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TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Periodico mensile. Anno VII n. 27 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci Http://www.ediland.it Numero 27 Settembre 2000 FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Da pagina 50, il servizio che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tec- nologie per l’industria grafi- co-editoriale. Ecco l’elenco delle aziende aderenti: Agfa-Gevaert Ansa Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Denex Systems Technology Ecrm Egraf EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Hurletron Idab-Wamac International Informix King Press Kodak Polychrome Graphics Lem Link Service Milia 2001 Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia Press Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision MasterMedia: come cambiano le professioni Nuove competenze professionali per l’industria della comunica- zione: i risultati del primo anno di attività del progetto di ricerca promosso dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione e finanziato dal Ministero del Lavoro. a pagina 3 Mediastampa: uno stabilimento “modulare” Soluzioni tecnologiche e organizzative flessibili ed innovative nel nuovo impianto di Bologna del gruppo Amodei . a pagina 11 Integrazione di linee in sala spedizione L’esperienza del Gruppo Editoriale Athesis di Verona descritta dal direttore tecnico Silvio Da Giau. a pagina 15 Strategie ed alleanze: novità in arrivo dai fornitori Nuove soluzioni e servizi in via di sviluppo per le ricerche del per- sonale e la gestione della pubblicità on line. a pagina 19 Sicurezza e lavoro notturno Il decreto legislativo 345/99 introduce alcune significative novità nella normativa riguardante il lavoro notturno. a pagina 22 Quotidiani USA: un’industria in buona salute I dati 1999 sull’industria editoriale americana resi noti dalla NAA in occasione dell’annuale expo di giugno. a pagina 26 E-commerce in Italia: prospettive di sviluppo Presentata la ricerca dell’Osservatorio sul commercio elettronico. a pagina 29 Informatica e tlc: cresce il mercato italiano I dati annuali del rapporto Assinform. a pagina 34 New-economy in vetrina a Roma La terza edizione di e-Commercing, organizzata da Somedia. a pagina 38 Notizie Flash a pagina 41 Lo Scaffale................................................................................. a pagina 48 Circolari FIEG ............................................................................ a pagina 69 Appuntamenti ............................................................................ a pagina 71 Le Rubriche Business@Internet

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Rivista dell'ASIG. Associazione Stampatori Italiana Giornali

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Periodico mensile. Anno VII n. 27 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina)Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Http://www.ediland.it

Numero 27Settembre 2000

Filo direttole aziende inFormano

Da pagina 50, il servizio che mette a diretto contatto forni tori e utilizzatori di tec­nologie per l’industria grafi­co­editoriale. Ecco l’elenco delle azien de aderenti:

Agfa-GevaertAnsaAtex Media SolutionsAutologic Information InternationalB.V.S. - TechnotransBarco Graphics Denex Systems Technology EcrmEgrafEidosMediaElettraFerag ItaliaFujifilmG.M.D.E.Gerber SystemsHurletron Idab-Wamac International InformixKing PressKodak Polychrome GraphicsLemLink Service Milia 2001Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G.Optronics Purup Prepress R. G.Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia ScanviewSitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia PressTecsaTelpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision

MasterMedia: come cambiano le professioniNuove competenze professionali per l’industria della comunica­zione: i risultati del primo anno di attività del progetto di ricerca promosso dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione e finanziato dal Ministero del Lavoro.

a pagina 3

Mediastampa: uno stabilimento “modulare”Soluzioni tecnologiche e organizzative flessibili ed innovative nel nuovo impianto di Bologna del gruppo Amodei .

a pagina 11

Integrazione di linee in sala spedizioneL’esperienza del Gruppo Editoriale Athesis di Verona descritta dal direttore tecnico Silvio Da Giau. a pagina 15

Strategie ed alleanze: novità in arrivo dai fornitoriNuove soluzioni e servizi in via di sviluppo per le ricerche del per­sonale e la gestione della pubblicità on line.

a pagina 19

Sicurezza e lavoro notturnoIl decreto legislativo 345/99 introduce alcune significative novità nella normativa riguardante il lavoro notturno.

a pagina 22

Quotidiani USA: un’industria in buona saluteI dati 1999 sull’industria editoriale americana resi noti dalla NAA in occasione dell’annuale expo di giugno.

a pagina 26

E-commerce in Italia: prospettive di sviluppoPresentata la ricerca dell’Osservatorio sul commercio elettronico.

a pagina 29

Informatica e tlc: cresce il mercato italianoI dati annuali del rapporto Assinform.

a pagina 34

New-economy in vetrina a RomaLa terza edizione di e-Commercing, organizzata da Somedia.

a pagina 38

Notizie Flash a pagina 41

Lo Scaffale ................................................................................. a pagina 48

Circolari FIEG ............................................................................ a pagina 69

Appuntamenti ............................................................................ a pagina 71Le R

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Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

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Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

hanno collaborato a questo numeroMarco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Giulia Maria Leone,

Elisabetta MarchettiSegreteria di Redazione

Antonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 2000 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaQUATTROCOLORI S.r.l.

Via G. Emanuele Rizzo, 29 (G.R.A.) - 00178 Roma

Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 ottobre 2000TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland

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TecnoMedia

Parte consistente di questo numero di TecnoMedia

è dedicata alla presentazione del Rapporto che conclude

il primo anno di attività di MasterMedia, il progetto

biennale promosso dall’Osservatorio Tecnico per i

quotidiani e le agenzie di informazione e affidato per la

realizzazione ad ASIG Service ed Euromedia. Una

iniziativa alla quale abbiamo fatto più volte riferimento,

ponendo in risalto la finalità della Ricerca orientata ad

un monitoraggio dinamico della industria della

comunicazione e del suo evolvere nei vari comparti -

dal quotidiano alla editoria elettronica, dal libro al

settore dell’imballaggio - e alla conseguente

individuazione di fabbisogni e di percorsi formativi

essenziali per evitare ritardi pericolosi o errori di rotta

nel procedere della trasformazione. Della esigenza si è

reso consapevole e interprete il Ministero del Lavoro

che, attraverso i dirigenti e le strutture degli Uffici

preposti all’attività di orientamento e formazione

professionale, ha valutato il Progetto MasterMedia

meritevole di finanziamento.

Il Rapporto presentato - che sarà occasione di un

ampio momento di informazione sulla sostanza del

Progetto e sulle molteplici iniziative varate attorno ai

temi della formazione - non costituisce unicamente la

sintesi di un anno di attività che, accanto ai promotori,

ha visto impegnati studiosi e ricercatori. L’analisi

condotta, in effetti, guarda al presente ma si proietta al

futuro: nel breve termine per quanto riguarda il

completamento del Progetto, negli anni a venire con il

proposito di accantonare definitivamente le troppe

incognite paventate e di guardare con minore affanno

alle tappe che segneranno l’evolvere della innovazione.

D’altra parte, quanto sta accadendo in Italia e

all’estero in questi mesi contribuisce in modo netto a

dissolvere le nebbie che a lungo hanno avvolto le

prospettive dell’industria editoriale. L’alternativa tra

new media e strumenti tradizionali dell’informazione è

ormai definitivamente cancellata da ogni ipotesi

ragionevole. Giornali a stampa ed informazione on-

line, libri rilegati e CD-Rom, e-commerce e vendita per

corrispondenza continueranno a convivere, ciascun

strumento con la propria specificità. Ed ognuno di

quelli che potremmo definire i vettori del sistema

informativo avrà ampie possibilità di crescita e di

sviluppo grazie all’apporto di tecnologie sofisticate

che daranno vita a processi sempre più evoluti.

Le conferme in tal senso non mancano e ne fanno

fede, anche in questo numero, le pagine di TecnoMedia.

Una sottolineatura appare, tuttavia, indispensabile

soprattutto per chi, come noi, ha il suo principale

riferimento nel mondo degli stampatori. Gli

investimenti, proprio nel settore degli impianti da

stampa e nella creazione di nuovi stabilimenti

tipografici, vivono una stagione particolarmente fertile,

senza precedenti negli ultimi decenni.

Entrano in funzione macchine ad alta prestazione e

di modernissima concezione, si inaugurano stabilimenti

dove lo stampatore - in più occasioni diversificato

anche come soggetto rispetto all’editore - opera con

strategie autonome. La diversificazione si afferma come

conseguenza di progetti con indirizzi precisi e mirati:

progetti che richiedono capacità imprenditoriali non

comuni e l’impiego di professionalità mature alla cui

individuazione e formazione deve provvedere una

attenta ricerca aggiornata in continuità. La validità di

MasterMedia traspare quindi con evidenza anche da

questi riscontri concreti che alimentano ulteriormente

le solide motivazioni a base del comune impegno.

Carlo Lombardi

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zionale. E’ stata, infatti, concentrata l’attenzione suiprodotti e/o servizi che si servono dei nuovi supportiper il trasferimento di contenuti; libri, pubblicazionidi settore, giornali e riviste disponibili on-line, altriservizi derivati da queste attività principali presentatie/o commercializzati su Internet, all’interno di portaliorizzontali (generalisti) e verticali (specialistici) o uti-lizzando come supporto il CD-Rom o Web-CD.

L’innovazione tecnologica ha permesso alle azien-de di migliorare l’efficienza interna, ma ha offerto l’op-portunità di distribuire prodotti e/o servizi veicolati suimezzi attualmente disponibili o idearne di completa-mente nuovi. Nel settore grafico editoriale, inizialmen-te, le prime operazioni editoriali multimediali hannovisto la trasposizione su supporto on-line o off-line dicontenuti preesistenti; successivamente, contenuti ori-ginali sono stati progettati ad hoc per essere fruiti conle tecnologie multimediali.

Inoltre, la rapidità con cui si vanno diffondendo lenuove tecnologie ha portato, più di recente, alla diffu-sione di siti Internet che svolgono non solo la funzio-ne di vetrina per l’azienda, ma rappresentano un pro-dotto più ampio e articolato nel quale trovano spazioelementi specificatamente progettati e realizzati. I por-tali acquisiscono e selezionano informazioni, le orga-nizzano secondo aree tematiche, settoriali, leformattano - negli aspetti grafici e di linguaggio se-condo gli standard editoriali prescelti e le immettonoin rete. Nel caso di strutture, quali ad esempio un gior-nale quotidiano o un’importante casa editrice, la natu-

Con la pubblicazione del rapporto di ricerca e del relativo CD-ROM, si sono concluse il 30settembre 2000 le attività della prima annualità di MasterMedia, il progetto di ricercapromosso dall’Osservatorio in collaborazione con le associazioni di categoria della filieragrafica, che si propone di monitorare l’evoluzione delle competenze professionalinell’industria della comunicazione, con particolare riferimento ai processi di produzioneeditoriale multiple-media.Nelle pagine che seguono, riportiamo parte del capitolo 3 del rapporto finale di ricerca, ed inparticolar modo i paragrafi che descrivono l’evoluzione dei processi produttivi e delle figureprofessionali, prendendo come riferimento tre prodotti editoriali particolarmentesignificativi: il CD-Rom, il portale e il giornale on-line.

Progetto MasterMedia:concluse le attività del 1° anno

Dall’analisi delle interviste emerge chiaramentecome l’introduzione delle nuove tecnologie abbia avutoriflessi, oltre che sulla gestione delle risorse umane,anche, e soprattutto, sui processi lavorativi.

Infatti, in molti casi le aziende hanno sentito lanecessità di riorganizzare e quindi implementare al-cune fasi lavorative, al fine di realizzare un prodottoe/o servizio di qualità e in tempi ridotti.

In alcuni casi invece, come ad esempio per la pub-blicazione di libri di pregio, accanto ad un tipo di pro-duzione prevalentemente tradizionale, è stata introdottaanche una di tipo multimediale. Nel primo caso, il pro-dotto finale resta lo stesso - il libro-, mentre il proces-so lavorativo attraverso il quale esso è realizzato si èmodificato. Nello specifico sono la battitura el’impaginazione del testo che trovano supporto nelletecnologie informatiche (personal computer e softwarespecifici).

Un altro aspetto evidenziato dai testimoni privile-giati, riguarda il ricorso a consulenti esterni anche perintere fasi di realizzazione del prodotto. La necessitàdi esternalizzare alcuni momenti del processo produt-tivo sono da rintracciare nell’esigenza, da parte del-l’azienda, di ridurre i tempi di realizzazione di un de-terminato prodotto e/o servizio, di contenere i costirelativi agli investimenti per l’acquisto di nuovi mac-chinari o di pacchetti informatici e ridurre i costi lega-ti alla formazione.

Nel corso di questa indagine si è scelto di analiz-zare i prodotti editoriali diffusi su supporto non tradi-

FIEGASIG

SLC-CGIL

F.I.S.TEL-CISL

UILSIC-UIL

La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata all’OrganismoParitetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro deidipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa.Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industria editoriale e sul mondodel lavoro raccolte, elaborate e diffuse a cura dell’Osservatorio Tecnico per iquotidiani e le agenzie di informazione.

Via Sicilia 125 - 00187 Roma. Tel 06/4885026 - Fax 06/4883489. E-mail: [email protected]

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ra del portale sarà prevalentemente di tipo informati-vo giornalistico valorizzando il know-how e la culturaacquisita nel tempo. Tuttavia, questo nuovo strumen-to richiede di valutare in maniera diversa le esigenzedel cliente al quale offrire oltre al prodotto in sè (illibro, il giornale, la rivista, ecc.) anche servizi aggiun-tivi (informazione personalizzata e aggiornata, possi-bilità di ricevere newsletter tematiche in posta elettro-nica, servizio di customer care, acquisto on-line, ecc.).

Questi cambiamenti, che hanno investito il settoregrafico editoriale, richiedono la partecipazione di nuo-ve figure professionali accanto a quelle tradizionali el’aggiornamento di queste ultime per cogliere gli sti-moli intervenuti e tradurli in nuove idee editoriali. Inuovi specialisti, impegnati nella realizzazione di pro-dotti editoriali quali CD-Rom, giornali on-line e por-tali sono l’oggetto della nostra indagine poiché in pos-sesso del know-how tradizionale che si è andato mo-dificando in seguito all’impatto tecnologico e di com-petenze professionali comparse ex-novo.

Nel corso delle interviste, nella sezione dedicataalla rilevazione del processo produttivo presente inazienda, si è concentrata l’attenzione, quasi esclusiva-mente, sulle modalità di realizzazione dei prodotti sud-detti. Tuttavia, sono state visitate anche quelle azien-de al cui interno coesistono produzioni di tipo tradi-zionale e innovativo; questo ha permesso di compren-dere maggiormente le differenze esistenti tra i due pro-cessi lavorativi e le modifiche intervenute anche intermini di professioni richieste.

Il processo produttivo, nell’insieme delle aziendevisitate, ha inizio con la fase di ideazione, segue laprogettazione e infine la realizzazione vera e propria.Ideazione, progettazione e realizzazione sonomacrofasi presenti in tutte le aziende prese in esame,ma si differenziano fortemente rispetto al prodotto e/oservizio da realizzare nei successivi momenti(sottofasi). La fase di ideazione (o progetto editoriale)è, tuttavia, strettamente legata al momento della pro-gettazione; in altre parole, nella prima è definita un’ideadi massima, ad esempio realizzare un prodotto enci-

clopedico sulle scoperte della scienza, e nella fase diprogettazione è maggiormente dettagliato e sviluppa-to il soggetto prescelto. La progettazione in senso stret-to è quella indicata con il termine “esecutiva”, nellaquale si articolano gli elementi specifici presenti nelprodotto da realizzare.

La fase di ideazione di un prodotto da molti inter-vistati è considerata come punto centrale della produ-zione dei prodotti editoriali. Essa è frutto di sinergietra diverse funzioni, commerciale, marketing, produ-zione e management aziendale, e differenti figure pro-fessionali. Questo lavoro non è fatto da una singolafigura professionale, ma è il risultato della sensibilitàpersonale, dell’intuizione, della capacità commercia-le (...). L’idea può avere origine da un’esigenza com-merciale, creativa, informativa (...). Si analizzano itrend di mercato, della clientela, quelli tecnologici;dalla raccolta dei dati deriva un input iniziale per ilmanager (...); successivamente alla ricerca di merca-to si valuta quello che c’è e non c’è e in seguito sidefinisce l’impostazione di un progetto preliminare.Si effettua un primo screening della clientela, si faun’analisi cognitiva dal punto di vista tecnologico edeconomico e si procede alla preparazione del businessplan con attenzione a variabili quali gli obiettivi, gliutenti, le potenzialità tecnologiche (interne ed ester-ne), i profitti, ecc.

La seconda fase è rappresentata dalla progettazio-ne del prodotto e/o servizio nel quale sono strutturatee definite le specifiche dei diversi elementi da svilup-pare come, ad esempio, l’indice degli argomenti datrattare, la veste grafica, le caratteristiche dei testi, lapresenza o meno di animazioni, video o suoni, e più ingenerale la scelta della piattaforma software, i requi-siti hardware e di sistema rispetto agli obiettivi e algrado di fruibilità del prodotto da utilizzare. Infatti, adoggi, nel caso si desideri realizzare un prodotto conte-nente video e animazioni grafiche complesse si dovràtener conto del loro peso informatico e di conseguen-za optare per un supporto off-line piuttosto che on-line; oppure se è prevista la possibilità di scaricare il

Contenutieditoriali

tradizionali

CD-Rom, Web-CD Giornale on-line Portale

Figura 1 - I processi di lavoro esaminati

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prodotto da Internet si dovrà tenere conto della velo-cità di trasferimento dei dati disponibile alla maggio-ranza degli utenti collegati in rete.

Una volta realizzato il progetto di massima si pas-sa alla stesura di quello esecutivo nel quale sono ac-quisiti, elaborati ed integrati tutti i dati e le procedurenecessarie per realizzare un prodotto e/o servizio; inquesta fase si sviluppano e si assemblano i contributisecondo lo schema progettuale.

La realizzazione è caratterizzata da elevata com-plessità ed eterogeneità e richiede continui e costantiscambi tra i diversi responsabili della produzione del-le singole fasi del processo.

L’idea editoriale, di fatto, non può scindersi dalsupporto tecnologico individuato per la sua diffusio-ne: un CD-Rom permette di visualizzarne i contenuti,inclusi filmati e animazioni complesse, con relativaspeditezza e buona risoluzione grafica e un prodottoon-line consente l’aggiornamento delle informazionie permette di creare dei menù personalizzati, ecc.

I momenti successivi alle fasi principali possonoessere indicati come sottofasi del processo lavorativo;analizzando questi è possibile individuare le attivitàprevalenti e, in seguito, le figure professionali che vioperano e le competenze professionali loro richieste.

E’ utile ricordare che la metodologia utilizzata haprivilegiato un approccio di tipo qualitativo e lo stru-mento di rilevazione utilizzato, l’intervista semi-strut-turata, ci ha portato all’identificazione delle figure pro-fessionali più significative che operano all’interno delsettore del multiplemedia. Pertanto, è bene ribadire chele figure professionali indicate non esauriscono l’inte-ro universo, ma rappresentano un indirizzo su cui svi-luppare successivi percorsi di analisi.

Dalle interviste emerge come le figure professio-nali siano originate dalla sovrapposizione o fusione dimansioni - prima separate, e che oggi è possibile inte-grare attraverso le nuove tecnologie - e si possono di-stinguere in professioni tradizionali, in nuove profes-sioni e in quasi-professioni.

Le professioni tradizionali sono caratterizzate daun riconoscimento sociale e da un elevato grado diistituzionalizzazione, mentre le nuove professioni,spesso create dalle stesse organizzazioni di apparte-nenza, sono quelle figure professionali che, facendoriferimento al proprio know-how, sono in grado di of-frire una serie di servizi specialistici che favorisconoessenzialmente l’integrazione tra le diverse parti di unostesso sistema. Tale integrazione avviene principalmen-te attraverso la distribuzione delle varie informazioni,

di interesse comune, tra le diverse unità della struttu-ra. Il professionista diventa in questo modo un“regolatore del processo” giacché assicura un servizioefficace ed economico al cliente interno o esterno al-l’azienda.

Infine, le quasi-professioni, pur avendo le stessecaratteristiche delle prime due tipologie, non hannoancora raggiunto uno status riconosciuto a livello so-ciale: da una parte non esistono ancora dei percorsiprofessionali formalmente riconosciuti, dall’altra sonodi recente sorte per rispondere ad esigenze di singolerealtà aziendali, e dunque non ancora definite sul pia-no contrattuale. Inoltre, come è emerso dalle intervi-ste e dal confronto con altre ricerche e studi sul temadelle professioni, non esistono ancora delle denomi-nazioni univoche. Nel caso del settore grafico edito-riale, oggetto della nostra ricerca, i nomi delle profes-sioni coinvolte nella produzione di contenuti multi-mediali su supporto informatico (on-line o off-line)superano il centinaio. Le denominazioni, accompagna-te della descrizione dei contenuti attribuiti alla profes-sione, sono state organizzate per macro aree di attivitàaffini (redazione e trattamento dei contenuti, grafica,web, informatica, ecc.); queste sono state ulteriormentesuddivise in segmenti di attività omogenei, dando luogoa gruppi di denominazioni che in alcuni casi sembra-no riferirsi ad una specifica figura professionale, men-tre in altri descrivono la singola competenza richiestaper operare in un’area di attività.

Le attività necessarie per la realizzazione di un pro-dotto editoriale (ideazione, progettazione e realizza-zione) non sono mutate rispetto alla finalità intrinsecaall’attività lavorativa: anni fa, per scrivere un pezzo siutilizzava la macchina da scrivere; oggi, con le nuovetecnologie dell’informazione, è scritto su un personalcomputer, collegato ad un modem, connesso alla rete,e ciò significa conoscere e saper usare i programmi,anche quelli di impaginazione.

Attività svolte dal redattore o dal correttore di bozzein una casa editrice, dal giornalista o dall’illustratore,non sono mutate nei contenuti, ma hanno subito cam-biamenti di vario grado sui metodi di lavoro: in tuttele realtà visitate è presente come tecnologia di base ilpersonal computer, ma spesso sono utilizzati sofisti-cati programmi software, sviluppati per rispondere allespecifiche esigenze produttive di quell’azienda.

Alcune professioni, già consolidate da tempo han-no, tuttavia, subito modifiche più profonde tanto daconiare nuove e numerose denominazioni - è il casodel grafico digitale, grafico web e grafico multime-

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diale - con contenuto univoco e riconosciuto.In altri casi, si è riscontrato nelle aziende visitate,

la presenza di attività prima assenti per le quali è statonecessario individuare ruoli in grado di svolgere com-piti non prescritti. Due casi significativi sono rappre-sentati dal Web surfer o Web watcher (naviga in Inter-net, cerca ed acquisisce indirizzi, testi, dati, ecc. utiliall’impresa) e dal Cyber consulente on-line (risolve,attraverso un colloquio via Internet, i problemi azien-dali, di marketing, di strategie globali, ecc.); in questocaso è possibile parlare di quasi professioni, poichénon esistono tutti gli elementi necessari a definirle inmodo univoco.

Dall’analisi dei materiali documentali raccolti, daicolloqui con esperti e dai criteri individuati nellametodologia, si evidenzia la relazione esistente tra lefigure professionali operanti nel settore delmultiplemedia e il prodotto e/o servizio realizzato dalleaziende appartenenti al settore grafico editoriale; nelcorso delle interviste si è rafforzata l’osservazione diattività comuni all’interno delle imprese impegnatenella realizzazione di prodotti multimediali. La sele-zione delle figure professionali e la descrizione dellecompetenze che loro afferiscono ha, quindi, seguitoun percorso codificato nella metodologia i cui passiprincipali sono:• analisi del processo di lavoro;• descrizione delle attività prevalenti o sottofasi;• identificazione di figure professionali coinvolte

nelle attività;• individuazione delle competenze afferenti alle fi-

gure professionali.

La non arbitrarietà della selezione è determinatadalla chiarificazione degli obiettivi e dei concetti diriferimento, il confronto delle ipotesi di lavoro con irisultati ottenuti dalla ricerca empirica ed il colloquiocon esperti, nonché l’individuazione delle competen-ze secondo i passaggi sopra citati.

L’approccio utilizzato può dirsi dinamico, poichéviene rilevata la competenza letta attraverso i tre ele-menti costitutivi (soggetto, contesto organizzativo eambiente); infatti, come già evidenziato nella partemetodologica, è necessario per il settore multiplemediaadottare una prospettiva capace di cogliere gli aspetticostitutivi e specifici della competenza accanto aglielementi che danno conto della tendenza evolutiva diuna professione.

Sulla base di quanto accennato, nella presente in-dagine vengono approfonditi i processi produttivi cheportano alla realizzazione di un CD-Rom, di un porta-le e di un giornale on-line.

La produzione di un CD-Rom e di un portale pre-sentano diversi momenti comuni: talvolta le sottofasidi lavoro possono, in apparenza, sovrapporsi e le dif-ferenze ricondursi al supporto scelto per la diffusionedel prodotto e all’attività di aggiornamento e manu-tenzione necessari per un prodotto on-line. Nell’insie-me, tuttavia, i due prodotti si differenziano, tra gli al-tri, per finalità, maggiori capacità grafiche e testualidel CD-Rom, svincolato dalle limitazioni imposte dal-l’ampiezza di banda, tipologia di informazioni tratta-te, stabili nel caso del CD-Rom, in continua evoluzio-ne e aggiornamento nel caso del portale. La differenzamaggiore risiede nella complessità della progettazio-

Figura 2 - Percorso di analisi

Individuazione competenzeprofessionali

Processo di produzione prodotti

multimediali

Identificazione delle figure professionali

Attività prevalenti esottofasi

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ne, che nel caso di un portale richiede estrema atten-zione per la configurazione e ottimizzazione della tec-nologia utilizzata per la connessione in rete. Lesimilitudini possono, invece, ricondursi alle sottofasidi sviluppo nelle quali le attività da realizzare presen-tano momenti comuni anche se possono essere utiliz-zati linguaggi e applicativi diversi.

Nel seguito del presente paragrafo sono descrittele sottofasi che intervengono nella realizzazione di unCD-Rom, di un portale e di un giornale on-line, cer-cando di evidenziare le principali attività e figure pro-fessionali che intervengono nei diversi momenti indi-cati.

4.1 Il processo di produzione di un CD-Rom

All’interno delle aziende visitate nel corso dellapresente indagine, la scelta del CD-Rom da pubblica-re si mostra spesso legata alla produzione tradizionaledella casa editrice; esso rappresenta una parte del pro-dotto, che nel suo insieme prevede sia la versionecartacea che multimediale (spesso commercializzateinsieme).

Sono indicati per grandi linee i momenti chiaveper la produzione di un CD-Rom: nella fase diideazione si elabora l’idea editoriale e se ne valuta larispondenza rispetto agli obiettivi scientifici, alla li-nea editoriale di marketing, ecc. La figura professio-nale che occupa questa posizione è indicata con ter-mini diversi, quali Direttore editoriale, Editor,Conceptualizer, Regista multimediale, Responsabile diprogetto multimediale. Questo è dovuto alla scarsaformalizzazione di questa figura professionale, al lin-guaggio adottato nella singola realtà aziendale, o allesfumature legate ai contenuti del prodotto: nel casoprevalgano i testi, nel titolo multimediale potrà esserepreferito il termine Concept provider; qualora preval-gano gli aspetti grafici - in senso ampio - potrà essereutilizzata la denominazione Art director.

Alla definizione dell’idea segue la stesura del pro-getto esecutivo e la costituzione del gruppo di lavoro;un prodotto editoriale multimediale è caratterizzatofortemente dal lavoro in èquipe, dove ognuno contri-buisce per la parte di sua competenza, rendendo diffi-cile individuare un singolo autore. E’ designato uncoordinatore di progetto, al quale è demandato il con-trollo sull’andamento dei lavori e la capacità di coor-dinare le risorse umane ed i contributi (testi, fotogra-fie, illustrazioni, design grafico, audio, ecc.) che con-fluiranno nel prodotto. Egli governerà gli argomenti

ed i temi, avrà conoscenze di tipo tecnico (pur nonessendo necessariamente uno specialista), e sarà - atutti gli effetti - il responsabile del buon esito del lavo-ro a lui affidato rispetto alla committenza (aspetti or-ganizzativi e logistici, finanziari e di qualità).

Le parti testuali, la scelta delle immagini o dei di-segni, la realizzazione di video o di musiche da inse-rirsi nel prodotto, sono affidati ad autori/redattori,illustratori, grafici, specialisti in ripresa e musicisti,che seguono lo story-board, ossia l’indicazione dellasequenza di immagini e testo esemplificativa del pro-dotto finale. Nella realtà la complessità del prodotto ola disponibilità di budget può incidere sulla presenzao meno di tutte le figure professionali nominate.

Nel caso di un prodotto di tipo enciclopedico, adesempio, la parte testuale è affidata agli autori (spe-cialisti della materia), ai redattori e ai revisori per ilcontrollo dei testi (rispondenza e compatibilità di stilee linguaggio, ottimizzazione dei testi); le attività affi-date a questi ultimi non sono diverse da quanto richie-sto loro per un’opera tradizionale, ma nello svolgimen-to del lavoro devono tenere conto della peculiarità delsupporto sul quale il prodotto sarà visualizzato (adesempio, lo spazio riservato ai testi rispetto ai contri-buti video o alle immagini); inoltre, è loro affidata l’in-dicizzazione del testo per la creazione di ipertesti. L’in-sieme del lavoro è successivamente vagliato dal re-sponsabile di progetto dal punto di vista della rispon-denza alla qualità complessiva.

Nella produzione di un CD-rom possono, inoltre,essere coinvolti: sceneggiatori - i quali si occupanodegli script delle parti video ed audio, e lavorano quindiin stretto contatto coni tecnici che realizzeranno le ri-prese - e traduttori - nel caso il prodotto richieda latraduzione di contributi in forma di testo o audio.

