Il Settimanale di Arezzo 111

32
WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) 0575/1786102 - INFO@STRASICURA.EU ANNO III NUMERO 111 • VENERDÌ 20 LUGLIO 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: UN MOMENTO DEL CONCERTO DEI DEWOLFF FOTO PASQUALE MODICA © PHOTOWAVE Arezzo Wave, Arezzo Wave, Arezzo’n’Roll… Arezzo’n’Roll… AREZZO, AREZZO, NON È MAI LA NON È MAI LA STESSA MUSICA STESSA MUSICA

description

Il Settimanale di Arezzo 111

Transcript of Il Settimanale di Arezzo 111

Page 1: Il Settimanale di Arezzo 111

WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG

LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO)

0575/1786102 - [email protected]

ANNO III NUMERO 111 • VENERDÌ 20 LUGLIO 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: UN MOMENTO DEL CONCERTO DEI DEWOLFF – FOTO PASQUALE MODICA © PHOTOWAVE

Arezzo Wave,Arezzo Wave,Arezzo’n’Roll…Arezzo’n’Roll…

AREZZO,AREZZO,NON È MAI LANON È MAI LASTESSA MUSICASTESSA MUSICA

Page 2: Il Settimanale di Arezzo 111

2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO III NUMERO 111 – VENERDÌ 20 LUGLIO 2012

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, SARA GNASSI, GIULIA GRILLI, ILA-RIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MAS-SAI, DAVID MATTESINI, PACO MENGOZZI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRA-MUTOLA. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected] TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS,

IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE

EDIZIONI GIORGIO VASARI SONO PARTNER NEL

PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA

COMUNITÀ DI AREZZO E IL

BENESSERE DELLE PERSONE CHE VI

ABITANO

VITA DELLA CITTÀ3 Terremoti, uno scenario aretino5 “Comitato Asili Nido e Scuole dell’Infanzia Bene Comune”: chi sono e cosa chiedono26 Il parco della Chiassa: a Ca’ di Buffa un angolo magico raccontato da Katia Rossi

AREZZO’N’ROLL8 Punk Lobotomy, sedicenni d’assalto!

FACOLTÀ DI… PAROLA10 Tra una riforma delle tasse e un bando di ammis-sione, l’università si può scegliere anche così

AREZZO SPORT13 AREZZO EQUESTRIAN CENTRE: il nuovo palcosce-nico dell’equitazione italiana15 Arieti Rugby, uno sguardo oltre i confini16 La salute del corpo e della mente attraverso l’osteopatia

17 Correre per la vita: martedì 21 agosto alle 21, il Memorial “Lorenzo Randellini”18 U.S. Arezzo: “Luglio ha fatto una promessa...”19 Due finali e tanta sfortuna per il Giotto ai Campionati Toscani Under 1420 Un “Assaggio” di… fitness in acqua

CULTURA21 Le pagelle di Arezzo Wave Love Festival 201222 L’Italia di oggi secondo Caparezza23 Il futuro è passato da Arezzo: i DeWolff incendia-no il Main Stage e volano nel firmamento del rock23 Bandabardò: “Dovete essere orgogliosi di Arezzo Wave”24 Il tramonto del sistema mezzadrile in Casentino: Giovanna Daneusig ce lo racconta nel suo libro

L’ESPERTO RISPONDE28 La responsabilità dell’albergatore nel contratto di albergo

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

a servizio di aziende, editoria, pubblicità

Page 3: Il Settimanale di Arezzo 111

3IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

on è una novità che gli eventi sismi-ci avvertiti dalla popolazione siano in numero estremamente inferiore rispet-to a quelli realmente verifi catisi. Ogni

giorno, anche nel territorio aretino, gli strumenti registrano continui movimenti della Terra, sebbe-ne la loro entità sia generalmente al di sotto della soglia di percezione umana. Possiamo appurar-lo in tempo reale con Thomas Braun, geofi sico di origine tedesca, ricercatore dell’Osservatorio Sismologico di Arezzo, che dalla sua postazione di monitoraggio in via del Saracino ci riferisce di una scossa di 3.4 gradi della scala Richter segnala-ta dagli strumenti qualche ora prima nei dintorni di Badia Tedalda. «In alcune giornate sono anche cento, in quell’area – commenta Braun. Volendo fornire una media annuale direi che avvengono 6-7 terremoti giornalieri a livello nazionale, ma questa stima si riferisce a periodi senza rilevanti episodi sismici, dopo i quali invece, come il recente caso di maggio in Emilia, è tipico un aumento determinato dalle scosse di assestamento».

La nascita nel 2001 dell’Osservatorio, afferente all’Istituto di Geofi sica e Vulcanologia di Roma, è da col-legare alle Istituzioni locali e al Cpsis (Comitato Promotore per lo Sviluppo delle Infrastrutture di Servizio), un’associazione di soggetti del mondo politico e industriale aretino con l’obiettivo di incrementare la realtà formativa ad Arezzo: non a caso tra i suoi progetti rientravano anche la creazione di una autonoma università cittadina e di un centro per la preparazione della Protezione Civile. Attualmente tre sono i professionisti impegnati all’interno dell’Osservatorio, ognuno focalizzato su una specifi ca direttrice di ricerca: sismicità storica, effetti di sito e sismicità locale, quella di cui si occupa Braun.

Arezzo è classifi cata come area sismica di secondo tipo. Cosa signifi ca?«L’Italia è divisa in quattro zone sismiche, quelle contrassegnate dal numero 1 presentano il più alto rischio,

viceversa quelle con il 4 sono le aree ritenute a rischio minore. Arezzo, specialmente sui versanti di Casentino e Valtiberina, risente del fatto di trovarsi a ridosso dell’Appennino, che si sposta di 1-2 mm annui e cui è sta-

TERREMOTI, UNO SCENARIO ARETINO

Ndi Andrea Bardelli

continua a pag. 4

Casa Famiglia Belvedere...sarà come stare a casa...via Montecchio 221, loc. Falciano Subbiano (AR)0575/42.21.01334/92.91.475

F

Page 4: Il Settimanale di Arezzo 111

4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

continua da pag. 3

to assegnato il valore massimo. Valdarno e Valdichiana invece appartengono al ter-zo tipo.

Tra l’altro i mate-riali e la cartografi a in merito sono con-sultabili da chiun-que, accedendo al sito dell’Istituto».

Quante sono le stazioni di monito-raggio in provincia di Arezzo? E come sono costruite?

«La stazione è sostanzialmente co-stituita da un am-biente chiuso in cui alloggia un sismo-grafo, connesso con un centro principale dove confl uiscono i dati. In Italia sono circa 250, in tutta la provincia di Arezzo direi all’incirca una quindicina in questo mo-mento, se non più, tra fi sse e mobili, considerando anche quelle dei miei colleghi».

Quali gli ipotetici danni ad Arezzo in caso di un evento paragonabile a quello del 2009 a L’Aquila?«È diffi cile esprimersi, perché vi sono una serie di considerazioni imprescindibili. Intanto dipende molto

dalla profondità dell’ipoc entro: un terremoto di magnitudo 6 a 8 chilometri dalla superfi cie determina ine-vitabilmente un elevato danneggiamento, ma la situazione è diversa se accade in una città da 80.000 abitanti come L’Aquila piuttosto che in Pianura Padana».

Terremoti e previsioni.«Non esiste un parametro univoco e attendibile che consenta con certezza e senza falsi allarmi di calcolare

l’evento sismico. Per l’Italia, che è un Paese estremamente sviluppato su questo fronte, disponiamo invece di un elenco di tutte le faglie sismogenetiche – vale a dire zone di rocce pre-rotte in grado di produrre un sisma, – con relativa “potenzialità” determinata dalle loro caratteristiche geologiche.

Sappiamo ad esempio che in Casentino esiste una faglia, la 076, tra Bibbiena e Poppi, che fi nora non si è mai mossa ma attorno a cui nei secoli si sono avuti rilevanti episodi. Senza generare allarmismi, è lecito aspettarvi un terremoto, prima o poi, la cui entità massima possibile è stata quantifi cata in 5.8 della scala Richter, ossia equivalente a quella dell’Emilia.

Analogo discorso per il territorio intorno a Monterchi, dove già nel 1917 si è registrato un signifi cativo precedente.

Se dunque non è possibile prevedere il momento esatto del fenomeno, attraverso i dati a nostra disposizio-ne possiamo invece delineare uno scenario verosimile di quello che potrebbe accadere, e dunque fare preven-zione e costruire di conseguenza in maniera adeguata. Nel caso italiano il problema è piuttosto “gestionale”, perché le conoscenze attuali ci permetterebbero di realizzare manufatti resistenti a qualunque scossa, basti guardare l’autostrada dell’Aquila, praticamente intatta dopo l’evento. Quando si muove una faglia la misura dei danni dipende essenzialmente da come si è costruito, perché alla fi ne non è il terremoto che uccide, ma sono gli edifi ci».

Page 5: Il Settimanale di Arezzo 111

5IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

“COMITATO ASILI NIDO E SCUOLE DELL’INFANZIA BENE COMUNE”: CHI SONO E COSA CHIEDONO di Cecilia

Falchi

continua a pag. 6

l “Comitato Asili Nido e Scuole dell’Infanzia Bene Comune” ha dira-mato un comunicato stampa per porre all’Amministrazione pubblica alcuni

quesiti sull’organizzazione di una sezione dell’asilo nido “Cucciolo”, e riguardo la più ampia questione dell’esternalizzazione degli asili nido.

Un rappresentante ci ha spiegato gli intenti di questo nuovo organismo che davanti allo stadio, nei giorni di Arezzo Wave, ha organizzato una raccolta fi rme per sensibilizzare la cittadinanza.

