Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 20

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 20 dal 31 maggio al 6 giugno 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 20 2 FINANZIARIA La manovra finanziaria varata dal Go- verno consente i pagamenti in contanti fino a 5mila euro. Obbligo di tracciabi- lità per i pagamenti di importo superio- re. Per importi dai 3 mila euro in su è prevista la fattura elettronica. È atteso in proposito un provvedimento dell’A- genzia delle Entrate. UK22U È pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 28 maggio l'approvazione della revisio- ne congiunturale speciale degli studi di settore per il periodo d'imposta 2009. Il Ministero delle Finanze ha accolto il pa- rere dei professionisti. Nessun accerta- mento se ricavi e compensi superano lo studio di settore revisionato. GRAVIDANZA Il reddito maturato nel periodo della gravidanza non sarà considerato ai fini degli studi di settore. Il Governo ha assunto l’impegno di ri- conoscere alle professioniste mamme che non venga considerato ai fini degli accertamenti fiscali il mancato rispetto dei valori richiesti dagli studi di settore. L’Agenzia delle Entrate sta predispo- nendo una circolare. ANVUR Dopo il via libera della Corte dei Conti, il regolamento dell’Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario. I finanziamenti saranno subordinati al ri- spetto di requisiti di merito e di qualità sulla base di parametri oggettivi e certi- ficabili. Valutati l’efficienza e l’efficacia dell’attività didattica, l’apprendimento e l’inserimento nel mondo del lavoro. VETERINARI SSN Nel corso di un intervento in Commis- sione Affari Sociali, il Sottosegretario Martini ha ricordato gli interventi del Go- verno a favore della veterinaria pubbli- ca, “che indubbiamente presenta alcu- ne criticità in alcune parti del Paese”. In particolare, “si sta intervenendo per contrastare le intimidazioni nei confronti dei veterinari, anche in considerazione delle pesanti ricadute che il fenomeno può avere sulla sicurezza alimentare”. PET PASSPORT Con il nuovo Regolamento 438/2010 la Commissione Europea ha modificato alcune norme riguardanti i requisiti sa- nitari per la circolazione degli animali da compagnia a scopo non commerciale. Fissati i requisiti tecnici per il transpon- der e la vaccinazione antirabbica. FONDO SANITARIO A PAGINA 3 PRIMI PATENTINI CRESCONO A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 17 A PAGINA 18 A PAGINA 20 MALTRATTAMENTO AGGRAVATO DI ANIMALI SOPPRESSA L’AGENZIA ALIMENTARE IDENTIFICAZIONE DEGLI EQUIDI AIVEMP INTERVIENE SUL DIVIETO DI TROMBINA DLVO 193/2006 BREVI CONFPROFESSIONI SANITÀ AL MINISTERO ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Confprofessioni Sanità ha in- contrato il Direttore Generale delle Professioni Sanitarie, Giovanni Leonardi. Quello del 25 maggio scorso è stato il primo in- contro dopo la ricostituzione del Mi- nistero della Salute, nel quale i pro- fessionisti della sanità privata ricono- scono "il proprio Dicastero di riferi- mento e un imprescindibile interlo- cutore nel Governo". Nel documento depositato da Carlo Scotti, Coordinatore di Confprofessioni Sanità, Roberto Callioni (ANDI) e Giacomo Milillo (FIMMG) si parla di riforma degli Ordini e delle professioni sanitarie, di Sanità integrata Pubbli- co-Privato, di lotta agli sprechi, di ECM e di Federalismo. I liberi profes- sionisti della sanità chiedono una riforma delle modalità d'esercizio professionale, attenta ai risvolti eco- nomico-organizzativi: assetti socie- tari con apporto di capitale, incenti- vi, accesso al credito e agevolazioni allo svolgimento della libera profes- sione. L'Area Sanità e Salute di Confpro- fessioni è coordinata da Carlo Scotti (ANMVI) e riunisce medici di famiglia (FIMMG), odontoiatri (AN- DI), medici veterinari e psicologi (PLP) che esercitano nella sanità privata. A fronte di un contesto che induce alla contrazione della spesa Indagine sul farmaco veterinario Via libera dal Sottosegretario Martini ad una consultazione di sei mesi sul medicinale veterinario pubblica per esigenze di risparmio, l'Area Sanità e Salute di Confpro- fessioni rimarca l'esigenza di una consistente politica di contrasto degli sprechi che si annidano all'in- terno del SSN e che potrebbero es- sere governati da un sistema sani- tario integrato che si avvale della re- te sanitaria privata presente sul ter- ritorio, con minori investimenti e u- na migliore qualità delle prestazioni erogate. Dopo l'incompiuta riforma del Titolo V della nostra Co- stituzione, è con crescente preoccupazione che l'Area Sanità e Salute di Confpro- fessioni guarda alle future politiche federaliste. In am- bito sanitario la parcellizzazione del- le politiche di salute richiede un ro- busto indirizzo centrale e un attento controllo sulle realtà regionali affin- ché tali indirizzi non vengano disat- tesi o modificati. Per questo l'Area Sanità e Salute di Confprofessioni ri- tiene indispensabile che le Confe- renze (Stato - Regioni - Province Au- tonome) si aprano alla concertazio- ne con le rappresentanze di catego- ria. Quanto all’educazione continua in medicina, i liberi professionisti di Confprofessioni non ritengono so- stenibile un principio di obbligato- rietà "a titolo oneroso". Chiedono sgravi fiscali e respingono ogni pre- visione sanzionatoria. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line NONOSTANTE L’AUMENTO CHE SIAMO STATI COSTRETTI, SIA PU- RE DOPO LUNGHE TRATTATIVE CON I NOSTRI PARTNER ASSICU- RATIVI, a dover accettare e per forza di cose girare ai nostri sottoscrittori, il Fondo Sanitario ANMVI è riuscito a contenere questa situazione di crisi a po- che decine di polizze perse, soprattutto quelle della opzione minima. Questo dato che dimostra la fiducia che ci è stata riconosciuta è per noi molto impor- tante per continuare con il massimo impegno a trovare per i nostri iscritti le so- luzioni sempre migliori per i servizi che possiamo offrire. Il settore assicurativo che propone polizze di sanità integrativa è da tempo in forte crisi in quanto i rimborsi superano di gran lunga i premi netti incassati. Per anni siamo riusciti a contenere gli aumenti previsti ma per il 2010, sia pure ottenendo una forte ri- duzione rispetto agli incrementi richiesti, la percentuale di aumento del premio che alla fine abbiamo dovuto accettare è stata piuttosto elevata. Possiamo però garantire i nostri iscritti che le proposte del nostro Fondo Sanitario conti- nuano ad essere, a parità di condizioni, le più convenienti in assoluto. Di que- sto possiamo essere certi visto che ogni anno le mettiamo a confronto con al- tre proposte che richiediamo a diverse compagnie che spesso rinunciano ad inviarci ipotesi alternative appena sanno che il nostro Fondo aderisce ad Assi- dim o vedono le nostre condizioni attuali. Non è facile prevedere quali saranno gli sviluppi futuri di questo settore assicurativo dal quale molte compagnie sembrano volersi togliere, ma certamente siamo in grado di assicurare i nostri iscritti che le nostre proposte saranno sempre le più vantaggiose offerte dal mercato. la PR O FESSI O NE VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 20 dal 31 maggio al 6 giugno 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona202

FINANZIARIALa manovra finanziaria varata dal Go-verno consente i pagamenti in contantifino a 5mila euro. Obbligo di tracciabi-lità per i pagamenti di importo superio-re. Per importi dai 3 mila euro in su èprevista la fattura elettronica. È attesoin proposito un provvedimento dell’A-genzia delle Entrate.

UK22UÈ pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del28 maggio l'approvazione della revisio-ne congiunturale speciale degli studi disettore per il periodo d'imposta 2009. IlMinistero delle Finanze ha accolto il pa-rere dei professionisti. Nessun accerta-mento se ricavi e compensi superanolo studio di settore revisionato.

GRAVIDANZAIl reddito maturato nel periodo dellagravidanza non sarà considerato ai finidegli studi di settore.Il Governo ha assunto l’impegno di ri-conoscere alle professioniste mammeche non venga considerato ai fini degliaccertamenti fiscali il mancato rispettodei valori richiesti dagli studi di settore.L’Agenzia delle Entrate sta predispo-nendo una circolare.

ANVURDopo il via libera della Corte dei Conti, ilregolamento dell’Agenzia Nazionale divalutazione del sistema universitario. Ifinanziamenti saranno subordinati al ri-spetto di requisiti di merito e di qualitàsulla base di parametri oggettivi e certi-ficabili. Valutati l’efficienza e l’efficaciadell’attività didattica, l’apprendimento el’inserimento nel mondo del lavoro.

VETERINARI SSNNel corso di un intervento in Commis-sione Affari Sociali, il SottosegretarioMartini ha ricordato gli interventi del Go-verno a favore della veterinaria pubbli-ca, “che indubbiamente presenta alcu-ne criticità in alcune parti del Paese”. Inparticolare, “si sta intervenendo percontrastare le intimidazioni nei confrontidei veterinari, anche in considerazionedelle pesanti ricadute che il fenomenopuò avere sulla sicurezza alimentare”.

PET PASSPORTCon il nuovo Regolamento 438/2010 laCommissione Europea ha modificatoalcune norme riguardanti i requisiti sa-nitari per la circolazione degli animali dacompagnia a scopo non commerciale.Fissati i requisiti tecnici per il transpon-der e la vaccinazione antirabbica.

FONDO SANITARIO

A PAGINA 3

PRIMI PATENTINI

CRESCONO

A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 17 A PAGINA 18 A PAGINA 20

MALTRATTAMENTOAGGRAVATO DI ANIMALI

SOPPRESSAL’AGENZIA

ALIMENTARE

IDENTIFICAZIONEDEGLI EQUIDI

AIVEMP INTERVIENESUL DIVIETO DI TROMBINA

DLVO 193/2006

BREVI CONFPROFESSIONI SANITÀ AL MINISTERO

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Confprofessioni Sanità ha in-contrato il Direttore Generaledelle Professioni Sanitarie,Giovanni Leonardi. Quello del 25maggio scorso è stato il primo in-contro dopo la ricostituzione del Mi-nistero della Salute, nel quale i pro-fessionisti della sanità privata ricono-scono "il proprio Dicastero di riferi-mento e un imprescindibile interlo-cutore nel Governo". Neldocumento depositato daCarlo Scotti, Coordinatoredi Confprofessioni Sanità,Roberto Callioni (ANDI) eGiacomo Milillo (FIMMG) siparla di riforma degli Ordinie delle professioni sanitarie,di Sanità integrata Pubbli-co-Privato, di lotta agli sprechi, diECM e di Federalismo. I liberi profes-sionisti della sanità chiedono unariforma delle modalità d'esercizioprofessionale, attenta ai risvolti eco-nomico-organizzativi: assetti socie-tari con apporto di capitale, incenti-vi, accesso al credito e agevolazioniallo svolgimento della libera profes-sione.L'Area Sanità e Salute di Confpro-fessioni è coordinata da CarloScotti (ANMVI) e riunisce medici difamiglia (FIMMG), odontoiatri (AN-DI), medici veterinari e psicologi(PLP) che esercitano nella sanitàprivata. A fronte di un contesto cheinduce alla contrazione della spesa

Indagine sul farmacoveterinarioVia libera dal Sottosegretario Martini aduna consultazione di sei mesi sulmedicinale veterinario

pubblica per esigenze di risparmio,l'Area Sanità e Salute di Confpro-fessioni rimarca l'esigenza di unaconsistente politica di contrastodegli sprechi che si annidano all'in-terno del SSN e che potrebbero es-sere governati da un sistema sani-tario integrato che si avvale della re-te sanitaria privata presente sul ter-ritorio, con minori investimenti e u-

na migliore qualità delleprestazioni erogate.Dopo l'incompiuta riformadel Titolo V della nostra Co-stituzione, è con crescentepreoccupazione che l'AreaSanità e Salute di Confpro-fessioni guarda alle futurepolitiche federaliste. In am-

bito sanitario la parcellizzazione del-le politiche di salute richiede un ro-busto indirizzo centrale e un attentocontrollo sulle realtà regionali affin-ché tali indirizzi non vengano disat-tesi o modificati. Per questo l'AreaSanità e Salute di Confprofessioni ri-tiene indispensabile che le Confe-renze (Stato - Regioni - Province Au-tonome) si aprano alla concertazio-ne con le rappresentanze di catego-ria. Quanto all’educazione continuain medicina, i liberi professionisti diConfprofessioni non ritengono so-stenibile un principio di obbligato-rietà "a titolo oneroso". Chiedonosgravi fiscali e respingono ogni pre-visione sanzionatoria.