La cura della veste grafica è affidata, sulla basedelle indicazioni contenute nel progetto esecutivo enello story-board, agli esperti di grafica multimediale,agli illustratori, ai tecnici di animazione tridimensio-nale, ai tecnici audio e video. Le immagini contenutenel prodotto possono essere già in possesso dell’azien-da (fornite dai committenti o facenti parte degli archi-vi iconografici della società), sono reperite presso agen-zie specializzate o vengono commissionate per il pro-dotto in lavorazione. I grafici hanno anche il compitodi progettare la parte destinata al packaging, ossia lacopertina del CD-Rom, il libretto contenente la pre-sentazione del prodotto e il cofanetto o altre confezio-ni per la commercializzazione.

I contributi sono raccolti, armonizzati e resi in for-

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mato digitale compatibile con i requisiti hardware de-finiti in fase di progettazione esecutiva (il piano difattibilità tecnica ha definito, a monte, gli standard tec-nologici da adottare) e il software da utilizzarsi per ladigitalizzazione dei contenuti.

La scelta di utilizzare un sistema di authoring o diusare un linguaggio informatico dipende dalle carat-teristiche del prodotto - ad esempio la presenza di ban-che dati - o dalla necessità di offrire un’alta risoluzio-ne grafica; questa sottofase del lavoro è affidata aglisviluppatori informatici che acquisiscono le parti pre-parate in precedenza (i testi, le immagini fisse, le im-magini in movimento e le parti audio), una volta resele parti compatibili con le caratteristiche hardware esoftware prescelte, le inseriscono nel lay-out graficoassicurando la funzionalità del prodotto attraverso l’uti-lizzo di linguaggi di programmazione necessari.

Successivamente sono effettuate prove di funzio-nalità e viene realizzata la copia master del CD-Romche sarà inviata alla stampa (riproduzione del suppor-to e stampa dei componenti il packaging).

Per la realizzazione di un CD-Rom si susseguonoquindi: la progettazione esecutiva con lo studio difattibilità tecnica e scelta della tecnologia idonea; losviluppo degli elementi grafici e del lay-out comples-sivo del prodotto inclusa la progettazione delpackaging; la realizzazione dei contributi testo, audioe video da inserire; l’armonizzazione e assemblaggio,affidata agli sviluppatori informatici, di tutte le com-ponenti il prodotto finale; il collaudo di funzionalità

del CD-Rom e la preparazione del CD-Master da in-viare alla stampa.

4.2 Il processo di produzione di un portale

Un portale può essere definito come un luogo vir-tuale nel quale è possibile accedere ad informazioniseguendo un percorso guidato o reperire tutte le infor-mazioni disponibili su un singolo argomento.

Seguendo lo schema proposto, nel quale lemacrofasi sono indicate in ideazione, progettazione erealizzazione, nella prima trova posto l’identificazio-ne del target di utenza, la definizione dei contenuti chesi intendono proporre e una prima valutazione dellafattibilità complessiva dell’idea progettuale e degliindirizzi complessivi della strategia di diffusione epenetrazione nel mercato. I risultati delle analisi cura-te da esperti di marketing passano quindi al Productmanager del portale colui che si occupa di gestire ilprogetto nel suo complesso e - in questa sottofase -redige il business plan cui segue la stesura del proget-to esecutivo.

La progettazione esecutiva prevede la definizionedegli obiettivi del portale, la progettazione del designlogico funzionale, della struttura e degli aspetti grafi-ci, la definizione delle specifiche tecniche in terminidi connettività on-line e di piattaforme hardware e soft-ware da utilizzare e l’individuazione delle figure pro-fessionali da inserire nel gruppo di lavoro.

La progettazione tecnica è la parte che più separa

Figura 3 - sottofasi della realizzazione di un CD-Rom

Progettazione esecutiva e verifica di fattibilità

tecnica

Realizzazione del lay-out grafico

Armonizzazione eassemblaggio dei contenuti

Collaudo e predisposizione Master

CD

Realizzazione dei contributi testo, audio e video

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Rapporto annuale 2000 sull’industria dei quotidiani

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la realizzazione di un prodotto online da uno off-line:nel portale gli aspetti tecnici che permettono di effet-tuare ricerche guidate, collegare le pagine tra loro oorganizzare la visualizzazione dei contenuti indirectory richiedono maggiore complessità rispetto, adesempio, alle stesse funzionalità rese su un CD-Rom;inoltre, è estremamente importante definire con accu-ratezza le specifiche tecniche che permettono l’acces-so al portale (dimensionamento del server, proceduredi backup, garanzie di sicurezza, ecc.).

Il Product manager coordina e sovrintende gli spe-cialisti e i tecnici che si occupano della realizzazionedei componenti il portale (sviluppo del concept): laveste grafica, l’infrastruttura tecnologica e lo svilup-po di software per integrare i sistemi informativipreesistenti ed essere compatibili con le specifichemedie detenute dagli utenti, l’acquisizione dei conte-nuti da trasferire nel portale.

L’infrastruttura tecnologica è curata e realizzata dalWeb master - in particolare - per quanto riguarda losviluppo software front-end ossia nei confronti del-l’utente e da uno specialista di sistemi informativi(back-office) per la struttura complessiva del sistema.Il sistemista si occupa di indicare i requisiti minimi disistema per il numero di utenti potenziali e effettividel portale, di definire le caratteristiche del software edell’hardware e predispone procedure di manutenzio-ne ordinaria e straordinaria. Il Grafico sviluppa gli ele-menti grafici (veste grafica delle pagine, logo, botto-ni, ecc.) secondo le specifiche contenute nel progettoesecutivo. Il Web master, inoltre, si occupa della fasedi collaudo del sistema - riferendo al Product manager- in tutti i suoi componenti, per verificarne la funzio-nalità operativa e l’assenza di bug.

Parallelamente allo sviluppo dell’infrastruttura tec-nologica, il Product manager individuai fornitori dicontenuti del portale: dovrà fare uno scouting tra i for-nitori possibili e definire con loro degli accordi difornitura. Questo aspetto è importante e critico rispet-to all’esito complessivo del progetto, i contenuti do-vranno essere aggiornati quotidianamente e rappresen-tano il valore aggiunto del prodotto; l’identificazionedei fornitori di contenuti non si esaurisce nella fase diavvio del portale, ma è un’attività che prosegue neltempo.

Il compito di coordinare il flusso dei contenuti everificarne la qualità e la rispondenza alle aspettativeè demandata al Responsabile editoriale anche chiamatoResponsabile del palinsesto o Publisher. La presenzadi redattori interni e il loro numero dipende dal pro-

getto specifico e - in linea di massima - dalla vocazio-ne del portale: nel caso di portali verticali (specializ-zati su singole aree tematiche o segmenti di clientela)potrebbe essere più vantaggioso rivolgersi a fornitorispecializzati se questi argomenti non rientrano nel-l’esperienza specifica dell’azienda. Nella redazionesono inseriti il Web watcher o Web surfer impegnatinella ricerca di fonti informative disponibili in rete(materiali editoriali, indirizzi Internet, immagini gra-fiche, ecc.) e nell’indicizzazione dei siti dei quali sioffre il collegamento attraverso il portale.

Nella gestione ordinaria del portale le attività diselezione ed elaborazione dei contenuti e la loro pub-blicazione on-line sono quotidiane e aggiornate costan-temente, la strategia complessiva del portale può, inol-tre, essere soggetta ad aggiustamenti e revisioni in baseai risultati delle analisi di impatto. Pianificazione stra-tegica, elaborazione dei contenuti e loro pubblicazio-ne sono quindi momenti che si susseguono senza so-luzione di continuità rendendo il prodotto dinamicoed in continua evoluzione.

4.3 Il processo di produzione di un giornaleon-line

Nell’ambito dell’editoria multimediale viene oradescritto il processo di lavoro di un giornale on-line.

La struttura e l’organizzazione generale della re-dazione-tipo di un giornale on-line non differisconoin modo sostanziale da quelle proprie dell’editoria tra-dizionale. Alcune peculiarità, tuttavia, consentite o im-poste principalmente da aspetti tecnici, lasciano pre-vedere una futura amplificazione delle differenze sudue settori interconnessi ma distinti. Nel corso di unariunione di redazione, il capo redattore delinea unaprima impostazione del giornale, seguita dalla stesuradegli articoli da parte dei giornalisti, dalla scelta dellefotografie e della loro disposizione grafica nelle pagi-ne.

Per le caratteristiche del mezzo - ed in particolareper le dimensioni e la risoluzione degli schermi videoutilizzati dai lettori per la visualizzazione - la pagina ègeneralmente disposta in verticale, presentando in talmodo gran parte dei contenuti del giornale, attraversolo scroll-down; ovvero in orizzontale, con maggior ri-corso a menù a tendina e barre e pulsanti di collega-mento.

Gli articoli, per le anzidette limitazioni, sono brevie sintetici, sviluppandosi di rado su più pagine; le fo-tografie, anche in considerazione della velocità media

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di trasmissione in rete delle informazioni, sono di di-mensioni limitate, potendo spesso essere visionate surichiesta con maggior ampiezza e profondità di detta-glio.

Gli stessi approfondimenti tematici, largamentepresenti - e talora preponderanti rispetto ai contenutiinformativi generici - mantengono caratteristiche di-verse dai giornali cartacei, fondando il loro motivo diinteresse non tanto sull’offerta di una interpretazioneorganica e particolare, quanto sulla presenza di colle-gamenti ipertestuali, link alle fonti dirette delle infor-mazioni, nonché a repertori di articoli riguardanti lostesso argomento, che possano fornire elementi chesarà il lettore stesso a raccogliere ed organizzare.

Alla luce di quanto brevemente accennato, posso-no essere individuate tre forme editoriali prevalenti perquanto riguarda i giornali on-line:• un quotidiano emanazione diretta della versione

cartacea, anche se in presenza di una redazione au-tonoma;

• un quotidiano che arricchisce l’offerta di notizieon-line con immagini e suoni;

• un quotidiano che permette al lettore di creare unapagina personalizzata secondo le proprie preferen-ze.Tra queste modalità di offerta le ultime due richie-

dono maggiori investimenti (in risorse umane e tecno-logiche) da parte della proprietà e, soprattutto, la di-sponibilità a cogliere le opportunità e le sfide offertedalle nuove tecnologie.

Il lavoro del giornalista non subisce, tuttavia, mo-difiche sostanziali: le regole imposte dalla deontologiaprofessionale e dalla responsabilità a fornire un’infor-mazione corretta e completa non vengono meno conl’utilizzo della telematica.

I cambiamenti sono di tipo organizzativo, il lavoro

Figura 4 - Sottofasi della produzione di un portale

Progettazione esecutiva e strategia globale

Acquisizione, selezione ed elaborazione

dei contenuti

Sviluppo del lay-out grafico

Sviluppo dell’infrastruttura

tecnologica

può svolgersi da una postazione remota utilizzandomezzi più efficienti e funzionali, le immagini fotogra-fiche che corredano le notizie sono disponibili in tem-pi più rapidi e in formato digitale, alcune fonti di in-formazione sono consultabili con maggiore immedia-tezza.

Cambia il supporto sul quale è inserito l’articoloed è quindi necessario utilizzare un linguaggio appro-priato, non esiste la chiusura della pagina da inviarealle rotative, il giornale è aggiornato costantemente, ènecessario conoscere pregi e limiti delle fonti infor-mative reperibili in rete.

78•Nel caso del giornalista si è in presenza di unaprofessione di tipo tradizionale per la quale l’introdu-zione delle nuove tecnologie ha comportato l’arricchi-mento del bagaglio di conoscenze, ma questo non hamutato la natura della professione. Il giornalista uti-lizza i programmi di authoring presenti sui computerdella redazione, può accedere alla banca dati e invia ilpezzo direttamente on-line.

All’interno della redazione del giornale è presenteun tecnico di redazione per svolgere attività di sup-porto e assistenza, in alcuni casi è richiesto uno spe-cialista in linguaggio html per l’indicizzazione dei ti-toli dei pezzi disponibili sul giornale on-line e sonopresenti - a livello di struttura - esperti di sistemi in-formativi in grado di gestire e manutenere il sistemadi rete interno all’azienda (collegando anche redazio-ni localizzate in luoghi distanti) e le connessioni Inter-net con l’esterno.

Il testo integrale del rapporto di ricerca può es-sere richiesto, unitamente al CD-Rom, presso lasede dell’Osservatorio, oppure consultato sul sitodel progetto MasterMedia (www.mm2000.it)

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Prosegue e si rafforza la tendenza in atto nel comparto italiano dei quotidiani a separarel’attività industriale da quella editoriale. TecnoMedia ha visitato il nuovo stabilimento diBologna del gruppo Amodei ed ha incontrato l’amministratore delegato Paolo Polidori

Mediastampa: unostabilimento “modulare”pronto ad espandersi

Sono sempre più numerosi in tutta Italia i casi digruppi editoriali che separano la fase industriale dellaproduzione dei quotidiani - composizione, stampa espedizione - da quella più propriamente editoriale, conl’obiettivo di recuperare efficienza e produttività aquella che per troppo tempo era stata quasi sopportatacome l’inevitabile conclusione di un ciclo nel quale ilvalore veniva creato altrove. E’ sempre più forte quindila consapevolezza che, se gestito in maniera profes-sionale, l’ultimo segmento della catena della produ-zione editoriale può rivelarsi un business di tutto ri-spetto.

Il gruppo Amodei può essere a buon diritto consi-derato un pioniere di questa visione imprenditoriale:accanto infatti alla pubblicazione di quotidiani e pe-riodici - Corriere dello Sport, Stadio, Tuttosport,Guerin Sportivo - il gruppo possiede da tempo signifi-cative realtà che operano nel settore tipografico, comela STEC di Roma, la Poligrafici Il Borgo di Bologna,la Polipress e, ultima nata, la società Mediastampa,che dalla fine del 1999 effettua nel nuovo stabilimen-to di Via del Litografo di Bologna la stampa decentratadelle testate del gruppo per un’area comprendenteL’Emilia-Romagna, parte della Toscana, parte dellaLiguria, il Triveneto.

Le ragioni di una scelta

Perché un nuovo stabilimento? E perché a Bolo-gna? La scelta del gruppo è stata inizialmente deter-minata dall’approssimarsi, quasi simultaneo, della sca-denza di due importanti contratti di stampa: quello diStadio a Bologna, e quello di Tuttosport a Milano. Inquest’ultimo caso, inoltre, la rotativa utilizzata dallostampatore presentava severe limitazioni in termini siadi foliazione complessiva che di pagine a colori, chela rendevano di fatto non più compatibile con i piani

di sviluppo della pubblicazione.Dopo una serie di verifiche, il management del

gruppo ha deciso di non rinnovare le commesse in sca-denza né ai precedenti stampatori né a nuovi, prefe-rendo effettuare un investimento per creare nell’areaun proprio stabilimento di stampa per quotidiani.

A questa scelta di “fare da soli” ha indubbiamentecontribuito la convinzione che un nuovo polo di stam-pa, situata in un’area geograficamente strategica e digrande vitalità economica come quella emiliana, po-teva ritagliarsi uno spazio significativo nel mercatosempre più competitivo della stampa in conto terzi.

E, quasi a sottolineare come il nuovo stabilimentodebba trovare sul mercato, e non nella sua “apparte-nenza” ad un gruppo editoriale, la sua ragione di esi-stere, è stata creata per gestirlo una società ex novo,Mediastampa appunto, della quale Roberto Amodei èil Presidente, Giulio Dalla Chiesa il vicepresidente,Paolo Polidori l’amministratore delegato.

Lo stabilimento e il carico produttivo

I lavori per la realizzazione dello stabilimento sonostati estremamente celeri: nell’aprile del 1999 sonostate avviate le opere di costruzione del fabbricato, egià a metà novembre lo stabilimento era in produzio-ne. Per l’esattezza, il 18 novembre si è cominciata astampare una parte della tiratura di Stadio, ma già dalprimo dicembre successivo l’intera tiratura del quoti-diano, nelle sue quattro edizioni (nazionale, Toscana,Emilia, Bologna) veniva interamente realizzata nelnuovo stabilimento.

Con il primo gennaio 2000 è stata trasferita inMediastampa la tiratura di Tuttosport che sino a quelmomento era stata effettuata a Milano, e a partire dal-l’inizio della scorsa estate lo stabilimento ha comin-ciato a stampare anche il Corriere dello Sport: per

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l’esattezza, tutte le copie destinate al Triveneto e partedella tiratura destinata alla Toscana ed alla Liguria.

Nel complesso, il carico produttivo giornaliero èpari attualmente a circa 230.000 copie, delle quali110.000 per Tuttosport e le rimanenti suddivise tra Sta-dio e Corriere dello Sport.

Lo stabilimento sorge su un’area di 22.000 metriquadri, dei quali circa 7.000 coperti, con l’opzione perrealizzare, su un’area contigua di circa 5.000 metriquadri, una palazzina per uffici. Lo stabilimento ospi-ta inoltre la redazione di Bologna del Corriere delloSport-Stadio.

La prima cosa che colpisce nella visita allo stabili-mento è il fatto che al momento viene utilizzato sol-tanto il 50% degli spazi disponibi-li: esiste infatti la possibilità di ag-giungere altre due rotative alle duegià installate e, se una particolareconfigurazione della rotativa lo ri-chiedesse, è possibile addiritturaportare il soffitto più in alto rispet-to agli attuali quindici metri circa.

Questa scelta risponde ad unaben precisa strategia, che prevedela modularità dell’impianto con lapossibilità di integrare lo stabili-mento, qualora le esigenze produt-tive lo richiedessero, senza doverpiù intervenire sugli aspetti strut-turali. Ecco dunque che tutti gli im-pianti ed i servizi generali (acqua,elettricità, condizionamento del-l’aria, distribuzione dell’inchiostro,etc.) sono stati dimensionati per uncarico produttivo più che doppiorispetto all’attuale; il magazzinobobine, per fare un esempio, è ingrado di contenere una quantità dicarta che consentirebbe di stampa-

re per sette/dieci giorni quattrotestate con foliazione di 56 pa-gine ciascuna e tiratura diduecentomila copie.

Le scelte tecnologiche: ri-cezione...

Il concetto di modularità edi integrabilità ha guidato an-che le scelte delle attrezzature

utilizzate in produzione, la cui configurazione è statastudiata in modo tale da rendere estremamente agevo-li, nel caso in cui le esigenze del mercato lo richiedes-sero, espansioni ed integrazioni. Le scelte tecnologi-che e le soluzioni organizzative adottate da Media-stampa hanno inoltre consentito un elevato grado diautomazione delle lavorazioni, con conseguenti signi-ficativi recuperi sotto il profilo delle risorse umane.

Una prima novità la si incontra subito, nell’area diricezione delle pagine. Mediastampa è infatti una del-le prime realtà italiane ad aver rinunziato alla tradi-zionale linea dedicata CDN per la teletrasmissione. Lepagine delle testate vengono ricevute da Torino(Tuttosport) e da Roma (Corriere dello Sport-Stadio)

Una veduta d'insieme del nuovo stabilimento Mediastampa diBologna.

Un particolare dell'area di ricezione e formatura, con ledue linee CTP Agfa Polaris

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tramite comuni linee commutate digitali ISDN. L’uti-lizzo per la trasmissione delle pagine del formatoAcrobat, che come noto consente di contenere note-volmente il “peso” dei file trasmessi, ha reso infattisufficiente una velocità di trasmissione a 128 kbit/se-condo, quale è quella che si ottiene unendo i due cana-li trasmissivi di un accesso base ISDN.

La trasmissione delle pagine è interamente gestitadal sistema Intellinet di Agfa. Le pagine ricevute ven-gono quindi avviate verso due linee Computer to PlateAgfa Polaris 150, mentre un sistema Parascan gesti-sce il presettaggio dell’inchiostrazione sulla rotativain base agli elementi cromatici presenti nelle singolepagine.

Le due linee CTP, con una capacità produttiva dicirca 150 lastre/ora ciascuna, sono più cheabbondamemente dimensionate per i carichi produtti-vi attuali dello stabilimento, e sono in grado di sup-portare agevolmente anche un raddoppio del numerodi pagine prodotte giornalmente.

...stampa...

Per la rotativa, si è deciso di utilizzare macchine asemplice larghezza e semplice sviluppo. Le ragioni di

questa scelta sono state molteplici: semplicità di ge-stione e manutenzione, ridotte esigenze in termini dimanodopera, tempi di avvio e di ripartenza ridotti alminimo. Né è da trascurare il fatto che la rotativa a

singolo sviluppo, richiedendo unasola lastra per ciascuna pagina,consente un significativo risparmioin termini di lastre, tanto più ap-prezzabile per il fatto che le lastreutilizzate dai sistemi Computer toplate sono più costose rispetto aquelle convenzionali. La scelta diMediastampa è caduta sulle rotati-ve Goss Universal: nello stabili-mento di Bologna ne sono instal-late due gemelle, ciascuna dellequali dispone di sei gruppi di stam-pa in bianco e nero e quattro torricolore, ed è dunque in grado distampare sino a 40 pagine con se-dici pagine a colori. Ciascuna ro-tativa dispone di doppio baywindow, doppio cono e tecnologiashaftless per la sincronizzazioneelettronica dei gruppi di stampa. Laconfigurazione delle macchine, e laconfigurazione dello stabilimento,rendono possibile l’ulteriore espan-sione delle rotative con l’aggiunta

Una delle due rotative Goss Universal installate presso lo stabilimento.Si noti in basso a destra l'area del sottomacchina con le bobine già

predisposte per la lavorazione successiva

Uno dei quattro dispositivi Ferag Quattropack per il confezionamentodei pacchi. In primo piano la stampante laser per il fascettario

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di ulteriori quattro gruppi di stampa, permettendo intal modo di raggiungere una foliazione massima di 56pagine per ciascuna rotativa.

Il sistema automatico di inchiostrazione utilizza treserbatoi per l’inchiostro nero da 10.000 litri ciascuno,e tre serbatoi per gli inchiostri ciano, magenta e gialloda 1.000 litri ciascuno. I cambiabobine automatici sonostati realizzati da Amal, mentre il trasporto delle bobi-ne viene effettuato con sistemi Von Roll.

Una particolarità dello stabilimento è costituita dalfatto che le due rotative condividono una medesimacabina silente, all’interno della quale sono collocatele console di comando di entrambe le rotative. In teo-ria, quindi un solo operatore potrebbe tenere sotto con-trollo entrambe le macchine.

La velocità reale di produzione di ciascuna rotati-va è di poco superiore alle 40.000 copie al netto dei

fermi macchina e dei cambi di edizione, per ciascunodei quali il tempo medio di fermo macchina è pari acirca otto-dieci minuti.

...e spedizione

La sala spedizione è equipaggiata con due lineeFerag, ciascuna delle quali e equipaggiata - novità perl’Italia - con due moduli Ferag Quattropack, ciascunodei quali è in grado di gestire pacchi da 1 a n copie aduna velocità sino a 80.000 copie l’ora e con la gestio-ne digitale del fascettario.

Le due linee sono completate da quattrocellofanatrici Sitma, quattro legatrici a croce Tandemdi Ferag, e da un nastro convogliatore Sitma con let-tore di codici a barre per lo smistamento dei pacchiverso le rampe di carico.

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Integrare le linee di trasporto ed inserimento: l’esperienza del centro stampa di Editrice Arena TecnoMedia

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Integrare linee di spedizione per aumentare le capacità produttive di unostabilimento che produce quotidiani in proprio e stampa in conto terzi: il direttoretecnico del Gruppo Athesis Silvio Da Giau racconta la esperienza condotta dalcentro stampa di Verona per aumentare la capacità di foliazione, la produzione dipagine in quadricromia e meglio soddisfare i propri clienti italiani e tedeschi.

Integrare le linee di trasportoe di inserimento: l’esperienzadel Gruppo Athesis

Le moderne tecnologie per l’inserimento abbinatealle linee di trasporto e spedizione rappresentano pereditori e centri stampa una opportunità di grande inte-resse non solo per potenziare le capacità diabbinamento automatico del giornale ad inserti tematicia cadenza non quotidiana, ma per aumentare la flessi-bilità produttiva di linee rotative sia in termini di pagi-ne in quadricromia che in termini di foliazione com-plessiva. Questa strategia tecnologica ed industriale èvalutata positivamente da un sempre maggior numerodi editori e stampatori in Italia ed all’estero, come ab-biamo avuto modo di ascoltare anche in occasione dellarecente edizione di Ifra Italia 2000, la conferenza in-ternazionale per l’industria italiana dei quotidiani chesi è svolta a Torino nello scorso mese di giugno. Aqueste valutazioni non si è sottratto il Gruppo Athesische ha di recente avviato in produzione un originalelay-out di trasporto inserimento copie presso il pro-prio stabilimento di Verona, con l’obiettivo di aumen-tare la flessibilità produttiva, la foliazione massima ela capacità di produrre pagine a colori.

Un centro stampa multi utente

Il Gruppo Athesis di Verona è l’editore di tre gior-nali a diffusione provinciale: L’Arena e Il Giornale diVicenza, leader di mercato con oltre il 60% dipenetrazione nelle rispettive aree di diffusione (le pro-vincie di Verona e di Vicenza) e BresciaOggi secondogiornale “locale” a Brescia e provincia. La strutturamultimediale del gruppo si completa con due televi-sioni (Tele Arena e Tele Mantova) ed una radio (RadioVerona) a diffusione locale e con la casa editrice dilibri Neri Pozza. Per la raccolta pubblicitaria il grupposi è dotato fin dal 1992 di una propria concessionaria,

la PubliAdige, supportata, per il mercato non dome-stico, dalla Manzoni.

I tre giornali sono stampati a Verona nel centrostampa del gruppo; lo stabilimento è stato ristrutturatonel 1994 anche per poter potenziare la stampa in con-to terzi, tant’è che sono prodotti a Verona anche partedella tiratura de Il Sole 24 Ore e di Bild Zeitung. Laproduzione giornaliera varia dalle 250.000 alle 300.000copie a seconda della stagionalità, cui è legato il Bildche risente dei flussi dei lettori tedeschi in vacanza inItalia e nell’alto Mediterraneo, aree servite dal centrostampa. Il Sole 24 Ore è stampato su due rotative, siaper la tiratura (oltre 100.000) che per la logistica di-stributiva.

Nuove sfide, nuove soluzioni

I precedenti lavori di ampliamento e potenziamentodello stabilimento di Verona, completati nel 1994, ave-vano tenuto conto delle possibilità offerte dalle tecno-logie dell’inserimento. Ciononostante, a quell’epocaera parso a tutti i responsabili del Gruppo, molto cor-rettamente, che i tempi non fossero ancora maturi perprocedere ad investimenti significativi in direzione diuna opportunità tecnologica nei confronti della qualeil mercato, almeno in Italia, sembrava non essere an-cora sufficientemente ricettivo, soprattutto per quantoriguardava gli investimenti pubblicitari. Ma i tempicambiano in fretta, e con loro le soluzioni tecnologi-che e le possibilità di impiego in produzione. Nellaseconda metà degli anni novanta, completato l’ammor-tamento degli investimenti effettuati precedentemen-te, si riprendono in mano i progetti per lo sviluppodelle capacità produttive dello stabilimento veronese,tenendo conto sia degli assai più promettenti scenari

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legati allo sviluppo dellapubblicità sia delle esi-genze legate alla stampadei giornali in conto terziper clienti del calibro delSole 24 Ore e della tede-sca Bild Zeitung. L’edito-re di quest’ultimo, ilGruppo Axel Springer, ri-chiedeva la stampa di unprodotto caratterizzato dauna foliazione elevata,fino a 128 pagine in formato tabloid, ottenuta median-te l’assemblaggio di più sezioni da stampare in tempidiversi, mentre il cliente italiano andava elaborandouna strategia di sviluppo progressivo di inserti tematicida aggiungere al prodotto base.

Sia i quotidiani del Gruppo Athesis che le testatestampate in conto terzi richiedevano inoltre un sensi-bile sviluppo delle pagine prodotte in quadricromia.

Esigenze editoriali ed industriali piuttosto impe-gnative e di portata particolarmente significativa in unostabilimento già avviato ai limiti massimi di satura-zione produttiva.

Studi avviati in parallelo ed in modo del tutto indi-pendente dai diversi editori erano arrivati alla, mede-sima, conclusione che fosse possibile aumentare lacapacità e la flessibilità produttiva dello stabilimentoattraverso un uso razionale e mirato di tecnologie perl’inserimento in grado di garantire l’assemblaggio delprodotto attraverso l’accorpamento di più sezioni stam-pate sulle stesse rotative in tempi diversi.

Linee di sviluppoNel 1998 si rimette quindi mano ai progetti di am-

pliamento del centro stampa veronese, e si individua-no ed attivano le seguenti linee di sviluppo dello sta-bilimento, atte a mantenere allineata la struttura pro-duttiva alle esigenze del mercato:• potenziamento delle pagine colore sulle rotati-

ve fino alla saturazione delle possibilità di espan-sione, per soddisfare le crescenti richieste dellapubblicità e predisporre gli impianti per il preve-dibile sviluppo del prodotto editoriale verso unmaggiore contenuto con colore (sia nella strutturanormale del giornale, sia in secondi dorsi tematici)

• installazione di un impianto di inserimento diprestampati per rendere possibile lo sviluppo dellafoliazione dei prodotti dell’Editrice utilizzandodorsi aggiuntivi prestampati (decisione conseguen-te alla saturazione delle possibili espansioni della

rotativa con il colore in-vece che con pagineaggiuntive), per accoglie-re le esigenze di AxelSpringer sulla stampa del-l’edizione domenicale diBild e de Il Sole 24 Oresull’utilizzo sistematicodel terzo dorso prestam-pato nella foliazione, ed,infine, per predisporre lostabilimento al tendenzia-

le sviluppo dell’inserimento di prestampati com-merciali.