«Il Comitato è nato dalla volontà di alcune mamme preoccupate dopo la notizie dell’esternalizzazione di due se-zioni di asili nido storici del comune di Arezzo: il “Modesta Rossi” di Pescaiola e il “Cucciolo”. Le prime riunioni si sono svolte all’aperto a Villa Severi, e il 9 luglio è stata decisa l’effettiva costituzione del co-mitato, formato da comuni cittadini, geni-tori, maestre che non condividono il principio dell’esternalizzazione e i modi con cui è stata pensata, decisa e messa in pratica.

Ad Arezzo Wave, con un semplice tavolo da giardino e uno striscione abbiamo raccolto circa 350 fi rme, constatando la sensibilità su questo tema di molte coppie, di nonni e di tanti cittadini.

Siamo ben consapevoli delle diffi coltà del momento anche per un’Amministrazione virtuosa come la nostra, ma non si può risparmiare sulle scuole dell’infanzia e sui diritti dei lavoratori che svolgono una pro-fessione delicata come quella di educatore di asilo nido.

Ci chiediamo perché si parta a esternalizzare proprio dai nidi, perché le decisioni siano state prese a ridosso della chiusura delle scuole e senza coinvolgere i genitori. La decisione di cambiare il personale di queste due

I

Page 6: Il Settimanale di Arezzo 111

6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

continua da pag. 5

sezioni di asilo nido è stata comunicata quando le domande di iscrizione erano già state consegnate.

Di fatto mamme e babbi hanno scel-to un asilo che conoscevano già o sul quale si erano informati, e che subito dopo è cambiato. Ci preoccupa anche la continuità del rapporto tra il bambino e l’educatore, poiché il bando di asse-gnazione del servizio al privato sociale prevede solo un anno di affi damento».

Chiedete anche spiegazioni su alcu-ni punti del capitolato dell’asilo nido “Il Cucciolo”: quali?

«Abbiamo protocollato all’uffi cio co-munale apposito una richiesta di spiega-zioni alla dirigente dei Servizi Sociali e Scolastici Mara Pepi, e per conoscenza al Sindaco e all’assessore competente Lucia De Robertis, perché non ci sono chiari alcuni punti del bando. La sezione dei medio-piccoli dovrebbe andare alla cooperativa vincitrice del bando, ma con quali bambini? Il bando gli affi da i bambini dai 18 ai 36 mesi, ma in graduatoria ci sono almeno 10 bambini tra i 12 e i 18 mesi, dove verranno messi? Non possono essere messi con i medio-grandi per la differenza di età, e perché i posti nella

sezione medio-grande non bastano. C’è un errore nella stesura del bando, oppure il servizio verrà erogato in modo diver-so da quello tradizionale, se-condo criteri mai applicati a un nido?».

Cosa vi preoccupa mag-giormente di questa nuova gestione integrata?

«La gestione integrata in sé non è un problema se il pubblico fa da traino, darebbe una spinta “concorrenziale” alla qualità delle cooperative. Nello specifi co al “Cucciolo” si dovrà immaginare una situazione in cui una sola struttura si dovrà dividere in

due entità che di regola non possono comunicare tra loro.

All’interno del bagno in comune ci sono, tanto per fare un esempio pratico, pan-nolini comunali e pannolini della cooperativa. Nel Nido “Cucciolo” a settembre di fatto ci sarebbero due entità separate, una con tre maestre comunali e una con tre mae-stre del privato sociale».

La gestione integrata in sé non è un problema se il pubblico fa da traino. Ma nel Nido “Cucciolo”, a settembre, di fatto ci sarebbero due entità separate, una con tre maestre comunali e una con tre

maestre del privato sociale

}}

Page 7: Il Settimanale di Arezzo 111

7IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

l ritorno di Arezzo Wave apre nuovi scenari di risveglio culturale di ampio respiro per la città. Adesso però starà al territorio, in tempi di crisi economica evidente e acutissima per gli enti locali, non perdere il treno. Una locomotiva che potrebbe portare dritti dritti fi no a una prossima edizione del Festival, magari con tanti eventi collaterali durante l’anno.

Avendo come obiettivo alternativamente un festival dai costi an-cor più modici di quelli di quest’anno, o la presenza di almeno un paio di artisti musicali di livello assoluto, in grado di richia-mare le folle delle edizioni dei primi anni Duemila. Un’occasione ben chiarita anche da Mauro Valenti nell’incontro con la stampa di commiato dall’edizione di quest’anno. Una sorta di “ultima-tum” anche al Comune e agli altri soggetti del territorio, perché si inizi a meditare sul da farsi per la prossima estate già da questo autunno. Non riducendosi a dover rappezzare una coperta sem-pre troppo corta gli ultimi tre mesi. Pena la possibile riapertura di trattative anche parallele che riportino il festival altrove, città importanti potrebbero essere interessate. Napoli?

D’altronde Valenti il suo quest’anno lo ha fatto, anche con un certo stress, mettendo sul piatto da imprenditore culturale di livello ben 300 mila euro come Fondazione. Non pochi, dati i tempi. Il Festival, che di suo è costato intorno al milione, do-vrebbe quindi chiudersi di certo non a rimessa. Un successo dato il contesto complessivo, ma 40 mila presenze, con moltissimi aretini più che gente da fuori, non possono accontentare. Le po-tenzialità della creatura di Valenti, che ha bisogno del brodo di coltura della città in cui è nata per ritornare ai fasti di un tempo, sono ben superiori. E nonostante la crisi anche per manifesta-zioni di questo tipo, la città e tutta la provincia meritano che intorno a questa manifestazione ruoti una promozione in chiave turistica maggiore e per più tempo.

L’alternativa? La terra bruciata di cui si narrava dodici mesi fa, quando l’estate torrida riscaldava una città priva di eventi cultu-

rali di questa portata. Lo svi-luppo culturale è una grande chance di ripresa economi-ca. Per un territorio come il nostro, alla canna del gas della crisi, una delle pochis-sime chance di salvezza. Da questa convinzione, anche e soprattutto politica, occorre ripartire con nuovo slancio. La Giostra e il Polifonico, eventi storici e stupendi, oggi da “soli” non possono più ba-stare…

IL RISVEGLIO CULTURALE DELLA CITTÀ: UN’OCCASIONE DA NON PERDERE…

I

IL RIFUGIO DELIL RIFUGIO DELBUONGUSTAIOBUONGUSTAIO

Bellissima veduta, ritroverete i veri sapori toscani di una volta. Pizza cotta a legna e carne alla GRIGLIA, non alla piastra. Cercaci su e

loc. Le Doccieloc. Le DoccieCasavecchia di CapolonaCasavecchia di Capolona

0575 1827215 0575 1827215

di David Mattesini

Page 8: Il Settimanale di Arezzo 111

8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

IN VENDIT A IN EDICOL A E IN LIBRERIAIN VENDIT A IN EDICOL A E IN LIBRERIA

d Arezzo esistono due realtà che permet-tono ai ragazzi di provare a far musica, di provare il feeling con gli strumenti insieme ai compagni di band, e dopo i

primi rodaggi, di regola con cover, i primi concerti: Arezzo Factory in via Masaccio, il centro giovani e adolescenti del Comune di Arezzo, e il Centro Giovani “Onda d’urto”, a Villa Severi, il centro della Provincia.

È grazie a queste due strutture che dei tredicenni hanno potuto provare, assaporando e gustando suo-ni e sensazioni, cosa vuol dire suonare in un gruppo. Qui hanno mosso i primi passi i Punk Lobotomy, giovani adolescenti aretini che dimostrano che il talento, se trova terreno fertile dove poter crescere, non può che non sviluppare velocemente, soprattut-to se si lavora sodo.

I Punk Lobotomy sono: Eugenio Gatti, voce/chitarra, Andrea Fumelli, chitarra solista/voce, Alessandro Ricci, basso, e Alberto Tirabosco, bat-teria.

Il feeling che abbiamo visto scorrere fra questi giovani pulsa ed è all’unisono a tal punto che non

siamo riusciti a focalizzarli singolarmente nelle risposte.

Raccontateci un po’ la vostra storia.«Ci conosciamo da anni, dalle medie, e

tre di noi sono al Liceo Musicale a studiare sassofono, percussioni e chitarra. Abbiamo cominciato a suonare insieme alla fi ne del 2009, seriamente con le prime prove e il pri-mo concerto all’Arezzo Factory nell’estate 2010.

In seguito abbiamo proseguito con le pro-ve e una serie di concerti al Centro Giovani “Onda d’urto” a Villa Severi, vincendo fra l’altro il contest “Colored of Words”, il cui premio era la possibilità di suonare al Karemaski come spalla dei Trabant, l’inverno passato anche coi De Corto. Nel 2011 abbiamo fatto la fi nale di “Aspettando Italia Wave”, suonato al “Mengo Fest”, al Rock Highland… A settembre la nostra prima demo, “Coglion Cake”.

Quest’anno abbiamo vinto “Aspettando Arezzo Wave” e qualche giorno fa abbiamo suonato al Wake Up Stage.

logo di www.samueleschiatti.com

PUNK LOBOTOMY, SEDICENNI D’ASSALTO!

Adi LucioMassai

Page 9: Il Settimanale di Arezzo 111

9IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

Agli inizi abbiamo suonato in molti posti, anche strani come una chiesa sconsacrata o in situazioni di indifferenza, di sentirsi fuori luogo. Ma noi ci proviamo, anche se tutti abbiamo il piano B, voglia-

mo suonare la nostra musica e non fi nire su Disney Channel».

Voce, chitarra, basso e batteria, giusto?«Sì, non disdegniamo qualche sinth, come agli

inizi quando avevamo un tastierista, ma ci incastra-vamo male insieme».

Che musica fate?«Abbiamo cominciato con il punk, ci piace il rock

melodico, e con cover come quelle di Ramones, Clash o Green Day. I Green Day sono stati per noi adolescenti un gruppo fondamentale, ma dopo

qualche anno li sentiamo di passaggio. Ognuno di noi ascolta vari generi di musica come la classica, l’acustica… Non ci piace solo la house e la musica da discoteca… Ci piace dal rock al punk, hardcore,

dal noise all’alternative, al progressive... I no-stri gusti musicali, suonando insieme, si sono unifi cati ed infatti tutti noi siamo andati a vedere i Ministri e il Teatro degli Orrori.

