Il Settimanale di Arezzo 173

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ANNO IV NUMERO 173 • VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 TURISMO, TURISMO, TANTI SALUTI? TANTI SALUTI? Ristorante Pizzeria “La Foce” Ristorante Pizzeria “La Foce” come foste a casa vostra! come foste a casa vostra! Pranzo di Natale Pranzo di Natale Cenone di San Silvestro Cenone di San Silvestro con musica dal vivo e ballo con musica dal vivo e ballo loc. La Foce, Castiglion Fiorentino loc. La Foce, Castiglion Fiorentino 0575/65.81.87 – 331/98.11.833 0575/65.81.87 – 331/98.11.833 info info@anticatrattorialafoce.com anticatrattorialafoce.com www.anticatrattorialafoce.com www.anticatrattorialafoce.com

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3 Se il turismo si vede… solo in cartolina 4 Acqua…torbida? vediamo di fare chiarezza 6 All’Università aretina si sogna cinema 8 Blues Garage Rock? Samcro! 13 Volley Arezzo: riscopriamo la pallavolo 15 Il Podio di Novembre: tante belle vittorie per i giovanissimi di judo e lotta 17 C.T. Giotto, un circolo per decine di eventi 18 Sokol Jakini: il tempo è adesso 19 Scoiattoli, tanti bambini nuovi per un’unica passione 20 La Chimera Nuoto mette in vasca bambini e genitori 21 L’Arte e i giovani: il concorso di fotografia raccontato da una mostra e un calendario 22 I Cavalli di Arezzo: alla fine di via Petrarca collocata una nuova opera di Nicola Zamboni 24 Tracce d’umana natura: l’arte di Elisa Zadi per il gran finale del progetto artistico “Donne allo specchio” 25 Realtà e sogni: nudi femminili e paesaggi di Silvestro Pistolesi 26 Quando l’assistenza a chi ha bisogno è tecnica 28 Bimbi e libri: quando leggere non piace 29 I maltagliati con zucca e ’nduja

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ANNO IV NUMERO 173 • VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

STRADA E, 5LOC. SAN ZENO, AREZZO

TEL. 0575 925953

STRADA E, 5LOC. SAN ZENO, AREZZO

TEL. 0575 925953

TURISMO,TURISMO,TANTI SALUTI?TANTI SALUTI?

Ristorante Pizzeria “La Foce”Ristorante Pizzeria “La Foce”come foste a casa vostra!come foste a casa vostra!

Pranzo di NatalePranzo di NataleCenone di San SilvestroCenone di San Silvestro

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO IV NUMERO 173 – VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Se il turismo si vede… solo in cartolina4 Acqua…torbida? vediamo di fare chiarezza10 Il collasso delle quattro ruote26 Quando l’assistenza a chi ha bisogno è tecnica

FACOLTÀ… DI PAROLA6 All’Università aretina si sogna cinema

AREZZO’N’ROLL8 Blues Garage Rock? Samcro!

AREZZO SPORT13 Volley Arezzo: riscopriamo la pallavolo15 Il Podio di Novembre: tante belle vittorie per i gio-vanissimi del judo e della lotta16 Arezzo, si chiamano punti di vista 17 C.T. Giotto, un circolo per decine di eventi18 Sokol Jakini: il tempo è adesso19 Scoiattoli, tanti bambini nuovi per un’unica pas-

sione20 La Chimera Nuoto mette in vasca bambini e ge-nitori

A REGOLA D’ARTE21 L’Arte e i giovani: il concorso di fotografia raccontato da una mostra e un calendario 22 I Cavalli di Arezzo: alla fine di via Petrarca collo-cata una nuova opera di Nicola Zamboni24 Tracce d’umana natura: l’arte di Elisa Zadi per il gran finale del progetto artistico “Donne allo spec-chio”25 Realtà e sogni: nudi femminili e paesaggi di Silvestro Pistolesi

OGGI PARLIAMO DI…28 …bimbi e libri: quando leggere non piace

LE PELLEGRINE ARTUSI E…29 …i maltagliati con zucca e ’nduja

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

a fi ne dell’anno si sta avvi-cinando e con l’arrivo delle festività abbiamo fatto il punto della situazione per

quanto riguarda l’andamento dei servizi turistici del nostro terri-torio. Arezzo si sta imponendo come tappa importante per quan-to riguarda il turismo? A sentire le parole di Laura Lodone di Confcommercio sembra che ci sia ben poco di cui andare fi eri.

«Ciò che si registra dai dati de-gli ultimi mesi è che nella nostra città c’è stato un sensibile aumen-to delle visite, ma questo di per sé non è un dato esclusivamente positivo.

L’atteggiamento trionfale con cui la Provincia ha presentato i dati riguardanti il turismo non rende l’immagine reale del disagio che sta vivendo il nostro settore terziario tradizionale. Se da un lato si registra un aumento delle visite ai luoghi di cultura, dall’al-tro c’è una forte diminuzione del-le presenze negli alberghi, i turisti non si fermano più nella nostra città, la usano solo come tappa di

ristoro per poter poi proseguire verso mete “più ambite”: Firenze, Siena e Roma».

Come può un aumento del turismo non incrementare le entrate?

«È vero che suona strano, ma i dati parlano chiaro, dal 2012 il tasso di occupazione delle came-re è aumentato di una decina di punti percentuali, ma le politiche attuate al raggiungimento di que-sto dato non sono confortanti. I commercianti non tendono a of-frire servizi migliori e più vari per cercare di soddisfare i bisogni del turista, ma piuttosto tendono ad abbassare i prezzi per invogliare il visitatore di passaggio.

Una politica del genere non giova assolutamente al territorio, svendere i propri servizi è indice di una visione di marketing sba-gliata. Bisognerebbe puntare sulla qualità e non sulla quantità, per tornare a essere competitivi».

In molti hanno criticato Icastica: crede che la mostra sia stata un buon investimento?

«Una mostra come Icastica pre-

suppone un tar-get di pubblico diverso da quello che siamo abi-tuati a vedere in città, ma di per sé è stato un ottimo investimento.

La rassegna stampa che c’è sta-ta alle spalle di questo progetto ha messo Arezzo sotto i rifl ettori mediatici di tutto il mondo, di Icastica si parla negli Stati Uniti e in Asia, questo è un dato molto importante».

Una città come la nostra non ha il diritto di vedersi decadere anno dopo anno, è giusto che i cittadini e le istituzioni lavorino assieme per fare di Arezzo un van-to agli occhi del mondo.

SE IL TURISMO SI VEDE… SOLO IN CARTOLINA

L di MicheleGiuseppi

Di rientro dalla Cina, nella ricca isola di Hainan, di fronte a Hong Kong, il gruppo delle aziende ita-liane di Borgo Italia hanno cercato di conquistare la nuova fascia di tu-risti cinesi.Turisti che si sono riprodotti la loro “Montecarlo” in Cina: Hainan è infatti la sede di vari yachting club internazionali.WWW.BORGO-ITALIA.COM e WWW.BIMBO.NET

NEWS

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

l 12 ottobre, nel contesto della manifestazione di Roma in difesa della Costituzione, il “Popolo dell’Acqua” è tornato a farsi sentire, in difesa della Carta Costiruzionale e per ribadire gli esi-

ti del referendum sull’acqua pubblica del 2011. Il referendum del 12 e del 13 giugno 2011 infatti ha visto il 97% degli italiani dire “sì” all’abrogazione dell’articolo 23 bis della Legge n. 133/2008, che

prospettava l’affi damento ai privati della ge-stione del servizio idrico e all’abolizione

del comma 1 dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, per quanto riguarda

l’adeguata remunerazione del capitale inve-

stito.

In altre parole è stato sancito che l’acqua è un bene pubblico, su cui non si devono fare profi tti e che deve essere amministrata in base a criteri di equità e giustizia sociale, non subordinata alle logiche del mercato. Il “Popolo dell’Acqua”, però, continua a scendere in campo perchè di fatto la quota della re-munerazione del capitale investito è spesso ancora presente nelle bollette degli utenti, contrariamente a quanto previsto dal referendum.

L’acqua, quindi, continua a essere esposta alle luci della ribalta sia a livello nazionale sia a livello locale: a questo punto viene naturale la domanda su come sia la situazione anche nella nostra città, dove il ge-store è Nuove Acque.

Per comprendere al meglio la complessità del quadro del sistema idrico aretino abbiamo chiesto a Francesco Romizi, assessore comunale con delega al Ciclo delle Acque.

