Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 11

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Incontro SISAC-Confprofessioni www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 11, dal 21 al 27 marzo 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 112 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. RANDAGISMO I cittadini di Manciano (Grosseto) che adotteranno un cane randagio, avran- no dal Comune un sostegno di 50 eu- ro al mese. Il provvedimento ha un du- plice obiettivo: porre un freno al preoc- cupante fenomeno del randagismo e risparmiare soldi pubblici: le spese per gli animali che vengono mandati al ca- nile di Grosseto sono di 42mila euro l’anno. ROMA Filiberto Zaratti, assessore provinciale di Roma all’agricoltura e ambiente ha annunciato una serie di interventi nei confronti degli animali: un progetto-pi- lota di sterilizzazione di cani di pro- prietà per persone con basso reddito, due corsi di qualificazione per “dog sit- ter” e la firma di un Protocollo d’Intesa con l’Istituto Zooprofilattico Sperimen- tale di Roma-Ciampino finalizzato an- che alla realizzazione di interventi per la tutela degli animali domestici e negli allevamenti. CANILE Alla fine di un lungo processo a carico del veterinario direttore di un canile della Sardegna e della moglie i giudici hanno assolto i due dall’accusa di mal- trattamento di animali, per decorrenza dei termini. Ma il veterinario è stato ri- conosciuto responsabile di aver incas- sato dai Comuni circa 30mila euro in più rispetto alle spese realmente so- stenute per il mantenimento degli ani- mali. I giudici gli hanno inflitto la pena di dieci mesi di reclusione. NAS I carabinieri dei Nas, nella settimana dal 7 al 12 marzo 2005, hanno effet- tuato controlli, a livello nazionale, sui prodotti alimentari. I controlli hanno coinvolto le aziende zootecniche: se- questrati 429 capi ovi-caprini non sot- toposti ai piani di risanamento per le malattie infettive, un intero allevamento di bestiame al quale era somministrato betametasone, sostanza farmacologi- ca non consentita, e un’azienda agri- cola che utilizzava, ad uso veterinario, medicinali scaduti e non abilitati. COSMETICI La Francia ha perduto una battaglia le- gale per ribaltare un divieto dell’Unio- ne europea a testare i prodotti cosme- tici sugli animali. La Corte di giustizia dell’Ue ha respinto l’appello francese contro una normativa europea che prevede l’eliminazione dei test su ani- mali in Europa fra il 2009 ed il 2013 e vieta anche l’importazione di cosmetici realizzati con la sperimentazione di questo tipo. VITELLO Cosa significa per i consumatori euro- pei “carne di vitello”? La commissione UE ha attivato un sondaggio on line, con 13 domande sulle caratteristiche che dovrebbe avere la carne di vitello. In Europa le carni vendute con la de- nominazione “vitello” provengono da animali allevati con sistemi spesso di- versi fra loro. I risultati del sondaggio contribuiranno all’armonizzazione del- la definizione. (http://europa.eu.int/ yourvoice/consultations/index_it.htm) Brevi Un Accordo per i convenzionati Come gli ambulatoriali, anche i veterinari potrebbero avere il loro contratto collettivo nazionale “Dovremo portare a regime una si- tuazione che veda i veterinari con- venzionati collocati su di un piano di sostanziale parità con le altre ca- tegorie”. È quanto ha affermato il coordinatore della Struttura Interre- gionale per la sanità convenziona- ta (SISAC) Luigi Covolo. In gioco ci sono circa 1200 veteri- nari convenzionati con le Asl, che potrebbero beneficiare dell’Accor- do Collettivo Nazionale per i medi- ci specialisti ambulatoriali interni ed altre professionalità sanitarie ambulatoriali (biologi, chimici, psi- cologi), in via di definizione insie- me all’Accordo per i medici di famiglia. “Sarebbe una risposta alle preoc- cupazioni espresse dall’ANMVI - ha dichiarato il Vice Presidente Carlo Scotti - che da tempo chiede per i Medici Veterinari convenzionati non solo migliori condizioni economiche ma anche più garanzie ed un inqua- dramento rispettoso della loro professionalità”. L’ANMVI, rappresentando i liberi professionisti convenzionati, ha quindi chiesto tramite Confprofes- sioni, della quale coordina l’area sanitaria, un incontro urgente alla SISAC per valutare la proposta. “Mi auguro - ha aggiunto Covolo - che saranno superati i prevedibili in- toppi legati ai chiarimenti richiesti dalla Corte dei Conti”. La magistratura contabile infatti ha osservato che per le ipotesi di convenzioni trasmesse dalla SISAC il 17 febbraio scorso non è stata individuata l’origine delle ri- sorse nei bilanci delle Regioni. La questione non è di poco conto: gli one- ri derivanti dalla contrattazione debbono trovare copertura nei bilanci del- le Regioni, le quali assicurano il finanziamento della sanità e nel caso specifico manca una corretta individuazione delle fonti di finanziamento idonee a supportare il costo dei rinnovi contrattuali relativi al personale convenzionato, (stimato dalla SISAC in 1.112 milioni di euro). La Corte dei Conti ha quindi invitato la parte pubblica (e cioè, il Comitato di settore, il Governo e la SISAC, ciascuno per la propria competenza) a dimostrare, in modo attendibile e documentato, la sostenibilità dei costi contrattuali. Onere non facile, dato che la Conferenza delle Regioni in sede di parere sul disegno di legge finanziaria 2005 ha espresso comunque un giudizio preoccupato, sottolineando come “per la sanità rimangano problemi so- stanziali irrinunciabili ancora irrisolti, a partire dal pieno finanziamento del fabbisogno 2005”. Sebbene la legge finanziaria 2005 preveda che per la copertura del settore sanitario, le Regioni possano far ricorso alla leva fi- scale, la Corte dei Conti non ritiene sostenibili le ipotesi di Accordo con- trattuale formulate dalla SISAC. Anche l’ANMVI si augura che possano essere superate le criticità sottoli- neate dalla Corte dei Conti e non mancherà di sostenere le ragioni dei medici veterinari al tavolo dell’Accordo. Il riconoscimento di parte socia- le assegnato a Confprofessioni dal Ministero del Lavoro vedrà l’ANMVI al fianco dei medici di famiglia della FIMMG. La SISAC ha confermato l’incontro con l’ANMVI per fine marzo. T empo fa, forse un paio di anni, ci arrivò in redazione una lettera di un giovane collega, da poco assunto come informatore/rappresentante di una importante azienda mangimistica del settore animali da reddito, che la- mentava, dichiarando il suo stato di disagio e di delusione, la condizione lavorativa in cui si trovava. Da un lato, infatti, doveva promuovere presso gli allevatori l'acquisto dei mangimi e dall'altro, ma sovrapponendo i due ruoli, offrire, gratuitamente, le sue pre- stazioni di Medico Veterinario come benefit o sconto sul prezzo. Questa condizione, sulla base delle informa- zioni che stiamo ricevendo, sembra ormai diffusa e sta diventando, quin- di, insostenibile ed inaccettabile. So- no infatti sempre più frequenti le se- gnalazioni di comportamenti illeciti da parte di colleghi che operano come dipendenti o collaboratori di aziende, soprattutto mangimistiche, nel settore degli animali da reddito. Proporre al- l'allevatore, che acquista i mangimi dall'informatore/rappresentante Vete- rinario, anche prestazioni professio- nali Medico Veterinarie gratuite (con- sulenze, tenuta dell'armadietto dei farmaci, ricette a richiesta, ecc.) co- me ulteriore sconto o benefit sul pro- dotto è inconcepibile perché viola il Codice Deontologico, svilisce la no- stra professione e crea una forma di concorrenza scorretta nei confronti dei colleghi che svolgono attività pri- vata, senza dimenticare le possibili e gravi conseguenze per gli aspetti del- la sicurezza alimentare. D'altra parte è anche doveroso denunciare il com- portamento di quei Medici Veterinari, "ricettisti", disposti a firmare prescri- zioni, spesso lasciate in bianco, che vengono poi utilizzate da allevatori o aziende, a seconda delle necessità, senza alcun controllo Medico Veteri- nario e che frequentemente servono a coprire operazioni per lo meno discu- tibili. Riteniamo, pertanto, che il mon- do veterinario debba confrontrasi al più presto con gli altri operatori del settore per poter definire delle regole comportamentali per questi colleghi che se dovessero continuare ad agire secondo quanto denunciato si trove- rebbero, per forza di cose, in situazio- ni di violazione del Codice Deontolo- gico con il rischio di essere sottoposti a procedure disciplinari. IL 3 x 2 IN VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Incontro SISAC-Confprofessioni

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 11, dal 21 al 27 marzo 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

112ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

RANDAGISMOI cittadini di Manciano (Grosseto) cheadotteranno un cane randagio, avran-no dal Comune un sostegno di 50 eu-ro al mese. Il provvedimento ha un du-plice obiettivo: porre un freno al preoc-cupante fenomeno del randagismo erisparmiare soldi pubblici: le spese pergli animali che vengono mandati al ca-nile di Grosseto sono di 42mila eurol’anno.

ROMAFiliberto Zaratti, assessore provincialedi Roma all’agricoltura e ambiente haannunciato una serie di interventi neiconfronti degli animali: un progetto-pi-lota di sterilizzazione di cani di pro-prietà per persone con basso reddito,due corsi di qualificazione per “dog sit-ter” e la firma di un Protocollo d’Intesacon l’Istituto Zooprofilattico Sperimen-tale di Roma-Ciampino finalizzato an-che alla realizzazione di interventi perla tutela degli animali domestici e negliallevamenti.

CANILEAlla fine di un lungo processo a caricodel veterinario direttore di un caniledella Sardegna e della moglie i giudicihanno assolto i due dall’accusa di mal-trattamento di animali, per decorrenzadei termini. Ma il veterinario è stato ri-conosciuto responsabile di aver incas-sato dai Comuni circa 30mila euro inpiù rispetto alle spese realmente so-stenute per il mantenimento degli ani-mali. I giudici gli hanno inflitto la penadi dieci mesi di reclusione.

NASI carabinieri dei Nas, nella settimanadal 7 al 12 marzo 2005, hanno effet-tuato controlli, a livello nazionale, suiprodotti alimentari. I controlli hannocoinvolto le aziende zootecniche: se-questrati 429 capi ovi-caprini non sot-toposti ai piani di risanamento per lemalattie infettive, un intero allevamentodi bestiame al quale era somministratobetametasone, sostanza farmacologi-ca non consentita, e un’azienda agri-cola che utilizzava, ad uso veterinario,medicinali scaduti e non abilitati.

COSMETICILa Francia ha perduto una battaglia le-gale per ribaltare un divieto dell’Unio-ne europea a testare i prodotti cosme-tici sugli animali. La Corte di giustiziadell’Ue ha respinto l’appello francesecontro una normativa europea cheprevede l’eliminazione dei test su ani-mali in Europa fra il 2009 ed il 2013 evieta anche l’importazione di cosmeticirealizzati con la sperimentazione diquesto tipo.

