Il Settimanale di Arezzo 148

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ANNO IV NUMERO 148 • VENERDÌ 24 MAGGIO 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: LICENZA CREATIVE COMMONS © GREG WESTFALL UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 estetica solarium benessere DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE 10 ALLE 20 SABATO DALLE 10 ALLE 14 VIA TANUCCI 21, AREZZO CELL. 331/9061707

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Il Settimanale di Arezzo 148

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ANNO IV NUMERO 148 • VENERDÌ 24 MAGGIO 2013 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: LICENZA CREATIVE COMMONS © GREG WESTFALL

UNOAERRE INDUSTRIESSTRADA E, 5

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 24 MAGGIO 2013

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO IV NUMERO 148 – VENERDÌ 24 MAGGIO 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Disagio sociale, Caremani invita chi ha bisogno a farsi sentire5 Nascono i civatiani aretini6 Per combattere la discriminazione non basta un solo giorno10 I parrucchieri contro l’abusivismo e la concorren-za sleale11 Cantine Aperte, alla scoperta del mondo del vino e dell’uva

NON PIÙ PAROLE OMAI8 Abbiamo i bozzetti delle Lance d’Oro 2013

AREZZO SPORT13 Salti mortali con la nuova GINNASTICA AREZZO15 Nuovi orizzonti per il Coni provinciale16 Michela Pezzetti campionessa europea di karate17 Antonio Leti, una vita dedicata allo sport18 Arezzo, adesso cosa è lecito aspettarsi?

19 Coppa Ascensione, il ciclismo giovanile in gara a San Leo20 La Chimera Nuoto fa festa al Meeting del Saracino

CULTURA21 La tv comica dei Noidellescarpediverse a maggio su Rete 3722 Selene Lungarella esce con il suo secondo al-bum…23 Italy Contact Fest, danzatori da tutto il mondo in città grazie a Spazio Seme24 A Pozzo della Chiana si rievoca la Battaglia di Scannagallo25 In Casentino con il gruppo Fai Giovani di Arezzo28 I progetti educativi della sezione didattica della Fraternita dei Laici

L’ESPERTO RISPONDE26 L’arcobaleno della salute

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO24 MAGGIO 2013

importanza delle politiche sociali in questo momento è nota a tutti. Farà piacere agli aretini sapere che il neoassessore alle Politiche Sociali, il dottor Marcello Caremani, ha recentemente affermato che manterrà tutti i servizi relativi al sociale dell’anno scorso, in primis la collaborazione con la Caritas.

Dottor Caremani, quali sono nello specifi co questi servizi?«I servizi sociali che il Comune si impegna a mantenere attivi sono molteplici: la collabora-

zione con la Caritas ad esempio ha consentito nel 2012 di distribuire ben 30.000 pasti caldi, e latte in polvere e pannolini ai nuclei familiari in situazione di disagio.

L’età media elevata della nostra Regione, inoltre, rende fondamen-tale la cura degli anziani autosuffi -cienti e non, attraverso l’assistenza domiciliare o la permanenza in strutture specifi che.

La prima, affi data a cooperative di tipo A, opera su due livelli: la cura alla persona e la cura all’ambiente in cui vive. Nel 2012 sono stati 150 i benefi ciari, per un costo per l’Am-ministrazione di 400.000 euro.

L’obiettivo che ci prefi ggiamo è mantenere il più possibile l’anziano nel suo domicilio, nel suo ambien-te familiare dove si trova più a suo agio, creando un piano assistenza personalizzato a sostegno dell’anzia-no e della sua famiglia. Molti han-no bisogno solo di un piccolo aiuto quotidiano: qualcuno che gli vada a fare la spesa o vada a comprare le medicine, opuure semplicemente non stare soli per tutto il giorno.

DISAGIO SOCIALE, CAREMANI INVITA CHI HA BISOGNO A FARSI SENTIRE

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La Legge regionale n. 66 del 2008 mette in condizioni i cittadini non autosuffi cienti di avere un contribu-to economico per un familiare o un badante che si prenda cura di loro.

Un ulteriore punto d’intervento sociale è l’affi do familiare per i minori abbandonati, e il servizio so-ciale aretino detiene il primato di un elevato numero di bambini collocati in affi do: segno dell’impegno dell’Assessorato e delle famiglie. Sempre per i minori quest’anno sarà dato un contributo per i campi sola-ri rivolto alle famiglie indigenti».

C’è poi il problema della casa. «Vera e propria emergenza ed esempio di degrado

sociale: è in aumento il numero delle persone che rimangono senza casa o vengono sfrattate.

Molte famiglie che in passato non avevano diffi -coltà nel pagare un affi tto o un mutuo si sono trova-te, a causa della crisi, senza la stabilità economica di cui disponevano e per far fronte a questa situazione l’Assessorato, insieme ad Arezzo Casa, coordina il numero, purtroppo limitato, di case pubbliche da destinare ai più indigenti».

L’Amministrazione comunale come risponde alle problematiche sociali?

«Nonostante il bilancio ridotto stiamo tentando

di mantenere attivi tutti i servizi sociali e gli inter-venti di sostegno che avevamo in passato. Questo è stato possibile valutando meglio le priorità, le si-tuazioni più critiche su cui intervenire, valutando il reale livello di bisogno».

Il cittadino in questo momento di cri-si economica e sociale sente le Istituzioni e le Amministrazioni lontane, perde la fi ducia nei loro confronti.

«Il Comune è sempre presente e il Segratariato sociale è sempre disponibile all’ascolto, tutte le setti-mane decine di persone vi si rivolgono per esprime-re i loro bisogni. Il cittadino quindi trova ascolto, anche se andrebbe potenziata una maggior presenza nel territorio. L’Assessorato e l’assistenza sociale sono attivi se ci sono segnalazioni, la segnalazione per cui è fondamentale.

Se aumenta l’informazione diminuisce la distanza con le istituzioni. Il cittadino che oggi ha bisogno di assistenza sociale è il cittadino che anni fa viveva una condizione economica soddisfacente, e in que-sta nuova condizione d’indigenza non sa muoversi o è frenato dalla vergogna».

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO24 MAGGIO 2013

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NASCONO I CIVATIANI ARETINI

na ventata d’aria fresca arriva da dentro il Pd aretino. Sono i rotta-matori di Renzi? No,

sono i civatiani, guidati niente-meno che dal già candidato alla segreteria comunale del partito, Filippo Gallo. Semplice e chiara la richiesta fondamentale che ver-rà avanzata: «Un congresso aperto e rifondativo a tutti i livelli, un dibattito profondo che riesca a toccare il cuore e l’anima dell’elet-torato. Non c’è altra strada per li-mitare l’emorragia di credibilità, e faremo la nostra parte». Già, per-ché il Governissimo targato Letta non è piaciuto a diversi dentro al partito, gli stessi che dopo il voto di febbraio magari avrebbero pre-ferito “un’altra storia” più sentita-mente di sinistra, o quanto meno rinnovatrice.

Un’alleanza con il Movimento 5 Stelle di Grillo, ad esempio, cui vengono comunque riconosciute le colpe di una chiusura che a vol-te lascia il sentore della sterilità.

Insomma, il dibattito adesso sembra davvero aprirsi a una vera rifondazione del Pd, in grado –

lo sperano in molti nel centrosi-nistra – di recuperare quel circa milione e mezzo di voti regalato, da fi ne febbraio, in piccola parte a Sel e Grillo e in larga maggio-ranza al partito dell’astensione militante.

Alle porte un congresso come quello del prossimo autunno, che a Roma come ad Arezzo non potrà lasciare ulteriore spazio a fraintendimenti, pena il rischio serio di una scissione, che al mo-mento non vorrebbe nessuno. «Serve un partito contemporaneo (…) – scrive Pippo Civati, nel suo recente libro “La rivendica-zione della politica” (FuoriOnda) – con una funzione che in fi loso-fi a si direbbe trascendentale (…). Un partito che riconosca la pro-pria parzialità, e che accolga, sen-za rinunciare alla critica, tutto ciò che gli si muove intorno».

