Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 40, dal 10 al 16 novembre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 40 2 UNIVERSITÀ Dal 2009, una quota non inferiore al 7 per cento del fondo di finanziamento sarà ripartita tenendo conto della qua- lità dell'offerta formativa, dei risultati dei processi formativi, della qualità della ri- cerca scientifica, dell’efficacia ed effi- cienza delle sedi didattiche. Lo prevede il Decreto 10 novembre 2008 del Mini- stro Gelmini. INTRAMOENIA È stato prorogato il termine per rendere possibile lo svolgimento dell'attività pri- vata dei medici all'interno dell'ospedale. Il termine sarebbe scaduto a gennaio del 2009. I medici, potranno dunque continuare ad esercitare la libera profes- sione in studi o spazi al di fuori degli o- spedali fino al 31 dicembre 2012, termi- ne entro il quale le aziende dovranno a- deguare le strutture pubbliche. MERITOCRAZIA "Rivedere l'organizzazione del Servizio sanitario nazionale per migliorarne effi- cienza e qualità e ripristinare la merito- crazia attraverso la revisione delle nor- me concorsuali per i dirigenti medici". Questi alcuni punti del progetto di legge a firma di Domenico Di Virgilio e Giusep- pe Palumbo. Il provvedimento ha inizia- to il suo iter in Commissione Affari So- ciali. ANTIBIOTICI Gestire il rischio di possibili resistenze anche col ricorso a frasi precauzionali sugli stampati. Seguendo le raccoman- dazioni dell'EMEA sui chinoloni e fluoro- chinoloni negli animali produttori di ali- menti, la Direzione Generale del Farma- co Veterinario invita le aziende produttri- ci ad adeguare gli stampati entro il 31 giugno del 2009. DEFRA Il Defra ha lanciato una consultazione fra i cittadini del Regno Unito sull'introdu- zione di un Code of Practice per i pro- prietari di cani, gatti e cavalli. Tre docu- menti per responsabilizzare il possesso di animali da compagnia in linea con l'A- nimal Welfare Act del 2006. I Codici non hanno carattere impositivo e non preve- dono sanzioni in caso di mancata ot- temperanza. Lo spirito del governo bri- tannico è però quello di mettere i pro- prietari nella condizione di non incorrere in situazioni di maltrattamento per igno- ranza. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line DAL SITO DEL MINISTERO: IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI, SEN. MAURIZIO SACCONI HA CONSEGNATO LE "BENEMERENZE AL MERITO DELLA SANITÀ PUBBLICA". Sono interve- nuti alla Cerimonia i Sottosegretari di Stato alla Salute Prof. Ferruccio Fazio, On. Fran- cesca Martini, On. Eugenia Roccella. Sono state consegnate medaglie d'oro, d'ar- gento, di bronzo ed attestati per un totale di 24 riconoscimenti a politici, militari, prima- ri, professori. Nessun Medico Veterinario. Non vogliamo certo mettere in discussione il merito dei premiati, ma possibile che non ci si accorga mai del lavoro importante per la sicurezza alimentare e la salute pubblica che svolgono le migliaia di veterinari pubbli- ci? Possibile che fra queste migliaia di colleghi nessuno abbia meritato, non diciamo una medaglia d'oro, ma almeno un'Attestazione di Merito? Negli ultimi mesi in Cam- pania, Calabria ed in Sicilia sono stati vari i casi di colleghi pubblici che per aver svolto con serietà il proprio ruolo, sono stati intimiditi, aggrediti, minacciati, avvertiti con colpi di pistola sparati contro la loro abitazione o con l'incendio dell'auto o della casa. L'ANMVI da mesi sta sollecitando i Ministeri competenti (della Salute e degli Interni) af- finché intervengano immediatamente a difesa ed a sostegno di questi colleghi. Il Mini- stero degli Interni, anche su richiesta di intervento del Ministero della Salute, ha costi- tuito una Commissione per affrontare il problema. Servirà a nulla, come sempre que- ste Commissioni, se non a far dire che il Governo si sta preoccupando del problema. Nel frattempo i nostri colleghi continuano a vivere in condizioni di paura. Non possiamo pretendere che i veterinari di queste regioni continuino a rischiare la propria incolumità per svolgere il proprio dovere istituzionale senza precise garanzie. Queste sono il minimo riconoscimento che le autorità hanno il dovere di dargli subito. Gli Attestati di benemerenza speriamo che arrivino il prossimo anno. VETERINARI: PREMI ED AGGRESSIONI A PAGINA 3 DECRETO PER LE STABILIZZAZIONI AGLI IZS A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 12 A PAGINA 21 A PAGINA 23 CO2 LA ZOOTECNIA REAGISCA ALLE ACCUSE TERAPIA ANTIMICROBICA DECISIONI ED ERRORI IL VETERINARIO PRESCRITTORE NELLA PET THERAPY STERILIZZAZIONI AL RIBASSO A PESCARA PNBA BREVI “METICCIO COME ME” ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Non esclude l’adozione di un cane randagio (“meticcio come me”), ma il Presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama, pretende che il cane che andrà alla Casa Bian- ca non dia problemi di allergie alla fi- glia Malia. Nella concitazione plane- taria per la storica elezione, tutti, ma proprio tutti si sono dati da fare per consigliare al meglio gli Obamas. Ne- gli USA il presidente dell’American Veterinary Medical Associa- tion (AVMA), James Cook, ha suggerito al 44° Presi- dente USA di compiere una scelta oculata e di “avere la stessa attenzione che ha nel selezionare il suo staff presi- denziale”. Il consiglio del- l’AVMA è stato di scaricare le brochure per proprietari di cani, dal web: http://www.avma.org/ani- mal_health/brochures/dog_ow- ners.asp. (What You Should Know About Selecting a Dog). “Il presiden- te degli Stati Uniti d’America - ha detto Clark - può prendersi il cane che vuole, ma se c’è un problema di allergia in famiglia allora la scelta mi- gliore dovrebbe ricadere su un cane con scarsa produzione e diffusione nell'ambiente di residui cutanei. Be- nissimo anche se adottato da un ca- nile: “portare in casa un cane ab- bandonato fa sentire bene”. I Veteri- la PR OFESSI O NE VETERINARIA narians for Obama hanno sostenuto l’elezione di Obama sul blog del Pre- sidente eletto, confidando nel “mi- glioramento della nostra Società at- traverso la salute degli animali e il rafforzamento del legame uomo-a- nimale nella salute pubblica”. La promessa di Obama alle figlie ha na- turalmente incuriosito anche la stampa nazionale, specie sul con- cetto di “cane ipoallergenico”. “L'al- lergia umana ai cani è molto rara e mai grave, nulla che non possa esse- re superato da una buona informazione e qualche precauzione - ha risposto Carlo Scotti ad una gior- nalista dell’Adknkronos - concludendo che “non e- sistono razze ad hoc per gli allergi- ci”. "Cani ipoallergenici non esistono - ha confermato Carla Bernasconi alla stessa agenzia stampa - quello che si può fare è evitare il continuo contatto con il pelo. Certo, meglio scegliere razze o meticci che ne per- dono poco o lo hanno corto". Sem- mai, i rischi di allergia si riducono no- tevolmente lasciando i bambini sot- to i due anni un po' più liberi di scor- razzare nei giardini, in spiaggia. A contatto con possibili sostanze aller- giche da cui si tende a proteggerli. Sbagliando. Se ancora qualcuno ne dubitava… La Conferenza nazionale del Ministero ha messo in chiaro che non c’è benessere animale senza il medico veterinario ) . , www.vetjob.it VET-JOB Il mercato italiano del lavoro veterinario ) . , www.vetexchange.it VET-EXCHANGE Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie Non fare investimenti a fondo perduto... Scegli il Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Via Trecchi,20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 40, dal 10 al 16 novembre 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona4400 22

UNIVERSITÀDal 2009, una quota non inferiore al7 per cento del fondo di finanziamentosarà ripartita tenendo conto della qua-lità dell'offerta formativa, dei risultati deiprocessi formativi, della qualità della ri-cerca scientifica, dell’efficacia ed effi-cienza delle sedi didattiche. Lo prevedeil Decreto 10 novembre 2008 del Mini-stro Gelmini.

INTRAMOENIAÈ stato prorogato il termine per renderepossibile lo svolgimento dell'attività pri-vata dei medici all'interno dell'ospedale.Il termine sarebbe scaduto a gennaiodel 2009. I medici, potranno dunquecontinuare ad esercitare la libera profes-sione in studi o spazi al di fuori degli o-spedali fino al 31 dicembre 2012, termi-ne entro il quale le aziende dovranno a-deguare le strutture pubbliche.

MERITOCRAZIA"Rivedere l'organizzazione del Serviziosanitario nazionale per migliorarne effi-cienza e qualità e ripristinare la merito-crazia attraverso la revisione delle nor-me concorsuali per i dirigenti medici".Questi alcuni punti del progetto di leggea firma di Domenico Di Virgilio e Giusep-pe Palumbo. Il provvedimento ha inizia-to il suo iter in Commissione Affari So-ciali.

ANTIBIOTICIGestire il rischio di possibili resistenzeanche col ricorso a frasi precauzionalisugli stampati. Seguendo le raccoman-dazioni dell'EMEA sui chinoloni e fluoro-chinoloni negli animali produttori di ali-menti, la Direzione Generale del Farma-co Veterinario invita le aziende produttri-ci ad adeguare gli stampati entro il 31giugno del 2009.

DEFRAIl Defra ha lanciato una consultazione frai cittadini del Regno Unito sull'introdu-zione di un Code of Practice per i pro-prietari di cani, gatti e cavalli. Tre docu-menti per responsabilizzare il possessodi animali da compagnia in linea con l'A-nimal Welfare Act del 2006. I Codici nonhanno carattere impositivo e non preve-dono sanzioni in caso di mancata ot-temperanza. Lo spirito del governo bri-tannico è però quello di mettere i pro-prietari nella condizione di non incorrerein situazioni di maltrattamento per igno-ranza.

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DAL SITO DEL MINISTERO: IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE EDELLE POLITICHE SOCIALI, SEN. MAURIZIO SACCONI HA CONSEGNATOLE "BENEMERENZE AL MERITO DELLA SANITÀ PUBBLICA". Sono interve-nuti alla Cerimonia i Sottosegretari di Stato alla Salute Prof. Ferruccio Fazio, On. Fran-cesca Martini, On. Eugenia Roccella. Sono state consegnate medaglie d'oro, d'ar-gento, di bronzo ed attestati per un totale di 24 riconoscimenti a politici, militari, prima-ri, professori. Nessun Medico Veterinario. Non vogliamo certo mettere in discussione ilmerito dei premiati, ma possibile che non ci si accorga mai del lavoro importante perla sicurezza alimentare e la salute pubblica che svolgono le migliaia di veterinari pubbli-ci? Possibile che fra queste migliaia di colleghi nessuno abbia meritato, non diciamouna medaglia d'oro, ma almeno un'Attestazione di Merito? Negli ultimi mesi in Cam-pania, Calabria ed in Sicilia sono stati vari i casi di colleghi pubblici che per aver svoltocon serietà il proprio ruolo, sono stati intimiditi, aggrediti, minacciati, avvertiti con colpidi pistola sparati contro la loro abitazione o con l'incendio dell'auto o della casa.L'ANMVI da mesi sta sollecitando i Ministeri competenti (della Salute e degli Interni) af-finché intervengano immediatamente a difesa ed a sostegno di questi colleghi. Il Mini-stero degli Interni, anche su richiesta di intervento del Ministero della Salute, ha costi-tuito una Commissione per affrontare il problema. Servirà a nulla, come sempre que-ste Commissioni, se non a far dire che il Governo si sta preoccupando del problema.Nel frattempo i nostri colleghi continuano a vivere in condizioni di paura.Non possiamo pretendere che i veterinari di queste regioni continuino a rischiare lapropria incolumità per svolgere il proprio dovere istituzionale senza precise garanzie.Queste sono il minimo riconoscimento che le autorità hanno il dovere di dargli subito.Gli Attestati di benemerenza speriamo che arrivino il prossimo anno.

VETERINARI: PREMI ED AGGRESSIONI

A PAGINA 3

DECRETO PER LE

STABILIZZAZIONIAGLI IZS

A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 12 A PAGINA 21 A PAGINA 23

CO2LA ZOOTECNIA

REAGISCAALLE ACCUSE

TERAPIAANTIMICROBICA

DECISIONI ED ERRORI

IL VETERINARIOPRESCRITTORE

NELLA PETTHERAPY

STERILIZZAZIONIAL RIBASSOA PESCARA

PNBA

BREVI “METICCIO COME ME”

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Non esclude l’adozione di uncane randagio (“meticcio comeme”), ma il Presidente eletto degliStati Uniti, Barack Obama, pretendeche il cane che andrà alla Casa Bian-ca non dia problemi di allergie alla fi-glia Malia. Nella concitazione plane-taria per la storica elezione, tutti, maproprio tutti si sono dati da fare perconsigliare al meglio gli Obamas. Ne-gli USA il presidente dell’AmericanVeterinary Medical Associa-tion (AVMA), James Cook,ha suggerito al 44° Presi-dente USA di compiere unascelta oculata e di “avere lastessa attenzione che ha nelselezionare il suo staff presi-denziale”. Il consiglio del-l’AVMA è stato di scaricarele brochure per proprietari di cani,dal web: http://www.avma.org/ani-mal_health/brochures/dog_ow-ners.asp. (What You Should KnowAbout Selecting a Dog). “Il presiden-te degli Stati Uniti d’America - hadetto Clark - può prendersi il caneche vuole, ma se c’è un problema diallergia in famiglia allora la scelta mi-gliore dovrebbe ricadere su un canecon scarsa produzione e diffusionenell'ambiente di residui cutanei. Be-nissimo anche se adottato da un ca-nile: “portare in casa un cane ab-bandonato fa sentire bene”. I Veteri-

laPROFESSIONE VETERINARIA

narians for Obama hanno sostenutol’elezione di Obama sul blog del Pre-sidente eletto, confidando nel “mi-glioramento della nostra Società at-traverso la salute degli animali e ilrafforzamento del legame uomo-a-nimale nella salute pubblica”. Lapromessa di Obama alle figlie ha na-turalmente incuriosito anche lastampa nazionale, specie sul con-cetto di “cane ipoallergenico”. “L'al-

lergia umana ai cani èmolto rara e mai grave,nulla che non possa esse-re superato da una buonainformazione e qualcheprecauzione - ha rispostoCarlo Scotti ad una gior-nalista dell’Adknkronos -concludendo che “non e-

sistono razze ad hoc per gli allergi-ci”. "Cani ipoallergenici non esistono- ha confermato Carla Bernasconialla stessa agenzia stampa - quelloche si può fare è evitare il continuocontatto con il pelo. Certo, meglioscegliere razze o meticci che ne per-dono poco o lo hanno corto". Sem-mai, i rischi di allergia si riducono no-tevolmente lasciando i bambini sot-to i due anni un po' più liberi di scor-razzare nei giardini, in spiaggia. Acontatto con possibili sostanze aller-giche da cui si tende a proteggerli.Sbagliando. ■

Se ancoraqualcuno ne dubitava…La Conferenza nazionale del Ministeroha messo in chiaro che non c’è benessereanimale senza il medico veterinario

).,

www.vetjob.it

VET-JOBIl mercato italiano

del lavoro veterinario

).,

www.vetexchange.it

VET-EXCHANGEIl mercato italiano delle

attrezzature professionaliveterinarie

Non fare investimenti a fondo perduto...

Scegli ilFondo Sanitario A.N.M.V.I.

Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo

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La due-giorni della FNOVI, dal7 all’8 novembre scorsi, hariunito un Consiglio Naziona-le d’eccezione. Insieme aivertici e ai delegati ENPAV,gli Ordini hanno assistito

alla prima Conferenza nazionale sul benesse-re animale promossa dal Ministero del Lavorodella Salute e delle Politiche Sociali. Una va-sta platea di circa 300 medici veterinari ha te-stimoniato, il 7 novembre scorso all’Audito-rium del Ministero, l’attenzione della catego-ria ad un processo di formazione e di crescitaprofessionale che si basa sull’innalzamentodel benessere dell’animale produttore di ali-menti. Per l’ANMVI è intervenuto il Vice Presi-dente Marco Colombo, con delega al settoredegli animali da reddito, buiatra attivo in SI-VAR (Società Italiana Veterinari per Animali daReddito) per la diffusione delle buone pratichein allevamento e l’affermazione della figura delveterinario aziendale. Presenti in sala ancheRegioni e allevatori.

LA FORMAZIONEIl benessere animale, insieme alla salute e allasicurezza degli alimenti, è diventato un fattoredeterminante nell’economia delle produzionialimentari e nella politica agricola comune. Loriconosce il Piano Nazionale per il BenessereAnimale che il Ministero della Salute ha pub-blicato quest’anno, in linea con la StrategiaEuropea quinquennale per l’Animal Welfare2007-2013. Il medico veterinario è stato chia-mato a far comprendere all'allevatore che latutela del benessere degli animali, sancito co-me principio fondamentale della nostra So-cietà, implica l'utilizzazione di tecniche di alle-vamento che, migliorando le performanceproduttive, coincidono anche con gli interessidella produzione.

A METÀ DEL LAVORO"Il percorso intrapreso - ha spiegato GaetanaFerri, della Direzione generale della sanità ani-male e del farmaco veterinario al ministero -si è sviluppato 'a catena'. Nella prima faseabbiamo voluto formare i veterinari, successi-vamente sarà la volta degli allevatori che sa-ranno seguiti dai formatori accreditati. Questafase del progetto, che sta per partire, si con-

cluderà nel 2009". Il percorso formativo pre-vede anche una piattaforma di e-learning uti-lizzabile da tutti i veterinari, pubblici e privati,con lo scopo di aumentare il livello di cono-scenza e creare un sistema nazionale più ri-spettoso del benessere degli animali. "Siamoa metà di uno splendido lavoro che, speria-mo, sensibilizzerà tutti gli attori della filierazootecnica nazionale", ha precisato Ferri. Ilpunto di partenza del programma è il decretolegislativo 146 del 2001 sulla protezione deglianimali negli allevamenti. Da questo si sonoprese le mosse per sviluppare l'iniziativa. Ilprogetto risponde inoltre anche alla necessitàdi garantire la sicurezza degli alimenti attra-verso il benessere all'animale. "Questo punto

- ha ribadito Ferri - è ormai universalmente ri-conosciuto anche da direttive europee".

PER GLI ALLEVATORIAi fini della corretta applicazione delle normeminime di protezione degli animali in alleva-mento, si ritiene opportuno promuovere tra gliallevatori l’applicazione delle “buone pratiched’allevamento” e, ove possibile, indirizzareverso l’implementazione di “piani di autocon-trollo aziendale” che contemplino il rispettodei parametri di benessere animale. Un buonpiano di buone pratiche d’allevamento/auto-controllo dovrebbe, prendere in considerazio-ne vari aspetti direttamente od indirettamentecorrelati al benessere animale, quali: forma-

zione di gruppi omogenei per età, microclima,lotta ai sinantropi, gestione dei reflui, manu-tenzione delle strutture e delle attrezzature.

IL VETERINARIO AZIENDALEIl Piano Nazionale prevede che “il veterinarioprivato che visita l’azienda o il veterinario a-ziendale (art. 3, comma 3 del D.Lgs. n. 117del 27 maggio 2005) ove presente, possonoessere individuati come referenti per il benes-sere animale in quanto rappresentano gli in-terlocutori ideali del veterinario ufficiale, non-ché ottimale anello di contatto tra quest’ulti-mo e l’allevatore”. La responsabilità dell’ap-plicazione delle norme di benessere animalericade, in ogni caso, sull’allevatore.

RISPOSTE “FORTI”In apertura dei lavori il Presidente GaetanoPenocchio ha ricordato che la FNOVI ha da-to risposte “forti”, “nell’articolo 1 codicedeontologico abbiamo scritto che “il medicoveterinario dedica la propria opera alla pro-mozione del rispetto degli animali e del lorobenessere in quanto esseri senzienti”. E al-lora - ha proseguito - non è difficile capirecome la Federazione congiuntamente al-l’ENPAV abbia messo a disposizione proprierisorse per rendere fruibile il percorso forma-tivo allestito dal Ministero tramite i centri direferenza nazionale per il benessere animalee per la formazione dell’IZS della Lombardiae dell’Emilia Romagna accreditato nel siste-ma di educazione continua in medicina. Unnumero speciale monotematico di “30 gior-ni”, la rivista della FNOVI e dell’ENPAV mes-so a disposizione di 32.000 destinatari, in170 pagine ha ripercorso normativa ed op-portunità del benessere degli animali in alle-vamento, per fare aggiornamento e forma-zione su un tema di importanza vitale per laprofessione veterinaria.

LA CONSULENZA AZIENDALENel richiamare la competenza professionalesui temi della salute e del benessere animaleil Presidente Penocchio ha ricordato il per-corso che la FNOVI sta facendo per riporta-re negli ambiti della professione ciò che èdella professione: la consulenza aziendale(misura 114 dei piani di sviluppo rurale), unsistema che va cambiato e che la FNOVIcambierà. Abbiamo riunito la Categoria in unluogo che sentiamo come casa nostra, il Mi-nistero del Lavoro della Salute e delle Politi-che Sociali - ha aggiunto Penocchio - que-sto al di là di speculazioni su nostre iniziativeo collaborazioni con categorie o articolazioniche afferiscono ad altri ministeri, criticate daqualcuno che non si è dato pena neppure diconoscerle”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Benessere animale Attualità 3

Un sistema nazionalerispettoso dell’animale allevatoIl Ministero punta sulla formazione per la corretta applicazionedelle norme sulla protezione degli animali produttori di alimenti

O ltre 400 veterinari formati in cinque mesi sulle norme di tutela del benesseredegli animali in allevamento. È questo il bilancio della prima fase di un progettoavviato dal ministero del Welfare, in collaborazione con l'Istituto zooprofilattico

sperimentale (Izs) della Lombardia e dell'Emilia Romagna e la Federazione degli Ordinidei veterinari italiani (Fnovi). L'iniziativa, che partirà ora con la seconda fase rivolta di-rettamente agli allevatori, è stata illustrata a Roma al ministero del Welfare durante la 'IConferenza nazionale sul benessere degli animali in allevamento'. Da maggio a set-tembre, il progetto ha formato 436 veterinari per migliorare le loro conoscenze sullenorme a tutela del benessere degli animali in allevamento: 294 sono medici veterinaridel Servizio sanitario nazionale, 121 i rappresentanti delle associazioni allevatori ac-creditati come 'formatori', 21 gli uditori. Il Piano Nazionale per il Benessere Animalesottolinea che “la valutazione dello stato di benessere animale, richiedendo competen-ze e cognizioni specifiche di etologia, fisiologia, patologia e sanità animale, può esserefatta unicamente da un medico veterinario”. La conferma sulla centralità della figuradel veterinario arriva anche da Romano Marabelli, a capo del Dipartimento per la sa-nità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti al ministero del Wel-fare. "Questo è un cambio epocale - ha concluso - perché testimonia l'importanza del-l'intervento del veterinario nella valutazione del benessere degli animali".

