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TecnoMedia Periodico mensile. Anno XIV n. 55 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753 Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa APCom Telecom Media News Atex Global Media Day International Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Kodak LinkService MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Numero 55 - novembre 2007 Know how italiano per la stampa de Le Figaro Entro la fine del 2008 entrerà in funzione il nuovo stabilimento di stampa del quotidiano parigino, di proprietà di una società costituita parite- ticamente tra l’editore, Groupe Dassault, ed il Gruppo Seregni, e che utilizzerà la tecnologia offset waterless. a pagina 4 Numeri in crescita per l’Ifra Expo 2007 In crescita nel quartiere fieristico di Vienna gli espositori, l’area espositiva e i visitatori, con una crescente presenza dall’Est Europa. Tante le novità nelle aree della stampa, della gestione multicanale dei contenuti editoriali digitali, della personalizzazione del prodotto in post-press. a pagina 7 Quale ruolo per i fornitori nell’era del full color? I massicci investimenti in nuovi stabilimenti per la stampa di giornali e di prodotti commerciali aprono spazi di crescita nell’area dei servizi d’assistenza e nell’attività d’integrazione di sistemi. a pagina 14 Automazione industriale nei processi di stampa Oltre sessanta professionisti del settore hanno partecipato al quarto Tecno- Meeting Asig, dedicato ai processi industriali della stampa ed alle soluzioni per l’automazione, ed ospitato nel nuovo centro stampa di Athesis. a pagina 16 Convergenza e integrazione nel futuro del prepress All’Atex Conference di Nizza si sono discussi gli scenari più probabili per l’evoluzione dei media stampati in Europa e negli Stati Uniti. a pagina 19 Quaranta “candeline” per la Scuola Grafica S. Zeno Festeggiati a Verona i primi quarant’anni di attività del prestigioso centro di formazione salesiano, dalle cui aule sono uscite generazioni di pro- fessionisti ed imprenditori del settore. a pagina 22 Un simulatore per la formazione degli stampatori Il Comitato Provinciale Grafici di Como ha avviato un’ innovativa attività di formazione professionale nelle aree della stampa offset e imballaggio. a pagina 24 Pagine dell’Osservatorio............................................................ a pagina 29 Lavoro & Sicurezza .................................................................... a pagina 31 Le Rubriche

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Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

Filo direttole aziende inFormano

Numero 55 - novembre 2007

Know how italiano per la stampa de Le FigaroEntro la fine del 2008 entrerà in funzione il nuovo stabilimento di stampa del quotidiano parigino, di proprietà di una società costituita parite-ticamente tra l’editore, Groupe Dassault, ed il Gruppo Seregni, e che utilizzerà la tecnologia offset waterless.

a pagina 4

Numeri in crescita per l’Ifra Expo 2007 In crescita nel quartiere fieristico di Vienna gli espositori, l’area espositiva e i visitatori, con una crescente presenza dall’Est Europa. Tante le novità nelle aree della stampa, della gestione multicanale dei contenuti editoriali digitali, della personalizzazione del prodotto in post-press.

a pagina 7

Quale ruolo per i fornitori nell’era del full color?I massicci investimenti in nuovi stabilimenti per la stampa di giornali e di prodotti commerciali aprono spazi di crescita nell’area dei servizi d’assistenza e nell’attività d’integrazione di sistemi.

a pagina 14

Automazione industriale nei processi di stampaOltre sessanta professionisti del settore hanno partecipato al quarto Tecno-Meeting Asig, dedicato ai processi industriali della stampa ed alle soluzioni per l’automazione, ed ospitato nel nuovo centro stampa di Athesis.

a pagina 16

Convergenza e integrazione nel futuro del prepressAll’Atex Conference di Nizza si sono discussi gli scenari più probabili per l’evoluzione dei media stampati in Europa e negli Stati Uniti.

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Quaranta “candeline” per la Scuola Grafica S. ZenoFesteggiati a Verona i primi quarant’anni di attività del prestigioso centro di formazione salesiano, dalle cui aule sono uscite generazioni di pro-fessionisti ed imprenditori del settore.

a pagina 22

Un simulatore per la formazione degli stampatoriIl Comitato Provinciale Grafici di Como ha avviato un’ innovativa attività di formazione professionale nelle aree della stampa offset e imballaggio.

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Pagine dell’Osservatorio ............................................................ a pagina 29

Lavoro & Sicurezza .................................................................... a pagina 31

Le Rubriche

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Web 2.0, citizen journalism, blog, podcasting, telefonia mobile, nuove edizioni, nuovi formati: le soluzioni Atex forniscono la risposta alle sfide che ogni giorno una moderna impresa editoriale deve affrontare. Controllare e gestire la catena del valore dei contenuti in ogni suo aspetto è fondamentale: dalla ricezione dei contributi dei collaboratori alla gestione delle edizioni locali, dalla pubblicità all’archiviazione, dalla carta stampata ai canali on-line.

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Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Direttore editoriale Paolo Paloschi

Direttore responsabileLuca Michelli

hanno collaborato a questo numeroSalvatore Curiale,

Giulia Maria Leone, Antonietta Strada.Segreteria di Redazione

Elga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753

© ASIG Service S.r.l. - 2007 - Tutti i diritti riservatiSede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

StampaSpedalgraf

Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma

Questo numero è stato chiusoin redazione il 30 novembre 2007

TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

L’editorialedi Paolo Paloschi

Nel numero di TecnoMedia che state leggendo troverete molto spesso la parola “integrazione”.

Viene usata a proposito della stampa dei giornali, dove l’”integrazione” tra prodotto giornale e commerciale è un fenomeno sempre più importante anche a livello europeo.

Lo dimostrano, per esempio in Francia, le recenti scelte compiute da “Le Figaro”. Nel nuovo centro stampa di Parigi, realizzato in società con il gruppo italiano che fa capo ad Umberto Seregni, le stesse macchine che stampano il giornale consentiranno di produrre anche prodotti commerciali di alta qualità, grazie alle soluzioni innovative adottate di comune accordo fra i due partner industriali.

Si parla di “integrazione” anche per l’area di confezionamento dei quotidiani, dove molte aziende stanno introducendo impianti di finishing-inserimento-confezionamento-spedizione che verranno utilizzati in futuro per supportare nuove forme di pubblicità e

realizzare supplementi e collaterali. Un’altra parola sempre più usata nelle nostre

aziende è “convergenza”. La stessa informazione converge in diverse forme

su un’unica piattaforma, per essere elaborata e poi utilizzata su molti canali di distribuzione: carta stampata, pc collegati alla rete, ma anche telefonino, radio, tv.

Anche a Ifra Expo 2007, l’edizione annuale della più importante rassegna mondiale di tecnologie per l’industria dei giornali, che si è svolta a Vienna lo scorso mese di ottobre, parlando dei grandi cambiamenti che investono l’industria dei giornali sia nell’area di preparazione che nell’area di stampa-confezionamento, sono risuonate molto spesso le parole “convergenza” e “integrazione”.

Lo stesso è avvenuto in occasione del TecnoMeeting di Asig organizzato a Verona nel mese di settembre, e dedicato all’automazione industriale nei processi di stampa.

E’ chiaro che la tecnologia giocherà un ruolo di primo piano nella trasformazione delle imprese, come si evince anche dagli articoli che pubblichiamo su questo numero.

Ma un ruolo altrettanto importante è legato allo sviluppo dell’organizzazione del lavoro, all’individuazione di norme e procedure che consentano, in modo equilibrato, di guidare e assecondare il cambiamento in atto.

Il prossimo rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro Poligrafico rappresenta un’opportunità da non perdere.

Stampatori, editori e rappresentanti dei lavoratori dovranno confrontarsi nella consapevolezza che stanno, insieme, preparando il futuro del settore, e che l’evoluzione in atto nell’industria della stampa potrà costituire una straordinaria opportunità di crescita per tutti.

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Il Gruppo Seregni stamperàLe Figaro a Parigi con rotative offset waterlessA partire dal prossimo anno il quotidiano francese Le Figaro sarà stampato in un nuovo stabilimento alle porte di Parigi da una società mista, L’Imprimerie, costituita pariteticamente dall’editore transalpino – il Gruppo Dassault – e il Gruppo Seregni. Il centro stampa utilizzerà nuove rotative con tecnologia waterless. Il progetto prevede la produzione del giornale e di molti altri prodotti commerciali in alta qualità full color all’interno di un unico workflow industriale. E il mercato si interroga se questo sia un centro stampa giornali “aperto” al commerciale, o piuttosto il contrario…

Entro la fine del 2008 entrerà in funzione il nuovo centro stampa di Roissy, alle porte di Parigi, per la stampa full color del quotidiano francese Le Figaro e degli altri prodotti editoriali della Socpresse (gruppo Dassault). Lo stabilimento sarà costruito da una società mista partecipata partiteticamente dall’editore francese e dal Gruppo Seregni, cui toccherà l’onere della ge-stione del nuovo impianto. Per lo stampatore italiano, già presente con stabilimenti in Polonia e nei Paesi Baltici, è una nuova, importante, tappa nello sviluppo delle attività estere. E non solo, visto che Imprimerie è destinato a diventare il più importante stabilimento internazionale dotato di macchine rotative a tecnologia waterless, una scelta che, come ha spiegato Umberto Seregni a TecnoMedia, è finalizzata ad offrire una al-tissima qualità di stampa full color sia al mercato dei quotidiano che a quello che prodotti commerciali.

Le ragioni del nuovo centro stampa

Fino all’agosto scorso, il giornale francese Le Figaro ha stampato le oltre 338.000 copie diffuse quotidianamente in un unico stabilimento all’interno dell’aereoporto di Roissy, alle porte di Parigi. L’editore transalpino, il gruppo industriale Dassault, ha seguito, fin dove è stato possibile, il modello diffusionale più tradizionale degli editori europei, italiani esclusi, che prevede solitamente un unico centro stampa dal quale avviare la distribuzione capillare su tutto il territorio attraverso vettori aerei e terrestri.

In tempi recenti, la crescita esponenziale dei costi di questo modello diffusionale, arrivati ad oltrepassa-re i 20 milioni di Euro solo per il trasporto aereo, ed

altre considerazioni di carattere strategico – il centro stampa unico costringeva a chiudere il quotidiano in redazione entro le 20.30 - hanno suggerito all’editore transalpino di trovare soluzioni alternative per Le Figaro e per gli altri prodotti in portafoglio, quali, per esempio, TV Magazine, che da solo ha una tiratura di 5.5 milioni di copie.

I dirigenti francesi si sono orientati verso un modello più vicino a quelli dell’industria italiana, con il decen-tramento della produzione all’interno di un network di centri stampa localizzati in diverse zone del Paese. Da qui il progetto di avviare la costruzione di due nuovi centri stampa, uno a Roissy, nella zona aeroportuale, che già ospitava il vecchio stabilimento, ed uno al sud della Francia, presso Nimes, in collaborazione con il Gruppo Riccobono, il più importante imprenditore francese privato che opera nell’industria della stampa.

Il nuovo piano industriale ha portato con sé un nuovo progetto editoriale: Le Figaro ha ridotto il for-mato, adottando il Berlinois, è passato al full color ed ha riorganizzato il contenuto su più dorsi. Un progetto importante, con un’orizzonte strategico di vent’anni, ed un investimento nell’ordine di 75 milioni di Euro. Tanti, forse troppi se rapportati alla stampa del solo prodotto editoriale. Tant’è che l’editore ha puntato in direzione di un ampliamento produttivo verso il mercato, molto promettente anche in Francia, dei prodotti commerciali, trovando anche in questo caso esperienze consolidate nel nostro Paese.

Dopo la scelta del nuovo modello organizzativo e distributivo, e dopo quella di sviluppare un network di stampa “ibrido”, è arrivata la decisione di coinvolgere un partner internazionale in grado di condividere que-

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Il Gruppo Seregni stamperà Le Figaro a Parigi con rotative offset waterless

st’impostazione e capace di portare a Parigi know how ed espe-rienze specifiche sia nella stampa ibrida che nel-la gestione dei network indu-striali.

La scelta è stata per il Grup-po Seregni, che ha immediatamente colto l’opportu-nità per un nuovo ampliamento del-le proprie attività all’estero.

Dall’accordo è nato il nuovo centro stampa di Roissy, con una superficie calpe-stabile di 30.000 metri quadrati su un terreno di 70.000 metri qua-drati. “Noi”- sot-tolinea Umberto Seregni, Presi-dente del Grup-p o - “ a b b i a m o sempre creduto nell’espansione all’estero, ed abbiamo individuato, alcuni anni fa, una prima area d’interesse nell’Est Eu-ropeo, Polonia e Paesi Baltici. E’ un’attenzione ancora attualissima, e stiamo valutando nuovi investimenti in Ucraina. La Francia offre, evidentemente, una pro-spettiva diversa, ma non per questo meno interessante. Andremo a Parigi non perché siamo i portatori di chissà quale segreto produttivo o commerciale, ma perché ab-biamo sicuramente una maggiore esperienza nei concetti relativi alla organizzazione ed alla gestione della stampa all’interno di un network di stabilimenti”.

“La concezione italiana di arrivare a produrre giornali a diffusione nazionale in otto centri stampa” continua Seregni-“era vista come una forzatura dai nostri colleghi di altri Paesi, inclusa la Francia. Oggi la dura realtà della logistica costringe anche gli editori transalpini a riconsiderare la validità del modello di network. Il Gruppo Dassault ha deciso di considerare una joint venture con un Gruppo, il nostro, che crede in un sistema produttivo decentrato”.

Tecnologia waterless

Il nuovo centro stampa de Le Figaro, che si prevede

entri in funzio-ne prima della fine del prossimo anno, è destinato a diventare il più grande stabili-mento interna-zionale dotato di rotative offset con tecnologia waterless. “La decisione tecno-logica è stata con-giunta”- spiega Umberto Sere-gni. Lo stabili-mento adotterà due rotative KBA Cortina a tripla larghezza – e que-sta sarà la prima installazione al mondo - capaci di 72 pagine full color alla velo-cità massima di 80.000 copie ca-dauna. Le due macchine sono predisposte per accettare forni di asciugamento per la stampa su carta patinata. Da

Imprimerie usciranno tutti gli inserti del Figaro per un totale di circa centodieci milioni di copie all’anno, più trenta milioni di inserti. La gestione sarà affidata al Gruppo Seregni a favore del quale sono state stabilite anche opzioni relative al futuro della joint venture.

La tecnologia waterless, che elimina l’acqua dal processo di stampa ed utilizza matrici che, per conce-zione, si avvicinano al cilindro della stampa rotocalco, è molto recente, e non c’è dubbio che la scelta tecnologica del nuovo centro stampa parigino rappresenti anche una sfida non indifferente sul piano produttivo. “E’ un rischio calcolato?” chiediamo a Umberto Seregni. “Il processo waterless”- risponde il Presidente del Grup-po italiano-“è nuovo, ha dei punti critici che a poco a poco vengono, e verranno, stabilizzati dal fornitore che, se ha accettato di installare due macchine di nuova concezione in un centro stampa che avrà un’altissima visibilità internazionale è, evidentemente, sicuro dei risultati”.

Da un punto di vista più tecnico, sostiene Seregni, “è la matrice a fare la differenza nella qualità finale di stampa, più che non la rotativa stessa”. La tecnologia waterless impiega una lastra dove il puntino viene stam-pato attraverso lo svuotamento del volume d’inchiostro

Umberto Seregni, Presidente del Gruppo Seregni,ha costituito una joint venture con il Gruppo Dassault per costruire un nuovo stabilimento a Roissy - Parigi - per la stampa del quotidiano francese Le Figaro e di numerosi altri periodici e supplementi. Il nuovo centro produrrà anche lavori commerciali in alta qualità.

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presente nella cella incisa sul supporto. Il puntino è scavato in negativo, esiste la racla, non c’è regolazione del colore se non attraverso il controllo della densità di inchiostro e non esiste sistema di bagnatura: le tem-perature devono essere tenute sotto controllo in modo rigoroso per garantire che l’inchiostro abbia la giusta densità per riempire ed essere estratto correttamente dalle cellette durante il ciclo produttivo.

“E’ una tecnologia aperta al futuro”-sostiene Sere-gni-“e i miglioramenti che interverranno saranno deter-minati dal complesso matrice-inchiostri-caucciù.”.

E i miglioramenti in corso d’opera per questa tecno-logia di stampa già ci sono. Le matrici di stampa sono passate da una capacità produttiva di 40.000 copie ad una di 140.000, e l’affidabilità dei prodotti disponibili nei – finora pochissimi – centri stampa che adottano le rotative waterless è buona, come osserva ancora Seregni, che non manca di ricordare come il solo sta-bilimento di Friburgo utilizzi attorno alle 3.000 lastre a notte. L’elenco dei fornitori internazionali partner del progetto Cortina nei materiali di consumo può conta-re su aziende del calibro di Day International, Flint, MacDermid, Norske Skog, StoraEnso, Sun Chemical e UPM, solo per citarne alcune.

La qualità è uno degli obiettivi centrali della nuova installazione parigina. Imprimerie offrirà i propri servizi anche al mercato della stampa commerciale. Una scelta, questa, sostenuta anche dalle rappresentanze sindacali

francesi, che hanno compreso come la diversificazione della produzione sia una strategia indispensabile per garantire l’occupazione e sostenere i forti investimenti necessari al nuovo network.

“Con la tecnologia waterless”-spiega Seregni-“è possibile avvicinarsi alla qualità rotocalco”. Particolare attenzione è stata riservata all’area del finishing. Il progetto prevede l’impiego di cucitrici e impianti per il rifilo di precisione da destinare sia al mercato delle pubblicazioni periodiche che ai prodotti commerciali. Le soluzioni che saranno adottate per l’inserimento – attualmente in fase di definizione – prevedono la possibilità di arrivare a confezionare on line riviste su carta patinata fino a 192 pagine più la copertina, pronte per essere spedite. “Il gruppo Seregni”-sottolinea il Presidente-“ crede nella potenzialità dei centri stampa giornali – opportunamente attrezzati – anche per il mercato commerciale”.

Il livello di utilizzo del nuovo stabilimento francese, prevedibile in 4/5 ore per il ciclo produttivo editoriale, potrà arrivare ad abbracciare fino a 16 ore per la stampa commerciale.

Ma in conclusione, chiediamo, Imprimerie è un centro stampa quotidiani “aperto” a prodotti commer-ciali full color in alta qualità, o piuttosto un centro stampa commerciale di qualità in grado di produrre “anche” quotidiani? “Non lo so”, risponde Umberto Seregni.

Il progetto del nuovo centro stampa di Imprimerie a Roissy-Parigi.

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Quotidiani e centri stampascommettono sul futuroad Ifra Expo 2007 A Ifra Expo di Vienna aumentano gli espositori, le presenze da aree extra Europee, i visitatori e l’ area espositiva. Sul fronte tecnologico si moltiplicano la scelta per quanti decidono di sviluppare un centro stampa “ibrido” per prodotti editoriali e commerciali, si confrontano stampa offset tradizionale, stampa con inchiostri UV, stampa waterless e stampa flexo, tutte all’insegna della massima qualità e del maggior grado di automazione possibile. Nell’area dei sistemi editoriali si consolidano le piattaforme per la gestione dei contenuti multicanali sotto lo slogan “da WWW a MMM” ovvero da Internet a multimediale, multicanale e multipiattaforma. In sala spedizione si punta al marketing ed alla personalizzazione degli stampati.

“I giornali devono avere paura dei nuovi concorrenti, soprattutto di Internet?” “Io”-risponde Horst Pirker, Presidente di Ifra, intervistato nel giorno dell’apertura dell’edizione 2007 dell’Expo per l’industria dei quoti-diani-“non sono eccessivamente preoccupato. Il centro dell’attività economica che noi mandiamo avanti è sulla carta stampata, e qui continuiamo ad avere una forte potenzialità. La considerazione che noi oggi possiamo anche svolgere attività nell’area digitale è un colpo di fortuna, sono semplicemente cresciute le opportunità. I giornali devono capovolgere nella loro mente le tre WWW: la nostra risposta deve essere MMM, Multi-media, Multicanale, Multipiattaforma.”

Pirker, e con lui tutta l’Ifra, ha più di un motivo per guardare al futuro con ottimismo: l’Expo di Vienna (8-11 ottobre) è stata un’edizione da record, ed i tempi difficili seguiti alla crisi mondiale del 2001 sembrano appartenere ad un passato lontano.

367 espositori, il 9% in più rispetto allo scorso anno, 15.126 metri quadrati di superficie – l’anno scorso erano stati 14.776 – e il 5% in più di visitatori – 10.600 in totale: questo è stato il biglietto da visita di Ifra Expo 2007, un successo di dimensioni impreviste. E non solo per i numeri, ma anche per la notevole diversificazione delle presenze: i Paesi di provenienza delle aziende espositrici sono cresciuti di un terzo rispetto all’Expo di Amsterdam del 2006, e quelli d’origine dei visitatori sono arrivati a quota 87. In primo piano non solo i Paesi dell’Est, con i mercati emergenti di Serbia, Slovakia, Croazia e Polonia, ma anche nazioni come l’India, che ha visto una crescita di professionisti presenti a Vienna

nell’ordine del 25%. Decisamente più tranquillo il panorama tecnologico

della manifestazione, dove si è colta, quasi ovunque, la voglia di capitalizzare gli investimenti degli scorsi anni, sia quelli effettuati dagli editori e stampatori internazionali, che l’impegno in ricerca e sviluppo dei fornitori, sia dell’area editoriale che di quelle di preparazione, stampa e spedizioni. L’impegno comune è quello di sfruttare al meglio quanto finora installato, concentrandosi se mai sulle componenti per l’auto-mazione e per i controlli in linea lungo tutto il flusso produttivo, dai sistemi editoriali alle sale di spedizione, sempre più orientate ad essere, per un verso, centrali di marketing editoriale e, per un altro, sale di allestimento e rifinitura dei prodotti commerciali avviati alla produ-zione lungo le stesse linee utilizzate per i quotidiani. Anche questo uno sviluppo che va certamente nella direzione suggerita da Pirker: Multimedia, Multicanale, Multipiattaforma.

Stampa offset e flexo: soluzioni tecnologiche a confronto

L’area dei CtP per giornali si è molto ristretta, in termini di aziende fornitrici, negli ultimi anni. Per effetto di acquisizioni da parte di concorrenti o per la decisione di uscire dal mercato dei giornali sono scomparse Autologic, Creo, Purup-Eskofot, Western-Lithotech.

I fornitori internazionali consolidati, Agfa, Kodak e Fujifilm, hanno partecipato ad Ifra Expo con stand

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di notevoli dimensioni e con un occhio rivolto a maggio del 2008, quando dalla Drupa di Düsseldorf potrebbero arrivare novità importanti per il settore delle grafiche.

Nel frattempo, Agfa, che ha festeggiato a Vienna la vendita del due millesimo CtP per giornali (un violet XCV), acquistato, assieme al workflow Arkitex, da Artes Gràficas del Atlantico, parte del gruppo Prensa Iberica. Il fornitore ha anche annunciato che Media-print, editore di quotidiani di Vienna, sta utilizzando in produzione le nuove lastre chemistry-free, mentre agli inizi del prossimo anno saranno pronte le N92v, le nuove lastre fotopolimere per i CtP violet. Fujifilm ha presentato la linea a totale automazione Luxel News disponibile con velocità di output a 80,100 e 120 lastre all’ora. Allo stand era in dimostrazione anche la lastra chemical-free Briallia BV per linee di produzione CtP. Da Kodak si potevano seguire le dimostrazioni della qualità offerta dal processo di incisione diretta su lastra termica abbinato alla retinatura Staccato, una soluzione che, a detta del fornitore, produce immagini totalmente esenti dal fenomeno del moirè e riduce i consumi di inchiostro.

Automazione e miglioramento della qualità sono strategie comuni a tutti i fornitori internazionali di rotative per la stampa in offset. Proprio a Vienna, sede dell’Expo, da febbraio di quest’anno la Herold Druck und Verlag, che stampa i quotidiani Die Presse, Wiener Zeitung – ritenuto il più antico del mondo – Heute – il giornale gratuito a maggior diffusione del Paese – ha avviato la produzione su una Colorman ottimizzata per la stampa con inchiostri UV. Alla rotativa è stata infatti aggiunta una torre con due unità CIC a nove cilindri equipaggiata del necessario per l’impiego degli inchiostri UV, lampade, circuiti ed alimentatori separati.

“I nostri clienti-ha dichiarato Thomas Unterberger, direttore dello stabilimento dove si producono anche supplementi ed altri lavori commerciali –“sono entusiasti della qualità che possiamo offrire loro”. E lo stampatore sta già pensando a nuove implementazioni di questa tecnologia, che Man Roland ha proposto all’Ifra assieme ad un’altra novità destinata a sollevare grande interesse: il primo siste-ma automatico di caricamento e cambio lastre robotizzato. L’APL, Automatic Plate Loading, è stato sviluppato grazie ad un accordo di collaborazione fra Man Roland – che ha progettato la meccanica - e Kuka Robot Group, uno dei leader internazionali della robotica, che ha creato motori e sistemi di controllo. Alta velocità (24 lastre in 2.5 minuti) e bassi costi di manutenzione caratterizzano l’APL che entrerà in produzione a breve presso il primo cliente.

Grande interesse anche per il nuovo centro stampa di Roissy Parigi, dove una società par-tecipata fra l’editore, il Gruppo Dassault, e il Gruppo Seregni stamperà, a partire dal prossimo anno, il quo-tidiano francese Le Figaro con la tecnologia waterless della Kba. Un’iniziativa molto importante anche per l’industria italiana, visto il ruolo che ricopre il gruppo che fa capo all’imprenditore Umberto Seregni, ed alla quale abbiamo dedicato ampio spazio su questo stesso numero della rivista.

Goss International, per bocca del suo direttore marketing per l’Europa, il Medio oriente e l’Africa,

Eric Bell, ha insistito sull’importanza dell’integrazione all’interno della rotativa del portafoglio di prodotti e servizi disponibili, coinvolgendo il fornitore nella progettazione strategica delle nuove linee di stampa.

Bentornato Michele

Alcuni degli italiani che hanno visitato Ifra Expo 2007 hanno avuto l’occasione di dare un caloroso bentornato a Michele Ferrandina, ma-nager di ampia esperienza nell’industria dei giornali quotidiani, che torna a lavorare in Italia dopo 13 anni di esperienza negli Stati Uniti d’America in qualità di Presidente di Front Page, azienda con base a Miami, in Florida.

Michele Ferrandina porterà la propria espe-rienza commerciale alla Bit Engineering, collabo-

rando con questa società per la distribuzione nel nostro Paese di sistemi per la prestampa.

Ben tornato Michele, e in bocca al lupo!

Michael Heipel, Direttore di Ifra Expo che quest’anno ha segnato numerosi record al suo attivo

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Quotidiani e centri stampa scommettono sul futuro ad Ifra Expo 2007

Dalla possibilità di cambiare il formato alla combinazione di stampa mista hea-tset/coldset al carico automatico delle lastre, la soluzione che offre Goss punta sempre ad aggiungere valore al lavoro degli editori e degli stampatori. Per quanto riguarda i servizi di formazione, i modelli Goss Universal e Uniliner offrono delle versioni specificamente adattate dei si-mulatori software sviluppati dalla società Sinapse Graphic. Le prime versioni erano già disponibili a Vienna, ed il set completo di questi “simulatori” – vere e proprie macchine virtuali sulle quali effettuare formazione e specializzazione – saranno disponibili a partire dal prossimo mese di maggio.

