Il Settimanale di Arezzo 197

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ANNO V NUMERO 197 • VENERDÌ 27 GIUGNO 2014 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI MANGIARE SANO + DIVERTIMENTO = BANDA DEI BANDA DEI PICCOLI CHEF! PICCOLI CHEF! 333 2739033 [email protected] www.bandapiccolichef.it

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3 La sicurezza stradale come vero e proprio dovere civico 5 Partire Sicuri con Cna e Confartigianato 6 Tra le polemiche, luci e ombre di Icastica 2014… 7 Un incontro tra scout e detenuti per liberare il futuro 8 Spollinata Rock, un evento nel cuore della musica aretina 10 Università, estate tra adattamenti e nuovi scenari 13 La Stella Azzurra nell’olimpo del calcio femminile italiano 15 Benedetta Cuneo vola ai Mondiali 16 Bertelli e Porro, dalla Chimera Nuoto alla rappresentativa toscana 17 Il Kim & Liù esalta i giovani del Centro Taekwondo Arezzo 18 Semillita: lo sport come non si è mai visto 19 Sba campione nazionale Uisp Under 18 20 Alessandro Lorenzini convocato nella Nazionale Under 14 di pesca 21 OrgiasticAurora, le arti scendono in piazza ad Arezzo 24 Il nuovo libro di Leonardo Zanelli ripercorre la Resistenza ad Arezzo 26 Le Pellegrine Artusi e la Quinoa Estiva e Tricolore 28 Giovani e volontariato: una risorsa per la società e per se stessi

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ANNO V NUMERO 197 • VENERDÌ 27 GIUGNO 2014 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: FOTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO V NUMERO 197 – VENERDÌ 27 GIUGNO 2014 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTIEMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SADOTTI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

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EGV

VITA DELLA CITTÀ3 La sicurezza stradale come vero e proprio dovere civico5 Partire Sicuri con Cna e Confartigianato6 Tra le polemiche, luci e ombre di Icastica 2014…7 Un incontro tra scout e detenuti per liberare il fu-turo28 Giovani e volontariato: una risorsa per la società e per se stessi

AREZZO’N’ROLL8 Spollinata Rock, un evento nel cuore della musica aretina

FACOLTÀ DI…PAROLA10 Università, estate tra adattamenti e nuovi scenari

AREZZO SPORT13 La Stella Azzurra nell’olimpo del calcio femminile italiano

15 Benedetta Cuneo vola ai Mondiali16 Bertelli e Porro, dalla Chimera Nuoto alla rappre-sentativa toscana17 Il Kim & Liù esalta i giovani del Centro Taekwondo Arezzo18 Semillita: lo sport come non si è mai visto19 Sba campione nazionale Uisp Under 1820 Alessandro Lorenzini convocato nella Nazionale Under 14 di pesca

A REGOLA D’ARTE21 OrgiasticAurora, le arti scendono in piazza ad Arezzo22 I giorni del Vino a Villa La Ripa: il 29 giugno arte, musica, letteratura e degustazioni ad Antria24 Il nuovo libro di Leonardo Zanelli ripercorre la Re-sistenza ad Arezzo

LE PELLEGRINE ARTUSI E…26 …la Quinoa estiva e tricolore

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO27 GIUGNO 2014

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LA SICUREZZA STRADALE COME VERO E PROPRIO DOVERE CIVICO

questo il messaggio che sta alla base del lungo e approfondito progetto di educazione stradale che Comune di Arezzo e Polizia Municipale hanno allestito durante la primavera per i ragazzi della Scuola media “Francesco Petrarca” di via Malpighi. Un progetto che si è concluso nelle settimane scorse con

l’iniziativa di “Fiorentina Sicura”, una giornata dimostrativa che si è tenuta al campo scuola di via Fiorentina, location scelta non a caso, visto che proprio l’importante arteria che collega il capoluogo con il Valdarno è stata teatro negli ultimi tempi di drammatici incidenti. «“Fiorentina Sicura è stato l’atto conclusivo di un progetto che ha visto la Polizia Municipale protagonista di incontri con gli studenti delle medie – ha detto l’assessore comunale Barbara Bennati che detiene, fra le altre, le deleghe a Scuola, Educazione e Polizia Municipale. – Incontri non solo nell’ambito dell’educazione stradale, ma più in generale nell’ambito della legalità, come la coscienza civica, la cittadinanza attiva e l’acquisizione di responsabilità».

L’idea di fondo è avvicinare Polizia Municipale e i giovani cittadini affi nché questi non veda-no più le forze dell’ordine come “semplici” dispensatori di multe o esecutori del Codice, ma come modelli ed esempi di legalità. Così, dopo un primo ricevimento presso la sede di vigili urbani in occasione della festa del corpo lo scorso 26 marzo, poco meno di 300 ragazzini hanno preso par-te a lezioni teoriche e pratiche sulla strada, culminate appunto con l’iniziativa al Campo scuola dedicata agli studenti di terza media e per la quale hanno col-laborato anche l’Associazione Motociclistica Aretina, la Forestale, la Croce Rossa, la Croce Bianca, il Sert, la Misericordia e Motocicli Vagheggi. A “Fiorentina Sicura”, iniziativa che l’assessore Bennati spera di ripro-porre al più presto, c’erano più percorsi: dal circuito per l’uso corretto dello scooter e della bicicletta a quello per la conoscenza della segnaletica («che spesso viene considerata un optional», commenta l’Assessore); dalla visione di fi lmati realiz-zati appositamente per un pubblico giovane alle dimostrazioni dell’uso di strumenti di servizio spesso visti alla stregua di stru-menti diabolici, come il telelaser o l’etilometro.

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

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E loro, i ragazzi, come l’hanno presa? «Ho notato che molti sono venuti credendo di sapere le regole della strada, con atteggiamenti di eccessiva convinzione, per poi venir smentiti dagli agenti quando hanno simu-lato il loro stile di guida. Ciò dimostra che, nonostante la teoria, è fondamentale fare educazione stradale pratica, sul campo». Perché poi la sicurezza stradale signifi ca non solo saper guidare lo scooter, ma signifi ca soprattutto avere consapevolezza della strada e – di conseguenza – della città. «Il modello di “Fiorentina

Sicura”, cioè di un’iniziativa di dimostrazione pratica, è un modello che vorremmo replicare su grande scala perché la co-siddetta cittadinanza attiva non la si insegna solo con i libri» spiega Barbara Bennati.

«Sempre in tema di traffi co e strade, nei mesi scorsi abbia-mo avviato un progetto di percorso casa-scuola sicuro, attraverso dei bicibus o pedibus. Il Comune crede moltissimo nella mobilità sostenibile [si veda per esempio la recente proliferazione delle piste ciclabili della quale il “Settimanale” si è occupato il mese scorso, ndr], e muoversi in bici o a piedi signifi cherebbe per i nostri fi gli rispettare l’ambiente, essere più responsabili e soprattutto avere consapevolezza del mondo che li circonda.

Ma, oltre a qualche ostacolo normativo, abbiamo ricevuto la reticenza e la freddezza delle famiglie. Vor-remmo far capire ai genitori che i primi educatori dei bambini dovremmo essere proprio noi adulti».

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO27 GIUGNO 2014

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PARTIRE SICURI CON CNA E CONFARTIGIANATO

ome ogni anno, con l’avvento della bella stagione, iniziano gli esodi verso le loca-lità di villeggiatura e anche quest’estate saranno molti i cittadini a partire per le

vacanze alla guida della proprio autovettura. La pa-rola d’ordine di ogni vacanza che si rispetti è indub-biamente “relax”, e allora cosa si può fare per evitare di incappare in quei piccoli o grandi inconvenienti arrecati dai propri mezzi di trasporto? La risposta ci viene prontamente fornita da Confartigianato e Cna che, per il quinto anno consecutivo, promuovono l’iniziativa E con noi parti sicuro… e sobrio.

L’iniziativa è stata fortemente voluta delle autoffi -cine nel tentativo di sensibilizzare i cittadini sull’im-portanza della manutenzione periodica dell’auto, onde evitare guasti tecnici ma anche per consentire un risparmio complessivo grazie ai soventi controlli.