VITELLOCosa significa per i consumatori euro-pei “carne di vitello”? La commissioneUE ha attivato un sondaggio on line,con 13 domande sulle caratteristicheche dovrebbe avere la carne di vitello.In Europa le carni vendute con la de-nominazione “vitello” provengono daanimali allevati con sistemi spesso di-versi fra loro. I risultati del sondaggiocontribuiranno all’armonizzazione del-la definizione. (http://europa.eu.int/yourvoice/consultations/index_it.htm)

Brevi

Un Accordoper iconvenzionatiCome gli ambulatoriali, anche iveterinari potrebbero avere il lorocontratto collettivo nazionale

“Dovremo portare a regime una si-tuazione che veda i veterinari con-venzionati collocati su di un pianodi sostanziale parità con le altre ca-tegorie”. È quanto ha affermato ilcoordinatore della Struttura Interre-gionale per la sanità convenziona-ta (SISAC) Luigi Covolo. In gioco ci sono circa 1200 veteri-nari convenzionati con le Asl, chepotrebbero beneficiare dell’Accor-do Collettivo Nazionale per i medi-ci specialisti ambulatoriali internied altre professionalità sanitarieambulatoriali (biologi, chimici, psi-cologi), in via di definizione insie-

me all’Accordo per i medici di famiglia. “Sarebbe una risposta alle preoc-cupazioni espresse dall’ANMVI - ha dichiarato il Vice Presidente CarloScotti - che da tempo chiede per i Medici Veterinari convenzionati nonsolo migliori condizioni economiche ma anche più garanzie ed un inqua-dramento rispettoso della loro professionalità”. L’ANMVI, rappresentandoi liberi professionisti convenzionati, ha quindi chiesto tramite Confprofes-sioni, della quale coordina l’area sanitaria, un incontro urgente alla SISACper valutare la proposta. “Mi auguro - ha aggiunto Covolo - che saranno superati i prevedibili in-toppi legati ai chiarimenti richiesti dalla Corte dei Conti”. La magistraturacontabile infatti ha osservato che per le ipotesi di convenzioni trasmessedalla SISAC il 17 febbraio scorso non è stata individuata l’origine delle ri-sorse nei bilanci delle Regioni. La questione non è di poco conto: gli one-ri derivanti dalla contrattazione debbono trovare copertura nei bilanci del-le Regioni, le quali assicurano il finanziamento della sanità e nel casospecifico manca una corretta individuazione delle fonti di finanziamentoidonee a supportare il costo dei rinnovi contrattuali relativi al personaleconvenzionato, (stimato dalla SISAC in 1.112 milioni di euro). La Corte deiConti ha quindi invitato la parte pubblica (e cioè, il Comitato di settore, ilGoverno e la SISAC, ciascuno per la propria competenza) a dimostrare,in modo attendibile e documentato, la sostenibilità dei costi contrattuali.Onere non facile, dato che la Conferenza delle Regioni in sede di pareresul disegno di legge finanziaria 2005 ha espresso comunque un giudiziopreoccupato, sottolineando come “per la sanità rimangano problemi so-stanziali irrinunciabili ancora irrisolti, a partire dal pieno finanziamento delfabbisogno 2005”. Sebbene la legge finanziaria 2005 preveda che per lacopertura del settore sanitario, le Regioni possano far ricorso alla leva fi-scale, la Corte dei Conti non ritiene sostenibili le ipotesi di Accordo con-trattuale formulate dalla SISAC.Anche l’ANMVI si augura che possano essere superate le criticità sottoli-neate dalla Corte dei Conti e non mancherà di sostenere le ragioni deimedici veterinari al tavolo dell’Accordo. Il riconoscimento di parte socia-le assegnato a Confprofessioni dal Ministero del Lavoro vedrà l’ANMVI alfianco dei medici di famiglia della FIMMG.La SISAC ha confermato l’incontro con l’ANMVI per fine marzo.

T empo fa, forse un paio di anni, ciarrivò in redazione una lettera di

un giovane collega, da poco assuntocome informatore/rappresentante diuna importante azienda mangimisticadel settore animali da reddito, che la-mentava, dichiarando il suo stato didisagio e di delusione, la condizionelavorativa in cui si trovava. Da un lato,infatti, doveva promuovere presso gliallevatori l'acquisto dei mangimi edall'altro, ma sovrapponendo i dueruoli, offrire, gratuitamente, le sue pre-stazioni di Medico Veterinario comebenefit o sconto sul prezzo. Questacondizione, sulla base delle informa-zioni che stiamo ricevendo, sembraormai diffusa e sta diventando, quin-di, insostenibile ed inaccettabile. So-no infatti sempre più frequenti le se-gnalazioni di comportamenti illeciti daparte di colleghi che operano comedipendenti o collaboratori di aziende,soprattutto mangimistiche, nel settoredegli animali da reddito. Proporre al-l'allevatore, che acquista i mangimidall'informatore/rappresentante Vete-rinario, anche prestazioni professio-nali Medico Veterinarie gratuite (con-sulenze, tenuta dell'armadietto dei

farmaci, ricette a richiesta, ecc.) co-me ulteriore sconto o benefit sul pro-dotto è inconcepibile perché viola ilCodice Deontologico, svilisce la no-stra professione e crea una forma diconcorrenza scorretta nei confrontidei colleghi che svolgono attività pri-vata, senza dimenticare le possibili egravi conseguenze per gli aspetti del-la sicurezza alimentare. D'altra parteè anche doveroso denunciare il com-portamento di quei Medici Veterinari,"ricettisti", disposti a firmare prescri-zioni, spesso lasciate in bianco, chevengono poi utilizzate da allevatori oaziende, a seconda delle necessità,senza alcun controllo Medico Veteri-nario e che frequentemente servono acoprire operazioni per lo meno discu-tibili. Riteniamo, pertanto, che il mon-do veterinario debba confrontrasi alpiù presto con gli altri operatori delsettore per poter definire delle regolecomportamentali per questi colleghiche se dovessero continuare ad agiresecondo quanto denunciato si trove-rebbero, per forza di cose, in situazio-ni di violazione del Codice Deontolo-gico con il rischio di essere sottopostia procedure disciplinari. ■

IL 3 x 2 IN VETERINARIA

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Alla fine le professioni so-no entrate nel decretolegge che per “straor-

dinaria necessità ed urgenza”adotta “misure atte a rilanciare losviluppo economico, sociale eterritoriale”. Le nuove regole per la competiti-vità (DL 14 marzo 2005, n. 35 Di-sposizioni urgenti nell’ambito delPiano di azione per lo sviluppoeconomico, sociale e territoriale.GU n. 62 del 16-3-2005) sono invigore dal 17 marzo. Che cosa cisi aspetti dalle professioni per ilrilancio del Paese non è chiaris-simo, men che meno lo è il gradodi utilità che il Governo attribui-sce ai nuovi strumenti normativiche ci vengono consegnati. I po-chi commi del Decreto (v. box) cirenderanno più competitivi? Lerappresentanze professionali so-no divise. Autorevoli analisti, sulle paginedel Sole 24 Ore hanno letto inchiave “simbolica” i pochi commisulle professioni: queste vengonoinserite in un contesto legislativoche riguarda le imprese incorag-giando, sia pure indirettamente,l’equiparazione adottata in ambitocomunitario tra libera professionee impresa. L’altro significato “sim-bolico” sta nell’aver riconosciutola “questione delle professioni”come una questione sentita nelPaese, dai cittadini e dagli im-prenditori. In entrambi i casi si sa-rebbero forzate le resistenze deiprofessionisti (paragonabili a una“foresta pietrificata” secondo ilquotidiano economico), che resi-stono all’idea di considerarsi im-presa e che non comprendonocome la difesa corporativa (ac-cesso, tariffe e ordini) paralizzi illibero esercizio delle professioniintellettuali.

Castelli“Sono riuscito a recu-perare un testo piùcompleto rispetto aquello che era entratoin Consiglio dei Mini-

stri - ha detto il Ministro della Giu-stizia Castelli - e che io giudicavoinsoddisfacente. Abbiamo intro-dotto cinque punti su cui tutto ilGoverno è d’accordo e potrannoservire per creare in sede di con-versione un testo organico”.

ConfprofessioniConfprofessioni ha seguito tutte lefasi di approvazione del Decreto.Il suo Presidente, Gaetano Stella,è intervenuto a Palazzo Chigi il 1marzo all’incontro che il governoha fissato con le parti sociali perillustrare il Piano di sviluppo eco-nomico. Confprofessioni ha rap-presentato la necessità che an-che i professionisti siano messinella condizione di essere piùcompetitivi e ha espresso apprez-zamento per un decreto leggeche mira a promuovere un’econo-

mia basata sulla conoscenza. Maha anche fatto presente che nel-l’intero documento governativo,eccettuati pochi commi, si parlaesclusivamente di imprese e cheanche ai professionisti andrebbe-ro estese quelle agevolazioni equegli incentivi che possono ri-mettere in moto il Paese. Il Gover-no ha raccolto queste istanze edha assicurato un intervento nel di-segno di legge di prossima ema-nazione o in provvedimenti suc-cessivi. Ma non è detta l’ultimaparola. L’impianto più corposodella riforma delle professioni,frutto di una sintesi tra testi mini-steriali e parlamentari, dovrebbesì confluire nel disegno di legge diconversione del DL 35, ma le ulti-me da Palazzo Chigi vanno in di-rezione contraria. Il premier Berlu-sconi, infatti, ha già avvertito chepur di non dilatare i tempi di con-versione, non esiterà a porre la fi-ducia sul Decreto.

CUPRaffaele Sirica, Presidente del CUP,parla di successo e di “un passoconcreto per coniugare un ordina-mento professionale moderno conle esigenze della concorrenza”. Nelmerito dei commi inseriti ha detto:“Le associazioni delle professioniemergenti potranno essere ricono-sciute purché non invadano l’ambi-to della tipicità”. Nuove professionidi rilevanza costituzionale e poten-zialmente incidenti su interessi ge-nerali, avranno la chance di esserestrutturate in Ordini. Gli altri puntisono tutti molto utili, dal potenzia-mento del tirocinio alla composizio-ne delle commissioni per l’esame diStato riservata per metà a soggettiterzi. E di certo non va sottovalutatol’obbligo per i professionisti dipen-denti pubblici/privati di iscriversi al-l’Albo. Obbligo che risolve il proble-ma di molte professioni sanitarie.Sulle questioni mancate (pubblicità,tariffe, società tra professionisti) Siri-ca ha dichiarato di attendere gli svi-luppi del Decreto in sede di conver-sione. In materia di società profes-sionali - ha aggiunto - “siamo di-sponibili alle novità, fermo restandoil ruolo centrale del professionista.Sulle tariffe minime, invece, siamoirremovibili: non si può abolirle.Senza i minimi le realtà professiona-li più grandi potrebbero fare unaconcorrenza alla quale i singoli pro-fessionisti non potrebbero reggere”.

COLAP“Costa ammetterlo ma Governo eParlamento ancora una volta sisono dimostrati deboli nei con-fronti della lobby degli Ordini Pro-fessionali che hanno imposto laloro agenda. Una lobby che conl’applicazione delle modifiche in-trodotte dal decreto rischia di di-ventare ancora più forte”. Il presi-dente del COLAP, Giuseppe Lu-poi, non è soddisfatto e non vedenel Dl governativo una vera aper-

tura alle professioni non ordinisti-che. Per la prima volta lo Stato lericonosce, ma il ruolo assegnatoagli Ordini sarebbe ancora troppoforte: “nella metà di commissarinominati dagli ordini può essercianche il presidente il quale pesa ildoppio degli altri, in altre parole lamaggioranza delle commissionipotrebbe essere comunque nellemani di professionisti con interes-si contrari a incrementare il nume-ro dei propri concorrenti”.

ConfindustriaEnnio Lucarelli (FITA) ha seguitoper Confindustria la vicenda delleprofessioni. All’indomani del varodel Decreto ha rilasciato dichiara-zioni molto fredde sui cinque pun-ti che riguardano i professionisti:“È un po’ presto per parlare disvolta, per adesso siamo ancoraai titoli, poi vedermo come andràa finire durante il tragitto parla-mentare”. Lucarelli ha sottolineatoil fatto che, contrariamente aquanto auspicato, adesso posso-no essere creati nuovi ordini,mentre l’apertura alle nuove pro-fessioni è ancora molto confusa.“Per aumentare la concorrenza -ha detto - occorreva introdurre lesocietà di capitali e abolire le ta-riffe minime”. ■

3ATTUALITÀ

In vigore il Decreto sulla competitività

Professioni, la riforma è questa (per ora)Il Governo ha inserito 5 norme nel Piano per lo sviluppo economico

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005

Le novità che ci riguardano(DL n. 35/2005, Capo I Sviluppo del Mercato Interno e apertura

dei Mercati, art. 2 Disposizioni in materia fallimentare processuale civile e di libere professioni)

ISCRIZIONE - Nel caso in cui l’abilitazione professionale costituisca re-quisito per l’instaurazione del rapporto di lavoro subordinato, è obbli-gatoria l’iscrizione all’Albo per l’espletamento delle relative funzioni.(comma 5)TIROCINIO - Ove gli ordinamenti di categoria prevedano un tirocinioper l’espletamento delle relative funzioni, quest’ultimo può essere svol-to, secondo quanto previsto dalle norme deontologiche, sotto la re-sponsabilità di un professionista, anche presso amministrazioni o so-cietà che svolgono attività nel settore. (comma 5)*ESAME DI STATO - Nelle commissioni per l’esame di Stato per l’abili-tazione professionale non più della metà dei commissari sono desi-gnati dall’Ordine o Collegio territoriale tra gli iscritti all’Albo. (comma 6)ORDINI - Fatti salvi gli Ordini attualmente esistenti, l’istituzione di nuo-vi Ordini è subordinata alla necessità di tutelare interessi costituzional-mente rilevanti nello svolgimento di attività caratterizzate da rischi didanni sociali conseguenti ad eventuali prestazioni non adeguate.(com-ma 7)ASSOCIAZIONI - Le associazioni costituite da professionisti, che nonesercitano attività regolamentate, tipiche di prestazioni disciplinate aisensi dell’articolo 2229 del codice civile, se in possesso dei requisiti enel rispetto delle condizioni prescritte dalla legge, possono essere ri-conosciute. (comma 8)

*Non è presente nel testo pubblicato in Gazzetta un passaggio sul ti-rocinio presente nel testo diramato ai giornali dal Consiglio dei Ministri.Il Sole 24 Ore dava per approvato il seguente paragrafo: “In ogni ca-so, al tirocinante è corrisposto adeguato compenso, che tiene contodell’effettivo apporto reso, con riferimento al regime tariffario delle pre-stazioni svolte”. Nel testo ufficiale del DL non lo si trova più.

