Il Settimanale di Arezzo 179

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ANNO V NUMERO 179 • VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 SCONTO 20% SU SCONTO 20% SU TUTTA LA MERCE! TUTTA LA MERCE! OCCASIONI A OCCASIONI A METÀ PREZZO! METÀ PREZZO! Busatti Arezzo, Corso Italia 48 – tel.0575/355295 – [email protected] Busatti Anghiari, Via Mazzini 14 – tel.0575/788424 – [email protected] “Fiera del Bianco” “Fiera del Bianco” dal 15 Gennaio al dal 15 Gennaio al 28 Febbraio 2014 bbraio 201 ebbraio 201

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3 Acqua aretina, buona o cattiva? 5 Il Signore del Salotto 6 CinemìCinemà 2014: una settimana di cinema, divertimento e internazionalità 7 Ciao Stefano 8 Franco Li Causi, rock e vita 10 Open Day 2014: l’Università di Siena si apre ai futuri studenti 13 Quarant’anni di Chimera Lotta 15 Il PODIO di GENNAIO 16 Petrarca Pallamano, un futuro da protagonisti 17 Jacopo Bianchi: e che Nazionale U17 sia! 18 Arezzo, riparte la rincorsa alla Lega Pro 19 Kim&Liù, una grande festa per il Centro Taekwondo Arezzo 20 Un innovativo corso per imparare a gestire una 21 Aurora Ridens XI stagione: si riparte 22 Tuscan Art On Tour 2014: Angini e Polvani tornano a esporre in America 24 Gli aretini e i libri: secondo Piero Giunchi la carta ha ancora il suo fascino 26 L’Esperto risponde: il regolamento condominiale 28 Brioche e caffè: la colazione completa firmata Toscana Gel 29 Le Pellegrine Artusi… e le brighelle

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ANNO V NUMERO 179 • VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

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“Fiera del Bianco”

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dal 15 Gennaio al

dal 15 Gennaio al

28 Febbraio 2014bbraio 201

ebbraio 201

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO V NUMERO 179 – VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTIEMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Acqua aretina, buona o cattiva?5 Il Signore del Salotto6 CinemìCinemà 2014: una settimana di cinema, di-vertimento e internazionalità7 Ciao Stefano28 Brioche e caffè: la colazione completa firmata Toscana Gel

FACOLTÀ DI…PAROLA10 Open Day 2014: l’Università di Siena si apre ai fu-turi studenti

AREZZO’N’ROLL8 Franco Li Causi, rock e vita

AREZZO SPORT13 Quarant’anni di Chimera Lotta15 Il PODIO di GENNAIO

16 Petrarca Pallamano, un futuro da protagonisti17 Jacopo Bianchi: e che Nazionale U17 sia!18 Arezzo, riparte la rincorsa alla Lega Pro19 Kim&Liù, una grande festa per il Centro Taekwon-do Arezzo20 Un innovativo corso per imparare a gestire una scuola nuoto

A REGOLA D’ARTE21 Aurora Ridens XI stagione: si riparte22 Tuscan Art On Tour 2014: Angini e Polvani tornano a esporre in America24 Gli aretini e i libri: secondo Piero Giunchi la carta ha ancora il suo fascino

L’ESPERTO RISPONDE26 Il regolamento condominiale

LE PELLEGRINE ARTUSI…29 …e le brighelle

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

continua a pag. 4

ACQUA ARETINA, BUONA O CATTIVA?

cqua pubblica o privata, diga di Monte-doglio, bollette. L’argomento “acqua” è sempre attuale, ma raramente ci si chie-de come stia effettivamente l’acqua di

Arezzo. Ce ne possiamo fare un’idea anche restando seduti comodamente davanti a un pc: l’Arpat met-te a disposizione di tutti, sul proprio sito, una va-sta banca dati correlata da numerose pubblicazioni scientifi che che riguardano la vita dell’elemento pri-mario della vita. Dai fi umi agli acquedotti, passan-do per le falde acquifere. Sul fi nire del 2013 Arpat ha pubblicato tre report sulla qualità dell’acqua in Toscana, tutti con periodo di riferimento il triennio 2010-2012.

Corpi idrici sotterraneiLe acque sotterranee si classifi cano per qualità in

più categorie, che vanno da stato chimico scarso a buono. Secondo le direttive della Comunità euro-pea, tutti i corpi idrici dovrebbero avere stato buo-no entro il 2015. In Toscana (dove le acque “scarse” sono il 26%) sono monitorati 67 corpi idrici, e nel-la provincia di Arezzo ci sono 51 stazioni, di cui 7 nel comune del capoluogo. Le acque comunali di Arezzo risultano nel triennio in stato buono, un dato che riguarda appena il 19% della regione. «Un dato positivo, in linea con i miglioramenti degli ultimi anni – commenta Fabio Roggiolani, ex presidente della Commissione Agricoltura alla Regione, una vita dedicata alle tematiche ambientali: – un dato

sintomatico anche del fatto che il comune di Arezzo, rispetto alle vallate, risente meno delle conseguenze delle attività agricole».

Nel 2012 però Arezzo è declassato al grado di “buono-a rischio” per la presenza di tenori alti di nitrati nella sola stazione di Pozzo Rossi (39,7 mg/l contro il valore soglia fi ssato a 50), la quale ha scopi irrigui. Il territorio provinciale invece non se la vede benissimo, la gran parte è classifi cato come in “buo-no stato-scarso localmente”, il che signifi ca che la zona di riferimento, pur avendo analisi complessive accettabili, presenta comunque criticità per alcuni parametri.

La colpa è soprattutto dei nitrati presenti in Val di Chiana (a Cesa 69 mg/l), Valtiberina e nel bas-so Casentino. «Gran parte del nostro inquinamento arriva dall’agricoltura intensiva. Non solo pesticidi e diserbanti (che vengono comunemente utilizzati an-che per “bruciare” le sterpaglie dei fossi), ma anche i liquami di rifi uto degli allevamenti. Tutti a scagliarsi

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di Luca Trippi

A

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

[segue da pag. 3]

contro i nuovi metodi di produzione di energia, ma un impianto a biogas in Val di Chiana eviterebbe che tutti i liquami fi niscano nel Canale e nel sotto-suolo», aggiunge Roggiolani.

Acque ai fi ni potabiliLa classifi cazione viene effettuata tecnicamente

tramite una scala di 4 valori che va da A1 a SubA3, decrescente dal punto di vista qualitativo. Tanto per dare un’idea, le acque A3 e SubA3, per legge, possono essere utilizzate se in zona non sono pre-senti acque migliori e solo dopo trattamenti fi sici, chimici spinti, di disinfezione e affi nazione. Qui le cose vanno molto meglio: pur non essendoci nessun campione A1 (e non c’è in Toscana), ben 16 delle 20 stazioni (l’80%) sono classifi cate A2, compresa quella di Tevere-Montedoglio, e tutte, tranne quella di Castelluccio-Buon Riposo, sono rimaste stabili o addirittura migliorate dal 2002 ad oggi. In Toscana, sono A2 appena il 31% del totale. «Questo dato in-vece non sorprende più di tanto, l’acqua che arriva nei nostri rubinetti è acqua davvero buona, arriva dall’Alto Tevere, ma del resto anche un dato poco signifi cativo per la reale situazione ambientale della città proprio perché arriva da fuori», analizza Rog-giolani. [a fianco cartina dello stato delle acque

sotterranee]

DoInliapraze ramWW

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

uesta settimana abbiamo incontrato Pier Luigi Livi, titolare del negozio Fiordaliso Gallery, una delle eccellen-ze aretine – ma non solo – se si parla di

antiquariato.«Questa attività nasce da quel fermento cultuale

che caratterizzò il Sessantotto aretino, ovvero l’av-vento della Fiera Antiquaria per la quale dobbiamo ringraziare il patron Ivan Bruschi.

Mia madre iniziò proprio in quel periodo, e in origine il negozio era situato nei pressi del palazzo comunale, adesso invece è ubicato in via Garibaldi 117.

Dopo la triste scomparsa di mia madre, avvenuta più di dieci anni fa, ho preso totalmente in mano l’attività, e pertanto ho abbandonato il mio impiego di restauratore presso l’Opifi cio fi orentino.

Decisi, fi n da subito, di intraprendere una serie di viaggi in Europa, con l’obiettivo di importare in prima persona mobili e oggettistica: lavorando sulla ricerca di pezzi unici, acquistando da privati e anti-quari, oppure partecipando ad aste».

