Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 17

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011 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 8, numero 17 dal 9 al 15 maggio 2011 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 17 2 APPRENDISTATO Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo schema di Decreto Legislativo che disciplina l'apprendistato come contratto di lavoro, finalizzato all'occu- pazione e alla formazione dei giovani. Il provvedimento prevede il contratto di apprendistato anche per l'accesso alle professioni ordinistiche. DDL EQUIDI Dopo il dibattito sull'uso del frustino nelle manifestazioni equestri, il disegno di legge sul benessere degli equidi arri- verà presto in Consiglio dei ministri. Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio: "È una questione che il nostro ufficio le- gale sta perfezionando ed è mia inten- zione portare questo Ddl nella prima riunione utile del Consiglio dei ministri". AIE L'Italian Horse Protection ha proposto il proprio centro come Osservatorio na- zionale per lo studio degli equidi positivi all'anemia infettiva equina. Previsto un incontro per valutare la fattibilità della proposta al quale è stata invitata la SI- VE. Il Ministero della Salute ha chiesto il coinvolgimento del Centro di Referenza AIE. ENPAV Il 31 maggio sarà il termine ultimo per il pagamento della prima rata dei contri- buti minimi. Per la maggioranza degli i- scritti l'importo da pagare sarà di 1.032 euro, la metà della contribuzione previ- sta per l'anno 2011. Mav disponibili nel- l'area iscritti del sito Enpav. EFSA Il Gruppo di esperti scientifici sulla salu- te e il benessere degli animali dell'EFSA (AHAW) ha lanciato una consultazione pubblica online sulla valutazione dei ri- schi per il benessere degli animali. Le osservazioni sulle proposte del Gruppo vanno inviate entro il 17 Giugno 2011. IZS La Conferenza Stato Regioni ha pubbli- cato l'intesa sul riparto delle risorse per gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Il finanziamento complessivo, deliberato dal CIPE, è di 20 milioni di euro. Il Mini- stero della Salute ha definito con pro- prio decreto la ripartizione dei fondi fra gli Istituti, sulla base degli interventi da realizzare. EMIGRARE: UNA SOLUZIONE ALLA CRISI? A PAGINA 3 CHIARIMENTI SULL’USO IN DEROGA A PAGINA 8 A PAGINA 16 A PAGINA 17 A PAGINA 19 A PAGINA 20 AUDIZIONE DI ANMVI FRIULI IN REGIONE DANNI SOLARI NEL CANE E NEL GATTO DIMENTICATA LA LEZIONE DEL SISMA I VANTAGGI DELLA SCELTA NON DPA CONFERENZA STAMPA BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Tutti i gatti vogliono l’Anagrafe Accoglienza entusiastica per l’ Anagrafe Nazionale Felina . ANMVI e Frontline Combo Education Program: un successo dei medici veterinari www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line SONO TANTI I PROFESSIONISTI ITALIANI CHE, DI FRONTE AD UNA CRISI ECONOMICA E CULTURALE che sembra non avere inversione di tendenza, hanno deciso negli ultimi anni di trasferirsi all’estero per cogliere op- portunità che nel nostro paese sembrano ormai inesistenti. Pensare infatti di poter realizzare in Italia le proprie ambizioni professionali è sempre più difficile. I tagli finanziari e la revisione di tutto il sistema universitario rendono quasi im- pensabile una carriera nel campo della docenza o della ricerca. Lo stesso vale per il sistema pubblico che vede un continuo contrarsi del numero dei veteri- nari con una conseguente limitazione di nuove assunzioni. Se escludiamo gli spazi di lavoro all’interno del sistema aziendale per i farmaci ed i mangimi e della ricerca privata, tutti decisamente in calo, resta solo l’am- pio e variegato settore della libera professione che accoglie tutti ma dando in cambio una forte, ed a volte disperata, concorrenza, redditi spesso al limite della sopravvivenza e scarse e rare soddisfazioni professionali. Sono sempre di più, quindi, i colleghi che decidono di trasferirsi all’estero o di restarci dopo un’esperienza formativa. In molte università straniere, soprattutto americane o inglesi, scorrendo i nomi dei docenti, si scoprono spesso colleghi italiani, a vol- te anche poco conosciuti da noi perché via da anni, molto considerati e rispet- tati. Lo stesso vale leggendo gli autori di articoli, di referenti specialisti di strut- ture importanti, di responsabili di progetti di ricerca. Tutti colleghi che hanno soddisfazioni, un discreto reddito, riconoscimento del loro impegno professio- nale e soprattutto la possibilità di lavorare a livelli qualitativi da noi purtroppo rari nonostante si parli tanto di BPV o di certificazioni di qualità. Tutti colleghi che non tornerebbero più in Italia, come dargli torto? PROFESSIONISTI: A QUALI CONDIZIONI? Merita di essere segnalata l’in- dagine dell’IRES (Istituto Econo- mico Ricerche Sociali) “Professioni- sti: a quali condizioni?” integralmen- te pubblicata da @nmvi Oggi del 9 maggio. L’indagine fotografa i pro- cessi di cambiamento strutturale, professionale, tecnologico ed orga- nizzativo che hanno segnato il lavoro autonomo in Italia e in Europa. E si pone fin dal titolo una domanda cru- ciale, trascurando però di riportare la risposta e tacendo del ruolo di Conf- professioni. A quali condizioni si debba essere professionisti nel Terzo Millennio, lo sta già dicendo Confprofessioni, in veste di parte sociale e di rappresentanza riconosciuta dal Ministero del Lavoro dei liberi professionisti. È infatti un dato acquisito per Conf- professioni quello che emer- ge dall’indagine: il lavoro autonomo, intellettuale, non è più lo stesso. Ser- ve, con urgenza, ridefinire “la capa- cità di contrattare del singolo nei confronti dei propri committenti”, li- berando risorse occupazionali oggi frenate dalla mancanza di strumenti legislativi e contrattuali adeguati. Non è più accettabile, ragionare per “indicatori di subordinazione”, quan- do i rapporti di lavoro tra liberi pro- fessionisti sono fondati sull’autono- mia intellettuale. C’è bisogno di so- stegni ed incentivi economici e so- prattutto di norme innovative. Oggi si parla di area a “rischio di preca- rietà”, di lavoratori parasubordinati, di “liberi professionisti con scarse tu- tele”, che soffrono l’erosione della sicurezza sociale e della mancanza di strumenti legislativi, professionali o contrattuali aggiornati. Tutto esat- to. Per questo dobbiamo dare forza a Confprofessioni che è l’unica e- spressione delle libere professioni in grado di proporre soluzioni a nostro favore, dall’accesso al credito, al so- stegno ai giovani, fino alla creazione di un welfare adatto a tutti i professionisti autonomi, non scimmiottato dal vecchio di- ritto del lavoro (anch’esso ormai inadeguato a causa della profonda crisi che sta interessando i tradizionali modelli del lavoro). Diamo fiato a Confprofessioni e te- niamo salda la presa sul nostro set- tore, riconoscendoci in una rappre- sentanza confederale da difendere. Gli appetiti sulle libere professioni so- no molti, così come i tentativi di in- trodurre surrettizie divisioni e fram- mentazioni. Non possiamo permet- tere a forze estranee di entrare in un settore di cui dobbiamo mantenere saldamente il governo e la rappre- sentanza. Ben vengano gli interroga- tivi sui professionisti, purché le rispo- ste siano lasciate ai professionisti. Carlo Scotti Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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011SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 17 dal 9 al 15 maggio 2011Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona17 2

APPRENDISTATOIl Consiglio dei Ministri ha approvato ilnuovo schema di Decreto Legislativoche disciplina l'apprendistato comecontratto di lavoro, finalizzato all'occu-pazione e alla formazione dei giovani. Ilprovvedimento prevede il contratto diapprendistato anche per l'accesso alleprofessioni ordinistiche.

DDL EQUIDI Dopo il dibattito sull'uso del frustinonelle manifestazioni equestri, il disegnodi legge sul benessere degli equidi arri-verà presto in Consiglio dei ministri. IlMinistro della Salute Ferruccio Fazio:"È una questione che il nostro ufficio le-gale sta perfezionando ed è mia inten-zione portare questo Ddl nella primariunione utile del Consiglio dei ministri".

AIEL'Italian Horse Protection ha proposto ilproprio centro come Osservatorio na-zionale per lo studio degli equidi positiviall'anemia infettiva equina. Previsto unincontro per valutare la fattibilità dellaproposta al quale è stata invitata la SI-VE. Il Ministero della Salute ha chiesto ilcoinvolgimento del Centro di ReferenzaAIE.

ENPAVIl 31 maggio sarà il termine ultimo per ilpagamento della prima rata dei contri-buti minimi. Per la maggioranza degli i-scritti l'importo da pagare sarà di 1.032euro, la metà della contribuzione previ-sta per l'anno 2011. Mav disponibili nel-l'area iscritti del sito Enpav.

EFSAIl Gruppo di esperti scientifici sulla salu-te e il benessere degli animali dell'EFSA(AHAW) ha lanciato una consultazionepubblica online sulla valutazione dei ri-schi per il benessere degli animali. Leosservazioni sulle proposte del Gruppovanno inviate entro il 17 Giugno 2011.

IZSLa Conferenza Stato Regioni ha pubbli-cato l'intesa sul riparto delle risorse pergli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Ilfinanziamento complessivo, deliberatodal CIPE, è di 20 milioni di euro. Il Mini-stero della Salute ha definito con pro-prio decreto la ripartizione dei fondi fragli Istituti, sulla base degli interventi darealizzare.

EMIGRARE: UNA SOLUZIONE ALLA CRISI?

A PAGINA 3

CHIARIMENTISULL’USO IN

DEROGA

A PAGINA 8 A PAGINA 16 A PAGINA 17 A PAGINA 19 A PAGINA 20

AUDIZIONE DI ANMVI FRIULI

IN REGIONE

DANNI SOLARI NEL CANE

E NEL GATTO

DIMENTICATA LA LEZIONE DEL SISMA

I VANTAGGI DELLA SCELTA

NON DPA

CONFERENZA STAMPA

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Tutti i gattivoglionol’AnagrafeAccoglienza entusiastica per l’AnagrafeNazionale Felina. ANMVI e FrontlineCombo Education Program: un successo dei medici veterinari

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

SONO TANTI I PROFESSIONISTI ITALIANI CHE, DI FRONTE AD UNACRISI ECONOMICA E CULTURALE che sembra non avere inversione ditendenza, hanno deciso negli ultimi anni di trasferirsi all’estero per cogliere op-portunità che nel nostro paese sembrano ormai inesistenti. Pensare infatti dipoter realizzare in Italia le proprie ambizioni professionali è sempre più difficile. Itagli finanziari e la revisione di tutto il sistema universitario rendono quasi im-pensabile una carriera nel campo della docenza o della ricerca. Lo stesso valeper il sistema pubblico che vede un continuo contrarsi del numero dei veteri-nari con una conseguente limitazione di nuove assunzioni.Se escludiamo gli spazi di lavoro all’interno del sistema aziendale per i farmacied i mangimi e della ricerca privata, tutti decisamente in calo, resta solo l’am-pio e variegato settore della libera professione che accoglie tutti ma dando incambio una forte, ed a volte disperata, concorrenza, redditi spesso al limitedella sopravvivenza e scarse e rare soddisfazioni professionali. Sono sempredi più, quindi, i colleghi che decidono di trasferirsi all’estero o di restarci dopoun’esperienza formativa. In molte università straniere, soprattutto americane oinglesi, scorrendo i nomi dei docenti, si scoprono spesso colleghi italiani, a vol-te anche poco conosciuti da noi perché via da anni, molto considerati e rispet-tati. Lo stesso vale leggendo gli autori di articoli, di referenti specialisti di strut-ture importanti, di responsabili di progetti di ricerca. Tutti colleghi che hannosoddisfazioni, un discreto reddito, riconoscimento del loro impegno professio-nale e soprattutto la possibilità di lavorare a livelli qualitativi da noi purtropporari nonostante si parli tanto di BPV o di certificazioni di qualità. Tutti colleghiche non tornerebbero più in Italia, come dargli torto?

