Il Settimanale di Arezzo 129

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WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) 0575/1786102 - INFO@STRASICURA.EU ANNO III NUMERO 129 • VENERDÌ 21 DICEMBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO OFFERTO DA UNOAERRE appuntamento appuntamento a venerdì 11 a venerdì 11 gennaio 2013 gennaio 2013 AREZZO, VIA ROMANA 13/M, TEL. 0575/942263 – SUBBIANO, LOC. CASTELNUOVO, TEL. 0575/421338

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Il Settimanale di Arezzo 129

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0575/1786102 - [email protected]

ANNO III NUMERO 129 • VENERDÌ 21 DICEMBRE 2012 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: SCATTO OFFERTO DA UNOAERRE

appuntamento appuntamento a venerdì 11 a venerdì 11 gennaio 2013gennaio 2013

AREZZO, VIA ROMANA 13/M, TEL. 0575/942263 – SUBBIANO, LOC. CASTELNUOVO, TEL. 0575/421338

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO III NUMERO 129 – VENERDÌ 21 DICEMBRE 2012

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI

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EGV

LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS,

IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE

EDIZIONI GIORGIO VASARI SONO PARTNER NEL

PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA

COMUNITÀ DI AREZZO E IL

BENESSERE DELLE PERSONE CHE VI

ABITANO

VITA DELLA CITTÀ3 Verso le elezioni, ne parliamo con Pagliazzi (PdL) e Bracciali (Pd)5 Natale low cost ad Arezzo6 Uno sguardo sul 201210 Alberto Rossi, macellaio tra tradizione e moder-nità

COCKTAILS & DREAMS7 Come “costruire” un cocktail

AREZZO’N’ROLL8 Karemaski Natale Live 2012: cinque concerti in cinque giorni

AREZZO SPORT13 DANIELE BENNATI, il sapore del riscatto15 L’ALFABETO DELLO SPORT ARETINO DEL 2012: sin-goli atleti e squadre giovanili17 Avversari a… Pezzetti!

18 Ci vuole passione: Fabio Cherici racconta il suo brillante ritorno nel mondo del judo19 Riccardo Glave, un talento tutto aretino20 Al Centro Sport Chimera arriva il maestro di squash

CULTURA21 Un pacco pieno di divertimento sotto l’albero: gli appuntamenti natalizi con i Noidellescarpediverse 22 Le categorie economiche: «Anche percorsi espositivi e didattici sull’Aratore di Arezzo»24 A M’arcordo: dodici anni di Cenacolo in una mo-stra natalizia26 Esiste un posto segreto del cuore?30 Gli appuntamenti al “Signorelli” di Cortona

TRUCCO & PARRUCCO27 Ogni volto ha la sua perfezione

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

IL RITORNO IN CAMPO DI BERLUSCONI. CE NE PARLA GIANNI PAGLIAZZI

bbiamo intervistato il vicepresidente del Consiglio comunale della nostra città, Gianni Pagliazzi, del PdL.

Pagliazzi, come vede il rientro in cam-po del Cavaliere?

«Berlusconi aveva dichiarato l’intenzione di non ricandidarsi alle prossime elezioni per fare in modo che il nostro sistema politico fosse in grado di adope-rarsi verso un cambiamento a favore dei giovani, del

rinnovamento e della modernizzazione.

Matteo Renzi è stato l’ago della bi-lancia, se lui avesse vinto le Primarie al-lora Berlusconi si sa-rebbe fatto da parte, perché credeva nella forza delle sue idee e nella sua demagogia; però avendo perso quest’occasione, il Cavaliere si è sentito chiamato in causa per fare in modo che il Governo non cada sotto le mani della sinistra».

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PD: LE REGOLE DEL TOTO-PARLAMENTA-RE. CE NE PARLA MATTEO BRACCIALI

atteo Bracciali, consigliere comuna-le di Arezzo e capogruppo del Partito Democratico, ha sciolto alcuni nodi sulle Primarie che si svolgeranno a fi ne

mese, in cui questa volta si voteranno i parlamentari.«Ancora Primarie. Il segretario e candidato premier

Pierluigi Bersani ha rispettato il suo impegno di sele-zionare i candidati parlamentari del Pd per le prossi-me elezioni attraverso lo strumento delle Primarie. Si voterà sabato 29 o do-menica 30 dicembre e potranno farlo tutti colo-ro che hanno partecipato alle primarie del 25 no-vembre in cui si sceglie-va tra Renzi, Bersani e Vendola, ma anche tutti gli iscritti al Pd nell’anno 2011 che rinnoveranno la tessera entro la data del voto.

Il Direttivo, inoltre, ha approvato la doppia preferenza per garanti-re la parità di genere (le donne in lista dovranno raggiungere almeno il 33%).

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

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Alfano non poteva essere un suo “delfi no”?«Purtroppo credo che non ci sia nessuno in grado

di assumersi questo ruolo al momento, nemmeno Alfano. Per quanto io sia uno che approva piena-

mente le Primarie, non so quanto il Segretario del PdL avrebbe potuto competere a livello politico con persone di maggiore caratura, come può essere Bersani.

Mi piaceva Giorgia Meloni, poteva essere il Renzi di de-stra, ma con l’avanzare del tempo sembra che lei si sia distaccata troppo dai binari che aveva intrapreso inizial-mente. Magari un delfi no di Berlusconi c’è, e magari sarà lo stesso Berlusconi a lanciar-lo. Se è abile, ha buone idee e

una buona preparazione, non vedo perché no».Un’ultima domanda: se dovesse scegliere un

nome tra quelli citati in precedenza, chi le pia-cerebbe vedere seduto sulla poltrona di premier?

«Non ho dubbi: Silvio Berlusconi».

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Sarà battaglia vera anche ad Arezzo. Saranno del-la partita, con ogni probabilità, il segretario del Pd Marco Meacci [foto qui sotto a sx] e la deputata uscen-te Donella Mattesini [al centro], entrambi bersaniani.

Mentre Marco Donati [foto a dx], assessore allo Sport e al Bilancio del Comune di Arezzo, sarà l’espressione dei renziani nella nostra Provincia, e rivolgo in lui tutta la mia fi ducia dato che abbia-mo condiviso la campagna di supporto al Sindaco di Firenze. Ideologicamente parlando, è necessaria un’opera di rinnovamento della politica aretina per poter migliorare anche quella nazionale, perché le fondamenta sono la prima fase per costruire un’ot-tima casa. I giochi però sono ancora aperti e altri candidati potrebbero palesarsi all’orizzonte».

testo raccolto da Giacomo Manneschi

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

NATALE LOW COST AD AREZZO di Elena Aiello

a crisi si vede anche, e soprattutto, a Natale, così che uno dei periodi più allegri dell’anno potrebbe diventare solo il costante ricordo delle ristrettezze economiche vissute fi nora;

ma nello spirito di Charlie Bucket di La fabbrica di cioccolato possiamo ritrovare la semplicità dell’atto del donare e del ricevere: lo spirito del Natale nella sua pura essenzialità.

Cercando di fare Babbo Natale con 80 euro di budget per sei regali, sia-mo andati in giro per capire se fosse possibile esaudire almeno un picco-lo desiderio per ciascuno e cosa ci fosse da regalare; abbiamo scelto la classica famiglia: genitori, una fi -glia adolescente, un fi glio di sei anni e due nonni.

Trovare regali low cost per gli uomini è realmen-te diffi cile: per comprare qualcosa di utile, privi-

legiando regali etici, a “chilometro zero”, ci siamo letteralmente persi tra le bancarelle della “Città di Natale”, che si trovano tra piazza San Jacopo, piazza Risorgimento e piazza Guido Monaco.

