Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 14

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DPR Siliquini 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 14, dal 10 al 16 aprile 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 142 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Abilitazione con nuove regole Il Governo vara la riforma dell'accesso. Aldo Vezzoni (FNOVI): un grande passo avanti A PAG. 4 ENPAV Si terrà ad Ostuni nei giorni 8-10 giu- gno 2006 il V Convegno Nazionale Enpav. L’Ente presenterà il proprio progetto di riforma del sistema pen- sionistico. Sarà inoltre l’occasione per salutare i Delegati che terminano il loro mandato quinquennale, prima delle elezioni che si terranno dopo l’estate. www.enpav.it CUP Entro ottobre il CUP darà vita al Fo- rum delle professioni intellettuali, un organismo di aggregazione in grado di contrastare gli attacchi al sistema ordinistico con un proprio progetto di riforma. Sirica: “un luogo di aggrega- zione orizzontale tra CUP nazionale e CUP territoriali, Casse di Previdenza e Sindacati”. ANTITRUST Nuovo organigramma dell’Autorità Antitrust. Dal 10 aprile sarà attiva la nuova Direzione Generale per la tute- la del consumatore, con il compito di coordinare la pubblicità ingannevole e comparativa con la valutazione del- l’impatto delle politiche antitrust sui consumatori. FISE Il Regolamento Veterinario FISE è sta- to aggiornato dal Consiglio Federale del 27 marzo. Tra le novità le specifi- che relative al neonato ‘Regolamento per la tutela del benessere del caval- lo’ di cui è prevista una veloce e com- plessa crescita già nei prossimi mesi. www.fise.it PESTE SUINA In Germania sono oltre 27 mila i maia- li abbattuti a causa della peste suina diffusasi in due regioni del Nord-Re- no-Vestfalia, dove il virus altamente contagioso è stato scoperto in sei aziende agricole. COMBATTIMENTI Secondo Usa Today, il più diffuso quotidiano americano, numerosi go- verni federali stanno per bandire i combattimenti tra cani e maiali. Chiu- so in un recinto, un maiale può af- frontare fino a 10 cani - in genere pit bull - fino alla morte. Vince il cane che riesce ad azzannare il maiale più in fretta. Per i sostenitori si trattereb- be di test per valutare le capacità dei cani da caccia. TEATRO PER CANI “Il Potere” è il titolo dell’opera messa in scena al Teatro Pradillo di Madrid dalla compagnia sperimentale Vel- vet&Crochet. Poesie e giochi di de- strezza per gli straordinari spettatori a quattro zampe. I cani dovranno re- carsi al teatro accompagnati dai ri- spettivi proprietari i quali dovranno pagare il prezzo del biglietto, che è di due euro. In sala solo i cani. Brevi www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. E adesso il Comitato Centrale I l Consiglio Nazionale della FNOVI è convocato presso la sede ro- mana di Via del Tritone per sabato 22 aprile 2006 alle ore 15.30, in prima convocazione, per l’elezione del Comitato Centrale e del Collegio dei Revisori dei Conti per il Triennio 2006/2008. Lo ricorda la FNOVI in una circolare inviata il 30 marzo ai Presidenti degli Ordini Provinciali, riportan- te le modalità e le formalità previste dalle operazioni elettorali, che si svol- geranno in tre giorni: sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 aprile. Ciascun Presidente (o Vice Presidente delegato) dispone di un voto per ogni due- cento o frazione di duecento iscritti all’Albo provinciale. Il Presidente del- l’Ordine dovrà rilasciare apposita delega attestante la propria impossibi- lità a partecipare al Consiglio Nazionale; il Vice Presidente è tenuto a con- segnare tale documento alla Presidenza del Seggio Elettorale. In attesa delle elezioni, abbiamo fatto qualche riflessione sul prossimo triennio or- dinistico con Gaetano Penocchio, attuale Vice Presidente della Federa- zione, da molti indicato come futuro Presidente. Intervista a pagina 3 Stupefacenti, modificate le norme E ntra in vigore dal 15 aprile la Legge 49 del 21-02-2006 che mo- difica la normativa sugli stupefacenti e gli obblighi dei medici veterinari (Decreto 10 marzo 2006 Approvazione del ricettario per la pre- scrizione dei farmaci di cui alla tabella II, sezione A e all’allegato III-bis al decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, come modificato dal decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49 - GU n. 76 del 31-3- 2006). Il Ministro della Salute ha ritenuto di approvare un unico ricettario che consenta le prescrizioni di tutti i medicinali compresi nella tabella II, se- zione A e nell’allegato III-bis del testo unico e di consentire in via transi- toria, ai medici e ai veterinari di poter effettuare le prescrizioni utilizzando il ricettario già approvato con decreto del Ministro della sanità del 24 maggio 2001. Nel periodo di tempo necessario alla stampa e alla distri- buzione dei nuovi ricettari, i medici e i veterinari sono autorizzati ad usar- lo fino ad esaurimento delle scorte. Il ricettario a madre-figlia di tipo uni- co previsto dal DPR 9 ottobre 1990, n. 309 non è più utilizzabile. I pos- sessori “consegnano tali ricettari ai rispettivi ordini professionali che prov- vederanno alla loro restituzione al Ministero della salute magazzino cen- trale del materiale profilattico - via dei Carri Armati n. 13 - 00159 Roma, ai fini della relativa distruzione”. In proposito la FNOVI ha predisposto una circolare agli ordini provinciali della quale trovate notizia in tempo reale su @nmvi Oggi. L a Dott.ssa Maria Linetti, il 23 feb- braio 2005, rispondeva ad una let- tera del Presidente ANMVI, era anco- ra Paolo Bossi, ribadendo l'obbligo dei liberi professionisti veterinari agli adempimenti previsti dal programma ECM. Bossi aveva chiesto al ministe- ro delucidazioni a seguito della sen- tenza 14062/2004 del Tar del Lazio che dichiarava: "sembrerebbe che il programma ECM debba ritenersi ob- bligatorio solo per gli operatori dipen- denti o convenzionati, mentre l'obbli- gatorietà sembrerebbe doversi esclu- dere per i liberi professionisti". La Li- netti rifiutava di accogliere questa in- terpretazione del Tar in quanto espressa a latere di un ricorso e quin- di non oggetto dell'impugnativa. In sostanza, visto che l'oggetto del ri- corso non era l'obbligatorietà del- l'ECM, quanto espresso dal Tar nella sentenza non aveva alcun valore. Il Ministero ribadiva invece la validità della circolare del 5 marzo 2002 a fir- ma del Ministro Sirchia che interpre- tando in modo estensivo il testo di leg- ge istitutivo dell'ECM allargava l'obbli- go anche ai liberi professionisti. Una nuova sentenza del Tar del Lazio, 6068/ 2005, riferita ad un ricorso su altro tema, ma sempre contro il Mini- stero della Salute, sembra dare defi- nitivamente ragione alla posizione dell'ANMVI chiarendo che le circolari ministeriali non possono modificare la legge o interpretarla in modo più am- pio rispetto al testo originale. Le cir- colari, infatti, secondo il Tar, sono atti amministrativi interni, destinati a "cir- colare" tra gli uffici e gli organi, in mo- do che l'azione amministrativa sia uniforme. Anche quando le circolari hanno un contenuto "interpretativo" di norme di legge o di regolamento, ri- mangono atti interni, non sono fonti di diritto, e non possono imporre nuovi obblighi ai terzi. Ciò perché l'azione delle pubbliche amministrazioni è ba- sata sul principio di legalità, e tale azione - come è stabilito nell'articolo 1 della legge 241/1990 - persegue i fini "determinati dalla legge" e si deve quindi basare sulla legge. (Il Sole-24 Ore, 20 febbraio 2006). Riteniamo quindi di dover nuovamente ribadire, sulla base del testo di legge istitutivo dell'ECM, che nessuna circolare o di- versa interpretazione possono esten- dere l'obbligo dell'ECM anche ai libe- ri professionisti. Crediamo che sia ora che il Ministero ne prenda atto. UNA CIRCOLARE NON CONTA NULLA Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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DPR Siliquini

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 14, dal 10 al 16 aprile 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

142ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

Abilitazionecon nuoveregoleIl Governo vara la riforma dell'accesso.Aldo Vezzoni (FNOVI): un grande passoavanti A PAG. 4

ENPAVSi terrà ad Ostuni nei giorni 8-10 giu-gno 2006 il V Convegno NazionaleEnpav. L’Ente presenterà il proprioprogetto di riforma del sistema pen-sionistico. Sarà inoltre l’occasioneper salutare i Delegati che terminanoil loro mandato quinquennale, primadelle elezioni che si terranno dopol’estate. www.enpav.it

CUPEntro ottobre il CUP darà vita al Fo-rum delle professioni intellettuali, unorganismo di aggregazione in gradodi contrastare gli attacchi al sistemaordinistico con un proprio progetto diriforma. Sirica: “un luogo di aggrega-zione orizzontale tra CUP nazionale eCUP territoriali, Casse di Previdenzae Sindacati”.

ANTITRUSTNuovo organigramma dell’AutoritàAntitrust. Dal 10 aprile sarà attiva lanuova Direzione Generale per la tute-la del consumatore, con il compito dicoordinare la pubblicità ingannevolee comparativa con la valutazione del-l’impatto delle politiche antitrust suiconsumatori.

FISEIl Regolamento Veterinario FISE è sta-to aggiornato dal Consiglio Federaledel 27 marzo. Tra le novità le specifi-che relative al neonato ‘Regolamentoper la tutela del benessere del caval-lo’ di cui è prevista una veloce e com-plessa crescita già nei prossimi mesi.www.fise.it

PESTE SUINAIn Germania sono oltre 27 mila i maia-li abbattuti a causa della peste suinadiffusasi in due regioni del Nord-Re-no-Vestfalia, dove il virus altamentecontagioso è stato scoperto in seiaziende agricole.

COMBATTIMENTI Secondo Usa Today, il più diffusoquotidiano americano, numerosi go-verni federali stanno per bandire icombattimenti tra cani e maiali. Chiu-so in un recinto, un maiale può af-frontare fino a 10 cani - in genere pitbull - fino alla morte. Vince il caneche riesce ad azzannare il maiale piùin fretta. Per i sostenitori si trattereb-be di test per valutare le capacità deicani da caccia.

TEATRO PER CANI“Il Potere” è il titolo dell’opera messain scena al Teatro Pradillo di Madriddalla compagnia sperimentale Vel-vet&Crochet. Poesie e giochi di de-strezza per gli straordinari spettatoria quattro zampe. I cani dovranno re-carsi al teatro accompagnati dai ri-spettivi proprietari i quali dovrannopagare il prezzo del biglietto, che è didue euro. In sala solo i cani.

Brevi

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

E adesso il Comitato Centrale

I l Consiglio Nazionale della FNOVI è convocato presso la sede ro-mana di Via del Tritone per sabato 22 aprile 2006 alle ore 15.30, in

prima convocazione, per l’elezione del Comitato Centrale e del Collegiodei Revisori dei Conti per il Triennio 2006/2008. Lo ricorda la FNOVI in unacircolare inviata il 30 marzo ai Presidenti degli Ordini Provinciali, riportan-te le modalità e le formalità previste dalle operazioni elettorali, che si svol-geranno in tre giorni: sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 aprile. CiascunPresidente (o Vice Presidente delegato) dispone di un voto per ogni due-cento o frazione di duecento iscritti all’Albo provinciale. Il Presidente del-l’Ordine dovrà rilasciare apposita delega attestante la propria impossibi-lità a partecipare al Consiglio Nazionale; il Vice Presidente è tenuto a con-segnare tale documento alla Presidenza del Seggio Elettorale. In attesadelle elezioni, abbiamo fatto qualche riflessione sul prossimo triennio or-dinistico con Gaetano Penocchio, attuale Vice Presidente della Federa-zione, da molti indicato come futuro Presidente.

