Il Settimanale di Arezzo 190

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ANNO V NUMERO 190 • VENERDÌ 2 MAGGIO 2014 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: ELABORAZIONE GRAFICA DI FRANCESCO CIABATTI E ANDREA BARDELLI MANGIARE SANO + DIVERTIMENTO = BANDA DEI BANDA DEI PICCOLI CHEF! PICCOLI CHEF! 333 2739033 [email protected] www.bandapiccolichef.it

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3 Quando Arezzo vola per il mondo (e fa affari) 5 L’Ospedale “San Donato” tornerà ad avere i suoi primari 6 Arezzo, progettare il futuro 8 Cavalieri e amazzoni aretini protagonisti al Circuito Eventi Storici 11 Tra passato e futuro: la sfida dell’artigianato artistico in Provincia di Arezzo 13 Un’altra stagione da ricordare per la Petrarca Pallamano 15 Il PODIO di APRILE: Riccardo Glave apre la festa della Chimera Lotta 16 Vasari Rugby: l’Under 16 Elite trionfa in campionato 17 Lions Hockey Arezzo, anno nuovo grinta nuova 19 Lo sport per la persona umana: gran ritorno del CSI ad Arezzo 20 Statistiche, l’Arezzo aveva un’unica lacuna… 21 Alan Friedman presenta la sua ricetta per salvare l’Italia 22 Non solo eroici ma vivi: nove pittori espongono all’Informagiovani 24 Il sublime tra reale e surreale: la figura femminile nell’arte di Maurizio Rapiti 26 Tirare calci a un pallone e portare nello zaino un dono bellissimo! 28 Contratti a distanza e fuori dai locali commerciali: le nuove norme

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ANNO V NUMERO 190 • VENERDÌ 2 MAGGIO 2014 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: ELABORAZIONE GRAFICA DI FRANCESCO CIABATTI E ANDREA BARDELLI

MANGIARE SANO + DIVERTIMENTO =

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO V NUMERO 190 – VENERDÌ 2 MAGGIO 2014 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTIEMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SADOTTI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Quando Arezzo vola per il mondo (e fa affari)5 L’Ospedale “San Donato” tornerà ad avere i suoi primari6 Arezzo, progettare il futuro10 La mente rosa di Benetton11 Tra passato e futuro: la sfida dell’artigianato arti-stico in Provincia di Arezzo26 Tirare calci a un pallone e portare nello zaino un dono bellissimo!

NON PIÙ PAROLE OMAI8 Cavalieri e amazzoni aretini protagonisti al Circu-ito Eventi Storici

AREZZO SPORT13 Un’altra stagione da ricordare per la Petrarca Pallamano15 Il PODIO di APRILE: Riccardo Glave apre la festa della Chimera Lotta

16 Vasari Rugby: l’Under 16 Elite trionfa in campio-nato17 Lions Hockey Arezzo, anno nuovo grinta nuova18 Uno stage di nuoto per tecnici e atleti al Centro Sport Chimera19 Lo sport per la persona umana: gran ritorno del CSI ad Arezzo20 Statistiche, l’Arezzo aveva un’unica lacuna…

A REGOLA D’ARTE21 Alan Friedman presenta la sua ricetta per salvare l’Italia22 Non solo eroici ma vivi: nove pittori espongono all’Informagiovani24 Il sublime tra reale e surreale: la figura femminile nell’arte di Maurizio Rapiti

L’ESPERTO RISPONDE28 Contratti a distanza e fuori dai locali commercia-li: le nuove norme

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

continua a pag. 4

QUANDO AREZZO VOLA PER IL MONDO (E FA AFFARI)

ent’anni sono un traguardo importante, soprattutto se stiamo parlando di un consorzio di aziende, e ancor di più se pensiamo al momento che stiamo vivendo. Il consorzio Bimbo Italia è nato nel 1994, è cresciuto, lasciando alcune aziende e accogliendone altre, ed è arrivato ai giorni nostri con la voglia di andare avanti per altri vent’anni e oltre. Ne abbiamo

parlato con Piero Iacomoni, presidente del consiglio d’amministrazione oltre che fondatore di una delle aziende storiche del nostro territorio, Monnalisa.

Questo compleanno è la prova provata che l’unione fa la forza.«Sicuro! Vent’anni di vita lo stanno a dimostrare, assieme a quello che si è fatto, ai risultati che abbiamo

raggiunto. Un cappellifi cio di 3 persone non potrebbe mai arrivare da solo a Novosibirsk [in Siberia, più di 1.500.000 abitanti, terza città più grande della Russia dopo Mosca e San Pietroburgo, a quasi 3000 chilome-tri dalla capitale, nda]. Tutto il fatturato andrebbe via solo per il viaggio: mentre insieme si può fare, perché abbiamo un piccolo uffi cio, una persona che lavora per tutti, grazie alla quale il cliente vede gli articoli. Poi ognuno vende il suo prodotto: ma la base da cui partire per lavorare è preparata prima, assieme. Tutto è condiviso, anche i costi che così diventano accessibili».

Quanto c’è di genio aretino in questo consorzio?«Il 100 per cento! Nella nostra imprenditoria c’è stato un po’ di malessere di recente, ma è grande la vo-

lontà di fare: l’imprenditore aretino riceve gli insegnamenti degli etruschi, è quello che il Rinascimento ci ha lasciato… Abbiamo una marcia in più, e di questo ringrazio Arezzo, anche se sono nato a Monte San Savino mi sento aretino dalla punta dei piedi alla punta dei capelli».

Ci ha molto colpito come, nonostante i festeggiamenti per il compleanno, vi siate rimessi in discussione con una “lezione”.

«È il futuro. Non si può suonarsela e can-tarsela per conto proprio, bisogna guardare al domani. Perché è il domani che ci porta avanti, e il bello è anche lasciare qualcosa a qualcun altro, uno scalino fatto in più, ad esempio. È naturale voler lasciare il mondo ai nostri fi gli migliore di come l’abbiamo

Gli imprenditori riuniti in Bimbo Italia durante la festa per i venti anni del Consorzio

di Francesco Ciabatti

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

trovato, come recitava una vecchia pubblicità degli ar-tigiani. L’aretino questo ce l’ha nel cuore, ce l’ha vera-mente come proposito. Io sono convinto che si possa-no fare grandi cose assieme: anche errori grandi, certo, ma non ti fanno male come farebbero se tu fossi solo. Questo è il succo del discor-so da portare a casa».

Abbiamo parlato dei ri-sultati recenti del consorzio anche con la coordinatrice Lucia Fanfani.

Com’è andata la missio-ne in Russia?

«Molto bene: abbiamo visitato due città molto importanti in Kirghizistan e Turkmenistan, con lo scopo di fare scouting, trovare cioè clienti nuovi in aree di non immediata prossimità. Abbiamo visto realtà molto interessanti, perché comunque in queste città ci sono già le più importanti griffe della moda italiana. Per cui stiamo lavorando con contatti molto interessanti che ora dovrebbero anche venire a visitare le nostre aziende, in giugno, in occasione delle presentazioni delle nuove collezioni Primavera-Estate 2015.

Il resto del gruppo attualmente sta facendo 4 città del Volga, perché il progetto Russia vive di queste mis-sioni che facciamo anche mensilmente, andando in queste città “minori”, in cui comunque c’è una grossa potenzialità di mercato.

In Russia il settore bambino è oggi ancora più importante del settore uomo: sui bambini investono e spen-dono molto. Lo scopo è andare presso il negozio stesso, presso l’importatore, e presentare le aziende, tramite un catalogo, qualche esempio di prodotto: facciamo i promoter, tramite il personale in loco».

Un auspicio per il futuro.«Noi siamo sempre e comunque molto positivi, grazie anche all’input del nostro presidente, e ottimisti.

Il gruppo è la forza: sappiamo che le aziende italiane si caratterizzano per la piccola dimensione, quindi il gruppo sicuramente è vincente, nel suo essere in grado di attivare dinamiche vicine alla grande azienda: fare pubblicità assieme, risparmiare, fare cose che la singola azienda da sola non fa. Trovare clienti facendo massa critica, per cui il cliente viene perché vede insieme 20 aziende. È più facile creare attrattività, perché il cliente si trova ad avere un’offerta ampia del Made in Italy, che non è solo bambino ma anche uomo, donna, un po’ di gioielleria, arredo, accessori. È un rapportare l’italianità declinata in più prodotti».

[segue da pag. 3]

un altro momento dei festeggiamenti

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

Ospedale “San Donato” di Arezzo tornerà ad avere tutti i primari. Negli ultimi anni ben undici reparti dell’ospedale cittadino, tra cui la chirurgia, erano rimasti senza guida, ma questa situazione sembra destinata a essere superata perché è stato convocato il concorso per assegnare i ruoli vacanti.

