Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 22, dal 9 al 15 giugno 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 22 2 UFFICI PERIFERICI I veterinari precari dell'ex Ministero della Salute hanno commentato le linee pro- grammatiche del Ministro Brunetta per la riforma della Pubblica Amministrazio- ne avvertendo il Ministro che gli uffici pe- riferici sono indispensabili per la sicurez- za alimentare e la sanità pubblica. LA TTE Raggiunta in Conferenza Stato Regioni l’intesa sulla sicurezza alimentare del lat- te. La Conferenza ha approvato le “Li- nee guida per l'esecuzione dei controlli tesi a garantire la sicurezza alimentare nell'ambito della produzione e immissio- ne sul mercato del latte destinato al trat- tamento termico e alla trasformazione”. (GU n. 133 del 9-6-2008) MENUFOODS La canadese Menu Foods Income Fund's ha raggiunto un accordo per chiudere oltre cento cause scaturite dal pet food contaminato. L'azienda, che ha proposto un fondo-rimborsi per 24milioni di dollari, ha ribadito che all'o- rigine del caso c'è stata "una tremenda frode da parte di fornitori cinesi". FOGGIA Il Ministro Luca Zaia, ha incontrato a Ro- ma l'Assessore pugliese all’agricoltura, Enzo Russo. Sulla questione Authority per la Sicurez- za Alimentare a Foggia, Russo ha di- chiarato di aver ricevuto dal Ministro rassicurazioni che l’Agenzia resterà a Foggia. NIRDA Cancellato il finanziamento ed escluso dal bilancio preventivo del 2008. Il NIR- DA Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali del Corpo forestale dello Stato resta senza i fondi previsti dalla Legge Finanziaria. Gianni Mancu- so ha presentato una interrogazione parlamentare. IRP A Il Governo ha proposto al Parlamento la nascita dell'Irpa, Istituto per la ricerca e la protezione ambientale. L’Agenzia do- vrebbe nascere dalla fusione dell'Apat (Agenzia per la protezione dell'ambien- te), l'Infs (Istituto nazionale per la fauna selvatica) e l'Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica appli- cata al mare). ''L'accorpamento di tre enti vigilati dal ministero- ha affermato il ministro Prestigiacomo - consentirà ri- sparmi in termini di spesa''. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line ne, un dicastero della Salute”. Ma intanto il Senato ha approvato la conversione del decreto legge 'taglia-ministeri' e l’ha trasmesso alla Camera per l'adeguamento delle strutture di Governo in appli- cazione dell'ultima legge finanzia- ria. L’emendamento presentato da Ignazio Marino (Pd) che preve- deva lo scorporo della Salute dal superministero di Sacconi è stato ritira- to. Rispetto al prece- dente assetto orga- nizzativo, il decreto trasferisce, con le ine- renti risorse al Mini- stero del lavoro, della salute e delle politiche sociali le funzioni in precedenza esercitate dal Ministero della salute. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri si procederà all'immediata ricognizione in via amministrativa delle strutture tra- sferite; con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta dei Ministri competenti, sono apportate le variazioni di bi- lancio occorrenti per l'adegua- mento del bilancio di previsione dello Stato alla nuova struttura del Governo. Per ora la veterinaria non sembra molto in salute. SECONDO I DATI DEL MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ, GLI ISCRIT- TI AI CORSI DELLE FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA PER L'ANNO 2007/2008, SONO 14.796. Diciamo subito che non tutti saran- no Medici Veterinari perché quelli iscritti a questo corso di Laurea, vecchio e nuovo ordinamento, sono soltanto, si fa per dire, circa 10.500. Resta co- munque il fatto che anche gli altri 4.000, una volta terminato il corso di studi, difficilmente punteranno a fare il muratore o l'idraulico, ma cercheranno un'occupazione nel settore limando spazi che potrebbero essere coperti da Medici Veterinari. Pur limitandoci ai laureati in Medicina Veterinaria, secondo i dati del Ministero, in teoria nel giro di 5 anni potremmo avere altri diecimila iscritti agli Ordini arrivando nel 2013 a 37/38.000. Un numero che riteniamo decisamente insostenibile a livello nazionale. Di questi nuovi iscritti agli Ordini circa il 70/75% saranno donne orientate principalmente verso il settore pub- blico o degli animali da compagnia (cani e gatti, esotici e cavalli), ma questo non cambia sostanzialmente il problema. Quali possono essere le soluzioni? Ogni proposta trova seri ostacoli, spesso reali, ma a volte anche solo prete- stuosi. È anche vero che il rifiuto da parte di molti giovani veterinari verso al- cuni settori (animali da reddito, aziende mangimistiche o farmaceutiche, a- ziende di distribuzione, ecc.) desiderando tutti avere un ambulatorio per ani- mali da compagnia o essere dipendente pubblico, rende tutto più complica- to. Vedremo se il nuovo Ministro sarà capace di fare un ragionamento serio. 14.796, FORSE UN PO' TROPPI. Formula vincente non si cambia 2700 iscritti di cui 110 stranieri, 65 relatori italiani e 21 stranieri, 10 sale, 100 stand A PAGINA 3 ANMVI INTERNATIONAL A MOSCA A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 12 A PAGINA 18 A PAGINA 24 VETERINARIA ELOGIATA ALLA FAO LESIONI DEL DITO BOVINO AGEVOLAZIONI PER PROPRIETARI E INQUILINI PET PASSPORT TRANSIZIONE FINO AL 2010 59° CONGRESSO SCIVAC BREVI SIAMO SPARITI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Che fine fa la veterinaria ne- gli assetti dell’Esecutivo? Per ora guardiamo con atten- zione alle uscite del Sottose- gretario alla Salute France- sca Martini, l’unico rappresen- tante del Governo che si stia oc- cupando di sanità pubblica veteri- naria. Ma non conosciamo ancora ufficialmente le deleghe, già asse- gnate dal Ministro Mau- rizio Sacconi e da que- sti anticipate in Senato, senza però far cenno ad una specifica delega per la veterinaria. Sulla carta da lettera u- tilizzata dagli uffici mini- steriali c'è ormai scritto "Ministero del Lavoro, della Salute e delle Poli- tiche Sociali". Il Ministero della Salute è destina- to ad essere un ricordo? Il punto interrogativo è d’obbligo perché il Sottosegretario alla Pre- sidenza del Consiglio Gianni Let- ta ha dichiarato che lo farà “riap- parire”. E anche perché il Senato ha impe- gnato il Governo a ripristinarlo. Palazzo Madama ha infatti accol- to un ordine del giorno bipartisan che impegna il Governo a riconsi- derare l'assetto dei ministeri per "ripristinare, nelle forme opportu- la PR OFESSI O NE VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 22, dal 9 al 15 giugno 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona2222 22

UFFICI PERIFERICII veterinari precari dell'ex Ministero dellaSalute hanno commentato le linee pro-grammatiche del Ministro Brunetta perla riforma della Pubblica Amministrazio-ne avvertendo il Ministro che gli uffici pe-riferici sono indispensabili per la sicurez-za alimentare e la sanità pubblica.

LATTERaggiunta in Conferenza Stato Regionil’intesa sulla sicurezza alimentare del lat-te. La Conferenza ha approvato le “Li-nee guida per l'esecuzione dei controllitesi a garantire la sicurezza alimentarenell'ambito della produzione e immissio-ne sul mercato del latte destinato al trat-tamento termico e alla trasformazione”.(GU n. 133 del 9-6-2008)

MENUFOODSLa canadese Menu Foods IncomeFund's ha raggiunto un accordo perchiudere oltre cento cause scaturite dalpet food contaminato. L'azienda, cheha proposto un fondo-rimborsi per24milioni di dollari, ha ribadito che all'o-rigine del caso c'è stata "una tremendafrode da parte di fornitori cinesi".

FOGGIAIl Ministro Luca Zaia, ha incontrato a Ro-ma l'Assessore pugliese all’agricoltura,Enzo Russo. Sulla questione Authority per la Sicurez-za Alimentare a Foggia, Russo ha di-chiarato di aver ricevuto dal Ministrorassicurazioni che l’Agenzia resterà aFoggia.

NIRDACancellato il finanziamento ed esclusodal bilancio preventivo del 2008. Il NIR-DA Nucleo investigativo per i reati indanno agli animali del Corpo forestaledello Stato resta senza i fondi previstidalla Legge Finanziaria. Gianni Mancu-so ha presentato una interrogazioneparlamentare.

IRPAIl Governo ha proposto al Parlamento lanascita dell'Irpa, Istituto per la ricerca ela protezione ambientale. L’Agenzia do-vrebbe nascere dalla fusione dell'Apat(Agenzia per la protezione dell'ambien-te), l'Infs (Istituto nazionale per la faunaselvatica) e l'Icram (Istituto centrale perla ricerca scientifica e tecnologica appli-cata al mare). ''L'accorpamento di treenti vigilati dal ministero- ha affermato ilministro Prestigiacomo - consentirà ri-sparmi in termini di spesa''.

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ne, un dicastero della Salute”. Ma intanto il Senato ha approvatola conversione del decreto legge'taglia-ministeri' e l’ha trasmessoalla Camera per l'adeguamentodelle strutture di Governo in appli-cazione dell'ultima legge finanzia-ria. L’emendamento presentatoda Ignazio Marino (Pd) che preve-deva lo scorporo della Salute dal

superministero diSacconi è stato ritira-to. Rispetto al prece-dente assetto orga-nizzativo, il decretotrasferisce, con le ine-renti risorse al Mini-stero del lavoro, dellasalute e delle politichesociali le funzioni inprecedenza esercitate

dal Ministero della salute. Con decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri si procederàall'immediata ricognizione in viaamministrativa delle strutture tra-sferite; con decreto del Ministrodell'economia e delle finanze, suproposta dei Ministri competenti,sono apportate le variazioni di bi-lancio occorrenti per l'adegua-mento del bilancio di previsionedello Stato alla nuova struttura delGoverno. Per ora la veterinaria non sembramolto in salute.

SECONDO I DATI DEL MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ, GLI ISCRIT-TI AI CORSI DELLE FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA PERL'ANNO 2007/2008, SONO 14.796. Diciamo subito che non tutti saran-no Medici Veterinari perché quelli iscritti a questo corso di Laurea, vecchio enuovo ordinamento, sono soltanto, si fa per dire, circa 10.500. Resta co-munque il fatto che anche gli altri 4.000, una volta terminato il corso di studi,difficilmente punteranno a fare il muratore o l'idraulico, ma cercherannoun'occupazione nel settore limando spazi che potrebbero essere coperti daMedici Veterinari. Pur limitandoci ai laureati in Medicina Veterinaria, secondoi dati del Ministero, in teoria nel giro di 5 anni potremmo avere altri diecimilaiscritti agli Ordini arrivando nel 2013 a 37/38.000. Un numero che riteniamodecisamente insostenibile a livello nazionale. Di questi nuovi iscritti agli Ordinicirca il 70/75% saranno donne orientate principalmente verso il settore pub-blico o degli animali da compagnia (cani e gatti, esotici e cavalli), ma questonon cambia sostanzialmente il problema. Quali possono essere le soluzioni?Ogni proposta trova seri ostacoli, spesso reali, ma a volte anche solo prete-stuosi. È anche vero che il rifiuto da parte di molti giovani veterinari verso al-cuni settori (animali da reddito, aziende mangimistiche o farmaceutiche, a-ziende di distribuzione, ecc.) desiderando tutti avere un ambulatorio per ani-mali da compagnia o essere dipendente pubblico, rende tutto più complica-to. Vedremo se il nuovo Ministro sarà capace di fare un ragionamento serio.

14.796, FORSE UN PO' TROPPI.

Formula vincente nonsi cambia2700 iscritti di cui 110 stranieri, 65 relatoriitaliani e 21 stranieri, 10 sale, 100 stand

A PAGINA 3

ANMVIINTERNATIONAL

A MOSCA

A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 12 A PAGINA 18 A PAGINA 24

VETERINARIAELOGIATA ALLA FAO

LESIONIDEL DITOBOVINO

AGEVOLAZIONIPER PROPRIETARI

E INQUILINI

PET PASSPORTTRANSIZIONEFINO AL 2010

59° CONGRESSO SCIVAC

BREVI SIAMO SPARITI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Che fine fa la veterinaria ne-gli assetti dell’Esecutivo?Per ora guardiamo con atten-zione alle uscite del Sottose-gretario alla Salute France-sca Martini, l’unico rappresen-tante del Governo che si stia oc-cupando di sanità pubblica veteri-naria. Ma non conosciamo ancoraufficialmente le deleghe, già asse-gnate dal Ministro Mau-rizio Sacconi e da que-sti anticipate in Senato,senza però far cenno aduna specifica delegaper la veterinaria. Sulla carta da lettera u-tilizzata dagli uffici mini-steriali c'è ormai scritto"Ministero del Lavoro,della Salute e delle Poli-tiche Sociali". Il Ministero della Salute è destina-to ad essere un ricordo? Il punto interrogativo è d’obbligoperché il Sottosegretario alla Pre-sidenza del Consiglio Gianni Let-ta ha dichiarato che lo farà “riap-parire”. E anche perché il Senato ha impe-gnato il Governo a ripristinarlo.Palazzo Madama ha infatti accol-to un ordine del giorno bipartisanche impegna il Governo a riconsi-derare l'assetto dei ministeri per"ripristinare, nelle forme opportu-

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di ANTONIO MANFREDI

Formula vincente non si cam-bia, non vi è dubbio. Il 59°Congresso InternazionaleMultisala della SCIVAC, te-nutosi a Rimini dal 30 mag-gio al 1 giugno ha dimostra-

to di essere veramente una formula vincente.L'area espositiva non aveva nulla da invidiareai più importanti congressi veterinari europei,anzi, a detta di molti è forse la più bella, vastae completa. Se pensiamo che abbiamo dovu-to escludere qualche azienda arrivata all'ultimomomento e rifiutare qualche metro in più ad a-ziende importanti per mancanza di spazio, cisembra una bella soddisfazione. Tutti gli espositori, più di cento, ci hanno fatto icomplimenti per gli ottimi risultati raggiunti,molti ci hanno chiesto più spazio per il prossi-mo anno e la possibilità di organizzare mo-menti scientifici complementari al programma

(seminari satelliti, sale a tema, approfondimenticon i relatori, ecc.) o iniziative collaterali al pro-gramma sociale. Un'azienda sponsor nel farci icomplimenti ci ha informato di aver raccoltopiù di 1800 schede di visitatori ai suoi stand.Non male! Il Congresso di Rimini è ormai di-ventato un momento così importante e radica-to nel settore veterinario che alcune aziendeper la promozione dei loro prodotti puntanoquasi esclusivamente su questo evento.Quanti erano gli iscritti? Diciamo subito che l'o-biettivo che ci eravamo posti, in verità che misono posto io, di arrivare a tremila iscritti, nonè stato raggiunto. Siamo sempre intorno ai2700. Per carità, non sono pochi, e se con-frontiamo questo numero con gli altri congres-si in Europa, anche quelli che da anni, per tra-dizione e rapporti culturali, richiamano iscrittida altri paesi, vediamo che siamo più o menosugli stessi livelli.Il sorpasso loro lo ottengono solo per la pre-senza di mille o duemila infermieri veterinari,

tecnici, assistenti, ecc., tutte figure profes-sionali che da noi non esistono ancora, omeglio, esistono, ma non hanno alcun rico-noscimento.Colgo l'occasione per ricordare che l'ANMVI èconvinta della necessità nelle strutture veteri-narie di figure professionali con queste carat-teristiche e con competenze non veterinarieche oggi sono spesso svolte da giovani laurea-ti in veterinaria con rapporti di lavoro, a volte,molto discutibili.Purtroppo, il numero troppo elevato di laureatie, quindi, l'enorme difficoltà a trovare un'occu-pazione decente, li costringe ad adeguarsi atutto con evidenti distorsioni del mercato oc-cupazionale.Con il mondo universitario era già stata consi-derata la possibilità di introdurre la figura del-l'infermiere o assistente veterinario, per il set-

tore degli animali da compagnia, avviando cor-si di laurea triennali, ma riducendo, d'altra par-te, in modo veramente significativo, il numerodegli iscritti al Corso di Laurea in Medicina Ve-terinaria.Vedremo se la cosa sarà possibile realizzarlacon il nuovo Governo.Perdonatemi se sono uscito dal tema ma ca-pite che la lingua batte sempre dove il denteduole ed ogni occasione ci riporta sempre alpeccato originale.Torniamo ai nostri 2700.

