Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

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PDL Luana Zanella www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 25, dal 4 al 10 luglio 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 252 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. MINSAL Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Salute ha approva- to la conferma del prof. Vittorio Silano e della dott.ssa Antonella Cinque nel- l’incarico di Capi dei Dipartimenti del- l’innovazione e della prevenzione e comunicazione. COGEAPS “Grazie ai finanziamenti del Ministero, sono state acquistate le apparec- chiature informatiche che ci permet- teranno di gestire il sistema”. Il Presi- dente della FNOMCEO annuncia che il COGEAPS inizierà a breve l’inseri- mento dei dati relativi ai crediti ECM, forniti dal Ministero della Salute. “So- no certo - ha aggiunto - che per la fi- ne dell’anno il sistema potrà conside- rarsi operativo”. OVINI E CAPRINI La Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato il parere favo- revole proposto dal relatore Gianni Mancuso sullo schema di decreto le- gislativo recante attuazione della di- rettiva 2003/50/CE che rafforza i con- trolli sui movimenti di ovini e caprini. Favorevole ma con osservazioni, in- vece, il parere della Commissione Igiene e Sanità del Senato che ritiene il provvedimento non del tutto confor- me al dettato europeo. RETTILI “L’Italia è quarta in Europa nel com- mercio di uccelli vivi da compagnia. Abbiamo il sesto mercato europeo per quanto riguarda i rettili vivi”. La denuncia è di Massimiliano Rocco, responsabile dell’Ufficio italiano di Traffic Europe del WWF. Cresce il fe- nomeno del commercio internaziona- le di invertebrati, come scorpioni o ragni. Crescono anche i sequestri: “in Italia abbiamo 800 pappagalli rari vi- vi e non sappiamo che farne”. ZANZARA TIGRE Un progetto sulla diffusione della zanzara tigre per adeguare il control- lo dell’infestazione. Questo il progetto della Regione Emilia-Romagna, della durata di due anni. Una prima rela- zione, a conclusione del primo anno di progetto, verrà redatta entro di- cembre 2005. Per quest’anno, il co- sto del progetto è di 250.000 euro. INFLUENZA AVIARIA Il Consiglio agricolo europeo ha ri- chiesto un adeguato livello di cofi- nanziamento in vista della direttiva che la Commissione ha adottato lo scorso 28 aprile e che verrà recepita dal diritto nazionale il 31 dicembre 2006. Il provvedimento include una sorveglianza specifica e obbligatoria nei paesi membri e un sistema di vaccinazione più rapido soprattutto per le zone minacciate e per gli uc- celli domestici. BSE IN SICILIA Un bovino femmina del Nisseno (CL) è risultato positivo al test della Bse. Il capo è arrivato in Sicilia dall’Austria nel ’98. “Stiamo individuando - ha detto il direttore sanitario dell’IZS, Santo Caracappa - i circa dieci capi ancora in vita arrivati in Sicilia con l’a- nimale risultato positivo’’. Gli altri casi di Bse accertati nell’Isola sono stati 5 nel 2002. Brevi Stop in Senato all'infermiere veterinario N on ci saranno operatori tecnici di sanità veterinaria: l’infermiere veterinario esce di scena. Almeno per ora. La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha infatti ap- provato la soppressione dell’articolo 7 del ddl che istituisce nuove professioni e nuovi ordini in sanità. L’emendamento soppressivo è stato presentato dai senatori Boldi (foto) e Di Girolamo, ritenendo che l’istituzione di operatori tecnici in veterinaria non fosse attinente con il ddl in esame e ne pregiudicasse l’omogeneità. “Ab- biamo testimoniato la nostra soddisfazione per l’esito delle votazioni in Com- missione al sottosegretario Cursi e ai senatori che hanno proposto l’emen- damento soppressivo”: il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, commenta favorevolmente lo stralcio dell’articolo 7 da un provvedimento che, nato per creare figure ausiliarie dei medici, includeva anche l’istituzione di tecnici di sanità veterinaria. “Ci è sempre sembrata una forzatura - aggiunge Scotti - e non abbiamo mancato di farlo presente al senatore Antonio Tomassini, presidente della Commissione, in colloqui che sono stati avviati ormai più di un anno fa e che ci hanno portato ad esiti confortanti come questo.” L’articolo soppresso avrebbe istituito; la figura professionale dell’operatore tecnico ausiliario di sanità veterinaria, che svolge l’attività di cattura degli animali, il loro contenimento, nel rispetto del benessere animale, la pulizia degli ambienti compresi quelli in cui sono custoditi gli animali, il ritiro dalle strade e dagli altri luoghi pubblici degli animali morti, il trasporto del mate- riale, la manutenzione degli utensili e delle apparecchiature in dotazione, con un ruolo nell’assistenza diretta alle attività terapeutiche veterinarie, nel- l’assistenza alle attività chirurgiche veterinarie, e nell’assistenza alle attività e terapie assistite con animali; la figura professionale dell’operatore tecnico specializzato ausiliario di sanità veterinaria, il quale svolge l’attività di cattu- ra, assistenza, alimentazione e cura della mano agli animali stabulati, cu- randone l’igiene individuale e quella degli ambienti in cui sono ricoverati, ga- rantendo l’applicazione delle norme sul benessere animale; svolge altresì il trasporto del materiale, ivi compresi gli animali morti, la guida degli auto- mezzi speciali (autocanili e ambulanze veterinarie), la loro pulizia e la ma- nutenzione degli utensili e delle apparecchiature in dotazione; la figura pro- fessionale dell’operatore socio-sanitario addetto all’assistenza zooiatrica, il quale svolge la sua attività sia nel settore veterinario che in servizi di tipo so- cio-sanitario anche in ambiente ambulatoriale od ospedaliero veterinario e al domicilio dell’utente. Egli svolge la sua attività su indicazione degli operato- ri professionali sanitari o del personale medico veterinario, ed in collabora- zione con gli altri operatori, secondo il criterio del lavoro multi-professionale. Il pericolo è definitivamente scongiurato? Il 16 giugno le Regioni hanno con- fermato che l’istituzione dei profili di operatore tecnico di sanità veterinaria avrebbe evidenziato “una palese contraddizione con le procedure previste dall’articolo 5 circa l’individuazione di nuove professioni in ambito sanitario”, in base al quale si prevede un preciso riferimento a fabbisogni specifici con- nessi agli obiettivi di salute previsti nel piano sanitario nazionale e nei piani sanitari regionali che non trovano corrispondenza in professioni già ricono- sciute. Analogamente si era espressa la conferenza Stato Regioni un anno fa: “La definizione delle funzioni peculiari delle nuove professioni deve av- venire evitando parcellizzazioni e sovrapposizioni con professioni già rico- nosciute o specializzazioni delle stesse”. Ma si presti attenzione alla secon- da osservazione critica delle Regioni: “Ove si trattasse di operatori di inte- resse sanitario riconducibili a qualifiche professionali e non a profili sanitari la competenza in tema di individuazione e formazione è sicuramente regio- nale”. Forse è presto per dirsi in salvo. Non chiamatela estetica 36 parlamentari firmano una proposta di legge per vietare alcuni interventi estetici sugli animali da compagnia A PAG. 3 Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi U na importante indagine condotta dal National institutes of health su 3.600 ricercatori al loro primo proget- to finanziato e 4.160 borsisti che ope- ravano nella ricerca dopo la laurea, è stata lo spunto per un editoriale di "Nature" dal titolo: "I cattivi comporta- menti degli scienziati". Infatti circa il 50% ha risposto ad una serie di do- mande che hanno evidenziato nel mondo della ricerca comportamenti veramente preoccupanti. Fra gli inter- vistati almeno uno su tre ha ammesso di aver avuto comportamenti scorretti o illeciti nella conduzione della ricerca o nella pubblicazione dei risultati. La casistica che ne emerge è molto varia e diversificata ed in molti casi è tale da aver veramente falsato i risultati o la loro attendibilità. Ad esempio, il 27,5% degli intervistati ammette di non aver registrato correttamente i ri- sultati, il 15,3% non ha utilizzato tutti i risultati disponibili ma ha selezionato solo quelli più opportuni per dimostra- re la sua tesi, il 15,5% ha cambiato il disegno e la metodologia della ricerca per accontentare chi finanziava la ri- cerca. In misura minore sono stati am- messi comportamenti anche più gra- vi: lo 0,3% ha dichiarato di aver falsifi- cato o inventato dei dati, il 6% non ha pubblicato dati che erano in contrasto con le proprie precedenti ricerche. In totale, come abbiamo detto il 33% ha ammesso di non essersi comportato correttamente. Questo dato, secondo l'editoriale di "Nature" rischia di far perdere credibilità a tutto il mondo scientifico coinvolgendo anche la maggior parte dei ricercatori che, al contrario, si sono sempre attenuti a re- gole rigorose e scientificamente inec- cepibili. Anche il settore della ricerca veterinaria spesso evidenzia situazio- ni per lo meno discutibili che in alcuni casi hanno lasciato perplessi per la metodologia adottata, la scelta del campione o l'attendibilità dei risultati, suscitando anche vivaci discussioni al momento della loro pubblicazione. Riteniamo, al contrario, che i medici veterinari che operano nel settore del- la ricerca, sia pubblica che privata, sia universitari che liberi professioni- sti, debbano attenersi con la massima serietà e rigore alle regole etiche, deontologiche, scientifiche e profes- sionali, senza farsi coinvolgere da altri interessi personali o aziendali che to- glierebbero valore e significato al loro lavoro. ATTENTI ALLO SCIENZIATO

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 25, dal 4 al 10 luglio 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

252ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

MINSALIl Consiglio dei Ministri, su propostadel Ministro della Salute ha approva-to la conferma del prof. Vittorio Silanoe della dott.ssa Antonella Cinque nel-l’incarico di Capi dei Dipartimenti del-l’innovazione e della prevenzione ecomunicazione.

