Il Settimanale di Arezzo 154

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ANNO IV NUMERO 154 • VENERDÌ 5 LUGLIO 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953

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In copertina: METTI UN NUOVO NEGOZIO IN CENTRO VITA DELLA CITTÀ 3 Buona strada, Paolo 4 Defibrillatori, una battaglia da portare avanti 6 Confcommercio, Cna e Banca Etruria per valorizzare le imprese del centro storico 10 Super Ztl: giusto il rinvio, resta l’empasse del trasporto pubblico… 27 In un libro vita e imprese di Federico Luzzi NON PIÙ PAROLE OMAI 8 Triplete gialloblù! AREZZO SPORT 13 Aretine di bronzo ai Campionati Italiani di fitness in acqua 15 Gianmarco Romualdi della Kbs Savate oltre i confini italiani 16 Sull’Honda della passione che non tramonta mai 17 Margherita Lachi vola in rappresentativa regionale 18 Royal Gym, sport e benessere nel cuore di Arezzo 19 Il PODIO di GIUGNO: Marconcini, Monnalisa Softball e Visibelli A REGOLA D’ARTE 21 Arte contemporanea, musica classica e degustazioni in villa 22 Angini, Cipolli, Donati, Polvani e Radicati in mostra a Cortona 24 FAI una foto! Svela un patrimonio 26 I videomaker aretini alle prese con il mondo del lavoro

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ANNO IV NUMERO 154 • VENERDÌ 5 LUGLIO 2013 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

UNOAERRE INDUSTRIESSTRADA E, 5

LOC. SAN ZENO, AREZZO

TEL. 0575 925953

UNOAERRE INDUSTRIESSTRADA E, 5

LOC. SAN ZENO, AREZZO

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 LUGLIO 2013

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO IV NUMERO 154 – VENERDÌ 5 LUGLIO 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Buona strada, Paolo4 Defibrillatori, una battaglia da portare avanti6 Confcommercio, Cna e Banca Etruria per valoriz-zare le imprese del nostro centro storico10 Super Ztl: giusto il rinvio, ma resta l’empasse del trasporto pubblico…11 Saracino vs Icastica: evviva il dibattito!27 In un libro vita e imprese di Federico Luzzi

NON PIÙ PAROLE OMAI8 Triplete gialloblù!

AREZZO SPORT13 Aretine di bronzo ai Campionati Italiani di fitness in acqua15 Gianmarco Romualdi della Kbs Savate oltre i confini italiani16 Sull’Honda della passione che non tramonta mai17 Margherita Lachi vola in rappresentativa regio-

nale18 Royal Gym, sport e benessere nel cuore di Arezzo19 Il PODIO di GIUGNO: Marconcini tra i gran-di del judo europeo, il Monnalisa Softball vive un mese perfetto, mentre Visibelli centra il bronzo ai Campionati Italiani20 L’aretino Paolo Moretti ha riportato la Tesi Group Pistoia nell’olimpo del basket

A REGOLA D’ARTE21 Arte contemporanea, musica classica e degustazioni in villa22 Angini, Cipolli, Donati, Polvani e Radicati in mo-stra a Cortona24 FAI una foto! Svela un patrimonio25 Tutti i colori dell’essenza: David Butali mostra la sua Toscana26 I videomaker aretini alle prese con il mondo del lavoro28 Grande successo della mostra “Terra”

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

Mai più doversi ricordare di

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i i darei i dare

BUONA STRADA, PAOLOi si può rimettere in gioco a 47 anni e tornare a indossare l’uniforme scout? Si può. Senza tanti proclami preventivi, senza clamore, in punta di piedi, come ha fatto Paolo Todisco Grande lo scorso settembre.

Paolo era stato scout per tanti anni, poi aveva lasciato l’Agesci (l’associazione che raccoglie gli educatori scout cattolici) per dedicarsi ad altre cose, tra cui l’arrivo dei suoi due splendidi fi gli Carlos e Diego e l’associazione di genitori adottivi “Per Talea”. Poi, una mattina d’estate, mentre quattro capi stavano facendo riunione nel giardino della parroc-chia di San Donato, gli fu proposto quasi per scherzo di rientrare a fare servizio attivo. Lui rispose: «Ci penso e a settembre vi dico». Ci pensò su tutta l’estate e a settembre ci disse che rientrava.

Ora, per chi non ha dimestichezza con gli scout, fare servizio come faceva Paolo, in Branco, signifi ca dedi-care due ore il sabato pomeriggio a dei bambini (18, nel nostro caso) che come tutti i bambini sono adorabili e scatenati. Signifi ca amarli, questi bambini, di un amore concreto, che non è solo sentimento. Perché devi

spendere energie e tempo per loro (ogni tanto pure un weekend, e una settimana d’estate).

Ricordate il vecchio slogan pubblicitario “Tutto intorno a te”? C’è un solo periodo della nostra vita in cui tutto gira intorno a noi, ed è la prima infanzia, quando i genitori si alzano a notte fonda per darci il latte o cambiarci o cullarci. Poi si cresce e la storia cambia: e capita che, siccome c’eravamo fatti il fi lm che tutto girava attorno a noi, l’incontro con la realtà sia particolar-mente duro. Oppure, più semplicemente, che l’egoismo diventi un tratto distintivo della nostra società, ampiamente sostenuto da tante scuse ipocrite. La prima che ci viene in mente è: “Non faccio nulla di male”. Ecco, è vero, ma non si fa neppure nulla di bene. Alla fi ne tocca sentire che a fare del bene è una banca, come capita in una pubblicità più recente.

Paolo ne ha fatto tanto, di bene, uscendo da se stesso, smet-tendo di far girare la propria vita attorno al suo ego. Noi che ab-biamo avuto il privilegio di conoscerlo non possiamo che essergli grati di tutto questo. E se rimettersi a fare l’educatore a 47 anni vi sembra una follia, vi rispondiamo come Paolo rispondeva a noi quando magari ci facevamo prendere dall’ansia: “Allora, qual è il problema?”. Buona strada, Paolo.

Cdi Francesco

Ciabatti

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 LUGLIO 2013

loc. Gragnone 29

tel. 0575 365251

Quest’articolo non vuol essere uno sterile esercizio di critica. Nasce da una tragedia, quella che ha colpito Paolo Todisco

Grande e la sua famiglia. Chi scrive ha avuto la fortuna di cono-scere Paolo e fare servizio accanto a lui, pur se per un solo anno. Questo pezzo nasce da una rifl essione a caldo, fatta appena sa-puta la notizia, in viaggio di ritorno dalla Verna alle 11 di sera.

Poi i fatti ci sono stati raccontati con precisione, oltre che con la tristezza che si può immaginare. Ma la necessità impellente di continuare a promuovere la presenza dei defi brillatori è rimasta, e da qui siamo partiti per scrivere.

Sperando che a Paolo – giornalista pure lui, che aveva avuto belle parole per il nostro “Settimanale” – possa apprezzare da lassù.

ono ormai anni che Massimo Mandò, direttore del 118, lo va ripetendo: deve esserci un defi brillatore in tutti i posti dove c’è un estintore. La campagna di sensibilizzazione, a dire il vero, qualche risultato

lo ha già portato, in tutta la provincia sono oltre 200 i de-fi brillatori installati nei posti più svariati, compresi i centri commerciali mentre è in dirittura d’arrivo, per la città e la provincia, il progetto che porterà ad avere un defi brillatore in ogni piazza.

Dopo il caso Morosini, lo sfortunato calciatore del Livorno che ha perso la vita in campo durante una partita con il Pescara, l’interesse attorno alla questione sembra essere aumentato, prova ne sono appunto i de-fi brillatori installati nell’ultimo anno. Ma, mentre la questione sembra trovare terreno fertile in luoghi come circoli culturali, scuole e altre grandi strutture di aggregazione, paradossalmente sembra che nelle strutture sportive la cosa abbia attecchito meno.

DEFIBRILLATORI, UPORTARE AVANTI

S

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

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LARGO XVI LUGLIO 61/63 LARGO XVI LUGLIO 61/63 ZONA BELVEDEREZONA BELVEDERE

–– IMBALLAGGI IMBALLAGGI–– PLASTICA PLASTICA++ RISPARMIO RISPARMIO== D.SERVICE! D.SERVICE!

