Il Settimanale di Arezzo 119

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WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) 0575/1786102 - INFO@STRASICURA.EU ANNO III NUMERO 119 • VENERDÌ 12 OTTOBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI ANDREA BARDELLI IL MONDO DELLA IL MONDO DELLA VACANZA IN VACANZA IN CAMPAGNA CAMPAGNA si dà si dà appuntamento appuntamento ad Arezzo ad Arezzo UFFICIO POSTALE via Guadagnoli 37 0575/302676 www.swisspost.it POSTA INTERNAZIONALE

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Il Settimanale di Arezzo 119

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LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO)

0575/1786102 - [email protected]

ANNO III NUMERO 119 • VENERDÌ 12 OTTOBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI ANDREA BARDELLI

IL MONDO DELLA IL MONDO DELLA

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via Guadagnoli

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0575/302676 www.swisspost.it

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO III NUMERO 119 – VENERDÌ 12 OTTOBRE 2012

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected] TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS,

IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE

EDIZIONI GIORGIO VASARI SONO PARTNER NEL

PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA

COMUNITÀ DI AREZZO E IL

BENESSERE DELLE PERSONE CHE VI

ABITANO

VITA DELLA CITTÀ3 Ciclo dei rifiuti: le idee ci salveranno?5 Più Renzi che Bersani per i ragazzi aretini10 Nel traffico aretino con la nuova Renault Clio12 Le Primarie del centrosinistra entrano nel vivo an-che ad Arezzo29 Il vino toscano si racconta ad Arezzo Fiere e Congressi

AREZZO’N’ROLL8 Karemaski, grazie ragazzi!

AREZZO SPORT13 JUDO O.K.: come sempre una conferma15 Mastiff, un vivaio di cui essere orgogliosi16 Diabete, cura e prevenzione17 Quinti in Italia: l’Under 14 del Giotto è uno spet-tacolo18 Quel giocatore grintoso e carismatico... Paolo Scotti

19 Grandi colpi e raffiche di goal: la Stella Azzurra fa paura20 Il bagnino salva la vita: riparte il corso di forma-zione

CULTURA21 Match d’Improvvisazione Teatrale, al via la nuo-va stagione22 L’arte di Silvano Fabbroni getta un ponte tra Occidente e Mondo Arabo23 Primo concorso “La Pannocchia”: a Rigutino si ritrovano gli amanti dell’arte estemporanea23 La Polonia incontra Arezzo nel segno dell’arte24 Il tributo a chi ha segnato l’arte aretina dal do-poguerra a oggi: sessant’anni di pittura di Mario Caporali26 Quando raccontarsi è una cura28 Il Sonetto, la Recensione, Chilometro Zero, Dove Andare 30 La Vignetta

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

a settimana scorsa sono usciti i dati sulla raccol-

ta differenziata in Toscana: Arezzo è all’ultimo po-sto, come lo scor-so anno; Franco Dringoli, assessore del Comune con delega anche per il ciclo dei rifi uti, ci illustra i pro-getti che dovreb-bero farci passare dall’attuale stimato 39-40% di raccol-ta differenziata al 60% richiesto per legge.

«C’è ancora moltissimo da fare, consapevoli che siamo lontani dall’obiettivo preposto dalle normative», e per raggiungere la quota prefi ssata adesso «si tratta di accelerare dei progetti che erano già stati avviati, quindi ho già portato in Giunta l’approvazione di progetti in collaborazione con Aisa, soprattutto per la raccolta differenziata porta a porta nel centro storico e nella Val di Chiana, da Rigutino fi no a Vitiano: si tratta di circa 15.000 persone che saranno coinvolte da questo diverso sistema di raccolta.

Stiamo ragionando anche sulle altre aree, ma dobbiamo tener presente che siamo in una fase di passaggio nella gestione dei rifi uti, da Aisa a un ente sovra-comunale, per cui è in corso una gara per la gestione del servizio. Questi progetti partiranno entro il mese di novembre, a cui si aggiunge la costruzione di un piano comunale per la prevenzione e riduzione dei rifi uti: l’introduzione di fontanelle in vari punti del territorio comunale, per ridurre le bottiglie di plastica utilizzate, un sistema puntuale per la raccolta differenziata

CICLO DEI RIFIUTI: LE IDEE CI SALVERANNO?

L

di Elena Aiello

[continua a pag. 4]

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

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all’interno delle scuole, con va-lenza didattica ed educativa, e un sistema di raccolta differenziata spinta all’interno della pubblica amministrazione, introdurre una politica di raccolta differenziata e di abbandono dell’usa e getta del-le sagre e delle feste cittadine… Quindi una serie di iniziative che vadano a creare comportamenti virtuosi anche nella vita quoti-diana... Con altre associazioni del territorio stiamo organizzan-do un progetto di ecoscambio, praticamente un appuntamento fi sso mensile per fare in modo che i cittadini che hanno prodotti che non utilizzano più li possa-no mettere a disposizione degli

altri, allungando così la vita dei prodotti. Questa particolare ini-ziativa si svolgerà nel parcheggio Mecenate.

Successivamente partirà invece un’iniziativa per la raccolta sepa-rata porta a porta per le grandi utenze, ovvero bar, ristoranti, piz-zerie, partendo dalla città dentro le mura per poi estendersi».

Diversa l’opinione sul tema di Francesco Francini [nella foto qui a sx], capogruppo PdL in Consiglio comunale: «Poche idee e confuse con un’emergenza alle porte, è quello che sembra essere il progetto dell’Ammini-strazione sul ciclo dei rifi uti... La maggioranza ha avuto una crisi di governo di sei mesi proprio sul progetto del nuovo incenerito-re, o del raddoppio del vecchio,

e Fanfani ci disse che in pochi anni saremo arriva-ti a un’emergenza rifi uti se non avessimo agito; adesso che abbiamo ade-rito al Life+, per altri due anni in ogni caso il pro-getto di ampliamento o costruzione di un nuovo impianto sarà comunque bloccato, e quello attuale diverse settimane l’anno deve restare fermo per

manutenzione: in quei giorni tut-ti i rifi uti cittadini vengono man-dati alla discarica di Terranova, aumentano l’impatto ambientale e i costi. Sempre a Terranova fi -nisce la raccolta differenziata per essere smistata, perché due o tre anni fa così fu deciso dall’attuale Amministrazione… Anche am-messo che riuscissimo ad arrivare al famoso 60% di raccolta diffe-renziata sul totale dei rifi uti, il re-stante 40% che fi ne fa? Avere un impianto di termovalorizzazione nuovo, con le tecnologie moder-ne, non solo avrebbe una ricaduta positiva ambientale per la città, dato che l’attuale inquina anche per i vecchi standard, ma sarebbe pure economicamente vantaggio-so per la città, seguendo l’esempio di altre città europee».

(continua da pag. 3)

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erché un giovane, o un meno giova-ne, al giorno d’oggi dovrebbe votare Renzi piuttosto che Bersani? Abbiamo incontrato di persona alcuni ragazzi

della nostra città, e davanti a un caffè ci siamo scambiati opinioni sulle imminenti Primarie e sul rapporto tra le due punte di diamante del Partito Democratico.

Una premessa è però necessaria: abbiamo intervistato solo una piccola fetta di giovani, dichiaratisi quasi tutti dalla parte del Sindaco di Firenze, quindi la nostra ricerca non è da ritenersi scientifi camente attendibile in me-rito all’andamento delle Primarie. Se avessi-mo potuto intervistare un numero maggiore di persone sicuramente i rapporti sarebbero cambiati, anche se non sappiamo in quale misura.

Cosa ne pensate di Renzi?Matteo, 28 anni: «La mia prima impressio-

ne riguardo Renzi è di un uomo che parla a tutti e non a una piccola parte, e questo è si-curamente molto apprezzato dai giovani, che raramente sono stati attratti dalla vita politica di questo Paese».

Chiara, 20 anni: «L’età di Renzi è sicuramente un fattore importante per il successo».Libero, 60 anni: «Non credo che Renzi possa essere l’uomo che al momento può fare la differenza per la

vita politica del nostro Paese, sono molto preoccupato nel vedere un ragazzo così giovane a capo del Governo, che fi gura ci facciamo quando dovrà incontrare personaggi di alto livello come Obama o la Merkel?».