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2008 59° SCIVAC Dalle Associazioni 3

Rimini: sempre più internazionaleCongresso SCIVAC: prove generali per il 2009

È stato presentato il nuovo Regolamento Attuativo Società Specialistiche: tale regola-mento ha lo scopo di migliorare l'organizzazione e la funzionalità delle Società Speciali-stiche. Tra le altre cose in base al regolamento approvato le elezioni dei CD delle SocietàSpecialistiche si terranno nel semestre successivo all’elezione del CD SCIVAC e il PastPresident manterrà la propria posizione all'interno del CD per un triennio ulteriore. Tuttoquesto al fine di facilitare il passaggio di consegne da un CD a quello successivo. Attività Società Specialistiche 2009: a tutte le Società Specialistiche è stato chiesto diprodurre e proporre la propria programmazione scientifica per l'anno 2009, allo scopodi facilitarne l'organizzazione e la promozione e migliorare il coordinamento program-matico tra le varie società.

RIUNIONE SOCIETÀ SPECIALISTICHE SCIVAC

Nel corso dell'Assemblea sono stati comunicati i recenti cambiamenti all'interno del-l'organico del CD SCIVAC.Fabia Scarampella, dimissionaria per troppi impegni associativi, viene sostituita nellacarica di Vice-Presidente da Federica Rossi.Marco Bernardini subentra nella carica di Segretario.

Entra in Consiglio Bruno Peirone Professore Associato presso il Diparti-mento di Patologia Animale dell’Università di Torino e titolare dei corsidi “Patologia Chirurgica”, “Metodologie Chirurgiche” e “Clinica Ortope-dica e Traumatologica”. Membro del Collegio dei Docenti del Dottoratodi Ricerca in “Scienze Veterinarie” dell’Università di Torino. Past-Presi-dente della SIOVET (Società Italiana Ortopedia Veterinaria) dal 2007 emembro del Consiglio Direttivo SCIVAC dal 2008. Chair dell’Educational

Committee della AO VET International dal 2006. Membro del SACcVet dell’AO Interna-tional dal 2007. Co-Direttore dell'Itinerario SCIVAC di Ortopedia. È autore di circa 90 la-vori a stampa, apparsi su riviste nazionali e Internazionali, ha curato la traduzione ita-liana di alcuni libri di argomento ortopedico.

ASSEMBLEA SOCI SCIVAC

Emanuela Scarsato (al centro dellafoto), con la sua tesi "Indagine sul-la diffusione di infezioni Retrovirali

(fiv e felv) in colonie Feline del Veneto" èstata premiata con la Borsa di studio SCI-VAC/Pfizer intitolata alla memoria del DrRiccardo Testa per l’ammontare di €€6.000,00. Tale somma è intesa per un sog-giorno all’estero di studio e tirocinio prati-co di durata minima di 3 mesi, da effet-tuarsi presso una sede all’estero sceltadal candidato o presso il Dipartimento diMedicina Interna dei Piccoli Animali dellaTexas A&M University, College Station,Texas, USA. Tale soggiorno deve esserefinalizzato all’apprendimento delle più re-centi acquisizioni relative alla medicina in-terna degli animali da compagnia, conparticolare riguardo alle più recenti tecni-che diagnostiche e modalità terapeuticheper la cura delle malattie emergenti e piùfrequenti degli animali da compagnia.

BORSA DI STUDIOSCIVAC-PFIZER

"RICCARDO TESTA"

Il Premio Hill’s “Marco Serati”, è statoconsegnato a Stefano Pastrolin (a de-stra nella foto), in quanto applicando i

principi di gestione alla struttura veterina-ria, ha saputo cogliere le opportunità disviluppo offrendo ai clienti nuovi servizi emigliorando la qualità della prestazione. Il premio viene riconosciuto in memoria diMarco Serati che tra i primi in Italia, assie-me a Scivac, ha visto e promosso il Prac-tice Management come disciplina al ser-vizio del progresso della professione ve-terinaria.

PREMIO HILL’S“MARCO SERATI”

La Presidente SCIVAC, Dea Bonello eil Presidente ANMVI, Carlo Scotti

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Nel 2007 eravamo arrivati a 2689. Quest'annoil numero è stato sostanzialmente lo stesso macon un leggero calo degli iscritti italiani com-pensato da un incremento degli stranieri chehanno superato il centinaio.L'aumento della presenza di veterinari stranieriera prevista e dovrebbe essere sempre mag-giore nei prossimi anni, anche per gli accordiche la SCIVAC, con la collaborazione di ANM-VI International, sta sviluppando con Associa-zioni veterinarie e Facoltà di altri paesi, non so-lo europei.Sinceramente non ci aspettavamo il calo, siapure minimo e forse anche scarsamente signi-ficativo, degli iscritti italiani. Le previsioni deltempo erano passabili e si sono poi dimostra-te buone, la proposta scientifica, come vedre-mo più avanti, era di ampio interesse e di gran-

de livello, il programma sociale ed i servizi col-laterali sono stati apprezzati da tutti, il costo diiscrizione (100 euro + IVA) era a dir poco ridi-colo per un'iniziativa di questo livello, ed allo-ra? Si è pensato al ponte del 2 giugno che haportato qualcuno, magari su sollecitazione del-la famiglia, a fare scelte diverse.Non credo che sia questo, ma soprattuttopenso che in una situazione di difficoltà gene-rale, e del settore in particolare, le spese dadover sostenere, anche se contenute, per i-scrizione, soggiorno e trasferimento, abbinatealla possibile perdita di lavoro, sia pure per ungiorno o due soltanto, abbiano spinto alcuni arinunciare ad un'occasione, certamente unica,per il loro aggiornamento.Un vero peccato per loro.La parte scientifica era infatti di grande livello ese anche a volte gli argomenti non erano nuo-vissimi, tutti i relatori sono riusciti a creare gran-de interesse, lasciando soddisfatti sia i veterinaricon grande esperienza sia i giovani laureati.Greene, De Nicola, Hoskins, Mattoon, le testedi serie, sono stati molto apprezzati, ma tutti irelatori hanno avuto buone, se non ottime, va-lutazioni.85 i relatori di cui 21 stranieri. Molto successohanno avuto i vari workshop specialistici. Tuttele sale erano affollate e spesso i posti sono ri-sultati insufficienti facendo saltare tutte le pre-visioni e mettendo a dura prova la nostra orga-nizzazione.10 sale, con quasi tremila posti a sedere nonsono riuscite, in alcuni momenti, a soddisfaretutte le diverse esigenze. Le presenze giorna-liere sono state per tutti i tre giorni molto eleva-te con la punta massima del Sabato con circa2050 partecipanti.Leggermente meno rispetto al 2007 che ave-va quasi raggiunto i 2100.

Anche gli altri giorni c'è stato un leggero calodi presenze: Venerdì 1800 e Domenica circa1900.Molto bella anche la parte sociale. Io non c'e-ro, ma il Mojito Party è andato veramente allagrande. Bastava vedere le faccie dei veterinarila Domenica mattina.Tutto bene allora? Proprio tutto no.A parte alcuni aspetti organizzativi che dovran-no essere migliorati, gli "Incontri con l'autore"sono stati un mezzo disastro e quindi stiamopensando di non riproporli il prossimo anno.A proposito di 2009, il Congresso sarà ancorariproposto in occasione del ponte del 2 giugno,sperando che questo non ci penalizzi. Non cisono altre date disponibili.Sarà un grande, grandissimo congresso, vistoche sarà quello celebrativo dei 25 anni di fon-dazione della SCIVAC. Quello appena conclu-so, pur indiscutibilmente bello, non è nulla ri-

spetto a quello del 2009.Questo è stato soltanto una prova generale: cisaranno 11 sale, 3200 posti a sedere, 100 re-latori italiani e stranieri, fra cui alcuni dei nomiche hanno fatto la storia della veterinaria degliutimi anni, torneranno i relatori più apprezzati equelli italiani che sono cresciuti all'estero.Il programma sociale proporrà diverse iniziati-ve per accontentare le esigenze ed i desideridi tutti. Ci sarà anche la possibilità di rivedersicon amici e colleghi che si sono persi di vista efare nuove conoscenze, sia italiane che stra-niere. Una grande occasione, quindi, unica.Non potete perderla, segnatela già ora in a-genda.A Rimini 2009 ci saranno anche rappresentan-ti del mondo politico ed istituzionale e si dovràessere in tanti anche per far loro capire che laveterinaria italiana è importante e devono a-scoltarla. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 20084 Dalle Associazioni 59° SCIVAC

S i è svolta sabato 31 maggio a Rimini la consueta riunione delle delegazioni Re-gionali SCIVAC presieduta dalla Coordinatrice delle Delegazioni Regionali e Pre-sidente SCIVAC, Dea Bonello.

Durante la riunione i delegati Regionali SCIVAC hanno avuto l’opportunità di discuterele problematiche emerse durante gli incontri del primo semestre 2008, confrontandosisugli aspetti logistici, scientifici ed economici. Il bilancio del primo semestre è com-plessivamente buono sotto ogni aspetto, gli incontri regionali sono sempre giornate dialto livello scientifico dove vengono trattati argomenti che vengono sempre apprezzatiper l’impostazione delle relazioni, l’efficacia in termini di nozioni teoriche e di consiglipratici indispensabili per un’attività clinica quotidiana, ne è dimostrazione il numero dipartecipanti che sempre più spesso partecipano agli incontri regionali. È promessa delConsiglio SCIVAC Nazionale trovare una soluzione in merito alla gestione pratica dellepause caffè e di trovare sedi sempre meno decentrate e quindi facilmente raggiungibilidai medici Veterinari di tutta la Regione. La riunione è stata anche l’occasione per pre-sentare il libretto delle delegazioni SCIVAC del secondo semestre 2008 che verrà pre-sto inviato a tutti i soci SCIVAC e per presentare il pacchetto relatori e programmi peril 2009. Anche per l’anno prossimo la proposta SCIVAC per gli incontri regionali è riccadi novità e argomenti che coprono tutte le varie materie della Medicina Veterinaria, sivuole dare ampio spazio agli aspetti più pratici della Medicina Veterinaria e soddisfarele richieste del più ampio numero di Veterinari, a tal proposito tutti i Medici veterinarisoci SCIVAC sono invitati ad inviare delle proposte al proprio Presidente Regionale diriferimento.Ricordiamo che anche per il 2009 tutti gli incontri regionali resteranno gratuiti per tutti isoci SCIVAC e accreditati ECM. Il calendario definitivo degli incontri regionali 2009 verràpresentato come di consueto al 60° Congresso Nazionale SCIVAC a Perugia.Un sentito ringraziamento va a tutti i delegati Regionali SCIVAC che hanno partecipato.

RIUNITE LE DELEGAZIONI REGIONALI SCIVAC

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Il controllo delle nascite nella popo-lazione canina e felina è un doveredella nostra società che va di paripasso con il possesso responsabi-le dell’animale da compagnia e lalotta agli abbandoni. La sterilizza-

zione chirurgica è ad oggi l’unico metodo diprevenzione riconosciuto a livello internazio-nale e i medici veterinari italiani sono in gradodi offrire questa prestazione con le massimegaranzie di benessere per il paziente animale.La campagna della LAV ci trova concordi nel-le motivazioni e nelle finalità e per questol’ANMVI ha accordato il suo patrocinio”.

Il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti - ha co-sì commentato l’iniziativa che la LAV ha pre-sentato alla stampa la campagna “Chi ama glianimali non fa nascere dei randagi”. L’obietti-vo è la prevenzione del randagismo. Il targetsono i cittadini proprietari ed aspiranti proprie-tari invitati all’adozione di un randagio e a ste-rilizzare il proprio cane e gatto anche per pre-venire l’abbandono. La LAV ricorda che “ste-rilizzare il proprio amico a quattro zampe puòevitare 70.000 nuovi randagi: questo è il nu-mero di discendenti che un gatto o un canepuò generare in pochi anni”. La campagnainformativa della LAV - che ha ricevuto ancheil patrocinio della Federazione Nazionale Or-dini Medici Veterinari Italiani (FNOVI) - è statapresentata il 4 giugno presso uno Studio ve-terinario di Roma, con la partecipazione delPresidente ANMVI Lazio: il medico veterinariodott. Marzio Gargiulo, del presidente dellaLAV Gianluca Felicetti e dell’attrice DanielaPoggi.Richiamandosi alle competenze assegnate aiComuni dalla Legge Finanziaria 2007 (“I comu-ni, singoli o associati, e le comunità montaneprovvedono prioritariamente ad attuare pianidi controllo delle nascite attraverso la steriliz-zazione”), la LAV ha scritto una lettera di solle-cito a numerosi Comuni chiedendo loro di as-solvere a tali obblighi, e al Presidente dell’AN-CI, Leonardo Domenici, affinché a sua voltapossa sollecitare i Comuni su questa materia,dagli importanti risvolti etici ed economici. “Èimportante informare le amministrazioni terri-toriali - conclude Scotti - perché in questi me-

si, nel presentare il progetto LEAVET ci siamoaccorti che molti Comuni non conoscono an-cora queste disposizioni finanziarie, non le ap-plicano o non le applicano correttamente. Co-me medici veterinari e come cittadini ci dob-biamo porre anche obiettivi di corretta gestio-ne dei fondi pubblici per un efficace contrastodel randagismo e del business che non di ra-do si porta dietro”. “La convergenza tra ANM-VI e LAV - ha concluso Scotti - è una conver-genza su principi ed obiettivi di civiltà”.