A questo modello di partito sembrano oggi ispirarsi anche i civatiani aretini. Come tutto questo però possa impattare sulle geometrie e gli equilibri interni al Pd aretino, resta ancora da ve-dere. Già, perché sebbene Civati

e Renzi, abbiano fatto insieme tratti di strada, adesso le apertu-re al centrodestra dei renziani da un lato, così come la volontà di dialogo con i grillini, seppur con le dovute critiche, dall’altro, sem-brano distinguerli non poco.

Nel mezzo la “vecchia guardia” dei bersaniani, che a metà del guado potrebbe aprire il proprio appoggio all’una o all’altra istanza di rinnovamento del partito. Gli sviluppi non potranno che essere di massimo interesse.

Udi David

Mattesini

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 24 MAGGIO 2013

PER COMBATTERE LA DNON BASTA UN SOL GI

ristina Betti, presidentessa del Circolo Arcigay di Arezzo, ci racconta com’è andata fi nora la campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia e le discri-minazioni, iniziata con la tavola rotonda alla Provincia sabato 11 maggio, a cui ha partecipato anche un ragazzo della sede nazionale di Arcigay, e che si

concluderà a fi ne giugno con il quarto appuntamento teatrale “Gli amici di Peter”, tratto dal fi lm del 1992 di Kenneth Branagh.

«Quest’anno ci siamo impegnati a mantenere alta l’attenzione sul tema, partendo da una due giorni di sport sui diritti appoggiata dalla Provincia, dal Comune di Capolona, che ha messo a disposizione gli im-pianti, e dalla Uisp… Abbiamo ospitato un torneo vero e proprio con sei squadre di pallavolo e sei di calcet-

to femminile, abbiamo avuto una buona risposta, un buon pubblico, i ragazzi si sono divertiti, hanno partecipato e soprattutto abbiamo con-statato come le istituzioni siano sempre disponibili e sensibili su questi temi e alle attività dell’associazione. Ci piacerebbe che questo evento sportivo diventasse un appuntamento annuale, ci piacerebbe anche riu-scire a coinvolgere altri Comuni…».

Poi c’è il teatro. «Siamo sempre più convinti che dobbiamo fare cultura per combatte-

re gli stereotipi, e un buon mezzo per far ciò è il teatro: per questo abbia-mo messo in piedi quattro appuntamenti allo Spazio Seme con Nessuno è perfetto, Il diario di David, La guardia del corpo e Gli amici di Peter…».

Altre iniziative recenti?«Il 16 maggio abbiamo fatto un’incontro all’Oklahoma University,

inserito in un ciclo di conferenze sull’associazionismo in Italia per cui stanno ospitando le associazioni cittadine, dove abbiamo parlato degli stereotipi di genere, di come un’associazione come Arcigay possa per-seguire i propri obiettivi, soprattutto attraverso la sensibilizzazione... Come accade con il progetto con le scuole, uno dei primi, dove i ragazzi ci chiamano a parlare alle assemblee o sono gli insegnanti che ci chiama-no per fare seminari sull’identità sessuale, gli orientamenti di genere o

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gli stereotipi di genere, problematiche molto presenti tra gli adolescenti; tra l’altro ci siamo accorti che è an-cora forte come offesa, tra i ragazzi, dare del “frocio” o della “lesbica”».

Il 17 maggio, come in tutta Italia, l’evento sono stati i poster e le magliette rosse con la scritta Alcune persone sono lesbiche/gay/trans/bisex. Fattene una ra-gione!, un messaggio abbastanza forte – commenta Cristina, – che spiega invece che il cineforum che si è tenuto domenica 19 era un’attività invernale fatta per i soci con una fi lmografi a di nicchia, che però ha riscontrato una buona partecipazione e che sperano di riproporre anche il prossimo inverno.

«Credo che stiamo lavorando bene, le persone si av-vicinano... I nostri aperitivi, le nostre iniziative sono sempre più frequentate dal cosiddetto “mondo ete-ro”, e mi piace questa cosa che usciamo un po’ dal “raccontiamoci tra di noi”. È bella la partecipazione e questa è tanta, devo essere sincera, anche partendo da Spazio Seme dove è venuto pure chi lo frequenta abitualmente...

La mia sensazione è che comunque la città sta ri-spondendo bene…. La discriminazione c’è, non cambia da piccola a grande città, purtroppo.

Dobbiamo fare un grosso lavoro sul sentire sociale della questione, come è successo col femminicidio, quando alla fi ne lo Stato ha deciso di legiferare ed è stata approvata una legge sullo stalking, il fenomeno non si è arrestato, ma c’è perlomeno una legge a proteggere le donne.

Finché con ci sarà una legge che preveda l’attacco omo o transfobico come aggravante ci sarà molto da lavorare. Poi c’è da lavorare su una legge per il matrimonio: lo sta facendo tutto il mondo, dal piccolo stato come il Minnesota ai Paesi come Francia, Portogallo e Spagna: dobbiamo deciderci».

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 24 MAGGIO 2013

«INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN «INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN TEMPO DI CRISI È COME TEMPO DI CRISI È COME COSTRUIRSI LE ALI MENTRE COSTRUIRSI LE ALI MENTRE GLI ALTRI PRECIPITANO»GLI ALTRI PRECIPITANO»

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celti i bozzetti vincitori del concorso per le Lance d’Oro 2013: il trofeo in premio per la giostra del 22 giugno, dedicata alla Fraternità dei Laici in occasione del 750° anniversario

dalla fondazione, sarà frutto dell’estro di due artisti: Maria Bidini e Giuseppe Tenti, che hanno realizza-to il bozzetto a quattro mani.

Vincitore invece per settembre è l’artista Filippo Meligrana, che ha primeggiato tra i bozzetti ispira-

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Sa cura di Roberto Parnetti

ABBIAMO I BOZZETTI

DELLE LANCE D’ORO 2013

VENERI VINCE A NARNI

Di nuovo un successo per l’aretino Luca Veneri che, domenica 12 maggio ha vin-to la 45a edizione della Corsa all’Anello

di Narni per il Terziere Mezule, assieme a Fabrizio Fani e Alessandro Scoccione. Veneri, in sella al debuttante Try Your Luck, ha corso le prime due carriere della prima tornata contro rispet-tivamente Federico Scatolini (Terziere Fraporta) e Jacopo Rossi (Santa Maria), centrando un totale di 5 anelli su 6 per 75 punti contro i 60 di Rossi (penalizzato per l’abbattimento di una bandierina di delimitazione del percorso) e 45 di Scatolini.

Per la cronaca la seconda tornata vede-va Fabrizio Fani (Mezule) e Edoardo Secondi (Fraporta) chiudere con 75 punti, mentre Marco Diafaldi (Santa Maria) si fermava a 15.

La terza e ultima tornata si chiudeva con 45 punti per tutti e tre i cavalieri scesi in pista: Alessandro Scoccione (Mezule), Alfiero Capiani

(Fraporta) e Diego Cipiccia (Santa Maria).

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO24 MAGGIO 2013

ti a Giuseppe Verdi, cui è dedicato il trofeo in palio il 1° di settembre.

In totale sono stati 64 i bozzetti pervenuti all’Istituzione “Giostra del Saracino”, di cui 33 per giugno e 31 per settem-bre: le opere sono state esaminate attentamente dalla giuria presieduta dal sindaco Giuseppe Fanfani e composta da Luca Berti (consulente storico della rievocazione), Francesco Conti (maestro intagliatore delle Lance d’Oro) e, in rappresentanza dei Quartieri, Maria Chiara Gamurrini (Porta Sant’Andrea), Serena Capponi (Porta del Foro), Angiolo Cirinei (Porta Crucifera) e Zanobi Bigazzi (Porta Santo Spirito).

La commissione ha poi segnalato le opere di Daniele Baldi, Claudio Boncompagni, Michele Stanganini e Luca Squarcialupi (per giugno) ed Enrico Banelli, Itala Carla Gasparini, Marcello Mencagli e Massimiliano Papa (per settembre).

SBANDIERATORI IN RUSSIA E TURCHIAÈ un mese di maggio particolarmente intenso per l’Associazione Sbandieratori “Città di Arezzo” che, per

cominciare, sono stati protagonisti alla Settimana Europea di Istanbul in Turchia [da venerdì 10 a dome-nica 12, ndr], incontrando tra l’altro l’ambasciatore italiano Gianpaolo Scarante e il capo delegazione di Bruxelles Jean Maurice Ripetad. Attualmente invece sono impegnati in un altrettanto prestigiosa tournée a San Pietroburgo, per partecipare alla principale festa della città russa che segna pure l’inizio delle Notti Bianche, alla presenza del presidente Putin e delle maggiori autorità del Paese.