, UNA BATTAGLIA DA

Va detto che non c’è un obbligo di legge, pertanto le strutture sono a norma anche senza questo fonda-mentale strumento. Il problema sta altrove: anche se la legge non lo prevede, non è meglio avere a portata di mano uno salvavita quale è il defi brillatore? Nemmeno si può dire che l’investimento sia proibitivo, si parla infatti di circa 1700 euro. Che il problema sia nel suo funzionamento? Neppure questa scusante regge, la macchina è semi-automatica, imparare a usarla richiede una formazione tutto sommato semplice, e inoltre non c’è possibilità di sbagliare: se non c’è bisogno di defi brillare, infatti, la macchina è in grado di accorger-sene e semplicemente non entra in funzione.

Considerato tutto questo, davvero sfuggono le ragioni per le quali non ci si doti di un tale strumento, soprattutto nei posti dove si fa sport. Se qualcuno avesse da obiettare che per fare sport ci si deve sottoporre a una serie di test medici che certifi cano la buona salute del cuore, è appena il caso di ricordare che le morti cardiache improvvise si chiamano così appunto perché avvengono nell’arco di pochi minuti, e l’insorgenza dell’evento è del tutto inaspettata. Spesso, tra le altre cose, per stabilire se un soggetto sia predisposto a

questo tipo di eventi sono necessari esami che vanno al di là del-la solita routine, esami che, ad esempio, per svolgere un’attività amatoriale non sono richiesti.

Di contro, un intervento con il defi brillatore entro il primo mi-nuto dall’evento, possibile con uno strumento a portata di mano in loco, le speranze di sopravvivenza sono molto alte. Tutte queste considerazioni dovrebbero bastare a convincere chi di dovere a prendere una decisione e fare in modo che i defi brillatori vengano

messi, se non altro, ovunque si rechino tante persone, specialmente per fare sport. E chissà che un giorno non si avveri pure l’auspicio che Mandò e al-tri medici che conoscono il problema hanno espresso: un defi brillatore in ogni casa, come accade per una bana-le, ma essenziale, lavatrice.

di FrancescoCiabatti

la solita routine, esami amatoriale non sono ric

Di contro, un intervennuto dall’evento, possibin loco, le speranze di soconsiderazioni dovrebbeprendere una decisione e

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6 il settimanale di arezzo 5 luglio 2013

«InvestIre nella pubblIcItà In tempo dI crIsI è come costruIrsI le alI mentre glI altrI precIpItano»

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n fondo di oltre due milioni e mezzo di euro per valorizzare le imprese commer-ciali e artigiane del centro. A tanto ammonta la cifra offerta da Banca Etruria per rinvigorire e sostenere le aperture di piccole e medie imprese. Cifra stanziata dopo aver accettato di collaborare al progetto creato da Confcommercio e Cna.

“Imprese al Centro” è un’idea che nasce nel 2012 per cercare di ridare vita e popola-zione alla parte storica della nostra città. Il primo obiettivo è quello di apportare nuovi insediamenti economici nei fondi disponibili del centro storico e, di conseguenza, attirare nuovi residenti con l’opportunità di abitare in luoghi accoglienti, sicuri, puliti e ben serviti.

Perché da sempre le attività economiche, oltre a essere vitali per la funzionalità del vivere urbano, sono perni importanti delle relazioni sociali e fungono da presidio sul territorio.

“Imprese al Centro” nasce come sito internet (www.impresealcentro.it), in cui poter trovare la mappatura completa dei fondi disponibili strada per strada. Fornisce inoltre dettagliate informazioni su metrature, caratteristiche tecniche, stato di conservazione, e perfino il censimento delle attività economiche presenti nell’area.

Un bel quadro completo che è di aiuto a tutti quegli imprenditori che si trovino nella condizione di voler aprire una nuova attività in centro. Da oggi grazie all’intervento di Banca Etruria il progetto prende vita più nel concreto, gli imprenditori potranno usufruire di un plafond di due milioni e mezzo, distribuibili fino a

un massimo di 70.000 euro per azienda o non oltre il 50% delle spese sostenute. Questa cifra andrà a coprire spese di avviamento per nuove iniziative commerciali con apertura localizzata nel centro storico di Arezzo o al trasferimento di iniziative già avviate in locali limitrofi. Tali iniziative verranno individuate sulla base dei dati forniti da Confcommercio dopo apposite osservazioni e rilevazioni.

“Imprese al Centro” inoltre permette di poter pagare la prima rata del finanzia-mento a partire dall’anno successivo, permettendo più libertà e meno pressioni ai nuovi imprenditori. La durata massima del rapporto di debito è di cinque anni.

Le novità di “Imprese al Centro” sono state presentate mercoledì 19 giugno ad Arezzo nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato la presiden-te della Confcommercio aretina Anna Lapini con il vicepresidente Carlo Giannetti

ConfCommerCIo, Cna e BanCa etrurIa per valorIzzare le Imprese del nostro Centro storICoper ridare vita alla parte alta della nostra città

Udi michelegiuseppi

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

bevete il vostro caffè e rilassatevi…a tutto il resto pensiamo noi

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Arezzo del caffè Covim

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e il direttore Franco Marinoni, il pre-sidente di Cna Andrea Sereni e il di-rettore commerciale di Banca Etruria Federico Baiocchi Di Silvestri.

«La collaborazione di Banca Etruria è strategica per dare forza e operatività al nostro progetto comune, che pun-ta al ritorno delle botteghe e dei ne-gozi non solo nelle assi centrali dello shopping, come Corso Italia e le strade limitrofe, ma anche nelle aree dove le attività economiche sono scomparse da tempo. Perché riportare le imprese signifi ca garantire uno standard di vita migliore anche ai residenti del centro storico, che oggi si sono drammati-camente ridotti»: queste le parole del presidente della Confcommercio Anna Lapini.

Prosegue il direttore commerciale di Banca Etruria Federico Baiocchi Di Silvestri: «Siamo convinti che la nostra città debba garantire un’offerta di alto livello, completa in ogni suo aspetto dalla cultura all’ambiente, dai servizi alla salute, passando soprattutto per un commercio». Tutti i partner di “Impresa al Centro” hanno poi lanciato al Comune ulteriori idee per la riqualifi cazione generale del centro storico: «Crediamo sia utile imporre ai proprietari dei fondi vuoti di mantenerne comunque puliti e decorosi i prospetti esterni, così come sarebbe auspicabile che le vetrine vuote venissero oscurate da una apposita vetrofania, magari ripor-tante delle belle immagini della città».

Un’operazione “estetica” che, tuttavia, avrebbe effetti positivi sull’immagine complessiva della città. Perché anche la bellezza vuole la sua parte, perfi no nel rilancio dell’economia.

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 LUGLIO 2013

La Bottega degli IllustriCaffè & Restaurant

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opo lo storico cappotto dello scorso anno, per Porta Santo Spirito è arrivato un altrettanto storico triplete che vale, sempre

per rimanere in termini calcistici, la terza stella per il Quartiere gialloblù, ovvero 30 vittorie nella Giostra.

Un tris di successi che porta la fi rma dei “ragazzi terribili” Gianmaria Scortecci ed Elia Cicerchia, coppia di giostratori che stanno macinando record su record: basti solo ricordare le tre Lance d’Oro conquistate su tre giostre corse.

È stata un’edizione, la 125a dell’era moderna – dedicata alla Fraternità dei Laici in occasione del 750° an-niversario dall’approvazione dei primi statuti – appassionante e combattuta fi no all’ultima carriera, corsa per

l’appunto da Elia Cicerchia, oramai vera e propria stella nel panorama giostresco, che può vantare di aver “spento il pomodoro” in tutte e quattro le car-riere corse in Piazza.

Il progetto gialloblù, come da sempre evidenzia-to dal rettore Ezio Gori, sta dunque continuando a dare i propri frutti, maturati nel campo addestra-mento di San Marco, vero e proprio fi ore all’oc-chiello del quartiere della Colombina.

Uno staff di prim’ordine che vede, oltre al ret-tore Gori e al capitano Marco Geppetti, che non si perde mai una sessione di allenamento, pure i preparatori Martino Gianni, Emanuele Formelli, Maurizio Orlandi e un gruppo di quartieristi co-ordinati dal responsabile Gabriele Narducci.