Cantiamo in inglese che è la lingua del-la musica che abbiamo ascoltato, e si pre-sta a quello che facciamo artisticamente. Suoniamo in concerto non più di 30 minuti poiché il nostro live set è piuttosto impegna-tivo fi sicamente. Attualmente siamo dietro, oltre a suonare dal vivo per imparare sempre qualcosa di nuovo, a scrivere nostri pezzi e a fare un video».

Diciamo la nostra sui Teatro degli Orrori: grande band ma non impazziamo per Capovilla.

«Capovilla è particolare, come il chinotto».Caparezza? «È carino ma ripetitivo».Condividiamo. Se non ci sbagliamo,

Alessandro Cerboni vi sta dando una mano?

«Sì, Alessandro ci ha dato una spinta nel lavorare seriamente nella direzione e cura dei suoni».

Ma se un buon produttore vi offrisse…«Mmm… Se hanno voglia di ciacciare sulle nostre

cose o imporci qualcosa… Mmm… Non ci interes-sa, grazie».

Un’ultima battuta, e i vostri genitori?«Le mamme sono più apprensive, se fosse per i

babbi…»[email protected]

Page 10: Il Settimanale di Arezzo 111

10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

iamo ormai in piena estate e un altro anno accademico si sta lentamente avviando verso la conclusione. Ma se gli appelli e la sessione d’esame estiva sono ormai in di-rittura d’arrivo si continua a lavorare, e non poco, per il prossimo anno accademico, soprattutto in ambito nuove immatricolazioni.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Siena ha approvato infatti nei giorni scorsi il nuovo regolamento tasse. Tra le novità fi gura soprattutto l’introduzione del paga-mento delle tasse stesse suddiviso in tre rate, e un maggior numero di fasce di reddito. Oltre a questo riduzioni e sconti in base al merito, il che vuol dire che gli studenti con una media voti di almeno 25/30 pagheranno di meno.

«Il sistema che abbiamo introdotto – spiega il rettore Riccaboni in un comunicato, – è coerente con le esigenze attuali e più vantaggioso per le famiglie meno abbienti. Il nuovo regola-mento è la risposta alle segnalazioni che ci sono venute dagli studenti stessi, che ci hanno evidenziato l’eccessiva compli-cazione del precedente meccanismo di defi nizione degli importi. Con questo provvedimento l’Università di Siena ha voluto proseguire nella sua politica di tutela del diritto allo studio, testimonia-ta anche dal fatto che la contribuzione studentesca dell’Ateneo, nel complesso, è sempre sotto la soglia del 20% del Fondo di Finanziamento Ordinario, come pre-vede la normativa vigente. Insieme all’Università di Siena sono solo 25 gli Atenei in Italia che sono riusciti a rispet-tare questa soglia».

Unica precisazione da fare è che questa

Sdi Luca

Piervenanzi

TRA UNA RIFORMA DELLE TASSE E UN BANDO DI AMMISSIONEL’UNIVERSITÀ SI PUÒ SCEGLIERE ANCHE COSÌ

Page 11: Il Settimanale di Arezzo 111

11IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

OGNI 4 PIZZE 1 MARGHERITA È GRATIS!

PROMOZIONE VALIDA TUTTI I GIORNI!

1 MARGHER

4 + 1 ! 4 + 1 !

PIZZERIA A TAGLIO E DA ASPORTO, HAMBURGER, HOT DOG, FRIGGITORIA, ANTIPASTI, INSALATONE, PRIMI PIATTI DI PRODUZIONE PROPRIA COTTI AL MOMENTO SOLO A PRANZO

CONSEGNA A DOMICILIO CON PRENOTAZIONE ENTRO LE 21.30

ORARI: MART. - SAB. 12-22, DOM. 17-22, LUN. CHIUSO

VIA KENNEDY 45, 0575 905842 – WWW.TA-TA.ORY.IT

nuova sperimentazione scat-terà solo per i nuovi iscritti, cioè per tutti coloro che si immatricoleranno per l’an-no accademico 2012-2013. Sicuramente si poteva fare di più anche per gli studenti già iscritti, cioè la stragrande maggioranza, che comun-que potranno usufruire delle tre rate.

Una sperimentazione per il momento buona per atti-rare nuovi studenti, ma che in futuro si spera possa esse-re allargata a tutti gli iscritti.

A tal proposito ricordiamo che sono aperti i bandi di ammissione alle selezioni per i corsi a numero programmato. Per quanto riguarda l’offerta didattica della nostra città, che non è quindi soltanto Lettere e Filosofi a, c’è la possibilità di essere ammessi a tre diversi corsi in area sanitaria.

La sede di Arezzo, recentemente ristrutturata dall’Asl 8 che ne è anche proprietaria, si trova nel campus del Pionta, più precisamente tra la Facoltà di Lettere e l’Ospedale “San Donato”. La struttura accoglie attual-mente circa 250 studenti e per il prossimo anno accade-mico sono disponibili 55 posti per il corso di laurea in Infermieristica, 10 per il corso di Fisioterapia e 10 per quello in Tecniche di Laboratorio Biomedico. Per tutti i corsi la domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere presentata online entro le ore 13 di mercoledì 8 agosto, collegandosi direttamente al sito dell’Università di Siena. Le prove si svolgeranno l’11 settembre presso il centro didattico del Policlinico “Le Scotte” a Siena.

Altre novità arriveranno nella sede aretina dell’Uni-versità di Siena a fi ne estate, quando il personale del Pionta sarà chiamato a eleggere il nuovo Direttore di

Dipartimento. Nel frat-tempo l’università rimane aperta in attesa di esse-re visitata e scoperta dai nuovi iscritti, adempien-do così al suo ruolo di fondamentale importan-za: essere il centro acca-demico della nostra città e delle quattro vallate in-torno ad Arezzo.

Page 12: Il Settimanale di Arezzo 111

12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

Page 13: Il Settimanale di Arezzo 111

1320 LUGLIO 2012

aper coniugare la passione per i ca-valli con l’esperienza agonistica e la vo-glia di proporre una

kermesse di eventi, di anno in anno, sempre più coinvol-gente: questa è la ricetta del successo dell’Equestrian Centre di Arezzo. Situato ap-pena fuori città, in località San Zeno, questa struttura, total-mente incentrata sul mondo dell’equitazione, è da anno-verare tra le più prestigiose e tecnicamente moderne a livello europeo. Nato nel 1999 dall’idea di voler sviluppare un progetto di business lega-to all’equitazione agonistica e in particolare alla specialità del salto ad ostacoli (di cui è ormai uno dei palcoscenici italiani privilegiati), negli ulti-mi anni l’Equestrian Centre è stato capace di rinnovarsi costantemente ampliando la gamma degli appuntamenti e

S

continua a pag. 14

in c

op

ert

ina

in c

op

ert

ina

Foto di Lorenzo Sestini, vincitore concorso “Nuovi Iscritti Imago” 2011 www.imagoarezzo.com

Page 14: Il Settimanale di Arezzo 111

14 20 LUGLIO 2012

inserendo nel 2012 ben 35 competizioni nel programma federale. Un calendario, quello del 2012, che, nonostante i suoi ritmi serrati, ha riscosso notevole successo grazie all’instancabile lavoro di Riccardo Boricchi e del suo socio Carlo Bernardini, i quali, per regalare al nostro territorio un impianto agonistico di massimo livello, hanno fondato la Holmo srl, l’azienda che gestisce il centro dal 2010. Mettendo insieme l’esperienza maturata da Boricchi come ca-valiere e allevatore e l’abilità imprenditoriale di Bernardini, la struttura aretina è stata rilan-ciata agli occhi di tutta Italia diventando un nuovo punto di riferimento per il mondo eque-stre. Basti pensare che l’Arezzo Equestrian Centre può vantare 4 ettari di terreno in erba color smeraldo, una clinica veteri-naria provvista di macchinari all’avanguardia per la fisiote-rapia del cavallo, 3 campi da gara in sabbia silicea, 3 campi da lavoro e 2 maneggi coperti.

Ma la vera forza di questo centro tutto aretino sono gli eventi che, ogni stagione, il suo team riesce a offrire a un pubblico di esperti e appassionati. La scorsa primavera, infatti, l’Equestrian Centre è stato l’are-na ufficiale del Toscana Tour, che già nell’edizione del 2011 aveva registrato un entusiasmante numero di presenze (8% del turismo aretino annuo).

«L’organizzazione di un appuntamento come questo richiede un grande sforzo temporale, una squadra di collaboratori molto affiatata e volontà di crescere – spiega Borricchi, e continua: – l’edizione 2012 è stata il perfetto connubio tra grande sport e ottimo gusto, un’esperienza totalizzante che solo la terra di Toscana sa regalare».

Ma gli appuntamenti targati AEC non finiscono qui. Dopo aver ospitato i Campionati Italiani Assoluti a cui hanno partecipato i migliori cavalieri azzurri, il prossimo fine settimana sarà la volta del Circuito d’Eccellen-

za Fise. Dopo il break estivo, il mese di settembre romperà il ghiaccio con l’Equestrian Style 2012, rivolto alle giovani promesse dell’equitazione italiana. Poi si proseguirà con la gara internazio-nale di dressage e il Campionato nazionale di Disciplina, aprendo la strada a un autunno de-gno di nota che ha già in programma, oltre il ri-torno delle competizioni indoor, due gare nazio-nali e la finale dei Campionati Italiani dedicata ai cavalli giovani.

Infine, per valorizzare al meglio la propria cit-tà, l’Arezzo Equestrian Centre si sta impegnando per ridare vita a un evento che è parte integran-te della storia aretina. «Con l’appoggio delle isti-tuzioni e tanto lavoro, tenteremo di ridonare ad Arezzo la spettacolare gara indoor del Centro Affari rimasta nel cuore di tutti coloro che, negli anni Novanta, hanno avuto la fortuna di assister-vi». Un progetto sportivo emozionante che pro-porrà tre competizioni di salto a ostacoli, stand espositivi, spettacoli equestri serali e momenti di avvicinamento alla disciplina per i più piccoli.