Parte degli alfi eri aretini sono stati inoltre presenti a Civitella in Val di Chiana per il raduno della Ferrari, a Melfi in occasione della rievocazione storica della festa medioevale di Pentecoste, a Lucignano per la tradi-zionale Maggiolata, e di nuovo in Russia ad Arkangelsk per una Festa del Folclore.

Per quanto concerne gli organi dirigenziali, nella prima seduta di insediamento del nuovo consiglio di-rettivo, sono state distribuite le cariche sociali: Ugo Coppini (presidente), Pierfrancesco Pedone (vicepresi-dente vicario), Stefano Giorgini (direttore tecnico), Giacomo Romanelli (segretario e provveditore), Mario Boncompagni (responsabile trasferte), Marco Donati (addetto ai soci), Carlo Lobina (cassiere e contabile), Sergio Rossi (addetto stampa) e Romano Vestrini jr. (responsabile sede sociale).

Il capo delegazione europeo Jean Maurice Ripet

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busivismo e concorrenza sleale sono due temi che interessano da vicino il mondo dei parruc-chieri. A presentarci il problema è Claudio Barolo, stimato coiffeur casentinese che da quasi quarant’anni svolge la professione e che nei mesi scorsi ha organizzato un convegno dal titolo “Il parrucchiere oggi”, in cui ha avviato un confronto tra professionisti del settore, associazioni di

categoria e mondo politico. «Con questo convegno – avvia Barolo, – abbiamo instaurato un dialogo tra istituzioni, associazioni e

parrucchieri, per uno scambio di informazioni in grado di farci elaborare strategie concrete e mirate alla risoluzione delle diffi coltà della nostra categoria e, più in generale, della comunità».

Uno dei temi trattati è stato l’abusivismo nel settore.«Questo è un problema che la crisi ha contribuito ad aggravare, perché ha portato un aumento del lavoro

nero. Un fenomeno in crescita, ad esempio, è quello dei cassintegrati o dei senza-lavoro che si dedicano abusivamente all’esercizio della professione in casa propria o a domicilio.

Un’iniziativa concreta per la lotta all’abusivismo potrebbe essere l’istituzione di un numero verde o di un indirizzo mail a cui rivolgersi per denunciare in forma anonima le situazioni sospette».

All’abusivismo si aggiunge la concorrenza sleale.«La crisi ha scatenato una vera e propria guerra dei prezzi tra gli acconciatori, con molti artigiani stranieri o

italiani che cercano di attirare nuovi clienti abbattendo le tariffe. È necessario promuovere la consapevolezza dei rischi cui si va incontro rivolgendosi a parrucchieri che propongono servizi a prezzi stracciati: il ribasso è in genere legato alla pessima qualità dei prodotti usati».

Quale è la vostra ricetta contro la crisi?

«Per reggere il colpo dobbiamo pun-tare sulla qualità. Non è un caso se nell’ultimo anno il 91% dei parrucchie-ri abbiano deciso di frequentare corsi di aggiornamento, e dunque di crescere e formarsi. Offrire un servizio di qualità è l’unico modo per fi delizzare i clienti».

Infi ne è importante sapersi rinno-vare.

«Questo è basilare. Io, nonostante quarant’anni nel settore, sono in costan-te studio per migliorare il mio lavoro e, ad esempio, sono arrivato a perfezionare la tecnica di taglio tridimensionale. Si tratta di un taglio di capelli al natura-le, senza acqua, che lavora su altezza, larghezza e profondità e che fornisce al cliente un aspetto più naturale e perso-nalizzato. Sapersi rinnovare è necessario per uscire vittoriosi dall’attuale crisi».

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I PARRUCCHIERI CONTRO L’ABUSIVISMO E LA CONCORRENZA SLEALE

di Marco Botti

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO24 MAGGIO 2013

a vent’anni, l’ultima domenica di maggio è dedicata a chi è appassionato di vini e vuole approfondire la conoscenza di luo-ghi, persone e soprattutto sapori legati

alla bevanda italiana più famosa al mondo. È dal 1993 infatti che con “Cantine Aperte” i soci del Movimento Turismo del Vino aprono, l’ultima do-menica di maggio, le porte delle proprie aziende vi-nicole al pubblico.

Ne abbiamo parlato con Luca Scortecci, titolare della Tenuta “La Pineta”, una delle quattro cantine aretine che aderiscono all’iniziativa.

Cos’è “Cantine Aperte”?«Un’occasione: per noi di parlare della nostra pas-

sione, e farla conoscere; per tutti gli appassionati di gustare i nostri vini, parlare col nostro enologo e ap-profondire il nostro lavoro».

E se non si è appassionati?«Visitare una cantina è l’occasione buona per la-

sciarsi coinvolgere dal fascino legato al mondo del vino. Direi però che il maggior vantaggio sta nel co-gliere appieno la differenza che passa tra il prodotto che si trova nella grande distribuzione e il vino nato in cantina. Partecipando a “Cantine Aperte” si im-para ad apprezzare la qualità.

Naturalmente gli assaggi sono offerti da noi pro-duttori che aderiamo all’iniziativa: nel nostro caso, poi, oltre ai vini chi viene alla “Pineta” può assag-

giare il nostro olio e i nostri mieli».Non solo vino, quindi.«Da sempre “Cantine Aperte” è

anche un’occasione per legare ini-ziative culturali all’enogastrono-mia: in passato abbiamo fatto assistere i visitatori alla smielatura, mentre quest’anno ospitiamo una mostra fotografi ca di David Butali, artista aretino, dedicata ai paesaggi toscani. Si intitola My Tuscany, verrà inaugurata domenica 26 alle 16 e sarà possibile visitarla fi no al 30 giugno, tutti i giorni su appun-tamento».

Spépero, Il Guido, Vigna del Conte, Bronzante, Persimo, Sasso Bisciaio… Dietro all’uva e al vino si nasconde senza dubbio un mondo tutto da scoprire, come dimostra-no gli intriganti nomi dei prodot-ti della “Pineta”. L’appuntamento allora è per dome-nica 26 maggio, nelle aziende che partecipano a “Cantine Aperte”.

di Francesco Ciabatti

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CANTINE APERTEALLA SCOPERTA DEL MONDO DEL VINO

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Ginnastica ArezzoGinnastica Arezzo

continua a pag. 14

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La mia attività professionale prevede:

Dietoterapia per la cura del soprappeso e obesità; Dieta personalizzata per diabete, ipertensione e altre patologie

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secondo regime Axodiet

DOTT.SSA GIULIA ROGHI DIETISTA 349/0842310

alti mortali, travi, parallele, sbarre e anelli. Da qualche mese il panorama della ginnastica artistica aretina, maschile e femminile, si è arricchito con una nuova realtà: la Ginnastica Arezzo. La socie-tà, che svolge la propria attività presso la palestra della scuola “Tricca”, è animata dall’esperienza e dalla passione di Giuseppe Pasquini, figura storica della ginnastica locale e nazionale il quale, dopo 50 anni all’interno dei Vigili del Fuoco e della Federazione italiana, ha trovato l’entusiasmo

per avviare anche questa nuova avventura. «La Ginnastica Arezzo già esisteva – avvia Pasquini, – ma era una costola dei Vigili del Fuoco che per

anni è stata utilizzata come serbatoio da cui attingere i futuri atleti del settore agonistico. Negli ultimi mesi ho deciso di rendere autonoma questa realtà, ho così creato una vera e propria società sportiva affiliata

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alla Fgi, la federazione ufficiale del Coni».Con quali obiettivi nascete?«La Ginnastica Arezzo poteva già fare affidamen-

to su decine di bambini e ragazzi: abbiamo deciso di istituzionalizzare questa realtà per valorizzare ognuno di loro e fornire la possibilità di gareggiare nelle varie manifestazioni ginniche.

La nostra priorità è portare avanti un’attività promo-zionale sportiva che permetta a maschi e femmine di crescere e fare ginnastica artistica, sfruttando gli spazi già attrezzati della “Tricca”».

