Il Settimanale di Arezzo 112

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Il Settimanale di Arezzo 112

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO III NUMERO 112 – VENERDÌ 27 LUGLIO 2012

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARI-NO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected] TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS,

IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE

EDIZIONI GIORGIO VASARI SONO PARTNER NEL

PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA

COMUNITÀ DI AREZZO E IL

BENESSERE DELLE PERSONE CHE VI

ABITANO

VITA DELLA CITTÀ3 Vasai: “La Provincia essenzialmente è territorio, la popolazione è un dato variabile”5 A Scudo di Pan e Tribù dei Nasi Rossi i “gettoni” del Movimento 5 Stelle6 Battaglia sull’acqua pubblica7 Donne e integrazione: la testimonianza di Meridita28 Trucco & Parrucco29 Sapori in Villa

NON PIÙ PAROLE OMAI8 I Cavalieri di Arezzo a Kiev

L’ESPERTO RISPONDE10 Altri sei miti sulle diete facili: sfatiamoli e godia-moci l’estate

AREZZO SPORT13 Lo SPORT ARETINO non va in ferie: un’estate ricca di eventi, in cui lo sport non si prende pause

15 Filippo Fratini, il tennis del futuro16 Alessandro Forciniti: l’allenatore della Stella Azzurra ci spiega analogie e differenze tra calcio maschile e femminile17 Imprese ed emozioni, i Lions ripercorrono una sta-gione storica19 Grande successo per il Rally del Casentino20 Una scorpacciata di medaglie per gli Esordienti della Chimera Nuoto

CULTURA21 Un agosto all’insegna della comicità con Sos Cabaret22 La chiesa di Monastero, uno scrigno d’arte che affoga nell’incuria24 Il Giardino delle Idee 2012 racconta la “Fine del Mondo”25 Arezzo Giochi e Sapori: tradizioni popolari a Villa Severi26 Leonardo Borghini, pittore romantico

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

a servizio di aziende, editoria, pubblicità

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

a questione della sopravvivenza delle Province è un tema caldo che riguarda da vicino il nostro futuro e quello del nostro territorio. Il presidente della Provincia Roberto Vasai risponde alle domande che molti cittadini si pongono.

Le Province incidono sui costi della spesa pubblica per l’1,49%. In caso di fusione delle Province di Arezzo, Siena e Grosseto, dove sarebbe il risparmio?

«Mi pare che ormai non vi siano dubbi sul fatto che l’operazione di ridu-zione del numero delle Province non porterà risparmi nel breve periodo. Lo ha sostenuto lo stesso Governo nella relazione che accompagnava il primo decreto Monti e quindi la cosiddetta norma “svuota-Province”, sulla quale dovrà esprimersi a novembre la Corte Costituzionale.

Ci saranno invece dei costi, vista la complessità dell’operazione. Credo sia necessario riorganizzare l’intero sistema delle autonomie locali, dai Comuni e arrivando alle Regioni. Una Provincia della Toscana del sud sarebbe più grande di alcune regioni italiane».

Da dove deriva la percezione che le Province siano così inutili?«È una storia lunga. Il problema è che i centri decisionali e i luoghi dove si

formano le opinioni che poi vengono sostenute attraverso i media, sono le grandi aree metropolitane, Roma e Milano in testa. È evidente che in queste aree l’utilità di un ente intermedio tra Regione e Comuni è assai minore. Altra cosa in un territorio come il nostro con 39 Comuni».

Cosa accadrebbe in caso di accorpamento?«È diffi cile fare una previsione in questo senso. Io, assieme ai presidenti di Grosseto e Siena, sono stato

promotore della Carta di Petriolo, nella quale avevamo avviato un percorso di area vasta e di scelte condivise nella gestione di servizi e di progetti omogenei per questi territori. Era questo il modo giusto per andare ver-so una razionalizzazione dell’azione amministrativa. Questa, senza voler dare lezioni a nessuno, è la spending review che nasce dal basso e che guarda responsabilmente alla qualità dei servizi e alla necessità dei risparmi.

Ecco perché dico che è pericoloso per gli interessi della nostra comunità provinciale pensare di disegnare una nuova Provincia, grande quanto la metà della Toscana, in pochi mesi e senza il coinvolgimento della cittadinanza, con una operazione peraltro a serio dubbio di costituzionalità. Non dico che non si possa

VASAI: “LA PROVINCIA ESSENZIALMENTE È TERRITORIO, LA POPOLAZIONE È UN DATO VARIABILE”

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di Cecilia Falchi

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Casa Famiglia Belvedere...sarà come stare a casa...via Montecchio 221, loc. Falciano Subbiano (AR)0575/42.21.01334/92.91.475

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

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fare, dico che occorrerebbe prima fare rifl essioni serie e approfondi-te sulle caratteristiche dei territori, e coinvolgere le comunità locali».Per dimensione la Provincia di Arezzo supera il requisito di 2500 chilometri quadrati previ-sto per mantenersi Provincia, ma per quanto riguarda la popola-zione forse non si raggiungono i 3 50.000 abitanti per poco: come mai non si aspettano i dati dell’ul-timo censimento per avere un’idea più chiara della situazione?

«Non è necessario aspettare che s i a n o defi nitivi i dati dell’ultimo censimento, perché esiste un dato Istat del novem-bre 2011 – credo il più aggiornato in circolazione – secondo cui Arezzo ha 350.530 abitanti. Inoltre è sbagliato fare riferimento agli abitanti. Io credo che la Provincia sia essenzialmente territorio, perché di questo si occupa principal-mente e dovrà sempre di più occuparsi. La popolazione è dato variabile, che ha signifi cato profondo per i Comuni – l’ente preposto più di ogni altro a erogare servizi ai cittadini – ma che incide poco sull’azione di una Provincia».

Quali saranno i tempi di questa riorganizzazione?

«La decisione dovrebbe nascere da una proposta del

Consiglio delle Autonomie Locali, sul quale la Regione potrà esprime il proprio parere, che credo peserà non poco. Il tutto entro un paio di mesi. E questa è la confer-ma, se ce ne fosse stato bisogno, di quanto sia sbagliato e pericoloso per gli interessi delle comunità locali, un per-corso di questo tipo».

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Il nostro Marco Cavini il 3 luglio 2012 ha conseguito la laurea magistra-

le in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa alla facoltà di Scienze della Comunicazione (Università de-gli Studi di Perugia), mentre Chiara Marcelli l’11 luglio ha conseguito la laurea magistrale in Comunicazione Pubblica e d’Impresa alla facoltà di Scienze Politiche (Università degli Studi di Milano) e il 18 è stata iscritta all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti dell’Odg della Toscana: complimenti a entrambi da parte della Direzione e della Redazione per i risultati raggiunti!

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

ALLO SCUDO DI PAN E ALLA TRIBÙDEI NASI ROSSI I “GETTONI” DELMOVIMENTO 5 STELLE di Luca

Trippi

estituire alla cittadinanza il denaro guadagnato con l’attività politica. Sembra un’utopia, e invece è stato il momento clou del Restitution Day, l’iniziativa del Movimento 5 Stelle che i due consiglieri co-munali Lucio Bianchi [nella foto qui a destra] e Daniele Farsetti

hanno riproposto e organizzato ad Arezzo lo scorso 15 giugno. «Uno dei principi base del Movimento 5 Stelle è togliere i soldi dalla politica. La poli-tica si può fare anche senza soldi», ha detto Bianchi, dichiaratosi soddisfatto della serata che si è svolta in piazza San Jacopo davanti a più di cento perso-ne. «E non solo simpatizzanti del nostro gruppo, anzi. Più gente si avvicina per proporre le proprie idee, più siamo contenti».

In 13 mesi di legislatura, Bianchi e Farsetti hanno guadagnato mille euro con i gettoni di presenza: «Fin dal primo Consiglio comunale abbiamo ac-cantonato i gettoni di presenza in un conto corrente di Banca Etica – spiega Bianchi – e al raggiungimento di mille euro abbiamo iniziato a raccogliere fra la popolazione idee su come distribuire questi soldi.

Sono arrivate 15 proposte, e durante il Restitution Day tutti i partecipanti hanno votato le candidature per alzata di mano. Abbiamo consegnato 500 euro allo Scudo di Pan, che si occupa della cura degli animali, e alla Tribù dei Nasi Rossi, gruppo di dottori che portano il sorriso in corsia. Siccome fra le due idee più gradite c’è stato quasi un ex equo di voti – 22 contro 21 – abbiamo deciso di spartirli in maniera uguale».

