Il Settimanale di Arezzo 170

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ANNO IV NUMERO 170 • VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 Cucina tipica toscana Osteria dé Cenci via dé Cenci 11, Arezzo [email protected] tel. 0575 24572

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3 Problemi per i lavoratori del settore rifiuti 4 Quando un disabile fotografa bene la situazione 6 I ragazzi che hanno partecipato allo scambio con l’India raccontano 10 Un evento a scopo umanitario unisce culture diverse 27 Investire su se stessi: nuovi corsi di formazione per tecnici 8 A Monte San Savino un convegno sul cavallo in Giostre e Palii 13 Vasari Rugby, società che punta in alto 15 Memorial Annetti, ecotrial tra sport e natura 16 Gli atleti dell’Alga EtruscAtletica continuano a farci sognare 17 Palestra San Clemente inadeguata: parla Pratesi 18 I giovani Lions lasciano il segno al Trofeo delle Regioni 19 La Terranuovese Colmic festeggia il titolo toscano di pesca a box 21 Sentimento ed eros secondo Danilo Scastiglia 22 Kohei Ota, un ponte tra Oriente e Occidente, per un mondo migliore nel segno dell’arte 24 Lucrezia Senserini e il tempo che scorre sul suo corpo 26 Infortuni in ambito lavorativo domestico: ecco come comportarsi 28 Olio extravergine di oliva? Sì, grazie!

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ANNO IV NUMERO 170 • VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2013 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

UNOAERRE INDUSTRIESSTRADA E, 5

LOC. SAN ZENO, AREZZO

TEL. 0575 925953

UNOAERRE INDUSTRIESSTRADA E, 5

LOC. SAN ZENO, AREZZO

TEL. 0575 925953

Cucina tipica toscana

Osteria dé Cenci

via dé Cenci 11, Arezzo

[email protected]

tel. 0575 24572

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO IV NUMERO 170 – VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTIEMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Problemi per i lavoratori del settore rifiuti4 Quando un disabile fotografa bene la situazione6 I ragazzi che hanno partecipato allo scambio con l’India raccontano10 Un evento a scopo umanitario unisce culture diverse27 Investire su se stessi: nuovi corsi di formazione per tecnici

NON PIÙ PAROLE OMAI…8 A Monte San Savino un convegno sul cavallo in Giostre e Palii

AREZZO SPORT13 Vasari Rugby, una società che punta in alto15 Memorial Annetti, un ecotrial tra sport e natura16 Gli atleti dell’Alga EtruscAtletica continuano a farci sognare17 Palestra San Clemente inadeguata: parla Pratesi

18 I giovani Lions lasciano il segno al Trofeo delle Regioni19 La Terranuovese Colmic festeggia il titolo tosca-no di pesca a box20 Dai 18 ai 100 anni, il Nuoto non conosce età

A REGOLA D’ARTE21 “Mosaico”: sentimento ed eros secondo Danilo Scastiglia22 Kohei Ota, un ponte tra Oriente e Occidente, per un mondo migliore nel segno dell’arte24 Lucrezia Senserini e il tempo che scorre sul suo corpo

ACLINFORMA26 Infortuni in ambito lavorativo domestico: ecco come comportarsi

L’ESPERTO RISPONDE28 Olio extravergine di oliva? Sì, grazie!

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

PROBLEMI PER I LAVORATORI DEL SETTORE RIFIUTI

opo la creazione dell’Ato Toscana Sud e in seguito a una gara europea, Sei To-scana è diventato il gestore unico per le province di Arezzo, Siena e Grosseto con l’obiettivo di portare a una razionalizzazione nella struttura organizzativa e quindi a un migliora-mento del servizio a parità di tariffe. Dal 1° ottobre è iniziato il trasferimento del personale di Aisa,

Casentino Servizi, Coseca, Csa e SienAmbiente al gestore unico, e in questo momento delicato la notizia che i servizi di una parte della provincia di Grosseto saranno esternalizzati a uno dei soci (che dovrebbe assorbire pure i lavoratori in essi impiegati) ha generato la contrarietà e la preoccupazione di lavoratori e sindacati.

Per questo motivo il 25 novembre è stato indetto lo sciopero dei lavoratori interessati nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto, e nello stesso giorno a Siena, sede scelta da Sei Toscana, si terrà una manifestazione di protesta proprio in piazza della Lizza, dove sono ubicati gli uffi ci di rappresentanza del gestore unico.

Tante le domande e i dubbi che ricorrono nella mente dei 1000 lavoratori della Toscana del Sud (di cui oltre 400 in provincia di Arezzo) che sono passati a Sei Toscana e di Loretto Ricci e Claudio Ghezzi, rispettivamente respon-sabile della funzione pubblica della Cgil e della Cisl, che esprimono così le loro perplessità.

«Secondo noi – dichiarano Ricci e Ghezzi, – il servizio di Igiene Ambientale non garantirebbe i benefi ci per cui il Ge-store Unico era nato, non aumenterebbe la qualità del servizio al cittadino e ten-terebbe di fare profi tti sull’organizzazione del lavoro e sull’occupazione, incidendo in modo pesantemente negativo sulla qualità delle prestazioni dei lavoratori e con un forte rischio di un aumento delle tariffe».

«Avevamo grosse perplessità fi n dall’ini-zio di questo percorso, perché in provin-

cia di Arezzo c’era

D

continua a pag. 4

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internazionalizzazione concepito dal Consorzio “Bimbo Italia” si è

negli anni allargato ad altri settori, per menzionarne alcuni: gioielleria, maglieria, calzature, food. Inoltre, dal territorio locale le aziende iscritte si sono allargate

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di Cecilia Falchi

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

«INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN «INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN TEMPO DI CRISI È COME TEMPO DI CRISI È COME COSTRUIRSI LE ALI MENTRE COSTRUIRSI LE ALI MENTRE GLI ALTRI PRECIPITANO»GLI ALTRI PRECIPITANO»

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una situazione ottimale, un ciclo dei rifi uti com-pleto, dallo spazzamento alla raccolta fi no al tratta-mento – ha dichiarato Ricci, – adesso i nostri dubbi sono diventati sempre più grossi e sono delle mezze certezze. La notizia del passaggio di una consistente parte di lavoratori in provincia di Grosseto a Coo-plat ha messo tutti in forte allarme. Le preoccupa-zioni sono state confermate anche dalla lettera che Sei Toscana ha inviato ai dipendenti il 17 ottobre scorso, dove non smentisce e scrive: “È improprio defi nire esternalizzazione l’affi damento di alcuni servizi in determinate aree territoriali a Cooplat o ad altri soci di Sei Toscana, che rimane titolare del servizio e referente nei rapporti con le istituzioni e con i sindacati”».

«Sembra diventi una società interinale – ha com-mentato Ghezzi, – un’agenzia di collocamento del personale tra i suoi soci privati. Con la gara euro-pea e l’affi damento a Sei Toscana, tutti credevano di passare da una decina di gestori del servizio nella Toscana del Sud a un gestore unico, con un miglio-ramento del servizio, una razionalizzazione delle ri-sorse a parità di tariffe.

In realtà si va verso uno spacchettamento, una lot-tizzazione del servizio tra le cooperative che fanno parte della componente dei soci industriali».

Intanto i sindacati sono stati convocati dal gestore per oggi, venerdì 15 novembre, a Siena per comu-nicare le modalità di passaggio di alcuni dipendenti comunali a Sei Toscana, mentre lo scorso 8 novem-bre la consigliera regionale Monica Sgherri ha pre-sentato un’ interrogazione orale urgente in merito “all’ipotesi di parziale esternalizzazione del servizio di gestione dei rifi uti nell’Ato Toscana Sud” al Pre-sidente del Consiglio Regionale Toscano per esami-nare la situazione.

[segue da pag. 3]

QUANDO UN DBENE LA SITUA

otografare mi fa sentire normale”: que-ste le parole di Nicola Canzi, uno degli artisti – è giusto chiamarli così, vedere le loro opere per credere – che sono anda-

ti oltre la propria disabilità ed espongono presso la sede dell’associazione Imago di via Vittorio Veneto 33/20. È possibile constatare di persona venerdì 15 – dalle ore 15 alle 19 – e sabato 16 – dalle 10 alle 13 – quanta bellezza sappiano esprimere con i loro scatti Nicola Canzi, Jessica Aristarchi e Maria Luisa Bettocchi.