Dunque potete già vantare un buon numero di atleti.

«Abbiamo 108 atleti, maschi e femmine, dai 5 ai 15

anni; di questi una ventina fanno attivi-tà agonistica nelle gare federali, mentre gli altri gareggiano nelle manifestazioni promozionali dell’Aics. Nelle nostre prime uscite abbiamo già raggiunto qualche ri-sultato interessante, con tanti ottimi piaz-zamenti che ci fanno ben sperare in vista del futuro».

A proposito di futuro: cosa sogna per la Ginnastica Arezzo?

«Di continuare a fare attività giovanile, per formare i futuri atleti della ginnastica artistica aretina e lanciarli a livello agoni-stico. Per anni abbiamo sfornato i gran-

di ginnasti dei Vigili del Fuoco, e non è detto che in futuro non nasca qualche accordo di colla-borazione con questa società o con altre realtà della provincia di Arezzo».

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La società, nata per volontà di Giuseppe Pasquini, vanta già 108 atleti nella ginnastica artistica maschile e femminile

Salti mortali con la nuova Ginnastica Arezzo

di Marco Cavini

[segue da pag. 13][segue da pag. 13]

GINNASTICA ARTISTICA MASCHILEMorgan Bennati Giulio BonacciFrancesco FestaMarco GiallombardoPietro LandiMichelangelo MisestiMattia PellegrinelliTommaso RaffertyAllenatore: Stefano Panagia

GINNASTICA ARTISTICA FEMMINILE

Sofia EustorgiElena KushtayMartina Landi

Giulia ManentiCostanza Mazzeschi

Virginia NeriElena Sofia Oliva

Agnese RosaiEleonora Rubechini

Sofia TestiAllenatrice: Roberta Scortecci

Assistente: Sara Palombo

GIUSEPPE PASQUINI, UNA VITA PER LO SPORT

Sabato 25 maggio, alle 10.30, Giuseppe Pasquini verrà premiato nella sala dei Grandi

del Palazzo della Provincia per il suo impegno nella promozione dello sport e della ginnastica aretina. Il riconoscimento è stato pensato per festeggiare Pasquini in occasione dei suoi primi 50 anni d’attività ad Arezzo, un periodo in cui ha fatto nascere la società dei Vigili del Fuoco, ha fatto crescere tutti i principali atleti della ginnasti-ca artistica locale e ha ricoperto numerosi incari-chi di prestigio a livello federale.

Page 15: Il Settimanale di Arezzo 148

1524 MAGGIO 2012

n momento di profondo rinnovamento vissuto però in un clima di continuità con il passato. Un cambiamento che il Coni sta attraversando da diversi mesi e che, adesso, sta iniziando a concretizzarsi.

Con l’autoriforma, fortemente voluta dal presi-dente uscente Gianni Petrucci, il mondo sportivo aretino aveva iniziato a tremare. L’atto prevedeva, infatti, una riorganizzazione territoriale che avrebbe portato all’eliminazione degli organi provinciali: i presidenti sarebbero diventati delegati provinciali, meri esecu-tori di ordini dettati dai comitati regionali, privi di qualsiasi tipo di autonomia gestionale e finanziaria. L’elezione del nuovo presidente Giovanni Malagò ha portato però a un die-trofront e a una ridefinizione di ruoli e competenze in nome della continuità, scongiuran-do il pericolo di uno stravolgimento che, secondo il delegato provinciale del Coni, Giorgio

Cerbai, avrebbe decretato “la morte dello sport di base”.

Un passo indietro sull’autoriforma. Come interpretare il cambiamento?

«Con l’arrivo di Malagò c’è stata un’inversione di tendenza. Non si parla più di smantellamento, ma di riorganizzazione. Il nuovo Presidente vuole dare una visione diversa dell’organiz-zazione sportiva periferica, incentivando la figura del responsa-bile provinciale e costituendo i Coni Point, punti di riferimento e supporto al mondo sportivo di base».

Di cosa si occupano i Coni Point?«Sono una sorta di interfaccia con le realtà territoriale che

ovviano alla soppressione dei comitati provinciali. Si occupa-no dell’organizzazione di attività, coordinano le società spor-tive, gestiscono i rapporti con gli enti e le istituzioni e operano nell’ambito della promozione sportiva».

Com’è cambiato il suo ruolo?«Stando all’autoriforma, quello del responsa-

bile provinciale si sarebbe trasformato in ruolo di pura rappresentanza. Con i Coni Point, inve-ce, i delegati hanno una funzione operativo-propositiva. Ovvio, l’aspetto economico viene gestito a livello regionale, ma al territorio resta un’autonomia operativa sostanziale».

Come reagirà il Coni aretino?«Dando continuità al proprio operato e ag-

giornandosi grazie anche all’attivazione di due corsi di formazione e all’organizzazione di convegni. Riproporremo, inoltre, le iniziative più importanti degli anni passati come Gioco Sport e Sport Giocando per quanto riguarda il lavoro nelle scuole; il 2 giugno ci attende la Giornata nazionale dello Sport; il 5 giugno ci sarà la finale dei Nuovi Giochi della Gioventù; a settembre riproporremo Arezzo Abilia – Vivere lo Sport al Parco “Pertini”, e a fine anno non mancherà la Giornata Olimpica».

Nuovi orizzonti per il Coni provinciale

di Elettra Fiorini

Cambiamento e continuità: Giorgio Cerbai fa il punto

sull’autoriformaU

Page 16: Il Settimanale di Arezzo 148

16 24 MAGGIO 2013

ell’Olimpo del Kata, la di-sciplina di forma del Karate, Michela Pezzetti è sempre più vicina alla vetta. Il suo medagliere personale si arric-

chisce di una nuova prestigiosa primizia, un oro incredibile, conquistato con la Nazionale azzurra ai Campionati Europei a Budapest.

«È stata più dura del solito – ci raccon-ta piena di entusiasmo l’atleta perugina tesserata con l’Arezzo Karate: – assieme alla squadra volevamo cambiare la no-stra strategia, inserendo esercizi nuovi. Però dovevamo convincere di queste proposte anche il nostro allenatore».

Dopo un raduno tecnico, le ragazze, il triumvirato indiscusso del Kata italiano, hanno dato effettiva prova delle proprie idee. Il dubbio, alla vigilia della tappa ungherese, era se tali mi-gliorie avrebbero dato l’esito sperato. «Ci eravamo preparate bene ma dovevamo dimostra-re a tutti, con una prova perfetta di squadra, che la nostra strategia era vincente». Una volta arrivate a Budapest, oltre al freddo, ad accogliere le azzurre è stata una ventata di emozione, ansia ma con una strana, potente convinzione: «Eravamo consapevoli, nonostante tutto, che ce l’avremmo potuta fare anche se il fattore gara rimaneva un punto di domanda. Chiaramente, il nostro pool sarebbe stato davvero difficile, perché tra le avversarie temibili compariva la Spagna, vera e propria

bestia nera. Incominciava così la guerra!».Archiviata la prima pratica contro la formazione macedone, battu-

ta 5 a 0, dopo un turno di stop gli spettri delle azzurre diventano realtà: «Contro la Macedonia è stata più un’occasione per testare la reazione del pubblico e della giuria ai nostri nuovi esercizi. Il nostro kata si era dimo-strato utile per scombussolare le avversarie. Ma il turno dopo dovevamo battere la Spagna, una squadra compatta, ad altissimi livelli». Stessi Kata per le due nazionali ma ad avere la meglio è stata la truppa della Pezzetti, più elegante, decisa e compatta. «Quando il responso ci ha visto avanti per 5 a 3, non potevo crederci. Lì ho realizzato che eravamo davvero a un passo dall’impresa». E così è stato. La Germania, complice la giovanis-sima età della sua compagine, non ha saputo esprimersi in maniera così lineare, e per le azzurre è stato semplice soverchiarle. «Una volta scese dal tatami siamo esplose in un urlo liberatorio e ci siamo abbracciate. Per noi era una doppia vittoria e dopo tutti quei sacrifici, le ansie, le incer-

tezze, abbiamo conquistato un titolo europeo con le nostre for-ze, le nostre proposte e la nostra determinazione». Una forza della natura questa formazione italia-na, che in soli sei mesi è riuscita a far razzia di tutti i bottini più prestigiosi, entrando di forza nel-la storia di questa disciplina. Ma il galoppo delle nostre valchirie è appena agli albori e la sete di vit-toria della giovane Michela, una colonna dell’Arezzo Karate, pare implacabile. Un’avventura di cui vogliamo leggere presto un nuo-vo entusiasmante capitolo.

