Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

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Ipotesi di testo unificato www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 39, dall’8 al 14 novembre 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 392 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. UNIVERSITÀ Settimana di agitazioni quella dall’8 al 13 novembre in molti atenei italiani. Docenti e ricercatori protestano contro il ddl delega di riforma dello stato giu- ridico dei docenti universitari. Nel di- segno di legge delega, è prevista l’a- brogazione dell’incompatibilità all’e- sercizio della libera professione. ORDINI Il Ministro per gli Affari Regionali Enri- co La Loggia getta un’ipoteca sulla riforma delle professioni: “quando l’or- dinamento delle libere professioni tor- nerà di competenza esclusiva dello Stato - da dichiarato - allora faremo la riforma che i professionisti aspettano da così tanto tempo”. Il Ministro si rife- risce alla riscrittura dell’articolo 117 della Costituzione che, pur approvata dalla Camera, deve ancora superare “la prova” di altri tre passaggi parla- mentari. FISM L’assemblea ordinaria della Federa- zione italiana delle società medico- scientifiche (Fism) ha approvato il nuovo statuto e il bilancio 2003. È sta- to “un momento di grande trasparen- za - ha detto il presidente Luporini - durante il quale è stato anche spiega- to come sono stati spesi i soldi prove- nienti dalla Convenzione con il mini- stero; la Fism ha dimostrato di potersi porre come elemento catalizzatore di soluzioni rispondenti agli obiettivi del- l’Ecm”. ONAOSI Il disegno di legge del Sen Ulivi per l’abrogazione dell’obbligo contributivo ONAOSI a carico dei sanitari privati è stato sottoscritto dal Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Se- nato, Antonio Tomassini (FI), e dai Se- natori Vincenzo Demasi (AN) e Ro- mualdo Coviello (Mar). OGM E AFLATOSSINE La SISVET ha sottoscritto il manifesto pro-ogm lanciato dal prof. Umberto Veronesi. Polemiche dagli avversari delle biotecnologie. “Le aflatossine - ha rilanciato l’ex ministro alla sanità - sono il cancerogeno più potente in na- tura, possono finire nella polenta, nel- la carne e nel latte che mangiamo”. LINGUA BLU Dopo la conferma di un focolaio di blue tongue in Spagna la Direzione di Sanità Veterinaria ha invitato gli UVAC a verificare insieme ai servizi regionali eventuali partite di bovini e ovini intro- dotte dai territori spagnoli nei 60 gior- ni antecedenti il 13 ottobre, data in cui la Commissione UE ha imposto il bloc- co cautelativo delle importazioni da al- cune regioni del Sud della Spagna. LATTE Alla Fiera del Bovino di Cremona il Mi- nistro Alemanno ha definito “strategi- ca” la filiera lattiero-casearia, che ge- nera 23 mld di euro di valore finale al consumo. Occorre valorizzare il latte italiano - ha detto - “orientando i pro- duttori verso prodotti fortemente diffe- renziati agli occhi del consumatore. E due sono i segmenti che possono consentire questa valorizzazione: le produzioni tutelate e il latte fresco”. Brevi Equini, prende forma la legge che li tutelerà L'On. Luigi Borrelli, relatore in Commissione Agricoltura, ha proposto un testo base che riunisce cinque proposte di legge A PAG. 3 Una carta di credito tutta per noi I nsieme a questo numero di Profes- sione Veterinaria troverete la moduli- stica per richiedere la carta di credito ANMVI-VISA. Si tratta di un nuovo servizio finanziario esclusivamente rivolto a noi me- dici veterinari, realizzato insieme alla CONSEL spa, la finanziaria del Gruppo Banca Sella. Qualche dettaglio pratico: il modulo è da compilare in tutte le sue parti e va spedita a CONSEL solo la copia di sua pertinenza; con il modulo vanno spedite anche le fotocopie della carta d’identità, del co- dice fiscale e l’ultimo Modello Unico (solo il frontespizio e il Quadro Rn). La carta prevede il pagamento rateale e a saldo, mette a disposizione del titolare un fido (da 3.000 a 5.000 euro). A mano a mano che avvengono i rimborsi, si ricostituisce il valore iniziale del fido e la carta può continua- re ad essere utilizzata. In sostanza: è una carta-serbatoio, che si può uti- lizzare fino all’esaurimento della scorta disponibile. Ha un tasso di inte- resse dell’1 per cento mensile (12% annuale), il più conveniente sul mer- cato italiano delle carte rateali. Può essere utilizzata su tutto il circuito mondiale VISA. Consente prelievi di denaro presso tutti i distributori auto- matici (bancomat) e molto altro ancora. La Carta ANMVI-VISA è garanti- ta da una copertura assicurativa stipulata da CONSEL per conto dei pro- pri clienti. Essa prevede la formula SALVACARTA (assicurazione contro uso fraudolento della carta a seguito di furto, scippo, rapina o smarri- mento; copertura assicurativa in caso di malattia grave, perdita del posto di lavoro, inabilità al lavoro, invalidità totale e permanente, decesso). In caso di furto o smarrimento è possibile denunciare immediatamente il fat- to al numero verde 800 822 056. Con la carta ANMVI-VISA è possibile effettuare tutti i pagamenti previsti a livello associativo: quota associativa annuale, iniziative di aggiornamento con possibilità di rateizzazione. Quasi tutti abbiamo in tasca una carta di credito. La novità è tutta nell’idea che la carta di credito personalizzata pos- sa contribuire a fare “status” per la nostra professione, a sottolineare ogni volta che la togliamo dal portafoglio e la consegniamo ad un operatore per i nostri pagamenti che siamo professionisti. Noi medici veterinari siamo i primi, forse gli unici, ad averci pensato. La carta ANMVI potrebbe anche di- ventare lo strumento privilegiato per le nostre spese professionali, differen- ziando in questo modo la nostra contabilità personale e familiare. E allora, carta per carta, perché non usare la carta ANMVI? Per eventuali informazioni sulla compilazione e sulla documentazione è attivo un numero verde: 800 653365. I l quotidiano La Repubblica ha dedi- cato ampio spazio nelle pagine loca- li del 21 ottobre all'inaugurazione del- l'anno accademico della Facoltà di Medicina Veterinaria. La notizia vera, però, non è stata il momento celebrati- vo ma il duro scontro fra il Preside di Veterinaria, Stefano Cinotti, ed il Retto- re dell'Università di Bologna, Pier Ugo Calzolari, già ufficialmente ripropostosi come candidato per un prossimo man- dato. Il Prof. Cinotti, infatti, ha criticato la gestione del Rettore in scadenza, ri- cordando i problemi tutt'ora irrisolti, le enormi difficoltà che l'Università deve affrontare nella sua gestione e la asso- luta mancanza di fondi per la ricerca. Il Prof. Calzolari che certo non si aspet- tava un discorso così duro, giustificato soltanto dall'apertura della campagna elettorale per il rinnovo dell'incarico di Rettore, per il quale il Preside si è evi- dentemente autocandidato, ha rispo- sto a tono sottolineando gli errori, la mancata informazione e le ingiustifica- te critiche espresse da Cinotti nel suo intervento. Era presente, tra le numero- se autorità, il Prof. Paolo De Castro, ex Ministro del Governo di Prodi ed ex Presidente di Nomisma, attualmente responsabile di un master alla Facoltà di Veterinaria e da sempre sostenitore di Cinotti. La sua candidatura, che sembra provenire dall'area scientifica del mondo accademico, è, infatti, cer- tamente "vista di buon occhio a sinistra, area Prodi, di cui è compagno di giri in bicicletta". L'ex Presidente della Com- missione Europea sarà disposto a so- stenere in questa corsa il suo fedele gregario? Il mondo professionale veteri- nario non ha mai visto con simpatia il Prof Cinotti ed il suo modo di operare. Non possiamo dimenticare che il nuovo corso di Laurea a Catanzaro è stato for- temente sponsorizzato da lui, non pos- siamo far finta di niente di fronte all'as- soluta mancanza di rispetto del Codice Deontologico nella promozione e ge- stione dell'Ospedale Universitario, è im- possibile scordarsi la sua difesa della li- sta di proscrizione dei "cani pericolosi" nel suo ruolo di esperto nel Consiglio Superiore di Sanità e come è possibile smettere di denunciare il suo modo di agire come referee ECM? Nonostante tutto questo ci fa piacere pensare che il Preside della Facoltà di Medicina Vete- rinaria possa diventare il prossimo Ret- tore dell'Università di Bologna. Al rettorato in bicicletta Se lo sai già, l’hai letto su @nmviOggi! ATTUALITÀ DEL SETTORE NOVITÀ NORMATIVE ATTIVITÀ ANMVI RUBRICHE @nmvi Oggi è il quotidiano di informazione veterinaria realizzato dall’ANMVI per il tuo aggiornamento. Si avvale di una propria redazione e delle maggiori agenzie di stampa nazionali. Da @nmvi Oggi accedi alla consultazione gratuita della Banca Dati Sanitaria GIOFIL/ANMVI, del Prontuario OEMF/MASSON, di Vet Job e Vet Exchange. http://www.anmvi.it/anmvioggi/

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Ipotesi di testo unificato

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 39, dall’8 al 14 novembre 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

392ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

UNIVERSITÀSettimana di agitazioni quella dall’8 al13 novembre in molti atenei italiani.Docenti e ricercatori protestano controil ddl delega di riforma dello stato giu-ridico dei docenti universitari. Nel di-segno di legge delega, è prevista l’a-brogazione dell’incompatibilità all’e-sercizio della libera professione.

ORDINIIl Ministro per gli Affari Regionali Enri-co La Loggia getta un’ipoteca sullariforma delle professioni: “quando l’or-dinamento delle libere professioni tor-nerà di competenza esclusiva delloStato - da dichiarato - allora faremo lariforma che i professionisti aspettanoda così tanto tempo”. Il Ministro si rife-risce alla riscrittura dell’articolo 117della Costituzione che, pur approvatadalla Camera, deve ancora superare“la prova” di altri tre passaggi parla-mentari.

FISML’assemblea ordinaria della Federa-zione italiana delle società medico-scientifiche (Fism) ha approvato ilnuovo statuto e il bilancio 2003. È sta-to “un momento di grande trasparen-za - ha detto il presidente Luporini -durante il quale è stato anche spiega-to come sono stati spesi i soldi prove-nienti dalla Convenzione con il mini-stero; la Fism ha dimostrato di potersiporre come elemento catalizzatore disoluzioni rispondenti agli obiettivi del-l’Ecm”.

ONAOSIIl disegno di legge del Sen Ulivi perl’abrogazione dell’obbligo contributivoONAOSI a carico dei sanitari privati èstato sottoscritto dal Presidente dellaCommissione Igiene e Sanità del Se-nato, Antonio Tomassini (FI), e dai Se-natori Vincenzo Demasi (AN) e Ro-mualdo Coviello (Mar).

OGM E AFLATOSSINELa SISVET ha sottoscritto il manifestopro-ogm lanciato dal prof. UmbertoVeronesi. Polemiche dagli avversaridelle biotecnologie. “Le aflatossine -ha rilanciato l’ex ministro alla sanità -sono il cancerogeno più potente in na-tura, possono finire nella polenta, nel-la carne e nel latte che mangiamo”.

LINGUA BLUDopo la conferma di un focolaio diblue tongue in Spagna la Direzione diSanità Veterinaria ha invitato gli UVACa verificare insieme ai servizi regionalieventuali partite di bovini e ovini intro-dotte dai territori spagnoli nei 60 gior-ni antecedenti il 13 ottobre, data in cuila Commissione UE ha imposto il bloc-co cautelativo delle importazioni da al-cune regioni del Sud della Spagna.

LATTEAlla Fiera del Bovino di Cremona il Mi-nistro Alemanno ha definito “strategi-ca” la filiera lattiero-casearia, che ge-nera 23 mld di euro di valore finale alconsumo. Occorre valorizzare il latteitaliano - ha detto - “orientando i pro-duttori verso prodotti fortemente diffe-renziati agli occhi del consumatore. Edue sono i segmenti che possonoconsentire questa valorizzazione: leproduzioni tutelate e il latte fresco”.

Brevi

Equini,prendeforma lalegge che li tuteleràL'On. Luigi Borrelli, relatore inCommissione Agricoltura, ha propostoun testo base che riunisce cinqueproposte di legge A PAG. 3

Una carta di credito tutta per noi

Insieme a questo numero di Profes-sione Veterinaria troverete la moduli-stica per richiedere la carta di credito

ANMVI-VISA. Si tratta di un nuovo serviziofinanziario esclusivamente rivolto a noi me-dici veterinari, realizzato insieme allaCONSEL spa, la finanziaria del Gruppo

Banca Sella. Qualche dettaglio pratico: il modulo è da compilare in tuttele sue parti e va spedita a CONSEL solo la copia di sua pertinenza; conil modulo vanno spedite anche le fotocopie della carta d’identità, del co-dice fiscale e l’ultimo Modello Unico (solo il frontespizio e il Quadro Rn).La carta prevede il pagamento rateale e a saldo, mette a disposizione deltitolare un fido (da 3.000 a 5.000 euro). A mano a mano che avvengono irimborsi, si ricostituisce il valore iniziale del fido e la carta può continua-re ad essere utilizzata. In sostanza: è una carta-serbatoio, che si può uti-lizzare fino all’esaurimento della scorta disponibile. Ha un tasso di inte-resse dell’1 per cento mensile (12% annuale), il più conveniente sul mer-cato italiano delle carte rateali. Può essere utilizzata su tutto il circuitomondiale VISA. Consente prelievi di denaro presso tutti i distributori auto-matici (bancomat) e molto altro ancora. La Carta ANMVI-VISA è garanti-ta da una copertura assicurativa stipulata da CONSEL per conto dei pro-pri clienti. Essa prevede la formula SALVACARTA (assicurazione controuso fraudolento della carta a seguito di furto, scippo, rapina o smarri-mento; copertura assicurativa in caso di malattia grave, perdita del postodi lavoro, inabilità al lavoro, invalidità totale e permanente, decesso). Incaso di furto o smarrimento è possibile denunciare immediatamente il fat-to al numero verde 800 822 056.Con la carta ANMVI-VISA è possibile effettuare tutti i pagamenti previsti alivello associativo: quota associativa annuale, iniziative di aggiornamentocon possibilità di rateizzazione. Quasi tutti abbiamo in tasca una carta dicredito. La novità è tutta nell’idea che la carta di credito personalizzata pos-sa contribuire a fare “status” per la nostra professione, a sottolineare ognivolta che la togliamo dal portafoglio e la consegniamo ad un operatore peri nostri pagamenti che siamo professionisti. Noi medici veterinari siamo iprimi, forse gli unici, ad averci pensato. La carta ANMVI potrebbe anche di-ventare lo strumento privilegiato per le nostre spese professionali, differen-ziando in questo modo la nostra contabilità personale e familiare. E allora,carta per carta, perché non usare la carta ANMVI?Per eventuali informazioni sulla compilazione e sulla documentazioneè attivo un numero verde: 800 653365.