Quali prodotti caratterizzano il negozio? «Prodotti che appartengono a una eterogeneità di

stile: dall’argenteria inglese dell’Ottocento passando per le lampade Tiffany Art Nouveau e Deco in mo-saici di vetro legato a stagno, fi no alle vetrine vitto-riane, sedie napoleoniche e tanti altri pezzi originali ed esclusivi, che vanno dai primi dell’Ottocento alla metà degli anni del Novecento».

Parlando di clientela, ci faccia un identikit dell’acquirente tipo.

«Ho una clientela internazionale, ultimamente

c’è stato un vero e proprio boom di russi, cinesi e giapponesi, i quali dispongono di una sostanziale di-sponibilità economica, gli america-ni invece rimangono degli habitué, ma non mancano pure gli italiani. Naturalmente si tratta di persone che vanno alla ri-cerca del pezzo originale e spesso accade che faccia-no richieste specifi che, di conseguenza lavoro sotto commissione.

Ai mie clienti offro anche il servizio di restauro mobili e cornici coadiuvato alla riparazione dei pa-ralumi delle lampade».

La Fiera rimane un nodo importante da affron-tare, cosa ne pensa a riguardo?

«La Fiera rimane l’indotto principale per noi ad-detti ai lavori, perché non vi è vetrina più importan-te di essa. Molti si lamentano del calo di presenze e di scarsa qualità degli espositori, ma quest’ultimi si sono dovuti ridimensionare in base alla richiesta economica e i pezzi di modernariato sono quelli più in voga. Inoltre la presentazione obbligatoria del Durc (Documento Unico di Regolarità Contribu-tiva) ha creato una vera e propria fuga di espositori».

QIL SIGNORE DEL SALOTTO

di Giacomo Manneschi

Dopo gli interventi in Cina, India e Australia, Borgo Ita-lia sbarca in Corea, per la precisione a Seul, dove le aziende Monnalisa, Miniconf e Baby Cashmere presente-ranno le loro eccellenze ai nu-merosi buyer coreani.WWW.BORGO-ITALIA.COMWWW.BIMBO.NET

NEWS

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

CINEMÌCINEMÀ 2014: UNA SETTIMANA DI CINEMA, DIVERTIMENTO E INTERNAZIONALITÀ

inemìCinemà, un festival del cinema aperto a tutte le scuole italiane, è una kermesse divertente e formativa dove l’allegria e la gioia sono l’unico fi l rouge della manifestazione ed è anche un momento di incontro di culture, età ed esperienze diverse.

CinemìCinemà Movie School Festival è un’idea diventata realtà attraverso sacrifi ci e un’inarre-stabile volontà: di offrire a tutti gli studenti, dalle scuole elementari all’università, un luogo di incontro e uno spazio dove mettere alla prova le loro capacità come attori, registi, truccatori o montatori e, al tempo stesso, incontrarsi e incontrare alcuni dei ragazzi stranieri ospiti in Italia grazie a Intercultura.

Alla quinta edizione il carattere internazionale della manifestazione è sempre più forte; a novembre avete letto su queste pagine del nostro viaggio in India insieme all’Isis Buonarroti-Fossombroni, ma i progetti esterofi li dell’associazione non si fermano qui.

In occasione del Movie School Festival 2014, che si svolgerà dal 29 marzo al 2 aprile al Teatro Virginian, Arezzo ospiterà una delegazione della scuola indiana “Study Hall” di Lucknow, 23 studenti e tre insegnati dell’istituto “K.A. Ekeren” di Anversa (Belgio) e 10 studenti stranieri ospitati in Italia tramite Intercultura.

La “Study Hall” di Lucknow, conosciuta grazie al Progetto Bollywood - A Passage to India, per il secondo anno consecutivo parteciperà al festival e, in questa occasione, assisterà alla prima dei documentari e dei video che abbiamo girato durante il nostro soggiorno in India.

La scuola di Anversa, invece, viene ad Arezzo grazie il progetto Comenius “La Grande Bouffe” di cui il festival è l’evento fi nale, con tanto di gran galà la sera del 1° aprile.

Le note caratteristiche di questa manifestazione sono, da sempre, il carattere internazionale, il concorso per i migliori video suddivisi per categorie e i laboratori di doppiaggio, regia e creatività teatrale.

Questi seminari, a cui si aggiunge il primo contest di “Trivial Pursuit” in inglese della provincia, si svol-gono il 29 e il 30 marzo presso l’Isis Buonarroti-Fossombroni. Storicamente riservati solo alle scuole fi naliste, vista la risposta positiva e l’entusiasmo dei par-tecipanti delle scorse edizioni, da quest’anno i laboratori sono aperti anche alle scuole della provincia di Arezzo, al costo simbolico di 5 euro a studente.

Le sorprese per questo 2014 non si fermano qui: con ormai tre scambi internazionali all’at-tivo (Inghilterra, Belgio, India) CinemìCinemà ha deciso di aprire tre tipi diversi di soggior-no studio in Inghiltera e negli Stati Uniti, per imparare l’ingle-se divertendosi!

Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.cine-micinema.it

di ElenaAiello

C

Il pubblico dell’edizione 2013 di CinemìCinemà

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

tefano Bertocci non è più con noi. Il gruppo Monnalisa, il consorzio Bimbo Italia, Italy Glam Export, la rete Borgo Italia

ricordano l’amico, l’imprendito-re, il grande uomo Stefano.

«Sono senza parole… Stefano con la sua simpatia, energia e gioia di vivere mi è stato di esem-pio e di stimolo, ricorderò sempre i viaggi insieme a Shanghai e Pe-chino. Non riesco a pensare che non ci sia più»

Fausto, imprenditore di Pistoia

«Non ci sono parole per esprime-re il dolore della perdita di “un raggio di sole”. Un uomo disponi-bile, allegro, generoso, e soprat-tutto buono. Oggi è una giornata veramente molto triste. Come si può pensare di perdere una per-sona così?L’ho visto a Pitti poche settimane fa e ho avuto solo il tempo per dirgli che sembrava sempre un ragazzino. “Qual è il tuo segreto”, gli ho chiesto? Ha sorriso. Me lo voglio ricordare così, sempre sorridente.Mi mancherà come esempio di bella persona»

Sabrina, imprenditrice di Pistoia

«Stefano per me è stato un punto di riferimento, un faro, l’entusia-smo per il lavoro, la capacità di minimizzare i conflitti, l’approccio positivo.Mi ha dedicato parte del suo

tempo allo scorso Pitti per parlar-mi dei nuovi progetti e insegnar-mi qualche trucco del mestiere: come aveva fatto a Pechino, una delle prime volte che mi re-cavo in Cina per lavoro, quando mi aveva condotto per mano nei vari department store per spie-garmi come valutare un buon posizionamento, chi contasse tra i marchi, come interloquire coi ci-nesi. Ho sempre tenuto conto dei suoi suggerimenti e ho cercato di farne tesoro. Mi mancherà il suo entusiasmo, la sua capacità di non stancarsi e non arrendersi, la sua forza, come mancherà a voi»

Rosalba, Promos Milano

«Stefano, quanti viaggi assieme! India, Iran, Russia, Cina sempre con l’entusiasmo e la curiosità di conoscere nuove opportunità, grazie per la tua energia e i tanti insegnamenti»

Lucia, Bimbo Italia, Arezzo

«A great friend! Will miss you al-ways [Un grande amico! Mi man-cherai sempre]»

Dhiraj Mumbay (India)

«One of the most important per-son I’ve ever met, my boss, my teacher, my close friend [Una delle persone più importanti che abbia mai incontrato, capo, ma-estro, amico stretto]»To Minh Nguyen Hanoi, Vietnam

«Stefano, sei stato un ottimo col-lega, mi mancheranno le nostre

chiacchierate alla macchinetta del caffè, ma sarai sempre nel mio cuore»Alessia, collega di lavoro, Arezzo

«Oggi la vita senza te è molto più triste»Daniele, collega di lavoro, Arezzo

«It is with great sadness to receive the news of late Stefano [È con grande tristezza che ricevo la no-tizia dello scomparso Stefano]».

Hazel Koo, Sydney (Australia)

SCIAO STEFANO

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

rezzo è terra fertile per artisti e musicisti in genere che, di passaggio in città, fanno poi dimora fi ssa o mantengono forti legami con il nostro territorio: e il siculo “Frankie” è uno di questi.

Partito dalle parti di Palermo, dalla magnifi ca terra isolana siciliana approda

dapprima a Firenze e poi ad Arezzo, vent’anni fa, se-guendo i trasferimenti lavorativi della propria com-pagna egiziana, “Sì, Amore ti seguo” l’imprimatur. A Firenze suona nelle band locali e si nutre di musica, come con i Les Enfants Terribles, funky jazz e poi tanto rock per saziare le urgenti emozioni sensoriali.