Francesca, 20 anni: «Il Sindaco di Firenze parla di rivoluzione e rottamazione, noi tutti ci auguriamo che possa venire eletto per poter portare un cambiamento a questa politica malata e corrotta che ha eroso il nostro Paese per venti anni».

Helena, 18 anni: «Non mi sono mai interessata troppo di politica e sinceramente mi stanno tutti molto antipatici, se andrò a votare lo farò in favore di Renzi solo perché è giovane!».

Invece Bersani?Chiara, 20 anni: «Il

Segretario del Partito Democratico è uno dei poli-tici vecchio stampo, e siamo

PIÙ RENZI CHE BERSANI PER I RAGAZZI ARETINI di Michele

Giuseppi

P Siamo stati per le strade della nostra città per sentire

cosa pensano i giovani del confronto Renzi-Bersani

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

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stanchi di vedere persone del genere che rappresentano il nostro futuro».Giulio, 19 anni: «Bersani ha sicuramente un bel programma per la sua candi-

datura, però sono convinto che gli italiani non lo voteranno, non perché non lo ritengano un politico preparato, però nell’aria si respira proprio la voglia di un cambiamento radicale che lui non può portare».

Carlo, 18 anni: «Quando al governo c’era Berlusconi, Bersani non faceva altro che criticare il suo operato e si batteva con le unghie e con i denti per ottenere le sue dimissioni, senza mai proporre una propria idea o qualcosa di interessante; ora che Silvio non è più al governo sembra di vedere un comico che non ha più

battute da dire al pubblico, perché la sua musa ispiratrice se ne è andata…».Riccardo, 28 anni: «Non so con quale coraggio Bersani si possa candidare alle Primarie e alla Presidenza

del Consiglio, non penso che possa cambiare la situazione attuale; invece al momento Renzi mi sembra l’unico barlume di speranza in questa valle di lacrime [sic]».

Le interviste che abbiamo raccolto sembrano a senso unico, ma probabilmente i giovani di oggi sono semplicemente condizionati da tanta informazione-spazzatura facilmente reperibile su internet e sui social network (Facebook, Twitter, ecc…).

C’è poi anche chi, nel Partito Democratico, pur appoggiando Matteo Renzi e i suoi ideali ritiene che Bersani sia un politico serio, onesto e preparato. Questi ultimi si sono detti disposti ad appoggiare piena-mente il Segretario nel caso in cui vinca le Primarie, senza alcuna riserva e nemmeno guidati da un timore reverenziale. Noi ci teniamo ad augurare buona fortuna a entrambi i candidati alle Primarie, perché possano operare al meglio per il bene del nostro Paese.

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

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l Karemaski Multi Art Lab è uno spazio pensato per la divulgazione e la condivisione delle arti contemporanee”. Parliamoci chiaro: questo club di via Edison ce lo invidia-no in tutta Italia. Eh sì, è proprio così, vi parrà strano ma

molti in città non se ne sono accorti. Possiamo ritrovarne, di uguali concept, a Milano, Roma Bologna, Torino... È appena iniziata la se-sta stagione e l’associazione culturale “Karemaski”, affi liata all’Arci, sotto la guida di Grazia Ricci, è giunta a una maturità e una consa-pevolezza associativa notevole, da prendere ad esempio.

Una esperienza comunitaria e sociale dove la parola d’ordi-ne è condivisione, nei rapporti sociali, nei ruoli e nei compiti. Facciamocelo spiegare meglio da questi ragazzi che lo vivono in prima persona, che cosa è il Karemaski.

Elena Bertolin [nella foto qui accanto]: «Quello che volevo fare nella mia vita fi n da piccola era vivere e lavorare nel campo della musica. Suono, ho suonato in vari gruppi. Ho fatto parte della pre-cedente gestione e ho vissuto l’evoluzione gestionale che da pochi ci ha portato all’attuale Direttivo, formato da 19 persone. Siamo tutti coinvolti e ragioniamo come un insieme di persone, pur non avendo competenze specifi che cresciamo insieme. All’interno del Direttivo c’è un esecutivo di persone che ha più tempo da dedica-re all’associazione, con esperienze più specifi che: io mi occupo del

“I

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KAREMASKI, GRAZIE RAGAZZI!di LucioMassai

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

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bar e delle produzioni, c’è il direttore artistico, quello tecnico, il responsabile dell’uffi cio stampa, della manutenzione… Poi abbiamo i volontari che prestano servizio gratuitamente al bar, all’ingresso, al tesseramento… dandoci così una mano fondamentale.

I contatti umani fra di noi sono forti, stiamo insieme dal pomeriggio, man-giamo insieme, sparecchiamo insieme, avendo così la possibilità di conoscere gente nuova, è divertente oltre che appagante culturalmente. Siamo come una famiglia. Quest’anno il nostro slogan è “Go Green”, tutti i prodotti che adoperiamo sono in Mater-Bi o ecocompatibili, facciamo la raccol-ta differenziata, e promozioniamo il consumo dell’acqua corrente del rubinetto, l’acqua dicono più buona d’Italia. Stampiamo in carta riciclata e collaboriamo fattivamente con Legambiente, anche per i consumi energetici».

Sara Dini: «Uno dei pochi luoghi di aggregazione della città, dove poter ascoltare musica dal vivo con un panorama musicale vario; un luogo dove poter fare cultura e che spazia in più direzioni, aperta alle iniziative

giovanili del territorio, non solo musicali ma anche teatro ed eventi in genere. Sono volontaria in una associazione in costruzione, dinamica, che crede nei rapporti sociali, dal giovane alla persona adulta, nella comunicazione e nella fi ducia fra noi, non potremmo andare avanti diversamente».

Debora Burroni: «Per me è stata un’occasione, come volontaria, per vivere il Karemaski dall’interno, dato che già lo frequentavo come cliente. È meno di un anno. Ho conosciuto un bell’ambiente, un am-biente che mi piace, vi devo proprio dire che me la sento di sostenere questi ragazzi, che si sforzano di mantenere viva e promuovere la scena live ad Arezzo. Abbiamo buoni rapporti con gli organizzatori, e lo fac-cio con piacere di dare una mano, per un buon motivo».

Francesco Pagano: «Da quest’anno sono qui anch’io a dare una mano come volontario, a dedicare con gioia il mio tempo libero a questo luogo di cultura, un contenitore di vari generi che riesce a co-prire una serie di vuoti con arte, letteratura, teatro, musica… Per me è diventato un luogo d’incontro, uno stimolo».

Gabriele Spadini: «Ho fatto la trafi la come cliente, volontario e infi ne a oggi faccio parte del Direttivo, sono il fotografo uffi ciale, mi occupo di documentare le serate. Dato che passavo più tempo qui che a casa, mi è sembrato naturale proseguire questa esperienza, sono così diventato anche il luciaio, curo le luci ai concerti. Una realtà che è di-ventata familiare, piena di amici e amicizie, idee nuove e tanta musica da ascoltare e fotografare». [email protected]

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

lunedì mattina, ci troviamo con Luca e Alessia presso la sede della R.E.V. concessionaria Renault in via Galvani 22, per provare la nuova Clio sulle strade della nostra città. I due sono lettori del “Settimanale” e hanno risposto alla nostra richiesta su Facebook di “volontari” per la prova su strada della nuova Clio.

Luca ha 36 anni e abita a Castiglion Fiorentino; ex triatleta, ha organizzato le fi nali nazionali di triathlon ed è un grande appassionato di automobili e moto. Alessia ha 30 anni, è aretina ed è rimasta incuriosita dalla possibilità di provare quest’auto «dalla linea così bella: non ero mai stata prima a una prova su strada, ho preso la palla al balzo».

Ci accompagna in giro per Arezzo Fabio Moretti della REV: il mezzo su cui affrontiamo il traffi co citta-dino è la Clio 1200 75 Cv a benzina che vedete nelle foto in queste due pagine.

Le strade sono affollate di auto ma non troppo, mentre, come nota Luca, «per il Corso ci sono tantissimi aretini, prima di lunedì ce n’erano molti meno a quest’ora». Forse è un segno della crisi anche questo: di sicuro lo è il cambio nelle abi-tudini e negli acquisti degli automobilisti, più attenti al risparmio sia in termini di consumi che di prezzo d’acquisto. La nuova Clio in

questo senso non delude, come nota subito Luca, il pri-mo a mettersi alla guida: «Le rifi nitu-re sono splendide, sembra un’auto di categoria supe-riore». Alessia è colpita dal design della console in cui sono inseriti navi-gatore e computer di bordo: «Ricorda l’Ipad», intervie-

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

ne Luca, ed effettivamente si tratta di un vero e proprio tablet con touch screen. Attraverso esso si tiene sotto controllo tutta l’auto, ed è addirittura possibile avere aggiornamenti in tempo reale su incidenti e notizie relative al percorso che si sta affrontando. Non manca ovviamente il sistema bluetooth per la gestione del cellulare.

