Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

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VERTENZA SSN, UNITÀ DI CRISI E PROTESTE I sindacati della sanità hanno costituito una unità di crisi che gestirà le azioni di protesta. Insoddisfacente l’incontro di ieri con le Regioni. Manifestazione a Roma il 24 aprile. SANITÀ, CONTRATTI REGIONALI SENZA ARAN Le Regioni propongono di occuparsi direttamente dei contratti della Sanità e delle amministrazioni locali. Per l’asses- sore lombardo Colozzi la fase contrat- tuale del comparto sanitario può fare a meno dell’Aran. MEDICI NON ANDATE IN TV Non partecipare alle trasmissioni tv che diventano show-pubblicitario. Questo l’invito che Mario Falconi, presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei me- dici chirurghi e degli odontoiatri, rivolge ai colleghi. Per Falconi “sarebbe op- portuno che il professionista chiedesse la preventiva autorizzazione dell’Ordine di appartenenza, per evitare di incorre- re in violazioni deontologicamente per- seguibili’’. PARAMYXOVIRUS NON SEGNALATO Secondo l’OIE il Ministero della Salute non ha segnalato che il Paramyxovirus 1 (PMV1), che causa la malattia di Newcastle, è stato isolato in un cam- pione di uccelli ornamentali che face- vano parte di una spedizione prove- niente dal Pakistan. Secondo il World Parrot Trust, diversi Servizi Veterinari ASL non sono stati informati della pre- senza del virus sul territorio italiano. IN AGOSTO IL CLONE DI VARENNE Cesare Galli, Direttore del CIZ di Cre- mona ha annunciato che ad agosto potrebbe nascere il primo clone di pu- rosangue: “Gli animali clonati -ha di- chiarato il Collega- sono sani, forti, e in tutto uguali ai loro genitori”. Al Centro di Incremento Zootecnico si lavora anche sui maiali alla produzione di cellule sta- minali embrionali “Attualmente- spiega Galli - siamo impegnati su due fronti: la derivazione di cellule embrionali stami- nali da embrioni “frutto della feconda- zione in vitro e di embrioni clonati”. STERILIZZARE? È MEGLIO Le sterilizzazioni sugli animali di pro- prietà sono di grande attualità. Secon- do Laura Torriani in 10 anni la cifra tota- le degli animali si è quasi cinquecentu- plicata. Se ogni cagna o gatta avesse almeno una volta nella vita una cuccio- lata ogni animale “produrrebbe” una media di circa 6 cuccioli; se la metà so- no femmine (3), anche queste nel giro di due anni avranno messo al mondo 18 cuccioli. AGENZIA ALIMENTARE, MAXI-EMENDAMENTO DEL GOVERNO Il 4 marzo il Governo ha presentato le proprie “proposte emendative” al te- sto unificato delle pdl sull’istituzione di una Agenzia Alimentare nazionale. Gli emendamenti portati in Commis- sione Affari Sociali cancellano l’Agen- zia e istituiscono un Comitato nazio- nale per la sicurezza alimentare pres- so il Minisitero della Salute. Brevi Intervista al Ministro delle Politiche Agricole. Secondo Alemanno la collocazione dei servizi veterinari non è mai stata messa in discussione S i parla molto dei giovani, delle loro potenzialità e del- le loro prospettive. Recentemen- te, il Cardinale Tettamanzi ha in- vitato il Governatore Formigoni e il Sindaco Albertini a coinvolge- re nuove leve nella gestione del- l’amministrazione milanese, sug- gerendo che “tra le nuove leve ci siano dei giovani”. Ma quando si parla dei giovani si finisce quasi sempre col tradire un’in- guaribile sfiducia e si cede sbri- gativamente alla tentazione di accusarli di scarsa propensione all’impegno e di dipendenza dal- la famiglia. La verità è che anco- ra una volta siamo di fronte ad un conflitto generazionale, all’in- terno del quale non si dà il giusto peso alla fragilità a cui sono esposte le nuove generazioni. La riforma del lavoro abbassa le tra- dizionali garanzie, la riforma del- l’università e della ricerca ridu- cono le possibilità di carriera dei giovani, la riforma sanitaria fa gravitare sempre di più i costi sul cittadino, la riforma pensionistica costringe a pagarsi polizze pri- vate, l’allungamento dell’età pensionabile riduce la possibilità di assunzione dei giovani, ecc. Questo conflitto è presente an- che nel nostro settore e sta creando forti tensioni. Chi si è laureato in veterinaria negli ultimi anni si è presto reso conto che gli spazi di lavoro, soprattutto nel settore per animali da compa- gnia, sono inesistenti. Gli ambu- latori (5700 o addirittura 6000 se- condo alcune aziende) sono già il doppio del necessario. Iniziare la professione può essere trau- matico. (...) Conflitto generazionale www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. Veterinari, non ho nessun piano su di voi Alemanno rassicura: nessun passaggio al dicastero delle Politiche Agricole. Ma è davvero questo il nocciolo della questione? CONTINUA A PAG. 3 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 9, dal 8 al 14 marzo 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 9 2 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Intervista a Viviana Beccalossi In questo numero di Professione Veterinaria, la Vice Pre- sidente della Lombardia Viviana Beccalossi ci spiega gli orientamenti della Regione in fatto di ogm, aflatossine e sicurezza alimentare. Viviana Beccalossi, che riveste anche l’incarico di Assessore all’Agricoltura, dice di non appassionarsi al dibattito sul passaggio di competenze veterinarie alle Politiche Agricole, che in fatto di sicurez- za alimentare quel che conta è la qualità e che il veterinario aziendale c’è già: è il veterinario pubblico. ___________ L’ENPAV smentisce: Romagnoli non è stato licenziato Il Presidente dell’ENPAV ha smentito quanti davano per “li- cenziato” il Direttore dell’Ente, Augusto Romagnoli: “Nes- sun provvedimento è stato preso nei confronti del Diretto- re del nostro Ente” ha dichiarato il Presidente dell’ENPAV, Alessandro Lombardi, replicando alle voci circolate nei giorni scorsi a seguito di una intervista rilasciata dallo stesso Romagnoli al Sole 24 Ore. L’intervista, di cui ab- biamo riportato ampi stralci su queste colonne, parlava della possibile adozione del sistema pensionistico misto da parte dell’ente di previden- za veterinaria, una strategia non ancora formalmente vagliata dal CdA dell’ENPAV. Perentorio l’intervento del Presidente Lombardi: “Il Consiglio di Amministrazione è formalmente convocato il 5 marzo. Prima di quella data, ogni notizia sulle decisioni dell’Ente è da considerarsi destituita d’o- gni ufficialità e pertanto priva di fondamento”. Mentre andiamo in stampa il Consiglio dell’Ente è in riunione. I Colleghi che leggono questo numero di P.V. potranno trovare aggiornamenti sulle deliberazioni adottate dall’Ente su @nmvi Oggi. (www.anmvi.it/anmvioggi) CONTINUA A PAG. 3 Il Ministro Gianni Alemanno

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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VERTENZA SSN, UNITÀ DI CRISI E PROTESTEI sindacati della sanità hanno costituitouna unità di crisi che gestirà le azioni diprotesta. Insoddisfacente l’incontro diieri con le Regioni. Manifestazione aRoma il 24 aprile.

SANITÀ, CONTRATTIREGIONALI SENZA ARANLe Regioni propongono di occuparsidirettamente dei contratti della Sanità edelle amministrazioni locali. Per l’asses-sore lombardo Colozzi la fase contrat-tuale del comparto sanitario può fare ameno dell’Aran.

MEDICI NON ANDATE IN TVNon partecipare alle trasmissioni tv chediventano show-pubblicitario. Questol’invito che Mario Falconi, presidentedell’Ordine provinciale di Roma dei me-dici chirurghi e degli odontoiatri, rivolgeai colleghi. Per Falconi “sarebbe op-portuno che il professionista chiedessela preventiva autorizzazione dell’Ordinedi appartenenza, per evitare di incorre-re in violazioni deontologicamente per-seguibili’’.

PARAMYXOVIRUS NON SEGNALATOSecondo l’OIE il Ministero della Salutenon ha segnalato che il Paramyxovirus1 (PMV1), che causa la malattia diNewcastle, è stato isolato in un cam-pione di uccelli ornamentali che face-vano parte di una spedizione prove-niente dal Pakistan. Secondo il WorldParrot Trust, diversi Servizi VeterinariASL non sono stati informati della pre-senza del virus sul territorio italiano.

IN AGOSTO IL CLONE DI VARENNECesare Galli, Direttore del CIZ di Cre-mona ha annunciato che ad agostopotrebbe nascere il primo clone di pu-rosangue: “Gli animali clonati -ha di-chiarato il Collega- sono sani, forti, e intutto uguali ai loro genitori”. Al Centro diIncremento Zootecnico si lavora anchesui maiali alla produzione di cellule sta-minali embrionali “Attualmente- spiegaGalli - siamo impegnati su due fronti: laderivazione di cellule embrionali stami-nali da embrioni “frutto della feconda-zione in vitro e di embrioni clonati”.

STERILIZZARE? È MEGLIOLe sterilizzazioni sugli animali di pro-prietà sono di grande attualità. Secon-do Laura Torriani in 10 anni la cifra tota-le degli animali si è quasi cinquecentu-plicata. Se ogni cagna o gatta avessealmeno una volta nella vita una cuccio-lata ogni animale “produrrebbe” unamedia di circa 6 cuccioli; se la metà so-no femmine (3), anche queste nel girodi due anni avranno messo al mondo18 cuccioli.

AGENZIA ALIMENTARE,MAXI-EMENDAMENTO DEL GOVERNOIl 4 marzo il Governo ha presentato leproprie “proposte emendative” al te-sto unificato delle pdl sull’istituzionedi una Agenzia Alimentare nazionale.Gli emendamenti portati in Commis-sione Affari Sociali cancellano l’Agen-zia e istituiscono un Comitato nazio-nale per la sicurezza alimentare pres-so il Minisitero della Salute.

Brevi Intervista al Ministro delle Politiche Agricole.Secondo Alemanno la collocazione dei serviziveterinari non è mai stata messa in discussione

S i parla molto dei giovani,delle loro potenzialità e del-

le loro prospettive. Recentemen-te, il Cardinale Tettamanzi ha in-vitato il Governatore Formigoni eil Sindaco Albertini a coinvolge-re nuove leve nella gestione del-l’amministrazione milanese, sug-gerendo che “tra le nuove leveci siano dei giovani”. Ma quandosi parla dei giovani si finiscequasi sempre col tradire un’in-guaribile sfiducia e si cede sbri-gativamente alla tentazione diaccusarli di scarsa propensioneall’impegno e di dipendenza dal-la famiglia. La verità è che anco-ra una volta siamo di fronte adun conflitto generazionale, all’in-terno del quale non si dà il giustopeso alla fragilità a cui sonoesposte le nuove generazioni. Lariforma del lavoro abbassa le tra-

dizionali garanzie, la riforma del-l’università e della ricerca ridu-cono le possibilità di carriera deigiovani, la riforma sanitaria fagravitare sempre di più i costi sulcittadino, la riforma pensionisticacostringe a pagarsi polizze pri-vate, l’allungamento dell’etàpensionabile riduce la possibilitàdi assunzione dei giovani, ecc.Questo conflitto è presente an-che nel nostro settore e stacreando forti tensioni. Chi si èlaureato in veterinaria negli ultimianni si è presto reso conto chegli spazi di lavoro, soprattutto nelsettore per animali da compa-gnia, sono inesistenti. Gli ambu-latori (5700 o addirittura 6000 se-condo alcune aziende) sono giàil doppio del necessario. Iniziarela professione può essere trau-matico. (...)

Conflitto generazionale

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

Veterinari,non honessunpiano su di voiAlemanno rassicura: nessun passaggioal dicastero delle Politiche Agricole. Ma è davvero questo il nocciolo dellaquestione? CONTINUA A PAG. 3

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 9, dal 8 al 14 marzo 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

92ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

Intervista a Viviana BeccalossiIn questo numero di Professione Veterinaria, la Vice Pre-sidente della Lombardia Viviana Beccalossi ci spiegagli orientamenti della Regione in fatto di ogm, aflatossinee sicurezza alimentare. Viviana Beccalossi, che rivesteanche l’incarico di Assessore all’Agricoltura, dice di nonappassionarsi al dibattito sul passaggio di competenzeveterinarie alle Politiche Agricole, che in fatto di sicurez-

za alimentare quel che conta è la qualità e che il veterinario aziendale c’ègià: è il veterinario pubblico.