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NONOSTANTE L’AUMENTO CHE SIAMO STATI COSTRETTI, SIA PU-RE DOPO LUNGHE TRATTATIVE CON I NOSTRI PARTNER ASSICU-RATIVI, a dover accettare e per forza di cose girare ai nostri sottoscrittori, ilFondo Sanitario ANMVI è riuscito a contenere questa situazione di crisi a po-che decine di polizze perse, soprattutto quelle della opzione minima. Questodato che dimostra la fiducia che ci è stata riconosciuta è per noi molto impor-tante per continuare con il massimo impegno a trovare per i nostri iscritti le so-luzioni sempre migliori per i servizi che possiamo offrire. Il settore assicurativoche propone polizze di sanità integrativa è da tempo in forte crisi in quanto irimborsi superano di gran lunga i premi netti incassati. Per anni siamo riusciti acontenere gli aumenti previsti ma per il 2010, sia pure ottenendo una forte ri-duzione rispetto agli incrementi richiesti, la percentuale di aumento del premioche alla fine abbiamo dovuto accettare è stata piuttosto elevata. Possiamoperò garantire i nostri iscritti che le proposte del nostro Fondo Sanitario conti-nuano ad essere, a parità di condizioni, le più convenienti in assoluto. Di que-sto possiamo essere certi visto che ogni anno le mettiamo a confronto con al-tre proposte che richiediamo a diverse compagnie che spesso rinunciano adinviarci ipotesi alternative appena sanno che il nostro Fondo aderisce ad Assi-dim o vedono le nostre condizioni attuali. Non è facile prevedere quali sarannogli sviluppi futuri di questo settore assicurativo dal quale molte compagniesembrano volersi togliere, ma certamente siamo in grado di assicurare i nostriiscritti che le nostre proposte saranno sempre le più vantaggiose offerte dalmercato.

laPROFESSIONE VETERINARIA

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Con una nota del Ministerodella Salute pervenuta al-l'ANMVI il 28 maggioscorso, si dà ufficialmen-te l’avvio ad una indaginedi circa sei mesi per mo-

nitorare alcune tematiche legate al farmaco ve-terinario: reperibilità, farmaco in deroga, distri-buzione, farmaci obsoleti ed innovativi, puntideboli dell’attuale impianto normativo, aspettieconomici ed altri elementi che potranno esse-re utili ad una valutazione globale del sistema. La nota ministeriale fa seguito ai colloqui fra ilSottosegretario Martini e il Presidente Seniordell'ANMVI Carlo Scotti, che il 28 aprile scorsoaveva posto alcune problematiche di carattereeconomico-fiscale e gestionale, dall'IVA del20% sulle prestazioni sanitarie, alla distribuzio-ne del farmaco veterinario ed ai Leavet, tutti a-spetti estremamente importanti a fronte di unacrisi che investe i cittadini già proprietari di ani-mali da compagnia o potenziali possessori. Al-l'incontro, presenti anche il Dr. Romano Mara-belli, Capo Dipartimento per la Sanità PubblicaVeterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Ali-menti, ed il Dr. Federico Coccia, consulentetecnico-veterinario del Ministero, l'ANMVI haproposto anche un’indagine sul farmaco veteri-nario con finalità propositive per individuare si-tuazioni utili ad assicurare da un lato la sua re-peribilità e la sua distribuzione con possibilecontenimento dei costi e dei relativi prezzi e dal-l’altro la possibilità per il veterinario di garantireall’animale la terapia più adeguata."Siamo estremamente soddisfatti di questanuova apertura del Sottosegretario Martini allanostra professione - dichiara Scotti - questa in-dagine è per noi molto importante perché cipermetterà di approfondire aspetti assoluta-mente utili per valutare tutto il sistema farmaco-veterinario ed i grossi limiti che esprime rispettoad altri paesi europei per poter portare fra seimesi proposte precise nell’interesse degli ani-mali, dei loro proprietari ed anche dei MediciVeterinari sia per gli aspetti professionali che perquelli economici.Sapere di poterci muovere con la condivisio-ne e il sostegno del Sottosegretario e degli uf-fici ministeriali ci motiva ulteriormente a pro-cedere".

WWW.ANMVI.ITL'indagine sarà avviata a cura dell'ANMVI chefarà pervenire i risultati alla Direzione Generaledella Sanità Animale e del Farmaco Veterinario.Il Ministero della salute riferisce che “i risultati e-mersi sulla base delle informazioni raccolte sa-ranno resi noti alle associazioni di categoria”. Laconsultazione sarà aperta alla partecipazione ditutti i medici veterinari al sito www.anmvi.it

LA CESSIONELa cessione del farmaco veterinario, oggi di-sciplinata dall’articolo 84 (Modalità di tenutadelle scorte negli impianti di cura degli anima-li) del Dlgs 193/2006, può essere aggiornataa modalità di dispensazione che diano al me-dico veterinario un pieno ed effettivo poteredecisionale sull’atto prescrittivo, sulla sceltadella terapia e del medicinale, sul controllo esull’efficacia terapeutica. Tutto questo senzatradurre l’atto della cessione in un atto di“vendita”, bensì collocandola nel solco dellemotivazioni della Categoria e già confortatedal Consiglio di Stato all’epoca di un ormai a-nacronistico contenzioso con Federfarma. Lavisione dell’ANMVI è anche quella di una di-spensazione che, attraverso un maggior inter-vento del medico veterinario, rilanci la specifi-cità del medicinale veterinario.

EQUIVALENTILa questione dei “generici” in veterinaria è aper-ta e da analizzare attentamente. L’Associazio-ne ritiene che la disponibilità di farmaci equiva-lenti anche in campo veterinario sia estrema-mente importante, necessaria ed urgente, mache debba essere attentamente valutata per e-vitare disinvolte sovrapposizioni con la medici-na umana. È quindi importante che gli equiva-lenti siano specifici veterinari ma con prezzi da“generici”. Per questo l’ANMVI ha sollecitato ilMinistero a rivedere le procedure di registrazio-ne di questi farmaci sia per gli aspetti economi-ci che per quelli temporali decisamente ingiu-stificati.

I PREZZI Il problema dei prezzi del farmaco veterinario,anche per la crisi economica che stiamo su-bendo, è sempre più evidenziato dai proprietari

ed anche da molti veterinari. Questo ha porta-to, anche per altri problemi del settore, a situa-zioni inaccettabili di sostituzione del farmacoprescritto con altro umano da parte del farmaci-sta o di indicazione suggerita dallo stesso vete-rinario. Abbiamo più volte spiegato le motiva-zioni che non potranno mai permettere che ilfarmaco veterinario possa essere proposto allostesso prezzo di quello umano anche se a vol-te la differenza è in effetti difficile da giustificare:mercato ridotto, spesso di nicchia, costi di ri-cerca specifici, produzione limitata, confeziona-mento, grossi problemi distributivi e con costielevati, costi di informazione, ecc. Abbiamo piùvolte sostenuto che un maggior coinvolgimen-to del veterinario nel sistema distributivo, comeavviene all’estero, ed una maggiore disponibi-lità di prodotti, anche “generici”, risolverebbe ingran parte questi problemi portando ad un con-tenimento reale del prezzo al pubblico.

NUOVE SOLUZIONI TERAPEUTICHE I lavori ministeriali, sviluppatisi attorno al docu-mento Fnovi sull'uso in deroga del farmaco ve-terinario, hanno fatto emergere l'esigenza dispecifici approfondimenti nel settore degli ani-mali da compagnia. Di qui la creazione di unaCommissione ANMVI che in breve tempo pos-sa valutare proposte condivise, da portare in-sieme alla FNOVI ai tavoli ministeriali. Numerosii temi da affrontare, dalla distribuzione del me-dicinale veterinario, all'inadeguata disponibilità,difficoltà di impiego, con particolare riferimentoalle norme nazionali sull'uso in deroga. LaCommissione ha iniziato i lavori con i dati diun'ampia ricognizione, condotta dal suo coor-dinatore, Marco Melosi, fra i colleghi delle so-cietà specialistiche di riferimento della SCIVAC,per avere un panorama completo e differenzia-

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2010 Anmvi informa Osservatorio farmaco 3

I TEMI DELLACONSULTAZIONE

1criticità normative

2problemi

distributivi

3farmaco in deroga

4farmaci obsoleti

o innovativi

5farmaci

equivalenti

6aspetti economici

Sei mesi di consultazioni sul farmacoveterinario: www.anmvi.itI risultati dell’indagine avviata dall’ANMVI saranno trasmessi al Ministero della Salute. In Europa e in Italia siamo chiamati a dire la nostra. Tempi e modi non mancano

Il Sottosegretario di Stato FrancescaMartini ha condiviso l'esigenza di realiz-zare un'indagine conoscitiva del farma-co veterinario. Il via libera fa seguito aicolloqui al Ministero della Salute fra ilSottosegretario Martini e il PresidenteSenior dell'ANMVI Carlo Scotti, che il 28aprile scorso aveva posto alcune pro-blematiche di carattere economico-fi-scale e gestionale dell'attività medicoveterinaria. Quanto al farmaco, l'ANMVIha proposto un’indagine con finalitàpropositive per individuare situazioni u-tili a favorire la distribuzione e la diffu-sione del farmco veterinario con unmaggior coinvolgimento del veterinarioe la semplificazione dell’iter di registra-zione di nuovi farmaci o equivalenti.

La consultazione sul farmaco veterinario sarà portata avanti in parallelo con il lavorodella Commissione ANMVI per il Farmaco Veterinario per gli animali da compagniache ha già iniziato a riunirsi il 21 maggio (foto). Ne fanno parte il Vice PresidenteANMVI Marco Melosi (Coordinatore), Carla Bernasconi (Vicepresidente FNOVI), Mau-rizio Mazzucchelli (Presidente SOVI), Fabia Scarampella (Presidente SIDEV), ClaudioStefanini (ANMVI Toscana), Aldo Vezzoni (Presidente SIOVET).

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to delle esigenze dei diversi ambiti disciplinaridella medicina veterinaria.

ALTRE CONSULTAZIONIMai come in questo momento la Categoria haavuto tanti canali per far conoscere il propriopunto di vista, sia a livello nazionale che euro-peo. Alla consultazione dell’ANMVI, si affiancaquella della FNOVI su fiscalità e cessione delfarmaco (www.trentagiorni.it). E poi c’è la con-sultazione pubblica avviata dalla CommissioneEuropea, sulla legislazione del farmaco veteri-nario: "Regole migliori per i farmaci veterinari:come attuare un impianto normativo più sem-plice, salvaguardando la sanità pubblica e ani-male, aumentando la competitività delle indu-strie" (http://ec.europa.eu/yourvoice).

La consultazione, rivolta a tutti gli addetti ai la-vori, si chiuderà il 15 luglio 2010. I risultati sa-ranno considerati in vista di una revisione del-l'impianto normativo dei medicinali veterinari. Una sintesi dei risultati della consultazione saràpubblicata on line.

LA DIRETTIVA EUROPEACon l'attuale Commissione Europea, tutte lepolitiche farmaceutiche, che prima erano at-tribuite alla Direzione Generale delle Imprese,sono state trasferite alla Direzione Generaledella Salute e dei Consumatori (DG SANCO),che ora intende verificare come migliorare laDirettiva 2001/82/CE e tutta la legislazione sulfarmaco in generale, inclusa la successiva Di-rettiva 2004/28/CE (recepita in Italia dal De-

creto Legislativo 193/2006). Attraverso la DG SANCO la Commissione af-fronta i nodi dell'autorizzazione all'immissionein commercio, della disponibilità di farmaci ve-terinari, dell'impiego di medicinali in specie perle quali manca l'autorizzazione, della sovrab-bondanza di regole che frenano l'innovazione edelle esigenze di sicurezza alimentare. Nel corso dell'anno, la Commissione euro-pea presenterà anche lo stato dell'arte deiproblemi applicativi della Direttiva2001/82/CE e alcune proposte di soluzionenormativa. Gli obiettivi della legislazione eu-ropea sono principalmente due: la tutela del-la sanità pubblica e del consumatore e ilbuon funzionamento del mercato interno deiprodotti farmaceutici.

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 20104 Osservatorio farmaco Anmvi informa

La Legge 38/2010 ha modificato ilTesto Unico delle leggi in materiadi disciplina degli stupefacenti e

sostanze psicotrope, prevenzione, curae riabilitazione dei relativi stati di tossi-codipendenza (DPR n. 309/90). Il 20maggio scorso la Direzione Generaledella Sanità Animale e del Farmaco Ve-terinario ha trasmesso all'ANMVI unanota, ora pubblicata anche sul portaledel Ministero della Salute, nella quale sidanno importanti precisazioni sull'appli-cazione della Legge 38 del 15 marzo2010 sulla terapia del dolore. All'emana-zione della Legge, l'ANMVI aveva chie-sto al Ministero della Salute di chiarirnel'applicabilità alla medicina veterinaria.Ora il Direttore Generale Gaetana Ferririsponde che la materia disciplinata dal-la Legge 38/2010, "concerne l'ambito u-mano", ma aggiunge che le disposizionicontenute nell'art. 10 (Semplificazionedelle procedure di accesso ai medicinaliimpiegati nella terapia del dolore) "sonoapplicabili sia alla medicina umana chea quella veterinaria". In particolare:1. Per i medicinali stupefacenti apparte-nenti all'allegato III bis del DPR n.309/90, limitatamente alle forme farma-ceutiche diverse da quella parenterale,si prevede l'impiego della ricetta in co-pia semplice non ripetibile. 2. Il registro di carico e scarico è sosti-tuito dal registro di entrata e uscita dicui all'art. 60.3. Sono depenalizzate le irregolarità for-mali sulla tenuta dei registri.