Il federalismo è già in atto“I modelli sanitari non esistono in Italia. Esi-ste un sistema sanitario nazionale che èuguale in tutto il Paese e che mira ad esser-lo. Poi, esistono delle varianti sul servizioche si adattano ai bisogni della popolazionedi ogni regione, e che sono diversi in Cala-bria, in Veneto, in Lombardia, in Piemonte, eche rispecchiano anche l’orientamento poli-tico di chi governa le regioni stesse. Ma, ri-badisco, il modello è unico, ed è quello delsistema sanitario nazionale e che ha una sua

ben nota configurazione’’. A sottolinearlo è stato il ministro della Salute Girolamo Sirchia, a margi-ne di un convegno a Padova sul tema ‘Federalismo e sanità’. Il ministroGirolamo Sirchia ha sottolineato che ‘’ora si tratta di realizzare benequeste unità territoriali complesse che facciano servizi ulteriori al di làdi quelli attuali’’. “Questa è una sfida - spiega - perché alcune regionisono più avanti, altre meno. E ognuna imparerà dalle altre, essendo unservizio comune al Paese che permette di scambiarsi le esperienze’’.Sirchia poi aggiunge: ‘’Il federalismo è già in atto. Aggiunge ulterioreresponsabilizzazione, in senso soprattutto finanziario a quanto già esi-ste, e quindi è giusto che questo periodo venga sfruttato per imparareal meglio a gestire la sanità e la scuola, affinché quando si passerà alfederalismo fiscale che chiuderà la partita, questo non abbia scossonie non dia problemi’’.

QuartoSottosegretario

alla Salute

I l senatore Rocco Salini (fo-to) è stato nominato Sotto-

segretario di Stato alla Salute.È il quarto Sottosegretario do-po le nomine del Sen. CesareCursi, dell’On. Antonio Guidi edi quella più recente della Sen.Maria Elisabetta Alberti Casel-lati. Il senatore Rocco Salini,abruzzese e direttore sanitarioin pensione, è membro dellaCommissione permanente delSenato Igiene e Sanità e dellaCommissione Speciale perl’infanzia. La sua nomina è sta-ta decretata dal Presidentedella Repubblica (GU n. 61 del15 marzo 2005) su propostadel Presidente del ConsiglioBerlusconi, di concerto con ilMinistro Sirchia.Non sono ancora note le dele-ghe attribuite al Sen. Salini.

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L’on. Fran-cesca Mar-tini (Lega)

ha presentatoun’interrogazionea risposta imme-diata in Commis-

sione Affari Sociali sull’aumentodei costi connessi all’E.C.M. (Edu-cazione continua in medicina). Leha risposto il Sottosegretario allaSalute Antonio Guidi per conto delMinistro della Salute, rilasciandodichiarazioni molto caute circapossibili sgravi fiscali. Ma il costodell’ECM non è il solo aspetto toc-cato dall’interrogante, che ha an-che sottolineato la difficoltà a con-seguire crediti formativi e i ritardicon cui vengono assegnati aglieventi.

I problemi dell’ECM“Il programma nazionale E.C.M. -si legge nel testo dell’interroga-zione - riguarda tutto il personalesanitario, medico e non medico,dipendente o libero professioni-sta, operante nella sanità, sia pri-vata sia pubblica. Lo scopo dellaformazione continua in medicinaè quello di assicurare una prepa-razione costante e continua deglioperatori sanitari che operano sulterritorio italiano, andando ciò siaa loro vantaggio, sia dei cittadini-

utenti delle strutture sanitarie che,nel momento del bisogno, si tro-veranno professionisti più prepa-rati.Accanto a tali nobili intenti si èperò assistito ad un incrementoesponenziale dei costi di talieventi formativi, (corsi e conve-gni), che rischia di limitare note-volmente le possibilità formativedegli operatori del settore, trasfor-mando l’E.C.M. da opportunitàculturale ad onere aggiuntivo diffi-cilmente sostenibile. Oltre a ciò sie assistito ad una dilatazione ab-norme dei tempi d’attesa per la ri-scossione dei crediti ECM unavolta frequentato l’evento formati-vo. Inoltre con sempre maggioredifficoltà i datori di lavoro, siapubblici sia privati, consentono alpersonale di assentarsi dal servi-zio per attività d’aggiornamento.A ciò aggiungasi che spesso ci sitrova di fronte a corsi con scarsocontenuto formativo, il cui unicoscopo è quello di assegnare cre-diti ai partecipanti”.

L’interrogazione al GovernoL’on. Martini chiedeva quindi qua-li provvedimenti il Governo inten-da porre in essere, onde porre unargine all’incremento incontrollatodei costi; se siano allo studioprovvedimenti tesi a consentire

sgravi fiscali, che consentano al-meno in parte il recupero dellespese sostenute per l’aggiorna-mento obbligatorio; se, pur man-tenendo il principio dell’aggiorna-mento costante, il Governo sia in-tenzionato ad apportare modifi-che al sistema ECM; quali siano leconseguenze del mancato rispet-to delle normative in particolare ilnon raggiungimento dei creditiE.C.M. previsti annualmente so-prattutto ai fini del posto di lavoro(cambiamento e/o mantenimento)e se ai fini del corso da individua-re per i crediti E.C.M., sia rilevan-te la mansione effettivamentesvolta (inquadramento) o il titoloaccademico di riferimento.

La risposta di GuidiCon riferimentoall’interrogazionein esame e in re-lazione alle pro-blematiche se-gnalate daglionorevoli interro-

ganti, si comunica che il Ministerodella Salute ha definito due docu-menti. Il primo concerne i “Requisi-ti minimi per l’accreditamento diprovider per l’ECM”, il secondo lo“Studio preliminare sull’accredita-mento provider”; entrambi sonostati elaborati dal Gruppo tecnico

paritetico, costituito da componen-ti della Commissione EducazioneContinua in Medicina (E.C.M.) e darappresentanti regionali. I docu-menti saranno oggetto di un Ac-cordo tra Stato e Regioni e Provin-ce autonome di Trento e Bolzano,che si auspica venga adottato neiprossimi giorni.L’intesa Stato-Regioni dovrebbeprodurre un radicale mutamentodel Programma di EducazioneContinua in Medicina, col passag-gio dal sistema dell’accreditamen-to degli eventi a quello dell’accre-ditamento dei provider, i quali, co-me previsto dall’articolo 16-ter deldecreto legislativo 30 dicembre1992, n. 502, saranno individuatinelle società scientifiche e neglienti pubblici e privati.Appare evidente la semplificazio-ne del procedimento, poiché saràlo stesso provider ad effettuare lavalutazione in crediti degli eventi. La corretta attribuzione della fun-zione di provider determinerà in-dubbiamente una offerta formativamirata e di maggiore “spessore”nei contenuti, riducendo il fenome-no del proliferare dei convegni edei congressi. Deve considerarsi che nello snelli-mento della procedura si inserisceanche l’avvio a regime della For-mazione a distanza (FAD); pertan-

to, gli interventi citati contribuiran-no certamente ad arginare l’incre-mento incontrollato dei costi. Relativamente all’ipotesi segnalatanell’atto parlamentare, di provvedi-menti tesi a conseguire sgravi fi-scali, che consentano almeno inparte il recupero delle spese so-stenute per l’aggiornamento obbli-gatorio, appare evidente che essa,nell’attuale contesto economico,debba essere valutata attentamen-te, coinvolgendo, in via prioritaria,il Ministero dell’Economia e delleFinanze. Per quel che concerne ivincoli connessi al raggiungimentodei crediti formativi da acquisirenel corso di un anno, si rappresen-ta che questa previsione non com-porta attualmente alcuna penaliz-zazione, in quanto l’articolo 16-quater del decreto legislativo cita-to rinvia ai Contratti Collettivi Na-zionali di Lavoro l’individuazionedegli elementi specifici di penaliz-zazione per il personale che neltriennio non abbia conseguito il mi-nimo dei crediti formativi. In merito all’ultimo quesito, si se-gnala che l’orientamento, finoraseguito dall’Amministrazione nel-l’individuazione dei destinatari deicrediti ECM, ha ritenuto determi-nante lo svolgimento dell’attivitàprofessionale piuttosto che il titoloaccademico conseguito. ■

4ATTUALITÀ

Interrogazione dell’On. Francesca Martini

ECM, i crediti costano e sono difficili da ottenereIl sottosegretario Guidi risponde in Commissione su sgravi fiscali e sulle conseguenze per chi nonconsegue i crediti ECM

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005

“La situazione sul contagio da vi-rus dei polli è al momento moltodelicata e siamo in attesa di re-cepire dall’Organizzazione Mon-diale della Sanità (Oms) ulterioriindicazioni. Ma non siamo maistati così vicini ad una situazionedelicata come ora’’. Lo afferma il microbiologo PietroCrovari, coordinatore del comi-tato scientifico della task forcesull’influenza del Centro per ilcontrollo per le malattie del mini-stero della Salute. L’Oms ha reso noto che potrem-mo già trovarci di fronte a un fo-colaio di infezione da parte di unceppo virale che si trasmette dauomo a uomo, tuttavia il fenome-no è ancora da approfondire conulteriori analisi di laboratorio. “L’i-nizio di una possibile pandemiaè un passaggio molto delicato -spiega Crovari - si tratta di capi-re se effettivamente questo sia ilfocolaio che determina l’iniziodell’epidemia, oppure se si trattidi una circostanza isolata e limi-tata’’. Ciò che permette agliesperti di comprendere l’entitàdel possibile focolaio sono le tec-nologie diagnostiche. “Questistrumenti - dice Crovari - servono

a individuare tutti i passaggi in-termedi delle trasformazioni delvirus. Nelle precedenti pandemiequesti strumenti non erano a di-sposizione e questo ci consentedi poter essere ottimisti circa lapossibilità di contenere la pande-mia sul nascere, intervenendoimmediatamente nei Paesi da cuisi potrebbe diffondere’’. Le indicazioni sul da farsi arriva-no direttamente dall’Oms. “Veniamo aggiornati costante-mente attraverso una e-mail -spiega Crovari - il piano controun’eventuale pandemia è giàpronto da tempo e, nel caso do-vesse scattare l’emergenza, sa-rebbe il Ministro della Salute adannunciare il da farsi’’. Secondo uno studio dell’organiz-zazione mondiale della sanità(Oms), in caso di pericolo le visi-te mediche potrebbero arrivare a100 milioni, i ricoveri a più di 25milioni, mentre i decessi potreb-bero essere in tutto il mondo di-versi milioni. Anche se al mo-mento una previsione esatta èimpossibile da delineare, secon-do l’Oms sono questi i numeri piùrealistici di una pandemia in-fluenzale. Da qui la necessità

