Il Settimanale di Arezzo 114

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WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) 0575/1786102 - INFO@STRASICURA.EU ANNO III NUMERO 114 • VENERDÌ 7 SETTEMBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI GABRIELE RAVANETTI LICENZA CREATIVE COMMONS AREZZO, ALTRO CHE AREZZO, ALTRO CHE ECONOMIA ECONOMIA AGRICOLA! AGRICOLA! UFFICIO POSTALE via Guadagnoli 37 0575/302676 www.swisspost.it SPEDIZIONI IN TUTTO IL MONDO

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Il Settimanale di Arezzo 114

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LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO)

0575/1786102 - [email protected]

ANNO III NUMERO 114 • VENERDÌ 7 SETTEMBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI GABRIELE RAVANETTI – LICENZA CREATIVE COMMONS

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO III NUMERO 114 – VENERDÌ 7 SETTEMBRE 2012

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARI-NO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected] TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

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LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS,

IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE

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VITA DELLA CITTÀ3 Arezzo, altro che economia agricola!4 Aumento per la bolletta dell’acqua e non solo, nel 20135 Il mondo ha sete6 Nella Toscana dei municipalismi, ecco i veri rischi della super Provincia7 Wi-Fi gratis in Piazza Grande10 Cerchi lavoro, vuoi cambiarlo, ne cerchi uno nuovo, vuoi migliorare la tua posizione?

NON PIÙ PAROLE OMAI8 Storico “cappotto” gialloblù

AREZZO SPORT13 SCUOLA BASKET AREZZO: ecco le parole del nuo-vo presidente Leone Provenzal15 Free Basket, si volta pagina16 Ai Mondiali di Carpfishing una squadra tutta are-tina

17 La Volley 88 riparte dalle ragazze del vivaio18 Arezzo, quando il blasone non basta…19 Tornano a correre le giovani calciatrici della Stella Azzurra20 Dai corsi di nuoto al fitness in acqua, riapre i bat-tenti il Centro Sport Chimera

CULTURA21 Mald’estro, un nuovo modo di fare cabaret 22 Arte in giro: spigoli e colori di DaLo; Ilaria Margutti svela il suo mondo pittorico; successo per la mostra degli allievi di Katarina Alivojvodic24 Nel cuore di Arezzo la magia della natura per grandi e piccoli

POLLICE VEDE27 L’Azalea

L’ESPERTO RISPONDE28 Settembre al via con frutta e verdura

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a servizio di aziende, editoria, pubblicità

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

l dibattito politico acceso dai provvedimenti per il contenimen-to della spesa pubblica, in primo luogo quello sul riordino del-le Province, si arricchisce di ulteriori spunti di rifl essione. L’Irpet (Istituto Regionale per la Programmazione Economica della

Toscana), nell’ambito della riorganizzazione degli Enti locali, ha diffuso uno studio intitolato Quali assetti istituzionali per la Toscana, presen-tato lo scorso 28 agosto al Consiglio delle Autonomie Locali, l’organo di rappresentanza unitaria di Comuni e Province presso il Consiglio regionale.

Il documento riferisce, in prospettiva della costituzione delle cosid-dette aree vaste, come da proposta del presidente Enrico Rossi, in meri-to alla possibilità di suddividere la Toscana in tre macro-raggruppamen-ti geografi ci, sulla base delle peculiarità socio-economiche del territorio. In particolare, nella parte sud della regione, che includerebbe Arezzo, Siena e Grosseto, e pure considerando “molte situazioni di margine”, viene descritta un’area “caratterizzata da una maggiore presenza agrico-la, da una bassa densità di popolazione, ma anche da maggiori diffi coltà economiche (Pil pro capite e tasso di occupazione più bassi, tasso di disoccupazione più alto, talvolta non solo rispetto alla media toscana), soprattutto per la bassa presenza industriale”.

«Questa analisi – ha commentato Giovanni Tricca, presidente della Camera di Commercio di Arezzo – oltre a risultare penalizzante per la città non rifl ette il sistema locale, dal momento che il valore dell’export manifatturiero delle imprese aretine rappresenta quasi il 27% sul piano regionale, poco più di quello fi oren-tino che è il 26% del totale toscano, e circa l’85% di quello complessivo delle tre province di Arezzo, Siena e Grosseto».

Anche in merito alla percentuale di incidenza dell’industria culturale sul totale del valore il discorso è analogo: per la nostra provincia si attesta al 8,5%, ossia al vertice della classifi ca nazionale, contro un dato medio toscano del 5,5% , con Firenze al 6,9% e Siena al 4,4%.

«A mio avviso – ha concluso – una ipotesi percorribile sul fronte della revisione degli apparati istituzionali, peraltro in linea con il decreto Monti, è quella che individua nella nostra regione cinque Province al posto delle dieci attuali, con compiti esclusivi in alcune materie quali, ad esempio, quelle ambientali, di edilizia

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

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a notizia di per sé non è una novità, visto che già il 22 maggio scorso l’Autorità nazionale per l’Energia e il Gas si dichiarava aperta a “osservazioni e proposte… da far pervenire

entro e non oltre il 22 giugno 2012”.«Nella nostra provincia – commenta Francesco

Romizi, presidente di Arci Arezzo e, di conseguen-za, membro del Comitato Acqua Pubblica cittadi-no – ci siamo già mobilitati il 31 agosto, quando abbiamo man-dato una lettera aperta a tutti i sindaci della provincia per creare un Forum provinciale per l’Acqua, secondo l’esempio di Reggio Emilia, in cui poter discutere e capire insieme alle associazioni dei consumatori, ai sindacati e agli enti pubblici in che modo arriva-

re alla ripubblicizzazione dell’acqua e far fronte alle decisioni prese a Roma, visto che con l’abolizione dell’Ato4 tutto è sta-to centralizzato...

Su questa vicenda il Forum nazionale non si è ancora espresso e sta aspettando qualcosa di scritto per capire i cambi che saranno effettivamente fatti all’interno della tariffazione: non solo è previsto un aumento nel 2013, ma l’idea è mantenere il costo fi sso di remunerazione del capi-tale dei gestori, eliminandone la dicitura e mascherandola sotto gli altri costi fi s-si… Anche per questo è importante la campagna che stiamo portando avanti: ancora non hanno tolto, come richiesto invece dal referendum, la remunerazione

del capitale dai costi fi ssi in bolletta…

In quelle di Nuove Acque si parla di un 13,8% sul costo totale del servizio».

C’è da notare, tra l’al-tro, che l’ultimo rapporto della Federconsumatori nazionale Arezzo è la quarta città per il costo dell’acqua e quella con la percentuale più alta di spese fi sse in bolletta.

scolastica e di viabilità. È evidente come una delle cinque province non possa che essere quella di Arezzo, non soltanto perché soddisfa i parametri di legge per quanto concerne popola-zione e superfi cie, ma perché rappre-senta un territorio dove, nonostante la feroce crisi, oltre 45.000 aziende, vale a dire il 10% del totale toscano, contribuiscono in modo determinan-te alla crescita e allo sviluppo econo-mico dell’intera regione».

di Elena Aiello

2013: AUMENTO PER LA BOLLETTA DELL’ACQUA

E NON SOLO

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

IL MONDO HA SETEdi Chiara Savarino

a denuncia arriva dalla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, nel-la Settimana Mondiale dell’Acqua che si è conclusa a Stoccolma il 31 agosto.

Una delle cause principali collegate al fenomeno della siccità è il nostro fabbisogno di cibo: si calcolano 7 miliardi di persone da sfamare oggi, destinate a diventare 9 miliardi nel 2050.

Ciascuno di noi ha bisogno di bere, ha spiegato la Fao, da 2 a 4 litri d’acqua ogni giorno. Ma occorrono da 2000 a 5000 litri d’acqua per produrre l’alimentazione giornaliera di una perso-na. È per questo che dovremo produrre più cibo usando meno acqua, ridurre gli sprechi e andare verso diete più sostenibili. Basti pensare all’impronta idrica di alcuni elementi, sopratutto di origine animale.

Per fare qualche esempio: per un uovo servono 13 litri d’ac-qua, così come per un pomodoro, ma si arriva fi no a 1500 litri per un chilogrammo di gra-no, 2400 per un hamburger, 7000 per una bistecca e 15.000 litri per un chilogrammo di manzo.