Luca ci porta in centro: in via Roma ci sono i lavori, ma non sono un problema, la Clio è «facilissima da guidare. In più non si sentono rumori o scricchiolii, e anche con l’aria condizionata accesa il motore tiene bene». Superiamo la zona Giotto e arriviamo a Villa Severi, dove Luca prima di cedere il volante ad Alessia fa un paio di manovre per permetterci di fare qualche foto: «Il lunotto posteriore è un po’ piccolo, questo è il

prezzo che si paga per una linea così sportiva». Alessia prende posto come pilota e si domanda se questo non possa essere un problema per i parcheggi: Fabio allora ci spiega che sono disponibili i sensori.

«I comandi sono morbidissimi – è il primo commento di Alessia, che aggiunge ridendo: – anche la visuale è ottima!». La nostra pilo-ta, infatti, è più bassa di Luca (1,55 metro contro 1,80), ma i sedili e il volante sono tutti regolabili, in altezza e profondità. Alessia è anche affascinata dalla linea sportiva: Fabio ci spiega che il colo-re dei “baffi ”, i paracolpi sistemati nella parte laterale bassa della carrozzeria, è personalizzabile, così come i colori degli interni. Il computer di bordo offre anche promemoria sullo stato di gomme e pasticche dei freni, ad esempio: «Utilissimo, mi è capitato di ricor-darmi in ritardo di fare i controlli necessari», dichiara Alessia sulla strada del ritorno.

Finita la prova, chiediamo ai nostri “piloti” di sintetizzare la loro esperienza con la nuova Clio. Alessia: «Comoda e tranquilla, mi ha dato un gran senso di sicurezza. E poi è veramente bella». Luca: «In tre parole? Comoda, sportiva, trendy. Rispetta tutte le ultime ten-denze del settore, e si sente che è ai vertici della propria categoria».

La nuova Clio è un auto al passo con i tempi, come vuol essere la R.E.V.: «Non pote-vamo lasciare Arezzo senza un marchio come Renault», ci ri-corda il responsabile Lorenzo Sabatini, che ci invita a pro-varla sabato 20 e domenica 21 in concessionaria.

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di Francesco Ciabatti

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

ono il tema del giorno. Le Primarie del centrosinistra entrano nel vivo anche ad Arezzo e provincia. Così il camper del “rottamatore” Matteo Renzi torna in città, dopo una “rincorsa” elettorale in giro per l’Italia che ha già macinato diverse mi-gliaia di chilometri, e in più a bordo l’aretina Maria Elena Boschi, originaria di

Laterina, che si sta occupando di coordinare i circoli spuntati su e giù per lo Stivale. Nel frattempo anche vendoliani e bersaniani scaldano i motori, in vista del doppio turno del 25 novembre e 2 dicembre. Già, perché intanto su Facebook, territorio di solito molto amato dai “rottamatori”, è già nato il nuovo “Comitato Arezzo per Bersani”, che nei prossimi giorni, inizierà la propria campagna elettorale a favore del Segretario del Pd, pubblicamente.

Pure i vendoliani però, che si sono già riuniti, a breve daranno il via alla campagna elettorale per “Nichi”.

Dopo il Sindaco di Firenze, chi dei big arriverà in città di qui al voto del popolo del centrosinistra? Probabilmente ci sarà Bersani, che già lo aveva promesso nell’ultima volta che arrivò a Cortona, più diffi cilmente il leader di Sel, anche se fi no all’ultimo come si sa, non è detta l’ultima parola, visto il passaggio aretino del Governatore della Puglia alle ultime Amministrative.

Nel mezzo spunta intanto la possibile candidatura di un altro ex renziano, Pippo Civati, alle prese con la diffi cile raccolta delle ben 18.000 fi rme necessarie alla candidatura, che, con un suo libro in uscita nelle prossime settimane potrebbe pure lui passare da Arezzo.

Mentre dentro e fuori il Pd si discute di regole e garanzie per garantire un voto il più possibile trasparente, lontano dalle sem-pre possibili contestazioni ex post, da qui in avanti si inizierà a parlare di contenuti.

La sensazione sempre più netta è che, come non succedeva da un bel po’, per la prima volta si tratti di Primarie davvero com-battute. L’asset che va via via riforzandosi tra Bersani e Vendola sembra sempre più chiaro, anche in vista del ballottaggio; di con-tro l’outsider Renzi, artefi ce di una corsa in “solitaria”, che non è chiaro ancora dove arriverà.

LE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA ENTRANO NEL VIVO ANCHE AD AREZZO

Sdi David Mattesini

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1312 OTTOBRE 2012

ttobre: in am-bito sportivo, mese delle nuove parten-ze. Proprio in

questo periodo, pieno di speranze e buoni proposi-ti, un plauso particolare va di diritto a quelle società che, pur avendo molti anni di attività alle spalle, anzi-ché sentirsi ormai vecchie, sanno come riproporsi, rin-novarsi e stimolare atleti e appassionati, regalandoci momenti di grande sport e raccogliendo successi e vit-torie. È questo il caso dell’as-sociazione sportiva Judo OK Arezzo, una società da an-noverare tra le realtà stori-che del nostro territorio, fon-data dal maestro Giuseppe Busia, pioniere di tutto il movimento judoista della

O

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14 12 OTTOBRE 2012

nostra città, e oggi guidata con de-terminazione dal figlio Roberto. Basti pensare che dal 1973, anno della sua nascita, a oggi, la Judo OK ha tirato su più di una generazione di giovani campioni, accompagnan-doli nel loro percorso da judoka e coinvolgendoli in numerose gare in Italia e all’estero, ma soprattutto ha trasmesso la passione e l’amore per il judo e i suoi valori a moltissimi atleti, contribuendo alla loro crescita e alla loro educazione.

Il sano lavoro che sta dietro un’at-tività del genere non può non riflet-tersi anche nei risultati agonistici che, da una decina d’anni a questa par-te, sono stati decisamente sorprendenti e in costante evoluzione. La società aretina infatti, non soltanto detiene la leadership della classifica regionale, ma sa come imporre la propria presenza anche in campo

nazionale, conquistando numerose medaglie ai campionati italiani di ca-tegoria e vincendo trofei internazionali.

Merito di uno staff validissimo e di un gruppo di atleti che riesce a com-petere senza timore pure contro avversari molto titolati. Nonostante la stagione sportiva sia appena iniziata, la Judo OK già si è portata a casa le prime soddisfazione. «Ben quattro dei nostri atleti si sono qualificati per i Campionati Italiani Under 23 che si terranno tra tre settimane a Lignano Sabbiadoro – spiega Roberto Busia, direttore tecnico della società. – Inoltre disputeremo anche la Coppa Italia a Firenze tra un paio di setti-mane, appuntamento in cui vedremo il ritorno in gara di Fabio Chierici, atleta che dopo un infortunio che lo ha tenuto a lungo fermo ha ripreso ad allenarsi intensamente».

Sono arrivate anche le conferme in via ufficiale. «Sono da poco uscite le classifiche federali del quadriennio olimpico – racconta Busia, – e per

il sedicesimo anno consecutivo risultiamo essere la prima socie-tà della Toscana, con un 26° posto su tutte le 116 società italiane menzionate».

Oltre al lavoro in palestra, che permette a questi giovani atle-ti aretini di raggiungere risultati di grande rilevanza, la Judo OK si adopera continuamente per avvicinare pure i più piccoli allo sport, combinando momenti di gara con momenti di puro diver-timento.

«Per la fine di novembre, stiamo allestendo ad Arezzo, in col-laborazione col Comitato regionale, la finale di Judo Giocando, una manifestazione rivolta ai bambini che praticano judo – conti-nua Busia. – Durante questa giornata, verranno proclamati i vinci-tori di un torneo a tre fasi che, durante l’anno, si è svolto nelle varie provincie o gruppi provinciali.

Riempiremo il palazzetto di bambini all’insegna dei valori del judo, in quella che sarà una vera e propria festa».