Iniziando dal compito più diffi cile – trovare i re-gali per i tre rappresentanti del genere maschile della

famiglia, – ci siamo decisi a cercare oggetti utili e che potessero durare nel tempo: escluso quindi l’ambi-to culinario, ci siamo imbattuti in alcuni regali che avremmo davvero comprato: in piazza Risorgimento c’erano bei guanti imbottiti (12 euro) in vari colori, mentre nella vicina piazza San Jacopo c’erano por-tamonete in pelle neri, “testa di moro” o cuoio a 15 euro. Per il bambino di sei anni, invece, lo stand di Oxfam in piazza Guido Monaco aveva delle fanta-stiche bolle di sapone (8,80 euro), e una papala equa e solidale (13 euro); per le donne, invece, da Oxfam c’erano un set di teiera e tazza (9,4 euro più 4,2 euro) e un portagioie fatto a mano (5 euro), mentre nello stand limitrofo i bottoni diventavano orecchi-ni artigianali che per 5 euro potevi portarti a casa.

Sempre in tema di gioielli, in piazza San Jacopo tra la bigiotteria solita c’era un bell’anello con perla (sintetica), sempre per 5 euro, davanti al banco che vende papale italiane a soli 10 euro; andando verso il Corso è da Kiko, invece, che si trovano ghiotte occasioni di trucco: ombretti a 3,9 euro, una Total Look Palette (19,9 euro) o una palette Color Fever a 12,9 euro.

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

uesto 2012, ad Arezzo, verrà ricordato come l’annus horribilis dell’economia cittadina. Con una crisi che ormai non solo imperversa sulle capacità di spesa e investimento delle Amministrazioni locali – Comune e Provincia in testa – ma falcidia sempre più imprese e i tanti cittadini di quel-la borghesia aretina, ormai costretti a ricorrere ai servigi dei “Compro oro”, raschiando sempre

di più il barile dei propri risparmi, là dove qualcosa è ancora rimasto. L’anno del rigore economico dei “tecnici” (molto “chiasso” e scarsa equità sociale), dell’esazione di

Equitalia sempre dietro l’angolo, del ritorno dell’Imu, della lenta morte delle Province con sempre più servizi messi a rischio per il cittadino, degli esodati e della pensione che non arriva più, del lavoro che non c’è per sempre più giovani costretti a “scappare” all’estero, e per tanti che rimangono disoccupati con una famiglia da mantenere, i fi gli magari all’università e le banche che non concedono più prestiti, e già pochi ne concedevano prima.

L’anno della visita del Papa, l’anno in cui il presidente del Consiglio Mario Monti, la sera prima della visita del pontefi ce, è stato costretto dopo aver percorso venti metri a piedi in Corso Italia, a risalire in macchina perché assalito dai fi schi. L’anno insomma che ha portato una scontentezza sempre più diffusa tra la gente.

Una rabbia culminata in una dicotomia: da una parte chi non sopporta più la politica e i suoi interpreti, chiunque essi siano, dall’altra una accresciuta voglia di partecipare alla vita civile e politica.

Questo 2012 si ricorderà anche per le partecipatissime Primarie del centrosinistra e lo straripante e “tra-sversale” risultato aretino della “rottamazione” targata Renzi. Nonostante la comunque ottima tenuta dei bersaniani, nonostante Grillo e i suoi supporter ormai possano puntare a diventare il terzo partito italiano. L’anno dei lavori pubblici messi in moto solo laddove davvero necessario, grazie al contributo dell’ottimo Dringoli. L’anno della spaccatura della maggioranza in Consiglio comunale, tra Sel e Pd, salvo poi ritrovarsi a braccetto per forza o per voglia nel gioco delle Primarie. Con l’Idv sempre più alla ricerca di identità.

Un 2012 che si chiuderà con le Parlamentarie del Pd del 29 e 30 di-cembre, quelle obbligate in vista delle Politiche anticipate a metà febbraio. Con la rivincita delle Primarie, sul-lo sfondo, ma il rischio di una par-tecipazione non troppo alta, date le tempistiche obbligate. Quando leg-gerete questo articolo, sarà chiaro che i Maya poi non ci avevano visto così lungo, e allora tanti auguri per un 2013, in cui i cittadini possano riap-propriarsi di una vita dignitosa.

UNO SGUARDOSUL 2012 di David

Mattesini

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

ccoci giunti alla quarta uscita di questa rubrica de-dicata al mondo del bere miscelato. Dopo aver visto le origini, la sua diffusione nel mondo e colui che ne è promotore oggi, questa volta proveremo a spiegare in sintesi come si “costruisce” un cocktail.

Come abbiamo già accennato la fantasia e l’estro del Bartender non ha (quasi) confini, ma è giusto partire dalle regole di base che costituiscono le fondamenta del nostro drink, soprattutto per chi ha poca esperienza.

Prima di passare alla fase tecnica dell’argomento, dob-biamo chiarire che tipo di drink vogliamo creare; per fare ciò dovremo prendere in esame le varie famiglie di cocktail presentate nell’articolo di

novembre, e in base alla nostra scelta decidere gli ingredienti e gli attrezzi da utilizzare. Per avere una bevanda ben equilibrata e con una propria identità, la

nostra miscela è giusto abbia dai 2 ai 5 ingredienti e la ricetta dovrà essere divisa in tre parti: La base, il coaudiuvante e il correttore.

La base è quella parte che costituisce il corpo del nostro drink e ne caratterizza l’identità aromatica; dovrà essere in quantità prevalente rispetto agli altri ingredienti e, a parte per le bevande analcoliche, di solito è un distillato (Vodka, Gin, Rum, Cognac, ecc.). Non si può parlare di base se non è almeno il 40% della ricetta.

Il coadiuvante è uno o più prodotti che oltre a rafforzare l’identità aromatica, indicheranno l’utilizzo e la famiglia d’appartenenza della nostra miscela. Pre-Dinner, After-Dinner, Any-Time. Questi prodotti possono essere: vini mossi o fermi, vini liquorosi come Vermouth, Porto o Sherry, liquori di frutta, Bitter, ecc.

Il correttore è il rifinitore, viene usato in piccole dosi (dash, drops, gocce), serve a conferire quelle sfu-mature di gusto e colore che rendono la ricetta “rotonda” agli occhi e al palato; sono sciroppi, succhi, essenze ecc.

A questo punto la nostra ricetta è completa, ma ci sono ancora un paio di cose da fare prima di aver concluso il lavoro: la scelta del bicchiere e la tecnica di preparazione. Per il bicchiere le scelte importanti sono due: più alta sarà la gradazione alcolica, più piccolo sarà il bicchiere; decidere se vogliamo un drink on the rocks oppure straight up. La tecnica di preparazione dipende dagli ingredienti, se vi sono prodotti densi, poco trasparenti o oleosi, allora dovremo utilizzare lo shaker o il boston; al contrario se i prodotti hanno un peso specifico basso e principalmente trasparenti, dovremo usare il mixing glass. Ovvio che la conoscenza degli ingredienti sia fondamentale, e ancora una volta si evince che non c’è spazio per l’improvvisazione. Un buon bartender prepara quattro cocktail in cinque minuti, ma forse pian piano ci rendiamo conto di quanto studio, ricerca e passione ci sia in un semplice bicchiere.

nutiliz

Ea cura diAlessadro Ferretti

Per domande, curiosità, richieste sul mondo dei cocktail e del bartending, contattate Alessandro Ferretti al 335/61.63.316, all’indirizzo [email protected] oppure su Facebook La Bottega degli Illustri

Drops: IRISH COFFEE 3/10 Whisky irlandese

5/10 caffè caldo2/10 crema di latte

Si narra che questo drink caldo e cor-roborante sia nato in Irlanda attorno al 1942, quando un tale Sheridan, capo barman nell’aeroporto a Foynes, lo preparò per rinfrancare alcuni passeggeri costretti a un atter-raggio forzato a causa di una tem-pesta. Infreddolito ma grato, qual-cuno domandò se fosse un caffè brasiliano, e prontamente Sheridan rispose: «It’s an Irish Coffee!».