Nel giro di tre anni ai Bastioni si è avuta una vera e propria svolta: dopo la vittoria nella not-

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Da cura di Roberto Parnetti

TRIPLETE GIALLOBLÙ!

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

iLa mia

attività professionale prevede: Dietoterapia per la cura del soprappeso e obesità;

Dieta personalizzata per diabete, ipertensione e altre patologie nutrizionali; Indicazioni dietetiche per soggetti sani; Indicazioni dietetiche per donne in gravidanza e allattamento; Analisi della composizione con

tecnica impedenziometrica; Educazione alimentare; Dietoterapia e educazione alimentare in età pediatrica; Dietoterapia

secondo regime Axodiet

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turna del giugno 2011, con Daniele Gori e Marco Cherici, il Direttivo decise di puntare sulla “linea ver-de”, promovendo i giovani Elia e Gianmaria a cavalieri titolari.

Una scelta importante ma ponde-rata, in base a quanto svolto al cam-po gara e alla crescita costante dei due futuri “ragazzi terribili” che con molta umiltà e tanto, tanto sudore si sono guadagnati il posto da titolari.

I risultati poi parlano da soli: vin-cere tre Lance consecutive non è cer-tamente frutto del caso, ma anzi la riprova del motto che recita: “il la-voro paga”.

A testimoniare ciò anche la brillan-te affermazione ottenuta da Thomas Tanganelli e Andrea Bennati nella Prova Generale (37a edizione, con il piatto d’argento dedicato a Donato Caporali), venuta dopo ben dieci anni dall’ultima vittoria nella giostra riservata alle riserve.

In conclusione di questo nostro intervento vogliamo infi ne riportare le decisioni adottate dal Direttivo di Porta del Foro che, a seguito del de-ludente risultato ottenuto in Piazza, ha da prima uffi cializzato la nomina di Luca Veneri quale “Direttore dell’area tecnica”, quindi “di aver interrotto il rapporto di collaborazione – così come si legge nella nota emessa dal Direttivo – con il giostratore Enrico Giusti. Dopo oltre dieci anni e tre Lance d’Oro, il Consiglio Direttivo ha ritenuto opportuno non rinnovare la fi ducia al giostratore. La decisione, pur se sofferta, è stata presa all’unanimità […] Il giostratore sul quale il Consiglio direttivo ha riposto la propria fi ducia in vista dell’imminente Giostra di settembre è Stefano Mammuccini”.

Per le foto si ringrazia Giulio Cirenei e www.arezzooggi.net

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 LUGLIO 2013

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SUPER ZTL: GIUSTO IL RINVIO, MA RESTA L’EMPASSE DEL TRASPORTO PUBBLICO…

lla fi ne la nuova Ztl a maglie più strette slit-terà a gennaio 2014. Il Comune, viste le per-

plessità delle categorie economi-che, non poteva fare altrimenti. La Giunta comunale nei giorni scorsi ha dato infatti il via libera al piano, posticipandone tuttavia la messa in atto di qualche mese. Una mossa intelligente, che però non risolve il problema più anno-so e di fondo: con la crisi econo-mica attuale, le attività del centro storico si possono permettere un irrigidimento degli orari?

Sul punto sarà quindi inte-ressante il dibattito che si svi-lupperà in Consiglio comunale. Insomma, un dubbio su tutti per-mane: può l’obiettivo legittimo di vedere meno auto in centro, coe-sistere con il non potenziamento del sistema di Trasporto Pubblico Locale? È una domanda semplice, che però al momento non trova risposta.

Gli attuali servizi erogati appa-iono evidentemente suffi cienti, oppure no? Insomma, in perio-do di scarse risorse meglio non entrare troppo nel merito di una

questione che però è centrale. L’attuale livello di servizi pare infatti bastare, proprio perché gli aretini all’auto in media non ri-nunciano anche negli spostamen-ti cittadini.

Allora perché mettere regole più stringenti, senza prima aver

presentato una soluzione complessiva di compen-sazione alla città?

Ma vediamo le prin-cipali novità. Come già noto gli accessi alla Ztl A saranno chiusi per oltre due ore in più. La mattina non più dalle 8.30 alle 11, ma fi no alle 12. Il pomeriggio la chiusura sarà anticipata dalle 17.30 alle 16 e la riapertura al traffi co mante-nuta alle 20. Le modifi che alla Ztl B riguardano invece l’estensione a tutta via Cesalpino e alle via limi-trofe. Nel pacchetto ci rientrano poi le pedonalizzazioni degli assi centrali della città come via Roma e via Crispi per le manifestazioni, specie d’estate.

Cambieranno pure il numero di parcheggi a disposizione dei residenti dentro la Ztl e i costi dei permessi. Previste invece agevola-zioni per mezzi elettrici e a me-tano. La stretta ci sarà, anche se forse sarà resa un più soft da qui a dicembre. L’idea ad esempio di differenziare gli orari tra estate e inverno, avanzata dalle categorie, sembrerebbe infatti assolutamen-te da recepire.

di David Mattesini

A

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

esteticasolariumbenessere

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SARACINO VS ICASTICA: EVVIVA IL DIBATTITO!

ungi dalle arringhe parti-giane e dai liquidatori del dibattito tout court, ora che le tribune in piazza sono

state smontate è il momento per tirare le fi la di una discussione che ha tenuto banco per un mese in-tero, sollevando purtroppo anche insofferenze.

Cosa c’è stato di buono nel dibattito? Semplice: il dibattito stesso! Non ce ne vogliano i culto-ri del politically correct ma da sem-pre lo scontro è sintomo di una società sana, una collettività attiva e reattiva in cui il dibattito serve da stimolo alla crescita di tutti.

Non ci siamo più abituati: ogni volta che viene sollevato un tema che comporta visioni del mondo opposte si levano i soliti “soloni” che auspicano la cessazione della polemica, senza comprendere che è proprio in quella che si esprime la vivacità di una comunità; que-sto – lasciatecelo dire – ad Arezzo mancava da troppo tempo.

Insomma se è stato detto che l’inchiostro si è sprecato, a parer nostro coloro che lo hanno dav-vero sprecato sono stati quelli che avrebbero voluto, da una parte e

dall’altra, cucir le bocche dall’al-to di una posizione super partes sbandierata “per obbligo” o “per vezzo”, seminando rapidi giudizi senza cogliere il buono del dialo-

go: lo stimolo a far meglio. Ma d’altronde viviamo un tempo di assolute certezze e pochi dubbi, in cui il difendere una posizione è considerato oltraggio alla corte: ci si affanna dietro l’imperativo

del progresso ma perdiamo per strada i pezzi di un’identità che non si costruisce su una dimen-sione d’assolutezza, ma su dimen-sioni plurime dialoganti tra loro. Passato e Presente, Tradizione e Modernità: questo era il nucleo della querelle; uno “scontro tra gi-ganti” che non poteva non solle-vare una sana discussione, con la cultura a far da sfondo. Cultura, quella parola che contiene la radi-ce indoeuropea kwel, ovvero “pro-durre un movimento circolare” e dunque possedere un forte senso del passato, della Tradizione come sorgente d’identità.

Ma al contempo vivere appie-no il presente per immaginare il futuro; poi coltivare la critica, il dubbio come fattori di crescita e miglioramento.

Oggi c’è ancora spazio per il dibattito o lo abbiamo sacrifi ca-to sull’altare dell’appiattimento acritico e del “smettetela, avete rotto”? Pensiamo debba esserci, in barba anche a coloro che vorreb-bero “tagliare i fi li del microfono” – che, come diceva Solženicyn – “è come se ti avessero tappato la bocca”.

di Carlotta Andrea

Buracchi

L

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 LUGLIO 2013

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13 5 LUGLIO 2012

Sport3

continua a pag. 14

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rtina

ivertente, coreografico e spettacolare, il fitness in acqua è una disciplina in costante crescita. A confermare questo trend è il terzo posto raggiunto dalle aretine della Sport3 ai Campionati Italiani Estivi di fitness in acqua, uno storico piazzamento che segue quello conquistato in inver-no a Torino e che conferma la squadra tra le migliori d’Italia.