Crescono in tutto il mondo le com-messe della Wifag. Il Wegener Grafisch Groep, il più grande gruppo editoriale di quotidiani dei Paesi Bassi, ha ordinato quattro nuove rotative per un totale di 128 gruppi di stampa. L’editore stampatore olandese utiliz-zerà una nuova unità di stampa, la Wifag OF 375 S 4x1, caratterizzata da un altissimo livello di automazione. Il Trinity Mirror, dopo aver concluso un accordo per stampare nei prossimi dodici anni il quotidiano The In-dependent, ha ordinato una nuova Wifag evolution 371 con quattro torri, una piega 2:5:5 e quattro autopaster per il proprio stabilimento di Oldham, nell’ambito di un piano di investimenti per complessivi 23 milioni di sterline. A partire dal prossimo 2008, dopo la messa a regime della nuova installazione, The Independent sarà stampato in full color. Anche la nuova unità, come le precedenti installate, sarà dotata del sistema di controllo automatico digitale della Wifag a ciclo chiuso, grazie al quale, secondo quanto dichiarato dal direttore generale del centro stampa di Oldham, Richard Gray, si può ottenere la prima copia di stampa vendibile dopo soli ottanta esemplari, “probabilmente i più bassi livelli di scarti di avviamento industriali”. Wifag ha anche inaugurato il nuovo, promettente, mercato dell’Ucraina con una linea OF 370 S venduta al gruppo editoriale Ekspres di Lviv, che pubblica il quotidiano a maggior diffusione nell’Ovest del Paese.

Il 2007 è stato un anno importante anche per la flessografia. Ai primi di agosto è partito in produzione il nuovo centro stampa del Daily Mail a Didcot, nel-l’Oxfordshire. Quattro rotative Cerutti S4 stampano ogni notte 400.000 copie del quotidiano inglese oltre alle 380.000 del domenicale Daily Mail on Sunday. Le quattro linee installate dal fornitore italiano producono su un totale di 128 pagine full color in accumulo e, per foliazioni superiori, possono operare in cross selec-tion, dove elementi di una rotativa portano le bande su un’altra con una selezione automatica azionabile da consolle.

Sempre a Didcot è stata completata l’installazione di ben sei unità computer to plate della MacDermid.

Le macchine, che utilizzano un nuovo laser UV a sta-to solido, avranno a regime una velocità d’ incisione di circa 90 lastre/ora. I Ctp MacDermid utilizzano a Didcot le nuove lastre flexo NappFlex in grado di stampare con risoluzione massima di 48 linee/cm. Il nuovo centro stampa inglese, ad ovest di Londra, non utilizzerà linee tradizionali di back up, affidandosi per intero alla nuova tecnologia di incisione diretta. Gli investimenti del gruppo editoriale inglese prevedono un layout industriale capace di produrre, a regime, 800 lastre a notte. La capacità produttiva globale è, comunque, di gran lunga superiore alle necessità attuali dello stabilimento, potendo raggiungere già oggi un paio di migliaia di lastre a notte. Altre unità NappFlex CtP sono state installate nello stabilimento romano de la Repubblica ed al Providence Journal di Rhode Island, Stati Uniti.

La MacDermid, presente, come la Cerutti, ad Ifra Expo 2007, è anche il distributore dell’altro CtP per la stampa flessografica dei quotidiani disponibile sul mercato internazionale, il BasysPrint, costruito dalla Punch Graphix. Entrata nel mercato flexo per giornali lo scorso mese di gennaio, questa soluzione, nella versione convenzionale a lampada UV, è stata installata allo Union Leader di Manchester, nel New Hampshire, presso il centro stampa Niber (Corriere della Sera) a Bologna ed alla Gazzetta di Parma. Di recente BasysPrint ha fornito in prova a MacDermid un’unità dotata di una nuova fonte luminosa a diodi Uv che finora, nella fase di sperimentazione, ha dato risultati incoraggianti sia in termini di velocità che di qualità. Come la soluzione a lampada convenzionale, anche questa utilizzerà lastre NappFlex laser.

Componenti per l’automazione industriale

Grande fermento nel settore dei componenti per l’automazione industriale, un tema, come abbiamo visto a Vienna, di grande attualità non solo per l’industria italiana. Grafikontrol, leader nel mercato dei sistemi

Da sin.: Les Bennett,Sven Kåre Johansen ed Heidi Graff di Twin Turbo, che ha presentato la soluzione Web Cleaning System.

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per il controllo automatico di registro, ha presentato, fra le altre soluzioni, l’impianto webscan progettato per la individuazione dei difetti della carta e delle possibili cause di rottura della banda in produzione. Il sistema webscan realizza il controllo a partire dallo sbobinatore fino all’uscita dalla rotativa, consentendo il monitoraggio in tempo reale della produzione. Webscan utilizza due tipi di rilevatori: paperscan, che rileva i difetti mediante analisi dell’immagine in trasparenza, per cui vengono rilevati difetti presenti su entrambe le superfici del supporto cartaceo ed anche al suo interno, e breakscan, che registra di continuo e ad alta velocità le immagini della banda di carta in movimento mediante l’utilizzo di una o più telecamere digitali a matrice. Nel caso di improvvisa rottura durante il ciclo produttivo, l’operatore è in grado di “rivedere” immagine per im-magine tutta la sequenza degli avvenimenti che hanno portato all’incidente.

Cgi ha esposto la versione più aggiornata dei propri digital inkers, gli inchiostratori digitali per la stampa offset. E’ una componente specializzata, adottata, fra gli altri, dal Los Angeles Times, dal Washington Post e dal Wall Street Journal, che consiste in una serie di cilindretti per la regolazione automatica dell’inchiostro in rotativa, ciascuno controllato autonomamente via computer. Una versione dei digital inkers, presentata agli stampatori italiani, come il webscan di Grafikontrol, in occasione del TecnoMeeting Asig di Verona, come si legge anche in altra parte di questo numero di TecnoMe-dia, offre la possibilità di lavorare sia a ciclo coldset che heatset senza problemi, offrendo una valore aggiunto

nell’ambito dell’automazione a tutti i centri stampa ibridi.

PDM offre invece una soluzio-ne – Turbo Twins - per eliminare automaticamente lo spolvero della carta da tutte le componenti della rotativa che ne vengono attaccate. Sfruttando il potere dell’aereodina-mica, questo dispositivo rimuove preventivamente lo spolvero dalla banda di carta non appena questa inizia a svolgersi dalla bobina.

Una coppia di cilindri di pu-lizia, ruotando ad alta velocità in senso contrario alla direzione della carta, distrugge, senza toccare la superficie del supporto, le micro cellule di aria che intrappolano lo spolvero, aspirandolo lontano dalla rotativa prima che questo entri in contatto con le diverse componenti della macchina, con il risultato di ridurre significativamente costi e tempi relativi alla manutenzione ordinaria degli impianti.

I.Q.Press Controls, che in Italia è rappresentata da Gmde, offre una suite di applicativi per il controllo

automatico della produzione in rotativa con ciclo sia coldset che heatset. Fondata da Memmo Jansen ed Erik van Holten nel 1996, l’azienda ha iniziato le attività con lo sviluppo di un innovativo sistema per il controllo automatico di registro e di cut-off, seguito da una soluzione per il controllo di densità di stampa digitale, basata su un originale in formato digitale e senza l’utilizzo dei tradizionali marcatori stampati.

A Vienna Q.I. ha presentato, fra le altre soluzioni, l’IMQ, l’Intelligent Qualità Management system, il sistema che offre ai centri stampa il collegamento fra i sistemi di quality management e la produzione industriale. Il software concentra tutte le informazioni sull’attività svolta dalla rotativa incrociandole con altre fonti di dati, ed offre ai manager degli stabilimenti uno strumento di reportistica aziendale per monitorare in tempo reale le prestazioni dei sistemi utilizzati eviden-ziando le aree nelle quali è possibile ridurre gli sprechi ed ottimizzare ulteriormente i rendimenti.

Anche il sistema I.Q., presentato che altre soluzioni in occasione del recente TecnoMeeting Asig di Verona, si inserisce nel quadro dell’offerta all’industria della stampa di strumenti per rendere più efficiente la pro-duzione industriale dei giornali.

Sale spedizione e marketing e sistemi di per-sonalizzazione delle copie

Il mercato della stampa ibrida e la costante ricer-ca, da parte degli editori europei e nordamericani, di

Michela, “The Voice”

Che Vienna fosse la capitale mondiale della musica classica non era certo una novità per i partecipanti ad Ifra Expo 2007, ma che Michela Bertagnolli, marketing manager di EidosMedia avesse una splendida voce da soprano, non erano in molti a saperlo. La sorpresa, per coloro i quali hanno partecipato alla cena di gala offerta dalla software house italiana, è stata assoluta. Michela ha sfoderato una voce straordinaria ed una presenza sceni-ca degna della migliore tradizione lirica naziona-le. La cornice viennese, e l’accompagnamento degli archi, hanno fatto il resto, regalando a tutti una magia musicale simpatica e di classe.Michela Bertagnolli (foto di F.Ecker)

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nuove idee per la pubblicità all’interno dei giornali quotidiani offrono ai fornitori di impianti per le sale di spedizione nuove opportunità per sviluppare soluzioni che trasformino i tradizionali impianti di trasporto ed impacchettamento copie in strumenti sofisticati di marketing.

Ferag utilizzato all’Expo la prima pagina della Ga-zette - il supplemento della rivista Newspaper Techni-ques di Ifra edito in occasione della fiera internazionale – per promuovere il MemoStick, la soluzione sviluppata per incollare sulle prime pagine dei quotidiani degli sticker pubblicitari a colori. La campagna sollecitava i visitatori a recarsi presso lo stand per partecipare all’estrazione di una barra gigante di cioccolato To-blerone. Non sappiamo il nome del fortunato vincitore ma, a giudicare dalla quantità di MemoStick di colore verde infilati nell’urna trasparente dello stand Ferag, la campagna promozionale ha avuto un enorme successo. E sempre a Vienna Ferag ha annunciato il più grande contratto di fornitura siglato, ad oggi, in India. The Times of India ha acquistato due linee inseritici, due tamburi inseritori ad alte prestazioni MSD-M 2:1 per il proprio centro di Mumbai, due sistemi convogliatori e di impacchettamento per lo stabilimento di Sahibabad a Nuova Delhi e un’altra linea di packaging per il centro stampa di Chennai. Ferag ha anche presen-tato il primo multilog, un impianto in grado di preparare le stecche per le segnature dei prodotti commerciali al posto dei tradizionali pacchi per la distribuzione dei quotidiani.

Müller Martini presenta il suo MPC, Mailroom Production Control, il sistema per il controllo ed il tracking di tutta la lo-gistica della sala di spedizione. Pensato in funzione delle nuove opportunità offerte agli stabilimenti per quotidiani per la produzione “ibrida” di commesse commerciali, l’MPC informa l’operatore di quanto sta avvenendo sulle diverse linee produttive della sala di spedizione e regola il traffico degli stock di stampati in uscita dalla rotativa o già accu-mulati sui sistemi di stoccaggio. Tutto ciò che avviene in termini di movimentazione e lavorazione è immagazzinato nel sistema centrale e organizzato in report di immediata consultazione per i responsabili del ciclo industriale, che hanno così accesso in tempo reale ai dati di produzione dello stabilimento. L’architettura software del sistema, modulare, gira su normali Pc e richiede un training per l’operatore molto rapido grazie alle interfacce intuitive del sistema operativo Windows XP.

Müller Martini ha raccolto nuovi, importanti suc-cessi, nei mercati emergenti dei Paesi Baltici con il sistema di inserimento ProLiner. Idab Wamac, l’altro competitor internazionale nelle tecnologie per le sale stampa, rappresentato in Italia dalla R.G. di Milano, ha presentato a Vienna l’NMC 900 Newsmarker, un sistema di ink jet per la personalizzazione delle copie

in uscita dalla rotativa. Sempre sulla tecnologia ink jet è basata un’altra

soluzione presentata da Man Roland per personaliz-zare le copie dei giornali. In grado di lavorare a 15 metri al secondo, l’impianto può stampare sia testo che immagini monocromatiche sulle pagine dei gior-nali. La soluzione è stata sviluppata come opzione per l’utilizzo della testa stampa ink jet della Kodak Versamark DH6240 che può ora essere utilizzata sulle nuove rotative o integrata nelle linee di stampa offset di più antica data. Il sistema ink jet può imprimere dati variabili sulle copie dei quotidiani ed è già utilizzato per biglietti, etichette, direct mail ed altri prodotti di stampa commerciale.

Sistemi editoriali e gestione degli agenti pub-blicitari

All’insegna del Single Source Publishing lo stand, e la “filosofia”, di Adobe. L’azienda americana ha molto puntato sulle dimostrazioni “pratiche” di come, attraverso l’impiego degli strumenti della Creative Suite, essenzialmente Photoshop, InDesign, Illustrator, Dreamweaver e Flash, sia possibile creare un flusso produttivo orientato al principio “create once, publish

to many channels”. Ovvero, creare i contenuti una volta sola e formattarli poi automaticamente per l’in-dirizzamento lungo diversi canali, soprattutto stampa e Internet.

L’integrazione dei software per creare un layout per la produzione industriale non è alla portata di chiun-que, ma con un buon team di specialisti a supporto è possibile creare in poco tempo delle piccole soluzioni editoriali su misura. Ma soprattutto è importante la determinazione con la quale Adobe, che resta il forni-tore internazionale di riferimento per alcuni applicativi standard, come Photoshop e InDesign, insista nello sviluppo di “integrazione” fra piattaforme in origine nate per il trattamento specializzato di file fotografici, grafici, testuali. Un’impostazione, questa, alla quale

Alessandro Ferino, nuovo rappresentante di Tieto Enator in Italia

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fa riscontro un sempre maggior interesse di editori italiani e stranieri, come si legge anche in altre pagine di questo numero, e che ha trovato puntuale riscontro nell’offerta di altri leader di mercato nell’area dei sistemi editoriali.

Atex ha annunciato ad Ifra otto nuovi contratti. Il più grande è quello con l’Independent News & Media PLC del Regno Unito, per ottocento posti lavoro equipaggiati con i sistemi di content management e produzione cross media. Molto importante, per le strategie della casa americana, anche l’accordo con Singapore Press Holdings, azienda leader del sud est asiatico con attività sulla carta stampata, Internet e televisione. Il gruppo pubblica a Singapore quattordici quotidiani in quattro diverse lingue con una copertura del mercato locale dei lettori da quindici anni in su dell’83%. A questi si aggiungono 90 periodici, attività su Internet e collegamenti via sms con i telefoni cellulari degli abbonati. L’accordo con Atex prevede l’installazione di 250 posti di lavoro per la gestione della pubblicità cross media.

Sempre in quest’area, Atex ha annun-ciato che per la fine dell’anno sarà pronta la gestione Agenti pubblicitari con un nuovo modulo di Mactive nell’ambito del progetto di integrazione e sviluppo parallelo delle diverse soluzioni in portafoglio all’azienda dopo l’acquisto delle soluzioni media di Unisys. Il mercato della pubblicità negli Stati Uniti spinge molto in direzione della vendita dei “package” multimediali ai clienti inserzionisti, ed anche in Europa si vedono le prime avvisaglie di quello che potrebbe essere uno dei più promettenti sviluppi industriali nel futuro, sempre più cross media, degli editori tradizionali.

Ma a questo riguardo, i responsabili della Atex preci-sano che l’investimento in sistemi multi canale non deve essere un obbligo per l’editore di giornali. E per questo l’azienda offre due specifiche alternative: la versione 11 di Hermes, sviluppata per la integrata gestione dei contenuti cross media, ed Anthology, la soluzione per fare dialogare tutto quanto è già installato in azienda rispettando le scelte precedenti dell’editore.

Anche Tera si muove in direzione dell’editoria multi canale. L’azienda ha presentato la nuova architettura Content Management Service che definisce l’infra-struttura necessaria per ricevere contenuti in formati e da canali diversi ed armonizzarli in un unico flusso di lavoro. Questa architettura supporterà lo sviluppo dei nuovi strumenti editoriali che Tera metterà a disposi-zione degli editori internazionali per la gestione delle attività multimediali e multi canali. Le funzionalità della nuova piattaforma saranno implementabili attraverso l’integrazione di pug ins specializzati. Tera ha anche

annunciato di essere il primo fornitore ad aver integrato nel proprio software il nuovo Web Feeds di Associated Press. Si tratta di un nuovo sistema per la distribuzione di materiali informativi – testi, immagini, grafici e video – ai propri clienti che sfrutta la nuova classificazione dei metadati di AP. I clienti delle soluzioni Tera sono

già oggi in grado di ricevere questi dati organizzandoli all’interno della piattaforma produttiva nel modo di efficiente possibile grazie alla nuova classificazione. Un notevole aiuto anche ai responsabili delle edizioni on line, che possono offrire automaticamente ai lettori del web decine di nuove “categorie” di notizie. Basti pensare, a titolo di esempio, alla voce “sport” che nel nuovo sistema AP arriva in redazione già referenziata per squadra, argomento e persino in funzione dei singoli atleti. I nuovi metadati sono una grande opportunità per creare sezioni informative su canali on line indirizzate a target di pubblico molto specializzati.

EidosMedia apre un nuovo ufficio a Francoforte per servire dal cuore della Germania il promettente mer-cato tedesco che, come altre aree europee, guarda con molta attenzione a piattaforme robuste per lo sviluppo del multi media publishing. Con i festeggiamenti per il primo cliente di quel Paese, un quotidiano regionale della foresta nera con sedici edizioni locali, la software house ha anche annunciato un accordo con Brockhaus Duden Neue Medien per incorporare le tecnologie

Luigi Roberti, nuovo rappresentante di Quark in Italia

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di quell’editore per la sillabazione e l’andata a capo della lingua tedesca all’interno della nuova release di Méthode. EidosMedia incorporerà per il mercato tede-sco una serie di funzionalità per i controlli ortografici e stilistici di tutto rispetto con supporti differenziati per la Svizzera e per l’Austria. EidosMedia ha presentato a Vienna la nuova versione del proprio sistema editoriale e di content management multi canale Méthode 3.5, con l’estensione Portal Server, una soluzione sviluppata tenendo conto in modo particolare delle esigenze degli editori. Portal Server incorpora sistemi di generazione automatica delle pagine a partire dalla selezione delle notizie in funzione dei profili utenti fino alle previsioni del tempo, ed offre meccanismi configurabili per il pagamento di determinati contenuti.

Il quotidiano genovese Il Secolo XIX sarà il pri-mo editore a trasferire le proprie attività su Internet all’interno di questa nuova applicazione. City, il free press di RCS, che già utilizza soluzioni EidosMedia per la versione on line del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, adotterà Méthode 3.5 per la pro-duzione delle 9 diverse edizioni distribuite in quindici città italiane.

Che il nostro mercato nazionale sia di grande inte-resse per le aziende che sviluppano sistemi editoriali lo confermano, se mai ce fosse stato bisogno, anche due altre notizie importanti. Quark, che oltre un anno ha avviato un ambizioso piano di riorganizzazione

internazionale per essere più vicino ai propri clienti e, più in generale, al mercato della stampa industria-le, ha presentato in occasione di Ifra Expo il nuovo rappresentante per l’Italia. Si tratta di Luigi Roberti, manager con un’ampia esperienza informatica e grafica, approdato al nuovo rapporto di collaborazione con molto entusiasmo. Roberti avrà il proprio ufficio operativo a Milano, e seguirà da vicino il mercato professionale della stampa su tutto il territorio nazionale.

Anche Tieto Enator, una delle maggiori società IT europee, con oltre 15.000 collaboratori in diversi Paesi, ha presentato in occasione di Ifra Expo il nuovo rappresentante italiano. Si tratta di Alessandro Ferino, che avrà il compito di introdurre nel nostro Paese le soluzioni media di un’azienda che occupa una posizione di tutto rilievo nel mercato scandinavo e nord Europeo sia nell’area dei mezzi di comunicazione (oltre 300 installazione fra giornali e media-house) che in quello delle banche e delle aziende sanitarie. Tieto Enator, in particolare, proporrà le proprie soluzioni per aziende editoriali e della pubblicità che abbiamo come obiettivo l’espansione in un contesto industriale cross media.

Archiviato, dopo l’Expo di Vienna, il 2007, gli occhi dell’industria grafica già scrutano l’orizzonte in attesa della Drupa 2008 di Düsseldorf, l’appuntamento qua-driennale dell’industria grafica mondiale. Da lì potranno arrivare novità tecnologiche destinate ad avere ricadute anche sull’industria della stampa quotidiana.

DigiGraf: la nuova fiera per la stampa digitale

Dal 17 al 19 aprile del prossimo anno la Fiera di Roma ospiterà la prima edizione di DigiGraf, la nuova

fiera specializzata nelle tecnologie per l’acquisizione, l’elaborazione, la stampa e la distribuzione dei file digitali, immagini, elaborati grafici e documenti di ogni genere.

DigiGraf è una nuova iniziativa di Centrexpo, società specializzata nella organizzazione di fiere per l’industria grafica, che punta a fare incontrare la domanda e l’offerta di soluzioni tecnologiche per un settore, il workflow e la stampa di documenti in digitale, che sta conoscendo una rapida crescita non solo in Italia.

DigiGraf, che si svolgerà nella nuova sede della Fiera di Roma, si rivolgerà prevalentemente al mercato del Centro e Sud Italia, dove opera il 45% delle aziende grafiche nazionali ed il 42% del settore della cartotecnica. A questi utilizzatori principali, per i quali le tecnologie digitali rappresentano un’eccezionale leva di sviluppo e diversificazione produt-tiva e aziendale, si aggiunge la galassia delle aziende della

comunicazione, dalle agenzie e studi grafici, ai fotografi, ai service.Rispetto alla tradizionale suddivisione del comparto grafico, la nuova rassegna DigiGraf sarà un

evento trasversale all’area del printing e della comunicazione.

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Servizi di assistenza eintegrazione: il nuovo ruolodei fornitori nell’era del full color

I grandi investimenti degli editori e degli stampatori italiani negli impianti full color e l’apertura degli stabilimenti per giornali alle commesse di prodotti commerciali favoriscono nuovi spazi di crescita per i fornitori nell’area dei servizi d’assistenza e nell’attività di integrazione di sistemi nel nostro Paese.

Ad Ifra Expo 2007 circolava a mezza voce una domanda: “dopo un triennio di pesanti investimenti – nell’ordine degli ottocento milioni di Euro – per lo sviluppo di centri stampa full color in Italia, e dopo l’ar-rivo di rotative flexo, offset e relativi CtP, quali scenari si prospettano ai fornitori di impianti per la stampa nel nostro Paese?” Qualche risposta è arrivata.

Uomini e prodotti

“In Italia”- racconta Elio Sala, Amministratore delegato di Gmde –“il mercato ha subito profonde trasformazioni: nuove rotative e CtP ha riempito il Paese. Pensavamo che questo fenomeno fosse arrivato ad un approdo a settembre di quest’anno”. E invece, osserva il nostro interlocutore, “così non è stato”. Il full color avrà ulteriori espansioni per tutto il 2008, grazie soprattutto ai cambiamenti in atto alla Gazzetta dello Sport, dove la possibilità di stampare in quadri-cromia tutte le pagine ha trascinato la riduzione del formato, a sua volta determinando nuovi investimenti nel network di stampa del gruppo RCS. “Sappiamo” -prosegue Sala- “che quando un quotidiano importante introduce modifiche significative nel prodotto, c’è sempre qualcun altro che valuta il nuovo formato e, se ancora non ha provveduto, spesso avvia a sua volta nuovi investimenti”.

Le commesse per le nuove macchine da acquistare e quelle per gli impianti da modificare a seguito del cambio dei formati, andranno ben oltre la fine del 2007. Ma ci sono anche altre considerazioni di fondo. “Negli ultimi anni” -prosegue Elio Sala -”abbiamo assistito ad una progressiva riduzione dei margini di utile nei materiali di consumo.” Questo vale per tutti,

non solo per Gmde che in Italia rappresenta i prodotti di Agfa, ma anche per Kodak e per Fujifilm, volendo limitarci ai soli fornitori di lastre per la stampa offset. Una società come Gmde, ovvero un’organizzazione commerciale, non un produttore, deve fare i conti con questo scenario, che al momento sembra irreversibile. “Fortunatamente”- prosegue Sala-“ a cambiare è stata anche la prospettiva dei nuovi centri stampa full color italiani, che hanno cominciato ad acquisire commesse per prodotti commerciali”. La stampa ibrida è la se-conda rivoluzione, dopo l’avvento del full color. Una rivoluzione molto importante anche per i fornitori perché il ciclo produttivo sempre più esteso nell’arco della giornata e le esigenze relative all’offerta di qualità – indispensabile per soddisfare i clienti commerciali – aprono di fatto nuove opportunità alle aziende for-nitrici, sia nell’area dei servizi di assistenza che per quanto riguarda l’offerta di integrazione di componenti specializzate all’interno di layout industriali full color. E in questa prospettiva, una struttura commerciale è certamente avvantaggiata, perché il portafoglio dei pro-dotti se lo può creare autonomamente, con molti meno vincoli di quanti ne abbia di solito un produttore.

Assistenza full time

Gmde ha completato da poco una trasformazione interna, riprogettando una nuova organizzazione per l’assistenza tecnica suddivisa in due aree: la prestampa, affidata a Stefano De Paolis, e i sistemi editoriali, il cui responsabile è Diego Tresoldi. E’ una trasformazione di lungo periodo per l’azienda italiana, perché, come sot-tolinea il Direttore commerciale e marketing di Gmde,

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Servizi d’assistenza e integrazione: il nuovo ruolo dei fornitori nell’era del full color

Carlo Capo-rizzi:” per for-mare tecnici preparati ci vogliono dai cinque ai sei anni.” Un in-v e s t i m e n t o impegnativo che comincia a dare i pri-mi frutti e che ancor più ne darà nel tem-po. La nuova organizzazio-ne opera dalle 9 del mattino alle 2 dopo mezzanotte, dovendo as-sistere il ciclo completo di produzione, dall’area sistemi editoriali alla prestampa. Il cliente ha a disposizione un numero unico dove un tecnico è sempre a disposizione per risolvere il problema o via telefono o, se necessario, collegandosi in rete alle installazioni presente negli stabilimenti di tutt’Italia. I prodotti supportati vanno dal sistema editoriale di Tera – che Gmde rappresenta in Italia – alle diverse soluzioni che si collegano per la gestione di singole aree del workflow, fino agli impianti di fotoformatura, quindi CtP Agfa e linee di piegatura e punzonatura della 2B. “

Gli interventi sul software possono essere effet-tuati in remoto, mentre la diagnostica hardware, pure eseguibile dal tecnico in rete, va poi seguita in loco da personale specializzato”, spiega Carlo Caporizzi. Tutti i tecnici hanno una formazione generale di base e, successivamente, si specializzano nei diversi prodotti in portafoglio, in modo tale che, per ogni intervento, è possibile mettere a disposizione sia risorse generiche, per i casi più semplici, sia conoscenze specialistiche.

I 24 tecnici di Gmde frequentano corsi di aggior-namento e riqualificazione professionale continua per un totale di sei settimane nell’arco dell’anno. Nella sola area dei sistemi editoriali lo staff interno tiene sotto controllo oltre 1400 postazioni di lavoro al giorno.

La “cultura” e la “pratica” della qualità

Tutti i centri stampa vogliono tirar fuori la miglior qualità possibile dalle macchine installate. “I nostri clienti” -spiega Carlo Caporizzi-“hanno quasi tutti acquistato Sublima, il Rip in alta definizione di Agfa, per stampare a 70 linee contro le tradizionali 38/40 del-l’industria dei giornali. Ma la richiesta di qualità vale

per loro come p e r i l o r o concorrenti, e coinvolge noi e i nostri con-correnti”. Con alcune proble-mi in più, le-gati ai nuovi prodotti edito-riali, e sempre condivisi da tutto il settore. “La riduzione dei formati in direzione del tabloid”-con-tinua Caporiz-zi-“ha spinto la fo tofor-matura alla produzione

di pagine accoppiate, il che significa che la lastra si può incidere solo quando tutte le pagine sono pronte ed accoppiate. Quindi più lastre in meno tempo, e da qui l’attenzione spasmodica all’ottimizzazione dei sistemi.” Che significa spalancare le porte all’auto-mazione industriale.