«Le loro foto non sono infl uenzate dalla disabi-lità, ma sono a tutti gli effetti faccende da artisti», racconta Marco Bruni, presidente Imago, l’asso-ciazione fotografi ca promotrice della mostra, dal

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foto di Nicola Canzi

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

N DISABILE FOTOGRAFA UAZIONE

di FrancescoCiabatti

signifi cativo titolo Imma-gini d’Autore. «Imago col-labora con il centro diurno di Villa Chianini da più di sei anni, e riguardare i passi fatti in questo tempo è una grande emozione – continua Bruni. – All’inizio abbiamo insegnato agli ospiti le basi della fotografi a, dando loro le dritte per usare le mac-chine, che posizionavamo noi. Oggi i ragazzi scattano le foto in piena autonomia, è ognuno di loro ha pensa-to un progetto sviluppato poi per questa mostra». Grande è stata la carica che tutti hanno ricevuto dagli obiettivi raggiunti negli anni, a cominciare ovviamente dai fotografi : in particolare, i complimenti di chi ha ammirato le loro opere li ha spronati a fare sempre meglio, e sono stati un tassello importante nel loro cammino di crescita e autonomia. «Jessica ad esempio era molto timida, quando ci siamo conosciuti: adesso è andata in una scuola a fare un reportage», continua Bruni.

Tutto questo purtroppo rischia di venire meno: «La crisi ha fatto diminuire le ore in cui gli operatori lavorano al centro. Perciò abbiamo pensato di organizzare un’asta per vendere le opere di Nicola, Jessica e Maria Luisa: il ricavato servirà per creare un’associazione con cui promuovere attività artistiche per portatori di handicap, che opererà a Villa Chianini e non solo».

In fondo le foto sono un mezzo di comunicazione artistica, ed è giusto che queste opere d’arte vadano in vendita per fi nanziare l’artista come normalmente accade nel campo della pittura. «L’asta si terrà presso la sede Imago sabato 16 novembre alle ore 11, e non saprei immaginare un motivo migliore per partecipare, e mettersi in casa una foto 50x70, bella quanto se non più di molti dipinti», conclude Bruni.

La mostra è stata curata da Franco Sbragi (che oltre a essere socio Imago è operatore a Villa Chianini) e da Stefano Giustini (anche nella veste di photo editor).

foto di Jessica Aristarchi

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uella semplice scelta fatta alle medie, su dove andare alle superiori, se cambiare scuola o classe, può avere a volte conseguenze inaspettate: così è stato per le 7 studentesse del linguistico del “Fossombroni”, ora unito al “Buonarroti”, che circa un anno fa si sono sentite proporre uno scambio culturale con l’India legato a CinemìCinemà.

Sembra passata una vita da quando, nella camera d’albergo ad Agra solo due settimane fa, cercavamo di raccontarvi perché fossimo lì e perché la nostra azione di benefi cenza fosse importante, ma lasceremo che siano le parole delle ragazze a descrivere ciò che abbiamo vissuto: «Questa esperienza è stata costruttiva e bel-lissima… Mi ha aiutato a crescere, ho provato mille emozioni che mi hanno sconvolto, che andavano dalla euforia per la meraviglia delle costruzioni e della cultura al rimanere esterrefatta per la povertà e la necessità di un aiuto di tante famiglie, ma sopratutto bambini – scrive Camilla. – Vederli in mezzo alle strade, spesso abbandonati a se stessi, mi ha fatto capire e rifl ettere su quanto sono fortunata e su quanto tutto il mondo potrebbe fare di più per i popoli del terzo mondo. Abbiamo vissuto due settimane in famiglia e mi sono trovata benissimo, con la mia corrispondente a tal punto che quando ci siamo salutate entrambe abbiamo pianto.

Questa esperienza mi ha regalato la possibilità di capire un altro Paese totalmente diverso dal nostro: ho vissuto il Diwali [la Festa delle Luci, una delle più importanti ricorrenze induiste, ndr]: tutti quei colori e quei disegni fatti con i fi ori rendevano allegri; anche i fuochi d’artifi cio e la loro fede mi sono rimasti im-pressi».

Da Agra – con la forte contraddizione tra la bellezza del Taj Mahal circondata da un’estrema povertà – sia-mo partiti la mattina all’alba nella carrozza di terza classe seated del treno per Lucknow, ritenendoci fortunati

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SE LA SCUOLA TI CAMBIA LA VITASE LA SCUOLA TI CAMBII RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO ALLO SCAMBIO I RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO ALLCON L’INDIA CI RACCONTANOCON L’INDIA CI RACCONTANO

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

rispetto a chi le stesse 7 ore le ha dovute fare in piedi in una carrozza senza sedili, senza vetri ai fi nestrini e con solo dei ventilatori a smuovere l’aria.

Gli otto giorni che abbiamo passato a Lucknow sono stati un’immersione nella cultura indiana: siamo andati a scuola alle 7.10, partecipato all’assemblea mattutina e alle loro lezioni, visitato le classi dei progetti speciali della Study Hall come la scuola per i disabili e quelli della casta degli Intoccabili e abbiamo passato il Diwali in una famiglia indiana. Per Elena «l’India è un luogo meraviglioso. Ricco di suoni, odori e sapori completamente diversi da quelli che ci circondano ogni giorno. Tutto quello che le appartiene ti entra dentro dal primo istante e non ti abbandona più. È stata un’esperienza fantastica».

«È stata una delle esperienze più belle e formative che io abbia mai fatto! L’India ti dà la possibilità di apprezzare di più le cose che hai… – ammette Michela. – Perché quando sei lì vedi tutte cose nuove e anche abbastanza tristi, che credevi esistessero solo nei fi lm...».

Mentre per Denise «è stata una esperienza meravigliosa… Un viaggio non semplice da realizzare, che ti aiuta a crescere poiché si vedono situazioni completamente diverse da quelle che siamo abituati a vivere! L’India è un posto stupendo, pieno di luci, suoni e colori che diffi cilmente scorderò!».

In due settimane abbiamo girato un documentario, fi lmato le iniziative sociali della Study Hall Founda-tion e consegnato il ricavato della raccolta di benefi cenza tra lacrime di commozione, abbiamo riso e siamo restati attoniti, abbiamo insegnato loro a fare la pizza, siamo stati sul set bollywoodiano del nuovo fi lm di Umesh Shukla, visitato Mumbai, le cave di Elephanta, il tempio Iskcon di Hare Krishna, le moschee e il Gate of India, abbiamo fatto yoga, comprato nei mercati e contrattato per ore… Insomma abbiamo scoperto un continente e al tempo stesso qualcosa su noi stessi. www.cinemicinema.it!

di Elena di Elena AielloAiello

SE LA SCUOLA TI CAMBIA LA VITABIA LA VITAI RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO ALLO SCAMBIO ALLO SCAMBIO CON L’INDIA CI RACCONTANO

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

rganizzato dal progetto nazionale “Si dia inizio al torneamento” con la collaborazione organizzativa del Co-mune di Monte San Savino, sabato

23 novembre, alle ore 16, nella sala convegni del Museo del Cassero è in programma il convegno “Tutela e benessere del cavallo e rilevanza sociale ed economica delle Giostre delle Quintane e dei Palii”. La manifestazione è inserita nel programma della tradizionale fi era di Santa Caterina, ovvero “dell’equino e dello scaldino col fi schio”, e vede il patrocinio della Figs (Federazione Italiana Giochi Storici) e del Comitato Regionale Toscano dell’Area Eventi Storici di Tradizione della Fise (Federazione Italiana Sport Equestri).

Il convegno sarà una nuova occasione – non solo per gli organizzatori di Giostre Quintane e Palii – per confrontarsi su questi importanti temi, legati a uno dei protagonisti delle manifestazioni cavalle-resche che, ogni anno, appassionano e animano le piazze italiane: il cavallo.

Tutela e benessere di questo splendido animale sono parole d’ordine irrinunciabili per gli organiz-zatori degli eventi, anche se – purtroppo – dobbia-mo registrare episodi e situazioni non conformi a quanto richiesto.

Altro tema particolarmente importante, che sarà analizzato nel convegno, è quello relativo alle rica-duta economica che le manifestazioni storiche pro-

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Oa cura di Roberto Parnetti

A MONTE SAN SAVINO

UN CONVEGNO SUL CAVALLO IN GIOSTRE E PALII

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

ducono. Saranno presentati i dati e le cifre raccolte da una ricerca svolta dalla Figs in collaborazione con Federculture e il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, la quale pur datata 2001 è particolarmente signi-fi cativa in merito all’indotto che le manifestazione storiche producono.

Il programma del convegno prevede, dopo il saluto del sindaco di Monte San Savino Margherita Scarpel-lini, la relazione di Carlo Capotosti (presidente Figs) che farà un resoconto della stagione appena conclusa in cui è stata registrata, a livello normativo, la riconferma dell’Ordinanza Martini per tutto il 2014.

Sarà poi la volta di Massimo Petaccia (presidente del Comitato regionale toscano Fise), che analizzerà il cavallo nell’attività equestre su cui la Fise investe, pure su manifestazione di carattere storico tradizionale.

Terzo relatore sarà Giuseppe Barolo (consigliere nazionale della Figs) che illustrerà gli aspetti economici della manifestazioni storiche.