I Campionati Italiani, ospitati ad Arezzo dalle piscine del Centro Sport Chimera, hanno visto la partecipazione di 38 squadre da tutta Italia che si sono contese il tricolore in una doppia competizione in acqua alta e in acqua bassa. Oltre 300 atlete si sono sfidate eseguendo figure ed esercizi caratteristi-ci del fitness acquatico, e un saggio di cui i giudici federali hanno valutato la coreografia e la creativi-tà. Il successo della Sport3 è arrivato nella gara in acqua alta, con il bronzo centrato da Laura Barbini, Federica Bartolozzi, Elena Berneschi, Sofia Bonini, Elena Giorgeschi, Martina Meacci e Chiara Zucchi.

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14 5 LUGLIO 2013

Un’impeccabile coreografia basata sulla canzone Mon Chéri ha permesso alle aretine di centrare una storica medaglia, arrivando alle spalle delle atlete del-la Rari Nantes Torino, vere “marziane” del fitness in ac-qua e dominatrici dell’intera manifestazione, e della Butterfly di Massa.

«Dopo il bronzo invernale – afferma l’allenatrice Alessandra Joseph, – le nostre ragazze si sono alle-nate duramente e hanno dato vita a una coreografia di altissima qualità che ci ha permesso di confermar-ci. Dedichiamo questo risultato a Elisa Polverini, punto fermo della nostra squadra che non ha gareggiato a causa di un grave infortunio ma che non ci ha mai fatto mancare il proprio appoggio».

Un bel risultato è arrivato anche nella gara in acqua bassa, una competizione che, giunta alla 17a edizio-ne, ha visto la Sport3 gareggiare con due squadre che si sono esibite sulle note di Hang Over. La prima formazione, composta dalle stesse ragazze vincitrici del bronzo, ha ottenuto un buon pun-teggio ed è arrivata al decimo posto; degna di nota è anche la prestazione della seconda squadra la quale, all’esordio nella manifestazione estiva, è scesa in vasca con Maria Pia Berti, Stefania Buoncompagni, Loretta Gianni, Guia Latil, Laura Mancioppi, Maria Rosaria Matteini, Luana Mordenti, Anna Pecchi ed Elena Serboli. «I Campionati Italiani sono stati un successo – aggiunge Marco Magara, direttore tecnico del Centro Sport Chimera. – L’organizzazione è stata impeccabile e le tribune erano costantemente affollate, dunque la manifestazione ha rappresentato una bella occasione per promuovere ad Arezzo una disciplina coreografica e spettacolare come il fitness in acqua». L’obiettivo della Sport3 è non stoppare questa crescita ma aumentare ulteriormente il numero delle proprie atlete, sperando in futuro di riuscire ad allestire anche una squadra maschile. «Stiamo promuovendo alcuni corsi gratuiti di fitness – conclude Carla Mazzoli, re-sponsabile della Sport3. – Invitiamo gli aretini a provare questa disciplina perché rappresenta la giusta alter-

nativa per chi cerca il benessere fisico, praticando un’attività non particolarmente impegnativa ma che garantisce la possibilità di gareggiare e mettersi alla pro-va con avversari di tutta Italia».

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Le atlete della Sport3 si confermano al terzo posto nella ginnastica in acqua alta

Aretine di bronzo ai Campionati Italiani di fitness in acqua

di Marco Cavini

[segue da pag. 13]

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15 5 LUGLIO 2012

na grande vittoria e la partenza verso una nuova e inaspettata avventura. È questo che ha segnato, nelle ultime settimane, la vita sportiva di Gianmarco Romualdi della Kbs Savate di Arezzo. A 16 anni e con soli

due anni di allenamenti alle spalle, questo giova-nissimo atleta aretino ha già vinto il titolo nazionale Juniores di savate, preparandosi così alla sfida che lo attende in Serbia tra pochi giorni. Gianmarco è stato infatti convocato in Nazionale per difendere i colori italiani in occasione della Coppa del Mondo che si terrà a Belgrado dal 7 al 11 luglio. Una bel-la soddisfazione, un importante traguardo, ma soprattutto un riconoscimento più che meritato. «Gianmarco è emozionatissimo – racconta Andrea Baglini, presidente dell’aretina Kbs Savate. – È la sua prima esperienza di rilievo internazionale, ma Gianmarco ne farà sicuramente tesoro. È un atleta motivato e fisicamente molto dotato che, in poco tempo, ha fatto un bel percorso».

Il neocampione è stato notato dagli osservato-ri della Nazionale lo scorso 13 maggio, durante i Campionati Italiani dove si è messo in mostra vin-cendo tutti gli incontri e facendo sfoggio di un’ot-tima tecnica. «Ciò che lo attende a Belgrado è un torneo a cui parteciperanno atleti dai 15 ai 16 anni e dove tutti incontreranno tutti – illustra Baglini. – Gianmarco dovrà sostenere anche 4 o 5 incontri al giorno per 4 giorni consecutivi. Una prova stimolan-te, che richiede una minuziosa preparazione atleti-ca e una certa stabilità emotiva».

Ma l’atleta aretino non sembra essere troppo spaventato. Anzi, assorbita la notizia, dopo un bre-ve periodo di vacanza, si è subito buttato a capo-fitto negli allenamenti, vivendo quest’esperienza come un momento di crescita sia sportiva sia per-sonale, con grinta e umiltà. «Il titolo italiano è stato una bella sorpresa, però, guardandomi indietro, credo di essermela meritata – dichiara Gianmarco. – Non mi sarei mai aspettato di essere convocato in Nazionale. Mi stavo già preparando per gli Europei e la Coppa del Mondo non rientrava nei miei piani. Ma adesso so di stare per vivere una sfida che mi aiuterà a crescere e maturare agonisticamente. Oltre agli allenamenti normali, sto facendo i pesi e vado spesso a correre. Tutti gli amici della Kbs sono contenti e mi stanno aiutando nella preparazione, sostenendomi in tutto».

Ma oltre all’eccitazione, in questo giovane atleta, si legge pure una buona dose di determinazione e tanta consapevolezza del proprio lavoro.

«Voglio vivere al meglio quest’avventura. In Serbia il livello sarà molto alto, e so che all’estero la savate è molto più quotata che in Italia – racconta Gianmarco. – Voglio però fare tutto ciò che posso e so fare, dando il meglio di me. La Coppa di Belgrado è prima di tutto una grande scuola. La mia vittoria è esserci».

Da Arezzo, oltre i confini italianiGianmarco Romualdi, atleta sedicenne della Kbs Savate, dopo il titolo italiano juniores vola verso la Coppa del Mondo di Belgrado

di Elettra Fiorini

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16 5 LUGLIO 2013

a moto è da sempre sinonimo di libertà, potenza, rischio. E di sfida: non solo per chi la guida ma anche per chi si sporca le mani montando e smontando le sue par-ti, ne progetta migliorie, si occupa della

messa a punto e degli sviluppi. Un lavoro certosi-no indispensabile. Soprattutto se si ha a che fare con moto d’epoca, vere e proprie opere d’arte. Questa è una piccola grande storia di come dalla passione, la competenza, l’ingegno e l’amicizia possano nascere grandi cose.

«Questa attività è nata per gioco cinque anni fa da un gruppo di amici»: è così che Paolo Ciabini,

fondatore del Team Ciabini.com (negozio specializzato in ricambi di moto e macchine d’epoca), ci introduce la sua ultima incredibile esperienza vintage con le due ruote. «Ho sempre avuto la vocazione a dilettarmi coi motori, fin da quando avevo tredici anni. E questa passione mi è rimasta fino a oggi».