Ad Arezzo?«Mi feci conoscere in giro, in particolare con gli

studi di registrazione, e il più importante della città era “Al Capone”. Qui conobbi Fabrizio Simoncio-ni, e con loro entrai anche nel giro delle orchestre che suonavano nelle balere… Liscio, anni Sessanta-Settanta, disco music, suonando quasi tutte le sere... Fino a che non è arrivato il computer a sostituire quasi il musicista. Ho smesso, avevo un motivo per farlo.

Libero così di partire col progetto Negrita, era il 1992, da lì il primo album, il 1994, il resto è storia fi no al 2011. E da “aretino” ora sto dando una mano

A

logo di www.samueleschiatti.com

FRANCO LI CAUSI,ROCK E VITAdi Lucio

Massai

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

alle prove e in studio ai Caramellow, giovane band di cui mi ha colpito l’energia musicale… Comunque da grande voglio fare il mu-sicista, non il produttore».

Bassista per vent’anni degli aretini Negrita, la migliore live band italiana.

«La storia dei Negrita è la storia di venti anni della mia vita. Un sogno che si è avverato, quelle cose che sogni da bambino, e sono arrivato a suonare sui più bei palchi d’Italia, se non è un miracolo poco ci manca.

Migliore live band? Eh, ci credo… Creatività e onestà l’ingredien-te segreto, con se stessi e poi con gli altri, con la gente, con i fan, un obiettivo primario per il gruppo ed è stato bello condividerlo insieme».

Parlando di onestà musicale, ci hai fatto ricordare Dave Grohl.«Sì, giusto, che si ferma a suonare dove gli pare e con chi gli pare,

e solo per amore di suonare, di fare musica. Altro che rockstar. E dire che con Dave e Nirvana, Foo Fighters e Queens of The Stone Age si parla della storia del rock! Credibile come uomo e come musicista. Fare musica e non fare la star, una posa, un atteggiamento… La musica è comunicazione, arte».

Sei stato scelto da Piero Pelù come bassista dei Bandidos, per il suo progetto solista.«Rock Identikit è il titolo del mini-tour che faremo insieme a Piero in aprile, tenetevi pronti ragazzacci

perché io con i Bandidos – Giacomo Castellano alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e Sago Sagona alle tastiere – non faremo sconti! Eccovi le date: il 5 Atlantico Live a Roma, il 12 Gran Teatro Geox a Padova, 16 aprile Alcatraz a Milano e il 18 Obihall a Firenze. Avremo un ospite eccezionale come Manuel Agnelli degli Afterhours sul palco e il grande Ringo di Virgin Radio a martellarvi di sanissimo rock con il suo dj set».

Certo che Pelù di bassisti se ne intende, il grande Maroccolo ti dice niente?«Vi ringrazio per il complimento se intendevate farmelo, fa-

cendo le prove per il tour abbiamo rifatto alcuni pezzi dei Litfi -ba e… mi sono venute le lacrime agli occhi. Eh sì, la musica fa questo e altro.

Piero lo conosco fi n dai primi tempi dei Negrita perché aveva-mo la stessa agenzia… Si è sempre espresso favorevolmente nei miei confronti su come suono e come mi muovo sul palco, mi ha chiamato e ora stiamo provando i pezzi per i live.

Non potevo dire di no alla leggenda-icona della musica rock italiana. Una gratifi cazione per il lavoro svolto in tutti questi anni». [email protected]

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

«INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN «INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN TEMPO DI CRISI È COME TEMPO DI CRISI È COME COSTRUIRSI LE ALI MENTRE COSTRUIRSI LE ALI MENTRE GLI ALTRI PRECIPITANO»GLI ALTRI PRECIPITANO»

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STEVE JOBSSTEVE JOBS

OPEN DAY 2014: LSIENA SI APRE AI

iamo a febbraio, mese di appelli per molti universitari, un mese in cui si studia e si scel-gono gli esami da sostenere. Un mese in cui anche i futuri studenti universitari di Arezzo

hanno la possibilità di vedere da vicino come funzio-na, per capire se un giorno in un futuro abbastanza vicino si troveranno anche loro a scegliere quali pro-ve sostenere.

Prima degli esami c’è ovviamente una scelta ben più importante da compiere, cioè quella che riguar-

da il proprio futuro formativo: fare o non fare l’uni-versità. Per tutti coloro che sceglieranno la prima opzione – ci auguriamo la maggioranza – si apre un ventaglio di possibilità davvero vasto. Decidere cosa studiare e soprattutto dove studiarlo, quale laurea triennale, quale ateneo, affrontare l’università da pendolare o fuori sede, scegliere la più vicina, farsi guidare dalla possibilità di borse di studio o di espe-rienze all’estero.

Le considerazioni e gli spunti possono essere davvero numerosi, così come lo sono i fattori che entrano in gioco, per molti studenti delle superiori nell’anno della maturità, nel tentativo di compren-dere o almeno di rispondere alla fatidica domanda “cosa farò da grande?”.

Per facilitare una risposta a questa o a tante altre domande sul mondo dell’università, il 19 e 20 feb-braio torna la nuova edizione dell’evento “Università Aperta” ovvero l’Open Day dell’ateneo senese, due giorni in cui gli studenti delle scuole superiori po-tranno informarsi sui corsi di laurea, i servizi e tutto ciò che offre l’Università di Siena.

All’evento partecipa ovviamente anche il Diparti-mento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale di Arezzo con un calendario ricco di incontri che si terranno dal-le 9.30 della mattina fi no alle 16 del pomeriggio. Durante le due giornate saranno infatti presentati il

S

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

dipartimento aretino e i suoi corsi di laurea in Lingue per la Comunicazione Intercul-turale e d’Impresa, Scienze dell’Educazione e della Formazione e Studi Umanistici. Si parlerà anche dei possibili sbocchi profes-sionali e delle varie opportunità e strumenti per vivere al meglio l’esperienza universi-taria come borse di studio, accessibilità e mobilità internazionale (basti pensare al progetto Erasmus).

Una particolare attenzione sarà rivolta al singolo studente e tutte quelle azioni che, soprattutto nei primi mesi di università, possono facilitare l’inserimento dei nuovi iscritti nel contesto accademico sostenen-doli anche nell’organizzazione del proprio percorso di studi. Tra gli incontri in programma il 19 e 20 febbraio sarà quindi possibile partecipare anche a quelli che riguardano l’università in pratica: la ricerca, il metodo di studio, la biblioteca come risorsa e ancora studenti e docenti tutor incaricati di accompagnare e consigliare coloro che sono inte-ressati a scegliere Arezzo come luogo per la propria formazione accademica.

Per quanto riguarda l’attività di tutorato è stato pubblicato sul sito del dipartimento aretino il calen-dario dei colloqui individuali con i docenti universi-tari, disponibili a incontrare gli studenti delle scuole

superiori, insieme anche ai loro genitori. Il 19 e il 20 febbraio saranno inoltre organizzate visite guidate all’interno del campus del Pionta per mostrare agli studenti delle scuole superiori le strutture e gli spazi di cui è composto il dipartimento aretino dell’Uni-versità di Siena.

Per ulteriori informazioni potete visitare il sito del dipartimento www.dsfuci.unisi.it oppure scrivere ai docenti delegati per l’orientamento e il tutorato: professoressa Francesca Bianchi, [email protected]; professoressa Laura Occhini [email protected].

: L’UNIVERSITÀ DI AI FUTURI STUDENTI

di Luca Piervenanzi

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

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137 FEBBRAIO 2014

Chimera Chimera LottaLotta

continua a pag. 14

in copertinain copertina

aglia un importante traguardo il Gruppo Sportivo Chimera Lotta. La storica società aretina di lotta greco-romana compie quest’anno 40 anni. Una tappa di grande valore per una realtà ben radicata nel nostro territorio, nata a opera di un gruppo di ex lottatori aretini che, nel 1974, dettero vita a una società che portasse avanti una tradizione sportiva, da sempre, positivamente recepita nella nostra città. E se l’ambiente della lotta, con il tempo, si è evoluto, il G.S. Chimera rimane tutt’oggi uno dei

capisaldi sportivi aretini. «Siamo una società concreta e sana – specifica il presidente Piero Stopponi. – Sia-mo una delle realtà più longeve d’Arezzo, insieme alla Petrarca e all’U.S. Arezzo, e ne è passata di acqua sotto i ponti. Attualmente possiamo contare su 60 elementi tra agonisti e non, e i progetti di avviamento

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14 7 FEBBRAIO 2014

alla disciplina che curiamo in collaborazione con la scuola elementare “Pio Borri” ci permettono di diffondere la lotta anche tra i più piccoli. Da anni, infatti, la nostra attività si concentra principalmente sul settore giovanile, un risultato impensabile anche solo dieci anni fa».