Cambiare dieta, affermano alcuni studiosi riuniti a Stoccolma, permetterebbe di consu-mare meno acqua per l’agricoltura, e non solo: oggi un terzo delle terre arabili del pianeta sono destinate alla crescita di sementi e raccolti de-stinati a sfamare gli animali da allevamento. Se mangiassimo meno animali, risparmieremmo acqua e avremmo a disposizione più terra per altri usi agricoli.

Modifi care le proprie abitudini alimentari e di vita può contribuire alla salvaguardia del paese e al benessere di milioni di persone. Il potere che hanno le nostre scelte è enorme, basta rendersi conto che tutto è collegato. Che ciascuno ha il proprio impatto e può fare la propria parte per salvare dalla fame milioni di persone.

La siccità obbliga a gestire meglio le risorse idriche per salvaguardare la sicurezza alimentare, attraverso nuove azioni che mettano al centro una migliore gestione dell’acqua come bene co-mune, evitando gli spre-chi e riducendo il nostro impatto ambientale.

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

IL RIFUGIO DELIL RIFUGIO DELBUONGUSTAIOBUONGUSTAIO

Bellissima veduta, ritroverete i veri sapori toscani di una volta. Pizza cotta a legna e carne alla GRIGLIA, non alla piastra. Cercaci su e

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ccola la Toscana dei municipalismi esasperati, quella che rievoca le antiche battaglie, da Campaldino in là. Ma al di là di battute e suggestioni, ecco che la nascita di un comitato come “Per Arezzo Provincia” diviene il sintomo di una presa di coscienza trasversale e dal basso, sul disagio che il nostro territorio vivrebbe nell’essere sospin-

to, come magari alla fi ne succederà, sotto la guida di Siena nella nuova maxi Provincia della Toscana meridionale. Soprattutto dopo il mancato ingresso di un aretino nella Commissione regionale di riordino.

Ora però c’è da constatare l’urgenza di un piano di rilancio turistico per il territorio provinciale. Azione affatto slegata. Bene fanno, dunque, settori di Terzo Polo e Pd a richiamarne l’urgenza,

anche se senza capitali, Siena continua a svettare incontrastata in una “landa” purtroppo semidesolata, che, purtroppo ancora preda del solo turismo mordi-e-fuggi da una giornata, avrebbe richiesto una progettazione organica già da diversi anni, cercando di introiettare

“veri” capitali da fuori. Adesso però ecco che compaiono all’orizzonte i veri rischi della perdita

di status di capoluogo. Vediamoli. Perdita immediata della Prefettura, di tutti gli altri uffi ci territoriali del Governo, dell’Agenzia delle Entrate, della

Camera di Commercio, dei comandi dei corpi militari, dei Tribunali. In più i vari fi nanziamenti per il territorio e, fatto centrale, i servizi. A partire da quelli erogati sino a oggi dalla Provincia, che dovendo passare ai nuovi maxi enti, nello schema del Governatore Rossi, dovrebbero – si suppone – venir supportati dalle squassa-

tissime fi nanze comunali. Un esempio su tutti? La viabilità. Un problema ben riassunto dall’assessore

Ruscelli: «Le risorse disponibili – spiega – sono state dimezzate per il 2012, a bilancio già approvato, e praticamente azzerate per il 2013. Mi chiedo come si potrà pensare

di gestire i 5000 chilometri di strade dell’area vasta che viene ipotizzata, e anche come si potranno unifi care situazioni molto diverse fra loro. Chi ipotizza queste soluzioni dimentica che una cosa è il coordinamento delle politi-

che e una cosa è la gestione dei servizi, come la viabilità. Basti pensare che per andare dai due estremi del territorio, ci vogliono più di cinque ore, cioè quanto a raggiungere il confi ne di

stato».Eccoli i veri problemi, che un Governo nazionale di “tecnici” non solo non vuol intravedere, ma con-

tinua a ignorare, lasciando semi-intatte le prebende “ro-mane”. Ma allora dove sarà il vero risparmio dall’accor-pamento delle Province, tra personale, giustamente ricol-locato, che magari diventerà stavolta sì in esubero di fun-zioni, e enti intermedi che magari saranno invece man-tenuti? Più che di spending review ci sarebbe da parlare di populismo, anche se chi lo interpreta usa toni soft.

NELLA TOSCANA DEI MUNICIPALISMI, ECCO I VERI RISCHI DELLA SUPER PROVINCIA

E di David Mattesini

riordino. Ora però c’è da consta

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

a domenica 2 settembre in Piazza Grande si è attivato il servizio di Wi-Fi gratuito. Un’iniziativa promossa da Flynet Italia e accolta con entusiasmo dal Comune di

Arezzo e dalla Fraternita dei Laici la cui sede, in quello che fu il Palazzo di Giustizia, è un simbo-lo e un punto di riferimento per questo suggestivo luogo. Il servizio di Wi-Fi gratuito rappresenta un ulteriore passo in avanti nell’itinerario di valorizza-zione della piazza che, a breve, ospiterà gli alunni del Liceo Musicale.

Sensibile al tema del rinnovamento e motore pro-pulsivo di iniziative volte a ripopolare Piazza Grande, Liletta Fornasari, primo rettore della Fraternita dei Laici: «La Fraternita si sente responsabile di questa magnifi ca piazza. Perché proprio la piazza è il luo-go per eccellenza dell’incontro fra persone di tutte le età e provenienze. L’idea è stata quella di valoriz-zare, anche attraverso il Wi-Fi, uno dei luoghi più importanti e belli d’Italia, che si concretizza con l’utilizzo di moderni strumenti tecnologici forniti da un’azienda di telecomunicazioni impegnata nella promozione dell’imprenditorialità aretina mediante progetti di utilità speciale».

Il progetto, partito proprio domenica scorsa in oc-casione del Saracino, che non si limiterà solo a Piazza Grande, ma verrà esteso anche in San Francesco, Sant’Agostino e in Piazza della Badia, indicati come i luoghi più vissuti e visitati sia dai cittadini sia dagli stranieri. Un progetto ambizioso quello di Flynet, che grazie alla totale copertura della fi bra ottica nella

nostra città, assicura la perfetta funzione del servizio. Un grande privilegio per Arezzo, una delle poche città in Italia a poter vantare tale fregio.

Collegarsi poi è facilissimo; basterà fare una scansione delle reti Wireless e scegliere “Hotspot-Flynet”. Aperto il browser web si dovrà eseguire la registrazione guidata. Alla fi ne dell’autenticazione l’utente riceverà un sms con le credenziali d’accesso, e il gioco è fatto.

«Spero che questo servizio, completamente gratu-ito per chi ne usufruisce, riesca a fungere da pungolo per rilanciare soprattutto Piazza Grande, in cui c’è ancora molto da fare, cercando di calamitarvi turi-sti, giovani e meno giovani. La piazza è di tutti e ne vogliamo fare un luogo più gradevole, accoglient e e adatto alle esigenze dei cittadini».

Questo è un mondo rapido, veloce, che esige uno sguardo immediato a un orizzonte sempre più ampio e globale. «Le priorità della città sono molte –prose-gue Fornasari. – Ma questa opportunità è stata col-ta con entusiasmo perché vuole fornire un servizio che va al di là del mero accesso a internet. Rimanere al passo coi tempi è una prerogativa alla quale mai abbiamo rinunciato». Vivere la propria città, sentir-si parte di essa e del suo respiro millenario. Magari seduti sotto il meraviglioso loggiato vasariano, cercando di rapire con gli occhi gli angoli di una Piazza Grande tutta da riscoprire. Alzare lo sguardo al cielo e con un clic connettersi col mondo intero. Giacomo Belli

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

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ra dal 1934 che il Quartiere di Porta Santo Spirito non otteneva un “cappotto” (ovvero la vittoria di entrambe le edizione della Giostra corse nell’anno).

La doppia vittoria di ben 78 anni fa [le due Giostre si corsero il 10 giugno e il 5 agosto e videro vittoriosi Giuseppe Neri e Vittorio Marraghini che totalizzarono, in entrambe le edizioni, 9 punti, ndr] era stata l’unica nella storia del Quartiere della Colombina. L’impresa compiuta domenica scorsa dai “ragazzi terribili” Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci ha dunque un sapore tutto particolare e che, dalle ore 18.47 di domenica 2 settembre, è passata direttamente non solo alla storia del Quartiere, ma anche della stessa manifestazione, poiché mai si era avuta una coppia di giostratori che aveva vinto due Giostre su due.