L’integrazione di linee di trasporto ed inseri-mento

La specifiche produttive per l’impianto di inseri-mento dovevano contemperare a molteplici esigenzeed in modo particolare dovevano garantire laintegrabilità negli impianti esistenti: Ferag per ilconfezionamento e Sitma per il trattamento degli ab-bonati (il 40% delle copie stampate per Il Sole sonodestinate agli abbonati ed il totale lavorato per tutte letestate è vicino alle 60.000 copie giornaliere), entram-bi relativamente recenti ed adeguati alla produzionein stampa diretta.

Più in dettaglio, le caratteristiche fondamentali ri-chieste all’impianto erano:• alto rendimento (capacità di produrre 120.000 co-

pie in 2 – 2,5 ore) con limitato numero di inserti• alta capacità di inserimento (fino a 5 inserti), ac-

cettando un rendimento inferiore, per comporre ungiornale in formato tabloid di elevata paginazione

• massima flessibilità (possibilità di inserire alter-nativamente da ciascuna rotativa ovvero di inseri-re copie stampate in contemporanea da due rotati-ve)

• investimento scalabile sulle effettive esigenze: ri-cevere copie da due rotative senza realizzare unimpianto completo per entrambe

La soluzione adottata.....

Dopo un’attenta analisi dell’offerta disponibile sulmercato italiano, la scelta è caduta sulla tecnologia perl’inserimento offerta dalla Müller Martini, che ha comecaratteristica distintiva il disaccoppiamento tra il pro-cesso di stampa e quello di confezionamento, ottenuto

Un particolare della linea diinserimento

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Integrare le linee di trasporto ed inserimento: l’esperienza del centro stampa di Editrice Arena TecnoMedia

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mediante un “polmone” in grado di ricevere le copiedalle rotative alla velocità di stampa, ed alimentare,allo stesso tempo, la macchina inseritrice alla velocitàdi quest’ultima.

In sintesi, il lay-out dell’impianto selezionato ècomposto da:• due trasportatori Newsgrip• un “polmone” FlexiRoll con 8 stazioni di

avvolgimento/svolgimento• una macchina inseritrice Newsliner80 (40.000 e

80.000 c/h) con 2 mettifoglio per piccoli formati• due stazioni doppie di svolgimento prestampati• due stacker PrintStack CN80 completi di sistema

TABA per la stampa e posa di fasce sovrapacco• sistema di gestione SCS BBS

La decisione ha privilegiato un impianto Müllerperché, con un prodotto consolidato e già impiegatoin produzione, risultava più aderente alle nostre esi-genze.

In particolare è stata ritenuta decisiva la presenzadel polmone di accumulo che da un lato offriva la so-luzione per ricevere le copie contemporaneamente dadue rotative su di un unico impianto di inserimento edall’altro, separando il processo di stampa da quellodi confezionamento, consentiva di minimizzare l’im-patto delle singole inefficienze dei due processi. A talproposito, credo sia esperienza comune il riscontro di

una riduzione dell’efficienza globale di un sistemaconcatenato, ogniqualvolta si aggiunge allo stesso unalavorazione. Una delle remore nell’affrontare il temadell’inserimento era proprio la consapevolezza dellaprevedibile diminuzione di efficienza del sistema pro-duttivo ed il conseguente rischio che i ridotti marginipresenti nel processo fossero insufficienti ad evitareripercussioni sui prodotti.

Un altro aspetto qualificante della installazione èfornito dalla versatilità dell’inseritrice che dispone disingola e doppia velocità, ed è quindi in grado di esau-dire le esigenze di alta capacità di inserimento – fino a5 inserti – e di alto rendimento – con due inserti unoformato giornale e uno piccolo formato.

Anche il disagio di dover aggiungere degli stackerdedicati per il prodotto inserito si è trasformato, a con-suntivo, nell’opportunità di aumentare la flessibilitàproduttiva dal momento che, in caso di ritardi nellafase di inserimento, è possibile completare la confe-zione del prodotto inserito, riducendo la prestazione,e contemporaneamente realizzare un altro prodotto instampa diretta.

...e l’integrazione realizzata

L’esigenza imprescindibile per la introduzione dellanuova linea di inserimento era la sua completa inte-grazione con gli impianti di trasporto, confezionamento

Layout della linea di inserimento installata

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e gestione abbonati già esistenti. Da questo punto divista si è rivelata importante la collaborazione con itecnici della Ferag che hanno reso possibile lo svilup-po di un efficace interfacciamento sulle stazioni di ar-rivo del trasportatore Ferag attraverso il controllo dellasquama meccanica, a dimostrazione di come la cultu-ra della integrazione di impianti e del servizio ai clientinon sia, per le aziende leader mondiali nel nostro set-tore, solo uno slogan pubblicitario ma una competen-za ed una pratica sulla quale è possibile fare il massi-mo affidamento.

Un primo bilancio dell’integrazione tecnologicaL’impianto è in produzione consolidata da mag-

gio. Tre sere a settimana vengono inserite le oltre100.000 copie de Il Sole 24 Ore, cui si aggiungono,

ancora saltuariamente, gli inserimenti per le testate delgruppo Athesis.

La nuova lavorazione ha portato ad un aumentodella flessibilità e della capacità produttiva globaledell’impianto, ma ha richiesto, e richiede ancora, unosviluppo delle risorse umane addette all’impianto.

In generale, questi impianti sono più complessi ri-spetto a quelli tradizionalmente impiegati per stampadiretta e richiedono pertanto una formazione specificae l’acquisizione di una maggiore capacità professio-nale sia per l’attrezzaggio che per la manutenzione.

Silvio Da Giau(Direttore Tecnico Gruppo Athesis)

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Ricerche di personale, raccolta e gestione della pubblicità: nuove ipotesi per rinnovare il mestiere di editore TecnoMedia

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Raccogliere annunci pubblicitari e gestire richieste ed offerte di manodopera specializzatasono alcune fra le attività più consolidate nell’industria dei giornali, ma fra breve tempopotrebbero essere investite dall’offerta di nuovi servizi e nuove opportunità tecnologicheper rivoluzionare il modo di lavorare e, forse, moltiplicare gli effetti ed i risultati già prodottidalla carta stampata. Aziende del calibro di Informix, SAP Italia e Unisys Italia stannovarando per il nostro Paese nuove strategie che, fra alleanze e sviluppo di attività attraversoASP - application service providers - potrebbero fra breve introdurre significative novità nel“mestiere di editore”.

Ricerche di personale egestione della pubblicità:strategie e alleanze perrinnovare soluzioni e servizi

La raccolta della pubblicità locale e nazionale e lagestione della domanda e dell’offerta di manodoperaspecializzata sono fra i servizi più qualificanti ed ap-prezzati offerti quotidianamente dagli editori di gior-nali alle aziende ed ai lettori in ogni parte del mondo.Paradossalmente, questi settori sono stati, almeno nelmercato italiano, fra i meno interessati dall’evoluzio-ne dei sistemi informatici che, a partire dagli anni ot-tanta, sono stati introdotti nelle aziende editrici delnostro Paese. Solo in questi ultimi anni si è assistitoad un progressivo sviluppo di soluzioni per agevolarela gestione on line degli annunci pubblicitari sia localiche nazionali. Ed è per questa ragione che,ogniqualvolta un fornitore presenta soluzioni destina-te all’automazione delle attività in questo segmento dimercato editoriale, le sue proposte sono valutate conla massima attenzione.

A cavallo dell’estate le filiali italiane di tre fra lepiù importanti aziende leader mondiale delle tecnolo-gie per l’office automation, l’editoria tradizionale e laweb economy - Informix, SAP Italia e Unisys Italia -hanno proposto nel nostro Paese soluzioni innovativesupportate da nuove strategie di lungo termine, basatesu tre principi fondamentali:

- sviluppo di soluzioni all’interno di ambientitecnologici_piattaforme standard fra le più diffuse suimercati di tutto il mondo (soluzioni gestionali, edito-riali e web economy di Informix, SAP e Unisys);

- integrazione fra alcune di queste piattaforme esviluppo di soluzioni attraverso terze parti specializ-

zate (ASP);- flessibilità commerciale massima, dall’offerta del

pacchetto “chiavi in mano” all’outsourcing totale deisistemi.

Riassumendo le prime impressioni avutecolloquiando poche settimane prima dell’Ifra Expo diAmsterdam con le aziende, il comune denominatore èquello di proporre agli editori strumenti in grado disollevare le aziende dalla gestione dei problemi tec-nologici a tutto vantaggio di una maggiore concentra-zione sul business editoriale vero e proprio della rac-colta di pubblicità e dell’offerta di servizi innovativi -magari con l’integrazione della carta stampata con lepotenzialità del web - nell’ambito della domanda/of-ferta di manodopera specializzata.

Pubblicità on line: l’accordo fra SAP Italia eUnisys Italia

Unisys Italia, una delle società leader nelle solu-zioni per l’editoria tradizionale ed on line, e SAP Ita-lia, fra le prime e più importanti aziende mondialenell’offerta di sistema gestionali interaziendali, hannofirmato un accordo per offrire al mercato editorialeitaliano la completa integrazione fra i propri strumentiper la realizzazione di un sistema per la gestione online di tutto il ciclo produttivo della pubblicità, dallaraccolta degli ordini alla impaginazione degli esecuti-vi alla fatturazione finale agli inserzionisti.

Questo accordo rappresenta per il nostro Paese, e

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per il resto del mondo, un’assoluta novità. Esistevafinora, infatti, a livello di Corporation solo un’intesaper utilizzare hardware Unisys come piattaforma tec-nologica per le soluzioni SAP. Il nuovo accordo spa-lanca invece le porte ad una completa integrazione frai prodotti gestionali SAP ed il software editoriale Unisysper la gestione del ciclo completo della lavorazionedella pubblicità. Questa nuova opportunità, garantitada entrambe le multinazionali e commercializzata nelmercato editoriale da Unisys, è indirizzata in primoluogo alle più importanti concessionarie di pubblicitàitaliane. Gli editori troveranno quindi già sviluppati imoduli per interfacciare le funzioni gestionali-ammi-nistrative dei software Advertising Management e SalesDistribution di SAP con il sistema Hermes di Unisys.Senza addentrarci in questa sede sui dettagli del fun-zionamento di questa nuova soluzione globale per lapubblicità on line - sulla quale ritorneremo nei prossi-mi numeri della rivista - ci limitiamo a segnalare che,fra le novità più significative introdotte dall’integra-zione fra SAP e Unisys, c’è la possibilità, offerta a con-cessionarie e clienti inserzionisti, di seguire l’evolu-zione del ciclo di lavorazione dell’annuncio pubblici-tario attraverso il web, grazie agli strumenti sviluppatiper la piattaforma mySAP.com. Inoltre, e la novità nonmancherà di sollevare l’interesse dei più importantigruppi editoriali che hanno avviato investimenti in di-rezione di internet, il nuovo prodotto integrato si pre-senta con potenzialità gestionali cross-media, vale adire può agganciare contemporaneamente i cicli di pro-duzione relativi a testate quotidiane, periodici-magazine, siti web, contributi audio-video e quantoattiene ad eventi e cartellonistica. Crea in pratica uncanale multimediale di raccolta e gestione on line del-la pubblicità all’interno del quale una concessionariapuò gestire un completo pacchetto di mezzi di comu-nicazione.

Il principio che ha guidato l’accordo fra le sedi ita-liane delle due multinazionali è stato quello di svilup-pare sinergie fra due piattaforme software assai diffu-se in ambito editoriale, cercando di sfruttare al megliole potenzialità dei sistemi senza costringere le aziendead affrontare investimenti non indifferenti per provarea sviluppare in casa interfaccie per la integrazione fraambienti gestionali e piattaforme produttive. SAP Ita-lia e Unisys Italia si presentano con i propri specialistiper offrire una integrazione di base fra due mondi tra-dizionalmente separati da un punto di vista tecnologi-co, successivamente personalizzabile in funzione delflusso di lavoro che ciascun editore ha sviluppato con

la propria concessionaria.

Domande/Offerte di lavoro: gli accordi ASP diInformix

ASP - Application Service Provider - è un acroni-mo che indica concretamente una società che sviluppaapplicazioni a partire da una piattaforma tecnologicamessa a disposizione da una società terza. Sono spe-cialisti che trasformano in soluzioni “chiavi in mano”le potenzialità tecnologiche presenti in ambienti parti-colarmente sofisticati e flessibili, in grado di adattarsiai problemi gestioni concreti delle diverse aziende cheintendono servirsi di queste piattaforme tecnologiche.

Informix, una delle società leader mondiali nellosviluppo di tecnologie per il web ed il commercio elet-tronico, sta rapidamente sviluppando per il nostro Pa-ese una strategia rivolta agli ASP per la diffusione del-la propria piattaforma tecnologica in aziende che de-siderano sviluppare attività on line.

Uno dei primi casi di eccellenza di questa strate-gia, che rappresenta una opportunità oltremodo inte-ressante sia per società tecnologiche che per utenti fi-nali, è rappresentato dalla Domino di Torino, ASPInformix che ha sviluppato un applicativo per la ge-stione delle risorse umane nell’ambito dell’InformationTechnology, un settore professionale dove il turn overdegli specialisti è molto elevato. Partendo da analisimolto dettagliate sulla forza lavoro richiesta e sui pro-fili professionali offerti nella attività della “neweconomy” - che spaziano da esperti in linguaggi diprogrammazione java e HTML a tecnici di telecomu-nicazioni e via dicendo - è stato elaborato un sofistica-to data base che, sfruttando le potenzialità del motoredi ricerca Excalibur di Informix, consente la gestioneinterattiva dei profili professionali tenendo conto del-le aspettative e dei motivi di insoddisfazione di quantistanno cercando/offrendo un lavoro. Tutte le attivitàgestionali, dall’invio/memorizzazione del curriculum,fino alla fase di ricerca e successivi contatti aziende-candidati possono avvenire on line grazie agli appli-cativi della piattaforma Informix sviluppati dall’ASPDomino in funzione del mercato del lavoro della “neweconomy”.

La soluzione tecnologica, ed anche questo è unsegno dei tempi, non è solo offerta agli utenti finali -che nel caso della banca dati domanda/offerta di lavo-ro potrebbero essere editori di prodotti stampati - solosotto forma di pacchetto software, ma può essere de-ciso di volta in volta un affitto in outsourcing del pro-

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gramma o un affitto del solo “servizio” di ricerca al-l’interno della banca dati. Ciò significa, da un puntodi vista dell’utente finale, poter elaborare diversi mo-delli di business nel momento in cui le funzioni di “jobrecruitment” non sono solo finalizzate a risolvere pro-blemi aziendali interni, ma sono offerte anche ad altretipologie di aziende.

Integrazione tecnologica e “culturale”

Le nuove alleanze e le nuove strategie basate sulcoinvolgimento e sulla collaborazione con aziendesviluppatrici ASP hanno in comune alcune caratteri-stiche ben individuate.

Prima di tutto, le nuove soluzioni che si rendonodisponibili sono basate sul principio dello sfruttamen-to intensivo di piattaforme già diffuse in diversi am-bienti produttivi. Non si tratta di sviluppare nuovi soft-ware, quando di sfruttare al meglio il patrimonio tec-nologico già esistente, e per fare questo si estendono irapporti di collaborazione e partnership fra diversi sog-getti interessati. Queste reti virtuali fra fornitori-sviluppatori-utenti finali portano a riconsiderare perintero la fase finale di commercializzazione del pro-dotto, ora non più offerto solo come “pacchetto soft-ware” ma proposto anche in outsourcing - ovvero af-fittato all’utente finale ma residente presso un centrodi calcolo comune a più aziende - o come servizio vero

e proprio. Una flessibilità di straordinario interesse persocietà - come quelle editrici - che fanno dell’offertadei servizi ad altre aziende ed ai consumatori finali - ilettori - uno dei core business fondamentali della pro-pria attività. Queste nuove strategie messe in atto daifornitori che cominciano ad affiancare le più tradizio-nali attività di sviluppo e commercializzazione di soft-ware editoriali, vanno nella stessa direzione del filoneevolutivo che vede un sempre maggior numero di edi-tori guardare con enorme interesse alla possibilità diaffidare a società terze altamente specializzate la faseindustriale di stampa dei quotidiani.

Non ci sentiamo di escludere che le nuove propo-ste di integrazione e sviluppo di soluzioni su piattafor-me comuni vadano nella stessa direzione di favoriresempre di più le attività più autenticamente editorialisollevando chi ha la responsabilità di progettare e ge-stire prodotti e servizi dai problemi collegati con lagestione quotidiana delle installazioni tecnologiche,con la loro manutenzione e con la indispensabileimplementazione. Resta solo da capire se, e come, lenuove opportunità sviluppate dai servizi on line per lagestione degli annunci pubblicitari o per l’incontro didomanda/offerta di manodopera specializzata possa-no incidere sull’esercizio del mestiere di editore. Maquesta risposta potrà arrivare solo dalla attenta, e co-stante, osservazione del mercato e delle scelte che sa-ranno compiute dalle aziende editrici.

Novità e conferme all’edizione 2000 di Ifra Expo

Una inattesa sorpresa attendeva quanti hanno partecipato alla trentesima edizione di Ifra Expo, che si èsvolta ad Amsterdam dal 9 al 12 ottobre scorso, ed alla quale dedicheremo ampio spazio sul prossimo numerodella rivista. Dopo quasi quarant’anni di onorato servizio, è stato mandato in pensione il tradizionale logodell’organizzazione, caratterizzato dalla forma squadrata e dal colore arancio. Il nuovo logo, hanno spiegatonel corso della cerimonia di presentazione Günther Böttcher, CEO dell’Ifra, e Metchild Schimpf, responsabilecreativo dell’organizzazione, si caratterizza per il colore blu, che, come confermano gli studi di percezione delcolore, suggerisce solidità, professionismo, innovazione tecnologica, mentre il piccolo mappamondo chefunge da puntino sulla “i” segnala la sempre maggiore proiezione internazionale dell’Ifra.

Una solida conferma è venuta invece dall’Expo, che si è chiusa con una serie di record storici che neconsolidano il ruolo di maggiore appuntamento mondiale per l’industria dei quotidiani: oltre 11.250 visitatori,324 espositori provenienti da 20 Paesi, una superficie netta espositiva di 18.550 metri quadrati. Particolarmen-te apprezzata dagli espositori è stata la qualità della partecipazione all’evento, che ha coinvolto i più importantidecision maker di quotidiani a livello mondiale. E questi dati, già di per sé rilevanti, acquistano maggior valorese si pensa che sono stati raggiunti a pochi mesi dalla Drupa, la più importante rassegna mondiale perl’industria delle arti grafiche che si è svolta a Düsseldorf subito prima dell’estate.

La prossima edizione di Ifra Expo si svolgerà a Ginevra dal 15 al 18 ottobre 2001.

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ro Molte cose sono cambiate, con la fine dell’anno scorso, in una materia che in precedenza lenorme avevano disciplinato in alcuni casi poco, in altri “troppo” ledendo addirittura la paritàdi trattamento tra uomo e donna. Oggi un nuovo decreto legislativo, recependo una direttivaCE, ha ridisciplinato il lavoro notturno, regolandolo anche sotto l’aspetto della sicurezza.Analizziamo dunque le novità del 1999 fino alla circolare del marzo di quest’anno.

Sicurezza e lavoro notturno:cosa cambia per leimprese editoriali

Lavorare di notte è di per sé un fattore di rischio,soprattutto per la condizione psicofisica, perché parti-colarmente usurante.

E dato che nelle imprese editoriali, essenzialmen-te se editano quotidiani, non lavorare durante le orenotturne è impossibile, cercheremo in questo numerodi capire cosa la normativa prescrive in proposito.

La fine dell’anno scorso ha visto aumentare la tu-tela del lavoro notturno, con implicazioni anche dalpunto di vista della sicurezza e dell’igiene sul lavoro.

Occorre, in primo luogo, indicare quali siano leleggi di riferimento in tale ambito, in modo che sia piùfacile, poi, sottolineare le novità.

Ecco, allora, il quadro normativo a partire daglianni ‘70: nonostante l’emanazione della Direttiva UE207/1976 (che imponeva agli Stati membri diriesaminare le norme contrarie al principio della pari-tà di trattamento, anche se originariamente ispirate damotivi di protezione non più giustificati), l’art.5 L.903/1977 si limitò a ridurre la possibilità di lavorare dinotte per le donne, determinando un’occasione di gra-ve disparità perché queste si vedevano discriminatein quanto venivano offerti loro meno posti di lavoro.Il legislatore italiano nulla fece per modificare questasituazione; soltanto in seguito alla sentenza 4/12/1997della Corte di Giustizia CE, che dichiarò l’Italia ina-dempiente in ordine alla disparità di trattamento tra idue sessi relativamente alla disciplina dell’orario dilavoro e per il mancato adeguamento della proprianormativa alla sopra citata direttiva, è intervenuta la“legge comunitaria” n. 25/1999, modificando, tra lealtre cose, la L. 903/1977. Sulla base di questa il Go-

verno ha emanato il D.Lvo 532/1999 e, in attuazionedella Direttiva 94/33/CEE, il D.Lvo 345/1999 con ri-ferimento alla protezione dei giovani (prima discipli-nata dalla L. 977/1967).

I giovani che lavorano di notte

Il D.Lvo 345/1999 si riferisce ai giovani e partedal divieto di lavoro notturno già sancito dalla L. 977/1967. Quest’ultima, oltre appunto a vietare tale attivi-tà ai fanciulli (ossia minori che non hanno compiuto iquindici anni) ed agli adolescenti (minori di età com-presa tra i quindici e i diciotto anni compiuti), specifi-cò che per notte doveva intendersi, per i fanciulli e pergli adolescenti che frequentino le scuole dell’obbligo,un periodo di almeno quattordici ore consecutive, com-prendente l’intervallo tra le ore 20 e le ore 8.

Se invece l’obbligo scolare non c’era, per i fan-ciulli e gli adolescenti fino a 16 anni, un periodo dialmeno dodici ore consecutive comprendente l’inter-vallo tra le ore 22 e le ore 6; per gli adolescenti di etàsuperiore ai 16 anni, un periodo di almeno dodici oreconsecutive comprendente l’intervallo tra le ore 22 ele ore 5. Questi ultimi avrebbero potuto essere, ecce-zionalmente e per il tempo strettamente necessario,adibiti al lavoro notturno quando si fosse verificato uncaso di forza maggiore che avesse ostacolato il fun-zionamento dell’azienda; il datore di lavoro avrebbedovuto darne immediata comunicazione all’Ispettora-to Provinciale del Lavoro, indicando le condizionicostituenti la forza maggiore, il numero dei minori ele ore di occupazione.

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Il Decreto legislativo del 1999 ha stabilito inveceche, da ora in avanti, con il termine notte si intende unperiodo di almeno dodici ore consecutive compren-dente l’intervallo tra le ore 22 e le ore 6, o tra le ore 23e le ore 7 (deroghe esistono per attività di tipo cultura-le, artistico, sportivo, pubblicitario o di spettacolo edin caso di forza maggiore). Tali periodi possono esse-re interrotti nei casi di attività caratterizzate da periodifrazionati o di breve durata durante la giornata. Il nuo-vo decreto ha, dunque, reso più flessibile di un’oral’orario del divieto: è perciò possibile scegliere che illavoro prosegua fino alle ventitré.

Parità fra uomini e donne

Una recente sentenza della Corte di Cassazioneaveva già ribadito che la norma nazionale che ponevail divieto di lavoro notturno femminile (art. 5 L. 903/1977) contrastava con il principio comunitario di pa-rità di trattamento tra lavoratori di sesso diverso (in-trodotto dall’art. 5 Dir. 76/207/CEE) per cui avrebbedovuto essere disapplicata dal giudice penale (Cass.,sez. III pen. 1/7/99).

Recitava infatti l’art. 5 L. 903/1977: “Nelle azien-de manifatturiere, anche artigianali, è vietato adibirele donne al lavoro dalle ore 24 alle ore 6. Tale divietonon si applica alle donne che svolgono mansionidirettive, nonché alle addette ai servizi sanitari azien-dali. Il divieto … può essere diversamente disciplina-to, o rimosso, mediante contrattazione collettiva, an-che aziendale, in relazione a particolari esigenze …(ma) … non ammette deroghe per le donne dall’iniziodello stato di gravidanza e fino al compimento del set-timo mese di età del bambino”.

Ora l’art.17 comma 1 della legge comunitaria 25/1999 (pur lasciando invariata la definizione del termi-ne notte ed il divieto assoluto di adibire a lavoro not-turno le donne dall’accertamento dello stato di gravi-danza fino al compimento di un anno -invece di settemesi- del bambino, indipendentemente dal lavoro svol-to, dalla mansione e dalla qualifica) ha modificato ladisposizione appena citata perché ha reso possibilelavorare di notte a tutte le altre donne. I limiti fissatiper queste ultime infatti sono gli stessi indicati per gliuomini.

Ha inoltre individuato alcuni casi in cui i seguentilavoratori (anche qui, a prescindere dal sesso) posso-no scegliere di non lavorare di notte:- la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre

anni o alternativamente dal padre convivente con lastessa;

- dalla lavoratrice o dal lavoratore che sia l’unico ge-nitore affidatario di un figlio convivente di età infe-riore a dodici anni;

- la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio ca-rico un soggetto disabile ai sensi della L. 104/1992come successivamente modificata.

Il comma 2 dello stesso articolo contiene la delegae i principi ed i criteri direttivi che il Governo ha se-guito per emanare il D.Lvo 532/1999, ultimo attonormativo in materia.

Le ultime disposizioni in materia

Il D.Lvo 532/1999 recepisce la Direttiva n. 104/1993/CE e si applica a tutti i datori di lavoro (pubblicie privati) che utilizzano lavoratori e lavoratrici conprestazioni di lavoro notturno (le poche eccezioni sonoriportate nell’art. 1).

Di notevole importanza è l’indicazione delle defi-nizioni- mai comparse precedentemente, anche se va-lide solo agli effetti del decreto in esame - di lavoronotturno (l’attività svolta nel corso di un periodo dialmeno sette ore consecutive comprendenti l’interval-lo fra la mezzanotte e le cinque del mattino) e di lavo-ratore notturno (qualsiasi lavoratore che durante il pe-riodo notturno svolga, in via non eccezionale, almenotre ore del suo tempo di lavoro giornaliero, oppure al-meno una parte del suo orario di lavoro normale se-condo le norme definite dal contratto collettivo nazio-nale di lavoro - in difetto di disciplina collettiva è con-siderato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore chesvolga lavoro notturno per un minimo di ottanta gior-ni lavorativi all’anno, limite da proporzionare in casodi lavoro a tempo parziale).

Sul decreto in esame il Ministero del Lavoro e del-la Previdenza Sociale ha già provveduto a fornire idebiti chiarimenti interpretativi.

Con la Circolare n. 13/2000, infatti, viene megliospecificato che, “a prescindere dalla eventualemaggiorazione retributiva prevista dai contratti collet-tivi di categoria, il periodo da considerarsi notturnonon deve essere inferiore alle sette ore consecutiveall’interno delle quali deve essere ricompreso l’inter-vallo tra le 24 e le cinque del mattino. Quindi il lavoronotturno è quello svolto consecutivamente tra: le ore22 e le ore 5; le ore 23 e le ore 6; le ore 24 e le ore 7”.

Poiché la legge fa costante riferimento ai contratticollettivi nazionali di lavoro, è opportuno ricordare cheper gli impiegati tecnici ed operai addetti ai quotidianil’orario di lavoro è di 6 ore giornaliere per tutti i turni

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ed é considerato orario notturno quello che terminadopo le ore 23 o che inizia prima delle ore 6.

La prima regola da tenere in considerazione è chel’introduzione del lavoro notturno deve essere prece-duta dalla consultazione delle rappresentanze sinda-cali aziendali e, in mancanza, delle associazioni terri-toriali di categoria.

Seconda regola è che sono da adibire con prioritàassoluta a lavoro notturno i lavoratori che ne abbianofatto richiesta, tenendo conto anche delle esigenzeorganizzative (non vengono menzionate quelle eco-nomiche) aziendali.

Altro importante elemento da considerare è l’ora-rio di lavoro, che (a pena di sanzioni pecuniarie di tipoamministrativo) non può superare le otto ore nelle ven-tiquattrore, a meno che non sia stabilito diversamentedai contratti collettivi, che possono fissare (conside-rando un orario di lavoro plurisettimanale) un periododi riferimento più ampio sul quale calcolare comemedia questo limite.

Un decreto ministeriale dovrà disporre l’elenco dilavorazioni (che comportano rischi particolari o rile-vanti tensioni fisiche o mentali) la cui durata massimaè in ogni caso di otto ore ogni ventiquattro, a prescin-dere da quanto stabilito dalla contrattazione colletti-va. A quest’ultima è lasciato il compito di statuire unamaggiorazione retributiva e una riduzione di orario dilavoro normale settimanale e mensile nei confronti deilavoratori notturni (art. 7).

Le previsioni che si riferiscono alla durata dell’ora-rio di lavoro, specifica la Circolare 13/2000, non siapplicano ai dirigenti e ai direttivi (come definiti nellacircolare 10/2000 punto 5), al personale addetto ai ser-vizi di collaborazione familiare e ai lavoratori addettial culto. Seguono poi specificazioni ulteriori con rife-rimento sia all’orario di lavoro sia alla nozione di la-voratore notturno.

Idoveri del datore di lavoro

Con specifico riferimento alla salute, l’art. 11D.Lvo 532/1999 stabilisce che il datore di lavoro devegarantire (previa informativa delle rappresentanze sin-dacali) un livello di servizi e di mezzi di prevenzioneo di protezione adeguati alle caratteristiche del lavoronotturno e deve assicurare un livello di servizi equiva-lente a quello previsto per il turno diurno. E’ palesedunque che deve, in sede di valutazione dei rischi la-vorativi e di redazione del documento di sicurezza (pre-scritto dall’art. 4 D.Lvo 626/1994), analizzare anche

il lavoro notturno come fattore di rischio.Ha il compito di predisporre appropriate misure di

protezione personale e collettiva, in particolare per ilavoratori notturni che effettuano lavorazioni compor-tanti rischi particolari (che saranno individuati con ap-posito decreto). Anche i contratti collettivi possono pre-vedere modalità e specifiche misure di prevenzione.