Il vivaio dei giovanissimi atleti della Chimera Lotta è infatti in costante crescita e, soltanto nel 2013, ha ottenuto successi di rilievo sul palcosce-nico italiano. Basti pensare che lo scorso novembre, al Memorial “Sergio Stopponi”, ormai diventato una manifestazione di stampo internaziona-le, il G.S. Chimera ha partecipato con quattro atleti, aggiudicandosi tre medaglie d’oro, conquistate da Riccardo Glave, Alessandro Glave e Riccardo Paionni, e un bronzo, vinto da Carlo Storri.

Per festeggiare al meglio questo quarantesimo compleanno, anche il 2014 si è aperto con il botto. Tre atleti della Chimera hanno infatti partecipato, a Faenza, alla Coppa Cisa, appuntamento annuale del ca-lendario federale, ottenendo risultati sorprendenti. «La Coppa Cisa è stata un’importante tappa di avvici-namento ai prossimi impegni nazionali – spiega l’allenatore Roberto Stopponi. – Quest’anno hanno preso parte alla gara ben trenta realtà provenienti dall’Italia del Centro-Nord. I nostri atleti si sono nettamente distinti e nella classifica per società ci siamo classificati al 18° posto. Nello specifico Riccardo Glave, che ha gareggiato negli Under 14, nella categoria dei 44 kg, si è imposto sulla materassina senza troppe difficoltà conquistando il primo posto; nei 40 kg, Carlo Storri, al suo esordio in questa classe, si è classificato secondo; e Filippo Trombetta si è aggiudicato il settimo posto, nei 98 kg, tra gli Over 18, un ottimo risultato se si pensa che pratica la disciplina da un anno appena».

Ma le sfide per il G.S. Chimera non finiscono qui. Questo è soltanto l’inizio di una stagione che, visti i frutti raccolti nel 2013, lascia ben sperare. «Ci stiamo preparando, con tre allenamenti la settimana, a un pe-riodo molto intenso – illustra Roberto Stopponi. – Il prossimo 9 marzo saremo presenti a Modigliana per un torneo internazionale che ci servirà a testare la preparazione degli atleti in vista dei Campionati Italiani, in programma il 29 marzo a Ostia. Qui Riccardo Glave gareggerà sia nella lotta greco-romana sia nello stile libero che riesce bene a gestire pur non essendo la sua specialità».

E se una società come la Chimera Lotta, giunta al suo quarantesimo anniversario attraverso un costante percorso di crescita, riesce a te-nere viva nell’Aretino la passione per questa disciplina, soprattutto tra i giovani, non potrà che rega-larci un 2014 di successi.

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La società aretina festeggia il 40° compleanno con le vittorie conquistate alla Coppa Cisa e si prepara per i Campionati Italiani

Quarant’anni di Chimera Lotta[segue da pag. 13]

di Elettra Fiorini

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157 FEBBRAIO 2014

posto: Scuola Basket Arezzo - Under posto: Scuola Basket Arezzo - Under 15 Rosini15 Rosini

Sabato 25 gennaio la Sba ha festeg-giato il primo titolo del 2014 con l’Under 15 Rosini. La squadra aretina, allenata

da coach Stefano Baggiani, ha imposto la propria superiorità vincendo 80-75 la scontro diretto con il Fi-renze2 e assicurandosi un meritato successo nel pro-prio campionato regionale. Ora l’Under 15 è attesa dalla fase finale che unirà le migliori otto squadre della Toscana per assegnare il titolo regionale.

posto: Circolo Schermistico Aretinoposto: Circolo Schermistico AretinoCamilla Rossi e Francesco Vannucci

del Circolo Schermistico Aretino sono tra gli assoluti protagonisti della secon-da prova interregionale Toscana-Ligu-

ria che si è svolta a Lucca il 18 e il 19 gennaio. Rossi si è aggiudicata la vittoria nel Fioretto e nella Spa-da nella categoria Allieve, con un doppio successo in finale sulla pisana Letizia Campani. Con questa prova, l’atleta aretina ha dimostrato di meritare pie-namente la convocazione in Nazionale per i Giochi del Mediterraneo 2014. Altrettanto bravo è stato Vannucci che ha vinto la gara di Fioretto nella categoria Maschietti, realiz-zando un vero e proprio capolavoro nei quarti di finale con il successo sul campio-ne italiano in carica Martini.

posto: Alga EtruscAtleticaposto: Alga EtruscAtleticaIl nuovo anno inizia con

il sorriso per l’Alga EtruscAt-letica che domenica 26 gennaio ha colto quattro

medaglie al Meeting Nazionale Giovanile Indoor di Ancona. I giovani atleti aretini hanno brillato soprattutto nelle staffette 4x200 dove hanno ottenuto un oro con la squadra Cadette formata da Marta Capaccioni, Sofia Lugugnani, Anna Ros-si e Silvia Verdelli, e un doppio bronzo nei Cadetti (Federico Bruni, Filippo Bruschi, Matteo Caneschi e Filippo Russo) e nei Ragazzi (Federico Calaiò, Luka Dinushaj, Francesco Renzoni e Freiki Rodriguez). A impreziosire questo palmarès ha contribu-ito anche Chiara Salvagnoni con la vittoria nel lancio del peso Cadette.

Marco Cavini

1°1°

2°2°

3°3°

IL PODIO DI GENNAIO

La Sba festeggia con l’Under 15 RosiniTante vittorie per il Circolo Schermistico Aretino e per l’Alga EtruscAtletica

Camilla Rossi, Circolo Schermistico Aretino

Under 15 Sba Rosini

i ragazzi dell’AlgaEtrusca Atletica

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16 7 FEBBRAIO 2014

on un progetto con-creto e virtuoso, la Petrarca Pallama-no si sta creando un nome sempre più

importante negli ambienti na-zionali della disciplina. Un pro-getto fondato sull’incremento della qualità del settore giovani-le, come possiamo capire dalle parole di Saadi Abderrahman, allenatore e direttore tecnico della Petrarca Pallamano: «Ne-gli ultimi anni abbiamo puntato sul miglioramento della qualità del lavoro nel settore giovanile, lavorando sulla crescita tecnica della struttura, attraverso corsi

interni per allenatori e promozione della disciplina nelle scuole. Riteniamo ciò fondamentale per ga-rantire un’ulteriore continuità al progetto».

Lungimiranza e ambizione sono gli ingredienti fondamentali di un lavoro paziente sui giovani «sul quale stiamo puntando – aggiunge Abderrahman – per garantire una maggiore solidità economica alla nostra società, in modo da renderla in futuro un punto di riferimento a livello nazionale».

Nel frattempo, attraverso passione e perseveran-za, stanno arrivando sul campo degli ottimi risultati, con la Petrarca Pallamano presente nelle posizioni di vertice di ogni categoria giovanile: «L’importante è che i ragazzi si divertano giocando una bella pal-lamano, sfruttando i valori di questa disciplina per crescere sotto l’aspetto mentale e motorio. Sap-piamo poi che, insistendo su questi principi, i risultati arrivano sempre, come stiamo vedendo. Siamo al vertice in tutte le classifiche, con delle squadre che stanno tra l’altro brillando particolarmente. Ciò è decisamente gratificante per il nostro lavoro».

Perché il campo, si sa, è un giudice implacabile e in questo caso sta confermando quanto di buono contenuto nel progetto della Petrarca Pallamano, una società che sta volgendo il proprio sguardo ol-tre i confini nazionali, a conferma della propria, più che giustificata, ambizione. Sta infatti procedendo tuttora la collaborazione con la società francese del Saint Raphael Handball e – come sottolineato da Abderrahman – «la Petrarca Pallamano, con una selezione interna, si appresta a partecipare per la seconda volta, dal 20 al 27 giugno prossimi, al torneo di Dubai, nel quale gareggerà contro squa-dre di livello assoluto provenienti da Paesi come Francia, Danimarca e Norvegia, in un’esperienza sportiva unica dove la società aretina sarà l’unica a rappresentare l’Italia».

Un motivo di orgoglio in più e un’ulteriore conferma che la Pe-trarca Pallamano ha tutte le carte in regola per garantirsi un futuro da protagonista. Omero Ortaggi

C

Un futuro da protagonisti

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177 FEBBRAIO 2014

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opo tanto lavoro e sforzo e una bella dose di sacrifici, è arrivata la prima convoca-zione in una selezione delle Nazionali FIR per Jacopo

Bianchi. Il giovane rugbista aretino sarà l’unico rappresentante del nostro territorio in questa prestigiosa squadra e sarà anche l’unico nato nel 1998, mentre tutti gli altri avranno un anno in più. Ab-biamo intervistato il talentuoso sportivo, che adesso è un membro dell’Accade-mia federale di Prato.