«Nuove Acque gestisce il servizio idrico areti-no, e i Comuni attraverso l’organo regionale di cui fanno parte, l’Autorità Idrica Toscana (prima

erano riuniti in Ato, soppressi in seguito al referendum 2011 con la Legge 69/2011)

si occupano della programmazione e organizzazione e controllo sull’atti-

vità di gestione del servizio idri-co integrato.

Funzione di governance

ACQUA…TORBIDA?VEDIAMO DI FARE CH

dellll articolo 23 bis della Legge n. 133/2008, che prpp ospettava l’affi damento ai privati della ge-

stione del servizio idrico e all’abolizione del comma 1 dell’articolo 154 del

Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, per quanto riguarda

l’l adeguata reme unerazione del capitale inve-

sts ito.

presente nelle bollette degli uquanto previsto dadd l referendu

L’acqua, quindi, continua della ribalta sia a livello nazioa questo punto viene naturasia la situazione anche nella store è Nuove AcA quue.

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Vista la complessià del sistema idrico integrato e delle que-

stioni a esso inerenti, rimaniamo disponibili a ulteriori chiarimenti e precisazioni dalle altre parti inte-ressate

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

di Cecilia Falchi

CHIAREZZAche ha nel concreto i suoi limiti, poichè i Comuni si trovano spesso ad avere poco margine di discreziona-lità, dovendosi adeguare alle disposizioni nazionali fornite dall’Aeeg, l’autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, le cui competenze sono state ampliate dal Governo Monti con la regolazione e la vigilanza dell’acqua.

Il Comune d’Arezzo ha dato comunque un segna-le forte insieme ad altri Comuni della Toscana Nord, tra cui Pistoia, rigettando l’ultimo piano tariffario proposto da AeeG proprio perchè non lasciava spa-zio per alcun intervento di discrezionalià politica».

Per quanto riguarda la famosa quota di remu-nerazione del capitale investito i mesi se-guenti al referendum abrogativo, tra luglio e dicembre 2011, che Nuove Acque deve re-stituire agli utenti?

«Il Direttore dell’Au-torità Idrica Toscana ha emanato un decreto sul-le quote di rimborso per gli utenti, quote che si aggirano più o meno a 1 per ogni utente coinvol-to. Il Comune d’Arezzo

non ha potuto esprimersi direttamente sul decreto, alcuni Comitati hanno fatto ricorso e non ci resta che aspettare che tutte le parti interessate interven-gano in merito prima di prendere una decisione.

Intanto ho richiesto come Comune d’Arezzo la costituzione urgente di un comitato regionale per la qualità del servizio idrico integrato, previsto dalla Legge n. 69 del 28 dicembre 2011, che ancora non è stato attuato. Gli organi dell’Autorità Idrica Toscana sono operativi dal 26 ottobre dello scorso anno, ed è quindi arrivato il momento di dare completa at-tuazione alla legge con la formazione sia del comita-to regionale sia di quelli di ambito, per verifi care la qualità del servizio idrico».

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

ALL’UNIVERSISI SOGNA CIN

l Dipartimento aretino dell’Università di Siena nelle ultime settimane è riuscito a organizzare un calendario di eventi e appuntamenti davvero interessante, forte anche di collaborazioni con al-

tri enti e aziende del territorio. Collaborazioni che all’interno del campus del Pionta non riguardano esclusivamente i canali uffi ciali accademici ma an-che la componente studentesca. È il caso dell’asso-ciazione The Dreamers, che anche quest’anno ha collaborato ed è stata parte attiva all’interno della sesta edizione del Festival Italiano del Cinema Sociale, tenutosi ad Arezzo dal 17 al 24 novembre e organizzato dal Cesvot Delegazione di Arezzo. L’associazione, che proprio in questi giorni ha festeg-

giato il primo anno di attività, è nata e si è sviluppata all’interno del campus del Pionta.

«Siamo studenti iscritti al corso di laurea Letteratura Arte e Spettacolo – spiega Giorgia Cocchi, presidente dell’associazione di volonta-riato. Durante questo anno abbiamo cercato di realizzare incontri che fossero legati al mondo del cinema. Quattro gli appuntamenti ospitati all’inter-no dell’Università, ai quali hanno partecipato per-sonaggi del mondo del cinema e del teatro, registi di documentari, nomi come l’attore Alessio Boni o Salvatore Striano, attore in Cesare non deve morire dei fratelli Taviani. Inoltre, sempre per quanto ri-guarda le iniziative portate avanti da The Dreamers, la collaborazione con il Festival Italiano del Cinema Sociale, dopo l’esperienza della scorsa edizione, è stata una conferma che ci ha fatto molto piacere».

Di cosa vi siete occupati all’interno dell’orga-nizzazione del festival?

«Il nostro principale lavoro è stato di far parte e gestire la giuria popolare del festival – prosegue Laura Pascu, volontaria dell’associazione, – una giuria composta oltre che da universitari anche da studenti delle scuole superiori, volontari di varie as-sociazioni e infi ne i detenuti del carcere di Arezzo. Inoltre abbiamo pure organizzato un workshop for-mativo per i giurati, dal titolo 100 anni di cinema in 60 minuti».

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

L’incontro era aperto a tutti, come è nata l’idea e come è stata strutturata?

«Preparare il workshop – aggiunge Laura – ci ha impe-gnato per circa due settimane, abbiamo scelto una selezione di fi lm tra i più signifi cativi, secondo noi, nella storia del cinema, cercando di coprire i principali movimenti cinema-tografi ci. Dopo aver montato scene e pezzi di fi lm da ripro-porre durante il workshop, ab-biamo scelto tra i nostri volon-tari due ragazzi che affrontassero anche aspetti più tecnici della cinematografi a».

Data la collaborazione con il Festival Italiano del Cinema Sociale i fi lm scelti per il workshop riguar-davano o almeno toccavano tutti tematiche sociali. Per esempio Colazione da Tiffany.

«Esattamente – spiega Giorgia - un fi lm simbolo degli anni Sessanta ma che a nostro modo di vedere rappresenta anche una rivoluzione nel modo di con-cepire la donna. Tra l’altro la donna sarà protagoni-sta della nostra prossima iniziativa».

Di che cosa si tratta?«Abbiamo organizzato un percorso sulla fi gura

della donna grazie alla collaborazione e alla dispo-nibilità della professoressa Patrizia Gabrielli, do-cente di Storia Contemporanea e Storia di Genere dell’Università di Siena. Un ciclo di incontri dal tito-lo Donne: fra cinema e storia, il primo appuntamento si svolgerà il 9 dicembre e riguarderà le donne in tempo di guerra e in particolar modo sotto il regi-me fascista. Gli altri incontri proseguiranno ad anno nuovo».

Per chi volesse avvicinarsi all’associazione The Dreamers o semplicemente saperne di più può di-ventare fan della pagina Facebook oppure collegarsi al blog su www.thedreamersar.blogspot.it.

SITÀ ARETINA NEMA

di LucaPiervenanzi

i volontari dell’associazione The Dreamers con i registi di “Et in terra pax” Matteo Botrugno e Daniele Coluccini

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

ario Caruso voce, chitarra e basso e Nicola Cigolini voce e batteria, sono un duo nato nell’in-verno del 2012. Già amici di vecchia data tra birre e cheeseburger, mettono su una band volen-do sperimentare un blues proveniente dalla parte meridionale degli Stati Uniti

d’America, direttamente dai campi di cotone proiet-tato fi no ai giorni nostri, nella realtà del nostro Paese. Di fatti proprio perché europei e arrabbiati, il genere è reinterpretato interamente in italiano e con sonori-tà moderne. Due persone per un blues rock viscerale, questi sono i Samcro. Mario e Nicola hanno fatto uscire un ep autoprodotto di nove brani, dal titolo Terrestre.

Qual è il signifi cato del vostro nome?«Il nome in sé per sé ha già un senso di duo, infatti

lo si pronuncia in due battute: Sam-cro. Ci siamo ispirati al nome di una banda di bikers di un noto te-lefi lm americano, e manco a farlo apposta, abbiamo citato lo Zio Sam che sapete tutti cosa è, e il famige-rato Cro, quello del bonifi co, che in Italia non arriva mai. Il nome è quindi emblema di ironia, in tutto e per tutto, a partire da cosa signifi ca a chi lo rap-presenta. Due uomini, non proprio in forma e con lunghe barbe e sporgenti terrazze addominali».