Intervista a pagina 3

Stupefacenti, modificate le norme

Entra in vigore dal 15 aprile la Legge 49 del 21-02-2006 che mo-difica la normativa sugli stupefacenti e gli obblighi dei medici

veterinari (Decreto 10 marzo 2006 Approvazione del ricettario per la pre-scrizione dei farmaci di cui alla tabella II, sezione A e all’allegato III-bis aldecreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, comemodificato dal decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272, convertito, conmodificazioni, dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49 - GU n. 76 del 31-3-2006). Il Ministro della Salute ha ritenuto di approvare un unico ricettario checonsenta le prescrizioni di tutti i medicinali compresi nella tabella II, se-zione A e nell’allegato III-bis del testo unico e di consentire in via transi-toria, ai medici e ai veterinari di poter effettuare le prescrizioni utilizzandoil ricettario già approvato con decreto del Ministro della sanità del 24maggio 2001. Nel periodo di tempo necessario alla stampa e alla distri-buzione dei nuovi ricettari, i medici e i veterinari sono autorizzati ad usar-lo fino ad esaurimento delle scorte. Il ricettario a madre-figlia di tipo uni-co previsto dal DPR 9 ottobre 1990, n. 309 non è più utilizzabile. I pos-sessori “consegnano tali ricettari ai rispettivi ordini professionali che prov-vederanno alla loro restituzione al Ministero della salute magazzino cen-trale del materiale profilattico - via dei Carri Armati n. 13 - 00159 Roma, aifini della relativa distruzione”. In proposito la FNOVI ha predisposto unacircolare agli ordini provinciali della quale trovate notizia in tempo reale su@nmvi Oggi.

La Dott.ssa Maria Linetti, il 23 feb-braio 2005, rispondeva ad una let-

tera del Presidente ANMVI, era anco-ra Paolo Bossi, ribadendo l'obbligodei liberi professionisti veterinari agliadempimenti previsti dal programmaECM. Bossi aveva chiesto al ministe-ro delucidazioni a seguito della sen-tenza 14062/2004 del Tar del Lazioche dichiarava: "sembrerebbe che ilprogramma ECM debba ritenersi ob-bligatorio solo per gli operatori dipen-denti o convenzionati, mentre l'obbli-gatorietà sembrerebbe doversi esclu-dere per i liberi professionisti". La Li-netti rifiutava di accogliere questa in-terpretazione del Tar in quantoespressa a latere di un ricorso e quin-di non oggetto dell'impugnativa. Insostanza, visto che l'oggetto del ri-corso non era l'obbligatorietà del-l'ECM, quanto espresso dal Tar nellasentenza non aveva alcun valore. IlMinistero ribadiva invece la validitàdella circolare del 5 marzo 2002 a fir-ma del Ministro Sirchia che interpre-tando in modo estensivo il testo di leg-ge istitutivo dell'ECM allargava l'obbli-go anche ai liberi professionisti. Unanuova sentenza del Tar del Lazio,6068/ 2005, riferita ad un ricorso su

altro tema, ma sempre contro il Mini-stero della Salute, sembra dare defi-nitivamente ragione alla posizionedell'ANMVI chiarendo che le circolariministeriali non possono modificare lalegge o interpretarla in modo più am-pio rispetto al testo originale. Le cir-colari, infatti, secondo il Tar, sono attiamministrativi interni, destinati a "cir-colare" tra gli uffici e gli organi, in mo-do che l'azione amministrativa siauniforme. Anche quando le circolarihanno un contenuto "interpretativo" dinorme di legge o di regolamento, ri-mangono atti interni, non sono fonti didiritto, e non possono imporre nuoviobblighi ai terzi. Ciò perché l'azionedelle pubbliche amministrazioni è ba-sata sul principio di legalità, e taleazione - come è stabilito nell'articolo1 della legge 241/1990 - persegue ifini "determinati dalla legge" e si devequindi basare sulla legge. (Il Sole-24Ore, 20 febbraio 2006). Riteniamoquindi di dover nuovamente ribadire,sulla base del testo di legge istitutivodell'ECM, che nessuna circolare o di-versa interpretazione possono esten-dere l'obbligo dell'ECM anche ai libe-ri professionisti. Crediamo che sia orache il Ministero ne prenda atto. ■

UNA CIRCOLARE NON CONTA NULLA

Dir. San. Emanuele Minetti - Medico VeterinarioAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

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G aetano Penocchio è sta-to designato Presidentedella FNOVI sia

dall’ANMVI che dal SIVeMP, dopoche le rispettive sigle hanno riunitola propria dirigenza al termine del-le elezioni per il rinnovo dei Consi-gli degli Ordini Provinciali. In que-ste occasioni sono stati anche invi-tati i Presidenti eletti per un coin-volgimento diretto ed un’ampia di-scussione sul futuro triennio ordini-stico. A pochi giorni dalle votazioniper il rinnovo del Comitato Centra-le, Professione Veterinaria ha chie-sto al candidato Presidente alcuneriflessioni.

Come vede la sua candidatura alruolo di Presidente della Federa-zione degli Ordini dei Veterinari?Non intendo parlare di questo; hosempre sostenuto che saranno iPresidenti degli Ordini a scegliere illoro Presidente e certamente sce-glieranno per il meglio. Se devo parlare di futuro dellaFNOVI non posso non evidenziareche a pochi giorni dalle elezioni re-gistriamo una sola proposta avan-zata con un progetto che aggregale grandi organizzazioni culturali esindacali di categoria. ANMVI e SIVeMP hanno messo su-bito in chiaro programmi ed impe-gni e si sono confrontati con tutti;hanno indicato e presentato i lorocandidati. La loro è anche la miaproposta.So di godere della loro stima e del-la stima di moti Presidenti e perquesto li ringrazio.Credo che la mia storia personalemi consenta di presentarmi alleprossime elezioni per ricoprire ilruolo che i Presidenti vorranno conla presunzione di riassumere neimiei comportamenti le due animedella professione, quella pubblicae quella privata. Ora tocca ai Presi-denti.

Come vede la partecipazione deimedici veterinari alle elezioni peril rinnovo degli Ordini? I nostri giornali, i forum professio-nali, da un lato sottolineano la scar-sa partecipazione alla vita di cate-goria (e questo è un dato indiscuti-bile, basta prendere atto del nume-ro di colleghi attivi in quest’ultima enelle precedenti tornate elettorali),dall’altro riportano i lamenti di colo-ro (e non sono pochi) che mostra-no di conoscere nel dettaglio cosa

andrebbe fatto per porre rimedioall’attuale situazione di crisi. Doveerano costoro quando venivanorinnovati gli Ordini? È tempo pertutti di abbandonare capanni (dadove sparare su tutti) e pulpiti (daiquali predicare o stracciare sen-tenze) e fare qualcosa di utile perquesta categoria.

Come dovrebbe essere compo-sta la FNOVI? La FNOVI è la Federazione degliOrdini, un ente pubblico non eco-nomico sotto il controllo e la vigi-lanza dello Stato, è l’espressionenazionale degli Ordini provinciali enon è il Parlamento della veterina-ria. Oggi tutti vogliono essere rap-presentati in FNOVI, ma Enti ed isti-tuzioni diverse dagli Ordini hannoruoli, compiti e finalità diversi. È il caso di ricordare che lo Statoattribuisce all’istituzione ordinisticala tutela del cittadino attraverso lasalvaguardia dell’appropriatezza edella qualità della prestazione sa-nitaria.Credo inoltre in una Federazioneintesa come sede naturale del di-battito e del confronto, forte ed au-torevole, capace di operare con in-cisività ed equità ed in grado di di-fendere ruolo e valori della nostraprofessione.

Come giudica l’attuale momentopolitico che vede rinnovati attac-chi all’ordinamento ordinistico?L’Antitrust sostiene che “in Italiaesiste una regolamentazione nor-mativa in molti casi sproporzionata,che attribuisce ingiustificati privile-gi ai professionisti: ciò limita l’ac-cesso al mercato e riduce l’effi-cienza complessiva a danno deiconsumatori. Alcuni dei codicicontengono disposizioni in cui laconcorrenza viene vietata o consi-derata un disvalore”. Dal mondopolitico, da Confindustria accusia-mo un nuovo attacco alle profes-sioni che chiedono l’abolizione di“tutti quei ceppi corporativi prote-zionistici ed illiberali che impedi-scono al Paese di camminare” (gliOrdini professionali). Nessuno,neppure Montezemolo, Capezzo-ne o Enrico Boselli, può sottovalu-tare il ruolo delle professioni nellavita sociale e civile. Nessuno puòdisconoscere che il professionistaha caratteristiche personali non re-plicabili. Se è vero che i tariffari nonpossono assicurare la qualità deiservizi offerti, né riparare l’utentecontro l’imperizia, ciò non toglieche il tariffario applicato unitamen-te alle regole minime di accesso al-la professioni (praticantato, esamedi stato), al monitoraggio delle pre-stazioni, alla fissazione degli stan-dard ed all’esercizio della discipli-na interna ha come unico obiettivola qualità dei servizi professionali.La nostra speranza è invece quelladi essere vicini ad un serio percor-

so di riforma (Vietti docet) neces-saria in quanto impostaci dal buonsenso prima che dalla UE. Il De-creto La Loggia approvato dal con-siglio dei Ministri non ha di per sémodificato nulla rispetto alla legi-slazione attuale, ma ha riportato inmodo chiaro e definitivo le profes-sioni intellettuali e gli Ordini nel loroalveo naturale, quello statale, su-perando definitivamente la compe-tenza concorrente tra lo Stato e leRegioni, prevista dal titolo V dellaCostituzione. Resta comunque lanecessità (speranza disattesa, al-meno per questa legislatura) di ge-stire il ruolo degli Ordini, ovveroquello di tutelare interessi pubblicigenerali e rappresentare istituzio-nalmente la professione.

Quale rapporto tra Ordini e Uni-

versità? Quali prospettive di dia-logo e quali scenari futuri?In questi anni si è cercato un dialo-go che non sempre è risultato faci-le. Ciò nonostante l’attivazionepresso il Ministero della Salute diuna apposita Commissione chevede presenti, oltre allo stesso Mi-nistero ed alla FNOVI, l’Università ele Regioni. Ma in questi stessi anniche dovevano essere di confrontoe collaborazione abbiamo assistitoalla nascita dell’ennesimo corso dilaurea (Catanzaro), inaccettabileperché insostenibile dal contestosociale ed economico italiano.Le divergenze tra università e pro-fessione sono storiche ed inelutta-bili. A misurarsi interessi opposti:per alimentare il sistema universita-rio servono studenti; alla professio-ne viceversa serve rapportare il nu-

mero di medici veterinari alle esi-genze di mercato. Le lauree brevisono per l’università una condizio-ne di sopravvivenza; per la profes-sione una sciagura. Lauree trien-nali solo zootecniche per la profes-sione, zootecniche e sanitarie perl’università. Tutti siamo coscienti che esiste unarelazione inscindibile tra formazio-ne, norme per l’accesso alla pro-fessione, aggiornamento perma-nente e qualità delle prestazionidel professionista, tale da non con-sentirci di ipotizzare una professio-ne con prospettive di crescita sen-za pensare ad un sistema universi-tario con un ruolo da protagonista.La professione ben comprendeche lezioni, docenti, seminari, aule,ma anche laboratori, dottorati, spa-zi e strutture per la ricerca, ognuna

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Triennio ordinistico 2006-2008

Si vota per il Comitato CentraleGaetano Penocchio, Vice Presidente FNOVI: c’è un progetto che aggrega le grandi organizzazioni culturalie sindacali di categoria

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006

di Antonio Manfredi

L’INTERVISTA

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di queste attività (tutte ugualmentecaratterizzanti la funzione di unateneo tanto che in mancanza diuna di loro perde la sua stessa ra-gion d’essere), hanno un costo, mala saturazione del mercato dei pro-fessionisti non può diventare lacondizione di sopravvivenza di unsistema che l’alimenta fino a por-tarla alla deriva. Un raccordo stabile tra Università eProfessione volto a delineare unaipotesi professionale sostenibile?Questo sarà il nostro compito per iprossimi anni.