«Questa convocazione è uno dei classici raduni che si fanno tutti gli anni, ma prevede anche due partite: a Recco giocheremo contro i nostri coeta-nei dell’Accademia del Nord della Francia, mentre a Livorno affronteremo i pari età dell’Accademia del Sud.

Prima di questa chiamata avevo svolto un raduno Under 17 a Tirrenia, ma da esterno, cioè ero uno dei sei ragazzi invitati a partecipare dalla Federazione». Questa la spiegazione tecnica di questa convoca-zione, che ha sorpreso un po’ il giovane talento: «Sin-ceramente non me l’aspettavo, anche perché la se-lezione è Under 17: tutti gli altri ragazzi hanno un anno più di me. Essere l’unico 1998 nel gruppo mi riempie di soddisfazione e ripaga tutti gli sforzi fatti».

Bianchi poi parla di quello che si aspetta sia dal gioco che dall’esperienza che si appresta a vivere:

«Già dall’altro radu-no a cui partecipai mi sono reso conto che il livello del gio-co è molto alto e soprattutto ci sono grandi impatti fisici, cose che sono difficili da vedere con i relativi club. Spero che questa convocazione – conclude Bianchi – non sia un punto d’arrivo, ma, semmai, di partenza; per arrivare, un giorno, a vestire la maglia della Nazionale maggiore italiana».

Insomma, nel periodo in cui è appena iniziato il Sei Nazioni, che vede l’Italia impegnata con le altre potenze europee, è arrivata una gran bella soddisfazione per il rugby aretino, che ha trovato in Jacopo Bianchi un elemento di talento e dall’assoluto valore: la speranza, adesso, è che non rimanga l’unico rugbista emergente del nostro panorama.

D Jacopo Bianchi: e che Nazionale U17 sia!

Prestigiosa chiamata nelle selezioni giovanili per

il rugbista aretinodi Alessio Segantini

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18 7 FEBBRAIO 2014

iparte con un derby molto sentito il cammi-no dell’Arezzo, anzi, la rincorsa nei confronti della Pistoiese capolista e, soprattutto, verso il traguardo Lega Pro che da oramai quat-tro anni affolla i sogni dei tifosi amaranto.

Arriva al “Città di Arezzo” il Sansepolcro, squadra avvezza alla categoria, impegnata a sua volta nel-la rincorsa di un traguardo importante, una salvez-za non impossibile ma che non ammette passi falsi. Dopo la pausa quindi servirà partire con il piede giusto ma con tutte le cautele del caso, memori an-che della gara di andata, l’ultima e unica sconfitta subita dai ragazzi di Mezzanotti in questa stagione.

Rientrerà dalla squalifica Adnane Essoussi, chia-mato a essere finalmente di nuovo decisivo, proprio nella gara a lui più cara e sentita, con la contem-poranea indisponibilità di Walter Invernizzi, ai box per l’infortunio di Narni, grave al punto che gli ama-ranto stanno pensando di cautelarsi con il giovane Navarra.

Insomma, nonostante il clima invernale da -6, il fu-turo, a oggi arancione, potrebbe pure diventare ro-seo. Nulla viene lasciato intentato, sperare non co-sta niente e fa bene al morale. Allora, crediamoci!

Andrea CARMINUCCILo scorso anno era

considerato uno dei giovani più prometten-ti dell’intera categoria,

arrivato in Toscana si è come bloccato anche se il suo

adattamento alla realtà aretina continua. La vetri-na del Torneo di Viareggio con la rappresentativa di Serie D, servirà a fargli ritrovare quella sicurezza che

lo aveva fatto mettere in evidenza alla Sambene-dettese e che sembrava aver smarrito in amaran-to. Le doti ci sono, il futuro riparte dal mitico Trofeo Carnevale.

Daniele QUADRINIArrivato con l’alone

di top player per la categoria, al momen-to non è riuscito a fare la differenza come era lecito aspettarsi, com-plice anche la lunga inattività unita, forse, al doversi adattare a una categoria nettamente differente da quelle nelle quali era abituato a giocare nel re-cente passato.

Se riesce a cambiare passo, nessuno potrà più dubitare dei benefici che può portare in campo, però il tempo per dimostrarlo stringe. Alò!

Walter Alexis INVERNIZZIChe sfortuna! Dopo

un periodo negativo nel quale aveva gio-cato poco e convinto ancor meno, adesso veniva impiegato con continuità dal mister, anche a causa dell’eclissi e della successiva squalifica di bomber Essoussi.

L’infortunio patito contro la Nar-nese non ci voleva e lo farà rientra-re ai box per un bel po’. Immagi-niamo il morale sotto i tacchi.

Luca Stanganini

R

Arezzo, Arezzo, riparte la rincorsa riparte la rincorsa

alla Lega Proalla Lega Pro

a

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197 FEBBRAIO 2014

l Centro Taekwondo Arezzo non poteva sognare un miglior debutto per i suoi giovani atleti. Domenica 26 gennaio la società aretina ha infatti esultato per cinque belle medaglie d’argento conquistate al “Kim & Liù”, la più importante gara giovanile di taekwondo organizzata in Toscana per bambini dai 5 agli 11 anni. L’evento, ospitato a Badia al Pino, ha visto la partecipazione di numerose società di tutta la regione, per un totale di 150 piccoli atleti che si confrontati nel combattimento: il Centro Taekwondo

Arezzo era presente con otto bambini che, accompagnati dal maestro Andrea Rescigno, hanno potuto vivere la loro prima gara ufficiale.

La naturale emozione e la mancanza d’esperienza non hanno impedito alla squadra aretina di mettersi in luce e di salire sul secondo gradino del podio per ben cinque volte, grazie alle ottime prove di Andrea Barbagli, Allegra Ginestroni, Lorenzo Leonessi, Elisa Lucci e Daniel Sakajanann.

Questo bottino poteva essere ancora più ricco perché gli atleti del Centro Taekwondo Arezzo avrebbero meritato almeno due ori, un traguardo sfumato solo per un pizzico di inesperienza e per qualche dubbia

decisione arbitrale. Nella squadra aretina che ha combattuto al “Kim & Liù” erano presenti anche Fe-derico Agostinelli, Francesco Beoni ed Edoardo Mori.

«Abbiamo vissuto emozioni fortissime – afferma Re-scigno. – Eravamo la società più giovane e tutti i no-stri atleti gareggiavano per la prima volta in assoluto, ma questo non ci ha impedito di conquistare cinque medaglie con appena otto bambini in gara. Al di là dei bei risultati sono particolarmente entusiasta per l’importante occasione di crescita e confronto che abbiamo potuto vivere e, soprattutto, per l’eccezionale spirito di squadra che abbiamo mostrato, con i miei atleti che si sono sempre sostenuti reciprocamen-te e che hanno festeggiato insieme dopo ogni incontro».

Marco Cavini

I

Kim&Liù, una grande festa per il Centro Taekwondo Arezzo

Emozioni e medaglie per il debutto dei piccoli atleti aretini nell’importante gara regionale

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20 7 FEBBRAIO 2014

Un innovativo corso per coordinatori di scuola nuoto. A promuoverlo è la Società Nazionale di Salvamento, una onlus attiva ad Arezzo all’interno del Centro Sport Chimera impegnata nella formazione dei tecnici e degli istruttori di nuoto. Il corso, tenuto da Marco Magara della Chimera Nuoto, ha riunito una decina di istruttori di tutta la provincia e porta alla scoperta

di uno dei ruoli più impegnativi all’interno di una società e di una scuola nuoto: il coordinatore.

Le lezioni, in programma fino alla prossima estate, partiranno da argomenti estra-nei al nuoto inserendosi nella sfera delle relazioni e della personalità di ogni singolo iscritto. Il coordinatore non è soltanto un insegnante, ma è il fulcro del funziona-mento di una scuola nuoto trovandosi a gestire i rapporti con i tecnici, gli allievi, i genitori, la segreteria e tutta un’altra serie di figure legate alla società.

Il coordinatore è il riferimento dell’intera scuola nuoto e deve dunque partire da un intenso lavoro su se stesso per imparare a gestire tutte queste relazioni e interfac-ciarsi con l’esterno. La sensibilità maturata con il tempo deve porre questa figura in un ruolo di osservatore e di ascolto per cogliere i bisogni e le esigenze delle varie componenti della società e strutturare soluzioni in grado di renderla quanto più efficace ed efficiente.