Bianchi ha promesso che l’iniziativa si ripeterà in futuro, «anche perché noi crediamo che un consigliere possa benissimo vivere senza quegli 800 euro all’anno che dà il Comune». Ma il Restitution Day è stato an-che l’occasione per parlare del bilancio del primo anno di legislatura: «Abbiamo elencato alla popolazione le nostre proposte e i nostri atti di indirizzo, da quello per la ripubblicizzazione dell’acqua a quello per la corret-ta gestione dei rifi uti. Proposte che nascono dalla gente comune, dai nostri incontri del lunedì sera, e che noi semplicemente riportiamo in Consiglio», ha detto Bianchi. «Purtroppo le nostre idee sono state raramente condivise nel parlamentino. Il Pd ha sempre reagito con un certo immobilismo, evitando di dare risposte chiare e trasparenti su temi caldissimi della vita della città». Una situazione tanto più delicata in quanto la maggioranza adesso è risicata e può contare su appena 17 consiglieri contro i 16 della minoranza. «È vero, ad Arezzo viviamo una situazione d’emergenza, in cui la maggioranza mette toppe temporanee ai vari problemi, senza avere una prospettiva di rilancio serio per il futuro. Noi continueremo a portare la politica nella città, a raccogliere le idee e gli umori della gente, anche se in questo contesto è sempre più diffi cile farlo».

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

lla fi ne il cerchio si è chiuso. L’ultimo “bubbone”, tra le cause fondamentali della crisi dell’ormai ex maggioranza di centrosinistra a Palazzo Cavallo, è esploso. La sede? L’ultima seduta dell’assise cittadina di martedì scorso. Vittima designata, la ripubblicizzazione dell’acqua. Occasione? L’adesione da parte del Comune alla

campagna di “obbedienza civile” promossa dal Comitato Acqua Pubblica, richiesta dal consi-gliere Idv Roberto Barone e naturalmente appoggiata da grillini e Sel. Una mossa che non è piaciuta al Pd, e c’era da aspettarselo, perché qui si chiede al singolo cittadino di autoridursi la bolletta del 13,82%, di cui fa parte quel 7% di remunerazione del capi-tale investito, eliminato dal referendum dello scorso giugno.

Sul punto c’è ancora una grande confusione, perché tra le righe dei tec-nicismi c’è ancora chi sostiene che i cittadini non abbiamo diritto di farsi giustizia da soli e chi sì.

Sono però da rilevare un paio di dati politici di fondo. Il primo riguarda il lavoro – di fatto sospeso – della commissione consiliare guidata dal con-sigliere del Pd, Modeo, che proprio sulle possibili modalità di ripubbliciz-zazione dell’acqua doveva indagare.

Un blocco imposto dalla scollatura insanabile tra Pd, Sel e IdV, che però lascia presagire quello che appariva evidente da prima del voto: come i refe-rendum sull’acqua fossero a livello sostanziale una presa in giro in una città come la nostra, dove il mix tra pubblico e privato è ormai consolidato da oltre un decennio, intervenendo tra l’altro sui dettagli che a livello norma-tivo non intaccavano l’attuale assetto. Status quo che per essere ridiscusso davvero richiederebbe ingenti investimenti da parte del pubblico o nuove e innovative modalità di gestione.

Un obiettivo “ambizioso”, potremmo dire, in tempi veramente diffi cili. Infi ne il secondo e non meno importante dato politico: il rientro della

Federazione della Sinistra con Dringoli in maggioranza ha di fatto aperto un nuovo asse a livello di opposizione nella “sinistra” aretina, tra IdV, Sel e grillini che infatti sono stati gli unici quattro a schierarsi nettamente a favore della richiesta di Barone. Un asset intransigente e combattivo che, c’è da scommetterci, vedremo ancora a lungo riproporsi.

ACQUA PUBBLICA: SULLO SFONDO DEL REFERENDUM, NASCE UNA SORTA DI NUOVA OPPOSIZIONE TARGATA IDV, SEL E GRILLINI

A di David Mattesini

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

a protagonista dell’intervista che segue è arrivata in Italia dal mare, immaginando un futuro migliore. Meridita Cuci è giunta ad Arezzo nel gennaio del 2006, partendo da Valona. Negli ultimi venti anni l’immigrazione albanese ha risvegliato il nostro interes-se nei confronti di un Paese vicino ma sconosciuto e sulla popolazione, variegata per età, storie di vita,

condizioni familiari, che decide di confrontarsi con la pluralità di universi culturali presenti nel nostro Paese.Quale è stato l’impatto iniziale con la nuova realtà? È stato

diffi cile socializzare con i tuoi coetanei? «Ho dovuto superare lo spaesamento iniziale, dovuto alle dif-

fi coltà linguistiche. A scuola però non è stato diffi cile stabilire relazioni e amicizie con i coetanei. Per i miei genitori invece il distacco dal Paese d’origine, dagli affetti lasciati là è più diffi cile. Me ne accorgo continuamente quando le mie esigenze sono in contrasto con la cultura che cercano di trasmettermi».

Che tipo di rapporto hai con il tuo Paese d’origine? «In Albania ci sono i nonni, gli zii, i cugini, con cui ho un lega-

me molto stretto. D’estate ritorno a Valona e confronto la realtà italiana con quella albanese: mi sembra che l’Albania non riesca ad adeguarsi ai cambiamenti che si sono verifi cati in Europa».

A cosa a ti riferisci in particolare? «Mi riferisco soprattutto ai condizionamenti che riguardano le

donne. Da qualche mese ad Arezzo frequento un corso di forma-zione e mi capita spesso di discutere di diritti, libertà di scelta, realizzazione dei propri sogni. È diffi cile comprendere e accettare di non poter scegliere liberamente come comportarsi, il ragazzo da frequentare e amare, perché così vuole la tradizione, la mo-rale».

Come pensi di superare questi condizionamenti? «Credo che il cammino sia identico a quello di tante altre

donne per emanciparsi. Dovrò impegnarmi per far compren-dere ai miei familiari la possibilità di integrarsi in una nuova cultura e società senza perdere le proprie radici. Sono decisa ad

essere protagonista della mia vita: voglio migliorare, essere valorizzata, realizzarmi nel lavoro, utilizzando tutte le opportunità che ho a dispo-sizione.

Non bisogna temere il cambiamento ma conside-rarlo necessario per vivere nel benessere e con dignità il proprio tempo».

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DONNE E INTEGRAZIONE: LA TESTIMONIANZA DI MERIDITA

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

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i è chiuso con un “amaro” terzo posto la partecipazione dei Cavalieri di Arezzo al torneo internazionale che si è svolto a Kiev. Un piazzamento che sa molto di

beffa, tenuto conto di alcuni discutibili decisio-ni del comitato organizzatore che hanno messo in diffi coltà i nostri cavalieri. «La trasferta – come ci dice il capitano Mario Capacci – era stata preparata in maniera scrupolosa poiché avevamo la certezza di poter lottare per la vittoria fi nale.

Purtroppo ci sono stati alcuni episodi che hanno condizionato la nostra partecipazione, e questo lascia molto l’amaro in bocca soprattutto perché sapevamo di poter puntare al gradino più alto del podio».

Quali sono stati, in defi nitiva, gli episodi che vi hanno condizionato?«In primis i cavalli che ci hanno messo a disposizione, poiché il gruppo non ha potuto contare sull’apporto

dei propri in quanto troppo alte le spese per il trasporto dall’Italia.Mi era comunque stato assicurato, dal comitato organizzatore, che avremmo avuto a disposizione cin-

que cavalli, cosa che in effetti è avvenuta nelle prove che abbiamo sostenuto. Purtroppo al momento della prima gara ci hanno portato solamente tre cavalli, e ovviamente quelli che nelle prove erano risultati i più lenti.

Come se non bastasse ci hanno abbinato a una delle squadre più forti, la Svezia, con una decisone alquanto “combinata”, cosa che si è poi ripetuta nella successiva sfi da, in cui siamo stati abbinati alla compagine della Polonia».