L’obiettivo primario di questo campagna di si-curezza stradale è la prevenzione dei numerosi in-cidenti stradali causati dalle piccole disattenzioni e dall’incuria dei propri mezzi di trasporto da parte degli automobilisti. Circa settanta offi cine in tutta la provincia aretina si sono rese disponibili per que-sto progetto, fornendo a titolo gratuito un check-up delle autovetture (controllo freni, gomme, luci, livel-lo dell’olio e di altri liquidi).

Inoltre la novità di quest’anno sta proprio nell’ac-cento posto sulla sobrietà del guidatore. Per la prima volta verrà consegnato gratuitamente a ogni auto-mobilista, al momento del check-up, uno stick alco-lemico cosicché possa controllare prima di mettersi al volante il proprio tasso alcolemico, agevolando la

sicurezza stradale ma anche evitando di incorrere in sanzioni. Questa iniziativa è volta quindi a tutelare la nostra inc olumità, quella dei nostri cari ma anche quella degli altri cittadini, puntando sia sulla sicu-rezza meccanica sia su uno stile di vita sicuro. Gli autoriparatori si impegneranno per tutto il periodo estivo (16 giugno - 30 agosto) a effettuare il control-lo gratuito dell’auto.

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di Chiara Sadotti

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

iparte Icastica e come spesso accade si riaccende la polemica. Questa volta a scate-narla è il Movimento 5 Stelle, al centro – a parere dei grillini – uno scarso coinvol-gimento delle realtà culturali del territorio e una programmazione poco chiara di come coinvolgere il tessuto economico aretino; ma è davvero così?

“Nel protocollo d’intesa stipulato tra Comune e soggetto gestore, capofi la del progetto, Fondazione “Gui-do d’Arezzo”, si afferma la volontà di “coordinamento delle attività fra gli Enti - attaccano i consiglieri comunali del 5 Stelle, Bianchi e Farsetti, – una comunicazione integrata e unitaria di tutte le iniziative estive che si svolgeranno ad Arezzo”.

Quindi si specifi ca che il progetto assorbirà completamente le iniziative culturali e ricreative, a servizio dei cittadini aretini, di quella che una volta era defi nita l’“estate aretina”.

Se Icastica deve svolgere anche questa funzione, così come è scritto negli atti, sin-ceramente la parte ricreativa, ad esempio quella rivolta ai bambini, o magari quella cinematografi ca, anche in considerazione della chiusura dell’unico cinema d’essai are-tino, pare completamente assente”.

Una parte che in effetti pare mancare nella programmazione della seconda edizione della rassegna. “A nostro avviso, questa iniziativa pare avere un approccio molto elita-rio – continuano i due, – senza nessuna reale condivisione con il resto dell’Ammini-strazione, ad esempio mai si sono tenute riunioni istruttorie preliminari in commis-sione cultura o attività produttive, né tantomeno con il resto del tessuto cittadino che pare più ‘subire’ Icastica piuttosto che esservi inserito armoniosamente all’interno”.

Insomma un j’accuse senza mezzi termini,che però non tiene conto comunque del tentativo insito nella rassegna di “sprovincializzare il territorio”, per di più senza pesare sulle casse pubbliche.

Così, tra luci e ombre riparte una rassegna sicuramente molto interessante a livello artistico, ma ancora poco compresa dagli aretini, che magari tra diversi dubbi, si chiedono perché all’istallazione sotto i portici di via Roma non sia corrisposta una preventiva ripulitura – assolutamente necessaria – della location, o perché sia stata messa un’istallazione sulla terrazza di piazza Sant’Agostino davanti alla chiesa, che di fatto ne impedirà l’uso per tutta l’estate da parte ad esempio delle associazioni cul-turali aretine. Per tracciare un bilancio complessivo, però, dovremo aspettare ancora un po’.

TRA LE POLEMICHE, LUCI E OMBRE DI ICASTICA 2014… di David

Mattesini

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO27 GIUGNO 2014

UN INCONTRO TRA SCOUT E DETENUTI PER LIBERARE IL FUTURO

li scout hanno incontrato i detenuti della Casa Circondariale aretina. I protago-nisti di questa esperienza sono stati i ragazzi dell’Arezzo 14, il gruppo del centro storico cittadino, che nel corso dell’anno si sono interrogati sulle urgenze sociali vissute dal territorio e, tra queste, hanno scelto di concentrarsi sulla situazione vissuta dai dete-

nuti al momento del loro reinserimento nella società al termine della pena. L’interesse verso questo tema è nato in loro dopo aver appurato come la cittadinanza vedesse il carcere

come un luogo marginale, ignorato e, spesso, temuto. Il fi lo conduttore di tutto questo lavoro è stato il coraggio, inteso come quella spinta positiva che stimola ad agire, individuando i bisogni della città e impe-gnandosi nel generare un effettivo cambiamento

«Nell’elaborare la nostra defi nizione di coraggio – ha spiegato il capo scout Tosco Irene, – siamo stati incuriositi dalla presenza del carcere nella nostra città e dalla condizione dei suoi detenuti. Nelle discussioni con i ragazzi è emersa la stridente differenza tra il desiderio di ricominciare dei detenuti dopo l’espe-rienza del carcere, vissuta spesso come un periodo di fallimento della loro vita, e le opinioni e i pregiudizi del resto dei cittadini che spesso ostacolano il rein-serimento e la reintegrazione nel tessuto sociale della comunità locale».

Con la disponibilità e l’accoglienza della struttura e del direttore Paolo Basco, l’Arezzo 14 ha dunque progettato e realizzato un incontro con i detenuti all’insegna della semplicità e dell’autenticità scout: capi e ragazzi si sono confrontati con gli ospiti e con il personale della Casa Circondariale di Arezzo sulle aspettative e i desideri del loro futuro. L’obiettivo era scoprire come liberare il futuro di queste persone, un futuro spesso bloccato da pregiudizi e chiusure che frenano le possibilità dell’ex carcerato di costru-

irsi nuove opportunità. Dal confronto è emerso che per agevolare il reintegro dei detenuti sono necessari due elementi: un’apertura della società che non marchi in modo indelebile l’errore e un atteggiamento costruttivo della persona.

«Abbiamo capito – hanno aggiunto i ragaz-zi, – come per liberare il futuro dei detenuti sia importante questo duplice impegno sorretto da uno stato di apertura e da un’assenza di pregiu-dizi.

Al termine dell’incontro abbiamo donato ai detenuti una pianta come simbolo di speranza: questa potrà crescere e fi orire solo se sarà curata, così come il futuro potrà essere libero solo se co-struito e curato dal singolo e dalla società».

Gdi Marco

Cavini

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

a Spollinata diventa rock. La celebre gara di barche in questa edizione sarà anticipata da una grande serata all’insegna della musica e delle band aretine. L’appuntamento è per sabato 28 giugno, quando la Cooperativa Ricreativa Culturale di Ponte Buriano ospiterà la prima edizione della Spollinata Rock, un evento a ingresso gratuito organizzato dall’associazione culturale Alice Club per sviluppare

la cultura musicale del territorio. Il tutto prenderà il via alle 19 con un aperitivo lungo il fi ume con tanti prodotti del territorio e con un sottofondo di musi-ca bossanova di Andrea Gori. Uno dei momenti più importanti della serata è in programma alle 20 con un incontro cu-rato da Paolo Basco (a sinistra con Lucio Massai), direttore del carcere di Arezzo e musicista, che proporrà un dibattito sul tema Linguaggi musicali. Generazioni a confronto. Basco farà vivere un viaggio simbolico che, partendo dalle caratteri-stiche e dai messaggi della musica degli anni Sessanta, arriverà a creare un profi -cuo collegamento con le band contem-poranee, attraverso un messaggio inter-generazionale che potrebbe garantire un positivo sviluppo all’universo culturale

L

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SPOLLINATA ROCK, UN EVENTO NEL CUORE DELLA MUSICA ARETINAdi Marco Cavini

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO27 GIUGNO 2014

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cittadino.«La musica che ascol-

tiamo oggi – spiega Ba-sco, – trova le sue radici nel periodo d’oro degli anni Sessanta-Settanta, quando una generazione di poeti e di sognato-ri portava avanti con le sue canzoni i valori di amicizia, pace, solida-rietà, speranza, giustizia e amore.

In quegli anni bastava una chitarra e un garage per creare musica e per stare insieme, dunque sarebbe importante far riscoprire quell’entusiasmo, quella semplicità e quella passione ai giovani di oggi per mantenere vivo e per far crescere il nostro patrimonio culturale e musicale».