ALCUNI DATI• Numero animali abbandonati ogni anno

135.000 (45 mila cani, 90 mila gatti)

Anche quest'anno l'ANMVI era presente al Congresso Nazionale della SCIVACcon uno stand dedicato ai servizi e alle consulenze. Sempre più numerosi i par-tecipanti al congresso che hanno colto l’occasione per avere informazioni sui

servizi offerti dell’associazione o per una consulenza gratuita con gli esperti ANMVI inmateria di salute e sicurezza sul lavoro; regolamentazione dell’impianto elettrico nellestrutture veterinaria; rifiuti sanitari; farmaco veterinario e privacy. Come per gli anniscorsi infatti erano presenti allo stand i consulenti di ANMVI Servizi “L’ambulatorio chia-vi in mano” (Carlo Pizzirani, Giorgio Neri e Marco Maggi) e il legale dell’ANMVI, Avvoca-to Maria Teresa Semeraro. La novità di quest’anno è la certificazione di qualità per lestrutture veterinarie per animali da compagnia. In tutte le giornate congressuali erapresente allo stand anche un esperto della Commissione Qualità dell’ANMVI a disposi-zione dei colleghi per delucidazioni e consigli sulla certificazione e sulle Buone Prati-che Veterinarie. Allo stand era inoltre presente un punto informativo dedicato alla SCI-VAC ed alla Fondazione Salute Animale.

SERVIZI E CONSULENZE ANMVI

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 20086 Anmvi Informa Attività

Chi ama gli animali non fa nasceredei randagiL’ANMVI ha dato il patrocinio alla Campagnapro-sterilizzazioni della LAV

“• Numero complessivo canili sanitari e canili

rifugio: 1144• Numero canili sanitari: 465• Numero canili rifugio: 679• Numero cani randagi 590.549 - contro i

660.517 stimati nel 2002 - di cui 149.424nei canili (quindi oltre un quarto del totale)

• 2.604.379 gatti randagi

Al sito della LAV e del Ministero della salutesono pubblicati i dati suddivisi per Regioneaggiornati al gennaio del 2008. I dati fannoriferimento all'anno 2006 e sono stati tra-smessi dalle Regioni al Ministero della Saluteentro dicembre 2007. ■

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Scambio di credenziali a fi-ne maggio, a Mosca, traANMVI International el’Università Statale del-l’Amicizia fra i Popoli (nel-la foto la targa della sede

universitaria). Prosegue così il programmadi formazione ANMVI- Regione Lombardiaincentrato sullo scambio di esperienze tra

colleghi italiani e stranieri, avviato l’annoscorso. ANMVI, rappresentata dal suo Vi-ce Presidente, Giancarlo Belluzzi, è stataaccreditata dal corpo docente della facoltàdi Medicina Veterinaria dell’Università diMosca. L’incontro si è svolto nell’ambito del proget-to ANMVI International e Regione Lombar-dia, teso a sviluppare training di formazione

per medici veterinari italiani e stranieri, uti-lizzando il modello lombardo. L’incontro i-stituzionale è avvenuto negli uffici della Fa-coltà ed è stato preceduto da una lecturedel collega italiano che ha avuto lo scopodi illustrare sia il nostro modello di sicurez-za alimentare che il sistema lombardo, unodei sistemi sanitari federati all’avanguardianel nostro Paese. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 20088 Anmvi Informa Attività

La formazione specialistica veterinaria arriva sulla Piazza RossaANMVI International è stata accreditata dal corpo docente della facoltàdi Medicina Veterinaria dell’Università di Mosca

A lla fine della missione, il Preside della Facoltà (nella foto con il Coordinatore diANMVI International Giancarlo Belluzzi) ha offerto la possibilità di stabilire un a-greement di collaborazione tra la prestigiosa Accademia sovietica (la facoltà

più importante di quel Paese) ed un’organizzazione privata come è appunto l’ANMVI,soggetto composto da quasi una ventina di associazioni satelliti. In novembre, nell’oc-casione della tre-giorni convegnistica sull’Epidemiologia e l’Etica del Medico Veterina-rio (Centro Studi EV di Cremona, dal 19 al 21 novembre 2008), verrà perfezionato e sot-toscritto l’accordo: il Preside ed un docente russo, infatti, saranno a Cremona per pre-sentare la realtà del paese sovietico e scambiare la loro esperienza con quella di altricolleghi, italiani e stranieri.

Si è riunita a Rimini nella giornatadi venerdì 31 maggio la dirigenzaregionale dell'ANMVI. I consigli di

presidenza delle ANMVI REGIONE e iCoordinatori Regionali hanno fatto ilpunto sul progetto "LEAVET" per lacreazione di una medicina veterinaria dibase. Nel corso della riunione, coordinata dalPresidente dell'ANMVI Carlo Scotti, sonostate analizzate le proposte e le strategieterritoriali per la realizzazione di una retedi strutture veterinarie private che, capil-larmente in ogni Regione, possano da unlato favorire la lotta al randagismo e dal-l'altro incentivare il possesso del cane edel gatto attraverso agevolazioni econo-miche e sgravi fiscali (riduzione dell'ali-quota IVA sulle prestazioni veterinarie eaumento della soglia di detraibilità dellespese veterinarie). “Si tratta - ha spiega-to Scotti - di dare piena e corretta appli-cazione a tutte le possibilità che la leggeprevede per contrastare il randagismo el'abbandono attraverso piani di controllodelle nascite che si avvalgono dei veteri-nari libero professionisti appositamenteconvenzionati". Il Presidente dell’ANMVIha ribadito la necessità di presentare inquesti mesi agli Assessorati alla Sanità ilprogetto. “In alcuni Comuni - ha afferma-to Scotti - la nostra iniziativa è diventatauna realtà ed è grazie a questi progettipilota che i LEAVET possono dimostraredi essere efficaci ed efficienti". Bastipensare alle Regioni Lazio e Abruzzo do-ve il progetto LeaVet è già partito. In La-zio i consiglieri ANMVI regionali stannopresentando il progetto a tutte le ammi-nistrazioni comunali e provinciali. In Pie-monte il progetto Leavet sarà discusso inRegione a fine giugno mentre nelle Mar-che sarà proposto nell’ambito di un pro-getto avviato con l’assessorato al Valoree Tutela dell’Ambiente e alla ProtezioneAnimali.

LEAVET, LE ANMVI REGIONE

FANNO IL PUNTO AL 59° SCIVAC

LA FIRMA A CREMONA

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Il Sottosegretario alla salute France-sca Martini è intervenuta il 3 giugnoalla Tavola Rotonda “Transboundarypests and diseases” che si è tenutaa Roma nell’ambito della Conferen-za FAO sulla Sicurezza Alimentare

Mondiale. Entrando nel merito dei temi affron-tati, Martini ha dichiarato che “l’abrogazionedelle barriere doganali tra gli Stati aderenti al-l’Unione europea, e la conseguente soppres-sione dei controlli alle frontiere tra tali Paesi,nonché l’aumento degli scambi comunitari edelle importazioni dai Paesi terzi delle merci,rappresentano senz’altro un possibile fattoredi rischio per la diffusione delle patologie ani-mali, zoonosi e tossinfezioni”. Le “Transboun-dary animal diseases (TADs) sono malattiecontagiose epidemiche degli animali che pos-sono diffondersi rapidamente, superare facil-mente le frontiere nazionali e che determinanoserie conseguenze socio-economiche nonchépossibili ripercussioni sulla salute pubblica. “Laconseguente e palese necessità di mantenereun alto livello di tutela dello stato sanitario rag-giunto - ha dichiarato il Sottosegretario - rap-

presenta pertanto una sfida e un impegno co-stante per i responsabili della sicurezza sanita-ria e alimentare di ogni Paese”.

I SERVIZI VETERINARI“I Servizi veterinari pubblici italiani, grazie an-che alla loro peculiare organizzazione sul terri-torio e alle varie articolazioni dei servizi a livelloregionale e nazionale, sia centrale che periferi-

co, svolgono una costante azione di preven-zione nell’ambito della sanità animale (e quindidi tutela del consumatore) e sono stati, chia-mati più volte ad intervenire anche in situazionidi particolare emergenza, al fine di scongiurareil diffondersi di epidemie”. L’elogio del Sottose-gretario Martini ai servizi veterinari nazionali è i-spirato al “principio irrinunciabile della preven-zione”. L’azione dei servizi veterinari - ha pro-seguito - nella lotta alle malattie diffusive è im-perniata “in primis” sui controlli alle frontiere at-tesi i rischi connessi agli scambi internazionali(ossia alle importazioni dai Paesi terzi) di ani-mali vivi e dei loro prodotti. Occorre raggiunge-re elevati standard di biosicurezza alle frontieresenza pregiudicare la circolazione transfronta-liera delle persone e dei prodotti agricoli. Cosìcome previsto dagli accordi internazionali. Du-rante l’epidemia di influenza aviaria nel Sud Estasiatico la strategia di contrasto approntata, inconsiderazione di un’accurata valutazione delrischio, si è concretizzata anche in tutte quelleazioni mirate ad impedire l’introduzione illegaledi animali vivi e prodotti dai Paesi a rischio siaal seguito dei passeggeri e sia occultati in mer-ci di altra tipologia, prevedendo una stretta col-laborazione presso le frontiere con le autoritàdoganali”. La consapevolezza che i controlli al-le frontiere rappresentino uno dei pilastri fon-damentali della lotta alle malattie ha portato re-

centemente il Ministero della salute a stipulareun protocollo di intesa con l’Agenzia delle do-gane che individua la cornice generale entrocui sviluppare adeguati livelli di collaborazionenei settori dei controlli che comportano la ne-cessità di un’adeguata interazione tra le dueAmministrazioni, nel rispetto delle competenzee inasprendo i controlli sulla originalità e veridi-cità della documentazione accompagnatoria.

IL CLIMANell’ottica degli obiettivi fissati nell’ambito delcongresso della FAO, si intende rilevare come,nella strategia globale di lotta alle malattie, deb-bano essere considerati anche gli aspetti con-cernenti i cambiamenti climatici nel pianeta, chepossono contribuire alla diffusione di malattieche trovano in taluni insetti vettori la loro neces-saria modalità di trasmissione e diffusione. Gliinsetti e i parassiti tropicali e subtropicali potreb-bero migrare oppure essere trasportati attraver-so vari veicoli verso zone più settentrionali (bastipensare ai potenziali vettori della Febbre dellaValle del Rift e della peste equina, malattie pre-senti nel continente africano) mentre altri insettie parassiti potrebbero resistere meglio negli am-bienti (come dimostratosi, in Europa, per i vetto-ri della Blue Tongue): ciò può rappresentare lacausa di casi nuovi o più numerosi di zoonosi edi malattie degli animali e la diffusione di nuovipatogeni in aree nelle quali non erano storica-mente presenti. “È evidente - ha dichiarato ilSottosegretario Martini- che è auspicabile in-staurare una collaborazione verso quei Paesi in-teressati maggiormente dai focolai e che po-trebbero rappresentare, l’origine di epizooziecomportanti concreti rischi sanitari globali”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200810 Attualità Sicurezza sanitaria

Controlli alle frontiere “pilastridella lotta alle malattie”

Ciò che il vertice FAO “ha dimentica-to” di discutere è il cuore del pro-blema della fame nel mondo, che

non è solo legato ai costi di produzione edistribuzione dei cibi, ma soprattutto alleabitudini alimentari della popolazione delpianeta”. Il Prof. Umberto Veronesi ha di-chiarato a Repubblica che “c’è un com-portamento individuale responsabile, chepuò contribuire a riequilibrare questi duedrammatici estremi ed è la riduzione delconsumo di carne. Ogni anno 150 milionidi tonnellate di cereali sono destinate abovini, polli e ovini, con una perdita di ol-tre l’80% di potenzialità nutritiva; in prati-ca il 50% dei cereali e il 75% della soia rac-colti nel mondo servono a nutrire gli ani-mali d’allevamento”. L’America meridiona-le - ha aggiunto l’oncologo- “per fare po-sto agli allevamenti, distrugge ogni announa parte della foresta amazzonica gran-de come l’Austria…Viviamo in un mondodove un miliardo di persone non ha acces-so all’acqua pulita e per produrre un chilodi carne di manzo occorrono più di trenta-mila litri di acqua”. “Io ero un bambino dicampagna amico degli animali - concludeVeronesi - e oggi sono un uomo che ha ilmassimo rispetto per la vita in tutte le sueforme … non mi piace celebrare la vita ne-gando la vita stessa ad altri esseri”.

LA CARNE CAUSA LA FAME NEL MONDO?

Alla Conferenza della FAO il Sottosegretarioalla Salute ha sottolineato l’importanza dellaprevenzione veterinaria

Le Thi Yen, vietnamita di Hanoi, mostrala foto del figlio morto di influenza avia-ria nel 2004. La famiglia si cibava dipollame infetto allevato tra le mura do-mestiche. (foto FAO)

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di GIOVANNI STASSI

Le norme che disciplinano ledetrazioni IRPEF e le altreagevolazioni a favore deiproprietari di immobili e deiloro inquilini sono contenu-te nelle seguenti disposi-

zioni di legge:• articolo 8, Legge 9 dicembre 1998, n. 431;• articolo 16 del D.P.R. 22.12.1986, n. 917• articolo 15 del D.P.R. 22.12.1986, n. 917.L’Agenzia delle Entrate è anche intervenuta perfornire chiarimenti con la Circolare 4 aprile 2008,n. 34/E

PER I PROPRIETARIIl citato articolo 8 della Legge 431/1998 stabili-sce che, nei Comuni di cui all’art. 1 del D.L. 30dicembre 1998, n. 551 (trattasi dei Comuni adalta densità abitativa e dei Comuni ad essi limi-trofi) il reddito imponibile derivante al proprieta-rio da contratti di affitto stipulati o rinnovati aisensi del comma 3 dell’articolo 2 della stessaLegge 431/1998 (si tratta dei contratti di loca-zione a canone convenzionale) è ulteriormenteridotto del 30%.Quindi oltre alla deduzione forfetaria del 15% siapplica anche l’ulteriore deduzione del 30%.L’agevolazione non si applica ai contratti di lo-cazione di natura transitoria, fatta eccezione peri contratti stipulati per soddisfare le esigenze a-bitative di studenti universitari.Ad esempio, il reddito imponibile di un immobile

con canone annuo di Euro 12.000 sarà pari adEuro 7.140 (12.000 - 15% = 10.200 - 30% =7.140). Si ricorda che per poter usufruire di talebeneficio occorre indicare nella dichiarazione deiredditi gli estremi di registrazione del contrattodi locazione nonché quelli della denuncia del-l’immobile ai fini ICI.Oltre alla predetta agevolazione, lo stesso arti-colo 8 prevede un’ulteriore agevolazione ai finidell’imposta di Registro. Per i suddetti contratti, infatti, il canone annuo aifini della determinazione della base imponibileper l’applicazione dell’imposta proporzionale diRegistro viene assunto nella misura minima del70%.Un’ultima agevolazione per gli stessi contratti ri-guarda l’ICI.Parecchi Comuni infatti applicano alle unità im-mobiliari locate in regime convenzionale un’ali-quota sensibilmente ridotta.