Nonostante questo però avete dato battaglia.«Certamente: non ci siamo persi d’animo e al momento di scendere in cam-

po abbiamo comunque dato il massimo. Nella prima sfi da, contro gli svedesi, siamo stati sconfi tti solo per una manciata di punti [220 a 200, ndr] mentre la seconda gara, contro i polacchi, ci ha visto chiudere con il punteggio record dell’intera manifestazione, 250 punti a 175.

È stata una sfi da particolarmente avvincente, che ha entusiasmato il nume-roso pubblico assiepato ai lati della pista, tanto che al termine si è levato un fragoroso e lungo applauso».

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Sa cura di Roberto Parnetti

I CAVALIERI DI AREZZO A KIEV

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Uno scontro che vale doppio, visto che lei si è poi laureato miglior cavaliere del torneo.

«Sì, in effetti nella prova individuale ho totalizzato 60 punti che mi hanno permesso di vincere questo premio.

È stata un bella sod-disfazione, che ripaga in parte dei torti subiti, poiché quest’anno tutta la nostra squadra si sa-rebbe meritata di otte-nere il massimo».

Per la cronaca ricordiamo che la fi nale a squadre ha visto l’Ucraina battere la Svezia con il punteggio di 230 punti con-tro 190.

GAMBERI CAMPIONE REGIONALE DELLE GIOSTRE

Nel corso della manifestazione “Febbre da Cavallo”, tenutasi a Sarteano (SI), si è svolta la seconda gara interregionale Open di monta da lavoro storica

valevole anche, per i cavalieri residenti in Toscana, come Campionato regionale in tappa unica. Quindici binomi (provenienti da Foligno, Narni, Arezzo, Sarteano e Amelia) si sono sfidati in una avvincente prova ricca di spettacolarità, caratteriz-zata dal buon profilo tecnico espresso dai cavalieri e dall’alto livello di addestra-mento dei cavalli.

Nonostante la giornata di caldo torrido, nel pomeriggio domenicale un folto pubblico ha potuto apprezzare le abilità dei binomi impegnati nella corsa all’anel-lo, resa ancor più entusiasmante dal fatto che i primi cinque concorrenti hanno centrato tutti i bersagli ed è stato necessario ricorrere al tempo per determinare la classifica finale.

Nella gara al buratto è risultato vincitore con 9 punti totali Gabriele Gamberi [nella foto qui a sinistra durante la premiazione], davanti al sarteanese Daniele Cappelletti con 8. Nella prova agli anelli Gamberi e Cappelletti hanno chiuso entrambi con 10 punti, ed è stata determinante la miglior differenza tempo per attribuire la vittoria, andata a Cappelletti. La classifica finale vedeva pertanto Gamberi chiudere con 19 punti davanti a Cappelletti, 18, e Marco Elefante.

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

La “magia” della dieta del minestrone, la dieta dell’ananas, ecc. possono creare rischio per la salute?

Esistono varie tipologie di diete che possono essere classifi cate come “diete alla moda”. A questa categoria appartengono le diete che promettono rapide perdite di peso attraverso inusuali e talvolta

non salutari indicazioni alimentari. Sono indirizzate a coloro che vogliono perdere peso velocemente senza fare fatica.

Per individuare una “dieta alla moda” basta rispondere a queste domande: “La dieta promette una veloce perdita di peso?”; “La dieta sembra troppo bella per essere vera?”; “La dieta consiglia l’acquisto di un parti-colare prodotto?”; “Ci sono studi che la supportano?”; “La dieta suggerisce una lista di cibi buoni e cattivi?”.

Se si risponde sì a una o più delle domande sopra elencate la dieta probabilmente è “alla moda”! Le die-te alla moda possono causare danni alla salute, come ad esempio malattie car-diovascolari, ipertensione, osteoporosi, perché suggeriscono la limitazione o la restrizione di alcuni alimenti (come frut-ta, verdura, latte e derivati, cereali) in cui sono contenuti nutrienti che prevengono lo sviluppo di queste patologie.

Inoltre nelle persone che fanno attività sportiva possono ridurre la prestazione e, se ricche in proteine e povere di carboi-drati, possono danneggiare la funziona-lità renale.

Lo stress fa ingrassare?Il corpo risponde allo stress modifi can-

do la secrezione di alcuni ormoni, come ad esempio il cortisolo. Questo ormone favorisce il rilascio nel sangue del gluco-sio e degli acidi grassi, e il deposito di

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ALTRI 6 MITI SULLE DIETE FACILISFATIAMOLI E GODIAMOCI L’ESTATE

a cura della dott.ssa

Barbara Lapini

licenza Creative Commons © D. Sharon Pruitt

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

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grasso a livello addominale. Per perdere peso bisogna

assolutamente fare movi-mento per un tempo pro-lungato e sudare?

Le persone con problemi di peso spesso trovano diffi coltà a fare sport, a volte per vergogna legata o a pro-blemi fi sici o alla scarsa agilità nei movimenti, ecc. Per perdere peso la cosa migliore da fare è adottare uno stile di vita attivo, cioè inserire tra le proprie attività giornaliere del movimento, come camminate a passo veloce o spostamenti in bicicletta.

Per ridurre il colesterolo nel sangue basta eliminare le uova dalla dieta?Il colesterolo costituisce le membrane delle nostre cellule, gli ormoni e i tessuti. Gli alimenti che conten-

gono una buona quantità di colesterolo sono il tuorlo d’uovo, gli organi degli animali (fegato, cuore e reni) e i prodotti derivanti dal latte intero.

Due bicchieri di vino al giorno allungano la vita?Alcuni studi (non tutti) hanno dimostrato che il consumo moderato di vino, un bicchiere al giorno per le

donne e due per gli uomini, preferibilmente durante i pasti, riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Una moderata assunzione di vino aumenta il livello di “colesterolo buono” (HDL), favorisce la fl uidità del sangue e in particolare il vino rosso è ricco di polifenoli, cioè antiossidanti che riducono il rischio di alcune malattie come il cancro, l’infarto ecc. Prima di bere abitualmente uno-due bicchieri di vino al giorno ricordate che nessuno studio conferma che il vino allunga la vita. Gli effetti positivi del vino si riscontrano nei soggetti che conducono un sano stile di vita, una dieta bilanciata, praticano regolarmente attività fi sica e non fumano.

Gli antiossidanti presenti nel vino rosso si trovano anche nella frutta fresca e nella verdura. Non si cono-scono le cause dell’alcolismo, ma consigliare di bere potrebbe diventare un fattore di rischio.

“Se sei astemio, non iniziare a bere. Se bevi eccessivamente, moderati. Se bevi moderatamente continua a brindare… alla tua salute!”.

Bere acqua durante i pasti non va bene?

Non ci sono studi scientifi ci che sottolinea-no quando è opportuno bere.

Non c’è differenza nell’assunzione calorica tra chi beve durante i pa-sti o al di fuori dei pasti. Il punto fondamentale è bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.

Dietista Barbara Lapini

responsabile Aidap (Associazione Disturbi del Comportamento Alimentare e de Peso) di Arezzo – www.dietistala-pini.it

Manda le tue doman-de a [email protected] e leggerai le rispo-ste nella prossima rubrica

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d Arezzo lo sport non va in ferie, nemmeno d’esta-te. Anzi, come ac-cade da qualche

anno a questa parte, saranno molti gli appuntamenti sportivi che animeranno l’estate degli aretini. Infatti, oltre ai momenti sportivi dedicati a tecnici, tifosi ed esperti del settore, in que-sta estate 2012 la nostra città ha fatto partire una carova-na zeppa di iniziative fresche e divertenti, capaci di creare binomi accattivanti nei quali il mondo dello sport viene a contatto con quello della cul-tura e dello spettacolo, avvici-nandosi sempre più alla citta-dinanza.

Così, grazie al lavoro con-giunto degli enti istituzionali del nostro territorio, del Coni e delle numerose società che da sempre si impegnano per

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regalarci attimi di grande sport, siamo già nel vivo di un calendario di incontri ricco e rivolto proprio a tutti. È infatti terminato la scorsa settimana il Torneo dei Quartieri, un vero e proprio torneo di calcio a 11, svoltosi all’U.T. Chimera, che si è rivelato un’autentica opportunità di aggregazione tra i giovani quartieristi. «Abbiamo trasferito la rivalità della Giostra dall’arena di Piazza Grande ai campi da calcio – spiega Marco Donati, assessore allo Sport del Comune, – riuscendo così ad alimentare l’attenzione del pubblico verso il Saracino nei mesi estivi che separano le due edizioni annuali».

