Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

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Da Sirchia la consegna dell'Intesa Stato-Regioni www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 16, dal 2 all’8 maggio 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 162 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. CD ANMVI Si svolgeranno l’11 giugno le elezioni del nuovo Direttivo ANMVI. Sarà il Consiglio Nazionale, organo as- sembleare della Federazione ad espri- mere candidati ed eleggere il Consi- glio Direttivo del triennio 2005-2008. Votano per la prima volta anche i Coor- dinatori Regionali. UDINE La Facoltà di Veterinaria di Udine pro- muove un’ indagine presso i veterinari per migliorare la sua offerta didattica. “Si vogliono individuare - spiega il Pre- side Prof. Marco Galeotti - quali figure professionali possano meglio rispon- dere alle nuove esigenze del mercato del lavoro”. L’indagine si basa su un questionario on-line presente al sito web della Facoltà. ASSALZOO-ACNIELSEN Assalzoo annuncia la nascita di Assal- zoo-ACNielsen, un Osservatorio per monitorare il mondo che ruota intorno agli animali da compagnia nelle case degli italiani. I dati verranno presentati a Zoomark International 2005, a Bolo- gna dal 5 all’8 maggio. UEVP La Union of European Veterinary Prac- titioners ha creato a Bruxelles un Co- mitato sull’aggiornamento permanente post-laurea, con l’obiettivo di redigere un documento unitario della veterinaria pratica europea. Il Comitato è stato ideato e promosso dal delegato ANM- VI dott. Marco Eleuteri. PREVIDENZA Non solo libera circolazione dei profes- sionisti e dei servizi professionali: con la Direttiva europea 2003/41/CE rece- pita dall’Italia con la Comunitaria 2004 anche gli enti previdenziali possono “operare in ambito transfrontaliero”. La Direttiva rappresenta “un primo passo nella direzione di un mercato interno degli schemi pensionistici aziendali e professionali organizzato su scala eu- ropea”. ZAPPALÀ La Commissione mercato interno del Parlamento europeo ha dato il via libe- ra alla direttiva sul riconoscimento del- le qualifiche professionali. Il relatore, il Parlamentare europeo Stefano Zap- palà (FI), ha cercato un equilibrio fra paesi con una rigorosa normativa pro- fessionale e paesi in cui vige l’autore- golamentazione.La direttiva dovrà es- sere approvata dal Parlamento euro- peo il prossimo 10 maggio. AVIARIA Un piano di prevenzione contro l’in- fluenza aviare. Lo annuncia il commis- sario UE alla sanità Markos Kyprianou, puntando a evitare i costi di un’epide- mia, le cui conseguenze sarebbero pesantissime per le aree colpite e le casse comunitarie. L’unica vittima eu- ropea è un veterinario contagiato in un allevamento olandese nel 2003. OLANDA L’Olanda registra il primo caso di va- riante di Creutzfeldt-Jakob, la forma umana del morbo della mucca pazza. Lo ha annunciato il ministero dell’Inter- no. La malattia è stata diagnosticata a un paziente ricoverato al Mesos Medi- sch Centrum a Utrecht. Brevi D opo 1409 giorni il ministro Sirchia è stato sostituito da Storace. Un tecnico quindi sostituito da un politico. Sirchia è stato certamente il ministro più discusso di questa legislatura. Più volte dato in uscita ha sempre resisti- to sino a questa crisi di Governo che ha costretto il Presidente del consiglio ad accogliere la richiesta di maggior visibilità da parte dei partiti della mag- gioranza. Sirchia si era posto vari obiettivi e dobbiamo ammettere che alcuni è riuscito a raggiungerli impo- nendosi anche all'interno dello stesso Governo: la legge sul fumo, il control- lo della spesa farmaceutica, la mora- lizzazione del settore medico. È stato anche oggetto di critiche o sarcasmi per alcune sue proposte un po' sur- reali: gli anziani ai supermercati per evitare il caldo o le porzioni dimezza- te nei ristoranti per combattere l'obe- sità. Per quanto riguarda il settore ve- terinario difficilmente lo rimpiangere- mo. Da ministro tecnico, medico, ab- biamo sempre avuto la sensazione che considerasse scarsamente il ruo- lo e le competenze dei veterinari. Ab- biamo avuto a volte anche l'impres- sione che Sirchia fosse disposto a ce- dere alle insistenze del ministro dell'A- gricoltura, Alemanno, e pronto a pas- sare la veterinaria a questo ministero. Per motivare queste nostre riflessioni basta ripensare alla sua decisione di togliere alla veterinaria l'importanza di un Dipartimento, la circolare con la quale ha voluto estendere l'ECM an- che alla veterinaria privata senza mi- nimamente capirne le peculiarità e le esigenze, la cessione al ministero del- l'Agricoltura di competenze riferite al- la sicurezza alimentare e riconosciute anche alla Guardia forestale, la man- canza di una logica difesa dell'Ana- grafe equina che Alemanno si è attri- buito riferendola all'Unire, le critiche espresse ai veterinari in alcune tra- smissioni televisive e la circolare sui "cani pericolosi" sulla quale siamo riu- sciti ad intervenire soltanto dopo aver portato al Tg1 centinaia di firme di pro- testa di veterinari. Per fortuna c'era un sottosegretario come Cursi, con dele- ga alla veterinaria, che ha sempre cer- cato di darci una mano. Cosa farà Sto- race in questi ultimi mesi di legislatura non siamo in grado di saperlo ma di certo tutti i nostri riferimenti, il ministro, Cursi ed anche Alemanno sono tutti di AN e della stessa corrente. Forse è un bene perché andranno d'accordo ed inoltre l'unico parlamentare veterinario è Gianni Mancuso, anche lui di AN. Speriamo in bene. Ma di certo non rim- piangeremo Sirchia. LO RIMPIANGEREMO? I soci COVEL non violano la Deontologia N el novembre scorso i carabinieri del NAS si erano rivolti agli or- dini veterinari sollecitando valutazioni di carattere deontologico sull’operato di numerosi iscritti, essendo veterinari soci di una società di distribuzione di strumentazioni e medicinali ad uso veterinario ed attrez- zature. La società era la Covel Italia, la presunta violazione riguardava la cointeressenza (art. 52 del Codice Deontologico Veterinario). L’iniziativa dei NAS aveva da subito destato sorpresa e perplessità - tanto da ritene- re opportuno da parte dell’ANMVI un interessamento del Ministero della Salute - sia per l’inedito interessamento dei carabinieri a fattispecie me- ramente deontologiche, sia per l’apparente fraintendimento delle circo- stanze. La FNOVI ha finalmente ristabilito le competenze e la sostanza dei fatti, scrivendo agli ordini interessati per affermare in primis “autono- mia di valutazione” da parte degli organismi ordinistici, unici giudici di- sciplinari riconosciuti dalla legge, nonché sancire di non ritenere violato il dettato deontologico di cui all’art. 52. Nessuna cointeressenza, quindi, per i medici veterinari soci Covel che nell’attività di distribuzione della so- cietà agiscono secondo la formula della cooperativa d’acquisto e nel pie- no rispetto della deontologia professionale. All’epoca dei fatti, chiarimenti sulla natura e gli scopi della società erano stati prodotti anche dal Presidente del Consiglio di Amministrazione di COVEL ITALIA, Enrico Chiavassa: “COVEL ITALIA è una Società che for- nisce medicinali veterinari (di tutte le case farmaceutiche), presidi, mate- riali di consumo, strumenti, attrezzature e servizi ai Veterinari Liberi Pro- fessionisti. È di proprietà dei Veterinari Soci (Italiani e Francesi) ed è ge- stita da un Consiglio di Amministrazione composto da 5 Veterinari Liberi Professionisti, che li rappresenta. È nata ed agisce come cooperativa d’acquisto, per promuovere e contribuire a garantire una crescita profes- sionale, organizzativa ed economica adeguate a migliorare la qualità del- le nostre prestazioni, nella realizzazione e nel rispetto delle regole alla ba- se delle Buone Pratiche Veterinarie, senza limitare in alcun modo l’indi- pendenza professionale dei Soci. La consapevolezza dell’importanza del ruolo dei Veterinari nell’ambito di una Società Civile – aggiungeva Chia- vassa - ci ispira nel perseguire alcuni Valori che sono alla base del nostro operato: il senso di responsabilità, l’etica, la deontologia, la professiona- lità, la qualità, la trasparenza, l’indipendenza, la condivisione, l’aggiorna- mento, l’innovazione. Numerosi sono gli impegni che i Veterinari Italiani ed Europei devono e dovranno affrontare nel prossimo futuro, per stare al passo con il crescere delle responsabilità e con l’evoluzione di tutto ciò che gravita attorno al mondo veterinario: aggiornamento, strutture, buone pratiche, rischi sanitari, sicurezza e salute.” Il Presidente di COVEL Italia concludeva quindi: “L’esperienza di ciò che i Veterinari hanno già realiz- zato o che stanno realizzando negli altri Paesi Europei - ci induce a pen- sare che anche in Italia sia necessario perseguire gli stessi obiettivi di crescita e sviluppo delle potenzialità della nostra Categoria, conferendo a quello che è ancora considerato da molti un mestiere del tutto squalifi- cato, una nuova dignità professionale”. Francesco Storace, titolare del Dicastero della Salute dal 26 aprile scorso “Quando c'è la Salute c'è tutto” Molta attesa per il programma del neo Ministro Storace. Medici e sanitari gli danno il benvenuto elencando problemi e aspettative A PAG. 3

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Da Sirchia la consegna dell'Intesa Stato-Regioni

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 16, dal 2 all’8 maggio 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

162ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

CD ANMVISi svolgeranno l’11 giugno le elezionidel nuovo Direttivo ANMVI. Sarà il Consiglio Nazionale, organo as-sembleare della Federazione ad espri-mere candidati ed eleggere il Consi-glio Direttivo del triennio 2005-2008.Votano per la prima volta anche i Coor-dinatori Regionali.

UDINELa Facoltà di Veterinaria di Udine pro-muove un’ indagine presso i veterinariper migliorare la sua offerta didattica.“Si vogliono individuare - spiega il Pre-side Prof. Marco Galeotti - quali figureprofessionali possano meglio rispon-dere alle nuove esigenze del mercatodel lavoro”. L’indagine si basa su unquestionario on-line presente al sitoweb della Facoltà.

ASSALZOO-ACNIELSEN Assalzoo annuncia la nascita di Assal-zoo-ACNielsen, un Osservatorio permonitorare il mondo che ruota intornoagli animali da compagnia nelle casedegli italiani. I dati verranno presentatia Zoomark International 2005, a Bolo-gna dal 5 all’8 maggio.

UEVP La Union of European Veterinary Prac-titioners ha creato a Bruxelles un Co-mitato sull’aggiornamento permanentepost-laurea, con l’obiettivo di redigereun documento unitario della veterinariapratica europea. Il Comitato è statoideato e promosso dal delegato ANM-VI dott. Marco Eleuteri.

PREVIDENZANon solo libera circolazione dei profes-sionisti e dei servizi professionali: conla Direttiva europea 2003/41/CE rece-pita dall’Italia con la Comunitaria 2004anche gli enti previdenziali possono“operare in ambito transfrontaliero”. LaDirettiva rappresenta “un primo passonella direzione di un mercato internodegli schemi pensionistici aziendali eprofessionali organizzato su scala eu-ropea”.

ZAPPALÀLa Commissione mercato interno delParlamento europeo ha dato il via libe-ra alla direttiva sul riconoscimento del-le qualifiche professionali. Il relatore, ilParlamentare europeo Stefano Zap-palà (FI), ha cercato un equilibrio frapaesi con una rigorosa normativa pro-fessionale e paesi in cui vige l’autore-golamentazione.La direttiva dovrà es-sere approvata dal Parlamento euro-peo il prossimo 10 maggio.

AVIARIAUn piano di prevenzione contro l’in-fluenza aviare. Lo annuncia il commis-sario UE alla sanità Markos Kyprianou,puntando a evitare i costi di un’epide-mia, le cui conseguenze sarebberopesantissime per le aree colpite e lecasse comunitarie. L’unica vittima eu-ropea è un veterinario contagiato in unallevamento olandese nel 2003.

OLANDA L’Olanda registra il primo caso di va-riante di Creutzfeldt-Jakob, la formaumana del morbo della mucca pazza.Lo ha annunciato il ministero dell’Inter-no. La malattia è stata diagnosticata aun paziente ricoverato al Mesos Medi-sch Centrum a Utrecht.

Brevi

D opo 1409 giorni il ministro Sirchiaè stato sostituito da Storace. Un

tecnico quindi sostituito da un politico.Sirchia è stato certamente il ministropiù discusso di questa legislatura. Piùvolte dato in uscita ha sempre resisti-to sino a questa crisi di Governo cheha costretto il Presidente del consiglioad accogliere la richiesta di maggiorvisibilità da parte dei partiti della mag-gioranza. Sirchia si era posto variobiettivi e dobbiamo ammettere chealcuni è riuscito a raggiungerli impo-nendosi anche all'interno dello stessoGoverno: la legge sul fumo, il control-lo della spesa farmaceutica, la mora-lizzazione del settore medico. È statoanche oggetto di critiche o sarcasmiper alcune sue proposte un po' sur-reali: gli anziani ai supermercati perevitare il caldo o le porzioni dimezza-te nei ristoranti per combattere l'obe-sità. Per quanto riguarda il settore ve-terinario difficilmente lo rimpiangere-mo. Da ministro tecnico, medico, ab-biamo sempre avuto la sensazioneche considerasse scarsamente il ruo-lo e le competenze dei veterinari. Ab-biamo avuto a volte anche l'impres-sione che Sirchia fosse disposto a ce-dere alle insistenze del ministro dell'A-gricoltura, Alemanno, e pronto a pas-sare la veterinaria a questo ministero.

Per motivare queste nostre riflessionibasta ripensare alla sua decisione ditogliere alla veterinaria l'importanza diun Dipartimento, la circolare con laquale ha voluto estendere l'ECM an-che alla veterinaria privata senza mi-nimamente capirne le peculiarità e leesigenze, la cessione al ministero del-l'Agricoltura di competenze riferite al-la sicurezza alimentare e riconosciuteanche alla Guardia forestale, la man-canza di una logica difesa dell'Ana-grafe equina che Alemanno si è attri-buito riferendola all'Unire, le criticheespresse ai veterinari in alcune tra-smissioni televisive e la circolare sui"cani pericolosi" sulla quale siamo riu-sciti ad intervenire soltanto dopo averportato al Tg1 centinaia di firme di pro-testa di veterinari. Per fortuna c'era unsottosegretario come Cursi, con dele-ga alla veterinaria, che ha sempre cer-cato di darci una mano. Cosa farà Sto-race in questi ultimi mesi di legislaturanon siamo in grado di saperlo ma dicerto tutti i nostri riferimenti, il ministro,Cursi ed anche Alemanno sono tutti diAN e della stessa corrente. Forse è unbene perché andranno d'accordo edinoltre l'unico parlamentare veterinarioè Gianni Mancuso, anche lui di AN.Speriamo in bene. Ma di certo non rim-piangeremo Sirchia. ■

LO RIMPIANGEREMO?

