Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 36

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Finanziaria 2006 www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 36, dal 17 al 23 ottobre 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 362 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. MIPAF, NUOVI D.G. Il ministro Gianni Alemanno, a segui- to della riorganizzazione del suo di- castero, ha completato il quadro de- gli incarichi di direttore generale. Al Dipartimento delle Filiere agricole e agroalimentari sono stati nominati Mario Catania, direttore generale del- le Politiche agricole, e Salvatore Pe- troli, direttore generale della Trasfor- mazione agroalimentare e dei merca- ti. Al Dipartimento delle Politiche di sviluppo:Giuseppe Serino, direttore generale dello Sviluppo rurale, Laura Marisa La Torre, direttore generale per la Qualità dei prodotti agroali- mentari, Francesco Saverio Abate, direttore generale dell’Amministrazio- ne, e Cristiano Carocci, direttore ge- nerale per la Tutela del consumatore. TURN OVER Il Sivemp ha chiesto un emendamen- to per eliminare dalla legge finanzia- ria la norma che blocca il turn-over, ri- tenuta pericolosa di fronte al rischio di epidemia di influenza aviaria. CONTRATTO SSN “Certificazione non positiva” per difet- to di “quantificazione degli oneri” e della “relativa sostenibilità finanzia- ria”. Dalla Corte dei conti arriva una doccia fredda per il contratto dei me- dici e di tutta la dirigenza del Servizio sanitario nazionale. Se gli aumenti non saranno nella busta paga del me- se prossimo, i veterinari del Ssn fa- ranno sciopero il 14 e il 15 novembre. BIOETICA Il 10 ottobre è stata adottata a Parigi dai 197 paesi dell’Unesco, la ‘Dichia- razione universale di Bioetica e diritti umani’. La vicepresidente del Comita- to Nazionale di Bioetica, nonché pre- sidente del Comitato intergovernativo di Bioetica dell’Unesco, Cinzia Capo- rale ha affermato: “si segna uno spar- tiacque nella breve storia della Bioeti- ca, perché per la prima volta paesi con culture, religioni e tradizioni diver- se hanno individuato principi condivi- sibili a livello globale, al di là di ogni barriera geografica e culturale’’. INRAN “I contenuti di grasso nei diversi tagli di carne bovina analizzati sono oggi quasi dimezzati rispetto a quelli di 10 anni fa, grazie a sistemi di alimenta- zione degli animali sempre più con- trollati e rispettosi delle loro esigenze naturali e a sistemi di allevamento im- prontati al massimo rispetto degli ani- mali’’. È quanto emerge da una ricer- ca dell’Inran in via di conclusione, an- ticipata al Congresso mondiale della carne “L’unione europea a 25 nel mercato internazionale delle carni”, organizzato da Assocarni. TARTUFO Gli aspetti alimentari del tartufo e le caratteristiche dei cani da tartufo so- no stati al centro di un convegno dal titolo “Il tartufo: dal bosco alla tavola”, presso la Facoltà di Agraria, in colla- borazione con il gruppo Ateneo Sport e Cultura della Facoltà di Medicina veterinaria. Dell’avvelenamento del cane da tartufo in Abruzzo ha parlato Michele Amorena, docente di Farma- cologia e tossicologia della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo. Brevi D opo aver richiamato l’attenzione delle autorità di Governo sulla situazio- ne generale in cui si trova la veterinaria italiana, l’ANMVI ha iniziato a ri- volgersi ai singoli Dicasteri di competenza focalizzando, per ognuno, temi e obiettivi di specifica competenza. Oltre alla riduzione dell’IVA sulle prestazio- ni veterinarie per la quale il Ministero della Salute ha già interessato l’Econo- mia, l’ANMVI ha ricordato al Ministro Tremonti e al Sottosegretario Mario Bal- dassarri la questione del pet food. L’aliquota Iva che in Italia grava sull’ali- mentazione degli animali da compagnia è la stessa che viene applicata sui beni di lusso, un paradosso che fa a pugni con gli orientamenti “animalisti” di tanta politica e con le indicazioni dell’Unione Europea. Sulla questione del pet food c’è piena sintonia con ENPA e LAV, con le quali l’ANMVI ha avviato al- cune iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della politica. “Ci fa molto piacere - ha dichiarato Carlo Scotti, Presidente dell’ANMVI- vede- re come, su temi o obiettivi precisi, il mondo veterinario possa trovarsi in pie- na sintonia con le associazioni animaliste, in questo caso ENPA e LAV. Sono convinto che questa azione costituisca il primo passo per sviluppare altre col- laborazioni. Desidero quindi ringraziare i presidenti di queste due associazio- ni per averci dato subito fiducia e disponibilità”. Carlo Scotti per l’ANMVI, Da- vide Erbì Vice Presidente Nazionale ENPA e Sonny Richichi Presidente LAV hanno firmato un comunicato stampa congiunto e una lettera indirizzata a Tremonti e Baldassarri, nella quale si chede che “già a partire dalla prossi- ma Legge Finanziaria 2006 vengano fatte le scelte necessarie affinché gli ali- menti per animali da compagnia diventino meno cari e siano quindi più ac- cessibili a tutti gli 8,5 milioni di famiglie italiane che possiedono un animale”. Da tempo nel nostro Paese viene riconosciuto agli animali il diritto alla salute ed al benessere e si è affermata l’importanza e l’utilità sociale degli animali da compagnia tanto per persone sole quanto all’interno delle famiglie. Nono- stante i chiari benefici che derivano dalla compagnia di un animale, nel no- stro Paese gli abbandoni raggiungono ogni anno cifre considerevoli, creando una situazione di degrado socio-sanitario ed ambientale che grava sui costi della pubblica amministrazione. “Le nostre associazioni - scrivono ANMVI, ENPA e LAV - sono impegnate da sempre nella cura e nella salvaguardia del- la salute e del benessere animale e sono coscienti di come il costo economi- co per il mantenimento di un animale da compagnia incida, a volte in modo determinante, sulle statistiche degli abbandoni. Siamo infatti convinti che il fe- nomeno dell’abbandono sia in parte attribuibile al fatto che ospitare un ani- male da compagnia non è alla portata di tutti, soprattutto in considerazione del fatto che gli alimenti industriali per animali da compagnia (pet food) - or- mai generalmente diffusi - sono soggetti nel nostro Paese all’aliquota massi- ma Iva del 20% alla stregua dei beni di lusso. Per i cittadini con basso reddi- to e per le fasce sociali più disagiate prendersi cura del loro animale risulta quindi particolarmente oneroso e penalizzante per il bilancio familiare”. Per quanto esposto, la riduzione dell’Iva ed il suo allineamento all’aliquota del 10% per la conseguente riduzione del prezzo degli alimenti per animali, è un obiettivo prioritario, non più rinviabile. Raggiungerlo, porterebbe, inoltre, l’Ita- lia a conformarsi (come molti altri paesi europei hanno già fatto) al dettato del- la proposta di direttiva europea (COM 2003/397) che prevede l’applicazione di un’aliquota Iva ridotta per i prodotti destinati al consumo animale. Il pet food non è un bene di lusso ANMVI, ENPA e LAV hanno chiesto la riduzione dell'IVA sugli alimenti per animali da compagnia Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi A vevamo già avuto modo di ricor- dare che, tempo fa, incontrando un parlamentare, fra l'altro responsa- bile del settore sanità di un partito e con il quale ci siamo confrontati sui di- versi problemi del settore veterinario, ci era stata sottolineata l'anomalia del- la FNOVI presieduta da un Medico Ve- terinario in pensione. Questa sua con- siderazione ci fu meglio chiarita speci- ficando che non voleva essere una critica all'attuale Presidente della FNOVI a livello personale ma sempli- cemente una riflessione sul fatto che il Presidente della Federazione Nazio- nale degli Ordini, che rappresenta quindi tutto il mondo professionale pri- vato e pubblico, non può essere un pensionato che da anni è estraneo al mondo del lavoro e non è in grado quindi di recepire l'evoluzione del set- tore e le istanze della categoria. Non vogliamo entrare nel merito ritenendo che difficilmente questo ragionamento si possa generalizzare, pur avendo comunque una sua logica che potreb- be però facilmente essere contestata sostenendo la grande esperienza di un veterinario in pensione. Questo punto di vista, sia pure del tutto perso- nale, ci ha però portato ad altre consi- derazioni. Essere oggi Presidente del- la FNOVI richiede un impegno di tem- po veramente notevole, se non totale. Significa essere a Roma ed in giro per l'Italia vari giorni della settimana, di- menticarsi spesso i sabati e le dome- niche e non porsi limiti di orario. È quindi, forse, anche per questo motivo che frequentemente il Presidente è un pensionato. Quanti professionisti, pri- vati o pubblici, possono lasciare per anni il proprio lavoro per dedicarsi alla FNOVI? Il nuovo contratto dei dipen- denti pubblici prevede il distacco, pri- ma limitato alle attività sindacali, an- che per incarichi istituzionali, ma que- sto non risolve del tutto il problema e comunque un libero professionista non ha alcuna di queste facilitazioni e ci rimette tempo, soldi e crescita pro- fessionale. Per questo riteniamo che il prossimo Comitato Centrale debba valutare seriamente, per il futuro, la possibilità di riconoscere al Presiden- te un emolumento per dare la possibi- lità a tutti di accedere a questo incari- co limitando, d'altra parte, il numero di mandati previsto per i diversi incarichi all'interno dell'oragno istituzionale del- la veterinaria. Questo anche per evita- re situazioni di nepotismo permetten- do, al contrario, un continuo ricambio nei diversi ruoli. FNOVI: RIFLESSIONI SULLE REGOLE

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Finanziaria 2006

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 36, dal 17 al 23 ottobre 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

362ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

MIPAF, NUOVI D.G. Il ministro Gianni Alemanno, a segui-to della riorganizzazione del suo di-castero, ha completato il quadro de-gli incarichi di direttore generale. AlDipartimento delle Filiere agricole eagroalimentari sono stati nominatiMario Catania, direttore generale del-le Politiche agricole, e Salvatore Pe-troli, direttore generale della Trasfor-mazione agroalimentare e dei merca-ti. Al Dipartimento delle Politiche disviluppo:Giuseppe Serino, direttoregenerale dello Sviluppo rurale, LauraMarisa La Torre, direttore generaleper la Qualità dei prodotti agroali-mentari, Francesco Saverio Abate,direttore generale dell’Amministrazio-ne, e Cristiano Carocci, direttore ge-nerale per la Tutela del consumatore.

TURN OVERIl Sivemp ha chiesto un emendamen-to per eliminare dalla legge finanzia-ria la norma che blocca il turn-over, ri-tenuta pericolosa di fronte al rischiodi epidemia di influenza aviaria.

CONTRATTO SSN“Certificazione non positiva” per difet-to di “quantificazione degli oneri” edella “relativa sostenibilità finanzia-ria”. Dalla Corte dei conti arriva unadoccia fredda per il contratto dei me-dici e di tutta la dirigenza del Serviziosanitario nazionale. Se gli aumentinon saranno nella busta paga del me-se prossimo, i veterinari del Ssn fa-ranno sciopero il 14 e il 15 novembre.

BIOETICAIl 10 ottobre è stata adottata a Parigidai 197 paesi dell’Unesco, la ‘Dichia-razione universale di Bioetica e dirittiumani’. La vicepresidente del Comita-to Nazionale di Bioetica, nonché pre-sidente del Comitato intergovernativodi Bioetica dell’Unesco, Cinzia Capo-rale ha affermato: “si segna uno spar-tiacque nella breve storia della Bioeti-ca, perché per la prima volta paesicon culture, religioni e tradizioni diver-se hanno individuato principi condivi-sibili a livello globale, al di là di ognibarriera geografica e culturale’’.

