Il Settimanale di Arezzo 101

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WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) 0575/1786102 - INFO@STRASICURA.EU ANNO III NUMERO 101 • VENERDÌ 11 MAGGIO 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI ANDREA BARDELLI UFFICIO POSTALE via Guadagnoli 37 0575/302676 www.swisspost.it LA POSTA SVIZZERA IN ITALIA A FONTIANO A FONTIANO ASPETTANO CHE ASPETTANO CHE SI SMUOVANO SI SMUOVANO LE ACQUE LE ACQUE

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Il Settimanale di Arezzo 101

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WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG

LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO)

0575/1786102 - [email protected]

ANNO III NUMERO 101 • VENERDÌ 11 MAGGIO 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI ANDREA BARDELLI

UFFICIO POSTALE

via Guadagnoli

37

0575/302676 www.swisspost.it

LA POSTA SVIZZERA IN ITALIA

A FONTIANOA FONTIANOASPETTANO CHEASPETTANO CHE

SI SMUOVANO SI SMUOVANO LE ACQUELE ACQUE

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO III NUMERO 101 – VENERDÌ 11 MAGGIO 2012

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’AN-ZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, CLAUDIA FAILLI, ELETTRA FIORINI, SARA GNAS-SI, GIULIA GRILLI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, PACO MENGOZZI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIAN-NA PATTAVINA, FABRIZIO PIERVENANZI, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA FOTO: ANDREA BARDELLI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected] TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS,

IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE

EDIZIONI GIORGIO VASARI SONO PARTNER NEL

PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA

COMUNITÀ DI AREZZO E IL

BENESSERE DELLE PERSONE CHE VI

ABITANO

VITA DELLA CITTÀ3 Grazie4 e 5 A Fontiano è emergenza acqua, parlano gli abitanti e Dringoli6 Quel centro che “non s’ha da chiudere”…7 De Robertis: «Il problema del defibrillatore non sia solo demagogia»26 L’ascolto e le parole che curano30 Dove mangiare, dove andare, cosa vedere!31 Mercato solidale in Piazza Giotto e Campagna per la Festa della Mamma

AREZZO’N’ROLL8 I Frame vincono il contest Teletruria Factory Music

AREZZO SPORT13 in copertina: UNDER 14 PETRARCA PALLAMANO, piccole giocatrici per un grande risultato15 Matteo Severi, a vela spiegata16 Due stage della Stella Azzurra per promuovere il

calcio femminile17 Il podio di Aprile18 Il “Super Sasi” fa tappa ad Arezzo: Laterina ospita il Campionato toscano di Pesca a Box20 Menchino Neri: quando la realtà incontra la fan-tasia

CULTURA21 Hic et Nunc: Arezzo ospita quaranta capolavori di Lucio Fontana22 Il nuovo presbiterio della cattedrale: l’intervento di Giuliano Vangi è destinato a rimanere nella storia24 Amico Museo 2012, a Casa Bruschi eventi per grandi e piccini25 Vibranti emozioni: in mostra le opere di Lorenzo Donati

FACOLTÀ DI PAROLA28 Università, conto consuntivo 2011: il risanamento prosegue

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

a servizio di aziende, editoria, pubblicità

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

ari lettori, anzitutto grazie. Grazie per averci seguito in questi cento numeri – per chi l’ha fatto, – grazie a chi ci

conosce da poco ma si è già affezionato e continuerà a seguirci da ora in avanti. Grazie per le email che ci mandate, per i suggerimenti e l’incoraggiamento, per tutte le volte che apprezzate il nostro la-voro.

Lavoro che non esisterebbe se non esi-stessero Arezzo e chi la abita, cioè voi. Che non solo ci leggete, ma partecipate alla vita culturale della città, accompa-gnate i vostri fi gli a fare sport – quando non lo praticate in prima persona, – por-tate avanti progetti, idee, ispirazioni.

Ispirazione lo siete anche per il nostro scrivere e fare giornalismo: parlare della nostra città ci piace e ci rende orgogliosi, lo siamo ancora di più da quando, con la nascita del “Settimanale”, abbiamo sco-perto tante realtà davvero belle, magari piccole ma ricche di umanità e valore, a volte addirittura così grandi da essere conosciute nel mondo.

Sbaglia chi dice che Arezzo è una città “morta”, “senza niente da vedere o fare”, e via così di luogo comune in luogo comune. Certo, tutto è migliorabile, molto può e deve essere ancora fatto, ma la critica fatta tanto per criticare non ci piace e non rende giustizia alla complessità della realtà aretina. Composta pure da per-sone positive che creano, vincono medaglie, lavorano, innovano. Gente che non si limita a constatare che “tutto va male” o “fa schifo”, ma si rimbocca le maniche e lavora, suda, partecipa, chiede, fa. Questi sono gli aretini che ci piacciono, e che ci piace raccontare: credeteci, non sono pochi e hanno molto da dire.

Per questo è nato il “Settimanale”: per approfondire la vita sociale, culturale, economica, politica e spor-tiva di Arezzo, per mettere in luce il positivo che c’è o sta nascendo, per raccontare l’aretinità in tutte le sue sfaccettature. Parlare di “progetto culturale” oggi, in un momento così diffi cile, fuori dall’ordinario, può sembrare utopico o indurre a sospiri di disillusione: ma è quello che proviamo a fare ogni settimana, e il riscontro che abbiamo ci spinge ad andare avanti, cercando una mediazione continua e possibile tra il pessi-mismo della ragione e l’ottimismo della volontà. Tutti quelli che vorranno essere dei nostri sono i benvenuti. Buona lettura.

GRAZIECdi

Francesco Ciabatti

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

ontiano è un piccolo paese del comune di Arezzo. Situato a pochissimi chilometri dalla città, nelle verdi colline sopra Il Matto, i suoi 200 abitanti da anni condividono una spiacevole situazione: non hanno l’allacciamento all’acqua potabile. Per sopperire alla carenza del bene

primario, ogni famiglia di Fontiano ha il proprio poz-zo, una soluzione di altri tempi che è oggi insuffi cien-te per le esigenze dei suoi abitanti, dal momento che tali pozzi contengono acqua con un alto concentrato cal-careo e, ovviamente, non potabile.

«Questa situazione crea molti disagi – ci spiega un abitante. – L’acqua dei pozzi, ad esempio, non può es-sere utilizzata per cucinare e ogni famiglia deve provvedere ai propri bisogni portando acqua potabile con le taniche. Inoltre si tratta di acqua calcarea al 100 per cento, dunque all’incirca ogni due anni siamo costretti a cambiare i rubinetti perché sono rovinati dalle incrostazioni. Per concludere, dobbiamo segnalare come la falda progressivamente si stia abbassando e come di conseguenza contenga sempre meno acqua e sempre più sporca: nel corso dell’estate siamo costretti a razionarla, altrimenti fi nisce e rimaniamo senza».

Per risolvere il problema, la popolazione nel corso degli anni si è attivata e si è appellata al Comune di Arezzo e a Nuove Acque inviando lettere, procedendo con raccolte di fi rme e organizzando riunioni con gli amministratori pubblici. L’ultimo incontro fu nel 2011, nel periodo precedente alle elezioni amministrative, quando gli abitanti di Fontiano ricevettero dalla Giunta la promessa che nei primi mesi di questo anno qualcosa si sarebbe mosso. Invece, almeno fi no a ora, è tutto fermo. «Come popolazione siamo stanchi – sbotta lo stesso abi-tante. – Sotto elezioni ci siamo incontrati con l’assessore competente che ci ha promesso un

intervento, invece, a di-stanza di ol-tre un anno, ancora non si è sapu-to niente. Stiamo vi-vendo una situazione gravis-sima e paradossale: come è possibile che nel 2012 non arrivi l’acqua a frazioni tanto vicine a una città?».

Domanda lecita a cui il “Settimanale”, nella prossima pagina, proverà a dare rispo-sta rivolgendosi direttamente all’assessore Dringoli.

A FONTIANO È EMERGENZA ACQUA

di Marco CaviniF }Alle porte di Arezzo c’è una frazione

a cui non arriva l’acqua potabile: stanchi di questa situazione, alcuni

cittadini si sono rivolti al “Settimanale” per rendere noto il problema

}

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

di Giacomo Manneschi

opo avere ricevuto svariate segnalazioni da parte degli abitanti di Fontiano sulla man-canza di acqua potabile nel paese, abbia-mo deciso di dar voce a questo problema

alquanto paradossale.Com’è possibile che i residenti siano costretti a

trasportare acqua potabile attraverso l’ausilio di contenitori, per poter cucinare tranquillamente?

«L’emergenza idrica, la carenza di acqua potabile si sta facendo sentire, in alcune frazioni e nuclei abitati del nostro comune, sia per la carenza delle falde sia per i problemi di inquinamento.

In questi ultimi anni abbiamo affrontato la que-stione di Quarata, arrivando a sviluppare oltre sette chilometri di conduttura. Emergono oggi le proble-matiche delle zone di Fontiano, Busone, Beneduci,

Campriano.Ho seguito personalmente

la vicenda come assessore ai Lavori Pubblici, presentando-la più volte sia all’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale, per inserirla nella program-mazione degli interventi, che a Nuove Acque, gestore del servizio idrico».