I soci COVEL non violano la Deontologia

Nel novembre scorso i carabinieri del NAS si erano rivolti agli or-dini veterinari sollecitando valutazioni di carattere deontologico

sull’operato di numerosi iscritti, essendo veterinari soci di una società didistribuzione di strumentazioni e medicinali ad uso veterinario ed attrez-zature. La società era la Covel Italia, la presunta violazione riguardava lacointeressenza (art. 52 del Codice Deontologico Veterinario). L’iniziativadei NAS aveva da subito destato sorpresa e perplessità - tanto da ritene-re opportuno da parte dell’ANMVI un interessamento del Ministero dellaSalute - sia per l’inedito interessamento dei carabinieri a fattispecie me-ramente deontologiche, sia per l’apparente fraintendimento delle circo-stanze. La FNOVI ha finalmente ristabilito le competenze e la sostanzadei fatti, scrivendo agli ordini interessati per affermare in primis “autono-mia di valutazione” da parte degli organismi ordinistici, unici giudici di-sciplinari riconosciuti dalla legge, nonché sancire di non ritenere violato ildettato deontologico di cui all’art. 52. Nessuna cointeressenza, quindi,per i medici veterinari soci Covel che nell’attività di distribuzione della so-cietà agiscono secondo la formula della cooperativa d’acquisto e nel pie-no rispetto della deontologia professionale.All’epoca dei fatti, chiarimenti sulla natura e gli scopi della società eranostati prodotti anche dal Presidente del Consiglio di Amministrazione diCOVEL ITALIA, Enrico Chiavassa: “COVEL ITALIA è una Società che for-nisce medicinali veterinari (di tutte le case farmaceutiche), presidi, mate-riali di consumo, strumenti, attrezzature e servizi ai Veterinari Liberi Pro-fessionisti. È di proprietà dei Veterinari Soci (Italiani e Francesi) ed è ge-stita da un Consiglio di Amministrazione composto da 5 Veterinari LiberiProfessionisti, che li rappresenta. È nata ed agisce come cooperativad’acquisto, per promuovere e contribuire a garantire una crescita profes-sionale, organizzativa ed economica adeguate a migliorare la qualità del-le nostre prestazioni, nella realizzazione e nel rispetto delle regole alla ba-se delle Buone Pratiche Veterinarie, senza limitare in alcun modo l’indi-pendenza professionale dei Soci. La consapevolezza dell’importanza delruolo dei Veterinari nell’ambito di una Società Civile – aggiungeva Chia-vassa - ci ispira nel perseguire alcuni Valori che sono alla base del nostrooperato: il senso di responsabilità, l’etica, la deontologia, la professiona-lità, la qualità, la trasparenza, l’indipendenza, la condivisione, l’aggiorna-mento, l’innovazione. Numerosi sono gli impegni che i Veterinari Italianied Europei devono e dovranno affrontare nel prossimo futuro, per stare alpasso con il crescere delle responsabilità e con l’evoluzione di tutto ciòche gravita attorno al mondo veterinario: aggiornamento, strutture, buonepratiche, rischi sanitari, sicurezza e salute.” Il Presidente di COVEL Italiaconcludeva quindi: “L’esperienza di ciò che i Veterinari hanno già realiz-zato o che stanno realizzando negli altri Paesi Europei - ci induce a pen-sare che anche in Italia sia necessario perseguire gli stessi obiettivi dicrescita e sviluppo delle potenzialità della nostra Categoria, conferendoa quello che è ancora considerato da molti un mestiere del tutto squalifi-cato, una nuova dignità professionale”.

Francesco Storace, titolare del Dicastero della Salute dal 26 aprile scorso

“Quandoc'è laSalute c'è tutto”Molta attesa per il programma del neoMinistro Storace. Medici e sanitari gli danno il benvenuto elencandoproblemi e aspettative A PAG. 3

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Due giorni dopo il giura-mento davanti al Presi-dente del Consiglio Ber-

lusconi, il Ministro della Salute Fran-cesco Storace ha incontrato i presi-denti delle commissioni Affari So-ciali della Camera e Sanità del Se-nato, per fissare le priorità dei lavo-ri parlamentari. Il sito del Ministerodella Salute ha già aggiornato leproprie pagine con il cambio di ver-tice, ma non ha ancora pubblicato ilprogramma ufficiale del successo-re di Sirchia, che tuttavia viene datoper imminente. In compenso, l’atti-vità dell’On. Storace è riferita, oradopo ora, dal sito ufficiale dell’e-sponente di AN: www.storacetv.it. Èqui che apprendiamo che il neoMi-nistro ha avviato un confronto istitu-zionale con il Parlamento e ha deci-so che gli incontri con le commis-sioni di riferimento si terranno setti-manalmente.Storace - ha riferito il presidentedella commissione Sanità del Sena-to, Antonio Tomassini (FI) - “ha di-chiarato di volere istituzionalizzareun rapporto colloquiale con le istitu-zioni parlamentari, attraverso riunio-ni periodiche sul controllo dell’a-genda dei lavori, in vista del pro-gramma da realizzare in questa fa-se di fine legislatura e del confrontoda aprire per la prossima’’. Assiemeai sottosegretari sono state fissatequindi alcune scadenze ideali per iprossimi mesi, a partire da un im-pegno per agevolare la chiusuradel contratto del Servizio SanitarioNazionale (scaduto da 43 mesi per130.000 professionisti del SSN tramedici, biologi e veterinari). Secon-do i sindacati medici la conferma diBaccini a ministro della Funzionepubblica e l’interesse di Storaceper il suo elettorato, ceto medio cheappartiene al pubblico impiego,dovrebbero favorire il rinnovo delcontratto e la definizione del II bien-nio economico. Priorità parlamenta-re anche una serie di provvedimen-ti che riguardano, fra gli altri, la re-sponsabilità professionale dei me-dici e il riordino delle professioni sa-nitarie non mediche. Quest’ultimopunto si riferisce al testo unificato diDdl che introduce nuovi profili sani-tari in veterinaria (v. Professione Ve-terinaria 14/2005).

“Un sano rapporto con leRegioni”Le prime parole di Francesco Sto-race ministro hanno indicato comeprioritario il rapporto con le Regioni,“C’è spazio - ha detto- per un fede-ralismo che sia capace di coniugar-si con l’interesse nazionale e far ve-dere subito come sarà il sistemacon la riforma’’. L’ex Governatoredel Lazio - (“con me, il Lazio ha unministro in più e non uno in meno”,ha dichiarato al Messaggero) ha vi-sto la questione regionale anche alcentro del passaggio di consegne

con Girolamo Sirchia.A colloquio con il suo successore, il26 aprile, Sirchia ha infatti battuto iltasto dell’intesa siglata in conferen-za Stato Regioni il 23 marzo, quel-l’intesa che ha assegnato le risorseper la sanità nazionale, ripartito ifondi tra le Regioni, stabilito un nuo-vo piano di prevenzione e, non daultimo, delineato le prospettive delfuturo sistema ECM (v. ProfessioneVeterinaria 12/2005). Per Sirchia,l’Intesa “ è un punto fermo molto im-portante perché prevede i mecca-nismi per migliorare il servizio sani-tario”. Informatosi sulle prossimetappe da discutere con le Regioni,Storace ha commentato: “sonoquasi tutte di centrosinistra e ci sa-ranno ampi spazi di discussionenell’interesse di tutti. Se è vero checi sono sperequazioni dettate dacriteri antichi (come nel caso del ri-parto delle risorse) il fatto che ci sia-no Regioni dello stesso colore poli-tico ci aiuterà a porre la questionesenza pregiudizi’’.

I finanziamenti alla SaluteSul ruolo del ministero della salutenei finanziamenti, Storace ha riven-dicato maggior peso: “Mi piacereb-be - ha detto - ritrasferire al ministe-ro della Salute la titolarità dei poterisulla sanità, strappandoli a Via XXsettembre. “Sirchia - ha aggiunto-ha agito con una determinazioneche va ammirata. È riuscito a con-vincere il governo a portare a 90 mi-liardi di euro la spesa sanitaria enon è poco’’.

Le reazioni dei sanitariSei d’accordo con la nomina di Sto-race a Ministro della Salute? Doc-tornews, la newsletter dei medici hapensato di lanciare una indagine trai suoi lettori per capire come hannoappreso la notizia. Meglio un tecni-co o un politico? E tra i politici Sto-race è l’uomo giusto? Le reazioni alcambio Sirchia-Storace sono pru-denti, ma vivaci. Comune denomi-natore: il rilancio dei problemi rima-sti irrisolti e la speranza che con ilnuovo Ministro si rimescolino le car-te in gioco. I medici. “Sono convin-to che come ministro della Salutepotrà fare bene -ha detto GiuseppeDel Barone (Fnomceo)- Non hamolto tempo per agire, ma in certicasi la fretta può trasformarsi in unostimolo positivo’’. “Mi auguro - haaggiunto che più che per le coseovvie Storace lotti per le necessitàdelle categorie’’: in primis per quel-le dei medici, “chiudendo tutti i con-tratti’’. Quanto alla prevenzione eagli stili di vita, “spero- ha detto- cheper promuoverli il nuovo ministrotrovi una strada che passi per laprudenza e non per la dittatura’’.Mario Falconi (FIMMG): “La politi-ca si riappropria di una materia im-portante come la sanità’’. “Si tendead attribuire l’appellativo di tecnico

- afferma Falconi - a chi non lo è:non è vero che se uno è un medico,un ottimo professionista, possa farebene anche il ministro. Ben venga,dunque, il ritorno della politica’’. Unaltro segnale positivo del nuovo in-sediamento al dicastero della Salu-te, “è il fatto, per noi cruciale - hasottolineato Falconi - che Storacerappresenta un baluardo contro ladevolution, per non dividere l’Italiain 20 repubbliche sanitarie”. Serafi-no Zucchelli (Anao): “Ci auguria-mo vivamente che Storace non ri-proponga a livello nazionale quelloche ha fatto per la sanità del Lazio.’’Storace appartiene a un partito, An,e alla corrente della destra socialeche dovrebbe far presumere inte-resse e impegno per la ‘cosa pub-blica’. Lo attendiamo però alla pro-va dei fatti, sperando che non ripro-ponga la stessa politica sanitariaadottata nella Regione Lazio: privi-legiare le strutture private, a dannodi quelle pubbliche. La Simg (medi-ci di famiglia) chiede di sciogliere inodi ancora irrisolti dell’Ecm, aprireun tavolo di lavoro con le societàscientifiche e di porre mano in ma-niera autorevole e risolutiva al pro-blema dell’Ecm. I dentisti dell’Andiauspicano la collaborazione con ilneoministro, come quando era pre-sidente della Regione Lazio, ricor-dando “l’intensa e proficua collabo-razione tra il neoministro FrancescoStorace e l’Andi per ciò che con-cerne la realizzazione del ‘Progettoprotesi sociale’, attuato nella Regio-ne Lazio, esempio di concreta at-tenzione delle Istituzioni e della Li-bera Professione rispetto alle istan-ze del cittadino-paziente”. I farma-cisti attraverso Federfarma hannodetto che ‘in farmacia deve vincereil farmaco” e chiesto “che la legisla-zione interna, nel recepire le diretti-ve comunitarie, fissi un confine pre-ciso tra i prodotti che hanno una va-lenza salutistica e quelli che sonosemplicemente alimenti’.

Più dialogo con i veterinariNel giorno del passaggio di conse-gne al Ministero della Salute l’ANM-VI - Associazione Nazionale MediciVeterinari Italiani - ha chiesto al Mi-nistro Francesco Storace più dialo-go con la veterinaria sui problemiaperti del settore. “Il Dicastero dellaSalute è anche il Ministero della ve-terinaria, quella pubblica e quellaprivata,- ha commentato per lastampa il Vice Presidente ANMVICarlo Scotti- e sui problemi dellanostra Categoria chiediamo datempo più attenzione”. A partiredall’educazione continua in medici-na (ECM), una questione irrisoltadal Ministro uscente, che non hamai eliminato l’ambiguità dell’attua-le normativa secondo la quale nonè a tutt’oggi chiaro se i sanitari pri-vati debbano considerarsi obbligatio meno a seguire il programma

ECM. “Per come è concepito oggil’ECM- continua Scotti- i medici ve-terinari sono costretti ad aggiornar-si in base ad obiettivi formativi deltutto estranei alle loro competenze.È c’è da credere - conclude il VicePresidente Scotti- che la devolutiondell’educazione continua in medici-na sancita il 23 marzo scorso inConferenza Stato Regioni moltipli-chi per 22 il problema anziché risol-verlo”. Dalle emergenze che colpi-scono la sanità animale (e che l’exGovernatore Storace conosce beneper aver dovuto affrontare l’emer-genza della lingua blu negli ovini),alla prevenzione delle zoonosil’ANMVI sottolinea il ruolo centraledella medicina veterinaria ed in par-ticolare il contributo della veterinariaprivata che ogni giorno si confrontacon la salute della popolazione ani-male che vive a stretto contatto conl’uomo. “Riparta la CommissioneRandagismo- sollecita quindi Scot-ti- che per il Ministro Sirchia ha pro-

dotto un cospicuo lavoro scientificoa tutt’oggi inutilizzato e sia finalmen-te valorizzato il ruolo della veterina-ria privata nell’educazione dei citta-dini proprietari alla corretta convi-venza con l’uomo”. Nel 2003 l’ANM-VI si fece promotrice di una raccol-ta di firme che coagulò le protestedella veterinaria italiana contro laprima ordinanza Sirchia sui cani co-siddetti pericolosi. “Non vorremmodover inscenare altre proteste perriuscire a farci ascoltare su temi peri quali possiamo dare un validocontributo di competenza ed espe-rienza. Allora- conclude Scotti- riu-scimmo a cambiare l’ordinanza mala nostra Associazione non vennemai ricevuta dal Ministro”. L’Asso-ciazione Nazionale Medici Veterina-ri Italiani si augura infine che vengaconfermata la delega alla veterinariaal Sottosegretario Cesare Cursi, nelquale la Categoria ha sempre trova-to un interlocutore attento e rispetto-so delle proprie competenze. ■

3ATTUALITÀ

Nuovo Governo dal 26 aprile scorso

Storace Ministro della SaluteDodici mesi di Legislatura per il nuovo titolare del Dicastero. “Rispetto a Sirchia ho una visione diversa della sanità.” Dettate al Parlamento le priorità

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005

F rancesco Storace è nato a Cassino il 25 gennaio1959. Sposato, ha una figlia. Eletto per la prima

volta nel 1994, è stato deputato nella XII e nella XIIIlegislatura, nel corso della quale ha ricoperto l’incari-co di presidente della commissione parlamentare divigilanza dei servizi radiotelevisivi. Il 16 aprile 2000 èstato eletto presidente della Regione Lazio; ha inizia-to giovanissimo l’attività politica, impegnandosi nelsociale e avvicinandosi presto al mondo del giornali-

smo. Al Secolo d’Italia ha ricoperto l’incarico di capo dei servizi parla-mentari. Successivamente, ha assunto l’incarico di capo dell’ufficiostampa dell’Msi-Dn e, poi, di Alleanza Nazionale. Ha fatto parte dellacommissione Antimafia e della commissione Cultura, è stato prima allavicepresidenza e poi alla presidenza della Commissione di vigilanzadei servizi radiotelevisivi. Si dichiara appassionato di nuove tecnologiee tiene costantemente il contatto con la sua comunità in internet sul si-to www.storace.tv.