INRAN“I contenuti di grasso nei diversi taglidi carne bovina analizzati sono oggiquasi dimezzati rispetto a quelli di 10anni fa, grazie a sistemi di alimenta-zione degli animali sempre più con-trollati e rispettosi delle loro esigenzenaturali e a sistemi di allevamento im-prontati al massimo rispetto degli ani-mali’’. È quanto emerge da una ricer-ca dell’Inran in via di conclusione, an-ticipata al Congresso mondiale dellacarne “L’unione europea a 25 nelmercato internazionale delle carni”,organizzato da Assocarni.

TARTUFOGli aspetti alimentari del tartufo e lecaratteristiche dei cani da tartufo so-no stati al centro di un convegno daltitolo “Il tartufo: dal bosco alla tavola”,presso la Facoltà di Agraria, in colla-borazione con il gruppo Ateneo Sporte Cultura della Facoltà di Medicinaveterinaria. Dell’avvelenamento delcane da tartufo in Abruzzo ha parlatoMichele Amorena, docente di Farma-cologia e tossicologia della Facoltà diMedicina Veterinaria dell’Universitàdegli Studi di Teramo.

Brevi

Dopo aver richiamato l’attenzione delle autorità di Governo sulla situazio-ne generale in cui si trova la veterinaria italiana, l’ANMVI ha iniziato a ri-

volgersi ai singoli Dicasteri di competenza focalizzando, per ognuno, temi eobiettivi di specifica competenza. Oltre alla riduzione dell’IVA sulle prestazio-ni veterinarie per la quale il Ministero della Salute ha già interessato l’Econo-mia, l’ANMVI ha ricordato al Ministro Tremonti e al Sottosegretario Mario Bal-dassarri la questione del pet food. L’aliquota Iva che in Italia grava sull’ali-mentazione degli animali da compagnia è la stessa che viene applicata suibeni di lusso, un paradosso che fa a pugni con gli orientamenti “animalisti” ditanta politica e con le indicazioni dell’Unione Europea. Sulla questione del petfood c’è piena sintonia con ENPA e LAV, con le quali l’ANMVI ha avviato al-cune iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della politica. “Cifa molto piacere - ha dichiarato Carlo Scotti, Presidente dell’ANMVI- vede-re come, su temi o obiettivi precisi, il mondo veterinario possa trovarsi in pie-na sintonia con le associazioni animaliste, in questo caso ENPA e LAV. Sonoconvinto che questa azione costituisca il primo passo per sviluppare altre col-laborazioni. Desidero quindi ringraziare i presidenti di queste due associazio-ni per averci dato subito fiducia e disponibilità”. Carlo Scotti per l’ANMVI, Da-vide Erbì Vice Presidente Nazionale ENPA e Sonny Richichi PresidenteLAV hanno firmato un comunicato stampa congiunto e una lettera indirizzataa Tremonti e Baldassarri, nella quale si chede che “già a partire dalla prossi-ma Legge Finanziaria 2006 vengano fatte le scelte necessarie affinché gli ali-menti per animali da compagnia diventino meno cari e siano quindi più ac-cessibili a tutti gli 8,5 milioni di famiglie italiane che possiedono un animale”.Da tempo nel nostro Paese viene riconosciuto agli animali il diritto alla saluteed al benessere e si è affermata l’importanza e l’utilità sociale degli animali dacompagnia tanto per persone sole quanto all’interno delle famiglie. Nono-stante i chiari benefici che derivano dalla compagnia di un animale, nel no-stro Paese gli abbandoni raggiungono ogni anno cifre considerevoli, creandouna situazione di degrado socio-sanitario ed ambientale che grava sui costidella pubblica amministrazione. “Le nostre associazioni - scrivono ANMVI,ENPA e LAV - sono impegnate da sempre nella cura e nella salvaguardia del-la salute e del benessere animale e sono coscienti di come il costo economi-co per il mantenimento di un animale da compagnia incida, a volte in mododeterminante, sulle statistiche degli abbandoni. Siamo infatti convinti che il fe-nomeno dell’abbandono sia in parte attribuibile al fatto che ospitare un ani-male da compagnia non è alla portata di tutti, soprattutto in considerazionedel fatto che gli alimenti industriali per animali da compagnia (pet food) - or-mai generalmente diffusi - sono soggetti nel nostro Paese all’aliquota massi-ma Iva del 20% alla stregua dei beni di lusso. Per i cittadini con basso reddi-to e per le fasce sociali più disagiate prendersi cura del loro animale risultaquindi particolarmente oneroso e penalizzante per il bilancio familiare”. Perquanto esposto, la riduzione dell’Iva ed il suo allineamento all’aliquota del10% per la conseguente riduzione del prezzo degli alimenti per animali, è unobiettivo prioritario, non più rinviabile. Raggiungerlo, porterebbe, inoltre, l’Ita-lia a conformarsi (come molti altri paesi europei hanno già fatto) al dettato del-la proposta di direttiva europea (COM 2003/397) che prevede l’applicazionedi un’aliquota Iva ridotta per i prodotti destinati al consumo animale.

Il pet foodnon è un bene di lussoANMVI, ENPA e LAV hanno chiesto la riduzione dell'IVA sugli alimenti per animali da compagnia

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

Avevamo già avuto modo di ricor-dare che, tempo fa, incontrando

un parlamentare, fra l'altro responsa-bile del settore sanità di un partito econ il quale ci siamo confrontati sui di-versi problemi del settore veterinario,ci era stata sottolineata l'anomalia del-la FNOVI presieduta da un Medico Ve-terinario in pensione. Questa sua con-siderazione ci fu meglio chiarita speci-ficando che non voleva essere unacritica all'attuale Presidente dellaFNOVI a livello personale ma sempli-cemente una riflessione sul fatto cheil Presidente della Federazione Nazio-nale degli Ordini, che rappresentaquindi tutto il mondo professionale pri-vato e pubblico, non può essere unpensionato che da anni è estraneo almondo del lavoro e non è in gradoquindi di recepire l'evoluzione del set-tore e le istanze della categoria. Nonvogliamo entrare nel merito ritenendoche difficilmente questo ragionamentosi possa generalizzare, pur avendocomunque una sua logica che potreb-be però facilmente essere contestatasostenendo la grande esperienza diun veterinario in pensione. Questopunto di vista, sia pure del tutto perso-nale, ci ha però portato ad altre consi-derazioni. Essere oggi Presidente del-

la FNOVI richiede un impegno di tem-po veramente notevole, se non totale.Significa essere a Roma ed in giro perl'Italia vari giorni della settimana, di-menticarsi spesso i sabati e le dome-niche e non porsi limiti di orario. Èquindi, forse, anche per questo motivoche frequentemente il Presidente è unpensionato. Quanti professionisti, pri-vati o pubblici, possono lasciare peranni il proprio lavoro per dedicarsi allaFNOVI? Il nuovo contratto dei dipen-denti pubblici prevede il distacco, pri-ma limitato alle attività sindacali, an-che per incarichi istituzionali, ma que-sto non risolve del tutto il problema ecomunque un libero professionistanon ha alcuna di queste facilitazioni eci rimette tempo, soldi e crescita pro-fessionale. Per questo riteniamo che ilprossimo Comitato Centrale debbavalutare seriamente, per il futuro, lapossibilità di riconoscere al Presiden-te un emolumento per dare la possibi-lità a tutti di accedere a questo incari-co limitando, d'altra parte, il numero dimandati previsto per i diversi incarichiall'interno dell'oragno istituzionale del-la veterinaria. Questo anche per evita-re situazioni di nepotismo permetten-do, al contrario, un continuo ricambionei diversi ruoli. ■

FNOVI: RIFLESSIONI SULLE REGOLE

Sul Decreto Legge n.202/2005 Misure urgentiper la prevenzione del-

l’influenza aviaria, l’ANMVI ha ri-ferito l’11 ottobre alla XII Com-missione Igiene e Sanità del Se-nato quanto pubblicamente ma-nifestato attraverso comunicatialla stampa e alla Categoria me-dico-veterinaria, ovvero che ilprovvedimento in esame riscuoteil plauso dell’Associazione ma,nel contempo, suscita forti aspet-tative.Questo Decreto Legge, infatti, faseguito all’ordinanza ministeriale(Misure di polizia veterinaria inmateria di malattie infettive e dif-fusive dei volatili da cortile) chetestimonia delle azioni di rapidointervento di cui si è fatto carico ilMinistero della Salute per intensi-ficare la lotta all’influenza aviaria;ma, ben oltre l’urgenza della si-tuazione sanitaria contingente, ilD.L. n. 202/2005 dà corpo allavolontà delle Autorità di Governodi potenziare le strategie di pre-venzione, di sorveglianza e dicontrollo. Ecco allora la previsio-ne di istituire un Centro Naziona-le di Controllo delle Malattie Ani-mali, di ridisegnare la collocazio-ne istituzionale della veterinariaitaliana attraverso l’istituzione delDipartimento per la sanità pub-blica veterinaria, la nutrizione e lasicurezza alimentare e, non dimeno, di riorganizzare le attribu-zioni del Ministero della Saluteper quanto attiene le attività vete-rinarie. Il Presidente della Com-missione, sen Antonio Tomassini,ed il relatore del provvedimento,sen. Valerio Carrara, si sono mo-strati particolarmente interessatialle nostre osservazioni, special-mente per quanto attiene la figu-ra del veterinario aziendale, unafigura a costo zero per il SSN chechiude il cerchio dell’epidemio-sorveglianza. Molto interesse èstato inoltre dimostrato dai Sena-tori per le possibilità di interazio-ne fra pubblico e privato, e per ildato che vuole che il 70% dellaveterinaria italiana siano privati.

Il Centro Nazionale diControllo delle MalattieAnimaliDisatteso l’auspicio che la sanitàveterinaria potesse trovare unapropria collocazione nel Centrodi Controllo delle Malattie (CCM),l’ANMVI ha osservato che l’isti-tuendo Centro Nazionale di Con-trollo delle Malattie Animali do-vrà, necessariamente avvantag-giarsi di quel patrimonio di dati edi esperienze a disposizione del-la sanità veterinaria privata di tut-ti i settori della clinica veterinaria.Affinché questo accada si dovràtener conto, in fase di definizionedella sua composizione e deisuoi compiti, anche della presen-za e dell’apporto dei medici vete-rinari privati.

