della comunicazione stampata.

a pagina 4

Il quotidiano elettronico da “sfogliare”Una edizione web che riesca a restituire la “fisicità” dell’edizione car-tacea? Il gruppo Athesis di Verona ci ha provato, con risultati assai promettenti.

a pagina 13

Le strategie del Centro Stampa EditorialeInvestimenti e flussi di lavoro finalizzati alla qualità del prodotto edito-riale e commerciale ed alla flessibilità operativa per lo stabilimento di Grisignano di Zocco.

a pagina 17

Il giornale in “alta definizione”Al quotidiano il lingua tedesca Dolomiten di Bolzano un Rip di nuova concezione consente di unificare i flussi di lavoro dei prodotti editoriali e commerciali.

a pagina 21

Alte tirature, basse foliazioni, colore dappertutto...La società IPS di Reyrieux, nei pressi di Lione, ha scelto per il proprio stabilimento tecnologie derivate direttamente da sistemi di stampa commerciale.

a pagina 24

Cosa rischiano i responsabili della sicurezza?La legislazione non prevede sanzioni per il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi e del consulente esterno per la sicurezza. In che modo allora essi rispondono del proprio operato?

a pagina 27

Media Insider ...............................................................................a pagina 31

Scaffale ........................................................................................a pagina 38

Le Rubriche

Il mondo del lavoro su www.jobvillage.itNel sito sviluppato da Conform un “dietro le quinte”del mondo del lavoro, dove si riflette, ci si confronta ma si ride anche.

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International Newspaper Color Quality Club 2002–2004

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Direttore responsabile

Carlo LombardiRedazione

Salvatore Curiale - Luca Michellihanno collaborato a questo numero

Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia,Antonietta Strada.

Segreteria di Redazione

Elga Mauro

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Questo numero è stato chiuso

in redazione il 25 luglio 2003

TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca datiEdiland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

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L’editorialedi Carlo Lombardi

Non sono frequenti, di questi tempi difficili, leoccasioni nelle quali si discute di investimenti e disviluppo. Ad IFRA Italia, la manifestazione chequest’anno è stata parte del GEC di Milano e dellaquale riferiamo in questo numero di TecnoMedia,“Investimenti per lo sviluppo” è stato il tema conduttoreattorno al quale si sono confrontati oratori italiani estranieri, le cui testimonianze hanno descritto unmedium quotidiano ben lungi dall’essere in crisi ma,al contrario, una primazìa non intaccata nei paesi piùavanzati, una sua crescita impetuosa nelle realtà geo-politiche in fase di sviluppo, e difficoltà contingenti insituazioni, come quella italiana, nelle quali parlare di“anomalia” costituisce un vero e proprio eufemismo.

Per chi vuole seguire la trasformazione profonda ecostante dei modelli di comunicazione gli investimenticostituiscono una strada obbligata. Gli Stati Uniti,soprattutto a cavallo degli Anni Settanta, hannoesportato in Europa e nel mondo il modo nuovo di fareil giornale fondato sulla informatizzazione dei processi.In seguito però la spinta all’innovazione ha subitoprolungate battute di arresto. Un allentamento spiegato,almeno in parte, con il fatto che i quotidiani statunitensinon avevano avvertito granchè la concorrenza di altri

mezzi di comunicazione. Le risorse fondamentali (ed inprimo luogo quelle pubblicitarie) continuavano adalimentare come primo destinatario l’industria deiquotidiani; i bilanci delle società editoriali, nellapeggiore delle ipotesi, registravano una contenutacontrazione degli utili. Valga per tutti il caso delgruppo “ New York Times” che nel secondo trimestredi quest’anno, ha registrato profitti “limitati” a 72milioni di dollari contro i 78 dell’analogo periodo del2002, a causa del calo delle inserzioni pubblicitariecausato dalla guerra in Iraq. Questa “inerzia”dell’industria USA sembra comunque prossima alcapolinea. La “joint venture” sottoscritta nel maggioscorso tra l’IFRA e la NAA (Newspaper AmericaAssociation), della quale riferiamo a parte, è sottoquesto aspetto un segnale incoraggiante.

L’Europa, in campo editoriale, si è trovata così aricoprire il ruolo di forza trainante nel campodell’innovazione. E l’Italia ha fatto la sua parte, comeconfermano anche alcuni dati statistici e fondateprevisioni fornite a IFRA Italia. Manfred Werfel, sullabase delle esperienze maturate in IFRA, ha insistitosulle prospettive di integrazione tra i media e sullepotenzialità di crescita del quotidiano, soprattuttonella versione “full color”: una ipotesi ormai in fase direalizzazione in realtà italiane di primaria importanza.

Tutto ciò nonostante quella che, con una perifrasi,abbiamo definito l’anomalia italiana, alla luce dellerisorse sistematicamente sottratte dal mezzo televisivoalla stampa quotidiana e periodica. La battagliacondotta in queste settimane dalla FIEG e dal suoPresidente in prima persona , sostenuta con vigore datutti i giornali, mette sotto gli occhi di tutti una realtàche - se non dovessero intervenire mutamenti di rotta- potrebbe comportare grossi rischi per il realizzarsidelle prospettive alle quali facevamo riferimento.

L’Italia è il solo paese occidentale nel quale latelevisione rastrella gran parte delle risorsepubblicitarie (circa il 60 per cento). In ogni altra partedel mondo opera il trend contrario: negli Stati Unitinon si arriva al 40 per cento, più o meno come inSpagna. Ancora più contenuta la quota del mezzotelevisivo in Inghilterra (30 per cento), Francia (29 percento) e Germania (poco più del 24 per cento).Affrontare gli impegni gravosi dell’innovazione conun “handicap” tanto pesante è assai difficoltoso; ma iprogetti in corso di realizzazione confermano l’impegnoad operare con il massimo della determinazione.

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Investire per lo sviluppo:progetti e proposte inrassegna ad Ifra Italia 2003

“Non abbiamo avuto timore” - ha detto in aperturadei lavori Carlo Lombardi, Presidente di Asig che, as-sieme a Fieg e ad Ifra, la più importante organizzazio-ne mondiale per la ricerca e lo sviluppo delle tecnolo-gie applicate all’industria della stampa organizza laConferenza internazionale - “di portare in primo pia-no ad Ifra Italia uno degli scenari più discussi, e piùinteressanti, per tutti noi: il quotidiano full color”. Sitratta del progetto, al quale stanno attivamente lavo-rando alcuni fra i più importanti gruppi editoriali Ita-liani, per arrivare alla stampa di un prodotto giornaledi nuova concezione, 64 pagine broadsheet o 128 atabloid, tutte a colori. Un’autentica rivoluzione chepotrebbe rimettere in moto il mercato degli annuncipubblicitari in Italia e, forse, contribuire a sviluppareun prodotto giornale innovativo e più appetibile persegmenti di lettori -in particolare i giovani e le donne- che tradizionalmente si mantengono a “distanza discurezza” dal quotidiano. Se così accadesse, ha sotto-lineato Lombardi, è facile intuire che tipo di rivolu-zione potrebbe essere alle porte nel nostro Paese, unmercato dove i quotidiani sono stampati in un numerosempre maggiore di stabilimenti che avrebbero la ne-cessità di “adeguare” i propri investimenti alle nuovescelte editoriali, per non parlare della probabile - pernon dire certa - corsa che si svilupperebbe presso altretestate italiane per ampliare la propria offerta di pagi-ne a colori al mercato della pubblicità. Ipotesi a tuttocampo che hanno reso necessario, per la prima voltanei sei anni di vita della manifestazione, “spalancare”le porte anche alle esperienze, italiane e straniere,

maturate da aziende stampatrici non necessariamenteimpegnate nell’industria dei giornali, come la Ilte, edascoltare anche la viva voce degli sviluppatori disoftware, riuniti in una tavola rotonda coordinata daRoberto Di Vito, responsabile sistemi di un quotidia-no, la Repubblica, che ha sviluppato negli anni unodei network produttivi più articolati che si conoscano.

Gli scenari: verso il quotidiano full color

“Anch’io sono curioso come e più di voi verso ilfull color” ha sottolineato Carlo Perrone, vice Presi-dente della Fieg, che ha svolto la relazione di aperturaad Ifra Italia 2003 - “se si andrà in quella direzionetutti saranno obbligati ad una riflessione”. E comun-que, non ha mancato di sottolineare Perrone, in Italiapossiamo osservare come anche negli ultimi ventiquat-tro mesi, quindi in un periodo di difficoltà economicadiffusa, editori e stampatori italiani non siano rimasticon le mani in mano. E segnali incoraggianti, in effet-ti, non sono mancati.

Sui 211 giornali quotidiani che si pubblicano oggiin Italia - dati dell’Osservatorio - 157 utilizzano siste-maticamente la quadricromia. Il 75% dei quotidianiitaliani è, dunque, a colori, e la percentuale sale a oltreil 95% se si tiene conto non del numero delle testatema della quantità complessiva di copie stampate.Un’indagine promossa dall’Asig agli inizi degli anniNovanta, condotta su un campione di 93 testate - pra-ticamente il 100% del panorama dei quotidiani del-l’epoca - evidenziava una percentuale delle testate a

“Investimenti” e “sviluppo”: un binomio nel quale sono in molti - editori e stampatori - avoler credere, dopo oltre due anni di mercato pubblicitario piatto e di un clima economicogenerale che in Italia, in Europa e nel resto del mondo industrializzato stenta ancora ainviare segnali positivi. Nel corso delle due giornate di lavori ad Ifra Italia 2003, latradizionale conferenza internazionale per l’industria della stampa e dei quotidiani chequest’anno si é svolta alla Fiera di Milano il 6 e 7 giugno scorsi in concomitanza con il GEC,é stato un continuo alternarsi di esperienze e riflessioni che avevano un comunedenominatore: la ricerca di che cosa fare per favorire una ripresa del mercato dellacomunicazione stampata nel nostro Paese.

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colori del 15%. Ci troviamo quindi di fronte ad un trendchiaro di costante incremento della presenza del colo-re sulle pagine dei quotidiani. Che si collega stretta-mente ad un’altra tendenza ben definita: l’incrementodella foliazione. Negli ultimi dieci anni il numeromedio di pagine per copia dei quotidiani italiani è sa-lito da 35 a 43.

“La tecnologia”, ha sottolineato Carlo Perrone, “haovviamente giocato un ruolo importantissimo nel per-mettere questi poderosi incrementi della presenza delcolore nei quotidiani e della folizione”. Se fino a qual-che anno or sono la rotativa-tipo stampava 32 paginein bianco e nero, oggi si va dalle 48 alle 64 pagine,con 8-16 pagine a colori. Proprio a Milano, e proprioin occasione di Ifra Italia 2001, un relatore lanciò quel-la che allora appariva una provocazione “estrema”: unarotativa in grado di stampare 128 pagine, tutte a colo-ri. Bene, entro un paio di anni macchine di questo tipoentreranno in funzione in Italia.

Non solo, quindi, gli imprenditori hanno credutoin misura significativa al “futuro” del quotidiano stam-pato investendo in nuovi gruppi per stampare con tec-nologie offset e flessografiche, ma neppure hanno tra-

scurato l’introduzione di novità significative nell’am-bito del flusso produttivo. Pensiamo a tre aree oltre-modo significative e collegate strettamente sia al co-lore che alle aumentate foliazioni: il trattamento digi-tale della pubblicità, la incisione diretta delle forme distampa (computer to plate) e l’introduzione di lineeper l’inserimento automatico di materiali stampati nellecopie in uscita dalle rotative.

Queste tendenze nell’evoluzione dei prodotti equesti investimenti in atto nel mercato italiano si ac-compagnano ad una trasformazione più profonda delcontesto industriale: la delocalizzazione produttiva o,se vogliamo utilizzare un neologismo anglosassone dimoda, il ricorso sempre più frequente all’outsourcing.La base di dati dell’Osservatorio Tecnico censisce inItalia ben 98 stabilimenti per la produzione dei quoti-diani; oltre il 55% di questi produce più di una testata.

La storia di questi ultimi anni offre numerosi esem-pi di editori che hanno dismesso, in tutto o in parte, leattività di stampa per cederle a società specializzate ingrado di gestirle con maggiore efficienza, ma anche dieditori che hanno investito in stabilimenti industrialidi avanzata concezione, con l’obiettivo di migliorare

GEC 2003: Risultatisuperiori alle attesegrazie ad un mercatoche cominciaa credere nella ripresa

Buona affluenza e clima positi-vo nei padiglioni di Fiera Milano perGEC 2003. La mostra internaziona-le delle tecnologie per l’industriagrafica, editoriale, cartaria etrasformatrice ha segnato il ritornodegli operatori e dei buyers interna-

zionali in numero consistente ad una fiera di settore, per la prima volta dopo i fatti dell’11 settembre 2001. Neicinque giorni di fiera i visitatori registrati, tutti operatori professionali, sono stati 35mila, il 14% dei quali diprovenienza estera. Positive le valutazioni espresse dagli espositori, per i quali la fiera ha superato leaspettative della vigilia: il mercato italiano si conferma il più vitale a livello europeo e le cinque giornate di GEC2003 sono state connotate fin dall’inizio dal ritorno di un’atmosfera positiva che sembrava ormai un ricordolontano. “Grazie all’apporto determinante e significativo degli espositori, siamo riusciti a costruire un’impalca-tura di fiera che ha permesso di gettare lo sguardo oltre gli ostacoli congiunturali”, commenta Guido Corbella,amministratore delegato della società organizzatrice Centrexpo. “Si sono respirati chiari segnali di ottimismo,che adesso occorrerà valutare bene prima di poterli interpretare come un’effettiva inversione di tendenza”.L’orientamento positivo ed improntato ad un cauto ottimismo è stato sottolineato anche dai rappresentanti delleindustrie produttrici di macchine (Acimga) e delle case estere rappresentate (Argi). Durante GEC sono statecelebrate le assemblee generali di Assocarta e Assografici. Quest’ultima, oltre all’analisi congiunturale delsettore ed ai primi dati relativi al 2003 (continuano le incertezze per il comparto grafico editoriale, mentre crescecon buona progressione il settore cartotecnico), ha eletto Marco Spada alla presidenza per il prossimo biennio.

Segnali di ripresa al GEC 2003

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la qualità del prodotto e di acquisire commesse ester-ne. L’elenco dei nuovi stabilimenti di stampa per quo-tidiani sorti nell’ultimo quinquennio, o delleristrutturazioni significative, è veramente lungo edabbraccia ogni area della penisola: Genova, Napoli,Erbusco, Loreto, Cagliari, Bari, Bologna, Roma, Mi-lano, e l’elenco potrebbe continuare. Né mancano inuovi progetti in fase di studio o in corso di realizza-zione.

Gli imprenditori italiani hanno puntato in direzio-ne di uno sviluppo globale avviato lungo alcunedirettive ben definite: nuovi prodotti e nuovi servizieditoriali, razionalizzazione dei processi industriali distampa, riduzione dei costi del ciclo produttivo dellapubblicità, maggiore offerta alle aziende inserzionistedi pagine stampabili a colori. Prospettive di sviluppoil cui sbocco, per così dire, naturale, potrebbe essereun nuovo prodotto caratterizzato da un forte legamecon il territorio locale, grande offerta informativa egrande, diremmo totale, opportunità per la stampa acolori della pubblicità. In una parola, il quotidiano “fullcolor”. Che rappresenterebbe, almeno come progetto

in via di sviluppo, una naturale evo-luzione di quanto negli ultimi anni ènato e si è sviluppato nel nostro Pae-se in modo consapevole ed origina-le.

Prepararsi alla ripresa:logistica e tecnologia

“La sfida che abbiamo di fronte èlogistica” ha sottolineato UmbertoSeregni, presidente del più grandegruppo indipendente per la stampadei quotidiani in Italia, con stabili-menti in ogni parte del Paese. In uncontesto industriale che va caratteriz-zandosi in direzione di una sovra ca-pacità produttiva, è indispensabile ilruolo che potrà giocare la tecnologia,chiamata a risolvere problemi sem-pre più importanti per garantire fun-zionalità ed economicità al sistemaproduttivo. Per fare un esempio, ba-sti pensare ad una delle tendenze inatto che accompagnano nel nostroPaese il fenomeno del decentramentoproduttivo, il progressivo aumento

delle edizioni locali caratterizzate da basse tirature.Macchine per la stampa sviluppate per alti volumi ditirature possono considerare poco significativi, in ter-mini di percentuale, scarti di avviamento nell’ordinedi alcune migliaia di copie, ma quando ciò si verificanella produzione di edizioni locali a basse tiratura sirischiano rapporti insostenibili fra copie utili alla dif-fusione e copie di scarto. Ecco quindi che soluzionitecnologiche innovative quali quelle per il cambio la-stra automatico, o dispositivi mirati al contenimentodegli scarti di avviamento, diventano componenti es-senziali nelle valutazioni dei nuovi investimenti. Equesti, rendendo sostenibile e vantaggiosa la distribu-zione massima possibile sul territorio della stampa diuna testata, creano le premesse per la soluzione deiproblemi logistici dell’industria dei giornali, dove, sinota per inciso, il costo del trasporto non potrà cheaumentare.

Sulla stessa lunghezza d’onda è Giacomo Gorjux,proprietario della Sedit di Bari, uno degli stabilimentiper quotidiani all’avanguardia del sud Italia. Gli inve-stimenti per lo sviluppo sono la chiave per competere

Foto in alto.. Carlo Perrone, vice Presidente Fieg,introduce i lavori di Ifra Italia 2003.Foto in basso. Da sin.: Giovanni Toso, Umberto Seregni,Sergio Vitelli, Giacomo Gorjux e Roberto Poli discutono deinuovi investimenti industriali

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ed avere successo in un mercato,quello italiano, dove “così come con-tinueranno ad esistere i network distabilimenti che fanno capo ad ununico gruppo industriale, continue-ranno ad esistere network tecnologi-ci multi-proprietari concentrati informa di consorzio o in altre formema con altrettanta capacità di essereradicati sul territorio.” Un territoriodove tavolta ci si scontra con situa-zioni ai confini della legalità: azien-de che non rispettano i contratti di la-voro, che non applicano le normesulla sicurezza - “e la legge 626 co-sta” sottolinea Gorjux - e dove ci sidovrà presto attrezzare per fare fron-te alle nuove norme sul credito euro-peo, che vanno sotto il nome generi-co di “Basilea 2”, che prevedono dialzare le barriere dell’accesso al cre-dito per quelle aziende di medie di-mensioni caratterizzate da una sola,importante, commessa. Ed ancorauna volta si riaffaccia il tema propo-sto, in apertura del panel dedicato agliinvestimenti dei centri stampa, dalcoordinatore della sessione Sergio Vitelli, direttore tec-nico del gruppo RCS: rendere più flessibili gli impiantiproduttivi in direzione di un sistema di stampa in gra-do di funzionare a tutte le ore del giorno. Già oggiesistono soluzioni sul mercato in grado di ridurre alminimo le barriere tecnologiche fra la stampa dei quo-tidiani e la tiratura di altri prodotti editoriali o com-merciali all’interno di un’unica linea. Si tratta di pro-seguire lungo questo percorso? Con quali concreteopportunità?

E poi, rendere le linee di produzione aperte a di-versi prodotti? oppure affiancare in parallelo opportu-nità offerte da diverse tecnologie, come ha deciso difare la Sedit di Bari introducendo unità per la stampadigitale a servizio dei service localizzati sul territorio,con un occhio mirato agli sviluppi del digitale appli-cato all’industria dei giornali?

“Noi” - ha risposto Roberto Poli, responsabile delCentro Stampa S. Biagio alle porte di Genova - “almomento della progettazione dello stabilimento ab-biamo considerato che l’investimento che si andavaconfigurando fosse assolutamente sproporzionato ri-

spetto alla stampa delle 160.000 copie del Secolo XIX.”La missione che si è posta è stata quindi quella di faresì che tutte le scelte effettuate fossero in linea con ilSecolo ma anche con la possibilità di produrre altretestate. I responsabili genovesi sono quindi andati ingiro per l’Europa ed hanno scoperto che c’era un mer-cato, e ben definito, di editori che a prezzi ragionevolierano disponibili a passare ad una stampa full colordel proprio tabloid. “Abbiamo fatto le nostre scelte”ha spiegato Poli “in un contesto Europeo nel qualestampare 96 pagine tabloid con 40.000 copie di tiratu-ra non era cosa straordinaria...”. Pertanto si é puntatosu una macchina ad elevata automazione con cinquetorri colore, una piega più una seconda per le emer-genze. Una scelta che ha consentito al centro S. Biagiodi entrare nel mercato dei tabloid dove era alta la do-manda e scarsa l’offerta. Dal luglio 2001 ad oggi ilfatturato é passato da zero a due milioni di Euro, conla previsione per il prossimo anno di salire a quota tremilioni di Euro grazie al segmento di mercato deitabloid ad elevato impiego del colore.

Giovanni Toso, direttore generale di Ilte, il più gran-

Foto in alto. Giulio dalla Chiesa, vice Presidente Asig,inaugura la seconda giornata dei lavori

Foto in basso. Da sin.: Gary Cosimini, Carlo Olivieri,Gabriella Franzini, Paolo Agus, Roberto di Vito, Pasquale

D'Innella Capano, Mauro Mottini e Holger Hofmanndiscutono del futuro dei sistemi editoriali

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de gruppo di stampa indipendente se si eccettuano ilPoligrafico dello Stato e Mondadori, specializzatonella produzione di cataloghi, periodici ed elenchi, hariportato l’attenzione su un punto saliente delle strate-gie di investimento per lo sviluppo: i rapporti con ifornitori. Toso ha illustrato i dettagli del progressivoinserimento in azienda del sistema Sap per potenziaree migliorare il servizio alla clientela che, nel caso del-la Ilte, comprende aziende delle dimensioni di Telecom,Tim, Enel (gestite attraverso PostelPrint per quantoriguarda la stampa di rendicontazione). Il passaggioda una pletora di sistemi informatici distribuiti allaintegrazione dei flussi di lavoro e dei dati ha significa-to vantaggi straordinari sia nei confronti dei clienti chenei confronti delle informazioni a disposizione deimanager della Ilte stessa. In questo passaggio è stataessenziale, una volta di più, la stretta collaborazionefra cliente e fornitore, come non ha mancato di sotto-lineare Toso nel corso della sua relazione.

“C’è una forte domanda di crescita tecnologica”ha osservato Sergio Vitelli - “ma non abbiamo benchiaro chi debba proporre gli investimenti, se gli edi-tori o gli stampatori”. “E’ il mercato complessivo checomanda” ha risposto Toso. Il problema di un grandestampatore commerciale è particolarmente delicato e,per alcuni, si chiama Germania. Quando i tedeschisono in crisi fanno crollare i prezzi sul mercato inter-nazionale, e chi su quel mercato deve competere devefare i conti con un intero “sistema Paese”.

“Content independent”, “outsourcing” ed al-tre parole di successo...

Gestire i contenuti: dove stanno puntando le azien-de fornitrici? Che cosa chiedono gli editori italiani avent’anni esatti dalla introduzione dei sistemi edito-riali nelle aziende del nostro Paese? L’industria deiquotidiani ha sempre rappresentato il banco di provapiù complesso per gli sviluppatori di software edito-riale, e mai come oggi si avvertono forti le spinte indirezione di un “ripensamento” globale dei sistemi perla gestione dei contenuti. “Sono cresciute aziendemolto dinamiche, ed i sistemi editoriali si sono dovutiscontrare con nuove soluzioni di provenienza standard”ha sottolineato Luigi Vanetti, direttore tecnico dellaStampa di Torino, coordinatore della sessione dedica-ta alla gestione dei contenuti che ha condiviso conRoberto di Vito, responsabile dei sistemi di prestampade la Repubblica e coordinatore, nella circostanza, della

tavola rotonda dedicata al futuro dei sistemi editoriali,l’onere di dipanare la complessa matassa degli argo-menti.

Tre i filoni lungo i quali si sono mossi i relatori,provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti: la crescitadella domanda e della offerta di soluzioni “contentindependent” o “media neutral”, la crescita della ri-chiesta di software editoriale che eviti in misura sem-pre maggiore il ricorso al lavoro manuale non creati-vo, ricerca di soluzioni organizzative nel rapporto clien-ti/fornitori tali da consentire agli editori un constanteaggiornamento delle piattaforme installate che sia com-patibile con i piani aziendali generali, soprattutto inperiodi di non particolare floridezza economica.

Harald Löffler di Ifra si è soffermato, fra l’altro,su tre aspetti legati allo sviluppo dei software edito-riali: la separazione del layout rispetto al contenuto“senza il repurposing” ovvero la possibilità per i ge-stori dei contenuti di utilizzare lo stesso contenuto sen-za doverlo svincolare dal layout originale per aggan-ciarlo a nuovi media di distribuzioni. Come dire, conun termine sempre più attuale, un sistema editoriale“media o content independent”, un passo avanti rispettoalla possibilità di reimpaginare di volta in volta arti-coli ed immagini estraendoli da layout completi. Que-sta soluzione ha fra l’altro l’obiettivo di evitare tutto illavoro manuale non creativo, che potrebbe risultareparticolarmente gravoso nel caso di gruppi editorialifortemente orientati alla diffusione di contenuti all’in-terno di media diversi. In questa nuova architetturadiventa un’opportunità il ricorso all’XML, talvoltacome apertura in quella direzione, talvolta come ele-mento centrale del sistema.

E se Anne Sophie Bolon dell’International HeraldTribune, prestigioso cliente internazionale di TeraDigital Publishing, ha confermato che la comune stra-tegia degli investimenti del quotidiano americano èquella di puntare ad avere molti ritorni negli anni avenire -quindi decisioni che si basano sia sull’archi-tettura delle soluzioni che sull’affidabilità dei fornitori- Chris Purcell, del Financial Times, ha raccontatocome, dopo un primo inizio non coronato dal succes-so, il gruppo editoriale inglese abbia di nuovo puntatosu un sistema “media independent” basato su XML.La scelta dell’editore, che ha coinvolto in qualità difornitore e partner tecnologico la società italianaEidosMedia, ha privilegiato lo sviluppo di una solu-zione che non mira ad “integrare” soluzioni già esi-stenti - oggi sono in numero di venti - ma che, grazie

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all’XML, dovrà a poco a poco assorbire i diversi si-stemi e sottosistemi attualmente in funzione all’inter-no di un’unica piattaforma multimediale. “Produrre dipiù a partità di staff giornalistico” è l’obiettivo delquotidiano inglese sintetizzato da Chris Purcell.

Roberto Sardi, responsabile dei sistemi editorialidi RCS, ha invece illustrato gli sviluppi più recenti delgruppo negli investimenti per la produzione delle edi-zioni locali del quotidiano di via Solferino. Una stra-tegia che ha come obiettivo lo sviluppo di una struttu-ra tecnologica e operativa comune alle diverse edizio-ni per ridurre i costi gestionali, puntando alcoinvolgimento di importanti fornitori attraverso con-tratti innovativi.

Primo partner ad essere stato coinvolto è statoUnisys, già fornitore del sistema editoriale del Corrie-re e della Gazzetta dello Sport, fra i primi a sperimen-tare in Italia proposte di outsourcing relative appuntoalle gestione diretta dei servizi per le proprie piatta-forme editoriali Hermes (cfr. TecnoMedia n.21, mar-zo 1999).

Con Unisys è stato studiato un nuovo contratto ad

hoc per le edizioni locali, che prevede che il fornitore“noleggi” il sistema editoriale percependo da partedell’editore un canone mensile che prevede una partefissa ed una parte direttamente proporzionale ai “postidi lavoro” utilizzati per la creazione delle diverse edi-zioni locali. Con Unisys è stata coinvolta Telecom Ita-lia, assieme alla quale si è sviluppata una nuova retedi trasmissione dati sul territorio, che prevede per tuttii nodi locali la possibilità di trasmettere dati aggan-ciandosi al nodo più vicino del gestore telefonico. Ciòsignifica disporre di un canale ad alta velocità sempreaperto senza doversi gravare dei costi per la manuten-zione e per la tenuta di linee dedicate.

E proprio in virtù della accresciuta importanza deifornitori, sempre più spesso chiamati a condividerescelte strategiche con i clienti, Ifra Italia ha quest’an-no deciso di organizzare una tavola rotonda nella qua-le i fornitori di sistemi editoriali hanno esposto in pri-ma persona il loro punto di vista sugli sviluppi a brevedel software impiegato nell’industria dei giornali e deimedia stampati. Con il coordinamento di Roberto DiVito hanno preso la parola Gary Cosimini di Adobe

Ifra ed Naa costituiscono una nuova jointventure per l’industria editoriale mondiale

Dopo aver collaborato a molteplici iniziative editoriali, Ifra e l’Associazione degli Editori di quotidianiamericani (Naa) hanno deciso di rendere formale la loro partnership con la creazione di una nuova joint venturecon sede negli Stati Uniti. Lo scorso 9 maggio le due organizzazioni hanno siglato il contratto ufficiale, dandovita alla Naa/Ifra Technical Solutions LLC.

Come risultato della nuova joint venture, tutti i soci nordamericani della Naa diventeranno soci Ifra epotranno usufruire di tutti i benefici che scaturiscono da tale membership. Reiner Mittelbach, CEO di Ifra e JohnSturm, Presidente e CEO di Naa hanno siglato il contratto della joint venture che sarà controllata da unConsiglio di Amministrazione. Ci sarà un Comitato Consultivo, costituito dal Comitato Tecnico di Naa e da trepersone del Comitato Attività di Ifra.

La nuova società consentirà ai soci della Naa di usufruire di eventi e attività che l’Associazione da sola nonriusciva a dare. All’Ifra permetterà di estendere e affermare la sua presenza in America. Tra il mercatonordamericano e il resto del mondo ci sono specifiche differenze circa i procedimenti di stampa usati neimateriali o l’uso delle attrezzature impiegate. Per entrambi i sistemi industriali sarà di grande interesseapprendere la varietà che sta dietro ogni procedimento. Ad esempio, di grande interesse nel mercatoamericano è la domanda sempre più crescente di computer-plate. In Europa, il CTP è stato introdotto da tempoed ha raggiunto un certo standard, mentre in Nord America sta acquistando impulso adesso.

Nel contratto è comunque chiaramente stabilito che IfraExpo e Nexpo, le due mostre convegno leadermondiali nell’industria dei quotidiani, non saranno condizionate da questo accordo. IfraExpo continuerà adessere un evento solo Ifra, così come Nexpo sarà pertinente alla Naa. I due eventi saranno separati.L’audience di queste due mostre è infatti del tutto diversa. IfraExpo è principalmente un fenomeno europeocon una presenza asiatica, mentre Nexpo è limitato al Nord America.

Anche il Newsplex, così come il Centro Ifra per le Operazioni Avanzate di Notizie (News Ops Center)restano del tutto indipendenti dalla joint venture, che tuttavia potrà consentire di avviare attività di vendita edi promozione del Newsplex in Nord America.