COGEAPS“Grazie ai finanziamenti del Ministero,sono state acquistate le apparec-chiature informatiche che ci permet-teranno di gestire il sistema”. Il Presi-dente della FNOMCEO annuncia cheil COGEAPS inizierà a breve l’inseri-mento dei dati relativi ai crediti ECM,forniti dal Ministero della Salute. “So-no certo - ha aggiunto - che per la fi-ne dell’anno il sistema potrà conside-rarsi operativo”.

OVINI E CAPRINILa Commissione Affari Sociali dellaCamera ha approvato il parere favo-revole proposto dal relatore GianniMancuso sullo schema di decreto le-gislativo recante attuazione della di-rettiva 2003/50/CE che rafforza i con-trolli sui movimenti di ovini e caprini.Favorevole ma con osservazioni, in-vece, il parere della CommissioneIgiene e Sanità del Senato che ritieneil provvedimento non del tutto confor-me al dettato europeo.

RETTILI“L’Italia è quarta in Europa nel com-mercio di uccelli vivi da compagnia.Abbiamo il sesto mercato europeoper quanto riguarda i rettili vivi”. Ladenuncia è di Massimiliano Rocco,responsabile dell’Ufficio italiano diTraffic Europe del WWF. Cresce il fe-nomeno del commercio internaziona-le di invertebrati, come scorpioni oragni. Crescono anche i sequestri: “inItalia abbiamo 800 pappagalli rari vi-vi e non sappiamo che farne”.

ZANZARA TIGREUn progetto sulla diffusione dellazanzara tigre per adeguare il control-lo dell’infestazione. Questo il progettodella Regione Emilia-Romagna, delladurata di due anni. Una prima rela-zione, a conclusione del primo annodi progetto, verrà redatta entro di-cembre 2005. Per quest’anno, il co-sto del progetto è di 250.000 euro.

INFLUENZA AVIARIA Il Consiglio agricolo europeo ha ri-chiesto un adeguato livello di cofi-nanziamento in vista della direttivache la Commissione ha adottato loscorso 28 aprile e che verrà recepitadal diritto nazionale il 31 dicembre2006. Il provvedimento include unasorveglianza specifica e obbligatorianei paesi membri e un sistema divaccinazione più rapido soprattuttoper le zone minacciate e per gli uc-celli domestici.

BSE IN SICILIAUn bovino femmina del Nisseno (CL)è risultato positivo al test della Bse. Ilcapo è arrivato in Sicilia dall’Austrianel ’98. “Stiamo individuando - hadetto il direttore sanitario dell’IZS,Santo Caracappa - i circa dieci capiancora in vita arrivati in Sicilia con l’a-nimale risultato positivo’’. Gli altri casidi Bse accertati nell’Isola sono stati 5nel 2002.

Brevi

Stop in Senato all'infermiere veterinario

Non ci saranno operatori tecnici di sanità veterinaria:l’infermiere veterinario esce di scena. Almeno per

ora. La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha infatti ap-provato la soppressione dell’articolo 7 del ddl che istituiscenuove professioni e nuovi ordini in sanità. L’emendamentosoppressivo è stato presentato dai senatori Boldi (foto) e Di

Girolamo, ritenendo che l’istituzione di operatori tecnici in veterinaria nonfosse attinente con il ddl in esame e ne pregiudicasse l’omogeneità. “Ab-biamo testimoniato la nostra soddisfazione per l’esito delle votazioni in Com-missione al sottosegretario Cursi e ai senatori che hanno proposto l’emen-damento soppressivo”: il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, commentafavorevolmente lo stralcio dell’articolo 7 da un provvedimento che, nato percreare figure ausiliarie dei medici, includeva anche l’istituzione di tecnici disanità veterinaria. “Ci è sempre sembrata una forzatura - aggiunge Scotti -e non abbiamo mancato di farlo presente al senatore Antonio Tomassini,presidente della Commissione, in colloqui che sono stati avviati ormai più diun anno fa e che ci hanno portato ad esiti confortanti come questo.”L’articolo soppresso avrebbe istituito; la figura professionale dell’operatoretecnico ausiliario di sanità veterinaria, che svolge l’attività di cattura deglianimali, il loro contenimento, nel rispetto del benessere animale, la puliziadegli ambienti compresi quelli in cui sono custoditi gli animali, il ritiro dallestrade e dagli altri luoghi pubblici degli animali morti, il trasporto del mate-riale, la manutenzione degli utensili e delle apparecchiature in dotazione,con un ruolo nell’assistenza diretta alle attività terapeutiche veterinarie, nel-l’assistenza alle attività chirurgiche veterinarie, e nell’assistenza alle attività eterapie assistite con animali; la figura professionale dell’operatore tecnicospecializzato ausiliario di sanità veterinaria, il quale svolge l’attività di cattu-ra, assistenza, alimentazione e cura della mano agli animali stabulati, cu-randone l’igiene individuale e quella degli ambienti in cui sono ricoverati, ga-rantendo l’applicazione delle norme sul benessere animale; svolge altresì iltrasporto del materiale, ivi compresi gli animali morti, la guida degli auto-mezzi speciali (autocanili e ambulanze veterinarie), la loro pulizia e la ma-nutenzione degli utensili e delle apparecchiature in dotazione; la figura pro-fessionale dell’operatore socio-sanitario addetto all’assistenza zooiatrica, ilquale svolge la sua attività sia nel settore veterinario che in servizi di tipo so-cio-sanitario anche in ambiente ambulatoriale od ospedaliero veterinario e aldomicilio dell’utente. Egli svolge la sua attività su indicazione degli operato-ri professionali sanitari o del personale medico veterinario, ed in collabora-zione con gli altri operatori, secondo il criterio del lavoro multi-professionale.Il pericolo è definitivamente scongiurato? Il 16 giugno le Regioni hanno con-fermato che l’istituzione dei profili di operatore tecnico di sanità veterinariaavrebbe evidenziato “una palese contraddizione con le procedure previstedall’articolo 5 circa l’individuazione di nuove professioni in ambito sanitario”,in base al quale si prevede un preciso riferimento a fabbisogni specifici con-nessi agli obiettivi di salute previsti nel piano sanitario nazionale e nei pianisanitari regionali che non trovano corrispondenza in professioni già ricono-sciute. Analogamente si era espressa la conferenza Stato Regioni un annofa: “La definizione delle funzioni peculiari delle nuove professioni deve av-venire evitando parcellizzazioni e sovrapposizioni con professioni già rico-nosciute o specializzazioni delle stesse”. Ma si presti attenzione alla secon-da osservazione critica delle Regioni: “Ove si trattasse di operatori di inte-resse sanitario riconducibili a qualifiche professionali e non a profili sanitarila competenza in tema di individuazione e formazione è sicuramente regio-nale”. Forse è presto per dirsi in salvo.

Nonchiamatelaestetica36 parlamentari firmano una proposta di legge per vietare alcuni interventiestetici sugli animali da compagnia A PAG. 3

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

Una importante indagine condottadal National institutes of health su

3.600 ricercatori al loro primo proget-to finanziato e 4.160 borsisti che ope-ravano nella ricerca dopo la laurea, èstata lo spunto per un editoriale di"Nature" dal titolo: "I cattivi comporta-menti degli scienziati". Infatti circa il50% ha risposto ad una serie di do-mande che hanno evidenziato nelmondo della ricerca comportamentiveramente preoccupanti. Fra gli inter-vistati almeno uno su tre ha ammessodi aver avuto comportamenti scorrettio illeciti nella conduzione della ricercao nella pubblicazione dei risultati. Lacasistica che ne emerge è molto variae diversificata ed in molti casi è taleda aver veramente falsato i risultati ola loro attendibilità. Ad esempio, il27,5% degli intervistati ammette dinon aver registrato correttamente i ri-sultati, il 15,3% non ha utilizzato tutti irisultati disponibili ma ha selezionatosolo quelli più opportuni per dimostra-re la sua tesi, il 15,5% ha cambiato ildisegno e la metodologia della ricercaper accontentare chi finanziava la ri-cerca. In misura minore sono stati am-messi comportamenti anche più gra-vi: lo 0,3% ha dichiarato di aver falsifi-

cato o inventato dei dati, il 6% non hapubblicato dati che erano in contrastocon le proprie precedenti ricerche. Intotale, come abbiamo detto il 33% haammesso di non essersi comportatocorrettamente. Questo dato, secondol'editoriale di "Nature" rischia di farperdere credibilità a tutto il mondoscientifico coinvolgendo anche lamaggior parte dei ricercatori che, alcontrario, si sono sempre attenuti a re-gole rigorose e scientificamente inec-cepibili. Anche il settore della ricercaveterinaria spesso evidenzia situazio-ni per lo meno discutibili che in alcunicasi hanno lasciato perplessi per lametodologia adottata, la scelta delcampione o l'attendibilità dei risultati,suscitando anche vivaci discussionial momento della loro pubblicazione.Riteniamo, al contrario, che i mediciveterinari che operano nel settore del-la ricerca, sia pubblica che privata,sia universitari che liberi professioni-sti, debbano attenersi con la massimaserietà e rigore alle regole etiche,deontologiche, scientifiche e profes-sionali, senza farsi coinvolgere da altriinteressi personali o aziendali che to-glierebbero valore e significato al lorolavoro. ■

ATTENTI ALLO SCIENZIATO

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IComuni più attenti alla Tuteladegli Animali - nel redigere inuovi regolamenti anti-mal-

trattamento o nell’aggiornarequelli esistenti - sono orientati avietare la cosiddetta chirurgiaestetica veterinaria. Caudotomiae conchectomia vengono consi-derate mutilazioni da vietare. LaLegge 189/04, che ha modificatoil Codice Penale introducendo ilTitolo IX-bis Dei delitti contro ilsentimento per gli animali, ha se-gnato una svolta anche in questoambito di riflessioni.E il veterinario viene chiamato incausa a farsi garante del rispettodi questo divieto: al Comune di

Torino, in Commissione Ambiente,dicono che sia il veterinario a do-versi rifiutare di realizzare questiinterventi. Anche Milano si appre-sta a varare un regolamento di tu-tela animale che vieta il taglio del-la coda e delle orecchie. Su sca-la nazionale, poi, è stata presen-tata una proposta di legge, an-nunciata a marzo, ma pubblicatasolo nei giorni scorsi, al termine diuna raccolta di sottoscrizioni chevede coinvolti ben trentasei parla-mentari oltre alla prima firmataria,l’On. Luana Zanella (foto) (Verdi).