CENTRALITÀ DEL MEDICO VETERINARIO

I l Presidente dell'ANMVI Sandro Barbacini ha partecipato l’8 novembre al Convegno“Dalla parte di chi ama i cavalli: cosa sapere per proteggere la salute ed il benesse-re dei nostri animali” organizzato dal Dipartimento della Sanità

Pubblica Veterinaria, Nutrizione e Sicurezza Alimentare del Ministerodel Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Il Convegno, che si èsvolto a Verona presso la Fieracavalli 2008, ha visto la presenza diautorità istituzionali e di governo, fra cui quella del SottosegretarioFrancesca Martini. Barbacini ha illustrato gli aspetti igienico-sanitaridella riproduzione nel cavallo, attraverso un excursus normativo suscala nazionale, regionale e comunitaria, con particolare riferimentoal materiale seminale come prodotto di origine animale. Per Francesca Martini è “fondamentale il completamento e la effica-ce applicazione dell'anagrafe equina che permetta di avere un qua-dro puntuale della presenza degli animali sul territorio nazionale e la loro tracciabilità”.Martini ha sottolineato, anche alla luce dell'emendamento già approvato alla Camera asostegno della filiera dell'ippica, il “valore insostituibile della salute e del benessere deicavalli all'interno dell'intero mondo ad essi legato”. “La norma che affida all'Unione na-zionale per l'incremento delle razze equine (Unire) l'organizzazione e la gestione dell'a-

nagrafe equina - ha affermato Martini - necessita di un impulso che permetta non sol-tanto il controllo di patologie e possibili zoonosi, ma anche contribuisca al contrasto di

gare clandestine organizzate dalla malavita e trattamenti farmacolo-gici illeciti, sovente strettamente collegati a fenomeni di maltratta-mento”. Altro tema, ha concluso, “che ritengo fondamentale è quellodella lotta all'utilizzo di sostanze dopanti che, oltre ad inquinare ilmondo dell'ippica, possono creare danni irreversibili negli animali”.Alla manifestazione di Fieracavalli la SIVE ha tenuto il seminario sul-le “Parassitosi da elminti gastrointestinali degli equidi”.Negli stessi giorni, i temi della salute e del benessere del cavallo sisono intrecciati con l'attualità politica ed economica. L'emendamen-to salva-ippica approvato alla Camera prevede un contributo di 25milioni di euro per il 2008 e, a partire dal primo gennaio 2009, la de-

stinazione dello 0,70 per cento delle somme giocate con le slot-machine. Per l'On.Gianni Mancuso, firmatario dell'emendamento, “il rischio era il tracollo di questo mon-do, sia nel trotto, sia nel galoppo”. Il parlamentare ha espresso in Aula preoccupazioneper “i veterinari che rappresentano una parte importante, forse la principale, di tuttol'indotto che ruota intorno a questa industria” e per la sorte dei cavalli.

DALLA PARTE DEI CAVALLI… E DELL’IPPICA

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Sulla lotta al traffico illegaledi cuccioli i medici veteri-nari italiani sono in primafila. Le priorità sono: rista-bilire legalità alla filiera egarantire ai cuccioli condi-

zioni sanitarie e di benessere. A questo lavora-no i veterinari e questa è la scala di valori daseguire quando si chiede il coinvolgimento deimedici veterinari nel discutere di scambi intra-comunitari di cuccioli."Lo tenga presente Federfauna - ha scrittol'ANMVI in un comunicato stampa l’11 novem-bre- invece di insistere con iniziative di segnodiverso, che non trovano concorde la Catego-ria Veterinaria e che rasentano la diffamazionea mezzo stampa di una intera professione e deisuoi massimi esponenti istituzionali. L'ANMVInon ravvisa le condizioni per alcun confronto".Nel comunicato stampa, l'ANMVI ha invitatoFederfauna "a ricondurre i toni dei suoi inter-venti entro le regole del confronto civile, a do-cumentarsi e ad astenersi dal parlare di e perla Categoria Veterinaria". Agli organi di stam-pa, destinatari delle comunicazioni di Feder-fauna, l'ANMVI raccomanda di "fare riferimen-to esclusivamente alle organizzazioni veterina-rie per quanto concerne il ruolo, i compiti, ladeontologia e la legislazione veterinaria, alla lu-ce delle gravi e offensive inesattezze riportateda Federfauna". L'ufficio legale dell'ANMVI se-gue il caso.In giornata sono arrivate le scuse del Presiden-te Filippi (v. box).

L’ANTEFATTOLa Federazione di associazioni di allevatori,commercianti e detentori di animali si era rivol-ta al Sottosegretario alla Salute FrancescaMartini e per conoscenza all'ANMVI e alla LAVcon una lettera di proposta, resa nota da@nmvi Oggi. A questo primo contatto conANMVI, è seguita una successiva comunica-zione inviata alla stampa in cui Federfaunachiede "più collaborazione" ai medici veterinarie dichiara di aver presentato denuncia querelanei confronti della Presidente dell'Ordine deiMedici Veterinari di Milano, per i contenuti delcomunicato diffuso il 3 ottobre scorso.

L’ORDINE DI MILANOLa Presidente Carla Bernasconi, dopo un’in-chiesta televisiva delle Iene sui traffici dall’Est,aveva divulgato un comunicato stampa in cuidichiarava: "I cani dai paesi dell'Est arrivano dadecenni e non certo solo da adesso a causadi una presunta crisi economica che impedi-sce la vendita degli stessi in sede, e l'Ungherianon è di sicuro l'unica provenienza. Si tratta diun'industria ben precisa che lavora da annisfruttando la richiesta di animali a basso costoma di razza". E ancora: "I cani che noi mediciveterinari italiani vediamo arrivare vivi - conti-nua Carla Bernasconi - sono circa sui 40 gior-ni, accompagnati da documenti a volte com-pletamente falsi e a volte appartenenti ad altrisoggetti probabilmente deceduti, e nel frattem-po hanno già passato due o tre mani, il tra-sportatore, il grossista e il venditore finale. Sti-miamo che la percentuale di perdite possa ag-girarsi sul 50% durante il trasporto, ma il costodi circa 40-50 euro (non certo 170 euro!) pa-gato all'origine permette il guadagnodell'800% che quindi ammortizza di gran lun-ga le perdite. Inoltre lo svezzamento anche na-

turale dei cuccioli in ogni caso non avviene a 2mesi, e comunque l'acquirente ignaro non sa-rebbe in ogni caso in grado di comprenderequale sia l'età reale del cane acquistato, senon facendolo visitare da un veterinario primadell'acquisto".

INESATTEZZE E CALUNNIEInoltre, Federfauna, citando erroneamente ilCodice Deontologico del Medico Veterinario, i-gnorandone la revisione del 2007, critica l'o-perato dei medici veterinari liberi professionisti.A detta di Federfauna " i liberi professionisti, nelvedersi presentato in ambulatorio un cucciolocorredato da passaporto internazionale, affer-mano, a volte ancora prima di aver visitato l'a-nimale che il soggetto in questione è sicura-mente problematico perché provenendo dal-l'estero, sicuramente non ha l'età riportata suidocumenti, sicuramente le vaccinazioni nonsono state eseguite e così via...". I veterinariassumerebbero così "atteggiamenti atti a crea-re una psicosi tra il grande pubblico dei con-sumatori spingendolo a temere l'acquisto di unanimale presso un negozio o presso un alleva-mento professionale". Non solo, i veterinari "i-stigano qualche furbo a comportamenti illegaliche gli consentano di vendere animali senzanessun requisito, ma spacciabili per "nazionalinati in casa" (...) e sono proprio questi atteg-giamenti che, per ritorsione, fanno sì che moltiallevatori o commercianti parlino male o co-munque abbiano poca fiducia dei veterinari".

QUAL È DUNQUE LA PROPOSTA?Federfauna avanza una proposta per contra-stare la pratica dell'introduzione irregolare di a-nimali da compagnia a fini commerciali. Una

pratica in aumento - secondo l'organizzazione- anche a causa di "ostacoli obiettivamente nonnecessari alle forme legali di introduzione, conla tragica conseguenza di lasciare ancora piùspazio d'azione agli illegali". In sostanza, dice

La legge, oltre a fissare dei limiti, dovrebbe an-che dare certezze e per combattere il mercatonero è necessario semplificare quello legale. Federfauna, la confederazione delle associa-zioni degli allevatori, commercianti e detentoridi animali, ha scritto al Sottosegretario Martiniuna nota propositiva, indirizzata per conoscen-za anche all'ANMVI e alla LAV. Il Segretario Ge-nerale di Federfauna, Massimiliano Filippi, scri-ve che "se non si cercherà di uniformare il piùpossibile le caratteristiche richieste per i cuc-cioli introdotti da altri Paesi comunitari a quellerichieste per i cuccioli nati in Italia, sarà sempremaggiore il ricorso, da parte di commerciantiimpossibilitati ad approvvigionarsi tramite i ca-nali regolari, ad animali introdotti irregolarmen-te e messi sul mercato come italiani perchéquesti, una volta passata la frontiera, non ri-chiedono vincoli, non richiedono titolazione perrabbia anzi, nemmeno la vaccinazione e pos-sono essere ceduti a due mesi anziché quasi aquattro". A quanto detto Federfauna aggiunge che "laproduzione italiana non è sufficiente per sop-perire alla richiesta di mercato" e che "chi vuo-le un cucciolo di razza non si adatterà mai adadottare un adulto meticcio proveniente da uncanile". La proposta è dunque la seguente: rispettare ilRegolamento 998/2003 esattamente come èscritto, il che vuol dire cuccioli introducibili a tremesi (non tre mesi e 21 giorni), microchip, pas-saporto, una vaccinazione antirabbica (non u-na più un richiamo) effettuata 21 giorni primadella movimentazione e, solo nei casi di effetti-vo rischio, la titolazione anticorpale e, comun-que mai a destinazione. Per completare il tut-to, a vantaggio anche di chi effettua i controlli,prevedere dei parametri certi e non interpreta-bili per determinare l'età dei cuccioli ad esem-pio, come è già stato fatto in Francia, stabilire ilpeso minimo per ciascuna razza al di sotto delquale gli animali non possono essere commer-cializzati o, più semplicemente, rendere ufficia-le il parametro del "primo premolare" che, a se-conda che sia o meno spuntato, offre la possi-bilità oggettiva di verificare se il cucciolo sia piùvicino ai tre mesi o a 1,5 mesi. Se quest'ultimocriterio - conclude Filippi - venisse poi applica-to a tutti i cani, nazionali compresi, ne giove-rebbero tutti, anche gli animali stessi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 20084 Anmvi Informa Tutela animale

Federfauna non diffami e non parli per noiStampa avvisata. Federfauna anche. E, infatti, si scusa

“INVOLONTARIO MALINTESO”

Nei giorni scorsi, i giornali hanno riportato alcuni comunicati stampa che certonon mettono in buona luce gli allevatori ed i commercianti di cani rappresentatida FederFauna. Il Sindacato, che aveva criticato il comportamento di alcuni me-

dici veterinari, in seguito alle segnalazioni di alcuni associati, non suscitando certo sim-patie all’interno delle Associazioni di Veterinari, oggi ha diffuso un comunicato doveprecisa la propria posizione ufficiale che elogia l’operato dei medici degli animali e sot-tolinea l’utilità del loro operato. Il Segretario Generale Massimiliano Filippi ha dichiara-to: “Siamo spiacenti del fatto che probabilmente non siamo riusciti a trasmettere ilmessaggio che volevamo perché, non solo la critica era rivolta solo ad alcuni soggettie non assolutamente alla categoria che, per primi, abbiamo definito "indispensabile",ma soprattutto, perché FederFauna vuole, in sostanza, le stesse cose che vogliono iveterinari: ristabilire legalità alla filiera e garantire ai cuccioli condizioni sanitarie e dibenessere. Riteniamo che i veterinari possano dare un importante contributo a questoobbiettivo anche aiutandoci nella formazione degli operatori del settore o suggerendo,alla luce della loro esperienza, quali accorgimenti adottare per perseguire detti fini.”Da notare che sono numerosi i veterinari che già collaborano con un po’ tutte le Asso-ciazioni aderenti a FederFauna. Filippi sottolinea inoltre che, purtroppo, gli allevatori, icommercianti e i detentori di animali sono ormai abituati ad essere criminalizzati inblocco per colpa di qualche soggetto isolato ed aggiunge: “Spero solo che questo in-volontario malinteso porti ad avvicinarsi le nostre Associazioni, gli iscritti delle quali,sono nella stragrande maggioranza dei casi, persone oneste e corrette. (fonte: Feder-fauna)

Un’ordinanza contro i bocconi avvelenati

In riferimento alla sempre più pres-sante necessità di contrastare ladiffusione nell'ambiente di esche obocconi contenenti sostanze noci-ve o veleni finalizzati all'uccisionedi cani, e sovente utilizzati anche

durante la stagione venatoria, il Sottosegre-tario alla Salute Francesca Martini ha sottoli-neato il gravissimo danno che viene perpe-trato attraverso questo reato penale nei con-fronti degli animali e dell'ambiente, oltre arappresentare un vero attentato anche allasalute pubblica soprattutto per l'alto rischioa cui espone i bambini che dovessero entra-re in contatto con esse. A tal fine il Sottose-gretario Martini ha tenuto a Verona, pressola Provincia, un vertice con istituzioni pubbli-che, associazionismo e Corpi dello Statocoinvolti nella tutela del territorio. Il Sottose-gretario ha dichiarato: "Ritengo necessario e-manare in tempi brevissimi un'ordinanza cherafforzi il quadro normativo atto a tutelare lasalute pubblica salvaguardando l'incolumitàdelle persone, degli animali e dell'ambientedallo spargimento di esche contenenti so-stanze nocive o bocconi avvelenati”.

LE MISURE“I capisaldi del provvedimento riguarderan-no: l'obbligo da parte del padrone o del re-sponsabile dell'animale nonché da parte del-le pubbliche istituzioni in caso di fauna selva-tica di denunciare l'avvelenamento o il rinve-nimento delle esche; il pieno coinvolgimentodella veterinaria e degli Istituti zooprofilatticisperimentali ai fini dell'espletamento delle a-nalisi sulle esche; l'obbligo di bonifica dell'a-rea contaminata attraverso la sua delimitazio-ne oltre a un giro di vite teso a un corretto u-tilizzo e catalogazione di sostanze purtroppoutilizzate a fine illegale. Riterrei, inoltre, impor-tante valutare - ha concluso Martini - anchein Italia l’aggiunta di sostanze repellenti ai ve-leni più usati al fine di proteggere i bambinida un eventuale contatto con esche killer di-sperse sul territorio. Stiamo lavorando all’at-tivazione di un numero verde per le denuncepoiché abbiamo bisogno di intervenire intempi brevissimi per stanare i colpevoli e da-re ai cittadini collaboranti un punto di riferi-mento istituzionale per rispondere a questograve attentato alla salute e all’incolumità u-mana e animale”. ■

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In attuazione della legge finanziaria2007- che autorizza gli IZS a proce-dere ad assunzioni a tempo inde-terminato, dando precedenza alpersonale precario - il Ministerodel Welfare ha pubblicato il Decre-

to 6 maggio 2008 "Disposizioni attuativedell'articolo 1, comma 566, della legge 27dicembre 2006, n. 296, volte ad assicurarecontinuità nell'attività di sorveglianza epide-miologica in ambito zooprofilattico" (GU n.262 del 8-11-2008). Il Ministero della salu-te aveva trasmesso al Ministero dell'econo-mia e delle finanze uno schema di decretodi attuazione prevedente, fra l'altro, anchela stabilizzazione del personale dirigente. Afebbraio di quest'anno, la Ragioneria gene-rale dello Stato ha formulato osservazioni,rilevando, in particolare, che le proceduredi stabilizzazione possono riguardare esclu-sivamente “il personale non dirigente atempo determinato in possesso di specificirequisiti”. In base alle osservazioni della

contabilità di Stato, gli Istituti Zooprofilatti-ci, hanno comunicato i dati aggiornati sullaquantificazione degli oneri relativi al perso-nale non dirigenziale.

LE ATTIVITÀSalvo restando le esigenze non program-mabili derivanti da eventuali emergenzeprovocate da epizoozie che interessino ilterritorio nazionale, nel triennio 2008/2010,le attività da garantire sono incentrate suicontrolli inerenti alle encefalopatie spon-giformi trasmissibili (BSE e scrapie), al po-tenziamento della sorveglianza epidemiolo-gica delle altre malattie infettive e diffusivedegli animali, alla gestione del sistema di i-dentificazione e registrazione degli animalie allo svolgimento delle attività di genotipiz-zazione sulla popolazione ovina nazionale.Il potenziamento della sorveglianza epide-miologica, allo stato delle conoscenze at-tuali, nonché della diffusione delle malattieinfettive e diffusive degli animali, concerne

programmi di sorveglianza ed eradicazionedelle seguenti epizoozie e zoonosi: afta e-pizootica; brucellosi bovina; tubercolosi bo-vina; febbre catarrale degli ovini; brucellosiovi-caprina; salmonella zoonotica; malattiavescicolare dei suini; peste suina classica;peste suina africana; influenza aviaria; ma-lattia di Aujeszky; leucosi enzootica bovina;West Nile disease.

LE PROCEDUREGli Istituti Zooprofilattici sperimentali prov-vedono alla stabilizzazione mediante leprocedure indicate nella direttiva emanatadal Dipartimento della Funzione pubblica n.7 del 30 aprile 2007. Il personale in servi-zio viene stabilizzato nell'arco del biennio2008-2009. Al fine di garantire univocitàdei comportamenti degli Istituti Zooprofi-lattici sperimentali nell'attuazione dei pro-grammi, è istituito un comitato di coordina-mento dei rappresentanti legali degli Istitu-ti, presieduto dal Capo del Dipartimentoper la sanità pubblica veterinaria, la nutri-zione e la sicurezza degli alimenti del Mini-stero della salute.

LA SPESALa spesa complessiva non può essere su-periore a Euro 14.832.788,02 nel 2008 ead Euro 21.331.030,69 a decorrere dal-l'anno 2009, da ripartire fra gli Istituti se-condo quanto previsto dal decreto 6 mag-gio 2008 (v. tabella). Tali importi, a decor-rere dall'anno 2009 sono comunque com-prensivi di ogni spesa per il personale im-pegnato nelle attività previste dalla legge n.3 del 2001. La spesa grava sulla disponi-bilità finanziaria per il programma «Tuteladella salute» della missione «Prevenzione eassistenza sanitaria veterinaria» dello statodi previsione del Ministero della salute perl'anno 2008 e sui corrispondenti capitolinei successivi esercizi finanziari. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 20086 Leggi in Gazzetta Assunzioni

Stabilizzazioneper i precari nondirigenti degli IZSPubblicato il decreto attuativo della Finanziaria 2007

TABELLA A

Riparto tra gli Istituti zooprofilattici sperimentali delle somme di cui all’art. 2, comma 3

a b

Spesa massima anno 2008 Spesa totale articolo 2, comma 3 (2009)

Brescia € 1.977.330,22 € 2.834.173,32

Foggia € 1.376.717,45 € 1.991.846,52

Padova € 1.587.011,35 € 2.275.714,39

Palermo € 1.718.105,69 € 2.478.038,00

Perugia € 924.183,65 € 1.334.931,94

Portici € 1.664.674,05 € 2.378.105,79

Roma € 1.604.670,58 € 2.321.651,05

Sassari € 1.189,778,51 € 1.699,683,58

Teramo € 1.458.782,26 € 2.096.999,50

Torino € 1.331.534,26 € 1.919.886,61

Totale € 14.832.788,02 € 21.331.030,69

IL COMMA 566

Al fine di dare continuità alle attività di sorveglianza epidemiologica, prevenzione esperimentazione di cui alla legge 19 gennaio 2001, n. 3, gli Istituti zooprofilatticisperimentali sono autorizzati a procedere all'assunzione di personale a tempo

indeterminato, nei limiti della dotazione organica all'uopo rideterminata e del finanzia-mento complessivo deliberato annualmente dal CIPE, integrato dalla quota parte dellasomma di cui al terzo periodo del presente comma. Nelle procedure di assunzione siprovvede prioritariamente alla stabilizzazione del personale precario, che sia in servizioda almeno tre anni, anche non continuativi, o che consegua tale requisito in virtù di con-tratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 ovvero che sia stato in ser-vizio per almeno tre anni anche non continuativi, nel quinquennio anteriore alla data dientrata in vigore della presente legge purché abbia superato o superi prove selettive dinatura concorsuale. A far data dal 2007 lo stanziamento annuo della legge 19 gennaio2001, n. 3, è rideterminato in euro 30.300.000. Il Ministero della salute di concerto con ilMinistero dell'economia e delle finanze, sentiti gli Istituti zooprofilattici sperimentali, de-finisce con apposito programma annuale le attività da svolgere nonché i criteri e i para-metri di distribuzione agli stessi di quota parte del predetto stanziamento.

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Summit lombardo a Cremo-na, il 4 novembre, presso laCamera di Commercio perparlare di ambiente e zoo-tecnia. Dall'incontro, pro-mosso dalla Regione Lom-

bardia e a cui ha partecipato il Vice Presidentedell'ANMVI, Giancarlo Belluzzi, è scaturito ilmessaggio che la zootecnia deve scrollarsi didosso l'indice puntato dell'immissione di CO2nell'ambiente. La strada da seguire è quella disfruttare piuttosto il merito del produttore inquanto sorgente di energia biocompatibile. ANMVI ha offerto il suo contributo: i medici ve-terinari sono a disposizione per qualsiasi pro-getto che richieda un contributo professionalea queste soluzioni. Uno dei consulenti princi-pali dell'agricoltore è questo professionista edil progetto del veterinario aziendale va in que-sta direzione con un duplice apporto: salva-guardare l'ambiente e tutelare il bestiame danuovi agenti infettivi. Nel primo caso, fornen-do preziosi contributi di conoscenza utili a in-serire l'allevamento in un circuito più rispetto-so, adeguando ad esempio, le diete animaliper modificare l'impatto ambientale; nel se-condo, proteggendo e tutelando il patrimoniozootecnico da vecchie e nuove patologie co-me quelle comparse negli ultimi anni, causateda una rivoluzione climatica nei cicli di virus ebatteri.I cambiamenti climatici sono una realtà incon-testabile e la causa sono le frenetiche attivitàdell'uomo, nelle sue molteplici forme. Tra que-ste c'è anche la zootecnica intensiva, ma adifferenza di altre questa può essere conside-rata un bene produttivo da sfruttare, anche afini energetici, se l'allevatore (e le istituzioni,che devono mettere mano anche al loro por-tafoglio) utilizza al meglio la risorsa liquame.

UN SISTEMA VIRTUOSOL'8% di tutte le emissioni di CO2 è l'incidenzadella percentuale media della zootecnia e trale 4-5 fonti più importanti c'è appunto l'alleva-

mento del bestiame. Il mondo punta sulla lororiduzione e sul contenimento nell'utilizzo diquelle fossili, primo fra tutte il petrolio. La pro-duzione di biocombustibili è il sistema più vir-tuoso ed ideale per la zootecnia. Trasforman-do il liquame in una sorgente di gas combu-stibile ed in preziosi fertilizzanti per i suoli, l'in-dice di virtuosità vira decisamente verso il se-gno positivo. La Regione Lombardia ha finan-ziato ben più di 30 impianti di biogas ma al-trettanti sono in progettazione. Peraltro la tec-nologia finanziata consente un utilizzo massic-cio del "motore": mediamente l'impianto diproduzione energetica sta fermo per manu-tenzione non più di tre giorni/anno, un indiceeccellente di sfruttamento del sistema.

IL CLIMAIl rapporto fra produzione agroalimentare ecambiamenti climatici è stato al centro anchedi un convengo dell’Istituto Superiore di Sa-nità il 5 novembre scorso. In occasione dellagiornata mondiale dell’alimentazione, gli e-sperti hanno parlato della sfida del cambia-mento climatico e delle bioenergie. Il sistemaagricolo industrializzato è uno dei principali im-putati della sempre maggiore vulnerabilità delclima. Il motivo? Le monocolture, l’uniformitàgenetica dovuta all’utilizzo degli Ogm, i tra-sporti a lunga distanza, l’uso intensivo dell’ac-qua, così come le pratiche di allevamento in-tensivo finalizzate alla selezione di animali chediano le massime rese, possono provocare, ein alcuni casi lo hanno già fatto, contaminazio-ne ambientale e desertificazione.