Per il Quartiere gialloblù si allunga così la striscia positiva, con tre vittorie nelle ultime quattro edizioni del Saracino. Per trovare un periodo così fl orido dobbiamo arrivare agli anni Sessanta, quando Santo Spirito vinse 7 Lance d’Oro (1960, 1962, 1965, 1967, 1969, 1971, 1972) su 14 edizioni [ricordiamo che in quel periodo si correva una sola edizione all’anno; il 1960 fa storia a sé in quanto vide la disputa di due Giostre, di cui una in edizione straordinaria per le Olimpiadi di Roma, ndr]. Se andiamo poi a scartabellare nelle

“classifi che” riservate ai cavalieri, troviamo che Elia Cicerchia ottiene il record per essere il primo ad aver vinto due Giostre su due marcando il massimo del punteggio. Tale impresa, nella storia del Saracino, si era verifi cata in una sola occasione, ovve-ro nel 1982 con Paolo Parigi che però, nelle due edizioni vinte per il Quartiere di Porta del Foro, aveva in entrambe le Giostre marcato il 4.

Concludiamo infi ne con il ricordare che la Giostra del 2 set-tembre è stata l’ultima da coordinatore alla Regia di Assuero Pieraccini [foto a sinistra], che ha rivestito tale ruolo dal 2003. È stata inoltre l’ultima Giostra pure per il primo magistrato Giovanni Fruganti [foto qui accanto] che per due mandati – e un totale di sei anni – ha presieduto tale organo.

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Ea cura di Roberto Parnetti

STORICO “CAPPOTTO”

GIALLOBLÙsi ringrazia Alessandro Falsetti

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

Spettatori presenti in totale: 5008 (2090 in tri-buna, 2900 in piedi e 18 dagli affacci delle finestre degli edifici di Piazza Grande).Nuovo record assoluto di incasso: 88.994,44 euro

Punteggi1 – Porta Santo Spirito con Elia Cicerchia su Baby Doll: 52 – Porta del Foro con Enrico Giusti su Lilla: 43 – Porta Sant’Andrea con Stefano Cherici sull’esordiente

Pepito: 44 – Porta Crucifera Alessandro Vannozzi sull’esordiente Miss: 5

5 – Porta Santo Spirito con Gianmaria Scortecci su Machine Gun: 3, raddoppiato in 6 per la rottura della lancia6 – Porta del Foro con Daniele Gori su Tudor: 27 – Porta Sant’Andrea con Enrico Vedovini su Peter Pan: 48 – Porta Crucifera con Carlo Farsetti su Carlito Brigante: 5

I DATI DELLA GIOSTRA

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

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er perfezionarti, migliorare e accrescere le tue abilità, crescere professionalmente per aumentare le tue possibilità nel trovare lavoro e perché no, cambiare professione, basta avere le giuste abilità e competenze.

Come ricominciare? Settembre dolce settembre, mese di ripresa sia scolastica che lavorativa dopo un meritato stacco. Infatti, settembre è mese di attività e dinamismo. Dunque avviamoci positivamente verso un au-tunno di crescita personale, professionale e d’innovazione. Nei momenti in cui tut-to sembra fermarsi, c’è sempre qualcosa di positivo da fare, quindi innoviamo noi stessi, concentriamoci su come muoverci per evolvere professionalmente.

Lifelong Learning e Training vogliono dire stare al passo con i tempi che progre-discono in continuazione, vuol dire ag-giornare il nostro livello di preparazione e aumentare le nostre competenze, cre-scere continuamente, e principalmente non dare per scontato che il nostro baga-glio sarà sempre adeguato alle situazioni che dobbiamo affrontare.

Aggiornamento, perfezionamento, riqualificazione, specializzazione sono attività che bisogna eseguire continua-mente nel corso della vita. Siamo su un treno che corre veloce, e se scendiamo è diffi cile risalire senza un adeguato alle-namento. Mentre se non siamo ancora saliti, per prenderlo bisogna correre ed

essere assai fl essibili.In che direzione muo-

versi? Per prima cosa dobbiamo capire sia il mercato sia la nostra na-tura e le nostre capacità da sviluppare. Il bagaglio con cui siamo entrati nel mercato del lavoro molto probabilmente ri-chiede un rinnovamento. Ci sono sempre nuovi sviluppi professionali,

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

soprattutto nei momenti di “crisi”. Aggiornamento e perfezionamento possono riguardare abilità e com-petenze che già possediamo, ma che è necessario ag-giornare per stare al passo con i tempi che si muovo-no veloci, oppure mantenere una lingua straniera che non pratichiamo abbastanza.

Innovarsi può voler dire cambiare completamente strada e quindi esplorare nuove abilità, ad esem-pio nel vasto settore dell’informatica, uno dei rari settori in cui il lavoro non manca. Pensiamo al web designer, all’esperto di web marketing, al programmatore web, pensiamo a chi vorrebbe oc-cuparsi di landscaping o disegno d’interni, che ha bisogno di buona conoscenza del Cad, per proget-tare giardini, paesaggi, terrazze, interni di case, oppure recuperarli, mostrando in anteprima, sul computer, come sarà il lavoro fi nito.

Pensiamo anche al progettista di moda, ore-fi ceria oppure di pezzi meccanici, i quali, come gli architetti, devono usare il Cad sia per progettare

con precisione il pezzo per la pro-duzione in serie, sia per far vedere in anteprima come sarà quanto re-alizzato.

Dove andare per un percorso corretto, serio e valido? Cosa devo chiedere e cercare?

Per prima cosa non fermarsi al primo centro, non acquistare in modo affrettato, e imparare a fare le giuste domande per paragonare più centri. Il centro ideale non si giudica dall’apparenza ma dai contenuti e dal servizio che of-fre. Per contenuti s’intendono i contenuti dei corsi, l’esperienza

dei docenti, e quindi controllare se il centro ha la certifi cazione di qualità ISO 9001:2008. Il centro è accreditato presso la Regione Toscana? Sia la certi-fi cazione qualità sia l’accreditamento vogliono dire ispezioni e controlli.

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

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137 SETTEMBRE 2012

opo tutta una vita passata in palestra ricoprendo tutti i ruoli possibili – da giocatore a geni-

tore, da accompagnatore a dirigente e consigliere – ecco adesso l’incarico più impor-tante, ma anche più oneroso, per Leone Provenzal: quello di presidente della Scuola Basket Arezzo. Un incarico che dà molti stimoli e respon-sabilità, e che Provenzal, elet-to quest’estate, è pronto a prendersi. Abbiamo parlato con lui proprio di questo e de-gli obiettivi societari.

Partiamo da quello che già è stato fatto: qual è l’ere-dità che raccoglie dall’or-mai ex presidente Mauro Castelli?

«Sicuramente è un’eredità pesante, poiché Castelli ha la-sciato il segno: ha reso questa

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14 7 SETTEMBRE 2012

una realtà solida, ci ha sempre messo la faccia, in tutte le situazioni, e ha fatto avvicinare molte persone a questo mondo. Cercherò, insieme anche a tutto il Consiglio direttivo, di consolidare la nostra piccola realtà sportiva: un compito arduo, vista la crisi economica che c’è in giro, ma non impossibile».

Per consolidare la società si punterà sempre sull’azionariato popolare?«Per noi l’azionariato popolare è la base, rappresenta un po’ le fondamenta del nostro movimento, ma

insieme a tutto il gruppo dirigenziale, che deve essere il più unito possibile perché tutto vada per il meglio, stiamo pensando anche ad altre situazioni per il prossimo anno, che prevedono aiuti pure dalle istituzioni: è un progetto non facile da realizzare, ma sul quale stiamo lavorando».

Passiamo adesso alle questioni attuali: quali sono gli obiettivi della società?«Puntiamo a una crescita sia dal punto di vista numerico sia soprattutto dal punto di vista qualitativo del

nostro settore giovanile e del minibasket. Ci auguriamo che anche quest’anno ci siano miglioramenti dei nostri ragazzi, che si possano tradurre in buoni risultati sul campo. Intanto già questa stagione esordiranno altri ragazzi del nostro vivaio in prima squadra, segno che il lavoro fatto fin qui è stato quello giusto. In più, oltre alla crescita tecnica degli atleti, vogliamo anche che i nostri allenatori crescano e acquisiscano un’esperienza e una qualità sempre maggiori».