Cambiata la squadra dei Sottosegretari“Con l’amico Francesco potremo fare molte cose. Vogliamolavorare concretamente su poche cose importanti e realiz-zarle senza alcuna politica degli annunci”. Sono parole delSenatore Cesare Cursi, confermato Sottosegretario di Statoalla Salute. Cursi ha giurato il 26 aprile alla presenza del Pre-sidente del Consiglio insieme agli altri 72 sottosegretari con

rito insolito e accelerato: per guadagnare tempo, è stato deciso di non fa-re recitare a ciascuno la formula del giuramento, che è invece stato fattocoralmente. A gennaio era stato emanato il Decreto che ridisegnava le at-tribuzioni del Ministero della Salute ai sottosegretari. Al SottosegretarioCursi erano state riconfermate tutte le competenze sulla veterinaria.

Confermata anche la sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati(FI), recentemente nominata sotto il ministero di Sirchia, fra lecui deleghe rientrano attribuzioni sulla Commissione Eser-centi le Professioni Sanitarie (l’organismo a cui possono ap-pellarsi i professionisti per contrastare le deliberazioni del pro-prio ordine). Non riconfermati invece il Sottosegretario Anto-

nio Guidi e il sottosegretario Rocco Salini. Quest’ultimo era stato nominatoa metà marzo, nel corso di una revisione delle deleghe ministeriali.

Di nuova nomina il Sottosegretario Domenico Di Virgilio (For-za Italia) - medico di Teramo, dal 1988 è presidente nazio-nale dell’Associazione medici cattolici italiani ed è stato pro-motore della nascita del Forum delle Associazioni di ispira-zione cristiana che operano in campo socio-sanitario, di cuiè coordinatore nazionale. Dal 20 giugno del 2001 fa parte

della Commissione Affari sociali della Camera).

Completa la squadra Domenico Zinzi (Udc), medico di Ca-serta, è stato presidente del Consiglio regionale della Cam-pania dal 2000 al gennaio 2003).

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“È un’ottima notizia per il Paese:quello che ha saputo fare in una Re-gione difficile come il Lazio, avendoa che fare con la sanità romana, lapiù complessa d’Italia, FrancescoStorace saprà certo moltiplicarlo afavore di tutti gli italiani’’. È quanto haaffermato il consigliere regionale delLazio di Forza Italia, Stefano De Lilloall’indomani della nomina di Storacea Ministro della Salute. Naturalmen-te non tutti la pensano così. FilibertoZaratti, Assessore all’Agricoltura del-la Provincia di Roma ha detto checon Storace il Lazio ha svilito la ve-terinaria: «Tutela e salute degli ani-mali - dichiarava Zaratti due settima-ne fa - devono essere al centro an-che delle elezioni regionali del Lazio.Ecco perché diffondo uno specificoprogramma preceduto da una cro-naca di quello che tutela e salute de-gli animali hanno subìto in cinqueanni di Giunta Storace. Ritengo chela veterinaria di sanità pubblica e deiliberi professionisti, così come l’atti-vità del volontariato animalista, deb-bano essere sostenute e non svilitecome successo con la Giunta regio-nale uscente”. Ed ecco l’elenco del-le “malefatte” di Storace: dalla “tas-sa più alta d’Italia sul passaportocomunitario per cani e gatti” alla“non attuazione dell’Accordo Stato-Regioni sulla tutela degli animali dacompagnia e la pet-therapy firmatonel febbraio 2003 ed alla non attua-zione dell’Accordo Stato-Regioni“per la definizione dei requisiti strut-turali, tecnologici ed organizzativiminimi richiesti per l’erogazione del-le prestazioni veterinarie da parte distrutture pubbliche e private” firmatonel dicembre 2003». Zaratti parlaanche di un “divieto di fornire addi-rittura la reperibilità veterinaria d’ur-genza attraverso il 118 come se ilservizio veterinario, a tutela deglianimali e della sanità pubblica, nonsia pagato da tutti i cittadini e non in-cida sulla spesa sanitaria comples-siva”. Non sarà politicamente corret-to azzardare un parallelo fra il gover-no della sanità regionale con quellanazionale. Tuttavia, non ci sembrainutile riepilogare qualche aspettodella gestione-Storace.Sterilizzazioni gratuiteLa nuova Giunta Marrazzo dovrà ri-scrivere il Piano Sanitario Regionalevalevole per il prossimo triennio.Quello varato dalla Giunta Storace -2002-2004 - non aveva riscosso ilplauso della veterinaria privata, pre-vedendo la sterilizzazione gratuita dicani e gatti di proprietà di famigliecon reddito annuale inferiore a 50milioni delle vecchie lire. La questio-ne era stata denunciata da 30 me-dici veterinari di Frosinone che si so-no rivolti ad ANMVI LAZIO per “in-tervenire in difesa dei Veterinari libe-ri Professionisti.” “Il PSR si legge nel-la nota inviata all’ANMVI penalizzanoi veterinari Liberi Professionisti dalpunto di vista economico, professio-nale e morale, nonché i colleghi di-pendenti ASL. Questi ultimi infatti,sono costretti ad eseguire le previ-ste sterilizzazioni gratuite in disac-cordo con il tariffario dell’Ordine dei

Veterinari della Provincia di Frosino-ne, secondo cui infatti “il veterinarionon deve percepire onorari inferioria quelli indicati dalla tariffa minima odalle convenzioni approvate dall’Or-dine, può tuttavia prestare la propriaopera a titolo gratuito, purché talecomportamento non costituisca arti-ficio per una illecita concorrenza”. IlPresidente ANMVI Lazio - MarzioGargiulo, si era interessato alla que-stione, chiarendo che il piano sani-tario, nel punto delle sterilizzazioni,non è stato mai applicato, per vo-lontà delle stesse asl regionali, tran-ne recentemente dalla asl di Frosi-none. Tutela animaleLa Giunta regionale, su propostadell’assessore alla Sanità, MarcoVerzaschi, ha approvato in febbraiola proposta di legge concernente le“Nuove norme per la tutela dei dirit-ti degli animali d’affezione e per laprevenzione del randagismo”. “Ilprovvedimento, composto da 27 ar-ticoli - ha dichiarato l’assessore Ver-zaschi - ha molteplici obiettivi: l’iscri-zione e l’identificazione di tutti i caniall’anagrafe canina; il risanamentodelle strutture che accolgono i ran-dagi, sia cani che gatti e la costru-zione di nuovi gattili e canili; il rico-noscimento a cani e gatti del dirittoalla vita in condizioni di benessere,sia in stato di libertà, che durante ilperiodo di ricovero in gattili o canilisenza trascurare l’aspetto socio-sa-nitario del rapporto uomo-animale”.La proposta di legge consideraprioritaria la sterilizzazione da partedei veterinari degli animali liberi sulterritorio che possono poi essere ri-messi in libertà e assistiti da asso-ciazioni di volontariato; saranno inol-tre avviate campagne di sensibiliz-zazione, per evitare maltrattamenti eabbandoni e campagne di educa-zione sanitaria e ambientale. Per laprima volta vengono riconosciuti icanili privati che potranno così es-sere convenzionati dai comuni madovranno avere le stesse caratteri-stiche dei canili pubblici; a questoproposito, per la prima volta in Italia,la pdl definisce i requisiti strutturaliper canili e gattili sia pubblici cheprivati, in particolare per quanto ri-guarda gli spazi. La Regione, infine,provvederà all’istituzione di un Nu-cleo Operativo Ispettivo, con il com-pito di potenziare le attività di vigi-lanza e controllo sulla sperimenta-zione animale. Figura professionaleimportante sul territorio sarà quelladella guardia zoofila, per la preven-zione e il controllo del randagismo edel benessere degli animali.MicrochipLa deliberazione della Giunta Re-gionale del Lazio “Adozione del mi-crochip come sistema di riconosci-mento per l’anagrafe canina” è sta-ta pubblicata sul BU n. 27 del 30-9-2004. La Regione ha deliberato diindividuare nel microchip “il nuovosistema di riconoscimento per l’ana-grafe canina”. Per il proprietario ilcosto è fissato in 20 euro. Il passaportoDa 100 iniziali agli attuali 40 euro. È

stato battezzato “passaporto d’oro”,quello che cani, gatti e furetti devo-no avere in Lazio nel rispetto di di-rettive comunitarie (Deliberazionedella giunta regionale 9 luglio 2004,n.605)Cani pericolosiIn base alla LR N. 33 del 6 ottobre2003 “Norme in materia di cani dapresa, molossoidi e loro incroci”,dall’ottobre 2004 la Regione Lazioavrebbe dovuto organizzare corsiper cani e proprietari di cani consi-derati “pericolosi” o comunque regi-strati come mordaci (pitbull,staffordshire terrier, staffordshire bullterrier, bullmastiff, dogo argentino,dogue de Bordeaux, fila brasileiro,cane corso e loro incroci). Ed entroil gennaio di un anno fa avrebbe do-vuto far funzionare i relativi registriper la catalogazione dei cani cosìcome avrebbe dovuto stabilire lemodalità di iscrizione di esperti perl’affiancamento delle Aziende USLveterinarie nell’applicazione dellanorma. I primi due obblighi non so-no stati adempiuti il terzo lo è con ot-to mesi di ritardo e con una primascadenza concreta, il 10 maggio2005: l’istituzione di un Albo Regio-nale di Esperti.La legge 33 del 2003 stabilisce an-che precisi obblighi per i medici ve-terinari: i cani devono essere sotto-posti ogni dodici mesi a visita veteri-naria presso i servizi veterinari delleaziende USL competenti per territo-rio. Qualora nel corso delle visitevenga accertato che l’animale pre-senta segni di lotta, i servizi veteri-nari delle aziende USL sono tenuti asegnalare l’animale ed il proprietarioalle competenti autorità di pubblicasicurezza ed a ripetere la visita duemesi dopo. Dopo tre segnalazioni iservizi veterinari delle aziende USLtrattengono l’animale in osservazio-ne e provvedono, se necessario, al-la rieducazione del medesimo pri-ma di restituirlo al proprietario. Glioneri economici connessi alle visiteveterinarie e alla rieducazione del-l’animale sono interamente a caricodel proprietario, possessore o de-tentore dello stesso. Tullio PaoloScotti, Presidente dell’Ordine deiVeterinari di Roma, commentavacosì il provvedimento: “Esprimograndi perplessità su questa legge,perché le uniche cose che siamoriusciti ad ottenere sono state il coin-volgimento dell’ordine in fase di di-scussione del provvedimento e unpaio di emendamenti, fra cui l’inseri-mento di un comportamentalistanella Commissione. Purtroppo le no-stre rimostranze sul coinvolgimentodei liberi professionisti non hannotrovato ascolto nella Regione. È tut-to statalizzato come se questo fossel’unico modo per intervenire concre-tamente sul problema. Il serviziopubblico può certamente fare mol-to, ma non tutto e dovrà oggettiva-mente coinvolgere il veterinario pri-vato. Abbiamo anche ottenuto perl’animale di comprovata e irrecupe-rabile pericolosità la previsione del-l’eutanasia piuttosto di una crudelereclusione. Complessivamente, non

possiamo leggere senza forti per-plessità questa legge”. L’Albo degli espertiIn base alla Delibera Regionale 3settembre 2004, n.847 è infatti pre-vista l’istituzione di un Albo Regio-nale di Esperti. L’Albo è compostoda tre sezioni: A) Sanitaria-compor-tamentale; B) Giuridico-amministra-tiva; C) Educativo-cinofila. La do-manda di iscrizione dovrà perveniretramite Azienda USL competenteper territorio, all’Area Diritti Animalidella Regione, entro il 31 dicembredi ogni anno, ed in prima applica-zione entro il 10 maggio 2005 conrelativo curriculum del candidato.Per le prime due sezioni si dovrà di-mostrare di essere laureati, per lasezione C) - il settore degli educato-ri cinofili non ha una regolamenta-zione nazionale - l’iscrizione “è con-dizionata all’accertamento favorevo-le effettuato dall’Azienda USL” deirequisiti: per il primo anno basteràdimostrare l’attività di almeno quat-tro anni “con documentata espe-rienza nel recupero comportamen-tale del cane e nell’informazione alproprietario e/o detentore”, poi dalsecondo anno dovranno aver svoltocon esito favorevole “apposito corsodi formazione professionale delladurata non inferiore a 600 ore ed unanno di tirocinio presso un canile e/orifugio e/o allevamento pubblico e/oprivato”. I corsi potranno essere te-nuti dalla stessa Regione ed Azien-de USL ma anche da Province, Co-muni ed associazioni animalisteiscritte all’Albo regionale del volon-tariato “secondo un programma ap-provato dalla Regione”. MNCNel febbraio di quest’anno la giuntaStorace ha bloccato l’applicazionedella delibera n. 138 del 26 aprile2002 che inseriva nel piano sanitarioregionale l’emendamento dei Verdisulle medicine non convenzionali’.Commento polemico dei Verdi: “Sto-race usa due pesi e due misure, daun lato dà il via libera alla sperimen-tazione della terapia Di Bella, controil parere della comunità scientifica edall’altra blocca le medicine nonconvenzionali, utilizzate da centi-naia di migliaia di persone nella no-stra regione”.Lingua BluLa blu tongue è stata motivo di ten-sioni fra Storace e Sirchia, sullosfondo di una strategia di contrasto

della malattia che nel frattempo si èmodificata. Nel marzo del 2004, ilGovernatore Storace scriveva al mi-nistro Sirchia per annunciare il ricor-so al Tar contro l’ordinanza ministe-riale che obbligava gli allevatori avaccinare il bestiame, per prevenireil morbo della lingua blu. Nel gen-naio dello stesso anno Storace chie-deva a Sirchia ‘immediata sospen-sione dell’obbligo di vaccinazione,che nel Lazio interessa 20 milaaziende zootecniche. Nel novembre dello stesso anno,Storace diramava un comunicatostampa in cui chiedeva “una nuovacampagna vaccinale contro la ‘blutongue’. Il governatore, che ricorda-va di essersi rivolto più volte alla di-rezione generale della Sanità veteri-naria e alimenti del ministero dellaSalute senza ottenere risposta, sol-lecitava “un urgente e autorevole in-tervento, perché possa al più prestoessere definita la strategia di inter-vento per il 2005, in un quadro di au-spicabile collaborazione istituziona-le, per evitare che le preoccupazio-ni degli allevatori, già manifestatesiquest’anno in varie sedi, possanosfociare in atteggiamenti di protestadannosi per l’immagine del governonazionale e di quelli regionali’’. - Tesi i rapporti anche con il SIVEMLazio che nel 2004, all’avvio dellacampagna vaccinale riscontrava“disagio” nella categoria e “pur nonvolendo entrare nel merito delle nu-merose polemiche avutesi sull’argo-mento - la Segreteria laziale del Sin-dacato - sottolineava “come il climadi sfiducia creatosi nel corso delleprecedenti campagne vaccinali de-termini una reale difficoltà nei rap-porti tra veterinari ed allevatori, e ciòanche in considerazione del fattoche le norme che regolano attual-mente lo spostamento degli animali,anche vaccinati, impediscono di fat-to di creare quell’indispensabile cli-ma collaborativo con gli allevatorinecessario a raggiungere rapida-mente i risultati auspicati”. Il comuni-cato ufficiale, a firma del SegretarioRegionale SIVEMP, esprimeva “lostato di disagio della categoria co-stretta a lavorare in condizioni chenon tutelano i colleghi, sviliscono laprofessionalità veterinaria ed il ruolodi prevenzione svolto nell’ambitodella sanità pubblica veterinaria agaranzia delle produzioni zootecni-che e del consumatore”. ■

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Dalla Regione a Lungo Tevere Ripa

La veterinaria del Governatore Storace

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005L’APPROFONDIMENTO

ECM per tutti

I n Lazio l’ECM è obbligatorio per tutti, pubblici e privati. L’ha chiarito l’As-sessore alla Sanità Verzaschi poco prima che la Giunta Storace cadesse.