Alle 21.30 scatterà il dj set degli aretini Andrea e Diego Gregori, che sarà intramezzato dai concerti live di tre giovani band della provincia: gli Whao! di Gabriele Giovannini (ex Negrita e Thank You for The Drum Machine), i Walden Waltz (gruppo che in passato ha ricevuto in premio un Los Angeles Music Award, nella foto qui sopra) e i valdarnesi The Cogs (nella foto qui sotto).

Ad arricchire la serata saranno altri eventi collaterali, come la mostra fotografi ca delle band aretine degli anni Sessanta-Settanta, la mostra fotografi ca delle barche storiche della Spollinata e il suggestivo lancio delle lanterne cinesi di carta. Il salto nel passato sarà garantito anche dal-la stessa organizzazione dell’evento perché l’associazione Alice Club rimanda simbolicamente a uno dei locali più importanti di Arezzo negli anni ’80 che, con i suoi concerti underground, aggregava cen-tinaia di persone e garantiva una location musicale con pochi pari in tutta Italia.

«Sarà una serata di grande musica – promette Lucio Massai, or-ganizzatore della Spollinata Rock e presidente di Alice Club. – Sia-mo felici di proporre questa nuova iniziativa nella favolosa location di Ponte Buriano accostandola a una manifestazione amata come la Spollinata. L’ingresso alla serata sarà gratuito, dunque invitiamo tutti a partecipare per scoprire la storia della musica aretina e per poter ballare sulle note di alcune delle migliori giovani band locali».

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

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UNIVERSITÀ: UN’ESTATE NUOVI SCENARI

rriva l’estate e l’anno ac-cademico si avvia verso la conclusione. Gli studenti universitari aretini, termi-

nate ormai le lezioni, si concentrano solo sugli esami da sostenere. Quelli di quinta superiore, impegnati con gli esami di maturità, hanno ancora un po’ di tempo per decidere in me-rito al proprio futuro accademico. Ed è quindi questo il periodo perfetto per rifl ettere, pensare a quanto fatto durante l’anno e iniziare così a pro-gettarsi per l’immediato futuro. Lo fanno gli studenti e lo fanno anche le università. Arezzo, con un’offerta di-dattica tutto sommato variegata e più enti accademici presenti in città, sta facendo e dovrà fare lo stesso.

La fetta più grossa riguarda ovviamente l’Università di Siena, che è presente con un Dipartimento tutto aretino di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale. Al suo fi anco il Polo Universitario Aretino, nato nel 1995 in seguito a un accordo tra alcune istituzioni aretine e l’Ateneo senese per lo sviluppo delle strutture universitarie presenti in città. Due anni fa, inoltre, una fondamentale modifi ca allo statuto del Polo ha reso possibile trasformare il rapporto esclusivo con l’Università di Siena, allargando di fatto le possibilità di collaborazione a tutte le università sia italiane che straniere. Il frutto di tale modifi ca è stato quasi immediato e ha permesso al Polo Universitario Aretino di far partire il corso di laurea online in Ingegneria Informatica del Politecnico di Milano.

L’Università di Siena rimane comunque il canale quasi esclusivo dell’offerta universitaria aretina, dato che, oltre ai corsi di laurea del Dipartimento (la ex-Facoltà di Lettere), può vantare i tre corsi di laurea delle professioni sanitarie: Infermieristica, Fisioterapia e Tecniche di laboratorio. Come noto, proprio il futuro di

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TE TRA ADATTAMENTI

questi tre corsi è stato messo in discussione nelle ultime set-timane: il rischio immediato è per gli studenti che a settem-bre si troveranno iscritti al primo anno, con lo spauracchio di doversi recare a Siena per le lezioni, rimanendo ad Arezzo per il solo tirocinio. Tutto questo a causa del taglio del nu-mero dei docenti e soprattutto dei rimborsi spese per coloro che da Siena si devono spostare ad Arezzo per insegnare.

Negli ultimi giorni si sono però aperti nuovi spiragli per scongiurare tutto ciò o almeno per limitare sforzi econo-mici e disagi agli studenti: lo scorso 13 giugno si è riunito un tavolo attorno al quale Comune di Arezzo, Università di Siena, Asl8 e Camera di Commercio hanno provato a trovare possibili soluzioni per evitare il trasferimento. L’idea più percorribile sembra essere quella di una conversione dei corsi in modalità teledidattica, riducendo così le lezioni frontali tradizionali che, in un caso o nell’altro, portereb-bero al pendolarismo di professori o studenti. Il 1 luglio ci sarà un nuovo incontro e sarà quello decisivo, dato che il nuovo anno accademico è alle porte e i futuri studenti dovranno iniziare a immatricolarsi. Nel frattempo l’Ateneo senese vaglierà l’idea teledidattica, che ovviamente non può essere improvvisata e deve rispondere ai criteri di accredita-mento previsti dal Miur.

Dopo un periodo relativamente tranquillo l’Università presente ad Arezzo deve quindi tornare a progettarsi: di sicuro oggi l’offerta universitaria, e non solo ad Arezzo, è più elastica e mutevole di qualche anno fa, non ci sono più

corsi di laurea intoccabili. Riuscirà Arezzo ad adattarsi a tutto ciò? Una risposta sul lungo periodo sembra diffi cile; intanto il 1 luglio ne avremo una importante per i corsi di laurea delle professioni sanitarie.

di Luca Piervenanzi

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

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1327 GIUGNO 2014

Stella AzzurraStella Azzurra

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a Stella Azzurra è entrata nell’olimpo delle migliori società italiane di calcio femminile. Gli ecce-zionali risultati ottenuti dalla prima squadra di Serie B e da tutte le formazioni del settore giovanile permettono alla realtà aretina di archiviare una stagione brillante, che ha trovato il proprio sigillo a fine maggio nell’amichevole contro la rappresentativa di Abu Dhabi.

Il fatto che la Stella Azzurra del presidente Otello Acquisti sia stata chiamata a Firenze a giocare contro le arabe testimonia la visibilità e l’importanza raggiunta dalla società a livello nazionale, premiando l’inarrestabile crescita del calcio femminile aretino resa possibile grazie al lavoro del direttore generale Claudio Chiarini e del direttore sportivo Omar Neri. I due dirigenti negli ultimi cinque anni si sono fatti carico

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14 27 GIUGNO 2014

di una società che militava in Serie D e l’hanno portata fino ai vertici della B, dotandola di un settore giovanile con ben tre squadre e circa cinquanta atlete. «Con lavoro, costanza e pro-grammazione – spiega Chiarini, – abbiamo issato la Stella Azzurra ai vertici di tutti i campionati regionali e nazionali disputati, riuscendo a concretizzare l’obiettivo di rientrare tra le migliori società italiane di calcio femminile».

L’apice di questo movimento è rappresentato dalla prima squadra di Serie B che, al suo primo anno nel campionato nazionale, ha colto un ottimo quarto posto, riuscendo a tener testa a tutte le avversarie sfida-te. Il piazzamento finale, impensabile a inizio stagione, poteva essere ancora migliore, ma la Stella Azzurra nelle ultime giornate ha perso qualche punto a causa di numerosi infortuni e, soprattutto, per aver regalato a tante ragazze del vivaio la soddisfazione del debutto in B.

A impreziosire ulteriormente la stagione è il vanto di aver giocato tutte le gare interne nello stadio “Città di Arezzo”, di aver registrato la miglior difesa in assoluto del campionato e di aver visti riconosciuti i propri meriti con la chiamata a disputare l’amichevole internazionale con Abu Dhabi. La grande novità di questa stagione è stata la nascita della squadra Primavera, con Chiarini e Neri che hanno assemblato una rosa competitiva in ogni reparto che è arrivata terza nel campionato regionale (alle spalle di Perugia e Firenze, due società di Serie A) e seconda in Coppa Toscana. Una piacevole conferma è arrivata dalle Giovanissi-me che, dopo aver vinto il titolo regionale nel 2013, in questa stagione hanno ribadito di essere le più forti della Toscana con un successo in campionato che ha aperto loro le porte per le finali nazionali di Cover-ciano. Infine ci sono le più piccole della scuola calcio che, nella categoria Esordienti, si sono fatte onore

nel campionato provinciale contro coetanei di squadre maschili.