«Tale approccio – spiega Magara – è alla base di questo corso. Non esiste un pro-gramma strutturato ma tutte le lezioni nascono dagli spunti e dalle richieste emerse dai partecipanti, con un confronto costruttivo in cui, insieme, cerchiamo le soluzioni migliori».

Dopo la parte teorica, il corso andrà sul concreto concentrandosi sulla gestione di una società e sulle metodologie di insegnamento. In questa fase il riferimento saranno i testi di Raymond Catteau, il più gran-de studioso di pedagogia natatoria e ideatore dell’omonimo “Metodo Catteau”. Questo metodo trova il proprio perno in una didattica di tipo attivo fondata sulla scoperta guidata: l’insegnamento del nuoto non avviene sulle spiegazioni ma sugli obiettivi e sulle azioni a essi collegati, con l’allievo che sperimenterà e conoscerà il proprio corpo per trovare il movimento migliore per raggiungere un determinato scopo.

«La Chimera Nuoto – chiude Magara – ha già adottato questo approccio: si tratta di un metodo attivo e funzionale che cercheremo di diffondere nella formazione e nell’insegnamento del nuoto».

UUn innovativo corso per imparare

a gestire una scuola nuoto

PRESSOPRESSO

CENTRO SPORT CENTRO SPORT CHIMERACHIMERA

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

opo le prime quattro date di novembre e dicembre e passati i bagordi delle festività natalizie, tornano le serate di Aurora Ridens, il laboratorio teatrale, rigorosamente ospitato nella cornice del Circolo Culturale Aurora di

piazza Sant’Agostino, in cui i comici possono provare nuovi sketch di fronte un vero pubblico. Il duo Noidellescarpediverse – ovvero Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani – ci parla di questo e di altri appuntamenti teatrali in programma.

Quali sono gli eventi in programma?«Si tratta di quattro date, rendez-vous bisettimanali che si terran-

no, come al solito, il mercoledì sera alle 21.30; rispettivamente: il 19 febbraio, il 5 e il 19 marzo, il 2 aprile. La novità di questa sta-gione è che sono previsti degli omaggi ai grandi comici, i “cattivi” maestri della stand-up comedy statunitense, come George Carlin o Bill Hicks. Infi ne, alcuni autori verranno a proporre loro pezzi originali, recitati in collaborazione coi comici del cast fi sso Noi-dellescarpediverse e Alan & Lenny».

Ma Aurora Ridens non sarà l’unica manifestazione da voi seguita nei prossimi mesi.«No, infatti. Parallelamente, a Roma, continua il gemellaggio con il progetto Makkekomiko, che copre ben

quaranta date nell’arco della stagione e contribuisce alle selezioni per il concorso nazionale Sos Cabaret. A proposito, al più presto torneranno su questi palchi anche i giovani comici del concorso: rimanete sintoniz-zati e ne vedrete – e sentirete – delle belle».

Eventi speciali tenuti in serbo per il pubblico aretino?«Una grande serata, sabato 1 marzo: dalla Sardegna con furore torna ad Arezzo Federico Melis, recente

vincitore di Sos Cabaret con il suo “Giro d’Italia” attraverso i dialetti, per registrare dal vivo il video del proprio spettacolo come premio del concorso. Una ghiotta occasione per il sassarese ma anche per il pubblico che già lo conosce e per quello che ancora non ha avuto l’occasione di ridere con le sue esila-ranti battute». auroraridens.blogspot.com

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

oscana e Stati Uniti si incontrano ancora una volta nel segno dell’arte, grazie a Tuscan Art On Tour.

Dopo gli ottimi riscontri dello scorso anno, un gruppo di pittori toscani attraversa nuovamente l’oceano sotto l’egida della Bottega Art Gallery di Castellina in Chianti

(Si), da anni impegnata nella valorizzazione in tutto il mondo degli artisti contemporanei che operano nella nostra regione.

Prima meta prescelta sarà la prestigiosa bottega di antiquariato Barley Twist di Hinsdale nell’Illinois (8 e 9 febbraio), per proseguire in Florida a Naples (dal 12 al 20 febbraio) e Knight Island (dal 21 al 26 febbraio).

Durante Tuscan Art On Tour saranno in mostra oltre 100 opere di 13 autori differenti per stile, tecnica e modus operandi ma uniti da un fi lo conduttore comune: la pittura paesaggistica.

L’elenco completo include Vittorio Angini, Fabrizio Bambagioni, Ilario Fratini, Amissao Lima, Pasquale Marzelli, Aldo Mazzi, Paolo Pesce, Dario Polvani, Francesca Pratellesi, Giorgio Sangiorgi, Agostino Veroni, Massimo Vinattieri e Carlo Vitali. Vittorio Angini e Dario Polvani, assieme a Pasquale Marzelli, rappre-sentano la componente aretina scelta dagli organizzatori.

Nella pittura di Angini, carica di spiritualità, ricerca e osservazione, di primo acchito può sembrare che le fi gure viaggino verso l’astrazione, ma in verità non si disperdono mai del tutto. L’artista trasfi -gura ciò che osserva, va oltre le umane percezio-ni, penetra la realtà, come gli suggerisce anche il pensiero di Cézanne, da sempre sua fonte di ispirazione.

Negli ultimi anni l’aretino – dal 2007 nel gruppo pittorico di José Van Roy Dalì, fi glio del grande pittore surrealista Salvador Dalì – ha am-plifi cato la resa materica delle sue tele e inserito una gamma coloristica dai ritmi caldi e vibranti. Recente è la pubblicazione della sua monografi a, edita da Giorgio Mondadori e curata dal noto critico Giovanni Faccenda.

Equilibrio e intima delicatezza sono invece i tratti distintivi dell’arte di Dario Polvani. Il suo stile fi gurativo si caratterizza per un uso perso-nalizzato del colore e la presenza di una velatura – già defi nita “nebbia polvaniana” – utile a otte-nere particolari effetti luministici e trasmettere un senso di onirico dissolvimento.

I paesaggi o gli scorci cittadini, popolati da fi -gure umane ed elementi sorprendenti che sfi ora-no la metafi sica, evocano con nostalgia il passato, stimolano la fantasia e introducono lo spettatore alle particolari visioni pittoriche dell’artista. In

TUSCAN ART ON TOURDOPO IL SUCCESSO DELLO SCORSO ANNO, ANGINI E POLVANI TORNANO A ESPORRE IN AMERICA

Tdi Marco

Botti

Dario Polvani

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

UR 2014

altri casi a emergere sono le infl uenze che hanno contrassegnato la carriera dell’autore aretino, dal pe-riodo “populista” di Otto-ne Rosai al realismo lirico di Franco Villoresi.

Amici di lunga data, Angini e Polvani si accin-gono a intraprendere as-sieme una nuova avventura oltreoceano che si preannuncia già foriera di soddi-sfazioni.

www.tuscanartontour.com

INTERNO DOMESTICO Boîte e Galleria 33 raccontano

il rapporto tra arte e case private

Alla Galleria 33 di Tiziana Tommei, mentre si ammirano le opere di Massimiliano Luchetti, in mostra con Ombre

fino al 16 febbraio, sabato 8 febbraio alle 17 si potrà assistere alla presentazione di Interno Domestico. Mostre in apparta-mento 1972 - 2013, edito da Fortino Editions.

La galleria d’arte di via Garibaldi 33, che ospita anche eventi letterari, lo fa questa volta con un libro che parla del rapporto, anche curioso ma su cui raramente ci fermiamo a riflettere, tra le opere d’arte e le case private che le custodi-scono o le hanno custodite nel corso dei secoli.

Il volume, che contiene contributi di esperti d’arte e artisti – Viviana Checchia, Ermanno Cristini, Lia Lucchetti solo per citarne alcuni – è un progetto realizzato da Boîte che, nata nel 2009 come scatola d’arte, di studi e di altri pensieri, realizza periodici il cui contenu-to spazia tra la storia dell’arte e la letteratura nello scontro/incontro fra diverse generazioni. All’evento saranno presenti le autrici e curatrici del volume Federica Boràgina e Giulia Brivio, nonché ideatrici di Boîte. www.galleria33.it

Valentina Paggini

Vittorio Angini

Page 24: Il Settimanale di Arezzo 179

24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

ome si è modifi cato negli anni l’approc-cio degli aretini alla lettura? Si legge an-cora il buon vecchio libro stampato?