Gmde ha avviato, ormai da tempo, una ricognizione costante del mercato dei produttori per selezionare componenti specializzate hardware e software per l’au-tomazione industriale. Una delle ultime rappresentanze acquisite, QI, ha aperto la strada alla collaborazione con i centri stampa anche nell’area dei controlli di qualità in rotativa offset, tramite la fornitura di strumenti per il controllo di registro e di densità. I CtP Agfa Polaris e le linee di punzonatura e piegatura automatiche della 2B, sono altrettanti componenti per l’automazione del ciclo industriale che hanno partecipato, da protagonisti, all’avvento del full color nel nostro Paese.

“Progetto, soluzione ed assistenza”, conclude Elio Sala, caratterizzano l’evoluzione di una società commerciale nell’era della stampa full color e degli stabilimenti ibridi.

Certamente l’azienda che decide di intraprendere la strada dell’integrazione di prodotti, e di offrire agli editori impianti “chiavi in mano” deve assumersi anche gli impegni più tipici del fornitore, perché nei confronti del cliente acquisisce la responsabilità diretta del funzionamento del sistema installato.

Questa disponibilità, unitamente a solidi rapporti con i partner tecnologici – come Agfa, nel caso di Gmde – possono fare la differenza in un mercato, la stampa dei giornali, dove l’irrompere delle commesse commerciali ha aperto nuove opportunità agli inte-gratori di sistemi, stimolando la concorrenza fra gli operatori del settore.

Da sin.: Elio Sala, Amministratore delegato di Gmde, Carlo Caporizzi, Direttore commerciale e marketing.

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L’automazione nei processiindustriali della stampadei quotidianiDopo il TecnoMeeting dedicato all’automazione dei flussi di lavoro in prestampa (Torino, 23 maggio) l’Associazione Stampatori – Asig - ha organizzato lo scorso 26 settembre un nuovo incontro sui processi industriali della stampa e sulle soluzioni per l’automazione. Oltre sessanta professionisti del settore hanno partecipato all’evento, ospitato nel nuovo centro stampa della Athesis a Caselle di Sommacampagna (Verona). Presentazioni tecniche e sessioni di domande e risposte hanno movimentato, come sempre, i lavori del nuovo ciclo di conferenze dell’Associazione.

I problemi legati all’automazione industriale della stampa dei quotidiani continuano a destare molto in-teresse e partecipazione fra i professionisti del settore, che sono accorsi in numero decisamente superiore alla media (oltre sessanta persone) per seguire i lavori del quarto TecnoMeeting dell’Asig, l’Associazione italiana degli stampatori di giornali. Un marchio decisamente fortunato, per indicare un “format” di seminario caratte-rizzato da una forte prevalenza di argomenti tecnologici, dalla massiccia partecipazione di tecnici e fornitori del settore, da un allestimento ridotto all’essenziale e dal rispetto rigoroso dei tempi previsti dal calendario dei lavori. “Molti fatti, poche divagazioni” è l’obiettivo di questi incontri, come ha ricordato in apertura dei lavori “l’ospite” del TecnoMeeting, Silvio Da Giau, direttore tecnico del gruppo Athesis di Verona, che ha avviato il passaggio produttivo al nuovo stabilimento di Caselle di Sommacampagna, dove si è materialmente svolto l’incontro.

Soluzioni per il workflow delle pagine

Un argomento vasto e di non facile organizzazione, quello dell’automazione nei processi industriali della stampa dei giornali, dove convivono fianco a fianco soluzioni globali per l’automazione del workflow delle pagine dei quotidiani e componenti di nicchia sia per l’ottimizzazione di singole aree del workflow che per la produzione in rotativa.

Ad aprire i lavori, dopo la consueta introduzione di Sergio Vitelli, Segretario dell’Asig, è stata la sezione di presentazione delle soluzioni disponibili per il flusso di lavoro e la trasmissione delle pagine. Courier Arkitex

di Agfa, rappresentato da Gmde, 750 installazioni nel mondo, J Flow Newspaper presentato dalla Tws e Newsway Proimage illustrato dalla I&C di Milano hanno catalizzato l’attenzione dei presenti. Tre soluzioni che, pur con le dovute differenze che le caratterizzano, hanno in comune alcuni aspetti progettuali di fondo: modularità dei sistemi, visione “globale” del flusso di lavoro ed automazioni e controlli software diretti su molteplici snodi del sistema. In pratica i costruttori, dopo molti anni di sperimentazione, convergono sul principio che convenga offrire agli editori italiani architetture basate su moduli fra loro indipendenti, in modo da poter ritagliare una workflow a misura delle dimensioni – e dei portafogli – di ciascuno, lasciando aperti le piattaforme alla crescita graduale nel tempo. Altra preferenza in comune, fra i diversi fornitori, è la tracciabilità del flusso di lavoro attraverso browser internet, questo non solo per semplificare i controlli del sistema da postazioni remote, ma anche per abbassare la curva di apprendimento delle nuove piattaforme. L’epoca delle interfacce per “soli addetti” sembra definitivamente al tramonto.

“I nostri editori”- apre la sezione delle domande il coordinatore del TecnoMeeting-“ci chiedono efficienza, efficienza, efficienza. Come rispondono i fornitori?” “Non ci sono vincoli da un punto di vista tecnologico. I problemi, se mai, arrivano dall’organizzazione del lavoro” risponde un fornitore, e a lui fa eco un collega, che disegna lo scenario ideale:” abbiamo magnifici workflow. Il presupposto del successo è che il sistema funzioni da solo e che le lastre vadano a finire nei basket precisi. Ma questi due presupposti esistono in Italia? Si pretende”-prosegue il fornitore-“ che le persone si

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L’automazione nei processi industriali della stampa dei quotidiani

siedano davanti alla macchina; si pretendono im-pianti comunque presidiati.

L’automazio-ne assoluta ri-chiede un diverso modo di lavorare. Bisogna dare la giusta attenzione alla progettazio-ne dell’impianto: le strutture indu-striali devono la-sciare funzionare le macchine.”

E sui rapporti uomo-macchine nei nuovi centri stampa ad alta automazione prosegue la discussione, a tratti molto accesa. “I workflow di ultima generazione”-domanda un partecipante-“hanno bisogno di ingegneri al posto degli operai? Dobbiamo creare team specializzati in sof-tware?” “No”-rispondono uno dopo l’altro i tre fornitori del panel, Gmde, Tws e I&C, e tutti sottolineano come l’evoluzione dei software per il workflow stia proce-dendo verso la semplificazione, non solo nell’utilizzo di interfacce browser-internet. Tutti i fornitori sono strutturati per l’assistenza in remoto degli impianti, ed anche in questo processo si punta ad introdurre sempre nuovi stadi di automazione.

Resta comunque il fatto che, per i fornitori, è po-sitivo che presso gli utenti di workflow si sviluppi un buon know how circa il funzionamento dei software per l’automazione. “Negli Usa”-spiega un fornito-re-“la richiesta della remotazione degli alert, degli allarmi, soprattutto su cellulare via sms è in crescita, e questo anche in Italia non è più, ormai, un problema tecnologico. Piuttosto, è il metodo di lavoro ad essere diverso”.

E ancora ci si domanda, a proposito del-l’automazione:”Quanti veramente desiderano, in Italia, seguire quanto accade nello stabilimento stando a casa propria?” Le esperienze che emergono dal dibattito sono diverse, perché per qualcuno la casa e l’ufficio devono essere rigorosamente separate – “a casa si preferisce fare altro piuttosto che lavorare”. Per altri il problema è, ancora una volta, gestionale: ”che cosa succede nello stabilimento se dico ai miei collaboratori che possono restare a casa e gestire da lì la produzione?” Ancora una volta, appare chiaro che i limiti, e le barriere, non sono tanto tecnologiche quanto legate a ruoli, competenze ed abitudini molto stratificate. “La remotazione degli allarmi”-notano i fornitori-“può comunque funzionare anche all’interno dello stabilimento, da 500 a 1000 metri di distanza”.

Meno otti-mismo si regi-stra invece sul fronte dell’ob-s o l e s c e n z a degli impian-ti; “i sistemi operativi non dipendono da noi”- osser-vano tutti i fornitori- “e quando Mi-crosoft o Ado-be lanciano una versione, noi dobbiamo adeguarci al-l’innovazio-ne” a prescin-dere dalla con-

siderazione, naturalmente, che la nuova release sia un reale progresso funzionale o un semplice restyling.

Software per la gestione complessiva e par-ziale dello stabilimento

Monitoraggio sui dati di produzione, pianificazione della diffusione, gestione in remote di network di stampa ibrida ed indirizzamento automatico della produzione all’atto della preventivazione al cliente, controllo del ciclo di stampa in rotativa e dello svolgimento delle bande di carta per l’eventuale registrazione di difetti in grado, a loro volta, di provocare rotture e costosi fermi macchina: l’automazione della gestione di uno stabilimento passa attraverso l’utilizzo di software ed hardware di nicchia e, soprattutto, attraverso l’inte-grazione fra diversi sistemi altamente specializzati. La seconda parte del TecnoMeeting Asig ha affrontato alcuni di questi scenari raggruppando i fornitori invitati in due panel, focalizzati, rispettivamente, sui sistemi di gestione industriale (ABB, Man Roland, Didelme) e sui sistemi d’ottimizzazione della stampa (Grafikontrol, CGI, QI, Procemex). Si tratta di una materia molto recente e di non facile organizzazione, soprattutto in presenza di soluzioni, come Printnet di Man Roland, molto diffuse all’estero, ed in grado di supportare la riorganizzazione della produzione di interi network di stampa ibrida – quotidiani e prodotti commerciali - secondo principi di automazione globale.

La nostra rivista ha dedicato ampio spazio alla descrizione dell’esperienza realizzata in questi anni dal gruppo di stampa bavarese Verlagsgruppe (cfr. TecnoMedia nr.54, pp18/20), che utilizza un’unica piattaforma – del fornitore tedesco Man Roland – per l’automazione del proprio network di centri stampa – e sono ben 17 - localizzati in diversi Paesi d’Europa, e per la produzione del nuovo quotidiano austriaco

Silvio Da Giau, direttore tecnico del Gruppo Athesis, dà il benvenuto agli oltre 60 partecipanti al TecnoMeeting Asig ospitato presso il nuovo stabilimento di Caselle di Sommacampagna (Verona).

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Osterreich. Un unico sistema, Printnet, dove tutti i dati industriali si intrecciano fra loro dal momento della pianificazione della commessa fino alla distribuzione finale del prodotto al lettore, nel caso, naturalmente, di un quotidiano o periodico.

In attesa che questo modello di automazione ed integrazione totale prenda piede anche in Italia, dal TecnoMeeting è emersa una forte esigenza all’inter-facciamento di soluzioni diverse acquistate da fornitori diversi. Altissima specializzazione, quindi, di compo-nenti hardware e software, e difficoltà all’integrazione dei sistemi.

L’industria italiana sta, comunque, proseguendo decisa sulla strada dell’inseri-mento in stabilimento di tutte quelle com-ponenti in grado di estendere i concetti del workflow tradizionale – quello delle pagine dei giornali, per intenderci – alle funzioni della rotativa, della movimentazione delle bobine, della gestione del magazzino carta e via automatizzando.

Una vera “manna”, come hanno sotto-lineato i fornitori, che apre spazi di nuova collaborazione con i centri stampa. “Ma sono investimenti impegnativi?” doman-dano alcuni partecipanti, con riferimento diretto non tanto alle soluzioni, quanto ai lavori da effettuare per l’integrazione delle informazioni. “No” risponde almeno uno dei fornitori presenti.”In alcuni casi, siamo nell’ordine di un costo inferiore ad una persona per 12 mesi. Piuttosto” -e l’osservazione è condivisa anche da altri colleghi fornitori del panel- “è singolare notare come il polo di stampa sia più disponibile ad affrontare gli investimenti che riguardano le rotative – nell’ordine dei 10 milioni di Euro – ma poco sensibile a valutare i sistemi che consentono la verifica della

funzionalità globale dell’investimen-to”. “All’estero”-si osserva ancora-“ ci sono situazioni in cui una sola persona fa pianificazione per tutto il sistema. E’ quello che si vuole anche in Italia?” E ancora una volta la discussione ritorna sui limiti del contesto industriale na-zionale. “Può capitare, anche spesso” – si osserva-“che uno stesso lavoro sia spostato da una rotativa ad un’altra. Noi”-conclude il fornitore-“lo spostia-mo sul sistema con il drag and drop”. Beninteso se lo vogliono l’editore ed il centro stampa.

Decisamente meno delicate sono le considerazioni che riguardano la componentistica per l’automazione ed il controllo del ciclo di stampa, dai calamai digitali – i digital inkers - alle telecamere che seguono in tempo reale lo svolgimento della banda di carta,

fino ai controlli automatici di registro. La qualità è una scelta dell’editore e, soprattutto,

del centro stampa. La crescita significativa di questa consapevolezza nell’industria italiana, e il progressivo affermarsi del modello di stampa “ibrida” in un sempre maggior numero di stabilimenti del nostro Paese, sug-geriscono una diffusione sempre più ampia e capillare delle soluzioni che puntano ad ottimizzare i risultati riducendo sprechi nel ciclo industriale.

I partecipanti all’incontro hanno avuto anche la pos-sibilità di vedere alcuni di queste soluzioni in funzione

durante la visita al nuovo centro stampa dell’Athesis organizzata al termine dei lavori.

Il prossimo TecnoMeeting di Asig è previsto per il 27 novembre, a Milano, presso la Sala Montanelli della RCS, in via Solferino 28, con un programma dedicato alla Sicurezza in Azienda e agli sviluppi della normativa italiana negli anni dal 2003 al 2007.

Da sin: Sergio Vitelli, Segretario Asig, introduce la sessione di domande e risposte fra il pubblico e i relatori Sergio Puoti (I&C) Carlo Caporizzi (Gmde) e Andrea Homberger (TWS).

Da sin.: Luigi A. Borghi (Didelme sistemi), Lodovico De Briganti (Man Roland) e Christian Villiger (ABB) rispondono alle domande del pubblico

dopo le presentazioni tecniche.

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Convergenza ed integrazione:le prospettive di sviluppoper editori e fornitoriAll’Atex Conference di Nizza si discutono gli scenari più probabili per l’evoluzione dei media stampati in Europa e negli Stati Uniti. La convergenza fra i canali di comunicazione e l’integrazione delle piattaforme produttive sono opportunità molto promettenti.

“Non esiste un solo Presidente o Amministratore delegato che vi possa dire come sarà l’attività (n. nel-l’industria dei media) fra dieci anni”, ed è esattamente per questa ragione - sintetizzata nella battuta di Carolyn McCall, Chief executive del Guardian Media Group inglese - che editori, associazioni di categoria e fornitori di tecnologie non perdono occasioni per organizzare seminari e convegni dove raccogliere le esperienze di successo e le riflessioni dei protagonisti dell’industria mondiale dei media. Sono tutte opportunità per riflettere e cercare risposte a una delle domande più antiche e pur sempre attuali: in che direzione stiamo andando?

A metà dello scorso mese di settembre l’Atex Conference, promossa da uno dei leader mondiali nella produzione di software per l’industria della co-municazione, ha riunito a Nizza dirigenti e specialisti internazionali della stampa per discutere sulle linee di sviluppo più probabili nell’industria dei media.

Un’area dove Atex, come ha ricordato in apertura dei lavori John Hawkins, Ceo della società, supporta direttamente più di 800 clienti in 40 Paesi, fornendo piattaforme software per 480 installazioni pubblicitarie e 385 siti di content management. Un mercato dove, pur nell’incertezza degli sviluppi, sembra di poter cogliere, almeno ascoltando la voce dei relatori, alcuni indirizzi di fondo che si concentrano sull’idea della “convergence”, ovvero l’integrazione progressiva fra diversi canali di comunicazione a disposizione dell’editore.

La “coda lunga”

Occorre, forse, guardare con punti di vista nuovi a pratiche già adottate da molti editori di giornali, e qualcuno, come l’Arizona Republic, suggerisce l’idea della “coda lunga”. Il quotidiano dell’ovest degli Stati Uniti ha verificato, dati alla mano, che con il prodotto quotidiano base raggiungeva solo il 55% del target

disponibile; un altro 26% poteva essere intercettato tramite una “coda lunga” di prodotti di nicchia. E l’edi-tore – come ha raccontato Martha Stone – consulente della Wan, l’Associazione mondiale degli editori di giornali - ha avviato un magazine mensile, con il 5% di audience in più, prodotti in lingua spagnola per le minoranze linguistiche (un altro 4% di target raggiunto) e poi attività on line ed altri supplementi periodici. Il prodotto base e la “coda lunga” dei mezzi di comu-nicazione di nicchia ha spinto l’Arizona Republic a coprire l’81% del mercato.

I siti, e le altre attività di comunicazione “comple-mentari”, non necessariamente devono attrarre masse di utenti, basta che siano indirizzate a specifici, e ben individuati, segmenti di mercato. E’ il caso, per esem-pio, dei siti on line generati dalle scuole, che se riuniti in network cominciano a generare traffici di “lettori” interessanti per chi deve offrire prodotti e servizi a tar-get in ambito scolastico. Il solo MyHighSchool, come riportato dal Dallas Morning News, ha generato, nel mese di ottobre del 2006, 1.800.000 page view.

“Non mi preoccupo delle pagine di pubblicità. Piut-tosto… mi preoccupo di circondare il consumatore con tutti i mezzi di comunicazione che una pubblicazione ha a disposizione”- ha spiegato recentemente Scott Berg, Worldwide Media Director di Hewlett Packard, insistendo sul fatto che i giornali devono cominciare a “ri-pensare” a se stessi come fornitori di contenuti, a prescindere dal mezzo utilizzato, se carta stampata o rete internet. Un punto di vista, questo, riemerso anche alla Atex Conference durante la tavola rotonda. E’ Federico Marturano, responsabile di Monrifnet, a sottolineare come oggi, per realizzare la convergenza fra i diversi canali di comunicazione in portafoglio ad un editore: “la tecnologia c’è, ma spesso la parte web è stata una business unit separata”, e sviluppata senza l’obiettivo finale della convergenza. Kirsten Ziegler,

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del NordKurier ha sottolineato come sia importante investire in un’unica piattaforma per la gestione dei contenuti. La condivisione delle informazioni, sem-pre nell’esperienza italiana di Monrifnet, finisce per essere anche un valore aggiunto interno per le diverse redazioni, che altrimenti corrono il rischio di operare una all’insaputa dell’altra.

Integrazione e convergenza sono emersi, anche a Nizza, come due obiettivi condivisi da editori che operano in mercati fra loro molto diversi. Obiettivi destinati a giocare un ruolo sempre maggiore sia nella riorganizzazione del lavoro interno che negli investi-menti per lo sviluppo di piattaforme per l’integrazione di canali ed informazioni. “Fra vent’anni” – si spinge a dire il designer Roger Black, citato da Martha Stone – “potrebbero non esistere più i grafici specializzati nel design delle pagine, ma solo uno/due progettisti di template (n. modelli di pagina). Questi professionisti non cominceranno a lavorare con griglie e coordinate delle pagine, ma con un set di regole che organizzeranno la pagina a seconda della piattaforma utilizzata, la storia da raccon-tare, il lettore, lo stile o ciò che in quel preciso momento sarà attorno a quel certo con-tenuto”- Un ritorno al passato, quando i “compositori” erano solo preoccupati di pubblicare il più rapidamente possibile l’articolo lavorando fianco a

fianco con i direttori dotati di un forte orientamento visivo? Sta di fatto che sono parecchi, nel mondo, gli editori a puntare sul principio “publish once, distribute many”, e soprattutto ovunque, sulla carta stampata, su internet e sulle nuove piattaforme mobili, telefoni cellulari e PDA. Non a caso, come hanno ricordato alcuni relatori, nel 2006 la prestigiosa rivista americana Time ha nominato “uomo dell’anno” il lettore-consu-matore che, con le proprie scelte, determina l’efficacia del mezzo stampato piuttosto che di internet, confe-zionandosi un personale pacchetto di informazioni a proprio uso.

In questa prospettiva, sempre la Wan ha proposto un “atlante” mondiale dei digital hot spot da tenere sotto osservazione. Fra i luoghi più “caldi” della terra, quelli con una penetrazione di internet superiore al 60% e con i cellulari sopra al 70% del mercato, ci sono Paesi come l’Australia, la Danimarca, la Germania, il Giappone, il Portogallo, la Svizzera e gli Stati Uniti. L’Italia è invece parte di un territorio un po’ più “tie-pido”, con internet ed i cellulari, rispettivamente, ad una penetrazione del mercato fra il 40/60% e dal 65 al 70%, in compagnia di altre nazioni come l’Austria, il Belgio, la Francia e la Spagna.

Dal convegno di Atex è comunque emerso come la convergenza dei mezzi di comunicazione non sia solo una prospettiva di grande attualità per gli editori di quotidiani, come ha dimostrato, senza ombra di dubbio, l’esperienza di Pagine Gialle Visual, raccontata da Bruna Olivieri e Enzo Panetta, rispettivamente Area Project Manager e IT Search Manager di Seat Pagine Gialle – Direzione Internet. Lo specialista italiano della raccolta d’informazioni commerciali locali, con una rete di 2400 agenti su tutto il territorio nazionale, dispone della più grande struttura commerciale europea, ed occupa il quinto posto nella graduatoria mondiale delle directory. Seat ha avviato da alcuni anni il servizio PagineGialle.it per dare continuità al prodotto stampato tradizionale e, in epoca più recente, ha integrato nel sito web una nuova tecnologia “visiva” per offrire ai propri “lettori”, ed agli inserzionisti, un’esperienza tridimen-sionale nella gestione delle informazioni. Pagine Gialle

John Hawkins, Ceo di Atex

Da sin. Martha Stone (Wan), Kriesten Ziegler (NordKurier), Henk Janssen (Wegener), Federico Marturano (Monrifnet).

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Convergenza ed integrazione: prospettive di sviluppo per editori e fornitori

Visual utilizza fotografie in alta risoluzione di Telespazio, grazie ad un accordo in esclu-siva, e combinando le immagini aeree del territorio italiano con le mappe geografiche tradizionali offre il “posizionamento” degli esercizi commerciali all’interno di uno spazio tridimensionale virtuale. Chiunque cerchi informazioni sulle Pagine Gialle Visual vede, per i capoluoghi coperti dal servizio, gli esercizi commerciali trovati nell’ambiente cittadino dove effettivamente si trovano. Ai clienti del nuovo servizio è offerta anche la possibilità di presentarsi in un video-spot digitale: nei primi otto mesi di attivazione del servizio ne sono già stati prodotti 18.000, con previsione di arrivare a 26.000 clienti per la fine del 2007. L’interazione fra la carta stampata ed il nuovo strumento visivo on line è notevole: chi entra su visual trascina anche le pagine gialle rilegate, e chi dispone del nuovo “format” video viene sempre cliccato dagli utenti on line. Gli obiettivi commerciali sono separati, ma la rete di vendita è unificata.

Piattaforme per la convergenza

Prendere i contenuti ovunque essi siano, integrarli in linea e distribuirli su altrettanti canali, dai dispositivi mobile ad internet alla carta stampata è un obiettivo per raggiungere il quale occorre attrezzarsi tecnologi-camente con piattaforme in grado di gestire i flussi di lavoro cross media. Atex, come ha sottolineato Roberto Antoniotti, Ceo Content Management Division & Sou-thern Europe della società, è pronta a supportare, con le proprie soluzioni, quanti, fra gli editori, desiderano avviare il passaggio da organizzazioni “print centric” ad organizzazioni “content centric”. Le linee guida per lo sviluppo strategico dei prodotti della “nuova” Atex, nata dall’acquisizione di Unisys Media, specializzata nelle piattaforme per l’industria editoriale, seguiranno due direttrici: proseguire nello sviluppo delle soluzioni proprietarie, ed implementare l’apertura nei confronti delle piattaforme fornite da terze parti, quali InDesign di Adobe.

Buone notizie, quindi, per gli utenti italiani dei sistemi editoriali Hermes, acquisiti dal portafoglio di Unisys Media in seguito all’acquisizione del ramo d’azienda, che guardavano con un certo timore al “matrimonio” tecnologico. Prestige, la soluzione editoriale Atex diffusa sul ricco mercato americano non andrà in conflitto con Hermes. “I due sistemi”- come ha sottolineato Davide Garavaglia, Business Development & Marketing Manager di Atex-“ hanno una sovrapposizione dell’80%. Hanno funzionalità simili e clienti importanti in mercati diversi. Il focus sarà sull’evoluzione, nessuna interruzione di sviluppi. Tutto avverrà con la logica degli “spicchi”, ovvero sviluppare nuove funzionalità tali da essere usata da entrambi i prodotti.”

Per l’altro segmento di mercato, la pubblicità, i piani di Atex puntano allo sviluppo delle funzionalità di Mactive – la soluzione che di recente è entrata a far parte del portafoglio aziendale – che gestisce oltre 1.000 pubblicazioni con più di 10.000 utenti ed oltre 1.000.000 di annunci pubblicitari al giorno. Mactive offre la possibilità di gestire campagne cross media utilizzando un unico data base sia per clienti privati che per aziende con contratti continuativi nel corso dell’anno. Le concessionarie italiane possono aspet-tarsi implementazioni del prodotto che incorporino gli schemi per la contabilizzazione delle commissioni per gli agenti, particolarmente sofisticati nel nostro Paese. Ma l’attenzione al mercato italiano, dove lavorano un centinaio d’addetti Atex, pari ad un terzo della forza lavoro dislocata in Europa e ad un quinto di quella mon-diale, resta “molto alta”, come ha ribadito, in apertura dei lavori, John Hawkins, Ceo della società. Anche in Italia Atex è pronta ad affiancare gli editori con soluzioni in grado di supportare la diversificazione dei fatturati. Molte, importanti novità, arriveranno con gli sviluppi della release 11 di Hermes, attesi dal 2008.

Il nuovo sistema proporrà la gestione dei contenuti con modalità “media neutral”, facilitando la condivi-sione delle informazioni fra le diverse redazioni ed offrendo strumenti particolarmente sofisticati per la pianificazione editoriale, integrazione con Adobe In-Design e lo sviluppo sistematico del concetto di story package. Ciò significa, in dettaglio, che Atex punta a raggruppare sotto un’unica radice tutte le componenti e gli elementi relativi alla formazione originale del contenuto, ovvero testo, tabelle, fotografie nei formati nativi, come Word, Excel, Photoshop ed InDesign.

Oggi i contenuti si possono importare ed espor-tare, ma si ritiene che, in una prospettiva di “media convergence”, sia molto più efficiente collegare i file nei rispettivi formati nativi. In questo modo, i singoli elementi, che saranno raggruppati all’interno delle pagine dei quotidiani o nelle schermate di internet, di fatto continuano ad esistere singolarmente, e sarà molto più semplice impostare, secondo le modalità operative offerte da Atex, i flussi di lavoro paralleli per indirizzare i contenuti all’interno dei canali complementari.

Roberto Antoniotti, Ceo Content Management Division & Southern Europe di Atex.

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“Fatti per lasciare il segno”:i primi quarant’anni di attivitàdella Scuola Grafica S. ZenoFesteggiati a Verona i primi quarant’anni di attività della Scuola Grafica Cartaria San Zeno. Dalle aule dei Salesiani sono usciti generazioni di professionisti ed imprenditori del settore, che si sono ritrovati, in più di trecento, per festeggiare l’istituto ed i docenti e ringraziare quanti hanno sostenuto, e sostengono, le attività di uno dei più importanti centri di formazione internazionali.

Quarant’anni di lavori, speranze e sogni… non tutti realizzati. Quarant’anni di impegno educativo e professionale della persona umana; quarant’anni di formazione nell’industria grafica: la Scuola Grafica e cartaria San Zeno di Verona traccia un bilancio straordinario dei “suoi” primi anni di attività. Dalle sue aule sono transitate generazioni di tecnici dell’industria grafica e cartaria, diventa-ti poi professionisti ed imprenditori, che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di partecipare – in più di trecento – ai festeggiamenti del-l’anniversario della scuola, lo scorso 10 novembre a Verona.