«La Stella Azzurra – conclude Chiarini, – ha creato ad Arezzo un movimento femminile im-portante e capace di tenere alto il nome del-la città in Toscana e in Italia. In questo senso dobbiamo ringraziare tutti gli sponsor che han-no creduto in noi e sostenuto il nostro cam-mino, oltre all’Amministrazione comunale e all’assessore allo sport Francesco Romizi, che ha valorizzato la nostra società garantendole un ruolo di primo piano nell’universo sportivo aretino. Con questa esaltante stagione siamo convinti di aver meritato la fiducia dell’intera

città».

La Stella Azzurra nell’olimpo del calcio femminile italianoClaudio Chiarini e Omar Neri hanno creato un florido movimento con pochi pari in Italia[segue da pag. 13]

di Marco Cavini

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1527 GIUGNO 2014

on uno splendido salto di 13,22 metri ot-tenuto ai Campionati italiani di Torino – misura che gli è valsa anche l’argento, – Benedetta Cuneo si è assicurata il pass per i Mondiali Juniores di atletica che

si terranno dal 22 al 27 luglio prossimi a Eugene, in Oregon. Quello conquistato dall’atleta della socie-tà Atletica Firenze Marathon è un grande risultato dal sapore speciale, visti gli infortuni e i problemi di salute che hanno colpito l’atleta aretina negli ultimi mesi.

Problemi di salute che non sono però riusciti a fer-mare una Cuneo raggiante per il risultato raggiunto e già proiettata verso l’appuntamento mondiale: «Quello ottenuto a Torino è stato per me un risulta-to bello quanto inaspettato, visto il periodo difficile che ha preceduto l’evento. Un periodo nel quale, al rientro da un’infiammazione al tendine rotuleo, ho dovuto affrontare sia la mononucleosi sia la pol-monite. Nonostante ciò, dopo un difficile recupero, sono riuscita a conquistare questo importante risul-tato».

Un grande risultato andato a chiudere un perio-do costellato di infortuni e problemi di salute, che hanno reso breve e discontinua la preparazione di Benedetta la quale però, con grande coscienza e perseveranza, si è concentrata sul difficile recupero fisico e psicologico.

Recupero guidato con grande cura dal suo alle-

natore Paolo Tenti: «Grazie a lui sono riuscita a recuperare sia fisicamente sia psicologicamente, nonostante il breve tempo a disposizione. Senza dubbio, il suo aiuto – insieme a quello della mia famiglia – sono stati decisivi nel farmi rea-gire positivamente al brutto periodo attraversato in precedenza».

Adesso però, con l’ottimo salto fatto a Torino, Be-nedetta ha definitivamente chiuso a doppia man-data la difficile parentesi vissuta in questa prima metà dell’anno.

Ora è giunto il momento di guardare in direzio-ne Stati Uniti, verso i Mondiali Juniores che l’atleta aretina vuole vivere da protagonista nel salto triplo, disciplina che l’ha vista – durante la scorsa stagione – conquistare un sesto posto ai Mondiali di Donetsk e un secondo ai Mondiali studenteschi di Brasilia: «Per me questo è il primo anno tra le Juniores, ma adesso che mi sono ripresa, mi sto allenando molto bene con l’intenzione di arrivare in Oregon pronta per ottenere un ottimo risultato».

Un risultato difficilmente realizzabile fino a poche settimane fa, ma al quale ora Benedetta Cuneo guarda con grande convinzione e senza alcun in-dugio.

Benedetta Cuneo vola ai Mondiali

di Omero OrtaggiC

Benedetta Cuneo, dopo essersi conquistata il pass ai campionati italiani, adesso si appresta a volare

negli Stati Uniti per vivere da protagonista i Mondiali Juniores

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16 27 GIUGNO 2014

alla Chimera Nuoto alla rappresentativa toscana. A compiere questo grande passo sono state Daisy Bertelli e Margherita Porro, due atlete aretine che dopo i bei risultati raggiunti ai Campionati Italiani di Fondo hanno meritato la convo-cazione nella squadra regionale. Entrambe gareggeranno domenica 29 giugno a Piombino nel Trofeo delle Regioni di Fondo, una competizione in mare aperto

che vedrà sfidarsi i migliori atleti d’Italia con percorsi sui 5 km per la categoria Ragazzi e sui 7,5 km per le categorie Cadetti e Juniores.

Classe 1998, Porro ha recentemente ottenuto un argento nei 5000 Stile Libero dei campionati toscani e un bel quinto posto ai campionati italiani, due bei risultati che l’hanno confermata tra le migliori nuotatrici toscane di fondo e che le hanno permesso di guadagnare la sua terza convocazione per il Trofeo delle Regioni. L’altra atleta della Chimera Nuoto, Bertelli, è nata nel 2001 e ha iniziato a imporsi nel fondo solo in questa stagione, centrando una medaglia d’argento ai campionati regionali nei 3000 Stile Libero e arrivan-do quinta alla successiva manifestazione nazionale.

I risultati di queste due atlete e della loro compagna Elisa Fazzuoli hanno permesso alla Chimera Nuoto di risultare come la prima società in assoluto nella categoria “Ragazzi Femmine” agli ultimi Campionati Italiani Giovanili di Fondo Indoor. «Stiamo sviluppando il nostro settore del fondo – spiegano Marco Licastro e Marco Magara, i tecnici della Chimera Nuoto. – Si tratta di una disciplina a cui ci stiamo dedicando da pochi anni, ma gli eccezionali risultati raggiunti dai nostri atleti ci hanno fornito le motivazioni e gli stimoli per continuare a metterci alla prova anche sulle lunghe distanze».

Ad anticipare il Trofeo delle Regioni sarà il Campionato Italiano Giovanile di Fondo in programma sabato 28 giugno, sempre nelle acque di Piombino. Oltre al già citato trio Bertelli-Fazzuoli-Porro, la Chimera Nuoto gareggerà con Lorenzo Sestini (terzo nei 3000 Stile Libero degli ultimi campionati toscani) e con Martina Bi-saccioni. Lo scorso fine settimana, questa squadra aretina ha fatto le prove in mare in un trofeo a Castiglion della Pescaia e ha testimoniato un buono stato di forma di tutti i suoi atleti, dunque è pronta a lasciare il segno anche in una delle più importanti manifestazioni nazionali.

DBertelli e Porro, dalla Chimera Nuoto

alla rappresentativa toscana

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1727 GIUGNO 2014

el Centro Taekwondo Arezzo crescono giovani talenti. A confermarlo è la me-daglia d’argento conquistata dalla società aretina al Kim & Liù, il Campionato Nazionale Giovanile di combattimento che a Roma ha visto sfidarsi 800 atleti da tutta Italia tra i 6 e gli 11 anni.

All’importante appuntamento il Centro Taekwondo Arezzo ha partecipato con quattro bam-bini che si sono dimostrati competitivi contro i più forti coetanei di tutta la penisola, cogliendo tanti bei risultati e trovando la consacrazione con un eccellente secondo posto di Andrea Barbagli. Questo risultato diventa ancor più sorprendente considerando che gli aretini presenti a Roma hanno iniziato taekwondo da pochissimi mesi e che in tutta la Toscana solo due società sono riuscite a conquistare medaglie. «Siamo vicecampioni italiani – afferma con orgoglio il presidente Andrea Rescigno. – Questo successo ha com-mosso gli atleti, i maestri e tutti i genitori presenti perché nessuno avrebbe mai pensato di arrivare tanto in alto già alla nostra prima partecipazione al Kim & Liù».

Il primo aretino a combattere è stato Lorenzo Leonessi che, nei 26 kg degli Esordienti A, ha debuttato con una netta vittoria per 23-0. Nel secondo incontro si è trovato ad affrontare il rappresentante della New Marzial Mesagne, la miglior società d’Italia in cui sono cresciuti l’olimpionico Molfetta e tanti altri atleti della Nazionale: Leonessi ha condotto a lungo l’incontro, trovandosi fino a pochi secondi dal termine in vantaggio sul 10-8 ma ha perso 14-10 perché ha subito la maggior esperienza di un avversario che si è poi laureato campione d’Italia.

Successivamente è salito sul tatami Emanuele Zampella che, nei 27 kg degli Esordienti B, ha vinto il primo incontro ma si è arreso per 14-12 nel secondo dopo un match combattuto ed equilibrato. Il più piccolo del gruppo era Mat-tia Martini che, ad appena 6 anni, ha gareggiato nei 20 kg degli Esordienti B e, pur essendo uscito al primo turno, si è dimostrato l’atleta più spettacolare e capace di padroneggiare le più svariate tecniche del taekwondo.