Excursus storico del divietoSi legge nella presentazione dellaproposta di legge che in Europa,il primo divieto di tagliare orec-chie e coda ai cani risale al 1895,quando il Kennel Club inglese le-giferò che “nessun cane nato do-po il 31 marzo 1895 può esserepremiato in una manifestazioneche si svolga secondo i regola-menti del K.C. se ha le orecchietagliate”. In alcuni Paesi del nordEuropa, quali la Norvegia, la Sve-zia, la Finlandia e la Danimarca èdagli anni ’40 che le orecchie deicani non vengono più tagliate.Molto più recentemente, e cioètra il 1987 e il 1988, la questionetornò a essere considerata graziea un’iniziativa del Consiglio d’Eu-ropa: nel novembre del 1987 al-cuni Stati del Consiglio d’Europa,fra cui l’Italia, firmarono la Con-venzione europea per la protezio-ne degli animali da compagniache all’articolo 10 vieta: a) il tagliodella coda; b) il taglio delle orec-chie; c) la recisione delle cordevocali; d) l’asportazione delle un-ghie e dei denti.

La situazione oggiOsserva l’On. Zanella: “Il nostroPaese ha firmato tale Convenzio-ne (ma non ha ancora provvedutoalla sua ratifica), ma successiva-mente nessuno dei Ministeri pre-posti si interessò più dei primidue punti. A tutt’oggi è consenti-to, in esposizione, portare canicon orecchie integre o tagliate”. Il problema del taglio delle orec-chie, secondo la parlamentareverde, affonda le sue radici nellaselezione operata dall’uomo dicani che avevano funzioni pretta-mente pratiche (di guardia, di di-fesa, di attacco e di combatti-mento tra cani) e nel cui svolgi-mento il cane non doveva procu-rarsi ferite inutili o offrire all’avver-sario punti di presa. L’esemplaredi razza nasce pertanto fin daglialbori come un’opera di selezionevoluta dall’uomo, che ne alteral’estetica per i propri scopi. “Es-sendo ormai venuti meno i motivipratici che hanno fatto sorgere ta-le questione- afferma l’On. Zanel-la - non sussiste oggi la necessità

di sottoporre l’animale a un inter-vento chirurgico a puri fini esteti-ci. Il taglio delle orecchie, peral-tro, resta un intervento chirurgicocon tutti i rischi connessi, e so-prattutto con delle fasciature po-stoperatorie (i cosiddetti “colletti”)che vanno ripetute ogni otto gior-ni circa fintanto che l’orecchionon resta nella posizione voluta,procurando notevole fastidio all’a-nimale. Non solo. Gli “incidenti dipercorso” dell’intera procedurapossono essere molti e di diversaorigine e possono portare ad ac-canimenti estetici quali un secon-do taglio o l’applicazione di prote-si fisse all’interno delle cartilagini.

La proposta di leggeART. 1. 1. Nel rispetto di quantodisposto dall’articolo 10 dellaConvenzione del Consiglio d’Eu-ropa per la protezione degli ani-mali da compagnia, approvata aStrasburgo il 13 novembre 1987,è vietato il taglio delle orecchie edella coda ai cani randagi, liberi edi proprietà, fatti salvi straordinariinterventi medico-veterinari, nondi natura estetica, resi necessarida gravi condizioni di salute deglianimali. 2. Nel rispetto della Con-venzione di cui al comma 1, sonoaltresì vietati gli interventi di oni-sectomia nei gatti, fatti salvistraordinari interventi medico-ve-terinari, non di natura estetica, re-si necessari da gravi condizioni disalute degli animali. ART. 2. 1. Le gravi condizioni disalute degli animali di cui all’arti-colo 1 devono essere attestateper iscritto dal veterinario liberoprofessionista o dei servizi sanita-ri pubblici che effettua l’operazio-ne e copia di tale attestazione de-ve essere inviata al servizio vete-rinario dell’azienda sanitaria loca-le competente per territorio ai finidei relativi controlli.ART. 3. 1. I trasgressori delle di-sposizioni di cui all’articolo 1 sonopuniti ai sensi dell’articolo 544-terdel codice penale. 2. I veterinariche violano le disposizioni di cuiall’articolo 1 sono sospesi dalleloro funzioni per almeno trentagiorni se dipendenti da servizi sa-nitari pubblici e con la revoca del-la licenza per almeno trenta gior-ni se liberi professionisti.ART. 4. 1. Ai fini dei controlli sulrispetto delle disposizioni di cuialla presente legge, i proprietaridi animali da compagnia e i vete-rinari devono essere in grado didimostrare, esibendo la relativadocumentazione e i referti veteri-nari, che le amputazioni delleorecchie o della coda dei mede-simi animali e gli eventuali inter-venti di onisectomia sono stati ef-fettuati in data anteriore a quelladi entrata in vigore della presen-te legge. ■

3ATTUALITÀ

Il veterinario attesti i casi di straordinaria necessità

Una proposta di legge per vietare la chirurgia estetica L’On. Zanella, prima firmataria della pdl: “non sussiste oggi la necessità di sottoporre l’animale a un intervento chirurgico a puri fini estetici”

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005

CHIRURGIA ESTETICA? NO È MALTRATTAMENTO

Dal punto di vista medico veterinario gli interventichirurgici aventi come unico scopo il conformarsi

dell’animale a criteri estetici considerati appropriati peruna razza canina o felina sono da considerarsi alla stre-gua del maltrattamento. Tralasciamo per ora il controverso discorso dell’ampu-

tazione di coda e padiglione auricolare che tuttora è richiesto nellostandard di alcune razze e ci riferiamo a tutte le possibili correzioni didifetti di conformazione che, a nostro parere, rasentano in campozootecnico la truffa, poiché le alterazioni anatomiche o le correzioni ditare genetiche come per esempio il criptorchidismo non permettonopiù di correlare l’aspetto esteriore dell’animale (fenotipo) con il poolgenetico e ingannano un eventuale futuro acquirente della progeniedi tali soggetti.Per quanto riguarda la modificazione genetica di animali allo scopo direnderli più “adatti” alla convivenza con l’uomo è a nostro avviso ne-cessario un periodo di osservazione a lungo termine che permetta diescludere la comparsa di caratteristiche negative per il benessere e lacapacità di sopravvivenza dei soggetti modificati. Nel merito della proposta di legge Disposizioni concernenti il divieto dialcuni interventi estetici sugli animali da compagnia, stupisce sempreverificare come anche le migliori intenzioni di tutela nei confronti deglianimali debbano inciampare sulla mancata consultazione della classeveterinaria. Nonostante la chiara buona volontà della pdl relativa allaproibizione di amputazioni estetiche e “funzionali” di cani e di gatti an-che in questo caso sono evidenti alcune irregolarità che fanno un po’sorridere. Di nuovo, come accadde per la stessa proposta in Regione Lombardiadi qualche anno fa, si parla di “revoca della licenza per i vet LP”, di-mostrando di non sapere esattamente in cosa consista la professionedel medico veterinario e quali siano le regole che la governano, ma de-siderando lo stesso interferire con essa. Non è chiaro poi perché siscelga di definire onisectomia (termine esistente, ma poco medico) l’o-nichectomia, fatto che anche questo rafforza l’impressione della com-pilazione priva della consulenza veterinaria. Sarebbe interessante co-munque scoprire, in caso di approvazione senza variazioni della pdl,come si potrebbe attuare la revoca di una licenza inesistente.

Laura Torriani, Segretario ANMVI

Legge 189/04: firmato uno dei decreti attuativi

In risposta ad una interrogazione dell’on. Carla Rocchi,il Ministro per i rapporti con il parlamento, Carlo Gio-

vanardi, il 28 giugno ha annunciato nell’Aula di Monteci-torio che il decreto, previsto dall’articolo 3 della legge n.189 del 2004, “è già stato firmato dal ministro della salu-te pro tempore e dal ministro dell’interno.

Il decreto concerne la determinazione dei criteri di riparto delle entratederivanti dall’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dalla leg-ge in questione, ed è oggi alla valutazione degli organi di controllo. Ap-pena sarà entrato in vigore, si procederà in tempi brevi sia alla puntua-le individuazione degli enti da accreditare, i quali facciano richiesta diaffidamento di animali oggetto di sequestro o di confisca, sia alla ripar-tizione dei fondi provenienti dall’applicazione delle sanzioni pecuniariepreviste dall’articolo 8 della legge n. 189 del 2004”. Il Ministro ha anche aggiunto che “ per quanto riguarda l’attività di vigi-lanza prevista dall’articolo 6, della stessa legge e del relativo decreto,necessaria per la individuazione delle modalità di coordinamento fra laPolizia e i Carabinieri, la Guardia di finanza, il Corpo forestale e i corpidi polizia, municipale e provinciale, il Ministero dell’interno ha comuni-cato che, subito dopo l’entrata in vigore della citata legge, presso l’uf-ficio coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia del diparti-mento di pubblica sicurezza è stato istituito un tavolo di lavoro con lapartecipazione dei rappresentanti delle Forze di polizia prima citate.Sulla base delle risultanze emerse nel corso delle riunioni, anche conriferimento alle specifiche attribuzioni di queste Forze di polizia, è statopredisposto uno schema di decreto sul quale sono state recentementeacquisite le valutazioni conclusive e le proposte dell’Arma dei carabi-nieri, della Guardia di finanza e del Corpo forestale dello Stato. I contributi pervenuti consentiranno di definire in tempi brevi un testocondiviso utile al perfezionamento del decreto stesso”.

