Il Settimanale di Arezzo 117

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WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) 0575/1786102 - INFO@STRASICURA.EU ANNO III NUMERO 117 • VENERDÌ 28 SETTEMBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI ANDREA BARDELLI TORNA TORNA AREZZO & FOTOGRAFIA AREZZO & FOTOGRAFIA UFFICIO POSTALE via Guadagnoli 37 0575/302676 www.swisspost.it SPEDIZIONI IN TUTTO IL MONDO

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Il Settimanale di Arezzo 117

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LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO)

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ANNO III NUMERO 117 • VENERDÌ 28 SETTEMBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI ANDREA BARDELLI

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 28 SETTEMBRE 2012

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO III NUMERO 117 – VENERDÌ 28 SETTEMBRE 2012

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARI-NO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected] TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

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LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS,

IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE

EDIZIONI GIORGIO VASARI SONO PARTNER NEL

PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA

COMUNITÀ DI AREZZO E IL

BENESSERE DELLE PERSONE CHE VI

ABITANO

VITA DELLA CITTÀ3 Giunta provinciale indagata, il parere di un av-vocato4 Un ulteriore taglio al bilancio del Comune di Arezzo6 La nuova Condotta Slow Food di Arezzo10 Estetista oggi: ne parliamo con Estetica Barbara12 Arezzo si organizza per Matteo Renzi

AREZZO’N’ROLL8 Lawra, il I ottobre esce l’album “Origine”

AREZZO SPORT13 GINNASTICA “PETRARCA”: l’orgoglio di essere di nuovo in Serie A215 A ritmo di danza con Flashdance16 Paolo Abetoni: un pilastro del ciclismo aretino17 Volley 88, si impara da piccoli a diventare grandi pallavolisti18 La Sba riporta ad Arezzo la pallacanestro fem-minile

19 Freemove: il fitness su misura 20 Una vasca dedicata ai più piccoli: la “vasca pic-cola” del Centro Sport Chimera ospita i Laboratori Acquatici e il Nuoto Baby

CULTURA21 Corrado Augias svela i segreti che hanno fatto l’Italia22 Katarina Alivojvodic: dai Balcani una ventata di arte visionaria e raffinata24 Arezzo & Fotografia 2012: prestigiosi artisti inter-nazionali in città dal 28 settembre al 7 ottobre

TRUCCO & PARRUCCO27 Avere sempre una pelle dall’aspetto fresco e vi-vace!

FACOLTÀ… DI PAROLA28 Università, integrazione e cultura: Arezzo e la co-munità statunitense

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

a servizio di aziende, editoria, pubblicità

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

a notizia era giunta come un fulmine a ciel sere-no. Oppure, per rimanere in tema, come gli spari dei cacciatori all’alba. Il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, tutti gli assessori e il se-

gretario Gabriele Chianucci indagati per abuso d’ufficio in merito ai compensi ricevuti dai presidenti dei tre Atc (Ambiti Territoriali di Caccia) di Arezzo dall’ottobre 2011 al maggio 2012.

Alla notizia degli avvisi di garanzia, Vasai aveva urgen-temente convocato una conferenza stampa per chiarire la sua posizione: «Abbiamo seguito – aveva detto – le indi-cazioni della Regione. La Provincia ha stabilito una quota massima di 750 euro di indennità lorda per il Presidente. Più eventuali rimborsi per spesi di viaggio o missione».

Le “indicazioni della Regione” a cui si riferisce il Presidente è il Regolamento Regionale 33/R del 26 luglio 2011, che dà incarico alle Province di stabilire i compensi dei presidenti Atc e il gettone di presenza per i membri del Comitato di Gestione. «Ma si tratta

di importi da attribuire solo se il bilancio dell’Atc lo permette. Perché si tratta di denaro dell’Atc, un organismo indipendente dalla Provincia. La Provincia, se vogliamo, ha dato un’indicazione sui compensi». E aveva aggiunto: «Per questo chiarisco che in tut-ta questa vicenda non c’è un euro pubblico che è andato in tasca di nessuno». Ma allora perché la Giunta è finita sotto inchiesta?

L’avvocato aretino Iacopo Gori prova a far luce sulla vicenda. «Le decisioni della Provincia sono in contrasto con la normativa nazionale, e nello specifico con il Decreto Legge 78/2010 il quale prevede la gratuità di alcuni enti, intendendo con questo termine sia gli enti privati che quelli pubblici».

Ma gli Atc sono enti pubblici o privati? «Sia per le modalità di loro composizione che per i compiti essenzialmente finalizzati alla tutela di intessi collettivi (quali, per esempio,

GIUNTA PROVINCIALE INDAGATA IL PARERE DI UN AVVOCATO

Ldi Luca

Trippi

continua a pag. 12

l’avvocato Iacopo Gori

Nel numero scorso abbiamo in-trodotto due nuove rubriche: a

causa però di un errore sono saltati i nomi degli estensori e i riferimenti. Ecco chi sono: • Alessandro Ferretti, contattabile al 335/61.63.316 o all’indirizzo [email protected] o presso il suo negozio in via Garibaldi 73.• dott.ssa Giulia Parrini, contatta-bile al 339/24.70.445, all’email [email protected] o pres-so il suo studio in via Fiorentina 259.Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 28 SETTEMBRE 2012

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on c’è pace per l’assessore al Bilancio del Comune di Arezzo Marco Donati. Dopo che lo scorso maggio fu discusso e approvato il bilancio, l’Assessore negli ultimi mesi si è trovato a fare i conti con il decreto della spending review e la rimodulazione dell’Imu, due operazioni che sono costate al Comune una perdita di 2 milioni e 500 mila euro. In attesa di discutere di questi tagli nel

prossimo Consiglio comunale, in programma venerdì 28 settembre, Donati ci illustra i recenti sviluppi del bilancio che si trova a gestire.

«Le fi nanze comunali hanno subito un’ulterio-re stretta – avvia l’Assessore. – A maggio siamo stati tra i primi Comuni italiani ad aver approva-to il bilancio, ma ora, a distanza di tre mesi, si rendono necessari ulteriori revisioni perché il decreto della spen-ding review ci ha tolto 500 mila euro e l’aggiustamento dell’Imu 2 milioni: questo cambia gli equilibri previsti dal bilancio e ci costringe a tagliare ulteriormente le spese. La speranza è che la scure del Governo si fermi, perché ulteriori restrizioni sarebbero devastanti».

I nuovi tagli cosa colpiranno?«Impatteranno in maniera forte sul

bilancio in corso, incidendo trasver-salmente sull’intera Amministrazione: subiranno piccole diminuzioni tutti gli Assessorati e tutti i settori».

Quali sono i settori che il Comune intende salvaguardare?

«Abbiamo una grande tradizione di servizi alla persona e al cittadino, con particolare attenzione al ramo socia-le e a quello

scolastico, dunque siamo intenzionati a mantene-re viva questa tradizione a scapito, purtroppo, di altri settori. Sicuramente le risorse per le politiche giovanili, la cultura e il commercio diminuiran-no sempre di più, e di questo siamo particolar-mente dispiaciuti perché

N

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

verranno meno progetti, manifestazioni e occasioni per promuovere la città».

Come arginerete questa carenza di risorse?«Sicuramente non intaccando le tasche del citta-

dino. Innanzitutto non toccheremo l’Imu e, a diffe-renza di molti Comuni che hanno alzato l’aliquota, noi la lasceremo fi ssa e sotto la media: se in Italia l’aliquota per la prima casa si è assestata al 4,5‰, noi siamo fermi al 4. Oltre a questo abbiamo as-

sistito a un calo delle multe, non ab-biamo aumentato l’addizionale Irpef, non abbiamo toccato i costi dei servizi e abbiamo rinunciato in estate alla tassa di soggiorno per favorire il turismo e il commercio locale.

Per recuperare le risorse razionalizzere-mo l’assetto comunale, riducendo al mi-nimo gli sprechi, limitando le spese, ac-quistando meno materiali e riducendo le risorse dei vari Assessori: non è una situa-zione facile, ma siamo contenti che nelle ultime settimane il “Sole 24 Ore” abbia indicato il Comune di Arezzo come uno dei più risparmiosi e virtuosi d’Italia».

Quale direzione prenderà il suo ope-rato?