[segue da pag. 13]

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Judo OK: come sempre una confermaLa storica società aretina si giostra anche quest’anno tra gare di livello e momenti di gioco

di Elettra Fiorini

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1512 OTTOBRE 2012

e il Mastiff Baseball Club in cinque anni è ar-rivato dalla Serie C alla Serie A federale mol-to del merito è dei giocatori della società, sei dei quali provengono dal vivaio e dimo-strano come la società aretina sappia tirar

su atleti di livello. Danilo Biagioli, presidente dei Mastiff, ci parla del settore giovanile, asse portante del sistema societario.

Presidente, la inorgoglisce il fatto che ci siano sei aretini del vivaio in prima squadra?

«Molto: mi piace l’idea che una squadra di Serie A federale abbia nel roster così tanti giocatori della propria città. Non solo io, ma tutta la società deve essere fiera di questo risultato, poiché vuol dire che i nostri tecnici e i dirigenti stanno lavorando bene. In più, anche per i giocatori è motivo di vanto: rappre-sentano la loro città e sono attaccatissimi a questa maglia, cosa ormai sempre più rara nello sport».

Quest’anno quale è l’obiettivo del settore gio-vanile?

«Il nostro obiettivo rimane formare giovani atleti che possano giocare e competere in categorie im-portanti, come oramai stiamo facendo da cinque

anni a questa parte. Puntiamo molto sulla crescita di tutti i giocatori, e per permettere loro di miglio-rare e di “farsi le ossa” li mandiamo anche a gio-care fuori Arezzo. Tutto questo ci gratifica perché la stessa Federazione ci ha riconosciuto più volte la capacità di “creare” atleti interessanti».

C’è qualche accorgimento particolare per un vivaio così ricco e competitivo?

«Il lavoro e la volontà sono le uniche cose che possono migliorare il processo di apprendimento del gioco. Fiore all’occhiello, tra questi, è senza dubbio Pierangelo Omarini, ex allenatore della Nazionale giovanile e nostro responsabile tecnico di tutto il vivaio».

Di lavoro, dunque, ce n’è tan-to da fare...

«Tantissimo, infatti abbiamo già ripreso con il settore gio-vanile con le categorie Allievi, Ragazzini e Cadetti. Desideriamo avvicinare più gente possibile a questo sport, farli appassionare, crescere e nello stesso tempo

farli divertire. Sono queste le basi per formare dei giocatori che, anche in futuro, potranno dimostrare il loro valore nelle categorie italiane più im-portanti».

Gli allenamenti dei Mastiff si svolgo-no alla palestra della “Pio Borri” (pres-so Porta Trento Trieste) il lunedì, il gio-vedì e il venerdì a partire dalle ore 17; per ottenere ulteriori informazioni o per le iscrizioni è possibile chiamare Biagioli al 347/51.36.900

S

Mastiff, un vivaio di cui essere orgogliosi

di Alessio Segantini

IMBIANCATURA IMBIANCATURA && VERNICIATURA VERNICIATURA •• RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE: AVVOLGI- RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE: AVVOLGI-BILI E ZANZARIERE, WC ELETTRICO TRITATUTTO, LAVASTOVIGLIE BILI E ZANZARIERE, WC ELETTRICO TRITATUTTO, LAVASTOVIGLIE && LAVATRICI LAVATRICI •• MONTAGGIO MONTAGGIO//SMONTAGGIOSMONTAGGIO//MODIFICHE: ELETTRODOMESTICI, MOBILI, CUCI-MODIFICHE: ELETTRODOMESTICI, MOBILI, CUCI-NE, SERRATURE NE, SERRATURE && BLINDATURE BLINDATURE •• SERVIZIO DI APERTURA PORTA, PULIZIA SERVIZIO DI APERTURA PORTA, PULIZIA CAMINI, PULIZIA VETRI CAMINI, PULIZIA VETRI •• PICCOLI INTERVENTI ELETTRICI, IDRAULICI, MURATU- PICCOLI INTERVENTI ELETTRICI, IDRAULICI, MURATU-RA, PAVIMENTI, CARTONGESSO, RIVESTIMENTI RA, PAVIMENTI, CARTONGESSO, RIVESTIMENTI •• PICCOLI LAVORI: SALDATURA PICCOLI LAVORI: SALDATURA FERRO, STAGNO FERRO, STAGNO ((TUBI IN PIOMBOTUBI IN PIOMBO)), LAVORAZIONE METALLI E PLASTICHE , LAVORAZIONE METALLI E PLASTICHE ((PLEXIGLASS, DIVISORI, COPERTUREPLEXIGLASS, DIVISORI, COPERTURE))

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16 12 OTTOBRE 2012

in città (e a ballare!)

ee

in città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

Ipiedi sostengono il peso del nostro corpo e pur essendo il nostro mezzo di locomozione non sem-pre ricevono le cure che meritano. Le persone affette da diabete devono prestare una partico-lare attenzione al proprio stato di salute gene-

rale, e ciò vale in particolare per la cura dei piedi. Il diabete colpisce in Italia quasi cinque milio-

ni di persone, per cui può essere considerata una malattia sociale. Può provocare alterazioni di ori-gine vascolare e nervosa. Una scarsa circolazione comporta un carenza di ossigeno, per questo si può

verificare una crescita ano-mala delle un-ghie, secchez-za cutanea, difficoltà nella rimarginazione di ferite, che a volte si infetta-no. Tali lesioni, se trascurate, possono rag-

giungere stati necrotici, in casi estremi si può rende-re necessaria l’amputazione dell’area interessata. Inoltre, le alterazioni nervose determinano la per-dita della sensibilità cutanea parziale o totale; non si riesce a percepire correttamente temperatura, pressioni e dolore; la persona può ferirsi i piedi senza accorgersene perché non prova dolore, e quindi può trascurare le ferite involontariamente. Questo quadro sintomatologico nel complesso è definito “Piede Diabetico”.

La diagnosi e la cura di questa patologia richiede la collaborazione di più figure sanitarie: il medico di famiglia, il diabetologo e il podologo. È responsabi-

lità del podologo educare il paziente alla preven-zione in modo da poterne ridurre i rischi. Gli è possi-bile, inoltre, curare eventuali ulcerazioni, studiare un plantare su misura per ridurre i punti di sovraccarico del piede e indicare la calzatura più adatta al fine di evitare danni. Alcuni suggerimenti:

Figure professionali diverse dall’ambito sanitario, come estetiste o pedicure, non sono preparate per

la cura della patologia, non disponendo di ferri ste-rili e ambienti idonei, e potrebbero determinare ul-teriori complicazioni, è necessario rivolgersi sempre allo specialista.

Per informazioni e domande potete contattare la dottoressa Giulia Parrini al 339/2470445 o via email all’indirizzo [email protected], o trovar-la presso il suo studio in via Fiorentina 259.

Diabetecura e prevenzione

a cura della dottoressa

Giulia Parrini

• Ispezionare e lavare i piedi ogni giorno;• Controllare la temperatura dell’acqua con il gomito o con il termometro;•Asciugare bene ma delicatamente, senza trala-sciare gli spazi tra le dita;• Usare calze preferibilmente di cotone o lana che non stringano, e cambiarle ogni giorno;• Idratare il piede con creme specifiche;• Non usare callifughi o strumenti taglienti per le callosità, rivolgersi sempre al podologo, anche per il taglio delle unghie;• Non camminare a piedi scalzi;• Non usare fonti di colore dirette (borse d’acqua calda, calorifero, camino, ecc...);• Usare scarpe comode con punta rotonda e tacco non superiore a quattro centimetri;• Quando si calzano scarpe nuove, controllare il piede dopo pochi minuti di cammino.

i punti rossi sono quelli di massimo carico

Page 17: Il Settimanale di Arezzo 119

1712 OTTOBRE 2012

Più di così era impossibile: l’Under 14 del Circolo Tennis Giotto ha compiuto l’impresa di raggiun-gere il quinto posto alle finali dei Campionati Italiani a squadre.

La formazione del Giotto, composta da Alessio Bulletti [foto qui sotto], Filippo Fratini ed Edoardo Paolelli, è arrivata alla fase nazionale dopo aver conquista-to il titolo regionale e aver vinto le fasi di macroarea, due successi che hanno per-messo al Circolo di rientrare tra le migliori otto società d’Italia e lottare sui campi del Tc Padova per la conquista del tricolore.