BIOCARBURANTIC’è poi la questione dei biocarburanti. Moltecoltivazioni, infatti, sono state convertite sot-traendo milioni di tonnellate di alimenti all’ali-mentazione umana. Per avere un’idea, basticonsiderare che solo nel 2006 100 milioni ditonnellate di cereali sono state utilizzate nelsettore energetico piuttosto che in quello ali-mentare. Questo tipo di combustibile dovreb-be invece essere prodotto a partire da piante

non alimentari, rifiuti agricoli e avanzi vegetali,e non da colture alimentari. Ciò permettereb-be di evitare aumenti massicci del prezzo deicereali, aggravando di conseguenza il proble-ma della fame nel mondo che colpisce oggi854 milioni di persone, a cui si aggiungerannonel 2025, se la situazione non cambierà, altri600 milioni di affamati.

LA “FILIERA CORTA”La soluzione, o se non altro un contributo fon-damentale, può giungere dalla cosiddetta "fi-liera corta" nello spazio e nel tempo, una pro-duzione cioè orientata ai consumi locali o d’a-rea. Ciò presuppone un’agricoltura più attentaalla sostenibilità ambientale e più rispettosadella biodiversità. La diversità genetica, infatti,proteggendo la biodiversità, permette di persé maggiori possibilità di resistenza prima e diadattamento poi ai cambiamenti climatici. Untipo simile di agricoltura, inoltre, destinandogran parte dei suoi prodotti al territorio, ridur-rebbe i consumi energetici per i trasporti e ilconsumo di acqua, in quanto diminuirebbe larichiesta di irrigazione intensiva.

LE CONSEGUENZEPer quanto riguarda l’agricoltura, i cambia-menti climatici potrebbero portare ai seguentieffetti:• alterazione dello sviluppo colturale con mo-

dificazione dei ritmi stagionali di crescita;• possibile peggioramento della qualità dei

prodotti e diminuzione delle rese;• maggiore incidenza dei processi di degrado

dei suoli e perdita di fertilità; • aumento dei fabbisogni irrigui;• maggiore difficoltà di rinnovo delle risorse i-

driche;• aumento del carico dei parassiti e del nu-

mero delle loro generazioni nella stagionecolturale;

• introduzione e acclimatamento di nuovi pa-rassiti;

• maggiore competizione esercitata dalla flo-ra infestante;

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 20088 Attualità Clima e ambiente

La zootecnia deve liberarsidall’accusa di inquinareVia il dito puntato contro le emissioni di CO2, occorre guardare all’energiabiocompatibile. ANMVI: il veterinario aziendale può fare molto

Anche i medici veterinari sonochiamati a fare la loro parte: pro-teggendo la sorgente di materia

prima (animali) dal fermo aziendale, cau-sa primaria di perdita energetica, qualo-ra mancasse il materiale da bio-sfrutta-re. Uno dei consulenti principali dell'agri-coltore è questo professionista ed il pro-getto del veterinario aziendale va in que-sta direzione con un duplice apporto:salvaguardare l'ambiente e tutelare il be-stiame da nuovi agenti infettivi.

IL VETERINARIOCONSULENTE

AZIENDALE

• maggiore salinizzazione delle falde e dei ter-reni.

LA RICERCALe pratiche agricole e di allevamento intensiveche hanno ottenuto indubbi vantaggi econo-mici e sociali, sono tuttavia all’origine di alcunieffetti negativi, quali la contaminazione am-bientale da sostanze chimiche, il degrado dialcuni territori con la desertificazione, l’altera-zione degli equilibri territoriali con il mancatorecupero delle deiezioni animali. La comunitàscientifica è oggi chiamata ad elaborare stra-tegie di intervento indirizzate sì all’incrementodella produzione degli alimenti, ma attraversotecniche innovative, e individuando per tempoi potenziali pericoli per gli esseri viventi e l’am-biente in generale. Una strada sicuramenteimportante da portare avanti riguarda la ricer-ca finalizzata a:• migliorare l’utilizzazione delle risorse;• perfezionare la catena della conservazione;• rivedere la catena di distribuzione;• privilegiare allevamenti in cui gli animali non

siano competitivi con l’uomo;• verificare che i criteri di sicurezza attuali sia-

no validi per il futuro. ■

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Apoco più di un anno emezzo dall’entrata in vi-gore del regolamento1/2005 dell’Unione eu-ropea il bilancio è positi-vo, anche se rimangono

ampi margini di miglioramento. E questa l’opi-nione più diffusa tra gli operatori del settore.Tuttavia, l’applicazione di regole più severe haavuto un impatto economico, contribuendo ascoraggiare l’attività di trasporto.«Abbiamo ottenuto risultati nell’applicazionedella norma, non è più la situazione grave di al-cuni anni fa» dice Mario Sapino, direttore degliUvac (Ufficio veterinario decentrato del mini-stero della Salute) del Piemonte e della Valled’Aosta, che sorvegliano i flussi di trafficoattraverso il Frejus e il Monte Bianco. Alcuniproblemi sono ancora presenti, ma meno chein passato. Tra le criticità riscontrate si posso-no citare gli abbeveratoi sui mezzi difficilmenteaccessibili per gli animali, l’alimentazione noneffettuata a causa della mancanza di aree disosta adeguate lungo le autostrade, i rilevatoridi temperature posizionati proprio sotto le ven-tole, la sosta, obbligatoria nei viaggi lunghi, noneffettuata, i giornali di viaggio non compilati o

incompleti, l’eccessiva densità di carico riscon-trata a bordo. In particolare, l’eccessivo nume-ro di animali trasportati rispetto allo spaziodisponibile continua a rappresentare un nodoirrisolto.

LA DENSITÀ DI CARICO«Il grosso problema della norma è la densità dicarico. Le tabelle sono confuse, soprattuttoquelle per i bovini. Però, quando fermo un ca-mion, mi accorgo subito se qualcosa non va,

se per esempio gli animali non hanno spaziosufficiente per sdraiarsi. E bisogna ricordareche la tabella non è liberatoria, ma prevede lospazio minimo che deve essere garantito -continua Sapino. Quando il trasporto avvienein un periodo di gran caldo, o il viaggio è moltolungo, bisogna assicurare più spazio e questaè una decisione determinata dalla professio-nalità del conducente. Il problema è che gliautotrasportatori sono pagati a chilometri, enon a quintali trasportati: per un itinerario rice-vono la stessa cifra, qualsiasi sia il numero dianimali che portano. Che succede? Se noncaricano tutti gli animali in partenza, chi spedi-sce si rivolge a un altro autotrasportatore. Ma-gari hanno speso 250mila curo per il veicolo,c’è il mutuo da pagare: il conducente deve ac-cettare. Questo è un problema grave. E se perun problema fermo un camion e lo sanziono,chi paga è il trasportatore, non il committenteolandese o francese. In realtà è possibile farela notifica in ogni parte d’Europa, ma poi nonposso emettere la cartella esattoriale e la mul-ta non ha esito».

LA QUALITÀ DEI MEZZISulla densità di carico è difficile trovare un ac-cordo tra veterinari e autotrasportatori. «C’ètroppa discrezionalità nel valutarla - dice DarioGuerra, autotrasportatore e consigliere di As-sotrabe, associazione di trasportatori di be-stiame -. Le tabelle europee fanno riferimentoa tipologie di animali non movimentate in Italia.E poi al posto di controllo non ci sono metri obilance, se mi metto a discutere, alla fine il giu-dice dà ragione al veterinario».Quello del rispetto della normativa 1/2005 è unproblema supplementare per gli au-totrasportatori, che acuisce una situazione nonflorida. «Noi - continua Guerra - abbiamo pun-tato molto sulla qualità dei mezzi, fondamen-tale per i benessere degli animali, ma non c’èun ritorno economico: sono specializzato neltrasporto di categorie diverse di suini, dagli a-nimali alla quinta settimana di vita o a quelli damacello. Ho sempre pensato che laspecializzazione fosse la salvezza, ma in Italia ilmercato della carne di maiale è in crisi. In più ilgasolio è alle stelle, e ci sono state tolte alcuneagevolazioni. E noi autotrasportatori non ab-biamo compattezza nel chiedere le condizionicon la committenza».

IL COSTO DEI VEICOLIUna crisi registrata dalla Pezzaioli, una dellemaggiori aziende italiane per l’allestimento di

veicoli destinati al trasporto di animali, che ven-de l’85% della produzione all’estero. «Da pri-mavera del 2007 c’è stato un calo nelle vendi-te, si pensava un’oscillazione normale, invecefino a oggi non c’è stata alcuna inversione ditendenza» dice Arnaldo Ghilardi, il direttoretecnico. «L’entrata in vigore del regolamento -prosegue Ghilardi - ha coinciso con un bruscocalo nelle vendite degli allestimenti. È stata unadelle cause, certamente non la principale, in-sieme ad altre ragioni, come la diffusione dialcune malattie, la vescicolare dei suini e la lin-gua blu nei bovini, i costi del gasolio e l’au-mento del prezzo dei veicoli, dovuto alla cre-scita delle materie prime per la loro produ-zione, ferro, rame, zinco, alluminio. In realtà, ilcosto dei veicoli viene riassorbito dagli autotra-sportatori, però, le regole più severe e le multeche sono cominciate a fioccare e la congiun-tura economica sfavorevole, hanno scoraggia-to gli autotrasportatori».

IL SISTEMA SATELLITAREUn altro motivo, parziale, di scoraggiamentodegli autotrasportatori potrebbe venire dal-l’entrata in vigore dell’obbligo di sistema sa-tellitare, obbligatorio su tutti i mezzi nuovi dal2007 e su tutti i mezzi dal gennaio 2009. «Ilsistema satellitare sarà un altro aggravio - di-ce il direttore tecnico della Pezzaioli - tuttavianon particolarmente rilevante. Dall’entrata invigore del regolamento, con tutte le dotazionirichieste e il rincaro delle materie prime, imezzi sono aumentati del 15-20%». E la legi-slazione europea in materia appare incomple-ta. «La norma prevede la presenza del siste-ma - osserva Ghilardi - ma non le specifichetecniche, cioè il modo di registrare e trasmet-tere i dati. I costruttori e gli utilizzatori hannoquindi potuto scegliere il sistema che preferi-vano. Il laboratorio di ricerca dell’Unione eu-ropea, il Jrc di Ispra, ha dal 2006 pubblicatouna bozza per le specifiche, aggiornata nel2007, ma la Commissione europea non haancora ratificato la proposta. In teoria sareb-be dovuto essere possibile per un veterinariocontrollare automaticamente qualsiasi spedi-zione di animali vivi in Europa, senza doverchiedere direttamente al conducente la stam-pa dei dati, ma il fatto che non sia stato fissa-to lo standard del linguaggio impedisce que-sta possibilità. Comunque noi ci siamo alli-neati con le specifiche proposte dal Jrc, siapure non ufficiali». «La parte del satellitare è lapiù pesante del regolamento - concludeGuerra - e dovrebbe entrare in vigore per tuttii veicoli dall’inizio del 2009, però penso a unaderoga». (Claudia Grisanti, ottobre-novembre2008, Agrisole) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200810 Letto su Reg.1/2005/CE

Nel trasporto animalerestano i nodi sulla densitàdi carico e sulle sostePer i trasportatori crescono i costi. E dal 2009 scatta l’obbligodi equipaggiare i camion con i nuovi sistemi satellitari

Con la Decisione, del 18 agostoscorso, la Commissione Europeaha stabilito la partecipazione fi-

nanziaria, per l’anno 2008, a uno studiosul trasporto degli animali. In particolare,la partecipazione finanziaria, pari a 58mi-la euro, sarà concessa ad uno studio chedovrà valutare “le diverse opzioni strate-giche degli scenari relativi ai tempi diviaggio e alla densità di carico degli ani-mali durante il trasporto e analizzi i loroeffetti in termini di benessere e salute de-gli animali, in termini di salute pubblica esotto i profili economico, sociale, am-bientale e amministrativo”. Tutto ciò ai fini di una modifica, riguar-dante i tempi di viaggio e la densità di ca-rico, del regolamento (CE) n. 1/2005, sul-la base di pareri scientifici che indicanola necessità di nuove e opportune normesui tempi di viaggio e sulla densità di ca-rico (spazio disponibile).

E LA UE FINANZIA NUOVI STUDI

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Legittimamente il ministerodella Salute ha consentito “ilsacrificio” degli animali “inluogo degli esseri umani” perla sperimentazione del pro-fessor Pier Cristoforo Giulia-

notti, primario di chirurgia dell’ospedale Miseri-cordia di Grosseto. Con questa motivazione ilTar del Lazio ha respinto il ricorso con cui la Le-ga anti vivisezione contestava il provvedimentodel Ministero della Salute che ha autorizzato ariprendere e continuare la sperimentazione dinuove tecnologie di chirurgia robotica per untriennio con l’utilizzo di 30 suini l’anno. Per i ricorrenti sarebbe stato auspicabile uti-lizzare i modelli di tessuti e manichini i quali,in casi di errate manovre del chirurgo, si com-porterebbero nelle esercitazioni esattamentecome organismi umani. Inoltre, l’esperienzasui maiali - strutturalmente molto diversi dagliumani - sarebbe inutile sia per chirurghi cheabbiano già operato sull’uomo e sia per quellidel tutto inesperti; infine, sarebbe semmaistato più opportuno utilizzare i cadaveri uma-ni. Ma per il Tribunale “l’assunto non convin-

ce”. Il provvedimento ministeriale “è sostan-zialmente ancorato al rilievo, contenuto nelpresupposto parere dell’Istituto Superiore diSanità, per cui l’unica alternativa possibile sa-rebbe stata disporre l’esercitazione su esseriumani viventi”.

LA LEGGEVa poi aggiunto che il Decreto 116/ proponeun bilanciamento tra il doveroso rispetto, deri-vante dalle leggi dell’etica e della morale, ver-so gli animali sottoposti a sperimentazione el’interesse collettivo sia dell’ordinamento na-zionale che dell’ordinamento comunitario, alleattività di sperimentazione su di essi che sonoritenute indispensabili in base delle attuali co-noscenze di tipo scientifico. La legge, “in coe-renza con le opportunità offerte dallo sviluppodella tecnologia, limita l’utilizzazione degli ani-mali ai soli casi nei quali risulti accertata l’im-possibilità di seguire metodi alternativi, evitan-do inutili ripetizioni degli esperimenti”.

LA DIDATTICAIl Tar ha ritenuto dimostrato che “l’unica alter-

nativa possibile sarebbe stato disporre l’eser-citazione sugli esseri umani viventi”. “In taledirezione - scrive il Tar - non essendo qui sta-ti denunciati particolari profili di crudeltà, digratuita strumentalizzazione, appare nel casoesistente il requisito dell’indispensabilità in-fungibile per l’utilizzo degli animali in conside-razione del fatto che si trattava di utilizzaretecniche di chirurgia robotica e laparoscopicain anestesia totale”. E ancora i giudici: “l’ope-rare su un organismo vivente di un animale (icui tessuti ed organi sono peraltro utilizzatiper colture e per trapianti ai fini umani) appa-re un’esperienza pratica comunque utile sot-to il profilo dell’apprendimento, sia rispetto aicadaveri (rigidi e privi di sanguinamento, ecc.ecc.); che rispetto ai manichini (che sono pursempre un simulatore di materiale sintetico)”.Il riferimento ai manichini operato dalla Asso-ciazione ricorrente “appare invero del tuttogenerico e privo di una concreta indicazionedi specifiche tecniche costruttive, funzionali emanutentive (relativamente alla reiterazionedegli interventi sullo stesso segmento già og-getto di precedenti esercitazioni)”.

LA LAV RICORRERÀLa Lav ricorrerà al Consiglio di Stato contro lapronuncia del Tar del Lazio. È quanto si leggein una nota dell’associazione dopo che il tribu-

nale amministrativo ha respinto il ricorso controle pratiche adottate da un primario di chirurgia,autorizzato all’utilizzo di 30 suini ogni anno perla sperimentazione di nuove tecnologie di chi-rurgia robotica per il prossimo triennio.Secondo Michela Kuan, responsabile Lavsettore vivisezione, “nel campo della chirurgiarobotica e delle laparoscopie sono disponibilimetodi di ricerca e di insegnamento che nonsi avvalgono di animali, e la legge in merito èinequivocabile, permettendo - continua la no-ta - il ricorso ad animali vivi solo se non sianodisponibili metodi alternativi’’. “Vista l’autore-vole documentazione scientifica raccolta inmerito alla fattibilità di metodi alternativi, con-fidiamo in un ragionevole ribaltamento, inConsiglio di Stato, della pronuncia del Tar -spiega Carla Campanaro, dell’ufficio legaledella Lav - siamo fiduciosi che il Consiglio diStato analizzerà con la dovuta attenzione lemotivazioni addotte nel ricorso da parte del-l’associazione’’.Nel 2004 il TAR Lazio accordò la sospensivaper l’uso di maiali in esercitazioni chirurgiche,ma - conclude Michela Kuan - il cambio delcollegio ha apportato una visione giuridica escientifica anacronistica nella tutela animale,“non stupisce che sia lo stesso TAR che haconcesso la sospensiva al divieto dell’utilizzodei collari elettrici per addestrare i cani”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Ricerca Legale 11�

Sì all’impiego di suini vivi nellasperimentazione di nuove tecnologiedi chirurgia robotica Legittimo il provvedimento del Ministero dellaSalute che ha consentito “il sacrificio” deglianimali “in luogo degli esseri umani”

TUTELA DEI PICCIONI INSELVATICHITI

Il TAR del Veneto (Sez. II - 24 ottobre2008, n. 3274) ha ritenuto illegittimal’ordinanza comunale che autorizza i

cacciatori ad abbattere, all’interno delterritorio comunale, i colombi in confor-mità con il calendariovenatorio. La tuteladella fauna selvaticanon deve intendersilimitata alle speciepropriamente selvati-che, ma va estesa piùin generale anche aglianimali di tipo selvati-co. Richiamandosi aprecedenti pronuncedella Cassazione, peril Tribunale Ammini-strativo Regionale delVeneto “deve ritener-si pertanto applicabi-le ai piccioni inselva-tichiti (vale a dire chedi fatto hanno assunto un sistema di vitaquanto meno simile a quello selvatico), ilregime di contenimento proprio dellespecie selvatiche, che per legge non puòche attuarsi con metodi ecologici, qualecertamente non è la caccia”. È conse-guentemente illegittima l’ordinanza co-munale (Comune di Ronco all’Adige) cheautorizzava i cacciatori ad abbattere, al-l’interno del territorio comunale, i colom-bi in conformità con il calendario venato-rio: essa viola i principi di cui all’art. 19della l. n. 157/92, alla stregua dei quali oc-corre previamente verificare l’inadegua-tezza dei metodi ecologici (ritenuti dallalegge prioritari rispetto all’abbattimento)

e, ciò verificato, autorizzare all’abbatti-mento esclusivamente i soggetti indicatidalla legge. Secondo il Comune, invece,l’art. 19 della legge n. 157/92 non sarebbestato applicabile ai “piccioni di città” in

quanto, non essendoquesti classificabilitra le specie selvati-che - ma, anzi, do-vendosi considerare“alla stregua di ani-mali domestici”, rien-trerebbero nel patri-monio disponibile delproprietario, e cioè,nel caso di specie,del Comune stesso -dunque non potreb-bero beneficiare dellatutela prevista per talispecie. Ma i giudici,“premesso che non siintende qui (né rientra

nei poteri cognitivi di questo Tribunale)entrare in problematiche di classificazio-ne zoologica”, osservano che “la sussi-stenza della “categoria” in questione, nonpuò che trovare la propria disciplina dicontenimento in quella disposizione di tu-tela che sul piano analogico più le si avvi-cina”. Pertanto, il Collegio - in coerenza,peraltro, con la propria, precedente sen-tenza n. 862/08 - “ritiene di dover applica-re alla fauna di cui si tratta, costituita daipiccioni inselvatichiti (vale a dire che difatto hanno assunto un sistema di vitaquanto meno simile a quello selvatico)” ilregime delle specie selvatiche (fonte: am-bientediritto.it).

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di ROBERTO MARCHESINI

Da molti anni ormai si parladel significato positivo ebeneficiale del rapportocon l’animale nelle diver-se applicazioni assisten-ziali che hanno dimostra-

to evidenze scientifiche, cosicché le ricerchepionieristiche degli anni ’60 condotte da BorisLevinson non sono più una novità.

NO ALLA VERSIONE NAIFE tuttavia non basta affermare che la presenzadel pet “fa bene”, altrimenti rischiamo di cade-re in visioni magiche e taumaturgiche dell’ani-male quali si possono rinvenire nei racconti po-polari: “se vuoi guarire da un’artrosi prendi unarondine in mano e toccati sulla parte malata”.D’altro canto questa versione naïf della terapiaassistita è facilmente divulgabile e in un conte-sto mediatico di banalizzazione del rapportocon gli animali ci sta la possibilità che l’ennesi-ma rubrica consigli l’adozione di un pet per cu-rare i disturbi del figlio o migliorare il tono car-diocircolatorio dell’anziano. Va subito smentitaquesta interpretazione: l’animale non è unamedicina o un ricostituente, bensì un soggettorelazionale che quando entra nelle nostre case

richiede un preciso impegno di affiliazione, cioèdi introduzione corretta nella sistemica familia-re. Pensare di adottare un animale per avereun beneficio terapeutico è già un modo sba-gliato per iniziare la relazione affiliativa o di pro-prietà (pet-ownership) che, viceversa, chiedeuno slancio disinteressato e una piena assun-zione di responsabilità. Inoltre per apportare unbeneficio è necessario affrontare i problemispecifici del paziente attraverso attività mirateper cui, mentre un bambino iperattivo richiedeattività di relazione calmanti e strutturanti, unanziano depresso e solipsistico ha bisogno diattività che stimolino le leve motivazionali. Selasciamo il paziente relazionarsi in modo spon-taneistico con l’animale è più facile che emer-gano attività di relazione che non migliorano ilsuo stato o addirittura lo peggiorano, per e-sempio un bambino iperattivo farà giochi ecci-tatori mentre un paziente schizofrenico si pro-durrà in giochi di finzione.

ATTIVITÀ DI RELAZIONENon è vero che l’animale per le sue caratteri-stiche di appeal o di facilità relazionale (nongiudica, non è in competizione, ha molti canalidi comunicazione, offre argomenti di base) fac-cia sempre emergere ed eserciti ciò che c’è dimeglio nella persona o dia modelli utili al suo

miglioramento. Diciamo che è un referente chesa guadagnare la fiducia della persona, che haun forte potere seduttivo, che esercita un’in-fluenza e facilita i processi di cambiamento maperché tale percorso sia effettivamente miglio-rativo, e quindi beneficiale, è necessario che siindividuino delle specifiche attività di relazione. Per questo non è affidando un animale a unpaziente che si intraprende un processo co-te-rapeutico, bensì prescrivendo specifiche atti-vità di relazione condotte in seduta da un ope-ratore che sappia arbitrare la relazione tra ani-male e fruitore. Un altro modo errato di consi-derare la pet therapy è quello di ritenere il con-tributo beneficiale nient’altro che una delle mol-teplici prestazioni che da sempre gli animalidomestici offrono all’uomo, quali l’imbrancarele pecore o produrre il latte. Questo criterio in-terpretativo di tipo zootecnico prende in consi-derazione l’apporto dell’animale come contri-buto strumentale (l’animale come mezzo) operformativo (l’animale come macchina) e per-tanto si propone di individuare le performanceadeguate per produrre particolari ordini di be-nefici. Nessuna meraviglia pertanto se coloroche perseguono tale approccio auspichino unaddestramento specifico del cane “da pet the-rapy” e - perché no? - ipotizzino anche la sele-zione di razze con attitudini a tale lavoro. Inzootecnia l’animale è utilizzato e non possia-mo parlare di relazione, quale evento di incon-tro e confronto basato sulla reciprocazione e ildialogo, in quanto il pet diviene un semplicestrumento per ottenere un beneficio. Situazio-ne analoga si ha quando si valuta l’animale co-me sostituto dell’uomo, dove diventa funzio-nale assecondare le tendenze antropomorfi-che del paziente o comunque non è richiestaalcuna attività di promozione della corretta re-lazione. La strumentalizzazione e l’antropo-morfizzazione sono due modi apparentementediversi ma che in realtà non permettono l’in-contro autentico con l’animale.