«Siamo chiamati a trasformare la mac-china comunale, riorganizzandola e al-leggerendola. Forse ci troveremo in diffi -coltà perché siamo abituati a offrire tanti servizi, ma dovremo agire con determi-nazione e coraggio per dotarci di una

struttura più fl essibile e più pronta ad affrontare l’attuale situazione economica. In que-sto quadro dovremo esser bra-vi anche a informare i cittadi-ni del calo delle risorse, delle attività e delle capacità del Comune. Inoltre sarà sempre più necessario collaborare con altri Comuni per promuovere azioni in sinergia e generare

un risparmio: la collaborazione tra gli enti, le istituzioni e le società è la chiave che permetterà al sistema di stare in piedi.

Per essere funzionale, questo riassetto istituzionale

deve essere complessivo e interessare l’intera mac-china amministrativa, dai Ministeri alle Regioni: se vogliamo nuove risorse per il turismo, lo sport, le politiche giovanili e la cultura, ogni singolo ente do-vrà lavorare, ripensarsi e fare sacrifi ci».

ANCIO DEL COMUNE DI AREZZOE DI 2 MILIONI E 500 MILA EURO: L’ASSESSORE DONATI HE NON TOCCHERÀ LE TASCHE DEGLI ARETINI

di Marco Cavini

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 28 SETTEMBRE 2012

al mese di settembre nel nostro territorio è attiva la Condotta Slow Food di Arezzo e Val Tiberina, nata dalla determinazione di un gruppo di amici appassionati di cibo “buono, pulito e giusto”.

A partire dall’inverno 2011 Cecilia Rosi (fi duciaria), Beatrice Benelli, Luca Antonio Pirozzi, Pamela Sereni, Barbara Rossi, Giulia Vestrini, Alessandra Violetta e Marco Maria Zucchi hanno seguito l’iter richiesto dall’associazione Slow Food, che prevede il raggiungimento di un numero minimo di 50 soci. Successivamente è stato presentato un dossier di candidatura (accolto positivamente), specifi cando il programma relativo ai prossimi due anni.

I promotori dell’iniziativa, tutti giovani e in maggioranza donne, intendono far conoscere agli adulti e ai bambini i cibi della tradizione, realizzando incontri, corsi e cene per sviluppare una maggior consapevolezza

verso ciò che mangiamo. In questa prospettiva diviene particolarmente importante tessere i legami con i piccoli produttori, fuori dai circuiti della grande distribuzione, per riscoprire e valorizzare insieme prodotti che rischiano di scomparire a causa delle produ-

zioni di massa (info 340/8753828; email [email protected]).Le Condotte Slow Food presenti in tutto il mondo sono

circa 1500: il cibo, elemento importante nella vita di tutti, è fonte di piacere, di cultura, di tradizioni, d’identità. Promuovere modelli alimentari, rispettosi del territorio, del-

le tradizioni e dei “saperi” locali rappresenta anche un modo per opporsi e alla “standardizzazione” dei gusti.

Il territorio su cui si estende la provincia di Arezzo è ampio e vario. L’economia aretina che è particolar-mente attiva nel settore dell’agricoltura, specialmente nella produzione del vino e dell’olio, può vantare un patrimonio di prodotti “unici” capaci di testimoniarne storia e tradizione.

La Condotta Slow Food di Arezzo e Val Tiberina, allo scopo di salvaguardare il cibo tradizionale, sosteni-bile e di qualità del territorio, ha programmato una serie di azioni per coinvolgere, sensibilizzare e “attivare” un numero sempre più grande di persone fi no al 2014:

– la creazione di un mercato e di una rete di produttori a chilometro zero; – Percorsi tematici;– Presìdi Slow Food, per la ricerca e la difesa di prodotti che stanno scomparendo;

– Orto in Condotta: la creazione di un orto in condotta per la città di Arezzo e Sansepolcro;

– una rete con altre associazioni del territorio con obiettivi affi ni alla Condotta Slow Food di Arezzo;

– in Val Tiberina ini-ziative volte a valorizzare le singole identità e tra-dizioni (ad esempio la

LA NUOVA CONDOTTA S

Ddi Luciana Pastorelli

verso ciò che mangiamo. In questa prosp

i piccoli produtte valorizzare insi

zioni di massa (in

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

castagna di Caprese Michelangelo).Uno dei punti più interessanti del programma riguarda il Progetto “Nonne Aretine” che prevede l’in-

contro tra due realtà apparentemente agli antipodi: le nonne aretine e… Youtube. Attraverso una serie di seminari “culinari” le nonne di Arezzo insegneranno a cucinare e servire vari piatti.

Le lezioni saranno registrate e diffuse su web, coniugando in questo modo tradizione e tecnologia. L’economia domestica del passato incontrerà le necessità ecologiche odierne utilizzando strumenti per una comunicazione rivolta anche ai più giovani, a basso costo.

La valorizzazione dei prodotti del proprio territorio sarà la base per comprendere l’importanza della spesa e della cucina a chilometro zero ma anche un’occasione di aggregazione, socializzazione e divertimento.

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 28 SETTEMBRE 2012

aura Falcinelli, compositrice e cantante di grande espe-rienza, con la sua travolgente sensualità adimensionale ci fa librare lontano, oltre gli stereotipi e i modelli musicali, la-sciandoci fra lo spazio del groove la sua voce e i suoi testi. Un

intero universo culturale alle spalle, fatto di esperienze passionali, di contaminazioni sonore e vibranti colori. La pura magia che la circonda, l’arte di trasformare il suono e la melodia, la rendono in un certo senso un’alchimista, una sorta di simbolo dell’evoluzione spirituale, grazie al potere della musica.

La scelta di ricreare un microcosmo di artisti intorno a sé, di pro-duzioni, fondendo sonorità soul, jazz, hip hop, funky ed elettronica è la prova della volontà di mescolare, di creare un meticciato di energia e intensità, dove oltre la musica si percepisce il calore e la vitalità di terre lontane.

La produzione artistica è di Francesco Rossi, fonia ed editing di Gianluca Valdarnini. Il team produce anche B.B. Cico”Z.

Laura, come hai cominciato?«Ho sempre avuto una forte attrazione verso il ritmo, verso la

musica nera, e fi n da ragazzina mi sono messa alla sua ricerca, ascol-tandola in giro per il mondo, sentendola risuonare in me, come una sorella più grande, come una dea che seduce, che si dona e incanta.

Mi sono stupita ogni volta, durante questo mio viaggio attraverso

L

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LAWRA, IL I OTTOBRE ESCE

L’ALBUM “ORIGINE”di LucioMassai

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

la scoperta di artisti immensi, di come potessero accedere a tutti i sentimenti più profondi, così, magicamen-te, portandoci dentro mondi in altri modi inaccessibili.

Ho iniziato ballando, come tutte le bambine che si mettono il costumino nero e le scarpette, cercando di far passare la musica attraverso di loro. Ma cantare… Esprimersi e conoscersi nello stesso tempo. Essere scoperti e dare tutto. E così, più tardi anche se dipingevo e studiavo arte, diplomandomi alla Accademia di Belle Arti, il mio cuore, le mie attenzioni, le mie notti, erano tutte per lei. La musica».

Che cosa è per te la musica?«In qualche modo è stata, per anni, il mio nascondiglio. A volte mi sono separata dal mondo, come cer-

cando uno spazio privato e inviolabile, dove essere me stessa fi no in fondo, in quel mondo intimo dove la musica ti accoglie, sa come tenerti compagnia. Altre volte mi sono semplicemente impaurita, ma ogni volta vincevano lei e la sua passione, trascinandomi, ed è stato come essere a casa.

Questo è il mio modo di ringraziarla, celebrarla… Produrre, con lavoro, fatica, gioia, notti insonni, co-struendo insieme ad altri artisti, discutendo, amando, cucinando, viaggiando insieme, svelandosi, lottando.

Per questo adesso inizierò a far uscire dallo studio queste produ-zioni, che sono i sogni di tante persone che ci hanno lavorato con me. Li ringrazio tutti».

Ci parli di “Origine”, l’album che stai per pubblicare, di qualche canzone?

«Underground Soldiers: canzone che ho scritto pensando ai ra-gazzi, ai giovani, come fossero una tribù del bene, del rinnovamen-to. Scegliere, avere la possibilità di poter decidere il proprio futuro, come se ci fosse un codice sotterraneo e distruttivo da combattere. Come se una lobby mondiale volesse ridurre a numeri e statistiche i sogni degli uomini. Fantascienza o no?

