Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 44

20
006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 44 dall’11 al 17 dicembre 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 442 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. AGGRESSIVITÀ Non è più in vigore l’Ordinanza sui ca- ni pericolosi. Dalla prima firmata da Sirchia all’ultima di Storace sul tema è intervenuta anche la Giurisprudenza. Non ancora il Legislatore. Per ora, senza alcuna conferma dal Ministero della Salute sulla reiterazione del provvedimento, si torna al Regola- mento di Polizia Veterinaria. AVIARIA “Vista la situazione tranquilla, non è stata convocata per il momento l’unità di crisi”. Il Sottosegretario alla Salute Gian Paolo Patta, con delega alla ve- terinaria, ha dichiarato che l’Italia non sta correndo alcun rischio-aviaria. BOLOGNA Il Professor Santino Prosperi è il nuovo Preside della Facoltà di Medicina Ve- terinaria di Bologna. Per il triennio 2006/2009, Prosperi ha un program- ma di quattro punti: tutela dei giovani, rapporti con l’esterno, internazionaliz- zazione e qualità della ricerca. Pro- speri succede al professor Stefano Ci- notti al vertice dell’ateneo bolognese fino all’ottobre scorso, quando ha con- cluso il suo secondo ed ultimo man- dato da Preside. ENCI Il Presidente dell’ENCI, Domenico At- timonelli, ha sospeso l’entrata in vigo- re di quattro regolamenti per acquisi- re il parere della Commissione Tecni- ca Centrale. I regolamenti, che avreb- bero dovuto entrare in vigore dal 1 gennaio 2007, riguardano le manife- stazioni canine, le esposizioni canine, il campionato italiano racing e il rego- lamento delle prove per i cani delle razze da ferma. FRANKESTEIN FOOD Il “frankestein food” è “eticamente scorretto”. Il Ministro De Castro boc- cia l’introduzione in Europa di una so- glia di contaminazione dello 0,9% per le sementi biologiche come da Rego- lamento della Commissione Europea. Il titolare del Mipaaf ha dato il suo ap- poggio al Manifesto “Agroalimentare cuore strategico dello sviluppo” con- tro i cibi ogm e a favore del biologico, lanciato da Mario Capanna e sotto- scritto da numerose personalità politi- che. COLORANTI L’EFSA ha lanciato un invito a presen- tare dati sui coloranti alimentari nel- l’ambito di una rivalutazione sistemati- ca di tutti gli additivi alimentari autoriz- zati nell’UE. L’EFSA è stata incaricata dalla Commissione europea di svolge- re un riesame della materia. L’invito a presentare dati è rivolto “a tutti i deten- tori di importanti informazioni che do- vrebbero essere considerate nella ri- valutazione”. Brevi BUONE FESTE E FELICE ANNO NUOVO ! Concorrenza e servizi professionali ENCI, microchip e libro genealogico Il Senatore Valerio Carrara (nella foto) ha rivolto una inter- rogazione a risposta scritta al Ministro delle Politiche Agri- cole Alimentari e Forestali e al Ministero della Salute chie- dendo se si intenda verificare la fondatezza delle presunte gravi violazioni delle disposizioni della legge statale (leg- ge 14 agosto 1991, n. 281) e delle leggi regionali relative all’anagrafe canina ed al benessere animale (Accordo 6 febbraio 2003 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province autono- me di Trento e Bolzano in materia di benessere degli animali da compa- gnia e pet-therapy, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 3 marzo 2003) che prevedono l’identificazione dei cani da parte dei medici veterinari autorizzati mediante applicazione di microchip, come unico metodo di i- dentificazione. Al Senatore bergamasco risulta che “gli allevatori abbiano iscritto al libro genealogico i propri cani di razza esclusivamente con il proprio identifi- cativo non rispettando, in questo modo, la normativa in materia di ana- grafe canina. Se questo corrispondesse al vero - osserva Carrara - l’EN- CI, non verificando la correttezza del numero e della sigla identificativi, ha avallato un comportamento contrario alla legge. Se ciò rispondesse a verità - si legge nell’interrogazione presentata l’8 novembre - sarebbe in palese contrasto con la legge 14 agosto 1991, n. 281, (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo), che istitui- sce l’anagrafe canina delegando alle Regioni l’istituzione e le modalità di iscrizione alla medesima anagrafe, nonché le modalità di rilascio al pro- prietario o al detentore “della sigla di riconoscimento del cane”, da impri- mersi mediante tatuaggio indolore(art. 3) e, dal 1° gennaio 2005, esclu- sivamente attraverso il microchip come unico sistema identificativo”. Carrara aggiunge che sarebbero stati iscritti al Libro genealogico soggetti a cui il microchip non è stato applicato dal veterinario autorizzato, come prevede la legge, ma dallo stesso proprietario-allevatore “consentendo an- che truffe e illeciti”. L’ENCI sembrerebbe consentire l’iscrizione al Libro ge- nealogico dei cani di razza, regolato con decreto del Ministero delle politi- che agricole, alimentari e forestali, di cani di razza privi di idonea identifi- cazione, certificata dal medico veterinario. Inoltre, con decreto ministeriale dell’8 marzo 2005, n. 21203, il Ministero per le politiche agricole e forestali ha emanato le nuove “Norme tecniche del Libro genealogico del cane di razza”, stabilendo all’art. 11 che “l’Ufficio Centrale rende pubblicamente consultabili, anche per via telematica, nel rispetto della legge sulla privacy n. 163/2003, le informazioni relative all’identificazione degli allevatori e dei proprietari iscritti al registro di cui all’art. 7 del disciplinare del libro genea- logico. Ma, prosegue Carrara” non risulta che sia stato reso pubblicamente consultabile il Registro degli allevatori e dei proprietari, né è consentito l’ac- cesso al medesimo Registro da parte degli allevatori e dei proprietari, no- nostante le richieste in tal senso formulate ed il chiaro disposto regolamen- tare”. La richiesta del Senatore ai Ministeri competenti è quindi di verifica- re anche “se, a fronte della mancata pubblicizzazione delle informazioni relative all’identificazione degli allevatori e dei proprietari iscritti al registro di cui all’art. 7 del Disciplinare del libro genealogico quale specifico compi- to del Direttore generale, intendano effettuare una rigorosa indagine ispetti- va presso l’ENCI a tutela dell’interesse pubblico e degli allevatori dei cani di razza e del benessere animale. Infatti, se quanto premesso corrispon- desse al vero, vi sarebbero i presupposti per la revoca all’ENCI di tutto quanto le è stato affidato dallo Stato, inerente la sua funzione pubblica”. Tariffe: vietato vietarle La Corte di Giustizia Europea smentisce le tesi di Bersani e dell'Antitrust A PAG. 3 Qualche giorno fa il testo di ddl per la riforma delle professioni proposto da Clemente Mastella, Ministro della Giustizia, è arrivato finalmente e fati- cosamente al Consiglio dei Ministri ed è stato approvato. Arriverà così a breve al Parlamento che dovrà di- scuterlo e votarlo e, dalla sua pubbli- cazione in Gazzetta Ufficiale, il Go- verno avrà 18 mesi per emanare i re- lativi decreti legislativi attuativi. Il te- sto è fortemente improntato alla "de- regulation" o "liberalizzazione", come preferisce chiamarla il Governo. Noi siamo veramente un paese strano. Il Governo di centrodestra dal quale ci si aspettava una forte liberalizzazio- ne dei settori economici non ha fatto nulla in questo senso mentre quello di centrosinistra lo ha fatto come pri- mo atto, imprevisto ed inaspettato, senza rispettare le indicazioni del programma elettorale. Ministri, Go- verno, Antitrust, Europa, Confindu- stria, ecc. ci stanno trattando tutti co- me se fossimo una forte lobby di po- tere e, soprattutto, il grande proble- ma finanziario dello Stato in quanto super evasori. Ma secondo voi una professione co- me la nostra ha bisogno di essere li- beralizzata? Il 33% dei veterinari pri- vati dichiara reddito zero, 6.000 su 18.000. Ogni anno abbiamo 1200 nuovi laureati che diventano subito Medici Veterinari visto che non è pre- visto un periodo di praticantato ed il nostro Esame di Stato è più o meno una formalità. In Italia abbiamo 6.500 strutture veterinarie per animali da compagnia mentre in Francia, Gran Bretagna o Germania, con lo stesso numero di animali, non arrivano alle 2500 e loro possono anche vendere farmaci e prodotti vari per la salute degli animali e non hanno sulle pre- stazioni l'IVA al 20%. Nel 2020 la richiesta professionale di Medici Veterinari sarà aumentata del 2/3% mentre il numero di iscritti agli Ordini sarà raddoppiato. Un tariffario nazionale riconosciuto da decreto ministeriale non lo abbiamo mai avu- to e quelli degli Ordini sono sempre stati poco rispettati. Le tariffe appli- cate dai veterinari in Italia sono fra le più basse in Europa. Il reddito medio dichiarato dai veterinari privati nel 2005 è di soli 8.300 euro. Più "liberalizzati" di così! MA QUALE LIBERALIZZAZIONE? Per ordini e informazioni:Tel. 0372/403507 Fax 0372/457091 E-mail [email protected] - www.evsrl.it Textbook of Veterinary Internal Medicine S.J. ETTINGER E.C. FELDMAN Textbook of Veterinary Internal Medicine 6/ed. 2005 Elsevier Saunders - Vol. I - II listino 240,00 Offerta sconto 50% 120,00 ANMVI ANMVI la PR O FESSI O NE VETERINARIA

description

Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

Transcript of Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 44

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 44 dall’11 al 17 dicembre 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 442ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

AGGRESSIVITÀNon è più in vigore l’Ordinanza sui ca-ni pericolosi. Dalla prima firmata daSirchia all’ultima di Storace sul tema èintervenuta anche la Giurisprudenza.Non ancora il Legislatore. Per ora,senza alcuna conferma dal Ministerodella Salute sulla reiterazione delprovvedimento, si torna al Regola-mento di Polizia Veterinaria.

AVIARIA“Vista la situazione tranquilla, non èstata convocata per il momento l’unitàdi crisi”. Il Sottosegretario alla SaluteGian Paolo Patta, con delega alla ve-terinaria, ha dichiarato che l’Italia nonsta correndo alcun rischio-aviaria.

BOLOGNAIl Professor Santino Prosperi è il nuovoPreside della Facoltà di Medicina Ve-terinaria di Bologna. Per il triennio2006/2009, Prosperi ha un program-ma di quattro punti: tutela dei giovani,rapporti con l’esterno, internazionaliz-zazione e qualità della ricerca. Pro-speri succede al professor Stefano Ci-notti al vertice dell’ateneo bolognesefino all’ottobre scorso, quando ha con-cluso il suo secondo ed ultimo man-dato da Preside.

ENCI Il Presidente dell’ENCI, Domenico At-timonelli, ha sospeso l’entrata in vigo-re di quattro regolamenti per acquisi-re il parere della Commissione Tecni-ca Centrale. I regolamenti, che avreb-bero dovuto entrare in vigore dal 1gennaio 2007, riguardano le manife-stazioni canine, le esposizioni canine,il campionato italiano racing e il rego-lamento delle prove per i cani dellerazze da ferma.

FRANKESTEIN FOODIl “frankestein food” è “eticamentescorretto”. Il Ministro De Castro boc-cia l’introduzione in Europa di una so-glia di contaminazione dello 0,9% perle sementi biologiche come da Rego-lamento della Commissione Europea.Il titolare del Mipaaf ha dato il suo ap-poggio al Manifesto “Agroalimentarecuore strategico dello sviluppo” con-tro i cibi ogm e a favore del biologico,lanciato da Mario Capanna e sotto-scritto da numerose personalità politi-che.

COLORANTIL’EFSA ha lanciato un invito a presen-tare dati sui coloranti alimentari nel-l’ambito di una rivalutazione sistemati-ca di tutti gli additivi alimentari autoriz-zati nell’UE. L’EFSA è stata incaricatadalla Commissione europea di svolge-re un riesame della materia. L’invito apresentare dati è rivolto “a tutti i deten-tori di importanti informazioni che do-vrebbero essere considerate nella ri-valutazione”.

Brevi

BUONE FESTE E FELICE ANNO NUOVO !

Concorrenza e servizi professionali

ENCI, microchip e libro genealogicoIl Senatore Valerio Carrara (nella foto) ha rivolto una inter-rogazione a risposta scritta al Ministro delle Politiche Agri-cole Alimentari e Forestali e al Ministero della Salute chie-dendo se si intenda verificare la fondatezza delle presuntegravi violazioni delle disposizioni della legge statale (leg-ge 14 agosto 1991, n. 281) e delle leggi regionali relativeall’anagrafe canina ed al benessere animale (Accordo 6

febbraio 2003 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province autono-me di Trento e Bolzano in materia di benessere degli animali da compa-gnia e pet-therapy, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 3 marzo 2003)che prevedono l’identificazione dei cani da parte dei medici veterinariautorizzati mediante applicazione di microchip, come unico metodo di i-dentificazione. Al Senatore bergamasco risulta che “gli allevatori abbiano iscritto al librogenealogico i propri cani di razza esclusivamente con il proprio identifi-cativo non rispettando, in questo modo, la normativa in materia di ana-grafe canina. Se questo corrispondesse al vero - osserva Carrara - l’EN-CI, non verificando la correttezza del numero e della sigla identificativi,ha avallato un comportamento contrario alla legge. Se ciò rispondesse averità - si legge nell’interrogazione presentata l’8 novembre - sarebbe inpalese contrasto con la legge 14 agosto 1991, n. 281, (Legge quadro inmateria di animali di affezione e prevenzione del randagismo), che istitui-sce l’anagrafe canina delegando alle Regioni l’istituzione e le modalità diiscrizione alla medesima anagrafe, nonché le modalità di rilascio al pro-prietario o al detentore “della sigla di riconoscimento del cane”, da impri-mersi mediante tatuaggio indolore” (art. 3) e, dal 1° gennaio 2005, esclu-sivamente attraverso il microchip come unico sistema identificativo”.Carrara aggiunge che sarebbero stati iscritti al Libro genealogico soggettia cui il microchip non è stato applicato dal veterinario autorizzato, comeprevede la legge, ma dallo stesso proprietario-allevatore “consentendo an-che truffe e illeciti”. L’ENCI sembrerebbe consentire l’iscrizione al Libro ge-nealogico dei cani di razza, regolato con decreto del Ministero delle politi-che agricole, alimentari e forestali, di cani di razza privi di idonea identifi-cazione, certificata dal medico veterinario. Inoltre, con decreto ministerialedell’8 marzo 2005, n. 21203, il Ministero per le politiche agricole e forestaliha emanato le nuove “Norme tecniche del Libro genealogico del cane dirazza”, stabilendo all’art. 11 che “l’Ufficio Centrale rende pubblicamenteconsultabili, anche per via telematica, nel rispetto della legge sulla privacyn. 163/2003, le informazioni relative all’identificazione degli allevatori e deiproprietari iscritti al registro di cui all’art. 7 del disciplinare del libro genea-logico. Ma, prosegue Carrara” non risulta che sia stato reso pubblicamenteconsultabile il Registro degli allevatori e dei proprietari, né è consentito l’ac-cesso al medesimo Registro da parte degli allevatori e dei proprietari, no-nostante le richieste in tal senso formulate ed il chiaro disposto regolamen-tare”. La richiesta del Senatore ai Ministeri competenti è quindi di verifica-re anche “se, a fronte della mancata pubblicizzazione delle informazionirelative all’identificazione degli allevatori e dei proprietari iscritti al registrodi cui all’art. 7 del Disciplinare del libro genealogico quale specifico compi-to del Direttore generale, intendano effettuare una rigorosa indagine ispetti-va presso l’ENCI a tutela dell’interesse pubblico e degli allevatori dei canidi razza e del benessere animale. Infatti, se quanto premesso corrispon-desse al vero, vi sarebbero i presupposti per la revoca all’ENCI di tuttoquanto le è stato affidato dallo Stato, inerente la sua funzione pubblica”.