“Grazie a chi ha messo le gambe ai nostri sogni”- da scandito dal palco della nuova, modernissima, sala convegni di San Zeno don Vittorio Tonidandel, direttore dell’Istituto Salesiano-“ai tanti benefattori, istituzioni pubbliche e private”. Molti di loro sono conosciuti a tutti, a cominciare dalle officine grafiche Mondadori di Verona che avviarono, in collaborazione con il Comune, con l’Enipg e con i Salesiani, che si presero la respon-sabilità della gestione, la scuola veronese nel lontano 1967. “Di strada ne ha fatta tanta, da allora, l’istituto” come ha ricordato Paolo Cottino, ex direttore della

scuola grafica cartaria, cui è stato affidato il compito di preparare il volume dal titolo “40 anni al servizio dei giovani” che racconta, appunto, le tappe salienti di un lavoro, l’educazione professionale della persona umana

secondo gli insegnamenti lasciati dal fondatore dell’ordine, san Giovan-ni Bosco. “40 anni di lavoro sereno” di allievi e docenti di una scuola nata dalla concomitanza di numerosi fattori, primo fra tutto l’inaugurazione, a Verona, nel 1958 del nuovo stabilimento della Mondadori, un centro di eccellenza internazionale alla continua ricerca di professionisti con una formazione grafica all’al-tezza delle sfide industria-li ed editoriali dell’epoca. Il Comune si fece avanti

per sostenere l’iniziativa della scuola grafica, ma rifiutò l’onere della gestione. Si fecero allora avanti i Salesiani con una proposta mirata sia ai contenuti professionali che alla, più ampia ed impegnativa, formazione della persona umana. La proposta piacque, e cominciarono i lavori per la creazione del nuovo centro, cui partecipò anche l’Enipg di Verona.

Due furono i principi costitutivi proposti da Sa-lesiani, fin dal 1967 gestori, formatori ed educatori: l’originalità del percorso formativo e l’assoluta indi-pendenza gestionale.

Don Vittorio Tonidandel, direttore dell’Istituto Salesiano San Zeno, dà il benvenuto agli oltre trecento ospiti che sono arrivati a Verona per i festeggiamenti dei primi 40 anni di attività della scuola Grafica Cartaria.

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“Fatti per lasciare il segno”: i primi quarant’anni di attività della Scuola Grafica S. Zeno

“ C h i s e m i n a pensieri, raccoglie azioni”: l’aforisma citato da Tiziano Za-notti, Direttore della Scuola Grafica, che ha curato l’impecca-bile organizzazione della giornata, è più che mai attuale dopo i primi quarant’an-ni di attività, viste anche le dimensioni dell’industria grafi-ca italiana delineate dal Claudio Covini, direttore generale di Assografici, durante il suo intervento. Con 20.000 imprese grafiche (125.000 addetti), 4.000 car-tarie (65.000) l’Italia occupa il terzo posto in Europa con una quota di mercato pari al 12%, preceduta solo dal Regno Unito (17% del mercato) e dalla Germania con il 26% del mercato. Il nostro Paese si distingue per

stampati pubblicitari, cataloghi, libri d’arte e riviste, e i bisogni di formazione non si sono certo ridotti, che hanno ricordato, fra gli altri, l’ammi-nistratore delegato di Mondadori Printing Alberto De Matthaeis e il direttore del CFP San Zeno Mario Mo-linari. E il centro veronese, per stare al passo con i tempi, ha varato un corso triennale di scienze e tecniche della co-municazione grafica e

multimediale di livello universitario, per la formazione dei futuri professionisti di un’industria dove, tutti pre-vedono, la stampa di alta qualità troverà metodi e forme per convivere, e collaborare con profitto, con Internet e con i nuovi canali di comunicazione digitali.

Il 12° Premio Mario Formenton

al professor Pietro Chasseur

In occasione dei festeggiamenti dei primi quarant’anni di attività dell’Istituto salesiano di Verona il professor Pietro Chasseur, uno dei docenti più carismatici della scuola, ed “ambasciatore” nel mondo della formazione salesiana, è stato insignito del prestigioso Premio Mario Formenton. Il riconoscimento gli è stato consegnato da Gianni Perino Vaiga, Presidente del Comitato ENIPG di Verona e Direttore risorse umane di Mondadori Printing, con la motivazione “dell’insostituibile ruolo propositivo ed innovativo svolto instancabil-mente nei 40 anni di attività nella Scuola Gra-fica Cartaria e in particolare per aver iniziato e sostenuto l’attività di formazione continua a beneficio dei lavoratori e delle aziende del settore, per essersi assiduamente dedicato alla ricerca tecnologica, metodologica e didattica…”

“Grazie a tutti”- ha detto Chasseur, visi-bilmente emozionato per il riconoscimento e per l’applauso che gli ha tributato la platea-“ma soprattutto grazie agli allievi che mi hanno stimolato nell’attività.” “La ricerca è sempre fondamentale”- ha ribadito Chasseur, perché:”parlare è un conto, dimostrare quello che si dice è un altro”. L’altra grande attenzione deve essere riservata alle persone, perché “la più grande ricchezza del mondo è la gente, loro producono il maggior beneficio”. La formazione, evidentemente, era e sarà sempre insostituibile.

Il professor Pietro Chasseur (a destra) riceve il prestigioso premio Mario Formenton dalle mani di Gianni Perino Vaiga (a sinistra), Presidente del Comitato ENIPG di Verona e Direttore risorse umane di Mondadori Printing.

Paolo Cottino, ex Direttore della Scuola Grafica Cartaria, ricorda gli episodi salienti della storia della scuola presentando il libro “40 anni a servizio dei giovani”.

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Un simulatore per la formazione professionaledell’industria grafica

Il Comitato Provinciale Grafici di Como, attraverso la ScuolaArtiGrafiche, offre corsi di formazione professionale utilizzando un simulatore che riproduce su un personal computer il funzionamento di macchine per la stampa a colori - offset ed imballaggio - e consente all’allievo la sperimentazione in tempo reale di problemi e soluzioni caratteristiche del ciclo industriale, senza i costi derivanti dall’utilizzo delle macchine e dei relativi materiali di consumo. Il simulatore è utilizzato sia per corsi tradizionali in aula che per esperienze formative a distanza. L’iniziativa è stata presentata in occasione della II Convention dell’Enipg a Como.

Cultura grafica e formazione professionale genera-no il vero valore aggiunto: questo insegna la migliore tradizione formativa italiana, e questo si sforzano di applicare i Comitati Provinciali Grafici che fanno capo all’Enipg, l’Ente Nazionale per l’istruzione professiona-le grafica, riuniti presso la ScuolaArtiGrafiche di Como per la II Convention nazionale. In questa occasione è stata presentata un’interessante esperienza formativa, avviata presso il capoluogo lombardo, che utilizza un simulatore per l’addestramento degli operatori grafici. Il software, sviluppato da un‘azienda francese, riproduce sul personal computer il funzionamento di una macchina per la stampa con la possibilità di intervenire su tutti i settaggi della produzione reale, simulando problemi, difetti ed inconvenienti che possono verificarsi lungo il ciclo produttivo, e mostrando all’allievo, in tempo reale, la crescita esponenziale dei costi nel caso in cui non si riesca a risolvere la situazione critica.

“L’idea del simulatore”- racconta il Presidente del Comitato grafici di Como, Pietro Lironi, che ricopre anche la carica d’Amministratore delegato della Goglio Cofibox-“nacque sei anni fa per le aziende d’imballag-gio flessibile. Allora non c’era niente per la formazione professionale su macchine rotocalco”, impianti che, per ragioni legate ai costi, era semplicemente inim-maginabile installare in una scuola professionale. Da lì è nata la decisione di approfondire l’impiego dei simulatori, sviluppati da un’azienda francese del settore con la collaborazione di numerose imprese fornitrici dell’industria grafica e dell’imballaggio. La scelta finale della ScuolaArtiGrafiche di Como, supportata

dall’Unione Industriali del capoluogo lombardo e da alcune aziende sponsor, fu l’investimento in quattro pacchetti software per rotocalco, quattro pacchetti of-fset e un pacchetto per la flessografia. “Un costo totale molto impegnativo”-rileva Lironi, al quale è andato ad aggiungersi l’impegno della struttura comasca per la traduzione in italiano sia di tutta la manualistica che dell’interfaccia software dei diversi pacchetti.

Il simulatore per la formazione professionale

“Il simulatore che utilizziamo”- spiega a Tecno-Media Marianna Sonvico, Segretario del Comitato Provinciale Grafici di Como-“si presta molto bene sia alla normale attività didattica in aula che alla forma-zione a distanza”. Dopo un periodo di sperimentazione, il simulatore si utilizza oggi in tre diverse modalità: aula, presso il cliente o in remoto, per la formazione a distanza. La Scuola comasca opera verso un mercato ad ampio spettro: stampa offset commerciale, imballag-gio, rotocalco e flessografia, puntando ad intercettare i bisogni formativi del territorio e, tramite la formazione a distanza, eventuali richieste dislocate in altre aree del Paese. I corsi, indirizzati agli operatori delle macchine, comprendono una parte generale, uguale per tutti, ed una sezione specialistica. I vantaggi del simulatore, rispetto alla sperimentazione sulle macchine, sono in molti casi decisivi, non solo per l’evidente risparmio sui costi dei materiali di consumo da parte delle aziende, ma per le ricadute didattiche del software. Questo, infatti, permette un approccio globale alla didattica: l’allievo

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Un simulatore per la formazione professionale dell’industria grafica

parte dalla progettazione del lavoro, da qui passa dal-l’impostazione della macchina, e quindi alla consuntiva-zione della commessa in automatico e alla valutazione della stessa attività svolta dall’allievo. Il docente, il cui ruolo, nella formazione, resta centrale, anche nel caso dell’impiego del simulatore, può vedere, in sequenza, tutti gli errori analizzandoli passo a passo con l’allievo e correggendoli lungo il flusso di lavoro. Man mano che la formazione sale di livello, verso il capo mac-china, occorre misurarsi con la simulazione di difetti sem-pre più com-plessi, ma tutti perfettamente riproducibili all’interno del software.

Si impara sempre dagli errori, ma ri-produrre queste situazioni sulle macchine da stampa è diffi-cile, e sempre molto costoso. Nel simulatore tutto avviene rapidamente e l’effetto è immediato. “Immaginiamo di dover operare su una macchina ro-tocalco da imballaggio, o su una offset per la stampa a colori”- spiega Lironi-“riprodurre un difetto e gettare via duemila metri di film o sprecare un bancale di carta di alta qualità per ciascun allievo è una follia”.

Quando gli errori si riproducono all’interno del simulatore il programma provvede a tenere traccia sia di tutti i difetti inseriti che dei successivi passaggi effet-tuati dall’allievo, ed il docente ha quindi la possibilità di valutare a posteriori tutti gli interventi effettuati.

Il corso tipo è articolato in cinque giorni. La prima giornata è dedicata all’introduzione all’organizzazione aziendale, ed alla sicurezza. Poi si parla di qualità e tecnologia di stampa. Il terzo giorno è dedicato al-l’approccio al simulatore, il quarto ed il quinto giorno alle esercitazioni e ai test finali con una vera e propria gara fra i partecipanti, sempre “molto divertente e motivante”, come osserva Marianna Sonvico.

I corsi di cinque giorni sono rivolti a persone che hanno già esperienza di macchine di almeno un anno, altrimenti vengono proposti corsi di almeno 15 giorni.

Il programma di formazione può altresì durare diverse settimane nel caso in cui sia necessario sviluppare diverse specifiche competenze.

La formazione a distanza

ll simulatore può essere impiegato nella normale attività di aula, noleggiato, sempre per l’impiego pres-

so la scuola, da aziende che ne facciano ri-chiesta, oppure utilizzato per la formazione a distanza. Il primo test è stato effettuato a Piacenza, in collaborazione con un’azienda di imballaggio flessibile. Il corso, che si è materialmente svolto presso la locale sede de l l ’Unione Industriali, ha coinvolto due addetti alla pro-duzione sulle

macchine. Nella sede di Como era presente un coor-dinatore, collegato in remoto attraverso rete internet ad alta banda. I due allievi “vedevano” materialmente il docente, colloquiavano con lui ed avevano accesso al simulatore, residente a Como, in modalità remota via web, tutto in tempo reale.

Il sistema, ed il corso, hanno funzionato perfetta-mente. Il docente ha svolto la sua attività professionale esattamente come se il corso si svolgesse in aula, ha preparato gli esercizi ed ha commentato le sequenze degli interventi degli allievi per la correzione dei di-fetti impostati nel simulatore. Per il corso di Piacenza sono stati utilizzati due computer nella sede remota: uno per vedere il docente ed uno per le schermate del simulatore. L’unica difficoltà è stata l’impossibilità da parte del docente di “vedere” gli allievi a Piacenza attraverso la web cam.

Questo problema troverà la soluzione per i pros-simi corsi di formazione a distanza, perché tutti sono convinti che l’interazione visiva fra docenti ed allievi sia comunque una componente fondamentale del pro-cesso formativo.

I responsabili del Comitato Provinciale Grafici di Como. Da sin.: Marianna Sonvico, Segretario, Pietro Lironi, Presidente.

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Tendenze nel mondo online: i dati AssocomunicazioneInvestimenti delle aziende nella comunicazione su internet ed evoluzione nelle abitudini degli italiani. Nuove misurazioni per i giornali statunitensi, che sommano i lettori su carta a quelli online.

Investimenti pubblicitari online : + 41,5%

Allo IAB Forum, annuale appuntamento per fare il punto sull’economia internet, sono stati presentati studi che testimoniano una tendenza in forte ascesa degli investimenti sul web.

Secondo i dati presentati da Assocomunicazione, l’associazione che riunisce 174 imprese della comuni-cazione, si prevede che al web andrà una percentuale compresa tra il 7,5 e l’8,7 dell’insieme degli investimenti pubblicitari. Si tratta di un aumento significativo, in crescita di anno in anno: +6,3 per cento nel 2007, +4,6 l’anno precedente.

In termini assoluti, si stima che le aziende italiane investiranno quest’anno nella pubblicità su internet circa 665 milioni di euro, circa il 41,5% in più rispetto all’anno precedente.

I settori trainanti

Il settore che investe di più nella pubblicità digitale è indubbiamente quello delle “telecommunications”, che assorbe il 15% del totale degli investimenti. Seguono il settore della “finanza” (14%), dei “servizi business” (11%) e dell’ “automotive” (10%). L’“information te-chnology”, invece, non va oltre il 6%.

Secondo i dati Nielsen citati da AssoComunicazio-ne, settori che generano maggiormente a crescita del comparto sono n primo luogo le “telecomunicazioni” e, nell’ordine, l’”automotive”, i “servizi business” la “finanza”.

Tipologie di investimenti sul web

FCP-Assointernet, commentando i dati relativi al fatturato ripartito per tipologia di investimento (cfr. tavola) afferma che le aziende che si rivolgono a internet come mezzo lo fanno con grande regolarità e conti-nuano ad aumentare per numero. Incontrano sempre più i gradimento degli investitori le email newsletter

e gli investimenti in keywords, rispetto ai tradizionali banners pubblicitari.

Molte delle grandi aziende presenti allo IAB hanno confermato la crescita costante della quota da loro de-stinata all’online, passando sempre più da un criterio di “assaggio” del prodotto ad un piano più strutturato, con quote di investimenti che in molti casi già si avvicinano al 10% del totale media mix.

Usi e costumi di un popolo di naviganti

Sono circa 24 milioni gli italiani che utilizzano abi-tualmente internet, definito dal presidente di IAB Italia Layla Pavone “il sesto potere” per la sua capacità di fornire ai consumatori la libertà di scegliere e il potere di influenzare il comportamento delle grandi aziende.

Interessanti i risultati di un recente studio della European Interactive Advertising Association (EIAA), condotto tramite 7000 interviste in tutta Europa per comprendere uso, consumo e tendenze degli utenti finali rispetto ai media esistenti, dove gli italiani risultano in linea con le tendenze europee.

Oggi il 57% degli europei accede regolarmente a Internet; in altre parole, 169 milioni di persone fre-quentano regolarmente l’online nei 10 paesi europei analizzati dallo studio.

Meno TV, più internet

Per la prima volta, i giovani tra i 16 e i 24 anni di età accedono a Internet più spesso di quanto guardino la televisione: l’82% di questo gruppo utilizza Internet tra 5 e 7 giorni alla settimana, mentre solo il 77% guarda la televisione con la stessa regolarità (5% meno dell’anno scorso).

I giovani tra i 16 e i 24 anni passano 10% del tempo in più navigando su Internet che non sedendo davanti alla TV e quasi la metà di loro (48%) dichiara di guardare meno la TV proprio perché c’è Internet.

Internet è sempre più popolare anche tra gli anziani e

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Tendenze nel mondo online: i dati Assocomunicazione

tra le donne: sono questi i fattori che hanno determinato la crescita dell’online. Dal 2006, infatti, il numero degli over 55 che usano Internet ogni settimana è aumentato del 12%, mentre il numero delle donne è aumentato dell’8%. Anche in questi gruppi demografici l’utilizzo di Internet segue da vicino il consumo di televisione.

Quasi due terzi degli utenti complessivi (63%) utilizza meno altri mezzi di comunicazione in favore di Internet: il 40% guarda meno la TV, il 22% ascolta meno la radio e il 28% legge meno frequentemente i giornali. Questi dati sono supportati anche da fatto che il 65% degli utenti Internet almeno una volta al mese accede a nuovi siti.

Aumenta il tempo passato su internet

Aumenta anche il tempo che viene passato online: gli utenti europei vi trascorrono ben 11,9 ore alla settimana e circa un terzo (29%), cioè 48 milioni di persone, pos-sono essere considerati “grandi utilizzatori”, in quanto ci passano una media di 16 o più ore alla settimana.

In Italia, la percentuale dei “grandi utilizzatori” è più alta rispetto alla media europea, raggiungendo il 37%: oltre 7 milioni di italiani hanno quindi compiuto questo “salto evolutivo”.

L’83% degli intervistati nella ricerca EAAA ha dichiarato di non poter fare a meno di almeno una atti-

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Notizie Informazioni

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I siti visitati almeno una volta al mese

Fonte: EAAA – European Interactive Advertising Association

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Scaricare film,

TV o video clip

Le 10 attività più diffuse in Europa

Fonte: EAAA – European Interactive Advertising Association

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vità online e questo dimostra come Internet sia ormai diventata parte integrante della vita di tutti i giorni. Un terzo degli utenti Internet (32%) ha dichiarato di non poter fare a meno dell’email, mentre il 96% ha ammesso di dedicare meno tempo a certe attività proprio perché c’è Internet.

Nuove misurazioni per i gruppi editoriali sta-tunitensi

Di fronte all’avanzata di internet, che sottrae un nu-mero crescente di lettori alla carta stampata (vedi tavola) , i grandi gruppi editoriali statunitensi hanno adottato un nuovo indice che somma l’audicence complessiva delle pubblicazioni su carta e dei siti web. Gli ultimi dati se-mestrali sulla diffusione delle testate, che riferiscono di una flessione complessiva del 2,6% malgrado la crescita di internet, sono stati infatti ottenuti sommando i lettori delle edizioni cartacee a quelli dei siti web.

La nuova metodologia di misurazione dei lettori totali, chiamata Audience-Fax, ha finora coinvolto 200 giornali, allo scopo di offrire ai giornali maggiori pos-sibilità di fronteggiare la crisi.

Brusche flessioni nella carta stampata USA

La nuova misurazione serve sicuramente a far sem-brare meno pesante il declino delle testate, che risulta

evidente quando si tiene conto solo della diffusione su carta: il New York Post ha perso il 5,2%, il New York Times ha perso il 4,%. In controtendenza soltanto Usa Today, che è in crescita dell’1,0%.

La Newspaper Association of America ha annunciato che i ricavi pubblicitari nei primi due trimestri 2007 non erano mai stati così bassi da almeno dieci anni, con un arretramento dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2006, malgrado un aumento dei ricavi della pubblicità su internet del 19% (796 milioni di dollari). Si prevede che i giornali statunitensi dovrebbero perdere quest’anno circa 3,5 miliardi di dollari.

Il valore dell’editoria online

Negli Stati Uniti la pubblicità online legata di siti di informazione si stima valga 25 miliardi di dollari; per quanto riguarda l’Italia, le stime Nielsen prevedono che il valore del mercato dell’editoria online in Italia a fine 2007 sarà di circa 200 milioni di euro.

Il fatto di poter fruire dei contenuti su diverse piattaforme, dalla tv al telefono cellulare, a internet, rende sempre più importante la produzione di contenuti, fruibili su mezzi diversi: è quindi sulla produzione di contenuti che si stanno concentrando gli investimenti dei grandi gruppi editoriali per fronteggiare la crisi e per continuare il processo già in corso verso la convergenza dei media.

Stampa. Il tuo marchio nelle loro mani

Le aziende che producono beni e servizi spendono ingenti somme affinché i consumatori notino il loro marchio in un paesaggio mediale sempre più affollato e spesso dominato dalla televisione. Secondo la Nielsen Gloabal AdView la spesa pubblicitaria è cresciuta del 3,9 nel primo semestre del 2007 e molti manager si interrogano su come ricavare il massimo dai loro investimenti. Inoltre uno studio condotto da Rapp Collins ha prodotto risultati sorprendenti: le persone sono contente di avere in mano un documento da toccare, guardare, condividere, ma nel contempo, la consapevolezza di un uso razionale della carta stampata quale strumento di comunicazione non è sufficientemente radicata.

E’ stato a partire da queste premesse che è stata ideata e realizzata l’innovativa campagna europea Printsells, promossa da United Print Chain – una cooperazione tra le industrie europee della carta, del-l’editoria, della stampa, della distribuzione postale e del marketing diretto, alla quale partecipano per l’Italia Assografici ed Assocarta. La campagna intende attirare l’attenzione dei responsabili di brand, marketing, comunicazione e pubblicità nei confronti del prodotto stampato che, nelle sue varie forme, si presenta come un ottimo strumento di comunicazione e affermazione del marchio.

STAMPA. Il tuo marchio nelle loro mani. E’ lo slogan che caratterizza la campagna, che è indi-rizzata ad oltre 440 mila responsabili di brand, marketing, comunicazione e pubblicità e che è stata lanciata contemporaneamente in tredici paesi europei (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito) con l’obiettivo di dimo-strare come la stampa, in tutte le sue forme, sia in grado di apportare un contributo significativo alla vendita di prodotti e servizi ed al rafforzamento dell’immagine aziendale. E’ l’anello fondamentale che lega inserzionisti e clienti e che consente di comunicare lo spirito del marchio aziendale con vantaggi tangibili e quantificabili.

La campagna identifica quattro principali canali della comunicazione stampata: Direct Mail, Perio-dici, Punto Vendita e Comunicazione Aziendale, per ciascuno dei quali vengono evidenziati il target di comunicazione specifico ed i vantaggi chiave. La campagna di promozione del prodotto stampato viene realizzata sia attraverso una serie di uscite pubblicitarie sulle principali riviste destinate ai print buyer, sia attraverso l’ampia diffusione di un kit inviato a professionisti che hanno potere decisionale nel campo del marketing, della comunicazione e della pubblicità (il materiale è distribuito in sei lingue: danese, inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo). Le brochure di PrintSells arriveranno direttamente nelle loro mani, dando così prova dell’efficacia dei mezzi di stampa nel rafforzare il brand.

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Le prospettive della stampain EuropaIl Consiglio Direttivo dell’Osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenzie d’informazione è impegnato da tempo nel favorire la diffusione di studi ed analisi sul futuro della stampa quotidiana nel quadro di una rapida evoluzione dei mezzi di comunicazione che caratterizzano l’attuale panorama. In tale contesto si è deciso di partecipare più da vicino all’attività dell’Ifra, in particolare attraverso le strutture incaricate di realizzare le iniziative dell’Osservatorio. Lo svolgimento dell’annuale mostra svoltasi a Vienna nel mese di ottobre ha costituito una prima occasione per avviare un’attività che - grazie alla collaborazione di Ifra - potrà consentire di arricchire le analisi dell’Ente bilaterale. Primo passo di questa collaborazione è l’intervista del Presidente dell’Osservatorio Tecnico Carlo Lombardi a Manfred Werfel, Deputy Ceo e Direttore delle ricerche di Ifra, sul futuro della stampa in Europa.

Carlo Lombardi – Osservatorio Tecnico (CL.Os) – L’integrazione fra i canali – stampati e digitali – sembra essere una delle chiavi strategiche per il futuro degli editori. Come interpreta questa prospettiva l’Expo di Vienna?

Manfred Wer-fel, deputy Ceo Ifra (MW) –Ifra Expo 2007 ha radunato il più grande numero di espositori di sempre. Molti hanno proposto sistemi e soluzioni nell’area delle pub-blicazioni multi ca-nale. L’integrazione di stampa, online ed editoria su piattafor-me “ mobile” (n.d.r. come i telefoni cel-lulari) richiede nuovi sistemi. Gli editori preferiscono lavora-re con gli standard, ma questi devono essere adattati per l’editoria dei quotidiani, e molti sistemi devono anche essere integrati fra loro per le caratteristiche dell’editoria multi canale. Questo è un processo ancora in fase di sviluppo: non esistono ancora soluzioni “off the shelf”, anche se molte società stanno sviluppando in questa direzione. Ifra sta lavorando al progetto di ricerca “Sistemi per un ambiente di lavoro editoriale multi-canale” che analizza le sfide che gli editori de-vono affrontare per il content management, l’editoria e la pubblicità, all’interno di un panorama di media

molto dinamico. Ci aspettiamo che questo rapporto di ricerca sia pronto per la pubblicazione nel primo trimestre del 2008.

CL.Os – La diffusione mondiale dei giornali stampati è in cresci-ta, gli investimenti sono balzati a oltre 6 miliardi di dollari nel 2006, ed il totale delle testate quoti-diani stampate nel mondo ha raggiunto la cifra record di 11.207, Qual è il punto di vista di Ifra verso gli scenari del futuro?

MW- Non ci sono affatto indicazioni che la stampa quoti-diana sia destinata a scomparire nel futuro nonostante la com-

petizione di altri mezzi di informazione. I 400 anni di vita dei giornali sono veramente una storia di successo. Nessun altro mezzo di comunicazione ha avuto tanti risultati positivi come i giornali. Durante questo lungo periodo di sviluppo il giornale ha cambiato il proprio carattere ed il proprio aspetto più di una volta fino a diventare il primo mezzo di comunicazione di massa quando è nata la società urbana nella seconda metà del 19° secolo. Dobbiamo accettare che oggigiorno ci sia un mercato saturo dei giornali in Nord America e in Europa, e vi sia invece in Asia e nell’Est un mercato in rapida

Il Presidente dell’Osservatorio Carlo Lombardi (a sin.) intervista Manfred Werfel, Deputy Ceo e Direttore ricerche di Ifra in occasione dell’Expo di Vienna.

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crescita. L’India è un buon esempio, con una crescita nella diffusione di circa il 10% all’anno e anche di più. Mai prima d’ora il consumatore ha potuto scegliere fra così tanti mezzi di comunicazione, sia stampati che elettronici. E questa situazione è destinata a durare e a svilupparsi ulteriormente. Questo è il motivo per il quale Ifra ha iniziato un progetto di ricerca a molte sfaccettature dal titolo “Where NEWS?” nel quale noi analizziamo le condizioni dei futuri consumi dei mezzi di comunicazione osservando gli sviluppi tecnologici, sociali e di mercato. I workshop che hanno come ar-gomento lo sviluppo degli scenari creano una visione combinata di queste tendenze e creano una varietà di possibili “futuri” nella pubblicazione delle notizie. I risultati di questo progetto di ricerca di lungo termine di Ifra sono continuamente pubblicati in una serie di report disponibili sia in formato stampato che elettronico. Uno speciale sito web consente il coinvolgimento dei membri dell’Ifra in questo progetto e una newsletter tiene informati riguardo agli sviluppi del progetto.

CL.Os – Quali sono le esperienze di successo che stanno emergendo nell’area delicata della trasforma-zione del modo di organizzare, produrre e distribuire l’informazione ?