Gli abitanti di Fontiano, alla vigilia delle elezioni amministrative, avevano ri-

cevuto dalla Giunta la promessa di una risoluzione del problema, ma a distanza di oltre un anno nulla è mutato. Come mai?

«L’intervento si presenta molto oneroso, visto che il progetto preliminare predisposto ammonta a circa 450.000 euro. Ci siamo mossi cercando di “costru-ire” un percorso che conducesse alla sua fattibilità. Abbiamo fatto sottoscrivere alle famiglie della zona un’impegnativa all’allacciamento, e a compartecipa-re con una somma di 1000 euro ciascuna. Questa iniziativa, sperimentata in altre realtà, è molto im-portante: in primo luogo dimostra l’effettiva volontà dei residenti di connettersi alla rete (a oggi hanno risposto 83 famiglie), per secondo, il loro contribu-to fi nanzierà una parte dell’intervento complessivo e quando verrà assegnato l’appalto provvederemo all’allacciamento diretto dell’utenza.

La novità importante è rappresentata dal recente accordo che abbiamo raggiunto con Nuove Acque in merito alla realizzazione di varie opere nel territo-rio comunale. In questa intesa, ci sono le soluzioni fi nanziarie per il rifacimento della condotta idrica nella zona di Antria e Puglia e per la realizzazione complessiva dell’acquedotto di Fontiano. Per cui, a oggi, possiamo dire che la soluzione all’annoso pro-blema è stata trovata. È stato un percorso diffi cile, vista l’entità dell’intervento e i tempi diffi cili per le casse comunali, ma entro un anno tutte queste fami-glie potranno usufruire di acqua pubblica».

ACQUA POTABILE PER FONTIANOLA PROMESSA DELL’

ASSESSORE DRINGOLI

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TAVERNE DELLA

LUPACASTIGLION FIORENTINO, RIONE DI PORTA ROMANA, CASTIGLION FIORENTINO, RIONE DI PORTA ROMANA, 11-12-13 MAGGIO 2012 PIAZZA DEL COLLEGIO11-12-13 MAGGIO 2012 PIAZZA DEL COLLEGIO

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

commercianti aretini dell’Ascom, soprattutto quelli che lavorano nel centro stori-co, dicono no alla pedonaliz-

zazione del centro stesso, almeno per adesso. Ed è una notizia in sostanziale controtendenza rispet-to alle ultime ipotesi immagina-te dall’Amministrazione, con un raddoppio degli orari della Ztl A, sia la mattina che il pomeriggio,

che in teoria sarebbe potuto parti-re già dal prossimo settembre. Di fatto, una prima prova di pedona-lizzazione. Una notizia che arriva oltretutto nel momento in cui la città dentro le mura, con l’arrivo del Papa e del presidente Monti, è stata trasformata in una sorta di zona “rossa”, o forse “arancione”, con dei meccanismi di naturale sicurezza, che di fatto bloccano la

città per un giorno in-tero. Creando per forza di cose qualche disagio.

«Quando un malato è molto provato, una cura forte, anche se in prospettiva salutare, può essergli fatale – spiega la presidente di Confcommercio Anna Lapini: – per questo non contestiamo la de-cisione nel merito, ma diciamo con forza: non adesso. Finché il centro storico non sarà servito da una rete di parcheggi e servizi pubblici (tra-sporti compresi) ade-guata, ma soprattutto fi nché non si rilancerà

la sua identità restituendo a resi-denti e turisti motivazioni forti per frequentarlo, l’idea che basti pedonalizzarlo per portare più gente resterà nel limbo delle spe-ranze, non degli obiettivi scienti-fi ci, misurabili e raggiungibili».

Una posizione assolutamente condivisibile, pena il rischio di svuotare il centro in una prima fase, mettendone in crisi molte attività. Insomma prima si deve migliorare il trasporto pubblico locale, e purtroppo tra tagli, lac-ci e lacciuoli, la prospettiva nel breve periodo non sembra questa. Quindi a questo punto la doman-da di fondo è: slitterà il raddoppio degli orari previsto per la Ztl A, dopo l’estate? Il sindaco Fanfani non prende posizioni nette, ma precisa come «qualsiasi decisione verrà presa a partire dal confron-to con una Consulta permanente e quindi con la condivisione dei commercianti». Insomma un pri-mo slittamento sembra probabile. Di certo c’è, però, che mentre il “non ancora” alla pedonalizzazio-ne è arrivato dai commercianti forte e chiaro, l’Amministrazio-ne non rinuncerà comunque a

un progetto fortemente voluto. A questo punto quindi l’ipotesi di arriva-re alla chiusura del centro in due anni, avanzata dal Sindaco in più occasioni, sembra più realistica nei tempi.

La città si deve abituare all’idea, ma soprattutto servono i servizi, che non sono solo i parcheggi a pagamento.

QUEL CENTRO CHE “NON S’HA DA CHIUDERE”…

di DavidMattesini

I

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

di Elena Aiello

arebbe auspicabile un’azione concertata e ragionata di tutte le campagne di sensibilizzazione che facciano capo a un obiettivo, che non siano fi ne a se stesse; è questa l’idea che Lucia De Robertis, assessore del

Comune di Arezzo, ha sul defi brillatore, un problema che le sta a cuore, di cui vede anche i limiti.

«Noi ci siamo, siamo disponibili a essere promotori, però non vogliamo fare qualcosa che poi fi nisca lì... Abbiamo aderito l’anno scorso alla campa-gna promossa dalla Fondazione “Cesalpino”, con cui l’Ammini-strazione ha dotato di defi bril-latori le macchine della polizia municipale. Al di là dell’investi-mento iniziale, che può essere fatto, e i corsi, che possono essere concordati con il 118, il proble-ma è uno solo: bisognerebbe che ci fosse la garanzia dei titolari delle società sportive e dei posti dove vengono posizionati questi defi brillatori, che sempre ci sia personale che ha fatto il corso – dice l’assessore: – si pensi ai campi sportivi gestiti da società che poi affi ttano le strutture ad altri e questo rende più diffi cile la presenza di personale sempre all’altezza della situazione, gli addetti devono possedere non solo la capacità tecnica ma anche emozionale per intervenire correttamente, una cosa è intervenire su un manichino… quando ci son le persone diventa più problematico».

Continua De Robertis: «La sensibilizzazione inizia facendo tutti i controlli prima di fare attività sportiva, poi sensibilizzando tutte le strutture, dalle scuole ai supermercati, perché siano loro a spingere alla forma-zione, all’aggiornamento e a provvedere che ci sia di turno sempre qualcuno formato per l’emergenza… Ho l’impressione che sia molto populistica e demagogica, come tipo di soluzione, metterli in ogni luogo; i Vigili sono abituati a gestire emergenze… Ma il privato cittadino che si trova a defi brillare qualcuno senza successo, chi lo tutela? Non c’è normativa in questo senso, serve un quadro normativo nazionale all’interno del quale siano indicate quali sono le fi gure, quali le responsabilità, gli obblighi e i corsi di formazione, uno strumento funzionalmente comune. Sennò diventa buttare via i soldi come è stato per l’aviaria. Serve chia-rezza perché i soldi sono pochi e vanno usati bene».

IL PROBLEMA DEL DEFIBRILLATORE NON SIA SOLO DEMAGOGIA

Sconcertata e ragionata

bilizzazione che facciano siano fi ne a se stesse; è Robertis, assessore del

ore, un problema che le

essere promotori, peròoi fi nisca lì... Abbiamo

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

Frame hanno vinto la terza edizione del Teletruria Factory Music (TFM), svoltosi al Rock Highland di via Ferraris, dove si sono affrontate ben 24 band con la formula dello scontro a due e a eliminazione diretta, la prima edizione così, a mo’ di contest e totalmente ripresa in televisione.

Arezzo sigilla, fra le sue strade, la propria vocazione e attitudine alla musica: moltissimi artisti, si va dai quindicenni agli ultrasessantenni, uomini e donne, centinaia di musicisti che si dilettano per passione

a suonare, decine e decine di sale prove sparse a ogni angolo della città, spesso in coabitazione per ridurre i costi, musicisti di altre città che si fermano a vivere qui per ispirazione, sale di registrazioni, etichette di-scografi che, agenzie di booking… Parliamo di scena aretina nel panorama musicale italiano, un fermento che bolle da anni e sta maturando… wow Guido!

I Frame rappresentano a oggi una delle nostre band con le più interessanti potenzialità di crescita stilisti-ca e di autodeterminazione sonora, riconosciutagli in questo contest all’unanimità sia da un punto di vista musicale che di testi e di band, e sono Luca “Oso” Chimenti, Paola Massai, Gabriele “Gabrio” Giustini, e Cristian “Cecio” Pin.

Luca, come è nato il progetto Frame?«Nel 2009 ci siamo ritrovati con Paola e Gabriele,

insieme ci eravamo incrociati negli anni passati con gli Swang e i Manspuch, poi con l’arrivo di “Cecio” sono

nati uffi cialmente i Frame. Io e Paola, stanchi delle cover band, ci eravamo divertiti, ora aveva-mo voglia di fare musica».

Paola, ci vuoi dare qualche indizio sul vostro modo di comporre?