A proprie spese, poi, il datore di lavoro, ex art. 5(penalmente sanzionato), deve fare in modo che ilmedico competente sottoponga i lavoratori notturni adaccertamenti preventivi (per stabilirne l’idoneità aquesto tipo di lavoro), periodici (per controllarne lasalute almeno ogni due anni) ed in ogni caso di evi-denti condizioni incompatibili con il lavoro notturno.Se sopraggiunge un’incompatibilità di questo tipo, ildatore di lavoro ha l’obbligo di assegnare il lavoratoread altre mansioni o ad altri lavori diurni, secondo quan-to stabilito dalla contrattazione collettiva (la qualedovrà anche individuare la soluzione in caso tale asse-gnazione non sia applicabile).

In ogni caso, dice l’art.9, prima di adibirli al lavo-ro, il datore di lavoro informa i lavoratori notturni edil rappresentante della sicurezza sugli eventuali mag-giori rischi derivanti dallo svolgimento del lavoro not-turno. Deve anche garantire l’informazione sui serviziper la prevenzione e la sicurezza, la consultazione deirappresentanti dei lavoratori per la sicurezza o delleorganizzazioni sindacali per le lavorazioni che com-portino rischi particolari che saranno elencate nel so-pra citato decreto ministeriale. Questo articolo va let-to degli obblighi informativi previsti dall’art.21 D.Lvo626/1994.

In relazione alla sicurezza sul lavoro, la Circolaren. 13/2000 spiega che, circa i rischi derivanti dallosvolgimento del lavoro notturno e circa i servizi per laprevenzione e la sicurezza deve essere data ai lavora-tori solo un’informativa: questo però vale solo per ilavoratori che già svolgono tale tipo di lavoro e chegià abbiano ricevuto idonea formazione. In pratica, conriferimento alle situazioni in atto, occorrerà che ildatore di lavoro verifichi che tale adempimento siastato già assolto, altrimenti dovrà fornire un’adeguatainformazione.

La stessa informativa deve essere resa alle rappre-sentanze sindacali unitarie o alle rappresentanze sin-dacali aziendali o, in mancanza, alle associazioni ter-ritoriali di categoria aderenti alle confederazioni deilavoratori comparativamente più rappresentative sulpiano nazionale.

Infine, il datore di lavoro deve informare annual-

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mente per iscritto le organizzazioni sindacali e la Se-zione Ispezione del lavoro della Direzione Provincia-le del lavoro competente per territorio circa il lavoronotturno svolto nella propria azienda in modo conti-nuativo o compreso in regolari turni periodici, se nonprevisto dal contratto collettivo.

Bisogna tenere presente, da ultimo, che il decreto

legislativo in esame rappresenta una disciplina transi-toria del lavoro notturno valida fino all’approvazionedi una legge organica in materia di orario di lavoro,così come stabilito dall’art. 17 comma 2 del decretostesso e ribadito poi nella circolare.

Antonietta [email protected]

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Nel corso del 1999 sono cresciute tutte le voci di fatturato pur di fronte ad un saldo negativonella circolazione delle copie e del numero di testate edite. Si moltiplicano le iniziative persviluppare sinergie fra carta stampata e rete Internet alla luce della forte richiestaproveniente da lettori sempre più consapevoli delle potenzialità che si aprono dallaintegrazione fra prodotto stampato e servizi interattivi on line.

I quotidiani degli Stati Uniti:un’industria in buona salute

Nell’industria dei giornali degli Stati Uniti cresco-no i ricavi da vendite (dai 10,26 miliardi di dollari del1998 ai 10,47 miliardi del 1999), crescono gli investi-menti in pubblicità (da 43,9 miliardi di dollari del 1998a 46,2 miliardi del 1999) crescono le copie diffuse daiquotidiani del mattino, seppure di poco, passando da45,64 milioni a 45,99 milioni nel biennio 1998/1999,restano quasi stabili le testate quotidiane edite (da 1489a 1483 a cavallo degli anni 1998/1999).

Questo è in sintesi il panorama dell’industria deiquotidiani degli Stati Uniti diffuso in occasione dellaNEXPO, la mostra-convegno degli editori nord ame-ricani che si è svolta, come consuetudine, lo scorsomese di giugno.

Un’industria in buona salute

I dati confermano la buona salute dei giornali ame-ricani, un settore il cui fatturato aggregato sfiora or-mai i 57 miliardi di dollari. Un media, la stampa quo-tidiana, al quale gli investitori pubblicitari locali e na-zionali non fanno mancare soddisfazioni, nonostanteil saldo totale di copie diffuse dai giornali del mattino,che pure guadagnano in termini assoluti, e da quellidel pomeriggio faccia segnare un saldo lievementenegativo fra 1998 e 1999 (da 56,1 a 55,9 milioni dicopie) e lo stessa succeda per le testate della domeni-ca (da 60 milioni di copie a 59,8).

Nel corso del 1999 gli inserzionisti hanno investi-to 46,28 miliardi di dollari di pubblicità sui quotidia-ni, il 5,4% in più rispetto al 1998. La voce trainantedel fatturato è sempre costituita dalla pubblicità locale(20,9 miliardi di dollari) seguita dagli annunci classi-ficati (18,6 miliardi di dollari) e dalla pubblicità na-zionale che, pur attestandosi ad un risultato più “mo-desto” (6,7 miliardi di dollari) ha fatto comunque re-

gistrare l’incremento percentuale più significativo ri-spetto al 1998, pari al 17,7%.

Il totale degli investimenti pubblicitari raccolti daigiornali confermano ancora una volta il quotidianoquale leader incontrastato nel ricchissimo mercato deimedia americani, che ha raggiunto nel corso del 1999un volume pari a 215,3 miliardi di dollari. Tutte insie-me, le testate quotidiani americane assorbono il 21,5%del totale, seguite dal direct mail (19%) e dalla Tv viaetere (18,6%). Ancora tutto sommato modesto, nelleanalisi della NAA, l’apporto pubblicitario di Internet,che ha raccolto nel 1999 1,94 miliardi di dollari, purcon un aumento percentuale dell’ 84,8% rispetto al1998.

Efficacia dei quotidiani USA

Ma quali sono i settori trainanti della pubblicitàsui giornali negli Stati Uniti? La ricerca della NAA“Newspaper: The Foundation of a Successful HomeSearch” ha trovato che il 55% delle persone che han-no acquistato una casa hanno utilizzato un giornale -edizione della Domenica, quotidiano o settimanale -durante le fasi per concludere l’acquisto, una percen-tuale considerevolmente più elevata rispetto a quantohanno utilizzato un periodico specializzato (34%) oInternet (19%).

In effetti, nella speciale classifica sull’efficaciadella pubblicità sui quotidiani nei confronti dei lettori,il settore immobiliare, con una percentuale di giudizio“eccellente/molto buono” pari al 69%, è preceduto solodalla ricerca dei posti di lavoro, con una grado di effi-cacia giudicato “eccellente/molto buono” dal 72% delcampione intervistato. Enorme apprezzamento, in ter-mini di efficacia, è stato anche espresso nei confrontidegli annunci relativi al mercato delle auto (67%), a

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I quotidiani degli Stati Uniti: un’industria in buona salute TecnoMedia

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quello dei prodotti alimentari (65%) e per gli eventisportivi (64%).

Readership e consumi nei media americani

Nella speciale classifica della NAA denominataCompetitive Media Index che prende in esame lapenetrazione dei diversi mezzi di comunicazione fragli adulti americani, mettendo a confronto la letturadei giornali nel giorno medio, la media del prime timetelevisivo (mezz’ora), i quindici minuti dei notiziariradiofonici del mattino ed il prime time della televi-sione via cavo (mezz’ora), i giornali si collocano alprimo posto, con una penetrazione degli adulti rag-giunti dal mezzo pari al 56,2%; seguono la televisionevia etere con il 37,8%, la radio con il 23,4% e la tele-visione via cavo con il 12.0%.

La sezione dei giornali più letta in media resta quel-la del notiziario generalista (90%), seguita dal settorespettacoli ed intrattenimenti (68%), dalle notizie eco-nomiche e finanziarie (62%) e dallo sport (61%).

Sinergie con il Web

Oltre 1000 testate quotidiane (più del 67% del to-tale) hanno aperto un sito Web (ed una raccolta di linkcon la maggior parte di queste edizioni on line è di-sponibile all’indirizzo www.newspaperlinks.com).Secondo la ricerca “Synergize for success” promossadalla NAA il 67% degli adulti che consultano edizionionline di quotidiani leggono anche il prodotto stam-

pato, e questa percentuale sale al 78% rispetto alleedizione su carta della domenica. All’interno di tuttala comunità di utenti di Internet, il 61% legge anchequotidiani stampati ed il 74% legge i numeri della do-menica. Per quanto riguarda i rapporti fra le edizionion line e quelle stampate, sono molto pochi i lettoridel mezzo tradizionale che hanno smesso di acquista-re le copie stampate dopo avere iniziato la lettura online. Quasi i tre quarti del campione intervistato dallaricerca della NAA ha detto di non avere cambiato abi-tudini, anzi l’8% ha dichiarato addirittura di avere in-crementato l’uso della carta stampata. Quasi la metàdegli utenti Internet in collegamento dalle proprie abi-tazioni ha letto o comunque ha utilizzato gli annunciclassificati stampati sui quotidiani nel corso del 1999,mentre ferma al 28% la quota di utenti che ha consul-tato le edizioni elettroniche degli annunci classificati,secondo quanto riportato nella speciale ricerca “Pri-vate-Party Classified: America’s Marketplace” dellaNAA. Notevole il divario anche fra la percentuale de-gli adulti (48%) che hanno guardato o letto le paginedegli annunci classificati sulle edizioni dei domenica-li, e quelli che hanno dichiarato di avere fatto lo stesso(15%) verso le edizioni on line di questi annunci. Econ notevole sorpresa di quanti ritengono che le gene-razioni più giovani siano ormai preda consolidata deimezzi di comunicazione on line, il 49% della popola-zione dei “giovani adulti”, di età compresa fra i 18 edi 34 anni ha dichiarato di avere letto gli annunci clas-sificati sulle pagine di una edizione domenicale, men-tre solo il 22% di questi ha consultato gli stessi annun-

Fonte NAA

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ci via Internet o all’interno di un servizio on line.

Editori locali e nazionali

L’editoria dei quotidiani americani continua ad es-sere fortemente radicata all’interno delle comunità lo-cali. Solo il 16,1% delle 1.483 testate edite nel 1999diffondeva oltre 50.000 copie al giorno, né sorprendela sostanziale mancanza di novità relativamente alletestate con vocazione “nazionale”. Solo quattro quoti-diani arrivano a diffondere oltre un milione di copie -The Wall Street Journal, 1.752.693; USA Today,

1.671.539; The New York Times, 1.086.293; LosAngeles Times 1.078.186 - e solo altri cinque oltre-passano la soglia delle cinquecentomila copie.

Per quanto riguarda i network di testate, al primoposto è sempre Gannett Co. con 74 quotidiani e 6,3milioni di copie diffuse al giorno, ai quali si vanno adaggiungere i 5,6 milioni delle 59 edizioni della dome-nica. Seguono, nell’ordine, Knight Ridder, AdvancePublications, Times Mirror, The New York Times, eDow Jones, tutti sopra i due milioni di copie diffuse algiorno dalle sole testate quotidiane, senza calcolarecioé i numeri della domenica.

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Anche nel nostro Paese Internet si sta velocemente affermando come uno dei mezzi piùefficaci per effettuare operazioni commerciali non solo tra le aziende ma anche tra aziende econsumatori. I dati della seconda edizione della ricerca dell’Osservatorio sul CommercioElettronico presentati a Milano da Roberto Liscia, Consigliere Delegato di Anee(Associazione dei Servizi e dei Contenuti Multimediali) indicano che le imprese italianeattive nell’e-commerce sono più che triplicate rispetto al 1998, anche se siamo ancoralontani dalla “massa critica” quantitativa (numero di siti web) e qualitativa (livellodell’offerta) necessaria ad attivare il volano dello sviluppo. E’ un comparto industrialecaratterizzato da una forte spinta all’innovazione, ricco di spunti e con tanta voglia dicrescere.

L’inizio del millennio sta aprendo nuovi scenari diintegrazione tra tecnologie dell’informazione (IT), te-lecomunicazioni e media che stanno man mano modi-ficando il rapporto tra tecnologia e business. Il feno-meno negli Usa è già una realtà consolidata che siespande in maniera costante di anno in anno e sta vi-vendo una fase di sofisticazione tecnologica, segno diun mercato ormai maturo, orientato verso unaspecializzazione sempre più accentuata. Nel VecchioContinente si è ancora in attesa di un vero e proprioboom che si prospetta entro i prossimi due anni.

E-commerce fra Stati Uniti ed Europa

Lo scenario mondiale si presenta così: nel 1999 sicontavano circa 200 milioni di utenti internet, desti-nati a diventare 400 milioni nel 2002. Questa previ-sione di sviluppo è dovuta sostanzialmente a due fat-tori principali: la liberalizzazione in atto ormai in tuttii Paesi economicamente evoluti delle telecomunica-zioni con il conseguente ingresso di nuovi gestori el’abbassamento dei prezzi, ed il progresso tecnologi-co nel campo delle TLC che permette una trasmissio-ne più veloce dei dati (linee cablate, fibre ottiche) aprezzi sempre più concorrenziali.

Anee fornisce un’analisi sulle prospettive di cre-scita dell’e-commerce fino al 2002, elaborando i datiemersi dall’indagine Ernst & Young/OECD 1999, chefissano in circa 50 miliardi di dollari il valore delletransazioni generato nel 1999, ma il dato più rilevanteè la previsione per il 2001 e 2002: l’ammontare globa-

Il commercio elettronico inItalia: scenari e prospettivedi sviluppo

le dell’e-commerce dovrebbe arrivare nel 2001 a circa300 milioni di dollari e a 1000 milioni di dollari nel2002.

Per quanto riguarda il mercato dei Paesi europeipiù industrializzati, complessivamente in ritardo rispet-to agli USA, altri fattori trainanti di sviluppo sono:

- la leadership europea nelle comunicazioni mobi-li digitali: lo standard gsm è una realtà ormai abbon-dantemente affermata e si sta attendendo l’ingressodell’Umts che sarà capace, secondo gli analisti, di af-fermarsi su una quota del 10% già nel primo anno diattività;

- la crescente partecipazione di aziende europeenella cosiddetta “New economy”, grazie alle quali simoltiplicheranno le opportunità per gli utenti di ac-quistare on-line e di poter gestire le proprie finanzecon l’home banking;

- la “scolarizzazione” delle nuove generazioni al-l’uso di internet e soprattutto alla dimestichezza conla lingua inglese, viatico indispensabile per muoversinella rete e vera barriera per le generazioni meno gio-vani, soprattutto in Italia;

- le facilitazioni e le iniziative dei governi europeiper l’incremento delle opportunità di investimenti nellaWeb economy.

E-commerce in Italia: 1040 siti....

L’offerta e-commerce italiana rivolta al consuma-tore finale è cresciuta del 346,67% tra la fine 98 ed ilprimo semestre del 2000. I siti italiani attivi sulla sce-

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na dell’e-commerce erano 300 alla fine del 1998, 780alla fine del 1999, 1040 alla fine del primo semestredel 2000 (cfr. Tabella 1)

A tale crescita hanno contribuito sostanzialmentedue tipologie di siti:

- quelli che, giunti ad una fase di maturità, hannointrodotto una propria offerta e-commerce nel loro sitogià esistente;

- i siti nati per fare e-commerce fin dal loro primogiorno di attività.

Non mancano, tuttavia, i siti che tra la fine 98 ed ilprimo semestre del 2000 hanno chiuso i battenti op-pure hanno deciso di eliminare l’offerta e-commercedal proprio sito; i casi rilevati nell’ambito della ricer-ca rappresentano il 19%.

Il campione dei 1040 siti presi in esame dalla ri-cerca è stato distribuito in 17 macrosettori individuatinel corso della ricerca: Shopping Center, Alimentari,ITC/TLC (tecnologie dell’informazione e telecomu-nicazioni), Editoria, Arredamento, Intrattenimento,Abbigliamento, Servizi, Accessori, Altri Settori, Viag-gi, Tempo libero, Banche/Assicurazioni/Finanziari,Salute, Elettronica, Articoli sportivi, Merchandising(cfr. Tabella 2).

I primi 5 macrosettori rappresentano più della metàdell’offerta e-commerce italiana: shopping center, ali-mentari, ITC/TLC, editoria ed arredamento rappresen-tano complessivamente il 61,73% del totale. I primitre in particolare (shopping center, alimentari e ITC/

TLC) hanno tra loro scarti molto ridotti e rappresen-tano complessivamente il 39,9% del totale. Subito dopovengono editoria ed arredamento con percentuali dipenetrazione rispettivamente dell’11,44% e del10,38%. Ma il primo vero salto si registra tra il gruppodei primi 5 ed il resto dei macrosettori che, proceden-do in ordine decrescente, si differenziano l’uno dal-l’altro per meno di un punto percentuale.

Dunque vincono gli shopping center, primi asso-luti per numero di presenze. Molti fra questi sono isiti cosiddetti “incubatori”, che raccolgono cioè piùoperatori economici sotto l’ombrello di una serie diservizi comuni (ad es. www.casarossi.it), mentre rarisono i casi di veri e propri ipermercati on line, dotatidi propri magazzini e propria logistica (ad es.www.flashmall.it)

Il buon posizionamento degli alimentari sottolineal’importanza di offrire in rete prodotti difficili dareperire altrove, quali sono i prodotti alimentari tipiciitaliani, quasi sempre raggruppati per specialità regio-nali. La cultura della tavola permette in questo settoreeccellenti esempi di interazione e costruzione di co-munità virtuali (tra tutte, www.esperya.com)

Il terzo ed il quarto posto raggiunti rispettivamen-te da ITC/TLC ed editoria rappresentano l’ossatura“storica” dell’offerta e-commerce non solo in Italia:software, libri e CD sono stati tra i primi e più vendutiprodotti in rete.

Interessante, infine, il posizionamento dell’arreda-

Tab. 1 - Crescita del numero di domini italiani registrati per siti di commercio elettronico (andamento 1995-2000)

Fonte: Anee

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mento con 108 siti su 1040, mentre fanalino di codacon soli 8 siti è il merchandising, un comparto di atti-vità ancora poco diffuso in Italia al contrario di quan-to avviene nei paesi anglosassoni, dove addiritturasvolge un ruolo trainante.

I settori caratterizzati da una crescita più vivacesono sempre gli shopping center, gli alimentari ed iviaggi. I primi due settori per quantità di siti censitirisultano essere anche i primi per crescita, facendo re-gistrare percentuali di incremento superiori all’aumen-to complessivo del campione. In particolare glishopping center fanno registrare un vero e proprioboom con una crescita percentuale rispetto al campio-ne analizzato nel 1999 del 541%. Un trend analogo èstato registrato dagli alimentari con il 435% Forte lacrescita per viaggi, intrattenimento, ITC/TLC ed ac-cessori: tutti sopra il 200%.

Trend ancora più positivo per quanto riguarda i“Web buyers”, cioè gli acquirenti in rete che, secon-do, le stime, passeranno dagli 800 mila del 1999 ai 3,3milioni del 2002. (cfr. Tabella 3)

L’e-commerce italiano regione per regione

L’area del Paese che ha promosso il maggior nu-mero di iniziative e-commerce risulta essere il NordItalia, con una forte prevalenza del Nord Ovest: il 44%delle iniziative e-commerce italiane ha sede nel NordOvest, rispetto al 19% del Nord Est, al 26% del Cen-tro e all’11% del Sud Italia.

A questo risultato contribuisce in modo determi-nante la regione Lombardia, che ha promosso il 30,20%delle iniziative di e-commerce analizzate dalla ricer-

ca, mentre buone inseguitrici risultano essere la To-scana, il Lazio il Piemonte e l’Emilia Romagna, tuttedistanti tra loro un punto percentuale o anche meno.Un risultato significativo è stato conseguito anche dalVeneto con il 6,89%. Prossime allo zero sono Sarde-gna, Abruzzo, Molise e Valle d’Aosta, mentre laBasilicata perde l’unico sito e-commerce attivo allafine del 1998 e scompare dal campione.

Tra le regioni del Sud Italia, la più attiva risultaessere la Puglia, con il 3,26%, seguita da Campaniacon il 2,88% e Sicilia con il 2,51%. (cfr. Tabella 4).

La distribuzione geografica dell’offerta e-commerce in Italia sembra ricalcare lo schema territo-riale della old economy: il Nord Italia è motore trai-nante anche nel commercio in rete, mentre il Sud Ita-lia, seppure presente con interessanti iniziative capacidi valorizzare ed aprire nuovi mercati ai prodotti loca-li, resta ancora ai margini di questo nuovo corso del-l’economia.

Le prime sei posizioni restano invariate se si passadalla classifica delle regioni più numerose nel cam-pione a quella degli incrementi assoluti rilevati rispet-to alla precedente edizione delle ricerca: la Lombar-dia è leader anche per numero di nuovi siti e primesono anche Toscana, Lazio, Piemonte, EmiliaRomagna.

Lo scenario cambia leggermente se si analizzanole variazioni percentuali di presenza delle singole re-gioni nel campione del primo semestre 2000, rispettoalle presenze nel campione analizzato nel 1999: in ter-mini relativi, Lombardia ed Emilia Romagna sonomeno presenti, Lazio e Toscana sono sostanzialmentestabili mentre il Piemonte registra un’ottima perfor-

Tab. 2 - Distribuzione dei siti italiani di commercio elettronico per macrosettori

Fonte: Anee

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mance incrementando il suo peso nel campione del24,72%.

Pionieri e giovani imprenditori

Nell’ambito della ricerca sono state rilevate le datedi registrazione del nome a dominio dei siti apparte-nenti al campione. Il primo dato elaborato riguarda lamera crescita del numero di domini registrati, che ap-pare costante tranne un picco positivo rilevato alla finedel 1999. Alla fine del 1998, invece, notiamo che era-no stati registrati 601 dei 1040 domini corrispondentiagli altrettanti siti del campione. Tuttavia, dalla prece-dente edizione di questa ricerca, sappiamo che i siti e-commerce attivi erano 300, dunque la crescita netta di740 nuovi siti di e-commerce tra la fine del 1998 e ilprimo semestre del 2000 è il risultato per una parterilevante (301 su 740) di siti che erano già attivi e chehanno introdotto una loro offerta e-commerce.

Il picco nel numero di nuovi domini registrati cor-rispondente alla fine del 1999 si evidenza anche me-diante l’analisi della crescita percentuale nel numerodi domini registrati rispetto al trimestre precedente.

Questa nuova lettura dei dati raccolti ci rivela an-che una certa “stagionalità” nell’attività di registrazionedei domini da parte delle imprese: queste sembranoessere maggiormente concentrate in questa attività trala fine di ogni anno e i primi mesi dell’anno successi-vo. Da aprile in poi e fino a metà anno inoltrato, levariazioni percentuali sembrano diminuire, a volte sen-sibilmente, quasi a sottolineare un periodo dedicatoad altre attività di web management per i siti appenalanciati.

Tra i 17 macrosettori analizzati, il più “giovane”risulta essere quello degli shopping center: il 68% deisiti appartenenti contemporaneamente al campione ea questo macrosettore ha registrato il proprio dominio

nel corso del 1999. Dunque, il più numeroso dei 17macrosettori (gli shopping center sono 141 sul totaledel campione di 104 siti) è anche il più giovane: nonsolo la maggior parte degli shopping center ha inizia-to la propria attività nel corso del 1999, ma il 91% diquesti non ha più di tre anni, avendo iniziato la pro-pria attività non prima del 1997.

Nella classifica dei più giovani, subito dopo si po-sizionano gli accessori con il 53% dei siti che ha regi-strato il proprio dominio nel corso del 1999 e l’87%che non ha più di tre anni, e l’arredamento con il 44%%dei siti che ha registrato il proprio dominio nel corsodel 1999 e l’81% che non ha più di tre anni.

In particolare, l’arredamento aveva fatto registrareun buon risultato di penetrazione nel campione, es-sendo al quinto posto su 17 macrosettori con 109 sitisui 1040 del campione analizzato. Dunque, risulta an-ch’esso giovane e gettonato anche se non con i numeridegli Shopping Center.

Continuando ad analizzare le distribuzione per annidelle date di inizio attività dei primi cinque macrosettoripiù numerosi, troviamo che anche gli alimentari rien-trano tra i settori più giovani e gettonati: erano al se-condo posto per penetrazione nel campione ad un sof-fio dagli shopping center (139 siti di alimentari nelcampione di 1040 siti, rispetto ai 141 degli shoppingcenter) ed hanno il 34% % dei siti che ha registrato ilproprio dominio nel corso del 1999 e l’80% che nonha più di tre anni.

Gli altri due macrosettori più numerosi, editoria eITC/TLC, confermano la loro “storicità” nell’e-commerce presentando una maggiore distribuzionedelle date di registrazione dei domini sugli anni consi-derati. In particolare, l’editoria sembra essere addirit-tura il settore “anziano”, riportando la percentuale piùalta di domini registrati in corrispondenza del 1996: il29% dei siti di e-commerce appartenenti al settore

Tab.3 - Web users e web buyers in europa

Fonte: Eito

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dell’editoria ha iniziato la propria attività più di treanni fa.

Più equamente distribuita negli anni è, invece, laregistrazione di nuovi domini nel settore dell’ITC/TLCcon solo una leggera preponderanza nel 1999.

Formazione professionale: una risorsa percrescere

Dall’Osservatorio Anee 2000 emergono alcuneindicazioni stimolanti sui progressi compiuti, comples-sivamente, dal comparto rispetto al 1998 ma, anche,alcune lacune strutturali che dovranno essere colmaterapidamente per consentire alle imprese italiane dioperare sul mercato globale ad “armi pari”. Si è osser-vata, più in particolare, l’esistenza di una doppia velo-cità di sviluppo:

- da un lato, i siti più dinamici (l’Osservatorio lidefinisce Star e Follower), vale a dire quelli che oltread una efficiente configurazione online dispongonoanche di capitali, risorse, prodotti/servizi e, soprattut-to, strategie;

Tab. 4 - Variazione dei siti italiani di commercioelettronico per regioni rispetto al 1999 (valori assoluti)

- dall’altro, un grande numero di siti nuovi e vec-chi che fanno fatica a trovare un assetto adeguato peressere competitivi (o, almeno, per sopravvivere), èindicativo sottolineare che rispetto al 1998 la mortali-tà più elevata di siti sia stata registrata proprio tra i sitidi questo secondo aggregato.

Le inefficienze organizzative, le incertezze legatealla sicurezza dei pagamenti, la carenza di visione stra-tegica e la difficoltà di ottenere finanziamenti sonoalcuni tra i problemi che le aziende online devono ri-solvere in tempi brevi (tempi Internet, naturalmente)per sopravvivere. Non basta “una buona idea” per averesuccesso nell’e-commerce dei prossimi anni; le com-petenze richieste agli imprenditori e ai loro managerdovranno abbracciare tutti i campi della normale ge-stione aziendale, con l’aggiunta delle specificità indi-cate dal web management. Le nuove imprese e i nuoviimprenditori hanno bisogno di assistenza tecnica, diconsulenza strategica e, soprattutto, di formazione pro-fessionale.

Roberto LisciaConsigliere Delegato ANEE

Fonte: Anee

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Secondo le periodiche rilevazioni di Assinform, Associazione Nazionale ProduttoriTecnologie e Servizi per l’Informazione e la Comunicazione, condotte in collaborazione conNetConsulting, nel primo semestre 2000 la domanda è aumentata del 12,5 per cento, aconferma di un importante ciclo di investimenti orientato alla società dell’informazione ealla new economy.

Un mercato attivo nonostante il ritardo dellepromesse del Governo

Il mercato ICT (l’insieme di informatica e teleco-municazioni) nel primo semestre 2000 è risultato paria 52.493 miliardi di lire, in crescita del 12,5 per centosul periodo corrispondente dell’anno precedente. Ilcomparto dell’informatica si è attestato a quota 17.593miliardi (con un incremento significativo dell’11,3 percento sul periodo corrispondente del 1999) e le tele-comunicazioni a 34.900 miliardi (+13,1 per cento, diqualche punto inferiore alla crescita record del primosemestre del 1999).

Il settore prosegue quindi il suo impetuoso svilup-po, se confrontato con un’economia in crescita del 2/3% al massimo in termini di P.I.L.

Si riscontra una buona propensione da parte delleimprese ad investire in informatica e telecomunica-zioni, in particolare verso nuovi servizi, ed entrambi icomparti risultano in crescita a tassi elevati e tra diloro allineati; è interessante notare che la vivacità nelsettore informatico permane oltre il termine della fasedi spinta eccezionale provocata dall’approssimarsidell’anno 2000.

Secondo Assinform la dinamica rilevata nei primisei mesi dell’anno lascia intravedere una crescita so-stenuta per l’intero 2000, dell’ordine del 13 per cento,come già nel 1999.

Se però il mercato e le imprese vanno rispondendoin modo soddisfacente alla sfida, non si può dire lostesso sul fronte istituzionale e di governo dove, se-condo le dichiarazioni del Presidente Assinform GiulioKoch, non si hanno notizie di progressi concreti sulfronte dei progetti di e-government, degli aiuti alle

Continua la crescita delmercato italianodell’informatica e delletelecomunicazioni

imprese che investono in e-commerce,dell’incentivazione all’acquisto di personal computerda parte dei giovani o sul versante, ancora più impor-tante, della formazione.