Il Veterinario aziendaleCi sembra opportuno ricordare -ha dichiarato il Vice Presidentedell’ANMVI Giancarlo Belluzzi nelcorso dell’audizione - il Dlgs.vo27 maggio 2005 n. 117 (Attuazio-ne della direttiva 2002/99/CE chestabilisce norme di polizia sanita-ria per la produzione, la trasfor-mazione e la distribuzione di pro-dotti di origine animale destinatial consumo umano) che defini-sce un nuovo sistema di reti disorveglianza e sancisce cheoperatori del settore alimentare eallevatori possono avvalersi di un“Veterinario Aziendale”. IlDlgs.vo 117/2005 ufficializza lapresenza di un veterinario priva-to all’interno della filiera agro-ali-mentare; il Veterinario Aziendaleè una professionalità che- nonappena regolata da apposito de-creto ministeriale potrà dare unvalido apporto al Centro Nazio-nale di Controllo delle MalattieAnimali, essendo, di fatto, il pri-mo baluardo sanitario in alleva-mento ed il referente professio-nale del Veterinario Ufficiale inazienda. Tale figura appare uncardine sostanziale della biosi-curezza dell’allevamento e quan-to mai elemento di sorveglianzasanitaria di base, reso indispen-sabile anche alla luce dei recentie preoccupanti accadimenti in-fettivi registrati in questi giorni inRomania ed in Turchia. A tal pro-posito riteniamo inoltre di richia-marci all’importanza della pre-venzione, della sorveglianza edel controllo delle zoonosi (spe-cie di quelle emergenti, di quelleche interessano i nuovi animalida compagnia e la fauna selvati-ca) da organizzarsi secondo uncostante raccordo con la veteri-naria privata che, agendo dasentinella sul territorio, potrebbeveicolare in collaborazione con leAA.SS.LL., gli II.ZZ.SS e le Uni-versità, un flusso informativo dicui il Centro diverrebbe il desti-natario finale”

Il DipartimentoLa domanda sociale di prestazio-ni veterinarie, gli elevati standarddi sicurezza alimentare richiestidalle norme comunitarie e nazio-nali, l’evoluzione del rapporto uo-mo-animale richiedono una ade-guata collocazione istituzionaledella professione veterinaria, chele restituisca maggior peso emaggior visibilità sia nei confron-ti dei cittadini che della politica.Troppo frequentemente si sonoverificati conflitti di competenzafra Dicasteri e Commissioni par-lamentari che hanno sovrappo-sto o confuso attribuzioni propriedella veterinaria con attribuzionidi altri settori e di altri operatori.L’apprezzamento dell’ANMVI peril riassetto istituzionale del Mini-stero della Salute attraverso l’isti-tuzione del Dipartimento, come

previsto dall’articolo 1 comma 3del D.L. n. 202/2005, è dunquemassimo e riflette la percezionedella Categoria veterinaria, la cuiidentità è fortemente medico-sa-nitaria. Il medico veterinario è atutti gli effetti un operatore dellasalute e in questo innalzamentoistituzionale l’ANMVI coglie prin-cipalmente il riconoscimento diquesto ruolo. Infine, l’ANMVI co-glie nel riferimento esplicito allecompetenze sulla sicurezza ali-mentare contenuto nella denomi-nazione del Dipartimento - un ul-teriore riconoscimento per la ve-terinaria, impegnata a garantirela filiera alimentare “dal campoalla tavola” secondo competen-ze ed esperienza esclusive, non-ché una doverosa affermazionedelle prerogative del Ministerodella Salute, anche alla luce delnuovo rapporto che il nostroPaese è chiamato ad instaurarecon l’Autorità Europea per la Si-curezza Alimentare con sede aParma.

Riorganizzazione delle attivitàattribuite al Ministero dellaSaluteLa riorganizzazione delle attivitàattribuite al Ministero della Salutein materia di sanità veterinaria edi sicurezza degli alimenti, comeprevisto dall’articolo 1, comma 3del D.L. in esame, ripropone eprecisa le istanze sopra esposte.L’ANMVI auspica che venga pro-mossa una nuova visione della

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Audizione ANMVI in Senato

La nuova organizzazione ministeriale rispecchi tutta la veterinariaL’ANMVI chiede una rappresentazione istituzionale completa che non trascuri il ruolo dei veterinari privati

laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005

Marabelli Capo Dipartimento

I l Consiglio dei Ministri di venerdì 14 otto-bre, sotto la presidenza del Presidente,

Silvio Berlusconi, ha approvato su propostadel Ministro della salute il conferimento dell’in-carico di Capo del Dipartimento per la sanitàpubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurez-za degli alimenti al dirigente di prima fasciadott. Romano Marabelli (nella foto). Il Diparti-mento - previsto dal D.L. in fase di conversio-ne alle Camere - è stato presentato l’11 ottobredallo stesso Marabelli alle organizzazioni ed

istituzioni veterinarie. All’incontro, cui ha preso parte il Presidente ANMVICarlo Scotti, sono state delineate le funzioni del nuovo organismo, la cui isti-tuzione è già stata decretata dal DL 202/2005 ma non ancora attuata. Il Mi-nistero della Salute non intende sottrarre competenze alle Regioni ma, alcontrario rapportarsi al meglio con il sistema regionale, coordinare le pro-prie strutture periferiche, inclusi i rapporti con gli Enti Locali e gli istitutiZooprofilattici. Ci saranno tre nuove Direzioni con le seguenti funzioni: Sa-nità animale, igiene e benessere degli animali e farmacovigilanza (a que-sta direzione dovrebbe fare riferimento il Centro nazionale per la lotta allemalattie degli animali). Sicurezza alimentare; Collegamento con l’EFSA aParma. Con il nuovo Dipartimento il Ministero della Salute intende ancherafforzare la comunicazione esterna istituzionale.

L’iter di conversione in legge

Nel corso dell’iter di conversione il DL 202/2005 subirà alcune mo-difiche. Sono state annunciate tanto dalla maggioranza quanto

dall’opposizione. L’esame del provvedimento ha messo in luce sia in Com-missione Igiene e Sanità che in Commissione Agricoltura del Senato posi-zioni critiche non solo sulle misure contro l’influenza aviare, ma anche sullacreazione del Centro per il Controllo delle Malattie Animali e del Diparti-mento ministeriale. Alcuni senatori dell’opposizione avrebbero preferito unapproccio diverso, consistente nella razionalizzazione e nella valorizzazio-ne delle risorse già disponibili, piuttosto che un riassetto organizzativo delMinistero. Il senatore Piatti (DS-U), ha espresso “forti perplessità per l’intro-duzione di una serie di strutture e di centri di controllo che determinano unappesantimento burocratico”. Il senatore Flammia (DS-U) non ha giudicatopositivamente “l’istituzione di un nuovo Dipartimento e di un Centro di coor-dinamento, con nuove assunzioni di personale estremamente onerose”.

ANMVI INFORMA

“Risultano attualmente maggior-mente a rischio i cosiddetti "alleva-menti familiari", cioè di caratterenon industriale, di fatto controllatisoltanto su richiesta dei proprieta-ri”. Il Sottosegretario alle PoliticheAgricole Dozzo ha così replicatoalle critiche dell’opposizione chein Commissione Agricoltura delSenato ha avanzato perplessitàsul DL 202/2005 sulla prevenzionedell’influenza aviare, perché man-cante di misure incisive sui sistemid’allevamento industriale dei polli.La scorsa settimana i senatori del-la XII Commissione hanno discus-so di allevamenti intensivi, accu-sati da esponenti dell’opposizionedi moltiplicare i rischi di diffusionedelle malattie tra gli animali. “ll te-ma degli allevamenti intensivi - hadichiarato la senatrice LoredanaDe Petris (Verdi) - assume parti-colare rilevanza non solo sotto ilprofilo delle condizioni di salutedegli animali, ma altresì per ilmaggior rischio cui sono esposti ilavoratori all’interno delle struttu-re”. Sarebbe necessario, a suo av-viso, potenziare i servizi pubblicidi prevenzione e cura e fornireadeguate risorse umane e finan-ziarie ai centri regionali specializ-zati, operanti in condizioni di biosi-curezza. “In considerazione delleprecedenti esperienze già matura-te sul problema dell’influenza avia-ria - sostiene la Senatrice - sareb-be necessario incentivare la tra-sformazione degli allevamenti instrutture che utilizzino tecniche ingrado di garantire il miglioramentodelle condizioni di vita degli ani-mali.” Positiva, invece, l’istituzioneprevista nel decreto-legge delCentro nazionale di lotta ed emer-genza contro le malattie animali,“che potrebbe costituire un primopasso in tale direzione, qualoraesso venga gestito con criteri di-versi da quelli adottati nella prece-dente emergenza della cosiddettalingua blu”. Sulle tecniche di alle-

vamento, il senatore Sergio Agoni(LP) ha fatto presente che gli alle-vamenti italiani “che certamentesono per la maggior parte di ca-rattere intensivo, sono comunqueseguiti con particolare cura siadagli allevatori che dai centri dicontrollo preposti”. A suo avviso,si potrebbe valutare l’opportunitàdi “introdurre alcune misure restrit-tive nei confronti degli animali alle-vati secondo standard qualitativi edi sicurezza non conformi a quellinazionali”. Il sottosegretario allePolitiche Agricole Dozzo ha osser-vato che “le tecniche di carattereindustriale costituiscono un datoconsolidato ed ormai risalente eche gli allevamenti italiani risultanopienamente sicuri sotto il profiloigienico-sanitario, semmai- haproseguito - l’obiettivo principaleda perseguire per il futuro consi-sterà non tanto in un ritorno alletecniche di allevamento del pas-sato, ma nel progressivo migliora-mento di quelle esistenti”. Dozzoha sottolineato che “le articolazio-ni del sistema veterinario naziona-le, ed in particolare gli uffici com-petenti delle ASL, sono da tempoimpegnati in attività di controllo. Vaanzi evidenziato - ha aggiunto -che l’Italia è probabilmente tra iPaesi che svolgono i controlli più

frequenti ed approfonditi, in quan-to vengono effettuati anche quat-tro controlli per ciclo di allevamen-to”. Agoni ha infine dichiarato che“il rafforzamento delle strutture ve-terinarie esistenti risulta quantomai necessario e potrebbe costi-tuire un importante passo in avan-ti verso la riduzione degli oneri bu-rocratici posti a carico degli ope-

ratori del comparto agricolo, at-tualmente eccessivamente vessatida una serie di adempimentispesso superflui”. ■

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Sotto accusa anche l’utilizzo di antibiotici

Maggiori rischi sanitari negli allevamenti intensivi?Politici divisi sui sistemi d’allevamento accusati di favorire la propagazione delle malattie animali

laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005

CRACOLICI Dr. NELLO & C. - s.n.c.

SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALEDELLA CITTÀ DI FIRENZEFondata nel 1980

Direttore della Scuola: Dott. F. Cracolici

Direttore dell’insegnamento: Med. Vet. G. Brambilla

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CRACOLICI Dr. NELLO & C. - s.n.c.SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE

DELLA CITTÀ DI FIRENZEFondata nel 1980

Direttore della Scuola: Dott. F. CracoliciDirettore dell’insegnamento: Med. Vet. G. Brambilla

Firenze, 29-30 ottobre 2005CONVEGNO DI

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Filiera tutelata dal Piano Nazionale Residui“L’uso sistematico di antibiotici negli allevamenti è un rischio per la nostra salute e oltretutto riduce le difese im-munitarie rendendo gli animali più vulnerabili all’influenza aviaria’’. Lo rileva in una dichiarazione l’on. LuanaZanella (Verdi) che ha annunciato di aver inviato una interrogazione urgente al ministro della Salute Storace inrelazione ad una inchiesta condotta da Lav-Salvagente sui polli italiani all’antibiotico. Polli che sono stati com-prati e poi analizzati in esercizi commerciali in diverse città del Nord e Centro Italia, tra cui anche Mestre. “Èurgente - conclude - riconvertire gli allevamenti intensivi in luoghi dove gli animali vangano cresciuti con me-todi naturali senza ricorrere a medicinali e aumentare i controlli sul territorio che devono essere più capillari eapprofonditi’’. Le ha replicato a mezzo stampa il Sottosegretario alla Salute Cesare Cursi: “I risultati dell’inda-gine della Lav - ha detto - finiscono per gettare discredito su tutti coloro che nelle istituzioni si impegnano quo-tidianamente per tutelare la salute dei cittadini, soprattutto in un momento di forte preoccupazione, causatodalle notizie che giungono da alcuni Paesi dell’Est europeo relativamente all’influenza aviaria. Particolare at-tenzione - ha proseguito Cursi - è attribuita al tema dell’eventuale somministrazione dei medicinali agli anima-li, disciplinato da apposito provvedimento normativo. Si tratta del cosiddetto Piano nazionale residui, uno de-gli strumenti messi a disposizione dallo Stato per tutelare coloro che lavorano nella filiera, ma anche per tutti iconsumatori. Il Piano - conclude il sottosegretario - coinvolge allevatori, veterinari e responsabili degli stabili-menti di produzione. La violazione degli obblighi specificati nel Piano comporta sanzioni di tipo amministrativoe sanzioni penali nel caso di commercializzazione di prodotti non conformi’’. Il Piano Nazionale per la ricerca dei Residui (PNR) è un programma di sorveglianza e di monitoraggio dellapresenza, negli alimenti di origine animale, di residui di sostanze chimiche che potrebbero essere dannose perla salute pubblica. Ai sensi del Decreto legislativo del 4 agosto 1999, n. 336, norma di recepimento delle Direttive comunitarie96/22/CE e 96/23/CE concernenti il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostaticae delle sostanze beta agoniste nelle produzioni animali e le misure di controllo su talune sostanze e sui loro re-sidui negli animali vivi e nei loro prodotti, viene predisposto il PNR per la ricerca di talune molecole che rien-trano in due categorie stabilite a livello comunitario: la Categoria A comprende le sostanze ad effetto anabo-lizzante e le sostanze non autorizzate per il trattamento degli animali da reddito. A questa categoria apparten-gono, quindi, sostanze che vengono utilizzate fraudolentemente, ad esempio per gli effetti anabolizzanti cheinducono un incremento ponderale dell’animale trattato; la Categoria B comprende:medicinali veterinari, cioèi farmaci autorizzati per il trattamento degli animali da reddito, per i quali l’Unione Europea definisce un “limitemassimo di residuo” che non può essere superato nei prodotti destinati al consumo; contaminanti ambientali,come i metalli pesanti, i composti organoclorurati ecc.Il PNR viene effettuato mediante l’analisi di campioni pre-levati lungo tutta la filiera di produzione degli alimenti di origine animale ed interessa i diversi settori produtti-vi: bovino, suino, ovi-caprino, equino, avicolo, cunicolo, dell’acquacoltura, della selvaggina, del latte, delle uo-va e del miele. I campionamenti vengono effettuati sia negli allevamenti (produzione primaria) che negli stabi-limenti di prima trasformazione, come ad esempio i macelli o i centri di raccolta del latte. Sulla base dei risul-tati analitici, in caso di riscontro di residui di sostanze il cui impiego è vietato o quando il tenore di residui disostanze autorizzate o di contaminanti ambientali sia superiore ai limiti stabiliti, vengono attivati adeguati inter-venti a tutela della salute pubblica e, eventualmente, di tipo repressivo.