L’ingresso al convegno è libero e gratuito.

editoriacomunicazionepubblicità

C’è tempo fino a lunedì 25 novembre per iscriversi

alla prima edizione della Quin-tana d’Inverno, torneo cavalle-resco di chiusura della stagione 2013 organizzato dal Comitato regionale toscano Fise – Area Eventi Storici di Tradizione, e in programma per sabato 30 no-vembre e domenica 1° dicem-bre presso gli impianti dell’Arez-zo Equestrian Centre.

La manifestazione sarà artico-lata su una dimostrazione ludica

per amazzoni e “giovani pro-messe” (su un percorso ovale) e due quintane (su di un percorso a otto) per cavalieri esperti, che partecipano a giostre e quinta-ne nazionali.

Per i partecipanti, con resi-denza di club in Toscana, sarà inoltre assegnata la prima Cop-pa Toscana la cui premiazione

avverrà il prossimo 14 dicembre nel Gran Galà dell’Equitazione Toscana, che vedrà premiati tutti i vincitori delle singole cate-gorie e discipline equestri.

Tra i numerosi premi che sa-ranno assegnati nella “Quinta-na d’Inverno” ricordiamo che il cavaliere vincitore sarà premia-to pure con la pregevole Ce-ramica della Vittoria realizzata dall’artista Alessandro Marrone.

Per ulteriori info [email protected].

QUINTANAD’INVERNO

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

UN EVENTO A SCOPO UMANITARIO UNISCE CULTURE DIVERSE

lla Casa delle Culture, sabato 9 novem-bre, si è svolta una serata all’insegna di buon mangiare libanese, musica e danze orientali. Un evento davvero speciale or-

ganizzato dal gruppo musicale Kabila (che tradotto

in arabo signifi ca “tribù”).Libano, terra bellissima ferita da continui confl it-

ti, carente di assistenza medica, dove spesso i bambi-ni sono in balìa di qualcosa di più grande di loro… La serata è stata fortemente sostenuta da enti, medici e assessori (alcuni presenti in sala), e dai tantissimi aretini intervenuti: parte del ricavato andrà al pro-getto di adozione a distanza di bambini di Tripoli promosso dalla fondazione “Il cuore si scioglie”.

Arezzo a queste iniziative si dimostra presente: au-menta il desiderio di rapportarsi con le altre culture e mettersi nei panni dell’altro, unendo gli intenti. I Kabila ci spiegano che questa particolare giornata è iniziata con l’incontro (dedicato alla storia della musica araba) con gli alunni della “Cesalpino”, pro-seguita poi con le prove musicali insieme alle balleri-ne; infi ne una lezione di cucina teorica e pratica, alla quale hanno partecipato in molti.

La signora Monica, al nostro tavolo, ci dice: «A Roma, dove prima abitavo, questo tipo di iniziative sono più diffuse, ma ad Arezzo stanno prendendo consistenza».

Si è divertita a cucinare? «Sono stata bene, soprattutto perché ho condiviso

questa esperienza con mia fi glia Alice, di dieci anni».Si anima un dibattito sui caratteri differenti di

aretini e fi orentini… la conclusione, della signora Beatrice, siciliana ma aretina di adozione, è questa:

di Ivana MariannaPattavina

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Psc

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

«Secondo me, i fi orentini sono classisti, gli aretini sono ruspanti, ma più semplici e generosi». Il discor-so si estende su vari argomenti, tra cui varie ricette regionali, con le rispettive opinioni in merito.

Etaferraw, etiope ad Arezzo da sei anni, racconta del suo lavoro di badante (svolto fi no a pochi mesi fa) a un vecchietto al quale si era molto affezionata, e dice: «La famiglia mi ha trattata come una fi glia, lui lo chiamavo babbo, perché era gentile». Fra qual-che giorno, questa giovane donna andrà a vivere in America dalla sorella, non sa se tornerà in Italia, ma ricorderà Arezzo con affetto, per essersi sentita ri-spettata, accettata e amata.

Sono passate da poco le 21, i posti a sedere sono tutti occupati. L’arrivo del carrello coi prelibati piatti è seguito da uno scrosciante applauso dei presenti: fattoush (insalata con pane arabo), falafel (polpette di fave e ceci), hummus (crema di ceci e sesamo), kafta (carne bovina con patate in teglia). Ci colpisce l’at-tenzione usata verso una signora allergica alla farina. Dopo cena, sfouf (torta al semolino e curcuma) e il kahwah (tè arabo al cardamomo).

I Kabila, da cuochi e camerieri ai tavoli, tornano

nella loro veste originale di musicisti. Intonano sia in italiano sia in arabo il testo della poesia A mia madre del famoso poeta palestinese Mahmoud Darwish, di cui citiamo le ultime struggenti frasi:

Madresono invecchiatorendimi le stelle dell’infanziaperché possa condividere coi giovani uccellila strada del ritornoal nido della tua attesa.Poesia scritta da Darwish durante un periodo di

detenzione, a causa delle sue idee… Fin da bambino provò in prima persona la sofferenza provocata dai confl itti tra i popoli.

Questa serata si è conclusa con una esibizione di danza orientale a cura di Rosalia Carlino. Ha ricor-dato a tutti noi il valore della fratellanza. La Casa delle Culture è nata lo scorso maggio e funziona come struttura preposta ad accogliere, insieme a vari enti, gli immigrati aiutandoli ad inserirsi (permes-si di soggiorno, consigli, accesso alla sanità, ecc...), coinvolge associazioni e cittadini in progetti sociali e multiculturali… Impegnamoci.

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

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1315 NOVEMBRE 2013

Vasari Rugby Vasari Rugby ArezzoArezzo

continua a pag. 14

in copertinain copertina

na società in continua ascesa, che punta a fare bene unendo qualità e quantità, ovvero otte-nere buoni risultati continuando a crescere numericamente e aumentando sempre più i giocatori tesserati. Tutto questo è il Vasari Rugby Arezzo, società in costante crescita sia dal punto di vista dei risultati sia del vivaio, in graduale aumento e che sta facendo avvicinare molti ragazzi aretini al rugby. Di questo e dell’andamento delle squadre del Vasari in questa stagione abbiamo parlato

proprio col presidente, Daniele Gelli.«La politica della nostra società oramai è nota a tutti, e non siamo gli unici ad andare verso questa meta:

cerchiamo di crescere sia sportivamente sia numericamente. Il nostro è da sempre un lavoro di crescita del

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14 15 NOVEMBRE 2013

rugby sotto tutti i punti di vista. Non solo abbia-mo voglia, come tutti, di ottenere ottimi risultati, ma anche di aumentare la cultura del rugby nel nostro territorio per pubblicizzare, oltre che il nostro movimento, questo sport in generale. Lo facciamo da sempre e continueremo a farlo, è il nostro modo di pensare il rugby».

Il presidente Gelli, dopo aver parlato della linea guida del-la società, si sofferma sulla situazione della prima squadra, la Serie B: «Siamo partiti con molte aspettative e ambizioni nei confronti di questi ragazzi. Purtroppo qualche infortunio di troppo in ruoli chiave e un pizzico di sfortuna sta facendo sì che l’inizio del campionato sia un po’ più difficile del pre-visto. Dopo sei giornate vissute tra alti e bassi ci ritroviamo a metà classifica: stiamo cercando di arginare i problemi che abbiamo riscontrato, ma il gruppo è molto coeso e tutti stanno dando il cento per cento per fare e rendere di più. Siamo molto fiduciosi per il prosieguo della stagione, dove abbiamo l’obiettivo, ancora alla nostra portata, di ar-

rivare tra le prime q u a t t r o -cinque».

D o p o q u e s t a a t t e n t a analisi del momento della Serie B, Gelli si sofferma sul set-tore giovanile: «La Federazione ci ha assegnato uno dei centri di formazione Under 16 e questo ha portato tanta soddisfazione nella nostra società: è un bellissimo ricono-scimento che la Fir ci ha fatto, e che ci ripaga del grande lavoro e sforzo che è servito per arrivare a questo. Siamo riusciti ad arrivare dove altre società più blasonate di noi non sono giunte. Proprio con gli Under 16 stiamo affron-tando il campionato Élite, massimo livello di competizione, e ci stiamo scontrando alla pari con alcune delle forma-zioni più forti d’Italia.

Una nota di merito va inoltre fatta all’Under 14 e all’Un-der 18, due squadre che stanno miglio-rando tanto grazie al duro lavoro sul cam-po, e ai più piccoli, gli Under 12, in co-stante crescita tec-nica e numerica. La perfetta fotografia di come è e di come lavora la nostra so-cietà».