PROFESSIONISTI: A QUALI CONDIZIONI?

Merita di essere segnalata l’in-dagine dell’IRES (Istituto Econo-mico Ricerche Sociali) “Professioni-sti: a quali condizioni?” integralmen-te pubblicata da @nmvi Oggi del 9maggio. L’indagine fotografa i pro-cessi di cambiamento strutturale,professionale, tecnologico ed orga-nizzativo che hanno segnato il lavoroautonomo in Italia e in Europa. E sipone fin dal titolo una domanda cru-ciale, trascurando però di riportare larisposta e tacendo del ruolo di Conf-professioni. A quali condizioni sidebba essere professionistinel Terzo Millennio, lo sta giàdicendo Confprofessioni, investe di parte sociale e dirappresentanza riconosciutadal Ministero del Lavoro deiliberi professionisti. È infattiun dato acquisito per Conf-professioni quello che emer-ge dall’indagine: il lavoro autonomo,intellettuale, non è più lo stesso. Ser-ve, con urgenza, ridefinire “la capa-cità di contrattare del singolo neiconfronti dei propri committenti”, li-berando risorse occupazionali oggifrenate dalla mancanza di strumentilegislativi e contrattuali adeguati.Non è più accettabile, ragionare per“indicatori di subordinazione”, quan-do i rapporti di lavoro tra liberi pro-fessionisti sono fondati sull’autono-mia intellettuale. C’è bisogno di so-stegni ed incentivi economici e so-

prattutto di norme innovative. Oggisi parla di area a “rischio di preca-rietà”, di lavoratori parasubordinati,di “liberi professionisti con scarse tu-tele”, che soffrono l’erosione dellasicurezza sociale e della mancanzadi strumenti legislativi, professionalio contrattuali aggiornati. Tutto esat-to. Per questo dobbiamo dare forzaa Confprofessioni che è l’unica e-spressione delle libere professioni ingrado di proporre soluzioni a nostrofavore, dall’accesso al credito, al so-stegno ai giovani, fino alla creazione

di un welfare adatto a tutti iprofessionisti autonomi, nonscimmiottato dal vecchio di-ritto del lavoro (anch’essoormai inadeguato a causadella profonda crisi che stainteressando i tradizionalimodelli del lavoro). Diamofiato a Confprofessioni e te-

niamo salda la presa sul nostro set-tore, riconoscendoci in una rappre-sentanza confederale da difendere.Gli appetiti sulle libere professioni so-no molti, così come i tentativi di in-trodurre surrettizie divisioni e fram-mentazioni. Non possiamo permet-tere a forze estranee di entrare in unsettore di cui dobbiamo manteneresaldamente il governo e la rappre-sentanza. Ben vengano gli interroga-tivi sui professionisti, purché le rispo-ste siano lasciate ai professionisti.

Carlo Scotti ■

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Salute risparmioe

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Ha debuttato ufficialmente,dopo una fase di imple-mentazione, l’AnagrafeNazionale Felina. La ban-ca dati on line per la regi-strazione volontaria dei

gatti è stata presentata a Milano, il 2 maggioscorso con una riuscita conferenza stampa.Ad illustrare il progetto sono intervenuti Car-lo Scotti e Roberto Del Maso, in rappresen-tanza dei soggetti promotori dell’iniziativa, ri-spettivamente ANMVI e Frontline Combo Education Program. Per il Ministero della Sa-lute ha partecipato la dr.ssa Donatella Lonidell’Ufficio VI (Benessere animale) che haconfermato l’apprezzamento e l’interesse delnostro Dicastero alle attività di raccolta datisulla popolazione felina, mentre per la XIICommissione Affari Sociali è intervenuto l’OnGianni Mancuso, relatore delle proposte dilegge di riforma della Legge 281. Le ragionidel patrocinio concesso all’Anagrafe dalla FNOVI sono state presentate ai giornalistidalla Vice Presidente Carla Bernasconi. L’A-nagrafe Nazionale Felina è stata accolta conentusiasmo dalla stampa e dal pubblico. Ipromotori dell’Anagrafe desiderano condivi-dere la soddisfazione di questo brillante risul-tato con i veri protagonisti della banca dati: iproprietari, che sempre più numerosi chiedo-no la registrazione anagrafica del loro gatto,e i medici veterinari aderenti.

I mediciveterinari perl’AnagrafeNazionale Felina

di CARLO SCOTTIPresidente Senior ANMVI

L’Anagrafe Nazionale Felina è la pri-ma banca dati on line che registra,a cura dei medici veterinari aderen-

ti, i dati anagrafici dei gatti volontaria-mente identificati con il dispositivo elet-

tronico (microchip). È l’unica anagrafe pri-vata, rivolta ai gatti, che permette la confluen-za e la consultazione di queste registrazioni inun data base nazionale.Ne ufficializziamo oggi la nascita, presentan-do alla stampa e al vasto pubblico, un servi-zio attivo e non un progetto ideale. L’Ana-grafe Nazionale Felina ha superato una fasedi start up, durata alcuni mesi, che ha vistoattivamente impegnati i medici veterinari del-l’ANMVI, sia nella ideazione del data baseche nella sua implementazione. Una fase dirodaggio, necessaria alla messa a punto delsoftware e della verifica della sua funziona-lità, e una fase sperimentale “dal vivo”, cheha da subito coinvolto veterinari, proprietarie gatti reali, a tutt’oggi nella concreta dispo-nibilità della banca dati.L’Anagrafe Nazionale Felina si presentadunque come un servizio collaudato efunzionante, che va incontro alle esi-genze dei medici veterinari, dei proprie-tari e della sanità pubblica. I medici veterinari liberi professionistiavvertivano la necessità di un data base perla registrazione dei gatti già identificati e dinuova identificazione. Da tempo, infatti, in-coraggiano i proprietari all’identificazione e-lettronica volontaria senza disporre di uncontenitore informatizzato con le caratteristi-

che dell’Anagrafe Nazionale Felina. Ora questo servizio esiste ed è molto utiliz-zato dai medici veterinari privati. La sola i-dentificazione elettronica, infatti, senza lasua contestuale registrazione in un data ba-se è del tutto inefficace. I proprietari di gatti avanzano una diffusae spontanea domanda di identificazione delproprio gatto, indice di una cultura del pos-sesso responsabile che si è affermata primanel cane, in virtù dell’obbligo di identificazio-ne anagrafica introdotto dal Ministero dellaSalute, e che si sta facendo strada anche nelgatto, la cui presenza numerica nelle fami-glie italiane ingaggia da alcuni anni un vero eproprio testa a testa con il cane. Parliamo di milioni di gatti da compagnia,spesso di razza, verso i quali sta gradual-mente scomparendo il pregiudizio che nonsi perdano e che non abbiano bisogno dellecure dell’uomo.La sanità pubblica richiede uno strettocontrollo anagrafico e sanitario della popola-zione animale. Le risorse umane e finanzia-rie del nostro Paese si concentrano sul ca-ne, anche per i drammatici risvolti di incolu-mità pubblica, ma i fenomeni dell’abbando-no, dello smarrimento e della riproduzioneincontrollata non sono meno presenti nellapopolazione felina. Inoltre, la prevenzionedella riproduzione indesiderata per la pre-venzione dell’abbandono e del randagismo,ampiamente praticata nel cane, non è menoimportante nel gatto. Data l’emergenza cheil randagismo rappresenta nel nostro Paese,l’Anagrafe Nazionale Felina registra, quale u-nico dato clinico, l’eventuale sterilizzazione. I dati immessi nell’Anagrafe Nazionale Felinavengono messi a disposizione dell’AutoritàSanitaria. Ci sono state due circostanze di granderilievo socio-sanitario che hanno defini-tivamente determinato i medici veteri-nari dell’ANMVI alla realizzazione dell’A-nagrafe Nazionale Felina: il ritorno dellarabbia silvestre nell’ottobre del 2008 nelnostro Paese e il terremoto dell’Abruzzonell’aprile del 2009. Situazioni limite ed e-mergenziali ma rivelatrici della necessità diuna considerazione paritetica del gatto,per il quale si deve parlare di diritto di citta-dinanza alla stregua del cane. Sul piano sa-nitario, il gatto si inserisce nel quadro di sa-nità animale e di sanità pubblica del nostroPaese. Sul piano legislativo e giuridico nonci sono differenze di tutela. Basti ricordareche il nostro Paese ha ratificato la Conven-zione Europea per la protezione degli Anima-li da Compagnia e con la Legge 201/2010ha consolidato la definizione dell’animale dacompagnia: “ogni animale tenuto, o destina-to ad essere tenuto dall’uomo, in particolarepresso il suo alloggio domestico, per suo di-letto e compagnia”.In queste circostanze - ricomparsa della rab-bia ed evento sismico- si è palesata l’impor-tanza socio-sanitaria dell’identificazione deigatti, ai fini sanitari e del ricongiungimentocon il proprietario. Il gatto, come il cane e il furetto, è sensibileal virus della rabbia silvestre ed è esposto alrischio letale di contrarre una malattia altret-tanto letale per l’uomo (zoonosi). È questoprincipio di precauzione ad aver spinto la

Commissione Europea a rendere obbligato-ria, dal 1 ottobre 2004, l’emissione di unpassaporto europeo attestante, fra le altreprofilassi, quella antirabbica, e l’identificazio-ne del gatto circolante in territorio comunita-rio al seguito del suo proprietario.Per il gatto che circoli esclusivamente sulterritorio nazionale, questo duplice obbligoeuropeo di identificazione e di profilassi nonsussiste. Tuttavia, è fortemente incoraggiatodai medici veterinari liberi professionisti,quali operatori di sanità veterinaria, in unruolo informativo e di prevenzione, sollecita-to anche dal Ministero della Salute. Il ricongiungimento con il proprietario, du-rante l’emergenza sismica abruzzese, sareb-be stato agevolato dalla presenza del micro-chip nel gatto e da una anagrafe nazionale,specie durante le operazioni di sfollamentosulla costa di intere famiglie e le attività disterilizzazione della popolazione animale cone senza proprietario.La microchippatura è un momento in cui ilrapporto veterinario-proprietario assume u-na connotazione sociale, rappresentando unmomento di informazione, di educazione alpossesso responsabile, di prevenzione vete-rinaria. L’inoculazione del microchip è un at-to medico veterinario, sicuro, che solitamen-te non richiede anestesia. Il dispositivo elet-tronico è Iso- conforme, di dimensioni pariad un grano di riso e in commercio sono di-sponibili varianti antimigrazione che ne age-volano la lettura ottica. Il gatto così identificato viene registrato a cu-ra del medico veterinario nell’Anagrafe Na-zionale Felina, insieme ai dati del suo pro-prietario. Nel rispetto delle norme sulla pri-vacy, chiunque rinvenisse un gatto micro-chippato potrà esperire la ricerca del suoproprietario nell’Anagrafe Nazionale Felinatramite il medico veterinario. La banca dati èattiva 24 ore su 24 e accessibile via web o-vunque si trovi l’utente che la consulta. Qua-lunque medico veterinario registrato in Ana-grafe è in grado di risalire al proprietario delgatto identificato e registrato su tutto il terri-torio nazionale. L’Anagrafe è dunque d’ausi-lio nei casi in cui il gatto si smarrisca anchenel luogo diverso da quello di residenza, adesempio in vacanza. Chiunque rinvenga ungatto smarrito può rivolgersi ad un medicoveterinario e per il suo tramite esperire le a-zioni di rintraccio e di ricongiungimento delproprietario. Fondamentale a questo riguar-do sensibilizzare i Cittadini, come fa l’Ana-grafe Nazionale Felina, ad avvertire semprel’Autorità Pubblica o i medici veterinari delrinvenimento di un animale incustodito di cuisi sospetta lo smarrimento, il furto o l’abban-dono.Pensiamo che l’Anagrafe Nazionale Fe-lina realizzi un servizio di pubblica utilitàdella quale possono avvantaggiarsi le Auto-rità Sanitarie e che debba essere visto comeun concreto esempio di quella sanità inte-grata fra pubblico-privato di cui questo Go-verno si è fatto portavoce, riconoscendo nel-l’iniziativa privata non un antagonista, ma u-na occasione di sussidiarietà in un periododi sofferenza economico-finanziaria comel’attuale, nella certezza che la salute e la pre-venzione non possano cedere il passo allacrisi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17| 2011 www.anagrafenazionalefelina.it Anmvi Informa 3

L’Anagrafe Nazionale Felina si è presentata alla stampaSuccesso di pubblico e di stampa. Apprezzamenti del sottosegretario alla salute Francesca Martini

L’Anagrafe Nazionale Felina ha registrato un lusinghiero successo di stampa e dipubblico, testimoniato da una copiosa rassegna stampa consultabile al sitowww.anagrafenazionalefelina.it. La conferenza stampa è stata seguita in direttastreaming dai medici veterinari, grazie alla piattaforma di EV Live, dove è possibilerivedere il video degli interventi. Nella foto da sinistra: Scotti, Del Maso, Loni e Man-cuso.