Questa notizia è stata accolta con gioia dai Popolari per Arezzo che, da sempre impegnati per mantenere alta la qualità e il prestigio del “San Donato”, da tempo chiedevano alla Giunta comunale di impegnarsi per trovare una soluzione a questa clamorosa lacuna. La maggiore urgenza riguardava proprio la chirurgia, un reparto che storicamente ha sempre rappresentato l’eccellenza dell’ospedale aretino con medici del calibro di Bayon, Caloni, Lucacci, Ottaviani e Palazzi. Lo sviluppo della robotica e i più recenti arrivi di Sbrana e Ceccarelli hanno dimostrato l’attenzione che Arezzo ha continuato a riporre su questo reparto che, però, paradossalmente, si era ritrovato orfano di un primario. «La chirurgia è il motore dell’ospedale – ha spiegato il consigliere comunale Luigi Scatizzi, – e rappresenta il termometro dello stato di salute di una struttura effi ciente. La presenza di un buon primario fornisce valore e credibilità all’intero polo, bloc-cando le fughe dei pazienti vero altre strutture».

Alla luce di questo, i Popolari per Arezzo hanno presentato un’in-terrogazione all’Amministrazione per chiederle di vigilare affi nché il concorso si svolga con regole chiare e nel massimo della trasparenza, due presupposti per riuscire fi nalmente a individuare i migliori pri-mari in modo da garantire un futuro alla chirurgia del San Donato e agli altri reparti. «I primari – continua Giovanni Grasso [nella foto], vicepresidente dei Popolari per Arezzo, – devono sposare il progetto di Arezzo con l’intenzione di rimanervi per molti anni per far crescere il nostro ospedale, per sviluppare la robotica e per formare una classe medica all’altezza. Questa è una prerogativa essenziale per evitare un ulteriore impoverimento del polo aretino e per mantenere elevati livelli di qualità e di servizio».

L’L’OSPEDALE “SAN DONATO” TORNERÀ AD AVERE I SUOI PRIMARI di Marco

Cavini

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

e “Smart city” è un’espressione che rischia di divenire uno slogan alla moda, il tema, al contrario – oggetto del convegno tenutosi lo scorso 17 gennaio presso la Borsa Merci – esprime un approccio tutt’altro che superfi ciale al concetto di città. Una visione complessiva, per così dire “olistica”, in cui sappiano integrarsi le molteplici istanze della comunità, da quelle prettamente urbanistiche e infra-

strutturali sino a quelle sociali e culturali. «Volendo sintetizzare – spiega Paola Gigli, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Arezzo, – “Smart city” è sinonimo di sistema strutturato degli interventi che si possono compiere all’interno di un territorio al fi ne di ottimizzare quanto si trova al suo interno».

Come si realizza una città “smart”?«Dal nostro punto di vista attraverso un’azione di comunicazione, informazione e formazione che coin-

volga l’intera cittadinanza sotto la guida della Pubblica Amministrazione. Nel caso aretino potremmo partire dall’Urban Center, luogo conce pito come punto di riferimento per il confronto di quei soggetti chiamati a operare nel settore, ossia committenti, progettisti, costruttori, fornitori di materiali, giusto per citare le fi gure attinenti al nostro ambito. L’idea è quella di incentivare il dialogo, in prospettiva di un percorso dal quale le Istituzioni possano ricavare gli stimoli per progettare il futuro di Arezzo».

Quali azioni sono state intraprese sinora?«Da circa un anno l’Ordine degli Architetti di Arezzo,

con Camera di Commercio, Confcommercio e Ance (Asso-ciazione Nazionale Costruttori Edili) ha declinato a livello locale, primo caso in Italia, un protocollo nazionale indi-rizzato a facilitare le operazioni di trasformazione delle aree urbane. In accordo con il Comune sono state individuate la zona dello scalo merci e della stazione come aree prioritarie, su cui proporre un concorso di idee fi nalizzato in primis a uno studio di fattibilità e successivamente a una procedura di project fi nancing funzionale alla ricostruzione di un per-corso di rigenerazione urbana. A prescindere dall’esempio specifi co, noi caldeggiamo l’ipotesi che sui luoghi ad alta rilevanza il Comune sia disponibile al confronto in tempi utili, e non come nel caso Lebole quando oramai sono stati formulati progetti piuttosto defi niti. Il problema più genera-le, sintetizzato da un Regolamento Urbanistico a suo tempo molto criticato da tutti i soggetti che si occupano di trasfor-

SAREZZO, PROGET

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

mazione del territorio, è che manca una visione di insieme della città, che sappia “ricucire” gli strappi del tessuto civico e includere quelle aree strategiche affrontate separatamente nei Piani Complessi di In-tervento, al momento relegate ai margini come bu-chi neri svincolati dal contesto. A questo panorama potrei aggiungere anche l’ex Caserma “Cadorna”, l’UnoAerre e il distretto di Pratacci».

Dunque risulta indispensabile il rapporto con le Istituzioni.

«A differenza del passato, quando non eravamo neppure presi in considerazione, nell’attuale Am-ministrazione e nella precedente abbiamo riscon-trato una certa attenzione nei confronti degli ordini tecnici, inclusi Ingegneri e Geometri, con il loro coinvolgimento nel dibattito sul Regolamento Ur-banistico e su quello Edilizio e con l’ammissione alla Commissione del Decoro, organo fondamentale nella politica aretina dal momento che include quasi tutti i dirigenti dei vari assessorati (lavori pubblici, urbanistica, mobilità, per citarne alcuni). Fermo re-stando le nostre critiche riguardo ad alcuni strumen-ti normativi, restiamo convinti, in particolare sul fronte del decoro urbano, della necessità da un lato di adottare regolamenti semplici e lineari, dall’altro di favorire l’aspetto prestazionale piuttosto che quel-lo prescrittivo. Vale a dire che non serve indicare al cittadino cosa fare o non fare ma piuttosto cosa mi aspetto che egli faccia: ad esempio, nel caso del rifa-cimento di un balcone, mi aspetto che non si preci-piti dal terrazzo, ma nel merito della soluzione tecni-ca sarà il singolo ad avanzare la proposta. Riteniamo

che questo sia un approccio essenziale in virtù di una maggiore sensibilizzazione della gente, in una fase in cui si è perso il valore degli spazi comuni e il bene collettivo fi nisce per non appartenere a nessuno. Mi sembra pertanto insensato prevedere regolamenti complicati e ingestibili quando alla fi ne, in caso di sostituzione della pulsantiera del citofono oppure in quello della ridipintura di una facciata, dovrebbe e potrebbe essere scrupolo del citta-dino adottare interventi adeguati al contesto in cui egli vive».

Andrea Bardelli

TTARE IL FUTURO

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NEWS

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

ello scorso fi ne settimana si è di-sputata, all’Arez-zo Equestrian

Centre, la prima tappa del Circuito Eventi Storici di tradizione della FISE, valevole anche come prima tappa del II Campionato toscano. Tra i 43 cavalieri e amazzoni iscritti alle tre gare in programma, riservate a cavalieri con brevetto e patente A, c’erano molti aretini e aretine, con una buona rappresentanza di giostratori dei quattro quartieri, che hanno così avuto la possibilità di testare alcuni nuovi soggetti per le Giostre e Quintane che li vedranno impegnati a cominciare dal Palio d’esordio del prossimo 25 maggio a San Secondo Parmense.

Due le tipologie di percorso predisposte dall’organizzazione: le gare del sabato si sono svolte su un traccia-to ovoidale, mentre la gara della domenica con tracciato a otto. Gli anelli erano del diametro di 6 centimetri (valore 5 punti) nelle prime tornate e del diametro di 5 centimetri (valore 10 punti) nelle seconde tornate.

Nella prima gara del sabato ottima prestazione di Giovanni Bracciali con il suo Tremizolu, che ha chiuso al terzo posto con 50 punti (7 anelli), alle spalle dei faentini Andrea Zama (2°) e Marcello Bellini – unico cavaliere ad aver ottenuto l’ein plein centrando tutti gli otto anelli nelle due tornate corse. Buone anche le prove di Filippo Fardelli (6°), Gabriele Gamberi (7°) e Marco Cherici (8°).

Da segnalare anche la prova di Francesca Giacomoni che, con il suo Karino, si è piaz-zata al nono posto ed è stata successivamente premiata come unica amazzone della catego-ria.

La gara ludica, che si è corsa il sabato po-meriggio, ha visto i 12 iscritti – tra cui 3 amazzoni – suddivisi nelle categorie Juniores (fi no a diciotto anni di età) e Senior.