La guida della nuova società, che avrà sede nel quartier generale della Naa a Vienna, Virginia, Stati Uniti,sarà affidata a Thomas R. Norton, vice Presidente delle attività a York (Pennsylvania, USA). Norton e il suoteam di quattro persone cureranno lo sviluppo di programmi di training, servizi di consulenza, progetti di ricercae seminari dedicati alla pubblicazione di quotidiani.

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System, Carlo Olivieri di Atex, Gabriella Franzini diEidosmedia, Paolo Agus di Sinedita, PasqualeD’Innella Capano di Telpress, Michele Mottini di TeraDigital Publishing e Holger Hoffmann di Unisys, chehanno portato il loro punto di vista e il loro contributoaziendale sui temi dell’”Integrazione, multimedialità,nuovi linguaggi: il futuro dei sistemi editoriali”.

Una vetrina nella quale ogni relatore ha potuto chia-rire le proprie storie e innovazioni aziendali a propo-sito di sistemi editoriali e di soluzioni customer-oriented. E si parte da Adobe, con il suo linguaggioPostscript, con gli standard PDF, XMP, e il Program-mi Photoshop e i suoi link con i prodotti desktop. Perarrivare ad Atex che, dopo lo svantaggio di essere sta-ta una delle prime aziende del settore e aver subito ilritorno della concorrenza, adesso progetta soluzioniintegrate per la carta stampata. Via via passando perTera Digital Publishing, la cui parola d’ordine è quel-la di lavorare in stretto contatto con i clienti fornendoloro sistemi editoriali di terza generazione. Passandoper Sinedita, un gruppo che fa della ricerca e sviluppoil suo punto di forza e che cerca di coniugare l’innova-zione con la necessità di garantire ai clienti la conti-nuità di funzionamento dei propri sistemi, pronto an-che ad impiegare gli standard perché abbattono i co-sti. Passando per Eidosmedia, la società che ha punta-to allo sviluppo di nuove soluzioni che superino gliambienti proprietari per entrare in forze nel mondo delweb. Passando per Unisys, che ha effettuato cambia-menti radicali, in modo rapido e flessibile, per diveni-re veramente “globale”. Arrivando infine a Telpress,una società con più di vent’anni di esperienza alle spalleche, da vero e proprio front-end editoriale verso leagenzie di stampa, intende innovare gli standard al finedi realizzare un unico browser per mettere in comunei giornali online. Su una cosa però tutti d’accordo: isistemi editoriali servono soprattutto ai giornalisti, achi il giornale lo “fa”, lo costruisce per davvero. Equindi le parole d’ordine sono tante, ma convergentitutte in una medesima direzione: configurabilità, ap-plicativi “ready to user”, interfacce “friendly”.

Stampa e pubblicità

Investimenti e sviluppo: ma il “mestiere” dellostampatore, in Italia, è destinato a cambiare, e come, acavallo fra le ipotesi di quotidiani full color ed i nuoviinvestimenti in ambito produttivo?

Giulio Dalla Chiesa, vice Presidente di Asig, ha

sottolineato come, da un lato, i grandi editori vadanoverso la creazione di edizioni locali e, dall’altro, cre-scano in misura significativa le autonome iniziative dieditoria locale legate al territorio. In entrambi i casi,lo stampatore andrà sempre più specializzandosi comeun partner commerciale per l’editore, né si può esclu-dere, in linea di principio, una progressiva standardiz-zazione dei formati – fenomeno già presente storica-mente in alcuni dei mercati più avanzati del mondo,come gli Stati Uniti d’America – che semplifichereb-be di molto il ricorso alla produzione del giornale pres-so stabilimenti esterni.

E sempre sui formati si è soffermato il direttorericerca e sviluppo di Ifra, Manfred Werfel, che ha os-servato come in Europa i tabloid siano, di norma, pre-feriti nella stampa nordeuropea, massimamente scan-dinava, che può contare su un rapporto favorevolissi-mo di abbonamenti (sino al 90% in Finlandia), mentrei formati broadsheet sono maggiormente presenti nel-la zona mediterranea, dove nel rapporto di vendita pre-vede un alta percentuale di prodotto in vendita nelleedicole. Il formato in sé, con tutte le prospettive chequesto aspetto fisico può recare ogniqualvolta avven-gano significative inversioni di tendenza, non è co-munque condizionante, a patto che l’aspetto grafico econtenutistico del quotidiano sia sempre più “readerfriendly”, amichevole per il lettore, costituisca cioèun’alternativa rilassante e gradevole a media quali laradio e la televisione. Il futuro che Werfel prevede,anche per i quotidiani, è quello dell’integrazione deimedia anche sulla carta stampata, un vero e propriomix di media, che si verificherà anzitutto nei nuoviformati pubblicitari richiesti dal mercato.

E proprio alla pubblicità è stata dedicata una tavo-la rotonda coordinata da Riccardo Beretta, componentedel Comitato di Presidenza di Asig. Il panel di espertiche ha cercato di rispondere alla domanda “L’evolu-zione dei prodotti stampati in direzione del full colorrappresenterà un’opportunità di sviluppo a beneficiodi tutta l’industria della stampa?”. Il quadro Italiano,delineato dal direttore generale della Fieg SebastianoSortino, ultimamente non è stato certo entusiasmante.I giornali vedono una pesantissima congiuntura sfa-vorevole che, dopo i fasti e le impennate delle entratedegli anni 1998-2000, ha registrato flessioni delle en-trate pubblicitarie, che, tra gli anni 2000 e 2002, han-no toccato punte del 30%. In controtendenza solo unmodesto segno positivo (+ 6,5%) per la pubblicità lo-cale e regionale, a dimostrazione di quanto il prodotto

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giornale vivasempre di piùuna dimensionedi target che nequalifica e neorienta il trend dicrescita. Male igiornali, insom-ma, e bene la Tv.Tanto più che loshare Tv rispettoa quello di altrimedia è, perl’Italia, al secondo posto nel mondo con il 51,2%, se-condo, lo ricordiamo, solo al Portogallo con il 58,9%.Siamo insomma, almeno dal punto di vista pubblicita-rio, i secondi teledipendenti al mondo, battendo anchegli States, che del medium televisivo, attraverso i gran-di network nazionali, hanno fatto per anni la loro ban-diera comunicativa, e che però esibiscono soltanto unpiù modesto share del 36,8% su questo medium. Cer-to, la Tv propone un indubbio appeal pubblicitariocapace di influire sui grandi numeri. E l’impattoquantitativo è proprio il pregio, ma anche il difetto delmezzo televisivo. In questo la carta stampata ha infattiun plus rispetto alla televisione: essa infatti selezionail pubblico che interessa l’inserzionista. In altre paro-le si può dire che, mentre una gran parte dell’investi-mento televisivo sulla pubblicità va sprecato, tutto l’in-vestimento dei giornali coglie nel segno. La tv si guar-da, al giornale si aderisce. Ed è questo, a parere diSortino, che ha determinato la crescita esponenzialedei prodotti pubblicitari legati al giornale. Non sololibri, cassette e DVD, ma anche inserti stampati di varianatura, inseriti nel packaging del prodotto quotidianoo periodico. Ed è forse questo il futuro dell’offertapubblicitaria per la carta stampata.

E proprio sulle esigenze degli inserzionisti dellacarta stampata si è soffermato Marco Spada – neo elettoPresidente di Assografici - che ha incentrato il suointervento proprio sul problema della qualità, un temacentrale sia per l’industria dei quotidiani che ancor piùper la stampa commerciale. “Gli italiani sono sempreesigenti” ha osservato fra l’altro Spada, ed il nostroPaese è costantemente proteso alla ricerca di tutto ciòche può favorire e sviluppare la stampa di qualità acolori. Non si può dunque escludere, in prossimo fu-turo, un progressivo abbandono del cold set a favoredell’heat set.

Dai pubblici-tari presenti nonsono mancati se-gnali di cauto ot-timismo. Per Ste-fano Cecchetti(Pk) il full colorè sicuramenteuna strada neces-saria che, tra l’al-tro, sviluppanuove tecnichepubbl ic i tar ie ,

quali le “false cover”, le false copertine, che abbiamoimparato a conoscere dalla free press. Piuttosto daCecchetti è provenuto un monito alle redazioni deigiornali, ad essere più dinamiche nell’accettare nuovestrategie e nuove campagne pubblicitarie. Più in ge-nerale, per Cecchetti, il dumping televisivo sul merca-to della pubblicità deve essere trasformato dal pianodello scontro a quello del valore aggiunto: lavorandoall’abbattimento dei prezzi da un lato, e al migliora-mento degli standard qualitativi dall’altro. VirginioCova (Il Sole 24 ore System) ha ricordato come il suogiornale, Il Sole 24 Ore, sia stato il primo quotidiano astampare il colore nel lontano 1988, sul numero delLunedì. Per Cova il problema del full color mette difronte i giornali a investimenti molto pesanti che nonsi possono affrontare in poco tempo, come la storiadel Sole insegna. E’ una strategia a lungo termine,quella del colore pieno, che va letta in parallelo con leforme di approvvigionamento pubblicitario dei gior-nali, analizzando bene realtà per realtà. Mario Scotti(RCS Pubblicità) ha tratteggiato le strategie pubblici-tarie del gruppo RCS, tanto per quanto riguarda i pro-dotti a pagamento, tanto per quanto concerne la freepress. Benché sicuramente il full color aiuti non pocoa fornire servizi che, oramai, sono una costante nellerichieste dell’utenza, nessuno – ha affermato – potràaffermare con sicurezza come in realtà evolverà il trendpubblicitario nei prossimi mesi e nei prossimi anni.

Investire per lo sviluppo

Nell’ultima sessione, coordinata da Sergio Vitelli,componente del Comitato di Presidenza dell’Asig,hanno trovato posto le esperienze europee che riguar-davano “L’automazione e standardizzazione nell’in-dustria della stampa europea”. Così Roberto Beretta,

Oltre 120 persone hanno seguito i lavori di Ifra Italia 2003

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amministratore delegato della Sa.Bo. ha trattato della“Automazione e qualità nella stampa in flessografia”,centrando la sua relazione sulla necessità della stan-dardizzazione dei processi nei vari centri stampa esostando sell’evoluzione tecnica e sui materiali delrullo Anilox, il vero e proprio “cuore” della stampaflessografica, sulle racle dell’Anilox, sulle nuove ca-mere di inchiostrazione e sugli inchiostri a base d’ac-qua. Bernard Rieu, del gruppo francese IPS, si èsoffermato sulla crescente esigenza della qualità distampa e dell’automazione, che ha i suoi grandi van-taggi, specialmente sui grandi numeri, ma che presen-ta anche, come rovescio della medaglia, la necessitàimprescindibile una attenta manutenzione degliimpianti‘e di‘un training accurato sul personale dimacchina.

Sull’automazione e sulla qualità dell’inchio-strazione si è soffermato nella sua relazione LennartHakansson, del giornale NSD di Lulea, in Svezia. Unquotidiano stampato in circa 40mila copie giornalieree distribuito ogni mattina al domicilio degli abbonati(il giornale è venduto solo per abbonamento) che ha

implementato, come strategia base per gli anni ’90 eper il primo scorcio del 2000, una maggior qualità,una maggiore presenza di pagine a colori, un’efficacepolitica di riduzione degli scarti, una maggior sicurez-za del personale e la digitalizzazione dei controlli (con-trolli di registro digitali, controllo del sistema dibagnatura, controllo remoto digitale delle condutturedi inchiostro). Dettaglio interessante, il quotidianoscandinavo utilizza tecnologie per il controllo di qua-lità rigorosamente “made in Italy”, progettate e svi-luppate dalla Monigraf di Torino.

La relazione conclusiva è toccata a Wim DeCaluwedell’Ifra di Darmstadt, che ha tenuto una serratadisamina sugli standard di qualità ISO per la stampa.E oltre a soffermarsi sulla legislazione ha tracciato unospaccato della situazione europea nell’accettazione deicontrolli di qualità, ribadendo ancora una volta lacentralità delle associazioni di categoria, come Asig, edi società indipendenti di ricerca e sviluppo interna-zionali, come Ifra, nello sforzo comune di migliorarela qualità dei prodotti e dei processi industriali di pro-duzione e distribuzione dei media stampati.

Marco Spada nuovo Presidente di Assografici

Il 9 giugno scorso, nel corso della sua assemblea annuale, l’Associazione Nazionale Italiana IndustrieGrafiche Cartotecniche e Trasformatrici, più brevemente nota come Assografici, ha nominato nuovo presiden-te Marco Spada. Romano, 49 anni, laurea in Economia e Commercio alla LUISS di Roma, Marco Spada èPresidente e Consigliere Delegato della Fratelli Spada Spa, una delle maggiori realtà industriali grafiche delCentro-Sud.

Nella sua relazione introduttiva, Spada ha messo l’accento su alcuni temi che, come Presidente diAssografici, intende promuovere nel prossimo quadriennio: l’attività di lobbying nei confronti delle Istituzioni,a tutela dei legittimi interessi delle aziende grafiche cartotecniche e trasformatrici; i prossimi rinnovi contrattualidei lavoratori grafici e cartotecnici, per i quali si auspica un rigoroso rispetto del Protocollo del 1993; un “progettocomunicazione” destinato a portare l’Associazione e le sue attività più vicino alle aziende, specie a quelle dipiccole e medie dimensioni.

Spada ha inoltre manifestato la propria preoccupazione che i recenti accordi di Basilea, con la creazionedi un rigido meccanismo di rating creditizio basato su requisiti standard, possa penalizzare quel tessuto dipiccole e medie imprese che costituiscono la forza del settore grafico e cartotecnico. Anche su questo temaAssografici sarà presente ed attiva a tutela dei propri associati.

Una particolare importanza, infine, Spada ha assegnato al “progetto federativo”, ovvero alla costituzionedi una Federazione nella quale confluiscano tutte le associazioni che fanno parte della filiera della comunica-zione, compresi editori e stampatori di quotidiani ed editori di periodici. Una struttura agile, “leggera”, che siponga pochi e chiari obiettivi condivisi per i quali è opportuno lavorare uniti piuttosto che, come troppo spessoè avvnbuto in passato, in ordine sparso. Un primo banco di prova potrebbe essere il tema del costo dell’energia,che colpisce senza distinzioni tutte le aziende del settore della comunicazione.

In conclusione della sua relazione, Spada ha comunicato i nomi dei sei vicepresidenti che nei prossimiquattro anni lo affiancheranno nella sua attività: Piero Attoma con delega sull’area packaging e sul contrattocartotecnico; Paolo Bandecchi con delega alle politiche regionali; Angelo Barrel con delega alle attivitàinternazionali; Alberto Gajani con delega al contratto di lavoro grafico; Mauro Marchi con l’incarico di Tesoriere;Mario Ratti con delega ai rapporti con Confindustria.

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Il giornale in un clic:come “sfogliare” il quotidianoelettronico

Dal 1° ottobre 2002 basta un clic per leggere online L’Arena di Verona, testata di punta del gruppoAthesis che, dopo avere avviato la sperimentazionedell’editoria quotidiana su Internet fin dalla metà de-gli anni Novanta, ha sviluppato un concetto molto in-novativo per la diffusione on line della copia digitaledi un prodotto stampato. Un concetto - ed un software- che sembrano dare improvvisamente concretezza aduna delle profezie più ardite, e suggestive, che aveva-no avuto un grande successo attorno ai primi anniNovanta, quando alcuni Guru nord americani - fra iquali Roger Fidler che all’epoca lavorava nel Knight-Ridder Information Design Laboratory, centro di ri-cerca e sviluppo dell’omonimo gruppo editoriale aBoulder, in Colorado - avevano ipotizzato un quoti-diano on line tale da consentire la fruizione delle noti-zie in formato digitale senza alcuna perdita dell’im-patto visivo tipico del quotidiano stampato. All’epocaera una profezia, dal 1° ottobre 2002 a Verona è di-ventata una realtà, come ha raccontato a TecnoMediaFranco Zamboni, responsabile Sistemi Informativi edAttività Web del Gruppo Athesis che ha ideato e coor-dinato il progetto, in collaborazione, per quanto riguar-da l'interfaccia con il sistema editoriale, con la struttu-ra tecnica di Silvio Da Giau, direttore tecnico, defi-nendo tra l'altro le specifiche di progetto del sistemasoftware successivamente sviluppato dal fornitore delsistema editoriale del giornale, la Unisys e la Intesysdi Verona per gli aspetti di comunicazione e naviga-zione.

Un’esperienza consolidata

Il gruppo editoriale Athesis ha iniziato a sperimen-

tare l’editoria su rete internet fin dalla metà degli anniNovanta, “pubblicando” in rete con modalità via viadiverse tutte le testate: l’Arena di Verona, Il Giornaledi Vicenza e Brescia Oggi.

I siti dei quotidiani hanno avuto diverse soluzionigrafiche e contenutistiche, ma tutte realizzate nell’am-bito di progetti comuni per tutte le testate, e fermo re-stando in ogni caso massima l’attenzione a non“cannibalizzare” in Rete il prodotto stampato, che èsempre stato reso accessibile proprio per questo solo apartire dalle ore 12.00 di ogni giorno. In estrema sin-tesi, fino all’ottobre dello scorso anno, i navigatori diInternet avevano a disposizione il contenuto dei quo-tidiani in forma completa e testuale. Il flusso di lavoroè sempre stato concepito e sviluppato in modo total-mente automatico a partire dal sistema editorialeHermes - installato oggi nella versione 5.5 - di Unisys.Da qui, attraverso un software sviluppato dai fornitorisu Specifiche dei Requisiti fornite da Athesis, i conte-nuti dei quotidiani - in forma di oggetti-articoli - veni-vano agganciati in modo automatico alla rete,rielaborati nelle componenti grafiche e trasformati inHTML sulla base di template grafici predisposti. Inautomatico avvenivano anche i processi di compres-sione e compattamento dei dati, il trasferimento dalsistema editoriale al web server centrale e la successi-va rielaborazione per la pubblicazione effettiva su web.Quella che all’epoca era l’offerta dei contenuti deiquotidiani del gruppo Athesis on line, e che oggi restacome opzione di base, aveva un limite fondamentale:il navigatore Internet perdeva per intero l’impatto gra-fico con le notizie stampate. In una parola, era il valo-re aggiunto della “fisicità” della notizia, l’impa-ginazione, il corpo tipografico e tutti i riferimenti in-

E’ possibile pubblicare un quotidiano in rete senza che il lettore perda la “fisicità”dell’informazione stampata su carta, la gerarchia delle notizie ed il gusto di “sfogliare” ilgiornale? L’Arena di Verona e gli altri quotidiani del gruppo Athesis ci hanno provato, edallo scorso mese di ottobre hanno inaugurato una nuova iniziativa editoriale, “il quotidianoin un clic”. Forte impatto psicologico sui lettori e nuove opportunità che potranno esseresviluppate in direzione degli inserzionisti pubblicitari.

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fografici, -immagini, foto-grafie, grafici - cheandava irrimediabil-mente perduto. Le versionion line dei quotidiani, in altri termini, era-no sostanzialmente insoddisfacenti per quanti eranoabituati a “sfogliare” il quotidiano percependo imme-diatamente il “peso” ed il “senso” delle diverse noti-zie organizzate in uno spazio limitato - la pagina - madai contenuti fortemente simbolici.

Da queste esperienze, e dal dialogo costante congli utenti dei servizi on line, è venuto sviluppandosi ilprogetto riassunto dall’immagine “il quotidiano in unclic”, ovvero una soluzione editoriale e tecnologica ingrado di restituire agli utenti Internet il senso dellafisicità del prodotto stampato e di ricreare il valoreaggiunto della gerarchia dell’informazione.

Il giornale in un clic

E’ stata l’Arena di Verona, il 1° ottobre 2002, adinaugurare le nuove testate-clic del gruppo Athesis,

esordendo alvecchio indi-

rizzo www.larena.itcon un servizio totalmen-

te nuovo. Dopo una quindicinadi giorni è stata la volta del Giornale

di Vicenza - www.ilgiornaledivicenza.it - mentre agliinizi di novembre ha debuttato www.bresciaoggi.it, na-turalmente in formato “clic”.

Per comprendere appieno che cosa significhi que-sta rivoluzione per i lettori basta andare sui diversi sitie registrarsi - gratuitamente. Una volta all’interno del-l’edizione clic, alla quale si accede, per semplicità,dalla “vecchia” testate di base, compare sullo scher-mo del PC una doppia pagina, con alla sinistra la “map-pa” delle diverse pagine del giornale ed alla destra lospazio all’interno del quale è possibile visualizzare,leggere e stampare le parti del quotidiano che interes-sano. Fondamentale, all’interno del servizio, è il siste-ma con il quale si accede ai contenuti: basta passarecon il mouse sopra le pagine del giornale e tutto ciòche viene sfiorato dal puntatore a schermo viene, comeper incanto, evidenziato da un riquadro colorato che

“Eccellenzain produzione”:prima conferenzamondiale Ifra all’Expo2003 di Lipsia

Il 16 e 17 ottobre a Lipsia, in codaall’edizione 2003 della più importante fieraper le tecnologie per l’industria dei quotidia-ni organizzata da Ifra, si svolgerà la primaedizione della conferenza mondiale “Eccel-lenza in produzione”.

Obiettivo di questo appuntamento è offrire atutti i partecipanti un panorama dei sistemi pro-duttivi più avanzati a livello mondiale per produr-re nel modo più efficiente e con la migliore qualitàpossibile i quotidiani. Il panorama dell’eccellenzain produzione coprirà fra gli altri i problemi legatiall’impiego di lastre basate su tecnologie diver-se per la incisione diretta con fotounità CtP, itemi relativi al tracking ed alla standardizzazio-ne delle bobine di carta, l’utilizzo avanzato

delle tecnologie per le sale di spedizione, la manutenzione degli impianti e la standardizzazionenel controllo di qualità per la stampa in quadricromia.

Una sezione dei lavori sarà particolarmente dedicata ad illustrare i primi risultati ottenutidalla sperimentazione dell’E-ink, l’inchiostro digitale impiegato in un progetto pilota

supportato dalla Federazione Editori Giornali della Svezia e dalla Philips. Tutte lemaggiori testate del Paese scandinavo sono state coinvolte a partire dal mese

di Aprile, e la Conferenza Mondiale di Ifra sarà occasione per un primo,concreto, bilancio delle nuove opportunità offerte dall’E-ink.

Ulteriori informazioni sulla Conferenza Mondiale “Ec-cellenza in Produzione” sono disponibili presso il

sito www.ifra.com.

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segue fedelmente i contorni dell’articolo. A questopunto basta il fatidico “clic” ed il pezzo, o l’immagi-ne, o la tabella, compare ingrandita nella parte destradello schermo, pronta per essere letta o, se necessario,stampata o inviata via e-mail a chiunque nel mondo.

Il lettore on line ha la perfetta sensazione di“fisicità” del quotidiano, mantiene di fronte agli occhil’impaginazione e la gerarchia delle notizie e può ri-chiamare pagina per pagina ciò che desidera leggeremantenendo intatto il corredo infografico delle infor-mazioni. L’impatto psicologico è di tutto rispetto, edil gradimento pure, come dimostra il grande numerodi registrati raccolti fra le tre testate del gruppo, tantopiù significativi come dimensione se si pensa allascarsissima propensione dei navigatori italiani a regi-strarsi in rete.

Non si può fare a meno di richiamare alla memoriaalcune delle “profezie tecnologiche” che avevanomovimentato il panorama dell’allora nascente indu-stria on line ai primi anni Novanta. In più occasioni,alla mostra convegno americana Nexpo ed agli incon-tri internazionali organizzati in Europa da Ifra aveva-no fatto capolino quanti prevedevano un rapido av-vento di quotidiani on-line in grado di restituire la sen-sazione tattile e visiva dei giornali stampati con in piùi vantaggi della comunicazione digitale. Le “tavolette

elettroniche” - che allora altro non erano che rettango-li di plastica con sopra adesivi colorati - dovevano es-sere nuovi dispositivi per caricare via linee telefoni-che i giornali digitali, da sfogliare con qualchesfioramento del display. Questi strumenti a distanzi diuna decina d’anni sono ancora rimasti una ipotesi,mentre concreta è diventata la possibilità di disporre,sullo schermo del PC, di una versione digitale del gior-nale da consultare con il mouse.

Il nuovo sistema software

“Un’avventura” precisano all’Arena, “non soloeditoriale ma anche tecnologica”. Il problema, infatti,è stato quello di trasformare l’idea alla base del “quo-tidiano in un clic” in un prodotto finito e facilmenteutilizzabile. Per fare questo è stato necessario svilup-pare uno stretto rapporto di collaborazione ed eserci-tare un forte coordinamento fra i tecnici del gruppoAthesis, che hanno sviluppato le specifiche della nuo-va soluzione, il fornitore del sistema editoriale, Unisys,che ha poi materialmente provveduto a scrivere i nuo-vi algoritmi del software, il tutto partendo dalla basedi installato, il sistema Hermes 5.5, e Intesys di Vero-na che ha curato soprattutto gli aspetti di comunica-zione, navigazione ed il progetto grafico complessi-

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vo. Rispetto al passato è stato mantenuto il principiodi automatizzare per intero il flusso di lavoro sistemaeditoriale-web server, ma è stata reingegnerizzatal’indicizzazione dei materiali ed il processo di estra-zione. In particolare il software, nella nuova versione,compie la estrazione del formato PDF della paginastampata e crea una mappatura jpg tale da renderecliccabili i diversi materiali in essa contenuti. Partico-larmente complesso è stato sviluppare l’algoritmo inbase al quale il mouse, scorrendo sulla “mappa” dellapagina, evidenzia in modo automatico, con un bordodi colore rosso, tutto l’oggetto editoriale in ogni suacomponente, testo, titolo, occhiello, sommario ed even-tuali immagini collegate. Proprio sulla definizione diquesti “contorni” gli sviluppatori di Unisys si sonodovuti concentrare particolarmente per mettere a pun-to gli algoritmi più adeguati per una soluzione soddi-sfacente.

Tutti i materiali pubblicati dal quotidiano possonoessere letti a video o stampati su carta. Le pagine contabelle, come la borsa, o altre sezioni come gli orariferroviari o gli annunci classificati sono stampabili informato PDF esattamente nel formato grafico reperi-bile sul quotidiano cartaceo, non avendo senso perquesto tipo di dati una rappresentazione testuale. Laversione on line delle testate offre anche un archiviostorico digitale (a partire dalla metà del 2002) al qualeè possibile accedere tramite apposite funzionalità. Adaccesso diretto sono invece i contenuti delle ultimesette edizioni. E' disponibile, inoltre, un motore di ri-cerca basato su tecnologia Microsoft che, in modalitàsemplice o con ricerche avanzate, restituisce tutti glioggetti che sono stati rintracciati nell'archivio attra-verso l’uso di parole in modalità full text.

A questo riguardo, non bisogna dimenticare che lapotenza della rete Internet come canale di diffusionedi notizie ha aperto anche problemi nuovi per quantoriguarda la gestione delle attività editoriali. Per esem-pio la richiesta di pubblicare precisazioni o smentiterispetto alle notizie stampate sul giornale, una casisticache diventa ancora più delicata nel caso in cui si arrivial pronunciamento della magistratura. Se tutto il con-tenuto del giornale viene trasferito on line ed aggan-ciato al motore di ricerca, ogni qual volta si inserisco-

no nel motore software alcune parole chiave, inevita-bilmente si arriva a rileggere l’articolo “smentito” oincriminato, senza che necessariamente si agganci an-che la rettifica. Le specifiche software elaborate a Ve-rona prevedono espressamente la possibilità di rego-lare l’accesso ai singoli articoli del giornale. Un siste-ma semplice ma estremamente efficace per risolverealcuni dei nuovi problemi editoriali posti da Internet.

Abbonamenti on line

Per adesso è in funzione, per tutte e tre le testatedel gruppo, il servizio di consultazione gratuita delquotidiano a partire dalle ore 15.00 di ogni giorno, maBrescia Oggi clic ha cominciato da poco ad offrire aipropri lettori anche un servizio di abbonamento a pa-gamento attraverso il quale è possibile accedere allaedizione on line del giornale a partire dalle 7.30 delmattino. Questa formula, che già nella prima settima-na di vita ha cominciato a portare abbonati, consentiràanche l’accesso a tutto l’archivio storico del quotidia-no che, nella versione gratuita, sarà limitato alla con-sultazione solo degli ultimi 14 giorni.

Prospettive future

Il quotidiano in un clic è, per il momento, uno stru-mento al servizio dei lettori, ma le potenzialità del websono troppo interessanti per non immaginare una fu-tura estensione anche all’industria della pubblicità. AVerona non si sbilanciano troppo, ma un editore loca-le radicato sul territorio, e con un marchio-giornaleforte e consolidato, farebbe in fretta a trovare applica-zioni interessanti anche per gli inserzionisti, dove ilvalore aggiunto si identifica sostanzialmente con lainterattività cliente-fornitore.

Gli Stati Uniti stanno insegnando molto: conces-sionari di autovetture, supermercati con promozionisettimanali su alcune linee di prodotto, ricerca di per-sonale qualificato. Il problema, sottolineano a Verona,non è tecnologico, ma piuttosto culturale; Athesis èpronta a fare la sua parte, ma i tempi per una pubblici-tà interattiva efficace e produttiva andranno valutaticon grande prudenza.

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Centri stampa multi prodotto: investimenti e strategie di crescita del Centro Stampa Editoriale

Centri stampa multiprodotto:investimenti e strategie delCentro Stampa Editoriale

Centottanta testate prodotte, dieci milioni di copieal mese tirate con un arco di prodotti che vanno dalquotidiano al mensile: il Centro Stampa Editoriale diGrisignano di Zocco, tra Padova e Vicenza, cresce inun momento non facile per l’industria della stampainternazionale, e decide di potenziare i propri impian-ti introducendo alcune soluzioni tecniche di assolutanovità, non solo per il mercato italiano.

Obiettivo: flessibilità e qualità

Sempre più spesso, visitando i centri stampa perquotidiani e pe-riodici sparsi intutta la Peniso-la, capita di im-battersi neiconcetti di li-nee di produ-zione “multiprodotto” elayout flessibi-li per fare fron-te alle richiestedi editori chehanno in lavo-razione prodot-ti fra loro di-versissimi, edil Centro Stam-pa Editoriale, aquesto riguar-do, non fa cer-to eccezione.

“Per noi la flessibilità e la qualità sono obiettivi quoti-diani” spiega a TecnoMedia Mirco Comin e, scusandoil gioco di parole, tanto più lo sono diventati da quan-do uno dei più importanti quotidiani italiani, il Cor-riere della Sera, ha avviato la stampa dell’edizionelocale per il Veneto nello stabilimento alle porte diPadova.