È doveroso aprire una parentesi. Il curriculum da motorista di Ciabini è davvero prestigioso: aeroplani, moto, collaboratore della “Bugatti Club Italia”. Solo per citarne alcuni. Una dieta motoristica così eterogenea e prestigiosa che gli è valsa il blasone di esperto Fim a livello nazionale, un ri-conoscimento destinato davvero a pochi. «Quest’anno ho preparato una moto Honda CB 400 Four del ’75 [del capostipite asso dei motori Carlo Morelli, nda], una sua rivisitazione in veste corsaiola, sempre mantenen-do i pezzi dell’epoca. Quando siamo andati a Magione (nessuno avreb-be scommesso un centesimo su di noi!) e ci siamo accorti che i tempi

erano buoni, da podio, assieme ad altri amici abbiamo deciso di iscriverci al Campionato Italiano F.M.I. Gentlemen Cup nella classe 500 cc». Da subito il pilota perugino Tommaso Bussani, alias Tommyfast, dà al mezzo quella marcia in più che gli permette di andare costantemente a podio e culminare con due vittorie nelle ultime due gare. Ma il miracolo del Team Ciabini emerge evidente solo considerando il fatto che « quasi tutti noi siamo alla prima esperienza nel campo delle corse vere e proprie. La nostra Honda è un 400 cc degli anni Settanta, e ci siamo trovati a scontrarci con moto con ben altre cilindrate, più nuove rispetto alla nostra, come ad esempio la Ducati Pantha». Un lavoro di squadra che fa perno su una passio-ne condivisa, sull’amicizia e sulla voglia di divertirsi pur con la massima serietà: «Siamo un gruppo affiatato. Ognuno ha messo il suo contributo [Carlo Nocentini, noto direttore tecnico e “Moto d’Epoca Roma” che ha permesso l’iscrizione del team al campionato italiano, nda]. Il fine è riuscire a passare un weekend di-vertendosi. È un qualcosa di goliardico che vuole scimmiottare i team ufficiali, per non prenderci troppo

sul serio». Resta comunque il fatto che

l’esperienza e la competenza di queste persone hanno dato vita a un mezzo altamente compe-titivo e vincente. Una moto che non è più solo un concentrato di potenza, un bolide elegante, perfetto, ma il concretizzarsi di esperienze diverse , sogni, pas-sioni riposti in quel progetto. Un groviglio di emozioni, con le sue gioie e sofferenze, propellenti in-dispensabili per la vita, con sfu-mature differenti, per ognuno di quei ragazzi.

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di Giacomo Belli

Sull’Honda della passione che non tramonta mai

Page 17: Il Settimanale di Arezzo 154

17 5 LUGLIO 2012

randi doti tecniche e tanta voglia di mettersi in gioco: queste sono, tra le altre, le principali caratteri-stiche di Margherita Lachi, talen-tuosa schiacciatrice della Volley

88 che quest’anno è stata chiamata, per la seconda volta consecutiva, all’interno della rappresentativa regionale toscana.

Una notizia, quella della sua convocazione, che testimonia la bontà del lavoro svolto dalla Volley 88 sul proprio settore giovanile, come tiene a sottolineare l’allenatore delle Under 16 Stefano Gialli: «La chiamata di Margherita nella rappresentativa è stata una bellissima notizia, soprattutto se pensiamo che nell’ultimo anno ha dovuto giocatore in un ruolo “nuovo” per lei. Inoltre que-sto è un premio alla nostra decisione di puntare sui giovani, a dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta».

Una strada nel quale è fondamentale perseverare e dove la lungimiranza sarà a sua volta l’ingrediente deci-sivo, con quest’ultimo elemento che ha portato quest’an-no la prima squadra (militante in Serie D) a essere com-posta per la maggior parte da atlete under 18 (oltre a tre over 30). Una squadra nella quale Margherita Lachi (clas-se 1998) ha già esordito, a dimostrazione della sua rapida e importante crescita: «Abbiamo fiducia in lei sia per le sue doti fisiche importanti, sia per il grande impegno con il quale si allena sempre. Un impegno che l’ha portata a crescere molto negli ultimi cinque anni». Una cre-scita individuale dettata – come tiene a sottolineare Stefano Gialli – «dalla sua grinta e dal suo carisma che l’hanno sempre portata a migliorarsi senza mai tirarsi indietro».

Grinta e carisma che sono caratteristiche imprescindibili per un atleta che punta in alto, perché a loro volta tratti fondamentali dell’ambizione: quell’ambizione che porta, appunto, un atleta più lontano degli altri. Infatti Margherita Lachi possiede importanti doti tecniche e caratteriali, e «sta a noi segui-re lei, insieme alle altre ragazze, con attenzio-ne, coprendole le spalle e facendole tenere i piedi per terra, perché per vedere certi mi-glioramenti bisogna aspettare del tempo», ha aggiunto Gialli.

Nel frattempo Lachi è divenuta inoltre pun-ta di diamante di un gruppo di ragazze di bel-le speranze, che dimostra il grande livello di preparazione che contraddistingue la Volley 88. Una Volley 88 che vuole tornare in alto e che per farlo, punta sulla freschezza e la vo-glia di vincere delle proprie giovani promesse.

Margherita Lachi vola in rappresentativaLa giovane schiacciatrice torna per la seconda volta consecutiva in rappresentativa regionale, a dimostrazione della qualità del settore giovanile della Volley 88

Gdi Omero Ortaggi

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18 5 LUGLIO 2013

ody building e karate. Difesa persona-le e break dance. Ginnastica e fitboxe. Nonostante l’arrivo dell’estate, la Royal Gym non interrompe la propria attività ma continua con un programma a 360 gradi

che incontra le più svariate esigenze fisiche e mo-torie.

Situata proprio nel cuore di Arezzo, in via Petrarca, le attività svolte all’interno della palestra si dividono in tre grandi macrosettori (corpo libero, fitness e at-tività sportive), per ognuno dei quali sono presenti istruttori professionisti e qualificati.

Le attività a corpo libero sono le più variegate e propongono una vasta scelta tra lavori di pre-atleti-smo (con una preparazione atletica valida per tutte le attività sportive), ginnastica medica (per modifi-care o eliminare squilibri muscolari e atteggiamenti posturali scorretti, migliorare la mobilità articolare, tonificare i muscoli, velocizzare il recupero da trau-mi o infortuni) e body building (svolto con macchine quali bike, step e tapis roulant per migliorare la fun-zionalità del sistema cardio-vascolare e la mobiliz-zazione dei tessuti adiposi).

Per quanto riguarda il fitness, la Royal Gym offre vari corsi aerobici tra cui lo Step Ton (una piattafor-ma regolabile con esercizi al ritmo di musica), il Pure Gag (un programma mirato a migliorare gli inesteti-smi di gambe, addome e glutei) o la Fitboxe.

Il vero orgoglio della palestra è però l’attività sportiva con la proposta di tre diverse discipline: il karate, la difesa personale e la break dance. La re-altà di karate presente all’interno della Royal Gym è l’Arezzo Karate, unica società aretina affiliata alla Fijlkam, che da anni si pone ai vertici nazionali della specialità e che inizia i propri corsi con un’attività ludico-motoria per bambini da 5 a 10 anni.

Il Metodo Globale di Autodifesa è invece una di-sciplina insegnata per difendersi dalle aggressioni senza utilizzare la violenza, mentre la break dance si rivolge ai giovanissimi amanti del ballo nella sua versione più spettacolare e acrobatica.

«A chi resta in città o a chi aspetta di andare al mare – commenta Alessandro Balestrini, direttore tecnico della Royal Gym – proponiamo una serie di attività variegate e divertenti per perdere peso, per ritrovare la forma migliore e per star bene».

BRoyal Gym, sport e benessere nel cuore di Arezzo

Proseguono pure nei mesi estivi le discipline proposte

dalla palestra aretina

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19 5 LUGLIO 2012

Crisi di risultati? Lo sport aretino non ne vuol parlare e a giugno spolvera una serie di gran-

di prestazioni, che rendono quando mai ostica la compilazione del tradizionale podio del mese.

Alcune scelte sono però doverose, e dunque siamo stati costretti a lasciare fuori dal podio tanti bei risultati come la promozione della squadra femminile del Circolo Tennis Arezzo in A2, la vittoria del titolo toscano Under 11 di Chiara Girelli del Circolo Tennis Giotto, il suc-cesso nella Coppa Toscana di calcio femminile della Stella Azzurra, il titolo di campioni regionali Under13 dell’Arezzo Volley, il bronzo della Sport3 ai campionati italiani di fitness in acqua…

posto: Matteo Marconcini - Judoposto: Matteo Marconcini - Judo Il bronzo vinto all’European Cup

Seniors di Celje (Slovenia) con-sacra definitivamente Matteo Marconcini tra i grandi campioni

del judo continentale. Il ventitreenne aretino, cresciuto sportivamente nel Judo Ok Arezzo, ha partecipato alla manifestazione indossando i colori della Nazionale italiana, ed è stato pro-tagonista di un torneo impeccabile in cui, negli 81 kg, si è assicurato la medaglia vincendo per ippon contro l’olandese Melvin Schol. La corsa di Marconcini si è stoppata solo in semifina-le di fronte al vincitore dell’oro, il russo Khasan Khalmurzaev.

posto: Monnalisa Softball - Bsc posto: Monnalisa Softball - Bsc Arezzo Arezzo

Il softball aretino non era mai arrivato tanto in alto. Le ragazze del Monnalisa, impegnate nel

campionato di Serie A2, hanno vissuto un giu-gno perfetto in cui si sono assicurate un posto nei play-off, ottenendo sei vittorie su sei gare contro Chieti, Livorno e Sestese. La compagine femminile del Bsc Arezzo è ora saldamente al comando della classifica e punta dritta alla vit-toria del campionato.

posto: Anna Visibelli - Salto in posto: Anna Visibelli - Salto in lungolungo

Anna Visibelli torna tra le regine del salto in lungo. Ai Campionati Italiani Promesse di

Rieti l’atleta aretina ha realizzato il miglior salto della sua carriera, bal-zando fino a 6,24 metri e riuscen-do così a cogliere uno splendido bronzo.