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L’ENPAV smentisce: Romagnoli non è stato licenziato

Il Presidente dell’ENPAV ha smentito quanti davano per “li-cenziato” il Direttore dell’Ente, Augusto Romagnoli: “Nes-sun provvedimento è stato preso nei confronti del Diretto-re del nostro Ente” ha dichiarato il Presidente dell’ENPAV,Alessandro Lombardi, replicando alle voci circolate neigiorni scorsi a seguito di una intervista rilasciata dallostesso Romagnoli al Sole 24 Ore. L’intervista, di cui ab-

biamo riportato ampi stralci su queste colonne, parlava della possibileadozione del sistema pensionistico misto da parte dell’ente di previden-za veterinaria, una strategia non ancora formalmente vagliata dal CdAdell’ENPAV. Perentorio l’intervento del Presidente Lombardi: “Il Consigliodi Amministrazione è formalmente convocato il 5 marzo. Prima di quelladata, ogni notizia sulle decisioni dell’Ente è da considerarsi destituita d’o-gni ufficialità e pertanto priva di fondamento”.Mentre andiamo in stampa il Consiglio dell’Ente è in riunione. I Colleghiche leggono questo numero di P.V. potranno trovare aggiornamenti sulledeliberazioni adottate dall’Ente su @nmvi Oggi.

(www.anmvi.it/anmvioggi)

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Il Ministro Gianni Alemanno

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A quattro annidall’inchiesta di“ P ro f e s s i o n eVeterinaria” (n.2/2000) dal tito-lo: “La veterina-ria tra agricoltu-

ra e sanità: i vantaggi e i proble-mi di una scelta”, nella quale siapprofondivano alcuni aspettidella questione, l’argomento èriemerso improvviso in questesettimane tanto da scomodaretutte le agenzie giornalistiche egli uffici stampa dei ministeri inte-ressati oltre a tutti gli ambientiche fanno capo al mondo veteri-nario.Nell’articolo, a mia firma, tra levarie voci intervenute, era emer-so che ora l’una ora l’altra ipotesidi cambiamento erano rafforzateda pregi e difetti ma che comun-que, il ventilato passaggio di al-cune competenze veterinarie dalMinistero della salute a quellodelle Politiche agricole e foresta-li, era dettato dallo scarso “pesopolitico” della nostra categoria inambito comunitario e non solo.Nel luglio del 2001, se ne riparlòancora a livello politico ed anchein quella occasione i vari schiera-menti si divisero tra coloro cheerano favorevoli (pochi) o contra-ri al trasferimento, dalla sanità,della medicina veterinaria pub-blica.A seguito di quelle indiscrezioni ilSIVEMP dichiarò testualmente, inun comunicato, che: “Il MinistroAlemanno ha, inoltre, garantitoche i Servizi Veterinari rimarran-no di competenza del Ministerodella Sanità e che il problema ri-guarda esclusivamente l’efficien-za dell’anagrafe bovina. A taleproposito è stata nominata una

commissione interministeriale(Agricoltura e Sanità) alla qualeparteciperanno le organizzazioniprofessionali”.Dopo quelle rassicurazioni, nelgennaio scorso si è tornati a par-lare dell’argomento dalle colonnedel più illustre quotidiano nazio-nale: Il Corriere della Sera, sullequali appariva quasi ineluttabilela presa di posizione del ministrodelle Politiche agricole e foresta-li Alemanno, secondo il quale eraopportuno e necessario tale pas-saggio di competenze. Grande preoccupazione e moltorumore in tutto il mondo veterina-rio, ma soprattutto a livello politi-co (specie in seno ad AlleanzaNazionale), per le dichiarazioni(ai più apparse veritiere) del mi-nistro il quale, peraltro, nelle oree nei giorni immediatamente suc-cessivi alle sue presunte dichia-razioni, aveva cercato di rassicu-rare tutti gli operatori del settore.

Dati i precedenti, però, le garan-zie di Alemanno, non sono parsesufficienti a dissipare le preoccu-pazioni di un settore veterinarioalle prese da anni con una seriedi problemi congiunturali ancorairrisolti che scaturiscono, in par-te, anche da una scarsa visibilitàe dalle profonde lacerazioni alproprio interno.A fronte di quanto detto prece-dentemente e per cercare di farchiarezza su quanto sta succe-dendo intorno al nostro mondoprofessionale, c’è parso dovero-so chiedere direttamente al mini-stro Alemanno la sua posizionefranca e definitiva in merito.Il ministro ha accolto il nostro in-vito ribadendo in toto le dichiara-zioni già rilasciate all’agenziagiornalistica ANSA nel febbraioscorso, a seguito del comunicatostampa diramato qualche ora pri-ma dalla FNOVI.Tutto tranquillo dunque per lamedicina veterinaria per quantoriguarda la nostra collocazione inambito ministeriale? Al momento sembrerebbe di sì,anche se la situazione politicanazionale (soprattutto) ed euro-pea è in continua evoluzione tan-to da impedire qualsiasi previsio-ne a medio-lungo termine.Ma sentiamo dal ministro Ale-manno le sue considerazioni inmerito.

L’ipotesi di trasferire in toto oin parte le competenze veteri-narie, dal Ministero della Salutea quello delle Politiche agrico-le, notizia apparsa da qualchetempo su numerosi organi distampa, da quali considerazio-ni è nata? Approfitto di questa occasioneper rassicurare una volta per tut-te gli operatori del settore: nonc’è alcun piano, né mio persona-le né del Governo, per trasferire iservizi veterinari al Ministero del-le Politiche agricole e forestali:invito dunque la Federazione deiVeterinari a non mobilitarsi solosulla base di quelle che rimango-no semplici illazioni giornalisti-che.Mi auguro, comunque, che dietrotutte le fibrillazioni degli ultimitempi non ci siano strumentaliz-zazioni politiche, che certo ri-schierebbero di procurare pro-blemi e non farebbero altro chetogliere credibilità alla categoria.

Le sue dichiarazioni alle agen-zie di stampa tranquillizzanosolo in parte la medicina veteri-naria italiana: può aiutarci a fu-gare ogni equivoco e a chiarirele reali intenzioni del Suo dica-

stero rispetto alla sicurezza ali-mentare del nostro Paese? Torno a sottolineare che la collo-cazione dei servizi veterinari nonè mai stata messa in discussio-ne. Ho già incontrato la Federa-zione dei Veterinari e ho fornitoloro in termini chiari e netti ampierassicurazioni in merito. Voglioanche precisare che senza ilcoinvolgimento delle categorieinteressate non sarà fatta nessu-na nuova riflessione sul tema del-la sicurezza alimentare, oggi piùche mai davvero decisivo. A que-sto proposito, voglio ricordareche l’Italia, da sempre leader nelmondo per la sicurezza, la genui-nità e l’altissima qualità dei suoiprodotti, è oggi anche arbitro ri-conosciuto delle politiche euro-pee di prevenzione, garanzia etutela in campo alimentare. Que-sto grazie al grande risultato di-plomatico che ha fatto guada-gnare a Parma il meritato dirittodi ospitare la sede dell’Agenziaalimentare europea, a cui presto,nel nostro Paese, si affiancherà ilComitato nazionale per la sicu-rezza alimentare. Due organismi

che lavoreranno in stretta colla-borazione per identificare ognieventuale fattore di rischio per lasalute dei consumatori, garan-tendo l’assoluta sicurezza deglialimenti attraverso gli studi e levalutazioni scientifiche che giun-geranno da istituti e laboratori diricerca altamente specializzati.

Le sia pur sintetiche risposte delministro Alemanno sembranodunque rassicurare circa il venti-lato passaggio della veterinariaal dicastero delle Politiche Agri-cole e Forestali, ma è realmentequesto il nocciolo della questio-ne? Purtroppo, i numerosi pro-blemi che interessano la medici-na veterinaria, non sono esclusi-vamente di questa natura e, perla loro risoluzione, occorrerebberitrovare innanzi tutto, una mag-giore coesione di tutta la catego-ria: libro-professionale, pubblicae accademica. Qualche timido segnale di cam-biamento sembra cominciare adintravedersi, ma c’è ancora moltastrada da percorrere e poco tem-po da perdere. ■

3L’INTERVISTA

Intervista del Ministro delle Politiche agricole e forestali a “Professione Veterinaria”.

Nessuno ha messo in discussione la veterinaria. Parola di MinistroAlemanno rassicura: non si discuterà di sicurezza alimentare senza il coinvolgimento delle categorie interessate

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

Influenza aviare, non è colpa degli allevamenti intensivi

L ’influenza americana dei polli non mette a rischio la salute deiconsumatori italiani. A confermarlo è stato il ministro Gianni

Alemanno incontrando la stampa a Bruxelles, a margine dell’ultimoConsiglio Europeo dei Ministri dell’agricoltura. La produzione italiana in-fatti copre la domanda interna, anzi, ha sottolineato il ministro, “abbia-mo piuttosto eccessi produttivi’’. Per tranquillizzare ulteriormente i con-sumatori, il ministero intende anche lanciare una campagna informati-va. Una campagna, ha annunciato Alemanno, “che ribadisce l’affidabi-lità della produzione italiana’’. Inutile poi puntare il dito contro gli alle-vamenti intensivi che, tra l’altro, sono molto presenti anche sul territorioitaliano. “Non credo che si possano accusare tout court gli allevamentiintensivi come allevamenti in cui c’è il maggior rischio per la salute de-gli animali’’, ha dichiarato Alemanno. A suo avviso infatti “una correttagestione e buone pratiche di allevamento garantiscono rispetto a que-sti rischi’’. È stata una buona gestione degli allevamenti, ha ricordato ilministro, che ha permesso all’Italia di ridurre sensibilmente i casi diBse, l’encefalite spongiforme bovina, scesi del 14% dal 2002 a que-st’anno. (AdnKronos Salute)

Alemanno

andrà alla

FNOVI

I n occasione di un conve-gno presso la Camera di

Commercio di Brindisi, a finefebbraio, Alemanno si è resodisponibile ad intervenire all’As-semblea degli Ordini indettadalla FNOVI. “In FNOVI - ha an-ticipato il Presidente D’Addario- esporremo al Ministro una se-rie di argomenti come la que-stione ENCI e la gestione delfarmaco veterinario”.

Dalla UE un Regolamento per il biologico

I Ministri dell’Agricoltura della UE hanno dato il via libera al nuovoregolamento comunitario che rafforza i controlli sulle produzioni

biologiche. (Regolamento Ce n. 392/2004 del Consiglio UE - Guce L65del 3/2/2004). Soddisfatto il Ministro Alemanno che ha dichiarato: “sicompleta così il sistema di certificazione della filiera che dal 1991 ga-rantisce in Europa questi prodotti’’. Un sistema, ha aggiunto, che “au-menta la difesa e il valore delle produzioni biologiche’’. Per l’Italia, lea-der del settore in Europa, si tratta di un successo particolarmente im-portante: la conferma che nella battaglia per la promozione e la difesadel biologico di qualità avrà come partner Bruxelles.