I l quotidiano La Repubblica ha dedi-cato ampio spazio nelle pagine loca-

li del 21 ottobre all'inaugurazione del-l'anno accademico della Facoltà diMedicina Veterinaria. La notizia vera,però, non è stata il momento celebrati-vo ma il duro scontro fra il Preside diVeterinaria, Stefano Cinotti, ed il Retto-re dell'Università di Bologna, Pier UgoCalzolari, già ufficialmente ripropostosicome candidato per un prossimo man-dato. Il Prof. Cinotti, infatti, ha criticatola gestione del Rettore in scadenza, ri-cordando i problemi tutt'ora irrisolti, leenormi difficoltà che l'Università deveaffrontare nella sua gestione e la asso-luta mancanza di fondi per la ricerca. IlProf. Calzolari che certo non si aspet-tava un discorso così duro, giustificatosoltanto dall'apertura della campagnaelettorale per il rinnovo dell'incarico diRettore, per il quale il Preside si è evi-dentemente autocandidato, ha rispo-sto a tono sottolineando gli errori, lamancata informazione e le ingiustifica-te critiche espresse da Cinotti nel suointervento. Era presente, tra le numero-se autorità, il Prof. Paolo De Castro, exMinistro del Governo di Prodi ed exPresidente di Nomisma, attualmente

responsabile di un master alla Facoltàdi Veterinaria e da sempre sostenitoredi Cinotti. La sua candidatura, chesembra provenire dall'area scientificadel mondo accademico, è, infatti, cer-tamente "vista di buon occhio a sinistra,area Prodi, di cui è compagno di giri inbicicletta". L'ex Presidente della Com-missione Europea sarà disposto a so-stenere in questa corsa il suo fedelegregario? Il mondo professionale veteri-nario non ha mai visto con simpatia ilProf Cinotti ed il suo modo di operare.Non possiamo dimenticare che il nuovocorso di Laurea a Catanzaro è stato for-temente sponsorizzato da lui, non pos-siamo far finta di niente di fronte all'as-soluta mancanza di rispetto del CodiceDeontologico nella promozione e ge-stione dell'Ospedale Universitario, è im-possibile scordarsi la sua difesa della li-sta di proscrizione dei "cani pericolosi"nel suo ruolo di esperto nel ConsiglioSuperiore di Sanità e come è possibilesmettere di denunciare il suo modo diagire come referee ECM? Nonostantetutto questo ci fa piacere pensare che ilPreside della Facoltà di Medicina Vete-rinaria possa diventare il prossimo Ret-tore dell'Università di Bologna. ■

Al rettorato in bicicletta

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ATTUALITÀ DEL SETTORENOVITÀ NORMATIVE

ATTIVITÀ ANMVIRUBRICHE

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Si avvale di una propria redazionee delle maggiori agenzie di stampa nazionali.

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Il Comitato ristretto della Com-missione Agricoltura dellaCamera è giunto ad una prima

ipotesi di testo unificato delle 5 pro-poste di legge, depositate da al-trettanti parlamentari (Rava, Masini,Rocchi, Pecoraro Scanio e de Ghi-slanzoni Cardoli), in materia di tute-la e valorizzazione degli equini. L’a-nalisi dettagliata delle 5 proposte inesame è già stata presentata sullepagine di questo giornale (Profes-sione Veterinaria n. 16/2004). L’ipo-tesi di testo unificato che vi propo-niamo ora è stata predisposta dalrelatore designato, On. Luigi Bor-relli. (foto) “La legge sulla tuteladegli animali approvata nell’agostoscorso ha già risolto molti problemi- ha dichiarato l’On. Borrelli - ma al-cune questioni rimangono aperte equesta legge offre una soluzione”.Il parlamentare si riferisce alla Leg-ge 20 luglio 2004, n. 189 “Disposi-zioni concernenti il divieto di mal-trattamento degli animali, nonchédi impiego degli stessi in combatti-menti clandestini o competizioninon autorizzate” (Gazzetta Ufficialen. 178 del 31 luglio 2004), in vigoredal 1 di agosto. Ma, appunto, nonbasta. Occorre una norma specifi-ca. Quella in lavorazione presso ilLegislatore si presta a moltepliciosservazioni. Sarà premura del-l’ANMVI riferirle in Parlamento, sul-la base di indicazioni elaborate in-sieme alla SIVE. Balza comunqueall’occhio l’articolo 4. Analoghe re-sponsabilità venivano attribuite almedico veterinario nella prima ste-sura della legge 189/04 e sono sta-te giustamente emendate. Vengo-no ora riproposte, sia pure in uncontesto diverso, ma sempre tra-scurando l’assoggettamento delmedico veterinario al Codice deon-tologico. Dovremo anche rifletteresulle difficoltà del medico veterina-rio a valutare i casi di maltratta-mento e ad ergersi “giustiziere”dell’animale. Dovremo anche riflet-tere sulla clonazione e sulla ricer-ca. L’ANMVI, in questo senso, nonha mai nascosto il sostegno e l’am-mirazione per quanto compiuto dalcollega Cesare Galli (“padre” diPrometea, il primo cavallo clonatoal mondo) celebrità scientifica in-ternazionale e “vittima” dell’oscu-rantismo del nostro Paese. Dovre-mo anche considerare il diffondersidi una cultura animalista che con-danna l’utilizzo degli animali nellecompetizioni e nelle manifestazioniludiche o di spettacolo. Sicuramen-te il Legislatore deve essere atten-to a corrispondere gli orientamentidella Società italiana e sicuramente

3ATTUALITÀ

Ipotesi dell’On. Luigi Borrelli

Tutela e valorizzazione degli equini. Proposto un testo unificato

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004

ART. 1. (Finalità).1. Lo Stato e le Regioni, nel rispetto delle rispettive com-petenze, avvalendosi dell’UNIRE, tutelano e valorizzano lerazze equine e le razze asinine esistenti in Italia e ne fa-voriscono buone condizioni di salute e di benessere inognuna delle loro molteplici utilizzazioni in rapporto alle at-tività umane. ART. 2. (Norme per la tutela della salute e benessere de-gli equidi).1. È fatto divieto di utilizzare gli equidi in esperimentiscientifici finalizzati alla clonazione degli stessi animali. 2. È vietato separare i puledri dalle proprie madri primadel compimento del quarto mese di vita. 3. È vietato sottoporre a doping gli equidi. Costituisce do-ping la somministrazione, o comunque favorire l’uso, disostanze proibite, di farmaci o di sostanze biologicamen-te o farmacologicamente attive senza la prescrizione me-dico-veterinaria, l’applicazione di trattamenti o l’utilizzazio-ne di procedimenti che agiscano per elevare o diminuire illivello naturale delle prestazioni e possano metterne a ri-schio la loro salute e il loro benessere. Il divieto di cui alpresente comma si applica alle competizioni e ad ogni al-tra situazione di utilizzo a diversi fini degli equidi. ART. 3. (Delega al Governo). 1. Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalladata di entrata in vigore della presente legge, uno o piùdecreti legislativi sulla tutela della salute e del benesseredegli equidi sia negli allevamenti che nelle varie attività diimpiego, e in particolare nello svolgimento delle attivitàequestri. I decreti legislativi dovranno rispettare quantostabilito dagli articoli 2 e 5, nonché i seguenti principi e cri-teri direttivi:a) per gli equidi ricoverati in box, disponibilità di unospazio tale che consenta loro di muoversi, girarsi esdraiarsi;b) obbligo per i proprietari e i detentori di equidi di assi-curare loro buone condizioni igieniche, assistenza sanita-ria e un’adeguata alimentazione;c) esercizio delle attività equestri in forme tali da garan-tire la sicurezza e incolumità degli equidi, prevedendo, inparticolare, che i campi e le piste destinati alle medesimeattività rispondano a specifici criteri atti, in via prioritaria, asalvaguardare il benessere e la salute degli equidi;d) garanzia della professionalità degli operatori e tuteladegli utenti;e) fissazione dei requisiti per l’esercizio dell’ippoterapiae dell’onoterapia, nonché dei criteri per l’individuazionedelle strutture dei centri ippici specializzati e forniti dellenecessarie attrezzature medico-sanitarie. 2. Dalla data di entrata in vigore della presente legge e fi-no all’adozione dei decreti di cui al comma precedente,nella cura e nell’utilizzo del cavallo sono rispettati ed ap-plicati i regolamenti emanati dalla Federazione equestreinternazionale. 3. Sugli schemi di decreti legislativi di cui al comma 1,adottati previa intesa in sede di Conferenza permanenteper i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autono-me di Trento e di Bolzano, e previo parere delle commis-sioni parlamentari competenti per materia del Senato del-la Repubblica e della Camera dei Deputati. Il parere dovràessere espresso entro trenta giorni dalla data di trasmis-sione dei relativi schemi; decorso tale termine, i decreti le-gislativi possono essere comunque adottati. ART. 4. (Obblighi dei medici veterinari). 1. In caso di violazione delle disposizioni di cui alla pre-sente legge, gli equidi maltrattati o tenuti in condizioni ri-tenute non idonee ai sensi di legge, sono posti sotto os-servazione medico-sanitaria da parte del servizio veteri-nario delle aziende sanitarie locali, al fine del ripristino del-le normali condizioni salute e di benessere. Gli oneri rela-tivi all’attuazione del presente comma sono posti a caricodel detentore o possessore dell’animale. 2. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, ogni medi-co veterinario che, nell’esercizio della propria professionevenendo a conoscenza di lesioni o di maltrattamenti adequidi sanzionabili a norma delle leggi vigenti, omette o ri-tarda di riferirne all’autorità giudiziaria, è punito con la san-zione amministrativa stabilita all’articolo 13, comma 1. ART. 5. (Definizioni delle attività equestri, delle attivitàsportive connesse, della ippoterapia). 1. Si definiscono attività equestri: le manifestazioni sporti-ve, le corse di paese, le giostre, i palii e le manifestazionianaloghe, anche con l’impiego di asini. 2. Sono altresì equiparati alle attività equestri di cui al com-ma 1 il turismo equestre, l’ippoterapia e l’onoterapia. 3. Per turismo equestre si intende la pratica equestre svol-ta in aree extraurbane, sia individualmente che in forma

associata, per scopi ludici, turistici, ricreativi, culturali esportivi non agonistici, aventi finalità economica, qualiescursioni, viaggi, raduni, organizzazioni di vacanze non-ché di tempo libero a cavallo, effettuati con cavalli monta-ti o attaccati. Le medesime attività esercitate dall’impren-ditore agricolo, in connessione con la conduzione del fon-do, sono classificate attività agrituristiche. 4. Le attività sportive agonistiche equestri, regolarmenteautorizzate, svolte anche in zone agricole, la cui praticanon comporta trasformazioni irreversibili nel territorio, so-no equiparate alle attività agricole ai fini delle trasforma-zioni urbanistiche, edilizie, ambientali e idrologiche del ter-ritorio. 5. Per attività di ippoterapia si intende la pratica equestrefinalizzata alla riabilitazione connessa al recupero fisico epsichico dei soggetti portatori di handicap. Per onoterapiasi intende analogo trattamento che si basa sull’utilizzo diasini. ART. 6. (Misure per favorire la salvaguardia delle razzeequine, la diffusione degli allevamenti e le attività eque-stri).1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della pre-sente legge il Ministro delle politiche agricole e forestali,sentito l’UNIRE, e d’intesa con la Conferenza permanenteper i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autono-me di Trento e di Bolzano, mediante decreti ministeriali:a) fissa le caratteristiche che devono avere i centri che ac-colgono “a pensione” i cavalli e, di concerto con il ministrodell’economia e delle finanze individua le agevolazioni fi-scali ad essi riservate;b) predispone un piano pluriennale di miglioramento e didiffusione su tutto il territorio nazionale dei centri di incre-mento ippico, per i quali si prevede l’uso di nuove tecni-che e l’impiego di personale specializzato, cui affidare ilcompito di divulgazione delle attività che prevedono l’uti-lizzo del cavallo;c) attiva, di concerto con il ministro dell’istruzione, dell’u-niversità e della ricerca, una scuola superiore di specializ-zazione per operatori delle varie discipline equestri, for-mati alla cultura del rispetto e del benessere del cavallo edediti all’attività di ricerca e sperimentazione sui metodi di-dattici più idonei all’insegnamento dell’arte equestre. d) predispone, di concerto con il Ministro della salute, in-terventi per lo sviluppo dell’ippoterapia e dell’onoterapia;e) predispone interventi per il miglioramento genetico deicavalli trottatori, galoppatori e da sella;f) incentiva le altre attività equestri;g) predispone i programmi previsti dall’articolo 8, comma3, del decreto-legge 24 giugno 2003, n. 147, convertito,con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2003, n. 200, in-cludendo anche le razze asinine minacciate da estinzio-ne. 2. In applicazione dell’articolo 21 della legge 6 dicembre1991, n. 394, gli enti responsabili di parchi o di aree pro-tette devono disporre, in rapporto all’estensione e allamorfologia del territorio interessato, di un congruo numerodi cavalli al fine di poter istituire, utilizzando personale giàin organico e formato mediante appositi corsi, o in colla-borazione con il Corpo forestale dello Stato, la vedettaequestre ambientale cui affidare compiti di vigilanza am-bientale e di segnalazione di aggressioni all’ambiente e alterritorio di proprio competenza. 3. Il Ministero delle politiche agricole e forestali ogni annodestina risorse derivanti anche da una quota parte deiproventi derivanti dalle scommesse TRIS e sue evoluzioniper promuovere, sentite l’UNIRE e le associazioni alleva-torie, e d’intesa con la Conferenza permanente per i rap-porti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Tren-to e di Bolzano:a) iniziative culturali legate alla ricostruzione storica dieventi e di manifestazioni caratterizzati dalla significativapresenza di cavalli o asini;b) iniziative, quali la distribuzione di materiale illustrativo ola realizzazione di visite guidate di scolaresche, volte adinformare circa la presenza sul territorio di strutture eque-stri, centri ippici, allevamenti, maneggi, percorsi ippici, tu-rismo equestre ed ogni altra struttura che ospita attivitàche coinvolgono il cavallo;c) corsi di maneggio, a prezzo agevolato, riservati ai ra-gazzi delle scuole medie inferiori;d) lezioni di educazione civica riguardanti l’importanza delcavallo nella storia e nell’evoluzione della civiltà, in colla-borazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università edella ricerca. ART. 7. (Disposizioni in materia di allevamento di cavalliper la competizione sportiva e per lo spostamento da par-te di privati degli animali di specie equina o asinina).