Pronti dunque per una stagione tutta al ga-loppo!

Arezzo Equestrian Centreil nuovo palcoscenico dell’equitazione italianaUn successo strepitoso e numerose attività in programma. L’Equestrian Centre aretino ci prepara un autunno da non perdere

di Elettra Fiorini

[segue da pag. 13]

cerca ce TUTTOFARE su

Page 15: Il Settimanale di Arezzo 111

1520 LUGLIO 2012

li Arieti Rugby progettano il pro-prio futuro ampliando lo sguardo oltre i confini provinciali. In vista della prossima stagione la socie-tà aretina è intenzionata a offrire

ai propri giocatori la possibilità di confrontarsi con atleti di altre realtà e per questo sta inta-volando alcuni gemellaggi con formazioni di altre regioni.

A raccontare gli obiettivi e i progetti degli Arieti è Diego Mendez, un giocatore che sta lavorando a braccetto con il tecnico Luca Oliva e con il resto della dirigenza per permet-tere alla società di compiere un vero e proprio salto di qualità.

Mendez, partiamo dai gemellaggi: ci spiega il vostro progetto?

«Abbiamo deciso di allargare il nostro raggio d’azione verso altre regioni, per permettere ai nostri atleti di trovare nuovi stimoli e di confrontarsi con giocatori che vivono ambienti rugbystici differen-ti da quelli a cui siamo abituati, disputando il solo campionato di Serie C.

Per riuscirvi stiamo sviluppando alcuni gemellaggi con gli All Reds di Roma e con il Rugby San Marino, due società con cui abbiamo già programmato al-cune amichevoli pre-campionato».

Per la prima squadra ci saranno novità?«Siamo particolarmente soddisfatti perché riu-

sciremo a promuovere in Serie C qualche ragaz-zo cresciuto nel settore giovanile: dopo che nella scorsa stagione esordì in prima squadra Beniamino D’Ambrosio, per il prossimo campionato sarà inseri-to stabilmente tra i “grandi” Gabriele Tega, un atle-ta nato sportivamente nel nostro vivaio».

A proposito di vivaio, che obiettivi avete con i giovani?

«Punteremo moltissimo sull’Under 20, una squadra in costante crescita che vanta già un buon numero di ragazzi nati tra il 1993 e il 1996: faremo di tutto per riuscire a iscriverla al campionato di categoria. Nell’ottica di un continuo miglioramento dei nostri giovani ab-biamo programmato sessioni di alle-namento congiunte tra la prima squa-dra e l’Under 20, un’occasione che permetterà ai ragazzi delle Giovanili di confrontarsi con l’esperien-za dei giocatori di Serie C.

A giugno le due squadre hanno partecipato insieme a un torneo di beach rugby a Marina di Grosseto, una manifestazione a cui erano presenti tanti giocatori di A e B: per i nostri ragazzi si è trat-tato di un’eccezionale opportunità per incontrare alcuni big del rugby italiano.

Riteniamo che queste esperienze siano fonda-mentali perché i giovani Arieti crescano, facciano gruppo e si avvicinino al meglio alla prossima sta-gione».

G

Arieti Rugby, uno sguardo oltre i confini

di Marco Cavini

IMBIANCATURA IMBIANCATURA && VERNICIATURA VERNICIATURA •• RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE: AVVOLGI- RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE: AVVOLGI-BILI E ZANZARIERE, WC ELETTRICO TRITATUTTO, LAVASTOVIGLIE BILI E ZANZARIERE, WC ELETTRICO TRITATUTTO, LAVASTOVIGLIE && LAVATRICI LAVATRICI •• MONTAGGIO MONTAGGIO//SMONTAGGIOSMONTAGGIO//MODIFICHE: ELETTRODOMESTICI, MOBILI, CUCI-MODIFICHE: ELETTRODOMESTICI, MOBILI, CUCI-NE, SERRATURE NE, SERRATURE && BLINDATURE BLINDATURE •• SERVIZIO DI APERTURA PORTA, PULIZIA SERVIZIO DI APERTURA PORTA, PULIZIA CAMINI, PULIZIA VETRI CAMINI, PULIZIA VETRI •• PICCOLI INTERVENTI ELETTRICI, IDRAULICI, MURATU- PICCOLI INTERVENTI ELETTRICI, IDRAULICI, MURATU-RA, PAVIMENTI, CARTONGESSO, RIVESTIMENTI RA, PAVIMENTI, CARTONGESSO, RIVESTIMENTI •• PICCOLI LAVORI: SALDATURA PICCOLI LAVORI: SALDATURA FERRO, STAGNO FERRO, STAGNO ((TUBI IN PIOMBOTUBI IN PIOMBO)), LAVORAZIONE METALLI E PLASTICHE , LAVORAZIONE METALLI E PLASTICHE ((PLEXIGLASS, DIVISORI, COPERTUREPLEXIGLASS, DIVISORI, COPERTURE))

MARIO IL TUTTOFAREMARIO IL TUTTOFARE

PREVENTIVI GRATUITI WWW.MARIOILTUTTOFARE.ITPREVENTIVI GRATUITI WWW.MARIOILTUTTOFARE.ITcerca cerca TUTTOFARETUTTOFARE su su

329.8072190 – 339.6776887329.8072190 – 339.6776887

Gemellaggi con altre società e sviluppo del vivaio: Diego Mendez racconta gli ambiziosi progetti degli Arieti

Page 16: Il Settimanale di Arezzo 111

16 20 LUGLIO 2012

in città (e a ballare!)

ee

in città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

L’osteopatia utilizza specifici trattamenti ma-nuali per trattare zone del corpo responsa-bili di disfunzioni fisiche e psichiche: insieme a Giacomo Margiacchi, massofisioterapi-sta e osteopata aretino, iniziamo un viag-

gio alla scoperta di questa disciplina.Che cos’è l’osteopatia?«L’osteopatia è un sistema di prevenzione sanita-

ria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento: rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito, ponendo l’enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla sua tenden-za ad autocurarsi».

Quali sono i principi dell’osteopatia?«Questa disciplina si fonda su tre principi fonda-

mentali: - l’unità biologica, dinamica ed ecologica del

corpo: l’individuo è un sistema composto da mu-scoli, strutture scheletriche e organi interni che tro-vano collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale. Ogni parte è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura;

– il rapporto tra strutture e funzioni: la perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante, dunque se tale equilibrio è alterato c’è una disfunzione osteopati-ca, caratterizzata da una zona corporea in cui è persa la corretta mobilità;

– il concetto di autoguarigione: l’or-ganismo, sfruttando i propri fenomeni, può raggiungere da solo la guarigio-ne. L’osteopatia mira a ristabilire l’ar-monia della struttura scheletrica di sostegno permettendo all’organismo di trovare un proprio equilibrio e un pro-prio benessere».

Concludiamo illustrando le principali tecniche osteopatiche.

«Le tecniche vengono convenzionalmente divise in grandi famiglie: ci sono le tecniche osteopatiche strutturali che ristabiliscono la mobilità della strut-tura ossea; le tecniche osteopatiche craniali che agiscono sul movimento fra le ossa del cranio, ri-stabilendone il normale “meccanismo respiratorio primario”; le tecniche osteopatiche viscerali che permettono al corpo di trovare la sua fisiologia na-turale, di ristabilire una buona mobilità viscerale e di superare i disordini legati alla restrizione di mo-bilità».

Per ulteriori informazioni e per contattare Margiacchi è possibile chiamare il 339/27.31.306, scrivere a [email protected] o visitare www.margiacchigiacomo.it

La salute del corpo e della mente attraverso l’osteopatiaViaggio alla scoperta di questa disciplina insieme al massofisioterapista e osteopata Giacomo Margiacchi

di Marco Cavini

Page 17: Il Settimanale di Arezzo 111

1720 LUGLIO 2012

cucine di qualità dal 1968cucine di qualità dal 1968

via del Sembolino 96 via del Sembolino 96 Badia al Pino – 0575/410431 Badia al Pino – 0575/410431

www.masianosas.comwww.masianosas.com

Correre per la vitaMartedì 21 agosto alle 21, il Memorial “Lorenzo Randellini”

i sono persone che graffiano il cielo come una co-meta. Il loro bagliore dura un attimo ma è così inten-so e spettacolare da lasciare tutti a bocca aperta. Sebbene questo incanto duri un battito di ciglia, la sua bellezza è così pura e imprevista tanto da imprimer-

si indelebilmente nella memoria. Così come il ricordo di Lorenzo Randellini, un ragazzo appassionato di sport, sostenitore di Porta Santo Spirito (tanto da divenirne un punto di riferimento), di au-tentici valori e amante della vita. Il suo cuore gialloblù ha dovuto lottare a lungo contro un male che alla fine ha prevalso sul corpo ma non sul suo spirito.

Perché la forza di andare avanti, di non darsi mai per vinto, lottare affinché la vita non vada sprecata, sono messaggi che ha saputo, col suo esempio, trasmettere. «Siamo stati amici di Quartiere, di calcio, di vita. Abbiamo vissuto sempre assieme ed è ancora fervido il ricordo di tutti i bei momenti che abbiamo condiviso e le atroci sofferenze dell’ultimo periodo. Ciò che mi ha insegnato è ad avere coraggio e affrontare ogni situazione con dignità, a testa alta». Questo è il ricordo e il lascito di Randellini a Lorenzo Alberti, uno degli amici più stretti e organizzatore del Memorial in suo onore, corsa podistica che miete sempre più interesse e iscritti: «Ho voluto realizzare a tutti i costi i desideri di Lorenzo che, poco prima di andarsene, avrebbe voluto passare al podismo. Per questo sono riuscito a creare l’evento grazie pure al consenso di tutti i membri del Quartiere di Santo Spirito, anche i più giovani, e alla supervisione della GS Podistica Arezzo».

