Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

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009 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 6, numero 25 dal 5 all’11 luglio 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 25 2 MELAMINA I lotti di produzione 2008, numero 267 e 317, del prodotto Alleva Fish&Rice so- no risultati non conformi per il contenu- to di melamina. L'azienda Diusa Pet ne dà comunicazione ai medici veterinari, informandoli di aver già provveduto al ri- tiro volontario dei lotti in questione. DISPOSITIVI Sul portale ministerosalute.it è aperta u- na specifica area dedicata ai dispositivi medici veterinari. La nuova sezione con- sente di acquisire tutte le informazioni sulla normativa, i divieti e gli adempi- menti per la loro produzione e immissio- ne in commercio. ECM Appuntamento a settembre per il nuovo sistema di educazione medica continua (Ecm). Impalcatura rinnovata del pro- gramma di aggiornamento professiona- le degli operatori sanitari sarà infatti pre- sentata, con tutti i dettagli, a Cernobbio, il 14 e 15 settembre. EBOLA Ebola si diffonde fra i maiali. Il virus ospi- tato nei suini potrebbe infatti mutare e divenire ancora più aggressivo per l'uo- mo. A mettere in guardia da una simile possibilità sono ricercatori filippini e sta- tunitensi, dopo i casi che si sono verifi- cati appunto nelle Filippine."L'infezione da Rebov nei maiali - scrivono su Scien- ce - aumenta la preoccupazione di una diffusione della malattia negli uomini e in diversi tipi di animali da allevamento”. G8 Al Vertice del G8 si è deciso lo stanzia- mento di 20 miliardi nell'arco di tre anni per una strategia globale di sviluppo a- gricolo sostenibile e per la sicurezza ali- mentare. Jacques Diouf, direttore gene- rale della Fao si è detto fiducioso che i Capi di Stato e di Governo del G8 vor- ranno effettivamente tradurre tali pro- messe in azioni concrete. La Dichiara- zione congiunta de L'Aquila sulla Sicu- rezza alimentare globale “testimonia un apprezzabile ed incoraggiante sposta- mento verso politiche di sostegno al- l'autosufficienza alimentare dei poveri e degli affamati”. ESONERO ECM La Commissione nazionale per la for- mazione continua ha deliberato l'esone- ro dall'obbligo formativo Ecm, per l'an- no 2009, in favore degli operatori sani- tari colpiti dal terremoto dell'Abruzzo. Saranno gli Ordini a trasmettere al Mini- stero le domande di esonero. IL 6 LUGLIO È STATO PUBBLICATO IL DECRETO DEL MINISTRO MARIASTELLA GELMINI (MIUR) con il quale è stato definito il numero programmato di posti disponibili per l'accesso al corso di laurea in Medicina Veterinaria per l'anno accademico 2009/2010. Dai 1201 del 2008/2009 si è passati a 1050. 151 in meno! Dobbiamo quindi ringraziare il Ministro Gelmini per avere accolto le nostre richieste, ma è veramente difficile capire secondo quale logica è stata ripartita questa riduzione fra i 14 corsi di laurea. Abbiamo sempre evidenziato che i tagli, necessari ed urgenti, dovessero tenere conto delle esigenze occupazionali del territorio e soprattutto del differente livello qualitativo dei percorsi formativi offerti dagli atenei. Intanto è del tutto incom- prensibile l'aumento numerico concesso a Torino, Perugia e Bari. Se si vole- vano premiare per lo sforzo che stanno compiendo per arrivare al riconosci- mento europeo era di certo sufficiente mantenere il numero dello scorso an- no, come è stato previsto per Bologna e, forse, si doveva allora considerare anche per Padova e Teramo, per ricordare altre facoltà che da tempo hanno intrapreso l'iter previsto dalla EAVEA. E poi, che senso ha, sia pure con un numero ridotto ad 11 continuare a mantenere in vita il Corso di Laurea a Ca- tanzaro? Non ha strutture, non ha docenti, è nato senza rispettare i parametri previsti dal Ministero, è stato bocciato dal Tar del Lazio. 11 studenti sono po- chi, ma che fine faranno? Con quale preparazione diventeranno Medici Vete- rinari? Bastava un po' di coraggio ed era l'occasione giusta. 11 posti che po- tevano essere lasciati a chi lo meritava molto di più. MILLE GRAZIE MINISTRO, MA... A PAGINA 4 ANMVI E ANDI: STRATEGIE A CONFRONTO A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 11 A PAGINA 16 CASSINELLI RISPONDE ALL’ANMVI DOLORE E TRATTAMENTO ANTALGICO A NOVEMBRE I CORSI PER LA SICUREZZA LA SOVI COMPIE 20 ANNI SCORTE IN ALLEVAMENTO BREVI LE VOSTRE DONAZIONI A 20 COLLEGHI AQUILANI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA “Ringrazio, a nome mio personale e del Consiglio Direttivo, voi e quanti hanno partecipato alla raccolta fondi per i colleghi Aquilani”. Estendiamo a tutti i Colleghi le parole che il Pre- sidente dell’Ordine dei Medici Veteri- nari de L’Aquila, Giuseppe Aseleti, ha indirizzato all’Anmvi informandoci della devoluzione dei fondi raccolti dall’Anmvi. “La tragedia che ha col- pito la città dell'Aquila e i paesi limi- trofi è stata caratterizzata dalla gene- rosa solidarietà del popolo italiano, segno di grande civiltà - di- chiara Aseleti - solidarietà espressa in modo partico- lare dal nostro mondo, dal mondo veterinario che ha risposto alla richiesta di aiuto con tempestiva solle- citudine”. In una riunione tenutasi a Pescara alla presenza del Presidente e del Vicepresidente ANMVI Regionale, rispettivamente Marco Della Torre e Maurizio Mane- ra, Aseleti ci informa che “si è con- venuto di devolvere i fondi confluiti sul c/c/ dell'Anmvi ai 20 llpp aquila- ni”. Grazie al contributo di tanti Col- leghi, l’Associazione ha raccolto 20.968 euro. L'Anmvi aveva quindi demandato al Presidente di Anmvi Abruzzo di provvedere, di concerto con il Presidente dell'Ordine di L'A- quila, alla definizione delle priorità di destinazione della somma, indican- do come criterio indicativo la desti- la PR OFESSI O NE VETERINARIA Garanzie senza compromessi La sicurezza alimentare è incompatibile con i conflitti di interesse e la cointeressenza nazione, anche in via equitativa, ai medici veterinari liberi professionisti del Comune di L'Aquila per la ripre- sa dell'attività libero professionale. E così è andata, ma ricordiamo che versamenti liberali sono sempre pos- sibili a favore dei colleghi abruzzesi, versando sui conti intestati ad Anm- vi. Le somme ulteriormente raccolte confluiranno sul conto dell'Ordine dei Veterinari di L'Aquila con le me- desime modalità. Un pensiero è ri- volto ai colleghi che si stanno anco- ra impegnando nei luoghi del sisma, compresa la co- sta. “Mi corre l'obbligo di ringraziare, ancora una vol- ta i colleghi, in modo parti- colare i LLPP della città martoriata dal terremoto, che hanno reagito alla tra- gedia con fermezza e dignità non comuni, nonostante avessero perso casa, struttura e affetti - dice Aseleti - dal giorno successivo al sisma, si sono prodigati per fornire assistenza sanitaria qualificata e gratuita agli a- nimali sbandati vaganti in città e a quelli accompagnati dai proprietari altrettanto sconvolti. Esprimo, inol- tre, un sentimento di sincera gratitu- dine ai colleghi residenti sulla costa abruzzese, i quali, senza un attimo di esitazione, hanno fornito agli sfollati negli alberghi costieri tutta l'assisten- za zooiatrica necessaria, a titolo pu- ramente gratuito”. ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000099SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 25 dal 5 all’11 luglio 2009Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona2255 22

MELAMINAI lotti di produzione 2008, numero 267e 317, del prodotto Alleva Fish&Rice so-no risultati non conformi per il contenu-to di melamina. L'azienda Diusa Pet nedà comunicazione ai medici veterinari,informandoli di aver già provveduto al ri-tiro volontario dei lotti in questione.

DISPOSITIVI Sul portale ministerosalute.it è aperta u-na specifica area dedicata ai dispositivimedici veterinari. La nuova sezione con-sente di acquisire tutte le informazionisulla normativa, i divieti e gli adempi-menti per la loro produzione e immissio-ne in commercio.

ECMAppuntamento a settembre per il nuovosistema di educazione medica continua(Ecm). Impalcatura rinnovata del pro-gramma di aggiornamento professiona-le degli operatori sanitari sarà infatti pre-sentata, con tutti i dettagli, a Cernobbio,il 14 e 15 settembre.

EBOLA Ebola si diffonde fra i maiali. Il virus ospi-tato nei suini potrebbe infatti mutare edivenire ancora più aggressivo per l'uo-mo. A mettere in guardia da una similepossibilità sono ricercatori filippini e sta-tunitensi, dopo i casi che si sono verifi-cati appunto nelle Filippine."L'infezioneda Rebov nei maiali - scrivono su Scien-ce - aumenta la preoccupazione di unadiffusione della malattia negli uomini e indiversi tipi di animali da allevamento”.

G8Al Vertice del G8 si è deciso lo stanzia-mento di 20 miliardi nell'arco di tre anniper una strategia globale di sviluppo a-gricolo sostenibile e per la sicurezza ali-mentare. Jacques Diouf, direttore gene-rale della Fao si è detto fiducioso che iCapi di Stato e di Governo del G8 vor-ranno effettivamente tradurre tali pro-messe in azioni concrete. La Dichiara-zione congiunta de L'Aquila sulla Sicu-rezza alimentare globale “testimonia unapprezzabile ed incoraggiante sposta-mento verso politiche di sostegno al-l'autosufficienza alimentare dei poveri edegli affamati”.

ESONERO ECMLa Commissione nazionale per la for-mazione continua ha deliberato l'esone-ro dall'obbligo formativo Ecm, per l'an-no 2009, in favore degli operatori sani-tari colpiti dal terremoto dell'Abruzzo.Saranno gli Ordini a trasmettere al Mini-stero le domande di esonero.

IL 6 LUGLIO È STATO PUBBLICATO IL DECRETO DEL MINISTROMARIASTELLA GELMINI (MIUR) con il quale è stato definito il numeroprogrammato di posti disponibili per l'accesso al corso di laurea in MedicinaVeterinaria per l'anno accademico 2009/2010. Dai 1201 del 2008/2009 si èpassati a 1050. 151 in meno! Dobbiamo quindi ringraziare il Ministro Gelminiper avere accolto le nostre richieste, ma è veramente difficile capire secondoquale logica è stata ripartita questa riduzione fra i 14 corsi di laurea. Abbiamosempre evidenziato che i tagli, necessari ed urgenti, dovessero tenere contodelle esigenze occupazionali del territorio e soprattutto del differente livelloqualitativo dei percorsi formativi offerti dagli atenei. Intanto è del tutto incom-prensibile l'aumento numerico concesso a Torino, Perugia e Bari. Se si vole-vano premiare per lo sforzo che stanno compiendo per arrivare al riconosci-mento europeo era di certo sufficiente mantenere il numero dello scorso an-no, come è stato previsto per Bologna e, forse, si doveva allora considerareanche per Padova e Teramo, per ricordare altre facoltà che da tempo hannointrapreso l'iter previsto dalla EAVEA. E poi, che senso ha, sia pure con unnumero ridotto ad 11 continuare a mantenere in vita il Corso di Laurea a Ca-tanzaro? Non ha strutture, non ha docenti, è nato senza rispettare i parametriprevisti dal Ministero, è stato bocciato dal Tar del Lazio. 11 studenti sono po-chi, ma che fine faranno? Con quale preparazione diventeranno Medici Vete-rinari? Bastava un po' di coraggio ed era l'occasione giusta. 11 posti che po-tevano essere lasciati a chi lo meritava molto di più.

MILLE GRAZIE MINISTRO, MA...

A PAGINA 4

ANMVI E ANDI:STRATEGIE ACONFRONTO

A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 11 A PAGINA 16

CASSINELLIRISPONDEALL’ANMVI

DOLORE ETRATTAMENTO

ANTALGICO

A NOVEMBRE I CORSI PER LA

SICUREZZA

LA SOVI COMPIE 20 ANNI

SCORTE IN ALLEVAMENTO

BREVI LE VOSTRE DONAZIONI A 20 COLLEGHI AQUILANI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

“Ringrazio, a nome mio personale edel Consiglio Direttivo, voi e quantihanno partecipato alla raccolta fondiper i colleghi Aquilani”. Estendiamoa tutti i Colleghi le parole che il Pre-sidente dell’Ordine dei Medici Veteri-nari de L’Aquila, Giuseppe Aseleti,ha indirizzato all’Anmvi informandocidella devoluzione dei fondi raccoltidall’Anmvi. “La tragedia che ha col-pito la città dell'Aquila e i paesi limi-trofi è stata caratterizzata dalla gene-rosa solidarietà del popolo italiano,segno di grande civiltà - di-chiara Aseleti - solidarietàespressa in modo partico-lare dal nostro mondo, dalmondo veterinario che harisposto alla richiesta diaiuto con tempestiva solle-citudine”. In una riunionetenutasi a Pescara alla presenza delPresidente e del VicepresidenteANMVI Regionale, rispettivamenteMarco Della Torre e Maurizio Mane-ra, Aseleti ci informa che “si è con-venuto di devolvere i fondi confluitisul c/c/ dell'Anmvi ai 20 llpp aquila-ni”. Grazie al contributo di tanti Col-leghi, l’Associazione ha raccolto20.968 euro. L'Anmvi aveva quindidemandato al Presidente di AnmviAbruzzo di provvedere, di concertocon il Presidente dell'Ordine di L'A-quila, alla definizione delle priorità didestinazione della somma, indican-do come criterio indicativo la desti-

laPROFESSIONE VETERINARIA

Garanzie senza compromessiLa sicurezza alimentare è incompatibile con i conflitti di interessee la cointeressenza

nazione, anche in via equitativa, aimedici veterinari liberi professionistidel Comune di L'Aquila per la ripre-sa dell'attività libero professionale. Ecosì è andata, ma ricordiamo cheversamenti liberali sono sempre pos-sibili a favore dei colleghi abruzzesi,versando sui conti intestati ad Anm-vi. Le somme ulteriormente raccolteconfluiranno sul conto dell'Ordinedei Veterinari di L'Aquila con le me-desime modalità. Un pensiero è ri-volto ai colleghi che si stanno anco-

ra impegnando nei luoghidel sisma, compresa la co-sta. “Mi corre l'obbligo diringraziare, ancora una vol-ta i colleghi, in modo parti-colare i LLPP della cittàmartoriata dal terremoto,che hanno reagito alla tra-

gedia con fermezza e dignità noncomuni, nonostante avessero persocasa, struttura e affetti - dice Aseleti- dal giorno successivo al sisma, sisono prodigati per fornire assistenzasanitaria qualificata e gratuita agli a-nimali sbandati vaganti in città e aquelli accompagnati dai proprietarialtrettanto sconvolti. Esprimo, inol-tre, un sentimento di sincera gratitu-dine ai colleghi residenti sulla costaabruzzese, i quali, senza un attimo diesitazione, hanno fornito agli sfollatinegli alberghi costieri tutta l'assisten-za zooiatrica necessaria, a titolo pu-ramente gratuito”. ■

ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

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La prevenzione intercetta in o-dontoiatria patologie perlopiùlente. Una carie non è un in-farto, pertanto se diagnosti-cata presto consente cure piùche sostenibili da parte del

paziente. Ecco perché la prevenzione è di fattoun atteggiamento culturale”. Roberto Callioni,Presidente dell’Andi (Associazione NazionaleDentisti Italiani), ci parla del progetto “odon-toiatria sociale” e del “mese della prevenzionedentale”, due iniziative che abbiamo idealmen-te comparato ai Leavet e alla stagione dellaprevenzione dell’Anmvi. Fatti gli opportuni di-stinguo sul piano medico e socio-sanitario, dalpunto di vista professionale e sociale ci sonopiù affinità che differenze.