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di Giacomo Belli

Page 17: Il Settimanale di Arezzo 148

1724 MAGGIO 2012

onsigliere regionale della Federazione Italiana Ginnastica per sette anni. Presidente pro-vinciale dell’Unione Italiana Sport per Tutti (Uisp), l’organi-

smo che sul territorio promuove lo sport a livello amatoriale. Commissario della Uisp Toscana per otto mesi. Sono questi gli in-carichi di spicco ricoperti da Antonio Leti prima di diventare vicepresidente regiona-le del Coni, carica che lo inorgoglisce dal punto di vista personale e professionale. Leti è infatti il primo aretino a essere arriva-to così in alto nei quadri regionali del mas-simo organo dello sport italiano.

«È una nuova avventura – spiega – che abbiamo intrapreso con il presidente Sanzo (ex olimpionico di scherma) e che, a metà gennaio, ha visto prevalere il no-stro programma nelle elezioni regionali del Coni. Il primo impegno che ci siamo impo-sti di raggiungere è stare molto vicini e aiu-tare i delegati provinciali, figure importanti per il territorio le quali, da sole, si trovano a lavorare con poche risorse economiche».

Quale sarà la vostra priorità?«Innanzitutto punteremo a ristrutturare

gli impianti sportivi. Lo sport va tutelato, e di con-seguenza vanno tutelati i luoghi dove si pratica, dunque cer-cheremo di coinvolgere tutte le istituzioni pubbliche e le relative federazioni affinché le strutture nelle quali si pratica sport siano rese migliori, più sicure e più ef-ficienti. Ristrutturare, quindi, non costruire ex novo, non solo per questioni di soldi, ma anche di tempi e burocrazia».

Nel vostro programma rien-tra anche un lavoro sulla sicu-rezza e sulla tutela sanitaria degli sportivi.

«La salvaguardia degli sporti-vi è un punto importante della nostra agenda sia per le attività

sotto controllo delle federazioni sia dal punto di vista amatoriale, che è quella più a rischio. Dobbiamo rimettere mano alle varie leggi regionali attualmente in vigore: in questo saremo al fianco della re-gione per cambiare alcune cose, come il decreto sui defibrillatori e il personale addetto all’uso. Nessuno può perdere la vita mentre sta praticando sport, ovvero un qualcosa che dovrebbe far del bene alla nostra salute».

Lei è anche presidente Uisp: che rapporti ci saranno tra gli enti di promozione sportiva e il mondo federale?

«Vogliamo avvicinare questi due poli e aumen-tare la collaborazione. Le federazioni e il mondo amatoriale non si dovranno più guardar male, ma dovranno lavorare insieme per avvicinare più per-sone possibili allo sport».

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Antonio Leti una vita dedicata

allo sport

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di Alessio Segantini

Page 18: Il Settimanale di Arezzo 148

18 24 MAGGIO 2013

TEL. TEL. 335 6363847335 6363847 – [email protected][email protected]

Arezzo finisce la stagione esattamente come aveva concluso la precedente, ovvero con l’eliminazione ai calci di rigore dai play-off, appendice la cui utilità è tutta da dimostrare ma che, nel caso di ripescaggi, potrebbe rivelarsi decisiva per venir via dalla palude dei Dilettanti.

Se San Donà aveva protetto i nostri avversari dodici mesi orsono, stavolta la Viterbese si è avvalsa della regola dell’ex al contrario, che ha visto Piccolo – ex gialloblù laziale appunto – buttare alle stelle uno dei rigori decisivi per l’eliminazione degli amaranto di Nofri. E dire che, abitualmente, a noi gli ex ci castigano. Poi, Zuppardo, nomen omen, ha completato la zuppa, e tanti saluti. Il prossimo anno quindi, s’argioca al Borgo, con buona pace di chi aveva sperato un finale diverso. Difficile da pronosticare per una squadra che, al terzo anno tra i Dilettanti, aveva eguagliato le prestazioni della prima, complicata stagione post-Mancini, quella del nono posto e della pletora di allenatori: Carrara, Fratini, Balbo e Coppola. Cosa è lecito aspettarsi adesso?

Giriamo la domanda al presidente Ferretti e al suo staff, con la speranza che alle buone intenzioni segua-no i fatti. Nel frattempo, la prima decisione è stata quella di spostare il ritiro dalla vicina Valtiberina alla più amena Norcia, scomoda per i tifosi ma probabilmente non per la dirigenza, essendo più prossima a Roma.

L’augurio che la piccola località umbra, famosa per la produzione di salumi di qualità, ci renda indietro un Arezzo affamato, voglioso. Un Arezzo “pane e salame”.

SEMAFORO VERDE Marco PECORARIChiude la stagione da vero capitano, leader di una squadra di giovani imberbe, lui nato negli anni

Settanta quando nel suo attuale ruolo ancora giocavano Beckembauer e Facchetti. Passateci il para-gone irriverente, in fondo si parla di un onesto giocatore con alle spalle una discreta carriera che però, lungi dall’adagiarsi su una panchina al parco come un pensionato, ha fatto la propria parte fino in fondo, acciacchi a parte.

SEMAFORO GIALLO Horacio MARTINEZStagione in chiaroscuro per il gaucho, tuttavia ravvivata dall’avvento di Nofri che, acciacchi a parte, gli

ha messo le ali come la Red Bull. A Viterbo però è stato variabile come il clima di questo fine primavera, poco incisivo in campo ma infallibile dagli undici metri: due rigori, due gol.

SEMAFORO ROSSO Liborio ZUPPARDOIl rigore sbagliato a Viterbo è solo l’appendice di un esperienza da dimenticare in maglia amaranto. Il

dischetto può tradire anche le bandiere – Menchino Neri ne sa qualcosa – però per l’ex pupillo di Ermanno Pieroni il contorno è stato tutt’altro che memorabile, come quei purè che servono in ospedale prima delle mele cotte.

di Luca Stanganini

L’

Arezzo, adessoArezzo, adessocosa è lecito aspettarsi?cosa è lecito aspettarsi?

Page 19: Il Settimanale di Arezzo 148

1924 MAGGIO 2012

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a festa e lo sport si incontrano a San Leo in occasione della 58a edizio-ne della Coppa

Ascensione. Domenica 26 maggio, la picco-la frazione alle porte di Arezzo si ferma per ospi-tare la tradizionale gara ciclistica che, organizzata dal locale Circolo Acli “Igino Ralli”, vedrà correre nelle vie del paese tanti giovani promesse del mondo delle due ruote.

«La Coppa Ascensione - spiega Stefano Mannelli del Circolo Acli - è un pezzo di storia per l’intera comunità di San Leo che, da quasi sessant’anni, accoglie questo bell’evento sportivo: si tratta di una manifestazione che dimostra la vitalità del paese e il desiderio di vivere momenti di incontro e di aggregazione».

La corsa, nata in passato per i ciclisti dilettanti, oggi è invece riservata alle categorie giovanili e si svilupperà attraverso un circuito che, con partenza da San Leo, passerà da Montione, via Setteponti e via Amendola prima di inserirsi in via Fiorentina e fare ritorno verso San Leo. La novità di questa edizione è la doppia gara che alle 9.30 vedrà protagonisti i ciclisti di 14 e 15 anni, i quali percorreranno quattro giri del circuito, e alle 10.30 quelli di 16 e 17 anni, impegnati per cinque giri.

La corsa, diventata con il passare degli anni un importante appuntamento nel panorama ciclistico gio-vanile, vedrà la partecipazione di circa 80 atleti in rappresentanza di varie società sia del territorio provin-ciale sia di altre province da tutte le regioni del centro Italia. Dopo le premiazioni dei vincitori e degli altri ciclisti, l’evento si concluderà con un pranzo conviviale al centro salesiano di San Leo a cui è necessario prenotarsi chiamando al 366/42.25.441.