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BLUES GARAGE ROCK? SAMCRO!di Lucio

Massai

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STEVE JOBSSTEVE JOBS

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

Le vostre infl uenze musicali?

«Nascono dal blues del-la schiavitù nera dei cam-pi di cotone degli Stati Uniti, fi no al garage rock suonato nella decadente Italia. Sì, entrambi sono generi che delineano un certo odio, chi più di clas-se chi più irruento, sono anche le nostre due facce. Io, chitarrista cantante, infatti, totalmente im-merso in blues, jazz anni Venti, bebop, fusion, e la faccia opposta del batterista che ama più un rock moderno. Inutile dire che il binomio, blues-garage rock è stato un fulmine a ciel sereno».

Da quali esperienze musicali venite?«Entrambi veniamo da molte esperienze nella sce-

na musicale aretina. Al momento io sono totalmente immerso nei Samcro, ma tuttavia porto avanti un progetto solista in cui incido brani auto-prodotti presso il mio studio e li sparpaglio per il mondo senza apparente scopo di lucro, a fi anco di ciò fac-cio parte anche di un progetto acustico, Marino & Caruso, con un amico. Facciamo cover dagli anni Cinquanta in poi, per pura passione. Nicola invece suona la batteria nei Samcro e il basso nei Digitale Purpurea e nei Lacura».

Progetti futuri?«Il futuro della band, della nostra musica, dipende

tutto da quanto tempo e interesse gli dedichiamo in questo presente. A volte dobbiamo fare tanti sacrifi -ci, subire tante cose che non dovrebbero esistere, ma tutto questo è pane per i nostri denti, tutto questo

è parole per i nostri testi e note per i nostri spartiti. I nostri progetti futuri, forse è meglio chiamarli i nostri sogni, sono quelli di farci apprezzare e seguire in Italia da operai, padri di famiglia, vedove e disoc-cupati, e negli Stati Uniti da tutta la popolazione afroamericana, e poi se vogliamo, anche nel resto del Mondo. È come se si fossero incrociate le strade, e noi ci siamo esattamente dentro. Oltre ad amare la nostra musica, vogliamo creare qualcosa di cultural-mente e socialmente utile, giusto e libero».

Siete stati selezionati per la compilation “Spettinami!”: cosa ne pensate dell’iniziativa?

«Già il nome direi che ci piace, il verbo “spettina-re” da qualche tempo a questa parte inizia a essere sulla bocca di qualche nostro fan, quindi mai nome fu più azzeccato. Ci fa molto piacere soprattutto condividere una cosa tutti insieme, con tutti gli altri artisti di Arezzo, e di veramente validi ce ne sono. Credo sia una gran bella cosa, tutti uniti, accendia-mo gli ampli e... spettiniamo».

[email protected]

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

IL GIRO DELLE BOTTEGHE

IL COLLASSO DELLE QUATTRO RUOTE

uesta settimana ci siamo leggermente allontanati dal cen-tro storico, per son-

dare il terreno delle concessiona-rie automobilistiche, settore che denuncia ormai da tempo una gravosa crisi. Abbiamo fatto due chiacchere con i titolari dell’Au-toSaab, di via Morse (zona Pratacci) rivenditori del marchio Saab, e dell’usato in genere di me-dia e grossa cilindrata.

Come è nata la vostra espe-rienza in questo settore? E come si sta sviluppando?

«La nostra azienda nasce nel 2008 nelle vesti di concessiona-ria Saab, uffi cialmente eravamo una piccola succursale di Firenze, poco dopo abbiamo deciso di ampliare il nostro raggio di azio-ne affi ancando anche il reparto offi cina, un salone espositivo più ampio e il commercio dell’usato.

Fondamentalmente la maggior parte del commercio è rivolta alle auto usate, il cliente cerca sempre di più mezzi a chilometri zero e semestrali. Anni fa il nostro tar-

get medio aveva un potere di ac-quisto che si aggirava intorno ai 20.000 euro, adesso è utopia. In conseguenza abbiamo registrato anche un notevole calo nelle ven-dite, esprimendosi in percentuale direi che negli ultimi due anni si è dimezzato del 50%».

Per sopravvivere? «Bisogna fi delizzare ancor di

più il cliente, attraverso una serie di servizi che nel regime a piena vendita non sarebbe stato possibi-le offrire, come ritirare a domici-lio le auto in riparazione.

Adesso il proprietario di un auto decennale si reca in offi cina per fare il cambio dell’olio e i con-trolli di routine, non per compra-re un mezzo nuovo».

Quanto incide la pressione fi -scale sulla vostra azienda?

«Siamo un’azienda composta da tre soci di capitale e quattro dipendenti a carico, a causa della crisi per alcuni mesi abbiamo do-vuto rinunciare al nostro stipen-dio, salvaguardando quello dei dipendenti.

Il sistema fi scale del nostro

Paese è un autentico fallimento, lo Stato ci danneggia con il 60% di imposte, e un dipendente costa mensilmente all’incirca tremila euro.

Tutto ciò non aiuta il commer-cio in generale, ma settori come il nostro che non rappresentano bisogni primari sono i primi a scontarne le conseguenze».

di Giacomo Manneschi

Q

ti accompagnano in città (e a ballare!)

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ti accompagnano ti accompagnanoin città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

Natale 2013consegna regali

in città, in Italia e nel mondo

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135 DICEMBRE 2013

Volley ArezzoVolley Arezzo

continua a pag. 14

in copertinain copertina

l Volley Arezzo sta collezionando grandi successi. Si sta muovendo con passi da gigante nel mondo della pallavolo, portando alta la bandiera della nostra città. Con una squadra maschile di Serie C che primeggia all’interno della categoria e un settore giovanile che permette agli atleti di crescere spor-tivamente in modo sano, la pallavolo targata Volley Arezzo ha iniziato la propria stagione nel migliore dei modi. Gli ingredienti ci sono tutti: un ambiente educativo, giocatori preparati e determinati, obiettivi

ben chiari e tanta passione per lo sport. «La stagione è partita benissimo sotto tutti i punti di vista – racconta Luciano Berni, vicepresidente della

società. – La squadra maschile di Serie C sta portando a casa grandi risultati. Sette vittorie in sette partite con un solo set perso nel match della scorsa settimana. Sono tre anni che questo gruppo arriva ai play-off e l’anno scorso non ce l’abbiamo fatta per un soffio, inciampando proprio sull’ultimo ostacolo. Per adesso

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14 5 DICEMBRE 2013

stiamo lavorando bene grazie anche alla pre-senza di allenatori di ottimo livello, che sosten-gono i nostri atleti sia sotto il profilo tecnico sia sul piano della crescita personale». La Serie C può infatti contare su un gruppo di giocatori compatto e coeso, che durante l’estate è sta-to ulteriormente rafforzato da alcuni inserimenti strategici, provenienti da categorie superiori, che stanno ampiamente contribuendo a que-sto tappeto di vittorie.

Non possiamo non citare l’ex Chiusi Giacomo Bastianini, l’aretino doc Stefano Maggini e Filippo Scortecci, cresciuto nel Volley Arezzo – continua Berni. – Sono tutti giocatori con alle spalle diverse esperienze in Serie B, di ca-rattere e ben strutturati dal punto di vista fisico, che aiutano e aggiungono valore alla squadra».

Ma ciò che veramente colpisce del Volley Arezzo è l’obiettivo che da anni persegue tenacemente; un obiettivo che esce dai confini del campo da gioco per raggiungere il cuore degli aretini, ricordando che a muovere lo sport è prima di tutto la passione di chi lo vive.

«Il Volley Arezzo, il Saione Pallavolo e il Rigutino Volley sono tre società mosse da un desi-derio comune: far riscoprire agli aretini il piacere della pallavolo – spiega il Vicepresidente. – Il volley è una delle poche realtà sportive aretine che primeggia nel proprio campo. Eppure spesso la gente preferisce leggerne sui giornali che godersi il vero spettacolo della pallavolo. Stiamo raccogliendo grandi soddisfazio-ni e siamo contenti che il nome di Arezzo cominci a dire la sua anche fuori dalla provincia, ma vorremmo vedere più partecipazione, riuscendo magari a riempire il PalaItis dove giochiamo gli incontri casalinghi».