Welcome in my country: Right, left, center… Questa canzonci-na ironica, scritta con tanta amarezza, parla di un’Italia frantumata, senza energia, senza testa, con nodi così intrecciati di potere, con-venienze, pigrizie e varie schifezze.

Le cose di ieri: l’abbandono, il passato e la regressione. Il vuoto dove ci si perde ma che ti rigenera. Che comunque, riesce a fare di uno spazio confuso un nuovo inizio.

Sulla tua bocca: sensualità. Una parola molto importante. Energia. Incontro. Passione. Qui non c’è molto da spiegare, è il privato. La gioia e quello che dà senso a tutte le cose».

Che dire? Lawra ci ha lasciato a bocca aperta, se volete vola-re fra le braccia della musica questa fantastica artista fa per voi… Consigliato appassionatamente. [email protected]

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 28 SETTEMBRE 2012

are l’estetista non è uno scherzo, ci si occupa a trecentosessanta gradi del benessere psicofi sico delle persone: lo sanno bene la titolare Barbara e le sue operatrici in questo Dibi Center a Case Nuove di Ceciliano.

Per rimodellare il corpo si può scegliere tra metodi tradizionali o attrezzature altamente tecnologiche e scientifi che, come ad esempio macchinari a ultrasuoni o ai raggi infrarossi.

Ogni cliente è a sé, speciale, ha una scheda personale con un pro-gramma specifi co ed effi cace da seguire. Helena Rubinstein diceva che

“Non esistono donne brutte, ma donne pigre”: affermazione azzec-cata ed estesa anche agli uomini, dato che pure loro cominciano a capire meglio l’importanza di es-sere a posto. Le parole d’ordine di Barbara: un po’ di pazienza e

trattamenti mirati. Come si riconosce l’este-

tista giusta? «Il fi ne del mio lavoro è

il benessere delle persone, quindi deve aver frequenta-to una buona scuola ed es-sersi diplomata. Poi servono capacità di ascolto, seguire corsi di aggiornamento, tan-ta energia e passione».

Un dovere verso se stes-si?

«Educare ed educarsi alla

FESTETISTA OGGINE PARLIAMO CON ESTETICA BARBARA di Ivana

Marianna Pattavina

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

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usate». Musica new age.«Attraverso i suoni si ritrova l’armonia interiore».

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l’autostima e la percezione di sé».Promesse.«Niente illusioni, ma obiettivi

raggiungibili e certifi cati: Si vuol di-magrire? Bene: ma con coscienza e una dieta equilibrata, siamo a vostra completa disposizione!».

Fate lezioni di trucco?«Insegniamo a truccarsi nella ma-

niera corretta per quanto riguarda i prodotti, la forma del viso, i piccoli difetti da nascondere e le caratteristi-che da va-lorizzare».

A bre-ve?…

«Sabato 29 settem-bre l’inau-gurazione del centro

ristrutturato…. A ottobre ci sarà una promozione sulla linea viso.

Il servizio dei trasporti è buono per arrivare da noi a Case Nuove di Ceciliano, il romantico trenino diretto in Casentino ha una fermata proprio di fronte al nostro centro».

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 28 SETTEMBRE 2012

il ripopolamento della fauna selvatica), essi non possono essere equiparati né a un normale ente pubblico, né a un’associazione privata», spiega Gori. Del resto gli Atc hanno il dovere di rim-borsare gli agricoltori danneggiati dagli animali, ma lo fanno con fondi erogati dalla Provincia stessa. «Il fatto è che la Giunta ha applicato il regolamento regionale», aggiunge Gori. In sostanza, stando così le cose, ci sarebbe una contraddizione fra la normati-va nazionale e quella regionale.

Gori conferma che i soldi finiti a Giorgio Kiatowski, Giovanni Solinas e Moreno Calbugatti non sono pubblici, ma afferma tut-tavia che «gli Atc ricevono comunque fondi pubblici per altri scopi, come appunto il rimborso per danni all’agricoltura». Al cittadino comune stona anche la configurazione del reato, cioè abuso di ufficio. «Il reato di abuso d’ufficio richiede, oltre che la violazione di norme o regolamenti, il fine di avvantaggiarsi». Conclude poi Gori: «Ritengo che l’inchiesta possa fare chiarez-za anche sulla legittimità dell’operato della Regione, chiarendo quindi i rapporti fra Stato e Regione stessa».

La vicenda peraltro giunge in un momento storico particolare per l’ente Provincia. Proprio nei giorni in cui si discute di accor-pare Arezzo a Siena e Grosseto, gli avvisi di garanzia non fanno una buona pubblicità a Vasai e all’istituzione che rappresenta.

«Vedere pubblicate notizie del genere con questo rilievo è di-sgustoso», aveva detto la vicepresidente Mirella Ricci.

Il cittadino comune potrebbe chiedersi: come mai per fatti anche gravi ma dal basso appeal me-diatico la chiusura delle indagini arriva a tre o quattro anni di distanza, mentre in questo caso è stata rispettata la tempi-stica ideale?

[segue da pag. 3]

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AREZZO SI ORGANIZZA

PER MATTEO RENZI

Il 18 settembre al Cinema “Eden” è partita l’iniziativa per la costru-

zione del Comitato “Adesso!” per sostenere la candidatura di Matteo Renzi, sindaco di Firenze, alle Primarie del Partito Democratico.

«Si stima che si formeranno 4 o 5 comitati in città e una quindicina in Provincia – spiega Alessandro Caneschi, consigliere comuna-le Pd, filo-renziano. – I Comitati “Adesso!”, formati da un minimo di dieci a un massimo di cinquanta persone, hanno il compito di soste-nere, far conoscere e contribuire alla formazione del programma elettorale di Renzi».

“Adesso!” è il nome della cam-pagna che porterà Matteo Renzi in giro per le 108 province d’Italia, ancora una volta protagoniste del dibattito politico italiano.

«Lo scorso 18 settembre sono sta-te tante le facce nuove presenti all’iniziativa, pochi politici e molti giovani: Matteo riesce, infatti, a suscitare interesse anche in coloro che di solito non si avvicinano alla politica.

Ancora non si conosce la data prevista per la sua visita alla nostra città, sicuramente a ottobre.

Riguardo al luogo, che accoglie-rà probabilmente 1500-2000 perso-ne, la scelta potrebbe cadere sul Centro Affari, sul Palasport “Le Caselle” o su una piazza, se il tempo lo permetterà».

Cecilia Falchi Alessandro Caneschi con Matteo Renzi

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1328 SETTEMBRE 2012

antico blasone della ginnastica are-tina torna ai massimi livelli. La “Petrarca”, scuola che affon-

da le proprie radici nel lon-tano 1877, è stata meritata-mente ripescata in Serie A2. Cambiano così obiettivi, pro-spettive e visibilità. Di questo parliamo con Paolo Pratesi, carismatico presidente della Ginnastica “Petrarca”.

Pratesi, come commenta il ripescaggio in Serie A2?

«Per noi è una grande sod-disfazione. Lo scorso anno eravamo retrocessi in virtù di un regolamento differente da quelli abituali, con punteggi e metodi di valutazione speciali. Se si fossere mantenute le re-gole abituali, che verranno ri-pristinate per questa stagione agonistica, non saremmo mai andati in B. Per questo ribadi-

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14 28 SETTEMBRE 2012

sco che avevamo subito una retrocessione ingiusta. La Ginnastica “Petrarca” risulta da sempre ai massimi livelli, tanto da essere annoverata nell’albo d’oro dei Campionati Nazionali, vincendo la Serie A nel 1996».

Qualche anticipazione sulla squadra del prossimo anno?La squadra rimane per lo più quella allestita per competere in B, con l’inserimento di una ginnasta eu-

ropea. Alla rosa di ginnaste aretine Martina Rossi, Maria Vilucchi, Aurora Peluzzi, si integrerà la spa-gnola Julia Uson Carvajal, giovanissima atleta del 1994 che gareggerà in tutti i confronti di quest’anno. Fondamentale il lavoro tecnico affidato ai tecnici Irene Leti, ex ginnasta proveniente dal nostro vivaio, e Elena Zarahieva, ragazza bulgara, ex campionessa mondiale di Ritmica. Le ragazze si stanno allenando duramente per il primo atto del campionato, che si svolgerà a Biella il 20 ottobre».