1. L’attività diretta all’allevamento di cavalli e al loro adde-stramento per la competizione sportiva è considerata, atutti gli effetti di legge, attività imprenditoriale agricola. 2. Sono imprenditori agricoli, ai sensi dell’articolo 2135 delcodice civile, i soggetti, persone fisiche o giuridiche, sin-gole o associate, che esercitano l’attività di cui al comma1. 3. Il reddito prodotto dall’attività di cui al comma 1 è de-terminato ai sensi degli articoli 32, comma 2, lettera b), 55,comma 2, lettera c), e 56, comma 5, del testo unico delleimposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive mo-dificazioni. 4. Fermo restando il rispetto delle misure eventualmentedisposte per motivi di polizia veterinaria, i trasporti, a fininon commerciali, di animali di specie equina e asinina ef-fettuati per diporto, affezione o per uso sportivo, eseguitida privati con mezzi propri, sono esenti dall’osservanzadelle disposizioni contenute agli articoli 31 e 36 del D. P.R. 8 febbraio 1954, n. 320. L’autorizzazione, di cui all’arti-colo 38 del D. P. R. 8 febbraio 1954, n. 320, esclusiva-mente per i trasporti sopraindicati, è valevole per cinqueanni. ”ART. 8. (Dismissione degli equini di proprietà delle ammi-nistrazioni dello Stato e trasferimento a centri abilitati). 1. Ai fini della presente legge, i cavalli in possesso dell’E-sercito italiano, dei Corpi militari e di polizia e del Corpo fo-restale dello Stato, non più utilizzabili per fini istituzionali,nonché quelli in esubero o non in grado di prestare servi-zi utili, sono trasferiti ai centri individuati ai sensi dell’arti-colo 12. L’onere del trasferimento e del mantenimento de-gli equini è posto a carico dei centri ippici riceventi che nehanno fatto richiesta. 2. L’assegnazione dei cavalli ai centri ippici che ne fannorichiesta avviene a condizione che siano garantiti i requi-siti minimi di tutela, di salvaguardia e di benessere degliequini, in conformità alle finalità previste dalla presentelegge. ART. 9. (Strutture di ricovero per equini).1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolza-no provvedono, in conformità ai principi fondamentali de-sumibili dalle disposizioni legislative vigenti in materia ditutela degli animali e di promozione del loro benessere,entro sei mesi dalla data di entrata in vigore dal decretoministeriale previsto dall’articolo 6, comma 1, lettera a), adeterminare con proprie norme i criteri per l’istituzione distrutture di ricovero destinate ad ospitare i cavalli che nonpossono essere più mantenuti dai proprietari o dai deten-tori, anche in deroga a quanto previsto dal suddetto de-creto ministeriale. 2. Gli enti e le associazioni protezionistici possono gestirestrutture di ricovero per cavalli, sottoposte al controllo sa-nitario dei servizi veterinari dell’azienda sanitaria localecompetente per territorio. Art. 10. (Modifiche al decreto legislativo 29 ottobre 1999,n. 449). 1. Al decreto legislativo 29 ottobre n. 449, sono apportatele seguenti modificazioni:a) L’articolo 3 è sostituito dal seguente:“Art. 3 (Rapporti con le regioni). –1. Ciascuna Regione,sentito l’UNIRE, definisce annualmente un programma diinterventi nel settore ippico finalizzato alla formazione e al-la qualificazione professionale degli addetti al settore, allarealizzazione di strutture veterinarie interne ed esterne agliippodromi, alla promozione dell’attività ippica, in partico-lare quella di carattere agonistico, e alla lotta al lavoro ir-regolare, nonché per il sostegno alle razze equine autoc-tone, a quelle asinine e alle manifestazioni riguardanti det-te razze. 2. Il Ministro delle politiche agricole e forestali, sentita laConferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le re-gioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, desti-na annualmente al finanziamento dei programmi di cui alcomma 1 risorse reperite anche da quota parte dei pro-venti derivanti dalle scommesse ippiche. 3. Le regioni realizzano i programmi finanziati ai sensi delcomma 2 avvalendosi dell’UNIRE”b) all’articolo 4:1) al comma 1 è aggiunta, in fine, la seguente lettera:“c-bis) la commissione per la vigilanza e il controllo sul do-ping e per la tutela della salute nelle attività ippiche ”;2) dopo il comma 5 sono inseriti i seguenti commi:“5-bis. La commissione per la vigilanza e il controllo suldoping e per la tutela della salute nelle attività ippiche pre-dispone i programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanzee sulle pratiche mediche utilizzabili ai fini di doping nelleattività sportive. La commissione, composta da cinque

esperti in materia, è nominata dal Ministro della salute,d’intesa con il Ministro delle politiche agricole e forestali, edura in carica tre anni. 5-ter. Il controllo veterinario sulle attività agonistiche eque-stri è svolto da laboratori accreditati sulla base di specifi-ci criteri emanati dal Ministero della Salute e convenziona-ti con l’UNIRE. Gli oneri non possono superare i limiti fis-sati dal Ministero della Salute. I laboratori sono sottopostialla vigilanza dell’Istituto Superiore di Sanità secondo lemodalità definite dal Ministro della salute con proprio de-creto.”;c) all’articolo 6:1) al comma 2 bis è aggiunto, in fine, il seguente periodo:“I membri delle tre consulte durano in carica tre anni epossono essere riconfermati una sola volta.”2) dopo il comma 4 sono inseriti i seguenti:“4-bis. La dotazione organica dell’UNIRE, determinata aisensi del comma 4, non può comunque superare le 335unità, corrispondenti al numero dei posti organico risul-tanti dalla sommatoria delle dotazioni organiche dell’UNI-RE stessa e degli enti tecnici incorporati ai sensi del pre-sente decreto. 4-ter. L’UNIRE può procedere ad assunzioni di personalenei limiti della dotazione organica definita ai sensi delcomma 4-bis, previo esperimento delle procedure di mo-bilità di cui all’articolo 34 della legge 27 dicembre 2002, n.289. I relativi oneri sono a carico dell’UNIRE che vi prov-vede mediante proprie disponibilità di bilancio. 4-quater. Sino al perfezionamento del provvedimento di ri-determinazione di cui al comma 4-bis, la dotazione orga-nica dell’UNIRE è provvisoriamente determinata in misurapari al numero dei posti coperti al 1° gennaio 2000, se-condo l’articolazione delle posizioni ordinamentali stabilitain esito alle procedure di riqualificazione del personalepreviste dal contratto collettivo nazionale di lavoro per il re-lativo quadriennio ”. ART. 11. (Regolamentazione delle scommesse ippiche emodifiche al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n.504). 1. I decreti di cui all’articolo 4, comma 5, del regolamentodi cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile1998, n. 169, relativi alle scommesse ippiche, sono adot-tati di intesa con l’UNIRE. 2. All’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 23 di-cembre1998, n. 504, la lettera b) è sostituita dalla se-guente:“b) per ogni tipo di scommessa: 16 per cento della quotadi prelievo stabilita per ciascuna scommessa.”ART. 12. (Affidamento degli equini confiscati). 1. Gli equini per i quali è stato disposto il sequestro o laconfisca ai sensi dell’articolo 19 quater delle norme dicoordinamento e transitorie del codice penale, sono affi-dati ai centri ippici di cui all’articolo 8 della presente leg-ge, individuati con decreto del Ministro dell’interno, di con-certo con i Ministri della difesa, dell’ambiente e della tute-la del territorio e delle politiche agricole e forestali, entrotre mesi dalla data di entrata in vigore della presente leg-ge. Gli affidatari degli equini confiscati possono rivalersidelle spese sostenute sul proprietario o sul detentore deimedesimi equini. ART. 13. (Sanzioni).1. Salvo che il fatto non costituisca reato, e fermo restan-do quanto previsto al comma 2, chi viola le disposizionidella presente legge è punito con una sanzione pecunia-ria da 1. 000 a 10. 000 euro. 2. Chiunque viola le disposizioni di cui all’articolo 2, com-ma 6, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni econ la multa da 3. 000 a 50. 000 euro. La pena è aumen-tata se dal fatto deriva un danno per la salute dell’animaleo se il fatto è commesso nei confronti di equini destinati adattività agonistiche, sportive o ludiche. ART. 14. (Destinazione delle sanzioni pecuniarie). 1. Le nuove o maggiori entrate derivanti dall’applicazionedelle sanzioni pecuniarie previste dalla presente legge, af-fluiscono all’entrata del bilancio dello Stato per essereriassegnate allo stato di previsione del Ministero delle po-litiche agricole e forestali e sono destinate ai centri ippicidi cui all’articolo 8. 2. Il decreto di cui all’articolo 12 determina i criteri di ri-partizione delle entrate tenendo conto in ogni caso del nu-mero degli equini affidati ad associazioni, a enti o a centriippici diversi da quelli individuati ai sensi del medesimoarticolo 12. 3. Entro il 30 novembre di ogni anno le risorse di cui alcomma 1 sono ripartite con decreto del Ministro delle po-litiche agricole e forestali, adottato di concerto con il Mini-stro dell’economia e delle finanze.

IPOTESI DI TESTO UNIFICATO PREDISPOSTO DAL RELATORE AI FINI DELL’ADOZIONE COME TESTO BASE

Iva, esente anche la prestazionesul cavallo

L’on. Luana Zanella ha presentato una proposta di leg-ge per esentare dall’IVA le prestazioni sanitarie veteri-narie effettuate sugli “animali domestici”. Una primaformulazione del provvedimento escludeva le presta-zioni sanitarie ad “animali destinati alla pratica sporti-va”, penalizzando in questo modo le prestazioni sulcavallo sportivo. Ora la proposta di legge, anche a se-

guito di alcune osservazioni suggerite dall’ANMVI, parla di “prestazionisanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese a cani, gatti e cavalli, le-galmente detenuti”. Sono comunque escluse le prestazioni sanitarie adanimali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo ali-mentare, e ad animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’eser-cizio di attività commerciali o agricole, nonché ad animali utilizzati perattività illecite.

Un tavolo tecnico per il cavalloIl Sottosegretario di Stato alla Salute, sen Cesare Cur-si ha istituito un tavolo tecnico in materia equina. L’o-biettivo è quello di “predisporre un dettagliato pro-gramma di lavoro in materia equina onde esaminarele problematiche relative all’anagrafe equina, allaconvenzione salute - agricoltura, oltre a tutte le con-nesse problematiche afferenti il settore normativo sa-

nitario e farmaceutico”. La prima riunione è stata fissata al 9 di novem-bre. Sono stati convocati tutti gli operatori del settore. Per la SIVE, il suoPresidente, dott. Sandro Barbacini.

un decisivo contributo al benesse-re animale può derivare dal coin-volgimento del medico veterinario,dal considerare che dove c’è un

animale deve essere garantita lapresenza o l’intervento del medicoveterinario. Che appunto è un me-dico e non un agente di polizia. ■

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Giovedì 28 ottobre laCommissione parla-mentare di controllo

sull’attività degli enti gestori di for-me obbligatorie di previdenza eassistenza sociale ha procedutoall’esame dei bilanci consuntivi2003 e dei bilanci preventivi 2004relativi all’Ente di previdenza edassistenza dei veterinari (ENPAV).La Commissione ha promossol’Ente, esprimendo considerazionifavorevoli e approvando la se-guente osservazione conclusiva:“occorre che l’Ente si impegni aporre in essere iniziative volte a mi-gliorare la redditività del patrimo-nio immobiliare”.Le considerazioni della Commis-sione.a) il risultato conseguito nel 2003

dall’ENPAV, nettamente supe-riore rispetto all’avanzo del2002, conferma lo stato di sa-lute della gestione caratteristi-ca e l’attenzione dell’Ente nel-le spese e riflette al tempostesso il migliorato clima deimercati finanziari che ha per-messo di registrare ricavi paria quasi 2 mln di euro per ri-prese di valore di attività fi-nanziarie e plusvalenze deri-vanti dalla cessione di quotedi fondi comuni di investimen-to e di titoli;

b) in ordine in particolare alla ge-stione caratteristica, si assistead un progressivo incrementodel rapporto iscritti / pensio-nati che se nel 1999 era pari a2,9 nel 2003 si è attestato sulvalore 3,5: a fronte di iscrittipari a 21.535, i pensionati so-

no stati pari a 6.119; c) secondo le previsioni formula-

te dall’Ente, per il 2004 il nu-mero di iscritti dovrebbe man-tenersi sostanzialmente in li-nea con il dato 2003, mentrequello dei pensionati dovreb-be ulteriormente ridursi per at-testarsi a fine anno su unaconsistenza di 6.100 pensioniin essere; questo favorevoleandamento delle variabili de-mografiche si è tradotto an-che in un miglioramento del-l’indice di copertura che nel2003 è stato pari a 1,84 (1,73nell’esercizio precedente e1,58 nel 1999);

d) per il 2004 l’indice di copertu-ra dovrebbe invece esserepari a 1,79, in flessione, quin-di, rispetto al dato del prece-dente esercizio; per quantoattiene la gestione del patri-monio, si ritiene che vi sianospazi di miglioramento, nono-stante che si sia registrato unmiglioramento nel 2003 rispet-to ai precedenti esercizi, cheerano stati per ENPAV, comeper altri Enti, pesantementenegativi;

e) in particolare merita di esseremonitorata la redditività lordadel patrimonio immobiliare dareddito, pari a 4,18 per cento,

soprattutto in considerazionedel fatto che nel caso dell’EN-PAV lo stesso risulta compo-sto quasi interamente da im-mobili adibiti ad uso ufficio,cui generalmente è associatauna redditività più elevata;

f) in ordine all’efficienza si ritie-

ne necessario che l’Ente si im-pegni nell’attività di progressi-va eliminazione degli arretratidi pratiche e ricorsi; in linea,invece, con la media degli al-tri enti, risultano i tempi medidi liquidazione delle presta-zioni pensionistiche. ■

4ATTUALITÀ

Esaminati il consuntivo 2003 e il preventivo 2004

La Commissione parlamentare di controllopromuove l’ENPAVSale il rapporto iscritti-pensionati: nel 2003 i primi erano 21.535 i secondi 6.119.In calo i pensionati nel 2004. Gestione del patrimonio da migliorare. Da smaltire ricorsi e arretrati

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004

Sì al reddito concordato nel Modello 1

Mentre l’ADEPP si schiera contro l’indicazione del reddito con-

cordato ai fini previdenziali, l’ENPAV dà ai suoi iscritti la

possibilità di indicare il reddito minimo concordato per il 2003 comebase imponibile per la determinazione del contributo previdenziale.L’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici Veterinari harecepito quanto stabilito dall’art. 33, comma 7, del D.L. 269/2003 inmerito al concordato preventivo biennale. L’Ente previdenziale deimedici veterinari ha precisato infatti ad @nmvi Oggi che nel Modello 1per la comunicazione annuale dei dati reddituali si richiede di indica-re, nel caso di adesione al concordato, l’importo esposto nel ModelloUnico, quadro RE, rigo 27 (colonna 2). Più precisamente: se il redditoconcordato è minore del reddito effettivo, l’iscritto dovrà indicare il red-dito concordato. È comunque data facoltà di indicare il reddito effetti-vo. Se il reddito concordato è superiore al reddito effettivo, dovrà es-sere indicato il reddito concordato. Resta inteso- concludono all’EN-PAV- che il reddito indicato nel Modello 1 sarà il dato reddituale da uti-lizzare ai fini previdenziali. Il 2 dicembre invece scade il termine per lapresentazione del Modello 1/2004. riferito ai dati reddituali del 2003.