In Lazio opera una Commissione regionale ECM nella quale gli ordini veterinarisono rappresentati dal dottor Gianni Petroccia. Sollecitato dai commissari, Ver-zaschi ha chiarito i destinari dell’obbligo formativo ECM in Lazio, ma non ha for-nito precisazioni su un altro punto: i costi del sistema ECM Se infatti è vero cheper i pubblici dipendenti gli oneri sono a carico delle finanze pubbliche, perquanto riguarda gli oneri a carico dei sanitari privati non c’è stato alcun chiari-mento. “L’obiettivo delle nostre richieste all’assessore uscente - ha detto Petroc-cia - era duplice: stimolare attraverso la Regione anche il Ministero a chiarireesplicitamente l’obbligatorietà dei sanitari liberi professionisti e porre la questio-ne economica, ma su questo punto la Commissione non ha avuto risposte”. InLazio sono stati anche definiti gli obiettivi formativi, “ma solo a livello generale”ha chiarito Petroccia, il dettaglio professione per professione è ancora in diveni-re. Il modello adottato si basa sul Consorzio Asclepion, fra ASL e Aziende Ospe-daliere che organizza la domanda di formazione.

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

Siamo riusciti a convince-re il dottor Leonardo Bru-netti a parlare dell’ago

“speciale” per praticare l’intraos-sea nelle testuggini con un siste-ma del tutto innovativo. Lo stru-mento, studiato dallo stesso Bru-netti, è stato presentato per laprima volta negli Stati Uniti difronte ad un pubblico entusiasta.Superata, ma non del tutto, lasua connaturata modestia, ilfondatore della SIVAE, ha accet-tato di rispondere alle nostre do-mande.

Dottor Brunetti, recentementeha presentato un nuovo tipo diago per l’anestesia delle tarta-rughe. In particolare, di qualeoccasione congressuale si ètrattato?Dire “recentemente” non è deltutto esatto, infatti ho parlato diquesta tecnica per la prima vol-ta durante l’ultimo CongressoMultisala SCIVAC, nel Maggiodel 2004 (48° Congresso multi-sala SCIVAC, relazione: “Ane-stesia e idratazione nei cheloni?Non più un problema” ndr). È in-vece da poco (per l’esattezza il14 Aprile scorso) che l’ho pre-sentata al Congresso annualeARAV (Association of Reptilian &Amphibian Veterinarians) a Tuc-son, in Arizona. Per l’occasione, essendo la pri-ma volta che mi trovavo ad uncongresso all’estero come rela-tore e per poter quindi risponde-re nel modo migliore alle do-mande del pubblico in una lin-gua che non è la mia, mi sonoavvalso dell’insostituibile aiutodel collega e grande amicoDr Stefano Pizzirani, docente al-la Tufts University (Massachus-sets). In platea, quel giorno, erapresente anche il collega Dr El-liott Jacobson, erpetologo di fa-ma mondiale autore di una enor-me quantità di pubblicazioni.

Quali sono le innovazioni e ivantaggi di questo nuovostrumento per la chirurgia deirettili?Come accennato nella rispostaprecedente, in realtà si è trattatodella presentazione di una nuo-

va tecnica più che di uno stru-mento: è vero, l’ago specialestudiato da me e realizzato daAngelo Franceschini (che ringra-zio) esiste, ma quello che a meimportava era dimostrare chec’era un altro sistema più rapido,semplice ed efficace di praticarel’intraossea nelle testuggini eche, soprattutto, il sistema indi-cato su tutti i principali testi erasbagliato. In breve, ovunque silegge che il punto d’elezioneper praticare la somministrazio-ne intraossea nei cheloni è rap-presentato dal ponte della co-razza (la congiunzione fra pia-strone e carapace): ebbene ioho dimostrato che nelle testuggi-ni in questa sede c’e solo ossocompatto e molto sottile, mentrenella regione del piastrone sottola testa dell’animale, detta regio-ne gulare, l’osso è molto piùspesso e ricco di spongiosa.Questa nuova tecnica offre ilvantaggio di poter essere ese-

guita con molta più rapidità otte-nendo la stessa efficacia dellavia endovenosa per la sommini-strazione di anestetici, farmaci efluidi, con la differenza che, co-me sa chiunque si occupi di tar-tarughe quasi a tempo pieno co-me me, trovare una vena acces-sibile in un chelone non è esatta-mente ai primi posti fra le cosesemplici da fare, per non parlaredel mantenerla tale per più gior-ni. Ecco, l’ago consente anchequesto, “incannulare” in modoveramente stabile una testuggi-

ne come si fa con un cane o ungatto. Nella mia clinica louso con successo ormai da qua-si 3 anni.

È brevettato?Non è brevettato né penso chelo sarà. Ovviamente non perce-pisco neanche alcun compensoda Angelo per fare il suo nome:se lo faccio è perché ritengo siagiusto manifestargli la mia rico-noscenza per il modo con cui hacapito le mie esigenze e le hasoddisfatte.

Quali reazioni ha suscitato ne-gli Stati Uniti?Sarò sincero: la commissionescientifica dell’ARAV aveva ac-colto con entusiasmo l’articoloche gli avevo spedito, a relazio-ne finita molti colleghi americanipresenti in sala si sono congra-tulati con me e la responsabiledel “Journal of HerpetologicalMedicine and Surgery” mi haproposto di preparare un artico-lo da pubblicare, tutte cose chemi hanno fatto ovviamente moltopiacere. C’è stata anche, e melo aspettavo, qualche voce“fuori dal coro” che, pur nonsollevando dubbi sull’efficacia,ha posto il problema della soffe-renza degli animali. Infatti, biso-gna dirlo, per posizionare l’agoin sede va fatto un piccolo forod’invito sulla corazza con un

trapano da ortopedia e, benchéla punta sia sottile (1 mm), è pursempre una trapanazione chearriva necessariamente ad inte-ressare l’osso. Personalmenteritengo che debbano essere fat-te due considerazioni: la prima,di tipo assoluto, è valutare sesia meno doloroso bucare conun ago da siringa il collo di unatestuggine per 10 volte di fila(non è la regola, ma può succe-dere anche ai più esperti) allaricerca della vena giugulare op-pure bucare la corazza con unapunta minuscola una sola voltain maniera rapidissima (circamezzo secondo). La seconda, di tipo relativo, ri-guarda gli usi principali per cuiho perfezionato questa tecnica:l’anestesia con propofol e l’idra-tazione peri- e post-operatoria.Ora, nella pratica con i chelo-ni l’anestesia non ha le stesseapplicazioni che nel cane onel gatto, ma è limitata quasiesclusivamente alla chirurgiad’urgenza, come le frattureestese del carapace e le gravilesioni traumatiche in generale:tutte evenienze per cui l’analge-sia si rende indispensabile aprescindere dalla via scelta perla somministrazione dell’aneste-tico; tutte situazioni, inoltre, incui un’idratazione efficace as-sume importanza fondamentaleper la vita dell’animale. ■

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La veterinaria italiana insegna

Anestesia e idratazione nei cheloni? Non più un problemaLeonardo Brunetti ha presentato ai colleghi USA un ago speciale per l’anestesia delle tartarughe

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005

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L’INTERVISTA

di Sabina Pizzamiglio

L'ago può essere lasciato in sedeper più giorni e utilizzato per idra-tazioni successive.

L'inoculazione dell'anestetico.

Il dr. Leonardo Brunetti.

Osso spongioso e sede intraos-sea.

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

La riforma di ordini e pro-fessioni, incuneata nelDDL sulla competitività (i

commi da 6 a 8), contiene “ef-fetti distorsivi della concorrenzae del corretto funzionamentodel mercato”. L’Antitrust nazio-nale ha prodotto un parere chesuona come una sonora boc-ciatura del progetto di riformaelaborato dal Ministro dellaGiustizia Castelli. Porta la firmadel successore di Tesauro, An-tonio Catricalà ed è già statorecapitato al Parlamento.

Che c’entra la competitività?Con riferimento alla più ampiaquestione circa le misure da in-traprendere per l’adeguamentodel quadro normativo che disci-plina le professioni regolamenta-te ai principi del libero mercato,l’Antitrust rileva che le disposizio-ni introdotte nel Decreto-Leggesulla competitività sono “inade-guate”. L’Autorità ha già espresso il pro-prio orientamento riguardo allanecessità di rivedere l’assetto re-golamentare delle attività profes-sionali in occasione di numerosiinterventi, nei quali ha sottolinea-to come il riordino della materianon possa prescindere da unarevisione complessiva della re-golamentazione esistente, in fun-zione delle effettive esigenze dinecessità e proporzionalità, sia

con riguardo all’accesso alla pro-fessione che alle modalità diesercizio di L’Autorità esprimepreoccupazione sul fatto che, sindalla precedente legislatura, so-no stati presentati in Parlamentodisegni di legge in materia di li-bere professioni che sono rimastisenza esito, ma anzi, sembraemergere un orientamento diprotezione della situazione attua-le sia da parte dei professionistiiscritti agli ordini che dello stessoLegislatore. In vero, l’Autorità ri-tiene che la competitività dei pro-fessionisti italiani richieda unprofondo rinnovamento del siste-ma ordinistico, che assicuri qua-lificazione professionale e pienaconcorrenza. In proposito, lastessa Commissione Europea,da ultimo, nella Relazione sullaconcorrenza nei servizi profes-sionali, del febbraio 2004, ha so-stenuto che “I servizi professio-nali hanno un ruolo importanteda svolgere ai fini del migliora-mento della competitività dell’e-conomia europea in quanto rap-presentano input per l’economiae le imprese e la loro qualità ecompetitività hanno importanti ri-cadute”. La stessa Commissioneha, in quella sede, invitato le Au-torità di regolamentazione degliStati membri e gli organismi pro-fessionali a rivedere la regola-mentazione professionale valu-tando se le regole poste siano

necessarie per l’interesse gene-rale, se siano proporzionate egiustificate. Catricalà ritiene per-tanto improcrastinabile una revi-sione dell’ordinamento delle libe-re professioni al fine di adeguarele attività professionali alle nuoverealtà economiche ed al quadronormativo europeo.

Esami di StatoIl comma 6 stabilisce che nellecommissioni per l’esame di statoper l’abilitazione professionalenon più della metà dei commis-sari venga scelto dall’Ordine odal collegio territoriale tra gliiscritti all’albo. L’Autorità, già nel-l’indagine conoscitiva nel settoredegli Ordini e Collegi Professio-nali (5 febbraio 1999) aveva sot-tolineato la necessità di limitarela presenza di rappresentanti de-gli Ordini nell’ambito delle com-missioni esaminatrici. In tal senso, la disposizione vanella direzione indicata dall’Auto-rità e, in alcuni casi, si può pre-vedere che essa comporterà unariduzione dei rappresentanti de-gli Ordini rispetto all’attuale com-posizione delle commissioni esa-minatrici. Tuttavia, la stessa nonpuò ritenersi una soluzione ade-guata a contenere il grado dicoinvolgimento dei professionistiappartenenti agli Ordini nell’esa-me di abilitazione così come au-spicato dall’Autorità. La previsio-ne normativa in questione attri-buisce loro un ruolo decisorio an-cora determinante nelle proce-dure di accesso all’esercizio del-l’attività professionale. Il principiodi imparzialità al quale deve es-sere informata la composizionedella commissione esaminatrice,richiede che nella formazionedella stessa il carattere tecnicodel giudizio debba essere salva-guardato da ogni rischio di de-viazione verso interessi di parte ocomunque diversi da quelli pro-pri dell’esame. Pertanto, riserva-re a rappresentanti degli Ordiniun ruolo determinante nella fasedi accertamento del possessodei requisiti del candidato, equi-vale a sacrificare la terzietà di chicontribuisce a stabilire il numerodi coloro che sono ammessi adesercitare. Il numero di coloroche potranno entrare nel mercatodelle prestazioni professionalinon può, infatti, essere deciso daprofessionisti concorrenti.

Attività tipiche e prestazioniriservateIl comma 8 introduce la possibi-lità di riconoscimento per le as-sociazioni costituite da professio-nisti che non esercitano attivitàregolamentate.Il riferimento alla tipicità delleprestazioni viene anche ripreso

negli emendamenti presentatidal Governo. In particolare, pre-scrive che deve trattarsi di atti-vità non riconducibili ad attivitàregolamentata o “tipica” delleprofessioni d’interesse generale.Al riguardo, l’Autorità intendesottolineare come il riferimentoalla tipicità delle prestazioni puòcondurre ad attribuire, in esclusi-va, ai professionisti iscritti all’al-bo, attività in precedenza a que-sti non riservate, creando così si-gnificative limitazioni all’eserciziodi attività libere e fino ad ogginon soggette a riserve.In più occasioni l’Autorità ha evi-denziato che il regime di esclusi-va delle attività professionali do-vrebbe essere limitato soltanto aquelle attività il cui esercizio ècongiuntamente caratterizzatodal riferimento ad interessi costi-tuzionalmente protetti, quali il di-ritto alla salute e alla difesa, checomportano rilevanti costi socialiin caso di inadeguata erogazionedella prestazione, e da un’eleva-ta complessità delle prestazioniche impedisce agli utenti di valu-tare, anche ex post, la qualità del

servizio e la congruità con i prez-zi praticati.

Le lauree breviLa nuova disciplina dovrà anchetenere conto di alcuni aspetti difondamentale rilevanza dal puntodi vista concorrenziale e che nontrovano però riscontro negliemendamenti da ultimo presen-tati dal Governo. In primo luogo,Catricalà rileva che non sembraemergere alcun ripensamentosul ruolo degli Ordini, le cui at-tuali competenze vengono addi-rittura ampliate. Infatti, il Governo viene delegatoal riordino degli albi al fine di ri-comprendervi una serie di pro-fessioni oggi non regolamentatecome i podologi, i fisioterapisti, ilogopedisti ed altri (lauree brevi),allorché venga accertata la omo-geneità dei percorsi formativi. Alriguardo l’Antitrust osserva chericondurre determinate profes-sioni che ad oggi vengono svoltein regime di libero mercato sottol’egida di Ordini professionali, ol-tre ad ampliare ingiustificata-mente le competenze di quest’ul-

6ATTUALITÀ

In Parlamento il parere del Garante Catricalà

Antitrust: la riforma Castelli è tutta da rifareViolata la libera concorrenza nel settore dei servizi. Le Commissioni per gli esami di Stato non sonoimparziali. Troppi poteri agli Ordini

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005

Gli Ordini non si toccano

I l ministro della Giustizia, Ro-berto Castelli ha prontamente

replicato all’ Autorità garante perla concorrenza e il mercato. “Noncondivido il liberalismo selvaggioche emerge dai rilievi mossi dall’Antitrust - ha detto- che così fa-cendo non fa certo bene al pae-se. Il Miniatro ha anche dichiara-to che “ gli Ordini sono un patri-monio da tutelare e non disper-dere”. La posizione espressa dall’Anti-trust contrasta con gli impegnigià presi dal Governo con il CUPe difficilmente il Governo riscri-verà le norme sulle professioni,anche perché il Ministro Castelli

ha più volte ribadito l’impegno dell’esecutivo, e suo personale, a porta-re a termine la riforma.Su un unico punto il ministro si è dichiarato d’accordo con l’Antitrust,quello riferito alle società fra professionisti e all’ingresso di soci di purocapitale. Castelli ha però aggiunto che il Governo ha optato per lo stral-cio per le forti contestazioni del mondo professionale.