Quali sono, a questo punto, gli obiettivi?«Il nostro scopo principale e cardine dell’attività è promuovere la ginnastica in tutte le sue discipline e in

tutti i suoi livelli. Il settore agonistico sarà un’importante vetrina ma servirà anche da forte stimolo e incentivo alla crescita e formazione (fisica e mentale) delle nostre ginnaste. La volontà di rimanere nella categoria

va di pari passo al rilancio del nostro vivaio». Ci sono voci che prevedono un ritorno della

Savrayuk. Le smentisce?«La Savrayuk può gareggiare con noi e al momen-

to non sono in grado di confermare questa eventua-lità. Lei, dopo l’impresa di Londra, ha detto di essere stanca. Se fosse in grado di recuperare le energie, il suo contributo potrebbe farci pensare di competere ai vertici dell’A2. Vediamo gli sviluppi della vicenda».

Qual è lo stato di salute della ginnastica aretina?«Le iscrizioni sono andate benissimo e abbiamo atleti

di tutte le età: dai giovanissimi agli over 60. Un trend in continua ascesa, esponenziale, che denota un gran-de interesse locale per tale disciplina. Quando orga-nizziamo un evento internazionale alle Caselle, il pub-blico stenta a trovare posto nelle tribune dalla gran-de affluenza. Per questo l’Amministrazione dovrebbe percepire questi segnali e aiutarci. Ad esempio siamo deficitari di strutture. Infine vorrei fare i complimenti ai ragazzi di Gymnaestrada [ginnastica non competitiva,

ndr], reduce da Eurogym in Portogallo. Questo nostro gruppo parteciperà alla cerimonia di apertura del Golden Age Gym Festival, la settimana prossima a Montecatini. Siamo stati selezionati per la cerimonia d’apertura, un riconoscimento che è per tutti noi motivo di immenso or-goglio».

Orgoglio “Petrarca”: di nuovo in A2 di Giacomo

Belli[segue da pag. 13]

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Page 15: Il Settimanale di Arezzo 117

1528 SETTEMBRE 2012

er molti aretini “Flashdance” non è solamente il titolo del film del 1983 che ha fatto epoca, di cui molti di noi ricor-dano le immagini e soprattutto la colonna sonora. Infatti Flashdance è anche la più importante scuola di ballo pre-sente nella nostra città.

«Una scuola nata nel 2005 e cresciuta nel tempo», come ci spie-ga Manola Feira, presidente della scuola. Un progetto nato pochi anni fa e che nel tempo si è concretizzato, trasformandosi nella più grande scuola di danza dell’Aretino, con più di 150 iscritti, sale da ballo moderne e insegnanti qualificati: «Sin dall’inizio abbiamo avuto l’obiettivo di avere insegnanti qualificati. Insegnanti che poi si sono aggregati contribuendo alla crescita della nostra scuola».

Adesso la Flashdance può vantare la presenza di otto insegnanti professionisti all’interno di varie di-scipline, tra le quali danza classica, danza moderna, hip hop e danza caraibica, in modo da offrire una sostanziosa offerta di servizi.

Inoltre Manola Feira sottolinea come sia aumentato il numero dei bambini iscritti: «Sempre più bambini si stanno iscrivendo a danza, soprattutto grazie ai propri genitori, e ciò è motivo di orgoglio per noi, soprattut-to se pensiamo a quanto questa disciplina può essere importante per la salute del bambino».

«Una disciplina rigorosa – la definisce Manola Feira, – che può influire positivamente nella crescita del bambino, sia sotto il profilo fisico che formativo. Per questo è fondamentale la presenza di personale qua-lificato».

Personale qualificato che si trova a seguire un numero sempre maggiore di iscritti, in cui si parte dai più giovani fino ad arrivare a persone più adulte, dimostrando il grande boom che riguarda le scuole di ballo nonostante la crisi generale.

Un pubblico sempre più sostanzioso, dunque, anima la Flashdance fino alle ore serali attraverso corsi di danza caraibica e danza del ventre, a dimostrazione di un interesse via via più va-rio da parte dei partecipanti, che a loro volta hanno la possibilità di dimostrare a un pubblico esterno tutto ciò che hanno imparato durante l’anno: «Ogni anno organizziamo un saggio finale dove tutti gli iscritti hanno la possibilità di mettere in mostra tutto ciò che hanno imparato con grande dedizione e passione».

Dedizione e passione sono la base della Flashdance, nata ap-pena sette anni fa ma che non vuole smettere di crescere, visto che il sogno è diventare, “da grande”, una “scuola di canto, danza e recitazione”. Una scuola grande e importante, proprio come il suo stesso sogno.

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A ritmo di danza con Flashdance di Omero

Ortaggi

IMBIANCATURA IMBIANCATURA && VERNICIATURA VERNICIATURA •• RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE: AVVOLGI- RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE: AVVOLGI-BILI E ZANZARIERE, WC ELETTRICO TRITATUTTO, LAVASTOVIGLIE BILI E ZANZARIERE, WC ELETTRICO TRITATUTTO, LAVASTOVIGLIE && LAVATRICI LAVATRICI •• MONTAGGIO MONTAGGIO//SMONTAGGIOSMONTAGGIO//MODIFICHE: ELETTRODOMESTICI, MOBILI, CUCI-MODIFICHE: ELETTRODOMESTICI, MOBILI, CUCI-NE, SERRATURE NE, SERRATURE && BLINDATURE BLINDATURE •• SERVIZIO DI APERTURA PORTA, PULIZIA SERVIZIO DI APERTURA PORTA, PULIZIA CAMINI, PULIZIA VETRI CAMINI, PULIZIA VETRI •• PICCOLI INTERVENTI ELETTRICI, IDRAULICI, MURATU- PICCOLI INTERVENTI ELETTRICI, IDRAULICI, MURATU-RA, PAVIMENTI, CARTONGESSO, RIVESTIMENTI RA, PAVIMENTI, CARTONGESSO, RIVESTIMENTI •• PICCOLI LAVORI: SALDATURA PICCOLI LAVORI: SALDATURA FERRO, STAGNO FERRO, STAGNO ((TUBI IN PIOMBOTUBI IN PIOMBO)), LAVORAZIONE METALLI E PLASTICHE , LAVORAZIONE METALLI E PLASTICHE ((PLEXIGLASS, DIVISORI, COPERTUREPLEXIGLASS, DIVISORI, COPERTURE))

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16 28 SETTEMBRE 2012

in città (e a ballare!)

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in città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

D ieci anni nel ciclismo professionistico da dirigente di quello che fu uno squadrone a livello interna-zionale, la Del Tongo, nel quale militarono cam-pioni del calibro di Chioccioli, Cipollini, Giuseppe Saronni e il compianto ex ct della nazionale

italiana Franco Ballerini. Oggi, Paolo Abetoni, è uno dei dirigenti della Unione Ciclistica Aretina e continua a tra-smettere la propria passione ai giovani che si avvicinano al mondo delle due ruote.

«È forse uno degli sport più faticosi sia a livello fisico sia sotto l’aspetto mentale, noi cerchiamo di far innamorare

i nostri ra-gazzi del mondo del c i c l i s m o , mettendoci tutta la nostra esperienza e competenza – afferma Abetoni. – Il nostro movimento conta venti atleti tra Giovanissimi e Allievi, che hanno ottenuti buoni risultati nelle corse dispu-tate, alle quali nella prossima stagione prenderemo nuova-mente parte, per cercare sempre di migliorarci».

Dunque Abetoni spera che ci sia un continuo progresso, sia per la società sia per l’intero movimento ciclistico nel panorama aretino. «Lavoriamo molto nelle scuole, cercan-do di far appassionare i ragazzi e magari facendo provare coloro che non praticano un altro sport. Inevitabile che di questi tempi ci siano difficoltà, soprattutto per effettuare gli allenamenti e a livello di sponsor, ma vogliamo proseguire l’avventura con questi giovani, e anzi cercare di incremen-tare il numero di iscritti e di risultati positivi».

Una passione che continua col passare del tempo, quella di Abetoni per il ciclismo, e che lui cerca di diffondere no-

nostante, per il dirigente, il mondo delle due ruote sia cambiato molto. «Da quando ho lasciato il mondo professionistico il ciclismo è cambiato molto. Qui ho trovato un ambiente ideale per sviluppare un progetto con i giovani atleti e far crescere l’intero movimento aretino, in cui ci sono ottimi atleti sia nel presente sia nel passato e una grande tradizione, ma che in questo periodo è privo di risorse economiche».