Più controllisull’importazionedi animali esotici

L’On. Sandro Delma-stro Delle Vedove (AN)ha invitato il Governo“ad un maggiore impe-

gno sul fronte dei controlli onde evi-tare che l’introduzione illecita dipiante o animali di altri paesi mettaa rischio la salute pubblica”. L’invitoè stato formulato in CommissioneAffari Sociali in forma di replica allarisposta fornita dal Sottosegretarioalla Salute Domenico Di Virgilio al-l’interrogazione Controlli sulle im-portazioni di animali esotici e piantetropicali presentata dal parlamenta-re di AN. Delmastro Delle Vedoveha infatti osservato che il rappre-sentante del Governo “non ha af-frontato il vero argomento dell’inter-rogazione con la quale non si chie-deva tanto un chiarimento sull’as-setto normativo, ma un potenzia-mento sui controlli”. “È noto - osser-vava l’interrogante- l’aumento co-stante, quanto meno negli ultimi die-ci anni, del numero di animali esoti-ci acquistati dagli Italiani e tenuti incasa. A seguito di queste impru-denze - proseguiva l’on DelmastroDelle Vedove - sono stati rilevati ca-si di psittacosi, influenza aviaria,salmonellosi e tubercolosi. Pertanto,la domanda rivolta al Ministero dellaSalute chiedeva “quali iniziative ab-bia assunto - e comunque intendaassumere - al fine di ridurre i rischidi contrazione delle serie patologierilevate a seguito di superficiali edincontrollati acquisti - clandestini -di specie animali e vegetali prove-nienti normalmente dai Paesi caldi”.

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4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005

Il titolo evidentemente vuoleessere una provocazione, ecredo di potermela permettere

visto che da sempre non ho certorisparmiato critiche al sistemaECM. Ho iniziato quando ancoranon era chiaro cosa fosse questonuovo sistema di controllo dell'ag-giornamento, era l'ottobre del2001, contestando alla Linetti, re-sponsabile al ministero della Salu-te dell'ECM, tutte le assurdità ap-plicative di questo sistema buro-cratico-tecnologico, sino a pochigiorni fa, quando, in occasionedella presentazione a Roma delLibro Bianco della FNOVI, ho riba-dito al Sottosegretario Cursi chequesto metodo di gestione deicrediti è una "buffonata" e che co-munque non esiste ad oggi alcu-na norma che imponga anche aiveterinari liberi professionisti que-sti controlli. Cursi pur ribadendo l'importanzaanche per il mondo libero profes-sionale di un aggiornamento con-tinuo, principio che nessuno hamai messo in discussione, ha do-vuto ammettere che le mie affer-mazioni non erano del tutto errate.Su una cosa però Sirchia non ave-va tutti i torti. Quando nel primo in-contro avuto con lui gli abbiamofatto presente che il sistema ECMera stato creato per la medicinaumana, e quindi non applicabileal nostro settore, e che inoltre i ve-terinari liberi professionisti nonpotevano essere considerati nelsistema visto che il decreto non loprevedeva ma si limitava a parla-re, giustamente, di dipendentipubblici e convenzionati, risposein modo duro e fermo che un si-

stema di controllo sull'aggiorna-mento degli operatori sanitari eradoveroso perché al ministero ri-sultava che di aggiornamento sene faceva molto poco e molto ma-le, e questo valeva anche per tut-ti i veterinari.Questa affermazione è stata piùvolte contestata da noi che abbia-mo sempre difeso l'impegno dellacategoria ad un costante e rego-lare aggiornamento ma dobbiamoammettere che i dati emersi dal-l'ultima indagine dell'ANMVI e dalLibro Bianco della FNOVI smenti-scono almeno in parte questa no-stra posizione. Dall'indagine dell'ANMVI, infatti,risulta che su 402 titolari di strut-ture veterinarie per animali dacompagnia solo 240 dichiarano diaggiornarsi regolarmente mentre162 ammettono di farlo occasio-nalmente o mai. Più o meno glistessi valori risultano per l'utilizzoprofessionale di internet, 228 con-tro 174. Si può quindi affermareche solo il 60% dei veterinari peranimali da compagnia si aggiornacon regolarità. Andando poi ad analizzare me-glio questi dati emergono altriaspetti interessanti. Dal grafico 1 possiamo vedereche chi frequenta regolarmenteiniziative di aggiornamento sonosoprattutto i giovani che lavoranoin strutture grosse e che usanoabitualmente internet per la pro-fessione mentre chi dichiara dinon aggiornarsi mai, solo il 4,2%,opera in piccole strutture, ha piùdi 45 anni e non usa internet. Glistessi parametri corrispondono achi dichiara di aggiornarsi occa-

sionalmente. Queste caratteristiche corrispon-dono alle motivazioni espressedai 162 che si aggiornano pocoo mai per giustificare questa loromancanza. I dati riportati nel gra-fico 2 sono molto chiari, il 65,4%non si aggiorna per mancanza ditempo, il 18,5% per il costo ele-vato ed il 6,8% per mancanza diinteresse. È evidente che il titola-re di una piccola struttura doveopera lui soltanto, ed in genere èun veterinario non giovanissimo,ha grosse difficoltà di tempo apartecipare a congressi dovendoprobabilmente chiudere l'ambu-latorio. Inoltre, normalmente è sposato,con figli, con meno voglia di con-tinuare ad investire nella profes-sione e scarsa propensione adutilizzare internet per il suo ag-giornamento. Ho già avuto mododi sottolineare come questa tipo-logia di veterinario sia quella cheoggi, a parte i giovani laureati,possa risentire maggiormentedella crisi del settore avendo me-no capacità di reazione e menovoglia di ricominciare ad investirenella professione. Passando al Libro Bianco dellaFNOVI, nel capitolo dedicato a "Ilprofilo del veterinario" una parte èdedicata all'aggiornamento ECMed il primo dato che emerge (gra-fico 3) è che il 16,6% dei veterina-ri negli ultimi tre anni non ha par-tecipato ad iniziative accreditate.Questo dato si riduce al 16% perl'area privata ed al 12,5% in quel-la pubblica (grafico 4). Fra i setto-ri dell'attività privata (grafico 5)quelli che hanno partecipato me-no alle iniziative ECM sono quelliche operano nel settore degli ani-mali da reddito. Il 26,4% non ne ha seguita nep-pure una negli ultimi tre anni. I piùbravi, quelli per animali da com-pagnia che limitano questa per-centuale al 10,1%. Nel grafico 6 risulta che sono i ve-terinari con maggiore esperienzaa non seguire iniziative ECM, oltrei 21 anni solo uno su tre continuaa seguire momenti di aggiorna-mento accreditati. L'area geogra-fica dove i veterinari si aggiorna-no meno (grafico 7) è il Nord Est.Nel complesso quindi, sia dai da-

ti dell'indagine ANMVI sia daquelli del Libro Bianco, emergenel settore veterinario un'area ab-bastanza ampia di distrazione daun regolare aggiornamento,spesso limitato a situazioni occa-sionali senza alcun progetto for-mativo o professionale, ed in mol-ti casi di assenza totale sia pur li-mitata al 4%. Per il ministero, che giustamenteritiene che il medico veterinario,

per il suo ruolo primario nel setto-re sanitario, debba essere sem-pre scientificamente e professio-nalmente aggiornato, questa ca-renza di impegno da parte dellacategoria potrà essere sempremotivo per imporre regole e con-trolli anche al settore privato e suquesta situazione l'ex ministro Sir-chia giustificava la sua circolareche ha allargato a tutti l'obbligodell'ECM. ■

ECM, aveva ragione Sirchia?

Grafico 1 - Informazione e aggiornamento professionale dei titolari(Da: Indagine 2005 “Strutture veterinarie private per animali da compa-gnia”, realizzata per ANMVI da ETAMETA).

Grafico 2 - Motivi che limitano la regolarità dell’aggiornamento pro-fessionale (Da: Indagine 2005 “Strutture veterinarie private per animalida compagnia”, realizzata per ANMVI da ETAMETA).

Grafico 4 - Negli ultimi tre anni ha partecipato ad iniziative ECM? (Da:Libro Bianco sulla professione veterinaria, indagine realizzata per FNOVIda NOMISMA).

Grafico 3 - Negli ultimi tre anniha partecipato ad iniziativeECM? (Da: Libro Bianco sullaprofessione veterinaria, indaginerealizzata per FNOVI da NOMI-SMA).

ANALISI SUL TOTALE ANALISI PER POSIZIONE PROFESSIONALE

Grafico 5 - Negli ultimi tre anni ha partecipato ad iniziative ECM? (Da:Libro Bianco sulla professione veterinaria, indagine realizzata per FNOVIda NOMISMA).

ANALISI PRIVATI PER RAMO

Grafico 6 - Negli ultimi tre anni ha partecipato ad iniziative ECM? (Da:Libro Bianco sulla professione veterinaria, indagine realizzata per FNOVIda NOMISMA).

ANALISI PER ESPERIENZA PROFESSIONALE

Grafico 7 - Negli ultimi tre anni ha partecipato ad iniziative ECM? (Da:Libro Bianco sulla professione veterinaria, indagine realizzata per FNOVIda NOMISMA).