In un centro di produzione dove ormai si è arrivatia lavorare ogni giorno una media di 22 ore su 24 conentrambe le linee di stampa, la flessibilità si traduce ineconomia di scala irrinunciabili, che vanno dai tempiestremamente ridotti per il cambio di edizioni inrotativa alla possibilità di presettare i calamai in stam-pa fino alla opportunità, offerta da una nuova linea dispedizione, di lavorare diversi formati on line con sem-plici settaggi semiautomatici fra un prodotto ed un al-tro.

Soluzioni tecnologiche già introdotte, od in via diintroduzione, destinate a cambiare in pochi mesi il voltodel centro stampa di Grisignano, che già oggi è in gra-do di lavorare, assieme alle decine di periodici, le quat-tro edizioni del Corriere Veneto –RCS-, il giornale inlingua tedesca TZ di Bolzano e In Città, la testata freepress dell’editore del Gazzettino di Venezia che escecinque giorni alla settimana. Prodotti, fra quotidiani eperiodici, estremamente variabili per formati, tirature- da una media di 1500 copie fino a 350.000 copie - eche impiegano carte da 45 grammi a 70 grammi mi-gliorate.

La strategia degli investimenti

Parecchi mesi fa il centro stampa ha avviato unastrategia ad ampio raggio per ampliare le risorse pro-

Il Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco vara una serie di investimenti mirati allaqualità del prodotto ed alla flessibilità lungo le linee produttive che ormai hannooltrepassato i dieci milioni di copie al mese. CtP, sistemi di pre inchiostrazione linee ditrasporto e spedizione copie multiformato di nuova concezione sono alcune delle sceltestrategiche compiute da un centro stampa che offre servizi integrati ad editori di mensili,quindicinali, settimanali e quotidiani in grande formato.

I titolari del Centro Stampa editorialedi Grisignano: (da sin.) Andrea eMirco Comin

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duttive del-lo stabilimen-to.

Il primo “nodo”tecnologico ad esserestato sciolto è quello del pas-saggio al CtP: la scelta è caduta su unadoppia linea di computer to plate Agfa Polaris 100E,installati da G.M.D.E., che ha anche provveduto allosviluppo di un flusso interno articolato su una doppiamodalità di trasmissione, manuale ed automatica. Lascelta è stata imposta dalla estrema varietà di prodottilavorati, alcuni dei quali richiedono interventi in ma-nuale per la preparazione delle lastre in funzione deigiri macchina richiesti dal piano di produzione. In que-sto caso, pertanto, i files arrivano dall’editore all’in-terno del programma Create/Preps. Il software prov-vede al controllo di validazione dei PDF e, successi-vamente, tramite l’intervento dell’operatore viene ef-fettuato, in manuale, il piano di produzione, successi-vamente al quale il lavoro viene trasformato in filesPostScript ed avviato ai NewsDrive per la fase finale

di incisionediretta delle

lastre.Un secondo cana-

le, in parallalelo, è invecein grado di provvedere alla ge-

stione automatica della foliazione at-traverso la creazione di “lastre virtuali”, successiva-mente avviate alla fase finale di incisione diretta dellalastra. I due “canali” utilizzano due unità di uscita,Polaris modello 100E, perfettamente identiche, conl’obiettivo di garantire, una volta di più, il massimodella flessibilità produttiva, dal momento che i due CtPpossono lavorare formati lastre diverse con il sempli-ce accorgimento di cambiare invertire fra loro i cas-setti di alimentazione.

Il NewsRip che equipaggia il workflow automati-co, adibito alla preparazione delle pubblicazione piùimpegnative, contiene il nuovo software Sublima, sem-pre di Agfa, che impiega un sistema innovativo per iltrattamento delle alte e delle basse luci nelle immagi-ni da stampare. “Questa opportunità si adoprerà in fu-

Ifra Expo2003 a Lipsia, lacittà di Lutero, Bache Goethe

Proseguono le prenotazioni de-gli spazi espositivi per Ifra Expo 2003,la più importante rassegna mondialeper le tecnologie per l’industria editoria-le e dei giornali quotidiani che si svolgeràalla Fiera di Lipsia dal 13 al 16 ottobreprossimi.

Quella che già si annuncia come unaedizione da non perdere sia per il livellodell’offerta che sarà presentata sia per unaimportante novità che accompagnerà la fiera,la prima edizione della conferenza mondiale“Eccellenza in Produzione” che si svolgerà incoda all’evento fieristico – vedi riquadro suquesto numero di TecnoMedia – sarà anchel’occasione per una visita ad una delle cittàstoriche della Germania.

Lipsia è stata infatti la città dove, nel 1539, Martin Lutero ha introdotto la riforma protestante nelgiorno di Pentecoste con il discorso formale nella chiesa di St. Thomas. E sempre a Lipsia si svolge,tutti gli anni in estate, il BachFest per commemare uno dei più grandi compositori tedeschi,Johann Sebastian Bach, che ricoprì la carica di maestro del coro dei cantori di St. Thomas dal

1723 al 1750. Pochi anni dopo, dal 1765 al 1768, uno dei più grandi scrittori d’Europa,Johann Wolfgang von Goethe, studiò a Lipsia e, con la scena del Faust ambientata alla

taverna Auerbachs Keller – sede di uno dei più caratteristici ristoranti della città –diede ulteriore celebrità alla città che oggi ospita uno dei più moderni ed

avveniristici centri espositivi del mondo.Come ormai consuetudine Ifra offre a tutti i visitatori dell’Expo lapossibilità di pre-registrarsi via Internet, risparmiando il 10%

sul prezzo del biglietto ed evitando le code all’ingres-so della Fiera. L’indirizzo utile è:

www.ifraexpo.com.

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turo a seconda delle pubblicazioni in lavorazione” sot-tolineano i responsabili di Grisignano.

E’ invece già in funzione il sistema automatico perla generazione di file CP3 all’interno del flusso di la-voro in grado di pilotare il sistema di pre-setting deicalamai di inchiostrazione che già equipaggia una delledue linee di stampa e che, in futuro, sarà applicatoanche alla seconda rotativa del centro. In questo casoci si è affidati ad una azienda specializzata nellafornitura di sistema di presetting all’industria dellastampa commerciale, la Caber, che ha provveduto adinstallare su tutte le nuove torri colore acquistate dalCentro Editoriale un sistema di settaggio automaticodei calamai. Ancora una volta questa scelta è stata det-tata sia dalla cura per la qualità sia dalla necessità diridurre al minimo gli scarti di avviamento soprattuttoper quelle pubblicazioni che hanno bassi volumi di ti-ratura, e mal sopportano quindi i costi aggiuntivi deri-vanti da grandi quantità di copie non utili alla distri-buzione. Grazie al nuovo flusso di lavoro pilotato dalCtP il software crea in automatico i files CP3 analiz-zando in punti bianchi e neri delle lastre impiegate per

la stampa diogni colore etrasformandoquesti dati inpre aperturedei calamai,pilotati elet-tronicamentedal pulpito in-stallato. Tuttoil flusso di la-voro di prepa-razione avràpresto a dispo-sizione un si-stema automa-tico per la rac-colta e lo smi-stamento inbasket lateralidelle lastrefornito dalla2B. La punzo-natura e la pie-ga in linea sa-ranno gestitiin modo auto-

matico dalla unità che è in grado di riconoscere i di-versi formati lavorati dalla coppia di CtP. La linea ac-quistata sarà esposta allo stand della società fornitriceallestito all’interno di Ifra Expo 2003.

Trasporto e spedizione multiformato

Il Centro Stampa Editoriale è il primo stabilimen-to per quotidiani ad avere installato una nuova solu-zione per il trasporto di giornali multiformato in usci-ta dalla rotativa. Le linee, denominate UTR, sono stateprogettate dalla Ferag proprio in funzione della ac-cresciuta necessità di un sempre maggior numero dicentri stampa di lavorare una gamma particolarmenteampia di prodotti. Le linee di spedizione consentonodi regolare elettronicamente la centratura delle pinzeche agganciano i prodotti in uscita dalla rotativa infunzione delle dimensioni di questi ultimi. In pratica,è come se lo stabilimento disponesse di un numero dilinee di trasporto pari alle diverse tipologie di prodotti

Foto in alto: Un particolare della nuova linea di trasportoFerag multiformato. Foto in basso: Il pulpito per la pre-

regolazione elettronica dei calamai di inchiostrazione

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lavorati, un range che, lo ricordiamo, va dall’edizionedel Corriere Veneto a mensili su carta da quotidiano interza piega.

Le linee Ferag sono collegate ai nuovi stackerProstack che completano il layout multiformato, con-sentendo di regolare i sistemi di pressione e regolazionedei pacchi in funzione della dimensione dei prodotti.In questo caso la regolazione è puramente meccanicae manuale, ma il risultato è sempre quello di avere ilmassimo di flessibilità in termini di trattamento on linedei prodotti stampati.

Al centro stampa finora è stata installata una lineacompleta di trasporto, ma è già stato firmato l’ordineper una seconda installazione che andrà ad agganciarei prodotti in uscita dalla seconda rotativa. Comunque,anche con una sola linea installata, l’impianto é statoprogettato in modo da garantire la continuità dellastampa in rotativa anche nel caso in cui, durante lafase di produzione, si verifichino dei micro stop nelfunzionamento dello stacker. In questo caso, infatti, lacatena di trasporto si blocca automaticamente ed ildispositivo Ferag collegato alla uscita della rotativaprovvede, tramite un pianale basculante, ad indirizza-

re le copie in uscita sul retro della rotativa dove é ri-masto in funzione il vecchio stacker installato che puòin questo frangente essere utilizzato come stazione diemergenza.

E riguardo alle macchine per stampa offset instal-late, una linea è già stata potenziata con l’inserimentodi tre torri colore che, sommate a quella già esistente,portano il totale della Goss Community a quattro torrie sei gruppi stampa, mentre ulteriori investimenti sonostati previsti per la linea Orient.

Il centro lavora per una clientela che si allarga adiverse regioni italiane, fra le quali, oltre al Veneto,l’Emilia, il Trentino, il Friuli e la Lombardia. Grazieal nuovo piano di investimenti i responsabili del cen-tro sperano di allargare ulteriormente il loro raggio diazione nei confronti di un mercato, la stampa di pro-dotti su carta da quotidiani, che in questi ultimi anni èvenuto crescendo a vista d’occhio non solo nel nostroPaese, grazie alla proliferazione dei periodici di an-nunci economici, degli speciali dedicati a particolarisegmenti di mercato e, non ultimo, alla crescente ri-chiesta da parte delle catene della grande distribuzio-ne alimentare.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF

Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIGpossono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catenaalberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

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I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.Per prenotare telefonare al numero verde 800.834033

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Il giornale in “alta definizione”: nuove esperienze al Dolomiten di Bolzano

Il giornale in “alta definizione”:nuove esperienze al Dolomitendi Bolzano

Il Dolomiten di Bolzano, lo storico quotidiano alservizio della comunità di lingua tedesca dell’AltoAdige, ha avviato da pochi mesi la stampa offset dellatestata a 70 linee e 1200 dpi, introducendo nel flussodi lavoro un rip di nuova concezione, il Sublima, svi-luppato dal centro ricerche di Agfa Gevaert. L’espe-rienza effettuata a Bolzano è una “anteprima” mon-diale, e TecnoMedia ha incontrato il direttore di pro-duzione del quotidiano Andreas Tatz, che ha seguitopasso a passo tutte le fasi dell’introduzione del nuovorasterizzatore, un software che ha avuto impatti signi-ficativi sia per quanto riguarda la qualità finale dellostampato in offset che per quanto riguardal’adeguamento dei diversi elementi che fanno parte dellayout produttivo impiegato dall’editore.

Due linee di produzione

Nello stabilimento del Dolomiten, alla periferia suddi Bolzano, vengono stampati il quotidiano – sei nu-meri alla settimana, una diffusione media attorno alle60.000 copie con punte fino ad 80.000 nella giornatadel venerdì, quando la testata esce abbinata al supple-mento con i programmi televisivi – il numero delladomenica del Dolomiten, denominato Z, oltre ad unaampia messe di supplementi periodici che hannol’obiettivo comune di valorizzare il territorio servitodal quotidiano in lingua tedesca. A questa produzionesi aggiungono le commesse conto terzi. Nel 1996 ilDolomiten ha installato il primo Ctp Polaris di Agfa,successivamente affiancato da una seconda unità.

Grazie alla disponibilità di una rotativa offset equi-paggiata con un forno ventilato è possibile stampare

su un’unica linea sia le testate su carta da giornale chei prodotti su carta patinatina. Tutto quanto va a finiresu questo supporto veniva processato dai Rip a 2400dpi e 60 linee di definizione, mentre i prodotti desti-nati alla carta da giornale venivano trattati a 1200 dp e40 linee di definizione. In pratica un doppio flusso diqualità in funzione del supporto finale; da notare cheil Dolomiten viene prodotto in quattro dorsi tematicicaratterizzati da un ampio uso del colore in posizionifisse (prima ed ultime tre pagine di ciascuna sezione).

Verso la fine dello scorso anno G.M.D.E., dopo lapresentazione del nuovo rip ad Ifra Expo di Barcellona,ha proposto all’editore del quotidiano di andare versouna progressiva unificazione di questi due flussi dilavoro, provando ad uniformare tutti i prodotti per lastampa offset a 70 linee e 1200 dpi, sostituendo i ripdei CtP installati in azienda con il nuovo rasterizzatoreSublima.

Come lavora il nuovo Rip

La tecnologia sviluppata per il nuovo Rip è statadenominata Cross Modulation, perché per la genera-zione del punto di stampa impiega contemporaneamen-te sia i principi standard della modulazione di ampiez-za che quelli della modulazione di frequenza.

La novità risiede nel fatto che le due opzioni ven-gono attivate a seconda della posizione dei punti sullascala dei grigi: nella parte centrale il Rip utilizza lanormale modulazione di ampiezza generando i puntinella percentuale necessaria richiesta, mentre agli estre-mi della scala, nelle alte luci e nelle basse luci, ilsoftware interviene applicando la tecnologia della

Il Dolomiten di Bolzano avvia la stampa del quotidiano a 70 linee e 1200 dpi utilizzando unRip di nuova progettazione e computer to plate che impiegano lastre ad alogenuri diargento. L’esperienza, ed i test, effettuati negli scorsi mesi allo storico quotidiano in linguatedesca dell’Alto Adige, rappresentano una “anteprima” mondiale: TecnoMedia ne haparlato con Andreas Tatz, il direttore di produzione del giornale che ha personalmenteseguito passo a passo l’evoluzione del flusso di lavoro.

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modulazio-ne di fre-quenza. Inpratica, alsotto o al disopra diuna certapercentualedefinita dall’utente, il software genera il punto al con-fine di questa scala provvedendo poi ad aggiungere, otogliere, altri punti della medesima dimensione in mododa creare l’illusione di una percentuale più bassa o piùalta nella scala dei grigi.

Per fare un esempio, immaginiamo che lostampatore abbia deciso, nelle alte luci, di settare unapercentuale minima dell’8% nella generazione delpunto di stampa. Fino a questa soglia il Rip opera inmodulazione di ampiezza, arrivando alla generazionedi punti fino al minimo dell’8%. Quando, nei diversicolori, il Rip deve produrre, poniamo, una percentua-le del punto al sotto di questa soglia, per comodità di-ciamo del 6%, il software fa intervenire il processo dimodulazione di frequenza, ovvero continua a genera-re un puntino fisico dell’8% ma ne rimuove in quanti-tà proporzionale tale da “ingannare” l’occhio umano.In pratica, al di sotto di una certa soglia, per le alteluci, agisce una sorta di “sottrazione” dei puntini cherestano comunque generati fisicamente all’interno dellasoglia massima di riproducibilità in rotativa. Lo stes-so esempio vale per le basse luci, cioè per i “pieni”,dove lo stampatore setta un parametro massimo diriproducibilità in funzione della rotativa. Quando il Ripdeve riprodurre basse luci, poniamo, al di sopradell’80%, i punti continuano a essere generati all’in-terno di questa percentuale, ma il software provvedead “aggiungere” puntini in modo, ancora una volta, daingannare l’occhio umano senza che il sistema debbagenerare pieni in modulazione di ampiezza nonriproducibili sulla macchina da stampa.

Pianificare la qualità

Chi provvede ad aggiungere o togliere un po’ dipuntini in percentuale è l’algoritmo proprietario delsistema, che naturalmente agisce a partire dai settaggiricavati dall’utente in funzione dello spazio coloreriproducibile non in termini astratti, ma sulla propriarotativa. E questa è la prima, e forse più importanteesperienza, che è stata realizzata al Dolomiten. Infatti

quando ilRip è statosperimen-tato per laprima vol-ta, i risulta-ti sono statiben al di

sotto della soglia minima delle aspettative. E’ statoquindi necessario inviare i test alla casa madre in Bel-gio e, successivamente, modificare i settaggi disponi-bili nell’interfaccia del Sublima, calibrandoli con lepossibilità concrete offerte dalla rotativa del centrostampa. Un lavoro che ha richiesto impegno ed unastretta collaborazione fra cliente e fornitore, ma cheha consentito di ottenere, una volta calibrati, risultatiin termini di miglioramento qualitativo del tutto sod-disfacenti per l’editore del quotidiano Altoatesino. Ilnuovo Rip, infatti, produce almeno due ordini di effet-ti visibili all’occhio del lettore: la riduzione ai minimitermini, in alcuni casi diremmo la scomparsa, del retinoal quale si è abituati con la stampa tradizionale delquotidiano a 40 linee, il conseguente effetto di aumentodel dettaglio e della definizione dell’immagine, ed unaresa dei colori più brillante sia nei toni medi che agliestremi della scala, alte e basse luci. Il risultato com-plessivo sono immagini dalla resa più fotografica ri-spetto a quella alla quale si è abituati guardando unquotidiano stampato in offset a 40 linee.

Ma con il nuovo Rip la qualità in azienda va piani-ficata: questo è in sintesi uno dei risultati più signifi-cativi ottenuti dai test effettuati al Dolomiten. IlSublima infatti deve essere tarato in funzione dell’im-pianto produttivo utilizzato in azienda. Occorre quin-di partire dai test per verificare i limiti di stampabilitàdel punto sulla rotativa offset impiegata per la impres-sione del quotidiano. Una volta effettuate le verificheoccorre intervenire in prestampa sulle curve disvuotamento delle immagini e sui profili diacquisizione dei files, modificando i parametri in fun-zione del nuovo Rip impiegato. Al Dolomiten hannoulteriormente raffinato il ciclo di controllo di qualitàdei prodotti stampati effettuando test di qualità unavolta alla settimana sui CtP installati.

I benefici ed i rischi

Quali benefici, e quali rischi, sono stati individuatidopo l’avvio in produzione del Sublima?

La testata del Dolomiten

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Il giornale in “alta definizione”: nuove esperienze al Dolomiten di Bolzano

Per quanto riguarda i benefici, sul fronte della or-ganizzazione della produzione non c’è dubbio alcunoche dalla unificazione dei flussi di lavoro in terminiqualitativi non derivino che vantaggi al centro stam-pa. Se prima i prodotti venivano avviati lungo dueworkflow distinti – il giornale a 1200 dpi e 40 linee egli inserti su carta patinatina a 2400 dpi e 60 linee – launificazione di tutti i flussi a 1200 dpi e 70 linee nonsolo ha giovato in termini di qualità ma ha consentitoad una linea di raddoppiare la produttività dimezzan-do i tempi di rasterizzazione. Lo stesso dicasi per latrasmissione in rete dei files, dimezzati come ingom-bri (da 2400 a 1200 dpi) senza alcuna perdita di quali-tà.

Le lastre trattate con il nuovo Rip non hanno rap-presentato un problema per gli addetti alla rotativa perquanto riguarda il settaggio dei calamai (il Dolomitenal momento non impiega il presetting elettronico de-gli ugelli).

Relativamente all’impatto sul lettore abbiamo giàdetto. La stampa a colori e in b/n a 70 linee tende afare quasi scomparire il retino dando alle immaginistampate in offset un tono molto più “fotografico” ri-spetto alle 40 linee, con una maggiore brillantezza dei

pieni e colori più vivi. Ma proprio in questo aspettodel Sublima si celano anche i possibili rischi, perchéla maggiore qualità di resa esalta sia i particolari delleimmagini che i difetti. Esempio tipico è quello di unaimmagina di cronaca in prima pagina dove il protago-nista abbia ricevuto una eccessiva quantità di luce dalflash del fotografo: se con la stampa a 40 linee il retinotende a sfuocare i dettagli contenendo l’effettoantiestetico dell’immagine “sparata”, a 70 linee nonc’è nulla da fare, ed il dettaglio difettoso viene esalta-to ottenendo l’esatto contrario di ciò che si vorrebbeoffrire, una immagine di qualità. La migliore defini-zione dell’immagine non fa distinzione fra pregi edinconvenienti delle immagini.

Ciò significa, in altri termini, che bisogna consi-derare l’utilizzo di immagini il più possibile di buonaqualità quando si rasterizzano attraverso il nuovo rip,né basta fare affidamento sul trattamento di prepara-zione fotografico, perché i parametri di svuotamentodelle curve e gli altri strumenti in uso a chi ritocca, otratta, le fotografie, aiutano ma, sottolineano alDolomiten, non fanno miracoli, ed una fotografia maleesposta, rasterizzata con il Sublima potrò solo appari-re per quello che è: una cattiva immagine.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG

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Le suddette tariffe preferenziali, comprensive di IVA (10%) e di BuffetBreakfast, si intendono per camera, al giorno. Per usufruirne occorre men-zionare la presente convenzione al momento della prenotazione, da effettuar-si direttamente ai seguenti numeri: tel. 06421281 – fax 064218400, oppurevia e.mail a [email protected].

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Alte tirature, basse foliazioni,molti prodotti a colori:come stampa il Gruppo IPS

La richiesta di macchina da stampa in grado diprovvedere alla produzione di prodotti fra loro moltodiversi per periodicità – dal quotidiano al mensile –per tiratura e foliazioni, per utilizzo del colore e persupporto fisico – dalla carta per quotidiano allo stam-pato su patinatino – non è una caratteristica del solomercato italiano.

Al di là delle Alpi, anche l’industria della stampafrancese si deve confrontare con la tendenza di equi-paggiare i centri stampa con tecnologie e flussi di la-voro sempre più flessibili per poter soddisfare le di-verse richieste degli editori transalpini.

Lo sviluppo di centri stampa multi prodotto non èquindi una tendenza solo italiana, come dimostra, fragli altri, il caso del nuovo centro di produzione delGruppo IPS, a Reyrieux, poco lontano da Lione, cheTecnoMedia ha avuto di recente la possibilità di visi-tare e dove è in funzione una macchina per la stampaoffset caratterizzata da soluzioni tecniche molto origi-nali e da un alto grado di automazione in tutte le com-ponenti meccaniche che possono favorire la velocitànei cambi di edizioni senza alcuna perdita qualitativasullo stampato finale.

La rotativa installata, una Mainstream 80 dellaHeidelberg, è un modello che ha ormai conquistato unposto di riguardo nel panorama tecnologico francese,può contare, a pochi anni dalla presentazione ufficialeagli stampatori di tutto il mondo, su 21 linee (con 697gruppi stampa installati) già vendute in molti Paesi.Macchingraf ha iniziato da pochi mesi ad offrire an-che al mercato nazionale questa linea di produzione,che per l’Italia rappresenta una assoluta novità.

Alte tirature, basse foliazioni, tanto colore

Lo stabilimento situato nella regione transalpinadelle Rhones-Alpes fa parte di un gruppo, IPS, che hainiziato la propria attività industriale nel 1965 nellevicinanze di Avignone. Dai primi anni settanta il gruppoha iniziato a specializzarsi nella stampa dei periodicigratuiti su carta da quotidiano, che oggi, ormai partedella SPIR Communication (Ouest France), rappre-sentano circa il 70% della attività industriali. Ips haquindi sviluppato negli anni un particolare know-howper quanto riguarda la stampa di periodici gratuiti, gior-nali e riviste di informazioni, inserti pubblicitari e ri-viste specializzate. Il gruppo oggi dà lavoro a 740 per-sone e copre con i propri stabilimenti, quello diReyrieux e di Fouilloy, in Picardia, tutto il territoriofrancese.

Un vastissimo numero di prodotti diversi fra loro,alte tirature, relativamente basse foliazioni ed un va-sto impiego del colore, che diviene uno strumento dicomunicazione – e business – irrinunciabile quando ilprodotto è un periodico gratuito che si regge solo edesclusivamente sugli annunci di pubblicità.

Richieste ed esigenze specifiche del mondo edito-riale che non certo esclusive del mercato francese, mache nel mondo transalpino hanno trovato, talvolta, so-luzioni non ancora impiegate nel nostro Paese. IPS hainfatti deciso di investire su due linee Mainstream 80di Heidelberg, installate presso i due centri stampa fran-cese ed entrambe già in funzione, caratterizzate da unalto livello di automazione e da una serie di soluzioniche puntano a rendere più efficienti, e quindi, in pro-

Automazione introdotta ovunque possibile, soluzioni tecnologiche per favorire la stampa dialte tirature e basse foliazioni in alta velocità sono le scelte di fondo effettuate dal centrostampa francese IPS, nei dintorni di Lione. Per la produzione di un gran numero di periodicia colori su carta per quotidiano, lo stabilimento transalpino ha puntato su una linea rotativaper la stampa di giornali derivata direttamente da soluzioni sperimentate con successo nellastampa a colori di qualità nell’ambito commerciale.

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Alte tirature, basse foliazioni, molti prodotti a colori: come si stampa al Gruppo IPS

spettiva, più economicamente van-taggiose per stampatori ed editoriclienti, le attività legate ai cambi diedizione di un prodotto o alla so-stituzione di una testata con un’al-tra.

Automazione ovunque

La linea rotativa installata allaIPS di Reyrieux – in funzione 24ore al giorno per sei giorni alla set-timana con una media di due mi-lioni di copie tirate a settimana – sicompone di quattro torri, due per ilfull color, ventotto coppie di stam-pa, sei bande ed una piega di usci-ta. Proprio da quest’ultima si puòpartire alla ricerca dell’automazio-ne spinta della macchina da stam-pa installata. La piega utilizzatadall’IPS infatti consente di effettua-re on line, quindi all’interno del me-desimo ciclo produttivo, la piegacosiddetta “postale”, consegnandoalla linea di trasporto, una MüllerMartini, il prodotto già pronto peressere avviato alla distribuzionepostale. Questa caratteristica unicadella linea Heidelberg è stata parti-colarmente apprezzata in Franciadove è obbligatorio per i prodottieditoriali distribuiti dal sistema po-stale la consegna all’interno dellecassette; la piega automatica in li-nea consente di risparmiare in mi-sura significativa – in termini ditempi e di costi – perché si evita dilavorare altrove il prodotto. La pie-ga postale, o quarta piega in linea, riduce di poco lavelocità massima della rotativa, che comunque giraattorno alle 70.000 copie all’ora. Interessante un det-taglio: la unità per effettuare la quarta piega in linea èstata progettata e sviluppata grazie alla stretta colla-borazione fra il fornitore e la IPS, uno stabilimentodove il 95% del prodotto viene lavorato per la conse-gna all’interno delle cassette postali.

I prodotti su carta per quotidiani, soprattutto i gra-tuiti, devono garantire all’editore il più elevato standard

possibile per quanto riguarda la qualità del colore, unaspetto che talvolta può fare la differenza fra una te-stata di successo ed un periodico mediocre. La lineainstallata nello stabilimento francese dispone del con-trollo di registro automatico in produzione.

E sempre con un occhio alla flessibilità ed uno allaqualità del colore prodotto, la rotativa può essere equi-paggiata con un forno per lavori commerciali di parti-colare riguardo per quanto riguarda l’impressione inquadricromia.

Foto 1. Lo stabilimento francese IPS produce oltre duemilioni di copie a settimana

Foto 2. La rotativa della Heidelberg installata presso la IPS

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La grande quantità di prodotti lavorati nello stabi-limento francese ha orientato le scelte industriali indirezione dei dispositivi che consentono di risparmia-re sui tempi necessari ai cambi di edizione in macchi-na. La rotativa installata a Reyrieux offre, in modoparticolare, il caricamento automatico delle bande dicarta ed il cambio semi-automatico delle lastre.

Per quanto riguarda il primo dispositivo, si trattadi una banda dello spessore di circa tre decimi di mil-limetro che aggancia la carta e la fa scorrere lungo inpercorso corretto per quel certo tipo di produzione lun-go un sistema di canalizzazione laterale. Riguardo alsecondo, è un dispositivo che consente di cambiareautomaticamente le lastre delle singole edizioni o sin-golarmente o quattro alla volta.

Al momento del cambio, il cilindro si muove inposizione facilmente accessibile e l’operatore provve-de ad appoggiare le lastre da cambiare accanto al pun-to di aggancio. In modo del tutto autonomo, il sistemaautomatico inserisce la coda della lastra e la premefacendo scattare il meccanismo di blocco. Per la sosti-tuzione, l’impianto agisce con un meccanismo contra-rio che agevola la presa in carico dell’operatore dellelastre da sostituire.

Stampare in alta velocità

Tecnologia shaftless, impiego di rulli di caucciùgapless completano il quadro delle soluzioni tecnolo-giche che consentono la stampa di alti volumi di tira-tura ad alte velocità produttive, nell’ordine di 80.000copie ora.

La scelta di Heidelberg nella progettazione dellarotativa per quotidiani ha privilegiato la soluzionecosiddetta‘shaftless,‘cioè senza albero di trasmissio-

ne centrale. Le coppie di stampa vengono pilotate au-tomaticamente da un sistema elettromeccanico cheprovvede anche alla sincronizzazione dell’impianto.

E sulla base dell’esperienza effettuata con le mac-chine per la stampa del commerciale anche la lineaper quotidiani è stata equipaggiata con rulli di caucciùgapless. In pratica, il materiale che svolge la funzionedi trasferire l’inchiostro sulla banda di carta è statoprodotto in forma di un cilindro leggero con un’animain lega di alluminio ed un rivestimento in caucciù ester-no realizzato con un principio brevettato divulcanizzazione che elimina la saldatura del foglio digomma derivante dai procedimenti tradizionali. Que-sto componente fondamentale dell’architettura dellalinea per giornali Heidelberg consente la tiratura dicopie su carta da giornali in alta qualità e ad altissimavelocità, evitando le microvibrazioni derivanti dalla“saldatura” del foglio di caucciù ottenuto con metoditradizionali, ed evitando, di conseguenza, inconvenientitipo striature, doppiature e vibrazioni della banda. Irulli di caucciù sono sostituibili in meno di un minutolasciando la carta in macchina.