Assemblea il 27 novembre

La prossima riunione dell’Assemblea Nazionale dei Delegati èfissata per il giorno 27 Novembre 2004. Il Consiglio di Ammini-

strazione sottoporrà all’Assemblea alcune proposte di modifica statu-tarie e regolamentari riguardanti gli istituti dei mutui e dei prestitiipotecari, proposte che saranno deliberate nel corso del prossimoConsiglio di Amministrazione di ottobre. All’ordine del giorno dell’As-semblea è prevista anche la proposta di integrazione dell’art. 2 delloStatuto, finalizzata ad introdurre tra le attività assistenziali prestate dal-l’Ente anche l’erogazione di forme di tutela sanitaria integrativa in fa-vore dei propri iscritti, da realizzare anche attraverso la stipulazione dipolizze assicurative annuali. La nuova formulazione della norma saràsottoposta alle valutazioni e conseguenti decisioni del Consiglio diAmministrazione dell’Ente convocato in seduta odierna.

Manuale di Buone Pratiche di Distribuzione

del farmaco veterinario

L’attività di distribu-zione dei farmaci ve-terinari è consideratada tutti i componentidelle varie filiereagro-alimentari comeun momento di fon-damentale importan-za nell’ambito di unsistema di prevenzio-ne dei pericoli per iprodotti alimentari daesse derivati e quindiin definitiva per la sa-lute del Consumatoreche li utilizza.ASCOFARVE, l’asso-ciazione di categoriache riunisce i maggiori distributori italiani di medicinali veteri-nari, ha varato nel mese di ottobre 2003 un progetto finalizza-to alla creazione di un Manuale di Buone Pratiche di Distribu-zione del farmaco veterinario. ASCOFARVE ritiene che questainiziativa debba rappresentare una prova evidente della buo-na volontà che tutti i Distributori cercano di mettere quotidia-namente nel loro lavoro, auspicando che si possa generare,grazie al Manuale, un circolo virtuoso di miglioramento conti-nuo nel tempo, del servizio offerto dalla Categoria ed una cre-scita reale delle tutele che devono essere garantite nei con-fronti del Consumatore e che rappresentano l’obiettivo da tem-po ampiamente dichiarato dall’Unione Europea.

Per informazioni: ASCOFARVE

Tel. 0432/54836 • Email: [email protected]

R E C E N S I O N I

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Rinnovata per tre anni, dal1° gennaio 2005 al 31 di-cembre 2007, la Conven-

zione Responsabilità Civile Pro-fessionale ANMVI Sicuramentesrl - Agenzia generale di BerneseSpa.Dopo i primi tre anni di applica-zione la Convenzione Responsa-bilità Civile Professionale ANMVIha risposto positivamente alleaspettative degli Iscritti alle As-sociazioni federate ANMVI, con-sentendo numerosi interventi ri-sarcitori alle situazioni di dannopatrimoniale a terzi determinatosia seguito di involontari errori didiagnosi e cura da parte dei Me-dici Veterinari assicurati. Sulla base delle richieste perve-nute, e delle esperienze sul cam-po, analizzando i termini e la por-tata delle garanzie, sono staterealizzate significative estensionidi garanzia, e notevoli migliora-menti in generale consentendo alprodotto assicurativo una cresci-ta nella portata generale e quindinella efficacia complessiva ren-dendolo anche sempre più ade-

guato ad un settore, quello vete-rinario, che sta vivendo momentidi forte trasformazione ed evolu-zione. I punti focali della edizione ag-giornata riguardano:1. raddoppio del capitale assi-

curato nella versione A(520.000 euro) e quadruplica-to nella versione B (1.035.000euro);

2. operatività della garanzia ditutela giudiziaria fin dalle pri-missime fasi della chiamata ingiudizio da parte del terzo re-clamante;

3. numero verde a disposizioneper l’assistenza telefonica rife-rita a problematiche assicura-tive della polizza;

4. capitale rimborso spese legalipari ad 1/10 del capitale assi-curato (50.000 euro) in ag-giunta al capitale assicuratoper la responsabilità civile;

5. regolamentazione più puntua-le nelle garanzie della coper-tura relativa al “consensoinformato”;

6. identificazione del rischio base

per i professionisti che seguonogli animali da compagnia;

7. identificazione delle categoriedi rischio superiori corrispon-denti ai professionisti che se-guono gli animali da reddito egli equini e determinazionedel relativo sovrappremio;

8. riduzione e rimodulazione de-gli scoperti per sinistri afferen-ti gli equini e gli allevamenti dianimali da reddito;

9. estensione della garanzia diresponsabilità civile alle situa-zioni di colpa derivanti dallostatus di datori di lavoro per idipendenti regolarmente as-sunti e quali proprietari o con-duttori dei locali dello studioveterinario.

Il premio minimo per la combina-zione base è stato contenuto in85 euro per anno, circa 1/4 - 1/5delle condizioni di mercato piùfavorevoli. Grazie all’adesione si-no ad oggi di oltre 1000 MediciVeterinari ha creato le condizionidi una vera e propria mutualitàassicurativa. È utile osservareche tale livello di premio consen-te di assicurarsi anche a coloroche si affacciano alla professionecompiendo, a costi molto conte-nuti, un indispensabile atto diprevidenza. Per contro anche coloro che da piùtempo sono impegnati nella pro-fessione possono, con altrettantocontenuto sovrappremio, integrarela copertura assicurativa per ren-derla aderente alla propria respon-sabilità professionale.

Aderire alla convenzione è estre-mamente semplice, basta collegar-si al sito internet www.sicuramen-

te.it e seguire le indicazioni peraderire online, oppure telefonare alnumero verde 800 906 377. ■

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Polizza di R.C. Professionale

Qualche euro in più per una maggiore garanziaL'ANMVI rinnova l'accordo con Sicuramente srl sino al 2007

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004ATTUALITÀ

Massimali Assicurati 520.000,00 € 1.035.000,00 €

Premio Convenzione Base (animali da compagnia 85,00 € 119,00 €e piccoli animali in genere) compresa la RCG per la conduzione dello studio

Integrazione di premio per animali da reddito 85,00 € 119,00 €

Integrazione di premio per equini 190,00 € 266,00 €

Integrazione di premio per servizio presso ASL 110,00 € 154,00 €

Scoperti e franchigie % Scoperto Minimo Massimo

Animali da reddito 10 1.000,00 € 5.000,00 €

Equini 10 2.000,00 € 5.000,00 €

Vizio del consenso informato 20 3.000,00 € 6.000,00 €

Nota Bene1) Il premio previsto per la Convenzione Base deve essere sempre corrisposto, mentre le integrazioni devonoesserlo in caso di una o più estensioni di garanzia.2) Le condizioni di polizza sono quelle della edizione giugno 2004 complete delle "NORME SPECIFICHE" e del-le "CONDIZIONI AGGIUNTIVE".3) I premi esposti sono comprensivi di imposte.

Nuovo testo dell’articolo 22 - Gestione delle vertenze di danno - Spese legali"La Società assume la gestione delle vertenze tanto in sede stragiudiziale che giudiziale, sia civile che pena-le, solo nel caso di insorgenza di un procedimento giudiziario e sempreché l’assicurato si sia astenuto da qual-siasi riconoscimento di responsabilità nei confronti di terzi. La Compagnia designa, ove occorra, legali e tec-nici e si avvale di tutti i diritti e le azioni spettanti all’Assicurato stesso. In tali casi la Compagnia ha facoltà dichiedere all’ANMVI l’intervento per la scelta dei consulenti tecnici di fiducia più idonei alle fattispecie trattatefra gli iscritti alle varie associazioni ANMVI. Sono a carico della Compagnia le spese sostenute per resistere al-l’azione promossa contro l’Assicurato, entro il limite di un importo pari ad un decimo del massimale stabilito inpolizza per il danno cui si riferisce la domanda ed in eccesso al massimale stesso. Qualora la somma dovutaal danneggiato superi il predetto massimale, le spese, eccedenti un decimo del massimale come sopra stabi-lito, vengono ripartite fra Società ed Assicurato in proporzione del rispettivo interesse. La Compagnia non ri-conosce spese incontrate dall’Assicurato per i legali o tecnici che non siano da essa concordemente designaticon l’Assicurato stesso, né risponde delle multe o ammende, ma soltanto delle spese di giustizia penale.

Afine di quest'anno scade la convenzione che l'ANMVI avevastipulato con Sicuramente srl nel 2002 per poter offrire a tut-ti i medici veterinari iscritti ad una associazione federata

Anmvi una polizza di RC Professionale di ottima qualità ad un prezzoveramente minimo. L'impegno da parte dell'ANMVI, che per ottenereun prezzo così basso aveva rinunciato a qualsiasi commissione e rim-borso di costi, era quello di arrivare ad almeno mille contratti entro unanno in quanto questo numero era ritenuto dalla compagnia assicura-trice quello minimo per avere un possibile riequilibrio del rischio. Le co-se non sono andate come speravamo e per arrivare ai primi mille con-tratti abbiamo impiegato ben tre anni. Sicuramente srl che ha quindi ge-stito in perdita questi primi anni della convenzione, credendo in pro-spettive migliori, non solo non ha mai disdetto il contratto sopportandoquesta situazione iniziale, ma ci ha ulteriormente dato fiducia rinnovan-do la convenzione per altri tre anni. Alcune condizioni della polizza so-no state riviste non solo per ridare un equilibrio di rischio all'operazionema soprattutto per renderla più attuale nell'evoluzione del settore ed an-che più aderente alle caratteristiche della nostra attività professionaleed alle necessità espresse dai sottoscrittori. Quello che certamente èemerso da questi primi tre anni di esperienza è ancora una forte di-strazione rispetto al problema della copertura assicurativa, motivo diuna lenta crescita del numero delle adesioni, ed anche un'incredibilesuperficialità ed improvvisazione nella gestione del rischio professiona-le di fronte alle contestazioni. Questo atteggiamento ha messo spessola compagnia assicurativa in forte difficoltà nell'affrontare le denuncepervenute anche quando non vi erano reali situazioni di colpa profes-sionale. Un comportamento corretto del medico veterinario diventa dif-ficilmente dimostrabile quando non esiste una fattura, un consensoinformato, una cartella clinica, ecc. Diventa anche difficile difendere l'o-perato del professionista se questi pur di chiudere al più presto la con-testazione dà subito ragione al cliente scaricando ogni problema sul-l'assicurazione. È giusto e corretto ammettere il proprio errore quandoquesto è reale ma non ha alcun senso se non ci sono vere responsabi-lità. Un atteggiamento di continua accettazione indiscussa delle conte-stazioni del cliente porterà inevitabilmente le polizze a costi insosteni-bili come già accade in altri paesi, soprattutto Stati Uniti. La propria pro-fessionalità va quindi correttamente difesa non solo per sé ma ancheper tutta la categoria che inevitabilmente rappresentiamo ogni voltache ci viene rivolto un addebito o una accusa. Dobbiamo quindi impe-gnarci tutti in una maggiore e generalizzata crescita professionale conla capacità e l'impegno di difenderla quando abbiamo la convinzione,in scienza e coscienza, di aver fatto un buon lavoro. Riportiamo di se-guito il testo che Sicuramente srl ci ha inviato per illustrare le caratteri-stiche della nuova polizza di RC Professionale.

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Benvenuto fra i dottori in medi-cina veterinaria. Ci accodiamoal coro delle congratulazioni,ma non possiamo evitare unadomanda d’obbligo: perché hascelto la Facoltà di Medicina Ve-terinaria?Vi ringrazio per il benvenuto e de-sidero ringraziare tramite Voi tutti i“colleghi” (metto le virgolette datoche non ho ancora sostenuto l’e-same di Stato per l’abilitazione enon mi sento collega a tutti gli ef-fetti!) che mi hanno fatto le lorocongratulazioni per la mia laurea.La domanda è veramente d’obbli-go e la risposta è molto semplice:mi è sempre piaciuta la professio-ne del Medico Veterinario.

Per l’ingresso a tutti gli effettinella professione adesso civuole l’esame di stato. Come sela immagina un neo-laureatoquesta prova abilitante? Comesi preparerà?Come immaginarsi un esame cheracchiude tutto il mio percorsoformativo? Come ogni altro esa-me: una prova con se stessi chedeve essere superata brillante-mente. Quando ero ancora stu-dente, tutti gli esami li sostenevocon docenti che, almeno, avevoseguito nel semestre precedentedi lezioni. Ora, invece, la commis-sione dell’esame di Stato è com-posta da membri interni e membriesterni. L’ansia così cresce in ma-niera esponenziale. Ho rispolve-rato tutti i libri e gli appunti di que-sti 5 anni di lezioni… non credevofossero così tanti visti tutti assie-me. Con alcuni colleghi neolaure-ti abbiamo organizzato un gruppodi studio e già in questi giorni ab-biamo cominciato il ripasso gene-

rale, riprendendo in mano le ma-terie di base, quali l’anatomia e lafisiologia.