PER GLI INQUILINIContratti di locazione per unità immobilia-re adibita ad abitazione principaleAgli inquilini titolari di contratti di locazione, sti-pulati ai sensi della Legge 9 dicembre 1998, n.431, di unità immobiliari adibite ad abitazioneprincipale compete, a determinate condizioni,una detrazione forfetaria IRPEF nelle seguentimisure:• Euro 300 se il reddito complessivo non supe-

ra Euro 15.493,71;• Euro 150 se il reddito complessivo è compre-

so tra Euro 15.493,71 ed Euro 30.987,41.

Oltre alla condizione del reddito complessivo lalegge prevede che il contratto di locazione siastato stipulato ai sensi della citata Legge431/98.La detrazione deve essere calcolata rapportan-dola al periodo dell’anno in cui l’immobile è sta-to adibito ad abitazione principale.Nel caso di contratti di locazione cointestati ladetrazione andrà ripartita tra i cointestatari. Po-trà ad esempio verificarsi il caso in cui uno deicointestatari superi il limite di reddito e pertantonon avrà diritto ad alcuna detrazione mentre l’al-tro cointestatario con reddito complessivo nei li-miti avrà diritto pro-quota alla detrazione.La detrazione, ove spettante, andrà indicata alrigo RP45 del modello UNICO 2008 PF.

Contratti di locazione con contratto con-venzionale per unità immobiliare adibita adabitazione principale.Agli inquilini titolari di contratti di locazione, sti-pulati o rinnovati ai sensi del comma 3 dell’ar-ticolo 2 della stessa Legge 431/1998 (si trattadei contratti di locazione a canone convenzio-nale), di unità immobiliari adibite ad abitazioneprincipale compete, a determinate condizioni,una detrazione forfetaria IRPEF nelle seguentimisure:• Euro 495,80 se il reddito complessivo non

supera Euro 15.493,71;• Euro 247,90 se il reddito complessivo è com-

preso tra Euro 15.493,71 ed Euro 30.987,41.Oltre alla condizione del reddito complessivo lalegge prevede che il contratto di locazione siastato stipulato in regime convenzionale ai sensidella citata Legge 431/98.La detrazione deve essere calcolata rapportan-dola al periodo dell’anno in cui l’immobile è sta-to adibito ad abitazione principale.Nel caso di contratti di locazione cointestati ladetrazione andrà ripartita tra i cointestatari. Po-trà ad esempio verificarsi il caso in cui uno deicointestatari superi il limite di reddito e pertantonon avrà diritto ad alcuna detrazione mentre l’al-tro cointestatario con reddito complessivo nei li-miti avrà diritto pro-quota alla detrazione.La detrazione, ove spettante, andrà indicata alrigo RP46 del modello UNICO 2008 PF.

Contratti di locazione stipulati da dipen-denti trasferiti per motivi di lavoro.I lavoratori dipendenti costretti a trasferirsi permotivi di lavoro, che hanno trasferito la propriaresidenza nel Comune della nuova sede di lavo-ro (o in un Comune limitrofo) e che siano titolaridi qualunque tipo di contratto di locazione di u-nità immobiliari adibite ad abitazione principalecompete, a determinate condizioni, una detra-zione forfetaria IRPEF nelle seguenti misure:• Euro 991,60 se il reddito complessivo non

supera Euro 15.493,71;• Euro 495,80 se il reddito complessivo è com-

preso tra Euro 15.493,71 ed Euro 30.987,41.La detrazione spetta per i primi tre anni dal tra-sferimento della residenza e a condizione che ilComune in cui si è trasferita la residenza disti al-meno 100 chilometri dalla precedente residen-za ed in ogni caso si trovi al di fuori della Regio-ne in cui era ubicato il Comune di provenienza.La detrazione deve essere calcolata rapportan-dola al periodo dell’anno in cui l’immobile è sta-to adibito ad abitazione principale.Nel caso di contratti di locazione cointestati adinquilini entrambi dipendenti, la detrazione an-drà ripartita tra i cointestatari. Potrà ad esempioverificarsi il caso in cui uno dei cointestatari su-peri il limite di reddito e pertanto non avrà dirittoad alcuna detrazione mentre l’altro cointestata-

rio con reddito complessivo nei limiti avrà dirittopro-quota alla detrazione.Nel caso in cui solamente uno dei cointestataridel contratto sia lavoratore dipendente a questisoltanto spetterà la detrazione pro quota.La detrazione non compete a soggetti percet-tori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipen-dente (ad esempio collaboratori a progetto).La detrazione, ove spettante, andrà indicata alrigo RP47 del modello UNICO 2008 PF.

Contratti di locazione stipulati da giovanitra i 20 ed i 30 anniI giovani tra i 20 ed i 30 anni, titolari di contrattidi locazione, stipulati ai sensi della Legge 9 di-cembre 1998, n. 431, di unità immobiliari adibi-te ad abitazione principale compete, a determi-nate condizioni, una detrazione forfetaria IRPEFdi Euro 991,60, per i primi tre anni dal trasferi-mento della residenza, alle seguenti condizioni:• il contratto di locazione deve essere stipulato

non prima del 1° gennaio 2007;• il contratto di locazione deve essere stipulato

ai sensi della citata Legge 431/98;• l’unità immobiliare non deve essere adibita ad

abitazione principale anche dai genitori delgiovane inquilino;

• il reddito complessivo non deve essere supe-riore ad Euro 15.493,71.

La detrazione deve essere calcolata rapportan-dola al periodo dell’anno in cui l’immobile è sta-to adibito ad abitazione principale.Nel caso di contratti di locazione cointestati ladetrazione andrà ripartita tra i cointestatari. Po-trà ad esempio verificarsi il caso in cui uno deicointestatari superi il limite di reddito e pertantonon avrà diritto ad alcuna detrazione mentre l’al-tro cointestatario con reddito complessivo nei li-miti avrà diritto pro-quota alla detrazione.La detrazione, ove spettante, andrà indicata alrigo RP48 del modello UNICO 2008 PF.

Contratti di locazione stipulati da studentiuniversitariGli studenti universitari, titolari di contratti di lo-cazione di unità immobiliari, o titolari di contrattidi ospitalità stipulati con Enti per il diritto allo stu-dio, Università, ecc., hanno diritto ad una detra-zione IRPEF del 19% sui canoni di locazione pa-gati, nel limite massimo di un importo non su-periore ad Euro 2.633 (a cui corrisponde unadetrazione massima fruibile di Euro 500,27), alleseguenti condizioni:• la sede dell’Università deve essere ubicata in

un Comune diverso da quello di residenzadello studente e distante da quest’ultimo al-meno 100 chilometri e, comunque, in unaProvincia diversa;

• il contratto di locazione deve essere stipulatoai sensi della citata Legge 431/98;

• l’unità immobiliare deve essere situata pressolo stesso Comune in cui ha sede l’Universitào in un Comune limitrofo.

La Circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile2008, n. 34/E ha chiarito che la detrazione spet-ta anche se il contratto di locazione è intestatoal genitore che sostiene la spesa per il figlio “fi-scalmente a carico” e naturalmente a condizio-ne che il figlio, studente universitario che usu-fruirà dell’immobile, si trovi nelle condizioni ri-chieste dalla norma.La detrazione, ove spettante, andrà indicata alrigo RP18 del modello UNICO 2008 PF.Si segnala infine la disposizione recata dall’arti-colo 16, comma 1-sexies, D.P.R. 917/86 chestabilisce le regole per usufruire delle detrazioninel caso in cui queste risultino superiori all’im-posta lorda diminuita delle detrazioni per carichidi famiglia (Art. 12, DPR 917/86) e detrazioni perredditi da lavoro dipendente (Art. 13, DPR917/86).In tale evenienza il contribuente può in ogni ca-so utilizzare la parte della detrazione non usu-fruita mediante compensazione sul modello F24oppure richiederla a rimborso. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200812 Fisco IRPEF e dintorni

Agevolazioni per i proprietari e per gli inquilini

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Il “medico” è quasi sempre il cane,in pochi altri casi il gatto o il caval-lo, coadiuvati nella loro preziosa,inconsapevole attività da un teamdi “umani” (veterinari, psicologi, in-segnanti). Pazienti sono perlopiù i

bambini e gli anziani, affetti da disabilità fisi-che e mentali. Si tratta della pet therapy, co-me viene genericamente chiamata la terapiache prevede l’utilizzo di animali domesticiper assistere e migliorare lo stato fisico, so-ciale, emotivo e cognitivo di particolari pa-zienti. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), incollaborazione con la Facoltà di MedicinaVeterinaria dell’Università di Bologna, hacondotto un censimento curato da EnricoAlleva e Francesca Cirulli, Dipartimento diBiologia Cellulare e Neuroscienze dell’ISS.

IL CENSIMENTOLo scopo: identificare il profilo professionaledegli operatori, il percorso formativo degli a-nimali impiegati, la tipologia degli utenti e deiloro disturbi, la tipologia delle strutture in cuisono stati svolti i progetti. Dal censimento èemerso che la maggior parte degli operatori(86%) è in possesso della qualifica di “refe-ree pet operator” o di “operatore pet part-ner”, conseguita in seguito a corsi strutturatiin associazioni cui fanno capo soprattuttomedici veterinari. Prevalentemente si trattadi laureati in Scienze dell’Educazione oScienze della Formazione (23%), in Medici-na Veterinaria (20%) e in Psicologia (14%).Per quanto riguarda gli animali sono impie-gati soprattutto i cani. Attraverso la solleci-tazione al gioco e l’offerta di compagnia, icani, infatti, stimolano maggiormente i pa-zienti. I soggetti ai quali si rivolgono princi-palmente le attività e terapie assistite sonobambini e anziani. I bambini coinvolti sono ingenere affetti da sindrome di iperattività, de-ficit di apprendimento, sindrome di Down, ri-tardo mentale, difficoltà di linguaggio e co-municazione di vario grado. Negli anziani. in-fine, le patologie abitualmente trattate sonola demenza senile e l’Alzheimer, gli statid’ansia e quelli confusionali, le disabilità fisi-che e mentali, i disturbi motori. Gran parte

delle strutture dove vengono attuati i proget-ti di pet therapy sono strutture pubbliche(84%), mentre il restante 16% delle struttureha carattere privato.

ALLEANZA TERAPEUTICANel documento ad hoc licenziato a ottobre2005 il Comitato nazionale di bioetica defini-va la “pet therapy” come una vera e propriaalleanza terapeutica tra uomo e animale. Datutelare guardando al benessere di entram-bi, sulla base di una serie di raccomandazio-ni. Tra queste, l’avvio di ricerche sui reali ef-fetti e benefici per i pazienti, il rispetto per lasalute dell’animale, la necessità da parte deimedici di porre la massima attenzione aqueste pratiche. Infine, il Cnb ricordava chela pet therapy è allo stato attuale in moltesue applicazioni un’ipotesi di lavoro che at-tende adeguate verifiche con metodologiascientifica e che merita un sostegno pubbli-co solo nell’ambito di progetti di ricerca. Suquesta linea procede il Rapporto ISTISANlanciando spunti per un vademecum opera-tivo. Il Rapporto analizza innanzitutto lo sta-to dell’arte delle iniziative in Emilia Romagna:per questa parte è stato redatto in collabo-razione con la facoltà di Medicina Veterinariadell’Università di Bologna. I risultati sonoconfermati da un altro studio sul Centro-Nord Italia, condotto da Matteo La Pira dellaFacoltà di Psicologia e da Laura Beani delDipartimento di Biologia animale e geneticadell’Università di Firenze. Ne emerge unquadro estremamente eterogeneo, che ri-sente dell’assenza di leggi o linee guida inmateria. E proprio alle linee guida pensano i ricerca-tori dell’ISS, che lanciano la ricetta per una“pet therapy” di qualità: interdisciplinarietà,pianificazione degli interventi, selezione dellaspecie animale più appropriata per tipologiadi intervento, monitoraggio costante dellasalute umana e animale, benessere nelle in-terazioni uomo-animali. Tratto da: Nello specchio della stampa a cu-ra di Gerolmina Ciancio e Franca Romani Uf-ficio Stampa, ISS - Not Ist Super Sanità2008; 21(3). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2008 TAA Attualità 13

Pet therapy: l’ISSha monitorato un fenomeno inevoluzioneL’ Istituto Superiore di Sanità e la Facoltà di Veterinaria di Bologna hanno censito le terapie assistite dagli animali e proposto un vademecum operativo

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

di CAROLINE JEVRING-BACK

IMMOBILI ED APPARECCHIATURELe risorse fisse della vostra azienda sono gliimmobili e le apparecchiature. Lo scopo dellamaggior parte di questi beni è quello di soste-nere il vostro staff e consentirgli di svolgere ilproprio lavoro nel modo più efficiente e forni-re alla clientela un buon servizio. Le risorsefisse sono così chiamate perché sono desti-nate ad una particolare entità di produzionedi beni e servizi e possono essere adattate acambiamenti della domanda soltanto se ven-gono rimpiazzate da altre. Dal momento chenormalmente rappresentano un investimentosostanziale, le risorse fisse hanno spesso unimpatto significativo sul vostro risultato.Quindi, decidere se investire o meno in nuoviimmobili e/o apparecchiature è difficile, com-plesso e rischioso - e richiede un notevole la-voro di pianificazione e di formulazione di ipote-si riguardo al futuro. Ho incluso un esempio ab-bastanza semplice ed agevole nell’appendicesui parametri di base che dovete considerareper pianificare un investimento. Tuttavia, se a-vete dei dubbi, vi raccomando caldamente dirivolgervi ad un consulente o come minimo adun contabile che possa aiutarvi a riflettere.Quindi, nella valutazione degli investimentidovete avere una prospettiva a lungo termi-ne. Per gli investimenti in immobili o apparec-chiature, dovete normalmente considerare leimplicazioni economiche con un orizzontetemporale minimo di 5 anni. Se è possibile, intermini economici, giustificare un investimen-to in un immobile o un’apparecchiatura entroun anno - cioè se l’entrata extra che otterretedurante il primo anno sarà superiore al costodi investimento - naturalmente non dovete e-sitare a procedere.Tuttavia, ci saranno ben pochi casi in cui saràpossibile giustificare un investimento in appa-recchiature durante il primo anno. Con tuttaprobabilità, dovete prevedere almeno 5 anninel futuro per ottenere questo risultato. Perun investimento in un immobile bisogna tene-re conto di un periodo futuro ancor più pro-lungato - in questo caso, l’orizzonte tempo-rale normale è compreso fra 10 e 15 anni. Il punto, per questi importanti investimenti inimmobili ed apparecchiature è stare attenti acercare di valutare la effettiva redditività del-l’investimento e l’orizzonte temporale per ilcalcolo relativo.In tutti i calcoli di investimento, risulta normal-mente più facile giustificare gli investimenti checontribuiscono ad aumentare la redditività at-traverso la riduzione dei costi che quelli che a-giscono attraverso l’aumento delle entrate.