«Il Circolo Acli “Igino Ralli” ha rinnovato le proprie cari-che da pochi mesi – continua Mannelli, – ma i nuovi consi-glieri non hanno mai messo in dubbio la possibilità di man-tener viva questa tradi-zione e ospitare questo evento, un appunta-mento che ci auguriamo di continuare anche nei prossimi anni.

Questa giornata, che cade in concomitanza con l’ormai prossima ria-pertura dello storico bar di San Leo, rappresenta un momento di sport e di amicizia imprescindibile per il nostro circolo, per il nostro paese e per il no-stro territorio».

L Coppa Ascensione, il ciclismo giovanile in

gara a San Leo

di Marco Cavini

Page 20: Il Settimanale di Arezzo 148

20 24 MAGGIO 2013

on c’è due senza tre. Per il terzo anno consecutivo ad aggiudicarsi il Meeting del Saracino è la Chimera Nuoto, società che con la bellezza di 126 medaglie conquistate in due giorni di gare si è issata al primo posto assoluto del medagliere. Alla manifestazione, giunta alla sesta edizione e organizzata all’interno del Palazzetto del Nuoto di Arezzo, erano presenti 25 società da tutta

Italia per un totale di 400 atleti che hanno dato vita a centinaia di gare combattute e di alto livello. La Chimera Nuoto si è confermata padrona del meeting con un totale di 51 ori, 38 argenti e 37 bronzi, un bottino da record che ha permesso alla società aretina di arrivare davanti alla Delphinia di Benevento e alla Libertas di Perugia. «Siamo al terzo successo consecutivo – conferma Marco Magara, direttore tecnico della Chimera Nuoto. – L’aver gareggiato in casa ci ha permesso di iscrivere all’evento quasi tutti gli atleti del nostro settore giovanile, dando loro l’opportunità di scendere in vasca in tante diverse discipline, di rimanere in forma in un periodo povero di gare e maturare esperienza a confronto con i nuotatori di tantissime regioni italiane.

Tutto questo è stato impreziosito da una vittoria quanto mai meritata, perché quasi tutti i nostri ragazzi sono riusciti a conquistare raffiche di medaglie». Ad accompagnare la Chimera Nuoto verso il successo è stato il suo presidente Massimo Coli che, dopo ogni gara, ha avuto l’onore di consegnare le medaglie ai

singoli atleti e le coppe alle società salite sul podio. Il trionfo dei padroni di casa, che gli atleti aretini dopo la premiazione hanno festeggiato con un tuffo in piscina da vestiti, ha regalato grandi soddisfazio-ni ai tecnici Magara, Elisabetta Alessandrini, Lorenzo Batti e Marco Licastro i quali hanno potuto gioi-re per i grandi progressi e gli ottimi risultati cronometrici raggiunti dai loro ragazzi. Il Meeting del Saracino è stato un successo anche orga-nizzativo, con la società aretina che ha ricevuto unanimi compli-menti da tutti i presenti all’evento. «Nel corso delle gare hanno affol-lato il palazzetto del nuoto quasi 1000 persone – continua Magara, – ma abbiamo gestito nel miglio-re dei modi l’intera logistica della manifestazione, godendo così di un evento piacevole e di un’orga-nizzazione impeccabile».

NLa Chimera Nuoto fa festa al Meeting del Saracino

La società ha conquistato

126 medaglie, una cifra record

con cui si è imposta

nell’evento aretino

Page 21: Il Settimanale di Arezzo 148

21IL SETTIMANALE DI AREZZO24 MAGGIO 2013

l maggio dei Noidellescarpediverse – noto duo comico aretino formato da Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani – è nel segno del piccolo schermo. Abbiamo incontrato Samuele per saperne di più.

«I prossimi appuntamenti ci vedranno impegnati con la nuova trasmissione televisiva comica “Filospinato, la co-micità che punge” su Rete 37 – ci racconta l’attore. – Il programma è partito mercoledì 22 maggio alle 23.15, e continuerà per dodici settimane. Si tratta della nostra sesta produzione tv.

La trasmissione andrà in onda, inoltre, su Sky al canale 517, ovvero Italia 7 sempre il mercoledì alle 17.15».

Cosa c’è da aspettarsi da questo format televisivo?«Durante le puntate troveremo 30 comici che si alter-

neranno, tutti “Made in Sos Cabaret”, visti e incontrati nelle edizioni del nostro festival come ospiti o concorrenti da tutta Italia.

In particolare ci saranno i comici siciliani del laboratorio Le spine nel fi anco e i romani del Makkekomiko.

Il cast fi sso sarà composto da Noidellescarpediverse, Alan & Lenny, oltre a Stefano Bellani, special guest da “Zelig”.

La conduzione è affi data al sottoscritto e alla bellissima Luisa Olivieri, modella di Sansepolcro che ha partecipato a Miss Italia lo scorso anno, al suo debutto televisivo.

Io e Alan Bigiarini siamo gli autori della trasmissione, ma all’organizzazione hanno parteci-pato i colleghi di sempre Riccardo Valeriani e Lenny Graziani.

Il programma raccoglie l’eredità di “Comici 37”, curato da Andrea Muzzi, che ha pensato proprio alla nostra associazione per conti-nuare a seguirne la gestione».

Altri appuntamenti che vi vedranno coinvolti?«Maggio è periodo di saggi fi nali dei laboratori nelle

scuole. Il 25, all’interno della rassegna del Teatro Scuola della Rete Teatrale Aretina, andrà in scena al Teatro “Mecenate” lo spettacolo Goldoni sei meno meno del Liceo Classico “Petrarca”, per la regia di Riccardo Valeriani e il mio testo originale. I ragazzi del Liceo si cimenteranno in una prova teatrale complessa ma sicuramente divertente.

Una curiosità di quest’anno sono i venti anni di labora-tori condotti da Riccardo nel Liceo aretino, un traguardo molto bello e un’esperienza preziosa, visti i tanti giovani che poi hanno deciso di continuare a coltivare la passione per il teatro».

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Page 22: Il Settimanale di Arezzo 148

22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 24 MAGGIO 2013

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o scorso 14 maggio è uscito in tutti i negozi di dischi e nei digital store il nuovo album di Selene Lungarella, artista nata nel 1984 a Menziken, nel nord della Svizzera, da genitori

italiani che nel 1993 si sono trasferiti a Bettolle (SI).L’ora dei fantasmi (Top Records/Edel Italy) esce a

tre anni di distanza dal fortunato esordio Selene con la E, e segna una nuova tappa nella carriera della talen-tuosa artista, che vanta un forte legame con Arezzo, dove ha frequentato gli studi universitari.

Prodotto da Luca Bignardi, già vincitore di quattro Grammy Awards, il disco ha avuto un singolo apripi-sta, In mente, il cui video uscito alla fi ne di gennaio è stato diretto dall’aretino Francesco Faralli.

Dov’eri? è invece il nuovo singolo, in rotazione ra-diofonica dal 10 maggio, impreziosito da un videoclip fi rmato dal regista lampedusano Salvatore Billeci.

Già in progettazione è anche un terzo video, diretto dall’animatore Ernesto Paganoni, noto per aver colla-borato con Vasco Rossi e Stadio, che realizzerà un’ani-mazione in 3D per la title track L’ora dei fantasmi.

L’album è stato indicato come quello della maturità artistica della cantante ventinovenne, che è tornata a vivere a Bettolle dopo un periodo modenese.

Il percorso musicale di Selene – che ha preso il volo

nel 2006 con la presenza al Solarolo Song Festival, dove c’è l’incontro con il produttore Riccardo Benini – l’ha portata in questi anni a partecipare a rassegne e concerti in tutta Italia, durante i quali è stata a con-tatto con artisti del calibro di Andrea Bocelli, Lucio Dalla, Mauro Pagani, Claudio Baglioni, Zucchero, Fiorella Mannoia e Pino Daniele.

Ad Arezzo Selene è uno di quei personaggi che ha avuto il privilegio di essere ospite del Giardino delle Idee sia nella versione indoor al Museo di Arte Medievale e Moderna, nel dicembre 2010, sia nella versione estiva dell’iniziativa nel Giardino pensile della Provincia, lo scorso luglio.