Nella prova per Juniores la vittoria è andata a Chiara Cavarra su Tony (5 anelli), che ha

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Na cura di Roberto Parnetti

CAVALIERI E AMAZZONI ARETINI PROTAGONISTI AL CIRCUITO

EVENTI STORICI

Foto Gianlugi Premuda e Sabrina Mezzani

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

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preceduto il faentino Nicholas Lionetti – l’unico non aretino a salire sul podio – e Niccolò Paffetti, ex aequo al secondo posto con 4 anelli, davanti a Niccolò Parnetti su Diana (3 anelli). In questa categoria un premio speciale è stato assegnato a Piergiorgio Perugini di Sarteano come cavaliere più giovane con i suoi dodici anni.

Nella categoria Senior il podio è stato invece tutto aretino, con la vittoria che è andata a Erika Cherici su Lupo (premiata poi anche come migliore amazzone con il trofeo messo in palio dal Panathlon di Arezzo) con 5 anelli per 45 punti, davanti ad Adalberto Rauco (5 anelli, 40 punti) su Enola Gay e a Lorenzo Vanneschi (4 anelli, 30 punti) su Mister Bi. Nella terza gara in programma, disputata domenica, al termine delle prime due tornate accedevano al barrage i primi dieci della classifi ca, tra cui cinque aretini: Marco Cherici, Enrico Vedovini, Piergiovanni Capacci, Tommaso Marmorini e Filippo Fardelli.

Nella tornata fi nale, con anelli del diametro di 4 centimetri, due sono stati i cavalieri che hanno fatto l’ein plein: Marco Remoli di Foligno e il nostro “Nanni” Capacci su Tudor, che si è dovuto accontentare del secondo posto soltanto per una manciata di decimi. Terza piazza per il “biancoverde” Enrico Vedovini su Lezera, mentre al quinto posto si è collocato un altro cavaliere di Porta Sant’Andrea, ovvero Tommaso Marmorini, detto “Benzina”, su Pepita, che ha preceduto il “rossoverde” Filippo Fardelli su Lughente de Campeda – successivamente premiato come miglior cavaliere dell’intera manifestazione per stile nell’insie-me del vestiario e della bardatura. Settima posizione per Marco Cherici su Satana, che può ritenersi più che soddisfatto non solo per le prestazioni in entrambe le gare, ma anche per aver portato sul podio dell’evento ludico quattro suoi allievi del Maneggio “La Casina”. Il premio al miglior cavaliere dell’intera manifestazione è stato invece vinto dal faentino Andrea Zama. Le premiazioni sono state fatte dal Presidente del Comitato Regionale Toscano FISE Massimo Petaccia, dal delegato nazionale degli Eventi Storici Francesco Carlini, dagli organizzatori della Commissione del Comitato Regionale, da Giuseppe Ramirez (CRT Toscana), da Marco Filippetti (CRT Umbria) e dal Presidente del Panathlon 80 Arezzo Piero Ferruzzi.

La seconda tappa del Circuito Eventi Storici è in programma per il 24 e 25 maggio a Narni (TR).

Foto Gianlugi Premuda e Sabrina Mezzani

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

uesta settimana ci siamo spostati leg-germente dal centro e siamo andati nel fulcro del Centro Commerciale Sette-ponti scambiando due parole con Da-

niela Bennati, titolare del negozio United Colors of Benetton.

Com’è avvenuta la genesi del negozio?«Nel 1998 ho deciso di intraprendere un percorso

nuovo, consapevole di tutti i rischi del caso, trasfe-rendomi con il nuovo negozio all’interno del centro commerciale, precedentemente ero situata nel Corso Italia in uno spazio ben diverso e ridotto rispetto a quello attuale.

Le previsioni degli addetti ai lavori erano senz’al-tro rosee e il centro commerciale ricevette un’impen-nata superlativa, compresa la mia attività.

Passare dai 60 metri quadrati del centro storico e una sola commessa a uno spazio di 180 e sei dipen-denti fu decisamente un bel salto in avanti.

Nel 2008, decisi di compiere un ulteriore passo, forse un po’ azzardato, ma a posteriori direi senz’al-tro azzeccato, ovvero il passaggio nel negozio dell’ex Tacconi.

Si tratta di uno spazio di 500 metri quadrati, in cui orbitano circa 13 dipendenti, compresi gli stagi-sti, il tutto è stato iper-stimolante».

Quali sono stati i reali cambiamenti che ha do-vuto affrontare con la nuova ubicazione?

«In questa location ho potuto sbizzarrirmi nell’esposizione e sugli allestimenti, curo personal-

mente la componente di visual merchandising, ovve-ro l’insieme di operazioni che collocano il prodotto all’interno del punto vendita in sintonia con il for-mat.

Fondamentalmente riceviamo delle linee guida dal nostro brand, ma buona parte del lavoro è frut-to del mio gusto estetico. L’aspetto essenziale è dare vita al capo esposto e di conseguenza personalizzare il negozio.

Per fare tutto ciò mi sono circondata di uno staff davvero professionale e ho cercato di trasmettere loro la mia passione per questo mestiere.

Ho sempre pensato che la fl essibilità e una certa dose di empatia siano estremamente necessari anche nell’ambiente lavorativo, insomma i propri collabo-ratori devono essere valorizzati e stimolati per far sì che vi sia un ambiente di lavoro sano».

La vostra clientela?«È decisamente varia, si va dalla madre in attesa al

bambino, passando per la teenager e l’uomo arrivan-do fi no alla donna più anziana.

Benetton adesso fornisce una vasta gamma di pro-dotti, non è più solamente maglieria come tempo fa, sono sopraggiunti la confezione e gli accessori.

Addirittura è presente una linea di abbigliamento per cani, e la richiesta non manca neppure in questo settore».

Q

LA MENTE ROSA DI BENETTON

di GiacomoManneschi

TUTTO “MADE IN ITALY”!

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

l passato è un dono da custodire e tramandare con maestria affi nché non se ne perda memoria e possa continuare a vivere nel presente”. Forse è stato questo il mantra che ha animato per secoli i mastri arti-giani del nostro territorio e che ha percorso come sottile fi l rouge secoli di botteghe, laboratori, fucine e atelier che rivivono in festa per una settimana all’anno ad Anghiari, nella nostra Valtiberina. Un gioiello

di pietra in cui fi no al 4 maggio le botteghe si aprono ai visitatori e il centro, fatto di vicoli che sembrano scolpiti sulla collina, accoglie capolavori d’artigianato toscani e umbri.

Un percorso, quello offerto dalla 39° Mostra Mercato dell’Artigianato, che distilla se stesso in un ricco programma di mostre, a partire da quella dedicata ai mestieri dell’arte a Palazzo Testi, curata da CNA Arezzo e Confartigianato, con lo scopo di valorizzare l’artigianato artistico della nostra provincia e di sottolinearne il profondo legame con la terra da cui trae linfa creativa.

Opere in ceramica, ferro, cuoio, legno e vetro nate dalla passione di molti artisti, anche giovani, che hanno fatto del recupero di me-stieri antichi la propria vita. E, mentre percorri i vicoli di Anghiari, come non pensare a quanto coraggio ci sia in questi artigiani nello sfi dare quotidianamente la crisi, a quanto amore per una terra ricca di antica maestria, alla volontà di andare controcorrente per inse-guire un sogno.

Ma pervade anche una sottile amarezza: quella di interi settori da difendere e tutelare che restano perennemente nel limbo, sostenu-ti dai territori, dimenticati dalle agende della politique politicienne. Passato e futuro, modernità e tradizione, che poi è il senso più pro-fondo del nostro Made in Italy e della nostra italianità, qualcosa in grado di suscitare emozioni profonde a partire dalla lavorazione dei materiali più quotidiani: un patrimonio da riscoprire e in cui crede-re, forse il patrimonio dal quale provare a ripartire, perché in tempi di crisi il recupero delle origini coniugato alla capacità di re-inven-tare guardando al futuro premia come questione di autenticità assai più del puro e semplice innovare cercando la complessità, l’artifi cio.

Forse anche in UE lo stanno capendo con l’approvazione delle prime norme di tutela del Made In; noi nel frattempo – nei territori ricchi di arte, maestria e storia – attendiamo fi duciosi.

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

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13 2 MAGGIO 2014

Petrarca PallamanoPetrarca Pallamano

continua a pag. 14

in copertinain copertina

i sta chiudendo un’altra grande annata per la Petrarca Pallamano, che in questo finale di sta-gione sta vedendo le ragazze U14 e U16, guidate da mister Ruben Romualdi, avviarsi verso le finali nazionali dopo aver dominato e vinto i rispettivi campionati toscani di categoria. Ancora grandi successi per le ragazze della Petrarca Pallamano, che in cinque stagioni sotto la guida di Romualdi si sono abbonate alla vittoria, migliorando le proprie prestazioni con il passare degli anni.