(...) I “vecchi” dicono che non so-no disposti a fare dei sacrifici,che vogliono tutto subito. Intanto,sono sempre più numerosi quellisi adattano per anni ad imparareil “mestiere”, che accettano di es-sere sottopagati e costretti a lavo-rare al limite della legalità e delcodice deontologico. Li sostienela speranza di guadagnare ungiorno il dovuto o di associarsi aicolleghi con cui hanno lavoratoper molto tempo. Da un lato tro-viamo quindi migliaia di giovanilaureati che cercano la loro stra-da ed accusano chi già opera daanni nel settore di chiudere loroogni sbocco, di togliergli ogniprospettiva, di sfruttarli, di com-portamenti scorretti, ecc. e dal-l’altra chi ha già una propria strut-tura da tempo che accusa i nuovi

arrivati di essere impreparati, dinon rispettare le tariffe, di lavora-re senza alcuna qualità, di con-correnza sleale, di lavorare in ne-ro, di accettare il lavoro domicilia-re a volte squalificante, ecc.Qualche giorno fa un collega di53 anni, che ha un ambulatorio inuna grande città da più di ventianni, ammetteva che, nella situa-zione di concorrenza e crisi in cuici troviamo, se la struttura nonfosse di sua proprietà, con quelloche incassa oggi e dovesse pa-gare un affitto, non sarebbe più ingrado di continuare l’attività. Ab-biamo quindi l’impressione che loscontro generazionale nel nostrosettore si riduca veramente aduna spaventosa guerra tra poveriche non lascerà alcun vincitoresul campo di battaglia. ■

SEGUE DALLA COPERTINA

Conflitto generazionale

di Fabrizio Pancini

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Q uello con Fabrice Cler-feuille è ormai un ap-puntamento consoli-

dato per i Colleghi che seguonole “Giornate di Approfondimentoin practice management” organiz-zate dalla SCIVAC, in collabora-zione con la Hill’s.In occasione dell’ultimo incontrodel 23/25 febbraio, Clerfeuille ciha rilasciato questa intervista. Loringraziamo, prendiamo atto deisuoi consigli e promettiamo dicrescere. Le occasioni non man-cano.Il 14 marzo il Gruppo di Studio diManagement della SCIVAC si riu-nirà per parlare di servizio e dis-servizio alla clientela, mentre leprossime giornate SCIVAC-HILL’Ssono già programmate dal 28 al30 giugno.

Dottor Clerfeuille, a che punto èla veterinaria italiana in fatto dipractice management?Sono circa sette anni che vengoin Italia per tenere conferenze sulmanagement e constato che il li-vello dei veterinari italiani aumen-ta molto rapidamente. Certo, ri-mane molto da fare, ma da partedei veterinari c’è crescente inte-resse. Si può dire che sette o ot-to anni fa i veterinari italianiascoltavano le lezioni come se ilmanagement fosse una discipli-na venuta da un altro pianeta,mentre oggi capiscono molto dipiù quanto può essere importan-te conoscere le tecniche di ge-stione nella loro clinica ed utiliz-zarle fin da subito. Per i veterina-ri le discipline più interessantinell’ambito del practice manage-ment sono le finanze, il marketing

e le relazioni fra i vari componen-ti dell’equipe veterinaria, collabo-ratori e colleghi.

Quali sono a suo avviso gli ele-menti di base per cominciare eche anche i più scettici dellamateria dovrebbero conoscere?Il principio di fondo del practicemanagement è considerare unastruttura veterinaria come unaimpresa a pieno titolo e, comeper ogni impresa, è necessarioche nella struttura ci siano delleregole di base. Queste regole ri-guardano le finanze, il marketing,l’informatizzazione della struttura,che permette di analizzare i datirelativi all’attività (cartella clinicaper il cliente e contabilità dellastruttura), le risorse umane e an-che delle regole di base per l’ar-chitettura della struttura. Nell’am-bito di ciascuno di questi aspetti,è necessario conoscerne almenouna minima parte se si vuolecomprendere il funzionamentodella propria struttura e far cre-scere la propria attività. Sostan-zialmente non c’è nessuna diffe-renza da questo punto di vista trauna clinica veterinaria e un’impre-sa di servizi nel senso classicodel termine. Come è possibile analizzare lapropria attività senza conoscere ilproprio fatturato, come si posso-no sviluppare nuovi servizi senzafare un sondaggio sulla soddisfa-zione dei propri clienti, comeprendere una decisione sull’as-sunzione di un collaboratore senon si è in grado di calcolare ilsuo costo e il suo punto di pareg-gio, come prendere decisioni su-gli investimenti senza una banca

dati informatizzata?

Parliamo di sondaggi e indagi-ni; quali sono a suo avviso i da-ti e le informazioni da cui si do-vrebbe partire per un piano diformazione manageriale ade-rente alla realtà veterinaria e aisuoi bisogni?Sarebbe opportuno seguirequanto è già stato fatto a suo tem-po in Francia, partire da una rac-colta di informazioni sull’attività:fatturato, redditività utile, numeromedio di collaboratori, presenza equalità delle apparecchiature inclinica, andamento dell’attività infunzione della dimensione dellastruttura.Questo permetterebbe di identifi-care le vie da seguire per miglio-rare la professione veterinaria inItalia e di sviluppare gli strumentiche permetterebbero di raggiun-gere questi obiettivi.

Quali sono gli errori più diffusi econtrari ai principi del practicemanagement?La mancanza di informatizzazionedella struttura veterinaria. Comeabbiamo visto è impossibile ana-lizzare la propria attività senzauna banca dati informatizzata equesta è sicuramente una delleprime grandi linee da spingereper la crescita della professioneveterinaria in Italia, alla luce diquanto è già stato fatto in altriPaesi europei. La seconda caren-za, a mio modo di vedere, è lamancanza di assistenti nelle strut-ture veterinarie. In effetti, in Italia,constatiamo che i veterinari pas-sano molto tempo e dedicanomolte energie a fare cose che po-trebbe fare un assistente. E que-sto va a scapito di attività più inte-ressanti e più redditizie.

Ma c’è già poco lavoro per i ve-terinari...Se ci fosse un assistente che sioccupa di attività non strettamen-te medico veterinarie, il veterina-rio, liberandosi da queste, potreb-be dedicarsi ad attività stretta-mente professionali più redditiziee riservare più tempo alla comuni-cazione con il cliente. Un altro er-rore è quello di credere che il ma-nagement sia riservato alle grandistrutture. Questa è un’idea com-pletamente sbagliata. I principi dibase si applicano agli ambulatoriquanto alle grandi cliniche. Un’al-tra carenza è l’assenza di stru-menti di comunicazione con iclienti, pochi veterinari comunica-no in maniera efficace i serviziche hanno da offrire ai propriclienti.

La concorrenza esacerbata tra iveterinari italiani, anche alla lucedel loro elevato numero, inducead adottare una strategia di prez-zi bassi a scapito della qualità deiservizi proposti e quindi dell’im-magine della professione veteri-naria italiana.

Il management per guadagnaredi più, ma anche come sceltaprofessionalizzante, per preve-nire incidenti sul lavoro, proble-mi con i Colleghi e con la clien-tela. Cosa può dirci a questo ri-guardo?Il management effettivamente èuna disciplina che ci permettesoprattutto di rispondere alleaspettative dei clienti, di svilup-pare il nostro fatturato, di limitareil nostro stress e il tempo dedica-to ad attività minori e anticiparel’evoluzione, i nuovi sviluppi dellaprofessione. “Management” nonè un termine peggiorativo, per-ché il practice management è alservizio dei veterinari, dei clientie dei collaboratori dei veterinari.Il management consente anche

di sviluppare delle procedure dicontrollo di qualità che permetta-no in alcuni casi di evitare conflit-ti addirittura giudiziari con i clien-ti, citiamo l’esempio del consen-so informato, firmato dal proprie-tario prima dell’intervento chirur-gico. Vari Paesi europei si stannoimpegnando a redigere dellenorme di certificazione della cli-nica veterinaria. E per arrivare finqui bisogna applicare le regoledi gestione che abbiamo ora de-lineato. ■

4ATTUALITÀ

A colloquio con Fabrice Clerfeuille

Veterinario e Manager? Si può, anzi si deve...I principi del management valgono anche per le piccole realtà veterinarie.

Ecco gli errori più frequenti dei veterinari italiani e i limiti del management nostrano

(traduzione a cura di Sergio Allioni)

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

CLERFEUILLE FABRICEMedico VeterinarioDottore in Gestione AziendaleDocente di Marketing all’Università di Nantes

Fabrice Clerfeuille ha esercitato la profes-sione veterinaria in una clinica associataper sette anni, seguendo in parallelo unaformazione in gestione aziendale che si èconclusa con 2 MBA e un dottorato in ge-stione aziendale.In Francia è fondatore del Gruppo di Studio

e Ricerca sul Management di cui è attualmente il Presidente onorario.Autore di varie conferenze per la professione veterinaria, da sette anni,svolge attività di docenza in Italia.La sua ultima pubblicazione si intitola Vademecum de managementvétérinaire

Segnalate i disserviziIl gruppo di studio di PRACTICE MANAGEMENT si riu-nirà il 14 marzo a Cremona per trattare la “vendita di unservizio” (rel. Aldo Vezzoni) e la “gestione del disservi-zio” (rel. Barbara Alessio). Per rilevare la realtà che si

vive quotidianamente nella professione, la dottoressaAlessio ha invitato tutti i Colleghi interessati a segnalarle i prin-

cipali e più frequenti disservizi che i clienti incontrano negli ambulato-ri/cliniche. “Sarà prezioso per me quel giorno - ha detto Barbara Ales-sio - partire dalla riflessione su ciò che accade nella realtà quotidiana,al fine di riflettere su come gestirla”.Le segnalazioni, garantita la massima riservatezza, potranno essere in-viate alla casella [email protected] giornata del 14 marzo è gratuita per gli iscritti al Gruppo di StudioSCIVAC di Practice Management. Per informazioni: 0372/40.35.02

RC PROFESSIONALEIn esclusiva per l’ANMVI, Sicu-ramente srl (Bernese Assicura-zioni- Gruppo Allianz) ha realiz-zato una Polizza di Responsabi-lità Civile Professionale rivolta ai medici veterinari iscritti ad unaAssociazione Federata ANMVI.Per informazioni è attivo il nu-mero verde: 800906377.

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6ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

A differenza di quantocontenuto nel program-ma di vaccinazione

per l’anno 2003 che stabiliva divaccinare agnelli, capretti, vitelli eannutoli dalla quarta settimana esuccessivamente al sesto mesedi età, il Protocollo per la vaccina-zione del 6 febbraio scorso fissa illimite minimo di età per la vacci-nazione a 3-4 mesi. Contemporaneamente, le disposi-zioni sulla movimentazione deglianimali prevedono che dai territo-ri che hanno raggiunto i livelli ri-chiesti di copertura vaccinalepossano essere movimentati an-che dalle zone di protezione ver-so territori indenni. Si tratta di 1) animali da vita e damacello purché vaccinati da al-meno 30 giorni e da non più di unanno contro il sierotipo o i sieroti-pi che circolano nel territorio diorigine; 2) agnelli di età inferiore a40 giorni e vitelli di età inferiore a4 settimane, se nati da madri vac-

cinate, con possibilità di movi-mentazione limitata al territorionazionale.La Direzione Generale della Sa-nità Veterinaria precisa in una no-ta del 1 marzo 2004 che “mentrenel primo caso il limite per la vac-cinazione è stato portato a 3-4mesi di età per permettere la na-turale eliminazione degli eventua-li anticorpi di origine colostrale equindi per evitare la necessità dirichiamo vaccinale al sesto mesedi età, nel secondo caso il limitemassimo è stato fissato in 30 e 40giorni (rispettivamente per i vitellie per gli agnelli non vaccinati) perassicurare lo spostamento di ani-mali nei quali siano presenti, conelevata probabilità anticorpi circo-lanti di origine colostrale.” Nella nota, diramata a tutti i servi-zi veterinari regionali, agli istitutizooprofilattici e alle associazionidi categoria, il Ministero chiarisce

che “dalle province nelle quali siastato raggiunto il limite minimodell’80% di copertura vaccinale

nel corso della campagna vacci-nale 2003 o prima del 30 aprile2004 possono essere movimenta-

ti verso territori indenni: 1) bovi-ni/bufalini di età inferiore a 4 setti-mane e agnelli/capretti di età infe-riore a 40 giorni, non vaccinati,purché nati da madri vaccinate;2) bovini/bufalini di età compresatra 4 settimane e 3 mesiagnelli/capretti di età tra 40 giornie 3 mesi purché vaccinati da al-meno 30 giorni. Tali animali, sedestinati a territori con obbligo divaccinazione, dovranno essere ri-vaccinati a 6 mesi di età secondole modalità prescritte per i territoridi destinazione”. ■