Presidente Callioni, il parallelo regge?Direi che l’aspetto importante per voi veterinariè il fatto che in questi ultimi anni c’è stata unadiffusione degli animali da compagnia che nonè solo una moda, ma un fatto culturale rilevan-te, perché all’animale è oggi riconosciuto unvalore sociale. La vita media che si allunga por-ta ad esempio molti anziani, forse perché piùsoli, a coltivare una relazione con l’animale dacompagnia. Se questo è vero, ne consegue unaumento della spesa e per le persone anzianeo con un certo reddito mantenere un animaleda compagnia in salute può essere costoso,proprio come per la bocca. Se c’è un bisognoesponenziale di cure bisogna fare in modo chetutti siano in grado di riceverle, anche gli ani-mali che danno tanto e devono essere ben cu-rati. Uno dei momenti più belli della mia gior-nata è quando porto a passeggio a BergamoAlta i miei due golden retriever. C’è una crisi e-

conomica, ma anche di valori e intervenire suquesti costi ed attraverso la prevenzione è im-portante, come facciamo noi con il mese dellaprevenzione dentale e voi con la stagione dellaprevenzione.

Quali sono i punti di forza del Mese dellaPrevenzione Dentale? Come viene valuta-ta dai dentisti italiani? Siamo alla 28a edizione consecutiva. Abbiamoquasi 23mila dentisti iscritti ad Andi su un no-vero di 56mila iscritti all’ordine e di questi 23mila, 12 mila hanno aderito. La riteniamo unainiziativa con una valenza sociale importantis-sima soprattutto in un momento di gravissimadifficoltà economica in cui il costo della sanitàin termini di Pil è pesante. Il paziente apprezzamolto l’iniziativa, e per il dentista c’è un ritorno,anche e soprattutto di immagine. In tal senso

ciò è anche uno specchio della società checambia: sempre più immigrati integrati partonoproprio da quella prima visita gratuita conte-stualizzata nel mese della prevenzione per ini-ziare ad occuparsi della loro salute orale. Fac-ciamo quindi una duplice azione sociale, per-ché contribuiamo allo stato di salute del pa-ziente ma anche, in termini di bilancio, dellacollettività.

Presidente Callioni, che cos’è il progettodi odontoiatria sociale?È un accordo che nasce con il precedenteGoverno, con il Ministro Livia Turco e che vie-ne perfezionato dall’attuale Viceministro Prof.Ferruccio Fazio. Ci fu proposto un welfare deltutto innovativo, partendo dal fatto che l’o-dontoiatria è costosa e il Servizio SanitarioNazionale non è in grado di soddisfare la do-manda dei cittadini. Il progetto fu interrottodalla crisi di Governo, ma appunto subito do-po le elezioni l’attuale Vice Ministro Prof. Fa-zio ci chiese di riprendere l’iniziativa che ab-biamo poi perfezionato con la firma a lugliodel 2008. Da marzo è attiva e lo sarà per dueanni in forma sperimentale.

Come funziona?Innanzitutto è un accordo e non una conven-zione. A pagare il professionista infatti è diret-tamente il paziente e non un ente terzo. Per unfatto di costume, di cultura siamo contrari alleconvenzioni perché il paziente deve compren-dere il senso del risparmio collettivo e dellaspesa della società, e quando si privilegia il“tutto a tutti gratuitamente” non si favoriscequesta cultura. L’adesione per i dentisti è vo-lontaria e reversibile in qualsiasi momento eprevede onorari concordati e uniformi su tuttoil territorio nazionale per cinque prestazioni,che includono un atteggiamento di particolareriguardo le donne in stato di gravidanza, chepossono beneficiare dell’accordo per quantoriguarda l’ablazione del tartaro e l’insegnamen-to all’igiene orale indipendentemente dalla fa-scia di reddito, che è di 8000 euro ISEE, soglianecessaria per beneficiare dell’accordo. In so-stanza tutti i possessori della social card.

Come fate ad applicare le tariffe agevola-te senza rimetterci, senza compromettere

la qualità della prestazione e ad evitareche il raffronto con gli onorari al di fuoridell’odontoiatria sociale vi faccia sembra-re ingiustificatamente cari?Come dentisti subiamo uno stereotipo d’im-magine negativo, siamo considerati costosi einvece si deve capire che è l’odontoiatria adessere costosa non l’odontoiatra. Per andareincontro ai beneficiari è necessario uno sfor-zo allargato, per esempio ci sono gli odonto-tecnici che riducono i costi dei manufatti e aloro volta sono aiutati da una diminuzione del-la tariffazione del materiale. Naturalmentevengono usati materiali a norma per dare, adesempio per le dentiere, un prodotto confa-cente di qualità. Il tutto, a monte, è anche le-gato a sua volta ad un’attenzione fiscale daparte del SOSE, perché negli studi di settore,a partire dal 2010, sono previsti due righi ap-positi per indicare il reddito ed i costi derivan-ti dall’accordo sociale.

Come è stato accolto l’Accordo dai denti-sti dell’Andi? Con diffidenza. Ci sono voluti tre Consigli na-zionali per far capire e accettare una iniziativache sindacalmente parlando è semplicissima.

Quali sono state le resistenze iniziali e co-me sono state superate?C’è un problema di forma mentis, legato all’in-dividualità del libero professionista, che tendea pensare che debba essere esclusivamente ilServizio sanitario nazionale ad occuparsi di o-dontoiatria sociale. Comunque al terzo Consi-glio c’è stato un consenso a larga maggioran-za, perché gli iscritti hanno compreso che bi-sognava portare avanti un protocollo di relazio-ni diverse con le istituzioni, in cambio di atteg-giamenti maggiormente disponibili. Come libe-ri professionisti, non solo come dentisti, con-tiamo molto poco in termini di contrattazione,siamo troppo pochi per dare un ritorno in ter-mini politici. Impostando diversamente le no-stre relazioni, accettando l’accordo e renden-doci disponibili ad assumere responsabilità an-che in ambiti per noi nuovi, abbiamo ottenutouna disponibilità diversa ad interloquire su altrifronti.

Quali?Per esempio il riconoscimento dello stato dicrisi in ambito di studi di settore, piuttosto chenon il coinvolgimento in progettualità come leraccomandazioni cliniche, che determinerannonuove regole per la professione.

Quanti dentisti hanno aderito?Ad oggi hanno risposto circa 6.000 dentisti, leadesioni sono andate oltre le aspettative. AlMinistero avevano preventivato circa 3000 a-desioni. Siamo capillarizzati su tutto il territorio,ed i mass media hanno pubblicizzato l’iniziati-va. Il numero verde ha ricevuto circa 30.000 te-lefonate da parte dei cittadini da quando l’Ac-cordo è diventato operativo. Insomma, siamopiù che soddisfatti. ■

Veterinari e odontoiatri:strategie sociali eprofessionali a confrontoLe prestazioni agevolate e le campagne di prevenzione accomunano leiniziative di Anmvi e Andi. Ne parliamo con il presidente Roberto Callioni

Il progetto “odontoiatria sociale” è unAccordo che l’Associazione NazionaleDentisti Italiani (ANDI) ha sottoscritto

con il Ministero del Lavoro, della Salute edelle Politiche sociali al fine di garantire, aonorari concordati, le cure odontoiatrichea cittadini a basso reddito e alle donne ingravidanza. Il progetto è già operativo,presso gli studi odontoiatrici privati ade-renti, e include cinque prestazioni odon-toiatriche ad onorari concordati ed unifor-mi su tutto il territorio nazionale: * visitaodontoiatrica, ablazione tartaro e inse-gnamento igiene orale (80 euro) * sigilla-tura dei solchi dei molari e premolari (25euro) * estrazione di elemento dentariocompromesso (60 euro) * protesi parzialecon ganci (per arcata 550 euro) * protesitotale in resina (per arcata 800 euro). Ac-cedono alle prestazioni agevolate alcunecategorie di persone che, per reddito ocondizione sociale, possono beneficiaredegli onorari concordati. http://www.mi-nisterosalute.it/dettaglio/phPrimoPiano-New.jsp?id=216&area=ministero&colo-re=2

COSA PREVEDEL’ACCORDO

ANDI-MINISTERO

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 2009 Confprofessioni Anmvi Informa 3

Anmvi e Andi aderiscono a Conf-professioni all’interno della qualeè costituita un’Area Sanità e Sa-

lute che riunisce, oltre ai veterinari e aidentisti, i medici di famiglia (FIMMG) e glipsicologi (PLP). L’Area sanitaria di Conf-professioni si prefigge di elaborare ini-ziative comuni per le professioni aderen-ti e di rappresentare una sede perma-nente di confronto su temi e problemati-che comuni. Con Andi sono stati analiz-zati gli aspetti professionali e sociali di i-niziative avviate autonomamente, ma

che presentano analogie nei presuppostie nelle finalità. Sono in corso iniziative divalorizzazione delle professioni sanitariesulla base di progetti che accomunano leesigenze dei liberi professionisti dellasalute. Carlo Scotti (Anmvi) è il Coordi-natore dell’Area Sanità e Salute e fa par-te, insieme a Roberto Callioni (Andi), del-la Giunta Esecutiva di Confprofessioni.Nella foto da sinistra: Roberto Callioni(Andi), Carlo Scotti (Anmvi) Mario Canton(Andi), Antonio Zuliani (Plp) e MassimoMagi (Fimmg).

UN ASSE FRA I PROFESSIONISTI DELLA SALUTE

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

Nel testo, firmato dai ri-spettivi presidenti SandroBarbacini e Gaetano Pe-nocchio, si chiede chesulla tenuta delle scortedi farmaci in azienda non

si ceda a nuove forti pressioni esterne, spin-te da interessi esclusivamente commercialied economici. La Legge e la Deontologia ri-chiedono infatti di intervenire efficacementesulla sicurezza alimentare, senza conflitti diinteresse e senza cointeressenza. La letteraè stata inviata il 9 luglio al SottosegretarioFrancesca Martini, al Capo Dipartimento Ro-mano Marabelli e al Direttore Generale dellaSanità Animale e del Farmaco Veterinario,Gaetana Ferri. Destinatari della nota anche iSenatori Antonio Tomassini e Cesare Cursi ei parlamentari veterinari Gianni Mancuso eRodolfo Viola.

L’ARTICOLO 81Il mondo veterinario aveva accolto molto po-sitivamente il testo dell'articolo 81, comma1, del Decreto legislativo 6 aprile 2006, n.193 - in materia di incarichi di dipendenza ocollaborazione esercitati dai medici veterinariresponsabili delle scorte di farmaci - soprat-tutto nella sua modifica del Decreto Legislati-vo 24 luglio 2007, 143, nella parte in cui, ac-cogliendo le richieste della categoria veteri-naria, vengono disciplinate le modalità di te-nuta delle scorte negli impianti di allevamen-to e custodia di animali destinati alla produ-zione di alimenti, specificando che " il medi-co veterinario responsabile ed i suoi sostitutinon possono svolgere altresì incarichi di di-pendenza o collaborazione presso enti ostrutture pubbliche, aziende farmaceutiche ,grossisti o mangimifici". Questo nell'ottica di

intervenire efficacemente sulla sicurezza ali-mentare annullando condizioni di possibileconflitto di interesse e/o cointeressenza nellagestione del farmaco negli allevamenti.

LA DEONTOLOGIALa nota ricorda che il Codice Deontologicodei Medici Veterinari definisce come seguequeste circostanze: il conflitto di interessi siverifica quando il Medico Veterinario si trovain una condizione nella quale il comporta-mento e le scelte, nonché il giudizio profes-sionale, riguardante un interesse primario èalterato da un interesse secondario come laricerca di un vantaggio personale di qualun-que natura. Il conflitto d'interesse non è uncomportamento, ma è una condizione da e-vitare e proprio per questo diviene moral-mente riprovevole soltanto quando provocacomportamenti riprovevoli; quanto alla coin-teressenza, la deontologia vieta di svolgereun'altra attività, ovvero la partecipazione al ri-sultato economico di un'impresa, se tale at-tività comporta una qualsiasi limitazione o in-fluenza l'indipendenza intellettuale del Medi-co Veterinario nello svolgimento dell'attivitàprofessionale.

“CATTIVI COMPORTAMENTI”L'evidenza di tale posizione etica non pre-suppone cattivi comportamenti, come qual-cuno ha voluto far credere, ma si prefiggesemplicemente di evitarne i presupposti.Purtroppo, da allora, pochi veterinari, soprat-tutto collaboratori di aziende mangimistiche,che si sono trovati limitati nello sviluppo delleloro attività commerciali, sostenuti da forti in-teressi economici ed affiancati da qualcheparlamentare, probabilmente poco informatosui fatti, continuano a svolgere forte attivitàdi pressione sul Ministero affinché questanormativa venga rivista e riportata in limitimolto più permissivi.

GARANZIE AI CITTADINILa FNOVI e l'ANMVI hanno già valutato econdiviso con il Ministero, le Regioni e con glistessi soggetti che ora chiedono una ulterio-re revisione dell'articolo, una formulazionepiù chiara della normativa per quanto riguar-da gli aspetti di incompatibilità, che eviti e-quivoci interpretativi e salvaguardi fortemen-te il principio ispiratore della norma che deverimanere inalterato.