Purtroppo il sorteggio non è stato bene-volo con gli aretini, che nel primo turno si sono trovati opposti al Tc Napoli, la testa di serie numero 1 del torneo; contro i partenopei, capaci poi di arrivare fino alla finalis-sima, il Giotto ha potuto poco e ha perso entrambi i match disputati da Fratini e da Paolelli.

La sconfitta ha costretto il circolo aretino a retrocedere nella seconda parte del tabellone, quella che assegnava i piazzamenti dal 5° all’8° posto: in questa fase il Giotto si è risollevato e, vincendo tutti gli incontri disputati, è riuscito a ottenere il miglior risultato in palio. In semifinale gli aretini hanno incontrato l’Sc Martina Franca, un avversario liquidato agevolmente con un bel 3-0 firmato da Fratini e Bulletti, che prima hanno vinto i singoli e poi si sono ripetuti nel doppio. Molto più faticoso è stato il successo nella finale contro il Ct Correggio, un match cominciato in salita a causa dell’iniziale sconfitta di Fratini: a risollevare le sorti della sfida ci ha pensato Bulletti, capace di vincere il suo incontro e di portare il Giotto fino al doppio, vinto dai due aretini per 10-5 al tie break. «I nostri ragazzi non smettono di stupire – afferma Alessandro Caneschi, il tecnico dell’Under 14. – Il quinto posto in Italia rappresenta un risultato eccezionale che ci riem-

pie di soddisfazione: visto il sorteggio, era impossi-bile pensare di ottenere un piazzamento migliore. Questo bel risultato è un importante premio per i ragazzi, per i maestri e per l’intero circolo: l’Under 14 è una squadra formata da tennisti del 1998 nati e cresciuti sui campi del Giotto, e dunque essere riusciti a diventare il quin-to circolo in tutta Italia è per noi un motivo di gran-de orgoglio».

l’Under 14 con Bracciali, i maestri e i dirigenti del C.T. Giotto

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Quinti in Italial’Under 14 del Giotto è uno spettacolo

Page 18: Il Settimanale di Arezzo 119

18 12 OTTOBRE 2012

Quel giocatore grintoso e carismatico...

di Omero Ortaggi

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i sono giocatori che, a prescindere dal nu-mero di trofei alzati, ti rimangono impressi in testa per un gesto

atletico in particolare il quale, no-nostante l’andare degli anni, ci è rimasto vivo negli occhi.

Chi scrive aveva sedici anni ed era in curva, quando in un Arezzo-Novara vedemmo fare quel gesto atletico che tanto ci è rimasto impresso: una progressio-ne, un’apnea lunga trenta metri contro l’attaccante avversario ormai sicuro di battere a rete. Poi l’intervento, la palla recuperata, l’attaccante per terra attonito e cinquemila tifosi increduli in piedi ad applaudire per non so quanto tempo.

Questo è stato Paolo Scotti: di-fensore impeccabile e generoso, ma soprattutto capitano e trasci-natore di quell’Arezzo che sarà sempre ricordato come l’“Arezzo dei record”.

Scotti approda ad Arezzo nell’estate depressa del 2003, quando ancora si sentiva l’odo-re delle acque torbide della C2: «Avevo il contratto in scadenza con la Triestina e il ds Fioretti mi propose di venire all’Arezzo. Non ci pensai nemmeno un attimo, perché per me Fioretti era sinoni-mo di garanzia».

Così venne costruita una vera e propria armata per la C2, con i gol di Abbruscato, il carisma di Gelsi e Scotti, le scorribande di Pasqual e l’allora semi-scono-sciuto Mario Somma a dirigere l’orchestra.

Poi il ripescaggio pochi giorni prima dell’inizio del campiona-to e la partenza, subito entusia-smante: «Già nel ritiro respiram-mo sensazioni positive, perché il gruppo era costituito da giocato-ri con personalità vincente».

Proprio quella personalità d’acciaio che ci vuole per restare a galla in mezzo al mare di scet-ticismo in cui nuotava l’Arezzo all’inizio della stagione 2003-04, ed è proprio «spingendo sull’ac-celeratore, dopo essere partiti da zero, che siamo riusciti a costruire una squadra vincente in grado di entusiasmare l’intera città».

Arezzo fu letteralmente tra-scinata dai gol di Abbruscato e dalle parate di Pagotto, con quest’ultimo autentico pro-tagonista del match thriller di Lumezzane: «Subito a Prato ca-pimmo che potevamo fare qual- cosa di grande, poi siamo cre-

sciuti di partita in partita pas-sando per Lumezzane fino ad arrivare al 5-0 di Reggio Emilia, dove capimmo che ce l’avremmo fatta».

Il brutto anatroccolo che diventa cigno, l’Arezzo di Somma era una creatura perfetta. Un giocattolo me-raviglioso emerso dal fango, che ci avrebbe fatto sogna-re anche in Serie B, un grup-po coeso che ci ha fatto godere ed entusiasmare. Un gruppo incarnato perfetta-mente dalla grinta di Paolo Scotti: chapeau!

C Ritorna la rubrica “Ex Amaranto” e lo fa incontrando Paolo Scotti, uno degli artefici della splendida

cavalcata verso la B da parte dell’Arezzo dei record

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1912 OTTOBRE 2012

a Stella Azzurra non scherza. Dopo i grandi colpi del calciomercato estivo e gli arrivi di tante “big” prelevate dalla Serie A, nel primo impegno della nuova stagione la società di calcio femminile si è subito fatta trovare pronta e ha dimostrato sul campo di poter giustamente ambire a una stagione di gloria: al debutto in Coppa Toscana, un trofeo detenuto dalla stessa società aretina, la Stella Azzurra ha ottenuto un netto 6-1 ai danni dell’Aglianese.

La squadra di mister Del Buontromboni ha condotto la gara fin dai primi minuti e ha subito iniziato a maci-nare una gran quantità di azioni, capitalizzate al 20° minuto da uno splendido goal di testa di Serena Patu, ex giocatrice della Nazionale italiana, che ha così bagnato nel migliore dei modi il proprio esordio con la nuova maglia. Da quel momento le reti si sono susseguite in rapida successione, siglate dall’umbra Carmen

Nenna, da Jenny Tabaku e da Mariacostanza Aterini (due promettenti giocatrici provenienti dalla Primavera della Fiorentina) e da Chiara Bartoli, bra-vissima a superare il difensore e il portiere e a realiz-zare a porta vuota; a chiudere il conto un’autorete dell’Aglianese che ha fissato il risultato sul 6-1.

Questa goleada rappresenta il miglior biglietto da visita in vista del nuovo turno di Coppa (in programma questa domenica a Ponte a Greve) e, soprattutto, del debutto nel campionato di Serie C del 21 ottobre contro il Sorgenti Labrone.

«Questo risultato ha confermato la bontà del lavo-ro svolto negli ultimi mesi – afferma il direttore gene-rale Claudio Chiarini. – La Stella Azzurra poteva già vantare una rosa estremamente competitiva, ma nel corso dell’estate vi abbiamo aggiunto alcune gioca-trici di qualità e con esperienze nella massima serie italiana: dalla porta, rinforzata dal gradito ritorno di

Valeria Mazzola, all’attacco, ogni ruolo è ben coperto da atlete di primario valore. Il successo con l’Aglianese ci soddisfa soprattutto perché tutti i goal sono stati realizzati

proprio dalle nuove arrivate, che hanno dimostrato di essersi immediatamente inserite nel nostro scacchiere. Con questa formazione non possiamo fare altro che vivere una stagione da assoluti protagonisti, anche se siamo consapevoli che c’è ancora molto da lavorare per riuscire a trovare i meccanismi migliori ed essere pronti al debutto in campionato».

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la Stella Azzurra fa paura

L

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20 12 OTTOBRE 2012

on la sicurezza in acqua non si scher-za. Con questa consapevolezza, la Società Nazionale di Salvamento (SNS) è pronta a organizzare il nuovo corso professionale di Bagnino

di Salvataggio, che prenderà il via a parti-re da mercoledì 24 ottobre presso il Centro Sport Chimera.

Aperto a chi ha un’età tra i 16 e i 55 anni, il corso abilita all’esercizio della professione di bagnino presso i litorali marittimi e le ac-que interne (piscine, fiumi e laghi), con un brevetto che ha validità di tre anni, è rinno-vabile ed è riconosciuto dallo Stato come titolo professionale, fornendo dunque nuove opportunità di lavoro.