Telecomunicazioni: + 13,1 per cento

Il mercato delle telecomunicazioni ha generato unvolume d’affari pari a 34.900 miliardi nel periodo dagennaio a giugno 2000, facendo registrare una cresci-ta del 13,1 rispetto al corrispondente periodo dell’an-no precedente.

Si tratta di una crescita rallentata rispetto al passa-to (era +16,8% nel primo semestre 1999 rispetto al1998); in parte si tratta dell’effetto benefico della con-correnza del libero mercato sui prezzi dei servizi of-ferti al consumatore.

La componente degli apparati ha contribuito inmodo rilevante alla crescita complessiva: il significa-tivo processo di sviluppo delle infrastrutture è statosostenuto dal procedere delle cablature metropolitaneper le connessioni a banda larga e dalla creazione dinuove infrastrutture ad opera di un crescente numerodi operatori locali.

Analizzando il settore, si evidenzia che gli appa-rati sono passati dagli 8.150 miliardi dei primi sei mesidell’anno scorso ai 9.750 del periodo corrispondentedi quest’anno, mostrando un incremento del 19,6 percento. La spinta all’ammodernamento e allo sviluppoinfrastrutturale trova particolare riscontro nei datiriferibili alla sola rete fissa. Qui, nei primi sei mesi del2000, gli investimenti sono risultati pari a 5.420 mi-liardi - in crescita del 20,4 per cento sul periodo corri-spondente del 1999 - e di essi ben il 64 per cento sono

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Continua la crescita del mercato italiano dell’informatica e delle telecomunicazioni TecnoMedia

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Mercato dei personal computer in Italianel I° semestre 2000(∆% su I° semestre 1999)

Fonte: Assinform / NetConsulting

826.160

43.740

173.100

917.300

50.100

285.600

1¡ H 1999 1¡ H 2000

Desktop Server Portatili

1.253.00020.1%

1.043.000 +64.9%

+14.5%

+11%

14.341

26.410

15.801

30.845

17.593

34.900

1° H 1998 1° H 1999 1° H 2000

IT TLC

Mercato italiano dell’ICT nelI° semestre 2000

(Valori in Mld di lire e ∆ % su 1° semestre 1999 e 1998)

Fonte: Assinform / NetConsulting

52.49312.5%

46.646

+11.3%

+13.1%

+10.2%

+16.8%

40.75114.5%

risultati indirizzati alle infrastrutture.Anche se più contenuta, risulta tuttavia importante

la crescita della seconda delle due componenti del set-tore, quella dei servizi, passata dai 22.695 miliardi delprimo semestre 99 ai circa 25.150 del primo semestre2000, con una crescita del 10,8 per cento. Quest’ulti-mo dato è particolarmente significativo perché, oltread assorbire una prima consistente riduzione dei pro-venti dei servizi voce su rete fissa (calati da 16.045 a15.300 miliardi), è frutto del forte incremento del traf-fico sulla stessa rete fissa (trainato dal-le connessioni Internet), del boomdei servizi di telecomunicazionea valore aggiunto (pari a 1.470miliardi e in crescita del 98,6per cento sui primi sei mesidel 1999) e dal perduraredella crescita dei servizi ditelefonia mobile (8.380 mi-liardi, + 41,8 per cento suiprimi sei mesi del 1999).

Continua lo sviluppoimpressionante della telefo-nia mobile: il numero tota-le delle utenze (abbonamen-ti più carte prepagate) è ri-sultato a giugno 2000 supe-riore ai 35 milioni, il 45 percento in più rispetto al giu-gno dell’anno scorso (e soloin leggero calo rispetto al

dato di fine ’99, quandosi era registrato un incre-mento dell’ordine del 48per cento). E anche depu-rando il dato dalle “dop-pie o triple utenze” (sonoinfatti numerosi coloroche hanno più di unaSIM) e cioè contandoquanti siano i singoli ita-liani che usano ilcellulare, la stima è co-munque elevata: 28/29

milioni, sempre a fine giu-gno 2000. Non si parla comun-

que ancora di arresto della cresci-ta: per fine 2000 è infatti probabile il

superamento della soglia dei 40 milioni diutenze attive. In prospettiva, però, la continuità dello

sviluppo della telefonia mobile sarà sempre più fun-zione dell’accesso a nuovi servizi e dell’emergere dinuovi standard (UMTS dal 2002).

Accelerazione nell’informatica: +11,3

Assai significativa è l’accelerazione del mercatodell’informatica, passato dai 15.800 miliardi dell’an-no prima ai 17.593 di quest’anno (+11,3 per cento,contro un incremento del 10.2%nel semestre dell’an-

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Dinamica del numero di navigatoriInternet in Italia

Fonte: Elaborazioni Assinform/NetConsulting su datiMT&T - Between

40,7% 41,9%50%

50,9%

Settembre

1999

Dicembre

1999

Marzo 2000 Giugno 2000

Heavy users ( navigano pi? di 1 volta alla settimana)

8.6009.300

10.000

11.6008.1%

7.5%16%

+11.4%+28.2%

+18%

3.500 3.900

5.0005.900

no prima), sulla spinta di una domanda molto efferve-scente da parte di tutte le categorie di committenti.

Le medie e grandi imprese procedono sul frontedei nuovi progetti di integrazione a base Internet/Intranet, e sui nuovi fronti del CRM e del Supply ChainManagement. Le piccole e medie imprese rinnovanoil parco tecnologico e si aprono a nuove applicazioni.Le famiglie acquistano un numero crescente di perso-nal computer e si connettono a Internet.

Tutto questo trova riscontro nell’andamento deicomparti in cui convenzionalmente si suddivide il mer-cato dell’informatica (hardware, assistenza tecnica eservizi/software). Nel primo semestre del 2000, le ven-dite di hardware, pari a 5.554 miliardi, sono risultatein crescita del 7,4 per cento E se il comparto dell’assi-stenza tecnica (998 miliardi, -3,2 per cento rispetto alprimo semestre del 1999) non sfugge ad un declinooramai scontato, quello del software e dei servizi (paria 11.041 miliardi) mostra una performance d’eccezio-ne (+15 per cento) superiore a quella media del mer-cato.

Alla buona dinamica del comparto software e ser-vizi di informatica (11.041 miliardi, in crescita del 15per cento) hanno contribuito entrambe le componenti.I servizi hanno fatto registrare nei primi sei mesi del-l’anno un volume d’affari pari a 7.990 miliardi, in cre-scita del 15,9 per cento sul periodo corrispondentedell’anno prima. Bene comunque anche il software chesupera i 3.051 miliardi e risulta in crescita di un buon

12,8 per cento. Leimprese, in partico-lare quelle grandi,chiedono soprattut-to nuove soluzioni

di middleware e servi-zi di systems integration

per accedere quanto prima ainuovi modelli organizzativi del-

la e-economy.Nel primo semestre del 2000, il

comparto dell’hardware (5.554 miliardi) ha com-binato una dinamica sostenuta con un ulteriore aggiu-stamento della domanda a vantaggio dei midrange (cre-sciuti del 14,8 per cento in unità) e soprattutto dei PC,cresciuti del 20,1 per cento in unità, sulla spinta delfenomeno Internet/Intranet e dei portatili. Leworkstation confermano invece un calo oramai fisio-logico (-8,5%).

Per quanto riguarda i personal computer (1.253.000unità vendute nei primi sei mesi del 2000, con previ-sione di arrivare a 2.600.000 su base annua), i tassipiù sostenuti sono quelli riscontrabili nel comparto deiPC portatili (notebook). Questi ultimi sono cresciutidel 64,9 per cento (285.600 unità nel primo semestre2000), a conferma della loro crescente affermazionecome strumento professionale completo, coerente conle crescenti esigenze di mobilità e di flessibilità pro-prie dell’attuale mondo del lavoro. Rispetto agli altriPaesi europei lo sviluppo dei personal computer è mol-to vivace: +20,1% rispetto ad un 10% di Francia e Ger-mania.

Buona anche la progressione dei PC-Server (quel-li più potenti e dotati della capacità di essere nodi dipiccole reti o entry web server), cresciuti del 14,5 percento(50.100 unità nel primo semestre 2000). I desktop sono cresciuti di un più contenuto ma sempre ap-prezzabile 11 per cento (917.300 unità nel primo tri-mestre 2000), grazie anche alla spinta della domandaespressa dalle famiglie.

Il contributo delle famiglie è in crescita per quanto

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Continua la crescita del mercato italiano dell’informatica e delle telecomunicazioni TecnoMedia

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Mercato italiano dei servizi ditelecomunicazione nel I° semestre 2000

Fonte: Assinform / NetConsulting

16.045

5.910

740

15.300

8.380

1.470

1¡ H 1999 1¡ H 2000

Rete fissa Rete mobile VAS (*)

25.15010.8%

22.695+98.6%

+41.8%

-4.6%

(*) Comprendono i servizi legati ad Internet

(Hosting, Housing, Website, ecc.), i servizi di rete

intelligente (numero verde, addebito ripartito,

tariffa premium, ecc.), i servizi di contact center

ed altri minori

riguarda la domanda di perso-nal computer: nei primi sei mesidel 2000, il numero di PC ac-quistati in casa è infatti risulta-to pari a ben 359 mila unità, il68,5 per cento in più rispettoallo scorso anno.

Di conseguenza, la quotadella domanda espressa dallefamiglie è passata dal 20,4 al28,6 per cento.

La crescita degli utilizzatoridi Internet continua la sua corsa.A fine giugno 2000, il numero de-gli utenti adulti (dai 18 anni in su)che si collegano a Internet per più di unavolta la settimana è risultato pari a quasi 6milioni: il 51 per cento in più rispetto al dicembre del-lo scorso anno.

Il boom di Internet è dunque davvero impressio-nante, anche senza considerare gli utilizzatori occa-sionali, che farebbero salire il numero degli utenti aben 11,6 milioni di persone (25 per cento in più rispet-to al dicembre dello scorso anno).

Una preoccupazione: il traino è ancora il mer-cato consumer

Si è evidenziato come il boom dei PC sia da ricon-durre agli acquisti delle famiglie e come gli utenti In-ternet da casa siano in forte aumento: sembra quindiche sia il mondo consumer a fare da traino al mercato.

Se da un lato questo fenomeno è visto positiva-mente da Assinform, a testimonianza della pervasivitàdell’ICT nella vita degli italiani, vengono dall’altrodato evidenziati i rischi connessi, e cioè che la produt-tività del Paese, costituita prevalentemente da piccolee medie imprese, organizzazioni intermedie e pubbli-che amministrazioni, non tragga benefici in modo so-stanziale da questa crescita.

Il business to business infatti, considerato il mo-tore dell’economia digitale, non è ancora decollato inItalia; si auspica che anche sotto questo aspetto si attuila riduzione del gap con gli alri Paesi europei a livellodel sistema amministrativo e produttivo, riscontratoad esempio nel recente rapporto nel Commissario eu-ropeo Liikanen sulla e-econoconomy dei Quindici.

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Fare affari col computer? Come, a che costi e con quale sicurezza? Una pioggia di risposteha irrorato il fertilissimo terreno della New Economy il 26 e 27 settembre nella romanacornice dell’Hotel Sheraton all’Eur, per la terza edizione di e-Commercing 2000, lamanifestazione promossa da Somedia e dedicata alle strategie imprenditoriali, alle logicheoperative e alla catena di valore di e-commerce ed e-business nel settore pubblico e privato

e-Commercing 2000: un vero e proprio festivaldell’online per aziende, operatori, e per chiunque ab-bia deciso di affidare alla Rete le proprie possibilità dibusiness to business, business to consumer,monitoraggio clienti e trasferimenti finanziari.Ventisette stand espositivi, allestiti nel Salone Viscon-ti, quattro sponsor ufficiali della manifestazione –Compuware, KataBusiness, Oracle, Tin.it – marchifamosi come Compaq Computer, la Banca Popolaredi Novara accanto ad aziende giovani e dinamichecome Impression.

Numerose le conferenze organizzate da Somedia eattorniate dall’assai nutrito panorama pomeridiano diseminari curati dalle aziende espositrici, che hannovivacizzato l’offerta culturale e prospetticamente in-dagato lo stato dell’arte tecnologico dell’e-commerce.Un ghiotto appuntamento dunque per gli imprenditorie i professionisti di imprese pubbliche e private chestanno scegliendo i modelli di e-business per fronteg-giare i cambiamenti e le sfide introdotti dalla NewEconomy.

Le aziende

Tra gli stand di e-Commercing 2000 si incontranocolossi del software e delle telecomunicazioni, leadernei rispettivi comparti di mercato. Aziende con unastoria talora pionieristica nel mondo del web, divisio-ni per l’Italia di gruppi stranieri – Broadvision, Oracle,Tin.it, Hewlett Packard, Compuware, Candle, Com-puter Associates, Banca del Fucino, Informix Software,Level & Systems, Merant, Nextra – portali Internet perle più personalizzate soluzioni aziendali comeKatabusiness, aziende emergenti, talora con pochi annidi vita ma un know-how che viene da lontano e di tut-

e-Commercing 2000: la “NewEconomy” in vetrina a Roma

to rispetto, e in generale fortemente client-oriented consoftware proprietari, ed estremamente flessibili(Webegg, Urmet TLC, SEK, REDCO, AgilentTechologies, ReadyTec, Oberthur Card Systems, Inte-sa, Impression, Fulltrading, Finmatica, Expert System,Autonomy Systems, Agorà Telematica, Antica BottegaDigitale, Aeonware).

“Affiancare realtà giovani e dinamiche a guru delsettore ci è sembrato un must. E anche una scelta na-turale” ci ha spiegato Giovanna della Valle, di Somedia,responsabile delle conferenze della mattina e co-orga-nizzatrice di e-commercing. “Grandi multinazionali eaziende agili, nate magari da alcuni mesi, concorronoinsieme a tracciare uno spaccato veritiero dei temi dellaNew Economy nel nostro Paese. Così come ci è parsonaturale fare della fiducia nell’e-commercing comestrumento di lavoro delle aziende il motivo informa-tore dell’evento. Fiducia che passa attraverso il ratinge la certificazione delle imprese .com. Solo con unacertificazione di qualità infatti si acquisiscono la fidu-cia del consumatore e, conseguentemente, la crescitae lo sviluppo del marketing digitale”.

Grandi assenti dagli argomenti della manifestazionei temi legati alla privacy, che in questi giorni fannodiscutere ferocemente da una parte all’altra dell’At-lantico. “Anche questa una scelta, non certo una svi-sta. Abbiamo voluto sdrammatizzare questa escalationallarmistica, che rischia di inserirsi non più come ele-mento di dibattito, ma come ossessione fuorviante”chiarisce Della Valle. “E’ il nostro piccolo contributoper riportare le conversazioni nell’alveo delle tante coseche ci sono ancora da fare in questo settore. Senzaisterismi, senza paranoie”.

In verità però il tema della sicurezza è stato adom-brato in molte delle offerte degli espositori.

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La New Economy in vetrina a Roma a e-Commercing 2000 TecnoMedia

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Da Kataweb, che garantisce la sicurezza della pro-pria piattaforma con il sistema SSL (Secure SocketLayer) l’algoritmo capace di blindare i dati della tran-sazione d’acquisto, alle proposte del leader mondialenel settore dei pagamenti bancari Oberthur CardSystem, che, attraverso il SET (Secure ElectronicTransaction) sta divenendo sempre più importante perle transazioni online perché compatibile con le tecno-logie delle OP (open platform), le piattaforme aperte.Azienda che del resto affronta di petto anche il pro-blema della sicurezza nel commercio mobile(effettuabile da cellulari e applicazioni WAP) con unasmart card multi-applicazioni sicure. Così come nonsi sottrae al braccio di ferro con i truffatori del merca-to telematico Urmet TLC, la cui mission è quella didiventare il partner industriale di riferimento nel set-tore dei Pagamenti Elettronici con un’offerta comple-ta di tecnologie e di servizi EFT/POS, SmartCard esoluzioni per l’e-commerce. Del resto Urmet è anchepartner ABI nel progetto Microcircuito, che ha per sco-po la conversione delle carte bancarie dal sistema dibanda magnetica a quello del microchip, secondo lostandard EMV (Europay, MasterCard, Visa). L’offer-ta di Urmet, in partnership con la società Trintech, si

articola in tre prodotti: e-Issuer, una carta di pagamentovirtuale; eMerchant/eHost, POS virtuale per l’accet-tazione dei pagamenti con carte di credito o di debito,a standard SSL SET; eAquirer, sistema di autorizza-zione dei pagamenti, mediante gateway verso le retiautorizzative degli Issuer, a standard SET.

Protagonista dunque la tranquillità del cliente. E ilsuo benessere. Sulla ribalta di e-Commercing 2000hanno troneggiato infatti i sistemi client-oriented. Alcentro delle offerte aziendali insomma la flessibilità eil target, la monitorizzazione dei clienti, i sistemi dianalisi, l’ottimizzazione del web.

Si va dai pacchetti ad ampio spettro di grandi azien-de come Tin.it o Hewlett Packard, in grado di fornireun supporto esteso hardware/software alle nuove stra-tegie digitali di gruppi pubblici e privati, fino alle so-luzioni più flessibili, sofisticate e approfondite per iproblemi particolari di ogni operatore. E la parata èveramente sterminata. C’è il programma Egility dellaMerant, per l’aiuto globale alle aziende ad accelerarela realizzazione del processo di e-business, e ci sonole soluzioni CandleNet in interfaccia amichevole cheportano le aziende nel mondo dell’e-business senzamodificare traumaticamente le loro abitudini elettro-

Il decalogo del sito e-commerce

Le parole d’ordine rimbalzano da una configurazione all’altra, da un’offerta all’altra, da un pacchettoaziendale all’altro. Le soluzioni assumono caratteristiche peculiari, ma si riducono poi ad un numero finito divariabili. Formule magiche non ce ne sono, ma la new economy proprone un distillato di segreti da nontrascurare. Siamo già all’e-commerce pensiero? Si tratta piuttosto di un vademecum prezioso, nell’essenzialepraticità della sintesi. Riassumiamo così l’e-decalogo del commercio elettronico.

1. Il sito deve essere di facile lettura, attraente ma non ridondante, la grafica accattivante ma noncomplessa. I link debbono essere intuitivi, accompagnare la lettura dell’utente, non macchinosi. La velocità dicollegamento deve essere elevata. Molti utenti abbandonano i siti che impiegano troppo tempo a collegarsi oche sono lenti nei link.

2. Tenere presente che il sito deve supportare fortemente l’upper management dell’azienda. Deve essereinsomma uno strumento d’appoggio alla strategia di business.

3. Documentare una strategia di sviluppo del web che riguardi lo scopo del progetto a breve termine e alungo termine.

4. Pianificare con cura l’integrazione tra l’ufficio ordini e il settore vendite (anticipi, ordini, magazzini, ecc.).5. Identificare con chiarezza il target iniziale di mercato. Evitare di raggiungere utenti solo potenziali.

Concentrarsi invece su uno “zoccolo duro” di utenti.6. Direzionare il website lungo i bisogni dei clienti che usano realmente i prodotti, anche se la vendita ha

luogo attraverso canali indiretti.7. Fluidificare e semplificare i processi che un consumatore deve seguire per fare business attraverso il

web.8. Costruire un profilo del consumatore all’inizio, per essere in grado di offrire prodotti e servizi

personalizzati in un secondo tempo.9. Permettere ai consumatori di entrare con facilità nei servizi ordini e facilitare loro le modalità di

pagamento.10. Innalzare costantemente il “valore” del sito consentendo ai clienti di scambiarsi reciproche informazioni

sulle esperienze nell’uso dei prodotti.

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niche. Assai interessanti anche le caratteristiche“Natural Internet” di Expert System, fattori chiave perl’allargamento del bacino d’utenza della Rete, e i pro-grammi biztoB di Finmatica, il network per il Com-mercio elettronico business to business. E ancora tan-te soluzioni che indagano il mondo Internet per sfrut-tare al massimo tutte le potenzialità dei settori di e-marketing: B2B, B2C, Pay per View Webs, Webs ondemand. Extended Enterprise.

Convegni/Seminari

All’attività degli stand espositivi si è affiancataquella dei Convegni e dei Seminari che hanno accom-pagnato e scandito le mattinate e i pomeriggi delle duegiornate di lavoro.

Quattro gli eventi convegnistici antimeridiani or-ganizzati da Somedia. Il primo ha avuto come oggetto“L’evoluzione della catena di valore nella NewEconomy” e ha sottolineato il cambiamento delle re-gole, degli assetti e dei modelli di business emergenti.Interventi di Antonello Busetto, coordinatore dell’Os-servatorio Permanente per il Commercio elettronicodel Ministero dell’Industria, di Andreina Mandelli diSDA Bocconi e di Marcello Dimitri, consigliere inca-ricato per la Qualità e l’Innovazione di Fita-Confin-

dustria.Al centro del secondo la costruzione e la garanzia

della fiducia dei consumatori online, con interventi diSergio Meacci, amministratore delegato di Databank,di Cristiano Castelfranchi dell’Università di Siena, diRenato Grottola, direttore Marketing e Vendite del DetNorske Veritas Italia e Antonio Travaglino, qualityDirector di CHL.

Il terzo si è occupato delle nuove leggi delmarketing con Michele Visciola, amministratoreUsabilità e Human Factors, autore del recentissimovolume “Usabilità del sito web” edito da Apogeo, Da-niele d’Ambrosio dell’Università dell’Aquila e di Ele-na Antognazza, del CRO di Below The Web.

Il quarto ha indagato le forme di finanziamentoinnovative per i siti “dot.com”, con interventi di LucaGiacometti, Managing Director di GE Capital – Equi-tà, Andrea Giovenali, CEO Biz2000, e Andrea Costa,Amministratore Delegato di Think Italy.

Di vivace attualità le proposte dei numerosi semi-nari pomeridiani, a diretta cura delle aziendeespositrici, che hanno discusso di strategie di mercatoe delle operatività che ciascun gruppo ha strutturatonei diversi settori del commercio elettronico. Patrimonipreziosi da confrontare e ripensare. Veri e propri esempidella neonata letteratura della new economy.

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Boo.com: sito chiuso e riaperto

Boo.com, il sito commerciale di vendita online diaccessori di moda e abbigliamento griffato era fallitoin agosto dopo appena sei mesi di vita, con un crackper circa 120 milioni di dollari (circa 250 miliardi dilire) e il licenziamento di 300 persone. Si è trattatoforse di un lancio troppo ambizioso e dispendioso (in14 Paesi contemporaneamente). Complice del disastroanche un software inadatto alla velocità dell’e-commerce attuale, che impone una grafica attraentema non pesante, tempi di collegamento e didownloading rapidi e, soprattutto, una gestione degliordini efficiente e razionale. In autunno però il sitoriaprirà, acquistato dagli americani di Fashionmall.comche progettano una strategia di vendita assai diversa.Il lancio infatti avverrà solo negli States e in Inghilter-ra, il sito supporterà un numero limitato di firme e unsoftware di gestione degli ordini e del magazzino con-solidato e affidabile. Una buona lezione di marketing.

cità, determinata anche da un lancio congiunto coningenti investimenti su tutti i media. La strada del fu-turo dunque passa da queste sinergie.

E-glossario doc (2)

Continua in questo numero il glossarietto sinteticoche mette a disposizione, in ordine alfabetico, la piùdiffusa terminologia tecnica (e talvolta un po’“esoterica”!) che popola l’Internet-linguaggio. Sigle,abbreviazioni e “parole magiche” elencate e spiegatein breve per evitare, d’ora in poi, qualsiasi confusio-ne.

In questo numero le lettere D, E, F, G, H e I perproseguire nei prossimi numeri fino a comporre l’in-tero mini e-dizionario. Indispensabile non solo percomunicare senza perdite di tempo, ma soprattutto percatturare al volo idee e informarsi senza farsi sfuggirele chiavi di accesso alla comunicazione, nell’organiz-zazione del lavoro e degli scambi commerciali.

D

DatabaseArchivio di dati digitali, gestito dal computer che

organizza e gestisce i dati per una loro gestione veloce(ricerche, cancellazioni, inserimenti)

Dial upModalità di accesso ad Internet mediante una li-

nea telefonicaDistributionUna modalità per circoscrivere la diffusione dei

messaggi Usenet. Utile per le inserzioni pubblicitarieo i forum di interesse locale e/o politico

DomainDominio. L’ultima parte di un indirizzo di un indi-

rizzo Internet, separato da un dot (puntino) e compren-sivo di un’estensione (.org, .com, .it, ecc.)

DNS - Domain Name ServiceSistema di denominazione del dominio. Sistema

che permette la traduzione dei nomi di dominio dei

British Telecom e Yahoo! a braccetto nelmondo virtuale

Un accordo storico è stato siglato nei giorni scorsitra il colosso inglese della telefonia British Telecomed uno dei portali storici della Rete, Yahoo!. Yahoo!fornirà a Genie – il pacchetto dei servizi Internet chela British Telecom offre ai propri utenti di telefoniamobile – una selezione dei contenuti proposti dal por-tale ed un account di posta elettronica. Questo accor-do si estenderà automaticamente a tutte le controllateeuropee di Bt, dalla tedesca Viag all’olandese Telfort,all’irlandese Esat Digifone, all’italiano Consorzio Blu,una delle sette aziende in corsa per l’assegnazione delllicenze Umts disponibili in Italia. Una join-venture chesottolinea con forza l’interesse degli operatori di tele-fonia nei confronti dei portali Internet e, più in gene-rale, per la Rete nel suo insieme. Gli analisti delle duesocietà prevedono infatti una ricaduta forte di pubbli-

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computer in indirizzi numerici di Internet, in modoche ci sia corrispondenza tra indirizzo numerico e nomemnemonico assegnato al computer. Ad ogni computerche si collega ad Internet viene assegnato un indirizzonumerico IP (Internet Protocol) di 10 cifre che, perpraticità, il più delle volte è abbinato a un nome.

DotE’ il puntino che separa l’estensione di dominio

dal corpo del server. Chiamato anche “period” (pun-to).

DownUn sito pubblico che ha dei problemi tecnici si dice

down (giù) per l’impossibilità di accederviDownload / dowloadingE’ l’operazione che consente di scaricare program-

mi o file da Internet sulla maggior parte dei browser

E

E-mailElectronic mail, posta elettronica. L’abitudine di

far precedere un nome dal simbolo e- sta ad indicareche quella categoria si riferisce ad Internet (e-commerce, e-news, ecc.)

Emoticon (smiley)Sorrisi. Simboli grafici composti con la punteggia-

tura della tastiera che servono ad esprimere o ad ac-compagnare la comunicazione scritta con sentimentie stati d’animo. Faccine. J sorriso, L tristezza, ecc.

F

F2F - Face to face(in inglese la preposizione to ha lo stesso suono

del numerale two, due). Si indica quando si incontrapersonalmente un interlocutore via Internet, qualcunocon cui si è soliti parlare sulla Rete

FAQ - Frequently Asked Questions(domande poste frequentemente, domande ricor-

renti). Si tratta di una lista di risposte che moltinewsgroup Usenet offrono alle domande più frequen-ti su certi argomenti. Uno strumento utilissimo per iprincipianti. Ogni sito o newsgroup ha le proprie FAQ,delle specializzazioni che presentano le finalità prin-cipali, gli obiettivi e le modalità di comportamento

FingerFunzione che consente di conoscere quali siano gli

utenti collegati in un particolare momento ad un pre-ciso computer della Rete

Firewall

(Barriera anti-fuoco). Si tratta di un sistema chepermette ad un Pc connesso in rete di accettare sologli accessi da parte di computer autorizzati e di esclude-re tutti gli altri

Firma digitaleCodifica di un file attraverso l’uso di un meccani-

smo di cifratura a doppia chiave che consente di iden-tificare in maniera univoca e sicura il mittente

FlameFiammata. Un flame è un messaggio che contiene

polemiche e attacchi personali, che può scatenare unareazione a catena, una vera e propria “flame war”.

FollowupSeguito. Un messaggio Usenet che risponde ad un

intervento precedenteFreewareSoftware gratuito e/o che si può scaricare gratuita-

mente dalla ReteFTP - File Tranfer ProtocolProtocollo che consente all’utente di un host com-

puter di accedere e di trasferire dati e file in modobidirezionale con un altro host della Rete. Si usa perscaricare programmi da siti Internet. E’ un protocollodiverso e autonomo dal WWW (World Wide Web).Questi ultimi infatti utilizzano il protocollo HTTP,mentre il protocollo FTP permette di visualizzarel’elenco delle directory e dei file senza alcuna compo-nente grafica o multimediale

G

GIF - Graphic Interchange FormatFormato grafico compresso molto diffuso su

Internet. Può visualizzare un massimo di 256 coloricontemporaneamente

Gopher - (Roditore)Sistema che raccoglie le informazioni presenti in

Rete in base all’argomento trattato e non in base altipo o al nome dei file

H

Hacker.Il nome deriva da hack, termine usato ad indicare

gli scherzi goliardici degli studenti del MIT(Massachussets Institute of Technology). In origineerano gli esperti di computer e provetti programmato-ri che si divertivano a curiosare nei computer altrui,ma che osservavano in ogni caso una deontologia chevietava loro di compiere danni. Poi, con il passare de-

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gli anni, il termine ha assunto una connotazione peg-giorativa ed oggi sta ad indicare i pirati informaticiveri e propri

HandshakeQuando due modem provano a collegarsi, fanno

prima l’handshake, la “stretta di mano”, per stabilirecome dovranno trasferire i dati

HangQuando un modem non riesce ad agganciare la li-

nea, e quindi, non riesce a connettersi ad InternetHome pageLa pagina iniziale di un sito dalla quale partono i

collegamenti (link) alle altre parti del sitoHost computerComputer connesso alla Rete in modo permanente

e in grado di ospitare utenti e informazioniHost numberParte di indirizzo di Internet che indica a quale

quale nodo della rete/sottorete di fa riferimentoHtml - Hypertext Markup LanguageLa codifica, il linguaggio che stabilisce come si

devono realizzare e decifrare i documenti ipertestualidel WWW

Http - Hypertext transfer ProtocolE’ l’insieme di regole che permettono di collegare

le risorse WWW tra loro, tra i clienti web (browser) ei server che gestiscono i documenti. E’ il protocolloprincipale che permette i collegamenti Internet, loscambio e le acquisizioni delle pagine ipertestuali scrit-te in linguaggio Html

HyperlinkUn sistema per collegare due risorse Internet attra-

verso una parola o frase sulla quale l’utente possaciccare con il mouse per far partire la connessione

Rete locale che, pur non essendo necessariamenteaccessibile dall’esterno, fa uso di tecnologie Intenet

IpertestoSistema di organizzazione di informazioni testuali

basato su una struttura non sequenziale, nella qualeogni unità informativa è collegata ad altre medianteuno o più link

IRC - Internet Relay ChatE’ una funzione di Internet che permette di colle-

garsi in contemporanea con un numero imprecisato diutenti. IRC è suddiviso in numerosissimi canalitematici, detti anche room (stanze)

ISDN - Integrated Services Digital NetworkStandard di comunicazione utilizzato per la trasmis-

sione di informazioni (voci, dati e immagini) in for-mato digitale attraverso linee telefoniche (a differenzadello standard comune detto analogico).