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

inque grandi concerti live in cinque giorni consecutivi: il Karemaski per Natale si supera e propone uno dei we-ekend musicali più lunghi della storia

aretina (Maya permettendo). Gli appuntamenti del Karemaski Natale Live 2012, tutti con inizio alle 23.30, prenderanno il via sabato 22 dicembre con Lo Stato Sociale, giovane gruppo bolognese che, con il suo album Turisti della democrazia, si sta af-fermando come una delle realtà live più fresche e coinvolgenti del suolo italico. Domenica 23 dicem-bre sarà la volta della musica aretina della Casa del Vento, una band che da tre lustri fa dell’impegno sociale il fulcro della propria creatività. Dopo ben dodici produzioni divise tra musiche “combat (a vol-te), rock (spesso) e folk (sempre)”, a fi ne novembre la Casa del Vento ha lanciato il suo ultimo disco, Giorni dell’Eden. L’album ha visto la luce dopo il profi cuo incontro con la sacerdotessa del rock Patti Smith. «Giorni dell’Eden contiene un urlo sommes-so, struggente – scrive Luca Lanzi nel sito della Casa del Vento. – È il bisogno di salvarsi dall’attuale situa-

zione, descrivendoci soli, individui, incapaci di dare troppe risposte. Nel realizzarlo abbiamo pensato che era il momento di cambiare il nostro modo di espri-merci. In questo senso l’incontro con Patti Smith è stato formativo e illuminante. Stando con lei ab-biamo capito tante cose, tra cui come si lavora alle melodie. Abbiamo dato spazio a organi, pianoforti, steel guitar, dobro, ebow guitar, mandolino e archi. Dovendo dare un aggettivo, pensiamo di aver realiz-zato un album poetico, emozionante e profondo». Il giorno successivo, lunedì 23 dicembre, sarà possi-bile ascoltare i Sycamore Age, gruppo che nel mar-zo 2012 ha pubblicato il suo primo disco. Martedì 25 dicembre ci si scatena con l’ormai tradizionale Trash Christmas Party, la festa animata dalla mu-sica del dj Zlatan Cassettone. Questo turbine di ap-puntamenti si chiuderà mercoledì 26 dicembre, alle 22.30, con un concerto che unirà due importanti band della scena musicale italiana: i Jennifer Gentle con Alberto e Luca Ferrari dei Verdena porteranno al Karemaski la loro voglia di divertirsi, improvvisare e sperimentare. [email protected]

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KAREMASKI NATALE LIVE 2012: CINQUE CONCERTI

IN CINQUE GIORNI

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

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antenere la qualità della tradizione unendola alla capacità di rinnovarsi e di adattarsi a un mer-cato che cambia. Questo è il segreto della macelleria “Il suino nostrale” di via Vittorio Veneto 33, una macelleria che, grazie alla passione di Alberto Rossi e dei suoi fi gli, sta superando incolume questo periodo di crisi e resistendo all’avanzata della grande distribuzione.

Accogliendoci nel suo negozio, Alberto ci porta alla scoperta del mestiere del macellaio, che porta avanti da oltre trent’anni.

Macellaio da tre decenni: quali sono i suoi segreti?«Passione e entusiasmo sono i due pilastri su cui io e miei fi gli

basiamo la nostra attività. Questo amore ci permette ogni giorno di alzare la serranda del nostro negozio e portare avanti il lavoro con la stessa qualità dei primi anni».

Cosa intende con la parola “qualità”?«Signifi ca curare ogni singola fase del processo di lavorazio-

ne dalla carne, da quando scegliamo il bestiame dagli allevatori a quando lo serviamo nel banco. In mezzo lavoriamo l’animale pezzo per pezzo e ne ricaviamo carni e insaccati pregiati e com-pletamente naturali. Oltre a questo cerchiamo di stare attenti alle esigenze di tutti i potenziali clienti e, ad esempio, per venire incontro ai bisogni dei celiaci non usiamo glutini e farine».

Così siete sopravvissuti alla grande distribuzione?«Il cliente è consapevole che offriamo una carne con una cura

nella preparazione nettamente superiore a quella che si trova ne-gli scaffali della grande distribuzione. In tanti mi dicono che, en-trando nel mio negozio, rivivono la cultura, i profumi e i sapori di un tempo ormai passato: questo spinge il cliente a preferire la qualità al risparmio».

In precedenza ha parlato di scelta del bestiame: come sono i rapporti con gli allevatori?

«Prima di fare il macellaio ero un allevatore, dunque sono con-sapevole dell’importanza di curare un buon rapporto con questa

TRA TRADIZIONE “HANNO FATTO L’IMPRESA”: ABBIAMO FATTO DUE CHIACCHIERE C

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

E E MODERNITÀ ERE CON ALBERTO ROSSI

di Francesco Ciabatti

categoria, gratifi carla e metterla in condizione di fornirci animali di prima qualità. Cerco il bestiame direttamente da chi lo alleva perché, pur pagandolo qualcosa in più, so che riceverò un

animale cresciuto sano e alimentato correttamente».Negli ultimi anni la società è radicalmente cambiata. Voi siete riusciti ad adeguarvi?«Il mercato e i consumatori hanno bisogni e richieste totalmente differenti da quando ho iniziato. Fino

a vent’anni fa entrando in una macelleria si trovavano gli animali appesi al soffi tto, la segatura per terra e il macellaio imbevuto di sangue, al limite delle norme igieniche. Oggi questo non è più possibile perché il macellaio è diventato un professionista che, in un negozio arredato ad arte, deve offrire un servizio altamente professionale: deve sapere come cuocere le carni, deve dare consigli, deve conoscere i vini da abbinare…

Questa rivoluzione professionale ha condotto a una drastica riduzione dei macellai: negli ultimi vent’anni in provincia di Arezzo siamo passati da 520 a 180 macellerie, con una selezione superiore al 60%. Sono rimasti solo coloro che sono riusciti ad adattarsi alle nuove regole del mercato, e in questo senso è stato utile intavolare una collaborazione con gli altri colleghi del settore».

Una collaborazione tra macellai?«La nostra categoria ha avviato un

positivo confronto che ha portato alla creazione del consorzio “Macelleria in vetrina”, con 35 attività del territorio che hanno deciso di unire le loro forze. Tra colleghi ci scambiamo idee, conoscen-ze e competenze, organizziamo corsi di formazione e promuoviamo iniziative in comune. Questa collaborazione ci porte-rà a pubblicare un giornale di categoria e a lanciare il sito macelleriainvetrina.com, un portale che unirà in rete tutta la nostra attività. Tali sinergie ci permet-tono di crescere e di conservare la nostra nicchia di clienti».

Un grazie per la collaborazione a Marco Cavini

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

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1321 DICEMBRE 2012

na stagione difficile, l’infortunio patito l’anno scorso, la condizione fisica che fatica a migliorare e un clima di tensione che ha coinvolto tutti all’interno del suo ormai ex team Radioshack.