L’intero corso si snoda attraverso due lezioni settimanali (il lunedì e il mercoledì dopo le 21), divise tra un’area teorica e un’area prati-ca. Le lezioni teoriche abbracciano una vasta gamma di argomen-ti, che illustrano l’ordinanza balneare, la meteorologia e lo studio delle coste, comprendendo anche un’area medica con le nozioni di primo soccorso e di BLS-D (Basic Live Support con defibrillatore).

La maggior parte delle lezioni saranno comunque improntate su insegnamenti pratici, con corsi per perfezionare le capacità na-tatorie, allenare l’apnea e apprendere le tecniche di estrazione

dall’acqua e le moda-lità di trasporto di un corpo; a tutto questo si aggiungono le lezioni di voga con il pattino di salvataggio.

«Ovviamente la formazione non si esaurisce con questo corso – spiega Marco Magara, segretario dell’SNS. – La nostra società organizza anche pe-riodici aggiornamenti ed esercitazioni,

condotti da professionisti e rivolti a chi già possiede il brevetto da bagnino».

Negli ultimi anni l’SNS ha formato oltre 100 bagnini che hanno poi trovato lavoro nelle piscine e nei litorali di tutta Italia, contri-buendo alla sicurezza di quei luoghi e vigilando nella prevenzione degli incidenti.

«Gli interventi dei nostri bagnini hanno salvato numerose vite – conclude Magara. – Nel corso dell’estate sono saliti alle cronache i salvataggi effettuati da alcuni ragazzi formati dai nostri corsi, tra cui il più noto è sicuramente quello avvenuto a luglio alla piscina Crocodile: questo testimonia l’importanza di investire nel formare nuovi bagnini e nell’aumentare la sicurezza negli ambienti acqua-tici».

C

IL BAGNINO SALVA LA VITA RIPARTE IL CORSO DI FORMAZIONE

Per ulteriori informazioni o per iscriversi alle attività è possi-

bile rivolgersi alla segreteria del Centro Sport Chimera in viale Gramsci 7, visitare i siti www.centrosportchimera.com o www.salvamento.it, chiama-re o scrivere un sms a Marco Magara al 347/42.49.641

Dal 24 ottobre prenderà il via al Centro Sport Chimera il corso che abilita alla

professione di bagnino

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

O

o spirito del Match d’Improvvisazione Teatrale è quello di una competizione artisti-co-sportiva fra due squadre di giocatori-attori, che si contendono la vittoria in 90 minuti di

“gioco”. Un maestro di cerimonia illustra al pubbli-co le varie fasi dello spettacolo, un musicista scalda la platea e accompagna le improvvisazioni sul pal-co, un arbitro garantisce la qualità e la correttezza dell’incontro. Una formula vincente che riscuote sempre maggiori consensi.

Abbiamo incontrato Alberto Ceville, presidente dell’associazione culturale “Areamista”, che organiz-za i match nel territorio aretino.

Di cosa si occupa la vostra associazione?«Areamista vanta una pluriennale collaborazione

con la Rete Nazionale di Match d’Improvvisazione Teatrale. Organizziamo a Firenze e Arezzo spettacoli per professionisti e amatori. È inoltre attivo da sei anni il corso di avviamento al Match, che si tiene tutti i lunedì, alle ore 21, presso l’Arezzo Factory di via Masaccio e tutti i giovedì, sempre alle 21, a Terranuova Bracciolini, in via Guido Rossa».

Quali sono i vostri obiettivi?«Areamista quest’anno si prefi gge di consolidare la

propria posizione nel panorama nazionale, con la se-sta edizione del Campionato Amatori Arezzo, con le prime edizioni di Terranuova Bracciolini e Livorno, con il lancio del nuovo spettacolo Sushi – Cruda im-provvisazione su un letto di … riso a Firenze e con la prima tournée nazionale del format Improvisti».

Le novità della nuova stagione teatrale? «Dal 13 ottobre fi no al 2

marzo del prossimo anno, presso il Teatro “Pietro Aretino”, gli attori formati dalla scuola di Areamista ad Arezzo saranno in scena in-sieme ad attori provenienti da tutta Italia, per dare vita a uno dei campionati più varie-gati del panorama matchistico nazionale.

Molte le novità di quest’an-no, e molte anche le confer-

me. Tra le news spiccano gli spettacoli dei profes-sionisti inseriti in cartellone: Plagio, uno show di im-provvisazione portato per la prima volta ad Arezzo dalla compagnia “Teatro a Molla” di Bologna; Harold, long form realizzata in collabora-zione con Teatrosequenza, compagnia torinese che si fonderà con gli attori pro-fessionisti di Areamista per un’altra prima assoluta ad Arezzo; Infi ne Improvisti, come ho già detto un format di successo di Areamista».

www.areamista.it

MATCH D’IMPROVVISAZIONE TEATRALEAL VIA LA NUOVA STAGIONE

Ldi Valeria

Gudini

o

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

L’ARTE DI SILVANO FABBRONI GETTRA OCCIDENTE E MONDO ARAB

ue universi che si incrociano, nella mostra che si è inaugurata martedì 9 ottobre alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte di via Cavour, ad Arezzo. Fino al prossimo 18 ottobre saranno infatti esposte le opere di Silvano Fabbroni all’interno della

personale dal titolo Amalgama. Il titolo stesso dell’esposizione indica la poetica dell’artista aretino, che nella sua pittura fonde la cultura occi-dentale con quella araba, per creare una terza entità più ricca.

Terre e architetture orientali che rievocano antichi racconti lontani, l’acqua come mezzo di purifi cazione, le lettere dell’alfabeto arabo che ri-chiamano un complesso sistema di simbologie: sono queste le immagini che il pittore ama raffi gurare nella fase più recente della sua ultratren-tennale produzione.

Dipinti che spiccano per la meticolosità dei dettagli e per la ricca gam-ma cromatica, e che vogliono avvicinare realtà solo apparentemente tra loro diverse e lontane. www.frescoqueen.com

D

Chi è

Silvano Fabbroni nasce nel 1957 ad Arezzo. Negli anni Settanta frequenta il Liceo Artistico di

Firenze, dove nel 1976 fonda con alcuni compagni il “Gruppo Oltrana”, noto per le performance di spirito dada.

I viaggi in India e successivamente verso il Medio Oriente, il Nord Africa e il Centro America caratte-rizzeranno la sua vita e la sua pittura.

In particolare la lunga permanenza in Marocco, nel nuovo millennio, porta l’artista a esplorare nel profondo una nuova frontiera culturale ed esisten-ziale. La tipologia dei lavori diventa così più intima. Su quella scia Fabbroni prosegue oggi la sua ricer-ca, dopo essere tornato a vivere e lavorare ad Arezzo.

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

GETTA UN PONTE ABO

SEI DONNE, SEI STILI, UNA PASSIONELa Polonia incontra Arezzo

nel segno dell’arte

L’arte accade affacciandosi alla finestra, per-dendo di convenzionalità quando si incontra

l’espressività. La finestra sull’Est di Arezzo è il tratto di sei artiste polacche, impegnate nella collettiva Sei donne, sei stili, una passione del Club Malwy, che da alcuni mesi gira l’Europa e che sabato 6 ottobre ha fatto tappa ad Arezzo alla presenza delle autorità e del critico d’arte Antonio Sorgente, a sottolineare un legame osmotico in costante crescita.

Le sei artiste – Elzbieta Krasinsca, Kasia Michelczeska, Barbara Faron, Malgoska Godlewska, Slawka Ligenza-Hill ed Ewa Stryjska, dalla città polacca di Sopot – ricavano impressioni di realtà da un tratto morbido e sensibile, escamotage cromatici che forniscono una chiave interpretativa quanto ma i libera.

L’eterogenea collettiva, allestita presso l’Atrio d’Onore della Provincia di Arezzo, cementa il ge-mellaggio culturale tra Arezzo e Sopot, attraverso l’iniziativa del Cenacolo degli Artisti Aretini, curato-re dell’evento che proseguirà fino al 20 ottobre.

L’osmosi tra culture e usi arricchisce così due comunità, aprendo uno squar-cio su collaborazioni future di dimensioni internazionali.