Paolo Abetoni: un pilastro del ciclismo aretinoIl dirigente dell’U.C. Aretina ci parla della stagione sportiva

di AlessioSegantini

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1728 SETTEMBRE 2012

Si impara da piccoli a diventare grandi pallavolistiNascono dal minivolley i successi della Volley 88

n buon vivaio è alla base del futuro e dei successi di qualsiasi realtà sportiva. Di questo ne è convinta anche la Volley 88 Chimera, una società che da sempre è impegnata nella cura del settore giovanile, investendovi molte risorse, dedican-dovi gran parte dei propri sforzi e impiegandovi alcuni tra i suoi migliori istruttori. Nell’ottica di un’ulteriore crescita, anche in questa stagione sono ripartiti i corsi di

minivolley e di avviamento allo sport organizzati dalla Volley 88: rivolti alle bambine e ai bambini da 6 a 9 anni, dunque nati tra il 2003 e il 2006, questi corsi hanno il duplice scopo di insegnare a giocare e di promuovere i valori dello sport.

Negli allenamenti i giovani atleti vengono educati a conoscere e a muovere il proprio corpo e, attraverso vari esercizi, a utilizzare e controllare la palla. Nel corso dell’anno i bambini e le bambine, seguiti dall’istrut-

trice Sara Gialli, avranno anche l’occasione di con-frontarsi e di sfidarsi con i coetanei di altre società, in tornei e raggruppamenti organizzati per promuovere l’incontro e l’interazione con atleti di differenti realtà. «La Volley 88 vanta una florida realtà già a partire dal minivolley – spiega il presidente Massimo Gialli. – In que-sto settore gio-cano i bambini e le bambine più piccole della nostra so-cietà, con cui lavoriamo con l’obiettivo sia di avviarli alla pallavolo sia di

fargli praticare attivi-tà motoria. A guidare questo gruppo sarà ancora una volta Sara Gialli, una vera e propria fuoriclasse nel far appassionare questi piccoli atleti alla pallavolo, nell’in-segnare loro i valori dello sport, nell’edu-carli a stare in pale-stra e, soprattutto, nel farli divertire».

Udi Marco Cavini

LA SCUOLA DI PALLAVOLO APRE LE PORTE

ANCHE AI BAMBINI

La Volley 88 Chimera è ormai da anni un punto di riferi-

mento della pallavolo giovani-le aretina e, anche per la sta-gione 2012-2013, organizza cor-si di avviamento allo sport per bambini e bambine dai 6 ai 14 anni. Tutti i corsi, di cui sono già aperte le iscrizioni, si tengono presso le palestre dell’Itis o del-la Scuola media “Cesalpino”: per ottenere ulteriori infor-mazioni è possibile chiama-re i numeri 347/30.57.243 o 333/43.23.206, o inviare una mail all’indirizzo [email protected], mentre per conoscere ulteriormente la Volley 88 è at-tivo il sito www.volley88.com.

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18 28 SETTEMBRE 2012

La Sba riporta ad Arezzo la pallacanestro femminile

a Scuola Basket Arezzo riporta in città la pallacanestro femminile. La società areti-na è stata scelta dalla Federazione Italiana Pallacanestro come base per un progetto indirizzato alla diffusione del basket “rosa” e

così, a partire da lunedì 22 settembre, ha dato il via ai nuovi allenamenti di minibasket rivolti alle bambine e alle ragazze di Arezzo e provincia. Per rendere attrattiva la propria proposta, la Fip ha deci-so di accollarsi tutti i costi del progetto, dunque per il primo anno di attività i corsi di pallacanestro femminile della Sba rimarranno completamente gratuiti. «Il ba-sket femminile ha scarsa tradizione ed è poco diffuso – spiega il segretario della Sba Federico Fracassi, – dunque la federazione ha deciso di investire in un progetto volto allo sviluppo di questa disciplina e ha individuato nella nostra società la “base” ideale per promuovere

l’iniziativa. L’obiettivo del progetto è creare alcu-ne realtà di pallacanestro femminile che, parten-do dal minibasket, permettano in futuro di costitui-re squadre del settore giovanile e squadre seniores competitive. In questa prima fase uno dei punti di forza sarà rappresentato dalla gratuità del pro-getto: la federazione sosterrà le spese degli istruttori, delle strutture e dell’intero corso che per un anno non avrà costi né per la società né per le famiglie delle bambine che giocheranno a basket».

La sede dell’attività femminile della Sba sarà la Scuola elementare “Curina” (in via Alfieri), dove i tecnici del minibasket saranno impegnati sia nel corso delle lezioni mat-tutine, sia nel pomeriggio con i classici allenamenti. L’intero progetto sarà curato da Paolo Bruschi, responsabile del settore Minibasket “Nova Verta” della Sba, che sarà aiutato nel lavoro nelle scuole da Paolo Biggio e nel lavoro pomeridiano da Lorenzo Guccione, Alessio Segantini e altri istruttori della società aretina. «La sfida è ambizio-sa – conclude Fracassi. – Tenteremo di portare il minibasket femminile in una città dove c’è scarsa tradizione: per riuscirvi punteremo tutto sul gioco e sul divertimento, i due elementi con cui proveremo a far appassionare le bambine al basket».

Per ricevere ulteriori informazioni sul minibasket rosa è possibile recarsi presso la se-greteria della Sba al palazzetto di San Lorentino, visitare il sito www.sba-arezzo.it o chia-mare lo 0575/299719

L

e a

La società aretina è stata scelta dalla federazione come base per un progetto di basket “rosa”: l’attività si

svolgerà alla palestra della Scuola elementare “Curina”

di Marco Cavini

Page 19: Il Settimanale di Arezzo 117

1928 SETTEMBRE 2012

n approccio personalizzato per un’attività fisica adatta a tutti: questa è la filosofia alla base di Freemove, un’innovativa gin-nastica portata ad Arezzo da

Simone Maggini, personal trainer spe-cializzato in fitness funzionale. Freemove propone un tipo di ginnastica che fa per-no su tutto il corpo e sui suoi movimenti, attraverso esercizi che ricalcano le azioni che ognuno esegue nella propria vita quotidiana: a corpo libero o con piccoli attrezzi (kettlebell, cuscinetti, fitball, bi-lancieri, manubri…), l’allievo lavora sulla capacità di equilibrio e sulle abilità coordinative, partendo da una solida base di rafforzamento del core, cioè i muscoli profondi della zona centrale del corpo, da cui partono tutti i movimenti. Tutto questo viene fatto con un personal trainer che segue individualmente ogni singolo allievo, permettendo loro di praticare un’at-tività fisica calibrata ai bisogni e alle esigenze più disparate.

«Ogni allievo verrà inserito nei cosiddetti small group personal training – spiega Maggini, – cioè gruppi ristretti che permetteranno di lavorare in vista di un preciso obiettivo, assieme a per-sone con esigenze simili. Dal momento che si tratta di un lavoro personalizzato, la proposta si adatta a persone di tutte le età e con le più svariate esigenze: può servire per integrare la preparazione sportiva, per rimanere in forma, per effettuare la riabilitazione dopo un infortunio, per dimagrire, per aumentare la massa muscolare o ristabilire la postura del corpo.

Un aspetto importante riguarda la prevenzione degli infor-tuni perché, essendo una ginnastica che si basa prioritaria-mente sull’utilizzo del corpo, questa conduce verso un mag-gior controllo delle proprie azioni e verso una maggior per-cezione del proprio sé, due caratteristiche che permettono

un aumento del benessere e della possibilità di prevenire dolori sia sportivi che quoti-diani (mal di schiena, dolori alle gambe…)».

L’attività di Freemove si svolge il martedì, il giovedì e il venerdì presso la palestra aretina della FlashDance (in via Ristoro 170); per ottene-re ulteriori informazioni e per iscriversi è possibile contatta-re Maggini al 328/28.97.952, visitare il sito www.freemove-arezzo.it o scrivere una mail a [email protected].