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timi, determina una significativarestrizione della concorrenza at-traverso una limitazione all’entra-ta di nuovi operatori e la creazio-ne di riserve di attività. Sul puntol’Autorità ribadisce che la crea-zione di riserve di attività dovreb-be essere giustificata da specifi-che esigenze di salvaguardiadell’esistenza e del funzionamen-to del mercato, oltre che di tuteladei consumatori. Insomma, i re-quisiti di qualificazione professio-nale dei “laureati brevi” risultanogià garantiti da specifici percorsiformativi universitari “e non ap-paiono sussistere ragioni per l’in-troduzione di un sistema ordini-stico che sarebbe suscettibile diprodurre limitazioni all’accesso”.

TariffariL’Autorità ha sostenuto che laprevisione di tariffe obbligatoriefisse o minime non è giustificatain quanto le stesse non rispon-dono all’esigenza di garantire laqualità dei servizi prestati e lacorrettezza degli operatori neiconfronti dei consumatori. L’Au-torità, pertanto, ha ribaditoquanto già sottolineato nell’inda-gine conoscitiva sugli Ordini eCollegi Professionali, e cioè chele esigenze di tutela del consu-matore possono comunque es-sere soddisfatte attraverso siste-mi di certificazione di qualità ba-sati su meccanismi diversi e me-no restrittivi della concorrenza diquelli previsti da un Ordine o daun albo professionale. L’Autoritàritiene che la fissazione di tariffefisse o minime non solo non siariconducibile al perseguimentodell’interesse generale, ma nongarantisca elevati livelli qualitati-vi nell’erogazione della presta-zione, sottraendo al contrario, allibero professionista, la disponi-bilità di un’importante variabilenelle proprie scelte imprendito-riali. L’adozione di tariffe minimenon rappresenta né un parame-tro di riferimento per il cliente

che si trova a compiere le pro-prie scelte sul mercato, né un in-centivo per il professionista adoffrire servizi qualitativamentemigliori di quelli offerti dai propriconcorrenti. La salvaguardia dei principi con-correnziali richiederebbe, inve-ce, la diffusione di informazioniquantitative sui prezzi dei serviziprofessionali in modo che l’uten-te possa valutare la congruità delprezzo chiesto dal professionistarispetto a quello di mercato.

Codice DeontologicoSempre con riguardo agli OrdiniProfessionali, infine, gli emenda-menti governativi prevedonoun’accentuazione dei poteri d’in-tervento e di controllo pubblicosugli Ordini stessi che si manife-sta, ad esempio, con il potere, at-tribuito al Ministro della Giustizia,di richiedere un riesame del co-dice deontologico. Tale interven-to del Ministro, anche se even-tuale, finisce per cancellare lanatura del codice deontologicoquale espressione del potere diautodisciplina delle professioni econtraddice il riconoscimentoagli Ordini di un’autonomia statu-taria e regolamentare nei con-fronti delle rispettive categorieprofessionali.

Più pubblicitàGli emendamenti governativi pre-vedono, inoltre, che l’eserciziodella professione possa costitui-re oggetto di pubblicità informati-va e non comparativa. Detta pub-blicità, peraltro, viene consentitaesclusivamente nelle forme pre-viste dagli ordinamenti professio-nali, dagli statuti delle associa-zioni e dal codice deontologico. Al riguardo si osserva che il ge-nerico rinvio agli ordinamentiprofessionali ed al codice deon-tologico, non può ritenersi ido-neo a garantire una riforma orga-nica e coerente con le esigenzedel mercato. Al contrario, diventa

necessario esplicitare puntual-mente che la pubblicità deve ri-ferirsi alle tipologie, alle caratteri-stiche e ai prezzi dei servizi offer-ti dai singoli professionisti, al finedi aiutare gli utenti a limitare i co-sti connessi al reperimento delleinformazioni necessarie per com-piere una scelta adeguata. Laconoscenza da parte della clien-tela delle diverse condizioni diprezzo esistenti avrebbe anchel’effetto di stimolare la concorren-za tra i professionisti, potendoportare, nel tempo, ad una ridu-zione dei corrispettivi. Giova, in-fatti, rilevare che nel settore dellelibere professioni, la pubblicitàcostituisce un elemento impor-tante per colmare parte delleasimmetrie informative.

STPSulle Società fra professionisti, ilGarante è dell’avviso che gliemendamenti presentati possa-no limitare l’esercizio in forma so-cietaria delle professioni regola-

mentate; è infatti previsto che leprofessioni intellettuali devonoessere svolte secondo modalitàche garantiscano il rispetto delprincipio della personalità dellaprestazione professionale, delpluralismo, dell’indipendenza,della responsabilità diretta ed in-dividuale del professionista. La configurazione di una societàdi professionisti che rispetti i cri-teri enunciati dalla norma appe-na richiamata finisce per sottrar-re le attività professionali riserva-

te alle attuali modalità di organiz-zazione e di offerta tipiche del-l’attività economica.

Conclusioni In conclusione, l’Autorità ritienenecessarie le modifiche proposteal disegno di legge sulla compe-titività e considera indispensabi-le che si proceda tempestiva-mente a varare, alla luce dei prin-cipi concorrenziali espressi, unariforma degli Ordini e dell’interosistema professionale italiano. ■

7ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005

Vietti all’Economia

La crisi di Governo ha portato alle di-missioni, fra gli altri, dell’On. Michele

Giuseppe Vietti che ricopriva la carica diSottosegretario di Stato alla Giustizia. Vietti,autore di due progetti di riforma delle pro-fessioni intellettuali, è stato un protagonistadel processo di riordino giuridico degli ordi-ni e delle professioni. Nel Berlusconi-bis èSottosegretario all’Economia.

Insieme a questo numerodi Professione Veterinariaavete trovato il terzo deimanuali pubblicati dal-l’ANMVI sulle norme ex-tra-professionali che re-golano la conduzione del-le strutture veterinarie. Ilmanuale La Regolamen-tazione della sicurezzaelettrica è curato dal Col-lega Marco Maggi, socioCEI (Comitato Elettrotec-nico Italiano).I manuali dell’ANMVI sonorecapitati a tutti gli iscrittialle Associazioni federate

ANMVI, agli Ordini e agli organismi istituzionali di settore tra-mite Professione Veterinaria. Un eventuale copia supplemen-tare può essere chiesta in occasione della frequentazione diincontri regionali ANMVI. Sono già stati pubblicati e spediti: La gestione dei rifiuti sani-tari, di Giorgio Neri - “626/94: sicurezza e salute” di Carlo Piz-zirani e “Il piano programmatico” (integrazione al precedentemanuale sul 626) sempre a cura di Carlo Pizzirani.L’ANMVI ringrazia il Collega Maggi per l’impegno profuso eHill’s Pet Nutrition per la costante collaborazione.

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Il Ministro delle PoliticheAgricole, Gianni Alemanno,ha inviato alla Camera dei

Deputati la risposta scritta adun’interrogazione del deputatoRaisi (AN) che, “alla luce di gravifatti”, chiedeva di “rimuovere da-gli attuali incarichi il dottor Pier-carlo Malvolti Presidente dei sin-daci ENCI ed il dottor GianluigiPezzano, nominato consiglieredel Ministro nel dicembre 2003,dopo quattro anni di commissa-riamento dell’Ente. I “gravi fatti”- a cui si riferisce l’onRaisi nell’interrogazione presenta-ta il 16 febbraio e sottoscritta an-che dal deputato Saia (AN)- ri-guardano scandali e precedentipenali a carico dei designati mini-steriali. Non solo. Secondo l’inter-rogante, il nuovo Consiglio deirappresentanti ministeriali non harispettato alcuni accordi presi con

i precedenti Commissari; in parti-colare, sarebbe venuto meno“quanto deliberato dalla Delega-zione cinofila di Bologna che,avendo trovato un deficit finanzia-rio lasciato dalla precedente ge-stione (circa 150 milioni di vec-chie lire), chiese e ottenne dalCommissario dell’epoca la possi-bilità di pianificare un rientro nel-l’arco di otto anni.” Raisi sottolinea inoltre che “sonostate disconosciute nuove societàdi razza riconosciute durante i pe-riodi precedenti”. Infine, ricorda lanomina “come rappresentantedell’Ente presso la Federazionecinofila internazionale di Bruxellesdella moglie del Presidente dellacommissione di disciplina di pri-ma istanza dell’Enci nel probabiletentativo di vantare un credito neisuoi confronti”. Il Ministro Aleman-no ha giudicato gli elementi ad-dotti da Raisi e Saia “privi di fon-damento ed inutilmente diffamato-ri”, smentendo addebiti penali egiudiziari a carico degli interessa-ti. I rappresentanti dell’ENCI - haaggiunto Alemanno- in seno allaFCI (Federazione Citologica Inter-nazionale) sono numerosissimi etutti noti Giudici ENCI. La circo-stanza che la moglie di un mem-bro della Commissione sia un no-to giudice e faccia parte di talerappresentanza assolutamentecasuale”. Quanto alla Delegazio-

ne di Bologna, “l’ENCI si riservatodi accertare, attraverso i propri le-gali, se nei confronti del signorSarti sussistano gli estremi delreato di appropriazione indebitaper le somme dovute all’ENCI edindebitamente trattenute a titolo diimproprio finanziamento dell’As-sociazione. Infine, per quanto ri-guarda il disconoscimento di so-cietà di razza, riconosciute duran-te i periodi precedenti, il MInistroAlemanno ha riportato in Aula leseguenti precisazioni prodottedall’ENCI: “1) che in data 30 giu-gno 2004 il Club Italiano AmatoriOutcharka ha perso la qualifica disocio ENCI per la mancata armo-nizzazione del proprio statuto allenorme emanate dall’Ente, comedisposto dal Regolamento gene-rale di attuazione approvato condecreto ministeriale del 16 aprile2003; 2) che in data 2 luglio 2004il Consiglio Direttivo dell’ENCI harevocato le delibere commissaria-li di riconoscimento ad associa-zione specializzata di razza delClub Italiano Alaskan Malamute edel Gruppo italiano specializzatoSamoiedo, per mancanza di re-quisiti previsti dalle norme statuta-rie dell’Ente. La tutela di tali razzeè stata riaffidata al Club italianorazze nordiche, che svolge rego-lare attività zootecnica. (fonte: Ca-mera dei Deputati, resoconto del26/04/2005) ■

8ATTUALITÀ

Interrogazione dei deputati Raisi e Saia

Sull’ENCI inutili diffamazioni e polemiche paesaneIl Ministro Alemanno conferma la sua fiducia in Malvolti e Pezzano

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005

Veterinaria a Kabul

R iceviamo dal Collega Luca Bassignanal’appello del Collega Michele Buono,

impegnato a Kabul, in Afganistan, presso la lo-cale Facoltà di Medicina Veterinaria. “Anni diregime prima e la guerra poi - scrive Bassi-gnana - hanno portato allo sfacelo il paese econ questo, ovviamente, anche la facoltà sud-detta non è stata risparmiata: attualmente manca tutto, eccetto natural-mente la buona volontà nel darsi da fare per la ricostruzione. Inutile soffermarsi nel ricordare quali siano le condizioni sociali-econo-miche-igieniche della popolazione afgana e inutile anche rammentarecome il miglioramento di tali condizioni passi anche e soprattutto attra-verso, ad esempio, il miglioramento della zootecnia, partendo dalle co-se più elementari e semplici. La ricostruzione della facoltà rappresen-terebbe in tal senso un importante passo avanti per il lento ritorno allanormalità”. Riferisce Michele Buono che ad oggi è stato allestito un pic-colo ma essenziale laboratorio di parassitologia ripristinando luce e ac-qua, ma serve molto altro.Per fare un versamento le coordinate bancarie sono: Banca Intesa BCI (filiale di Roma), ABI 03069, CAB 05020cc 76218230212 intestato a Centro amministrativo di intendenza.Causale: in favore del popolo afgano per la ricostruzione della facolta’di veterinaria. L’e-mail del dott. Michele Buono: [email protected]

Trasfusione da cane a gatto

Lucky, meticcio di piccola taglia ha salvato una gatta donandogliil sangue. Ma è possibile, o meglio corretto, trasfondere sangue

di specie diverse? Il Collega Oscar Grazioli si è occupato dell’argo-mento sul quotidiano Libero il 22 aprile.Melissa, comune gatta europea, non si risvegliava dall’anestesia e per-deva sangue in addome. Rendendosi necessaria una trasfusione, inassenza di altri gatti, il veterinario curante P. C. di Frosinone ha effet-tuato una trasfusione utilizzando il sangue del suo cane Lucky .“Oggi -scrive Grazioli - la trasfusione di sangue in cani e gatti è una prassi co-mune per qualunque struttura veterinaria attrezzata. Cane e gatto han-no dei gruppi sanguigni, ma per motivi particolari, se si preleva il san-gue di un cane qualsiasi e lo si trasfonde in un altro cane (alla ciecadunque) si è sicuri quasi al 100% che non si avranno effetti collaterali.Qualora dovesse occorrere una seconda trasfusione necessitano inve-ce donatori selezionati. Il gatto può essere di gruppo A (il più diffuso inassoluto), B, o AB (molto raro). Anche nel gatto la prima trasfusione puòessere fatta alla cieca, ma non per certe razze dove alta è l’incidenzadel gruppo B che può dare problemi anche durante la prima trasfusio-ne. Queste razze sono il British Shorthair, lo Scottish Fold e le razzeorientali (Birmano, Burmese, Hymalaiano ecc). Trasfondere sangue dacane a gatto è sconsigliabile. A parte il rigetto si corre il rischio di con-taminare il gatto con microrganismi che, a contatto con quelli felini, po-trebbero dare origine a virus o batteri d’insospettabile pericolosità enon solo per gli animali. Ma sono convinto che Melissa se ne frega. Leiè viva e le restano sei vite”. (L’articolo è consultabile on line nel portale@nmvi Oggi, all’interno della rubrica LiberOscar)

Un microchip per lo stambecco

Un microchip sotto lapelle degli stambecchipermetterà di tenere

sotto controllo tutti gli esemplaridel Parco nazionale del Gran Pa-radiso. Arrivano i transponder, si trattadi minuscoli apparecchi inseritisottocute. Servono per il riconoscimento in-dividuale degli animali. Il siste-ma si chiama “Animal Coder” epermette agli esperti del parcodi riconoscere ogni singolo ani-male per le necessità delle inda-gini scientifiche. Diventa inoltre un efficace e in-novativo sistema indiretto di dis-

suasione nei confronti del brac-conaggio che mette a serio ri-schio l’incredibile ricchezza fau-nistica del parco.Tra i compiti più importanti di unParco nazionale, c’è la conser-vazione della biodiversità, dellavarietà di forme di vita vegetalied animali, degli ecosistemi. IlParco del Gran Paradiso, con isuoi 3.380 stambecchi e i 9.250camosci, e le sue caratteristichedi naturalità, costituisce un labo-ratorio di studio ideale per i ri-cercatori di tutto il mondo.Un pa-trimonio naturalistico da tutelare.Gli esperti hanno spiegato che lavariabilità genetica della popola-zione degli stambecchi del GranParadiso è in declino. A questo punto, sono partiti glistudi per verificare le cause estudiare le soluzioni possibili pertutelare i discendenti dell’ultimacolonia di stambecchi sopravvis-suta sulle Alpi.Quella del Gran Paradiso è infat-ti una delle popolazioni più gran-di di ungulati.Gli stambecchi,eredi dell’ultimo nucleo alpinosopravvissuto alla caccia otto-centesca, è depositaria dellamassima variabilità genetica del-

la specie ed è minacciata da vi-cino dall’asfissia genetica comehanno rilevato alcuni studi. L’ente parco ha deciso di prose-guire nelle indagini, ponendo,contemporaneamente “la massi-ma attenzione ai problemi dellaconservazione di questa speciein relazione al fenomeno delbracconaggio, che seppure mol-to diminuito rispetto al passato,continua a manifestarsi in modostrisciante”(www.agricolturaita-lianaonline.gov.it) ■