L’APPROFONDIMENTO

Joint WHO/OIE/FAO Conference to Mobilise Resources for Control of AvianInfluenza in Animals and for Prevention of

Pandemic Influenza in Humans Geneva (Switzerland), 7-9 November 2005

http://www.oie.int/eng/en_index.htm

professione veterinaria italiana,una visione integrata che affian-chi e ponga in proficua collabo-razione la veterinaria privata (il70% dei medici veterinari italiani)e la veterinaria pubblica (com-plessivamente si ricorda che inItalia sono iscritti all’ordine pro-fessionale 23.500 medici veteri-nari). La professione veterinaria,per la sua natura di professioneregolamentata e sanitaria, per lesue azioni di sanità pubblica e disanità animale, per il suo ruolosociale, per le nuove domandesociosanitarie (e.g. Pet Therapy)a cui è chiamata a rispondere,merita - a parere dell’ANMVI -una rappresentazione istituziona-le completa che non trascuri né ilruolo dei veterinari pubblici eneppure quello dei veterinari pri-vati, tassello inscindibile perchiudere il cerchio della sorve-glianza sanitaria.Esperienze di integrazione fra leprofessionalità veterinarie sonogià testimoniate da proficue inte-razioni fra la libera professioneveterinaria e le AA.SS.LL. (e.g. leprestazioni autorizzate comel’applicazione del microchip perl’implementazione dell’anagrafecanina) nonché da collaborazionistrutturate (e.g. l’erogazione diprestazioni veterinarie in regimedi convenzione con il S.S.N).

Tempo indeterminato per icoadiutoriIl Vice Presidente dell’ANMVI hainoltre descritto ai Senatori dellaXII Commissione il ruolo dei me-dici veterinari coadiutori del Mini-stero della Salute, impegnati daanni nei Posti di Ispezione Fron-taliera (PIF) e negli Uffici per gliAdempimenti Comunitari (UVAC)senza un consono inquadramen-to contrattuale, una mancanzache risulta tanto più spiacevolequanto più si confida sul loro ap-porto per il potenziamento deicontrolli alle frontiere e alle doga-ne nelle transazioni di carni eanimali vivi. Pertanto, anche inquesta sede istituzionale si è rin-novata la richiesta di una trasfor-mazione del loro attuale contrattolavorativo in contratto a tempo in-determinato. ■

I l Panel AHAW (AnimalHealth Animal Welfare) del-l’Agenzia Europea per la

Sicurezza Alimentare ha prodottoun documentato parere sulla salu-te e sul benessere del conigliod’allevamento, concludendo conla raccomandazione che venganoinnalzati gli standard gestionali esanitari a tutto vantaggio deglianimali e degli stessi allevatori.Secondo gli esperti del PanelAHAW, i conigli d’allevamento so-no geneticamente vicini ai conigliutilizzati con finalità diverse (adesempio in laboratorio) e ai coni-gli selvatici, pertanto le loro esi-genze, i fattori del loro benesseree la loro suscettibilità alle malattiesono del tutto simili. Nel parere silegge che la mortalità dei conigliallevati è considerevolmente piùalta che in altre specie animalid’allevamento a causa di infezionirespiratorie e di problemi riprodut-tivi, tanto che la loro vita è spessotalmente breve da richiedere ri-cambi annuali in allevamento chevanno oltre il 100% . Quanto scrit-to viene sottolineato con preoccu-pazione dal Panel AHAW che haquindi avanzato raccomandazionidi biosicurezza, prevenzione dellemalattie e interventi terapeutici,incluso l’utilizzo di additivi, per ri-durre le malattie negli esemplaririproduttori e adulti. L’allevamen-to, dicono gli esperti dell’EFSA,non potrà che trarre giovamentoda queste raccomandazioni e daun alleggerimento delle pressioniriproduttive su cui si fonda la pra-tica dell’allevamento intensivo, infavore di una diminuzione dellamortalità per malattia. Il migliora-mento delle condizioni d’alleva-mento, anche attraverso l’aumen-to delle dimensioni delle gabbie,potrebbe inoltre concorrere a pre-venire il fenomeno dell’aggressi-

vità. Il Report del Panel AHAW sisofferma su molteplici aspetti del-la vita del coniglio d’allevamento,inclusi aspetti comportamentali ebiologici, aspetti nutrizionali, ri-produttivi, genetici, sanitari e dibiosicurezza. Il documento arrivaa suggerire un nuovo approcciodella valutazione del rischio e del-la gestione della salute e del be-nessere del coniglio di allevamen-to per comprendere i fattori chemaggiormente determinano mor-talità in questa specie. Il proble-ma di fondo, concludono gliesperti europei è la mancanza diricerca sulla salute e sul benesse-re animale del coniglio unita allamancanza di una organizzazionestrutturata della produzione. Il76% del totale della produzioneeuropea di conigli di allevamentosi trova in Italia, Spagna e Fran-cia. I prodotti derivati o collegati aquesta attività sono in costanteaumento e il consumo alimentaredi carne di coniglio in alcuni Pae-si continua a produrre dati signifi-cativi. ■

S ono 100.000 tonnellategli antibiotici che ven-gono consumati ogni

anno nel mondo di cui l’85% neipaesi ad economia avanzata cherappresentano solo il 25% dellapopolazione mondiale. Questosignifica che alcuni paesi pre-sentano un fortissimo utilizzo diquesti prodotti. In Italia nel 2004vi è stato un consumo di 28 con-fezioni di farmaci per ogni abi-tante per un totale di 1,5 milionidi confezioni. Se consideriamoanche i prodotti utilizzati nel set-tore veterinario, in particolarequelli per la zootecnia, possiamorenderci conto degli enormiquantitativi di farmaci che vengo-no consumati ogni anno. Negliultimi due o tre anni alcuni ricer-catori hanno iniziato a sviluppareuna nuova disciplina che per laprima volta troverà ampio spazioal Congresso Internazionale diFarmacovigilanza che si tiene inquesti giorni a Manila: l’ecofar-macologia che si pone comeobiettivo quello di studiare i rischiambientali connessi all’uso deimedicinali. Il Corriere della Sera del 9 otto-bre ha dato ampio spazio aglisviluppi ed all’importanza di que-sta nuova disciplina che sta evi-denziando alcune gravi forme diinquinamento dell’ambiente diorigine farmacologico. “L’organi-smo umano (ndr. il dato può es-sere rapportato con alcune va-rianti anche agli animali), meta-bolizza dal 30 al 70% dei farma-ci ingeriti, trasformandoli in com-posti il più delle volte innocui; il

resto della dose somministrata,finisce nelle urine intatta e anco-ra in grado di agire. Da qui i me-dicinali proseguono il loro viag-gio verso i depuratori delle ac-que reflue e poi in fiumi, laghi emari, ma durante il percorso leoccasioni per inquinare un po’dappertutto si sprecano: i fanghiderivanti dagli impianti di depu-razione vengono spesso riciclaticome concimi agricoli e le acquefluviali sono utlizzate per l’irriga-zione dei campi. E non c’è solol’impiego umano dei farmaci: inagricoltura e nell’allevamento de-gli animali si utlizzano antibiotici,ormoni, antiparassitari che fini-scono nel terreno e da qui filtranonelle falde acquifere”. Lo scorsoanno un rapporto della Environ-ment Agency britannica ha rive-lato la presenza di tracce dell’an-tidepressivo Prozac nelle acquedel Tamigi e nelle riserve idricheda cui proviene l’acqua potabileper i londinesi. Una situazione simile è stata indi-viduata negli ultimi mesi nelle ac-que di superficie del fiume Nia-gara e dei laghi Ontario ed Erienelle quali è stata individuatauna discreta quantità di antide-pressivi, tracce di antiepilettici edi statine per il controllo del cole-sterolo. Nel Po, invece, è una no-tizia di questi giorni, uno studiodell’istituto di ricerche farmacolo-giche “Mario Negri” di Milano hadimostrato una forte presenza dicocaina. Ogni giorno nelle acquedel fiume scorrono almeno 4 kgdi questo stupefacente arrivaticon le urine dei consumatori. La

presenza di stupefacenti è statarintracciata anche nelle acque discarico dei depuratori di variecittà italiane come d’altra parte èstata accertata la presenza di di-versi farmaci. La situazione è simile in vari pae-si europei - riuscire oggi a valu-tarne i rischi per l’ambiente e perl’uomo è ancora estremamentedifficile ma incomincia a farsispazio nella ricerca farmaceuticauna maggiore attenzione verso ilproblema con l’obiettivo di crea-re farmaci “verdi” rispettosi del-l’ambiente. ■

5laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005

Afta epizooticain Brasile

I l ministero dell’agricolturadel Brasile ha confermato il

10 ottobre che è stato indivi-duato un focolaio di afta epizoo-tica nella zona sud dello Statodel Mato Grosso, a ridosso conla frontiera del Paraguay, e cheè stato disposto l’abbattimentodi circa 600 capi di bestiameper evitare il propagarsi dell’e-pidemia. In un comunicato, il di-castero ha anche precisato diaver proceduto ad informarel’Organizzazione mondiale dellasanità animale (Oie) di Parigi,tutti i Paesi vicini ed i Paesi deiblocchi “con i quali il Brasile harapporti commerciali”. In Brasi-le, uno dei più importanti espor-tatori di carne del mondo, l’ulti-mo caso di afta epizootica risa-le al 2004.