MW- Qui l’aspetto chiave è la gestione del cam-biamento. Non è un processo facile. Le società editrici stanno imparando che le loro attività imprenditoriali non sono più a canale singolo, né vanno nell’unica direzione della stampa. Una delle risorse degli editori locali è la loro forte competenza territoriale. Questa competenza deve essere sviluppata in tutti i mezzi di comunicazione, non solo nella stampa. E questo include il crescente desiderio da parte dei clienti di informazione di partecipare. I nuovi ruoli giornalistici stanno orientandosi alla gestione delle comunità online e a stampa così come di tutte le altre piattaforme di scambio. Come conseguenza di ciò le organizzazioni

editoriali stanno riorganizzandosi per gestire il futuro multimediale ed interattivo della pubblicazione di notizie. I giornalisti stanno servendo molti più mezzi di comunicazione di quanto non accadesse in passato: non solo degli scrittori ma anche dei fotogiornalisti, dei videogiornalisti e dei comunicatori sul web.

Il cambiamento della redazione è il focus del progetto Ifra Newsplex. In due mini redazioni – una negli Stati Uniti ed una in Europa – gli esperti di Ifra lavorano insieme ai giornalisti ed ai pubblicitari per sperimentare e formare le nuove competenze ed i con-cetti organizzativi per le redazioni del futuro.

CL.Os – Che pagherà i costi dell’informazione nei prossimi cinque anni?

MW – In passato i giornali erano finanziati sia dai lettori che dagli inserzionisti pubblicitari. La quota di ricavi pubblicitari è stata tradizionalmente più alta negli Stati Uniti che in Europa. Negli ultimi dieci anni il mercato della stampa quotidiana gratuita si è sviluppato globalmente. Quei giornali sono finanziati solo dagli inserzionisti pubblicitari: dipendono molto dallo sviluppo generale dell’economia. La conseguenza è che il finanziamento della pubblicità è diventato più importante di quello che era in passato. Il mercato della stampa gratuita non si è ancora stabilizzato. Anzi, è vero l’opposto: ci sono quasi “guerre di giornali” nel mercato della stampa gratuita in Danimarca e Svizze-ra. Sono anche in via di sperimentazione i quotidiani gratuiti consegnati a casa.

Quale concetto dominerà in futuro? E’ molto dif-ficile rispondere a questa domanda. Noi pensiamo che il modello di business del giornale si differenzierà e che ci saranno mercati per diversi tipi di testate, free papers e stampa a pagamento, alcuni dei quali anche posizionati in nicchie caratterizzate da un alto prezzo di copertina. Il futuro ci porterà una maggior varietà di prodotti.

I vincitori dell’ XMA di Ifra per il 2007

Cinquanta diversi progetti di comunicazione multime-diale sono arrivati, da 18 Paesi, alla giuria internazionale del XMA – Cross Media Awards – di Ifra, il prestigioso riconoscimento tributato agli editori che hanno intrapre-so nuove attività nell’area dell’informazione cross media.

Nella categoria A – giornali con una diffusione al di sotto delle 100.000 copie – il primo premio è andato all’iniziativa “sempre e dovunque” del giornale tedesco Bocholter-Borke-ner Volksblatt. Con il motto “local first” un team dell’area multi mediale – editoriale e tecnologico – ha prodotto un contenuto unico per la copertura delle notizie locali attraverso il giornale stampato, il sito web, la web Tv fino ai cellulari. Nella categoria B – giornali con tiratura dalle 100.000 alle 250.000 copie – il primo premio è andato al Dagbladet di Oslo, Norvegia, che ha creato una comunità on line di viaggiatori. Nella categoria C – quotidiani con oltre 250.000 copie di diffusione – ha vinto Agora / Gazeta Wyborcza di Varsavia,

Polonia,con una campagna ecologica nazionale e multimediale per salvare Rospuda valley, una riserva naturale unica nel Paese. La cerimonia di premiazione si è svolta in occasione dell’Ifra Expo di Vienna.

Il Ceo di Ifra Reiner Mittelbach (in primo piano a sin.) si prepara alla premiazione dei vincitori dell’XMA 2007, sponsorizzato da Atex e Protec e con il supporto di EidosMedia, Escenic, Josh, nStein e Polopoly.

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Infortunio sul lavoro, malattia professionale e infortunio-malattiaOsserviamo le definizione di infortunio e malattia professionale, due fra i termini chiave della legislazione antinfortunistica e di igiene sul lavoro, ed esaminiamo la problematica relativa all’esistenza della categoria della malattia - infortunio

Nel diritto antinfortunistico e di igiene sul lavoro si utilizzano spesso i termini “sicurezza” e “igiene”, “prevenzione” e “protezione”, “infortunio” e “malat-tia”, qualche volta “malattia – infortunio”. Analizziamo allora il significato di tali parole, anche per cogliere ed evidenziare le differenze esistenti tra i relativi concetti e così poter affrontare la problematica relativa all’esi-stenza o meno della “malattia – infortunio” .

La “sicurezza” sul lavoro ha come obiettivo la prevenzione degli “infortuni”: mira alla tutela dell’inco-lumità dei lavoratori con riferimento ad eventi cagionati da cause violente (infortuni) nell’espletamento di una determinata attività lavorativa.

L’ “igiene” del lavoro, invece, mira alla tutela della salute del lavoratore, ossia è finalizzata a prevenire l’insorgenza di “malattie” professionali.

“Prevenzione” e “protezione” sono due termini che spesso vengono utilizzati dal legislatore uno di seguito all’altro: “prevenzione e protezione dai rischi”.

Il primo vocabolo indica il complesso delle disposi-zioni o misure di sicurezza necessarie (adottate o previ-ste) a eliminare o a minimizzare i rischi professionali in tutte le fasi dell’attività lavorativa (art. 2 lett. g D.Lvo 626/1994): consistono in operazioni preventive che hanno lo scopo di eliminare o ridurre la probabilità del verificarsi di un evento dannoso (malattia o infortunio). Sono destinate a tutti.

La “protezione”, invece, è il complesso delle misure necessarie a proteggere il lavoratore evitando il danno conseguente ad un rischio esistente non eliminabile, per esempio cuffie antirumore, mezzi antincendio, etc. Esse sono riservate in genere agli incaricati o a specifici destinatari.

Infortunio sul lavoro

L’ “infortunio sul lavoro” consiste in un evento lesi-

vo, verificatosi per causa violenta e limitata nel tempo, in occasione di lavoro, dal quale sia conseguita la morte oppure un’inabilità fisica, che comporti l’astensione dal lavoro.

Le più comuni cause di infortunio sul lavoro sono la carente individuazione dei rischi, le inadeguatezze organizzative, le carenze tecniche o ambientali, l’ini-doneità della segnaletica, dei DPI, dell’attrezzatura, di macchine, di impianti, o in generale dei mezzi di protezione, le inidonee formazione e informazione dei lavoratori, il carente addestramento oppure la stessa colpa del lavoratore infortunato o di altri lavoratori (per quest’ultimo caso, si veda “Il lavoratore subordinato e i suoi doveri in campo antinfortunistico”, Tecnomedia n. 51, pag.27).

Ai fini previdenziali, l’inabilità al lavoro di cui alla definizione di infortunio può essere permanente, assolu-ta o parziale, ovvero un’inabilità temporanea assoluta; tale inabilità, inoltre, deve comportare l’astensione al lavoro per più di tre giorni (art. 2 D.P.R. 1124/1965, Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria).

L’art. 4 D.Lvo 626/1994, come modificato dal D.Lvo 242/1996, ha stabilito che il datore di lavoro debba comunque annotare sul registro infortuni anche quelli che comportano l’assenza di almeno un giorno dal lavoro.

La locuzione “in occasione di lavoro” esplicita la necessaria connessione dell’infortunio ad un rischio non estraneo all’attività lavorativa dell’infortunato, in quanto insito nel comportamento implicato da questa o relativo a situazioni strettamente connesse con la prestazione di lavoro (Cass. civ., sez. lav., 30/1/1988, sent. n. 847, in Massimario della giurisprudenza ita-liana, 1988).

Non vi è occasione di lavoro, invece, quando il rischio è “elettivo” intendendosi per tale quello che,

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del tutto estraneo e non attinente all’attività lavorativa, sia dovuto ad una scelta arbitraria del lavoratore, il quale crei ed affronti volutamente, in base a ragioni o ad impulsi personali, una situazione diversa da quella inerente all’attività lavorativa e per nulla connessa ad essa, ponendo, così, in essere una causa interruttiva di ogni nesso tra lavoro, rischio ed evento (Cass. civ., sez. lav., 8/9/2003, sent. n. 13110, in Ambiente e sicurezza, 2004, 2, 103). Se, dunque, il lavoratore si è infortunato in orario di lavoro in ambiente di lavoro, ma svolgendo un’attività esorbitante le proprie mansioni senza che ciò gli sia stato chiesto dal datore di lavoro ma di propria iniziativa, l’evento dannoso non è considerabile infor-tunio sul lavoro.

Nella nozione di rischio elettivo non rientra però l’esposizione ad un rischio insito in attività accessorie o strumentali allo svolgimento dell’attività lavorativa (Cass. civ., sez. lav., 5/1/2005, sent. n. 180, in Lavoro nella giurisprudenza, 2005, 7, 686).

Anche un incidente occorso durante il tragitto che il lavoratore percorre tra casa e luogo di lavoro (inci-dente in itinere), a determinate condizioni, può essere riconosciuto come infortunio “in occasione di lavoro” (si veda, in proposito, Infortunio in itinere: quando rientra nella categoria degli incidenti sul lavoro?, in Tecnomedia, n. 40, 2004, pag. 22).

La giurisprudenza, inoltre, sottolinea che, al fine di riconoscere l’indennizzabilità di un infortunio occorso in occasione di lavoro, non è sufficiente la ricondu-cibilità dell’infortunio al rischio generico, ossia al comune rischio in cui possono incorrere tutti i soggetti, a prescindere dalle mansioni lavorative espletate, es-sendo invece necessario un rapporto tra l’infortunio e il rischio specifico, ossia quello connesso alle mansioni, o, quantomeno, il rischio generico aggravato, relativo ad attività accessorie alla prestazione lavorativa ma strumentalmente connesso alla stessa (come l’infortu-nio in itinere); proprio per questo motivo la Corte di Cassazione non riconosce come indennizzabile l’infor-tunio provocato al lavoratore da un terzo soggetto ( per esempio un ladro) che si sia abusivamente introdotto nel luogo di lavoro (Cass., sez. lav., 27/1/2006, n. 1712, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2006/7-8/93): è dunque necessario che le cause violente realizzate in ambiente di lavoro attengano alle condizioni oggettive e soggettive della prestazione di lavoro (nello stesso senso, Cass. civ., sez. lav., 22/4/2002, n. 5841, in Mas-simario della giurisprudenza italiana, 2002; Cass. civ., sez. lav., 8/3/2001, n. 3363, in Foro italiano, 2001, I).

Approfondendo quanto sopra, la giurisprudenza specifica ancora che l’occasione di lavoro è ravvisa-bile «anche quando si concretizza in un rischio c.d. improprio, il quale, cioè, seppur non intrinsecamente connesso allo svolgimento tipico del lavoro del dipen-dente, sia, comunque, insito in un’attività prodromica o strumentale allo svolgimento delle mansioni» (Cass. civ., sez. lav., 28/7/2004, n. 14287, in Ambiente e sicurezza, 2004, 22, 71; nello stesso senso, Cass. civ.,

sez. lav., 25/2/2004, n. 3765, in Ambiente e sicurezza, 2004, 16, 83; ).

Cass. civ., sez. lav., 11/2/2002, n. 1944, in Corriere giuridico, 2002, 4, 435; Cass., sez. lav., 22/5/1997, n. 4557, in Ambiente e sicurezza, 2004, 22, 71).

Quanto sopra vale da un punto di vista civilistico. Si tenga presente che, comunque il comportamento del datore di lavoro, in caso di infortunio, è penalmente sanzionabile solo allorquando vengano integrati i pre-supposti degli artt. 590 e 589 c.p. (si veda quanto si dirà tra poco a proposito delle malattie professionali).

Malattia professionale

Per “malattia professionale” (o “tecnopatia”) con-tratta dal lavoratore si intende l’evento dannoso che in-sorge, provocato dal lavoro nell’esercizio di lavorazioni nocive (lavorazioni morbigene) per un’esposizione ri-petuta nel tempo, in modo non violento e generalmente lento e progressivo nel tempo.

Dunque, emerge chiaramente la diversità fra infortu-nio e malattia, in quanto quest’ultima, pur rappresentan-do, come l’infortunio, un evento dannoso che influisce sulla capacità lavorativa verificatosi in occasione di lavoro, è provocata, a differenza dell’infortunio, non in modo violento né concentrato nel tempo, ma di regola lento e progressivo.

Tornando all’individuazione della malattia profes-sionale, da un punto di vista civilistico e assicurativo, l’art. 3 D.P.R. 1124/1965 prevede come malattie professionali solo quelle indicate nella tabella ad esso allegata e contratte nell’esercizio e a causa delle lavo-razioni specificate nella tabella stessa ed in quanto tali lavorazioni rientrino fra quelle previste nel campo di applicazione (art. 1).

La Corte costituzionale però, esprimendosi sull’il-legittimità costituzionale di quanto sopra, ha succes-sivamente stabilito che, a questo proposito, sono da considerare malattie professionali anche quelle diverse dalle malattie indicate nelle tabelle allegate al decreto e da quelle causate da una lavorazione specificata o da un agente patogeno indicato nelle tabelle stesse, purché si tratti di malattie delle quali sia comunque provata la causa di lavoro (Corte Cost., 18/2/1988, sent. n. 179, in Giurisprudenza italiana, 1988, I, 1, 1898).

Oggi, quindi, per le malattie “tabellate” la tutela è automatica, ossia vi è una presunzione legale che col-lega una determinata malattia a una certa lavorazione per un certo numero di anni, mentre per quelle non “tabellate” è il lavoratore che deve fornire la prova che la sua malattia è stata provocata dall’ambiente lavorativo.

Nella definizione di malattia professionale abbiamo visto che si parla di “evento dannoso”: dovendo stabilire in che cosa consista tale evento dannoso della malattia, la giurisprudenza civile lo ha individuato nello «stato di aggressione dell’organismo a seguito e ad esito del quale poi residuano postumi permanenti, che consistono

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infortunio sul lavoro, malattia professionale e infortunio-malattia

in una definitiva alterazione dell’organismo» (Cass. civ., sez. lav., 17/10/1988, n. 5647, in Diritto del lavoro, 1989, II, 187).

La giurisprudenza penale, invece, ha individuato l’evento dannoso della malattia professionale come un “processo” patologico e non come uno “stato” patolo-gico, non delineando in tal modo un quadro statico, ma dinamico, nel quale la malattia può col tempo stabiliz-zarsi, aggravarsi, condurre alla morte oppure risolversi nella guarigione completa o parziale. Da un punto di vista penale, inoltre, l’evento rileva ed è considerabile come malattia professionale solo se si determinano le “lesioni” o la “morte” di cui si parla negli artt. 590 e 589 c.p., ossia la morte o la lesione devono essere cau-salmente addebitabili ad un comportamento colposo.

Poi, «Il fatto che la patologia riscontrata sia con-templata o meno nelle tabelle della legislazione sul-l’assicurazione obbligatoria, così come la circostanza che l’INAIL abbia risarcito o meno la parte lesa, sono elementi del tutto ininfluenti in ordine alla sussistenza del reato e allo svolgimento del processo penale. Anzi molto spesso … accade che l’INAIL riconosca, con con-seguente attribuzione di rendita, malattie che poi, al va-glio peritale nell’ambito di un processo penale,risultano del tutto inesistenti» (G. Lageard, Le malattie da lavoro nel diritto penale, Utet, Torino, 2000, pagg. 6-7).

Malattia e certezza del diritto

La certezza del diritto, soprattutto in materia penale, è un principio dal quale non è possibile prescindere. Tale affermazione, tuttavia, rischia spesso di essere smentita quando si parla di malattie professionali.

Infatti, come sopra detto, perché si possa parlare di malattia professionale è necessario che il lavoratore, durante il lavoro, sia stato esposto ad elementi nocivi in modo ripetuto nel tempo, non violento, lento e pro-gressivo: è necessaria un’esposizione prolungata.

Di conseguenza non emerge alcun problema relativo alla certezza del diritto quando la malattia si verifica in seguito ad un’esposizione forte e prolungata in un periodo di tempo esteso sì, ma non eccessivamente: in tal caso la questione non si pone.

Ma se l’esposizione non è così massiccia ed il pe-riodo di tempo risulta troppo lungo, è difficile affermare

con estrema certezza che una determinata malattia, contratta da un lavoratore, sia stata provocata da un certo fattore di rischio non idoneamente eliminato o ridotto dal datore di lavoro.

In realtà, in questo caso, potrebbe darsi che la ma-lattia sia stata causata esclusivamente da una predispo-sizione naturale o da un’esposizione continua avvenuta in ambiente diverso da quello lavorativo, elementi non sempre conoscibili.

Inoltre, poiché la malattia si manifesta spesso a distanza di anni dal momento iniziale di esposizione ai fattori di rischio e, a volte, quando il lavoratore non vi è più esposto da molto tempo, l’incertezza aumenta dato che risulta più difficile una esatta ricostruzione degli accadimenti

Malattia-infortunio

Causa violentaNell’ambito del diritto antinfortunistico penale, la

maggior parte degli illeciti sono contravvenzioni, alcuni sono delitti colposi, uno solo è un delitto doloso ed è previsto dall’art. 437 c.p.

Tale articolo del codice penale (rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro) punisce chiunque ometta volontariamente di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, oppure li rimuova o li danneggi; la pena prevista è aumentata se dal fatto deriva un disastro o un infortunio (in quanto il reato di pericolo è aggravato dal verificarsi dell’evento).

Letteralmente l’articolo si riferisce chiaramente alla omissione o rimozione di cautele poste per evitare infortuni o disastri sul lavoro, non anche le malattie professionali.

Questa esclusione ha fatto sorgere in una parte della giurisprudenza dubbi di incostituzionalità, in quanto determina una disparità di trattamento in situazioni diverse che però possono violare nel medesimo modo ciò che la norma tutela (Trib. Rieti, 11/3/1980, in Foro italiano, 1980, II, 670).

La Corte Costituzionale, pur non negando l’op-portunità di un uguale trattamento delle due ipotesi, afferma che per la giurisprudenza (anche della stessa Corte Costituzionale) risulta impossibile interpretare

Novità legislative

Il 10 agosto è stata pubblicata la L. 123/2007, il cui art. 1 contiene la delega al Governo a emanare un decreto legislativo che riordini la materia della legislazione sulla sicurezza; tale articolo, perciò, contiene anche i principi e i criteri direttivi cui il Governo dovrà attenersi nell’espletamento del proprio compito.

Non si tratta però solo di una legge delega al Governo, infatti gli artt. da 2 a 12 sono norme immedia-tamente precettive (sono una vera e propria legge) le cui più importanti novità in materia antinfortunistica sono: notizia all’INAIL dei procedimenti per infortunio, modifiche agli artt. 7 (appalto e contratto d’opera), 18 e 19 (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) D.Lvo 626/1994, la sospensione dell’attività im-prenditoriale, modifiche al D.Lvo 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica).

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la norma estensivamente alle malattie professionali, in quando così facendo darebbe vita a una nuova fat-tispecie penale, la cui previsione è invece riservata al legislatore in forza del principio di tassatività e legalità, di cui agli artt. 25 comma 2 Cost. e 1 c.p., e del divieto dell’interpretazione estensiva in malam partem (Corte Cost., 21/7/1983, n. 232, in Rivista giuridica del lavoro, 1983, IV, 403).

Per aggirare questo ostacolo una parte della giu-risprudenza ha cercato di applicare estensivamente la norma in esame ampliando la nozione di infortunio sul lavoro facendovi rientrare una parte delle malattie professionali, così individuando quella che successi-vamente è stata da alcuni denominata “malattia-infor-tunio”: una sentenza della Suprema Corte, riferendosi alla causa violenta dell’infortunio, ha considerato “infortunio” l’alterazione dell’organismo conseguente a una causa violenta che abbia aggredito il fisico della persona (agenti meccanico – fisici), “malattia-infortu-nio” la sindrome morbosa insorta in occasione di lavoro e imputabile all’azione lesiva di agenti esterni diversi da quelli meccanico-fisici, la “malattia professionale” nella manifestazione morbosa contratta nell’esercizio e a causa di lavoro ma che non sia prodotta da agenti esterni (Cass. pen., sez. I, 14/9/1990, n. 12367, in Di-ritto e pratica del lavoro, 1990, 43; nello stesso senso Cass. pen., sez. I, 14/1/1999, n. 350, in Ambiente e sicurezza, 1999, 4, 44; Cass. pen., sez. I, 20/11/1998, n. 350, in Giustizia penale, 2000, II, 57; Cass. pen., sez. I, 6/2/2002, n. 11894, in Diritto e pratica del lavoro, 2002, 1388).

I sostenitori della tesi in parola osservano che quan-do si verificano particolari caratteristiche di contrazione della malattia (per condizioni abnormi di lavoro e quindi per l’importanza e l’entità del fattore patologico), le mo-dalità di aggressione del fattore nocivo rendono violenta la causa della lesione e quindi la malattia professionale è considerabile infortunio sul lavoro.

Molta parte della giurisprudenza (soprattutto di merito) e la maggior parte della dottrina, comunque, non concordano con tale interpretazione, fornendo essenzialmente tre motivazioni. In primo luogo, l’inter-pretazione della Corte di Cassazione non ottiene altro risultato se non quello di abrogare il concetto di malattia professionale: date le tre categorie individuate da essa (infortunio, malattia professionale, infortunio-malattia), «non si comprende … quali possano essere le malattie che, a dire di questa giurisprudenza, non rientrerebbero nel concetto di malattia-infortunio per restare quindi comprese nell’ambito delle malattie professionali in senso stretto. La giurisprudenza in esame crede di poter individuare tale ambito residuo delle malattie vere e proprie in tutte quelle manifestazioni morbose contratte nell’esercizio e a causa di lavoro ma che “non siano prodotte da agenti esterni”» (G. Lageard, op. cit., pag. 124); si tenga presente, però, che i fattori eziologici della malattia sono individuabili prevalentemente in agenti esterni, siano essi virus, microbi, microrgani-

smi patogeni, sostanze chimiche, tossiche e infiniti altri, si pensi alla silicosi tipica malattia professionale (Tribunale di Genova, sez. II penale, 17/1/1991, citata dal Lageard, op. cit.). Ecco, quindi, come la categoria delle malattie professionali vere e proprie verrebbe nella pratica abrogata seguendo la teoria qui criticata.

La seconda motivazione fornita dal Lageard per controbattere la tesi della Cassazione consiste nel fatto che non è agendo «sul concetto di infortunio che si su-pera l’ostacolo (a nostro avviso invalicabile) del divieto di applicazione estensiva in malam partem, chiaramente ribadito dalla Corte Costituzionale: neppure attraverso l’interpretazione proposta, quindi, è consentito esten-dere l’art. 437 c.p. alle malattie professionali perché, così facendo, si lederebbe il principio di tassatività della norma penale.

Infine, la terza motivazione considera che le carat-teristiche «della violenza e … della concentrazione del-l’efficacia causale del fattore che determina l’infortunio rispetto alla causa che induce la malattia professionale, sono elementi … insuperabili» (G. Lageard, op. cit., pag. 123).

Tale autorevole dottrina sottolinea, avallata dalle molte sentenze che cita, che vi siano senz’altro alcune zone di confine (l’esposizione prolungata al rumore in certe condizioni può provocare una lesione e quindi una malattia professionale, mentre un forte trauma acustico subito da chi si trovava nei pressi di un’esplosione può costituire un infortunio sul lavoro. Così vengono riportati esempi di infortuni sul lavoro: una polmonite provocata da un’esposizione al freddo notevole ed im-provvisa, la paralisi a frigore provocata da un rapido squilibrio termico, l’azione di fattori microbici o virali, la dermatite, ma solo se causata da un unico e repentino contatto con una sostanza. In caso diverso la dermatite è una malattia professionale, come lo sono l’asbestosi, la silicosi, l’ipoacusia e le altre patologie dovute ad esposizione prolungata ad un fattore dannoso).

Non bisogna mai dimenticare, dunque, che l’in-fortunio si determina per una “causalità violenta e concentrata nel tempo”, mentre la malattia professio-nale è provocata da una “causalità diluita nel tempo”: «affinché un evento lesivo possa qualificarsi come causa violenta di un infortunio sul lavoro … è necessario e, ad un tempo, sufficiente, che esso arrechi danno all’organismo del lavoratore, operando ab extrinseco mediante un’azione determinata e concentrata nel tempo» (Cass. civ., sez. lav., 16/11/1987, n. 8388, in Massimario della giurisprudenza italiana, 1987), men-tre «la malattia professionale … presuppone l’azione di fattori che ineriscono al lavoro come tale e che si evolvono dannosamente sulla persona del lavoratore in continuo o reiterato contatto con essi (c.d. causa lenta, in contrapposizione alla causa violenta che caratterizza l’infortunio)» (Cass. civ., sez. lav., 19/3/1992, n. 3393, in Massimario della giurisprudenza italiana, 1992).

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EidosMedia presenta Méthode Portal Server a IfraExpo 2007

A IfraExpo, la fiera dedicata all’industria della stampa dei giornali quotidiani, svoltasi a Vienna, lo scorso ottobre, EidosMedia ha annunciato la nuova estensione della piattaforma editoriale Méthode.

Méthode Portal Server è stato progettato per con-sentire alle aziende editoriali di fornire notizie e con-tenuti multimedia personalizzati a diverse comunità di lettori online.

“Si tratta del primo sistema di Web Content Management proget-tato in modo specifico per soddisfare le necessità delle aziende editoriali” ha commentato Angelo Grampa, Pre-sidente di EidosMedia. “Grazie ad un meccanismo intelligente di caching, che sfrutta la potente infrastruttura di notifica propria di Méthode, questa nuova piattaforma garan-tisce un altissimo livello di efficienza nelle prestazioni; invece di aggiornare l’intera pagina ad ogni richiesta dell’utente, Méthode Portal Server è infatti in grado di effettuare un aggiornamento “selettivo” dei singoli elementi della pagina che sono stati modificati. Questo significa un notevole risparmio in termini di risorse del sistema e quindi una maggiore velocità nel servire le pagine online”.

Méthode Portal Server fornisce inoltre tutta una serie di strumenti per interagire con i lettori e animare comunità virtuali di utenti; permette infatti di gestire forum con e senza moderatore, commenti dei lettori, sondaggi online, votazioni di articoli, blog, user genera-ted content.“Le aziende editoriali si stanno sempre più velocemente rendendo conto del fatto che la creazione di servizi interattivi è uno strumento fondamentale per generare traffico e quindi profitti”, ha commentato Gabriella Franzini, direttore generale di EidosMedia. “ Méthode Portal Server consente di gestire attività e

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la costruzione automatica delle pagine, di personalizzare i contenuti

in funzione del profilo dell’utente, di includere i feed automatici provenienti

da siti esterni, quali per esempio le pre-visioni meteo o dati della borsa. In questo modo il portale può fornire contenuti sempre aggiornati e dinamici senza alcun intervento di tipo manuale. Gli utenti possono inoltre costruire pagine personalizza-te mediante l’utilizzo di widget con standard UWA (Universal Widget API).

Méthode Portal Server può essere implementato come estensione della piattaforma editoriale Méthode oppure come sistema stand alone Web Content Management.

“Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri clienti uno strumento flessibile che permetta loro di adattarsi alle esigenze di un mercato in continuo cam-biamento ed evoluzionela”, ha commentato Michela Bertagnolli, responsabile marketing di EidosMedia. “ L’approccio proprio del mondo Web 2.0 offre agli editori la possibilità di fidelizzare i propri lettori online fornendo contenuti personalizzati e servizi di tipo in-terattivo. Méthode Portal Server fornisce gli strumenti ideali per sfruttare questa grande opportunità”.