Marco Cavini

1°1°

2°2°

3°3°

IL PODIO DI GIUGNO

Marconcini tra i grandi del judo europeo

Matteo Marconcini

La Seria A 2013 del Monnalisa Softball

Anna Visibelli

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20 5 LUGLIO 2013

er lui parlerebbero i suoi numeri da giocato-re: tre scudetti, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia vinte, oltre all’argento agli Europei del 1997 con la Nazionale, con la quale ha collezionato 80 presenze. Numeri

che, nonostante i numerosi infortuni, lo hanno con-sacrato come uno dei più forti giocatori di basket degli anni Novanta. Adesso, in più, è arrivata anche la consacrazione come allenatore. Infatti Moretti è riuscito a riportare la società pistoiese, dove allena dal 2009, in Serie A dopo ben 14 anni di assenza, concludendo al meglio una strepitosa annata.

Coach Moretti, quali erano gli obiettivi di inizio stagione?

«Arrivare tra le prime della classe nella stagione regolare e disputare dei buoni play-off. Dopo una partenza un po’ in sordina e con l’ambiente giù di morale, poiché non eravamo riusciti a trattenere le nostre stelle, siamo riusciti a ottenere ottimi risultati e tante vittorie. Un innesto azzeccato a metà stagio-ne, qualche flop da parte delle squadre più accre-ditate e la nostra continuità ci hanno permesso di chiudere la regular season con 19 vittorie e 11 scon-fitte, secondi solo a Barcellona per gli scontri diretti».

Quando ha capito che la promozione poteva essere possibile?

«Quando Barcellona, testa di serie numero 1, ha perso con Trento al primo turno siamo diventati i fa-voriti e lì abbiamo capito che ce la potevamo fare. Battendo prima Scafati e poi Casale ci siamo gua-dagnati l’accesso alla finale. Abbiamo avuto il so-stegno da parte di tutti e siamo arrivati a giocarci la promozione con Brescia convinti della nostra forza».

C’è stato un momento in cui ha pensato di non farcela nella finale play-off?

«Abbiamo tenuto bene il fattore cam-po nelle prime due partite della serie, ma Brescia ha tro-vato le ener-gie mentali e fisiche per portarci alla decisiva gara-5, pareggiando la serie. Quello è stato il momento più difficile, anche per me come allenatore, perché avevamo perso l’inerzia ed eravamo in difficoltà fisi-ca e mentale. È stata una settimana difficile, quella tra gara-3 e gara-5, ma ne siamo usciti bene, ab-biamo ricaricato le batterie per la partita decisiva, e il pubblico ci ha dato una grossa mano.

Abbiamo fatto ricorso anche alle esperienze pre-cedenti, visto che venivamo da due Coppe Italia di Lega2 perse in due anni. Si deve prima saper perde-re per imparare a vincere, dico sempre.

In gara-5, infatti, abbiamo messo in campo tutta la maturità e l’esperienza acquisite, mostrando un buono smalto e vincendo 60-47».

Per il futuro?«Intanto ci godiamo il presente. C’è un’intera

città che ancora sta festeggiando. Per il prossimo anno l’obiettivo è ovviamente la salvezza. Per com-petere su buoni livelli con le altre squadre dovremo fare un grande salto di qualità sotto tutti gli aspetti, e continuare ad avere lo spirito di questa stagione, che ci ha regalato tante soddisfazioni».

P

Il coach aretino ha riportato la Tesi Group Pistoia nell’olimpo del basketPaolo Moretti

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di Alessio Segantini

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

er alcuni sono già iniziate, per altri arri-veranno fra poco, ma quello che è certo è che estate fa rima con vacanze, relax e di-vertimento un po’ per tutti. Quale miglior

modo di godersi il riposo ascoltando musica clas-sica tra opere d’arte, con un bicchiere di vino tra le mani?

Alle porte della città, in località Sargiano, pres-so la storica villa “Il Cicaleto”, domenica 7 luglio a partire dalle 17 sarà possibile partecipare a un evento speciale che coniuga arte contemporanea, musica classica e degustazione di vini e prodotti tipici.

Arts D# Wine, mostra multitematica, nasce da un’idea dell’agenzia MK Tastings in collabo-razione con la Villicana D’Annibale Galleria D’Arte e l’Associazione fi orentina Musica InContro, e vedrà la partecipazione di due aziende vitivinicole del territorio, l’azienda agri-cola “Ornina”, di Castel Focognano, e la Tenuta “La Pineta”, situata a Castiglion Fibocchi. Entrambe offriranno ai visitatori varie degusta-zioni di vini, la cui uva proviene da vitigni au-toctoni, come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino e Pugnitello, ma anche Cabernet Sauvignon, Malvasia e Trebbiano toscano.

La manifestazione sarà introdotta da un ape-ritivo con prodotti tipici delle vallate aretine, e da una degustazione di formaggi prodotti in maniera del tutto artigianale dall’azienda agri-cola “Le Buche”, che, appoggiata sui colli del basso Casentino, lavora a mano il latte delle pe-core allevate biologicamente.

Dalle 18 si apre il concerto di musica classica con musiche di Franz Joseph Haydn, eseguite dal Quartetto “È colpa tua” (Davide Dalpiaz e Elisa Maraschi al violino, Sofi a Baumgartl alla viola, Lorenzo Cosi al violoncello). A seguire Livia Zambrini al pianoforte proporrà un gustoso repertorio di Johannes Brahms.

Le opere in esposizione, acquistabili come i vini e i prodotti tipici, sono degli artisti fi orentini Luigi Falai, Susan Leyland, Giovanni Maranghi e Silvestro Pistolesi, raccolti in una speciale mostra, a fi an-co di interessanti fi gure operanti sul territorio aretino come Vladimiro Andidero, Bryan Barasch, Maria Bidini, Giustino Caposciutti, Danielle Villicana D’Annibale, Maura Giussani, Giacobbe Giusti, Federica Rampazzo, Laura Serafi ni e Bernardo Tirabosco. La degustazione ha un costo di 10 euro.

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ne viene fuori è una mostra da leccarsi i baffi . Per rendersene conto c’è tempo fi no al

prossimo 24 luglio, termine ultimo per visi-tare Palazzo Ferretti lungo via Nazionale a Cortona, prestigiosa location della collettiva di Vittorio Angini, Marco Cipolli, Lorenzo Donati, Dario Polvani e Luciano Radicati.

Cinque fi gure differenti nello stile e nella ricerca, ma le loro diversità dialoganti alla fi ne rappresentano il valore aggiunto dell’esposi-zione. Se ne stanno accorgendo i tanti turisti che frequentano la splendida cittadina etrusca in questo periodo, i quali non mancano di vi-

sitare la mostra inaugurata lo scorso 1° luglio.La pittura di Vittorio Angini è partita dall’impressio-

nismo e negli anni si è rinnovata nel segno della ricerca, facendo intravedere anche echi di futurismo, cubismo e action painting. Nella sua arte carica di spiritualità, Angini trasfi gura ciò che osserva, va oltre le umane percezioni, penetra la realtà con risultati sempre convincenti.

Le sculture di Marco Cipolli sono la sintesi perfetta di tecnica applicata all’eclettismo. Una ricca gamma colori-stica accarezza le superfi ci delle opere del valdarnese, che prendono le sembianze di suadenti fi gure femminili in conversazione con articolate geometrie ed elementi della natura.