Nella stessa categoria è arrivata la vera impresa del Centro Taekwondo Arez-zo firmata dal talentuoso Barbagli. Nonostante la presenza di atleti più esperti, l’aretino ha realizzato il proprio capolavoro in semifinale dove, chiuso il primo round in svantaggio 2-7, ha dimostrato il suo carattere ribaltando il punteggio fino al 18-9 e ottenendo l’accesso all’atto decisivo. La successiva sconfitta in finale non ha limitato la gioia e l’entusiasmo per aver raggiunto uno storico secondo posto in Italia.

Il Kim & Liù esalta i giovani del Centro Taekwondo Arezzo

di Marco CaviniN

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18 27 GIUGNO 2014

una realtà sportiva policroma e varie-gata quella dell’Asd Semillita Atelier. Grazie alla vivacità

della sua fondatrice France-sca Barbagli e al duro im-pegno e serietà di tutti i suoi collaboratori nel proporre attività sportive fuori dal nor-male e costruttive, il piccolo centro in largo I Maggio ha mietuto sempre più interesse e partecipazione.

Il suo ventaglio di attività ha aumentato la propria gamma, soprattutto per i più piccoli anche nel perio-do estivo con i campi estivi creativi a Marcena tra pirati, danze e sport (per saperne di più, www.semillita.it).

Sì, perché lo sport, qui declinato nella sua accezione di crescita personale e incontro/confronto con l’altro, è al centro di tutte le innovative attività che l’Atelier propone a servizio dei bambini. All’interno di tale contesto sta l’anima, i l messaggio sano e positivo, di attività motoria senza competizioni ma volto a una crescita olistica dell’individuo: «All’interno di Semillita il nostro intento è quello di avvicinare i bambini dai tre ai dieci anni all’espressione del proprio corpo in costante simbiosi con la creatività – ci spiega Barbagli. – Si mira a iniziare un percorso per i nostri piccoli allievi affinché si inneschi un processo di scoperta personale lavorando sul proprio schema corporeo, sempre in una modalità adeguata all’età. Per poter comprendere e sentire altresì come il proprio corpo si muove, da solo e assieme agli altri».

Un’attività costantemente intessuta di suoni, colori e strumenti adeguati all’espressione propria creatività. Da questo terreno concettuale nascono infatti i corsi di Movimento Creativo, Gioco e Danza in Inglese per imparare i primi rudimenti di lingua, Ludoteca in Movimento, o quello dei Balli Tradizionali: «Soprattutto con quest’ultimo vogliamo avvicinare i ragazzi al ricco patrimonio dei nostri balli tradizionali mediante coreo-grafie che ne richiamino le movenze».

Ma se tutto questo non bastasse o non convincesse anche i più tradizionalisti, Semillita ha attivato dei corsi per l’avviamento alla ginnastica ritmica per bambini dai 3 ai 6 anni, in cui «gli attrezzi di questa specia-lità sono fune, cerchio, palla, clavette e nastro, tutti con accompagnamento musicale. I bambini verranno condotti in un percorso di conoscenza di tali materiali e avviamento al coordinamento motorio con essi e con la musica».

Infine, l’Avviamento allo Sport, perché «quella della ginnastica è una pratica antica, alla base di tutte le attività motorie, con grandi potenzialità educative. Questo corso ha l’obiettivo di contribuire, at-traverso il movimento, al benessere fisico, cognitivo e relazionale dei bambini. Sono perciò previste attività con grandi e piccoli attrezzi e a corpo libero, esercizi collettivi e individuali, con e senza accom-pagnamento musicale, percorsi a tempo basati sull’acquisizione di nuove competenze motorie, sul piacere del movimento e sulla ricer-ca del superamento dei propri limiti piuttosto che sul classico scontro con l’avversario». È una nuova concezione di sport in cui l’individuo può rimanere immerso in un mondo ricco di stimoli e dove poter inventare e reinventarsi in modo costruttivo e fantasioso. Perché è soprattutto dai primi momenti che da un piccolo seme possono na-scere germogli forti e capaci di stendere le proprie foglie al mondo.

È

Semillita: lo sport come non si è mai visto

di GiacomoBelli

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1927 GIUGNO 2014

opo la vittoria dello scorso anno, che aveva esaltato tutto l’ambiente aretino, la Rosini Impianti Scuola Basket Arezzo si è confermata campione d’Italia Uisp di pallacanestro nella categoria Under 18 anche per la stagione 2013-2014. Infatti, dopo il successo di Spoleto nel 2013, quest’anno gli amaranto, guidati in panchina da coach Carlo Tinganelli, si sono imposti nella rassegna nazionale di Rimini. Per

saperne di più, abbiamo intervistato Federico Fracassi, segretario Sba che ci ha espresso le sue sensazioni.

«È stata davvero una tre giorni proficua, con i ragazzi che sono andati oltre al basket, di-vertendosi e passando dei bei momenti a Rimini, città designata per le finali nazionali. Siamo stati invitati in quanto lo scorso anno avevamo ottenuto il successo nella categoria Under 16 Uisp: ci siamo cimentati in una nuova categoria, ma con sostanzialmente gli stessi ragazzi, e l’esperienza è stata più che proficua. Nelle final four, oltre alla Sba, erano presenti una squadra di Rimini, il New Basket Marcianise (di Cesena) e il Motta Camastra Roma, che sono stati superati dalla Rosini Impianti rispettiva-mente per 82-56 e 53-52. Questi due successi hanno determinato il titolo di campioni d’Italia Uisp Under 18 per i nostri colori».

L’ultimo incontro è stato davvero palpitante, risolto solo nel finale grazie a un canestro in penetrazione di Mariottini a due secondi dalla fine.

«Da sottolineare – continua Fracassi – il clima di grande sportività in cui si sono svolti gli incontri, merito non solo di una organizzazione impeccabile e di arbitraggi di ottimo livello, ma anche delle squadre che nonostante una finale tiratissima hanno dato dimostrazione di grande fair play».

Per la Sba una soddisfazione che chiude l’anno nel migliore dei modi e che si spera possa essere un’indi-cazione positiva per la prossima stagione. Stagione che si preannuncia davvero piena d’impegni e che la Sba si appresta ad affrontare nel migliore dei modi.

D

Sba campione nazionale Uisp Under 18La società aretina centra una storica doppietta

di Alessio Segantini

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20 27 GIUGNO 2014

a pesca aretina festeggia due grandi traguardi. Il primo e più importante riguarda un giovanissimo pescatore della Nuova Terranuovese Colmic, la principale società affiliata all’Arci Pesca Fisa di Arezzo: Alessandro Lo-renzini è entrato a far parte della Nazionale italiana Under 14 che parteciperà ai prossimi Mondiali in Olanda. Dopo l’ottimo piazzamento raggiunto agli ultimi Cam-

pionati Italiani Giovanili, il dodicenne atleta valdarnese ha partecipato a numerosi stage federali promossi dai commissari tecnici della Nazionale in cui, a confronto con atleti da tutta la penisola, ha dimostrato le sue qualità meritando così la prestigiosa convocazione.

Lorenzini rappresenterà la provincia di Arezzo ai prossimi Mondiali indossando i colori dell’Italia, guidato dai tecnici Michele Natali e Francesco Vaselli, e in squadra con Cristian Corradi, Alessandro Marangon,

Cristian Paladini e JeanPierre Signorin. «Lorenzini è un giovane talento – affer-

ma Alfredo Rondoni, presidente dell’Ar-ci Pesca Fisa provinciale – a cui rivolgia-mo i migliori auguri per i prossimi Mondiali

in Olanda: siamo convinti che alla manifestazione iridata sarà in gra-do di tenere alto il nome della no-stra associazione, della provincia e dell’intero Paese».

Il secondo grande risultato por-ta la firma di Francesco D’Aver-sa, un altro pescatore della Nuo-va Terranuovese che ha trionfato nel campionato interprovinciale Arezzo-Siena. Tra oltre 40 avversari dalle due province, D’Aversa ha prima vinto la tappa inaugurale del torneo in trasferta sull’Arbia e poi si è ripetuto in casa sull’Ar-no di Laterina, permettendo così all’Arci Pesca Fisa di festeggiare il secondo successo consecutivo in questa competizione dopo quello ottenuto la scorsa stagione.