SEMPLIFICAZIONI PERGLI STUPEFACENTI

LA LEGGE ITALIANAMarco Melosi: “Stiamo facendo un grosso la-voro con la Direzione Generale del FarmacoVeterinario e con i suoi uffici. Condividiamo lebasi e le finalità di una revisione normativache si sta preparando a livello europeo e chesi tradurrà in un cambiamento anche per laveterinaria italiana. Sta a noi fare uno sforzodi partecipazione e di far sentire le nostre ra-gioni a tutti i livelli. Tutti sappiamo che la “ca-scata” è uno strumento regolatorio che hamostrato dei limiti, per un rigore formale nonsempre realistico e non sempre tutelante perl’animale in cura”. I tempi sono lunghi e nonpossono non tenere conto di quelli dettatidall’Europa, “perché la nostra normativa è direcepimento, ma in attesa di una revisione le-gislativa possiamo attenderci interventi “tam-pone” che ci permettano di allentare il rigoredella norma attuale. Ad esempio - concludeMelosi - dando valore alla letteratura scienti-fica. ■

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Il “patentino” muove i primi passiverso i proprietari. Non stiamo par-lando dei corsi per i medici veteri-nari formatori, ma proprio di quelliper i cittadini, quelli che spetta aiComuni organizzare per educare al

corretto rapporto uomo-animale. Se ne hanotizia da varie città: Gorizia, Milano, Vercelli,Reggio Emilia… Senza gareggiare sul temponé stabilire primati che suscitano inevitabiligelosie, diremo con una certa soddisfazioneche è grazie ai medici veterinari se le ammi-nistrazioni comunali vengono stimolate ad or-ganizzare i corsi. Quando l’ordinanza mini-steriale, ormai un anno e mezzo fa, introdus-se la responsabilizzazione dei proprietari at-traverso specifiche azioni educative, gli scet-tici avrebbero giurato che non sarebbe maipartito un solo corso. Poi però, il successivodecreto attuativo dello scorso novembre hadato la spinta ai medici veterinari comporta-mentalisti a valorizzare le loro competenze,fino alla formazione di elenchi ministeriali diveterinari formatori, ovvero “abilitati” alle do-cenze per il patentino. Il successo dei corsiper veterinari formatori (sala gremita da quasi600 colleghi al 65° Congresso SCIVAC) èsotto gli occhi di tutti. Quello dei corsi ai pro-prietari si annuncia altrettanto significativo.Dopo aver predisposto il percorso di forma-zione per la veterinaria, la FNOVI ha interes-sato il Ministero della Salute per consentire aimedici veterinari già abilitati alle docenze diproporre corsi di educazione. E il Sottosegre-tario Francesca Martini ha risposto eloquen-te: “Avete tutto il mio appoggio”.

I PRIMI PATENTATIDunque si parte verso il consolidamento diun ruolo sociale per il medico veterinario, unruolo da educatore del binomio uomo-cane.Il 1 aprile ha debuttato il Comune di Albinea,in provincia di Reggio Emilia (nella foto il cer-tificato rilasciato), quattro incontri gratuiti

presso la Biblioteca comunale, con relatorispecializzati come Simone Mammi, veteri-nario comportamentalista, Nicolas Schmitt,veterinario formatore e Giorgio Micagni, a-gente veterinario ufficiale dell’Ausl di ReggioEmilia. La sera del 20 maggio le lezioni aiproprietari sono iniziate a Vercelli. Il percor-so formativo, organizzato su iniziativa delComune e dell'ASL, si articola su cinquegiornate gratuite per i proprietari di cani re-sidenti nel Comune. A Milano le lezioni ini-ziano il 12 giugno. A Gorizia, invece, l'inizia-tiva è partita il 18 maggio, con due serateorganizzata dall'Ordine provinciale dei me-dici veterinari, con la collaborazione e il pa-trocinio del Comune: ingresso libero a tuttala cittadinanza. Giovanni Tel, presidente del-l'Ordine di Gorizia commenta: "non può na-turalmente che farmi piacere, sia come Pre-sidente di Ordine che come veterinario for-matore, che tali iniziative, si allarghino, se-condo volontà del Ministero Salute e della

stessa FNOVI, a tutto il nostro Paese. Misembra anche giusto, rendere omaggio aimiei colleghi, peraltro tutte donne, che purnel più piccolo ambito dell'Ordine da mepresieduto, si sono entusiaticamente attiva-te e rese disponibili per la riuscita dell'even-to da noi programmato". E l’affluenza? L’Or-dine di Gorizia ha contato 120 partecipanti,che “hanno colmato la sala, mostrando digradire sia gli argomenti trattati sia il modocon il quale essi sono stati proposti. In par-ticolare si è evidenziata da parte degli spet-tatori una esigenza sempre maggiore diinformazione corretta e professionalmentequalificata, in un quadro di conoscenzespesso frutto di banalità o semplici luoghicomuni”. Per vedere da vicino come nasceun corso per il patentino e ragionare dellesue evoluzioni, abbiamo scambiato due pa-role con Maria Cristina Osella che si è occu-pata del corso organizzato a Vercelli.

Dottoressa Osella, come nasce la vostrainiziativa? Quali le opportunità avute ecercate?Il Comune di Vercelli (Servizio Ambiente eQualità Urbana Settore Sviluppo Urbano edEconomico) è molto sensibile alle problema-tiche della convivenza uomo-animale in am-bito cittadino. Nel luglio del 2009, infatti, èstato varato, su una mia proposta, un pro-getto di educazione etologico-ambientaledal titolo “Animali in città”, che prevedevatra l’altro un percorso educativo per i pro-prietari di cani analogo al “Patentino”.Quando ho realizzato che si stava concre-tizzando a livello nazionale un’iniziativa mol-to simile, ho suggerito all’Assessore dott.Principe di attendere qualche mese, ma diriformulare il progetto secondo le direttiveministeriali. Credo proprio che ne sia valsala pena… Occorre che i veterinari acquisi-scano una dimensione più manageriale e di-ventino meno “timidi” nell’avanzare richie-ste, purché serie, motivate e, soprattutto,ricche di contenuti.

Il materiale didattico è stato predispostodalla FNOVI: quanto conta l’uniformitàdel messaggio educativo?Personalmente ritengo che sia essenziale for-nire indicazioni di base chiare, semplici ecomprensibili, al di là delle personali convin-zioni o ideologie. L’obbiettivo è di garantire

l’assoluta uniformità delle nozioni che do-vrebbe possedere chi detiene un cane. Nonè certo la situazione adatta per i protagoni-smi né le rivendicazioni personali.

Parliamo del pubblico: i presenti eranosolo proprietari? Con quale approcciosono intervenuti, quali domande, qualiproblemi li preoccupano di più?La prima serata del nostro percorso formati-vo a Vercelli ha registrato un successo al disopra delle aspettative. Presenti in sala uncentinaio di persone, che avevano provvedu-to ad una fase preliminare di registrazione. Ilcontributo del personale operativo del Co-mune è stato fondamentale, in quanto i citta-dini hanno avuto informazioni corrette sullefinalità e sulle modalità di svolgimento delcorso, e non hanno nutrito false aspettative. Abbiamo previsto cinque incontri serali, al fi-ne di ottemperare a quanto richiesto dallanormativa, con frequenza e test finale obbli-gatori. Inoltre, poiché gli incontri serali sonoteorici, sono previste un paio di giornatepresso una delle aree verdi site nel centrodella Città, in cui sarò a disposizione dei cit-tadini che desiderano avere qualche consi-glio pratico nella gestione del proprio cane.Per chiarezza di informazione, non si tratta diconsulenze comportamentali, ma semplice-mente di incontri di screening al fine di darequalche semplice consiglio tecnico o di indi-rizzare il proprietario verso la figura professio-nale più idonea ad intervenire. Il mio parere,e da sempre lo sostengo, è che il medico ve-terinario deve avere un ruolo primario e cen-trale nel settore cinofilo, in quanto dovrebbevalutare chi e come dovrà intervenire succes-sivamente.

Evoluzioni possibili del patentino? Sug-gerimenti da questa esperienza d’esor-dio? Il “patentino” non deve essere strumentaliz-zato, né diventare un elemento di frattura traistituzioni pubbliche e proprietario. Il proprie-tario non deve vivere il percorso educativocome una limitazione o una repressione, maun riconoscimento: mi piacerebbe, quindi,che diventasse una prima fase di responsa-bilizzazione dei cittadini che possiedono ilcane. Suggerimenti? Spirito di iniziativa e di colla-borazione… senza una effettiva e reale coo-perazione tra settore privato e pubblico è ve-ramente difficile poter operare con dei risul-tati. L’adesione e la partecipazione dei Servi-zi Veterinari competenti per territorio ed ilcoinvolgimento delle Associazioni Animalistelocali sono stati elementi essenziali per la rea-lizzazione del corso a Vercelli.

Non sarebbe il caso di tesaurizzare il da-to dei “patentati” e renderlo in qualchemodo ufficiale, ad esempio inserendolonell’anagrafe canina?Il “metodo gentile” con rinforzo positivo, tan-to propagandato quale metodo educativoper i nostri cani, dovrebbe essere applicatoanche ai proprietari… Sarebbe veramente ilmomento di premiare chi si preoccupa real-mente del proprio cane, e, soprattutto, se neoccupa con responsabilità. Inserire il datonell’anagrafe canina, che è ormai una realtànazionale, potrebbe essere uno strumento i-doneo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 20106 Attualità OM 3 marzo 2009

Primi “patentini” crescono…Il pubblico affluisce numeroso e attento. Giovanni Tel: i cittadini conoscono il valoredell’informazione corretta. Maria Cristina Osella: perché non registrare il dato nell’anagrafe canina?

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Nel caso in cui il proprieta-rio di un animale si disin-teressi delle condizionicagionevoli di quest’ulti-mo, lasciandolo in una si-tuazione di assoluto de-

grado fisico, che porti alla morte dello stesso,dovrà rispondere di maltrattamento di animaliaggravato (ai sensi dell’art. 544-ter, comma 3,c.p.). Lo ha deciso il Tribunale penale mono-cratico di Verona, con la sentenza 26 aprile2010, n. 854.

I FATTIUn cane, di razza pastore meticcia, veniva la-sciato esposto al sole nei pressi della propriaabitazione, senza acqua ed in condizioni di de-nutrizione, omettendo, altresì, di curare una fe-rita alla zampa posteriore destra, procuratasiautonomamente dall’animale, dalla quale deri-vava, in breve tempo, una necrosi totale del-l’arto, con conseguente piaga da decubito la-terale permanente al fianco sinistro, a causadell’incapacità del cane di mantenersi in posi-zione eretta. Nel dibattimento, il proprietario,consapevole delle condizione del cane, non hasaputo nemmeno dimostrare di aver procura-to cure veterinarie all’animale per migliorarnelo stato.

EUTANASIA VETERINARIAIl cane veniva portato presso l’ambulatorio ve-terinario dove, effettuate tutte le analisi e gli ac-certamenti del caso, i medici decidevano perla soppressione perché l’animale non avevapossibilità di sopravvivenza e per evitargli dun-que ulteriori sofferenze. Al riguardo è statasentita la veterinaria, la quale ha confermatoche il cane presentava un decubito lateralepermanente, perché non era in grado di man-tenere una stazione quadrupedale, che si tro-vava inoltre in imo stato stuporoso correlato aduno quadro di tossicosi generalizzato, in quan-to si potevano notare all’evidenza una lesionenecrotica a carico dell’arto destro e altresì lapresenza di larve nella gamba ferita. Veniva mi-

surata la temperatura corporea dell’animaleche risultava di ca. 40 gradi, il cane presenta-va altresì diarrea con spruzzo e sangue, oltre atutta altra serie di sintomi che facevano depor-re per la sussistenza di uno shock settico. Lateste ha quindi riferito che anche in seguito alconsulto con gli altri colleghi dello studio erastato deciso per l’eutanasia perché non c’erapiù alcun trattamento medico o chirurgico cheil cane potesse sopportare nelle condizioni incui si trovava nel momento in cui era giuntonella struttura ambulatoriale.

LA GIUSTIZIAIl Pubblico Ministero chiedeva che venisse ac-certata la responsabilità penale del detentorein ordine al delitto di maltrattamento di animali(art. 544-ter c.p., comma 1 e 3). I giudici vero-nesi hanno evidenziato come non fosse emer-sa, in capo a Tizio, una volontà diretta a cagio-nare, anche solo nella forma del dolo eventua-le, la morte del cane, sebbene sia risultata unacondotta di maltrattamento di entità tale chela morte stessa fosse certamente prevedibile.Se si prende in considerazione la gravità dellasituazione nella quale era ricondotto l’animalesi comprende, sempre secondo i giudici, co-me non fosse possibile che il proprietario delcane, che aveva un preciso obbligo giuridico

di accudire giornalmente l’animale, non si fos-se reso conto delle terribili sofferenze patite daquest’ultimo “e aver soprasseduto alle ade-guate cure di cui lo stesso necessitava denotauna volontà di maltrattamento sia pure sotto ilprofilo della volontaria omessa condotta cuil’imputato era giuridicamente tenuto qualeproprietario dell’animale”. È del tutto evidente,infatti, che “lo stato di shock settico dell’ani-male e di avanzata cancrena della zampa (…)non possono essersi prodotti in poche ore, masono l’esito di un processo di infezione chedurava quantomeno da alcuni giorni”.