Ma già in altre occasioni il connubio sport e Giostra aveva dato i suoi frutti: basti pensare che con i pro-venti ricavati dall’ultimo appuntamento con la manifestazione “Metti in piazza lo sport”, tenutasi in piaz-za San Giusto all’inizio dell’estate, il Quartiere di Porta Sant’Andrea ha donato al Centro sportivo “Sergio

Stopponi” un defibrillatore, facilitando l’attività atletica di chi lo frequenta quotidianamente e prendendo posizione su un tema ultimamente di grande attualità.

Parlando invece da una prospettiva più agonistica, durante questi mesi, Arezzo non soltanto sarà la sede ufficiale del primo vero campionato di Cricket, forte-mente desiderato dall’A.S.D. United Cricket Club Arezzo, ma ospiterà anche il Torneo di Baseball “Città di Arezzo-Tuscany Series”, nella cui organizzazione gioca un ruolo fondamentale il Banca Etruria Baseball Arezzo. Giunto ormai alla 13a edizione, questo evento, considerato un appuntamento fisso nell’agenda sportiva aretina, tra il 25 luglio e il 5 agosto ospiterà 30 squadre italiane e non.

«Il Tuscany Series è un grande vanto e una splendida occasione di scambio e crescita per i giovani, che avran-no così la possibilità di confrontarsi nel campo da gioco e nel tempo libero – dichiara Donati, e prosegue: – sono momenti come questi che mostrano la vocazione di Arezzo per l’internazionalità».

Per valorizzare invece l’aspetto più ludico dello sport, non possiamo non citare “Giochi e Sapori a Villa Severi”, tre giorni di eventi (27-28-29 luglio) in cui il Comune e la Provincia d’Arezzo, il Coni e l’Associazione Melodika ci fa-ranno rivivere le tradizioni popolari toscane. Infatti, come afferma Donati, «questa kermesse, importante sia sotto il profilo culturale che sportivo, farà conoscere ai giovani giochi e sapori antichi», allestendo nello splendido scena-rio del parco di via Redi ben 25 differenti attività organiz-zate dalle federazioni dei giochi tradizionali affiliati al Coni (tiro alla fune, tiro con l’arco, volano, podistica, bocce e altro ancora).

Per realizzare iniziative di questo calibro servono colla-borazione e solidarietà tra l’universo agonistico e chi, per passione o senso civico, può comunque dare un aiuto concreto. E ad Arezzo la materia prima per ottenere risul-tati non manca. Come conferma lo stesso Donati: «Per le sue dimensioni, ad Arezzo si praticano un gran numero di sport che sono motivo di aggregazione per tanti giovani di tutte le nazionalità. Pur con le scarse risorse a disposi-zione stiamo lavorando per ampliare l’offerta di spazi e servizi utili per far sì che tutti gli sport possano trovare ac-coglienza nella nostra città».

Un’estate ricca di eventi, in cui lo sport non si prende pause, cambia soltanto la sua forma

di Elettra Fiorini

[segue da pag. 13]

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rezzo ha un nuovo talento della racchetta. È Filippo Fratini, ragazzo classe 1998 che, appena quattordi-cenne, ha un curriculum più che prestigioso.

Una passione che sboccia alla tenera età di quat-tro anni, nata per caso «perché seguivo mia sorella

più grande tra allenamenti e gare, e ne sono rimasto da subito affascinato». Fratini è un ragazzo robusto, più dei suoi coeta-nei ma di poche, decise, parole, la cui voglia di impugnare la racchetta e dilettarsi nel suo sport preferito trapela visibilmente dagli occhi. La sua esperienza prende avvio allo Junior per poi confluire, poco dopo, al Circolo Tennis Giotto, dove ambiente stimolante e professionalità degli allenatori riescono in poco tempo a far sbocciare il potenziale di Fratini. Il battesimo del giovane Filippo avviene nel 2010 con la vit-toria del Campionato Regionale Under 12, sia nel singolo che in coppia, per poi fare il bis l’anno seguente in

quello Under 13 e nel Grande Slam Under 14, dimostrando le sue doti pure contro avversari più grandi.

Da qui in poi Fratini miete una serie di successi (finale dei Campionati Italiani, qualificazione Master del circuito nazionale giovanile, titolo regio-nale a squadre) che lo porteranno a sfidare avversari coetanei di calibro internazionale, a cui si aggiunge la chiamata dalla Fit (Federazione Italiana Tennis) a Tirrenia per i raggruppamenti dei migliori giocatori a livello nazio-nale. Adesso Filippo sta scalando il ranking europeo occupando attual-mente la 229a posizione!

Un sogno a occhi aperti che esige però sacrifici. Perché Filippo è innanzi-tutto un ragazzo cui, come tutti gli altri, piace stare con gli amici e giocare alla play station. «Conciliare studio e allenamenti poi non è sempre facile, poiché sono impegnato quattro volte ad Arezzo e due a Tirrenia – ci dice Fratini. – Alle volte studiavo anche dopo cena. Però farei tutto per il tennis, non potrei farne a meno. Perché mi diverto come non mai, e mi ha inse-gnato che mi devo sempre impegnare per raggiungere i miei obiettivi».

Sacrifici che danno i loro risultati in campo, «in cui sono sempre concen-trato e dove voglio far prevalere la mia maggiore stazza fisica e tecnica». E poi un segreto: «Di solito voglio conquistare il primo punto. È il mio gesto scaramantico, così mi dico che vinco la partita». Il suo obiettivo è quello di entrare a far parte della Nazionale Under 16. Il sogno, un giorno, di poter disputare la Coppa Davis. Ma per Filippo c’è da crescere, e soprattutto divertirsi. Perché solo così i sogni possono diventare realtà.

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Filippo Fratini, il tennis del futuro di Giacomo

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in città (e a ballare!)

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Èormai noto che nello sport ci sono differen-ze tra maschi e femmine: queste sono date soprattutto dal punto di vista fisico e, di conseguenza, dal punto di vista delle pre-stazioni. Abbiamo parlato a riguardo con

Alessandro Forciniti, allenatore di calcio maschi-le e, quest’anno, anche delle ragazze della Stella Azzurra, con le quali ha raggiunto ottimi risultati.

«Per me era un’esperienza nuova e diversa da tutte le altre precedenti – ci racconta Forciniti: – all’inizio ho pensato che dovessi cambiare modo di allenare, ma poi mi sono reso conto che, essendo le ragazze nell’età della sviluppo (tutte tra i 12 e i 14 anni), fisicamente erano avanti rispetto ai ragazzi e superiori anche nei modi di fare e di pensare.

Ho deciso quindi di adottare anche per loro lo stesso metodo di allenamento dal punto di vista tecnico e tattico, visto oltretutto che nel campiona-to avremmo dovuto affrontare squadre maschili».

Un impegno importante e difficile allo stesso tem-po, che ha richiesto pazienza per attendere risultati,

un grande sforzo da parte di tutti e la fiducia della società. «In campionato siamo cresciuti, come squadra, piano piano, ma a fine stagione, giocando contro altre squadre femminili al ra-duno regionale di Coverciano, siamo andati molto bene, proprio perché le nostre ragazze erano abituate a gioca-re a un livello superiore, con più organizzazione e a maggior intensità».

Forciniti poi spiega quali sono state le difficoltà nell’allenare le ragazze e le diversità con il mon-do maschile. «Una cosa che ho dovuto cambiare nel mio modo di fare l’allenatore è stata il rispetto verso le regole dentro e fuori dal campo: sono ab-bastanza rigido in questo, ma mi sono reso conto che infliggere “punizioni”, mentre per alcune ragaz-ze è una sfida che le stimola, ad altre fa solo male e le allontana dal calcio, quindi sono stato un po’ più permissivo, sempre cercando di trasmettere la passione per questo sport, la convivenza nello spo-gliatoio e la forza e l’importanza del gruppo, vero valore aggiunto.

Due aspetti positivi, rispetto al calcio maschile, sono che nel femminile non c’è invidia e rivalità, e soprattutto c’è un livello di attenzione maggiore che nei maschi, il che permette di lavorare meglio e in maniera più efficiente».

Per Forciniti, però, c’è un aspetto in cui il cal-cio femminile può ancora migliorare, e molto. «Ci dovrebbero essere una programmazione e un’organizzazione più qualificate e competen-ti. Quest’anno ho avuto la fortuna di trovare una società davvero ottima da questo punto di vista, ma se si vuole che il calcio femminile cresca di li-vello, anche solo per promuoverlo come sport, si dovrebbero sviluppare migliori progetti societari».