Circolare del Ministero della Salute

Chiarimenti sullo spostamento degli animali sensibili alla Blue Tongue Dalla Direzione Generale della Sanità Veterinaria chiarimenti anche sulla movimentazione di animali di età inferiore ai 3 mesi

La RegioneSardegnachiede le

dimissioni diMarabelli eCaporale

I l Consiglio della Sardegnaha impegnato la Giunta

regionale a sospendere la cam-pagna di vaccinazione 2004contro la lingua blu. La Giunta dovrà ‘’ricercare tuttigli strumenti e intraprendere tut-te le azioni’’ per sospendere im-mediatamente la campagna divaccinazione 2004 contro la lin-gua blu. L’ha deciso il Consiglioregionale, votando un ordinedel giorno presentato dal Partitosardo d’Azione. Con il docu-mento, l’assemblea ha inoltreimpegnato il governo regionalea richiedere formalmente le di-missioni del direttore generaledei servizi veterinari del Ministe-ro della Salute e del direttoredel Centro di referenza naziona-le per le malattie esotiche (Izs diTeramo); a verificare se ci sianole condizioni per l’immediata ri-mozione di Romano Marabellidal CdA dello Isz della Sarde-gna; a intraprendere le opportu-ne iniziative per accertare le lo-ro gravi responsabilità; ad adot-tare le necessarie procedureper incentivare e favorire la spe-rimentazione di vaccini alterna-tivi contro la blue tongue. Il Psd’Az. rimarca inoltre che si è inritardo perché si dovrebbe agi-re entro aprile nei 620 focolai at-tivi nell’isola, lontani dal periodoriproduttivo degli animali e dallamassima presenza degli insettiportatori della malattia. Mara-belli e Caporale, in particolare,sono accusati di aver gestito lasituazione in maniera ‘’dispoticae monopolistica, proibendo lamanipolazione del virus e la li-bertà di ricerca scientifica’’.

Sierotipi, accolte le richieste della Campania e del Lazio

La Direzione Generale della Sanità Veterinaria e degli Alimenti ha inviatouna nota alla Regione Lazio nella quale si risponde favorevolmente alle

richieste avanzate dall’area sanità veterinaria della Direzione del sistema sanitarioregionale del Lazio. La Regione chiedeva di “effettuare la vaccinazione con i solisierotipi per i quali nella scorsa stagione è stata dimostrata la circolazione virale daparte del Centro di referenza nazionale”. Il Ministero ha espresso “parere favore-vole alla attuazione di tale strategia per la campagna di vaccinazione in corso”.Nella nota inviata, a firma del Direttore Marabelli, si precisa pertanto che la vacci-nazione sarà effettuata con il sierotipo 2 nelle province di Viterbo, Roma e Rieti econ i sierotipi 2 e 9 nelle province di Latina e Frosinone. Solo qualche giorno pri-ma, anche la Regione Campania vedeva soddisfatta dal Ministero la richiesta di“fornitura del vaccino sierotipo 2 e 9, con la riserva di richiedere la fornitura ac-cessoria di vaccino sierotipo 4 e 16, solo qualora mutate condizioni epidemiologi-che ne impongono l’uso nel territorio regionale”. Nel rispondere favorevolmente aquesta richiesta, la Direzione Generale del Dipartimento di Sanità Pubblica Veteri-naria ha tuttavia fatto presente alla Regione “alcune importanti informazioni circa lasituazione epidemiologica dei territori prossimi alla Regione Campania, dove è sta-ta riscontrata la diffusione dei sierotipi 4 e 16”, il più vicino dei quali è a circa 28chilometri dal confine campano. “Le passate esperienze - si legge nella nota fir-mata dal Direttore Generale Romano Marabelli - ed in particolare il fatto che nel2002 la blue tongue si è diffusa largamente in Campania, causando 251 focolaicon i sierotipi 2 e 9, in provenienza, probabilmente dagli stessi territori nei quali og-gi è presente l’infezione da sierotipo 4 e sierotipo 16, indicano che la possibilità diintroduzione/diffusione dei due sierotipi o di uno dei due sierotipi nel territorio cam-pano non è affatto trascurabile considerando tra l’altro che la sorveglianza nel cor-so del 2003 ha subito un periodo di rallentamento proprio nei mesi di maggiore ri-schio di trasmissione del virus”. Premesso questo e il timore che si rischi di “ren-dere inutile la campagna di vaccinazione sia ai fini della protezione degli animalisensibili che della movimentazione di tutti i ruminanti verso le altre parti del territo-rio nazionale”, il Ministero della Salute prende atto “dell’assunzione di responsabi-lità della regione” e dispone “che il CESME provveda alla fornitura del vaccino sie-rotipo 2 e 9 richiesto”.

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C oncluse il 29 febbraio leconsultazioni, la Fede-razione degli Ordini

Veterinari della Lombardia il 2marzo ha consegnato alla Regio-ne il proprio parere ufficiale sulla

proposta di riordino del Dlgs119/92. Il documento, siglato dalPresidente della Federazione,Massimo Pelizza, per conto deidieci ordini provinciali della Lom-bardia, ribadisce “ forte preoccu-

pazione per l’abolizione dellescorte del farmaco nelle aziendezootecniche” . La veterinaria isti-tuzionale ha così confermatoquanto già espresso nel corsodelle riunioni preparatorie delle ul-

time settimane ed evidenziato daiColleghi Mino Tolasi e Marco Co-lombo, incaricati dalla Federazio-ne ad esaminare “la proposta-Pal-ma”. “Pur apprezzando il notevole sfor-

zo compiuto per riordinare unamateria così complessa e condivi-dendo anche l’impostazione ra-zionale del documento - si leggenel documento licenziato dallaFederazione - si ritiene infatti cheper garantire il controllo sull’utiliz-zo dei medicinali sia estremamen-te utile disporre di scorte adegua-te alle necessità dell’allevamento,a disposizione del veterinario re-sponsabile e sotto il suo direttocontrollo. L’esperienza di questianni ha dimostrato che negli alle-vamenti dove non erano presentile scorte di medicinali, di fatto sene erano create di illecite, congravi conseguenze per la sanitàpubblica, oppure si era reso ne-cessario un frequente ricorso alveterinario con eccessivo onereper l’allevatore”. Il testo della boz-za di riordino è stato nuovamenteillustrato da Alberto Palma perconto dell’Assessorato alla Sanitàdella Lombardia, nella sede di ViaPola. Molti i passaggi condivisi, inparticolare quelli volti a semplifi-care e sburocratizzare la gestionedel farmaco, ma restano da supe-rare alcuni punti cruciali per i qua-li la Federazione e la Regionehanno ritenuto di riaprire le con-sultazioni e di aggiornarsi a unmese dall’incontro del due marzo.“Vista la complessità della mate-ria - conclude la Federazione - siauspicano ulteriori confronti suquesto progetto per poterlo ap-profondire maggiormente”. ■

8ATTUALITÀ

Riordino del Dlgs 119/92

Intesa rinviata fra la Regione e gli Ordini della LombardiaLa proposta dall’Assessorato alla Sanità non convince la veterinaria. La Federazione degli Ordini conferma “forte preoccupazione per l’abolizione delle scorte del farmaco”

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

I punti criticidella proposta

- Art. 43, comma 5: non si condivi-de la mancanza di un assenso pre-ventivo del veterinario al farmacistache non è in grado di spedire il me-dicinale prescritto e che lo sostitui-sce con un altro di uguale compo-sizione e forma farmaceutica; si ri-tiene che quanto già previsto inmerito dal DM 306 offra maggiorigaranzie per il veterinario;- Art. 44, comma 5 e 6: non si spe-cificano le modalità di prescrizionedelle ricette RNR e RR;- Art. 44 comma 12: non sono indi-cate le modalità di utilizzo e regi-strazione in allevamento dei cam-pioni gratuiti utilizzati dal veterina-rio;- Art. 44, comma 14: non si com-prende quale tipo di prescrizionevenga richiesta per la somministra-zione delle rimanenze;- Art. 46: nella somministrazione aduso improprio non si prevede l’im-piego di medicinali con posologiediverse da quelle registrate;- Art. 46: nell’uso improprio dei me-dicinali ad uso umano negli anima-li d’affezione si prevede unicamen-te la somministrazione diretta daparte del veterinario e non la pre-scrizione, come invece previsto dalDM 28-9-93:(dal documento della Federazionedegli Ordini della Lombardia, rivol-to all’U.O. Veterinaria della Regio-ne, il 2 marzo 2004)

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Sulla legge “Modifiche edintegrazioni alla L.R. 21 settembre 1999, n. 86 -

Norme sul controllo del randagi-smo, anagrafe canina e protezionedegli animali d’affezione” l’ANMVIha chiesto un incontro Al Presiden-te della Regione Abruzzo Giovan-

ni PACE, All’Assessore alla SanitàVito DOMENICI e Al Responsabiledei Servizi Veterinari GiuseppeBUCCIARELLI. Nel frattempo, si ècostituito il Consiglio Regionale diANMVI ABRUZZO che seguirà davicino l’evolversi del rapporto conle autorità locali ed è stato interes-

sato il legale dell’ANMVI.Ma la questione coinvolge anche edirettamente gli Ordini Provincialiabruzzesi, ai quali l’ANMVI si è ri-volta per coordinare e rafforzare l’i-niziativa di contrasto. A parere del-l’ANMVI, è indispensabile che laRegione Abruzzo sia raggiunta da

una lettera ufficiale degli Ordini ve-terinari competenti e che all’incon-tro con le autorità regionali sianopresenti le rappresentanze istitu-zionali della professione. La nuovalegge stabilisce che il servizio ve-terinario delle ASL” effettua - pre-via identificazione - le operazioni di

anagrafe, i controlli sanitari, ivi in-clusa la sierodiagnosi della leish-maniosi, la sterilizzazione anchedei cani e gatti di proprietà, le vac-cinazioni ed ogni altro interventonecessario per la cura e la salutedegli animali custoditi nei canili sa-nitari. I cani, su espressa richiestaed adozione dell’autorità sanitarialocale, possono essere rimessi inlibertà nei luoghi abituali di stazio-namento”. E inoltre che “Gli inter-venti di controllo delle nascite si ef-fettuano tramite sterilizzazione, suicani e gatti di proprietà, presso iservizi Veterinari di sanità animaledelle Aziende Sanitarie Locali edegli altri servizi Veterinari, anchein attività libero professionale intramoenia, previo pagamento di unaquota di Euro 20,00 alle casse del-la Aziende Sanitarie Locali”. E sul-la vicenda interviene anche il re-sponsabile legale della LAV Gian-luca Felicetti, che ha commenta-to:“L’interrogativo che rimane è co-me favorire, di fatto, la necessitàdella sterilizzazione degli animalidomestici coinvolgendo positiva-mente tutte le categorie professio-nali e non. Con la stessa legge dimodifica- aggiunge Felicetti- la Re-gione Abruzzo puntualizza i com-piti dei veterinari di sanità pubblicanei canili, la possibile reimmissionedei cani sul territorio, il rispetto del-la distanza di 500 metri dei canilida nuclei abitati con adeguamentoentro gennaio 2006”. ■

10ANMVI INFORMA

Sterilizzazioni, sul “caso Abruzzo” l’ANMVI scrive agli Ordini

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

Assistenza sanitaria per i dipendenti dei

professionisti

I dipendenti dei professionistipotranno fruire dell’assistenza

sanitaria integrativa. La gestione diquesto trattamento assistenziale èaffidata a CADIPROF ed è concepi-ta dai professionisti-datori di lavorocome un modo per fidelizzare i di-pendenti. Il Comitato Esecutivo di CADIPROFsi è insediato a fine febbraio. Incollaborazione con l’INPS, ha loscopo di gestire l’assistenza sani-taria integrativa dei dipendenti de-gli studi professionali. Il Comitato,presieduto da Aristide Missiroli del-la FIMMG, è composto da espo-nenti di Consilp- CONFPROFES-SIONI, di Confedertecnica e deiSindacati CISL e UIL. I dipendentidei professionisti, destinatari delcontratto collettivo nazionale di set-tore, firmato dalle rappresentanzesopra citate, potranno fruire del-l’assistenza sanitaria integrativa.Spiega Missiroli: “l’assistenza sani-taria nasce come istituto contrat-tuale per fidelizzare i dipendenti,sarà un benefit per tutti i dipenden-ti degli studi,puntiamo a stipularepolizze per grandi interventi ma an-che a convenzioni con centri ter-mali e di fitness e a diarie supple-mentari per i periodi di gravidan-za”. Il contributo a carico dei dato-ri di lavoro è di 12 euro. Su CADI-PROF e sul CCNL dei dipendentidei professionisti si veda l’intervistarilasciata dal Presidente di Consilp-CONFPROFESSIONI GaetanoStella sul numero 4/2004 di Profes-sione Veterinaria.