Poi la Vuelta, la volontà da parte di Bennati di rimettersi in gioco nel finale di stagione e la vitto-ria alla fine arrivata a Valladolid, in terra castigliana. Una vittoria strappata in una delle rare volate viste durante la corsa a tappe spagnola, per il resto, come da sua tradizione, caratterizzata da

salite massacranti e dominata dagli spagnoli, tra i quali ha svettato un Alberto Contador più affamato che mai. Proprio quell’Alberto Contador da Madrid che sarà capitano di Daniele Bennati nella sua prossima avventura in Saxo Bank.

Un’annata, quella del 2012, iniziata in salita a causa dei postumi dell’infortunio patito l’anno scorso: «Ho pagato la caduta al Giro di Romandia e un recupero più veloce del dovuto. I risultati che sono arrivati non

Ucontinua a pag. 14

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14 21 DICEMBRE 2012

erano quelli che mi aspettavo, ma nonostante i problemi fisici non mi sono abbattuto e dopo il ritiro al Giro d’Italia ho cercato di preparare al meglio la Vuelta».

Un inizio di stagione che lo ha visto come protagonista sfortunato alla Gand-Wevelgem, dove una foratura avuta nel finale di gara gli ha impedito di lottare per la vittoria finale.

Poi a fine stagione arriva la Vuelta che in una terra di scalatori come la Spagna, lascia ai velocisti solamente le briciole. Ma si sa che, anche in queste occasioni, biso-gna farsi trovare pronti per cogliere l’atti-mo, perché la vittoria è sempre lì, dietro l’angolo.

Bennati l’occasione non se l’è fatta sfuggire: «È stata dura perché avevo un avversario come Degenkolb che è riuscito a portarsi a casa cinque tappe. L’ho inse-guita tanto, ed è stata una vittoria molto importante per il morale, un’iniezione di fiducia che mi ha aiutato a finire la stagio-ne a testa alta».

Dopo tre anni nella Lampre e altrettanti in Liquigas, è arrivata l’esperienza nella Radioshack di Cancellara e dei fratelli Schleck. Esperienza giunta ormai alla conclusione, per un 2013 che sarà il primo nella Saxo Bank di Contador: «A novembre sono an-dato al training camp per conoscere gli altri atleti e lo staff della Saxo Bank. Per me è un punto di partenza molto importante, perché a trentadue anni sento di avere ancora tanto tempo a disposizione per fare bene».

Una chiamata importante, di quelle che non si possono rifiutare perché la Saxo Bank oltre a essere una delle squadre più forti del mondo, può vantare tra le proprie il già citato Contador. Tra l’altro la nuova sta-gione è ormai alle porte, e questo Daniele Bennati lo sa benissimo: «Cercherò di prepararmi al meglio per le grandi classiche del Nord. Poi sarò al Tour esclusivamente per aiutare Contador e, con le ultime energie rimaste, giocare le mie carte a Parigi». Una stagione, la 2013, che porterà con sé una nuova avventura

all’interno di una squadra forte e con obiettivi importanti, in un’an-nata che per Daniele Bennati avrà il forte sapore del riscatto.

[segue da pag. 13]

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Il sapore del riscattoDopo un inizio di stagione difficile, Daniele Bennati è riuscito a strappare una vittoria di tappa alla Vuelta. Un’importante iniezione di fiducia per il 2013 accanto ad Alberto Contador

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1521 DICEMBRE 2012

(continua a pag. 16)

A come Atletica: le aretine Benedetta Cuneo nel salto tri-plo, Letizia Marzenta nel salto con l’asta e Anna Visibelli nel sal-to triplo hanno tutte centrato il bronzo ai Campionati Italiani Giovanili.

B come Bennati Daniele: il ciclista ha chiuso la sta-gione con una vittoria nella 18a tappa della Vuelta de España.

C come Chimera Nuoto: la società ha conquistato ben 65 medaglie nei vari campionati regionali, mentre una sua atleta, Giamila Vannuccini, è arrivata quinta nei 50 dorso ai Campionati Italiani Giovanili Primaverili.

D come Daniele Bracciali: il tennista è stato tra gli eroi dell’ultimo Roland-Garros di Parigi, dove è riuscito a centrare una bella semifinale nel doppio maschile.

E come Edoardo Caneschi: l’atleta del Volley Arezzo è stato scelto dal Club Italia, la compagine della Federazione Italiana Pallavolo che raggruppa i migliori prospetti nazionali.

F come Finale nazionale: quella raggiunta dall’Un-der 14 del Circolo Tennis Giotto che, dopo aver conqui-stato il titolo toscano a squadre, è arrivata quinta nelle Final Eight nazionali.

G come Glave Riccardo: il giovane atleta della Chimera Lotta ha conquistato un doppio titolo italiano nello stile libero e nella lotta greco-romana.

H come Hockey Club Arezzo: i ragazzi e le ragazze dell’Under 13 hanno stupito ottenendo un inaspettato quarto posto nelle Final Four nazionali.

K come Karate: la disciplina di Michela Pezzetti, at-leta dell’Arezzo Karate che, con la Nazionale italiana di Kata, ha conquistato il bronzo agli Europei e l’argento ai Mondiali.

J come Jasmine Bernardini: grande promessa del softball italiano, l’atleta del Bsc Arezzo ha meritato la convocazione nella rappresentativa nazionale Under 15.

I come Ius: le cui formazioni Under 16 e Open hanno conquistato due tricolori ai Campionati Italiani Aics di pallavolo.

L come Leonardo Valenti: il giovane centauro si è laureato campione italiano di Trial nella categoria Giovani Emergenti.

M come Marignani Sara e Fabio Cherici: i due atleti del Judo Ok Arezzo hanno trovato gloria con un doppio bronzo: Sara ai Campionati Italiani Juniores e Fabio nel-la Coppa Italia Seniores.

N come Nicchi Marcello: l’aretino che ha ottenuto

Singoli atleti e squadre

giovanilil’alfabeto dello sport aretino del 2012 di Marco Cavini

1515151555515555555

Page 16: Il Settimanale di Arezzo 129

16 21 DICEMBRE 2012

in città (e a ballare!)

ee

in città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

[segue da pag. 15] la riconferma come presidente dell’As-sociazione Italiana Arbitri.

O come Olimpiadi di Londra: la manifestazione dove Angelica Savrajuk ha vinto il bronzo con le “Farfalle” della Nazionale italiana di ginnastica ritmica.

P come Petrarca Pallamano: la società ha conquistato il titolo regionale con la squadra femminile Under 14.

Q come Quattro: i titoli italiani vinti dal pugile Adriano Nicchi che, solo nel 2012, è riuscito a mettere a segno una bella doppietta.

R come Rugby: il Vasari ha festeggiato il titolo toscano con la squadra Under 20.

S come Stella Azzurra: la prima squadra di calcio femmi-nile ha centrato una storica vittoria in Coppa Toscana.

T come Titoli Italiani: quelli che ha vinto nel fioretto e nella spada l’Under 14 femminile del Circolo Schermistico Aretino.

U come Under 19 Elite: la squadra della Sba che ha vinto il campionato regionale volando alle finali nazionali.

V come Volley 88: l’Under 14 ha brillato ai campionati italiani Uisp dove ha conquistato un eccezionale tricolore.

W come World Cup di Madrid: la competizione in cui il judoka Matteo Marconcini ha conquistato un bell’argento, dando così seguito alla vittoria del titolo di campione d’Ita-lia.