Lo stesso campo di gara di La-terina tornerà protagonista dome-nica 29 giugno con la terza tappa del Campionato toscano di Pe-sca a Box, il più importante trofeo regionale vinto nel 2013 proprio dalla Terranuovese. La società ha iniziato la stagione con due ottimi piazzamenti, dunque si presenta alla gara casalinga da assoluta favorita.

«I pescasportivi dell’Arci Pesca Fisa stanno vivendo un grande momento – conclude Rondoni. – Questo dimostra lo sviluppo della pesca nella provincia di Arezzo, con un numero sempre maggiore di atleti e società capaci di impor-si e dimostrare il loro valore anche a livello nazionale».

Ldi Marco

Cavini

Alessandro Lorenzini convocato nella Nazionale Under 14 di pesca

Il giovane pescatore dell’Arci Pesca Fisa vestirà l’azzurro ai prossimi Mondiali in Olanda

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO27 GIUGNO 2014

a aperto i battenti domenica 22 giugno e si protrarrà fi no al 2 agosto la seconda edizione di OrgiasticAurora: un susseguirsi

di incontri con tutti i linguaggi dell’arte promosso dal Circolo Culturale ARCI Aurora di Arezzo, con il coordinamento artistico di Silvio Trotta.

Se Icastica si è presentata come «spazio invaso d’istanti attivi in cui si può vive-re diversamente la stasi della provincia», spiegano gli organizzatori, Orgiastica si pone come «luogo creativo di una cit-tà di provincia orgogliosa di produrre e condividere cultura “dal basso”».

La metafora dell’orgia, termine greco che equivale a “opera”, è da intender-si come un impasto di gesti, di suoni e parole, di segni e di signifi cati chiamati a rappresentare e a produrre cultura per tutti.

Ecco che in Orgiastica prende vita un insieme plurale di manifestazioni capa-ce di celebrare e rappresentare le arti in tutte le sue forme, anche quelle meno consuete, meno conosciute, meno ri-spettose di regole e norme accademiche, ma importanti perché gestite da associa-zioni culturali della nostra città e di con-seguenza vicine alla gente e innestate nel nostro territorio.

Non a caso il sottotitolo della rassegna recita: Mettiamo le arti in piazza. Piazza Sant’Agostino, più di ogni altra piazza aretina, sintetizza la volontà di creare luoghi per comunità cittadine attive che si muovono tra la riscoperta delle antiche tradizioni e l’innovazione. Il Circolo Aurora persegue questo obiettivo da anni e vuole continuare a farlo.

Tra gli spettacoli di un cartellone ricchissimo si annoverano quelli di La piazza che danza, che accoglierà gruppi e compagnie di balli orientali, fl amenco, tango, danze tradizionali italiane, ma anche trash party; ras-segne come Jazz on the Corner Festival e La Chitarra sotto le Stelle, che porteranno musicisti di primo piano ad allietare le serate in Sant’Agostino; e poi ancora concerti, mostre, tornei di scacchi, reading teatrali, il cabaret di Aurora Ridens Summer, SOS Cabaret in Tour e Lo Sgargabonzi (summer) Live!, i momenti letterari di Auroralibri, quelli cinematografi ci di Cineforum Aurora e il gran fi nale di inizio agosto con E’thnos, festival di cultura arte e spiritualità, e il concerto Jazzico.

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AREZZO BELLE ARTI

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

etti una domenica di inizio estate in una splendida dimora rinascimen-tale a due passi dalla città, dalle cui cantine nascono vini sublimi. A questo aggiungi una jazz band, otto pittori, la presentazione di un libro di viaggi e una serie di degustazioni. Ecco che prende vita un appuntamento imperdibile,

per chiunque voglia trascorrere una giornata immerso nei piaceri della vita. Tutto ciò accadrà domenica 29 giugno 2014, a partire dalle ore 16, nell’affascinante cornice

di Villa La Ripa in località Antria 38, ad Arezzo, dove si inaugurerà una nuova tappa di I giorni del Vino 2014, un evento promosso da Strada del Vino Terre di Arezzo e giunto alla quinta edizione.

Da aprile a ottobre, infatti, le migliori aziende vitivinicole del territorio aretino si svelano per consentire la degustazione dei loro nettari in compagnia dei produttori, nonché scoprire i vigneti, la storia, le curiosità che stanno dietro a ciascuna realtà.

Villa La Ripa – condotta da Saverio, Adriana e Claudia Luzzi – fa sempre le cose in grande, e così l’aper-tura delle cantine, dove nascono prodotti di eccellenza come Psycho, Tiratari, Peconio e SpazioLibero, diventa l’occasione per un pomeriggio ricco di eventi.

Ci sarà uno scoppiettante repertorio jazz, grazie alla band The Sultans of Swing composta da Silvano Grandi, Andrea Donnini, Bozorius e Andrea Croci, personaggi arcinoti nel panorama musicale aretino.

Ci saranno Edmona Burian, Antonella Cedro, Leonblas, Marco Mercati, Jacopo Naccarato, Mauri-zio Rapiti, Laura Serafi ni e Sofi a Sguerri, otto pittori dai linguaggi e percorsi eterogenei, ma sempre nel segno della qualità, che proporranno ai visitatori le loro opere dislocate nel parco della villa.

Spazio anche alla letteratura, con la presentazione del volume di Attilio Brilli Gerusalemme, La Mecca, Roma. Storie di pellegrinaggi e pellegrini (Il Mulino). Foriero di numerosi libri incen-trati sul viaggio, l’autore si dedica questa volta a tre luoghi simbolo dell’immaginario collettivo.

La domenica di Villa La Ripa è fatta pure di degustazioni di pregiati oli prodotti dalla famiglia Luzzi, in compagnia dell’esperto Piero Toti, mentre con l’iniziativa L’apo-strofo rosato sarà Luca Radicchi a condurre una degustazione emozionale di rosati in-ternazionali.

Presenti, infi ne, rinomati cibi di strada della Toscana come il tortello alla piastra, il lampredotto e la porchetta.

Al termine della serata verrà consegnato l’annuale Premio Villa La Ripa, riservato a un personaggio aretino che più degli altri ha contribuito alla crescita del territorio e della collettività.

I GIORNI DEL VINODOMENICA 29 GIUGNO ARTE CONTEMPORANEALETTERATURA E DEGUSTAZIONI SI INCONTRAN

Mdi Marco

Botti

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO27 GIUGNO 2014

O A VILLA LA RIPAA, MUSICA,

NO AD ANTRIA

La partecipazione all’evento ha un costo di 5 euro, ma il piacere che se ne ricaverà non ha prezzo. Provare per credere.

www.villalaripa.it

NELLE STANZE DEI GRANDUCHI La Casa Museo di Ivan Bruschi ospita le opere degli Uffizi

Mercoledì 25 giugno è stata inaugurata presso la Casa Museo Ivan Bruschi la mostra-evento Nelle stanze dei

Granduchi. Dagli Uffizi ad Arezzo: opere scelte dalle collezioni medicee, curata da Carlo Sisi e nata dalla collaborazione tra la Fondazione Ivan Bruschi, amministrata da Banca Etruria, e la Galleria degli Uffizi, diretta da Antonio Natali.

L’esposizione rientra nel progetto La città degli Uffizi, ideata da Natali. Trenta opere di notevole importanza artistica e storica: dipinti che raffigurano paesaggi, scene di genere, nature morte, temi letterari e mitologici e sacri, bozzetti, ritratti e autoritratti.

Fra gli artisti si segnalano Paolo Veronese, Cristofano Allori, Pie-tro da Cortona, Salvator Rosa, Alessandro Magnasco e Seba-stiano Ricci. I quadri facevano perlopiù parte del patrimonio della famiglia Medici, oggi distribuito nei principali musei di Firenze ma in origine esposto quasi integralmente a Palazzo Pitti.