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni infor-matiche per il settore editoria-le, annuncia che Il Gazzettino, leader nel Nord Est con una ti-ratura di oltre 120.000 copie ed una distribuzione articolata in 9 edizioni, per la ricerca e archiviazione di dati e notizie ha scelto l’in-

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Carlo Pellegrino, Direttore Generale di Atex Global Media – non solo perché sancisce la volontà di un cliente abituale di continuare ad usufruire dei nostri servizi, ma soprattutto perché evidenzia la nostra co-stante attenzione al panorama editoriale, sempre alla ricerca di servizi in grado di garantire flessibilità ope-rativa, costante aggiornamento e possibilità d’utilizzo dei diversi canali multimediali”.

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RCS sceglie i Managed Services di Atex per il Corriere Fiorentino

I Managed Services di Atex, erogati dal centro di Milano, garantiscono la massima flessibilità nell’apertura di nuove edizioni.

Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni informatiche per l’industria dell’Editoria, annuncia che il gruppo editoriale RCS ha scelto di utilizzare i Managed Services per la gestione dei contenuti e l’impa-ginazione de il Corriere Fiorentino, il nuovo dorso locale del Corriere della Sera.

La redazione del Corriere Fiorentino sarà collegata in rete al sistema di content management, con-trollato e gestito direttamente dalla sede di Managed Services di Atex, situata a Milano. Presso la stessa sede sarà gestito anche il sistema di asset management, che raccoglierà tutti gli articoli pubblicati ed il materiale redazionale da conservare per il riutilizzo.

Il sistema Atex per la gestione dei contenuti editoriali consentirà ai redattori di utilizzare uno strumento moderno e flessibile per la creazione e la modifica degli articoli, nonchè per la selezione dei contributi multimediali. In particolare, l’utilizzo di programmi specializzati per l’editing e la messa in pagina consente di ottimizzare le varie fasi del processo di produzione editoriale in un ambito, quello della cronaca locale, in cui velocità di esecuzione e flessibilità nelle ribattute all’ultimo minuto possono fare la differenza in edicola.

“La possibilità di ottenere un flusso di lavoro completamente integrato è fondamentale per garantire tempi di lavoro ottimali e vantaggi competitivi per le testate che stiamo aprendo. – ha dichiarato Federico Costa, Responsabile delle Iniziative Regionali di RCS Quotidiani – Eravamo alla ricerca di una soluzione in grado di garantirci la massima flessibilità nell’intraprendere nuove iniziative editoriali in tempi stretti. Questa possibilità, unita all’affidabilità dei sistemi Atex che noi stessi abbiamo constatato negli anni re-centi, ha reso la decisione di adottare il sistema Atex una scelta naturale. “Il servizio di Managed Services è un cardine della nostra strategia. – ha commentato Roberto Antoniotti, CEO della Divisione Managed Services di Atex – Il nostro centro di Milano è ormai un punto di riferimento, dato che qui si gestiscono già i contenuti per 36 testate tra quotidiani e periodici, producendo una media di 500 pagine al giorno. Questo è uno dei numerosi progetti che nei prossimi mesi vedranno la nostra azienda coinvolta a tutti i livelli, per supportare i nostri clienti nel raggiungimento dei propri obiettivi di transizione verso la centralità dei contenuti e degli utenti”.

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Il Times of India sottoscrive un contratto per la fornitura di due sistemi d’inserimento della categoria ad alto rendimento

Il Times of India, il quotidiano in lingua inglese più diffuso al mondo, ha sottoscritto con Ferag un contratto per la fornitura e l’installazione di due linee d’inserimento per Mumbai. Un secondo contratto comprende due sistemi di convogliamento e d’imballaggio per il centro stam-pa Sahibabad di Nuova Delhi. Inoltre, per la sede di Chennai, sono state ordinate quattro linee di lavorazione dotate di SmartStack, imballatrici a film e fascettatrici SmartStrap C36. Il contratto è stato sottoscritto a Vienna in occasione della IfraExpo 2007. Si tratta della più importante commessa finora pervenuta da un’industria tipografica indiana per la fornitura della tecnologia del reparto di spedizioni.

Raggiungere il mercato nel modo più rapido

L’aggiunta di supplementi non è una novità per il Times of India. Attualmente gli inserti pubblicitari vengono inseriti a mano nei milioni di copie distri-buite nei punti vendita. Secondo le parole di Richard Saldanha, Executive Director del Times Group, l’in-dustrializzazione del processo d’inserimento si è im-posta per due ragioni: «Il crescente bisogno di regio-nalizzazione nel mercato esige la massima prontezza e la capacità di lavorare con efficienza grandi volumi di supplementi. Ferag, con il sistema d’inserimento on-line, ci offre una soluzione all’avanguardia, grazie alla quale siamo in grado di controllare le pressanti esigenze nella catena di produzione globale.»

Un secondo criterio che ha notevolmente influito sulla decisione effettuare l’investimento è costituito dai costi salariali: «L’India registra una crescita eco-nomica dell’otto percento annuo, e parallelamente crescono sempre di più anche i salari. Solo con l’innovazione riusciremo a stare al passo con questo

straordinario sviluppo», ha dichiarato Parnendu Sen, Technical Director.

«Ferag è il miglior partner strategico»

Il Times of India produce oggi a Bangalore, a Mumbai, in

due centri stampa di Nuova Delhi e a Hyderabad con la tecnica del

reparto di spedizioni di Ferag. In vi-sta dell’ampliamento del processo d’inserimento, gli impianti di Bangalore e Mumbai sono stati preparati all’integrazione con i sistemi MultiSertDrum. «Ferag è per noi il miglior partner strategico nel percorso evolutivo verso l’industrializzazione dei processi», così si esprime Mohit Jain, Director (Business & Commercial). «Grazie alla struttura dell’azienda, diretta dai titolari, la società è indipendente e gode della nostra completa fiducia per quanto attiene alla sua forza innovatrice. Qui troviamo all’opera, a tutti i livelli, uomini che si distinguono per spirito di gruppo, impegno e grande competenza tecnica. Ferag inoltre mette a nostra disposizione un grande potenziale di sviluppo sotto il profilo tecnologico, grazie agli interessanti formati pubblicitari come MemoStick o MemoFlag che si integrano con facilità e funzionalità nel sistema. Tutto ciò favorisce i nostri sforzi imprenditoriali, consentendoci di progredire con l’auspicata sicurezza», dichiara Mohit Jain.

Inizio della produzione dal secondo semestre 2008

I due tamburi d’inserimento ad alto rendimento della serie MSD-M 2:1 appena ordinati sono destinati al centro stampa Thane Airoli di Mumbai e dovreb-bero dare il via alla produzione nella seconda metà del 2008. Entrambe le linee sono collegate, tramite la

FERAG ITALIA S.p.A.Via Gallarate 184, 20151 Milano

Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

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tecnica di trasporto UTR, alle uscite delle piegatrici di due macchine rotative per la stam-pa di giornali, e sono tarate per un rendimento massimo di 65 000 copie/h nella modalità on-line con una capacità d’inseri-mento di nove diversi inserti. Per l’alimentazione periferica vengono utilizzati di volta in volta due RollStream quadru-pli col mettifoglio JetFeeder.

Nell’ambito di una secon-da commessa, nello stesso periodo il Times of India prevede di ampliare la sede di produzione Sahibabad presso Nuova Delhi dotan-dola di due sistemi di trasporto UTR, otto impilatori MultiStack e otto legatrici SmartStrap dell’ultima generazione. Per il programmato confezionamento dei pacchi, quattro delle otto linee di produzione saranno equipaggiate col comando di linea LineMaster II.

Quotidianamente 3,4 milioni di copie

Il Times of India, nella sua specificità di quoti-diano in lingua inglese più diffuso al mondo, riesce a vendere ogni giorno oltre 3,4 milioni di copie,

superando in tal modo di gran lunga le copie vendute di USA Today.

Il Times of India è proprietà della Bennet, Cole-man & Co. Ltd. (The Times Group), un’impresa a conduzione familiare diretta da Indu Jain e dai suoi figli Samir Jain e Vineet Jain. Il Gruppo pubblica altre testate come The Economic Times, il Mumbai Mirror, il Navbharat Times che esce in lingua hindi, mentre il Maharastra Times appare in lingua marathi. Accanto all’attività di editore di giornali il Times Group è im-pegnato nei settori di Internet, TV, Radio, pubblicità affidata in esterno, come pure nella pubblicazione di riviste e periodici.

Cordiale stretta di mano alla IfraExpo 2007 di Vienna tra Richard Saldanha, Executive Director del Times Group e Susanne Rau-Reist, WRH Walter Reist Holding SA in occasione della sottoscrizione del contratto per la fornitura dei primi due sistemi d’inserimento dell’India

Il LineMaster controlla il processo d’inserimento regionalizzato e assegna le produzioni agli impilatori MultiStack con sfruttamento ottimale delle risorse

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Il Gruppo Seregni potenzia la propria attività in Polonia con una torre Goss Uniliner

Seregni Printing Group, il gruppo italiano per la stampa a contratto, ha siglato un ordine con Goss International per il potenziamento di una rotativa esistente di un altro fornitore con una torre Goss Uniliner a quattro unità sovrapposte. La torre verrà installata presso una delle consociate dell’azien-da nei pressi di Katowice, nella Polonia meridionale.

Con uno sviluppo circonferenziale di 560 mm, la torre shaftless aggiunti-va aumenterà lacapacità della rotativa portandola a 64 pagine tabloid in quadri-cromia con unapiegatrice, o 32 pagine in quadricromia con due piegatrici.

Seregni Printing Group aveva biso-gno di un’installazione veloce pertanto, basandosi su passate esperienze, ha scelto Goss International per questa estensione. Giorgio Ga-riboldi, amministratore delegato di Seregni Printing Group, osserva: “Il nostro investimento è in risposta all’esigenza specifica di maggiore colore del cliente, per cui il tempo ha un’importanza cruciale per questo progetto. Il fattore decisivo nella firmadell’ordine è stato l’impegno di Goss International a rispettare le nostre scadenze econfidiamo nella loro capacità di portare a termine il progetto con il minimo incomo-do.”

Nel 2004, la Seregni ha installato una rotativa Goss Uniliner a tre torri nella sede della consociata polacca a Varsavia per la stampa del quotidiano tabloid FAKT. In precedenza aveva aggiunto una torre Goss Uniliner ad una rotativa del suo impianto di Milano. “La rotativa Uniliner è in funzione nella nostra sede centrale da circa tre anni e ha dimostrato di essere affidabile e facile da usare, producendo

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

Goss International scelta per la versatilità delle apparecchiature e l’impegno a rispettare i tempi

nello stesso tempo un’ottima qualità,” afferma Gariboldi.

La rotativa Goss Uniliner a doppia larghezza è progettata specificamente per una lunga durata nella produzione di giornali ad alta tiratura. Include una serie di funzioni avanzate che assicu-rano una produzione veloce e coerente, mentre la sua configurazione modulare permette di far fronte ai requisiti di stampa sia correnti che futuri.

Jennifer N’Guyen, direttore vendi-te di Goss International per l’Europa

meridionale, aggiunge: “Ci concentria-mo sulla realizzazione di progetti nei tempi e secondo gli obiettivi previsti. Con le torri Uniliner è possibile aumen-

tare in modo molto efficiente in termini di costi il colore o il numero di pagine su

rotative esistenti Goss o di altre marche. Grazie alla semplicità delle unità shaftless, si possono aggiungere torri al posto di unità mono esistenti, oppure si può aggiungerle nello spazio disponibile all’estremità di una linea di stampa o nella linea di stampa stessa, il tutto con il minimo incomodo.”

Concludendo, Gariboldi spiega: “Goss coordina tutte le operazioni, dall’ordine iniziale all’entrata in produzione della rotativa e si tiene in contatto con il nostro project team. Il vantaggio, per noi, è che possiamo rispondere prontamente e con efficienza alla mutevolezza dei mercati.”

Seregni Printing Group fa parte del Gruppo Sere-gni, una delle maggiori società italiane per la stampa commerciale a contratto. Il Gruppo Seregni è anche la società madre di Stem Editoriale, SIES, STS, Sar-print e SPG Warsaw – tutte aziende che utilizzano rotative Goss.

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LINKService rinnova ed accresce la certificazione Microsoft

cazione del prodotto SPEAdPortal• Editoriale Libertà S.p.A. per la certificazione del

prodotto Portale Libertà• Numerica Pubblicità S.R.L. per la certificazione

dei prodotti Ephedra, Ilex e Wisteria“Dietro a questi acronimi ed inglesismi vi sono

capacità ed esperienze reali, persone costante-mente impegnate nella analisi, nella progetta-zione e nello sviluppo di prodotti e soluzioni per il mercato editoriale.” – prosegue Pioli – “ Siamo sicuri che la for-mazione continua a cui i nostri collaboratori si dedicano con passione

ed impegno rappresenti un beneficio concreto per i nostri clienti: avere un rapporto di partnership con un’azienda sempre aggiornata garantisce un elevato livello di qualità e tutela gli investimenti dal rischio di rapida obsolescenza.”

LINKService ha inoltre dichiarato che “i percorsi formativi e di certificazione LINKService stanno pro-cedendo anche sul team di supporto tecnico (a breve acquisiremo la certificazione Microsoft su “Windows Server 2003”) ed anche l’area commerciale sta se-guendo il training sulla piattaforma Microsoft CRM per migliorare la qualità del servizio ai clienti.”

Prosegue con grande successo la partnership LINKService/Microsoft. La società di Bagnolo in Piano, in fatti, ha rinnovato la certificazione Micro-soft per il proprio staff di progettazione e sviluppo incrementando il livello di competenza.

“LINKService” – ha dichiarato Massimo Pioli, Amministratore Dele-gato – “investe una con-sistente quota del pro-prio fatturato in attività di formazione poiché crediamo che la com-petenza sia un valore importante a servizio dei nostri clienti e del mercato”.

Ad oggi sono presen-ti in azienda 5 specialisti certificati MCPS, MCAD ed MCNPS con le seguenti competenze: Advanced Infrastructure Solutions, Bu-siness Process and Integration Solutions, Microsoft Business Solutions, Mobility Solutions e Custom Development Solutions.

Congiuntamente alle certificazioni “personali” vi sono importanti referenze rilasciate dai clienti su progetti e/o prodotti di nostra realizzazione; a questo proposito ci preme ringraziare:• E.A.G. S.p.A. per la certificazione del progetto

CTPManager • Società Pubblicità Editoriale S.p.a. per la certifi-

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City sceglie Méthode in ASP

Fondato nel 2001, City è il quotidiano gratuito del Gruppo RCS. Il giornale è di-stribuito in 15 città e, dal 2006 esce nelle edizioni locali di Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Roma, Napoli, Torino e Verona.

City ha scelto di adottare Méthode e

trasferirà presto le proprie sette redazioni sulla nuova piattaforma editoriale. Il nuovo sistema sostituirà l’attuale sistema Sinedita basato su Quark Xpress® su piattaforma MAC. “Le potenti funzioni di gestione dellamulti-edizione offerte da Méthode incrementeranno considerevolmente produt-tività ed efficienza” ha commentato Matteo Fiocchi, Vice Presidente Managed Services di EidosMedia. “Con la creazione di un ambiente di lavoro comune alle diverse reda-zioni, tutte le edizioni del quotidiano saranno generate a partire da un unico timone”.

Il Gruppo RCS utilizza già la piattaforma Méthode per un cospicuo numero di prodotti e servizi del prorio portafoglio, in particolare

EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

per i siti web delle principali testate (www.corriere.it; www.gazzetta.it) nonché per l’area periodici (print e online).

City ha deciso di scegliere una soluzione di tipo ASP (Application Service Provider), esternalizzando completamente la gestione del sistema presso la sede di EidosMedia, a Milano.

Uno dei più importanti quotidiani free press italiani ha deciso di adottare la piattaforma editoriale cross-media di EidosMedia.

roma

Truffatori interneta tempo di recordTruffa ad un giovane che si èvisto alleggerire di 25mila euro inpochi minuti. Presi i malviventidalla finanza a pagina 31

Palaexpo,spazio ai giovaniAbbonamenti privilegiati e scontiper i giovani nella stagione 2008de Palaexpo a pagina 33

Cade elicotteromilitare UsaCinque morti

PERUGIA, TUTTI CONTRO TUTTI. TRE SOSPETTATI. MA CHI HA UCCISO MEREDITH? a pagina 8

cityQuotidiano gratuito - Anno 7 - Numero 192

www.city.it

Trasporti,scuola,ospedaliCittàbloccateda corteie scioperiLa giornata di protesta potrebbe riguardare 1,5milioni di lavoratori. I disagi maggiori previstinel trasporto pubblico, soprattutto a Roma e Mi-lano, e nel trasporto aereo. Ma anche per ospe-dali e sportelli pubblici il funzionamento po-trebbe essere a singhiozzo. a pagina 5

Un Black Hawk è precipitato inprovincia di Treviso duranteun’esercitazione. a pagina 7

Ecco cosa rischiachi scarica musicada internetNostra inchiesta per capirecosa è illegale (con annessemulte) e cosa no. a pagina 6

Nicole KidmanCome sorellaè una rotturaNicole Kidman e Jennifer Jason Leighsono due sorelle litigiose in “Margotat the Wedding”. a pagina 24

Perugia, tre sospettati per un delitto. Chi ha ucciso la studentessa inglese Meredith? L’amica americana,il fidanzato pugliese e il musicista congolese dicono: siamo innocenti. Oggi il Gip deciderà sui tre fermati.

Torna la Serie ALa Lazio vuolefermare l’InterTra le altre Roma-Cagliari,Parma-Juve, Fiorentina-Udinesee Atalanta-Milan. a pagina 28

HANNO DETTOTim Burton

“L’America èla patria dellostereotipo. E poiio preferiscoessere straniero”

Inquieto e solaresono fatto cosìFrancesco Renga ha appenalanciato un nuovo album e unsuo libro: “Quando scrivo scavoil mio lato oscuro”. a pagina 21

L’INTERVISTA“Vorrei chetu fossi felice,

cipollina, vorrei/che tu nonconoscessi il cane nero dellasventura,/quando sarai uscitodal blu dell’infanzia./Vorrei chetu non debba portare bazooka,/che tu non debba tremare nelfolto di un bombardamento,/che tu non debba pagare per lemie colpe/né vergognarti di me…” (Angelo Maria Ripellino)Con questo sguardoaccarezziamo i nostri figli, ibambini del mondo.

BUONGIORNO

www.lisacorva.it

VENERDÌ09.11.2007Previsione di felicità

Incontro ristrettosindacati-Feder-meccanica surinnovo contratto

Ue, previsionieconomiche 2008.Per l’Italia crescitadell’1,5

Milano, primaconferenzanazionale della“Bicicletta”

L’ex bandito GrazianoMesina apre agenziaper promuoverela Sardegna

Londra, 24 oredi coda sotto lapioggia percomprare i-Phone

Fine settimanadi freddo. ANord previstiventi a 90 km/h

Princecontro i suoifans: via le fotoo stop ai siti

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni informatiche per il settore editoriale, conferma il posi-tivo andamento delle attività prevedendo una chiusura del-l’anno 2007 con un fatturato di oltre 100 milioni di dollari, e consolida la propria leader-ship a livello mondiale.

L’ormai completa inte-grazione di Unisys Media e Mactive fa oggi di Atex un gruppo di oltre 500 professionisti, con più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo. L’acquisizione di queste due realtà ha inoltre significativamente amplia-to l’offerta Atex e rafforzato la base clienti.

“Il settore editoriale é in profonda trasformazione - ha commentato John Hawkins, CEO di Atex Group – e si muove sempre di più verso la multimedialità. E la nostra strategia é

focalizzata a mettere a disposizione degli editori tecnologie e sistemi per creare e distribuire contenuti attraverso qualsiasi canale. Di fondamentale impor-tanza, ovviamente, la parte di Ricerca e Sviluppo, che ci vede impegnati con importanti investimenti”.

Molte tra le case editrici più all’avanguardia utilizzano già questi prodotti e nella prima parte del-l’anno Atex ha siglato importanti accordi con News Corporation, Associated Newspapers Ltd, Fairfax Media, Singapore Press Holdings e Independent News and Media, solo per citarne alcune. Atex é sempre più riconosciuta come partner affidabile, in grado di fornire la giusta tecnologia nonchè soluzioni alta-mente scalabili, che consentono di muoversi sempre più verso la multimedialità e risolvere rapidamente i problemi che la maggior parte degli editori oggi si

trova a dover affrontare. “La prima parte dell’anno ci ha visti impegnati

a consolidare le fondamen-ta di questa nuova realtà – ha aggiunto John Hawkins – per poter massimizzare il potenziale che questo-mercato offre. Abbiamo sviluppato nuovi prodotti e

completamente integrato tra loro competenze ed eccellenza

tecnica. E tutto questo ha portato a ottimi risultati in termini finanziari e ci aspettiamo un’altrettanto positiva chiusura d’anno. Possiamo sicuramente affermare di essere la più grande società che fornisce soluzioni software e soluzioni di gestione dei contenuti multimediali per il settore editoriale, sia dal punto di vista di fornitura tradizionale sia di fornitura di servizi”.

Atex

Atex é una società che fornisce servizi, soluzioni software e soluzioni di gestione dei contenuti multi-mediali per il settore editoriale. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo.

Oltre a un investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Ulteriori informazioni sono disponibili visitando www.atex.com

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

Atex: fatturato oltre 100 Milioni di Dollari entro la fine del 2007

Investimenti in “Ricerca e Sviluppo” per 14 Milioni di Dollari l’anno, a partire dal 2008. Con la completa integrazione di Unisys Media e Mactive, Atex è cresciuta strategicamente aumentando la gamma dei servizi ed estendendo la presenza territoriale. Atex è oggi un gruppo di oltre 500 professionisti, con più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo

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Attualmente la sala spedizione ricopre un ruolo chiave nella produzione di giornali: rappresenta, per così dire, il ”cuore pulsante” di tutto il processo. Da un lato è necessario assemblare, nel più breve tempo possibile, le differenti edizioni ad in-dirizzo regionale, quando escono dalla rotativa, con gli allegati ed i prodotti che aggiungono valore al giornale stesso. D’altro canto, il canale di distribuzione del giornale dovrà essere utilizzato anche per oggetti provenienti da produttori diversi, al fine di ridurre i costi. Questo compito complesso impone prestazioni altrettanto complesse al flusso di lavorazione, in quanto l’assemblaggio di prodotti differenziati, in tempi brevis-simi, così come lo smistamento preciso dei giornali così composti, sui relativi mezzi di trasporto, sono funzioni delicate che esigono la massima correttezza.

Müller Martini offre, a tal proposito, il sistema modulare di controllo produzione per sala spedizione (Mailroom Production Control MPC), per mezzo del quale è possibile visualizzare e controllare le relazioni tra le tempistiche delle differenti produzioni, per co-municare all’operatore centrale i relativi progressi ed i fatti rilevanti. Gli autisti dei camion trasportatori sono costantemente informati sui processi di produzione in corso, tramite informazioni inviate da monitor situati

nella sala di spedizione, o sulla rampa. La produzio-ne viene avviata, mediante registrazione elettronica, solo all’arrivo del conducente. Se un conducente è in

ritardo, le produzioni che dovrebbero spettare a lui vengono bloccate con un semplice azionamento del mouse. Fino al momento in cui tali produzioni ven-

gono riavviate, i giornali freschi di stampa, appena usciti

dalla rotativa, vengono immagazzinati su FlexiRoll.

Tempi di produzione ridotti

Prima che inizi la produzione, vengono importati i dati dei clienti – EDP. Grazie alla chiarezza del formato dati di Müller Martini, i dati del prodotto e dell’abbona-to, così come quelli relativi alla distribuzione, possono essere elaborati indipendentemente ed altrettanto indivi-dualmente possono essere comunicati al sistema MPC. I processi necessari all’importazione dati ed alla produ-zione risultano estremamente facili da eseguire grazie a MPC, e vengono realizzati in pochi minuti. Se durante la produzione si devono cambiare le linee della produzione stessa, o le rampe, così come l’ordine di successione, è possibile effettuare tali modifiche velocemente mentre la lavorazione è in corso. Mediante rapidi cambi di zona

Il più avanzato sistema di controllo produzione della Müller Martini nel campo della logistica della sala spedizioni L’industria dei periodici sta “sbocciando” in tutto il mondo ed affinché questa “fioritura” dia frutti nel lungo periodo, è necessario sostenere ed incrementare i punti forti del prodotto “periodico”, come la capacità d’attrazione sul cliente, la versatilità e la contiguità agli interessi del lettore. Per il produttore di periodici questo significa diversificare in maniera più capillare la produzione, per raggiungere target specifici, con strumenti mirati arrivando a gestire, di conseguenza, una maggiore complessità di lavoro. Tutto questo, sotto la pressione costante di un necessario contenimento dei costi. Un valido aiuto al produttore viene fornito dal nuovo sistema di controllo produzione per sala spedizione giornali (Mailroom Production Control MPC) di Müller Martini, che costituisce uno strumento di gestione chiaro e semplice dell’intera logistica.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)tel. 02 262371 - fax 02 2426851

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e modifiche in corso di produzione, i tempi di fermo macchina vengono notevolmente ridotti. Il risparmio in termini di tempo si somma al vantaggio di una vasta diversificazione dei prodotti.

Sicurezza – il fattore determinante

La massima affidabilità del sistema è di importanza capitale per la produzione. La base per ottenere un tale livello di sicurezza è costituita dal fatto di avere un sistema a struttura modulare, così come dalla rinuncia ad un sistema client-server. DispoControl è l’unità di disposizione e controllo della sala spedizione. Ogni linea di produzione viene gestita e controllata attraverso un sistema di controllo linea subordinato. Dopo la pre-parazione della produzione, i dati vengono trasferiti ai sistemi di controllo delle rispettive linee. Questo metodo di archiviazione decentralizzata dei dati in memoria va ad incrementare la sicurezza della produzione.

L’affidabilità, per essere mantenuta costantemente, richiede una gestione semplice. Visualizzazione grafica ottimale, guida uniforme da menu e realizzazione ed indicazione immediata delle modifiche aiutano l’ope-ratore a gestire e supervisionare con sicurezza la sala spedizione. Tutti questi elementi permettono di ottenere gran flessibilità nelle produzioni, grazie alla velocità di reazione del sistema. La garanzia di sicurezza del sistema prevede anche che la struttura sia ampliabile in futuro, con nuove funzioni. In tutto il mondo, dal mo-mento del lancio di MPC, viene impiegata una versione unitaria del sistema, che viene adattata e configurata secondo le esigenze del singolo cliente. I produttori di giornali beneficiano di aggiornamenti semplici del sistema e della possibilità di ampliamenti successivi con le elaborazioni più attuali.

Bassi costi Life Cycle grazie alla notevole semplicità del sistema

Un sistema di gestione della sala spedizione dalle possibilità futuri-bili si esemplifica con il dominio di esigenze di produ-zione complesse per mezzo di co-mandi semplici. “Noi siamo entu-siasti della sempli-cità dei processi di MPC, così come del la sua sem-plicità d’uso per

l‘operatore e della ricchezza di possibilità che offre“, sottolinea Peter Rostorff, direttore commerciale di WE-Druck in Germania.

Anche l’investimento di tempo e denaro per il training del personale operativo risulta esiguo, grazie alla semplicità ed intuitività d’uso del sistema.

I report informativi contribuiscono alla tra-sparenza dei dati

Al fine di un’analisi della produzione, tutti gli av-venimenti della sala spedizioni vengono archiviati in memoria. Numerose funzioni di report sono integrate nella versione standard di MPC cosicché il responsabi-le possa fornire informazioni precise sulla qualità degli inserti, o sui tempi di consegna di ogni prodotto.

La base per un continuo apporto migliorativo all’efficienza del sistema è costituita dall’analisi dei dati del prodotto. L’influsso sulla produzione e le eventuali reazioni possono quindi essere valutati sul lungo periodo, in modo da definire le procedure più appropriate ad incrementare l’efficienza del sistema.