L’impiego di gruppi shaftless, ovvero coppie distampa pilotate autonomamente senza albero di tra-smissione, viene abbinato presso la IPS all’utilizzodegli sbobinatori automatici Contiweb. Questi utiliz-zano due bracci indipendenti motorizzati conregolazione indipendente delle guide laterali. Pilotatiin modo indipendente, come le coppie di stampa, ga-rantiscono la trazione della banda di carta grazie ad uncontrollo in tempo reale del rullo ballerino. Questodispositivo, unitamente alle altre caratteristiche dimovimentazione ed automazione dei gruppi stampa,ha l’obiettivo di garantire la costanza produttiva nellatiratura di qualità ad alta velocità.

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Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi ed il consulente esterno...

Il responsabile del servizio diprevenzione e protezione dairischi ed il consulente esternoper la sicurezza sono punibili?

Il responsabile del servizio di prevenzione e prote-zione dai rischi (RSPP) è il coordinatore di quell’or-gano che affianca e coadiuva il datore di lavoro, inparticolare in merito a individuazione dei fattori di ri-schio, valutazione dei rischi, individuazione delle mi-sure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti dilavoro, elaborazione delle misure preventive e protet-tive da inserire nel documento di sicurezza e sistemidi controllo di tali misure, elaborazione delle proce-dure di sicurezza per le varie attività aziendali, propo-sta dei programmi di informazione e formazione deilavoratori, partecipazione alle consultazioni per la sa-lute e la sicurezza, informazione dei lavoratori (art. 9D.Lvo 626/1994).

Tranne eccezioni (si pensi al conferimento di dele-ga), il RSPP non svolge compiti operativi, ma sempli-cemente collaborativi e consultivi (interessante appro-fondimento in R.Dubini, nota a Pret. Trento, 25/1/1999,in Ambiente e Sicurezza, 2000, 1,65), senza avere po-teri decisionali.

Nelle aziende industriali con oltre 200 dipendenti(e in altri casi indicati nell’art.8 comma 5 D.Lvo 626/1994) è obbligatoria l’organizzazione del servizio diprevenzione e protezione dai rischi all’interno del-l’azienda ed il RSPP deve quindi essere un dipenden-te.

La Circ. 89/1996 specifica che tale numero deveessere riferito direttamente a ciascuna delle unità pro-duttive e non all’azienda nel suo complesso (P.Soprani,RSPP: dipendente o collaboratore?, in Ambiente eSicurezza, 2001, 14, 49).

Il comma 6 dell’articolo in esame (come modifi-cato dall’art.21 comma 3 L.39/2002), comunque, im-pone l’obbligo penalmente sanzionato di ricorrere apersone o servizi esterni all’azienda (previa consulta-

zione del rappresentante per la sicurezza) quando lecapacità dei dipendenti all’interno della stessa o del-l’unità produttiva siano insufficienti.

E in ogni caso, se esterno, il RSPP è da considera-re un vero e proprio consulente (G.Lageard, Le malat-tie da lavoro nel diritto penale, UTET, Torino, 2000,p.82).

Circa i requisiti professionali di tale figura, attual-mente nessuna norma dà indicazioni, ma esiste (in at-tesa di approvazione definitiva) uno schema di decre-to del Consiglio dei Ministri, datato 31/1/2003, che haproprio questo obiettivo (Ambiente e sicurezza sul la-voro, 2003, 3, 7).

Sotto il profilo funzionale poi, la dottrina non èconcorde sul fatto che tale incarico possa essere con-ferito al dirigente, se dipendente (P. Soprani, RSPP tradirigenza e delega di responsabilità, in Ambiente eSicurezza, 2001,4, 89. Si veda, contra, G.Lageard,op.cit., p.77); esclude, in ogni caso, che il RSPP possaidentificarsi con il datore di lavoro (ad eccezione delcaso indicato dall’art.10 D.Lvo 626/94 per le piccolee medie imprese) o con il preposto o con il lavoratore.

Il datore di lavoro, destinatario di obblighi che pre-suppongono una specialistica conoscenza tecnica, habisogno a volte di avvalersi, oltre che della collabora-zione del RSPP, anche di quella di consulenti esterni odi società di consulenza che lo guidinonell’assolvimento dei propri doveri.

La figura del consulente non è ancora stata deline-ata da alcuna norma: esisteva un disegno di legge del1999 che lo definiva come persona esterna all’azien-da che, sulla base di un rapporto libero professionaleo di altro contratto (stipulato anche con società o al-tro) collabora e assiste il datore di lavoro e il RSPPnelle attività di valutazione dei rischi, di individuazione

La legislazione antinfortunistica non prevede sanzioni nei confronti del responsabile delservizio di prevenzione e protezione dai rischi né del consulente esterno per la sicurezza.Vediamo allora sotto quale profilo giuridico tali figure rispondono del proprio operato.

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e di attuazione delle misure di sicurezza necessarie ein ogni altra attività rilevante ai fini di sicurezza e igienesul lavoro. La sua professionalità avrebbe dovuto (se-condo tale disegno) essere garantita mediante un si-stema di accreditamento (per la presentazione di quel-li che possono essere i compiti del consulente, si vedaR. Vitale, Prevenzione e protezione? Per fortuna c’è ilmanager, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 3, 2003,37. Per l’errore in cui incorre il legislatore parlando di“accreditamento”, si osservi R.Dubini, Certificazionee attestazione: un errore concettuale, in Ambiente eSicurezza, 2002, 17, 49).

E’ da ricordare che compiti del consulente esterno,come quelli del RSPP, sono di tipo collaborativo econsultivo, senza alcuna autonomia decisionale ed’azione.

La legislazione antinfortunistica non li puni-sce

Parlando di responsabile del servizio, occorre fareattenzione a non confondersi terminologicamente conil responsabile della sicurezza, che è il datore di lavo-ro o chi è stato delegato ad occuparsi di taluni aspettidella sicurezza nel luogo di lavoro, con tutte le conse-guenze che una delega comporta (A.Strada, La delegaaziendale in materia antinfortunistica, in TecnoMedia2003, n.37).

La nomina del RSPP o del consulente esterno, con-trariamente a quella di un responsabile della sicurez-za, non ha efficacia liberatoria per il datore di lavoroe, quindi, quest’ultimo rimane il principale destinatario(e il responsabile in caso di violazioni) dei precettinormativi, anche di quelli penalmente sanzionati: èperciò tenuto al loro rispetto anche quando vi sianoaltri soggetti contemporaneamente obbligati (seppurea titolo diverso), a meno che questi ultimi non abbia-no ricevuto una delega, divenendo così anche respon-sabili della sicurezza (Cass., III sez.pen., 18/9/2001,n.33832, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2002,1,76;Cass., III sez.pen., 19/9/2001 n.2064 in Ambiente esicurezza, 2002, 5, 58).

Inoltre, proprio perché essi svolgono attività sem-plicemente collaborative, la legislazioneantinfortunistica (per esempio il D.Lvo 626/1994) nonprevede sanzioni nei loro confronti.

E’ il datore di lavoro che, firmando il documentodi sicurezza, assume la responsabilità di ciò che essihanno compiuto (significativo il paragone di queste

figure a quelle del commercialista e dell’avvocato ope-rato da G.Lageard, op.cit., n.134).

Ma allora tali soggetti sono responsabili del pro-prio operato?

Indubbiamente sì, sia civilmente sia penalmente enei confronti sia del datore di lavoro sia di terzi dan-neggiati.

Per meglio spiegare il tipo di responsabilità penalecui essi possono andare incontro, bisogna premettereche il diritto penale antinfortunistico sul lavoro è for-mato dalle norme del codice penale, cui si aggiungo-no le norme contenute in tutti gli altri atti normativiesistenti in tale campo, la “legislazioneantinfortunistica” speciale appunto (leggi, decreti le-gislativi, DPR ...).

Quest’ultima delinea reati propri (e il più delle voltesi tratta di contravvenzioni), realizzabili cioè solo dachi riveste una determinata qualifica (datore di lavo-ro, dirigente, eccetera).

Fino ad oggi nessun atto legislativo di questo tipoha previsto sanzioni nei confronti del RSPP nè delconsulente, per cui questi ultimi non possono realiz-zare le contravvenzioni in questione.

E ancora, RSPP e consulente non possono rispon-dere delle contravvenzioni in parola neppure a titolodi concorso di persone nel reato: per i reaticontravvenzionali non è configurabile il concorso delsoggetto non qualificato all’illecito tipico realizzatodal soggetto qualificato.

La responsabilità allora discende dai codici

La soluzione sta nel codice penale, che prevede inquesta materia reati comuni, quindi realizzabili dachiunque.

Conviene allora distinguere due ipotesi:1) Nel caso di violazione di legislazione

antinfortunistica senza che si realizzi un incidente, sidetermina sempre, comunque, una situazione di peri-colo e il datore di lavoro è punibile penalmente exart.89, mentre non è ravvisabile in capo al RSPP né alconsulente alcuna responsabilità di tipo penale.

L’attività svolta da RSPP e consulenti esterni, nonessendo – ribadiamolo- di tipo operativo macollaborativo genera in tale ipotesi responsabilità ci-vile contrattuale, che comporta il risarcimento dei danninei confronti del datore di lavoro per l’inesatto adem-pimento dei propri compiti previsti nel contratto dilavoro o di prestazione d’opera.

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Sul primo, se dipendente, grava anche una respon-sabilità di tipo disciplinare.

Dal codice civile discende inoltre la responsabilitàextracontrattuale di tali soggetti nei confronti di terzidanneggiati: ex art. 2043, infatti, qualunque fatto do-loso o colposo, che cagiona ad altri un fatto ingiusto,obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire ildanno.

2) Nel caso si verifichi un evento lesivo (infortu-nio o malattia professionale), determinato anche dallacolpa del RSPP o del consulente, interviene, oltre aquella civile, la responsabilità penale anche di tali sog-getti.

Il codice penale, infatti, prevede il delitto di lesio-ni (art. 589) e quello di omicidio (art.590), reatirealizzabili da chiunque, quindi anche da RSPP e con-sulente.

Il coinvolgimento concorsuale di queste figure di-scende anche dall’art.40 c.p., il quale prevede la re-sponsabilità per omesso impedimento dell’eventoquando si ha un obbligo giuridico a ciò, che in questocaso sorge dal contratto di consulenza (G.Lageard,op.cit., p.p.85,90. Nello stesso senso, R.Guariniello,Tre anni di applicazione del D.Lvo 277/1991..., in ForoItaliano, II, 1991, c.548).

La responsabilità penale di RSPP e consulente,ancora, interviene anche per la commissione di altridue delitti generici: la rimozione dolosa di cautele con-tro gli infortuni sul lavoro (art. 437 c.p.) e la rimozio-ne colposa di cautele o difese contro disastri o infortu-ni sul lavoro (art.451 c.p.), entrambi nella sola formacommissiva, in quanto nella forma omissiva sono rea-ti propri.

RSPP e consulente “delegati”

RSPP e consulente possono divenire “responsabi-le della sicurezza” mediante delega?

Sul punto la dottrina è profondamente divisa. Se-condo una prima tesi esisterebbe un caso in cui RSPPe consulente sarebbero responsabili anche in base allalegislazione antinfortunistica, liberando il datore dilavoro dalla propria responsabilità.

Questo accadrebbe quando il datore di lavoro con-ferisce loro una delega, tramite la quale essi diventanotitolari di quei poteri decisionali, di spesa e operativiche li rendono obbligati all’osservanza della legisla-zione antinfortunistica e quindi responsabili e punibilimediante le sanzioni ivi previste.

L’obbligazione che hanno RSPP e consulente neiconfronti del datore di lavoro è qualificabile comeobbligazione di mezzi (l’adempimento avviene con ladiligente prestazione dell’opera) e non di risultato(l’adempimento avviene solo al raggiungimento delrisultato).

“Il conferimento della delega muta ... l’obbliga-zione ... da obbligazione di mezzi a obbligazione dirisultato ... . Attraverso lo strumento della delega,l’azione del consulente [come quella del RSPP] - nonin quanto tale, bensì quale espressione delle funzionidelegate – diviene fonte autonoma di responsabilitàanche contravvenzionale” (P. Soprani, Esterno ma re-sponsabile: i due volti del consulente, in Ambiente esicurezza sul lavoro, 4, 2003, 81).

Anche mediante delega, comunque, il datore dilavoro non può trasferire loro poteri non delegabili, né(con riferimento al RSPP) il compito di partecipare insua vece alla riunione periodica di prevenzione e pro-tezione dai rischi, in quanto il RSPP è uno dei “parte-cipanti necessari” a tale riunione: in caso di impedi-mento il datore di lavoro dovrà farsi sostituire da altrapersona (P.Soprani, RSPP tra ..., op.cit.).

La seconda tesi, avanzata da altra parte della dot-trina, nega la possibilità di conferire al RSPP una de-lega nella materia de quo, sia per evitare di riunire lefigure del “consigliere” e del “consigliato”, sia perchéun datore di lavoro e, a maggior ragione, “un datore dilavoro delegato può esercitare personalmente i com-piti del SPP solo alle condizioni dell’art. 10 [D.Lvo626 / 1994]....pertanto, in ogni altro caso, il delegatoche sia anche responsabile del SPP viola tale norma(violazione sanzionata ai sensi dell’art. 89)....”.(G.Lageard, op.cit, pag.78-81).

Chi sostiene questa tesi nega anche che al consu-lente esterno possa essere conferita una delega in ma-teria di sicurezza (G.Lageard, op.cit., n.132).

Il principio di effettività

Non è pacifica in dottrina e giurisprudenza la pra-tica situazione dei consulenti e RSPP che, sebbene nonabbiano ricevuto nessuna delega formale da parte deldatore di lavoro, abbiano comunque -di fatto- assuntomansioni dirigenziali (in astratto delegabili) con rife-rimento alla sicurezza con poteri decisionali al riguar-do.

Una corrente giurisprudenziale ritiene che unasiffatta condotta tenuta da tali soggetti ne equipari la

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posizione a quella di un dirigente aziendale, quindianche sotto il profilo della punibilità (in via esclusivao concorrente) per i reati contravvenzionali previstidalla legislazione antinfortunistica.

Consulente e RSPP diverrebbero dunque destinataridegli obblighi previsti dalla legislazioneantinfortunistica come se vi fossero stati effettivamentedelegati.

A proposito di un consulente la cui attività – percontratto relativa a problemi finanziari e commerciali- solo di riflesso era dotata di ricadute indirette sullaorganizzazione e sicurezza del lavoro, la Corte diCassazione ha specificato che, perché questo accada,“occorre un esame rigoroso dei comportamenti con-cretamente e costantemente tenuti ... occorre cioè chesiano rintracciabili condotte alle quali, per ricorrenza,costanza e specificità, possa desumersi che l’esternoabbia svolto funzioni dirigenziali, come tali ricono-sciute da tutti in ambito aziendale, anche nel campodella sicurezza del lavoro, con poteri decisionali al ri-guardo.

Non è pertanto sufficiente, per l’autoassunzione diposizioni di garanzia fonte di responsabilità, l’interes-samento, accanto alla consulenza aziendale generale(per esempio in materia finanziaria e commerciale), aproblemi tecnici comuni con quest’ultima, ma sononecessari elementi idonei a dimostrare che il consu-lente abbia, andando al di là dei propri compiti con-trattuali, trasformato in concreto questi ultimi fino adessere ed apparire ai garantiti come un effettivo diri-gente nella esplicazione di funzioni sovraordinate ca-paci di incidere significativamente nella complessivaorganizzazione dell’azienda e specificamente nell’am-bito proprio della sicurezza del lavoro” (Cass., IVsez.penale, n.7386, 23/3/2000, in Dir. e Pratica Lav.,2000, 3172).

Comunque, riportando questa sentenza, ricordia-mo che non esistono pareri giurisprudenziali concordia proposito dell’ammissibilità di una tale “delega di

fatto” (che non è una vera e propria delega) e sottoli-neiamo la nostra propensione per la tesi che ritienevalida una delega solo se esplicita e scritta (A.Strada,op.cit., p.28): “le cosiddette mansioni di fatto, se coin-volgono il soggetto che si trovi ad esercitarle, non val-gono ad escludere la responsabilità di chi per legge ètenuto ad espletarle” (Sent.Casetti, citata inR.Guariniello, op.cit.).

In conclusione

L’operato dei RSPP e dei consulenti esterni generaresponsabilità civile, con obbligo al risarcimento deidanni, nei confronti del datore di lavoro e dei terzi.

L’agire del primo, qualora sia un dipendente, puògenerare anche responsabilità disciplinare, con la con-seguente applicazione delle relative sanzioni da partedel datore di lavoro.

Penalmente, né il RSPP né il consulente esternorispondono dei reati contravvenzionali previsti dallalegislazione antinfortunistica (a meno che, non sianostati validamente delegati come “responsabili dellasicurezza”, ma tale eccezione non è pacifica in dottri-na) in quanto quest’ultima, almeno per il momento,prevede reati propri e non considera tali soggetti qua-lificati alla loro realizzazione.

Svolgendo “di fatto” le mansioni proprie di un re-sponsabile della sicurezza, la giurisprudenza ritiene chepossano venire coinvolti nella responsabilità penaledel datore di lavoro (il quale, peraltro, continua ad es-sere pienamente responsabile in virtù della mancanzadi una delega valida).

Sono, infine, punibili per i quattro reati genericiprevisti in materia dal codice penale (artt. 437,451,589,590), ad esempio quando si verifica un infortunioo una malattia professionale.

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IDAB Wamac ottiene un grande ordine dallafrancese Delaroche S.A

LP82, si ottiene un’indicazione forte di come la rivo-luzione CTP Violet di Agfa non mostri alcun segno dirallentare. Il LP82 Ultra è stato lanciato con la lastraLithostar Ultra a drupa 2000.

MAN Roland in Austria

A Styria Medien AG, il secondo gruppo media au-striaco, all’inizio di questo anno sono entrate in pro-duzione tre nuove rotative Colorman di MAN Roland(www.manroland.de). Contemporaneamente hannoiniziato ad operare un’altra Colorman, strutturalmen-te identica, all’Herold Druck GmbH di Vienna – so-cietà che stampa il quotidiano Die Presse per conto diStiria Medien – e due Uniset alla società consociataCroata di Styria Medien AG.

Ci sono voluti solo dodici mesi dalla firma del con-tratto alla entrata in produzione di queste rotative –per MAN Roland, uno dei periodi più brevi mai inter-corsi per completare un ordine di queste dimensioni.

Le nuove rotative hanno richiesto adeguamentinegli stabilimenti: a Graz l’altezza dello stabilimentoè stata portata da 10 a 19 metri, mentre a St. Veit vici-no Klagenfurt ed a Zagabria si è proceduto all costru-zione di nuovi stabilimenti all’esterno delle città. Laconsegna delle rotative è iniziata il 26 agosto 2002.

Non è il momento per i free paper in Germa-nia

I free paper hanno dimostrato finora di essere unpessimo affare in Germania. I pochi tentativi sono fal-liti l’uno dopo l’altro a causa di mancanza di denaro(come ad esempio la testata 15 Uhr a Berlino) o dicompetenza manageriale (per esempio a Friburgo).L’insuccesso più grave è stato patito dal gruppoSchibsted con il suo 20 Minuten Köln, contro il qualesi sono letteralmente coalizzati tutti i media dell’areadi Colonia.

E’ probabile che, malgrado tutto, questo fenome-

La società IDAB Wamac (www.idabwamac.com)del gruppo Heidelberg ha ricevuto un ordine per unamailroom da parte della francese Delaroche S.A.

Delaroche S.A è la holding che controlla il polografico Rhone-Alpe-Bourgogne del gruppo Socpresse(Le Dauphiné-Le Progrès Lyon e Saint Etienne-Lesjourneaux de Sâone et Loire-Le Bien Public). Lamodernizzazione riguarda gli impianti di stampa di LeDauphiné Libéré a Grenoble, Le Progrès a Lione e LeProgrès a St. Etienne, per soddisfare le domande sem-pre crescenti dal mercato. Il valore del contratto è dicirca 10 milioni di euro.

Nell’impianto a Lione, che stampa circa 250milacopie giornaliere di Le Progrès, la mailroom sarà atti-va e funzionante per l’aprile 2004. Stessa configura-zione avrà la sala spedizione dell’impianto di St.Etienne. che stampa circa 100mila copie di Le Progrèsal giorno, e dove la conclusione dell’installazione èprevista per il dicembre 2003. Nell’impianto diGrenoble infine, che stampa circa 280mila copie di LeDauphiné Libéré al giorno, la mailroom sarà attiva efunzionante per il novembre 2004.

Nei tre impianti di stampa del gruppo francese sa-ranno successivamente installate cinque rotativeMainstream di Heidelberg, che saranno in produzionealla fine del 2004.

Le vendite di CTP Agfa Violet hanno supera-to le 1000 unità

Agfa (www.agfa.com) ha annunciato che il nume-ro totale di plate processor Lithostar LP82 Ultra ven-duti ha ora superato le 1000 unità, da quando sonoiniziate le spedizioni commerciali nell’ultima parte del2000. E se si confronta questo dato con quello dellemigliaia di vendite di processori LP150 e di processori

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no del quotidiano gratuito, che prove così efficaci hafornito in Europa, Stati Uniti, Australia, Asia, prima opoi prenderà piede anche in Germania: troppoappetibile e redditizio è il terzo più grande mercatodel mondo per un’attività come quella della free press.Tuttavia, finché i player di questo mercato troverannoappigli altrove in Europa – certamente più facili daconseguire – esse molto probabilmente si asterrannodal lanciarsi in mercati così difficili come quello tede-sco.

Il training dell’estate PMA di Heidelberg

Per il secondo anno la Print Media Academy diHeidelberger Druckmaschinen AG ha ospitatol’“Università estiva”, che ha avuto luogo dal 14 al 20luglio 2003, ed alla quale sono convenuti manager digiornali da tutto il mondo per una settimana di infor-mazioni pratiche sulle ultime tendenze nel manage-ment e nella tecnologia dei giornali.

Maggiori dettagli sulle iniziative dell’Universitàestiva Heidelberg, sui programmi, i seminari e i pro-grammi futuri possono essere scaricati dal sito Internetwww.printmedia-academy.com.

Creo Europe consolida la propria attività

Creo Inc. (www.creo.com) ha annunciato che alprimo aprile 2003 Creo Middle East e Creo Africahanno consolidato le proprie attività con Creo Europe.

Combinando così le due organizzazioni, Creo puòfare un uso più intenso dell’infrastruttura di CreoEurope esistente a Waterloo, Belgio. La nuova strut-tura è stata ribattezzata Creo EMEA S.A. La societàconsociata distribuirà così soluzioni Creo per tuttaEuropa, il Medio Oriente e l’Africa.

“Saremo in grado di applicare la metodologia bencollaudata che abbiamo nelle nostre strutture aWaterloo” ha affermato Alon Lumbroso, amministra-tore delegato di Creo EMEA. “Restiamo in attesa an-che di migliorare la conoscenza di ciascuna di questeregioni di mercato”.

La società afferma che non si aspetta che il cam-biamento influisca sul numero totale di dipendenti, ma,al contrario, si aspetta che i risparmi di costo bilanci-no i costi secondari del consolidamento.

Grande ordine in Francia per KPG

La Delaroche Holding, parte dell’organizzazionedi giornali “La Socpresse”, ha piazzato un grande or-dine presso la filiale francese di Kodak PolychromeGraphics (www.kp-graphics.com) per 10 linee di CTPa tecnologia termica Newsetter e per una fornitura diquattro anni di lastre KPG ThermalNews.

I quattro impianti dove le linee Newsetter sono statee saranno installate sono Le Dauphiné Libéré aGrenoble, Le Progrès a St. Etienne e a Lione e LesJournaux de Saône et Loire con sede a Chalon. La pri-ma installazione è stata completata a Le Progrès deSaint-Etienne nel maggio 2003.

Il numero delle unità computer-to-plate (CTP) atecnologia termica che utilizzano il processo KPGThermalNews Printing Plate è raddoppiato nell’annopassato nei quotidiani europei e vi sono ora più di 100linee in produzione giornaliera, il 75 per cento dellequali è rappresentato da KPG Newsetters. Molti altriquotidiani in Europa lavorano anche con tre o più li-nee completamente integrate. KPG sottolinea la lastraThermalNews Printing Plate sia espressamente dedi-cata ai quotidiani e rappresenti ormai la terza genera-zione di tecnologia termica.

Aumenta per Tera la quota di mercatonella stampa regionale in Gran Bretagna

Tera Digital Publishing (www.teradp.com) ha com-piuto un passo avanti nel rafforzare la sua posizionecome fornitore leader di sistemi redazionali, attraver-so la prossima installazione alla serie di settimanaliEssex Chronicle e Kent Courier.

Tera UK ha appena avviato la pianificazione dellapre-installazione con i rappresentanti editoriali e ITdel gruppo, le cui testate includono il Kent e il SussexCourier, il Sevenoaks Chronicle, l’Essex Chronicle eil Brentwood Gazette.

L’installazione è stata realizzata a metà maggio conconfigurazione e training del personale nelle settima-ne immediatamente successive. I giornali, tutti facentiparte del gruppo Northcliffe Newspaper, hanno recen-temente finalizzato gli ordini per due sistemi editoria-li Tera e per un archivio Tark. L’installazione conferi-rà a Tera un 18 per cento della quota nel mercato deigiornali regionali, più di 100 testate e 2000 postazionigiornalistiche.

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South China Morning Post opta per SalesCommand

South China Morning Post Publishers Limited(SCMP), editore di South China Morning Post, TheSunday Morning Post e Jiu Jik (un settimanale gratui-to per l’impiego distribuito per tutto l’esteso sistemadi treno sotterraneo MTR di Hong Kong), ha acqui-stato una nuova soluzione di pubblicità SalesCommand da Atex Media Command (www.atexmedia-command.com).

Il sistema sosterrà tutta la produzione e la venditadi pubblicità classificata e ROP (display) in lingua in-glese e cinese di SCMP.

Il sistema prevede circa 100 postazioni e sarà uti-lizzato per produrre pubblicità su tutte le testate pub-blicate da SCMP, editore leader ad Hong Kong per iquotidiani in lingua inglese.

Oltre al software di prenotazione Sales Commandcon doppia lingua, il sistema include software per

operativo Windows XP.Atex Media Command ha recentemente messo a

segno molte vendite a editori britannici di periodici equotidiani, come Antiques Trade Gazette, PortsmouthPrinting and Publishing, Express Newspapers, ReedBusiness Publishing, BBC Publications e McMillanScott.

Il contratto di Metro esteso sino al 2010

Metro International S.A (“Metro”), il gruppo in-ternazionale di free press, ha recentemente annuncia-to che ha prolungato il suo contratto di distribuzionecon SL, l’Autorità Pubblica di Trasporto di Stoccolma,fino al 2010. L’accordo conferisce a Metro il diritto didistribuire il suo quotidiano nel sistema di trasportopendolare di Stoccolma, utilizzato da circa 600milapendolari al giorno.

Il primo contratto è stato firmato nel 1995, quan-do Metro ha lanciato il suo primo quotidiano aStoccolma. Metro è cresciuto da allora fino a diventa-re il quotidiano più grande di Svezia con 1,1 milionidi lettori giornalieri, di cui 716mila solo a Stoccolma.Metro è il più grande quotidiano gratuito del mondo,con 25 edizioni in 16 Paesi, in 14 lingue.

GN3 di Tera in Inghilterra e Croazia

Tera Digital Publishing (www.teradp.com) ha re-centemente annunciato di avere avviato l’installazio-ne di 50 postazioni giornalistiche al Bath Chronicle,parte del gruppo britannico Bristol United Press. Il pro-getto include il quotidiano serale Bath Chronicle, isettimanali Somerset Standard e Somerset Guardian ei free papers Bath Times e West Wiltshire Advertiser.L’addestramento dei cronisti è iniziato il 24 marzo, edalla fine di aprile il sistema era già in produzione.

Il progetto prevede anche l’installazione del siste-ma presso gruppi di quotidiani e settimanali a Yeovil,Clevedon, Taunton e Wells.

Il quotidiano croato Zadarski List (Zadar), di pro-prietà della Netcom Croazia, ha ordinato a TeraPublishing un sistema editoriale. L’accordo prevedela fornitura sia dell’hardware che del software ed.Netcom Croazia ha inoltre annunciato che l’agenziadi stampa croata Hina ha programmato di potenziarela propria installazione precedente Tera aggiornando-la al più recente sistema editoriale Tera.

impaginazione classificata, per amministrazione di si-stema e notifica di gestione. La nuova soluzione for-nirà anche numerose interfacce verso sistemi di terzaparte, compreso Oracle Financials.

La società sottolinea che la soluzione SalesCommand è basata su una comune architettura didatabase multitier Genera, che fornirà migliorateefficienze operative per SCMP. Il sistema utilizzeràcomuni file server Sun, con sistema operativo Solarise database Oracle.

Herts & Essex sceglie Prestige

La società britannica Herts & Essex Newspapers(HEN) ha piazzato un ordine presso Atex MediaCommand (www.atexmediacommand.com) per unasoluzione redazionale a 52 utenti Prestige, che saràutilizzata per produrre quotidiani e settimanali del grup-po HEN, e per l’invio dei contenuti ai siti Web delgruppo.

L’installazione principale sarà collocata nei nuoviuffici di Hertford, con postazioni remote a Hoddesdon,Harlow e a Bishop’s Stortford, che impiegheranno cia-scuna PC equipaggiati con Prestige e collegati conHertford per mezzo della rete geografica di HEN.

HEN ha scelto per i server il sistema operativoWindows 2000, con i database SQL Server, mentre lepostazioni di lavoro sono equipaggiate con sistema

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Lo spagnolo KiOSK viene lanciato a Madrid

I visitatori di tutto il mondo possono ora acquista-re l’ultima edizione su carta del loro quotidiano allaFeria de Madrid. Due distributori di giornali comple-tamente automatici offrono infatti una scelta tra più di110 testate internazionali. L’International NewspaperKiOSK, sviluppato e prodotto dalla società olandeseSatellite Newspapers, stampa, a richiesta del cliente,qualsiasi quotidiano a scelta tra quelli disponibili. Gliutenti effettuano la propria scelta sul touch screen delsistema ed entro due minuti, l’ultima edizione del quo-tidiano scelto, stampata in formato tabloid e legata contre graffe, esce fresca di stampa.

Il New York Times, e il Los Angeles Timesannunciano un accordo di distribuzione

Il New York Times e il Los Angeles Times hannoannunciato di avere siglatoun accordo di distribuzio-ne in base al quale il Los Angeles Times, di proprietàdella Tribune Publishing, inizierà la distribuzione conconsegna a domicilio del New York Times a clientidella California del Sud. L’accordo di distribuzioneha avuto inizio il 10 marzo.

NYTimes.com annuncia il lancio di uncanale riprogettato dedicato alle auto

NYTimes.com ha recentemente annunciato il lan-cio di un canale Internet integrato e co- marchiato de-dicato al mondo automobilistico, sul sitoautos.nytimes.com. Il sito si caratterizza per offrirerecensioni automobilistiche complete, un’estesa coper-tura di notizie e consigli ai consumatori forniti dalNew York Times e da Edmunds.com, Inc., una risorsaper i consumatori on line per informazioni automobi-listiche.