E poi si dovrà iscrivere all’Ordi-ne. Saprà che il Governo vuoleriformare gli Albi sotto spinteriformatrici di diversa ispirazio-ne: l’Antitrust per esempio ritie-ne che siano strutture medieva-li. Che significato attribuisce leiall’ordine professionale?A mio parere l’ordine professiona-le è il garante per la professiona-lità sia per i colleghi sia per i no-stri pazienti ed i loro proprietari.

In quale settore pensa di eserci-tare? Sta pensando a specializ-zazioni?Ora che sono Dottore in MedicinaVeterinaria, devo imparare a di-ventare un Medico Veterinario. Al-l’inizio non avevo capito appienoil significato di questa differenza,ora credo di cominciare a render-mene conto… rimboccarsi le ma-niche e cominciare ad applicarela teoria appresa, alla pratica am-bulatoriale. Premesso questo hodei progetti a breve ed a lungotermine per la mia formazione. Si-curamente ho interesse a lavorarenel settore dei piccoli animali (Ar-gh, uno in più! diranno molti col-leghi!), ma intendo orientarmi sul-lo studio della patologia compor-tamentale dei piccoli animali esulla neurologia clinica veterina-ria, sia in ambito di ricerca sia inambito clinico. A questo proposi-to ho già cominciato a guardarmiattorno nel vasto panorama delleofferte formative che propongonogli atenei italiani, i corsi delle di-verse società specialistiche e leuniversità estere. Credo che, co-munque, passerò un periodo lon-tano dall’Italia per osservare co-me funziona la Medicina Veterina-ria anche negli altri paesi, cercan-do di esportare il meglio della for-mazione che ho ricevuto in Italia eprovando ad apprendere dei nuo-vi punti di vista.

Nella scelta del Corso di laureae dello sbocco professionale èstato influenzato da informazio-ni sull’evoluzione socio-econo-mica della professione? Oppurela cosiddetta “vocazione” haavuto il sopravvento?Come vi dicevo inizialmente mipiace la professione e la figuradel Medico Veterinario. La miascelta è maturata molti anni primache potessi rendermi conto del la-to economico e sociale di questaprofessione. Come molti miei col-leghi, studenti e laureati, la primavolta che ho pensato di volere fa-re il Medico Veterinario, avevo cir-ca una decina d’anni… sicura-mente il piacere che avevo nel ve-dere tutti i documentari naturalisti-ci che passavano in TV può averinfluito positivamente, ma ero

sempre stato affascinato da que-sto lavoro. In età adolescenziale,ho cominciato a frequentare assi-duamente un ambulatorio veteri-nario di Roma. Durante questoperiodo ho razionalizzato i mieidesideri e sogni adolescenziali eli ho concretizzati quali mia metaformativa.

Ritiene che sia utile diffonderefra gli studenti notizie dal mon-do della professione reale e fa-vorire il contatto con i profes-sionisti?Certamente. Tra gli studenti dellamia Facoltà, e soprattutto tra lematricole, non tutti si rendonoconto delle difficoltà lavorativeche questa professione ci ponedavanti quotidianamente. La diffu-sione di notizie provenienti dalmondo del lavoro e il confrontocon professionisti possono, a mioavviso, sensibilizzare le giovanileve e stimolarle a pensare ad unfuturo indirizzato verso una spe-cializzazione.

Quanto arriva nelle facoltà enelle aule universitarie dellaprofessione reale e dei suoi pro-blemi?Nei miei 6 anni passati in facoltàdevo riconoscere che i professoridelle materie prettamente prati-che, come le cliniche e le ispezio-ni, hanno sempre improntato la lo-ro didattica facendoci già “senti-re” nel mondo del lavoro, ma an-che gli altri docenti delle materiedi base spesso ci raccontavanodel loro passato di professionisti ocomunque delle problematichedella professione Medico Veteri-naria. Devo ammettere che nelleaule della facoltà di Teramo, an-che grazie ai numerosi seminari egiornate di studio che annualmen-te si organizzano e a cui parteci-pano molti liberi professionisti, ilmondo del lavoro non è così lon-tano dalle nostre orecchie e dainostri occhi. Chi esce general-mente sa già bene come va ilmondo… ma spera di riuscire acambiarlo!

La professione si batte per il nu-mero chiuso. L’ANMVI ha fattoricorso contro l’ateneo di Ca-tanzaro che ha violato il princi-pio del numero programmato.Eppure, fra le organizzazionistudentesche prevale l’idea chel’ingresso alle facoltà debba es-sere libero e che il mercato nonvada suddiviso per quote d’ac-cesso. Lei come la pensa?Ritengo che il numero chiuso sianecessario al fine di limitarel’affollamento delle aule che, incorsi di studi con una componen-te altamente pratica come quelloin Medicina Veterinaria, rende-rebbe ancora più aleatoria la par-te pratica di molti corsi. Credo,inoltre, che il numero chiuso deb-

ba essere maggiormente restritti-vo e il numero dei posti per annodovrebbe essere valutato in baseall’aspettativa dei posti vacantinel quinquennio successivo, si-milmente a quanto accade inFrancia.

La professione veterinaria, atutti i livelli, non è mica tanto li-bera. Che idea si è fatto peresempio dell’ECM? E di tutti glioneri economici?Credo che il sistema degli ECMsia una garanzia per i nostri pa-zienti. La necessità della “conti-nuing education” è prioritaria nel-la nostra Professione dove le cer-tezze di anni addietro possono di-ventare oggigiorno dubbi o cer-tezze confutate. Ritengo che laprogrammazione annuale degliECM, in base al proprio settored’interesse, aiuti a diversificaremaggiormente l’offerta propostaalla clientela, permettendoci di fi-delizzarla. Ovviamente dietroquesta grande qualità rientra ilgioco economico che pervade lanostra professione, soprattuttoper quei liberi professionisti chegestiscono in proprio l’ambulato-rio, diventa difficile ed economi-camente dispendioso poter se-guire annualmente una serie dieventi che li possono far crescereculturalmente, ma che non sem-pre si tengono vicino alla città diprovenienza. Inoltre, credo chesia difficile far capire a molti pro-prietari che gli oneri connessi alpossesso di un animale da com-

pagnia debbano coprire anchel’investimento in tempo e denarodel Medico Veterinario per il suocontinuo aggiornamento. Gli oneri connessi con la profes-sione sono dovuti, ma non sem-pre condivisibili almeno nella for-ma della richiesta (leggasiONAOSI); non penso che potrem-mo mai cambiare questo statodelle cose se non abbandoniamol’ottica della coltivazione del no-stro orticello per abbracciarequella della coltivazione comunedi un grande campo agricolo.

Da molto tempo lei segue e par-tecipa alle discussioni delle li-ste telematiche dell’ANMVI. Co-sa può dire di aver imparato dalconfronto con chi già esercita?Molto e per questo devo ringra-ziare i famosi 100 scrittori più as-sidui della lista. Penso di aver fat-to mio il concetto che pervade leliste telematiche: il continuo con-fronto e la voglia di migliorare as-sieme. Ho sempre ritenuto chenon sia possibile sapere tutto ditutto lo scibile in Medicina Veteri-naria, e la presenza di specialistidi alcune branche specifiche per-mette al Medico Veterinario che“lavora in trincea” di chiedere unaconsulenza o riferire un caso alcollega. Dalle liste ho imparatosoprattutto l’umiltà di dire “non loso” e di chiedere aiuto all’espertodel settore (anche se questo mo-do di vedere le cose l’ho comin-ciato ad apprendere già all’uni-versità!). ■

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Intervista a Lorenzo Golini

Io, neo-laureato in medicina veterinariaLegittime aspettative e progetti di un giovane e promettente “Collega”...

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004L’INTERVISTA

L orenzo Golini (foto) si è laureato il7 ottobre 2004 discutendo la tesi

“Studio preliminare dei segni riferibili apatologie del comportamento del caneanziano” con votazione 110/110. La tesiè stata sviluppata e coordinata conl’aiuto del Prof. Mariscoli e del Dott. Co-langeli. Nel corso delle ultime settimaneha tenuto lezioni sull’etogramma del ca-ne e del gatto, argomenti che fannoparte del modulo di Etologia Veterinaria,presso la facoltà di Medicina Veterinariadell’Università degli Studi di Teramo. Da

tre anni è socio della SCIVAC e della SinVet; da quest’anno anche del-la Società Europea dei Veterinari Comportamentalisti (ESVCE) e mem-bro attivo del gruppo di studio Nord-Est della SISCA. Nient’altro da se-gnalare? “Sono reduce entusiasta - dice - del 10° congresso interna-zionale dell’ESVCE tenutosi a Cremona”.

Troppi laureati! Troppi! Il mer-cato occupazionale non li as-sorbirà più. Anzi, il 40% dei me-dici veterinari attualmente inesercizio, dicono, è destinato auscire dalla professione. Nonc’è più lavoro! Ma intanto le Fa-coltà sfornano 1400 laureati al-l’anno. Per questo c’è un ricor-so al TAR del Lazio contro l’in-terateneo di Catanzaro deposi-tato dall’ANMVI. Per questol’ANMVI ha adottato una lineadi pensiero fortemente criticanei riguardi della politica uni-versitaria e delle sue degenera-zioni.E poi c’è la crisi economica, glistudi di settore, le tasse, l’ECM,i clienti che non vogliono paga-re, gli ordini da riformare, il ta-riffario da approvare, e via evia... Tutto questo Lorenzo Go-lini lo sa. Perché, sebbene sisia laureato da poche settima-ne, Golini conosce molto benela professione e ha cominciatoa far parte dei medici veterinariancor prima di esserlo. Ci spie-ga lui stesso come...

collegati con la tua professioneper iscriverti

http://www.anmvi.it/servizi/liste/index.html

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A.N.M.V.I.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Chiedo una vostra consu-lenza per un problema ditipo igienico sanitario

che si è verificato nel comune in cuiopero con la mia collega e che na-turalmente interessa anche altrioperatori del settore del comune ezone limitrofe di Cortina d’Ampezzo(BL). Fino a luglio 2004 i cadaveridei pazienti sottoposti ad eutanasianei nostri ambulatori venivano rac-colti in una cella frigorifera di pro-prietà della ASL competente e si-tuata all’interno dei magazzini co-munali e saltuariamente una dittaspecializzata provvedeva alla rac-colta e all’incenerimento. Da luglionon è più così e per varie ragioni bi-sogna fare riferimento al centro diraccolta di un altro comune distantecirca 30 km. La mia domanda ora èquesta, considerando il notevole di-sagio della situazione anche a livel-lo psicologico che in questi momen-ti vive il proprietario dell’animale sot-toposto ad eutanasia, e visto che l’u-nico centro di raccolta cadaveri èdiventato la sede centrale della ASLa Belluno (parliamo di almeno dueore di viaggio), chiedo: è la ASL dicompetenza l’unico referente e re-sponsabile? Se invece deve essereil Sindaco ad intervenire noi come li-beri professionisti dobbiamo occu-parci della situazione? (quesito in-viato via mail)Risponde Giorgio Neri, consulen-te ANMVIQuesta è una di quelle domandeche non vorrei mai sentirmi rivolgerein quanto per essere esauriente do-vresti scrivere un trattato, e se scrividi meno rischi di essere impreciso.Comunque... Il Regolamento CE1774/2002 non prevede alcun one-re obbligatorio per Comune o Asl inmerito allo smaltimento dei cadave-ri di animali d’affezione. Tanto meno

questa competenza è prevista nellelinee guida che la Regione Venetoha approvato con delibera n. 2671del 12 settembre 2003. Se, dunque,non intervengono altre norme rego-lamentari locali a disciplinare la ma-teria, l’iter da seguire è quello gene-rale definito dallo stesso Regola-mento CE 1774/2002. Stando cosìle cose queste sono, in breve, le op-zioni possibili:• Il veterinario restituisce il cadave-re del paziente al proprietario, il qua-

le può scegliere di farlo incenerire inun inceneritore autorizzato (portan-docelo direttamente oppure facen-dolo confluire in un centro di stoc-caggio, qualora esistente) oppure diseppellirlo (se l’animale non era af-fetto da patologie trasmissibili) in unterreno di proprietà o in un cimiteroper animali. • Il veterinario trattiene il cadavere(anche a temperatura ambiente, perun periodo non superiore a 24 ore,oppure in un refrigeratore, identifi-

cando il cadavere a norma di rego-lamento, se per un periodo superio-re alle 24 ore) e lo consegna suc-cessivamente ad una ditta che vie-ne a prelevarlo presso la strutturaper portarlo all’inceneritore. In que-sto caso il veterinario dovrà compi-lare un “documento commerciale”(in pratica un particolare documen-to di trasporto previsto dal Regola-mento CE 1774/2002) e tenere un“registro delle partite” (che consistein un particolare registro di carico e

scarico previsto dal Regolamentostesso).• Il veterinario trattiene il cadavereper trasportarlo successivamente alcentro di stoccaggio o di smalti-mento personalmente. Quest’ultimaappare l’opzione meno facilmenteattuabile in quanto, oltre agli oneriprevisti al punto precedente, è ne-cessario anche disporre di un vei-colo autorizzato dall’Asl e di un con-tenitore identificato a norma di Re-golamento. ■

7OSSERVATORIO RIFIUTI

Cadaveri da smaltire. Quando la ASL non ha più frigoriferi...

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004

Come smaltire ilfarmaco scaduto

Spesso molti colleghi chiedono co-me si smaltiscono i farmaci stupefa-centi scaduti. La domanda è legitti-ma in quanto per rispondere biso-gna tener conto sia della normativasui rifiuti sanitari (DPR 254/2003) esia di quella sui farmaci stupefa-centi (DPR 309/1990). Tuttavia an-che questi decreti non entrano neidettagli relativi all’iter proceduralenecessario per far smaltire questi ri-fiuti, e ciò non può che ingenerarecomprensibili timori ed incertezze,anche in considerazione della natu-ra del materiale in questione e dellesanzioni previste per chi trasgredi-sce la legge. Entrando nel meritodel quesito, per smaltire un farmacostupefacente è necessario inviareuna comunicazione al Servizio Far-maceutico dell’Asl. Da quel mo-mento il farmaco stupefacente è daconsiderarsi in custodia presso ildirettore sanitario o il responsabiledei farmaci stupefacenti della strut-tura veterinaria. In un secondo mo-mento (che potrebbe verificarsi an-che dopo più di un anno dalla co-municazione) il farmaco dovrà es-sere conferito al Servizio Farmaceu-tico dell’Asl (a seconda dei casi bi-sognerà portarlo presso sede delServizio quando richiesto o sarannogli operatori Asl a ritirarlo presso lastruttura veterinaria). Sarà poi l’Asla farsi carico di smaltire i farmaci anorma di legge. L’operazione verràverbalizzata e la copia del verbaleconsegnata al veterinario varràquale giustificativo di scarico dalregistro degli stupefacenti.