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DAL MARTEDÌ AL SABATODAL MARTEDÌ AL SABATOPESCE FRESCO AL BANCO PESCE FRESCO AL BANCO E SU ORDINAZIONEE SU ORDINAZIONE

FRIGGITORIA DA ASPORTOFRIGGITORIA DA ASPORTO

GASTRONOMIA PRONTA DI GASTRONOMIA PRONTA DI CARNE, PESCE E VERDURECARNE, PESCE E VERDURE

LA DOMENICA MATTINALA DOMENICA MATTINAROSTICCERIA E GASTRONOMIAROSTICCERIA E GASTRONOMIA

LARGO LARGO 11° MAGGIO ° MAGGIO 55 – [email protected][email protected] TEL. TEL. 0575.3700420575.370042 – CELL. – CELL. 366.3921911366.3921911

Freemove il fitness su misura

Un approccio personalizzato per un’attività fisica adatta a tutti: ha

aperto i battenti la Freemove di Simone Maggini

Page 20: Il Settimanale di Arezzo 117

20 28 SETTEMBRE 2012

na vasca pensata e costruita all’interno del Centro Sport Chimera per le attività con i più piccoli: questa è la “vasca piccola”, una pi-scina larga 9 metri e lunga 8 (per un’altezza costante di 60 centimetri), che viene utilizza-

ta dalla Chimera Nuoto per il Nuoto Baby da 0 a 3 anni e per i Laboratori Acquatici da 3 a 5 anni.

Per quanto riguarda il nuoto infantile, la società aretina organizza corsi rivolti ai bambini da pochi mesi a 3 anni, un’attivi-tà in cui i neonati imparano a nuotare at-traverso il Metodo Giletto (il metodo ita-liano di nuoto infantile). «In questa disci-plina la Chimera Nuoto è all’avanguar-dia – spiega il direttore tecnico Marco Magara. – L’alto standard qualitativo del-la nostra offerta è dimostrato dall’affilia-zione della società alla Scuola Nazionale di Educazione Acquatica Infantile e dalla certificazione Aquea (Attività Qualificate in Educazione Acquatica), due ricono-scimenti che attestano sicurezza, qualità

dell’ambiente e professionalità degli istruttori. Il Nuoto Baby insegna al bambino a muover-si nell’ambiente acquatico, a galleggiare e a nuotare, aiutandolo a risolvere i piccoli handi-cap psicomotori che si verificano al momento del parto, a ristabilire atteggiamenti posturali corretti e a rinforzare il sistema cardiocircolato-rio, respiratorio e scheletrico».

Per quanto riguarda i Laboratori Acquatici, questi sono rivolti ai bambini che hanno tra i 3 e i 5 anni, un’età in cui sono troppo grandi per il Nuoto Baby ma ancora troppo piccoli per la vera e propria scuola nuoto. Per permettere loro di svolgere un’attività in piscina, la Chimera

Nuoto organizza specifici corsi con una programmazione di-dattica propedeutica all’inse-gnamento del nuoto: queste attività prevedono la scoperta dell’ambiente acquatico at-traverso il gioco imitativo e sim-bolico, singolo e di gruppo, in circuiti fuori e dentro l’acqua e con l’uso di materiale didattico. Uno degli obiettivi dei corsi è di far capire al bambi-no che “se cado in acqua non affogo”, insegnandogli a muo-versi in piscina e ad avere sicurezza di sé.

U

UNA VASCA DEDICATA AI PIÙ PICCOLILA “VASCA PICCOLA” DEL CENTRO SPORT CHIMERA OSPITA I LABORATORI ACQUATICI E IL NUOTO BABY

localitàMontecchio

Vesponi,Castiglion Fiorentino

(Arezzo)0575/1786102

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Per ulteriori informazioni o per iscriversi alle attività è possibile rivolgersi alla segreteria

del Centro Sport Chimera in viale Gramsci 7, visitare il sito www.centrosportchimera.com, chiamare o scrivere un sms a Marco Magara al 347/42.49.641

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

omenica 30 settem-bre, alle ore 17, all’in-terno della “Sala del-le Muse” del Museo

d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo, in via San Lorentino, ricominciano gli incontri del Giardino delle Idee nella sua ve-ste indoor.

Gli appuntamenti letterari della stagione invernale saranno aperti da Corrado Augias con il suo nuovo saggio I segreti d’Italia (Rizzoli editore).

Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo di successo, Augias presenterà il suo ultimo lavoro che racconta la storia del nostro Paese. Ne emerge un pa-norama così ricco ed eterogeneo nelle tradizioni, nei costumi e ne-gli aspetti culturali, tanto da non

essere paragonabile a qualsiasi al-tra storia.

Come aveva già fatto per altri suoi libri su Parigi, New York, Londra e Roma, l’autore mesco-la eventi, ricordi e letteratura. Partendo dal Sud con Palermo e Napoli, lo scrittore intraprende un viaggio lungo la penisola. Un percorso che si sviluppa tra le cit-tà simbolo, che furono nella mag-gior parte dei casi capitali di Stati. Attraverso le loro vicende sono dunque raccontati gli italiani.

L’obiettivo è svelare con un’in-dagine storica, antropologica e sociale i misteri d’Italia, ricercan-do le particolarità del Bel Paese e mettendole a confronto, grazie all’analisi di documenti storici, artistici e letterari.

Dall’insieme di storie narrate nel saggio prende vita così il re-soconto di un’intera nazione, che svela tutti quegli aspetti che han-no contribuito a fare dell’Italia ciò che è oggi. Per cercare di capire meglio il presente, occorre quindi ricordare da dove veniamo.

Il libro di Augias offre continui spunti di rifl essione, attraverso i

quali ogni let-tore può farsi un’opinione per-sonale e stimolare quello spirito critico che gli fa porre le giuste domande e analiz-zare in profondità il passato, sen-za fermarsi alla superfi cie.

L’ingresso agli incontri lettera-ri organizzati dall’associazione di volontariato La Fabbrica delle Idee è libero e gratuito. A intro-durre e presentare la serata ci sarà Barbara Bianconi, affi ancata per l’occasione da Gianluca Baccani.

CORRADO AUGIAS SVELA I SEGRETI CHE HANNO FATTO L’ITALIA

D di Chiara Savarino

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 28 SETTEMBRE 2012

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KATARINA ALIVOJVODIC

DAI BALCANI UNA VENTAVISIONARIA E RAFFINATA

egli ultimi anni Arezzo si sta aprendo ad artisti di tutto il mondo, che nella nostra città pare trovino l’humus adatto per dare sfogo al loro estro. Questo aspetto alimenta continui scambi e confronti tra diverse realtà, che garantiscono anche la crescita dei pittori locali.

Katarina Alivojvodic, serba, è una delle fi gure artistiche più interessanti che vivono oggi in terra aretina. Nata nel 1973 a Belgrado, si è diplomata nel 1993 in Design Industriale alla Scuola per Design della sua città e nel 1999 in Progettazione Grafi ca all’Accademia di Belle Arti della capitale della Repubblica di Serbia. Da anni la pittrice espone con personali e collettive in tutto il mondo. Le sue opere si trovano in collezioni prestigiose, come quelle pubbliche nella Banca d’Italia e della Camera dei Deputati.

Incontriamo l’artista nello studio di via Filzi, un ambiente elegante che ben si sposa con il suo stile fi gura-tivo intriso di simbolismi e atmosfere oniriche. Protagonisti dei suoi dipinti sono spesso i personaggi femmi-nili. Donne dalla sensualità raffi nata, immerse in una dimensione spazio-temporale mistica e rarefatta, che porta l’osservatore a sognare terre lontane e inesplicabili.

Dai Balcani agli Appennini. Come è arrivata ad Arezzo?«Nel 2000 mi sono trasferita in Italia per amore. Ho vissuto dodici anni in Sicilia e da alcuni mesi mi sono

spostata nella vostra città su suggerimen-to di amici. Arezzo è bellissima, ricca di arte e storia. La sua posizione strategica mi permette di arrivare agevolmente nei principali centri culturali della penisola, inoltre è un posto dove si vive e lavora in tranquillità».

I suoi primi passi nel mondo pitto-rico?

«Già da piccola sognavo di fare l’arti-sta, quindi iscrivermi prima a una scuola di design e poi all’Accademia di Belle Arti è stato naturale. Finiti gli studi sono venuta nel vostro Paese, dove accanto

alla mia produzione ho inau-gurato dei corsi di pittura, che proseguono tuttora ad Arezzo, Bucine, Capolona, Castiglion Fibocchi e Lucignano».

La sua è un’arte fi gurati-va, sovente legata a fi gure classiche. Retaggio dell’ac-cademia?