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Fin dall’inizio del mio manda-to, in veste di Sottosegreta-rio di Stato con delega allaMedicina Veterinaria e al Be-nessere Animale, ho lavoratoin stretta collaborazione con

i medici veterinari contribuendo, insieme aloro, a dotare il nostro Paese di una legisla-zione avanzata per la tutela sanitaria e giuri-dica degli animali d’affezione.Obbiettivo dei promotori dell’iniziativa odier-na è quello di avviare la creazione di unabanca dati informatizzata su base volontariaper la registrazione dei gatti e dei relativi pro-prietari/detentori, avvalendosi della collabo-razione dei medici veterinari liberi professio-nisti.I medici veterinari dell’Associazione Nazio-nale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) hanno

già avuto in altre occasioni il mio sostegno eil mio apprezzamento per essersi fatti inter-preti di un ruolo socio-sanitario ed educativonei confronti dei cittadini-proprietari oltre chepromotori di progetti d’avanguardia in siner-gia con il Ministero della Salute.La Veterinaria privata rappresenta, infatti, unprezioso supporto dell’attività svolta dai Ser-vizi Veterinari pubblici e dalle Istituzioni, inun’ottica di sussidiarietà e di collaborazionefra pubblico e privato, nel perseguimentodelle finalità condivise di sanità pubblica.Anche l’Anagrafe Felina, che oggi ANMVIpresenta al pubblico e alla stampa, fa partedi questa sinergia ed è funzionale alle strate-gie complessive di salute e benessere ani-male proprie del Ministero della Salute. Que-sta Anagrafe, su base privatistica e non isti-tuzionale, rappresenta il primo passo per la

creazione di un “data base” nazionale le cuiinformazioni confluiranno nell’Anagrafe Uffi-ciale che il Ministero della Salute, in collabo-razione con le Regioni e Provincie Autono-me, sta implementando in ottemperanza allaLegge del 4 novembre 2010, n. 201 di Rati-fica della Convenzione europea sulla prote-zione degli animali da compagnia. Sonoconsapevole della domanda spontanea di i-dentificazione elettronica che proviene damilioni di proprietari di gatti e dell’opportu-nità di avvalersi di quella risorsa professiona-le che sono le strutture veterinarie private.

Come avamposto socio-sanitario, queste ul-time possono dare prontamente una rispo-sta ad una esigenza volontaristica, che riten-go suggelli quella cultura del possesso re-sponsabile che ho fortemente sostenuto econtinuo a sostenere come traguardo di ci-viltà.Ritengo che la banca dati informatizzata siauno strumento importante per il censimentodei gatti, per contrastare il loro abbandono eper facilitare il ricongiungimento con la “fa-miglia umana” a seguito di smarrimento.Nutro sempre un forte interesse per tutte leiniziative volte a tutelare gli animali d’affezio-ne e, da quando ho intrapreso il mio percor-so istituzionale, ho avviato un cambiamentonella gestione e organizzazione di questadelicata materia anche attraverso un’intensacollaborazione con tutte le figure coinvolte,fra le quali un posto di rilievo spetta ai medi-ci veterinari. (Messaggio inviato ad ANMVIdal Sottosegretario di Stato On. FrancescaMartini) ■

Iniziative in Parlamentoper la tutela del gatto

di ON. GIANNI MANCUSOMedico Veterinario

Segretario XII Commissione Affari Sociali,Camera dei Deputati

Proprio in questi giorni, il Comitatoristretto che coordino in XII Com-missione Affari Sociali ha concluso

un ciclo di audizioni sulla riforma della Legge281/91 in materia di animali di affezione eprevenzione del randagismo, una Leggequadro che quest’anno compie vent’anni eche deve di essere attualizzata. Per la riforma della Legge 281/91, il Comita-to ristretto ha predisposto un testo unificato,che sintetizza dieci progetti di riforma depo-sitati da numerosi colleghi parlamentari, fra iquali due a mia firma che prevedono l'istitu-zione dell'anagrafe dei gatti, una previsioneora confluita nel testo unificato.L’identificazione del gatto con microchip e larelativa registrazione anagrafica rientrano neimezzi e nei fini del controllo demografico del-la popolazione animale, hanno un valore sta-tistico ed epidemiologico, oltre a soddisfarele esigenze, anche affettive, di milioni di fami-glie proprietarie. Come per il cane, anche per il gatto non van-no trascurati gli aspetti sanitari legati alla suapresenza nella società degli uomini, né quelligiuridici e sociali connessi all’affettività e al

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20114 Anmvi Informa www.anagrafenazionalefelina.it

“Uno strumentoimportante per il censimentodei gatti”Il Sottosegretario Francesca Martini: una sinergiafunzionale alle strategie del Ministero della Salute

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possesso responsabile. È arrivato il mo-mento di trasfondere in ambito felino le no-vità che, negli ultimi vent’anni, hanno inte-ressato gli animali da compagnia e i loroproprietari.Plaudo dunque all’Anagrafe Nazionale Feli-na dell’ANMVI perché realizza, già oggi, leaspettative del Legislatore e perché i pro-prietari e i medici veterinari hanno l’impel-lente necessità di uno strumento innovativo,fruibile, efficace ed efficiente nel gestire ildato anagrafico dei gatti volontariamente i-dentificati. In sede legislativa, auspichiamo l’introduzio-ne di un obbligo generalizzato di identifica-zione elettronica e di registrazione anagrafi-

ca anche per i gatti. Come Legislatori, abbiamo anche la re-sponsabilità e il dovere di essere coerenticon un indirizzo di razionalizzazione e dicontenimento della spesa pubblica. La stretta finanziaria comporta, anche per laXII Commissione, la massima attenzione suiprovvedimenti in corso d’esame e di ema-nazione, tenendo sotto controllo tutte leprevisioni normative che impattano sulle fi-nanze pubbliche. Con un esercizio di realismo, dobbiamoconsiderare il rischio che misure che intro-ducono costi aggiuntivi per il nostro Tesorosubiscano una derubricazione non di meritoma di necessità.In Parlamento stiamo accelerando i tempi diuna riforma che non può più aspettare e chedovrà fuori di dubbio avere per i gatti più at-tenzione di quella che è stata loro riservatanel Secolo scorso. Tuttavia dovremo fare i conti con la sosteni-bilità finanziaria delle nostre migliori inten-zioni e con l’urgenza di una riforma che, an-che in sede di audizione parlamentare, è e-mersa come una priorità. Ritengo importante che si metta fin da orain moto un progetto avanguardistico comequesta Anagrafe Nazionale Felina - valoriz-zando il ruolo, spesso anticipatore, dei pri-vati e della società civile - incoraggiandoquesto progetto di ANMVI, tanto più enco-miabile per la sua immediata pubblica uti-lità. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20116 Anmvi Informa www.anagrafenazionalefelina.it

IL RUOLO DI FRONTLINE COMBO EDUCATION PROGRAM

la gente e realizzato - insieme con le I-stituzioni - per diffondere la cultura, ilrispetto, la salute e il benessere versogli animali, valori che tutti siamo tenuti

a rispettare. Un“mondo circo-lare” che haambizioni ele-vate: educazio-ne, valori, ri-spetto per gli a-nimali e com-prensione delloro linguaggio,a t t e n z i o n emassima allaloro salute e alloro benessere,consapevolez-

za e responsabilità verso un essere vi-vente, divenuto parte integrante dellanostra famiglia e del vivere quotidiano;un progetto ‘vivo’, interattivo e multi-mediale. Tutti i medici veterinari posso-no liberamente registrarsi al sito:www.anagrafenazionalefelina.it

L’assenza di un sistema efficiente dianagrafe che consenta di avere da-ti affidabili e certi sulla popolazione

felina e di rintracciare gli animali vagantie/o smarriti è un’esigenza manifestatadai proprietari e dai medici veterinari, èopportuno ricordare che i gatti sonosempre più presenti nelle famiglie italia-ne e che sono alcuni milioni.Un sistema nazionale, accessibile ai me-dici veterinari e che superi le note criti-cità di collegamento interregionale delleanagrafi canine regionali, è certamenteun’iniziativa condivisibile: la cultura delladetenzione responsabile e del rispettoverso gli animali ha motivato la Federa-zione Nazionale degli Ordini Veterinari I-taliani (FNOVI) a patrocinare l’AnagrafeNazionale Felina di ANMVI. In alcune regioni le anagrafi canine con-sentono già la registrazione anche deigatti e altre stanno dotandosi di normesimilari, ma in attesa di una norma nazio-nale che introduca l’obbligo dell’identifi-cazione e della registrazione dei gatti inun’anagrafe pubblica, il sistema di ana-grafe felina proposta da ANMVI è quindiuna buona soluzione. L’occasione potrebbe essere la propostadi modifica della Legge 281/91, al mo-mento in fase di revisione, la FNOVI nelcorso dell’audizione su tale bozza, pres-

IL PATROCINIO DELLA FNOVI ALL’ANAGRAFENAZIONALE FELINA

so la XII Commissione Affari Sociali, si èespressa a favore dell’istituzione dell’a-nagrafe felina: non solo nell’ottica di pre-venzione del randagismo ma anche permotivi di affezione e di responsabilità,per collegare il gatto ad un proprietarioidentificabile e identificato. Non va poi dimenticato che l’inoculazio-ne del microchip è un atto medico veteri-nario come pure la certificazione dell’av-venuta identificazione e registrazione,prestazione che attesta la relazione giu-ridica fra l’animale da compagnia e unproprietario certo, che assume l’onere ela responsabilità della detenzione deipropri animali.La FNOVI, garante della deontologia edella responsabilità professionale, ricor-da che è un dovere del medico veterina-rio incoraggiare il possesso responsabi-le, educando all’importanza della preven-zione e promuovendo l’identificazioneanche per le specie non ancora sottopo-ste ad alcun obbligo di legge, ma non perquesto non meritevoli di attenzione e tu-tela. (nella foto Bernasconi e del Maso)

DOTT. CARLA BERNASCONIVice Presidente FNOVI (Federazione

Nazionale Ordini Veterinari Italiani)Presidente Ordine dei Medici Veterinari

di Milano

Frontline Combo Education Pro-gram sostiene il progetto della A-nagrafe Nazionale Felina. La pri-

ma banca dati on line, privata, rivolta aigatti che per-mette la con-fluenza e laconsultazionedei dati ana-grafici dei gattivolontariamen-te identificaticon il dispositi-vo elettronico(microchip). Unprogetto su ba-se volontaria –funzionante 24ore su 24 – rea-lizzato grazie all’impegno dei veterinariitaliani - che vuole essere un ponte ver-so la futura legislazione, per il benesse-re e la sicurezza degli oltre 7,4 milioni digatti che vivono nelle nostre case.Frontline Combo Education Program èun Progetto educazionale pensato per