Alessandro ForcinitiL’allenatore della Stella Azzurra ci spiega analogie e differenze tra calcio maschile e femminile

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di Alessio Segantini

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Imprese ed emozioni, i Lionsripercorrono una stagione storicaDalla salvezza della prima squadra al quarto posto in Italia dell’Under 13: riviviamo i due campionati attraverso le parole dei protagonisti

ifficile ripetere una stagione tan-to ricca ed emozionante quanto quella da poco conclusa. Per i Lions Hockey Arezzo gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un sus-

seguirsi di grandi risultati e vere e proprie imprese sportive, raggiunte sia dai “grandi” della prima squadra che dai “piccoli” del settore giovanile.

Per la prima squadra non è un’esagera-zione parlare di miracolo: i Leoni, frenati da difficoltà economiche, a inizio campionato avevano perso la maggior parte dei loro giocatori in rosa, ripartendo dagli aretini e dai ragazzi del vivaio. Additati dagli addetti ai lavori come la “squadra materasso” de-stinata a retrocedere, i giocatori di coach Luca Mafucci di giornata in giornata hanno tirato fuori orgoglio e aggressività, chiuden-do il campionato con una serie di vittorie (tra cui spicca quella decisiva sui Diavoli Vicenza) che hanno assicurato loro la per-manenza nella massima serie italiana.

«Siamo rimasti in Serie A: è un miracolo – afferma euforica la presidente Paola Salvi.

– È impossibile descrivere le emozioni vissute in questo campionato: i Lions non han-no mai smesso di cullare il so-gno della salvezza e questo ha permesso loro di giocare con il cuore, di lottare e po-ter arrivare a festeggiare un obiettivo che sembrava im-possibile».

In quanto a emozioni, que-ste portano principalmente la firma dell’Under 13, una squadra che gioca insieme

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di Marco Cavini

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da nemmeno due anni e che è composta soprattutto da femmine, ma che, nonostante ciò, è riuscita a coronare il sogno di arrivare fino alle Final Four nazionali e rientrare così tra le quattro squadre più forti d’Italia. Nelle fasi finali, a Padova, i piccoli Leoni hanno affrontato Torino, Padova e Targeste di Trieste, tre colossi dell’hockey italiano contro cui gli aretini hanno potuto ben poco, perdendo tutte le gare giocate e dovendosi accontentare del quarto posto finale, una posizione che ha regalato lacrime di gioia e che pone la squadra ai vertici dell’hockey nazionale.

Abbiamo ripercorso le emozioni delle finali nazionali direttamente dalle parole di questo gruppo di gio-catori, un gruppo capace, con la propria passione e il proprio cuore, di far vivere un grande sogno alla società aretina.

«Non esistono parole per esprimere le belle emozioni provate alle finali – afferma Aurora Mafucci, ca-pitano e anima della squadra. – Eravamo entusiasti perché avevamo la grande opportunità di passare due giorni tutti insieme e sfidare, per quanto sia stata dura, le squadre più forti d’Italia. Mentre giocavo, ripensavo alla Coppa Italia vinta dalla prima squadra qualche anno fa e coltivavo il sogno di vincere le finali nazionali e arrivare primi, ma sono comunque felice perché sono consapevole che abbiamo fatto qualcosa di grandioso».

Tra gli altri giocatori in rosa, tutti uniti nel sottolineare il divertimento e la gioia vissuti in quei giorni, Giovanni Borri, Lorenzo Borri, Leonardo Boncompagni, Matilde Fardelli, Giovanni Micheli, Caterina Rossi e Noemi Sciadini non nascondono «il timore che hanno vissuto nell’affrontare squadre e giocatori tanto forti», men-tre Eleonora Refi afferma che è proprio attraverso questa esperienza che è riuscita a superare le proprie paure; Martina Marchesan sottolinea l’importanza di essere arrivati fino alle finali, Alice Gialli non nascon-de che ha cullato il sogno di raggiungere almeno il terzo posto, Margherita Nocenti ribadisce l’impegno di tutto il gruppo per ottenere questo traguardo, ed Elena Rossi si sofferma sul ruolo della squadra, spiegando

che le principali emozioni nascono dal fatto «di es-sere arrivati alle finali, ed esserci arrivati insieme».

Il pensiero di Maura Messeri è invece rivolto all’allenatore Mafucci, colui che ha permesso a questa squadra di arriva-re tanto in alto e raggiun-gere un traguardo così grande: un risultato sto-rico che non è un punto d’arrivo ma che rappre-senta l’inizio di una nuova storia sportiva…

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l 13 e il 14 luglio scorsi si è disputata la 32a edi-zione del Rally del Casentino. Un’edizione fortunata che ha visto una grande risposta da parte del pubblico e la partecipazio-ne di ben 115 iscritti, a dimostrazione della

qualità della competizione e del lavoro svolto dalla Scuderia Etruria.

Ci presenta il resoconto dell’evento Norberto Droandi, che oltre ad aver vinto nella propria categoria (omologazioni scadu-te), è colui che (essendone il delegato italia-no) ha reso possibile l’inserimento del Rally del Casentino all’interno della competizione euro-pea “Mitropa Cup”.

Mitropa Cup che ha arricchito ulteriormen-te la storica competizione automobilistica aretina, alla cui partenza erano presenti dieci World Rally Car. «È stata un’edizione molto po-sitiva che ha ricevuto una risposta entusiasta da parte del pubblico, facendo trarre benefi-cio al nostro territorio», ha dichiarato Droandri. Per la seconda volta consecutiva, il Rally del Casentino è stato tappa dalla Mitropa Cup, competizione europea che si disputa dal 1964. Una competizione nata per unire l’Ovest e l’Est europeo negli anni difficili della Guerra Fredda, e che ha visto protagonisti molti campioni del panorama rallistico.

Una competizione dura che ha allargato l’orizzonte del Rally del Casentino, portando iscritti provenienti da vari Paesi europei: «Tra i 115 iscritti abbiamo avuto piloti slovacchi, ungheresi, sloveni e russi, che sono rimasti affascinati dall’accoglienza, dalla difficoltà del percorso e dalla bellezza del paesaggio».

Il fascino del rally sta soprattutto qui, in questo binomio motori-natura dove il silenzio del bosco viene improvvisamente interrotto dal rombo nervoso delle macchine durante le varie competizioni rallistiche.

Lungo tutto il weekend, la foresta casentinese ha visto alzarsi la polvere delle proprie strade e dichiarato vincitore dell’assoluto Manuel Sossella, a bordo di una Citroen C4 Wrc Tamauto, al termine di una gara do-minata e conclusa davanti a Longhi (Mini Wrc Twister Corse), Paccagnella (Ford Focus Wrc RP Motorsport) e il pilota locale Cresci (Citroen Xsara Wrc Max Racing). Primo tra gli equipaggi iscritti alla Mitropa Cup è stato Berndt Zanon (Renault Clio Super 1600). Storico appuntamento automobilistico aretino e per il secon-

do anno consecutivo tappa della Mitropa Cup, abbiamo detto, ma c’è voglia di cre-scere ancora: «L’obiettivo è quello di migliorarci e rima-nere all’interno di una com-petizione importante e selet-tiva come la Mitropa».

Il Rally del Casentino, arri-vato alle trentaduesima edi-zione, continua a guardare avanti.

Perché c’è ancora tanta voglia di rally all’interno del-lo splendido scenario delle Foreste Casentinesi.

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Grande successo per il Rally del CasentinoSpettacolo nella 32a edizione svoltasi, come di consueto, all’interno dello splendido scenario delle Foreste Casentinesi

di Omero Ortaggi

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a stagione sportiva della Chimera Nuoto si è chiusa nel segno degli Esordienti. Allenate da Elisabetta Alessandrini e Lorenzo Batti, le giovani leve della socie-tà aretina, nate tra il 2001 e il 2003, si sono messe in luce ai Campionati Regionali centrando un totale di 24 medaglie e di ben 14 titoli regionali, un ricco bottino che ha confermato la Chimera Nuoto tra le migliori società toscane.