VENDITA DI FARMACI, ALIMENTIED ALTRI ARTICOLI

Quindi, voi avete una clinica veterinaria chefunziona bene, i clienti ed i profitti continuanoa entrare a fiotti. Dovete focalizzare l’attenzio-ne sulla vostra competenza principale - non èvero? Bene, l’offerta di farmaci fa parte delvostro servizio fondamentale, ma perché do-vete anche vendere alimenti ed articoli sanita-ri? Ci sono fondamentalmente due ragioni percomprendere gli alimenti e gli articoli sanitari

nella vostra offerta alla clientela:• guadagnare un profitto maggiore - che è

l’aspetto più importante di tutti• legare più strettamente il cliente alla vostra

clinica veterinaria - cioè fare marketing.

Vendere alimenti ed articoli sanitari ai clientiavrà molto probabilmente un impatto positivosul risultato della clinica veterinaria. Tuttavia,ci sono alcune cose importanti da tenere pre-senti per assicurarvi di generare un profitto: • assicuratevi di conoscere le dimensioni del

margine lordo di contribuzione derivante datutti questi articoli. Calcolate il reale margi-ne lordo di contribuzione per queste voci.

• Tenete traccia del modo in cui molte risor-se interne (staff, metri quadri di spazio ecosì via) sono necessari per gestire gli ali-menti e gli articoli sanitari. Stimate il costodi questi beni.

• Tenete traccia di quante voci nel vostromagazzino superano la data di scadenza.Stimate anche questo costo.

Adesso avete tutti gli ingredienti necessari percalcolare in che misura gli alimenti e gli arti-coli sanitari stanno contribuendo al risultatodella vostra clinica:

Contributo al risultato complessivo =margine lordo di contribuzione - costo

delle risorse per la gestione - costi per gli articoli scaduti.

Fornirò ora una breve descrizione per ciascu-no di questi parametri:

Margine lordo di contribuzioneIl livello del margine lordo di contribuzione èquello che decide il reale valore di questo pa-rametro per queste voci. Come regola prati-

ca, dovete avere un margine lordo di contri-buzione per ciascuna voce variabile dal 30%al 50% del prezzo di vendita.

Costi delle risorse di gestioneLa gestione di farmaci, alimenti ed articolisanitari è associata ad un notevole carico dilavoro. Normalmente pagate per queste vo-ci, le tenete in magazzino e riservate lorodello spazio all’interno della vostra strutturae, soprattutto, le gestite nella vostra attivitàdi impresa: dovete sconfezionarle, suddivi-derle, esporle, e venderle ai clienti e farle lo-ro pagare - infine, dovete ordinarne di nuovied anche occuparvi della contabilità relativa.Quindi, c’è un mucchio di lavoro - cioè di co-sti - associato a farmaci, alimenti ed articolisanitari. Un’ultima nota su questo parame-tro riguarda il costo per i beni che superanola data di scadenza: è possibile stabilire unaccordo con i fornitori in modo che possanogestire il vostro magazzino e/o farsi caricodelle merci scadute.

Costi per gli articoli che superano la da-ta di scadenzaEsiste anche un costo associato agli articoliin magazzino che superano la data di sca-denza o vengono danneggiati. Il fatto chequesto costo sia molto elevato oppure no di-pende, fra l’altro, da quanto bene opera la vo-stra impresa in questo settore. Il punto è as-sicurarsi che il costo per gli articoli scadutivenga mantenuto ad un livello accettabile -cioè, al massimo il 3-5% del costo di acqui-sto annuale per questi beni.Analizzando gli articoli dal punto di vista delladata di scadenza sarete anche in grado di i-dentificare quelli che potreste escludere dalvostro catalogo. ■

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200814 Practice Management Vendita di farmaci

La gestione economica della vostra clinica veterinaria (3a parte)Fattori che influenzano gli aspetti economici di una clinica veterinaria

ESONERO DI RESPONSABILITÀ:I

L'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non garantiscono la qualitàdei prodotti o servizi presunti o dichiaratidescritti nella pubblicità eventualmentepresente in questa pagina, né li approva-no o sostengono in alcun modo.

IIL'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non si assumono, in base al-le vigenti norme, alcuna responsabilità perdanni e/o lesioni a cose o persone comerisultato di qualsiasi affermazione diffama-toria vera o presunta, violazione dei dirittidi proprietà intellettuale o di privacy, dura-ta di prodotti, se derivanti da negligenza oaltro, o da ogni altro uso di idee, istruzioniprocedure, prodotti e metodi contenutinell'articolo.

©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

JEVRINGManaging a veterinary practice2 ed., 370 pagg., 75 ill., W.B. Saunders,Dicembre 2006

La seconda edizione del Jevring-Back èstata ampiamente riveduta e corretta econtiene nuove e aggiornate informazio-ni sui diversi aspetti gestionali della cli-nica veterinaria: ruolo del responsabile,gestione finanziaria, promozione, comu-nicazione interna, ottenimento di unabuona "compliance" con i clienti, oltre autilissimi consigli pratici degli autori. Il li-bro è destinato ai veterinari pratici chegestiscono un ambulatorio veterinario ea coloro che intendono comprenderne iprincipali aspetti gestionali, i cui principibasilari sono dettagliatamente esposti.

Ordini: EV srlhttp://distribuzione.evsrl.it/

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2008 Eventi Veterinari 15

in collaborazione conOrdine Medici Veterinari della provincia di Cremona

INTERVERRANNOGaetano Penocchio - Presidente FNOVI

Alberto Casartelli - Med Vet, Libero Professionista, MilanoMarino Pini - Med Vet, Libero Professionista, Brescia

Inizio lavori: ore 14.30 - Termine giornata: ore 18.00

PARTECIPAZIONEIniziativa libera e gratuita rivolta esclusivamente ai Medici Veterinari.

L’invio della scheda d’iscrizione entro il 20 Giugno 2008è condizione indispensabile ai fini della partecipazione

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona

INFORMAZIONISegreteria SIVAR - Paola Orioli

Tel. 0372-40.35.39 - Fax [email protected] - www.sivarnet.it

Tavola rotondaCONDIZIONALITÀ:

NUOVE PROSPETTIVE PER IL MEDICO VETERINARIOCremona, 25 giugno 2008

SCHEDA D’ISCRIZIONE

TAVOLA ROTONDA “CONDIZIONALITÀ”25 Giugno 2008, Cremona

Scheda di pre-adesione da inviare in busta chiusa o mezzo fax entro il 20 Giugno 2008 al seguente indirizzo:

Segreteria SIVAR - Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaFax 0372 - 40.35.54

COGNOME …………………………………………………………………………………

NOME ………………………………………………………………………………………

VIA ………………………………………………………………………… N. …………

COMUNE …………………………………………… CAP …………… PROV. ………

TEL. ………………………………… EMAIL ……………………………………………

ISCRITTO ORDINE MED VET DI …………..................…… TESSERA N. …………

Data ……………………………… Firma …………………………………………………

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIPER ANIMALI DA REDDITO

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinarion. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiestinon può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui lastessa deve rivolgersi.

Firma .......................................................................……

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

OSTEOSINTESI INTERNAAO-ASIF

(3° Parte del 2° Itinerario didattico di Ortopedia)Cremona, 08/11 Ottobre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREBruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONIAlessandro Piras, Med Vet, Spec. in Chirurgia, MRCVS,

Newry, Irlanda del Nord

RELATORIErmenegildo Baroni, Med Vet, Rovigo

Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, MilanoBruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino

Pier Mario Piga, Med Vet, TorinoAlessandro Piras, Med Vet, Spec. in Chirurgia, MRCVS,

Newry, Irlanda del NordUlrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Bobingen, Germania

Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (60)

QUOTESoci SCIVAC: € 900,00 + IVA 20%

Non soci: € 1.050,00 + IVA 20%

ECOGRAFIA CLINICA(2° Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini)

Cremona, 13/16 Ottobre 2008Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

RELATORI E ISTRUTTORILuca Benvenuti, Med Vet, Lucca

David Chiavegato, Med Vet, PadovaGian Marco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA)

Francesco Migliorini, Med Vet, RomaFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

Giliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%

Non soci: € 800,00 + IVA 20%

I FONDAMENTI DELL’ANESTESIA(1° Parte del 2° Itinerario didattico di Anestesia)

Cremona, 28/31 Ottobre 2008Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREEmilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL)

RELATORIAntonello Bufalari, Med Vet, PhD, Perugia

Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, PadovaFederico Corletto, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL)Diego Fonda, Prof Med Vet, Dipl ECVA, Milano

Adriano Lachin, Med Vet, VeneziaGiorgio Neri, Med Vet, Consulente ANMVI, Novara

Attilio Rocchi, Med Vet, ViennaLuca Zilberstein, DVM, Cert VA, Dipl ECVA, MRCVS,

Cambridge (UK)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20%

Non soci: € 850,00 + IVA 20%

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Richiesto accreditamento

60° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

DECISIONI ED ERRORI IN MEDICINA VETERINARIA:da convinzioni e aneddoti alle evidenze

PERUGIA, CENTRO CONGRESSI QUATTROTORRI, 24-26 OTTOBRE 2008

DECISIONI ED ERRORI IN MEDICINA VETERINARIA:da convinzioni e aneddoti alle evidenze

INFORMAZIONI: Segreteria SCIVAC - Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403504 - 460440 - Fax 0372 457091 E-mail: [email protected] www.scivac.it

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Lo screening ematologicoed ematochimico di routineprima di un’anestesia èrealmente utile nel cane?Uno studio ha analizzato1537 cani sottoposti a in-

tervento chirurgico presso l'Università di Leip-zig tra gennaio 2003 e aprile 2004. Dopo laraccolta dell'anamnesi e l’esame clinico stan-dard, tutti i cani in cui era necessaria l’aneste-sia venivano assegnati a un gruppo di condi-zione fisica ASA, si determinava la necessitàdi una terapia pre-anestetica e si proponevaun protocollo anestesiologico. In tutti gli ani-mali si effettuava uno screening ematologico(ematocrito, conta eritrocitaria, conta leucoci-taria, conta piastrinica e concentrazione emo-globinica) ed ematochimico (urea, creatinina,glucosio, proteine totali, sodio e potassio, ala-nina aminotransferasi, fosfatasi alcalina e lipa-si). I risultati di questi esami venivano utilizzatiper: 1) ridefinire lo stato fisico ASA; 2) deter-minare eventuali modificazioni della necessitàdi terapia pre-anestetica; 3) rideterminare l'i-

doneità di ciascun cane alla chirurgia e 4) rie-saminare l'appropriatezza del protocollo ane-stesiologico proposto inizialmente. L'anamne-si e l'esame clinico di 1293 cani su 1537(84,1%) rivelavano che gli esami ematologicied ematochimici sarebbero stati consideratinon necessari in condizioni normali. Tra questisoggetti, il 63,9% era classificato come ASA1, il 28,5% come ASA 2 e il 7,6% a maggiorrischio. In alcuni di questi cani, gli esami rive-lavano risultati anormali: il 16,7% dei 1293 ca-ni presentava alterazioni dell’urea plasmatica(5,9% superiore all'intervallo di riferimento).Tuttavia, solo 104 cani (8%) sarebbero stati ri-classificati in una categoria di condizione fisi-ca superiore se fossero stati disponibili gli e-sami di laboratorio. Ulteriori dati di screeningindicavano che la chirurgia sarebbe stata po-sticipata in 10 cani (0,8%), sarebbe stata ef-fettuata una terapia pre-anestetica aggiuntivain 19 soggetti (1,5%) e sarebbe stato modifi-cato il protocollo anestesiologico in due cani(0,2%).Le alterazioni riscontrate negli esami di scree-ning preoperatori, concludono gli autori, ave-vano generalmente scarsa rilevanza clinica e

non suggerivano alterazioni significative delprotocollo anestesiologico previsto. Nel cane,in assenza di possibili problemi identificati con

l’anamnesi e l'esame clinico, è improbabileche gli esami di laboratorio preoperatori forni-scano informazioni aggiuntive importanti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 17o

Gli esami di laboratorio preoperatorisono utili?Spesso non determinanti per la scelta delprotocollo anestesiologico, secondo uno studio

Uno studio clinico prospettico ha indagato l’incidenza dinuovi tumori mammari nella catena mammaria residua do-po mastectomia regionale e la diagnosi istologica di que-

sti. Le cagne (n=99) sottoposte a mastectomia regionale per l’e-scissione di un singolo tumore mammario venivano seguite perun anno o più dopo l'intervento. Il 58% (n=57) delle cagne svilup-pava un nuovo tumore nella catena mammaria ipsilaterale dopo ilprimo intervento chirurgico; il 77% era sottoposto a interventi ri-petuti. Non vi era una correlazione significativa tra il tempo di svi-luppo del nuovo tumore e la diagnosi istologica del primo e se-condo tipo tumorale. In 31 cani, la diagnosi istologica del tumore

iniziale era identica a quella dei tumori successivi e si osservavauna correlazione significativa per cui i cani con un tumore mali-gno iniziale avevano probabilità di sviluppare un altro tumore ma-ligno. La probabilità che il nuovo tumore fosse maligno era mag-giore se la neoplasia era localizzata in una sede vicina a quelladel tumore iniziale asportato. Il 58% dei cani sviluppava un nuovotumore nelle ghiandole mammarie residue della catena ipsilate-rale dopo mastectomia regionale per la rimozione di un singolotumore. Questo fatto deve essere tenuto in considerazione, con-cludono gli autori, nella scelta tra mastectomia radicale e regio-nale nei cani con una neoplasia mammaria singola. (M.G.M.)