Il sito, con 800mila pagine di tariffari e di infor-mazioni sui modelli fornite da Edmunds.com, èriprogettato con sezioni per macchine nuove e usate,

per acquirenti e venditori, sulle revisioni delle auto emette a disposizione un elenco nutrito di rivenditori.Un motore di ricerca permette ai consumatori di esa-minare e valutare elenchi di automobili disponibili nellaloro area abitativa o lavorativa. Gli acquirenti on linepossono esaminare facilmente i listini forniti dal NewYork Times classificati per prezzo, modello, anno difabbricazione, codice di avviamento postale. Gli utentipossono accedere a migliaia di nuove prove di auto-mobili e collaudi dettagliati da entrambi (New YorkTimes e Edmunds.com.). Inoltre, autos.nytimes.comfornisce ai consumatori strumenti e dati di acquistodella macchina molto dettagliati. Per questo i rivendi-tori, i meccanici e gli altri inserzionisti trarranno be-neficio dalle opportunità di promozione e da un elen-co ben fornito di veicoli. Alcuni dei partner diEdmunds.com, tra cui AutoNation e General Motors,trarranno del pari benefici anche dalle informazioniaggiuntive che sono fornite dai rivenditori.

Quark preannuncia QuarkXPress 6

Quark (www.quark.com) ha rilasciato un comuni-cato nel quale sostiene che gli utenti softwareQuarkXPress possono attendersi caratteristiche moltopotenti nel nuovo QuarkXPress 6: innanzi tutto unafunzionalità “undo” migliorata, anteprime di risolu-zione piena e un nuovo modo per gestire progetti com-plessi.

QuarkXPress 6 ha anche aggiunto o riorganizzatoalcuni menu e comandi, per un uso più facile edintuitivo, e nei menu di scelta rapida sono stati inclusii comandi più utili. Un’anteprima di risoluzione pienamostra immagini alla risoluzione piena del file; a talproposito Quark sottolinea come gli utenti possanoscalare o ingrandire immagini in modo più preciso conelementi di pagina a pixelazione minima.

La società sottolinea anche come queste siano soloalcune delle nuove caratteristiche di QuarkXPress 6, eche ulteriori informazioni su altri applicativi, inclusoun metodo innovativo per gestire progetti complessi,saranno fornite in una serie di successivi rilasci sulsuo sito web.

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Www.jobvillage.it: un osservatorio privilegiato per scoprire come cambia il mondo del lavoro

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Jobvillage.it è realizzato dalla Conform, società che da anni offre servizi specialistici allapubblica amministrazione sui temi del lavoro, dei Servizi per l’impiego, delle professioni edell’orientamento, dell’istruzione. Jobvillage.it si presenta come qualcosa di diverso: un“dietro le quinte” del Mondo del Lavoro, un sito dove chi lavora può esprimersi in pienalibertà. Si parla schiettamente, si ride quando si può, si riflette su di un mondo in continuocambiamento.

Www.jobvillage.it: unosservatorio privilegiato perscoprire come cambia ilmondo del lavoro

I siti che si occupano di lavoro si somigliano mol-to. Grandi vetrine per agenzie di lavoro, spazi per l’in-contro tra domanda e offerta, annunci di ricerca dipersonale in primo piano, loghi aziendali, qualche spo-radico consiglio su come presentare il proprio CV.Svolgono certamente un ruolo importante, ma sem-brano dare per scontato che il mondo del lavoro siaqualcosa di deja vu, già conosciuto e definito.Jobvillage.it è invece un sito fatto da chi lavora perchi lavora: un punto di osservazione dove gli addettial lavoro esprimono le loro opinioni senza censure.Lo consigliamo a esperti di risorse umane, dirigentiaziendali, selezionatori del personale, comunicatori,e a tutti quelli che pensano al lavoro con passione.Ognuno può trovare spunti per riflettere sulle follie esulle distorsioni del sistema lavorativo, ma anche sullaprofessionalità e l’entusiasmo che muove le nostrescelte.

Andrea Pugliese, Direttore Marketing di ConformS.r.l., è l’ideatore di www.jobvillage.it questo origi-nale sito sul mondo del lavoro, che ironizza espettegola sui dietro le quinte di candidati eselezionatori, impiegati e datori di lavoro . Gli abbia-mo rivolto alcune domande per capire obiettivi emotivazioni di un sito così coraggioso.

Cosa manca ai siti che si occupano di lavoroche possiamo invece trovare su Jobvillage?

Jobvillage non è un sito di mediazione bensì frachi cerca lavoro e chi lo offre bensì intende mostrarei “dietro le quinte” svelando i segreti dei selezionatori,le confessioni degli impiegati, i trabocchetti dei col-

leghi, rendendo più umano, e forse un po’ comico, unmondo che può sembrare rigido e strutturato, e quin-di spaventare. Insomma, l’alleanza è possibile se ilcandidato e il datore di lavoro comunicano ad armipari. Jobvillage è il primo sito che non ha pudore diparlare di un mondo verso il quale, nel passato c’èsempre stato un troppo rispetto formale e poca vogliadi capire davvero.

Anche studenti, disoccupati e impiegati potrannoraccogliere importanti informazioni. Incentivi permettersi in proprio, tutela del posto di lavoro e ma-ternità, suggerimenti su come cercare o cambiare la-voro in Italia. Insomma, Jobvillage.it è un luogo discambio, un libero mercato delle informazioni intor-no al mondo del lavoro.

Jobvillage, nient’altro che la verità sul mondodel lavoro: quale verità dobbiamo rivelare ad ungiovane che si affaccia per la prima volta sul mer-cato del lavoro?

Per accostarsi ad una verità bisogna essere sicuridi volerlo. Uno psicologo direbbe: non fare una do-manda se non reggi la risposta. Il mondo del lavoronon è rose e fiori, bisogna essere onesti ma competi-tivi, disponibili ma non sciocchi, solidali con i colle-ghi ma anche ambiziosi. A chi si affaccia per la primavolta sul mercato del lavoro Jobvillage consiglia: pri-ma di offrirvi per un lavoro fate una analisi di co-scienza per capire esattamente cosa volete e cosa po-tete offrire (e siete disponibili a fare). Barare non èutile a nessuno. Al contempo, mai svendersi: compe-tenze, qualifiche, anni di studio e di esperienze, me-

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ritano riconoscimento. Insomma, il candidato è il cen-sore ultimo di ogni proposta di lavoro.

Il sito non è organizzato come la maggior partedei siti che si occupano di lavoro e che hanno un’areautenti e una dedicata alle imprese. Qui i contenutipossono essere distinti in informativi e diintrattenimento: i primi si basano sull’attività di ri-cerca e documentazione della azienda proprietaria delsito, Conform S.r.l. società leader nella fornitura diservizi specialistici e contenuti sui temi dei Serviziper l’impiego, delle politiche sociali, delle professio-

ni, dell’orientamento, dellaformazione professionale edell’istruzione.

I contenuti divulgativi,nascono invece dalla fortevocazione del sito a creareuna community: da essa pro-vengono gli articoli più inte-ressanti; sono le storie di chiha vissuto esperienze diffici-li e insolite, chi ha seguito uncorso di formazione che gliha tolto denaro e professio-nalità, chi ha cambiato me-stiere a 50 anni, chi si è mes-so in proprio e ha vinto la suascommessa.

Quali sono le rubrichepiù “cliccate” dagli utenti?

Gola Profonda èsenz’altro la più cliccata, inostri utenti amano i pette-golezzi della vita lavorativa.Ma La Signora, la nostra edi-torialista, ha un bel da fare trai consigli di Bon Ton e il suoConfessionale. Molto fre-quentata è anche la parte piùseria del sito che in Istruzio-ni per l’Uso fornisce infor-mazioni su come cambiarelavora, sui contratti, sugli in-dirizzi di aziende di prestigioa cui mandare il curriculum.

Ma la novità diJobvillage.it è soprattutto il linguaggio. La dimostra-zione che si può parlare di lavoro senza esserenoiosamente aziendali, troppo tecnici o troppo seri.Jobvillage.it è infatti ironico e un po’ irriverente giàdal titolo delle sue rubriche: per esempio Mi vendo,dedicata alla costruzione di un buon colloquio di la-voro, la conquista di un cliente, passando per riunio-ni aziendali e briefing informali; Gola Profonda, spa-zio per dire tutta la verità, nient’altro che la verità,ovvero pagine pronte con la vostra opinione sul futu-ro del mercato del lavoro, informazioni sulle novità

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Www.jobvillage.it: un osservatorio privilegiato per scoprire come cambia il mondo del lavoro

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adottate per le selezione del personale, scoop e gossipaziendali; Delatori, rubrica dedicata a chi vuole im-maginare il lavoro che desidera e descrivere libera-mente quello che ha.

Come mai avete scelto per il sito una veste così“retrò” per trattare argomenti tanto attuali?

I siti ‘gridati’ hanno spesso poco da dire; le ani-mazioni in Flash nascondono spesso il vuoto spinto,come certi varietà televisivi. Abbiamo preferito farparlare i contenuti che, riteniamo, dovrebbero esserel’unica ragione per frequentare Job Village.

Il sito è animato dalla Signora, un simpatico per-sonaggio pronto a dispensare consigli sulle miglioriricette per la dieta in ufficio e le relazioni clandestineconsumate tra gli scaffali dell’archivio.

Chi è veramente “la Signora”, il personaggioche anima il sito e risolve questioni “di cuore e dilavoro”?

Sì, non solo anima il sito ma è l’anima del sito.Lei è tutti noi che ci lavoriamo, ma in più sa ancorasognare. A volte è un pensionato saggio altre una don-na navigata, onesta ma che non si fa truffare, sa ascol-

tare ma non ha tempo da perdere. Arriva ovunque esa tutto e di tutti...

Ma sul sito sono anche presenti sondaggi esclusi-vi, strategie per fare carriera, opportunità formative eun ricco database che racconta professioni e mestieridella old e new economy.

Periodicamente Jobvillage lancia sondaggi online piuttosto curiosi, quali sono i risultati dellavostra ultima indagine?

Nel primo, esclusivo sondaggio di Job Village -come vengono usati il bagno e il telefono in ufficio eperché le donne non sono nelle stanze dei bottoni? -abbiamo chiesto a un panel di 150 persone tra i 25 e i45 anni di raccontarci come si comportano nell’ora-rio di ufficio. Abbiamo scoperto che la prima sotto-comunità dei Villager sembra essere costituita da don-ne che dopo essersi rifatte il trucco chiamano il part-ner perché, anche se siamo nel terzo millennio, pos-sono dirigere solo il proprio compagno. Molto inte-ressanti sono anche i risultati del sondaggio ancoraonline. Abbiamo chiesto ai nostri lettori se sono maistati raccomandati per un lavoro. Quasi il 40% ha ri-sposto ...ogni volta che ho potuto!

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“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai“new media”, all’universo emergente della comunicazioneelettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delletecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle piùmoderne tecniche manageriali che possono trovareapplicazione nell’industria della comunicazione. Una grandebiblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenzaed alla riflessione.

Lo Scaffale

Tutti apprezziamo i siti belli, veloci da navigare,semplici e gradevoli da usare, compatibili e accessibi-li. Eppure sono pochi i siti in cui, come utenti, ci muo-viamo veramente a nostro agio.

Anche dietro al sito più semplice si nascondonoestreme complessità nella sua progettazione e realiz-zazione. Un sito web è infatti come un organismo vivo,in crescita continua, composto da migliala di piccoledecisioni e da centinaia di compromessi tra esigenzediverse.

Dopo il fortunato Siti che funzionano, Sofia Postaitorna ad affrontare alcune delle problematiche con cuiogni giorno progettisti e committenti devono “fare iconti”. In questo libro si cercano di delineare i diversiambiti decisionali che accompagnano la nascita e l’evo-luzione di un progetto e ne determinano in buona so-stanza la qualità finale.

Evitando di perdersi in tecnicismi e non limitan-dosi ai soli aspetti creativi, II mestiere del Web spiegain modo concreto come seguire (che vi troviate da unao dall’altra parte della barricata), un progetto dalbriefing e dall’offerta, sino alla pubblicazione e allamanutenzione successiva, senza mai perdere di vistagli utente finali e la loro user experience.

Sofia Postai, autrice di Siti che funzionano (HopsLibri, 2001) ha lavorato a lungo nell’advertising e nellacomunicazione. Ha pubblicato il suo primo sito nel1996, e sua è l’interfaccia del primo sistema di e-voteeuropeo. Attualmente è uno dei web designer più co-

Sofia PostaiIL MESTIERE DEL WEB. MANUALE DI SOPRAVVI-VENZA PER WEB DESIGNER E COMMITTENTIHops Libri, Milano 2003, pp. 246, 19,90

L’arte di realizzare siti WebTutto ciò che occorre sapere - dalprogetto iniziale alla gestione deicontenuti - per produrre siti diqualità

nosciuti della comunità internet italiana. La sua agencyVocabola LAB (www.vocabola.com) ha sede a Vene-zia e clienti in tutta Italia.

Per ulteriori informazioni, visitate il sito http://www.ilmestieredelweb.it.

Internet ha trasformato il mercato del lavoro. Re-centi studi e monitoraggi ribadiscono la forza e la vi-talità della Rete e l’attualità del problema dello skillshortage, cioè la difficoltà, per le aziende, di trovarequei profili specialistici di cui hanno bisogno per darevita e gestire le attività legate all’Information &Communication Technology.

Dopo aver analizzato puntualmente il mercato dellavoro nella Net Economy, l’Autore individua le di-verse figure professionali, con competenze specificheindispensabili, non sempre facilmente disponibili sulmercato. Area per area (tecnologica, content &community, internet marketing e commerciale, e-learning) vengono evidenziate le mansioni, le compe-tenze, il percorso formativo e la retribuzione di ogniprofessione. Un’intera se zione è dedicata ai profiliMicrosoft: dopo una breve descrizione, per

ciascun profilo sono riportati i prerequisiti, gli esa-mi di certificazione Microsoft Certified Professional,il percorso di crescita, le attività pro fessionali propriee le opportunità di lavoro e di carriera.

Chiude questa guida pratica e di facile lettura, de-

Rosanna SantonocitoWEBCAREERS. IL MERCATO,LE PROFESSIONI, I PROFILI MICROSOFTEgea, Milano 2002, pp. 132, 9,90

Le nuove professioninate con il WebCome orientarsi tra le millecompetenze tecniche richieste daun mondo in continua e freneticaevoluzione

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LEManlio Cammarata, Enrico Maccarone

LA FIRMA DIGITALE SICURA. IL DOCUMENTOINFORMATICO NELL’ORDINAMENTO ITALIANOGiuffré, Milano 2003, pp.300, 20,00

Validità a norma di legge deidocumenti informaticiUn esame accurato dei numerosiproblemi giuridici e tecnologicilegati alla produzione didocumenti informatici provvisti divalore legale

In Italia il documento informatico sottoscritto conla firma digitale è formalmente “valido e rilevante atutti gli effetti di legge” dal 1997. Ma solo nel 2001sono apparse le prime applicazioni operative, in vistadell’obbligo dell’invio telematico degli atti societariai registri camerali.

Questo libro tratta gli aspetti normativi della firmadigitale “qualificata” con gli indispensabili collega-menti agli aspetti tecnologici. Senza addentrarsi intecnicismi che potrebbero non interessare gli operato-ri del diritto, gli autori esaminano con occhio critico inon pochi problemi giuridici e operativi legati all’in-troduzione del nuovo strumento. Un approccio siste-

dicata ai giovani che desiderano operare in questo set-tore in continua evoluzione, una serie di testimonian-ze di protagonisti.

Rosanna Santonocito è giornalista del Sole 24Ore; si occupa di job creation, di imprenditorialità gio-vanile e di nuove tecnologie in azienda.

matico a tutto campo, che pone la firma digitale inrelazione con le sue effettive applicazioni, dai colle-gamenti in rete delle pubbliche amministrazioni al pro-tocollo informatico, dalla carta d identità elettronicaal cosiddetto “processo telematico”, fino alla con-trattazione tra i privati e all’attività notarile. Senzadimenticare le “firme elettroniche”, previste da unadirettiva europea del 1999 e recepite nel nostro ordi-namento all’inizio del 2002, generando però una seriedi problemi di coerenza normativa e anche di ordinepratico.

Manlio Cammarata, giornalista e consulente indiritto delle tecnologie dell’informazione, ha fatto leprime esperienze con l’informatica alla fine degli anni’70. Dal 1997 ha fondato e dirige la rivista telematicaInterLex, la prima in Italia a seguire sistematicamentele questioni della protezione dei dati personali, del di-ritto d’autore nell’era del digitale e in generale dellaregolamentazione delle telecomunicazioni edell’Internet.

Enrico Maccarone, notaio, ha collaborato alla re-dazione della prima bozza di disegno di legge su do-cumento informatico e firma digitale, pubblicata nelsettembre del ’96 dall’Autorità per l’informatica nellapubblica amministrazione. Per conto del Consiglionazionale del notariato ha partecipato a numerose com-missioni, sia nazionali sia internazionali, sul tema del-la contrattazione telematica. Attualmente rappresentaper delega il Ministro degli affari regionali nel Co-mitato permanente per l’innovazione e le tecnologie.È docente di informatica giuridica presso la facoltà diGiurisprudenza dell’Università di Palermo.

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

MilanoTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Lo storico quotidiano The Bullettin – fondato nel1903 ed edito a Bend in Oregon – ha una circolazio-ne giornaliera di 30mila copie. Il suo attivo centrostampa produce anche due settimanali, The RedmondSpokesman e Burns Times Herald, oltre a shopper,opuscoli per le vendite immo-biliari e innumerevoli altri la-vori commerciali e libri.

Un mese dopo la sostituzio-ne del vecchio sistema analo-gico con un CTP CreoTrendsetter NEWS 70, The Bullettin usci-va già con una produzione al 100% inCTP. Due mesi più tardi The Bullettin edue altri giornali venivano stampati inte-

ramente conla retinaturaStaccato 25 micron. Il ri-sultato è stato così sor-

prendente che ora il centro stampa sta programman-do di utilizzare Staccato anche sui lavori commer-ciali.

“Scegliere il CTP Creo è stata un’ottima decisio-ne. La qualità ha soddisfatto le nostre aspettative alpari della velocità. Stiamo realizzando il nostro ROIcon questo investimento” ha affermato MikeGreening, Direttore di Produzione al The Bullettin.“La nostra prima fotounità è stata un Dolev 400. Sitrattava di una macchina onesta, che forniva un’otti-ma qualità” ha proseguito Greening. “Ma ho tenutod’occhio il CTP per un po’ di tempo. Creo era pre-

sente a molte delle fiereche frequentavo e quan-do ho visto la tecnologiadi esposizione termicaSQUAREspot® ho pen-sato che sarebbe stato un

vantaggio per noi. Il punto è preciso e nitido e nonha aloni. Questa è stata la ragione principale che miha fatto scegliere per il sistema termico. Non ho maivisto una tale nitidezza in nessun sistema a luce visi-bile”.

Con il CTP i numeri hannoun senso. “Quando ho raffron-tato il costo dei materiali CTPcon il costo dei materiali lega-ti alla pellicola, ho immagina-to che avrei realizzato un ri-

sparmio di circa $1,59 per lastra. Produ-ciamo circa 4200 lastre al mese qui, equindi si tratta di un bel risparmio”.

Il sistema ha funzionato molto bene ei risparmi nel costo del lavoro sono statimolto più grandi di quanto previsto. Al

The Bullettin nessuno è mai stato licenziato a causadella tecnologia. Semplicemente si è riuscito a faredi più con lo stesso numero di persone e con un li-vello di qualità piùalto. A titolo di esem-pio Greening fa nota-re che ora è sufficien-te una persona per tur-no anziché le due opiù persone richiesteper il sistema tradizio-nale.

Prima della consegna del nuovo sistema, vi è sta-ta un po’ di trepidazione da parte degli operatori ad-detti alla stampa di The Bullettin. “C’era un po’ dipaura. Nessuno dei nostri ragazzi aveva la benchéminima esperienza di computer” ha ammetteGreening. “Ma siamo riusciti a fornire un trainingadeguato a tutte le persone. E non solo hanno impa-rato il procedimento, ma hanno capito perché lo uti-

Al The Bullettin arrivano ilCTP termico e la retinatura

Staccato di Creo

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lizziamo”.La capacità del Trendsetter NEWS 70 di esporre

circa 70 lastre/ora ha permesso di allungare i tempidi chiusura del giornale. Questo significa poter farfronte alle modifiche o alle aggiunte dell’ultimo mi-nuto, così come ai cicli di lavorazione più rapidi peri lavori commerciali. Confida Greening “alcuni tipidi lavoro vengono eseguiti già lo stesso giorno diarrivo”.

Staccato fornisce nitidezza e dettaglio. “Dopoaver introdotto il CTP ho sentito alcuni commentidei nostri pubblicitari su quanto alta fosse la qualitàdi stampa. Il caporedattore e tutti i redattori del gior-nale erano sbalorditi. E la maggior parte di loro nonsapeva ancora che avevamo adottato un nuovo siste-ma” racconta Greening. “Dettaglio e nitidezza sonoprobabilmente le cose più evidenti. Le linee diago-nali non mostrano interruzioni grazie alla retinaturaStaccato 25 micron.

L’effetto si nota meglio nelle forature in inver-sione di fondo, specialmente nelle foto con dettaglifini e grafici. Si possono vedere chiaramente coseche non si potevano vedere prima. Senza dubbio Stac-cato ci dà un vantaggio competitivo”.

Un altro beneficio che Greening riconosce a Stac-cato è il fatto che, quando l’inchiostro si asciuga, ilcolore non cambia molto come avviene invece conla retinatura tradizionale AM. “Abbiamo eseguitodelle misurazioni e dei test con il fornitore di inchio-stri e abbiamo constatato che c’era solo l’1% di dry-back”.

La retinatura Staccato sarà inserita nelle nuoveopportunità di business del giornale dell’Oregon.“Stiamo già stampando lavori su carta da giornaleche altri giornali della zona non riescono a fare” con-clude Greening. Insomma per The Bullettin Stacca-to è un forte strumento di vendita che consentirà alquotidiano di acquisire nuovi potenziali clienti.

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Da Agfa è in arrivo la versione3.0 di IntelliTune, il software

per l’elaborazione intelligentedelle immagini

E’ con grande soddisfazione che Agfa ha annun-ciato il lancio di IntelliTune 3.0, una soluzione perl’analisi e la regolazione dei dati immagine destinataalla produzione dei giornali.IntelliTune consente agli edi-tori di standardizzare ed au-mentare la qualità delle im-magini in maniera automati-ca. Con IntelliTune infatti, gliesperti di Photoshop possono con-centrarsi sul lavoro creativo necessa-rio per valorizzare le immagini realiz-zate.

L’esclusiva tecnologia MDP (Multi-DimensionalProcessing) di Agfa analizza automaticamente e inmodo intelligente le caratteristiche tonali, cromatichee spaziali di ogni immagine, quindi calcola e applicale correzioni necessarie per ottenere una riproduzioneottimale. Il risultato di questa elaborazione intelligen-te delle singole immagini è un’affidabilità decisamen-te superiore a quella della “elaborazione in batch cie-ca”, ottenuta mediante le semplici impostazioni di hotfolder.

A partire dai preziosi contributi forniti dagli utentidi IntelliTune 2.0, Agfa ha integrato nuove funziona-lità, come un’intuitiva interfaccia utente a icone, laderetinatura automatica, e funzioni di modificainterattiva, che facilitano l’apprendimento del softwaree ne rendono più produttivo l’impiego.

Professionisti del settore della produzione di quo-tidiani in tutto il mondo sostengono che IntelliTuneconsente di migliorare notevolmente l’aspetto del pro-dotto finale.

“IntelliTune ci ha consentito di migliorare le im-

magini e di mantenere l’uniformità grazie alla gestio-ne del colore” ha dichiarato Shelley Di Blasio, diret-tore prestampa presso The Daily Gazette di

Schenectady, New York (tira-tura giornaliera 52.617 copie;tiratura domenicale: 54.671copie). “Con IntelliTune, laregolazione dei toni non pro-cede più per tentativi, e non

ci sono sorprese al momento del-l’uscita in stampa. IntelliTune ci per-

mette quindi di produrre immagini dialta qualità senza preoccuparci delle scadenze”.

Le funzionalità di IntelliTune 3.0

* AutoTone: aggiunge il contrasto alle alte luci sen-za alterare il bilanciamento complessivo tonale ecromatico.

* Incarnati migliorati: una funzione Variable SkinTarget (Obiettivo pelle variabile) consente di regolaregli incarnati secondo preferenza.

* La funzione di nitidezza avanzata compensa inmodo intelligente la nitidezza applicata precedente-mente e mantiene l’integrità degli incarnati.

* La funzione di eliminazione dei rumori è statamigliorata per correggere gli elementi spuri tipici deinegativi originali e dei file provenienti da fotocameredigitali.

* La funzione di modifica interattiva permette dirisparmiare tempo non dovendo passare a Photoshopper la modifica delle immagini di tipo standard.

* Elaborazione automatica dei PDF (ultimo trime-stre del 2003).

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IntelliTune 3.0 offre agli utenti risultati ineguagliati e un’effettiva automazione dei processi

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EidosMedia Méthode siintegra con la soluzionedi categorizzazioneautomatica di GammaSite

EidosMedia e GammaSite hanno annunciato unaccordo strategico, mirato ad integrare GammaWare,la soluzione di categorizzazione automatica diGammaSite, nella piattaforma edi-toriale e di gestione dei contenutiMéthode di EidosMedia.

Completamente integrato al-l’interno dell’ambiente editorialecross-media Méthode, GammaWareconsente la categorizzazione automa-tica dei contenuti redazionali, fornen-do agli utenti una valida alternativa allaclassificazione manuale, molto onerosa intermini di tempo.

La tecnologia di categorizzazione di GammaSite,sviluppata da specialisti di machine-learning, utilizzaalgoritmi molto avanzati per associare ai documenticategorie, sottocategorie, parole chiave e sommari di-pendenti dal contesto.

La complessità del modello statistico adottato con-sente di ottenere risultati estremamente precisi utiliz-zando solo un numero minimo di documenti di base,necessari all’addestramento del motore. Senza alcundubbio, queste caratteristiche di GammaWare consen-tono di complementare e fornire valore aggiunto alsistema editoriale Méthode.

L’integrazione GammaWare-Méthode risolverà ireali problemi di quelle società che gestiscono quoti-dianamente volumi elevati di contenuti – in particolarmodo, delle società editoriali che hanno necessità diassociare metadati completi alle notizie per poterlearchiviare correttamente ed eventualmente riutilizzarein seguito. Senza dubbio, società quali gli editori diquotidiani e riviste otterranno incrementi significatividi produttività attraverso la classificazione automati-ca dei loro contenuti redazionali.

“Siamo convinti che l’integrazione di GammaWareall’interno di Méthode fornirà vantaggi chiave ai no-

stri clienti, in particolare in termini di organizzazioneed efficienza del processo di creazione dei contenutiredazionale, consentendo ai giornalisti un facile ac-

cesso alle informazioni e permet-tendo loro di concentrarsi sullacreazione dei contenuti” ha spie-gato Gabriella Franzini, GeneralManager di EidosMedia.

Alon Men, Vice PresidenteBusiness Development di

GammaSite, ha aggiunto: “L’approc-cio di EidosMedia a ricercare sul mer-

cato le tecnologie più innovative da inte-grare nella propria piattaforma Méthode, ha condottoalla scelta di GammaWare quale componente di clas-sificazione automatica per Méthode. Insieme le nostretecnologie forniscono una soluzione completa edinnovativa al mondo editoriale, in grado di favorire losviluppo di nuovi prodotti e servizi a partire da infor-mazioni classificate in modo completo.”

GammaSite è una delle aziende più all’avanguar-dia nello sviluppo di soluzioni per la categorizzazioneautomatica dei testi. Tali soluzioni sono oggi utilizza-te principalmente da grandi aziende editoriali e da or-ganismi governativi. Gammasite è stata fondata da ungruppo di imprenditori e specialisti nel MachineLearning provenienti da TECHNION (L’Istituto Tec-nologico Israeliano), dall’Università di Toronto, di TelAviv e dall’Università Ebraica. GammaSite annoverafra i suoi clienti e partners società quali Fujitsu, UKForeign & Commonwealth Office, Reed BusinessInformation, The Daily Telegraph e Associated NewMedia.

La soluzione Méthode è stata adottata, fra gli altri,da organizzazioni come il Financial Times nel RegnoUnito, Il Sole 24 Ore, RCS, AdnKronos, Il Cittadino(di Lodi), L’ Eco di Bergamo in Italia e dal gruppoCorreo in Spagna.

EidosMedia S.r.l.Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

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44TecnoMedia n. 38, luglio 2003

Con la rotativa Mainstream 80Heidelberg conquista editori estampatori di giornali francesi

Continuano senza sosta i successi commercialidella Mainstream 80 presso gli editori e stampatori diquotidiani in Francia. Nove linee già vendute, due per-fettamente funzionanti e le altre in corso di consegnaed installazione sono un eccellente biglietto da visitaper la Heidelberg nell’industria dei quotidiani. Ed ineffetti la Mainstream 80, cheestende ai giornali i benefici de-rivanti dalla tecnologia Sundayper la stampa in alta qualità e avelocità elevatissime sperimentaticon successo nell’industria com-merciale, sembra fatta apposta persoddisfare le richieste di un mer-cato dove prevale l’esigenza diprodurre molti edizioni in alti vo-lumi e con foliazioni non eccezio-nalmente elevate.

Il Dauphiné Libéré

Il Dauphiné Libéré sarà stampatonello stabilimento di Grenoble su duenuove Mainstream 80 a partire dallafine del 2004. La testata, di proprietàdella holding Delaroche che controlla ladivisione Rhône-Alpes-Bourgogne diSocpress (Le Dauphiné Libéré, Le Progrèsde Lyon, il Journaux de Saône et Loire e Le BienPublic) ha una diffusione di circa 300.000 copie e vie-ne distribuito in 22 diverse edizioni all’interno di nove“dipartimenti” nelle regioni francese Rhône-Alpes, inProvenza ed in Costa Azzurra. La scelta di introdurrele Mainstream 80 nello stabilimento di Veurey Voroize,nei dintorni di Grenoble, nasce dalla richiesta di averea disposizione “il massimo della flessibilità, maggiorpossibilità di stampare a colori e minori costi di pro-duzione” secondo Christian Merger, direttore tecnicodel giornale transalpino.