Tariffe:vietatovietarleLa Corte di Giustizia Europea smentiscele tesi di Bersani e dell'Antitrust A PAG. 3

Qualche giorno fa il testo di ddl perla riforma delle professioni propostoda Clemente Mastella, Ministro dellaGiustizia, è arrivato finalmente e fati-cosamente al Consiglio dei Ministried è stato approvato. Arriverà così abreve al Parlamento che dovrà di-scuterlo e votarlo e, dalla sua pubbli-cazione in Gazzetta Ufficiale, il Go-verno avrà 18 mesi per emanare i re-lativi decreti legislativi attuativi. Il te-sto è fortemente improntato alla "de-regulation" o "liberalizzazione", comepreferisce chiamarla il Governo. Noisiamo veramente un paese strano. IlGoverno di centrodestra dal quale cisi aspettava una forte liberalizzazio-ne dei settori economici non ha fattonulla in questo senso mentre quellodi centrosinistra lo ha fatto come pri-mo atto, imprevisto ed inaspettato,senza rispettare le indicazioni delprogramma elettorale. Ministri, Go-verno, Antitrust, Europa, Confindu-stria, ecc. ci stanno trattando tutti co-me se fossimo una forte lobby di po-tere e, soprattutto, il grande proble-ma finanziario dello Stato in quantosuper evasori. Ma secondo voi una professione co-

me la nostra ha bisogno di essere li-beralizzata? Il 33% dei veterinari pri-vati dichiara reddito zero, 6.000 su18.000. Ogni anno abbiamo 1200nuovi laureati che diventano subitoMedici Veterinari visto che non è pre-visto un periodo di praticantato ed ilnostro Esame di Stato è più o menouna formalità. In Italia abbiamo 6.500strutture veterinarie per animali dacompagnia mentre in Francia, GranBretagna o Germania, con lo stessonumero di animali, non arrivano alle2500 e loro possono anche venderefarmaci e prodotti vari per la salutedegli animali e non hanno sulle pre-stazioni l'IVA al 20%.Nel 2020 la richiesta professionale diMedici Veterinari sarà aumentata del2/3% mentre il numero di iscritti agliOrdini sarà raddoppiato. Un tariffarionazionale riconosciuto da decretoministeriale non lo abbiamo mai avu-to e quelli degli Ordini sono semprestati poco rispettati. Le tariffe appli-cate dai veterinari in Italia sono fra lepiù basse in Europa. Il reddito mediodichiarato dai veterinari privati nel2005 è di soli 8.300 euro. Più "liberalizzati" di così!

MA QUALE LIBERALIZZAZIONE?

Per ordini e informazioni:Tel. 0372/403507 Fax 0372/457091

E-mail [email protected] - www.evsrl.it

Textbook of VeterinaryInternal Medicine

S.J. ETTINGER

E.C. FELDMAN

Textbook of

Veterinary Internal

Medicine6/ed. 2005 Elsevier

Saunders - Vol. I - II

listino € 240,00

Offerta sconto 50% € 120,00

ANMVIANMVI

laPROFESSIONE VETERINARIA

È se fossero l’Antitrust e ilDecreto Bersani contra-ri alle regole europee

della concorrenza? “Una normati-va che vieti in maniera assoluta diderogare convenzionalmente aglionorari minimi costituisce una re-strizione della libera prestazionedei servizi prevista dall’art. 49CE”. Lo dice la Corte di GiustiziaEuropea, rifacendosi proprio aquel Trattato per il quale la Veteri-naria sta subendo un’istruttoriadel Garante Antitrust. Tariffe pro-fessionali e principio di concor-renza sono arrivate alla resa deiconti. Sulla questione di maggio-re attualità per i professionisti ita-liani è intervenuta la Corte di Giu-stizia Europea fornendo chiari-menti e risposte ai giudici dellaCorte d’appello di Torino e del Tri-bunale di Roma che, sulla mate-ria, avevano ritenuto di sospende-re il loro giudizio e di rimettersi alparere dei Colleghi del Lussem-burgo. Le cause all’origine dellasentenza riguardavano contenzio-si insorti in ambito forense perparcelle considerate troppo altedai clienti. Si trattava in un caso dicompenso determinato in via for-fettaria dal professionista (per ilquale era stato pagato solo un an-ticipo) e nell’altro di una parcellad’importo giudicato “sproporzio-nato”. Vale la pena osservare chela Corte non entra nel merito dellacongruità dell’importo, rinviandoper questo al diritto nazionale (unDecreto ministeriale sui tariffari fo-rensi e il Codice Civile in primis)con garbato invito ai giudici na-zionali a svolgere più approfondi-tamente le loro valutazioni. Bensìla Corte è interessata a risponde-re ad una domanda cruciale pertutti i professionisti ed in partico-lare per i Medici Veterinari italianisottoposti ad istruttoria da partedell’Antitrust proprio per violazio-ne del Trattato Europeo (articolo81 sulla concorrenza): la tariffa ècompatibile con le norme sullaconcorrenza fissate dal TrattatoEuropeo? La Corte risponde favo-revolmente: “Gli artt. 10 CE, 81 CEe 82 CE non ostano all’adozione,da parte di uno Stato membro, diun provvedimento normativo cheapprovi, sulla base di un progettoelaborato da un ordine professio-nale forense quale il Consiglio na-zionale forense, una tariffa che fis-si un limite minimo per gli onoraridegli avvocati e a cui, in linea diprincipio, non sia possibile dero-gare”. Anzi: una normativa chevieti in maniera assoluta di dero-gare convenzionalmente agli ono-rari minimi determinati da una ta-riffa per prestazioni che sono altempo stesso di natura giudizialee riservate “costituisce una restri-zione della libera prestazione deiservizi prevista dall’art. 49 CE”.

La deontologia può non bastareSi aggiunga anche che è da veri-

ficare che alcune norme profes-sionali di organizzazione, di quali-ficazione, di deontologia, di con-trollo e di responsabilità “siano diper sé sufficienti per raggiungeregli obiettivi della tutela dei consu-matori”. Anzi può benissimo es-serci una relazione tra il livello de-gli onorari e la qualità delle pre-stazioni, perciò la Corte si chiede“se la determinazione di tali ono-rari minimi costituisca un provve-dimento adeguato per il raggiun-gimento degli obiettivi perseguiti,vale a dire la tutela dei consuma-tori e la buona amministrazionedella giustizia”.

Tariffe contro rischi al ribassoPer la Corte Europea le tariffe ga-rantiscono i consumatori dal ri-schio di una concorrenza al ribas-so, specie quando sul mercato iprofessionisti sono tanti, anzi trop-pi. Basta sostituire in questo pas-saggio dei giudici europei la pa-rola avvocati con “veterinari”: “seè vero che una tariffa che fissi o-norari minimi non può impedire aimembri della professione di forni-re servizi di qualità mediocre, nonsi può escludere a priori che taletariffa consenta di evitare che gliavvocati siano indotti - in un con-testo come quello del mercato ita-liano, il quale, come risulta dalprovvedimento di rinvio, è carat-terizzato dalla presenza di un nu-mero estremamente elevato di av-vocati iscritti ed in attività - a svol-gere una concorrenza che possatradursi nell’offerta di prestazionial ribasso, con il rischio di un peg-gioramento della qualità dei servi-zi forniti”.

Tariffe contro l’asimmetriainformativaDovrà anche essere tenuto contodel fatto che, in materia di presta-zioni di avvocati, vi è in genereun’asimmetria informativa tra i«clienti-consumatori» e gli avvo-cati. Infatti, gli avvocati dispongo-no di un elevato livello di compe-tenze tecniche che i consumatorinon necessariamente possiedo-no, cosicché questi ultimi incon-trano difficoltà per valutare la qua-lità dei servizi loro forniti. Le tariffesono una bussola per il consuma-tore/cliente che non ha elementiper stabilire da solo se un onora-rio è accettabile oppure esoso.

Politici e Antitrust si adeguinoLa sentenza della Corte Europeasulla liceità dei tariffari minimi esulla loro inderogabilità “non potràessere ignorata dalle Autorità na-zionali”. Il Presidente dell’ANMVI,Carlo Scotti, ha commentato consoddisfazione la sentenza con laquale i Giudici del Lussemburgohanno definitivamente chiarito chele tariffe professionali non contra-stano con le norme europee sullaconcorrenza. Anzi, quando unoStato membro le adotta con prov-

vedimento di legge, sulla base diuna proposta elaborata dall’ordineprofessionale, possono anche a-vere valore inderogabile, speciese ci sono di mezzo prestazioni ri-servate di una determinata profes-sione liberale. Per il Presidente dell’ANMVI, iGiudici Europei “hanno una visio-ne delle professioni intellettualipiù rispettosa di quella che circo-la in Italia, dove nel nome di unfantomatico consumatore si è im-postata una campagna di deni-grazione dei professionisti e si èfavorito un clima di diffidenza,mentre il rapporto tra professioni-sta e cliente è sempre un rappor-to fiduciario. A maggior ragionequesto vale in campo sanitariodove la salute non è un bene diconsumo ma un diritto, dove chiesercita è un medico e non unvenditore e dove non si ha a chefare con un consumatore, ma conun paziente”. La Corte di Giustizia Europea, ol-tre a salvare le tariffe minime inde-rogabili, afferma che spetta ai giu-dici nazionali stabilire se il divietodi derogare agli onorari minimi “ri-sponda realmente agli obiettividella tutela dei consumatori” e se“le restrizioni che essa imponenon appaiano sproporzionate ri-spetto a tali obiettivi”. Quello cheil Presidente dell’ANMVI si aspet-ta ora in ambito nazionale è“un’inversione di rotta nell’atteg-giamento della Politica verso leProfessioni. Non tutto nel DecretoBersani e nella Riforma-Mastella èda buttare, ma se continuerà il cli-

ma persecutorio respingeremocon forza anche quanto c’è dibuono”. La sentenza della Cortedi Giustizia della UE non potevache essere accolta con soddisfa-zione dai medici veterinari italiani,anche in ragione dell’istruttoriaavviata dall’Antitrust nei confrontidell’ordine dei veterinari proprio

per violazione del Trattato Euro-peo. “Mi pare - conclude Scotti -che la Corte Europea sia chiaris-sima nel respingere ogni ipotesidi violazione dell’articolo 81 delTrattato europeo sul principio co-munitario della concorrenza. Perquesto, invito l’Antitrust a leggerebene questa sentenza”. ■

3ATTUALITÀ

Sentenza della Corte di Giustizia Europea

Le tariffe minime sono legittime e tutelano il consumatoreLa Commissione Europea dovrà rivedere la posizione dell’Italia

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006

La veterinaria esce dal Comitato Nazionale di Bioetica

Inversione di rotta nelle nomine per il CNB. Data sino all’ultimo per certa la confermadel Collega Santori (foto), la composizione decretata dal Presidente Prodi trascura,

invece, la componente veterinaria nel dibattito nazionale sulla bioetica. ANMVI e FNOVI han-no scritto ad Enrico Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e al Ministro dellaSalute Livia Turco lamentando l’estromissione della medicina veterinaria dal dibattito nazio-nale sulla materia bioetica. “È un vero peccato che il dibattito italiano sui temi di interessebioetico abbia escluso le scienze veterinarie - ha commentato il Presidente dell’Associazione

Nazionale Medici Veterinari Italiani, Carlo Scotti. Era un segno d’avanguardia del nostro Paese su scala euro-pea, per dibattere di etica applicata a tutte le forme di vita. Eppure, aggiunge Scotti, la Costituzione Europearatificata dall’Italia riconosce gli animali come esseri senzienti. Con l’esclusione della veterinaria - continuaScotti - crediamo che il nuovo Comitato sia stato privato di un valore aggiunto, capace di ampliare il dibattitonazionale e di attualizzarlo, ma che soprattutto sia stato disconosciuto il rilievo etico e bioetico del mondo ani-male. Questo malgrado la cultura della salute e del benessere degli animali sia entrata nel corpo della legisla-zione europea e nazionale ormai a pieno titolo”.

Il CNB è stato rinnovato il 7 dicembre scorso, con decreto del Presidente del Consiglio, Ro-mano Prodi, e sarà presieduto dall’ex Presidente della Corte costituzionale e attuale Presi-dente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Francesco Paolo Casavola. I criteri sulla basedei quali è stata elaborata la formazione del nuovo Comitato sono i seguenti: sensibile ridu-zione del numero dei componenti; riequilibrio del rapporto uomo/donna; complessivo abbas-samento dell’età media; ampio ricambio nella composizione dell’organismo. Il Comitato saràcomposto da 35 membri (erano 52) di cui 14 donne, più i 5 Presidenti onorari. Nessun medi-

co veterinario fra gli esperti designati. Nei giorni scorsi, fonti di stampa davano per certa la conferma del Col-lega Pasqualino Santori, medico veterinario di Roma e presidente del Comitato Bioetico per la Veterinariapresso l’Ordine dei Medici Veterinari della Capitale. Per il precedente CNB, Santori ha lavorato alla stesura dinumerosi documenti di interesse veterinario su tematiche emergenti nella società e nel dibattito bioetico na-zionale come l’utilizzo degli animali nelle terapie per l’uomo e la macellazione rituale. È lo stesso Sottosegreta-rio alla Presidenza Enrico Letta, nel ringraziare Pasqualino Santori per il lavoro svolto, a sottolineare l’impor-tanza di aver portato a livelli di consapevolezza pubblica nazionale tutti i temi con risvolti bioetici, compresi irapporti con le scienze e la medicina degli animali. Una lezione e una esperienza di approfondimento - è l’a-maro commento dell’ANMVI - che si è evidentemente ritenuto di non premiare a vantaggio di altri criteri discelta. Dall’On. Gianni Mancuso è già partita una interrogazione parlamentare.