Giorgio Neri

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Èstato approvato sabato30 ottobre a Roma ilnuovo Statuto della

CONSILP, la Confederazione del-le professioni intellettuali che riu-

nisce le organizzazioni delle pro-fessioni tecniche, economiche,giuridiche e sanitarie.In base alle nuove disposizioni,potrà ufficialmente chiamarsi

“CONFPROFESSIONI” e presen-tarsi con questa qualifica ai tavo-li della concertazione con il Go-verno. Il cambio della denomina-zione è infatti stato approvato dal

Consiglio Generale della Confe-derazione, accogliendo le istan-ze avanzate soprattutto dal-l’ANMVI. Spiega infatti CarloScotti, Vice Presidente ANMVI e

Delegato CONSILP: “Ho semprecreduto che questa Confedera-zione dovesse assumere una de-nominazione diversa che la po-nesse su un piano paritetico ri-spetto alle altre confederazioni ri-conosciute. Anche i professionisti, per la lorocapacità numerica nel Paese eper la capacità di incidere eco-nomicamente sul PIL nazionale,devono potersi presentare ac-canto a Confindustria, Confcom-mercio e Confagricoltura con unprogetto confederale. Del resto-continua Scotti- il riconoscimentodi parte sociale che la CONSILPha ottenuto dal Ministero del La-voro deve poter essere spesocon una denominazione formal-mente più efficace, chiara ed im-mediata per gli interlocutori poli-tici e per la stampa”.

Confprofessioni SanitàLa riforma dello statuto riguardaanche la struttura e il rinnovo del-le cariche nazionali. A questoproposito Carlo Scotti sottolineala seconda grande innovazione acui si è giunti, ovvero il riconosci-mento delle aree dipartimentaliprofessionali, fra cui quella del-le professioni sanitarie (che riuni-sce medici veterinari, medici dimedicina generale, dentisti e psi-cologi).“ Il Presidente di Confprofessionisarà affiancato da quattro vicepresidenti- spiega Scotti- ognunodei quali con delega all’area pro-fessionale di riferimento. Noi me-dici veterinari potremo confron-tarci sui temi comuni delle pro-fessioni sanitarie con ANDI,FIMMG e PLP. La nascita dell’a-rea sanitaria all’interno di Conf-professioni è un’esigenza sem-pre più forte dati i problemi emer-genti che attraversano le profes-sioni che vi appartengono. Un esempio per tutti: l’ECM”.

La struttura regionaleConfprofessioni è la più rappre-sentativa confederazione tra leassociazioni dei liberi professio-nisti aderenti a un Albo. Accantoad un centro rafforzato si è datauna struttura regionalizzata per lapartecipazione ai tavoli di con-certazione regionale. Per Scotti,fautore del processo di regiona-lizzazione compiuto dall’ANMVI,“è necessario essere presenti alivello nazionale come professio-ni regolamentate per la compe-tenza legislativa che la modificacostituzionale approvata dallaCamera ha dato allo Stato, ma èanche necessario attivare struttu-re direttive territoriali capaci dientrare in rapporto con le Regio-ni, che per quanto attiene la sa-nità hanno un ruolo organizzativodecisamente importante”. ■

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Approvato il nuovo Statuto

È nata ConfprofessioniLa CONSILP cambia denominazione: si chiamerà CONFPROFESSIONI. Scotti: è la sigla giusta per i tavoli della concertazione. Formalizzata l’area dipartimentale sanitaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004ATTUALITÀ

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Il quartiere fieristico di Mode-na ospiterà dal 25 al 27 No-vembre il Convegno Sicura.

Tre giorni dedicati alla sicurezzanel settore alimentare che riuni-scono in una grande conven-tion, produttori, distributori, con-sumatori e responsabili dei con-trolli. Le garanzie della sicurez-za in campo alimentare portanoin sé, prima ancora di risvolti dicarattere sanitario, economico,e di rispetto normativo, valorietici in relazione al rapporto traproduzione, distribuzione e con-sumo, attribuendo particolareresponsabilità a quanti sono isti-tuzionalmente chiamati alla fun-zione di controllo. Sono questi imotivi che hanno suggerito aModenaFiere con l’autorevolesupporto tecnico-scientifico del-le Aziende Usl di Modena, Bolo-gna e Parma e con la collabora-zione di Senaf-Mestiere Fiere diorganizzare il convegno. Il con-vegno è stato realizzato graziealla collaborazione di ANMVI,AIVEMP, Assessorato alla Sanitàdella Regione Emilia Romagna,Provincia di Modena, Provinciadi Bologna, Provincia di Parma,Camera di Commercio di Mode-na, Istituto Superiore di SanitàDipartimento di Sanità Alimenta-re ed Animale, SNOP (SocietàNazionale Operatori della Pre-venzione), CNA Alimentare diModena e Federconsumatori. Alconvegno, è prevista la parteci-pazione di numerosi relatori chenell’arco delle tre giornate tratte-ranno diversi argomenti. La pri-ma giornata sarà dedicata inte-ramente al tema della sicurezzaalimentare. Si parlerà di etichet-te alimentari, evidenziando lenecessità e i dubbi dei consu-matori. Il convegno si aprirà conuna relazione del dr. AdrianoMantovani del centro di Collabo-razione OMS-FAO sul “Perchéparlare ancora di sicurezza ali-mentare?” alla quale seguirannonumerosi interventi tra cui quellodel Consigliere ANMVI - dr.Giancarlo Belluzzi. Nella secon-da e terza giornata si farà il pun-to sulla BSE, sui problemi con-nessi all’allevamento, alle emer-genze alimentari, all’alimenta-zione animale (con particolareriferimento alla presenza di or-ganismi geneticamente modifi-cati), al pesce e alla carne equi-

na. Il programma prevede an-che la trattazione di argomenticollegati alla problematica delbioterrorismo, all’uso degli inte-gratori alimentari, nonché tema-tiche più propriamente riferite airisvolti etici quali, ad esempio, ilrapporto esistente tra sicurezza

alimentare e solidarietà. Nel corso della sessione sul ca-vallo quale animale d’affezione,sportivo o da carne interverràMarco Eleuteri, Past PresidentSIVE, con una relazione sulleproposte di legge per la tuteladel cavallo, attualmente all’esa-

me del Comitato ristretto dellaCommissione Agricoltura dellaCamera. In riferimento al bioter-rorismo alimentare, Giovanni Co-mino, Consigliere AIVEMP, af-fronterà una relazione sulle fun-zioni e i ruoli del Dipartimento diSanità Pubblica nelle nuove

emergenze mentre BartolomeoGriglio, Consigliere AIVEMP, nelcorso della sessione “Alimenti esalute: il linguaggio e la condivi-sione” che si terrà nella mattina-ta di sabato 27 novembre par-lerà del ruolo della comunicazio-ne istituzionale. ■

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Simposio Sicura

Una convention sulla sicurezza alimentare

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Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Meno cuccioli, meno ab-bandoni: è partito ilprogramma di steriliz-

zazione canina dell’Asl 8 di Ca-gliari. Dal mese scorso con soli 20euro, anziché 200, è possibile ste-rilizzare le cagne regolarmente re-gistrate all’anagrafe. Un progetto,finanziato con fondi regionali, che

dovrebbe fare da blocco al ran-dagismo. “I dati dimostrano cheun’alta incidenza degli abbandoniè dovuta alle cucciolate indeside-rate”, spiega Giuseppe Sedda,dirigente veterinario e responsa-bile dell’anagrafe canina e dellalotta al randagismo dell’Asl 8, “ilcane randagio classico, quello

che vive di stenti in zone di cam-pagna, difficilmente si riproduce”.Anche se il dato non rincuora, so-no i cuccioli di cani che hanno unpadrone, quelli che il più delle vol-te si trovano nei cassonetti o lun-go le strade. I dati raccolti dall’Aslsono stati determinanti per farpartire il progetto di sterilizzazio-

ne, che prevede soltanto una con-dizione: che i cani siano muniti dimicrochip. Di norma le cucciolateabbandonate sono formate da cir-ca 5 cani che la comunità dovràmantenere spendendo circa 25mila euro. Partendo da questocalcolo “abbiamo deciso, finan-ziati dalla Regione per una cifra

pari a circa 85 mila euro, di pro-vare ad arginare il fenomeno del-l’abbandono grazie appunto allasterilizzazione, che non sarà com-pletamente gratuita ma avrà uncosto pari a 20 euro, una cifra chepossiamo definire simbolica”. Unfinanziamento che permetterà diintervenire su circa 900 cani iscrit-ti all’anagrafe e quindi muniti dimicrochip: sono una minima partedegli animali presenti sul territo-rio. “Proprio perché riteniamo dinon poter soddisfare tutte le ri-chieste che ci perverranno, ab-biamo ritenuto di privilegiare lefemmine che vivono in situazioniambientali particolari, cagne chevivono a contatto con altri maschio in situazioni dove il fenomenodell’abbandono è molto significa-tivo”, racconta Sedda. Sono le zo-ne dell’hinterland cagliaritano,Quartu, Monserrato, Selargius odei quartieri periferici della cittàcome Calamosca, Sant’Elia e lazona di Macchiareddu, i luoghidove si registra il più alto numerodi cani randagi o abbandonati.Per capire quale efficacia avrà ilprogetto, si dovrà aspettare. Perrichiedere informazioni i cittadiniinteressati possono rivolgersi aiveterinari privati o all’Asl. (fonteanimalieanimali.it) ■

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Al via la campagna di sterilizzazione dell’Asl 8 di Cagliari20 euro il costo dell’intervento

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004INFO REGIONI

Lingua blu:tavolo tecnico

a Rieti

‘’Venuti a conoscenza che nonsono cessati i disagi causatidalla Blue Tongue che colpisceovini e bovini si è deciso di isti-tuire un tavolo tecnico che ana-lizzi la questione dal punto divista sanitario ed economico. Idanni economici che la LinguaBlu causa agli allevatori richie-dono infatti un intervento rapidoda parte dell’amministrazione,dal momento che la zootecniaè un volano della provincia diRieti’’. È quanto ha affermato ilpresidente della commissioneOreste Pastorelli durante la riu-nione della prima commissioneconsiliare della Provincia diRieti che concentra la propriaopera nell’ambito delle politi-che agricole e comunitarie edella valorizzazione dei prodot-ti tipici. Entro il mese di novem-bre sarà convocato un tavolotecnico con i dirigenti del servi-zio sanitario della Asl e le asso-ciazioni di categoria, con l’o-biettivo di redigere sulla basedi una comune strategia un do-cumento unitario che porti alpiù presto al raggiungimento dirisultati concreti. La convoca-zione del tavolo tecnico è stataapprovata all’unanimità daiconsiglieri Palla, Ventura, Nico-lai, Trancassini, Calisse e Gatti.(Fonte: Ansa)

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Èin arrivo in Piemonte ilmicrochip, un minuscolocongegno elettronico,

inserito sotto la pelle del collo deicuccioli sarà la nuova carta d’i-dentità di ogni cane. La notizia ar-riva dalla Regione che adotterà ilmicrochip a partire dalla secondasettimana di novembre. Per ade-guarsi è sufficiente prendere ap-puntamento con il proprio medicoveterinario di fiducia “purché au-torizzato” o con i servizi veterinaridella ASL. Se si acquista un canebasta garantirsi che sia “regolare”e non clandestino, chiedendo co-pia della scheda di identificazioneche riporta anche il numero di mi-crochip. Il microchip non sarà ap-plicato ai cani già tatuati, a menoche il tatuaggio non sia diventatocon il tempo illeggibile. Gli obietti-vi principali di questo moderno edefficace sistema di identificazionedei nostri amici a quattro zampesono: contrassegnare tutti i cuc-cioli entro sessanta giorni dallanascita e, comunque, prima chevengano separati dalla madre peressere ceduti; garantire che ognicane sia collegato al rispettivoproprietario attraverso una bancadati di facile consultazione; resti-tuire al padrone il cane smarrito ovolontariamente abbandonato.Inoltre la banca dati consentirà aiServizi Veterinari delle ASL un piùefficace controllo sanitario. Saràinfatti possibile disporre di unquadro più preciso delle malattietrasmesse dagli animali all’uomo(zoonosi), delle aggressioni e

morsicature alle persone e ad altrianimali, programmare eventualivaccinazioni straordinarie in casodi emergenze per rabbia o altregravi patologie. Infine una buonaanagrafe consentirà migliori inter-venti in tema di benessere anima-

le, favorendo la possibilità di inter-venire sulle condizioni in cui sonotenuti i cani sia attraverso l’azionerepressiva sia con campagne dieducazione civica, che fornisca-no concrete istruzioni su comerapportarsi con gli animali di affe-

zione. Il microchip è uno strumen-to pratico e semplice da utilizzare:si inocula con una normale inie-zione e si legge facilmente con unpiccolo decodificatore. Con lasua introduzione su larga scala (icani attualmente censiti in Pie-

monte sono oltre 700.000) avran-no vita dura soprattutto coloro chetengono gli animali in clandesti-nità, spesso destinandoli ad atti-vità criminose come i combatti-menti fra cani. (fonte: RegionePiemonte) ■

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Da novembre, microchip in PiemontePer mettersi in regola basta rivolgersi al veterinario di fiducia “purché autorizzato” o alla ASL

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004INFO REGIONI

Pordenone:vaccino ancheper veterinari e allevatori

T ra le novità della campa-gna di prevenzione contro

l’influenza 2004 avviata dall’A-zienda per i servizi sanitari 6“Friuli occidentale’’: il vaccinoantinfluenzale anche per i vete-rinari, gli allevatori e altre cate-gorie professionali che vengo-no a contatto con animali chepotrebbero trasmettere nuoviceppi della malattia. Il vaccinoantinfluenzale viene offerto gra-tuitamente alle persone dellefasce d’età più a rischio: anzia-ni oltre i 65 anni, bambini, adul-ti affetti da malattie croniche acarico dell’apparato respirato-rio, personale sanitario di assi-stenza, addetti ai servizi pub-blici. Ad essi si aggiunge lanuova categoria del personalea contatto con animali che po-trebbero costituire fonte di infe-zione da virus influenzali.