Presentata nel maggio del 2000, la Mainstream èuna macchina a otto pagine in formato 1x4 (singola

circonferenza, doppia larghezza). La esclusiva tecno-logia basata si cilindri gapless, denominata Sunday,ha eliminato le vibrazioni create dalle giunture dei tra-dizionali cilindri in caucciù e consente una stampa inalta qualità ad elevate velocità di produzione – fino ad80.000 copie/ora. “Il formato 1x4 ci consentirà di ri-

durre in modo considerevole itempi di cambio edizione grazieal ridotto numero di lastre chedevono essere cambiate” conti-nua Christian Merger, con il ri-sultato di abbattere questo inter-vallo di tempo – stimato ad oltreil 40% nell’attuale flusso di lavo-ro – al di sotto del 30%, senza

contare la ulteriore riduzione deitempi di produzione dovuti alla

velocità della macchina. Entrambela macchine installate avranno la

medesima configurazione di 7 ban-de, 7 svolgibobine automatici

Contiweb FD, una piega di uscita e 31sistemi di inchiostrazione. Queste uni-

tà stamperanno un massimo di 56 pagi-ne, venti delle quali a colori, oppure 48

pagine di foliazione massima con 24 inquadricromia. Potranno produrre simulta-

neamente tre segnature separate.Grazie al formato 1x4 la Mainstream richiede solo

metà delle lastre impiegate da una macchina di 16 pa-gine a doppia circonferenza e doppia larghezza, unasoluzione che ridurrà drasticamente i costi sui mate-riali di consumo, ridurrà gli investimenti in CtP ed iltempo necessario alla produzione ed al cambio dellelastre per tutte e 22 le edizioni prodotte ogni notte.

Le Progrès de Lyon

Anche il quotidiano Le Progrès de Lyon, dello stes-so gruppo editoriale facente capo alla HoldingDelaroche, ha deciso di investire in tre nuove linee

Heidelberger Druckmaschinen AGKurfürsten-Anlage 52-60

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HeidelbergMainstream80. Due ro-tative conun totale di64 coppie di stampa saranno installate nello stabili-mento di Chassieu, mentre una terza rotativa con 26coppie di stampa è prevista per lo stabilimento di Saint-Etienne.

Il quotidiano lionese ha una diffusione di circa300.000 copie nella regione Rhone-Alpes. La HoldingDelaroche fa parte delgruppo editoriale Her-sant, il più grande inFrancia, che controlla ol-tre il 20% del mercatodei quotidiani e possiedecirca 80 testate fra quo-tidiani e periodici inFrancia ed in Belgio, frai quali il giornale a tira-tura nazionale Le Figaro.

In Chassieu , le dueMainstream avranno unaidentica configurazionedi 8 bande, quattro torri,34 coppie di stampa equattro coni. Sarannoequipaggiate con lapiegatrice JF-255 ed ottocambiabobine ContiwebFD. Le due unità potran-no stampare fino a 64 pa-gine, delle quali 24 in fullcolor.

La Mainstream diSaint-Etienne stamperàfino a 48 pagine, dellequali 16 a coloori, otto indue colori e 24 in nero.La configurazione inclu-derà tre torri, sei bande, 26 coppie di stampa e seicambiabobine Contiweb FD. Le rotative per Le Progrèssaranno consegnate alla fine del 2003 e e saranno co-

struite inte-ramente nel-lo stabili-mento Hei-delberg di

Montataire, alle porte di Parigi.

La Dépêche du Midi

Il Gruppo La Dépêche du Midi, editore francese digiornali con un giro di affari di 152 milioni di Euro

all’anno, installerà duenuove rotative Main-stream 80 per la produ-zione del quotidiano lea-der del Gruppo e dellealtre cinque testate regio-nali, fra le quali Le PetitBleu d’Agen, e la Nou-velle République desPyrénées, oltre ai giorna-li gratuiti come PubliToulouse – 300.000 co-pie di diffusione – e ilsettimanale regionale LeMidi Olympique.

Il quotidiano leaderdel Gruppo di Toulouseha una tiratura media di250.000 copie, e la scel-ta di utilizzare in produ-zione le due Mainstreamfa parte di un progettopiù ambizioso che miraa posizionare il gruppocome il principale stam-patore per il sud dellaFrancia. Le macchine invia di installazione dallafine del 2002 allo stabi-limento de La Dépêche

du Midi hanno una identica configurazione, con quat-tro torri, 32 inchiostratori, 7 Contiweb FD ed una pie-ga JF-255.

La tecnologia gapless è essenziale perstampare giornali di qualità in alta velocità

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46TecnoMedia n. 38, luglio 2003

Agfa lancia laversione 5.1 diAd Manager V

Aria nuova per la pubblicità tabellare: Agfa ha an-nunciato infatti il lancio dell’ultima versione di AdManager V, un sistema completo di produzione emonitoraggio della pubblicità tabellare estremamen-te flessibile e personalizzato,grazie al quale è possibilecreare e gestire senza diffi-coltà le inserzioni pubblicita-rie. La nuova versione di AdManager 5.1 è dotata di nuovefunzionalità e supporta un numeromaggiore di applicazioni e sistemi ope-rativi client.

Nella versione 5.1 di Ad Manager è infatti pre-sente AdSuite, l’ultimissima applicazione client.AdSuite offre numerose funzionalità per la pubblici-tà tabellare: dalla costruzione delle inserzioni pub-blicitarie, alla generazione di prove sul Web, almonitoraggio della pubblicazione delle inserzioni (siagenerale sia riferito alle singole pubblicità), alla ge-nerazione di rapporti cronologici oppure on-line. Alpari dei client Ad Manager esistenti, AdSuite offrefunzioni di costruzione e monitoraggio delle inser-zioni centralizzate o da postazioni remote, in mododa poter rispettare le scadenze avvicinando lo svolgi-mento dell’operazione all’inserzionista.

Ad Manager V presenta molti vantaggi per la pro-duzione e il monitoraggio della pubblicità tabellare.Fra le prerogative dell’ultima versione del software,è importante sottolineare l’invio di prove via Internet,il flusso di lavoro in formato PDF e l’integrazionecon il software di preflight di Agfa.

Invio di prove via Internet - Ad Manager V pre-vede la possibilità di inviare le prove delle inserzionivia Internet. La funzione Web Proofing permette aglioperatori di creare una versione PDF dell’inserzioneper mezzo del client fornito. Utilizzando un browser,l’inserzionista o il personale vendite interno hanno la

possibilità di collegarsi al giornale, dove possono esa-minare le inserzioni pubblicitarie. Le inserzioni ap-provate possono quindi essere inoltrate automatica-mente al sistema di impaginazione. Le modifiche pos-

sono essere estratte dallavisualizzazione su Internet einviate alla cartella di docu-mentazione relativa all’inser-zione. Il database registra la

cronologia delle operazioni divisualizzazione e correzione effettua-

te in rete.Flusso di lavoro PDF - Ad Mana-

ger V è in grado di integrare un flusso di lavoro PDF.Il sistema è in grado di ricevere PDF e file che ver-ranno utilizzati per la costruzione delle inserzioni. AdManager V è anche in grado di creare file di inserzio-ni in formato PDF per l’uscita, l’invio al sistema diimpaginazione e/o ad altre destinazioni.

Integrazione del software di preflight - Ad Ma-nager V può anche essere integrato con il software dipreflight PreCheck di Agfa, per garantire l’invio del-le inserzioni alla pagina impaginata. In questo flussodi lavoro automatizzato, le inserzioni saranno con-trollate dal software RIP PreCheck. Per eliminareproblemi in uscita all’ultimo minuto, questa proce-dura di preflight automatizzato viene eseguita note-volmente in anticipo rispetto alle scadenze diimpaginazione.

Supporto di applicazioni di terzi

La nuova versione supporta le ultime versioni delleapplicazioni per la costruzione di annunci pubblici-tari prodotte da terzi: da QuarkXPress 5.0.1 aInDesign 2.0.1 e Multi-Ad Creator 6.5.3. Il nuovoAd Manager V supporta inoltre applicazioni prece-denti come Creator Classic, Creator 2 e QuarkXPress

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Il sistema di produzione e monitoraggio della pubblicità tabellare offre nuove funzionalità

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4.11.Nella versione 5.1 di Ad Manager V, è stata po-

tenziata la funzione di creazione di rapporticronologici e on-line. I clienti hanno a disposizionedei modelli in base ai quali generare rapportipersonalizzati organizzati per visualizzazione, uscitae/o esportazione. Alcuni di questi modelli di rappor-to sono strutturati in base ai seguenti criteri: Vendite,Inserzioni speciali, Inserzionista e Utente. I rapportiutilizzano il database relazionale del sistema per ge-nerare rapidamente il rapporto desiderato.

Ad Manager V prevede inoltre la possibilità direcuperare e prelevare inserzioni pubblicitarie daldatabase di un archivio secondario. In questo modosi risparmiano tempo e risorse preziose nelle opera-zioni di produzione della pubblicità tabellare.

Alta compatibilità con i sistemi operativi

Ad Manager 5.1 supporta ora i sistemi operativiMacintosh OS X, Macintosh OS 9 e Windows. Gra-zie al supporto dei sistemi operativi OS X e OS 9 inuno stesso sistema, i clienti possono trasferire le sta-zioni di costruzione delle inserzioni e gli utenti nel-l’ambiente del nuovo sistema operativo al ritmo chegli è più congeniale.

Boom delle vendite di Ad Manager

La risposta dei clienti ha sancito il successo di Ad

Manager V. Fra i produttori di giornali che hanno re-centemente acquistato e installato Ad Manager V visono The Press-Enterprise di Riverside, California;The Advertiser di Honolulu, Hawaii; The Star diIndianapolis, Indiana; The Courier-Journal diLouisville, Kentucky; la Newspaper AgencyCorporation of Salt Lake City, Utah; The Times diContra Costa, California, e The Journal Star di Peoria,Illinois.

The Courier-Journal di Louisville, Kentucky (ti-ratura giornaliera: 170mila copie; tiratura domenica-le: 287mila copie) utilizza Ad Manager dal 1999. “Ap-prezzo particolarmente le funzioni di esame della fasedi pubblicazione e di monitoraggio. Grazie a questedue funzioni siamo riusciti a semplificare enorme-mente la produzione notturna” ha dichiarato JimHines, responsabile delle tecnologie per il settore pub-blicitario.

“Prima di installare Ad Manager V non eravamoin grado di monitorare in modo efficace la produtti-vità di un operatore pubblicitario, mentre ora siamoin grado di farlo” ha affermato Cliff Ito, responsabiledelle immagini pubblicitario presso The Advertiser,Honolulu, Hawaii (tiratura giornaliera: 147.714 co-pie; tiratura domenicale: 169.998 copie). “Utilizzia-mo regolarmente un rapporto che indica il numero diinserzioni completate da ciascun operatore e il tem-po impiegato. Questa funzionalità si è rivelata un ef-ficace strumento per la gestione del personale, dotatodi competenze diversificate”.

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Creo Italia S.r.l.

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MilanoTel: +39 02 262 59 77

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Rotimprés Impressions Rotatives Offset S.A. è unodegli stampatori offset in rotativa più grandi della Spa-gna, con 95 dipendenti che lavorano 24 ore al giornosu impianti funzionanti in continuo. La società è statafondata nel 1981 per stampare il giornale regionale ElPunt. Oggi Rotimprés stampauna serie di giornali quotidianie settimanali e sta costruendouna rete di clientela in espan-sione per i lavori commerciali.I prodotti commerciali includo-no libri, riviste, cataloghi edepliant pubblicitari. Dal settembre 2001Rotimprés dispone di due sistemi CTP ter-mici Trendsetter NEWS con la soluzioneper flusso di lavoro Prinergy Connect. Allafine dell’anno scorso Rotimprés ha sceltola retinatura Staccato e ha installato il ter-zo CTP Trendsetter NEWS 70. Conosciuto in tutta laSpagna e in Francia per il servizio impeccabile, l’altaqualità di stampa e i prezzi competitivi, Rotimprésfornisce soluzioni globali con una gamma completa diservizi di prestampa, stampa e finitura eseguiti tuttinello stesso stabilimento.

“Quello che ci ha convinti a scegliere Creo è stato

il flusso di lavoro PDF Prinergy” ha affermato PereBoada Salinas, Direttore Tecnico di Rotimprés. “Sta-vamo cercando un flusso di lavoro affidabile con unoutput di alta qualità basato sul PDF, dato che questoformato sta diventando lo standard nella maggior par-

te delle aziende del nostro set-tore industriale. Stavamo cer-cando di passare al PDF perchéè altamente affidabile, indipen-dente dalla piattaforma utilizza-ta ed è leggero in termini di pesodel file. Tutto sta ad indicare che

il PDF rappresenti il presente e il futurodelle arti grafiche”.

Rotimprés ha analizzato e testato uncerto numero di flussi di lavoro prima didecidere per la tecnologia Creo. “La sceltaè caduta su Prinergy perché è un flusso di

lavoro stabile e offre una totale automazione del pro-cesso senza perdita di qualità. Prinergy ha dimostratodi saper soddisfare, ma anche di andare oltre le nostreaspettative: é il flusso di lavoro di cui abbiamo biso-gno. Ha dimostrato di essere un flusso di lavoro di altaqualità preciso e affidabile, che copre tutte le necessi-tà dei nostri lavori di stampa commerciale, e di saper

fornire la flessibilità e l’automazione necessarie perla nostra produzione di quotidiani. La standardiz-zazione di diversi output su piattaforme diverse(CTP, prove colore, ecc.) è garantita grazie all’uti-lizzo di un unico RIP per uscite diverse. Il flusso dilavoro basato su PDF semplifica e standardizza inostri processi di produzione. Inoltre è moltointuitivo, cosa che consente ai nuovi utilizzatori dipadroneggiarlo in pochi giorni” ha continuato BoadaSalinas. “L’alto livello di automazione ci consenteora di preparare 8 edizioni di giornali in meno di 40minuti. Prinergy elimina virtualmente gli errori neifile in arrivo, dovuti ai font, colori Pantone e riso-luzione”.

Ma Rotimprés mirava anche ai benefici del CTPTrendsetter NEWS in termini di stabilità superiore

La spagnola Rotimprésacquisisce 3 CTP

Trendsetter NEWS di Creo

Sede della Rotimprés a Girona

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e costi ridotti. “Nel nostro mercato sa-rebbe inconcepibile non avere la tecno-logia CTP: riduce i costi, la qualità èmigliore e la produzione è più veloce”ha precisato Boada Salinas. “é impor-tante anche essere riconosciuti comesocietà al massimo livello di tecnologia.Questo aspetto diventa ancora più im-portante se ci si affaccia sui mercati este-ri. Sappiamo inoltre di altri impianti disocietà della zona e di società partnercon sistemi CTP a luce visibile. La gran-de differenza tra la tecnologia a luce vi-sibile e quella termica è la stabilità. Lastabilità e la qualità delle lastre prodottesul CTP termico è di gran lunga supe-riore oltre alla costanza di risultato tralastre diverse e tra CTP diversi nel cor-so della produzione. Un alto fattore di-scriminante è la manutenzione. CTP esviluppatrice a luce visibile richiedonouna manutenzione più frequente. Noiprogrammiamo gli interventi di control-lo sul nostro CTP termico solo dopo8000 mq in media. Non abbiamo riscon-trato deviazioni dai valori predefiniti traun controllo di qualità e l’altro”.

La società ha notato immediatamen-te che i CTP Trendsetter NEWS hannoridotto significativamente i problemi diregistro. “Gli scarti in avviamento sonostati drasticamente ridotti. Stiamo anchenotando una maggiore coerenza nella lastre anche sevengono prodotte in giorni diversi. Prima di imple-mentare il CTP avevamo 14 dipendenti che si occupa-vano delle operazioni di prestampa su turni che copri-vano le 24 ore giornaliere. Ora possiamo fare lo stessolavoro con solo cinque persone. E poiché il CTP è an-che facile da usare abbiamo potuto impiegare perso-nale meno specializzato per la prestampa e riassegnare

gli esperti dell’imaging per i progetti più critici” hapuntualizzato ancora il Direttore Tecnico di Rotimprés.

E ha concluso sottolineando come il ciclo di pro-duzione delle lastre si sia accorciato. “Ora siamo ingrado di produrre circa 45 lastre panorama ogni ora suqualsiasi CTP. Essere diventati più efficienti ha signi-ficato per noi acquisire più lavoro ed essere in gradodi gestire le chiusure di giornali diversi”.

Foto in alto: Uno dei tre CTP Trendsetter NEWSFoto in basso: Particolare dell’impianto di stampa

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50TecnoMedia n. 38, luglio 2003

Kodak Polychrome Graphicsincontra i Grafici Cartotecnicidell’Associazione Industriali

di FirenzeKodak Polychrome Graphics l’8 luglio scorso ha

presentato l’azienda e le linee principali dei propri pro-dotti e servizi agli iscritti della Sezione GraficiCartotecnici dell’Associazione degli Industriali dellaProvincia di Firenze.

L’invito rivolto a KPG si inquadra in un program-ma di comunicazione eformazione ideato dalPresidente della Sezione,Jacopo del Pennino, cheintende approfondire i rapporti trale principali aziende fornitrici e gliutilizzatori fiorentini attraverso in-contri diretti. Grazie a questi incontrie ai futuri seminari di formazione che verranno orga-nizzati dalle stesse aziende, il Presidente del Penninoha come obiettivo la formazione di nuove figure daavviare al mondo del lavoro e la possibilità di offrireun aggiornamento tecnico agli operatori delle impreseassociate. Questo programma di formazione si inseri-sce in un disegno più ampio che vede uno stretto lega-me tra la Sezione Grafici Cartotecnici con il CO.SE.F.I.(Società Speciale di Assindustria Firenze per l’Orien-tamento e la Formazione) e con l’Istituto Tecnico Pro-fessionale Leonardo da Vinci del capoluogo toscano.

Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipa-

zione interessata di numerosi associati, Marco Querci,Presidente di KPG Italia, ha presentato la struttura, l’at-tività e i risultati conseguiti da Kodak PolychromeGraphics, sottolineando la vocazione fortemente“customer oriented” che ha consentito alla società diraggiungere una posizione di assoluta preminenza sul

mercato italiano del CtPtermico.

Le tecnologie termicheproposte da KPG, la linea

di lastre digitali e le soluzioni perla gestione del workflow sono state

illustrate da Claudio Servetti, che hamesso in luce l’importanza della colla-

borazione tra KPG e Creo e l’impegno dello staff ita-liano di specialisti in software, che hanno sviluppatoKPG OpenFlow, il flusso di lavoro a pagina singolaaperto e modulare, basato su elementi standard, chesta ottenendo un successo sempre crescente presso gliutilizzatori, come dimostrano gli oltre 100 sistemi in-stallati e funzionanti in Italia in poco più di un anno.

L’ampia gamma di soluzioni KPG per le provecolore analogiche, digitali a tono continuo e digitaliretinate, che comprende i sistemi Kodak Approval XP4,la linea Matchprint e il software Starproof è stata inultimo presentata da Claudio Marchelli.

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222http://www.kpgraphics.com

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TecnoMedia

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Tera Digital Publishing S.p.A.

Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - ItaliaTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19

e-mail [email protected]

Tera e Nuova EditorialeOggi: i sistemi GN3anche nel Sud Italia

Lunedì 10 giugno 2003 è stato siglato l’accordoper la fornitura di un sistema GN3 per la gestione deicontenuti tra Tera Digital Publishing e Nuova Edito-riale Oggi, società editrice alle spalle di un nutrito grup-po di testate locali del Mezzogiorno, di proprietàdell’imprenditore Giuseppe Ciarrapico.L’accordo è parte di un ambiziosopiano di consolidamento edespansione intrapresodal gruppo editoriale, siaa livello di redazione siaa livello di produzione.Il gruppo infatti ha inprevisione anche l’ac-quisto di una nuovarotativa a colori, che au-menti la qualità dei pro-dotti.

Le prime testate delgruppo ad adottare GN3- per un totale di 70 posti di lavoro, distribuiti su 2redazioni centrali e 6 remote - saranno Ciociaria Oggia Frosinone, con installazione prevista per fine luglio,

e Latina Oggi a Latina, la cui installazione avrà inizionei primi giorni di settembre.

Le installazioni di Latina e Frosinone rappresenta-no il primo passo di un percorso di partnership tra Tera

e la Nuova Editoriale Oggi, che pro-seguirà per tutto il prossimo anno conle installazioni del sistema GN3 pres-so tutte le redazioni delle testate delgruppo.

“Ancora una volta unsegnale forte dal mercatoitaliano” hanno commenta-to Franz Rossi e PaoloTodeschini di Tera DigitalPublishing, che hanno se-guito da vicino l’affaireNuova Editoriale Oggi. “Ilgruppo ha preferito passaread un sistema di nuova ge-nerazione come il nostro

GN3, anziché seguire la strada dell’aggiornamento delproprio sistema, evidentemente giudicato ormai supe-rato”.

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52TecnoMedia n. 38, luglio 2002

E’ Business Blueprinting lastrategia di Unisys per aiutare

le aziende a incrementaresensibilmente il ritorno sugli

investimenti tecnologici

Unisys Corporation – società che fornisce servizie soluzioni di InformationTechnology in tutto il mondo,combinando l’esperienza matu-rata nell’ambito della SystemsIntegration, dell’outsourcing,delle infrastrutture di rete, del-la tecnologia dei propri servere della consulenza con un pre-ciso approccio strategico e unacapacità di implementazione continua – ha lanciatoBusiness Blueprinting, una nuova strategia che con-sente ai clienti di adeguare rapidamente i processi diimpresa ai cambiamenti del mercato. Dalle prime espe-rienze dei clienti che hanno adottato questa soluzioneè emerso che Business Blueprinting può offrire un ri-sparmio tra il 25 e il 60 %, dovuto al miglioramentodei processi aziendali, alla riduzione dei tempi e deglielementi ridondanti. Le organizzazioni che si affidanoa Business Blueprinting possono così ottenere un si-gnificativo ritorno sugli investimenti.

Business Blueprinting è una strategia globale diconsulenza, sviluppo e fornitura, realizzata da Unisys,e capace di creare modelli digitali che mettono in col-legamento i processi aziendali con il software e i si-stemi di supporto. Questo strumento consente ai clientidi comprendere come i cambiamenti strategici possa-no influire non solo sull’infrastruttura IT ma anchesull’intera azienda. In questo modo i clienti sono ingrado di realizzare nuove strutture di business, in ter-mini di persone, processi e tecnologia, per prepararsiai cambiamenti futuri a livello di mercato, organizza-zione e infrastrutture IT. Unisys sta applicando questoapproccio a tutta la gamma di sistemi business-criticaldi grande entità in uso presso i propri clienti.

“Normalmente, i clienti che si occupano di molte-

plici linee di business utilizzano diversi sistemi legacydi supporto, spesso con un’ele-vata ridondanza funzionale. Lametodologia di BusinessBlueprinting consente di iden-tificare ed eliminare i processiridondanti” ha dichiarato JoeMcGrath, Presidente di UnisysEnterprise TransformationServices. “Dall’analisi condot-

ta sulle applicazioni nelle aziende in target è emersoche la nuova strategia di Unisys è in grado di ridurregli elementi dai processi di business del 30-50 per cen-to. Inoltre, con questo approccio è possibile diminuirefino al 40 per cento i tempi di implementazione deinuovi sistemi. L’effetto combinato di riduzione deitempi, completamento e semplificazione dei processisi traduce in guadagni significativi in termini di ritor-no sugli investimenti e produttività”.

Tra i clienti del Blueprint spicca ING Group, unistituto globale finanziario di origine olandese che of-fre servizi di banking, assicurazione e gestionepatrimoniale a oltre 50 milioni di privati, imprese edenti in 65 Paesi.

“Business Blueprinting consente alle aziende chesi occupano di diverse attività distribuite in più sedi diraggiungere migliori livelli di efficienza” ha sottoli-neato Age Miedema, Chief Operations Officer di INGper le attività assicurative a livello europeo. “Tutto stanello sfruttare una piattaforma architettonica comuneper riutilizzare al massimo i processi critici di businesse supportare le potenzialità del software. Collaboran-do con Unisys abbiamo cercato di razionalizzareBuiness Blueprinting sviluppando applicazioni di coreprocessing che sfruttino le potenzialità di una piatta-forma comune. Come risultato ci attendiamo di lan-

UNISYS ITALIA spaVia B. Crespi 57 - 20159 Milano

tel. 02/69851 - fax 02/6985588

Connubio tra una profonda conoscenza del settore e una tecnologia avanzata per fornire aiclienti un’effettiva flessibilità organizzativa e risparmi fino al 60%

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ciare sul mercato i prodotti attuali e futuri con unavelocità maggiore, fornendo allo stesso tempo un ser-vizio migliore ai nostri clienti e partner del canale didistribuzione.

La partnership con Unisys si può riassumere nellavolontà di cambiare radicalmente il ruolo della tecno-logia affinché diventi il motore strategico perl’implementazione di un rapido cambiamento negliaffari”.

Grazie all’esperienza acquisita nei settori dei ser-vizi finanziari, dei trasporti, delle telecomunicazioni,dei media e del retail, nonché del settore pubblico,Unisys sta attualmente sviluppando 14 soluzioni ba-sate su Business Blueprinting che comprendono:

Servizi finanziari* Assicurazione vita e gestione dei fondi pensione* Assicurazione sulla proprietà e sugli incidenti* Servizi bancari e ipotecari* Soluzioni di pagamento per le imprese

Trasporti* Prenotazioni aeree

Telecomunicazioni* Messaggistica multimediale

Media* Quotidiani e web publishing

Retail* Soluzioni integrate per gli approvvigionamenti

nel commercio* Sicurezza delle merci

Settore pubblico* Servizi socio-sanitari* Giustizia e pubblica sicurezza* Schedatura e identificazione* Gestione delle imposte e delle entrate, sicurezza

dell’occupazione

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Stampa digitalea bobina Xeikon percentri multiprodotto

Un numero sempre maggiore di stampatori puntasulla diversificazione del layout produttivo per tra-sformare il proprio stabilimento in un centromultiprodotto ad alta flessibilità.

Xeikon, leader mondiale nelle tecnologie di stam-pa digitale, ha presentato al GECla propria linea di macchine perl’impressione diretta inquadricromia su bobine di carta didimensione 32 e 50. La scelta dipuntare su una alimentazionedella macchina a bobina inve-ce che a foglio nasce dalla de-cisione di offrire le opportunitàdella stampa digitale agli utenti difascia alta che hanno bisogno di stam-pati di grandissima qualità in dimensio-ni superiori al 35-50. Un mercato che hadei riferimenti precisi nella grande distribuzione, elet-tronica di consumo, concessionari automobilistici,negozi di prodotti cosmetici e quanti altri distributori

di beni hanno bisogno di produrre in tempi rapidissi-mi tirature fra i 1.000 e 1.500 esemplari a colori inaltissima qualità per promozioni sui punti vendita, in-formazioni ai clienti e, più in generale, comunicazio-ni pubblicitarie.

Un mercato di grande interes-se ed in rapida espansione anchein Italia, e tale da destare l’interes-se dei numerosi centri stampa conmacchine commerciali a foglio o

linee offset che, attraverso la in-troduzione di linee per la stam-

pa digitale a bobina in alta qua-lità, potrebbero offrire servizi com-

petitivi sul piano della velocità di ese-cuzione, della qualità finale di stampa e

del prezzo.

Le soluzioni Xeikon simplex e duplex

La linea di prodotti per la stampa digitale Xeikonsi compone di due linee de-

nominate Duplex eSimplex, ciascunacaratterizzata dadue modelli dimacchina, DCP500 e 320 a se-conda della lar-ghezza dellabobina (50 o32). La dupleximpiega un pro-cedimento distampa simulta-neo bianca/vol-

ta, un brevetto de-

NTG Digital srlSede di Milano:

Via Dei Missaglia 97, Edificio B/1 - 20142 Milanotel. 02 82 68 161 - fax 02 82 68 16 40

Sede di Roma:

Via Taro 39 - 00199 Romatel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469

internet: http://www.ntg.ite-mail: [email protected]

La macchina DCP 500 D con tecnologiaduplex per la stampa digitale in altissimaqualità su carta a bobina

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nominato One-Pass-Duplex, che consente di ridurreal minimo la durata totale della tiratura producendostampati di altissima qualità in un unico passaggio econ un perfetto registro fra bianca e volta. La secon-da linea di prodotti – simplex - stampa solo su un latoalla volta, con velocità più elevate, può avere un quin-to colore e, grazie ad una diversa tecnica di fissaggiodel toner, si possono usare liberamente i supporti ti-pici in uso nel settore del packaging, comprese carteautoadesive di qualsiasi tipo.

Xeikon per l’industria dei quotidiani?

I quotidiani—saranno ancora per molti anni a ve-nire prodotti su macchine per la stampa offset o flexo,ma ciò non toglie che un centro equipaggiato con unalinea di produzione Xeikon a bobina possa offrire ser-vizi innovativi anche ad editori di giornali..

Basta applicare l’idea di pubblicità sul punto ven-dita all’industria dei quotidiani e la Xeikon è prontaa stampare le locandine per le edicole, senza limitialle dimensioni grazie all’impiego della carta in bo-bina e senza limiti nei contenuti informativi graziealla possibilità di produrre annunci personalizzati se-

condo le zone di diffusione che è una delle caratteri-stiche salienti della stampa digitale. Qualcuno all’este-ro ci ha già pensato e qualcun altro ci sta pensandoanche in Italia, un mercato dove, come è noto, la di-stribuzione dei quotidiani avviene pressoché solo inedicolaXeikon Italia

Forte di un mercato potenzialmente in crescita nelnostro Paese e di soluzioni di indiscussa qualità,Xeikon International, di proprietà del gruppo belgaPunch, ha deciso di rafforzare la propria presenza inItalia dando vita ad una nuova società, Xeikon Italia,partecipata pariteticamente da NTG Digital, storicodistributore del prodotto nei centri stampa della pe-nisola. La nuova società, in via di costituzione, hacome obiettivo quello di creare una struttura dedica-ta a tempo pieno ai servizi di vendita, assistenza econsulenza per le macchine da stampa digitaleXeikon. Una nuova sfida per NTG Digital, sulle cuispalle graverà tutta la gestione operativa del gruppo,e che conferirà alla nuova organizzazione il propriopersonale tecnico e commerciale ad altaspecializzazione nelle macchine per impressione di-retta a bobina.

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

MilanoTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

In occasione della Conferenza NEXPO 2003, chesi è tenuta dal 16 al 19 giugno, Creo ha presentato ilnuovo volto della stampa dei quotidiani con laretinatura Staccato®. Le testate giornalistiche posso-no ora contare su una migliore stabilità dellemezzetinte e su colori più bril-lanti in macchina, grazie all’uti-lizzo della retinatura Staccatoper la produzione dei quotidia-ni. Questa avanzata tecnologiagarantisce una produzione af-fidabile e di alto impatto. Produce imma-gini estremamente fedeli e prive di im-perfezioni che mostrano dettagli precisi,prive di rosette delle mezzetinte, moirésulla retinatura, limitazioni dei livelli digrigio o bruschi salti di tono e senza al-cun impatto sul tempo di riproduzione.