LA CONDANNAPer tale motivo, il detentore viene dichiaratoresponsabile del reato in commento, in quan-to ha posto in essere, senza necessità alcu-na, una condotta volontaria di maltrattamen-to a danni del cane, dalla quale è derivata,quale conseguenza prevedibile, la morte del-lo stesso. Il Pubblico Ministero ha chiesto lacondanna alla pena di mesi 6 di reclusione; insubordine la derubricazione nell’art. 727 c.p.abbandono di animali. Valutati tutti i criteri,fra cui l’incensuratezza dell’imputato, il Tribu-nale ha ritenuto che debba essere comunqueirrogata urta pena detentiva, e non solo pe-cuniaria, che si stima equo determinare inmesi 4 di reclusione. “L’incensuratezza e il po-sitivo comportamento processuale dell’impu-tato, che nel corso del dibattimento pare es-sersi reso conto del disvalore della sua con-dotta, nonché l’efficacia deterrente connessaalla condanna, rendono possibile la conces-sione dei benefici della sospensione condizio-nale della pena e della non menzione, poten-do formularsi una prognosi di non recidiva”.Segue ex lege la condanna al pagamento del-le spese processuali (1.800 euro). L’imputatova anche condannato al risarcimento dei dan-ni subiti dalla LAV-Lega Anti Vivisezione, co-stituitasi parte civile, per le spese sostenuteper l’assistenza e l’eutanasia del cane (soste-nute dalla LAV) e comunque dal danno sog-gettivo “consistente nel senso di afflizione e

frustrazione per un evento così grave, comela morte del cane, provato dai volontari e atti-visti, della LAV che sono impegnati quotidia-namente nell’attività di verifica dei casi di mal-trattamento e di successiva assistenza aglistessi, per cui si ritiene di poter liquidare e-quamente a detto titolo la somma di com-plessivi euro 5.000,00”. (fonte: Altalex) ■

Maltrattamento aggravato di animale:una condanna a Verona

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 20108 Legale Sentenze �

Il padrone del cane che morde unpassante dall’interno del recinto incui è rinchiuso, approfittando di u-na apertura nella barriera di recin-zione, risponde di lesioni personalicolpose, anche se l'animale non

è libero, essendo suo preciso dovere control-lare che non sia in condizioni di danneggiaregli estranei.Lo ha affermato la Corte di Cassazione nellasentenza 20054 del 26 maggio, accogliendoil ricorso della procura di Catania contro l’as-soluzione dei proprietari di un cantiere in cuiera rinchiuso un cane. La Corte rileva che la sentenza impugnata“pur ipotizzando una sorta di paradossaleprovocazione della vittima nei confronti delcane mordace non dubita del fatto che il ca-ne dall’interno di una recinzione di un cantie-re abbia avuto la possibilità di azzannare at-

traverso una soluzione di continuità del siste-ma di recinzione una persona che transitavaall’esterno della recinzione stessa. Tanto ba-stava a rendere necessaria la verifica dellecondotte dei titolari del cantiere sotto il profi-lo dell’adeguatezza della custodia dell’anima-le, custodia il cui onere gravava sui soggettiche disponendo del cantiere del cane, cia-scuno per il più specifico titolo risultante da-gli atti, dovevano provvedere a che l’organiz-zazione del cantiere, gli impianti e le struttured’esso e da ultimo gli animali in esso rinchiu-si con funzione di custodia o altra tolleratafunzione, non producessero lesioni personaliagli intranei del cantiere e a chiunque conquelle strutture e con quegli animali avessecontatto per ordinaria occasione di vita o dilavoro”.L’animale aveva azzannato una donna men-tre passava accanto all’area. I padroni del ca-

ne, accusati di lesioni personali colpose, era-no stati assolti in appello. I giudici di meritosottolineavano infatti che il cane non solo nonrientrava tra le categorie di cani pericolosi in-dicati dalla legge, ma era anche chiuso in unapposito recinto. La Suprema Corte ha affermato la necessitàdi una verifica della condotta degli imputatisotto il profilo dell’adeguatezza della custo-dia del cane, e l’irrilevanza del fatto che il ca-ne non fosse indicato come “razza pericolo-sa” (peraltro non catalogabile come tale se-condo la Corte di Appello). La Cassazione haquindi concluso che l’onere di custodia del-l'animale grava “sui soggetti che, disponen-do del cane e del terreno in cui il cane risie-de, devono provvedere affinché gli animali inesso rinchiusi con funzione di custodia o al-tra tollerata funzione, non producano lesionipersonali agli altri”. ■

È lesione personale colposa il morso del cane da guardia.Anche se era dietro il recinto

Il 26 maggio 2010, il Consiglio di Statoha definitivamente bocciato l’Ordinan-za contingibile ed urgente recante mi-

sure per garantire la tutela e il benesseredegli animali di affezione anche in appli-cazione degli articoli 55 e 56 del decretolegislativo 12 aprile 2006, n. 163. A dicem-bre il TAR del Lazio aveva accolto il ricor-so presentato dall’Avvocato MassimilianoBacillieri, responsabile dell’ufficio legaledi FederFauna, contro il Ministero del La-voro, della Salute e delle Politiche Sociali,per l’annullamento, previa sospensioned’efficacia, dell’Ordinanza in questione,firmata il 16 luglio 2009 da Francesca Mar-tini. Quindi il ricorso al Consiglio di Statoda parte del Ministero della Salute e oral’esito finale del contenzioso.L’Ordinanza originava dalla “necessità el’urgenza” di individuare specifiche edappropriate misure sanitarie a garanziadella salute, della tutela e del benesseredegli animali nel caso in cui gli stessisiano affidati secondo le procedure di cuial decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163; e inoltre di evitare che animali di af-fezione possano essere trasferiti, in alcu-ni casi anche per lunghe distanze, in as-senza di misure e prescrizioni sanitarie i-donee a garantirne la tutela e il benessereed evitarne lo stress. Il Ministero della Salute motivava il prov-vedimento, con la finalità di “evitare chenelle gare di appalto per i servizi di man-tenimento e gestione dei cani randagi sivalutassero unicamente parametri econo-mici, a discapito delle norme che regola-no il loro rispetto”.Il TAR aveva osservato che la formula u-sata dal Ministero (“nell’attesa di interve-nire in via legislativa”) “non sembra pos-sedere i caratteri che giustificano il ricor-so al potere di ordinanza contingibile edurgente”. Il Consiglio di Stato conferma:“il provvedimento dell’Amministrazionenon sembra possedere i requisiti dell’or-dinanza contingibile e urgente, non risul-tando dalla motivazione dell’atto il fattocausativo della misura eccezionale adot-tata, con disposizioni di carattere etero-geneo e la cui efficacia è per di più pro-tratta fino al termine dell’anno 2011”.

CANILI, IL CONSIGLIO DI STATO RESPINGE

L’APPELLO DEL MINISTERO

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di ANTONIO MANFREDI

Mi vorranno perdonaregli studenti, per fortu-na molto pochi, delCorso di Laurea inMedicina Veterinariadi Catanzaro se li

prendo sempre come esempio, ma credoche il riferimento sia certamente quello più e-vidente per sostenere la mia tesi.Siamo tutti convinti che uno studente di Ca-tanzaro ed uno di Torino o Bologna, solo percitare due esempi, con le identiche capacità,alla fine del Corso di Laurea si presenteran-no all’Esame di Stato con la stessa prepara-zione scientifica, culturale e professionale?Purtroppo no, e dico purtroppo per quei gio-vani laureati che usciranno dall’Universitàcalabrese e che dovranno impegnarsi anco-ra molto per raggiungere un livello accetta-bile di professionalità. Nonostante questoanche loro, come quelli di Torino o Bologna,appena conquistata la Laurea potranno pre-sentarsi all’Esame di Stato con la quasi cer-tezza, (99,8% di probabilità), di superarlo ediventare a tutti gli effetti un Medico Veteri-nario. Con questo titolo in mano potrannopoi fare quello che vorranno. Che cosa nonfunziona in tutto questo? Intanto un esame

di Stato che non fa, sostanzialmente, alcunaselezione ed in genere abilita tutti alla pro-fessione senza un reale controllo delle capa-cità e della preparazione del laureato. E que-sto, scusatemi, lo trovo veramente incredibi-le visto che una volta iscritto all’Ordine, il gio-vane laureato potrà fare le più svariate atti-vità del settore veterinario senza averne,molto spesso, le specifiche competenze. Daanni sostengo che dovrebbe essere obbliga-torio, prima dell’Esame di Stato, un periododi praticantato post laurea presso struttureprivate accreditate. Il praticantato è previstoper molte professioni non vedo perché nonlo si debba ritenere utile e necessario quan-do si rischia la salute ed il benessere degli a-nimali. Ma il punto, nell’esempio che ho ri-portato, che mi fa veramente innervosire èun altro. Come è possibile che la Laurea ot-tenuta a Catanzaro possa avere lo stessovalore di quella di Torino o Bologna, sempresolo per fare un esempio? Perché i certificatidi laurea rilasciati da queste Università pos-sono avere lo stesso valore legalmente rico-nosciuto? Sappiamo tutti in quali condizionisi trova il Corso di Laurea di Catanzaro: sen-za aule, senza spazi didattici, senza docenti,senza strutture per svolgere un minimo dipratica, in sostanza, senza niente. Sappia-mo tutti che questo progetto è partito senza

alcuna esigenza territoriale e solo per finalitàpolitiche o interessi diversi. Come è possibi-le allora che la scarsa preparazione che puòfornire questo Corso di Laurea ad un poverostudente possa essere messa sullo stessopiano di quella che possono fornire Univer-sità di ben altro livello? Sulla base di qualelogica distorta i due percorsi di studio devo-no alla fine avere lo stesso valore legale per-mettendo, senza alcuna differenza, le stessepossibilità occupazionali. Non sarebbe piùlogico che, al contrario, la laurea non avessealcun valore legale equiparato per tutte, edavesse invece un valore reale legato al livelloqualitativo del percorso di studi effettuato?Non ho nulla contro i laureati di Catanzaroche ritengo vittime di un sistema politico as-surdo, ma se dovessi assumere un veterina-rio darei molta importanza alla facoltà di pro-venienza. Non sarebbe ora di togliere il valore legale al-la laurea permettendole finalmente di avereun valore reale basato sul percorso di studiincentivando le diverse facoltà al massimoimpegno in un confronto che porti ad unacorretta concorrenza? Sono più di 60 anniche si discute di questo problema senza es-sere riusciti ad arrivare ad una decisione.Non condivido molte iniziative del Ministroall’Istruzione, Maria Stella Gelmini, ma con-

cordo in pieno che la riforma universitariadebba arrivare all’abolizione del valore legaledella laurea. Il mondo delle imprese lo ritieneun “retaggio del passato” ed in effetti è as-surdo che la laurea sia ancora un certificatopubblico rilasciato dal Ministero competenteo da un’autorità accademica che ne ricono-scono il valore legale. Questo sistema bloc-ca nella sua evoluzione il mondo universita-rio e quello del lavoro, soprattutto quellopubblico, dove un “pezzo di carta” deve perforza valere come un altro indipendentemen-te da chi lo ha rilasciato. “Il valore legale deltitolo di studio incrementa solo la prolifera-zione degli atenei o corsi di studi senza al-cun legame con l’economia reale, vanifica o-gni tentativo di far crescere la concorrenzafra le facoltà ed esaspera il controllo pubbli-co sul mondo universitario”, pensiero checondivido in pieno. Per capirci, non sarebbemai nato un Corso di Laurea di Medicina Ve-terinaria a Catanzaro se la laurea, nonostan-te il livello qualitativo del corso, non avesseavuto valore legale.Certamente in questo ragionamento chenon fa una piega c’è un problema, ed è quel-lo delle professioni regolamentate, comequella del Medico Veterinario. Queste pro-fessioni, come abbiamo già detto, prevedo-no un Esame di Stato e per accedere a que-sto si deve avere una laurea, non importa diquale facoltà, basta una laurea specifica. Eallora cosa si può fare? Qualcuno estremiz-za il ragionamento fatto sino a questo pun-to, e da me condiviso, chiedendo l’abolizio-ne degli Ordini, cosa che al contrario io riten-go impensabile ed estremamente dannosaper tutti i settori professionali soprattutto perle garanzie che il cliente verrebbe a perdere.Fra l’altro questa materia è regolamentatadalla Costituzione e quindi non sarebbe cer-to facile metterci le mani. Cosa si può fareallora? Intanto togliere da subito il valore le-gale della laurea per l’accesso ai concorsipubblici in modo che questo titolo possa a-vere diverso valore a secondo della facoltàdi provenienza sulla base di valutazioni e-sterne ed obiettive sui diversi Corsi di Lau-rea. Per quanto riguarda l’accesso agli Esa-mi di Stato si potrebbe dare anche in questocaso una diversa valutazione, magari in ter-mini di crediti, al titolo acquisito nelle diverseUniversità. I riferimenti volendo ci sono giàpartendo dalla valutazione sui vari atenei e-spressa dal Miur ai riconoscimenti europeiper i Corsi di laurea in Medicina Veterinaria.Certamente se la valutazione fra i diversiCorsi fosse abbastanza omogenea con sco-stamenti contenuti rispetto alla media, il pro-blema sarebbe facilmente risolvibile, ma pur-troppo ci sono differenze anche notevoli edalcune facoltà sono veramente lontane davalori medi accettabili. Per questo continuia-mo a ritenere, anche per risolvere il proble-ma del numero esagerato di laureati, che lacosa più logica sia quella di chiudere questiCorsi di Laurea che non hanno alcuna giu-stificazione di esistere concentrando tutti i fi-nanziamenti statali su quelli che meritano, alcontrario, maggiore attenzione. Questa sa-rebbe la logica soluzione a tanti problemi delsettore veterinario in quanto si avrebbero su-bito meno laureati e con una preparazionemigliore. Questo è l’obiettivo che si dovreb-be raggiungere per il futuro della veterinariae per garantire sempre di più un buon livelloqualitativo professionale. ■

Va tolto alla laurea il valore legaleDa anni si discute su un principio che in realtà toglie “valore” alla laurea

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201010 Riflessioni Accesso alla professione

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laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201012 Eventi Veterinari

PROGRAMMA

GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE14.00 Registrazione dei partecipanti14.25 Presentazione dell’itinerario e del

corso14.30 Cenni di anatomia e fisiologia appli-

cata della fattriceMaria Pia Pasolini

15.15 Induzione dell’attività ciclicaStefania Bucca

16.00 Pausa caffè16.30 Uso dell’ultrasonografia nella gestio-

ne riproduttiva della fattriceMarco Livini

17.30 Impiego di sostanze ormonali o si-mil-ormonali nella gestione riprodut-tiva della fattrice. Paola Gulden

18.15 Discussione18.45 Interruzione

VENERDÌ 1 OTTOBRE9.00 Monta naturale e inseminazione arti-

ficiale con seme fresco, refrigerato econgelatoStefania Bucca

10.00 Uso dell’ultrasonografia transrettalenella diagnosi e monitoraggio dellagravidanza. Marco Livini

11.00 Pausa caffè11.30 Uso dell’ultrasonografia transaddo-

minale nella diagnosi e monitoraggiodella gravidanza. Stefania Bucca

12.30 Discussione13.00 Pausa pranzo14.30 Il parto fisiologico e patologico

Simona Ferrone14.45 Patologie ovariche: diagnosi e tera-

piaPaola Gulden

15.30 Patologie uterine: diagnosi e terapiaMarco Livini

16.15 Pausa caffè16.45 Fattori influenzanti le percentuali di

gravidanza nella cavallaStefania Bucca

17.45 Discussione18.15 Interruzione

SABATO 2 OTTOBREEsercitazioni praticheLaboratorio 1: preparazione e lettura citolo-gici e batteriologici, gestione pezzi bioptici,antibiogrammi, identificazione Gram+/-,foal watch, dimostrazione materiali, etc.P. GuldenLaboratorio 2: leggi e attrezzature centri diFA, manipolazione seme congelato, gestio-ne bidoni di stoccaggio e spedizione, ma-teriali da inseminazione, etc.M. PasoliniSala travaglio interna: esecuzione di eco-grafie transaddominali e transrettali S. Bucca, M. LiviniSala travaglio esterna: esecuzione di esa-mi citologici, batteriologici, lavaggi uterini evulvoplastiche in cavalle vuoteS. Bucca, M.Livini

INFORMAZIONISIVE Secretary - Tel. +39 0372/40.35.02Fax +39 0372/45.70.91 - [email protected]

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Località La Calandrina - Sutri (Vt) - 30 Settembre - 2 Ottobre 2010

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RELATORIFrancesco Albanese, Med Vet, NapoliFederico Leone, Med Vet, Senigallia (AN)

ISCRIZIONIScadenza pre-iscrizioni: 18 giugno 2010.Quote di partecipazione:Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20%Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria di Sassari.