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I l 16 marzo,nella sedeparlamentare

di Palazzo Valdina,ANMVI, LAV e Or-dine dei Veterinaridi Roma organiz-zeranno un conve-

gno per discutere di tutela costitu-zionale degli animali (cfr Professio-ne Veterinaria 7/2004). Il convegnoè patrocinato dal Comitato Nazio-nale per la Bioetica di cui unico rap-presentante per la veterinaria Pa-squalino Santori. “Circa un annoe mezzo fa - spiega Santori - conuna modifica costituzionale nellaCarta fondamentale dello Stato te-desco sono stati menzionati gli ani-mali. Nella bozza non approvata diCostituzione Europea - prosegue -si è comunque definito un para-grafo, che non subirà ulteriori modi-fiche, in cui si parla espressamentedi benessere animale. Da qualchetempo le commissioni affari costitu-zionali di Senato e Camera dei de-putati italiani stanno lavorando allamodifica dell’articolo 9 della Costi-tuzione per immettervi, oltre alla tu-tela dell’ambiente, anche una sortadi salvaguardia degli interessi ani-mali”. Tutto ciò è indice di grandeconsiderazione per la vita animale edi conseguenza per chi di questa sioccupa come i Veterinari. “E pro-prio come principali responsabili diun rapporto che sembra esseresempre più importante, tra uominied animali - spiega Santori - che iVeterinari non possono fare a menodi cercare di scongiurare il rischioche alle parole scritte non seguanodei fatti reali. Il Comitato Bioeticoper la Veterinaria ha consideratoche questo fosse un argomento dirilevante interesse e con la parteci-pazione di ANMVI e LAV e con il pa-trocinio del Comitato Nazionale perla Bioetica e FNOVI ha organizzatoun convegno in Parlamento. Le fi-nalità sono assolutamente pratiche,come è nello spirito della bioetica, eintendono rispondere ad un quesi-to: seguirà un beneficio reale? Iltrend degli ultimi anni non sempresembra solidale con le scelte mora-li che ci apprestiamo a fare”. Se-condo Santori “la professione vete-rinaria è un osservatorio privilegiatoper assistere agli sviluppi del rap-porto uomo animale. Un veterinarioche lavori con gli animali da redditopuò trovare decisamente proble-matico intervenire con una terapiasu un animale il cui valore economi-co non la giustifichi. Eppure le con-dizioni di mercato che hanno porta-to ad una così drastica riduzionedel valore economico dei singolianimali sono state governate ancheesse da scelte politiche. Le qualinon hanno distinto tra la liberalizza-zione del mercato che riguardavamerci non viventi e non sensibili edinvece esseri che sono viventi esensibili come gli animali. Anche ilfenomeno estivo dei cani pericolosi,per parlare del campo di attività de-gli animali da compagnia, è sem-brato essere trattato in un’ottica dipreoccupazione generalizzata che

aveva a cuore esclusivamente l’in-teresse umano, anche se per alcu-ni aspetti irrazionale. Pur senza vo-ler giudicare necessariamente inmodo esclusivamente negativoquesti fenomeni (esempi di moltialtri) non si può far a meno di con-

siderarli lontani dal modo di pen-sare che può portare ad una modi-fica costituzionale a riguardo delbenessere animale. La professio-ne veterinaria quasi per una suaintima moralità ha bisogno di chie-dere chiarezza e può fare ciò at-

traverso il dibattito bioetico”. Con-cludendo, “l’esercizio quotidiano‘scienza e coscienza’ richiede unchiarimento d’idee non solo alproprio interno nella pratica deon-tologica ma soprattutto nell’ambi-to sociale. Il convegno - auspica

Santori - vorrebbe con l’interventodi importanti personalità della vitaculturale, analizzare il problemaed individuare soluzioni di prontapraticabilità”. (per informazioni:tel. 06/85356677) ■

11

Convegno a Roma, il 16 marzo

Gli Animali nelle Costituzioni: un approccio pragmaticoPasqualino Santori del Comitato Nazionale di Bioetica: la veterinaria chieda chiarezza

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004ANMVI INFORMA

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CON UNA SOLA SOMMINISTRAZIONE DRAXXIN CURA LE MALATTIE RESPIRATORIE BATTERICHE DEI BOVINI E LE PREVIENE NEI BOVINI A RISCHIO.CURA E PREVENZIONE DA OGGI HANNO UN'UNICA RISPOSTA: DRAXXIN, UNA NUOVA CLASSE DI MACROLIDI CAPACE DI COPRIRE L'INTERO DECORSO DELLA MALATTIA, ASSICURANDO LA PIÙ LUNGA AZIONE TERAPEUTICA MAI CONOSCIUTA IN VETERINARIA. CON DRAXXIN I BOVINI SONO FINALMENTE LIBERI DI RESPIRARE.

TERAPIA E PREVENZIONE

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S i è insediato in Lombar-dia, a fine febbraio, il“Tavolo Parmalat”. Lo

presiede Roberto Formigoni, af-fiancato dalla vicepresidente eassessore all’Agricoltura, VivianaBeccalossi. Radunati attorno alTavolo tutti i soggetti che diretta-mente o indirettamente sono inte-ressati a questa emergenza: daiproduttori ai distributori dei pro-dotti lattiero-caseari, dalle bancheai sindacati.Tra le linee d’azione, dialogo conil commissario Parmalat, dal qua-le il Tavolo lombardo riceverà unaproposta di Piano industriale, so-stegno a scelte di politica impren-ditoriale destinate ad aumentareil consumo di latte nel nostroPaese, e verifica dei problemi delrapporto banche/imprese. “LaRegione Lombardia ha inoltre ri-badito la sua disponibilità - hadetto la vice presidente Beccalos-si - e il suo interesse a favorireun’intesa sul prezzo del latteche ancora non è stato definito”.Quanto ai provvedimenti già as-sunti dalla Regione, vanno ricor-dati gli interventi per il ripristinodella liquidità delle aziende agri-cole che producono latte con 2,5milioni di euro, gli interventi perfavorire accesso al credito delleaziende agricole conferenti a Par-malat tramite i Confidi con 1 milio-ne di euro per un totale di 24 mi-lioni di euro di fidi.

Emergenza aflatossineSostegno alle aziende agricolecolpite dall’emergenza aflatossi-ne, con rimborsi al 100% del va-lore del latte gettato ma poi risul-tato integro, e agevolazioni perl’accesso al credito grazie a unfondo di garanzia di 1 milione dieuro per prestiti per un totale di24 milioni, di cui potranno bene-ficiare in particolare le aziende indifficoltà a causa del crac Par-malat. Questi i provvedimenti as-

sunti dalla Giunta regionale suproposta della vice presidente eassessore all’Agricoltura, Vivia-na Beccalossi, per fronteggiarela crisi del settore lattiero-casea-rio lombardo, causata anche daqueste due vicende.Il rimborso per il latte “inquinato”da aflatossine, le muffe cresciute

per il caldo estivo su una parti-colare granaglia, sarà calcolatosul prezzo regionale del latte nel2002, e cioè 0,354 euro al litro.“Le recenti crisi del comparto,che hanno portato nei casi estre-mi ad una insolvenza del gruppoParmalat e conseguentementead una impossibilità per le azien-

de agricole di recuperare il dan-no economico subito - ha affer-mato la vice presidente Becca-lossi - rischiano una pesante ri-percussione sul settore zootec-nico per la caduta di credibilitàfinanziaria e la chiusura di ac-cesso al finanziamento anche abreve termine per fronteggiare le

spese di gestione. In tal sensodeve essere interpretato e valu-tato il nostro intervento”. In Lom-bardia le aziende produttrici dilatte sono quasi 9.000, con unaproduzione annua stimata in ol-tre 4 miliardi di litri di latte, pariad oltre il 40% del totale nazio-nale. ■

17ANMVI REGIONE

Insediato il “Tavolo Parmalat”

Crisi Parmalat e aflatossine: emergenza latte in LombardiaAccesso al credito delle aziende agricole che riforniscono la Parmalat.

Rimborsi al 100% del latte “inquinato”

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

Beccalossi a P.V.: in fatto di sicurezza alimentare conta il “come” e non il “dove”

Dal capitolo agricolo della Finanziaria 2004 varata dalla Lombardia:(dati in mln di Euro)

Libri genealogici 6,20 Anagrafe Bovina 1.10

Epizoozie 0,25 Sistema informativo regionale 2,20

Aflatossine 2,10 Educazione alimentare 0,60

Ricerca 7,70 Pesca 1,80

Assistenza tecnica agli allevatori 5,20 Investim. in az. agricole 11,0

La Finanziaria 2004 ha destinato al settore agricolo lombardo una dotazione complessiva di 131,21 milioni,che andranno ad aggiungersi al sostanzioso pacchetto di risorse destinate al finanziamento del Piano Sanita-rio Regionale, (altri 249,3 milioni di euro). Due voci che fanno salire a quota 380,51 milioni di euro il totale deitrasferimenti lombardi all’agricoltura. (Agrisole, 20-26 feb 2004)

Quali sono le misureche la Regione sta va-lutando ai fini dellaprevenzione del “feno-meno aflatossine” invista della stagioneestiva? La Regione può fare po-co per prevenire il ripe-tersi di una nuova emer-

genza aflatossine. Non è fra i miei poteri odell’assessore alla sanità Carlo Borsani, in-fatti, influire sull’andamento climatico dellaprossima estate. Invece, la Regione può fa-re molto, e lo sta facendo, per sostenere iproduttori colpiti da questo problema. Cre-do, comunque, che la filiera, dalla produzio-ne alla trasformazione, abbia imparato dal-l’esperienza dell’estate 2003 a prevenire,gestire e combattere la presenza di aflatos-sine nel latte.

In attesa del decreto nazionale sulla coe-sistenza, quali sono gli orientamenti dellaGiunta lombarda e del suo Assessorato inproposito? È prevista una valutazione de-gli OGM nell’alimentazione animale?Vorrei innanzitutto ricordare come i prodottiOGM siano entrati, da tempo, nella nostra vi-ta quotidiana. Premesso questo, confermoche la Regione Lombardia riconosce in par-ticolare al settore biotech la caratteristica diunità più avanzata nel settore della ricerca dibase e applicata, nonché di riferimento di ec-cellenza nel settore industriale e produttivo.

Questa nostra valutazione è stata espressada tempo in modo coerente e conforme allenorme e alle leggi presenti nel nostro Paese,come dimostrato dalla gestione della crisiOGM nell’estate del 2003.

Che ruolo intende svolgere la RegioneLombardia ed in particolare il Suo Asses-sorato nell’ambito della sicurezza alimen-tare dopo l’istituzione a fine 2003 di un ta-volo di filiera? È previsto un raccordo conla veterinaria?Il Tavolo di Filiera è solo una delle iniziativeche l’Assessorato Agricoltura sta sviluppan-do sui temi della tracciabilità volontaria e del-la rintracciabilità obbligatoria. Siamo in pre-senza, a mio giudizio, di un obbligo impostodalla normativa comunitaria che può diventa-re vero e proprio punto di forza delle nostreproduzioni, ancor più in un momento comequesto, in cui il consumatore frastornato siaggrappa alle informazioni e alle garanzieche riesce a percepire, ed in particolare l’ori-gine dei prodotti e la qualità degli strumentidi controllo e certificazione. MI chiedete se èprevisto il raccordo con la veterinaria? Allafirma del Patto di Filiera, al mio fianco c’era ilDottor Astuti, responsabile regionale del set-tore veterinario, incaricato dall’AssessoreBorsani.