Poi c’è stato il ripescaggio in Serie C regionale: come vede quest’annata?«È un campionato difficile, nel quale sono tornati molti giocatori professionisti che, per colpa della crisi,

sono stati costretti a scendere di categoria. Siamo, come lo scorso anno, una squadra molto giovane, con soli due-tre giocatori di esperienza, che però non paga più lo scotto di non conoscere la categoria come forse abbiamo subito l’anno passato. Il campionato è più lungo e duro di quello di anno scorso, ma noi, con una squadra di soli aretini in campo, puntiamo a salvarci».

Invece, quali sono le aspettative per il settore giovanile?«Vorremo ripetere la scorsa stagione sportiva sia come prestazioni sia

come risultati. Cercheremo di difendere il titolo regionale Under 19 e abbiamo delle buone chance di ottenere risultati prestigiosi con le due squadre dell’Under 17. Come ho già detto, puntiamo molto sullo svilup-po del settore giovanile e fin da queste categorie vorremo essere ai vertici in regione».

Alcuni ragazzi sono andati in prestito in categorie più importanti. Pensa che possa succedere anche alla fine della stagione?

«È uno dei nostri obiettivi, e far giocare così tanti giovani nel campio-nato di C2 lo scorso anno ha dato i suoi frutti. Speriamo che il fatto si ripeta anche questa stagione: di sicuro la C regionale è la categoria giusta dove poter mettere in mostra i nostri giovani, e funziona bene come trampolino di lancio per le categorie superiori».

Leone Provenzal: ecco le parole del nuovo presidente della Scuola Basket Arezzo

di Alessio Segantini

[segue da pag. 13]

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157 SETTEMBRE 2012

ccende i motori il Free Basket Arezzo che, dopo la ca-lura estiva, aspetta il primo refrigerio di settembre per riprendere la propria attività. E cerca di voltare capitolo dopo una stagione – quella passata – minata da defe-zioni dovute a numerosi infortuni e incomprensioni all’in-

terno dello spogliatoio, che hanno compromesso il rendimento della prima squadra nel campionato di Promozione.

Nonostante tutti i problemi, però, la compagine aretina aveva terminato la sua avventura nella fase a orologio dopo essersi posi-zionata ai vertici della graduatoria.

Per questo la società non si è sfarinata e, dopo essersi munita di un sufficiente numero di peperoncini rossi e ferri di cavallo, ha voluto per la nuova stagione applicare alcuni cambiamenti che ne consentiranno una maggiore leggerezza e incisività.

Trait d’union tra i vari reparti della società Pierluigi Mameli, la cui ormai decennale esperienza nel mon-do cestistico assicurerà una gestione più solida in tutti gli ambiti dell’attività. È proprio lui a spiegarci la situa-zione e le novità: «La società sarà presieduta nuovamente da Fiorella Giustini, la cui genuina passione per questo sport è un elemento irrinunciabile. Io cercherò di essere più presente rispetto alla scorsa stagione quando, per impegni lavorativi, mi sono dovuto leggermente slegare. Il nostro obiettivo sarà principalmen-

te quello di puntare e rafforzare il settore giovanile, rendendo l’ambiente ancora più partecipato, mediante l’organizzazione di tornei e iniziative per uno sviluppo della vita sociale». Mameli sa bene che una società viva e vitale è una premessa fondamentale, una conditio sine qua non per costruire qualcosa di veramente importante e duraturo.

Ma veniamo ai particolari: «Rimarranno tutti gli elementi della vecchia guardia che, dopo essersi ripresi dai vari acciacchi, sono adesso pronti per ritornare in cam-po in vista dell’imminente preparazione atletica guidata da Antonio Tagliaferri. Coach Beoni potrà contare inoltre sugli ingressi di Polverini e Pratesi dalla Sba».

Due colpi da novanta: Polverini, esterno d’esperienza e macchina da punti, re-duce dall’esperienza in C2, sarà la nuova punta di riferimento della compagine, mentre il giovane Pratesi darà man forte allo scarno parco lunghi. Un notevole salto di qualità per la promozione, che dichiara così le sue mire al bersaglio grosso.

Il maxigruppo della Prima Divisione (più di 20 atleti!), invece, sarà affidato alle cure di Bidini e Sasdelli supportati in campo e fuori da Marco Sulpizio, vice al-lenatore, proveniente dall’esperienza nella panchina del femminile amaranto. Femminile che “a malincuore non si farà più, per alcuni problemi irrisolvibili”.

È tutto pronto per la nuova stagione. Scarpette allacciate e pronti, questa volta davvero pronti, a una splendida stagione cestistica.

A

Free Basket, si volta pagina di Giacomo

Belli

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16 7 SETTEMBRE 2012

in città (e a ballare!)

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in città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

La pesca, si sa, mette d’ac-cordo un po’ tutti. Sia la si viva a livello sportivo che la si consideri un piacevo-le passatempo, quando

si ama la pesca questa diventa quasi uno stile di vita. Negli ulti-mi anni anche la nostra città ha dato un eccellente contributo a questo circuito agonistico, spe-cialmente nella specialità del Carpfishing, la pesca alla car-pa, una disciplina che in Italia si sta facendo strada a grandi passi. Proprio in questi giorni una squadra di pescatori aretini sta prendendo parte alla World Carp Classic, il Campionato Mondiale di Carpfishing che si svolge quest’anno nella sugge-stiva cornice del lago di Bolsena.

Ad aggiornarci in tempo reale sugli sviluppi della manifestazio-ne è proprio uno degli sportivi in gara, Tiziano Alessi, un agoni-sta con alle spalle un’esperien-za ventennale nel campo del Carpfishing, sia in acque italiane che all’estero, ora portabandiera di una squadra tutta aretina.

Come vivete l’esperienza dei Mondiali?

«Il Mondiale di Carpfishing è la manifestazione più importante per chi milita nel settore: equi-vale alla Champion’s League in

ambito calcistico. Noi abbiamo avuto l’opportunità di partecipa-re grazie allo sponsor di un’azien-da di Recanati, la Carp Zone. Quest’anno in gara ci sono ben 160 coppie provenienti da 30 Paesi diversi, e reggere il confron-to è un’impresa dura ma entusia-smante».

Come si svolge una gara di questo calibro?

«La gara si svolge lungo tutto il perimetro del lago. Siamo arri-vati in loco il 31 agosto, in modo da avere due giorni per studiare le cartine e supervisionare le po-stazioni. La competizione vera e propria inizia però in seguito al sorteggio delle postazioni. Ne vengono assegnate due a ogni squadra, con la possibilità di scar-tarne una qualora non la si riten-ga soddisfacente.

In gara ci sono poi regolamenti molto specifici da rispettare: non è possibile uscire dai box, esisto-no ammonizioni ed espulsioni e vi sono delle rigide norme di sicurez-za da seguire».

E la squadra aretina?«In squadra abbiamo sei

sportivi che mandano avanti la competizione e tre che si oc-cupano di logistica. Io gareggio con Lorenzo Cerofolini e Clayton Ameyda; il secondo gruppo è

formato da Antonio Maranni, Francesco Capannini e Marco Savarelli e il terzo, che ha buone possibilità di arrivare al podio, da Daniele Merlotti, Johan Tavanti e Francesco Pulitini».

Il carpfishing è una pesca che sta attirando sempre più giovani tra le sue fila.

«È un tipo di pesca giovane e a basso impatto ambientale. Ha una sua etica particolare legata soprattutto alla cura del pesce. Inoltre le squadre di Carpfishing con i propri sponsor attualmente si impegnano molto anche sul fronte del sociale. Noi organiz-ziamo giornate di pesca per ra-gazzi disabili e a luglio abbiamo realizzato un evento sportivo alla diga di Montedoglio, il cui ricava-to è stato devoluto ai terremotati dell’Emilia Romagna».

Prossimi progetti?«Tanto relax e poi via a prepa-

rarsi per il prossimo Mondiale».

Ai Mondiali di Carpfishing una squadra tutta aretinaTiziano Alessi ci racconta il carpfishing, pesca giovane e in continua espansione

di Elettra Fiorini

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177 SETTEMBRE 2012

La Volley 88 riparte dalle ragazze del vivaioLa società aretina punta su un nuovo allenatore (foto qui a destra) e su un gruppo di atlete giovanissime per disputare una Serie D da protagonista

a Volley 88 Chimera riparte dalla Serie D, da un nuovo allenatore e dall’entusiasmo di un gruppo di atlete giovani e di valore. Dopo l’esperienza maturata nella scorsa stagione di C, ora l’obiettivo della società aretina sarà disputare un campionato di vertice e, soprattutto, far crescere e maturare ulteriormente le giovani del proprio

vivaio. Per raggiungere questi due traguar-

di la Volley 88 si è affidata a Giorgio Peruzzi, esperto allenatore che negli ultimi anni ha lavorato con successo sia con le prime squadre che con i settori giovanili, e che torna ad Arezzo motivato dall’importante progetto propostogli dalla società del p r e s i d e n t e Massimo Gialli. Per quanto ri-guarda la rosa, la Volley 88 ha confermato in blocco le gio-catrici dello

scorso anno, con tante giovani che, dopo essersi fatte le ossa in C, sono ora pronte a disputare una stagione da protagoniste: a fare da chioccia a questo gruppo di ragazze, tutte nate tra il 1992 e il 1998, saranno la capitano Cristina Malatesti e Sara Gialli, le due veterane della squadra.