Quando le diciamo della decisione maturata dalla

SELENE LUNGARELLA SUO SECONDO ALBUM…E MANDA UN PENSIERO AL GIAR

L

foto di Luca Brunetti

Page 23: Il Settimanale di Arezzo 148

23IL SETTIMANALE DI AREZZO24 MAGGIO 2013

LA ESCE CON IL UM…GIARDINO DELLE IDEE

Fabbrica delle Idee di chiudere il format, rimane stupita ma ci tie-ne subito a dedicare un pensiero alla rassegna.

«Ai miei occhi era la più bella manifestazione culturale in Italia! – afferma la cantante. – Oltre all’atmosfera cu-rata in ogni minimo dettaglio, il Giardino delle Idee aveva la particolarità di avvicinare il pubbli-co presente all’ascolto anche di chi, come me, è

artista meno nota rispetto ai grandi nomi che hanno accompagnato ogni incontro.

La notizia che esso possa terminare la sua corsa mi rattrista. Con la sua chiusura non si dà più possibilità alle persone di sognare con l’arte, e quindi di colma-re con le emozioni quel vuoto dell’anima che oggi ci affl igge.

Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta Roberto Fiorini per aver pensato a me in più di un’oc-casione, e spero che questa sia solo una scelta provvi-soria, con l’augurio che il Giardino possa rinascere e fi orire con più forza e vigore».

www.selenelungarella.com

ITALY CONTACT FEST Danzatori da tutto il mondo in città

grazie a Spazio Seme

Dal 17 al 23 maggio Arezzo ha ospitato, nella splendida cornice di Villa Godiola, la prima edi-

zione di Italy Contact Fest, festival internazionale di danza Contact Improvisation.

L’evento è stato organizzato da Spazio Seme che, oltre alla dimora storica di San Fabiano, si è avvalsa per alcune lezioni della cosiddetta “Sala Stalla” nel centro storico della città, in via Pio Borri.

La Contact Improvisation nasce negli Stati Uniti nei primi anni Settanta e si pone come ricerca inno-vativa sulle possibilità espressive e di movimento del corpo umano. È riconosciuta come disciplina auto-noma ed è annoverata tra le più importanti forme di danza contemporanea.

Oltre cento partecipanti qualificati da tutto il mon-do hanno sostato a Villa Godiola per aprire il territo-rio aretino a questa arte. Una settimana all’insegna dell’interculturalità e dell’incontro fra danzatori che abitano in continenti lontani, ma che hanno scelto Arezzo affascinati dalle location e convinti della bontà del pro-getto di Spazio Seme, realtà sempre più dinamica e propositiva nel panorama toscano. www.italycontactfest.it

Valeria Gudini

di Marco Botti

foto di Luca Brunetti

Page 24: Il Settimanale di Arezzo 148

24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 24 MAGGIO 2013

a Battaglia di Scannagallo, che prende nome dal fosso presso il quale si svolse il noto combattimento, s’inquadra nella cosiddetta “Guerra di Siena”. Quest’ultima ebbe inizio con la cacciata degli spagnoli dalla città del Palio il 27 luglio 1552 e l’intervento dei fran-cesi a sostegno dei senesi, nell’ambito più vasto della lotta tra gli imperiali di Carlo V e il regno di

Francia, che tentava di arginare il controllo europeo da parte degli Asburgo. Il confl itto si consumò il 2 agosto 1554 vicino alla Villa del Pozzo (oggi Pozzo della Chiana), durante

un’uscita dell’esercito franco-senese verso la Val di Chiana attuata per devastare i possedimenti fi orentini e alleggerire l’assedio di Siena. Le truppe fi orentino-imperiali ebbero la meglio sulle franco-senesi aprendo la via per Siena, che cadde nell’aprile del 1555, permettendo il controllo mediceo sulla Toscana e la formazione

dello stato regionale sulla base degli accordi tra Francia e Spagna suggellati nella pace di Cateau-Cambrésis del 1559.

Il ricordo della battaglia, che lo stesso Vasari ha immortalato in un famoso affresco posto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, è mantenuto vivo grazie alla Rievocazione Storica della Battaglia di Scannagallo, una manifestazione a cura dell’Associazione Culturale Scannagallo che ha esordito nel luglio del 2001.

Quest’anno, vista la ricostituzione del Comitato regionale e provincia-le delle Associazioni e Manifestazioni di Rievocazioni storiche, il gruppo organizza una speciale edizione celebrativa, domenica 9 giugno a Pozzo della Chiana (Ar), dalle ore 17, dedicata ai gruppi storici della provin-cia. Coloro che interverranno, oltre a partecipare alla parata multi-epoca con il Gruppo Storico Scannagallo e il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, dopo aver assistito allo spettacolare “saccheggio del contado”, potranno esibirsi ognuno nelle proprie specialità: sbandieratori, tamburi-ni, schermidori, picchieri, arcieri e balestrieri.

Tra gli eventi collaterali si segnalano un percorso enogastronomico presso la Fattoria “Santa Vittoria” con l’animazione del Gruppo Storico Scannagallo nella giornata di sabato 8 giugno, e Camminando nella Storia: un itinerario naturalistico alla scoperta dei luoghi della battaglia, con par-tenza dalla chiesa di San Francesco di Foiano della Chiana alle ore 9.30 e

L

UN’EDIZIONE CELEBRATIVA CHE DIVENTA U

A POZZO DELLA CHIANA SCANNAGALLO di Chiara

Marcelli

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arrivo a Pozzo, scortati dagli armati, domeni-ca 9 giugno. Agguati e scaramucce al fosso di Scannagallo. Al campo, spiegazioni storiche e tecniche sulle armi, gli usi e i costumi degli eserciti del XVI secolo. Infi ne la colazione.

Ma la “battaglia” l’Associazione Scannagallo, i ristoratori e le botteghe aderenti al progetto “Vetrina Toscana” la vogliono già reinterpre-tare a partire da sabato 25 maggio a Foiano, proponendo tracce di convivi su libri d’epoca e menù tali da ricreare in tutto e per tutto l’at-mosfera rinascimentale.

A partire dalle ore 17, i commensali potran-no assaporare piatti della tradizione allietati prima dai Musici della Giostra del Saracino e poi dai fi guranti di Scannagallo, che si esibi-ranno in duelli e sketch teatrali itineranti.

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IN CASENTINO CON IL GRUPPO FAI GIOVANI DI AREZZO

Impegno, creatività ed entusiasmo sono le parole chiave del neonato gruppo Fai Giovani di Arezzo, creatosi spon-

taneamente negli ultimi mesi, che unisce ragazzi tra i 18 e 40 anni disposti a impegnare il proprio tempo e la propria formazione per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini alla scoperta dei tesori del nostro territorio.

Già guide turistiche in occasione delle Giornate Fai di Primavera dello scorso marzo, i ragazzi del Fai organizzano per domenica 26 maggio – partenza ore 10 dal piazza-le dell’Ipercoop con mezzi propri – due eventi esclusivi in Casentino, tra storia, archeologia e fotografia d’autore. Alle 11 la visita al Cifa, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, con la mostra L’Archivio si svela: ultime donazioni. Alle 15.30 si potrà invece vi-sitare in anteprima il Museo Archeologico del Casentino, la cui apertura ufficiale è prevista per il prossimo 20 luglio.

[email protected] Paggini

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 24 MAGGIO 2013

rmai è noto che possiamo difendere la nostra salute anche con una corretta ali-mentazione, scegliendo di mangiare ogni giorno cinque porzioni tra frutta e ver-

dura di cinque colori diversi, in modo da assicurare all’organismo acqua, vitamine, minerali, fi bra e antios-sidanti. In particolare proprio le sostanze antiossidanti – di cui gli alimenti vegetali sono ricchi – hanno il potere di

contrastare i radicali liberi e proteggere l’integrità del-la parete cel-lulare. Queste sostanze do-nano alla frut-ta e ai vegetali i caratteristici colori.

Quindi la-sciamoci aiutare dai colori nel fare prevenzione fi n da piccoli, e se que-ste frasi ti sono familiari: “La verdu-ra non la voglio!”, “La frutta non la mangio!”, ecco alcuni trucchi per stuzzicare il palato del tuo bambino!