Il compenso sia “consensuale”

L ’articolo 2 del Disegno di Legge Delega del Mi-nistro Mastella stabilisce i principi e criteri ge-

nerali di disciplina delle professioni intellettuali. In ma-teria di tariffe professionali, il testo recepisce in toto ilDecreto Bersani (che, vale la pena di ricordare, nonvieta la fissazione di tariffe, ma ne vieta l’imposizioneobbligatoria). Il principio introdotto dal Dicastero del-

lo Sviluppo Economico è quello della libera negoziazione fra le parti.Pertanto anche la riforma delle professioni - per la quale il Governochiede la delega al Parlamento - insiste sulla necessità di “prevedereche il corrispettivo della prestazione sia consensualmente determinatotra le parti, anche pattuendo compensi parametrati al raggiungimentodegli obiettivi perseguiti e garantire il diritto del cliente alla preventivaconoscenza del corrispettivo”. A questo punto, però interviene il se-guente passaggio: se la preventiva concoscenza e consensualità nonsono possibili, il cliente ha comunque diritto “all’indicazione di unasomma individuata nel minimo e nel massimo”. Inoltre, bisognerà pre-vedere, a tutela del cliente, “l’individuazione generale di limiti massimidei corrispettivi per ciascuna prestazione”. Insomma, le tariffe rappre-sentano un indispensabile riferimento negoziale. A questo si lega l’arti-colo 2233 del Codice Civile sul compenso nelle professioni intellettua-li, “inviolato” dal Decreto-Bersani: “Il compenso se non è convenutodalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe o gli usi, èdeterminato dal giudice, sentito il parere dell’associazione professio-nale (ora consiglio dell’Ordine) a cui il professionista appartiene. In o-gni caso la misura del compenso deve essere adeguata all’importan-za dell’opera e al decoro della professione”. E il decoro della profes-sione rientra nelle prerogative del Codice deontologico e del potere di-sciplinare che il Ddl Mastella continua a riconoscere agli ordini profes-sionali.

È pubblicata sulla Gazzet-ta Ufficiale del 7 dicem-bre 2006 (GU n. 285 del

7-12-2006 - Suppl. Ordinario n.230) l’attesa Ordinanza del Mini-stero della Salute che dal 22 di-cembre prossimo introduce di-sposizioni urgenti per la sorve-glianza dell’anemia infettiva e-quina (AIE).

La progressione dell’obbligoIl provvedimento renderà obbli-gatoria - entro dodici mesi dal-l’entrata in vigore dell’ordinanza -l’esecuzione di controlli sierologi-ci su tutti gli equidi di età supe-riore ai 3 mesi presenti in qual-siasi stabilimento, costruzione eluogo in cui sono tenuti, allevati ogovernati equidi (saranno esclu-si solo i capi allevati unicamenteper essere destinati alla macella-zione). Il controllo sierologico deve inve-ce essere effettuato entro quattromesi dalla data di entrata in vigo-re dell’ordinanza su tutti gli equi-di che svolgono attività sportivao agonistica, su quelli che acce-dono ad ippodromi, aste e mani-festazioni ippico-sportive, sugliequidi residenti in ippodromi,centri ippici e di allenamento edallevamenti da riproduzione cheafferiscono al circuito ippico-sportivo (se non già sottoposti atale controllo in data posteriore al31 agosto 2006). Solo le regionie province autonome nelle quali,su basi statisticamente significa-tive, è accertata la presenza diun basso livello di prevalenzadella malattia, possono stabilireuna diversa frequenza dei con-trolli.

I prelieviI prelievi per la diagnosi dell’ane-mia infettiva sono effettuati daiservizi veterinari delle Aziende u-nità sanitarie locali o da veterina-ri formalmente incaricati dell’ese-

cuzione dei prelievi dai medesi-mi servizi territorialmente compe-tenti, secondo le modalità indica-te dalle regioni o province auto-nome. I campioni devono essereinviati agli Istituti zooprofilatticisperimentali competenti per ter-ritorio. Gli esiti favorevoli dei con-trolli sierologici hanno validità dimesi dodici. In caso di riscontrodi positività sierologica, in attesadella conferma da parte del Cen-tro di referenza, le autorità sani-tarie competenti adottano le mi-sure previste dall’art. 99 del re-golamento di Polizia veterinaria.

Il veterinario lpAl fine di attuare più efficace-mente il sistema di sorveglianzaepidemiologica, il veterinario, an-che libero professionista, che ab-bia motivi clinici di sospettare lapresenza della malattia, effettuail campionamento e contestual-mente informa il Servizio veteri-nario della AUSL competente perterritorio.

I casi nel 2006A partire dal mese di aprile del2006 fino alla fine del mese disettembre 2006, sul territorio na-zionale, sono stati denunciati 17focolai di anemia infettiva equina(AIE) che hanno coinvolto 604soggetti di cui 5 capi clinicamen-te infetti, 6 deceduti per malattiaed altri positivi sierologicamente.Per questi casi, comparsi in unperiodo di tempo limitato, il Mini-stero considera “probabile l’esi-stenza di un fattore comune di ri-schio tale da costituire un gravepericolo per la sanità e il benes-sere della popolazione animale

interessata, con possibili ed im-minenti ripercussioni di ordine e-conomico per gli operatori coin-volti”.Nonostante il Ministero della sa-nità abbia raccomandato di pro-seguire l’attività di sorveglianzaeseguendo almeno un test diCoggins all’anno sugli equidi ap-partenenti ad allevamenti, centriippici o ippodromi, “soltanto inalcune regioni tali misure sonostate attuate attraverso un rego-lare piano di sorveglianza, deter-minando un aggravamento sututto il territorio nazionale del ri-schio di proliferazione di casi dianemia infettiva degli equini”.Secondo il Ministero “la ben notatrasmissibilità del virus, la suaforte patogenicità e notevole e-mivita, la stagionalità degli agen-ti vettori come mosche cavallinee zecche, nonché la prevalenzaosservata in Italia negli ultimi an-ni, rendono inadeguato allo statoattuale, ai fini della sorveglianzae del controllo dell’infezione, unpiano di monitoraggio della po-polazione equina effettuato subase campionaria ai sensi dellalegislazione vigente”.

Prevenire e controllare l’AIEEcco dunque nuove misure sani-tarie urgenti e straordinarie dicontrollo sull’intero territorio na-zionale allo scopo di prevenirel’insorgere e controllare l’anda-mento della malattia in questio-ne, “tenuto conto, inoltre che gliequidi che svolgono attività ago-stinico-sportive sono soggetti afrequenti spostamenti e di brevedurata al di fuori del territorio na-zionale”. ■

4ATTUALITÀ

Ordinanza 14 novembre 2006

Disposizioni urgenti per la sorveglianzadell’anemia infettiva equina

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006

20 anni di Veterinaria…La rivista ufficiale della SCIVACcompie 20 anni di informazione

Veterinaria ha compiuto 20anni e sta ancora crescen-do. Siamo passati dai 4numeri all’anno con unabuona percentuale di arti-coli tradotti dal Compen-dium of Continuing Educa-tion ai 6 fascicoli attualicontenenti solo lavori ori-ginali. Abbiamo perfezio-nato un sistema di revisio-ne che fa capo a moltiSpecialisti Diplomati deiColleges Europei e docen-ti universitari. Per diminui-re i tempi di attesa primadella pubblicazione stia-mo utilizzando sistemi e-lettronici che consentonola trasmissione immediatadegli articoli abbattendo i

tempi del servizio postale e gli inconvenienti connessi alla perdita diplichi. La veste grafica viene riesaminata ogni anno e modificata se-condo necessità per mantenere la rivista nell’ambito degli standard in-ternazionali. Quanto pubblichiamo viene oggi inserito nelle liste ISI eCAB international. La maggior parte delle aziende del settore utilizzaVeterinaria come veicolo di informazione commerciale sapendo di po-ter raggiungere la maggior parte dei medici veterinari italiani. Non ma-le per una rivista nata con l’intento di diffondere aggiornamento ai libe-ri professionisti e diventata il riferimento nazionale per il settore deglianimali da compagnia. Con l’entusiasmo dei vent’anni stiamo pensan-do al futuro, a nuove mete da raggiungere; ne riparleremo nel 2016,quando avremo 30 anni.

Claudio Peruccio - Direttore

Il numero 6 - dicembre 2006 della rivista, è in spedizione in questigiorni a tutti i soci SCIVAC. Gli articoli di Veterinaria vengono pub-blicati anche on line nella sezione “archivio bibliografico” di VetJournal (http://www.evsrl.it/vet.journal/archivio/).

Un manuale sul contratto della Dirigenza Veterinaria

“La dirigenza del servizio sanitario nazionale nel contratto di settore2002-2005: manuale commentato delle disposizioni contrattuali” è il ti-tolo del volume curato da Renzo Alessi, Lorenzo Broccoli, Samuel DalGesso, Monica Paiola e Giselda Rischitelli, edito dal Cinsedo (centrointerregionale studi e documentazione) come 1° quaderno di docu-mentazione di regioni.it. Il libro è stato curato dal Comitato di settoreper il comparto sanità (art. 3 D. Lgs. 396/97) della Conferenza delleRegioni e delle Province autonome e diffuso gratuitamente agli Asses-sorati alla Salute delle diverse Regioni. L’edizione è stata resa disponi-bile on line sul sito www.regioni.it, nella sezione “sanità” alla voce “ar-chivio”. La parte dedicata al contratto della dirigenza medico veterina-ria (parte normativa quadriennio 2002-2005 e parte economica bien-nio 2002-2003) è a pagina 211 del pdf.

Nuovo CD per i veterinari UNIRESi è rinnovata lacomposizionedel ConsiglioDirettivo del-l’ANVU (Asso-ciazione Nazio-nale VeterinariUnire, federataANMVI). Allapresidenza tor-na il CollegaGiuseppe Cascio, che succede a Sergio Guttadauro. Lo affiancanodue vice presidenti: Fabio Boldrin e Giorgio Ricardi. Consiglieri: Ric-cardo D’Antonio e Sergio Guttadauro.

Q uello di neurologia èstato il primo Itinera-rio Didattico a conclu-

dere il suo percorso di attività edè quello che ci consente di fareun primo parziale bilancio diquesta nuova modalità di aggior-namento scientifico. Gli itineraridella Scuola di Formazione Vete-rinaria Post-Universitaria sono in-fatti una evoluzione dei tradizio-nali corsi pratici e propongonoun “percorso didattico” modula-re, fatto da più corsi (sia teoriciche pratici), che rispettano unasuccessione logica di approfon-dimento. Un Itinerario è ideal-mente concepito per essere fre-quentato nella sua interezza, maresta valida la possibilità di fre-quentare anche uno solo dei cor-si (parti) in cui è suddiviso. Inizia-to nel 2005, l’itinerario didatticodi neurologia ha visto complessi-vamente la frequenza di 42 Col-leghi; 29 di loro hanno scelto diaffrontare l’itinerario completo (4parti/corsi in tutto). Un secondoItinerario, sempre di neurologia,è già partito nel corso di que-st’anno e si concluderà nel 2007.Un terzo è in lavorazione per il2008.A percorso completato, abbiamochiesto qualche riflessione aMarco Bernardini che - insieme aMassimo Baroni - ha diretto l’Iti-nerario di Neurologia fino al 24novembre scorso.

L’Itinerario visto dagli ideatori /organizzatori: quali luci ed om-bre, soddisfazioni, frustrazio-ni...?Quando si organizza un itinerarioformativo della durata di due an-ni, ci si chiede se non si stianosopravvalutando le effettive esi-genze dei Colleghi liberi profes-sionisti. L’impegno è notevole,sia da parte di chi deve organiz-zare, sia da parte di chi devepartecipare. L’organizzazionedeve prevedere un prodotto diqualità che, in un ristretto nume-ro di giorni fornisca il massimodelle informazioni con la migliorequalità possibile. La garanziamaggiore in questo senso è sta-ta data dal corpo docente. La

maggior parte dei docenti che sisono succeduti durante l’itinera-rio di neurologia sono diplomati aCollege Europei. Gli altri, o sonoColleghi di riconosciute cono-scenze ed esperienza nella ma-teria, o sono Colleghi in trainingper il diploma europeo di neuro-logia. Inoltre, ha rivestito unagrande importanza durante l’iti-nerario la Continuing Educationtra un corso e il successivo. Ungrosso rischio che può correrechi partecipa a questi itinerari èdi perdere, nei mesi successiviad ogni singolo corso, la mag-gior parte delle nozioni acquisi-te, arrivando “vuoto” al corsosuccessivo. Si è quindi cercatodi evitare ciò, invitando periodi-camente, circa una volta al me-se, i partecipanti a risolvere casiclinici attraverso un portale on-li-ne creato appositamente. Il tuttoha funzionato egregiamente. Pur-troppo, nonostante tutti questi

sforzi, il tempo si è dimostrato ti-ranno, insufficiente per poter ap-profondire adeguatamente gli ar-gomenti trattati.

Quale è stato il feed back deipartecipanti in termini di ade-sioni e di valutazioni?La risposta dei partecipanti all’I-tinerario è stata decisamente po-sitiva. Oltre l’80% di coloro che sisono iscritti al I corso ha parteci-pato a tutti i corsi successivi,portando a termine l’Itinerario,nonostante il dispendio di tempoe i costi. I pochi posti lasciati li-beri da chi non ha proseguito so-no stati riempiti da Colleghi chesi sono aggiunti durante l’itinera-rio. Le valutazioni dei partecipan-ti sono state molto positive, collo-cando l’Itinerario di neurologiafra i migliori corsi organizzati intutti questi anni. Questi risultati ci hanno spinto afar partire con un anno di antici-po il secondo itinerario di neuro-logia, che è attualmente in svol-gimento.

Come è nata l’idea dell’Itinera-rio di Neurologia? Gli ultimi dieci-quindici anni so-no stati caratterizzati da profondicambiamenti nella maniera dipensare l’attività clinica veterina-ria. Se, una volta, approfondireuna materia specifica venivaconsiderato un piccolo lusso, piùdettato da interessi personaliche dalle richieste del mercato,negli ultimi anni una certa cono-scenza dei principi fondamentalidelle singole discipline speciali-stiche è diventata un’esigenza

pratica. Parallelamente a questoprocesso, si aveva sempre di piùil sentore che il Corso di base diNeurologia che SCIVAC propo-neva da anni non riuscisse più asoddisfare le esigenze clinichedel Medico Veterinario liberoprofessionista. Da qui è nata lanecessità di organizzare un per-corso formativo più ricco, artico-lato in diversi corsi da svolgerein un lungo periodo di tempo.