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La Direzione Generale dellaSanità Animale e del Farma-co Veterinario ha trasmessouna ulteriore nota di chiari-mento sul ricorso alla "ca-scata". La nota risponde a

quesiti trasmessi al Ministero dopo la circola-re del 29 marzo scorso avente per oggettol'uso in deroga di medicinali veterinari. La DG-SA chiarisce che "al punto 4 del paragrafo"Uso in deroga", la nota intende stabilire chequalora non esista nessuna specialità medici-nale veterinaria autorizzata per una specificavia di somministrazione ritenuta dal medico

veterinario indispensabile per la terapia di unadeterminata patologia, è lecito ricorrere allacascata poiché è evidente che non esistonoprodotti specifici". Al riguardo la nota di chia-rimento riporta una tabella che riportiamo diseguito, con alcuni esempi dimostrativi relativiad alcune categorie terapeutiche. La circola-re, inviata dalla Direzione Generale della Sa-nità Animale e del Farmaco Veterinario a tuttigli addetti ai lavori il 29 marzo scorso, trattadelle associazioni consentite nella produzionedi mangimi medicati in deroga, dei tempi diattesa per l'uso in deroga di mangimi, dei me-dicinali omeopatici e dell'uso della cosiddetta

"cascata". In particolare il Ministero ha fornitoalcuni chiarimenti riguardanti gli articoli 10 (U-so in deroga per animali non destinati alla pro-duzione di alimenti) e 11 (Uso in deroga peranimali destinati alla produzione di alimenti)del Decreto Legislativo 193/2006. La circola-re tratta inoltre dell'utilizzo in apicoltura dell'a-

cido ossalico, annunciando l'avvio dell'iter au-torizzativo per l'immissione in commercio, ter-minata la sperimentazione. E ancora di ac-quacoltura, un settore che risente dell'insuffi-ciente disponibilità di farmaci, e di utilizzo dimedicinali veterinari autorizzati in un altro Sta-to Membro. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20118 Osservatorio farmaco D.lvo 193/2006

Dal Ministeroulteriori chiarimentisull’uso in derogaAlcuni esempi dimostrativi su quando è lecito il ricorso alla “cascata”

CATEGORIE DISPONIBILITÀ DISPONIBILITÀ USO DELLA TERAPEUTICHE FARMACO FARMACO CASCATA

VETERINARIO UMANO

Antibiotici orali e iniettabili Sì Sì No

Antinfiammatori orali e iniettabili Sì Sì No

Antinfiammatori transdermici No Sì Sì

Sedativi orali e iniettabili Sì Sì No

Antiemetici orali e iniettabili Sì Sì No

Anestetici gassosi Sì Sì No

Farmaco veterinario, buonepratiche in Stato-Regioni

All’ordine del giorno della Confe-renza Stato Regioni del 5 maggioscorso, uno schema di decreto

del Ministro della salute recante: "Buone pra-tiche di sperimentazione clinica dei medici-nali veterinari sugli animali". Il provvedimentorientra in una ampia attività regolatoria a curadel Ministero della Salute che sta interessan-do il medicinale veterinario e aggiorna le pro-cedure di sperimentazione, individuate concircolare ministeriale risalente al 1996, inconformità alle Linee guida comunitarie di ar-monizzazione delle procedure applicative Ve-terinary International Chemical Harmonisa-tion - Good Clinical Practice (VICH GL9 -GCP) del giugno 2000.L'esigenza è di individuare una procedurache garantisca la sicurezza del consumatore,il benessere dell'animale e la qualità del pro-dotto. Obiettivo del decreto è l'armonizzazio-

ne della materia, mediante la modifica dei re-quisiti e delle procedure richiesti per lo svol-gimento della sperimentazione clinica deimedicinali veterinari sugli animali, al fine di ri-durre i tempi e i costi e agevolare lo sviluppodi nuovi farmaci veterinari. ■

L'Organizzazione Mondiale della Sa-nità ha pubblicato il dossier Tack-ling antibiotic resistance from a

food safety perspective in Europe. Deli-neate le strategie per un uso prudente eindividuate le azioni di intervento in me-dicina veterinaria.Gli antibiotici, introdotti inmedicina veterinaria neglianni Cinquanta, trovanooggi maggiore impiegonegli animali che negli uo-mini. L'OMS fornisce unaserie di dati, sulla sommi-nistrazione a scopo tera-peutico, profilattico e perla crescita di questa cate-goria di medicinali, in relazione al grandenumero di animali allevati a scopo ali-mentare e alla produzione industriale dimangimi.L'OMS auspica l'adozione di linee guidanazionali per un uso prudente, accorgi-

ANTIBIOTICI, UN DOSSIER OMS

mento che l'Italia ha già adottato con ildocumento Buone pratiche per l'uso deifarmaci antimicrobici negli animali desti-nati alla produzione di alimenti, presen-tato nel 2009 da Aisa, Fnovi, Assalzoo eAia.Ma soprattutto, l'OMS attribuisce ai

comportamenti del medi-co veterinario un ruolocentrale per una gestionesanitaria dell'allevamentoche, attraverso la biosicu-rezza e la prevenzione ri-duca il ricorso agli anti-biotici.Il tema è tornato di attua-lità politica in sede comu-

nitaria, in vista di una risoluzione di pros-sima votazione al Parlamento Europeo,sulla quale è stata presentata una mozio-ne firmata dal Presidente della Commis-sione Agricoltura dell'Europarlamento,Paolo De Castro.

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Come consuetudine an-che quest’anno saremopresenti al CongressoNazionale Scivac di Ri-mini con una sessionededicata al practice ma-

nagement, più precisamente tutta la giornatadi sabato. Nella mattinata, grazie al contributo del no-stro sponsor Hill’s, avremo il piacere di ospi-tare Tim Puddle, valente ed esperto relatoredi caratura internazionale, con un importan-te curriculum di consulenza e sviluppo del

business per numerose multinazionali ancheextrasettore, cui è stato affidato il non sem-plice compito di sviluppare i temi dell’imple-mentazione del nostro guadagno attraversol’offerta di nuovi servizi e l’ottimizzazionedelle risorse umane. Per chi ha già avuto modo di seguire le suerelazioni, sa bene quanti preziosi consiglipossono offrire pur tenendo conto che avolte i parametri anglosassoni si discostanoda quelli nostrani; è pur sempre interessan-te il confronto fra culture diverse, per elabo-rare nuove strategie ed idee, ricordando che

in più occasioni l’adeguamento della nostrarealtà alla loro è stato solo questione di tem-po.Nel pomeriggio invece saremo noi italiani arelazionare affrontando temi più vicini allapratica professionale addentrandoci primanei meandri della pubblicità, cercando dicomprendere cosa sia permesso e cosa noin Italia e soprattutto perché; si proseguiràpoi con una relazione che è assolutamenteun’anteprima perlomeno nazionale con lacomparazione dei più diffusi sistemi gestio-nali per le strutture veterinarie al fine di evi-

denziarne i pregi e i difetti di ognuno, cosic-ché ciascuno di noi abbia gli strumenti pereffettuare l’acquisto più consono alla pro-pria struttura.Infine andremo ad analizzare quali atteggia-menti si debbano tenere nei confronti delleaziende del mondo veterinario invitando tut-ti a considerarle fornitori di servizi piuttostoche solo realtà commerciali, siano esse far-maceutiche, alimentari, grossisti e quant’al-tro posso avere dimenticato.Insomma un nutrito e interessante program-ma che spero veda numerosa la partecipa-zione come ogni anno perché è ormai asso-dato che la sola competenza medica slega-ta da una corretta gestione della professio-ne non è più sufficiente, in una parola: prac-tice management! ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201110 Practice Management 69° SCIVAC

SALA 6

12.20 - PAUSA PRANZO ED ESPOSIZIONE COMMERCIALE

10.20PAUSA ED ESPOSIZIONE

COMMERCIALE

9.00Marketing:

principi fondamentali, strategie…Tim Puddle (UK)

9.40“La vendita” di prodotti e servizi

nella pratica veterinariaTim Puddle (UK)

11.00Consolidare i rapporti con il cliente

Tim Puddle (UK)

14.00La pubblicità veterinaria nel 2011:

cosa posso fare?Marco Viotti (I)

14.40PAUSA ED ESPOSIZIONE

COMMERCIALE

15.20COMUNICAZIONI

BREVI

16.00Il rapporto fra veterinario e aziende:

un vantaggio reciprocoMarco Maggi (I)

Chairperson: Marco Serreri

11.40Come rendere la mia struttura

più profittevoleTim Puddle (UK)

PRACTICE MANAGEMENT

PROGRAMMA

Chairperson: Marco Viotti

Parliamo di practice managementAl 69° Congresso SCIVAC una sessione dedicata alla corretta gestione della professione

Per partecipare ai lavori della SALA GRATUITA, ci si deve presentare direttamente

alla RECEPTION CONGRESSUALE al DESK SALA GRATUITA e consegnare questa scheda,

debitamente compilata, per ricevere il Badge che darà il libero accesso alla SALA GRATUITA

e all’AREA ESPOSITIVA del 69° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

Per informazioniSEGRETERIA SCIVAC - Tel. +39 0372 403508

[email protected] - www.scivacrimini.it

SCHEDA D’ISCRIZIONE

alla SALA GRATUITA di PRACTICE MANAGEMENT

del 69° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

SABATO 28 MAGGIO 2011

Cognome ..............................................................................................................

Nome ....................................................................................................................

Via ..................................................................................... n. ..............................

Città ......................................................................................................................

Provincia ............................................................ CAP .........................................

Telefono (lavoro)..................................................................................................

Fax.........................................................................................................................

E-mail ...................................................................................................................

Codice Fiscale.......................................................................................................

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supple-mento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole chel’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Societàorganizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

Firma ………………………………………………………………

La Società Italiana di ManagementVeterinario (SIMV) ha collaboratoall’indagine “I Veterinari e gli Ani-

mali da Compagnia in Italia”, presenta-ta in anteprima a Zoomark 2011L’indagine arriva dopo quattro anni dalprimo rapporto dell’ANMVI sulla rela-zione fra medici veterinari e proprietarie fra proprietari e animali d’affezione.Basata su un campione di 1000 fami-glie italiane in cui vive almeno un pet,l’indagine è stata realizzata per ANMVIda A. Cassinari Research & Consultinge Kronos Ricerche di Mercato, con lacollaborazione di Assalco. La società italiana entra negli ambula-tori veterinari, insieme a cani e gattisempre più “sociali” e “familiari” ed e-volve sotto gli occhi dei medici veteri-nari, rivelando comportamenti ad ele-vata valenza affettiva e sanitaria, dainon trascurabili riflessi socio-econo-mici. I proprietari sono un indicatore socio-demografico e i veterinari sono testi-moni e protagonisti di dinamiche che lamoderna gestione manageriale dellestrutture veterinarie non può trascura-re. Indagine integrale al sito www.anmvi.it

INDAGINE ANMVI 2011

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laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2011 Eventi Veterinari 11

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

International CourseDIAGNOSIS AND TREATMENT OF CANINE ARRHYTHMIAS

Cremona (Italy), November 3rd/5th 2011Centro Studi SCIVAC

In collaborazione con E.S.V.C (European Society of Veterinary Cardiology)

31 Credits ECM required

Per Cardiologia September 26th 2011Per chirurgia September 19th 2011

DIRECTORRoberto Santilli, Med Vet, PhD, Dipl ECVIM-CA (Cardiology), Samarate (VA), Italy

SPEAKERSLuigi Bontempi, Med Vet, Italy

Manuela Perego, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Cardiology) Resident, ItalyLucia Ramera, Med Vet, Italy

Roberto Santilli, Med Vet, PhD, Dipl ECVIM-CA (Cardiology), Samarate (VA), Italy

MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 30

LANGUAGE: English

REGISTRATION FEEFor SCIVAC or ESVC Members: € 900,00 + VAT 20%

For Non Members: € 1.100,00 + VAT 20%

LARYNGEAL SURGERYCremona (Italy), November 13th/14th 2011

Centro Studi SCIVAC

13 Credits ECM required

DIRECTOR AND SPEAKERGert Ter Haar, DVM, PhD, Dipl ECVS, Utrecht (NL)

INSTRUCTORDavide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dr Ric, Dipl ECVCP, Padova (I)

MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 30

LANGUAGE: English

REGISTRATION FEEFor SCIVAC Members or foreigners: € 450,00 + VAT 20%

For Non Members: € 750,00 + VAT 20%

Organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

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69° Congresso Internazionale Multisala SCIVACRIMINI 27-29 maggio 2011 - Palacongressi di Rimini

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Uno studio clinico ha inda-gato se il trattamentocombinato con gemcita-bina e piroxicam nei canicon carcinoma a celluledi transizione (TCC) della

vescica fosse ben tollerato e fornisse vantaggiin termini di tempo di sopravvivenza rispettoad altri trattamenti precedentemente descritti.Si includevano 38 cani affetti da TCC della ve-scica urinaria. I cani venivano trattati con gem-citabina (800 mg/m2 IV in 30-60 minuti q7giorni) e piroxicam (0,3 mg/kg PO q24 ore). Sianalizzava l'emocromo prima di ogni tratta-mento con gemcitabina e si registravano tuttigli effetti tossici del farmaco. I tumori primarivenivano rivalutati ecograficamente dopoquattro trattamenti con gemcitabina.