Il percorso espositivo proseguirà fino al prossimo 5 ottobre, andando a far parte della rassegna Le Case della vita, progetto della Fondazione Ivan Bruschi con il quale presentare ogni anno nelle “sale rosse” della Casa Museo alcune collezioni celebri o meno co-nosciute al grande pubblico ma di grande rilievo. www.fondazioneivanbruschi.it

Serena Capponi

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

eonardo Zanelli, già autore de Il romanzo di Gnicche e di libri in vernacolo come Storia de Rezzo e Arezzo e gli aretini, ha scritto un nuovo romanzo storico dal titolo Linea di sangue in Toscana. Storie di stragi e di Resistenza (Edizioni He-licon), che racconta il terribile periodo vissuto dalla popolazione aretina dall’8 settembre

1943 al 16 luglio 1944.Quest’anno, infatti, ricorre il settantennale dalla liberazione di Arezzo dall’occupante tede-

sco e il libro di Zanelli mira a ripercorrere l’efferatezza degli eccidi nazisti e la lotta partigiana nel nostro territorio.

Alla base del romanzo c’è anche la volontà di non dimenticare questo pezzo importante di storia aretina?

«La storia è il motore del progresso e della civiltà – spiega l’autore. – Senza la coscienza dell’appartenenza alla sua storia, l’umanità non potrebbe avere né presente né futuro. All’interno della grande storia c’è la piccola storia, anzi, milioni di piccole storie che non vengo-no conservate dalla memoria scritta e che poi vanno perdute, piccole storie che avrebbero tutte la dignità e la bellezza di essere raccontate, tramandate. Storie di gente comune, di uomini normali, di famiglie normali».

Gente comune che ha vissuto sulla propria pelle mesi terribili…«Né eroi, né martiri, soltanto uomini che hanno gioito e sofferto di

quegli avvenimenti epocali. Nel caso specifi co – che ci interessa – l’im-perativo del non dimenticare ha una valenza ancora più eccezionale, perché la libertà di cui ancora oggi godiamo a piene mani è l’eredità che loro ci hanno lasciato».

Un omaggio anche a quei giovani che persero la vita in nome della libertà.

«In queste pagine vengono descritti, in modo minuzioso, i gior-ni della Resistenza ad Arezzo e le stragi compiute dai nazifascisti. Le memorie autobiografi che di quel terribile periodo interagiscono con

L

IL NUOVO LIBRO DI LEONARDO ZANELLI

LINEA DI SANGUE INdi Cecilia

Falchi

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25IL SETTIMANALE DI AREZZO27 GIUGNO 2014

RIPERCORRE LA RESISTENZA AD AREZZO

N TOSCANAprotagonisti realmente esistiti e altri immaginati, intrec-ciandone le vicende con l’inserimento di episodi e cir-costanze perlopiù realmente avvenuti, ma anche taluni di fantasia».

Qualche personaggio più noto presente nel volu-me?

«Nel romanzo emergono fi gure importanti come Pio Borri, ucciso a Stia l’11 novembre 1943 ad appena venti anni, dopo aver subito torture da parte delle truppe te-desche. Il lucignanese Licio Nencetti, catturato e truci-dato a Talla nel 1944, ed Eugenio Calò, che perse la vita nella strage di San Polo del 14 luglio, a soli due giorni dalla liberazione del capoluogo. Quest’ultimo si occupò dell’allestimento di ospedali da campo e contribuì con il servizio di staffetta, tra le formazioni partigiane, a scac-ciare il nemico nazifascista». www.edizionihelicon.it

IL CONSERVATORIO DI OBERLIN SUONA AD AREZZO“Gianni Schicchi” di Puccini nel cortile

del Palazzo Comunale

Gli studenti del Conservatorio di Oberlin tornano in Toscana per un programma di studi estivo e un ricco

calendario di concerti a ingresso gratuito. Il piano di studi è ospitato dalla Facoltà di Lettere e

Filosofia dell’Università di Siena al campus del Pionta. 70 studenti accompagnati da 20 direttori e professori: musi-cisti e cantanti d’opera (tenori e soprani) che preparano concerti di musica lirica di varie opere, sotto la direzione artistica di Daune Mahy.

Dopo le date in piazza San Francesco, Museo di Casa Bruschi e Convitto Santa Caterina, il gruppo si esibirà in omaggio alla tradizione musicale italiana il 26 e 27 giu-gno, alle ore 21, nel cortile del Palazzo Comunale. Per la regia di Candace Evans sarà proposta una delle opere pucciniane per eccellenza: Gianni Schicchi.

Il programma degli eventi in città prevede musica liri-ca anche il 4 luglio alle 20.30, ad Arezzo Factory, con 4th of July in Arezzo, e il 7 e 8 luglio, nuovamente nel cortile di Palazzo Comunale, con le scene di opere famose: una performance in cui gli studenti più giovani e promettenti rappresenteranno parti di opere con costumi e sceno-grafie.

Con queste date Arezzo si conferma an-cora una volta un importante luogo per imparare la lingua italiana conoscendo la cultura, l’arte e la musica.

Valeria Gudini

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 27 GIUGNO 2014

INGREDIENTI PER 4 PORZIONI• 300 grammi di quinoa• 1 peperone• 1 porro• 2 zucchine• 2 carote• 1 cucchiaio di aceto di mele• 1 cucchiaino di miele acacia• Olio• Sale• Pepe• Un pizzico di peperoncino

PROCEDIMENTOIn una pentola capiente versate la quinoa con 1 li-tro di acqua salata e portate a ebollizione.Fate cuocere per 15 minuti: i chicchi devono rad-

doppiare di volume.Scolate l’eventuale acqua in eccesso e condite con due cucchiai di olio.Lavate e pulite le verdure e tagliatele a julienne piuttosto sottile.Versate un filo d’olio in una padella dai bordi alti e, quando è caldo, aggiungete le verdure tutte insie-me.Coprite e fate stufare per 5 minuti; scoperchiate, aggiustate di sale e pepe e unite il cucchiaio di aceto di mele e il miele.Continuate a cuocere le verdure per 3 o 4 minuti e spengete.Fate raffreddare e unite la quinoa lessata, aggiun-gendo, se serve, un filo di olio.Mettete in frigo per almeno 1 ora, poi servite in una insalatiera o porzionato con un coppapasta.

QUINOA ESTIVA E TRICOLORE

Adesso è veramente caldo. “Finalmente” dirà qualcuno, “Troppo”, dirà qualcun’altro… però una cosa mette d’accordo tutti: con questo clima ci vogliono cose fresche in tavola!

Ringraziando il cielo, con queste temperature l’appetito scende in picchiata ma, mentre per quanto mi riguarda potrei fare la ola da quanto sono contenta, per mio marito e mia figlia mi dispiace…

Ecco che allora cerco di stuzzicare la loro curiosità e le loro papille con cosine fresche e appetitose, abbondando con le verdure di stagione – che mai come adesso sono ricche e variegate – e creando un piatto unico che metta d’accordo tutti.

Oggi vi propongo una ricetta che ho fatto in questi giorni e che ha riscosso molto successo in tavola: la quinoa, un cereale ancora non troppo in uso nelle nostre tavole ma con proprietà da non sottovalutare.

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“Buongusto” è il nome del punto vendita in franchising che noi di Forno “La Badia” abbiamo aperto, e speriamo uno dei tanti che apriremo nei prossimi tempi.

Una nuova idea, un nuovo modello, soprattutto un contrat-to sviluppato appositamente da noi, applicabile nel nostro setto-re, cioè quello delle panetterie e piccoli alimentari.

Il 10 luglio abbiamo aperto il primo negozio a marchio Buon-gusto a Castiglion Fiorentino, lun-go la statale. È una tipologia di modello su cui puntiamo molto, ed è un opportunità non soltan-to per espanderci ulteriormente, ma anche per chi lo volesse apri-re e diventare un nostro affiliato.

Con un piccolo investimen-to (veramente minimo) il nostro affiliato ha la possibilità di aprirsi un negozio, e crearsi un posto di lavoro, supportato in tutto e per tutto dalla nostra esperien-za aziendale, e con la possibilità di vendere più di 400 prodot-ti tra quelli di produzione pro-pria e quelli commercializzati a

marchio nostro. Il franchising in poche parole, non è altro che un’affiliazione commerciale, una formula di collaborazione tra imprenditori per la distribuzione di servizi e beni, indicata per chi vuole avviare una nuova impre-sa ma non vuole partire da zero, e preferisce affiliare la propria impresa a un marchio già affer-mato. Il franchising è infatti un accordo di collaborazione che vede da una parte un’azienda con una formula commerciale consolidata (affiliante, o fran-chisor) e dall’altra una società o una persona fisica (affiliato, o franchisee) che aderisce a que-sta formula.