ISP - Internet Service ProviderFornitore di servizi su Internet

La grattugia in tribunale: vittoria del granaPadano

E’ fatta. Il Consorzio del Grana Padano, uno deiformaggi simbolo del Made in Italy nel mondo, ha vintola sua prima battaglia telematica. L’Icann, la InternetCorporation for Assigned Names and Numbers, l’or-ganismo internazionale che presiede all’assegnazionee alla registrazione dei domini Internet, ha dato ragio-ne al ricorso dell’azienda italiana che rivendicava inpieno l’indirizzo granapadano.com. Un ignoto italia-no aveva registrato il marchio come proprio il 7 no-vembre dello scorso anno. La delibera è importanteperché sancisce che un titolare di un’impresa o di unmarchio di servizio può ottenere in poche settimane iltrasferimento coattivo al legittimo titolare o, qualoralo desideri, la semplice cancellazione del sito dallaRete. Purtroppo questo meccanismo, mentre si appli-ca ai domini con estensione .com non si può ancoraapplicare ai domini con estensione .it, in quanto laRegistration Authority italiana non ha aderito alla com-missione arbitrale internazionale.

25 dollari e voilà!, la vostra Tv diventadigitale

E’ la sfida lanciata da una piccola società america-na, la TeleCruz Technology di San Josè, in California:con un chip di poco più di 50mila lire il vostro vec-

I

ICQLa pronuncia inglese delle tre lettere è uguale alla

pronuncia della frase “I SEEK YOU” (ti cerco). ICQ èun programma che consente, una volta online, di ve-dere se una determinata persona che si conosce è inlinea oppure no, e, nel caso lo sia, consente di dialoga-re in diverse maniere, dalla semplice chat, allo scam-bio di messaggi di testo o di e-mail

Internet addressIndirizzo a 32 bit definito dall’Internet protocol.

Solitamente viene espresso in una notazione decimalea punti

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chio televisore analogico è pronto al salto verso il di-gitale. Il software consente infatti l’accesso a Internet,ai servizi di guida online, a connessioni con gli spetta-coli in diretta e alle offerte di pubblicità personalizzatepresentate da siti come Wink.

La sfida della piccola azienda è piaciuta ai colossiamericani ed asiatici, dal californiano Gemstar-TvGuide alla Fuji Bank of Japan, che hanno risposto coninvestimenti cospicui alla proposta. E il capitale diTeleCruz Techonology è cresciuto sino a 34 milioni didollari.

Oltre al mercato americano, l’azienda si rivolgeproprio al mercato asiatico. Senza contare che a Paesicon basso tasso di accesso a Internet, come la Cina, sirivolgeranno le prossime sfide della interactive tv.

Servizi Finanziari elettronici: l’analisi diDatamonitor

Un’attenta analisi condotta da Datamonitor, socie-tà di counseling attiva dal 1989 su base mondiale consedi a New York, Londra, Francoforte e Hong Kong,ha nei giorni scorsi evidenziato rilevanti nessi tra i ser-vizi di e-banking, e-assicurazioni ed e-investimenti dauna parte, e le infrastrutture tecnologiche, la distribu-zione, l’acquisizione e la permanenza dei clienti suimercati globali dall’altra.

La prima metà del 2000 ha visto un incrementosenza precedenti nell’attività online delle strategie deiservizi finanziari. Internet sembra essere la nuova fron-tiera del business to business. Secondo le previsioni diDatamonitor i vincitori di questa competizione com-merciale saranno le aziende che riusciranno a gover-nare in Rete i servizi finanziari “tradizionali” ad altomargine di guadagno (mutui, fondi-pensione, prestitialle aziende ed altri servizi di investimento). Inevita-bile anche la sinergie con “catene” di valore aggiunto,che costituiscono in certo modo l’orizzonte dell’e-commerce quali le compagnie di telecomunicazione,le compagnie che producono hi-tech, e i portaliInternet/ISP.

I numeri dei cybernauti

Termina l’estate ed è tempo di bilanci. Anzi, di e-bilanci. Affluiscono infatti i dati di luglio che descri-vono il comportamento degli italiani al computer neicollegamenti con la Rete. Su 11 milioni 973mila e 325italiani che dispongono di un link in Internet, se ne

sono collegati, nel mese di luglio, 5 milioni 164mila e19, impiegando un tempo medio mensile di 5 ore, 8minuti e 13 secondi. Undici sessioni di lavoro per mese,con 43 pagine viste per sessione, sedici siti visitati,477 pagine viste con una durata media di 27 minuti e50 per sessione e 39 secondi per ogni pagina vista.

Stop alla copia dei software e dei Cd

E’ ufficiale. Da tempo se ne parlava ma dal 19 set-tembre la nuova legge sul diritto d’autore è legge del-lo Stato. Pene severe per chi produce software e musi-ca piratata. Dai cinque ai trenta milioni, e da sei mesia tre anni di carcere. Trecentomila lire per chi verràsorpreso a vendere Cd di musica contraffatti. E peneanche per chi li acquista. E non solo per coloro cheduplicano Cd per la vendita, ma anche per quanti lifabbricano in casa, magari per risparmiare sui program-mi o ascoltare il proprio pezzo preferito.

E quindi d’ora in poi al bando tutto ciò che saràsprovvisto del bollino Siae. Il Legislatore non ha igno-rato nemmeno videocassette e libri. Da oggi non saràinfatti possibile fotocopiare più del 15 per cento di unlibro. L’Italia registra il più alto tasso in Europa di in-frazioni al diritto di Copyright, secondo le stime dellaFederazione per la repressione della pirateria musica-le.

Tempi bui per gli online retailers

La new come la old economy: nel mirino deifrodatori. I nuovi commercianti, gli online retails comeli chiama il Financial Times, rischiano di perdere ognimargine di guadagno ottenuto tramite il contenimentodei costi di distribuzione, personale, punti vendita, acausa dell’alto tasso di imbroglio nelle transazioni: finoal 40 per cento. Sono infatti proprio i rivenditori, piùche gli acquirenti, a subire il danno maggiore. La so-cietà per banche e aziende Esperian, autrice della ri-cerca sulle frodi via Internet riportata dal FinancialTimes, rileva tra l’altro che 9 truffe su 10 non vengo-no perseguite. E gli imbroglioni perciò ci riprovano. Isettori più a rischio: commercio di software,strumentazione elettrica, prevendita di biglietti. Il gros-so problema rimane dunque l’impunità di cui godonogli impostori: trovare le prove nel mondo fluidodell’online è un gap ancora difficile da colmare.

E quando non è truffa è paralisi tecnologica. I ven-ditori online sono ancora molto indietro nell’uso e nella

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padronanza delle tecnologie web avanzate. Meno del20 per cento – a parere di un recente studio di JuppiterCommunications – impiegano Java, Flash e le chatfacilities sui loro siti web, elementi questi, che potreb-bero invece incrementare di molto lo shopping online.I venditori che operano in categorie complesse di pro-dotti online, quali le auto, i casalinghi, i Pc, avrebberoinvece ora l’opportunità di trarre grandi vantaggi sedotassero i propri siti di tecnologie web avanzate edintegrate.

Il Sole 24 ore e la formazione

Al via il corso di formazione organizzato da Il Sole24 ore. “Internet e l’azienda online: dagli aspetti stra-tegici e operativi al commercio elettronico” ha sede aMilano ed è articolato in 3 moduli: Internet per l’azien-da, Marketing e pubblicità online, Progettare e avvia-re un’attività di e-commerce. L’iniziativa si rivolge aimprenditori, direttori commerciali, di marketing e dicomunicazione per organizzare la propria attività inogni momento del decollo del progetto Internet. Per ilconfronto e l’approfondimento è previsto un Forumonline al termine di ogni modulo. Tutte le informazio-ni e l’iscrizione online sul sito del quotidiano:www.ilsole24ore.it/ formazione.

Singapore leader nell’uso di Internet

E’ Singapore il Paese asiatico più online. Ha lapercentuale più alta di famiglie collegate (circa il 53per cento) e ha fatto registrare il più alto numero diutenti della Rete con il 46 per cento della popolazioneoltre i 15 anni durante il mese di Agosto. E’ seguito aruota dalla Corea (42 per cento), da Taiwan (36,4 percento), da Hong Kong (29,2 per cento) e dalla Cina(ma il suo 23 per cento si registra solo nei distretti diBeijing, Guangzhou e Shanghai). In Corea il 43 percento degli utenti della Rete si collega dai cybercafè,postazioni pubbliche di Internet, seconde solo al col-legamento casalingo (57 per cento). L’utente asiaticoche impiega Internet in modo più massiccio è uno stu-dente maschio sotto i 35 anni, connesso in Rete daalmeno due anni.

E-consumatori: guerra di cifre negli States

La fiducia dei consumatori statunitensi nella pri-

vacy della Rete vacilla. A parere almeno del PrivacyCouncil che, in un rapporto elaborato con il providerPrivista, individua su un campione di 800 consumato-ri un buon 61 per cento di forte preoccupazione di comein Internet si possa con eccessiva facilità accedere alleinformazioni personali e riservate. Secondo il medesi-mo rapporto poi l’84 per cento dei navigatori chiedegaranzie sulle condizioni di utilizzo dei dati personalial momento della transazione.

Attacca di rimando il colosso delle vendite onlineAmericanGreetings.com (8 milioni di visitatori soloin agosto, secondo negli States solo ad Amazon.com):i visitatori interessati a questioni di privacy starebberoaddirittura calando. Su 100mila cybernauti solo 9 leg-gerebbero il regolamento sull’utilizzo dei dati perso-nali da parte del sito. E non va meglio per i siti federa-li, che, quanto a privacy, lasciano a desiderare quantoi siti commerciali.

E-mail on fly

Finalmente volare con Internet è possibile. L’azien-da americana Honeywell International, in collabora-zione con la giapponese Matsushita, ha siglato un ac-cordo con tre compagnie aeree di livello internaziona-le per montare postazioni che consentano ai passegge-ri dei voli di linea di navigare in Internet e di ricevereposta elettronica durante il viaggio.

Le tre partners sono colossi dell’air-business e ri-spondono al nome di Singapore Airlines, Swissair eVirgin Atlantic Airways. Il Wall Street Journal, infor-ma anche che per ora le postazioni Internet verrannomontate solo su alcuni velivoli a titolo sperimentale,ed in un secondo tempo, dopo un check-up sul gradi-mento ai passeggeri di questa ghiotta novità, sull’inte-ra flotta.

La corsa ad Internet nei cieli ha visto l’impegno disocietà prestigiose e commercialmente molto forti. Lacordata Boeing-Murdoch-Rockwell International staaddirittura studiando per questo servizio una catena disatelliti ad hoc che dovrebbe essere operativa non pri-ma del 2004.

Per Internet on fly l’investimento di Honeywell siaggira tra i 30mila e 100mila dollari per aereo (60-100milioni di lire circa). E si calcola che il ritorno do-vrebbe essere molto redditizio perché il mercato po-tenziale dei passeggeri-navigatori è veramente moltoesteso.

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Bertelsmann punta alla pole-position

Lo ha annunciato l’Amministratore Delegato delgruppo tedesco, Thomas Middelhoff in una conferen-za stampa ad Hannover: il primo gruppo europeo dieditoria elettronica punta senza esitazione allaleadership mondiale nel settore di libri, Cd e Dvd.

L’equivalente di 26mila miliardi di lire sono giàpronti per sostenere l’operazione che, secondoMiddelhoff, porterà Bertelsmann ad accreditare il pro-prio marchio discografico, la BMG, come prima azien-da mondiale nel settore musicale entro dicembre 2000.L’unione poi delle attività di e-commerce del gruppoin Europa e negli States determinerà il negozio virtua-le di libri, Cd e Dvd più grande del mondo.

I risultati dei primi sei mesi del 2000 sembranodargli ragione. Un utile netto passato da 910 milionidi marchi a 1 miliardo e 32 milioni , con un incremen-to del 25 per cento. E ricavi totali per l’anno 2000 chesi stimano intorno ai 39 miliardi di marchi.

FastForward acquistata da Inktomi

FastForward Networks, l’azienda americana lea-der nella produzione di software per le trasmissionilive attraverso il web, è stata acquisita dalla Inktomidi Eric Brewer, produttrice di software per le ricerchesu Internet e per la gestione dei contenuti dei siti. Quat-tromila miliardi di lire in azioni per la creazione di ungruppo che, a parere degli analisti di Inktomi, inter-verrà autorevolmente in un mercato che varrà nel 200380mila miliardi di lire.

L’accordo rappresenta una vera e propria rivolu-zione, secondo il parere del direttore marketing diInktomi Joe Frost, perché Internet diventerà il mezzodel futuro anche per la trasmissione di programmiradiotelevisivi. E il nuovo gruppo vuole essere,comprensibilmente, tra i primi a offrire servizi di que-sto genere ai consumatori.

Emergenza pirati: guai per le aziende

In tutto il mondo è emergenza hacker. Cresconogli attacchi ad aziende private e a siti pubblici. Il soloDipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha registratonel 1999 22mila 144 attacchi, 15mila in più dell’annoprecedente. Dalla Casa Bianca alle aziende leader nelletransazioni economiche e nei trasferimenti monetari

in tutto il mondo è allarme rosso. Il bollettino di guer-ra non risparmia gruppi illustri né aziende sconosciu-te. E potrebbe presto fare parte della giunta esecutivadell’Icann, l’organismo di controllo sui dominiInternet, addirittura un hacker.

Alla metà di settembre è stato violato il databasedella Western Union, il colosso americano dei servizidi trasferimento finanziario. Gli hacker sono entrati inpossesso di dati personali e del numero di carte di cre-dito di circa 15mila 700 clienti, approfittando di unasvista del sistema di sicurezza.

Non va meglio per i siti federali. La stessa CasaBianca ha ammesso falle nella sicurezza del propriosistema informatico. Il General Accounting Office, ilbraccio investigativo del Congresso americano, hadenunciato un gap tecnologico nella sicurezza soprat-tutto per transazioni finanziarie e privacy. Solo il 3 percento dei siti federali avrebbero passato il vaglio a pienivoti secondo gli 007 statunitensi.

In più arrivano i dati delle net-spie 1999. l’Asis(la Società americana di Sicurezza Industriale) e lo CSI(Istituto di Sicurezza Informatica) forniscono un qua-dro sconfortante. Danni dai 45 ai 60 milioni di dollariper le aziende, che, nella maggior parte dei casi, nondenunciano le truffe e gli attacchi per paura di danniall’immagine. Supernavigatori in erba, ma anche im-piegati e manager infiltrati per vendere alla concor-renza segreti industriali costituiscono il profilo tipicodei nuovi agenti dello spionaggio industriale.

Ciliegina sulla torta: è Andy Mueller-Maghun ilcandidato europeo più accreditato a ricoprire una cari-ca in seno all’Icann, la struttura Internet che gestisce ilsistema dei nomi di dominio. E’ il portavoce ufficialedella Chaos Computer Club, una delle più conosciuteorganizzazioni di hacker europei. Fuori dall’Italia glihacker non sono considerati pirati informatici toutcourt, ma, al contrario, persone altamente qualificatenella tecnologia di Internet.

C’è però anche chi, della sicurezza del proprio si-stema informatico va orgoglioso. LeonardoChiariglione, direttore esecutivo del forum SecureDigital Music Initiative ha promesso infatti la sommadi 10mila dollari a chi riuscirà a “bucare” il sistema diprotezione del suo sito. Gara aperta dal 15 settembreall’indirizzo www.hacksdmi.org.

Nasce Covisint, supersito dell’auto

Via libera della Federal Trade Commission e del

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dipartimento Antitrust americano alla nascita delsuperportale automobilistico Covisint.

Cinque aziende, tra cui i tre leader mondiali nelsettore dell’automobile, Ford, General Motors eDaimlerChrysler (le altre sono Nissan e Renault), han-no firmato una joint.-venture online per la creazionedi un business to business su Internet, del valore cal-colato di 600mila miliardi l’anno.

Attraverso il sito le aziende potranno rifornirsi deicomponenti necessari alla catena di montaggio deimotori, ma anche di forniture per ufficio attraverso unaprocedura di reverse auction (asta rovesciata) nellaquale i fornitori potranno fare la loro migliore offertadi vendita.

Editoria on-line: arriva Yahoo!

Contro la cordata Amazon-Microsoft scende incampo negli States uno dei portali più famosi del mon-do: Yahoo!. Ha siglato infatti una partnership conBarnes&Noble, il sito secondo al mondo per la vendi-ta di libri ondine, con il controllo di circa il 40 percento del mercato degli e-book.

L’accordo è valido solo per il mercato degli StatiUniti, perché per quanto riguarda l’Europa non èdecaduto l’accordo tra Yahoo! e Amazon per la vendi-ta di libri, dischi e video.

Telecom Italia verso l’acquisizione di JetMultimedia

Telecom Italia, attraverso la sua filiale francese 9Telecom ha lanciato un’Opa su Jet Multimedia, unasocietà che opera nel settore dei servizi informatici.

L’Opa avverrà a 83 euro per azione, per un totaledi 913 milioni di euro (quasi 1.770 miliardi di lire). Iltitolo Jet Multimedia era quotato in precedenza 73,5euro.

viaggi e biglietti di spettacoli.Il sito, affidato alla gestione della United Web, è

attivo ora solo in Italia, Germania e Gran Bretagna(con italiano, tedesco e inglese come lingue di consul-tazione). Commercializzerà i capi del gruppo Benetton,Sisley e Playlife (il marchio sportwear del Gruppo perle Olimpiadi di Sydney 2000.

Internet in vantaggio sui media tradizionali

Uno studio Ifra condotto in Inghilterra, Germania,Francia e Svezia indica come l’impiego di Internet stiaguadagnando terreno, nel tempo libero degli utenti, suimedia tradizionali, carta stampata e televisione.

Il 59 per cento dei Francesi, il 52 per cento deiTedeschi e il 51 per cento degli Inglesi affermano diguardare meno televisione da quando sono online. Lecifre per la carta stampata sono minori ma non perquesto meno allarmanti. Il 29 per cento degli intervi-stati ha infatti dichiarato che Internet ha fatto ridurrele loro abitudini di lettura di settimanali e quotidiani.Tuttavia il 90 per cento del campione ha affermato che,comunque, Internet non interferisce con la loro nor-male vita sociale.

E-giornali vs. giornali

Dopo quasi cinque anni ecco apparire i bilanci deigiornali in forma digitale. Dai dati Ifra, su un campio-ne di 550 giornali di cui 242 in Nord America, final-mente i newspaper di Stati Uniti e Canada con un pro-prio sito in Internet iniziano a dare segni confortantidal punto di vista economico.

I websites dei giornali hanno ancora pochi lettorise comparati ai loro colleghi in carta stampata, ma tresu dieci attraggono più di 50mila utenti per settimana.Alcuni dei giornali online più grandi hanno oltre100mila lettori per settimana.

Solo un piccolo numero di giornali online tenta disviluppare un prodotto originale, e il 27 per cento ten-ta soluzioni giornalistiche aggiornate, ma i tre quartisi limitano solo ad importare in formato digitale lenotizie dei progenitori su carta stampata. Il settoredunque sembra ancora tutto aperto alle possibilitàdell’innnovazione e di una vera integrazione con ilweb.

United Commerce of Benetton

Anche il colosso dell’abbigliamento Benetton sce-glie l’online per la vendita dei suoi prodotti. Ha infattilanciato il nuovo sito theex.it, incentrato per ora sullasua griffe, ma che ha in progetto di occuparsi anche di

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“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai“new media”, all’universo emergente della comunicazioneelettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delletecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle piùmoderne tecniche manageriali che possono trovareapplicazione nell’industria della comunicazione. Una grandebiblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenzaed alla riflessione.

Lo Scaffale

Douglas F. Aldrich, Piero MaseraIL MERCATO DIGITALEIl Sole 24 Ore, Milano, 2000pp. 202, £. 34.000

Una guida pratica alla“new economy”Strategie e modelli per dominarela nuova economia

Il commercio elettronico è uno sconosciuto di cuitutti parlano. L’offerta e la vendita di beni e servizitramite Internet è un fenomeno in crescita esponenzialee le transazioni on line stanno attuando una rivoluzio-ne paragonabile a quella del passaggio tra economiaagricola e industriale. E’ necessario acquisire maggio-ri conoscenze per entrare nella mentalità giusta, pervincere una sfida culturale tra Paesi tecnologicamenteavanzati che ha risvolti economici di portata eccezio-nale. Non c’è una via di mezzo: o si entra tempestiva-mente nel gioco o si è esclusi dal futuro. Ecco quindiun libro che offre da un lato spunti di riflessione e diapprofondimento e dall’altro numeri, statistiche, pro-spettive, storie di successi e insuccessi. Una guida chemostra cosa è necessario sapere sul commercio elet-tronico per riuscire a sfruttare le opportunità che essooffre, senza cadere nelle mille trappole che un argo-mento, relativamente nuovo in Italia, può riservare.Uno stimolo per capire cosa succede negli altri Paesiper prevedere cosa succederà nel nostro tra breve e diconseguenza saper agire in anticipo sui concorrenti,per saper cogliere la sfida di un nuovo business e guar-dare con ottimismo al mercato del futuro tutelando ilmade in Italy nel mondo. Anzi, affermandolo con piùforza.

Daniela De Sanctis è una giornalista professioni-sta e ricercatrice, esperta di mercato del lavoro. Mar-co Pinna ha una lunga esperienza nel settoreinformatico ed è oggi presidente dell’associazione Pro-getto quadri e alte professionalità.

Philip Evans, Thomas S. WursterBITBANGIl Sole 24 Ore, Milano 2000, pp. 218, £. 34.000

La rivoluzione nellecomunicazioni e leaziendeCome la nuova economiadell’informazione trasforma lastrategia aziendale

Richness and reach: profondità o “ricchezza” del-le informazioni e ampiezza dell’audience raggiuntasono le dimensioni del compromesso di ogni strategiaaziendale. Almeno, così è stato fino a oggi. O privile-giare l’offerta di prodotti e servizi altamente qualifi-cati per una ristretta nicchia di persone, oppure sce-gliere di estendersi a un largo pubblico sacrificando laqualità e la specificità. Questo è un dilemma che rias-sume il vincolo proprio dell’economia dei beni fisici,la logica che ha improntato le strategie competitiveagendo da “collante” per la catena del valore inmognisettore di business. Ma con Internet tutto sta cambian-do. La diffusione della connettività e l’introduzione distandard comuni stanno ridefinendo i canali di comu-nicazione che legano le aziende ai clienti, ai fornitorie ai dipendenti, e il vantaggio competitivo acquisitodiviene disponibile a tutti. La logica economica delleinformazioni elimina il trade-off tra profondità e am-piezza e porta con sé processi di decostruzione cheframmentano le strutture e i processi, innescando uncambiamento radicale. In Bit Bang, Evans e Wursterillustrano con lucidità e chiarezza le dinamiche di que-sta nuova “rivoluzione” economica e culturale.

Gli esempi attraversano tutti i settori: dai servizifinanziari all’assistenza sanitaria; dai media alla di-stribuzione al dettaglio. Quali strategie adottare perfar fronte ai cambiamenti che incalzano e per adattareil proprio business al nuovo contesto? In cosa consi-ste, oggi, il vero vantaggio competitivo? Il libro offre,non solo ai leader e agli imprenditori, le basi per com-prendere i nuovi scenari che si stanno aprendo.

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La “rivoluzione digitale” o, più semplicemente, la“new economy” è la sfida posta a manager e impren-ditori nel nuovo millennio. Questo libro, che riporta idati di una ricerca di A.T. Kearney, indica come vin-

Il commercio elettroni-co e l’ItaliaEsperienze e nuove opportunitàper le imprese e per lo sviluppolocale

Daniela De Sanctis, Marco PinnaE-COMMERCE MADE IN ITALYIl Sole 24 Ore, Milano 2000, pp.174, £. 34.000

centi i manager che utilizzano l’information technologyin tutti i settori della loro azienda, sia per snellire erendere efficienti i processi di produzione interni, siaper migliorare i rapporti con i fornitori e i clienti.L’information technology permette di sopravvivere edi prosperare nell’era della cosiddetta nuova econo-mia, ma come suggeriscono gli autori, bisogna saperequali sono le aree strategiche chiave su cui intervenireprima di affrontare il mercato digitale.

Si tratta del rapporto con nuovi consumatori sem-pre più esigenti; il valore del tempo e il suo impatto suprodotti e servizi e lo sviluppo di nuovi modelli dibusiness in rete. Nel libro vengono, inoltre, riportatiesempi basati su casi aziendali per sviluppare nuovestrategie che permettano di dominare il mercato digi-tale.

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50TecnoMedia n. 27, settembre 2000

Panorama Brasil è ilprimo a scegliere

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TERA S.p.A.Via Barnaba Oriani, 1 - 20156 Milano - Italia

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Di Damienne Gallion

Il Brasile un Paese lontano? Non per Tera,che da diversi anni lavora in questo diffici-le mercato equipaggiando i più impor-tanti giornali del Paese, incluso ilprestigioso O Globo, con il suo si-stema Editoriale GN3. L’ultimocliente acquisito in Brasile èPanorama Brasil, giornalepaolista, economico e politicopubblicato interamente suweb.

Panorama Brasil è stato an-che il primo quotidiano almondo ad utilizzare l’ultimaapplicazione nata in casaTERA: GN3XML.

Questa soluzione è dedicata innanzitutto a tutti queigiornali che desiderano pubblicare online la loro pro-duzione cartacea, in maniera semplice ed istantanea.Altri giornali in Brasile, così come in Inghilterra, sistanno già preparando ad adottare questo nuovo po-tentissimo modulo software.

“Crediamo che il nostro sia un quotidiano diffe-rente da tutti gli altri presenti oggi su Internet,” affer-ma Getulio Bittencourt, Redattore capo di PanoramaBrasil.

Non fa nessun tentativo per nascondere il proprioorgoglio per come stanno andando le cose e per il suonuovo progetto lanciato il 30 Giugno scorso. Panora-ma Brasil è il primo giornale dell’America Latina svi-luppato esclusivamente per Internet.

“Il nostro prodotto si rivolge alle piccole e medieimprese,” spiega Bittencourt. “Ne esistono più di quat-tro milioni in Brasile, e un sondaggio ha dimostratoche in territorio brasiliano non esisteva pubblicazionealcuna dedicata a loro.” Con un mercato potenziale diquesto genere, perché non lanciare un giornale stam-pato solo su carta? Semplicemente perché il Brasile èuna nazione talmente grande che il costo per la distri-

buzione rappresenterebbe ben il 40% del costo di ven-dita del quotidiano stesso. “Per raggiungere tutte que-ste persone devi essere una figura molto potente ecomunque sarebbe estremamente costoso affronta-re il discorso della distribuzione su larga scala,”continua. “Usando il 10 percento di questo inve-

stimento, puoi creare un giornale su Internet.”Chi conduce questo progetto e ne tie-

ne la quota maggiore è OrestesQuércia, proprietario delgruppo brasiliano DiarioPopular. Il quotidiano di pun-ta del gruppo ne ha acquisitopure il nome, Diario Popularappunto, ed è il terzo giorna-le quotidiano nella regione diSan Paolo in termini di dif-

fusione – nove stazioni radio e due stazioni televisivecompletano l’offerta multimediale del gruppo. Quérciaè un uomo d’affari di altissima reputazione ed è ancheun politico (è Governatore dello Stato di San Paolo).Sei milioni di dollari sono stati investiti quest’annoper il progetto Panorama. I piani sono iniziati lo scor-so Febbraio 2000. Anche Bittencourt vi ha partecipa-to, contribuendo in particolare all’adattamento dell’ap-plicazione GN3XML.

GN3XML permette al giornale di importare edesportare gli articoli in maniera facile e veloce da everso Internet. “Molti dei giornali che abbiamo occa-sione di visitare hanno la chiara necessità di migliora-re il modo in cui riutilizzano le notizie della carta stam-pata per il mondo web e altri nuovi media,” affermaRoberto Antoniotti, Presidente di Tera e ManagingDirector.