Con le undici vittorie su quindici partite per l’U16 e l’en plein ottenuto dall’U14, ci troviamo di fronte a numeri stagionali eloquenti. Numeri che dimostrano la qualità del lavoro svolto dai due gruppi guidati da Romualdi, che dice: «Sotto il profilo psicologico è stata un’annata molto logorante, soprattutto se penso

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14 2 MAGGIO 2014

alla squadra vincitrice del campionato U16 che, pur essendo inserita nel campionato U18, è riuscita nello stesso tempo a raggiungere anche la seconda posizione assoluta. Per loro è stata una stagione molto dif-ficile, nella quale in ogni partita si sono rese capaci di azzerare il comprensibile gap fisico rispetto alle altre squadre, lavorando molto sotto il profilo atletico e mentale».

Tutto questo è stato possibile grazie a un gruppo solido e determinato, che con grande abnegazione e voglia di vincere si è mantenuto al vertice delle classifiche migliorando di stagione in stagione: «Tutti que-sti risultati sono frutto di grande determinazione da parte di un gruppo che si allena sempre con grande sacrificio sia sotto il profilo atletico, sia sotto il profilo tecnico. Le ragazze affrontano ogni allenamento con grande serenità e voglia di migliorarsi, perseguendo sempre ulteriori obiettivi di crescita. Uno dei nostri più grandi punti di forza, sia per quanto riguarda la squadra, sia lo staff, è senza dubbio l’alto livello d’intensità e concentrazione con il quale viene affrontato ogni allenamento».

Concentrazione e intensità che hanno contribuito in maniera decisi-va alle tante vittorie conquistate dal-le ragazze della Petrarca Pallamano dal 2009 fino a oggi. Ragazze che nel corso degli anni sono cresciute, regalando alla società di via Polidori molte soddisfazioni, come quella re-cente di vedere ben tre atlete nel giro della selezione Area Centro che si sta preparando in vista del Trofeo delle Aree, prestigiosa manifestazio-ne nazionale organizzata dalla Fede-razione Italiana Giuoco Handball.

Nel frattempo, però, le squadre U14 e U16 della Petrarca Pallama-no, sotto la cura sapiente di mister Romualdi, si stanno avvicinando a grandi passi verso le fasi naziona-li, che possono divenire la classica “ciliegina sulla torta” per coronare un’altra stagione vissuta a livelli ec-cellenti: «Per quanto riguarda le fasi nazionali, con grande dedizione ci stiamo preparando per vivere al me-

glio questa esperienza, con l’intenzione di provare a migliorare il quarto posto assoluto raggiunto lo scorso anno dall’U14. Questo, insieme a una eventuale convocazione delle nostre ragazze da parte della selezione dell’Area Centro, sarebbe per noi un risultato di grande prestigio e una motivazione ulteriore ad andare avanti all’interno del percorso che abbiamo intrapreso da anni».

Un percorso segnato da tante vittorie e che, in futuro, potrà ri-servare ancora numerose soddisfazioni per la Petrarca Pallamano.

Un’altra stagione da ricordare per la Petrarca PallamanoMister Ruben Romualdi ci parla dell’U14 e dell’U16, autentiche dominatrici nei rispettivi campionati regionali[segue da pag. 13]

di Omero Ortaggi

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15 2 MAGGIO 2014

posto: Riccardo Glave - Chimera posto: Riccardo Glave - Chimera Lotta Lotta

Ancora un titolo italiano per Riccardo Glave. La giovanissima promessa della Chimera Lotta ha

conquistato il tricolore nei 42 kg della lotta Stile libero ai Campionati Italiani Esordienti di Ostia Lido. Tra 157 atleti di 48 società, Glave è arri-vato in finale con una disarmante prova di for-za che gli ha permesso di superare agilmente ogni avversario e di contendersi l’oro con il barese Samarelli. Dopo una prima fase in equilibrio, l’aretino nel finale ha preso il largo chiudendo l’incontro sul 14-9 e con-quistando il suo ennesimo titolo. Il miglior modo per dare il via ai festeggiamenti per i 40 anni della Chimera Lotta.

posto: Chimera Nuotoposto: Chimera NuotoLa Chimera Nuoto è la

miglior società d’Italia nel-la categoria femminile Ra-gazzi di fondo. La società

aretina ha toccato una delle vette più alte della propria storia sportiva risultan-do come la prima squadra ai Campionati Italiani Giovanili di Fondo Indoor di Riccio-ne. Il merito di questo traguardo sono gli ottimi risultati di Daisy Bertelli, Elisa Fazzuoli e Margherita Porro che, dopo la gloria conquistata ai Campionati Toscani, han-no ottenuto la definitiva consacrazione anche a livello nazionale.

posto: Petrarca Pallama-posto: Petrarca Pallama-nono

L’Under 16 femminile della Petrarca Pallamano non smette di vincere. Le

ragazze terribili di Ruben Romualdi stanno dominando ormai da molti anni la sce-na regionale e si sono ripetute anche in questa stagione aggiudicandosi il titolo toscano e ottenendo l’accesso alle finali nazionali.

Pur essendo la più piccola squadra iscritta al campio-nato, la Petrarca ha otte-nuto il successo dopo aver battuto nell’ultima giornata lo Scarperia per 38-23.

Marco Cavini

1°1°

2°2°

3°3°

IL PODIO DI APRILE

Riccardo Glave apre la festa della Chimera Lotta

Page 16: Il Settimanale di Arezzo 190

16 2 MAGGIO 2014

n risultato storico e frutto di impe-gno e sacrifici, sia da parte dei ragazzi e delle

famiglie, sia da parte del-la società Vasari Rugby Arezzo. È arrivata proprio questo weekend l’ultima partita del campiona-to per i giovani rugbisti dell’Under 16 Elite, che hanno vinto il proprio rag-gruppamento e, grazie a questo successo, adesso potranno giocarsi il titolo italiano di categoria con le altre tre squadre più forti d’Italia. Per parlare

di questa annata straordinaria e di quanto può ancora succedere, abbiamo sentito Da-niele Gelli, presidente del Vasari Rugby.

«Siamo davvero fieri e orgogliosi di questo risultato. Essere tra le prime quattro squadre d’Italia ci fa davvero essere contenti del la-voro che è stato fatto e delle decisioni che sono state prese a monte». Inseriti nel raggruppamento 2, denominato “Coppa degli Appennini”, l’Under 16 Elite del Vasari Rugby ha sempre condotto la classifica del proprio girone, vincendo lo scontro diretto con Modena due setti-mane fa – che ha dato la vittoria aritmetica alla squadra aretina – che adesso si giocherà la vittoria del Campionato italiano di categoria: «L’Under 16 Elite è l’espressione massi-ma di rugby a questo livello nel nostro Paese, alle Final Four incontreremo le vincenti degli altri tre gironi – spiega Gel-li, – che sono società storiche e con molto blasone come la Capitolina Rugby, il Rugby Milano e la Benetton Treviso. Ancora la Federazione non ci ha comunicato dove gio-cheremo, ma dovremmo sfidare la Capitolina l’11 maggio. La squadra, nel frattempo, continuerà a lavorare in vista di questo proibitivo impegno, con l’obiettivo di dare il 100 per cento e ottenere il miglior risultato possibile. Sappiamo che non sarà facile, perché andiamo a incontrare squadre molto organizzate con settori giovanili eccezionali e che hanno un bacino d’utenza molto più grande del nostro, ma visto che ormai siamo arrivati a questo punto, provare a sognare non costa nulla».

U

Vasari Rugby: l’Under 16 Elite trionfa in campionatoI rugbisti aretini sono tra le prime

quattro squadre d’Italia

di Alessio Segantini

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17 2 MAGGIO 2014

nche la stagione 2013-14 sta già volgendo al termine e i leoni aretini dei pattini in linea rinfoderano gli artigli per ricaricarsi in vista dei prossimi impegni sportivi. A stilare il bilancio dell’anno agonistico è la vulcanica presidentessa Paola Sal-vi, fucina d’idee e serbatoio inesauribile di passione sportiva. Per la società di Hockey in line nostrana, l’etichetta adatta per sintetizzare ciò che si è appena

concluso è “anno di passaggio”. Un percorso che non soddisfa appieno la sete di vittoria della Salvi, ma che in realtà ha rivelato più luci che ombre, come lei stessa alla fine ammet-terà. A ben guardare, infatti, già l’Under 12 si è classificata prima nel Campionato regionale. Adesso i piccoli Leoncini attendono l’importante impegno del torneo nazionale di fine maggio a Forlì. Un modo per misurarsi con le più prestigiose realtà della nostra penisola.