Tante catene famose hanno sviluppato punti vendita in fran-chising, sopratutto i fast-food e nel settore dell’abbigliamento. Il

nostro modello a differenza degli altri è più snello, più funzionale al momento di crisi che stiamo attraversando, e sopratutto an-dreste a vendere un prodotto di consumo giornaliero, il che signi-fica incassi sicuri.

Altro punto di forza di tutto ciò è la nostra forza commerciale, e la visibilità che vi darebbe il no-stro marchio.

Dal 2006, anno di nascita, siamo già presenti con i nostri prodotti in cinque province tra Toscana ed Emilia Romagna, e siamo in continua crescita, se-gno questo che i prodotti da noi venduti ritrovano nel consuma-tore finale un grande riscontro. Per chi volesse saperne di più, ci può contattare direttamente all’email [email protected].

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GIOVANI E VOLONPER LA SOCIETÀ E

l numero dei giovani che fanno volontariato in Italia è in crescita. Uno stimolo importante indi-scutibilmente è dato dalla scuola, impegnata da anni nella sensibilizzazione e nella promozione

dei valori legati alla solidarietà nei confronti dei gio-vani.

Il luogo “privilegiato” per la formazione della cittadinanza attiva, democratica e partecipativa, fa-vorisce l’incontro tra il mondo del volontariato e i giovani.

Secondo i dati del Centro Nazionale per il Volon-tariato, i volontari in Italia sono più di 800.000 e il 22,1% di loro ha meno di 30 anni. Tra le motiva-

zioni principali che spingono tanti ragazzi e ragazze a parte-cipare alle iniziative di volon-tariato ci sono:• il bisogno di sentirsi parte di un

gruppo e di condividere un’espe-rienza importante, di cui andare fi eri

• lo spirito di solidarietà verso gli altri e la gratifi ca-zione di sentirsi utili

• il desiderio di sentirsi impegnati in progetti nobili• il desiderio di autorealizzazione• la voglia di impiegare il proprio tempo in attività

alternative e costruttive. I giovani che scelgono di fare volontariato lo per-

cepiscono come un valore aggiunto alla propria cre-scita e alla propria vita e come un arricchimento in termini di nuove competenze, capacità relazionali, conoscenze tematiche, spendibili anche sul mercato del lavoro.

In un momento di forte crisi, il volontariato si presenta come una risorsa preziosa: oltre a favore la trasmissione di valori fondamentali e offrire un aiuto concreto ai problemi, stimola la crescita di cittadini “migliori”.

In una società caratterizzata dall’individualismo “reticolare”, dalle relazioni sociali mediate da inter-net, in cui il futuro non costituisce più un orizzonte simbolico in grado di assegnare signifi cati durevoli per il presente, c’è chi fronteggia e reagisce all’in-

I

«INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN «INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN TEMPO DI CRISI È COME TEMPO DI CRISI È COME COSTRUIRSI LE ALI MENTRE COSTRUIRSI LE ALI MENTRE GLI ALTRI PRECIPITANO»GLI ALTRI PRECIPITANO»

* e poi, sei sicuro che per fare pubblicità occorre spendere tanto? Chiamaci al 333/4604264

STEVE JOBSSTEVE JOBS

di Luciana

Pastorelli

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO27 GIUGNO 2014 IL SEUGNO 2014

via Umbro Casentinese 82, 52043 Castiglion Fiorentinotel. e fax 0575 658852 cell. 335 5218935 – 335 5218920

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NTARIATO: UNA RISORSA PER SE STESSI

certezza del futuro cercando di cogliere le opportunità che si propongono di volta in volta nelle esperienze di volontariato.

Queste esperienze stimolanti dal punto di vista relazionale, offrono la possibilità di acquisire competenze spendibili anche in altri contesti, potenzialmente utili (capitale sociale).

Clarissa Zamponi, aretina, 22 anni: «Ho scelto di fare vo-lontariato perché mi piace aiutare il prossimo e perché mi fa stare bene con me stessa. Sapere che con il mio aiuto faccio felice qualcuno mi fa sentire al settimo cielo. Il volontariato è un’esperienza bellissima, qualunque essa sia: dal pulire le gabbie del canile ad aiutare in una casa di riposo per anziani facendo animazione o semplicemente ascoltando i racconti degli ospiti. Due anni fa ho deciso di fare anche il servizio civile proprio presso la “Casa Pia” dove ancora oggi torno da volontaria, Tutte queste esperienze mi hanno fatto crescere e mi sento di consigliarle agli altri. Inoltre spero che ciò che ho imparato possa aiutarmi nella professione per cui mi sto formando, l’assistenza di base».

Un’indagine sul rapporto tra giovani e volontariato promos-sa dal Cesvot – il Centro di Servizio per il Volontariato della Toscana – nel 2011 che ha coinvolto un campione di 1264 giovani studenti delle scuole superiori toscane ne ha eviden-ziato le caratteristiche signifi cative: non frequentano volentieri le riunioni ma usano le nuove tecnologie per esprimere le pro-prie ansie, le proprie aspirazioni, la propria sensibilità politi-ca in senso lato; non hanno timori reverenziali; hanno uno spiccato senso dell’ingiustizia; sono capaci di slanci e di mobilitazioni inattese e di una generosità estrema.

I giovani volontari si impegnano continuamente per costruire la propria identità, e qualche certezza in più per il futuro. [email protected]

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ero Oggi siamo nel Cilento e visto il posto in cui ci

troviamo mentre stiamo scrivendo, per la preci-sione, Scario nel comune di San Giovanni a Piro, prenderemo a prestito un detto locale. Cogliamo l’occasione per rimarcare l’importanza degli antichi saperi che arrivano dall’esperienza di vita quotidia-na contadina, del procurarsi il cibo e il piacere che diventano cultura.

Pur cambiando gli accenti e la pronuncia delle parole, tutte le culture contadine dicono la stessa cosa per invitarci a metter mano alla terra. Come ad esempio questo detto sangiovanne-se, “chi nu ’nzi face n’uorto è nu puor-co. ’Ngapo a l’annu è muorto”. In altre parole chi non si fa l’orto e il maiale, fi nisce male.

Una vera e propria questione di so-pravvivenza fi sica e culturale.

Ultimi giorni per po-ter assistere alla mostra “Intorno a Michelangelo: eredità e iconografi a di un mito”, al Museo della Fra-ternita dei Laici, in piazza Vasari.

La mostra è incentrata sulla fortuna iconografi a michelangiolesca in territo-rio aretino, non solo in merito al ritratto del Buonar-roti, ma anche alle opere scultoree, architettoniche e pittoriche da lui realizzate. Per il tramite di Giorgio Vasari, altro artista conterraneo e soda-le amico di Michelangelo Buonarroti, la sua effi gie e la sua biografi a diventa-no materia d’ispirazione e modello di studio per tutte le gene-razioni future.

Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch ****

Adam e Eve sono sposati, belli, colti, benestanti, rap-presentano l’essere umano nella sua perfezione. Ma na-scondono un segreto, che la presenza ingombrante della sorella di Eve rischierà di portare alla luce. La notte, la musica, il viaggio: la nuova pellicola del regista dell’Ohio si finge film di genere ma nasconde una summa di tutta la sua filmografia, in irreale equilibrio tra estetica e critica politico-sociale. Merito dell’in-superabile Tilda Swinton, della splendida colonna sonora minimale composta da Jozef Van Wissem, dell’ambientazione tra la medina di Tangeri e una Detroit svuotata di anima, persone, lavoro, vita. Indie senza risultare stuc-chevole, un requiem per l’umanità: siamo già culturalmente morti, ma ci trasciniamo stancamente avanti sen-za accorgercene. Enrico Badii

di Francesco Ciabatti

LA GIOSTRA IN UN SONETTO (giugno 2014)

Giostra un po’ strana questo Saracino.S’aspettavan sconquassi al suo ritorno,ma Veneri fa tre… con il “braccino”!Cicerchia cinque… e non paga scor-no.

L’èmula Vedovini. Va vicinoRe Carlo al pomodoro, ma lì intornosta in agguato il due. San Lorentinova fuori pista come un perdigiorno,

neppure segna: carriera annullata!Basta un quattro a Scortecci, ma fa due.Cherici il quattro l’acchiappa in volata.

Vannozzi fa un’impresa delle sue:cinque perfetto… ma regge la lancia.Sangiusto ride, gli altri… il mal di pancia!

di Leonardo Zanelli

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di Fabio Mugelli

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