Valentina Tramutola

di Chiara Savarino

PRIMO CONCORSO “LA PANNOCCHIA”A Rigutino si ritrovano

gli amanti dell’arte estemporanea

Domenica 14 ottobre, in occasione del-la Sagra della Polenta, il Circolo Tennis di

Rigutino ha indetto il primo Concorso di Pittura Estemporanea “La Pannocchia”. Il tema sul quale dovranno cimentarsi i partecipanti è All’ombra di Lignano, argomento che lascia grande spazio alla creatività e alla fantasia, dedicato a tutto ciò che circonda uno dei pol-moni verdi di Arezzo, di cui la frazione è la prin-cipale porta d’accesso. Per poter partecipare occorre presentarsi presso gli stand della sagra. L’iscrizione è di dieci euro e comprende anche il pranzo per l’artista. Ai primi tre classificati sa-ranno assegnati dei premi acquisto. Tra le 8.30 e le 11 ci saranno le registrazio-ni e la timbratura delle tele, alle 18.30 si svolgeranno le premiazioni finali. In caso di maltempo il concorso avrà luogo ugualmente, in ap-positi spazi al coperto messi a disposizione dagli orga-nizzatori della manifestazio-ne. Una splendida iniziativa, quella di Rigutino, e un’oc-casione da non perdere per tutti gli amanti della pittura en plein air.

Serena Capponi

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

IL TRIBUTO A CHI HA SEGNATO L’ARTE ARETINA D

SESSANT’ANNI DI PDI MARIO CAPORA

D al 12 al 24 ottobre Arezzo rende omaggio a Mario Caporali. Sessant’anni di pittura è il titolo della mostra antologica che ripercorre la carriera del pittore ottantasettenne, foianese di nascita, che è stato un protagonista di primo piano dell’arte contemporanea cittadina della seconda metà del Novecento.

L’evento, curato da Daniela Meli e Maria Luisa Olivotto Caporali, si svilupperà in due sedi: al Circolo Artistico di Corso Italia e alla Galleria RiElaborando di via Oberdan.

Oltre settanta i dipinti selezio-nati, a documentare un’arte fatta di ricerca ed energia cromatica dirompente, che nel tempo si è evoluta fi no a caratterizzarsi per le dense e vigorose pennellate, dalle quali scaturiscono opere luminose e coinvolgenti.

«Sono stato attratto dall’arte fi n da giovane, quando mi dilettavo con disegni, acquerelli e caricature – ci racconta l’artista, accogliendoci nella sua casa di via Beato Angelico. – Nel 1947 un libro sull’Impressionismo fu una rivelazione e da autodidatta mi avvicinai alla pittura a olio. Frequentando la facoltà di Economia e Commercio a Firenze, seguivo anche qualche lezione all’Accademia di Belle Arti.

Nel 1952 cominciai a prendere sul serio l’attività pit-Paesaggio con nuvola, 80 x 90, 1994

Lavanda, 70 x

Page 25: Il Settimanale di Arezzo 119

25IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

[segue a pag. 26]

Menù degustazione toscano, tartufo,

pizza cotta in forno a legna,

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NA DAL DOPOGUERRA A OGGI

I PITTURA RALI di Marco

Botti

torica e tre anni dopo, a Parigi, scoprii Matisse. Impressionisti, fauvisti, le mie suggestioni per il co-lore e la luce: prendeva corpo un linguaggio perso-

nale». Con lei, in quegli anni,

si stava formando ad Arezzo un gruppo di pittori affi atato.

«Eravamo io, mio fratello Francesco, Orlando Cavallucci e Dario Tenti. Inizialmente gravitavamo intorno alla Galleria “Minima” di Nello Zuccaro. In se-guito, nel 1958, fondammo la galleria d’arte moderna “L’Incontro” in piazza San Francesco, aiutati dall’architetto Mario Mercantini e sostenuti dall’artista spagnolo Abel Vallmitjana, venuto ad abitare ad Arezzo dall’anno precedente».

Ancora oggi la galleria è ricordata come un cardine della cultura aretina del secondo Novecento.

«Grazie alla collaborazione di tanti, divenne un luogo aggiornato di confronto e dibattito per artisti e appassionati di arte contemporanea. I semi che piantam-mo portarono in breve tempo alla nascita del “Premio Arezzo”, nel 1959, e della Galleria Comunale di Arte Contemporanea nel 1962».

In parallelo proseguiva la sua ricerca artistica.«Negli anni Sessanta e Settanta la mia produzione fu profi cua. Nel decennio

successivo un po’ rallentai. Dalla seconda metà degli anni Novanta, dopo un’ope-razione chirurgica che mi ha costretto a lasciare l’attività di commercialista, ho ripreso a dipingere molto, soprattutto quando sono nella casa di campagna».

Ci ha parlato di Abel Vallmitjana, artista e intellettuale catalano. Una fi gura che emerge sempre nei ricordi dei pittori con qualche capello bianco.

«A Villa Guillichini di Tregozzano, dove si stabilì, Abel creò un ritrovo dove si respirava cultura interna-zionale. Grazie a lui furono allacciati rapporti tra Arezzo e l’America latina, dove aveva vissuto per anni.

Nel 1959, ad esempio, noi quattro della galleria “L’Incontro” portammo una mostra itinerante a Caracas

da, 70 x 60, 2000

Paesaggio nei pressi di Otranto, 100 x 80, 1962

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

[segue da pag. 25]

enerdì 26 ottobre alle ore 17.30 presso la Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia di Arezzo (Piazza della Libertà 3) verrà pre-sentato un libro di recente pubblicazione,

La medicina narrativa in am-bito oncologico. Dalla narra-zione di sé alla cura della per-sona, Sorbello Editore, 2012.

L’autrice del libro, Elisa Nesi, – aretina, psicologa, psicon-cologa, consigliera e segretaria della Sipo (Società Italiana di Psiconcologia) in Toscana, ri-percorre la storia della Medicina Narrativa e il suo utilizzo in di-verse patologie.

Nel testo una particolare at-tenzione è rivolta alla Medicina Narrativa con i pazienti oncolo-gici e i loro familiari, e al suo va-lore di strumento di prevenzio-ne del burnout professionale (lo stress) del personale sanitario.

Il libro è soprattutto un in-vito alla rifl essione sul cancro, malattia “innominabile” dai più, la “brutta bestia”: l’autrice devolverà parte del ricavato della vendita del libro all’As-

QUANDO RACCONELISA NESI SPIEGA LA MEDICINA NARRATIVA IN AMOTTOBRE NELLA SALA DEI GRANDI DELLA PROVIN

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IL CORSO PREVEDE 12 INCONTRI SETTIMANALI IL VENERDÌ POMERIGGIO, DALLE 16.30 ALLE 18.30, PRESSO I LOCALI DEL CIRCOLO ARCOBALENO, SPAZIO RICREATIVO APERTO A TUTTI I GIOVANI IN VIA CURTATONE 77/A, AREZZO: IL PRIMO INCONTRO SARÀ VENERDÌ 12 OTTOBRE. PER PARTECIPARE AL CORSO È NECESSARIO ISCRIVERSI A QUESTI NUMERI: 0575/1943610 OPPURE 349/6761845 O MANDANDOCI UNA EMAIL ALL’INDIRIZZO [email protected]. LA PARTECIPAZIONE AL CORSO È LIBERA E GRATUITA, IN QUANTO IL PROGETTO È STATO FINANZIATO DALLA PROVINCIA DI AREZZO (BANDO GIOVANI ATTIVI 2012)

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e Merida. Vallmitjana era un motivatore, un vero trasci-

natore. È stata una di quelle fi gure che hanno aperto la mente a molti, portando in città ami-ci del calibro di Pablo Neruda, Rafael Alberti e Gabriel García Márquez».

Neruda. In pochi sanno che frequentava Arezzo.

«Il poeta era una persona eccezionale, all’aspet-to lo potevi scambiare per un “guardiano di por-ci”, ma quando iniziava a parlare rimanevi ad ascoltarlo incantato per ore. Era fondamentale, però, che al suo arrivo a Villa Guillichini ci fosse sempre un bel piatto di fagioli con le cotiche ad attenderlo».

Torniamo alla sua arte. Paesaggi di campa-gna, marine e nudi sono i protagonisti.

«Soprattutto i paesaggi. La campagna, con i colori sempre diversi, è una fonte inesauribile di ispirazione».