«Sì e no. Anche le nostre scuole ormai guardano mol-to alle nuove espressioni ar-

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Arianna, olio su tela, 40x70 cm, 2012

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

TATA DI ARTE TA

di MarcoBotti

tistiche. Io però mi sento ancora a mio agio con il fi gurativo».

Appaiono spesso personaggi mito-logici carichi di simboli.

«L’antica Grecia è una passione, lì ci sono le nostre origini. Poi noto che molto di quello che accadeva allora succede anche oggi, quindi sono allegorie clas-siche ma allo stesso tempo hanno chiavi di lettura contemporanee, come contemporanei sono l’uso del colore e la composizione dei miei quadri».

Circa venti anni fa la guerra dei Balcani, qual-che anno dopo quella del Kosovo. Cosa le hanno lasciato dentro?

«Sono tragedie che non auguro a nessuno. Ti se-gnano per sempre e allo stesso tempo ti aiutano ad apprezzare le cose semplici della vita.

La Jugoslavia è stata distrutta dalla cattiva politica, ancora oggi molti di noi vorrebbero essere una sola nazione, perché dire che siamo serbi, sloveni, croati, bosniaci eccetera è limitante. Purtroppo sarà complicato recuperare un senso di unità, certe ferite saranno diffi cilmente rimarginabili».

I confl itti hanno infl uenzato anche il suo modo di dipingere?«Forse quando ho iniziato, ma ormai sono passati anni e ho vissuto tante esperienze. Quando sono venuta

in Italia molti notavano una certa drammaticità nei miei quadri. La Sicilia prima e la Toscana adesso hanno attenuato certe “spigolosità”».

I colori tuttavia rimangono cupi.«Molti vedono nelle mie cromie scure la tristezza, ma in verità è un modo per esprimere l’intimità, non a

caso le fi gure hanno di frequente sguardi sereni».Dove sta andando la sua

arte?«Questa è una domanda

che mi pongo anch’io. Negli ultimi mesi mi sono focaliz-zata soprattutto sui corsi di pittura. Quando trovo tempo per me stessa preferisco con-centrarmi sul disegno. È un modo per purifi carmi e chia-rirmi le idee, diventa una te-rapia a cui mi sottopongo vo-lentieri». www.alikatarina.com

Nereide, tecnica mista su tela, 60x80 cm, 2011

Page 24: Il Settimanale di Arezzo 117

24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 28 SETTEMBRE 2012

AREZZO & FOTOGRAFIA 2012ALCUNI DEI PIÙ PRESTIGIOSI ARAD AREZZO DAL 28 SETTEMBRE

i alza il sipario su Arezzo&Fotografi a, il principale evento fotografi co della città di Arezzo. Giunto quest’anno alla sua quarta edizione, l’appuntamento è orga-nizzato e diretto dall’associazione Imago in collaborazione con il Centro Diurno di Socializzazione “Villa Chianini”, un servizio gestito dalla cooperativa sociale

“Progetto 5”, rivolto a persone diversamente abili e alle loro famiglie, al cui interno la fotografi a si confi gura come mezzo espressivo di un linguaggio comune.

La kermesse, in programma dal 28 settembre al 7 ottobre, ancor più delle precedenti edizioni si discosta dal mero appuntamento fotografi co per imporsi come “rassegna inte-grale” in cui Arezzo, grazie a illustri partecipazioni, dialoga e si confronta con la fotografi a di tutto il mondo.

Il nome eccellente dell’edizione 2012 è sicuramente quello di Andrey Martynov, direttore generale della Fondazione Biennale d’Arte di Mosca, il quale porterà in città The FACE: Evolution of Portrait in Photography, una collettiva di autori internazionali esposta nelle principali gallerie del mondo e ospitata per l’occasione presso la chiesa di Sant’Ignazio.

In aggiunta ai singoli pezzi, l’allestimento della mostra «prevede la realizzazione di due maxi mosaici fo-tografi ci denomi-nati West e East, da cui scaturisce un’ipotetica linea del tempo che sot-tolinea, come da titolo, l’evoluzione del ritratto nella fotografi a. – Questo ci dice Marco Bruni, presidente di Imago. – Insieme a Martynov appro-deranno ad Arezzo altri protagonisti illustri della scena fotografi ca come Frank Dituri [una sua foto è a cen-tro pagina], artista italo-americano già ospite dell’evento nel 2010 e nel 2011, che sarà in mostra presso la chiesa di Santa Caterina con la per-sonale ...Of Things Not Seen.

Da non dimenticare le presen-ze di Joan Powers, Mario Vidor, Antonio Manta, Jennifer Drucker, Gabriele Torsello e il collettivo di autori orientali in virtù dei qua-li Arezzo&Fotografi a ha ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia.

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Page 25: Il Settimanale di Arezzo 117

25IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

I ARTISTI INTERNAZIONALI RE AL 7 OTTOBRE

Le foto saranno il fi lo conduttore di un suggesti-vo percorso che, snodan-dosi attraverso esposizioni dislocate in oltre quindici sedi lungo il centro stori-co, stimolerà il dibattito tra professionisti e appassiona-ti intorno all’immagine fo-tografi ca e alle tematiche a essa correlate. Una delle no-vità di questa edizione sarà l’apertura dalla nuova sede di Imago in via Vittorio Veneto, destinata a divenire una galleria permanente a disposizione della città per contribuire alla diffusione del linguaggio fotografi co come strumento di espres-sione artistica.

A corredo degli spazi espositivi saranno offerti al pubblico numerosi appuntamenti collaterali, tra i quali cinque wor-kshop, una fi era del libro fotografi co, letture portfolio, incontri e presentazioni con autori di prestigio.

La brochure con la mappa della città e la guida agli eventi è disponibile online sul sito web www.arezzoefotografia.com e scaricabile in formato pdf.

GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2012

Il Museo Archeologico di Arezzo inaugura la sezione

dedicata alle urne etrusche Come ogni anno l’Italia, insie-

me ad altri 49 stati europei, ade-risce alle Giornate Europee del Patrimonio, che nel nostro Paese avranno luogo nei giorni 29 e 30 settembre, con lo slogan L’Italia tesoro d’Europa e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Gli obiettivi delle Giornate sono quelli di sensibilizzare i cittadini alla ricchezza e alla bellezza delle di-verse culture d’Europa, creando un’alchimia e un legame tra esse.

Anche Arezzo partecipa a que-sto importante evento. Il Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, venerdì 28 set-tembre, inaugura una nuova e im-portante sezione intitolata La pro-duzione delle urne etrusche nelle collezioni del Museo Archeologico di Arezzo.

In esposizione permanente gli esemplari delle collezioni già con-servate nel Museo Pubblico di Fraternita. È compresa la produ-zione di urne cinerarie dell’Etruria settentrionale, a testimonianza del florido artigianato del periodo el-lenistico (IV-I secolo a.C.). Una novità che renderà ancora più interessante la visita al museo aretino.www.beniculturali.it

Serena Capponi

di Chiara Marcelli

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FCosa preferite? Tintarella di luna o pelle color ebano?

requentemente nel nostro salone ci vengono chiesti consigli su come truccarsi e in particolar modo su che tipo di fondotinta (base) usare. In questo periodo di fine estate, nel quale si con-centrano sia giornate fredde e nuvolose sia gior-

nate calde e soleggiate, esistono metodi ben precisi. Iniziamo con il dire che esistono tre categorie preva-

lenti di persone; le irriducibili dell’abbronzatura, coloro che non rinuncerebbero alla pelle “color Carlo Conti” mai in ogni mese dell’anno, le persone che vogliono un effetto naturale o “salute”, chi invece preferisce avere una pelle porcellanata.

Per chi vuole mantenere l’abbronzatura ha a disposi-zione vari metodi, dalla crema colorata che intensifica l’abbronzatura, un tipo di fondotinta più leggero e meno coprente a cui si può applicare una terra più o meno scura o più o meno lucida, a seconda di quello che si vuole ottenere, alla crema autoabbronzante che mantiene l’abbronzatura e la può intensifi-care nel tempo, stando attenti a non usare stimolatori di melanina, in quanto in base alle caratteristiche della pelle può dare un risultato non omogeneo o chiazzato.