IL CONTRIBUTO BENEFICIALELa zooantropologia dà un’interpretazione to-talmente differente del contributo beneficiale,partendo sì dalla relazione e non dall’apportoperformativo - ci dev’essere un incontro auten-tico e dialogico con il pet - ma considerandola relazione un evento che può assumere di-verse configurazioni e conseguentemente puòprodurre effetti molto differenti. Di fronte a unpaziente che ha una particolare situazione pa-tologica e quindi delle coordinate critiche di re-lazione il forte appeal e l’asimmetria del rap-porto con l’animale può dare esiti tutt’altro chebeneficiali, vale a dire incentivare comporta-menti problematici, avere effetti regressivi ocompromissori, far emergere tendenze cheaddirittura ostacolano i processi terapeutici vi-genti. Non dimentichiamo che la pet therapy èuna co-terapia ovvero un intervento di facilita-zione delle terapie vigenti nei confronti dellequali deve porsi in maniera sinergica. In zooan-tropologia l’effetto beneficiale della relazione èdato dallo specifico contributo al cambiamen-to che produce (referenza). Ci sono attività direlazione che producono referenze di autoeffi-cacia, altre che lavorano sulla stimolazione mo-tivazionale, altre ancora che hanno effetti de-centrativi. Orbene alcune attività di relazioneproducono referenze utili al paziente, altre dan-

nose: tutto dipende dagli effettivi bisogni delfruitore. Pertanto in zooantropologia si fa un’attenta a-nalisi dei bisogni e delle vulnerabilità del pa-ziente, in accordo con quanto stabilito da chiha in carico quel paziente (il suo medico o lopsicologo), dopo di che si prescrivono attivitàrelazionali capaci di produrre referenze utili. Leattività di relazione sono innumerevoli ma pos-sono essere riunite e diversificate a secondadella dimensione di relazione che sostengono,vale a dire dal tipo di incontro con l’animale cheproducono. Per esempio una dimensione ludi-ca si basa sul gioco, sul confronto in una con-dizione di finzione, sul divertimento, mentre u-na dimensione epimeletica si basa sulla cura,sull’accudimento, sull’aiuto, sul patto alimen-tare.

NON CI SI PUÒ IMPROVVISAREQueste due dimensioni di relazione dannocontributi di cambiamento molto differenti epertanto sono indicate per pazienti diversi ov-vero che hanno obiettivi terapeutici differenti.Per fare una corretta prescrizione in pet the-rapy occorre pertanto conoscere i contributidelle diverse attività di relazione in modo taleda attivare in seduta quelle utili al paziente edevitare o contenere quelle dannose. Si trattapertanto di un servizio dagli alti contenuti pro-fessionali che richiede da una parte un conti-nuo confronto con la figura di riferimento delpaziente, dall’altra un’équipe multiprofessiona-le di progetto e operatori pet partner capaci ditradurre in seduta le prescrizioni individuate nelprogetto. Insomma in pet therapy non ci si puòimprovvisare e tanto meno credere che qua-lunque attività con l’animale produca beneficiperché spesso è vero il contrario. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200812 Dalle Associazioni www.sisca.it

Il veterinario prescrittore nei progetti di Pet TherapyIl processo co-terapeutico si instaura prescrivendo specifiche attività direlazione. Corso SISCA a Cremona dal 12 al 14 dicembre

SISCA organizza a Cremona dal 12al 14 dicembre il corso di tre gior-ni “Prescrittore nei progetti di pet

therapy”. Relatori: Roberto Marchesini,Maria Chiara Catalani (direttrice del cor-so) e Silvia Oberoi.Il corso intende dare al medico veterina-rio le conoscenze di base per entrare neiprogetti di pet therapy come proscritto-re. Info: Tel. 0372 403502 - Fax 0372457091 E-mail: [email protected]

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Aseguito dell’apprezzatissimo Ma-nuale “La gestione dei medicinalistupefacenti e psicotropi”, di Gior-

gio Neri (allegato gratuito a PV, n.35/2008), riceviamo e volentieri pubbli-chiamo un quesi-to a cui è lo stes-so autore a ri-spondere. Un Col-lega ci ha espostoalcuni dubbi sullaregistrazione deifarmaci: “In am-bulatorio detengoMorfina, Fentanyl,Ketamina ed an-che Midazolam eDiazepam. Diquesti ultimi, perònon ho fatto mairegistrazioni sulregistro stupefa-centi perché cosìmi era stato dettodalla ASL. Chiamouna volta all'annoil responsabileper territorio del-l'ASL a verificareil registro e glistupefacenti, e non mi ha mai fatto pro-blemi. Sostanzialmente io acquisto dalfarmacista l'Ipnovel con ricetta veterina-ria non ripetibile in triplice copia ed alle-go copia della fattura alla copia biancadella ricetta e la conservo a parte, la co-pia gialla la tengo con tutte le altre ricetteper approvigionamento farmaci uso vete-rinario. Lo stesso faccio per il Diazepan i-niettabile- uso veterinario. Stando allapubblicazione dovrei inserirlo in registroe gestirlo come gli altri”. Il Collega chie-de anche un chiarimento riguardo un Ddlproposto a suo tempo dall’ex Ministrodella Salute Livia Turco: il registro deglistupefacenti sarebbe diventato solo unregistro di entrata ed uscita. “Riconosco- scrive il Collega - che non so se il prov-vedimento è stato approvato, però l'ASLmi ha risposto che se continuo a registra-re come prima non ci sono problemi eche se un domani il provvedimento nonc'è più si ritorna al vecchio sistema”.

IL CHIARIMENTO DELL’AUTORERisponde Giorgio Neri, autore del Manuale.“Secondo me a livello operativo hai capitotutto e bene di ciò che prevede la legge! A li-vello teorico invece il tuo è solo un problemadi definizioni, ma è un problema abbastanzacomune per chi non si occupa, comprensi-bilmente, di leggi e quindi non è abituato adanalizzare il significato dei testi parola per pa-rola. Nel manuale "La gestione dei medicinalistupefacenti e psicotropi" io scrivo che sonosoggetti ad annotazione sul registro di caricoe scarico degli stupefacenti solo i medicinalicompresi nelle sezioni A, B e C della TabellaII di cui all'art. 14 del DPR 309/1990. Infatti èproprio così.

Ma poi tu vai a vederti la Tabella II nell'allega-to 1 del manuale e impallidisci trovando il mi-dazolam e il diazepam nella sezione B, men-tre tu i medicinali contenenti quelle sostanzenon li hai mai registrati. Se tuttavia tu avessiproseguito nella lettura della Tabella II avresti

notato che le duemolecole sonocomprese anchenella sezione D enella sezione E. Do-ve sta l'inghippo?La soluzione sta inciò che in ogni se-zione c'è scritto pri-ma dell'elenco deiprincipi attivi. Nellasezione B c'è scrit-to: “Il farmacista al-lestisce e dispensapreparazioni magi-strali a base dei far-maci compresi nel-la presente tabella,da soli o in associa-zione con altri far-maci non stupefa-centi, dietro pre-sentazione di ricet-ta da rinnovarsi vol-

ta per volta. Sostanze medicinali contenen-ti...". Quindi nel caso in cui il midazolam oil diazepam ti siano dispensati dal farmacistacome preparazioni magistrali che partonodalle suddette sostanze per farne dei medi-cinali, tu dovrai classificarli in Tab. II sez. B equindi annotarne il carico e lo scarico sul re-gistro. Nella sezione D è invece, tra l'altro, ri-portato: "Composizioni per uso parenteralecontenenti: (...) Diazepam, Midazolam".Quindi nel caso tu utilizzi delle composizioni(avrai notato che nella sezione B si parlavainvece di sostanze), quali i medicinali prefab-bricati, a base di midazolam e di diazepamper uso parenterale, dovrai classificarli in Tab.II sez. D e quindi non avrai necessità di an-notarne il carico e lo scarico sul registro deglistupefacenti. Per quanto riguarda la sezioneE il discorso è analogo a quello relativo allasezione D, con la sola differenza che qui so-no comprese le composizioni a base di mi-dazolam e di diazepam per uso diverso daquello parenterale, come per esempio quellida somministrarsi per via orale o per via ret-tale. Per quanto riguarda l'ipotesi del passaggioda un registro di carico e scarico ad uno dientrata ed uscita, forse a questo punto la ri-sposta la conoscerai già in virtù dell'articolopubblicato su Professione Veterinaria nellescorse settimane. Il pdl Turco non ha fatto intempo ad essere approvato prima della ca-duta del Governo Prodi e quindi è decaduto.Recentemente tuttavia ne è stato ripropostoun altro che in tema di registro prevede esat-tamente le stesse cose. Tuttavia affinché sipossa abbandonare il registro di carico escarico degli stupefacenti per sostituirlo conquello di entrata ed uscita bisognerà aspet-tare la sua eventuale approvazione”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Registrazioni Osservatorio farmaco 13

Registrazionedegli stupefacenti:è tutto chiaro?Dopo la pubblicazione di un Manuale dedicato,Giorgio Neri risponde ai dubbi di un Collega

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di GIOVANNI STASSI

Ci avviciniamo alla scaden-za del versamento dellaseconda o unica rata diacconto delle imposte di-rette IRPEF ed IRAP. I ter-mini di versamento e la misu-

ra dell’acconto non sono variati rispetto alloscorso anno.Sono state introdotte comunque alcune novitàche esamineremo nel corso dell’articolo.In linea teorica tutti coloro che hanno presenta-to il modello Unico 2008 sono tenuti al versa-mento degli acconti d’imposta.

IRPEFSono tenuti al pagamento dell’acconto IRPEF isoggetti che hanno presentato (o che avrebbe-ro dovuto presentare) il modello UNICO 2008PF (persone fisiche) con l’indicazione al rigoRN 30 di un importo pari o superiore a 52,00Euro.Misura dell’accontoL’acconto IRPEF per il 2008 è pari al 99% del-l’imposta complessivamente dovuta per il pe-riodo d’imposta precedente, indicata al rigo“RN 30 - Differenza” del predetto modello U-NICO 2008.Importo da versareNel caso in cui l’importo complessivo dell’ac-conto (rigo RN 30 x 99%) sia inferiore o ugualead Euro 103,00 il versamento dovrà essere ef-fettuato in unica soluzione entro il 30 novem-bre. Nel caso in cui l’importo dell’acconto sia supe-riore a 103,00 Euro il versamento dovrà esse-re effettuato come segue:• la prima rata, pari al 40% dell’acconto co-

me sopra calcolato, entro il termine previstoper il versamento del saldo dovuto in basealla dichiarazione relativa all’anno d’impostaprecedente, cioè entro il 20 giugno di cia-scun anno (o entro il 20 luglio con maggiora-zione dello 0,40%).

• la seconda rata, pari al 60% dell’accontocome sopra calcolato, entro il mese di no-vembre. Quest’anno il versamento è sposta-to al 1° dicembre 2008 in quanto il 30 no-vembre 2008 cade di domenica.

Soggetti esclusi dal versamento dell’accontoSono esclusi dal versamento dell’acconto:• i soggetti che non hanno presentato la di-

chiarazione modello UNICO 2008 in quantonon erano tenuti a farlo (ad esempio coloro iquali erano titolari nell’anno 2007 solamentedi redditi di lavoro dipendente oltre a redditiderivanti dal possesso dell’abitazione princi-pale);

• i soggetti che al rigo RN 30 del modello UNI-CO 2008 hanno evidenziato un’imposta diimporto inferiore a 52,00 Euro;

• i soggetti che hanno presentato la dichiara-zione dei redditi nell’anno 2008 (per il 2007)per l’ultima volta in quanto ad esempio han-

no cessato l’attività nel corso dell’anno 2007e nel 2008 non hanno conseguito redditi dadichiarare nel modello UNICO 2009;

• gli eredi dei soggetti deceduti nel corso del2008;

• i soggetti che hanno evidenziato nel modelloUNICO 2008 un credito d’imposta IRPEF (ri-go RX 1), non utilizzato in compensazionecon altri tributi, di importo pari o superiore al-l’acconto dovuto;

• i soggetti che hanno dichiarato nel modelloUNICO 2008 solamente redditi di lavoro au-tonomo o di impresa soggetti all’imposta so-stitutiva prevista dall’articolo 13 della Legge388/2000 (nuove iniziative produttive) o dal-l’articolo 14 della stessa Legge 388/2000(attività marginali);

• i soggetti che presumono di non dover pa-gare imposte per l’anno 2008 (dichiarazioneda presentare nell’anno 2009);

• i soggetti che per la prima volta nel 2008 per-cepiscono redditi assoggettabili ad IRPEF;

• i soggetti falliti.Soggetti che hanno aderito al regime dei mini-mi a partire dal 2008Coloro che hanno aderito a partire dal 2008 alregime dei minimi (introdotto dall’articolo 1,commi da 96 a 117 della Legge 24.12.2007)sono comunque tenuti al versamento del-l’acconto secondo le regole sopra enunciate,anche se il reddito conseguito dai soggetti a-derenti al predetto regime viene tassato forfeta-riamente con un’imposta sostitutiva dell’IRPEF(pari al 20%) e quindi non concorrerà alla for-mazione del reddito complessivo del contri-buente. Per questi soggetti, come chiarito dalla circola-re Agenzia Entrate n. 13 del 26.02.2008, è e-scluso il ricorso al metodo previsionale (dicui si dirà in seguito).Metodo previsionaleAi sensi dell’articolo 2, comma 4, della Legge23 marzo 1977 n. 97 il contribuente ha la fa-coltà di ridurre od anche annullare il versa-mento degli acconti per il periodo d’imposta2008 basandosi sul cosiddetto “metodo pre-visionale”.In altre parole il contribuente che prevede perl’anno 2008 di realizzare ad esempio un reddi-to inferiore a quello dell’anno precedente o cheabbia avuto nell’anno 2008 maggiori oneri de-ducibili o maggiori spese che consentano de-trazioni d’imposta, potrà calcolare l’impostapresunta dovuta per l’anno 2008, al netto deglioneri deducibili o detraibili e delle ritenute subi-te in corso d’anno, e, sulla base di tale calcolo,determinare gli acconti da versare.Naturalmente eventuali errori nella determina-zione dell’imposta presunta comporteranno l’ir-rogazione delle sanzioni previste nei casi di in-sufficiente versamento.Ricordiamo qui di seguito alcune modifiche intema di IRPEF che possono influire sulla deter-minazione dell’acconto per l’anno 2008:• detrazione del 19% delle spese per abbona-

menti ai servizi di trasporto pubblico (fino aduna spesa massima di Euro 250);

• detrazione del 19% delle spese sostenutedai docenti delle scuole di ogni ordine e gra-do per le spese sostenute nel 2008 per laformazione e per l’aggiornamento (fino ad u-na spesa massima di Euro 500);

• aumento ad Euro 4.000 dell’ammontaremassimo degli interessi passivi e oneri ac-cessori per mutui ipotecari stipulati per l’ac-quisto della “prima casa” (in precedenza il li-mite era di Euro 3.615,20);

• proroga fino all’anno 2010 della detrazionedel 20% delle spese sostenute per la sosti-tuzione di frigoriferi e congelatori di classenon inferiore ad “A+” (detrazione massimaEuro 200 per ciascun apparecchio);

• proroga fino all’anno 2010 della detrazionedel 20% delle spese sostenute per l’acqui-sto di motori ad elevata efficienza di potenzaelettrica e di variatori di velocità fino a un va-lore massimo della detrazione di 1.500 europer motore;

• proroga fino all’anno 2010 della detrazioneIRPEF del 36% per gli interventi di recuperoedilizio.

IRAPLe modalità di determinazione degli acconti I-RAP seguono le regole stabilite per l’IRPEF siaper quanto riguarda la misura dell’acconto siaper quanto riguarda i termini previsti per il ver-samento.Misura dell’accontoL’acconto IRAP per il 2008 è pari al 99% del-l’imposta dovuta per il 2007, indicata al rigo “IQ90 - Totale imposta” del modello IRAP 2008Persone fisiche o del modello IRAP 2008 So-cietà di persone.Importo da versareNel caso in cui l’importo dell’acconto (rigo IQ90 x 99%) sia inferiore o uguale ad Euro103,00 il versamento dovrà essere effettuato inunica soluzione entro il 1° dicembre 2008 (il 30novembre 2008 infatti cade di domenica).Nel caso in cui l’importo dell’acconto sia supe-riore a 103,00 Euro il versamento dovrà esse-re effettuato come segue:• la prima rata, pari al 40% dell’acconto come

sopra calcolato, entro il termine previsto peril versamento del saldo dovuto in base alladichiarazione relativa all’anno d’imposta pre-cedente, cioè entro il 20 giugno di ciascunanno (o entro il 20 luglio con maggiorazionedello 0,40%).

• la seconda rata, pari al 60% dell’acconto co-me sopra calcolato, entro il mese di novem-bre.

Soggetti esclusi dal versamento dell’accontoSono esclusi dal versamento dell’acconto:• i soggetti che non hanno presentato la di-

chiarazione modello IRAP 2008 in quantonon erano tenuti a farlo (ad esempio coloro iquali nell’anno 2007 non svolgevano alcunaattività soggetta a tale imposta);

• i soggetti che al rigo IQ 90 del modello IRAP2008 hanno evidenziato un’imposta di im-porto inferiore a 52,00 Euro;

• i soggetti che hanno presentato la dichiara-zione IRAP nell’anno 2008 per l’ultima volta(ad esempio coloro i quali nel corso del 2007hanno cessato l’attività imprenditoriale o dilavoro autonomo);

• gli eredi dei soggetti deceduti nel corso del2008;

• i soggetti che hanno evidenziato nel modelloUNICO 2008 un credito d’imposta IRAP (ri-go RX 5), non utilizzato in compensazionecon altri tributi, che copre tutto l’acconto do-vuto;

• i soggetti che presumono di non dover pa-

gare IRAP per l’anno 2008 (dichiarazione dapresentare nell’anno 2009);

• i soggetti falliti.

METODO PREVISIONALEAnche per la determinazione dell’acconto IRAPè consentito utilizzare il metodo previsionale co-me per l’IRPEF.Chi intende aderire al metodo previsionale do-vrà tenere conto delle modifiche apportate dal-la Finanziaria 2008:• nuova aliquota ordinaria del 3,9% (fino al

2007 4,25%). Occorre però verificare l’ali-quota applicata da ciascuna Regione.

• misure delle deduzioni dalla base imponibileper i soggetti “minori” (ex art. 16, comma 1,lett.c) Legge 388/2000, modificate rispettoall’esercizio 2007

Deduzioni per società di persone, imprenditori e professionisti

Base imponibile IRAP Deduzioni 2007 Deduzioni 2008

€ 180.759,91 8.000 9.500

da 180.759,92 a 180.839,91 6000 7.125

da 180.839,92 a 180.919,91 4000 4.750

da 180.919,92 a 180.999,91 2000 2.375

oltre 180.999,91 nessuna deduzione

• misure delle deduzioni dalla base imponibileper la riduzione del “cuneo fiscale” (ex art. 1,comma da 266 a 269, Legge 296/2006) va-riate rispetto all’esercizio 2007. Si ricorda cheper l’esercizio 2008 è possibile dedurre dallabase imponibile IRAP, per ogni lavoratore di-pendente a tempo indeterminato impiegatonel periodo d’imposta:

• l’importo complessivo dei contributi previ-denziali e assistenziali;

• un importo forfetario di Euro 4.600 calcolatosu base annua

• misure delle deduzioni dalla base imponibileper i soggetti minori, con volume d’affari in-feriore ad Euro 400.000, di cui al comma 4-bis.1 dell’art. 11 del D. Lgs 446/97, variaterispetto all’esercizio 2007. La misura delladeduzione per l’anno 2008 è pari ad Euro1.850 (prima era 2.000) per ogni dipendente(anche a tempo parziale) impiegato nel corsodel 2008.Tenuto conto della complessità delle normeda tenere in considerazione si raccomandamolta prudenza nell’usare il metodo previsio-nale per la determinazione dell’acconto daversare.

SANZIONIIn caso di omesso, insufficiente o ritardato ver-samento degli acconti si applicano:• la sanzione amministrativa del 30% dell’im-

porto non versato o versato in ritardo;• l’interesse annuo del 2,75% previsto dall’arti-

colo 20 del D.P.R. 602/73 calcolato per igiorni di ritardo.

RAVVEDIMENTO OPEROSOAi sensi dell’articolo 13 del Dlgs. n. 472 del 18dicembre 1997 il contribuente può provvedereal versamento delle somme dovute e non ver-sate nei termini con applicazione di sanzioni ri-dotte nelle seguenti misure:• sanzione pari ad un ottavo del minimo e cioè

in misura pari al 3,75%, nel caso in cui il ver-samento venga effettuato entro 30 giorni daltermine ordinario;

• sanzione pari ad un quinto del minimo e cioèin misura pari al 6%, nel caso in cui il versa-mento venga effettuato oltre 30 giorni dal ter-mine ordinario ma entro il termine di presen-tazione della dichiarazione relativa al 2006.Oltre alle sanzioni il contribuente dovrà versa-re gli interessi di mora calcolati al tasso legale(pari al 3% annuo) per i giorni di ritardo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200814 Fisco Imposte dirette

IRPEF ed IRAP - Acconti di novembre

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

La Commissione degli espertifiscali della Sose (Società pergli Studi di Settore dell’Agen-zia delle Entrate) si è riunita il6 novembre per valutare glieffetti della crisi economica

sui contribuenti che utilizzano Gerico per la di-chiarazione dei redditi. Dalla riunione è scaturitoil documento “Riflessioni in merito alla crisi eco-nomica e ai suoi possibili riflessi sul sistema stu-di di settore. Sottoscritto dalle rappresentanzepresenti al tavolo, veterinaria compresa, il testonon congela l’applicazione del TK22U come au-spicato da alcune sigle professionali (fra questel’ANMVI), ma impegna il Fisco ad evitare distor-sioni quando farà i controlli. Il piano di lavoro èstato sottoscritto da tutti i rappresentanti dellecategorie, dagli artigiani ai commercianti, daicommercialisti ai tributaristi che si sono dettipronti a collaborare con l’Amministrazione Fi-nanziaria per superare questo difficile momento.Per la veterinaria, è intervenuto Giuliano Lazzari-ni, delegato FNOVI e componente della Com-missione attivata dall’Agenzia delle Entrate.

È TEMPO DI CRISIIl documento approvato - dichiara GiampietroBrunello, amministratore delegato della Sose -precisa che “il contesto di normalità al quale siriferiscono i risultati degli studi, va sempre ade-guato al tempo, al luogo ed al soggetto in esa-me e non vi è dubbio alcuno che nel 2008 iltempo è quello della crisi”. Impossibile però a-derire a proposte di soluzioni generalizzate, co-me il congelamento degli studi - una richiesta a-vanzata anche dall’ANMVI - “in quanto si rendenecessario modulare gli interventi settore persettore”. “Si tratta - continua l’esperto - di fareuna valutazione dell’effetto della crisi sui redditiin modo selettivo, come consente di fare unostrumento versatile come gli studi di settore. Ilmodello a cui si può pensare è quello che ven-ne utilizzato nel caso della mucca pazza, quan-do una valutazione degli effetti concreti del fe-nomeno permise di adottare le misure miratesolo dove la crisi effettivamente aveva colpito”.