Cos’è per lei dipingere?«È gioia. Se prendo il pennello in mano signi-

fi ca che sono contento e sereno. Una volta un critico d’arte disse che le mie mostre potrebbero intitolarsi “I momenti felici di Mario Caporali”.

La luce naturale del sole mi ha sempre aiuta-to, la preferisco di gran lunga a quella artifi ciale. Tuttavia, a chi mi chiede con quale luce prediligo dipingere, io rispondo “con quella interiore”».

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

sociazione Italiana Ricerca sul Cancro. La Medicina Narrativa, diffusa già da alcuni anni anche in Italia, è una tecnica inte-

grata e complementare alla medicina tradizionale: le storie personali dei pazienti aiutano a ricollocare e comprendere le persone malate nel proprio contesto specifi co,

mettere a fuoco i loro bisogni e studiare nuove strate-gie di intervento.

La sofferenza acquisisce un senso preciso, diventa condivisibile, si trasforma in risorsa e diviene parte di un “progetto di vita” entro cui costruire percorsi di cura. Le narrazioni, testimonianze di esperienze vissu-te e rielaborate, rappresentano una cultura “nuova” in ambito medico, la cultura della “partecipazione”.

Nel contesto delle malattie oncologiche l’approccio narrativo in cui le esperienze concrete, i bisogni, le aspettative, le risorse dei pazienti affetti da cancro tro-vano senso e sollievo alla sofferenza, creano un’alleanza tra il pazienti e gli operatori, migliorando l’aderenza alla cura e i servizi sanitari.

La Medicina Narrativa è sistema culturale che “uma-nizza” e migliora la qualità della cura, un potente stru-mento per la costruzione di progetti di miglioramento dell’assistenza sanitaria, particolarmente nelle malattie croniche e invalidanti. L’atto stesso del narrare ha una funzione di “cura” perché permette agli individui di dare senso anche a vissuti o esperienze “incomprensibi-li”, “inaccettabili” e permette al “sapere” dei medici e degli operatori sanitari di incontrare il “sapere” del paziente, basato sull’esperienza personale, sulle speranze, sulle paure, permettendo alla capacità tecnica e all’umanità d’integrarsi tra loro per aumentare la speranza di guarigione, lenire il dolore, affrontare la morte.

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ONTARSI È UNA CURAN AMBITO ONCOLOGICO. IL LIBRO VERRÀ PRESENTATO IL 26 OVINCIA

di Luciana Pastorelli

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

di Fabio Mugelli

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roMEGLIO LO SPÈNDINGHE CHE ’L REVIÙ!

«La Pulvirìni dà le dimissionie se ne va da vittima innocente,ma a capo de la stanza de’ bottonichj c’éra che facìva el Presidente?

Ce pìglion, Beppe, tutti per minchjóni?Come putìva unn’èssere al corrente

de ’n dù finìvon tutti quî migljóni,in barba ai sagrifìci de la gente?»

«Certo, Tónio, che ’l pòpelo italianocon téste figuracce ce s’engrassa:se manda Monti col piattino ’n mano,

in giro pe’ l’Europa a bàtte ccassa,mentre se sprèca a ciàn-

fo sempre più!»«Se fa lo spènding,

Beppe… nòe ’l reviù!»

UMBERTO MARIA GIARDINI in concerto, anteprima

nazionale, sabato 13 ottobre, KAREMASKI, ore 23

A quasi tre anni di distanza dal-le ultime apparizioni del vecchio

progetto Moltheni, si annucia il tanto sofferto rientro per Umberto Maria Giardini, con un di-sco che dalle premesse pare rappresenti la più atte-sa uscita discografi ca della prossima stagione. “La dieta dell’imperatrice”, questo il ti-tolo, si preannuncia quindi come un disco “nuovo” e affatto prevedibile.Registrato al Mushroom di Pordenone e supportato da La Tempesta Dischi con distribuzione Venus, mentre l’etichetta aretina Woodworm curerà l’edizione su vinile.di Leonardo Zanelli

di Lucio Massai

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Prometheus **½2089: una coppia di archeo-logi trova delle pitture rupestri che spiegherebbero l’origine (aliena) dell’uomo sulla Terra. L’astronave “Prometheus”, quattro anni dopo, sbarca su LV-223 per verificare l’attendi-bilità dell’audace intuizione. Il film segna l’atteso ritorno alla fantascienza del regista Ridley Scott, che dopo oltre trent’anni si confronta di nuovo con la mitologia del capolavoro Alien, titolo cult per il modo in cui ibridava horror e sci-fi. Prometheus si-curamente si lascia guardare. Godibile persino nei passaggi in cui si ammicca decisamente al primo Alien. Ma è la scrittura nel suo com-plesso a risultare drammaticamente scadente. Non è forse un caso che si parli già di un secondo episodio nel quale la vittima sacrificale sarebbe lo sceneggiatore “Mr. Lost” Damon Lindelof. Jacopo Fabbroni

Se cominciassimo a pensare che anche un abita-zione può essere concepita a chilometro zero scopri-remmo che, oltre al vantaggio di potersela costruire da soli o quasi, vi sono molti benefi ci.

Prendiamo ad esempio le case di “paglia” di cui si sente parlare sempre più spesso.

La materia prima che compone queste abitazioni, la “paglia”, oltre a essere reperibile in loco, è un ma-teriale molto economico, altamente isolante sia sul fronte acustico che termico, resistente alle vibrazioni sismiche, “diffi cilmente” infi ammabile, ecocompati-bile, ecosostenibile e “traspirante”.

Non basta una così breve rubrica per approfondire l’argomento, e per questo vi invitiamo a documentarvi in rete, dove farete curiose e illuminanti scoperte.

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

Sfuggi alle convenzioniporte e fi nestre Berneschivia Libbia 41/f, 52010 (AR) loc. Campolucitel. 0575/364751 – fax 0575/364753 – [email protected]

al 20 al 22 ottobre va in scena nella città di Arezzo la seconda edizione di Tuscany Wine, la rassegna dedicata alle migliori produzioni vitivinicole toscane. Oltre 200

aziende saranno presenti per raccontare il passato, il presente e il futuro di un prodotto che, in Italia e nel mondo, è diventato sinonimo di eccellenza. Un’occasione unica per degustare, in condizioni ideali, i più grandi vini di questa re-gione, attraverso il contatto diretto con le aziende e i produttori.

Tra gli eventi in programma segnalia-mo Super Tuscans: le origini del mito, una degustazione guidata dal giornalista Alessandro Torcoli e riservata a stampa e ope-ratori, che permetterà di ripercorrere, attraverso l’assaggio di una selezione di etichette di altissimo livello, il cammino che ha portato i vini toscani a ricoprire un ruolo fonda-mentale nel gotha della produzione vitivinicola mondiale.

Domenica 21 ottobre, invece, spazio per i Grandi abbinamenti: formaggi d’al-peggio dei Presidi e Nobile di Montepulciano. I formaggi d’alpeggio, prodotti a latte crudo e con tecniche tradizionali, verranno proposti in abbinamento con una selezione delle migliori etichette della Docg Nobile di Montepulciano, sia in versione normale sia Riserva. La giornata di chiusura di lunedì 22, infi ne, propone una panoramica delle grandi etichette toscane attraverso una degustazione guidata

a cura dell’Ais, l’Associazione Italiana Sommelier. In questa era di social network e social marketing, poi, non poteva mancare a Tuscany Wine un seminario

condotto da Andrea Gori, sommelier informatico di Vino da burde (www.vinodaburde.com), per conoscere le nuove tecniche di comunicazione e imparare a sfruttarle al meglio, al fi ne di trasmettere un messaggio in modo rapido e trasversale. I visitatori della manifestazione, inoltre, potranno assistere ai cooking show duran-te i quali verranno realizzati e offerti piatti della tradizione territoriale, rielaborati in chiave moderna dagli chef della Federazione Italiana Cuochi e dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, e proposti in abbinamento ai vini toscani selezionati dall’Ais. Per informazioni www.tu-wi.it

IL VINO TOSCANO SI RACCONTA AD AREZZO FIERE E CONGRESSI

Dunica esta re-uttori. egnalia-el mito, giornalista tampa e ope-

correre, attraverso h di l i i li ll

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 12 OTTOBRE 2012

Casa Famiglia Belvedere...sarà come stare a casa...via Montecchio 221, loc. Falciano Subbiano (AR)0575/42.21.01334/92.91.475

la vignetta di Gigi Paggetti

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO12 OTTOBRE 2012

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