E per il futuro? Stiamo lavorando su due proget-ti. Uno riguarda il terzo itinerario,previsto per il 2008: l’idea è diaumentare il numero di giorni didurata di ogni singolo corso e/o

di aumentare il numero di corsiche compongono l’itinerario perapprofondire meglio gli argo-menti trattati. Il secondo progettoriguarda chi ha già terminato l’iti-nerario, con l’organizzazione diseminari monotematici da svol-gere periodicamente. Riteniamoinfatti molto importante che esi-stano continue occasioni chemantengano elevato l’interesseper la neurologia del partecipan-te all’Itinerario, anche dopo lasua conclusione, in modo da es-sere sempre “allenato” sull’argo-mento, che è la condizione ne-cessaria per applicare ciò che siè imparato nell’attività clinicagiornaliera. ■

5

Scuola di Formazione Veterinaria Post-Universitaria

L’Itinerario Didattico: evoluzione dell’aggiornamento praticoCon Marco Bernardini facciamo il punto sul primo Itinerario che arriva al traguardo

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006

di Fulvio Stanga

G li itinerari didattici sono inseriti nel progettoScuola di Formazione Veterinaria Post-

Universitaria e nascono dalla necessità di sviluppa-re un “iter organizzato”, capace di creare didattica,

dai livelli di base fino a quelli avanzati, nei vari ambitispecialistici. Nel 2005 sono partiti quello di neurologia

di cui parliamo in questa intervista a Marco Bernardini equello di diagnostica per immagini che si concluderà nel 2008. Gli altriitinerari, tutti avviati nel 2006, coprono le seguenti discipline: aneste-sia, cardiologia, chirurgia dei tessuti molli, dermatologia, medicinacomportamentale, odontostomatologia e chirurgia orale, oftalmologia,ortopedia, patologia clinica, clinica degli animali esotici e riproduzioneequina. Ogni Itinerario è composto da un minimo di 4 fino ad un massimo di 8corsi, lungo un arco temporale che va dai due ai quattro anni. Tutti par-tono da concetti scientifici di base per accompagnare i partecipanti inuna crescita culturale strutturata, sotto la guida di due direttori scienti-fici e un corpo docente di specialisti altamente qualificati. Al termine diciascun corso è previsto a cadenze mensili un aggiornamento a di-stanza, basato su casi clinici corredati di dati ottenuti da esami dia-gnostici e test di valutazione a cui si accede via internet tramite il por-tale EGO.

L’INTERVISTA

Foto di gruppo dei Colleghi che hanno concluso il 1° Itinerario didatticodi Neurologia il 24 novembre scorso.

Mi è capitato di sbircia-re il disegno di leggedella Regione Lazio

sulla “Tutela dei diritti degli anima-li di affezione, prevenzione deimaltrattamenti e controllo del ran-dagismo”, in occasione dell’ulti-mo consiglio dell’Ordine dei Me-dici veterinari di Roma.Mi ha molto incuriosito, ancheperché mi è stato richiesto un pa-rere a riguardo.L’ho quindi letto e l’ho considera-to nel complesso un progetto dilegge interessante, a parte ovvia-mente delle piccole modificheche andrebbero apportate mache rientrano nella norma, quan-do si elabora qualcosa di total-mente nuovo e innovativo.Questo progetto di legge per glianimalisti e tutti coloro che ci ten-gono agli animali è fondamental-mente un grosso carico di re-sponsabilità e un riconoscimentodella società civile, per tutti gli an-ni di volontariato che hanno lode-volmente regalato alla causa deidiritti degli animali.Il diritto animale cresce e con es-so la consapevolezza dei cittadiniche essere un animale di un’altraspecie non significa essere infe-riore. Ci deve essere spazio pertutte le forme di vita nella società,cosiddetta civile e bisogna stu-diare e mettere a punto gli stru-menti legislativi che gettano le re-gole di questa convivenza cer-cando di relegare i fanatismi o gliirrigidimenti conservatori di que-sta o quella controparte diretta-mente coinvolta nella questione a-nimale. Ben venga quindi unostrumento di legge che consentedi fare ordine e chiarezza se que-sto mette comunque al centrodella questione il soggetto princi-pale a cui si rivolge, l’animale,piuttosto che questo o quel mani-polo di uomini che dalla leggestessa potrebbero trarre dei van-taggi personali o di gruppo o diorganizzazione. Fatta questa doverosa promessae augurio di buon lavoro a tutti co-loro che si occupano della elabo-razione di questo disegno di leg-ge, mi piacerebbe fare qualcheconsiderazione circa il testo stes-so e, se possibile, dare qualcheconsiglio che potrebbe andare amigliorare le condizioni di esisten-za dell’animale che dalla normastessa verrebbero poi tutelate.Restiamo con l’assunto che l’ani-male deve rimanere al centro del-le nostre attenzioni, se si leggonoi vari articoli del Disegno di Leg-ge si scopre che spesso vienemenzionato il diritto alla salute de-gli animali e che questo deve es-sere tutelato dal proprietario de-tentore in caso di cani di proprietào delle ASL di competenza in ca-so di animali abbandonati o “tro-vatelli”. Più specificatamente il Di-segno di legge al capo III (Dispo-sizioni Generali), art. 8, recita, ri-guardo alle responsabilità del de-

tentore…….chiunque, a qualsiasititolo, detiene un animale d’affe-zione o accetta a qualunque titolodi occuparsene è responsabiledella sua salute e del suo benes-sere e provvede a garantirgli am-biente, cure ed attenzioni ade-guate alla specie ed ai relativi bi-sogni, fisiologici ed etologici” e alcapo b: “…assicurargli le neces-sarie cure sanitarie, le vaccinazio-ni occorrenti ed un adeguato livel-lo di benessere psico-fisico ed e-tologico…”.All’art. 9 invece si fa espressa-mente riferimento ad un altro a-spetto importante della vita dell’a-nimale, il controllo della sua ripro-duzione e, precisamente, dice:“…chiunque detiene un animaled’affezione o accetta di occupar-sene è responsabile della sua ri-produzione, nonché della custo-dia, della salute e del benesseredella prole…”.Leggendo questi articoli che quiho portato come esempio, ma an-che altri non sarebbero da meno,il riferimento alla salute e alle curenecessarie per la tutela del be-nessere degli animali è un leit mo-tiv ricorrente nel testo del Disegnodi legge. Ma questo è prevedibilevisto che è il titolo stesso del Di-segno di Legge a parlare di diritti,“la tutela dei diritti degli animalid’affezione…, e che la salute es-sendo un diritto rientra a pieno ti-tolo in molti articoli di questa pro-posta di legge. La cosa che peròa mio avviso, la nostra categoria,potrebbe apportare come contri-buto alla stesura della Legge, la-sciando sempre come da assun-to, l’animale al centro delle atten-zioni della norma stessa, è che latutela della salute se lasciata a sestessa, o nelle mani al proprieta-rio detentore e alla sua buona vo-lontà resta solo un concetto vola-tile che non trova un riscontro pra-tico e non dà un reale contributoalla salute psico-fisica dell’anima-le. Il nostro contributo dovrebbeessere quindi un’assunzione di re-sponsabilità. In che modo si puòresponsabilmente provvedere,come dice questo disegno di leg-ge, a garantire il diritto alla salutedegli animali. La soluzione riposain poche parole! E credetemi leparole sono molto importanti…..!Poche parole possono cambiareil mondo, pensate ad “I have adream..” di Martin Luther King opossono essere la base di som-mosse popolari…..pensate a Li-bertè, Egualitè, Fraternitè….dellarivoluzione francese. Le paroleche per la nostra categoria e peril diritto alla salute degli animalipotrebbero essere una rivoluzio-ne sono la nuova definizione di“medico veterinario curante”,che nel Disegno di legge andreb-be sostituita alla più generale de-finizione di “veterinario libero pro-fessionista”. Provate a fare questasemplice sostituzione nel testodel Disegno di Legge della Regio-

ne Lazio e vedrete come avrete lasensazione che il diritto alla salu-te degli animali sia sottoposto amaggior tutela. Provate a farlo epercepirete che l’animale, per isuoi problemi di salute, ha un re-ferente, un medico che se ne oc-cupa, che conosce la sua storiasanitaria e che decide di concer-to con il proprietario cosa è me-glio fare per questo o quella situa-zione. In tutte le situazioni, daipiani di profilassi obbligatori, finoa quelli facoltativi il proprietariodetentore deve avere obbligato-riamente un medico veterinarioreferente con cui gestisce la salu-te del suo animale, ma lo spingeanche ad organizzare e program-mare il piano di salute del suo a-nimale evitando così di avere sog-getti seguiti da mille veterinari,con libretti sanitari “arlecchino”pieni di timbri di tutti i tipi che so-no espressione di disorganizza-zione e che danno la sensazioneche sulla salute di quell’animale siagisce sempre con interventi d’ur-genza o magari troppo tardi. Sepotessimo per un attimo entrarenella mente di un animale io cre-do che ci farebbe piacere avereun veterinario di fiducia, che ci havisitato da cuccioli, che ci cono-sce, ci sa manipolare, che cono-sce le nostre paure e i nostri biso-gni e che ci visita in un ambientea noi familiare. Che non ha biso-gno di rifare ogni volta al nostroproprietario le stesse domandecirca le nostre abitudini, o di ripe-terci le stesse fastidiose analisi, ri-tardando i tempi delle diagnosi eprolungando le nostre sofferenze,o di somministrarci farmaci cheabbiamo già preso e che su di noinon hanno avuto effetto, di prati-carci manovre dolorose, di consi-gliarci dei mangimi che non cipiacciono o di sottoporci a quellaodiosa dieta che noi non abbiamofatto e che non faremmo mai. Epoi quando si va in vacanza, mifarebbe il certificato per il viaggiodi sana e robusta costituzione,perché spesso il mio “padrone”disorganizzato non sa come faree chiede consigli a cento veteri-nari, e io come al solito poi riman-go a casa o peggio bloccato inaeroporto, mentre gli altri se laspassano al mare, d’altronde sa-rei anche chiaramente identificatoperché il microchip me l’ha mes-so lui. Avrei mille vantaggi e nonsarebbe solo sulla carta che qual-cuno tutela la mia salute, d’altron-de anche il mio proprietario ha unmedico curante e quando haqualche problema lui lo chiamaoppure va a trovarlo e spesso mitocca accompagnarlo e aspettar-lo in macchina, che noia….. Luidal mio veterinario entra, mentreio dal suo medico non posso en-trare! Anch’io se potessi, quandonon mi sento bene, andrei da so-lo dal mio veterinario curante, pur-troppo però non si fidano e devoaspettare che qualcuno mi ac-

compagni….ma vi prego portate-mi allo stesso di sempre! Ho un po’ scherzato mettendomial posto di un ipotetico nostro pa-ziente ma credo di non aver esa-gerato, e spero di avere trasmes-so la sensazione di familiarità chescaturisce da un rapporto conti-nuativo e di fiducia tra veterinario,paziente e proprietario. Proprioquello che avviene con i miglioriclienti dell’ambulatorio, quelli af-fezionati, quelli che seguono i no-stri consigli e che tengono al pro-prio animale a cui ormai teniamoanche noi e che possono chia-marci sempre e comunque per-ché il loro beniamino ormai è an-che un po’ il nostro. Il veterinariocurante ha di rivoluzionario que-sto concetto di fiducia e di re-sponsabilità, che non aumenta icosti per nessuno e tanto menoper quella parte della società chenon ha ancora avuto a che farecon i nostri amici animali, ma checomunque indirettamente ne de-ve fare i conti. Il veterinario curan-te, con la sua raccolta di dati or-dinati, diventerebbe una base dilavoro per chi si deve occupare disalute pubblica e di sanità anima-le. Se si deve contenere una zoo-nosi le autorità sanitarie di con-certo con i veterinari curanti po-trebbero, una volta valutata la rea-le consistenza della patologia, e-laborando i dati delle schede am-bulatoriali di tutti i pazienti in cura,prevedere ulteriori misure di pre-venzione concertate con tutti isoggetti interessati. I servizi veterinari Regionali, a-vrebbero il reale polso della situa-zione sanitaria degli animali dacompagnia e in concerto con leASL potrebbe organizzare cam-pagne di prevenzione che trove-rebbero sbocco nell’ambulatoriodel veterinario curante e che quin-di entrerebbero in reale contattocon ogni singolo proprietario de-tentore di animale. Come dire dal-la medicina di urgenza alla medi-cina preventiva anche in veterina-

ria……. Finalmente! Per non par-lare della identificazione animale.Alla prima visita, quando si è cuc-cioli, appena si designa quel pro-fessionista come proprio veterina-rio curante, si viene identificati, ilnumero viene comunicato a chi didovere e inserito nella banca datiregionale, si rientra quindi a pienotitolo nella popolazione animaleregionale attingendo ai diritti diquella condizione e al rispettodelle regole che ne conseguono.Da qui si parte con gli eventualipiani di profilassi di base obbliga-tori, stabiliti a livello regionale e diquelli volontari che il veterinariocurante consiglia secondo la suaesperienza e professionalità. An-che per ciò che riguarda il mo-mento più doloroso della profes-sione, l’eutanasia, il veterinariocurante che conosce da anni ilsuo paziente e la sua storia sani-taria e il suo proprietario proce-derà solo in caso di reale biso-gno, utilizzando i più recenti pro-tocolli, in modo da evitare inutilisofferenze, in questo estremo in-tervento. I conti, dal punto di vistadella salvaguardia della salutenella più ampia accezione del ter-mine, sembrano tornare con la fi-gura del veterinario curante, par-rebbe che gli animali, a mio avvi-so unici protagonisti di questo Di-segno di Legge, la Regione, leassociazioni animaliste, i proprie-tari degli animali e i veterinari tuttipossono fare realmente qualcosaper la salvaguardia della salutedei nostri beniamini. Se poi sipensa che questa rivoluzione noncosta nulla ma è solo un fatto cul-turale allora sarebbe veramenteun peccato sprecare una occa-sione come questa. Resta da ap-plicare il principio al Disegno diLegge e modificare pochi articoli,ma più che altro sono necessarieadesioni a questo mio Progetto daparte di tutti……da parte di chitiene alla salute dei nostri animalima anche alla salute della comu-nità. ■

7laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006

Veterinario curante

Il veterinario curante e il benessere degli animali...una rivoluzione culturale a costo zero!

di Roberto Lomolino

ANMVI Lazio, AIVEMP LazioConsigliere dell’Ordine dei Veterinari di Roma

RIFLESSIONI

L ’art. 37, comma 49, delD.L. 4 luglio 2006, n. 223,convertito con modifica-

zioni dalla Legge 4 agosto 2006,ha introdotto, a partire dal 1° gen-naio 20071, per i contribuenti tito-lari di partita Iva, l’obbligo di effet-tuare in via telematica tutti i ver-samenti da eseguirsi con ModelloF24.L’utilizzo dei mezzi telematici do-vrebbe garantire una più efficien-te gestione dei versamenti, ren-dendo i relativi dati immediata-mente consultabili dall’Ammini-strazione finanziaria.

Soggetti obbligatiSono tenuti all’invio telematicotutti i contribuenti titolari di parti-ta Iva.Tuttavia, come chiarito dall’Agen-zia delle Entrate, anche ai contri-buenti non titolari di partita Iva,sebbene in capo ad essi non sus-sista alcun obbligo in materia, èdata facoltà di adottare le moda-lità telematiche di versamento, u-tilizzando i servizi on-line dell’A-genzia delle Entrate.