ANALISI PER AREA GEOGRAFICA

di Antonio Manfredi

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

Sul Testo unificato dei ddlnn.3190 e 3240 - “Normeper l’indicazione e la

registrazione elettronica degli ovi-ni, dei caprini e delle fattrici bovi-ne” - predisposto dal Relatore,Sen Agoni e adottato dalla Com-missione Agricoltura del Senato il4 maggio 2005- l’ANMVI ha svoltoil 28 giugno un’audizione informa-le alla IX Commissione Agricolturadel Senato. A rappresentare l’As-sociazione è intervenuto il CollegaRoberto Lomolino (ConsigliereANMVI Lazio e Delegato Regiona-le della SIVAR). Nel documento presentato dall’As-sociazione si legge che “ la previ-sione di introduzione ufficiale dellaprocedura di identificazione dei ru-minanti domestici mediante tran-sponder non può che riscuotere ilplauso dei medici veterinari italiani.Il transponder, inserito in bolo rumi-nale, costituisce un metodo diidentificazione ormai ampiamentesperimentato e già adottato in di-verse realtà locali anche in Italia. Ilddl in esame consentirebbe final-mente di superare il metodo dellamarca auricolare, generalmente ri-tenuto troppo poco affidabile. Aquesto proposito ANMVI auspicache il provvedimento arrivi a preve-dere l’identificazione con tale meto-do di tutti i capi bovini presenti in

Italia e non solo delle fattrici. Il pre-lievo poi di materiale biologico, alfine di identificare inequivocabil-mente l’animale mediante l’esamedel DNA - necessario in caso dicontroversie o sospette frodi - rap-presenta un ulteriore passo versola tutela della salute pubblica e delconsumatore. Stante le premesse di cui sopra,l’ANMVI avanza alcune conside-razioni di carattere tecnico sull’ in-serimento del bolo ruminale e sulprelievo di materiale biologico.L’inserimento del bolo costituisceun atto particolarmente delicatotale da richiedere competenzespecifiche. Anche in considera-zione della manualità da eseguir-si sugli animali, si tratta di un attoche deve essere praticato esclu-sivamente a cura di personale sa-nitario, ovvero dal medico veteri-nario. Anche il prelievo di materia-le biologico, soprattutto nel casodi prelievo di sangue o tessutomuscolare, è da ritenersi come at-to squisitamente medico, tale darichiedere l’utilizzo di strumentiidonei, il ricorso a manualità ed in-vasività sull’animale, nonché laconoscenza e l’applicazione dellenorme in materia di igiene e sa-nità animale, tutela del benessereanimale e biosicurezza a tuteladella salute di chi preleva e tratta

il predetto materiale biologico. A tali procedure è poi conseguen-te un corretto segnalamento, os-sia la corretta corrispondenza traanimale iscritto-identificato ed ilprelievo di materiale biologico, at-

to che deve essere eseguito dalmedico veterinario. Stante le con-divise finalità dei disegni di leggein esame, l’ANMVI ritiene che lacompetenza e l’indipendenza ne-cessarie al loro perseguimento

vadano ricercate nella figura delmedico veterinario (non va trascu-rato che i veterinari sono presentiin maniera capillare sul territorio,sia come servizio pubblico sia co-me professionisti privati)”. ■

5

Audizione in Senato sul ddl “Norme per l’indicazione e laregistrazione elettronica degli ovini, dei caprini e delle fattrici bovine”

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005

GAZZETTA UFFICIALE

Serie Generale n. 142 del 21 Giugno 2005ERRATA-CORRIGEComunicato relativo al testo del decreto 4 marzo 2005, del Ministro della salute, recante: «Revisione dei me-dicinali per uso veterinario». (Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 113 del 17 maggio 2005)

GAZZETTA UFFICIALE DELL’UNIONE EUROPEAL 130 del 24 Maggio 2005

Decisione (CE) del 23 Maggio 2005 che istituisce zone di protezione e di sorveglianza per la febbre catar-rale degli ovini e stabilisce condizioni applicabili ai movimenti da o attraverso tali zone

L 141 del 4 Giugno 2005Decisione (CE) del 30 Maggio 2005 recante modifica dell’allegato I della decisione 2003/634/CE che appro-va i programmi attuati per ottenere la qualifica di zone riconosciute o di aziende riconosciute in zone non ri-conosciute per quanto concerne le malattie del pesce che sono la Setticemia Emorragica Virale (VHS) e laNecrosi Ematopoietica Infettica (IHN).

L 141 del 4 Giugno 2005Decisione (CE) del 30 Maggio 2005 che modifica le decisioni 2004/696/CE e 2004/863/CE relative al contri-buto finanziario della comunità ai programmi di eradicazione e di sorveglianza delle Encefalopatie Spon-giformi Trasmissibili (TSE) per il 2005

L 170 del 1 Luglio 2005Regolamento (CE) n. 1003/2005 del 30 Giugno 2005 che applica il regolamento (CE) n. 2160/2003 del Par-lamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda un obiettivo comunitario per la riduzione della preva-lenza di determinati sierotipi di salmonella nei gruppi di riproduzione di Gallus Gallus e modifica il regola-mento (CE) n. 2160/2003.

LEGGI IN GAZZETTA

ANMVI INFORMA

In Autostrada con Autogrill

I l 2 luglio ripartono i Fido Park. Autogrill e ANMVIhanno rinnovato la collaborazione per prestare

assistenza agli animali in viaggio. Tredici aree di sosta(tre in più dell’anno scorso) lungo le principali direttriciautostradali sono state attrezzate per accogliere gli ani-mali in viaggio ed anche per offrire consulenza e assi-stenza medico-veterinaria. Circa una trentina i colleghi

che dal 2 luglio vi presteranno servizio tutti i sabati e tutte le domenichedi luglio e agosto, per due ore, dalle 12.30 alle 14.30, quando i pro-prietari si fermano per pranzare e per concedere una pausa di viaggioal proprio animale. Le patologie maggiormente riscontrate l’anno scor-so dai medici veterinari sono state il colpo di calore, dovuto ad animalilasciati nelle macchine incustodite al sole, e mal d’auto per animali chesono stati messi in viaggio dopo aver mangiato e bevuto in maniera ec-cessiva. Attraverso la collaborazione dei propri delegati provinciali, edei colleghi che hanno già partecipato all’iniziativa nell’edizione 2004,l’ANMVI ha indicato ai responsabili di Autogrill i medici veterinari pre-senti nelle aree di sosta. Questi ricevono un onorario conforme alle in-dicazioni tariffarie e sono chiamati esclusivamente a prestare attività diconsulenza e di eventuale primo soccorso, limitatamente alle circo-stanze di viaggio.

Finanziamenti a tasso zero

G razie ad un accordo con laConsel spa - la società

finanziaria che gestisce la Carta diCredito ANMVI - i medici veterina-ri iscritti alle associazioni federateANMVI - in possesso della Carta diCredito dell’Associazione- potran-no ricevere finanziamenti sino a 12

mesi, a tasso zero, su molte iniziative, dall’aggiornamento (itinerari, cor-si, congressi, pubblicazioni, ecc.) al Fondo Sanitario ANMVI. I finanziamenti potranno essere della durata di sei, dieci o dodici mesicon rata di rimborso mensile. L’importo massimo dei finanziamenti saràdefinito da Consel spa. Il servizio sarà esteso anche alle associazioniregionali e provinciali federate ANMVI che vorranno aderirvi.

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

In data 28 giugno si è svoltapresso il ministero della sa-lute la prima riunione del

Tavolo tecnico sulla protezionedegli animali nei trasporti. Il dr.Sergio Papalia (Ufficio X della Di-rezione Generale di Sanità Veteri-naria) ha condotto i lavori coinvol-

gendo tutte le parti - erano pre-senti veterinari (per l’ANMVI ladottoressa Marina Perri) e asso-ciazioni di categoria degli autotra-sportatori e dei produttori - eascoltando le problematiche e lerichieste dei vari attori alla lucedell’imminente entrata in vigore

del nuovo regolamento CE 1/2005sulla protezione degli animali du-rante il trasporto e le operazionicorrelate.Controllori e controllati del settoredel trasporto degli animali hannoconcordato sulle seguenti neces-sità da affrontare senza indugio:

• La formazione degli trasporta-tori

• Le caratteristiche degli auto-mezzi, per rispettare i limiti ditemperatura previsti tra 5 e 30gradi

• L’implementazione del siste-ma di tracciabilità informatica

degli automezzi• L’utilizzo di procedure operati-

ve condivise con tutti gli orga-ni di controllo del settore

• Le sanzioni applicabili ancheai trasportatori stranieri

La norma comunitaria è stata ela-borata mediante osservazioni noneseguite in Italia e quindi spesso èlontana e penalizzante per le carat-teristiche dell’autotrasporto nel no-stro Paese. La collaborazione traoperatori e controllori potrà garanti-re il benessere degli animali duran-te il trasporto, aumentare le misuredi profilassi contro la diffusione del-la malattie, qualificare l’operato delveterinario nel settore, oltre che sal-vaguardare posti di lavoro dei tra-sportatori anche mediante l’appli-cazione di sanzioni alle quali sfug-gono i trasportatori stranieri.La tecnologia sarà alleato in que-sta sfida, mediante sistemi infor-matici di controllo dei trasporti edesami di laboratorio volti alla de-terminazione oggettiva dellostress degli animali.Indispensabile per il prosieguodei lavori il coinvolgimento dei mi-nisteri delle politiche agricole, deitrasporti e dell’interno e la defini-zione all’interno dei servizi veteri-nari di ogni regione della compe-tenza del protezione degli animalidurante il trasporto.Sul trasporto degli animali, la LAVha presentato il 1 luglio a Roma unmanuale informativo realizzato conil patrocinio dei Ministeri della Sa-lute e dell’Interno. Il manuale, “Iltrasporto degli animali da alleva-mento e la loro protezione”, è unaguida pratica ai controlli durante iltrasporto degli animali vivi d’alle-vamento destinati alla macellazio-ne, contenente informazioni sullalegislazione vigente, sui controllida effettuare, le irregolarità più fre-quenti e le sanzioni. La LAV infor-ma che il Ministero della Salute sioccuperà della distribuzione delmanuale presso i Servizi veterinaridelle ASL e presso i comandi deiCarabinieri del Nas, mentre il Mini-stero dell’Interno si occuperà delladiffusione presso tutti i Comandi eposti di Polizia presenti sul territo-rio nazionale. ■

6

Protezione del trasporto animale, tavolo tecnico al Ministero della Salute

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005ANMVI INFORMA

Gli annunci si possono

ricercare e pubblicare anche

on line

www.anmvi.it/servizi/vetexchange

www.anmvi.it/servizi/vetjob

• Ospedale veterinario, prontosoccorso 24 h a Ferrara sele-ziona neolaureati per un perio-do di tirocinio teorico-pratico inmedicina interna, chirurgia,medicina e chirurgia degli ani-mali esotici. Possibilità di allog-gio presso la struttura. Previstoun rimborso spese. Tel. 053277. 39. 54 (chiedere di Ivan) E-mail: [email protected]