«Il principale obiettivo della Volley 88 rimane la valorizzazione delle proprie atlete – commenta il presidente Gialli. – Ovviamente ci teniamo a far bene, ma riteniamo più importante costruire gio-catrici piuttosto che vincere campionati: vogliamo che le nostre ragazze crescano e riescano a dimostrare tutto il loro valore. Negli ultimi anni tante giocatrici “made in Volley 88” sono approdate in squadre di tutta Italia di Serie B o di A2, e anche nell’attuale rosa abbiamo tanti elementi di qualità, dunque lavoreremo con passio-ne e determinazione per permettere loro di spiccare il volo verso la grande pallavolo nazionale».

L

di Marco Cavini

LA SCUOLA DI PALLAVOLO APRE LE PORTE

ANCHE AI BAMBINI

La Volley 88 Chimera è ormai da anni un punto di riferi-

mento della pallavolo giovani-le aretina e, anche per la sta-gione 2012-2013, organizza cor-si di avviamento allo sport per bambini e bambine dai 6 ai 14 anni. Tutti i corsi, di cui sono già aperte le iscrizioni, si tengono presso le palestre dell’Itis o del-la Scuola media “Cesalpino”: per ottenere ulteriori infor-mazioni è possibile chiama-re i numeri 347/30.57.243 o 333/43.23.206, o inviare una mail all’indirizzo [email protected], mentre per conoscere ulteriormente la Volley 88 è at-tivo il sito www.volley88.com.

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18 7 SETTEMBRE 2012

Quando il blasone Quando il blasone non basta…non basta… di Luca

Stanganini

rima Piero, e poi Antonio. Due sberle all’esordio e via andare, per il nuo-vo Arezzo targato Balbacis, le cui ambizioni si sono amaramente schiantate sul primo ostacolo di una stagione la quale, dalle pre-messe, non si preannuncia una passeggiata.

Che poi non è la prima volta che capita di attaccarsi al bla-sone, come se bastasse una storia importante alle spalle per avere la meglio su avversari modesti e sconosciuti, ma affamati eccome, e desiderosi di mettere nel proprio carniere una preda importante.

Ai tiberini del Pierantonio, allenati da Bagnato senior, padre del neoacquisto amaranto, l’impresa è addirittura riuscita due volte, nel breve volgere di pochi mesi, se si somma anche la vittoria conquista-ta al “Città di Arezzo” sul finire dello scorso campionato.

Corsi, ricorsi e ricordi. Guardiamo avanti, alla prossima sfida contro lo Scandicci, già bestia nera dell’Arezzo due anni fa, ma con

la consapevolezza che si può e si deve dare di più. Anche perché non basta un grande cast di attori a fare un film da Oscar, se manca la trama. Siamo già a inseguire, vietato sba-gliare ancora.

Andrea BAGNATONon per meriti particolari, casomai perché, con la sconfitta di Pierantonio,

l’unico ad avere un minimo motivo di sorridere è proprio l’ex della situazione, dal momento che aveva il genitore alla guida degli avversari e quindi, nel brutto della sconfitta, almeno qualcuno in famiglia ha gioito.

Lorenzo BUCCHIL’errore compiuto contro il Pierantonio è da matita rossa ma sarebbe in-

generoso addossare al numero 1 amaranto i demeriti per la sconfitta subita. Bucchi è e resta un portiere affidabile per questa e per categorie superiori, per cui rimaniamo tranquilli, a patto che la questione “ingaggio dimezzato” non lo condizioni mentalmente, da qua a venire, magari inconsciamente. Che non si metta in testa di valere meno solo perché meno viene pagato, insomma. Non è così, è tutta colpa dello spread.

Abel BALBOCaro mister, l’alibi del campo piccolo, per giustificare la sconfitta, non reg-

ge. Anche perché, di terreni così, ahimè, ne troveremo ancora molti. Il punto è, in primis, l’atteggiamento della squadra, chiamata a calarsi nel ruolo di autorevole protagonista con la giusta dose di umiltà. Chi meglio di un Abel Balbo, vincente per mentalità e passato cal-cistico? Se per dare la sveglia c’è da fare qualche risciacquone, tocca farlo.

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197 SETTEMBRE 2012

ornano a correre le giovani calciatri-ci del vivaio della Polisportiva Stella Azzurra, la prima scuola calcio fem-minile della provincia di Arezzo. Dopo i grandi risultati ottenuti nella scorsa

stagione, quando le squa-dre delle Pulcine e

delle Esordienti hanno sfida-to e raccol-to successi

contro le for-mazioni di coe-

tanei maschili di tutto il territorio aretino, la Stella Azzurra è ora pronta a ini-

ziare la propria preparazione in vista dei campionati 2012-2013: dalla seconda settimana di settembre, il campo sportivo di Giovi tornerà a ospitare gli allenamenti di tutte le bambine e di tutte le ragazze della società aretina. In

questa stagione la scuola calcio aprirà le proprie porte alle giovani calciatrici che hanno l’età per giocare nelle squadre

Giovanissimi, Esordienti e Pulcini, dunque tutte coloro nate dal 2006 in giù. Proprio le Giovanissime rappresentano la grande novità stagionale: le ra-

gazze delle Esordienti, cresciute nella scorsa stagione nel confronto con i maschi, avranno ora la possibilità di compiere il salto di categoria giocando e mettendosi in

luce in un campionato regionale esclusivamente femminile, contro squadre composte da sole ragazze.

«Dopo i grandi risultati ottenuti nel primo anno di attività – afferma Claudio Chiarini, di-rettore generale della Stella Azzurra, – l’obiettivo è ora continuare a crescere e raggiungere traguardi sempre più importanti. Per riuscirvi lavoreremo per ampliare il numero delle nostre

giocatrici e appassionare sempre più bambine e ragazze a questo sport: invitiamo ai nostri allenamenti tutte le interessate a svolgere attività calcistica, sia chi ancora non ha mai giocato, sia chi ha già praticato calcio in altre istituzioni. A tutte loro, la nostra scuola calcio offrirà l’opportunità di divertirsi, giocare e crescere in un ambiente sportivo esclusivamente femminile e in una società che vanta decine di

atlete, dal vivaio alla prima squadra di Serie C».

Gli allenamenti della scuo-la calcio della Stella Azzurra sono in programma tutti i martedì e i giovedì dalle 18.15 alle 19.30; per ottene-re ulteriori informazioni e iscri-versi è possibile presentarsi direttamente al campo di Giovi o contattare il direttore sportivo della società Omar Neri al 338/ 79.06.259.

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Tornano a correre le giovani calciatrici della

Stella AzzurraGli allenamenti della scuola calcio

femminile riprendono nel segno della novità; già aperte le iscrizioni

per la stagione 2012-2013

di Omero Ortaggi

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20 7 SETTEMBRE 2012

opo la pausa estiva, a settembre sono riprese a pieno ritmo le attività natatorie e acquatiche delle società attive all’interno del Centro Sport Chimera, il Palazzetto del Nuoto aretino. Dalla scuola nuoto all’Acqua Gym, dal nuoto libero ai corsi da bagnino, dalla ginnastica per gestanti per ar-rivare fi no alla grande novità del fi tness in acqua alta: le attività svolte all’interno della struttura

sono variegate e vengono incontro alle esigenze di tutti, offrendo numerose alternative in vista dell’autunno e dell’inverno.

Apertura impianto e attività libere – La segreteria del Centro Sport Chimera, attiva già da fi ne agosto, è aperta ogni giorno dalle 9.30 per le iscrizioni ai vari corsi e per fornire tutte le informazioni sulle attività delle società pre-senti all’interno del Palazzetto del Nuoto (Chimera Nuoto, Sport3, Società Nazionale di Salvamento…). L’impianto, per quanto riguarda le attività sportive, ha invece riaperto i battenti da sabato 1° settembre: a orari ridotti, è già pos-sibile riprendere il nuoto libero o prenotare un campo per giocare a squash.