INTERPELLANZA PARLAMENTAREMolte categorie non hanno condiviso questaposizione della Sose e così la questione è tor-nata in Parlamento con una interpellanza pre-sentata da Fabio Gava (Pdl) e firmata da 40 de-putati, che chiede la “sterilizzazione” degli Studiper tutto il 2009. La crisi finanziaria, che ha toc-cato profondamente l’economia reale mette adura prova la capacità degli studi di settore dirappresentare correttamente la realtà delle im-prese ed impone quindi interventi correttivi deglistrumenti di accertamento fiscale. “Si stima chela crisi finanziaria mondiale, che ha iniziato ad in-cidere fortemente sull’economia reale stiacreando, per le nostre imprese, una diminuzio-ne degli incassi pesantissima, aumentando diconseguenza il valore delle non congruità al 70per cento dei casi, portando quindi ad un veroe proprio salasso del sistema delle piccole emedie imprese, che rappresentano la spina dor-sale della nostra struttura produttiva”.

DATI REALI, NON ALGORITMIGli interpellanti ricordano che “attualmente sia-mo in una fase in cui le Associazioni di catego-ria, attraverso i propri rappresentanti, sono statechiamate a tavoli nazionali di revisione degli stu-di di settore ed in tali sedi hanno evidenziato ri-petutamente come l’impatto dei nuovi studi stia

diventando eccessivamente oneroso per i con-tribuenti: infatti il numero dei soggetti non con-grui sono passati dal 15 per cento (2006) all’at-tuale 50 per cento (2007). I parlamentari osser-vano che gli studi di settore, per essere fiscal-mente equi ed efficaci, debbano scaturire da u-na rappresentazione reale delle condizioni eco-nomiche e finanziarie del Paese, il che oggi nonavviene; infatti i fattori su cui si basa la determi-nazione dei ricavi congrui per le diverse tipolo-gie di attività restano in molti casi lontani dallarealtà attuale del mercato. Tale revisione, avvie-ne sulla base di campionatura statistica, con cri-teri poco chiari su algoritmi nei quali determinaticosti dovrebbero produrre, chissà perché, de-terminati ricavi”.

RISCHIO DUPLICEDi conseguenza, “alla luce degli incrementi del-le principali voci di calcolo, dovuti alla reces-sione economica in atto e alla crisi finanziaria,non pare opportuno andare ad approvare neitavoli nazionali delle revisioni degli studi di set-tore, Indicatori di Normalità Economica cheprevedono una applicazione automatica, inquanto la crisi ormai in atto non permette di in-terpretare appieno le dinamiche dei ricavi delleimprese, alterando il significato dei dati che

vengono utilizzati per gli studi di settore”. Du-plice è il rischio paventato nell’interpellanza: 1)mancare completamente gli obiettivi contenutinel protocollo firmato in data 14 dicembre2006, nei quali l’introduzione degli Indicatori diNormalità Economica doveva avvenire conl’ausilio irrinunciabile delle Associazioni di Ca-tegoria, ripristinando la loro funzione originariadi segnali di anomalia e mantenendo la pre-sunzione semplice corroborata da ulteriori ele-menti di prova acquisiti dall’ufficio accertatore;2) andare verso un aumento significativo dellenon congruità ai fini degli studi di settore.

I PROSSIMI APPUNTAMENTIIl Sose ha pianificato una serie di appuntamentidi lavoro con le Associazioni di Categoria e gliOrdini Professionali. Dato che i professionisticontribuenti saranno impegnati nei mesi di mag-gio/giugno del prossimo anno a predisporre ladichiarazione dei redditi per l’anno 2008, si ritie-ne necessaria una convocazione della commis-sione stessa entro la fine del mese di marzo2009 per analizzare e valutare l’impatto della cri-si nei risultati dell’anno in corso sulla base deiprimi dati emersi dalle varie fonti informative rac-colte e, ove possibile, per individuare prime so-luzioni che consentano agli operatori economici

ed a chi li assiste, di affrontare con la necessariachiarezza gli adempimenti relativi alla citata sca-denza. “ Sarebbe quindi più logico - dichiaral’ANMVI - che essendo gli Studi di settore basa-ti su dati che ora si sono pesantemente modifi-cati, gli stessi venissero congelati per il 2009.Speriamo nell’incontro previsto ai primi di Marzocon la Sose che da parte del Fisco ci sia la di-sponibilità ad accogliere le richieste della cate-goria, altrimenti il TK22U non sarebbe più in gra-do di fotografare l’attuale realtà del settore forte-mente deterioratasi negli ultimi mesi”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 TK22U Fisco 15

La crisi mette in discussionegli Studi di SettoreMentre la Sose valuta le criticità del mercato, quaranta deputati chiedono a Tremonti il congelamento degli Studi

Interesse primario dichiarato della Com-missione è di comprendere profonda-mente il fenomeno in atto e i riflessi che

esso ha e potrà avere sulla generalità de-gli operatori economici, “al fine di indivi-duare dove e come intervenire per garan-tire al prodotto studi una adeguata rappre-sentatività, anche nell’interesse superioredi elevare il livello di equità nel prelievo fi-scale”. A questo scopo è ritenuto “fonda-mentale” il ruolo svolto dai rappresentantidelle imprese e dei professionisti chiamatia valutare l’oggettiva rappresentatività de-gli studi rispetto alla realtà economica diriferimento. L’analisi, basata sulle informa-zioni più recenti acquisite sia dalle dichia-razioni che da altre fonti, consentirà a po-steriori di individuare apposite misure dicorrezione da sottoporre al vaglio deglistessi esperti in rappresentanza delle im-prese e dei professionisti.

EQUITÀ NEL PRELIEVOFISCALE

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

Altri problemi caratteristici relativial marketing nei servizi veterinari• Pressione per reagire piuttosto che agire

d’anticipo: all’interno di una struttura capi-ta comunemente che si sia così sotto pres-sione e a corto di tempo che tutte le ener-gie vengono impiegate per reagire alle do-mande dei clienti, per cui ne restano benpoche o non ne restano affatto per ilmarketing propositivo dei servizi.

• Effetti della pubblicità: La professione è sta-ta a lungo legata da rigorose regole che go-vernavano gli aspetti etici della pubblicità.Benché un numero sempre crescente di a-ziende che forniscono servizi professionalisi rivolga oggi a questo tipo di attività pro-mozionale, all’interno della professione esi-ste ancora la sensazione che “non sia lacosa da fare”. Questo atteggiamento limitale opportunità della pubblicità e l’apprendi-mento che si può trarre da essa.

• Errori comuni: Esistono numerosi errori diimportanza critica, ma molto comuni, che iveterinari come professionisti compionoquando iniziano a considerare il marketingper le loro strutture:– Si rifiutano di assumere dei professionisti

come consulenti esperti di marketing, ri-tenendo di poter “fare da soli”.

– Definiscono e limitano il marketing alla“acquisizione di nuovi clienti”.

– Non comprendono o si rifiutano di esa-minare le modificazioni organizzative edattitudinali necessarie all’interno dellastruttura per un marketing efficace.

– Trascurano di considerare gli sforzi indi-viduali nel settore del marketing all’inter-no del sistema di valutazione dello staff,per cui non vi è alcuna ricompensa o ri-conoscimento dell’impegno profuso daisingoli operatori per promuovere la strut-tura in cui lavorano.

– Si basano su “sensazioni istintive” piut-tosto che su risultati rigorosi per misura-re gli effetti degli sforzi del marketing.

I pericoli di essere un marketing “so tutto io?”Autoconsacrandosi come esperti di marketing,pur avendo una scarsa o nulla preparazione oesperienza in quest’area, i veterinari potenzial-mente distruggono, alterano, sovvertono eperfino uccidono i concetti del marketing. JohnGraham (2003) nel suo articolo “Marketingmurder” identifica tre modi comuni in cui que-sti “esperti” danneggiano o persino distruggo-no i benefici sforzi del marketing.• Basare le decisioni su opinioni personali:

l’opinione personale non è il sostituto dellaricerca e dell’esperienza. Il veterinario nonfa parte del target che si vuole consideraree di conseguenza la sua opinione ha scar-so valore in questa situazione.

• Non seguire fino in fondo l’attività promo-zionale: le idee devono essere messe in at-to e si devono misurare i risultati. Un errorecomunemente commesso dalle struttureveterinarie è quello di giudicare l’effetto diuna promozione semplicemente sulle “sen-sazioni istintive” e sull’intuito. Ad esempio,molte strutture si vantano di vendere “enor-mi” quantità di un certo prodotto o di unadata gamma di prodotti che stanno pro-muovendo, quando, in realtà, non hannoalcuna registrazione sui dati di vendita espesso rimangono shockati nello scoprirequanto poco vendono in realtà.

• Non riuscire a fare abbastanza: quello chesi è detto supera il budget. Il marketing disuccesso richiede un piano accuratamen-te messo a punto ed eseguito in modo e-sperto che raggiunga i propri obiettivi per-ché l’intero è più grande della somma del-le parti.

• Procrastinare: gli “ostruzionisti razionali”hanno sempre delle buone ragioni per nonfare dei passi avanti. Il risultato? - non suc-cede niente.

• Rifinire all’infinito: l’eccessiva discussioneed analisi uccide la creatività e l’iniziativa edè un modo efficace per essere sicuri chenon accada nulla.

• Acquisire l’opinione di tutti prima di farequalsiasi cosa: mantenere tutti informati ecoinvolti è importante - ma esagerare puòessere un modo per chiedere “che succe-de se faccio un errore?”

• Saltare da un’idea all’altra: nessun piano,nessuna strategia e nessuna costanza - li-mitarsi a saltare da una campagna promo-zionale per posta alla successiva pubblicitàsui giornali. Il commento finale? “Il marke-ting non serve a niente”.

• Mancanza di una visione: senza una visio-ne esclusiva e vincolante di ciò che la strut-tura vuole ottenere, cioè senza chiedersiperché esiste e dove sta andando, si fini-sce per non andare da nessuna parte.

• Risultati a breve termine: il marketing con-siste nell’ottenere dei clienti che siano con-vinti che fare affari con voi sia una buona i-dea; non soltanto acquisire nuovi clienti enuove attività di impresa sui registri.

• Aspettare e vedere: invece di agire in mo-do rapido e decisivo quando le vendite ca-lano, molte compagnie adottano un atteg-giamento di attesa per vedere cosa suc-cede, sperando che le cose si risolvanoda sole.

• Rischio avverso: il marketing richiede co-raggio. “Defilarsi” o aspettare che arrivi un’i-dea migliore significa semplicemente farsisfuggire delle opportunità.

• Passare al marketing soltanto quando si ar-riva al fondo: il marketing viene spessomesso in atto come misura disperata.Quando non riesce a produrre risultati di e-mergenza, è colpa sua.

• Aspettare fino all’ultimo minuto: cadere nelpanico all’ultimo minuto va di pari passocon la cattiva pianificazione, l’esecuzionenegligente, gli errori inutili e il ritagliarsi degliangoli per lasciare fuori il lavoro.

ALLORA, COME DOBBIAMOEFFETTUARE IL MARKETING?

Il marketing efficace consiste nel dimostrare aclienti selezionati che siete in grado di soddi-sfare le loro esigenze. Richiede un’accuratapianificazione ed il coinvolgimento ed il soste-gno di tutti coloro che lavorano nella struttu-ra, soprattutto a livello dirigenziale. Inoltre, ilpersonale che opera all’interno della strutturadeve comprendere il valore ed i benefici delmarketing.

Quali servizi offre la struttura?Si comincia stabilendo i servizi che la struttu-ra ha da offrire. Questi sono costituiti da tuttociò che va dal disporre di personale ben pre-parato e dall’atteggiamento amichevole ad u-na buona area di parcheggio, dalle struttureecografiche alla consulenza per l’obesità, dalservizio di emergenza 24 ore su 24 ai pro-

grammi di vaccinazione. Non è necessario aquesto stadio aumentare la gamma dei servi-zi, quanto piuttosto concentrarsi sul fare me-glio quelli di cui già disponete.

Cosa vogliono i nostri clienti?L’unico modo per stabilire ciò che i clienti vo-gliono da voi è chiederglielo. In breve, deiquestionari mirati per i clienti e relativi a parti-colari servizi possono risultare di valore inesti-mabile.

Cos’è la concorrenza e come ci differenziamo da essa?La concorrenza non è qualcosa da cui farsispaventare: invece, sia che derivi da altrestrutture veterinarie che da aziende che si oc-cupano di animali da compagnia, può avereun effetto molto positivo sul giro d’affari. Adesempio, le strutture che vendono alimenti ditipo premium per animali da compagnia sanispesso rilevano come le loro vendite venganoaumentate quando un altro fornitore inizia acommercializzare lo stesso alimento a livellolocale, perché questo prodotto viene reso vi-sibile ad una base clienti più ampia e non c’èil sospetto che si tratti di un prodotto “solo daveterinari”.I servizi accuratamente selezionati che diffe-renziano la struttura possono ricoprire unabase molto ampia. Ad esempio, possonorientrare in questa categoria:• una sede comoda• orari di apertura prolungati• l’assunzione di personale amichevole e

particolarmente dedito ai clienti• una specializzazione in piccoli animali/gat-

ti/animali esotici• una componente costituita da specialisti

per l’esame di casi riferiti• programmi per la salute totale degli animali.

Promuovere i benefici: porre la domanda“e allora?”I servizi vengono venduti sulla base dei be-nefici che offrono al cliente ed al suo anima-le. Conoscere le caratteristiche, i benefici el’effetto che hanno per l’acquirente è di im-portanza cruciale per un marketing efficacedei servizi.

Il marketing interno allo staffIl marketing verso ogni membro dello staff èuna componente costante ed essenzialedell’intero programma di marketing. Come nel caso della vendita ai clienti, ciò si-gnifica spiegare al personale perché ilmarketing è di valore per loro e per la strut-tura in modo che loro “si sentano partecipi”ed accettino le attività di marketing nellequali sono coinvolti.Un grande ospedale decise di svolgere unprogramma di salute per animali anziani perun periodo di un mese e di promuoverlo ver-so i clienti ricorrendo a pubblicità sui giornalilocali, che informavano del programma stes-so ed offrivano serate gratuite di educazionedei clienti, e materiale informativo verbale escritto nell’area della reception. Coloro che avevano organizzato il pro-gramma erano ispirati ed eccitati da esso.Più del 50% dei nostri clienti sono “anzia-ni”; dicevano “pensate solo a quello chepotremmo fare per loro”. Durante il perio-do in cui il programma era in corso, incon-trai alcuni dei veterinari di quell’ospedale inun altro contesto e chiesi loro come stava

andando il programma. “Quale program-ma?” mi risposero, confusi. “Oh, intendequella cosa che sta facendo Tim? Non neho idea.” Non c’è bisogno di dire che ilprogramma non fu un successo.

Attenzione al dettaglioIl marketing è una forma specializzata di co-municazione. Quando promuovete la vostrastruttura, lo state comunicando ai vostri clien-ti - state comunicando i valori di servizi ed iprodotti professionali che raccomandate al-l’interno della struttura.La comunicazione coinvolge tutti i sensi, inparticolare la vista, l’udito, l’olfatto ed il tatto.Pensate accuratamente a come ognuno diessi si applichi al modo in cui promuovete lavostra struttura:

Ad esempio, all’esterno:Appare pulita e elegante?Il giardino è ben tenuto e le piante nei vasisono curate?È possibile percepire l’odore della strutturao vedere le feci dei cani nel parcheggio?

Ad esempio, l’area della reception:Ha un aspetto professionale amichevole epulito?I clienti possono udire il personale chescherza e perde tempo mentre aspettanoper un appuntamento?L’addetto alla reception ha un odore oppri-mente?Le riviste sembrano pulite?

Ad esempio, durante una visita:Il veterinario ha un aspetto professionalecompetente ed ha un odore fresco? Il cliente può sentire gli animali che gridanoed ululano in un’altra parte dell’edificio?La stanza puzza di ghiandole anali in segui-to ad una visita precedente?La stanza è pulita ed in buone condizio-ni, oppure tutto sembra sporco ed appa-re usurato? ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200816 Practice Management (4a parte) - Marketing

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

Il marketing nella vostra struttura

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L’editore dell’opera originale inglese e l’e-ditore italiano non garantiscono la qualitàdei prodotti o servizi presunti o dichiaratidescritti nella pubblicità eventualmentepresente in questa pagina, né li approva-no o sostengono in alcun modo.

IIL’editore dell’opera originale inglese e l’e-ditore italiano non si assumono, in base al-le vigenti norme, alcuna responsabilità perdanni e/o lesioni a cose o persone comerisultato di qualsiasi affermazione diffama-toria vera o presunta, violazione dei dirittidi proprietà intellettuale o di privacy, dura-ta di prodotti, se derivanti da negligenza oaltro, o da ogni altro uso di idee, istruzioniprocedure, prodotti e metodi contenutinell’articolo.

©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Eventi Veterinari 17

NEUROFTALMOLOGIA CLINICA:OCULISTA E NEUROLOGO A CONFRONTO

22-23 Novembre 2008, Cremona

13.15 Pausa Pranzo14.15 Anisocoria e strabismo: l'oculista

F. Maggio14.45 Anisocoria e strabismo: il neurologo

G. Gandini15.30 Pausa 16.00 Neuro-retiniti e neuriti ottiche pre-

chiasmatiche - S. Pizzirani16.45 Quando tutto sembra normale: i

casi più complessi - L. De Risio17.30 Discussione, test di valutazione

dell'apprendimento, consegna de-gli attestati e chiusura dei lavori

18.00 Assemblea annuale dei Soci SOVI

Domenica 23 Novembre8.00 Registrazione dei partecipanti8.30 Casi Clinici - Prima Parte

10.30 Pausa 11.00 Casi Clinici - Seconda Parte

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SINVETe SOVI in regola con l'iscrizione 2008. Nonè necessaria la pre-iscrizione. Presentarsiin sede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciatauna ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SINVET - SOVI : gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

OBIETTIVILa conoscenza approfondita della neuro-oftalmologia èpatrimonio condiviso tra neurologi ed oftalmologi. Sco-po della giornata è quello di mettere a confronto le duediverse competenze specialistiche al fine di una inter-pretazione di quei segni clinici neuro-oftalmologici chepossono condurre ad una diagnosi di malattia dell'oc-chio o del sistema nervoso centrale. I lavori si aprirannocon una puntualizzazione delle basi anatomiche e se-miologiche, per poi discutere i presidi diagnostici più a-vanzati e quindi affrontare quelle patologie oculistiche eneurologiche che ancora oggi costituiscono una sfidadiagnostica e terapeutica. Gli obbiettivi finali dell'incon-tro risultano quindi da una parte l'aggiornamento deiMedici Veterinari Oculisti sui principi di base della dia-gnostica neurologica e sull'interpretazione dei principaliquadri clinici relativi al sistema nervoso che coinvolgo-no la funzione visiva, dall'altra aggiornare i Medici Vete-rinari neurologi sull'interpretazione clinica del fondo del-l'occhio normale e patologico e sui principali quadri cli-nici di interesse oculistico utili ai fini delle diagnosi diffe-renziali neuroftalmologiche.

RELATORILuisa De Risio, Cristian Falzone, GualtieroGandini, Alessandra Guerriero, FedericaMaggio, Claudio Peruccio, Stafano Pizzirani

PROGRAMMA

Sabato 22 Novembre8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Visita Neurooftalmologica e relati-

ve basi anatomiche - L. De Risio9.45 Esame ed interpretazione del fon-

do oculare e principali cause ocu-lari di deficit visivi - C. Peruccio

10.30 Pausa 11.00 Il paziente cieco: cause neurologi-

che di deficit visivi - G. Gandini11.45 Indagini elettrodiagnostiche retini-

che: l'ERG - A. Guerriero12.15 Impiego ed utilità della RM

C. Falzone12.45 Discussione

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 - Email: [email protected]

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accredi-tamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa

prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

MALATTIE CARDIACHE CONGENITE ED EREDITARIE:A CHE PUNTO SIAMO E COSA CI ASPETTIAMO DAL FUTURO

22-23 Novembre 2008, Cremona

R. Santilli - C. Guglielmini13.00 Pausa pranzo14.00 Casi clinici 17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento, consegna degli attestati econclusione dell’incontro

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

PARTECIPAZIONEPrevisto il servizio di traduzione. Non è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione. Èrichiesto un contributo spese per relatorestraniero.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SICARV: € 50,00Soci SCIVAC: € 100,00Non Soci: € 150,00

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIClaudio Bussadori, Carlo Guglielmini,Kathryn M. Meurs, Roberto Santilli

PROGRAMMASabato 22 Novembre

14.00 Registrazione dei partecipanti14.30 Concetti generali di genetica - E-

reditarietà - familiarità - Progettogenoma- Studio della mappa geni-ca - K. Meurs

16.00 Pausa 16.30 Quali sono le miocardiopatie ere-

ditarie - Conoscenze attuali e pro-getti futuri - K. Meurs

Domenica 23 Novembre8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Nuovi approci alle malattie cardio-

vascolari congenite - Come studia-re le malattie congenite ereditariessa, sp, d.t. - K. Meurs

10.00 Come e quando trattare le cardio-patie congenite C. Bussadori

11.00 Pausa 11.30 Esperienze italiane - Bussadori -

CORSOPRESCRITTORE NEI PROGETTI DI PET THERAPY

12-14 Dicembre 2008, Cremonacentrale, non solo perché chiamato ad assicurare la salutedel pet e il suo benessere, ma altresì per i compiti di vigi-lanza comportamentale, per realizzare i parametri di cor-rettezza, e di zooantropologia, per stabilire i parametri diadeguatezza. Con il documento Carta Modena 2002 si èsancita la non surrogabilità delle figure professionali, al fi-ne di evitare che chiunque potesse arrogarsi la possibilitàdi fare pet therapy in piena autonomia. Questo corso in-tende dare al medico veterinario le conscenze di base perentrare nei progetti di pet therapy come prescrittore.

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

QUOTE ISCRIZIONE € 150,00 + IVA 20% Socio SISCA o SocioSCIVAC€ 200,00 + IVA 20% Veterinario non socio

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DIRETTORE DEL CORSOMaria Chiara Catalani, Med. Vet. Compor-tamentalista, Senigallia (AN)

RELATORIMaria Chiara Catalani, Med Vet Comporta-mentalistaRoberto Marchesini, Med Vet, BolognaSilvia Oberoi, Referee Pet Operator

OBIETTIVILa pet therapy sta diventando una prassi co-terapeuticasempre più accreditata nelle strutture socio-assistenzialima assai raramente tale servizio viene erogato con queicrismi professionali che richiederebbe. In effetti la relazio-ne tra l'uomo è l'animale produce stimoli di cambiamentorilevanti ma non per questo necessariamente migliorativisul soggetto. Per questo si pone il problema della corret-tezza relazionale, vale a dire costruire delle esperienze diincontro congrue rispetto alle caratteristiche dell'eterospe-cifico, e della adeguatezza relazionale, vale a dire delle e-sperienze di incontro utili al paziente e ai suoi obiettivi. Inquesto contesto di attività il ruolo del medico veterinario è

Workshop SIDEVONCOLOGIA CUTANEA

30 Gennaio-1 Febbraio 2009, Cremona

11.30 Neoplasie perivascolari - PaolaRoccabianca

12.30 Esercitazioni: visione preparati i-stologici e citologici

13.30 Pausa pranzo15.00 Esercitazioni: visione preparati i-

stologici e citologici17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento17.30 Termine della giornata

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

QUOTA D’ISCRIZIONE€ 400,00 + IVA 20% = € 480,00 Socio SIDEV - SIONCOV - SICIV € 500,00 + IVA 20% = € 600,00 Socio SCIVAC€ 650,00 + IVA 20% = € 780,00 Veterinario non socio

NUMERO MASSIMO DI PARTECI-PANTI: 40Verranno accettati 40 partecipanti al work-shop tenendo conto della data di spedizio-ne e dando comunque la priorità ai sociSIDEV. Il workshop verrà effettuato solo alraggiungimento di un numero minimo di35 partecipanti.

ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE IL

30 NOVEMBRE 2008

PER INFORMAZIONI E PER RICEVERELA SCHEDA D’ISCRIZIONE Rivolgersi allaSegreteria Società Specialistiche - PalazzoTrecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona-Tel.: 0372 403502 - Fax: 0372 403512 - E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIFrancesca Abramo, Chiara Brachelente,Paola Roccabianca

PROGRAMMAVenerdì 30 gennaio 2009

8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 La refertazione istopatologica di

un tumore cutaneo - Paola Rocca-bianca

9.30 Il concetto di "margine" in oncolo-gia cutanea - Francesca Abramo

10.00 Linfomi e plasmocitomi - Paola Roc-cabianca

11.00 Pausa caffè11.30 Tumore venereo trasmissibile -

Francesca Abramo12.30 Mastocitoma cutaneo - Chiara

Brachelente13.30 Pausa pranzo15.00 Esercitazioni: visione preparati i-

stologici e citologici18.00 Termine della giornata

Sabato 31 gennaio 20099.00 Neoplasie che originano dall'epi-

dermide - Francesca Abramo10.00 Melanocitomi e melanomi - Chiara

Brachelente11.00 Pausa caffè11.30 Esercitazioni: visione preparati i-

stologici e citologici13.30 Pausa pranzo15.00 Neoplasie che originano dal folli-

colo pilifero e dagli annessi ghian-dolari - Francesca Abramo

16.00 Esercitazioni: visione preparati i-stologici e citologici

18.00 Termine della giornata

Domenica 1 febbraio 20099.00 Neoplasie istiocitarie - Paola Roc-

cabianca10.00 Neoplasie a cellule fusate di origi-

ne mesenchimale - Chiara Brache-lente

11.00 Pausa caffè

SIDEVSOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA

SOVISOCIETÀ DI OFTALMOLOGIA VETERINARIA ITALIANA

SINVETSOCIETÀ ITALIANA DI NEUROLOGIA VETERINARIA

SICARVSOCIETÀ ITALIANA DI CARDIOLOGIA VETERINARIA

SISCASOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200818 Eventi Veterinari

DELEGAZIONI REGIONALICalendario Novembre-Dicembre 2008

Si ricorda che gli incontri delle Delegazioni Regionali sono liberi e gratuiti per i Soci SCIVAC in regola con la quota associativa dell’anno in corso.

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - [email protected]

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE - SCIVAC TOSCANAEMATOLOGIA NEGLI UCCELLI E NEI RETTILI;UNA VIA ALTERNATIVA PER L'IDRATAZIONE E

L'ANESTESIA INTRAOSSEA NEI CHELONI7 Dicembre 2008, Cecina (LI)

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: Chirurgia dei

cheloni (video)17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parte-

cipazione e termine della giornata

SEDEResidence La buca del Gatto, Via dellaAstronomia, 1 - 57023 Cecina (LI)

PERTECIPAZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAEe/o SCIVAC in regola con l'iscrizione 2008.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded'incontro presentandosi alle ore 8.30 pres-so la segreteria.

INFORMAZIONIElisa - Segreteria SIVAE E-mail: [email protected] - Tel. 0372/40.35.00

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORELeonardo Brunetti

OBIETTIVIFornire le basi per una corretta interpretazione dell'esa-me ematologico negli uccelli e nei rettili; fornire le lineeguida per eseguire in modo pratico, efficace e sicuro l'a-nestesia e la somministrazione di fluidi nei cheloni at-traverso la via intraossea.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 Ematologia degli uccelli11.00 Pausa11.30 Ematologia dei rettili13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale (nel caso non sisvolga la relazione il programmanel pomeriggio sarà anticipato dimezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: Anestesia e

idratazione nei cheloni: una via in-traossea alternativa

23 NOVEMBRE - INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZOLE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO Filippo Maria MartiniHotel Miramare - Città Sant’Angelo (PE) - Via Tito De Caesars, 8 ECM: 3 crediti

23 NOVEMBRE - INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Silvia TascaPerugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento

30 NOVEMBRE - INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIACHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Fabio SangionSala Quadrivium - P.zza Santa Marta 2 - GenovaECM: Richiesto Accreditamento

30 NOVEMBRE - INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHEEREDITARIE - Gildo BaroniMuseo diocesano - Via Etnea 1 - Angolo Piazza Duomo - Catania ECM: Richiesto Accreditamento

30 NOVEMBRE - INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIAIn collaborazione con l’Ordine di NapoliL’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA Enrico Bottero - Novotel Caserta Sud - Strada Statale, 87 Sannitica - CasertaECM: Richiesto Accreditamento

30 NOVEMBRE - INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIACHIRURGIA PALPEBRALE - Alberto CrottiAta Hotel Quark - Via Lampedusa, 11/A - MilanoECM: Richiesto Accreditamento

14 DICEMBRE - INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIOCHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Fabio SangionHotel Selene - Via Pontina km 30 - Pomezia (Roma)ECM: Richiesto Accreditamento

14 DICEMBRE - INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIAL’OCCHIO DOLENTE - Alberto CrottiSheraton Hotel - Cardinale Agostino Ciasca, 9 - BariECM: Richiesto Accreditamento

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR SICILIAAPPROCCIO CLINICO-DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA

RESPIRATORIA DEL BOVINO

Giovedì 27 Novembre 2008, Castronovo di Sicilia (Palermo)Con il Patrocinio del Comune di Castronovo di Sicilia

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Palermo

Sabato 29 Novembre 2008, RagusaIn collaborazione con l'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Ragusa

SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVASIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372 / 40.35.39 [email protected] - www.sivarnet.it

SEDIRAGUSA - Villa Di PasqualeViale delle Americhe - Ragusa

PALERMOCentro Culturale e Museale “Palazzo Giandalia” - Via Roma, 1 Castronovo di Sicilia (Palermo)

ACCREDITAMENTO RICHIESTO

RELATOREGiovanni Filippini - Medico Veterinario IZSUmbria e Marche, sede di Perugia

OBIETTIVIL'incontro si prefigge di dare all'operatore praticola possibilità di un ripasso delle conoscenze di a-natomo-patologia delle principali malattie respira-torie, la modalità di raccolta ed il tipo di campionida inviare al laboratorio per poter arrivare ad unadiagnosi corretta. In questo modo il partecipantepotrà essere in grado di scegliere le strategie pro-filattiche e terapeutiche più adeguate alle varie si-tuazioni aziendali in cui opera.

Programma scientifico e modalità di parteci-pazione al sito www.sivarnet.it

Iniziative riservate esclusivamente ai laureatiin Medicina Veterinaria.

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

3rd SKIVE Resort MeetingSelva di Val Gardena [BZ] - Italy

December 11th - 13th, 2008Hotel Antares****

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December 11th - 13th, 2008Hotel Antares****

CI SONO ANCORA POSTI DISPONIBILI

in collaborazione con AIVEMP

SEMINARIO

SANITÀ PUBBLICA EQUINA: IL FARMACO E LE MALATTIE DEGLI EQUINI SOGGETTE A DENUNCIA

29 Novembre 2008, Cremona

RELATORIEva Rigonat - ASL Modena Giovanna Trambajolo - ASL ModenaGaetano Penocchio - Presidente FNOVIGiulio Predieri - ACME DrugsPaola Bergamo - ACME DrugsGiovanni Paolo Biffi - ASL Milano

PARTECIPAZIONEIl seminario è gratuito e aperto a tutti i me-dici veterinari. Pre-iscrizione obbligatoria.Inviare il modulo alla Segreteria SIVE entroe non oltre il 5 Novembre 2008.

INFORMAZIONISegreteria SIVE (Elena Piccioni)Palazzo Trecchi Via Trecchi 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403502 Fax 0372 457091Email: [email protected] Web: www.sive.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

di dott. ROMANO GAMBERINIIZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna

La sterilizzazione dei presidie degli strumenti sanitarirappresenta un capitolomolto importante nella ge-stione di un ambulatorio perpiccoli animali in particolar

modo per le strutture dove viene svolta unacontinua attività di prestazioni chirurgiche.La varietà dei materiali impiegati, la sempre mi-gliore qualità delle apparecchiature in uso oltreche la ormai improcrastinabile necessità di cer-tificare le proprie attività e i propri servizi, im-pongono al medico veterinario per piccoli ani-mali l’adozione di linee guida e protocolli chefacilitino la propria attività e siano garanzia con-tro il verificarsi di episodi definiti come impre-vedibili.

PROTEZIONE DELL’OPERATORE L’operatore che deve sottoporre a processo disterilizzazione materiali e presidi potenzialmen-te infetti deve disporre di dispositivi di protezio-ne individuale (dpi) che dovrà indossare e uti-lizzare durante le fasi di ricondizionamento cheprecedono la sterilizzazione vera e propria. Irischi derivanti da contatto con materiale biolo-gico sono: contaminazione cutanea a cute in-tegra, incidenti da taglio e punta, schizzi allemucose orali e oculari. Durante le fasi di tra-sporto, detersione, asciugatura e confeziona-mento del materiale da sterilizzare, l’operatoredovrà munirsi di guanti in gomma, mascherinacon visiera totale, camici idrorepellenti, grem-biuli in plastica.

PREPARAZIONE DEL MATERIALE Schematizzando la sequenza delle operazioniche precedono il processo di sterilizzazione, cisi potrà ricondurre a 7 fasi di processo chevengono di seguito elencate e delle quali si da-ranno le notizie utili ad un loro corretto svolgi-mento.

1. RaccoltaTrascorso breve tempo dall’utilizzo del mate-riale, riporlo in contenitore autoclavabile a te-nuta ermetica se necessita di trasporto. Il ma-teriale e il contenitore entro cui è stato ripostodevono soggiornare solo in aree definite di trat-tamento del materiale contaminato.

2. DecontaminazioneRiposto il materiale in contenitori autoclavabilimuniti di griglia interna e di coperchio, immer-gere il medesimo in soluzione disinfettante,meglio se associata ad un detergente, primadelle operazioni di lavaggio vero e proprio. Il di-sinfettante da usare in questa fase, in medici-na umana è definito quello di sicura efficaciacontro il virus HIV. Il materiale deve risultare completamente im-merso. Come azione conclusiva di questa fasesi rimuoverà la griglia dal contenitore e si ri-sciacquerà tutto sotto acqua corrente.

3. Lavaggio Si dovranno aprire gli strumenti e smontarequelli complessi e si dovrà separare lo stru-mentario dai presidi non metallici (vetro, plasti-ca, gomma…). Ci si dovrà assicurare che le e-stremità delle strutture cave siano pervie. La-vaggio in lavaferri: i vari strumenti una volta ri-

posti sulle apposite griglie, sono introdotti nellamacchina che verrà programmata con un pro-gramma specifico. Lavaggio manuale: il mate-riale è riposto in contenitore autoclavabile im-merso in detergente meglio se ad azione pro-teolitica e ivi lasciato immerso per un temponon inferiore ad 10 minuti. Utilizzando poispazzolini idonei si deve ora procedere al la-vaggio di ogni singolo strumento, facendo at-tenzione alle parti con zigrinature, incastri e atutte le zone di meno agevole accesso.

4. RisciacquoRisciacquare avendo cura di asportare ognitraccia di detergente.

5. AsciugaturaL’asciugatura del materiale sia essa manualeche automatica deve essere completa. Que-sto perché qualsiasi metodo di sterilizzazionenon può essere efficace in presenza di mate-riale umido.

6. Selezione Assicurarsi che il materiale sia asciutto, integro efunzionante, procedere alla selezione secondo ilmetodo di sterilizzazione da impiegare e suddivi-dere lo stesso secondo la tipologia di confezio-namento scelta: buste, carta, kit in buste….

7. ConfezionamentoL’operatore destinerà i vari materiali al tipo diconfezionamento prescelto avendo presentequanto questo inciderà sul procedimento di ste-rilizzazione e sul mantenimento della sterilità.Il tempo di mantenimento della sterilità è infattistrettamente legato al tipo di imballo e, in se-condo luogo, al sito destinato allo stoccaggiodel materiale confezionato.Tra i requisiti dei sistemi di confezionamento sidovrà tener conto della funzionalità e della e-conomicità del materiale. Qualsiasi tipo di con-fezionamento dovrà riportare la data di steriliz-zazione. Materiali per il confezionamento: fogli di al-luminio - impiego: sterilizzazione a secco, tem-po di mantenimento della sterilità: indicativa-mente 48 ore - buste carta/carta - impiego:sterilizzazione a vapore tempo di mantenimen-to della sterilità: indicativamente 40 giorni (seconservate in luogo aperto solo 24 ore). Cartakraft/polipropilene è prodotta in forma di busteo rotoli di “accoppiato”, ottenuto mediante u-nione di un film plastico e carta medicale. Gliindicatori di processo posti sui rotoli devono a-vere una dimensione non inferiore a 1 cm qua-drato- impiego: sterilizzazione a vapore - tem-po di mantenimento della sterilità: indicativa-mente 30 giorni- cesti con foratura laterale -impiego: sterilizzazione a secco e a vapore -tempo di mantenimento della sterilità: indicati-vamente 24 ore a cestello mai aperto. Una vol-ta aperto il cestello, il contenuto dovrà essereutilizzato entro poche ore o risterilizzato.

METODI DI STERILIZZAZIONEI mezzi fisici impiegati per la sterilizzazione dimateriale ad uso sanitario sono il calore seccoed umido e le radiazioni ionizzanti. La steriliz-zazione tramite calore è influenzata da vari ele-menti: tipo di microrganismo, temperatura etempo dell’intero ciclo di sterilizzazione. Tipo di microrganismo - Occorre considera-re la diversa sensibilità al calore che le diversespecie microbiche presentano. Il cosiddetto“tempo di morte termico” esprime il concetto

di tempo minimo necessario per uccidere, aduna determinata temperatura, tutti i microrga-nismi appartenenti ad una medesima popola-zione batterica. La tabella1 rende più esplicitele affermazioni sopra riportate.

Temperatura e tempo dell’intero ciclo disterilizzazione. Sono due parametri inversa-mente correlati. All’aumentare della tempera-tura diminuisce il tempo di esposizione perchéaumenta la velocità di distruzione dei micror-ganismi. Il tempo di sterilizzazione è da calco-lare solo dal momento in cui la temperatura haraggiunto il valore massimo desiderato.

STERILIZZAZIONE A SECCOLa sterilizzazione mediante calore secco com-porta la distruzione dei germi per carbonizza-zione (ossidazione delle proteine microbiche).Apparecchio utilizzato- stufetta a secco. La ca-mera di sterilizzazione è dotata di resistenze e-lettriche. Modalità di sterilizzazione - posiziona-re il materiale asciutto all’interno della stufettasenza eccedere nella quantità, selezionare latemperatura e accendere l’apparecchio. Aprirelo sfiatatoio e, quando la stufetta avrà raggiun-to la temperatura di 80-100°, chiudere lo sfia-tatoio ed attendere che il termometro raggiun-ga la temperatura desiderata. A questo puntoimpostare il tempo di sterilizzazione.

Temperatura 180° Tempo 30’

Temperatura 170° Tempo 60’

Temperatura 160° Tempo 120’

Impiego: Vetreria e presidi metallici non smal-tati, garze.Vantaggi: il calore secco ha minore azione cor-rosiva sui materiali metallici rispetto al vapore.Svantaggi: non è possibile sterilizzare oggetti

in plastica o gomma.Manutenzione: devono essere programmati in-terventi periodici di manutenzione.

STERILIZZAZIONE A VAPORELa sterilizzazione con calore umido agisce perdenaturazione (idrolisi) delle proteine batterichee distruzione di alcuni enzimi. Il vapore di ac-qua, saturo, sotto pressione è il mezzo di steri-lizzazione più usato nelle strutture sanitarieperché veloce ed economico. Impiego- strumenti metallici, teli e camici, gar-ze, guanti in lattice; i cateteri in gomma pos-sono essere sterilizzati in autoclave.Apparecchi utilizzati- autoclavi e microsteriliz-zatriciLe dimensioni di base di una camera di steriliz-zazione sono cm. 30x30x60, corrispondentiad 1 unità di sterilizzazione. Tutte le altre di-mensioni sono multiple dell’unità di sterilizza-zione.Fasi di sterilizzazione. Un ciclo di sterilizzazionein autoclave prevede diverse fasi successive:un tempo di riscaldamento- un tempo di venti-lazione durante il quale viene effettuata l’elimi-nazione dell’aria presente - un tempo di innal-zamento termico che corrisponde all’aumentodella temperatura all’interno della camera disterilizzazione fino al raggiungimento della tem-peratura di sterilizzazione - un tempo di steri-lizzazione che è il tempo necessario per di-struggere tutti i microrganismi - un tempo diraffreddamento che corrisponde all’eliminazio-ne del vapore e all’abbassamento della tem-peratura. Il risultato della sterilizzazione si hadalla combinazione di Tempo-Temperatura-Pressione. Questi valori sono scelti in relazioneal tipo di materiale da trattare. Nel caso in cui ilciclo di sterilizzazione venisse interrotto duran-te una delle fasi, tutto il carico dovrà essere ri-confezionato e risterilizzato (cambiando sia in-dicatori di processo che involucri).

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Microrganismi Focus 19

La sterilizzazione di presidi e strumentisanitari nelle strutture per piccoli animaliUn capitolo molto importante soprattutto doveviene svolta una attività continua di chirurgia

E’ il risultato di procedimenti fisicie/o chimici che portano alla di-struzione di ogni microrganismo

vivente sia patogeno che non in formavegetativa o di spora. Il concetto di steri-lità in assoluto non esiste: un insieme dioggetti è considerato sterile quando nonpiù di 1 su un milione risulti contaminato.Questa definizione però pone problemi diordine microbiologico e statistico. Sa-rebbe corretto perciò asserire che la Ste-rilità è quella condizione in cui la soprav-vivenza di un microrganismo è altamen-te improbabile.

LA STERILIZZAZIONE

GRUPPO MICRORGANISMI TEMPO DI MORTE TERMICA

Acqua bollente Calore secco Vapore saturo

100° 160° 180° 121° 132°∞

Molto sensibili Batt. asporigeni, virus, miceti 2’ 3’ <1’ 1’ <1’

Poco resistenti Spore Clostr. perfringens 5’ 4’ <1’ 2’ <1’

Moderatamente resistenti Spore Clostr. septicum e Bacillus anthracis 10’ 6’ <1’ 3’ <1’

Molto resistenti Clostr. tetani, botulino, stearoth. 300’ 30’ 5’ 12’ 2’

Estremamente resistenti Spore di termofili del terreno > 500’ 60’ 10’ 25’ 4’

MATERIALE tempo temperatura pressione(minuti) (in C°) in bar

ferri chirurgici

teleria 7 134 2,1

vetreria temperata

gomma 15 121 1,1

plastica

Tabella 1

SISTEMI DI CONTROLLOPer il controllo del processo di sterilizzazionesono disponibili vari procedimenti.Esistono nastri autoadesivi con indicatori colo-rati e provette contenenti sospensioni standarddi spore di un particolare genere di microrgani-smo scelto in base alla sua termo-resistenzaad es. Bacillus stearothermophilus. La maggiorparte delle buste e dei sacchetti utilizzati comecontenitori dei materiali da sterilizzare, hannosu una delle superfici degli indicatori coloratiche come i nastri autoadesivi, subiranno uncambiamento di colore solo al raggiungimentodi una data temperatura. È però da tener pre-sente che non forniscono alcuna informazionesulla durata del mantenimento di questa tem-peratura. Il controllo di una perfetta sterilizza-zione può essere quindi effettuato solo con in-

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

dicatori biologici del tipo sopra descritto. Perun periodo garantito dal fornitore, queste spo-re hanno una resistenza termica costante. Leprovette indicatrici contengono sia le spore siaun indicatore colorato: dopo, sterilizzazione inautoclave, le provette sono poste in termosta-to per 24 ore insieme a una provetta di riferi-mento non sterilizzata. Al termine delle 24 ore,il colore delle provette autoclavate, è confron-tato con quello delle provette di riferimento. Seil controllo risulta favorevole si considererà vali-da la sterilizzazione effettuata limitatamente aquel ciclo di prova e il controllo verrà ripetutosecondo un programma che sarà stato defini-to in precedenza. In tutti gli altri casi, rappor-tarsi alla Tabella 2 ripetendo la prova.Prima di procedere alla riposizione del mate-riale sterilizzato, sarà cura dell’operatore inca-

ricato a questa mansione, di apporre data disterilizzazione e di scadenza su ogni confezio-ne. Il manuale di buone pratiche veterinarie re-datto in precedenza consentirà di svolgere inbreve tempo questa operazione e di rispettareistruzioni operative già stabilite. Sarà pure im-portante mantenere traccia del procedimentodi sterilizzazione effettuato tramite conserva-zione delle registrazioni fornite dall’apparec-chiatura che ne fosse dotata, per un periododi tempo precedentemente definito.

GESTIONE DEL MATERIALE STERILEI luoghi o contenitori atti a mantenere materialesterile devono avere le seguenti caratteristiche:• non consentire la penetrazione di polveri o

insetti• essere lontani da fonte di calore

• essere facilmente lavabili e non aggredibilidall’azione di detergenti e disinfettanti

• consentire la identificazione del contenuto• permettere lo svolgimento di operazioni di

pulizia del pavimento e delle pareti circo-stanti.

Al momento dell’utilizzo del materiale non è su-perfluo ricordare che occorrerà avere mani pu-lite, verificare che l’indicatore chimico esternosia virato e che la confezione sia integra, con-trollare la data di scadenza e nel momento del-

l’apertura dell’involucro che ciò avvenga in mo-do asettico.

TEMPO DI DECADIMENTODECIMALE

Nella sterilizzazione a vapore, l’uccisione deimicrorganismi non avviene in un solo attimoma secondo una reazione progressiva e se-condo una velocità ben determinata che è infunzione del numero iniziale di microrganismi etanto più elevata quanto più elevata è la tem-peratura. Questa velocità di reazione è espres-sa con il simbolo D e rappresenta il tempo, e-spresso in minuti, necessario per ridurre di undecimo il numero di microrganismi iniziale. Dvaria a seconda dei microrganismi implicati edella temperatura di sterilizzazione. La tempe-ratura di riferimento è 121,1°C. Alla tempera-tura di 121,1°, per i più comuni microrganismi,si ritiene che D sia uguale a 1 (1 minuto). Que-sto sta a dire che al termine di ogni minuto dimantenimento a 121°C, il numero di microrga-nismi si riduce ad un decimo del numero inizia-le dello stesso minuto. Es. se un determinatolotto di contenitori viene sottoposto per tre mi-nuti alla temperatura di 121°C, il numero di mi-crorganismi in ogni contenitore, si riduce ad1/1000 del numero iniziale (1/10x1/10x1/10 u-guale 1/1000). Se in ogni contenitore avessi-mo 1000 microrganismi, al termine del proces-so, alla fine del terzo minuto, ne rimarrebbe 1.

PROBABILITÀSe, dall’esempio precedente, il processo siprotraesse per un ulteriore minuto (totale 4 mi-nuti) la carica microbica si ridurrebbe di 1/10uguale a 0,1. Ciò non è però da intendere co-me presenza di 1/10 di microrganismo presen-te ma come probabilità che 1/10 delle unitàpresenti nell’autoclave, siano ancora inquinate.Continuando il trattamento sino ad arrivare a 9min., si giungerà ad 1/1.000.000 che sta ad in-dicare la probabilità di 1/1.000.000 di avereancora un contenitore del lotto, inquinato.