«Il processo creativo avviene in sala prove, ognuno di noi può portare un passaggio o trovarlo, un riff o una melodia, insieme la sviluppiamo, tutti contribuiscono, la sperimen-

I

in onore di G uido M onaco (991-1050)

logo di www.samueleschiatti.com

I FRAME VINCONO IL CONTEST

TELETRURIA FACTORY MUSIC

di LucioMassai

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

tiamo secondo il feeling che si crea… Non lo scrivere…ma tutti quanti noi abbiamo uno “zinzirillino” di dark… Prima creiamo la musica poi vengono le parole, i testi, io e Luca scriviamo, ma non ci sono imperativi né paletti fra di noi».

Gabriele, la batteria nei Frame sviag-gia, si sentono i tuoi passi, ci nomini

qualche buon batterista che ti ha emozionato?«Gavin Harrison dei Porcupine Tree, Bill Bruford, Yes e King Crimson, Josh Freese dei Nine Inch Nails,

Paul Ferguson dei Killing Joke, uno dei grandi che ha ispirato decine di gruppi come i Korn…».“Cecio”, insieme a Gabriele formate un bel tessuto ritmico basso/batteria.«Con Gabrio ho un ottimo rapporto, è il mio maestro, ci intendiamo e ci veniamo incontro, devo molto

a lui, alla mia crescita come musicista, comunque è fra tutti noi che si è creata una complicità compositiva». Luca, un commento sul TFM, che esperienza è stata?«Ci ha maturato, mettersi in discussione con gente che ti giudica, compresa l’esperienza televisiva, ci ha

dato più consapevolezza sui nostri mezzi».Cecio: «Oltre l’aver vinto è stata una esperienza

bella sotto ogni punto di vista, compreso quello umano con Michele e Barbara del Rock Highland e con tutto lo staff del TFM».

Luca: «Abbiamo apprezzato molto la loro ospita-lità, la competenza di Gigi Dini e il clima di incon-tro/scontro fra musicisti e giudici».

Gabriele: «Vorrei aggiungere, e a nome di tutti noi, che Michele è uno dei pochi che permette a qualsiasi musicista, a tutte le band, di suonare da-vanti a un pubblico, che fa provare il brivido del palco ai giovani, contribuendo così in maniera forte alla scena musicale aretina».

Paola, cosa avete vinto?Paola: «La registrazione di un demo in studio e

un video. Il nostro obiettivo è divertirci, poi sai, è la passione per la musica che ci fa muovere, con calma andremo in studio a registrare il nostro primo cd, e poi vedremo, ci piace suonare, tutto qui».

[email protected]

24 band partecipanti in 28 puntate, dal 13 ottobre 2011 al 10 maggio 2012 su TeletruriaClassifica:1. Frame2. I Buli3. Sinflower4. 4myselfGli opinionisti/giudici:– Marco Botti e Massimo Nasorri (ospiti fissi) – Carlo Ballantini, Fran-co Li Causi, Manuel Malandrini e Maria Grazia Donati (che si sono alter-nati)Riprese, montaggio e re-gia: Paolo La ColaAutori: Carlo Paci e Luigi Alberto DiniIdeatore e conduttore: Luigi Alberto Dini

Location: pub Rock Highland di via FerrarisMain sponsor: Pub Rock Highland di Michele e BarbaraAltri sponsor: PressLab Record e Vieri & NiccoliniFonico: Michele PaneBand:Motor, Bono Novo, Frame, Assenza, Banchiere An-archico, Polo Positivo, D.O.C., Battery Operated Band, Madways, Double M Sound, Kimono, Cotton Bales, I Buli, Mark Greene, Non Solo Blues, Fahrenheit, Quinto Mondo, 4Myself, Live in the Corner, Fontebranda, Sinflower, Diadema, Formiche Elettriche, Trickster.

T.F.M. (Teletruria Factory Music) III stagione

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

aura di dimenticare? Voglia di migliorare? «Sono un livello B1 di inglese, ma non posso continuare il mio percorso di studio, in questo periodo. Cosa posso fare da sola/o?». «Sono stato all’estero e me la cavavo con l’inglese, ma ora dopo un anno sto perdendo tutto».

Spesso terminato un corso di lingua inglese (o altre lingue), ci chiediamo come poter mantenere quello che abbiamo imparato, ed evitare di perdere quanto abbiamo assimilato facendo pratica di quanto appreso.

Ti rivedi in quanto descritto? Allora ti riveliamo un segreto, infatti, con il satellite e internet, the world of English is at our feet (e non solo quello)!

Internet e la tv satellitare. L’uso più comune e scontato di internet è passato dalle famose chat a Google, Facebook e Youtube, e purtroppo molti ignorano che c’è un mondo intero ancora da scoprire e utilizzare a nostro vantaggio, per migliorare le nostre conoscenze, ampliare i nostri orizzonti e misurarci con un mondo internazionale. Cosa che spesso non si comprende, soprattutto da parte dei giovani che usano questi strumenti in modo limitato e invece dovrebbero avvalersi di simili risorse gratuite e importanti.

Risorse free? Free ed estremamente valide e variegate, per tutti i livelli di conoscenza. Come utilizzare e sfruttare questi tools per imparare e stare al passo? Con un po’ di guida è facile trovare materiale per fare pratica e imparare a usare gli strumenti in modo attivo anziché passivo. Infatti, si possono utilizzare tanti canali del media on-line e non solo, anche utilizzando quotidiani e riviste in lingua straniera nel modo giusto per migliorare, consolidare e allenare.

the world of English is at

your feet. Grab it!

P

[segue a pag. 12]

Page 11: Il Settimanale di Arezzo 101

11IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

Page 12: Il Settimanale di Arezzo 101

12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

TAVERNE DELLA

LUPA11-12-13 MAGGIO 2012 PIAZZA DEL COLLEGIO11-12-13 MAGGIO 2012 PIAZZA DEL COLLEGIO

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Quali media sono più utili, e come usarli? Leggere, ascoltare e navigare. On-line troviamo di tutto, notiziari, fi lm, documentari, programmi radio e televisivi, riviste e quotidiani, in tutte le lingue e in tutte le sfumature. È necessario sape-re cosa e come cercare, cosa e come leggere, cosa e come ascoltare. Questi strumenti sono validi sia per i ragazzi che per gli adulti. Bisogna evitare di esplorare senza capire cosa ci è più utile, e quindi incorrere in esperienze deprimenti e frustranti. La semplice visione di un fi lm o puntata di serie tele-visive in lingua straniera può essere estremamente utile e profi cua, utilizzando la tecnica giusta. In caso contrario, potremmo avere risultati deprimenti e negativi se non dannosi. Ma above all, si può evita-re di spendere soldi.

Come procedere: Per prima cosa bisogna avva-lersi del consiglio esperto di un docente che ci co-nosca e che conosca bene anche il web con le sue

risorse. L’esperto saprà quali canali utilizzare in base alle nostre capacità acquisite e come sfruttare questi canali in modo attivo. Si possono fare attività mirate e sistematiche per affi nare quelle skills su cui voglia-mo lavorare e migliorare. L’ascolto piuttosto che la grammatica, o viceversa.

Possiamo lavorare con il nostro docente di fi du-cia facendoci creare un percorso con esercitazioni brevi ma sistematiche da fare quotidianamente. Insomma, con la giusta guida si può crescere au-tonomamente.

L’Alpha British Centre organizza cinque incontri dove illustrerà come man-tenere e migliorare gratui-tamente e comodamente da casa il livello del tuo ingle-se.

Per informazioni telefona allo 0575/356419, chieden-do del programma “Media e Inglese”, o visita il nostro sito www.abcentre.it

[segue da pag. 10]

Page 13: Il Settimanale di Arezzo 101

1311 MAGGIO 2012

ono piccole, ma insieme riescono a tirar fuori una grande grinta. È proprio grazie a questa grin-ta, unita a una buona dose di talento, che le giovanissime aretine della A.S. Petrarca Pallamano sono riuscite a collezionare, durante questa stagione, tutta una serie di vittorie che le ha portate ad aggiudicarsi il Campionato Regionale Under 14 con ben due giornate di anticipo. Il giusto co-ronamento di un percorso che, già l’anno scorso, aveva visto queste giocatrici in erba sbocciare

trionfando nel Campionato Under 12, sotto la guida attenta del loro allenatore tecnico Ruben Romualdi. «Il bilancio di questa stagione è più che positivo – spiega Romualdi. – La squadra è cresciuta e abbiamo avuto un notevole incremento a livello di gruppo, inserendo anche atlete più piccole, ancora under 12».

Che tipo di allenamento si predilige quando si ha a che fare con atlete così giovani?

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Scontinua a pag. 14

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Page 14: Il Settimanale di Arezzo 101

14 11 MAGGIO 2012

«La pallamano è uno sport di squadra. Dal punto di vista tecnico, presuppone contatto fisico, ma non è uno sport stati-co, anzi si corre molto, un po’ come nel basket. Chiaramente le ragazze devono essere preparate atleticamente, pun-tando soprattutto su gambe, fiato e ve-locità. Allo stesso tempo, proprio perché si tratta di uno sport di squadra, per di più con la palla, è fondamentale creare dei momenti divertenti e giocare sul gruppo. La tattica di gioco si basa sull’affiata-mento che c’è tra di loro».

Che cosa ha portato le sue ragazze alla vittoria?