Un desiderio più che legittimo se teniamo in considerazione il fatto che il Volley Arezzo potrebbe tentare il grande salto. «Lavoriamo per raggiungere un duplice traguardo: riuscire ad avvicinare e formare un nume-ro sempre maggiore di giovani perché abbiano l’opportunità di crescere in modo sano, e approdare in B2. È nostra intenzione cercare anche una qualche forma di sostegno economico, perché i costi di una Serie B sono impegnativi e sfiorano livelli semi-professionistici. Entrare nel circuito nazionale gioverebbe inoltre alla città portando movimento e benefici, ad esempio al turismo e al sistema alberghiero. Finora ciò che abbiamo costruito lo abbiamo fatto contando unicamente sulle nostre forze, mossi dall’amore per lo sport».

Un amore per cui il Volley Arezzo si batte da sempre.

Una Serie C maschile che procede a gonfie vele e tanta voglia di promuovere lo sport fatto con il cuore

Volley Arezzo: riscopriamo la pallavolo

di Elettra Fiorini

[segue da pag. 13][segue da pag. 13]

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Page 15: Il Settimanale di Arezzo 173

155 DICEMBRE 2013

posto: Judo Ok Arezzo e Chimera Lotta posto: Judo Ok Arezzo e Chimera Lotta Il primo posto del podio di novembre se

lo dividono due società: il Judo Ok Arezzo e la Chimera Lotta. Particolarmente impor-tante è stata l’affermazione dell’Ok Arezzo

che, dopo quattro anni di digiuno, è tornato a vincere il JudoGiocando, manifestazione regionale sviluppata su quattro gare in cui i giovani judoki di tutta la Toscana si sono sfidati. Per la società aretina si è trattato di un vero e proprio dominio, perché si è aggiudicata il primo posto nella categoria Ragazzi con Filippo Soresi e, ad-dirittura, i primi due posti nella categoria Fanciulli, con William Santini e Luca Lombardi. La Chimera Lotta ha invece partecipato al Campionato Toscano di lotta stile libero. Tra i Giovanissimi sono arrivate ben sei medaglie d’oro con Riccardo Andrei, Nicola Fiumi, Matteo Nicosia, Mattia Paionni, Riccardo Paionni e Francesco Stopponi, un argento con Carlo Storri e un bronzo con Alessandro Glave; tra i Senior Riccardo Glave si è aggiudicato il tito-lo, mentre Filippo Trombetta ha concluso con un ottimo terzo posto.

posto: Benedetta Cuneoposto: Benedetta CuneoBenedetta Cuneo torna con

una bella medaglia d’argento dalle Gymnasiadi, il campio-nato mondiale studentesco in

programma a fine novembre a Brasilia (Brasile). L’atleta aretina, in forza all’Atletica Firenze Marathon, si è confermata tra le migliori al mondo nel salto triplo, arrivando seconda con un ottimo salto di 13,27 metri, preceduto solo da quello della brasiliana Soares.

posto: Andrea Corsi e posto: Andrea Corsi e Alessandro Dragoni, soft dartAlessandro Dragoni, soft dart

Il soft dart aretino si conferma su altissimi livelli. Dal 15 al 17 no-vembre, a Trevi, le finali del cam-

pionato nazionale doppio di Serie B hanno visto un autentico dominio della città di Arezzo, con due coppie di atleti capaci di piazzarsi ai primi due posti assoluti della classifica.

Ad aver centrato il tricolore sono stati Andrea Corsi e Alessandro Dragoni, che in una fina-le tiratissima hanno avuto la meglio sui loro avversari e compagni di squadra Samuele Dini e Milo Cutini, stabilen-do un primato senza precedenti: è la prima volta che una coppia di aretini riesce a ottenere il titolo di campione nazionale.

Marco Cavini

1°1°

2°2°

3°3°

IL PODIO DI NOVEMBRE

Tante belle vittorie per i giovanissimi del judo e della lotta

Chimera Lotta

Judo Ok Arezzo

il soft dart aretino

Page 16: Il Settimanale di Arezzo 173

16 5 DICEMBRE 2013

è gente che, se ricevi uno schiaffo, te la fanno passare come se fosse una carezza data con più velocità. E c’è gente, vedi il presidente Ferretti, che se pareggi due partite di fila in zona

Cesarini, ti fa credere di essere soddisfatto, con tan-to di comunicato, dell’operato della squadra e del proprio allenatore. Ma qua, forse, più che di punti di vista stiamo parlando di tentativi di difendere ciò che si è scelto ma che non sta producendo i frutti sperati.

Quasi al giro di boa del campionato, il vascello amaranto che si immaginava navigasse a vele spie-gate, in realtà si sta perdendo in mezzo all’oceano della confusione e il vecchio adagio che “non esi-ste vento favorevole per chi non sa dove andare” calza alla perfezione.

Pistoiese a + 5, Foligno che tiene botta e Pianese che ci precede. Mezzanotti e dintorni iniziano a sta-re come d’autunno sugli alberi le foglie. Doveva es-sere uno squadrone capace di vincere sottogam-ba il campionato. Doveva. Vedremo e speriamo.

Francesco DISANTO Scaltro e vispo, l’ex

Scandicci si sta rivelan-do una lieta sorpresa

nel centrocampo ama-ranto. Possiede dei limiti

ma spesso riesce a nasconderli bene e altrettan-to spesso esce dal campo dopo aver fornito una prestazione convincente. Contro il Foligno salva la baracca segnando, in mischia, il gol che non ripor-

ta il sereno, ma almeno fa smettere di piovere sulla testa di Mezzanotti.

Andrea CARMINUCCI L’ex Sambene-

dettese, è un classe 1995, e va ricordato. Oltretutto rappresen-ta l’Arezzo nella Nazionale di categoria. Per cui si tratta di un talento, potenziale prospetto da preser-vare e anzi cercare di mettere nelle condizioni mi-gliori per dare il meglio di sé. Spesso i giovani vanno aspettati, gli va dato il tempo di migliorare anche attraverso prestazioni sottotono. I fischi e i mugugni non gli giovano di certo.

Adnane ESSOUSSIImmaginate di es-

sere nel Sahara senza acqua ma indossan-do un piumino d’oca. Bello da vedere ma utilità poca.

Capirete l’involuzione occorsa nelle ultime gior-nate al buon Adnane; da bomber scelto delle pri-me giornate si ritrova nel ruolo di attaccante che, se la difesa tiene, ti garantisce lo zero a zero.

Teso, impacciato, avulso, irrico-noscibile insomma. Si è un po’ per-so e va ritrovato, anche perché era l’unico a coprire le magagne.

Luca Stanganini

C’

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Page 17: Il Settimanale di Arezzo 173

175 DICEMBRE 2013

ecine di appuntamenti, centi-naia di soci coinvolti, migliaia di partite giocate. Con l’anno che sta volgendo al termine, per il Circolo Tennis Giotto è giunto il

momento di tracciare il bilancio dell’attivi-tà sociale svolta nel corso del 2013.

A ripercorrere l’ultima stagione sono i consiglieri Riccardo Boncompagni e Filippo Niccolai che, in qualità di promo-tori e organizzatori degli eventi del Giotto assieme a Paolo Bigoni, si dichiarano pie-namente soddisfatti della dimensione aggregativa e sociale vissuta dal circolo aretino.

«È stato un anno ricco e intenso – af-fermano, – con tanti eventi, tornei, feste e appuntamenti che hanno coinvolto i nostri 460 soci e le loro famiglie. Il Giotto è diventato un luogo di aggregazione per centinaia di persone che si ritrovano negli ambienti del circolo, partecipano con entu-siasmo alle attività proposte e mantengono viva e forte la dimensione sociale».

Tra gli eventi più sentiti c’è il trofeo sociale di tennis, una manifestazione che ha coin-volto un centinaio di atleti e a cui manca solo di giocare la finale tra il presidente Luca Benvenuti

e Alberto Donati. È invece arrivato al termine il torneo “L’estate sta finendo”, un’iniziativa che ha visto trionfare la squadra con capitan Roberto Tiezzi, Andrea Nencioli, Francesco Pascuzzi e Mario Polvani. Ad arricchire l’attività sportiva sono state le prime Olimpiadi del Giotto, un evento che ha messo alla prova i soci in 12 diverse discipline spor-tive, i tornei di beach tennis e, soprattutto, i Runners, un gruppo di mara-toneti che coltivano la comune passione per la corsa. Il fiore all’occhiello di quest’anno è stata però la “24 Ore” di tennis dedicata a Carlo Pini, un evento che ha visto sfidarsi ininterrottamente 48 tennisti nell’arco di tutta una giornata. «Questa iniziativa – aggiungono Boncompagni e Niccolai, – verrà riproposta il 27 e 28 luglio 2014, ampliata anche agli altri circoli cittadini e con una “12 Ore” riservata a bambini e ragazzi».