La corsa, ormai alla sua quarta edizione, si suddivide in competitiva (otto chilometri e mezzo) e non com-petitiva (due chilometri) e partirà da Piazza San Jacopo alle 21 snodandosi tra Saione, via Vittorio Veneto e zona Belvedere, per poi finire al punto di partenza.

«La risposta che la gente di Arezzo ci ha dato è sempre stata più che positiva. Ogni anno si iscrivono circa 300 persone e partecipano anche atleti quotati. Alla fine della gara ci saranno le premiazioni di categoria e la cocomerata al Quartiere». Un evento che riesce ad accomunare pure persone provenienti da altri Quartieri le quali, seppellita l’“ascia di guerra”, mostrano tutta la loro umanità e vicinanza. Il volto nobile del Saracino. Il ricordo di questo ragazzo di soli 33 anni, carico di gioie e dolori, di una vita piena e ingiustamen-

te dolorosa, ha davvero at-traversato il cielo distinguen-dosi da tutte le altre stelle. Imprimendosi nella memoria di suoi cari.

Così anche nella nostra, che corriamo, non per mera attività fisica, non per fuggire da noi stessi, ma per sentirci finalmente vivere.

Un regalo davvero impa-reggiabile che Lorenzo ci offre e da cui noi non pos-siamo distogliere lo sguardo. Come una cometa che illu-mina il firmamento.

C

di GiacomoBelli

Page 18: Il Settimanale di Arezzo 111

18 20 LUGLIO 2012

ho in ho in testa solo testa solo Quick Quick Style!Style!

salone di parrucchieresalone di parrucchierevia Caponnetto 24via Caponnetto 24

zona Tribunalezona Tribunaletel. 0575/20442tel. 0575/20442

con la nostra card con la nostra card accumuli 5 pieghe in un mese: accumuli 5 pieghe in un mese:

la prossima in omaggio!la prossima in omaggio!25% di sconto sul colore!25% di sconto sul colore!

osì cantava Riccardo Del Turco, e si era alla fine dei favolosi anni Sessanta. Da allora, il ritornello che ha accompagnato quasi mezzo secolo di estati, si abbina alle speranze che i tifosi ripongono nella propria squadra appena prima di vederla partire per il ritiro pre-campionato, che si tratti di amene localita alpine, oppure di più

ruspanti colline nei dintorni. Pieve Santo Stefano, per esempio, città dei diari e che ha dato i natali a un

illustre personaggio delle nostre terre, quell’Amintore Fanfani che, seguendo il percorso inverso rispetto all’attuale dirigenza dell’Unione Sportiva Arezzo, costruì proprio a Roma la propria carriera e fama di statista.

Domenica 22 luglio, quindi, si parte. Il day one della nuova stagione amaranto, atteso con una certa tre-pidazione dalla tifoseria, perlomeno da quella che si scalda anche in pieno solleone per le sorti della propria squadra del cuore.

L’Arezzo, non più Atletico di nome, dovrà lavorare duro per diventarlo di fatto e partire con il piede giusto, in un cammino che si preannuncia lun-go e senza punti di riferimento, per provare a capire se siamo di fronte a un Cavallino purosangue oppure a un tranquillo cavallo “da trekking”.

Inoltre, in un campionato così dilettantistico, in tutti i sensi, e difficile ca-pire se si corre contro avversari ostici piuttosto che scarsi, anche se spesso la differenza più del blasone la fanno la grinta e la volontà di mettere sotto l’avversario di turno.

Balbo, quindi, il famoso ago della bilancia, colui che dovrà tenere le briglie e guidare i propri ragazzi alla meta, rappresenta il vero colpo di mercato, il top player che mancava, e che è mancato pure lo scorso anno, con il con-gedo last minute proprio di questi tempi.

Con lui sono chiamati a dare quel pizzico in più, visti i trascorsi, giocatori del calibro di capitan Pecorari, Speranza e Buchi, con gli altri reduci, forti di un anno di esperienza maturata in più, pronti a supportare e concretizzare sul campo le legittime ambizioni di una società ambiziosa come non mai.

Perché la città lo merita, perché l’Unione Sportiva è tornata e la parola “Unione” già da sola significa qualcosa. E poi perché… come chiosa Riccardo Del Turco: “Luglio, si veste di novembre se tu non sei con me”. E noi, in riva al mare, ci auguriamo ben altro ritornello.

C

“Luglio “Luglio ha fatto ha fatto

una promessa...”una promessa...”

di Luca Stanganini

Page 19: Il Settimanale di Arezzo 111

1920 LUGLIO 2012

uanta sfortuna per il Circolo Tennis Giotto ai Campionati Toscani Under 14 di Livorno: il circolo are-tino ha centrato due finali, nel sin-golo e nel doppio, ma in entrambi

i casi non è riuscito a ottenere la vittoria a cau-sa di alcuni infortuni che hanno frenato i propri tennisti.

Nel torneo individuale ha raggiunto l’atto conclusivo Filippo Fratini che, grande favorito per la vittoria finale, ha sfidato Tommaso Schold del Tc Santa Croce. Dopo aver vinto 2-6 il pri-mo set, l’aretino ha urtato contro un palo che nascondeva un nido di vespe che lo hanno pizzicato in più parti del braccio: nonostante il forte dolore, Fratini è rimasto in campo ma ha capitolato per 6-2 sia il secondo che il terzo set, lasciando il titolo toscano all’avversario.

Schold era arrivato in finale dopo aver supe-rato in semifinale Alessio Bulletti, altro atleta del Giotto: anche in questo caso il pisano è stato favorito da un po’ di fortuna, perché l’aretino è stato costretto a ritirarsi già nel primo set a causa di un infortunio. Per il Giotto erano presenti nel tabellone finale anche Andrea Pecorella, che si è arreso ai quarti di finale nel derby contro Bulletti, ed Edoardo Paolelli, che non è riuscito a superare il primo turno. La seconda finale, quella nel doppio, porta la firma degli stessi Pecorella e Paolelli, capaci di ottenere un traguardo che alla

vigilia era completamente inaspettato. La coppia aretina ha realizzato un’impresa in semifinale, riuscendo ad aver la meglio sui senesi Bernardo Brogi e Cosimo Fiaschi, dopo un emozionante incontro deciso al tie-break sul filo di rasoio; la finale non ha sorriso ai due atleti del Giotto che, com-plice il riacutizzarsi di un dolore al braccio di Paolelli, hanno ceduto con un doppio 6-2 a Filippo Miliani del T.C. Prato e a Tommaso Dinelli della Coop Tennis Livorno. «Due finali rappresentano sempre un buon risultato – afferma Alessandro Caneschi, responsabile dell’agonistica del Giotto. – Resta solo un po’ di rammarico perché, dopo aver conquistato il titolo toscano a squadre, speravamo di poter ottenere anche un secondo successo».

Q

DAL MARTEDÌ AL SABATODAL MARTEDÌ AL SABATOPESCE FRESCO AL BANCO PESCE FRESCO AL BANCO E SU ORDINAZIONEE SU ORDINAZIONE

FRIGGITORIA DA ASPORTOFRIGGITORIA DA ASPORTO

GASTRONOMIA PRONTA DI GASTRONOMIA PRONTA DI CARNE, PESCE E VERDURECARNE, PESCE E VERDURE

LA DOMENICA MATTINALA DOMENICA MATTINAROSTICCERIA E GASTRONOMIAROSTICCERIA E GASTRONOMIA

LARGO LARGO 11° MAGGIO ° MAGGIO 55 – [email protected] TEL. TEL. 0575.3700420575.370042 – CELL. – CELL. 366.3921911366.3921911

Filippo Fratini

Pecorella e Paolelli

Due finali e tanta sfortuna per il Giotto ai Campionati Toscani Under 14Fratini arriva in fondo nel singolo, mentre Pecorella e Paolelli sfiorano l’impresa nel doppio

Page 20: Il Settimanale di Arezzo 111

20 20 LUGLIO 2012

ra le attività che il Centro Sport Chimera ha intenzione di “lanciare” in vista della prossima stagione c’è anche la ginnastica in acqua, una disciplina divertente, completamente a ritmo di musica, che permette di tonificare il corpo, dimagrire e mantenersi in forma.

Per permettere agli aretini di conoscere le varie possibilità offerte da questa disciplina, il Palazzetto del Nuoto ha programmato per venerdì 7 settembre l’“Assaggio dei Corsi”, un’iniziativa dedica-

ta esclusivamente al fitness in acqua. Completamente gratuito, l’evento per-metterà di provare le varie discipline del-la ginnastica in piscina, permettendo ai partecipanti di fare esercizi con numerosi attrezzi quali il treadmill (trampolino), i ma-nubri, le tavolette e i galleggianti. La gin-nastica in acqua, organizzata dalla Sport3, si divide in quattro livelli che prevedono attività e intensità diverse: Acqua Gym, Training, Triathlon e Hidrobike.

L’Acqua Gym è il primo livello del fitness in piscina, è la ginnastica base con esercizi di corpo libero e l’utilizzo di piccoli attrez-zi; il Training è un esercizio più intenso che prevede un lavoro a circuito a profondità diverse con cinture e piccoli attrezzi come manubri, tubi e guanti; il Triathlon, per chi ama allenarsi con la corsa e la pedalata, è una specialità che viene svolta in acqua

alta con cinture e galleggianti e grandi attrezzi come treadmill e tapis-roulant; infine l’Hidrobike, rivolta a chi vuole allenarsi pedalando, viene svolto su una bici immersa in piscina che sfrutta i benefici e i massaggi dell’ambiente acquatico.