(Fonte: ANSA)

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Sarà l’occhio del satellite agarantire il benessere de-gli animali che dagli

allevamenti del nord Europa - daGermania, Olanda o Polonia - ven-gono trasportati su strada fino alle

stalle o ai macelli in Sicilia, Spa-gna, Grecia, e ora anche a Malta eCipro. Solo nella vecchia Europadei Quindici erano 20 milioni i ca-pi che in un anno circolavano sul-le strade dell’Unione. Il sistema di

navigazione satellitare (Gps) po-trebbe infatti seguire - dal 2012 -l’automezzo che trasporta vitelli,suini, agnelli o cavalli e informareuna banca dati europea se il ca-mion è caricato al giusto peso, se

l’autista rispetta nel percorso gliorari di riposo previsti per alimen-tare e abbeverare gli animali, o an-cora se viene mantenuta una tem-peratura adeguata all’interno delcamion. L’idea è contenuta in un

nuovo progetto di compromessoper meglio regolamentare il tra-sporto degli animali in Europa,che la presidenza di turno olande-se dell’Ue si prepara a sottoporrenei prossimi giorni ai responsabilidei servizi veterinari europei. Ilprogetto olandese rappresenta ilprimo tentativo di riportare il deli-cato dossier sul tavolo dei ministridell’agricoltura dell’Ue, dopo il fal-limento del negoziato che nell’a-prile scorso ha spaccato l’Europain due schieramenti. Da un lato ipaesi del Nord, con in testa laGermania, che chiedeva di limita-re ad un massimo di otto ore il tra-sporto dei capi all’interno dell’Eu-ropa. Dall’altro i paesi del Sud,aperti a ulteriori miglioramenti, mache non intendevano mettere a re-pentaglio il loro sistema produttivoe quindi migliaia di posti di lavoro.Di fatto, fissare ad un periodo ri-stretto i tempi di trasporto signifi-cherebbe escludere il Centro e ilSud d’Italia da importanti riforni-menti di animali vivi. Senza conta-re che dalla macellazione proven-gono anche cascami, pelli e seto-le che riforniscono in Italia una im-portante industria di trasformazio-ne. Un elemento importante delprogetto olandese è che non fa ri-ferimento alla durata del trasportoe quindi continuerebbero le rego-le attualmente in vigore che pre-vedono già una serie di condizio-ni per assicurare il benessere de-gli animali. Il compromesso in di-scussione introduce però dellecondizioni obbligatorie per i lun-ghi percorsi. In primo luogo, pre-vede un codice di buone praticheche punta sulla formazione delconduttore ma precisa anche re-sponsabilità e obblighi di tutti co-loro che sono parte attiva nell’atti-vità. Per le lunghe distanze inoltre,l’Aja chiede automezzi in grado digarantire una temperatura ade-guata e la distribuzione dell’ac-qua agli animali durante il percor-so. Inoltre, il progetto offre la pos-sibilità agli stati che lo desideranodi introdurre regole nazionali spe-cifiche sul loro territorio. In gene-rale si vuole avviare un controllosistematico dei documenti e dellostato di salute degli animali. Il do-cumento della presidenza, secon-do fonti comunitarie, potrebbe riu-scire a riunire una maggioranza dipaesi a favore. Restano comun-que delle incognite, dall’introdu-zione di regole nazionali ai tempiper la modifica della normativa invigore. (Fonte ANSA) ■

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Un satellite per controllare il benessere degli animali in viaggioVerificherà dall’alto il rispetto degli animali sul mezzo di trasporto

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Un gatto geneticamentemodificato che non pro-vochi allergie a chi lo

possiede. L’azienda biotecnologi-ca Allerca, con base a Los Ange-les e succursali anche in Giappo-ne, Sudamerica, Australia ed Eu-ropa, ha annunciato che metteràsul mercato nel 2007 gattini ipoal-lergenici, al prezzo di $ 3.500. Leallergie al gatto sono scatenateda una glicoproteina, Fel d1, se-creta principalmente dalle ghian-dole sebacee e presente sul pelo,ma prodotta anche dalle ghiando-

le salivari e anali. Il gene di que-sta proteina è stato isolato qual-che anno fa. Creare il gatto anal-lergico significa eliminare Fel d1 esostituirlo con una copia difettosa,in modo da evitare la produzionedella proteina. I ricercatori dell’Al-lerca spiegano che la procedura

usata non sarà la clonazione contrapianto nucleare, che comportarischi ben noti per l’animale, ben-sì un intervento specifico di inge-gneria genetica che renderà si-lenti solo i geni interessati alla se-crezione di Fel d1. Contro il corodi voci favorevoli ed entusiastiche

nei confronti della prima iniziativasimile mai lanciata nel campo de-gli animali domestici, si sono leva-te numerose voci contrarie chel’hanno contestata al congressodell’industria biotecnologica incorso a San Diego, definendola “ilfrutto di una mente malata”. Meno

radicale, invece, il giudizio di Ca-rol Barbee, presidente dell’asso-ciazione americana degli amicidei gatti, secondo cui “per moltepersone sarebbe una svolta, apatto che le modifiche genetichenon nuocciano all’animale” (Salu-te Europa). ■

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Gatti biotech anallergiciIn arrivo mici modificati geneticamente che non provocano allergie all’uomo

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Antipulci e rischio

di carcinomadella vescica

Uno studio controllatodella Purdue University

ha valutato se l’utilizzo di pro-dotti topici contro pulci e zec-che aumentasse il rischio disviluppare un carcinoma a cel-lule transizionali della vescica(TCC) nello Scottish terrier. So-no stati valutati 87 Scottish ter-rier adulti affetti da TCC (casi) e83 Scottish terrier adulti con al-tre patologie (controlli). È stataverificata l’esposizione a taliprodotti un anno prima delladiagnosi per i casi e per un pe-riodo equivalente per i controlli.Il rischio di TCC associato all’e-sposizione agli antiparassitari èstato analizzato statisticamen-te. Gli Scottish Terrier trattaticon prodotti antipulci spot-oncontenenti fipronil o imidaclo-prid non mostravano un au-mentato rischio di sviluppareTCC della vescica rispetto aicontrolli, mai esposti a questiprodotti. Il rischio di TCC asso-ciato a formulazioni più tradi-zionali come polveri, shampoo,bagni, spray e collari non è sta-to valutato a causa del bassoutilizzo di questi prodotti nei ca-ni analizzati. Gli autori conclu-dono che l’utilizzo di antiparas-sitari spot-on per il controllodelle pulci e delle zecche nonaumenta il rischio di sviluppareTCC della vescica nello Scotti-sh terrier. (“Topical flea and tickpesticides and the risk of tran-sitional cell carcinoma of theurinary bladder in Scottish Ter-riers” Raghavan M, Knapp DW,Dawson MH, Bonney PL, Glick-man LT. J Am Vet Med Assoc.2004 Aug 1; 225(3): 389-94)

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Chuck Guard è un uomosulla sessantina, barba ebaffi grigi, occhiali che

nascondono due occhi vispi e pe-netranti. Insegna in molti corsi allaCornell, Ithaca, N.Y., ma vuole farsipresentare come professore di Me-

dicina della Produzione. Ha parlatoalla fiera di Cremona davanti a 400veterinari che, stanchi dopo unamattinata intensissima sull’IBR,hanno tuttavia tenuto duro. Chiaronell’esposizione, preciso nellatempistica, come è consuetudine

degli autori di formazione anglo-sassone, ha delineato l’approccioalla professione nel mondo nordamericano. Evidente il taglio stret-tamente economico, con accenniepidemiologici che, seppur ele-mentari ci mettono in difficoltà es-

sendo noi carenti in questa disci-plina. Ha usato esempi moltosemplici, ma altrettanto significati-vi, per illustrare la figura del buia-tra che questa scuola prevedenell’immediato futuro. Continuan-do la filosofia espressa a Verona

lo scorso Marzo dal prof.Noordhuitzen, Guard propone unprofessionista al centro del mec-canismo della produzione, consu-lente dell’allevatore, nello stessomomento sanitario, amministrato-re, tecnico e spesso psicologo.Occuparsi solo della parte stretta-mente sanitaria non è più suffi-ciente, urge farsi carico dell’interaproblematica aziendale, altrimentialtre figure professionali andrannoad occupare spazi che competo-no al veterinario. Questa propo-sta, non capita o peggio rifiutatadalla platea in quel di Verona, misembra inizi ad essere presa inconsiderazione e a far breccia nelmondo dei buiatri, forse mi sba-glio, ma non ho percepito l’aria divelata contestazione avvertita inoccasione dell’esposizione delprof. Noordhuitzen. Se si parago-nano le due relazioni poi, emergela grossa differenza tra la scuolaEuropea e quella Nord America-na: garanzia sanitaria della pro-duzione al primo posto la prima,risvolto economico equiparato al-l’aspetto sanitario, la seconda.Come aggiornarsi e rimanereinformati circa queste problemati-che? Chiara e semplice la rispo-sta del prof. Guard: parteciparealle attività delle varie società cul-turali (suggerisce Sivar, Anemie,Aabp), ma soprattutto leggere,leggere, leggere. ■

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Convegno SIVAR

Il futuro del veterinario nell’allevamento della vacca da latte

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004DALLE ASSOCIAZIONI

di Giacomo Tolasi

Commissione Scientifica SIVARsul Farmaco

Alemanno allaFiera di Cremona

S i è tenuta sabato scorso aCremona, nell’ambito della

59a Fiera internazionale del bovinoda latte, una tavola rotonda sugli“Stati generali del latte” alla qualeha partecipato, tra gli altri, il mini-stro delle Politiche agricole e fore-stali Gianni Alemanno.“I dati di questi giorni del rapportodell’Osservatorio del latte - ha os-servato Alemanno - confermanocome questo settore sia strategicoall’interno del comparto agroali-mentare italiano. Una filiera, quellalattiero-casearia, che genera 23miliardi di euro di valore finale alconsumo, a partire da un valoredella materia prima agricola nazio-nale di 4,5 miliardi di euro e un va-lore della produzione industriale di12,6 miliardi”. Se si è fatto moltosul versante della riduzione deicosti, secondo il ministro è impor-tante, però, valorizzare il latte ita-liano “orientando i produttori versoprodotti fortemente differenziatiagli occhi del consumatore”. Allatavola degli Stati Generali del Lat-te Italiano hanno partecipato inol-tre i rappresentanti dell’Associa-zione Italiana Allevatori, dell’Una-lat, dell’Assolatte, di tutte le orga-nizzazioni professionali agricole(Cia, Coldiretti e Confagricoltura),e delle organizzazioni dei consu-matori.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Il Presidente della SIVAE,Claudio Peccati, ha parteci-pato lo scorso 27 ottobre, in

collegamento dalla sede di Mila-no, alla trasmissione UNOMATTI-NA andata in onda su RAI Unoper parlare degli animali esotici.Alla trasmissione era presenteanche la dr.ssa Morgante, Uffi-ciale della Guardia Forestale diRoma e funzionario CITES. “Pro-babilmente - afferma il Presiden-te - quello che ha dato il via altutto sono stati i recenti dati EU-RISPES sulla spesa degli italianiper gli animali. Sorvolando sulla veridicità o me-no dei dati diffusi resta il fattoche il mercato del pet è ampio ein crescita. Ovviamente gli ani-mali esotici sono una quota delmercato e, essendo animali par-ticolari e soggetti anche a modee a leggi speciali, hanno genera-to un certo interesse nei redattoriRAI.“Non a caso, infatti, - continuaPeccati - le interviste sono sta-te precedute da un filmato incui oltre a un velocissimo ac-cenno alla presenza di leggispecifiche per gli esotici, sielencavano i dati di spesa pergli animali da parte degli italia-ni e le consistenze numerichestimate dei vari animali sul terri-torio italiano. Purtroppo, complici un lieve ritar-do sull’inizio del collegamento ela sempre incombente pubblicità

che non ammette invece ritardisui suoi tempi, i pochi minuti a di-sposizione si sono ridotti a duesemplici domande”. “Come spesso succede in que-ste trasmissioni - commentaPeccati - più che l’aspetto scien-tifico e culturale del mondo del-l’animale esotico è stata data

più importanza all’aspetto spet-tacolare e relativo alle mode(per cui si tengono certi animali)e ai costi di mantenimento. Il mio tentativo di fare almeno unaccenno alle difficoltà di mante-nimento di questi animali e allamancanza di informazione chequasi sempre accompagna l’ac-

quisto di animali non convenzio-nali è stato bloccato dal condut-tore a causa del poco tempo di-sponibile.L’unico dato positivo di quest’e-sperienza - conclude il Presiden-te SIVAE - è il fatto che circa 3milioni di persone, FORSE, han-no capito che esiste una Società

Italiana Veterinari per AnimaliEsotici, che raggruppa circa 400medici veterinari, a cui rivolgersiper le problematiche relative aquesti pazienti un po’ particolari.In sostanza la SIVAE ha avutouna chance, anche se piccolissi-ma, di aumentare la sua notorietàe visibilità”. ■

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La SIVAE a UnomattinaIntervistato il Presidente, Claudio Peccati

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004DALLE ASSOCIAZIONI

38° IncontroculturaleAVULP

I l 5 dicembre presso il Cen-tro Studi SCIVAC/AVULP di

Perugia, si terrà il 38° incontrodal titolo “EMOPARASSITOSI:EHRLICHIA, RICHETTSIA, LEI-SHMANIA STATO DELL’ARTE ENUOVE FRONTIERE DELLAPROFILASSI.” Relatore dellagiornata: Prof. Xavier Roura. All’evento sono stati assegnati4 crediti ECM. Per ulteriori informazioni sullagiornata: tel. 075/5058703 E-mail [email protected]

Claudio Peccati, Presidente SIVAE.

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

Èstato approvato a Roma,il 29 ottobre 2004, allapresenza delle autorità di

25 Paesi, un Trattato costituziona-le europeo che prevede, tra le suefinalità, la tutela e il miglioramentodella salute umana. Per affrontare i problemi legati al-la sicurezza nell’ambito della sa-lute è stabilita l’adozione di:• misure che fissino parametri

elevati di qualità e sicurezza

degli organi e sostanze di ori-gine umana, del sangue e de-gli emoderivati;

• misure nei settori veterinario efitosanitario con l’obiettivo del-la protezione della salute pub-blica;

• misure che fissino parametrielevati di qualità e sicurezzadei medicinali e dei dispositivimedici;

• misure concernenti la sorve-

glianza, l’allarme e la lotta con-tro gravi minacce transfronta-liere per la salute.

