Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 16, dal 28 aprile al 4 maggio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 16 2 FNOVI (1) Per la prima volta il Bilancio Consuntivo della FNOVI (esercizio 2007) è stato sot- toposto all’esame di una società di revi- sione che ne ha certificato i contenuti di- chiarando che: “è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e cor- retto la situazione patrimoniale e finan- ziaria e il risultato economico dell’Ente”. FNOVI (2) La FNOVI ha adottato lo strumento del Bilancio sociale “nel segno della traspa- renza che deve contraddistinguere il rapporto fra l’ente FNOVI e i suoi princi- pali referenti”. Il Bilancio sociale è la cer- tificazione del profilo etico di un sogget- to economico che perseguendo il pro- prio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei mem- bri della società in cui è inserito. L’intento è di recuperare chiarezza e condivisione nella definizione e comuni- cazione degli obiettivi da raggiungere. SSN La Corte dei Conti ha predisposto le Li- nee guida a cui devono attenersi gli enti locali e del Servizio sanitario nazionale nella stesura dei bilanci di previsione. La magistratura contabile chiede il "corret- to apprestamento delle risorse neces- sarie per la gestione" e " un più efficace controllo dei costi ". TK22U È online sul sito dell'Agenzia delle Entra- te il software Gerico 2008, la procedura informatica per calcolare la coerenza dei ricavi rispetto ai parametri. Con una no- vità: la possibilità di giustificare l'even- tuale discordanza del singolo indicatore di normalità economica. DIFFIDA Diffida del Codacons al Ministero della Salute. Il Presidente Carlo Rienzi chiede formalmente di rendere noti i nomi delle aziende che hanno prodotto e commer- cializzato mozzarelle alla diossina e vino e olio adulterati. L'obbligo di rendere pubblici tali nomi, ha ricordato il Coda- cons, deriva da una sentenza del Con- siglio di Stato relativa al diritto alle infor- mazioni attinenti alla “tutela dei superiori interessi della salute e dell'incolumità pubblica”. SNUPPY Snuppy, il primo cane clonato, diventerà papà a metà maggio. Il levriero afghano, che oggi ha tre anni, ha ingravidato due cagne della stessa razza con la tecnica dell’inseminazione artificiale. Gli scien- ziati dell’Università di Seul hanno assi- curato che tutto procede regolarmente, ma sono incorsi nella reprimenda delle autorità accademiche per aver diffuso informazioni riservate su ricerche non concluse. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line la nascita di Pegaso, nato il 17 di marzo 2008 con un parto naturale a seguito di un'unica fecondazione con il seme dello stallone Aveligne- se Abendfurst. “Pegaso - prose- gue il comunicato- conferma anco- ra una volta come gli animali clona- ti possano crescere normalmente e riprodursi in modo naturale. Per la specie equina la nascita di Pega- so ha un significato particolare perché molti cavalli da com- petizione sono animali castrati in giovane età. Quando, nella età a- dulta, si rivelano cam- pioni essi sono inca- paci di riprodursi ed è perciò impossibile ot- tenere la generazione successiva: i figli dei campioni. Questa è una realtà amara che si scontra con l'idea trainante dell'al- levamento e selezione animale ba- sata sulla riproduzione dei migliori soggetti per ottenere il progresso genetico della razza. Pertanto, og- gi, la clonazione equina si dimostra semplicemente una tecnica di ri- produzione assistita che può con- sentire di ottenere copie/cloni di cavalli campioni castrati e final- mente, dai cloni, i figli dei campio- ni, figli che altrimenti non sarebbe- ro mai nati”. SONO ANNI CHE SI DISCUTE SULLA FIGURA DEL VETERINARIO AZIENDALE O RICONOSCIUTO E LA CONFUSIONE CONTINUA ad essere generale e totale. Chi ha avuto modo di partecipare al convegno del- l'ANMVI, il 7 aprile a Roma, sul tema della sicurezza alimentare, si sarà cer- tamente reso conto che le posizioni sono ancora molto diversificate. L'ANM- VI continua a sostenere l'urgenza di una normativa che introduca e regoli questa figura negli allevamenti sostenendo il documento, già da anni recepi- to dalla FNOVI con l'approvazione del SIVEMP, e che la definisce "veterinario aziendale". Il Sen. Cesare Cursi, ritiene più corretto il termine "riconosciuto" in quanto agli occhi del pubblico il termine "aziendale" non darebbe alcuna garanzia di controllo. I sindacati pubblici da una parte continuano a non ve- dere in modo favorevole l'introduzione del veterinario aziendale, temendo di perdere ruoli o competenze, dall'altra, piuttosto di un libero professionista dipendente dell'azienda con compiti di garanzia, preferirebbero un veterina- rio convenzionato con la Asl. Secondo il Ministero della Salute è certamente una figura da introdurre negli allevamenti per la sicurezza alimentare, ma so- lo per quelle aziende che abbiano un discreto numero di capi. L'AIA, preoccupata di non dover gravare ulteriormente di costi i propri iscrit- ti, già in difficoltà con le ultime normative sul benessere animale e la concor- renza di altri paesi europei, si trova d'accordo sulla posizione del Ministero e vorrebbe rinviare il tutto a dopo una seria applicazione dell'autocontrollo. A- spettiamo il nuovo Ministro per riprendere la nostra battaglia. VETERINARIO AZIENDALE/RICONOSCIUTO Randagismo e sprechi in Campania L’ANMVI appoggia la protesta dei Colleghi dell’Ordine di Napoli nei confronti delle autorità regionali A PAGINA 3 TELECAMERE E PRIVACY IN AMBULATORIO A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 12 A PAGINA 16 A PAGINA 20 CANI E GATTI DANNO I NUMERI OSPEDALIZZARE IL PAZIENTE AVIARE VETERINARY ACT: DEFINIRE LE COMPETENZE 281: APPROVATO IL REGOLAMENTO IN LOMBARDIA ASL NA1 BREVI PEGASO, FIGLIO DI CLONE ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA È nato Pegaso (nella foto con la madre), il figlio di Prome- tea, la cavalla Avelignese en- trata nella storia della scien- za nel 2003 per essere il pri- mo clone equino al mondo. Ne ha dato notizia il 29 aprile il Colle- ga, Cesare Galli, del Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione di Cremona, in un comunicato stam- pa in cui si legge: "Que- sto risultato risponde fi- nalmente a tutte le do- mande che da sempre hanno circondato Pro- metea - come altri cloni - e chiude quel cerchio che partì alla nascita e arriva oggi alla genera- zione successiva. Pe- gaso è oggi il primo fi- glio di un clone equino: un giova- ne puledro che entra nella storia della clonazione animale e insieme una nuova costellazione che illu- mina simbolicamente il percorso della ricerca scientifica in campo animale". Durante questi cinque anni Prome- tea ha dimostrato di essere un ani- male assolutamente normale e in ottima salute ed è stata spesso al centro dell'attenzione internaziona- le per il suo primato di clone equi- no. La prova ultima della sua nor- malità è appena giunta proprio con ) . , www.anmvi.it/vetjob/ VET-JOB Il mercato italiano del lavoro veterinario ) . , www.anmvi.it/vetexchange/ VET-EXCHANGE Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie la PR OFESSI O NE VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 16, dal 28 aprile al 4 maggio 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona1166 22

FNOVI (1)Per la prima volta il Bilancio Consuntivodella FNOVI (esercizio 2007) è stato sot-toposto all’esame di una società di revi-sione che ne ha certificato i contenuti di-chiarando che: “è redatto con chiarezzae rappresenta in modo veritiero e cor-retto la situazione patrimoniale e finan-ziaria e il risultato economico dell’Ente”.

FNOVI (2)La FNOVI ha adottato lo strumento delBilancio sociale “nel segno della traspa-renza che deve contraddistinguere ilrapporto fra l’ente FNOVI e i suoi princi-pali referenti”. Il Bilancio sociale è la cer-tificazione del profilo etico di un sogget-to economico che perseguendo il pro-prio interesse prevalente contribuisce amigliorare la qualità della vita dei mem-bri della società in cui è inserito. L’intento è di recuperare chiarezza econdivisione nella definizione e comuni-cazione degli obiettivi da raggiungere.

SSNLa Corte dei Conti ha predisposto le Li-nee guida a cui devono attenersi gli entilocali e del Servizio sanitario nazionalenella stesura dei bilanci di previsione. Lamagistratura contabile chiede il "corret-to apprestamento delle risorse neces-sarie per la gestione" e " un più efficacecontrollo dei costi ".

TK22UÈ online sul sito dell'Agenzia delle Entra-te il software Gerico 2008, la procedurainformatica per calcolare la coerenza deiricavi rispetto ai parametri. Con una no-vità: la possibilità di giustificare l'even-tuale discordanza del singolo indicatoredi normalità economica.

DIFFIDADiffida del Codacons al Ministero dellaSalute. Il Presidente Carlo Rienzi chiedeformalmente di rendere noti i nomi delleaziende che hanno prodotto e commer-cializzato mozzarelle alla diossina e vinoe olio adulterati. L'obbligo di renderepubblici tali nomi, ha ricordato il Coda-cons, deriva da una sentenza del Con-siglio di Stato relativa al diritto alle infor-mazioni attinenti alla “tutela dei superioriinteressi della salute e dell'incolumitàpubblica”.

SNUPPYSnuppy, il primo cane clonato, diventeràpapà a metà maggio. Il levriero afghano,che oggi ha tre anni, ha ingravidato duecagne della stessa razza con la tecnicadell’inseminazione artificiale. Gli scien-ziati dell’Università di Seul hanno assi-curato che tutto procede regolarmente,ma sono incorsi nella reprimenda delleautorità accademiche per aver diffusoinformazioni riservate su ricerche nonconcluse.

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la nascita di Pegaso, nato il 17 dimarzo 2008 con un parto naturalea seguito di un'unica fecondazionecon il seme dello stallone Aveligne-se Abendfurst. “Pegaso - prose-gue il comunicato- conferma anco-ra una volta come gli animali clona-ti possano crescere normalmentee riprodursi in modo naturale. Perla specie equina la nascita di Pega-

so ha un significatoparticolare perchémolti cavalli da com-petizione sono animalicastrati in giovane età.Quando, nella età a-dulta, si rivelano cam-pioni essi sono inca-paci di riprodursi ed èperciò impossibile ot-tenere la generazione

successiva: i figli dei campioni.Questa è una realtà amara che siscontra con l'idea trainante dell'al-levamento e selezione animale ba-sata sulla riproduzione dei migliorisoggetti per ottenere il progressogenetico della razza. Pertanto, og-gi, la clonazione equina si dimostrasemplicemente una tecnica di ri-produzione assistita che può con-sentire di ottenere copie/cloni dicavalli campioni castrati e final-mente, dai cloni, i figli dei campio-ni, figli che altrimenti non sarebbe-ro mai nati”.

SONO ANNI CHE SI DISCUTE SULLA FIGURA DEL VETERINARIOAZIENDALE O RICONOSCIUTO E LA CONFUSIONE CONTINUA adessere generale e totale. Chi ha avuto modo di partecipare al convegno del-l'ANMVI, il 7 aprile a Roma, sul tema della sicurezza alimentare, si sarà cer-tamente reso conto che le posizioni sono ancora molto diversificate. L'ANM-VI continua a sostenere l'urgenza di una normativa che introduca e regoliquesta figura negli allevamenti sostenendo il documento, già da anni recepi-to dalla FNOVI con l'approvazione del SIVEMP, e che la definisce "veterinarioaziendale". Il Sen. Cesare Cursi, ritiene più corretto il termine "riconosciuto"in quanto agli occhi del pubblico il termine "aziendale" non darebbe alcunagaranzia di controllo. I sindacati pubblici da una parte continuano a non ve-dere in modo favorevole l'introduzione del veterinario aziendale, temendo diperdere ruoli o competenze, dall'altra, piuttosto di un libero professionistadipendente dell'azienda con compiti di garanzia, preferirebbero un veterina-rio convenzionato con la Asl. Secondo il Ministero della Salute è certamenteuna figura da introdurre negli allevamenti per la sicurezza alimentare, ma so-lo per quelle aziende che abbiano un discreto numero di capi.L'AIA, preoccupata di non dover gravare ulteriormente di costi i propri iscrit-ti, già in difficoltà con le ultime normative sul benessere animale e la concor-renza di altri paesi europei, si trova d'accordo sulla posizione del Ministero evorrebbe rinviare il tutto a dopo una seria applicazione dell'autocontrollo. A-spettiamo il nuovo Ministro per riprendere la nostra battaglia.

VETERINARIO AZIENDALE/RICONOSCIUTO

Randagismo e sprechi in CampaniaL’ANMVI appoggia la protestadei Colleghi dell’Ordine di Napolinei confronti delle autorità regionali

A PAGINA 3

TELECAMEREE PRIVACY

IN AMBULATORIO

A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 12 A PAGINA 16 A PAGINA 20

CANI E GATTIDANNO

I NUMERI

OSPEDALIZZAREIL PAZIENTE

AVIARE

VETERINARY ACT:DEFINIRE

LE COMPETENZE

281: APPROVATOIL REGOLAMENTO

IN LOMBARDIA

ASL NA1

BREVI PEGASO, FIGLIO DI CLONE

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

È nato Pegaso (nella foto conla madre), il figlio di Prome-tea, la cavalla Avelignese en-trata nella storia della scien-za nel 2003 per essere il pri-mo clone equino al mondo. Neha dato notizia il 29 aprile il Colle-ga, Cesare Galli, del Laboratorio diTecnologie della Riproduzione diCremona, in un comunicato stam-pa in cui si legge: "Que-sto risultato risponde fi-nalmente a tutte le do-mande che da semprehanno circondato Pro-metea - come altri cloni- e chiude quel cerchioche partì alla nascita earriva oggi alla genera-zione successiva. Pe-gaso è oggi il primo fi-glio di un clone equino: un giova-ne puledro che entra nella storiadella clonazione animale e insiemeuna nuova costellazione che illu-mina simbolicamente il percorsodella ricerca scientifica in campoanimale".Durante questi cinque anni Prome-tea ha dimostrato di essere un ani-male assolutamente normale e inottima salute ed è stata spesso alcentro dell'attenzione internaziona-le per il suo primato di clone equi-no. La prova ultima della sua nor-malità è appena giunta proprio con

).,

www.anmvi.it/vetjob/

VET-JOBIl mercato italiano

del lavoro veterinario

).,

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VET-EXCHANGEIl mercato italiano delle

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Si fa riferimento alla notadel 16 aprile c.a. a firmadel Vicepresidente e di al-cuni componenti il Consi-glio Direttivo di codestoOrdine Professionale per

sottolineare la gravità e l’infondatezza delle il-lazioni riportate nella medesima missiva inmerito all’operato dell’Assessorato alla sanitàed in particolare dello scrivente Settore. È in-fatti assolutamente inaccettabile, pur condivi-dendo la preoccupazione per la crisi occu-pazionale in cui versa la categoria, che colo-ro i quali hanno assunto cariche istituzionali inseno ad un Ente la cui principale funzione èquella di tutelare la dignità professionale degliiscritti, possano addurre quali alibi alla pro-pria reiterata e inconfutabile incapacità neltrovare soluzioni concrete alla predetta crisi, ifantasiosi effetti negativi conseguenti all’ope-rato di altre istituzioni il cui obiettivo è preva-lentemente la salute pubblica ed in particola-re la prevenzione. Si invita pertanto il Presi-dente dell’Ordine ad assumere formalmentela propria posizione in merito alla problemati-ca de quo ed in particolare alle predette illa-zioni censurando l’operato dei componentidel Consiglio Direttivo autori delle stesse”.Il virgolettato che avete appena letto è statofirmato il 28 aprile dal Dirigente del SettoreVeterinario della Regione Campania, PaoloSarnelli, e indirizzato al Presidente dell’Ordinedei Veterinari di Napoli. Sarnelli risponde conqueste parole alla lettera che il 16 aprile cin-que componenti dell’Ordine avevano scrittoallo stesso Presidente dell’Ordine di Napoli,all’Assessore regionale alla sanità e al settoreregionale veterinario. I cinque Colleghi (Gia-como Calabria, Mario Cacciapuoti, VincenzaDe Luca Picione, Espedito Mauro e VincenzoCortese) denunciavano la questione dell’O-spedale veterinario della ASL NA 1 (v. box inquesta pagina), chiedendo delucidazioni sul-l’affidamento e l’utilizzo dei fondi, anche a no-me di altri Colleghi del territorio.