«Ho a d i s p o s i -zione un bel gruppo con cui si lavora bene. La squadra ha comin-ciato ad allenarsi tre anni fa, quando molte giocatrici era-no davvero piccole e, nel tempo, ha in-tegrato nuove for-ze. Oltre alla buona preparazione atleti-ca, queste ragazze mettono passione in ciò che fanno e lo dimostra la loro co-stanza. Vorrebbero allenarsi anche infor-

tunate. Ed è ovvio che una presenza così costante, nel tempo, permette di mettere a punto tutti quei programmi e di aggiustare quegli ingranaggi che rendono la macchina sempre ben oliata».

E sotto il profilo caratteriale?«Le mie giocatrici amano stare in gruppo, “fare

spogliatoio”, e nel tempo, hanno instaurato tra loro veri e propri rapporti di amicizia che vanno al di là della squadra in sé. È proprio questo l’obiettivo pri-mario su cui ruota la nostra società: portare avanti uno sport facendo in modo che si creino gruppi di giovani che non stiano tutto il giorno davanti ai vi-deogame, ma possano riscoprire la gioia dello stare insieme e recuperare tutta una serie di valori che attualmente si stanno perdendo.

Se poi vien fuori anche una vittoria è tutto di gua-dagnato. Nel mio caso è merito di queste ragazze,

che con la loro grinta fanno sempre di tutto per vin-cere».

Prossimi appuntamenti?«Grazie all’ultima vittoria, ci siamo aggiudicati

l’accesso ai Campionati Italiani che si terranno a Misano Adriatico dal 30 giugno al 5 luglio. Lì ci trove-remo a incontrare società di alto livello, che hanno piazzato anche squadre in Serie A.

Ma noi ce la giochiamo, perché indipenden-temente dal risultato sarà una bella esperienza formativa per le ragazze. Inoltre partecipiamo a quest’evento con la speranza di riuscire a promuo-vere uno sport, molto diffuso all’estero e in altre zone d’Italia, ma che è un po’ dimenticato nel nostro territorio, sebbene in questo momento gestiamo 6 squadre con più di 100 tesserati. Speriamo dunque che i nostri successi servano a creare sempre più at-taccamento a uno sport così completo».

Piccole giocatrici per un grande risultatoGiovani e piene di grinta, le atlete dell’Under 14 della A.S. Petrarca Pallamano, vincitrici indiscusse in Toscana, volano dritte ai Campionati Italiani

di Elettra Fiorini

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1511 MAGGIO 2012

ome spesso accade, il legame di Matteo Severi per il mare nasce per puro caso, tra i lidi di Punta Ala, quando un amico stuzzica la sua curiosità e lo induce, alla te-

nera età di sette anni, a cimentarsi con la sua prima barca a vela. È subito amore. Amore così forte, intenso, come una marea, che ancora oggi perdura

e annota nel diario di bordo delle sue esperienze moltissime avventure, alcune delle quali pericolose e avvincenti.

«La mia prima barca è stata un 43 piedi ma poco dopo sono confluito in un gruppo di amici costituito da 23 persone dai quali ho imparato moltissimo – racconta Severi. – Dalle gare di circolo, man mano che la mia esperienza cresceva, ho potuto affrontare gare ben più importanti». Tra cui la meravigliosa esperienza negli States con lo Yacht Club di Punta Ala (una specie di Coppa America fatta però da semiprofessionisti) e una presenza in Nazionale Velisti, le due esperienze che più hanno formato Matteo.

«La persona che più mi è cara, però, il mio vero mentore, che mi ha insegnato ad amare questa disciplina e la filosofia che si cela tra le sue trame, è Giancarlo Pedote, un navigatore capace di grandi imprese ma immeritatamente poco noto ai più».

Ma qual è il collante che lega Matteo alla sua passione? «La vela se ti prende diviene stile di vita. O si ama o si odia», è la posizione “manichea” di Severi. Matteo si è lasciato ammaliare dalle sirene di que-sto sport che, con il loro canto irresistibile, lo hanno spinto come un giovane Ulisse a cercare la continua sfida con se stesso e con questo elemento così affascinate e minaccio-so allo stesso tempo: il mare.

Una forza che alle volte non perdona: «Quando ho ini-ziato la mia avventura con Piero Burresi (uomo di mare con una buona esperienza alle spalle) su Cronos 2, una bar-ca quasi interamente in carbonio, per una regata che ci avrebbe condotti da Punta Ala fino in Francia, all’altezza di Alassio siamo stati investiti da un’onda che è giunta da una parte differente. La barca ha rollato e Piero è stato sbalza-to fuori. Ho fatto appena in tempo a mandare per radio il soccorso che, nel gesto di recarmi dal mio compagno, ho sentito un dolore lancinante alla testa, ritrovandomi poco dopo a terra». Per questo Matteo non smette di ripetere quanto sia importante una buona formazione e i vari corsi di sopravvivenza. Una cultura nautica che ha permesso ai due naviganti di poter essere portati in salvo. Uno spavento che non ha intaccato però la voglia di solcare le onde con la propria barca. «Appena Cronos sarà rimessa apposto e io mi sarò ripreso, non vedo l’ora di salpare».

Perché “uomo libero sempre avrai caro il mare” scrive-va Baudelaire, parole di cui Matteo pare condividerne e custodire il significato: «Il mare ti dà un senso di libertà im-pareggiabile. È un elemento di cui non potrei fare a meno. Ti senti ridimensionato perché capisci quanto sei piccolo e che è sempre la natura che comanda». Per questo l’uomo, così folle e caparbio, ha da sempre sfidato il mare per poi mettere alla prova se stesso, alla ricerca di ciò che si pone sempre al di là dell’orizzonte, alla ricerca di qualcosa che forse non troverà mai, ma che per tutta la vita non smette- rà mai di cercare.

C

Matteo Severi,a vela spiegata

di GiacomoBelli

Page 16: Il Settimanale di Arezzo 101

16 11 MAGGIO 2012

entre la prima stagione agonistica della scuola calcio femminile della Polisportiva Stella Azzurra volge al termine, la società si sta già organizzando per crescere ulte-riormente e per inserire forze fresche nel

proprio vivaio. In quest’ottica la Stella Azzurra promuo-ve nei giorni di sabato 12 maggio e sabato 19 mag-gio, nell’impianto sportivo di Giovi, due incontri di av-viamento al calcio rivolti alle ragazze e alle bambine di tutta la provincia di Arezzo con un’età tra i 6 e i 12 anni (nate tra il 2000 e il 2006): potrà partecipare a questi stage chi già gioca a calcio o chi è interessata a scoprire questa disciplina. Oltre a passare due pomeriggi in allegria e a fare nuove conoscenze, queste giornate offriranno a tutte le partecipanti la possibilità di verificare le proprie attitudini fisiche, tecniche e

mentali per un eventuale avvicinamento a questa pratica sportiva che la Stella Azzurra ha avviato con successo, creando la prima scuola calcio fem-minile della provincia e allestendo le proprie squadre di Pulcini ed Esordienti.

I due stage prevedono allenamenti differenziati per bambine e ragazze che già sanno giocare a calcio e per chi invece si avvicina per la prima volta a questa disciplina: nel corso delle giornate si svolgeranno esercizi e giochi di attività motoria e di attività con la palla, con esercitazioni tecniche svolte attraverso circuiti e mini partitelle. Ai due stage di maggio seguirà sabato 9 giugno la festa finale, un incontro di verifica con un mini torneo e tanti giochi, che concluderà il percorso di conoscenza del calcio femminile.

«Ci auguriamo una partecipazione numerosa – afferma il direttore ge-nerale Claudio Chiarini. – Queste giornate rappresentano un’ottima occa-sione per far conoscere il calcio femminile a tutte le bambine, le ragazze e le famiglie interessate. Dopo i grandi risultati ottenuti nel primo anno di attività, l’obiettivo è di continuare a crescere e ampliare il numero delle no-stre giocatrici con chi vorrebbe cominciare a giocare e con chi già gioca a calcio: noi possiamo offrire loro la splendida opportunità di praticare questo sport in una squadra com-pletamente femminile».