La veterinaria teme e rifiuta un passaggiodi competenze dal Dicastero della Saluteal Dicastero delle Politiche Agricole; ritie-ne che le ragioni della produzione non

debbano intrecciarsi con quelle della sa-nità pubblica e della sicurezza alimentare.Come interpreta questo “conflitto” di com-petenze?Il tema del passaggio di competenze dal Mi-nistero della Salute al Ministero Agricolturanon mi appassiona e non mi coinvolge. Per-sonalmente sono più interessata al “come”piuttosto che al “dove”. Peraltro, leggo chequesto argomento appassiona molto il settoreveterinario, ma non osservo “fremiti” dal setto-re agricolo. Invece, non concordo con il temadel conflitto di competenze; lo ritengo argo-mento mal posto. Come consumatore, non misento scarsamente garantita sapendo cheuna serie di controlli vengono effettuati dallostesso organismo che sviluppa politiche di so-stegno della filiera. Ripeto, l’importante è la“qualità”.

L’ANMVI ritiene che manchi un anello nelsistema di epidemiosorveglianza del no-stro Paese: la figura del veterinario rico-nosciuto, Quali sono a suo parere le diffi-coltà alla base dei ritardi nell’istituziona-lizzazione di questa figura?Già oggi molti allevamenti vedono la presen-za stabile di un veterinario aziendale, checredo e spero collabori stabilmente con il ve-terinario pubblico dell’ASL. Per quanto mi ri-guarda, sono convinta delle necessità che ilsistema dei controlli venga garantito, comun-que, dal settore pubblico, che è “terzo” ri-spetto a chiunque, e pertanto garantisce atutti gli effetti il consumatore.

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A.N.M.V.I.

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C lown e animali in ospe-dale, in particolare neireparti di pediatria e di

oncologia, per aiutare i degentiad affrontare lo stress della soffe-renza. È quanto propongono, condue distinte proposte di legge, i

consiglieri regionali veneti IlesBraghetto (Udc) e Paolo Scara-velli (An), rispettivamente presi-dente della commissione Affariistituzionali e capogruppo consi-liare di Alleanza Nazionale. En-trambe le proposte mirano a valo-

rizzare l’aspetto psicologico e re-lazionale nelle cure medicheprendendo spunto da positiveesperienze già avviate in alcunireparti degli ospedali veneti, co-me la pediatria dell’azienda ospe-daliera di Padova e quella di Ve-

rona. Per la formazione di medici,paramedici e volontari la propostadi legge prevede uno stanzia-mento regionale di un milione dieuro, di cui 300 mila riservati all’a-deguamento degli arredi nelle pe-diatrie. “Con la prima proposta di

legge spiegano i due proponentiintendiamo valorizzare e sostene-re negli ospedali veneti le espe-rienze di terapia del sorriso sinoracondotte da singole associazionidi volontariato e da fondazioni.Proponiamo l’istituzione, nelleUlss e nelle aziende ospedalieredel Veneto, di un apposito serviziodi gelotologia (studia la relazionetra il fenomeno del ridere e la sa-lute), che può avvalersi sia di per-sonale medico che di volontariopportunamente formati, che at-traverso giochi, intrattenimenti etecniche di animazione, rendanol’ambiente ospedaliero più serenoe gioioso, in particolare in quei re-parti dove una buona risata puòaiutare a sdrammatizzare la soffe-renza e la tensione del ricovero,con benefici effetti sulle difese im-munitarie e sullo stato neuroendo-crino dell’organismo. La propostadi legge presentata prevede inol-tre che i reparti di pediatria sianodotati di locali appositi per il giocoe la comico-terapia, dotati di arre-di e suppellettili tali da favorire neipiccoli pazienti la percezione diun ambiente positivo e sereno.

(ANSA).

18ANMVI REGIONE

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

Gelotologia

Animali in ospedale, due proposte di legge in Veneto

Sicurezza alimentare

EmiliaRomagna:

no al passaggioal Mipaf

I l Consiglio della Regione

Emilia Romagna ha appro-

vato una risoluzione, proposta

dai gruppi di maggioranza (pri-

mo firmatario Gian Carlo Muz-

zarelli, ds), che impegna la

Giunta ad adottare tutte le ini-

ziative necessarie affinché le

competenze in materia di sicu-

rezza alimentare rimangano al

Ministero della Salute e i veteri-

nari continuino a far parte del

comparto sanità.

La risoluzione prende spunto

da notizie di stampa che ipotiz-

zano il trasferimento della sicu-

rezza alimentare dal Ministero

della Salute a quello dell’Agri-

coltura, con il relativo passag-

gio a questo dicastero degli

operatori addetti ai controlli. La

sicurezza degli alimenti, affer-

ma nel documento votato, “è re-

sponsabilità legata strettamente

alla salute dei consumatori” e

un tale trasferimento di compe-

tenze, sarebbe in netta contro-

tendenza con le decisioni as-

sunte in materia dall’Unione Eu-

ropea dopo i casi di “mucca

pazza”.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

“Il canone non è dovuto per le in-segne di esercizio delle attivitàcommerciali e di produzione dibeni e servizi che contraddistin-guono la sede ove si svolge l’atti-vità cui si riferiscono, per la su-perficie complessiva fino a 5 me-tri quadrati”. È quanto chiarito or-mai 2 anni fa con la circolare n.3/DPF del 3 maggio 2002 del Mi-nistero delle Finanze a propositodi targhe e insegne. Eppure, mol-ti Comuni non si sono rassegnatia questa esenzione. Si ricordi,per inciso, che il limite dei 5 mqnasceva in virtù di un compro-messo fra lo Stato e i Comuni, perfare in modo che la volontà delLegislatore di alleggerire questoonore fiscale, non penalizzassetroppo le entrate dei Comuni.Le maggiori difficoltà, ad onordel vero, non vengono tanto dal-le amministrazioni comunali,quanto dalle ditte esattoriali inca-ricate di riscuotere il tributo. Cisembra doveroso ribadire che ilcanone, nei limiti di quanto benchiarito dalla circolare sopra cita-ta non è dovuto. Le disposizionidella L. 75 (art. 2-bis), richiamatenella circolare, “trovano applica-zione, sin dall’anno d’imposta2002, indipendentemente dallacircostanza, che i comuni, nell’e-sercizio della loro potestà regola-mentare, abbiano disciplinato di-versamente il canone per l’instal-lazione dei mezzi pubblicitari”. Ascanso di equivoci, giova anchericordare che il Ministero delle Fi-nanze definisce l’insegna diesercizio come “la scritta in ca-ratteri alfanumerici, completataeventualmente da simboli o damarchi, realizzata e supportatacon materiali di qualsiasi natura,installata nella sede dell’attività acui si riferisce o nelle pertinenzeaccessorie alla stessa. Può esse-re luminosa sia per luce propriache indiretta e precisa che deveavere la funzione di indicare alpubblico il luogo di svolgimentodell’attività economica”. La defi-nizione di “targhe” e di “insegne”coincide e vale anche per lestrutture veterinarie, identificabilicome sedi di attività “di produ-zione di beni e servizi”. A dimo-strazione di come perduri la resi-stenza di alcuni Comuni, la que-stione è stata sollevata e nuova-mente chiarita dal Sole 24 Ore(L’Esperto Risponde, 9 febbraio2004), in risposta ad un quesitoposto da un commercialista chelamenta che l’esattore e l’ammini-strazione comunale della suacittà sostengono che deve paga-re. Gli esperti del Sole rispondo-no così “il Comune e il conces-sionario potrebbero almeno indi-care quali sono le numerose sen-tenze delle Commissioni tributa-rie sfavorevoli alla tesi del lettore.Le insegne di superficie fino acinque metri quadrati sono paci-ficamente esenti dall’imposta, se

si riferiscono tanto ad attivitàcommerciali, quanto ad attività diproduzione di beni o servizi, chesono esattamente quelle che sisvolgono in uno studio professio-nale. Anche la circolare richia-

mata dall’estensore del quesitoconviene sul diritto all’esenzioneper le targhe professionali, sem-pre che siano conformi - quantoa superficie e tipo di messaggio -ai requisiti di legge. L’asserita

ambiguità della circolare è unpuro pretesto per assoggettare aimposizione quello che la leggeintende escludere.” Nella circola-re del Ministero delle Finanze vie-ne inoltre precisato che l’esen-

zione viene applicata anche alleinsegne collocate in eventuali se-di secondarie ”in quanto la nor-ma non limita l’esenzione ai mez-zi che contraddistinguono la se-de legale o principale”. ■

19RUBRICA FISCALE

Le insegne inferiori a 5 metri quadri sono esenti da imposta I Comuni si devono rassegnare…

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

la

Controlli fiscali,chi taceacconsente

S e sottoposti a verifica fisca-le, i contribuenti devono

richiedere ai funzionari la verbaliz-zazione di tutte le loro osservazioni.Infatti, la partecipazione del contri-buente o di un suo delegato alleoperazioni di verifica, se si è svoltasenza contestazione equivale ad

un’implicita accettazione dei risul-tati che scaturiscono dalla verifica.Lo ha stabilito la Cassazione conuna sentenza depositata il 26 gen-naio scorso, respingendo il ricorsodi una società che contestava ilmodus operandi dei verificatori e ilcarattere “confessorio” dell’accer-tamento fiscale. La verifica si erasvolta in presenza di un rappresen-tante legale della società ricorren-te, il quale rivestendo mansioni ini-donee a fornire informazioni utili al-l’accertamento, non aveva addotto

esplicite contestazioni ai verificato-ri. Secondo la Corte Suprema, in-vece, se il contribuente ha qualco-sa da contestare sulle operazionidi verifica fiscale deve farlo duran-te lo svolgimento delle stesse epretendere che il proprio dissensosia verbalizzato a verifica conclu-sa. Se il verificatore si oppone, ilcontribuente può comunicare periscritto la propria protesta, segna-lando il rifiuto e ribadendo le con-testazioni. Non potrà invece in al-cun modo appellarsi a contesta-

zioni senza riscontro. Si veda al ri-guardo lo Statuto del contribuente(legge 212/2000), che recita: “del-le osservazioni e dei rilievi del con-tribuente e del professionista cheeventualmente lo assista deve dar-si atto nel processo verbale delleoperazioni di verifica” (art. 12 com-ma 4). E ancora: “il contribuente nelcaso ritenga che i verificatori pro-cedano con modalità non conformialla legge, può rivolgersi anche algarante del Contribuente” (art. 12,comma 6). ■

PROFESSIONE VETERINARIA 9/200420RUBRICA FISCALE

GAZZETTA UFFICIALE

Serie Generale n. 49 del 28-2-2004

SUPPLEMENTI ORDINARI

DECRETO LEGISLATIVO20 febbraio 2004, n. 53Attuazione della direttiva n.2001/93/CE che stabilisce lenorme minime per la protezionedei suini.

DECRETO LEGISLATIVO20 febbraio 2004, n. 54Attuazione della direttiva 2002/60/CE recante disposizioni spe-cifiche per la lotta contro la pe-ste suina africana.

DECRETO LEGISLATIVO20 febbraio 2004, n. 55Attuazione della direttiva 2001/89/CE relativa alle misure co-munitarie di lotta contro la pestesuina classica.

Serie Generale n. 51 del 2-3-2004

LEGGI E ALTRI ATTINORMATIVIDECRETO LEGISLATIVO 29 gennaio 2004, n. 58Disposizioni sanzionatorie perle violazioni dei Regolamenti(CE) numeri 1760 e 1825 del2000, relativi all’identificazionee registrazione dei bovini, non-ché all’etichettatura delle carnibovine e dei prodotti a base dicarni bovine, a norma dell’arti-colo 3 della legge 1° marzo2002, n. 39.

MINISTERO DELLA SALUTEDECRETO 18 dicembre 2003Attuazione della direttiva 2003/7/CE che modifica le condizionid’autorizzazione della cantaxanti-na nei mangimi in conformità al-la direttiva 70/524/CEE del Con-siglio.