RECIDIVA DEI TUMORI MAMMARI DOPO MASTECTOMIA REGIONALE

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

Più del 90% dei casi di zop-pia del bovino è causatodalle malattie del piede, inparticolare dalle affezionidegli unghioni, seguitedalle infezioni dell’artico-

lazione del nodello e della guaina del tendi-ne flessore delle falangi. Il trattamento chi-rurgico di queste condizioni è stato illustratoda Karl Nuss (Clinic for Ruminants, Veteri-nary Faculty, University of Munich, Germany)al X Congresso Multisala SIVAR (Cremona,9-10 Maggio 2008), in una relazione intitola-ta “Zoppia nella vacca da latte: diagnosi eterapia delle lesioni chirurgiche del dito”.

INTRODUZIONELe malattie del piede costituiscono più del90% della totalità dei casi di zoppia nel bovi-no. Fra queste, le più frequenti sono le affe-zioni degli unghioni, seguite dalle infezionidell’articolazione del nodello e della guainadel tendine flessore delle falangi. Occasio-nalmente si osservano lacerazioni, infezionidella seconda articolazione interfalangea,della fisi della prima falange o dello stinco efratture delle dita e delle ossametacarpali/metatarsali.

RESEZIONEDELL’ARTICOLAZIONE

INTERFALANGEA DISTALE E AMPUTAZIONEDELL’UNGHIONE

Le infezioni nell’area retroarticolare in molticasi prendono origine da un’ulcera dellasuola o da una malattia della linea bianca edi solito vengono sottoposte ad un tratta-mento chirurgico con accesso dalla regionedella pastoia. Il tessuto infetto viene rimossoattraverso un’incisione verticale sul latoplantare, estesa dall’unghiello all’area dell’ul-cera soleare. La guaina tendinea viene aper-ta e ciò consente una successiva rimozionedel tendine flessore profondo delle falangi,della borsa podotrocleare e dell’osso podo-sesamoideo distale sotto ispezione visiva di-retta. Se la sinoviale mostra segni di infezio-ne o se la cartilagine articolare è danneggia-ta, si esegue la resezione dell’articolazioneinterfalangea distale. Successivamente, sipratica con un trapano un canale di circa 1,5cm attraverso l’articolazione stessa. È pos-sibile depositare localmente degli antibiotici,ad es., tetraciclina o penicillina. Sull’altro un-ghione dello stesso arto si applica un ferroin legno, mentre quello operato viene protet-to con un bendaggio. Quest’ultimo viene so-

stituito ogni 3-5 giorni. Se non si verificanodelle complicazioni, al giorno 10-14 la zop-pia è ormai solo lieve, dopo 8 settimane laferita è quasi coperta da tessuto corneo edopo 7-12 mesi si è verificata l’anchilosicompleta dell’articolazione. Rimuovere le di-ta in molti casi risulta più pratico che effet-tuare una resezione. Non c’è bisogno di ap-parecchiature speciali e le complicazioni so-no meno frequenti. Quando un dito deve es-sere rimosso, si preferisce effettuare un’am-putazione “alta” a livello della prima falange.L’estremità distale di quest’ultima può esse-re asportata sia con una sega in filo metalli-co che con una sega da amputazione. Lapreparazione chirurgica viene effettuata sot-to controllo visivo diretto. Se non è presenteun ascesso coronario, la ferita può esserechiusa con una sutura semplice a punti stac-cati.

RESEZIONE DELL’APICEDELLA TERZA FALANGE

Dopo un evento traumatico a carico dellapunta di un unghione, è possibile che si ve-rifichi la diffusione molto rapida di un proces-so infettivo fino nella terza falange. Si acce-de alla parte infetta di quest’ultima dalla suo-la e in seguito si asporta con un trapanol’osso osteolitico fino a che non è visibile sol-tanto il tessuto osseo sano. Dopo l’interven-to chirurgico si possono applicare antibioticilocali. È indispensabile effettuare il bendag-gio della punta dell’unghione colpito e la fer-ratura di quello adiacente. A distanza di 8settimane dall’operazione, il difetto è quasicoperto dal nuovo corno. In alternativa, lapunta della terza falange può venire rimossacon una sega in filo metallico. Se l’infezione

interessa più di un terzo dell’osso triangola-re, è probabile che sia coinvolta anche la suacavità midollare e l’opzione chirurgica mi-gliore potrebbe essere l’amputazione del di-to. Oltre a ciò, in seguito alla rimozione di piùdi un terzo dell’osso, è probabile lo sviluppodi un unghione “a cavatappi”.

INFEZIONE DELLA GUAINADEL TENDINE FLESSORE

COMUNE DELLE DITAL’infezione della guaina tendinea si verifica inseguito ad una lacerazione (ferita da puntacon un forcone) oppure per diffusione ema-togena (meno frequentemente). I recessidella guaina tendinea ospitano spesso dellesacche di fibrina e detriti purulenti, che pos-sono essere rimossi completamente soltan-to mediante incisione chirurgica fino dentrola guaina tendinea. Può essere necessario asportare i tendiniflessori delle falangi se sono stati coinvoltidal processo infettivo durante il decorso diuna tenosinovite. L’intervento chirurgico ini-zia con un’incisione della cute, 5 cm prossi-malmente all’unghiello, in direzione verticale.Dopo essere passata molto vicino all’un-ghiello, aggirandolo, l’incisione curva in dire-zione assiale in modo da non danneggiare inervi ed i vasi sanguigni situati nella regioneassiale. Dopo un’accurata preparazione delsottocute, l’unghiello può essere ripiegatoverso il lato abassiale, consentendo di prati-care un’incisione diritta attraverso la fasciasottostante, il legamento anulare e la guainatendinea. Poi si rimuovono i tendini, uno do-po l’altro. Si possono applicare dei drenaggie sono indispensabili il bendaggio e la ferra-tura.

RESEZIONEDELL’ARTICOLAZIONE

DEL NODELLOPer eseguire un’artrotomia, si praticano del-le incisioni longitudinali nei recessi dorsale epalmare/plantare dell’articolazione. Dal mo-mento che sono in comunicazione fra loro, ilcomparto laterale e quello mediale risultanoinfetti simultaneamente. Si rimuove la fibrinae si effettua una profonda irrigazione dellospazio articolare. Sono indispensabili il ripo-so alla posta, il trattamento con antibioticiparenterali ed analgesici e le regolari sostitu-zioni del bendaggio. La resezione/artrodesi dell’articolazione delnodello è necessaria in caso di grave infezio-ne, quando si riscontrano delle alterazioni ra-diografiche nell’osso subcondrale. L’articola-zione viene aperta dorsalmente, attraversoun’incisione semicircolare praticata a livellodella superficie articolare della prima falange,che si estende intorno ai legamenti collateralio anche attraverso di essi. Per ottenere l’ac-cesso alle cavità articolari palmare/plantarel’articolazione viene flessa a 180°. Per l’artro-desi, si esegue la rimozione di tutta la cartila-gine articolare e dell’osso subcondrale infetto.Il sottocute e la cute vengono suturati e si ap-plica un’ingessatura con chiodi passanti per 5settimane, seguita da un bendaggio rigido peraltre 3-5 settimane. (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200818 Vet Journal Attualità scientifica o

Lesioni del ditobovinoFocus sulla terapia chirurgica al X CongressoNazionale SIVAR

La malattia emorragica epizootica(EHD) è stata aggiunta alla lista OIEdelle malattie emergenti. L’aggior-

namento è stato comunicato durante la76a Sessione Generale OIE tenutasi a Pa-rigi (25-30 maggio 2008). L’aggiunta di u-na nuova entità patologica alla lista dellemalattie emergenti dell’OIE assume unsignificato considerevole. La malattia,causata da un Orbivirus e trasmessa daiculicoidi, è stata classificata come ma-lattia emergente dopo che, nella secon-da metà del 2006, numerose epidemie trai bovini sono state notificate come “ma-lattia mai segnalata in precedenza” daparte di 4 paesi membri del Mediterraneo(Marocco, Algeria, Tunisia e Israele). Se-condo i dati dell’Institute of AnimalHealth di Pirbright, nei paesi del Magh-reb (Marocco, Algeria, Tunisia) la malat-tia è stata causata da EHDV-9, mentrel’epidemia israeliana è imputabile aEHDV-7. (M.G.M.)

MALATTIA EMORRAGICAEPIZOOTICA:

NUOVA MALATTIAEMERGENTE OIE

Swelling of thecoronary band

of the heel

Digital dermatitis

Sole bruising

White line disease

Interdigital dermatitis

Heel horn erosion

Uno studio ha caratterizzato la pre-sentazione clinica e i segni neuro-logici di 13 cani affetti da trom-

boembolia aortica. L’insorgenza dei segniclinici era acuta soltanto in 4 cani, croni-ca in 5 soggetti (tutti manifestavano intol-leranza all'esercizio) e cronica con dete-rioramento acuto in altri 4 cani. I soggettiche presentavano esordio acuto dei segniclinici erano affetti da forme più gravi ca-ratterizzate da deficit neurologici, mentrei cani con esordio cronico della malattiamanifestavano principalmente intolleran-za all'esercizio e deficit minimi. I deficit lo-comotori includevano intolleranza all'e-sercizio con debolezza degli arti pelvici(5/13), atassia degli arti pelvici (1/13), mo-noparesi (2/13), paraparesi (2/13), parapa-resi non deambulatoria (2/13) e paraple-gia (1/13). Era presente una apparentepredisposizione per il sesso maschile e ilCavalier King Charles spaniel era la razzapiù rappresentata. La rapidità di esordiodei segni clinici sembra suddividere i caniaffetti da tromboembolia aortica in duegruppi, con diverse caratteristiche clini-che ed evoluzione. I cani con esordio acu-to dei segni clinici tendono ad avere for-me più gravi mentre quelli con esordiocronico manifestano soprattutto intolle-ranza all’esercizio. È dunque importante,concludono gli autori, considerare latromboembolia aortica nella diagnosi dif-ferenziale dei cani con esordio acuto dideficit neurologici degli arti pelvici e neisoggetti con intolleranza all'esercizio dipiù lunga durata. (M.G.M.)

TROMBOEMBOLIAAORTICA NEL CANE:ASPETTI CLINICI E

NEUROLOGICI

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

Condanna per esercizioabusivo della professio-ne veterinaria e ricono-scimento del danno mo-rale e patrimoniale al-l'ordine dei medici vete-

rinari della Provincia di Treviso. Il 6 giugno ilTribunale di Treviso ha emesso la sentenza dicondanna a due mesi di reclusione e al pa-gamento delle spese processuali per il reatodi esercizio abusivo della professione veteri-naria nei confronti del Sig. C.Z., riconoscen-do contestualmente all'Ordine dei Medici Ve-terinari, costituitosi parte civile nel procedi-mento penale, i danni morali e patrimonialisubiti e fissati per un valore di € 15.000. Ne dà notizia lo stesso Consiglio Direttivo del-l'Ordine, rappresentato nella causa dall'avvo-cato Fabio Venturino, in attesa del depositodella sentenza e dell'eventuale ricorso in Cor-te di Appello. La vicenda risale al 2006: i Nasavevano effettuato un controllo nel negozio diC.Z. a Villorba (TV), avvalorato dall'interventodi due medici dell'Asl 9, concluso con la de-nuncia per la somministrazione abusiva. Il ne-goziante ha sostenuto che non vi fosse provache i farmaci presenti nel negozio venissero

somministrati da lui stesso, ma il giudice nonha ritenuto valida la versione dell'indagato.Nel negozio c'erano anche molte siringhe, fla-coni aperti e fiale usate. La decisione del Tribunale di Treviso giunge

a pochi giorni dalla sentenza della Cassa-zione che ha confermato la legittimità del-l'Ordine a costituirsi parte civile al processoper reato di esercizio abusivo della profes-sione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2008 Abuso di professione Info Regioni 19

Risarcimento da 15.000euro per l’Ordine di TrevisoQuando è violato l'articolo 348 del Codice Penale, l'Ordine professionale può costituirsi parte civile. Lo conferma la Cassazione

IVeterinari: Di Nicla Clara con il ruolo diVeterinario Responsabile dell'ASLSA/1 dell'area di Sanità Pubblica Ve-

terinaria ed i Dirigenti dr. Bruno Giovan-ni, Metello Anna, Titomanlio Filomena,Pagliuca Gaetano, Milone Gaetano, Lan-gella Adriana, ed altri erano stati indaga-ti ed addirittura alcuni tratti agli arrestidomiciliari per aver, secondo l'accusa,commesso i reati di falso ideologico, a-buso di ufficio, associazione a delinque-re, diffusione di malattie infettive. Il Giu-dice del Tribunale di Nocera Inferiore dr.Bartolomeo Ietto ha sentenziato che tuttigli addebiti non sussistono. Naturalmen-te lo scrivente dr. Luigi Morena, compo-nente della Segreteria Nazionale del SI-VeMP, esprime a tutti i colleghi che inquesti anni hanno dovuto subire attacchiingiustificati con foto sulle pagine digiornali come se fossero criminali, lasoddisfazione per il trionfo della giustiziama anche la amarezza di aver visto i pro-pri amici e colleghi in preda alla dispera-zione di quanto la Procura aveva ipotiz-zato. È una vittoria della giustizia ma an-che di tutti i medici veterinari Pubbliciche sono stati in questi anni vicino ai col-leghi ingiustamente accusati. (Fonte: SI-VEMP)

SALERNO, ASSOLTI I VETERINARI DELL’ASL SA1

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

L’Assessorato regionale dellaSanità della Sardegna ha ap-provato, con determinazionedel 21 maggio 2008, n. 291, ilPiano regionale di sorve-glianza e vigilanza sanitaria

sull’alimentazione degli animali per l’anno incorso. Obiettivo del piano è quello di assicu-rare, in accordo a quanto stabilito dal PianoNazionale Alimentazione Animale (PNAA),

dal Regolamento (CE) n.178/2002 e dal Re-golamento (CE) n. 882/2004, un sistema uf-ficiale di controllo dei mangimi lungo l’interafiliera alimentare al fine di garantire un eleva-to livello di protezione della salute umana, a-nimale e dell’ambiente. Il PNAA ha subitoprofonde modifiche che hanno, conseguen-temente, influenzato le azioni sanitarie delPiano, in quanto si è tenuto conto, fra l’altro,sia dei risultati dei controlli effettuati negli an-

ni precedenti sia delle indicazioni fornite daiRegolamenti comunitari vigenti in materia.