Scuola Nuoto e corsi – Tutte le attività del Centro Sport Chimera riprenderanno completamente a partire da lunedì 10 settembre, data in cui le varie società daranno il via ai

propri corsi. Dalla scuola nuoto (con corsi che vanno da 0 a 100 anni) alla ginnastica in acqua e alla ginna-stica per gestanti, dai corsi per bagnino a quelli di apnea, dalla seconda settimana di settembre è possibile tornare a praticare le varie attività acquatiche e natatorie. Nel frattempo sta lentamente riprendendo anche l’attività sportiva e agonistica della Chimera Nuoto, la scuola nuoto federale che ad agosto, dopo i buoni risultati ottenuti ai Campionati Italiani Giovanili di Roma, si è presa qualche settimana di vacanza. Seppur scaglionati, gli atleti di tutte le categorie, dal Propaganda al Master, stanno facendo il loro ritorno in piscina per trovare la forma migliore in vista della prossima stagione.

Per iscrizioni e informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria del Centro Sport Chimera (viale Gramsci 7), visitare il sito www.centrosportchimera.com, chiamare o scrivere un sms a Marco Magara al 347/42.49.641. Per quanto riguarda la scuola nuoto e i vari corsi, le iscrizioni proseguiranno fino all’esaurimento dei posti disponibili.

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

enerdì 7 settembre, alle ore 21.30, pres-so l’Arena “Eden” di Arezzo lo spettaco-lo Mald’estro Cabaret regalerà due ore di follia, comicità, poesia, teatro e musica.

Tanti artisti presenti alla serata, compreso il vincito-re di RidiCasentino Maurizio Borgogni, e saranno tutti uniti con un unico obiettivo: divertirsi e far ri-dere il pubblico.

L’evento riunisce le discipline artistiche più sva-riate: è poesia, è movimento, è musica e teatro. Ne parliamo con Daniele Marmi, attore e cabarettista aretino, componente del gruppo Progildan e uno degli organizzatori dell’evento.

Cos’è Mald’estro?«Mald’estro è un gruppo di cabarettisti toscani che

si sono riuniti, ognuno con le proprie esperienze e capacità, per regalare un grande evento fi nalizzato a divertire il pubblico, mescolando le molteplici arti. Cantanti, giocolieri, danzatori di musica classica e moderna fanno da cornice ai comici. Mald’estro è stato fondato da vari gruppi di cabaret tra cui i Progildan di Arezzo, i Gemelli Siamesi e Ugo Sanchez Junior di Firenze, gli Ultimi della Fila di Lucca, ecc.

La maggior parte di questi comici provengono dai laboratori di Zelig. Il nome è un gioco di parole, il cui signifi cato più appropriato è “malati di estro”».

Perché avete scelto il baluardo di San Bernardo per esibirvi ad Arezzo?

«Lo scorso anno abbiamo fatto quattro serate all’in-terno della ex chiesa dei san-ti Lorentino e Pergentino, quest’anno è sta-to invece deciso di fare un unico evento, quindi avevamo bisogno di una location più grande. La scelta è così caduta sull’Arena “Eden”, all’interno del bastione mediceo.

Ogni mese, poi, proporremmo l’evento in una città diversa della Toscana. Abbiamo un fan club a Calenzano (Fi) che ci aiuta a pubblicizzare e infor-mare il pubblico sulle nostre iniziative».

I progetti futuri?«Portare in giro lo spettacolo. Inoltre, ricordo che

siamo inseriti nella stagione del Teatro “Verdi” di Montecatini Terme con ben sette spettacoli di ar-gomenti diversi: La Maison Clochard, Il cappellaio matto, L’alluvione Firenze ’66, Nel nome del Faber, Qualcuno volò sul nido del cuculo, La casa chiusa e Le Cirque. Infi ne, faremo anche un programma televisi-vo di Mald’estro Cabaret, che andrà in onda nelle reti regionali toscane». www.maldestrocabaret.it

MALD’ESTRO, UN NUOVO MODO DI FARE CABARET

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ACQUATICHEEE MOLTO O

ALTRO!!

di Valeria Gudini

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

SPIGOLI E COLORI DI DALOIn mostra al Circolo Artistico

fino al 12 settembre

È uno strano mondo spigoloso, quello di DaLo, nome d’arte del pittore Daniele

Locci, maremmano di nascita e aretino di adozione. È un mondo in cui lo spigolo non è un ostacolo, ma solo una piega del guar-dare.

Intanto, con una colata di colore inaspet-tata, l’artista ha già reso vitale ogni angolo sulla tela, rendendo giustizia a un pensiero o a un ricordo, con la stessa dedizione, la stes-sa raffinatezza.

La prospettiva multicromatica di questa fi-gura che si avvicina alla pittura da splendido autodidatta, è ammirabile presso il Circolo Artistico in Corso Italia, ad Arezzo, fino al 12 settembre, in una ricostruzione minuzio-sa dei momenti e dei gesti della sua ricerca artistica. La selezione, intitolata Attraverso il Colore, comprende oli su tela, quadri a tecnica mista e opere di grafica, proprio a riaffermare un cammino di ostacoli, salite e panorami dietro l’angolo.

Il percorso in cui la tecnica di DaLo condu-ce l’occhio non è una pianura, perché il co-lore quale veicolo privilegiato di comunica-zione quasi ferisce chi osserva e immagina, e coglie di sorpresa con figure dalla grande espressività.

Quello che fa del toscano un ricercatore puro è la composizione rituale con altre for-me d’arte, uno scontro senza prepotenza, da cui sono scaturite già mostre di succes-so come le quattro personali in Val d’Orcia e quella a Ferrara nel giugno scorso. E da qui di nuovo un angolo, verso la Maremma natìa o sul confine toscano o una spiaggia dell’in-fanzia: un piano sequenza sen-za rigidità, narrativo da morire. www.dalopittore.com

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

OPEN STUDIO Ilaria Margutti svela il suo mondo pittorico

Domenica 9 settembre, in via dei Cipolli a Sansepolcro, Ilaria Margutti aprirà le porte dello studio per mettere in mostra alcuni dei suoi lavori

grazie all’iniziativa Open Studio. L’evento proseguirà anche nella limitro-fa casa di un’amica, Alessandra Rocchi, dove saranno visibili le incisioni dell’artista emiliana di nascita, che da molti anni vive in Valtiberina.

Dopo tante esposizioni fuori dal territorio aretino, la Margutti vuole dare modo ad amici e appassionati d’arte, che non hanno potuto spostarsi sulle lunghe distanze, la possibilità di osservare da vicino la sua produzione e visitare il luogo dove viene concepita.

Per l’occasione lo studio, a due passi dal Teatro “Dante”, verrà trasfor-mato in una galleria a dimensione familiare.

L’arte di Ilaria Margutti è indirizzata su temi e riflessioni esistenziali, ma anche verso un mondo onirico sviluppatosi dall’incontro tra memoria vissuta e memorie sognate, in gra-do di stimolare pure l’osservatore più distratto.www.ilariamargutti.com

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PROCESSI PERCETTIVI Successo per la mostra degli allievi di Katarina

Alivojvodic nel Giardino della Provincia

Si è conclusa lunedì 3 settembre, nel Giardino Pensile della Provincia di Arezzo in via Ricasoli, la mostra collettiva intitolata Processi

Percettivi, quarto appuntamento di una serie di esposizioni itineran-ti di pittura a cura della maestra Katarina Alivojvodic, organizzata in collaborazione con l’onorevole Donella Mattesini e l’Associazione Culturale “Sinafia”, e patrocinata da Provincia, Comune di Arezzo e Fiera Antiquaria.

Con la Alivojvodic esponevano i suoi allievi: Irene Arrigucci, Gabriele Baldi, Alice Biondini, Chiara Biondini, Claudio Buti, Elisabetta Caporali, Gianni Del Pasqua, Roberto Ghezzi, Valentina Giovagnoli, Maria Rosaria Governini, Barbara Latti, Maria Kazimera Lezna, Rebecca Luzzi, Mirella Milanini, Michela Neri, Andrea Pagano, Francesca Pagano, Anna Stefania Pasqu, Lucia Persico, Francesco Roggi, Rossana Ruggiero, Swamy Secchiaroli, Ivana Scarpelli e Serena Tani.