UN TERREMOTO NELL’ORDINELa vicenda dell'Ospedale Veterinario dellaASL Napoli 1 costa anche sul piano degliassetti istituzionali della professione. Lamaggioranza dei componenti del Consigliodell'Ordine ha infatti chiesto le dimissioni (lostesso Vice Presidente Calabria è dimissio-nario). Il Presidente dell'Ordine di Napoli,Domenico Mollica, è intervenuto con unoscritto all'assessorato alla sanità datato 16aprile, nel quale spiega che "con l'aperturadella struttura in oggetto si è venuto a crea-re un grandissimo malumore tra gli iscritti aquesto Ordine Professionale, anche perchéal momento la categoria versa in una gravecrisi occupazionale, tanto che molti ambu-latori veterinari stanno chiudendo o sono inprocinto di chiudere". Tale situazione - pro-segue Mollica - ha portato alla richiesta didimissioni della maggioranza dei compo-nenti del Consiglio di questo Ente che ècomposto da liberi professionisti". Alla lucedi quanto accaduto il Presidente dell'Ordinedi Napoli ha chiesto che l'Ordine Professio-nale sia coinvolto "per quanto concerne leproblematiche legate alla professione vete-rinaria riguardante il territorio di Napoli eprovincia".

L’INAUGURAZIONEMalgrado l’Assessore alla Sanità della Regio-ne Campania, Angelo Montemarano, avessegià nel 2005, predisposto una delibera in ba-se alla quale le strutture veterinarie pubblichenon potevano erogare prestazioni veterinariesu animali di proprietà, a marzo di quest’an-no è stato solennemente inaugurato il presi-dio ospedaliero veterinario della Asl Napoli 1,in via Rocco di Torre Padula. La struttura,completamente ristrutturata, è dotata di at-trezzature per la diagnostica per immagini -tac, radiologia, ecografia - e per lo screeningematochimico. Tutto per i randagi? Nell’O-spedale sono presenti locali dedicati alla me-dicina d’urgenza e alla terapia intensiva. Ri-coveri e interventi clinico chirurgici vengonoassicurati da un’equipe mista di medici vete-rinari della Asl Napoli 1, professori e ricerca-tori, grazie ad una convenzione, già operati-va, con la facoltà di Medicina Veterinaria del-l’Università Federico II. Nel presidio veterina-rio verranno inoltre effettuate indagini rivoltealla diagnosi delle malattie infettive dei volatiliche vivono nelle metropoli, in particolare ra-paci, attraverso un monitoraggio delle infezio-ni batteriche e virali. Il pronto soccorso è as-sicurato da un servizio di ambulanza, già atti-vo dagli anni scorsi, mentre l’accesso alleprestazioni avverrà attraverso il coinvolgimen-to delle pubbliche autorità - carabinieri, poli-zia di stato e municipale, centralini della ASLNapoli 1 - che provvederanno ad attivare icompetenti servizi veterinari per le più idoneeprocedure di soccorso, anche con l’ausiliodelle associazioni di volontariato animaliste.La Regione Campania, che ha cofinanziato l’i-niziativa, garantirà una parte dei posti dispo-nibili nell’ospedale ad altre aziende sanitarieche non riescono ancora a garantire assisten-za e cura agli animali senza padrone. Nei1100 metri quadri messi a disposizione ope-rerà un team di 40 professionisti per curare,24 ore su 24, fino a 100 cani e gatti randagi.

IL SOSTEGNO DELL’ANMVIL’ANMVI ha espresso “totale adesione e con-divisione” rispetto ai contenuti e alle finalitàdella lettera dei Colleghi dell’Ordine di Napoli.Da anni i liberi professionisti del territorio sibattono per far presente alle autorità regionalicome le sterilizzazioni sugli animali di pro-prietà non possano essere riconducibili allamissione della sanità pubblica. Alle autoritàregionali, il Presidente dell’ANMVI, CarloScotti, ha inviato una nota mettendo in evi-denza che prima di decidere un investimentoenorme come quello sostenuto per il nuovoospedale si sarebbe dovuto tenere conto chela Campania è una delle tre Regioni che han-no un deficit sanitario tale da rischiare il com-missariamento, che esprime situazioni di ma-lasanità che non trovano soluzione e con pro-blemi di sicurezza alimentare e ambientaleche richiedono il totale impegno della veteri-naria pubblica senza distoglierla dal suo ruolodi controllo per trasferirla a competenze nonistituzionali. Gli obiettivi che si pone il nuovoospedale veterinario potevano essere facil-mente raggiunti senza sprechi finanziari daparte della Regione con una semplice con-venzione con le centinaia di strutture privateche già esistono sul territorio con enormi van-taggi per la finanza pubblica e la sanità pub-

blica: capillarità delle strutture veterinarie, e-sperienza professionale, attrezzature adegua-te e spesa pubblica solo per sostenere il purocosto della prestazione.Ai firmatari della lettera va il pieno appoggiodell’ANMVI. “I nostri Colleghi campani - di-chiara Scotti, stanno ampiamente dimo-strando di saper rappresentare l’istituzioneordinistica e le competenze della Categoria.Condividiamo i toni coraggiosi della loro let-tera e la dignità delle loro parole. Se sarànecessario l’ANMVI agirà in tutte le sedi op-portune per tutelare i Colleghi e la Catego-ria tutta. Al nuovo Parlamento e al nuovoGoverno la questione del Frullone sarà por-tata ad esempio di cattiva gestione delle ri-sorse pubbliche e della sanità pubblica ve-terinaria. Crediamo sia doveroso dimostrarecoi fatti e non solo a parole che siamo unaCategoria unita e attenta”.

UNA EMAIL PER I COLLEGHIL'ANMVI invita tutti i medici veterinari, di tut-ta Italia e di qualunque settore professionale,a dare testimonianza di solidarietà ai Colleghie a non lasciare che i soprusi ai danni dellaCategoria passino sotto silenzio. Di seguitogli indirizzi (Presidenza Bassolino, Assesso-rato alla Sanità e Servizio Veterinario Regio-

nale) e il testo proposto dall'ANMVI (da invia-re sottoscritto con nome e cognome e ordi-ne provinciale di appartenenza). ■

[email protected]@regione.campania.it

[email protected]

Esprimo solidarietà e sostegno ai Colle-ghi dell'Ordine dei Medici Veterinari dellaProvincia di Napoli e dichiaro la miaprofonda indignazione per come l'auto-rità regionale ha risposto alle loro legitti-me rimostranze. Da medico veterinario ecittadino, mi associo alla richiesta deiColleghi di avere delucidazioni sui fondipubblici impiegati per la realizzazionedell'Ospedale Veterinario ASL NA/1 a di-scapito delle emergenze sanitarie e am-bientali del territorio di conoscere i prov-vedimenti che la Giunta intende adottareper tutelare il diritto al libero eserciziodella professione medico veterinaria co-sì gravemente compromesso.

(da sottoscrivere con nome, cognome eordine di appartenenza).

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 2008 Non solo randagismo Attualità 3

Per la Regione il “no” dei Colleghi campani all’Ospedale veterinario è un “alibi”.Solidarietà dall’ANMVI e totale condivisionedelle azioni dell’Ordine di Napoli

“Inaccettabile” sarà il Frullone

“L’apertura dell’Ospedale veterinario dell’ASL NA 1 è stato l’ennesimo e non ultimo se-gno della scarsa considerazione, da parte degli Enti coinvolti, verso l’Ordine dei MediciVeterinari della Provincia di Napoli e di propri iscritti (in preponderanza liberi professio-nisti), basti pensare infatti al mancato invito alla giornata inaugurale dell’apertura del-l’ospedale stesso di una rappresentanza di quest’Ordine. In questo momento di diffi-coltà economica generale, dove è particolarmente difficile salvaguardare il già precariolavoro libero professionale, a causa di quest’ultimo evento, si rischia di vedere chiude-re una miriade di strutture veterinarie di Napoli. Di contro il progetto ospedale veterinario ASL NA 1, nato ed inaugurato (in propagandaelettorale) nell’ombra e alla luce dei salotti regionali dei responsabili del servizio veteri-nario ASL NA 1, unici veterinari delle ASL Campane ad essere investiti di cariche/co-mandi presso il settore veterinario regionale, può fare intravedere una natura d’interes-se politico riguardo alla destinazione dei fondi regionali destinati ai tanti progetti. Talesituazione oltre a non risolvere la questione malgestita del randagismo servirà, ancorauna volta, a rimpinguare le casse della ASL NA 1.I sottoscritti, non essendo riusciti a difendere egregiamente la categoria, stanchi di nontrovare l’appoggio necessario a far valere i diritti professionali e morali, ritengono, incoerenza con le loro posizioni e quale atto di rispetto verso i tantissimi colleghi chehanno dimostrato fiducia investendoci del mandato, di chiedere delucidazioni alla Giun-ta ed al Consiglio Regionale circa l’affidamento e l’utilizzo dei fondi assegnati e da as-segnare, di prendere provvedimenti celeri e pragmaticamente risolutivi, di rompere ilbinomio tra ASL NA 1 e settore veterinario regionale, coinvolgendo tutti gli altri colleghidelle altre asl regionali, i liberi professionisti e le loro sigle sindacali”. (Lettera del 16 a-prile 2008, firmata dal Vice Presidente, dal Tesoriere e da tre Consiglieri dell’Ordine deiVeterinari di Napoli indirizzata al Presidente del medesimo Ordine, alle autorità regio-nali, ad ANMVI, SIVELP, SIVEMP E FNOVI)

LA LETTERA DEI COLLEGHI DELL’ORDINE DI NAPOLI

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

Da anni i medici veterinariprivati del territorio cam-pano denunciano - attra-verso i rappresentantidella nostra Associazio-ne e dell’Ordine - una ge-

stione delle politiche sanitarie regionali nonriconducibile alla missione istituzionale pro-

pria della sanità pubblica veterinaria. Un o-spedale veterinario pubblico come quello i-naugurato nel marzo scorso non trova infattialcuna correlazione con quelle attività di pre-venzione, di controllo sanitario-ambientale edi sicurezza alimentare che - mai come inquesti mesi - si palesano nella loro urgenzaper la tutela della salute pubblica. Prima di

decidere un investimento finanziario ingentecome quello sostenuto per il nuovo ospedalee prima di distogliere la veterinaria pubblicadalle sue competenze istituzionali e dalle e-mergenze del territorio, si sarebbe potuto piùsaggiamente valorizzare lo strumento dellaconvenzione con le strutture veterinarie priva-te già presenti sul territorio, con enormi van-taggi per la finanza e la sanità pubblica: capil-larità delle strutture veterinarie, esperienzaprofessionale, attrezzature adeguate ed e-sborsi limitati al puro costo della prestazione.

Quello di Napoli non è un caso isolato. Sonotanti i “Frullone” che minacciano la profes-sione veterinaria privata in Italia. Difenderla ègiusto e doveroso. Vogliamo sperare di nonsentirci più accusati di corporativismo quan-do difendiamo il nostro lavoro. La soluzione è la proposta di legge per lacreazione di una rete di strutture veterinarieprivate in regime di convenzione (Leavet). Alla riapertura dei lavori parlamentari, il Col-lega Gianni Mancuso la ripresenterà in Com-missione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 20084 Attualità Non solo randagismo

WORLD RABIES DAY A SETTEMBRE

L'Organizzazione Mon-diale della Sanità ha de-ciso di dedicare una

giornata alla sensibilizzazionedei governi mondiali nei con-

fronti della rabbia. Al WorldRabies Day del 28 settem-

bre si chiederà più prevenzio-ne e nuove strategie di controllo ed era-dicazione. Ci sono precise responsabilitàda parte delle autorità internazionali, so-stiene l'OMS, che delinea un quadro glo-bale della malattia tanto preoccupantequanto sottovalutato. La rabbia continuaa rappresentare un rilevante problema disanità pubblica per molti paesi, soprat-tutto in Asia e in Africa, malgrado possaessere affrontata con adeguate strategiedi prevenzione e con i vaccini per la po-polazione umana e animale. Il 30-50%delle 55 mila morti per rabbia riscontrateogni anno, riguarda bambini asiatici e a-fricani al disotto dei 15 anni. Il principaleveicolo di trasmissione continua ad esse-re il morso del cane rabido. Il rimedio a-dottato nei paesi dove la rabbia è ende-mica è una strategia vaccinale spessodebole e inefficace, basata sul ricorso avaccini che causano gravi effetti collate-rali. Le vittime della rabbia non vengonosottoposte a trattamenti adeguati e man-cano dati sulla sorveglianza della malat-tia. Lo scenario delineato dall'OMS inco-raggia a non sottovalutare la malattia e amutare l'approccio dei governi troppospesso inclini a considerare la rabbia unamalattia rara, risultato del morso di un a-nimale che non riveste alcuna importan-za economica: il cane. È per questo, di-cono all'OMS, che la rabbia non viene maiadeguatamente presa in considerazionedai ministeri della salute e dell'agricoltu-ra. (http://www.worldrabiesday.org/)

La soluzione sonoi LEAVETQuello di Napoli non è un caso isolato.Sono tanti i “Frullone” che minaccianola professione veterinaria privata in Italia

CONGRESSO NAZIONALE ANMVISabato 18 e domenica 19 ottobre 2008

Cremona, Palazzo Trecchi

Scrivi le date in agenda!

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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di GIORGIO NERI

L’installazione di telecamerenelle strutture veterinarie èlecita? La risposta può es-sere affermativa solo se loscopo che si intende perse-guire è un diritto di grado

almeno pari a quello, che si considera lesodalla presenza delle telecamere, della riser-vatezza altrui. In altre parole, il diritto alla pro-tezione dei dati personali non pregiudica l’a-dozione di misure efficaci per garantire la si-curezza e l’accertamento degli illeciti, ma l’in-stallazione di sistemi di videosorveglianza de-ve essere adeguatamente giustificata e puòviolare la riservatezza dei cittadini solo se lostesso risultato può essere raggiunto con al-tro mezzo meno invasivo.La risposta al quesito iniziale è del Garantedella Privacy che sugli impianti di videosor-veglianza ha prodotto nel 2004 un provvedi-mento specifico (consultabile sul sito

www.garanteprivacy.it), consapevole tantodelle esigenze di sicurezza che questi stru-menti consentono quanto degli abusi che sicompiono: sì all’uso della videocamera comestrumento complementare ad altri sistemi disicurezza, no alla videocamera ad uso intimi-datorio o per ostentazione. Occorre inoltretenere presente che i cittadini, nel nostro ca-so i clienti in sala d’attesa, devono saperesempre e comunque se un’area è sottopo-sta a videosorveglianza (con cartello di avver-timento al pubblico). E infine, l’eventuale con-servazione delle immagini deve essere limita-ta nel tempo.