Gli annunci si possonoricercare e pubblicare

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Più benessere per il conigliod’allevamento

Ecofarmacologia

Rischi ambientali legati all’uso dei farmaci

ATTUALITÀ

di Antonio Manfredi

A l Presidente della Fe-derazione dei Verdi,Alfonso Pecoraro

Scanio (nella foto con il Direttoredell’ANMVI Antonio Manfredi),l’ANMVI ha chiesto l’attivazionedi un tavolo tecnico per discute-re le numerose proposte di leggee i programmi che questa forzapolitica sta portando avanti. I Verdi rappresentano il fronteparlamentare più prolifico in fattodi proposte di legge legate allaprofessione veterinaria o espres-samente dedicate ad essa. Nelbene (sgravi fiscali e riduzioneIVA per le prestazioni veterinarie)e nel male (proposte di leggescritte senza conoscere la pro-fessione). Nell’incontro romano del 10 otto-bre, Alfonso Pecoraro Scanio si è

detto disponibile a lavorare conl’ANMVI su azioni condivise, sot-tolineando come -nel panoramadella grande politica le battaglieper l’ambiente, per gli animali,per i consumatori e per le cate-gorie che si muovono entro que-sti ambiti - gli spazi di azione e diinfluenza siano tutto sommatoancora limitati. È quindi necessario che se ci so-no convergenze queste venganovalorizzate e portate avanti insie-me. Animalisti e veterinari insie-me? Quando è utile e necessario.L’ambiente, la sicurezza alimen-tare e la tutela degli animali sonotemi sempre più interdisciplinari,interministeriali e trasversali nellasocietà come nella politica. È vero quindi che anche la vete-rinaria deve saper interagire.

Tuttavia, nel corso dell’incontro,non è stato sottaciuto che per unpasso avanti compiuto dai veteri-nari ci si aspetta un passo indie-tro da parte di un certo animali-smo che non esiteremmo a defi-nire reazionario quando basatoesclusivamente sulla demagogi-ca e qualunquistica denigrazionedella professione veterinaria.L’incontro si è concluso con l’im-pegno da parte dell’ANMVI di se-gnalare ai Verdi le priorità dellaCategoria e di trovare un terrenocomune di intenti ed una sinergiadi azioni tutte le volte che gliobiettivi coincidono. Dalla riduzione dell’IVA sulle pre-stazioni veterinarie e sul pet foodfino alla tutela del cavallo i puntidi discussione e d’intesa posso-no essere tanti. ■

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Incontro con Alfonso Pecoraro Scanio

Un tavolo tecnico con i Verdi

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V enerdì 14 ottobre è stato conferito il Premio Gino Bogoni alProfessor Cesare Galli. L’assegnazione del premio, nellesale del Caffè Pedrocchi che ospita il Museo del Risorgi-

mento e dell’Età Contemporanea di Padova, è giunta alla terza edizio-ne. I destinatari del premio ricevono una scultura di pregio e di valoreartistico dell’artista veneto scomparso nel 1990. Adriano Fante, promo-tore e organizzatore del Premio spiega che le autorità padovane e gliesponenti della veterinaria “hanno ottenuto dalla famiglia dello scultoreche fosse un medico veterinario e non un letterato o un’altra professio-nalità ad essere destinatario del premio che ricorda l’artista”.Cesare Galli è noto in tutto il mondo per le sue ricerche nel campo del-la clonazione animale presso il Laboratorio di Tecnologie della Ripro-duzione del Consorzio per l’Incremento Zootecnico (LTR-CIZ) - IstitutoSpallanzani di Cremona. Nel 2003 il premio Gino Bogoni venne asse-gnato al Collega novantanovenne Guido Guidi; nel 2004 alla Collega,

Alessandra Fon-dati “per quantoha contribuitocon le propriec o n o s c e n z e ,entusiasmo ededizione acreare unascuola di der-matologia vete-rinaria italiana”.Di Gino Bogoni,si ricorda l’ope-ra Frutto-Ogget-to-Scultura, col-locata nel cen-tro storico di Ve-rona.

Veterinari premiati

Cavazzoni Medico Veterinario dell’Anno 2005Premio Bogoni a Cesare Galli

ANMVI INFORMA

Pergamena e medagliad’argento a Roberto Ca-vazzoni “Medico Veteri-

nario dell’anno 2005”. Il riconosci-mento gli è stato conferito il 13 ot-tobre presso l’Università di Parmadalla Facoltà di Medicina Veteri-naria. L’onorificenza viene tradi-zionalmente conferita ad un lau-reato in Medicina Veterinaria del-l’Università di Parma che si siaparticolarmente distinto nella suaattività professionale, raggiungen-do posizioni di notevole prestigio,anche grazie alla preparazione ri-cevuta nel suo percorso di studiuniversitari. Roberto Cavazzoni èResponsabile della Pfizer Italia/Grecia e si è laureato all’Univer-sità di Parma nel 1986. “Il succes-so nell’attività manageriale delDott. Cavazzoni - si legge in un

comunicato della Facoltà - risultaampiamente documentata dallacrescente implementazione delleresponsabilità assunte dapprimapresso la Ditta ACME e successi-vamente per un periodo molto piùlungo presso la Pfizer Italia Srl. Al-la base di questo successo, oltrealle indiscusse capacità profes-sionali, sono da annoverare lequalità umane e l’impegno co-stante in tutte le attività svolte”. Al-la cerimonia hanno presenziato ilsen Cesare Cursi, Sottosegretarioalla Sanità con delega alla Veteri-naria e il Dott. Romano Marabelli.Cavazzoni ha svolto una relazionesul significato e sulla valenza del-la Laurea conseguita presso la Fa-coltà di Medicina Veterinaria diParma in rapporto alla carrieraprofessionale. ■

Chi è il proprietario dei cani va-ganti che siano stati catturati?E chi deve provvedere ai caniricoverati in un canile rifugiose il gestore non può più prov-vedervi?La legge 14.8.1991 N°281 (Leggequadro in materia di animali di af-fezione e prevenzione del randa-gismo) recita, al comma 4 del-l’art.2: “I cani vaganti catturati, re-golarmente tatuati, sono restituitial proprietario o al detentore” e, alcomma 5 del medesimo art.2: “Icani vaganti non tatuati catturati,nonché i cani ospitati presso lestrutture di cui al comma 1 del-l’art.4 [canili comunali e rifugi percani, ndr], devono essere tatuati;se non reclamati entro il termi-ne di sessanta giorni possonoessere ceduti a privati che dia-no garanzie di buon trattamentoo ad associazioni protezioniste,previo trattamento profilatticocontro la rabbia, l’echinococcosie altre malattie trasmissibili”.Come si evince chiaramente dalledisposizioni citate, dunque, i canivaganti catturati, e non reclamatida alcun proprietario o detentore,possono essere ceduti a privati oad associazioni.Possono dunque avvalersi di talefacoltà le strutture che si occupa-no dei cani vaganti, ovvero i cani-li comunali (quali esistenti primadell’entrata in vigore della L. N°281/1991, e risanati come previ-sto dall’art. 4 della medesima leg-ge) ed i rifugi per cani (costruiti anorma dell’art. 4 L. 281/1991).Va inoltre considerato che la L. N°281/1991, all’art. 3, affida alle Re-gioni il compito di dettare, conleggi proprie, la disciplina dellamateria, con la conseguenza cheè alla legislazione regionale chebisogna appellarsi per rispondereai vari aspetti del quesito, avendocura di accertarsi che la regioneinteressata abbia legiferato in ma-teria.Poiché la cattura e custodia degli

animali randagi è competenza deiComuni singoli o associati - anchese in concreto la cattura stessapuò essere affidata non solo allestrutture comunali (ad esempio,L.R. Piemonte 26.7.1993 N° 34,L.R. Basilicata 25.1.1993 N° 6),ma anche ai Servizi veterinari ter-ritorialmente competenti (adesempio L.R. Friuli Venezia Giulia4.9.1990 N° 39, L.R. Calabria5.5.1990 N°41) - è il Comune a di-venire proprietario del cane cattu-rato, sempre che non si verifichiuna delle ipotesi citate nel quesi-to, ovvero il passaggio di pro-prietà dal sindaco al gestore di uncanile, nel qual caso è quest’ulti-mo a divenire proprietario dell’ani-male.Per poter, inoltre, stabilire qualesia il Comune proprietario del ca-ne catturato, può dirsi in linea dimassima che questo coincidacon il Comune del canile di cattu-ra, posto che generalmente cia-scun Comune - pur dovendo se-gnalare al Comune interessato lapresenza di cani vaganti al di fuo-ri del proprio territorio - provvedealla cattura (e dunque alla custo-dia nelle apposite strutture) esclu-sivamente dei cani vaganti all’in-terno del proprio territorio (adesempio, L.R. Emilia Romagna7.4.2000 N° 27, nonché delibera-zioni del Comune di Bologna).Inoltre, nel caso che il gestore delcanile (che, dal tenore della do-manda, si deduce essere unastruttura privata) non riesca, perproblemi economici, ad occupar-si di un cane precedentementeaccolto, occorre far ricorso allenorme regionali che regolano ilcaso di specie: ad esempio, la L.R. Abruzzo 21.9.1999 N° 86 stabi-lisce, all’art.13, che “il proprietarioo detentore a qualsiasi titolo de-gli animali di cui al comma 1 [ca-ni e gatti, ndr], nel caso in cui pergravi motivi sia impossibilitato atenere presso di sé l’animale, puòchiedere al Sindaco del Comune

di residenza l’autorizzazione aconsegnare l’animale al rifugio[quale struttura pubblica destina-ta al ricovero permanente di canie gatti, art. 4 L.R. AbruzzoN°86/1996 ndr]… il Sindaco sipronuncia entro 30 giorni; in casodi mancata risposta entro il sud-detto termine, l’istanza si intendeaccolta”.Giova evidenziare che anche altrenorme regionali prevedono unafacoltà analoga per il detentoreimpossibilitato a proseguire nellacura del cane precedentementeaccolto (ad es. L.R. Emilia Roma-gna 7.4.2000 N° 27, L.R. Toscana8.4.1995 N° 43, art. 8, o ancoraL.R. Molise 4.3.1992 N° 11, art.11), e ritengo che tali disposizionipossano applicarsi al caso delgestore del canile, quale detento-re del cane, risultando tuttavia ne-cessario conoscere la Regione diappartenenza del medesimo econseguentemente la relativa le-gislazione locale, precisando chenon tutte le Regioni hanno provve-duto a disciplinare la materia conproprie norme. ■

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Chi è il proprietario dei cani vaganti?

laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005

AnmviOggi è il quotidiano on-line di infor-mazione professionale dell’ANMVI. Il pri-

mo e unico quotidiano di informazione professionale via internetche ogni giorno pubblica notizie sui maggiori fatti di interesse perla Professione Veterinaria. AnmviOggi viene inviato gratuitamenteagli iscritti delle liste telematiche dell’Anmvi, a chi ne fa richiestaed è disponibile sul sito www.anmvioggi.it

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RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

Niente più ciboai gatti se l’Asl

lo proibisce

La mia vicina di casa lasciain cortile avanzi di cibo

per sfamare i gatti randagi delquartiere. Abito al piano rial-zato del condominio e sonocostretta a tenere chiuse le fi-nestre, per il continuo afflus-so di animali selvatici, richia-mati dall’odore del cibo. Nonce la faccio più.Il regolamento può prevedere ildivieto di dare cibo agli animalirandagi. Se ciò si verifica, èl’amministratore che deve inter-venire per fare osservare il di-vieto, rivolgendosi semmai alleAsl di zone qualora sia neces-sario allontanare gli animali sel-vatici dalle parti comuni dellostabile. (Il Sole 24 Ore del lu-nedì, 12 settembre 2005)

PROCESSO LENTO,PROFESSIONISTA

RISARCITO

La Cassazione (sentenzan.18953 del 28 settembre)

ribadisce che il libero professio-nista, che a causa di un proces-so lento, dal quale è stato poiassolto, ha subito perdita di cre-dito e di pubblica stima, fattoricausa di pregiudizio economi-co, ha diritto alla rifusione deidanni morali e di quelli patrimo-niali. Ricorda anche che perpresentare la domanda di equariparazione si hanno sei mesi ditempo a decorrere dal giorno incui diventa definitiva la senten-za che chiude la lunga causa.