“Parlando in generale, molti quotidiani hanno svi-luppato complessi e sofisticati scenari di flusso dellavoro che spesso vengono ignorati nel momento incui si arriva a parlare della pubblicazione su web. Ciòdi cui hanno bisogno è un sistema per la gestione deicontenuti, sia per il mondo della carta stampata cheper Internet. GN3XML complementa ed integra GN3(Nota del redattore: GN3 è l’ultima versione di

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GoodNews, rilasciata nel 1999) per trasformarne icontenuti editoriali, i contenuti delle librerie e deldatabase in formato XML. Il che secondo la nostraopinione è de facto la strada del futuro. Con GN3XML,i dati non vengono più estratti dal database, poi con-vertiti in file e uniti o collegati alle pagine web. Il sitoweb è invece rappresentato dallo stesso contenuto deldatabase, che viene interrogato “al volo” dall’utenteche si collega al sito. Il sito diventa così una realtàdinamica e non più statica. “

Tempo e spazio, due concetti chiaveNaturalmente il fatto di essere un prodotto elettro-

nico non rappresenta un problema per Panorama Brasil.“Il nostro giornale è un prodotto veramente comples-so,” enfatizza Bittencourt. “Fortunatamente, l’appli-cazione GN3XML è uno strumento estremamente fa-cile da utilizzare e ci permette di gestire il variegatodisegno del nostro giornale. Panorama Brasil è un pro-dotto in continuo movimento.”

Secondo il redattore capo, Panorama si differenziadalle altre testate presenti su web per alcuni motivi: “Igiornali stampati organizzano le informazioni sullabase dello spazio disponibile. La notizia importante èquella in alto e viene evidenziata utilizzando un carat-tere più grande; la notizia di minore importanza si tro-va in basso. Su Internet, l’importanza di una notizia èvisibile in termini di tempo, nel senso che l‘articolovisualizzato per primo sullo schermo riguarda un even-to appena accaduto mentre quanto appare dopo è unanotizia più vecchia. Abbiamo tentato di fare un gior-nale che avesse entrambi questi concetti, tempo e spa-zio. Il nostro sito, che viene aggiornato ogni ora, con-tiene diverse prime pagine e assomiglia ad un giorna-le stampato con i titoli che cambiano continuamentenel corso della giornata. Secondo me, quanto offronogli altri quotidiani elettronici è una riproduzione staticadella versione stampata del giorno prima, qualche voltaarricchita con una notizia dell’ultimo momento.”

Il sito di Panorama Brasil contiene 92 pagine, o-gnuna delle quali contenente 9 articoli. Il tutto puòessere pubblicato in 3 lingue (inglese, portoghese espagnolo). “Pubblichiamo 350 articoli al giorno,” diceBittencourt. “L’equivalente di 2.5 giornali quotidianiin Brasile. Ma non forniamo soltanto questo enormevolume di informazioni; cerchiamo di organizzarlo,fino all’ossessione.”

Le due principali sezioni, economia e politica, sonoentrambe suddivise in nove sub-sezioni, in modo daaiutare i navigatori di Internet ad arrivare esattamente

dove desiderano. L’utente che consulta il nostro sitoviene assistito in questo anche da due motori di ricer-ca. Ogni 4 giorni, viene inoltre pubblicata un informa-tiva riassuntiva degli articoli pubblicati nel corso del-le 6 ore precedenti. Tale informativa può essere anchestampata dall’utente.

Il contenuto di Panorama Brasil è il lavoro svoltoda un team di 50 giornalisti (supportati da 20 tradutto-ri), molti dei quali lavorano nella piccola redazione diSan Paolo. Tuttavia il giornale dispone anche di corri-spondenti da altre città del Brasile e dell’America La-tina, da Londra e da New York. Bittencourt ammetteche alcune notizie vengono prese da lanci d’agenzia,ma afferma che il 60 percento del materiale lo produ-cono a Panorama Brasil. La consultazione di tutti gliarticoli è assolutamente gratuita.

“Il lancio di questo giornale è stato un passo moltocoraggioso,” secondo Celso Pinto, newsroom mana-ger del nuovo giornale quotidiano economico Valor,pubblicato a San Paolo per la prima volta nel mese diMarzo e anch’esso dotato del Sistema Editoriale Tera.“Sono più coraggiosi di noi che abbiamo lanciato ungiornale stampato. Internet è un fantastico mezzo perraggiungere più persone, per offrire più prodotti e peravere una maggiore ripercussione. Ma come può Pa-norama Brasil, che parte dal niente, farsi conoscere esoprattutto finanziarsi? Non si tratta di una questionedi qualità, questo non viene messo in discussione. Suweb, un prodotto può essere il migliore, ma rimane ilfatto che è molto difficile lasciare un segno se si è sco-nosciuti.”

Miriam Cordeiro, marketing manager a PanoramaBrasil, risponde: “Abbiamo intenzione di fare i soldicon la pubblicità (banner e sponsorizzazioni), progettispeciali (digital balance sheets, eventi, special reports,ricerche) e B2B. Nei primi due anni, crediamo che lapubblicità affiancata a progetti speciali sarà in gradodi rappresentare in termini di introiti, dal 60 al 70percento del fatturato. Ma in futuro, potrebbe accadarel’esatto contrario, con la pubblicità e i progetti specia-li rapresentanti dal 30 al 40 percento degli introiti e ilB2B la differenza. Abbiamo intenzione di iniziare acercare piccole e medie imprese e di creare i loro siti ei loro cataloghi. Per questo lavoro, fattureremo allestesse un piccolo contributo mensile. Dopo un po’, saràsicuramente possibile creare un discreto e significantebusiness e quelle società potranno usare Internet peravvicinarsi a nuovi mercati. Il prossimo Gennaio, of-friremo ai nostri utenti l’opportunità di fare business

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direttamente sul nostro sito e per questo servizio chie-deremo una piccola percentuale sulle transazioni.”

Le caratteristiche di GN3XML“Abbiamo scelto Tera per gestire la complessità

del nostro prodotto e il volume di informazioni,” diceBittencourt “per due ragioni: la società ci ha fatto un’of-ferta interessante in termini di costo. E poi perché leapplicazioni GoodNews sono semplici da usare ancheperché si basano sugli stessi principi di WindowsExplorer. Con il Text Editor TED vengono creati gliarticoli e si vede immediatamente come apparirannosu Internet. L’interfaccia The Shell ci permette di ve-dere tutti gli articoli, di conoscere la loro dimensione,l’autore e chi è andato a modificarli. E’ uno strumentodi controllo molto utile. Infine, il Site Manager di GN3ci dà la possibiltà di organizzare e disporre veramentetutto, dal testo alle immagini, di spostare tutti gli ele-menti con un semplice drag&drop da Shell.” Ed è quiche entra GN3XML: si tratta di uno strumento dipublishing interfacciato direttamente con il databaseeditoriale principale di GN3 che permette l’inserimentoon line di articoli e immagini senza problematicheconversioni.

Prendiamo l’esempio di un giornale stampato cheopera anche su Internet per comprendere meglio lecapacità di questo nuovo prodotto. “Con GN3XML,le pagine web possono essere create in un istante aseconda della richiesta di informazioni del cliente,”dice Tera. “Questo viene reso possibile dai dati resi informato XML attraverso una componente di giustifi-cazione che opera sulla copia di un server editoriale. Iredattori creano semplicemente il loro sito web congli strumenti di disegno standard, le pagine in realtàsono delle query al database editoriale di GN3. L’utentefinale accede a questa home page come mezzo peraccedere ai dati del database editoriale. Il databasedell’Editore è rappresentato infatti da tutti i dati chenel database editoriale sono stati contrassegnati come“pronto per il web” e che sono stati specificati nellalista del contenuto del sito utilizzando il Site Mana-ger di GN3. Questo può includere articoli e immaginiche non sono ancora stati impaginati nel senso comu-ne della parola o anche dati che non appariranno mainella versione stampata della pubblicazione.”

Praticamente, GN3XML integra i fogli di stile cre-ati per il giornale stampato, permettendo un aspettografico omogeneo tra i diversi media. In ultimo, no-nostante sia stato creato principalmente per la crea-zione dei siti web, questo ultimo prodotto nato in casaTera può essere usato anche per altre applicazini: WAP,scambio dati tra gruppi di giornali, generazione di datiper archivi storici e così via.

Seguendo l’esempio di Panorama Brasil, altri gior-nali brasiliani che già utilizzano i sistemi editoriali diTera e che sono presenti nel mercato dell’editoria elet-tronica– stanno pianificando di acquistare GN3XML.I giornali in questione sono O Globo (l’installazione èprevista nei prossimi mesi), il quotidiano economicoValor, la Gazeta Mercantil, e il giornale sportivo GazetaEsportiva.

Un fenomeno analogo si stà verificando in Inghil-terra (che rappresenta il mercato di maggiore interes-se per Tera in termini di clientela), dove un giornale diproprietà del Northcliffe Newspapers Group (che dueanni fa firmò un accordo per la fornitura del sistemaeditoriale di Tera all’intero gruppo) ha acquistato ilprodotto e si sta preparando ad introdurlo in tutte letestate regionali.

E’ evidente che le prospettive della società con isuoi 100 siti già equipaggiati con GN3 rappresentanoun punto di partenza non sottovalutabile, ma come pertutti i prodotti esiste una grande competizione sul mer-cato. “Qualsiasi cosa tu scelga per Internet, sarà vec-chio nel giro di sei mesi,” spiega Nelson RicciardiParente, IT Manager del gruppo Info Globo. Il gruppoutilizza le applicazioni Tera per i suoi due maggioriquotidiani (O Globo e Extra), ma anche per la rivistaSunday Extra. “Per il momento, GN3XML è la stradada percorrere. E’ ovvio che siamo liberi di cambiare,anche se ad oggi non ne sento l’esigenza . Il softwareTera infatti segue quanto l’industria sta facendo in ter-mini di formati grafici, di output, di velocità, di piatta-forma e la società continua ad offrire un ottimo servi-zio di assistenza e un ottimo rapporto qualità/prezzo.Se loro non cambiano strada è difficile che lo faccia-mo noi”.

E potete giurare che a questi consigli Tera pre-sterà orecchio, abituata come è a combattere daormai 10 anni per le sue quote di mercato.

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Cinque giornali serali lostesso giorno con un unico

flusso di produzioneConsistente incremento delle capacità grazie

a Polaris e a IntelliNet Newsflow di Agfa

Dal gennaio 2000, Concentra Holding stampa i propri quotidiani, Gazet van Antwerpen e HetBelang van Limburg, presso il centro stampa di Beringen, dove è stata concentrata anche tutta lastampa a contratto di quotidiani. “Grazie ai platesetter Polaris e a IntelliNet Newsflow, siamo stati ingrado di aumentare in modo considerevole le nostre capacità, migliorando nel contempo anche laqualità. E tutto questo senza dovere investire in altro personale,” ha dichiarato Nico Haudenhuysedel Gruppo Editori Regionali (RUG).

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Concentra Holding inclu-de una vasta gamma di attivi-tà complesse estremamente di-verse. Gli uffici editoriali deidue quotidiani della holding,Gazet van Antwerpen (diffusione146.000 copie) e Het Belang vanLimburg (diffusione 100.000 copie), sitrovano rispettivamente ad Anversa e a Hasselt. Que-sti giornali vengono stampati dal gruppo RUG aBeringen che si occupa anche della stampa di DeWeekkrant (tiratura 396.165 copie, 10 edizioni) e DeStreekkrant (tiratura 220.282 copie, 4 edizioni). Il grup-po RUG gestisce inoltre anche una grande quantità dilavori a contratto, tra cui i quotidiani De FinancieelEconomische Tijd, l’Echo de la Bourse e De Lloyd, e isettimanali Vacature, De Bond e TV-krant (Paesi Bas-si). “In cifre, questo signi-

fica che circa 700 file o pagi-ne di giornale vengono quo-tidianamente elaborate conIntelliNet Newsflow e tra-smessi poi ai quattro

platesetter Polaris che sono ingrado di gestire 1.000 lastre al gior-

no con una capacità di 340 lastre al-l’ora,” spiega Nico Haudenhuyse, specialista tecnicoper la grafica della RUG. “L’esigenza di aumentare lacapacità di produzione di lastre è stata dettata dallacrescente capacità d’uso del colore delle quattro mac-chine da stampa. Infatti, mentre in precedenza i nostrigiornali contavano soltanto 8 pagine in quadricromia,ora siamo facilmente in grado di produrre un numerodi pagine triplo. E lo stesso vale per il numero dellepagine con colori pieni.”

Affidabilità del flusso di lavoro e qualità delcolore stabile.

I file arrivano ad IntelliNet Newsflow nei formatipiù diversi: come file PostScript o ‘rasterizzati’ via

ATM, o addirittura come file TIFF consegnati sudischi Jazz. Nico Haudenhuyse: “IntelliNet

Newsflow è in grado di elaborare tutti i file chein seguito passano attraverso l’intero processodi elaborazione senza venire in alcun modo al-terati . Lavorando sempre con lo stesso team,

che anche in passato si era occupato di produrre inostri due quotidiani, siamo ora in grado di stamparealtri tre quotidiani a contratto. Così ogni giorno dallenostre macchine da stampa escono cinque quotidianie le scadenze sono sempre molto ravvicinate. Perquesto non possiamo permetterci di subire la mini-

Il panorama dell’editoria dei quotidianiin Belgio è interamente basato su Agfa

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ma interru-zione nelflusso di la-voro. Per es-sere pronti afar fronte aquesta even-tualità stia-mo ora lavo-rando in col-laborazionecon Agfa alfine di potersviluppareuna rete dis i c u r e z z acon tempid’attesa ri-dotti al mi-n i m o .L’affidabilitàdel flusso dilavoro e laqualità delcolore, oggi

più elevata e stabile, sono argomenti decisivi per con-vincere i clienti ad affidare a noi i loro lavori di stam-pa.”

La maggiore capacità di produzione non è il no-stro unico punto di forza poiché, grazie al flusso dilavoro automatizzato, siamo in grado di risparmiaretempo e carta nel front end. A IntelliNet Newsflow èstato collegato un calamaio automatico. NicoHaudenhuyse: “Grazie a questa innovazione siamo riu-sciti a ottenere una notevole diminuzione nel consu-mo dell’inchiostro e una drastica riduzione del tempodi avviamento. Inoltre siamo riusciti a ridurre ilnumero delle copie da scartare da 1.200/1.300 a 400. Con IntelliNet Newsflow,i nostri stampatori sono in grado diseguire da vicino il processo sul mo-nitor e vedere quando le lastre sonopronte, evitando così di perdere tem-po a di dover correre avanti e indietroper controllare i platesetter.”

Belgio: il mercato CtP unificato

“Il panorama dell’editoria dei quotidiani in Belgioè interamente basato su Agfa,” afferma con entusia-

smo NicoHaudenhuyse.Ed è vera-mente così!Un esempiol a m p a n t edel mercatounificato ècos t i t u i t odal recentequotidianoMetro, pub-blicato daConcentra Holding e distribuito gratuitamente nei gior-ni feriali nelle metropolitane del Belgio. “La parte edi-toriale e grafica viene fatta a Bruxelles mentre l’OPI eil RIP vengono fatti in loco presso la Gazet vanAntwerpen, così come la composizione delle paginetabloid con IntelliNet. Una volta composte, le paginevengono trasmesse alle platesetter Polaris dellaR o u l a r t aPress diRoeselare. Ilfatto chel’intero mer-cato deiquotidianibelgi integripiù o menole stesse so-luzioni diflusso pro-duttivo Agfacontribuiscenotevolmente al successo di forme di cooperazione

complesse.”Tutti i gruppi che in Belgio pubblica-

no quotidiani hanno scelto le soluzioniCtP Polaris e/o IntelliNet Newsflow diAgfa:

1) Sodimco2) Soc. de Press et d’Editions –

La nouvelle Gazette3) Imprimerie Rossel

4) Imprimerie de Presse5) s.a. Sud Presse6) CIR s.a.7) Regionale Uitgeversgroep n.v.8) Vlaamse Uitgevers Maatschappij9) Hoste n.v.

In alto - Dal centro stampa di Beringen escono ogni giornocinque diversi quotidiani. Uno di questi è la Gazet vanAntwerpen.In basso - Nico Haudenhuyse del RUG: “Ogni giornovengono elaborati con IntelliNet Newsflow circa 700 file opagine di quotidiani.”

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Kodak Polychrome Graphics vinceil GATF InterTech Technology

Award 2000 per il Kodak ApprovalRecipe Color Software

L’InterTech Technology Award, ambito riconosci-mento internazionale che a partire dal 1978 la GraphicArts Technology Foundation (GATF) assegna annual-mente alle migliori innovazioni tecnologiche applica-te all’industria grafica e della stampa, è stato conferitoquest’anno a KodakPolychrome Graphics perKodak Approval RecipeColor, il rivoluzionariosoftware per le prove colore di-gitali retinate. Kodak PolychromeGraphics raggiunge così per la de-cima volta il prestigioso traguardodell’InterTech Technology Award,l’unico assegnato quest’anno ad una tecnologia di pro-ve colore digitali, a conferma della posizione leadernel settore sia della società che del prodotto Approval.Recipe Color, combinato con i nuovi donor metallo,verde e arancio, consente ai sistemi Kodak ApprovalXP di riprodurre con estrema fedeltà milioni di colori.

La presentazione del nuovo software è stata unadelle ragioni fondamentali del grande successo di ven-dite dei sistemi Kodak Approval che KodakPolychrome Graphics ha ottenuto nel corso della Drupa2000. Recipe Color è basato su una tecnologia esclu-siva che utilizza per ogni colore una singola bitmap edespone poi la lastra più volte, in modo da depositareesattamente la quantità di colorante necessaria a pro-durre il colore desiderato.

La possibilità di regolare totalmente la densità deldonor e la capacità di esporre l’immagine con preci-sione punto-punto permettono al software Recipe Colordi riprodurre virtualmente qualsiasi colore con risul-tati perfetti. Una tecnologia veramente nuova, che per-mette di raggiungere risultati ritenuti fino ad ora im-possibili, conveniente anche nei costi grazie alladrastica riduzione delle quantità di prodotti da acqui-stare, inventariare e immagazzinare; usando la basemetallica con Recipe Color i sistemi Kodak Approvalpossono infatti riprodurre colori come oro, argento,cromo, bronzo con la stessa brillantezza degli inchio-stri da stampa metallici e sullo stesso supporto che verrà

utilizzato per la stampa finale.Secondo quanto dichiarato dalla stessa GATF, uno

dei membri della giuria ha motivato la propria sceltadichiarando che la combinazione ideata da KodakPolychrome Graphics tra tecnologia Recipe Color,

nuovi donors metallo, ver-de e arancio per la stampaa sei colori, donor biancoe ricevente trasparente for-

nisce la soluzione ad un diffici-le problema di prove digitali a co-

lori sia al mercato del packaging edella stampa decorativa a inchiostri

metallici che più in generale a tutti glistampatori commerciali.

Da parte di Kodak Polychrome Graphics, il mana-gement commenta l’assegnazione del decimo Awardcon comprensibile orgoglio. Jeff Jacobson, chiefexecutive officer, mette l’accento sul fatto che l’Awarddeve essere diviso con tutti i collaboratori, riconoscen-done lo spirito innovativo e l’impegno nel lavoro ditutti i giorni. Gary Ryerson, direttore marketing diKodak Polychrome Graphics, ricorda invece che il si-stema Kodak Approval aveva già ricevuto un InterTechAward nel 1993. Da allora ad oggi la società ha decisoimportanti investimenti nella tecnologia Approval pergarantirne la continuità nella rispondenza con le ri-chieste degli utilizzatori.

L’Award del 2000 conferma l’utilità degli sforzicompiuti e definisce il sistema come standard di rife-rimento per le tecnologie del proofing digitale a colo-ri. Significative sono anche le testimonianze degliutilizzatori dei sistemi Kodak Approval. John Meyer,direttore tecnico della Cohber Press di Rochester, nel-lo stato di New York, ritiene che il maggior vantaggioofferto dalle tecnologie Approval sia la possibilità dipresentare ai clienti una prova perfettamente corrispon-dente al risultato finale di stampa. Ne consegue il raf-forzamento della soddisfazione, della fiducia e dellafedeltà del cliente nei confronti dello stampatore, maanche dell’immagine di questi nei confronti del mer-cato in generale. Recipe Color provvede inoltre al

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trapping tra i colori di quadricromia e quelli specialiprima di andare in stampa, permettendo di eliminaregli errori, aumentando la capacità di prevedere il ri-sultato effettivo e riducendo gli sprechi.

Sempre secondo Meyers, l’introduzione delsoftware Recipe Color ha permesso alla Cohber Pressdi ridurre del 50% gli errori di trapping. L’InterTech

Award sarà consegnato ufficialmente a KodakPolychrome Graphics in occasione del Graphics ArtsIndustry Summit del 2000 che riunirà dal 14 al 17 ot-tobre la GATF, la Print and Graphics ScholarshipFoundation - fondazione americana che riunisce lescuole grafiche - e l’associazione di stampatori PrintingIndustries of America (PIA).

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FERAG ITALIA S.r.l.

Via Grosio, 10/10, 20151 Milano

Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

Amilcare Pizzi S.p.A. installauna linea Ferag per la

gestione degli stampati digrande qualità

L’Amilcare Pizzi S.p.A., società italianastampatrice di libri d’arte, di fotografia e di periodicidi qualità, apprezzata in tutto il mondo per l’altissimaqualità delle riproduzioni in bianco e nero e a colori,ha scelto una linea per il trasporto, taglio econfezionamento pacchi per le riviste fornita da FeragItalia, azienda leader mondia-le nella fornitura di impiantiper l’inserimento e lamovimentazione delle sale spe-dizioni per i quotidiani.nonchésistemi di raccolta, cucitura e taglio.

La decisione della Amilcare Piz-zi S.p.A. rappresenta un importante tra-guardo per la Ferag Italia in un mercato,la stampa di prodotti commerciali di altissima qualità,nel quale la filiale italiana della società svizzera staqualificandosi come partner tecnologico in grado ditrasferire il know-how acquisito in un mercato alta-mente sofisticato come quello dei quotidiani a servi-zio di prodotti editoriali e commerciali caratterizzatida una altissima qualità di stampa.

Il sistema di trasporto UTR

Il sistema di trasporto UTR fornito da Ferag Italiaè costituito da un nastro progettato a partire dalla con-siderazione che i prodotti editoriali vanno evolvendoverso forme di personalizzazione sempre più spinte e,di conseguenza, le fasi produttive vengono segmentatein tempi diversi, e su macchine diverse, rendo neces-sario sistemi di trasporto ed assemblaggio finale deiprodotti in grado di mantenere integra la qualità finaledello stampato.

Gli ingegneri della Ferag hanno quindi sviluppatoun unico tipo di pinza in grado di potersi adattare adogni tipo di prodotto, dal quotidiano alle diverse partiche vanno a costituire un periodico di qualità o un li-bro d’arte. Il sistema UTR, grazie alla suapolifunzionalità ed agli standard che garantiscono il

massimo in termini di qualità, è stato introdotto allaAmilcare Pizzi S.p.A. come vera e propria “spina dor-sale” di collegamento fra diverse fasi del ciclo produt-tivo.

Taglierina a tamburo SNT-U all’esordio in Italia

Il layout fornito da FeragItalia allo stampatore d’arte mi-

lanese comprende anche una ta-glierina a tamburo compatta SNT-

U che segna così il suo esordio sulmercato italiano, dopo oltre 100 in-

stallazioni in tutta Europa, il 60%delle quali in Germania, Paese dove si

presta tradizionalmente grande attenzione alla qualitàfinale degli stampati.

La soluzione fornita da Ferag Italia svolge in lineale funzioni di allineamento, pressa e taglio del prodot-to in arrivo dalla rotativa che, una volta passato attra-verso il ciclo, viene ceduto ad un altro segmento delnastro trasportatore ed avviato alla fase finale di lavo-razione, attraverso uno stacker Segbert ICS98 ed unpallettizzatore della stessa casa, sempre rappresentatain Italia da Ferag, modello ZPA 80/35. Anche in que-sto caso le componenti dell’impianto sono state sceltecon gli stessi criteri di progettazione tesi a sviluppareun layout industriale caratterizzato per un verso da unaestrema flessibilità in termini di prodotti lavorabili e,per un altro, dal rispetto più assoluto degli standardqualitativi che caratterizzano uno stampatore d’artequale è la Amilcare Pizzi S.p.A., una società che hacontribuito alla diffusione internazionale di autori delcalibro di Ansel Adams, Richard Avedon, Robert Capa,Edward Weston, Gianni Berengo Gardin, Folco Quilicie Fulvio Roiter, e collabora attivamente con i piùprestigiosi musei e centri culturali del mondo intero,quali la National Gallery of Art di Washington, ilMoMa di New York, la National Gallery e la RoyalAcademy of Art di Londra.

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L i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r l

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• SVILUPPO SOFTWARE

• DISTRIBUZIONE

Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE)Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869

Internet: http//www.linkservicegroup.itE-Mail: [email protected]

Cos’é WYSIWYP

WYSIWYP (acronimo di What You Send Is WhatYou Print) è il nuovo sistema, basato su tecnologiaInternet, che consente ad agenzie/fotolito, concessio-narie di pubblicità ed edi-tori di gestire, in modo to-talmente digitale ed inte-grato, il flusso di attività le-gate al processo di acquisi-zione dei materiali.

WYSIWYP non è unsemplice “pony-express”elettronico, ma uno strumen-to in cui le straordinarie oppor-tunità offerte della tecnologia Inter-net sono utilizzate per dare una risposta concreta allanecessità di implementare un workflow che si espri-me in modo trasversale attraverso entità molto diver-se.

A chi è destinato

WYSIWYP è un sistema destinato alle concessio-narie di pubblicità poiché, anche nel flusso tradizio-nale (pellicole e supporti magnetici), è compito di que-

ste aziende ricevere, verifi-care e smistare i materialiverso gli editori di compe-tenza.

Il nostro prodotto è statoprogettato per rendere total-mente digitale l’interazionefra chi crea i materiali (agen-

zie/fotolito), chi li deve validare(concessionarie) e chi li deve pro-

durre (editori).WYSIWYP è predisposto per dialogare con tutti i

sistemi informativi tipicamente installati presso le con-cessionarie (gestionale, prenotazione, archiviazione edimpaginazione).

Facile da adottare

In un flusso complesso che coinvolgesoggetti così profondamente diversi è indi-spensabile che ognuno conservi la propria“identità” e missione aziendale. Con WY-SIWYP si aggiunge valore a tutto il ciclo sen-za introdurre forzature rispetto agli “usi ecostumi” delle aziende che sono chiamate acollaborare.

Dal punto di vista applicativo WYSWYPè composto da tre moduli funzionali, deno-minate interfacce, realizzati in base alle esi-genze specifiche delle realtà a cui sono de-stinati.

Interfaccia Agenzia

Le agenzie sono il primo anello della ca-tena produttiva, hanno metodologie, strumen-

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ti, organizzazione consolidate nel tempo e dimestichez-za con “il digitale”; sono aziende indipendenti e, giu-stamente, non gradiscono l’imposizione di elementiestranei al core business.

Se trasmettere materiale digitale significa adottarehardware, software e procedure ostili è inevitabile chenascano delle resistenze: per accedere ad una conces-sionaria dotata di WYSIWYP sono sufficienti la pos-sibilità di generare PDF (o PostScript) ed avere a di-sposizione un accesso Internet.

L’utilizzo del sistema può anche incidere in modopositivo su centri di costo (produzione dei supporti eloro spedizione) che sono estranei agli obiettivi pri-mari, permettendo quindi di liberare preziose risorse.

WYSIWYP è costruito su tecnologia Internet an-che per renderne l’utilizzo facile, veloce e piacevole.A titolo d’esempio, ogni collegamento è registrato nelsistema in modo da poter consultare, in qualsiasi mo-mento, la “storia” delle attività svolte e ricevere unfeedback costante dalla concessionaria.

Interfaccia concessionaria

WYSIWYP è stato progettato tenendo presente che

l’introduzione di un flusso totalmente digitale non devespostare i problemi da un anello ad un altro della cate-na produttiva ma, anzi, consentire a ciascuno di espri-mere al meglio le professionalità che gli competono.

Implementare questa tipologia di flusso non signi-fica rincorrere una moda, ma tenere il passo con l’evo-luzione tecnologica e le strategie organizzative: la dut-tilità del supporto digitale consente di attivare proces-si molto efficienti sia sotto il profilo della gestione chedella vendita.

WYSIWYP si concretizza in un “portale materia-li” attraverso il quale possono transitare solo elementidi cui è garantita la riproducibilità in base alle caratte-ristiche dei sistemi di produzione lato-editori.

Il motore di validazione automatica è predispostoper accettare, in ingresso ed uscita, file PostScript ePDF sui quali effettua, in conformità a profili concor-dati con la produzione, controlli molto sofisticati edattendibili.

Il sistema comunica a chi spedisce se il materiale èstato accettato oppure, in caso contrario, i motivi delrifiuto; il tutto entro pochi secondi dalla ricezione…

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L’agenzia avrà quindi tutte le informazioni necessarieper rigenerare il materiale in modo corretto ed inviar-lo nuovamente.

La non accettazione garantisce che siano presi incarico solo oggetti conformi alle specifiche di produ-zione, impedendo imprevisti presso la tipografia delquotidiano.

L’elemento grafico, prima di poter essere inviato,deve essere corredato da informazioni descrittive chesono personalizzate in base alle esigenze; questi ele-menti possono essere utilizzati come chiavi di ricerca.

L’interfaccia proposta prevede diverse modalità divisualizzazione e stampa dei materiali ricevuti che, conun semplice click, possono essere resi disponibili aglieditori di destinazione.

L’impatto tecnologico di WYSIWYP è ridotto al-l’implementazione di una piccola infrastruttura Web

che gestisce l’interfaccia applicativa front-end in col-legamento con il server di validazione.

I forti automatismi di cui il sistema è dotato, abbi-nati alla fruibilità della piattaforma Internet, fanno diWYSIWYP un sistema facilmente integrabile con l’im-pianto tecnologico già esistente.

WYSIWYP è predisposto per essere interfacciatocon i sistemi amministrativi, per la gestione dei mate-riali, dei listini d’impaginazione e d’archiviazione.

Interfaccia Editore

L’accettazione del materiale da parte della conces-sionaria provvede ad alimentare automaticamente l’in-terfaccia editore; attraverso questo modulo possonoessere effettuati gli ultimi controlli visivi sul materia-le da impaginare oppure, più semplicemente, predi-sporsi per lo scarico automatico verso il sistema edi-toriale.