PRINCIPI GENERALIPER SOGGETTI PRIVATI

La raccolta e l’uso delle immagini sono con-sentiti solo se fondati su presupposti di li-ceità: cioè, per i privati, quando siano neces-sari per adempiere ad obblighi di legge o ef-fettuate per tutelare un legittimo interesse.Prima di installare un impianto di videosorve-

glianza occorre valutare se la sua utilizzazio-ne sia realmente proporzionata agli scopiperseguiti o se non sia invece superflua. Gliimpianti devono cioè essere attivati soloquando altre misure (sistemi d’allarme, altricontrolli fisici o logistici, misure di protezioneagli ingressi ecc.) siano realmente insufficien-ti o inattuabili.I soggetti privati possono installare telecame-re senza il consenso degli interessati, sullabase delle prescrizioni indicate dal Garante,quando chi intende rilevare le immagini deveperseguire un interesse legittimo a fini di tu-tela di persone e beni rispetto a possibili ag-gressioni, furti, rapine, danneggiamenti, attidi vandalismo, prevenzione incendi, sicurez-za del lavoro ecc.Le riprese di aree condominiali da parte di piùproprietari o condomini, di studi professiona-li, società ed enti sono ammesse esclusiva-mente per preservare, da concrete situazioni

di pericolo, la sicurezza di persone e la tuteladei beni. L’installazione da parte di singolicondomini richiede comunque l’adozione dicautele: angolo visuale limitato ai soli spazi dipropria pertinenza, nessuna ripresa di areecomuni o antistanti le abitazioni di altri con-domini ecc. I videocitofoni sono ammessi perfinalità identificative dei visitatori.

INFORMATIVA E REGISTRAZIONEI cittadini che transitano nelle aree sorve-gliate devono essere informati della rileva-zione dei dati. L’informativa (della quale ilGarante ha anche messo a disposizione unmodello semplificato: un cartello con unsimbolo ad indicare l’area videosorvegliata)deve essere chiaramente visibile ed indicarechi effettua la rilevazione delle immagini eper quali scopi.In caso di registrazione, il periodo di conser-vazione delle immagini deve essere limitato:a poche ore o al massimo 24 ore, fatte salvespeciali esigenze di ulteriore conservazionein relazione a indagini. Va limitata rigorosa-mente la creazione di banche dati quando èsufficiente installare un sistema a circuitochiuso di sola visione delle immagini senza laloro registrazione (monitoraggio del traffico,controllo del flusso ad uno sportello ecc.).

DIVIETIDivieto assoluto di controllo a distanza dei la-voratori rispettando le garanzie previste inmateria di lavoro, sia all’interno degli edifici,sia in altri luoghi di prestazione del lavoro. I-nammissibili le telecamere in luoghi non de-stinati all’attività lavorativa (bagni, spogliatoi,docce, armadietti, luoghi ricreativi). Non risul-ta comunque giustificata un’attività di rileva-zione a fini promozionali, turistici o pubblici-tari, attraverso web cam o cameras-on-lineche rendano identificabili i soggetti ripresi. ■

Coordinatore scientifico del corso:Prof. Francesco Porciello

Relatori:Prof. Francesco Porciello, Professore Ordinario Settore Vet08 Prof.ssa Angela Polisca, Professore Associato Settore Vet10 Dott. Riccardo Zelli, Ricercatore Universitario Settore Vet10Dott. Francesco Birettoni, Ricercatore Universitario Settore Vet08

Istruttori:Angela Polisca, Francesco Porciello, Riccardo Zelli, Francesco Birettoni, Do-menico Caivano, Roberto Falcini, Lorenzo Scotti.

Dipartimento di Patologia Diagnostica e Clinica VeterinariaUniversità degli Studi di Perugia

ProgrammaVenerdì 20 Giugno 2008

08:30 Registrazione dei partecipanti08.45 Presentazione del corso da parte del Prof. Franco Moriconi, Presi-

de della Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia.09.00 Dott. Francesco Birettoni:

Concetti generali di ecografia Monodimensionale e Bidimensionale:- formazione delle immagini;- tipi di echi;- tipi di sonde;

09.30 Dott. Francesco Birettoni:Artefatti acustici.

09.45 Prof. Francesco Porciello:Utilizzo dell’apparecchiatura ecografica:- ottimizzazione dell’immagine;- rilevazioni e programmi di misura;- scelta ed utilizzo delle sonde.

10.15 Dott. Francesco BirettoniSettaggio dell’apparecchio ecografico.

10.30 Pausa caffé10.45 Dott. Francesco Birettoni:

Preparazione del paziente e finestre acusticheEcografia addominale:- fegato e vie biliari

11.30 Prof. Francesco Porciello:Ecocardiografia:- finestre acustiche;

- visualizzazione delle camere cardiache, delle strutture muscolari edegli apparati valvolari sia in M-mode che in B-mode.

12.15 Prof.ssa Angela Polisca Apparato genitale femminile

13.30 Colazione di lavoro14.30 Divisione dei partecipanti in 4 gruppi (A, B,C e D) ed inizio eserci-

tazioni pratiche.(Francesco Porciello, Francesco Birettoni, Domenico Caivano e Ro-berto Falcini)

PORCIELLO BIRETTONICAIVANO FALCINI14.30 – 15.25 Gruppi A e B Gruppi C e D15.25 – 16.20 Gruppi C e D Gruppi A e B

16.20 Pausa caffé16.40 Prosecuzione esercitazioni pratiche.

(Francesco Birettoni, Roberto Falcini, Angela Polisca, Lorenzo Scotti)

BIRETTONI POLISCAFALCINI SCOTTI

16.40 - 17.35 Gruppi C e D Gruppi A e B17.35 - 18.30 Gruppi A e B Gruppi C e D

18.30 Termine lavori

Sabato 21 Giugno 2008

08.30 Dott.Francesco Birettoni :Ecografia addominale:- milza;- reni e vescica;- altre strutture.Ecografia addominale: schema di esecuzione

10.00 Pausa caffé10.15 Prof. Francesco Porciello:

Ecocardiografia:- misurazione lineari e studio del movimento delle vaolvole in M-mo-

de;- studio della funzionalità ventricolare sinistra;- uso combinato con l’elettrocardiogramma.

11.45 Dr. Riccardo ZelliApparato genitale maschile

12.45 Questionario ECM13.00 Colazione di lavoro14.00 Divisione dei partecipanti in 4 gruppi (A, B, C e D) ed inizio eser-

citazioni pratiche. (Francesco Porcello, Francesco Birettoni, Domenico Caivano e Rober-to Falcini)

PORCIELLO BIRETTONICAIVANO FALCINI

14.00 - 14.55 Gruppi A e B Gruppo C e D14.55 - 15.50 Gruppi C e D Gruppo A e B

15.50 Pausa caffé

16.10 Prosecuzione esercitazioni pratiche.(Riccardo Zelli, Francesco Porciello, Domenico Caivano)

PORCIELLO ZELLICAIVANO

16.10 - 17.05 Gruppi C e D Gruppo A e B17.05 - 18.00 Gruppi A e B Gruppo C e D

18.00 Termine dei lavori

ECM in corso di accreditamento

Il corso è riservato a 24 laureati in Medicina Veterinaria. Saranno ammessi apartecipare i primi 24 richiedenti che faranno domanda di iscrizione, esclusi-vamente per via telefonica, a partire dal 19 maggio 2008 a TEL 02 66112545La quota di partecipazione è di 180 euro + IVA ed è comprensiva di:- partecipazione alle sessioni teoriche e pratiche che si articoleranno dalle 8,30

alle 18,00 dei giorni 20-21 Giugno 2008- materiale didattico- 4 pause caffè- 2 colazioni di lavoro

Gli strumenti per l’attività pratico-applicativa sono messi a disposizione dalladitta TAI – divisionedi Bio98 srl di Milano

Sede del corso:Facoltà di Medicina Veterinaria Via San Costanzo 4 Perugia

46° corso di base di ecografia addominale ed ecocardiografia nel cane20-21 Giugno 2008

Facoltà di Medicina Veterinaria - Perugia

Videosorveglianza in ambulatorio,quali garanzie per la privacy?

I l Garante per la protezione dei dati personali ha programmato l’attività ispettiva finoa giugno del 2008. Anche il settore dei professionisti è al vaglio del garante con rife-rimento al trattamento dei dati dei clienti. Nell’ambito dell’attività ispettiva program-

mata, una particolare attenzione verrà posta ai sistemi di videosorveglianza. Sarannoeffettuate ispezioni su tutto il territorio nazionale sia per verificare il rispetto delle rego-le fissate dal Garante con il provvedimento del 2004 sull’uso delle telecamere, sia perpoter disporre di un quadro aggiornato sull’attuale impiego dei sistemi di videosorve-glianza da parte di soggetti pubblici e privati. Altri controlli in loco riguarderanno il ri-spetto dell’obbligo dell’informativa da fornire agli interessati al momento della raccoltadei dati personali, la libertà e validità del consenso, la durata della conservazione deidati.

I CONTROLLI

La tutela dei diritti si concilia con una efficaceazione di sicurezza e prevenzione

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 20086 Legale Tutela e sicurezza �

http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1003482

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laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 20088 Attualità Dati e ricerche

di ANTONIO MANFREDI

Sono interessanti i dati dif-fusi dalla Royal Canin sul-la presenza degli animalida compagnia in Italia enegli altri paesi europei.Qualche valore non corri-

sponde a quelli che noi abbiamo rilevato neglianni ma credo che sia soltanto per una diversaimpostazione di lettura dei dati. In effetti, noiabbiamo sempre riportato come diffusione dicani in Italia circa 7 milioni e 7,5 milioni di gatti.Il dato evidenziato dall'indagine è inferiore: 6,4milioni di cani e 6,7 milioni di gatti. La differen-za però credo che sia solo riferita al fatto che ilnostro dato è generale sulla popolazione na-zionale mentre quello ora pubblicato si riferiscesolo agli animali in casa. Il 20% dei cani è dirazza e quindi sono circa 1.300.000, non po-chi. Dove siano stati acquistati non è un datoprevisto dalla ricerca ma sappiamo che il set-tore italiano dell'allevamento, sia cani che gat-ti, è da tempo in crisi per l'importazione di cuc-cioli a prezzi stracciati dai paesi dell'Est Euro-pa. La differenza di prezzo è tale che qualchenostro allevatore, fra quelli poco seri ovviamen-te, ha cercato di inserirsi direttamente in que-sto mercato di importazione. I gatti di razza so-no una percentuale molto più bassa, solo il12% mentre l'88% è meticcio. Il Persiano conil 5% è quello più diffuso.Quante famiglie possiedono un cane? Il22,3%, mentre per il gatto questa percentualeè del 20,5%. Le famiglie che possiedono uncane, un gatto o entrambi sono circa il 33%,una su tre, e non la somma dei due valori per-ché circa il 10% possiede entrambi gli animali.Un dato interessante è anche la percentuale difabbisogno calorico coperto dal petfood chein Italia è solo del 35%. Dico solo, perché pae-si come gli Stati Uniti o la Gran Bretagna si av-vicinano al 100%. Questo significa che il no-stro paese ha ancora potenzialità di crescitadel settore dei mangimi per animali da compa-gnia molto elevate, in teoria nei prossimi annipotrebbe quasi triplicarsi.Questi dati, più o meno, si conoscevano da al-tre indagini, quelli invece che sono abbastanzanuovi sono riferiti al confronto con altri paesieuropei, da questi risultano anche delle sorpre-se un po' inaspettate. La percentuale di fami-glie che in Italia possiede un cane (22,3%) è in-feriore alla Francia (28,5%) ed alla Spagna dipoco (23%) ma nettamente superiore alla GranBretagna (19,6%), all'Olanda (18%), Grecia(17%) e Germania (13%).Per quanto riguarda invece i gatti, la percen-tuale di famiglie, che ne possiede almeno uno,è del 20,5% e siamo al secondo posto dopola Francia (25,6%) seguiti da Gran Bretagna(19,6%), Olanda (19%), Grecia (15%), Germa-nia (14%) e Spagna (13%).Come diffusione di animali siamo quindi sul po-dio europeo ma il punto dolente è che nel no-stro paese i proprietari spendono molto pocoper i loro animali. Guardiamo ad esempio laspesa per l'alimentazione sapendo che questodato è sempre correlato alle altre spese e quin-di anche a quelle veterinarie. Per essere piùchiari, è stato visto che vi è un rapporto direttofra la spesa per il petfood e quella veterinaria.Se parliamo di cani la spesa media mensile perfamiglia in Italia si limita a 3,27 euro che dob-biamo raffrontare ai 14,2 euro della Gran Bre-tagna, ai 10,61 della Germania, ai 7,64 dellaFrancia, mentre per i gatti il nostro dato nazio-

nale è di 6,28 euro mensili rispetto ai 16,49della Gran Bretagna, i 13,23 della Germania edi 9,14 della Francia. Come possiamo vederesiamo molto lontani dagli altri paesi europei.Qualche altra considerazione riferita ai datipubblicati.Sono le famiglie meno abbienti e più numero-se o i single con meno di 30 anni ad amare ca-ni e gatti. La regione che ha la più alta percen-tuale di famiglie con almeno un cane o un gat-to è la Sardegna (72,5%), seguita dal Veneto(65,5%), la Toscana (66,5%) e il Friuli-VeneziaGiulia (67,8%).Possedere un cane o un gatto non è legato alreddito. Cani e gatti sono più diffusi fra le fami-glie più numerose (> 5 componenti, 63,5%) emeno in quelle con figli minori (46,7%) o conun livello alto di istruzione (università) del capo-famiglia (47,2%). Fra i single, in testa i giovani

sino a 30 anni (circa il 70%). Questi sono inprevalenza uomini, 63%.I gatti sono più amati dalle donne e la quota dipossesso raggiunge il 41% fra le donne com-prese tra i 30 ed i 60 anni.Il gatto è più presente nelle famiglie meno nu-merose (single 36%) o composte da due per-sone (35%). Da questi dati emerge una situa-zione italiana di grande diffusione di animali dacompagnia, una delle più alte a livello europeo,ma anche una ridotta attenzione ai loro fabbi-sogni da parte dei proprietari. Il settore, quindi,potrà avere ancora nei prossimi anni una fortecrescita, anche per una logica e naturale evolu-zione culturale del rapporto uomo-animale, an-cora arretrata. Certamente, la crisi economicadel nostro paese ha rallentato negli ultimi anniquesto sviluppo che potrebbe facilmente ri-prendere ai primi segnali positivi. ■

Cani e gatti “danno i numeri”!Da un'indagine della Royal Canin gli ultimi datisulla diffusione degli animali da compagnia

POSSESSORI DI CANI IN ALCUNI PAESI EUROPEI E SPESE PETFOOD

Paese N° di famiglie con cane Spesa media mensile per famiglia (€)

GRAN BRETAGNA 19,6% 14,02

FRANCIA 28,5% 7,64

GERMANIA 13% 10,61

ITALIA 22,3% 3,27

OLANDA 18% 4,83

SPAGNA 23% 3,96

GRECIA 17% 2,67

TOTALE 24%

POSSESSORI DI GATTI IN ALCUNI PAESI EUROPEI E SPESE PETFOOD

Paese N° di famiglie con gatto Spesa media mensile per famiglia (€)