«Per la nuova stagione stiamo progettando l’inserimento di nuove attività e di nuovi attrezzi – spiega Marco Magara, direttore tecnico del Centro Sport Chimera. – Questi assaggi, completamente gratuiti, of-friranno la splendida occasione di scoprire il Palazzetto del Nuoto, di testare le discipline proposte e mettersi alla prova. La partecipazione è completamente gratuita e può essere da stimolo per iniziare a praticare una nuova disciplina che, in un ambiente chiuso e protetto da qualsiasi condi-zione meteorologica, si configura come l’attività ideale in vista della stagione invernale».

Per ottenere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria del Centro Sport Chimera o chiamare o scrivere un sms a Magara al 347/42.49.641.

Le pagelle difine anno

T

NUOTO, NUOTO, ATTIVITÀATTIVITÀ

ACQUATICHEACQUATICHEE MOLTO E MOLTO

ALTRO!ALTRO!

UN “ASSAGGIO” DI… UN “ASSAGGIO” DI… FITNESS IN ACQUAFITNESS IN ACQUA

Page 21: Il Settimanale di Arezzo 111

21IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

Main Stage: su Caravan Palace, Caparezza e Bandabardò. Giù Crookers. Così così Nina Zilli

Cuore del festival, il Main Stage di quest’anno è stato come sempre un tourbillon, tra conferme, rivela-zioni e qualche nota stonata.

Voto 9 alla straordinaria performance dei Caravan Palace nella serata fi nale di domenica. Una vera e pro-pria jam session in stile parigino che ha fatto ballare tutti. I migliori della rassegna.

Voto 8,5 ai circa 30-40 mila spettatori che, nono-stante il costo d’ingresso, hanno riabbracciato Arezzo Wave allo stadio.

Voto 8 a Mauro Valenti e il suo staff, per aver ridato il festival alla città, con soli tre mesi di preavviso.

Voto 7,5 alle esibizioni di apertura e chiusura, ri-spettivamente di Caparezza e della Bandabardò. Due grandi conferme.

Voto 7 ai Batida e al Teatro degli Orrori. Band che sanno regalare suggestioni narrative tra le note.

Voto 6 a Nina Zilli. Bella voce ok, ma Arezzo Wave non è Sanremo.

Voto 5 al pubblico che se n’è andato venerdì sera dopo la Zilli, lasciando un “piccolo” gruppo ad ascol-tare i talentuosi DeWolff.

Voto 4,5 ai Crookers. Un’esibizione per pochi inti-mi “discotecari”.

Voto 4 all’impossibilità di uscire e rientrare, anche con il biglietto in mano. Così non si aiuta a ricreare il “clima” che ha reso unico il festival.

AREZZO WAVE LOVE FESTIVAL 2012

LE PAGELLEdi David Mattesini

NUOTO, ATTIVITÀÀ

ACQUATICHEEE MOLTO O

ALTRO!!

Sugli scudi lo Psycho Stage. Premiata la “fol-lia” di Ponte Buriano. Da rivedere alcune lo-cation

Voto 9 allo Psycho Stage, dove si è respirato il vero spirito di Arezzo Wave, quello che lo ha reso un punto di riferimento della cultura musicale eu-ropea. Sorprendenti la risposta del pubblico e la qualità delle band.

Voto 8,5 a Don Gallo, mattatore del giovedì sotto le Logge. Se non ci fosse bisognerebbe in-ventarlo.

Voto 8 alla “valentata” del concerto di Lindo Ferretti in riva all’Arno, alle 7 di domenica matti-na. Una scommessa vinta.

Voto 7,5 a Danza Wave e Contact Wave (e ri-spettivi curatori). Due sezioni che meritano di es-sere consolidate in futuro.

Voto 7 alle atmosfere che ha saputo regalare Soul Wave al Teatro “Pietro Aretino”.

Voto 5 alla sede del mandala tibetano. Un’idea da riproporre, ma in una location che invita al raccoglimento (voto 10 alla pazienza dei monaci buddisti, che non veniva scalfi ta dalle tonnellate di watt rovesciate sul colle del Pionta).

Voto 4 all’idea malsana di svolgere Wake Up Stage e Psycho Stage nello stesso luogo. Al mat-tino, in quella zona, il sole picchia come Mike Tyson. La scelta era tra disertare i concerti antime-ridiani o fi nire al Centro Grandi Ustionati.

di Marco Botti

Page 22: Il Settimanale di Arezzo 111

22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

ra l’artista più atteso di Arezzo Wave 2012, quello più noto al grande pubblico, e non ha tradito le aspettative. Stiamo parlando del Caparezza nazionale, all’anagra-fe Michele Salvemini. Già, perché lo scatenato rapper di Molfetta, che di giovedì poteva sembrare quasi sprecato, ha di fatto agito da traino per l’intera manifestazio-

ne. Un up, da quasi due ore di concerto, senza cadute di ritmo e tensione artistica, perché il “Capa” dal vivo sul palco è davvero un grande mattatore.

Uno showman con la “testa”, però, capacità critica e tutte le carte in regola per presentarsi agli annali come l’erede naturale, irriveren-te e farsesco dei cantautori che hanno fatto grande la nostra musica. Un cantastorie che sa leggere e raccontare a giovani e meno giovani l’Italia di oggi e le sue contraddizioni.

Tante visioni, talora quasi rabbiose o malinconiche, altre ironi-che e irriverenti quelle proposte. Ogni volta con un costume, una “maschera” diversa: da circense, da fi glio dei fi ori, da “eretico” o da surreale presentatore di giochi a premi televisivi. Dietro, una veduta anche politica, la sua, dell’Italia di oggi.

«Di sicuro oggi al governo non c’è Che Guevara – ci spiega, die-tro un laconico sorriso. – L’attuale però non è un’alternativa, ma un’imposizione, segno di una politica che tutto fa tranne analizzare il perché di questa crisi. Non è possibile fermarla aumentando le

tasse e tagliando i posti di lavoro. Una contraddizione assoluta. Serve un passo indietro per capire perché questo sistema economico è risultato fallimentare. Non lo possono ridiscutere coloro che lo promuovono. Siamo di fronte al tracollo del sistema occidentale, dobbiamo rendercene conto, mentre ancora purtroppo se ne parla come una malattia, tipo il contagio dalla Spagna o, riferendosi alla mitologia, parlando dello spettro della Grecia».

Capovolge le immagini il “Capa” e ne evidenzia le contraddizioni, ecco la sua chiave di lettura della real-tà. Quando canta dei disoccupati come i “veri eroi”, cita Branduardi, e poi regala le canzoni più famose al pubblico. Dalle note trapelano anche le suggestioni alla Kurt Cobain, suo punto di riferimento artistico. I fan non possono che andare in visibilio.

Edi David Mattesini

L’ITALIA DI OGGI SECONDO CAPAREZZAUN CONCERTO DA RICORDARE, TRA VISIONI “CAPOVOLTE”

DEL BELPAESE E LE SUE CONTRADDIZIONI

Page 23: Il Settimanale di Arezzo 111

23IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

IL FUTURO È PASSATO DA AREZZOI DeWolff incendiano il Main Stage e

volano nel fi rmamento del rock

I DeWolff erano gli headliner del venerdì di Arezzo Wave. La loro data unica in Italia rappresen-tava uno dei momenti più importanti del festival.

Accreditati come i nuovi portabandiera del rock dalla stampa specializzata, i tre olandesi non hanno deluso le attese, sciorinando una performance esal-tante, fatta di adrenalina pura, tecnica e voglia di divertirsi.

Visti da vicino Robin Piso e i fratelli Pablo e Luka van De Poel sono ancora dei ragazzini, ma quando salgono sul palco sanno scaricare sul pubblico un mix micidiale di hard rock, blues e psichedelia come pochi altri. Il gotha del rock anni Sessanta e Settanta scorre in modo torrenziale nelle loro vene.

«È normale essere infl uenzati da quelle band – ci dicono candidamente. – La loro è grande musica. Quando veniamo accostati a mostri sacri come Led Zeppelin, ELP e Uriah Heep per noi è un onore. È paradossale, però, che alcuni di questi gruppi abbia-mo cominciato ad ascoltarli dopo i paragoni!».

Il trio sottolinea che è molto interessato anche alla scena attuale. «Seguiamo con attenzione Black Keys, Wolf People, Jonathan Wilson e il vostro Daniele Luppi». E le band che non smetterebbero mai di ascoltare? «Tre nomi su tutti: Beatles, Led Zeppelin e CSN&Y». Con questa ultima risposta, i DeWolff avevano passato la nostra audizione a pieni voti. Sul palco, poi, si sono guadagnati anche l’iscrizio-ne al club dei migliori gruppi emergenti del Vecchio Continente. [foto in alto Erica Andreini © Photowave]

“DOVETE ESSERE ORGOGLIOSI DI AREZZO WAVE”

La Bandabardò chiude l’edizione 2012 e invita tutti a sostenere il festival

Alla Bandabardò, storico gruppo di combat folk e habitué del festival, è spettato l’onore di chiudere Arezzo Wave 2012. La band ha fatto ballare i pre-senti fi no a tarda ora con un concerto memorabile. «Eravamo anche a Italia Wave, a Livorno, nel 2009 – ci aveva raccontato il cantante “Erriquez” prima di salire il palco. – Quella labronica fu una serata memorabile, ma tornare a suonare nel luogo dove il festival è nato e cresciuto ha un sapore particolare.

Dovete essere orgogliosi di Arezzo Wave. È stato un festival tra i maggiori a livello europeo, un fi ore all’occhiello dell’Italia, e deve tornare a esserlo!».

Per rinverdire i fasti, però, è necessario che la kermesse si riappropri delle sue caratteristiche. «Durante gli anni d’oro Arezzo era una città in mu-sica e il festival un’esperienza unica di confronto e crescita. Le istituzioni locali devo-no smettere di fare a braccio di fer-ro con Mauro Valenti – conclude il musicista. – Di lui ho una stima infi nita e so quanto può dare. Va solo supportato». di Marco Botti

Page 24: Il Settimanale di Arezzo 111

24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

iovanna Daneusig nasce a Gorizia nel 1942 da una famiglia di cultura slovena che, per ragioni politiche, si trasferisce in Italia, prima a Badia Prataglia e poi a Soci. Plurilaureata, insegnante alle scuole superiori di secondo grado e attualmente in pensione, si è sempre occupata di ricer-che antropologiche e storiche legate al territorio casentinese.