Imposte, contributi e premiI versamenti da effettuare con mo-dalità telematica riguardano tuttele imposte, i contributi e tutte le al-tre somme dovute allo Stato, alleRegioni, agli enti e alle casse pre-videnziali a norma degli artt. 17,comma 2, e 28, comma 1, delD.Lgs. N.241 del 9 luglio 1997(cioè tutti i versamenti che si effet-

tuano con modello F24).

Tributi esclusiPer alcuni tributi relativamente aiquali l’F24 è utilizzato solo in viasussidiaria rispetto ad altre moda-lità di pagamento, tra cui attual-mente rientra l’imposta comuna-le sugli immobili (ICI), non sus-siste l’obbligo dell’invio telema-tico nemmeno se il soggetto pas-sivo è titolare di partita Iva. Riguardo all’ICI, occorre peròconsiderare che, a decorrere dal1° gennaio 2007, sarà possibilepagarla con modello F24 per tuttii comuni italiani.

Modalità di pagamentoLe modalità di pagamento previ-ste dalla legge sono le seguenti:a) mediante il servizio Entratelutilizzando il modello F24 on-li-ne, disponibile sul sito Internetwww.agenziaentrate.itIl soggetto che esegue i versa-menti tramite i servizi telematicideve necessariamente essere ti-tolare o cointestatario (con abilita-zione ad operare con firma di-sgiunta) di un conto corrente ban-cario presso una banca conven-zionata con l’Agenzia dell’EntratePer ciascun file contenente gliF24 trasmessi con questa moda-lità, l’Agenzia delle Entrate rilasciatre ricevute:• la prima, a conferma dell’avve-

nuta accettazione da parte delsistema del file contenentel’F24;

• la seconda, a conferma dellapresa in carico di ciascun ver-samento e della correttezzaformale dei relativi dati;

• la terza, recante l’esito della ri-chiesta di addebito sulla basedi quanto comunicato dallabanca

b) mediante i servizi diremote/home banking offerti daipropri istituti di credito (qualora glistessi contribuenti non intendanoavvalersi dei servizi telematici del-l’Agenzia), seguendo le regole fis-sate dalle singole banche. c) Indirettamente tramite interme-diari abilitati ad Entratel.Gli intermediari che hanno aderitoalla specifica convenzione conl’Agenzia delle Entrate, possono,a seguito di incarico ricevuto daipropri clienti, fare addebitare di-rettamente sul conto corrente delcliente l’importo delle imposte etasse dovuti con modello F24.L’intermediario che si avvale deiservizi di remote/home banking,potrà anche ordinare alla bancal’addebito sul proprio conto cor-rente del modello F24 intestato alsuo cliente che provvederà suc-cessivamente al rimborso dellasomma.A partire dal 1° gennaio 2007, l’A-genzia delle Entrate invierà amezzo posta ai contribuenti (ed a-

gli intermediari abilitati) un estrat-to conto semestrale contenenteun rendiconto di tutti i versamentieffettuati in via telematica.

F24 cartaceoCon il comunicato stampa del 14settembre 2006, l’Agenzia delleEntrate ha precisato che i contri-buenti titolari di partita Iva, ai qua-li risulta inibita, per cause ogget-tive (perché ad esempio protesta-ti o falliti), la possibilità di tenerepropri conti correnti bancari o po-stali, possono presentare il mo-dello F24 secondo due modalità:a) su supporto cartaceo (conpresentazione allo sportello ban-cario);b) mediante mandato ad un ter-zo che a sua volta, avvalendosidel servizio bancario o postale re-mote/home banking, ovvero delservizio Entratel, ordini il paga-mento del modello F24 altrui conaddebito sul proprio conto corren-te bancario o postale. Il terzo in-caricato dal contribuente potràessere non solo il professionistasuo consulente ma anche un suostesso familiare o qualsiasi altrosoggetto.Ovviamente, se la mancanza delconto corrente non dipende daimpedimenti giuridici, il contri-buente non è autorizzato alla pre-

sentazione cartacea, e la solamodalità ammessa sarà quella te-lematica.Altri casi particolari per i quali èpossibile presentare il modelloF24 cartaceo sono stati individua-ti dall’Agenzia delle Entrate neiseguenti:• pagamento dei modelli F24

predeterminati (trattasi ad e-sempio dei modelli F24 predi-sposti dall’Agenzia delle Entra-te a seguito di controllo forma-le delle dichiarazioni);

• contribuenti che alla data del1° ottobre avevano in corso pa-gamenti rateali di imposte,possono versare le residue ra-te utilizzando la medesima mo-dalità cartacea;

• versamenti effettuati dagli ere-di di soggetto titolare di partitaIVA per imposte e tributi daversare con modello F24;

• i soggetti che hanno chiuso lapartita IVA possono eseguire iversamenti residui di imposte etributi relativi alla cessata atti-vità, con modalità non telema-tica. ■

1 Inizialmente l’obbligo sarebbe dovuto de-correre dal 1° ottobre 2006 ma successiviinterventi legislativi ne hanno prorogato ladecorrenza al 1° gennaio 2007, escluden-do, tuttavia, da tale proroga i soggetti pas-sivi Ires, come ad esempio le società dicapitali.

8

F24 e versamenti telematici

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006

NOVITÀ 2007:

CAB ABSTRACTS VETMED RESOURCE

Dal 1° gennaio 2007 tutti i soci AIVEMP, SCIVAC, SIVAE, SI-VAL, SIVAR e SIVE- in regola con la quota associativa 2007-potranno accedere gratuitamente al CAB ABSTRACTS VETDATABASE direttamente dal portale di EGO. http://ego.evsrl.itIl CAB ABSTRACTS VET DATABASE è attualmente la più grandebanca dati di medicina veterinaria al mondo, fondata nel 1901. Indi-cizza oltre 1.000.000 di abstracts da più di 3.000 riviste scientifiche(tutte quelle di medicina veterinaria e numerosissime di disciplinebiomediche correlate) e oltre 75.000 atti congressuali. VetMed Re-source contiene il Veterinary Science Database, un sottoinsieme delCAB Abstracts Database, il database bibliografico più grande almondo nel settore della medicina veterinaria. Circa il 90% dei re-cords contiene un abstract e il database è stato migliorato con linkautomatici dal record al fulltext dell’articolo originale.

Sito accessibile solo fino al 31/12/2006http://www.cababstractsplus.org/veterinarysciencedemo/

Da Gennaio 2007 il servizio sarà disponibile gratuitamente solo aiSoci in regola con l’iscrizione 2007 a una delle seguenti Società: AI-VEMP, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR, o SIVE. Per accedere alservizio sarà necessario entrare nella propria pagina di ego al sitohttp://ego.evsrl.it tramite le user name e password stampate su tuttele ricevute di iscrizione associativa (o versamento di caparre rilascia-te da EVsrl).

RUBRICA FISCALE

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

L’OPINIONE

Non abusiamo di noi stessi

H o letto la lettera (Profes-sione Veterinaria n.42/2006), del collega

che sostanzialmente solleva il pro-blema dell’abusivismo professio-nale da un altro punto di vista, ri-spetto al consueto. Quello del fa-voreggiamento dell’abuso di pro-fessione, per colpa di chi quellaprofessione esercita. Parrebbe u-na contraddizione in termini se nonuna vera e propria forma di maso-chismo, eppure si tratta di un feno-meno, come il collega ha ben evi-denziato, molto diffuso e non solonella nostra categoria. Qualchesettimana fa, durante la popolaretrasmissione televisiva Elisir, il con-duttore affrontava il problema degliodontoiatri, delle loro salatissimeparcelle e dell’impossibilità di otte-nere prestazioni, in questo ambitomedico, erogate dal servizio sani-tario pubblico, a costi contenuti. Ilservizio mostrava poi l’emergentefenomeno dei viaggi più o menoorganizzati verso paesi stranieri,come l’Ungheria, dove la qualitàprofessionale degli interventi pro-tesici di implantologia è buona afronte di costi più che dimezzati, ri-spetto ai nostri. In trasmissione erapresente il presidente della Fede-razione degli odontoiatri che, conabilità, spostava il tiro verso l’impe-rante fenomeno dell’abusivismo

che colpisce la categoria dei den-tisti. Pare che oltre il 50% degli ita-liani si faccia curare i denti, affron-tando in molti casi prestazioni cheimplicano tecniche complesse eraffinate, dagli odontotecnici, a lo-ro volta “coperti” dalla figura pro-fessionale del medico compiacen-te. Effettivamente quello degli o-dontotecnici, che svolgono il lavo-ro dell’odontoiatra, è un fenomenonoto e gettonato anche perché,senza volerlo assolutamente aval-lare, bisogna riconoscere che farsifare un “ponte” da un dentista di li-vello, può obbligare a recarsi inbanca per tentare di ottenere unmutuo.Possiamo trovare qualche analogiacon la nostra situazione in cui èmolto diffuso il malcostume (piùspesso il reato) di “colleghi” chesviliscono ulteriormente una pro-fessione già abbondantemente ne-gletta, quanto a utilità sociale (vedile recenti affermazioni di Catricalà)e a qualità ed eccellenza del lavo-ro. Chi lavora in trincea vede conti-nuamente, senza potere spessofar nulla, lo scempio della profes-sione compiuto da chi lascia il tim-bro in mano ad allevatori, gestori dicanili e rifugi vari e “copre”, in mo-do indegno, le magagne degli im-portatori, legali e abusivi, di cani egatti dall’Est, che speculano sulle

sofferenze di animali indifesi e fro-dano clienti, spesso ignari, ma tal-volta correi nella loro consapevo-lezza il discount dei cuccioli primao poi presenta un conto che non siè voluto pagare prima.Analogie a parte, c’è una grandedifferenza tra i dentisti e i veterina-ri. I primi non hanno il peccato ori-ginale di amare i nostri denti e, purcon sangue, sudore e polvere chine ha bisogno a loro (o a chi da lo-ro ben “coperto”) si rivolge. I se-condi invece amano a tal punto glianimali che è un loro obbligo mo-rale curarli possibilmente gratis. Sepoi ci si mettono anche i veterinariche abusano di se stessi potrebbefinire con la pretesa di essere pa-gati per avere curato il cane. Non noi, intendo, i proprietari. ■

di Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggie Libero, gli articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il quotidiano diVittorio Feltri sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica regolarmentegli articoli dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li mantiene inarchivio per la consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli.

[email protected]/anmvioggi

L ’assessore regionale allaSanità, Bernardo Mazzoc-ca, ha reso noto di aver

attivato “Sivra”, il sistema informa-tivo per gli alimenti e la veterinariadella Regione Abruzzo. Tra leprincipali e innovative caratteristi-che la piena compatibilità e ri-spetto alle normative Cnipa e aglistandard di mercato. Usufruibileattraverso internet, il programmaè stato sviluppato interamente inarchitettura “web based’’, chepermette, attraverso una bancadati unica e omogenea, di fornirea tutte le Asl della Regione unaserie di applicativi e funzionalitàomogenee ed efficaci, utile sup-porto alle quotidiane attività di unsettore, quello della prevenzione,sempre più chiamato a risponde-re e vincere le sfide dell’emergen-za e sicurezza alimentare. Il nuo-vo sistema, nato da uno specificoprotocollo d’intesa tra la RegioneAbruzzo e la Regione Marche,semplifica ed omogeneizza i pro-cessi, ne riduce i tempi e l’impie-go di risorse umane e materiali,permette una maggiore traspa-renza delle procedure e la trac-ciabilità degli atti. La rete web diSivra permette di ridurre la buro-crazia, migliorando il flusso deidati, permettendo di evidenziarerapidamente eventuali problemi disanità pubblica costituendo unsupporto per le decisioni. Rispon-de all’obiettivo primario che que-sta amministrazione si è prefissa-ta: ridurre i costi senza ridurre laqualità dei servizi anzi, acquisen-do una maggiore efficienza, po-terli migliorare. Sivra, attraversol’uso diffuso di modulistica elettro-nica, riduce il ricorso alla carta, e-vitando le perdite di tempo distampe, fotocopie ed il relativo in-vio di documenti cartacei con re-lativo risparmio di tempo. Il nuovosistema informativo è aperto allenuove tecnologie e strumenti. Nelfuturo, l’operatore veterinario po-trà muoversi sul territorio avendosempre la possibilità di interroga-re il sistema regionale e riceverneaiuto e supporto informativo. At-traverso l’uso delle nuove tecno-

logie e degli standard, il nuovo si-stema regionale si relaziona congli altri sistemi regionali e nazio-nali in un’ottica di “cooperazioneapplicativa’’. Tutti i soggetti coin-volti, siano essi operatori istituzio-nali (Asl o Regione), gli allevatorie le loro associazioni di categoria,i singoli cittadini potranno, attra-verso il portale regionale, colle-garsi a Sivra ricevendone non so-lo informazioni ma usufruendo an-che di servizi interattivi. Per verifi-care l’efficacia e l’efficienza delleazioni e per decidere la standar-dizzazione, è necessario disporredi dati e di informazioni delle atti-vità di sanità pubblica effettuatesul territorio aumentando la sicu-rezza alimentare e migliorando ilrapporto uomo-animali. La raccol-ta dei dati e la standardizzazionedelle procedure diventa un impor-tante aspetto gestionale delle atti-vità di sanità pubblica e di gover-no del territorio. (Regione Abruz-zo). ■

LOMBARDIA

Misurestraordinarie

per la prevenzionedella MVS

I l Dirigente della Struttura Pro-grammazione Veterinaria e

rapporti internazionali della Re-gione Lombardia, Mario Astuti, haapprovato un documento conte-nente le misure straordinarie perprevenire la diffusione della ma-lattia vescicolare del suino nel ter-ritorio lombardo. Il decreto stabili-sce che in tutto il territorio, le mo-vimentazioni di suini siano sog-gette a visita sanitaria da effet-tuarsi entro le 48 ore precedenti ilcarico e che tutte le partite di sui-ni da trasportare debbano essereavviate direttamente ai luoghi didestinazione, senza tappe inter-medie presso altre strutture. Il de-creto stabilisce inoltre alcuni ob-blighi per le province di Bergamoe Brescia interessate dai focolai.Il documento è pubblicato on line

al sito della Direzione Generaledella Sanità.