Per ottenere maggiori informazioni e per iscriversi agli sta-ge, è possibile contattare il direttore sportivo Omar Neri al 338/79.06.259 o a [email protected]

DUE STAGE DELLA STELLA AZZURRA

PER PROMUOVERE IL CALCIO FEMMINILE

M

in città (e a ballare!)

ee

in città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

Page 17: Il Settimanale di Arezzo 101

1711 MAGGIO 2012

IL PODIO DI APRILE

Veronica Mascolo non ha rivali: l’aretina conquista la vittoria nel torneo FitSul podio anche l’Under 13 dei Lions Hockey, e il pilota Andrea Fausti

posto: Veronica Mascolo e Agnese Ceccarelli – C.T. Giotto posto: Veronica Mascolo e Agnese Ceccarelli – C.T. Giotto Il torneo Fit parla sempre più aretino. Nell’ultima tappa del Circuito Nazionale Giovanile, la più importante manifestazione giovanile italiana, in programma a fine aprile a Mantova, il Circolo Tennis Giotto ha dominato l’Under 10 femminile, monopolizzando la finalissima con un derby tra

due bimbe aretine. Veronica Mascolo e Agnese Ceccarelli hanno disputato un torneo perfetto, superando agevolmen-te tutte le avversarie e trovandosi così contro nell’atto decisi-vo. In finale si è imposta Mascolo, capace di battere l’amica con i punteggi di 7-6 e 6-0 e di consacrarsi così, insieme alla compagna, tra le grandi promesse del tennis giovanile ita-liano.

posto: Under 13 – Lions Hockey Arezzoposto: Under 13 – Lions Hockey ArezzoL’Under 13 dei Lions Hockey ha realizzato un’impresa sportiva in grado di emozionare e strappare lacrime. A cavallo tra il 27 aprile e il 1° maggio, i piccoli Leoncini hanno giocato le se-

mifinali nazionali contro i coetanei del Modena e, dopo aver perso immeritatamente la gara d’andata per 1-0, nel ritorno hanno dominato la partita e ottenuto un clamoroso 5-1 firmato dalla doppietta di Duccio Prelazzi e dalle reti di Aurora Mafucci, Margherita Nocenti ed Elena Rossi. Questo risultato ha catapultato i Lions tra le quattro migliori formazioni italiane, nelle final-four per conquistare lo scudetto. «È dif-ficile commentare questa impresa – afferma la presidente Paola Salvi. – Considerando che la nostra è una squadra nata da poco più di un anno e che, soprattutto, è formata prevalentemente da ragazze, l’aver ottenuto queste finali rappresenta un vero e proprio evento».

posto: Andrea Faustiposto: Andrea FaustiParte con il botto la stagione automobilistica di Andrea Fausti il qua-le, nell’ultimo fine settimana di aprile, sul circuito di Varano, ha centrato un’eccezionale doppietta nell’Italian Radical Trophy, la più importante competizione nazionale riservata alle macchine “Prototipi”.

1°1°

2°2°

3°3°

di MarcoCavini

Page 18: Il Settimanale di Arezzo 101

18 11 MAGGIO 2012

l “Super Sasi”, il Campionato toscano di Pesca a Box, fa tappa nella provincia di Arezzo: domenica 13 maggio è in pro-gramma nel campo di gara di Laterina la terza tappa dell’importante manife-

stazione regionale. Organizzata dall’Arci Pesca Fisa di Arezzo, la gara vedrà la parte-cipazione di 100 pesca-sportivi da tutta la Toscana che, divisi in 25 squadre e posizionati in vari settori lungo il corso dell’Arno, si contenderanno a suon di “pescate” la vittoria di questa tappa.

«Il “Super Sasi” – commenta Alfredo Rondoni, presidente pro-vinciale dell’Arci Pesca Fisa, – è un appuntamento importante che vedrà sfidarsi alcuni dei migliori pescatori toscani e che darà l’accesso ai tornei e ai campionati nazionali. Anche in questa sta-gione la provincia di Arezzo e il campo di gara di Laterina hanno avuto il grande onore di ospitare ben due gare del campionato toscano: la prima è stata a metà aprile, la seconda si terrà in-vece proprio questa domenica. L’organizzazione di queste due tappe rappresenta un grande motivo d’orgoglio perché certifica il campo di Laterina come una delle migliori location della pesca toscana».

Nel “Super Sasi” la provincia di Arezzo è rappresentata dalla Nuova Sps Terranovese Colmic, squadra valdarnese che, dopo i successi della Calenzanese e della Lenza Lastrense, proverà a sfruttare la gara casalinga per centrare il suo primo successo sta-gionale. La giornata inizierà alle 6.15 al London Bar di Laterina, dove è previsto il raduno di tutte le squadre e l’estrazione dei pic-chetti, poi, dalle 8.30 alle 11.30, prenderà il via la vera e propria gara; la giornata si concluderà con la “pesata” dei pesci che definirà i vincitori della tappa e le successive premiazioni.

«Ci siamo impegnati perché l’organizzazione della gara risulti impeccabile – conclude Rondoni. – A questo punto, augurandoci condizioni meteorologiche favorevoli, non rimane altro che invitare tutti gli appassionati di pesca al campo valdarnese per assistere a una gara che promette di essere bella, corretta e combattuta».

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INFORMAGIOVANI (PIAZZA SANT’AGOSTINO)EDICOLA “SAN MICHELE“ (PIAZZA SAN MICHELE)LIBRERIA “FELTRINELLI”

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IL “SUPER SASI” FA TAPPA AD AREZZO: IL “SUPER SASI” FA TAPPA AD AREZZO: LATERINA OSPITA IL CAMPIONATO LATERINA OSPITA IL CAMPIONATO TOSCANO DI PESCA A BOXTOSCANO DI PESCA A BOX

Domenica 13 Maggio, 100 pesca-sportivi da tutta la regione si sfi deranno nell’Arno

valdarnese nella terza tappa della più importante manifestazione regionale

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1911 MAGGIO 2012

l Centro Sport Chimera, il palazzetto del nuoto di viale Gramsci, ha una struttura moderna e polifunzionale in grado di ospitare al proprio inter-no un grande numero di attività, corsi e progetti.

Dalla sua inaugurazione, nel 2004, sono in costante aumento le società e le associazioni che si rivolgo-no alla struttura per usufruire degli ambienti per i più svariati utilizzi. In questa pagina andiamo alla sco-perta di quelle società attive nell’organizzazione e nella gestione delle attività acquatiche e natatorie.

Centro Sport Chimera s.r.l. – La Centro Sport Chimera ha realizzato e gestisce l’impianto, relazio-nandosi con tutte le altre realtà operanti all’interno della struttura e concedendo loro gli ambienti. La società, oltre a questo ruolo gestionale, si occupa

anche delle attività “non organizzate” praticabili all’interno della struttura, come il nuoto libero o la prenotazione dei campi da squash.

A.s.d. Chimera Nuoto – Forte del titolo di “Scuola Nuoto Federale”, la Chimera Nuoto gestisce tutte le attività didattiche connesse alla pratica natatoria, dalla scuola nuoto al nuoto agonistico. La società organizza corsi da “0 a 100 anni” (dal nuoto baby alla scuola nuoto per bambini, ragazzi e adulti), ge-stisce i vari settori del nuoto sportivo (Propaganda, Pre-Agonistica, Agonistica e Master) ed è partico-larmente attiva nell’organizzazione di gare provin-ciali, regionali e nazionali.

Società Nazionale di Salvamento – Organizzazione no-profit attiva nel promuovere la sicurezza nelle acque, la S.N.S. organizza attività formative come i corsi professionali di bagnino di salvataggio, i corsi per istruttore di nuoto e alcuni progetti rivolti alle scuole.

Sport 3 s.s.d. – La Sport 3 svolge una serie di atti-vità variegate che spaziano dalle discipline acqua-tiche del fitness (acqua gym, hydrobike, training, triathlon…) al vero e proprio fitness sportivo, fino alle attività dedicate al benessere psicofisico delle ge-stanti nella loro condizione pre e post partum.

Orcapnea – Promotori di corsi e di gare di ap-nea, gli istruttori dell’Orcapnea insegnano a utiliz-zare strumenti come la monopinna, le pinne, il boccaglio e la maschera, permettendo agli allievi di imparare le tecniche proprie della pinnata e dell’apnea.

I

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Utilizzabile fino al 30 Giugno 2012 per un

Nuovo Iscritto

Viaggio alla scoperta delle società attive all’interno del Centro Sport Chimera

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20 11 MAGGIO 2012

ndo la realtà incontra la fantasia”: al-cuni la ricordano come una frase di Jovanotti, altri la vedono come una frase un po’ banale, a volte usata im-propriamente. Ma non nel caso di

Domenico Neri, storico capitano dell’U.S. Arezzo e per tutti i tifosi un emblema, un’icona, un esempio di aretinità calcistica.

Tale definizione nel caso suo non è banale, non può esserlo per colui che ha realizzato il suo sogno di giocare nell’Arezzo, e che è stato autore di quella che tutti noi ricordiamo come “La rovesciata”.

Una carriera iniziata da lontano, con l’arrivo dal Mazzola di Tonino Duranti nelle Giovanili amaranto: «Un settore giovanile di valore e di alto livello nel panorama nazionale, seguito con tanto affetto dai tifosi are-tini». La prima esperienza in amaranto vede il culmine con l’esordio contro il Sorrento, tra l’altro bagnato subito da un gol. Dopo l’esordio nel 1972, l’inizio di una lunga gavetta fuori città: «All’epoca era difficile trovare posto in prima squadra, un po’ per le rose corte che c’erano, un po’ per i “senatori” che vi faceva-no parte. Così dapprima andai all’Empoli, poi giocai nella Massese, nella Reggiana e nel Como. Poi ci fu il ritorno a casa nel 1979».

Così nacque l’Arezzo di Terziani, l’Arezzo più bello, più entusiasmante, l’Arezzo che sfiorò la Serie A. L’Arezzo che divenne poi anche di Menchino Neri, il quale rifiutò il trasferimento in massima serie: «Nell’annata 1982-83 ebbi alcuni contatti, ma sarebbe stato un peccato lasciare tutto sul più bello, e se c’è un rimpianto forse è proprio quello di non aver giocato una stagione in Serie A... con l’Arezzo».

Neri fu il capitano storico dell’Arezzo forse più bello. Stimato e rispettato da un’intera tifoseria per il suo attaccamento alla maglia e per la sua correttezza in campo e fuori. Un giocatore che ricordiamo sempre con quella maglia amaranto indossa-ta come una seconda pelle, e che ci ha regalato una delle emozioni sportive (non è un azzardo) più belle della storia del calcio: “quel minuto” contro il Campobasso.