Quesiti su cui si potrebbe facilmente intavolare una discussione tirando in ballo dati sta-tistici e teorie sociologiche discordanti, per arrivare alla conclusione che nonostante gli allarmismi e la “concorrenza 2.0”, il libro nella sua versione nativa, cartacea, non cessa di esistere e le librerie date per spacciate da tempo sfi dano le nuove frontiere tecno-logiche. Almeno per ora.

È diminuito il tempo che tutti noi dedichiamo a sfogliare le pagine dei classici o scoprire nuovi autori che ci regalino un’emozione in più, ma nonostante la vita frenetica la lampadina del comodino la sera rimane spesso accesa. La lettura ha il potere di re-galare qualcosa che oggigiorno è sempre più raro: un’esperienza diretta a un buon prezzo.

A provare che anco-ra l’obsolescenza della carta è lontana, nella nostra città le librerie non solo sopravvivo-no, ma si ampliano, regalandosi anche una nuova veste, come la nota bancarella Alter-Libro di fronte alla Stazione, che negli anni ha avuto il pregio di raccogliere i primi minuti di spaesamen-to dei turisti e riparare dalle intemperie chi attendeva treni e au-tobus in ritardo.

Piero Giunchi, il proprietario, ci ha dato il suo personale punto di vista sul rap-porto tra gli aretini e

i libri. «I forti lettori sono persone di mezza età e oltre,

ma anche i giovani qui entrano e comprano, sfatia-mo il mito che leggono poco o solo su e-book.

Ancora non c’è il crollo dei lettori cartacei tanto temuto, bisogna però essere realisti, perché non sap-piamo come reagiranno le nuove generazioni nate e cresciute con le nuove tecnologie, i cosiddetti “nativi digitali”. Posso dire che ultimamente però sono au-mentate le vendite dei libri per bambini e ragazzi: questo fa ben sperare».

Il settore librario aretino a un primo sguardo non sembra soffrire particolarmente, nuove e grandi li-brerie troneggiano nel centro con vetrine stracolme di nuove uscite.

«Ad Arezzo – continua Giunchi – le librerie resi-stono, ma quelle indipendenti faticano a gestire la

C

SECONDO PIERO GIUNCHI LA CARTA HA AN

GLI ARETINI E I L

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25IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

concorrenza con le grandi catene. Come in tutti i settori, questo fenomeno

rischia di condurre a una massifi cazione del-la lettura e un’omologazione dei gusti.

Noi in questi 25 anni abbiamo raccolto i volumi usciti dal circuito, perché poco ven-duti o perché vecchie edizioni, offrendo una nuova possibilità al libro che rivive e diventa più accessibile.

Per questo ci teniamo a mantenere il più possibile l’atmosfera della bancarella, dello spazio aperto sulla strada.

Siamo la porta d’accesso alla città – conclude il libraio – e con la nuova veste, che ricorda i banchi presenti nei grandi capoluoghi europei, rivalutiamo pure la zona». Cecilia Falchi

A ANCORA IL SUO FASCINO

I LIBRI

ELIO CARNEVALI VINCE CHIMERA ARTE AREZZO

Nella giornata finale presente anche il grande Silvano Campeggi

Si è chiuso domenica scorsa il V concorso na-zionale di pittura Chimera Arte Arezzo, tenu-

tosi presso Arezzo Fiere e Congressi di via Spal-lanzani in concomitanza con Abit.Ar.

La giornata finale è quella che ha fatto regi-strare il maggior numero di visitatori nel Padiglio-ne 5 che ospitava 113 artisti in gara, autori fuori concorso e trenta stand con personali di pittori e gallerie d’arte.

Il mantovano Elio Carnevali è il vincitore del-la quinta edizione con l’opera dal titolo La ra-gazza con il cagnolino.

Secondi a pari merito sono arrivati il bresciano Tiziano Calcari e la veronese Marina Basaglia; al terzo posto si è piazzato il fiorentino Paolo Fe-deli. Quarti, ex aequo, Bruno Becattini, Irma Corsini, Elisa Sestini e Francesca Gaisina.

Alla presenza dei giurati, del sindaco di Arez-zo, Giuseppe Fanfani, e di quello di Monte San Savino, Margherita Scarpellini, sono stati conse-gnati anche i premi speciali agli artisti Cristina Ceccherini, Giampietro Cavedon e Ivano Montagnani.

Ospite gradito dell’edizione è stato l’artista novantaduenne Silvano Cam-peggi, famoso in tutto il mondo per la realizzazione dei manifesti cinematografici più famosi della storia di Hollywood.

www.chimeraartearezzo.itSara Gnassi

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

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IL REGOLAMENTOl regolamento condominiale rappresenta l’atto contenente le regole che disciplinano la vita in-terna dei condomini.

Tale istituto giuridico è disciplinato dall’art. 1138 del Codice Civile, articolo che ha subito mo-difi che a seguito della riforma del “Condominio negli edifi ci”, avvenuta ai sensi della Legge n. 220 dell’11.12.12.

CHE COSA RAPPRESENTA IL REGOLAMENTO?

Il regolamento costituisce lo statuto dei condomi-ni che ne disciplina la legge interna, in riferimento a: • uso delle cose comuni • ripartizione delle spese • diritti e gli obblighi di ciascun condomino sulle cose comuni• modi di tutela del decoro dell’edifi cio • amministrazione

QUANDO SI DEVE REDIGERE IL REGOLAMENTO?

Il Condominio è obbligato a redigere il regola-mento quando vi siano più di dieci condomini, in-tesi ovviamente, così come nelle assemblee condo-miniali, come dieci proprietà individuali e non già come singole persone.

Ciascun condomino può prendere l’iniziativa per la formazione del regolamento di condominio o per la revisione di quello esistente.

La mancanza di regolamento non comporta alcu-na sanzione per i condomini, i cui rapporti, in tale

ipotesi, saranno regolati dalle norme che disciplinano l’uso delle cose comuni.

Per i Condomini con un numero di partecipanti pari o inferiori a dieci il re-golamento non è necessario, ma i con-domini possono comunque decidere di re-digerlo, previa approvazione assembleare.

TIPI DI REGOLAMENTOCi possono essere due tipi di regolamento condo-

miniale:1) di natura assembleare, se approvato dalla

maggioranza qualifi cata dell’assemblea dei condo-mini di cui all’art. 1136, comma 2 C.C. (un nu-mero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti alla riunione e almeno la metà del valore dell’edifi cio), sia nel caso di formazione sia nel caso di revisione. L’assemblea, però, non può approvare un regolamento che contrasti con alcune norme del Codice Civile, e precisamente quelle che:

stabiliscono il divieto per ciascun condomino di rinunciare ai diritti sulle cose comuni • stabiliscono l’indivisibilità delle parti comuni • regolano le innovazioni • regolano la nomina e la revoca dell’amministratore • individuano gli obblighi e le attribuzioni dell’am-ministratore • regolano i casi di dissenso dei condomini rispetto alle liti giudiziarie • disciplinano la costituzione dell’assemblea e le de-liberazioni • regolano l’impugnazione delle delibere assembleari.

Ia cura

dell’avv.GiacomoChiuchini

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

Distributori esclusivi del marchio Forno d’Asolo, l’eccellenza del croissant! E da oggi anche del Caffè Portioli, E da oggi anche del Caffè Portioli,

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O CONDOMINIALE2) di natura contrattuale, se predisposto dall’originario

proprietario-costruttore del Condominio. Viene solitamen-te accettato, facendo parte integrante dei rogiti notarili di compravendita, dai condomini acquirenti delle singole unità immobiliari, deve necessariamente risultare da atto scritto ed essere allegato ai contratti di acquisto dei singoli appartamenti. Non può essere modifi cato se non con l’accordo di tutti i con-domini. Laddove vi sia il consenso unanime è pertanto consen-tito, a mezzo di regolamento contrattuale, limitare i diritti dei condomini sulle rispettive proprietà individuali o sulle parti comuni, ampliare i poteri di uno o più condomini e determi-nare la contribuzione alle spese comuni in maniera difforme rispetto a quella stabilita dalla legge.

IMPUGNAZIONIL’impugnazione del regolamento di condominio si propone,

ai sensi dell’art. 1107 C.C., nelle stesse modalità e termini di qualsiasi altra deliberazione assembleare.

Il condomino dissenziente o non presente alla riunione as-sembleare potrà quindi impugnare davanti all’autorità giudi-ziaria il regolamento entro 30 giorni dalla data della delibera-zione, se dissenziente, o dalla data della sua comunicazione, se assente.

Da ultimo si ricorda che la riforma del condominio ha san-cito il divieto di inserire nel regolamento clausole che possano impedire di possedere o detenere animali domestici. Pertanto, anche in questo caso sarà possibile adire le vie giudiziarie per chiedere l’annullamento di tale clausola illegittima.