Come commenta il nuovo rego-lamento Siliquini sull’accesso al-la professione?Ai nostri giovani qualcuno insegnache la Professione persegue stra-de finalizzate a creare filtri o barrie-re d’accesso. L’università prepare-rebbe i giovani al loro ingresso nelmodo del lavoro e le lobby dei pro-fessionisti sbarrerebbero loro lastrada introducendo ostacoli e ves-

sazioni; questo in evidente contra-sto con le reali motivazioni che de-generano il sistema. La verità èche, con la riforma dei percorsi uni-versitari e l’autonomia didattica de-gli Atenei, è venuto meno il raccor-do tra percorsi formativi e sbocchiprofessionali; ciò non poteva cheportare alla revisione dell’accessoalle professioni ed alla disciplinadei relativi esami di stato. La rifor-ma ha rivisto la composizione dellecommissioni esaminatrici e le mo-dalità di svolgimento degli esamiintroducendo un tirocinio di 6 mesi.Gli obiettivi: la trasparenza e laqualificazione del professionista.

Cosa può dirci sul veterinarioaziendale? Nulla che già non sia stato detto;sarà il sanitario che garantirà l’au-tocontrollo sulla produzione prima-ria, l’attività clinica e gestionale del-l’allevamento per il tramite dellebuone pratiche veterinarie, metten-do a disposizione del veterinario

ufficiale le notizie relative alla con-duzione dell’allevamento ed allasalute degli animali. Un livello sani-tario aziendale attivo nella costitu-zione di una rete di epidemiosorve-glianza.

Da rappresentante della pro-fessione veterinaria nella Com-missione Nazionale ECM, ci la-sci con una battuta su questosistema.Il vero problema di questo sistemaè che non è mai cresciuto. Pensa-to con molti vizi, (né sarebbe statopossibile altrimenti in quanto pro-gettato senza sentire le professio-ni) è stato ritagliato sul ruolo medi-co, Tutti gli interventi volti a ridurrele criticità esistenti ne hanno crea-to delle nuove. Verticistico, ecces-sivamente burocratico, ha soffertoe soffre il conflitto tra Stato e Re-gioni, esasperato dal risultato del-le ultime elezioni regionali. Allorasono ancora un progetto l’“accre-ditamento dei provider” e la FAD.

Ma soprattutto continuano a man-care per i veterinari privati regole

certe che siano in grado di soste-nerlo. ■

4 laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006L’INTERVISTA

Intervista ad Aldo Vezzoni

Con il DPR Siliquini cambiano le regole per diventare veterinariNuove regole per l’accesso alla nostra professione: sei mesi di tirocinio post-laurea ed esame di Stato con il coinvolgimento dell’Ordine

Con il DPR Siliquini(Schema di Decretodel Presidente dellaRepubblica concer-nente regolamento

recante disciplina dei requisitiper l’ammissione all’esame distato, ai sensi dell’articolo 1,comma 18, della legge 14 gen-naio 1999, n. 4.), definitivamenteapprovato nella riunione del Con-siglio dei Ministri 29 marzo 2006,sono cambiate le regole per l’a-bilitazione all’esercizio della pro-

fessione di veterinario. Il nuovoRegolamento non è ancora in vi-gore, tuttavia il Ministero dell’Uni-versità ne auspica l’applicazionegià dalla sessione autunnale d’e-same. Per sostenere l’Esame di Statonon basterà più la laurea specia-listica in Medicina Veterinaria,ma sarà necessario aver compiu-to un tirocinio professionaliz-zante post-laurea, della duratadi sei mesi. Il tirocinio consistenello svolgimento di attività di ti-

po pratico, ed è svolto, in modocontinuativo, sotto la supervisio-ne di un tutor iscritto all’albo daalmeno cinque anni, presso unastruttura pubblica o privata ac-creditata dagli ordini. Con regolamento del Consiglionazionale, nel rispetto di lineeguida concordate tra i consiglinazionali medesimi ed i Ministeridell’istruzione, dell’università edella ricerca e della giustizia, sa-ranno disciplinate le modalità disvolgimento del tirocinio nel ri-

spetto delle disposizioni del Re-golamento. L’Esame di Stato è articolato indue prove scritte e una provapratica orale. Una prova scritta sisvolgerà a mezzo quesiti a rispo-sta multipla per i quali è previstala costituzione di un archivio.Con decreto del Ministro dell’i-struzione, dell’università e dellaricerca, sentito il Ministro dellasalute e la Federazione naziona-le degli ordini dei veterinari, sa-ranno disciplinate le modalità per

la costituzione dell’archivio deiquesiti. Si tratta di una riforma che la Pro-fessione attende da anni, che ri-sponde alla necessità di renderepiù professionalizzante il percor-so d’accesso e più rigoroso l’e-same di abilitazione. Soprattutto,il provvedimento chiama forte-mente in causa la professionestessa, attraverso il coinvolgi-mento dell’Ordine professionalea cui viene affidata una buonaparte nell’effettiva riuscita dellariforma. “Sono ormai più di un milione e800mila i professionisti iscrittiagli Albi”, ha spiegato il MinistroMoratti, “un numero che è anda-to via via crescendo, negli ultimidieci anni, con un incrementodel 30% (da 1.399.338 nel 1995a 1.827.279 al 2005). Dunque,abbiamo voluto focalizzare l’at-tenzione del Governo sulla rifor-ma del sistema di accesso agliOrdiniprofessionali per dare un fortecontributo all’ammodernamentodel sistema ordinistico, guardan-do soprattutto al futuro dei nostrigiovani e alla tutela degli interes-si dei cittadini, che beneficeran-no di professionisti più qualifica-ti. Lo schema di regolamento ag-giornerà la struttura delle provedell’esame di Stato ed i requisitiper l’accesso agli Ordini (Laurea,laurea magistrale e tirocinio chesarà obbligatorio, serio, conti-nuativo e certificato), nonché delDm 9/9/1957, relativo alla com-posizione delle commissioni esa-minatrici e le modalità di svolgi-mento degli esami di Stato, perrenderli più trasparenti e qualifi-canti”.

ATTUALITÀ

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Commentiamo il DPR Siliquini conAldo Vezzoni (foto), SegretarioFNOVI che per la Federazione haseguito da vicino l’evoluzione delDPR, i rapporti con l’Università econ il Sottosegretario all’Univer-sità Maria Grazia Siliquini.

Come commental’approvazione delDPR Siliquini sullariforma dell’esame diStato?

Si tratta di un grande passo avantiverso una razionalizzazione dell’E-same di Stato, con maggior unifor-mità tra le varie sedi universitarie ein grado di valutare più adeguata-mente la preparazione del neo-lau-reato ad affrontare la professione.Attraverso diversi incontri svolti dal-la FNOVI con i funzionari del MIURe con la Conferenza dei Presidi del-le Facoltà di Medicina Veterinaria èstato possibile trovare una conver-genza sui punti essenziali dellariforma, dal tirocinio pratico post-laurea, con il coinvolgimento degliOrdini, alle materie d’esame checomprendessero anche gli aspettinormativi e deontologici che regola-mentano la professione.

Il praticantato rappresenta unanovità per la professione veteri-naria, quali sono state le motiva-zioni?La FNOVI aveva ritenuto che l’esa-me di Stato di abilitazione all’eserci-zio della professione di veterinariodovesse servire a valutare le capa-cità del candidato ad inserirsi a pie-no titolo nel mondo professionale;l’esame, pertanto, traendo spuntoanche dal DM 23 febbraio 2003che aveva regolamentato l’esamedi Stato per l’abilitazione all’eserci-zio della professione di medico chi-rurgo, doveva poter testare la ido-neità del laureato in medicina vete-rinaria ad espletare le attività dellaprofessione. Affinché il laureato po-tesse acquisire anche tutte quellenozioni pratiche, deontologiche enormative che lo rendessero prepa-rato ad inserirsi nel mondo lavorati-vo professionale, con competenzae secondo le aspettative dell’uten-za, la Federazione degli Ordini ave-va ritenuto che fosse necessario unperiodo di praticantato prima dell’e-same di Stato, da svolgersi all’inter-no di strutture veterinarie pubblichee private o al fianco di professionistiin grado di attestare il profitto ac-quisito. Questo periodo di pratican-tato doveva essere complementareal tirocinio pre-laurea dell’ordina-mento didattico universitario vigen-te e svolto dopo l’esame di laurea,prima dell’esame di Stato.La Federazione degli Ordini avevaritenuto altresì che gli attuali argo-menti oggetto della prova dell’esa-me di Stato dovessero essere rivisi-tati e concordati da una commissio-ne paritetica università/professione

(Conferenza dei Presidi e Federa-zione degli Ordini), come poi è av-venuto, e che nell’esame medesi-mo fosse introdotta una verificascritta uguale in tutte le sedi univer-sitarie nazionali, preliminare allaprova pratico-applicativa vigente.

Il DPR Siliquini ha accolto tutte leistanze presentate dalla FNOVI?Purtroppo non è stato possibile in-serire in questo DPR, come richie-sto, l’elenco delle competenze spe-cifiche della professione veterinariain quanto l’impianto normativo nonlo permetteva. La nostra preoccu-pazione derivava dalla mancanza,nella legislazione vigente, di unadefinizione completa degli ambitiprofessionali del veterinario e delconseguente rischio che certecompetenze potessero essereusurpate da altre professioni. Certa-mente l’elenco dettagliato ed ag-giornato delle materie d’esame,realizzato in collaborazione con laConferenza dei Presidi, può rappre-sentare già un riferimento normativoimportante delle competenze delveterinario. Era anche stato richie-sto che fossero identificate pochesedi a livello nazionale per l’Esamedi Stato, in modo da renderlo piùuniforme, con una partecipazionemaggiore e più qualificata di liberiprofessionisti.In merito alla composizione dellaCommissione d’Esame, la FNOVIaveva auspicato la formazione diun Albo nazionale dei veterinari ido-nei a far parte delle Commissionid’Esame, vista la valenza nazionaledell’Abilitazione che ne consegue.Ma quest’aspetto potrà essere inse-rito nelle linee guida da realizzaretra Università, MIUR e Federazionedegli Ordini.

E la figura dello zoonomo?Nonostante i tentativi dell’Ordinedegli Agronomi di mantenere in vitaquesta figura, il Decreto Siliquinil’ha cancellata grazie alla sentenzadel Consiglio di Stato che aveva ac-colto pienamente il ricorso dellaFNOVI. Si sarebbe trattato di una fi-gura con molte competenze so-vrapponibili a quelle del veterinario,con prevedibili conseguenze con-flittuali tra le due figure.

Quali altri passi sono previsti nellarealizzazione pratica di questocambiamento dell’esame di Stato?Il DPR Siliquini prevede la realizza-zione, da parte del MIUR, dell’Uni-versità e della Federazione degliOrdini, di linee guida per la defini-zione delle modalità del praticanta-to, della formazione delle Commis-sioni d’esame, dello svolgimentodell’esame stesso ed anche per larazionalizzazione delle sedi d’esa-me. Un compito importante per lanuova FNOVI che però potrà conta-re sulla disponibilità e competenzagià mostrata in quest’occasionedalla Conferenza dei Presidi. ■

6 laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006

SCHEMA DI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONCERNENTE IL REGOLAMENTO RECANTE LA DISCIPLINA DEI REQUISITI

PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATOai sensi dell’articolo 1, comma 18, della legge 14 gennaio 1999, n. 4

(estratto degli articoli di interesse veterinario)

DISPOSIZIONI GENERALI(Ambito di applicazione)

1. Il presente regolamento disci-plina, i requisiti per l’ammissioneall’esame di Stato e le relative pro-ve, nonché la composizione dellecommissioni esaminatrici e, salvoquanto previsto dall’articolo 94, lemodalità di svolgimento degli esa-mi, per le professioni di dottoreagronomo e dottore forestale, ar-chitetto, pianificatore paesaggistae conservatore, assistente socia-le, attuario, biologo, chimico, far-macista, geologo, ingegnere, psi-cologo, tecnologo alimentare eveterinario, nonché per l’abilitazio-ne nelle discipline statistiche.