[foto in alto Ric-cardo Mendicino, foto qui accanto Daniele Gelli]

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La Serie B insegue i vertici e le Giovanili hanno voglia di vittorie

Vasari Rugby, una società che punta in alto[segue da pag. 13]

di Alessio Segantini

Page 15: Il Settimanale di Arezzo 170

1515 NOVEMBRE 2013

di Elettra Fiorini

ome ogni anno, an-che questo novem-bre sarà un mese importante per l’uni-verso del podismo

aretino. Un mese carico di eventi e appuntamenti da non per-dere, primo fra tutti il Memorial “Gabriele Annetti” che, come ogni autunno, si ripresenta in agenda per incoronare la provincia aretina punto di riferimento per il podismo nazionale. Giunto alla sua 17esima edizione, la gara si riconferma dun-que tra le manifestazioni più apprezzate del nostro territorio, grazie alla sua capacità di unire sport e natura, e alla passione dello staff dell’Unione Po-lisportiva Policiano che, da anni, lavora strenua-mente, in collaborazione con il Coni, la Uisp e il Comune e la Provincia d’Arezzo, per mettere in moto questa macchina.

Il Memorial Annetti si terrà domenica prossima 17 novembre e, come da tradizione, inte-resserà il percorso Policiano-Lignano-Policiano. Ma più che a una vera e propria compe-tizione agonistica, domenica assisteremo a un’entusiasmante giornata all’insegna dello sport che metterà d’accordo adulti e bambini, atleti esperti e semplici appassionati. «La mattina avrà luogo la gara di trial per gli adulti, mentre il pomeriggio si svolgeranno varie gare in circuito per i giovani – spie-ga Fabio Sinatti, anima trainante della Polisportiva Policiano. – Il trial coinvolge le località che vanno dalla frazione di Policia-no fino alle aree boschive di Lignano. Ol-tre alle distanze già collaudate da 10 e 19 chilometri, quest’anno vi sarà una novità, la distanza da 25 chilometri che prevede un percorso sicuramente più impegnativo, ma anche molto suggestivo dal punto di vista paesaggistico e decisamente stimo-lante sul piano sportivo».

I podisti dovranno infatti percorrere un primo tratto che sale, dal paese, al castel-lo di Policiano per poi confluire nel Romito e arrivare a Lignano, alla Croce, 836 metri sul livello del mare, prima di ridiscendere. Il Memorial “Annetti” si inserisce inoltre all’in-terno di quel gruppo di gare chiamate Ecotrial, in quanto corse su tratti completa-mente ecologici, dove i mezzi motorizzati non possono transitare nemmeno in condi-zioni normali.

«Il nostro paesaggio naturale rende il percorso particolarmente vario. Tratti sterrati, mulattiere, ripide salite e veloci discese saranno gli ingredienti fondamentali della nostra gara – continua Sinatti. – La competizione rappresenta infatti l’ultimo step del Gran Prix Top e l’ul-tima prova di Campionato provinciale Uisp».

Il pomeriggio sarà invece la volta dei giovani: i più piccoli si confronteranno con i 300 metri, mentre per allievi e cadetti si correranno i 1200 metri. «A oggi, il riscontro è più che positivo – illustra Sinatti. – Per il trial contiamo già 300 iscritti suddivisi in modo equilibrato nelle 3 distanze previste, con una grande partecipa-zione di Lombardia, Marche e Umbria, e un buon 80 per cento di aretini che, come sempre, amano lo sport e sostengono le nostre iniziative».

C Memorial Annettiun ecotrial tra sport

e naturaIl 17 novembre

un importante evento per il podismo

aretino

Page 16: Il Settimanale di Arezzo 170

16 15 NOVEMBRE 2013

un periodo da sogno a oc-chi aperti per l’Alga Etru-scAtletica, che continua a rimanere sotto i riflettori al centro del proscenio sporti-

vo. Dopo l’indigestione di medaglie e risultati prestigiosi dei propri atleti a livello nazionale maturati nelle scor-se settimane, le soddisfa zioni non accennano a esaurirsi. Nel weekend del 5 e 6 ottobre, infatti, in occasione dei Campionati Italiani Allievi, la soli-ta Cuneo ha impresso il suo marchio e predominio strappando il primato nel Salto Triplo (il suo pane quoti-diano) cui si aggiunge un ulteriore, “semplice” argento nel Salto in Lun-go. A impreziosire il medagliere areti-no, il terzo piazzamento di Carolina Valensin nei 1000 metri. Ma le nostre

atlete tirano fuori i muscoli e con Chiara Salvagnoni si aggiudicano l’argento nel peso, mentre So-fia Lugugnani non ha rivali nei 60 Metri Piani. Altra location, stesso copione. Domenica 13 ottobre i ragazzi e ragazze dell’Alga hanno dato prova del proprio talento ai Campionati Toscani Individuali di categoria svoltisi a Grosseto. Nel paniere aretino finisce un bronzo nella Staffetta 4x100 a opera del quartetto composto da Anna Rossi, Elena Verdelli, Silvia Verdelli e Sofia Lugugnani. Proprio quest’ultima, per nulla sazia del risultato e più agguerrita che mai, si ripresenta nei 60 Metri conqui-stando un argento che lambisce il primato. È Chiara Salvagnoni a mettere tutti in fila nel Lancio del Peso sancendo, tra l’altro, il proprio personale, raggiungendo gli 11,15 metri.

A Jesolo, dove si sono svolti i Campionati Italiani per Regioni, nelle categorie Cadetti e Cadette, Sofia Dini cntribuisce a consolidare la terza posizione nella Staffetta 4x100. Infine, Anna Visibelli nei Cam-pionati di società Under 23 a Firenze strappa l’argento nel Salto in Lungo, a un soffio dall’oro.

Mentre la società nostrana si lustra gli occhi mietendo risultati su risultati, frutto questi di un lavoro inde-fesso e professionale nonostante le innumerevoli difficoltà, c’è stato spazio per festeggiare questo momen-to magico attraverso l’evento “Velocissimi”, che ha raccolto numerose adesioni e interesse da tantissimi cittadini. L’Alga si prepara anche all’anelato e sofferto trasloco nel nuovo polo sportivo nei pressi dello stadio comunale: le “Esordiadi” saranno l’ultimo atto che si svolgerà nel vecchio e fatiscente plesso di via Fiorentina. È il momento di voltare nuovamente pagina. Dati i traguardi raggiunti sinora, con una struttura all’avanguardia come quella che avrà a disposizione a breve, chissà che vette potrà raggiungere la nostra grande atletica.

È

di Giacomo Belli

Oltre il cielo fino alle stelleGli atleti dell’Alga EtruscAtletica continuano a farci sognare

PPEETTEERR PPAANN GGRROOUUPPPETER PAN E’ IL POSTO GIUSTO PER

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Page 17: Il Settimanale di Arezzo 170

1715 NOVEMBRE 2013

a grave crisi economica sta soffocando sempre di più il settore sportivo locale, metten-do alle corde le società del territorio aretino. Società per le quali è sempre più arduo fare pianificazioni sul proprio futuro e investimenti strutturali, a causa della mancanza di finanziamenti provenienti dal Comune di Arezzo. Comune che in conseguen-

za soprattutto dei tagli che stanno stringendo sempre di più la morsa attorno agli enti loca-li, si ritrova con una quantità di fondi sempre minore da investire nelle infrastrutture sportive territoriali. Tutto questo non risparmia nemme-no la palestra di San Clemente, in concessione a una Ginnastica Petrarca messa di fronte a costi di gestione sempre più insostenibili, come sottolinea il presidente Paolo Pratesi: «Ultima-mente l’impegno economico sta diventando sempre più pesante per noi, dato anche dal fatto che abbiamo dovuto accollarci i costi dell’adeguamento dell’impianto elettrico e di riscaldamento, nono-stante tali costi fossero a carico del Comune. Siamo una società che conta oltre 500 iscritti, e il nostro compito è promuovere la disciplina della ginnastica artistica. Compito sempre più difficile da mantenere a causa di evidenti limiti strutturali, dati dalla mancanza di spazio e di attrezzature adeguate».

Una situazione, quella riguardante la palestra di San Clemente, che si propone come ennesima dimostrazione del problema strutturale alla base dello sport italiano, sempre meno in grado di proporre spazi e at-trezzature valide a far crescere i nostri giovani talenti: «La nostra è una palestra piccola e inadeguata, sia a ospitare manifestazioni agonisti-che sia ad allenare i nostri giovani atleti, che talvolta abbiamo dovuto persino accompagnare alla palestra del Coni di Tirrenia per fargli svol-gere delle semplici sedute di allenamento. Sedute che altrimenti non avremmo potuto tenere all’interno della nostra palestra».