GAZZETTA UFFICIALEDELL’UNIONE EUROPEA

L 58, 26 febbraio 2004Regolamento (CE) n. 324/2004della Commissione, del 25 feb-braio 2004, che modifica l’alle-gato I del regolamento (CEE) n.2377/90 del Consiglio che defi-nisce la procedura comunitariaper la determinazione dei limitimassimi di residui di medicinaliveterinari negli alimenti di origi-ne animale.

L 64, 2 marzo 2004Decisione della Commissione,del 27 febbraio 2004, che modi-fica la decisione 93/52/CEE perquanto riguarda il riconoscimen-to di talune province in Italia co-me ufficialmente indenni da bru-cellosi.

L 65, 3 marzo 20042004/203/ECDecisione della Commissione,del 18 febbraio 2004, che stabi-lisce un modello di certificatosanitario per i movimenti a ca-rattere non commerciale di ca-ni, gatti e furetti provenienti dapaesi terzi.

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

21IN RETE

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

I l 2004, oltre ad essere unanno bisestile, per gliamanti dell’informatica e

dei computer potrebbe rappre-sentare l’inizio della fine in fattodi compatibilità dei sistemi ope-rativi nei confronti dei compo-nenti che costituisconol’hardware dei computer di tuttoil mondo.Proprio quest’anno, infatti,uscirà il nuovo S.O. di Windowsche si basa su di una tecnologiachiamata Palladium. Tale siste-ma è in grado di rilevare la pre-senza nel disco fisso del com-puter che lo utilizza, software edocumenti non legali (privi cioèdella licenza d’uso e quindi o“taroccati” o di non provata fedeUSA), allo scopo di bloccarnel’uso da parte degli utenti.Palladium deve la sua compar-sa ad un progetto comune di Mi-crosoft, HP/Compaq, IBM, e In-tel in grado di impedire l’acces-so di virus e di programmi ille-gali ai computer di ultima gene-razione.Il consorzio, a cui fanno capo lepiù potenti aziende informatichedel mondo già citate in prece-denza, è chiamato TCPA (Tru-sted Computing Platform Allian-ce). Tale gruppo ha redatto unaserie di caratteristiche tese acreare un vero e proprio stan-dard informatico che garantiscesicurezza ed affidabilità ai com-puter. Per questo motivo, i pro-cessori prodotti nel prossimo fu-turo, saranno affiancati da unchip speciale denominato“Fritz” (dal nome di un senatoreUSA che ha fortemente volutol’introduzione di questo siste-ma), in grado di riconoscere sel’hardware che si vuole installa-re nel computer è certificato e siè quindi guadagnato il benesta-re del TCPA.Quando si accende il computer,Fritz verifica che il codice diboot (solitamente contenuto inuna ROM, Read Only Memory)corrisponda a quello atteso; sequesto test riesce, Fritz caricala prima parte del sistema ope-rativo e verifica se anche questacorrisponde a quello che siaspetta lui. Successivamente, controlla lostato del computer, ivi compre-so l’elenco di tutte le periferichehardware presenti. In pratica,tutte le operazioni del computersono sotto la diretta supervisio-ne di Fritz.Infatti, se si tentasse di installa-re sul proprio “PC certificato TC-PA” una scheda video o audionon certificata (perché realizza-ta magari da una azienda asiati-ca piuttosto che dell’est euro-peo) l’operazione fallirebbe mi-seramente e il nuovo hardware

sarebbe inutilizzabile.L’hardware e il software pro-dotto dalle aziende che nonfanno parte del consorzio, do-vrà essere sottoposto al vagliodi una non ben definita com-

missione che agirà con criteridi valutazione ancora tutti dadeterminare.Se la situazione dovesse esserecosì come è stata prospettata,dovremo dire addio ai più noti

ed indispensabili programmigratuiti di utilizzo quotidiano co-me: Winamp, WinZip, WinRAR,ecc.?Siamo alle porte o già in pienoperiodo di oscurantismo infor-

matico o peggio di censura? È ancora presto per dirlo ma labattaglia per un sistema più li-bero e meno monopolistico ègià cominciata. ■

Palladium: un grande fratello nel nostro PC...

di Fabrizio Pancini

12/0

3

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

S i è tenuto a Bari, loscorso 21-22 febbraio, ilSeminario SCIVAC dal

titolo “Aggiornamenti in neurolo-gia felina”, cui relatori erano An-dre Jaggy e Marco Bernardini,

entrambi diplomati ECVN.Dopo aver illustrato le modalità diesecuzione dell’esame neurologi-co nel gatto, i due relatori dellegiornate hanno approfondito alcu-ni temi specifici di neurologia feli-

na, come l’approccio al gatto conconvulsioni, le neoplasie del siste-ma nervoso centrale, la diagnosidifferenziale tra zoppia e paresi einfine l’interpretazione della rota-zione della testa nel gatto con

comportamento normale. Jaggysi è lungamente soffermato sulledifferenze tra zoppia e paresi, sot-tolineando la difficoltà di distin-guere le due forme durante la vi-sita clinica del gatto. In teoria, es-

sendo la zoppia una conseguen-za di problemi osteoarticolari, do-vrebbe comportare notevoli diffe-renze cliniche rispetto alla paresi,dovuta a deficit neurologici. Di fat-to, casi lievi o iniziali delle duecondizioni possono essere facil-mente confusi. La distinzione trale due forme si fonda su un buonapproccio clinico al paziente, du-rante il quale riveste fondamenta-le importanza l’esame neurologi-co. In particolare, l’esame dell’an-datura, la valutazione dell’attivitàriflessa spinale e del trofismo mu-scolare possono indirizzare cor-rettamente il clinico. La contem-poranea presenza di atassia o dialtri deficit neurologici contribui-sce a inquadrare come neurologi-co il processo in atto.

M.G. Monzeglio

22LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Diagnosi differenziale tra zoppia e paresi del gattoAndre Jaggy ne ha parlato al Seminario di neurologia felina SCIVAC

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

Rischio di zoonosi

per il personaleveterinario

U no studio giapponese havalutato il rischio di

sviluppare una malattia zoonoti-ca nel personale tecnico dellestrutture veterinarie per piccolianimali. Circa un tecnico veteri-nario su 5 (19,4%) segnalava diaver riportato una malattia zoo-nosica lavorando nella stutturaveterinaria. Il tasso di sviluppo di zoonosinei tecnici che avevano lavora-to per più di 5 anni nella struttu-ra era significativamente mag-giore a quello dei tecnici conmeno di 1 anno di attività (p <0,001, odds ratio: 6.74). Le zoo-nosi segnalate erano: pulicosi(62,3%), dermatofitosi (26,9%),malattia da graffio di gatto(16,0%), infestazione da zec-che (9,0%) e pasteurellosi(6,1%). Un numero inferiore dipersone segnalava l’insorgenzadi Febbre Q, toxoplasmosi, feb-bre del pappagallo, salmonello-si, tetano, campilobatteriosi escabbia. M.G. Monzeglio

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

23DALLE ASSOCIAZIONI

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

L a geriatria veterinaria èun settore in crescita,con grandi potenzialità

per la professione veterinaria. Èquanto emerso dal seminario “Sa-lute e Qualità di Vita”, organizzatoa Cremona il 29 febbraio scorsoda SCIVAC in collaborazione conNestlè Purina. “Credo che la SCI-VAC debba considerare l’oppor-tunità di costituire un gruppo distudio di Geriatria - ha detto Mau-rizio Pasinato, chairman del con-vegno- perché il settore è forte-mente in crescita, come già avvie-ne nella medicina umana, e conaspetti di grande interesse scien-tifico e buoni spazi di lavoro per ilmondo veterinario”. I relatori inter-venuti hanno evidenziato diverseprospettive d’approccio ai proble-mi del cane anziano: Marco Ber-nardini (Neurologia), MicheleBorgarelli (Cardiologia), Tomma-so Furlanello (Medicina interna),Sabrina Giussani (Medicinacomportamentale), Fabia Sca-rampella (Dermatologia) e AldoVezzoni (Ortopedia). Anche l’ali-mentazione gioca un ruolo fonda-mentale per per la prevenzione dialcune patologie tipiche del caneanziano. A questo riguardo è in-tervenuta Melissa Kelly, ricerca-trice presso il Centro di RicercaNestlè Purina di Saint Louis(USA), che ha riportato i risultatidello studio “Purina Life PlanStudy”. Questo studio, durato 14anni, ha dimostrato come un’ali-mentazione mirata al manteni-mento di una condizione corpo-rea snella abbia effetti positivi sul-l’aspettativa di vita del cane che

può vivere fino a due anni più alungo. “La ricerca, ‘Purina LifePlan Study’ la più lunga condottasui mammiferi - ha aggiunto Me-lissa Kelly - dimostra che un’ali-mentazione controllata incide po-sitivamente sul sistema cardiocir-colatorio, sulla longevità dell’ani-male, sulla comparsa di displasia

e osteoartrite dell’anca e ritarda ilmanifestarsi dei segni dell’invec-chiamento e di certe malattie cro-niche”. A proposito dell’argomento delseminario, Maurizio Pasinato hacommentato: “L’obiettivo che ci siè posti scegliendo questo argo-mento non è tanto quello di illu-

strare il modo migliore di affronta-re le diverse patologie del caneanziano ma come seguirlo ed in-tervenire negli anni affinché l’ani-male possa arrivare all’anzianitàin buone condizioni di salute eduna elevata qualità di vita”.L’attualità della geriatria veterina-ria è confermata anche da alcuni

dati presentati nel corso del semi-nario: in Italia si contano6.900.000 cani, il 24% dell’interapopolazione canina ha un’età su-periore ai 10 anni; inoltre, nono-stante la durata media di vita diun cane sia di 12,4 anni, moltiraggiungono e a volte superano i15 anni. ■

Seminario SCIVAC

Geriatria, un settore in crescita

Gli annunci si possonoricercare e pubblicare

anche on line

www.anmvi.it/servizi/vetexchangewww.anmvi.it/servizi/vetjob

• Clinica Veterinaria Lago Mag-giore-Pronto Soccorso 24 ore,c.so Cavour 3, Dormelletto -NO. Tel. 0322/243716, Fax0322/232756. Dir. San. Dr. LucaFormaggini. Struttura 24 ore,particolarmente impegnata nelcampo della terapia intensiva,medicina e chirurgia d’urgen-za, cerca medici veterinaripronti a rispondere alle esigen-ze della struttura. Responsabiledel personale. Dr. Cecilia Fer-rari.

A partire da sinistra Marco Ber-nardini, Maurizio Pasinato, FabiaScarampella e Sabrina Giussani.