Il prossimo e conclusivo appuntamento della colletti-va, già ospite a Bucine, Lucignano e Capolona, è previ-sto dal 6 all’8 ottobre a Castiglion Fibocchi.

Serena Capponi

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

LA MOSTRA PERMANENTE DELLA FAU

NEL CUORE DI AREZZO LADELLA NATURA PER GRAN

acciamo un sondaggio. Quanti di voi sanno che Arezzo vanta una mostra permanente di fauna selva-tica, con oltre 600 esemplari di animali?

Come era immaginabile, vediamo poche mani alzate. Eppure il piccolo museo è ubicato nel cuore della città, all’interno del Palazzo della Provincia, con ingresso da via dell’Orto. È aperto gratuita-

mente ogni primo weekend del mese, in concomitanza con la Fiera Antiquaria, o su prenotazione per gruppi di almeno cinque persone.

Lì troverete alcuni dipendenti provinciali che, in forma di vo-lontariato, vi accoglieranno per guidarvi in un luogo sorprendente. Maria Grazia Frappi è una di quelle persone che mette a disposi-zione passione e competenza per illustrare ai visitatori i contenuti di questa piccola grande realtà. In sua com-pagnia iniziamo il viaggio alla scoperta degli animali del nostro territorio.

«La Mostra Permanente della Fauna Selvatica – ci racconta – fu aperta nell’apri-le 2007 dopo un lungo lavoro portato avanti dal personale della Provincia sotto l’egida del suo segretario generale, nonché coman-dante della Polizia Provinciale, Gabriele Chianucci. I locali, ricavati ex novo sotto il giardino pensile, ospitano centinaia di uccelli e mammiferi. Ci tengo a precisare che nessuno di loro è stato ucciso per essere esposto. Molti esemplari facevano parte del-la collezione utilizzata per il riconoscimento delle specie durante gli esami di abilitazione all’esercizio venatorio, altri erano stati rinve-nuti già deceduti in seguito a incidenti stra-dali, morti accidentali o per vecchiaia. Infi ne sono presenti alcuni animali sequestrati in seguito alla scoperta di attività di frodo».

Il loro stato di conservazione è stupefacente. «Dobbiamo dire grazie alla tecnica della “tassidermia”. Con essa i processi di decadimento e decomposizio-

ne dei tessuti vengono bloccati, quindi nel tempo possiamo preservare l’integrità dell’aspetto degli animali. La maggior parte di loro è stata trattata da un tassidermista del nostro territorio, Vinicio Grandini, che ha donato alla Provincia anche una collezione di sgargianti uccelli esotici, visibili nel corridoio di ingresso per distinguerli dalla fauna autoctona».

Come si sviluppa il percorso vero e proprio?«Abbiamo una grande sala, impreziosita da immagini scattate dal fotografo toscano Andrea Barghi, in-

centrate soprattutto sul paesaggio casentinese. Gli animali presenti sono raggruppati per ordini e famiglie. Il percorso è circolare, con vetrine e teche che si dipanano lungo la circonferenza del locale.

Ci sono uccelli da preda, trampolieri, anatidi e altri acquatici, galliformi e culumbiformi, passeriformi

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FAUNA SELVATICA

O LA MAGIA RANDI E PICCOLI

di Marco Botti

e altri ordini di uccelli. Tra i mammiferi spiccano il lupo, la volpe, il cervo, il cinghiale, il mufl one, il gatto selvatico, la lepre, i carnivori appartenenti alla famiglia dei mustelidi e graziosi roditori come lo scoiattolo e il ghiro.

Una teca isolata ospita una stupenda lince, animale che sembrava estinto ma che invece è stato avvistato di recente nel Nord-Est europeo. Due diorami ricostru-iscono invece un ambiente umido e una porzione di bosco, con i loro principali frequentatori. Da segnalare anche la sezione legata a palchi e corna e le riproduzioni di uova e nidi, utili per scopi didattici. Sempre per catturare l’attenzione dei bimbi, abbiamo due vetrine interne con simpatici uccelli di piccole dimensioni».

La didattica gioca un ruolo importante nell’esposizione. «Diciamo che è il nostro punto di forza. Collaboriamo molto con le scuole. I piccoli sono sempre

entusiasti quando visitano la mostra: vedendo gli animali nelle vetrine si crea in loro un’aspettativa, che li porterà a osservarli dal vivo. Ogni volta che abbiamo sperimen-tato delle visite guidate nelle oasi di protezione è sempre stato un successo. Per i giovani visitatori abbiamo realizzato anche una graziosa guida, che può essere scaricata dal nostro sito».

Grande attenzione ai ragazzi, ma quella aretina è una collezione che si presta a tanti strati di lettura.

«Proprio così. Non a caso fi n dal 2007 abbiamo studiato tre livelli di azione, uno didattico di base per le scuole dell’infanzia, uno inter-medio legato all’approfondimento delle specie per le scuole medie e un livello più alto per studenti delle classi superiori, l’università e gli adulti in generale.

Purtroppo, come tutti saprete, la nostra Provincia non sta attraver-sando un momento felice. Mancanza di fondi e il rischio paventato di essere accorpati a realtà vicine hanno ingessato molte attività, quindi ci siamo concentrati principalmente sui bambini. Non bisogna di-menticare, tuttavia, che in questi cinque anni abbiamo ospitato con-

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ferenze di studiosi di caratura nazionale.

Un nome fra tut-ti è il noto ornito-logo Guido Tellini Florenzano».

E i turisti cosa dicono?«Vengono in tanti, e rimangono affascinati e sorpresi di imbattersi in una mostra così ricca». Progetti futuri?«Pur navigando a vista, continueremo a cercare sinergie con altre realtà cittadine. La collaborazione con

il Liceo Musicale di Arezzo, in passato, è stato uno degli esempi meglio riusciti. Per questo autunno ab-biamo già in mente, in collaborazione con la Libreria Universitaria “Leggere”, una serie di letture animate e laboratori. Dal 12 al 14 ottobre saremo presenti alla nuova edizione di AgrieTour, con un progetto per

i bambini incentrato sul bosco. Infi ne, sempre in ottobre, ospiteremo la professoressa Maria Cristina Gambi, ricercatrice presso la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, per parlare di fauna marina».

Se le chiediamo quali sono gli scopi prima-ri di questa mostra, cosa ci risponde?

«Il fi ne principale è quello di trasmettere a tutti, in particolare alle nuove generazioni, la conoscenza del nostro patrimonio faunistico.

Stimolare la curiosità e l’interesse per la natu-ra, sensibilizzare l’osservatore alle problematiche ambientali e gestionali della fauna selvatica, lo aiuteranno a rispettare il mondo che lo circonda e a creare un futuro migliore».

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

Pollice

verde

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Azalea non costituisce un gene-re a sé ma rientra nel genere dei Rhododendron. Tale genere si divide in due gruppi: i rododendri, grandi ar-busti sempreverdi o decidui (cioè che

perdono le foglie), e le azalee, arbusti nani sem-preverdi, a foglie verdi, oppure piccoli e deci-dui.

Fino a pochi anni fa si credeva erroneamen-te che fossero due specie distinte, ma in realtà sia azalee che rododendri fanno parte di un unico genere, quello dei Rhododendron ap-punto, che a sua volta fa parte della famiglia delle Ericacee. Le varietà sempreverdi temono leggermente il freddo, si coltivano quindi come piante da appartamento; le varietà a foglia ca-duca o semisempreverdi si coltivano invece in giardino.

Terreno: il substrato è sicuramente l’elemento che riveste maggiore importanza per coltivare con successo queste piante. Le Ericacee hanno infatti bisogno di terreno tendenzialmente acido, con un ph ottimale che si aggira intorno al 5/5,5. Un ph troppo elevato inibisce l’assorbimento delle sostanze nutri-tive ed è la causa più frequente della clorosi, che si manifesta con l’ingiallimento delle foglie.

Nelle zone con clima tendenzialmente mite le azalee si pongono a dimora in luogo soleggiato; nelle zone con estati calde è invece consigliabile posizionare le azalee in luogo semiombreggiato o ombreggia-to. Le varietà da giardino non temono il freddo, anche in caso di temperature molto rigide.

Da marzo a ottobre annaffiare con regolarità, evitando però di inzuppare il terreno; durante i mesi inver-nali an naffiare con parsimonia, solo in caso di prolungati periodi di siccità; le azalee sempreverdi necessita-no di essere annaffiate per tutto l’arco dell’anno, mantenendo il terreno leggermente umido.