20 CREDITI ECM

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di LUISA CORNEGLIANIMed Vet, Dipl ECVD, Milano

IL SOLE E LE RADIAZIONIULTRAVIOLETTE (UV)

I raggi ultravioletti (UV) sono radiazioni elet-tromagnetiche con lunghezza d’onda inferio-re alla luce visibile, ma maggiore dei raggi X;sono più piccole e rapide della luce visibilecolorata, che ha una lunghezza d’onda da400 a 700 nm (nanometri), e costituisconomeno del 5% della radiazione solare. Lagamma delle lunghezze d’onda UV vienesuddivisa in: UVA (400-320 nm), UVB (320-290 nm) e UVC (inferiore a 290 nm).La maggior parte dei raggi nocivi è assorbitadallo strato d’ozono, dalle impurità atmosfe-riche e dai vetri delle finestre. Tuttavia unaparte di queste radiazioni raggiunge la super-ficie terrestre e rappresenta un potenziale ri-schio per la salute della cute.L’esposizione ai raggi solari aumenta al cre-scere dell’altitudine e per ogni 1000 metri siha un incremento del 10-12%. La cute deveessere protetta dall’eccessiva esposizione airaggi UV sia al mare sia in montagna, soprat-tutto nelle giornate limpide e durante le orepiù calde1,2,3.

PREVENZIONE: QUALCHESUGGERIMENTO UTILE

La prevenzione è una la migliore terapia. Bi-sognerebbe evitare lunghe passeggiate nelleore più calde e, nella stagione estiva, tra le10 e le 16. Gli animali, come le persone, han-no cuti differenti secondo età e razza: gli ani-mali a pelo corto e chiaro sono a maggiorerischio per malattie foto-indotte. In questi ca-si, la dove non è possibile limitare le attivitàdel cane o del gatto (animali con accesso algiardino) è necessario utilizzare protettivi so-lari prima delle esposizioni.

COSA SONO I PROTETTIVISOLARI E COME FUNZIONANO

I protettivi solari sono divisi in fisici e chimici.I primi sono pigmenti organici che proteggo-no la cute impedendo ai raggi solari di pene-trarla attraverso la formazione di una barrieraopaca che li riflette, mentre gli altri assorbo-no i raggi UV. I protettivi solari fisici sono l’os-sido di zinco ed il diossido di titanio. Entram-

bi forniscono una protezione totale e non so-no state segnalate reazioni avverse alla loroapplicazione. I protettivi chimici sono una fa-miglia di prodotti a base di acido aminoben-zoico (PABA) e derivati del benzofenone. IlPABA è un buon assorbente degli UVB, masono state segnalate reazioni allergiche al-l’applicazione e non protegge la cute già le-sionata. Negli ultimi anni, sono stati introdottiprodotti con maggiori capacità di assorbi-mento (UVB ed UVA-II) e limitati effetti colla-terali. La maggior parte dei dati sull’applica-zione derivano dalla medicina umana e daglistudi di laboratorio. In generale è importantericordare che vanno applicati ogni 2-3 ore. Siottiene una migliore protezione applicando ilprodotto 20-30 minuti prima dell’esposizio-ne ai raggi solari e 15-30 dopo. I punti criticisono muso e parte distale degli arti, ma an-che addome ed inguine sono a rischio4.

ECCESSIVA ESPOSIZIONE AIRAGGI UV: MECCANISMI DI

DIFESA DELLA CUTE E MALATTIE DERMATOLOGICHE

ASSOCIATEIl mantello è la prima barriera fisica ai raggisolari e ne impedisce il contatto diretto conla cute. I raggi UV possono indurre foto-os-sidazione ed un cambiamento nella compo-sizione chimica del pelo. L’alterazione dellastruttura cuticolare comporta la diminuzionee/o perdita di coesione tra le lamelle cornee.Ne consegue indebolimento del pelo, perdi-ta di lucidità ed opacamento. Questi eventisono abbastanza rari in dermatologia veteri-naria e possono essere limitati dal buonsen-so, soprattutto nel cane. In dermatologia u-mana, esistono anche tumori del fusto pilarefoto-indotti, ma negli animali non sono maistati dimostrati.Gli animali a pelo corto, glabri o a pelo bian-co sono a rischio maggiore di sviluppare der-matite solare, ustioni e tumore squamocellu-lare. La cute adotta numerosi meccanismiper difendersi dall’esposizione ai raggi UV:sintetizza enzimi, antiossidanti e “stress pro-tein” che proteggono le cellule epidermichedai danni ossidativi. Altri enzimi consentonodi riparare il DNA cellulare eventualmentedanneggiato. Inoltre, tramite la produzione dimelanina, da parte dei melanociti dello strato

basale dell’epidermide, le radiazioni ultravio-lette sono assorbite con relativa diminuzionedel danno cellulare1,2,3,5,6.

MALATTIE DERMATOLOGICHEFOTO-INDOTTE

La dermatite solare è una reazione fototossi-ca ed interessa principalmente le aree glabree/o a pelo corto degli animali. La sua gravitàdipende dal tempo d’esposizione ai raggi UVe si ha la formazione di cheratinociti vacuo-lizzati dell’epidermide superficiale, cheratino-citi apoptotici, dilatazione dei vasi, incremen-to dei componenti vasoattive, delle citochineinfiammatorie e dell’ossigeno reattivo. Que-sta serie di eventi induce una progressiva al-terazione del DNA con possibile trasforma-zione cellulare neoplastica (cheratosi attinicavs carcinoma squamocellulare). Con l’espo-sizione ripetuta, dopo l’iniziale eritema, si for-mano lesioni dermatologiche spesso ad evo-luzione carcinomatosa. L’elastosi è un even-to importante a livello del collagene dermicoed implica una diminuzione dell’elasticità cu-tanea1,2,3,5,6.Nel gatto bianco, le lesioni croniche sonorappresentate da una dermatite attinica suorecchie, dorso del naso, ecc. Nei casi piùgravi la malattia progredisce in carcinomasquamocellulare. La neoplasia è localmenteinvasiva; la gravità della lesione e la sua lo-calizzazione, spesso rendono necessarie in-terventi chirurgici debilitanti.Nel cane si possono sviluppare follicoliti e ci-sti follicolari attiniche su tronco ed arti. Lecomplicanze batteriche nel cane (piodermi-te), peggiorano i sintomi clinici e prolunganola risoluzione delle lesioni dermatologi-che1,2,3,5,6.

MALATTIE DERMATOLOGICHEFOTO-AGGRAVATE

L’esposizione eccessiva ai raggi solari è unfattore di peggioramento di malattie immu-nomediate. In particolare modo è da evitarein corso di lupus cutaneo e/o sistemico, lu-pus vescicolare dello Sheltie Sheep dog,dermatomiosite, pemfigo complex e penfi-goide. In queste malattie, l’esposizione agliUV può aumentare la liberazione di antigeni,generare alcune molecole di DNA alteratodai cheratinociti epidermici e creare numero-se citochine e molecole di adesione. Le mo-lecole di DNA alterato fissandosi alla mem-brana basale dell’epidermide, alla presenzadi autoanticorpi, formano nuovi immuno-complessi e causano la recrudescenza dellamalattia. È importante informare i proprietaririguardo ai rischi che i loro animali corrono seesposti erroneamente ai raggi UV, per evitarerecidive e conseguenti modifiche del proto-collo terapeutico in atto1,2,3,5,6.

ALTRI EFFETTI DEI RAGGI UVAnimali in terapia con alcuni antibiotici, co-me per esempio le tetracicline, devono evi-tare l’esposizione ai raggi solari: questi pos-sono causare una reazione di foto-tossicitàe foto-allergia per i “cataboliti” dei farmaci. L’eccessiva esposizione ai raggi UV, altera lanormale azione delle cellule di Langerhansinfluenzando la produzione di citochine, lanormale protezione nei confronti degli anti-geni estranei inducendo una diminuita prote-

zione verso le infezioni virali ed aumentandola suscettibilità per i tumori cutanei5,6.

TERAPIA: QUANDO NON È STATAFATTA PREVENZIONE E SI

DEVONO LIMITARE I DANNIIl trattamento farmacologico consiste, per icasi meno gravi, nella protezione dai raggi so-lari e l’idratazione cutanea; alcuni autori sug-geriscono beta-carotene a 30 mg/kg/die peros. Se presenti lesioni dermatologiche dimaggiore gravità è preferibile aggiungere cor-ticosteroidi per via sistemica a dosi antinfiam-matorie (prednisolone 1 mg/kg/die) per 7-10giorni; in alcuni casi può essere utile acitre-tina 0,5-1 mg/kg/die nel cane e 5-10mg/gatto. Negli animali con infezione batteri-ca si utilizzano antibiotici ad ampio spettro(durata secondo la gravità dell’infezione). Allapresenza di neoplasie cutanee è meglio con-sultare il veterinario oncologo per la terapiapiù idonea5,6. Negli animali con malattie im-munomediate, dove gli UV abbiano indottopeggioramento o recrudescenza della sinto-matologia, è utile consultare il dermatologoper modificare la terapia.

Bibliografia

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3. Calmont JP, (2002), Dermatoses solai-res (1re partie): photodermatoses et der-matoses photo-aggravées. Prat MédChir Anim Comp, 37: 185-193.

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Atti del 65° Congresso Internazionale Multi-sala SCIVAC, Rimini, 28-30 maggio 2010. ■

Terapia preventiva delle malattiedermatologiche indotte dall’eccessivaesposizione solare

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

La correlazione tra i risultatidella coltura batterica del li-quido sinoviale e la progno-si a breve e lungo terminedella sinovite settica del ca-vallo non è completamente

chiarita. Uno studio ha ipotizzato che i cavallicon coltura batterica del liquido sinoviale setti-co positiva avessero una minore probabilità disopravvivere o di ritornare a una normale fun-zione atletica rispetto a quelli con coltura bat-terica del liquido sinoviale settico negativa.Si esaminavano le cartelle cliniche dei cavallimaturi visitati presso due ospedali di riferimen-to per l'indagine di una sospetta sinovite setti-ca. Si includevano nello studio i soggetti(n=206) per i quali il liquido sinoviale era statosottoposto ad analisi di laboratorio complete,inclusa la coltura batterica. La diagnosi di si-novite settica era basata su una conta dellecellule nucleate > 30x10(9) cellule/l o dei neu-trofili >90% e su altri parametri clinici, citologi-ci e batterici. Il follow-up a lungo termine veni-va ottenuto mediante questionario telefonico.Per tutti i risultati si applicava l'analisi univaria-ta utilizzando il test di Fisher.Su 67 cavalli con coltura batterica positiva, 14(20,9%) venivano soppressi a causa della se-psi sinoviale persistente, rispetto a due(1,44%) dei 139 cavalli con coltura battericanegativa. Complessivamente, la sopravviven-za e il ritorno a lungo termine alla normale fun-zione atletica nei cavalli con coltura battericapositiva era pari al 50% (24/48 cavalli), contro

il 70,5% (74/105) nei soggetti con coltura bat-terica negativa. Tra i cavalli che sopravviveva-no fino ad essere dimessi, il ritorno a lungo ter-mine alla funzionalità non differiva significativa-mente tra quelli con coltura positiva e quellicon coltura negativa.La crescita di Staphylococcus aureus nellecolture di liquido sinoviale non influenzava lasopravvivenza a breve termine e le dimissionidall'ospedale, rispetto ad altre colture batteri-che positive; tuttavia, il ritorno a lungo terminealla funzionalità era pari soltanto al 30,4%(4/13) nei cavalli in cui si coltivava S. aureus,rispetto al 73,9% (17/23) di quelli in cui si col-tivavano altri batteri.I cavalli con coltura batterica positiva in corsodi sinovite settica, concludono gli autori, han-no una prognosi più negativa per la sopravvi-venza fino alle dimissioni dall'ospedale e per ilritorno complessivo a lungo termine alla fun-zionalità, rispetto ai cavalli in cui la crescitabatterica era assente. La prognosi a lungo ter-mine era peggiore quando si coltivava S. au-reus.*“Bacterial culture of septic synovial structuresof horses: does a positive bacterial culture in-fluence prognosis?” Taylor AH, Mair TS, SmithLJ, Perkins JD. Equine Vet J. 2010 Apr; 42(3):213-8. ■

Controllo deldolore: il puntosulla ricercafarmacologica

Si è tenuta a Napoli dal 16 al 19maggio 2010 una conferenza mul-tidisciplinare sul dolore, intitolata

“Ricerca e Terapia per la sofferenza dell’uomoe dell’animale. Una sfida per Medici, Veterinarie Farmacologi”. Sfida lanciata da GiancarloVesce (Anestesiologia Veterinaria, Università“Federico II” di Napoli), organizzatore e presi-dente del congresso.Clinici ed anestesisti di medicina umana e ve-terinaria, farmacologi e scienziati impegnatinella cosiddetta ricerca di base hanno forma-to un unico gruppo multidisciplinare, perscambiare e confrontare le proprie conoscen-ze sul dolore.