I visitatori di NEXPO hanno potuto prendere vi-sione dei campioni Staccato prodotti dai quotidianinordamericani The Bulletin di Bend (OR) e St. JosephNews-Press di St. Joseph (MO). Entrambi i quotidia-ni impiegano il sistema CTP Creo Trendsetter® NEWS70 che produce fino a 70 lastre l’ora.

Si tratta di un vero e proprio cambio nel concettodella stampa dei quotidiani.

“Nel giro di sei mesi siamo passati alla stampadel nostro quotidiano con la retinatura Staccato al100%” ha afferma Rich Creighton, responsabile diproduzione del St. Joseph News-Press. Il quotidiano,con una tiratura di 42mila copie (45mila la domeni-ca) usa il sistema di gestione del flusso di lavoroBrisque® e il CTP termico Creo Trendsetter NEWS70 con esposizione SQUAREspot® per garantire unaproduzione efficiente. “CTP e Staccato hanno contri-buito ad eliminare i problemi di registro ed anche levariazioni cromatiche; l’effetto moiré èdefinitivamente scomparso” ha aggiunto Creighton.“Percepiamo dei dettagli che prima non erano visibi-

li, in particolare nelle aree di un quarto di tono e trequarti di tono. Le persone che lavorano nell’azienda,i clienti, i pubblicitari, tutti insomma ci chiedono checosa abbiamo modificato nel nostro modo di lavora-re”.

Anche The Bulletin impie-ga la retinatura Staccato ed ilsistema CTP Creo TrendsetterNEWS 70 ed il quotidiano sta-tunitense intende utilizzare laretinatura Staccato anche per

altre applicazioni, ad esempio per la stam-pa commerciale di qualità più alta.

Creo sta inoltre fornendo la dimostra-zione tangibile di come i flussi di lavorobasati sul formato PDF possano miglio-rare l’efficienza produttiva dei quotidia-ni. Il software Creo Prinergy® Newsrun è

la prima soluzione per il flusso di lavoro basato sulformato PDF per il mercato della prestampa dei quo-tidiani. In questo momento è in prova presso cinquesiti beta in tre continenti. Il software PrinergyNewsrun aggiunge funzioni di imposizione specifi-che per i quotidiani e di pianificazione editoriale aqualsiasi configurazione di flusso di lavoro Prinergy®

basata sul formato PDF di Creo. Prinergy ha dimo-strato il suo valore in ambienti di produzione per ele-vati volumi e la sua affidabilità in impianti con esi-genze critiche di tempo. Ora Prinergy Newsrun con-sente ai quotidiani di migliorare la produzione esten-dendo i tempi di chiusura, agevolando l’inserimentodi modifiche dell’ultimo minuto e producendo un grannumero di pagine in tempi più brevi e spesso a costiridotti.

“Creo sta ricevendo un riscontro estremamentepositivo dai nostri clienti in tutto il mondo, perché sirendono conto dei vantaggi che Prinergy Newsrun puòportare loro” ha affermato Jon Bracken, Product Ma-nager di Creo. “Prinergy Newsrun rende più fluidi i

A NEXPO 2003 Creofornisce ai quotidiani

nuove opportunità

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processi ed aumental’uniformità di riprodu-zione per tutti i tipi distampa dei quotidiani”. Ilsoftware PrinergyNewsrun consente infat-ti di realizzare segnaturead una, due e quattro pa-gine con tutti i segni ditaglio, numeri di pagina,codici a barre, folio edaltri elementi necessariche si desiderino aggiun-gere. Un processoautomatizzato trasmette i file Job Ticket e APA(Advanced Production Automation) alla rifinitura ealla rasterizzazione automatiche per la produzionefinale su stampanti per prove colore e sistemi CTP eCTF. Il software Prinergy Newsrun si occupa inoltredella programmazione e della pianificazione edito-riale monitorando le pagine in entrata ed in uscita,avvisando automaticamente l’operatore in caso di pa-gine mancanti. La cartella controllabile,“watchedfolder”, tiene traccia delle pagine in entrata, garan-tendo l’adeguata organizzazione e riducendo gli in-terventi di manodopera. Prinergy Newsrun gestisceinoltre più pubblicazioni o edizioni contemporanea-mente.

Altra parola d’ordine di Creo è la flessibilità dellelastre termiche. Creo è infatti impegnata nella valu-tazione dei diversi tipi di supporti da utilizzare con isistemi CTP ad esposizione termica di Creo. Per i di-

versi modelli del sistemaCTP Trendsetter NEWS,Creo ha certificato più di15 supporti in tutto ilmondo provenienti da 10diversi produttori, tra cuila Anitec NewspaperSales Division di KodakPolychrome Graphics,Anocoil Corporation eSouthern Litho.

All’inizio di que-st’anno, Creo ha annun-ciato l’installazione del

cinquemillesimo sistema CTP, pari al 36 per centodel mercato. L’espansione dei sistemi CTP Creo per iquotidiani è stata ugualmente notevole: Creo ha difatti installato i suoi primi due sistemi CTP TrendsetterNEWS in America del Nord appena 18 mesi fa. Finoad oggi, Creo ha installato oltre 140 sistemi CTPTrendsetter NEWS nei cinque continenti del mondo.Più di 40 Trendsetter NEWS sono stati installati inAmerica del Nord e 65 sono i Trendsetter NEWS in-stallati in Europa.

Creo ora offre cinque modelli di TrendsetterNEWS che producono da 50 a oltre 200 lastre all’ora.Un nuovo modello, introdotto sin dalla conferenzaNEXPO 2002, è il Trendsetter NEWS 50, per le esi-genze delle piccole testate giornalistiche. Tutte le so-luzioni Creo per la prestampa dei quotidiani sono stateesposte in visione presso lo stand 1237 della mostraNEXPO 2003.

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Müller Martini parteciperàal progetto “Print Factory”

di PrintCity a Drupa 2004

A Drupa 2004 (Düsseldorf, 6-19 maggio 2004)Müller Martini giocherà un ruolo di assoluto primopiano nel progetto “Print Factory” sviluppato daPrintCity, l’alleanza strategica di più di quaranta tra ifornitori leader mondiali per l’industria della stampa.

La Müller Martini for-nirà i propri sofisticati si-stemi di cucitura, rilega-tura e finissaggio allafiliera di stampa organiz-zata nell’ambito dell’alle-anza PrintCity. All’interno del-l’area espositiva dove oltre quaran-ta fornitori leader mondiali dell’indu-stria della stampa dimostreranno le possibilità per edi-tori e stampatori derivanti dalla integrazione in lineadi componenti di altissima qualità, i visitatori potran-no vedere in funzione le linee di rilegatura e finissaggiodella Müller Martini. I sistemi proposti saranno im-piegati sia all’uscita di macchine per la stampa com-merciale che integrate con unità per la impressionediretta di stampati – digital printing.

Editori e stampatori di quotidiani potranno vederele linee di trasporto, spedizione ed inserimento in fun-zione grazie all’integrazione con i gruppi stampa pergiornali che saranno esposti nell’area espositiva di PrintCity.

Ogni parte del flusso di lavoro sarà consentita dalJDF, e la tecnologia di cucitura a punto metallico dellaMüller Martini, che è interamente JDF-compatibile,svolgerà un ruolo importante nelle attività di finishing,

funzione fondamentale per consentire la consegna dimateriale stampato di formato innovativo e di qualitàeccellente.

“Siamo lieti di dare il benvenuto alla MüllerMartini” ha detto Larry Lampert, Presidente del Web

Systems Activity Group.“L’azienda è riconosciu-ta come leader nel mon-do nelle soluzioni difinishing e può proporre

specializzazioni che inte-grano le competenze che

PrintCity già possiede.”“E’ particolarmente importante il

fatto che la tecnologia della Müller Martini sia total-mente compatibile con JDF. Drupa si ripete solo ogniquattro anni, così è fondamentale mostrare i sistemi ele tecniche che sono il futuro per molte compagnie distampa.”

“Il nostro compito non è soltanto creare l’ambien-te di una reale filiera produttiva, ma, utilizzando lecompetenze dei fornitori di PrintCity e di partners comeMüller Martini, è soprattutto quello di guardare oltrela pratica corrente e creare la filiera che resterà finoalla prossimo Drupa e oltre.”

La Müller Martini è impegnata in una partnershipcon PrintCity al Drupa 2004 Print Factory, ma la so-cietà fondata in Svizzera manterrà anche una presenzaindipendente al Drupa nella Hall 14, mostrando nu-merose soluzioni innovative in molti ambiti di attivi-tà.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)

tel. 02 262371 - fax 02 2426851

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Le funzioni dellanuova versione 6.0di GRAFIX RIP di AGFA

Ultima, ma non meno importante nel panoramadelle nuove uscite Agfa, ecco l’arrivo dell’ultima ver-sione, la 6.0, del popolare software di rasterizzazioneGRAFIX RIP. Gli utenti diGRAFIX RIP hanno la pos-sibilità di aggiornare facil-mente il software utilizzatoalla versione 6.

GRAFIX RIP è un interpre-te del linguaggio PostScript ad alteprestazioni, ideato per soddisfare leesigenze legate alla realizzazione delcolore con scadenze di produzione. GRAFIX RIP ac-cetta in ingresso file PDF e PostScript Level 3. ConGRAFIX RIP, gli utenti possono:

* Rasterizzare pagine consecutive da esporre im-mediatamente o da mettere in coda sul disco in for-mato compresso

* Visualizzare in anteprima sullo schermo i fileper mezzo della funzione Roam. In questo modo è

possibile controllare all’ultimo momento tutti gli ele-menti della pagina, dall’imposizione all’orientamen-to, all’eventuale mancanza di elementi grafici.

* Inviare di nuovo in usci-ta una pagina in caso di ne-cessità, senza doverla nuova-mente rasterizzare.

* Impostare e definire pa-gine multiple per ciascun

imager.

GRAFIX RIP 6.0 prevede le seguenti funzionali-tà:

* Supporto del formato PDF (PDF 1.4, PDF/X-1a: 2001 e PDF/X-3: 2002)

* Gestione dei trasparenti (elaborazione di file pro-venienti da InDesign versione 2.0, Adobe Illustratorversione 10 e Photoshop versione 7.0)

* Gestione del colore (HIPP è stato sostituito daColorPro).

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic SystemsVia Grosio 10/4 - 20151 Milano

Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

http://www.agfahome.com

La nuova versione 6.0 di GRAFIX RIP rilasciata da Agfa presenta un supporto avanzato delformato PDF e altre funzionalità

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OneVision è una società di software multinaziona-le con sede a Regensburg in Germania, filiali negliStati Uniti, in Inghilterra, in Francia ed un ufficio com-merciale in Danimarca. E’specializzata da molti anninella realizzazione di pro-dotti indirizzati all’imple-mentazione di flussi dilavoro digitali sicuri edottimizzati in ambienti diproduzione complessi qua-li la stampa e la prestampa.I prodotti softwareOneVision consentono di ri-sparmiare tempo e denaro inmolti contesti d’elaborazioneintensiva di dati ed immagini: ti-pici clienti OneVision sono gli editori di quotidiani eperiodici, stampatori commerciali, aziende diprestampa, agenzie grafiche e service.

Dopo oltre 9 anni di intensa esperienza nello svi-luppo di software per le arti grafiche e di successi,OneVision è oggi uno dei principalifornitori nel mercato internazionale; nelnovembre dello scorso anno l’aziendaha ottenuto la certificazione di qualitàDIN EN ISO 9001:2000

I principali prodotti OneVision destinati al merca-to dei quotidiani e dei periodici sono Asura, Solvero eSicuriq. Per il mercato della stampa commerciale èdisponibile Speedflow Suite.

OneVision Asura

Asura è da diversi anni il vero e proprio “cavallodi battaglia” della società, ed un punto di riferimentointernazionale nel panorama dei prodotti software de-stinati alla prestampa di fascia alta. Le sue caratteristi-

che lo collocano ben oltre gli strumenti di controllo evalidazione, in quanto stiamo parlando di un oggettoin grado di controllare, correggere, convertire ed

ottimizzare da/verso formatoPostScript (sia esso AI, PS,EPS, stampa su disco) e PDF.Se il vostro obiettivo è limi-tato alla verifica di correttez-za “formale” dei file che

immettete nel workflow diproduzione, se gestite bassi

volumi di dati e se, in caso diproblemi, potete sempre “per-

mettervi” di ottenere un nuovofile da chi lo ha prodotto, acqui-

stare Asura sarebbe come entrarein possesso di una splendida Ferrari

per girare in cortile!Se, al contrario, cercate uno strumento che non si

limiti a fare da “notaio passivo” ma sia in grado diintervenire automaticamente per restituirvi filestampabili ed ottimizzati rispetto ai requisiti del vo-stro sistema di produzione, Asura è una scelta obbli-gata.

In Italia, da alcuni anni, i principali gruppi edito-riali processano tutto il materiale pubblicitario a colo-ri ed in bianco/nero senza dover allocare preziose equalificate risorse ad attività di controllo e correzione.Qualora il sistema evidenzi problematiche che richie-dono editing manuale, è disponibile il prodotto Solvero.

Recentemente Asura è stato corredato del moduloGarda che ne sovrintende il controllo del corretto fun-zionamento in modo da garantire, in caso di failure, ilripristino automatico.

Per le configurazioni in cui è necessariaun’elevatissima potenza di elaborazione è possibilecostituire delle strutture cluster-like, abbinando, a dueo più licenze di Asura, il prodotto Asura Balance.

Un nuovo accordo biennaletra LinkService & OneVision

L i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r l

• CONSULENZA INFORMATICA

• FORMAZIONE

• SVILUPPO SOFTWARE

• DISTRIBUZIONE

Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE)Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869

Internet: http://www.linkservicegroup.itE-Mail: [email protected]

LinkService e OneVision hanno rinnovato l’accordo di partnership per la distribuzione e lamanutenzione dei prodotti tedeschi sul mercato italiano dei quotidiani.

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Le funzionalità di Asura possono essere estese gra-zie ad una gamma di moduli opzionali che consento-no, ad esempio, il controllo dimensionale con even-tuale resize automatico, l’eliminazione dei crocini di

taglio, l’es-portazione inHTML ed al-tre funzioni.

A s u r aPRO è unbundle com-

merciale che comprende Asura e tutti i plug-in per essodisponibili.

OneVision Solvero

Solvero è il tool destinato a quanti abbiano l’esi-genza di svolgere attività di editing su file PostScript/PDF unitamente a conversione ed ottimizzazione delrisultato: così come Asura non può essere confuso conun generico prodotto di preflight, anche Solvero sicolloca ed indirizza verso contesti che necessitano dielevata produttività.

Plance di grande formato, complessi documentimultipagina, file con elevato contenuto di elementisono il naturale ambiente di lavoro in cui inserireOneVision Solvero: grazie ad esso è possibile interve-nire con rapidità e sicurezza sul testo, sulla grafica esulle immagini avendo a disposizione un frameworkdi strumenti estremamente completo e flessibile.

OneVision Sicuriq

Sicuriq è lo strumento ideale per la conversioneda/verso formati ad oggetti (PostScript e PDF) e for-mati raster (es.: TIFF, JPEG, PNG e GIF); la versione

PRO aggiunge ai formati raster anche ScitexHandshake (LW, CT, PG, NLW, NCT), TIFF/IT-P1(LW, CT, HC, FP) ed è in grado di produrre PS CT/LW, EPS CT/LW e PDF CT/LW.

Il ruolo di LinkService

La nostra azienda si colloca in una posizione mol-to più ampia rispetto al “tipico” distributore software(maggiori approfondimenti sono disponibili sul sitoInternet http://www.linkservicegroup.it); di fatto essaopera sia con funzioni di carattere commerciale sia diconsulenza, in quanto il team LinkService è fortementespecializzato nella definizione di workflow di produ-zione digitale, che possano prevedere anche lo svilup-po di soluzioni customizzate.

LinkService svolge inoltre le attività di supportodi primo livello per i clienti italiani: la struttura tecni-ca dell’azienda è l’unica interfaccia con cui l’utenteinteragisce per risolvere problematiche di installazio-ne, configurazione, formazione e manutenzione. Qua-lora fosse necessario, LinkService ha accesso prefe-renziale alla struttura OneVision per affrontare con-giuntamente, anche on-site, problematiche specifiche.

LinkService eroga i servizi offerti dal contratto dimanutenzione OneVision (“Service Contract”), cheprevedono la distribuzione degli aggiornamenti ed ilsupporto telefonico, senza che il cliente debbainteragire con la struttura di supporto ubicata nella sedetedesca di OneVision: ogni richiesta è da noi tempe-stivamente gestita in loco e/o con il produttore.

L’elevata frequenza con cui OneVision rilasciaupdate ed upgrade, unitamente al rapporto “one-to-one” fra le nostre strutture tecniche garantiscono unservizio post-vendita d’eccellenza, unitamente al ve-loce ritorno sugli investimenti.

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City Press Atene, il nuovofree press realizzato

interamente grazie al sistemaeditoriale NPS di Sinedita

Sotto il Partenone si brinda al successo italiano: il4 giugno scorso è infatti uscito ad Atene il primo nu-mero di City Press, il secondo free press della capita-le greca, realizzato interamente con un sistema edito-riale italiano: NPS Sinedita. Ilnuovo quotidiano, distribuitoprincipalmente nelle stazionidella metropolitana e nei nodidi grande traffico pedonaledella metropoli ellenica, èedito da KMP PUBLISHINGSA. Con questo nuovo prodottol’editore punta sia a fare concorrenzaall’altro free press della città, Metro Ate-

ne, sia a ricavarsi uno spazio nell’ambito dei lettoricittadini d’attualità e politica.

Il primo numero City Press Atene, realizzato dauno staff di trentacinque giornalisti, è composto da

32 pagine, di cui 24 a colori,ed è caratterizzato da notizie dipolitica interna, estera, econo-mia, cronaca cittadina, paginespeciali per le Olimpiadi 2004e da un’agenda degli avveni-

menti principali della città. Ilprimo numero ha avuto una tiratu-

ra di 100mila copie e l’obiettivo di-chiarato dell’editore è di mantenere que-

sto livello di diffusione.Il quotidiano è interamente realizzato

con un’installazione del sistema editoria-le Sinedita: NPS Editor&Layout e NPSNews&Photo, cui farà seguito a luglio l’in-stallazione di NPS Archive: sono le appli-cazioni che permettono rispettivamente dicreare le singole pagine, inserirne i conte-nuti e ricevere e gestire la distribuzione airedattori delle agenzie, testi e foto. L’in-serimento di NPS Archive permetterà allaredazione di gestire l’archivio storico e, so-prattutto, documentale del quotidiano:foto, testi, pagine, ma anche oggettimultimediali, potranno così esserearchiviati per un successivo recupero edutilizzo nella realizzazione dei contenutidel giornale.

La software house Sinedita è infattispecializzata nello sviluppo di soluzioniper l’acquisizione, la gestione e la pubbli-cazione delle informazioni. Nata agli inizidegli anni ’90, l’azienda ha acquisito inbreve tempo una solida esperienza nel-l’ambito dei sistemi editoriali, in partico-

SINEDITA srlVia Pianezza 212 - 10151 Torino

Tel: 011/4536711Fax: 011/4536701

[email protected]

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lare per la realizzazione di quotidiani e periodici, ri-scuotendo successi ambiziosi a livello italiano ed in-ternazionale. Oltre ad avere una quota di mercato diassoluta leadership per i giornali regionali e locali,Sinedita annovera fra i suoi clienti anche aziende noneditoriali che, proprio a causa della necessità di ge-stire e impaginare una notevole quantità d’informa-zioni, hanno trovato nelle soluzioni dell’azienda larisposta ideale alle proprie esigenze. Sempre votata aidentificare le tecnologie che siano in grado, già oggi,di rispondere alle esigenze di domani, Sinedita rac-chiude nel suo team di sviluppo tutte le competenzenecessarie per la realizzazione di applicazioni al-l’avanguardia, pensate e studiate per la progettazio-ne e la produzione di una pubblicazione editoriale:dal reperimento delle informazioni alla loro manipo-lazione, dalla gestione della foliazione editoriale epubblicitaria all’impaginazione, fino alla gestione deicollaboratori e all’archivio storico e documentale, in-tegrando il tutto con una serie di strumenti per il co-ordinamento e il controllo dei costi di produzione.

La scelta di City Press ha favorito il sistemaSinedita per la modularità dei componenti applicati-vi, per una facile adattabilità dello stesso al flusso di

lavoro e per la totale integrazione tra l’applicazionedi editing dei testi ed il dizionario di sillabazione edortografia in lingua greca.

Un’integrazione resa possibile grazie all’interven-to degli specialisti Sinedita e del distributore locale,che sono stati in grado d’implementare il dizionarioutilizzato anche dalle applicazioni che Microsoft ri-lascia in Grecia.

Nikolas Benoupolos, Amministratore Delegatodel nuovo giornale di Atene, ha commentato “Il no-stro quotidiano rappresenta sicuramente una sfidaunica nello scenario del free press, perché puntiamosia alle quote di questo tipo di settore, ma anche esoprattutto perché vogliamo raggiungere lettori lega-ti al mondo dell’informazione d’attualità e politica.Per riuscire in questo intento abbiamo deciso di adot-tare una struttura editoriale focalizzata nel dare cor-po ai contenuti, che fosse supportata da un sistema ingrado di assistere a tutte le funzioni di pianificazionee gestione della pubblicazione, dal reperimento dellefonti informative, all’impaginazione e alla creazionefinale del prodotto editoriale. Abbiamo trovato nelsistema NPS Sinedita la soluzione ottimale a soddi-sfare queste nostre esigenze tecniche”.

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Méthode EidosMedia sbarcaa “Il Cittadino di Lodi”

La società Editoriale Laudense ha annunciato diaver adottato, quale piattaforma integrata di gestionedei contenuti e di produzione per il proprio quotidia-no, Il Cittadino di Lodi, il sistema editoriale Méthodedi EidosMedia, società che sviluppa sistemi di cross-media publishing per il mercatoMedia. Méthode è un sistema diKnowledge Management, basato suXML, tecnologia ad oggetti e archi-tettura distribuita su più livelli, ingrado di offrire funzionalitàinnovative per la creazione e la produ-zione di contenuti in ambienti cross-media, che comprendono la stampa, ilweb, la TV, la radio e la syndication.

Il Cittadino è il quotidiano del Lodigianoe dell’area sud del Milanese, nato nel 1890 come set-timanale dei cattolici di Lodi e provincia, per diventa-re, nel 1989, giornale quotidiano di sei numeri setti-manali. La qualità del servizio di informazione svoltoda Il Cittadino ha fatto sì che la testata sia diventatacon il tempo il riferimento imprescindibile per ilodigiani e gli abitanti della zona posta a sud di Mila-no. Con una diffusione di circa 14mila copie, Il Citta-dino è in grado di raggiungere un totale di circa 84milalettori ogni giorno.

La redazione de Il Cittadino passa dunque al siste-

EidosMedia S.r.l.Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

ma editoriale Méthode per produrre l’edizione gior-naliera del quotidiano ed i relativi inserti e per creareal contempo una banca dati digitale in grado di preser-vare e gestire l’intero patrimonio di conoscenza crea-to in redazione. Questa banca dati diventerà la base da

cui far scaturire le future iniziativeeditoriali del quotidiano.

“La creazione di nuovi servizie prodotti editoriali è parte fonda-mentale della nostra strategia di cre-

scita” ha dichiarato Roberto Savaré,Direttore Amministrativo della socie-

tà Editoriale Laudense. “Eravamo allaricerca di una soluzione innovativa in

grado di garantirci la massima flessibilitànello sviluppo futuro di nuove iniziative

editoriali. Ora siamo certi che la pubblicazione multi-canale offerta da Méthode ci permetterà di raggiunge-re i nostri obiettivi”.

“Siamo molto orgogliosi che Il Cittadino di Lodiabbia scelto la soluzione Méthode” ha aggiunto Ga-briella Franzini, Direttore Generale di EidosMedia.“Ciò sta ad indicare la scalabilità e flessibilità di unapiattaforma in grado di offrire benefici editoriali e pro-duttivi ai quotidiani locali quali Il Cittadino, tanto quan-to ai grandi gruppi internazionali quali il FinancialTimes”.

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È arrivatoAdobe® Acrobat 6.0Professional

La famiglia di prodotti Adobe aumenta di nume-ro e di qualità, con l’arrivo di Acrobat 6.0. La nuovarelease permette alle aziende disemplificare i processi documen-tali (in una parola consente uncontrollo avanzato dello scambioe dell’output dei documenti) uti-lizzando il formato Adobe PDF(Portable Document Format).Standard a tutti gli effetti adotta-to da enti pubblici e imprese ditutto il mondo, Adobe PDF è unformato affidabile e sicuro per lo scambio di docu-menti elettronici. Acrobat 6.0 Professional aiuta dun-que utenti aziendali, creativi professionisti e utentidel settore tecnico che lavorano con layout grafica-mente complessi a migliorare l’affidabilità e l’effi-cienza dello scambio di documenti importanti.Acrobat 6.0 Standard aiuta invece i professionistiaziendali a convertire con rapidità e facilità docu-menti Microsoft Office, contenuti Web e altro in fileAdobe PDF sicuri, che possono essere scambiati erivisti da colleghi e clienti. Acrobat Elements aiutainfine le aziende ad accrescere il valore dell’investi-mento in Microsoft Office adottando il formatoAdobe PDF come standard per la distribuzione affi-dabile di documenti. Adobe Reader 6.0 è invece unsoftware gratuito, scaricabile da Internet, che con-sente a tutti gli utenti di computer di aprire,visualizzare e stampare file Adobe PDF.

Acrobat 6.0 Professional, incluso nella nuova fa-miglia di prodotti Acrobat 6.0, oltre ad offrire tutti imiglioramenti, i vantaggi e le funzioni di Acrobat6.0 Standard, comprende utili strumenti per modifi-care la struttura di file Adobe PDF con tag, creare

moduli Adobe PDF e facilitare l’accessibilità ai do-cumenti per le persone con problemi visivi. Entram-

bi i programmi offrono strumen-ti potenti per tutti gli utentiaziendali; in più Acrobat 6.0Professional fornisce funzionispecifiche per i flussi di lavorodel settore tecnico e dei creativiprofessionisti.

Adobe Acrobat 6.0 Profes-sional semplifica al massimo ladistribuzione, la revisione e l’ar-

chiviazione di file Adobe PDF creati da fonti diver-se, comprese applicazioni software specializzate. Ilrispetto del documento originale viene mantenuto egli errori nel processo di revisione vengono notevol-mente ridotti, aiutando così gli utenti professionali arispettare le loro scadenze di produzione senza com-promettere la precisione.

I vantaggi principali sono la facile creazione el’assemblaggio di documenti per la revisione: Acrobat6.0 Professional consente infatti la creazione tramiteun unico pulsante di file Adobe PDF da applicazioniMicrosoft Office e dalla versione per Windows diInternet Explorer. Si possono creare documentiAdobe PDF semplicemente trascinando i file sull’ico-na di Acrobat. Si possono inoltre convertire docu-menti cartacei direttamente in file Adobe PDF, su cuiè possibile effettuare ricerche complete e che posso-no poi essere archiviati, distribuiti o combinati conaltri documenti. In un solo passaggio, gli utenti pos-sono così combinare file Adobe PDF e immagini pro-venienti da origini diverse in un unico documento,che può essere facilmente distribuito e sottoposto arevisione. È possibile infine generare file Adobe PDF

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3

20041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050

Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20www.adobe.it

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Per Microsoft® Windows NT® Workstation 4.0, Windows 2000 Professional, Windows XP,Windows XP Tablet PC ed Apple® Macintosh® OS 10.2.2

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molto compatti, ricomprimendo le immagini oscorporando i font e salvare i documenti Adobe PDFin versioni precedenti per garantirne la compatibili-tà.

* Ciclo di revisione semplificato. Acrobat 6.0Professional fornisce metodi intuitivi per avviare, par-tecipare e seguire la revisione dei documenti. Lo stru-mento Tracker revisioni crea un elenco dei revisori acui viene inviato un determinato documento e tienetraccia dei riscontri ricevuti. Le revisioni possono es-sere effettuate tramite posta elettronica o per mezzodi un browser Web. Le revisioni basate su browserconsentono ai partecipanti di vedere contemporane-amente i commenti di ciascuno di essi, utilizzandoun server centrale che supporta WebDAV o una so-luzione personalizzata che utilizza SOAP (SimpleObject Access Protocol). Il pannello di istruzioniguida i revisori nella fase di inserimento dei com-menti ai documenti attraverso semplici passaggi. Icommenti aggiunti ad un file Adobe PDF possonoessere incorporati automaticamente nel file MicrosoftWord XP originale per una facile revisione.

* Potenti strumenti di commento. Gli strumen-ti di commento migliorati aiutano gli utenti a forniree incorporare con maggiore precisione i riscontri du-rante il ciclo di revisione. È possibile creare timbripersonalizzati con data, ora o altre variabili; ordina-re e filtrare rapidamente i commenti grazie al pan-nello commenti; inoltre apportare facilmente corre-zioni al testo indicando inserimenti, cancellazioni esostituzioni di testo con un unico tasto. Acrobat 6.0Professional consente agli utenti di formattare, ri-spondere ed eseguire il controllo ortografico sui com-menti, nonché di importare commenti o creare unapagina di riepilogo dei commenti per visualizzarlitutti insieme.

* Integrazione efficiente dei commenti. ConAcrobat 6.0 Professional, gli utenti possono facilmen-te integrare i commenti in un unico file Adobe PDF,un metodo più preciso ed efficiente dei tradizionaliprocedimenti su base cartacea per mettere insieme icommenti di più revisori.

* Visualizzazione e consultazione dei file mi-gliorate. Una visualizzazione a schermo diviso con-sente di vedere contemporaneamente due diverse aree

del documento affiancate. Lo strumento Lente di in-grandimento permette agli utenti di ingrandire velo-cemente l’area che interessa, senza modificare il li-vello di ingrandimento del resto del documento. Lafinestra Dettaglio e Zoom offre un’anteprima chepermette di rimpicciolire e ingrandire un documentoin tempo reale. Un miglioramento nelle prestazionidell’applicazione rende più veloce il lancio e lavisualizzazione di documenti dalla grafica comples-sa.

I grandi vantaggi per gli utenti del settore tecnicosono in primo luogo quelli derivanti dal fatto cheAcrobat 6.0 Professional aiuta a velocizzare il pro-cesso di revisione dei documenti, garantendo preci-sione e consentendo la facile creazione di archivi elet-tronici consultabili. Gli utenti del settore tecnico pos-sono ora scambiare e rivedere in modo affidabile do-cumentazione tecnica e di progettazione creata conAutodesk® AutoCAD®, Microsoft Visio®,Microsoft Project e altre applicazioni specializzate.