I primi a scendere in va-sca sono stati gli Esordienti B i quali, a Firenze, hanno conquistato 8 ori, 2 argenti e 4 bronzi. Gli ori portano tutti la firma di un trio di “ra-gazze terribili” formato da Carolina Bindi, Eleonora Camisa e Francesca Giomarelli: queste nuotatrici hanno prima vinto due tito-li regionali a testa nelle gare individuali, poi si sono ripetute nella staffetta, dove, insieme a Chiara Serafini, hanno dettato legge nella 4x50 Mista e nella 4x50 Stile Libero. Oltre ai pri-mati di “squadra”, la stessa Serafini è riuscita ad aggiudicarsi anche un argento e un bron-zo individuali, mentre ad arricchire il palmarès della Chimera Nuoto hanno contribuito anche un argento di Rachele Serafini, un doppio bronzo di Anne Marie Pescador e un bronzo di Leonardo Marzi.

Ottimi anche i risultati degli Esordienti A i qua-li, a Empoli, si sono aggiudicati 10 medaglie di-vise tra 6 ori, 1 argento e 3 bronzi. La protagoni-

sta incontrastata della manifestazione è stata Daisy Bertelli, giovane promessa della Chimera Nuoto che si sta sempre più confermando senza rivali: la nuotatrice si è laureata campionessa toscana in ben 5 gare, centrando l’oro nei 100 dorso, nei 400 Dorso, nei 200 Stile Libero, nei 400 Stile Libero e negli 800 Stile Libero.

In grande spolvero si sono dimostrati anche Mattia Esposito, capace di conquistare una medaglia d’oro, un argento e un doppio bronzo, ed Elisa Fazzuoli che è riuscita a far proprio un bel bronzo. «Siamo entusiasti perché questi risultati testimoniano la bontà del lavoro portato avanti con i nostri ragazzi – affermano all’unisono Alessandrini e Batti. – Tutti gli Esordienti, anche quelli che non hanno raggiunto il podio, sono riusciti a ottenere piazzamenti molto positivi, mostrando grandi miglioramenti e permettendo alla Chimera Nuoto di confermarsi ai vertici del nuoto toscano».

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

empo di vacanze, ma non per i nostri Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani. Il duo comico Noidellescarpediverse rimarrà nei dintorni per tutto il mese, con una serie di eventi che aiuterà a sopportare caldo e noia per chi non andrà in ferie o per quelli che saranno già tornati.

«Siamo felici di aver organizzato tra luglio e agosto ben tredici spettacoli targati Sos Cabaret sparsi per la Toscana, per questo ci piace chiamarlo “festival diffuso”. Se contati da gennaio, gli show diventano ventiquattro: un risultato importante per un progetto con base ad Arezzo».

Quali sono i prossimi appuntamenti aretini?«Si parte il 9 agosto a Marciano della Chiana con Comici sotto le stelle: al popo-

lare prezzo di cinque euro, il pubblico sarà libero di muoversi tra vicoli e piazze invasi dai comici. Ospite speciale Arnaldo Mangini, il sosia uffi ciale di Mister Bean, per una tappa della sua tournée europea.

Il 13 a Falciano, sull’Alpe di Catenaia, organizziamo assieme alla Proloco del paese una serata di magia comica con Mago Mancini, dalla fucina della Dandini.

Il 18, nella piazza centrale di Civitella della Chiana, lo spettacolo per tutte le età voluto dal Comune locale ci vedrà in compagnia di Alan&Lenny.

Per concludere, l’imperdibile fi nale del concorso Sos Arezzo Cabaret il 21 e 22 agosto nel bastione me-diceo dell’Arena Eden di Arezzo. La prima serata, di cabaret medievale, vedrà il duo Clerici Vagantes, alla 650° replica dello spettacolo Te lo do io il Medioevo, tra giullari, trampolieri, saltimbanco, cantastorie, con grande coinvolgimento del pubblico. Tenete d’occhio il sito del concorso per scoprire l’ospite speciale del 22 agosto e ripassare i nomi dei comici fi nalisti».

Le risate però non si fermano alla nostra provincia.«Il 27 luglio Sos Cabaret sarà in tour a Lastra a Signa. Il 28 come Noidellescarpediverse faremo un salto al

Villaggio “Monteverde” di Follonica; il 30, insieme ad Alan&Lenny, parteciperemo al laboratorio di scrittu-ra comica Makkekomiko di Villa Sciarra a Roma. Il 7 agosto saremo con gli amici di Zelig Daniele Magini, Stefano Bellani, Rocco il Gigolò e Marco Della Noce a RidiPiano di Piancastagnaio (Amiata). Il 15 agosto, infi ne, ci troverete al Camping “Badiaccia” a Tuoro sul Trasimeno, sempre con Alan&Lenny».www.soscabaret.it – www.noidellescarpediverse.it [email protected]

UN AGOSTO ALL’INSEGNA DELLA COMICITÀ CON SOS CABARET

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NUOTO, ATTIVITÀÀ

ACQUATICHEEE MOLTO O

ALTRO!!di Enrico

Badii

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

ome ribadisce anche il Fai (Fondo Ambiente Italiano) nelle sue direttive: Il patrimonio di natura, arte, storia e tradizioni è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità, quindi va tutelato. Belle parole, che tuttavia troppo spesso rimangono sulla carta. Così, anno dopo anno, vediamo i nostri beni affondare nel degrado. Le scuse sono le solite: mancano i fondi, la compe-

tenza è di “quell’altro”, l’Italia ha troppi tesori e non si può stare dietro a tutto, con l’arte e la cultura non si mangia, e così via, all’insegna di chi dice la baggianata più grossa.

Il territorio aretino non è esente da questa situazione. Senza allontanarci troppo dalla città, vi parleremo di un piccolo gioiello incastonato nella valle del Bagnoro, la chie-sa di Monastero, che se dovessimo descriverla oggi con una frase defi niremmo “uno scrigno relegato nell’oblio, il cui valore è pari all’incuria che l’attanaglia”.

Gli studiosi locali fanno risalire l’edifi cio all’Alto Medioevo. Al IX-X secolo è infatti ascrivibile il piccolo altare in pietra provvi-sto di pozzetto per le reliquie, ancora visibile sulla sinistra appena entrati.

Al suo interno, nel 1750, fu ritrovata una pergamena che ricordava la risistemazione del luogo di culto nel 1214 e la sua con-sacrazione a San Biagio, San Donato e alla Natività della Vergine. Di quella fase riman-gono due bassorilievi zoomorfi e fi tomorfi incastonati sulla parete sinistra.

Tra la seconda metà del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento la chiesa di Monastero fu affrescata da artisti locali. Parte di quei cicli è ancora visibile, sebbene molte pitture versino in condizioni fatiscenti o, in alcuni casi, siano state pesantemente

C

TESORI ABBANDONATI

LA CHIESA DI MONASTERD’ARTE CHE AFFOGA NEL

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

di Marco Bottii

ERO, UNO SCRIGNO ELL’INCURIA

ridipinte. Tra queste opere si segnalano, sulla parete destra, un San Donato del 1526 e una Maddalena del 1523. Lo Sposalizio mistico di Santa Caterina e il Sant’Antonio Abate sono invece di qualche decennio precedente.

Sul lato sinistro si ammirano tre piccole cap-pelle con due Madonne con il Bambino e un affre-sco del 1495 con la Madonna con il Bambino tra Sant’Antonio Abate e San Michele. Da evidenziare anche fi gure eseguite singolarmente come San Rocco

e Sant’Antonio Abate, quest’ultimo più vol-te replicato, a testimonianza del culto per il protettore degli animali che si era radicato nella zona nel corso dei secoli.

La noncuranza in cui versa oggi la chiesa è intollerabile. Esternamente la “giungla” che si era formata sul piccolo sagrato [la foto a pag. 22 è dello scorso giugno] è stata solo di recente estirpata. All’interno la situazione, se vogliamo, è ancora più grave: oggetti ab-bandonati, strati di polvere che ricoprono suppellettili, affreschi e pavimento, porzio-ni di intonaco pronte a staccarsi alla “prima occasione utile”.

Un luogo che dovrebbe essere una tappa obbligata per chi vuole approfondire lo svi-luppo dell’arte locale post-pierfrancescana tra la fi ne del Quattrocento e i primi decen-ni del secolo successivo, ma di cui i turisti

e la stragrande mag-gioranza degli aretini ignorano persino l’esi-stenza.