Z come Zorro: l’eroe mascherato era noto per la sua abili-tà con la spada: con la stessa arma ha trovato gloria anche la schermitrice Gaia Fratini, capace di conquistare l’argento ai Campionati Italiani Giovani.

«Il 2012 è stato un anno strano: a livello di singoli atleti e di rappresentative giovanili lo

sport aretino ha raggiunto ot-timi risultati, mentre il bottino

langue a livello seniores e di prime squadre»

Giorgio Cerbai, presidente Coni

} }

Page 17: Il Settimanale di Arezzo 129

1721 DICEMBRE 2012

erugina, 21 anni, studentessa di Biologia, una passione per la cioccolata col rosma-rino, voglia di viaggiare. Ma nulla a che ve-dere con quello che scintilla nei suoi occhi, una fiamma che divampa e si nutre di au-

tentica determinazione. È questo il senso di Michela Pezzetti per il Kata, la disciplina di “forma” del kara-te. Una storia che nasce da quando aveva sei anni e si è protratta sino a oggi. Tesserata con l’Arezzo Karate presso la palestra Royal Gym, la Pezzetti, no-nostante la giovane età, vanta nel suo curriculum numerosi risultati di caratura internazionale.

Con la consapevolezza di sé e un autocontrollo che solo questa disciplina sa sviluppare, Michela è partita per la sua incredibile avventura francese. «Le gare di preparazione al Mondiale di Bercy sono state poche – ci racconta Michela. – Solo una. Per lungo tempo mi sono autogestita negli allenamen-ti essendo la più giovane del gruppo e con meno esperienza. Volevo prepararmi al meglio».

Dopo il raduno pre-Mondiale al Centro Olimpico di Ostia e un po’ di tempo passato con le compa-gne di squadra e il tecnico Roberta Sodero, Michela era pronta per il suo debutto in un palcoscenico così prestigioso: «Siamo partite benissimo. Ho nota-to da subito il grande feeling con le altre ragazze della squadra. Abbiamo riguardato tutti gli esercizi nei dettagli, con ripetizioni dei gesti allo sfinimento e un grande sforzo mnemonico». Una volta arrivate a Bercy, le pool (griglie dei gironi) erano state dirama-te «e a noi ne è toccata una davvero tosta».

Per prima l’Inghilterra, «che non conoscevamo. Per questo da non sottovalutare. Non so cosa sia

successo quando siamo salite sul tatami, ma era-vamo come in trance. Alla fine, il nostro tecnico ci ha guardato con gli occhi sgranati per la nostra perfezione». Archiviate alcune “pratiche” con altre avversarie, arriva il turno della Francia in semifina-le, campione europeo in carica e superfavorita del match: «Non abbiamo guardato il loro esercizio per concentrarci su noi stesse. Una volta sul tatami abbiamo spinto al massimo, mettendoci l’anima. Eravamo consapevoli di aver dato tutto».

Il risultato è sorprendente: 5 a 0 per le azzurre! In finale, in una cornice di pubblico mozzafiato, il Giappone è stato come sempre inarrivabile, «ma

la nostra vittoria è stata quella contro la Francia, e l’essere approdate in finale». Un risultato stori-co (dal 1994 non arriva-va l’argento) e un’istan-tanea indimenticabile: «Finita la semifinale ci sia-mo ritrovate a piangere abbracciate l’una all’al-tra, come una cosa sola. Per me è stata l’emozio-ne più grande vissuta sino a ora». Michela però sa che questo è solo uno dei suoi primi traguardi.

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Page 18: Il Settimanale di Arezzo 129

18 21 DICEMBRE 2012

volte la passione per uno sport è talmente forte da superare gli ostacoli fisici. Ci sono atleti che interiorizzano la propria disciplina a tal punto da farla diventare uno stile di vita. Atleti che si emozionano e considerano una vittoria ogni mimino traguardo. E tra questi c’è Fabio Cherici. Cresciuto tra le fila della storica società aretina Judo Ok, oggi guidata magistralmente da Roberto Busia, Cherici ha mosso i primi passi nel mondo delle arti marziali in

tenera età, per poi non fermarsi mai di fronte a nessun tipo di difficoltà. Ma Fabio è la prova vivente che con l’umiltà, il duro lavoro e l’impegno costante, si può davvero puntare in alto. Dopo due anni di stallo, in-fatti, il judoka aretino si è aggiudicato la medaglia di bronzo nella categoria degli 81 Kg, nella Coppa Italia disputatasi a Firenze lo scorso mese di novembre, all’interno della suggestiva cornice del Mandela Forum.

Un ottimo modo per festeggiare il ritorno in gara di uno dei pilastri del judo aretino il quale, con grande determinazione, ha dimostrato a tutti di non aver comunque trascurato il proprio talento. «Dopo due anni di acciacchi e infortuni, questo bronzo è stato una vera conquista. È vero che non avevo nulla da perdere, ma sono felice di com’è andata. Del resto il judo fa parte di me – ricorda Cherici. – Ho iniziato a praticarlo 22 anni fa, quando avevo 5 anni. Non ricordo il motivo specifico per cui scelsi questa strada. Probabilmente mia madre mi portò a provare, come fanno molti genitori. Fatto sta che adesso non ho ricordi della mia vita senza judo».

Come spesso accade in questi casi, quello che inizialmente viene considerato soltanto un gioco diven-ta una vera e propria passione. Per Cherici, la parola chiave della propria esperienza sportiva è proprio “passione”, un sentimento che, unito al divertimento, gli permette di dare il meglio di sé in gara e in allena-mento. «Il judo non è uno sport come tanti altri. Non prevede squadre. Sei solo. Per farcela, mantenere saldi i nervi e la concentrazione ci vuole soprattutto passione», ribadisce il judoka.

Grazie a questa formula vincente, Fabio di strada ne ha fatta, collezionando numerosi riconoscimenti. «Uno dei momenti più emozionanti del mio percor-so risale a cinque anni fa, al Campionato Italiano Assoluto. Portai a casa un argento, ma soprattutto me la giocai con Matteo Marconcini, altro atleta del-la mia società. Una finale tutta aretina, o meglio tutta targata Judo Ok. Una gran bella soddisfazione!», rac-conta Cherici. Adesso che l’atleta aretino è tornato in forma e ha mostrato di avere ancora tanto da dare, non intende porsi limiti. «Nei miei prossimi pro-getti ci sono i Campionati Italiani Assoluti, e sono già pronto a lottare per qualcosa di concreto».

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Ci vuole passioneDopo due anni di stallo, Fabio Cherici racconta il suo brillante ritorno nel mondo del judo di Elettra

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Fabio Cherici (terzo da sx) bronzo in Coppa Italia

Page 19: Il Settimanale di Arezzo 129

1921 DICEMBRE 2012

ello sport, si sa, la cosa più difficile in assolu-to non è tanto diventare campioni, quanto confermarsi: Riccardo Glave, dodicenne lottatore aretino, ci è riuscito. È diventato per la quinta volta campione italiano di lotta (tre

successi nella lotta libera e due nella greco romana, dove la sua società, la G.S. Chimera Lotta, è specia-lista), entrando così di diritto tra i più vittoriosi lottatori aretini di sempre. Nel campionato italiano Giovanissimi, categoria +36 Kg, svoltosi il 25 novembre a Bari, Glave si è imposto in tutti i match finendo anticipatamente gli incontri per schie-namento e addirittura, in finale, la sfida con il rivale Amato è durato solo 25 secondi. Il protagonista di questo trionfo dichiara: «Prima della finale ero teso, venivo da una semifinale in cui avevo ribaltato il risultato contro un av-versario davvero difficile da affrontare, e nell’atto conclusivo mi aspettava un lottatore più grande di me di un anno. Dopo la vittoria ho provato una

grande emozione, è sempre bello salire sul gradino più alto del podio».