Da questa palude fatta di tagli agli enti locali, costi di gestione sem-pre più alti, mancanza di strutture adeguate e di finanziamenti è pos-sibile, con un po’ di coraggio e comunione d’intenti da parte di tutti, uscirne fuori, magari – come proposto da Pratesi – «realizzando un’uni-ca grande palestra multifunzionale in grado di far fronte a limiti strut-turali ed economici ormai noti, e in grado di diventare per Arezzo un vero e proprio punto di riferimento sportivo». Un’idea senza dubbio di difficile realizzazione, ma che al tempo stesso può proporsi come un in-vestimento in grado di trasformare questa palude in un circolo virtuoso.

o

Palestra San Clemente inadeguata: parla Paolo Pratesi

di Omero Ortaggi

CUCINA TIPICA TOSCANA – PIZZERIA – VENERDÌ PESCE – KARAOKE – BED UCINA TIPICA TOSCANA – PIZZERIA – VENERDÌ PESCE – KARAOKE – BED & BREAKFAST – APERTI ANCHE DOMENICA A PRANZO – PRENOTAZIONI & BREAKFAST – APERTI ANCHE DOMENICA A PRANZO – PRENOTAZIONI

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LUNGO LA SS71, GIRARE A DESTRA)LUNGO LA SS71, GIRARE A DESTRA)

mangiare bene, con stilemangiare bene, con stileLocanda del DucaLocanda del Duca

L Il presidente della Ginnastica Petrarca ci parla della difficile

situazione in cui riversa la palestra e dell’impossibilità

di rinnovamento della struttura

Page 18: Il Settimanale di Arezzo 170

18 15 NOVEMBRE 2013

giovani atleti dei Lions Ho-ckey hanno lasciato il segno anche nella rappresentativa toscana Under 15. Giovanni e Lorenzo Borri, Matilde Far-

delli, Alice Gialli, Aurora Ma-fucci, Caterina Rossi e Noemi Sciadini sono i setti ragazzi che la scorsa settimana hanno dife-so i colori toscani al Trofeo delle Regioni di Forlì, un’importante manifestazione in cui hanno mostrato tutto il loro valore a confronto con i migliori coeta-nei di tutta Italia.

La Toscana, una squadra che su 16 atleti convocati ne aveva ben 7 di Arezzo, ha tenuto testa a tutte le forti regioni del Nord Italia ed è riuscita nell’impresa

di pareggiare 0-0 contro il vincitore Veneto, una formazione che ha vinto facilmente tutte le altre gare disputate.

Nel corso del torneo i Leoncini aretini hanno sempre giocato e hanno retto il confronto contro ogni avversario, impreziosendo la loro partecipazione all’evento con un goal di Lorenzo Borri, bravo nel realizzare una delle quattro reti totali segnate dalla sua rappresentativa. Per i ragazzi dei Lions il Trofeo delle Regioni ha dunque rappresentato una bella vetrina che ha permesso loro di farsi notare dai tecnici federali e dalle più importanti società del panorama italiano.

A dimostrazione di questo, è arrivata la chiamata dei fratelli Borri dalla Molinese per disputare il prossimo campionato italiano Under 18 Elite, offrendo loro la possibilità di fare il salto direttamente nella categoria superiore.

«Il Trofeo delle Regioni – afferma Giovanni Borri, – è stata una bella esperienza che ci ha permesso di testare il nostro livello contro avversari fortissimi. Noi siamo stati bravi a di-mostrare il nostro valore e siamo orgogliosi di esser stati richiesti dalla Molinese, un bel riconoscimento che ci permetterà di gioca-re un campionato nazionale con compagni e avversari più grandi di noi».

Particolarmente positivo è stato anche l’apporto delle ragazze dei Lions, che non sono state da meno dei maschi presenti e che hanno meritato la convocazione agli stage per formare la prossima Nazionale femminile giovanile.

«Aver meritato la convocazione nella To-scana – aggiunge Noemi Sciadini – è stata una soddisfazione immensa. Ora si profila l’opportunità di giocarci un posto in Nazio-nale: ci faremo trovare pronte e daremo tut-to per riuscire a vivere anche questa nuova avventura».

I

di Marco Cavini

I giovani Lions lasciano il segno al Trofeo delle Regioni

I sette aretini convocati dalla Toscana hanno dimostrato il loro valore meritando nuove prestigiose convocazioni

Page 19: Il Settimanale di Arezzo 170

1915 NOVEMBRE 2013

a pesca aretina festeggia un grande risultato. La Nuova Terranuovese Colmic ha conqui-stato la vittoria del Campionato Toscano a Box 2013, festeggiando così il suo primo titolo regionale di pesca dopo una stagione vissuta sempre su alti livelli. Nell’arco del campionato, orga-nizzato dall’Arci Pesca Fisa, la società valdarnese ha schierato Saverio Casini, Pietro Donati, Carlo Ducci, Luciano Miniati, Luciano Montefalchi, Stefano Panchetti, Claudio Sorini e Maurizio Valentini,

sette pescatori che, accompagnati dal sostegno costante di Franco Francini, si sono alternati in una forma-zione camaleontica capace di dare sempre il massimo, adattandosi alle caratteristiche dei vari campi di gara e alle diverse tipologie di pesca. Questa miscela ha permesso alla Terranuovese di utilizzare numerose tecniche di pesca e cogliere la vittoria definitiva sul canale scolmatore di Pisa, aggiudicandosi il primo posto davanti ai pisani del Le Calle Milo e ai fiorentini dell’Apo La Peche. «Volevamo fortemente questa vittoria – spiega Valentini, direttore sportivo della Terranuovese. – Dopo un grande avvio di campionato in cui ci siamo subito assestati al primo posto, nella penultima gara siamo stati superati dall’Apo, dunque nell’appuntamento finale siamo partiti subito all’attacco con l’obiettivo di trovare morale e pescare più degli avversari. Questo cuore e questa energia ci hanno permesso di centrare uno storico successo».

La vittoria della Terranuovese Colmic, realtà affiliata all’Arci Pesca Fisa, nasce dal processo di crescita avviato negli ultimi anni che ha visto la società valdarnese rinnovarsi e ampliare la propria attività. Al mo-mento la Terranuovese ha 60 soci che, uniti dalla comune passione per la pesca, hanno condiviso questa avventura nel campionato toscano e hanno sempre sostenuto tutti gli atleti in gara.

«Questo successo ci ri-empie di gioia – conclude Alfredo Rondoni, presi-dente provinciale dell’Ar-ci Pesca Fisa, – perché è la prima volta che una so-cietà aretina centra tale risultato. Mi complimento con tutti i pesca-sportivi per il cuore e l’entusiasmo che ha permesso loro di rimanere sempre uniti e riuscire a vincere un tor-neo lungo e impegnativo come il Campionato to-scano di pesca a Box.

Ora ci auguriamo che questo successo con-tribuisca ad alimentare l’entusiasmo di tutti i nostri pescatori e a creare un rinnovato interesse verso il nostro sport».

L

La Terranuovese Colmic festeggia il titolo toscano di pesca a box

Page 20: Il Settimanale di Arezzo 170

20 15 NOVEMBRE 2013

l nuoto è uno sport che non conosce differenze di età. Questa convinzione anima l’attività della Chimera Nuoto, società aretina che ha organizzato i corsi della propria scuola nuoto con un

programma mirato anche agli adulti tra i 18 e i 100 anni. La Chimera Nuoto ha infatti sviluppato metodologie di insegnamento che permettono a persone di tutte le età, anche inesperte, di imparare a nuotare e acquisire sicurezza in acqua, garantendo loro la possibilità di praticare un’attività che permette di star bene, mantenersi in forma e perdere peso. I corsi per adulti si svolgo-no interamente nella vasca grande del Centro Sport Chimera e aiutano a vincere la paura dell’acqua, con un programma di allenamento progressivo che permette, con il passare dei mesi, di padroneggiare tutte le tecniche del nuotatore, dagli stili ai tuffi fino ad arrivare alle virate. Tutto questo con un’attività, il nuoto, che ben si sposa al periodo invernale e ai mesi più freddi, in quanto praticata in un ambiente chiuso, temperato e adatto a tutte le stagioni, con allenamenti rilassanti che permettono di scaricare lo stress della giornata e garanti-scono un rapido recupero dalla fatica.

«Il nuoto – sintetizza Marco Magara, direttore tecnico della Chimera Nuoto – è reso possibile a tutti in virtù del “potere normalizzante” dell’acqua: a differenza dell’ambiente terrestre, in piscina chiunque può fare attività motoria in ogni con-dizione fisica e a ogni età. Il nuoto è un’attività

senza controindicazioni che fa bene a fisico e mente, che aiuta a stare in forma e a dimagrire e che, grazie al massaggio continuo dell’acqua, permette di recuperare da traumi, combattere la cellulite e rafforzare il sistema muscolare e car-diocircolatorio».

Le lezioni della scuola per adulti si svolgono al Pa-lazzetto del Nuoto di Arezzo durante tutta la settimana e in differenti fasce orarie dalla mattina alla sera; a richiesta, per professionisti, sportivi o persone con esigenze parti-colari, è possibile richiedere corsi individuali lungo tutto l’arco della giornata.