Il sistema WYSIWYP effettua tutte le verifiche (ele eventuali conversioni) necessarie a garantire la ri-producibilità dei materiali prima che essi siano residisponibili all’editore: in questo modo non potrannoesserci spiacevoli “sorprese” in fase d’uscita.

Integrazioni e personalizzazioni

WYSIWYP è un sistema basato su tecnologie stan-dard di mercato che consentono un elevatissimo gra-do di integrazione con i sistemi esistenti. Essendo pro-gettato e realizzato interamente dal nostro Centro diSviluppo, siamo in grado di “cucire” l’interfaccia ed iflussi in base alle vostre esigenze.

LinkService in breve

La nostra azienda è presente da diversi anni sulmercato editoriale nazionale, con particolare riferimen-to alla progettazione, implementazione ed assistenzadi sistemi per la gestione del flusso pubblicitario.

WYSIWYP rappresenta il “punto d’arrivo” diun’ampia serie di esperienze maturate in questo setto-re che ci hanno indirizzato nella scelta dei componen-ti di base migliori per ciascuna necessità applicativa.

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Via del Pratignone 38/40

50041 Calenzano (FI)tel. 0558836200 - fax 0558836222

http://www.kpgraphics.com

email: [email protected]

Kodak PolychromeGraphics e il CtP pergiornali all’Ifra 2000

L’edizione 2000 di Ifra è stata per KodakPolychrome Graphics la migliore occasione per lan-ciare le ultime novità nel campo della tecnologia ter-mica Computer-to-Plate applicata alla stampa dei gior-nali. Allo stand 240, nella Hall 11, era installata e fun-zionante una nuova ver-sione del NewsetterSystem, il primo sistemaCtP termico specifico peri giornali. Newsetter è un sistemaprogettato secondo criteri che con-sentono di far fronte agli alti stan-dard produttivi tipici degli stampato-ri di giornali medi e grandi e costruitocon le migliori componenti per garantire risultati estre-mamente affidabili e di ottima qualità. La flessibilitàche caratterizza il Newsetter System permette di ac-cettare file in entrata con valori di risoluzione variabi-li, che possono successivamente essere modificati inuscita secondo le necessità del cliente. Le ampie capa-cità del sistema Newsetter sono state dimostrate allostand Kodak Polychrome Graphics in combinazionecon le lastre termiche ThermalNews, anch’esse speci-fiche per i giornali. Al mercato dei giornali medio-pic-coli Kodak Polychrome Graphics propone invece ilCreoScitex Trendsetter 2637F AL, che all’Ifra è statopresentato in configurazione con la sviluppatrice

Mercury News; anche in questo caso le lastre utilizza-te sono le Kodak Polychrome Graphics ThermalNews.Oltre alle soluzioni CtP, Kodak Polychrome Graphicsha presentato al mercato dei giornali le proprie solu-zioni Computer-to-Film. Tra queste il Kodak Gen5

Recording Film, che offreun alto livello di risoluzio-ne e di qualità, esposto da

una imagesetter ECRMMarlin 46 con formato utile di 18

pollici (46 cm) e capacità produtti-va di 60 pagine broadsheet all’ora,

collegata in linea con la sviluppatriceKodamatic Film Processor Version 5.

Nella configurazione presentata all’Ifra la sviluppatri-ce comprende l’unità opzionale integrata per il recu-pero dell’argento e la nuova funzione fast fix, che siadatta particolarmente alle richieste produttive delmondo dei giornali.

Durante la visita allo stand Kodak PolychromeGraphics i visitatori di Ifra hanno potuto usufruire diun sistema di schermi interattivi che ha consentito diottenere informazioni dettagliate su tutta l’ampia gam-ma dei prodotti dedicati ai giornali, mentre gli specia-listi Kodak Polychrome Graphics erano come semprea disposizione dei clienti per approfondire i temi dimaggiore interesse.

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mySAP.com Media e SVCAgency: la soluzione perfettaper le agenzie di pubblicità

Attività, risorse umane, redditività: tutto sot-to controllo

Questa soluzione integrataconsente di governare senza dif-ficoltà il flusso ininterrotto di pre-ventivi, offerte, attività e fatture,sia in ingresso che in uscita, e digestire con efficienza il persona-le, sia interno che i collaboratorifree-lance. Stato di avanzamento,termini di consegna, rispetto delbudget sono sempre sotto control-lo per ciascun cliente e per ciascunlavoro. E c’è di più: la possibilitàdi monitorare costi, ricavi ed ognialtro parametro di riferimento con estrema semplicità,garantendo in questo modo la più completa trasparen-za finanziaria di ogni attività.

Un ulteriore vantaggio è costituito dalla integra-zione tra processi di business e processi creativi, edall’ininterrotto flusso di informazioni che transitanoda una applicazione alla successiva. E, soprattutto,questa soluzione nasce per durare nel tempo, grazie alsupporto ed al servizio di SAP® e di SVC.

Una soluzione per tutti i processi produttivi

mySAP.com Media è basato sulle potenti edaffidabili caratteristiche di SAP R/3®, il più noto ediffuso software gestionale del mondo.

mySAP.com Media è totalmente Web-enabled, edè stato realizzato con l’obiettivo di soddisfare le parti-colari esigenze delle imprese del settore media. OggimySAP.com Media può essere integrato con SVCAgency, un sistema sviluppato dalla Schmidt VogelConsulting (SVC), società di consulenza leader per il

SAP

Via Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2Centro Direzionale Colleoni

20041 Agrate Brianza - (MI)

Tel. 039/68791 Fax 039/6091005http://www.sap.com/italy

La soluzione ideale per le esigenze delle agenzie di pubblicità. Due sistemi leader - mySAP.comMedia e SVC Agency - uniscono le loro forze per creare una nuova soluzione totalmente integrata,completa, basata sullo stato dell’arte delle tecnologie Web. E’ una soluzione che si presta moltobene ad essere utilizzata come servizio ASP

settore industriale della pubblicità. Il risultato di que-sta unione è una soluzione che copre ogni esigenza di

Information Technologies esupporta l’intera gamma di attivi-tà delle agenzie di pubblicità.

Supporto end-to-end delleattività e del controllobudget

Le agenzie di pubblicità si tro-vano a gestire una grande varietàdi attività, spesso, assai comples-se, per conto dei propri clienti.Queste attività devono essere re-alizzate nel rispetto di precisi vin-

coli di budget, attraverso il ricorso a risorse interne edesterne all’agenzia. Nel frenetico ambiente della pub-blicità le continue modifiche al lavoro in corso d’ope-ra sono la regola e non l’eccezione, pertanto riuscire acontrollare e gestire i termini di consegna ed i costi èuna vera sfida. Questa soluzione mette a disposizionedell’agenzia un vero e proprio “cruscotto di coman-do”, con tutti i comandi che occorrono per realizzaretutte le attività e con il controllo in tempo reale deidati, a garanzia del rispetto dei tempi, dei costi e, inultima analisi, della profittabilità del lavoro:• raccoglie nella cartella di lavoro elettronica tutte le

informazioni occorrenti sul lavoro e sul cliente, com-preso il budget, i contratti, le minute degli incontri,le stime, i preventivi.

• Genera offerte in maniera rapida ed estremamenteaccurata, considerando inoltre il ricorso sia alle ri-sorse interne che a quelle esterne.

• Pianifica i costi e controlla i budget in maniera alta-mente affidabile.

• Effettua un monitoraggio accurato ed in tempo rea-

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le dei costi delle risorse impiegate, sia interne cheesterne.

• Effettua una minuziosa pianificazione delle attività,con o senza tappe intermedie.

• Pianifica e gestisce sia lo staff creativo che quello diproduzione.

• Gestisce la transizione del flusso di informazionidalla fase di esecuzione delle attività a quella direndicontazione e di fatturazione.

Tracciabilità delle attività interne

La registrazione e l’addebito dell’attività svolta afavore di un cliente costituisce uno degli aspetti piùimportanti nell’attività pubblicitaria. Con questo siste-ma, ogni addetto può registrare il tempo assegnato aciascun lavoro direttamente dalla propria postazione,utilizzando semplici schermate con controlli di plau-sibilità. Le assegnazioni possono essere trasmesse au-tomaticamente ai livelli gerarchici superiori per l’ap-provazione, e quindi trasferiti automaticamente versola fase di rendicontazione e di fatturazione del lavoro.Questi dati possono essere gestiti online o offline, dal-la propria postazione di lavoro o in remoto via Inter-net. Le tariffe orarie sono definibili liberamente, ed èdisponibile nel sistema il supporto dei costi di viag-gio, che possono essere assegnati in tutto o in parte aisingoli lavori.

Produzione ed acquisto dell’esecutivo

Questa soluzione rende molto più semplice ed age-vole la gestione di tutte le complesse attività associatealla produzione ed all’acquisizione dell’esecutivo pub-blicitario, come la richiesta e la gestione di offerte epreventivi, oppure l’addebito al cliente - con o senzacommissioni - di costi esterni. E’ inoltre possibile cre-are un’ampia gamma di report, per esempio sui contiin sospeso o sul volume di attività realizzate con so-cietà di produzione esterne. In aggiunta a ciò, è possi-bile verificare la disponibilità ed il costo dei diritti d’au-tore e tenere sotto controllo la scadenza dei diritti ac-quistati.

CRM, e non solo

Il sistema dispone di un’ampia gamma di applica-zioni CRM (Customer Relationship Management), per-mettendo di creare un profilo aggiornato dei propriclienti e delle attività svolte per loro conto, sia nell’ot-

tica di un budget che preveda più attività che nell’otti-ca “una attività alla volta”. La soluzione consente unasofisticatissima gestione dei dati relativi ai clienti: fun-zioni di marketing, compresa l’elaborazione automa-tica di mailing list, supporto per l’elaborazione di bozzecontrattuali, con una ampia gamma di piani di addebi-to e di offerte personalizzate per il singolo cliente.

Controllo e reportistica

Costi e ricavi sono costantemente sotto controllo,così come tutti gli altri parametri chiave dell’attività,così come sono disponibili, ad un semplice clic delmouse, un gran numero di resoconti ed analisi:redditività per singolo cliente, servizi fatturabili e non,costi preventivati e costi reali, spese generali, marginidi profitto. E’ possibile guardare ai macroindicatorioppure soffermarsi sui minimi dettagli, per esempio ilcosto di ogni singolo spot televisivo per il cliente Ti-zio nell’ultimo trimestre, con facilità e rapidità.

Gestione finanziaria

Non è un caso che la maggior parte delle prime500 aziende del mondo della classifica di Fortune uti-lizzino software SAP per la gestione finanziaria. Ge-stione del cash flow, vendite ed acquisti, attività e pas-sività, sono disponibili per un’ampia gamma di settoriindustriali, in differenti paesi, in differenti lingue, condifferenti valute di riferimento, ma tutte con la ricono-sciuta capacità di mantenere dati ed informazioni fi-nanziarie costantemente aggiornati, accurati, sicuri.

Interfaccia semplice browser-based

L’interfaccia utente è di tipo browser, in modo darendere familiari e facili da apprendere tutte le funzio-ni. Al sistema è possibile collegarsi dalla propria po-stazione in ufficio, da casa o da una stanza d’albergo.Possono accedervi anche i clienti, per permettere loro,per esempio, di verificare in prima persona lo stato diavanzamento dell’attività che li riguarda. Un potentesistema di autorizzazione assicura che essi possanovisualizzare soltanto i dati di loro pertinenza: nientedi più, niente di meno. Il flusso di lavoro integrato, lagestione dei documenti (che comprende la verifica au-tomatica delle versioni di un documento), le funzioniself-service, i servizi fax ed e-mail sono solo alcunedelle molte funzioni che garantiscono efficienza e pro-duttività.

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Qualche informazione su SAP

SAP è leader di mercato nel settore delle soluzioni software interaziendali. Facendo leva sulla solidità delproprio software gestionale rivolto a tutti i settori e sulla base installata di soluzioni enterprise più ampia delmondo, SAP ha realizzato mySAP.com, un ambiente gestionale aperto e collaborativo di soluzioni personalizzateon demand. mySAP.com permette alle aziende di ogni dimensione e settore di far interagire dipendenti, clientie partner per capitalizzare le opportunità offerte dalla nuova economia Internet. Con mySAP.com tutti possonosfruttare la potenza di Internet per lavorare meglio e in tempi più brevi, ottimizzare la supply chain, gestire irapporti di collaborazione strategici, ridurre il time-to-market, condividere le informazioni e incrementare laproduttività e il valore dell’azienda. SAP è quotata su diversi listini tra cui la Borsa di Francoforte (FSE) e di NewYork (NYSE) con il simbolo “SAP”.

Il sito World Wide Web di SAP è raggiungibile all’indirizzo http://www.sap.com.

Profili utente: funzioni personalizzate pronteall’uso

Funzioni, informazioni e servizi vengono fornitinella forma di profili utente: portali aziendali finaliz-zati a supportare le attività tipiche, poniamo,dell’account executive, dell’art buyer, del controller,del responsabile del traffico, o anche dell’amministra-tore delegato.

Il risultato è una soluzione che lavora esattamentecome l’utente desidera. Inoltre è preconfigurata, per-tanto la sua implementazione è semplice ed estrema-mente rapida.

E dietro il sistema c’è la consulenza, il supporto, ilservizio costante di SAP e di SVG, che non soltantogarantiscono un rapido ritorno dell’investimento, mane prolungano la durata nel tempo.

Il profilo utente per il copywriter: un esempio

Il profilo utente del copywriter comprende unagamma di funzioni finalizzate ad accrescere la pro-duttività e ad ottimizzare i processi:• Agevole input delle ore lavorate e dei servizi forniti

per le singole attività, con i dati resi disponibili intempo reale per altri processi ed altro staff, comeaccount manager, art director, clienti.

• Monitoraggio dei tempi online, offline o via Inter-net.

• Integrazione di tutte le forme di comunicazione,comprese posta, fax, e-mail.

• Supporto per il lavoro di gruppo nella generazionedi documenti, con procedure di check-in e di check-out a garanzia della corretta gestione dello stato diavanzamento del lavoro.

• Possibilità di gestire i costi di viaggio e di assegnar-li automaticamente, in tutto o in parte, alle singoleattività.

• Controlli automatici di plausibilità, del tipo “puòquesto addetto addebitare tempo di lavoro per que-sto tipo di attività?”

• Validazione dei tempi assegnati e dei relativi adde-biti tramite il workflow.

E’ importante sottolineare come i profili utentevengono costantemente aggiornati da SAP, e possonoessere combinati con pacchetti software di terze parti,oppure personalizzati sulla base delle specifiche esi-genze di ogni singola agenzia.

Sono disponibili profili utente predefiniti nel-le seguenti aree:

• Finanza• Controllo• Art buying• Produzione• Traffico• Commerciale• Creativi

Per ulteriori informazioni:www.sap.com/media

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Multilab e News & Clips:soluzioni e servizi Telpressper fare ordine fra le notizie

Internet è il più grande contenitore di notizie maicreato dall’uomo. Testate quotidiane, agenzie, sititematici, aziende di ogni tipo e dimensione contribui-scono ogni giorni ad alimentare il più grande canale didiffusione di notizie da ogni angolo della terra. Se aqueste si aggiungono le altre fonti di infor-mazione, giornali, periodici, radio e te-levisioni, la ricerca mirata di notiziein tempo utile diventa impossibile sen-za strumenti adeguati.

Per chi vuole essere aggiornato intempo reale, il problema da risolveresi chiama selezione mirata degli argo-menti, delle fonti e della qualità dellenotizie. Telpress, azienda italiana leadernelle tecnologie per la trasmissione dati ericezione delle notizie di agenzia, propone a tutti i pro-fessionisti ed alle aziende del settore editoriale dueopportunità per fare ordine nel caos quotidiano di no-tizie on line e off line: Mutilab, soluzione completaper realizzare rassegne elettroniche dalla stampa, dal-la TV e da Internet, e NEWS & Clips, il servizio inte-grativo su linea ADSL che fornisce il panorama deimedia a stampa, in video e su internet.

Multilab per le rassegne multimediali

Multilab é il nuovo sistema Telpress per realizza-re, archiviare e distribuire ogni giorno rassegne stam-pa multimediali su rete Internet. La soluzione integragli strumenti più tradizionali per le rassegne stampacon materiali tratti dalla carta stampata - acquisiti at-traverso scanner collegati a Pc - con la possibilità diacquisire, filtrandole in funzione dei contenuti, noti-zie reperite in rete, siano esse testuali o files immagini(telegiornali on line) o audio (da emittenti radio). Imateriali digitali vengono trattati in un ambiente ca-ratterizzato da strumenti specializzati per il trattamen-to grafico - taglia, incolla, impagina, etc..- e perl’archiviazione di informazioni alfanumeriche attra-verso il riempimento automatico dei campi indice deldatabase tramite l’impiego di software OCR o tramitefiltri di importazione da files reperiti in rete. L’am-

biente Telpress TOSCA consente la distribuzione del-le rassegne stampa attraverso Internet e l’accesso daparte degli utenti finali tramite browser professionalidi consultazione delle informazioni.

Personalizzare le rassegne stampa

Il sistema Multilab dispone di fun-zioni molto avanzate per la

personalizzazione di notiziari. E’possibile infatti definire una listadi indirizzi Internet utili al ritrova-mento di alcune categorie di noti-zie tematizzate in funzione degliargomenti o delle fonti di prove-

nienza. La stazione di lavoro Multilabpuò provvedere al download delle pagi-

ne html preselezionate in modo del tutto automaticoed alla loro archiviazione logica all’interno della basedi dati preimpostata dall’utente.

Multilab consente anche di agganciare ai materialiselezionati altre rassegne stampa provenienti da Servicespecializzati o da uffici stampa esterni, trasmesse sot-to forma di file di data-base.

Il servizio NEWS & Clips

Telpress offre anche a professionisti ed aziende delsettore un servizio di rassegne stampa periodiche ela-borate a partire dalla raccolta e dall’indicizzazione dellefonti selezionate dai clienti. In questo caso è la stessaTelpress a provvedere alla elaborazione dei materialidi informazione elaborati sia con procedimento ana-logico-digitale ( nel caso di informazioni stampate) siain modalità diretta digitale-digitale (per le fonti dispo-nibili su rete Internet).

Questi pacchetti di informazione integrano i mate-riali quotidianamente trasmessi su impianti Telpressattraverso la Rete Privata Virtuale a dorsale ATM conuna velocità di trasferimento dati di 2 Mb/s. Ancheper NEWS & Clips i materiali trasmessi spaziano, aseconda delle esigenze, dai ritagli di carta stampataalle rassegne video TV, ai files audio delle radio online fino alle pagine web.

Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma

tel. 06/3216304 - fax 06/3216345

E-mail: [email protected]://www.telpress.it

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Il gruppo tedesco WAZha scelto Polaris

Dopo 18 mesi di test intensivi su vari sistemi CTP, il gruppo tedesco WAZ sta attrezzando tutti ipropri impianti di produzione di giornali quotidiani in Germania interamente con i sistemi CTPPolaris e le lastre per CTP Agfa. Anche per gli impianti di produzione all’estero (Ungheria, Bulgaria,Croazia) sono previste altre installazioni di sistemi Polaris.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic Systems

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

http://www.agfahome.com

Il Gruppo WAZ è uno deipiù grossi editori di giornaliquotidiani in Germania con untotale di 7 quotidiani con 180edizioni regionali, inclusi ilWestdeutsche AllgemeineZeitung (WAZ), il Neue RuhrZeitung e molti giornali locali. 14 si-stemi Polaris configurati con la svilup-patrice online saranno installti negli stabilimenti diEssen, Hagen, Erfurt e Löbichau (vicino a Gera). Que-ste installazioni fanno del gruppo editoriale con sedea Essen il più grosso utilizzatore di sistemi CTP delsettore quotidiani.

Perché il Westdeutsche Allgemeine Zeitung(WAZ) ha scelto Agfa Polaris

L’esigenza di fare un investimento nella tecnolo-gia CTP nasce da una situazione critica. Heinz- Dieter

Gerdes, di-

rettore tecnico presso il cen-tro di produzione di Hagen,la illustra così:

“Quando tutte le redazio-ni (WAZ, WP, WR, IKZ e

NRZ) sono state attrezzate conil nostro sistema editoriale

“Multicom”, che include l’integrazio-ne di foto e annunci in tutte le pagine

di testo, vi è stato un enorme incremento del numerodi pagine complete da esporre.

Inoltre, l’aumento dell’uso del colore nei nostriquotidiani aveva avuto come conseguenza una mag-giore quantità di pellicole e di lastre da stampa.

Sono sempre di più i clienti esterni che inviano pa-gine complete ai nostri reparti di prestampa tramiteISDN. Tra questi clienti ora vi è anche il FinancialTimes Deutschland.

In seguito a questi sviluppi, avevamo raggiunto ilimiti di capacità dei nostri sette espositori per lastre eincontravamo strozzature sempre più gravi nella stam-

pa e nel ciclo di produzione.Per produrre le pagine di

annunci pubblicitari me-diante “Alfa Ad System”, lacui introduzione era previstaentro il 2000, avremmo do-vuto assolutamente acqui-stare altri espositori per la-stre. Dovevamo quindi sce-gliere se investire nuova-mente nella tecnologia CtF,ormai obsoleta, o se passaresubito al CtP.

C’era inoltre una certainsoddisfazione nei confron-

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ti dell’esposizione delle lastre, riguardo alla precisio-ne del registro da una macchina all’altra, allapredisposizione ai guasti, al continuo cambiamento deirotoli di pellicola, alle prestazioni scandenti dell’usci-ta (21 lastre l’ora), ecc.

Per tentare di ridurre i ritardi nella produzione, pre-tendevamo quindi che la produzione mediante CtP ren-desse tre o quattro volte più veloce l’esposizione e losviluppo.”

Alta qualità e stabilità in un pacchetto com-pleto

La decisione è stata preceduta da 18 mesi di testintensivi su vari sistemi CTP nel centro stampa diHagen. “Fin dall’inizio è stato chiaro che i criteri piùimportanti erano la qualità dell’esposizione e

l’affidabilità del funzionamento” afferma Heinz-DieterGerdes.

Rispetto agli altri fotoplotter, Agfa Polaris ha otte-nuto punteggi elevati in tutte le prove, non ha avutoproblemi di affidabilità, ha fornito produttività e qua-lità elevate.

Fondamentale per la decisione è stato il pacchettocompleto offerto da Agfa, che include CtP, sviluppa-trice, lastre da stampa e assistenza completa su tutto ilterritorio europeo. Questo pacchetto completo offertoda un unico fornitore, costruito attorno all’alta qualitàe stabilità del CTP Agfa Polaris significa garanzia diproduzione di alti volumi e affidabilità.

Inoltre con più di 250 plotter per lastre Polaris at-tualmente installati, Agfa è il leader del mercato euro-peo dei giornali quotidiani e ciò significa esperienzaal servizio delle esigenze specifiche dei quotidiani.

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“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i com-menti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e rac-comandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina del-l’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministra-tivi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comuni-cazione alle imprese editrici e stampatrici.“Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, datenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di la-voro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelleaziende del settore.

Circolari

Circolare del 13-07-00 N° 30 (Mi) Costi emergenti relativi alla sperimentazione – Accordo Fieg – Anadisdel 3.3.1999

Circolare del 17-07-00 N° 38 (Rm) Deducibilità delle spese promozionali

Circolare del 17-07-00 N° 39 (Rm) Conferenza europea dell’Inma a Nizza (4 - 7 ottobre 2000).

Circolare del 18-07-00 N° 40 (Rm) Disciplina dei sondaggi politici ed elettorali. Delibera n. 200 del 22giugno 2000 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni recante“Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazionepolitica e di parità di accesso ai mezzi di informazione nei periodi nonelettorali” (G.U. n. 152 del 1° luglio 2000)

Circolare del 19-07-00 N° 31 (Mi) Progetto di informatizzazione delle rivendite:accordo definitivosull’avviamento della fase sperimentale.

Circolare del 21-07-00 N° 32 (Mi) Costi emergenti relativi alla sperimentazione – Accordo Fieg – Anadisdel 3.3.1999

Circolare del 21-07-00 N° 41 (Rm) Misure e modalità di versamento del contributo dovuto all’Autorità perle garanzie nelle comunicazioni di cui all’art. 2, comma 38, lettera b),della legge 14 novembre 1995, n. 481. Decreto del Ministero delleFinanze del 12 luglio 2000 (Gazzetta Ufficiale n. 168 del 20 luglio2000).

Circolare del 25-07-00 N° 42 (Rm) Chiarimenti su alcune modifiche a testi di stesura della disciplinacollettiva poligrafica.

Circolare del 25-07-00 N° 43 (Rm) Insegne apposte sulle edicole esenti da imposta. Risoluzione delMinistero delle Finanze

Circolare del 31-07-00 N° 33 (Mi) Comportamento delle imprese di distribuzione locale riguardoall’osservanza dei turni di chiusura estiva delle rivendite, stabiliti dallaCommissione istituita ai sensi dell’art. 3 del vigente Accordo nazionale,nelle provincie di Modena, Ferrara e Reggio Emilia.

Circolare del 31-07-00 N° 46 (Rm) Rinnovo del contratto collettivo e dell’accordo economico per i direttoriamministrativi e I dirigenti dei giornali quotidiani; trasmissione delleintese sottoscritte il 26 luglio 2000.

Circolare del 31-07-00 N° 34 (Mi) Distribuzione delle pubblicazioni sul territorio: determinazioni dellaCommissione istituita ai sensi dell’art. 5 dell’Accordo nazionale sullavendita dei giornali quotidiani e periodici.

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70TecnoMedia n. 27, settembre 2000

Circolare del 08-08-00 N° 36 (Mi) Riforma del sistema delle tariffe agevolate: introduzione di prezzi peril servizio di distribuzione postale della stampa e contribuzioni diretteagli editori.

Circolare del 30-08-00 N° 37 (Mi) Costi emergenti relativi alla sperimentazione –Accordo Fieg – Anadisdel 3.3.1999

Circolare del 07-09-00 N° 38 (Mi) Osservanza dei turni di chiusura estiva delle rivendite stabiliti dallaCommissione istituita ai sensi dell’art. 3 dell’Accordo nazionale per leprovince di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. Necessità di contestarel’atteggiamento assunto dai distributori locali.

Circolare del 07-09-00 N° 47 (Rm) Conferenza IFRA-WAN sull’editoria elettronica: Amsterdam, 12-13ottobre 2000.

Circolare del 20-09-00 N° 39 (Mi) Fruizione dei turni di chiusura estiva delle rivendite di giornali.

Circolare del 22-09-00 N° 40 (Mi) Costi emergenti relativi alla sperimentazione –Chiusura controlli formalied esito controlli di merito

Circolare del 27-09-00 N° 41 (Mi) Proroga al 31 dicembre prossimo del vigente sistema di tariffe agevolateper la distribuzione postale della stampa.

Circolare del 29-09-00 N° 42 (Mi) Proroga al 31 dicembre prossimo del vigente sistema di tariffe agevolateper la distribuzione postale della stampa.

Circolare del 06-10-00 N° 48 (Rm) Tutela riservatezza dati personali. Autorizzazione al trattamento deidati sensibili nei rapporti di lavoro. Provvedimento n. 1/2000 delGarante per la protezione dei dati personali (Gazzetta ufficiale n. 229del 30 settembre 2000)

Circolare del 09-10-00 N° 43 (Mi) Decadenza dell’autorizzazione amministrativa allacommercializzazione di giornali e riviste in caso di mancato eserciziodell’attività di vendita: chiarimenti del Ministero dell’Industria, delCommercio e dell’Artigianato.

Circolare del 11-10-00 N° 44 (Mi) T.A.R. della Sicilia: accoglimento della domanda di sospensionedell’esecuzione delle disposizioni contenute nel Decreto Assessoriledella Regione Siciliana 17.4.2000 in materia di censimento e piani dilocalizzazione dei punti ottimali di vendita di giornali e riviste.

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63© Asig Service Srl 2000

Anno 2000-2001

Novembre-Dicembre 2000dal al località evento organizzato da:

13/11/2000 15/11/2000 England INMA U.K. workshop INMA13/11/2000 14/11/2000 Manchester Mad about infographics IFRA15/11/2000 18/11/2000 Pechino NUPATEC China 2000 IFRA16/11/2000 17/11/2000 Newcastle Mad about infographics IFRA22/11/2000 24/11/2000 Berlino Editor and marketeer conferenceand exhibition WAN04/12/2000 05/12/2000 Zurigo Publishing Platforms IFRA

Gennaio-Marzo 2001dal al località evento organizzato da:

10/2/2001 11/2/2001 Cannes Think Tank Summit Reed Midem11/2/2001 14/2/2001 Cannes Milia 2001 Reed Midem28/3/2001 29/3/2001 Singapore Newspaper Asia 2001 IFRA

Aprile-Giugno 2001dal al località evento organizzato da:

9/4/2001 13/4/2001 Boston Seybold seminars Boston 2001 Seybold23/5/2001 25/5/2001 San Francisco 71st annual INMA World Congress INMA12/6/2001 17/6/2001 Milano GRAFITALIA CENTREXPO12/6/2001 17/6/2001 Milano CONVERFLEX CENTREXPO12/6/2001 13/6/2001 Milano IFRA ITALIA 2001 IFRA-FIEG-ASIG16/6/2001 19/6/2001 New Orleans Nexpo 2001 NAA

Luglio-Ottobre 2001dal al località evento organizzato da:

19/7/2001 22/7/2001 Washington Connections NAA22/7/2001 25/7/2001 Washington Marketing Conference NAA16/9/2001 18/9/2001 Città del Capo 4th International Newspapers in Education WAN15/10/2001 18/10/2001 Ginevra IFRA Expo 2001 IFRA18/10/2001 19/10/2001 Ginevra Beyond the printed word IFRA-WAN

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