• Vai a comprare con lui/lei verdure e frutta, facendogli sce-gliere ciò che preferisce.

• Inventa storie che mostrino i benefici che l’alimento porta ai protagonisti (pensa ad esempio a Braccio di Ferro e gli spinaci).

• Prepara insieme a lui/lei piatti fantasiosi a base di frutta e ver-dure.

• Coinvolgi il tuo bambino o la tua bambina nell’apparecchia-tura della tavola.

• Dai il buon esempio mangiando verdura e frutta insieme a lui/lei.

• Crea delle regole durante i pasti: ad esempio, stare seduti a tavola, rispettare la scansione ordinata delle portate e far soppor-tare l’attesa tra una pietanza e l’altra.

• Metti poco nel piatto, rispettando i suoi gusti.

• Frulla frutta e verdura e orna i bicchieri con fantasia.

L’ARCOBALENO DELLA SALUTE

a cura della dott.ssa Barbara

Lapini

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO24 MAGGIO 2013

• Lascia che mangi frutta e ver-dura agli spuntini.

• Coltiva un piccolo orto se pos-sibile, o porta il tuo/a bambino/a a esplorarne uno.

• Varia spesso e fai in modo che ci sia sempre una scelta.

• Non arrenderti al primo tentati-vo e non imporre un alimento con intimidazioni.

• Ascolta il perché il tuo/a bambino/a predilige un alimento piuttosto che un altro.

• Evita di accendere la tv duran-te i pasti.

• Fai in modo che ci sia un’atmo-sfera gioviale durante il pasto.

• Non permettere che il cibo ven-ga utilizzato per scopi diversi dalla funzione alimentare (ad esempio per intimidire, ricattare…).

• Introduci il limite.

• Non dimenticare che il miglior “trucco” per far apprezzare un ali-mento è renderlo “appetibile”… Come? Chiedilo al tuo bimbo o alla tua bimba!

La Lilt diffonde questo messag-gio positivo anche attraverso la sua Banda Piccoli Chef; banda che lo scorso fi ne settimana è stata presen-te, riscuotendo un immenso succes-

so, a Eco Street con i suoi laboratori di cucina aperti a tutti i bambini e dedicati in questo caso a frutta e verdura.

Il prossimo appuntamento sarà all’Istituto Alberghiero “Camaiti” di Pieve Santo Stefano, domenica 26 maggio, in occasione della premiazione della manifestazione Intra Tevero et Arno, mentre salta l’appuntamento alla Marchionna del 31 maggio e 1° giugno perché spostata a data da defi nirsi.

O

ACCONCIATURE DA CERIMONIA E DA SPOSA

Dietista Barbara LapiniResponsabile prevenzione Lilt (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) di Arezzowww.dietistalapini.itwww.bandapiccolichef.itMande le tue domande a [email protected] e leggerai le tue risposte nel-la prossima rubrica.

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uale sto-ria se non Il Piccolo

principe ci ricorda di ascoltare i bambini senza seguire una logi-ca precostituita? Perché continuare a disegnare un boa che digerisce un elefante, se i grandi si ostinano a vedervi un cappello? Dai tre ai sei anni si sviluppano le ca-pacità psichiche e sensoriali: chi saprà pensare con i propri sensi diverrà un adulto più forte. I laboratori e le lezioni museali della Fraternita hanno appunto il fi ne di stimolare nei bambini l’area destra del cer-vello (legata a emozioni e creatività) attraverso l’arte e i cinque sensi.

Nella mattina in cui abbiamo scritto il pezzo, al Museo d’Arte Medioevale e Moderna, troviamo Riccardo Peruzzi con una classe di una scuola materna. È intento a spiegare, in modo fi abesco, il quadro di Vasari rappresentante le nozze di Ester e Assuero. Arriva il momento dedicato al disegno, i piccoli sono liberi di farlo seduti o distesi per terra. Due fi danzatini: le maestre li chiamano “i coniugi”, si prendono per la manina e vogliono stare vicini. Il più vivace ride, scoprendosi il pancino e un altro

gli fa la linguaccia. Riccardo rimodula la sua voce quanto basta per riportarli all’attenzione. Risponde alle loro curiose domande. Prosegue con delle si-mulazioni, nelle quali si potrà toccare, annusare e perfi no mangiare un dipinto… Una magia, ma non sarebbe corretto svelarvene il trucco: bisogna esserci per capire! Il giorno dopo sarà il turno del Museo di Casa Vasari con una classe delle Elementari. Verrà un attore in costume rinascimentale e interpreterà il padrone della famosa dimora, ossia messer Vasari, con il quale si potrà interagire.

Grandi consensi per iniziative svolte da giovani preparati. Insegnanti e bambini ne rimangono en-tusiasti. I genitori presenti ammettono che ai loro tempi non vi era questo tipo di approccio educati-vo. Tra le stanze del museo ci è sembrato di scorgere un’ombra, ma sì… È proprio lui. D’ora in avanti, se così non fosse stato, ascoltiamolo, non deludiamo il nostro piccolo principe!

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO24 MAGGIO 2013

la vignetta di Gigi Paggetti

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ti accompagnano in città (e a ballare!)

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ti accompagnano ti accompagnanoin città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

di Fabio Mugelli

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roAÙTA LA GRAZIA, GABBATO LO SANTO

«Pe’ fa vedé ch’a rispammià son pronti,Letta i ministri l’ha pòrti ’n convento,ma gn’ha ditto ch’ognun se paga i conti…a la romana! Tónio, un sè contento?

Questi son seri, un se fàno sconti,bisogna fàgni própio i complimenti!»

«È fumo, Beppe, come quél de Monti,promesse fatte e doppo bùtte al vento!

Vedrè che li stipènghj e pù i rimborsiun se tóccheno… come l’anni scorsi!E anco i Cinquestelle, un dù se piglia,

dìcon ch’han fame e tén-gheno famiglia!»

«E Beppe Grillo… che ber-ciava tanto?»

«Aùta la grazia… gabbato lo santo!»

di Leonardo Zanelli

il so

netto

Durante le vostre passeggia-te avrete notato il ritorno del ronzio degli insetti. Fra questi le meravigliose api. Il miele si produce solitamente dal netta-re o dalle resine zuccherine for-nite da alcune specie vegetali,

quali l’abete. Il miele di melata di abete è liquido, con colorazione molto scura. Ha sapore balsamico ed è meno dolce dei mieli di nettare. L’odore è leg-germente resinato, con un sentore di legno bruciato simile a quello dello zucchero cara-mellato. Prodotto in particolar modo nell’alto Casentino, si ottiene portan-do le arnie nelle foreste. La smielatura comincerà solo fra un paio di mesi e noi potremmo gustare uno dei miglio-ri e più sani alimenti di stagione.

CONCERTI DI MUSICA DA CAMERA

“SONORO AREZZO”Domenica 26 e martedì 28 maggio

alle ore 21 all’ex Teatro Vasariano, con ingresso libero.

Fondato nel 2006 dal violi-sta Razvan Popovic, il Festival

Internazionale di Musica da Camera “SoNoRo” si è sviluppato in soli cinque anni in uno dei più inno-vativi ed entusiasmanti festival dell’Est europeo.

Il SoNoRo Festival inizia da quest’anno una serie di concerti ad Arezzo, intendendo così sviluppare una partnership con l’Italia attraverso la città di Arezzo. Musiche di Mozart, Dvoràk, Schumann, Brahms, Suk.

Effetti collaterali ***Quando suo marito, dopo

quattro anni di detenzione per insider trading, viene scarce-rato, Emily cade nuovamen-te in depressione. Dopo un tentativo di suicidio inizia ad assumere psicofarmaci e gli effetti collaterali sono lì ad at-tenderla. Steven Soderbergh è da sempre in bilico fra cinema commerciale e sperimentazione, e qui recupera lo spirito del Soderbergh d’annata attra-verso un buon cast, un tema controverso e uno script complesso, forse troppo.

Un thriller ricco di ribaltamenti di prospettive dove si combinano la denuncia di usi e costumi del mon-do medico-farmaceutico, nonché un’analisi profonda del concetto so-ciologico di devianza e della sua de-clinazione criminale, il tema della re-sponsabilità piuttosto che di assenza di coscienza. Jacopo Fabbroni

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di Lucio Massai

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