Vallisneri nuovo Presidente AISA

A isa, l’Associazione nazionale imprese salute animale ha rinnovato i propri vertici per il biennio 2005-2006 Alessandra Vallisneri di Fatro è stata eletta nuovo Presidente. Vice Presidenti sono stati

nominati Gampiero Vantellino (Bayer) per il Gruppo Medicinali, Ugo Cosentino (Fort Dodge) Gruppo Animalida Compagnia e Sportivi e Marco Bruni (DSM) Gruppo Prodotti destinati all’uso nel mangime. Alessandra Val-lisneri è nata a Bologna il 18 settembre 1957, laureata in Medicina Veterinaria con Lode, opera con Fatro dal1984 dove si è sempre occupata di sviluppo e Registrazione di Farmaci Veterinari. Alessandra Vallisneri ha ri-coperto in seno ad Aisa ruoli di grande responsabilità, non ultimo quello di Vice Presidente. In sede assem-bleare il neo eletto Presidente ha affermato “Accolgo con entusiasmo questa nomina. Sono consapevole dellaqualità espressa dal mio predecessore, il Dr. Giuseppe Pradella, ed il mio impegno è volto all’affinamento diquanto già intrapreso.” Mantenere buoni rapporti con la Pubblica Amministrazione, incrementare rapporti conmondo politico, tutelare gli interessi nazionali in Europa, facilitare l’inserimento di AISA nel dialogo con i part-ner della “filiera” e migliorare i servizi offerti agli Associati ad Aisa rappresentano i pilastri del Programma pre-sentato ed approvato dall’Assemblea. (Comunicato stampa AISA)

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Èin vigore dal 29 aprile ilDecreto Legislativo 6aprile 2005, n.67, che re-

golamenta l’utilizzo di tessuti ani-mali nella fabbricazione di dispo-sitivi medici (Attuazione della di-rettiva 2003/32/CE concernente i

dispositivi medici fabbricati contessuti di origine animale GU n.97 del 28-4-2005).Le prescrizioni del decreto sonodirette a escludere o limitare i ri-schi di trasmissione a pazienti o aterzi, in normali condizioni d’uso,

di encefalopatie spongiformi tra-smissibili (EST), tramite dispositivimedici fabbricati utilizzando tes-suti animali resi non vitali o pro-dotti non vitali derivati da tessutoanimale. Il provvedimento si ap-plica ai tessuti animali ottenuti da

animali della specie bovina, ovinae caprina, nonché da cervi, alci,visoni e gatti. Il collagene, la gelatina e il segoutilizzati per la fabbricazione di di-spositivi medici presentano, comerequisiti minimi, quelli necessari ai

fini dell’idoneità al consumo uma-no. Il decreto non si applica ai di-spositivi medici non destinati adentrare in contatto con il corpoumano o siano destinati ad entra-re in contatto solo con superficicutanee intatte. ■

9laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005

Tessuti animali nei dispositivi medici:precauzioni anti-BSE

LEGGI IN GAZZETTA

GAZZETTA UFFICIALEDELLA REPUBBLICAITALIANA

Serie Generale n. 76 del 2Aprile 2005Ordinanza 4 Febbraio 2005. Ul-teriore differimento e modificadel piano controllato d’impiegosperimentale della zincobacitra-cina per l’enterocolite enzooticadel coniglio di cui all’ordinanzadel ministro della salute del 7Maggio 2002.

Serie Genrale n. 96 del 27aprile 2005Legge 18 aprile 2005, n. 62. Di-sposizioni per l’adempimento diobblighi derivanti dall’apparte-nenza dell’Italia alle Comunitàeuropee. Legge comunitaria2004.

GAZZETTAUFFICIALE

DELL’UNIONE EUROPEAL 84 del 2 Aprile 2005Regolamento (CE) n. 521/2005del 1 Aprile 2005 relativo all’au-torizzazione permanente di unadditivo e all’autorizzazioneprovvisoria di nuovi utilizzi dicerti additivi già autorizzati neglialimenti per animali

L 92 del 12 Aprile 2005Rettifiche delle Rettifiche delleDecisioni (CE) del 29 Aprile2004:- Decisione 2004/450/CE del 29Aprile 2004 “Programmi di era-dicazione sorveglianza e con-trollo delle malattie animali”.- Decisione 2004/438/CE del 29Aprile 2004 “Consumo umano dilatte trattato termicamente, pro-dotti a base di latte e latte crudo(Certificazione Veterinaria)”. - Decisione 2004/545/CE del 29Aprile 2004 “Importazione di pe-sci vivi, loro uova e gameti desti-nati all’allevamento e al consu-mo umano”.- Decisione 2004/436/CE del 29Aprile 2004 “Carni fresche dipollame in transito o tempora-neamente immagazzinate nellacomunità (Certificazione Veteri-naria).

L 99 del 19 Aprile 2005Regolamento (CE) n.600/2005del 18 Aprile 2005 concernentel’autorizzazione decennale di unCoccidiostatico nei mangimi,l’autorizzazione provvisoria di unadditivo e l’autorizzazione per-manente di taluni additivi permangimi.

LEGGI IN GAZZETTA

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Caso umano di trichinel-losi in Sardegna che hacoinvolto una famiglia

di Orgosolo in seguito al consu-mo di salsicce suine prodotte ar-tigianalmente in casa a partireda un maiale da loro stessi alle-vato. La conferma ufficiale arrivadall’Assessorato Igiene e Sanità

della Regione Sardegna. Finorail parassita non era mai stato se-gnalato nella regione, anche se,secondo quanto previsto dallalegislazione nazionale, la sua ri-cerca viene effettuata su tutti isuini e i cavalli portati alla ma-cellazione, qualsiasi sia la loroprovenienza. Se quindi le carni

suine ed equine provenienti daimattatoi possono considerarsiassolutamente esenti dal paras-sita e sottoposte ai regolari con-trolli, secondo il Servizio Preven-zione dell’assessorato regionalealla Sanità, lo stesso non si puòdire per tutti quegli animali, so-prattutto i suini, che vengono al-

levati clandestinamente e suc-cessivamente macellati senzaessere sottoposti a visita veteri-naria. La Regione e le Asl sistanno dunque attivando perpredisporre una serie di controllisupplementari che portino all’in-dividuazione delle carni e relatividerivati potenzialmente contami-

nati o comunque non sottopostia controllo veterinario. Apparecomunque necessaria la colla-borazione da parte della popola-zione per evitare il consumo diquesti alimenti non controllati,poiché non è da escludere chela presenza del parassita sia dif-fusa in diversi ambiti territorialidella regione.La trichinellosi è una patologiacausata da un parassita, la Tri-chinella spiralis, la quale compieun ciclo biologico in diversi ospi-ti, quali i roditori, i carnivori do-mestici e selvatici, nonché il cin-ghiale, il maiale, il cavallo e l’uo-mo. Proprio il consumo di carnifresche, surgelate o comunquepreparate (salsicce, pancette,prosciutti, etc.) contenenti le lar-ve del parassita, rappresentanola causa del contagio umano. Nell’uomo la sintomatologia de-corre sotto diverse forme, nellequali si distinguono tre fasi:- Fase intestinale: è caratterizza-ta da febbre, vomito, diarrea eforti dolori intestinali.- Fase muscolare: compare do-po circa una settimana ed è ca-ratterizzata da forti dolori musco-lari accompagnati da rigidità,febbre, difficoltà alla deglutizio-ne e manifestazioni cutanee.- Fase di convalescenza: gra-duale remissione dei sintomi inun arco di tempo anche moltoampio.La gravità del quadro sintomato-logico è variabile in base allareattività del soggetto e al nume-ro delle larve che vengono inge-rite. Si può andare così da unquadro clinico poco appariscen-te fino a forme molto gravi conesito letale. ■

10 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005

Caso umano di trichinellosi in SardegnaLa Regione dispone controlli supplementari

INFO REGIONI

UMBRIA

Dalla regioneun piano

zootecnico

È stato presentato dalla re-gione Umbria un nuovo

piano zootecnico. Oltre ad inter-venti comuni per tutti i tipi di al-levamento, il piano mira alla so-stenibilità ambientale degli alle-vamenti, al miglioramento dellerazze e al rafforzamento di ser-vizi alle imprese e alle filiere.(fonte: Agrisole)

TRENTINO ALTO ADIGE

Mario Magnani, è il nuovoPresidente del Consi-

glio Regionale del Trentino AltoAdige. Magnani è medico vete-rinario, dipendente dell’AziendaProvinciale per i Servizi Sanitari,Distretto Valle di Non con com-petenza in Val di Sole nel setto-re igiene degli alimenti di origi-ne animale.

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Il Comune di Torino si appre-sta ad emanare il nuovo re-golamento per la Tutela degli

Animali, 45 articoli fra i quali il di-vieto di caudotomia e conchecto-mia. Nessuna concessione allacosiddetta chirurgia estetica vete-rinaria, quindi, il regolamento reci-ta: “è vietata ogni forma di mutila-zione degli animali per motivi este-tici. È il veterinario che dovrà rifiu-tarsi di realizzare simili interventi”,dicono in Commissione Ambiente.E sarà vietato anche tingere il pe-lo dell’animale secondo una modad’importazione statunitense cheha già prodotto i primi barboncinicolor lilla anche nel nostro Paese.Il nuovo provvedimento costituirà

una sorta di Testo Unico delle nor-me precedentemente emanate inmateria di tutela animale ed en-trerà in vigore fra due mesi. Sui ra-pidi tempi di emanazione PierGiorgio Crosetto, presidente dellaCommissione Ambiente del comu-ne è ottimista: “il regolamento - di-ce - è ancora sotto forma di boz-za, ma non credo che cambieran-no cose fondamentali”. Il docu-mento ha lo scopo di promuovereil benessere e la tutela degli ani-mali favorendo i principi di corret-ta convivenza con la specie uma-na. Sarà compito del sindaco vigi-lare sull’osservanza dei regola-menti generali e locali relativi allaprotezione degli animali. In circa

45 articoli si introducono divieti dicarattere generale in linea controla legge nazionale contro il mal-trattamento e i combattimenti e di-vieti particolari come tenere alguinzaglio il cane mentre il pro-prietario è alla guida di un ciclo-motore. In bicicletta sarà consenti-to purché non si affatichi l’animale.I trasgressori dovranno pagareuna multa da un minimo di 25 eu-ro a un massimo di 500. E per gliepisodi più gravi, come per esem-pio l’utilizzo del cane per combat-timenti o scommesse verrà appli-cato il codice penale. Sono 80 mi-la i cani identificati a Torino, circa20 mila i non censiti. (fonte: LaStampa di Torino) ■

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Tutela animale

Vietato chiedere al veterinario il tagliodella coda e delle orecchie dei caniLo prevede il nuovo regolamento comunale di Torino

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005INFO REGIONI

PIEMONTE

Nuova giuntaregionale. Valpreda

alla Sanità

L a Giunta è pronta. Merce-des Bresso, nuova Presi-

dente della Regione Piemonte, siè insediata ufficialmente il 27aprile nel Palazzo della GiuntaRegionale, in piazza Castello.Mercedes Bresso, candidata del-l’Unione, ha battuto nelle ultimeelezioni regionali del 3 e 4 aprilescorsi il governatore uscente En-zo Ghigo, appoggiato dalla Casadelle libertà. Secondo quanto anticipato dallaPresidente, la nuova Giunta si in-sedierà ai primi di maggio. Anti-cipazioni del quotidiano “LaStampa” danno l’Assessorato al-la Sanità al Collega Mario Valpre-da. La prima seduta del rinnova-to consiglio regionale (che saràpresieduta dal consigliere anzia-no Mario Valpreda) potrebbe es-sere fissata per il prossimo 16maggio, anche se per la convo-cazione ufficiale bisognerà atten-dere che sia completato il qua-dro degli eletti nell’assemblea diPalazzo Lascaris. Il 1 maggio del2004 Valpreda lasciava l’incaricodi Direttore della Sanità Pubblicadel Piemonte dopo 21 anni diservizio. Intervistato da Professione Vete-rinaria, Valpreda dichiarava che “la veterinaria ha un grande avve-nire, sia quella pubblica chequella privata, anche se il fattoreoccupazione è condizionato dauna certa saturazione, cui con-corrono le troppe facoltà, chesfornano ogni anno centinaia diprofessionisti, dando una prepa-razione che non sempre è ade-guata”. Ma è la categoria a dovercompiere uno “sforzo”. Secondo Valpreda “i veterinarisono una categoria ancora so-stanzialmente arretrata”. Occor-rono una formazione ed un ag-

giornamento post universitarioproiettati nel futuro. Punti deboli?Secondo Valpreda i veterinarinon sanno niente di temi emer-genti come la bioetica e gli ogm.E sui rapporti tra pubblici e pri-vati non usa mezzi termini: “Seun veterinario ispettore degli ali-menti si mette a curare i cani nonsarà mai un bravo veterinario deipiccoli animali e nemmeno unbuon sanitario pubblico”. Valpre-da si è laureato in veterinaria aTorino nel 1961 e in Scienze Poli-tiche nel 1980; è specializzato inIspezione degli Alimenti e Fisio-patologia della riproduzione ani-male. Ufficiale veterinario, ricer-catore presso la Facoltà di Tori-no, è passato all’Istituto Zooprofi-lattico dove ha diretto il laborato-rio di fisiopatologia della riprodu-zione. Valpreda è autore di oltre 100pubblicazioni scientifiche e co-me giornalista pubblicista colla-bora a diverse testate.

Al via progetti diricerca in campo

sanitario

L a Regione finanzierà, 155progetti presentati da ri-

cercatori operanti presso gli Ate-nei, le aziende sanitarie locali edospedaliere ed altri enti e orga-nizzazioni presenti sul territorio.La decisione rappresenta la con-clusione dei lavori della commis-sione di valutazione costituitadalle direzioni regionali Program-mazione e Sanità pubblica. I filo-ni trattati sono la diagnostica, laterapia e la riabilitazione dellemalattie, i fattori di rischio nellemalattie degenerative e tumorali,la prevenzione negli ambienti divita e di lavoro, le malattie infetti-ve dell’uomo e degli animali, l’ap-propriatezza e l’efficienza delleprestazioni sanitarie, i trapianti diorgani, le malattie rare, il benes-sere degli animali da produzionee di affezione.