Adesso il giovanissimo lottatore aretino è atteso ai campionati regionali di Bagno a Ripoli, appunta-mento con il quale si chiu-de l’anno, ma già si guarda al 2013, dove Glave cambierà categoria di lotta. «Infatti – come ci dice il suo allenatore Roberto Stopponi – il prossimo anno per Glave sarà un anno di transizione, perché sale nella categoria Esordienti, e in questa fascia d’età cambiano anche le categorie di peso, nonostante quest’anno abbia lottato con ragazzi di due anni più grandi.

In quattro anni Glave ha disputato otto campionati italiani, arrivando sempre sul podio. Ora vedremo cosa ci aspetterà nel prossimo anno». Comunque, anche Stopponi si gode il

successo di tre settimane fa del talentino Glave: «Questo è il segnale che siamo una buona scuola di lotta: prima vari campionati italiani vinti, da allenatore, da mio padre, e adesso questi cinque: è la prosecuzione della storia e della tradizione della nostra società, dove il grande lavo-ro e la costanza nei progressi, alla fine, premiano sempre. Per tutti noi è una grande soddisfazione, e una gioia immensa riuscire a far parla-re di noi a livello nazionale».

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Riccardo Glave, un talento tutto aretinoIl giovane lottatore è per la quinta volta campione italiano

di Alessio Segantini

Page 20: Il Settimanale di Arezzo 129

20 21 DICEMBRE 2012

ivertente, tonificante e antistress. Questi tre aggettivi rac-chiudono l’essenza dello squash, uno sport tipicamente “an-glosassone” che con il passare del tempo sta conquistando sempre più aretini.

Lo squash si gioca dentro un ambiente chiuso con una rac-chetta e una pallina che, colpo dopo colpo, si scalda facendo aumen-tare la spettacolarità e la velocità dell’azione. Ad Arezzo questo am-biente si trova dentro al Centro Sport Chimera: il Palazzetto del Nuoto ospita due campi in cui è possibile giocare tutti i giorni, dalla mattina alla sera, semplicemente prenotando la propria partita.

«Dopo una giornata di lavoro – spiega Marco Magara, direttore tec-nico del Centro Sport Chimera, – lo squash è l’attività migliore per muo-versi, divertirsi e scaricare lo stress. Si tratta di uno sport semplice ma

allo stesso tempo molto faticoso: intenso, esplosivo e veloce, lo squash sollecita tutte le articolazioni e i muscoli e dunque rappresenta una valida possibilità anche per tonificare il corpo e mantenersi in forma».

Negli ultimi mesi il numero delle partite giocate è in costante crescita, con un’affluenza sempre più alta di persone che quotidianamente si sfidano sui cam-pi del Palazzetto del Nuoto. Tale apprezzamento ha spinto il Centro Sport Chimera a sviluppare ulterior-mente l’attività e così, già dai primi mesi del 2013, sarà possibile iscriversi a vere e proprie lezioni di squash te-nute da un maestro qualificato e organizzate dalla Sport3. «Ci stiamo impegnando per divulgare sempre di più questa disciplina – continua Magara. – Fino a questo momento ci siamo limitati a organizzare alcu-ni tornei interni, ma per il futuro siamo intenzionati ad aumentare gli sforzi per coinvolgere un numero sem-pre maggiore di persone. La mia speranza è riuscire a far appassionare a questo sport anche i bambini: lo squash può essere integrato ad altre attività sportive, tra cui il nuoto o la palestra, costituendo un allena-

mento che permetta ai gio-vani atleti di sviluppare il loro corpo in maniera completa».

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Per ulteriori informa-zioni sullo squash è

possibile rivolgersi alla segreteria del Centro Sport Chimera in viale Gramsci 7 (piazzale dello stadio), visitare i siti www.centrosportchimera.com o www.salvamen-to.it, chiamare o scrivere un sms a Marco Magara al 347/42.49.641

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appassionando sempre più aretini

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Page 21: Il Settimanale di Arezzo 129

21IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

e feste natalizie sono un momento di ri-unione familiare, un’occasione di gioia, ar-monia e perché no?, divertimento. Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani – il

duo comico Noidellescarpediverse – ci presentano le occasioni d’incontro in programma a dicembre, mese ricco di eventi per l’associazione, che tra Natale e il Capodanno strizza l’occhio a grandi e piccini.

Come vi preparate a festeggiare il Natale?«Anzitutto, con una bella notizia: i nostri “fratelli”

Alan&Lenny hanno registrato sei puntate di una nuova trasmissione televisiva, Metropolis, che andrà in onda sul canale Central Station di Sky, presen-tata da Omar Fantini e Melita Toniolo. Tra i vari sketch, siamo fi eri che venga proposto anche il loro Indovina chi?, un pezzo nato all’interno del laborato-rio di Aurora Ridens».

Qual è il primo evento in calendario?«Sabato 22 dicembre, nella splendida cornice della

Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo, saremo impe-gnati dalle ore 16 in uno spettacolo itinerante sui tre piani del palazzo, con letture dedicate al Natale per i più piccoli. L’età consigliata è tra i 5 e i 12 anni, e l’evento è su prenotazione con un piccolo biglietto. Per informazioni consigliamo di rivolgersi diretta-mente alla Fondazione Ivan Bruschi, amministrata da Banca Etruria».

Che iniziative sono previste nei giorni di festa?«Il 26 dicembre è in programma Aurora Ridens

“Speciale Natale”, con tombola di benefi cenza per l’Associazione Aiuto Sieropositivi di Arezzo: oltre

che da Alan & Lenny, saremo accompagnati dalla musica di Les Tetes de Kazoo, ovvero Luigi “Gigi” Basco e Francesco “Cecio” Cecinato.

Il 31 dicembre l’associazione si fa in tre. A Paesemio di Ficulle, in Umbria, si esibirà l’attore co-mico William Catania.

Riccardo e Alan serviranno una Cena con delitto comico presso il ristorante “Il Vesuvio” di Arezzo.

Samuele, infi ne, presenterà la festa del Comune di Arezzo in piazza Sant’Agostino, sul cui palco si al-terneranno i comici Andrea Muzzi e Massimiliano Galligani, il live dell’Orchestra Multietnica Aretina con la partecipazione di Filippo Graziani, fi glio del compianto Ivan, e i balli fi nali sulle note dell’Enzo Music Show. Senza scordare i bambini, che avranno uno spazio dedicato presso la nuova sede dell’Informagiovani».

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L

Page 22: Il Settimanale di Arezzo 129

22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

E SE L’ARATORE DI AREZZO DIVENTASSE U

LE CATEGORIE ECONOMICHPERCORSI ESPOSITIVI E DIDSUL BRONZO ETRUSCO»Aratore di

Arezzo, grup-po scultoreo etrusco del V secolo a.C. conservato al museo di Villa Giulia a Roma – simbolo della dinamicità

lavorativa aretina – potrebbe essere ammirato dai nostri concittadini in forma di monumento. O almeno è questa l’idea che il “Settimanale” ha suggerito, sia per ribadire l’importanza del bronzo – dato che ai più risulta sconosciuto – sia per conferire nuovi stimoli all’imprenditoria del territorio. Questa settimana si

sono espressi alcuni rappresentanti delle associazioni di catego-ria. Sentiamo le loro opinioni.