FINALITÀIl Piano è finalizzato, così come la normativacomunitaria e nazionale, al raggiungimentodi una maggiore tutela della salute pubblica,fornendo ai consumatori garanzie di salu-brità, sicurezza e qualità dei prodotti di origi-ne animale, tramite il controllo dei mangimi.

Il piano si propone tra l’altro di: contribuire,attraverso la vigilanza ed il controllo sui man-gimi zootecnici e per animali da compagnia,ad assicurare la tutela della salute umana,degli animali e della salubrità dell’ambiente;conformarsi a quanto previsto dal D.Lvo 17giugno 2003, n. 223, “Attuazione delle diret-tive 2000/77/CE e 2001/46/CE relative al-l’organizzazione dei controlli ufficiali nel set-tore della alimentazione animale”, e dal Re-golamento (CE) 882/2004 relativo ai control-li ufficiali intesi a verificare la conformità allanormativa in materia di mangimi e di alimentie alle norme sulla salute e sul benessere de-gli animali; rappresentare uno strumento chefavorisca l’aggiornamento e la qualificazioneprofessionale degli operatori del SSN in ma-teria di “igiene degli allevamenti e delle pro-duzioni zootecniche”.

NOVITÀLe maggiori novità introdotte sono: • la suddivisione del piano in una attività di

sorveglianza e una di vigilanza al fine di ot-tenere strumenti di controllo più efficaci;

• l’introduzione di un nuovo sistema di pro-grammazione e di rendicontazione dei da-ti funzionale all’avvio di un sistema infor-matizzato di flusso delle informazioni;

• il riferimento all’esecuzione di audit daparte delle Regioni in base all’articolo 4,paragrafo 6 del Regolamento (CE)882/2004;

• la presenza di uno strumento per la cate-gorizzazione del rischio dei sistemi pro-duttivi al fine di definire le frequenze ispet-tive;

• la previsione di campionamenti per la ri-cerca di contaminanti e additivi/principiattivi in alimenti destinati alla specie equi-na;

• la previsione di campionamenti per gli ali-menti destinati agli animali da compagnia.

PROFILASSI DELLA BSEUn apposito capitolo è stato dedicato alpiano di sorveglianza e vigilanza ai fini dellaprofilassi della BSE, dove sono stati rivistialcuni dei criteri utilizzati nei precedentiPNAA per la programmazione degli inter-venti di profilassi. Per l’anno 2008 è previ-sto un programma di sorveglianza epide-miologica, in grado di fornire un quadrodella situazione epidemiologica e della suaevoluzione nel tempo, affiancato da unprogramma di vigilanza, volto a garantireil rispetto della normativa vigente in materiadi divieti nell’alimentazione animale. Consi-derato l’andamento positivo delle prece-denti campagne di controllo, gli obiettivispecifici di sorveglianza e vigilanza per il2008 sono stati solo in parte modificati de-terminando alcuni cambiamenti nelle carat-teristiche dei piani di campionamento sen-za però alcuna variazione del sistemainformativo finora utilizzato. Il documento inserito nel Piano Regionale in-tegrato dei controlli sulla sicurezza alimenta-re, il benessere e la sanità animale e la sa-nità dei vegetali è pubblicato on line sul sitodella Regione Sardegna. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200820 Info Regioni Alimentazione animale

Sardegna, approvato il Piano regionale 2008

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

Con la seduta di consiglioregionale del 29 u.s, de-dicata alla approvazionedel bilancio regionale, laRegione Calabria haprovveduto alla defini-

zione dell'iter di stabilizzazione a tempo in-determinato dei Medici Veterinari conven-zionati secondo l'Acn 23/03/2005. Si trattadi un passaggio fortemente voluto dal Pre-sidente della giunta regionale On. AgazioLoiero e dall'assessore regionale alla saluteOn. Vincenzo Spaziante come rispostamassiccia alle tante criticità del settore. Maiin Italia nel campo della Medicina Veterina-ria si era osato spingersi fino a questi nume-ri in materia di stabilizzazione del personaleprecario Medico Veterinario, e di questo laCalabria può essere orgogliosa per aver fat-to per la prima volta in Italia qualcosa di as-solutamente straordinario. Il processo di

stabilizzazione, avvenuto tramite legge re-gionale inserita nel collegato alla legge di bi-lancio, prevede la assegnazione di 28 oresettimanali ad ogni singolo professionista atempo indeterminato. Questo rappresenta ans avviso la voglia di riscatto della classepolitica calabrese che sa di avere nel deli-cato settore della Medicina Veterinaria deiforti problemi che inibiscono lo sviluppo a-

gro-zootecnico della regione.Noi non possiamo fare altro che ringraziarela giunta della Regione Calabria, con in testail Presidente On. Agazio Loiero e l'AssessoreVincenzo Spaziante, e tutti i consiglieri regio-nali che hanno sollecitato la nostra causa,per aver fatto, ripetiamo, qualcosa di unicoin Italia. I Medici Veterinari Precari della Calabria. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2008 Info Regioni 21

Calabria, stabilizzati 220 veterinariDefinito l’iter di stabilizzazione a tempo indeterminato dei Medici Veterinari convenzionati

Èstata siglata un’intesa tra l’Asses-sorato regionale alle Attività Pro-duttive e all’Agricoltura e l’Ispet-

torato Centrale per il Controllo dellaQualità dei Prodotti Agroalimentari (ICQ)per il coordinamento dei controlli annualisull’etichettatura delle carni bovine e deiprodotti a base di carne. Entro la fine giu-gno sarà predisposto un programma divigilanza e controllo organizzato su duelivelli: 1) indagini a campione in tutta la fi-liera per le carni sottoposte a etichetta-tura obbligatoria; 2) affidamento ad entidi certificazione terzi che rispondono airequisiti indicati dai controlli per le carniad etichettatura volontaria.“La tutela dei consumatori e la garanziadella qualità dei prodotti - ha dichiaratol’assessore all’Agricoltura Andrea Coz-zolino - sono una priorità della nostra po-litica a sostegno della crescita e dellosviluppo dell’intero sistema agroalimen-tare. Dopo l’approvazione del Manuale o-perativo regionale per i controlli sulla eti-chettatura delle carni bovine e la costitu-zione del Nucleo Ispettivo di VigilanzaRegionale, con questo accordo aggiun-giamo un altro importante tassello al si-stema di controllo di tutta la filiera bovi-na. A breve ci sarà la prima riunione ope-rativa tra i tecnici dell’Assessorato e del-l’ICQ per avviare il lavoro comune”.A disposizione dei consumatori sarà i-noltre realizzata una banca dati digitaledei risultati dei controlli effettuati.

CAMPANIA, INTESASU ETICHETTATURA

CARNI BOVINE

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

In seguito all’allarme lanciato daimedia locali di Novara che hannodenunciato circa 400 sparizioni dicani solo nel 2007, l’OnorevoleGianni Mancuso ha presentato loscorso 5 giugno, un’interrogazio-

ne parlamentare al Ministro della Salute. “Pre-messo che - si legge nell’interrogazione par-lamentare - gli animali rubati, o più probabil-mente rapiti, vengono utilizzati nelle attività di

accattonaggio o, peggio, per i combattimenticlandestini e che probabilmente si tratta di unvero e proprio racket, che opera tanto nei ca-poluoghi, quanto in altre località delle dueprovince; si chiede al Governo se intenda a-dottare misure miranti a perseguire i malvi-venti che organizzano i racket, e a diminuirele sofferenze di questi animali seviziati e tortu-rati a morte”. Con questa interrogazione l’o-norevole Mancuso chiede quindi al Ministero

della Salute di adottare provvedimenti atti aperseguire questi malviventi nonché a tran-quillizzare le famiglie italiane che ospitano ca-ni e gatti nelle proprie case. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200822 Info Regioni

Sparizioni di animali a Novara,interrogazione dell’on. Mancuso

Riconoscimento alla Regione di uncontributo per le spese già soste-nute per indennizzare il fermo

d'impresa degli allevamenti zootecniciche hanno dovuto abbattere gli animalinonostante non fossero stati colpiti dallamalattia; una tempestiva definizione de-gli strumenti finanziari in grado di sup-portare la filiera suinicola nell'attuale fa-se di ripresa dell'attività produttiva e ditrasformazione; azioni utili alla promozio-ne e valorizzazione dei prodotti; unacompartecipazione finanziaria alla messain funzione di uno stabilimento di macel-lazione localizzato nell'area dove si sonomanifestati i focolai di infezione.Sono queste le richieste che la vice pre-sidente e assessore all'Agricoltura, Vivia-na Beccalossi (nella foto), ha rivolto al mi-nistro per le Politiche Agricole, Luca Zaia,nell'ambito del "Tavolo per la filiera suini-cola" svoltosi a Roma. "Ho fatto presenteal ministro Zaia che la crisi verificatasi inLombardia dopo l'accertamento della ve-scicolare - ha detto Viviana Beccalossi -ha reso necessari interventi radicali pereliminare la malattia dagli allevamenti"."Nei mesi scorsi - ha ricordato la vicepresidente Beccalossi - gli assessoratiregionali alla Sanità e all'Agricoltura sonointervenuti congiuntamente intensifican-do i controlli veterinari, applicando stan-dard di biosicurezza più restrittivi negli al-levamenti suinicoli, abbattendo capi e di-sinfettando gli allevamenti infetti ed effet-tuando interventi straordinari anche inzone a rischio ma non infette". "Il nostroobiettivo - ha proseguito Viviana Becca-lossi - è di risolvere la situazione epide-miologica che, oltre a pregiudicare la so-pravvivenza di molti allevamenti, ha pro-vocato gravi ripercussioni anche sullapossibilità di commercio internazionaledei prodotti". Va infine ricordato che laGiunta regionale ha approvato una seriedi misure straordinarie di sostegno agliallevamenti danneggiati dall'insorgenzadella malattia. "Gli impegni assunti daRegione Lombardia sul bilancio dell'Agri-coltura - ha concluso Viviana Beccalossi- assommano a 15 milioni di euro, a cuibisogna aggiungere le risorse messe adisposizione dalla Sanità per le spesestraordinarie del servizio veterinario e pergli abbattimenti e distruzione dei capi in-fetti, quantificabili in circa 30 milioni".(Fonte: Regione Lombardia)

MVS IN LOMBARDIA,INCONTRO

BECCALOSSI - ZAIA

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

Il Parlamento Europeo, riunito il 5giugno in sessione plenaria, non haaccolto la proposta di modifica delRegolamento (CE) n. 852/2004 ela-borata dalla Commissione Europeaper semplificare gli obblighi con-

nessi all’HACCP nelle microimprese. Si trattaper lo più di realtà economiche legate allavendita diretta al consumatore finale, dal ri-

storante alla macelleria, dai bar alle bancarel-le. La proposta della Commissione (i.e. Fattasalva l’applicazione delle altre prescrizioni delpresente regolamento, il paragrafo 1 non siapplica alle imprese che rientrano nella cate-goria delle microimprese quale definita dallaraccomandazione 2003/361/CE della Com-missione del 6 maggio 2003 e le cui attivitàconsistono principalmente nella vendita diret-ta di prodotti alimentari ai consumatori finali)è stata emendata sulla base della risoluzionedel deputato tedesco Horst Schnelhardt, ap-

provata dall’Assemblea e ispirata a criteri pru-denziali.

CONTROPROPOSTALa controproposta del Parlamento è dunquela seguente: “Fatta salva l’applicazione dellealtre prescrizioni del presente regolamento, glioperatori delle imprese alimentari possono es-sere esonerati dall’obbligo di instaurare, appli-care e mantenere una o più procedure perma-nenti basate sui principi HACCP. Ciò si appli-ca solo alle imprese che rientrano nella defini-zione della raccomandazione 2003/361/CEdella Commissione del 6 maggio 2003 (conun’attenzione particolare alle microimprese) e

le cui attività consistono principalmente nellavendita diretta di alimenti ai consumatori finali,e se l’autorità competente ritiene, sulla basedi un’analisi dei rischi effettuata regolarmente,che non sussistono rischi da prevenire, elimi-nare o ridurre a livelli accettabili oppure chequalsiasi rischio individuato è sufficientementee regolarmente controllato grazie all’applica-zione dei requisiti generali e specifici di igienealimentare di cui all’articolo 4, paragrafi da 2 a6 del presente regolamento”. La contropropo-sta del Parlamento Europeo esclude così ogniautomatismo e subordina l’esenzione a verifi-che e rigidi paletti. L’ultima parola spetta oraal Consiglio Europeo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2008 Sicurezza alimentare Europa 23

HACCP, l’Europarlamento frena sugli esoneriNessuna esenzione automatica allemicroimprese. Sempre necessaria la verifica

Regole più chiare e proporzionate airischi per i sottoprodotti animali. Èquanto si legge nella comunicazio-

ne adottata il 10 giugno dalla Commissio-ne Ue, che ha l’obiettivo di preservare l’e-levato livello di protezione contro i rischiper la salute pubblica, la salute animale el’ambiente. Ogni anno, nell’Unione euro-pea, vengono generate 15 tonnellate diquesto tipo di prodotti. La proposta di unregolamento più chiaro e di un quadro ge-nerale più definito va a vantaggio degli a-gricoltori e di altri settori che utilizzano isottoprodotti animali; le nuove norme de-finiscono in quali circostanze e in qualimodalità si applicherà la legislazione am-bientale e facilitano l’utilizzo delle materiedi origine animale per le applicazioni tec-niche. Inoltre i sottoprodotti animali sonosempre più usati nella produzione cosme-tica, dei medicamenti e degli strumentidiagnostici; le pelli servono a confeziona-re prodotti da cucito, il latte in polvere perl’alimentazione degli animali, i prodottisanguigni per gli strumenti diagnostici. Laproposta della Commissione mira anchea migliorare la coerenza tra le disposizio-ni del diritto comunitario e le regole sani-tarie applicabili ai sottoprodotti animali. Ilprogetto di regolamento preserva le ga-ranzie fondamentali introdotte nel 2003contro i rischi per la salute pubblica. Essomantiene la classificazione di questi sot-toprodotti basata sui rischi, che determi-na se tali sostanze possono essere utiliz-zate come alimenti per gli animali, nellaproduzione di prodotti tecnici o se devo-no essere distrutte. Resta in vigore, infine,il divieto di nutrire gli animali di una spe-cie, con dei materiali che provengono dal-la stessa specie. La Commissaria Ue re-sponsabile della Salute pubblica, Androul-la Vassiliou, ha dichiarato: “Questa propo-sta attualizza le nostre regole sui sotto-prodotti animali sopprimendo, nella misu-ra possibile, gli ostacoli inutili e gli obbli-ghi doppi, e chiarificando i casi in cui siapplicano le leggi connesse. Allo stessotempo, le garanzie essenziali per la salutedegli animali e per la salute pubblica ven-gono mantenute elevate, nella protezionedei consumatori.”