GRAN BRETAGNA 19,6% 16,49

FRANCIA 25,6% 9,14

GERMANIA 14% 13,23

ITALIA 20,5% 6,28

OLANDA 19% 8,65

SPAGNA 13% 4,71

GRECIA 15% 3,43

TOTALE 21%

22,3%famiglie italiane che

possiedono un cane_____________

20,5%famiglie italiane chepossiedono un gatto

_____________

33,2%famiglie italiane che possiedono

un cane o un gatto_____________

72,5%famiglie che in

Sardegna possiedono un cane o un gatto

_____________

63,5%famiglie numerose (> 5 componenti) che possiedono

un cane o un gatto

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16
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Èstata segnalata da alcu-ni veterinari incaricati,nonché da proprietari eallevatori, una scarsadiffusione delle informa-zioni relative alle proce-

dure di regolarizzazione dei passaporti già e-messi in applicazione della normativa sull'a-nagrafe degli equidi. È quanto riferisce l'Uni-re che in proposito ha diramato una nuovacircolare -integrativa della circolare di marzorelativa alla dichiarazione della destinazionefinale del cavallo- invitando gli operatori delsettore a "garantire una divulgazione capilla-re, relativamente al proprio territorio di riferi-mento, dell'avvio, della durata e delle moda-lità di attuazione della sanatoria in corso disvolgimento, anche mettendo a disposizio-ne dell'utenza copie della citata circolare edei moduli di dichiarazione predisposti dal-l'Ente e disponibili sul sito U.N.I.R.E. eviden-temente ancora non accessibile a tutti". Lacircolare, firmata dal Direttore Generale - A-rea Tecnica Marco Pittaluga e dal SegretarioGenerale Guido Melzi d'Eril, evidenzia l'im-portanza di quanto richiesto “nell'interessedei proprietari, che esaurita tale fase, do-vranno, per regolarizzare i passaporti, recar-si esclusivamente a Roma presso gli Ufficidell'Ente". C'è poi una precisazione sulla regolarizzazio-ne dei passaporti che dispongono già dellepagine per la registrazione della destinazionefinale dell'equide: "nell'eventualità in cui per laregolarizzazione non si presenti direttamenteil proprietario ma quest'ultimo si avvalga di al-tro soggetto delegato alla consegna dei pas-saporti, i veterinari dovranno apporre, a se-

conda dei casi, nello spazio destinato alla fir-ma del proprietario la seguente dicitura "Di-chiarazione resa in data...dal proprietarioSig...e trattenuta in atti dall'UNIRE Area..."(trascrivere a seconda della competenza Ga-loppo, Sella o Trotto)". La data da indicare èquella riportata sulla dichiarazione di destina-zione finale resa e firmata dal proprietario delcavallo e consegnata dal soggetto apposita-mente delegato. Il veterinario competente do-vrà apporre, ai fini della validazione e regola-rizzazione del passaporto, la propria firma ela data nello spazio accanto riservato all'Au-torità competente. È consigliabile, infine, cheil proprietario in detto caso conservi, all'inter-no del passaporto, una copia della dichiara-zione resa. ■

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Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884 - e-mail: [email protected]

di LUCARELLI M. & C.

Poca informazione sullaregolarizzazione dei passaportiL’UNIRE sollecita una divulgazione capillare delleprocedure previste dall’anagrafe equina e alladichiarazione di destinazione finale del cavallo

PROLUNGATA L’ISTRUTTORIA DELLA FISE

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 200810 Attualità Anagrafe e sport

A vrebbe dovuto chiudersi l'11 aprile l'istruttoria avviata dall'Antitrust nei con-fronti della FISE, ma il Garante della Concorrenza ha deciso di prolungare i tem-pi di valutazione fino al 23 maggio.

L'istruttoria ha richiesto più tempo del dovuto, in quanto la stessa Federazione ItalianaSport Equestri, oltre a fornire riscontro ad alcune osservazioni dei terzi interessati, hadisposto una modifica accessoria agli impegni già presentati, consistente essenzial-mente in una riformulazione delle norme attuative dello Statuto FISE, destinata a con-sentire ai tesserati FISE di partecipare a determinate manifestazioni anche di tipo com-petitivo indette da altri enti e/o associazioni.L'Antitrust aveva avviato una istruttoria nei confronti della Federazione Italiana SportEquestri "per accertare l'esistenza di violazioni degli articoli 81 e/o 82 del Trattato CE,consistenti nel fatto che la FISE appare aver abusato dei suoi poteri regolatori, impe-dendo o comunque limitando lo svolgimento di manifestazioni ed attività equestri siatramite condotte poste in essere nei confronti di associazioni concorrenti, sia attraver-so l'applicazione nei confronti dei propri tesserati o affiliati di disposizioni statutarie fe-derali che impediscono a tali soggetti di aderire "ad altra associazione od ente nazio-nale che svolga attività ludica o sportiva nel campo degli sport equestri".

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Sono iniziati nel 2005 i la-vori per la stesura del Ve-terinary Act che verrà vo-tato alla General Assem-bly della FVE il prossimogiugno a Vienna. Dopo

anni di gestazione e di revisioni a cura dei de-legati europei (nell’UEVP nella FVE) il Veteri-nary Act è all’ultimo giro di consultazioni pri-ma del varo. Su invito della FNOVI, l’ANMVIprodurrà le proprie osservazioni entro il 15 dimaggio, basandosi anche sulle risultanze deilavori condotti dall’Associazione stessa inambito UEVP.

FVE PREOCCUPATALa FVE si è detta preoccupata perché at-tualmente ci sono troppe persone che for-niscono prestazioni veterinarie senza unaprecisa definizione di ruoli oppure in assen-za di un percorso formativo e di tirociniopratico. In molti Paesi gruppi di non-veteri-nari si sono già organizzati ed esercitano at-tività veterinarie; oltre a ciò, essi vorrebberointraprendere ulteriori attività tradizional-

mente di competenza dei medici veterinarie, almeno in alcuni Stati, ci sono manovregovernative finalizzate a rendere meno chia-ro il ruolo dei veterinari ed a incoraggiare iltrasferimento di competenze veterinarie adaltre professioni.

LACUNA ANCHE NAZIONALEIl Consiglio Direttivo dell’ANMVI ha valutatopositivamente il documento, anche alla lucedella mancanza in Italia di un provvedimen-to legislativo che stabilisca le competenzeriservate ed esclusive del medico veterina-rio, un provvedimento di cui si avverte unaesigenza crescente, stante l’evoluzione del-la professione e la concorrenza esercitatada figure non sanitarie emergenti. È notoche oggi tanti compiti del veterinario vengo-no svolti da persone di altri settori e senzaadeguata formazione. In alcuni paesi c’èl’intenzione da parte di certi gruppi di sotto-valutare il ruolo del veterinario e di trasferirecompetenze ad altri.E se l`attività veterinaria non è ben definita eregolata il pericolo di far soffrire gli animali e

di non garantire la salute pubblica aumenta.

DEFINIRE E CIRCOSCRIVEREIl documento parte dal presupposto che adoggi in Europa ci sono troppe persone chestanno svolgendo attività di carattere veteri-nario senza una chiara investitura o senzala minima formazione. Molte delle fattispecie illecite che si riscon-trano sono legate anche alla mancanza diuna chiara definizione di quegli atti che de-vono ritenersi esclusiva competenza delmedico veterinario. L’UEVP aveva a suo tempo stigmatizzatoche “certi illeciti vengono addirittura tolleratia causa della mancanza di volontà ad appli-care regole e controlli”. Inoltre, “quando l’at-to medico veterinario è indefinito o non re-golamentato, si corre il rischio che il benes-sere animale, la salute pubblica e la stessareputazione del medico veterinario sianocompromessi”. Con il Veterinary Act, la veterinaria europeavuole colmare questa lacuna e definire l’”at-to medico veterinario” e circoscrivere ilcampo d’esercizio della professione veteri-naria. Il risultato è stato l’individuazione deicriteri alla base dell’atto, piuttosto che unaelencazione di attività.

Vengono pertanto considerati: tutti gli inter-venti materiali e immateriali utili a determi-nare lo stato di salute psico-fisico dell’ani-male e che hanno come obiettivo la diagno-si, il trattamento o la prevenzione delle ma-lattie, del dolore e di tutte le alterazioni delbenessere animale; tutti gli interventi checoncorrono all’integrità fisica dell’animale,che comportano- anche solo potenzialmen-te- sofferenza nell’animale e, infine, tutti gliinterventi di tipo invasivo. Il Veterinary Actpunta a rendere coerenti la pratica medico-veterinaria e la norma di legge corrispon-dente, per stabilire il confine entro il qualesussiste il diritto legale di svolgere l’“atto ve-terinario”.

DEFINIZIONEIl Veterinary Act definisce l’attività veterina-ria come “tutto quello che ha come obietti-vo la diagnosi, la terapia, la prevenzione del-le malattie, del dolore o dei difetti di un ani-male, o di determinare lo stato fisiologico-sanitario di un animale”. Vi rientrano tutti gli interventi che hanno uneffetto sull’integrità fisiologica animale, tuttigli interventi che causano o possono cau-sare dolore, tutti gli interventi invasivi, tuttele attività veterinarie che hanno effetto sullasanità pubblica e la certificazione degli in-terventi sopra indicati. Rispettando la definizione di “ausiliare vete-rinario” secondo il codice dell`OIE, la FVEaccetta di delegare “qualche intervento apersone competenti e qualificate - sotto lasupervisione del veterinario”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 200812 Europa FVE

Veterinary Act: definizione europeadelle nostre competenzeIl documento che definisce l’attività veterinariaè stato presentato Consiglio Nazionale FNOVI

★★

★★★★★★

Sono atto medico veterinario secondo ladefinizione proposta dalla FVEa. tutti gli interventi materiali o intellet-

tuali che hanno l’obiettivo di diagno-sticare, trattare o prevenire le malat-tie, i danni, il dolore, le tare genetichenegli animali o che sono finalizzati adeterminare lo stato di salute di un a-nimale, in particolare il suo stato fisio-logico

b. gli interventi che possono alterare l’in-tegrità fisica degli animali

c. tutti gli interventi che causano o han-no la potenzialità di causare dolore

d. tutti gli interventi invasivie. tutti gli interventi relativi alla salute

pubblicaf. le certificazioni relative a tutti gli inter-

venti su elencati

ATTO MEDICOVETERINARIO

SECONDO LA FVE

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 2008 Eventi Veterinari 13

in collaborazione con Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Cuneo

CORSOLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA:L'APPROCCIO INTEGRATO PERIL CONTROLLO DELLE FILIERE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

Cuneo, 22-23 Maggio 2008

RELATORIGabriele Costadura, Mauro CraveroPiero Gaidano, Franco GambinoBartolomeo Griglio, Carlo MacagnoAngelo Millone e Mauro Negro

CHAIRPERSONAdriano Sarale, Presidente Ordine dei Me-dici Veterinari di CuneoMauro Negro, Vice Presidente Ordine deiMedici Veterinari di Cuneo

OBIETTIVIAnalizzare le innovazioni proposte dai nuo-vi regolamenti inerenti la sicurezza alimen-tare rispetto alla precedente normativa eu-ropea e nazionale.Trasferire la conoscenza di metodologie eapprocci adeguati ai cambiamenti introdottinei sistemi di controllo sulla sicurezza dellefiliere agro-alimentari introducendo i con-cetti di audit e valutandone l'integrazionecon le attività di ispezione.

SEDE Ordine dei Medici Veterinari

Via Mameli 4 bis - Cuneo

ISCRIZIONELe iscrizioni vengono accettate sino ad e-saurimento dei posti disponibili. Agli iscrit-ti verrà inviata comunicazione solo in ca-so di mancata accettazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONESoci AIVEMP e SIVAR: gratuitoVeterinari iscritti all'Ordine di Cuneo: gra-tuitoNon soci 100,00 € + IVA

PER INFORMAZIONI E PER RICEVE-RE IL PROGRAMMA COMPLETO ELA SCHEDA DI ISCRIZIONESegreteria AIVEMPTel. 0372/40.35.41 - Fax 0372/40.35.40Email: [email protected] site: www.aivemp.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA

Società federata ANMVI

Società federata ANMVI

16.00 What to consider for extra-ocularprocedure?

16.30 Eye position during intraocular sur-gery: the use of neuromuscularblocking agents, indications andprecautions.

17.00 Place of loco regional anesthesia inveterinary anesthesia for ophthal-mic procedures.

17.30 Valutazione dell'apprendimento,consegna degli attestati e conclu-sione dell'incontro

SEDEPalacongressi della Riviera di Rimini

PARTECIPAZIONESoci SOVI / SIARMUV: € 70,00Soci SCIVAC: € 120,00Non Soci: € 170,00

DEADLINE ISCRIZIONIIscrizioni entro e non oltre il 12 Maggio2008

PER INFORMAZIONI E PER RICE-VERE LA SCHEDA D’ISCRIZIONESegreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATOREPaul CoppenDVM, Diplomato ECVAA, Clinica di Aneste-siologia e Medicina Intensiva Operatoria,Dipartimento di Medicina Veterinaria perPiccoli Animali e Cavalli - Università diVienna

OBIETTIVIIl progresso scientifico e tecnologico anche in campoveterinario rende le conoscenze in continua e rapida e-voluzione. Questo fa sì che le necessità di aggiorna-mento siano sempre maggiori e comprendano diversiambiti di competenza. Lo scopo di questo Corso Avan-zato nasce dall'esigenza di fornire le acquisizioni più re-centi nel campo della anestesiologia applicata alla chi-rurgia oculistica, e questo non solo per chi si occupadelle procedure anestesiologiche ma anche per i chi-rurghi e gli altri operatori che ruotano intorno al pazien-te oculistico. Il relatore di indiscussa capacità e compe-tenza che ci accompagnerà in questo corso è il Dr. PaulCoppens, anestesista presso il Dipartimento Veterina-rio dell'Università di Vienna e diplomato al College Eu-ropeo di competenza. Per una maggiore possibilità dipartecipazione e di interazione con il docente è peròprevista l'iscrizione a numero chiuso (max 60 persone)e la lingua ufficiale utilizzata sarà l'inglese, non essen-do previsto il servizio di traduzione simultanea.

PROGRAMMA13.30 Registrazione dei partecipanti14.00 General considerations and safety

of general anesthesia.14.30 Adapt your anaesthesia equipment

for an optimal ergonomy.15.00 Which anesthesia to perform for re-

liable ERG?15.30 Pausa

CORSO AVANZATO DI ANESTESIOLOGIA OCULISTICAANESTHESIA FOR THE OPHTALMOLOGIST, WHAT'S GOING ON?