(Requisiti di ammissione agli esami di Stato)

1. Sono requisiti di ammissioneagli esami di Stato per l’accessoalla sezione A degli albi relativi al-le professioni di cui all’articolo 1,comma 1, salvo quanto previstoper ciascuna professione dalle di-sposizioni del Titolo secondo:la laurea specialistica o la laureamagistrale;un periodo di tirocinio professio-nalizzante svolto con le modalitàpreviste dall’articolo 3.

ART. 3(Tirocinio)

1. Il tirocinio consiste nello svolgi-mento di attività di tipo pratico, re-lative alle competenze professio-nali previste dalle norme vigenti.Esso è svolto, in modo continuati-vo, sotto la supervisione di un tu-tor iscritto all’albo da almeno cin-que anni, presso una strutturapubblica o privata accreditata da-gli ordini. Il professionista presso ilquale il tirocinio viene svolto vigilasull’attività del tirocinante, al finedi verificare che questa sia voltaall’apprendimento delle tecnicheprofessionali ed all’acquisizione diesperienze applicative. Fatte sal-ve le previsioni di cui all’articolo2041 del codice civile, al tiroci-nante non si applicano le normesul contratto di lavoro per i dipen-denti di studi professionali. Il con-siglio dell’ordine territoriale verifi-ca l’effettivo svolgimento del tiro-cinio, anche tramite resoconti deltirocinante o colloqui con questi.Con regolamento del Consiglionazionale, nel rispetto di linee gui-da concordate tra i consigli nazio-nali medesimi ed i Ministeri dell’i-struzione, dell’università e della ri-cerca e della giustizia, sono disci-

plinate le modalità di svolgimentodel tirocinio nel rispetto delle di-sposizioni del presente regola-mento. Fino all’adozione del pre-detto regolamento, restano fermele direttive già adottate dai Consi-gli nazionali alla data di entrata invigore del presente regolamento.2. Il tirocinio può essere svolto intutto o in parte durante il corso distudi secondo modalità stabilite inaccordi stipulati fra gli ordini ed icollegi territoriali e le universitànell’ambito di una convenzionequadro concordata tra il Ministerodell’istruzione, dell’università edella ricerca ed il consiglio nazio-nale.3. Le convenzioni stipulate tra gliordini e le università prima dell’en-trata in vigore del presente regola-mento, sono fatte salve sino allaloro naturale scadenza ovvero,ove non prevista, sino all’entrata invigore della convenzione di cui alcomma 1.4. Coloro che hanno effettuato ilperiodo di tirocinio per l’accessoalla sezione B possono esserneesentati per l’accesso alla sezioneA, sulla base di criteri fissati condecreto del Ministro competentesentiti gli ordini e collegi.

ART. 4(Prove)

1. Salvo quanto previsto per cia-scuna professione dalle disposi-zioni del Titolo secondo, gli esamiconsistono in due prove scritte,una prova pratica e una provaorale.

REQUISITI PER L’AMMISSIONEALL’ESAME DI STATO E

RELATIVE PROVECAPO XV

PROFESSIONI DI VETERINARIOART. 30

(Esame di Stato per l’iscrizioneall’albo e relative prove)

1. Fermi restando i requisiti giàprevisti dalle norme vigenti, sonotitoli validi per l’accesso agli esa-mi di Stato per l’abilitazione all’e-sercizio della professione di vete-rinario:a) laurea specialistica nella classe47/S - Medicina Veterinaria;b) compimento di un tirocinio pro-fessionalizzante post laurea, delladurata di sei mesi, nelle disciplinezootecniche e della nutrizione ani-male, nelle discipline cliniche ve-terinarie e di medicina legale e le-gislazione veterinaria, nelle disci-pline delle malattie infettive ed in-

festive, e nelle discipline anato-mo-patologiche ed ispettive vete-rinarie, svolto secondo le modalitàdi cui all’articolo 3.2. L’esame di Stato è articolatonelle seguenti prove:a) una prova scritta, della duratadi otto ore e da svolgersi in un uni-co giorno, consistente in un ela-borato a scelta del candidato tratre proposti, vertente sulle se-guenti materie:1) clinica medica, malattie infetti-ve ed infestive e polizia veterina-ria;2) clinica chirurgica e clinica oste-trica e ginecologica veterinaria;3) zootecnia, alimentazione e nu-trizione animale, benessere ani-male;4) anatomia patologica veterina-ria, ispezione e controllo delle der-rate alimentari di origine animale,farmacovigilanza e farmacosorve-glianza;b) una prova scritta a mezzo que-siti a risposta multipla, vertentesulle medesime materie di cui allalettera a); a tal fine è costituito unarchivio di quesiti predisposto aisensi del comma 3;c) una prova pratica orale, cui so-no ammessi i candidati che hannosuperato le prove scritte, consi-stente in un colloquio sulla legisla-zione nazionale e comunitaria diinteresse veterinario e sulla deon-tologia professionale, sull’ordina-mento sanitario nazionale ed eu-ropeo e sulle materie di cui allalettera a); in particolare:1) per le materie di cui alla letteraa), numero 1), la prova si svolgesull’animale ed il candidato èchiamato a raccogliere i dati se-meiologici necessari per formula-re la diagnosi, la prognosi e la cor-rispondente terapia, indicando leindagini diagnostiche collateraliche siano eventualmente utili alloscopo; al candidato sarà inoltreposto un quesito sulle misure diprofilassi, intervento e gestione,anche nelle fasi di emergenza perle malattie infettive ed infestive,con particolare riferimento allezoonosi;2) per le materie di cui alla letteraa), numero 2), la prova si svolgesull’animale ed il candidato èchiamato a raccogliere i dati se-meiologici e a individuare le inda-gini diagnostiche necessarie allaformulazione della diagnosi; ilcandidato dovrà altresì indicare iltrattamento e la prognosi nonchérispondere circa i mezzi di gestio-

ATTUALITÀ

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ne e controllo della fertilità deglianimali e circa le tecniche di inse-minazione artificiale;3) per le materie di cui alla letteraa), numero 3), la prova verte sullavalutazione degli aspetti morfo-funzionali e sull’attitudine zootecni-ca dei soggetti presi in esame,nonché sulle varie tecniche di alle-vamento in relazione alle condizio-ni dell’ambiente tenendo contodella disponibilità, del valore e deicriteri di impiego dei foraggi e deimangimi e del benessere animale;4) per le materie di cui alla letteraa), numero 4), la prova consistenell’esame di diagnostica cada-verica su animali macellati o mor-ti in seguito a malattie e all’esamemacroscopico su singoli visceri,nonché nell’esame dei prodottidella lavorazione delle carni, deiprodotti della pesca, della caccia,del latte e di ogni altro prodottoalimentare di origine animale; su-gli animali morti a seguito di ma-lattie il candidato dovrà rilevare leeventuali lesioni, identificarne lanatura ed indicarne le possibilicause, nonché prospettare le in-dagini collaterali utili allo scopo;sugli animali macellati, su singoliorgani e sui prodotti di lavorazio-ne il candidato, rilevate le even-tuali alterazioni o sofisticazioni,dovrà precisarne la natura e for-mulare il giudizio agli effetti dellautilizzazione a scopo alimentare,indicando le ricerche di laborato-rio utili allo scopo.3. Con decreto del Ministro dell’i-struzione, dell’università e della ri-cerca, sentito il Ministro della sa-lute e la Federazione nazionaledegli ordini dei veterinari, sono di-sciplinate le modalità per la costi-tuzione dell’archivio e per lo svol-gimento della prova di cui al com-ma 3.

TITOLO IIICOMMISSIONI ESAMINATRICI

CAPO IDISPOSIZIONI GENERALI

ART. 33(Costituzione e composizione)

1. Le commissioni esaminatricisono nominate con decreto delCapo del Dipartimento competen-te e sono composte da un Presi-dente e, salvo che non sia diver-

samente previsto, da quattromembri.2. Salvo che non sia previsto di-versamente, il Presidente è sceltotra i professori universitari ordinario associati anche fuori ruolo o a ri-poso, da non più di cinque anni,appartenenti a settori relativi allematerie oggetto delle prove diesame; i membri sono scelti nel-l’ambito di terne, designate dagliOrdini professionali competentiper territorio e trasmesse al Mini-stero dell’istruzione, dell’univer-sità, della ricerca. In mancanza diOrdini professionali alla designa-zione delle terne provvede il Con-siglio universitario nazionale.3. Gli Ordini professionali desi-gnano nelle terne di cui al comma2 appartenenti ad una o più dellecategorie indicate per ciascun ti-po di esame di Stato. Il numerodelle terne è uguale al numero deicomponenti le singole Commis-sioni.4. Non possono essere designatiquali componenti delle commis-sioni professionisti ai quali è statacomminata una sanzione discipli-nare nei precedenti dieci anni.5. In ciascuna Commissione sonocompresi gli esperti nei principaliindirizzi di attività cui si riferiscel’esame.6. Per gli esami di abilitazione perl’accesso a professioni il cui alboè organizzato in sezioni, il Ministe-ro nomina una sola commissioneper le due sezioni. Per l’esame deicandidati della sezione B un com-ponente della commissione, ap-partenente alla categoria dei libe-ri professionisti, è sostituito conuno iscritto alla sezione B con an-zianità di iscrizione all’albo di al-meno dieci anni. Sino al 2014 so-no ammessi a far parte delle com-missioni di esame gli iscritti alleSezioni B con anzianità di iscrizio-ne all’albo di tre anni.7. Qualora fra i componenti laCommissione manchino espertiin una o più delle materie in cui sisvolgono le prove di esame, ilPresidente può aggregare in so-prannumero esperti scelti fra do-centi universitari o liberi profes-sionisti iscritti all’albo della pro-fessione cui si riferiscono gli esa-mi di abilitazione. I membri ag-

gregati esprimono il loro giudiziolimitatamente ai candidati cheesaminano.8. Il Ministero dell’istruzione, del-l’università e della ricerca puònominare inoltre un membro ag-giunto, conoscitore della linguatedesca ed esperto nelle materieoggetto di esame, presso quelleCommissioni esaminatrici diquelle sedi in cui gli esami pos-sono svolgersi anche in linguatedesca. Detto componente ag-giunto esprime il proprio giudiziolimitatamente ai candidati cheesamina.9. Per ogni Commissione esami-natrice sono nominati membrisupplenti, in numero pari almenoalla metà del numero dei membrieffettivi, nell’ambito di specificheterne designate dagli Ordini pro-fessionali competenti per territorioai sensi del comma 3; è altresì no-minato un Presidente supplentetra i professori universitari in pos-sesso dei requisiti di cui al com-ma 2.10. Per ciascun esame di abilita-zione in ogni singola sede è nomi-nata una Commissione giudicatri-ce. Il Ministero dell’istruzione, del-l’università e della ricerca può, surichiesta delle sedi interessate, etenuto conto del numero dei can-didati partecipanti a ciascunasessione di esame, nominare altreCommissioni.

ART. 34(Funzionamento)

Il Presidente della commissionepuò, tenuto conto del numero deicandidati presenti, nominare, sudesignazione del Rettore, un’ap-posita commissione per la vigilan-za sullo svolgimento delle provescritte e pratiche.Nella prima seduta della Commis-sione il Presidente affida ad unodei componenti le funzioni di se-gretario.Tutte le deliberazioni si prendonoa maggioranza assoluta dei com-ponenti. In caso di parità prevaleil voto del Presidente.Per ogni adunanza è redatto ap-posito verbale, firmato dal Presi-dente e dal segretario.Le operazioni di segreteria di cia-scuna Commissione sono affidatead un funzionario amministrativodesignato dal Rettore dell’univer-sità.Il Ministero dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca può inviareun proprio rappresentante pressole sedi di esame per la verificadella regolarità formale delle ope-razioni di esame.