Il Giotto non vive solo di sport e, a confermarlo, vi sono le tante cene, feste a tema e serate danzanti organizzate nei rinnovati locali della club house, che da qualche mese offre alle famiglie anche un servizio di baby sitting. A febbraio è invece in programma la settimana bianca, mentre – grande novità del prossimo anno – è la creazione di un gruppo di teatro a cura di Laura Masini. Tutte iniziative che sembrano promettere un bel 2014 per tutti i soci del Ct Giotto.

D

i Runners del C.T. Giotto

C.T. Giotto, un circolo per decine di eventi

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Page 18: Il Settimanale di Arezzo 173

18 5 DICEMBRE 2013

a iniziato la pratica delle arti marziali circa dieci anni fa all’interno della scuola Zen Shin Club Kung Fu, guidata dal maestro Hermann Di Mauro, e

si distingue subito per grande volontà e talento. Dopo pochi anni comincia a collezionare le prime vittorie a livello nazionale nel Sanda e nella Kick Boxe cinese. Nel Sanda passa professionista e ad aprile 2013 il primo incontro per il titolo europeo professionisti contro Davide Vicini viene interrotto per una ferita al sopracciglio. La sua prepara-zione continua sotto l’attenta guida di Di Mauro e il 16 novembre, ad Arezzo, conquista il titolo europeo professioni-sta di Kick Boxing della I.T.K.A., vincen-do contro Manuel Scorpioni. Tutto que-sto, unito a grande grinta, volontà e abnegazione, è Sokol Jakini, 27enne albanese ma aretino di adozione, che

a metà novembre è diven-tato campione europeo di kick boxing.

«È stata un’emozione più unica che rara. Ho vinto il ti-tolo nella mia città adottiva, con tutto il pubblico che mi sosteneva: è stato bellissimo. – Queste le parole di Jakini, che ha poi continuato: – All’inizio ero mol-to teso, sentivo addosso tutta la respon-sabilità e la pressione, così ho effettuato una prima parte di incontro soffrendo un po’ la tecnica e la velocità del mio av-versario. Poi, però, ho preso il ritmo e mi sono scrollato via la tensione, cercando di pensare solo a ciò che dovevo fare per vincere. Applicando questi concet-ti, mi sono concentrato solo sul match e ho chiuso l’incontro nel secondo round, dove ho mandato al tappeto il mio av-versario.

Adesso l’obiettivo è mantenere la cin-tura di campione il più a lungo possibile: voglio difendere il titolo entro sei mesi, poiché sto bene fisicamente e psicologi-camente e mi sento nel pieno delle forze. Sono certo che con il duro lavoro in pale-stra, seguendo i consigli dei miei allenatori e con la solita grinta e voglia di fare, la riconferma del titolo potrà essere un tra-guardo raggiungibile».

H

Sokol Jakini: il tempo è adessoIl campione europeo di kick boxing racconta

il suo successo internazionale

di Alessio Segantini

Page 19: Il Settimanale di Arezzo 173

195 DICEMBRE 2013

ento nuovi atleti in pochissimi mesi. Questa prima parte di stagione ha sorpreso la Scuola Basket Arezzo che, dai 250 cestisti dello scorso anno, si è ora portata alle soglie delle 350 unità, con un inaspettato aumento di giocatori in tutte le categorie. Una delle squadre maggiormente rinnovate è quella degli Scoiattoli 2006 del Minibasket “Nova Verta”, formazione che ha visto quasi raddoppiare i propri

bambini con tanti nuovi ingressi. Guidato dall’esperienza dell’istruttore Paolo Bruschi, il vec-chio gruppo degli Scoiattoli ha accolto con gioia e entusiasmo tutti i nuovi compagni, integrandoli rapidamente e facendoli sentire parte importante del-la loro squadra.

Alla base di questo successo vi sono le modalità di allenamento utilizzate nel Minibasket “Nova Verta” che, puntando esclusivamente sul gioco e sul diverti-mento, permettono a ogni piccolo atleta di appassionarsi alla pallacanestro e allenarsi in un ambiente costruito a misura di bambino.

«Poca teoria e tanto divertimento ci hanno permesso di aggregare un bel numero di bambini – spiega Bruschi. – Gli Scoiattoli sono nati nel 2006 e sono ancora molto piccoli, dunque non insegniamo loro le tecniche e le tattiche del basket, ma lavoriamo esclusivamente perché possano conoscere il loro corpo e crescere armoniosamente attraverso un’attività motoria e esercizi con la palla per migliorare la corsa, la coordinazione e i riflessi. Con questi semplici strumenti permettiamo ai nostri giovani atleti di esprimersi e trovare la loro di-mensione giocando con tanti amici, praticando un’attività sana e appassio-nandosi alla pallacanestro».

Oltre all’attività ludico-motoria svolta nella palestra di San Lorentino, i 16 bambini degli Scoiattoli hanno già avuto modo di confrontarsi pure con i co-etanei di altre società. In uno dei primi appuntamenti stagionali la squadra ha giocato contro la Mens Sana Siena una bella partita che, rigorosamente senza punteggio e senza alcun agonismo, ha visto tanti piccoli cestisti vivere le gran-di emozioni della prima gara di una carriera che li vedrà, un giorno, difendere i colori della prima squadra della Sba.

C

Scoiattoli, tanti bambini nuovi per un’unica passioneI piccoli atleti del 2006, guidati da Paolo Bruschi, sono la

testimonianza della crescita della Sba

Roster SCOIATTOLI 2006

Matteo BiondiniDamiano CheliDavide Ciuffoni

StanghiniEdoardo CrescioliGiorgio Di GangiAlessandro Dini

Francesco FantacchiottiGabriele Garbinesi

Mattia LanucciNicola Luatti

Leonardo MorettiGabriele PanarielloFrancesco Pasquini

Matteo PolveriniMichele TaviniMirko Vagnuzzi

Page 20: Il Settimanale di Arezzo 173

20 5 DICEMBRE 2013

ome nell’ambiente terrestre il neonato ha bisogno del genitore per imparare a camminare, così in quello acquatico è importante l’esempio del genitore per imparare a nuotare. Questo è uno dei punti fermi che la Chimera Nuoto ha inserito nella propria didattica nei corsi di nuoto neonatali, rivolti a bambini da 0 a 3 anni. Organizzati presso il Centro Sport Chimera, i corsi di nuoto baby hanno come princi-

pale obiettivo lo sviluppo della sicurezza in acqua del bambino che, già a po-chi mesi, impara a galleggiare e a muoversi in piscina: per raggiungere questi scopi viene utilizzato il Metodo Giletto, una metodologia certificata che ga-rantisce l’apprendimento del nuoto in età precoce. Tutto questo nel nuoto ne-onatale avviene con la presenza costante e rassicurante del genitore, che sta in acqua con il figlio e funge da stimolo e supporto all’apprendimento. Uno dei punti di forza del Metodo Giletto è proprio il rapporto bambino-genitore che si crea nell’acqua, con il neonato che può contare su una relazione serena e costruttiva che gli permette di sentirsi a proprio agio anche in un ambiente diverso da quello terrestre. «L’acqua abbraccia il bambino – spiega Marco Magara, direttore tecnico della Chimera Nuoto, – e consente una comunica-zione efficace che rende il rapporto con il genitore sincero, lineare e diretto: in piscina si ricrea la triade genitoriale ed è per questo che il nuoto baby coin-volge l’intera famiglia».

Superati i tre anni, per il bambino si prospetta una doppia strada: o prose-gue la scuola nuoto autonomamente nei laboratori acquatici o rimane nei corsi con il genitore fino a 6 anni.

La seconda possibilità è una delle novità di questa stagione, con i corsi dedicati a genitori e figli per imparare a nuotare insieme. In questo caso il ruolo dell’adulto sarà ancora più importante perché, con l’avanzare dell’età del bambino, deve essere un vero e proprio esempio in acqua e deve dun-que saper galleggiare e padroneggiare le più basilari tecniche del nuoto. Per permettere a tutti i genitori di essere in grado di svolgere questo compito, la Chimera Nuoto organizza per ogni corso sei lezioni di nuoto gratuite rivol-te esclusivamente alle mamme e ai babbi dei bambini iscritti nella società aretina.