Di questa realtà e in particolare del mondo mezzadrile diventa una profonda conoscitrice dal 1963 quan-do, sposandosi, entra in una famiglia padronale. Testimonianze di questo “cammino della memoria” sono la creazione della raccolta rurale Casa Rossi e il recupero delle colmate del Pian di Soci, all’origine dell’Ecomu-seo del Casentino: un itinerario didattico a cielo aperto che conta, oggi, oltre tremila oggetti tra utensili della casa poderale e padronale, documenti, mappe e una raccolta di editoria locale.

Il tramonto del sistema mezzadrile in Casentino (Edizioni Fruska) inaugura una nuova collana editoriale dell’Eco-museo, denominata “Testimonianze”, allo scopo di porre l’attenzione sul contenuto della ricerca, ma anche sulla sua autrice, che attraverso la propria memoria diretta rievoca esperienze e specifi cità della cultura locale.

Il volume è organizzato in varie parti. Nella prima la Daneusig presenta le caratteristiche geomorfologiche, le pe-culiarità ambientali e naturalistiche del Casentino, insieme alle vicende storiche che hanno segnato la vita dei suoi abi-tanti e i risvolti economici collegati a esse. La storia del ter-ritorio appare strettamente legata alla presenza dei monaci camaldolesi, una congregazione che ha saputo conciliare la scelta di vita individuale con la conservazione dell’ambiente e la tutela delle necessità socio-economiche della popolazio-ne.

In seguito viene descritta l’evoluzione del mondo mezza-drile nei secoli e i suoi rapporti con le categorie economi-che emergenti in altri contesti occupazionali, la nascita di una moderna classe operaia e la conseguente presa di co-scienza di far parte del proletariato. L’autrice dimostra di capire la complessità del mondo contadino nell’esporre con precisione i suoi tratti; in particolare interpreta con giudizio la speranza dei mezzadri di farsi piccoli proprietari o di abbando-nare, per chi non aveva possessi, le proprie case, per andare a bonifi care terre in zone paludose.

Le parti conclusive rac-colgono i ricordi perso-nali e i momenti di vita di cui la Daneusig è stata

G

Presentaci questo coupon,Presentaci questo coupon,avrai 10% sulla toelettaturaVIA FIORENTINA 20/22, ACCANTO HOTEL MINERVA

[email protected] - 388 9569160

aa

IL TRAMONTO DEL SISTEMA MEZZADGIOVANNA DANEUSIG CE LO RACCONTA NEL SUO LIBRO

Page 25: Il Settimanale di Arezzo 111

25IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

testimone diretta. Il volume termina con una raccolta di apparati dedicati ad antichi arnesi rurali, rappresentati dal disegnatore e ricercatore Giovanni Caselli. Un modo per far conoscere, so-prattutto ai giovani, a livello iconografi co, una realtà ormai perduta.

di Chiara Marcelli

ARTISTI ARETINI ON TOURPuletti e Donati

espongono a Monterchi e Montevarchi

Un artistico filo rosso unisce in questo luglio caldissimo

due valli aretine, la Valtiberina e il Valdarno, che ospitano le esposizioni di due artisti areti-ni: Caterina Puletti e Lorenzo Donati.

Ieri...Noi...oggi, titolo della personale di Caterina Puletti, andrà a avanti fino al 24 lu-glio, nella prestigiosa sede del Museo della Madonna del Parto di Monterchi, all’inter-no della manifestazione Tiber Sinfonia Festival 2012.

La mostra, dedicata alla produzione artistica del-la Puletti dal 2000 a oggi, si concentra, tra pitture e illu-strazioni, sull’immagine della femminilità in continuo cam-biamento [nell’immagine qui a sinistra la locandina].

Le opere dell’artista to-sco-campana si troveranno accostate alla celeberri-ma Madonna del Parto di Piero della Francesca: due personalità, un maestro del Rinascimento e un’artista contemporanea, che hanno indagato a loro modo l’indo-le femminile.

La galleria dell’associazio-ne Montevarchi Arte di via Marzia, invece, dedica i pro-pri spazi, fino al 29 luglio, alle pitture di Lorenzo Donati. Intitolata Colori in movimen-to, la personale valdarnese esplora la fase più recente del pittore tosco-canadese, quella in cui la sua arte è mu-tata, andando a indagare l’aspetto cromatico tra visio-ne e realtà. In un tripudio di colori vibranti, luci e passag-gi onirici, Donati esplora la natura incontaminata della Toscana, facen-doci immergere in paesaggi so-gnati e sognanti.

Valentina Paggini

ADRILE IN CASENTINO

Page 26: Il Settimanale di Arezzo 111

26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

un paradiso il parco della Chiassa, grazie alla frescura del torrente, il canto degli uccelli, l’ombra e il profumo di pini, platani, abeti. I sensi s’inebriano di pace, d’aria buona e pulita.

La signora Katia Rossi usufruisce della concessione del parco (privato) insieme alla sua as-sociazione di promozione sociale “Parco della Chiassa”. Col supporto economico dell’Azienda

agricola “Donna Adriana” ha contribuito alla sua bonifi ca, poiché esso versava in un degrado avanzato.

Tra i tavolini non c’è il rischio di tro-vare siringhe, l’erba è curata: niente vetri e sporcizia.

Ci dice: «Da ragazza, durante le feste (via via sparite) servivo ai tavoli, questo è un posto speciale nel verde, ci sono cre-sciuta. Il mio contributo, come qualsiasi azione nobile, ha messo in moto energie ancestrali e misteriose, ed è accaduto quel che ormai non credevo potesse più accadere: dopo tanti anni sono rimasta incinta di mia fi glia!».

Le prospettive.«A causa di alcuni problemi amministra-

tivi e burocratici, stiamo ancora aspettando la depurazione del torrente, e di aprire fi nal-

mente i due locali adibiti a bar e pizzeria. Vogliamo portare movimento, vedere i bimbi giocare sui gonfi abili (ancora inutilizzati), utilizzare un orto condiviso e creare una vera e propria fattoria didattica per le famiglie».

È amareggiata, Katia, per alcuni recenti atti vandalici contro il parco e il tentativo (da parte di qualche incosciente) di dargli fuoco, ma va avanti a testa alta.

Un ringraziamento particolare.«Sicuramente a Renato Peloso del Partito Democratico, che ci ha fornito e montato gratuitamente strut-

È

IL PARCO DEA CA’ DI BUFFA UN ANGOLO MAGICO RACCONTATO DA KATIA ROSSI

AREZZO, CAMPOLUCI VIA LIBBIA 41/F0575/364751

WWW.BERNESCHI.COM

Page 27: Il Settimanale di Arezzo 111

27IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

ture a cupola in vista di eventi. Una persona ge-nerosissima».

L’azienda agricola “Donna Adriana”.

«C’è un allevamento di maiali, il prosciutto buono e prodotti a colti-vazione biologica».

I cervi?«Sono allevati ma non

a scopo alimentare: i bambini si innamorano sempre di questi bellis-simi animali. Una cerva

un po’ inesperta non allattava il suo Bambi, siamo ricorsi al biberon: i cervi non sono come animali dome-stici, ma dovevate vederlo, con quegli occhioni teneri, il piccolino, come si avvicinava per farsi accarezzare!».

Il vostro progetto “Salva Mamme”, l’innovazione.«È nato l’anno scorso. I fi gli crescono, invece di buttare o riempire cantine e garage si dona a chi ha bi-

sogno: seggioloni, carrozzine, ecc. Spesso dietro la porta di casa trovo regalini per la mia bambina di due mesi. Non è facile, ma stiamo cercando per l’inverno un locale a uso gratuito nel quale mettere la roba che ci arriva. L’innovazione sta nell’educare al risparmio, all’ecologia e al buon senso».

Una frase appropriata?«Liberatevi da ciò che non serve per fare entrare altre cose, compreso l’amore».Ricordiamo che le Associazioni di Promozione Sociale svolgono attività di utilità sociale senza fi nalità di

lucro, nel rispetto della dignità e della libertà di ognuno.Altri desideri?«Attuare un gemellaggio con altre associazioni».Katia Rossi cerca altri volontari, giovani o anziani, perché basta poco per fare tanto. Donna determinata,

da quando è mamma di cose da fare ne ha il dop-pio se non il triplo, ma ha un’enorme energia, quan-do parte…

Per chi ama la natura vorremmo infi ne citare una frase di san Francesco di Assisi: “Cominciate a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile.

E alla fi ne vi sorprende-rete a fare l’impossibile!”.

ELLA CHIASSAdi Ivana

Marianna Pattavina

VENDITA E DEGUSTAZIONE DA MARTEDÌ A DOMENICA 9-22 CHIUSO IL LUNEDÌ! VISITACI IN VIA PIAVE 43. PER ORDINAZIONI CHIAMA IL 393 0189387

SPECIALITÀ SEMIFREDDISPECIALITÀ SEMIFREDDI

Page 28: Il Settimanale di Arezzo 111

28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

C on il contratto di albergo l’albergatore si obbliga, dietro pagamento di un corri-spettivo, ad alloggiare il cliente in uno o più locali dell’albergo adeguatamente

mobiliati e provvisti di servizi (ad esempio culturali, ricreativi, sportivi, alimentari…).

Si tratta di un contratto “misto” in quanto in esso si rivengono elementi di altri tipologie contrattuali:

a) la locazione dell’alloggio, b) la somministrazione di servizi,c) la custodia delle cose di proprietà del cliente.FORMAÈ un contratto a forma libera che può quindi con-

cludersi sia per iscritto (fax, lettera cartacea, email) sia verbalmente (di persona o telefonicamente). Può essere stipulato anche telematicamente attraverso la

compilazione degli appositi moduli reperibili sui siti internet degli alberghi, i cui albergatori hanno però l’obbligo di dare conferma dell’ordine al cliente sen-za ritardo e per via elettronica.