La salute viene considerata un va-lore fondamentale e l’Unione eu-ropea ha la competenza per con-durre azioni di sostegno, di coor-dinamento o di complemento.Un ampio risalto alla tutela dellasalute viene dato nella parte dedi-cata all’integrità della persona do-ve si afferma il diritto di ogni indi-

viduo alla propria integrità fisica epsichica. In ambito medico e bio-logico si afferma il rispetto delconsenso libero e informato dellapersona, il divieto delle praticheeugenetiche, in particolare quelleil cui scopo è la selezione dellepersone, l’utilizzo del corpo o diuna parte di esso come fonte dilucro ed il divieto della clonazioneriproduttiva degli esseri umani.L’Unione riconosce e rispetta i di-

ritti degli anziani a condurre unavita dignitosa ed indipendente edil diritto delle persone disabili abeneficiare di misure intese a ga-rantirne l’autonomia, l’inserimentosociale e professionale. I giovani non possono essere am-messi al lavoro prima del terminedella scuola dell’obbligo e devo-no essere protetti contro ogni la-voro che possa minarne la sicu-rezza, la salute, lo sviluppo fisico,mentale, morale o sociale.Viene riconosciuto e rispettato ildiritto di accesso alle prestazionidi sicurezza sociale e ai servizisociali che assicurano protezionein casi quali la maternità, la malat-tia, gli infortuni sul lavoro, la di-pendenza o la vecchiaia.La Costituzione Europea ribadi-sce l’importanza della prevenzio-ne e il diritto di accesso di ogni in-dividuo all’ottenimento delle curemediche secondo le legislazioninazionali. Inoltre, per quanto con-cerne la definizione e attuazionedelle politiche ed attività dell’U-nione è garantito un livello elevatodi protezione della salute umanae di tutela dell’ambiente.È prevista anche la possibilità chela legge quadro europea stabili-sca ulteriori misure per protegge-re e migliorare la salute umana, inparticolare la lotta contro eventigravi per la salute che si propa-gano oltre frontiera.Le azioni dell’Unione rispettanole competenze degli Stati mem-bri nella definizione della loropolitica di sanità pubblica e nel-l’organizzazione e fornitura deiservizi sanitari ed assistenzamedica.

Gli animali Nella formulazione e nell’attuazio-ne delle politiche dell’Unione neisettori dell’agricoltura, della pe-sca, dei trasporti, del mercato in-terno, della ricerca e dello svilup-po tecnologico e dello spazio, l’U-nione e gli Stati membri tengonopienamente conto delle esigenzein materia di benessere degli ani-mali in quanto esseri senzienti, ri-spettando nel contempo le dispo-sizioni legislative o amministrativee le consuetudini degli Stati mem-bri per quanto riguarda, in parti-colare, i riti religiosi, le tradizioniculturali e il patrimonio regionale.(Articolo III-5 bis)L’articolo III-42 lascia impregiudi-cati i divieti o restrizioni all’impor-tazione‚ all’esportazione e altransito giustificati da motivi dimoralità pubblica‚ di ordine pub-blico‚ di pubblica sicurezza‚ ditutela della salute e della vita del-le persone e degli animali o dipreservazione dei vegetali‚ diprotezione del patrimonio artisti-co‚ storico o archeologico nazio-nale‚ o di tutela della proprietà in-dustriale e commerciale. Tuttavia‚tali divieti o restrizioni non devo-no costituire un mezzo di discri-minazione arbitraria‚ né una re-strizione dissimulata al commer-cio tra gli Stati membri. (ArticoloIII-43) ■

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Sanità, veterinaria e animali nel Trattato Costituzionale Europeo

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

NostraeccessivadisponibilitàConcordo pienamente con l’inter-pretazione che la collega Viganòha dato su questa rubrica, di unipotetico caso in cui il proprietariodi un nostro paziente abbia ne-cessità di una visita più o menourgente. Purtroppo credo che lanostra eccessiva disponibilità,che talvolta rasenta l’atto caritate-vole, sia una delle principali cau-se dell’insoddisfazione, lamentatada molti, del nostro lavoro.È vero che oggigiorno per alcunicolleghi la disponibilità colmavuoti economici non altrimentisoddisfabili, e fin qui posso con-cordare!Il problema è che generalmente lenostre parcelle non sono pari allanostra disponibilità.Se tutti ci comportassimo in modopiù consono alla nostra professio-ne probabilmente lavoreremmocon più soddisfazione anche eco-nomica, e potremmo permettercipiù aggiornamenti, più attrezzatu-re scientifiche e … più vacanze!!!

Alberto Ansoldi, Treviso

Le delegazioniSCIVAC nonfunzionanoCon la presente voglio informarladel malcontento di molti ColleghiLiberi professionisti e soci SCI-VAC a riguardo del mal funziona-mento delle delegazioni regionaliSCIVAC che organizzano 1 corsomax all’anno e non di buon inte-resse ed inoltre parlo a nome an-

che di molti veterinari pubblici do-ve lo scrivente esercita. Le pro-pongo di cambiare dei nominativi“inattivi” e le consiglio per il Lazioed il centro-occidente d’Italia dipensare ad organizzare più corsisoprattutto mirati alle zoonosi equindi alla tutela della Salute Pub-blica che viene prima del compor-tamento animale, della solita chi-rurgia, etc... Resto a disposizioneper suggerimenti e collaborazionie colgo l’occasione per porgervicordiali saluti.

Lettera firmata

Il Collega ha indirizzato questalettera alla Direzione della Com-missione Scientifica SCIVAC suuna carta intestata nella quale silegge tanto la specializzazione inmalattie infettive e profilassi di po-lizia veterinaria, quanto l’indica-zione di uno studio in cui riceveper appuntamento. Immaginiamoche sia quindi interessato tanto al-l’aggiornamento in sanità pubbli-ca quanto alla libera professione.È infatti socio SCIVAC. È necessa-rio qualche chiarimento pubblicoa beneficio. Innanzitutto le dele-

gazioni SCIVAC fanno due incon-tri all’anno e non uno. In quantodelegazioni di una Società rivoltaa Colleghi del settore degli anima-li da compagnia, prediligono - enon può essere diversamente -argomenti di propria pertinenzadisciplinare. Se il Collega ritieneche il comportamento sia menoimportante delle zoonosi forse hasbagliato Società scientifica. For-se dovrebbe iscriversi all’AIVEMP.L’importante è chiarirsi su qualeprofessione si vuole fare.

Carlo Scotti

17laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2004LETTERE AL DIRETTORE

@

“Senza cavalli non ci sarebbestato nemmeno l’impero romano”

Vittorio Feltri

Pubblico volentieri la lettera delCollega Ansoldi. Si riferisce allarisposta che, idealmente, dallepagine del numero 36 del no-stro giornale, la Collega Graziel-la Viganò indirizzava a una pro-prietaria insoddisfatta. La pro-prietaria lamentava la prestazio-ne della sua “ex veterinaria”, ri-volgendo una lettera molto criti-ca all’indirizzo dell’ANMVI eche, in forma anonima, abbia-mo girato a voi lettori (v.n.34/2004). Anche per il futuro,riteniamo utile, rendervi parteci-pi dei ragionamenti dei nostriclienti...

Carlo Scotti

RC PROFESSIONALEIn esclusiva per l’ANMVI, Sicura-mente srl (Bernese Assicurazioni-Gruppo Allianz) ha realizzato unaPolizza di Responsabilità CivileProfessionale rivolta ai medici vete-rinari iscritti ad una AssociazioneFederata ANMVI. Per informazioniè attivo il numero verde:

800906377Si veda anche al sito www.sicuramente.it

A.N.M.V.I.

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 39

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/200418CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

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Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga,

Sabina Pizzamiglio,Aldo Vezzoni

RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

Segreteria di RedazioneLara Zava

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GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 5 novembre 2004

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

EQUINI PRENDE FORMA LALEGGE CHE LI TUTELERÀ

ATTUALITÀ• LA COMMISSIONE

PARLAMENTARE PROMUOVEL’ENPAV

• QUALCHE EURO IN PIÙ PERUNA MAGGIORE GARANZIA,di A. Manfredi

• È NATA CONFPROFESSIONI

L’INTERVISTA• IO, NEO-LAUREATO IN

MEDICINA VETERINARIA,intervista a Lorenzo Golini

OSSERVATORIO RIFIUTI• QUANDO LA ASL NON HA PIÙ

FRIGORIFERI, di G. Neri

ANMVI INFORMA• UNA CONVENTION SULLA

SICUREZZA ALIMENTARE

INFO REGIONI• CAGLIARI, AL VIA CAMPAGNA

DI STERILIZZAZIONE• DA NOVEMBRE MICROCHIP

IN PIEMONTE

DALLE ASSOCIAZIONI• LA SIVAE A UNOMATTINA• IL FUTURO DEL VETERINARIO

NELL’ALLEVAMENTO DAVACCA DA LATTE, di Mino Tolasi

LE RUBRICHE• LA RASSEGNA DI VET

JOURNAL• EUROPA• LETTERE AL DIRETTORE

12-13nov.

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13/20/27nov.

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18-19nov.

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CORSO ANMVI CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Cremona - Crediti ECM: 13 Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel 0372/403537 - email [email protected]

CORSO SIVAR LE PATOLOGIE DEL VITELLO: MANAGEMENT E TRATTAMENTO (Max 30 iscritti) - Sede: Az. Sperimentale “V.Tadini”, Gariga diPodenzano (Pc) - Relatori: dr. M. Colombo, Dr. D. Grove White (UK). Crediti ECM: 16 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR): Tel.0372/40.35.39, email: [email protected]

INCONTRI REGIONALI SCIVAC CON LA COLLABORAZIONE BIOETICA E ZOOANTROPOLOGIA ANIMALE - Trento-C/o L’Ordine dei Medici Veterinari- 14 crediti ECM (per ricevere i crediti ecm DELL’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO è obbligatorio partecipare a tutti gli incontri) - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506E LA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI - email: [email protected] SCIVAC NUOVE TECNICHE, MALATTIE EMERGENTI E NOVITÀ TERAPEUTICHE IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA - Napoli - New Europe

Hotel - Relatori: dr. Giovanni Majolino, dr. Stefano Romagnoli - Crediti ECM: 6 - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO FSA PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE. - Perugia - Centro StudiSCIVAC/AVULP Via Morettini 19 - Relatore: Dr. Aldo Vezzoni - 8 Crediti ECM - Per informazioni: Catia Arisi Segreteria FSA - Tel:0372/403511 - e.mail: [email protected]

SIMEF ENDOCRINOLOGIA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SICIV CITOLOGIA GASTROINTESTINALE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

GRUPPO DI STUDIO PRACTICE MANAGEMENT Gestione e motivazione del personale e dei collaboratori - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO PRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA UROGENITALE - Cremona - Crediti ECM: 26 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI RADIOLOGIA TORACICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 31 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SIVAR (DATA AGGIORNATA) RAZIONAMENTI ALIMENTARI, BCS, RACCOLTA ED ANALISI DATI NELLA VACCA DA LATTE (Max 20 iscritti). Sede: Az. Sperimentale“V. Tadini” - Gariga di Podenzano (Pc) - Relatori: prof. F. Masoero, dr. M. Moschini, dr. G. Tolasi - Crediti ECM: 12 - Info: Paola Orioli(Segreteria SIVAR): Tel. 0372/40.35.39, email: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI NEUROLOGIA FELINA - Cremona - Relatori: dr. Massimo Baroni, dr. Andrè Jaggy - Crediti ECM: 6 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SOVI Cremona Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC CHIRURGIA ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Cremona - Relatore: dr.ssa Margherita ratis - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA APPROCCIO ALLE PIU’ COMUNI MALATTIE GASTROENETRICHE - Grand Hotel de la Ville C/o Barilla Center - Parma Relatore: Dr. Ugo Lotti - 5 punti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VAL D’AOSTA ARGOMENTI DI CHIRURGIA DELLE VIE RESPIRATORIE - Sala Auditorium Via Circonvallazione Sud, S.S. 26 n. 24 - NUS (AO) -Relatore: dr. Giorgio Romanelli - 4 crediti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 email: [email protected]

CORSO SCIVAC 8° CORSO VETERINARIO ASAMI TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV - Cremona - Crediti ECM: 26 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO AIVEMP L’AUTOCONTROLLO NELLE INDUSTRIE AGROALIMENTARI - Recco (GE) - Crediti ECM 5 Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC LE ANESTESIE “PARTICOLARI, LE ANESTESIE REGIONALI E IL DOLORE” - Montecatini Terme (PT) - Grand Hotel Vittoria,Via Baccellieri 2 - Crediti ECM: 6 - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SIOVET PATOLOGIE TRAUMATICHE E NON TRUAMATICHE DEL GOMITO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SISCA PRESENTAZIONE DEI LAVORI DEI GRUPPI TERRITORIALI - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CALABRIA MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - Centro Congressi Palagarden, C.Da Marchesino, Roges di rende - CS Relatore: dr. Tommaso Furlanello - 3 Crediti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE L’ARTE E LA SCIENZA DELLA CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA - Haus Unterland - L.go Ball Haus,2 Egna (BZ) - Relatore: dr. DavideDe Lorenzi - 5 punti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

SIVE - MACROREGIONE MERIDIONALE SEMINARIO MACROREGIONE - Approcci diagnostici nelle malattie respiratorie del cavallo - Relatori: ANGELA MASCIONI - Napoli,Istituto Zooprofilattico - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR TRENTINO ALTO ADIGE RINTRACCIABILITÀ DI FILIERA E FILIERA CONTROLLATA. Sede: Ordine dei Medici Veterinari di Trentoin collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Trento Relatore: dr. Andrea Cereser - Crediti ECM: 5 - Info: Paola Orioli - (Segreteria SIVAR): Tel 0372/40.35.39, email: [email protected]

SIMIV AGGIORNAMENTI IN FARMACOTERAPIA DEL CANE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIRVAC Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATA L’AGGRESSIVITÀ NEL CANE - Ostello Le Monacelle Via Riscatto 9/10 Matera- Relatore: dr. Raimondo Colangeli - Richiestoaccreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: delregionali@scivac

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIO ARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - Roma - Relatore: dr.ssa Ivana De Francesco - 5 punti ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Sala Quadrivium, P.zza Santa Marta, 2 Genova - Relatore: dr. Emilio Feltri - 3 crediti ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

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