Oggi la FNOVI e l'ANMVI di fronte a questenuove forti pressioni esterne derivanti esclu-sivamente da interessi commerciali ed eco-nomici, sono convinte che il Ministero nonpossa cedere a compromessi che stravol-gendo lo spirito della norma riportino in se-condo piano l'esigenza e la certezza della si-curezza alimentare e della salute pubblica. Difronte ad una simile evenienza la FNOVI el'ANMVI, sarebbero costrette a denunciare aicittadini, tramite i mezzi di informazione edalle associazioni dei consumatori, i rischi acui potrebbero essere esposti. ■

Semplificare lenorme sullasicurezza sullavoro

I l Testo Unico della sicurezza sul lavo-ro dovrà essere rivisto anche per es-sere più aderente alle esigenze degli

studi professionali. L’Anmvi si sta muovendoall'interno di Confprofessioni affinché ai pro-fessionisti non siano applicate le stesse mi-sure previste per le imprese e venga elimina-to un sovraccarico di adempimenti burocrati-ci senza alcun risvolto di prevenzione e diprotezione dai rischi reali e specifici. Nell'am-biente lavorativo di uno studio professionale,infatti, i rischi per la salute e la sicurezza deilavoratori sono estremamente bassi, comedocumentato dal limitato numero di infortuni,minimi sia per l'incidenza che per la gravità.La normativa appare sovradimensionata ri-spetto ai pericoli e ai rischi presenti nellestrutture veterinarie, eccessivamente buro-cratica e, soprattutto, scarsamente rispon-dente ai rapporti di lavoro. Questi ultimi nontrovano piena aderenza nelle definizioni di la-voratore e di datore di lavoro stabilite dal Te-sto Unico. Per questo Anmvi ha chiesto chenel documento sia prevista l'esclusione dalladefinizione di "lavoratore" del professionistaassociato di uno studio professionale.Nel documento licenziato da Confprofessionisi chiedono semplificazioni, a partire dalla fi-gura del Rappresentante dei lavoratori per lasicurezza (RLS), che dovrebbe essere previ-sta nelle strutture con più di tre dipendenti,evitando di aggravare gli Studi di minori di-mensioni con ruoli e procedure che nulla ag-giungono e valorizzano in tema di rappresen-tanza e presa di responsabilità; si chiede an-che la riduzione della durata minima (attual-mente di 32 ore) dei Corsi per RLS degli Stu-di professionali, equiparandola almeno alle16 ore previste per il datore di lavoro RSPP.Altre osservazioni presentate da Anmvi, conil contributo del Direttore dei Corsi organiz-zati dall'Associazione, Carlo Pizzirani, riguar-dano la possibilità di esentare le strutture ve-terinarie dove è presente, oltre ai titolari-da-tori di lavoro, un lavoratore unico dall'obbligodi nominare un RSL e di comunicazione all'I-nail. E ancora: prevedere per gli studi pro-fessionali che la formazione di RSPP abbiauna frequenza di aggiornamento adeguata al

grado di rischio e pericolo del settore (es. va-lidità della formazione di almeno cinque an-ni); mantenere per gli ambulatori fino a 10 la-voratori la possibilità di sostituire il DVR conuna semplice autocertificazione di avvenutaeffettuazione della valutazione dei rischi an-che oltre il 30 giugno 2012; adeguare allasemplificazione richiesta le sanzioni previstedal Testo Unico; coordinare le autorità com-petenti e unificare i controlli in struttura in unsolo organismo. I professionisti, rappresen-tati da Confprofessioni al Ministero del Lavo-ro, vogliono anche essere resi partecipi del-l'elaborazione delle procedure di standardiz-zazione della valutazione dei rischi, in quantomigliori conoscitori dei profili di rischio dei la-voratori delle libere professioni. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 20094 Anmvi Informa Norme e leggi

Sull’articolo 81 nonaccettiamo pressioni ecompromessiL'Anmvi ha firmato con la Fnovi una presa di posizione sulla tenuta dellescorte di farmaci veterinari in allevamento

L'On. Avv Roberto Cassinelli, firma-tario di una proposta di legge perla regolamentazione della profes-

sione veterinaria, ha risposto alla nota diosservazioni critiche trasmessa nei gior-ni scorsi dall'Anmvi. "Prendo atto dellaSua doglianza, in merito alla mancataconsultazione della Categoria, primadella presentazione del disegno di leggecitato, di cui mi rammarico" scrive Cas-sinelli al Presidente dell'Anmvi SandroBarbacini e aggiunge: "Senza voler ad-durre inutili giustificazioni, posso solofarle presente che, spesso, "l'impulso"legislativo nasce da una esigenza dellacollettività di affrontare una determinataproblematica, per cui alcune volte è dif-ficile mettere a confronto tutte le situa-zioni coinvolte"."Tuttavia- prosegue ilparlamentare- il porre un tema sul "tavo-lo del Legislatore" non pregiudica in al-cun modo lo sviluppo e l'approfondi-mento delle questioni, con le relative ret-tifiche e correzioni che sorgono a segui-to di un proficuo contraddittorio. Sottoquesto profilo, Le posso garantire cheverranno analizzate tutte le Sue osser-vazioni, articolo per articolo". L'Associa-zione rimarcava inoltre "rincrescimentoper alcuni passaggi sulla stampa nazio-nale che, basandosi sulla sua propostadi legge hanno trovato elementi per of-fendere la dignità e l'immagine della no-stra Categoria". Alcune disposizionicontenute nella pdl, a parere dell'Anmvirisultano infatti "distorte da una visionepreconcetta che risente di datate pole-miche denigratorie e diffamatorie neiconfronti della nostra professione". Dal-l’On Cassinelli abbiamo ricevuto la “ piùampia disponibilità a cercare punti diconvergenza affinché sia possibile mo-dificare il testo secondo le esigenze del-la Vostra categoria”.

CASSINELLI ALL’ANMVI:RIVEDIAMO INSIEME

LA MIA PDL

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laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 20096 Agenda Formazione

ICorsi di formazione organizzati anovembre dall'ANMVI per i datori dilavoro in struttura veterinaria (R-SPP) (26-27 novembre), per il primosoccorso (28-29 novembre) e perl'antincendio (pomeriggio del 29

novembre) saranno aggiornati alle nuove di-sposizioni di legge, cioè al Decreto legislati-vo 9 aprile 2008, n. 81, Attuazione dell'arti-colo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, inmateria di tutela della salute e della sicurez-za nei luoghi di lavoro. La domanda che ricorre è: sono davvero ob-bligate le strutture veterinarie a seguire que-sti corsi? I corsi programmati a novembredall'ANMVI consentiranno di fare luce echiarezza sulla effettiva portata regolamen-tare delle norme, ponendo la struttura vete-rinaria in grado di affrontare i controlli (ASL,ISPESL, INAIL) con solidi agganci alle nor-me. Al di là di reiterati e sempre validi invitialla crescita di una cultura generale della si-curezza (radiologico, cancerogeni e mutage-ni, impianti elettrici, estintori, ecc. dovrebbe-ro indurre chiunque alla frequenza dei corsiindipendentemente dai requisiti di legge), èbene affrontare qualche ora di studio dellenorme anche per avere le idee chiare quan-do si è sottoposti a verifiche. L'esperienza dei docenti, ormai al settimo an-no di edizioni, consente di conoscere la por-tata della legge per le strutture veterinarie e diapplicarla secondo le specifiche esigenze del-la realtà professionale. Il vantaggio dei corsiorganizzati dall’ANMVI è proprio questo: rita-gliare la norma a misura di veterinario.Sebbene risulti ancora parzialmente incom-piuta (alcuni adempimenti sono stati proro-gati, altri mancano dei necessari decreti at-tuativi), la riforma delle norme in materia disalute e sicurezza nei luoghi di lavoro è en-trata in vigore il 15 maggio del 2008. Il fon-damento legislativo di questa rivisitazionedelle norme è il nuovo Decreto Legislativo 9aprile 2008, n. 81, il cui campo di applica-zione riguarda la quasi totalità delle struttureveterinarie, con poche eccezioni, e con tuttala sua portata sanzionatoria. Per quantoconcerne le norme del primo soccorso e an-tincendio, invece, non ci sono novità sostan-ziali rispetto a quanto già era stato previstodalla 626 e decreti successivi.L'81 è un testo unico che accorpa, senzaannullarla, la portata regolamentare della"vecchia" 626, anzi la estende esplicitamen-te al settore del lavoro autonomo. Il Decretosi applica infatti "a tutti i settori di attività, pri-vati e pubblici, e a tutte le tipologie di ri-schio", "a tutti i lavoratori e lavoratrici, subor-dinati e autonomi". Fra le novità più impor-tanti per le strutture veterinarie, figura l'art. 2che inserisce tra i "lavoratori" chi, svolge, in-dipendentemente dalla tipologia contrattua-le un'attività lavorativa nell'ambito dell'orga-nizzazione di un datore di lavoro. Il tirocinan-te è equiparato quindi ad un lavoratore.Questo cambiamento allarga il campo di ap-plicabilità delle nuove norme. Di fatto, pos-sono ritenersi esclusi dall'obbligo di frequen-za dei corsi sulla sicurezza i titolari di strut-tura veterinaria che esercitano da soli e co-loro che, esercitando da soli, sono coadiu-vati da familiari.

Il conseguimento del titolo di RSPP (Re-sponsabile Servizi di Prevenzione e Prote-zione) è un obbligo per i titolari datori di la-

voro in struttura veterinaria, mentre le qua-lifiche di addetti al primo soccorso e allaprevenzione degli incendi possono essere

assunte anche da altre figure, delegate daltitolare RSPP, presenti nella medesimastruttura veterinaria. Nel caso in cui il vete-rinario sia titolare di più strutture, la qualifi-ca di RSPP può valere per tutte, purché intutte vengano poste in essere le misure diprotezione e di prevenzione previste dallenorme di legge. A coloro che hanno già acquisito la qualificadi RSPP si ricorda che non è ancora stato e-manato il provvedimento riguardante l'ag-giornamento di questo titolo, ragion per cuila qualifica già conseguita è da ritenersi vali-da fino a nuove disposizioni di legge. ■

A novembre i corsi per lasicurezza sul lavoro Tre appuntamenti con la prevenzione e la messa in regola delle struttureveterinarie

SCHEDA DI ISCRIZIONEDa inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona

oppure al fax 0372-457091entro il 16 novembre 2009, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTOCOGNOME……....................................................................……… NOME……….........................................................….

VIA .......................................................................................................................................................................................

CAP, CITTÀ E PROVINCIA .................................................................................................................................................

TELEFONO….....................................................................…..CELL……...........................….....................…………………

EMAIL ..................................................................................................................................................................................

CODICE FISCALE ...............................................................................................................................................................

ORDINE DEI VETERINARI DI ........................................................ TESSERA N. …............................................…………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL(spuntare il corso o i corsi prescelti)

❑ Corso per datori dilavoro in strutturaveterinariaVERSANDO LA QUOTA DI € 140,00 + IVA (20%)12 crediti ECM

❑ Corso per addetti al primo soccorso,VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 + IVA (20%)10 crediti ECM

❑ Corso per Addettiall’antincendio,attività a rischiobasso VERSANDOLA QUOTA DI € 80,00 + IVA (20%)3 crediti ECM

VERSANDO MEDIANTE(è possibile effettuare un unico versamento per più corsi)

❑ vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trec-chi, 20 - 26100 Cremona

(si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotoco-pia del versamento)❑ tramite carta di credito ❍ Carta sì ❍ Mastercard❍ Visa

(non si accettano carte elettroniche)Numero della cartaScadenza (mese e anno)

FATTURAZIONELa fattura dovrà essere intestata a:..……………………………….........................……………………..Domicilio fiscale…………...………………………………………PARTITA IVACODICE FISCALE(solo se non in possesso di Partita IVA)DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...………………………..

ATTIVAZIONE DEL CORSOI corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di unquorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organiz-zazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rim-borso della quota versata. Non verranno accettate più di 50domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comu-nicazione solo in caso di mancata accettazione.

RINUNCELe richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate so-lo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Incaso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimbor-so alcuno.

PRIVACYAi sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n.123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra in-dicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non puòavere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVIe/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA…………………...……...……...……...……...……...……..

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laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 2009 Avviamento Fisco 7

di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

L’articolo 54 (Determinazionedel reddito imponibile) delD.P.R. 22 dicembre 1986, nu-mero 917 (TUIR), dopo lemodifiche apportate dal D.L.4 luglio 2006, n. 223, al com-

ma 1-quater testualmente recita:“Concorrono a formare il reddito i corrispettivipercepiti a seguito di cessione della clientelao di elementi immateriali comunque riferibiliall’attività artistica o professionale”.Il citato D.L. 223/2006 ha anche introdottonell’articolo 54 i commi “1-bis” ed “1-bis.1”che stabiliscono quanto segue:Comma 1-bis: “Concorrono a formare il reddito le plusvalen-ze dei beni strumentali, esclusi gli oggettid’arte, di antiquariato o da collezione di cui alcomma 5, se:a) sono realizzate mediante cessione a titolo

oneroso;b) sono realizzate mediante il risarcimento,

anche in forma assicurativa, per la perditao il danneggiamento dei beni;

c) i beni vengono destinati al consumo per-sonale o familiare dell’esercente l’arte o laprofessione o a finalità estranee all’arte oprofessione.”

Comma 1-bis.1“Le minusvalenze dei beni strumentali di cuial comma 1-bis sono deducibili se sono rea-lizzate ai sensi delle lettere a) e b) del medesi-mo comma 1-bis.”Le nuove disposizioni hanno effetto per tuttele cessioni poste in essere dal 4 luglio 2006,ad esclusione delle cessioni di beni strumen-tali acquistati prima del 4 luglio 2006 che inogni caso non generano né plusvalenze néminusvalenze.In conclusione quindi tutti i proventi consegui-ti per la cessione dello studio, sia per la ven-dita del pacchetto clienti, sia per la vendita dibeni materiali strumentali (con le eccezioni so-pra indicate) concorrono a formare il redditodi lavoro autonomo.

TRATTAMENTO FISCALE DELLECESSIONI DELLA CLIENTELA E

DEI BENI STRUMENTALICome vedremo qui di seguito il trattamentofiscale della cessione del pacchetto clienti (edeventualmente di altri elementi immateriali ri-feribili all’attività professionale) e quello dellacessione di beni strumentali materiali, è diver-so nelle due ipotesi e quindi le esamineremoseparatamente.È sempre bene comunque, proprio per il di-verso trattamento fiscale, distinguere semprenell’atto di cessione i corrispettivi percepitiper l’una o l’altra causa.

Cessione del pacchetto clienti e altri beni immateriali

Tra gli altri beni immateriali si comprendonoad esempio il nome dello studio professiona-le, la localizzazione sul territorio, l’organizza-zione e l’affidabilità dei collaboratori, l’impe-gno del professionista a non esercitare attivitàconcorrente, ecc...

Trattamento ai fini IVAI corrispettivi conseguenti alla cessione dellaclientela a titolo oneroso andranno assog-gettati regolarmente ad IVA ad aliquota nor-male del 20%.