L’Under 14 è forse quello che ha lasciato più l’amaro in bocca: nonostante possedesse un potenziale grandissimo, si è posizionato “solo” secondo nel Campionato regionale, venendo poi eliminato ai play-off utili per l’accesso allo step nazionale. Un anno difficile per questa compagine colpita dall’abbandono repentino di due fondamentali atleti e costretta, così, a ridefinire completamente i propri equilibri. Dopo un avvio di stagione faticoso, l’Under 14 ha saputo però risalire la china, dimostrando in seguito un affiatamen-to e una determinazione che si pongono come un fondamento che fa ben sperare per il prossimo anno. Il campanello d’allarme sembra attenuarsi notevolmente se si aggiunge il fatto che alcune ragazze della squadra sono state convocate in Nazionale, dove militano atlete dell’Under 18. Nonostante la loro giovane età e al cospetto di atlete più esperte e qualche anno più grandi, le nostre ragazze hanno dimostrato di non accusare timori reverenziali, sfoggiando inoltre una tecnica che non ha fatto evidenziare gap rispetto alle più rodate.

Infine, anche l’Under 16 ha ricevuto una battuta d’arresto in sede play-off: nonostante il brutto colpo, an-che qui quattro dei suoi elementi sono stati convocati in squadre militanti in Campionati nazionali Under18.

«Lo so, pretendo molto dai miei atleti, ma sono fatta così. Nutro troppa passione per accontentarmi e il mio obiettivo è quello di vincere e dare sempre il cento per cento in campo – confessa Paola Salvi. – Adesso che sto tirando le somme della stagione, mi accorgo che è stata più positiva che negativa. L’anno prossimo avverrà la fusione tra l’Under 14 e alcuni elementi dell’Under 12 per rafforzare il nostro vivaio. La grande novità sarà anche la formazione di un Under 18 nazionale con lo scopo di misurarci con i più forti e formare dei veri atleti per il futuro. Infine, vedere molti dei miei ragazzi vestire l’azzurro della Nazionale e notare gli altri venire agli allenamenti motivati e appassionati come se fosse il primo giorno, questo sì, mi fa ben sperare per il futuro. Sono pronta a ingranare una nuova marcia in più».

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Lions Hockey ArezzoAnno nuovo, grinta nuova

di Giacomo Belli

Paola Salvi, presidentessa dei Lions, assieme ad alcune delle sue ragazze alla Festa dello Sport di Banca Etruria

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18 2 MAGGIO 2014

n innovativo stage rivol-to a istruttori, allenatori e atleti del nuoto areti-no. L’appuntamento è in programma domenica 4

maggio e nasce dalla collabora-zione tra Chimera Nuoto, Società Nazionale di Salvamento e Sport3, le tre società con sede presso il Palazzetto del Nuoto di Arezzo. L’idea è quella di riunire nelle piscine del Centro Sport Chimera tutte le componenti di una società di nuoto, permettendo loro di vivere una preziosa giornata all’insegna della for-mazione e della crescita. Istruttori e allenatori, infatti, saranno protagonisti di una lezione pratica in acqua e di una lezione teorica in aula, provando in prima persona quello che quotidianamente insegnano ai loro atleti e discutendo poi della didattica e della metodologia applicate.

Per gli atleti, invece, sarà l’occasione di vivere un ulteriore pomeriggio di allenamento in cui testare i metodi della pedagogia attiva insegnati da Raymond Catteau, il più grande studioso di nuoto e ideatore dell’omonimo Metodo Catteau.

Questo metodo trova il proprio perno in una didattica di tipo attivo fondata sulla scoperta guidata: l’insegnamento del nuoto non avviene sulla base delle spiegazioni, ma sugli obiettivi e sulle azioni a essi collegati, con l’allievo che sperimenta e conosce il proprio corpo in modo da trovare il miglior movimento per raggiungere un determinato scopo.

«Il nuoto di domani si basa sulla pedagogia dell’azione – spiega il direttore tecnico Marco Magara. – La Chimera Nuoto ha già adottato questo approccio, attuando nella formazione e nell’insegnamento del nuoto una didattica attiva che ha permesso di vivere un miglioramento quantitativo e qualitativo di tutto il suo movimento. La miglior dimostrazione della funzionalità del Metodo Catteau è fornita dalle 58 medaglie conquistate dai nostri atleti nelle varie categorie degli ultimi campionati regionali, culminate in un doppio argento ai Campionati Italiani Giovanili».

Lo stage del 4 maggio sarà filmato e la documentazione prodotta diventerà materiale didattico da utilizzare anche in futuro per continuare a far crescere il nuoto aretino.

Per iscriversi allo stage o per ricevere ulteriori informazioni è possibile recarsi al Palazzetto del Nuoto (in viale Gramsci 7), scrivere una mail a [email protected], chiamare lo 0575/35.33.15 o mandare un sms a Magara al 347/42.49.641.

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Uno stage di nuoto per tecnici e atleti al Centro Sport Chimera

Domenica 4 maggio è in programma una giornata di formazione e di crescita

sulle orme del Metodo Catteau

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19 2 MAGGIO 2014

di Elettra Fiorini

orna a pieno regime l’attività della sezione aretina del Centro Sportivo Italiano. E torna con una serie di eventi che stanno già coinvolgendo numerose realtà sportive aretine, amatoriali e agonistiche, intenzionate a remare tutte nella stessa direzione. Dopo qualche anno di assenza, il CSI, la più antica associazione polisportiva esistente in Italia, ha ripreso le fila del discorso anche ad Arezzo, ottenendo dal 2013 a oggi,

grazie a un forte lavoro di volontariato, risultati sorprendenti. Alla base di tutte le iniziative del CSI sta la concezione di sport come momento di auto-educazione e impegno, di incontro e di crescita individuale e collettiva. Obiettivi sociali rilevanti che il Commissario Paolo Casalini e l’intero tessuto del CSI intendono realizzare instaurando un legame a doppio filo con tutte le principali dimensioni aggregative, penetrando nei circoli e negli oratori parrocchiali, nelle società sportive della provincia e nei gruppi che da sempre operano intorno alla Chiesa.

«Proprio all’inizio del mese scor-so abbiamo organizzato qui ad Arezzo un incontro tra la nostra sezione territoriale e i parroci del-la Diocesi per riflettere insieme sulle opportunità concrete che lo sport può offrire ai vari ambienti parrocchiali della zona – spiega Paolo Casalini, commissario re-sponsabile della sezione aretina del CSI. – E ci siamo trovati tutti d’accordo nell’affermare che ancora oggi lo sport è capace di svolgere, tra i giovani, il ruolo di catalizzatore e di avvicinare e coinvolgere ragazzi di tutte le età. Una conferma molto impor-tante che avvalora ulteriormente la nostra visione dello sport come qualcosa in grado di promuove-re e migliorare la persona nella sua interezza».

E proprio adesso, in occasione del suo sessantesimo compleanno, il CSI riprende la sua attività capillare sul territorio con un insieme di iniziative rivolte agli sportivi di ogni età e categoria. Oltre alla Junior Tim Cup, oggi giunta alle sue fasi finali con un bilancio di partecipazione più che positivo, il comitato aretino ha ade-rito alla 6a edizione della Gazzetta Cup, un torneo a livello nazionale dedicato ai ragazzi tra i 9 e i 13 anni e organizzato dal CSI e dalla Gazzetta dello Sport. «È il secondo anno consecutivo che promuoviamo questa

iniziativa. Parteciperanno squadre oratoriali, amatoriali e società che si sfideranno all’italiana domenica 4 maggio all’Oratorio di S. Domenico, per poter accedere alle fasi nazio-nali – continua Casalini. – Abbiamo inoltre da poco stipulato una colla-borazione con il CAI aretino per l’or-ganizzazione di quattro escursioni, da dilazionare da qui a ottobre, e ci stiamo dando da fare per realizzare dei tornei di bocce, biliardino e ping-pong all’interno dei circoli e delle parrocchie, in modo da mostrare a tutti il vero spirito dello sport: un’oc-casione di divertimento, confronto e unione».

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Lo sport per la persona umana: gran ritorno del CSI ad Arezzo

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20 2 MAGGIO 2014

di Omero Ortaggi

così il demotivatissimo Arezzo del Chiapp, rimedia all’unica lacuna nella casellina del-le statistiche, ovvero quella delle sconfitte casalinghe.

Missione compiuta contro la Colligiana, che espugna il colle di San Cornelio a colpi di Mitra senza che gli amaranto abbozzino la benché mini-ma reazione.

Niente, addormentati come sotto effetto di un quintale di antistaminici con l’allergia alla lotta final-mente sconfitta a prezzo di una sonnolenza infinita in campo.

Il presidente Ferretti, novello Demostene, si lancia, bontà sua, nell’ennesima Filippica, mostrando final-mente comprensione per il povero tifoso amaran-to, razza ormai in via di estinzione e prossimamente protetta dal WWF alla stregua dell’airone cenerino.

Massì: «Sono d’accordo con chi ha messo lo stri-scione in tribuna, non abbiamo attributi, ho le idee chiare, un progetto e bla, bla, bla».