Quel minuto in cui la realtà si è andata a mischiare con la fantasia, e che è stato un viaggio senza sosta dall’inferno al paradiso: da quel “Ciappi para”, passando per la discesa di Carboni, il cross di Mangoni fino a quella rovesciata che ha varcato i limiti terreni, dove l’irreale diventa reale. Quella ro-vesciata che è andata ben oltre il gesto atletico in sé, perché culmine di 60 secondi divenuti leggenda, emozione, esempio di sport. Un esempio di sport, proprio come la carriera del no-stro capitano Menchino Neri.

Quando la realtà incontra la fantasia

di OmeroOrtaggi

“Q

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

AREZZO OSPITA QUARANTA CAPOLAVORI DI LUCIO FONTANA

a Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo ha dato il benvenuto, domenica 6 maggio, alle opere dell’artista italo-argentino Lucio Fontana che, con la sua arte fatta anche di gesti provocatori, si colloca ai vertici più alti del secondo Novecento.

Il visitatore viene introdotto alla scoperta di quaranta opere in esposizione da una monumentale installazione tricolore, omaggio al 150esimo dell’Unità d’Italia e alle imprese di chi, allora, si faceva

davvero promotore del senso civile di una Nazione. Anche Fontana, attraverso la sua arte informale, si fa portatore di una riacquistata libertà, quella del se-

condo dopoguerra. Viceversa ci sono i problemi di una diffi cile ricostruzione sia materiale sia morale che attanagliano un’Europa ormai vecchia, che ha partorito due atroci guerre mondiali in poco più di un ventennio, mentre incombe l’incubo atomico.

Tuttavia l’artista riesce ad andare oltre: nel 1946 elabora il Manifi esto blanco, nel quale mette a punto le teorie confl uite poi nello Spazialismo, un movimento tutto italiano che, sul-la scia delle avanguardie futuriste e surrealiste, “tende a non imporre più allo spettatore un tema fi gurativo, ma lo mette nella condizione di crearselo da sé, attraverso la sua fantasia e le emozioni che riceve”. È proprio a partire dalla ricerca di uno spazio nuovo, che vada oltre la bidimensionalità, che Fontana dà un nuovo valore alla luce e al concetto di ombre e chiaroscuri. La mostra aretina ripercorre tutta la fase della

piena maturità artistica, quella che va dal 1949 al 1968, anno della morte. Nel mezzo i cicli dei tagli, dei buchi, delle terrecotte, dei teatrini, delle pietre, dei barocchi, dei gessi e degli inchiostri, passando soprattutto per Concetto spaziale, attese, una serie di opere inaugurata nel 1958, in grado di scardinare un sistema di certezze che nemmeno le avanguardie storiche erano riuscite a mettere tanto in crisi. La prestigiosa esposi-zione, intitolata Hic et Nunc, curata da Fabio Migliorati e realizzata dall’Assessorato Cultura e Spettacolo del Comune con la collaborazione di Tornabuoni Arte, resterà aperta fi no al 24 giugno, a ingresso gratuito.

HIC ET NUNC

L

di Valentina Paggini

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

n previsione della visita di papa Benedetto XVI ad Arezzo di domenica 13 maggio, la cattedrale di San Donato si è fatta bella. Lo scorso 22 aprile è stato infatti inaugurato il nuovo presbiterio, frutto di un accorto studio teso a recuperare l’originaria concezione dell’edifi cio gotico, anche attraverso tre arredi fondamentali della liturgia: l’altare, l’ambone e la cattedra episcopale. Le opere sono state realizzate da

Giuliano Vangi, artista fi orentino di fama mondiale. L’inserimento di sculture contemporanee nel Duomo ha creato un acceso dibattito in città, tra favorevoli

e scettici. Come spiega anche Serena Nocentini, direttrice dell’Uffi cio Diocesano per l’Arte Sacra, ormai non siamo più abituati a trovare nelle chiese opere contemporanee con un valore liturgico, poiché da troppo tempo Arte e Chiesa hanno fatto scemare quel dialogo che invece è andato avanti per secoli. Quella di Vangi è un’azione che inverte la tendenza e segna la storia locale, aggiungendosi idealmente a tutti quegli interventi che nell’arco di oltre sette secoli hanno defi nito la cattedrale aretina come la vediamo oggi.

La liberazione della tribuna absidale dal coro ligneo e l’ampliamento del presbiterio sopraelevato contribu-iscono a dare una migliore visione prospettica dell’Arca di San Donato restaurata. La nuova pavimentazione è in lastre di marmo bianco di Carrara, impreziosita da sottili fasce di pietra gialla di Gerusalemme; quella ai lati della zona presbiteriale è invece in quadri di marmo bianco e bardiglio, in continuità con l’impiantito ottocentesco del resto del duomo.

L’altare, in posizione baricentrica, è formato da una scultura in bronzo-nichel argentato con fi niture in oro, raffi gurante un sinuoso angelo che regge la mensa di marmo bianco. La cattedra marmorea, in asse con l’arca, presenta preziosi motivi fi tomorfi e bassorilievi con episodi della Vita di San Donato. L’ambone poli-materico sulla destra, infi ne, è l’elemento più evidente dell’intervento. Il vuoto centrale, che evoca il sepolcro lasciato libero dal Cristo Risorto, è affi ancato da un Angelo annunciante e dall’Albero della Vita.

In contemporanea all’inaugurazione del presbiterio, Diocesi e Soprintendenza Bapsae di Arezzo han-no realizzato una mostra dedicata al maestro fi orentino dal titolo Vangi. Sculture e disegni, che occupa cinque sale del Mudas Museum al piano terra del Palazzo Vescovile e si pro-trarrà fi no al prossimo 3 giugno. La direzione artistica dell’esposizione, che vanta un comitato scientifi co di prim’ordine, è affi data a Daniela Galoppi, Luisa Gori e Gianclaudio Papasogli Tacca.

Le opere solenni del maestro to-scano raccontano l’uomo contem-poraneo in tutta la sua complessità esistenziale. Le caratteristiche dell’ar-te di Vangi – la centralità della fi gura umana, la multiforme policromia e una profonda rifl essione religiosa – danno vita a uno stile distintivo cele-brato in tutto il mondo.

IL NUOVO PRESBITERIO DELLA CATTEDRALE

L’INTERVENTO DI GIULIANO VANGI È DESTINATO A RIMANERE NELLA STORIA

I

di Marco Botti

Page 23: Il Settimanale di Arezzo 101

23IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

Una meridiana a ricordo della visita di papa Benedetto XVI

Sempre nell’ambito della visita papale, l’artista spagnolo Enrique Moya Gonzalez ha dipinto, su

progetto dell’ingegner Massimo Goretti, uno spet-tacolare quadrante solare ammirabile dal giardino interno del Palazzo Vescovile. Il pittore ha utilizzato pigmenti-colori naturali alla caseina. Al centro della meridiana [nella foto un particolare] si vede il profilo della città, idealmente abbracciata da pontefice e vescovo, rappresentati dai relativi stemmi. L’opera è accompagnata dall’arrivo di una colomba, che cer-ca riposo appoggiandosi sullo “gnomone”, la parte dell’orologio solare che segna l’ora proiettando la propria ombra. Altro elemento peculiare è la linea giornaliera del 13 maggio disegnata: l’ombra dello gnomone la percorrerà solo in questo preciso giorno di ogni anno, a ricordo della visita di Benedetto XVI. Su indicazione del vescovo Fontana il quadrante so-lare riporta il motto Quod sum ego sine lumine, id es, homo, sine numine (Quello che io sono senza sole, questo tu sei, o uomo, senza Dio). MB

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

n occasione di Amico Museo 2012, progetto promosso dalla Regione Toscana, la Fondazione “Bruschi”, amministrata da Banca Etruria, presenta una novità dedicata ai bambini.

Sabato 12 maggio, dalle 15 alle 17, ci sarà uno speciale percorso di visita guidata all’interno della Casa Museo di Ivan Bruschi, che si concluderà con attività ludico-didattiche in uno spazio appositamente

allestito per i più piccoli, che avranno l’occasione di divertirsi con giochi a squadre e laboratori. Il costo dell’evento, comprensivo della visita e di tutte le attività, è di 5 euro, ridotto a 4 euro per gruppi di due o più bambini.

Un invito particolare a utiliz-zare, per scopi didattici, questa nuova offerta della Fondazione Bruschi è rivolto alle scuole: fi n da adesso e soprattutto dal pros-simo settembre sono disponibili percorsi con laboratori strutturati per classi elementari, medie e su-periori. Le attività per i bambini sono il vero elemento di novità.

«Ogni anno avevamo parte-cipato al progetto educativo di Amico Museo, organizzando mo-stre, concerti e serate di degusta-zione – ci spiega Paola Falsetti, referente per Banca Etruria delle attività della Fondazione “Bruschi”. – Aggiungo che le scuole, in particolar modo le su-periori, avevano già inaugurato

dei percorsi di visita legati a specifi ci settori museo-logici. Mai, però, aveva-mo dedicato le giornate a progetti ludico-didattici per i più piccoli».

L’iniziativa è stata de-nominata Ri-creazione nella Casa del Tesoro!