Dopo aver perso la sua funzione religio-sa, l’edifi cio poteva essere destinato a una infi nità di iniziative e usi: pensiamo a reading, piccoli concerti, presentazioni di libri, ma anche incontri intercultu-rali per tutte le età, visto che adiacente si trova un Centro di accoglienza per i migranti.

La situazione economica del Paese è diffi cile, non lo mettiamo in dubbio, e sappiamo che lo stanzia-mento di fondi per la cultura, l’arte e la sal-vaguardia del patrimo-nio sono oggi l’ultimo dei pensieri delle isti-tuzioni laiche e religio-se in Italia. Tuttavia, se non ripartiamo dal re-cupero e dalla valoriz-zazione dell’unica cosa che il mondo intero ci invidia – il nostro patrimonio artistico – uscire da questo croni-co cul-de-sac sarà sem-pre più complicato.

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

al 26 al 29 luglio al Giardino Pensile della Provincia di Arezzo in via Ricasoli, la “Fine del Mondo” viene raccontata ed evocata da scrittori e musicisti, ospiti della versione estiva del Giardino delle Idee.

Sullo sfondo un suggestivo allestimento scenico-artistico curato da Mega+Mega Centro d’Arte Contemporanea di Matilde Puleo dal titolo Rivelazioni, con la colonna sonora eseguita dal compositore e cantante Francesco Manfredi e le foto di Luca Brunetti. Una fusione di scrittura, musica e arti fi gurative che aiuterà lo spetta-tore nella sua rifl essione sui temi degli incontri.

Ad aprire il primo appuntamento, il 26 luglio, sa-ranno le canzoni di Selene Lungarella estratte dal suo concerto Navigheremo insieme se, accompagnata alla chitarra acustica da Andrea Ciotti.

A seguire Catena Fiorello, sorella di Rosario e Beppe Fiorello e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, presenterà Casca il mondo, casca la terra (Rizzoli editore).

Venerdì 27 luglio l’attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografi co Maurizio Nichetti incontrerà il pubblico sul tema Il cinema a modo mio.

A seguire Niccolò Ammaniti racconterà Il momento è delicato (Einaudi editore). L’autore è noto al grande pubblico anche per i suoi precedenti lavori come Nel nome del fi glio, Fango, Ti prendo e ti porto via, Branchie, Io non ho paura, romanzi tradotti in 44 Paesi, dai quali sono stati tratti fi lm di successo.

Sabato 28 luglio Beppe Tosco presenterà, con un originale reading, Perché le donne credono nel colpo di fulmine, gli uomini nel colpo di culo (Mondadori editore). Scrittore e autore televisivo, Tosco scrive da tempo per Luciana Littizzetto, Enrico Bertolino, Ale & Franz, Luca & Paolo e Sabrina Impacciatore.

La stessa sera Barbara Alberti parlerà di Amore è il mese più crudele (Nottetempo editore). Barbara è scrittrice, giornalista, sceneggiatrice e au-trice teatrale, nota anche per le lotte femministe e il suo umorismo.

DIL GIARDINO DELLE IDEE 2012 RACCONTA LTRA GRANDI RITORNI E NOVITÀ, QUATTRO SERATE CHE APPAGH

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25IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

Domenica 29 luglio chiu-de la rassegna estiva una delle fi rme più amate della narrativa contemporanea, Sveva Casati Modignani,

con il suo Léonie (Sperling & Kupfer editore). I suoi romanzi, tradotti in venti Paesi, hanno venduto oltre undici milioni di copie. Dulcis in fundo, la cantante Nada racconterà La grande casa (Bompiani editore), il

suo ultimo lavoro letterario. In passato ha già pubblicato la raccolta di racconti e poesie Le

mie madri e il romanzo molto apprezzato da critica e pubblico Il mio cuore umano.

A introdurre le serate Silvia Crocini, noto volto televisivo. Moderano Barbara Bianconi e Antonella di Tommaso ac-compagnate da Nadia Frulli, Andrea Bucciantini, Federico Remilli, Fernando Maraghini, Linda de Benedictis e Fabio Mugelli.

Inizio alle ore 21 con ingresso gratuito.

di Chiara Savarino

AREZZO GIOCHI E SAPORI

Tradizioni popolari a Villa Severi

Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 luglio

il parco di Villa Severi si tra-sformerà in una grande festa popolare. Giochi tradizionali a squadre, sfilate in costume, gruppi folkloristici, spettacoli multietnici, musica, giochi per bambini saranno i protagoni-sti assoluti della manifestazio-ne. L’obiettivo è riportare il pubblico alle tradizioni di un tempo, riuscire a far riassapo-rare le emozioni di una volta, riscoprire e conoscere il no-stro passato.

La splendida location per tre giorni verrà avvolta dai “profumi” della terra aretina. L’evento coinvolgerà anche vari produttori e artigiani del territorio che regaleranno gusti e fragranze dei migliori piatti tipici locali.

Gruppi folkloristici prove-nienti da tutta la provincia – come i Cantori in Ottava Rima, il Girasole, il Carnevale della Mea, Arcobaleno, I Figli di Bocco, il Gruppo di Bucine e la Filarmonica Aretina – ri-porteranno gli aretini indietro nel tempo, all’interno di un evento che mira a diventare un appuntamento fisso annuale.

Valeria Gudini

TA LA “FINE DEL MONDO”PAGHERANNO TUTTI I GUSTI

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

ato a Follonica nel 1941, Leonardo Borghini abita qui ad Arezzo fi n da picco-lissimo. Pittore raffi nato e romantico, ispirato dalla madre che dipingeva a lapis in bianco e nero, ha esordito giovanissimo come chiarista. Non identifi candosi con uno schema pittorico fi sso, è sempre stato alla ricerca di nuove tecniche. I

soldi per la scuola a Firenze mancavano e la vita, da grande, lo ha portato verso la professione di vigile del fuoco.

Interessante personalità, Borghini. La capacità di incantare e coinvolgere la gente si alterna alla necessità di concedersi momenti di solitudine e sano egoismo: curare prima se stessi per poi aiutare gli altri. Nel 1970 vince il primo premio della Mostra Concorso Nazionale Collettiva a giudizio popolare di Milano. E protagonista nel campo artistico lo è tutt’oggi. Alcuni suoi dipinti su tavola li troviamo nella chiesa di Santa Cristina a Chiani, tra i quali uno con l’immagine di San Donato (patrono di Arezzo). Per compren-dere il suo talento bisogna iniziare con l’uomo, il vigile del fuoco.

«Ero con la mia squadra in Irpinia nel 1980 durante quel terri-bile terremoto. In mezzo a tanta disperazione, mi sono ritrovato ad abbracciare anziani, donne e bambini, ad accarezzarli, a confortarli stringendoli forte a me: ho sofferto anche io per loro, con loro».

Su quella tragedia fu organizzata una mostra a cui Borghini par-tecipò, dipingendola e interpretandola con gli occhi di chi c’era stato dentro.

Oggi vede mancare tra la gente l’abbraccio?«Sì, questa è la mia sensazione. Basta con sciocchi pudori e ri-

gidità: educhiamo al meraviglioso potere dell’abbraccio che inco-raggia, lenisce il panico: un toccasana per chi lo riceve e per chi lo dona, non tiriamoci indietro».

Borghini pittore: paesaggi, scorci e tramonti di Arezzo, Ponte Buriano… Il tema principale dei suoi quadri.

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

«È dedicato alla gente comune, semplice, operai che parlano recandosi insieme a piedi o in bicicletta a lavoro. Uscendo alle 6.30, dal turno di notte, mi sono rimaste impresse queste fi gure per le strade semideserte nella nebbia invernale recarsi al vecchio Fabbricone,

accompagnati dalla luce timida del primo mattino».L’arte per recuperare oggi certi valori di ieri. «L’arte, in qualsiasi forma, combatte il materia-

lismo, trasmette sentimento, viene da Dio. Sono credente, in modo particolare dopo alcuni eventi miracolosi nel mio lavoro di vigile, senza i quali sarei sicuramente morto!».

La famiglia, l’amicizia.«La famiglia è un bene prezioso e altrettanto gli

amici con i quali condivido la pittura. Colgo l’occa-sione per ricordare il carissimo Vincenzo Chiarenza, scomparso di recente: insieme a lui, tempo fa, ave-vo perfi no aperto una galleria (poi chiusa) dietro al “Bicchieraia”».