Il tutto è accaduto in una conferenza di tregiorni, organizzata presso l’aula magna dell’U-niversità Federico II di Napoli. Lo scopo: mi-gliorare la gestione della sofferenza sia dell’uo-mo che dell’animale. Sessioni anestesiologi-che, farmacologiche, cliniche e di ricerca “pu-ra” si sono avvicendate tra l’interesse crescen-te dei partecipanti, toccando sia aspetti pret-tamente veterinari che aspetti di medicina u-mana.Particolarmente apprezzato l’intervento di Die-go Fonda (Ordinario di Clinica Chirurgica, Fa-coltà di Medicina Veterinaria, Università di Mi-lano), che si è focalizzato sul coinvolgimentodegli oppioidi endogeni nel dolore animale; equello di Charles Short (College of VeterinaryMedicine, Cornell University, Ithaca, NY) sulleprospettive future nella gestione del dolore.Anche Antonello Bufalari e Giorgia della Roc-ca (Facoltà di Medicina Veterinaria, Universitàdi Perugia) hanno affrontato tematiche veteri-narie di primario interesse: l’approccio combi-nato al dolore cronico da artrosi (Bufalari) e lebasi fisiopatologiche del dolore neuropatico(della Rocca).La conferenza si è chiusa con una sessioneinteramente dedicata alla farmacologia e allaricerca farmaceutica, dove si è parlato pre-valentemente di endocannabinoidi e compo-sti cannabimimetici. Tra questi, particolare at-tenzione è stata dedicata alla palmitoiletano-lamide (PEA) o Palmidrol. Oscar Sasso e Giu-seppina Mattace Raso (entrambi ricercatoripresso l’Università Federico II di Napoli) han-no presentato gli effetti analgesici, anti-ipe-ralgici e neuroprotettivi della PEA. VincenzoDi Marzo (“Endocannabinoid ResearchGroup” del CNR di Pozzuoli) ha trattato ilcoinvolgimento del cosiddetto recettoreTRPV1 negli effetti antalgici degli endocan-nabinoidi. Federica della Valle del CeDIS(Centro di Documentazione e InformazioneScientifica) di Innovet Italia ha incentrato lapropria relazione sull’uso pratico della PEAnel controllo del dolore in medicina veterina-ria. Antonio Calignano (Università Federico IIdi Napoli), da anni impegnato nella ricercadegli effetti antinfiammatori ed antalgici dellapalmitoiletanolamide, ha chiuso la sessione(e il congresso) affermando che “oggi la PEArappresenta uno degli strumenti farmacologi-ci più interessanti per controllare il dolore a-cuto e cronico, sia nell’uomo che nell’anima-le”. (M.G.M.) ■

Contaminazionebatterica dei coniotoscopici

Uno studio ha valutato il grado dicontaminazione batterica dei coniotoscopici negli ambulatori veteri-

nari, determinando il metodo di disinfezionepiù efficace. Partecipavano allo studio 50 am-bulatori per piccoli animali per i quali si otte-neva un rapporto dettagliato sulla pulizia, laconservazione e l’uso degli otoscopi; in tuttele strutture si effettuava la coltura quantitativadei coni otoscopici puliti e conservati.Con tecnica sterile, si effettuavano i tamponidi due coni per ciascuno dei 50 ambulatori esi sottoponevano a coltura quantitativa. Lacontaminazione era presente nel 29% deicampioni e si isolavano i seguenti organismi:Flavobacterium brevis (10%), Pseudomonasaeruginosa (6%), Pseudomonas alcaligenes(4%), Staphylococcus intermedius (4%),Corynebacterium spp. (2%), Bacillus spp.(1%), Enterococcus faecalis (1%) e Malasse-zia spp. (1%). Non vi erano differenze statisticamente signi-ficative tra tipo di conservazione (a secco o insoluzione) e tra gli strumenti utilizzati per puli-re i coni (spazzole, applicatori con punta incotone, entrambi o nessuno dei due). Vi erainvece una differenza statisticamente signifi-cativa tra le diverse soluzioni per la pulizia eper la conservazione. Non era possibile iden-tificare una singola soluzione detergente piùefficace delle altre, dato l’elevato numero disoluzione utilizzate. Tra le tre soluzioni di con-servazione più frequentemente utilizzate(Cetylcide G, a base di glutaraldeide; Benz-all, a base di benzalconio cloruro e Clorexidi-na gluconata al 2%), la Cetylcide G era la piùefficace, quando utilizzata secondo le indica-zioni. Il grado di contaminazione era positiva-mente associato alla frequenza di utilizzo deiconi otoscopici e negativamente associato al-la frequenza di sostituzione della soluzioneconservante. (M.G.M.)*“Evaluation of otoscope cone disinfection te-chniques and contamination level in small a-nimal private practice” Kirby AL, RosenkrantzWS, Ghubash RM, Neradilek B, Polissar NL.Vet Dermatol. April 2010;21(2):175-83. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201016 Vet Journal Attualità scientifica o

Sinovite settica equina: lacrescita batterica nel liquidosinoviale influenza la prognosi? Sopravvivenza a breve termine e ritorno all’attività atletica meno probabili in presenza di coltura batterica positiva

Èstato sviluppato e validato un metodo rapido per la misurazio-ne degli aminoacidi nel latte. Il metodo include una prima fasedi idrolisi delle proteine del latte, seguita dalla derivatizzazio-

ne e separazione degli aminoacidi mediante HPLC. Nello studio siconfrontavano sei combinazioni di agenti di idrolisi e condizioni ditemperatura-tempo con un metodo di riferimento; si implementavanopoi le procedure di derivatizzazione e la separazione mediante HPLC.L’idrolisi dei campioni di latte con HCl 6N a 160°C per 60 minuti nonmostrava differenze rispetto al metodo di riferimento, e consentival'analisi di un numero maggiore di campioni in un breve tempo. Inol-

tre, questo metodo era caratterizzato da elevata precisione, bassa in-certezza di ripetibilità ed elevata accuratezza per tutti gli aminoacidivalutati. Il valore medio di recupero dei singoli aminoacidi era del98,38%. Il metodo proposto, concludono gli autori, è dunque accura-to, semplice, rapido e adeguato per la determinazione degli aminoa-cidi in numerosi campioni di latte. (M.G.M.)*“Rapid method for determination of amino acids in milk” R. Marino,M. Iammarino, A. Santillo, M. Muscarella, M. Caroprese, M. Albenzio.Journal of Dairy Science Volume 93, Issue 6, Pages 2367-2370 (June2010)

DETERMINAZIONE RAPIDA DEGLI AMINOACIDI NEL LATTE BOVINO

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di MIMMO FERULLIDirigente Veterinario - Area “C” - Asl di Bari

FILIPPO VERDEDirigente Veterinario - Area “C” -

Asl di Matera

L’identificazione degli equidi,come quella di tutti gli altri a-nimali, risulta essere di e-strema importanza ai fini del-l’applicazione delle norme re-lative ad una corretta ges-

tione dell’allevamento, sia sotto il profilo zoo-tecnico che igienico-sanitario.Tutti gli equidi, ai sensi dell’art. 3 del DM29/12/2009 che abroga il DM 5 maggio2006 ma che mantiene invariato le procedurecontenute nel manuale operativo approvatocon DM 9 Ottobre 2007, devono essere uni-vocamente identificati mediante l’applica-zione di un dispositivo (elettronico) indivi-duale e dotati di un documento di identifica-zione denominato passaporto.A tale proposito si ribadisce che gli equidi na-ti prima del 1° Gennaio 2007 ed identificaticonformemente alle Decisioni 93/623/CEEe 2000/68/CE sono considerati correttamen-te identificati in conformità con il citato Decre-to, anche senza l’applicazione del transpon-der ma provvisti di solo passaporto debita-mente compilato.I suddetti Equidi, se non identificati secondo leDecisioni summenzionate, ai sensi del DM29/12/2009, devono essere identificati primadi qualsiasi loro spostamento e comunque,inderogabilmente entro il 30 aprile 2010e l’eventuale rilascio di passaporto, dopo taledata, risulta essere illegittimo configurando ve-rosimilmente anche situazioni penalmente rile-vanti, quale l’abuso d’Ufficio da parte di chi ri-lascia tale documento d’identificazione in vio-lazione del precetto giuridico (Art. 323 del C.P.,……….per aver procurato ad altri un ingiustovantaggio patrimoniale…………. ).Tuttavia, in attesa che siano determinate san-zioni, efficaci, proporzionate e dissuasive, dalGoverno Italiano, in caso di violazione delle di-sposizioni del Regolamento (CE) n. 504/2008e, quindi del DM 29/12/2009, si ritiene che sipossa far riferimento a quanto previsto dal-l’art. 358 del R.D. 27 Luglio 1934 n. 1265,così come modificato dall’art. 16, comma 1,del Dlvo n. 196 del 22 maggio 1999 (Attua-zione della direttiva 97/12/CE che modifica eaggiorna la direttiva 64/432/CEE relativa aiproblemi di polizia sanitaria in materia discambi intracomunitari di animali delle speciebovina e suina) che prevede una sanzione pe-cuniaria da euro 1549,37 a euro 9296,22, sal-vo che il fatto, costituisca reato.La nota ministeriale del 04/02/2010, in sinto-nia con quanto dettato dal Regolamento (CE)n. 504/2008 recita,< tra l’altro, che gli equidiintrodotti da Paesi membri potranno essereavviati al macello anche se identificati confor-memente alle Decisioni di cui sopra, entro il30 Giugno 2009 (con il solo passaporto re-golarmente compilato) in quanto l’inseri-mento del microchip in questi animali, decor-re dalla data di applicazione dello stesso Re-golamento e cioè dal 1° Luglio 2009.Per gli equidi nati, invece, nel territorio nazio-nale, l’obbligo della identificazione elettronicadecorre dal 1° Gennaio 2007.Occorre precisare che, ai sensi dell’art. 5, delRegolamento (CE) n. 504/2008, gli Organi

preposti devono rilasciare i passaporti per gliequidi registrati contenente le sezioni da I aX, mentre i passaporti per gli equidi da alle-vamento e da reddito, possono anche noncontenere le sezioni II, V, VII, VIII e X. Riguardo alla identificazione semplifica-ta, fermo restando che tutti gli equidi devonoessere identificati entro il 31 dicembre dell’an-no di nascita o entro sei mesi dalla data di na-scita, se questo termine è posteriore al 31 di-cembre, e comunque prima di lasciare l‘alle-vamento senza la madre, per gli equidi desti-nati ad essere macellati prima dei 12 mesi dietà e con la stella dentaria degli incisivi late-rali decidui visibile, e che non sonodestinati né a scambi intracomunitari néall’esportazione verso Paesi terzi, è autorizza-to, in alternativa ai mezzi di identificazione dicui agli articoli 4 e 5, del DM 29/12/2009, l’u-tilizzo di un mezzo di identificazione semplifi-cato definito dal Manuale Operativo vigenteper il loro trasporto diretto dall’azienda di na-scita al macello.Per la movimentazione di detti equidi verso ilmattatoio, devono essere rispettati, inoltre,secondo il Regolamento (CE) n. 504/2008 leseguenti condizioni: a) che la tracciabilità dell’azienda di uscita almacello sia ininterrotta;b) che l’equide oltre che dalla fascetta deveessere identificabile individualmente ai sensidell’art. 11 e 12 (fascetta e microchip);c) l’equide deve essere accompagnato, inol-tre, verso il macello da un certificato conte-nente le informazioni sulla catena alimentaredi cui al Regolamento (CE) n. 853/2004.