I pazienti ricevevano una media di 8 tratta-menti con gemcitabina (intervallo, 1-38 tratta-menti/cane). In risposta al trattamento, 10 ca-ni su 38 (26,3%) mostravano segni clinici rife-ribili all'apparato digerente di grado 1, 11(28,9%) di grado 2 e 5 (13,2%) di grado 3. In sei cani (15,8%) si sviluppava una neutro-penia di grado 1, mentre una neutropenia digrado 2 e 3 si sviluppava in due cani ciascuno(5,3%). La trombocitopenia era rara. Tutti i ca-ni mostravano un miglioramento dei segni cli-nici. In due cani la risposta del tumore eracompleta, in 8 era parziale, in 19 la malattia e-ra stabile e in 8 era progressiva. Il tempo di so-pravvivenza mediano dopo il trattamento eradi 230 giorni.La somministrazione di gemcitabina in asso-ciazione al piroxicam non era seguita da tem-pi di sopravvivenza complessiva superiori neicani con TCC della vescica, rispetto ai proto-colli di trattamento precedentemente descritti.Tuttavia, questa chemioterapia combinata co-stituiva una nuova alternativa di trattamentocon meno effetti avversi.“Toxic effects and antitumor response of gem-citabine in combination with piroxicam treat-ment in dogs with transitional cell carcinomaof the urinary bladder” Marconato L, Zini E,Lindner D, Suslak-Brown L, Nelson V, JeglumAK. J Am Vet Med Assoc. 2011 Apr 15;238(8): 1004-10. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201114 Vet Journal Attualità scientifica o

TCC della vescica:gemcitabina epiroxicam sonoun’alternativa?Tempo di sopravvivenza comparabile agli altriprotocolli, ma meno effetti collaterali, in unostudio clinico

Torsione dei lobiepatici nel conigliodomesticoPrognosi eccellente dopo epatectomiain quattro soggetti

Quattro conigli domesticidi età compresa tra 1,5e 6 anni venivano visita-ti, nel corso di due anni,per la presenza di segniclinici non specifici qua-

li anoressia, letargia e riduzione della defeca-zione. L'esame clinico rivelava segni di dolo-re nella porzione craniale dell'addome, dila-tazione gassosa dell'apparato digerente e di-minuzione dei borborigmi. L'esame biochimi-co sierico e l'esame emocromocitometrico ri-velavano un aumento da moderato a marca-to dell'alanina aminotrasferasi, dell’aspartatoaminotrasferasi e della fosfatasi alcalina, eun'anemia da lieve a moderata con policro-masia. Le radiografie dell'addome non eranospecifiche. All'esame ecografico dell'addo-me effettuato in tre dei quattro soggetti, siosservavano alterazioni di forma, dimensioni,

ecogenicità e irrorazione ematica del fegatoindicative di torsione di un lobo epatico.Tutti i quattro soggetti venivano sottoposti aintervento chirurgico, durante il quale si con-fermava la presenza di torsione di un lobo e-patico e quest'ultimo veniva asportato. L'e-same istologico delle sezioni del lobo aspor-tato ottenute da tre dei quattro soggetti rive-lava una necrosi epatica ischemica grave,diffusa, da acuta a subacuta. Tutti i soggettisi riprendevano dall'intervento e i proprietarine segnalavano le buone condizioni 22-43mesi dopo la chirurgia.La torsione dei lobi epatici non è una condi-zione frequente in nessuna specie animale,tuttavia essa veniva osservata in quattro co-nigli domestici nel corso di due anni pressouna stessa clinica di riferimento. Nel coniglio,i segni clinici della patologia non sono speci-fici e la diagnosi necessita di un approfondi-mento diagnostico, incluso l'esame ecografi-co dell'addome e il profilo biochimico sierico.Una diagnosi rapida e l’epatectomia del loboaffetto sembrano essere associate a una pro-gnosi eccellente (M.G.M.)“Successful outcome of hepatectomy as treat-ment for liver lobe torsion in four domestic rab-bits” Natasha J. Stanke, Jennifer E. Graham,Connie J. Orcutt, DVM, DABVP; Catherine J.Reese, Brian K. Bretz, Patty J. Ewing, JessicaBasseches. Journal of the American VeterinaryMedical Association. May 1, 2011, Vol. 238,No. 9, Pages 1176-1183. ■

Uno studio clinico randomizzatocontrollato ha stimato il rischiorelativo di paratuberculosi (malat-

tia di Johne, JD) nei vitelli nutriti con unsostituto del colostro (CR) derivato dalplasma rispetto al colostro materno cru-do (MC). Si includevano 497 manze natein 12 allevamenti da latte Holstein ende-mici per JD.Ogni manza veniva separata dalla madreentro 30-60 minuti dalla nascita e siste-maticamente assegnata al gruppo nutri-to con MC bovino crudo (gruppo di con-trollo, 261 manze) o CR (gruppo di tratta-mento, 23 manze).Gli animali venivano seguiti fino all’età a-

PREVENZIONE DELLA PARATUBERCOLOSI:COLOSTRO MATERNO O UN SOSTITUTO?

dulta e testati per Mycobacterium aviumsubsp paratuberculosis (MAP) con ELISAper l’identificazione degli anticorpi sieri-ci verso MAP e con batteriocoltura feca-le per la ricerca di MAP a circa 30, 42 e 54mesi d’età. Si utilizzava il modello di re-gressione di Weibull per valutare l’effettodella somministrazione di CR rispetto aMC sul rischio di sviluppare JD. I vitelli che ricevevano CR alla nascita a-vevano una probabilità minore di essereinfettati da MAP (come determinato me-diante ELISA, batteriocoltura o entram-bi), rispetto ai vitelli nutriti con MC. La somministrazione di CR, concludonogli autori, riduceva il rischio di sviluppareinfezioni MAP nei vitelli Holstein nati inmandrie endemiche per JD e ciò implicache la somministrazione di MC bovinocrudo possa essere una fonte di MAP neivitelli. I sostituti del colostro derivati dalplasma possono costituire uno strumen-to efficace nelle mandrie da latte nel ten-tativo di ridurre la prevalenza di JD.(M.G.M.)"Efficacy of feeding plasma-derivedcommercial colostrum replacer for theprevention of transmission of Mycobac-terium avium subsp paratuberculosis inHolstein calves" Pithua P, Godden SM,Wells SJ, Oakes MJ. J Am Vet Med As-soc. 2009 May 1;234(9):1167-76.

Uno studio randomizzatocontrollato ha valutato lasicurezza della vaccina-zione delle cavalle duran-te la gestazione o nel pe-riodo post-parto con un

vaccino vivo modificato per l'arterite virale e-quina (AVE). Si includevano 73 cavalle e i lo-ro puledri. Le cavalle venivano vaccinate du-rante il periodo medio della gestazione, du-rante le ultime fasi della gestazione o 2-3giorni dopo il parto con un vaccino vivo mo-dificato, oppure non venivano vaccinate. Siregistravano i dati relativi al parto e si prele-vavano campioni di siero, sangue, latte e na-sofaringei. Tutte le cavalle vaccinate duranteil periodo medio della gestazione partoriva-no senza problemi; 21 su 22 cavalle di que-sto gruppo presentavano titoli anticorpaliverso AVE al momento del parto. Delle 19cavalle vaccinate durante la tarda gestazio-ne, tre abortivano; titoli anticorpali verso A-VE venivano identificati in 13 su 15 di que-ste cavalle da cui era stato prelevato il siero

al momento del parto. Tutte le cavalle vaccinate nel periodo postparto erano sieronegative al momento delparto; tutte sieroconvertivano dopo la vacci-nazione. Non si osservarono effetti collateraliin nessuno dei puledri. In presenza di un ri-schio sostanziale di esposizione naturale a A-VE, concludono gli autori, sembrerebbe sicu-ro vaccinare le cavalle sane gravide fino a tremesi prima del parto e durante l'immediatoperiodo post parto. La vaccinazione delle ca-valle durante gli ultimi due mesi di gestazioneera associata a un rischio di aborto, che devetuttavia essere soppesato rispetto al rischiomolto maggiore di aborto diffuso in una po-polazione non protetta di cavalle gravide coninfezione naturale da AVE. (M.G.M.)“Evaluation of the safety of vaccinating ma-res against equine viral arteritis during midor late gestation or during the immediate po-stpartum period” Broaddus CC, BalasuriyaUB, White JL, Timoney PJ, Funk RA,Holyoak GR. J Am Vet Med Assoc. 2011Mar 15; 238(6): 741-50. ■

Arterite equina: vaccinare le cavallegravide?

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Uno studio retrospettivoha valutato il segnala-mento, l'esito e le com-plicazioni di 91 cani trat-tati chirurgicamente perla lussazione mediale

della rotula con una combinazione di embri-cazione del retinacolo laterale e trasposizio-ne della cresta tibiale senza approfondimen-to del solco trocleare, determinando se inquesti pazienti l'osteoartrite progredisse du-rante un periodo di 8 settimane successivoall'intervento.In 31 dei 91 cani (34,1%) si registravanocomplicazioni postoperatorie minori. La reci-diva della lussazione rotulea si verificava in 18

cani su 91 (19,8%). Recidive o complicazioniche necessitavano di un ulteriore interventochirurgico si osservavano in 6 cani su 91(6,6%). All'ultimo follow-up, 10 cani su 91(11%) presentavano zoppie occasionali. Nonsi osservavano differenze nel punteggio ra-diografico preoperatorio e postoperatorio(follow-up a 8 settimane) dell’artropatia de-generativa (DJD).I risultati del trattamento chirurgico della lus-sazione mediale della rotula senza approfon-dimento del solco trocleare, concludono gliautori, erano comparabili a quelli riportati ne-gli studi del trattamento chirurgico che inclu-de le procedure di approfondimento del sol-co. Gli indici radiografici di DJD non aumen-tavano durante le 8 settimane dopo l'inter-vento. Questi risultati suggeriscono che l'ap-profondimento del solco trocleare non èsempre necessario e che i pazienti da sotto-porre a queste tecniche dovrebbero essereattentamente selezionati. (M.G.M.)“Surgical treatment of medial patellar luxationwithout femoral trochlear groove deepeningprocedures in dogs: 91 cases (1998–2009)”William R. Linney, Douglas L. Hammer, Su-san Shott. Journal of the American VeterinaryMedical Association. May 1, 2011, Vol. 238,No. 9, Pages 1168-1172. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2011 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Lussazione mediale della rotula: è necessariol’approfondimento del solco trocleare?Non sempre, secondo uno studio su cani trattaticon embricazione laterale e trasposizione dellacresta tibiale

Uno studio descrive l'aspetto eco-grafico delle infiltrazioni linfoma-tose nelle vacche affette da linfo-

ma. Si visitavano quattro vacche da lat-te Holstein che presentavano anoressiae riduzione della produzione lattea. I se-gni clinici includevano distensione ad-dominale, motilità ruminale da normalea ridotta e riduzione della defecazione.Il profilo biochimico sierico rivelava i-noltre ipocloremia e aumento dellaBUN.L'ecografia transaddominale rivelavaun ispessimento anomalo dell’abomasocon ispessimento pilorico e perdita del-la tipica stratificazione della parete pi-lorica. I risultati dell'esame citologicodegli aghi aspirati della porzione altera-ta dell’abomaso erano compatibili conuna diagnosi di linfoma in tre soggetti.