I punti a favore del sistema di controllo produ-zione sala spedizioni Mailroom Production Control-Systems:- MPC può essere installato su un PC standard dotato

di programma Windows XP- Sistema di comando superiore sala spedizione

semplice e comprensibile- La struttura modulare permette la flessibilità ne-

cessaria ai futuri ampliamenti- Preparazione e modifiche veloci sono possibili in

corso di produzione- Elevata affidabilità di produzione- Preparazione puntuale dei prodotti di provenienza

diversa, insieme ai prodotti interni- Visualizzazione grafica comprensibile- Singoli report di produzione.

Grazie al sistema di comando di livello superiore per la sala spedizioni “Mailroom Production Control MPC” di Müller Martini, l’operatore può gestire e controllare in maniera semplice e

sicura la complessa logistica della produzione.

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Adobe e Yahoo! annunciano la versione beta del nuovo servizio per la pubblicità su PDF

Adobe Systems Incorporated (Nasdaq: ADBE) e Yahoo! Inc.(Nasdaq: YHOO) hanno annunciato il lancio del servizio Ads for Adobe® PDF Powered by Yahoo!®, un servizio opt-in per gli editori interessati a cogliere nuove opportunità di business aggiungendo ai con-tenuti Adobe PDF (Portable Document Format) pubblicità puntuali e contestualizzate. Il servizio è in grado di offrire ai lettori l’accesso a una maggiore quantità di contenuti gratuiti arricchiti da comunicazioni commerciali di interesse specifico per i destinatari. La soluzione Ads for Adobe PDF Powered by Yahoo! è al momento disponibile in versione beta.

Il nuovo servizio consente agli editori di generare nuove entrate includendo utili comunicazioni pub-blicitarie contestualizzate nei contenuti Adobe PDF e sfruttando l’accesso alla vasta rete di inserzionisti Yahoo! in linea con gli argomenti trattati. La soluzio-ne Ads for Adobe PDF Powered by Yahoo! supporta gli inserzionisti, estendono la portata dei loro messag-gi beneficiando della possibilità di veicolarli tramite un nuovo canale e di tracciarne le performance come già avviene per la pubblicità sui siti Web.

“Collaborando con Yahoo! allo sviluppo di questo innovativo servizio pubblicitario, offriamo agli editori nuove opportunità per fare business attraverso con-tenuti personalizzati che fino ad ora non si potevano sfruttare o non erano disponibili per il pubblico di massa online”, ha affermato Rob Tarkoff, Senior Vice President Corporate Development di Adobe. “Poiché i pubblicitari sono alla costante ricerca di nuova audience, i lettori presto troveranno nuovi ed esaltanti contenuti Adobe PDF”.

“Questa partnership con Adobe crea un’opportuni-tà mai sfruttata prima a vantaggio degli inserzionisti,

che potranno entrare in contatto con target qualificati. Contemporaneamente, il servizio apre nuove possibi-

lità di business per gli editori e contribuisce a diffondere con-tenuti addizionali rilevanti per i consumatori” ha dichiarato Todd Teresi, Senior Vice Pre-sident della Publisher Network di Yahoo!. “La creazione di nuovo valore attraverso la pubblicità nei PDF di Adobe è

un naturale percorso nella strategia attuale di Yahoo!, volta a permettere una molteplicità di connessioni digitali tra inserzionisti, editori e consumatori.”

Come funziona

Per prendere parte a questo programma, gli editori dovranno registrarsi online e poi semplicemente cari-care i loro contenuti Adobe PDF in modo da abilitarli alla comunicazione pubblicitaria e quindi distribuirli in PDF come di consueto. Le inserzioni pubblicitarie saranno visualizzate in un pannello a lato della pagina con i contenuti, così non disturberanno la fruizione degli stessi. Ogni volta che un determinato contenuto PDF viene visualizzato, gli annunci pubblicitari coe-renti con il contenuto vengono abbinati in maniera dinamica al documento. Gli editori possono quindi monitorare le performance avvalendosi di report dettagliati. Hanno già aderito al programma beta Ads for Adobe PDF Powered by Yahoo! i seguenti editori: IDG InfoWorld, Wired, Pearson’s Education, Meredi-th Corporation, Reed Elsevier e molti altri.

Prezzi, disponibilità e requisiti di sistema

Ads for Adobe PDF Powered by Yahoo! è un servizio gratuito che non richiede l’acquisto, né l’in-stallazione di software. Il programma, attualmente

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale ColleoniPal. Taurus A320041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050Per informazioni commerciali: [email protected]

L’integrazione della pubblicità dinamica in Adobe PDF offre nuove opportunità di guadagnoai gestori di contenuti

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disponibile in versione beta, è accessibile dagli editori statunitensi che realizzano contenuti in lingua inglese. Gli editori possono registrarsi al programma all’in-dirizzo http://advision.webevents.yahoo.com/adobe/. Il servizio Ads for Adobe PDF Powered by Yahoo! supporta i contenuti PDF creati in Adobe Acrobat® 8 e nelle versioni precedenti. Per ulteriori informazioni sui requisiti di sistema, si rimanda al sito Adobe Labs: http://labs.adobe.com/technologies/adsforpdf/ .

A proposito di Adobe Systems Incorporated

Adobe rivoluziona il modo in cui il mondo utilizza

le idee e le informazioni, in qualunque momento, in qualunque luogo e attraverso qualsiasi media. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.adobe.it.

Yahoo!

Yahoo! Inc. è uno dei più affermati brand Internet globali e una delle destinazioni Web più frequentate del mondo. Yahoo! si impegna a potenziare le sue comunità di utenti, inserzionisti, editori e sviluppatori attraverso la creazione di esperienze insostituibili, basate sulla fiducia. Yahoo! ha la propria sede centrale a Sunnyvale, California.

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La S.T.S. investe in una rotativa Goss Universal 75

La Società Tipo-grafica Siciliana SpA (S.T.S.) ha ordinato una rotativa Goss Universal 75 con cui mira a poten-ziare la capacità globale di stampa e colore del proprio impianto sici-liano di Catania.

La rotativa, la cui installazione è pro-grammata per l’estate 2008, avrà uno sviluppo circonferenziale di 600 mm e sarà configurata con quattro torri a quattro

unità sovrapposte, una piegatrice a ganasce 2:3:3

e quattro cambiabobine che, per sfruttare al massimo lo spazio disponibile, saranno disposti perpendicolarmente alla rotativa.

“Abbiamo scelto la rotativa Goss Universal 75 per il suo design,” osserva il Sig. Alonzo, direttore dello stabi-limento della S.T.S. “Posizionando i cambiabobine a 90 gradi rispetto alla rotativa, ridurremo l’ingombro e avre-mo la possibilità di estendere la rotativa in futuro.”

Con una tiratura giornaliera di 150mila copie, una volta completata l’installazione la Goss Universal 75 avrà una capacità massima di 64 pagine tabloid in qua-tricromia, in accumulo.

“Attualmente utilizziamo due rotative Goss Commu-nity SSC e siamo estremamente soddisfatti del servizio assistenza,” continua Alonzo. “Questo ci ha convinti ancora di più a scegliere una rotativa Goss per questo ultimo investimento. Siamo certi che l’esperienza posi-tiva che abbiamo fatto con Goss International si ripeterà con la nostra nuova rotativa Universal.”

Fondata nel 1983, la S.T.S. ha un organico di circa 60 persone e una produzione comprendente la stampa delle edizioni locali di quotidiani nazionali, tra i quali figurano Milano Finanza, Libero, Libero Mercato, Manifesto, Europa, Il Giornale, Italia Oggi, l’Unità, Il Corriere della

E’ la nona Goss Universal 75 venduta in Italia in dodici mesi Un investimento mirato ad aumentare la capacità totale di stampa e colore

Sera, La Gazzetta dello Sport e altri ancora. Con l’ordine della S.T.S salgono a nove le rotative

Goss Universal 75 vendute in Italia negli ultimi dodici mesi. Jennifer N’Guyen, responsabile commerciale della Goss International per l’Europa meridionale, conclude osservando: “Quest’ordine conferma la popolarità che la rotativa Universal 75 si è guadagnata per la sua alta produttività, flessibilità e affidabilità. Grazie alla flessibi-lità di produzione e all’output estremamente elevato che offre, è la rotativa preferita da molti editori e la soluzione ideale per l’esigente settore dell’editoria italiana.”

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

La Società Tipografica Siciliana SpA (S.T.S.) ha ordinato una rotativa Goss Universal 75 con cui mira a potenziare la

capacità globale di stampa e colore del proprio impianto siciliano di Catania.

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Leipziger Verlags- und Druckereigesellschaft continua ad investire nella tecnologia Ferag

Quanto sia complessa la cooperazione tra una nuo-va rotativa per giornali e la sala spedizione è illustrato dalla tecnica di produzione presso la Leipziger Verla-gs- und Druckereigesellschaft mbH & Co. KG (LVDG), che, nei mesi a cavallo fra il 2005 e il 2006 ha iniziato a sostituire successivamente la rotativa Co-lorman, vecchia di circa 13 anni, con una nuova KBA Commander. L’origine del massiccio investimento va ricercata nel campionato mondiale di calcio in Germania, atteso per il mese di giugno 2006. Le edizioni parziali della “BILD-Zeitung”, stampate a Lipsia, dovevano poter essere prodotte regolarmente a 4/4 colori, come in altri centri di produzione.

Dall’inizio del 2007, producono tutte le dieci torri di stampa della rotativa Commander e le prime modifiche alla sala spedizione sono state portate a termine. Gli ammodernamenti apportati sono stati eseguiti con la tecnica Ferag e la sala spedizione è stata progressivamente equipaggiata con la tecnica di trattamento più moderna. “Passeranno ancora due anni almeno, fino al reinvestimento completo nella sala spedizione“, spiega l’ingegner Ulrich Ordnung, capo tipografia della LVDG. Insieme all’installazione delle prime sezioni della rotativa, i sistemi di trasporto all’uscita della rotativa sono stati convertiti da TTR a UTR. “Questo ha avuto un effetto stabilizzante sul processo di produzione, ragion per cui equipaggeremo con i nuovi trasportatori anche le altre uscite della rota-tiva,” dichiara Ulrich Ordnung. Gli UTR si affermano specialmente per la loro flessibilità, perché possono afferrare i prodotti sottili così come quelli più spessi e consegnarli con sicurezza ai successivi processi di trattamento, riprenderli e trasportarli più oltre.

Gli aggregati alimentati con UTR comprendono da una parte le stazioni d’avvolgimento VarioDisc,

sulle quali sono immagazzi-nati i prodotti prestampati, per

essere poi inseriti nel prodotto principale tramite il tamburo

d’inserimento ETR-M. L’investi-mento comprende anche un siste-

ma RollStream con dieci JetFeeder per l’inserimento modulare dopo

che gli affari con gli allegati sono sensibilmente aumentati, specialmente con i gior-nali pubblicitari. Ed infine, anche l’“omaggio” con campioni di merci e le informazioni supplementari sono diventati un tema d’attualità. “Ci occupiamo di molte opzioni. Se è tecnicamente possibile ed eco-nomicamente sensato, installeremo degli aggregati corrispondenti.” Tanto più che anche a Lipsia, grazie all’alta qualità di stampa della rotativa ed alle pos-sibilità in sala spedizione, si è già passati da molto tempo a produrre anche stampati commerciali adattati al formato nordico.

Il gruppo editoriale Madsack di Hannover e l’edi-tore Axel Springer di Amburgo partecipano per il 50% ciascuno alla LVDG. Oltre alle edizioni parziali della “BILD-Zeitung” e del “BILD am Sonntag”, presso la LVDG sono prodotti i quotidiani “Leipziger Volkszeitung” con nove edizioni parziali, “Torgauer Zeitung”, “Dresdner Neueste Nachrichten”, i perio-dici settimanali e domenicali “Leipziger Rundschau” e “Sachsen Sonntag”, diversi giornali pubblicitari e gazzette ufficiali, nonché materiale pubblicitario.

Durante la notte, nel centro tipografico a Lipzia-Stahmeln, nel quale sono impiegati circa 180 colla-boratori, sono prodotti circa 800.000 quotidiani. La tiratura dei titoli settimanali e domenicali è di circa 1.000.000 copie.

FERAG ITALIA S.p.A.Via Gallarate 184, 20151 Milano

Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

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MAN Roland Italia S.p.A. Via Redecesio, 12/b - 20090 Milano

tel. 0039 02 21 307 233 fax 0039 02 21 307 276

Gli stampatori di giornali italiani investono nel futuro e comprano le rotative UNISET di MAN Roland

Le quattro aziende grafiche interessate, presentano una gamma di prodotti piuttosto diversi fra loro: gior-nali quotidiani, compresa la free press, settimanali e settoriali, pubblicazioni generali e stampa commerciale.

Cosa hanno dunque in comu-ne? Nulla, a prima vista. Tuttavia, guardando più attentamente si nota che seguono tutte una strategia di investimento costante in tecnologie di stampa all’avanguardia. Ed è il motivo per cui hanno scelto tutte il modello UNISET. Un secondo motivo è la flessibilità pressoché illi-mitata di questa macchina, che consente di configurare il sistema in modo ottimale in funzione delle esigenze dello stampatore. Ne sono la prova le quattro macchine da stampa totalmente diverse l’una dall’altra.

Edisud, Bari

Edisud, l’azienda editrice con sede a Bari che pub-blica La Gazzetta del Mezzogiorno. Il giornale è stato fondato nel 1887 e fin dall’inizio del secolo scorso è stato stampato su una rotativa di MAN Roland. La Gazzetta del Mezzogiorno è cresciuta fino a diven-tare, con le sue 8 edizioni locali di Brindisi, Foggia, Lecce e altre città, il quotidiano più importante del Sud Italia. Con i suoi 564.000 lettori, La Gazzetta, come viene chiamata abitualmente, è uno dei giornali di maggiore distribuzione nelle regioni del Centro e Sud Italia, coprendo Puglia e Basilicata ed in futuro Edisud oltre all’attività di centro stampa quotidiani si muoverà verso il settore della stampa commerciale. La Gazzetta del Mezzogiorno sarà stampata da metà

2008 su una rotativa di MAN Roland modello UNISET di ultima generazione. La macchina sarà installata accanto alla rotativa UNIMAN già in uso, sempre di

fabbricazione MAN Roland. La configurazione della macchina comprenderà sette bande e

sette torri per la stampa di 56 pagine full color in formato tabloid ed una piega giornali.

Il Guado, Milano

Il Guado, l’azienda grafica lom-barda, con sede a Corbetta, vicino a

Milano, ha investito, di recente, in una rotativa UNISET con forno. La macchina

ha una configurazione ad una banda, una tor-re colore a quattro gruppi stampa sovrapposti, un forno e una piegatrice. Il sistema di raffreddamento dei maci-natori, il terzo rullo inchiostratore, il registro delle barre di rovescio e il compensatore di fan-out assicurano la massima qualità per i prodotti commerciali, mentre una piega con terza piega e una doppia piega parallela forniscono alla azienda Il Guado la flessibilità richiesta per la sua ampia gamma di giornali, pubblicazioni e prodotti commerciali a basse tirature. Il Guado vanta una lunga storia di investimenti costanti in tecnologie d’avanguardia per offrire ai propri clienti prodotti di alta qualità e servizio completo, dalla progettazione al prodotto finito, basato su workflow completamente digitali.

Sedit, Bari

Sedit s.r.l. Servizi Editoriali, anch’essa situata a Bari, stampa prestigiose testate giornalistiche quali il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport per il

MAN Roland ha registrato, recentemente, un rapido incremento nelle vendite e nelle installazioni di macchine da stampa modello UNISET in tutto il Paese. Guardiamo da vicino le aziende interessate e scopriamo il segreto del successo italiano di UNISET

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Gruppo RCS. Sedit stampa anche giornali regionali come il Corriere del Mezzogiorno e la sua edizione Economia, oltre a tre free press regionali. Dalla sua co-stituzione nel 1987, Sedit ha sempre considerato come suo obiettivo investire nella tecnologia d’avanguardia, compreso un impianto di stampa digitale. Di recente, la decisione di potenziare il proprio parco macchine, che comprende già una CROMOMAN, con una nuova UNISET che sarà installata nel gennaio 2008. Flessi-bilità di produzione e qualità di stampa sono una parte fondamentale della filosofia dell’azienda e si riflettono anche in questo nuovo investimento. La UNISET, con le sue quattro bande e quattro torri, sarà dotata anche di un forno per la stampa Heatset, di due pieghe con terza piega di cui una specifica per prodotti commerciali con doppio parallelo. E’ programmata per la conversione del formato della Gazzetta dello Sport da broadsheet a tabloid e rientra in tale ottica in una tendenza ormai ampiamente diffusa a livello mondiale.

Sigraf, Treviglio

SIGRAF. S.p.A. si trova a Treviglio in Lombardia. Ha una struttura produttiva ampiamente diversificata nel segmento dei giornali, e la sua gamma di prodotti spazia dai quotidiani e settimanali regionali ai giornali locali formato tabloid con diverse tirature e fo-liazioni e a prodotti commerciali di alta qualità. L’investimento di quest’anno nell’acquisto di una UNISET, rappresenta per SIGRAF non solo il trasferimento della sede in un nuovo ed elegante edificio a Treviglio, ma anche l’implemen-tazione di una propria strategia di innovazione costante. In passato, SIGRAF è stata ad esempio una delle prime aziende grafiche in Ita-lia ad iniziare a lavorare con il CtP.

L’obiettivo dell’investimento in una nuova UNISET è sostenere l’espansione di SIGRAF. La macchina è stata progettata fin dall’inizio in partnership con MAN Roland. Da quando è in produzione a settembre, è in grado di stampare 64 pagine tabloid, di cui 32 a full color, ed è destinata ad essere ampliata per stampare 64 pagine full color. La sua configurazione consiste in due torri da quattro gruppi stampa sovrapposti a da una unità di stampa a H, da quattro bande, barre di voltura con bay-window e da una piegatrice 2:3:3.

Sulla base della leadership di MAN Roland in quanto a tecnologia, flessibilità ed efficienza, tutte e quattro le aziende grafiche sopra descritte hanno scelto MAN Roland come partner affidabile per proseguire in futuro una tradizione di successi.

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni informatiche per il settore editoriale, annuncia l’ac-quisizione della società brasiliana Vogsys, distributore Atex dal 1999, con sede a Rio de Janeiro.

Fondata nel 1993 da un gruppo di giovani ingegneri elettronici con spiccate ca-pacità nel settore IT, Vogsys vanta più di 12 anni d’espe-rienza nell’ambito consu-lenza, project management, training e supporto. L’ottima reputazione nel mercato editoriale brasiliano, ha visto Vogsys coinvolta in oltre 65 progetti di implementazione di soluzioni nell’am-bito content management, advertising, diffusione, ERP e imaging, per quotidiani e periodici.

Con l’acquisizione, Atex ha integrato l’intero or-ganico di Vogsys, dai fondatori e partner (Álvaro Luis Godinho Velloso, Marcelo Vieira, Martins Gonçalves e Paulo Carneiro da Rocha Filho), ai dipendenti che già supportavano le operazioni Atex in questa regione, ai contratti relativi al software installato.

“Atex sta sempre più consolidando la sua posi-zione di principale fornitore del settore editoriale” – ha commentato John Hawkins, CEO di Atex Group. - “Rafforzare la nostra presenza a livello mondiale fa

parte della nostra strategia e il territorio dell’Ame-rica Latina è per noi strategico e ha sicuramente un potenziale di crescita enorme”.

“Siamo molto orgogliosi di essere entrati a far parte di questa organizzazione – ha affermato Marcelo Vieira, Direttore Vendite di Atex Brasile. – Nel passato abbia-mo svolto un ottimo lavoro implementando le soluzioni Atex e supportando questa

società sul nostro territorio. Sono convinto che da adesso in poi avremo

sempre più successo e grandi soddisfazioni”. “Questa è una grande opportunità per noi – ha aggiunto Alexandre Carvalho, Direttore Generale di Atex Bra-sile – e aumenterà sicuramente il nostro potenziale sul mercato Brasiliano e Latino Americano”.

Atex si conferma quindi il maggiore fornitore di soluzioni per il mercato editoriale anche sul territorio dell’America Latina e tra i suoi clienti annovera, ad esempio, Infoglobo (editore di O Globo, “Extra”, “Expresso” e “Diário de São Paulo”), Folha, O Dia, O Tempo, Editora Abril, O Estado de São Paulo, Rede Gazeta (editore di “A Gazeta” e “Notícia Agora”), Valor Econômico e Diário do Nordeste in Brasile e El Tiempo in Colombia.

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

Atex cresce in America Latina con l’acquisizione di Vogsys, società brasiliana specializzata nelle tecnologie per l’editoria

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EidosMedia presenta la release 3.5 di Méthode a Ifra Expo 2007

“Méthode è oggi una piattaforma di gestione dei contenuti e pubblicazione cross-media matura ed estre-mamente ricca in termini funzionali ed applicativi” ha commentato Angelo Grampa, Presidente di EidosMe-dia, “ Questo non significa che ci siamo fermati, anzi. Stiamo continuando e continueremo ad ampliare e potenziare le funzionalità del nostro sistema tenendo conto di quelle che sono le esigenze del mercato e dei preziosi suggerimenti che ci vengo-no dati dai nostri numerosi clienti in tutto il mondo”.

Méthode 3.5, la nuova release an-nunciata a Ifra Expo presenta numerose migliorie ed importanti novità.

Per quanto riguarda l’impaginazione, un meccanismo molto sofisticato di “layout assistito” è stato implementato grazie soprattutto al contributo fornito dal nostro cliente Il Secolo XIX.

Xsmile è ora in grado di facilitare e velocizzare la creazione del menabò di pagina, filtrando auto-maticamente le forme compatibili con gli elementi già impaginati. Una volta scelto per esempio il tipo di apertura, il sistema propone le possibili strutture di pagina conpatibili con quella specifica apertura. In questo modo diventa possibile creare menabò di pagina graficamente attraenti in modo veloce e semi-automatico.

Nella nuova release, inoltre, Xsmile supporta la gestione dei “layers” di pagina. Le pagine possono essere strutturate su due o più livelli permettendo a due utenti di lavorare simultaneamente sulla stessa pagina

EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

(per esempio per parallelizzare il lavoro su pubblicità e redazionale).

L’ambiente di scrittura e impaginazione Xsmile si arricchisce di una serie di nuovi strumenti che facili-tano ulteriormente il lavoro dei giornalisti e tipografi. Il correttore ortografico può essere attivato durante la

fase stessa di scrittura secondo la modalità tipica per esempio di Mi-crosoft Word in modo da ottenere correzioni e suggerimenti in tempo reale (funzione del tipo “spell-as-

you-type”). Riferimenti di pagina possono essere facilmente inseriti per

semplice trascinamento all’interno del testo a partire dalla struttura delle pagine.

Il riferimento alla pagina è gestito come una variabile di sistema in modo tale da automatizzare il processo ed evitare errori.

Méthode 3.5 potenzia inoltre la gestione delle versioni inaugurando un meccanismo completo di “revisione delle versioni” in modo da poter identificare ogni singola variazione di contenuto.

Méthode Import Server viene ora utilizzato per gestire il flusso di e-mail e relativi allegati ricevuti dai giornalisti in modo da integrare immediatamente tali contenuti all’interno del flusso di lavoro editoriale.

Il modulo Méthode News Management è stato potenziato per coprire in modo efficiente e flessibile il processo di pianificazione dei contenuti editoriali, la distribuzione del lavoro in redazione e la gestione delle risorse necessarie alla creazione e sviluppo di contenuti destinati ad essere pubblicati su uno o più canali.

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Gli editori cercano di trarre nuovi gettiti dalla creazione di valore aggiunto (“added value”) ai pro-dotti. La diversificazione dell’offerta, così come il numero dei prodotti in anteprima e degli allegati, rappresentano valori che hanno avuto una forte crescita, grazie alle poli-tiche di “zoning” (di area) e di targetizzazione regionale attuate dai produttori di giornali. Le tempisti-che produttive ridotte, in questo caso, rappresentano la sfida da affrontare per chi vuole adeguare la sala spedizioni alle esigenze del futuro.

”Abbiamo compreso ciò di cui i clienti hanno biso-gno”, sottolinea Volker Leonhardt, direttore marketing

di Müller Martini Versand-Systeme AG. “con la nuova soluzione

ProLiner siamo in grado di of-

frire un sistema d’inserimento, che risponde punto per punto alle richieste di standard qualitativi del prodotto

più elevati e di flessibilità e sicurezza dell’intero processo di lavorazione. Grazie alla sua struttura modulare ProLiner sarà in grado di affrontare anche

le sfide future.”Con ProLiner Müller Mar-

tini offre ai suoi clienti la possibilità di avere un flusso di giornali strutturato.

Ciò, per gli editori, rappresenta la potenziale creazione di prodotti diversamente configurati, grazie all’in-serimento di allegati mirati ad uno specifico ambito redazionale. Gli allegati commerciali a tema, in quanto veicolo pubblicitario, contribuiscono ad aumentare l’attrattiva del giornale e l’interesse dei potenziali acquirenti .

Se, per esempio, l’editore ha intenzione di realiz-zare un giornale con un maggior numero di pagine, o interamente colorato, inserire in precedenza prodotti d’anteprima può rappresentare una soluzione adeguata.

Il sistema ProLiner, che si basa su di un princi-pio di inserimento lineare collaudato,

può essere ampliato in ogni momento, grazie alla

sua struttura

Il ProLiner: il sistema del futuro a soluzione modulare Con ProLiner, Müller Martini offre il sistema d’inserimento giusto per ogni sala spedizione giornali. Grazie alla sua strutturazione modulare, infatti, ProLiner può essere modificato partendo dal modello base, per ottenere sistemi di lavorazione successiva sempre più complessi e ricercati: in questo modo risulta facile adattare la produzione alle fluttuanti esigenze del mercato. Per i produttori di giornali questa è una garanzia di flessibilità, che va a favore della sicurezza dell’investimento.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Grazie al nuovo sistema modulare ProLiner-n, Müller Martini offre il metodo d’inserimento ideale per soddisfare le singole esigenze di imprese di ogni ordine e dimensione

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modulare. Quest’ultima può crescere, partendo dal modello base, fino a diventare un sistema complesso ad alte prestazioni in grado di realizzare lavorazioni successive. La sicurezza dell’investimento è garantita: l’utilizzatore di ProLiner ha sempre a disposizione il sistema più adatto allo scopo.

Buon controllo dei prodotti ed elevato livello di sicurezza nel processo produttivo

I prodotti principali vengono tenuti fermi da 4 pinze, durante l’intero processo di lavorazione. In questo modo anche i prodotti sottili in formato tabloid possono essere lavorati successivamente, con risultati efficaci, fruendo della possibilità di inserimento di al-legati. Le dimensioni dei formati delle tasche possono essere regolate da un comando centralizzato. Inoltre, lo scorrimento orizzontale delle tasche permette il controllo preciso dei prodotti e ga-rantisce un’accessibilità ottimale agli stessi.

La posizione del dorso del giornale, che resta rivolto verso il basso per tutto il processo d’inse-rimento, esclude la possibilità di caduta degli allegati dalle tasche, con conseguente perdita degli stessi, una volta che l’inserimento è avvenuto.

ProLiner – un investimento profittevole

La struttura modulare di Pro-Liner, che permette di ottenere una resa più elevata, la possibilità di inserire un maggior numero di allegati e l’opzione di un’integra-

zione successiva di moduli per una rivalutazione della macchina, hanno costituito finora i fattori rilevanti nella decisione all’acquisto.

“Con il nuovo sistema ProLi-ner”, questa è la convinzione di Volker Leonhardt di Müller Mar-tini, “noi siamo in grado di offrire subito ai produttori di giornali, indipendentemente dalle dimen-sioni della loro impresa, un sistema d’inserimento ottimale, adattabile alle singole esigenze. E l’aspetto migliore di questo sistema è la rapi-dità con cui può essere modificato, adattandosi alle mutevoli esigenze della produzione.”

I punti a favore di ProLiner

- Processo d’inserimento sicuro, senza perdita di allegati

- P roduz ione s econdo l a po l i t i c a de l l o “zoning”,efficace e precisa nel numero degli esemplari

- Solo i giornali che sono stati controllati arrivano al lettore

- Buona possibilità di controllo visivo dei prodotti ed accessibilità molto semplice

- La struttura modulare permette l’ampliamento in qualsiasi momento

- Integrazione di moduli per lavorazioni successive- Elevate garanzie di investimento.