Ricorrono perplessità e unacerta riluttanza nei farmacistialla vendita ai medici veterinaridi farmaci non vendibili al pub-blico ma solo a strutture ospe-daliere. Recentemente sonostati oggetto di incomprensionii trattamenti antiblastici. Comechiarire e fugare definitivamen-te questa spiacevole situazio-ne?I farmacisti perplessi sulla fornitu-ra di medicinali ad uso ospeda-liero a strutture veterinarie, evi-dentemente non sono al correntedei disposti del DM 306 del 16-05-2001, che all’art.17, comma 6,dice: “I medicinali ad uso umanocedibili solo ad ospedali e casedi cura, esclusi gli antibatterici,purché non esistano anche inconfezioni cedibili al pubblico, edi medicinali prescrivibili solo dauno specialista ai sensi dell’arti-colo 8 del decreto legislativo 30dicembre 1992, n. 539, ricorren-do le condizioni previste dall’arti-colo 3, comma 5, del decreto le-gislativo n. 119 del 1992, posso-no essere ceduti anche alle strut-ture veterinarie di cui al comma 1per l’esclusivo impiego nell’atti-vità clinica all’interno della strut-tura medesima, sotto il controllodel direttore sanitario che annotai relativi carico e scarico nel regi-stro delle scorte registrando i trat-tamenti effettuati, secondo quan-to previsto al comma 4. Nel casodi sostanze ad azione stupefa-

cente o psicotropa appartenentialle tabelle I, II, III, IV dell’articolo14 del decreto del Presidentedella Repubblica 9 ottobre 1990,n. 309, e successive modifiche,l’approvvigionamento avvienemediante ricetta speciale e nel ri-spetto delle registrazioni previstedall’articolo 42 del predetto de-creto del Presidente della Repub-blica 9 ottobre 1990, n. 309 esuccessive modifiche.”In merito alle condizioni previstedall’Art. 3, comma 5, del D.L.vo119/1992, esse si riferiscono acondizioni di sofferenza dell’ani-male che ne richiedono il tratta-mento con sostanze farmaceuti-che non presenti in medicinali re-gistrati ad uso veterinario.Trovo utile ricordare anche quantodisposto dal comma 4, relativa-mente agli obblighi di registrazio-ne, e dal comma 5 relativamentealla detenzione di medicinali aduso umano da parte di struttureveterinarie: “Comma 4 - Gli adem-pimenti relativi al carico dei medi-cinali costituenti scorta ai sensidei commi 1 e 6 vengono assolticonservando la documentazionedi acquisto per almeno tre anni; loscarico degli stessi è richiesto so-lo nel caso di medicinali sommini-strati ad animali produttori di ali-menti per l’uomo, limitatamente aquelli di cui agli articoli 3, comma7 e 32, comma 3 del decreto legi-slativo n. 119 del 1992, e vengonoassolti annotando il trattamento

effettuato sul registro di scarico.Comma 5 - Le strutture veterinariedi cui al comma 1, limitatamenteall’impiego su animali non produt-tori di alimenti per l’uomo edesclusivamente nei casi previstidall’articolo 3, comma 5, lettera b)del decreto legislativo n. 119 del1992, possono detenere scorte dimedicinali ad uso umano, assol-vendo agli adempimenti di regi-strazione di cui al comma 4. Talimedicinali possono essere som-ministrati agli animali unicamentedal medico veterinario che li ha incura e non possono essere in al-cun modo ceduti ai proprietari de-gli animali stessi.“Il comma 7, infine, disciplina l’ap-provvigionamento dei medicinaliad uso umano da parte dellestrutture veterinarie, prevedendo icanali di distribuzione accessibili,a salvaguardia della possibilità ditrattamento degli animali in cura:“L’approvvigionamento di medici-nali di cui ai commi 5 e 6, viene ef-fettuato attraverso i canali autoriz-zati di distribuzione del farmaco

umano e, limitatamente a quelliprescrivibili solo da uno speciali-sta, solo attraverso le farmacieaperte al pubblico, dietro presen-tazione di ricetta medico-veterina-ria non ripetibile in triplice copiaper approvvigionamento di scor-te, di cui una copia deve essereinviata al Servizio veterinario dellaAzienda sanitaria a cura del re-sponsabile alla vendita.”Resta inteso che per l’approvvi-gionamento di qualunque medici-nale tenuto come scorta, sia aduso veterinario che ad uso uma-no, è richiesta la ricetta veterinariain triplice copia, di cui una deveessere inviata alla ASL di compe-tenza. ■

Sulla confezione del KETAVET100 c’è scritto “validità dopoprima apertura 28 giorni (a T di5°C+/-3°C). Il quesito è questo:devo effettivamente consegnarealla ASL il farmaco trascorsi i 28giorni? Quali sono le conse-guenze legali se pur scaricandol’anestetico ad ogni uso nel re-

gistro stupefacenti, lo usassisenza tener conto della suddet-ta avvertenza?Il farmaco rimasto nel flacone do-po il periodo di validità, va consi-derato a tutti gli effetti scaduto equindi smaltito come medicinalestupefacente scaduto tramite ilservizio farmaceutico della pro-pria ASL. Conseguenze legali dirette, deri-vanti dall’impiego del medicinaleoltre la data di scadenza non cene sono, salvo che il medicinalesia somministrato ad un animaledestinato alla produzione di ali-menti per l’uomo. In tal caso, in-fatti, entrerebbe in vigore la nor-mativa che riguarda le scadenzedei medicinali ad uso umano. Pergli eventuali danni arrecati all’ani-male usando un medicinale sca-duto, si potrebbe configurare ilreato di maltrattamento, e cometale punibile, ma solo nel momen-to in cui la somministrazione delmedicinale scaduto effettivamen-te producesse un danno all’ani-male. A.V.

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Veterinari e Farmacisti

Legittimo l’acquisto di trattamenti antiblasticiL’acquisto di medicinali ad uso umano da parte delle strutture veterinarie rientra nella piena legittimità

laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

Riprendo una notizia dicronaca odierna per ap-prodare ad un problema

morale che, prima o poi, tutti i ve-terinari che si occupano di ani-mali d’affezione devono affronta-re. A Bordighera la signora Rena-ta, riporta l’ANSA, giace moribon-da in un letto d’ospedale. Nonsappiamo quale malattia l’affliggae poco importa perché, a 91 an-ni, si muore comunque di vec-chiaia. Renata ha condiviso gli ul-timi anni della sua vita con la ba-dante e con un’amica che nonl’abbandonava un secondo: unpastore tedesco femmina che oraha sette anni e sosta davanti alpiccolo ospedale da diversi gior-ni mangiando il minimo per so-pravvivere. A nulla valgono glisforzi della badante e dell’ENPAlocale. Il cane lì resta, in attesa divedere la sua padrona. Sì, lo sotutti noi abbiamo storie simili daraccontare. I parenti di Renatache, da Taranto stanno raggiun-gendo Bordighera, fanno sapereche del cane vogliono disfarsene.Così arriva l’accalappiacani. Stra-namente il cane non protesta,non si agita. Si lascia caricare sulcamioncino e quando si apre laportiera, di fronte al canile comu-nale, emette un rantolo, si acca-scia e muore.Perché vi ho raccontato questastoria che magari molti di voi co-noscono? Perché me ne ha ricor-data un’altra che nessuno di voipuò conoscere. Due anni fa unacliente quasi novantenne, e incondizioni di salute precarie, miporta la sua barboncina di quat-tordici anni affetta da neoplasiamammaria. Ci rivediamo dopoqualche giorno per l’intervento e,quando ha firmato la solita notainformativa e liberatoria, mi chie-de di allontanare tutto il persona-le. Vuole parlare con me, da soli.Estrae dalla borsetta un foglio emi chiede di leggerlo, a mia vol-ta, e firmarlo. “So che ha pocovalore legale, forse nulla, ma selei me lo firma io sono tranquillache farà quello che c’è scritto”.In sintesi se muore prima lei del

cane io ho mi impegno a trovareuna reale sistemazione, pressoun privato, che le assicuri una vi-ta dignitosa o a sottoporla ad eu-tanasia. Esclude la vita in un ca-nile. Ho firmato. Dopo sei mesi lasignora è morta. Per fortuna houna vasta rete di conoscenze,ma garantisco che non ero affat-to sicuro di trovare quella “siste-

mazione dignitosa” per un canedi quattordici anni che dovevaandare incontro almeno ad un’al-tra mastectomia. Ora Rosy (que-sto il nome della barboncina)dorme sul letto di una mia caris-sima cliente litigando talvolta congli altri due cani per il posto mi-gliore.Avete capito da un pezzo dove

voglio arrivare. Al problema mora-le. Se non avessi trovato quella si-stemazione in un tempo decente,avrei dovuto mancare alla parolaed affidare Rosy al canile comu-nale o rispettare i patti ottempe-rando alla volontà della proprieta-ria? Molto diversa è la situazionedi chi mi pone il problema del Ter-ranova che è cresciuto troppo nel

monolocale e adesso “o lui o me”.Se posso gli dò una mano perché,anche se il proprietario è un im-becille, alla fine chi ci va di mezzoè il cane, ma quale è il correttocomportamento morale da tenerenel caso di Rosy e dalla sua de-funta proprietaria? Per quanto miriguarda io avevo firmato e nonl’avrei mai tradita. ■

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...ho firmato.

laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005

Grazie ad un accordo fra

@nmvi Oggi e Libero, gli

articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il

quotidiano di Vittorio Feltri

sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica

regolarmente gli articoli dopo

le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li

mantiene in archivio per la

consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

[email protected]/anmvioggi

di Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

L’OPINIONE

Sul trasferimento di risor-se in materia di saluteumana e sanità veterina-

ria, in attuazione del decreto legi-slativo n. 112/1998, la ConferenzaStato Regioni ha deliberato il 22settembre scorso una proposta di

norma da inserire nella legge fi-nanziaria 2006. La proposta dinorma riguarda la copertura deglioneri relativi all’esercizio di funzio-ni conferite alle regioni dal d. lgs.112/98 in materia di salute umanae sanità veterinaria e le somme da

erogare alle regioni per gli inden-nizzi previsti dalla Legge 210/92.Due i punti della proposta di nor-ma da inserire nella Finanziaria2006: “1) A seguito della ricogni-zione effettuata dalle Regioni sul-la base delle certificazioni prodot-

te dal Ministero dell’Economia edelle Finanze relative agli oneriper il pagamento degli indennizzidi cui alla legge n. 210/92, con ri-ferimento all’esercizio delle fun-zioni conferite alle Regioni dal D.Lgs. 112/98 in materia di salute

umana e sanità veterinaria, è as-sunta a carico del bilancio statalela spesa nella misura complessi-va annua di 188,634 milioni a de-correre dal 2006; 2) Gli oneri arre-trati relativi agli anni 2003, 2004 e2005, per il pagamento degli in-dennizzi di cui alla legge n.210/92, con riferimento all’eserci-zio delle funzioni conferite alle Re-gioni dal D. Lgs. 112/98 in materiadi salute umana e sanità veterina-ria, certificati dalle Regioni in116,611 milioni annui sono assun-ti a carico del bilancio dello Statoed erogati nell’anno 2006.” In ba-se al Decreto Legislativo 112/98“attengono alla sanità veterinariale funzioni e i compiti relativi agliinterventi profilattici e terapeuticiriguardanti la salute animale, non-ché la salubrità dei prodotti di ori-gine animale. In particolare: a) laprofilassi e la cura relative allemalattie umane e animali, ivi com-prese le misure riguardanti gliscambi intracomunitari, b) le fun-zioni di igiene pubblica; c) l’igienee il controllo dei prodotti alimenta-ri, ivi compresi i prodotti dietetici ei prodotti destinati a una alimenta-zione particolare, nonché gli ali-menti di origine animale e i lorosottoprodotti; d) la disciplina delleprofessioni sanitarie; e) la discipli-na di medicinali, farmaci, gas me-dicinali, presidi medico-chirurgicie dispositivi medici, anche ad usoveterinario; f) la tutela sanitariadella riproduzione animale; g) ladisciplina dei prodotti cosmetici.(Titolo IV-Servizi alla persona e al-la comunità-Capo I-Tutela dellasalute-Art. 112). ■