cruciale di farsi trovare preparatiattraverso piani nazionali ade-guati che possano limitare l’im-patto sanitario ed economicodella malattia. L’Oms e la Com-missione europea stanno coordi-nando a tal fine i vari Paesi così il2 e 3 marzo scorso si è tenuto aLussemburgo un incontro diesperti per fare il punto sui pianinazionali dei 56 Paesi membridell’Oms. Per tastare il polso sulla situazio-ne complessiva è stato inviato unquestionario ai Paesi membri, dalquale risulta che sono 50 le na-zioni che si sono dotate di orga-nismo nazionale finalizzato alcontrollo della pandemia. Di questi 31 hanno già un pro-gramma operativo, mentre gli al-tri solo una bozza a diversi stadidi avanzamento, oppure ne sonosprovvisti. In tutti i 25 Paesi mem-bri della Ue esiste un organismodi controllo, ma solo 18 Paesi eu-ropei hanno già un piano dispo-nibile e pubblico (tra questi an-che l’Italia, il cui piano è in retenel sito del Ministero della Salu-te). Tra le misure più urgenti daadottare nel caso l’Oms annun-ciasse la pandemia, ci sono il

controllo dell’espatrio dai Paesida cui è partita l’infezione e l’or-dine immediato di produrre unaenorme quantità di dosi di vacci-no antinfluenzale per un piano divaccinazioni di massa nei diversiPaesi. Quanto all’impatto che l’e-pidemia mondiale potrebbe ave-re, anche l’Italia fa riferimento al-le raccomandazioni che invitanoad elaborare un piano d’azioneche si basi su un tasso d’attaccodel 25%. Tuttavia, proprio perl’imprevedibilità dell’evento, nelPiano Italiano Multifase d’Emer-genza per una Pandemia Influen-zale, sono stati delineati alcuniscenari possibili: Scenario 1:ceppo epidemico individuato manessuna segnalazione di diffu-sione pandemica (casi isolati, li-mitati a uno stesso distretto geo-grafico); Scenario 2 (epidemiamoderata): segni di diffusionepandemica con l’impatto di un’e-pidemia grave, ma non di unapandemia. Si verifica un aumen-to dell’assenteismo scolastico elavorativo e del numero di visitemediche per infezioni respirato-rie acute di almeno il 10%. Lavaccinazione potrebbe essere li-mitata alle sole persone a eleva-

to rischio di malattia e addetta aiservizi essenziali, come avvienenelle annuali influenze stagionali.Scenario 3 (epidemia grave): in-cremento delle viste mediche trail 30 e il 50% e aumento del 50%della domanda di ricovero. La vaccinazione dovrebbe rag-giungere il più alto numero dipersone in un breve periodo ditempo. Se la disponibilità di dosidi vaccino impedisse di proteg-gere tutti, ci si orienterebbe ver-so la vaccinazione selettiva allaluce delle caratteristiche dell’epi-demia. Scenario 4 (situazione catastrofi-ca): tutti gli indicatori superano ivalori precedenti e implicano lamessa in atto di misure eccezio-nali. Gli antivirali di cui dotarsi(che tuttavia non possono essereconsiderati un’alternativa allavaccinazione) appartengono adue diverse classi di farmaci:una prima di cui fanno parte l’a-mantadina e la rimantadina; euna seconda che sono gli inibito-ri della neuraminidasi (zanamivire oseltamivir). La somministrazio-ne dovrebbe avvenire entro duegiorni dall’insorgenza dei sinto-mi. (ANSA). ■

Aviare, contenere la pandemia sul nascere

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 11

Icani abbandonati sviluppa-no un enorme giro d’affarisenza regole, senza controlli

e sulla pelle degli animali. Nel nu-mero del 24 marzo, il settimanalePanorama ha pubblicato, a firmadi Stella Pende, una approfonditaindagine sulla gestione dei canili,sia pubblici che privati, che evi-denzia come su tutto il territorionazionale si sia sviluppato unenorme giro di affari che mancan-do di regole e controlli è cresciutosulla pelle degli animali.Sono poche le strutture che l’in-chiesta salva o porta ad esempiodi buona gestione. Da quando icani abbandonati non si possonopiù “eliminare”,se non per gravimotivi di salute o di reale pericolocertificato da un veterinario, il nu-mero delle presenze nei canili èaumentato a dismisura e certa-mente gli stanziamenti dei comu-ni, pochi e senza controlli, non so-no in grado di creare situazioniche possano accogliere e gestirein modo corretto questi animali.I dati riportati dall’inchiesta evi-denziano non solo condizioni igie-niche e sanitarie spaventose maanche situazioni di invivibilità chenon permettono neppure la so-pravvivenza degli animali. Man-canza di cibo, di acqua, di spazioportano ad una mortalità altissi-ma. Il 38% dei decessi sono riferi-ti a cause naturali ma in realtà do-vrebbero essere quasi completa-mente attribuiti alle condizionibarbare in cui gli animali sono ob-bligati. Tutto questo avviene per mancan-za di controlli da parte dei comu-ni, delle Asl e dei Nas. Le denun-ce presentate dagli animalistispesso finiscono in niente ma an-che le strutture gestite direttamen-te da associazioni di volontariatomolto spesso non si salvano dapesanti critiche. Le soluzioni cisono ma sembra che a nessunointeressi veramente trovarle. Ba-sterebbe partire dall’obbligo intutte le regioni del microchip di-stribuito dai più di 6500 ambulato-ri veterinari privati e da quelli pub-blici delle Asl. Basterebbe istituireuna centrale nazionale per l’ana-grafe canina, che il ministero del-la Salute non ha ancora attivatorendendo impossibile l’identifica-zione degli animali. Basterebbeimporre pene severe, non solo

pecuniarie, per chi abbandona glianimali. Basterebbe sviluppareseveri controlli ed imporre a tutti icanili dei veterinari responsabili.Basterebbe fare campagne disensibilizzazione ed educazionedel pubblico per rendere consa-pevole l’acquisto o l’adozione di

un animale. Basterebbe sostene-re, come sta già facendo qual-che comune, economicamente ocon forme di assistenza, l’ado-zione dei cani abbandonati. Ba-sterebbe che le autorità compe-tenti si rendessero conto che nonbasta dare un po’ di euro al pri-

mo che capita per poi togliersiogni responsabilità e lavarsenele mani. Ogni volta che esce unanotizia o una denuncia su questasituazione si sente un po’ di at-tenzione sul grave problema del-l’abbandono e della gestione deicanili che scompare nel giro di

pochi giorni. Purtroppo il nostrolivello di civiltà è questo. Si di-scute in Parlamento di modificarela Costituzione per inserirvi an-che il principio del rispetto deglianimali e d’altra parte non ci ac-corgiamo che questi muoiono incanili lager. ■

5ATTUALITÀ

Inchiesta di Panorama

Il business dei canili

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005

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6 laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005

Anche quest’anno rite-niamo che possa esse-re utile rinfrescare le

idee sui documenti da predispor-re per la consegna al consulenteche si occuperà della elaborazio-ne della dichiarazione dei redditiper l’anno 2004 (Modello UNICO2005).

DATI ANAGRAFICIComunicare i dati variati rispetto aquelli già in possesso del consu-lente, segnalando in particolare:- I dati anagrafici 1 dei familiari a

carico per i quali si sono verifi-cate variazioni rispetto alla di-chiarazione relativa al 2003;ad esempio: figli nati nel corsodell’anno o familiari non più acarico2.

- I nominativi dei figli non più acarico3.

- Le variazioni di residenza ana-grafica e di stato civile (comu-nicare anche la data di varia-zione).

REDDITI DI TERRENI EFABBRICATI- Comunicare le variazioni in-

tervenute nel corso del 2004o nei primi mesi del 2005(derivanti da accatastamento,acquisti, vendite, donazioni,successioni ecc.) fornendo lafotocopia del rogito notarile el’eventuale certificato catasta-le (in caso di attribuzione direndita ad un fabbricato chene era privo).

- Per ciascun immobile locato

fornire l’importo del canone dilocazione annuo relativo al2004, anche se non percepito.Segnalare le locazioni per lequali è stato stipulato o rinno-vato (nel corso dell’anno 2004)un contratto di locazione aisensi della legge n. 431 del1998 (i cosiddetti contratticonvenzionali di cui all’art. 2,comma 3, della citata Legge431/98) e fornire copia delcontratto;

- Nell’eventualità in cui i canonidi locazione non siano statipercepiti e ciò risulti da un pro-cedimento giurisdizionale diconvalida di sfratto per moro-

sità sarà necessario fornire gliestremi del procedimento incorso al fine di non dichiarare icanoni di locazione non perce-piti (solamente in tale ipotesiinfatti è consentito escluderetali canoni dal reddito imponi-bile del fabbricato).

REDDITI DI LAVORODIPENDENTE ED ASSIMILATIConsegnare i seguenti documenti:- Certificazione (CUD 2005) rila-

sciata dal datore di lavoro oEnte che ha erogato il tratta-mento pensionistico.

- Documentazione relativa asomme percepite a titolo diborse di studio; assegni perio-dici percepiti dal coniuge (adesclusione di quelli destinati almantenimento dei figli) in con-seguenza di separazione o di-vorzio 4; altri assegni periodicipercepiti, compresi quelli te-stamentari e alimentari, inden-nità, percepite per carichepubbliche elettive, ecc.

REDDITI SOGGETTI ATASSAZIONE SEPARATAConsegnare i documenti relativi a:- Indennità di mobilità e tratta-

menti di integrazione salariale;- Indennità per la cessazione di

rapporti di agenzia;- Plusvalenze realizzate me-

diante cessione a titolo onero-so di aziende possedute dapiù di cinque anni;

- Redditi conseguiti in dipen-denza di liquidazione di impre-se commerciali (anche in for-ma societaria) esercitate dapiù di cinque anni;

- Plusvalenze derivanti da ces-sioni a titolo oneroso di terrenisuscettibili di utilizzazione edi-ficatoria, anche se possedutida più di cinque anni;

- Redditi conseguiti da soci disocietà di capitali costituite dapiù di cinque anni, in caso direcesso, riduzione del capitalee liquidazione;

- Premi di assicurazioni vita ri-scattate nel primo quinquen-nio;

- Rimborsi di imposte (ad esclu-sione di IRPEF) e oneri dedottio detratti in anni precedenti;

- Redditi percepiti in qualità dierede (ad esclusione dei rateidi stipendio o di pensione);

- Redditi di fonte estera (diversidai dividendi).

COLLABORAZIONICOORDINATE ECONTINUATIVE E DIRITTID’AUTORE- Consegnare la certificazione

(CUD 2005) rilasciata dal so-stituto d’ imposta.

REDDITI DI PARTECIPAZIONEIN SOCIETÀ DI PERSONEConsegnare i seguenti documenti:- Certificazione rilasciata dalla

società partecipata.

REDDITI DI CAPITALE -Dividendi incassatiConsegnare la “Certificazione re-lativa agli utili corrisposti” nell’an-no 2004 rilasciata dagli Istituti dicredito.