Piccioni, vietatonutrirli a Torino

I l Comune di Torino ha emessol’ordinanza n° 1412 che vieta,

dal 2 maggio al 31 ottobre di que-st’anno, di somministrare cibo aipiccioni nell’area centrale dellacittà, per permettere alla Città di To-rino di svolgere un progetto speri-mentale indirizzato a contenere econtrollare la loro proliferazione. Peri trasgressori, sono previste sanzio-ni tra i 25 e i 500 euro. Il progettodella Città di Torino è indirizzato acontenere il numero di volatili attra-verso la somministrazione controlla-ta di cibo che contiene un antife-condativo, la nicarbazina, che hadato ottimi risultati in altre città italia-ne. È però necessario che i piccio-ni siano trattati esclusivamente conquesto tipo di mangime, ecco il mo-tivo del divieto imposto dall’ordinan-za. Come tutte le diete lo scopo èquello di limitare i danni di un’ali-mentazione inadeguata. Questapuò causare carenze nutrizionaliche rendono vulnerabile la specie,soggetta a diverse patologie anchedi natura zoonosica, quindi trasmis-sibili all’uomo. Il progetto è realizza-to in collaborazione con i tecnicidell’Asl 4 di Torino che hanno giàcomunicato in più riprese alla Città irisultati delle attività di controllo esorveglianza epidemiologica, lequali hanno evidenziato la presen-za di consistenti inconvenienti igie-nico-sanitari causati dal notevole in-cremento numerico delle popola-zioni di piccioni, con rischio per lasalute pubblica, oltre che per il be-nessere e la salute degli stessi ani-mali. L’ordinanza cita recenti episo-di di moria che hanno interessatocolonie numerose e stabili, il fattoche nelle deiezioni proliferano fun-ghi patogeni, che sono avvenute direcente infestazioni di “zecca molledei volatili” (argas reflexus), che pa-tologie emergenti a livello mondialecome l’influenza aviaria potrebberotrovare nei piccioni torinesi un pos-sibile veicolo di diffusione.

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

Incoraggiano i proprietari dianimali a seguire le misurepreventive nei confronti di al-

cune malattie, ma non hanno lastessa cura della propria salute.L'atteggiamento dei veterinari è co-mune a quello di altri medici; se-condo uno studio della Johns

Hopkins School of Medicine, unterzo dei medici non ha a sua voltaun medico fisso che consulta rego-larmente. E questo implica un mi-nore ricorso agli esami preventivi diroutine. Le statistiche dell'AVMAGroup Health and Life InsuranceTrust suggeriscono che i veterinari

dovrebbero giocare un ruolo più at-tivo nella cura della propria salute.Tra i membri di questa associazio-ne, soltanto un terzo circa delle ve-terinarie di età compresa tra 35 e60 anni aveva efettuato una mam-mografia nell'anno precedente. Trai veterinari di ambo i sessi di età

compresa tra 45 e 65 anni, menodel 10% si era sottoposto a esamiper la prevenzione del cancro colo-rettale. Non esistono tuttavia studiche indichino una maggiore morta-lità per cancro tra i veterinari, nono-stante la maggiore esposizioneprofessionale ai carcinogeni rispet-

to alla popolazione normale. L'11°Edizione del rapporto sui carcino-geni rilasciata dal Department ofHealth and Human Services ameri-cano lo scorso 31 gennaio aggiun-geva 17 sostanze alla lista degliagenti causali di cancro, ora 246.Di particolare interesse per i veteri-nari è l'aggiunta delle radiazioni X egamma. Fortunatamente, le dosi diradiazioni a cui è esposto il veteri-nario in ambulatorio sono in genereinsufficienti ad accrescere il ri-schio, in assenza di problemi di at-trezzatura o procedura. Il rischiomaggiore per i veterinari è costitui-to dalle sostanze chimiche presen-ti nel luogo di lavoro. Alcuni so-spetti carcinogeni presenti in am-bulatorio sono ossido d etilene, gasanestetici, formalina, complessi fer-ro destrano e alcuni farmaci, tra cuiazatrioprina, clorambucile, ciclo-sporina A e ciclofosfamide. Anche ipesticidi possono giocare un ruolo,soprattutto insetticidi a base di or-ganofosfati e carbamati. Essereconsapevoli dei potenziali carcino-geni presenti nel luogo di lavoro,aderire scrupolosamente alle misu-re di sicurezza e sottoporsi agliscreening preventivi consigliati so-no regole importanti che ogni vete-rinario dovrebbe seguire. ■

12

La salute dei veterinariCome altri medici, i veterinari non si sottoporrebbero diligentemente agli esami di screening per la prevenzione delle malattie

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Un enzima chiaveper la lotta all'afta

Un enzima chiave per la re-plicazione del virus dell'af-

ta epizootica potrebbe condurreallo sviluppo di nuovi farmaci peril controllo della malattia evitandoil ricorso alla vaccinazione o al-l'abbattimento degli animali. In unarticolo pubblicato su Journal ofBiological Chemistry, StephenCurry e colleghi affermano diaver svelato la struttura dell'enzi-ma proteasi 3C del virus dell'afta,aprendo la strada allo sviluppodegli inibitori delle proteasi, unaclasse di farmaci anti-virali che siè dimostrata utile nel controllodell'HIV. La proteasi C favoriscela replicazione del virus dell'afta,quindi un farmaco in grado di le-garsi e inibire questo enzima po-trebbe bloccare la capacità repli-cativa virale. Durante un'epide-mia, il farmaco potrebbe fornireuna protezione immediata all'ani-male, contrariamente al vaccino.L'enzima del peso di 23.000 Dal-ton è composto da 213 aminoaci-di ed è strutturato nella tipica for-ma proteasica. La definizionedella struttura ha richiesto quattroanni di lavoro.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

Uno studio ha valutato illivello di stress tra i gat-ti accolti in gattili tradi-

zionali e sottoposti a strategie diarrichimento ambientale mediantela valutazione comportamentale ela determinazione del rapportocortisolo/creatinina urinario. Sonostati osservati, in tre momenti diun’intera giornata (mattino, mez-zogiorno, pomeriggio) 120 gatti di4 gattili dell’area di Boston. È sta-ta utilizzata una scala di valutazio-

ne comportamentale. Il giornosuccessivo si prelevavano cam-pioni urinari per l’analisi del rap-porto cortisolo/creatinina urinario.Il punteggio relativo allo stress eramaggiore al mattino. La relazionetra il tempo passato dal gatto nelrifugio e il punteggio di stress o ilrapporto cortisolo/creatinina non

era forte. Non vi era correlazionetra punteggio di stress e rapportocortisolo/creatinina urinario. Que-st’ultimo era invece correlato ai se-gni di malattia sistemica ed era si-gnificativamente inferiore nei gattiappartenenti ai rifugi sottoposti adarricchimento ambientale. Il rap-porto cortisolo/creatinina era mag-

giore nei gatti con elevata esposi-zione ai cani. Il 25% dei gatti os-servati presentava un’ematuriasubclinica rilevata con stick urina-ri. Nel presente studio, il punteg-gio di stress non si rivelava unostrumento utile per la misurazionedi questa condizione perché nonera in grado di identificare i gatti

con elevati livelli di stress. Al con-trario, il livello di stress dei gatticonfinati poteva essere misuratomediante determinazione del rap-porto cortisolo/creatinina urinario.Le strategie di arricchimento am-bientale possono migliorare il be-nessere dei gatti confinati nei rifu-gi animali. ■

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Lo stress nei gatti dei rifugiIl rapporto cortisolo/creatinina urinario può dare indicazioni circa il benessere dei soggetti confinati

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzohttp://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

di Maria Grazia Monzeglio

Proprietari dicani e diffusione

di MalasseziaIl novantatre per cento deiproprietari analizzati in unostudio era portatore di M.

pachydermatis attraverso le mani

I lieviti del genere Malasse-zia sono microrganismi sia

commensali sia patogeni dellacute dell’uomo e degli animalidomestici. Anche se raramente,casi di fungemia potenzialmen-te fatale nell’uomo sono stati at-tribuiti a Malassezia pachyder-matis, di cui il cane è ospite na-turale. È stata documentata latrasmissione zoonosica dell’or-ganismo dal cane a soggetti im-munocompromessi da parte disanitari che possedevano cani.Uno studio ha investigato il ruo-lo del cane di casa quale fatto-re di rischio per il trasportomeccanico di M. pachyderma-tis attraverso le mani dell’uomo.Mediante coltura fungina e ne-sted-PCR (reazione a catenadella polimerasi) sono stati ana-lizzati in coppia i cani e i rispet-tivi proprietari. Mentre la colturafungina non si rilevava un meto-do affidabile per identificare lapresenza di lieviti sulle mani, laPCR identificava M. pachyder-matis sulla maggior parte dellepersone analizzate (93% circa). Il ruolo dell’uomo di portatore dipatogeni opportunisti ubiquitaricome M. pachydermatis sottoli-nea l’importanza di una buonaigiene delle mani da parte dellepersone occupate nella sanità.

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

Dal 27 al 29 maggio, il Pa-lacongressi della Rivie-ra di Rimini ospiterà il

50° Congresso Nazionale Multi-sala SCIVAC, il più importantemomento di aggiornamentoscientifico della Veterinaria italia-na del settore degli animali dacompagnia. “L’esperienza accu-mulata negli anni dalla nostra so-cietà nell’organizzazione di even-ti di tale importanza - afferma

Massimo Baroni, Presidente SCI-VAC - ci consente oggi di offrireun prodotto scientifico che sia lapiù larga e completa espressionedella scienza veterinaria in que-sto settore. Come già avviene daqualche anno, le nostre SocietàSpecialistiche hanno avuto ungrosso peso nella selezione degliargomenti e dei relatori, a garan-zia di competenza ed attualitànegli specifici settori”. I lavori so-

no previsti simultaneamente su 7sale ed affronteranno varie tema-tiche che verranno presentate dapiù di 50 relatori provenienti daItalia, Belgio, Danimarca, Germa-

nia, Regno Unito, Spagna, USA.Numerose anche le relazioni a te-ma e le comunicazioni libere, di-rettamente proposte dagli autori.Anche quest’anno è previsto l’in-

gresso libero e gratuito per tutti iMedici Veterinari alla “Sala gra-tuita”. L’opportunità è stata resapossibile grazie al contributo de-gli sponsor. L’accreditamentoECM è stato richiesto per singolagiornata in tutte le sale. Fitto an-che il programma delle attivitàextra congressuali. Venerdì 27maggio, al termine della Cerimo-nia Inaugurale, è indetta l’Assem-blea Ordinaria dei soci SCIVAC: ilConsiglio Direttivo illustrerà aipartecipanti le attività svolte du-rante l’anno e analizzerà i proget-ti futuri. Sabato 28, si terrà la riu-nione del FORUM SCIVAC, SIVAEe VETLINK alla quale sono invita-ti tutti i medici veterinari interes-sati. Allo stand dell’ANMVI saràinoltre possibile usufruire delservizio di consulenza diretta.Esperti in materia legale e sullenormative riguardanti l’impiantoelettrico, il d.lgs 626/94, rifiuti sa-nitari e farmaco saranno a dispo-sizione dei Colleghi per chiari-menti e informazioni. Inoltre nellagiornata di domenica, Aldo Vez-zoni, Presidente FSA, sarà a di-sposizione dei colleghi per qual-siasi informazione sui servizi del-la Fondazione Salute Animale. Altermine dei lavori di ogni giorna-ta congressuale, la SCIVAC orga-nizzerà al Bagno 23 (Lungomaredi Rimini) tornei di calcetto e bea-ch volley e nella serata di sabato28 maggio, l’Happy Hour. Al sitodella SCIVAC (www.scivac.it) èdisponibile il programma com-pleto e il modulo d’iscrizione con-gressuale. ■

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50° Congresso Nazionale SCIVAC

Appuntamento dal 27 al 29 maggio a Rimini

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005DALLE ASSOCIAZIONI

Prenota la tua consulenza!I medici veterinari interessati possono prenotare fin da ora la propria consulenza telefonando alla Segreteria

ANMVI allo 0372/40.35.41. Il servizio è gratuito.

CONSULENZA GIORNO ORARIO

Impianto elettrico - Marco Maggi VENERDÌ 10.00-13.00 – 14.00-17.00D.lgs 626/94 - Carlo Pizzirani VENERDÌ 10.00-13.00 – 14.00-17.00Rifiuti sanitari - Giorgio Neri SABATO 10.00-13.00Farmaco - Giorgio Neri SABATO 14.00-17.00Presentazione convenzione telefonia mobile 3333 - Paolo Frosi SABATO 14.00-17.00Legale - Avv. Maria Teresa Semeraro DOMENICA 10.00-13.00 – 14.00-16.30

Premio GinoBogoni 2005

Anche quest’anno un ve-terinario sarà insignito

del premio Gino Bogoni. L’annoscorso il riconoscimento è statoassegnato alla collega Ales-sandra Fondati. Il ComitatoScientifico Premio Gino Bogoni,istituito presso il Servizio Veteri-nario dell’A.U.S.S. N. 16 di Pa-dova, accetta le candidaturedei medici veterinari che aspi-rano all’assegnazione del rico-noscimento intitolato all’artistaveneto scomparso nel 1990,fino a tutto il mese di giugno.Gli aspiranti devono far perve-nire in forma scritta le candi-dature accompagnate da uncurriculum vitae al ComitatoScientifico Premio Gino Bogo-ni presso il Servizio Veterinariodell’A.U.S.S. N. 16, Via F. P.Sarpi, 76, 35128 Padova od aldottor Fante all’email [email protected]

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

Dilemmaumano eprofessionale

Prendo in mano la penna per por-re all’attenzione dei colleghi e so-prattutto di quanti si occupano dicodice deontologico professiona-le un dubbio che può insorgereoggi a chi facesse la nostra pro-fessione. In realtà il dubbio puòessere senz’altro più datato, maè da poco che si è affacciata nelpanorama delle leggi in vigore nelnostro codice la legge sulla vio-lenza sugli animali. Sto parlandodi una violenza sugli animali chenon riguarda i combattimenti, chenon riguarda la vivisezione o lasperimentazione più miope ed ot-tusa, ma piuttosto di una forma diviolenza più alla nostra portata,più semplice e quotidiana, tal-mente semplice e ripetuta da es-sere anche inveterata al punto dapoterci quasi sfuggire nella suapercezione durante quella attivitàche quotidianamente svolgiamonelle nostre strutture veterinarie.Parlo di un tipo di violenza gra-ve che persino il codice stradaleoggi - giustamente - contemplaper tutti noi: l’omissione di soccor-so. Sto chiedendo insomma sequella sorta di grave e profondafrustrazione che ognuno di noiprova quando -a fronte di un pos-sibile intervento teso a salvare lavita di un animale- si sente rispon-dere che “costa troppo” (e di con-seguenza l’animale o non vienecurato e quindi viene come con-dannato ad una morte sicura nelfuturo immediato o prossimo) op-pure si sente rispondere che “èmeglio non farlo soffrire più, quin-di mi faccia l’eutanasia”, questafrustrazione dicevo non possa es-sere trasformata in un giusto sen-timento di sdegno. Sdegno peruna palese violenza sull’animale-paziente esercitata dal proprieta-rio-uomo. Uno sdegno che oggipuò forse avere voce e prenderemaggiore consapevolezza graziead una legge che può dargli cor-po attraverso una denuncia permaltrattamento. Insomma almenouna volta ad ognuno di noi è sicu-ramente capitato il caso (se nonmolti) ove abbiamo dovuto am-mainare la bandiera della nostrapreparazione e professionalità edancora amore per il nostro lavoro esoprattutto per i nostri animali afronte di un rifiuto del “proprieta-rio” a fornire - causa le spese giu-dicate eccessive - le giuste tera-pie che il caso clinico comporta.Io ora qui non voglio assumere ipanni dell’integralista intransigen-te, né tantomeno vagheggiare unaimprobabile crociata. Certamenteognuno di noi deve cercare in si-mili casi di comprendere le moti-vazioni ed i bisogni dell’altro, népuò obbligare qualcuno ad unesborso per lui troppo oneroso.Tuttavia una volta andati “incontro”alle ristrettezze del cliente ognunodi noi nella misura che può e ritie-ne allo scopo di offrire una possi-bilità di vita all’animale, un ennesi-mo cieco rifiuto può o non può es-

sere considerato una vera e pro-pria omissione di soccorso e co-me tale un atto di violenza? Desi-dero in proposito il parere di uno opiù legali e di un giurista, di quan-ti sono attenti ai problemi non solomateriali della nostra categoriaperché mi venga risposto se ildubbio che sto ora ponendo sialegittimo nelle sue basi, nei suoifondamenti morali ed etici e neisuoi principi giuridici. Chiedo unarisposta attenta per un problematutt’altro che secondario. Chiedouna risposta per un problema ver-

so il quale il solo sorriso di amaracompassione dietro il quale abbia-mo dovuto spesso restare passivinon basta più. La nostra professione oggi puòforse cominciare a fare a meno diun amaro viatico, quello dell’im-potenza nel difendere il diritto al-le cure. Ditemi e diteci per favore, è o nonè l’omissione di soccorso una for-ma di violenza contro cui ognimedico veterinario ha il diritto diintervenire denunciando?