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Finanziaria 2006

Trasferimento di risorse in sanità veterinariaProposta dalla Conferenza Stato-Regioni una norma per la copertura delle funzioni conferite alle Regioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005INFO REGIONI

SARDEGNA

Peste suina: 2 mln di €

agli allevatori

I l Ministero dell’Economia edelle Finanze, in seguito ai

ripetuti solleciti dell’Assessoratoalla Sanità della Regione Sarde-gna ha provveduto ad accredi-tare alla Regione le somme rela-tive alle indennità per rifonderegli allevatori che hanno subitoabbattimenti di animali a causadella peste suina africana eclassica. La somma ammonta acirca due milioni di euro e rap-presenta il 50% di quanto dovu-to agli allevatori per i danni ac-certati. Il restante 50% - è dettoin una nota dell’Assessorato re-gionale della Sanità - verrà deli-berato dopo l’ispezione Ministe-riale in programma per la fine diottobre, più volte sollecitata da-gli uffici dell’Assessorato, peraccertare la regolarità delle pro-cedure attuate durante gli ac-certamenti sanitari. (AdnkronosSalute)

SICILIA

Piano operativo per il controllo della brucellosi

S ono oltre diecimila gli oviniche ogni anno vengono

abbattuti nella provincia di Cata-nia. Il dato è emerso nel corso diun incontro organizzato daglioperatori zootecnici. All’incontroerano presenti il deputato NelloMusumeci, componente dellacommissione Agricoltura al Par-lamento europeo, il responsabiledel servizio Veterinario dell’Asl 3,Antonio Salina, e quello dell’Unità operativa di Palagonia, An-gelo Agnello. I sanitari hanno ricordato comegià nel giugno scorso l’AziendaUsl 3 abbia fornito all’assessora-to regionale alla Sanità un pianooperativo per il controllo dellabrucellosi negli allevamenti ovi-caprini del territorio provincialenel quale veniva evidenziata an-che la necessità di procedere intutti gli allevamenti alla identifica-zione certa degli animali adulticon microchip endoruminali. Musumeci ha assicurato un suointervento sia presso il governoregionale per l’approvazione del“Piano straordinario’’ e sia sullaCommissione europea di Bruxel-les affinché uniformi la normativache impone agli Stati membri lavaccinazione obbligatoria deglianimali adulti, come avviene giàin Portogallo, con notevole ridu-zione dei focolai brucellari. Gli allevatori hanno chiesto inter-venti risolutivi per evitare che ilpatrimonio ovicaprino possa ulte-riormente depauperarsi e la cor-responsione da parte della Re-gione degli arretrati della quotadi indennità di abbattimento.(Fonte: Animalieanimali).

LAZIO

Interventi in zootecnia

S upporto tecnico agli alle-vatori sulla certificazione

ed i controlli dell’alimentazioneagli animali, la concertazionecon le strutture sanitarie, inter-venti immediati sulla determina-zione del prezzo del latte ritiratoai produttori, l’Istituto zooprofilat-tico e i rappresentanti degli alle-vatori per il rilancio del settorezootecnico regionale. Sono queste le misure di inter-vento annunciate dall’Assessoreall’Agricoltura della Regione La-zio - Daniela Valentini - per il ri-lancio del settore zootecnico, du-rante un incontro con i rappre-sentanti dell’Associazione Pro-vinciale Allevatori (Apa) e del-l’Associazione Regionale Alleva-tori del Lazio (Ara.). “La RegioneLazio - ha ricordato la Valentini -è la prima a istituire un luogo diconcertazione con l’obiettivo dicoinvolgere tutti i soggetti dellafiliera lattiero-casearia per elabo-rare gli interventi di sostegno sucui stiamo già lavorando. Lavora-re con chi quotidianamente si tro-va a far fronte ai problemi del set-tore - ha detto infine l’Assessore -

ci fa guadagnare tempo e ci aiu-ta ad arrivare a soluzioni mirate econcrete’’. (Fonte: ANSA)

ABRUZZO

Lingua blu

Grande soddisfazione èstata espressa dal Vice

Presidente del Consiglio regiona-le, Nicola Pisegna Orlando, per l’i-niziativa conclusa dall’AssessoreMarco Verticelli a salvaguardia dioltre 800 allevatori abruzzesi,

chiamati a sostenere personal-mente i costi di smaltimento dellecarcasse di animali morti in con-seguenza della vaccinazione perla Lingua Blu. “Nell’incontro - haaffermato il Vice Presidente delConsiglio - è stato pianificato undisegno di legge che presto saràposto all’attenzione delle commis-sioni, al fine di garantire in via pre-ventiva simili emergenze zootec-niche, nel rispetto della legislazio-ne sanitaria e di tutela ambienta-le’’. (fonte: ANSA)

CALABRIA

Centro recupero animalia Catanzaro

Un centro di recupero per glianimali selvatici. È stato

realizzato dalla provincia di Catan-zaro. Il centro inaugurato lo scorso11 ottobre, ha il compito di acco-gliere le richieste di chiunque trovianimali selvatici feriti o in difficoltà,offrendo loro idonee cure, interven-ti chirurgici, assistenza e terapie diriabilitazione fino al definitivo rein-

serimento nell’ambiente naturale. IlCras, autorizzato come clinica ve-terinaria dal comune, è una delleuniche due strutture presenti in Ca-labria. Ubicato all’interno del Parcodella Biodiversità, il centro è com-pleto di pronto soccorso, locali peril lavaggio degli animali feriti, salachirurgica e radiologica, ricovero.All’esterno invece, una serie digabbie e voliere sono destinate adaccogliere la degenza degli anima-li e la loro riabilitazione. (Fonte: Ani-mali e Animali). ■

11laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005INFO REGIONI

Uno studio ha effettuatouna revisione sistemati-ca della letteratura per

valutare l’efficacia degli interventiterapeutici e profilattici messi in at-to per la leishmaniosi viscerale ca-nina (Leishmania infantum), al finedi proporre alcune indicazioni a fa-

vore o contro tali interventi. Soddi-sfacevano i criteri di inclusione 47articoli clinici pubblicati tra il 1980e il 2004.La valutazione delle prove clinicheconsiderate forniva una buona evi-denza per la raccomandazionedell’utilizzo dell’antimoniato di me-

glumina al dosaggio minimo di 100mg/kg al giorno per almeno 3-4settimane, associato all’allopurino-lo per migliorare l’efficacia clinica eridurre il tasso di recidiva. La valu-tazione forniva poi una discretaevidenza per la raccomandazionedell’utilizzo di pentamidina (4

mg/kg due volte la settimana) eaminosidina (5 mg/kg due volte lasettimana) per 3-4 settimane. Nonvi erano invece sufficienti evidenzeper raccomandare l’utilizzo di allo-purinolo da solo, amfotericina B,buparvaquone, ketoconazolo, en-rofloxacina e l’associazione tra metronidazolo e spiramicina o me-

tronidazolo ed enrofloxacina. Acausa degli effetti collaterali, vierano discrete evidenze contrarieall’utilizzo dell’aminosidina ad altodosaggio (20-80 mg/kg al giorno).La valutazione degli articoli checonsideravano le misure repellenticontro le zanzare vettrici della lei-shmnaniosi forniva una buona evi-denza per la raccomandazione deicollari di deltametrina e una di-screta evidenza per l’utilizzo dipermetrina spot-on. (“Treatment ofcanine Old World visceral leishma-niasis: a systematic review” Noli C,Auxilia ST. Vet Dermatol. 2005Aug; 16(4): 213-32) ■

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Leishmaniosi: quale terapia?Secondo una revisione sistematica della letteratura, l’antimoniato di meglumina associato ad allopurinolosarebbe il trattamento più raccomandabile

laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

L’impatto dei cambiamenticlimatici sugli animali

Icambiamenti climatici potreb-bero causare l’estinzione di

numerose specie animali, inclusigli uccelli migratori. Lo afferma unrapporto commissionato dal go-verno inglese che è stato presen-tato durante una conferenza UEsul tema dei cambiamenti climati-ci e della biodiversità, organizza-ta dal Defra in Scozia (Aviemore,5-7 Ottobre 2005). Numerose leminacce identificate dal rapporto.La funzione riproduttiva (femmini-lizzazione) delle tartarughe po-trebbe essere influenzata dalloscioglimento dei ghiacci, dalladesertificazione e dal riscalda-mento dei mari. Il riscaldamentoglobale avrebbe già modificato lerotte migratorie di alcuni uccelli ealtri animali, come pesci e tarta-rughe. Alcune specie normal-mente associate a paesi più me-ridionali, come la garzetta, Caret-ta caretta e la triglia di fango, so-no avvistate con frequenza cre-scente in Inghilterra. Mentre alcu-ne specie si sono adattate allenuove condizioni semplicementespostando il loro habitat più versoi poli, lo studio ricorda come l’a-dattamento non sia possibile peraltri animali, quali l’orso polare ele foche, il cui habitat sta scom-parendo rapidamente per lo scio-glimento dei ghiacci artici. Anchepiccoli cambiamenti della tempe-ratura marina possono avere im-patti drammatici sul plancton, labase della catena alimentareoceanica. Il krill è pure influenza-to dai mutamenti climatici. Altre minacce identificate dallostudio sono: aumento dei feno-meni atmosferici con conseguen-ti danni alle colonie riproduttivedegli albatros, innalzamento dellivello dei mari che distrugge i sitidi nidificazione delle tartarughemarine (ad es., si prevede cheandrà perso un terzo delle spiag-ge utilizzate dalle tartarughe neiCaraibi, danneggiando anche lefoche e altre specie costiere). Il ti-more è che i cambiamenti già inatto siano troppo rapidi perché lespecie animali interessate possa-no evolvere nuove strategie di so-pravvivenza.

di Maria Grazia Monzeglio

Con una lettera inviata aipropri iscritti il 5 ottobrescorso, il Consiglio Di-

rettivo dell’Associazione Veterina-ri Modenese (AVM), società fede-

rata ANMVI, ha ricordato ai colle-ghi i prossimi incontri di aggior-namento organizzati dall’asso-ciazione. La prima serata si terràil prossimo 26 ottobre presso l’I-stituto Zooprofilattico di Modena.Roberto Bellei del Gruppo di Stu-dio di Practice Management SCI-

VAC, terrà una relazione sull’ana-lisi dei costi e delle entrate men-tre il 23 novembre sempre pressol’IZS di Modena il dr. Luca Gan-dini, Med. Vet. - responsabiletecnico Biologia Piccoli AnimaliMerial, introdurrà in manierascientifica un dibattito sulle vac-

cinazioni del cane e del gatto:protocolli vaccinali attuali, nuoviceppi virali e risposte immunita-rie. Il Consiglio Direttivo ha inoltrericordato che sta cercando colle-ghi disposti a partecipare ad unapiccola serie di incontri televisivia carattere divulgativo presso

un’emittente locale su tematicheinerenti la clinica dei piccoli ani-mali. Per chi fosse interessato oper chi avesse bisogno di ulterio-ri informazioni sulle serate di ag-giornamento può rivolgersi al dr.Paganti Roberto al numero059/346508. ■