REDDITI DIVERSILa tipologia dei “Redditi Diversi”di cui all’art. 81 D.P.R. 22.12.1986n. 917 è molto ampia, a titoloesemplificativo si citano i seguen-ti redditi:- Lavoro autonomo occasionale;- Plusvalenza (differenza tra

prezzo di vendita e prezzo diacquisto) realizzata mediantela vendita di unità immobiliari,acquistate o costruite da nonpiù di cinque anni ad esclusio-ne di quelle acquisite per suc-cessione e di quelle che per lamaggior parte del periodo in-

tercorso tra l’acquisto (o la co-struzione) e la vendita sonostate adibite ad abitazioneprincipale del cedente o deisuoi familiari;

- Plusvalenza realizzata me-diante la vendita di partecipa-zioni in società di qualsiasi ti-po, per le quali non sia stataapplicata la tassazione forfeta-ria al momento della vendita;

- Redditi di beni immobili situatiall’estero;

- Redditi derivanti dall’affitto diterreni per usi non agricoli;

- Redditi derivanti dalla conces-sione in affitto, locazione, no-leggio, ecc. di beni mobili ingenere (se non percepiti nel-l’esercizio di imprese commer-ciali, arti o professioni);

Consegnare i seguenti docu-menti:- Certificazioni rilasciate dai so-

stituti d’imposta attestanti il

Predisposizione dei documenti per la dichiarazione dei redditi

RUBRICA FISCALE

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

NOTE1Nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale2Si considerano a carico i familiari che hanno posseduto nel 2004 red-diti non superiori a Euro 2.840,513Si considerano “figli a carico” solamente quelli con reddito proprio nonsuperiore a Euro 2.840,514Comunicare anche il codice fiscale del coniuge che ha erogato gli as-segni5Si considerano rimaste a carico del contribuente (e quindi detraibili) lespese sanitarie rimborsate per effetto di polizze di assicurazioni sani-tarie i cui premi siano stati versati dallo stesso contribuente e per i qua-li (premi) non spetta la detrazione d’imposta6In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricoverola detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e al-l’assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere sepa-ratamente indicate nella documentazione rilasciata dall’istituto7Si ricorda che possono godere della detrazione del 19% gli interessipassivi relativi a :• mutui ipotecari stipulati dal 1993 per l’acquisto dell’abitazione prin-

cipale a condizione che l’immobile sia adibito ad abitazione princi-pale entro 12 mesi dall’acquisto e che l’acquisto sia avvenuto nei 12mesi precedenti o successivi alla stipulazione del mutuo. Non si hapiù diritto alla detrazione dal periodo successivo a quello in cui l’im-mobile non viene più adibito ad abitazione principale, salvo che ciòavvenga per motivi di lavoro. Si ricorda che dal 2002 la detrazionespetta anche se l’immobile è adibito ad abitazione principale di unfamiliare (coniuge, parenti entro il terzo grado ed affini entro il se-condo grado); [importo max su cui spetta la detrazione: Euro3.615,20]

• mutui ipotecari stipulati anteriormente al 1993 per l’acquisto di im-mobili destinati ad abitazione principale entro l’8.12.1993;[importomax su cui spetta la detrazione: Euro 3.615,20 per ciascun intesta-tario]

• mutui ipotecari stipulati nel 1991 e 1992 se l’immobile è adibito apropria abitazione anche se diversa da quella principale; [importomax su cui spetta la detrazione: Euro 2.065,83 per ciascun intesta-tario]

• mutui ipotecari stipulati anteriormente al 1991 anche per l’acquistodi immobili non abitativi; [importo max su cui spetta la detrazione:Euro 3.615,20 se per acquisto di abitazione principale ed Euro2.065,83 se per acquisto di altra tipologia di immobile]

• mutui ipotecari stipulati nel 1997 per la realizzazione di interventi direcupero edilizio di unità a destinazione abitativa.[importo max sucui spetta la detrazione: Euro 2.258,28]

8Produrre tutte le ricevute di versamento effettuate nel corso dell’anno20049L’erogazione deve essere stata effettuata mediante versamento po-stale o bancario.10Si tratta dei contratti concordati tra le Associazione dei Proprietari equelle degli Inquilini i cui canoni di locazione sono condizionati a de-terminati parametri.

Il dottor Giovanni Stassi, consu-lente fiscale ANMVI, presta servi-zio di consulenza fiscale gratuitaai soci delle Associazioni Federa-te ANMVI.Tel. 011/56.29.952 (tutti i lunedì,dalle 9 alle 10.30)

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compenso percepito per lavo-ro autonomo occasionale e leritenute subite.

- ogni altro documento relativo al-le predette tipologie di redditi.

TRASFERIMENTI DA E PERL’ESTERO E INVESTIMENTIESTERIConsegnare i documenti relativi atrasferimenti di denaro, titoli e va-lori mobiliari, se superiori a Euro10.329,14, intercorsi nell’anno.È inoltre necessario indicare laconsistenza in valuta originariadi investimenti (ad esempio im-mobili) e attività di natura finan-ziaria detenuti all’estero, anchese non più esistenti al31.12.2004.

ONERI DETRAIBILI EDEDUCIBILISi ricorda che per la detrazione(o deduzione) occorre fare riferi-mento alla data del pagamentoche deve essere stato effettuatodurante il 2004.I documenti da consegnare sonoi seguenti:Spese mediche 5:Quietanze, ricevute, fatture,scontrini, inerenti a:* Prestazioni chirurgiche e spe-

cialistiche.* Acquisto o affitto di protesi sa-

nitarie, con relativa prescrizio-ne medica.

* Analisi di laboratorio e radiolo-giche nonché applicazioni(TAC, ecografie, laserterapia,ecc.).

* Mezzi necessari a deambula-zione, locomozione e solleva-mento di portatori di menoma-

zioni funzionali permanenti.* Spese sostenute per l’acquisto

di motoveicoli ed autoveicoliper portatori di handicap.

* Spese sostenute per l’acquistodi cani guida per non vedenti.

* Prestazioni sanitarie rese damedici generici, compresequelle rese per visite e cure dimedicina omeopatica.

* Degenza in ospedali o case dicura 6.

* Spese di assistenza specifica:assistenza infermieristica e ria-bilitativa; prestazioni rese dapersonale in possesso dellaqualifica professionale di ad-detto all’assistenza di base; al-tre prestazioni rese da perso-nale specializzato;

* Spese per acquisto di medici-nali e relativa ricetta del medi-co nonché le spese sostenuteper l’affitto o l’acquisto di at-trezzature sanitarie.

* Spese per acquisto di medici-nali da banco unitamente adautocertificazione che attestila necessità all’acquisto dellepredette medicine

* Ticket pagati se le spese so-pra elencate sono state soste-nute nell’ambito del ServizioSanitario Nazionale.

* Spese veterinarie sostenuteper la cura degli animali dacompagnia.

Interessi passivi e Oneri accessori:Attestazioni o ricevute di paga-mento relativi a:* Mutui agrari.* Mutui ipotecari relativi ad im-

mobili 7

* Mutui, ipotecari, contratti a

partire dal 1998, per la costru-zione e la ristrutturazione diimmobili da adibire ad abita-zione principale.

* È possibile usufruire della de-trazione del 19% anche per lespese di istruttoria, notarile edi perizia tecnica, pagate nelcorso dell’anno 2004, relativealla stipulazione di contratti dimutuo per l’acquisto dell’abita-zione principale.

Contributi previdenziali e assi-stenziali obbligatori:Attestazioni o ricevute di paga-mento relativi a:* contributi INPS;* contributo SSN (tassa salute),

compresi quelli versati con ilpremio di assicurazione di re-sponsabilità civile per autovet-ture;

* i contributi previdenziali ed as-sistenziali versati per gli ad-detti ai servizi domestici ed al-l’assistenza personale o fami-liare (Colf, baby sitter, assi-stenti delle persone anziane) 8

* ogni altro contributo obbligato-rio per legge.

Premi di assicurazione sulla vitae/o sugli infortuni e contributi vo-lontari:Attestazioni o ricevute di paga-mento relative a:* polizze vita e/o infortuni, con-

tributi previdenziali non obbli-gatori;

* contributi per previdenza com-plementare;

* contributi Previdenziali ed as-sistenziali versati alla gestionedella forma pensionistica ob-

bligatoria di appartenenza,compresi quelli per la ricon-giunzione di periodici assicu-rativi, per il riscatto degli annidi laurea e per la prosecuzionevolontaria. Tale oneri sono de-ducibili anche se sostenuti peri familiari fiscalmente a carico.

* contributi versati ai fondi inte-grativi al servizio sanitario na-zionale.

* contributi versati alle formepensionistiche complementaried individuali;

Altri oneri deducibili:Attestazioni o quietanze di paga-mento relative a:* tasse scolastiche ed universi-

tarie* erogazioni liberali a favore di

movimenti e partiti politici9

* erogazioni liberali a favore del-le ONLUS

* erogazioni liberali a favore dipopolazioni colpite da cala-mità pubblica o da altri eventistraordinari

* erogazioni liberali a favore del-le associazioni sportive dilet-tantistiche

* spese funebri sostenute per ifamiliari

* erogazioni liberali in denaroper attività culturali o artistichee a favore di enti operanti nelsettore spettacolo ed in quellomusicale

* spese per assistenza specifi-ca a portatori di handicap

* erogazioni liberali a favore del-la Chiesa Cattolica e altre isti-tuzioni Religiose riconosciute

* assegni periodici corrisposti alconiuge legalmente separato

(ad eccezione di quelli desti-nati al mantenimento dei figli)

* contributi per i Paesi in via disviluppo

* assegni periodici per renditevitalizie corrisposti in forza ditestamento o donazioni e as-segni per alimenti stabiliti dallaautorità, giudiziale

* canoni, livelli, censi e altri one-ri sui redditi degli immobili

* indennità, corrisposte al con-duttore per perdita di avvia-mento su immobili urbani loca-ti ad usi diversi da abitazione

* spese per manutenzione, pro-tezione o restauro di beni cul-turali vincolati (Legge1089/1939) sostenute dai sog-getti obbligati per legge a taliinterventi

* documentazione relativa aspese sostenute per lavori diristrutturazione ai sensi dellaLegge 27.12.1997 n. 449 (chericonosce un credito d’impo-sta del 36% delle spese soste-nute a partire dall’anno 2000 edel 41% per quelle sostenuteprecedentemente)

* si ricorda che gli inquilini inte-statari di contratti di locazione diimmobili da essi utilizzati comeabitazione principale, e solo seil contratto di locazione è statostipulato o rinnovato secondoquanto disposto dalla legge n.431 del 1998 (si tratta dei cosid-detti contratti convenzionali 10

ai sensi dell’art. 2, comma 3,della citata Legge 431/98), han-no diritto ad una detrazioned’imposta. Se ricorrono tali con-dizioni fornire la copia del con-tratto di locazione ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005 7RUBRICA FISCALE

L’Europa boccia l’IRAP. La sanità perde risorseEsultano imprese e professionisti in credito di 120mld di euro nei confronti del Fisco

Secondo l’Avvocato gene-rale della Corte di giusti-zia Ue, con l’istituzione

dell’Irap il governo italiano haviolato il divieto di istituire impo-ste simili alla tassa sul valore ag-giunto (divieto previsto dalla se-sta direttiva Iva). La comunica-zione è della Corte del Lussem-burgo che si è pronunciata il 17marzo. Le conclusioni dell’Avvocato ge-nerale non sono vincolanti per laCorte ma di regola anticipano ladecisione finale. La causa è statasollevata dalla Banca popolare diCremona che ha portato il fiscoitaliano davanti al giudice euro-peo. Una tesi che il ministro delleFinanze, Domenico Siniscalco(foto) approva: “L’Irap è un’impo-sta malpensata, la modifichere-mo”. La nuova imposizione, rivelaSiniscalco, “sarà girata a favoredella competitività, anticipandoforse la sentenza Ue”, con nuove

norme che po-trebbero entrarein vigore già dalprossimo anno.Per L’Avvocatogenerale, dun-que l’Irap pre-

senta le caratteristiche sostanzia-li dell’Iva ed è colpita dal divietosancito all’art. 33 della sesta di-rettiva, quindi incompatibile con ildiritto comunitario. Se la sentenzadella Corte accoglierà le indica-zioni dell’Avvocato generale i sin-goli contribuenti avranno il dirittodi ottenere il rimborso dell’Irapversata negli ultimi 48 mesi. Perle casse delle regioni e dell’erariosi tratterebbe di un salasso supe-riore a 120 miliardi di euro. E pro-prio per evitare alle finanze pub-bliche italiane “gravi rischi”, l’Av-vocato generale chiede alla Cor-te “che siano limitati gli effetti del-la sentenza nel tempo”. Tenendopresente l’esigenza della certez-za del diritto, la Corte può ecce-zionalmente limitare la possibilitàdi far valere l’interpretazione con-tenuta in una sua sentenza permettere in discussione rapportigiuridici instaurati in buona fedenel passato. L’IRAP (imposta regionale sulleattività produttive) alla sua nasci-ta ha sostituito sei tributi qualil’imposta sul patrimonio nettodelle imprese, la tassa sulla parti-ta Iva, l’Ilor, l’ICIAP, i contributi alServizio Sanitario Nazionale e la

tassa sulla salute. L’obiettivo eradi attribuire alle regioni un’impo-sta importante per finanziare la

sanità. Ora il Governo dovrà met-tere un po’ d’ordine tra i tributi inessere e garantire le risorse ne-

cessarie al Servizio Sanitario Na-zionale, ruolo istituzionale dell’im-posta defunta. ■

Targhe e insegne, esposto o ricorso?