Trattamento ai fini delle imposte diretteCome anticipato in premessa i compensi per-cepiti per la cessione a titolo oneroso delpacchetto clienti costituiscono redditi di lavoroautonomo per il cedente e d’altro canto costi-tuiscono per l’acquirente un costo inerente l’e-sercizio della professione e come tale legitti-mamente deducibile con il criterio di cassa(nell’esercizio in cui avviene il pagamento).Per quanto riguarda il cedente, le somme in-cassate, se percepite in unica soluzione,possono essere assoggettate a tassazioneseparata ai sensi dell’articolo 17, comma 1,lettera g-ter, D.P.R. 917/86. Dette sommepertanto non si sommeranno agli altri redditidel professionista ma verranno tassate sepa-ratamente (sulla base dell’aliquota media deidue anni precedenti).Per quanto riguarda l’assoggettamento dellesomme percepite per la cessione della clien-tela a ritenuta d’acconto, si ritiene che lesomme corrisposte al professionista cedentenon vadano assoggettate a ritenuta d’accon-to dal momento che tale cessione non rientranel concetto di “prestazione professionale”ma piuttosto in quello di “plusvalenza”.L’articolo 25 del D.P.R. 29 settembre 1973, n.600, prescrive che vanno assoggettate a rite-nuta le somme corrisposte per “... compensi..... per prestazioni di lavoro autonomo..... o

per l’assunzione di obblighi di fare, non fare opermettere.....”.Dovranno invece essere assoggettate a ri-tenuta d’acconto le eventuali somme perce-pite dal professionista per l’impegno di nonconcorrenza, che rientra tra gli obblighi di fa-re, non fare o permettere e quindi della previ-sione del citato articolo 25 D.P.R. 600/73.Sarà opportuno quindi dettagliare la causaledelle somme incassate.Naturalmente, nel caso di cessione gratuitasia del pacchetto clienti che di altri beni im-materiali, l’Agenzia delle Entrate ha recente-mente chiarito, nel corso della manifestazio-ne “Telefisco 2009” che non essendo previ-sta alcuna remunerazione non si configura lafattispecie di cui al citato articolo 54, comma1-quater, D.P.R. 917/86, e pertanto non sus-siste materia imponibile da assoggettare atassazione.L’ipotesi di cessione gratuita si realizza anchenel caso in cui il professionista decida di con-ferire il proprio studio in una costituenda as-sociazione professionale (della quale anche ilprofessionista conferente potrà far parte) sen-za pretendere alcun compenso da parte dellaneo costituita associazione.Nel caso in cui il professionista conferente emembro dell’associazione conferitaria, deci-da successivamente di recedere dall’asso-ciazione professionale, le somme che gli sa-ranno corrisposte dall’associazione, comechiarito dalla Risoluzione ministeriale 10 aprile2008, n. 142/E, costituiranno reddito di lavo-ro autonomo da assoggettare a tassazioneordinaria o separata.Le somme corrisposte saranno assoggettatea tassazione ordinaria se il periodo di tem-po intercorso tra la costituzione dell’associa-zione e la comunicazione di recesso è inferio-re a 5 (cinque) anni.Ove invece tra la costituzione dell’associazio-ne e la comunicazione di recesso siano tra-scorsi almeno 5 (cinque) anni le somme corri-sposte potranno essere assoggettate a tas-

sazione separata ai sensi dell’articolo 17,comma 1, lettera l), del D.P.R. 917/86.

Cessione dei beni strumentalimateriali

Diverso è il trattamento fiscale della cessionedei beni strumentali materiali.

Trattamento ai fini IVAI corrispettivi conseguenti alla cessione di be-ni strumentali a titolo oneroso andranno as-soggettati regolarmente ad IVA ad aliquotanormale del 20%.Anche la cessione a titolo gratuito o la de-stinazione dei beni all’uso o al consumo per-sonale o familiare del professionista o ad altrefinalità estranee all’esercizio della professio-ne, costituisce, a norma dell’articolo 2, com-ma 2, numero 5), D.P.R. 633/72, una cessio-ne di beni e quindi soggetta ad IVA ad aliquo-ta normale del 20%

Trattamento ai fini delle imposte diretteLa cessione di beni strumentali può dar luogoa plusvalenze o a minusvalenze.Le eventuali plusvalenze concorrono semprea formare il reddito professionale sia che lacessione sia stata effettuata a titolo onerososia se vengano realizzate mediante il risarci-mento, anche in forma assicurativa, per la per-dita o il danneggiamento dei beni e sia che ibeni vengano destinati al consumo personaleo familiare dell’esercente l’arte o la professio-ne o a finalità estranee all’arte o professione.Le minusvalenze rilevano invece ai fini delladeterminazione del reddito di lavoro autono-mo quando sono realizzate mediante cessio-ne a titolo oneroso oppure quando sono rea-lizzate mediante il risarcimento, anche in for-ma assicurativa, per la perdita o il danneggia-mento dei beni.Come stabilito dal comma 1-ter dell’articolo 54del D.P.R. 917/86, la plusvalenza e la minusva-lenza vengono determinate come segue:

In caso di cessione a titolo oneroso (oconseguimento di indennità):dalla differenza tra il corrispettivo (o l’inden-nità) percepiti da una parte ed il costo nonammortizzato del bene dall’altra.

In assenza di corrispettivo (ad esempioautoconsumo):

Cessione del pacchetto clienti e dello studio professionale

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dalla differenza tra il valore normale del beneda una parte ed il costo non ammortizzato delbene dall’altra.Si ricorda che per “valore normale”, secondoquanto stabilito dall’art. 9, D.P.R. 917/86, “...si intende il prezzo o corrispettivo mediamen-te praticato per i beni e i servizi della stessaspecie o similari, in condizioni di libera concor-renza e al medesimo stadio di commercializ-zazione, nel tempo e nel luogo in cui i beni oservizi sono stati acquisiti o prestati, e, in man-canza, nel tempo e nel luogo più prossimi. Perla determinazione del valore normale si fa rife-rimento, in quanto possibile, ai listini o alle ta-riffe del soggetto che ha fornito i beni o i servi-zi e, in mancanza, alle mercuriali e ai listini del-le camere di commercio e alle tariffe profes-sionali, tenendo conto degli sconti d’uso .....”Per i lavoratori autonomi la plusvalenza si de-termina applicando il principio di cassa.Non ha importanza quindi il momento dellacessione ma rileva esclusivamente il momen-to in cui il corrispettivo viene riscosso.Per i professionisti inoltre, a differenza delleimprese, le plusvalenze non sono rateizzabilie quindi concorrono alla formazione del red-dito di lavoro autonomo interamente nel-l’anno in cui sono percepite o realizzate(nel caso di autoconsumo o destinazione a fi-nalità estranee all’arte o professione).Per quanto riguarda i beni a deducibilità limita-ta (autovetture, telefoni cellulari ed altre appa-recchiature telefoniche), la Circolare AgenziaEntrate 4 agosto 2006 numero 28/E ha chiari-to che le plusvalenze e le minusvalenze rileva-no nella stessa proporzione esistente tra l’am-

montare dell’ammortamento fiscalmente de-dotto e quello complessivamente effettuato.Per quanto riguarda l’assoggettamento dellesomme percepite per la cessione dei beni stru-mentali materiali a ritenuta d’acconto, si ritie-ne che le somme corrisposte al professionistacedente non vadano assoggettate a ritenutad’acconto dal momento che tale cessione nonrientra nel concetto di “prestazione professio-nale” ma piuttosto in quello di “plusvalenza”.L’articolo 25 del D.P.R. 29 settembre 1973, n.600, prescrive infatti che vanno assoggettatea ritenuta le somme corrisposte per “... com-pensi ..... per prestazioni di lavoro autono-mo..... o per l’assunzione di obblighi di fare,non fare o permettere.....”.

RILEVANZA AI FINI IRAP DEI COMPENSI PER CESSIONE

CLIENTELA E DELLEPLUSVALENZE E MINUSVALENZE

I corrispettivi conseguiti a seguito della cessio-ne del pacchetto clienti nonché le plusvalenzerealizzate o le minusvalenze subite per la ces-sione di beni strumentali rilevano ai fini IRAP.Come si evince infatti dalle istruzioni del mo-dello IRAP 2009 alla compilazione della Se-zione V “Esercenti arti e professioni”:• al rigo IQ50 “Compensi derivanti dall’atti-

vità professionale o artistica” occorre indi-care, oltre ai compensi veri e propri deri-vanti dall’attività professionale o artistica,anche le plusvalenze patrimoniali indicatenel rigo RE4 del modello UNICO2009 e glialtri proventi (tra cui sono compresi i com-pensi corrisposti per la cessione della clien-tela) indicati nel rigo RE3 del modello UNI-CO2009;

• al rigo IQ51 “Costi inerenti all’attività eser-citata”, occorre indicare, oltre gli altri com-ponenti negativi, l’importo delle minusva-lenze patrimoniali indicati al rigo RE18 “Mi-nusvalenze patrimoniali” del modello UNI-CO2009 e l’importo di tutti gli altri costi i-nerenti tra i quali rientrano anche quelli pa-gati per l’acquisto del pacchetto clienti daindicare nel rigo RE19 del modello UNI-CO2009.

VALUTAZIONE DEL “PACCHETTOCLIENTI” NEL CASO DI CESSIONEDELL’ATTIVITÀ PROFESSIONALE

Per completezza di informazione riteniamo

opportuno formulare alcune osservazioni ri-guardo ai criteri che potranno essere utilizzatiper la valutazione del “pacchetto clienti” nelcaso di cessione dell’attività professionale purriconoscendo che la valutazione di un’attivitàprofessionale è oltremodo difficoltosa a cau-sa del rapporto di fiducia che lega il cliente alprofessionista. Non vi è alcuna certezza, in-fatti, che il rapporto fiduciario instaurato tra ilcliente ed il professionista possa essere ripro-dotto in capo al nuovo soggetto.Per fornire un orientamento di massima pren-deremo spunto dai criteri stabiliti dall’Ammini-strazione finanziaria per la valutazione di a-ziende commerciali.Nella cessione di un’attività occorre conside-rare:• i beni strumentali oggetto di cessione• il materiale di consumo• l’avviamento (cioè la capacità della struttu-

ra di produrre reddito)

BENI STRUMENTALIIl valore dei beni strumentali oggetto di ces-sione potrà essere determinato sulla base delvalore contabile netto e cioè sulla base delcosto d’acquisto al netto degli ammortamentidedotti fino al momento della cessione.Per alcuni beni di particolare importanza sipotrà tenere conto del valore corrente prati-cato sul mercato per beni della stessa specieo similari, nelle condizioni e nello stato in cui ilbene si trova.Si potrà anche ricorrere ad una perizia valuta-tiva redatta da personale qualificato (ad e-sempio si potrà chiedere una valutazione allostesso fornitore del bene).

MATERIALE DI CONSUMOIl materiale di consumo (bende, siringhe, ecc.)normalmente viene ceduto allo stesso costod’acquisto senza operare nessun ricarico.

AVVIAMENTOLa valutazione dell’avviamento di un’attivitàprofessionale è molto problematica e di fattonon è mai stato stabilito alcun criterio ogget-tivo per la sua determinazione.Anche per quanto riguarda le aziende com-merciali è proprio sulla valutazione dell’avvia-mento che molto spesso si instaura un con-tenzioso tra i contribuenti e l’Amministrazionefinanziaria.Comunque per la valutazione di aziende com-merciali l’Amministrazione finanziaria ha sta-bilito dei criteri “oggettivi” sui quali ci basere-mo per fornire quantomeno un’indicazione dimassima che potrà servire come base di par-tenza per instaurare una trattativa.Sia l’Amministrazione finanziaria che le Com-missioni tributarie hanno più volte affermatoche il valore venale di un’azienda dipende dal-la sua redditività e cioè dalla capacità dell’a-zienda di produrre utili.Tale capacità a produrre utili dipende natural-mente da diversi elementi quali ad esempio lacapacità professione del titolare, la sua capa-cità nel trattare con i clienti, l’organizzazionedella struttura e la sua localizzazione sul terri-torio, il rapporto con i fornitori e con i collabo-ratori, ecc..In concreto il criterio utilizzato dall’Ammini-strazione finanziaria per la valorizzazione del-l’avviamento è quello stabilito dall’articolo 2,comma 4, del Decreto Presidente della Re-pubblica 31 luglio 1996, numero 460.Tale norma stabilisce che: “per le “aziende” ilvalore di avviamento è determinato sulla ba-se degli elementi desunti dagli studi di set-tore o, in difetto, sulla base della percen-tuale di redditività applicata alla media deiricavi accertati o, in mancanza, dichiarati aifini delle imposte sui redditi negli ultimi treperiodi d’imposta anteriori a quello in cui è

intervenuto il trasferimento, moltiplicata per3. La percentuale di redditività non può es-sere inferiore al rapporto tra il reddito d’im-presa e i ricavi accertati o, in mancanza, di-chiarati ai fini delle stesse imposte e nel me-desimo periodo. Il moltiplicatore è ridotto a2 nel caso in cui emergano elementi valida-mente documentati e, comunque, nel casoin cui ricorra almeno una delle seguenti si-tuazioni:a) l’attività sia stata iniziata entro i tre periodi

d’imposta precedenti a quello in cui è in-tervenuto il trasferimento;

b) l’attività non sia stata esercitata, nell’ulti-mo periodo precedente a quello in cui è in-tervenuto il trasferimento, per almeno lametà del normale periodo di svolgimentodella attività stessa;

c) la durata residua del contratto di locazionedei locali, nei quali è svolta l’attività, sia in-feriore a dodici mesi.”

Per determinare quindi il valore dell’avviamen-to occorrerà procedere come segue:1) Calcolare la media dei ricavi (compensi)

degli ultimi 3 anni precedenti quello dellacessione.

2) Calcolare la percentuale di redditività del-l’anno in cui si effettua la cessione rappor-tando il reddito imponibile ai ricavi (com-pensi) dichiarati

3) Applicare la percentuale di redditività co-me sopra calcolata alla media dei ricavi(compensi) dei tre anni precedenti la ces-sione.

4) Moltiplicare il risultato così ottenuto per 3(moltiplicatore fisso).

Il moltiplicatore fisso, come stabilito dalla nor-ma ai punti a) b) e c), in taluni casi potrà es-sere 2 anziché 3.Un esempio pratico chiarirà certamentequanto sopra enunciato.Si supponga di voler cedere l’attività nel 2009.Occorrerà pertanto calcolare la media dei ri-cavi (compensi) degli anni 2006, 2007 e 2008.La percentuale di redditività sarà quella dellostesso anno 2009 (anno della cessione).

Calcolo della media dei ricaviAnni Compensi dichiarati2006 37.0002007 42.0002008 53.000

Totale compensi 132.000diviso (numero anni) 3Media dei tre anni 44.000

Calcolo della percentuale di redditivitàReddito imponibile 2009 18.000

divisoCompensi anno 2009 49.000

= Percentuale di redditività 36,73%

Applicazione della percentuale di redditività alla media dei ricaviMedia dei compensi 44.000

moltiplicatoPercentuale di redditività 36,73%= Importo a cui applicare

il moltiplicatore fisso 16.161

Calcolo dell’avviamentoImporto a cui applicare

il moltiplicatore fisso 16.161moltiplicatore fisso 3

= Valore dell’avviamento 48.483

Il prezzo di cessione della struttura, che potràcostituire la base per le trattative da instaura-re con l’acquirente, sarà dato pertanto dallasomma dei tre valori sopra commentati:• valore beni strumentali• valore materiale di consumo• valore dell’avviamento. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 20098 Fisco Avviamento

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 2009 Eventi Veterinari 9

PAZIENTE CARDIOPATICO E CHIRURGIA:ANESTESISTA E CARDIOLOGO A CONFRONTO

Cremona, 26-27 Settembre 2009

OBIETTIVIQuando un paziente viene sottoposto ad anestesia perun intervento chirurgico, subisce un processo di destabi-lizzazione della sua omeostasi organica la cui gravità è instretta dipendenza del suo status clinico, dell'invasivitàdell'atto chirurgico e della perizia dell'anestesista (corret-ta scelta e gestione dei farmaci, delle tecniche di aneste-sia e di ventilazione forzata), possiamo quindi dire, con-cedendoci una licenza metaforica, che anestesista e chi-rurgo, pur con l'intenzione finale di migliorare la salute delloro paziente, rappresentano essi stessi per un breve mo-mento, una patologia per quel paziente.Tutti i farmaci chel'anestesista utilizza per il proprio lavoro conducono inevi-tabilmente ad una destabilizzazione del SNA del pazienteed in particolare del suo equilibrio emodinamico. Il pazien-te cardiopatico appare, alla luce di queste ovvie conside-razioni, come un soggetto a maggior rischio di incidenteanestesiologico. Nel corso di questa giornata cercheremodi capire come, cardiologo ed anestesista, debbano cor-rettamente approcciarsi al paziente cardiopatico candida-to ad un intervento chirurgico piuttosto che ad una ane-stesia per procedure diagnostiche e come debbano tra lo-ro correttamente interagire e confrontarsi per tutelare almeglio la salute dei propri pazienti.