Con Lorenzo Donati l’arte si fa gestuale, materica e vibrante. Quello de l pittore è uno studio meticoloso della luce, del colore e dell’ambiente incontaminato. Scenari

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

LI, DONATI, POLVANI E OSTRA A CORTONA

sospesi tra realtà e immaginazione, carichi di fascino, leggiadria ancestrale e silenzi evocati-vi. Equilibrio e ponderata misura sono invece i tratti distintivi di Dario Polvani. Il suo stile fi gurativo, che in alcuni esempi rasenta la metafi sica, si caratterizza per un uso personalizzato del colore e per un effetto luministico utile a trasmettere un senso di onirico dissolvimento.

La cifra di Luciano Radicati, infi ne, è una unione assoluta di simboli atavici e misticismo. Un viaggio

di Marco Botti

Lorenzo Donati Dario Polvani

continua a pag. 24

Page 24: Il Settimanale di Arezzo 154

24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 LUGLIO 2013

lungo i sentieri del tem-po in cerca di risposte ai quesiti esistenziali, grazie a opere polimateriche dove l’arte primitiva, i mosaici bizantini e l’arte mozarabica dell’VIII se-colo incontrano le prin-

cipali correnti novecentesche. Un appuntamento, quello cortonese, per conoscere e approfondire arti-sti che ormai da anni trovano ampi riscontri anche fuori dai confi ni locali. Vietato mancare.

FAI UNA FOTO! SVELA UN PATRIMONIOIl concorso fotografico presentato a Casa Bruschi

Il Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, è una realtà che da sempre opera a livello sociale e culturale sul no-

stro territorio con lo scopo di promuoverne e valoriz-zarne i beni.

Il Gruppo Fai Giovani di Arezzo ha presentato ve-nerdì 28 giugno, presso la Casa Museo di Ivan Bruschi, sede della segreteria della delegazione Fai di Arezzo e provincia, il concorso FAI una foto! Svela un patri-monio.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Banca Etruria, il Quartiere di Porta Santo Spirito, le Terme di Chianciano, l’agenzia di viaggi “Pepita”, le Strade del Vino e il ristorante “Le Rotte Ghiotte”.

L’evento è riservato ai giovani tra i 18 e 40 anni e ha lo scopo di sensibilizzarli alle bellezze e ai beni, siano essi architettonici, storici, paesaggistici o artistici che li circondano, favorendo, al tempo stesso, la loro creati-vità. La partecipazione al concorso è gratuita e scade il prossimo 5 settembre.

Le foto vincitrici saranno esposte in una mostra a ottobre e si aggiudicheranno dei premi. Per maggiori informazioni è possibile inviare una mail a [email protected].

Serena Capponi

Luciano Radicati

continua da pag. 23

Page 25: Il Settimanale di Arezzo 154

25IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

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l Giardino pensile della Provincia di Arezzo, luo-go della città intimo e accogliente, aprirà le porte al pubblico per ospitare sabato 6 e domenica 7 luglio la mostra fotografi ca di David Butali dal

titolo Tutti i colori dell’essenza.Campagne e colline, verdi boschi e vigneti, pae-

saggi tipici di una Toscana ricca di sfumature sono catturati negli scatti del talentuoso fotografo. Una regione di luci e colori che Butali vuole mostrare allo spettatore, condividendo con lui le sue emozioni e i suoi pensieri. Luoghi vicini, familiari, che racconta-no la storia di un territorio, la natura colta in alcuni istanti come la nebbia che avvolge i pendii o la luce del sole che illumina, dorandoli, i campi di grano maturo.

Sabato 6 luglio alle 21, saranno presenti oltre alle

opere di David Butali alcuni scatti storici del ter-ritorio aretino messi a disposizione dal fotografo Andrea Barghi, noto per le sue foto paesaggistiche e naturalistiche, alcune delle quali stabilmente esposte alla Mostra della Fauna Selvatica presso il Palazzo della Provincia di Arezzo, solitamente visitabile nel weekend della Fiera Antiquaria, ma per l’occasione aperta al pubblico.

La serata sarà accompagnata dall’esibizione di alcuni studenti del Liceo Musicale “F. Petrarca” di Arezzo e da una degustazione di vino offerta dal-la Tenuta “La Pineta” di Castiglion Fibocchi (Ar). L’esposizione è aperta al pubblico dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00, con ingresso da via Ricasoli 52.

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Idi Chiara Savarino

Page 26: Il Settimanale di Arezzo 154

26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 LUGLIO 2013

editoriacomunicazionepubblicità

iovedì 11 luglio, alle ore 21, piazza Sant’Agostino ospiterà la serata conclu-siva di Ho visto cose che…, competizione per videomaker della Provincia di Arezzo

di età inferiore ai quarant’anni, sviluppata nell’ambi-to del progetto di U.P.I. Toscana OCCUPI, fi nanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso l’Azione Province Giovani.

Da marzo a maggio 2013 trentaquattro autori hanno inviato di-ciassette lavori della durata massima di venti minuti, senza vincoli di genere o stile ma con una forte impronta richiesta ai soggetti delle opere: i temi del concorso, coerentemente col progetto complessivo, erano quelli del rapporto dei giovani con il mondo del lavoro, del-le diffi coltà occupazionali, della precarietà delle condizioni di lavoro giovanile, del rapporto fra scuola e lavoro.

L’assessore al Patrimonio, Viabilità, Edilizia, Politiche giovanili Francesco Ruscelli ha espresso la sua soddisfazione per l’alto numero di opere pervenute, sintomo di una forte creatività pre-

sente nel territorio, considerate le limitazioni di età, provenienza e focus tematico stabilite dal regolamento.

La serata di giovedì, in collaborazione col circolo Arci Aurora e condotta dal direttore artistico del concorso – Francesco Maria Rossi – sarà ricca di iniziative: saranno presentati e ringraziati tutti i partecipanti e proiettati i video fi nalisti, che concorreranno seduta stante all’assegnazione del premio della giuria popolare, con-sistente in 2000 euro; il pubblico stesso sarà dunque parte attiva della manifestazio-ne. Ospite d’eccezione, il Cile: il giovane cantautore aretino, oltre a essere la guest star di serata, fa parte insieme al direttore Rossi, ad Antonio Cherici, a Enzo Brogi e a Luca Sparnacci della giuria di qualità che ha valutato le opere e che decreterà i vincitori del concorso; sono infatti previsti un primo premio di 3000 euro, un secondo premio di 2000 euro e un terzo premio di 1000 euro.

I VIDEOMAKER ARETINI ALLE PRESE CON IL MONDO DEL LAVOROLE PREMIAZIONI PER IL CONCORSO VIDEO “HO VISTO COSE CHE…”

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ONCORSO VIDEO

di Enrico [email protected]

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO5 LUGLIO 2013

ACCONCIATURE DA CERIMONIA E DA SPOSA

pochi giorni dalla giornata nazionale de-dicata dall’Ail (Associazione Italiana con-tro le Leucemie) alla rifl essione e all’in-formazione sulla cura delle malattie del

sangue, sottolineando i grandi progressi della ricerca scientifi ca, vogliamo segnalare una bella iniziativa ad Arezzo: la pubblicazione di un libro di “Storia illu-strata” sulla vita di Federico Luzi, il tennista aretino prematuramente scomparso nel 2008.

Paola Cesaroni, madre del giovane campione, af-fronta in 32 pagine l’intreccio tra vita, amore e spe-ranza, sintetizzando una carriera sportiva straordina-ria nei suoi momenti salienti: con le tante vittorie, i momenti diffi cili e la successiva “ rinascita”.

C’è pure il racconto della malattia, improvvisa, inesorabile, e gli ultimi giorni della vita di un gio-vane uomo…

Un ricordo indimenticabile, toccante, imperdibile per chi ha amato il campione aretino.

È possibile ricevere il libro con una donazione di soli 10 euro: i proventi della pubblicazione andran-no a fi nanziare il servizio medico domiciliare di AIL Arezzo “Federico Luzzi” onlus. ([email protected]; tel. 334/33.34.104).

Dal 2009 l’Associazione Fedelux “Insieme per Federico Luzzi”, creata dalla famiglia del tennista, continua a mantenere vivo il suo ricordo, organiz-zando e patrocinando eventi di carattere sportivo e non, promuovendo la raccolta di fondi da devolvere all’Ail per la ricerca contro le leucemie.