Che le targhe e le insegne professionali siano esenti dall’imposta comunale sulla pubblicità (nel li-mite dei 5mq di superficie!) è assodato. L’ha ribadito il Ministero delle Finanze, l’ha ammesso l’ANCI

(Associazione Nazionale Comuni Italiani). Fonti affidabili ci dicono anche che un autorevole funzionario del Fi-sco avrebbe riunito una ventina di esattori comunali per invitarli a “mollare la presa”. All’ANMVI l’Ufficio Fede-ralismo Fiscale del Ministero ha anche spiegato che i Comuni vengono risarciti del mancato introito: “l’art 10della legge 448 del 2001, contestualmente all’introduzione dell’esenzione ha previsto al comma 3 il rimborsoai comuni delle minori entrate derivanti dall’attuazione dell’esenzione di cui al comma 1, con la conseguenzache l’ente locale non deve sopportare alcun danno economico in termini di minore introito” (nota del 23 feb-braio 2005 all’ANMVI del Ministero delle Finanze). Giova anche precisare che le ditte incaricate di riscuotere i tributi agiscono per incarico e in nome del Co-mune e non sono enti impositori. Né vale l’obiezione più volte sollevata dalle amministrazioni locali circa il ma-teriale di cui son fatte le targhe e le insegne: l’esenzione si applica su targhe e insegne così definite: “l’inse-gna di esercizio è la scritta in caratteri alfa numerici completata eventualmente da simboli o marchi, realizza-ta e supportata con materiali di qualsiasi natura, installata nella sede dell’attività a cui si riferisce o nelle per-tinenze accessorie alla stessa. Può essere luminosa sia per luce propria che per luce indiretta” (ibidem).Cosa fare? L’ANMVI ha invitato i medici veterinari a non pagare. Al persistere di comportamenti vessatori èpossibile inoltrare un esposto al Ministero delle Finanze segnalando il mancato rispetto dell’esenzione da partedel proprio Comune. Alcuni contenziosi sono stati così risolti. I medici veterinari che invece scegliessero la strada del ricorso (che non esclude l’esposto) devono pagarel’imposta e poi avviare l’iter nei confronti della Commissione Tributaria Provinciale del loro territorio. Il consu-lente fiscale dell’ANMVI, dottor Stassi, ha già prodotto un fac simile di ricorso ed è a disposizione, in orari diconsulenza gratuita, a dare ulteriori ragguagli.Anche con il coinvolgimento della propria dirigenza regionale, l’ANMVI si è già resa disponibile a seguire i gra-di del ricorso in sede regionale e Cassazione, qualora ci fossero pronunce sfavorevoli da parte delle Com-missioni provinciali. Ad oggi non abbiamo notizia di nessuna.(il facsimile di ricorso può essere richiesto via mail a [email protected] ed è disponibile on line alla paginahttp://www.anmvi.it/anmvioggi/archivio_pdf/FACSIMILE_RICORSO.pdf)

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 11

Blue Tongue

Alla Regione Puglia indennizzi per i danni indirettiLe risorse finanziarie sono state assegnate dal MIPAF

Il Ministero delle politicheagricole e forestali ha defini-to la somma da ripartire tra

le Regioni colpite dalla malattiadegli ovini, per risarcire gli alle-vatori dei danni indiretti causatidalla blue tongue. Tra le regionicolpite, anche la Puglia, a cuispettano quasi un milione e 900mila euro. A renderlo noto, èl’Assessore all’Agricoltura dellaRegione Puglia, Nicola Marmo.Nello specifico, la quota destina-ta agli allevatori pugliesi ammon-ta a 1.873.003,84 euro, cifra paria ben un decimo del totale na-zionale. Per danno indiretto si in-tende quello causato dalla vac-cinazione del capo di bestiamecontro la malattia o dalla movi-mentazione dei capi sensibili al-

la stessa (calo quantitativo oqualitativo nella produzione dilatte, ridotta inseminabilità o fe-condabilità delle femmine, bloc-co della movimentazione dei ca-pi). La cifra è destinata agli alle-vatori sia di bovini, sia di ovini.Per alcune tipologie di danno,come per gli ovini abbattuti, so-no previsti indennizzi del 100 percento. L’indennizzo ha decorren-za a partire dal 1 gennaio 2004 ei danni sono rilevati ed attestatidalla Regione, che provvede al-l’erogazione. Un bando per lapresentazione delle domande daparte degli allevatori, sarà prestoemanato dall’assessorato all’a-gricoltura della Regione Puglia,a seguito dell’assegnazione deifondi. ■

LAZIO

Campagna divaccinazioni contro

la lingua blu

Parte in Lazio la campagna divaccinazioni contro la lingua

blu. Il piano regionale 2005, ap-provato dall’Unità di crisi e predi-sposto dall’Assessorato alla Sa-nità, prevede la movimentazionedegli animali non vaccinati all’in-terno del territorio regionale. Èinoltre previsto il riconoscimentodi un indennizzo per i danni diret-ti, quali morte e aborto a seguitodella vaccinazione, da parte delleAsl entro i 60 giorni. Sarà possibi-le effettuare le vaccinazioni dalprimo febbraio al 30 aprile in ogni

provincia con il “sierotipo 2 atte-nuato” con priorità per gli ovinitransumanti, mentre per i bovini lavaccinazione sarà facoltativa. Perquanto riguarda invece l’utilizzodel “vaccino spento” per il qualesarà ultimato il provvedimento re-lativo al completamento, a partiredal 1 maggio, della vaccinazioneanimale, la Regione Lazio ha giàprenotato oltre 700mila dosi. Gliallevatori avranno la possibilità discegliere e potranno utilizzare ilproprio veterinario aziendale pereffettuare le vaccinazioni. (Fonte:Agrisole)

FRIULI VENEZIA GIULIA

Udine, 416,10 euro achi adotta un cane

Prosegue anche quest’annol’iniziativa del Comune di

Udine per incoraggiare l’adozionedei cani custoditi nel canile con-venzionato di Porpetto (UD). L’ini-ziativa, avviata sperimentalmentenel 2003, si basa su “un significa-tivo contributo economico” elargi-to al neo proprietario. La maggio-re attenzione è riservata ai caninon più giovani, ossia a quelli conetà compresa tra i due e cinqueanni (o superiore). Dopo aver indi-viduato l’animale da adottare il ri-chiedente, identificato tramite do-cumento di identità, può portarsia casa un nuovo amico, riceven-do oltretutto un contributo, valuta-to in Euro 37,67 mensili, e versatotrimestralmente, per un periodocomplessivo che varia dai due aicinque anni; il che vuol dire che inun anno riceve dall’Ente pubblico416,10 Euro per ogni cane adotta-to. Ad esempio, per i cani di tagliagrande e per quelli un po’ più an-ziani (dai cinque anni in poi), lacontribuzione viene estesa a unperiodo di cinque anni consecuti-vi. L’adozione comporta precisiobblighi, tant’è vero che l’Ammini-strazione comunale si riserva dieffettuare controlli per verificareche il cane adottato sia effettiva-mente custodito secondo le nor-me vigenti sul territorio. L’intento,spiegano al Comune, è quello ditrovare una sistemazione in fami-glia, a più cani possibile, ed inparticolare a quegli animali chetendenzialmente suscitano pocointeresse, in quanto non sono piùcuccioli, e condannati quindi allasolitudine.

BASILICATA

Parte il progettoveterinari in campo

Èstato presentato al convegnosull’anagrafe bovina lo scorso

14 marzo, il progetto pilota dell’A-zienda Sanitaria USL 2 di Poten-za, finanziato dalla Regione cheprevede l’informatizzazione delleattività e dei servizi veterinari rela-tive alla profilassi ed al regola-mento di Polizia Veterinaria. I Ve-terinari potranno gestire tramiterete informatica, le funzionalità delprogetto con le infrastrutture delnodo regionale Banche Dati Ser-vizi Veterinari. Il progetto innovati-vo ideato al Dipartimento di Pre-

venzione della ASL n. 2 (DirettoreDr. Rocco Perrotta) - afferma ilDott. Nunziata, Direttore Generaledella ASL n., 2 di Potenza - è na-to a seguito dell’emergenza relati-va alla “mucca pazza” e si è resonecessario per creare un sistemadi identificazione, di registrazionedei bovini e di etichettatura dellecarni che permettesse il controllodell’intera filiera con la consecuti-va tracciabilità. Nel contempo -afferma il Dott. Nunziata - rappre-senta un significativo passo inavanti nel decentramento sul terri-torio dei servizi aziendali e rientrain una strategia di potenziamentodei servizi distrettuali, facilitandol’accesso alle prestazioni. Il Pro-getto “Veterinari in campo”, cherappresenta un importante stru-mento a garanzia della qualitàdelle produzioni zootecniche, po-trà essere implementato anche inaltre ASL regionali.

MOLISE

Approvata riformasanitaria

I l Consiglio regionale del Moli-se ha approvato il 15 marzo

scorso, la Riforma sanitaria re-gionale. Abolite le quattro Asl di-slocate sul territorio. In Molise, cisarà una sola Asl, denominataAzienda Sanitaria Regionale delMolise (Asrm) che si avvarrà tut-tavia di quattro ‘zone’, corrispon-denti alle vecchie Asl. L’appro-vazione del testo ha seguito unlungo e tormentato iter che haportato l’Aula a dare il via liberaal termine della discussione dicirca cinquanta emendamentipresentati dall’opposizione dicentrosinistra. (Fonte: Adnkro-nos Salute).

EMILIA ROMAGNA

Sosta vietata persoccorrere un cane

Un medico veterinario di Par-ma si è visto confermare la

multa per aver lasciato l’auto nel-lo spazio riservato alla fermatadell’autobus. Il giudice di pacenon ha infatti accolto le motivazio-ni del Collega che aveva chiestol’annullamento della sanzione, inragione del fatto che doveva re-carsi a prestare soccorso urgentea un cagnolino. Lo stato di neces-sità che sussiste quando si è inpresenza di una situazione checomporti rischi per la salute, nonè stato riconosciuto. Il giudice, in-fatti, ha ritenuto che, in base allalegge, l’esenzione dal rispetto deldivieto di sosta “non è applicabileagli animali”. Non sarebbe statainoltre dimostrata l’urgenza dalmomento che il cane fu sí curato,ma successivamente e in ambula-torio. La notizia della sentenza èstata pubblicata dal sito anima-lieanimali.it, in un articolo a firmadi Gianluca Felicetti che ha con-cluso ricordando l’esistenza diprecedenti analoghi in cui l’ec-cesso di velocità, dovuto alla ne-cessità di prestare soccorso, adanimali feriti era invece stato “per-donato”. ■

8 laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005INFO REGIONI

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 11

Dal 1° gennaio 2005 è invigore l’obbligo, da partedi tutti gli imprenditori

del settore agro-alimentare com-presa la produzione primaria, diadottare un sistema di rintraccia-bilità. E proprio la rintracciabilità èstata al centro di un convegno or-ganizzato lo scorso 12 marzo daANMVI Piemonte, dal titolo “Larintracciabilità nelle filiere agro-alimentari: opportunità per i pro-duttori e garanzie per i cittadini”.“L’incontro - spiega Pier Mario Pi-ga, Presidente ANMVI Piemonte -è stato l’occasione per mettere aconfronto i Medici veterinari, conrappresentanze dei produttori edelle istituzioni”. Al convegno hapreso parte anche l’Ingegner An-gelo Burzi Consigliere della Re-gione Piemonte a cui sono stateaffidate le conclusioni. “ANMVIPiemonte - continua Piga - ha vo-luto questo convegno per propor-si in maniera sempre di più incisi-va come interlocutore delle istitu-zioni e il fatto di trattare questo ar-gomento così attuale sia con i tec-nici addetti ai lavori che con illu-stri relatori del mondo imprendito-riale e zootecnico, coinvolgendopolitici di importante rilevanza, fasì che ANMVI svolga appienoquesto ruolo”. Dopo i saluti di rito,il Presidente di ANMVI Piemonteha evidenziato la centralità dellaveterinaria, pubblica e privata, nelfornire garanzie di sicurezza deglialimenti ai cittadini. Sono interve-nuti: Bartolomeo Griglio, vice-presidente AIVEMP, che ha illu-strato l’evoluzione del quadro le-gislativo predisposto dall’UnioneEuropea sottolineando l’esigenzadi giungere ad interpretazionicondivise, a livello nazionale edeuropeo, su alcuni punti in gradodi condizionare le ricadute delnuovo impianto giuridico; MauroCasalone, consigliere della SI-VAR; Ercole Zuccaro, direttore di

Confagricoltura della provincia diTorino, Ruggero Lenti, medicoveterinario e presidente del setto-re merceologico alimentare del-l’Unione Industriale di Torino; In-gegner Giorgio Rabino, direttore

Generale della ASL 8 di Chieri. Al-la fine delle relazioni l’ingegnerAngelo Burzi, ha descritto il ruo-lo che la politica dovrebbe svol-gere nel settore della sanità ed inparticolare nel campo della sicu-

rezza alimentare. La chiusura deilavori è stata caratterizzata da unvivace dibattito in cui sono statichiamati in causa tutti i relatori edin particolare, per il ruolo politicoche riveste, l’ing. Angelo Burzi,

che ha permesso di approfondireulteriormente i temi trattati e, so-prattutto, di avere un proficuoconfronto tra le parti raggiungen-do l’obbiettivo prefissato per que-sta giornata. ■

13

La rintracciabilità nelle filiere al convegno ANMVI PiemonteIl ruolo della Regione, della veterinaria e della produzione

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005ANMVI REGIONE

INCONTRO REGIONALE

ANMVI FRIULI VENEZIA GIULIA

ORDINI DEI MEDICI VETERINARI DI GORIZIA,PORDENONE, TRIESTE E UDINE

La sicurezza dei lavoratori e la gestione

dei rifiuti sanitari nella professione

veterinaria17 aprile 2005

Palmanova - UD

Richiesto accreditamento ECM

Per informazioni:Segreteria ANMVI Regione.