PROBABILITÀ DI UNITÀ NONSTERILE (PNSU)

La garanzia minima che si applica in campofarmaceutico è la probabilità di trovare nel lottouna unità non sterile contro 1.000.000; si puòanche andare oltre: ad es. PNSU uguale a1.000.000.000.

FOFo è definito come: il tempo di sterilizzazionerealmente utilizzato a 121°C oppure il tempodi sterilizzazione utilizzato a temperatura diffe-rente e riportato per calcolo a 121°C in mododa essere equivalente come efficacia di distru-zione microbica.Nell’esempio precedente, con una probabilitàdi 1/1.000.000.000 di avere ancora un conte-nitore del lotto, inquinato, il valore di Fo è di 9.

CALCOLO DI FOOra, si supponga di voler raggiungere Fo u-guale a 9 con temperatura di esercizio più alta;occorrerà anche intuitivamente, un tempo in-feriore a 9. Tenendo conto che ogni scosta-mento di 10°C comporta una variazione dellavelocità di sterilizzazione di 10 volte in più o inmeno, si potrà calcolare tramite apposite ta-belle preimpostate un Fo specifico al variare inpiù o in meno di 10°C la temperatura di steri-lizzazione. Es. per avere Fo=12 se la tempera-tura fosse di 111°C o 131°C, occorrerebbesterilizzare nel primo caso sino a 120 min. nelsecondo caso solo per 1,2 min. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200820 Focus Sterilizzazione

Campione test Campione controllo Provvedimenti da adottare

sviluppo + + rivedere funzionamento autoclave

sviluppo _ _ ripetere il test: le spore non erano idonee

sviluppo _ + prova valida

Tabella 2

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Lo spinoso argomento dell’a-buso della terapia antibioti-ca in campo veterinario èstato affrontato da Tomma-so Furlanello (Med Vet, Dipl.ECVCP, Padova) nella sua

relazione “Decisioni ed errori nella terapia an-timicrobica” tenuta al 60° Congresso Nazio-nale SCIVAC dedicato a “Decisioni ed erroriin medicina veterinaria” (Perugia 24-26 otto-bre 2008).Il veterinario svolge un ruolo molto rilevantein questo ambito, sia che si occupi di grossiche di piccoli animali. Spesso l’antibiotico-terapia viene utilizzata come “profilassi” incondizioni di malessere aspecifico. Rara-mente questo uso è giustificato. Il relatore haportato una casistica veramente impressio-

nante: nel 64% dei casi non c’è evidenza dilaboratorio di malattia batterica in corso e inpiù del 30% dei casi residui un antibiotico adampio spettro risulta inutile, perché la florabatterica presente è resistente all’antibioticousato. Anche in caso di intervento chirurgi-co il relatore ha ricordato che solo l’uso pe-

rioperatorio di cefalessina è giustificato,mentre va dimenticato l’uso postoperatoriodi antibiotici cosiddetti “di copertura”. È im-portante ricordare che la profilassi delle ma-lattie batteriche, in ambito chirurgico ed o-spedaliero può essere realizzata efficace-mente tramite misure di igiene ambientale,appropriate tecniche di asepsi ed adeguatapulizia delle mani degli operatori.È stato poi ricordato il preoccupante aumen-to di segnalazioni di germi antibiotico-resi-stenti (Staphilococcus aureus resistente allameticillina o MRSA, Enterococcus faeciumampicillina-resistente o AREF, Escherichiacoli multiresistente o ESBL) che sono la con-seguenza dell’uso indiscriminato e scorrettodi antibiotici sia in campo umano che incampo veterinario. Questi agenti infettivi edin particolare gli MRSA possono causaregravi infezioni difficilmente controllabili negli

esseri umani e la loro presenza negli animalid’affezione crea una condizione di rischiograve nei proprietari e nello staff veterinario.È necessario prendere coscienza del proble-ma e mettere in atto delle strategie per otti-mizzare l’approccio all’antibiotico-terapia:1. L’esame colturale e l’antibiogramma de-vono diventare una routine per documentarela presenza di germi e per ottenere unagamma di antibiotici che diano un buon ef-fetto in vitro. La coltura va fatta prima dell’i-nizio della terapia antibiotica, per avere lamassima probabilità di isolare il/i germe/i re-sponsabile/i2. Nei soggetti non critici attendere l’esitodell’esame colturale prima di iniziare terapieantibiotiche3. Nei pazienti critici si può accettare una te-rapia empirica, tenendo presente la localiz-zazione del problema, la farmacocinetica ela farmacodinamica dell’antibiotico scelto, glieventuali effetti collaterali del farmaco, la viadi somministrazione più opportuna, la cor-retta posologia considerando che alcuni an-tibiotici sono tempo-dipendenti (cioè dob-biamo garantire un livello adeguato del far-maco nel tempo) ed alcuni sono dose-di-pendenti (cioè richiedono il raggiungimentoa livello ematico di determinate concentra-zioni, anche se temporanee) e soprattutto ladurata minima della terapia. (Dati forniti daPaolo Tosolini, Med Vet, Udine). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 21o

Decisioni ed errori nella terapia antimicrobicaAntibiotici ingiustificati nel sessanta per cento circa dei casi. Furlanello al 60° Congresso SCIVAC

Una femmina di furetto domestico di sei anni sterilizzataveniva visitata per l’insorgenza di letargia, alopecia, pru-rito e presenza di una massa addominale. All’esame ini-

ziale si identificavano anemia non rigenerativa, lieve iperazote-mia e la presenza di una voluminosa massa in corrispondenzadel surrene sinistro. Tuttavia, il deterioramento delle condizionigenerali dell’animale impediva l’intervento di escissione dellamassa e insorgevano dispnea, debolezza, ipertensione e graveipokaliemia. La concentrazione plasmatica dell’aldosterone eramaggiore di 3.329 pmol/l, confermando la diagnosi di sospettodi iperaldosteronismo. Si osservava inoltre un’elevata concen-trazione di ormoni sessuali, mentre il cortisolo basale era com-preso nei limiti di riferimento. Il trattamento medico includeva lasomministrazione orale di spironolattone, potassio gluconato,leuprolide acetato, amlodipina e benazepril. L’inalazione di albu-terolo si dimostrava efficace nel ridurre la dispnea. Nelle setti-

mane successive, il potassio sierico ritornava entro i valori di ri-ferimento e diminuiva lo stato ipertensivo, mentre persisteva ladispnea. Due mesi dopo la visita iniziale, l’animale diveniva ano-ressico e veniva soppresso. L’esame istologico rivelava la presenza di un grosso adenomadella ghiandola surrenale sinistra, nefropatia cronica progressi-va, grave edema polmonare e fibrosi focale del ventricolo sini-stro. La colorazione immunoistochimica della ghiandola surre-nale rivelava la presenza di aldosterone all’interno delle celluleneoplastiche adrenocorticali. I risultati di questo studio, conclu-dono gli autori, suggeriscono che l’iperaldosteronismo primariodovrebbe essere preso in considerazione in un furetto con i-pokaliemia, ipertensione e presenza di una massa surrenale. L’i-dentificazione precoce di una massa secernente aldosteronepuò consentire l’asportazione del tumore prima che si verifichi-no complicazioni irreversibili. (M.G.M.)

IPERALDOSTERONISMO PRIMARIO IN UN FURETTO

Inviare curriculum per e-mail

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PRIMARIA SOCIETÀ

EUROPEA

OPERANTE NEL

SETTORE DELLA

DIAGNOSTICA

VETERINARIA

RICERCA

MOTIVATI

COLLABORATORI

COMMERCIALI

IN VARIE ZONE D’ITALIA

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

Uno studio ha identificatomediante immunoelettro-microscopia (IEM) gli a-genti virali presenti neisuini diarroici del Nord I-talia nel periodo 2002-

2007. Sono stati effettuati 3589 esami su ma-teriale fecale o campioni intestinali prelevati

da suini con enteropatie. Risultavano positiviper uno o più virus 1374 (38,3%) test, mentreerano negativi 2215 test (61,7%). Gli agentivirali più comuni erano il Rotavirus (12%) e ilCoronavirus della diarrea endemica suina(PED) (18,7%). Non potevano essere classifi-cati in maniera completa 518 virioni (14,4%),soprattutto piccoli virus fecali tondeggianti.

Lo studio indica che la IEM può essere utiliz-zata per la diagnosi dei virus enterici nei suinidiarroici poiché consente l’identificazione divirioni non coltivabili e di infezioni virali multi-ple. Inoltre, questa tecnica può fornire un’in-dicazione diagnostica in tempi rapidi (alcuneore), utile per gli eventuali approfondimentidiagnostici. Lo studio conferma la prevalenza e l’importanza, oltre all’incidenza costante,

dei Rotavirus quali agenti primari di enterite.PEDV veniva riscontrato costantemente ed e-ra endemico, con aumenti periodici durante imesi freddi. PCV veniva identificato nel con-tenuto intestinale e ciò è imputabile alla pato-genesi dell’infezione. Molti agenti (Enterovi-rus-like e Calicivirus-like) necessitano un’ulte-riore caratterizzazione al fine di una correttaclassificazione. Similmente, il significato pato-logico di alcuni agenti (Torovirus, Adenoviruse Parvovirus) deve essere accertato in manie-ra completa.“Electronmicroscopic detection of viral agentsin diarrhoeic pigs during the period 2002-2007in northern Italy” Lavazza Antonio, Tittarelli Cri-stiana, Cerioli Monica, Luppi Andrea, AlboraliG. Loris, Cordioli Paolo. Proceedings of the In-ternational Pig Veterinary Society Congress,2008 - Durban, South Africa. (M.G.M.) ■

Agenti virali nei suinidiarroici del Nord ItaliaPrevalgono Rotavirus e Coronavirus. Diagnosi mediante immunoelettromicroscopia

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200822 Vet Journal Attualità scientifica o

Il ketoconazolo può modificare la far-macocinetica dell’ivermectina, otti-mizzando il trattamento antiparassi-

tario nella pecora, secondo uno studio.Il parassiticida ivermectina e l’antifungi-no ketoconazolo sono farmaci che inte-ragiscono con la glicoproteina P. Ad a-gnelli di razza Lacaune è stata sommi-nistrata una singola dose orale di iver-mectina da sola (0,2 mg/kg; n=5) o in as-sociazione a una dose orale giornalieradi ketoconazolo (10 mg/kg) sommini-strato 3 giorni prima e 2 giorni dopo l’i-vermectina (n=5). La cinetica plasmati-ca dell’ivermectina e dei suoi metabolitiè stata seguita per 15 giorni mediante a-nalisi HPLC. La co-somministrazione diketoconazolo induceva maggiori con-centrazioni plasmatiche di ivermectina,ottenendo un aumento sostanziale del-l’esposizione complessiva dell’animaleal farmaco. Il ketoconazolo non riduce-va la produzione del principale metabo-lita dell’ivermectina ma agiva probabil-mente inibendo la glicoproteina P, au-mentando di conseguenza l’assorbi-mento dell’ivermectina. L’utilizzo di un agente inibitore della gli-coproteina P come il ketoconazolo po-trebbe essere utile, concludono gli au-tori, per ottimizzare i trattamenti antipa-rassitari, alla luce soprattutto dello svi-luppo globale di resistenza agli antiel-mintici. “Ketoconazole increases the plasma le-vels of ivermectin in sheep” Michel Alvi-nerie, Jacques Dupuy, Solange Kiki-M-vouaka, Jean-François Sutra, Anne Le-spine. Veterinary Parasitology. Volume157, Issues 1-2, 20 October 2008, Pages117-122. (M.G.M.)

IL KETOCONAZOLOFAVORISCE LA RISPOSTA

ALL’IVERMECTINA NELLA PECORA

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

L’amministrazione comunaledi Pescara intende procede-re alla sterilizzazione di qua-ranta cagne fertili di pro-prietà di persone con pro-blematiche socio-economi-

che. Ha pertanto inviato una lettera ai veteri-nari della provincia invitandoli a far pervenireentro 15 giorni dal ricevimento della lettera,l’offerta relativa ad ogni singola sterilizzazionecon il massimo ribasso sull’importo base di € 80,00. La richiesta, si legge nella lettera afirma del Dirigente del Settore Servizi Direttialla Persona, Germano Marone, riveste solo il“carattere di ricerca di mercato e le proposteche perverranno non saranno impegnativeper l’Amministrazione la quale si riserva, asuo insindacabile giudizio, di non selezionarealcuna offerta, di selezionare l’offerta che ri-terrà preferibile e potrà procedere all’aggiudi-cazione anche in presenza di una sola offerta

valida, sempre che sia ritenuta congrua econveniente”. Con una lettera inviata il 7 no-vembre, il Presidente di ANMVI Abruzzo, Mar-co Della Torre ha chiesto un incontro nel qua-le analizzare il problema del randagismo at-traverso il progetto Leavet presentato dall-l’ANMVI. “L’importo base di 80 € - sottolineaDella Torre - non prende in considerazionenessun tariffario provinciale/nazionale come

la stessa legge Bersani prevede per le Ammi-nistrazioni Pubbliche e in particolare lede nonsolo il decoro professionale ma soprattutto latutela del benessere animale stesso. La sin-golarità di un’asta a ribasso, crea solo acredi-ni all’interno di una categoria professionalegià vessata economicamente da un numerodi strutture enorme rispetto all’hinterland cit-tadino, categoria che una volta di più non ve-

de riconosciuto il proprio ruolo cardinale nellasanità pubblica e nella lotta al randagismo”. Ilprogetto Leavet - ripreso in una proposta dilegge alla Camera a firma dell’On Gianni Man-cuso - mira alla realizzazione di una medicinaveterinaria di base, per la riduzione del randa-gismo e dei costi da esso derivanti e con fun-zioni di prevenzione anche a favore delle ca-tegorie socialmente deboli. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Randagismo Anmvi Regione 23

Sterilizzazioni al ribasso a PescaraL’amministrazione comunale invita i veterinari a far pervenire l’offerta di ogni singola sterilizzazionecon il massimo ribasso sull’importo di base di € 80. Replica di ANMVI Abruzzo

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Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

La Regione Valle d'Aosta hadeliberato le proprie linee diindirizzo in materia di atti-vità libero professionale in-tramuraria della dirigenzasanitaria, ai sensi della

Legge-Turco (3 agosto 2007, n. 120). La de-libera regionale - precedente alla proroga cheil Governo e la maggioranza parlamentare in-tendono introdurre sulla scadenza indicatadalla Legge-Turco - prevede un piano azien-dale conforme ai principi della legge120/2007 "anche per particolari discipline osettori di attività". Ma per la veterinaria vieneindicato un percorso ad hoc."Si ritiene infatti - prosegue la delibera - rela-tivamente alla peculiare caratterizzazionedell'attività libero-professionale intramurariaper alcune discipline e/o categorie profes-sionali, in particolare medicina veterinaria,medicina legale, medicina del lavoro, per lequali è particolarmente labile il legame tra lecaratteristiche proprie dell'attività ed il con-cetto strutturale di studio professionale o, difatto, aree o settori di attività libero profes-sionali non strutturate dall'azienda perché discarsa, o assente, rilevanza in regime istitu-zionale, l'Azienda con riferimento al principiodi economicità, potrà prevedere modalità diattuazione del diritto all'attività libero-profes-sionale intramuraria dei dirigenti interessati,diverse dai contenuti delle presenti linee diindirizzo, nel rispetto delle disposizioni a ca-rattere generale della legge 120/2007". A livello aziendale sarà opportuno "attivareprocedure snelle per consentire un proficuoconfronto con le Organizzazioni Sindacali o-gni qualvolta richiesto dalla normativa di rife-rimento. Il rapporto fra Azienda e Organizza-

zioni Sindacali rappresentative della Dirigen-za Medica Veterinaria e Sanitaria, e per gli a-spetti di competenza, del comparto, si in-tende regolamentato dai vari accordi azien-dali con le OO.SS. e dai CC.CC.NN.LL. perle materie e con le modalità in essi previsti".“Era a noi chiarissimo quando fu votata lalegge sulla libera professione dal preceden-te governo che le regioni non sarebbero sta-te in grado di rispettare il termine temporale”- ha affermato senatore Antonio Tomassini(Pdl) - Presidente della Commissione Igienee Sanità del Senato, che commentando l'e-mendamento sulla proroga dell'intramoeniaannuncia che è in cantiere un disegno di leg-ge in materia. “Alcune regioni - aggiunge -sono arrivate a falsificare la realtà pur di direche ideologicamente erano in grado di far-lo”. “Il problema trasparenza - sta molto acuore anche a noi, ma è chiaro che la mag-giore evasione c'è proprio nelle regioni chehanno praticamente solo la libera professio-ne dentro le strutture sanitarie. Saremo quin-di noi a preparare un disegno di legge orga-nico e saggio privo di pregiudizi ideologiciche sappia riorganizzare con equità e tra-sparenza questo problema. Sono convintoche Governo e Camera manterranno questadecisione”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200824 Info Regioni Intramoenia

Valle d’Aosta, intramoenia veterinariacaso a sé

Con la delibera n. 2788 del 26 settembre scorso, la Regione Autonoma della Val-le D’Aosta ha approvato l’impegno di spesa relativo al programma regionale2008/2009 di bonifica sanitaria del bestiame, da attuarsi con piani di profilassi

e di risanamento degli allevamenti bovini da tubercolosi e leucosi e degli allevamentibovini e ovi-caprini da brucellosi. Il piano tecnico di profilassi e di risanamento degliallevamenti bovini è valido per il periodo settembre 2008-agosto 2009. La vigilanza, icontrolli e le operazioni di risanamento devono essere effettuati dai Veterinari Uffi-ciali. Le prove diagnostiche devono essere effettuate in tutti gli allevamenti di bovini,ad eccezione di quelli con indirizzo esclusivo per la produzione di carne ed i cui capidevono comunque provenire da allevamenti ufficialmente indenni da tubercolosi ebrucellosi, nonché ufficialmente indenni da leucosi bovina enzootica. Le specie ovinae caprina sono sottoposte alle prove diagnostiche per la brucellosi e, in caso di coa-bitazione di caprini e bovini, i caprini devono essere sottoposti a un controllo per latubercolosi. Le aziende definite a stabulazione temporanea, gli alpeggi ed i pascolinon sono soggetti al programma di bonifica sanitaria. Per quanto riguarda le misure di polizia veterinaria qualora la presenza della tuberco-losi, della brucellosi e della leucosi bovina enzootica venga accertata durante il pe-riodo di promiscuità di più allevamenti per motivi di pascolo o di alpeggio o altro, l’au-torità sanitaria competente adotterà i provvedimenti restrittivi sulla base di oggettivevalutazioni epidemiologiche effettuate dalla commissione sanitaria regionale. Quan-do in un allevamento la presenza di queste malattie è ufficialmente confermata, ilgruppo tecnico di gestione dei focolai dovrà disporre adeguate misure per evitare latrasmissione del contagio al personale addetto nonché la propagazione dell’infezio-ne tra animali. Con la delibera, la Giunta Regionale ha stabilito inoltre di costituire ungruppo tecnico di gestione dei focolai di TBC, con il compito di definire l’impiego e-ventuale del gamma interferone dopo le opportune valutazioni epidemiologiche, for-mato dal Direttore della Struttura complessa Sanità Animale e dal veterinario refe-rente per la tubercolosi dell’Azienda USL della Valle d’Aosta e da un epidemiologodell’IZS.

VDA, PROFILASSI E RISANAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI BOVINI

La Regione ha disciplinato la libera professioneintramuraria. Ma per la veterinaria l’AziendaSanitaria Locale potrà prevedere differentimodalità di attuazione

"Il piano di prevenzione per la rabbia sil-vestre è già partito, con la vaccinazionedi cani e persone esposte a livello pro-fessionale, come i veterinari". Così Fran-co Mutinelli, responsabile del laboratoriodi riferimento per la rabbia dell'Istitutozooprofilattico delle Venezie, dopo il ca-so di Gniva di Resia (Udine) del 10 otto-bre, dove una persona è stata morsa dauna volpe risultata positiva alla rabbiasilvestre, malattia fatale per l'uomo. Inseguito "il 28ottobre è sta-ta rinvenutaanche unavolpe morta aVenzone (Udi-ne) risultatapositiva" rife-risce Mutinel-li, che spiegacome il pianodi prevenzio-ne non inte-ressi solo icomuni di Re-sia e Venzo-ne, per creareuna sorta di"cordone di sicurezza". I provvedimentiadottati prevedono: vaccino obbligatorioper tutti i cani e gli erbivori; guinzaglioobbligatorio per i cani e segnalazione dicambi di comportamento sospetti; divie-to di caccia con i cani, anche se vaccina-ti; intensificazione monitoraggio degli a-nimali selvatici; piano della vaccinazionedelle volpi; informazione della popolazio-ne. Secondo Mutinelli, "l'animale infettoproveniva probabilmente dall'area di

confine con la Slovenia, che registra casidi rabbia di animali selvatici nell'area su-dorientale al confine con la Croazia. Adoggi comunque non risultano segnala-zioni di casi al confine con il Friuli Vene-zia Giulia". In Slovenia la vaccinazione delle volpi èprevista fino al confine con la Provinciadi Trieste, ma non nel territorio vicino al-le Province di Gorizia e Udine. "In Italiala malattia è stata diagnosticata per l'ul-

tima volta nel1995, nell'a-rea in que-stione nel '92- afferma l'e-sperto - e lavaccinazionedelle volpicondotta tral'89 e il 2004".Secondo Mu-tinelli "è fon-damentale laprevenzione"e "l'azione dimonitoraggiodegli animaliconsentirà di

delineare meglio la zona infetta". La ma-lattia "è virale - spiega l'esperto - e sitrasmette principalmente con il morsodall'animale infetto. Con un'incubazionedi circa un mese, una volta che si verifi-ca la sintomatologia nervosa può avereesito fatale per l'uomo. Per questo oc-corre effettuare la vaccinazione dellapersona esposta a contagio, anche do-po il morso, come avvenuto a Resia".(ANSA)

RABBIA IN FRIULI, AL VIA IL PIANO DI PREVENZIONE

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

Il Presidente della giunta Regionaledella Toscana, accertata l’insor-genza in un allevamento nel terri-torio del Comune di Firenzuola (FI)di un focolaio di carbonchio ema-tico, ha ritenuto necessario predi-

sporre un piano di profilassi vaccinale anti-carbonchiosa, al fine di impedire l’ulteriorediffusione della malattia.

OBBLIGO DI PROFILASSIÈ dichiarata zona soggetta a profilassi vac-cinale obbligatoria anticarbonchiosa l’areadel Comune di Firenzuola delimitata a nord-ovest dal crinale tra Sasso di Castro, MonteFreddi e Monte Beni, a sud-ovest dalla S.S.65 fino al Passo della Futa, a sud dal fiumeSanterno, a nord-est dalla S.S. 65 fino all’in-tersezione con la S.S. 503, ad est dalla S.S.503 del Passo del Giogo fino all’intersezionecon il fiume Santerno.

ANIMALI SOGGETTI AVACCINAZIONE

È resa obbligatoria la vaccinazione contro ilcarbonchio ematico:

• dei bovini, ovini, caprini ed equidi che sispostano per motivo di pascolo

• degli animali delle specie sopraindicateche risiedono stabilmente nell’area indivi-duata.