D’altra parte, era proprio l’oratore greco di cui sopra colui che sosteneva che la via più rapida e sicura per sfuggire alle critiche è correggersi. Anche se non sempre funziona.

Nota a margine, la presa di posizione della So-cietà contro gli attacchi verbali al presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, in città per ritirare un premio dedicato alla memoria di Azelio Rachini.

Forse c’è del vero: anziché prendersela con lui, era meglio rivolgere un coro più attinente alla situa-zione: “C’Abete rotto il calcio”.

Diego Alejandro CUBIL-LOS

Dopo l’infortunio di Mar-tinez e la partenza di Qua-drini, il suo rientro vale quan-to una borraccia d’acqua nel deserto del Gobi, per permettere a Chiappini qual-che soluzione offensiva in più. Per quel poco che abbiamo visto contro la Colligiana, diciamo che si può ben sperare.

Thomas SCARPELLIIl mister l’ha visto giù in

settimana e l’ha messo a sedere accanto a sé in panchina, preferendogli il compagno di reparto. Scarpelli, moderno Golia, ancora una volta si è visto superare da… David.

Federico BELLAVIGNASembrerebbe ingene-

roso, in una squadra che non gira, puntare l’indice su un classe ’94. Però, dài, si può almeno dire che potrebbe fare un po’ di più? Deve suonare come un complimento, un atto di fiducia nelle sue doti, fi-nora poco emerse. La battuta è brutta: sarà anche una Bella Vigna, ma il vino sa di tappo. Toccherà fare un salto in enoteca.

E

Statistiche, l’ArezzoStatistiche, l’Arezzoaveva un’unica lacuna…aveva un’unica lacuna…

-

di Luca Stanganini

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

una settimana dall’incontro con Andrea Vitali, sa-bato 3 maggio, alle ore 17, torna Il Giardino delle Idee nella splendida cornice del Teatro Vasariano di Piazza Grande. Alan Friedman sarà il nuovo super-

ospite per presentare Amma zziamo il gattopardo, il suo ultimo libro, edito da Rizzoli.

Friedman è giornalista, produttore e conduttore televisivo, oltre che autore di best seller dell’economia e della politica. Corrispondente a Milano per il Financial Times dal 1983 al 1989, poi dal 1990 a New York, è stato fregiato del British Press Award per ben quattro volte, ha fi rmato inchieste sullo scandalo “Iraq-gate” e libri di successo come Tutto in famiglia, sulla famiglia Agnelli. Nel 1995 ha condotto Money Line, la rubrica settimanale di Rai 3, e dal 1996 il programma televisivo Maastricht Italia, per quattro edizioni, sempre sulla terza rete Rai.

Perché l’Italia è precipitata nella peggiore crisi degli ultimi trent’anni? È colpa dell’austerity imposta dall’Europa? O della mediocrità della classe dirigente? Esiste una ricetta per salvare il Paese? Partendo dalla propri a esperienza di giornalista, Friedman ripercorre la storia dell’Italia a partire dagli anni Ottanta, quando era la “quinta potenza economica del mondo” e sembrava avviata verso un’autentica modernizzazione, fi no alle drammatiche vicende degli ultimi anni, illustrando atti e fatti del potere nello stivale.

Mediante conversazioni con i protagonisti dello scenario politico-economico, con uno stile diretto ed effi cace, l’autore rivela ciò che spesso è stato omesso o taciuto dalla cronaca e giunge a delineare una sorta di Piano Marshall per l’Italia: dieci punti densi di riforme per sconfi ggere quel conservazionismo che da decenni è disposto a “cambiare tutto perché nulla cambi” e per rimettere il Paese sul binario della crescita e

dell’occupazione. Abbattere il debito pubblico, creare nuovi posti di lavoro, tute-

lare le fasce deboli, tagliare le “pensioni d’oro”, promuovere l’oc-cupazione femminile, ridisegnare la pubblica amministrazione,

tagliare gli sprechi della sanità e delle Regioni, istituire una patrimoniale leggera ma equa, liberalizzare i ser-vizi nell’interesse del consumatore, varare una nuova politica industria-le di investimenti mirati. L’agenda di governo sembre-rebbe già scritta.

Prima, però, bi-sogna ammazzare il gattopardo.

AMMAZZIAMO IL GATTOPARDOALAN FRIEDMAN PRESENTA

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AREZZO BELLE ARTI

di Chiara Marcelli

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

orna l’arte all’Informagiovani di Piazza Sant’Agostino, ad Arezzo, ormai divenuto uno degli spazi cittadini più apprezzati e utilizza-ti per chi vuole esporre. Sabato 3 maggio, alle 17, si inaugura la mostra collettiva di pittura Non solo eroici ma vivi a cura di Anto-

nella Cedro, evento organizzato in collaborazione con Lagag Art Group.Nove gli artisti presenti: Andrea Andreoni, Mario Bernardini, Giu-

lia Bilancetti, Antonella Cedro, Stefania Cerbini, Corrado D’Ales-sandro, Laura Serafi ni, Luciano Tarasco e Gea Testi.

L’esposizione, nelle intenzioni della curatrice, chiude un cerchio ini-ziato a settembre 2013 con la mostra di grafi ca, fotografi a e scultura Message in a bottle nella ex chiesa della Madonna del Duomo, prosegui-to lo scorso febbraio con Sfumettature di artisti. Dalla matita al mouse, collettiva di fumetti e illustrazioni dislocata tra l’Informagiovani e il bar Place Vendôme di via Garibaldi.

«Anche questa volta i partecipanti sono per la maggior parte amici – afferma la Cedro. – Ho lasciato loro ampia libertà di esprimere la propria arte, senza dare particolari indirizzi. Alla fi ne la vedo come una sorta di rim-patriata e confronto con colleghi dai linguaggi variegati».

Le opere che saranno esposte dimostrano in-fatti una grande eterogeneità, sia a livello di stili, sia di tecniche; i protagonisti sono tuttavia legati da passione e voglia di manifestare il loro amore per l’arte. A fi gure che hanno già alle spalle una lunga carriera – come la stessa curatrice, il fo-tografo e pittore Andrea Andreoni e gli eclettici Mario Bernardini e Corrado D’Alessandro, che anche attraverso il marchio “Arxaia” si occupa-no con successo di ceramica, affresco, pittura, scultura, gioielli, costumi e scenografi e – sono state abbinate fi gure emergenti e di talento come Giulia Bilancetti, Stefania Cerbini e Gea Testi.

Laura Serafi ni proporrà alcune opere dalla for-tunata serie Mappe, con cui ha riscosso tanti ap-prezzamenti di pubblico e critica alla mostra per-sonale Percorsi di vita fl uente, allestita lo scorso autunno all’interno del centro benessere “Corpo e mente” di Arezzo e riproposta nell’ambito del concorso nazionale Chimera Arte Arezzo a gen-naio di quest’anno.

NON SOLO ERONOVE PITTORI ESPONGONO ALL’INFO

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

OICI MA VIVIORMAGIOVANI

Special guest il veronese Lucia-no Tarasco, poeta e pittore foriero di un intenso astrattismo.

Un titolo singolare e curioso, infi ne, quello scelto per l’evento, la cui origine verrà rivelata solo durante la serata inaugurale.

Non solo eroici ma vivi prosegui-rà, negli orari di apertura dell’In-formagiovani, fi no al prossimo 27 maggio. Sponsor dell’iniziativa sono Spazio Libero, Ego Zone Arezzo, Copyservice, Life, Auto-scuola Start e S.B. Gioielli.

di Marco Botti

A SANSEPOLCRO L’ARTE DECOLLA!Giovedì 1° maggio prende il via Palazzolo Arte

L’aviosuperficie di Palazzolo, frazione di Sansepolcro, ospita la seconda edizione di Palazzolo Arte, even-to curato da Giovanni Pichi Graziani, presidente dell’Associazione di promozione culturale e sociale

Soljaris. L’iniziativa si terrà durante il Festival Internazionale del Volo 2014, appuntamento ormai storico dove dal

1° al 4 maggio confluiranno centinaia di equipaggi provenienti da tutto il mondo.Quattro saranno gli artisti principali delle mostre allestite per l’occasione all’interno del festival: Katarina

Alivojvodic, Rob erto Ghezzi, Riccardo Antonelli e Damiano Taurino. Alle quattro personali si aggiungeranno le opere dedicate al tema del “volo” eseguite da apprezzati

pittori come Giancarlo Montuschi, Maurizio Rapiti, Laura Serafini, Stefano Camaiti, Andrea Dominici, Gio-suè Falcone e altri autori del territorio. Sarà inoltre dedicato uno spazio particolare ai giovani illustratori della zona, che potranno così esporre i loro lavori.