Tel. 0372/40.35.41 E-mail [email protected]

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 11

Siamo sempre in attesa cheil ministero della Salute fi-nisca la raccolta dei pareri

degli altri ministeri competenti edemetta finalmente il decreto di rico-noscimento del Tariffario Nazionaledei Medici Veterinari. Si temeva chele pressioni dell'Europa e del nostroAntitrust potessero far togliere ognivalore ai tariffari professionali ma iltesto della riforma degli Ordini sem-

bra ribadire la loro validità come ga-ranzia di qualità delle prestazioniper il consumatore. Nel frattempo,continuano ad essere riferimentoper le prestazioni veterinarie i tariffa-ri degli Ordini che hanno soltanto unvalore deontologico e quindi facil-mente aggirabili. Ad esempio lestrutture pubbliche o le cliniche uni-versitarie ritengono di non dover es-sere soggette a questi limiti. Ma a

parte le tariffe minime previste, chein una recente indagine pubblicatasu questa rivista avevamo mostratoessere anche molto differenti daprovincia a provincia, le tariffe effet-tivamente applicate possono esse-re ritenute alte? Noi abbiamo sem-pre sostenuto di no sia basandocisul confronto con altri paesi europeio con altre categorie professionalisanitarie italiane, sia dimostrando il

reddito dei veterinari, sia ricordandogli enormi investimenti che si deb-bono sostenere per realizzare unastruttura veterinaria minimamenteattrezzata. Infatti, se andiamo a ve-dere le tariffe medie applicate daiMedici Veterinari di Francia, Germa-nia o Inghilterra, i veterinari italianisono proprio dei poveretti. Se poi leconfrontiamo con i tariffari minimi dialtre professioni, o meglio con quel-

le effettivamente applicate, i MediciVeterinari sono probabilmente all'ul-timo posto. Parlando di reddito me-dio avevo avuto modo recentemen-te di dimostrare quanto sia poveraquesta categoria. Basta vedere idati pubblicati dall'ENPAV. Tempofa per rispondere a dei dati erratidiffusi alla stampa dalla LAV, datiche attribuivano al settore veterina-rio un fatturato addirittura superiorea quello dei petfood, avevamo di-stribuito alle agenzie di stampa deinumeri reali che ridimensionavanoenormemente quei valori. I dati cheabbiamo diffuso, riferiti agli animalida compagnia, li riporto in sintesi:strutture veterinarie 6.500, fatturatodel settore 250/270 milioni di euro,1.700 clienti potenziali (cani e gatti)per struttura, 13.000 Veterinari,clienti potenziali per Veterinario828, fatturato medio per Veterinariomeno di 30.000 euro, costo mediodi una prestazione 35 euro. Sottoli-neo per essere più chiaro che siparla di numeri potenziali riferiti atutti gli animali (cani e gatti) in Italia(il 13% non ha mai visto un veteri-nario) e ci si riferisce a valori medidi una prestazione, considerandoogni tipologia di prestazione. Neviene fuori quindi un panorama di-sastroso. Il fatturato di 30.000 eurosignifica se va bene un reddito del-la metà. Alcuni di questi dati sonostati ripresi in un articoletto pubbli-cato su Repubblica Salute dal titolo:"Tanti veterinari ma parcelle troppoalte". È ovviamente il pensiero delgiornalista, che già nello stesso tito-lo si contraddice, ma in ogni caso èil suo pensiero. L'ANMVI ha giàscritto al settimanale chiedendoche venga pubblicata una nostraprecisazione per dimostrare l'assur-dità dell'affermazione riportata nel-l'articolo, forse non sarà mai pubbli-cata o lo sarà in due righe in fondoalla rivista, ma purtroppo sono que-ste le difficoltà con il mondo del-l'informazione. Se un giornalista èconvinto che 35 euro (valore medio)per una prestazione veterinaria sia-no tanti quando paga tre o quattrovolte tanto un idraulico per 5 minutidi intervento chi riesce a fargli capi-re che sbaglia? In una riunione diassociazioni animaliste, tempo fa aRoma, mi fu contestato che per farcurare un animale si dovesse paga-re il veterinario. Capite quindi cheanche soli 35 euro possono essereuna enormità. Del resto basta leg-gere sui giornali il dibattito sullariforma delle professioni per capirecome l'opinione pubblica, e non so-lo i consumatori, siano molto criticiverso il mondo professionale in ge-nere, i tariffari ed ogni forma di pro-tezionismo. Quello che però mi halasciato più perplesso, perdonate-mi, sono alcuni commenti apparsisulla Vetlink a proposito dell'articolopubblicato su Repubblica Salute. Siparlava del titolo e del suo contenu-to come se fosse stata l'ANMVI afarli. Di certo i giornalisti non dipen-dono da noi e scrivono quello chevogliono ma è anche certo che noinon siamo masochisti. Non ci vuolemolto a capirlo. ■

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005

Tariffe troppo alte?di Antonio Manfredi

RIFLESSIONI

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 11

Secondo l’Accademia ame-ricana di allergia asma eimmunologia (American

Academy of Allergy, Asthma, andImmunology), l’asma è divenuta lapatologia polmonare occupazio-nale prevalente nei paesi svilup-pati. In particolare, si stima che il10% delle persone professional-mente esposte agli animali, inclu-si veterinari, ricercatori e tecnicioccupati nei laboratori veterinari,sviluppi sintomi di asma indottadegli animali. Il rischio di asmaoccupazionale è particolarmenteelevato nei veterinari, molto espo-sti a numerose sostanze animaliriconosciute come fattori scate-nanti dell’asma, come pelo, forfo-ra, acari, insetti, batteri e proteine.I maggiori responsabili sono glianimali da laboratorio e gli anima-

li da compagnia, ma anche i vete-rinari per animali da reddito pos-sono sviluppare sintomi di aller-gia; peli e forfora del cavallo sonoanch’essi potenti allergeni.Infine, i veterinari sono esposti inmaniera consistente e ripetutaagli insetticidi e ai prodotti per lapulizia delle strutture veterinarie,

che possono aggiungersi alle so-stanze a rischio. Secondo il NIO-SH (National Institute for Occupa-tional Safety and Health), unaventilazione adeguata del luogodi lavoro è un fattore chiave nellaprevenzione dell’asma indotta de-gli animali. Fondamentali sono an-che la pulizia della casa e del-

l’ambiente di lavoro. Il veterinarioallergico dovrebbe lavorare in-dossando guanti, camice e, neicasi gravi, un respiratore. È im-portante lavare le mani frequente-mente e indossare abiti diversidurante le ore di lavoro e nel tem-po libero. Gli indumenti utilizzati inambulatorio dovrebbero rimaner-

ci, una volta terminata la giornatalavorativa. Un articolo pubblicatosu Journal of Allergy and ClinicalImmunology sottolinea infine l’im-portanza, per le categorie profes-sionali esposte agli animali, del ri-conoscimento del problema edella sua prevenzione attraversocontrolli medici regolari. ■

15

Veterinari e asma occupazionaleIl dieci per cento dei professionisti esposti agli animali sviluppa allergie verso di essi

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Andamento delle malattiedei selvatici nel 2004

I l Gruppo di lavoro OIE sullemalattie delle specie selvati-

che si è riunito a Parigi dal 14 al 16febbraio scorso per riferire circal’andamento delle malattie dellafauna selvatica nel 2004. Glieventi patologici più significatividell’anno trascorso sono stati i se-guenti: 1. Influenza aviare negliuccelli selvatici. Nell’attuale epi-demia di influenza aviare altamen-te patogena (HPAI) del Sudestasiatico, ci sono state occasionalisegnalazioni di infezione di uccel-li selvatici da parte del ceppo pa-togeno del virus H5N1. Questespecie sono generalmente infetta-te da ceppi poco patogeni di in-fluenza aviare che non causanomalattia, tuttavia sembra che gliuccelli selvatici del Sudest asiati-co siano stati infettati dai ceppiHPAI in maniera significativa. È incorso di studio il potenziale coin-volgimento delle specie migrato-rie nella diffusione dell’infezioneHPAI. 2. Antrace nell’Africa meri-dionale e orientale. Migliaia di ani-mali selvatici di sette diversi paesiafricani sono morti nel 2004 a cau-sa dell’antrace. Si è trattato diun’infezione multispecifica che inalcune aree ha interessato ancheil bestiame. L’antrace è endemiconella maggior parte di queste zo-ne ma le recenti epidemie rappre-sentano un picco rispetto ai pat-tern di diffusione attesi. 3. Pestesuina classica in Europa centralee orientale. La malattia è vicina al-l’eradicazione nei cinghiali selvati-ci, grazie all’impatto positivo delprogramma internazionale di sor-veglianza e controllo dell’infezionein vigore nelle passate decadi.

di Maria Grazia Monzeglio

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 11

Sabato 12 e Domenica 13Marzo si è svolto a Palaz-zo Trecchi in Cremona un

seminario di aggiornamento sullenuove tecniche utilizzate in Medi-cina Veterinaria nel campo delladiagnostica per immagini. L’even-to è risultato particolarmente im-portante in quanto sono state pre-se in considerazione due tecni-che, la Tomografia Computerizza-ta e la Risonanza Magnetica, de-stinate a provocare una vera epropria rivoluzione nella clinicadegli animali d’affezione, così co-me fecero a suo tempo nell’ambi-to della medicina umana.L’argomento è stato affrontato dal-la Dr. Federica Rossi, Diplomataal College Europeo di Diagnosticaper Immagini (ECVDI), particolar-mente impegnata nello studio del-la diagnostica CT, e dal Dr. Massi-mo Baroni, Diplomato al CollegeEuropeo di Neurologia (ECVN),da tempo coinvolto nell’uso dellaRisonanza magnetica per lo stu-dio delle malattie del sistema ner-voso centrale.Entrambe le metodiche sono sta-te analizzate sia nei loro principifisici, che nei loro principali campi

di applicazione diagnostica. La tomografia computerizzata,nata in campo umano negli anni’70 con prevalenti applicazionineurologiche, trova oggi una suaprecisa collocazione in ambito ve-terinario in diversi settori speciali-stici e soprattutto apre nuovi edimportanti orizzonti per la diagno-si di malattie toraciche, addomi-nali e ortopediche. Un decisivoimpulso alla metodica è stato ap-portato dallo sviluppo di macchi-ne di nuova generazione, le co-siddette CT spirale multistrato,capaci di indagare, in tempi velo-cissimi, ampie regioni del corpodell’animale. Diagnosi un tempomolto difficili, come piccole neo-plasie polmonari o anomalie va-