VACCINAZIONELa vaccinazione dei bovini, ovini, caprini edequidi che risiedono stabilmente nell’areaindividuata dovrà avvenire entro quaranta-cinque giorni dall’entrata in vigore dell’ordi-nanza. I bovini, ovini, caprini ed equidi in-trodotti nei territori, se non sottoposti atrattamento immunizzante anticarbonchio-

so nei sei mesi precedenti, dovranno esse-re vaccinati entro il decimo giorno dall’arri-vo. Gli animali vaccinati, laddove possibile,potranno essere trasferiti dai ricoveri dovesi trovano, solo dopo un periodo di quindicigiorni dalla vaccinazione, periodo ritenutonecessario per ottenere una efficace prote-zione immunizzante. Le vaccinazioni dovranno essere eseguitedai medici veterinari dipendenti della ASL 10di Firenze. L’ordinanza del Presidente della Giunta Re-gionale n. 1 del 14 ottobre 2008 è pubblica-ta sul BUR n. 35 del 31 ottobre scorso. ■

Profilassi del carbonchio ematico in Toscana

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Toscana Info Regioni 25

Con la delibera n. 840 del 20 otto-bre scorso, la Giunta Regionaledella Toscana ha approvato lo

schema di protocollo d'intesa tra Regio-ne Toscana, Facoltà di Medicina Veteri-naria dell'Università degli Studi di Pisae Istituto Zooprofilattico Sperimentaledelle Regioni Lazio e Toscana per il mi-glioramento della salute umana e ani-male. Il Piano Sanitario Regionale 2008-2010fissa per il triennio gli obiettivi strategi-ci, gli strumenti e gli atti volti a persegui-re un miglioramento degli standard di vi-ta della popolazione umana ed animalee prevede interventi per la qualificazionedel sistema veterinario. Nell'area veteri-naria risulta del tutto prioritaria la tuteladella qualità degli alimenti di origine ani-male, la tutela del patrimonio zootecni-co ed il miglioramento del benessere a-nimale, pertanto nella organizzazione egestione di un'adeguata rete di servizisul territorio è necessario incentivare trala Regione, l'Università degli Studi di Pi-sa e l'IZS lo sviluppo di collaborazioninella ricerca, nella formazione, nella di-dattica e nella sperimentazione, neicampi di interesse comune. Per quanto riguarda le attività di speri-mentazione e di ricerca applicata, verràavviato un percorso integrato fra Regio-ne, Aziende Sanitarie, Università ed Isti-tuto Zooprofilattico per la partecipazio-ne a progetti multicentrici ed interdisci-plinari nell'ambito della ricerca epide-miologica e sui servizi sanitari. Un'atten-zione particolare dovrà essere posta altrasferimento dei risultati della ricerca edella sperimentazione al sistema vena-torio regionale nel suo complesso. Per la realizzazione delle attività previ-ste dal protocollo d'intesa, dovrà esserecostituita entro sessanta giorni dalla fir-ma del protocollo, una Commissione disei membri composta, in maniera parite-tica, dalle tre componenti e coordinatada un rappresentante della Regione To-scana.

PROTOCOLLO D’INTESA SU SALUTE

ANIMALE

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

Accertata l’insorgenza indue allevamenti nel ter-ritorio del Comune diCortona (AR) di un foco-laio da malattia vesci-colare da enterovirus

del suino, il Presidente della Giunta Regiona-le della Toscana - Claudio Martini, ha stabili-to con l’ordinanza n. 2 del 14 ottobre 2008,nuove misure sanitarie. È dichiarata zona di protezione da MVS, ilterritorio compreso in un raggio di 4 km daun punto equidistante dagli allevamenti doveè sorto il focolaio, comprendente porzioni deiComuni di Cortona e Montepulciano. È di-chiarata zona di sorveglianza da MVS il terri-torio compreso in un raggio di 11 km da unpunto equidistante dagli allevamenti, com-prendente porzione dei Comuni di Cortona,Castiglion Fiorentino, Montepulciano, Foranodella Chiana, Sinalunga e Torrita di Siena. L’ordinanza stabilisce le misure sanitarie daapplicare alle zone di protezione e di sorve-glianza. Dal territorio di Arezzo non possonoessere inviati suini verso i Paesi Membri della

Unione Europea e verso i Paesi Terzi. Nel territorio regionale tutte le stalle di sostadevono essere controllate per dimostrare l’as-senza del virus in campioni di feci ambientali,da inviare al Centro di Referenza per le Malat-tie Vescicolari di (CERVES) dell’IZS di Brescia. Fa eccezione la movimentazione dei suinidalle stalle di sosta solo verso un macello u-bicato sul territorio regionale alle seguenticondizioni:• gli animali devono viaggiare scortati dal

modello 4 sul quale, oltre ai dati identifica-tivi, il Servizio Veterinario dell’Azienda USLcompetente deve indicare data, esito e

numero di riferimento del test di controlloeffettuato dal CERVES dell’IZS di Brescia,l’esatta ubicazione del macello di destina-zione ed il vincolo sanitario, nonché la di-chiarazione dell’avvenuta disinfezione del-l’automezzo prima del carico in conformitàall’art. 18 dell’O.M. 12 aprile 2008;

• il Servizio Veterinario dell’Azienda USLcompetente sulla stalla di sosta di originedeve inviare, entro 24 ore, per fax ai ser-

vizi veterinari competenti copia del mo-dello 4;

• il Servizio Veterinario dell’Azienda USL com-petente per il macello di destino deve dare ri-scontro dell’avvenuta macellazione, rinvian-do entro 24 ore, anche a mezzo fax, al Servi-zio Veterinario dell’Azienda USL competentesulla stalla di sosta di origine copia del mo-dello 4 pervenuto, indicando il giorno e l’orain cui gli animali sono stati macellati. ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200826 Info Regioni Vescicolare suini

MVS, misure sanitarie in Toscana

La Malattia vescicolare dei suini fa la sua comparsa anche nelle Marche. Lo hannorilevato i veterinari dell'Asur, che hanno verificato la presenza del morbo, comenella vicina Umbria. La malattia è comparsa in due piccole aziende: una in pro-

vincia di Ancona e una in provincia di Ascoli Piceno, veicolata da suini acquistati in al-levamenti infetti dell'Umbria. La Mvs è una malattia degli animali che non si trasmettein alcun modo agli uomini, né direttamente, né attraverso i prodotti alimentari derivati;può provocare, però, ingenti danni economici all'allevamento suinicolo. L'unità di crisi,subito attivata dall'assessorato alla Salute della Regione Marche, ha preso atto che iServizi veterinari dell'Asur e l'Istituto zooprofilattico Umbria e Marche stanno “effica-cemente lavorando per evitare la diffusione della malattia, dando completa e puntualeapplicazione a tutte le procedure previste dal Centro di referenza dell'Istituto zooprofi-lattico di Brescia”. (ANSA).

DUE CASI NELLE MARCHE

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E’ di cruciale importanzamettere fine agli esperi-menti sugli animali. La ri-cerca scientifica deve fareil possibile per trovare me-todi alternativi e, in assen-

za di tali metodi, la situazione degli animaliancora impiegati per esperimenti deve esse-re migliorata. È quanto ha affermato il com-missario europeo per l'ambiente, Stavros Di-mas in riferimento alla proposta di revisionedella direttiva 86/609 sulla sperimentazioneanimale, presentata lo scorso 5 novembredalla Commissione Europea. La proposta varata dalla Commissione, do-po mesi di discussioni, è destinata a rivederein senso più restrittivo la normativa esistentevecchia di 22 anni.L'obiettivo è quello di rafforzare la normativacomunitaria in vigore sulla protezione degli a-nimali utilizzati a fini sperimentali, in partico-lare richiedendo che vengano svolte valuta-zioni etiche prima di autorizzare progetti incui vengono impiegati animali e stabilendorequisiti minimi per quanto concerne l'allog-gio degli animali e le cure ad essi prodigate.La direttiva proposta include nel suo campodi applicazione gli animali utilizzati nella ricer-ca di base, nell'istruzione e nella formazione.Essa riguarda tutti i vertebrati vivi non umaninonché alcune altre specie in grado di avver-tire il dolore. L'utilizzo di primati non umani èsoggetto a restrizioni. La proposta introduce inoltre il divieto di uti-lizzare scimmie antropomorfe - scimpanzé,bonobo, gorilla e orangutan - nelle procedu-re scientifiche. L'impiego di tali animali daparte degli Stati membri potrà essere auto-rizzato a titolo eccezionale solo qualora sia ingioco la sopravvivenza stessa della specie, oin caso di manifestazione imprevista di unamalattia potenzialmente mortale o invalidan-te negli esseri umani.Per quanto riguarda l'utilizzo di animali da la-boratorio, la revisione proposta punta ad as-sicurare che essi siano utilizzati solo in as-senza di alternative. Il loro impiego deve es-sere pienamente giustificabile e i vantaggiprevisti devono essere superiori ai danni adessi provocati. La proposta consentirà inoltredi garantire che gli animali ricevano le cure ei trattamenti adeguati e in particolare che sia-no alloggiati in gabbie di dimensioni sufficien-ti e in un ambiente adatto a ciascuna specie.La revisione proposta prevede inoltre chel'avvio di progetti che richiedono l'uso di ani-mali debba essere autorizzato da un'autoritàcompetente. Le organizzazioni che desidera-no allevare, fornire o utilizzare animali dovran-no chiedere un'autorizzazione per le loro atti-vità e per il personale che lavora con gli ani-mali.La LAV ha invitato il Parlamento e il Consi-glio UE a considerare una priorità la discus-sione della nuova direttiva sui test su anima-li. Se la nuova direttiva non sarà discussa inParlamento entro le elezioni europee previ-ste per giugno 2009, infatti, la legislazione ri-schia di essere significativamente ritardata,“e ogni giorno di ritardo nell’emanazione del-la normativa, comporta la sofferenza di mi-gliaia di animali - ha affermato Michela Kuan,Responsabile LAV Vivisezione. Questa nuo-

va proposta è attesa da anni: ogni ulterioreritardo è semplicemente inaccettabile”. “Ilnostro obiettivo è quello di favorire - ha con-cluso Michela Kuan - una costante riduzionenel numero di animali usati in UE a scoposperimentale, in vista del traguardo finale

rappresentato dalla sostituzione degli ani-mali nella ricerca con metodi eticamente escientificamente validi, rendendo il processodi autorizzazione quanto più rigoroso possi-bile, e promuovendo il ricorso a metodi al-ternativi”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Direttiva 86/609 Europa 27

Proposta la revisione della direttiva sulla sperimentazione UE: rafforzare la normativa sulla protezione degli animali.Limitare il numero degli animali utilizzati a fini sperimentali

★★

★★★★★★

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

…Concorrenza ?

Anni fa, mi convincevo che per en-trare e, soprattutto, rimanere nelmercato, occorreva essere com-

petitivi. Lo stimolo ovvio era quello di attirarela clientela con un positivo passaparola, dimettersi costantemente in discussione e,possibilmente, di venirne a capo nella mag-gior parte delle volte. Valeva per me, valevaper tutti. Gli anni passano ma, la “concorren-za”, indirizzata per altro da forze potenti edesterne alla categoria, rispetta sempre menoquei principi. Si parte già con l’enorme han-dicap di laurearsi in un paese dove prolifera-no più facoltà che animali. In passato si è

provato a limitare i danni e, infatti, da 13 sia-mo arrivati a 14 atenei. In Europa non abbia-mo rivali, come numero beninteso! Hanno u-na facoltà Austria, Belgio, Croazia, Danimar-ca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Ir-landa, Lituania, Olanda, Norvegia, Portogal-lo, Slovacchia (siamo a 14, ma possiamocontinuare), Slovenia, Svizzera, Jugoslavia,Repubblica Ceca; due la Francia; quattro laGermania; cinque l’Inghilterra; otto la Spa-gna. Probabilmente abbiamo le stesse esi-genze di mercato di Francia, Germania, In-ghilterra, Austria, Belgio e Croazia messi in-sieme.Si continua con l’IVA al 20%! Sempre in Eu-ropa, siamo fra i più vessati (20% di aliquotaapplicata sulle prestazioni in Italia e Austria,

al 5% nella Repubblica Ceca, 7% in Spagna,8% in Grecia, 12% Lussemburgo, 17,5%Gran Bretagna, 19,6% Francia, 19% Olanda,25% Danimarca). Da anni ci si batte per ri-durla. Ci aveva provato, per la prima volta nelmaggio 2002, anche il nostro Presidente,l’Onorevole Gianni Mancuso. Niente! LaCommissione Europea ha detto sempre no!… Oggi, magicamente, per i potenziali “con-tribuenti minimi”, l’IVA è semplicemente…annullata! Toh! E dire che, un’aliquota magarial 10%, per tutti (minimi-medi-massimi), po-trebbe muovere il mercato, potrebbe final-mente far decollare il pet-corner, potrebbegratificare la scelta di ridistribuire i farmaci,abbasserebbe realmente il tariffario … di tut-ti! Poco male, dimenticavo che i tariffari mi-nimi non ci sono più e, la conseguente “con-correnza livellatrice”, cui si puntava, ha por-tato solo ad un irresponsabile abbattimentodella credibilità professionale. Se siamo con-vinti di aver ulteriormente ridicolizzato le no-stre tariffe, continuando a guadagnarci (o-gnuno credo sappia farsi i conti in tasca oforse no), vuol dire che fino a ieri eravamo deidisonesti approfittatori.Sempre a favore di una sana concorrenza fracolleghi, ciliegina finale: dal 2008 ci sono i“contribuenti minimi”! - tariffario minimo,contribuente minimo, entrate da sopravvi-venza… comincio ad avere un po’ di mal ditesta - comunque, il contribuente minimo èesentato dall’IVA (ci sarebbe da chiarire me-glio, ma per facilità di scrittura mi si passi lafrase) è esentato dall’IRPEF, dall’IRAP, dal-l’applicazione degli studi di settore, esonera-to dagli obblighi di registrazione e di tenutadelle scritture contabili, dall´invio degli elenchiclienti e fornitori… che c’entra poi la raffica

finale con l’aiuto economico? Boh? Noncommento. Non commento più… ma di co-sa stavo parlando? A già, di concorrenza! Dilegittima, sana, leale concorrenza! Mi ero unattimino perso. Io però sono solo un insignifi-cante veterinario di periferia e, siccome con-tinuo, ottusamente, a conoscere meglio ilProntuario Veterinario piuttosto che il CodiceCivile o le normative fiscali, dovrò pur ricre-dermi e definitivamente confidare in argo-menti così caldamente sponsorizzati. Ma leg-go che, ad un anno dalla laurea, lavorano 37colleghi su 100, 41 cercano lavoro, 22 non locercano nemmeno; qualche centinaio di po-tenziali neocolleghi, non s’iscrivono più ai ri-spettivi Ordini; le nostre entrate… lasciamoperdere! Leggo ben altro e mi domando: saràche i conti non tornano... o sarà che, pur-troppo, forse tornano?

Antonio Tommasi

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200828 Lettere al Direttore @

“Dopo il 20 del mese gli anziani non vanno più dal veterinario”

Licia Colò, presentatrice televisiva

L’evento si terrà il 18 Novembre 2008 dalle ore 9.30 presso la Sede dell’Ente Nazionaledi Previdenza e Assistenza Veterinari in Via Castelfidardo, 4 - Roma.

Programma9.30 Saluti dell’On. Giani Mancuso - Presidente ENPAV9.45 Introduzione di Ilaria Ferri - Direttore Scientifico Animalisti Italiani10.00 Prof. Marc Bekoff - etologo, zoologo11.00 Dott. Marchesini - veterinario zooantropologo11.25 Dott.ssa Pagani - psicologa ricercatrice Cnr11.45 Dott. Colangeli - veterinario comportamentalista12.05 Dott. Pierantoni - etologo cinologo12.20 Dott.ssa Di Bari - veterinario omeopata12.40 Dott.ssa Manzoni - psicologa13.00 Premiazione del Vice Capo Questore Esposito, responsabile Nirda e del Coman-dante Capitaneria di Porto Vigliotti per essersi distinti in azioni a tutela degli animali13.30 Brunch

Per informazioni: [email protected]

“GIORNATA DI ZOOANTROPOLOGIA:PENSIERI, RIFLESSIONI E AZIONI PER LA DIFFUSIONE

DEL CORRETTO RAPPORTO UOMO-ANIMALE”

Page 29: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

Iprincipali esperti europei in mate-ria di obesità hanno presentato unnuovo strumento che aiuta i vete-rinari a contrastare il numero cre-scente di cani in sovrappeso e o-besi individuati nelle strutture

veterinarie. Obesity Matters (L’obesità è importante) è unbollettino d’informazione scientifica prodottodal gruppo consultivo per il peso Weight Ad-visory Group (WAG) - un comitato di espertieuropei impegnato a migliorare la gestionedei casi di obesità canina. Ogni numero siconcentrerà su un aspetto particolare dell’o-besità e sarà scritto da un membro del WAGoppure da uno scrittore ospite, autorevole e-sperto in materia. L’obiettivo è evidenziare inumerosi rischi per la salute legati all'ecces-so di peso nei cani e fornire ai veterinari leconoscenze necessarie per gestire al meglioquesta patologia. Il bollettino, di due pagine, sarà pubblicatoperiodicamente e il primo numero è statoscritto da Jürgen Zentek: membro del WAGe docente dell’Istituto di nutrizione animaledell’Università di Berlino.«Il primo numero offre una panoramica sulproblema dell’obesità negli animali domesticieuropei» spiega. «Sottolinea la necessità daparte nostra, in quanto professionisti, di con-siderare questo problema con maggiore se-rietà e fornisce ai veterinari consigli utili perfarlo».«Il nostro lavoro è verificare che gli animaligodano di buona salute e che seguano il piùpossibile uno stile di vita adeguato - e man-tenere un peso corretto è un modo fonda-mentale di garantire ai cani una vita lunga efelice».Il professor Zentek afferma che per gestire ilproblema dell’obesità i veterinari dispongonooggi di un’ampia varietà di opzioni, tra cui

diete appositamente formulate e nuovi far-maci, come lo Slentrol, che aiutano i cani aperdere peso.«Oggi più che mai disponiamo dei mezzi ne-cessari per gestire il problema» dichiara, «tut-tavia, una scelta così ampia significa altresìche per il veterinario può essere difficile sa-pere qual è l’opzione più adatta e in qualecaso». Il nostro obiettivo è semplificare il piùpossibile questa scelta fornendo ai veterinaritutte le informazioni necessarie attraverso le

linee guida di gestione del WAG e questinuovi bollettini».Il Professor Pier Paolo Mussa dell’Universitàdi Torino e membro del Weight AdvisoryGroup rimarca la lunga serie di problemi perla salute legati all'obesità.«L’eccesso di peso è la causa di molti pro-blemi comuni rilevati quotidianamente in am-bulatorio». L’osteoartrite nei cani ne è unchiaro esempio, anche se la lista è molto lun-ga e comprende: malattie cardiache, malat-

tie della pelle e problemi respiratori. «Abbiamo deciso che ogni numero di Obe-sity Matters evidenzierà alcuni punti chiavesul lato pratico e analizzerà aspetti specificidell'obesità e le implicazioni in campo veteri-nario e sarà scritto da un esperto in quel par-ticolare campo. Inoltre, si propone di aiutare iveterinari ad affrontare questa patologia, siain termini di comunicazione con il proprieta-rio dell’animale sia, naturalmente, di applica-zione del trattamento».Le copie di Obesity Matters si possono con-sultare e scaricare dal sito del WAG:www.CanineObesity.info, insieme alle copiecontenenti tutte le linee guida per gestire ilproblema pubblicate dal WAG all'inizio diquest'anno. ■

Gli esperti presentano il bollettino sull'obesità

Prof. P. Mussa, Facoltà di Medicina Veterinaria Torino,

membro WAG.

laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 2008 Obesità Dalle Aziende 29▲

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 40

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laPROFESSIONE VETERINARIA 40 | 200830 Calendario attività Dal 16 novembre al 13 Dicembre

16 NOVINCONTRO GRUPPO FR GATTI: ANCHE LORO HANNO BISOGNO DI FISIOTERAPIA … TALORA! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO SIRVAC SCELTE ANESTESIOLOGICHE IN CORSO DI CESAREO, OVARIOISTERECTOMIA E NEL PAZIENTE PEDIA-

TRICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Pao-la Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO SIARMUV ARGOMENTI DI ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI AL-

TERNATIVE TERAPEUTICHE - Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Mo-nica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE L’OCCHIO DOLENTE - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 21 NOVITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: I PARTE - RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA - Centro Studi Attenzione: Evento posticipato in data da definirsi. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-

teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 - 21 NOVCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON MALATTIE DEGLI ANIMALI, ZOONOSI, IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE. IL DATO EPIDEMIOLOGICO: REGIONE LOMBARDIA SFIDA, STRUMENTO, ETICA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredi-

tamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

22 - 23 NOVINCONTRO SINVET / SOVI NEUROFTALMOLOGIA CLINICA: OCULISTA E NEUROLOGO A CONFRONTO - Centro Studi SCIVAC, IN COLLABORAZIONE CON SOVI Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.

Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

22 - 23 NOVSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP MALATTIE INFETTIVE DEL CANE: UN APPROCCIO MODERNO A DIAGNOSI, TERAPIA E PROFILASSI - Ho-

tel Salera, Asti - Via Monsignor Marello, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

22 - 23 NOVINCONTRO SICARV MALATTIE CARDIACHE CONGENITE ED EREDITARIE: A CHE PUNTO SIAMO E COSA CI ASPETTIAMO DAL

FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

23 NOVSEMINARIO ANMVI / SCIVAC UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM Montecatini Terme (PT) - Via Bacelli, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel.

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23 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Città Sant’Angelo (PE) - Via Tito DeAttenzione: Date evento modificate. Caesars, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-

nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

23 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Perugia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Mo-

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23 NOVCORSO SCIVAC CORSO FSA AVANZATO. DIAGNOSI UFFICIALE DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E AGGIORNAMEN-Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. TO HD/ED - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Moni-

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23 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA EMERGENZA O NON EMERGENZA QUESTO È IL PROBLEMA? - Cagliari - Jolly Hotel - CirconvallazioneIN COLLABORAZIONE CON ASVAC Nuova Pirri - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-

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27 - 29 NOVCORSO SCIVAC 10° CORSO VETERINARIO ASAMI. TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV - Centro Studi Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-

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27 NOVINCONTRO REGIONALE SIVAR SICILIA IN DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO - Castronuovo di Sicilia, P.zzo Giandalia - ViaCOLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI Roma, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica VETERINARI DI PALERMO SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

29 NOVSEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE CON AIVEMP SEMINARIO “SANITÀ PUBBLICA EQUINA: IL FARMACO E LE MALATTIE DEGLI EQUINI SOGGETTE A DE-

NUNCIA” - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

29 NOVINCONTRO REGIONALE SIVAR SICILIA DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI Americhe - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39VETERINARI DI RAGUSA 0372 403539 - E-mail: [email protected]

30 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA CHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Genova - Sala Quadrivium - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

30 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - Catania - Via Etnea, 8

- P.zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Re-gionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

30 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA IN L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Caserta_ Novotel Caserta Sud - COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaVETERINARI DI NAPOLI Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

30 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHIRURGIA PALPEBRALE - Milano - Ata Hotel Quark - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

1 - 2 DICCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - BASI DI CHIRURGIA EPATICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372

403508 - E-mail: [email protected]

3 - 5 DICITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. OFTALMOLOGIA: II PARTE - GLAUCOMA, UVEA, LENTE, ANIMALI ESOTICI E FARMACOLOGIA - Ultimi posti disponibili Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-

barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

3 - 5 DICCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ISS PRINCIPALI ZOONOSI DEGLI ANIMALI ESOTICI E DA COMPAGNIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel.+39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

7 DICINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC TOSCANA EMATOLOGIA NEGLI UCCELLI E NEI RETTILI; UNA VIA ALTERNATIVA PER L’IDRATAZIONE E L’ANESTESIA

INTRAOSSEA NEI CHELONI - Residence La buca del Gatto Via della Astronomia, 1 57023 - Cecina (LI) - ECM:Richiesto Accreditamento - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

11 - 13 DICITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VIII PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA DEL MUSCOLO-

SCHELETRICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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