RELATORIMarco Di Marcello, MilanoPaolo Franci, PadovaManuela Perego, MilanoAlberto Perini, VareseMarco Poggi, Imperia Roberto Rabozzi, ChietiAttilio Rocchi, Vienna (A)

PROGRAMMASabato 26 Settembre 200914.30 Registrazione dei partecipanti15.00 Cenni di fisiopatologia dello scom-

penso cardiaco. Valutazione del pa-ziente e stadiazione della malattiacardiaca: l'importanza dell'esameclinico e radiografico - Marco Poggi

16.30 Pausa17.00 Valutazione del paziente e stadiazio-

ne della malattia cardiaca: l'esame e-cocardiografico - Marco Di Marcello

18.00 Termine dei lavori

Domenica 27 Settembre 200908.30 Registrazione dei partecipanti09.00 Valutazione preoperatoria e gestio-

ne del paziente cardiopatico da sot-toporre ad anestesia: come inter-pretare ed utilizzare correttamentele informazioni fornite dal cardiolo-go? Quali esami strumentali a di-sposizione dell'anestesista sono ve-ramente utili? Come gestire i farma-ci prescritti dal cardiologo al pazien-te in terapia? - Roberto Rabozzi

09.45 Variazioni emodinamiche ai diversistadi clinici della sedazione e dell'ane-stesia nel cane: come varia l'emodi-namica nelle varie fasi dell'anestesiain cani anestetizzati con propofol ed i-

soflurano? Ci sono differenze tra di-versi protocolli d'induzione? C'è diffe-renza tra TIVA e inalatoria? Quali pos-sibili implicazioni per il paziente conpatologia cardiaca? - Roberto Rabozzi

10.30 Pausa11.00 Monitoraggio intraoperatorio nel pa-

ziente cardiopatico: cosa abbiamo adisposizione e cosa è opportuno uti-lizzare nel paziente cardiopatico infunzione del suo status clinico - AttilioRocchi

11.45 Come gestire le principali emergen-ze cardiovascolari intraoperatorie nelpaziente cardiopatico: farmaci e pre-sidi che l'anestesista deve avere a di-sposizione e saper gestire - PaoloFranci

12.30 Pausa Pranzo13.30 Emodinamica nelle aritmie e gestio-

ne del paziente cardiopatico nel po-st-chirurgico: cosa può cambiare -Manuela Perego

14.30 Ritmo cardiaco e situazioni limite inanestesia: impianto di pacemaker estudi elettrofisiologici - Alberto Perini

15.15 Discussione finale e valutazioni con-suntive

16.00 Valutazione dell'apprendimento, con-segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIA-TAV/SIMUTIV (SIARMUV 2009) e SICARVin regola con l'iscrizione 2009. Non è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIATAV/SIMUTIV (SIARMUV 2009) -SICARV: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00 - Non Soci: € 100,00

SEDECentro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, viaTrecchi 20 - Cemona

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATALe stomatiti nel cane e nel gatto: la semplicità della diagnosi

e la complessità della terapiaCremona, 10 e 11 Ottobre 2009

OBIETTIVIL'obiettivo formativo di questo incontro è quello di com-pletare la trattazione iniziata quest'anno delle patologieorali di più comune riscontro nella pratica clinica quoti-diana. In particolare, verranno presi in considerazionegli aspetti clinici, diagnostici e terapeutici delle stomatitinel cane e nel gatto. Con lo scopo di rendere dinamicala discussione, verranno inoltre trattati argomenti di pa-tologia orale comparata, analizzando i più interessantiaspetti delle mucositi e delle gengivo-stomatiti in medi-cina umana.

RELATORIGiovanni Lodi, Med Chir, MilanoLeen Verhaert, Gand (B)

PROGRAMMASabato 10 Ottobre 200911.00 Registrazione dei partecipanti 11.30 Stomatiti nel cane e nel gatto. Pre-

sentazione clinica e diagnosi - LeenVerhaert

13.30 Pausa pranzo14.30 Stomatiti nel cane e nel gatto. Piano

di trattamento medico e chirurgico(1ª parte) - Leen Verhaert

15.30 Pausa 16.00 Stomatiti nel cane e nel gatto. Piano

di trattamento medico e chirurgico(2ª parte) - Leen Verhaert

17.00 Casi clinici18.00 Termine dei lavori

Domenica 11 Ottobre 20099.30 Patologia comparata: le mucositi e

le gengivo-stomatiti in medicina u-mana - Giovanni Lodi

11.30 Pausa12.00 Presentazione di un caso clinico in

medicina umana - Giovanni Lodi12.45 Presentazione di un caso clinico in

medicina veterinaria - Leen Verhaert13.30 Pausa pranzo14.30 Casi clinici a cura dei soci SIODOV

16.30 Valutazione dell'apprendimento, con-segna degli attestati e chiusura dellavori

TRADUZIONEÈ previsto il servizio di traduzione simulta-nea.

ISCRIZIONEQuote di partecipazione (verrà rilasciatauna ricevuta fiscale per la quota versata):Socio SIODOV: € 50,00 Socio SCIVAC: € 100,00 Non Socio: € 150,00È necessario compilare il modulo di pre-i-scrizione e inviarlo alla Segreteria entro il20 Settembre 2009. È possibile scaricare ilmodulo dal sito www.scivac.it sezione SO-CIETÀ SPECIALISTICHE/SIODOV oppurerichiederlo direttamente alla Segreteria aln. 0372/40.35.09

SEDECentro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, viaTrecchi 20 - Cemona

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

ATTENZIONE CAMBIO DATEGli incontri previsti per il giorno 18 Ottobre 2009

sono stati posticipati come di seguito specificato.

INCONTRO SISCA - 22 NOVEMBRE 2009 - CREMONA Bambini e animali: la zooantropologia didattica tra i ruoli del veterinario

INCONTRO SIRVAC - 22 NOVEMBRE 2009 - CREMONAAperto anche ai soci SCVI

Approccio clinico e chirurgico alle principali patologie oncologiche dell’apparato riproduttore femminile del cane e del gatto

INCONTRO SIMUTIV - 29 NOVEMBRE 2009 - CREMONAAperto anche ai soci SIATAV

La ventilazione polmonare in pronto soccorso e terapia intensiva

Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372/403509 - E-mail: [email protected]

INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA.MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA

E LORO APPLICAZIONI CLINICHECremona, 10 e 11 Ottobre 2009

RELATORICarla De Benedictis, Roma - Danila Merati,Milano - Maria Serafina Nuovo, Torino - Barbara Rigamonti, Genova

PROGRAMMASabato 10 Ottobre 2009

9.15 Registrazione dei partecipanti epresentazione delle giornate

9.45 Introduzione alla materia medicadei latti - Barbara Rigamonti

11.15 Pausa11.45 Lac Caninum e Lac Felinum. Casi

clinici - Maria Serafina Nuovo13.30 Pausa pranzo14.30 L'amore fluente: cura del corpo e

della mente (prima parte) Materiamedica e casi clinici: Lac Lupinum -Lac Leoninum - Lac Equinum - LacCaprinum - Danila Merati

16.30 Pausa17.00 Domande e discussione 18.00 Termine della giornata

Domenica 11 Ottobre 20099.30 L'amore fluente: cura del corpo e

della mente (seconda parte) Mate-ria medica e casi clinici: Lac Delphi-num - Loxodonta Africana - Lac Ma-ternum - Lac Humanum - DanilaMerati

11.30 Pausa

12.00 L'amore fluente: cura del corpo e del-la mente (terza parte) - Danila Merati

13.30 Pausa pranzo14.30 Casi clinici - Carla De Benedictis15.30 Discussione finale17.00 Valutazione dell'apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura dei la-vori

ISCRIZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIM-VENCO in regola con l'iscrizione 2009.Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsiin sede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIMVENCO: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

SEDECentro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, viaTrecchi 20 - Cemona

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SICARVSOCIETÀ ITALIANA DI CARDIOLOGIA VETERINARIA

SIODOVSOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA

SIMVENCOSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA VETERINARIANON CONVENZIONALE

SIATAVSOCIETÀ ITALIANA DI ANESTESIAE TERAPIA ANTALGICA VETERINARIA

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 200910 Eventi Veterinari

CONTROVERSIE IN DERMATOLOGIA FELINACremona, 18 Ottobre 2009

OBIETTIVIL'obiettivo della giornata è di discutere alcuni degli ar-gomenti di dermatologia felina in cui la patogenesi el'approccio diagnostico e terapeutico sono oggetto di di-scussione.I lavori inizieranno con una relazione intro-duttiva in cui verranno illustrate le peculiarità che carat-terizzano i quadri clinici dermatologici osservabili nellaspecie felina e proseguiranno con la discussione di dueproblemi. Il primo clinico: l'alopecia simmetrica e il se-condo dermatopatologico: neoplasia e iperplasia ma-stocitaria e linfocitaria. I relatori invitati: un clinico, uncomportamentista e un patologo discuteranno i proble-mi dai loro rispettivi punti di vista dando modo ai parte-cipanti di contribuire alla discussione sia nel corso dellepresentazioni sia con la presentazione di casi clinici.

RELATORIFrancesca Abramo, PisaAlessandra Fondati, RomaClara Palestrini, Milano

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Dermatologia felina: caratteristiche

di specie che determinano la pecu-liarità dei quadri clinici - AlessandraFondati

9.45 Alopecia simmetrica: prurito, doloreo ansia? - Clara Palestrini

10.30 Pausa 11.00 Il sottile confine tra neoplasia e iper-

plasia mastocitaria e linfocitaria -Francesca Abramo

11.45 Discussione

12.30 Assemblea annuale soci SIDEV13.30 Pausa pranzo14.30 Presentazione di casi clinici da par-

te dei soci17.30 Valutazione dell'apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIDEVin regola con l'iscrizione 2009.Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsiin sede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Socio SIDEV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

SEDECentro studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, viaTrecchi 20 - Cemona

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Vi informiamo che i nostri Uffici resteranno chiusiper Ferie dal 10 al 21 Agosto 2009

SIDEVSOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA

Milano, 26/27 Settembre 2009AtaHotel Quark

Via Lampedusa, 11/A, 20141 Milano

ECM: In fase di accreditamento

RELATORIFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet,

Dipl ECVDI, BolognaGiliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI,

Reggio Emilia

PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO: 100

QUOTESoci SCIVAC, Studenti e Neolaureati(2008/2009): € 144,00 (IVA inclusa)

Veterinari non soci:€ 180,00 (IVA inclusa)

CHIRURGIA DELL’ORECCHIO (TECALBO E BULLECTOMIA)

Cremona, 30 Novembre - 01 Dicembre 2009Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE E RELATOREGert Ter Haar, DVM, PhD, Dipl ECVS,

Utrecht (Olanda)

ISTRUTTOREDavide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA,

Dipl ECVCP, Padova

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (30)

QUOTESoci SCIVAC: € 380,00 + IVA 20%

Non soci: € 530,00 + IVA 20%

La quota comprende la cena di Lunedì sera

CHIRURGIA 1Cremona, 09/12 Dicembre 2009

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREGuido Pisani, Med Vet, Luni Mare,

Ortonovo (SP)

RELATORILuca Formaggini, Med Vet,

Dormelletto (VA)Daniela Murgia, Med Vet, Dipl ECVS,

BolognaGuido Pisani, Med Vet, Luni Mare,

Ortonovo (SP)Fabio Sangion, Med Vet, Treviso

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20%

Non soci: € 700,00 + IVA 20%

MEDICINA D’URGENZACremona, 14/18 Dicembre 2009

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

RESPONSABILE SCIENTIFICOFabio Viganò, Med Vet, Milano

RELATORIMarco Bertoli, Med Vet, RomaPaolo Gaglio, Med Vet, Roma

Chiara Valtolina, Med Vet, PhD, MRCVS,Hatfield (UK)

Fabio Viganò, Med Vet, Milano

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20%

Non soci: € 900,00+ IVA 20%

CORSO INTRODUTTIVO CORSO AVANZATO

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 2009 CeSDA e SIATAV Focus 11

di FULVIO STANGA

Un adeguato controllo deldolore dovrebbe rappre-sentare uno dei principaliobiettivi del veterinariopratico, nell'ottica di mi-gliorare la qualità della vi-

ta, la risposta alla terapia e il tempo di so-pravvivenza dei propri pazienti, alcune ricer-che relativamente recenti hanno evidenziatoperò come, in particolar modo in Italia, gli a-nalgesici siano ancora molto poco utilizzatinella pratica veterinaria generale, soprattuttoin alcune specie". È questa una delle premesse alla base delneo-istituito Centro di Studio sul Dolore Ani-male (CeSDA), presso la Facoltà di MedicinaVeterinaria dell'Università degli Studi di Peru-gia. Gli studi partiranno dalla premessa che al-lo stato attuale non esiste ancora un sistemauniversalmente riconosciuto per valutare il do-lore negli animali. Il limite principale all'effettua-zione della terapia del dolore in medicina ve-terinaria è riconducibile alla mancanza di unmetodo diagnostico univoco ed universale ingrado di valutare il dolore negli animali, e alle

conseguenti difficoltà che si hanno nel ricono-scerne e quantificarne la presenza e nel clas-sificarne l'origine. Ne abbiamo parlato con ilprof. Antonello Bufalari della Facoltà di Peru-gia, consigliere della SIATAV, la società specia-listica di riferimento della SCIVAC che si occu-pa di anestesiologia e terapia antalgica, e conla professoressa Giorgia della Rocca del Di-partimento di Patologia, Diagnostica e ClinicaVeterinaria della Facoltà di Perugia.