MIGLIORARE L’USO DI SOTTOPRODOTTI

ANIMALI

★★

★★★★★★

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

Durerà fino al 30 giugnodel 2010 il periodo ditransizione durante ilquale gli Stati membri -che dispongono di nor-me specifiche di control-

lo dell’echinococcosi e delle zecche - posso-no continuare a subordinare l’introduzione

degli animali da compagnia nel loro territorioal rispetto dei requisiti da essi stabiliti. NeiPaesi in cui è previsto, il regime transitorio cheprevede l’obbligo del test sierologico antirab-bico (Irlanda, Malta, Svezia e Regno Unito) ele misure specifiche contro l’echinococcosi(Finlandia, Malta, Svezia, Irlanda e Regno U-nito) e le zecche (Irlanda, Malta e Regno Uni-

to), è prorogato al 30 giugno 2010. Lo preve-de il Regolamento (CE) n. 454/2008 pubbli-cato sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 4giugno e che entrerà in vigore dal 24 giugnoprossimo. Il provvedimento modifica così ilRegolamento (CE) n. 998/2003 relativo allecondizioni di polizia sanitaria applicabili ai mo-vimenti a carattere non commerciale di ani-

mali da compagnia per quanto riguarda l’e-stensione del periodo transitorio. Il regimetransitorio avrebbe dovuto scadere il 1 gen-naio 2008, ma “la valutazione scientifica è du-rata più a lungo del previsto” e dunque “la re-lazione della Commissione uscirà in ritardo”.Prima di allora l’ingresso di cani, gatti e furettinei Paesi sopra indicati resta soggetta ai regi-mi cautelativi.La proposta di emendamento era stata formu-lata dal Comitato europeo per l’ambiente, lasalute pubblica e la sicurezza alimentare, perconsentire a Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia eRegno Unito (per quanto riguarda il controllodell’echinococcosi) e Irlanda, Malta e RegnoUnito (per il controllo delle zecche) di ammet-tere l’ingresso di cani e gatti nei loro territori inbase alle loro norme specifiche. L’emenda-mento inserisce Malta nell’elenco dei paesi chegià applicano specifiche misure per quanto at-tiene il controllo delle zecche, a correzione diun errore formale per il quale questo Paesenon figura in elenco. Le proposte di dilazionesono state motivate dal Comitato con la ne-cessità di disporre di tempi più lunghi per ad-divenire ad un nuovo regime per il quale non viè ancora nessuna proposta e sul quale incom-be lo scioglimento del Parlamento Europeo perle elezioni del 2009. La Commissione Europea,infine, ritiene di non avere ancora dati scientificiper modificare le regole d’ingresso di cani, gat-ti e furetti in questi Paesi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200824 Europa Prevenzione e sorveglianza ★

★★★★★

★★

Pet Passport, regimetransitorio fino al 2010 Rimane per i Paesi in cui era previsto l’obbligo transitorio del test sierologicoantirabbico e delle misure contro echinococcosi e zecche

Il 4 giugno 2008 il Regno Unito ha noti-ficato alla Commissione un focolaio diinfluenza aviaria ad alta patogenicità

del sottotipo H7 in un’azienda avicolanella contea dell’Oxfordshire. Le autoritàhanno immediatamente adottato le mi-sure previste dalla direttiva 2005/94/CE,compresa l’istituzione delle zone di pro-tezione e sorveglianza.La Commissione Europea ha accertatoche i limiti delle zone istituite si trovanoa una distanza sufficiente dal luogo ef-fettivo del focolaio ed ha adottato unaDecisione che mantiene in vigore le mi-sure adottate dal Regno Unito fino al 28giugno. Il Regno Unito garantisce che lezone di protezione e sorveglianza isti-tuite a norma dell’articolo 16, paragrafo1, della direttiva 2005/94/CE, compren-dono almeno le aree descritte nelle par-ti A e B allegate alla Decisione dellaCommissione.L’intervento di Bruxelles si è reso oppor-tuno per “prevenire inutili turbative degliscambi intracomunitari ed evitare il ri-schio che paesi terzi introducano osta-coli ingiustificati agli scambi”.

AVIARIA HPAI NELL’UK

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

COS’È LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE (FCP)?

La filariosi cardio-polmonare è una malattiache colpisce, portando anche alla morte, glianimali domestici e principalmente i cani chesono gli ospiti ideali e “serbatoio” del parassi-ta causata da un verme tondo denominatoDirofilaria immitis.Le larve di questo parassita vengono tra-smesse da un cane malato ad uno sano sem-plicemente attraverso la puntura di una zan-zara all’interno della quale la larva assuntacompie una muta, ossia una trasformazione,raggiungendo lo stadio di larva infestante.Quest’ultima, penetrando attraverso la cutenella ferita determinata dalla puntura raggiun-ge, se non contrastata da una corretta pre-venzione, le arterie polmonari dove si trasfor-ma in parassita adulto che produce a sua vol-te milioni di larve che circolano nel sangue pe-riferico pronte ad essere assunte da nuovezanzare che propagano l’infestazione e per-petrano il ciclo biologico.

ZONE A RISCHIO: POSSIBILITÀDI CONTAGIO IN CONTINUA

ESPANSIONELa Filariosi Cardio Polmonare (FCP) è presentein diversi Paesi dell’area mediterranea (oltreche nel continente Americano ed in Giappone).In Italia il parassita è diffuso al Nord, in partico-lare in tutta la Pianura Padana lungo il corsodel Po (nella foto mappa Escap), in Sardegnae al Centro, spingendosi giù sino all’Umbria.Rispetto agli anni passati si sta quindi eviden-ziando un allargamento delle aree di diffusione.Una recente indagine sulla diffusione è statacondotta dal team del Dr. Venco, uno dei mas-simi esperti di filariosi in Italia. La ricerca, effet-tuata nelle province di Pavia, Piacenza, Milano,Lodi ed Alessandria ha evidenziato che il 30%dei cani non sottoposti a prevenzione era infe-stato dal parassita. La presenza della parassitosi in forma endemi-ca anche in Sardegna, il rilievo di casi in zoneprima ritenute indenni come il Canton Ticino edin generale il coinvolgimento di nuove aree didiffusione, può essere legato all’abitudine dimolti proprietari di portare con sé il proprio ca-ne durante viaggi e spostamenti. Questo au-menterebbe il pericolo per un cane sano di en-trare in contatto con un cane malato al di fuoridel proprio territorio di residenza e trasportarequindi la malattia fino a casa.

QUANDO PUÒ AVVENIREIL CONTAGIO?

Il contagio è possibile in presenza di zanzarenell’ambiente dove vivono i cani quando esi-stono temperature ambientali idonee allo svi-luppo del parassita.Il periodo di trasmissione è pertanto prevalen-temente concentrato tra maggio ed ottobrema questo periodo si sta progressivamenteampliando a causa di fattori climatici semprepiù favorevoli alla vita delle zanzare. Difatti il ri-

scaldamento globale o “global warming” favo-risce sempre di più un ampliamento del ciclodi vita delle zanzare, con conseguente aumen-to del rischio di trasmissione della filariosi.

QUALI SONO I SOGGETTI PIÙ ARISCHIO?

Sono i cani, di qualsiasi età, che vivono all’in-terno di comunità – per esempio i canili – maanche quelli di proprietà nelle zone urbane, inparticolare durante le passeggiate nei parchicittadini. Va infatti corretta l’idea che gli animalidi casa non si possano ammalare. Durante ilperiodo estivo tutti i cani e tutti i gatti possonoessere punti da una zanzara infetta! Anche perquesto luogo comune, in Italia i casi di malattiasono in costante aumento. Da un’inchiesta, realizzata dall’Istituto Piepoli,emerge che quasi un animale su cinque non èprotetto. La cause sono principalmente dovu-te ad un’insufficiente informazione del proprie-tario sulla prevenzione della filariosi oltre chealla convinzione che il proprio cane non sia arischio in quanto vive in casa.Un altro potenziale problema nella mancataprotezione è legato all’utilizzo di farmaci nonautorizzati nel cane. Questi farmaci, impiegatidi norma su bovini, ovini e suini, vengono som-ministrati periodicamente nel cane per iniezio-ne o anche per bocca (le “goccine”) e posso-no avere ridotta o mancata efficacia nel cane,contribuendo quindi ad aumentare la diffusio-ne della malattia e dando luogo nei cani trattatia quadri clinici di difficile interpretazione.

FILARIOSI E CUCCIOLI.COSA FARE?

La filariosi è un problema che interessa anche icuccioli. Il cane infatti è infestato indipendente-mente dall’età se punto nella stagione di tra-smissione da una zanzara portatrice di larve in-festanti. È pertanto importante proteggere ilcucciolo appena possibile con un trattamentoadeguato. Oltre al trattamento mensile in com-presse, è possibile da qualche tempo utilizzareil prodotto per iniezione a base di moxidectina,da anni ampiamente utlizzato nella prevenzio-ne dei soggetti adulti ed ora autorizzato anchenei cuccioli dalle 12 settimane di età.

COME VIENE DIAGNOSTICATALA MALATTIA?

Il veterinario è l’unico che può accertare la pre-senza di filariosi nel cane, effettuando un testematologico in grado di evidenziare la presen-za del parassita e se l’esito risulterà positivo, ilcane dovrà cominciare un’adeguata terapia.In assenza di controlli l’eventuale esposizionealla filariosi è inizialmente senza sintomi eviden-ti. La malattia avanza indisturbata fino allo sta-dio conclamato attraverso la progressiva infe-stazione del cane da parte dei nematodi e igravi danni da loro provocati inizialmente a ca-rico dei polmoni e negli stadi finali a carico delcuore. Solitamente si assiste all’inizio alla com-parsa di tosse persistente, seguita da difficoltàrespiratorie, facile affaticabilità, sincopi sino al-la morte dell’animale.

PREVENZIONE O CURA?La visita del veterinario rappresenta sicura-mente un appuntamento da non mancare. Laprevenzione dalla filariosi è sicuramente il mo-do migliore per salvaguardare la salute dei no-

stri amici animali e migliorare la qualità della lo-ro vita. La cura è infatti difficile e presenta effet-ti collaterali rischiosi, non consentendo peral-tro il completo recupero dei danni indotti dalparassita.La prevenzione va effettuata preferibilmente nelperiodo primaverile-estivo, ed oggi è possibilein due modalità, ovvero attraverso la sommini-strazione mensile di farmaci orali da parte delproprietario per tutta la stagione a rischio op-

pure con un’unica iniezione praticata diretta-mente dal Veterinario una sola volta all’anno. Questa iniezione protegge l’animale per un tem-po sufficiente ed evita i rischi connessi a som-ministrazioni non idonee o dimenticanze da par-te del proprietario ed è sicura tanto da poter es-sere utilizzata anche nei cuccioli dalle 12 setti-mane d’età. Una piccola-grande attenzione chepuò salvare la vita dei nostri amici animali. Per maggiori informazioni www.fortdodge.it ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2008 La filariosi Dalle Aziende 25▲

La Filariosi nel cane: una minaccia in continua espansioneCome proteggere cuccioli e cani adulti da questapericolosa malattia

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 22

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Chiuso in stampa il 9 giugno 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

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laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200826 Calendario attività Dal 13 giugno al 28 settembre

13 GIUGIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAL ACCESSI VENOSI CENTRALI A MEDIO E LUNGO TERMINE. BASI TECNICHE E CAMPI DI APPLICAZIONE IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC PRECLINICI E CLINICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento

13 GIUSEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON GESTIONE SANITARIA DELLE ZOONOSI E SISTEMI DI PREVENZIONE - Ordine Dei Medici Veterinari, Cuneo - ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO Via Mameli, 4/bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39

0372 403541 - E-mail: [email protected]

14 - 15 GIUCORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO - CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Centro Studi Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segre-teria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 - 20 GIUCORSO SCIVAC CORSO DI BIOCHIMICA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

23 - 24 GIUCORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT AVANZATE - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

26 - 28 GIUCORSO SCIVAC ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRATICAL AND INTERACTIVE MRI WORKSHOP - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti

27 - 29 GIUCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC SARDEGNA: CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Sassari - ECM: 16 Crediti - Per informazio-

ni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

29 GIUINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE SCRIPTA MANENT... AVES VOLANT... PER FAVORE CHIUDETE LA FINESTRA. LE BASI DELLA MEDICINA A-

VIARE - Marche - Jesi - Via San Francesco - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Se-greteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

2 - 5 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: VII PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE ACQUISITE E MALATTIE SISTEMI-

CHE CON EFFETTI CARDIOVASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 12 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremo-

na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

5 - 7 SETCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM:CON IZS RAGUSA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

11 - 13 SETCORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 SETINCONTRO SIMIV EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO SIMEF SIMPOSIO DI MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 20 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCI-

VAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO “ECOGRAFIA TORACICA ADDOMINALE NELL’ADULTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

20 - 21 SETCORSO SIVE CORSO BASE DI ECOGRAFIA TORACICA ADDOMINALE NELL’ADULTO - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN

APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

25 - 27 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti- Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETEVENTO SIVAE ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETINCONTRO SCVI LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO SIDEV AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE INCONTRO GPM ANMVI 2° SEMESTRE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: RichiestoCON SCIVAC E GPM Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

Quali fra le seguenti affermazioni è falsa?

Le sonde da alimentazione nasale possono essere inserite nei gattinon anestetizzati

Le sonde da alimentazione na-sale non interferiscono con lacapacità di un gatto di mangiarevolontariamente

Le sonde da alimentazione na-sale devono terminare nello sto-maco

In caso di infezione batterica, nel coniglio chealterazione ci possiamo aspettare dall’emocromo?

Aumento della conta dei bianchi

Diminuzione della conta dei bianchi

Aumento relativo degli eterofili connumero totale dei bianchi nella norma QUIZ 1

Risposta corretta: c)Incontro SIVAE, Malattierespiratorie degli animali

esotici, marzo 2007

QUIZ 2Risposta corretta: c)

55°CONGRESSO SCIVAC,Medicina Felina, Milano 2007

SOLUZIONI

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