Operazione SOFIA,scoperto trafficoillegale di volatili

O ltre 200 animali selvatici de-stinati all’imbalsamazione

e denunciate a piede libero 4 per-sone. Questo il bilancio dell’Ope-razione denominata SOFIA, con-dotta in Lombardia da oltre 40 uo-mini del Corpo Forestale dello Sta-to e coordinata dal Servizio CITESdi Roma, in collaborazione con ilNIPAF (Nucleo di polizia ambienta-le e forestale) di Brescia e con ilNucleo CITES di Ancona. Dall’in-dagine, coordinata dalla procuradi Ancona, sarebbe emerso che inLombardia venivano portati dall’e-stero esemplari protetti, tra cui ra-paci, per essere poi imbalsamati.L’indagine era partita ad aprilescorso e, dopo mesi di indagine,ha portato alla scoperta di questaforma di traffico destinata a colle-zioni private e musei, che ha frut-tato nel tempo ingenti guadagni aduna rete di clienti e tassidermistiche operavano nella clandestinitàsenza le autorizzazioni previstedalle norme regionali e nazionaliche regolano questo settore. Le 4persone denunciate rischiano l’ar-resto o un’ammenda da 15.000 a75.000 euro secondo quanto pre-visto dalla Convenzione di Wa-shington (legge 150/92) e l’arrestoo un’ammenda da 700 euro circa aoltre 2000 euro per la violazionedella legge 157/92 sulla caccia.(Fonte: Affari Italiani)

VENETO

Rovigo, ridiscusso il piano per

l’abbattimentovolpi

C ’è forse una via d’uscita,che non sia quella della

cattura per l’abbattimento, per levolpi del territorio rodigino. LaProvincia di Rovigo e la Lav (lega

antivivisezione) hanno trovato unaccordo in base al quale l’ente i-stituzionale accetta di tornare altavolo per ridiscutere il provvedi-mento con cui, a partire da feb-braio 2007, consentiva l’abbatti-mento delle volpi. Animali che,secondo la Provincia, avevanoormai un impatto fortemente ne-gativo nei confronti di alcunespecie d’interesse venatorio, inparticolare lepre e fagiano. La vi-cenda sarà rivista, in un confron-to tra l’assessore provinciale po-lesano alla caccia, Gino SandroSpinello, e Massimo Pitturi, re-sponsabile nazionale LAV - cac-cia e fauna. La LAV, forte di 4.000e-mail inviate da tutta Italia, ave-va chiesto la revoca del provvedi-mento, ritenendo inaccettabileche le volpi, ed i loro cuccioli, po-tessero essere uccisi con la giu-stificazione che predano faunache i cacciatori vorrebbero ucci-dere (sparando) per loro conto.L’assessore, da parte sua, si èdetto disponibile a rivedere ilprovvedimento, approfondendo esviluppando i metodi ecologici enon invasivi di contenimento nu-merico delle volpi, prima di pre-vederne l’abbattimento: metodi e-cologici che ad oggi sono previ-sti dallo stesso Piano ma sareb-bero nella pratica inapplicati.(ANSA).

LAZIO

Pet therapyall’ospedale SanCarlo di Nancy

Èstato inaugurato lo scorso6 dicembre, il reparto di Pet

Therapy all’ospedale San Carlo diNancy a Roma. La struttura - rife-risce una nota del nosocomio -consentirà di assistere fino a 60pazienti e diventare un punto di ri-ferimento, scientifico e ospedalie-ro, per lo sviluppo della Pet The-rapy, adeguando l’Italia agli stan-dard dei Paesi più avanzati nelsettore. Il San Carlo di Nancy èl’unico ospedale in Italia a ospita-re una fattoria con 200 animali, re-

gistrando, ogni settimana, nuoviarrivi: pony, pecore, conigli, crice-ti, pappagalli e canarini. (Fonte:Adnkronos Salute).

BASILICATA

Un documentosulla blue tongue

L ’Assessore Regionale all’A-gricoltura, Sviluppo Rurale,

Economia Montana - GaetanoFierro - ha presentato lo scorso 6dicembre a Roma, nella sede del-la Conferenza degli assessori al-l’Agricoltura, un documento peraffrontare le problematiche lega-te al morbo della lingua blu. Neigiorni scorsi l’Assessore, avevainviato ai colleghi di Puglia, Cam-pania, Calabria, Sicilia e Sarde-gna una serie di proposte tese asviluppare un’azione comune neiconfronti del Governo nazionaleper rendere possibile il riconosci-mento dei danni subiti dagli alle-vamenti per via degli effetti restrit-tivi delle norme per prevenire eaffrontare l’epizozia. Le proposteriguardano anche l’erogazionedel risarcimento assieme all’ado-zione di altri provvedimenti relati-vi alla movimentazione e alle vac-cinazioni. (Fonte: Basilicata.net)

SARDEGNA

Blue tongue,indennizzi agli

allevatori

Con la delibera del 28 no-vembre (n.49/30), la Giunta

regionale ha approvato la con-cessione di indennizzi a soste-gno degli allevatori danneggiatidall'epidemia di blue tongue nel2006. La somma stanziata è di300 mila euro. L'aiuto consiste inun compenso pari al 90% dellaperdita di reddito conseguentealla morte dei capi ovini e capri-ni. Per l'attuazione dell'interven-to saranno assegnate le risorseai comuni che provvederanno aerogare i contributi agli allevatoriinteressati. ■

10

Intesa tra Regione Abruzzo e Marche

Nasce il sistema SIVRAUn sistema informativo per gli alimenti e la veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006INFO REGIONI

I l contenuto di sodio alimenta-re e il suo ruolo nella genesidell’urolitiasi sono da tem-

po oggetto di acceso dibattitoscientifico, in particolare nei sog-getti sterilizzati, esposti a un au-mentato rischio di patologie dellevie urinarie inferiori e di urolitiasi inparticolare. Due relazioni dedicateal ruolo della nutrizione nell’eziopa-togenesi delle malattie urinarie feli-ne e, in particolare, al rapporto tracontenuto di sodio nella dieta e ri-schio di urolitiasi, sono state pre-sentate al Meeting Scientifico inter-nazionale organizzato da RoyalCanin a La Grande-Motte, in Fran-cia (20-21 novembre 2006). JenaJacques Bénet (Scuola Veterinariadi Maisons-Alfort, Cedex, Francia)ha illustrato i risultati di uno studioretrospettivo comparativo sull’uti-lizzo di due diverse diete nei gat-ti sterilizzati e il loro impatto sullostato di salute generale dei sogget-ti studiati. La sterilizzazione è asso-ciata a un aumentato rischio di pa-tologie delle vie urinarie inferiori,soprattutto di urolitiasi. Nello studiopreliminare ed esplorativo, 130 gat-ti sterilizzati sono stati divisi in duegruppi: 61 nutriti con un alimentosecco appositamente formulatoper i gatti sterilizzati (alimento A) e69 nutriti con 4 diverse marche dicibo secco “veterinario” (alimentoB), per almeno un anno. Dopo aververificato la confrontabilità statisti-ca dei due gruppi ed avere corret-to i vizi del campione, le analisi sta-tistiche hanno mostrato che i gattinutriti con la dieta A presentavanominori problemi urinari dopo la ste-rilizzazione, ovvero minore inciden-za di cistite e urolitiasi. Gli autoridello studio imputano la differenzadi rischio tra i due gruppi al diversocontenuto di sodio della dieta,maggiore nell’alimento A. La dietasecca influenza il rischio di litiasi u-rinaria; un maggiore contenuto disodio nella dieta stimola la diuresi,diluendo l’urina e sfavorendo la for-mazione dei cristalli urinari. L’ali-mento A possedeva un contenutomedio di sodio pari allo 0,75% del-la sostanza secca, doppio rispettoall’alimento B. Ed è su quest’ultimocontroverso aspetto che si è incen-trata la relazione di Vincent Biour-ge (Royal Canin Research Center,Aimargue, France), dedicata allasupersaturazione relativa dell’urinae alla prevenzione dell’urolitiasi feli-na. A metà degli anni ’80, si giun-geva alla conclusione che un pH u-rinario alcalino è il fattore fisiopato-logico principale nella formazionedei calcoli di struvite, inducendo laconseguente formulazione e com-mercializzazione di diete acidifi-canti. Negli ultimi 20 anni si è os-servato un profondo cambiamentonella composizione degli uroliti feli-ni, con un drammatico aumento deicalcoli di ossalato di calcio (CaOx)e la diminuzione di quelli di struvi-te, fatto che è stato attribuito al dif-fuso uso di alimenti. Per questo

motivo, l’opinione oggi prevalenteè che il pH urinario sia il fattore piùimportante nella prevenzione dellerecidive dei calcoli di CaOx. Ciòrenderebbe impossibile formulareun alimento che prevenga nel con-tempo gli uroliti si struvite e diCaOx, richiedendo i primi un pH a-cido e i secondi un pH alcalino.

Biourge osserva che studi condottipresso i laboratori Royal Canin eWaltham hanno mostrato che unostrumento migliore del pH urinarioper valutare il rischio di formare u-roliti di CaOx è la determinazionedella supersaturazione urinariarelativa (RSS), metodo che deter-mina la saturazione urinaria dei sali

scarsamente solubili come CaOx estruvite. Questo metodo di analisipuò essere condotto sulle urine dicani e gatti per studiare gli effetti diuna specifica dieta sul potenzialedi cristallizzazione nelle urine.Biourge osserva che, mediante lostudio della RSS, è stato possibilesuggerire che l’aumento dell’idra-

tazione e/o del contenuto di sodio(NaCl) in un alimento acidificante èin grado di ridurre il rischio di for-mazione sia degli uroliti di struvitesia degli uroliti di ossalato di calcioe che l’aumentato contenuto di so-dio non sembra influenzare la pres-sione sanguigna e l’incidenza dinefropatie nel cane e nel gatto. ■

11ATTUALITÀ

Nutrizione del gatto sterilizzato e rischio di urolitiasiIl contenuto di sodio nella dieta e il ruolo della supersaturazione urinaria sono stati discussi al MeetingScientifico di Royal Canin

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006

di Maria Grazia Monzeglio

U n articolo pubblicatosul Journal of InternalMedicine disegna l’at-

tuale quadro mondiale delle zoo-nosi virali e le frontiere della dia-gnosi precoce, del controllo e del-la prevenzione di queste malattie,enfatizzando l’importanza del ruo-lo svolto dalla medicina veterina-ria. La percezione pubblica del ri-schio di contrarre un’infezione dinatura zoonosica è cresciuta neitempi recenti. Nella passata decade si è osser-vato un aumento delle malattie vi-rali zoonosiche e trasmesse davettore in varie parti del mondo.Le maggiori epidemie virali zoo-nosiche dell’ultima decade sonorappresentate da malattie emer-genti o ri-emergenti come l’in-fluenza aviaria, la SARS (Severeacute respiratory sindrome), ilWest-Nile virus, Ebola, il vaiolo deiprimati, così come le meno evi-denti e più insidiose malattie viralilente e prioniche. Sui 1400 pato-geni umani documentati, il 64% èdi origine zoonosica (ospiti verte-brati non umani). Virus e prionirappresentano meno del 5% deltotale dei patogeni umani. Tutta-via, tra le malattie emergenti e ri-emergenti, un numero elevato èsostenuto da RNA virus (37%). Al-la famiglia degli RNA virus appar-tengono agenti che rappresenta-no più della metà delle zoonosi at-tuali. Una caratteristica dellamaggior parte dei patogeni viralizoonosici è che non sono facil-mente trasmissibili da uomo a uo-mo, essendo quest’ultimo spessoun ospite “a fondo cieco”. Lamaggior parte delle zoonosi viraliacute non persiste a lungo nellapopolazione umana senza ripetu-te reintroduzioni del virus da par-

te dell’ospite animale serbatoio(ad es., Ebola). Sia l’influenza a-viaria (virus H5N1) che la SARS(Coronavirus, SARS-CoV) hannoorigine zoonosica e la precoce i-dentificazione e sorveglianza me-dico-veterinaria di queste infezio-ni, unita a quella medica, è un fat-tore chiave nella prevenzione del-le epidemie. Una volta trasmessodall’animale all’uomo, il virus dellaSARS si è adattato in modo dapotersi trasmettere efficacementeanche da uomo a uomo. Il virusH5N1 non si è invece ancora di-mostrato in grado di diffondere ef-ficacemente tra le persone. La dinamica di popolazione e l’e-cosistema dei due ospiti serba-toio naturali di questi due virussono diversi. Mentre il virusSARS-CoV è stato probabilmentetrasmesso all’uomo mediante ilcontatto originale con lo zibetto, idati attuali suggeriscono che ilprincipale ospite naturale concor-rente è il chirottero Rinolofo diMehely (Rhinolophus mehelyi),suggerendo un ecosistema com-plesso e probabilmente localizza-to. Al contrario, l’ecosistema de-gli uccelli acquatici migratori chediffondono il virus H5N1 è vasto ecoinvolge l’interazione di moltespecie suscettibili. Tra gli RNA vi-rus zoonosici, i Flavivirus comeil West Nile virus (WNV), il Japa-nese encephalitis virus (JEV), ilVirus della Dengue e della Feb-bre gialla sono trasmessi da mo-scerini o zanzare, e la dinamica dipopolazione e la distribuzionestagionale di questi vettori ne in-fluenza notevolmente l’epidemio-logia. In Nord America le epide-mie di WNV sono associate allacomparsa dell’infezione nel ca-vallo e negli uccelli, questi ultimiconsiderati ospiti amplificatori. Sitratta di una zoonosi emergentenegli USA e ri-emergente in Euro-pa. Il JEV si espande soprattuttoin Australasia, il suo ciclo è man-tenuto dagli uccelli acquatici e isuini sono ritenuti essere gli ospitiamplificatori principali. L’ospite

serbatoio della Dengue è la zan-zara Aedes aegypti e sono proba-bilmente ospiti amplificanti altrespecie di zanzare e le scimmie;l’infezione è riemersa a livello glo-bale. Gli ospiti serbatoio dellaFebbre gialla sono invece i pri-mati delle foreste tropicali in Afri-ca e Sud America. I Filovirus Ebo-la e Marburg sono endemici in al-cune regioni africane e il loro o-

spite naturale non è ancora statodefinito. Tra le malattie virali emer-genti, la maggior parte è di natu-ra zoonosica, molte delle qualitrasmesse dai pipistrelli (Nipah,Henrdra). Le zoonosi, concludel’articolo, scavalcano le frontieredella medicina umana e veterina-ria. L’identificazione, il controllo ela prevenzione delle malattie viraliri-emergenti non deve fondarsi

solo sui medici e sugli esperti disanità pubblica, ma in manieradecisiva anche sui veterinari, e-sperti di animali ed ecologisti del-la fauna selvatica. L’identificazio-ne precoce delle perturbazionidegli ecosistemi o di mortalità trala fauna selvatica o gli animali do-mestici è di importanza critica peril controllo e la prevenzione futuridelle zoonosi. ■

12

Zoonosi: stato attuale e minacce futureSoprattutto RNA virus tra le malattie emergenti e ri-emergenti trasmesse dagli animali

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

La sperimentazione clinica umanasi avvale degli ospedali veterinariNegli Stati Uniti cresce il numero delle cliniche veterinariedisposte a sperimentare sui propri pazienti i nuovi farmacidestinati all’uomo