Ad oggi, non disponiamo di un metododiagnostico universale per riconoscere ildolore, classificarne l’origine e quantifi-carne la presenza. Quali saranno i primipassi del Centro di Studio sul Dolore A-nimale (CeSDA) per arrivare ad un siste-ma univoco e riconosciuto?Giorgia della Rocca - In effetti quello dell’in-dividuazione oggettiva del dolore è un cam-po di ricerca ancora aperto e, ad oggi, esi-stono poche scale di valutazione del doloreche ben si adattino ai nostri animali. Quindi,uno dei motivi che hanno portato all’istituzio-ne del CeSDA è stato proprio quello di avvia-re un percorso che, nell’ottica di creare unanuova disciplina, l’algologia veterinaria, af-frontasse e approfondisse la “semeiologia deldolore negli animali”. Il progetto è senz’altromolto ambizioso, in quanto, date le enormidifferenze di specie, di razza, di indole checaratterizzano i pazienti non verbalizzanti concui il veterinario si trova a confrontarsi, non-ché i diversi tipi di patologie dolorifiche checolpiscono i nostri pazienti, non è facile indi-viduare degli indici sempre specifici ed uni-voci che possano misurare e tipizzare il dolo-re provato dal singolo individuo in modo og-gettivo e ripetibile da diversi valutatori. Il con-fronto tra gli esperti nel settore, unitamentead un’offerta formativa rivolta ai veterinaripratici (la sensibilizzazione della Categoriaverso il dolore animale rappresenta il primopasso verso l’attitudine a inserire la valuta-zione del dolore tra i parametri che vengononormalmente valutati in corso di visita clini-ca), porterà sicuramente ad un confrontoproduttivo, dal quale potranno scaturire “li-nee guida” più specifiche nell’ambito dei me-todi per la valutazione del dolore.

Il dolore animale presenta ancora molteincognite. È una lacuna scientifica o cul-turale? Antonello Bufalari - Direi entrambe, pur sedarei un peso maggiore alle lacune culturali.Infatti, anche se i primi studi sulla fisiologiadel dolore risalgono agli anni ’60, è solo daun paio di decenni che la ricerca sull’argo-mento è andata affinandosi, sia per quantoriguarda i percorsi neurofisiologici che sot-tendono le numerose sindromi algiche chepossono essere riscontrate nell’uomo, cheper quanto concerne i possibili approcci te-rapeutici. È solo da poco tempo dunque chela ricerca scientifica ha portato a riconoscereil dolore come patologia e non solo comesintomo di una malattia, e che in medicina u-mana la terapia del dolore sta iniziando a di-ventare una realtà, come dimostrato dallacostituzione di Centri specializzati. Parados-

salmente (e qui entrano in gioco le carenzeculturali!), nonostante gli studi di neurofisiolo-gia alla base delle conoscenze odierne suldolore nell’uomo e volti all’approntamento ealla validazione di protocolli terapeutici, sianostati fatti in gran parte su modelli animali (ca-vie, ratti, gatti, cani, etc), per molto temponon ci si è preoccupati del fatto che anche glianimali potessero andare incontro alle con-seguenze nefaste di un dolore non trattato…Ad oggi, in medicina veterinaria, la tendenzaa considerare ancora il dolore come un sin-tomo marginale e privo di conseguenze clini-che di una patologia più specifica contribui-sce a non far crescere questa disciplina. Inol-tre, i corsi di studio in Medicina Veterinariaancora non prevedono un modulo dedicatoall’algologia, e tale argomento non risulta an-cora inserito, se non marginalmente, in per-corsi di formazione post-universitaria.

Leggiamo che in Italia, gli analgesici sonoancora molto poco utilizzati nella praticaveterinaria generale, soprattutto in alcunespecie. Quali studi hanno evidenziato que-sto dato e da cosa può dipendere? G.d.R. - Al momento gli unici dati riferiti all’u-so di analgesici da parte dei veterinari italianiderivano da un’indagine epidemiologica con-dotta dalla nostra Facoltà e volta a definirel’attitudine dei veterinari italiani nella gestionedel dolore del cane e del gatto: da tali dati e-merge come, ad esempio, gli oppiodi purivengano ancora poco utilizzati, nella maggiorparte dei casi a causa delle norme restrittivecirca la loro detenzione e prescrizione. Pari-menti, la paura dei rischi di effetti collateralida Oppioidi e FANS ne comporta un limite diimpiego, e le scarse conoscenze circa l’esi-stenza di numerose altre molecole atte allagestione del dolore riducono drasticamentel’armadietto farmaceutico a disposizione delveterinario pratico. Come detto precedente-mente, è sicuramente un fatto culturale, chepuò essere superato con l’acquisizione diconoscenze a riguardo.

La terapia del dolore è stata una conqui-sta della veterinaria nei confronti di unMinistero della Sanità, che pretendeva dinon riconoscere al medico veterinario lagestione di farmaci contro il dolore seve-ro. A che punto è la terapia del dolore inveterinaria?G.d.R. - Da un punto di vista pratico, il Medi-co veterinario è oggi equiparabile al MedicoUmano per quanto attiene la prescrizione el’utilizzo dei farmaci antidolororifici. L’apertu-ra del Ministero della Salute riguardo il doloreanimale è peraltro stata suffragata dalla vo-lontà di ospitare nell’ambito del SANIT 2009,il 6° Forum internazionale della Salute (che siè tenuto a Roma, 23-26 giugno 2009), unConvegno sul tema “la terapia del dolore ne-gli animali da compagnia e da reddito”. Adoggi sarebbe possibile trattare diverse formealgiche acute e croniche nei nostri animali inquando esistono i farmaci e le tecniche an-talgiche in grado di sopprimere il dolore, ma,come dicevamo prima, mancano la cultura ela sensibilizzazione del veterinario.

Fra i collaboratori esterni del Centro so-no annoverati i medici veterinari liberiprofessionisti. Che tipo di contributo vie-ne richiesto al veterinario pratico?G.d.R. - Il Centro si avvale di un Comitato Or-ganizzativo, attualmente composto da 7membri esperti nel settore, comprendenti treanestesiologi e un neurologo veterinari non-ché un algologo, un neonatologo e un pedia-tra umani. Il Comitato Organizzativo ha fun-zioni di impulso e di supporto nei confrontidegli altri organi del centro e può proporre alConsiglio Scientifico iniziative volte allo svi-luppo, alla promozione ed alla visibilità ester-na del Centro e delle sue attività.

In attesa che la ricerca faccia passi a-vanti, che cosa può fare già oggi il medi-co veterinario attento alla sofferenza delpaziente? A.B. - Approfondire le conoscenze nell’ambi-to della neurofarmacologia del dolore e del ri-conoscimento, e sulla scorta di solide basiscientifiche, iniziare ad applicare la terapiadel dolore imparando ad utilizzare in modoappropriato le diverse classi farmacologichea disposizione ed estendendo l’applicazionedi protocolli terapeutici, al di là del periodoperioperatorio, anche al dolore cronico e acondizioni algiche di origine internistica.

Sul dolore animale quali iniziative sonostate prese in passato da Siarmuv e, ora,potranno essere sviluppate in futuro daSiatav?A.B. - Quale membro del consiglio direttivodella società specialistica Siarmuv posso af-fermare che già nel Nazionale tenutosi a Ri-mini a Maggio 2009, abbiamo dedicato tuttauna giornata alla problematica dolore. Oltre aciò anche in passato sia in congressi nazio-nali che nelle giornate specialistiche della so-cietà sono state più volte trattate le proble-matiche sul dolore negli animali d’affezione. Iprogrammi futuri della nuova società specia-listica SIATAV (Società Italiana di Anestesio-logia e Terapia Antalgica Veterinaria), che giàdall’acromimo rivela quale sia il suo orienta-mento, saranno mirati a sensibilizzare i colle-ghi del settore ad affrontare in modo ancorapiù incisivo e fattivo le tematiche riguardantil’individuazione semiologica del dolore, lasua quantificazione e, infine, le tecniche volteal trattamento antalgico. ■

Riconoscere il dolore e incoraggiare il trattamentoantalgicoAntonello Bufalari e Giorgia della Rocca ci parlano di come migliorarel’approccio al dolore nel paziente animale

Prof. Antonello Bufalari

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

La riduzione del numero diparti dovuta agli aborti tardi-vi (LPL) è una manifestazio-ne dell'infertilità stagionalenella scrofa. Uno studio havalutato i fattori di rischio

specifici di LPL nel periodo di infertilità stagio-nale (da gennaio ad aprile) nella scrofa e nellascrofetta.L'età al primo servizio era considerata un fat-tore di rischio maggiore specifico per la scro-fetta, mentre erano considerati fattori di ri-schio specifici per la scrofa il numero di parti,il precedente intervallo svezzamento-servizio,la durata della precedente lattazione e il nu-mero di suinetti svezzati nel periodo di latta-zione immediatamente precedente l'evento diaccoppiamento/gestazione in esame.L'analisi di regressione logistica di questi fattori

veniva effettuata su 13.213 animali di tre alle-vamenti (allevamento A, B e C). L'età al primoservizio delle scrofette aveva effetto sulla LPLnell'allevamento C, rispetto agli allevamenti A eB, e gli animali accoppiati a 220 giorni circa dietà avevano il minore tasso di LPL. Per le scrofe di età maggiore, il numero di partiera un fattore di rischio negli allevamenti A e C,dove la proporzione di scrofe con LPL aumen-tava all'aumento del numero dei parti. Combinando e analizzando i dati di ciascun al-levamento, era presente una significativa inte-razione tra allevamento e intervallo svezza-mento-primo servizio, con gli animali dell'alle-vamento C più a rischio di LPL. Le scrofe conperiodi di lattazione più brevi e nidiate menonumerose alla precedente lattazione avevanouna maggiore probabilità di LPL in tutti gli alle-vamenti.I fattori di rischio di LPL identificati, concludo-no gli autori, nelle condizioni dello studio, pos-sono consentire all'allevatore, durante la sta-gione di infertilità, interventi volti a migliorare lacapacità riproduttiva della mandria.*“Identification of sow-specific risk factors forlate pregnancy loss during the seasonal inferti-lity period in pigs” Bertoldo M, Grupen CG,Thomson PC, Evans G, Holyoake PK. Therio-genology. 2009 May 21. [Epub ahead of print]

Culicoidi possibilivettori dellabluetongue nelCanton Ticino

Numerose epizoozie di bluetonguehanno nei decenni passati inte-ressato regolarmente molte parti

d'Europa. A causa della presenza della ma-lattia e dei suoi vettori nei paesi adiacenti, laSvizzera ha condotto nel 2003 un iniziale stu-dio entomologico che ha stabilito la presenzadi numerosi moscerini del genere Culicoides(Diptera: Ceratopogonidae). In seguito, è sta-to stabilito un sistema di monitoraggio dimandrie sentinella al fine di determinare e stu-diare ulteriormente la composizione della po-polazione dei culicoidi.Nel 2005 e 2006, gli insetti venivano catturatiin sette diversi siti sentinella al sud della Sviz-zera (Canton Ticino), vicino al confine con l'I-talia, utilizzando trappole luminose tipo On-derstepoort. La regione studiata è botanica-mente e zoologicamente simile all'area medi-terranea ed è una delle zone più calde e umi-de del paese, quindi considerata una possibi-le via di accesso della bluetongue in Svizzera.Le catture venivano effettuate in quattro alle-vamenti bovini, due centri equini e un alleva-mento caprino. Il campionamento si effettua-va quattro volte al mese, da giugno a ottobre.Le trappole venivano attivate dal tramonto al-l'alba e i campioni prelevati mensilmente ve-nivano sottoposti ad analisi microscopica e a

PCR specifica per Culicoides imicola.I risultati hanno confermato l'assenza di C. i-micola (Kieffer) e dimostrato che i possibilivettori del virus della blueotongue sono nu-merosi, in particolare: Culicoides obsoletus(Meigen), Culicoides scoticus (Downes & Ket-tle), Culicoides dewulfi (Goetghebuer) subge-nere Avaritia e Culicoides pulicaris (Linnaeus)subgenere Culicoides. Questi dati accrescono le attuali conoscenzecirca la popolazione dei culicoidi nelle regionimeridionali della Svizzera. Specie segnalateper la prima volta nel paese erano Culicoidescataneii (Clastrier), Culicoides flavipulicaris(Dzhafarov), Culicoides indistinctus (Khalaf),Culicoides nubeculosus (Meigen) e specie delcomplesso Grisescens. (M.G.M.)*“An investigation on the Culicoides speciescomposition at seven sites in southern Swit-zerland” Casati S, Racloz V, Delécolle JC,Kuhn M, Mathis A, Griot C, Stärk KD, Vanzet-ti T. Med Vet Entomol. 2009 Jun; 23(2): 93-8.

Borreliaburgdorferi nellelucertole e nelleloro zecche

Uno studio ha indagato il ruolo del-le lucertole nel ciclo naturale diBorrelia burgdorferi sensu lato

(s.l.). Nel 2007 e 2008 venivano catturati nelterritorio ungherese 186 rettili appartenenti atre specie: 126 ramarri orientali (Lacerta viri-dis), 40 lucertole del Tauro (Podarcis taurica)e 20 lucertole degli arbusti (Lacerta agilis).Tutte le zecche rimosse dalle lucertole eranoIxodes ricinus, sia larve (324/472; 68,6%) sianinfe (148/472; 31,4%). Erano infestati piùdella metà degli esemplari di L. viridis(66/126; 52,4%) e la prevalenza dell'infesta-zione da zecche nelle altre due specie era del35% ciascuna. Le 472 I. ricinus asportate e i campioni tissu-tali di 134 squame del collare e 62 frammentidi unghie delle lucertole venivano ulteriormen-te analizzati per identificare la presenza di B.burgdorferi s.l. mediante PCR. L'amplificazione del DNA di B. burgdorferi s.l.aveva successo nell'8% (n = 92) dei campio-ni tissutali di L. viridis, nel 9% (n = 32) di quellidi P. taurica e nel 10% (n = 10) dei campionidi L. agilis. La RFLP-PCR identificava Borrelialusitaniae in tutti i campioni di lucertola analiz-zati. La prevalenza di B. burgdorferi s.l. nelle zec-che asportate da L. viridis, P. taurica e L. agi-lis era rispettivamente dell’8%, 2% e 0%.La maggior parte delle zecche infette era por-tatrice di B. lusitaniae (74%) ma si identifica-vano anche Borrelia afzelii (5%) e B. burgdor-feri sensu stricto (21%) rispettivamente nelle

zecche rimosse dai ramarri e dalle lucertoledel Tauro.Gli autori concludono che le lucertole, soprat-tutto L. viridis, possono essere importanti o-spiti di larve e ninfe di I. ricinus e quindi esse-re considerate possibili serbatoi di questi im-portanti vettori di patogeni. Lo studio confer-ma il ruolo del ramarro e suggerisce un'impli-cazione della lucertola del Tauro nel ciclo na-turale di B. lusitaniae. (M.G.M.)*“Detection of Borrelia burgdorferi sensu latoin lizards and their ticks from Hungary”Földvári G, Rigó K, Majláthová V, Majláth I,Farkas R, Pet'ko B. Vector Borne ZoonoticDis. 2009 Jun;9(3):331-6. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 200912 Vet Journal Attualità scientifica o

Aborti tardivi: fattori dirischio specifici per la scrofaLattazioni brevi e nidiate poco numerose tra le condizioni favorenti

Quarantaquattro cani con infezio-ne naturale da Leishmania infan-tum venivano suddivisi in due

gruppi: 20 cani trombocitopenici con pia-strine inferiori a 150 x 10(9)/l, e 24 cani nontrombocitopenici con piastrine superioria 200 x 10(9)/l. Dieci cani clinicamente sa-ni erano utilizzati come controlli. Si otte-neva un profilo ematologico e il siero ve-niva utilizzato per valutare la presenza diIgM e IgG legate alle piastrine mediantecitometria a flusso.Diciannove dei 20 cani trombocitopenicie 13 dei 24 cani non trombocitopenicipresentavano livelli identificabili di im-munoglobuline legate alle piastrine, as-senti invece nei cani di controllo. Le dif-ferenze erano significative sia per le IgMsia per le IgG. (M.G.M.)*“Secondary immune-mediated throm-bocytopenia in dogs naturally infected byLeishmania infantum” Cortese, M. Sica,D. Piantedosi, G. Ruggiero, M. E. Pero, G.Terrazzano, V. Mastellone, and P. Ciara-mella. Vet Rec. 2009 164: 778-782.