Rimini, Venerdì 30 Maggio 200859° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

Palacongressi della Riviera di Rimini

SOVIcorde tendinee, tromboembolie, i-pertensione sistemica primaria esecondaria, feocromocitoma

13.00 Pausa14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Campanile C.so Allamano 153 - Ri-voli (TO)

PARTECIPAZIONEL’evento è libero e gratuito per tutti i sociSCIVAC in regola con la quota associativa2008

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATOREMarco Di Marcello, Elena Dall'Aglio

OBIETTIVILa giornata ha lo scopo di analizzare il decorso clinicoe la gestione dell'insufficienza mitralica, che rappresen-ta la patologia cardiaca di più frequente riscontro nelcane. Verrà preso in considerazione il quadro evolutivo"standard" e successivamente l'attenzione verrà foca-lizzata sulle più frequenti complicanze che spesso pro-vocano sottili variazioni del quadro clinico ma che ne-cessitano di un approccio terapeutico e prognosticosensibilmente diverso.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Diagnosi e gestione dell'insufficien-za mitralica nel cane

11.00 Pausa11.30 Complicanze e variazioni sul tema:

ipertensione polmonare, rottura di

INCONTRO REGIONALE SCIVACIN COLLABORAZIONE CON SOVEP

INSUFFICIENZA MITRALICA: DIAGNOSI, GESTIONE,COMPLICANZE DI PIÙ FREQUENTE RISCONTRO

Rivoli (TO), 18 Maggio 2008

CORSO REGIONALEPRONTO SOCCORSO NEL CANE E NEL GATTO

Sassari, 26-28 Giugno 2008

RELATORIFabio Viganò e Paolo Gaglio

QUOTA DI PARTECIPAZIONESoci SCIVAC e ASVAC 250 € + IVA 20%Non Soci 400 € + IVA 20%

SCADENZA PRE-ISCRIZIONI29 maggio 2008

PARTECIPANTICorso a numero chiuso massimo 30 partecipanti

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria di Sassari

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

in collaborazione con ASVACe con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE - SCIVAC SARDEGNAPRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA

D'URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIASassari, 11 Maggio 2008

RELATOREGiuseppe Visigalli

OBIETTIVIOffrire al collega che non si occupa abitualmente di pic-coli animali esotici la possibilità di eseguire correttamen-te la prima prestazione di pronto soccorso nell'attesa diriferire adeguatamente il caso a colleghi più esperti. Ver-ranno presi in esame tutti i principali gruppi tassonomiciche può capitare di osservare nella pratica clinica (anfibi,rettili, uccelli e mammiferi) considerando per ognuno diessi le più comuni emergenze che richiedano una prontastabilizzazione.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto dei Delegati Regionali SCI-

VAC e SIVAE e presentazione dellagiornata

9.30 La terapia d'urgenza negli anfibi enei rettili: traumatologia, shock e di-sidratazione, ustioni, emergenzemetaboliche

11.00 Pausa11.30 Le emergenze aviari: traumatologia,

shock e disidratazione, anoressia edebilitazione aspecifiche (acute esubacute), emergenze metaboliche,avvelenamenti

13.00 Spazio per eventuale comunicazio-ne commerciale

13.30 Pausa 14.30 Terapia d'urgenza nei piccoli roditori:

traumatologia, dispnea grave, colicagastroenterica (meteorismo/entero-tossiemia e stasi GE da dieta inade-guata o intussuscezione), prolassodelle tasche guanciali. Emergenzeoftalmiche

15.15 Terapia d'urgenza nel coniglio dacompagnia: traumatologia (fratture;lussazione del gomito), anoressia a-cuta (malocclusione dentaria, stasigastroenterica, enterotossiemia),colpo di calore

16.00 Pausa16.30 Le emergenze nel furetto: traumato-

logia, dimagramento "improvviso", i-perestrogenismo, crisi ipoglicemicaacuta (insulinoma?), emergenze ga-stroenteriche (CE gastrointestinale),avvelenamenti peracuti od acuti.

17.30 Test di valutazione dell'apprendi-mento e discussione finale

18.00 Termine della giornata

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria, Via Vienna07100 Sassari.

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e/oSCIVAC in regola con l'iscrizione 2008. Nonè richiesta la preiscrizione. Gli interessati de-vono registrarsi direttamente in sede d'in-contro presentandosi alle ore 8.30 presso lasegreteria.

INFORMAZIONISegreteria SIVAE - Elisa FeroldiTel. 0372/403500 - [email protected]

3 CREDITI

Società Italiana Veterinari per Animali EsoticiSocietà federata ANMVI

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

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Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16
Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

di LORENZO CROSTAMedico Veterinario

Uno dei principali problemiche si pongono di fronteal veterinario pratico chesi avvicina alla medicinaaviare, è la necessità dioffrire la possibilità di

ospedalizzare i propri pazienti. Ciò è dettatoda diversi fattori:1 - gli uccelli malati generalmente necessita-no di un ambiente controllato.2 - per molti uccelli (per es. i grossi pappa-galli) la terapia singola (orale o iniettabile), èspesso impraticabile dal proprietario.3 - i proprietari di uccelli non sono quasi maiin grado di seguire le terapie in maniera re-golare e continuativa.

LE ATTREZZATURE NECESSARIEVediamo innanzi tutto le apparecchiatureche sono necessarie, volendo offrire un ser-vizio di ospedalizzazione per uccelli. In realtàmolte delle attrezzature sono le stesse ches’impiegano per ospedalizzare cani, gatti edaltri piccoli animali esotici (siringhe, gorgo-gliatori di ossigeno, refrattometro, ecc.), mane esistono anche di un po’ più specifiche eche, pur essendo meno necessarie, posso-no anche essere usate per i mammiferi(gabbie riscaldate, piccole ciotole per acquaed alimenti). Infine esistono attrezzature chetrovano impiego solo nella pratica aviare(trespoli, beverini e posatoi).Gabbie: salvo rare eccezioni gli uccelli nondovrebbero essere ospitati nelle gabbieconvenzionali per cani e gatti, infatti i pa-zienti più piccoli potrebbero scappare fra lasbarre troppo larghe, mentre i più grandipossono facilmente distruggere le normaligabbie per gatti. Per cui o si dispone di gab-bie in muratura costruite “ad hoc”, oppure ènecessario avere almeno 3 o 4 “pappagal-liere” cubiche e altrettante gabbiette per ca-narini. Gabbie Infermeria: considerato il rapido me-tabolismo degli uccelli, il fatto di poterli por-re in un ambiente caldo (30-32°C) permetteloro un buon risparmio energetico, visto chedevono usare meno energia per produrrecalore proprio. Perciò si deve necessaria-mente disporre di 2 o più gabbie infermeria,cioè gabbie completamente chiuse, nellequali sia possibile regolare almeno la tempe-ratura, meglio se si può regolare anche l’u-midità relativa. Erogatori di Ossigeno pre-umidificato: gliuccelli spesso beneficiano di un ambientecaldo, umido e ricco di ossigeno. Se le dueprecedenti necessità si soddisfano facilmen-te, erogare ossigeno può essere più com-plesso. Infatti per questo è necessario o unvaporizzatore anestetico, posto vicino allagabbia, oppure (meglio) un apposito gorgo-gliatore. Bilancia: monitorare il peso degli uccelli è unfatto importantissimo al fine di tenere sottocontrollo l’esito della terapia. Si consiglia diusare una bilancia elettronica con divisionedi 1 grammo e portata fino a 2 chilogrammi.La bilancia può essere impiegata tal quale,ponendo il paziente in una scatola (per lapesata), oppure, nel caso di pazienti man-

sueti o incappucciati (falchi), può esseremunita di un trespolo.Trespoli: moltissime famiglie di uccelli si so-no evolute in modo che il riposo avvenga sudei rami, perciò lo stare a terra per periodiprolungati è faticoso, stressante e può pro-durre lesioni, anche gravi ai piedi. È perciònecessario disporre di una serie di posatoidi forma e materiali variabili, da offrire ai di-versi pazienti pennuti. In linea generale sonoindicati rami naturali, ben lavati e disinfettati,da cambiare per ogni nuovo paziente. Il dia-metro ideale è quello in cui le dita non pos-sono compiere l’intera circonferenza del po-satoio, solo in tal modo tutta la superficie delpiede appoggia e il peso del paziente è u-niformemente distribuito. Eccezioni sono:• Galliformi, che possono gradire un posa-

toio, ma possono stare anche a terra;• Anseriformi, che stanno in terra e gradi-

scono un bagno quotidiano (alcune spe-cie stanno quasi sempre in acqua)

• Falconiformi, che gradiscono “blocchi”appositi (Falconidae), oppure posatoi consezione a tronco di cono (Accipitridae).

Ciotole per alimenti e acqua: gli uccelli de-vono mangiare e bere. A questo proposito èbene ricordare che mentre canarini e altripiccoli uccelli possono benissimo usare inormali beverini e mangiatoie in commercio,i pappagalli hanno un’indole piuttosto curio-sa e, a volte, distruttiva, nei confronti deglioggetti nuovi. Si consiglia pertanto di usaretre ciotole di acciaio per ogni pappagallo ri-coverato: una per l’acqua, una per i cibisecchi (semi e/o pellets) ed infine una per icibi umidi (vegetali freschi).

Macchina per aerosolterapia: uno dei siste-mi più pratici per somministrare farmaci agliuccelli con problemi respiratori è l’aerosol.In genere si usa una gabbia infermeria, per-ché garantisce una fuga quasi nulla di vapo-re medicato, ma anche un buon panno dispugna che copra bene la gabbia normalepuò funzionare. È essenziale che la macchi-na possieda le seguenti caratteristiche:• potere caricare fino a 8 - 10 ml di liquido• potere erogare per tempi fino a 20 minuti• produrre particelle di vapore con un dia-

metro ridotto, compreso fra 0,5 e 5 µm(micron).

Tubi per sacchi aerei: lo scopo di un tuboper sacco aereo è duplice: 1º serve per ero-gare miscela anestetica qualora sia neces-sario operare sulla testa o nella trachea diun uccello; 2º può essere inserito per per-mettere al paziente di respirare in corso diostruzione tracheale. Benché esistano tubi specifici per entrambigli usi, è naturalmente possibile organizzarsicon materiale di uso comune. Nel primo ca-so si usa generalmente un normale tubo o-ro-tracheale da anestesia, purché sterile; nelsecondo si possono impiegare dei pezzi ditubo Rusch, con diametro di 4-6 mm e lun-ghi 5-8 cm, bi- o tri-opercolati e preventiva-mente sterilizzati.Normalmente si inseriscono nel sacco aereotoracico caudale sinistro che, per la suaconformazione anatomica dà adito ad unaccesso più semplice, ma sono stati usatianche altri approcci. L’accesso può esseresia frontale, sia caudale rispetto al femore. Siringhe da insulina senza spazio morto: nei

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 200816 Focus Clinica pratica

Ospedalizzare gli uccelli richiede attrezzature e monitoraggio particolari.Ecco i pro e contro che si presentano al veterinario pratico

L’ospedalizzazione delpaziente aviare

RICOVERI D’ISOLAMENTO

MACCHINA A.F QUARANTENA

PAPPAGALLIERA ARTIGIANALE

GORGOGLIATORE MONTATO

GABBIA INFERMERIA

ATTREZZATURE PULITE E DISINFETTATE

GABBIA INFERMERIA

S e l’ospedalizzazione può diventare un buon sistema per aumentare il proprio gi-ro d’affari bisogna però considerare attentamente i seguenti pregi e difetti del-l’ospedalizzazione degli uccelli.

I pregi: i pazienti aviari sono in genere meno maleodoranti dei mammiferi; occupanopoco spazio; sono generalmente meno rumorosi dei cani, il ricovero degli uccelli «co-sta» poco (gabbiette, carta di giornale, granaglie, frutta e poca acqua). I contro: difficilmente un uccello ricoverato “paga” quanto un cane o un gatto; i pa-zienti aviari, pur non producendo molti escrementi, sporcano molto (polvere, piume,semi e loro gusci); gli uccelli possono veicolare almeno una zoonosi pericolosa; alcu-ne malattie infettive degli uccelli non sono facilmente diagnosticabili, pertanto, per evi-tare la possibilità di contagio fra i degenti, è necessario disporre di più stanzette con-trollate; preparare la “pappa” per gli uccelli e alimentarli forzatamente, è un’operazionepiuttosto lunga; per effettuare alcune terapie è necessaria l’opera congiunta di due o-peratori. (Nella foto ricoveri d’isolamento)

PREGI E DIFETTI

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 2008 Clinica pratica Focus 17

pazienti più piccoli è spesso necessario di-luire i farmaci in commercio per ottenere so-luzioni dosabili in maniera precisa. Natural-mente questo è facilitato dell’impiego di si-ringhe in cui lo spazio morto sia nullo, in mo-do da potere misurare dosi perfino di 0.01ml. Oltre lo 0.1 ml le normali siringhe da in-sulina vanno bene.Siringhe da insulina senza ago: ottime perdosare piccole quantità di farmaci da som-ministrare “per os”.Siringhe senza ago da 2,5 - 5 - 10 e 20 ml:queste siringhe servono sia per dosare i far-maci da iniettare, sia per dosare quelli dadare per via orale, sia infine per sommini-strare alimenti in maniera forzata.Aghi 21 - 23 - 26 & 30 Gauge: queste sonole misure di aghi maggiormente impiegate inmedicina aviare. Materiale per ematologia di base: è essen-ziale poter valutare alcuni aspetti obiettivi deinostri pazienti alati, attraverso lo studio di al-cuni parametri ematici. Pertanto è necessa-rio avere dei vetrini porta e copri oggetto dibuona qualità, dei capillari per microemato-crito, un refrattometro, una serie di colora-zioni di base, una centrifuga ed un buon mi-croscopio. Inoltre non è male potere dispor-re anche di un apparato per la determinazio-ne di parametri ematochimici di base. Materiale per microbiologia di base: senzavolere entrare nelle raffinatezze possibili so-lo in un laboratorio professionale, è impor-tante potere effettuare almeno delle colora-zioni di Gram, ed eventualmente coltivare ericonoscere i principali batteri e funghi.Cateteri intraossei & Aghi spinali 3/8”, 18 e20 Gauge: la fluidoterapia, nel paziente a-viare, può avvenire per varie vie e, a differen-za di quanto non accada nei mammiferi lavia intraossea è usata piuttosto frequente-mente. Prova ne sia il fatto che ditte specia-lizzate (Cook) producono cannule intraosseespecifiche per uccelli, rettili e piccoli mam-miferi, nei quali l’uso prolungato di cateteriendovenosi è poco pratico. Se non si dispo-ne di queste speciali cannule, si possono u-sare benissimo i normali aghi spinali, le mi-sure di maggiore impiego sono 18 e 20 G,per 3/8”. I segmenti ossei maggiormenteimpiegati sono l’ulna (con accesso distale)ed il tibio-tarso, con accesso prossimale.Cateteri endovenosi: hanno anch’essi unproprio utilizzo, soprattutto durante l’ane-stesia e per somministrazione di farmaci inbolo. Le vene da impiegare sono la sottocu-tanea ulnare e la metatarsale mediale. Neglianseriformi e negli accipitridi è abbastanzapratico inserire e lasciare, anche per piùgiorni, un catetere in quest’ultimo vaso.Pompa siringa: gli uccelli devono riceverequantità modeste di liquidi per infusione, EVo IO, perciò una pompa peristaltica per fle-boclisi può essere eccessiva. Le pompe asiringa a batteria, per uso umano, adatte adinfondere fino a 20 o 50 ml di liquido sonoperfette e costano molto meno. Tali stru-menti risultano particolarmente utili nel casodi fluidoterapia Intra Ossea. Mortaio: è essenziale per sminuzzare le pa-stiglie e compresse da diluire per ottenere le“micro-porzioni” che spesso si usano per gliuccelli.Trapano da Bricolage o da Modellismo (es.Dremel): serve sia per tagliare, limare e mo-dellare becchi e unghie, sia per tagliare glianelli in caso non si disponga di uno stru-mento specifico.Taglia-Anelli: indispensabili per togliere gli a-nellini dalle zampe gonfie, senza romperel’arto. Ne esistono sia di specifici per uccel-li, sia in uso fra i gioiellieri.Speculi orali: sono necessari sia per esami-nare la cavità orale degli uccelli, sia per al-

cune manovre diagnostiche e terapeutiche(pasto opaco, lavaggio del gozzo, sommini-strazione di farmaci e alimentazione forza-ta). Ne esistono di varie fogge e dimensioni,ma si possono utilizzare anche strumenti “a-dattati”, come pinze di Klemmer di dimen-sioni medie e grandi.Sonde per alimentazione forzata: ne esisto-no di due tipi: rigide (in metallo) e morbide(in gomma o silicone). Benché teoricamentesi possa utilizzare qualunque tipo di tubo a-traumatico, purché sia di lunghezza e dia-metro adeguati, in genere si impiegano o icateteri urinari umani, calibro 16-22 French,oppure tubi metallici bottonuti, apposita-

mente fabbricati. Il vantaggio dei primi è dinon essere assolutamente traumatici e dipotere essere scelti in base al diametro, co-sì da essere sufficientemente grossi da nonpotere entrare accidentalmente nella tra-chea, il difetto è che possono essere morsi-cati e tagliati dal becco di alcuni uccelli equindi ingeriti. Il vantaggio delle sonde me-talliche è che non possono venire tagliate,però sono potenzialmente molto più trau-matiche.Alimenti: ovviamente anche i pazienti aviarimangiano, e, considerata la variabilità dellespecie che possono essere visitate ed o-spedalizzate, la varietà di cibi da tenere

pronti è sicuramente superiore a quella ne-cessaria a cani e gatti. In linea generale siconsiglia di tenere una scorta dei seguentialimenti:• granaglie specifiche per canarini• granaglie specifiche per piccoli passe-

riformi esotici• granaglie specifiche per pappagallini on-

dulati• granaglie specifiche per parrocchetti• granaglie specifiche per grossi pappagalli• pellets/estrusi e granulati per tucani e

maine• pellets/estrusi per pappagalli• qualche mezza quaglia e qualche topo o

ratto, congelati per i rapaci• frutta fresca di stagione, soprattutto mele.