scolari epatiche, sono oggi otte-nute con precisione e dettagliomorfologico.La Risonanza Magnetica è tecni-ca ancora più giovane. Le primeapplicazioni in campo umano ri-salgono all’inizio degli anni ’80,ma è nel decennio successivoche questa metodica trova la suamassima diffusione, diventando il“gold standard” diagnostico so-prattutto in ambito neurologico edortopedico. La sua capacità nelvisualizzare i dettagli anatomici epatologici a carico dei tessuti mol-li è elevatissima e consente di de-lineare patologie soprattutto a ca-rico di midollo spinale ed encefa-lo, fino a poco tempo fa di dia-gnosi impensabile. Da qualcheanno la risonanza ha cominciato atrovare spazi anche in medicinaveterinaria e nel prossimo futuro sipuò prevedere una sua importan-te diffusione nella cura dei nostrianimali.Ora, di fronte al successo di unseminario con un tema così im-portante ed avanzato, si impon-gono alcune considerazioni.In primo luogo occorre porre inevidenza che la medicina veteri-

naria per animali da compagnia,anche se quotidianamente deveconfrontarsi con una situazioneeconomica decisamente critica, ècapace di progredire acquisendole più nuove e sofisticate metodi-che diagnostiche, facendo frontead investimenti fino a pochi annifa impensabili in ambito veterina-rio. Tale realtà deriva dalla cre-scente domanda di prestazionispecialistiche coniugata con l’e-norme evoluzione culturale di unaparte dei veterinari italiani. In altritermini, si può dire che tanti pro-prietari sono disposti ad investirenella cura del proprio animale tro-vando colleghi pronti a fornireprestazioni professionali qualifica-te e supportate da attrezzatured’avanguardia.Va inoltre puntualizzato che la dif-fusione di queste metodiche didiagnostica avanzata ha e avràancora di più in futuro una grossaricaduta in ambito terapeutico esarà necessario il concomitante af-finamento di tecniche mediche echirurgiche che investiranno sva-riati settori specialistici. Ciò costi-tuirà una grossa opportunità per gliattuali giovani veterinari, i quali tro-

veranno la loro realizzazione solonello sviluppo di capacità speciali-stiche settoriali di alto livello. Si puòben prevedere che nei prossimi 10anni ci sarà sempre più richiesta dicolleghi esperti nell’interpretare Ri-sonanze magnetiche o Tomografiecomputerizzate, così come di neu-rochirurghi, chirurghi toracici e ad-dominali.Siamo probabilmente solo all’ini-zio di una vera e propria rivoluzio-ne culturale che premierà coloro iquali impiegheranno energie edinvestimenti nell’aggionamentospecialistico e penalizzerà sem-pre di più chi rimarrà legato alvecchio concetto di veterinaria,basata sull’empirismo e sulla su-perficialità diagnostica. Si è aperta una sfida anche per lesocietà culturali, le quali sempredi più dovranno confrontarsi concoraggio non solo con incontri di“Continuing Education”, ma coniniziative di avanguardia che indi-chino ai colleghi le strade cultura-li da seguire per una crescita con-tinua della nostra professione.Il seminario di Cremona né è sta-to un ottimo esempio: occorreràproseguire su questa strada! ■

16

Nuove frontiere nella diagnostica per immagini: tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica (RM)

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2005DALLE ASSOCIAZIONI

NUOVO CONSIGLIODIRETTIVO A.M.Vet.P.A.

Il nuovo Consiglio direttivo

A.M.Vet.P.A. per il triennio 2005-

2007 risulta così composto:

PRESIDENTE Gianpaolo Cantoni

VICEPRESIDENTE Francesco Boccalari

SEGRETARIO Susanna Bassi

TESORIERE Isabella Fratti

CONSIGLIERE Stefano Morganti

CONSIGLIERE Sonia D’Onofrio

CONSIGLIERE Simone Zanato

SOVEP:INCONTRO

SULL’OSTEOCONDROSIIn collaborazione con SCIVAC

Domenica 10 aprile, a Ri-voli (TO), la SOVEP in col-

laborazione con SCIVAC orga-nizza una giornata su “L’osteo-condrosi nel cane e le sue varielocalizzazioni”. Relatore dell’in-contro, Matteo Tommasini De-gna che affronterà i seguentiargomenti: la localizzazionenelle varie sedi anatomiche; lasintomatologia e gli ausili dia-gnostici, la terapia medica echirurgica e la diagnosi e tera-pia in artroscopia. La giornataè gratuita per i soci SOVEP,mentre per i soci SCIVAC è pre-vista una quota di partecipazio-ne di Euro 40,00 da pagarsi insede congressuale. Per maggiori informazioni:0372/40.35.06.

di Massimo Baroni

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

7° Congresso Nazionale Multisala SIVAR

13-14 maggio 2005Palazzo Trecchi, Cremona

Con il patrocinio di

FNOVIFederazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia RomagnaOrdine dei Medici Veterinari di Cremona

In collaborazione con

AIVEMP (Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica)AIVI (Associazione Italiana dei Veterinari Igienisti)

ASIC (Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura)SIMVENCO (Società Italiana di Medicina non Convenzionale)

SIPA (Società Italiana di Patologia Aviare)SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici)

WWF Italia

A.N.M.V.I.SOCIETÀ FEDERATA

Programma scientifico al sito www.sivarnet.itSIVAR (Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona) - Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54

E-mail: [email protected] - Website: http://www.sivarnet.it

RELATORIGilles DupréDr Vet, Dipl ECVS, Arcueil, Francia

Luca FormagginiMed Vet, Dormelletto (NO)

CHAIRPERSONGiorgio RomanelliMed vet, Dipl SCVI, Milano

SEDEHotel Leonardo Da VinciVia Senigallia, 620161 Milanotel 02/64071www.leonardohotel.com

PER INFORMAZIONISCIVAC - Paola GambarottiPalazzo Trecchi, Via Trecchi 20 26100 CremonaTel. 0372 403508 Fax 0372 457091E-mail: [email protected]

SEMINARIO

AGGIORNAMENTIIN CHIRURGIA

DEI TESSUTI MOLLI16-17 aprile 2005

MILANO

organizzato da Eventi Veterinari

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

6 CREDITI

certificata ISO 9001:2000

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 11

Streptococcus equi è l’a-gente eziologico di unadelle infezioni respiratorie

equine più comuni, l’adenite equi-na. Questa malattia è causa di im-portanti perdite economiche perl’industria equina, a causa del suodecorso prolungato e del lungoperiodo di guarigione, che sono ingrado di bloccare per lungo tem-po l’attività delle strutture interes-sate e danneggiarne la redditività. L’adenite equina presenta un tas-so di mortalità dell’1%. Il 10% deicasi manifesta tuttavia complican-ze dovute allo sviluppo di ascessiin zone atipiche e alla comparsadi porpora emorragica. Un altromotivo di preoccupazione è la ve-locità con la quale l’adenite equi-na si diffonde tra i cavalli. Epide-mie manifeste possono durare di-versi mesi in grandi raggruppa-menti di cavalli. I cavalli “guariti”possono inoltre albergare S. equisenza manifestare alcun sintomoclinico esterno. È pertanto proba-bile la comparsa di una nuova oricorrente epidemia se non siadottano procedure diagnostichecostose e misure aggressive diquarantena, di igiene, di correttomanagement.Intervet, azienda leader nello svi-luppo e nella produzione di vacci-ni equini, ha dedicato 12 anni diricerca allo sviluppo di un vaccinoche aiuti i Veterinari a gestire que-sta patologia.Grazie a questo impegno nelcampo della ricerca, Intervet ren-de ora disponibile Equilis® StrepE,il primo vaccino contro l’adeniteequina ad aver ottenuto l’autoriz-zazione della Unione Europea.Il ceppo vaccinale di Equilis®

StrepE è un ceppo mutante perdelezione, particolarità che lo ren-de estremamente innovativo e si-curo. In virtù di questa caratteristi-ca, infatti, esso è in grado di repli-

carsi solo localmente (grazie an-che alla peculiare modalità disomministrazione) e per un breveperiodo di tempo, ma non diffon-de a livello sistemico né è in gra-

do di sopravvivere nell’ambiente.Equilis® StrepE è in grado di ri-durre dal 70% al 100% i segniclinici e la comparsa degliascessi linfonodali indotti dall’a-

denite equina.Per ulteriori informazioni Servizio tecnico Linea [email protected] Italia S.r.l.

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Adenite equina: oggi disponibile Equilis® StrepE, il primo vaccino con autorizzazione UEL’adenite equina è una malattia molto contagiosa, causa di gravi perdite economiche nel settore equino.Finalmente in commercio il vaccino

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CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC / SISCA CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP CAMPANIA IN COLLABORAZIONE FILIERA CONTROLLATA E RINTRACCIABILITÀ - Seminario Arcivescovile - V.le degli Atlantici - BeneventoCON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BENEVENTO ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 -

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INCONTRO SICARV SOCIETÀ ITALIANA DI CARDIOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ONCOLOGIA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Hotel San Marco Excelsior - Bergamo - P.zza Della CON IL PATROCINIO DELL’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BERGAMO Repubblica,6 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC

- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC ABRUZZO DIAGNOSI E TERAPIA DELLE MALATTIE INFETTIVE: COSA C’È DI NUOVO - Centro Culturale San Fran-

cesco - Giulianova (TE) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIRVAC INCONTRO SIRVAC - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

INCONTRO SIOVET SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI - Hotel Leonardo Da Vinci, Milano - Via Senigallia,6 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD ORIENTALE SIVE PRINCIPI DI CARDIOLOGIA IN CLINICA EQUINA - F.A.VER.SOC. COOP. ARL - (Verona Foro Boario) -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Park Hotel Piacenza - Strada Valnure, 7 - ECM: 3 Crediti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: [email protected]

INCONTRO ANMVI FRIULI VENEZIA GIULIA - LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONE ORDINI DEI MEDICI VETERINARI GO, PN, TS, UD VETERINARIA - Palmanova (UD) - ECM: Richiesto accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segrete-

ria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - PARTE 2: ECOGRAFIA (CORSO BASE) - Centro Studi SCIVAC/AVULP,

Perugia - Via Morettini, 19 - ECM: 29 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP PIEMONTE FILIERA CONTROLLATA E RINTRACCIABILITÀ - Ordine dei Medici Veterinari di Cuneo - Via Mameli,IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO 4/bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP -

Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC LAZIO PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Ex Scuderie di Palazzo Farnese - Caprarola

(VT) - Viale Regina Margherita, 2 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Dele-gazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI CORSO AVANZATO DI PATOLOGIA OCULARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI GIORNATE SOVI DI CONTINUING EDUCATION - DAL CASO CLINICO ALLA DIAGNOSI ISTOPATOLOGICA: PRESENTAZIONE EDISCUSSIONE DI CASI CLINICI VISTI CON GLI OCCHI DEL PATOLOGO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accred. - Per info: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP L’APPARATO SANZIONATORIO DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO: PROFILI DI INTERESSEVETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti 6 - Per informa-zioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR ANALISI ECONOMICA DELL’ALLEVAMENTO SUINO: PRODUZIONE COMPETITIVA - SIPER (Fiere Reg-gio Emilia) - Rassegna Suinicola Internazionale - Via Filangieri 15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info:Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCIVAC INCONTRA LO SPECIALISTA: LEO BRUNNBERGCentro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non previsto

CONGRESSO ESVD ESVD WORKSHOP ON DERMATOPATHOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ORDINE CORSO REGIONALE SICILIA - FONDAMENTI DI ANESTESIOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - IstitutoDEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a NUNZIATA KM 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accred. -

Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] AIVEMP IN COLLABORAZIONE EVOLUZIONE DEI CONTROLLI “DALLA STALLA ALLA TAVOLA” DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE ALLA LUCE DEI CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DI TORINO NUOVI REGOLAMENTI UE. ASPETTI GIURIDICI, PRATICI E TECNICHE DI LABORATORIO - Istituto Zooprofilattico di Torino - Via

Bologna 148 - ECM: Richiesto Accred. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SCIVAC L’OFTALMOLOGIA COME APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA - BolognaFiere, Bologna - Piazza

della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE APPROCCI DIAGNOSTICI NELLE MALATTIE RESPIRATORIE DEL CAVALLO - Sede da definirsi - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA IL CONIGLIO DA COMPAGNIA - Bari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi- Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCIVAC INCONTRA LO SPECIALISTA: DAVID WILLIAMSCentro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non previsto

2-3apr.

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