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Dai 18 ai 100 anni, l’attività della Chimera Nuoto non conosce età

La società aretina ha sviluppa-to tecniche di insegnamento

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to è possibile recarsi alla segreteria del Centro Sport Chimera, chiamare lo 0575/35.33.15, inviare un sms al 347/42.49.641 o scrivere una mail a [email protected]

Page 21: Il Settimanale di Arezzo 170

21IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

anilo Scastiglia, scrittore chietino emer-gente, varie opere e riconoscimenti all’attivo – tra i quali spicca il primo premio sezione “narrativa inedita” al concorso “Voci 2011”

con il racconto Destini, e tanti inserimenti in antologie di settore – torna a marchiare su carta il sigillo rosso dell’erotismo con una nuova raccolta di storie intitolata Mosaico (Giova-ne Holden Edizioni). Legato ad Arezzo da solide amicizie, l’autore ha già presentato con successo il suo libro alla Feltrinelli Point di via Cavour.

Da sempre la parola è lo strumento privilegiato per analizzare la realtà, ma la complessità dell’essere umano e delle sue vicissitudini comporta ogni volta un qualcosa di ineffabile, di non descrivibile. Danilo affronta il problema di petto e il risultato è un puzzle di minuti e scintillanti frammenti di vita, diversifi cati ma incredibilmente compatibili, atti a formare un disegno sensato.

L’elemento che funge da collante per i tasselli del suo Mosaico è la passione, in qualunque sfumatura: dalla sua mancanza alla ricerca cosciente del godimento, nella convinzione che la vera libertà risieda nella capacità di raggiungerlo, battendosi contro ogni possibile ostacolo; dalla diffi cile fuga da un’adolescenza travagliata, alla scoperta della verità scomoda; dall’amore, anche violento, per la propria squadra di calcio la cui rifoseria è gemellata con quella dell’Arezzo, all’ostinazione nel voler essere se stessi; dalla disperata voglia di cambiare e migliorarsi, alla dirompente sensualità di un fortuito incontro galante.

Il volume costituisce un’eccellente antologia di racconti – in parte legati ad Alchimie, la sua opera prima – attraverso i quali l’autore dipinge l’universale galassia del sentimento e dell’eros con uno stile godibilissimo, asciutto e diretto, privo di arditezze linguistiche, in cui tutti possiamo ritrovarci.

In questo groviglio di storie che si alternano seguendo un fi lo logico, ma pur sempre accattivante, spicca-no alcune fi gure femminili: grazie alla visione romantica e passionale insita nella propria natura, le donne rappresentano la linfa vitale della narrazione. L’erotismo disinibito delle vicissitudini descritte si mescola con una visione attenta e intimistica della vita, delle sue innumerevoli sfaccettature e del rifl esso che queste proiettano sulla gente comune. www.giovaneholden.it

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Page 22: Il Settimanale di Arezzo 170

22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

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osa c’è di meglio, in una plumbea e ventosa giornata novembrina, che sedersi davanti a un ca-minetto acceso? Se poi il caminetto è quello della casa-atelier di un artista giapponese, ci scappa pure di farlo sorseggiando un tè come solo nel Paese del Sol Levante sanno preparare.

Non è la scena tratta da un romanzo di viaggio quella raccontata, ma è ciò che ci è capitato qualche giorno fa, durante l’incontro a Centoia di Corto-na con Kohei Ota, pittore, scultore e ceramista che riesce come pochi altri a unire Oriente e Occidente, gettando un ponte tra culture, usanze e modi di vivere diversi.

Il risultato raggiunto – straordinario – è un linguaggio peculiare e carico di simboli, in cui sculture, totem-obe-lischi, specchiere, installazioni e performance fanno parte di un pensiero organico, volto all’armonia universale.

Che ci fa uno di Kyoto, la metropoli dei mille tem-pli, isolato nella campagna cortonese?

«Ormai vivo in Italia da oltre quarant’anni, e a Centoia dal 1989 – ci racconta l’artista. – Quando decisi di trasfe-rirmi, nel 1970, già da qualche anno dipingevo, scolpivo e lavoravo in una fabbrica di ceramica, dove avevo appreso i segreti di quella che erroneamente è considerata un’arte minore.

A quei tempi chi voleva fare avanguardia si spostava a Parigi, New York e Londra. Io però avevo bisogno di an-dare alla radice della cultura occidentale, quindi le opzioni che mi ero dato erano la Grecia o l’Italia. Alla fi ne optai per la seconda, poiché da voi il fi lo che lega passato e arte contemporanea è molto forte».

Era mai venuto nel Bel Paese?«No, era la prima volta, anche se ne avevo sentito tan-

to parlare, perché i giapponesi sono molto affascinati dall’Italia. Ho vissuto dapprima a Perugia, quindi a Roma e infi ne sono arrivato in terra aretina alla fi ne degli anni Ottanta. La casa dove vivo e lavoro apparteneva a un mio caro amico, anch’egli scultore, purtroppo scomparso gio-vane a causa di un male incurabile».

La sua attività artistica è poliedrica, tuttavia guar-dando la produzione si capisce che la creta è il suo materiale prediletto.

«Mi ha sempre stimolato, perché è semplice, tangibi-le, fragile. Essa rappresenta al meglio la precarietà della nostra esistenza. La creta è terra, per plasmarla servono l’acqua e il fuoco. Attraverso l’azione del vento, del sole e della pioggia, poi, ritorna alla sua origine. Questo “dia-

KOHEI OTAUN PONTE TRA ORIENTE E OCCIDUN MONDO MIGLIORE NEL SEGNO

C

“Ostacoli”

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

CIDENTE, PER GNO DELL’ARTE

logo ciclico” tra gli elementi naturali è parte pregnante anche della mia arte».

La natura, al-tro tema a lei molto caro.

«Uno degli sco-pi principali della mia ricerca è recu-perare l’armonia

con essa, come giusta dimensione dell’esistere. Lo squilibrio e l’in-stabilità del rapporto tra uomo e natura sono alla base di molte delle negatività che pervadono il nostro vivere quotidiano».

L’arte salverà il mondo? «Lo spero. Quando sono venuto in Italia avevo il desiderio di fare

arte per togliere pregiudizi, barriere, contribuire a cambiare in me-glio e unire, nel mio piccolo, il mondo.

L’arte non deve essere solo espressione individuale di canoni este-tici, ma impegno e messaggio di valori e speranza. Per questo mi au-guro che da ogni creazione o fruizione, in qualsiasi posto avvengano, nasca un fi lo conduttore di sentimenti positivi. L’universo ringrazie-rà, e del nostro breve passaggio rimarrà una traccia indelebile». www.otakohei.com

Kohei Ota nasce a Kyoto in Giappone, l’antica ca-pitale dell’impero giapponese. Dopo la laurea in

Economia all’Università Kinki di Osaka, studia pittura con Kinya Hoji e ceramica con Shin Fujihira. In seguito entra nella fabbrica di ceramica Fujihira Toghei come allievo di Shin Fujihira, e nel contempo prosegue nella sua ricer-ca e partecipa a mostre collettive di pittura e ceramica.

Nel 1970 si trasferisce in Italia, dove si iscrive all’Ac-cademia di Belle Arti di Perugia e successivamente a quella di Roma. Espone inizialmente opere di pittura, ma nel tempo riprende l’attività nel campo della ceramica, aprendo nella capitale un laboratorio. Nel 1989 si tra-sferisce nella campagna cortonese, dove ancora oggi vive e lavora.

di Marco Botti

“Passi segreti”

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

al 14 al 30 novembre, con la mostra fotografi ca Attraverso la mia pelle di Lucrezia Senserini, si rinnova l’appuntamento con l’arte al Centro benessere “Corpo e Mente” in via Tanucci 21, ad Arezzo.

È la terza esposizione del progetto artistico Donne allo specchio. Svelarsi tra corpo e mente, che dal 3 ottobre al 21 dicembre 2013 vedrà pittura e fotografi a esaltare la vocazione poliedrica della struttura di Laura Giannini. Partner della nuova mostra è l’azienda vitivinicola Tenuta “Vitereta” di Laterina (Ar).

Attraverso la mia pelle è una intensa indagine introspettiva che la Senserini ha concepito per la sua perso-nale: nel nucleo centrale dell’esposizione si susseguono gli autoscatti in bianco e nero, di grande formato, dove ogni singola parte è valorizzata da un uso sapiente dei chiaroscuri e della luce. Una produzione artistica che parte da una lunga ricerca su stessa e sul proprio corpo, messo in relazione con il concetto del tempo che avanza.