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AVM: due serate di aggiornamento Practice management e vaccinazioni del cane e del gatto i temi affrontati

laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005

Hill’s* VETEFARMA

DALLE ASSOCIAZIONI

Convenzionati:convegno a Palermo

Mercoledì 5 ottobre 2005,presso l’Aula Magna

dell’Istituto Zooprofilattico Spe-rimentale della Sicilia “A. Mirri”,si è svolto, con il patrocinio del-la Federazione Regionale degliOrdini dei Medici Veterinari, unconvegno sul tema “Un contrat-to nazionale quale opportunitàdi lavoro del medico veterinarioconvenzionato”. All’apertura deilavori il Direttore sanitario dell’I-stituto Zooprofilattico Sperimen-tale, Santo Caracappa, ha salu-tato e ringraziato i convenuti,dando il benvenuto alle autoritàpresenti e ai numerosissimi col-leghi giunti da tutta la Sicilia perfare il punto sugli sbocchi lavo-rativi attuali del settore veterina-rio. Il Dr. Claudio Fantini, Coor-dinatore Nazionale dei Veterina-ri aderenti UIL FPL, ha ricordatoche i contratti che attualmenteregolano il rapporto tra liberoprofessionista e azienda sanita-ria locale non assicurano al ve-terinario alcuna salvaguardia,nessun diritto di base: ferie, ma-lattie, infortunio sul lavoro, ma-ternità. L’obiettivo del sindacatoè stato quindi quello di far inse-rire i veterinari nell’AccordoCollettivo Nazionale per la di-sciplina dei rapporti con i medi-ci specialisti ambulatoriali ed al-tre professionalità sanitarie chedovrebbe essere definito entroil mese di ottobre. L’obiettivoraggiunto è il segno di un cam-biamento di prospettive e dimentalità; si riconosce final-mente alla categoria professio-nale dei medici veterinari unruolo di primaria importanzanella salvaguardia della salutepubblica, al pari del medicoumano, ha dichiarato il Dr. Anto-nio Limone, Consigliere Nazio-nale F.N.O.V.I nonché Commis-sario Straordinario per il Mezzo-giorno. Fra gli altri è intervenutoanche il Dr. Giuseppe Licitra,Presidente dell’AIVEMP (Asso-ciazione Italiana Veterinaria Me-dicina Pubblica) che ha sottoli-neato l’impegno dell’AIVEMP edell’ANMVI nel sostenere unaprofessione in continua trasfor-mazione, specialmente nellasua articolazione pubblica chemai come in questo periodo èstata chiamata a dare risposteconcrete su problematiche disanità pubblica. Ha ricordatoinoltre l’importanza della colla-borazione data dall’ANMVI, nelsuo ruolo concertativo, alla SI-SAC per arrivare ad una defini-zione del rapporto di lavoro deiconvenzionati.

Eleonora e la Lingua Blu“Questa volta ci dispiace”, ci di-spiace veramente che EleonoraBerlusconi se ne sia andata negliUSA rinunciando ad una brillantecarriera come veterinaria. Ci di-spiace che se ne sia andata a stu-diare in qualche scantinato delBronx senza portarsi dietro tutta lafamiglia, cani gatti e cavalli com-presi con relativo stalliere. A que-sto punto come farà la nostra cate-

goria a risollevarsi senza l’aiutodella piccola veterinaria di Arcore?In effetti con i rappresentanti, or-gani di stampa compresi, che ciritroviamo sarà veramente dura!!Se Emilio Fede legge il vostro edi-toriale, si fa un endovena di tanax. Da veterinario propongo esamisierologici per la blue tongue atutto il comitato di redazione di“Professione Veterinaria”, perchédopo questa “leccata” vi è venutadi sicuro la lingua blu; pardon...lingua azzurra.

Dr. Sandro Ricci, Orvieto

P.S. visto che siete una pubblica-zione tecnica e quindi politicamen-te neutra (!), sicuramente leggeròquesta mail sul prossimo numero,magari insieme ad altri commentidi colleghi costernati dalla graveperdita per la orgogliosa categoriadei Veterinari d’Italia.

Caro Collega,prima di risponderti devo ricorda-re ai lettori che la tua lettera si ri-ferisce ad un corsivo pubblicatosul n. 33 di Professione Veterina-

ria con il titolo “Questa volta ci di-spiace”, che ha spinto alcuni Col-leghi a scriverci e ad intervenireanche in Vetlink. Ovviamente ilcorsivo era sarcastico, perciò tiinvito a rileggerlo in chiave ironi-ca. Credo che i lettori, e anche tu- se ci leggi da tempo - possiatetestimoniare che non abbiamomai avuto peli sulla “lingua” nel di-fendere la nostra categoria e lenostre posizioni.La lingua è blu d’inchiostro per-ché mettiamo su carta quello chepensiamo e per questo dobbiamo

difenderci dalle denunce di diffa-mazione che ci arrivano perchéabbiamo sempre il coraggio di di-re la verità e la realtà delle cose. Un cordiale saluto.

Carlo Scotti

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 36/2005LETTERE AL DIRETTORE

@

“Le decisioni politiche di un Presidente che ha a chefare con l’influenza aviare sono

difficili”George W. Bush

SeminarioSCIVAC

di dermatologiafelina

Alessandra Fondati e Laura Or-deix saranno a Palermo il pros-simo 26-27 novembre, per fareil punto sulla diagnosi e terapiadei problemi dermatologici nelgatto. Il Seminario, organizzatoda SCIVAC, si terrà presso l’Ho-liday Inn di Palermo. Questi gliargomenti che saranno affronta-ti: dermatologia comparata delcane e del gatto; alopecia foca-le-multifocale; alopecia simme-trica; dermatiti esfoliative; der-matiti pruriginose facciali; der-matiti papulo-nodulari; novitàdiagnostiche e terapeutiche indermatologia felina. La Com-missione Nazionale per la For-mazione Continua in Medicinaha assegnato all’evento 4 credi-ti ECM. Le iscrizioni sono aper-te fino all’11 novembre dopodi-ché sarà possibile iscriversi so-lo in sede congressuale. Per maggiori informazioni, rivol-gersi alla Segreteria SCIVAC (Tel. 0372/40.35.08).

Avviso ai lettori Eta Meta Research staconducendo per ANMVI(Associazione NazionaleMedici Veterinari Italiani)una ricerca telefonica suiprincipali strumenti diinformazione utilizzati daimedici veterinari, cheservirà anche a capirecome ANMVI stessa pos-sa meglio venire incontroalle loro richieste con ipropri mezzi di comuni-cazione.

A.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2005 15CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

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Comitato di Redazione

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Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini,

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Chiuso in stampa il 17 ottobre 2005

laVETERINARIAPROFESSIONE

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QUIZ 1Problemi urogenitali neglianimali esotici, primo incontroSIVAE 2005Risposta esatta: c)

QUIZ 2Corso Base SIVAR diChirurgia del Bovino,secondo semestre 2005Risposta esatta: c)

SOLUZIONI

Quale dei seguenti farmaci non vieneutilizzato per la sedazione od anestesiainiettabile del vitello?

a) xilazina

b) tiletamina + zolazepam

c) azaperone

d) detomidina

Come sono posti i reni in un iguana?

In cavità celomatica, il destro posto cranialmenteal sinistro

In cavità celomatica posti simmetricamente l’uno all’altro

Sono accolti nel bacino, simmetrici, separati dagli altri visceri dal-la membrana celomatica. Il polo craniale non deve sporgere oltrele ossa iliache

Hanno un unico rene posto cranialmente alle gonadi

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MANAGEMENT GIORNATA DI APPROFONDIMENTO PRATICO SULLE TEMATICHE ECONOMICO-FINAZIARIEDELL’IMPRESA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Perinfo: Elena Piccioni - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - StradaStatale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA EPATOPATIE NEL CANE E NEL GATTO: DIAGNOSI TRATTAMENTO E PROGNOSI - Hotel San Domenico -Soverato (CZ) - Via della Galleria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - PARTE 2: ECOGRAFIA (CORSO BASE) - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: 29 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON EVOLUZIONE DEI CONTROLLI “DALLA STALLA ALLA TAVOLA” DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE ALLA LUCEL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DI BRESCIA DEI NUOVI REGOLAMENTI UE. ASPETTI GIURIDICI, PRATICI E TECNICHE DI LABORATORIO - Istituto Zooprofilattico E CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BRESCIA di Brescia - ECM: Richiesto accr. - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA. LA REIDRATAZIONE NELLE PATOLOGIE NEONATALI DEL VITELLO; GESTIONE DELLACON ASL PROVINCIA DI CREMONA E ORDINE MEDICI FERTILITÀ NELLA VACCA DA LATTE: APPROCCIO NORD AMERICANO A CONFRONTO CON QUELLO EUROPEO -VETERINARI DI CREMONA CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti - Per info: Paola Orioli - Segr. e Comm. Scientifica SIVAR

- Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI IN SUINICOLTURA. UTILIZZO DEL FARMACO NELL’ALLEVAMENTO SUINO: STRATEGIE DI CON ASL PROVINCIA DI CREMONA E ORDINE DEI SOMMINISTRAZIONE E SICUREZZA ALIMENTARE - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM:MEDICI VETERINARI DI CREMONA Richiesto accr. - Per info: Paola Orioli - Segr. e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC INCONTRO CON MIKE WILLARD: UN APPROCCIO RAGIONATO AI PROBLEMI PIÙ COMUNI INGASTROENTEROLOGIA - Hotel Leonardo Da Vinci, Milano - Via Senigallia, 6 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA LA CITOLOGIA NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - SASSARI - Facoltà di Medicina Veterinaria - IN COLLABORAZIONE CON ASVAC ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali

SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 42Attenzione: Date evento modificate. Crediti I e II parte - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508

E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 51° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - TRAUMATOLOGIA ORTOPEDICA E MAXILLOFACCIALE - IN COLLABORAZIONE CON AVULP Centro Congressi Quattrotorri, Perugia - Via Corcianese, 260/A - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] SIVE IN COLLABORAZIONE CON SIDI PROBLEMATICHE DI MEDICINA D’URGENZA NEL CAVALLO SPORTIVO - VeronaFiere, Verona - Viale del

Lavoro, 8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CAMPANIA MEDICINA E CHIRURGIA DELLE TARTARUGHE - Istituto Zooprofilattico Sperimentale Del Mezzogiorno, IN COLLABORAZIONE CON Napoli - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DI PORTICI Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected] SIRE SEMINARIO SIRE (SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE EQUINA) - Centro Studi - Palazzo Trecchi,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20- ECM: 23 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP L’HACCP NELLA FILIERA LATTIERO CASEARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 -E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - CON ASL DI CREMONA ECM: 15 Crediti - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail:

[email protected]

CORSO SIVAR PATOLOGIE DEL VITELLO: MANAGEMENT E TRATTAMENTO - Azienda Sperimentale “V.Tadini”, Podenzano(PC) - S.S. 654 - Località Gariga - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteriae Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMEF / SIMIV DISCREPANZE IN GASTROENTEROLOGIA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO: QUANDO LE NOSTRE INTUIZIONI, IDATI DI LABORATORIO E LA DIAGNOSI STRUMENTALE NON COINCIDONO TRA LORO - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD ORIENTALE SIVE MICOTOSSINE E MICOTOSSICOSI NELLA PRATICA EQUINA - Istituto Zooprofilattico di Bologna - ECM: 2Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR TRENTINO ALTO ADIGE MASTITI: ANALISI DEI PUNTI CRITICI IN AZIENDA - Ordine dei Medici Veterinari, Trento - ECM: Richiesto IN COLLABORAZIONE CON Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV NUOVI APPROCCI MULTIMODALI A VECCHI PROBLEMI ONCOLOGICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA PRESENTAZIONE LAVORI ANNUALI DEI GRUPPI REGIONALI DI MEDICINA COMPORTAMENTALE -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA DERMATOLOGIA: L’USO DELLA CITOLOGIA NELLA DIAGNOSI DELLE PIÙ FREQUENTI MALATTIE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI CUTANEE NEI PICCOLI ANIMALI - Palermo - Orine dei Medici Veterinari - ECM: Richiesto Accreditamento - VETERINARI DI PALERMO Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 45 Crediti - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC / SISCA CORSO BASE DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIOCE SEMINARIO SIOCE (SOCIETÀ DI ORTOPEDIA E CHIRURGIA EQUINA) - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICIV ARGOMENTI DI CITOLOGIA CUTANEA. CELLULE EPITELIALI E CELLULE FUSATE IN CITOLOGIA CUTANEA:DALL’EUPLASIA AL PROCESSO NEOPLASTICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA LA SINCOPE: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Hotel Leonardo Da Vinci , Milano - Via Senigallia, 6 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]