CLa Chimera Nuoto mette in vasca

bambini e genitori

Per ottenere tutte le informazioni necessa-

rie è possibile recarsi alla segreteria del Centro Sport Chimera in viale Gramsci 7, chiamare lo 0575/35.33.15, inviare un sms al 347/42.49.641 o scrivere una mail a [email protected]

Page 21: Il Settimanale di Arezzo 173

21IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

arte e i giovani, il concorso fotografi co nazionale partito a maggio scorso e dedicato al rapporto tra il mondo dell’arte e la realtà giovanile, darà vita a un doppio evento sa-bato 7 dicembre, alle ore 17, presso il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo.

In questa occasione verranno infatti premiati i primi tre classifi cati di un percorso organiz-zato da Soprintendenza BAPSAE di Arezzo in collaborazione con l’associazione fotografi ca Imago, che ha visto la partecipazione di oltre 70 fotografi provenienti da tutta Italia, e sarà presentato il calendario 2014 stampato in edizione limitata, contenente i tredici migliori scatti pervenuti.

In contemporanea sarà inaugurata una mostra collettiva, visitabile in orario di museo con ingresso gratu-ito fi no al prossimo 29 dicembre, in cui verranno esposte trentacinque opere scelte dalla giuria su oltre 400 immagini arrivate.

«Visto il positivo esito del concorso – spiega Agostino Bureca, dirigente della Soprintendenza BAPSAE di Arezzo – ci proponiamo di riprenderlo nel 2014 e di renderlo un appuntamento tematico a cadenza an-nuale, attraverso il quale fotografi di tutto il Paese possano confrontarsi ed esprimersi intorno a tematiche e fenomeni culturali ai quali siamo particolarmente sensibili».

I primi tre classifi cati del concor-so sono in ordine: Marco Zurla, Claudia Sicuranza e Nicol Guerra.

Gli autori inseriti nel ca-lendario sono invece: Claudio Braccini, Stefano Casalini, Michela Decembrini, Fabio Del Ghianda, Stefano Del Pianta, Giancarlo Feltri, Nicol Guerra, Beatrice Mancini, Claudia Sicuranza, Domenico Ulissi, Antonella Zito, Marco Zurla.

Per concludere, questo è l’elenco degli autori in mostra all’interno del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo: Claudio Braccini, Stefano Casalini, Michela Decembrini, Fabio Del Ghianda, Stefano Del Pianta, Giancarlo Feltri, Giovanni Firmani, Alessandro Follo, Mario Gentili, Nicol Guerra, Beatrice Mancini, Elisa Modesti, Emanuele Perucca Orfei, Silvia Pezzola, Marco Poggi, Roberto Sabatini, Claudia Sicuranza, Domenico Ulissi, Gaia Vettori, Antonella Zito, Marco Zurla.

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Page 22: Il Settimanale di Arezzo 173

22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

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uattro sculture raffi guranti cavalli rampanti, a fare da biglietto da visita per chi arriva nel centro città dai principali punti di accesso. Un’idea manifestata dal sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani e già concretizzatasi a metà, grazie anche all’intervento di privati.

Dopo l’opera inaugurata il 6 maggio 2011 nella rotatoria d’intersezione tra via Tarlati, via Pietri e la viabilità di servizio dei nuovi parcheggi scambiatori, lo scorso 28 novembre è stata infatti presentata una seconda scultura nella rotonda alla fi ne di via Petrarca, donata dalla fa-miglia Tanganelli per ricordare Franco – noto medico aretino – nel decennale della scomparsa.

Sempre secondo il sindaco ben presto anche altri due ingressi saranno connotati da altrettante sculture che rappresentano l’animale dello stemma comunale. Piazza della Stazione e la fi ne di via Crispi sono, al momento, i luoghi più papabili.

Entrambe le opere già collocate sono imponenti statue in rame dell’artista bolognese Nicola Zamboni, un autore che grazie alla fortunata mostra Umanità, presentata assieme a Sara Bolzani nel settembre 2010 nel chiostro del Palazzo Comunale, ha conquistato gli aretini con i suoi lavori di grande impatto visivo ed emozionale.

Zamboni è celebre da oltre quarant’anni per le sculture, soprattutto di carattere sociale, destina-te alla collettività. Nel 1970 inizia una produzio-ne di opere di notevoli dimensioni che nel corso degli anni sono state posizionate nei parchi e nei luoghi pubblici del territorio di Bologna. Nel 1988 esegue una scultura per la città di Mito in Giappone, che gli apre le porte a committenze in Argentina, Australia, Brasile, Cile e Perù.

Il bolognese ha insegnato per sette anni all’Ac-cademia di Belle Arti di Brera (MI) e lì ha in-contrato, nel 1997, la monzese Sara Bolzani, dando inizio a un sodalizio che ha portato alla realizzazione di molti altri capolavori, tra i quali si ricorda il monumento a Guglielmo Marconi per il Comune di Sasso Marconi (BO).

Se nella produzione giovanile i materiali uti-lizzati erano in prevalenza cemento, pietra, mar-mo, terracotta e legno, dal 1995 il rame è diven-tato l’elemento prediletto di Zamboni, grazie al quale ha trovato un nuovo linguaggio fi gurativo, sempre distinguibile e peculiare, evidente anche nei cavalli di Arezzo.

La scultura di via Petrarca, in particolare, con-tribuisce a riqualifi care una zona che chiede da

ALLA FINE DI VIA PETRARCA COLLOCA

I CAVALLI DI A

di Marco Botti

Q

Page 23: Il Settimanale di Arezzo 173

23IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

OCATA UNA NUOVA OPERA DI NICOLA ZAMBONI

I AREZZO

tempo – attraverso i commercianti e i residenti – mag-giore sicurezza e decoro, per diventare il vero e proprio accesso al centro storico da ovest, anche dal punto di vista turistico. Ancora c’è molto da lavorare, soprattut-to sul fronte del verde pubblico, tuttavia l’opera che adesso campeggia sulla rotatoria può rappresentare un buon inizio.

AREZZO E LE SUE VALLATEIn un libro le tradizioni culinarie

di un intero territorio

Lunedì 2 dicembre è stato presentato, nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, alla presen-

za degli autori, del presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, dell’assessore del Comune di Arezzo Paola Magnanensi e del giornalista enoga-stronomico Claudio Zeni, il volume Arezzo e le sue Vallate. Storia, arte ed enogastronomia di un terri-torio tutto da gustare (Edizioni Accademia Italiana Gastronomica Storica).

Il libro è frutto dell’amicizia e del lavoro di squa-dra di tre professionisti del settore: Mario Giorgio Lombardi, docente di Scienze della Formazione di Economia Turistica e Alberghiera, Roberto Lodovichi, presidente dell’Associazioni Cuochi di Arezzo e presidente dell’Ordine Internazionale dei discepoli d’Auguste Escoffier Regione Toscana, e Rossana Del Santo, direttrice editoriale del noto sito Coquinaria.it, nonché docente di Scienze della Trasformazione Alimentare, ricercatrice e studiosa delle tradizioni gastronomiche. Un viaggio nell’ec-cellenza culinaria delle quattro vallate aretine – cor-redato di numerose fotografie prove-nienti dall’archivio dello stesso Lombardi – svelato al lettore da oltre 250 ricette della tradizione locale fruibili grazie all’esperienza professionale di una cin-quantina di ristoratori e cuochi.

Cecilia Falchi

Page 24: Il Settimanale di Arezzo 173

24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

inisce in bellezza Donne allo specchio. Svelarsi tra corpo e mente, la serie di mostre di pittura e fotografi a curata da Marco Botti per il Centro benessere “Corpo e Mente” di via Tanucci (zona Pantano) ad Arezzo. Giovedì 5 dicembre, a partire dalle 19.30, inaugura la personale di Elisa Zadi, che per il progetto artistico presenterà opere dove le sue donne si fondono con l’ambiente, da qui il titolo Tracce

d’umana natura. Elisa Zadi, aretina di nascita e fi orentina d’adozione, porta sulla tela le impronte del creato che vengono

trasformate dai colori e dal corpo che le accoglie: «La natura mi ispira continuamente – confessa, – ne rac-colgo e ne registro le sensazioni che poi traduco nelle mie opere, anche se poi non eseguo direttamente una

pittura di paesaggio ma riporto queste emozioni in altre forme». Segnalata recentemente dal critico Giovanni Faccenda fra gli artisti emergenti nel Catalogo

dell’Arte Moderna n. 49 edito da Mondadori, la Zadi è una delle artiste fi gurative più talen-tuose e apprezzate del panorama toscano contemporaneo.