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

MNC, ECM eLibero ArbitrioNonostante l’evidenza che emer-ge dai riscontri statitistici, piutto-sto che da quella clinica, o dasecoli di pratica clinica per l’O-meopatia, e di migliaia di anniper la Medina Tradizionale Cine-se, ci troviamo con una culturac.d ufficiale capace di dettareleggi su una scienza per defini-zione non esatta, e con tutti i li-

miti del caso secondo ogni para-digma.Sono un veterinario che praticala clinica ippiatrica sul campo. Misono laureato secondo i principidella medicina veterinaria ufficia-le convenzionale allopatica, pra-ticandone largamente i dettami,verificandone effettività e limiti.Ho avuto modo di studiare e ap-plicare i paradigmi che governa-no alcune delle MNC come l’ago-puntura e l’omeopatia l’omotossi-cologia e verificarne nell’eviden-

za le potenzialità terapeutiche e ilimiti. Ho acquisito così la capa-cità di riconoscere, distinguere escegliere secondo una coscien-za critica.A parte il fatto che spesso capitanella pratica che l’omeopatia agi-sca laddove l’allopatia fallisce (eviceversa), o che sempre più l’o-pinione pubblica si rivolga alleMNC, o che la c.d medicina uffi-ciale si ritrovi nella necessità diriscoprire e riconquistare il pa-ziente e non la sua malattia; a

parte tutto questo e a tutta l’evi-denza clinica quotidiana non èpiù accettabile un atteggiamentoda parte della scienza c.d. uffi-ciale che ricorda tanto i corsi e ri-corsi storici Galileiani.È preoccupante che pratichemediche identificabili come MNCnon siano adeguatamente rico-nosciute, regolamentate e ammi-nistrate non solo per garantirnela applicabilità, ma soprattuttoper evitare mistificazioni, danni eabusi. È preoccupante special-

mente per la discriminazione chel’ostruzionismo comporta a chicome me vorrebbe continuare afare il proprio lavoro secondouna scienza e coscienza critica,nel rispetto dell’etica, della deon-tologia, e nel diritto all’aggiorna-mento. Ma è altresì preoccupante il cri-terio adottato sin qui sull’aggior-namento della professione vete-rinaria (ECM) in cui prevale la“sanità pubblica veterinaria” nelcontesto negli obbiettivi formati-vi, come se l’attività privata e lasalute animale fine a se stessafossero attività irrilevanti. Eppureci sono state delle evoluzionitangibili sul “diritto degli anima-li”. O bisogna arrivare a situazio-ni limite come quella dell’ag-gressività dei cani pericolosipiuttosto che il randagismo-mal-trattamenti-dopping-B.A-farma-covigilanza ecc., per focalizzarel’attenzione di chi di dovere suirapporti interspecie?È preoccupante che la scienzaufficiale dapprima riconosca leMNC come atto medico (a titolodi giudice supremo) sottolinean-done addirittura l’importanza nel-la gestione delle produzioni bio-logiche, per poi disconoscernela validità nella formazione e ag-giornamento professionale.È preoccupante che a distanzadi anni dall’inizio dell’era ECMnon sia ancora sancito a chiarelettere se il libero professionistapossa aggiornarsi secondoscienza e coscienza (ovvero co-me abbiamo sempre fatto) o se-condo convenienza (ovvero co-me imposto da un regolamentoambiguo).Contestualmente l’attività privata,che si fonda prevalentementesulla pratica clinica, si ritrova an-cora una volta discriminata. Nonessendo sanità di pubblica utilitàviene considerata una attivitàsulla quale è evidentemente pos-sibile l’aggravio fiscale (diversa-mente da quanto avviene in altricontesti di sanità privata), ma al-lo stesso tempo viene (giusta-mente) inserita tra le professionicon obbligo ECM anche se conevidenti omissioni, incongruen-ze, ritardi e ambiguità. Forse checi siano due pesi e due misure?O che il diritto alla salute di ani-mali che non vengano destinati aproduzioni alimentari sia un su-perfluo irrilevante all’attenzionepubblica?

Alessandro Battigelli libero professionista Bologna

24LETTERE AL DIRETTORE

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004@

"Ciò che si sa, si può dire in tre parole"

Ludvig Wittgenstein

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

25DALLE AZIENDE

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/2004

P fizer Animal Health è im-pegnata in questi giorni,attraverso la sua rete di

informatori scientifici presenti sulterritorio nazionale, a presentareai Medici Veterinari operanti nelsettore degli Animali da Compa-gnia, la nuova formulazione di Ri-madyl in compresse appetibili.Rimadyl è una specialità medici-nale a base di Carprofen, Farma-co Antinfiammatorio Non Steroi-deo (FANS) tra i più moderni edefficaci tra quelli disponibili per laspecie canina. È il farmaco di ele-zione per il trattamento delle for-me patologiche acute e cronichea carico degli apparati muscolaree scheletrico, utilizzato ed ap-prezzato ormai da diversi anni daiMedici Veterinari di tutto il mondo.Per le sue caratteristiche di effica-cia ed innocuità Rimadyl Com-presse Appetibili è specificata-mente indicato per il trattamentoprolungato dell’osteoartrite e deldolore ad essa associato e per ilcontrollo del dolore post-operato-rio. Con questa nuova formulazio-ne in compresse appetibili, lasomministrazione giornaliera diRimadyl diventa ancora più sem-plice e rapida e si trasforma inuna piacevole esperienza sia peril cane che per il suo proprietario.I cani, infatti, assumono volentierie volontariamente la dose giorna-liera di Rimadyl, senza costrizionie forzature e senza dover ricorre-re alla aggiunta di alimenti vari. Lasomministrazione giornaliera diRimadyl diventa per i proprietariun momento di relax e di giococon il proprio animale, senzastress ed ansia per la buona riu-scita dell’operazione. Il proprieta-rio, inoltre, ha l’assoluta certezzadi aver somministrato la dose cor-retta, senza dover controllare l’a-nimale o quello che è rimasto nel-la ciotola. Infine, le terapie prolun-gate con Rimadyl, indispensabiliin particolare per il controllo deldolore e per il trattamento dellepatologie articolari croniche, ven-gono notevolmente facilitate e leprescrizioni del Medico Veterina-rio portate a termine senza diffi-coltà. Le confezioni delle nuove

compresse appetibili sono identi-che a quelle già in commercio e,per facilitare le prescrizioni delMedico Veterinario e rendere su-

bito disponibili le nuove compres-se ai proprietari degli animali giàsotto trattamento, anche il relativoprezzo al pubblico risulta sovrap-

ponibile al precedente.Presentazioni:Rimadyl 20: flacone con 20 com-presse appetibili

Rimadyl 50: flacone con 20 e 50compresse appetibiliRimadyl 100: flacone con 50 com-presse appetibili. ■

Rimadyl: nuova formulazione in compresseappetibili e la somministrazione giornalieradiventa una piacevole esperienza!

▲▲

Per l'invio dei comunicati stampa:

[email protected]

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 9

laPROFESSIONE VETERINARIA 9/200426CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

[email protected]

Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga,

Sabina Pizzamiglio,Aldo Vezzoni

RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

Segreteria di RedazioneLara Zava

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GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

26100 CremonaIscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

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StampaPress Point, Abbiategrasso - MI

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Prezzo di copertina: € 3,00Prezzo Abbonamento annuo:

€ 62,00 per l’Italia;€ 92,00 per l’estero

Servizio abbonamenti: 0372-403507

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 5 marzo 2004

laVETERINARIAPROFESSIONE

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

VETERINARI, NON HONESSUN PIANO SU DI VOI,

di Fabrizio Pancini

ATTUALITÀ• VETERINARIO E

MANAGER, SI PUO’ ANZISI DEVE...

• SPOSTAMENTO DIANIMALI SENSIBILI ALLABLUE TONGUE

• DLGS 119/92, INTESARINVIATA IN LOMBARDIA

ANMVI INFORMA• SUL CASO ABRUZZO

L’ANMVI SCRIVE AGLIORDINI

• ANIMALI NELLECOSTITUZIONI:APPROCCIOPRAGMATICO

ANMVI REGIONE• INTERVISTA A VIVIANA

BECCALOSSI

RUBRICA FISCALE/LEGALE• LE INSEGNE INFERIORI A

5 METRI QUADRI SONOESENTI

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JOURNAL • DALLE ASSOCIAZIONI• LETTERE AL DIRETTORE• DALLE AZIENDE

SEMINARIO SCIVAC RIPRODUZIONE - Milano - Relatori: dr. Giovanni Majolino, dr. Stefano Romagnoli - Richiesto accredit. ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIDEV GIORNATA DI CASI CLINICI - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT GESTIONE DI SERVIZI E GESTIONE DEL DISSERVIZIO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

CONVEGNO ANMVI GLI ANIMALI NELLE COSTITUZIONI - Roma, Camera dei Deputati, Vicolo Valdina n. 3 Per informazioni: Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Roma - Tel. 06/85356677 - Fax 06/85831225

CORSO SIVAR CHIRURGIA DI BASE NEL BOVINO (max 20 iscritti) - Cremona - Relatori: dr. P. Bossi, dr. E. Chiavassa, prof. M. Gualtieri, dr. V. Marchi,dr. A. Pirovano, dr. D. Pravettoni - Richiesto accred. ECM - Info: Segr. SIVAR, Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

CORSO SIVAR VALUTAZIONE PARAMETRI AMBIENTALI NELL’ALLEVAMENTO DEL SUINO (max 20 iscritti) - Cremona, Centro Studi P.zzoTrecchi - Relatore: dr. M. Collell - Crediti ECM: 20 - Info: Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LA DERMATOLOGIA NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Serena Majestic Hotel , Viale Kennedy 12- Montesilvano (PE) - Relatore: dr.ssa Antonella Vercelli - Richiesto accredit. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO ONCOLOGIA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Park Hotel Villa Fiorita Via Giovanni XXIII, 1 Monastier (TV) - Relatore: dr. PaoloBuracco - Richiesto accred. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA INTRODUZIONE ALLA MEDICINA E CHIRURGIA NEL FURETTO DOMESTICO - Hotel Villa D’Amato, Via Messina Marine ,180- 90124 PalermoRelatore: dr. Vittorio Capello - Richiesto accred. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI OFTALMOLOGIA - Cremona - Crediti ECM: 44 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO AIVEMP L’AUTOCONTROLLO NELLE INDUSTRIE AGROALIMENTARI - Cremona, Palazzo Trecchi Richiesto accred. ECM - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. 0372/403541 - email [email protected]

SIOVET TRUAMATOLOGIA/ORTOPEDIA DEL GATTO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

INCONTRO SIVAE Gli Axolotl, i dendobratidi, i pipidi, i gechi del genere rhacodactylus, il cane della prateria, chirurgia della cavia. Pronto soccorso nei piccoli mammiferi selvatici, la diagnosidi clamiodiofilosi negli psittacidi - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM 7 - Per info: Sara Cazzaniga - Segr. SIVAE - Tel. 0372/460440 - email [email protected]

SIMVENCO L’OMEOPATIA DI RISONANZA IN OMEOPATIA VETERINARIA - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA 1a PARTE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SICARV IPERTENSIONE ARTERIOSA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SVIDI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI ED ENDOSCOPIA IN GASTROENTEROLOGIA - Cremona - Richiesto accred.ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TOSCANA LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO E DEL GATTINO E LA PREVENZIONE - Hotel Lorena, Via Trieste 3 Grosseto (Tel. 0564/25501) Relatore: dr.ssa Sabina Giussani - Richiesto accred. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE ARGOMENTI DI CHIURGIA DELLE VIE RESPIRATORIE - Hotel Federico II Via Ancona, 100 Jesi -AN- (Tel. 0731/211079) - Relatore:dr. Giorgio Romanelli - Richiesto accred. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA LA SINCOPE: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Centro Polifunzionale di Pollein -AO- “Grand Place” - Relatore: dr. Roberto SantilliRichiesto accred. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CONGRESSO SCIVAC/SIDEV CONGRESSO NAZIONALE SULLA LEISHMANIOSI - Napoli - Relatori: Francia, G. Bretagna, Italia, Spagna,Stati Uniti - Crediti ECM: 8 - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIRVAC Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ITER DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO NEL PAZIENTE CON ADDOME ACUTO - Hotel Internazionale - Via Ramazzotti, 2 Cervignano del Friuli -UD- FRIULI VENEZIA GIULIA Relatore: dr. Luca Formaggini - 4 crediti ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO AIVEMP IL CONTROLLO VETERINARIO NELLA PRODUZIONE DI FORMAGGI FRESCHI E STAGIONATI - Perugia, Centro Studi SCIVAC/AVULP,Via Morettini n.19 - Richiesto accred. ECM - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. 0372/40.35.41 - email [email protected]

CORSO SIVAR PRINCIPI FONDAMENTALI E ASPETTI SANITARI E MANAGERIALI DI ALIMENTAZIONE DELL’ALLEVAMENTO DEL SUINO (max 20 iscritti) - Cremona,Centro Studi P.zzo Trecchi - Relatore: dr. E. Marco - Crediti ECM: 14 - Info: Segr. SIVAR, Paola Orioli - tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

CORSO FSA PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Cremona, Centro Studi - Palazzo Trecchi Relatore: Dr. Aldo Vezzoni - Richiesto accred. ECM - Per info: Catia Arisi - Segr. FSA - Tel: 0372/403511 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE DAL SEGNO CLINICO ALLA DIAGNOSI ECOGRAFICA - Termoli - Relatore: dr. Sergio Fanfoni - Richiestoaccred. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO AIVEMP LA SICUREZZA SUL LAVORO NEI SERVIZI VETERINARI PUBBLICI: VALUTAZIONE DEL RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE - CremonaPalazzo Trecchi - Richiesto accred. ECM - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. 0372/403541 - email [email protected]

13-14mar.

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