ANNUNCI

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

S u proposta del Presi-dente del Consiglio,Berlusconi, e del Mini-

stro per gli affari regionali, LaLoggia, il Consiglio dei Ministriha approvato, lo scorso 24 giu-gno, uno schema di decreto legi-slativo per la ricognizione deiprincipi fondamentali desuntidalle disposizioni vigenti, ai sen-si dell’articolo 1 della leggen.131 del 2003, in materia di pro-fessioni. Lo schema prevede lapossibilità per le professioni nonregolamentate di essere ricono-sciute dalle Regioni. Recita l’arti-colo 2, comma 4: “Le associazio-ni costituite da professionisti chenon esercitano attività regola-mentate, tipiche di professioni di-sciplinate ai sensi dell’art. 2229del codice civile, se in possessodei requisiti e nel rispetto dellecondizioni prescritte dalla legge,possono essere riconosciute dal-la regione nel cui ambito territo-riale si esauriscono le relative fi-nalità statutarie”. È prevista inol-tre la possibilità che “l’attivitàprofessionale possa essere svol-ta oltre che in forma autonoma,anche in forma di lavoro dipen-dente, nei casi previsti dalla leg-ge che assicura l’autonomia delprofessionista”. L’attività profes-sionale oggetto dello schema didlgs, se esercitata in forma di la-voro autonomo, è equiparata al-l’attività d’impresa ai fini dellaconcorrenza, salvo quanto previ-sto dalla normativa in materia diprofessioni intellettuali. Gli inter-venti pubblici a sostegno dellosviluppo delle attività professio-nali sono ammessi secondo lecompetenze dello stato e delleregioni nel rispetto della normati-va comunitaria. La legge stataledefinisce i requisiti tecnico-pro-fessionali e i titoli professionalinecessari per l’esercizio delle at-tività professionali. I titoli profes-sionali rilasciati dalla regione nelrispetto dei livelli minimi uniformidi preparazione stabilite dalleleggi statali, abilitano all’eserci-zio professionale anche al di fuo-ri dei limiti territoriali regionali. Per quanto riguarda la regolazio-ne delle attività professionali, al-l’art. 5 è stabilito che l’eserciziodell’attività professionale “si vol-ge nel rispetto dei principi dibuona fede, dell’affidamento delpubblico e della clientela, dellacorrettezza, della tutela degli in-teressi pubblici, dell’ampliamen-to e della specializzazione del-l’offerta dei servizi, dell’autono-mia e responsabilità del profes-sionista, nonché nel rispetto del-le regole di deontologia profes-sionale”.Sono escluse dall’ambito di ap-plicazione del decreto la forma-zione professionale universitaria,la disciplina dell’esame di statoprevisto per l’esercizio delle pro-fessioni intellettuali, nonché i tito-

li, compreso il tirocinio e le abili-tazioni richiesti per l’esercizioprofessionale; l’ordinamento el’organizzazione degli ordini edei collegi professionali; gli albi, iregistri, gli elenchi o i ruoli nazio-nali previsti a tutela dell’affida-

mento del pubblico; la rilevanzacivile e penale dei titoli professio-nali e il riconoscimento e l’equi-pollenza, ai fini dell’accesso alleprofessioni, di quelli conseguitiall’estero. Per le Regioni a statu-to speciale e le province autono-

me di Trento e Bolzano valgonole disposizioni previste dall’art.11 della legge 5 giugno 2003,n.131. Il provvedimento, che èassoggettato ad una particolareprocedura che prevede una dop-pia sottoposizione al parere della

Conferenza Stato-Regioni e delleCommissioni parlamentari com-petenti, ricevuti i pareri prelimi-nari verrà trasmesso nuovamenteai predetti organi per la definitivafase consultiva ed essere pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale. ■

7ATTUALITÀ

Consiglio dei Ministri del 24 giugno

Professioni, le regioni possono riconoscere le non regolamentateApprovato uno schema di dlgs che individua i principi fondamentali

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

U n Piano Sanitario dopovent’anni. La GiuntaSoru ha approvato la

bozza preliminare del Piano Sa-nitario Regionale 2006-2008 pre-disposta dall’assessore regiona-le alla Sanità Nerina Dirindin che

l’ha definito, si legge sul Sole 24Ore Sanità, un “laboratorio cultu-rale capace di innescare un pro-cesso di rinnovamento comples-sivo nel campo dei servizi per lasalute”. In 130 pagine il Piano sipropone il riordino del sistema e

il suo ammodernamento: il man-cato recepimento della normati-va nazionale più recente rendel’attuale ordinamento legislativosardo (e di conseguenza l’asset-to organizzativo) non in linea conle innovazioni introdotte nel resto

del Paese. Il piano sanitario re-gionale è articolato in tre parti, ri-spettivamente dedicate agliobiettivi di salute, agli obiettivi disistema e agli strumenti per ilfunzionamento della sanità dellaRegione Sardegna. Nel PSR si

legge che “la situazione dellaprevenzione è gravemente ca-rente” e che risulta un “insuffi-ciente coordinamento e integra-zione operativa tra i servizi medi-ci e i servizi veterinari, con con-seguenti situazioni di conflittua-lità che penalizzano l’iniziativadegli operatori e la stessa imma-gine del servizio”. Ecco dunque l’istituzione del Di-partimento di Prevenzione, entro90 giorni dalla data di entrata invigore del Piano, come strumen-to operativo attraverso il qualegarantire la tutela della salutepubblica, in cui è inserito il Servi-zio Veterinario, ripartito in trearee funzionali: sanità animale,controllo degli alimenti di origineanimale e igiene degli alleva-menti e delle produzioni zootec-niche. Il PSR specifica che “anche in ar-monia con la normativa europeasulla sicurezza alimentare è ne-cessario rafforzare il rapporto po-sitivo tra veterinari e allevatori,co-protagonisti del risanamentoe della tutela della sanità del pa-trimonio animale, al fine di garan-tire qualità delle produzioni zoo-tecniche e redditività degli alle-vamenti”. Il conseguimento degliobiettivi del Piano è connesso auna corretta politica delle risorseumane, basata su una chiara in-dividuazione dei fabbisogni delpersonale; l’obiettivo è quindi la“ridefinizione delle dotazioni or-ganiche di ciascuna Azienda sa-nitaria” (nel 2004 i veterinari era-no 405), tenendo conto della rior-ganizzazione delle attività e deiservizi derivanti dal PSR 2006-2008. Rispetto alla situazione na-zionale la Sardegna ha una dota-zione organica lievemente supe-riore, “con eccesso di personalemedico e carenza di quello sani-tario non dirigenziale”. Quantoalla formazione, “al fine di favori-re un’adeguata programmazionedel fabbisogno formativo, il Pianopromuove l’avvio, in collabora-zione con gli ordini professionalie le organizzazioni sindacali e dicategoria, di una ricognizione alivello regionale dell’offerta dellediverse figure professionali, degliattuali livelli occupazionali e del-le prospettive di sviluppo”. Perrafforzare il sistema formazione èistituita la Commissione regiona-le per la formazione che indivi-duerà le linee guida per realizza-re piani formativi coerenti con lepolitiche regionali e creerà unarete regionale di uffici aziendalidedicati alla formazione. È previ-sta inoltre la strutturazione diun’area di progetto all’internodell’Agenzia Regionale Sanitariacon ruolo di programmazione,supporto metodologico e valuta-zione dei risultati con il compitodi attivare il sistema ECM regio-nale. ■

8

Sardegna, PSR 2006-2008

La Regione istituisce un dipartimento di prevenzioneInserito il Servizio Veterinario

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005INFO REGIONI

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

L a Giunta della RegioneUmbria ha approvato ilprogramma “Sicurezza

alimentare Regione Umbria - Pro-gramma Regionale coordinatoper il controllo ufficiale dei prodot-ti alimentari - Piano Triennale2005/2008”. Ne dà notizia il Re-sponsabile dei Servizi VeterinariGonario Guaitini. La Delibera,datata 14 giugno 2005, adotta unmodello di “verbale di preleva-mento campioni” che consente diarmonizzarne l’utilizzazione sul-l’intero territorio regionale, stan-dardizzando le operazioni di rac-colta dei dati relativi al campione,ovviando così ad eventuali omis-sioni e agevolando altresì tutte le

operazioni di accettazione daparte dei Laboratori. Approvateanche le “Misure di controllo perListeria Monocytogenes nei pro-dotti a base di latte con esclusio-ne di gelati e latte alimentare” in-dicate dalla Direzione GeneraleSanità Veterinaria e degli alimenti.Il programma è articolato in quat-

tro capitoli: Programma ispettivoregionale [verifica ispettiva del li-vello igienico-sanitario degli ali-menti somministrati e/o venduti inun settore in forte espansionequal è quello dei ristoranti etnici(cinesi, indiani, messicani, etc.) edei negozi di vendita di generi ali-mentari etnici, esistenti sul territo-

rio di ciascuna ASL]; programmadi campionamento regionale, (ri-dimensionare il numero dei cam-pionamenti programmati, da di-stribuire uniformemente durantel’arco dell’intero anno, da un lato,lasciando maggior margine ad at-tività di controllo in funzione dellespecificità locali dall’altro ap-

profondendone alcuni aspettiscaturiti da un’analisi dei rischilegati a determinate matrici e adeterminate sostanze), program-ma di campionamento derivanteda obblighi comunitari e/o nazio-nali, e programma di controllosanitario della pesca e dell’ac-quacoltura. ■

13

Al via il programma regionale per la sicurezza alimentaredella Regione Umbria

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005INFO REGIONI

LAZIO

Dipartimentodi Prevenzione:

nuovaorganizzazione

La giunta regionale del La-zio ha approvato le “Linee

guida regionali per l’adozionedell’atto di autonomia delleAziende Sanitarie della RegioneLazio adottate con D.G.R. 21 di-cembre 2001, n. 2034. Modificapunto 8 - Dipartimento di Pre-venzione”. La delibera n. 302 è pubblicatasul Bollettino Ufficiale della Re-gione del 30 maggio scorso. IlDipartimento di prevenzioneviene pertanto riorganizzato esuddiviso in due distinti diparti-menti, quello di sanità pubblicae quello di sanità pubblica vete-rinaria che sarà dotato di auto-nomia tecnico gestionale, orga-nizzativa e contabile e sarà or-ganizzato in centri di responsa-bilità e in centri di costo. Il Dipartimento di Sanità Pubbli-ca Veterinaria garantisce fun-zioni di prevenzione collettiva edi sanità pubblica veterinariache comprendono la sorve-glianza epidemiologica dellepopolazioni animali e le profilas-si delle malattie infettive e pa-rassitarie, la farmacovigilanzaanimale, l’igiene delle produzio-ni zootecniche, la tutela igienicosanitaria degli alimenti di origi-ne animale e il controllo sui con-taminanti degli alimenti destina-ti agli animali e all’uomo. Il di-partimento collaborerà anchecon l’Istituto ZooprofilatticoSperimentale nella lotta alle ma-lattie infettive del bestiame enella lotta alle zoonosi. Particolare attenzione sarà po-sta anche alla tutela del benes-sere animale e al miglioramentodelle condizioni igienico-sanita-rie negli allevamenti nonché alcontrollo della popolazione ca-nina.