Chi desidera un effetto salute può affidarsi a un fondotinta compatto delle linee solari con protezione, tanto in voga di questi tempi, perché oltre a donare un colorito naturale e uniforme permette di godere degli ultimi raggi di sole, in quanto non si scioglie e la pelle non si chiazza. Possiamo affidarci anche al

classico cavallo di battaglia, la terra, da applicare facilmente con il pennello su tutto il viso e collo, inten-sificando gli zigomi.

Coloro che invece vogliono una pelle porcellanata hanno innanzitutto bisogno di schiarire, alla tonalità desiderata, la pelle con trattamenti di peeling che aiutano a portar via l’abbronzatura e rivitalizzare la pel-le. A questo punto possiamo usare fondotinta e ciprie dalle tonalità chiare che uniformano e compattano la pelle, donando un look alla Nicole Kidman.

Raccomandiamo in tutti i casi di pulire e idratare la pelle ogni giorno, per avere sempre una pelle com-patta, luminosa effetto pesca. Anna Maria Magrini per Acconciature Astra

Trucco & Parrucco

Avere sempre una pelle Avere sempre una pelle dall’aspetto fresco e vivace!dall’aspetto fresco e vivace!

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e ad Arezzo pensiamo alla parola “università” il primo pensiero che ci viene in mente è ovviamente legato all’ateneo senese. Negli ultimi anni però la popolazione universitaria della nostra città si è allargata accogliendo in pianta stabile una piccola ma dinamica comunità a stelle e strisce.

Stiamo parlando della University of Oklahoma e del suo distaccamento italiano. Per saperne di più su come funziona, cosa offre agli studenti che la frequentano e come vivono questa esperienza nella nostra città abbiamo incontrato Lucio Bianchi, coordinatore del servizio studenti.

«Il mio ruolo è quello di creare e coordinare una serie di connessioni tra il tessuto sociale, storico, culturale ed economico della città e l’università. Cerco di sviluppare attività riguardanti vari ambiti, attività principalmente di carattere culturale cioè che portino a conoscenza degli studenti americani tutte quelle peculiarità, che sono non solo italiane ma in particolar modo are-tine».

Per esempio parlando di offerta didat-tica?

«Sicuramente una didattica legata al terri-torio, anche grazie a corsi estivi per esempio quelli di chimica. Uno riguarda la chimica vitivinicola, per cui portiamo gli studenti, anche in collaborazione con la Strada del Vino – Terre di Arezzo, in varie aziende e cantine. I ragazzi conoscono il vigneto, come si gestisce e come viene prodotto il vino. L’altro corso riguarda la chimica del restauro, oltre alle lezioni teoriche gli studenti si reca-no in un laboratorio artigianale così vedono concretamente come funziona. Cerchiamo quindi di dargli un impatto empirico di

quello che studiano in classe qui in Italia ma anche negli Stati Uniti».

Oltre ai corsi estivi ci sono anche due semestri, giusto?

«Esattamente. Il primo va dalla fi ne di agosto a metà dicembre, il secondo inizia verso metà gennaio e termina a metà maggio.

Il programma dei semestri cambia ogni anno, gli unici

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due corsi obbligatori per tutti gli studenti sono Lingua Italiana e Storia dell’Arte».

Quale altre attività offrite ai vostri studenti nel tempo li-bero?

«Oltre ai corsi accademici c’è tutta la parte che riguarda la cul-tura, per questo stiamo costruendo diversi progetti: uno è chiama-to Cugino Aretino, che consiste nello scambio culturale tra i nostri studenti e i cittadini aretini attraverso degli incontri informali.

Abbiamo anche istituito il gruppo “Ciao Italia”, che si occupa dello studio della lingua e della cultura italiana e abbiamo deciso, per coloro che avessero voglia, di farli ospitare direttamente per tutto il periodo di soggiorno estivo (circa cinque settimane) da famiglie italiane. Con un po’ di pubblicità abbiamo trovato otto famiglie, riscontrando risultati molto positivi sia per i nostri stu-denti sia per le famiglie».

Quindi avete creato vere e proprie occasioni d’incontro e integrazione tra gli studenti e gli aretini?

«È proprio questo il senso per esempio dei conversation spaces, ciò degli incontri informali tra aretini e americani ai quali fornia-mo un tema o un argomento su cui dialogare sia in inglese sia in italiano.

Tornando per un momento al discorso accademico, abbiamo istituito il corso Getting to Know Arezzo (iniziare a conoscere Arezzo), una specie di tour socio-storico-cultu-rale della città. Attraverso visite guidate e la partecipazione a eventi particolari e tipici del nostro territorio (come ad esempio la Giostra del Saracino, piuttosto che la raccolta delle olive) gli studenti conoscono la nostra città e il nostro territorio. Questo è particolarmente importante perché per molti di loro il soggiorno ad Arezzo coincide con la prima volta fuori dai confi ni degli Stati Uniti».

Una vetrina importante per la nostra città, per farla conoscere oltreoceano e non solo. La strada per rilan-ciare la nostra città forse passa anche dall’Oklahoma.

GRAZIONE E CULTURA: UNITÀ STATUNITENSE

Casa Famiglia Belvedere...sarà come stare a casa...via Montecchio 221, loc. Falciano Subbiano (AR)0575/42.21.01334/92.91.475

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di LucaPiervenanzi

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di Fabio Mugelli

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roUN SE NE PO’ PPIÙ!

«Da certi pulìtici… Dio ce guardi:regioni, enti locali o parlamento!Lusi ha rubbato cinquanta migliardi(de vecchje lire) e l’han mando ’n convento,

un dù è trattato con tutti i riguardi.Fiorito pùe… è davéro un portento:è pronto a dinunziare chj s’azzardi

a dì cch’è un ladro e che ’l su’ trattamento

economico è duvùto. Si è troppo,la colpa unn’è la sua… ma de la legge!’Sti personaggi, Beppe… chj l’elegge?»

«La colpa è nostra, Tónio!» «Sì… purtroppo,

ma si ’sta volta un se dice basta,è ’nnùtele pigliàlla co’ la Casta!»

TUTTAUNALTRACOSA

Fiera Nazionale del Commercio Equo e Solidale, 28-29-30 set-tembre al parcheggio Eden

Venerdì 28 settembre ad Arezzo si apre la diciottesima

edizione di Tuttaunaltracosa, organizzata dall’As-sociazione Botteghe del Mondo, coordinamento per una variegata rete di centinaia di negozi, pro-duttori e importatori. Ma lo scopo non è solo com-mercializzare prodotti provenienti da tutto il mondo, ma anche quello di diffondere idee, informazioni e aggior-namenti sugli sviluppi dei progetti del commercio equo e solidale. Per tutto il weekend dal 28 al 30 settembre, dalle 9 del mattino fi no a tarda sera.

di Leonardo Zanellidi Lucio Massai

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Womb ***½Rebecca e Tommy si cono-

scono da bambini e tra loro na-sce un’intensa amicizia. La par-tenza improvvisa di Rebecca per il Giappone li separerà per dodici anni fin quando Rebecca deciderà di torna-re dall’amico d’infanzia. L’opera unisce i tratti del drammone romantico al tema fanta(?)-scientifico della clonazione senza ricorrere a stucchevoli effet-ti speciali. Minimale e denso, sospeso a metà fra il cloning thriller e un saggio di fantascienza filosofica, Womb è un lungometraggio che spinge ossessiva-mente alla riflessione etica (e non solo), dotato di sceneggiatura puntuale e di una re-gia personale ma in grado di mettersi al servizio del racconto.

Meravigliosamente misurata la bel-lissima Eva Green in un ruolo dalle po-che battute ma dalle molte (troppe) implicazioni. Jacopo Fabbroni

La relazione diretta tra il produttore e il consuma-tore che vediamo riattivarsi di recente non è quella di una volta, si tratta di una rivisitazione in chiave moderna di una formula tradizionale, in cui perma-ne però un tratto fondamentale: una forte interazio-ne con la socialità del territorio.

Ci si chiede se è ancora un valore quello di ricer-care il rapporto con il produttore “quello che cono-sciamo”, di cui ci fi diamo.

Sembra che la vendita diretta, fuori quindi dalla rete distributiva, sia una chiave sostenibile e prati-cabile.

In effetti in aree rurali con caratteri-stiche simili alle nostre non interven-gono nemmeno diffi coltà logistiche nell’acquisto, quali vicinanza, orari e assortimento.

A voi la scelta!

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO28 SETTEMBRE 2012

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