MONITORARE IL PAZIENTE Se il raggiungimento di una diagnosi è, inmedicina aviare, già una sfida, il monitorag-gio oggettivo dei progressi o dei peggiora-menti di un uccello, è spesso un’impresaimpossibile. Ciò non di meno è necessarioattuare dei sistemi di controllo, sia per valu-tare l’accuratezza delle terapie, sia per daredelle risposte circostanziate ai proprietari,sia infine per valutare la necessità di conti-nuare un ricovero, piuttosto che non dimet-tere il paziente. Si sono pertanto messi a punto dei sistemi,più o meno obiettivi, al fine di valutare l’an-damento anche di questi pazienti. Vediamo idati “empirici” da osservare per farsi un’ideagenerale:• Appetito: se è vero che gli uccelli posso-

no mangiare fino a un minuto prima dimorire, è anche vero che se non mangia-no moriranno di sicuro. Un uccello inap-petente non sta bene.

• Consumo d’acqua: con una dieta mista(semi e vegetali freschi), il consumo idricodi un uccello granivoro sano, si aggira at-torno al 9 - 12 % del suo peso. Se ali-mentato solo con cibo secco tale consu-mo sale fino al 20%. Un consumo d’ac-qua molto diverso da tali parametri èsempre sospetto.

• Deiezioni: tutti gli uccelli, con esclusionedei Ratiti (Struzzi, ecc.), emettono con-temporaneamente feci ed urine, però talideiezioni possono essere molto diverse infunzione della specie d’appartenenza. Ipazienti “normali”, cioè i pappagalli, conesclusione dei Lori, i colombi e i piccolipasseriformi, producono escrementi for-mati da una parte scura (generalmentemarrone o verde), costituita dalle feci; u-na porzione cremosa e bianca o bianca-giallastra, costituita dai sali di acido urico;una fase liquida e generalmente traspa-rente, costituita dall’urina. In un pazientesano queste tre porzioni sono ben distin-guibili, mentre possono alterarsi in corsodi malattie. Osservare queste variazionipuò essere molto utile.

• Attività: un uccello sano è un uccello inmovimento.

• Attenzione: un uccello sano osserva tuttociò che lo circonda con attenzione.

• Postura ed equilibrio: un uccello sanopassa la maggior parte del tempo sul po-satoio (compatibilmente alla sua specie).Se riposa spesso tiene una zampa solle-vata.

• Stato del piumaggio: il piumaggio in ordi-ne e non arruffato è un ottimo segno dibenessere.

Ogni 4 - 5 giorni si può anche valutare lostato del paziente attraverso la valutazionedei seguenti parametri obiettivi: • Ematocrito• Proteine totali • Conta dei globuli bianchi • Variazione di parametri biochimici. ■

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Durante l’attività clinica èfacile imbattersi in sog-getti, giovani e adulti, cheall’indagine anamnesticapresentano una sintoma-tologia variegata legata al

mal d’auto, o cinetosi, o più generalmente allamotion sickness (malattia da trasporto) anglo-sassone. Il problema clinico è la possibilità ditrovarci davanti a tre ipotesi diagnostiche: la ci-netosi, la fobia post-traumatica in seguito a ci-netosi e la fobia della macchina quale fobia on-togenetica.

LA CINETOSIPer “malattia da movimento’’ o, più propria-mente, cinetosi si intende quella serie di distur-bi che sopravvengono a seguito di sposta-menti o viaggi su mezzi di trasporto quali navi,aerei, treni, automobili. Il disturbo è dovuto aduna eccessiva stimolazione delle delicate strut-ture dell’equilibrio situate nell’orecchio interno(apparato vestibolare), quando il corpo è sot-toposto a sollecitazioni rapide come quelle in-dotte dal movimento.In medicina umana ven-gono descritti i primi sintomi che consistono inuno stato di malessere generale, con pallore,sudorazione fredda, ansietà, a cui seguonospesso nausea e vomito irrefrenabile e ripetu-to. L’emesi o vomito consiste nell’espulsioneforzata attraverso la bocca, preceduta da co-nati o meno, del contenuto gastrico e spessoduodenale. Nel caso della cinetosi, l’attivazio-ne avviene partendo dal sistema vestibolare,che è il principale sistema sensoriale che man-tiene l’equilibrio dell’animale o il suo normaleorientamento relativo al campo di gravità terre-stre. Questo orientamento viene mantenuto difronte all’accelerazione lineare o rotatoria e al-l’inclinazione dell’animale. Il sistema vestibola-

re membranoso è formato da quattro compar-timenti a contenuto liquido, tutti in comunica-zione: l’utricolo, il sacculo, tre condotti semicir-colari (anteriore, posteriore e laterale; ogni con-dotto è orientato ad angolo retto rispetto aglialtri, quindi la rotazione della testa causa undeflusso dell’endolinfa in uno o più dei condot-ti) ed un condotto cocleare. I neuroni vestibo-lari ricevono le informazioni dai recettori postinelle strutture dei condotti semicircolari e la lo-ro stimolazione è legata alla accelerazione odecelerazione dell’endolinfa all’interno dei con-dotti. In seguito i neuroni vestibolari raggiungo-no i nuclei vestibolari proseguendo verso iltronco cerebrale. Gli assoni si proiettano nellaformazione reticolare nel midollo allungato e al-cuni di essi giungono al centro del vomito, si-tuato in prossimità del centro respiratorio e diquello della salivazione. La cinetosi quindi deriva da una sollecitazionevestibolare ed il vomito è definibile acuto, tran-sitorio e autolimitantesi. La genesi del vomitosecondario a cinetosi è dovuta alla stimolazio-ne della Chemoreceptor Trigger Zone (CRTZ),localizzata nell’area postrema del midollo allun-gato, sul pavimento del quarto ventricolo. Lastimolazione dei neurorecettori localizzati inquesta zona del SNC induce il vomito attraver-so il coinvolgimento del centro del vomito cheè responsabile della coordinazione motoria del

vomito. Oltre a questi eventi motori, ci sono fe-nomeni vegetativi: secretori, cardiovascolari erespiratori, legata alla vicinanza dei diversi cen-tri deputati che ne spiegano la sintomatologiaprodromica al vomito: polipnea, leccamentodelle labbra, scialorrea, eruttazione. Si ritieneche la dopamina sia il principale mediatore chi-mico responsabile della trasmissione degli im-pulsi della trigger zone. Altri neurotrasmettitoricoinvolti sembrano inoltre essere la serotoni-na, la norepinefrina, il GABA, alcune encefalinee la sostanza P, una tachichinina distribuita neitessuti periferici e nel SNC che si lega ai recet-tori NK-1. Oltre alla stimolazione centrale, ven-gono stimolati neurorecettori periferici, situatinell’intestino, le cui vie afferenti giungono alcentro del vomito. Una volta attivato il centrodel vomito, si scatenano una serie di eventi insuccessione temporale sostenuti e aggravatidalle contrazioni della muscolatura addomina-le e del diaframma: la riduzione del tono gastri-co con ipertono duodenale e reflusso duode-no-gastrico, il reflusso “controcorrente” del li-quido gastrico nell’esofago dilatato, la contra-zione del piloro e dell’antro mentre il cardiaspermane dilatato, la temporanea erniazionedello stesso nella cavità toracica.

LA FOBIA POST-TRAUMATICALEGATA ALLA CINETOSI

Il corredo sintomatologico di malessere, checulmina con l’emesi, che prova il cane siste-maticamente durante il trasporto si può tra-sformare in un evento stressante che può por-tare spesso ad una patologia comportamenta-le denominata fobia post-traumatica stadio 1.Per fobia si intende uno stato patologico ca-ratterizzato da uno stato reattivo di timore o dipaura, amplificato al di là della risposta adatta-tiva, e scatenato da uno o più gruppi di stimoliben definiti che appartengono all’ambiente e-sterno. La fobia post-traumatica è quindi lacomparsa di uno stato di paura al momentodell’esposizione a uno stimolo reso sensibiliz-zante da un episodio traumatico: lo stadio 1 silega ad uno stimolo unico e perfettamente i-

dentificabile. Nel caso della cinetosi, il vomito èl’episodio traumatico e la macchina è il conte-sto. Cosa si intende per “sensibilizzazione”? Èun processo patologico opposto all’abituazio-ne dove un organismo non riesce a svilupparedei meccanismi adattativi rispetto alle solleci-tazione del mondo esterno, ma al contrario svi-luppa un progressivo aumento delle risposte dipaura, in quanto lo stimolo è inizialmente sco-nosciuto e di forte intensità, non esiste possi-bilità di fuga, i contatti con lo stimolo sono irre-golari, aumenta ogni volta la vigilanza e la reat-tività. Alla sensibilizzazione si aggiunge inevitabil-mente un processo patologico detto di antici-pazione emozionale dove si generalizzano glistimoli, dove quindi l’auto diventa essa stessaun elemento fobico. Il risultato è una sintoma-tologia che inizia nel momento che il cane ve-de la macchina: tentativi di fuga, agitazionemotoria, tremori, polipnea, midriasi fino a giun-gere delle volte a comportamenti di aggressio-ne per irritazione nei confronti del proprietariolegati all’impossibilità di sottrarsi allo stimolo fo-bogeno. La salivazione profusa, il leccamentodelle labbra, gli sbadigli, il vomito si presentanospesso ancor prima che la macchina si mettain movimento. Questa sintomatologia gastricapuò arricchirsi, in caso di aggravamento delquadro psicopatologico, con la presenza didiarrea. Dal punto di vista patogenetico, nelcaso della fobia il vomito anticipatorio ha cer-tamente una componente corticale associataa meccanismi mnemonici ed è legato princi-palmente ad una disfunzione del sistema do-paminergico, che stimolando la CRTZ e il cen-tro del vomito favoriscono l’emesi.Nel caso della prevenzione della fobia post-traumatica da cinetosi, oltre all’intervento com-portamentale quale il miglioramento della rela-zione proprietario-cane centrata sulla referen-zialità associata alla progressiva abituazione al-la macchina, può essere determinante l’appor-to terapeutico di un farmaco che blocchi il cen-tro del vomito. In che modo?L’evento dell’emesi ed il suo corredo sintoma-tologico ci riporta alla teoria che William Ja-mes, psicologo americano dei primi del Nove-cento, presentava con la frase “l’emozione èsensazione”, che Antonio Damasio riconduceai “markers emozionali”, che gli psichiatri fran-cesi Andrè e Lelord esplicano nella frase “ci e-mozioniamo perché il nostro corpo si emozio-na”. Secondo questa teoria il miglioramentodel soggetto deriva dalla rottura del meccani-smo di “bio-feed-back” avente come inizio lasintomatologia legata al mal d’auto. Soppri-mendo quindi le modificazioni periferiche qualila nausea, la salivazione e il vomito il farmacoeviterebbe gli effetti di ritorno sulla sfera psichi-ca, evitando il manifestarsi della fobia post-traumatica.

LA FOBIA DELLA MACCHINALa fobia della macchina sensu strictu, cioèpaura dell’”oggetto macchina”, si distinguedalla patologia precedente in quanto si mani-festa raramente come una fobia unica, ma alcontrario si inserisce in una patologia compor-tamentale più ampia detta Sindrome da Priva-zione Sensoriale (SPS), o Kennel Sindrome(sindrome del canile) anglosassone.La SPS fa parte dei disturbi dello sviluppocomportamentale del cane, dove riscontriamouna non corretta omeostasi sensoriale, cioè lacapacità dell’organismo di mantenere costantile condizioni interne (cognitive, emozionali e diconseguenza le risposte fisiologiche e com-

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 200818 Vet Journal Attualità scientifica o

Cinetosi, fobia post-traumatica da cinetosi,fobia della macchina: come distinguerle?Raimondo Colangeli delinea diagnosidifferenziale e strategie terapeutiche

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portamentali) al mutare di quelle dell’ambienteesterno.Questa patologia comportamentale è caratte-rizzata dalla difficoltà, fino a giungere alla inca-

pacità, a secondo del tipo di stadio, di gestirele informazioni sensoriali nei soggetti allevati inun ambiente ipostimolante.Il periodo sensibile, cioè il periodo di tempo incui gli animali hanno un apprendimento facili-tato e a lunga scadenza, che interviene nel fa-cilitare l’interfacciarsi con il mondo esterno èpresente dalla terza settimana al terzo-quartomese di vita del cane. Il processo inizia dun-que nella fase di transizione, quando il canesviluppa le capacità neuro-sensoriali e gli ap-prendimenti grazie ai quali potrà “ interpretaree rispondere “ più o meno abilmente gli sti-moli del mondo circostante. Da un punto divista dello sviluppo del sistema nervoso, il de-ficit, fino all’assenza, della stimolazione daparte di elementi presenti nell’ambiente impe-dirà la maturazione delle sinapsi neuronali

specifiche e nel momento della fine del perio-do sensibile avverrà quel processo denomi-nato di “stabilizzazione sinaptica” dove av-verrà l’apoptosi, cioè la morte cellulare, deineuroni che non saranno stati attivati. I duefattori che favoriscono la corretta omeostasisensoriale sono quindi: la presenza della ma-dre (ed in seguito la figura di sostituzione ma-terna, l’uomo) quale centro referenziale e lapresenza di idonee stimolazioni sensoriali,con cui il cucciolo dovrà confrontarsi nella suavita futura. Questo spiega la bassa soglia direattività che presentano quei cani che sonovissuti in allevamenti isolati in campagna, neicanili, in tutti quei luoghi ipostimolanti dovenon sono stati presentati una serie di gammadi stimoli, acustici, visivi, tattili, olfattivi, ecc.Tra questi quindi i vari mezzi di trasporto, i ru-

mori del traffico, ecc. possono essere stimolifobogeni nel momento che il cucciolo “depri-vato” li incontra le prime volte. Il risultato, senon lo si aiuta correttamente, è l’impossibilitàdi confrontarsi favorendo una sensibilizzazio-ne e un’anticipazione emozionale. La sinto-matologia a questo punto si sovrappone conla Fobia post-traumatica da cinetosi, ma l’e-ziopatogenesi è differente ed implica un inter-vento terapeutico più articolato, in quanto do-vremo confrontarci con una sintomatologialegata ad una incapacità di gestire differenticategorie di stimoli. Si deve inoltre sottolinea-re che è possibile la comorbilità fra la fobiadella macchina e la fobia post-traumatica dacinetosi; in questa eventualità la patologia pri-maria è chiaramente quella legata allo svilup-po comportamentale, quindi la SPS. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 16| 2008 Attualità scientifica Vet Journal 19o

TOSSIEMIA GRAVIDICAOVINA: L'IPOGLICEMIA È DI ORIGINE MATERNA

La tossiemia gravidica è una patolo-gia metabolica caratterizzata da e-levato tasso di mortalità che si ve-

rifica nelle pecore con gravidanza ge-mellare durante la tarda gestazione. Se-gno caratteristico della malattia è l’ipo-glicemia materna, che è stata attribuita aun maggiore consumo di glucosio daparte dell'utero gemellare. In passato, lapossibilità che l'ipoglicemia potesse es-sere causata da una ridotta produzionematerna di glucosio è stata poco consi-derata. Il presente studio valuta questa i-potesi alternativa.Sei pecore venivano esposte in sequen-za a due tipi di stress ipoglicemico, dap-prima mediante digiuno per 14 ore e inseguito mediante induzione di una mo-derata iperchetonemia. In ciascun ani-male si determinava la cinetica del glu-cosio durante il periodo non gravidico diasciutta, la tarda gravidanza e l'inizio lat-tazione. L'induzione dei suddetti fattoridi stress si associava a una variazionedella concentrazione plasmatica del glu-cosio da 4,9 a 0,87 mmol/l. La concentra-zione plasmatica del glucosio era sem-pre significativamente correlata al tassodi produzione del glucosio. Le più impor-tanti riduzioni stress-indotte della con-centrazione e produzione del glucosio siosservavano durante la tarda gestazionedelle pecore con gravidanza gemellare. Ildeclino della produzione di glucosio do-po un digiuno notturno e durante l'indu-zione dell’iperchetonemia era maggiorenelle pecore con gravidanza gemellarerispetto a quelle con gravidanza singola(rispettivamente 59% e 43%, p<0,05). Ifattori di stress determinavano la minoreconcentrazione e il minor turnover delglucosio nelle pecore con gravidanza ge-mellare in cui si era indotta l’ipercheto-nemia nella fase tardiva della gestazione.Ciò significa che il sistema omeostaticodel glucosio nelle pecore con gravidanzagemellare è significativamente più su-scettibile allo stress ipoglicemico diquello delle pecore con gravidanza sin-gola. I risultati mostrano inoltre che lacausa primaria di ipoglicemia nella fasefinale della gestazione gemellare dellapecora è una maggiore suscettibilità a u-na riduzione stress-indotta del tasso diproduzione del glucosio. Questa condi-zione metabolica espone le pecore congravidanza gemellare allo sviluppo ditossiemia gravidica. (M.G.M.)