Mecenati.«Rarissimi, oramai. Mi piace se la critica viene dal

cuore. Ho a casa opere di autori sconosciuti di talen-to, nelle mie possibilità comunque cerco sempre di aiutare i giovani».

Un ricordo bello e struggente?«Il mio babbo, fi ne orafo, da piccolo mi teneva

seduto vicino a sé vicino al caminetto mentre fon-deva l’oro».

Rimpianti?«Rimpiango che, no-

nostante legga moltis-simo, abbia diffi coltà a esprimermi con la scrit-tura».

Il suo motto.«Per me, un giorno

senza rischio non è vis-suto (da ex pompiere ne so qualcosa…). Tutti i giorni vanno vissuti col sorriso!

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

DMi è stato chiesto se il sole poteva arrecare danni ai capelli… La mia risposta?Prenderesti il sole senza protezione?

ietro alla stagione estiva si nasconde un grande pericolo: il Sole.

In un’estate colma di luce e benessere è così bello lasciarsi coccolare e abbron-zare dai raggi del sole, ma è altrettanto

importante proteggersi dai raggi nocivi. Mentre la protezione solare è una pratica assodata per la pel-le, spesso vengono trascurati i capelli che restano in balia dei raggi nocivi, del vento, del cloro e della salsedine, senza potersi in alcun modo difendere.

In estate notiamo che i capelli diventano secchi, disidratati e il colore non mantiene e si schiarisco-no, negli adulti come nei bambini i quali, giocan-do all’aperto nelle belle giornate, sono spesso più esposti di altri. Molti pensano sia dovuto alla salsedi-ne del mare o al cloro della piscina, non sanno che è un effetto legato principalmente ai raggi solari, ai quali siamo esposti nelle nostre normali giornate estive, in quanto quest’ultimi trasformano, tramite un processo chimico naturale, la base idratante (acqua)

dei capelli in acqua ossigenata, schiarendoli e disidratandoli. Aggiungiamoci la necessità di lavaggi frequenti che la stagione com-

porta, sia al mare e in montagna come in città, e spesso con prodotti non idonei, tutti fattori che uniti aiutano l’invecchiamento precoce dei capelli, e il cocktail è servito.

Per questo occorre l’aiuto di prodotti professionali per cute e capelli, che non si limitano a proteggere dai raggi solari, ma in aggiunta nutrono inten-samente e ripristinano l’idratazione naturale, così i capelli non si seccano, non sbiadiscono, non invecchiano e la bellezza non va in vacanza.

Seguendo qualche accorgimento si avranno capelli luminosi e morbidi al tatto… una vera arma di seduzione. Perciò godiamoci il piacere di abbron-zarsi, ma non il peccato di rovinare i capelli.

Anna Maria Magrini per Acconciature Astra

Trucco & Parrucco

Godere dei raggi del Godere dei raggi del sole senza pensierisole senza pensieri

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO27 LUGLIO 2012

SAPORI IN VILLASAPORISAPORIIN VILLAIN VILLAVILLIN VILLA

peritivi letterari, cene sotto le stelle con le prelibatezze del ter-ritorio aretino, e ancora: wine bar con le migliori etichette “Terre di Arezzo”, degustazioni di Vinsanto in abbinamento al Sigaro Toscano, “Il Mercatale”, animazione per bambini con

le fattorie didattiche, live music...Sono questi i principali ingredienti della rassegna Sapori in Villa che

dal 2 al 10 agosto prossimo animeranno Villa Severi ad Arezzo. La manifestazione è organizzata da Strada del Vino Terre di Arezzo con Associazione Cuochi e Ais e il patrocinio di Provincia, Camera di Commercio e Comune di Arezzo. Un ottimo esem-pio di sinergia tra tanti soggetti che da sempre lavo-rano con passione e competenza per il territorio, che darà vita a un calendario di appuntamenti di assoluto rilievo.

La serata avrà inizio alle 19.30 con la Severiana, l’aperitivo-dibattito curato da Danilo Sensi, in com-pagnia di personaggi illustri della città (o a essa legati) parlando di cultura, attualità, politica, ecc., il tutto abbinato alle “bollicine” del territorio.

Dalle 20 alle 23 i cuochi dell’Associazione aretina presenteranno un ricco menù a buffet (al costo di 25 euro bevande incluse), che avrà ogni sera come prota-gonisti le eccellenze del territorio, l’abbinamento ad alcune “sagre virtuose” e un’area dedicata ai bimbi, con il ristorante “Mangia e Gioca”. In degustazione anche gli hamburger di chianina, il gelato artigianale e per fi nire, ciaccine fritte e senza glutine.

Ogni sera il Wine Bar “Terre di Arezzo” con oltre 200 etichette. Uno sfi zioso salotto con il Sigaro Toscano in abbinamento a vinsanti e distillati del territorio. A partire dalle 22 spazio all’intrattenimento con la musica dal vivo. Non mancherà l’animazione per i più piccoli, con i divertenti laboratori delle fat-torie didattiche. Ogni sera un Mercatale tematico dedicato a un’eccellenza del ter-ritorio: i formaggi a latte crudo, i salumi, l’olio, il miele, il tartufo e lo zafferano, la frutta e la verdura, i legumi e le farine e ovviamente il vino.

Gran fi nale la notte di San Lorenzo, il 10 agosto, con l’osservazione degli astri e delle stelle, guidati dal Gruppo Astrofi li di Arezzo. www.stradadelvino.arezzo.it[le foto nella pagina sono di Daniele Gelli, la foto del calice è di Claudio Guerrini]

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 LUGLIO 2012

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EL PÒPELO SOVRANO

«Si vè ’n Cumùne, Beppe, pù firmèreel referendo pe’ abulì la casta:

c’è armasta ’st’uccasione da sfruttèrepe’ bbàtte la pulìteca, ch’è guasta»

«Ce vado, Tónio, tanto pe’ pprovère,ma so sicuro ch’anco tésto un basta,perché oramèi son briàchi de poteree ’n c’è gnente e nissùn che li contrasta.

Anco se ’l referendo se vincesse,co’ ’n’antra legge e un po’ de pantumìma,

artonnarèbbe tutto come prima,

e ’n più… ci arcarcarèbbon l’interes-se!El pòpelo sovrano, un c’è quischjòni,se gióca le su’ carte a l’elezioni»

KILOWATT FESTIVALVENERDÌ 27 ore 21,

Santa Chiara / Riccardo Goretti: Annunziata detta Nancy

22.15 / Santa Chiara, Lafabbrica: Hansel e Gretel. Il giorno dopo

23.10 / Santa Chiara, Gogmagog / Virginio Liberti: Non è quel che sembra

SABATO 28 ore 21 / Santa Chiara, Psicopompo Teatro / Rafael Spregelburd: La stupidità: non vedia-moci più, Brad (Pitt)” secondo studio

DOMENICA 29 ore 21.15 / Santa Chiara, Saluti da Saturno in concerto

22.30 / Santa Chiara, Paolo Benvegnù in concerto

Hopper: In His Own Words di Cass Warner **½

Presentato in antepri-ma mondiale al Biografilm Festival di Bologna, il do-cumentario si basa su un’intervista rilasciata da Hopper nel 2007 e una trasmissione della Bbc realizzata subito dopo Easy Rider. Il regista erede del tycoon Harry Warner com-pie una scelta peculiare e rischiosa: lavorare solo sui sentimenti scaturiti dall’impatto con una perso-nalità bigger than life. Ne risulta un ritratto frammen-tario, filologicamente incompleto, che predilige soffermarsi sulla contrapposizione tra Studios e cine-ma indipendente: la verità di Hopper sta nel mezzo, nella sua condizione di rebel without a cause che ne fa l’ere-de dell’amico James Dean, ricordato con commozione in una delle sequen-ze più toccanti. Enrico Badii

[email protected]

di Leonardo Zanellidi Lucio Massai

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ospitiamoquesta settimana

(al posto della solita

vignetta di Gigi Paggetti

che tornerà a fine agosto),

due schizzi diAndrea Longhi,

illustratore, fumettista e blogger trevigiano

con la passione di disegnare

per la strada.

Intervenutoad Arezzo Wave 2012, ha creato

questi due schizziin omaggio alla

nostra città,che riportiamo per sua gentile

concessione.

Per chi volesse saperne di più

su lui e la sua arte,

trovate il suo blogall’indirizzo

www.inkontheroad.blogspot.it

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