REGISTRO DI CARICO E SCARICOCiascuna azienda in cui è presente anche unsolo equide deve essere registrata presso ilServizio Veterinario competente; per azien-da si intende qualsiasi stabilimento, co-struzione e, nel caso di fattorie all’aperto,qualsiasi luogo in cui sono tenuti, allevati ogovernati equidi.Ogni azienda è tenuta a conservare un auto-nomo registro di carico e scarico (Allegato 1al Manuale Operativo) degli equidi detenutinell’azienda medesima, sul quale vengonoriportati, separatamente per ogni proprie-tario, tutti gli avvenimenti che si verificano(nascite, acquisti, vendite, morti, ecc.). Tale registro può essere tenuto sia su sup-porto cartaceo che in formato elettronico, lecui pagine saranno numerate progressiva-mente e vidimate, solo per gli equidi DPA, dalServizio Veterinario competente territorial-mente e può essere in un unico esemplareanche se gli equidi dell’azienda appartengo-no a diversi proprietari.Nel caso di equidi non DPA è possibile ottem-perare all’obbligo dello scarico delle movi-mentazioni cui non consegue passaggio diproprietà, conservando nello stesso registrocopia della dichiarazione di provenienza.Tuttavia, il Manuale Operativo impone al Re-sponsabile della struttura di destinazione, an-che per movimentazioni temporanee, cioètrasferimenti di un equide da una strutturaad un’altra per periodi di tempo limitati e sen-za che intervenga un cambio di proprietà del-l’equide, la registrazione in BDE di almeno l’i-dentificativo dell’equide, l’azienda di prove-nienza, la data d’ingresso e di uscita dallastruttura, l’eventuale azienda di destinazionequalora diversa da quella di provenienza. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2010 Aspetti giuridici Attualità 17

Identificazionedegli equidi

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 20

Quali sono gli orienta-menti del Governo circail ripristino dell'Agenzianazionale per la sicurez-za alimentare e la con-ferma dell'indicazione di

Foggia quale sede dell'Agenzia? All'interro-gazione dell'onorevole Michele Bordo, sotto-

scritta da più di 40 deputati, ha risposto lascorsa settimana, per il Ministero della Salu-te, il Sottosegretario Francesca Martini. "L'I-talia - ha dichiarato Francesca Martini - haprovveduto a tale obbligo istituendo il Segre-tariato nazionale della valutazione del rischiodella catena alimentare" e "il Comitato nazio-nale per la sicurezza alimentare (CNSA), or-

gano tecnico consultivo che agisce in strettacollaborazione con l'EFSA e partecipa, attra-verso un proprio rappresentante, al forumconsultivo della stessa EFSA".Il Sottosegretario conferma che la LeggeBrunetta sulla soppressione degli enti inutiliha riguardato anche l'Agenzia di Foggia, maha precisato che "le competenze dell'Agen-

zia restano attribuite al Ministero della salute.Con la Finanziaria del 2008, il Comitato na-zionale, in virtù dei particolari compiti ad es-so affidati, aveva assunto la denominazionedi Autorità nazionale per la sicurezza alimen-tare (poi ribattezzata Agenzia nazionale perla sicurezza alimentare) ma il successivo de-creto che avrebbe dovuto definire l'organiz-zazione, del funzionamento e dell'ammini-strazione dell'Agenzia medesima" non è maistato adottato" ha spiegato il Sottosegreta-rio, "in quanto anche il precedente Governo,successivamente all'approvazione della nor-ma, non ha ritenuto opportuno attivare leprocedure per la realizzazione di quanto pre-visto dalla legge finanziaria 2008".Inoltre, "le restrizioni finanziarie imposte dallacrisi economica iniziata nel 2008 hanno co-munque determinato un'azione generale dicontenimento della spesa, che ha impeditol'attivazione di un organismo esterno all'am-ministrazione centrale, per il quale si sarebbereso necessario assumere un impegno dispesa di parecchi milioni di euro, al fine di ga-rantire la dotazione della sede, del personalee delle risorse strumentali".L'ente in questione, ancorché mai costituito,è inevitabilmente rientrato tra gli enti sop-pressi, nel rispetto delle norme per il conteni-mento della spesa (articolo 26 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito dalla leggen. 133 del 2008, cosiddetta legge Brunetta). Da quanto sopra riferito - puntualizza il Sot-tosegretario- emerge che la sede di Foggianon si è mai concretizzata; pertanto, sembraassolutamente improprio parlare di «ripristinodell'Agenzia di Foggia». E conclude: "la co-siddetta «soppressione» non ha comportatola cessazione delle funzioni dell'Autorità na-zionale, quale punto di contatto rispetto al-l'EFSA".L’interrogante si è detto “sconcertato” dallarisposta del sottosegretario Martini. Se il Go-verno Prodi non istituì l’Agenzia a Foggia fusolo per lo scioglimento delle Camere e le e-lezioni anticipate, ha dichiarato l’On. Bordo.Quello stesso Governo, individuò anche larelativa copertura finanziaria (2 milioni e mez-zo di euro il primo anno, 1 milione e mezzodi euro per gli anni successivi), e la città diFoggia aveva messo gratuitamente a dispo-sizione dell'Agenzia nazionale la sede. “Ci a-spettiamo atti concreti che confermino que-sto orientamento, in caso contrario - ha con-cluso Bordo - la nostra opposizione sarà du-ra non solo qua dentro, ma anche nel nostroterritorio, perché organizzeremo una mobili-tazione, petizioni e forme di protesta molto,molto serie”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201018 Attualità Sicurezza alimentare

Agenzia alimentare a Foggia:soppresso un ente mai natoIl Sottosegretario Martini: le competenze restano attribuite al Ministero della Salute

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laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201020 Dalle Associazioni Iniziative e novità

di BARTOLOMEO GRIGLIOPresidente Aivemp

Il Parlamento Europeo ha bocciato laproposta della Commissione di in-serire la trombina, un enzima pre-sente nel sangue di bovini o suini eimpiegato dalla imprese alimentariper incollare porzioni di carni e co-

stituire pezzi interi, tra gli additivi alimentari. Secondo la proposta della Commissione, iprodotti ricostituiti con la trombina avrebberodovuto riportarne l’indicazione sull'etichetta, enon avrebbero potuto essere usati dai ristoran-ti. Il Parlamento ha motivato la decisione affer-mando che la commercializzazione di alimentiricostituiti rischia di trarre in inganno il consu-matore e che in tali prodotti il rischio d'infezioni

batteriche è più elevato che in altri ottenuti dapezzi interi. Inoltre i deputati hanno ritenuto chetali misure non fossero sufficienti a garantire ladovuta trasparenza per il consumatore.Affermazioni che appaiono paradossali alla lu-ce della constatazione, che può essere fatta daqualunque consumatore, che alimenti ricosti-tuiti sono oggi regolarmente in commercio inEuropa ed anche nel nostro Paese. E la trom-bina, che non desta preoccupazioni dal puntodi vista sanitario, come recentemente afferma-to dall’EFSA, può continuare ad essere usatacome “coadiuvante tecnologico” senza esseredichiarata in etichetta insieme ad altri enzimi(per esempio le tranglutaminasi che funzionacon lo stesso principio sul fibrinogeno) o addi-tivi che svolgono una funzione sovrapponibilema devono essere riportati in etichetta.Basta controllare con attenzione etichette diwurstel o preparazioni (precotti tipo panatineo cordon bleu) di pollo e tacchino per imbat-tersi nella dicitura “carni disossate meccani-camente” che indica l’impiego di frammenti dicarne ottenuti da trattamenti di “raschiamen-to” delle ossa (vietato nella altre specie animalia seguito della sindrome della mucca pazzaBSE) e successivamente addizionati a sostan-ze in grado di incollarli insieme nel corso dellacottura. Ma anche alcuni prosciutti cotti (spes-so individuati con nomi commerciali in quantosulla base della normativa italiana non posso-no essere chiamati “prosciutto cotto”) sonocostituiti da pezzi di carni suine tenute insie-me da coadiuvanti o additivi. In questo caso

nella maggior parte dei casi e soprattutto daiproduttori italiani, l’effetto collante è ottenutocon l’impiego di addensanti/strutturanti comel’alginato di sodio (E 401) o le carragenine (E407), derivati da alghe marine e regolarmenteriportati in etichetta, che sono in grado di “in-collare” i pezzi di carne e di trattenere acquaaumentandone il peso. Grazie a questa azio-ne, amplificata da altri coadiuvanti ed additivi,alcuni produttori, soprattutto quelli spagnoliche si sono specializzati in questo tipo di ali-menti, riescono ad ottenere incrementi di pe-so anche superiori al 50%: in pratica partendoda 100 kg. di carni si ottengono anche 170 kgdi prodotto finito. In questo caso, così come per gli enzimi, nonesistono particolari rischi sanitari per il consu-matore che è però indotto a pagare cifre signi-ficative per acquistare una porzione significati-va di acqua, farina di alghe e altre sostanze discarso valore. A fronte di prodotti alimentari si-mili come aspetto e presentazione, solo unalettura attenta ed informata dell’etichetta puòconsentire di valutare il rapporto costo/valorereale del prodotto.Appare evidente quindi che inserire la trombi-na negli additivi e renderne obbligatoria l’indi-cazione in etichetta, al di là della correttezzagiuridica rispetto alla definizione di “additivo”,non avrebbe ne migliorato ne peggiorato la si-tuazione dal punto di vista sanitario ma avreb-be consentito, al consumatore di disporre di unulteriore strumento per un acquisto consape-vole. L'impressione che emerge quindi dallascelta del parlamento europeo è che ancora u-na volta dietro l'intera vicenda vi siano azionilobbistiche contrastanti per battaglie di merca-to nelle quali il consumatore tanto corteggiatonelle affermazioni dell’Unione Europea e deiPaesi membri conta in realtà solo dal punto divista dell'apporto economico che può garanti-re attraverso gli acquisti. ■

Divieto di inserimento della trombina nellalista additivi: ennesima trovata lobbistica

Isoci SIVEstanno rice-vendo il Ma-

nuale “La nor-mativa sui me-dicinali nellapratica ippia-trica” di Gior-gio Neri e Mas-simo Magri. Loscopo del ma-nuale, realizza-

to con la collaborazione di Intervet Sche-ring Plough Animal Health è di raccoglie-re in maniera organica tutta la normativache riguarda la prescrizione e la scortadei medicinali utilizzati in medicina equi-na per facilitare il compito dei liberi pro-fessionisti. Alcune modalità non sono pre-viste da una legge specifica, ma sono de-dotte da norme più generali e, per tanto,si prestano a diverse interpretazioni. Al-cuni obblighi sottostanno a normative re-gionali. In caso di dubbi o di procedureparticolari si consiglia quindi di chiedereun parere preventivo al Servizio Veterina-rio dell’ASL competente per territorio. Lacollana dei Manuali pratici dell’ANMVI siarricchisce così di un nuovo ausilio per icolleghi ippiatri dopo quello sull’eutana-sia realizzato a cura di Sara Nannarone.

UN MANUALE PER L’IPPIATRA

Da questo numero(n. 2/2010, ndr)ho assunto con

grande piacere la caricadi Direttore Editorialedella nostra rivista.Il mio primo pensiero in

questa nuova veste è quello di una sentitaed affettuosa gratitudine verso l’amicoMario Luini che per tanti anni ha svoltoqueste funzioni con l’impagabile collabo-razione della dr.ssa Benedetti. Se oggi voiavete la possibilità di leggere questa pub-blicazione è probabilmente in buona par-te proprio merito del dr. Luini che ha sa-puto raccogliere con molta dedizione etenacia la pesante eredità lasciatagli dal-l’indimenticabile prof. Monti e ne ha sapu-to plasmare i contributi con una miscelariuscita di attualità scientifica e di interes-se pratico per chi opera in campo. A voicari lettori di Large Animal Review mi sen-

to oggi di promettere una rivista semprepiù completa nella sua duplice veste di fo-rum scientifico e di veicolo di aggiorna-mento, mettendo in gioco tutta la mia e-sperienza di ricerca universitaria nel set-tore degli animali da reddito e soprattuttoquella di cari amici e colleghi cha hannovoluto accettare, senza alcun indugio, ilmio invito a far parte del rinnovato comi-tato di redazione ai quali va, fin da ades-so, il mio più sentito ringraziamento. Pro-prio a voi, colleghi lettori chiedo fin d’oradi collaborare attivamente inviando arti-coli originali o rassegne bibliografiche,chiedendo di trattare argomenti specificio in qualunque altra maniera riteniate op-portuno manifestare il vostro interessescrivendo a questo indirizzo di posta elet-tronica: [email protected] tutti voi quindi auguro senz’altro indu-gio una Buona Lettura!

Prof. Massimo Morgante

CARI COLLEGHI LETTORI DI LARGE ANIMAL REVIEW…

Nella foto, da sinistra: FabiaScarampella, Francesca Abramo,

Federico Leone, Francesco Albanese e Luisa Cornegliani.

NUOVO CD SIDEVERRATA CORRIGE

Breve cronaca di un incontroprofessionaleinterculturale

Ècon grande interesse che la matti-na del 6 Maggio 2010 i Medici Vete-rinari Ufficiali e le maestranze del

Macello di Parma hanno atteso e incontrato u-na delegazione di trenta Medici Veterinari pro-venienti da alcuni paesi europei ed extra euro-pei (Polonia - Federazione Russa) ma soprattut-to dall’Area Magrebina dove esercitano la pro-fessione. L’incontro, organizzato dall’ANMVI In-ternational, è stato il finale di un percorso atto afar conoscere la filiera zootecnica del bovino dalatte nella regione Emilia-Romagna.La Dr.ssa Rossella Magnani, responsabiledell’Ufficio Veterinario del Macello, ha accolto ereso partecipe i numerosi colleghi Medici Vete-rinari stranieri del lavoro svolto dal Servizio Pub-blico di Medicina Veterinaria, dalla visita Ante-Mortem degli animali (bovini ed equini) all’ispe-zione delle carni per l’alimentazione umana,dando risalto al benessere animale al macello.Notevole e proficuo lo scambio di conoscenzein ambito scientifico e di tradizione cultural-reli-giosa che sono state oggetto di discussioni: lamacellazione islamica e l’organizzazione deiMedici Veterinari nell’Area Magreb. Molto si so-no soffermati sulle modalità di estrazione dell’o-bex per la diagnosi della BSE e sullo stordimen-to dell’animale prima della iugulazione, non tra-scurando la metodica ispettiva degli animali. Ri-levante e partecipe la loro sensibilità ai problemiinerenti il benessere animale degli animali zoo-tecnici per uso alimentare. Nel commiato sicu-ramente ognuno portava con sé il ricordo di a-ver partecipato a un evento eccezionale.Si Ringrazia il Dr. Giancarlo Belluzzi, presidentedell’ANMVI International, per aver voluto e orga-nizzato questo incontro.Si ringrazia inoltre la Dr.ssa Elena Mantovani delServizio Veterinario AUSL di Parma per le suecapacità di mediatrice linguistica che ci ha per-messo di interagire in un contesto multicultura-le. Grazie ai colleghi Magrebini portatori di ric-chezza di culture.