Per una sana e regolare crescita della pianta è molto importante la concimazione. Dopo l’avvenuto attecchimento della pianta si dovrà concimare periodicamente con pro-dotti specifici per piante acidofile; l’ingiallimento delle foglie, dovuto a clorosi, si ostacola fornendo periodicamente un ammendante a base di chelati di ferro.

Per avere sempre delle belle azalee da far invidia al vicino di casa vi diamo dei piccoli consigli. Togliete sempre i fiori alla fine della fioritura, asportando con cura anche il peduncolo fiorale: questo eviterà che la pianta spenda energie per la generazioni di semi. Concimate almeno due volte al mese con sequestrene di ferro: quest’ultimo aiuterà l’assorbi-mento delle sostanze nutritive, con un evidente rinverdimento delle foglie.

Ricordate infine che queste piante soffrono particolarmente le irrigazio-ni durante le ore più calde della giornata, per cui è bene bagnarle nelle prime ore del mattino o di notte.

A CURA DI

Ca de Frati

L’Azalea

L’

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 7 SETTEMBRE 2012

L

opo una lunga e caldissima estate, fatta di colori, profumi e sapori

intensi, eccoci tutti di nuo-vo al “via” di settembre. Le vacanze sono fi nite per la maggior parte delle perso-ne e ricomincia il tran tran delle attività che si protrarrà per tutto il periodo autun-no-inverno.

Ma questo non è di cer-to un motivo per rattristar-si, anche questi mesi sono pieni di risorse e piacevoli sorprese, fra le quali frutti e verdure ricchissimi di prin-cipi nutrizionali preziosi ed essenziali.

Cominciamo dal bel mese di settembre con le sue verdure come bietole, broc-coli, cavoli, cetrioli, cicorie, fagiolini, funghi, insalate, melanzane, peperoni, pomodori, porri, radicchio, ravanelli, spinaci, zucche e zucchine, che hanno un tasso calorico molto basso, sono prive di grassi ma ricche di potassio, vitamina A e in generale di preziosi antiossidanti, fi bre e sali minerali. La giusta indicazione per il loro consumo è: abbondante, vario e ponendo attenzione alla quantità di condimento che si aggiunge.

Continuiamo con i frutti tipici che sono fi chi, melone, pesche, susine e uva. Di questa è fondamentale consumarne tre porzioni al giorno, magari di tipologia di-

versa, ma senza esagerare, vi-sto che in generale contiene zuccheri e di conseguenza ap-porta calorie. A tal proposito è bene ricordare che è sbaglia-to saltare i pasti e sostituirli con una quantità esagerata di frutta, perché se l’effetto desi-derato è accelerare la perdita di peso, in realtà si ottiene solo un aumento della fame, magari con introduzione del-

SETTEMBRE FRUTTA E VE

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

La Bottega degli IllustriCaffè & Restaurant

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le stesse calorie di un piatto di pasta ben condito, che al contrario darebbe più sazie-tà.

A oggi la prova costume 2012 è dunque passata, quindi è ora il momento giusto per partire in tempo e rimettersi in forma, con la giusta alimentazione e la tanto consigliata attività fi -sica.

Perché non farlo conside-rando protagonisti della ta-vola proprio questi alimen-ti? Ovviamente accompa-gnati in maniera equilibrata anche da tutti gli altri, nelle giuste quantità.

dottoressa Barbara Lapini dietista

responsabile Aidap (Associazione Disturbi del

Comportamento Alimentare e del Peso)

di Arezzo

www.dieti-stalapini.it

E AL VIA CON VERDURA

SPAZIO DOMANDE

Salve, sono a dieta e ho sempre una gran fame, faccio bene a mangiare le mele? Grazie.

La mela è un frutto che dà un senso di sazietà, quindi da questo punto di vista fa benissimo a mangiarla, per evitare di avere la fame causata dalla restrizione calorica della dieta, inoltre la fibra, che è la respon-sabile di questa sensazione di pienezza, è un componente non digeribile ma svolge una serie di azioni benefiche per l’organi-smo.

Oltre a ciò fornisce materiale nutritivo per la flora batterica dell’intestino, con effetto prebiotico, e facilita il transito intestinale.

Ma attenzione, perché anche questo frutto – così buono e meno calorico di altri – apporta calorie, circa una sessantina ogni 100 grammi.

Quindi se si considera che una mela pesa circa 200-250 grammi e magari se ne mangiano anche due perché se ne sot-tovaluta il valore nutrizionale, ecco che la dieta ipocalorica potrebbe non funzionare.

Non amo la frutta, ma visto che fa bene per le vitamine che ha, posso sosti-tuirla con degli integratori?

Beh, non è di certo la stessa cosa! Le vita-mine e gli antiossidanti che sono nella frutta sono sicuramente meglio di quelle conte-nute in una pasticca.

I benefici di un frutto intero sono superiori a quelli dei singoli nutrienti sommati fra loro: è l’effetto sinergico di fragole, albicocche, arance e mirtilli, superiore a quello di qual-siasi integratore.

Se si considera che mangiare corretta-mente è una questione di allenamento a farlo, basterebbe cominciare anche con piccole porzioni di frutta fresca al gior-no tutti i giorni, per poi arrivare alle giuste quantità gradualmente.

Manda le tue domande a [email protected] e leggerai le tue risposte nella pros-

sima rubrica

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di Fabio Mugelli

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roLa Giostra de sittèmbre 2012 (in un sonetto)

Cicerchia, cinque: e ’l su’ valor dimostra!Errìco Giusti, quattro: un punticìno!

Cherici, quattro: per restare ’n giostra!Vannozzi, col cavallo pipirìno,

cade de sella… ma sul cinque inchiostra!Scortecci tre… ma è un sei a tavulìno:el Re de’ Mori ai gialloblù se prostra!Gori ce prova: è un dùa a Sanlurintìno!

Sangiusto sogna un nodo drént’al legno,ma Viduvìni un quattro mette a segno!

Cinque Farsetti… e ha trat-to anco de brutto,

ma è ’nnùtele tentar tutto per tutto!Saspirito rivince e ’l rossoverdecol doppio pumodòro… ’nvece per-de!

SYCAMORE AGE IN CONCERTO

Sabato 8 settembre i Sycamore Age sa-ranno in concerto alle ore 22, con ingresso libero, all’interno del-la Festa provinciale di

SEL a Villa Severi. Ultima data del tour estivo della band aretina rivelazione italiana 2012. A seguire il dj set di Woodworm, società attiva nella scena musicale indipendente cittadi-na, nata dalla fusione delle esperienze Karemaski Multi Art Lab e Sons of Vesta con produzioni di eventi (ad esempio Casentino Love Affair 2011, Mengo Fest 2011, Sons of Vesta Fest).

di Leonardo Zanellidi Lucio Massai

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Molto forte, incredibilmente vicino di Stephen Daldry **½

La pellicola tratta dal se-condo bestseller di Jonathan Safran Foer si confronta col dramma dell’11 settembre rendendolo un racconto di for-mazione personale: il trauma di un figlio che nell’attentato ha perso il padre e vede svanirne il ricordo. Daldry dirige l’esordiente Horn assieme a Hanks e Bullock in uno straziante dramma, che pecca nel cercare la lacrima a tutti i costi, riuscen-doci fin troppo. Le scene del giovane Oskar con l’“ospite” Von Sydow, l’equilibrio tra la verbosità di un bambino cresciuto troppo in fretta che non trova risposte a un mondo più grande di lui e il silenzio pieno di senso di un vecchio segnato dalla vita, cen-trano al contrario il segno: un incontro speranzoso di rinascita e di memoria.Enrico Badii – [email protected]

La stagione dei pomodori è co-minciata già da un poco e, vista la siccità, sarà bene fare attenzio-ne ai parassiti come le cimici, ad esempio, che possono distruggere il piccolo e prezioso raccolto del vostro orto. Un ecotipo autocto-

no e relativamente robusto è il Costoluto fi oren-tino, che a dispetto del nome viene prodotto in tutta la Toscana. Viene solitamente raccolto a mano a partire dalla metà di agosto. È un prodotto della terra ottimo consumato fresco, ed è eccellente anche per la preparazione di sughi e salse. Di colore rosso intenso, è caratterizzato da grinze che rientrano molto all’interno – sembra fatto a spic-chi – mentre la polpa è omogenea, di sapore dolce e consistente.

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO7 SETTEMBRE 2012

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