ECOGRAFIA DEL LINFOMA ABOMASALE

La diagnosi di linfoma coinvolgente l’a-bomaso veniva confermata mediantelaparotomia esplorativa, necroscopia oesame al macello. Due vacche veniva-no soppresse, una moriva cinque giornidopo la diagnosi e una veniva inviata almacello ma la carcassa veniva distruttaper la presenza di linfoma generalizza-to.L'esame ecografico transaddominale èun'indagine non invasiva effettuabile adomicilio, concludono gli autori, chepuò essere utile per la diagnosi delle in-filtrazioni linfomatose della porzione pi-lorica abomasale che possono determi-nare ostruzione. Ciò può essere partico-larmente utile per evitare trattamentinon necessari quando non sono presen-ti i segni clinici tipici di linfoma enzooti-co. È utile effettuare un ago aspiratopercutaneo della parete abomasale i-spessita. Queste procedure possono fa-vorire la diagnosi della neoplasia checomporta una prognosi relativamenteinfausta, evitando così anche i costi del-la laparotomia esplorativa. (M.G.M.)“Ultrasonographic appearance oflymphomatous infiltration of the aboma-sum in cows with lymphoma” BuczinskiS, Bélanger AM, Francoz D. Journal ofthe American Veterinary Medical Asso-ciation, April 15, 2011, Vol. 238, No. 8,Pages 1044-1047

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Si è tenuta lo scorso 27 apri-le l'audizione di ANMVIFriuli Venezia Giulia sullabozza di Testo unificato"Norme per la tutela deglianimali d'affezione". L'au-

dizione su incarico del Presidente Giorgio Ve-nier Romano, si è svolta con la III Commissionepermanente "Tutela della salute, servizi sociali,alimentazione, immigrazione, corregionali all'e-stero, previdenza complementare e integrativa"del Consiglio Regionale del Friuli. Il testo unifi-

cato proposto dal comitato ristretto riguarda leproposte di legge n. 107 "Norme per la tuteladegli animali da compagnia" (d'iniziativa delconsigliere Novelli e altri), n. 111 "Norme a tute-la degli animali" (d'iniziativa del consigliere Raz-zini e altri) e dello stralcio n.70-03 "Modifica allalegge regionale 39/1190 riguardante l'anagrafecanina".Il Presidente Candotti e il Vice Presidente Bu-relli hanno portato in sede regionale le proposteche l'Associazione ha fatto valere in Parlamen-to per la riforma della 281. Tra le criticità eviden-

ziate da ANMVI Friuli è emersa in particolare lanecessità di introdurre un sistema di medicinaveterinaria di base che faccia leva sulle struttu-re veterinarie private in un'ottica di sanità veteri-naria integrata Pubblico-Privato. Nello specificosi chiede che la Regione promuova interventida parte degli enti locali, finalizzati all'erogazio-ne di prestazioni di medicina veterinaria di baseindirizzate a fasce socialmente svantaggiate. Ilcompenso per le prestazioni erogate dai medi-ci veterinari liberi professionisti, sulla base di unapposito protocollo di intesa sottoscritto dalla

Regione, dal Comune con gli Ordini dei mediciveterinari e con le organizzazioni veterinarie, do-vrà essere definito tenendo conto dello Studioindicativo dei compensi del medico veterinarioa cura della FNOVI. È stato chiesto inoltre di in-serire tra i soggetti attuatori della legge il medi-co veterinario, sottolineando la necessità di in-serire la definizione di “medico veterinario e-sperto in medicina comportamentale”.Ai fini del possesso responsabile, è stato inoltreraccomandato l'adeguamento ai percorsi for-mativi ("patentino") disciplinati dal Ministero del-la Salute e realizzati in collaborazione con la FNOVI inserendo la specifica che i medici vete-rinari esperti in comportamento animale o inse-riti nell'elenco pubblicato sul sito del Ministerodella Salute possono organizzare privatamentei percorsi formativi, dandone comunicazionepreventiva al Comune ed al Servizio VeterinarioUfficiale. Per quanto riguarda invece l'anagrafecanina, è stato richiesto di inserire il "medico ve-terinario libero professionista abilitato" all'elen-co degli aventi diritto di accesso alla banca datiregionale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201116 Anmvi Regione Friuli Venezia Giulia

Tutela animale, ANMVI Friuli in RegioneCoinvolgere i privati per creare una medicina veterinaria di base. Evidenziati aspetti critici sul patentino

Anche l’Ordine dei Medici Veterinaridi Gorizia è stato sentito in audi-zione. Il Presidente, Giovanni Tel

ha inviato all’ANMVI il testo della memo-ria depositata. "Come mio personale contributo, a com-pletamento di quanto già evidenziato da-gli altri colleghi presenti, ho inviato allaSegreteria della Commissione una memo-ria scritta, nella quale - spiega il Presiden-te dell'Ordine di Gorizia - si fa esplicito ri-ferimento alle convenzioni con veterinariliberi professionisti, più volte richiamatenella bozza legislativa. In particolare - silegge nel testo della memoria - all’art.14,quando viene fatto esplicito riferimento alControllo della riproduzione animale, acura dei veterinari aziendali o liberi pro-fessionisti convenzionati. Si presumequindi - scrive Tel - che vengano fatte del-le gare di offerta per l’attribuzione di taleservizio in prestazione. Preciso che la ste-rilizzazione è un atto medico chirurgicocomplesso, il cui espletamento comportaprofessionalità e competenza. Sarebbe u-tile fornire agli Enti preposti, gli strumentiper poter definire i parametri per valutaree confrontare con obiettività il valore dellesingole offerte. Il mio - conclude Tel - sa-rebbe un invito ad inserire una menzioneche vada ad avvalorare e legittimare laqualità della prestazione, magari con rife-rimento allo Studio indicativo dei com-pensi proposto dalla FNOVI (FederazioneOrdini Veterinari Italiani), che sicuramenterappresenta un parametro ufficiale al disotto del quale, le così dette buone prati-che veterinarie, non troverebbero alcunaragion d’essere.

IN AUDIZIONE ANCHEL’ORDINE DI GORIZIA

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Il presidente di ANMVI Abruzzo,Marco Della Torre (nella foto) hascritto all’Assessore regionale Lui-gi De Fanis (Assessorato Politicheculturali, veterinaria, sicurezza ali-mentare) in merito al Programma

regionale di prevenzione e di controllo delrandagismo 2011-2013, deliberato dallaGiunta.La lettera, i cui contenuti sono stati comuni-cati alla stampa locale, chiede una urgenteconvocazione all’Assessore.“Leggiamo nel Programma adottato - scriveDella Torre - il disconoscimento di un indi-rizzo strategico chiaramente emerso nellefasi del sisma fondato su azioni integratepubblico-privato in fatto di sanità animale eveterinaria. Con questo atto è stata del tut-to disattesa la lezione che il nostro territorioha appreso durante la drammatica espe-rienza del sisma”.“Vi leggiamo - continua la lettera - il persi-stere di atteggiamenti burocratici e auto-conservativi, propri di una mentalità ammi-nistrativa che delega ai funzionari e non siapre al contributo fattivo, vitale, operativoed efficiente dei professionisti privati, ganglisociali vitali, preziosi per ogni Amministra-zione Pubblica che abbia a cuore l’efficacia-efficienza delle proprie azioni e la correttez-za istituzionale”.Della Torre, anche in veste di componentedella Giunta Esecutiva di Confprofessioni A-bruzzo - esprime “il disappunto dei mediciveterinari liberi professionisti, sia per le mo-dalità di adozione di questo provvedimentosia per i suoi contenuti”. Della Torre rimarca che “è mancata la pre-ventiva concertazione della Giunta con laparte sociale più rappresentativa dei profes-sionisti privati del territorio nella stesura delProgramma”, il che “addolora e offende tan-to più profondamente una categoria che hasofferto, subito perdite, danni economici eche malgrado ciò è stata determinantenell’affrontare l’emergenza nell’emergenza”.

A fronte di una popolazione di randagi e dianimali smarriti superiore alle attese, “sonostati infatti i medici veterinari liberi professio-nisti - ricorda il Presidente di ANMVI Abruz-zo - ad adoperarsi per risollevare il nostroterritorio da una situazione drammatica, an-cor prima di vedere risollevata la propriacondizione professionale. Sono stati i medi-ci veterinari liberi professionisti che senzaalcun sostegno economico, ma grazie ad e-largizioni volontarie e donazioni, hanno evi-denziato l’importanza strategica delle strut-ture veterinarie private nelle operazioni di i-dentificazione, recupero e sterilizzazione dicani e gatti in libertà”.“Non sorprende - è la conclusione - che laproposta di legge presentata in materia dal-l’On. Nazario Pagano - che non risente deilimiti palesi dell’atto di Giunta - non sia sta-ta d’esempio”.La lettera è destinata per conoscenza all’OnNazario Pagano (Presidente del Consiglioregionale dell’Abruzzo), a Giuseppe Buccia-relli (Dirigente Servizio Sanità Veterinaria eSicurezza Alimentare) al Direttore IZS di Te-ramo G. Caporale, ai Presidenti degli OrdiniVeterinari dell’Abruzzo e al Presidente diConfprofessioni Abruzzo.La Direzione del Servizio di Sanità Veterinariae Sicurezza Alimentare della Regione Abruz-zo è stata raggiunta anche da una nota degliOrdini dei Medici Veterinari abruzzesi chehanno evidenziato il mancato coinvolgimentodegli Ordini. Il Programma abruzzese preve-de, come principali attori, la Facoltà di Medi-cina Veterinaria di Teramo e le Associazionidi protezione animale, e un investimento di20.000 euro all’anno per un numero verde diutilizzo e utilità da verificare. Lo stesso docu-mento, a proposito delle analisi per la siero-diagnosi della Leishmaniosi sui cani ricovera-ti nei canili sanitari, perpetuerebbe un ap-proccio già ampiamente messo in discussio-ne dagli Ordini che, grazie al contributo ditutte le componenti professionali operanti sulterritorio, hanno sottoposto da anni un docu-mento finalizzato alla gestione dei casi clinici,tanto importante quanto disatteso. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17| 2011 Randagismo Anmvi Regione 17

Dimenticata lalezione del sismaPer ANMVI Abruzzo il piano regionale rappresentail “disconoscimento di un indirizzo strategicoemerso nelle fasi del sisma fondato su azioniintegrate pubblico-privato”

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di PAOLA GHERARDI

Una tre giorni dedicata allasicurezza alimentarecontestualizzata in mol-teplici aspetti che ha vi-sto relatori internazionaliinterfacciarsi ad una pla-

tea formata da diversi professionisti del set-tore. Il convegno, rientra nelle manifestazioni diAnmvi International (E.V.), progetto sponso-rizzato da Regione Lombardia che prevedequattro eventi internazionali all’anno conpartecipazione gratuita da parte dei mediciveterinari.Grazie anche alla collaborazione con l’Uni-versità Cattolica Del Sacro Cuore e dell’Isti-tuto Superiore di Sanità si sono affrontateproblematiche di ampio respiro destinate adinteressare sempre più non solo i professio-nisti, ma anche i consumatori.Hanno portato una fotografia ben dettaglia-ta dello scenario legislativo europeo i relatorivenuti in rappresentanza delle diverse orga-nizzazioni internazionali: il Dr. Willem Pen-ning (European Commission DG Health andConsumers) che ha trattato dei nuovi stan-dard europei per la sicurezza alimentare inEuropa citando come è nata codex Alimen-tarius, la sua organizzazione, l’importanzache ha assunto negli ultimi anni per l’Europae i criteri generali di valutazione.