Sulle grandi foto sono posate delle istantanee che, come piccole fi nestre, guardano dentro l’artista: persone e oggetti a lei cari che diventano co-protagonisti dello scatto. La nonna, i genitori, un orologio, una foglia, immagini che si relazionano con il tempo, che danno il via alle rifl essioni esistenziali più celate.

La necessità e l’urgenza di fermare ciò che non si può fermare, la tensione dell’animo e la paura del tempo che scorre inesorabile, del cambiamento, ma anche l’importanza di vivere intensamente ogni attimo porta l’artista a cercare di fi ssare il presente con scatti forti e magnetici, per fonderli con la propria pelle.

Una tappa importante – questa mostra – nel percorso di Lucre-zia Senserini, venticinquenne

aretina laureata in Musica e Spet-tacolo presso la facoltà di Lettere e

Filosofi a di Siena. L’artista si avvicina al mondo della fotografi a da autodidat-

ta e nel biennio 2011-12 frequenta la Scuola Internazionale di Fotografi a Apab di Firenze per proseguire in seguito nella sua ricerca, che l’ha portata ad affrontare il tema cardine del progetto artistico curato da Marco Botti, ovvero il corpo femminile, tra contemporaneità e atavici segreti.

L’autoscatto o l’autoritratto per lei e le altre protagoniste – Elisa Girelloni, Laura Serafi ni ed Elisa Zadi – sono stati infatti gli

strumenti di lavoro per conoscere o riscoprire se stesse, il proprio corpo, per mettere a nudo

gli stati d’animo, esorcizzare debolezze e paure recondite, analizzare ed esprimere i molteplici ri-

fl essi del proprio “io”.L’ingresso ad Attraverso la mia pelle è gratuito.

L’esposizione rimarrà aperta negli orari del centro benessere.

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L’esposizione rimbenessere.

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Page 25: Il Settimanale di Arezzo 170

25IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

PO CHE

PELLE

LABORATORI FOTOGRAFICI IN MOSTRAFoto analogica e documentaria nelle mostre ospitate da Luciferi Visionibus e Galleria 33

Venerdì 15 novembre si inaugura la mostra Laboratori fotografici in mostra. Fotografia analogica e do-cumentaria, un evento che comprende due esposizioni: una (ore 18) presso lo spazio di sperimenta-

zione e stampa di fotografia Luciferi Visionibus in via de’ Redi 15, l’altra (ore 19) presso la Galleria 33 di Tiziana Tommei, in via Garibaldi 33. L’evento, che vede come media partner Deaphoto, si propone di presentare il prodotto dei workshop dedicati rispettivamente alla fotografia analogica e documentaria, già organizzati nell’ambito di BANG! Nuove Generazioni Fotografiche. Luciferi Visionibus ospiterà la parte

legata a slow photography e sperimenta-zioni con il banco ottico, frutto del corso curato da Alessandro Schinco dal titolo Introduzione alla Fotografia Analogica del Grande Formato. La Galleria 33 proporrà, invece, fotografie e video selezionati dal reportage diretto da Sandro Bini e svoltosi nel quartiere di Tortaia, focus del workshop La fotografia documentaria come lettura del territorio.

Le foto in mostra sono di Andrea Bian-coni, Eleonora Bindi, Sandro Bini, Giu-seppe Bocci, Lorenzo Carnevali, Mario Cavigli, Luca De Paquale, Antonio Ma-riotti, Simone Marraghini, Simone Martini, Silvio Simi e Luigi Torreggiani.

La collettiva resterà aperta fino a domenica 24 novem-bre. www.galleria33.it

Serena Capponi

di Cecilia Falchi

“Tortaia” di Luigi Torreggiani

“Carne e ossa”

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

INFORMAINFORMACAF ACLI – Tasse universitarie, contributi familiari e case popolari: l’importanza dell’Isee In questi settimane si avvicinano numerose scadenze per cui è necessario l’Isee, cioè la docu-

mentazione con l’indicatore della situazione economica equivalente. Una delle più importanti riguarda il pagamento delle tasse universitarie che, per essere calibrate sulla base dei redditi delle famiglie, richiedono a ogni studente la presentazione dell’Isee; la stessa attestazione occor-re anche per la domanda di inserimento nella graduatoria comunale per l’assegnazione delle case popolari. L’Isee è necessario poi per richiedere il contributo di 700 euro previsto dalla Legge regionale 45/2013 “Interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in dif-ficoltà”: questo aiuto, da richiedere entro il 31 gennaio 2014, è attribuito alle famiglie che hanno figli nuovi nati, adottati o collocati in affidamento pre-adottivo, alle famiglie con almeno quattro figli e alle famiglie con un figlio disabile. Per ottenere il rilascio dell’Isee e svolgere tutte queste operazioni è possibile recarsi ai vari sportelli del Caf Acli.

PATRONATO ACLI – Infortuni in ambito lavorativo domestico: ecco come comportarsi

Molte famiglie affidano la cura della casa o l’assistenza di un congiun-to a una colf o a una badante. Come comportarsi in caso di un loro infortunio in ambito lavorativo domestico? Il Patronato Acli risponde a questa domanda fornendo un utile supporto sulle procedure che de-vono seguire sia gli stessi lavoratori domestici sia i loro datori di lavoro. Il primo passo deve esser mosso dal lavoratore infortunato, chiamato entro 48 ore a consegnare al proprio datore il certificato medico con pro-gnosi sull’infortunio e l’assenza dal lavoro; lo stesso certificato deve essere poi presentato all’Inail per aprire il caso di infortunio e avviare le tutele economiche. Il datore di lavoro allo stesso tempo dovrà presentare la denuncia dell’infortunio all’Inail e alla Questura, ricordandosi che l’omissione di questo passaggio com-porta una sanzione di oltre 1000 euro. Il Patronato consiglia agli interessati di prendere contatto con gli uffici delle Acli per un’assistenza gratuita a ambedue le parti ed evitare i rischi di incappare in multe.

FAP ACLI – Resistenza e Costituzione, due modelli per i giovani italianiLa Costituzione è il simbolo della resistenza partigiana. Questo concetto

alimenta e giustifica il premio letterario “Resistenza e Costituzione” promosso dalla Fap e dalle Acli della provincia di Arezzo e consegnato venerdì 8 no-vembre dal Consiglio regionale della Toscana. Questa iniziativa ha permes-so di tornare alle radici della Costituzione, riscoprendone i principi di libertà

e di democrazia sanciti durante la guerra dalla resistenza partigiana. «Resistenza significa priorità della persona sullo stato – afferma Paolo Formel-li, segretario della Fap Acli, – un concetto che è insito al centro della nostra Costituzione, testo che rappresenta la massima espressione di quella de-mocrazia e di quella libertà che in passato, per un ventennio, sono stati negati a un’intera gene-razione.

Il nostro augurio è che i giovani possano riscoprire il senso civi-co dell’impegnarsi in politica per attuare la Costituzione e vigilare sui suoi principi».

SEDE PROVINCIALE AREZZOvia Guido Monaco 48 – 0575/21.700 – 0575/[email protected] MERIDIANAvia Pizzuto 34 – 0575/[email protected] ZONALE VALDARNOvia Roma 1, San Giovanni Valdarno – 055/[email protected] ZONALE CASENTINOvia Nazario Sauro 26, Ponte a Poppi – 0575/[email protected] ZONALE VALTIBERINAvia XX Settembre 127, Sansepolcro – 0575/[email protected]

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

on i tempi che corrono, investire su se stessi e sulla propria formazione è una mossa azzeccata, soprattut-to se riguarda ambiti lavorativi che capaci di aprire sbocchi occupazionali concreti.

Così, in vista della partenza dei corsi per Tecnico in Acustica Ambientale e per Coordinatore alla Sicurezza nei Cantieri Tem-poranei e Mobili, abbiamo incontrato l’ingegner Rosario Carbè, responsabile del Cspi di Arezzo.

Ci spieghi in breve in cosa consistono questi corsi e a chi sono destinati.

«Il corso per Tecnico in Acustica Ambientale è rivolto a diplo-mati o laureati a indirizzo scientifi co o tecnico, rappresenta una fi gura professionale alla quale sono richieste competenze specifi -che e sempre aggiornate, sia in ambito tecnico sia normativo. Gli edifi ci esistenti e le nuove strutture, infatti, per ritenersi a norma necessitano non solo di collaudi impiantistici ma anche acustici, per misurarne l’impatto sull’ambiente circostante.

Il corso per Coordinatore alla Sicurezza nei Cantieri Temporanei e Mobili è destinato a ingegneri, architetti, geometri, periti indu-striali, periti agrari o agrotecnici, laureati triennali o magistrali in Geologia, Scienze Agrarie o Scienze Forestali e rappresenta il ruolo chiave nella gestione della sicurezza in cantiere. Il corso è indicato per coloro che vogliono ricoprire, all’interno del settore edile, il

ruolo di tecnico esperto. Entrambi i corsi, essendo

pensati anche per professionisti, hanno una durata di 120 ore. La fre-quenza è facilitata dal fatto che le lezioni si svolgono quindicinalmen-te, venerdì pomeriggio e sabato mattina, proprio per non sovraccarica-re gli impegni lavorativi e formativi già presi».