Venerdì 2 maggio sarà l’occasione per ammirare da vicino anche una sessione di live pain-ting guidata dal pittore Giosuè Falcone, che mostrerà la sua particolare tecnica pittorica, che prevede la combustione della tela per mostrarne il contenuto celato.

Sugli scudi pure la musica, con serate scoppiettanti in cui otto band e otto dj si alterneran-no, dalle 21.30, sul palco allestito nell’aviosuperficie. Sara Gnassi

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

al 24 aprile al 17 maggio 2014 il Centro benessere “Corpo e Mente” di via Tanucci 21, ad Arezzo, ospita Il sublime tra reale e surreale, mostra di pittura di Maurizio Rapiti, la sua prima personale ad Arezzo.

Rapiti, classe 1985, è nato a Sansepolcro (Ar) e vive e lavora a Cerbara di Città di Castello (Pg). Nonostante la sua giovane età, dal 2009 espone con personali e collettive e partecipa con successo a concorsi nazionali. Negli anni ha conseguito una cifra stilistica fi gu-rativa inconfondibile, sospesa tra reale e onirico, carica della luce, dei colori e dei silenzi che contraddistinguono la sua Valtiberina.

Il sublime tra reale e surreale è il terzo appuntamento di L’incanto dell’essere tra corpo e mente, il progetto artistico curato da Marco Botti che dal 20 febbraio anima il Centro benessere “Corpo e Mente” di Laura Giannini e che vede come protagonista ancora la fi gura femmi-nile, elemento con cui Rapiti affronta la dicotomia tra reale e surreale, soggetto e autore, raffi gurante e raffi gurato.

La donna, soggetto ricorrente nella produzione del pittore valtiberi-no, richiama quel tipo di bellezza delle atmosfere delicate e incantate dei quadri preraffaelliti, una bellezza sublimata lontana dai canoni estetici delle pubblicità su riviste patinate e di moda.

Giovedì 24 aprile si è svolto il vernissage, arricchito da una degu-stazione di vini e prodotti tipici in collaborazione con Fattoria “Il Muro” della Famiglia Pancaro di Arezzo.

A seguire il pubblico presente ha potuto assistere a un originale evento musicale: un supergrup-po composto da Laura Giannini e Andrea Ciri, rispettivamente voce e chitarra degli Sciapò, a cui si sono uniti due componenti dei Bugdub, Riccardo Tinti (batteria e cajón) e Luca Viviani (tromba), ha presentato un irresistibile reperto-

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LA FIGURA FEMMINILE NELL’

IL SUBLIME TRA

Completami

Estrospezione

Page 25: Il Settimanale di Arezzo 190

25IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

rio fatto di swing e cover internazionali riarrangiate.Da non perdere il fi nissage della personale di sabato 17

maggio, alle ore 17, con una dimostrazione di sunny mas-sage. Immersi nell’inebriante profumo del tiarè, i presenti conosceranno un massaggio attivatore dell’abbronzatura, che contribuirà ad avere una pelle dorata in modo rapido e duraturo.

Il progetto L’incanto dell’essere tra corpo e mente termi-nerà il prossimo 13 dicembre e coinvolgerà in tutto otto artisti tra fotografi a, pittura e arte musiva: Silvia Logi, Ros-sana Ruggiero, Maurizio Rapiti, Sofi a Sguerri, Alessandro Schinco, Katarina Alivojvodic, Elisa Sestini ed Elisa Mo-desti.

di Cecilia Falchi

IN TRINCEAAlla scoperta dei mezzi di comunicazione più usati durante la Grande Guerra

Il Museo dei Mezzi di Comunicazione di Via Ricasoli ha inaugurato In trincea, una mostra dedicata alla storia della comunicazione durante la Prima Guerra Mondiale. Un percorso temporale nel quale esaminare i numerosi mezzi usati per facilitare lo scambio di informazio-

ni in trincea. Dalla comunicazione affidata ai piccioni viaggiatori alle lanterne magiche per la proiezione di immagini microscopiche, stratagemma utilizzato per veicolare messaggi segreti: sono tante le curiosità che affiorano da questa iniziativa.

All’interno della mostra sarà possibile inoltre osservare i più comuni e usati telegrafi con e senza fili e la telefonia da campo, e scoprire anche diversi tipi di strumenti di misura, tavoli da comando, postazioni mediche e molto altro.

L’esposizione è la quarta della serie di collaterali organizzate in occasione della Fiera Anti-quaria di Arezzo, in stretta collaborazione fra Comune, Associazione Collezionisti Storici Aretini e il Museo dei Mezzi di Comunicazione.

La mostra è allestita all’interno delle sale del centro di accoglienza turistica “Benvenuti ad Arezzo”, in Piazza della Libertà, e sarà visibile dal 25 aprile al 13 luglio 2014.

L’ingresso è gratuito ed è consentito tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 13.30 alle 17.30. www.museocomunicazione.it Chiara Savarino

ARTE DI MAURIZIO RAPITI

A REALE E SURREALE

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 201414

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TIRARE CALCI A UNNELLO ZAINO UN D

na squadra amatoriale compatta quella del-la Indomita Quarata juniores e il suo al-lenatore Alberto Branchi ne è molto fi ero: con questi calciatori, di età compresa dai 17

ai 21 anni, ha uno stretto rapporto.Alberto ha 30 anni, è un ragazzo energico; laurea-

to in Filosofi a, in qualità di volontario Avis Giovani Donatori (dai 18 ai 32 anni) svolge il Servizio Civile presso la sede in via dell’Anfi teatro, affi anca e aiuta nei numerosi compiti da svolgere l’impiegato fi sso. E come membro del progetto Il dono nello zaino svolge la sua opera di proselitismo presso le scuole superio-

ri, nelle quali gli studenti si sono dimostrati sensibili e interessati.

Qualche giorno fa proprio i giocatori – i maggio-renni – dell’Indomita Quarata, prendendo esempio dal loro Mister, sono andati in due tranche al centro trasfusionale a donare il sangue!

Alberto, per questi ragazzi era la prima volta: hanno mostrato un po’ di timore?

«È stata una decisione matura e consapevole. Una nuova situazione per la quale ogni preoccupazione è svanita grazie alla professionalità del Direttore Pier-luigi Liumbruno e degli infermieri e alla capacità di mettere i ragazzi a loro agio, rispondendo in modo chiaro alle loro domande».

Come vorrebbe fosse defi nito questo gesto?«Senza eroismo: donare il sangue è da considerarsi

un gesto normale, di solidarietà sociale, e comunque all’ago non si sfugge… prima o poi, che sia per inie-zioni o prelievi, bisogna affrontarlo».

Ad Arezzo quanti donatori attivi ci sono attual-mente?

«Sono circa 3000: le donne possono donare ogni 6 mesi e ogni 3 gli uomini. Il bisogno di sangue col tempo è aumentato e aumenta: se tutti lo donassero anche una sola volta nella vita, il problema non esi-sterebbe. Può toccare a tutti di averne bisogno… è una sostanza vitale che purtroppo non si può ripro-durre artifi cialmente!».

U

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

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Certamente donare va al di là di ceto sociale, re-ligione e razza. Ci sono anche donatori stranieri?

«Sì, ed è giusto far sapere che nella nostra realtà aretina abbiamo donatori provenienti dall’Est Euro-pa e arabi».

Alberto, adesso cosa altro state progettando?«Stiamo lavorando per costruire un gruppo di

giovani di Avis comunale. Abbiamo una palestra convenzionata con uno sconto per gli appartenen-ti alla nostra associazione: fare sport aiuta a vivere meglio!».

Quali sono solitamente i dubbi dei ragazzi che vengono a donare?

«Rispetto agli adulti di 40-50-60 anni, i giovani sono meno costanti, ma in loro vi è comunque un certo senso di responsabilità: chiedono, ad esempio, se aver fatto uso di droghe in passato possa com-promettere la loro donazione. Vorrei ricordare che donare offre il vantaggio di essere controllati gratu-itamente».

Dietro Avis c’è un mondo: un’effi cace collabora-zione con Firenze, con le varie sedi zonali delle valli e regionali. Andare nelle scuole e organizzare eventi aumenta consensi e partecipazione.

Anche i quartieri di Porta Crucifera e Sant’Andrea sono in prima linea. Abbiamo curiosato su Facebook e abbiamo visto Alberto Branchi vestito in costume giostresco: un giovane normale che vuol portare nel-

lo zaino un dono bellissimo. E, a proposito dell’In-domita Quarata, ci ha confi dato che un ragazzo della squadra da poco diciottenne è ancora titubante… gli aghi gli fanno molta impressione. Ma resta il fatto che Gianmaria, così si chiama, è andato ugualmente in ospedale insieme ai suoi compagni! Proprio così: il ragazzo si sta prendendo soltanto i suoi tempi per poi andare senza più fermarsi fi no alla meta!