«Credo che il miglior modo per omaggiare l’Aratore – ci dice il direttore di Confcommercio della provincia di Arezzo, Franco Marinoni – sia trasformare ciò che i nostri antenati etruschi ci hanno lasciato in ricchezza culturale ed economica, magari at-traverso percorsi didattici nelle scuole o esposizioni temporanee dedicate al bronzo, come già è stato fatto per la Minerva e la Chimera. Solo continuando a seminare i frutti del nostro passato si può ritrovare il benessere in-tellettuale ed economico».

Anche il presidente del-la sezione Ance di Arezzo,

Giuseppe Fabozzi, propone di organizzare una mostra interamente de-dicata alle opere etrusche presenti nel territorio, all’Aratore in primis: «Piuttosto che la realizzazione di un monumento, che potrebbe appari-re un investimento inappropriato dato il diffi cile momento economico, suggerirei di far conoscere meglio le ricchezze etrusche attraverso percorsi espositivi. Inoltre risulta evidente anche a coloro che non si intendono di Etruscologia – conclude Fabozzi – che la scultura risalta la plurimillenaria tradizione agreste di Arezzo: per questo è importante renderla nota».

«Nella nostra terra – sottolinea anche Luigi Casagrande, presidente pro-

vinciale di ICT e Multimedia di Confartigianato Imprese – l’agricoltura e la lavorazione artigianale dei metalli sono da sempre valori fondamentali. L’Aratore ne è un simbolo, per cui penserei piuttosto a una rivisitazione del bronzo, magari realizzata da un artista nostro concittadino.

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Page 23: Il Settimanale di Arezzo 129

23IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

anche di rinnovarsi e proiettarsi nei nuovi settori economici, tenendo a mente il suo nobile passato».

Di parere affi ne è Mario Landini, presidente dell’area areti-na Confesercenti che afferma: «Se Arezzo vuole continuare a ricoprire il ruolo di città d’arte a livello in-ternazionale, occorre che mostri proprio le sue radici, quelle etrusche. Trovo quindi meritevole l’iniziativa di far conoscere un’importante opera.

Ma per quanto riguarda la realizzazione del monumen-to, che allo stato attuale delle cose graverebbe troppo sulle casse pubbliche, potremmo pensare all’intervento degli sponsor: d’altronde, gli affre-schi di Piero della Francesca senza di essi non si sarebbero mai restaurati».

Appuntamento al prossimo numero

SE UN MONUMENTO?

ICHE: «ANCHE DIDATTICI

I SABATI POMERIGGIO A TEATROPiccoli attori in scena a Monte San Savino

Le festività natalizie, al Teatro “Verdi” di Monte San Savino, sono l’occasione per dare il via alla seconda edizione dei Sabati

pomeriggio a teatro. Piccoli attori in scena. L’iniziativa è curata da Valeria Gudini e dall’Associazione

culturale “Il Giogo”, con la collaborazione di Officine della Cultura. Un evento imperdibile per i più piccoli e le famiglie, che possono avvicinarsi al teatro con spettacoli eseguiti da giovani attori.

Il 22 dicembre, alle ore 17, verrà messo in scena Ale & Franz Show, con Fabio Marchesi e Matteo Papi. A seguire L’hai capita?, con gli allievi della scuola di teatro NATA, e Comics Comedy, spettacolo con i bambini della scuola teatrale dell’As-sociazione “Il Giogo”.

Protagonisti dell’iniziativa, dunque, sono i più pic-coli, che grazie a questi show possono conoscere un ambiente, quello teatrale, generalmente di dif-ficile accesso per loro. Dulcis in fundo, a tutti i par-tecipanti sarà offerto un delizioso omaggio da “Il Cioccolato di Carlo” di Monte San Savino.

Sara Gnassi

di Valentina Paggini

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

al 22 dicembre al 6 gennaio l’Atrio d’Onore della Provincia di Arezzo ospiterà A M’arcordo (Oh! I remem-ber), una retrospettiva organizzata dal Cenacolo degli Artisti Aretini per festeggiare il Natale e i primi dodici

anni di attività del sodalizio, che conta tra i suoi iscritti un centinaio di pittori del territorio. Ne parliamo con Luca Fiorini, vicepresidente dell’associazione.

«L’idea di una retrospettiva – spiega Fiorini – è venuta a una delle pittrici che fanno parte del nostro gruppo: Laura Serafi ni. La sua proposta è stata poi accolta favorevolmente dal presi-dente Nunzio Caruso, dal direttivo e dall’assemblea generale. Dopo tutti questi anni era giusto fare il “pun-to della situazione”, anche in vista del rinnovamento che avverrà dal 2013 con il nuovo consiglio direttivo».

Il titolo scelto per la collettiva non passa inosservato.«La mostra sarà una sorta di “amarcord”, quindi ho pensato d’istinto all’omonimo fi lm di Federico Fellini

del 1973. Un tocco di aretinità l’ha trasformato in A M’arcordo. L’idea spiritosa è piaciuta, così Quirino Rondinini ha sviluppato il progetto grafi co per il manifesto

ispirandosi alla locandina cinematografi ca originale, dove sono state inserite quelle fi gure che più hanno rappresentato il Cenacolo in questi anni.

Personaggio principale, ovviamente, è il fondatore Pier Luigi Duranti, immortalato con cappello e sciar-pa a mo’ di Fellini. Un omaggio doveroso a chi è stato a lungo il “regista” delle nostre attività».

Quanti artisti esporranno?«Avremo circa quaranta pittori e la mostra si chiuderà in con-

comitanza con la prima edizione del nuovo anno della Fiera Antiquaria, alla quale – è bene ricordarlo – partecipiamo ogni mese».

Ci sarà un argomento da sviluppare?«Il solo fi l rouge sarà la presenza di quadri che hanno segnato

momenti di particolare vicinanza degli artisti al Cenacolo. In ab-binamento alla collettiva, il visitatore potrà osservare anche degli angoli fotografi ci, accanto ai quali i partecipanti avranno la possi-bilità di lasciare pensieri e rifl essioni».

Ci ha parlato di novità per il prossimo anno.«Il Cenacolo nasce come associazione nel 2000 con lo scopo di

favorire l’espressione di ogni forma di arte e promuovere gli scam-bi di idee tra i pittori. Accogliamo da sempre artisti professionisti,

di MarcoBotti

D

DODICI ANNI DI CENACOLO IN UNA MOST

A M’ARCORDO

Page 25: Il Settimanale di Arezzo 129

25IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

semiprofessionisti, ma anche semplici hob-bisti o chi è agli inizi. Su questa strada pro-seguiremo in futuro, ma abbiamo voglia di

apportare alcune migliorie».Ci spieghi meglio.«A volte gli eventi e le collettive che organizziamo

possono dare l’idea di disorganicità dal punto di vista visivo. Questo perché, come ho già detto, abbiamo un gruppo eterogeneo. Per ovviare a ciò, uno degli obiettivi che ci siamo prefi ssati per i prossimi anni è quello di dare omogeneità alle mostre in base allo stile, ai temi e al grado di maturi-tà artistica raggiun-to da chi espone. Ci sembra il modo migliore anche per far emergere i talenti, e vi posso assicurare che ad Arezzo ce ne sono».

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SENTIERI VIRTUALIUgo Pagliaro pone il sigillo

a un anno di mostre alla Galleria Villicana D’Annibale

Si è conclusa giovedì 20 dicembre la mo-stra di pittura dell’artista calabrese Ugo

Pagliaro dal titolo Sentieri Virtuali, allestita dal 14 dicembre alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte di via Cavour ad Arezzo.