TROMBOCITOPENIAIMMUNOMEDIATA

SECONDARIA IN CANICON LEISHMANIA

Uno studio ha confrontato l'effica-cia di sulpiride e domperidone perl’induzione dell'ovulazione nelle

cavalle in anestro profondo nelle medesi-me condizioni sperimentali, determinan-done la fertilità dopo l'inseminazione arti-ficiale effettuata in corrispondenza dell'e-stro indotto. Ventisei cavalle Standard-bred non gravide, non in lattazione e in a-nestro sono state assegnate a caso a tregruppi e trattate quotidianamente per 25giorni (dal 3 al 28 febbraio) con sulpiride(1 mg/kg IM SID, n=10) o domperidone (1mg/kg PO SID, n=10); sei cavalle veniva-no utilizzate come controlli.L'inizio del periodo di transizione e la pri-ma ovulazione erano accelerati nelle ca-valle trattate con sulpiride (16,4±0,8 gior-ni) ma non in quelle trattate con domperi-done (46,0±3,3 giorni). Il diametro del fol-licolo maggiore era influenzato dal tratta-mento, dal tempo e dall'interazione ditrattamento-giorno e aumentava signifi-cativamente nel gruppo sulpiride.Benché non si osservasse un effetto prin-cipale del trattamento sulla concentra-zione plasmatica di LH, il tempo e l’inte-razione trattamento-giorno erano stati-sticamente significativi. L'intervallo tra l'i-nizio del trattamento e la prima ovulazio-ne era più breve nel gruppo sulpiride(36,9±2,5 giorni) che in quello domperido-ne (74,7±3,3 giorni) e di controllo(81,4±3,1). L'inizio della gravidanza era si-gnificativamente accelerato nelle cavalletrattate con sulpiride (61,0±35,2 giorni)ma non in quelle trattate con domperido-ne (83,0±44,0 giorni). Le cavalle trattatenon gravide, dopo la prima inseminazio-ne artificiale mostravano normali cicli e-strali con intervalli interovulatori irregola-ri. Gli autori concludono che la sulpiride èefficace nell'anticipare l'inizio del periododi transizione e la prima ovulazione, men-tre il domperidone è efficace solo in alcu-ni soggetti. (M.G.M.)*"Administration of sulpiride or domperi-done for advancing the first ovulation indeep anestrous mares” Mari G, MorgantiM, Merlo B, Castagnetti C, ParmeggianiF, Govoni N, Galeati G, Tamanini C. The-riogenology. April 2009;71(6):959-65.

ANTICIPO DELLA PRIMAOVULAZIONE NELLA

CAVALLA

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

di CARLOTTA FERRONIMedico Veterinario

In data 2 luglio 2009 sul sito della A-genzia per la Protezione della Sa-lute inglese, è stato pubblicatol’annuncio fatto dal governo delRegno Unito, in cui viene spiegatoil nuovo approccio di trattamento

nei confronti della pandemia influenzale. Inbuona sostanza è stato deciso che i GeneralPractitioners inglesi, equivalenti ai nostri me-dici di famiglia, d’ora in poi faranno diagnosidei casi sulla base dell’osservazione clinica enon più utilizzando i test di laboratorio. Cia-scun individuo infatti che presenterà una sin-tomatologia riportabile ad influenza verrà visi-tato e giudicato dal medico di famiglia, chedeciderà se somministrare o meno antiviraliper curare la patologia. Anche i tamponi, pri-ma utilizzati di routine per la diagnosi dei casisospetti, non verranno più impiegati, e l’Agen-zia per la Protezione sospenderà il rintracciodelle persone che hanno avuto “contatti a ri-schio”, e non somministrerà antivirali per limi-tarne la diffusione. Il segretario di Stato per laSalute, Andy Burnham ha sottolineato che ladecisione è stata presa in considerazione delfatto che ultimamente sono stati isolati ulterio-ri clusters virali nel Paese dove la malattia stadiffondendo all’interno della comunità, e per-ciò gli interventi finora adottati non risultano ul-teriormente adeguati alla situazione epidemio-logica. Secondo il Governo inglese è difatti es-senziale concentrarsi sul trattamento indivi-duale dei pazienti. Nel Regno Unito fin dai pri-mi casi scoperti, la politica è stata quella dicontenere la diffusione del virus attraverso in-

terventi di salute pubblica come la contempo-ranea somministrazione di farmaci antivirali siaagli individui sintomatici sia a quelli venuti astretto contatto con quest’ultimi. Questo me-todo ha sicuramente dimostrato di avere suc-cesso nel contenimento della diffusione manon poteva continuare ad essere utilizzato al-l’infinito dal momento che gli antivirali non rap-presentano una “cura”. Sono infatti sicura-mente importanti nel ridurre la diffusione delvirus nell’organismo, aiutano il paziente a ri-prendersi più velocemente e riducono il rischiodi complicazioni, così come la disseminazionedello stesso da parte delle persone infette, main termini di aumentata protezione non offronoalcun vantaggio. Una volta che il virus si diffon-de all’interno della comunità l’utilità degli anti-virali, intesa come riduzione della diffusionedella malattia o di offerta di protezione indivi-duale, si viene a ridurre drasticamente. Biso-gna poi considerare come le persone conbuona probabilità siano ripetutamente espo-ste alla malattia nel corso del tempo, e perciòun eccessivo ricorso alla profilassi non sareb-be più appropriato, visto che non in grado dieliminare il virus. Altra notizia di un certo rilievo riguarda invecela stesura da parte del Royal College of Gene-ral Practitioners e della British Medical Asso-ciation di un documento guida per risponderee pianificare ad una pandemia influenzale, daltitolo Preparing for pandemic infuenza e dasottoporre a regolare revisione visto il continuodivenire della situazione. Questo documentorisulta particolarmente utile per i medici di fa-miglia ed il loro staff composto dai PracticeMangers, e anche per le Organizzazioni di Cu-ra Primaria ed i pazienti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 2009 Prevenzione Europa 13

Influenza in UK: piùvisita clinica, menotest di laboratorio ed antivirali

La Commissione Europea ha forma-lizzato la proposta di mantenere fi-no al 31 dicembre 2011 le misure

transitorie per i cani, i gatti e i furetti cheviaggiano con i proprietari verso Finlan-dia, Irlanda, Malta, Svezia, e Regno Uni-to. La proposta sarà discussa dal Parla-mento e dal Consiglio Europeo.In base al Regolamento europeo998/2003, i cani, i gatti e i furetti che viag-giano al seguito del proprietario per sco-pi non commerciali verso un altro StatoMembro devono essere accompagnatida un passaporto (oppure da un certifi-cato che attesti la validità della vaccina-zione antirabica se in entrata da un Pae-se Terzo). È il cosiddetto "general regi-me" che dovrebbe entrare in vigore il 1luglio 2010 e consentire maggiore unifor-mità nella movimentazione di animali dacompagnia nei territori comunitari e me-no incombenze per i proprietari.Tuttavia il Regolamento riconosce un pe-riodo di transizione, fino al 30 giugno del

2010, durante il quale 5 Stati Membri(Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia, e Re-gno Unito) possono richiedere che gli a-nimali in ingresso nel loro territorio dimo-strino ulteriori garanzie sanitarie, perproteggersi dal rischio di introdurre ediffondere malattie non presenti sul loroterritorio. È il cosiddetto "transitional re-gime" che con tutta probabilità varrà finoal 31 dicembre 2011: obbligo del test sie-rologico antirabbico (Irlanda, Malta, Sve-zia e Regno Unito) e misure specifichecontro l'echinococcosi (Finlandia, Malta,Svezia, Irlanda e Regno Unito) e le zec-che (Irlanda, Malta e Regno Unito).Nell'accordare la proroga, la Commissio-ne, che sottolinea di non aver disatteso ilparere dell'Efsa rilasciato nell'ottobre del2007, anzi riconosce che ci sono stati deigenerali miglioramenti rispetto alla rab-bia ma anche che in alcuni Paesi Membrie confinanti la malattia è ancora sottocontrollo nella fauna selvatica.La proroga consentirà anche un allinea-mento temporale con l'obbligo - dal 3 lu-glio 2011 - di identificazione esclusiva-mente elettronica di cani, gatti e furetti,come previsto dal Regolamento europeo998/2003

PET PASSPORT ANCORA A CONDIZIONI SPECIALI PER 5 PAESI

★★

★★★★★★

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

Il Tar ha infatti bocciato la deliberadella Giunta Regionale Umbra sulla"Misura 114" e dato soddisfazioneai veterinari, riconoscendo la natu-ra professionale delle consulenzesulla "condizionalità" e la conse-

guente necessità di abilitarli a queste attività.Il tribunale ha anche riconosciuto il carattereillegittimo del requisito dell'esperienza: gli i-scritti agli Albi professionali sono già "esper-ti" ex lege. La delibera sul sistema di consu-lenza aziendale nella Regione Umbria è dun-

que da riscrivere. Un risultato importante sot-to il profilo giurisprudenziale e di esempio perle altre Regioni chiamate ad organizzare leconsulenze nei piani di sviluppo rurale e dellacondizionalità. Il Tar ha così bocciato quelloche la Fnovi ha definito "il peggior bando diconsulenza aziendale del Paese".Il Tar dell'Umbria, tuttavia, pur riservando aiprofessionisti la consulenza aziendale richie-de che siano dotati di 3 sedi con laboratoriod'analisi, un aspetto critico contenuto nelladelibera regionale che il Tar non ha censura-

to. Ai professionisti si chiede anche l'obbligodi garantire lo svolgimento dell'attività per al-meno 10 anni e di produrre certificazioni diqualità, prerogative che per il Tribunale Am-ministrativo dell'Umbria si giustificano con lanecessità per la Regione di dotare di partico-lari standard qualitativi gli organismi del "si-stema" pubblico di consulenza aziendale.Le motivazioni del Tar per la Fnovi "non ap-paiono condivisibili, tenuto conto che nonsono coerenti con la premessa di riservare almondo professionale l'attività di consulenza

aziendale", il che "certamente confligge conla realtà, ben più destrutturata, degli studiprofessionali anche di natura associata e ren-de difficile, in pratica, per i professionisti ot-tenere il riconoscimento regionale". ■

Consulenze aziendali da rifare in UmbriaL’accoglimento del ricorso della Fnovi da parte del Tar rimette in gioco i veterinari

Èuno snack fresco e veloce, che sipuò gustare passeggiando ed èallo stesso tempo nutriente e leg-

gero. Il gelato continua a fare proselitispecialmente in Italia dove in estate, se-condo una ricerca dell'Istituto del gelato,3 nostri connazionali su 100 lo sostitui-scono addirittura al pranzo. E a rafforza-re l'importanza nutriente del gelato c'è o-ra anche Angela Allegra, responsabiledel settore lattiero caseario del servizioigiene ed assistenza veterinaria dell'Asldi Novara. "Una buona percentuale diconsumatori di gelato - spiega - è rap-presentata da persone molto giovani, fracui bambini anche nella primissima in-fanzia, che risultano dal punto di vistaimmunitario più soggetti a eventuali ma-lattie a trasmissione alimentare, e la nor-mativa vigente prevede che i laboratori diproduzione di gelato siano sottoposti acontrolli da parte del dipartimento di pre-venzione". Il gelato in realtà si gusta tutto l'anno, mad'estate viene naturalmente consumatoin quantità maggiori. L'Italia è al primoposto nella Comunità Europea per con-sumo di gelato, con 4 kg pro-capite. Ac-canto ad una grande produzione di gela-to industriale si è sviluppata anche unanotevole produzione di gelato artigiana-le. Sul territorio dell'Asl Novara, i serviziinteressati al controllo sono il servizio i-giene e assistenza veterinaria ed il servi-zio igiene alimenti e nutrizione, a secon-da che il gelato venga prodotto in unagelateria artigianale che effettua soloquesta attività o in una gelateria-bar. "Leispezioni presso le gelaterie - prosegueAllegra - hanno lo scopo di monitorare lecondizioni igienico-sanitarie e strutturalidei laboratori di produzione, verificarel'applicazione dei principi di autocontrol-lo e delle buone pratiche igieniche di la-vorazione e di prelevare campioni di ge-lato sui quali eseguire analisi microbiolo-giche per valutare la conformità igienicadel prodotto finito".

GELATO SICURO ANCHEGRAZIE AI VETERINARI

Il professor Alessandro Poli è stato eletto Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa dal 1° novembre 2009. Il pro-fessor Poli, che sarà in carica per il quadriennio 2009-2013, succede all'attuale Preside, il prof. Vittorio Tellarini. Dodici ipunti del programma con il quale il professor Poli ha presentato la propria candidatura, fra i quali figurano l'accreditamento

EAEVE, l'avvio dell'Ospedale Veterinario Didattico, il trasferimento della Facoltà a San Piero e l'intensificazione dei rapporti congli Ordini professionali. "Il riconoscimento da parte dell'EAEVE - spiega nella sua relazione il Prof. Poli - è e sarà sempre più legato, ad u-no dei problemi principali della professione veterinaria e cioè con l'eccessivo numero di laureati e con la conseguente crisi occupazio-nale. Non a caso è stata costituita una Commissione "Università e professione" della quale fanno parte sia presidi della Facoltà di Medi-cina veterinaria sia rappresentanti della Fnovi e dell'ANMVI, con lo scopo di formulare una soluzione per risolvere questo problema". Nelprogramma c'è anche l'obiettivo di divulgare, tra i ricercatori, la "cultura del fare", incoraggiando progetti di ricerca interdisciplinari inFacoltà e cercando di accedere a finanziamenti della Comunità Europea. Quanto alla didattica occorre evitare una "licealizzazione" deicorsi e curare l'inserimento nel mondo produttivo dei laureati, rivalutare il ruolo delle tesi di laurea e proseguire nello sviluppo delle atti-vità post-laurea.