N PALLONE E PORTARE DONO BELLISSIMO! di Ivana

Marianna Pattavina

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 2 MAGGIO 2014

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INFORMAGIOVANI (PIAZZA SANT’AGOSTINO)EDICOLA “SAN MICHELE“ (PIAZZA SAN MICHELE)

“LA FELTRINELLI POINT” (VIA CAVOUR 13)EDICOLA RAJA (VIA GUIDO MONACO)EDICOLA “AMIDELLI” (VIA PORTA BUIA)

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EDICOLA “SCARTONI” (PIAZZA SAN GIUSTO)

“IL GIORNALAIO” (VIA REDI)EDICOLA “ROSSI” (VIA PACIOLI)

EDICOLA “DALLA NOCE” (P.ZZA GIOTTO)

EDICOLA VIA ERBOSA

EDICOLA PERLINI (VIA GIOTTO)EDICOLA “ROSI ANTONIO” (VIA MECENATE)

EDICOLA “BURRONI” (VIA TARLATI)PAPER CO. (CENTRO COMM. SETTEPONTI)

EDICOLA “SAN LEO”BOTTEGA DI GIACCO (SAN GIULIANO)

EDICOLA “IL FUMETTO” (QUARATA)CARTOLIBRERIA “MILLE IDEE”

(VIA FIORENTINA 244)FOTO OTTICA MARCO

(VIA DAL BORRO 68/70)SPAZIO SEME (VIA DEL PANTANO 36)

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CONTRATTI A DISTANZCOMMERCIALI: LE NUO

contratti a distanza e fuori dai locali commerciali sono regolati dal Codice del Con-sumo (D. Lgs. 6 settembre 2005, n. 206), il quale è stato recentemente oggetto di modifi che, abrogazioni e integrazioni con l’emanazione del D. Lgs. del 21 febbraio 2014, n. 21.La nuova riforma attua la direttiva comunitaria 2011/83/UE che tutela maggiormente

e in maniera più effi cace i diritti dei consumatori.Preliminarmente è necessario ricordare le defi nizioni di:• contratto a distanza: qualsiasi contratto concluso tra il professionista e il consuma-

tore nel quadro di un regime organizzato di vendita o di prestazione di servizi a distan-za senza la presenza fi sica e simultanea del professionista e del consumatore, mediante l’uso esclusivo di uno o più mezzi di comunicazione a distanza fi no alla conclusione del contratto, compresa la conclusione del contratto stesso (ad es. le televendite, i contratti conclusi per telefono, per videotelefono, per fax, etc.).

• contratto negoziato fuori dei locali commerciali: qualsiasi contratto tra il profes-sionista e il consumatore:

– concluso alla presenza fi sica e simultanea del professionista e del consumatore, in un luogo diverso dai locali del professionista (ad es. i contratti conclusi presso la propria abitazione o durante una gita);

– per cui è stata fatta un’offerta da parte del consumatore, nelle stesse circostanze di cui al numero 1;

– concluso nei locali del professionista o mediante qualsiasi mezzo di comunicazione a distanza immediatamente dopo che il consumatore è stato avvicinato personalmente e singolarmente in un luogo diverso dai locali del professionista, alla presenza fi sica e simul-tanea del professionista e del consumatore;

– concluso durante un viaggio promozionale organizzato dal professionista e avente lo scopo o l’effetto di promuovere e vendere beni o servizi al consumatore.

Ciò premesso, le novità della riforma sono numerose e tra le più importanti si ricor-dano:

• l’obbligo di informativa precontrattuale: viene stabilito un obbligo, più gravoso

I

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO2 MAGGIO 2014

ZA E FUORI DAI LOCALI OVE NORME

rispetto al passato, per il professionista che dovrà fornire al consumatore, in modo chiaro e comprensibile, tutte le informazioni inerenti al tipo di contratto che verrà stipulato (caratteristiche dettagliate del prodotto o del servizio, prezzo in ogni sua componente – come spese aggiuntive, costi di spedizione e imposte, – l’identità esatta del professionista, le garanzie a favore del consumatore, etc.);

• obbligo di forma scritta, di linguaggio facilmente comprensibile e di particolari requisiti formali che devono avere i contatti stipulati tra professionista e consumatore, sia per i contratti a distanza, sia per i contratti stipulati fuori dai locali commerciali, ai cui articoli (50 e 51) della riforma si rimanda per la loro specifi ca lettura;

• diritto di recesso o ripensamento: il consumatore, se è stato correttamente informa-to dell’esistenza di tale diritto, può entro 14 giorni (prima erano 10 giorni) recedere dal contratto, senza necessità di motivazione e di costi o penali aggiuntive; il consumatore, se non è stato informato di tale diritto, avrà facoltà di recedere entro 1 anno (contro i pre-cedenti 60 giorni dalla conclusione del contratto e i 90 giorni dalla consegna del bene);

• vengono disciplinate anche le modalità di recesso, che può essere effettuato in for-mato cartaceo su appositi stampati o in formato elettronico mediante la compilazione di appositi moduli sul sito internet del professionista. Da ricordare è che la prova del recesso è sempre a carico del consumatore;

• il professionista, sempre in caso di recesso, ha meno giorni (dagli attuali 30 si passa a 14 giorni) per restituire le somme versate dal consumatore, mentre quest’ultimo dispone di 14 giorni, e non più 10, per restituire il bene. Inoltre il consumatore ha la possibilità di restituire il prodotto anche se deteriorato, essendo ritenuto responsabile soltanto per la diminuzione del valore.

Le nuove disposizioni entrano in vigore dal 13 giugno 2014, mentre le modifi che e le abrogazioni sono entrate invece in vigore il 26 marzo 2014.

Avv. Giacomo Chiuchini [Avvocato del Foro di Arezzo]Per porre domande inerenti all’inserto scrivete all’indirizzo di posta elettronica

[email protected]

a cura dell’avv.GiacomoChiuchini

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ero Maggio e l’allagaggio o per meglio dire l’alle-

gagione – ovvero come le piante formano i propri frutti. Questo è il momento per alcune piante, anche molto diverse fra loro per dare forza e acqua ai propri frutti. Le fave ad esempio reagisco-no in modo molto positivo quando l’inoltro della primavera, alterna equilibrate fasi di pioggia e sole, strutturando in modo robusto e corposo i semi e il baccello che li contiene e di cui la maggior parte di noi è ghiotta.

Stessa cosa succede alle tante piante da frutto che purtroppo, durante questa fase e spes-so anche quando fi oriscono, sono irro-rate di sostanze chimiche nocive, per aumentarne la produzione. Sostanze dannose per la nostra salute, ma in particolare per le api che, a oggi, cor-rono un serio pericolo di estinzione.

Pipers in concertoSabato 3 maggio

2014 alle 22 al Cir-colo Culturale Arci Aurora di piazza sant’Agostino i Pi-pers, alternative folk pop, presenteranno il loro ultimo album Juliet Grove, uscito per Pippola Music.

Il titolo del nuovo disco prende spunto dal nome della strada in cui la band ha abitato durante il periodo di registrazione, a Wolverhampton. È lì che il trio ha lavorato sotto la produzione e la su-pervisione di Gavin Monaghan (Edi-tors, Ocean Colour Scene, Scott Mat-thews). Ingresso libero.

Gigolò per caso di John Turturro ***

A pochi anni dall’apparizione-omaggio in Paris-Manhattan, Wo-ody Allen torna a farsi dirigere nei panni dell’interprete puro in Gigolò per caso, quinta prova registica dell’attore John Turturro.

Sebbene non sia un musical in senso stretto, il film potrebbe essere definito senza difficoltà una “com-media romantica musicale”. Turturro realizza infatti un’opera mutevole e multiforme, capace davvero di trasformarsi e cambiare, nell’andamento e nei toni, all’unisono con i brani e le composizioni che impreziosiscono una colonna sonora colta e raffi-natissima.

Con finezza, mestiere e competenza, ma sen-za mai prendersi troppo sul serio, Turturro è riuscito nell’impresa rara di realizzare una commedia agro-dolce toccante e armoniosa, solo apparentemen-te spensierata, permeata da un sentimento di deli-cata nostalgia e da un umorismo sottile.

di Lucio Massai

È RISORTO BERLUSCONI

È risorto per Pasqua Berlusconi,cacciato dalla porta, è alla finestra:la stessa faccia e, con gli stessi toni,annuncia la vittoria della destra.

Macché! Son sogni, soltanto illusioni,la solità appetibile minestrain vista delle prossime elezioni:le stesse note, con la stessa orchestra.

Ma a Renzi tutto questo mette un tarlo:non deve affatto sottovalutarloperché quell’uomo è capace di tutto,

anche tornare vergine e al debutto.Dovrà far presto e mantener l’impegno,se vuol che vada in porto il suo disegno.

di Leonardo Zanelli

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di Fabio Mugelli

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