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

Si è svolta a Roma sabato25 giugno, a colpi di ap-provazioni unanimi l’As-

semblea Ordinaria dell’Enpav.Dopo la relazione del PresidenteAlessandro Lombardi si è passatialla discussione del bilancio con-suntivo 2004 che ha denunciatoun utile d’esercizio di €

19.628.348, interamente destina-to ad “Altre Riserve”, alle riserve,

cioè, diverse da quelle imposteper legge. Il terzo punto all’ordinedel giorno verteva su alcune mo-difiche regolamentari propostedal Consiglio d’Amministrazione. Al di là di alcune modifiche forma-li, volte cioè a meglio specificare ildettato del Regolamento d’Attua-zione, spiccano per novità so-stanziale le seguenti modifiche: 1.In caso di omessa o ritardata co-

municazione del Modello 1 le san-zioni non saranno più calcolatesull’intero contributo soggettivodovuto, bensì sulla sola frazioneeccedente il minimo; lo stesso di-casi in caso di dichiarazione infe-dele successivamente rettificata,la cui sanzione sarà ora commisu-rata ai maggiori contributi, sog-gettivo ed integrativo, eventual-mente dovuti e non corrisposti; 2.

La richiesta di documentazione fi-scale da parte dell’Enpav avrà ri-guardo dei termini prescrizionaliprevisti dalla legge per questi do-cumenti; 3. Analogamente aquanto previsto da altre casse, ilconiuge che si risposi perde il di-ritto alla pensione di reversibilità,essendogli tuttavia riconosciutauna somma una tantum pari a dueannualità della pensione in esse-

re; 4. In tema di requisiti minimiper l’erogazione delle pensioni,merita una particolare sottolinea-tura la modifica che permetterà disanare una situazione senz’altroimbarazzante, ovvero quella cheprevedeva per le pensioni di ina-bilità un minimo di anzianità con-tributiva. Questa regola poteva comportareche l’iscritto che si trovasse in se-rie difficoltà per ottenere la pensio-ne dovesse prima pagare un’inte-grazione contributiva commisura-ta agli anni che gli mancavano perarrivare all’anzianità richiesta. Conla modifica approvata non saràpiù necessaria alcuna anzianitàcontributiva per l’erogazione diquesta forma di pensione. Oltre a queste modifiche, su cuil’Assemblea è stata chiamata apronunciarsi in forza delle propriecompetenze, meritano di essereriportate altre decisioni assunteautonomamente dal Consigliod’Amministrazione e partecipateall’Assemblea. Le agevolazionisanzionatorie di cui sopra saran-no applicate anche ai casi pre-gressi che non sono ancora arri-vati al compimento dell’iter buro-cratico (a questo scopo nel 2004il Consiglio d’Amministrazioneaveva deliberato il blocco dell’e-sazione delle sanzioni, proprio infunzione della prevista entrata invigore di queste agevolazioni). Icolleghi con meno di trentadueanni di età che si iscrivano all’En-te per la prima volta potranno be-neficiare, per i primi tre anni sola-ri di iscrizione, di una dilazionedei contributi in dodici rate mensi-li senza interessi.

Assistenza sanitariaTra le “Varie ed eventuali” all’ordi-ne del giorno particolare interes-se per gli iscritti penso rivestano inuovi particolari riferiti circa l’as-sistenza sanitaria. Questa com-porterà per gli iscritti i seguenticosti: nella forma base (coperturaper grandi interventi chirurgici,gravi eventi morbosi e cure onco-logiche) l’assicurazione sarà gra-tuita per l’iscritto, mentre costerà38 € per il pensionato e 58 € perl’estensione al nucleo famigliaredell’uno o dell’altro. Nella formache prevede garanzie più ampie(che verranno elencate in apposi-ta comunicazione che l’Ente in-vierà a tutti gli iscritti) il costo saràdi 420 € per l’intero nucleo fami-gliare. Gli iscritti avranno sessan-ta giorni di tempo per aderire. Seentro questo termine, che decor-rerà a partire presumibilmentedai primi giorni di settembre2005, non sarà raggiunto un nu-mero minimo di adesioni pari al15 % degli iscritti, ai 420 € (che inquesto caso rappresenteranno laquota utile ad assicurare il soloiscritto) si dovranno aggiungereeventualmente 340 € se si vorràassicurare anche il coniuge e 240€ per ogni figlio assicurato; la co-pertura dei pensionati costerà in-vece 525 €. ■

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Assemblea dei delegati il 25 giugno

ENPAV, novità per le sanzioni per omessa o ritardata comunicazione del Modello 1

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005ATTUALITÀ

di Giorgio Neri

Delegato ENPAV Novara

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

C ome la comunicazionepuò influire sulla saluteanimale e sul profitto.

È questo il titolo del primo corsoavanzato Hill’s di Practice Mana-gement che si è svolto a Cremonail 22 e 23 giugno scorso. Dopo inumerosi corsi realizzati negli ulti-mi anni sull’approccio alla gestio-ne della clientela, la Hill’s ha orga-nizzato, in collaborazione conSCIVAC, un corso avanzato con loscopo di fornire ai partecipanti lenozioni per migliorare le cure sa-nitarie prestate agli animali dacompagnia ed accentuare i profit-ti attraverso un’efficace comuni-cazione. “Abbiamo avuto la fortu-na di poter partecipare al 1° Cor-so Hill’s di Practice Managementavanzato - ha spiegato RobertoTovini, coordinatore del Gruppo diStudio di Practice Management -potendo così godere della com-petenza di due valenti relatoriquali Anne Marie Swedsen e TimPuddle, in tema di comunicazionee relazioni interpersonali”. Oltre acurare i suoi pazienti animali, og-gi il veterinario è responsabile di-rettamente o indirettamente delmantenimento del benessere fisi-co, mentale ed emotivo della suaclientela. Per essere in grado didare consigli e trattare gli animalida compagnia, i veterinari devonoessere capaci di stabilire unabuona relazione con i loro pro-prietari. Ed è proprio la comunica-zione il tema affrontato dai relatoriche hanno spiegato come questadetermini il profitto e la cura dellasalute di cani e gatti attraverso illegame uomo-animale, la comuni-cazione rivisitata e le capacità dicomunicazione nella pratica pro-fessionale. “Due giornate - hacontinuato Tovini - sicuramente in-teressanti e proficue che ci hannopermesso di portare a casa infor-

mazioni utili nello sviluppo dellanostra attività. A noi del Gruppo diStudio SCIVAC di Practice Mana-gement hanno permesso di ap-procciare temi già conosciuti inaltra prospettiva. L’utilizzo del RO-

LE PLAYING, già sperimentatoanche nell’ultima giornata del no-stro gruppo - ha concluso Tovini -ha contribuito a creare un climaallegro ma soprattutto denso dispunti per il domani.” ■

15

La comunicazione per la cura degli animali da compagniaA Cremona, il primo corso avanzato Hill’s in collaborazionecon SCIVAC in practice management

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005DALLE ASSOCIAZIONI

626 e rifiuti

Incontro regionale

ANMVI Lazio

S arà organizzato da ANMVILazio il prossimo 18

settembre a Roma presso l’Ap-pia Park Hotel, l’incontro regio-nale dal titolo “La sicurezza deilavoratori e la gestione dei rifiutisanitari nella professione veteri-naria”. Relatori dell’incontro:Carlo Pizzirani e Giorgio Neri.Durante la giornata saranno for-nite ai partecipanti le nozioni intema di salute dei lavoratori eprevenzione dei rischi negli am-bienti di lavoro e le nozioni utiliad una corretta gestione dei ri-fiuti sanitari. L’incontro sarà libe-ro e gratuito per tutti i medici ve-terinari interessati. Per ulterioriinformazioni rivolgersi alla Se-greteria ANMVI Regione: Tel.0372/40.35.41 Email [email protected]

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

Dissociatevi!

Ma come facciamo a farci cono-scere e rispettare se siamo cosìmoderati?La presunzione, la prepotenzadella Proposta Lion (ma non soloquella) non ammettono da partenostra reazioni timide e sottovoce.Se non siete sufficientemente “in-cavolati” pubblicate almeno altrevoci (dissociandovi anche) di chicrede nella professione, nella di-gnità e nelle scelte fatte. Vedrete

quanto orgoglio verrà fuori. Ci co-nosceranno come Veterinari, ca-tegoria da non prendere solo apacche sulle spalle per offrirci poiun bicchiere di vino e farci sederenell’angolo del tavolo.