Nicolò Cannistrà

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Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 20

L’Istituto Zooprofilattico “Ca-porale” è stato premiato dalMinistro Brunetta tra le 37Pubbliche amministrazionipiù efficienti d’Italia. “Men-zione speciale” quale realtà

pubblica capace di attuare piani di migliora-mento delle attività gestionali che rendano piùefficiente il servizio ai cittadini. L’Izs è una delleamministrazioni italiane che hanno superato leselezioni nell’ambito del concorso “Premiamo irisultati” promosso dal Dipartimento per la fun-

zione pubblica e lanciatonel 2009. Delle oltre 700pubbliche amministrazio-ni che hanno partecipato,soltanto 295 piani di mi-glioramento hanno rice-vuto l’attestazione perl’impegno, 195 dei qualihanno ricevuto la visitadei valutatori che hannoverificato in loco i risultatidichiarati ed hanno rice-vuto una menzione: 37sono stati i piani selezio-nati come vincitori delpremio. È stato lo stessoministro Renato Brunetta

a consegnare il premio al Direttore dell’Izs, Vin-cenzo Caporale, nel corso del convegno inau-gurale del ForumPA alla Fiera di Roma. Comeha sottolineato Brunetta, l’Izs può vantare «l’or-goglio di essere tra quei servitori dello Statodalla parte dei cittadini, l’orgoglio di far parte diuno Stato efficiente».Soddisfazione è stata espressa dal direttoredell’Izs, Vincenzo Caporale: «Siamo stati pre-miati perché siamo stati capaci di coinvolgere,dice la menzione, la partecipazione alla pro-gettazione e alla valutazione dei servizi degli u-

tilizzatori dei servizi. Questo ci fa molto piace-re perché dà la dimostrazione davvero di unEnte che risponde a chi paga le tasse e si ser-ve dei nostri servizi, al punto tale che diventia-mo un esempio in Italia di come si fa questo.Questa è la dimostrazione che noi non siamosemplicemente una torre d’avorio di scienziatiun po’ pazzerelloni. Noi siamo gente che fa sì,scienza, ma che mette poi la scienza a dispo-sizione del cittadino che risponde alle esigen-ze che la società ha e i cittadini hanno».Positivo anche il commento del Capo Diparti-mento di Sanità Pubblica Veterinaria del Mini-stero della salute, Romano Marabelli: «È unagrande soddisfazione che l’Istituto “Capora-le” di Teramo abbia avuto questo riconosci-mento, che si inserisce a pieno titolo nella rior-ganizzazione dal punto di vista tecnologico eamministrativo del Ministero della salute. Ri-tengo che questo riconoscimento sia il fruttodel lavoro che è stato fatto dall’Istituto, che ciha fornito dei risultati estremamente positivied è punto di riferimento importante attraver-so gli accordi che abbiamo fatto sulle banchedati. Mi auguro che questo esempio possaessere esportato anche in altre sedi e soprat-tutto che si riconosca questo sistema di or-ganizzazione della pubblica amministrazionein cui tutti fanno parte dello stesso sistema

pur avendo caratteristiche proprie e magarianche specificità territoriali proprie, ma alla fi-ne tutti contribuiscono al buon funzionamen-to della pubblica amministrazione».Al Concorso “Premiamo i risultati” l’Izs hapartecipato con il progetto: “Piano per l’ec-cellenza nei costi, nel servizio ai clienti e nel-l’integrazione con i portatori di interesse”.L’obiettivo di fondo del Piano, che ha coin-volto sia i settori tecnico-scientifici che quelliamministrativi dell’Istituto, è quello di accre-scere la capacità di realizzare prestazioni pario superiori a quelle attese dai clienti e daiportatori di interesse. Il Piano si prefigge, i-noltre, di consolidare il ruolo dell’Istituto co-me struttura pubblica di eccellenza e di riferi-mento nella sanità pubblica, per quanto ri-guarda la gestione dei costi e la capacità difare in concreto innovazione e sviluppo. Con-testualmente il Piano intende riconoscereall’Ente il ruolo di Centro di coordinamento eintegrazione dell’insieme dei flussi informati-vi, relativi alla sanità animale e agli alimenti diorigine animale, che si sviluppano tra gli entipubblici e gli organismi operanti nel mezzo-giorno d’Italia. ■

Premio Brunetta all’Istituto di TeramoL’Izs dell’Abruzzo e del Molise è una delle 37 amministrazioni che hanno superato le selezioni al concorso “Premiamo i risultati”

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201022 Attualità IZS

La Regione Piemonte ha istituito ilCentro di Referenza Animali Esoti-ci (C.R.A.N.E.S.) nella sede dell’I-

stituto Zooprofilattico di Torino. Un grup-po di esperti si occuperà del monitorag-gio degli esotici nelle diverse fasi di de-tenzione, allevamento ed eventuale com-mercializzazione. Come sottolineato dalDirettore Sanitario dell’Istituto Zooprofi-lattico Maria Caramelli “una particolareattenzione sarà riservata alla lotta alcommercio illecito e alla sostituzione diesemplari, a salvaguardia del benesseredelle diverse specie. L’Italia è tra i primipaesi che commerciano illegalmente infauna esotica con un giro di affari da mi-liardi di euro e la situazione si aggrava ul-teriormente se si pensa che sono coin-volti anche animali a rischio di estinzio-ne”. “È stata colta l’occasione di questagiornata - dice Pier Luigi Acutis, respon-sabile del laboratorio di genetica e delnuovo Centro di Referenza - proprio per-ché la genetica costituirà una delle prin-cipali armi che utilizzeremo per tutelarela presenza degli animali esotici nellaRegione. L’inventiva di chi compie azioniillegali oppure maltrattamenti nei con-fronti degli animali e chi opera attività disorveglianza deve avvalersi di metodi diindagine sempre più affinati”.

A TORINO, IL CENTRO DI REFERENZA DEGLI

ANIMALI ESOTICI

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Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 20

WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS

Bologna (Italy) - September 15th - 18th, 2010Information and Registration:

www.wvoc2010.eu - [email protected]

Deadline for abstract submission: April 15th, 2010Early Registration at lower cost before June 10th, 2010

STATE OF THE ART LECTURES• Tissue engineering with mesenchymal stem cells in human orthopaedics - What do we know today?

• The fate of the post-traumatic knee - What do we know today?

• Cartilage resurfacing with ACI and MACI: have they stood the test of time?

SMALL ANIMAL PROGRAMPre-Congress Courses• Arthrodesis wetlab

• TTA drylab

• Hybrid external Fixation drylab

• IEWG Workshop with film reading

session

• ALPS drylab

• AO Locking plates drylab

• SOP drylab

• TTO drylab

Congress Main Seminars• Complications

• The stifle

• Facial trauma

• Elbow

• Hip trauma

• Revisions

• Tools to measure clinical success

• Hot topics

• Distal Limb trauma

• Patellar Luxation

• Legislation

• Locking plates

• SCIVAC SATELLITE SYMPOSIUM

New trends in canine and feline

orthopaedics

Pre-Congress Seminars• Osteoarthritis

• Sports Medicine

• Fixin Day

• Arthroscopy working group

• New Strategies in Pain Control

Congress In-depth Seminars• Juvenile HD

• Biomedtrix

• Physiotherapy

• Limb Deformities

• Surgical Revisions in THR

• Pathogenesis of cruciate disease

• Limb Alignment in patellar luxation

• Distal Limb Trauma

• Challenging fractures

• Arthrex news

EQUINE PROGRAMPre-Congress Courses• Stemcell and PRP Lab

• MRI Reading Lab

• Lameness LocatorTM Lab

Pre-Congress Seminars• SIVE SATELLITE SYMPOSIUM

Present and future in the diagnosis and treatment of equine

joint diseases: meeting with Dr Wayne Mclllwraith

• Interactive Advanced Equine Lameness and Imaging, Panel:

meeting with Dr Mark Martinelli

Congress In-depth Seminars• Subchondral bone injury

• Advanced imaging

• Critical review of biologic therapeutics

• Joint rehabilitation

• Advanced lameness diagnosis

BOVINE PROGRAMBovine orthopaedics one day In-depth Seminar • Long bone fracture repair

• Advanced lameness evaluation and imaging • Surgery of the digit

• Tenovaginoscopy

In cooperation with

Alma Mater Studiorum

Università di Bologna

Facoltà di Medicina Veterinaria

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Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 20

Neomectin®, a base di iver-mectina, è un gel orale ap-petibile, che contiene olio dianice, indicato per il tratta-mento delle infestazioni pa-rassitarie da grandi e piccoli

strongili, ossiuri, ascaridi, vermi gastrici, cutaneie polmonari, enterobi intestinali e gasterofili.È facilmente dosabile grazie alla siringa da10 grammi, di dimensioni ridotte, contacche che corrispondono a 60 kg di pe-so. Si può utilizzare con sicurezza in gravi-danza e allattamento, ed il tempo di so-spensione è di 18 giorni, il più basso tra iprodotti analoghi presenti sul mercato.Equibactin® è una pasta orale per cavalli abase di sulfadiazina e trimetoprim, attiva neiconfronti di germi quali Staphylococcus au-reus, streptococcus spp., E.coli. Si racco-manda il suo utilizzo in caso di infezioni deltratto respiratorio, gastroenterico, uro-genitale, ferite infette ed ascessi aperti odrenati associati a germi sensibili. La confezione contiene una sola siringa e siadatta quindi facilmente alla durata del tratta-mento: una siringa al giorno è infatti sufficien-

te per il trattamento di un cavallo di 600 kg.La siringa da 45 grammi è inoltre suddivisa intacche da 50 kg, questo rende più preciso ildosaggio del prodotto.

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DIRETTORELaura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Oncology),

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RELATORIDavid Argyle, Prof Dr Med Vet, PhD, Dipl ECVIM-CA

(Oncology), MRCVS, RCVS, Edinburgh (UK)Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVP, Nerviano (MI)Julia Buchholz, Dr Med Vet, Dipl ACVR, Hunenberg (CH)

Paola Valenti, Med Vet, Resident ACVIM (Oncology),Hunenberg (CH)

Laura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Oncology), Hunenberg (CH)

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DIRETTOREFabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano

RELATORIMarco Bertoli, Med Vet, Roma

Paolo Gaglio, Med Vet, SCMPA, RomaChiara Valtolina, Med Vet, MRCVS, Utrecht (NL)

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laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2010 Dalle Aziende 25▲

Professione Veterinaria 20-2010:ok 3-06-2010 9:33 Pagina 25

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 20

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

Sabina [email protected]

Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia,Paolo Bossi,

Marco Eleuteri,Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga,Sabina Pizzamiglio,

Aldo Vezzoni

Rubriche

Fabrizio Pancini,Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro,Giovanni Stassi

Segreteria di Redazione

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Grafica

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Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

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Scarl - Cusago (MI)

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necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

attribuibili a ProfessioneVeterinaria e/o all'ANMVI

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Chiuso in stampa il 31 maggio 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201026 Calendario attività Dal 13 giugno al 3 ottobre

2) Il processo di socializzazione nel coniglio può portareallo sviluppo di patologie comportamentali se non vieneeseguito correttamente:

a Falso

b Vero ma solo in caso di conigli di piccola taglia

c Vero ma soltanto se l’età di adozione è superiore a 3 mesi

d Vero

e Vero ma soltanto per lo sviluppo di fobie

1) Cani infetti apparentemente sani:

a Possono avere un’esagerata risposta immunitaria umorale

b Non hanno risposta immunitaria umoraleperché sono stati infettati recentemente

c Possono avere solo risposta immunitariacellulare

d Si trovano in uno stato che precede lamalattia

e a e c

QUIZ 1Risposta corretta: e)

Seminario SCIVAC: “Aggiornamentisulla leishmaniosi: dall’approccio

diagnostico ai protocolli terapeutici”Montecatini Terme, Marzo 2006

QUIZ 2Risposta corretta:d)

Congresso SIVAE: “Aggiornamentoin medicina degli animali esotici”

Cremona, Marzo 2006

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Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

13 GIU INCONTRO ANMVI / GPM PREZZI E TARIFFE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

14 - 15 GIUCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - CITOLOGIA DEL MIDOLLO OSSEO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaAttenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Trecchi, 20 - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508

E-mail: [email protected]

17 - 19 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508

E-mail: [email protected]

23 - 25 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC, Attenzione: Evento annullato. Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria

SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

29 GIU ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: III PARTE - ECOCARDIOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -

2 LUG Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508E-mail: [email protected]

1 LUGSEMINARIO SIVE SEMINARIO “METODOLOGIE DI ALLENAMENTO MIGLIORAMENTO DELLA PERFORMANCE E BENESSE-

RE DEL CAVALLO DA ENDURANCE” - Parc Hotel, Peschiera del Garda (VR) - ECM: Richiesto AccreditamentoPer informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

2 LUG CORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM:No crediti -Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

2 - 4 LUG CORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Sassari - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 - 9 LUG CORSO SCIVAC CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO: PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI

DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH - BolognaFiere (BO) - Piazza della Costituzione - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

15 - 18 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA - Bologna17 - 18 SET IN COLLABORAZIONE CON ESVOT Congressi - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-

barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFA-

ZIONE... E SENZA SBAGLIARE TROPPO - Vittoria Hotel - Centro Congressi Montecatini Terme -ECM: Rich. Accred.Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 - 24 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: IV PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE

NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 26 SET CORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI OFTALMOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel.+39 0372 403506 -E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SICARV PATOLOGIA MITRALICA: RECENTI ACQUISIZIONI. ANATOMIA, FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO CLINICO CON

PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA TOSSE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Rich. Accred. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SCVI INVASIVA - TAVOLA ROTONDA INTERATTIVA SULLA CHIRURGIA MINI-INVASIVA - Cremona, Palazzo Trec-

chi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specia-listiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SCVI RACCOLTE ANOMALE IN CAVITÀ ADDOMINALE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO

Matera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Re-gionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - ECM: RichiestoTRENTINO ALTO ADIGE Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39

0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SET INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ... D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel.+39 0372 403506 -E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCO-

LARE - Pescara - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SET CORSO SCIVAC FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

1 OTT Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

29 SET ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: I PARTE - GASTROENTEROLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

1 OTT Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

30 SET ITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “MANAGEMENT DELLA FATTRICE” - La Calandrina -SUTRI (VT) - ECM: Richiesto Accreditamento -2 OTT Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMUTIV COME GESTIRE L’ADDOME ACUTO IN PRONTO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona

Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMVENCO IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NEL CONCETTO DI CURA: OLTRE I FABBISOGNI - Centro Studi E.V. - Pa-

lazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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