«Il nostro scopo – con-tinua la Falsetti – è quello di coinvolgere principal-mente i bambini dai 6 ai

I

AMICO MUSEO 2012A CASA BRUSCHI EVENTI PER GRANDI E PICCINI

di Serena Capponi

Page 25: Il Settimanale di Arezzo 101

25IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

10 anni, che non per forza conducono specifi ci studi storici o artistici, per cui debbano usufruire del museo per approfondire l’uno o l’altro argomento. Potranno quindi sfruttare la nostra sede sia per scoprire gli og-getti più curiosi della collezione di Ivan Bruschi, con l’obiettivo di imparare divertendosi, sia per “ricrearli”, dando vita a una nuova raccolta personalizzata. La Casa Museo diventa così una palestra per allenare i più

piccoli alla cultura e all’arte».Eventi e iniziative riguardano anche gli adulti. In

occasione della Notte Europea dei Musei di saba-to 19 maggio, infatti, la Casa Museo di Ivan Bruschi, in collaborazione con le Strade del Vino Terre di Arezzo, la Strada del Tabacco e l’Associazione Italiana Sommelier di Arezzo, propone una serata straordina-ria con visite in notturna, corredate da degustazio-ni di sigari e vinsanto. Dal suggestivo scenario delle terrazze, a partire dalle 18, verrà servito un aperitivo di fragole e bollicine, mentre le visite guidate e le de-gustazioni di sigari e vinsanto inizieranno alle 21 e si concluderanno alle 23.30.

www. fondazionebruschi.it

VIBRANTI EMOZIONIIn mostra le opere di Lorenzo Donati

Fino al 15 maggio, alla Galleria d’Arte “Villicana D’Annibale” di via Cavour, è visibile la personale di pittura dal titolo Vibranti emo-zioni di Lorenzo Donati, artista italo-canadese residente ad Arezzo.

In esposizione opere suddivise in paesaggi toscani di piccolo for-mato e grandi tele di raro effetto, figlie della fase stilistica più re-cente del pittore. La curatrice della mostra, Danielle Villicana, ha definito Donati il “Jackson Pollock aretino”, e considera le sue opere un caleidoscopio dei colori della bella Toscana.

L’artista è caratterizzato da un’innata capacità cromatica, gli strati di colore diventano di fondamentale importanza nella sua pit-tura e danno vita a una materia quasi viva. C’è sempre qualche particolare che sfugge a primo acchito nelle sue tele e che si ri-trova inaspettatamente anche negli angoli più piccoli. Attraverso uno studio “pittorico-biologico” della natura incontaminata, Donati è passato negli anni da una rappresentazione del “macro” a quella dei piccoli particolari, che inneg-giano sempre a un’idea di purezza assoluta.

www.frescoqueen.comSara Gnassi

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

epressione, panico, ansia. La crisi è sempre un momento cruciale del-la vita, ma la si può trasformare in un’opportunità. Dalla sofferenza

psicologica (spesso non accettata come tale e scambiata per un problema fi sico), come per qualsiasi altro malessere, si può guarire.

Lo psicologo non giudica, non segna medicine: i suoi strumenti sono la conoscenza, l’ascolto e le parole giuste.

Daphne e Claudio hanno un’esperienza formativa di consulenza e in contesti educativi ospedalieri. All’inizio di quest’anno, sono stati chiamati per un’iniziativa sperimentale di sostegno alla scuola Margaritone. I colloqui con i ragazzi, individuali e in totale privacy, si sono tenuti in un’aula apposita. Ecco per questi due professionisti un’altra sfi da vinta: il grande consenso riscosso!

Da marzo è partita la loro innovativa avventura insieme, aprendo uno studio in zona Campo di Marte.

C’è un senso di responsabilità nel creare col paziente fi ducia, sintonia, un pro-getto condiviso.

Informazioni chiare, terapie strategiche, brevi e mirate. Il loro aforisma preferito è di Guglielmo da Occam: «Tutto ciò che può essere fatto

con poco, invano viene fatto con molto».Daphne spiega: «È sbagliato parlare di patologia: esiste ciò che funziona e ciò che

non funziona. Non è sul passato, ma sul presente su cui bisogna concentrarsi. I blocchi possono essere superati anche se radicati da anni».

Chi viene da voi: quando, le motivazioni.Stavolta risponde Claudio: «Statisticamente parlando il 75% sono giovani e anziani.

Solitudini, abbandoni, crisi relazionali e adolescenziali… Si tende a chiedere aiuto quando i disturbi (ansia, panico, ecc.) diventano invalidanti».

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L’ASCOLTO E INCONTR

E LA di Ivana Marianna Pattavina

Università Popolare Arezzo – Istituto di Alta Formazione onlusNell’attuale momento storico di profonda instabilità sociale, l’Università Popolare di Arezzo onlus, si

rivolge a quei giovani che desiderano essere orientati nel mondo del lavoro. Ma si rivolge anche a coloro i quali, pur possedendo un titolo di studio, aspirano a migliorare alcuni aspetti della loro preparazione per desiderio di conoscenza, per approfondimento e seguire itinerari

sempre più personalizzati.Non si tratta, dunque, di fare assistenza, ma di dare dignità ad attività che,

opportunamente impostate, possano anche contribuire al miglioramento delle condizioni di vita, al crescere della consapevolezza della formazione come bene e come servizio.

Ciò detto, l’Università offre, GRATUITAMENTE, l’iscrizione al primo anno nella Facoltà triennale di Bio Energie Naturali, dell’Istituto di Medicina Non Convenzionale, Corso di

Naturopatia. Le iscrizioni si accettano fi no al 16 giugno 2012. Per ulteriori informazioni telefonare ore uffi cio allo 0575/0417161

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

L’infl uenza della recessione economica sui casi dei recenti suicidi.«Occorre maggiore prevenzione. Da non sottovalutare l’effetto domino che possono creare i media. La

recessione è soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In realtà, chi si è isolato dagli affetti e identi-fi cato completamente nel lavoro investendovi tutte le energie, una volta perso un ruolo specifi co, la propria occupazione, vive una sorta di lutto, sentendosi inutile e senza speranza».

Segnali confortanti da voi riscontrati ultimamente nella realtà aretina.«Si riscoprono certi valori e le cose veramente necessarie: si preferisce l’aiuto

dello psicologo a un abito fi rmato, e noi visto il momento critico cerchiamo di venire incontro alle persone in diffi coltà».

Adolescenti diffi cili, bullismo, fobie scolari, confl itti tra genitori e fi gli, uso di droghe.

Daphne precisa: «Non vi sono ragazzi cattivi, bensì ragazzi confusi, da indi-rizzare verso obiettivi concreti. Per chiunque rifi uti le sedute, interveniamo indirettamente attraverso vicini, genitori e parenti: un metodo ugualmen-

te effi cace!».I bambini.«I piccoli sono il rifl esso dei genitori, quindi sono esclusi-

vamente loro a essere avviati a un certo percorso, senza espor-re i fi gli. I bimbi vengono avvolti, tutelati: non posseggono le risorse adeguate per affrontare certe situazioni».

Infi ne, due parole per chi prende medicine.«Attenuano i sintomi e non agiscono sulla causa del pro-

blema. Andrebbero assunte in casi estremamente necessari. La terapia farmacologica va sempre integrata a un supporto psicologico».

Lasciamo questi due professionisti con un’altra citazione, stavolta di Aldous Huxley, a cui sia loro che noi crediamo fermamente: «La realtà non è ciò che ci accade ma ciò che facciamo con ciò che accade».

E LE PAROLE CHE CURANONTRO COL DOTTOR CLAUDIO CECCHI LA DOTTORESSA DAPHNE NOCENTINI

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

gni tanto è giusto fermarsi a rifl ettere, fare il punto della situazione. Ogni tanto è necessario riprendere problemi che sembrano ormai distanti ma che in re-altà non sono ancora del tutto superati.

Problemi che per l’Università di Siena sono ancora all’ordine del giorno, ogni giorno, ormai da più di tre anni ma che per i lettori/cittadini che magari non abitano nella città del Palio rimangono lontani e offuscati. Noi nel nostro piccolo abbiamo sempre cercato di tanto in tanto di aggiornarci e aggiornarvi sul risanamento fi nanziario dell’Ateneo, che continua e va avanti sotto la guida del rettore Riccaboni. Proviamo a fare un nuovo punto, cercando di semplifi care dati o linguaggio che ai non ad-detti potrebbero risultare di diffi cile interpretazione.

Il 27 aprile il Cda dell’Università di Siena ha approvato il con-to consuntivo relativo all’esercizio fi nanziario 2011. Il dato che salta subito agli occhi è il miglioramento del disavanzo di com-petenza, che al netto delle componenti straordinarie è pari a 8,1 milioni di euro. Il disavanzo di competenza equivale all’avanzo

di competenza negativo, ovvero scaturisce quando, nel corso dell’esercizio, l’ammontare delle somme effet-tivamente spese supera l’ammontare delle entrate contabilizzate.

Un dato positivo e in forte riduzione rispetto ai conti del 2008 (63,9 milioni di euro), del 2009 (28,8 milioni di euro) e del 2010 (18,2 milioni di euro).