Dott. Edoardo Sorrentino

Desidero ribadire un principioche il Collega Sorrentino mi per-mette di ricordare: pubblicarenon significa condividere. Non èdetto cioè che tutto quello chepubblichiamo per dovere diinformazione abbia il nostro

plauso. Riteniamo che i Colleghilettori sappiano e debbano farsiuna propria opinione. Il contraddittorio e il confronto tro-vano nell’ANMVI una sede natura-le: su PV ospitiamo i pareri di tutticoloro che hanno qualcosa da di-re e per chi vuole farsi sentire inmaniera più immediata ci sono lenostre liste telematiche. Son ben-venuti tutti i contributi, anche glisfoghi, ma anziché giocare di rea-zione dobbiamo imparare a met-terci in gioco.

Carlo Scotti

Perché?

Mi chiedo se sia lecito imporre aun cittadino italiano, l’iscrizione ola contribuzione ad un ente onluscome è l’ONAOSI. Io non mettoin discussione che sia un entebenemerito, ma perché devo da-re i soldi a loro e non magari al-l’Ant, visto che mio padre è mala-to di cancro, e io non ho figli, acui l’ONAOSI provvederebbe seio morissi.Non capisco perché devo assicu-

rare qualcosa che non ho, e poiperché mio marito dovrebbe deci-dere di mettere mio figlio in uncollegio ONAOSI quando esisto-no le scuole pubbliche e l’univer-sità che tra l’altro non è nemmenocosì cara? Io non ho pagato, e sa-rei anche disposta ad andareavanti in tribunale, ma non possofarlo da sola perché non ho il bec-co di una lira, ho appena apertoun ambulatorio e ho dei debiti finosopra la testa.Mi piacerebbe però finire davan-ti a un giudice perché mi spie-gasse perché devo forzatamenteiscrivermi ad una associazionebenefica. Complimenti per il bel-lissimo lavoro d’informazioneche svolgete.

C.F.

Le obiezioni che la Collega ci ri-porta sono quelle per cui i nostrilegali stanno portando avanti trericorsi davanti a tre diversi Tribu-nali del Lavoro. Per l’ANMVI l’ob-bligo è incostituzionale. L’abbia-mo dichiarato in TV e continuiamoa sostenerlo davanti ai giudici.Non troviamo accettabile il paral-lelo con la previdenza, non trovia-mo accettabile che l’ONAOSI siaconsiderato alla stregua dell’EN-PAV proprio per le ragioni che di-ci. La previdenza è un obbligo so-ciale, la beneficenza secondo noiè un fatto di coscienza. Aspettia-mo anche noi di sapere cosa nepensano i giudici.

Carlo Scotti

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005LETTERE AL DIRETTORE

@

Il Mon 863 è sicuro quanto il mais convenzionale

Geoffrey Podger, Direttore Esecutivo EFSA

R.G. HARVEY - J. HARARI A.J. DELAUCHE

“MALATTIE DELL’ORECCHIO DEL CANE E DEL GATTO”

a cura di A. Fondati, C.M. Mortellaro, S. Romussi

1ª it. ed. EV-Masson 2002 trad. della 1ª ed. ing. 2001

listino € 95,00

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EDIZIONI VETERINARIE

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

17laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2005

aziendale di stoccaggio, l’im-pianto consente una tracciabi-lità immediata ed affidabile delprodotto, garantendo agli ali-menti immagazzinati e distribui-ti un livello di sicurezza moltoelevato. ■

I n occasione del 50° Con-gresso Nazionale SCIVACtenutosi a Rimini dal 27 al 29

Maggio scorsi, Wonderfood, l’a-zienda fondata dalla famigliaValli che da 16 anni distribuiscein esclusiva i prodotti Iams eEukanuba in Italia, ha organizza-to una visita alla nuova sedeaziendale di San Marino (inaugu-rata a gennaio), cui hanno parte-cipato più di 150 veterinari.Nella presentazione di DonatoPalmiotti e di Lamberto Coppa,rispettivamente direttore tecnicoe direttore vendite di Won-derfood, il motivo che ha ispiratola visita: «Desideriamo condivi-dere la crescita di Iams Com-pany in Italia con il Medico Vete-rinario, da sempre determinantenella scelta di un petfood d’altaqualità e che continua a dimo-strare la sua fiducia verso i nostriprodotti». L’iniziativa ha intesofar conoscere al Veterinario la fi-losofia di qualità e innovazioneapplicata da Wonderfood tantoai prodotti distribuiti quanto al-l’organizzazione dell’azienda.La nuova sede Wonderfood siestende su 13.000 mq di terrenoe comprende 3200 mq di funzio-nali uffici e archivi. Ma il fiore al-l’occhiello del moderno edificioaziendale è il magazzino, dettoBlack Box, una struttura fruttodella più recente ingegneria in-dustriale che si estende su 1.900mq di superficie, equivalentiperò a 11.000 mq di magazzinotradizionale grazie allo sfrutta-mento dello spazio in altezza (21metri). La logistica del magazzi-no è affidata a un impianto d’a-vanguardia totalmente automa-tizzato: il traslo-elevatore.L’innovativo sistema, presente og-gi soltanto in alcune grandi realtàindustriali del nostro paese, delcalibro ad esempio di Barilla, harivoluzionato il sistema e i tempi diimmagazzinamento del prodottodistribuito da Wonderfood. L’impianto è costituito da un si-stema di traslo-elevatori e navet-te che si spostano alla velocità

di circa 15 km/h su binari postitra le scaffalature del magazzinoe sollevano i pallet fino a 18,3metri d’altezza, stoccandoli indoppia profondità.Completamente affidato a un so-fisticato software, il robot gesti-

sce in piena autonomia tutte lefasi di stoccaggio degli alimenti,dall’arrivo in azienda dei palletprovenienti dalla sede produttivain Olanda, all’immagazzinamen-to sugli scaffali, al prelevamentodei prodotti da preparare per la

distribuzione. La macchina ge-stisce l’immagazzinamento infunzione della data di scadenzadel prodotto, favorendo l’acces-sibilità ai prodotti con scadenzapiù prossima.Oltre ad ottimizzare il sistema

Wonderfood (Eukanuba): la scelta dell’innovazioneVeterinari in visita all’azienda di San Marino per conoscere da vicino una realtà industriale all’avanguardia nel campo del petfood

DALLE AZIENDE

▲▲

Per l’invio

dei comunicati

stampa:

[email protected]

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/200518CALENDARIO ATTIVITÀ

16lug.

6-7set.

10set.

11set.

11set.

11set.

18set.

15-17set.

16-17set.

18set.

24-25set.

24-25set.

24-25set.

28 set.1 ott.

29-30set.

30set.

1-2ott.

1-2ott.

1-2ott.

2ott.

6-8ott.

8-9ott.

9ott.

9ott.

9ott.

10-14ott.

14-15ott.

15ott.

15ott.

16ott.

16ott.

INCONTRO SIANA IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITÀ SOCIETÀ ITALIANA DI ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE ANIMALE - Teramo, Facoltà di Medicina DEGLI STUDI DI TERAMO - FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA Veterinaria (P.zza A. Moro, 45) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Claudio Commisso -

Cell. 335 5818044 - E-mail [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO TPLO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Attenzione: Date evento modificate. Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE SIVE PRINCIPI DI CARDIOLOGIA IN CLINICA EQUINA - Sede da definirsi - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA ARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LA NEUROLOGIA NELL’AMBULATORIO DEL VETERINARIO PRATICO - Città Sant’ Angelo (PE)- HotelMiramare - Via Tito De Caesars, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC MALATTIE EPATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC/AVULP, Perugia - Via Morettini, 19 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA LA DERMATOLOGIA NELLA PRATICA AMBULATORIALE - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI LAZIO LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONEVETERINARIA - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI -Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ONCOLOGIA VETERINARIA PRATICA: IL PUNTO DI VISTA DEL CLINICO E QUELLO DEL CHIRURGO -Jolly Hotel, Cagliari - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV DECENNALE SIDEV. DERMATOLOGIA VETERINARIA: COS’È CAMBIATO IN UN DECENNIO (1995-2005)- Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVAE PROBLEMI GASTROENTERICI DEGLI ANIMALI ESOTICI - “AVIS, Cremona” - Via Massarotti, 65 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - PARTE 1: RADIOLOGIA DELL’ADDOME (CORSO BASE) - Centro StudiSCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ENDODONZIA DI BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE LO SCARSO RENDIMENTO ATLETICO DEL CAVALLO SPORTIVO - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO INCONTRO SIMVENCO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI INCONTRO SCVI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA INTERPRETAZIONE DEL CARDIOGRAMMA E DELLE RADIOGRAFIE TORACICHE NEL PAZIENTEIN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CARDIOPATICO - Centro Avulp (PG) - Via Morettini, 19 - ECM: Richiesto Accr. - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC SICILIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEI PICCOLI ANIMALI (CANE E GATTO): TORACE E ADDOME - Catania -

Museo Diocesano - VIA ETNEA, 8 - P.ZZA DUOMO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC DIAGNOSI E TERAPIA DEI PROBLEMI DERMATOLOGICI NEL GATTO - Grand Hotel Vittoria, MontecatiniTerme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV È UN PAZIENTE IN CLASSE 1, CODICE ROSSO. COSA FARE? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA DERMATOLOGIA:L’USO DELLA CITOLOGIA NELLA DIAGNOSI DELLE PIÙ FREQUENTI MALATTIECUTANEE - Genova - Sala Quadrivium - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Richiesto Accr. - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA LA CITOLOGIA NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI OSTEOSINTESI INTERNA AO BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 50 Crediti Ie II parte - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICARV INCONTRO SICARV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE PRINCIPI DI CARDIOLOGIA IN CLINICA EQUINA - Sede da definirsi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO E DEL GATTINO - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE ENEL GATTO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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Chiuso in stampa il 1 luglio 2005

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

APPENDILA!La pagina qui a fianco ri-produce, in formato gran-de, l’inserzione pubblica-ta dall’ANMVI sulla Guidadel Touring “In Italia concane e gatto”, ed. 2005.Vi suggeriamo di ritagliar-la e di appenderla in salad’attesa: contribuirà a ri-cordare ai proprietari l’im-portanza di una visita edei consigli del veterina-rio anche in tempo di va-canze.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 25

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