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Il Consiglio della Regione Lombar-dia con l’astensione dei gruppi diopposizione ed il voto favorevole dimaggioranza e Italia dei Valori, haapprovato lo scorso 22 aprile il re-golamento che attua la legge regio-

nale n. 16 del 20 luglio 2006 per la lotta alrandagismo. Il provvedimento, relatrice Moni-ca Rizzi (Lega Nord), specifica il funzionamen-to dell’anagrafe canina regionale, definisce irequisiti strutturali e le modalità di gestione deiricoveri degli animali d’affezione, regola le

procedure di cattura dei cani vaganti e quelleper l’affido o la cessione dei cani ospitati nelcanile “sanitario” (struttura destinata al rico-vero temporaneo) o “rifugio” (dopo le visiteveterinarie e per periodi prolungati). Chi perdeun cane dovrà avvertire il Comune o i serviziveterinari dell’Asl o almeno un veterinario ac-creditato nel giro di una settimana. Per quan-to riguarda l’iscrizione all’anagrafe canina re-gionale, il provvedimento fissa come datamassima quella di 15 giorni dall’entrata in

possesso o 30 dalla nascita. Il testo stabilisceanche i requisiti per le pensioni e per i canili didue tipi diversi: quelli sanitari, dove l’animaleresta il tempo dei controlli, e quelli rifugio do-ve rimarrà in attesa di essere adottato. In tut-te le strutture non ci potranno essere più di200 ‘ospiti’ con un’eccezione fatta solo perchi già aveva un’autorizzazione prima dell’en-trata in vigore della legge a tenere più animali.Ad ogni modo, i cani potranno essere adot-tati solo dopo 60 giorni dal ritrovamento. Difatto, questo regolamento sblocca i fondi de-stinati al restauro e alla costruzione di nuovicanili che erano fermi da anni, come ha spie-gato la relatrice Monica Rizzi (Lega Nord) al-l’ANSA, che vorrebbe usare parte delle risor-se “per la formazione, per creare una culturadi rispetto verso gli animali’’.

ANAGRAFE CANINA E COSTIDI REGISTRAZIONE

L’anagrafe canina opera a livello regionale.Tutti i cani presenti sul territorio della Regionevi devono essere iscritti ed identificati tramitemicrochip oppure con un tatuaggio leggibile,applicato anteriormente al 1° gennaio 2004. In anagrafe devono essere registrate le se-guenti informazioni: a) codice identificativo del cane b) segnalamento del cane c) codice fiscale e dati anagrafici del proprie-tario o del detentore del cane d) luogo di detenzione I cani temporaneamente presenti sul territorioregionale, appartenenti a persone non resi-denti in Lombardia e se non regolarmente i-scritti nell’anagrafe lombarda, devono co-munque essere dotati di codici d’identità leg-gibili e risultare iscritti all’anagrafe canina dialtra regione o provincia autonoma o di altroStato. Ai proprietari dei cani sono addebitati ilcosto del microchip e la tariffa prevista per lasua applicazione. In particolare, le ASL appli-cano il vigente tariffario regionale mentre i ve-terinari liberi professionisti accreditati applica-no una tariffa in linea con le indicazioni del-l’Ordine provinciale di appartenenza.

OBBLIGHI DEI PROPRIETARI ODETENTORI DI CANI, DENUNCIA

DI SCOMPARSA Il proprietario, il possessore o il detentore, an-che temporaneo, ivi compreso chi ne fa com-mercio, è tenuto a iscrivere all’anagrafe cani-na il proprio cane entro quindici giorni dall’ini-zio del possesso o entro trenta giorni dallanascita. Deve denunciare all’anagrafe, entro iquindici giorni successivi, la cessione definiti-va del cane, la morte dell’animale ed eventualicambiamenti di residenza. La scomparsa di un cane deve essere denun-ciata dal proprietario, possessore o detentoreentro sette giorni al Comune in cui lo smarri-mento si è verificato oppure ai servizi veteri-nari di un’ASL regionale o ad un libero profes-sionista accreditato. Chi riceve la segnalazio-

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 200820 Info Regioni Randagismo e tutela animale

281, la Lombardia approva il RegolamentoVia libera del Consiglio Regionale al Regolamentodi attuazione della legge sulla lotta alrandagismo e tutela degli animali d'affezione

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laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 2008 Info Regioni 21

La Asl 5 di Oristano ha predispostoun piano di contrasto del randagi-smo. Il Piano riguarda sia il feno-

meno del randagismo urbano, sia quello,particolarmente diffuso nella Planargia,dei branchi di cani inselvatichiti che ag-grediscono le greggi. Oggetto di atten-zione, anche le colonie di gatti che sistanno moltiplicando in diversi centri. IlPiano sarà realizzato in collaborazionecon i Comuni, che dovranno stipulareconvenzioni con le strutture destinate aospitare gli animali, e con una societàprivata, la Dog Village di Arborea, cheprovvederà alla cattura e al trasporto de-gli animali nelle strutture attrezzate. IlPiano prevede anche che tutti i Comunidovranno mettere a disposizione dell'Asli locali per l'applicazione del microchipsottocutaneo, necessario per l'identifica-zione dei cani. (Fonte: ANSA).

AD ORISTANO UN PIANO CONTRO

IL RANDAGISMO

Si sono svolti il 26 aprile, a Pescan-tina, i funerali di Giovanni Vincen-zi, Dirigente responsabile dell’U-

nità di Progetto sanità animale ed igienealimentare della Regione Veneto. Lascomparsa del Collega, ha suscitato vivacommozione non solo in Veneto doveVincenzi ha ricoperto incarichi ordinisticie istituzionali, ma presso tutti i Colleghiche hanno potuto apprezzarne l’impegnoe la dedizione professionale. L’ANMVI loricorda con gratitudine per la disponibi-lità e la preparazione professionale di-mostrata in ogni occasione di collabora-zione.

IL NOSTRO SALUTO A GIOVANNI VINCENZI

ne deve provvedere a registrarla in anagrafeentro i successivi due giorni lavorativi.

STRUTTURE PUBBLICHE Le strutture pubbliche adibite a ricovero di a-nimali d’affezione si distinguono in “canili sa-nitari” e “canili rifugio”. Il “canile sanitario” è una struttura destinata alricovero temporaneo di cani morsicatori, canivaganti catturati o consegnati da chi li trovadirettamente o tramite la forza pubblica; gattimorsicatori, gatti che vivono in libertà e cattu-rati nell’ambito dei piani di sterilizzazione atti-vati dal dipartimento di prevenzione veterina-rio; altri animali rinvenuti senza proprietario. Il “canile rifugio” è una struttura destinata alricovero di cani e gatti che hanno superato ilcontrollo presso il ricovero sanitario; cani egatti ceduti definitivamente dal proprietario,affidati dall’autorità giudiziaria o temporanea-

mente ospitati su disposizione del Sindacoper assenza forzosa del proprietario o perl’accertamento delle condizioni fisiche.

STRUTTURE PRIVATE Le strutture private adibite a ricovero di ani-mali d’affezione si distinguono in ricoveri zoo-fili, pensioni, ricoveri a scopo di allevamento,ricoveri amatoriali, ricoveri presso strutturecommerciali. Il ricovero zoofilo è una struttu-ra, gestita senza finalità di lucro da enti o pri-vati, destinata al ricovero di cani, gatti ed altrianimali d’affezione, ceduti da privati, affidatitemporaneamente, ceduti dal ricovero sanita-rio o dal rifugio. La pensione è una struttura destinata al rico-vero, a scopo di lucro, di cani, gatti ed altri a-nimali d’affezione di proprietà. Il ricovero a

scopo di allevamento è una struttura destina-ta al ricovero e riproduzione, ai fini commer-ciali, di cani, gatti ed altri animali d’affezione. Il ricovero amatoriale è una struttura gestitada un’associazione di volontariato o da unprivato destinata al ricovero, senza scopo dilucro, di cani, gatti ed altri animali d’affezioneanche di proprietà altrui. Il ricovero pressostrutture commerciali è una struttura destina-ta al ricovero di animali destinati alla commer-cializzazione.

AUTORIZZAZIONI E REQUISITIDELLE STRUTTURE

Entrambe le strutture sono soggette all’auto-rizzazione rilasciata dal Sindaco, previo pare-re favorevole dell’ASL e non possono essereautorizzate al ricovero di più di duecento ani-

mali. Previo parere favorevole vincolante delServizio Veterinario dell’ASL unitamente allavalutazione, anch’essa vincolante, della Con-sulta può essere concessa una deroga per lestrutture già autorizzate alla data di entrata invigore di questo regolamento. Nei canili sanitari i box devono essere singolie chiusi, non necessariamente dotati di unaparte scoperta, tali da impedire il contatto congli altri animali ricoverati. Nei canili rifugio, neiricoveri zoofili, in pensioni, negli allevamenti enei ricoveri amatoriali i box possono esseresingoli o multipli e costituiti da una parte chiu-sa ed una scoperta. Nei ricoveri in strutturecommerciali le gabbie possono essere singo-le o multiple con dimensioni predeterminatein base al peso degli animali ospitati. (Fonte:Regione Lombardia) ■

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Èstata limitata alle sole treprovince di Brescia,Mantova e Verona l'areadel Nord-Italia dichiarata"zona di restrizione" aisensi del Regolamento

(CE) 1266 del 2007, dopo la conferma dellapositività virologica per il virus della Blueton-gue, sierotipo 8, in bovini da latte autoctoniin un'azienda del veronese. La restrizione e-

ra stata adottata in tutto il Veneto, in Lom-bardia (ad esclusione di Como e Varese), inEmilia- Romagna (ad esclusione di Forlì eRimini), nella provincia di Trento. La riduzio-ne dell'area di restrizione è stata decisa sul-la base delle informazioni relative alla attua-le situazione epidemiologica e dei risultatidei controlli straordinari realizzati in tutta l'a-rea. Inoltre, a seguito degli accertamentidiagnostici effettuati sui campioni prelevati

veglianza nazionale e i provvedimenti di pre-venzione e controllo fin qui adottati hannofunzionato - afferma il Commissario Ianì -Questi risultati, tuttavia, non ci autorizzanoad abbassare la guardia, considerata la ra-pidità dell'espansione e la diffusione dellamalattia in tutto il Nord Europa". E, a con-ferma della volontà di proseguire la puntua-le attività di monitoraggio, il Ministero dellaSalute ha stabilito che gli Istituti Zooprofilat-tici competenti per territorio dovranno forni-re giornalmente i dati relativi alle determina-zioni di laboratorio eseguite nel sistemainformativo nazionale per la Bluetongue. Iterritori in cui le attività di sorveglianza nonsaranno eseguite in questo modo sarannoconsiderati "epidemiologicamnete scono-sciuti", ovvero territori con infezioni in atto. Entro il mese di maggio (cioè non appenasaranno disponibili le dosi necessarie divaccino spento), si procederà in buona par-te del Nord-Italia alla vaccinazione degli ani-mali sensibili contro il sierotipo 8 della Blue-tongue. Nel frattempo in Francia ha avuto i-nizio la vaccinazione obbligatoria. ■

BTV8, restrizione ridotta a tre province

nelle aziende sede di focolaio, accertamentiche hanno avuto un esito favorevole, è sta-ta revocata la "zona infetta" (20 km dal rag-gio intorno al primo focolaio). Di conseguenza le disposizioni restrittive al-la movimentazione, adottate lo scorso 17 a-prile con la nota 7813 dal Ministero dellaSalute, sono applicate nelle sole tre provin-ce sopraindicate. "È la conferma che il nostro sistema di sor-

Limitata alle sole tre province di Brescia, Mantova e Verona l'area del Nord-Italia dichiarata "zona di restrizione"

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 200822 Info Regioni Blue tongue

In materia di movimentazione di ani-mali sensibili all'interno delle zone direstrizione per il siero tipo BTV 8, la

Direzione Generale Sanità della RegioneLombardia ha comunicato al Ministerodella Salute che le Regioni Lombardia,Veneto, Emilia Romagna e la ProvinciaAutonoma di Trento hanno convenuto diadottare la soluzione prospettata dal Mi-nistero della salute, al punto c) della notatrasmessa ai Servizi Veterinari il 17 aprilescorso. La Direzione Generale della Sa-nità Animale del Ministero precisava inquella nota le condizioni in base alle qua-li le Regioni possono "per insopprimibilimotivi" movimentare animali da vita, pur-ché gli animali risultino soddisfare ga-ranzie sanitarie sulla base del risultatopositivo di una valutazione del rischio. Ladecisione comunicata dalla Lombardia èstata adottata alla luce dei risultati e del-la situazione epidemiologia attuale, ana-lizzati il 21 aprile nel corso di una riunio-ne tra i rappresentanti regionali e i rap-presentanti degli IZS della Lombardia edell'Emilia Romagna e delle Venezie. Lanota della Direzione Generale Sanità del-la Lombardia dettaglia le modalità dispostamento verso il macello e all'inter-no della zona di restrizione, ferme re-stando le misure in vigore per la zona in-fetta.