CAPO IICOMPOSIZIONE

DELLE COMMISSIONIART. 49

(Professione di veterinario)1. Il Presidente è nominato tra iprofessori universitari, iscritti al-l’albo dei veterinari, in possessodei requisiti di cui all’articolo 33,comma 2.2. I membri effettivi vengono scel-ti nell’ambito di sei terne così co-stituite:a) una terna di professori universi-tari, ordinari o associati, anche ariposo da non più di cinque anni,

nonché ricercatori confermati,iscritti all’albo dei veterinari, ap-partenenti a settori relativi alle ma-terie oggetto delle prove di esa-me;b) una terna di veterinari dipen-denti dalle Aziende sanitarie locali;

c) una terna di veterinari dipen-denti del Ministero della salute,Dipartimento per la sanità pubbli-ca, la nutrizione e la sicurezza de-gli alimenti;d) tre terne di liberi professioni-sti iscritti all’albo da almeno die-ci anni. ■

8ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006

3-4 GIUGNO 2006

LEGNARO (PD) - FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA

VII SEMINARIO INTERNAZIONALE S.I.A.V. DI AGOPUNTURA VETERINARIA

METODOLOGIE CLINICHE DELL’AGOPUNTURA SCIENTIFICA

Relatore: DR. UWE PETERMANN (D)

Informazioni e Iscrizioni:Tel.: 0362/629375 - 333/8990191

E-mail: [email protected] Web site: www.siav-itvas.org

Società ItalianaAgopuntura Veterinaria

Italian VeterinaryAcupunture Society

Le città del possibilela relazione uomo animale in ambiente urbano

A cura di Giuseppe Pallante - Editore: Edizioni Stella

Prezzo: € 15,00 - Pagine: 97

Quando qualche mese fa il Centro Studi in-terdisciplinare di Zooantropologia mi hapresentato il progetto del Convegno “LaRelazione uomo-animale in ambiente urba-no” mi sono lasciato coinvolgere con l’en-tusiasmo del neofita, non solo per la miasensibilità e formazione professionale diveterinario, ma soprattutto per il ruolo istitu-zionale che ricopro, che mi impone di con-tribuire a dare risposta alle inquietudini delnostro vivere quotidiano, sempre più pove-ro di rapporti. La Zooantropologia studia ilrapporto uomo-animale dal punto di vista

della relazione e quest’ultima rappresenta un valore importante nellalettura del lungo cammino della civiltà dell’umanità, ed oggi sappiamoquanto il mondo abbia bisogno di relazione! Educare ad un correttorapporto uomo-animale significa rispetto, riconoscimento dell’alterità,accettazione e tolleranza; è il confrontarsi non in modo speculare manella reciproca comprensione. Il modello animale raccoglie in sé tuttiquegli insiemi di riferimento di cui oggi siamo disperatamente alla ri-cerca, recuperare la relazione con l’animale in ultima analisi può volerdire recuperare quell’altro di noi che abbiamo smarrito, che non ve-diamo e che inutilmente cerchiamo altrove. La “Relazione uomo ani-male in ambiente urbano” è un contributo fondamentale per favorirequesta crescita, in termini di reciproco rispetto tra possessori di ani-mali e non possessori, di educazione civica e civile, di rispetto reci-proco e di tolleranza, di cultura e di etica. Come sappiamo bene, l’a-nimale in ambiente urbano a volte viene osteggiato e rifiutato oppureviceversa viene reificato e antropomorfizzato. Due estremi della nostrasocietà urbana che presentano un comune denominatore “la non co-noscenza”: il rifiuto, il fastidio, la zoointolleranza (per usare un terminecaro alla zooantropologia) per alcuni, e l’accettazione passiva, acriti-ca, degli zoomaniaci, entrambi reciprocamente carenti di quella sanacultura zoofila che è un arricchimento. È quindi opportuno riappro-priarci di quella conoscenza antica, di quei valori che ho imparato adapprezzare esercitando la mia professione di veterinario, che fannoparte di me e che desidero condividere con Chi voglia capire Chi sia-mo e da dove veniamo!Ancora una volta il modello animale può infatti, contribuire a sanare lafrattura sociale che si è venuta a creare; sta solo a Noi superare pre-giudizi e riannodare i fili di un sapere non così lontano e ancora cosìricco!

Mario Magnani, Presidente del Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige Sudtirol

R E C E N S I O N I

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U na colonna mobile dipronto soccorso veteri-nario è partita dal porto

di Genova per andare a sterilizza-re i cani randagi ospitati in alcunicanili della Sicilia e della Sarde-gna. La colonna, lanciata da una

onlus, l’associazione SOS Anima-li con sede a Torino, è costituitada tre mezzi, tra cui una clinicaveterinaria. “Ci siamo resi contoche in occasione di grandi cala-mità, come i terremoti, non esiste-va in Italia nessun primo soccorso

per animali domestici intrappolatinelle case o feriti - ha dichiaratoall’agenzia ANSA il coordinatoredi Sos Animali e della spedizione,Alvaro Buccheri -. Per questo,sull’esempio della prima colonnanata negli Usa, abbiamo iniziato

con i primi 40 mila euro ad acqui-stare tre mezzi usati e dotarli del-le attrezzature necessarie. Ma l’o-biettivo è di arrivare a 13 mezzi’’.In merito all’iniziativa, il Presiden-te dell’ANMVI, Carlo Scotti, hascritto ad Alvaro Buccheri, Segre-

tario Nazionale di SOS Animali,per sottoporre alla sua attenzionealcune osservazioni attinenti adaspetti normativi, regolamentari edeontologici della professionemedico-veterinaria. “Senza volerqui approfondire la complessaproblematica del randagismo ca-nino e felino - scrive Scotti - oc-corre puntualizzare che l’iniziativaanimalista della Colonna Mobiledi Soccorso Veterinario - per co-me annunciata dal sito sosanima-li.org e presentata dalle agenziedi stampa -si inserisce in ambiti disanità pubblica e di competenzaprettamente veterinaria”. La lette-ra ribadisce che la tipologia distruttura utilizzata, una clinica ve-terinaria mobile, non è consentitadalle vigenti disposizioni di leggee osserva che l’iniziativa sollevainterrogativi circa le garanzie me-dico-sanitarie al paziente anima-le. Le disposizioni di legge sullestrutture veterinarie autorizzabili“disattese nel caso in oggetto -scrive il Presidente dell’ANMVI -sono infatti finalizzate a garantireche le prestazioni medico-veteri-narie vengano erogate in struttureaventi precisi requisiti minimistrutturali, tecnologici ed organiz-zativi”. Inoltre, i medici veterinaricoinvolti nell’iniziativa sono“esposti a violazioni di legge peresercizio della professione instruttura sanitaria non autorizzatae a violazioni del Codice Deonto-logico Veterinario”. Non solo: incaso di personale volontario nonmedico veterinario che prestiqualunque pratica sanitaria neiconfronti degli animali si configu-ra il reato di esercizio abusivodella professione. SOS Animalidal proprio sito stima “un inter-vento prolungato” e per fronteg-giare i costi ha aperto un contocorrente in favore dell’OperazioneOSPE (Operazione di Sterilizza-zione Porto Empedocle), la primadella quale l’associazione anima-lista si occupa da tempo. Buc-cheri aveva anche lanciato un ap-pello web ad “aspiranti volontari”.La lettera dell’ANMVI, di cui è sta-ta informata anche la candidataverde Cristina Morelli, sostenitricedell’iniziativa, si conclude asse-rendo che “il mancato coinvolgi-mento dell’Ordine professionaleveterinario nella progettazione enella realizzazione dell’iniziativain oggetto rappresenta una formadi disconoscimento dell’istituzio-ne preposta alla tutela dell’utenzadestinataria delle prestazioni ve-terinarie, così come il mancatointeressamento della categoriamedico-veterinaria attraverso leproprie organizzazioni associati-ve denota disattenzione nei con-fronti di professionisti, pubblici eprivati, impegnati capillarmentesul territorio nazionale a garanti-re la salute animale e la sanitàpubblica”. ■

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Colonna mobile di soccorso veterinario, quali garanzie per il paziente animale?Lettera dell’ANMVI a SOS Animali. La colonna mobile non è autorizzata né autorizzabile

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006ANMVI INFORMA

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T utti i veterinari che prati-cano la professione nelRegno Unito sottostan-

no alle regole del Royal College ofVeterinary Surgeons (RCVS), mafino ad ora la professione non erastata disciplinata sulla base diprocedure accreditate note alpubblico. Per questo, il 27 marzoscorso, l’RCVS ha lanciato il Prac-tice Standards Scheme, un pro-gramma di accreditamento volon-tario per i medici veterinari del Re-gno Unito. Lo Schema è finalizza-

to a promuovere e a mantenere ilpiù elevato livello di cure veterina-rie e ad infondere fiducia neiclienti con la possibilità di fareuna scelta più consapevole sulprofessionista da scegliere. Il Practice Standards Scheme èstato approntato a gennaio del2005; da allora lo applica circa il50% dei veterinari del Regno Uni-to. La svolta consiste nel farlo co-noscere al pubblico. “L’RCVS- hadichiarato la Presidente Lynne Hill(foto)- vuole incoraggiare la fidu-cia nella medicina veterinaria. Ilruolo regolamentare del College èsempre stato quello di garantire aifruitori delle prestazioni veterina-rie che il professionista al quale sirivolgono è qualificato ad eserci-tare. Adesso però vogliamo an-che garantire che, attraverso l’a-desione a pratiche accreditate-RCVS, il professionista rispetta ri-gorosi standard”. Fra le ragionidella svolta la richesta da partedei consumatori di sempre mag-

giori garanzie sui servizi profes-sionali. Secondo una indaginecondotta nel novembre del 2005dall’RCVS attraverso un organi-smo indipendente specializzato inricerche fra i proprietari di animalida compagnia, le aspettative delpubblico nei confronti della pro-fessione veterinaria sono elevatee c’è fiducia nel proprio medicoveterinario, ma si chiede ancheche i veterinari siano sottoposti aregole e verifiche. “Non stiamo dicendo che chi nonè accreditato RCVS lavora male-ha detto Lynne Hill - ma l’accre-ditamento è un riconoscimentoufficiale del fatto che per i medi-ci veterinari del Regno Unito esi-stono standard elevati e se unprofessionista vuole rassicurare ilpubblico sul fatto che la sua atti-vità viene regolarmente verificatabasta che i clienti cerchino il logodell’accreditamento RCVS”. I ve-terinari accreditati sono sottopo-sti a rigorose verifiche ogni 4 an-

ni, con controlli periodici “a spot”tra una verifica e l’altra. Il supera-mento della verifica corrispondeal raggiungimento di determinatistandard i cui minimi prevedonofra l’altro la copertura d’emer-genza 24h su 24. Oltre i minimi,ci sono diversi livelli di accredito.Tutto su base volontaria. Ma soloper ora, perché per il futurol’RCVS auspica che il nuovo Ve-terinary Surgeons Act, ovverol’insieme delle leggi che stabili-sce gli obblighi professionali,renda questo sistema di accredi-tamento obbligatorio. Il pubblicopotrà individuare il veterinarioaccreditato o verificare se il pro-prio lo è attraverso un sistema diricerca on line messo a disposi-zione dall’RCVS.