Il documento presentato dal Cda dell’Ateneo individua ovviamente anche delle criticità, come per esem-pio l’elevato valore dei mutui (89,92 milioni di euro) o il disavanzo di amministrazione (43,36 milioni di euro). Per essere chiari l’avanzo o il disavanzo di amministrazione è dato dal fondo cassa esistente più i residui attivi meno i residui passivi. Per residui attivi si intendono quelle entrate accertate ma non anco-

UNIVERSITÀ

CONTO CONIL RISANAMO

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO11 MAGGIO 2012

ra incassate, mentre i residui passivi sono le spese impegnate ma non ancora pagate. Tra gli interventi straordinari volti a risanare il bilancio senese vanno inseriti anche le vendite degli immobili come San Niccolò nel 2009, per un valore di 74 milioni di euro, e delle Scotte nel 2010, per un valore di 108 milioni di euro. Prossimamente toccherà invece a Palazzo Bandini Piccolomini, l’immobile ex segre-terie che verrà venduto con una base d’asta di 6 mi-lioni di euro.

Un piano di rilancio che non comprende solo la sfera economico-fi nanziaria ma che sembra aver riscosso successo anche in termini di immatricola-zioni. Se nell’anno accademico 2010-2011 le imma-tricolazioni dell’Università di Siena ammontavano a 2758 quest’anno sono salite a 3948, con un incre-mento del 43%. In leggera fl essione invece la Facoltà di Lettere e Filosofi a di Arezzo che è passata dalle 208 immatricolazioni del 2010-2011 alle 194 di quest’anno registrando un –6%, dato non così negativo se si pensa che anche i corsi di laurea aretini sono stati ridotti rispetto all’anno precedente.

L’Università di Siena, secondo i dati del Miur, è anche l’ateneo toscano che attrae il più alto numero di studenti provenienti da fuori regione. Se infatti Firenze e Pisa toccano rispettivamente il 17,1% e il 28,9%, Siena sfi ora la metà degli immatricolati con il 46,5%.

La strada intrapresa sembra sempre più essere quella giusta, o almeno, la migliore che si poteva prendere. Il pareggio di bilancio non pare essere così lontano, e i tempi per investire con attenzione e parsimonia an-che nella nostra città, magari trovando altre sinergie e collaborazioni, così come ventilato negli scorsi mesi, potrebbero essere più vicini del previsto.

ONSUNTIVO 2011: MENTO PROSEGUE

di Luca Piervenanzi

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 11 MAGGIO 2012

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L’ARTÌCHELO DICIOTTO

«Te sembra giusto che chj ha ’n’imprèsa,con sacco d’operèi, ’n po’ licenzièrei vagabondi, ch’hàno la pretesad’èsse ppaghèti senza lavorère?»

«Finché c’è ’l sindachèto a su’ difesa,el padronèto un li potrà tocchère!»

«Ce credo che ’n se vegga la ripresa!»«Ora ’l governo cerca de salvère

la capra e i càveli: cusì a l’aziendavorrebbe dàlli un po’ de libertàee al novo assunto la su’dignitàe

del posto fisso» «Si tésta è la facénda,me sembra, Beppe, própio

un bel casotto!»«La colpa… è de ’st’ar-

tìchelo diciotto!»

LUCIO FONTANA – HIC ET NUNC

Circa quaranta opere, fra buchi, tagli, teatri-ni, pietre, barocchi, ges-si, inchiostri, carte, olii dal 1949 al 1968, rappresen-tano l’arte di Fontana.

La mostra, curata da Fabio Migliorati, è realizzata dall’Assessorato Cultura e Spettacolo del Comune di Arezzo. Apertura: dal 9 maggio al 24 giugno 2012, dal mercoledì alla do-menica + festivi dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20.

Galleria Comunale d’Arte Contemporanea e Moderna, piazza san Francesco 4.

Ingresso libero

Hunger ****Fa sicuramente uno stra-

no effetto recensire Hunger oggi. Una pellicola che ha subito un iter quanto mai cer-vellotico visto che il “povero” Steve McQueen è riuscito più rapidamente a girarne un secondo di film, presentarlo a Venezia e portarlo in sala prima di poter far vedere la luce alla sua prima opera, Hunger, appunto. Fa ancora più dispiacere visto che parliamo di un film eccellente e saremmo probabilmente qui a parlare di un esordio stu-pefacente se non fosse stato preceduto dal comunque ottimo Shame, di cui sopra.

Con un rigore e una pulizia formale in-vidiabili, in cui convivono coerentemen-te realismo estremo e astrazione, Steve McQueen tocca vette inimmaginabili in un interminabile piano sequenza di 22 minuti. Straordinaria l’interpretazione di Michael Fassbender e del “dottore di ani-me” Liam Cunningham.

di Leonardo Zanellidi Lucio Massai

di JacopoFabbroni

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IL TERZIERE DI PORTA ROMANA VI ASPETTA...

In attesa di “correr Palio” (in programma a Castiglion Fiorentino la terza domenica di giugno e dispu-tato in onore della Madonna delle Grazie del Rivaio), il Terziere di Porta Romana si dà ai festeggiamenti

gastronomici! Venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio, piazza del Collegio, “teatro” delle attività del rione contraddistinto dai colori giallorossi, sarà trasformata ricreando l’ambientazione di un antico villaggio romano con in funzione le celeberrime Taverne della Lupa (simbolo del rione).

Nelle taverne si potranno gustare numerose specialità gastronomiche preparate dalle sapienti mani delle donne del rione. È un’iniziativa che, nel giro di alcuni anni, si è fatta apprezzare sempre più e che quest’anno vede coinvolte anche le frazioni del territorio giallorosso, che ogni sera prepareranno un piatto tipico: il venerdì le ranocchie, il sabato la trippa e la domenica la bi-stecca. L’iniziativa però non si esaurisce solo all’aspetto prettamente culinario, ma ci saranno anche spettacoli di intrattenimento; si inizia il venerdì con la musica e il karaoke di Dieghi e Giangi, il sabato il dj Alex Paolelli e la domenica i Quazar con musica dal vivo...

Buon appetito! Roberto Parnetti

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a Fondazione Monnalisa torna in piazza Giotto per raccogliere fondi per 14 progetti sociali rivolti alla comunità aretina. È presente infatti giovedì 10 e venerdì 11 maggio con il suo outlet solidale, dove è possibile trovare merce di tutti i tipi, donata dalle imprese per sostenere le cause di Arezzo.

Tra questi abiti bimba, bimbo e adulti, articoli alimentari, bigiotteria, piccoli elettrodomestici e tanti altri oggetti.

Il ricavato del mercato straordinario in piazza Giotto andrà ai progetti scelti e sostenuti che hanno parti-colari attenzioni nei confronti dei bisogni del territorio e sono destinati alle scuole, ai diversamente abili, alla guida sicura, alla fattoria didattica, ai defibrillatori e agli anziani.

Dettaglio dei progetti1.Consentire ai bambini e ai ragazzi delle scuole di Arezzo di frequentare i corsi di educazione alla sicu-

rezza stradale a Strasicura;2. Promuovere con gli Angeli di All Stars il progetto “Fit for Life – Allenati per la vita” per favorire lo

sviluppo personale e l’inclusione sociale di giovani con minori opportunità attraverso lo sport;3. Realizzare nella zona Pratacci il Centro per l’Infanzia Interaziendale bio-architettonico “Babyplanet”; 4. Completare i lavori di realizzazione del nuovo oratorio della Parrocchia di Santa Maria alle Poggiola;5. Acquistare 150 nuove divise per i volontari della Misericordia di Arezzo;6. Sviluppare la fattoria didattica con il progetto “A cavallo di un’emozione” presso l’azienda agrico-

la Lorenzo Barbagli – Centro Ippico Komote;7. Acquistare materiale ludico per le scuole dell’Infanzia dell’I.C. Severi di Arezzo; 8. Sostenere il corso per l’utilizzo di defibrillatori per 100 ragazzi di IV superiore del Liceo Scientifico e

Liceo Artistico di Arezzo;9. Sostenere l’Associazione “Crescere” nel progetto “Giocare” che mira a integrare bambini e ragazzi

con disabilità intellettive attraverso attività ludiche;10. Acquistare un defibrillatore e formare al suo utilizzo professori e personale del Convitto

Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo; 11. Sostenere l’attività istituzionale 2012 del Calcit Arezzo;12. Ripristinare il Labor atorio Galenico dell’Antica Farmacia di Camaldoli;13. Sostenere l’Associazione “ SOSteniamo il Niger ” per donare un container per orfanotrofio di Dosso

in Niger;14. Sostenere il progetto “Anni azzurri a casa tua” servizio di assistenza sociale e sanitaria per anziani di

Universo Sociale onlus.Contemporaneamente

è in corso la campagna di raccolta fondi per la Festa della Mamma 2012 che si festeggia il 13 maggio prossi-mo: 7 progetti sostenuti con 3 tipi di regali diversi, una con-fezione di piantine aromati-che, le caramelle dei Monaci Camaldolesi oppure i cion-doli in Swarovski di Monella Milano. Per prenotare gli og-getti è possibile chiama lo 0575/1890023 oppure scrivi una mail a [email protected].

Mercato solidale Mercato solidale in Piazza Giotto e in Piazza Giotto e

Campagna per la Campagna per la Festa della MammaFesta della Mamma

Gli impegni della Fondazione MonnalisaGli impegni della Fondazione Monnalisa

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