* Creazione rapida di file Adobe PDF. Acrobat6.0 Professional consente di creare file in formatoAdobe PDF con un solo pulsante dall’interno di ap-plicazioni specializzate come AutoCAD, Project eVisio. Il supporto di documenti di grandi formatiARCH, ISO, JIS e ANSI permette la rapida creazio-ne di file Adobe PDF da ogni applicazione CAD. Èpossibile creare e combinare file di Microsoft Word,Excel, Internet Explorer, AutoCAD e file di altreapplicazioni in un singolo documento Adobe PDFcon un solo semplice passaggio.

* Creazione di documenti complessi. I file cre-ati in AutoCAD e Visio conservano i livelli durantela conversione in file Adobe PDF. Il mantenimentodei livelli (come, per esempio, in un disegnoarchitettonico di un impianto idraulico) nei file AdobePDF permette agli utenti di mostrare o nascondereinformazioni contenute in un documento secondo lenecessità specifiche. I set di livelli aiutano gli utentidel settore tecnico a organizzare e denominare i li-velli, ottimizzando documenti complessi affinchésiano facilmente visualizzabili da chiunque posseg-ga Adobe Reader o un altro programma Acrobat.

* Strumenti specializzati per l’inserimento dicommenti. Acrobat 6.0 Professional fornisce stru-

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menti specializzati per l’inserimento di commenti sumisura per i flussi di lavoro tecnici. Gli utenti posso-no sottolineare in rosso con facilità complessi docu-menti tecnici, utilizzando gli strumenti poligono,ovale, freccia e fumetto.

Il grande vantaggio per i creativi professionisti èche Acrobat 6.0 Professional è ottimizzato ancheper l’utilizzo da parte di coloro che devono scambia-re e rivedere file creati con Adobe InDesign®, AdobePhotoshop®, Adobe Illustrator® e altre applicazionigrafiche.

I creativi professionisti possono velocizzare il pro-cesso di revisione dei documenti, pur continuando agarantire la precisione e possono distribuire fileAdobe PDF affidabili e pronti per la stampa finale aservice e tipografie.

* Facile convalida dei contenuti. Strumenti dipreflight e anteprima migliorati consentono ai crea-tivi professionisti di rivedere con facilità i documen-

ti Adobe PDF e di assicurare un output corretto, com-prese la conformità PDF/X e il livello di PostScript.Gli utenti possono incorporare nei file Adobe PDFinformazioni di preflight, fornendo un metodo effi-ciente per comunicare dati importanti sul documen-to a tipografi e service. Acrobat 6.0 Professional con-tiene uno strumento per la visualizzazione in ante-prima delle separazioni colore e delle trasparenze.

* Creazione di output di alta qualità. È possi-bile risparmiare tempo e ridurre gli errori di stampadell’ultimo momento, inviando file Adobe PDF alservice per l’output finale. Potete inoltre utilizzareAcrobat 6.0 Professional per stampare prove coloredi alta qualità, salvare EPS compositi oppure creareseparazioni direttamente o su Rip; non sono neces-sari plug-in o applicazioni di terze parti. I controllidi gestione dell’inchiostro di InDesign 2.0, incorpo-rati in Acrobat 6.0 Professional, facilitano la stampadelle separazioni colore.

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GMDE e GammaSiteinsieme in un accordo

di distribuzione

E’ ufficiale: GMDE, società specializzata nell’in-tegrazione di soluzioni tecniche peril mondo dell’editoria e dei quotidia-ni, che vanta un’esperienzatrentennale nel campo delle tecnolo-gie editoriali e che opera comeSystem Integrator e Solution Providerper tutti gli aspetti produttivi che van-no dalla Redazione alla Sala Stampa,passando attraverso i sistemi per lagestione e il controllo dei flussi ope-rativi, del software, l’avviamento el’assistenza tecnica, ha stretto un im-portante accordo di distribuzione conGammaSite, una delle aziende più al-l’avanguardia nello sviluppo di soluzioniper la categorizzazione automatica dei te-sti, impiegate da grandi aziende, editori e organismigovernativi, fondata da un gruppo di imprenditori especialisti nel Machine Learning provenienti dalTECHNION (L’Istituto Tecnologico Israeliano), contre diverse sedi, a Londra, Parigi e Tel Aviv.

Il sistema “GammaWare”, oggetto principale del-l’accordo nonché prodotto di punta di GammaSite, sirivolge al fabbisogno di gestione delle informazioni,di ricerca rapida ed efficace, e di recupero di testi edocumenti, e consente di classificare automaticamentenotizie, testi e contenuti editoriali secondo tassonomiepredefinite.

La funzione di categorizzazione automatica av-viene a partire dalla fase di “apprendimento” diGammaWare, operazione nella quale l’applicazione“legge” una serie di documenti campione, dai qualirileva le parole chiave per il riconoscimento della clas-sificazione dei testi. In tutte le successive letture,

difatti, il sistema verificherà la presenza delle parolechiave e analizzerà il contesto utiliz-zando sofisticati algoritmi dibilanciamento per il riconoscimentodella categoria di appartenenza.

Oltre a essere utilizzato sugli ar-chivi editoriali, GammaWare puòeseguire la funzione di classificazio-ne anche sui testi in entrata, come peresempio le agenzie, per un perfezio-namento della categoria assegnatadalla fonte e per un direzionamento

automatico del contenuto alle redazio-ni maggiormente interessate al contesto

del documento.Distribuendo queste soluzioni altamen-

te innovative agli editori di riviste e quoti-diani, GMDE contribuisce così a risolvere i problemitipici di un archivio elettronico, che, per essere sfrut-tato in modo efficace, richiede spesso tempi lunghi enon assicura la completezza e la precisione dei risul-tati della ricerca.

La categorizzazione automatica e la funzione diauto-apprendimento di GammaWare, che si arricchi-sce e si aggiorna automaticamente, permette invecedi ottimizzare tutte le attività di ricerca e recuperodelle informazioni. In questo modo, il sistema divie-ne un efficace strumento di lavoro per tutti gli utentiche devono reperire fonti e risorse per la realizzazio-ne di contenuti editoriali.

“Siamo fieri di aver raggiunto questo accordo dicollaborazione con GMDE, in quanto l’azienda è unpunto di riferimento principale sul mercato italiano,che si presenta come uno di quelli maggiormente in-teressanti e promettenti per le nostre soluzioni” ha

GMDE, Viale Colleoni, 520041 Agrate Brianza (MI)

Tel. 0396091790Fax: 0396091788

http://www.gmde.it

L’azienda che opera come System Integrator per il settore dell’editoria e dei quotidianidiventa distributore delle soluzioni GammaSite per il mercato italiano

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dichiarato Alon Men, Vice Presidente BusinessDevelopement per GammaSite.

E Carlo Caporizzi, Direttore Commerciale eMarketing di GMDE, ha aggiunto: “GammaWare rap-presenta un’importante evoluzione nell’ambito dellesoluzioni per la redazione. La sua integrazione nellagamma di applicazioni GMDE esistenti offre al mer-cato un panorama di soluzioni ancora più ricco e com-pleto, in grado di soddisfare concretamente qualsiasiesigenza. A questo aggiungiamo il servizio GMDE,che assicura ai clienti la certezza della messa in fun-zione delle applicazioni acquistate”.

GMDE ha così inserito la soluzione GammaWarenell’ambito dell’area applicativa “SYSTEM”, unadelle quattro aree su cui si focalizza la struttura

aziendale. Grazie alla propria esperienza e al costan-te aggiornamento, GMDE si posiziona in quest’areacome interlocutore in grado d’integrare competenzetecnologiche e conoscenze specifiche nei processi pro-duttivi del quotidiano.

L’area SYSTEM comprende, infatti, modulisoftware per la gestione delle diverse fonti informa-tive, per la loro consultazione, per la realizzazione dicontenuti sui diversi media, comprendendo anche tut-to il flusso digitale della pubblicità.

Alla soluzione GammaWare GMDE aggiungedunque una serie di servizi professionali completi,che vanno dall’interfacciamento con i database edi-toriali esistenti alla formazione del personale sullanuova applicazione implementata.

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Un flusso di lavoro di fasciabassa ricco di funzionalità e

destinato ai nuovi utenti:è Plateroom Manager

Foundation Edition di AgfaSi chiama Plateroom Manager Foundation

Edition. Ed è una versione economica del softwareper il flusso di lavoro di prestampa Plateroom Mana-ger, già installato con succes-so in oltre 100 aziende.Plateroom Manager control-la i dati fisici del giornale,consentendo agli utenti didedicarsi al controllo, alla ge-stione e al monitoraggio della pro-duzione di pellicole e di lastre da stam-pa. Inoltre Plateroom Manager combi-na le pagine del piano di produzione per le varie pub-blicazioni, organizzandone le priorità e assicurandoun impiego ottimale delle risorse di esposizione di-sponibili localmente o nei siti remoti. PlateroomManager controlla insomma i dati fisici del giornale,fornendo visualizzazioni in tempo reale ocronologiche della produzione per permettere unmonitoraggio e una pianificazione più precisi, dallagestione alle fasi produttive.

Plateroom Manager Foundation Edition offre agliutenti una solida piattaforma per opzioni e sviluppifuturi: dalle informazioni sugli inchiostri preimpostateautomaticamente per la messa in macchina, all’im-posizione, al bilanciamento del carico in uscita su piùperiferiche, al monitoraggio degli eventi,all’interfaccia con il sistema di gestione della stam-pa, alla disponibilità di più client Web per le prove avideo e il monitoraggio. Quando l’utente è pronto,Plateroom Manager Foundation Edition può essere

aggiornato all’edizione completa di Plateroom Ma-nager.

Plateroom Manager Foundation Edition fornisceinoltre un sistema completodi monitoraggio e controllodell’uscita CtP, ideale per iclienti più piccoli che non ne-cessitano di future espansio-

ni. Sono inoltre disponibili op-zioni come la preimpostazione au-

tomatica degli inchiostri, l’imposizio-ne, interfacce facoltative con i sistemi

di gestione della stampa e vari client Web.“E’ la soluzione ideale, e ha un costo contenuto,

per preparare un nuovo utente al passaggio a un flus-so di lavoro completo” spiega Sheila Nysko, diretto-re marketing per il settore giornali del Nord Ameri-ca. “Con Plateroom Manager Foundation Edition, ilpassaggio a un sistema CtP non è mai stato così eco-nomico”.

Plateroom Manager Foundation offre agli utentiun sistema di base che comprende le seguenti funzio-nalità:

* Gestione di file TIFF e PDF nativi con la possi-bilità di modificare facilmente il contenuto delle la-stre

* Client Web che forniscono funzioni di gestionee controllo, realizzazione di prove a video, approva-zione prima dell’uscita e monitoraggio dello stato

* Gestione opzionale delle code con invio in uscitaa una o due periferiche.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic SystemsVia Grosio 10/4 - 20151 Milano

Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

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Per Kodak PolychromeGraphics un bilancioestremamente positivoa GEC 2003

A GEC 2003 Kodak Polychrome Graphics celebraun grande risultato di pubblico: il grande afflusso divisitatori allo stand KPG ha confermato ancora unavolta la posizione leader dell’azienda nel mercato ita-liano delle tecnologie termiche digitali per CtP dedi-cate alla stampa commer-ciale e ai giornali. Oltreai sistemi di esposizioneCreo e alla linea di lastretermiche KPG, la maggior partedei clienti ha seguito con grandeinteresse le dimostrazioni delle nuo-ve soluzioni per la gestione del flussodi lavoro digitale sviluppate dallo staffdi specialisti software di KPG Italia. Il KPG OpenFlow,sistema aperto, a pagina singola, basato su hardware esoftware standard e caratterizzato da una concezionemodulare che consente di “costruire” il proprioworkflow secondo le necessità del momento e di am-pliarlo in seguito senza problemi né limitazioni, è sta-to presentato nella nuova versione v2.0, che offre ungrado ancora maggiore di produttività e di velocità diesecuzione del lavoro.

Per di più GEC ha offerto l’occasione di introdur-re anche il nuovo modulo OpenFlow Manager, basatosu tecnologia client/server, che permette a qualsiasiutente, locale o remoto, di gestire attraverso un nor-male browser web, come Internet Explorer o Netscape,tutte le funzioni del KPG OpenFlow, controllando inogni momento tutte le informazioni relative alle sin-gole pagine, che possono anche essere visualizzatesulla stazione di lavoro locale e stampate su qualsiasistampante a colori o bianco/nero, le code di stampa e i

messaggi “log” trasmessi dal server.Il successo ottenuto a GEC dal sistema OpenFlow,

di cui KPG ha eseguito oltre cento installazioni in pocopiù di un anno, è un’ulteriore conferma della validitàdelle soluzioni di gestione del workflow sviluppate da

KPG, che comprendonoanche KPG RasterProof,un software che utilizza ifile TIFF 1 bit per la stam-

pa della cianografica a colori suplotter inkjet di grande formato e

produce i file CIP3 per la gestione au-tomatica del presetting dei calamai del-

le macchine da stampa e KPG InkZoneche, utilizzando gli stessi dati rasterizzati analizzatida KPG RasterProof, calcola i valori di inchiostrazionedella macchina da stampa eseguendo direttamente ilpresetting dei senza necessità di interfacce proprieta-rie.

Grande successo anche per la gamma di sistemidedicati alle prove colore, che comprende la lineaMatchprint, di cui fanno parte il KPG Matchprint InkjetSystem completo del software KPG Matchprint ColorRIP 2.6 e il Matchprint Professional Server Iix, ilsoftware KPG StarProof che permette di ottenere pro-ve di alta qualità su plotter partendo da file TIFF 1 bite il Kodak Approval XP4 Digital Color ProofingSystem, certificato Pantone, che produce prove con-trattuali valide a tutti gli effetti. Proprio a GEC 2003queste linee sono state oggetto della firma di due im-portanti contratti con altrettante importanti aziende delbacino mediterraneo, una con sede in Grecia e l’altrain Turchia.

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222http://www.kpgraphics.com

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“CTP City”: dal termicoal violet. Le soluzioni CtP

proposte da NTG Digitalal GEC 2003

“CtP City”: se qualcuno aveva dubbi sulle sceltestrategiche di fondo della NTG Digital al GEC 2003ha potuto risolverli subito all’ingresso dello standespositivo, presentato al pubblico come la città delcomputer to plate, una tecnologia fondamentale perl’industria delle arti grafiche mo-derna ed una opportunità che haormai “sfondato” anche nell’indu-stria della stampa dei quotidianiitaliani.

NTG Digital ha presentatoa tutti gli operatori del settorela propria gamma completa diunità per l’incisione diretta dellalastra e per la gestione del workflowdigitale. Novità di assoluto rilievo perl’importante azienda di distribuzione ita-

liana è stata la introduzione, accanto alle linee CtPche utilizzano lastre a tecnologia termica, di unità cheimpiegano laser a luce viola.

Soluzioni Violet per l’industria delle arti gra-fiche

NTG Digital ha presentato duesoluzioni alternative per i CtP atecnologia violet: la serie Mako

della ECRM – costruttore “sto-ricamente” rappresentato nel

nostro Paese da NTG Digital – ela linea Cobalt delle Eschergrad,

società canadese con sede a Montrealche ha firmato il contratto di distribu-

zione per l’Italia a ridosso del GEC. En-

NTG Digital srlSede di Milano:

Via Dei Missaglia, 97 Edificio B/1 - 20142 Milanotel. 02 82 68 161 - fax 02 82 68 16 40

Sede di Roma:

Via Taro 39 - 00199 Romatel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469

internet: http://www.ntg.ite-mail: [email protected]

L'unità Lüscher della linea xPose!equipaggiata di sistema autoloader

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trambe le unità utilizzano diodi laser a bassa intensi-tà e costi di gestione ridotti che, per le loro caratteri-stiche, potranno essere proposti anche ad alcuni seg-menti specifici del mercato dei quotidiani, magariunitamente alla nuova versione 3 del workflowEnergy, sviluppato interamente da NTG Digital sullabase della propria esperienza nella fornitura e nel-l’assistenza pre e post vendita ai centri stampa ed allesocietà editrici italiane, spagnole, portoghesi, fran-cesi e brasiliane, per un totale di oltre 130 installa-zioni. La nuova versione di Energy aumenta le capa-cità produttive estendendo la possibilità di gestire au-tomaticamente le cadute macchina per la stampa delpackaging, fermo restando che il software è semprebasato su tecnologia PDF e Room.

CtP termico: dual exposure e robot per ilcaricamento automatico

NTG Digital propone al mercato anche la più con-solidata tecnologia CtP termica attraverso i prodottidella Lüscher. Al GEC era in dimostrazione la nuovaunità xPose! 160 VLF – per i formati lastra “extra

large” – equipaggiata con un espositore a 128 diodiche consente, grazie alla nuova funzione DualExposure, di lavorare due lastre contemporaneamen-te. E sempre per quanto riguarda le novità di rilievodestinate ad avere un impatto concreto sui flussi diproduzione, la nuova unità CtP xPose! 130 – per la-stre termiche formato 70/100 – viene ora propostacon un robot per il caricamento automatico delle la-stre.

La caratteristica fondamentale della linea propo-sta dalla Lüscher è quella di combinare in un unicolayout tecnologico i vantaggi presenti sia nei sistemidi incisione a tamburo esterno che in quelli a tambu-ro interno. La testa laser nella linea xPose! viene in-fatti posizionata a soli 4 millimetri dalla lastra graziead un innovativo design della unità, consentendo diridurre in modo significativo i tempi di scrittura, li-mitare la potenza impiegata e, soprattutto, eliminan-do la necessità di interrompere la produzione in casodi rottura o esaurimento di un diodo. La sostituzionedel diodo esaurito, infatti, è una operazione moltosemplice che può essere realizzata da personale nonspecializzato.

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

MilanoTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Al recente NEXPO di Las Vegas Creo Inc.(NASDAQ: CREO; TSX: CRE) ha annunciato che ilgruppo Creo dedicato alle soluzioni di prestampa deiquotidiani sta lavorando con PrimaSolve, la nuova di-visione software di Harland Simon, il produttore bri-tannico di sistemi di controlloper le macchine da stampa deiquotidiani. PrimaSolve ha espe-rienza nei flussi di lavoro di pro-duzione e di gestione dellerotative ed è impegnata nellosviluppo di software di gestione della pro-duzione e di automazione per l’industriadella stampa.

PrimaSolve svilupperà le interfacce dicontrollo delle rotative che comunicanocon il software Prinergy® Newsrun, l’ap-plicazione Creo per la pianificazione edi-toriale dei quotidiani. L’integrazione consente la co-municazione dei dati di inchiostrazione al sistema dicontrollo della rotativa che provvederà a regolare leviti dei gruppi calamai sulla macchina. I vantaggi diquesta integrazione comprendono un consumo ridottodi carta e inchiostro.

“Siamo molto lieti di collaborare con una grandesocietà che ci porterà grandi vantaggi in termini di ef-ficienza per i nostri clienti,” afferma Jon Bracken,Product Manager di Creo. PrimaSolve migliorerà illivello di automazione nel processo di realizzazionedi una edizione di un quotidiano con Prinergy Newsrun.L’integrazione della soluzione PrimaSolve consentiràagli utenti di Creo Prinergy Newsrun di ridurre i tem-

pi di avviamento del processo produttivo utilizzandodati di inchiostrazione molto precisi.

“Questa è la nostra prima collaborazione con unasocietà di prestampa e non vediamo l’ora di mettere apunto la soluzione, che è già ad un livello ottimo, con

Creo”, dichiara Peter Cox, am-ministratore delegato diPrimaSolve.

L’applicazione CreoPrinergy Newsrun è stata pro-gettata esclusivamente per sod-

disfare le esigenze della stampa dei quoti-diani. Consente di eseguire l’imposizionedi fogli formato “broadsheet” per le mac-chine a larghezza singola e doppia e fogliformato “tabloid” in segnature a due pagi-ne o a quartini, aggiungendo tutti gli ele-menti necessari, tra cui segni di taglio, nu-

meri di pagina, codici a barre, folio ed altri elementi inun processo automatizzato che trasmette i file Job Ti-cket e APA (Advanced Production Automation) al si-stema di gestione del flusso di lavoro. Le funzioni diprogrammazione e pianificazione editoriale di PrinergyNewsrun consentono di monitorare le pagine in entra-ta e in uscita e di gestire più pubblicazioni o edizionicontemporaneamente.

La soluzione Creo per la prestampa digitale deiquotidiani è progettata per incrementare l’efficienza,migliorare la qualità e ridurre sensibilmente i costi. Lasoluzione comprende il sistema CTP Trendsetter®

NEWS, il sistema per la gestione del flusso di lavoroPrinergy® e l’applicazione Prinergy Newsrun.

Creo e PrimaSolvecollaborano allo sviluppo di

una soluzione efficiente per laproduzione dei quotidiani

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Sinedita presenta un nuovostrumento per il recupero delpatrimonio informativo basatosull’analisi semantica deicontenuti

Sinedita – la software housetorinese specializzata nello svi-luppo di soluzioni per l’acqui-sizione, la gestione e la pubbli-cazione delle informazioni, eazienda leader nel mondo deisistemi editoriali per quotidiani eperiodici – ha integrato una nuovatecnologia di analisi semantica dei con-tenuti all’interno delle proprie applicazio-ni editoriali. Quest’integrazione è il fruttodi un accordo di partnership nato circa un anno fa conExpert System, società specializzata nella linguisticada più di dieci anni che sviluppa tecnologie informati-che per il trattamento intelligente del linguaggio.

Una delle caratteristiche del nostro tempo è la di-sponibilità pressoché illimitata delle informazioni. Èproprio questa vastità di risorse che rende estremamen-te difficile il loro reale reperimento. Il valore della tec-nologia semantica consiste nella capacità di eseguirel’analisi di un documento da un punto di vista concet-tuale, cogliendo il significato di ogni elemento che locostituisce sia a livello lessicale, sia sintattico: sostan-tivi, verbi, aggettivi, ecc. La trasformazione di questatecnologia in applicazione permette di sfruttare con-cretamente la totale disponibilità di risorse informati-ve, perché ne consente il loro reperimento non più fon-dandosi sulla sola interpretazione delle parole, ma sulconcetto stesso dei contenuti. In questo modo i termi-ni perdono ogni ambiguità d’interpretazione, perchél’applicazione aiuta ad identificarne il significato e ilcontesto senza possibilità d’errore.

Sinedita ha trasportato la tecnologia semantica al-l’interno delle proprie applicazioni editoriali e ha messoa punto alcuni strumenti che consentono lacategorizzazione automatica dei documenti e larivitalizzazione degli archivi storici e documentali.

La categorizzazione automatica permette di otte-nere la classificazione di un archivio, attivo o storico,secondo un metodo sensibile al contesto dei documenti.

Ciò consente di costruire deglialberi di categorizzazione inmodo oggettivo e rapido, basa-ti sul preciso significato dei ter-mini contenuti, garantendo unrisultato qualitativamente co-

stante nel tempo.Grazie alla tecnologia semantica

sono inoltre potenziate le funzioni diricerca, che assistono l’utente nella sele-

zione precisa del termine ricercato in virtùdel suo reale significato. Il salto di qualità è evidente.Le parole chiave, neutre ed asettiche da un punto divista concettuale, diventano un ricordo del passato euna ricerca supportata da un’analisi semantica restitu-isce solamente i documenti (testi o immagini che sia-no), contenenti i termini dei quali il sistema ha com-preso perfettamente il senso linguistico.

L’utilizzo della tecnologia semantica offre insom-ma un aiuto concreto a tutte le aziende che, come glieditori dei quotidiani, si trovano a dover gestire unagrande quantità d’informazioni. Sinedita ha saputointegrare questa complessa tecnologia semplificando-ne l’impatto operativo per l’utente e creando uno stru-mento di elevato valore competitivo per il cliente fi-nale.

Paolo Agus, Direttore Ricerca e Sviluppo e sociofondatore di Sinedita ha commentato “Noi di Sinedita,cerchiamo da sempre di offrire al mercato strumentiin grado di aiutare i giornalisti, e tutti coloro che han-no a che fare quotidianamente con una grande quanti-tà di informazioni, a concentrare l’attenzione sul pro-prio lavoro, cioè la gestione, la creazione e la distribu-zione dei contenuti. Con le potenzialità offerte dall’in-tegrazione della tecnologia Semantica nelle applica-zioni editoriali, siamo convinti di dare un contributoconcreto in questa direzione, ma anche di offrire aglieditori un mezzo per lanciare nuove iniziative com-merciali legate all’archivio storico e documentale delgiornale”.

La società torinese integra un motore di analisi semantica dei contenuti per le proprieapplicazioni editoriali

SINEDITA srlVia Pianezza 212 - 10151 Torino

Tel: 011/4536711Fax: 011/4536701

[email protected]

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Il Giornale e il GruppoPoligrafici scelgono la

soluzione Unisys NewsContent Manager - Hermes 10

Unisys e il Gruppo Poligrafici – cliente Unisys daoltre 20 anni - hanno siglato un accordo della duratapluriennale, per la fornitura delnuovo sistema editoriale e diservizi di supporto remoto ai trequotidiani del gruppo: Il Restodel Carlino, La Nazione e IlGiorno.

Il Gruppo Poligrafici e IlGiornale hanno scelto la nuovarelease Unisys News ContentManager - Hermes 10 per la gestione integrata dei con-tenuti editoriali. Il software di Unisys è in grado diottimizzare la produttività di un medium attraverso unapiattaforma integrata in grado di produrre e distribuirecontenuti su diverse applicazioni e canali.

Anche Il Giornale, che già sfruttava le potenzialitàdella soluzione editoriale Unisys, è migrato alla nuo-va release di News Content Manager - Hermes 10,con l’obiettivo di riorganizzare i flussi di lavoro e diesercitare un miglior controllo sulla produzione.

L’adozione di News Content Manager - Hermes10 permetterà ora ai due gruppi editoriali di:

* Ottimizzare la produttività dei flussi di lavoroattraverso tutte le pubblicazioni del Gruppo, al fine diridurre i costi di produzione;

* Evitare la duplicazione dei processi in tutte letestate del gruppo, così da ridurre i costi non necessa-ri;

* Sviluppare un’interfaccia web che consenta aigiornalisti di lavorare da una postazione virtuale col-legandosi alla redazione da qualsiasi posto e in qualsi-asi momento;

* Utilizzare l’ambiente XML al fine di consentirela riproduzione degli stessi contenuti editoriali su me-dia differenti.

Le caratteristiche di News Content Manager –Hermes 10 prevedono:

* Tecnologia aperta basa-ta su standard (Open, stan-dard-based technology):avvalendosi degli standardSOAP (Simple Object AccessProtocol) e XML (ExtensibleMarkup Language) Hermes 10fornisce una piattaforma inte-grata di servizi web, da cui si

può accedere, rintracciare e catalogare qualsiasi tipodi informazione presente nel Central Product Database.Queste informazioni possono poi essere stampate eimpaginate utilizzando Hermes 10 o l’integrazioneUnisys di Adobe InDesign 2.0® e Incopy 2.0®.

* Management streamlined ed efficiente: il flus-so di lavoro reale, la pianificazione dell’impaginazionee la gestione delle scadenze forniscono una grande fles-sibilità per riadattare le pagine.

* Nuovi canali di distribuzione: i prodotti XMLconsentono di riproporre i contenuti su nuove pubbli-cazioni, prodotti multimediali, periodici e servizi Web.

* Aumento della produttività e dei profitti: Ilnuovo Content Manager-Hermes 10 permette di au-mentare la produttività - a seguito di un training dipreparazione - e incoraggia lo sviluppo di nuovi pro-dotti, come la e-paper, servizi di Web subscription , oi canali di informazione a pagamento. L’obiettivo èquello di scrivere e impaginare un pezzo attraverso ununico processo, per poi pubblicarlo più volte a secon-da delle necessità.

“Sappiamo che il mercato dei quotidiani è alla ri-cerca di strumenti flessibili e soluzioni che gestiscanotutto il lavoro editoriale, e per questo siamo orgogliosidi avere già due clienti che hanno compreso le

UNISYS ITALIA spaVia B. Crespi 57 - 20159 Milano

tel. 02/69851 - fax 02/6985588

Il nuovo software è in grado di migliorare il controllo della produzione e la gestione deiflussi di lavoro fornendo la possibilità al giornalista di lavorare attraverso una postazionevirtuale da qualsiasi posto e in qualsiasi momento

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potenzialità di Hermes 10 e sono in procinto di imple-mentare la soluzione” ha sottolineato Carlo Pellegri-no, Direttore Vendite Sud Europa Global IndustryMedia di Unisys. “Il Gruppo Poligrafici e Il Giornalehanno compreso che un buon flusso di lavoro è il fon-damento del successo”.

La soluzione Unisys Content Manager – Hermes10 integra i software Adobe InDesign 2.0® - ilpluripremiato programma di impaginazione e design

professionale - e InCopy 2.0® - soluzione di copyediting - per la gestione del layout di pagine e dei tooleditoriali che consentono ai publisher di evitare leproblematiche legate alla chiusura redazionale, di au-mentare la creatività, la produttività e di aprire le por-te a nuove opportunità di business. In questo modo,gli editori possono focalizzarsi al mercato e allo stu-dio di nuove iniziative, piuttosto che doversi dedicarealla gestione delle infrastrutture tecnologiche.

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78TecnoMedia n. 38, luglio 2003

Tera Digital Publishing S.p.A.Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia

Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19e-mail [email protected]

Soluzioni TERAa “El Nuevo Dia”

di Porto Rico

E’ ufficiale: Tera ha firmato l’accordo con il prin-cipale quotidiano caraibico, El Nuevo Dia, per lafornitura di un sistema d’archiviazione Tark e didue sistemi di gestione dei contenuti GN3.La notizia è stata ufficializzata daGerman Acevedo, vice presi-dente di GSI, il gruppoche distribuisce i prodot-ti Tera in America Lati-na.

El Nuevo Dia, 200posti di lavoro a SanJuan (Porto Rico), appar-tiene al ristretto gruppodi quotidiani denomina-to “Grupo de DiariosAmerica GDA”, che rap-presenta l’elite, per tira-tura e diffusione, dei quotidiani caraibici.

“Dei 14 giornali del Grupo” ha commentato

Acevedo “ben sei lavorano con il sistema di gestionedei contenuti GN3 di Tera Digital Publishing. Ed at-

tendibile aspettarsi altri ordini all’in-terno del Grupo”.

“Tera e GSI ci hanno offerto unpacchetto di soluzioni integrate checopre tutti gli aspetti produttivi, sia per

il prodotto cartaceo, sia peril web” ha commentatoBrenda Pérez Lastra, diret-tore de El Nuevo Dia. “Sitratta di soluzioni mature,complete, aperte e moltoconfigurabili, che siincentrano su standard dimercato quali l’SQL”.

Con l’installazione de ElNuevo Dia, Tera tocca quo-

ta 37 quotidiani installati in America Latina, ribaden-do la propria posizione di leader di mercato.

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