Peace of mind for pet ownersTranquillità per i proprietari. ClaireBessant, Direttrice del Feline Ad-visory Bureau, ritiene importantestabilire un contatto più ampio

con i proprietari di gatti: “credoche questo sistema di accredito-ha detto- possa eliminare moltefonti di preoccupazione nei clientii quali hanno ben poca idea diquello che succede dietro le quin-te della nostra professione e ideenon molto chiare su come si sta-biliscono gli standard di cura ve-terinari. Vogliono essere compre-si, rispettati e ben informati sultrattamento che il loro animale ri-ceverà e solo in questo modo po-tranno essere nella condizione diaccettarne il costo”. Colin Lind-say, MRCVS, aggiunge che “biso-gna far emergere il punto di vistaveterinario: io non sono un mec-canico- spiega- e non so come siripara un’auto, non ho che da fi-darmi delle capacità del meccani-co a cui mi affido. La stessa cosacapita con la maggior parte deinostri clienti che non sanno nulladi veterinaria, eppure hanno biso-gno di essere rassicurati e di ma-turare fiducia”. ■

11

Regno Unito

I proprietari potranno scegliere il veterinarioaccreditato RCVSSarà reso noto al pubblico il Practice Standard Scheme, il sistema di accredito volontario approntato dal Royal College of Veterinary

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006ATTUALITÀ

EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

Kyprianou agli allevatori: il benessere animale non è costoso“Il benessere animale èuna questione globale,che apre la strada avantaggi per il mercatoe per la società”. Il com-

missario europeo alla Sanità,Markos Kyprianou (foto) ha apertocon queste parole la prima confe-renza europea sul benessere ani-male, ospitata il 30 marzo scorso aBruxelles dalla Presidenza austria-ca. All’ordine del giorno la presen-tazione agli Stati Membri dell’Ani-mal Welfare Action Plan messo apunto dalla Commissione Europeae sul quale dovrà essere definita lalegislazione dell’Europa e degliStati membri nei prossimi cinqueanni, individuando le specifiche re-sponsabilità di ciascun settore del-la filiera. Kyprianou ha sottolineatoche la tutela del benessere anima-

le non va vista come un onere eco-nomico, anzi l’impatto sui costi èminimo, ma come un valore ag-giunto da promozionare presso ilconsumatore anche con specifi-che informazioni in etichetta a ga-rantire che le produzioni europeesono “animal-welfare friendly”. Sitratta di un requisito che il consu-matore europeo considera semprepiù necessario non solo sotto ilprofilo etico, ma come indicatoredi qualità. Questo valore aggiunto,ha detto Kyprianou, potrà contri-buire a fare dei prodotti europei deileader sul mercato mondiale, an-che in risposta alla concorrenzaextra europea.‘’Gli allevatori europei hanno biso-gno di prospettive sicure, fissate alivello comunitario e basate su cri-teri oggettivi e scientifici’’. Lo ha di-

chiarato Rudolf Schwarzbock, pre-sidente dell’organizzazione degliagricoltori europei (Copa), interve-nendo alla conferenza. “L’obiettivoprincipale degli agricoltori e delleloro cooperative - ha spiegatoSchwarzbock - è di offrire ai con-sumatori prodotti che rispettino irequisiti comunitari, anche in mate-ria di benessere degli animali’, edel resto - ha aggiunto - l’Ue di-spone già di una normativa in gra-do di garantire un elevato livello diprotezione’’. Gli allevatori concor-dano sulla necessità che le normerelative al benessere degli animalidi fattoria ‘’vengano stabilite a livel-lo comunitario, basandosi su crite-ri oggettivi e scientifici’’. Aggiungo-no però ‘’che queste norme deter-minano costi di produzione sup-plementari per le aziende agricolee, come ha riconosciuto il Consi-glio dei ministri della Ue, la garan-zia di un elevato livello di protezio-ne del benessere degli animaliprocura conseguenze economi-che che possono causare la perdi-ta della competitività dell’industriaagroalimentare europea rispetto aiprodotti importati’’. Per queste ra-gioni Schwarzbock ha sollecitatola Commissione, il Consiglio e ilParlamento europeo a fare in mo-do che, in futuro, “e proposte dellaCommissione Ue siano corredateda studi di impatto economico eda misure concrete per rimediare

alle distorsioni della concorrenzache subisce il settore agricolo eu-ropeo’’. Copa e Cocega, inoltre,“reclamano che siano raggiunti,sul fronte del benessere degli ani-

mali, risultati concreti a livello inter-nazionale sia nell’ambito dell’Unio-ne internazionale delle epizoozie,che all’Organizzazione per il com-mercio mondiale’’. ■

Pet Pride 2006Ad Alba Adriatica il raduno nazionale

dei migliori amici dell’uomo

Il 22 e 23 aprile p.v. si svolgerà adAlba Adriatica (TE) il Pet Pride2006, la manifestazione, giunta al-la sua seconda edizione, dedicataagli animali da compagnia ed or-ganizzata dall'Assessorato al Turi-smo e Manifestazioni. All’internodella manifestazione è previstouno spazio riservato alla parteci-pazione di medici veterinari. L'a-desione di chi fosse interessatosarà circoscritta ad una presenzad’immagine e ad occasioni di col-loquio con il pubblico e con lastampa presente alla manifesta-zione. L'ANMVI si è premurata diinvitare gli organizzatori a non in-

generare nel pubblico dei proprietari aspettative diverse, quali adesempio erogazioni di prestazioni o consulenze professionali medicoveterinarie (né gratuite né a pagamento) e a non porre in essere inizia-tive che possano interferire con la deontologia e la normativa profes-sionale. Per questo gli organizzatori sono stati invitati a raccordarsi conl'Ordine Provinciale per il corretto inserimento della professione veteri-naria nel programma della manifestazione. Per informazioni sulla parte-cipazione è possibile rivolgersi a Simona Barchetti ai seguenti recapititelefonici: Cell. 335/5252657 - Tel. 0522/920785.

3a Edizione

A.N.M.V.I.Organizza un

CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSOTeoria e pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento

interno e per l’attivazione degli interventi di pronto soccorsoCorso ai sensi del DECRETO 15 luglio 2003, n. 388

Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendalein attuazione dell’articolo 15, comma 3,

del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.-Gazzetta Ufficiale del 3 febbraio 2004-

Cremona, Palazzo Trecchi - 26-27 maggio 2006

In collaborazione con13 CREDITI

Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 14

P otenziamento della pre-venzione e dell’assisten-za, maggiore integrazio-

ne tra ospedali e territorio, riduzio-ne del numero delle Asl, ammo-dernamento e ristrutturazione delpatrimonio sanitario regionale. So-no i punti principali su cui si arti-

cola il Piano Sanitario Regionalepresentato lo scorso 4 aprile, dal-la Giunta regionale del Piemontea 11 mesi dall’insediamento. Orail piano, licenziato dalla Giunta,dovrà passare in Consiglio perl’approvazione definitiva. Tra leprincipali novità il piano prevede

la riduzione del numero delle Asl,oggi 22, a 13 o a 15. A livello locale, i servizi attualmen-te afferenti i dipartimenti di pre-venzione costituiscono lo stru-mento principale, anche se nonesclusivo, per lo svolgimento del-le attività di prevenzione e di pro-

mozione della salute. Nell’ambitodelle attività di prevenzione, nellefasi di ricerca, programmazione,organizzazione territoriale e attua-zione degli interventi, il piano con-sidera la specificità delle funzionidi competenza veterinaria. I servi-zi veterinari fanno riferimento nel-

l’erogazione delle prestazioni an-che alle popolazioni animali e alleattività produttive collegate (zoo-tecnia, industria alimentare). Inparticolare rappresentano unacomponente fondamentale dellaprevenzione primaria a tutela del-la salute dell’uomo, con l’obiettivodella individuazione dei pericoli edella riduzione dei rischi di naturabiologica, chimica ed ecologicacollegati all’allevamento di anima-li, al loro utilizzo e alle produzionidi alimenti derivati. Rappresenta-no inoltre uno strumento di inter-vento pubblico per la difesa sani-taria, la salute e il benessere deglianimali allevati per qualsiasi fina-lità, per un equilibrato rapportouomo-animale-ambiente, e per l’o-rientamento delle attività produtti-ve collegate alla qualità sanitaria ealla compatibilità ecologica delleproduzioni di origine animale. Inquesto specifico settore va valo-rizzato e maggiormente integrato,si legge nel PSR, il contributo de-terminante della componente ve-terinaria alla sicurezza alimentaree agli obiettivi di difesa, orienta-mento e controllo ufficiale delleproduzioni di origine animale, an-che in collegamento con le politi-che agricole, industriali ed am-bientali collegate alla filiera. Perquanto riguarda la prevenzioneveterinaria, il Piano elenca alcuni“obiettivi innovativi di rilievo” edevidenzia progetti per le Aree diSanità Animale (A), Igiene degliAlimenti di origine animale (B) eIgiene delle produzioni zootec-niche (C). Nel settore veterinariosono stati raggiunti obiettivi dibuon consolidamento dei livelli or-dinari di attività in tutti gli ambiti diintervento tradizionale. Molti degliobiettivi rientrano quindi nel man-tenimento di risultati raggiunti, peralcuni dei quali le attività necessa-rie possono risultare anche in ca-lo rispetto al decennio preceden-te, in virtù della migliore situazionesanitaria conseguita. Per l’Area A,il PSR prevede sistemi per l’osser-vazione sanitaria delle popolazio-ni di animali d’affezione, l’esten-sione del controllo veterinario azoonosi e altre malattie eradicabi-li attualmente non soggette a pia-ni di profilassi, con integrazionedegli interventi pubblici e privati;sviluppo del sistema georiferito diepidemiosorveglianza e analisidel rischio per le malattie deglianimali e di piani aziendali di bio-sicurezza per la prevenzione delrischio biologico. Nell’Area B, ilPSR prevede lo sviluppo di un si-stema integrato di accertamentitecnici e di laboratorio, anche at-traverso metodiche innovative,per l’analisi e la gestione del ri-schio per la sicurezza alimentare,con il supporto di idoneo sistemainformativo; perfezionamento delsistema di allerta per l’informazio-ne e l’intervento nei casi di produ-zioni di origine animale pericoloseper la salute pubblica; realizzazio-

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Piemonte, prevenzione veterinaria nel PSR Presentato dalla Giunta Regionale il piano socio sanitario 2006-2010

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006INFO REGIONI

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 14

ne di azioni concordate e coeren-ti con il progetto di sicurezza ali-mentare. Infine, per quanto attienel’Area C, si prevedono analisi,prevenzione e controllo del rischiochimico e farmacologico negli al-levamenti, anche attraverso meto-diche innovative, con il supportodi un adeguato sistema informati-vo; buone pratiche di allevamen-to: promozione di nuovi principi diresponsabilità gestionale per lasalubrità degli alimenti prodotti el’ecocompatibilità della produzio-ne, con riferimento anche all’ali-mentazione e al benessere anima-le e all’attuazione dei relativi con-trolli di qualità. Nella fase di attua-zione, è da considerare con atten-zione la debolezza strutturale deiServizi Veterinari di Area C, i cuiorganici possono risultare inade-guati. Sempre tra gli obiettivi elen-cati dal Piano, la realizzazione diprogrammi comuni tra le aree A eC dei Servizi Veterinari delle ASL,nella prospettiva dell’integrazionedei servizi che hanno come desti-natari gli allevatori, può portarenotevoli benefici in termini di effi-cacia e riduzione dei costi. Moltedelle attività innovative possonorealizzarsi solo con un supportoconvinto e qualificato di ricerca,sperimentazione e attività dei la-boratori veterinari accreditati e inparticolare di quelli dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale, cheè chiamato ad un altrettanto inten-so lavoro di rinnovamento e svi-luppo. Decisiva infine, si legge nelPSR, si può rivelare la collabora-zione interdisciplinare medico-ve-terinaria, anche per integrare ap-pieno nel bagaglio professionaledegli addetti alla prevenzione leattività veterinarie ed i loro risvoltiin termini di miglioramento dei li-velli di salute e sicurezza alimen-tare. ■

oltre 100 mattatoi pubblici: 17 inEmilia-Romagna, di cui uno in pro-vincia di Bologna, a Crespellano.Non vediamo quindi la necessitàdi un’ulteriore estensione’’. In alcu-ni di questi mattatoi, prosegue lanota, i veterinari pubblici “hannodichiarato la propria obiezione dicoscienza, come a Trento e Bolza-no. A questo proposito la Lav rivol-ge un appello all’assessore alla sa-nità dell’Emilia-Romagna, affinchéper tutti gli impianti già in funzionegarantisca il diritto all’obiezione dicoscienza per quei veterinari che

non intendano partecipare alla ma-cellazione senza stordimento, ri-tuale e non rituale’’. L’associazioneanimalista invita inoltre il Parlamen-to che scaturirà dalle elezioni del9-10 aprile a riprendere in consi-derazione la proposta di legge del-la maggioranza, “mai discussa’’,per l’obbligo di stordimento pre-ventivo anche nel caso di macella-zioni rituali. “La posizione di ForzaItalia sulla vicenda è chiara - hacommentato Salomoni in un diver-so comunicato - sia nei Comunidove governiamo sia in quelli dove

siamo all’opposizione: no alle de-roghe che legalizzano praticheche provocano inutili sofferenzeagli animali e sì all’inserimento di

pratiche di stordimento accettateanche dalle autorità religiose isla-miche in Paesi come l’Australia’’.(ANSA). ■

13laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006INFO REGIONI

Bologna,macellazione

rituale: appelloobiettori

Anche la Lega antivivisezio-ne (Lav) si esprime contro

l’ipotesi del Comune di PorrettaTerme (Bologna) di prevedere lamacellazione islamica nel macellopubblico intercomunale di prossi-ma realizzazione, dopo le critichenei giorni scorsi di due consiglieriregionali di An, Gioenzo Renzi eMarcello Bignami, e di uno di For-za Italia, Ubaldo Salomoni. “Siamocontro le macellazioni senza stor-dimento - rileva Annamaria Pisapiadella Lav Emilia-Romagna, in unanota - che sono ancora più doloro-se per gli animali’’. Il metodo isla-mico prevede che “la morte so-praggiunga per dissanguamentoin seguito al taglio della gola, sen-za preventivo stordimento’’. Sviz-zera, Svezia, molti Land austriaci ela Malesia (Paese a maggioranzamusulmana) “hanno imposto l’ob-bligo di stordimento preventivo pertutti gli animali nei macelli - prose-gue la nota - in Italia, invece, il De-creto Legislativo 333 del 1998 lopermette” ed è già autorizzata “in

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Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 14

Sono circa 50.000 i caniospitati nei 140 canili at-trezzati esistenti in Pu-

glia, ma molti di più, circa 80.000sono i randagi, mentre i Comunidestinano 35 milioni di euro per lagestione delle strutture pubblicheo private. Sono i dati resi noti dal-l’assessore regionale alla sanità,

Alberto Tedesco, secondo cui “ilrandagismo è un problema cheormai ha assunto dimensioni im-portanti’’ e nei confronti del qualebisogna “intervenire favorendopolitiche che contrastino la praticadell’abbandono, determinino lacostituzione di un’anagrafe caninae incoraggino la pratica della ste-

rilizzazione generalizzata dei canirandagi’’. Tedesco - riferisce unanota della Regione - si è impegna-to inoltre con le associazioni am-bientaliste ad “organizzare, entro iprossimi due mesi, una conferen-za programmatica all’interno dellaquale affrontare i temi più scottan-ti legati al randagismo’’ e ad av-

viare “il confronto con le Regioniche hanno sperimentato piani effi-caci sul tema”. “Avviare il confron-to tra tecnici - ha detto - servirà adavere indicazioni pragmatiche ri-guardo alle azioni da intraprende-re. Sarà, inoltre, conveniente rivisi-tare i contenuti della legge 281 del’91 (promulgata con lo scopo di

tutelare gli animali di affezione, diproteggere quelli randagi e di pre-venire il randagismo) aggiornan-dola secondo le necessità del ter-ritorio’’. “Una legge che - ha dettoancora - al ministero della Sanitàassegnò i compiti di coordinamen-to e indirizzo. Alle Regioni affidò,tra gli altri, l’obbligo della costitu-zione dell’anagrafe canina, la defi-nizione dei criteri per il risanamen-to dei canili e la costruzione deicanili rifugio. Infine, la legge impo-se ai Comuni la costruzione dinuovi canili e il risanamento dellestrutture esistenti. Compiti, in par-te, disattesi’’. Per questo, secondoTedesco, è evidente “l’esigenza diuna rivisitazione della legge regio-nale in materia di randagismo conl’individuazione di una rete di rifu-gi e di canili sanitari che sia effet-tivamente dislocata in materia uti-le a soddisfare le esigenze di cu-stodia dei cani randagi. Soprattut-to degli esemplari che dovesserorivelarsi particolarmente mordacie aggressivi’’. “Servirà, inoltre - haconcluso - attuare un progettoobiettivo che coinvolga tutte leaziende sanitarie locali, anche at-traverso convenzioni temporaneecon veterinari privati, finalizzate al-la sterilizzazione generalizzata deicani randagi’’. Una strategia vali-da per la lotta contro il randagi-smo unita a una forte sinergia traanimalisti e amministrazione loca-le, questa la ricetta per combatte-re la continua emergenza in cui sitrova la provincia di Lecce. “È unconnubio tra pubblico e privatoche ha dato risultati concreti’’ hadichiarato Giovanni Madaro, diri-gente del servizio veterinario del-l’area che dà copertura ai comunileccesi di Copertino, Liverano,Carmiano, Veglie e Porto Cesareo.Il canile di Copertino (Lecce), ge-stito dai volontari dell’Enpa, ha re-so noti i risultati del bilancio dellecure impartite ai quattrozampegrazie alla collaborazione con iveterinari della Asl Le/1. “Quandoabbiamo iniziato questa collabora-zione - continua Madaro - speravosaremmo riusciti in pochi anni adebellare il randagismo, ma nono-stante l’impegno costante dei ve-terinari e dei volontari Enpa, è unlavoro senza fine’’. Duecento steri-lizzazioni vengono effettuate ognianno presso la Asl; gli affidamentidi trovatelli o di cucciolate eranocirca ottanta l’anno nel 2003 e2004, ma hanno superato il centi-naio nel 2005; è ormai entrato inun ritmo sostenuto anche l’inseri-mento dei quattrozampe nell’ana-grafe canina. Nel 2003 erano 523,ma già nel 2004 la Asl ha registra-to 570 nuovi iscritti; è fondamenta-le la sempre maggiore diffusione ditatuaggio e microchippatura deglianimali al fine di prevenire il feno-meno del randagismo, alimentatodagli abbandoni di cani da partedei proprietari che non li iscrivonoall’anagrafe canina. (fonti ANSA/ASCA/animalieanimali.it) ■

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Randagismo, nuove strategie in PugliaL'Assessore alla Sanità, Tedesco: "Rivedere la L.R. 281/91. Entro due mesi, conferenza programmatica sul randagismo"

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006INFO REGIONI

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 14

S arà sicuramente un mo-dello patologico e infet-tivo di indubbio interes-

se scientifico e dovrebbe esserepresa seriamente - ma serena-mente - in considerazione dai ve-terinari nella diagnosi differenzialedelle affezioni delle vie respirato-rie superiori ed inferiori del cane.Con questo concetto ha introdottola sua relazione sull’influenza ca-nina Fabio Del Piero, DVM, PhD,membro dell’American College ofVeterinary Pathologists, docentedi patologia presso il Departmentof Pathobiology della School ofVeterinary Medicine della Univer-sity of Pennsylvania, durante ilConvegno “Influenza canina emalattie infettive del cane:realtà odierne, prospettive futu-re”, organizzato da SCIVAC eVIRBAC il 2 aprile scorso a Cre-mona. Prima di dedicarsi all’in-fluenza canina, Del Piero ha in-quadrato la classificazione e l’epi-demiologia dei virus influenzalinegli animali, entrando subito nelvivo di un tema di notevole attua-lità. Gli Influenza virus (unici mem-bri della famiglia degli Orthomy-xovirus) che interessano gli ani-mali sono tutti del tipo A e infetta-no soprattutto gli uccelli, il cavalloe il suino. Il suino può essere col-pito da forme lievi di virus B. Que-sti virus sono caratterizzati da ungenoma molto frammentato, chene facilita il riassortimento geneti-co. Gli uccelli possono essere in-fettati da tutti i virus tipo A e sonoquelli interessati dal maggior nu-mero di gruppi antigenici. Il suinoè ospite naturale dei virus H1N1 eH3N2, il cavallo di H3N7 e H3N8.L’influenza suina è caratterizzatadalla presenza di animali portato-ri (carrier), che mantengono l’infe-zione nella popolazione. L’influen-za equina, caratterizzata dalla fre-quente comparsa di nuove va-rianti antigeniche, induce formecliniche più prominenti rispetto aquella suina, con più frequenticomplicazioni secondarie, èun’infezione globale (eccetto Au-stralia, Nuova Zelanda e Islanda),fortemente contagiosa ed ende-mica. Non esiste lo stato di car-rier, ma il ciclo di infezione è ga-rantito dagli animali giovani e dal-la breve durata della protezioneanticorpale. Ma la forma influen-zale che ha guadagnato la ribaltanegli ultimi anni è l’influenza ca-nina, infezione respiratoria causa-ta da virus H3N8 equino che haeffettuato il salto di specie nel ca-ne, descritta nel 2004 daCrawford et al. su Science (vedivet.journal del 14/10/05). Del Pie-ro specifica che le sue conoscen-ze e quelle dei veterinari america-ni sono basate sugli ottimi studi diC. Crawford, E. Dubovi, W. Ca-stleman, R. Donis ed altri, divulga-ti ai congressi dell’American Col-lege of Veterinary Pathologists nel2004 (Orlando, Florida) e 2005

(Boston, Massachussetts) e suScience.I principali antefatti: nel gennaio2004 in un canile di Jacksonville,in Florida, si registrava una formadi malattia respiratoria in 22 Le-vrieri da corsa, caratterizzata dafebbre, tosse e letargia, con otto

decessi per polmonite emorragi-ca. Nel giugno 2004 un’epidemiasimile si verificava in migliaia diLevrieri da corsa in sei diversi sta-ti USA. Le lesioni anatomopatolo-giche erano rappresentate daemorragie polmonari e pleuriche,tracheite, bronchite e bronchiolite,

broncopolmonite ed emorragie in-testinali. Si identificava un virus in-fluenzale A con omologia del 96-99% con il virus influenzale equi-no H3N8. Erano inoltre presentipatogeni secondari, tra cui Strep-tococcus equi zooepidemicus, asottolineare la vicinanza cane-ca-

vallo. Le lesioni erano riproducibi-li sperimentalmente nel Beagle,ma con coinvolgimento del soloapparato respiratorio superiore. Inseguito si registravano altre pic-cole epizoozie in cinodromi di altristati USA e in cani di tutte le raz-ze dapprima nei rifugi, poi tra i ca-

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Influenza canina: “don’t panic”Fabio del Piero a Cremona (Convegno SCIVAC-VIRBAC) ha illustrato lo stato dell’arte delle conoscenzesulla nuova malattia descritta negli Stati Uniti