Avv. Giacomo Chiuchini[Avvocato del Foro di Arezzo]

Per porre domande inerenti all’inserto scriveteall’indirizzo di posta elettronica

[email protected]

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

alla brioche al caffè, Toscana Gel serve una colazione completa. L’azienda aretina, pur essendo nata solo nell’ottobre 2012, si è già specializzata nel trasporto di surgelati in tutta la regione, re-gistrando un continuo incremento dei fatturati e, prima ancora, dei prodotti commercializzati. L’ultimo articolo inserito nel listino della Toscana Gel è proprio il caffè, ottenuto in virtù di un

importante accordo con uno dei maggiori produttori di espresso di tutta Italia: la Torrefazione Portioli. La professionalità e i positivi risultati ottenuti negli ultimi mesi hanno infatti convinto la prestigiosa azienda milanese a rivolgersi alla Toscana Gel fornendogli la concessione della distribuzione del caffè Portioli su Arezzo, Pistoia e Prato.

«Siamo orgogliosi di aver ricevuto la fi ducia di una delle più importanti torrefazioni d’Italia – affermano Giustino e Claudio Rega della Toscana Gel. – Si tratta di un marchio prestigioso e molto diffuso nella ristorazione e nella caffetteria, dunque la distribuzione dei loro prodotti rappresenta un bel salto di qualità per l’offerta della nostra azienda».

La Toscana Gel si è rapidamente imposta sul mercato con un servizio puntuale e professionale rivolto a ristoranti, alberghi, bar, pasticcerie e panetterie. Il catalogo di prodotti surgelati della Toscana Gel è infatti completo e variegato, e comprende dolci di ogni tipologia, snack, pizze e altri salati, pani e schiacciate, e, soprattutto, croissant e brioche per la prima colazione.

«I prodotti più richiesti – continuano i fratelli Rega – sono proprio quelli per la prima colazione. Bar, ristoranti e alberghi si rivolgono a noi perché possiamo garantire articoli di altissima qualità e ben con-servabili, una formula che permette loro di utilizzare solo quanto richiesto dai clienti evitando gli sprechi legati alla mancata consumazione. In questo senso l’accordo con la Torrefazione Portioli completa la nostra offerta permettendoci di assicurare agli esercenti un unico distributore di fi ducia per tutti i prodotti di cui hanno bisogno».

La fi ducia del mercato ha permesso alla Toscana Gel di crescere e di aumentare nell’ultimo anno il proprio fatturato del 60%, andando in controten-denza rispetto all’attuale situazione economica. I protagonisti di questa crescita, oltre ai Rega, sono Gerardo Colicchio, Rodolfo Franchi e Alessandro Lodovisi, un team che, con passione e competenza, ha permesso alla Toscana Gel di entrare nei bar e nei ristoranti dell’intero territorio regiona-le. Marco Cavini

L’AZIENDA ARETINA FESTEGGIA UN IMPORTANTE ACCORDO CON LA TORREFAZIONE PORTIOLI

BRIOCHE E CAFFÈ: LA COLAZIONE COMPLETA FIRMATA TOSCANA GEL

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

Le frittelle• 1 decilitro di acqua• 1 decilitro di latte• 150 grammi di farina 00• 50 grammi di burro• 50 grammi di zucchero (più altro zucchero per passarcele dopo cotte)• 3 uova• 1 pizzico di sale • olio di semi di arachide per friggere, ne occorrerà circa un litro e mezzoProcedimentoIn una pentolina mettete l’acqua, il latte, lo zucche-ro, il burro e il pizzico di sale. Portate a bollore e unite la farina tutta in una volta. Mescolate velocemen-te fino a quando il composto non si stacca dalle pareti della pentola. Spengete e fate intiepidire il composto. Unite un uovo alla volta senza incorpo-rare il secondo sino a che il precedente non sarà perfettamente amalgamato. Mettete il composto a riposare al fresco per almeno un’ora.Riscaldate l’olio di semi in una pentolina alta e non molto grande. Se ne avete una di ferro sareb-be l’ideale, io uso un’antiaderente molto leggero. Ponete la pasta in una sac à poche con una boc-

chetta larga e scannellata, in mancanza di questa friggete l’impasto a cucchiaiate. Fate una prova con un pezzettino di impasto per vedere quando la temperatura sarà giusta per friggere. Friggete a temperatura moderata, le vostre brighelle saranno pronte quando saranno gonfiate e dorate.Passatele su carta assorbente.La crema pasticcera• 3 tuorli d’uovo• 600 millilitri di latte intero fresco• un pezzetto di scorza di limone o di arancio• 3 cucchiai pieni di farina• 6 cucchiai di zucchero colmi• 1 pizzico di saleProcedimentoIn un tegame mettete i tuorli con lo zucchero, lavo-rateli per pochi minuti, unite il sale e la farina. Inizia-te a diluire con il latte, accendete la fiamma. Unite tutto il latte mescolando, aggiungete la scorza di limone. Sempre mescolando portate a ebollizione, vedrete che la crema da leggermente schiumosa e liquida si addenserà e diverrà lucida. Non appena bolle spegnete il fuoco. Farcite le brighelle con la crema e passatele nello zucchero semolato.

BRIGHELLE

Il carnevale è alle porte e nel-la nostra bella città ovunque

si vedono cartelli che ci pro-pongono le nostre tradizionali frittelle: le brighelle!

Alzi la mano chi non si è mai fatto tentare da queste golosi-tà. Tutti noi, dai più grandi ai più piccini, non sappiamo resistere, e siccome prepararle a casa è veramente molto semplice, oggi vi diamo la ricetta per ot-tenerne di squisite.

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 FEBBRAIO 2014

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ero È passata un’altra setti-

mana, ci siamo lasciati alle spalle i famigerati “giorni della merla” e come avre-te notato, il freddo, quello vero, tarda a farsi vivo. In compenso le abbondantis-sime piogge che abbiamo

visto per lunghi giorni hanno messo a dura prova le nostre campagne, per un concreto rischio idrogeo-logico che riguarda una buona parte del nostro ter-ritorio agricolo, collinare e montano.

Per rimanere sui vecchi detti e sul fatto che ci ritroviamo bagnati e ac-caldati nei giorni della merla, non ci rimane che ricordarvi che se “Febbraio non ferra, Marzo spella”.

Buon freddo a tutti.

“MEDEA” DI EURIPIDE

Domenica 9 febbraio alle ore 21 andrà in scena, al Teatro “Mecenate”, a cura dell’associa-zione culturale Scena Corsara e Politecnico Teatro, la Medea di

Euripide, diretta da Giovanni Nardoni. Nel cast di attori il “nostro” Alessandro Marmorini.

“L’amore quando è troppo violento / Non procura agli uomini / Né fama né virtù / Ma se Afrodite giunge con moderazione / È una grazia divina senza pari / O dea, non colpirmi mai / Con la freccia del desiderio / La freccia del tuo arco d’oro ( Che non lascia scampo… Mai!”

(Dal coro della Medea di Euripide)

The wolf of Wall Street di Martin Scorsese ***

Sputato dal lunedì nero di Wall Street al suo primo giorno di lavoro, Jordan Belfort non si arrende a inseguire i sogni di ric-chezza, lussuria e sballo assieme alla sua ciurma di broker truffaldini. Enne-simo ritratto di un perso-naggio bigger than life, vicino al Ray Liotta di Quei bravi ragazzi e alla filmografia del regista italoa-mericano in generale, sorretta dalla recitazione in odore di Oscar di Di Caprio, la pellicola s’intoppa nella seconda parte, allungandosi enormemente rispetto ai fini narrativi. Una storia vera che diventa metafora dell’avidità di una nazione, senza giu-dizi ma con tutto il fascino che il ritmo del montaggio gli può dare. Enrico Badii [email protected] m

di Lucio Massai

A VOLTE RITÓRNENO!

Molti crìticon Renzi perch’ha fattol’acòrdo col defunto Birlusconi,compiendo quell’orribile misfattoin una de le stanze de’ bottoni

de la sede Pidì. Li dan del matto,perché l’ha regalato un de quîi doniche sembra un tópo misso ’n bocca a ’n gatto.E i gatti han sette vite… e un son minchioni!

Dice: «Un se ne putìva fare a meno?Eppù, perché ’nvitallo al Nazzareno?Con tutta la fadìga per cacciàllo

da senatore, s’è rimìsso ’n ballo.E lù, ch’era sticchìto e belle morto,doppo tre giorni… ècchelo risorto!»

di Leonardo Zanelli

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di Fabio Mugelli

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO7 FEBBRAIO 2014

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