Un’ulteriore e intensa ricerca è quella portata avanti per la mostra aretina, dove la fi gura femminile – lei stessa – è sempre al centro. Con tocco elegante Elisa si scopre, dipingendosi di fronte a una sorta di immaginario specchio rivelatore, in grado di metterla a nudo sotto tutti i punti di vista.

In esposizione opere singole, dittici e trittici che la sapienza della pittrice incornicia a ambiente prediletto di indagine psicologica della donna, mentre tiene per mano piante e oggetti e il suo corpo contempla foglie che, come

tracce d’umana natura appunto, sono parte inscindibile dei moti in-teriori dell’anima.

Il risultato fi nale è una cifra stilistica in cui non sono solo i gesti e le espressioni degli autoritratti a parlare dei sentimenti, ma anche il resto dell’universo si eleva a simbolo del contenuto e ne diventa parte.

Il vernissage della nuova esposizione, che sarà visitabile fi no al 21 dicembre, è a ingresso gratuito e vedrà molte sorprese, anche per rin-graziare il pubblico che ha già risposto con entusiasmo alle altre mo-stre nell’iniziativa, quelle conclusesi con successo di Elisa Girelloni,

TRACCE D’UMANL’ARTE DI ELISA ZADI PER IL GRAN FINALE DARTISTICO “DONNE ALLO SPECCHIO”

FSegnalata recenteme

dell’Arte Moderna n. atuose e apprezzate

Un’ulteriofi gura femmdipingendmetterla

In incortiene

Page 25: Il Settimanale di Arezzo 173

25IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

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NA NATURALE DEL PROGETTO

Laura Serafi ni e Lucrezia Senserini. Come sempre saranno offerti agli intervenuti un buffet e una pregiata selezione di vini da degustare, per l’occasione proposta da Tenute di Fraternita (Arezzo).

A seguire un evento musicale imperdibile con il duo Sciapò che si esibirà in concerto, accompagnato da uno special guest d’eccezione: il fi sarmonicista armeno David Yengibarian.

REALTÀ E SOGNINudi femminili e paesaggi di Silvestro Pistolesi

Il maestro fiorentino Silvestro Pistolesi torna alla Villicana D’Annibale Galleria d’Arte con la sua personale intitola-

ta Realtà e sogni. Dal 30 novembre all’11 dicembre 2013 si potrà osservare un’esposizione di disegni di nudi fem-minili a sanguigna e paesaggi dipinti a tempera e olio. Sono opere frutto di ampia fantasia e acuta osservazio-ne, dove l’autore esprime la profondità della natura e dell’orizzonte. La mostra comprende circa quindici opere recenti che festeggiano i settant’anni del maestro tosca-no, seguace della scuola di Pietro Annigoni, attivo da

oltre mezzo secolo e apprezzato non solo in Italia, dopo che la personale tenuta nel 1972 alla Arts Unlimited Gallery di Londra lo decre-tò talento di fama internazionale. L’artista ha eseguito anche ritratti di famosi perso-naggi, come quello di papa Giovanni Paolo II, e opere di grande rilevanza in sedi quali l’abbazia di Montecassino, il santuario della Verna, l’abbazia di Vallombrosa e la chiesa del-la Trasfigurazione a Cape Cod, negli Stati Uniti.

www.villicanadannibale.com Valeria Gudini

di Valentina Paggini

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

QUANDO L’ASSISTENZAÈ TECNICA

l Centro Servizi Assistenza alla Persona (Cesap) di Arezzo gestisce e offre servizi rivolti alle perso-ne anziane, disabili o con momentanee diffi coltà. L’obiettivo del Progetto BeLiving (www.proget-

tobeliving.it) a esso collegato è migliorare le condi-zioni di vita delle persone assistite, con l’ausilio di personale altamente qualifi cato.

Il servizio di assistenza erogato 24 ore su 24 è in grado di soddisfare ogni esigenza del malato, dell’an-ziano, del disabile, integrando o sostituendo l’inter-vento della famiglia.

Molto concretamente questo si traduce in servizi di assistenza fi sica e materiale riguardanti i bisogni primari delle persone, ma anche nell’aiutarle a im-

parare nuovi modi di affrontare le situa-zioni della vita quotidiana.

Uno degli aspetti principali del Progetto BeLiving è quello di permette-re alle donne e agli uomini di cui ci si prende cura il raggiungimento, dove ce ne siano le condizioni, di una sempre maggiore autonomia personale, compor-tamentale e di movimento, mediante un processo basato sulla reciprocità e inter-dipendenza dei soggetti coinvolti.

L’assistenza alla persona, soprattutto quella domiciliare è oggi più che mai una necessità reale, in un Paese come il nostro considerato tra i più “vecchi” al mondo. Tuttavia per poter “curare” nel modo migliore una persona in stato di bisogno a casa sua, compatibilmente con il suo stato di salute, è necessario valutare le implicazioni sociali, sanitarie, affettive ed economiche che entrano in gioco.

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

ZA A CHI HA BISOGNO di Luciana Pastorelli

ciascun singolo caso è la caratteristica peculiare del Progetto BeLiving per defi nire prestazioni e inter-venti appropriati alle condizioni di bisogno della persona per cui vengono richieste.

Assistenza a domicilio (assistenza alla persona; servizi socio-assistenziali; servizi sanitari; servizi infermieristici; infermiere professionale; fi sioterapia a domicilio.)

Servizi di assistenza speciale (ospeda-liera e in struttura; spostamenti da e per domicilio; teleassistenza).

Assistenza familiare (servizi in-tegrativi di supporto; servizio badanti; servizi baby-sitter per bambini disabili).

Area sociale e di animazio-ne. Segretariato sociale.

Tutti gli operatori del Progetto BeLiving sono scrupolosamente selezio-nati e formati per svolge-re funzioni che investono aspetti e competenze mol-teplici dal punto di vista professionale, etico, me-todologico, relazionale.

L’aspetto davvero fondamentale dei ser-vizi offerti da Cesap

è racchiuso nella fi losofi a che ispira il lavoro di tutti gli operatori: l’anziano, il malato, il disabile devo-no essere al centro di un intervento in cui l’uma-nità prevale, sempre. [email protected], tel. 0575/1652057

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

BIMBI E LIBRI: QUANDO BIMBI E LIBRI: QUANDO LEGGERE NON PIACELEGGERE NON PIACE

alve dottoressa, mio fi glio di 9 anni si ri-fi uta di leggere. Non è attirato neanche dai fumetti! Mi ricordo che alla sua età leggevo già alcuni piccoli romanzi per

bambini, invece lui dice che non ha voglia, si annoia… A me dispiace tantissimo perché ado-ro leggere, e sono anche un po’ preoccupata. Se è possibile avere un consiglio, sarei contenta. Grazie, Antonella

Cara signora Antonella, purtroppo il suo proble-ma è comune a molti genitori. I bambini di oggi sono molti più attirati da internet e videogiochi che da un buon libro. A 9 anni il libro vuol dire scuola, studiare, non certo rilassarsi e sognare di vivere storie fantastiche in mondi sconosciuti, come lo era per noi. La fantasia e la creatività è sempre più ostacolata dell’elettronica che però non può non essere consi-

derata, perché fa parte del loro mondo.Io non insisterei in mondo eccessivo con suo fi -

glio, anche perché rischia di ottenere l’effetto con-trario, cioè di fargli continuare a non amare la let-tura, che invece può con il trascorrere degli anni diventare pure per lui un piacere.

Un consiglio che le posso dare è provare a condi-videre questo momento con lui: cioè non lasciarlo solo a leggere, ma di scegliere assieme un libro (che all’inizio sia di poche pagine, con racconti brevi ma adatti alla sua età) e che sia proprio lei a leggerglielo, così che per suo fi glio risulti meno faticoso e possa dedicarsi completamente all’ascolto della storia.

Questo potrà diventare non solo un momento d’insegnamento, ma pure un modo con cui suo fi glio può trascorrere del tempo solo con lei. Ovviamente l’obiettivo è stimolarlo alla lettura, senza però che la viva come una forzatura da parte sua, ma un mo-mento ludico e divertente, accompagnato da giochi e attività che può organizzare apposta per lui.