L a ricerca farmacologica u-mana coinvolge in manie-ra crescente gli ospedali

veterinari americani. Negli Stati U-niti la sperimentazione clinica difarmaci innovativi destinati al trat-tamento del paziente umano vie-ne oggi, in alcuni casi, effettuatasu cani in cura presso cliniche ve-terinarie, soprattutto universitarie.In particolare, si sperimenta clini-camente il trattamento di nuovifarmaci antineoplastici che, nelleintenzioni, dovrebbero essere dibeneficio sia per l’uomo sia per ilcane arruolato nella sperimenta-zione. Stando a un articolo pub-blicato sul New York Times del 24novembre 2006, alcuni sostenitoridella causa animale e alcuni pro-prietari plaudono alla possibilitàdi avere a disposizione gli ultimiritrovati della ricerca farmacologi-ca per la cura delle neoplasie ani-mali. Sotto questa luce, la recentetendenza contribuirebbe a dise-gnare un nuovo ruolo dell’animalenella scienza, e il cane, a lungo u-tilizzato per la ricerca medica, damero strumento diverrebbe fruito-re dei progressi di quest’ultima.La maggior parte delle sperimen-tazioni sono sponsorizzate da a-ziende farmaceutiche e produttri-ci di attrezzature mediche. Il Na-tional Cancer Institute americanoha formato un consorzio di unadozzina di ospedali veterinari uni-versitari disposti a condurre i test.Un gruppo nonprofit sviluppatoda scienziati governativi e univer-sitari studierà invece il DNA deicani portatori di neoplasie per in-dividuare i geni associati al can-cro sia nel cane che nell’uomo. Ifarmaci per la sperimentazionesono forniti gratuitamente e, in al-cuni casi, la casa farmaceutica si

dice intenzionata a sviluppare laspecialità veterinaria del farmacotestato. “Mentre aiutiamo i cani,questi ultimi ci forniscono infor-mazioni spesso traslabili all’onco-logia umana” commenta uno deimedici coinvolti nelle sperimenta-zioni. Con il passaggio di partedella sperimentazione di nuovifarmaci nelle mani dei veterinari,è lecito pensare che il rispettodell’animale e del suo benesseredivenga un aspetto primario, cosìcome la possibilità di disporre dinuove cure per le malattie anima-li. Tuttavia, va obiettato, il canenon cessa di avere il ruolo di “ani-male da esperimento”. “La speri-mentazione clinica sugli animalida affezione” commenta Massen-

zio Fornasier, Presidente SIVAL(Società Italiana Veterinari Anima-li da Laboratorio) “che sia per laregistrazione di farmaci ad usoveterinario oppure ad uso umano,rimane un aspetto poco cono-sciuto dai veterinari. I trial cliniciper la registrazione di farmaci ve-terinari sono sperimentazione atutti gli effetti e sono richiesti perlegge. Mi chiedo se la destinazio-ne d’uso del farmaco (per l’uomoo per l’animale o per entrambi)sia una discriminante per decide-re l’utilità della sperimentazione.Mi viene da pensare che non sial’utente finale a discriminare, ben-sì la gravità della patologia a cuiè diretta e il rapporto costo/bene-ficio”. ■

Artrocentesi coxofemoralenel cavalloEfficacia della tecnica ecoguidata

I l dolore coxofemorale è probabilmente sottostimato nel caval-lo a causa delle difficoltà nella rilevazione di questo sintomo.La profondità dell’articolazione e la vicinanza del nervo sciati-

co rendono l’artrocentesi basata su punti di repere esterni difficile epotenzialmente rischiosa nei soggetti maturi. Uno studio ha valutato u-na tecnica di iniezione eco-guidata nell’articolazione coxofemorale nelcavallo in stazione. In nove cavalli maturi si penetravano sterilmenteentrambe le articolazioni coxofemorali sotto guida ecografica in corri-spondenza della porzione cranio-dorso-laterale, iniettando mezzo dicontrasto sterile. Per localizzare la sede di iniezione, in ciascun soggetto si effettuava u-na radiografia ventrodorsale in stazione centrata sull’anca di ciascunaemipelvi. I cavalli venivano controllati per 10 giorni per evidenziarepossibili complicazioni. L’iniezione intrarticolare era efficace in tutte le18 articolazioni. La procedura era ben tollerata dai cavalli previo mini-mo contenimento. Il liquido sinoviale era ottenibile in 7/18 articolazioni. In 2/18 articola-zioni si osservava una minima presenza di mezzo di contrasto periarti-colare. Il tempo ecografico medio necessario per la localizzazione del-l’articolazione, il posizionamento accurato dell’ago e l’iniezione era di4,3 minuti. Non si osservavano complicazioni nei 10 giorni successivi.Gli autori concludono che l’artrocentesi coxofemorale ecoguidata è u-na tecnica accurata, affidabile e sicura nel cavallo, in grado di offrireuna valutazione in tempo reale dell’introduzione dell’ago nel profondoe stretto spazio articolare coxofemorale. La metodica potrebbe quindirivelarsi promettente per favorire la diagnosi di dolore e di artrite setti-ca coxofemorale, nonché per la somministrazione di farmaci, in que-sta specie.

A distanza di qualchemese dall’irruzionenello Stabulario di Far-

macologia dell’Università di Mila-no, un’altra azione dimostrativadegli attivisti dell’ALF (Animal Li-beration Front). Un’azione che perquanto riportato dalla stampa haportato alla liberazione di 1000 to-pini e 25 scimmie da uno stabula-

rio a nord di Milano.Ci sono alcune riflessioni che, aldi là delle convinzioni morali di o-gnuno di noi sull’opportunità del-l’utilizzo di animali a fini sperimen-tali, riguardano la sostanza deifatti accaduti.I topi liberati (abbandonati) in unambiente diverso da quello per lo-ro consueto (uno stabulario bar-

rierato) finiranno per ammalarsi emoriranno perché colpiti da pato-geni comunemente presenti nel-l’ambiente naturale che il loro or-ganismo non riconosce. Moriran-no di fame perché non hanno svi-luppato l’attitudine a procurarsiautonomamente il cibo. Morirannotra le zampe di predatori che sichiederanno il motivo di tanta ab-

bondanza. Moriranno sotto le ruo-te di un’automobile, abbagliatidalla luce dei fari. Chi ha aperto legabbie delle scimmie non si puòdire che le abbia liberate. Non hapotuto portarle via, forse non a-vrebbe saputo nemmeno comefare a maneggiarle. Le ha lasciatelì sapendo che sarebbero state ri-catturate, senza preoccuparsi

dello stress che questo tipo di o-perazioni procura per la salutedell’animale. Le apparecchiaturedistrutte durante l’irruzione servi-vano per controllare lo stato di sa-lute degli animali, del tutto simili aquelle che possiamo vedere inqualunque ambulatorio. Qualevantaggio hanno avuto gli animalida questa azione? Quale vantag-gio avranno altri animali da que-sta azione? È del tutto evidente che in questacome in altre situazioni analoghel’obiettivo non è tutelare gli anima-li, ma imporre le proprie idee conla violenza, al di fuori delle regoledel vivere comune. Queste azionidevono essere condannate nontanto e non solo per il contenutoma soprattutto per la logica che lesostiene. Il fondamentalismo i-deologico, l’intolleranza, la minac-cia e la violenza sono ciò che mi-na alle fondamenta la nostra cul-tura e la nostra società. È beneesserne consapevoli e preveder-ne le conseguenze per poter in-tervenire. Paesi come USA e UK,nei quali episodi di gravità anchemaggiore si sono verificati, hannoadottato provvedimenti legislativimolto severi, riconoscendo l’e-strema pericolosità sociale diqueste azioni. Non possono esistere diritti senzadoveri. Il diritto delle persone adesprimere le proprie opinioni de-ve essere sempre accompagnatodal dovere di rispettare le regole,di cui la prima è il rispetto recipro-co e il comportarsi in maniera re-sponsabile nei confronti di proble-mi delicati e complessi, per i qua-li non esiste una soluzione sempli-ce fatta di slogan. È notizia diquesti giorni che uno dei teoricipiù appassionati dell’Animal Righ-tism, il filosofo Peter Singer, haammesso l’opportunità dell’utiliz-zo di primati a scopi sperimentaliquando il valore della ricerca negiustifica l’utilizzo.Questo tipo di problemi, la vitaquotidiana lo insegna, si risolvonogiorno per giorno, passo dopopasso, con applicazione e com-petenza, cercando il consenso enon alimentando il conflitto a ognicosto.

(Il Consiglio Direttivo SIVAL)

14

Cavie e scimmie vittime dei loro “benefattori”

SIVAL, integralismo animalista: cui prodest?

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006DALLE ASSOCIAZIONI

SIVAL:rinnovato il sito web

Il sito della Società Italiana Vete-rinari per Animali da laboratorioè stato completamente rinnova-to. Da settembre 2006 è on linecon una nuova veste grafica enuovi contenuti. Arricchito dellasezione “notizie”, il sito web del-la società (www.sivalnet.it) offrenumerose novità ed informazio-ni per i soci. Dal sito è possibilescaricare i programmi delle ini-ziative, accedere al Forum SI-VAL ([email protected]) perla discussione scientifica e con-sultare le sezioni “Normativa” e“Letture” dedicate agli animalida laboratorio.

Martedì 21 Novembre aPalazzo Trecchi a Cre-mona, presenti una

trentina di colleghi, si è tenuta lariunione di programmazione delprogetto pilota Veterinario azienda-le/Buone Pratiche Aziendali. Da unanno ormai si sta lavorando allamessa a punto di questo esperi-mento che si propone, in ottempe-ranza ai regolamenti comunitari, lamessa a punto di un metodo chemetta in grado l’azienda di dimo-strare le procedure di autocontrol-lo. L’esperimento rappresenta unagrossa novità su diversi fronti: il piùimportante è il coinvolgimento dellibero professionista in materie cheper tradizione non sono mai stateconsiderate di sua pertinenza, ladimensione nazionale porterà aduna visione non parziale ma globa-le della situazione italiana, il meto-do di coordinamento scelto, attra-verso il WEB, è sicuramente, forsetroppo, moderno.Proporre il libero professionistanon più solo come il clinico dellastalla, ma quale responsabile sani-tario, costringe ad un salto di qua-lità, ad un cambio della formamentis del veterinario. È un po’ u-na sfida che, se raccolta proietteràil pratico in una dimensione total-mente diversa da quella in cui si ètrovato a lavorare fino adesso. Sitratta di un grosso sforzo che si de-ve fare, pena l’introduzione di altrefigure professionali che aspettanosolo di insinuarsi nel sistema al po-sto nostro.Al progetto hanno aderito più di 40colleghi sparsi su tutto il territorionazionale. Questo la dice lungasull’interesse che la materia susci-

ta. Ognuno di questi si impegna afar partecipare all’esperimento u-na o due stalle.Si aprirà a breve sul sito della SI-VAR una sezione riservata nellaquale, previo inserimento dellapassword, i partecipanti potrannoentrare. Qui si avranno diverse op-zioni: sarà avviato un forum dedi-cato dove si potranno discutere e

chiarire le problematiche che di si-curo nasceranno, sarà una sorta diriunione “on line”.Inoltre si potranno scaricare i for-mat dei vari documenti necessariper il lavoro in azienda. Prima dell’inizio di tutto questo chiha aderito compilerà una check li-st aziendale in modo da fare unafotografia della stalla al momento

zero. Questa dovrà essere rispedi-ta a SIVAR in tempo reale, pena l’e-sclusione dal progetto. Il tutto pereliminare gli eventuali curiosi, chicioè ha aderito superficialmentema che non ha intenzione di colla-borare seriamente.È prevista una durata di sei, ottomesi. Al termine l’obiettivo è dupli-ce: avere dei dati importanti, vista

la dimensione del progetto, pro-porre eventualmente un modello di“veterinario aziendale” su basiconsolidate e con un sistema col-laudato.Le ambizioni sono notevoli, mal’entusiasmo che trapelava nellariunione di apertura è stato altissi-mo, di conseguenza le aspettativesono notevoli. ■

15

Veterinario Aziendale e BPA

Parte il progetto pilota SIVAR

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006DALLE ASSOCIAZIONI

di Giacomo Tolasi

SIVAR, gennario 2007Nel mese di gennaio la SIVAR or-ganizza due eventi di aggiorna-mento scientifico per i medici ve-terinari che si occupano di ani-mali da reddito. Il primo sarà unagiornata di approfondimento delgruppo di studio di podologia e ilsecondo, un convegno nazionalesulle malattie respiratorie dei bo-vini. Riportiamo di seguito alcuneinformazioni.

20 gennaio Giornata di approfondimento delGruppo di PodologiaStrutture, cow comfort e zop-pie: parliamone con chi proget-ta e costruisce le stalleRelatori: Giuseppe Volta, Loris De VecchisSede: Cremona, Palazzo Trecchi

27 gennaioConvegno NazionaleMalattie respiratorie nel bovinoRelatore: Fabio Del Piero Sede: Cremona, Palazzo Trecchi

Al sito della società www.sivar-net.it sono disponibili i program-mi i programmi scientifici delledue giornate. Per maggiori infor-mazioni rivolgersi alla SegreteriaSIVAR - Tel: 0372/40.35.39 - E-mail: [email protected]

“La veterinaria e i piccoli amicidegli animali” è la nuova collanaper ragazzi, realizzata da EdizioniSonda, tutta dedicata agli animalida compagnia. La serie avrà comeprotagonista di ciascun titolo un di-verso animale da affezione; si par-te con Il cane Balù e Rocky ilpony. Attorno a loro una serie di perso-naggi protagonisti di ogni storia,prima fra tutti la veterinaria Mandy,sempre pronta a intervenire ognivolta che un animale è in pericoloe a dispensare preziosi consigliper il loro benessere. Sono i primilibri per ragazzi ad avere un ap-

proccio animalista, affiancato da u-na forza letteraria che l’autrice -Margot Scheffold - riesce a dare aitesti, trattenendo il lettore sul filodell’avventura. La serie si rivolgead un pubblico tra i 7 e i 10 anni eogni libro è diviso in tre parti: unadi narrazione in cui si svolgono levicende tra l’animale protagonistae i piccoli amici, la seconda dedi-cata ai consigli della veterinariaper la cura degli animali da com-pagnia e la terza dedicata al rap-porto fra gli animali e noi, soprat-tutto per quelli che vivono in città.Per la realizzazione della serie,Sonda si è avvalsa della consulen-

za della Lav-lega Antivivisezioneper ciò che attiene gli aspetti pe-dagogici del rapporto tra gli ani-mali e noi. Ogni volume è patroci-nato dall’ANMVI e contiene consi-gli utili per la salute degli animali enumerosi suggerimenti pratici perchi vuol prendersene cura. “Ho let-to e revisionato con piacere - affer-ma il Segretario dell’ANMVI, LauraTorriani - i due primi libri della col-lana che mi sono subito sembratimolto interessanti per il profilo edu-cativo verso il giovane pubblicocui sono dedicati. Ho apportatosolo alcune piccole variazioni ne-cessarie date le differenze nazio-

nali relative alla professione veteri-naria che esistono tra Germaniae Italia, ma l’impianto strutturaledei testi e il taglio giustamente di-dattico non necessitavano di al-cuna modifica”. “Troppo spesso ilibri di storie di animali per ragaz-zi o bambini - commenta la Torria-ni - sono eccessivamente lontanidalla realtà e invece di aver fun-zione educativa tendono a pro-porre un’immagine dell’animalealterata e favolistica o addiritturafumettistica.Nei libri di questa collana, al con-trario, si è preferito dare un taglio“veritiero” e le descrizioni anche di

patologie o situazioni di rischioreali possono solo far meglio com-prendere ai giovani lettori il com-plesso mondo degli animali checonvivono con noi”.