SÌ ALLAMOVIMENTAZIONE

CONDIZIONATA PERQUATTRO REGIONI

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

Lo scorso 24 aprile il Sotto-segretario al Ministero del-la Salute, GianPaolo Patta,ha incontrato il Presidentedella Regione Renato Soru,l'Assessore della Sanità,

Nerina Dirindin e l'Assessore dell'Agricoltura,Francesco Foddis, al fine di valutare le azionida intraprendere per completare l’eradicazio-ne della peste suina africana in Sardegna. IlSottosegretario, si legge in un comunicatostampa della Regione Sardegna, ha presen-tato un'ipotesi di lavoro basata sulle nuoveregole internazionali che consentono di com-partimentalizzare e canalizzare le produzionisuine garantendo la sicurezza sanitaria attra-verso una netta separazione da possibili con-taminazioni esterne. Questo progetto, giàpresentato dall'Italia all'Unione Europea, ri-chiede come indicato dall'autorità di Bruxel-les, la definizione di un programma dettaglia-to da parte della regione Sardegna da pre-sentarsi entro la fine di aprile, al fine di unacompleta attuazione nel prossimo 2009. Dueelementi qualificanti riguardano la valorizza-zione della partecipazione degli allevatori e

un adeguato potenziamento dei servizi vete-rinari della Regione Sardegna. L'iniziativa, in coerenza con il programma av-viato dalla RAS per l'eradicazione della pestee per la valorizzazione del suino di razza au-toctona sarda, permetterebbe uno sviluppo

che potrà consentire, se realizzato, la libera-lizzazione del commercio delle carni e deiprodotti dei suini sardi nel mondo. I rappre-sentanti politici nazionali e regionali si sonodichiarati fiduciosi circa la realizzazione ope-rativa del progetto che avrebbe le caratteri-stiche di grande innovazione e rappresente-rebbe la prima esperienza in Europa nell'ap-plicazione delle ultime regole approvate dal-l'OIE (Organizzazione mondiale della sanitàanimale) di Parigi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 2008 Info Regioni 23

Sardegna, piano contro la peste suina africanaIncontro tra il Ministero della Salute e la Regioneper l'eradicazione della peste suina sul territorioregionale

Con decreto dell’Assessore dell’i-giene e sanità del 7 aprile 2008 èstata approvata nella regione Sar-

degna la profilassi vaccinale contro lafebbre catarrale degli ovini per l’anno2008. i principali obiettivi della campagnavaccinale sono di proteggere il patrimo-nio ovino dai danni derivanti da focolai difebbre catarrale degli ovini negli alleva-menti e di consentire la movimentazioneintraregionale ed extraregionale degli a-nimali delle specie recettive alla febbrecatarrale degli ovini. Per quanto riguardala profilassi, tutti gli allevamenti dellaspecie ovina e caprina che non sono sta-ti immunizzati contro il sierotipo BTV1nel corso della precedente campagnavaccinale, devono essere sottoposti allavaccinazione secondo il protocollo di cuiall’allegato 1, entro il 30 aprile 2008. Tuttigli animali della specie ovina apparte-nenti alla categoria della rimonta, natidopo il 1° settembre 2007 e destinati allariproduzione, devono essere sottoposti avaccinazione contro i sierotipi BTV1,BTV2 e BTV4 secondo i protocolli di cuiagli allegati 1 e 2 del decreto. Le operazioni di vaccinazione sono pro-grammate ed eseguite dai Servizi veteri-nari delle Aziende Sanitarie Locali. I ser-vizi veterinari possono essere coadiuvatida veterinari liberi professionisti ufficial-mente incaricati che operano sotto la re-sponsabilità dei Servizi Veterinari di Sa-nità Animale delle ASL. Sono esclusi dal-la vaccinazione gli animali delle specierecettive individuati come “sentinelle”per lo svolgimento del programma disorveglianza sierologica nel sistemainformativo nazionale Blue Tongue.

FEBBRE CATARRALEOVINI, PROFILASSI 2008

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di FEDERICO LEONE

Si è tenuto a Cremona do-menica 20 aprile l’incon-tro Sidev-Siciv-Sioncovdal titolo “Il complessodelle malattie istiocita-rie”. Relatore della gior-

nata Verena K. Affolter, Associate Professor

di Clinical Dermatopathology all’University ofCalifornia di Davis, una delle massime auto-rità mondiali sull’argomento. L’incontro harealizzato un’ottima affluenza di partecipanti(circa duecento) a sottolineare l’efficacia del-le giornate congiunte tra diverse società spe-cialistiche. Da apprezzare lo sforzo economi-co sostenuto dalle tre società che hanno ga-rantito, nonostante la presenza di un relatore

straniero e il servizio di traduzione simulta-nea, la partecipazione gratuita dei soci allagiornata. Nel corso dell’incontro il relatore ha inizial-mente sottolineato le principali caratteristichemorfologiche e strutturali delle cellule istioci-tarie definendone la funzione nell’ambito delsistema immunitario e il ruolo nelle diverse le-sioni cutanee del cane e del gatto. Ha quindielencato le principali ipotesi patogenetiche ele manifestazioni cliniche dell’istiocitoma edell’istiocitosi da cellule del Langherans, del-l’istiocitosi reattiva e del sarcoma istiociticonel cane e dell’istiocitosi progressiva felina.

Particolare attenzione è stata dedicata alletecniche diagnostiche attualmente utilizzabiliper diagnosticare e differenziare le varie ma-lattie in relazione al possibile significato pro-gnostico ed, eventualmente, terapeutico. L’interesse suscitato dal relatore è emersochiaramente durante i lunghi momenti di di-scussione che hanno evidenziato una note-vole interattività da parte dei partecipanti. La Prof.ssa Affolter sarà nuovamente in Italianel maggio 2009 nell’ambito di un Workshopdi Dermatopatologia organizzato dalla SocietàEuropea di Dermatologia (ESVD) che si terrà aCremona, sempre a Palazzo Trecchi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 200824 Dalle Associazioni Aggiornamento scientifico

Il complesso delle malattie istiocitarieVerena Affolter, esperta mondiale didermatopatologia, a Cremona per l’incontroorganizzato da SIDEV, SICIV e SIONCOV

Èuna collaborazione tecnico-scientifica a lungo termine quellache è appena nata tra Fondazio-

ne Salute Animale (FSA) e Innovet. A par-tire da maggio 2008 e per i successivi 3anni, Innovet sarà, infatti, sponsor unicodelle iniziative promosse dalla Fondazio-ne Salute Animale (FSA) in particolare diquelle rivolte alla prevenzione delle ma-lattie ereditarie di tipo scheletrico del ca-ne. Tra FSA, istituzione no profit fondatanel 1992, e Innovet sarà una collabora-zione di largo respiro, che non si limiteràal solo supporto economico. L'accordoporterà allo sviluppo di importanti pro-getti editoriali e divulgativi, che coinvol-geranno tutte le figure impegnate nellatutela e salvaguardia della salute e delbenessere del cane: dai medici veterina-ri, agli allevatori, alle società cinofile spe-cializzate, ai proprietari. Infine, l'accordosarà fortemente orientato alla promozio-ne della ricerca nel settore dell'Ortope-dia del cane. Sono previsti, ad esempio,progetti mirati ad aumentare le cono-scenze relative al profilo epidemiologicodelle malattie ortopediche su base eredi-taria, che più di frequente affliggono lediverse razze canine. Una collaborazio-ne, dunque, a 360° quella nata tra FSA eInnovet. Due realtà del mondo veterina-rio che, pur con identità e scopi differen-ti, lavorano e cooperano per migliorare laqualità di vita ed il benessere degli ani-mali da compagnia. Il primo appunta-mento è per il 14 e 15 giugno con il Cor-so di preparazione al controllo della di-splasia dell'anca e del gomito nel cane.

Per informazioni: 0372/40.35.06 Web: http://fondazionesaluteanimale.it

FSA: UN NUOVOPARTNER PER NUOVI

PROGETTI

FSA

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 16

Il reale impatto dei problemi di com-pliance nei trattamenti antibiotici inmedicina veterinaria è stato ben e-videnziato, per la prima volta, gra-zie all’immissione in commercio diun nuovo prodotto caratterizzato

da una eccezionale durata di azione.Convenia (cefovecina) è infatti una nuova ce-falosporina iniettabile indicata per il tratta-mento delle infezioni cutanee, urinarie e deitessuti molli, capace di esplicare il suo effettoterapeutico per due settimane dopo una sin-gola iniezione. Questo peculiare regime disomministrazione permette al medico veteri-nario di avere il completo controllo del tratta-mento antibiotico, senza doversi affidare alproprietario per le somministrazioni giornalie-re ed eliminando così completamente il ri-schio legato alla scarsa osservanza della suaprescrizione.Secondo Tim Nuttal, Senior Lecturer in Der-matologia Veterinaria presso l’Ospedale peranimali da compagnia dell’Università di Liver-pool, questo profilo farmacologico unico nelsuo genere è utile per valutare quale sia l’im-patto della compliance sui trattamenti antibio-tici effettuati nella pratica quotidiana.“I risultati ottenuti con Convenia nel tratta-mento delle infezioni cutanee sono stati in ge-nere equivalenti a quelli ottenuti utilizzandocefalessina o amoxicillina ed acido clavulani-co, anche se in molti casi l’efficacia è stata si-curamente migliore”.Quello che non sappiamo ancora è se questaefficacia sia dovuta al legame proteico diConvenia e alla sua penetrazione nel tessutosede dell’infezione oppure al fatto che conConvenia la compliance è sempre pari al100%. Probabilmente è il risultato di unacombinazione di questi due fattori.“Per la prima volta i Medici Veterinari posso-no verificare cosa succede quando si elimina-no tutti i rischi legati alla compliance”Valutare la compliance non è semplice: le ri-cerche effettuate allo scopo hanno rivelatoche poche sono le probabilità che i veterinarihanno di accertare se le loro prescrizioni ven-gono attuate. In medicina umana, anche il ri-corso a sistemi elettronici non ha permessodi chiarire il problema. Tutti gli indizi confer-mano però che si tratta di un problema connotevoli implicazioni.“La compliance è un grave problema in medi-cina veterinaria”, afferma Tim Nuttal. “Si sti-ma che solo un terzo dei trattamenti venganoin realtà effettuati come prescritto dal veteri-nario”.Una delle cause più frequenti di mancato ri-spetto del trattamento è legata alla incapacitàdei proprietari a somministrare la dose al mo-mento giusto, sia a causa dei loro impegni siaperché semplicemente non comprendonobene cosa significa “due volte o tre volte al

giorno”, spiega sempre il Dr. Nuttal.“I proprietari tendono a somministrare i far-maci al momento dei pasti, quindi ad esem-pio tre volte al giorno per loro può significarecolazione, pranzo e cena, e in questo modoci sarà un lungo periodo di tempo di assenzadurante la sera e la notte.”“Per ribadire l’importanza dell’intervallo po-trebbe essere molto più efficace prescriveread esempio il trattamento ogni 8 o 12 ore,piuttosto che due o tre volte al giorno”.Il mancato rispetto dell’intervallo di sommini-

strazione è solo una delle modalità possibili.Per alcuni proprietari è fisicamente impossibi-le o molto difficile somministrare il farmaco alproprio animale, altri interrompono il tratta-mento precocemente a causa proprio di que-sta difficoltà o perché l’animale sembra staremeglio. Quale che sia il problema, di una co-sa il Dr. Nuttal è sicuro: “I proprietari non am-metteranno mai di fronte al veterinario di nonaver rispettato la sua prescrizione”. “Quello di chiedere direttamente a loro sehanno rispettato la prescrizione non è quindi

un sistema efficace; bisognerebbe cercare diottenere le informazioni in maniera indiretta esenza toni di rimprovero”.Nella clinica del Dr. Nuttal si chiede sempre aiproprietari se hanno difficoltà ad effettuare lesomministrazioni e si cerca di fornire loro tut-to il supporto necessario.Ora, nella clinica del Dr. Nuttal, la disponibilitàdi Convenia rappresenta una garanzia di trat-tamento per tutte le infezioni cutanee, in par-ticolare per le piodermiti profonde e le infezio-ni croniche. ■

La realtà della compliance svelata da unnuovo antibiotico ad azione prolungata

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 2008 Compliance Dalle Aziende 25▲

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Chiuso in stampa il 29 aprile 2008

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Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 16 | 200826 Calendario attività Dal 4 maggio al 13 settembre

4 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA MEDICINA FELINA - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Richiesto Accredi-

tamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -E-mail: [email protected]

5 - 8 MAGCORSO SCIVAC / SISCA CORSO SISCA - L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO SECONDO UN’OTTICA PEDAGOGICA (I PARTE) - Il BianAttenzione: Evento annullato cospino - Casteggio (PV) - ECM: No ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-

VAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

9 - 10 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR X CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - IN COLLABORAZIONE CON FNOVI, FEDERAZIONE ORDINI MEDICI ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel.VETERINARI LOMBARDIA, ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

11 MAGINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SARDEGNA PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPA-

GNIA - Sassari - Sardegna - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

12 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA INCONTRO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:

Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

15 - 17 MAGCORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 - 17 MAGCORSO ANMVI CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVO-

RO - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizza-miglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

22 - 23 MAGCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA: L’APPROCCIO INTEGRATO È PER IL CONTROLLO DELLE FILIERE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO DEGLI ALIMENTI I ORIGINE ANIMALE - Ordine dei Medici Veterinari di Cuneo - Via Mameli, 4/bis - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

23 - 24 MAGCORSO ANMVI CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail:[email protected]

24 MAGCORSO ANMVI CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIO-

NE DELL’EMERGENZA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

30 MAG - 1 GIUCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 59° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Via

della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

30 MAGINCONTRO SOVI ANESTESIA FOR THE OPHTALMOLOGIST, WHAT’S GOING ON? - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 - 7 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 GIUGIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAL ACCESSI VENOSI CENTRALI A MEDIO E LUNGO TERMINE. BASI TECNICHE E CAMPI DI APPLICAZIONE

PRECLINICI E CLINICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-mento

13 GIUSEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON GESTIONE SANITARIA DELLE ZOONOSI E SISTEMI DI PREVENZIONE - Ordine Dei Medici Veterinari, Cuneo - ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO Via Mameli, 4/bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39

0372 403541 - E-mail: [email protected]

14 - 15 GIUCORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO - CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Centro Studi Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segre-teria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 - 20 GIUCORSO SCIVAC CORSO DI BIOCHIMICA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

23 - 24 GIUCORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT AVANZATE - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

26 - 28 GIUCORSO SCIVAC ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRATICAL AND INTERACTIVE MRI WORKSHOP - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti

27 - 29 GIUCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC SARDEGNA: CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

29 GIUINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE SCRIPTA MANENT... AVES VOLANT... PER FAVORE CHIUDETE LA FINESTRA. LE BASI DELLA MEDICINA A-

VIARE - Marche - Jesi - Via San Francesco - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Se-greteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

2 - 5 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: VII PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE ACQUISITE E MALATTIE SISTEMI-

CHE CON EFFETTI CARDIOVASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 12 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremo-

na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

5 - 7 SETCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM:IZS RAGUSA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 - 13 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. MEDICINA COMPORTAMENTALE: II PARTE - DAL SEGNO CLINICO ALLA PATOLOGIA COMPORTAMENTALE:

LA CLINICA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

11 - 13 SETCORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 SETINCONTRO SIMIV EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

La ricerca di Salmonella e Camphylobacter nelle fecidi cane deve essere eseguita

Entro 24h dalla raccolta

Entro 2h dalla raccolta

Prima possibile, ma l'esame può essere realiz-zabile fino a 3 gg. dalla raccolta, se le feci ven-gono refrigerate

Entro 1h dalla rccolta, mantenendo le feci a 37°C

L’esame colturale di un secreto nasale, prodotto subase cronica da un gatto deve essere eseguitoroutinariamente ?

No, perché le prime vie respiratorie sono spesso contaminate e i bat-teri eventualmente presenti possono non essere correlati con la pato-logia in corso

Sì, sempre

Sì, ma solo in caso di empiema delle cavitànasali

Sì, ma solo nei gatti affetti da retrovirosi

QUIZ N. 1Risposta corretta: a)

Congresso SCIVAC, Perugia2004

QUIZ N. 2Risposta corretta: c)

Congresso SCIVAC, Perugia2004

SOLUZIONI

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