Dr Leandro Borino

ONAOSI, mea culpaMi sembra sia troppo semplice de-rivare l’accaduto di tutto e della vi-cenda ad una precisa volontà dal-l’alto: ad esempio il ministro od ilnostro Presidente che a quantosembra ha preso da solo la deci-sione (se pur per nobili motivi).A proposito, non sono stata attenta,ma come si sono posti gli altri pre-sidenti dei sanitari, anche loro han-no dato un consenso senza infor-

15laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005LETTERE AL DIRETTORE

@

Le leggi dovrebbero essereconcepite avendo come unico punto

di riferimento gli animali e il loro rispetto, senza eccezioni

e senza regole.Walter Caporale, presidenteAnimalisti Italiani, Consigliere

Regione Abruzzo

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

la

simo come mi fumassero le orec-chie, perché erano parecchi mesiche non vedevo lo stipendio e nonavevo alcuna certezza di quandone avessi avuto uno e soprattuttose in futuro avessi continuato adavere un lavoro e mi ricordo be-ne come nella lista ANMVI ci fosse-ro alcune mail che invitavano alladiscussione in merito: pochi hannopartecipato, io non ho partecipato:avevo altro da fare, sempre troppiimpegni, troppo indaffarata, o trop-pe grane che era meglioevitare così alla fine ho preferitonon fare niente perché ho pensato:

-se la decisione è stata presa in al-to, noi, io sicuramente nel mio pic-colo, non possiamo, non posso piùfarci niente; - sicuramente la rap-presentanza dei veterinari, FNOVI,ad esempio, farà quanto primaqualcosa per capire cosa è suc-cesso e come si può arginare unapalese ingiustizia (ad es. le tariffeda pagare non in base al redditorealmente percepito, ma in base al-la sola età dei contribuenti). Cosìper non fare la solita pecora neradalla lingua biforcuta (avevo già imiei “guai istituzionali” per letterepubbliche scritte per avere raggua-

gli su alcuni punti poco chiari ine-renti a mie questioni lavorative) hopreferito fare il pecorone. Le leggi èvero sono scritte da chi è in alto,ma esse sono poi eseguite grazie atutto il popolo. “Egli non vide mai al di là del ri-

stretto orizzonte delle leggi e deidecreti vigenti in un determinatomomento, quali che fossero.” (“Labanalità del male”- HannahArendt). Spaventa, scandalizza ol-tre ad essere enormemente sco-modo il concetto o meglio l’eviden-za oggettiva che una volta emana-te le leggi (nel libro in questione le

leggi razziali) queste non sarebbe-ro mai potute essere applicate contanta efficienza ed efficacia fino infondo, senza il silenzio, il tacitoconsenso, la comoda indifferenza,fino anche alla aperta collaborazio-ne delle prime vittime di tali leggi.Anche per questo mi sento la miaparte di responsabilità e sicura-mente colpevole: io appartengo ailiberi professionisti a cui è statoesteso l’obbligo, io ho un lavoroprecario, oggi c’è domani chissà,io non ho uno stipendio fisso men-sile (ritardi da un minimo di 3 ad unmax di 8 mesi finora, domani chis-sà, magari anche senza) eppurenon ho chiesto subito le ragioni diuna legge che ritenevo ingiustanon nel fine ma nei mezzi decretatiper raggiungere tale fine. Magari non avrei ottenuto nessunarisposta, nulla di concreto come inaltri ambiti, magari mi sarei solo ti-rata dietro altre ire. Però forse co-munque vale la pena rischiare. Va-le la pena di approfondire semprele decisioni prese dall’alto che ci ri-guardano direttamente (come que-sta) (prima che le conseguenze tipiovano (ben previste) addos-so), sia con domande di chiarimen-ti e confronto più o meno corali maanche da soli forse.Ognuno come cittadino e/o veteri-nario ha forse il diritto- dovere dicapire sempre il come ed il perchéleggi di questo genere vengonoscritte e soprattutto chi le approvaquando e perché (si chiama iterburocratico quello che c’è dietro aqueste decisioni?). Questo il miopunto di vista. Anna Ferraris

In un articolo pubblicato sul nume-ro 13 di questa rivista, ricostruendotutta la storia, ricordavamo con uncerto rammarico che quando il Pre-sidente dell’ANMVI, Paolo Bossi,ha denunciato il colpo di mano del-l’ONAOSI, ed era il 10 gennaio del2003, sembrava che la cosa noninteressasse a nessuno e siamocomunque andati avanti da solisenza capire veramente se era unproblema che coinvolgeva la cate-goria. E non è facile muoversi sen-za capire se il mondo veterinarioche riteniamo di rappresentarecondivide la nostra azione. Il silen-zio non ci aiuta e non ci dà forza.Quello che è successo dopo è inu-tile ripeterlo per l’ennesima volta.Oggi aspettiamo di vedere il risul-tato dei ricorsi avviati e se il mondopolitico ed istituzionale, cambiato ilministro, ci darà ascolto. Non è fa-cile perché ai medici, che sono lastragrande maggioranza degliiscritti, va bene l’obbligo di iscrizio-ne alla Fondazione, ai farmacistisembra importare ormai poco e lostesso ai dentisti. Forse per loro so-no solo pochi euro che non cam-biano la loro esistenza. Restiamoquindi da soli a sostenere una bat-taglia in netta minoranza. Per chia-rire un dubbio che esprime la colle-ga, possiamo solo ricordare cheper le altre professioni la richiestadi parere inviata dall’ONAOSI alleFederazioni degli Ordini è statamessa all’ordine del giorno di unariunione del Consiglio Nazionale edapprovata dopo ampio dibattito.

Carlo Scotti

PROFESSIONE VETERINARIA 16/200516LETTERE AL DIRETTORE

@

mare nessuno? È sicuramente veroche chi ha firmato la legge e chi, di-rettamente interpellato, ha dato ilproprio consenso sia responsabile.Ma noi, o meglio io, dove eravamoquando tutto questo avveniva e neera data pubblica notizia e questomolto tempo prima che arrivasseroi bollettini?Per quanto mi riguarda mi sentoquindi addosso la mia parte di re-sponsabilità: mi ricordo benissimocome fosse ieri di avere letto sulProgresso Veterinario l’articolettoche descriveva l’estensione del-l’obbligo a tutti e mi ricordo benis-

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

Dalla recente ricerca, firmataFrontline Combo Institute, ‘Diche cucciolo sei’ risulta che il97% degli intervistati conosce i ri-schi di infestazione da pulci, zec-che e pidocchi ma quasi un pro-prietario su tre non adotta nessu-na precauzione.

Pulci, zecche e pidocchi rappre-sentano per cani e gatti un rischiotutt’altro che remoto soprattutto incerti periodi dell’anno come la pri-mavera-estate. Per prevenire ocombattere con successo questoproblema, soprattutto nei cuccio-li e nei gattini, è disponibile Fron-tline Combo, una soluzione spoton che, applicata nella giusta for-mulazione, permette con un unicogesto di proteggere i nostri picco-li amici nel modo corretto, e con-temporaneamente di estendere laprotezione anche all’ambiente divita dell’animale.Quando si accoglie in famiglia ungiovanissimo amico a quattrozampe, occuparsi della sua salu-te è il primo e più importante ge-sto d’amore e di responsabilità.Capire come il nuovo proprietariosi pone di fronte al nuovo compo-nente della famiglia è stato l’obiet-tivo dell’indagine conoscitiva fir-mata Frontline Combo Institutee condotta su 480 persone pre-sentata oggi a Milano.Non tenere, fin dalle prime setti-mane di vita dell’animale, com-portamenti corretti in termini diprevenzione e di salute in genera-le, può rappresentare un rischioper il suo benessere. Se per levaccinazioni c’è una sensibilitàgeneralizzata (il 92% si è assicu-rato che il cucciolo/gattino fossecoperto), altrettanto non si può di-re per un problema conosciutocome quello delle pulci, zecche epidocchi, per cui ad un’alta con-sapevolezza nel padrone non cor-risponde un comportamento re-sponsabile. Il dato che emergedalla ricerca Frontline Combo In-stitute, infatti, è che il 97% deiproprietari è a conoscenza delrischio derivante dall’infestazio-ne da parassiti, ma, a fronte diuna così alta consapevolezzaquasi uno su tre non adotta al-cun comportamento di preven-zione. Un atteggiamento da evita-re, se si pensa alle malattie chequesti parassiti possono portare -pericolose soprattutto per cuccio-li e gattini - e al rischio, più chefondato, di infestazione dell’interoambiente in cui si vive. Particolar-mente insidiose, da questo puntodi vista, sono le pulci, che a cau-sa del loro ciclo vitale, possonosopravvivere a lungo nei luoghidove più spesso sostano gli ani-mali: cucce, tappeti, sedie, co-

perte, cuscini, poltrone. “Questo parassita attraversa variefasi di sviluppo - spiega FabrizioFabbrini, veterinario dermatologoe Professore a contratto presso laFacoltà di Medicina Veterinaria diMilano - in un ciclo che può dura-re anche mesi. Da uova muta inlarva, pupa e infine in pulce adul-ta. Soltanto il 5% dell’intera popo-lazione è costituita da pulci adul-te. Il 95% è costituito da uova, lar-

ve e pupe che vivono nell’am-biente”. Diventa importante, quin-di, utilizzare un prodotto antipa-rassitario che agisca su più fronti. “Di recente, sono stati messi incommercio - prosegue Fabbrini -preparati di comprovata efficaciae sicurezza, contenenti in combi-nazione una molecola adulticida,il Fipronil e un inibitore della cre-scita degli insetti l’S-Methoprene. Dal momento che questi prepara-

ti sono disponibili in pipette appli-cabili sulla pelle tra le scapoledell’animale, con un solo gesto siriescono ad eliminare le pulciadulte sul cane e sul gatto e siinterviene in modo specificosulle uova e sulle larve dissemi-nate nell’ambiente, impedendo-ne la trasformazione in adulti e in-terrompendo definitivamente il lo-ro ciclo vitale”. Prodotti giusti e alle dosi corret-

te in particolar modo quandoabbiamo a che fare con cagnoli-ni e gattini. “A questo proposito- conclude Fabbrini - da que-st’anno sono disponibili due for-mulazioni i cui dosaggi (0,67 mlper la monopipetta del cuccioloe 0,5 ml per la monopipetta delgattino) sono state studiate ap-positamente per le esigenze dianimali a partire dai due mesi divita”. ■

17

Amati dai padroni, ma non sempre accuditi

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2005DALLE AZIENDE

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 16

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/200518CALENDARIO ATTIVITÀ

8mag.

8mag.

13-14mag.

15mag.

17 e 24mag.

18-21mag.

27-29mag.

20-21mag.

21mag.

22mag.

1-3giu.

3giu.

5giu.

8-11giu.

12giu.

12giu.

12giu.

12giu.

14-17giu.

15-17giu.

18-19giu.

19giu.

19giu.

24-25giu.

25giu.

25giu.

26giu.

26giu.

26giu.

29-30giu.

29giu.

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA IL CONIGLIO DA COMPAGNIASALA COMUNALE DE DEO, GIOIA DEL COLLE (BA) - VIA ORSINI - ECM: 3 Crediti Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCIVAC INCONTRA LO SPECIALISTA: DAVID WILLIAMS - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR VII CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - IN COLLABORAZIONE CON AIVEMP, ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - AIVI, SIMVENCO, SIPA, SIVAE, WWF ITALIA Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT APRROCCIO ALLA GESTIONE DELLA CLIENTELA. SECONDA PARTE: I ROLE PLAYINGCentro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento

INCONTRO REGIONALE ANMVI LOMBARDIA - LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONEORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI MILANO VETERINARIA - Sala ISU, Via Valvassori Peroni - MI - ECM: Crediti 3

Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI Regione - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA E TRAUMATOLOGIA DELLE ESTREMITÀ DISTALI DEGLI ARTI

Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 28 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI ODONTOSTOMATOLOGIA - Montelibretti (RM) - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE MERIDIONALE SIVE PRINCIPI DI CARDIOLOGIA IN CLINICA EQUINA - Sede da definirsi - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO INCONTRO CON BRIAN BEALE ADVANCES AND TIPS IN ARTHROSCOPICASSISTED MINI-INVASIVE JOINT SURGERY IN THE DOG - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Creditinon previsti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 50° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini Via della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVACTel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR TOSCANA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA E ANIMALI SELVATICI: DALLA SANITÀ ANIMALE ALL’ISPEZIONEDELLE CARNI - Palazzo Barbolani, Arezzo - Via S.Lorentini, 25 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli- Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV GIORNATA DEI CASI CLINICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. AccreditamentoPer info: Elena Piccioni - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - PARTE 1: RADIOLOGIA DELL’ADDOME (CORSO BASE) - Centro StudiSCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVACTel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO ANMVI MARCHE LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONEVETERINARIA - Jesi (AN) ECM: Crediti 4 - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI Regione Tel +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SVIDI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E STRUMENTALE DELLE VIE AEREE INFERIORI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIODOV ODONTOIATRIA CONSERVATIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LA SINCOPE: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Forte dei Marmi (LU) - Hotel Versilia Holidays - Via G.B.Vico, 142 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 26Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 20 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO FSA CORSO DI PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANECentro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Ambasciatori, Bari - Via Omodeo, 51 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI PRONTOSOCCORSO E TERAPIA INTENSIVA - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI MANAGEMENT DELLO STALLONE - Vigone (TO) - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV IL LINFOMA NEL CANE: NUOVI APPROCCI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR VENETO IL RUOLO DE VETERINARIO BUIATRA NELL’AMBITO DELLE NUOVE SFIDE IMPOSTE DALLA FILIERAAGROALIMENTARE BOVINA - Fontane di Villorba (Treviso) - V.LO MAZZINI 4 - ECM: 4 Crediti - Per info: PaolaOrioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMEF AGGIORNAMENTI IN ONCOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE CONSIGLI PRATICI DI DERMATOLOGIA - Haus Unterland- Egna (BZ) - Largo Ball Haus, 2 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LOMBARDIA “PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DACOMPAGNIA” - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR PIEMONTE ANTIBIOTICO-CHEMIOTERAPIA NELL’ALLEVAMENTO DEL SUINO: OPERIAMO SEMPRE AL MEGLIO? -Ordine dei Medici Veterinari di Cuneo - Via Mameli, 4bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

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