Il nuovo sistema d’inserimento ProLiner di Müller Martini garantisce efficienza,una regolazione semplice e la sicurezza del processo produttivo.

Caricamento mettifogli con Streamfeeder. – tali mettifogli si distinguono per l’estrema semplicità della regolazione e per l’elevata affidabilità

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L’Union investe in due rotative Goss Uniliner ‘S’

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

Il formato 4x1 apporterà una nuova efficienza per le edizioni multiple, grazie anche al sistema caricalastre semiautomatico per il cambio rapido dei lavori. La configurazione su un unico livello permetterà di ottimizzare l’utilizzo delpersonale e di contenere i costi edilizi

di cinque torri a otto coppie di stampa e una torre a quattro coppie, con uno sviluppo circonferenziale di

578 mm. Per potenziare la produttività durante la tiratura e i cambi di lavoro, la commessa include anche un sistema caricalastre semiautomatico e due piegatrici a ganasce 2:3:3. Perpendico-larmente alla linea di stampa ci saranno otto cambiabobine, allo stesso livello delle torri Uniliner.

“La configurazione della rotativa e il posizionamento dei cambiabobine a 90 gradi rispetto alla linea di stampa pre-sentano numerosi vantaggi,” continua Chaize. “Un edificio ad un solo piano comporta costi di investimento note-volmente inferiori a quelli di un edificio similare a due piani, il che riduce inoltre il consumo energetico. Una configurazione

su un unico livello ottimizza anche la dota-zione di personale potenziando l’efficienza degli addetti alle rotative e migliorando le

comunicazioni.” La rotativa Uniliner ‘S’ abbina la collaudata tec-

nologia e il design Goss ad una configurazione 4x1 estremamente flessibile destinata a fornire una soluzione efficiente in termini di costi per la produzione di alte tirature.

Alain Calvet, direttore commerciale di zona di Goss International, conclude: “Stiamo collaborando da vicino con L’Union in modo da fornire un’apparecchiatura

che risponda esattamente alle loro esigenze ed en-tro tempi che permetteranno loro di

sfruttare al massimo la maggiore capacità offerta dalla rotativa. La Uniliner ‘S’ offre un alto livello di qualità di stampa e au-tomazione che può contribuire a sostenere gli obiettivi di crescita a lungo termine dell’azienda sul mercato francese.”

L’azienda tipografica francese L’Union, facente parte della Hersant Media, ha investito in due rotative shaftless Goss Uniliner ‘S’ destinate al suo impianto di Reims, nella Francia nordorientale. Le nuove rotative aumen-teranno la capacità colore dell’impianto, portandola da quattro pagine broadsheet a 32 pagine tabloid, e saranno adibite alla stampa di una serie di quotidiani e di varie pubblicazioni free press della regione.

François Chaize, Directeur Industriel del gruppo Hersant Media, spiega le ra-gioni di questo investimento: “Essendo una rotativa destinata specificamente alla produzione a tiratura diretta e in formato a doppia larghezza, la Uniliner ‘S’ ci permetterà di stampare 16 pagine tabloid per nastro, invece delle otto pagine attuali, mantenendo il vantaggio di un salto di quattro pagine. Il free press Paru Vendu (80 pagine tabloid a quattro colori) sarà anche stampato abbinando le due rotative. La rotativa 4x1 ci offre anche una notevole flessibilità in fatto di paginazione, numero di sezioni e colore. Per-tanto riteniamo che sia la soluzione ideale per la nostra azienda in quanto alcune delle nostre testate includono numerose edizioni.”

Ogni rotativa Uniliner potrà stampare fino a 64 pa-gine con 32 pagine in quadricromia. La configurazione

della linea di stampa con-sisterà

Il layout delle due rotative Goss Universal S che verranno installate nello stabilimento de L’Union a Reims

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Sistemi Q.I Press Control alla S.I.E. di Trento

GMDE, Solution Provider di consolidata esperien-za nel settore delle Arti Grafiche e dell’Editoria, ha stretto un accordo con S.I.E. Società Iniziative Edito-riali S.p.a. di Trento, per la fornitura di un sistema di controllo del registro colore e di taglio della Q.I. Press Controls da installare sulla rotativa Goss Universal 75 acquistata recen-temente dalla società trentina.

In virtù di questo accordo, la ro-tativa acquistata dalla S.I.E., editrice del quotidiano L’Adige, sarà dotata dei seguenti moduli: GRS I/O Controller for Color, Interbus Gateway, Colour register 4/4, I/O Controller for Cut off, Cut off Register, Interbus Gateway, Server PC e infine GRS QIRCC (excl. Operator Control Screen).

L’inserimento del sistema Q.I. Press Controls rientra in un progetto secondo cui la S.I.E. punta ad assicurare un elevato livello di qualità del prodotto stampato, unito a una riduzione dei costi dovuti agli scarti di produzione.

“Con l’adozione del sistema di controllo di regi-stro e di taglio della Q.I., puntiamo a realizzare un prodotto di qualità elevata e stabile lungo tutta la tiratura, e per più tirature.” Queste le parole di Ma-rio Zambiasi, responsabile del Centro Stampa S.I.E. quotidiano l’Adige di Trento, a commento del recente accordo con GMDE. “Inoltre, il sistema Q.I. entra in funzione dopo un numero limitato di copie stampate. Questo ci consente di ridurre drasticamente i costi derivanti dagli scarti dell’avviamento di produzione e, conseguentemente, di abbreviare i tempi per il ritorno complessivo dell’investimento nella nuova rotativa di stampa.”

Chi è GMDE

GMDE è un’azienda con un’esperienza trentenna-le nel campo delle tecnologie per il mercato dell’edi-toria e dei quotidiani. La società opera come System

Integrator e Solution Provider per tutti gli aspetti produttivi che vanno dalla Redazione alla Sala Stampa, passando attraverso i sistemi per la gestione e il controllo dei flussi operativi.

A tutto ciò si aggiungono i servizi di supporto tecnico per l’installazione,

la personalizzazione del software, l’av-viamento e l’assistenza tecnica capillare

su tutto il territorio nazionale.

Per maggiori informazioni: www.gmde.it

Chi è Q.I. Press Controls

Q.I. Press Controls nasce nel 1996 in Olanda è si afferma subito come organizzazione dinamica e flessibile, specializzata in sistemi operativi e di misu-razione per l’industria grafica in particolare nel settore dei processi di qualità di stampa heatset e coldset.

Q.I. Press Controls ha conosciuto una progressiva e costante crescita. L’azienda è oggi presente in tut-to il mondo. Le sue sedi sono dislocate in: Europa, Nord e Sud America, Australia, Sud Africa, Cina, Giappone e India. Oggi Q.I. è il leader indiscusso a livello internazionale per i sistemi di controllo di registro, oltre ad essere famosa per l’elevata qualità delle proprie realizzazioni.

Per maggiori informazioni: www.qipc.com

GMDE, Viale Colleoni, 520041 Agrate Brianza (MI)

Tel. 0396091790Fax: 0396091788http://www.gmde.it

La casa editrice de L’Adige definisce con GMDE l’acquisto dei sistemi di controllo per la nuova rotativa

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Adobe e Casalini Libri con PC-Ware promuovono la cultura italiana nel mondo

Adobe Systems, Casalini Libri e PC-WARE annunciano il primo progetto italiano, per dimensioni e con-tenuti, di vendita di documenti online. Attraverso la tecnologia di Digital Rights Management Adobe LiveCycle, integrata attraverso la consulenza di PC –WARE, Casalini Libri ha infatti ottimizzato la fruizione dei contenuti della Casalini Digital Library, primo database full text di libri e riviste di discipline uma-nistiche e scienze sociali di editori italiani.

La piattaforma Adobe LiveCycle consente la di-stribuzione e la vendita in modo sicuro di contenuti in formato elettronico, compatibili con Adobe Reader, e di documenti digitali su pc e dispositivi mobili. L’uten-te – tramite il nuovo portale http://digital.casalini.it - ha due modalità per accedere: o attraverso EIO, ovvero Editoria Italiana On Line (con full text divisi per capitoli o articoli) oppure attraverso la Casalini Digital Library, dopo l’acquisto. La visualizzazione dei documenti non è consentita on line, solo dopo l’ac-quisto il cliente può scaricare il documento seguendo i termini della policy indicata dai moduli di Digital Rights Management di Adobe LiveCycle.

Casalini Libri in questo modo può controllare l’accesso ai documenti e i diritti d’uso on line e off line, sapendo persino quando un documento è stato visto, stampato o modificato; questo garantisce a edi-tori ed utenti che il processo di vendita sia conforme alle policy di sicurezza richieste dal copyright.

Quella implementata è una vera e propria ap-plicazione di Digital Rights Management.; la piatta-forma Adobe consente la salvaguarda della proprietà intellettuale del documento, dal momento che l’utente può effettuare l’acquisto solo seguendo le condizioni stabilite da venditore ed editore.

“La sfida legata all’ammodernamento dei con-tenuti digitali che avevamo accettato è stata vinta grazie all’estrema flessibilità della tecnologia Adobe LiveCycle, che si è dimostrata potente e ben supportata, e al contribu-to in materia di distribuzione controllata di contenuti di PC-WARE, partner che ci ha

affiancato durante tutto il progetto, dall’analisi al rol-lout”, ha dichiarato Antonella Fabbrini, responsabile dell’area Digital Division di Casalini Libri.

Casalini Libri, Adobe e PC-Ware hanno insieme sviluppato un servizio che consente inoltre anche ai piccoli editori di poter utilizzare un nuovo canale di comunicazione e promozione dei propri volumi, e allo stesso tempo permette a utenti-clienti (univer-sità, privati e biblioteche sia italiane che estere) un acquisto più agevole dei testi online.

“Siamo entusiasti di questo progetto che sempre più valorizza l’utilizzo della tecnologia digitale per condividere creatività e cultura, utilizzando la lette-ratura come linguaggio di comunicazione e Internet come mezzo” ha dichiarato Andrea Valle, Senior Bu-siness Development Manager Adobe Systems. “Que-sta iniziativa è una ulteriore conferma del costante impegno di nello sviluppo di tecnologie innovative che supportano, in questo caso, la promozione del nostro patrimonio culturale nel mondo.”

Casalini Libri

Casalini Libri S.p.A., azienda leader nel settore da oltre quarant’anni, è una società che promuove e distribuisce la produzione editoriale italiana di cultura presso le biblioteche nazionali, accademiche e pub-bliche in tutto il mondo tramite un accurato servizio

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale ColleoniPal. Taurus A320041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050Per informazioni commerciali: [email protected]

Protezione del copyright e facilità di download di contenuti editoriali grazie alla soluzione Adobe LiveCycle e una nuova versione del portale eBook sviluppata da PC-WARE

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bibliografico. Al suo interno, la Casalini Libri Digital Division si propone di accrescere la visibilità e la fruibilità delle pubblicazioni (monografie e periodici) attraverso la gestione elettronica dei contenuti on line.Per ulteriori informazioni visitate il sito www.casalini.it

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Pc-Ware è stata fondata a Lipsia nel 1990 ed è un fornitore di servizi IT quotato in borsa che opera a livello internazionale. La società offe un’ampia gamma di servizi IT e soluzioni nell’intero campo del software. Con oltre 1200 addetti, un volume d’affari di circa 700 milioni di Euro e uffici in 23 paesi in Europa, Africa e Asia, con partnership in America e Australia è una delle società leader nel mercato dell’Information Technology

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Méthode Portal Server debutta al Secolo XIX

Il Secolo XIX, uno dei quotidiani più rinomati della Liguria che vanta anche una diffusa popolarità nazionale, è il primo editore ad adottare Méthode Portal Server per la gestione del proprio portale online.

Il Secolo XIX utiliza già Méthode per la produ-zione delle sei edizioni locali del quotidiano e per alimentare il proprio sito Internet multi-edizione.“Siamo stati at-tratti dalle funzioni di creazione e gestione di community online che Méthode Portal Server offre” ha dichiarato Fabio Viviani, direttore tecnico de Il Secolo XIX. “Il sistema offre soluzioni automatizzate per creare svariati servizi interattivi, inclusi i blog e il cosiddetto”user generated content”.

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Questo ci consentirà di potenziare i servizi esistenti e di aggiungerne altri, mantenendo un alto livello di produttività”.“Fin dall’inizio, Il Secolo ha capi-to i vantaggi di una soluzione come Méthode che integra all’interno della stessa piattaforma funzioni che nei sistemi editoriali di stampo convenzionale

sono normalmente separate” ha commentato Gabriella Franzini, direttore generale di EidosMe-dia. “Il Secolo è riuscito quindi a sfruttare appieno il sistema per

mettere in piedi un modello orga-nizzativo integrato e cross-media.

Siamo convinti che Méthode Portal Server porterà ulteriori e significativi

vantaggi in questa direzione”.

Il quotidiano ligure ha deciso di adottare Méthode Portal Server, la nuova piattaforma di pubblicazione web presentata da EidosMedia a Ifra Expo

Méthode Top News

Un sistema unico per la ricerca dei contenuti informativi

“Riuscire a gestire il flusso massivo di informazioni che arriva in redazione sta diventando un com-pito sempre più difficile”, ha commentato Michela Bertagnolli, responsabile marketing di EidosMedia. “Méthode Top News consente ai giornalisti di identificare con un semplice colpo d’occhio quali sono gli argomenti più importanti e ‘caldi’ ”.

Méthode Top News è una finestra completamente integrata nell’ambiente di lavoro di Méthode che monitorizza senza sosta il flusso delle agenzie di stampa, ricerca i feed in entrata, li aggrega e li visualizza sotto forma di un grafico a blocchi nel quale è facile individuare sia gli argomenti che hanno più lanci - che in questo caso vengono promossi in testa alla matrice e messi graficamente in evidenza con un titolo grande - e gli argomenti più freschi - identificati da uno sfondo più scuro. Ciccando su un qualsiasi argomento, è possibile accedere alla lista completa delle agenzie relative e iniziare a scrivere un nuovo pezzo per coprire l’argomento.“Méthode Top News offre ai giornalisti una visione globale, immediata e sempre attuale del panorama delle informazioni live” ha commentato Michela Bertagnolli. “Si tratta di un prezioso aiuto per tenersi aggiornati sulle notizie più importanti e attuali”.

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La Rheinische Post amplia le prestazioni di Domino

La Rheinische Post, Düsseldorf, e la Ferag GmbH, una società affiliata della WRH Marketing SA, hanno concluso un accordo alla IfraExpo 2007 sull’estensione delle prestazioni di servizio di Domino. A partire dall’autunno 2008 la supervisione tecnica e la manutenzione delle com-plessive sei linee di lavorazione successiva del centro stampa di Düsseldorf-Heerdt saranno inte-ramente affidate alla Ferag GmbH. I compiti che si assumeranno i tecnici Ferag comprenderanno anche l’assistenza del Trouble-Shooting in quattro turni che si avvicende-

ranno durante 24 ore per 365 giorni l’anno. In questo modo la Rheinische Post diverrà punto di riferimento assoluto per tutte le prestazioni offerte da Ferag per

ciò che riguarda le possibilità di ampliamento del servizio

Domino. ValuePlus™ è un’iniziativa

della WRH Marketing SA, Hinwil (Svizzera) orientata al servizio

della clientela. ValuePlus™ con DOMINO, CHESS, MEMORY e

MIKADO comprende quattro efficaci strumenti che consentono ai clienti Ferag di realizzare la massima produttività nella lavorazione successiva

per l’intero ciclo di vita del loro sistema. Le prestazioni conte-nute in ValuePlus™ sono offerte dalle so-cietà di distribuzione e di servizio collegate in una rete globale in tutti i mercati più importanti. La vici-nanza alla clientela garantisce una pronta e permanente dispo-nibilità per interventi di servizio e di sup-porto, nonché la mas-sima corrispondenza tra il portafoglio di prestazioni elabora-to individualmente e le esigenze degli utenti.

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Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

I rappresentanti della Rheinischen Post in visita alla Ferag alla IfraExpo 2007 a Vienna (da sinistra: Frank Wagner, Ferag GmbH; Willi Wengi, WRH Marketing SA; Jens Meyer e Christoph Wacker, Rheinisch-Bergische Druckerei GmbH & Co. KG; Wolfgang Kraft, Ferag GmbH).

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Le richieste di sale spedizione flessibili e al-l’avanguardia sono in crescita. Per molti produttori di giornali lo “zoning” e la regionalizzazione ha significato un incremen-to di prodotti diversifi-cati. Allo stesso tempo aumentano i numeri di prestampati e inserti e il maggior valore aggiunto e la produzione semicommerciale sono destinati ad aprire nuove fonti di reddito. Il sistema d’inserimento della Muller Martini offre alle aziende di produzione giornali un impianto che è fatto su misura sulle specifiche esigenze del-l’azienda sin dal primo giorno. Il ProLiner può inoltre essere facilmente ampliato e adattato alle modifiche di produzione.

Questo è stato riconosciuto da una serie di editori

di giornali in Europa che ha già scelto di installare il nuovo sistema ProLiner nelle proprie aziende.

Queste sono: AZ Medien AG in Aarau/CH, Miller Zeitungsverlag GmbH in Traunstein/D, As Diena in Riga/LV e Kathime-rini in Athens/GR, le

quali tutte inizieranno la produzione con un sistema

ProLiner. Due sistemi ProLiner saranno installati a WAZ TA-Druckhaus

in Erfurt/D e a Artes Graficas del Atlantico AGA in Las Palmas/E. Invece Cre-a in Barcelona/E riceverà subito quattro sistemi.

Tre sistemi ProLiner per NDC Grafisch Bedrijf in Leeuwarden/NL

Anche la NDC Grafisch Bedrijf in Leeuwarden,

Il successo della ProLiner continua a crescere Solo pochi mesi dopo il suo debutto sul mercato, il sistema d’inserimento modulare ProLiner della Muller Martini può già registrare numerosi successi: una dozzina di linee ProLiner sono già state vendute in Europa. Altre quattro linee sono state recentemente aggiunte presso la Main-Echo in Aschaffenburg/D e la NDC Grafisch Bedrijf in Leeuwarden/NL.

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Il nuovo sistema d’inserimento ProLiner della Muller Martini è garanzia di efficienza, semplici regolazioni e alta sicurezza dei processi.

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Olanda settentrionale, ha recentemente optato per la tecnologia all’avanguardia della ProLiner. La casa editrice concentrerà presto le sue capacità di produ-zione presso la località di Leeuwarden, dove la sala spedizione esistente di un altro fornitore verrà sosti-tuta con la più moderna tecnologia Muller Martini.

I trasportatori NewsGrip-A saranno presto utiliz-zati per l’uscita da rotativa e per l’accurato trasporto di giornali (con la possibilità di lavorare in modalità 2:1). Essi trasporteranno i prodotti dalle tre linee di finitura direttamente al sistema di inserimento Pro-Liner (Press-to-Pocket). L’ultra moderno Mailroom Production Control system (MPC) assumerà il con-trollo dell’intero sistema inclusa la distribuzione di pacchi alle corrette stazioni di carico.

La prima linea ProLiner inizierà la produzione nel novembre 2008. Gli altri due sistemi d’inserimento saranno introdotti in una seconda fase nel settembre 2009. Così tutte le edizioni del “Dagblad van hed Noorden“(circolazione di 180, 000 copie/giorno) e il “Leeuwarden Courant” (circolazione 120, 000 copie/giorno) verranno ultimate con i nuovi sistemi ProLiner.

Main-Echo in Aschaffenburg/D riceve anche il nuovo sistema ProLiner

Un’ulteriore sistema d’inserimento ProLiner verrà installato a metà 2008 presso la Main-Echo in Aschaf-fenburg/D. Lì la nuova linea sostituirà quella vecchia di un fornitore concorrente. Un polmone FlexiRoll verrà utilizzato per l’immagazzinaggio dinamico dei prodotti principali e per l’alimentazione automatica dei prestampati. Per l’alimentazione manuale d’inserti sono disponibili otto ulteriori stazioni di alimenta-zione. In aggiunta verrano installate quattro linee d’impilatori girapila NewsStack con alimentatore del foglio superiore per una formazione pacchi ad alta efficienza, così come anche nastri per il trasporto sino alle rampe di carico. Il sistema completo è controllato da un MPC Control system di nuova generazione.

Nel futuro verranno prodotte sul nuovo sistema edizioni complete del “Main-Echo” (ca. 90.000 copie/giorno) per la zona di Aschaffenburg con otto edizioni parziali, così come un giornale settimanale per annunci pubblicitari gratuito “Top-Shop” (240, 000 copie).

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Norra Västerbotten opta per il colore e un formato nuovo ordinando una Goss Magnum

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La rotativa a otto torri e singola larghezza raddoppierà la capacità colore. Produttività, valore e fiducia nel lungo termine sono stati i fattori determinanti in questa scelta

Norra Västerbotten sono state le dimostrazioni pratiche della rotativa alla Agderposten. Secondo l’ammini-stratore delegato Anders Westermark, dopo uno studio approfondito che ha soddisfatto tutti i criteri, la decisione di rivolgersi a Goss International come nuovo fornitore è stata basata su caratteristiche tecniche della rotativa, valore e fiducia totale.

“La combinazione prezzo/qualità per le dimensioni e la produttività

della rotativa era ottima, ma non era tutto. Trattando con Goss International e vedendo le prestazioni date dalla ro-tativa, sentivamo veramente che questa scelta rappresentava un’opzione sicura e

affidabile nel lungo termine. Oggi, la con-correnza è intensa, ma abbiamo un vasto programma per lo sviluppo futuro del Norra Västerbotten, nonché della nostra pubblicazione free-press e dell’intera società, per cui dobbiamo essere sicuri di avere l’ap-parecchiatura adatta.”

Noto localmente con il nome “Norran”, il Norra Västerbotten è stato fondato nel 1911 da un gruppo di appassionati dei giornali, con a capo Anton Wikström, interessati a promuovere un dibattito democratico a livello locale. Oggi è proprietà di una fondazione locale il cui presidente è Cal Wikström, nipote di Anton Wikström. Ne sono stati preservati gli obiettivi originali, estendendoli al mondo del Web con un sito e altre attività.

Il trasferimento delle operazioni di stampa dalla sede di Skellefteå al nuovo impianto risulterà in maggiore spazio per uffici e redazione in vista di una futura crescita, osserva Westermark.

“La nostra è un’attività a livello estremamente

La casa editrice svedese Norra Västerbotten Tidnings AB ha ordinato una nuova rotativa Goss Magnum 4 a otto torri di stampa destinata ad un impianto moderno in via di costruzione alla periferia di Skellefteå, nella Svezia settentrionale. La rotativa avrà uno sviluppo circonferenziale di 560 mm, per cui l’omonima testata principale della Norra Västerbotten passerà dal formato Berliner ad un nuovo formato tabloid.

Focalizzato sulla cronaca locale, il Norra Västerbotten ha una tiratura di circa 30mila copie per edizione in ab-bonamento, equivalenti al 75 per cento dei nuclei familiari della zona in cui viene distribuito. Questo successo ha portato ad un aumento della domanda di pagine di pubblicità a colori, una domanda che la rotativa corrente della società non può soddisfare. La nuova rotativa Goss Magnum 4 a singola larghezza raddoppierà la capacità colore portandola a 64 pagine in un’unica passata, a velocità che raggiungono le 40mila copie all’ora.

La rotativa ordinata dalla Norra Västerbotten include otto torri a quattro unità sovrapposte, una piegatrice N40 con cono superiore di piega incrociata, più otto cambiabobine. Completamente in configura-zione shaftless, la rotativa includerà anche comandi Goss Omnicon Level 3 con regolazione a distanza delle viti d’inchiostrazione e la preimpostazione di funzioni ausiliarie cruciali.

Le caratteristiche della rotativa rispecchiano i requisiti dell’editore norvegese Agderposten Trykk AS, che quest’anno è stato il primo ad installare una rotativa Magnum 4 in Europa. A influire in modo determinante sul processo decisionale della

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locale in cui eccelliamo,” spiega Anders Westermark. “Incoraggiamo i nostri lettori e clienti a considerare il Norran di loro proprietà. Questo è il nostro “Unique Selling Point”, la nostra proposta unica di vendita, e riteniamo di poter estenderlo a nuove aree di sviluppo commerciale. Intendiamo essere campioni del mondo a livello locale.”

Urban Svenhage, direttore commerciale e business manager di Goss International Nordic, non ha dubbi in merito. “È stato veramente un piacere lavorare a questo progetto; l’entusiasmo e la visione della socie-

Norra Västerbotten e Goss International siglano con una stretta di mano l’ordine di una nuova rotativa Goss Magnum 4 a otto torri, sotto lo sguardo del fondatore del Norran, il defunto Anton Wikström. Da sinistra: Cal Wikström, presidente della Norra Västerbotten, Peter Selby, direttore commerciale di Goss International, Anders Westermark, amministratore delegato della Norra Västerbotten, e Urban Svenhage, direttore commerciale e business manager di Goss Nordic

tà ha incoraggiato tutti gli interessati ad assicurarne il successo. Norran ha già un sito Web straordinario che, con notizie-lampo dell’ultima ora, dirige il lettore verso il prodotto stampato per un’analisi approfon-dita. Tra qualche anno il giornale compirà 100 anni: sono certo che festeggerà questo anniversario con una testata moderna e vivace di cui i lettori locali possono essere fieri.”

L’entrata in produzione della rotativa Goss Ma-gnum 4 è prevista per settembre del 2008, entro un anno dalla sua ordinazione.

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni informatiche per il settore editoriale, annuncia di aver siglato una lettera di intenti con l’editore tedesco Kurierverlag - per la testata Nordkurier - relativamente all’implementazione delle soluzioni Atex Content Ma-nagement per la gestione multicanale. Il sistema Atex fornirà a tutti i redattori del Nordkurier un insieme di applica-zioni di facile utilizzo per rispondere a tutte le esigenze di gestione e pubblicazione dei contenuti multimediali.

Il progetto prevede l’upgrade dell’attuale ver-sione di HermesTM alla nuova release 11 nonché l’integrazione con il modulo Atex Web che, oltre alla gestione online dei contenuti, integra le funzionalità Web 2.0 quali content rating, surveys, membership groups, user management, web alerts, RSS-feeds, blogs, geo-mapping, forums, wikis, image galleries e

taxonomy-driven navigation. “Questo é un progetto molto interessante e il team

Atex ha lavorato duramente al fine di integrare al meglio le funzionalità dei nostri prodotti con la migliore tec-nologia di mercato” ha affer-mato Franz Fleck, General Manager di Atex Germania. “Il Nordkurier è stato il cen-

tesimo cliente HermesTM e l’ordine fu firmato nove anni fa proprio durante

un’edizione di IfraExpo. Siamo orgogliosi di ac-compagnarli in questo loro percorso di miglioramento e di fornire questo insieme di soluzioni che rappresenta veramente un vantaggio nella gestione multicanale dei contenuti”.

Da un punto di vista organizzativo, queste nuove implementazioni miglioreranno notevolmente il lavo-ro dei redattori del Nordkurier facilitando la gestione della multicanalità e della multimedialità. Il progetto prevederà inoltre una fase consulenziale.

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Atex sigla un accordo di partnership con Kurierverlag per le soluzioni Content Management multi canaleL’accordo, siglato nel corso di Ifra Expo 2007, consentirà alla Redazione del quotidiano tedesco di rispondere a tutte le esigenze di gestione e pubblicazione dei contenuti multimediali, oltre alla completa integrazione con le nuove funzionalità del Web 2.0

(da sinistra a destra): Norman Graves (Ektron), Oscar Tiefenthal (Vice Direttore Nordkurier), Rainer Zimmer (IT Manager Nordkurier), Renè Backasch (Managing Editor Nordkurier), Franz Fleck (General Manager Atex Germania), Roberto Antoniotti (Atex CEO Content Management Division e Southern Region), Manfred Christoffer (Managing Director Nordkurier).

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