Mondi possibili e scenari immaginari, re-alizzati dal pittore come realtà parallele sviluppate grazie a software di modella-zione tridimensionale e poi riprodotte sulla tela, rappresentano la particolarità dell’ar-tista, che guarda al futuro abbandonando le prospettive convenzionali per concetti che stimolano la percezione di chi guarda.

Le sensazioni che Pagliaro lascia allo spettatore sono di fiducia in un domani ricco di colori, linee e architetture sinuose.

L’esposizione è stata accompagna-ta da due eventi collaterali come il concerto natalizio del 19 dicembre, con l’esibizione del soprano Raffaella Iannasso e del pianista Franco Meoli, e il finissage del 20 dicembre che ha chiuso in bellezza il secondo anno di attività della galleria: dodi-ci mesi di mostre ed eventi che ne hanno fatto un pun-to fermo sul fronte dell’arte contemporanea in città. www.frescoqueen.com

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Page 26: Il Settimanale di Arezzo 129

26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

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aura Bondi è una scrittrice che sa come si racconta un cuore, come ci si appende alla letteratura, come si costruisce una serata tra le pagine.

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Il posto segreto del cuore, disponibile in esclusiva per Amazon in formato eBook, ha tre punti cardinali – parole, fi amme, pause – che generano una strada. In mezzo, la narrazione.

La Bondi, d’altra parte, è un’autrice di storie, una che non si ferma all’atto del descrivere, ma precisa nomi, cognomi e situazioni, incrocia destini, brandisce incontri, e insomma fa accadere. Lo stile è fl uido, il periodo semplice e diretto, disseminato da una punteggiatura ordinata e funzionale, in cui l’azione è una fi amma che si alza e non si risiede, le parole sono puri strumenti del racconto, le pause sono l’interazione con il lettore.

Preludio alla storia, la provincia toscana ubertosa e quasi mistica, annerita da una notte di vicende in-triganti, in cui si muove un protagonista – David – dai contorni chiaroscurali, poche parole misurate e in

controluce. La scrittrice aretina si prende una pausa dai toni pastello che l’avevano contraddistinta in precedenza, per provarsi nelle om-breggiature.

La vicenda che l’autrice vuole raccontare, a ben vedere, ha la forma di un percorso, ne è metafora e pretesto, si snoda da un nastro di partenza che è un luogo forestiero ed entra con passo misurato in un porto accorato, che è quasi un rifugio dopo pagine di intrighi, misteri e dicerie.

Sinossi narrative in cui far agire attori invisibili, quali la speranza, il sentimento e anche la magia. Una villa, un uomo misterioso, i viali di cipressi soldati e muti: uno scenario che costringe alla rifl essione e alla scelta, nel duello millenario che la ragione intraprende con il cuore.

Dopo Diario di una cameriera, numero 1 nei Best Seller 2012 di Amazon.it, Laura Bondi torna con un romanzo in formato digitale avvalendosi di un team collaudato: l’artista Antonella Cedro per la parte grafi ca e Alessandro Bianchini per quella tecnica. Il risultato fi nale è una storia vivace ma silenziosa, tattile e sottile, che ancora una volta riesce a emozionare. www.laurabondi.blogspot.it

ESISTE UN POSTO SEGRETO DEL CUORE?CE LO SVELA LAURA BONDI NEL SUO NUOVO ROMANZO

L

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

OValorizziamo i punti di forza del nostro volto

ggi vogliamo dare ai nostri lettori spunti per valorizzare la forma naturale del viso. La morfologia del volto si suddivide in quattro tipologie (ognuna con le sue eccezioni):

• Rotondo; • Quadrato; • Triangolare; • Rettangolare.

La valutazione morfologica consente di “aggiustare” la forma del tuo viso, con l’il-lusione ottica creata da un taglio di capelli, con giochi di colore, e da un trucco per farlo avvicinare il più possibile alle proporzioni classiche, quelle che definiscono il volto “Perfetto” o “Ovale”. Partendo dall’analisi delle proporzioni del viso, andiamo ad atte-nuare eventuali imperfezioni, valorizzando i punti di forza. Oggi in particolare andiamo a parlare di taglio e acconciatura, “magari” da sfoggiare per l’ultimo dell’anno.

Per un viso rotondo è consigliabile trovare un effetto che allunghi, per gli amanti del corto è preferibile un taglio asimmetrico sfilato, ad ammorbidire gli zigomi o una lun-ghezza al di sotto del mento per almeno 2-3 centimetri, è consigliato portare i capelli da un lato dietro l’orecchio. L’acconciatura deve essere voluminosa, magari con fronte scoperta o un ciuffo mosso.

Il viso quadrato solitamente ha una mascella importante che ha bisogno di essere resa più morbida. Possiamo ottenerla con un taglio sfilato all’altezza del mento o un corto con ciuffo importante, l’acconciatura raccolta dietro lasciata morbida con cioc-che libere a incorniciare il viso.

Il volto triangolare è caratterizzato da una forma allungata e un mento leggermente a punta, è adatto quindi un taglio medio-lungo a riempire il collo magari con una fran-gia, il tutto reso mosso. Un’acconciatura adatta può essere raccogliere i capelli della parte alta e lasciare libero il sotto, perlomeno, se si vogliono raccogliere tutti, lasciare delle ciocche che ricadano in avanti sul collo ad addolcire il viso.

Il volto rettangolare ha una forma allungata e in questo caso un carré sfumato sulla nuca, lungo fino al lobo dell’orecchio, con un ciuffo o una frangia lo rende più equili-brato. Per l’acconciatura si consiglia un raccolto in nuca o laterale tenendo la fronte un po’ coperta.

Questi ovviamente sono piccoli suggerimenti, e la prossima volta ve li daremo sul trucco. Ricordiamoci che un buon professionista capirà le vostre esigenze e vi saprà consigliare.

Buone feste… Anna Maria Magrini per Acconciature Astra

Trucco & Parrucco

Ogni volto ha la Ogni volto ha la sua perfezionesua perfezione

viso rotondo

viso quadrato

viso triangolare

viso rettangolare

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

sì, viaggPaese affascinante, ricco di storia e di bellezze naturali, culla di grandi civiltà, la COLOMBIA ri-serva ai viaggiatori intense emozioni per un’av-ventura insolita e indimenticabile.

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 21 DICEMBRE 2012

mercoledì 16 gennaio 2013 – turno giallo

Servo di scenadi Ronald Harwood, con Franco Branciaroliregia di Franco BranciaroliScritta in un linguaggio affascinante, “Servo di scena” affronta con tono ironico le rocambole-sche vicende di una compagnia di provincia, su-blime metafora della vita del teatro di ogni tempo

lunedì 7 gennaio 2013 – turno verde

Cani e gatti (marito e moglie)di Eduardo Scarpetta, con Luigi De Filipporegia di Luigi De FilippoUna delle più divertenti commedie del grande Eduardo Scarpetta, ancora di sorprendente attualità e che conferma la validità del teatro di grande tradizione napoletana

sotto le luci dellaribalta

venerdì 25 gennaio 2013 – turno verde

Così è (se vi pare)di Luigi Pirandello, con Giuliana Lojodice, Pino Micol e Luciano Virgilio, regia di Michele Placi-doSatira filosofica sapientemente concepita, svolta in modo leggero e divertito, evidenzia il malsano desiderio di conoscere i fatti altrui

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO21 DICEMBRE 2012

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