ALESSANDRO POLI ELETTO PRESIDE A PISA

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 200914 Info Regioni Dal territorio

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

di MICHELE LIBERTI

Ci sono differenze tra ifarmaci veterinari equelli per la cura umana.Il farmaco veterinario èinfatti un prodotto pro-gettato espressamente

per le esigenze dell’animale, del veterinario,dell’allevatore o del proprietario, con l’obietti-vo di migliorare la salute animale e ripristina-re il suo benessere, ma anche quello di tute-lare la salute umana.La differenza di dimensioni, di cinetica non-ché di metabolismo tra le varie specie di de-stinazione di un farmaco veterinario generadi conseguenza una notevole differenziazio-ne di “Potency” di un medicinale, nonché u-na grande proliferazione di differenti formatiper i vari prodotti.Tale aspetto conferisce all’officina di produ-zione veterinaria un elevato grado di com-plessità sia organizzativa che gestionale.Già nella fase di formulazione è necessario i-dentificare l’eccipiente e le ricoperture ade-guate per favorire il consumo del farmaco daparte dell’animale. Si utilizzano infatti agentimascheranti per coprire il sapore sgradevoledei principi attivi. Conveniente è sommini-strare il farmaco miscelandolo con del cibo,soprattutto per i grossi animali o negli alleva-menti intensivi. La scelta degli eccipienti de-ve, quindi, consentire una miscibilità conmangimi, elemento critico per garantire lacorretta posologia.La scelta dell’eccipiente e la formulazione fi-nale, oltre ad avere una rilevanza farmacolo-gica e di ordine pratico è anche vincolata aduna lista di sostanze consentite che l’Auto-rità europea ha identificato come possibile u-tilizzo per la veterinaria.Una specificità del Farmaco Veterinario è chela sua formulazione deve limitare anche l’im-patto ambientale. La formulazione deve te-nere conto dei quantitativi di impiego per ri-durre il rischio di dispersione nell’ambiente edi contaminazione involontaria da parte deglioperatori del settore.L’orientamento alla produzione di forme gra-

nulate è una risposta delle aziende a questotipo di problematica. Il farmaco, diretto ad unpaziente che non collabora, deve essere, poi,facile da somministrare. Per questo spessosi utilizzano dei “device” per favorire sommi-nistrazioni “in serie”.I farmaci destinati a specie produttrici di der-rate alimentari sono sottoposti a studi ag-giuntivi rispetto al medicinale umano, esegui-ti sulle specie di destinazione del farmaco,che hanno lo scopo di determinare i tempi disospensione che devono intercorrere dal ter-mine della terapia nell’animale fino all’utilizzo

delle derrate alimentari.Le forme farmaceutiche veterinarie sono a-naloghe a quelle utilizzate per il settore uma-no: iniettabili, polveri estemporanee, soluzio-ni, sospensioni, liquidi orali (equivalenti aglisciroppi), gocce, compresse e creme o po-mate per uso esterno.Esistono in aggiunta alcune forme farmaceu-tiche specifiche del settore veterinario comepomate endomammarie (da somministraredirettamente nel capezzolo della mammella),pessari intrauterini (da somministrare in ute-ro), premiscele medicate (da miscelare nel

mangime) e paste appetibili.Le confezioni sono quasi sempre studiateper la somministrazione a più animali: confe-zioni multiblister sono destinate al consumonelle cliniche e ambulatori veterinari, flaconimulti dose negli allevamenti.Il farmaco veterinario è quindi il risultato del-l’attività di una organizzazione complessache tiene conto di tutti gli aspetti regolatori,produttivi e commerciali-distributivi che, in-sieme, costituiscono le specificità del settoreveterinario. Da Newsletter AISA 2/2009 ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 2009 AISA Osservatorio farmaco 15

La specificità del farmaco veterinario

Michele LibertiIntervet Schering Plough Animal Health

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

Quest’anno, in concomi-tanza con il venticin-quennale della SCIVACalcune Società Speciali-stiche hanno festeggia-to il loro ventennale di

fondazione.Tra queste, la Società di Oftalmologia Veteri-naria Italiana ha deciso di dare particolare en-fasi all’evento organizzando un piccolo masignificativo momento di celebrazione che ri-cordasse questi primi venti anni di vita dellaassociazione.Il Consiglio Direttivo della SOVI aveva stabili-to di far svolgere la cerimonia all’interno del62° Congresso Internazionale SCIVAC 2009di Rimini, alla chiusura dei lavori congres-suali della giornata di sabato 30 maggio.Ed così che alle 16.30 di sabato 30 mag-gio, presentato e commentato dalle dueautrici, la Dr.ssa Elena Barbasso e la Dr.s-sa Cristina Giordano, è stato proiettato in

Sala 5 un lavoro multimediale dal titolo“1989/2009 - Vent’anni di Oftalmologia Ve-terinaria in Italia”.La presentazione, che ha sicuramente ri-chiesto alle due autrici un notevole impegnoper la sua preparazione, si proponeva di ri-cordare, soprattutto attraverso la raccolta diimmagini, gli eventi più significativi che han-no costellato questi primi vent’anni di vitadella SOVI e che hanno ben dimostrato l’im-portanza che questa Società ha avuto nellacrescita della oculistica veterinaria italiana.Particolare risalto è stato dato al successoorganizzativo conseguito dalla SOVI nell’al-lestimento del Congresso Europeo ECVO-E-SVO che si è tenuto a Genova nel 2007.Stavano scorrendo le immagini che, ricor-dando la serata di gala, riproponevano losketch in cui tre soci SOVI eseguivano unaparodia del trio Pavarotti-Domingo–Carre-ras, quando ecco il colpo di scena: sulle no-te del primo movimento della V Sinfonia di

Beethoven ecco entrare in sala proprio loro,i “TRE TENORI”, ovverosia Placido Domingo(Adolfo Guandalini), José Carreras (NunzioD’Anna) e Luciano Pavarotti (Maurizio Maz-zucchelli), quest’ultimo ovviamente in com-pleto frack bianco corredato anche del suobel paio d’ali!Conclusa la performance goliardico-canora,che ha visto l’esecuzione di tre cavalli di bat-taglia del trio, My Way, Nessun Dorma e Vin-cerò (ovviamente ed esclusivamente in play-back), e che ha riscosso un notevole suc-cesso tra gli spettatori, sono stati chiamati

sul palco i soci fondatori Claudio Peruccio eStefano Pizzirani a cui è stato dato il compi-to di chiudere le commemorazioni.Alla fine è stato offerto un brindisi ai presenticon l’augurio di almeno altri venti anni disoddisfazioni come quelle fino ad ora rag-giunte. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 200916 Dalle Associazioni SOVI

Nel 1989 ci avevano vistomolto beneLa Sovi a Rimini ha festeggiato i 20 anni difondazione

L’offerta formativa a distanza per imedici veterinari buiatri si arricchi-sce di un nuovo corso di aggiorna-

mento on line gratuito. EV e Sivar hannolanciato la seconda iniziativa di forma-zione a distanza gratuita "Le malattie re-spiratorie del bovino". Il corso, realizzatoda Alberto Casartelli e Leonardo Capra-rotta, ha una durata di 42 minuti e si av-vale di supporti didattici multimediali (sli-des con audio e filmati). L’iniziativa èsponsorizzata da Intervet-Schering-Plough Animal Health.Questo secondo appuntamento con laFad in buiatria arriva dopo i risultati lu-singhieri del primo corso on line lanciatoa dicembre dell’anno scorso sulle pato-logie neonatali del vitello, che ha regi-strato più di 400 accessi on line. I corsi per la formazione a distanza delmedico veterinario per animali da reddi-to si basano sulla tecnologia e l’espe-rienza acquisita in cinque anni di attivitàdi aggiornamento in medicina veterinariaper animali da compagnia. Fra i numero-si nuovi progetti FAD che saranno propo-sti nei prossimi mesi e nel 2010 ne sonoprevisti anche alcuni sui cavali e sugli a-nimali esotici. Molte iniziative FAD sonostate sospese da EV soc. cons. A.R.L. inquesti ultimi mesi in attesa di un chiari-mento del Ministero della Salute sul lororiconoscimento per i crediti ECM. Nellenuove linee guida ECM che il Ministeropresenterà a settembre anche questoproblema dovrebbe essere finalmente ri-solto dando anche ai medici veterinari lapossibilità di acquisire i crediti "obbliga-tori" via Internet.

NUOVA FAD SULLEMALATTIE

RESPIRATORIE DEL BOVINO

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

Non conosco la finanza ma laveterinaria sìCari colleghi,approfitto della richiesta fatta sugli studi disettore (v. box, ndr) per segnalare alcune co-se che mi sono saltate all’occhio leggendoquanto pubblicato su ANMVI Oggi e Profes-sione Veterinaria (n. 21, 2009 ndr) riguardo a-gli studi stessi. Premetto che sono ignorantein materia e quindi non so se e come viene u-tilizzato ciò che viene descritto nei singoli clu-ster. Certo che alcune sviste mi sono sembra-te piuttosto grossolane e quindi preferisco fa-re la figura dello stupido scrivendo a VOI chenon arrabbiarmi “DOPO”. Vengo quindi al dunque con alcuni esempi:cluster 2: dotazione beni strumentali: .. steri-lizzatrice... un dispositivo per la fusionecentrifuga...; faccio il veterinario da molti an-ni ma non ho mai fuso nulla!! Continua... ap-parecchio per ematologia... sierologia e “bat-teriologia”?? quest’ultimo tipo di apparec-chi credo non sia presente nella maggior par-te delle cliniche. Continua... un microscopioelettronico... (da wikipedia: Il microsco-pio elettronico è un tipo di microscopio chenon sfrutta la luce come sorgente di radiazio-ni ma un fascio di elettroni).Credo sia ovvio che si tratta di un microsco-pio ottico ma se ciò che è elencato serve perdecidere quanto guadagniamo allora le cosesi mettono male, visto un microscopio elettro-nico vale circa 60.000 o più euro! Gli stessi“errori” sono presenti in più cluster. Nei 65m2 dei “grandi ambulatori” come il mio, 15pazienti ci stanno messi impilati uno sull’altro.La domanda da porvi è in realtà un’altra: machi le scrive queste idiozie??Se non risultiamo in regola ad un accerta-mento, possiamo appellarci anche noi all’i-gnoranza??Scusate lo sfogo, cordialmente

Stefano Bo, Torino

Caro Collega,il tuo sfogo è legittimo e giustissimo. Alla Sose,l’ufficio degli Studi di Settore dell’Agenzia delleEntrate, hanno preso più di un abbaglio e perquesto abbiamo ritenuto di pubblicare integral-mente i cluster su questo giornale. Abbiamovoluto dare modo a tutti di vedere qual è lapercezione che di noi ha il Fisco e ragionarcitutti insieme. Le cantonate che fai notare, in-sieme purtroppo ad altre (sono spariti dai clu-ster gli ambulatori di medie dimensioni), sonostate puntualizzate dal nostro Collega GiulianoLazzarini che, come tutti sanno, fa parte dellaCommissione dei rappresentanti delle varie ca-tegorie, e da anni è il nostro “portavoce” all’A-genzia delle Entrate. Dobbiamo evitare cheGerico 2009 ci penalizzi e che l’evoluzione delnostro TK22U in UK22U non sia aderente alla

nostra situazione e nemmeno alla crisi con-giunturale. Per avere forza con gli “azzeccagar-bugli” del Fisco abbiamo bisogno di dati e del-l’impegno di tutti, perché è solo con i dati allamano che si può efficacemente dimostrareche lo studio di settore non sta affatto andan-do nella direzione auspicata. Questo è il sensodella richiesta inviata per mail agli iscritti chie-dendo di farci sapere se Gerico 2009 ha datorisultati di non congruità. Basta una telefonataal commercialista o qualche minuto al compu-ter. Del resto i veterinari siamo noi, non loro, ecome butta con la crisi lo sappiamo meglio diGerico. Colgo l’occasione per ringraziare Laz-zarini per l’impegno e il tempo spesi alla SOSEper tutti noi.Grazie del tuo intervento.

Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 2009 Lettere al Direttore 17@

“Io sono per l'abolizione del valore legaledel titolo di studio e per l'abolizione degli

ordini professionali”.Mariastella Gelmini,

Ministro dell’Università

Aseguito dell’incontro dell’8 lugliopresso l’Agenzia delle Entrate èemersa la necessità di verificare

l’effettivo adeguamento dello studio disettore veterinario alla crisi congiuntura-le. Il dottor Lazzarini - che rappresenta laveterinaria (Anmvi e Fnovi) nella Com-missione SOSE per gli studi di settore-ha pertanto la necessità di raccoglierealcune informazioni presso i colleghi e disostenere le richieste di adeguamentoalla crisi sulla base di dati reali. In particolare la richiesta di informazioniè rivolta a coloro che sono risultati noncongrui applicando Gerico 2009 (su dati2008). Si chiede:• di segnalare a [email protected] o in via ri-

servata a [email protected] se si è ri-sultati non congrui applicando Gerico2009

• se si è risultati non congrui, si chiededi inserire - a titolo di verifica - i dati2008 nel software Gerico 2008, in mo-do da raffrontare il comportamento diGerico 2008 e Gerico 2009: qualora laprova dia esito di congruità, si prega didarne comunicazione (alle mail sopraindicate), in quanto potrebbe essereindice di inadeguatezza di Gerico 2009

• di estendere queste richieste ad altricolleghi in modo da raccogliere quan-te più testimonianze possibili e possi-bilmente in varie Regioni.

SIETE “NON CONGRUI”?

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25

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Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 25 | 200918 Calendario attività Dal 12 settembre al 18 ottobre

2. Qual è il numero di pasti consigliato per un cuc-ciolo allo svezzamento?

a 2 pasti al giorno

b 6-8 pasti al giorno

c 3-4 pasti al giorno

d 1 pasto al giorno

1. Quale delle seguenti patologie può presentarsicontemporaneamente ad una poliposi auricolarenel gatto?

a Adenoma delle ghiandole ceruminose

b Stenosi tracheale

c Polipo rinofaringeo

d Carcinoma squamocellulare

e Aspergillosi

QUIZ 1Risposta corretta: c)

Incontro SCVI, Soc. spec.SCIVAC di Chirurgia Veterinaria

Cremona, marzo 2006

QUIZ 2Risposta corretta: c)

Incontro SIANA, Soc. spec. SCIVAC

di alimentazione e nutrizioneCremona, febbraio 2006

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26-27 SETINCONTRO SIONCOV CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

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30 SET CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE

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mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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chiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

11 OTTINCONTRO SIGAV INCONTRO SIGAV_AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GAT-

TO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ErikaTaravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16-18 OTTCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI - Centro Affari E Convegni,

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17-18 OTTSEMINARIO SIVAE ECOGRAFIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail:[email protected]

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Responsabile scientifico:LUCA FORMAGGINI

Med Vet, Dormelletto (NO)

Invited Speakers:JENNIFER DEVEY

DVM, Dipl ACVECC, USA

DAVID SPRENGMed Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVECC, Berna (CH)

63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACTRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI

AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009

Per informazioni: Segreteria SCIVACwww.scivac.it - [email protected]

anniversario

2255°°

63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACTRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI

AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009

organizzato da certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 25