Tra le iniziative ricordiamo le pergamene e bom-boniere solidali Ail personalizzate per battesimi, lauree, matrimoni e 25° anniversario di nozze (info:

www.ailarez-zo.it), che ve-dono crescere di anno in anno l’ade-sione della co l l e t t i v i t à aretina.

P r o p r i o grazie anche al generoso contributo dell’Associazione Fedelux e di altri dona-tori, la Sezione Ail di Arezzo ha avuto la possibilità di concretizzare in tempi brevissimi il progetto am-bizioso del servizio medico domiciliare, inaugurato il 28 maggio 2011 e in funzione a pieno regime.

Domenica 7 luglio, in occasione del 33° Rally del Casentino per Ail Arezzo, ci sarà poi l’estrazione dei biglietti della lotteria a esso associata: un’ulteriore occasione per essere solidali, contribuire al conso-lidamento del progetto dell’assistenza domiciliare e fi nanziare progetti di assistenza a favore dei pazienti affetti da leucemie, linfomi e mielomi.

Inoltre sosterremo l’impegno continuo della se-zione Ail di Arezzo nell’informare e sensibilizzare la cittadinanza sui temi della prevenzione e del valore della solidarietà, che coinvolge pure bambini e ra-gazzi nelle scuole del territorio.

[email protected]

IN UN LIBRO VITA E IMPRESE DI FEDERICO LUZZI

A di LucianaPastorelli

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GRANDE SUCCESSO DELUN TUFFO NELLO SCIAMANESIMO COL PROFESSOR MARI

i forte impatto visivo, le opere dell’artista messicano Mario Enrique Fernandez Merino! Come i suoi antenati sciamani, ha un profondo rispetto per la Terra e la natura. Il sole è energia vivente, universale. Il fuoco purifi ca, rigenera: egli vuol far comprendere meglio alla gente la sacralità di questi elementi. Energico, positivo. Poeta, disegnatore, scolpisce, dipinge e crea strumenti musi-

cali. Insegnante di arti plastiche all’Università Unam di Città del Messico; ancora, museografo e promotore culturale: tuttora nel suo Paese si praticano danze e rituali sciamani antichissimi per la salvaguardia dell’am-biente.

Merino, studioso della cultura precolombiana, ci dice: «È stato un incontro karmico quello col professor Lorenzo Falsini, presidente dell’associazione DaiShido di Arezzo, e con l’erede degli Etruschi Andrea Roggi, pittore e scultore del bronzo, con il quale ho condiviso la mostra nell’Atrio d’Onore della Provincia».

Si defi nisce “aretino di adozio-ne”.

«In un certo senso sì. La sapien-za, la storia etrusca si collegano a quelle dei miei antenati. Ad Arezzo mi sono sentito fi n da subito a casa: i colori, la natura, i profu-mi… il cibo».

Il maestro ha messo su un po’ di pancetta, se possiamo permetterci. Glielo diciamo e lui ride.

Al momento giusto, nel posto giusto con le persone giuste.

«Un particolare dono, la com-prensione, la generosità e la tene-rezza da parte di una donna specia-le. Le distanze ci hanno avvicinato e arricchito. Il confronto con lei è stimolante. Un giorno siamo par-titi prima dell’alba verso l’acropoli di San Cornelio. Il sorgere del sole,

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da lassù, è un’esperienza struggente!».Maestro, può dircene l’identità?«La professoressa Fabrizia Fabbroni (curatrice

della mostra). Il suo cuore è aperto alle emozioni, la sua anima è affi ne alla mia: così è la vera amicizia».

Razionalità.«Mai esagerata, si rischia di bloccare quella sorta

di magia che è in ognuno di noi, liberiamoci dagli schemi, divul-ghiamo un messaggio di amore e pace. Il mondo non è un luogo di sofferenza ma di gioia, un accogliente grembo materno».

Il fuoco che feconda e purifi ca.«Si trova nella mente, nel corpo, nell’anima, nello spirito, ci fonde

col tutto. È necessario forgiare il nostro carattere e divenire puri nella meditazione».

Il vero signifi cato della promozione sociale e culturale.«Di una grande risorsa umana, una prova di buona volontà. Ne è

un esempio tangibile l’etica e l’altruismo degli operatori delle disci-pline DaiShido!>

La Basilica di San Francesco di Arezzo.«È proprio il punto di connessione col santuario della Verna».Nel sagrato di San Francesco, appunto, scattiamo una foto a

Merino… Il tradizionale giacchetto a frange, braccialetti. Il cappello che ha in testa è ornato di spille e piume in onore dei saggi suoi antenati.

Un’altra foto (stavolta all’interno della chiesa) all’opera (rappre-sentante uno sciamano) che ha portato con sé.

La moglie e la fi glia non lo hanno seguito. Tutto il mondo è pae-se: si risparmia un intero anno per il desiderato viaggio! Il recupero di memorie ancestrali è la missione di questo artista. Conoscerlo guarda caso in un posto unico come la basilica di San Francesco fa rifl ettere.

ELLA MOSTRA “TERRA”MARIO ENRIQUE FERNANDEZ MERINO

di IvanaMariannaPattavina

esteticasolariumbenessere

DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE 10 ALLE 20 – SABATO DALLE 10 ALLE 14

VIA TANUCCI 21, AREZZO – CELL. 331/9061707

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 LUGLIO 2013

ti accompagnano in città (e a ballare!)

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ti accompagnano ti accompagnanoin città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

di Fabio Mugelli

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roLA CULUMBÌNA VOLA

La Culumbìna, amici, ha preso ’l voloe chj la ferma piùe? Si ’n ce l’ha fattael Viduvìni, ch’ha pèrso ’l su’ ròlode re de la piazza; si anco unn’acàtta

più el cinque el Vannuzzìno; si a fagiòloun riesce a ’ndàcce quéla lancia matta

del Farsetti; si la Chjmera è solouna comparsa e ’n se riscatta,

alóra i giallo-blùe dettaràn leggechjssà per quanto ancora… si li reggequel giuiellino ch’hàno tra le mani.

Ma la furtùna e ciéca e del domaninissùno ha ’l dono de sapé la sorte:

manco ’l profeta Elia, ch’ora è ’l più forte!

di Leonardo Zanelli

il so

netto

Oggi, per sfuggire alle grinfi e della recessione, in chiave “chilometro zero” tornano a essere protago-nisti tutti quegli ecotipi di frutta e ortaggi di cui da sempre questa piccola rubrica vi parla.

Esiste anche un modo per sostenere questo per-corso che ci aspetta, nel caso non lo abbiate già in-trapreso.

È quello di sostenere la nascita di un fondazione onlus “Archeologia Arborea” che parte da un’idea di Isabella Dalla Ragione, fi glia di Livio.

Livio, uno splendido signore che oggi non c’è più, nell’alta Valtiberina e precisamente a Lerchi ha archiviato o meglio coltivato in passato tante specie di piante.

Piante facenti parte della nostra tradizione agricola e culinaria, che ri-schiavano di scomparire e oggi, invece, tornano fortunatamente a esserci utili.

MENGO by NIGHT, SPECIAL CLOSING PARTY

SABATO 6 LU-GLIO, OFFICINA 7 (indoor & outdoor)

Il MENGO MU-SIC FEST presenta per la prima volta, in collabo-r a z i o -ne con

OFFICINA 7, MENGO by NIGHT, lo SPECIAL CLOSING PARTY della nona edizione del festival che avrà come ospiti gli inglesi THE HORRORS!!

After Earth **After Earth doveva esse-

re l’occasione del rilancio, forse l’ultima opportunità per la carriera registica di M. Night Shyamalan. Budget stellare, Will Smithcon tanto di figlio al se-guito, e un plot basato su un nuovo mondo genera-to dalla solita apocalisse annunciata. Il risultato è l’ennesimo film poco riuscito, noioso laddove le premesse di fantascienza epica sono del tutto se-condarie e svolte su un piano tanto formale quanto poco efficace. Scorre tutto neanche troppo velo-cemente e senza lasciare traccia.

Del talentuoso regista de Il Sesto Senso e Umbreakable si sono definiti-vamente perse le traccia.

Facciamocene una ragione.Jacopo Fabbroni

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di LucioMassai

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