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 14

ni domestici che erano stati ad-dottati dai rifugi o avevano tra-scorso un periodo nei canili. L’ulti-ma epizoozia è stata segnalata aMarzo 2006 in Colorado. I dati disponibili circa la forma cli-nica descrivono una tosse assimi-labile alla tracheobronchite o tos-se dei canili (Bordetella), anchese con manifestazioni cliniche piùprominenti e durature. Del Piero fa notare come il virus diper sé non sembra essere patoge-no quanto altri virus influenzali, co-me l’H5N1; la polmonite è infatti

probabilmente imputabile soprat-tutto alle infezioni secondarie. Nes-suno è riuscito a dimostrare chel’H3N8 equino e dei cani sia unagente zoonotico. Per quanto con-cerne la diagnosi, il “gold stan-dard” ad oggi è limitato, per la dia-gnosi in vivo, alla identificazionedella sieroconversione tramite ini-bizione della emoagglutinazione,perché ancora non è stata dimo-strata l’efficacia della PCR sul tam-pone rinofaringeo, che comunqueandrebbe presa in considerazionecome procedura ancillare. La dia-

gnosi post mortem si basa sul ri-scontro di lesioni microscopichesuggestive, ma non patognomoni-che, e l’effettuazione di immunoi-stochimica indiretta, RT-PCR e iso-lamento su uova embrionate dipollo in contemporanea. Il tratta-mento suggerito dai clinici enfatiz-za la reidratazione e la terapia bat-tericida a quattro quadranti (grampositivi e negativi, batteri aerobi eanaerobi): penicillina BID per 3giorni, poi cefalessina BID per 7-10 giorni. Le terapie antinfluenzaliantivirali sono state prese in consi-

derazione ma non ancora speri-mentate sui cani. Il relatore conclu-de riassumendo i principali con-cetti e le opinioni personali sullanuova malattia. In questo momen-to di psicosi influenzale, “Don’t pa-nic!” Si tratta di un virus equinoche non ha carattere zoonosico. Èmolto contagioso e diffonde rapi-damente nella popolazione cani-na, ma soprattutto nei gruppi ca-ratterizzati da notevole affollamen-to. I patogeni secondari sembranoavere un ruolo molto importantenella eziopatogenesi della malat-

tia. Il virus può continuare a circo-lare all’interno dei gruppi ma per ilmomento non sembra esistere unostato di carrier. Al momento il virusH3N8 ha il vantaggio di trovareuna popolazione canina sprovvistadi protezione immunitaria nei suoiconfronti. I virologi sostengono chela preparazione di un vaccino nondovrebbe risultare problematica.Non è dimostrato il ciclo urbanodella malattia, che per ora è daconsiderarsi sporadica, con possi-bilità di divenire endemica. L’epi-demiologia della malattia è sempli-ce. È verosimile che possa arrivareanche in Italia. Da considerare lapossibile trasmissione dl cavallo alcane, dal momento che il contattoripetuto tra le due specie è fre-quente comprese le attenzioni dicerti cani nei confronti delle deie-zioni equine. ■

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Nature si occupadi influenza

aviaria nel gatto

Nature si occupa di in-fluenza aviaria nel gatto e

in un articolo dedicato all’argo-mento, si invoca la riconsidera-zione del ruolo del gatto nella dif-fusione ed evoluzione del virusH5N1. I ricercatori olandesi giàautori dello studio sperimentalesull’infezione del gatto con H5N1(vedi articolo su vet.journal del20/09/04) discutono gli ultimi datie gli studi sperimentali che indi-cano la vulnerabilità del gatto al-l’infezione con virus H5N1 e il ri-schio posto dai felini nella lottacontro la diffusione globale del vi-rus. Secondo gli autori, i gatti siinfettano attraverso il contatto conuccelli domestici e selvatici e poieliminano il virus attraverso l’ap-parato digerente e respiratorio, inalcuni casi trasmettendo l’infezio-ne ad altri gatti. Inoltre, notanoche i gatti nutriti con carne di pol-lo infetta possono infettarsi diret-tamente attraverso l’intestino,dunque sfruttando una via di tra-smissione sconosciuta per i virusinfluenzali dei mammiferi. Gli au-tori ritengono infine che, nono-stante questi dati, l’impatto deigatti sull’epidemiologia del virusdell’influenza aviaria sia ad oggitrascurato dalle organizzazionichiave come l’OrganizzazioneMondiale della Sanità (OMS).Quest’ultima, a febbraio, avevadichiarato che “ad oggi non vi èalcuna evidenza che i gatti do-mestici giochino un ruolo nel ciclodi trasmissione di H5N1’’. Gli au-tori del commento concludonoche non si può escludere la pos-sibilità di una mutazione del virusin un ceppo più pericoloso nei fe-lini e in altri ospiti mammiferi esuggeriscono una maggiore sor-veglianza e precauzione per pre-venire il passaggio del virus al-l’uomo. “Nonostante tutte le incer-tezze del caso - hanno rilevato gliautori - crediamo che il ruolo po-tenziale dei gatti dovrebbe esse-re considerato in linee guida percontrollare la diffusione di H5N1”.

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P rima di scrivere questebrevi considerazioni hoparlato con tanti veterina-

ri che in questi giorni erano presen-ti a Cremona per diverse iniziative.Ho avuto modo di incontrare pro-fessionisti di tutte le età ed interes-sati ai vari settori della veterinaria,in particolare a quello degli animalida compagnia che mi sembra inassoluto soffrire di più della situa-zione attuale. Infatti la difficile con-giuntura economica colpisce tutti isettori della veterinaria ma l'aspettoche differenzia fortemente quellodegli animali da compagnia daglialtri è soprattutto il fatto che la stra-grande maggioranza dei neolau-reati si orienta in questo ambito di-sdegnando altri settori ritenuti forsetroppo impegnativi o faticosi. Chiha iniziato la professione 15/20 an-ni fa investendo nella propria strut-tura e soprattutto nella professione,aggiornandosi continuamente, og-gi è in grado di offrire un buon livel-lo di prestazioni e servizi retribuiti inmodo corretto e dignitoso e quindinon risente della crisi del settore espesso aumenta clientela e fattura-to. Chi, al contrario, ha sfruttato ilmomento favorevole del settoresenza prevedere una evoluzionedel mercato e senza investire nellaprofessione oggi si trova in grossadifficoltà e potrà superare il mo-mento difficile solo impegnandosimolto nel recuperare una profes-sionalità che non è più adeguataalle richieste dei proprietari. I gio-vani laureati, pur trovandosi spessoallo sbaraglio per l'elevato numeroche ogni anno si propone sul mer-cato del lavoro, se hanno voglia difare e credono nella loro professio-ne possono anche avere dei van-taggi rispetto a molti colleghi lau-reatisi 20 anni prima. I punti di pos-sibile crescita del settore credoche siano tre: una maggior culturaanimalista dei proprietari e quindimaggior attenzione alla salute ed albenessere degli animali, nuove omaggiori richieste di prestazioniveterinarie in ambiti ancora oggipiuttosto contenuti: medicina com-portamentale, geriatria, odontosto-matologia, animali esotici, per citar-ne alcuni, ed infine la possibilità dioffrire servizi complementari (far-maco, petcorner, polizze assicura-tive, ecc.) che oggi il veterinarionon ha ancora colto come vere op-portunità di reddito. Ragionandobrevemente su questi punti pensa-te che oggi il mercato veterinarioper animali da compagnia è valuta-to dai 400 ai 500 milioni di euromentre basterebbe una spesa di100 euro per ogni animale (7 milio-ni di cani e 7,5 di gatti) per arrivarea tre volte tanto. Inoltre ci sono set-tori che possono esprimere ancoraun forte sviluppo di lavoro. Le po-lizze assicurative, pur costandopoche decine di euro, potrebberogarantire all'animale una reale assi-stenza veterinaria evitando molticasi di rinuncia alla prestazione odi eutanasia. Non ho mai credutoad una mutua sanitaria vera e pro-

pria, mentre un sistema assicurati-vo privato, che dato il basso costopotrebbe essere generalizzato efortemente incentivato, coprirebbeogni esigenza limitando forme diassistenza convenzionata con glienti pubblici soltanto a casi di pro-prietari in reali condizioni di indi-genza. Se tutti gli animali avesserouna polizza, come avviene in Gran

Bretagna ed in gran parte in USA,queste potrebbero costare moltopoco, garantirebbero un buon livel-lo di assistenza a tutti gli animali edanche un discreto lavoro a tutti i ve-terinari. Concludo riportando i datiriferiti ai consumi degli Italiani chein sostanza sono più o meno fermida tre anni. I valori che hanno avu-to un incremento sono stati quelli

che potremmo definire "costi obbli-gati": luce, gas, trasporti, assicura-zioni. Molti altri in compenso sonodiminuiti. Il settore degli animali dacompagnia è sostanzialmente ri-masto stabile. Ho sentito alcuni ve-terinari che per non perdere clien-tela hanno iniziato a ridurre le lorotariffe. La concorrenza sui prezzi ri-schia di sviluppare del tutto questa

crisi. Al contrario, si deve far vale-re la propria professionalità, le pro-prie competenze ed offrire servizidi qualità. Chi ha seguito da sem-pre queste logiche oggi non risen-te delle difficoltà di mercato per-ché la clientela matura, disposta aspendere per la salute del proprioanimale, si orienta verso questestrutture. ■

17laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006

Famiglie ferme nei consumi

Dobbiamo avere ottimismo e coraggio

RIFLESSIONI

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18 laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2006CALENDARIO ATTIVITÀ

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laVETERINARIAPROFESSIONE

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QUIZ 1Seminario SCIVAC,marzo 2005, Avellino

Risposta esatta: a)

QUIZ 2Seminario SCIVAC,settembre 2005, Perugia

Risposta esatta: d)

SOLUZIONI

Qual è la causa più comunedi stasi biliare nel cane?

Parassitosi delle vie biliari

Patologie infiammatorie intestinali

Piroplasmosi

Pancreatiti

Una neoplasia primaria dell’acetaboloè meglio trattata mediante:

Emipelvectomia con amputazione

Acetabulectomia

Pelvectomia caudale senza amputazione

Osteotomia femorale

CORSO AIVEMP VISION 2000: CORSO INTRODUTTIVO SUI SISTEMI QUALITÀ NEL SETTORE AGROALIMENTARE -Cremona, Palazzo Trecchi - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372403541 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE CHIRURGICHE DELLE PARETI ADDOMINALI E TORACICHE - VeronaFiere - AuditoriumVerdi, Verona - Viale del Lavoro, 8 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO: HISTIOCYTES AND HISTIOCYTIC DISEASES - EVENTO Attenzione: Evento posticipato in data da definirsi ANNULLATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola

Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MEDICINA E CHIRURGIA DEI MAMMIFERI NON CONVENZIONALI - Park Hotel, Strada Valnure, 7 EMILIA ROMAGNA Piacenza - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39

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INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Sassari - Via IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Vienna, 2 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC

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ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC / SIVAE ANIMALI ESOTICI: I PARTE - MEDICINA E CHIRURGIA DEI RETTILI SQUAMATI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - SegreteriaSIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE SUINITALIA - LE NUOVE FRONTIERE DELLA SELEZIONE: LA GENOMICA FINALIZZATA ALL’INDIVIDUAZIONECON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA DELLA RESISTENZA DELLE RAZZE SUINE ALLE MALATTIE - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 -

ECM: 2 Crediti - Per info: Paola Orioli - Segreteria e Comm. Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

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CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR VIII CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e CommissioneScientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE L’APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ALTERNATIVE TERAPUTICHE - Hotel Campanile -Torino - C.so Allamano 153 - ECM: 4 Crediti - Per info:

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INCONTRO SOVI AGGIORNAMENTI DI CLINICA, OTTICA DELLA VISIONE E FARMACOLOGIA OCULARE - Palacongressidella Riviera di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 13 - Per CON ASL DI CREMONA informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel.+39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

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SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - Istituto ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 15 Crediti CON ASL DI CREMONA - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA CORSO FSA - CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - PalazzoTrecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

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informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ODONTOIATRICA - Università degli Studi di Padova - Agripolis,

Legnaro (PD) - VIA DELL'UNIVERSITA', 16 - AGRIPOLIS - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL'ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Pomezia - Hotel Selene - VIAPONTINA KM 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC PATOLOGIA CLINICA: II PARTE - BIOCHIMICA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

20-21apr.

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