Quali sono quindi le opportunità e gli sbocchi nel mondo del lavoro?

«Oggi il Tecnico in Acustica Ambientale si pone in un contesto professionale in cui le tematiche ambientali sono sempre più presenti, quindi questa qualifi ca rappresenta un’interessante opportunità di la-voro, nonché un arricchimento personale del bagaglio del professioni-sta. Ugualmente, la sicurezza in qualsiasi cantiere è un aspetto di estre-ma importanza, e la fi gura per Coordinatore che andremo a formare avrà le competenze adatte per operare in questo settore, e sarà richiesta proprio per la sua specifi cità. Le iscrizioni a entrambi i corsi sono ancora aperte, per qualsiasi infor-mazione si può consultare il sito www.cspisrl.it o telefona-re alla segreteria didattica, al numero 0575/042002».

Cecilia Falchi

C

NUOVI CORSI DI FORMAZIONE PER TECNICI

INVESTIRE SU SE STESSI

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

OLIO EXTRAVERGSÌ, GRAZIE!

cco arrivato il periodo delle olive, e fi nalmente pure dell’olio nuovo, che porta con sé aria di festa e tradizione, con gli assaggi del prezioso prodotto condivisi in famiglia. Fette di pane toscano, a volte tostate al fuoco del camino, date dai nonni ai nipoti e dalle madri ai fi gli.

È tradizione, cultura, sacralità, gusto, territorio, la vita che continua attraverso un gesto e un sapore. Ed è salute, perché l’olio è un vero e proprio medicamento, con infi nite

proprietà benefi che. È il protagonista in assoluto della dieta mediterranea. È ricco di grassi monoinsaturi e in particolare di acido oleico. Grazie a questa sua

particolare composizione in acidi grassi, è uno dei condimenti migliori per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue.

L’acido oleico, infatti, riduce i livelli di colesterolo LDL senza intac-care la percentuale del colesterolo buono (HDL).

Questo prezioso liquido dorato è da preferire come condimen-to sia a crudo sia cotto, infatti ha un elevato punto di fumo

(la temperatura a cui un grasso alimentare riscaldato co-mincia a decomporsi, nel nostro caso 210 gradi centigradi) che permette di non degenerare fi no ad alte temperature,

e questo lo rende uno dei condimenti più adatti per le fritture.

Ha però un altissimo valore energetico (899 ki-localorie per 100 grammi) e per questo,

nonostante le sue benefi -che proprietà, è bene non abusarne soprat-tutto per prevenire

sovrappeso e obesità. Quindi è necessario usarlo con

Eun sapore. Ed è salute, perché l olio è un vero e proprio medicamento, con i

proprietà benefi che. È il protagonista in assoluto della dieta mediterraÈ ricco di grassi monoinsaturi e in particolare di acido oleico

particolare composizione in acidi grassi, è uno dei contenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattiv

L’acido oleico, infatti, riduce i livelli di colestercare la percentuale del colesterolo buono (HD

Questo prezioso liquido dorato è da prefeto sia a crudo sia cotto, infatti ha un el

(la temperatura a cui un grasso alimmincia a decomporsi, nel nostro caso che permette di non degenerare fi no

e questo lo rende uno dei condle fritture.

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a cura delladott.ssa

Barbara Lapini

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Page 29: Il Settimanale di Arezzo 170

29IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

attenzione, magari utilizzando per con-dire cucchiai (10 grammi) e cucchiaini (5 grammi) che ne impe-discono inutili abusi.

L’olio di oliva ha numerose proprie-tà terapeutiche, lassative e di stimolo alla secrezione della bile, è un eccellente protettore del fegato, agisce contro l’ulcera gastrica ed è un emolliente locale.

Anche le foglie e la corteccia dell’olivo vengono utilizzati in decotti, per le loro pro-prietà utili nel combattere reumatismi, febbre, ipertensione arteriosa, gotta, emorroidi, e per disinfettare piaghe e ferite.

SPAZIO DOMANDEÈ meglio il burro o la

margarina da utilizza-re come condimento?

Il burro consumato crudo è altamente di-geribile, perché è ricco di acidi grassi a cate-na corta, mentre fritto – pratica sconsigliabi-le per il suo basso pun-

to di fumo [vedi articolo] – si arricchisce di sostanze tossiche e si digerisce difficil-

mente. È preferibile consumarlo con moderazio-

ne, poiché, essendo di derivazione animale, è ricco di acidi grassi saturi, tra cui il “perico-loso” acido palmitico, e colesterolo; è molto calorico (750 kilocalorie per 100 grammi).

Il burro, al pari dell’olio extravergine di oliva, è un condimento ottenuto esclusivamente at-traverso operazioni meccaniche, e come tale esente da trattamenti di rettifica e idrogena-zione.

La margarina, invece, è un’emulsione di oli vegetali in acqua (frazione lipidica più frazio-ne acquosa). Dal momento che l’olio e l’ac-qua sono liquidi a temperatura ambiente, per ottenere la consistenza semisolida tipica della margarina è necessario eseguire un’operazio-

ne chimica di idro-genazione, che satura i legami e

rende questo con-dimento ricco di aci-di grassi saturi come quelli del burro, eli-minando il vantag-gio di provenire dal

mondo vegetale. Quindi, pur

poco in entrambi i casi, ma meglio il burro.

RGINE DI OLIVA?

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Il burro, al pari dell’olioè uuuun condimento ottenutraaaaverso operazioni meccesente da trattamenti dizione.

La margarina, invece, vegetali in acqua (frazionne acquosa). Dal momequa sono liquidi a tetettempeppottenere la consistenza semargarina è necessario e

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 15 NOVEMBRE 2013

ti accompagnano in città (e a ballare!)

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ti accompagnano ti accompagnanoin città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

di Fabio Mugelli

chi

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etro

ze

ro Forse la terra aretina non ha un particolare tradizione nella coltivazione delle zucche, e di conseguenza non svettiamo nella classifi ca delle ricette più blasonate. In compenso, grazie a un’idea venuta a un commer-

ciate di Foiano nel 2002, siamo diventati bravi a far-ci forti anche di questo alimento che, storicamente, abbiamo utilizzato per nutrire animali d’allevamen-to, come ad esempio i suini. Da allora, ogni anno – alla fi ne di ottobre – in quel di Foiano, partecipanti da tutto Italia si sfi dano a chi produce la zucca più grande, rag-giungendo forme e dimensioni che hanno dell’incredibile, partecipando di diritto al campionato mondiale di zucche giganti.

APPINO LIVE al Teatro della

Lana a StiaSabato 16 novem-

bre dalle ore 22 il cantante degli Zen Circus in concerto.

A sette mesi dall’uscita del suo primo album da so-l i s t a

Il testamento, Appino esce per Woo-dworm, l’etichetta aretina di Andrea Marmorini e Marco Gallorini, con un 7 pollici contenente un inedito, Il la-voro mobilita l’uomo, canzone per sola chitarra e voce.

Ingresso 8 euro.

Machete Kills ***Machete Kills è il sequel di

un successo straordinario nel cui menù ritroviamo una piro-tecnica ricetta capace di co-niugare burritos, lame affilate e ultraviolenza, a cui Robert Rodriguez coniuga con tanta ironia una lucida disamina del tema dell’immigrazione clan-destina.

Un cast all stars diretto alla grande, in cui stelle di prima fascia, jet set musica-le e vecchie glorie garantiscono una miscela non meno entusiasmante del suo predecessore. Mel Gi-bson, Lady Gaga, Antonio Banderas, Charlie She-en, Cuba Gooding Jr e Sofia Vergara sono i nuovi protagonisti insieme alle ovvie e necessarie conferme di Jessi-ca Alba, Michelle Rodriguez e del mo-numentale Danny “Machete” Trejo.

Jacopo Fabbroni

di Lucio Massai

I BUCHI NERI

«Lo sé, Beppe, che sono i buchi neri?’Na voràgene, su nel firmamento,un dù ammassi de stelle, tutti interi,sparìscheno nel nulla in un momento.

Cusì i guadrini, almeno fino a ieri,che se son butti de secùro al vento

pe’ le Regioni e tutti i cunsiglièri,ch’han rùbbo a ciànfo, d’ogni schjeramento.

Ma ’nn’è colpa de loro, povaretti,è dei soldi che se l’atàcca adòsso:un san che fànne e alóra son costretti

a spèndili per forza, a più non posso»«Ce vorrebbe ’na cura, Tónio, quella

de chiùdeli del tutto la canèlla»

di Leonardo Zanelli

il so

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO15 NOVEMBRE 2013

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