SS

OGGI PARLIAMO DI…OGGI PARLIAMO DI…OGGI PARLIAMO DI…OGGI PARLIAMO DI…

Scrivete a “Oggi parliamo di…” c/o Edizioni Giorgio Vasari, via Mantegna 4, 52100 Arezzo, [email protected]

dottoressa Mara Aceti pedagogista clinico334/93.45.254iscritta Albo ANPEC 3310. Profess. disciplinato ai sen-si della Legge 4/2013 P.I. 0009494882C.F. CTAMRA75R44G420C

Studi professionali:via Monte Falco 50, Arezzovia Roma 38, Poppi (Ar)

EDICOLA “KENNEDY” (VIA KENNEDY 1)EDICOLA DELL’OSPEDALE (VIA NENNI)“TIRAMOLLA” (VIA ROMANA 98/A)EDICOLA “ FAGIOLI” (BELVEDERE)EDICOLA “PANCI” (PIAZZA SAIONE)EDICOLA “CAMPO DI MARTE” (VIA VITTORIO VENETO)LIBRERIA “EDISON” (PIAZZA RISORGIMENTO 31)EDICOLA “SCARTONI” (P.ZZA SAN JACOPO)LIBRERIA “MONDADORI” (CORSO ITALIA)LIBRERIA UNIVERSITARIA “LEGGERE” (VIA CITTADINI)

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013

Ingredienti per 4 personeper la pasta fresca300 grammi di farina 03 uovaper il sugo300 grammi di polpa di zucca150 grammi di ’nduja fresca o, se non la trovate, 2 cucchiai di salsa calabrese in barattolo1 scalogno30 grammi di semi di zucca de-corticati1 rametto di rosmarino fresco

Preparate la pasta con farina e uova e lasciatela riposare coper-ta per una mezzora. Nel frattem-po preparate il sugo mettendo in una padella con i bordi alti un filo d’olio, lo scalogno tritato e gli aghi di rosmarino. Quando lo scalogno è appassito unite la zucca a pezzetti e fatela an-dare a fuoco vivace. Unite la ’nduja, mescolate bene e ab-bassate la fiamma. Cuocete il sughetto per circa 20 minuti, fino

a che la zucca non è tenera e quasi sfatta. In un tegamino to-state i semi di zucca decorticati e uniteli al sugo, lasciandone un pizzico per la decorazione.Tirate la pasta non troppo sottile e tagliatela a strisce grandi e poi a losanghe irregolari. Cuocete la pasta in acqua salata per pochi minuti, scolatela e saltatela nella padella del sugo. Cospargete con i semi tenuti da parte e se vo-lete servite nella zucca svuotata.

MALTAGLIATI CON ZUCCA E ’NDUJAMALLTTAAGLIATI CON ZUCCA E ’NNDDUUJA

on ci posso credere! Ci sono ricaduta! Eccomi di nuovo qui con un post e una ricetta con la zucca! Mi prenderò sicuramente una tirata d’orecchie da qualcuna (leggasi la “pellegrina” Simona), a cui avevo giurato di non cadere più nella tentazione di postare e soprattutto cucina-re ricette in arancione! La ricetta di oggi nasce dalla mia infatuazione, nel banco dell’ortolano, di una zucca della Val di Chiana dalla forma perfettamente rotonda, ruvida e coloratissima...

Non ho potuto resistere dal comprarla.L’idea di unirla alla ’nduja è venuta quasi per caso, avendo in frigo un bel pezzo di questo piccante

salume arrivato direttamente dalla Calabria. L’abbinamento con la zucca è risultato vincente anche gra-zie alla pasta fresca, tirata non troppo sottile, con cui li ho uniti. Un pizzico di semi di zucca tostati hanno donato un tocco croccante al tutto.

Adesso, dopo le scuse alla mia insostituibile amica con la promessa di non farlo più e i ringraziamenti a Nuccio del “Blog di Max” per i ragguagli sulle caratteristiche della ’nduja, vi lascio con le dosi e il procedi-mento… in attesa che maturino i miei bellissimi cachi!

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 5 DICEMBRE 2013

di Fabio Mugelli

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ro Dopo aver visto come il Giuggiolo trovi un posto di rilievo anche nell’Odissea, non c’è da stupirsi se una spe-cie molto affi ne, una sorta di parente stretto, lo Zizyphus Spina-christi, sia ritenuto dalla leggenda una delle due piante che servirono a preparare la corona di spine di Gesù.

Ma non fi nisce qui. Se per i Romani era la pianta del silenzio che adornava i templi della prudenza e gli Egizi e i Fenici ci hanno lasciato i segreti delle loro antiche tra-sformazioni in vino, è un piccolo co-mune veneto, Arquà Petrarca, ad aver partorito fra varie confetture e liquori anche il famoso “brodo di giuggiole”.

Diciotto anni di Pifferi, Muse e Zampogne

Il 5, 6 e 7 dicembre al via la diciottesima edizione di Pifferi, Muse e Zampogne.

Silvio Trotta con l’Associa-zione “Musicanti del Piccolo Borgo” e il Circolo Culturale Arci Aurora sono gli artefi ci di una rassegna unica, una manifestazione musicale che celebra la mu-sica popolare italiana.

Piazza Sant’Agostino, dalle ore 22, ingresso libero.

Il paradiso degli orchi di Nicolas Bary ***

Benjamin Malaussène si de-streggia a fatica con un lavoro ai grandi magazzini come ca-pro espiatorio per tenere insie-me la strampalata famiglia di fratellastri. Indagato per atten-tati dinamitardi, dovrà ricorrere all’ingegno per sca-gionarsi. Il regista attinge dall’universo fumettistico, saturando la fotografia e caricando la recitazione, più vicina ai film di Jeunet che al capolavoro di Pennac da cui è tratta la storia. L’ipertrofia comica a discapito del realismo e del noir non influiscono sul risultato finale, grazie al bravissimo protagonista, alla stella in ascesa Bejo e al peculiare ruolo affi-dato a Kusturica. Un blockbuster eu-ropeo, già impostato per i successivi capitoli – Isabelle Huppert ci attende! – che dimostra, finalmente, la com- merciabilità dell’ottima letteratura. Enrico Badii [email protected]

di Lucio Massai

ARÌVENO I RE MAGI

«Beppe, lo senti ’sto cattivo udóreche vien da la pulìteca?» «Lo sento,Tónio, ma te la prendi troppo a còreper ogni bischerata… sè’ un lamento!

Han cavo ’l seggiolón da senatorea Birlusconi, e ancora un sè’ contento?

Vedrè ch’adesso Letta, omo d’onore,unn’avrà scuse pe’ ’nn’andà a rilento.

Ora ch’ha fatto ’l Cavaglièr fagotto,manterà le promesse ’n quattreòtto:tagli a li sprechi, legge elettorale,

costi de la la pulìteca azzerati…»«E te, credi ai Re Magi del Natale?»

«Chi sono?» «Renzi, Cuperlo e Civati!»

di Leonardo Zanelli

il so

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO5 DICEMBRE 2013 131313131313131331333331313133131313113313313311331331313131311111111333333ILILILLLILILILILILIILILLL S SSS SSSSSS SSSSSSETTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTITITITITITITITITITITTITITITITTITTIMMAMMMMMMMAMAMAMAMAMAMAMAMAMAMMMAMAMAMAMAMAMAMAAMMMM NANANANANNAANAANANNAANAAANANAALLELLLLELELLLLEEELELELELELEEELELELELL D DD DDD D DDD D D D D D D DDI IIIIIIII AARAARARARRARAAAAARAAA EZZEEE ZZOOO5 5 555555555 555 5 55 DIDDDIDDIDDDDDDDDDIDIDID CCCECECEEEECCECCECCCCCECCCECEC MBMBMMBMBMBMMBMMBMBMBMBMBMMBMBMBMBRERREREREERRRRRRRRRRRREREEEEEEE 2 2 2 2 2 2 22 22 2 2 2 22 2 222010101111111111111010113333333333333333333333333333333333333

Page 32: Il Settimanale di Arezzo 173

Menù di Nataleantipasti misti

tortellini in brodoravioli zucchine

e pepe verde roast beef e spinaciarrosto con cappone

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40 €

Menù di Capodanno

antipasti misti

ravioli con pomodorini

grigliati e grana in scaglie

tagliolini al granchio

filetto di orata in salsa di ceci

verdure miste in forno

sorbetto

filetto di maiale in crosta

con purè di patate

bevande, vini, spumanti

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€€€40

Menù di Capodanno

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