16RECENSIONI

La veterinaria e i piccoli amici degli animaliRealizzata una collana per ragazzi dedicata agli animali da compagnia patrocinata dall’ANMVI

laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006

XIII Congresso Multisala SIVE

26-28 Gennaio 2007Zanhotel & Meeting Centergross

Bologna - Italy

Società Federata ANMVI

ANESTESIABernd Driessen, DVM, Dipl ECVPT & ACVA

New Bolton Center, University of Pennsylvania (USA)

MALATTIE INFETTIVE E PATOLOGIAGianluca Autorino, Med Vet

Istituto Zooprofilattico del Lazio, Roma (Italia)

Fabio Del Piero, DVM, PhD, Dipl. ACVP, Prof. UPennNew Bolton Center, University of Pennsylvania (USA)

Fabrizio Passamonti, Med Vet, Università di Perugia (Italia)

MEDICINA NON CONVENZIONALEGayle W.Trotter, DVM MS Dipl ACVS - Millsap, Texas (USA)

ORTOPEDIAMassimo Magri, Med Vet, Bergamo (Italia)

Hans Wilderjans, Dipl. ECVS, Dierenkliniek De Bosdreef Dierenkliniek, Moerbeke Waas (Belgio)

PODOLOGIAMichael Wildenstein, CJF, FWCF (Hons), Farrier Instructor

Cornell University, Ithaca, New York (USA)

RIPRODUZIONEPeter Daels, DVM, PhD, Dipl ACT, Dipl ECAR

Equitechnic, Nouzilly (Francia)

Harald Sieme, Dr. Med. Vet., PDNiederschsisches Landgestt Celle (Germania)

Mats H.T.Troedsson, DVM, PhD, DACT, DECAR,University of Florida (USA)

SCIENZE COMPORTAMENTALIPatrick Pageat, DVM, MSc, PhD,

Behaviourist Dipl FVS, Dipl ECVBM-CAPhérosynthèse Research Center,

Le Rieu Neuf (Francia)

26 Gennaio 2007PRE-CONGRESS SIOCE (Società Italiana di Ortopedia e Chirurgia Equina)

PRE-CONGRESS SIPE (Società Italiana di Podologia Equina)PRE-CONGRESS SIRE (Società Italiana di Riproduzione Equina)

Per informazioni: Segreteria Congressuale SIVE (Elena Piccioni) - Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091E-mail: [email protected] - Web Site: www.sive.it

Organizzato da Eventi Veterinari certificata ISO 9001:2000

R E L ATO R I I N V I TAT I

in fase di accreditamento

C’è una questioneeutanasia per gli animali?

Quella deld i s t a c c odall’animaledomestico èun’esperien-za dolorosache coinvol-ge tanti ita-liani chehanno scel-

to, il più delle volte, un cane oun gatto come componente del-la famiglia. Una riflessione, os-sia un approccio laico alla que-stione, è venuta da un veterina-rio, Stefano Cattinelli, che ha vo-luto mettere nero su bianco lesue esperienze di medico, peraiutare i colleghi ma anche icompagni di fido e fuffi a deci-dere che cosa fare quando or-mai il destino dei piccoli amici èsegnato, sia per malattia sia pervecchiaia. “Quella della morteè un’esperienza devastante nelrapporto fra uomo e animale -spiega Cattinelli - ma il veterina-rio in questo caso può svolgereil ruolo di congiunzione fra idue’’. Un ruolo non facile. Secondo padre Giannotti biso-gna stare attenti alla mentalitàdell’usa e getta: “Una vita ha va-lore indipendentemente dai no-stri bisogni - afferma il france-scano - e un animale non è unoggetto da consumare. Gli ani-mali spesso sono sfruttati dal-l’uomo per scaricare emotività,ma questi grandi amici vannoanche rispettati’’. Secondo Cat-tinelli ormai, ci sarebbe una cer-ta tendenza alla ‘puntura facile’,mentre ce ne sarebbe veramen-te bisogno in un numero ridottodi casi. L’idea è quella di atten-dere il corso naturale della vitadell’animale e non accanirsi, an-che ricorrendo a metodi alterna-tivi come i fiori di Bach. Questocostituirebbe un modo per ela-borare meglio il lutto, che nondovrebbe essere caricato di si-gnificati che non ha: “Se l’ani-male riempie altri vuoti emozio-nali - afferma il veterinario - co-me quello di un partner o di unafamiglia che non c’è, oltre alvuoto dell’animale alla sua mor-te si aggiungerà anche quelloche gli abbiamo chiesto di riem-pire’’. Spesso infatti è l’uomo avoler proiettare sull’animale isuoi bisogni affettivi. (ANSA)www.stefanocantinelli.it

Il cane Balù Edizioni Sonda - pp. 176€ 9,50 - Margot Scheffold

Rocky il pony Edizioni Sonda - pp. 144 € 9,50 - Margot Scheffold

I Veterinari per il WWF Caro Presidente Scotti,ci tenevo a ringraziarla personal-mente per aver dato ospitalità almio articolo “Un dono alla natura”sul numero 34/2006 della rivistaProfessione Veterinaria. Lo spaziodedicato all’articolo insieme al-l’annuncio pubblicitario sono pernoi molto importanti ai fini di sen-sibilizzare l’opinione pubblica inmerito a un tema così delicato erilevante per la nostra associazio-ne come la Campagna Lasciti. In-tenti comuni ci legano all’ANMVIe questo ci ha permesso di sigla-re lo scorso anno un importanteprotocollo d’intesa per il monito-raggio sanitario degli animali eso-tici ospitati dai CRASE, Centri direcupero degli animali selvatici edesotici del WWF e, dopo un lungolavoro, quest’anno sono statepubblicate le Linee Guida per laGestione Sanitaria dei centri di re-cupero Animali Selvatici ed Esoti-ci e la cura e la riabilitazione deglianimali rinvenuti in difficoltà”. Ciauguriamo una forte risposta daparte dei veterinari per poter rice-vere gratuitamente il materialeinformativo da esporre nei lorostudi e che nel futuro si possanosviluppare altre collaborazionicon la vostra Associazione.Cordialmente,

Fulco Pratesi, Presidente WWF Italia

Siamo noi ad essere onorati e an-che fieri di aver dimostrato la ge-nerosità della Categoria che nonè rimasta insensibile all’appello.Ci auguriamo che in tanti ambula-tori venga diffusa la CampagnaLasciti del WWF Italia. Chi è inte-ressato può ancora rivolgersi a<[email protected]> per riceve-re il materiale informativo.

Carlo Scotti, Presidente ANMVI

Buon futuroENPAV!Cari Colleghi, dopo essermi ripre-so, almeno parzialmente, dallacondizione “stuporosa” legata al-la recente tornata elettorale per ilrinnovo del c.di a. dell’ENPAV chemi ha visto prima candidato equindi eletto in qualità di consi-gliere, ritengo doveroso, oltre cheperfettamente in linea con la miaindole, rivolgervi un sentito ringra-ziamento per la fiducia che avetevoluto accordarmi.Le 73 preferenze scaturite dall’ur-

na, ad appena un’incollatura dapersone di grande caratura ed e-sperienza, sono per me motivo digrande soddisfazione personalee dimostrano, fatto ben più impor-tante, che la componente liberoprofessionale dei delegati ha sa-puto ritrovare, in un passaggiomolto delicato per la vita dell’En-te, quell’unità d’intenti e quellacondivisione degli obbiettivi chesono condizione indispensabileper proseguire quel “cammino vir-tuoso” che ereditiamo dal c.di a.uscente.

Un c.di a., non dimentichiamolo,che ha fatto dell’ENPAV, anchegrazie ad uno staff tecnico parti-colarmente preparato, un veropunto di riferimento, non solo perla veterinaria, ma per tutte le pro-fessioni intellettuali.Il mio impegno, in questo ruolo si-curamente difficile, sarà quello dicontribuire, per quanto nelle miepossibilità e con l’aiuto dei consi-glieri “anziani”, ad instaurare undialogo sempre più stretto e profi-cuo con l’assemblea dei delegati,da cui ricevere tutti i segnali e gli

stimoli per rendere il nostro Enteancor più vicino ed al servizio deipropri iscritti, con particolare at-tenzione alle esigenze dei giovaniveterinari, oggi particolarmentestressati dalla ricerca di sbocchioccupazionali e quindi poco pro-pensi ad occuparsi di questioniprevidenziali.Mi unisco pertanto a tutti coloroche in queste ore si rallegrano peril risultato della giornata elettoralee auguro di cuore: buon futuroENPAV!

Giovanni Cottignoli, Ravenna

17laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006LETTERE AL DIRETTORE

@

“I cani felici, come le personefelici, tendono a non essere

aggressivi”Jonathan Safran, scrittore

18 laPROFESSIONE VETERINARIA 44/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S AGGIORNAMENTI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI SUL PRURITO ALLERGICO NEL CANE - Melià RomaAurelia Antica, Roma - Via degli Aldobrandeschi 223 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVAR IN COLLABORAZIONE STRUTTURE, COW COMFORT E ZOPPIE: PARLIAMONE CON CHI PROGETTA E COSTRUISCE LE CON ORDINE MEDICI VETERINARI DI CREMONA STALLE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Paola Orioli - Segr. e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: III PARTE - CHIRURGIA DELL’APPARATO GENITO-URINARIO - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarot-ti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIRE CONGRESS SIRE - SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE EQUINA - Bologna, Hotel & Meeting Center-gross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE / SIOCE PRE-CONGRESS SIOCE - SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E CHIRURGIA EQUINA - Bologna, Hotel &Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Se-greteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE / SIPE PRE-CONGRESS SIPE - SOCIETÀ ITALIANA DI PODOLOGIA EQUINA - Bologna, Hotel & Meeting Center-gross - Via Saliceto, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV CORSO AVANZATO SIDEV DI IMMUNOLOGIA CUTANEA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE 13 CONGRESSO MULTISALA SIVE - Bologna, Hotel & Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO SIVAR IN COLLABORAZIONE MALATTIE RESPIRATORIE NEL BOVINO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel.

+39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO E DEL GATTINOE LA PREVENZIONE DI ALCUNEMALATTIE COMPORTAMENTALI - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE NEL CANE E NEL GATTO - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC LA RICERCA DOCUMENTARIA SULLE BANCHE DATI SPECIALIZZATE IN MEDICINA VETERINARIA:CAB E PUBMED - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PIEMONTE L’APPROCCIO CLINICO DI BASE DEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI - “Hote Al Mulino “ Alessandria - IN COLLABORAZIONE CON “ORDINE DEI MEDICI Via Casale, 44 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 VETERINARI DI ALESSANDRIA” 0372 403500 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC MOLISE APPROCCIO CLINICOPATOLOGICO ALLE NEOPLASIE DEL SISTEMA ENDOCRINO NEL CANE E NEL

GATTO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA EPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA INTERNA: IV PARTE - EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - ECM: Richiesto Accredita-mento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506- E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - GLI ESAMI COLLATERALI IN NEUROLOGIA - Centro Stu-di SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC CAVITÀ TORACICA: COME USARE AL MEGLIO LE METODICHE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - MeliàRoma Aurelia Antica, Roma - Via degli Aldobrandeschi 223 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-ghisani - Marketing e Pubblicità - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILIALTERNATIVE TERAPEUTICHE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Se-greteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: III PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA MALATTIE EREDITARIE SCHELETRICHE NEGLI ANIMALI IN ACCRESCIMENTO - ECM: Richiesto Accredi-tamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PRACTICE MANAGEMENT - Palace Hotel, Bari - Via Lombardi,13 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATO-LOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

17dic.

20gen.

23-26gen.

26gen.

27-28gen.

26gen.

26gen.

27-28gen.

27gen.

28gen.

28gen.

3-4feb.

4feb.

4feb.

4feb.

5-7feb.

7-10feb.

11feb.

11feb.

14-16feb.

17-18feb.

18feb.

18feb.

22-24feb.

25feb.

25feb.

25feb.

27 feb.1 mar.

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

Sabina [email protected]

Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi,

Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio,

Aldo Vezzoni

Rubriche

Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

Segreteria di Redazione

Lara [email protected]

Grafica

Francesca [email protected]

Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva

per la pubblicità

EV srl, [email protected]

Stampa

Press Point, Abbiategrasso - [email protected]

Prezzo di copertina: € 3,00Prezzo Abbonamento annuo:

€ 62,00 per l’Italia;Servizio abbonamenti: 0372-403507

Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 12 dicembre 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

In caso di chetoacidosi diabetica:

La terapia insulinica viene iniziata immediatamente con insulinarapida

Si reidrata il paziente nelle prime4 ore e si rivaliuta la glicemia

Si reidrata il paziente e si somministra una dose (0.5 UI/Kg) diinsulina ad azione lenta rivalutandolo ogni 4 ore

Quale delle seguenti affermazioni non si applica allasindrome di ulcera gastrica degli equini (EGUS)?

Gastrite ed ulcere gastriche si possono trovare nel 50-85% dei cavallisportivi e da corsa a seconda della disciplina in cui sono impiegati.

Le ulcerazioni mucose squamose sono prin-cipalmente dovute a ripetute somministrazio-ni di dosi elevate di FANS.

La stimolazione simpatica esercita un’azionedi inibizione sulla secrezione di bicarbonatogastrica e duodenale.

QUIZ 1Seminario SIVE, Valutazionedei casi di scarso rendimento- considerazioni generali:l’approccio di Zurigo,settembre 2005Risposta corretta: b)

QUIZ 2Risposta corretta: b)Incontro SIARMUV, ottobre2005

SOLUZIONI

Non fare investimenti a fondo perduto...

scegli ilFondo Sanitario A.N.M.V.I.

Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 - [email protected] - www.anmvi.it/fondo

“Quest’anno il nostro Fondo ha rimborsato spese sanitarie per521.000,00 euro a 3.500 Colleghi e familiari

Le nostre coperture sono sempre leader in convenienzasul mercato delle assicurazioni sanitarie.

Per questo il Fondo Sanitario ANMVI restituisce più di quel che chiede”.

Pier Mario Piga - Presidente del CdASottoscrittore di Opzione Massima

Campagna iscrizioni 2007✔ Quote rateizzabili senza interessi fino a 9,5 euro al mese

✔ Copertura per tutta la famiglia del veterinario sottoscrittore

✔ Nessun limite di età né di numero familiari

✔ Quattro piani di copertura sanitaria ad ingresso graduabile

✔ Piano base di soli 115 euro

✔ Nessun vincolo pluriennale

✔ Possibilità di monitorare on line i propri rimborsi

✔ Personale dedicato per assistenza e consulenza continuative

✔ Newsletter di informazioni e aggiornamenti