Legislazione e ruolo dell’OIE sono stati af-frontati dal Prof. Kazimieras Lukauskas(Lithuanian university of health sciences, OIEFirst vice-president Regional Commissionfor Europe, OIE Veterinary legislation expert)che ha preso in considerazione il punto di vi-sta dell’OIE sui cambiamenti dei servizi ve-terinari negli ultimi anni nello scenario inter-nazionale sottolineando l’importanza dell’or-ganizzazione nella sorveglianza delle zoono-si e nella comunicazione con l’intervento diesperti nel controllo delle malattie veterina-rie.La relazione sulle competenze sanitariedell’Unione Europea dopo il trattato di Li-sbona affrontata dal Prof. Paolo Ponzano(consigliere speciale del Vice Presidente del-la commissione Europea Mosos Sefcovic eSenior Fellow presso l’IUE di Fievole) ha evi-denziato alcune conclusioni interessanti de-lineando le norme caratterizzanti la carta deidiritti e la competenza legislativa dell’UE inmateria di sanità.Stimolanti dibattiti e confronti si sono apertiagli argomenti che coinvolgono la tutela del-l’ambiente, le implicazioni sul clima, le con-seguenze dell’utilizzo degli organismi modi-ficati, dell’uso di pesticidi e dell’esigenza diutilizzare metodi di trasformazione sosteni-bili controllando il consumo di energia. Cambiamenti climatici e zoonosi sono cer-tamente un binomio inscindibile e riconduci-bile alle evoluzioni delle malattie infettive e

della loro epidemiologia. La Dr.ssa MartaHugas (EFSA) ha preso in considerazione idati delle zoonosi presenti in Europa consi-derando i fattori ambientali che possono in-centivare la presenza di malattie.Il Dr Atte von Wright (University of EasternFinland) ripercorrendo brevemente lo studiodegli organismi geneticamente modificati harichiamato l’attenzione sul loro impiego, suirischi per l’ambiente e per i consumatori. Ar-gomento senza dubbio molto dibattuto so-prattutto per quanto riguarda la percentualedi tolleranza, la legislazione in vigore e le di-verse evoluzioni che hanno visto protagoni-sta l’ingegneria genetica nel corso degli ulti-mi decenni. Non sono, infatti, di secondo ri-lievo le ripercussioni etiche e sanitarie percui è disponibile anche un parere dell’EFSA.Contaminanti, loro persistenza nell’ambien-te e conseguenze sulla salute sono temati-che affrontate dal Prof. Ettore Capri (Istitutodi chimica agraria ed ambientale - UniversitàCattolica del Sacro Cuore, Piacenza) che hadelucidato alla platea gli effetti nocivi delladiossina ed i suoi livelli di concentrazione inacqua, aria, suolo e tessuti animali. Il Prof. Pier Sandro Cocconcelli (UniversitàCattolica del Sacro Cuore) ha espresso l’e-sigenza di affrontare in modo sostenibile il

consumo di energia per la produzione e latrasformazione di cibo.Prezioso anche l’intervento del Prof AlbertoMantovani, (vice-chair of EFSA FEEDAP Pa-nel; Director of Food and Veterinary Toxico-logy Unit -Dept. Veterinary Public Health andFood Safety - Istituto Superiore di SanitàRoma - Italy) che ha riportato conclusioni espunti di discussione sulla sicurezza alimen-tare e l’importanza della ricerca e dell’inno-vazione in materia di nutrizione.Le relazioni (disponibili sul portale ego) e i di-battiti si sono intervallati scaturendo osser-vazioni e considerazioni, infatti sono statinumerosi gli interventi sorti dalla platea co-stituita da professionisti interessati ad ap-profondire e a riportare le loro problematicheriscontrate nel quotidiano dando un taglioanche pratico ed estremamente concreto alconvegno, ma non solo, aprendo un dialogotra “addetti ai lavori” con la possibilità di af-frontare le tematiche da molteplici punti divista ma con il fine comune di tutelare la col-lettività.Un convegno dai toni internazionali destina-to ad essere un evento che ha messo le ba-si per altri incontri tra professionisti di diver-sa natura accomunati dall’obbiettivo dellasicurezza alimentare. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201118 Anmvi International Sicurezza alimentare

Clima, produzioni e riflessi tecnologiciin sanità pubblica veterinariaTre giornate dedicate ai grandi cambiamenti del nostro settore

Palazzo Trecchi si conferma un polo di formazione internazionale per la sicurezzaalimentare: dal 6 all'8 aprile, ANMVI International ha organizzato il convegno "Cli-ma, produzioni e riflessi tecnologici in sanità veterinaria”.

L'evento ha aperto la stagione formativa 2011 di Anmvi International nell'ambito delle i-niziative specialistiche organizzate con il supporto di EV, nel Centro Studi cremonesedi Palazzo Trecchi e finanziate dall'Assessorato alla Formazione della Regione Lom-bardia.Sono stati ospiti relatori gli specialisti dell'EFSA di Parma, quelli della CommissioneEuropea, scienziati e ricercatori provenienti da diverse parti dell'Europa ma anche col-laboratori fissi come i docenti della Cattolica di Piacenza e dell'istituto Superiore di Sa-nità.

FORMAZIONE INTERNAZIONALE

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di FRANCESCA ABRAMOPresidente SIDEV

ACremona lo scorso 17 A-prile si è svolto il semi-nario “Danni solari sullacute del cane e del gat-to” organizzato da SI-DEV in collaborazione

con Bayer Animal Health; l’evento era dedicatoall’approfondimento delle patologie cutanee fo-to-indotte e/o foto-aggravate nel cane e nelgatto. Il relatore della giornata prof. Craig Grif-fin (USA), uno dei massimi esperti del settore,ha affrontato argomenti riguardanti la patoge-nesi, gli aspetti clinico-patologici, la diagnosti-ca, la prevenzione e l’approccio terapeutico perqueste malattie ed ha condiviso con i parteci-panti la propria esperienza maturata, nell’arcodegli anni, in un’area geografica assimilabile percondizioni geo-climatiche a numerose regionidel nostro Paese. Per l’occasione la Bayer Ani-mal Health ha bandito un concorso per premia-re il miglior caso clinico presentato dai soci SI-DEV omaggiando il vincitore con la partecipa-zione al congresso annuale ESVD-ECVD 2011a Bruxelles in programmazione per il prossimosettembre. Per l’attualità dell’argomento tratta-to e per la frequenza con la quale le fotoderma-tosi costituiscono motivo di visita per il derma-tologo veterinario, numerosi sono stati i socipartecipanti all’incontro e al concorso. I colleghiStefano Borio, Chiara Caporali, Franca Galeot-ti, Patrizia Pandolfi, Barbara Petrini e SilviaSchiavi hanno presentato casi clinici sulla ge-stione clinico-patologica inerenti dermatite/che-ratosi attinica e lupus cutaneo/pemfigo erite-matoso foto-aggravati. Per alcuni dei casi sonostati indicati protocolli terapeutici innovativi. Lacommisione di esperti composta dalla dr.ssaChiara Brachelente, dalla dr.ssa Giordana Zan-na e dal prof. Craig Griffin, appositamente desi-gnata per la scelta del miglior caso clinico, haproclamato come vincitore del concorso ladr.ssa Chiara Caporali alla quale vanno le piùsentite congratulazioni da parte della SIDEV. LaBayer Animal Health si è inoltre impegnata nellapubblicazione di una monografia che usciràprossimamente in allegato al numero 3 della ri-vista Veterinaria e che raccoglie cinque dei casiclinici presentati durante questo incontro. I casipubblicati rappresentano una esemplificazionedella gestione clinica, diagnostica e terapeuticadi disturbi dermatologici di natura foto-indotta(dermatite e cheratosi attinica) o foto-aggravata(lupus cutaneo) del cane. SIDEV e Bayer Ani-mal Health si augurano che questa monografiapossa rappresentare un valido strumento infor-

mativo atto a divulgare alcuni aspetti di questointeressante argomento a tutti coloro che nonhanno avuto la possibilità di presenziare a que-sto incontro. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17| 2011 Dermatologia Dalle Associazioni 19

Danni solari sulla cute delcane e del gattoGriffin al seminario SIDEV

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di GIULIO PREDIERIPresidente AISA

Sentite! È un fragore di bar-riere che cadono. Parlandodi cavalli sportivi, alla mag-gior parte dei cavalieri e deiburocrati più incalliti po-trebbe sembrare un odioso

frastuono, invece viene percepito dai più evo-luti come un’armoniosa melodia.

Mentre la polvere dei crolli si dilegua, compareuno scenario nuovo animato da veterinari dimedicina pubblica e liberi professionisti intentiad abbattere quegli ostacoli che per anni lihanno segregati in angusti compartimenti i-deologici. Ora iniziano deontologicamente a dialogareper cercare soluzioni condivise a talune proble-matiche irrisolte della professione veterinaria.Le metaforiche barriere in caduta libera sonole difese corporative che fino alla pubblicazio-

ne dell’articolo “La gestione del Farmaco negliequidi non DPA” a firma di Filippo Verde e Mim-mo Ferrulli (Professione Veterinaria n° 11) han-no negato l’esistenza di situazioni critiche qualil’oggettiva difficoltà dei “veterinari ASL” di con-trollare i trattamenti farmacologici sui cavallisportivi o da competizione.I colleghi Verde e Ferrulli, dirigenti ASL di area5, dichiarano testualmente: “Di fatto nessunVeterinario ASL, pur con il massimo impegno,può realmente garantire la sicurezza delle carni

prodotte da equidi sottoposti ad attività agoni-stica” quindi, al fine di tutelare la salute del con-sumatore, propongono, con oggettivo sensodi responsabilità, l’esclusione sistematica diquesti cavalli dalla produzione di alimenti perl’uomo.Verde e Ferrulli, hanno inoltre verificato che lacorretta gestione sanitaria dei cavalli sportivi èfavorita dalla loro iscrizione al ruolo non DPA,anche perché tale classificazione agevola lacollaborazione tra veterinari ASL e liberi profes-sionisti, aumenta la trasparenza dei comporta-menti e la collaborazione dei proprietari.I vantaggi della scelta non DPA ricadono sullaprofessione veterinaria, e quel che più vale, sudi una comunità piuttosto ampia.Allevatori, proprietari, allenatori, driver, cavalie-ri, industrie farmaceutiche, grossisti del farma-co, farmacie e medici veterinari possono sind’ora usufruire dei benefici di una rilevantesemplificazione normativa che li svincola dacosti e incombenze burocratiche imposte dauna legislazione molto articolata, la cui com-plessità è giustificata dalla necessità di garanti-re la sicurezza alimentare.Tale legislazione è difficile da rispettare sia peril gestore del cavallo sportivo che notoriamen-te non è, né potrà mai diventare una figura pro-fessionalmente preparata alla produzione diderrate alimentari sicure, sia per il veterinarioippiatra.Inoltre, l’esclusione dei cavalli da competizionedall’alimentazione umana permette a proprie-tari, allenatori e veterinari di lavorare senza in-giustificati ostacoli in funzione dei risultati clini-ci, agonistici ed economici attesi.Siccome in linea generale non si può assicura-re il benessere degli animali senza disporre diefficaci strumenti per la prevenzione e la curadelle loro patologie, l’ampio arsenale terapeuti-co sviluppato dall’industria farmaceutica vete-rinaria per gestire le malattie professionali deicavalli da competizione non DPA concorre adeterminare migliori standard di welfare in que-sto tipo di equidi rispetto ai consimili “da car-ne” che dovessero essere impiegati in attivitàagonistiche.Infine con l’esclusione degli “equidi ludici” dal-l’alimentazione umana, appassionati di sport,associazioni sportive e animalisti potrannoguardare le competizioni ippiche ed equestricome eventi maggiormente rispettosi dei sen-timenti umani nei confronti dei cavalli.Nello stesso tempo i consumatori possonoavvantaggiarsi di una maggiore sicurezza ali-

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201120 Dalle Aziende Equidi ▲

I vantaggi della scelta non DPAA proposito della gestione del farmaco nei cavalli

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mentare. Mi auguro che le conclusioni di Ver-de/Ferrulli, scaturite da esperienze concrete,maturate in una regione “ippofaga” come lapuglia, non cadano nel vuoto ma convincanoaltri veterinari ASL a sensibilizzare i proprie-tari affinché iscrivano i cavalli sportivi al ruolonon DPA.A giudicare dalle posizioni di Verde e Ferrulli e-sistono le condizioni affinché il dialogo tra Au-torità Sanitarie e veterinari ippiatri superi lo ste-rile rapporto sanzionatorio tra controllori e con-trollati per dare spazio ad un atteggiamento direciproca informazione e collaborazione pro-fessionale che rimuova il timore di prescrivere ilfarmaco veterinario e che renda più trasparen-te il suo mercato.Deve essere a tal proposito sottolineato che lamaggior parte dei farmaci riservati ai cavalli e-sclusi dalla catena alimentare sono oggi pre-scrivibili con ricetta in copia unica, che la com-mercializzazione degli stessi può avvenire at-traverso canali distributivi brevi ed economici eche in prospettiva l’esclusione dei cavalli sporti-vi dalla catena alimentare consentirà una mag-gior disponibilità di farmaci innovativi in virtù deiminori costi di sviluppo.Azioni mirate quali l’incentivazione della crea-zione di strutture che ospitino solo cavalli nonproduttori di alimenti, la facilitazione dell’utiliz-zo dei farmaci a loro riservati, l’adozione disoluzioni economiche per lo smaltimento del-le carcasse dei soggetti a fine vita (sotterra-mento in loco), rappresentano il logico prose-guimento di una strategia volta al migliora-mento della sicurezza alimentare, del benes-sere animale e della qualità della professioneveterinaria avviata con l’istituzione dell’ana-grafe equina e con l’introduzione del ruolo diequide non DPA.Tale strategia ha prodotto il crollo della percen-tuale di campioni di carni equine positive ai re-sidui di farmaci (dati ISTAT 2007). Anche per questo è auspicabile che la revisio-ne del D.L. 193 e la stesura del Manuale Ope-rativo dell’Anagrafe Equina, favoriscano ulte-riormente l’iscrizione dei cavalli sportivi al ruolonon DPA; ad esempio eliminando l’obbligo diregistrare le loro movimentazioni sul territorio olegalizzando l’acquisto dei farmaci riservati aquesta categoria di cavalli direttamente dalgrossista, con consistenti vantaggi in termini direperibilità e costi. Ringrazio infine i colleghiVerde e Ferrulli per aver fatto crollare le primebarriere corporative dimostrando competenza,sensibilità nei confronti dei problemi della co-munità e onestà intellettuale. ■

Vinci un kit di profilassi denta-le” è il titolo del concorso ab-binato al seminario “Odon-toiatria nella pratica di base”.Tra tutti i medici veterinari

presenti all’iniziativa scientifica saranno messiin palio tre kit completi per la detartrasi e la lu-cidatura dei denti, composti di ablatore piezoe-lettrico, micromotore con manipolo ed insertoprofessionali, e griglia poggiatesta. Partecipar-vi è facile. Tutti coloro che si registreranno alcongresso SCIVAC troveranno all’interno della

cartella congressuale il depliant del concorsocon i “cinque facili passi” per accedervi: pre-senziare al seminario di odontoiatria, ritirare ecompilare la scheda di partecipazione, farlatimbrare alla fine del seminario, consegnare laparte compilata allo stand Innovet, essere pre-senti al momento dell’estrazione che avverrà,sempre presso lo stand Innovet, domenica 29maggio, alle 13.15. Le prime tre schede estratte vinceranno i kitcompleti di profilassi dentale, che verranno re-capitati direttamente a casa dei vincitori entro

30 giorni dalla data dell’estrazione. Questa è la terza edizione del concorso a pre-mi che Innovet tradizionalmente organizza inoccasione del congresso SCIVAC di Rimini,collegandolo ad iniziative di particolare interes-se per l’aggiornamento scientifico del medicoveterinario, piuttosto che di utilità pratica perl’esercizio quotidiano della sua Professione.Che dire ancora? Arrivederci a Rimini e … buo-na fortuna! Maggiori informazioni e iscrizioni suhttp://www.innovet.it sezione “Eventi” ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17| 2011 Concorso Dalle Aziende 21

La lettera pubblicata sul numero 11di Professione Veterinaria a firmadel Dr. Giovanni Semprini di Bolo-

gna riferita al sistema di scontistica ap-plicato dalle aziende farmaceutiche aiMedici Veterinari, e la relativa risposta diseguito riportata a firma del Presidentedell’AISA, Dr. Giulio Predieri, hanno su-scitato molto interesse fra i colleghi enumerose sono le lettere e le telefonatearrivate in redazione su questo tema. A-vendo già in programma l’ANMVI un in-contro con il nuovo Consiglio dell’AISA,di cui abbiamo riferito nel numero 12 diquesta rivista, abbiamo chiesto ai rap-presentanti delle aziende farmaceutichedi poter inserire anche questo tema fraquelli all’ordine del giorno per valutareinsieme, in un confronto costruttivo, pos-sibili interventi sui problemi che sonostati segnalati dai colleghi. Sarà nostracura tenere tutti informati sull’evoluzionedi questo confronto.

Carlo Scotti

FARMACI E SCONTISTICA

Kit di profilassi dentale

CONGRESSOINTERNAZIONALE SIVAR

6-7 Maggio 2011 - Cremona, Palazzo Trecchi

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

Con il patrocinio diFNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari)

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EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

La SIVAR ringrazia gli sponsor e le aziende espositriciper il supporto alla realizzazione del

Professione Veterinaria 17-2011 ok:ok 18-05-2011 15:03 Pagina 21

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La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

2) Quale tra questi ormoni aumenta durante l’i-peradrenocorticismo del furetto?

a cortisolo

b estradiolo

c LH

d aldosterone

e eritropoietina

1) Se asporto i corpi ultimobranchiali in Rana pipiens:

a Non ottengo alcun risultato

b Ho un’iniziale ipocalcemia, seguita a distanza di alcune settimane daipercalcemia

c Gli animali muoiono per asfissia

d Ho un’iniziale ipercalcemia, seguita adistanza di alcune settimane daipocalcemia

e I corpi ultimobranchiali si rigenerano inalcune settimane QUIZ 1Risposta corretta: d)

Incontro SIVAE:“Endocrinologia negli animali

esotici” - Cremona, 1-2 Marzo2008

QUIZ 2Risposta corretta: b)

Incontro SIVAE:“Endocrinologia negli animali

esotici” - Cremona, 1-2 Marzo2008

SOLUZIONI

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201122 Calendario attività Dal 13 maggio al 25 settembre

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

CORSO SIVE IN COLLABORAZIONE CORSO SIPE TEORICO PRATICO DI PODOLOGIA EQUINA - Parma - Facoltà di Medicina veterinaria - ECM: 13 - 14 MAG CON BLACKSMITH Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 -

E-mail: [email protected] SCIVAC IN COLLABORAZIONE COSA C’È DI NUOVO IN MEDICINA FELINA NEL 2011? - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione -

14 - 15 MAG CON ZOOMARK ECM: Richiesto accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi,Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA IL PAZIENTE PARETICO - Brescia- Centro Mater Divinae Gratie - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:

Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 MAGCORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona -

Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - SegreteriaANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

19 - 20 MAGCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ CORSO PER VALUTATORE INTERNO DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI UNI EN ISO

19011/2003, REG. CEN. 852-853/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - PRIMA PARTE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

23 - 25 MAGCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (ASL,

REGIONI) UNI EN ISO 19011/2003, REG. CE N. 882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - SECONDA PARTE - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

27 - 29 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 69° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini -

Via della Fiera, 52 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV IL TECNICO TRA SALA OPERATORIA E GESTIONE DELLE DIETE - Palacongressi della Riviera di Rimini,29 MAG IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - - Tel. 0372 403541 -

E-mail: [email protected]

6 - 7 GIUCORSO SCIVAC APPROCCIO DIAGNOSTICO DI BASE ED AVANZATO DELLE NEOPLASIE EMATOPOIETICHE DEL CANE E DEL GATTO

- Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 16 Crediti - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 10 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. OFTALMOLOGIA: IV PARTE - RAGIONAMENTO CLINICO ORIENTATO AL PROBLEMA IN OFTALMOLOGIA: ADESSO

FACCIAMO DIAGNOSI! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 33 Crediti - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

10 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA DELL’URINARIO INFERIORE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

accreditamento per 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE SEMINARIO” PATOLOGIE DELL’OSSO SUBCONDRALE E FRATTURE DA STRESS NEL CAVALLO SPORTIVO”10 GIU CON GARDA ENDURANCE LIFESTYLE Park Hotel Golf Resort Peschiera del Garda (VR) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 - 18 GIUCORSO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accre-

ditamento per 27 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 GIUINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA ASVAC - DALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - 19 GIU IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Via Carroz, 14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni

Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

22 - 24 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -

Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 33 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 26 GIUCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI FISIOTERAPIA CAMPANIA - Complesso Turistico Averno - Pozzuoli (NA) - Via Monte

Nuovo Licola Patria, 85 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

29 GIU ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - DIAGNOSI DIFFERENZIALI, ESAMI DIAGNOSTICI E LE GRANDI SINDROMI

2 LUGIN NEUROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti - Per infor-mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

1 - 3 LUG CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA CORSO FSA - SICILIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

5 - 9 LUGCORSO SCIVAC CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 -E-mail: [email protected]

15 - 17 LUGCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC MEDICINA FELINA - AGGIORNAMENTI IN CLINICA PRATICA E CHIRURGIA - Hotel Torre Normanna, Altavilla

Milicia (PA) - Strada Comunale Torre Normanna - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15 - 17 SETCORSO SCIVAC INTERNATIONAL COURSE - ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING - PRACTICAL AND INTERACTIVE COM-

PUTED TOMOGRAPHY WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 27 Crediti - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 - 17 SETCORSO SIVE CORSO PRATICO DI EMBRYO-TRANSFER - Palazzo Trecchi, Cremona e SBS San Daniele Po(CR) - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

18 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC eCorsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE SOVEP - CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano, 153 - ECM: RichiestoIN COLLABORAZIONE CON SOVEP Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali

SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

19 - 21 SETCORSO SCIVAC TRAUMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accredita-

mento per 32 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

23 - 25 SETCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 70° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - MEDICINA D’URGENZA - Palacongressi d’Abruzzo, Montesilvano

(Pescara) - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressie Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 25 SETINCONTRO SCVI LE GHIANDOLE DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO A VOLTE DIMENTICATE. LA PANCREATITE: MEDICINA E CHIRURGIA

A CONFRONTO E LE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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