RESPONSABILITÀIl Codice Civile disciplina, agli articoli 1783-

1786, i casi di responsabilità dell’albergatore per le cose del cliente, prevedendo una diversa responsabi-lità per le cose portate in albergo e per quelle conse-gnategli in custodia.

Sono considerate cose portate in albergo:a) le cose che vi si trovano durante il tempo nel

quale il cliente dispone dell’alloggio;b) le cose di cui l’albergatore o un suo collaborato-

re assumono la custodia, fuori dell’albergo durante il periodo di tempo in cui il cliente dispone dell’al-loggio;

c) le cose di cui l’albergatore o un suo collabora-tore assumono la custodia sia nell’albergo, sia fuori dall’albergo, durante un periodo ragionevole, prece-dente o successivo a quello in cui il cliente dispo-ne dell’albergo (ad esempio bagaglio inviato prima dell’arrivo o lasciato dopo la partenza per essere pre-levato dopo la spedizione).

In questi casi la responsabilità dell’albergatore incontra un limite quantitativo: il risarcimento del danno è limitato al valore delle cose sottratte, di-strutte o deteriorate, sino a una somma pari all’equi-valente di cento volte il prezzo di locazione dell’al-

EDICOLA “KENNEDY” (VIA KENNEDY 1)EDICOLA DELL’OSPEDALE (VIA NENNI)EDICOLA “SCOSCINI” (VIA ALFIERI)“TIRAMOLLA” (VIA ROMANA 98/A)EDICOLA “GABRIELE FAGIOLI” (BELVEDERE)EDICOLA “PANCI” (PIAZZA SAIONE)EDICOLA “CAMPO DI MARTE” (VIA VITTORIO VENETO)LIBRERIA “EDISON” (PIAZZA RISORGIMENTO 31)LIBRERIA “MONDADORI” (CORSO ITALIA)

LIBRERIA UNIVERSITARIA “LEGGERE” (VIA CITTADINI)

INFORMAGIOVANI (PIAZZA SANT’AGOSTINO)EDICOLA “SAN MICHELE“ (PIAZZA SAN MICHELE)LIBRERIA “FELTRINELLI”

(VIA CAVOUR)EDICOLA “AMIDELLI” (VIA PORTA BUIA)

EDICOLA “SCARTONI” (PIAZZA SAN GIUSTO)

EDICOLA “BIDINI” (VIA REDI)EDICOLA “ROSSI” (VIA PACIOLI)

EDICOLA “DALLA NOCE” (PIAZZA GIOTTO)

EDICOLA VIA ERBOSA

EDICOLA “BURRONI” (VIA TARLATI)PAPER CO.

(CENTRO COMMERCIALE SETTEPONTI)“LA TUA EDICOLA” (VIA FIORENTINA)

EDICOLA “SAN LEO”BOTTEGA DI GIACCO (SAN GIULIANO)

DOVE TROVARE (GRATIS!) “IL SETTIMANALE”

LA RESPONSABILITÀ DELNEL CONTRATTO DI ALB

Page 29: Il Settimanale di Arezzo 111

29IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

a cura dell’avv. Giacomo Chiuchini

loggio per giornata. Tale limite decade qualora la sottrazione, distruzione e il deterioramento delle cose portate in albergo sia-no cagionate da colpa dell’alber-gatore o dei suoi collaboratori.

Spetterà comunque sempre al cliente provare l’introduzione della cosa in albergo e l’entità del danno subito.

Per cose consegnate in custo-dia si devono, invece, considera-re:

a) le cose consegnate e ricevute dall’albergatore o dai suoi prepo-sti e rappresentati;

b) le cose rifi utate dall’alberga-tore pur avendo l’obbligo di rice-verle.

L’albergatore deve comun-que accettare le carte-valori, il danaro contante e gli oggetti di valore, mentre può rifi utare di ac-cettare soltanto se si tratti di og-getti pericolosi o che, tenuto con-to della importanza e delle con-dizioni di gestione dell’albergo, abbiano valore eccessivo o natura ingombrante. In questi casi la re-

sponsabilità dell’albergatore è illi-mitata, e pertanto il danno risar-cibile sarà determinato nelle sue componenti di danno emergente (danno patrimoniale) e di lucro cessante (mancato guadagno). Da tenere ben presente che le norme sulla responsabilità dell’alberga-tore sono inderogabili; pertanto qualora quest’ultimo dovesse fare fi rmare al cliente eventuali accor-di contrari, volti a escludere o a limitare la responsabilità dell’al-bergatore, questi sono da consi-derarsi nulli e sostituiti di diritto con quelli previsti dalla legge.

DENUNCIAIl cliente deve denunciare il

fatto senza ingiustifi cato ritardo all’albergatore per non perdere il diritto al risarcimento. La de-nuncia immediata non è neces-saria quando la distruzione o la

sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo sono dovuti a colpa dell’albergatore o dei suoi collaboratori, oppure quando questi siano comunque venuti a conoscenza del fatto.

ESONERO DI RESPONSA-BILITÀ

L’albergatore non è responsabi-le quando la distruzione, il dete-rioramento o la sottrazione siano cagionati:

a) per colpa del cliente o di suoi accompagnatori,

b) da forza maggiore; c) dalla natura stessa della cosa.

Avv. Giacomo Chiuchini[Avvocato del Foro di Arezzo]

Per porre domande ineren-ti all’inserto odierno, scrivetemi all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

DELL’ALBERGATORE ALBERGO

Page 30: Il Settimanale di Arezzo 111

30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 20 LUGLIO 2012

GASTRONOMIA PRONTA DI CARNE, PESCE E VERDUREPESCE FRESCO AL BANCO

E SU ORDINAZIONEFRIGGITORIA DA ASPORTOLARGO LARGO 11° MAGGIO ° MAGGIO 55 TEL. TEL. 0575.3700420575.370042 CELL. CELL. 366.3921911366.3921911

do

ve m

ang

iare

AREZZO JAZZ SUMMER 2012

Da venerdì 27 a domenica 29 luglio, Arena Eden, in-gresso 5 euro: 21.15 inizio primo concerto, 22.30 inizio secondo concerto. Il direttore artistico prof./dott. Maurizio

Bozzi, il musicista Bozorius, sigla la tredicesima per-la della manifestazione estiva del Jazz Club Arezzo. In collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo e l’Aci provinciale organizza uno degli eventi clou dell’estate aretina: due concerti a sera per tre serate non più all’Anfi tea-tro Romano ma all’Arena Eden.

Venerdì 27 luglio: A La Santé De Django – Free Refl ections; sabato 28 luglio: Francesco Giustini 4et – Classic 4et; domenica 29 luglio: The Sultans of Swing – Morgera Meets Jazzmania

di Lucio Massai

eve

nti

Project X – Una festa che spacca ** ½

Tre liceali, Thomas, J.B. e Costa, decidono di organizzare una festa “che spac-ca”. Ci riescono (fin troppo) perfettamente. Attraverso l’artificio del “falso

documentario amatoriale” o simili, ufficialmente tornato in auge dopo The Blair Witch Project, l’esordiente Nourizadeh realizza una teen comedy sepolcrale che gioca la carta alla Porky’s con sullo sfondo un Animal House in salsa ama-teur. L’idem sentire con Road Trip e i due The Hangover è auto-evidente e sa-rebbe superfluo puntualizzarlo, d’altra parte l’operazione sembra straordinariamente riuscita se pensiamo che i 50 milioni e passa di dollari incassati in patria gli sono valsi immediatamente il titolo di “cult generazionale”. La realtà è probabilmente quella di un go-dibile teen movie che strizza l’occhio ai figli del tardo-capitalismo ma senza mai preoccuparsi d’intercettarne lo sguardo a un livello più profondo e consapevole. Jacopo Fabbroni

LA FESTA DELL’UNICORNOPer due giorni Vinci è la capitale italiana fantasy

Il 28 e 29 luglio il borgo di Vinci (Fi) darà vita all’8a edizione della Festa dell’Unicorno.

L’evento medievale fantasy toscano offrirà al pubblico spettacoli, atmosfere fantastiche, giochi e tante attrazioni, trasformando il paese natale di Leonardo in un’insolita città incantata, popolata da elfi, fate, dame e cavalieri.

Saranno cinque le aree tematiche in cui sarà suddivisa la cittadina, cinque mondi in cui im-mergersi e divertirsi. Spettacoli di strada, musica, giochi di ruolo dal vivo, comics, cosplay contest animeranno le due giornate toscane.

Per gli appas-sionati, sia saba-to sia domenica sarà possibile incontrare lo sceneggiatore Stefano Vietti e il disegnato-re Giancarlo Olivares.

Per i bambini ci sarà una cac-cia al tesoro dei pirati, un’area dedicata ai gio-chi della tradizio-ne, canti e mu-siche, e anche per i più grandi

due concerti di musiche di cartoon giapponesi e uno dedicato ai classici Disney.

Imperdibili anche le proposte gastronomiche del Ristoro di Obelix, dell’Osteria del Gladiatore e delle taverne dell’Unicorno Impennato, ristoranti di Vinci con menù a tema. L’appuntamento è per sabato dalle 15 alle 24 e do-menica dalle 10 alle 24.

Per maggiori informazioni e il programma completo: www.fe-staunicorno.com

do

ve a

nda

re

di Chiara Savarino

Page 31: Il Settimanale di Arezzo 111

31IL SETTIMANALE DI AREZZO20 LUGLIO 2012

di

tiSpedizioni in tutto il mondo!

via Guadagnoli 37

0575/302676

IMMAGINECAPELLILoc. OLMO 201/a0575 998594Immagine Capelli è anche su Facebook!

SIAMO TECNICISIAMO TECNICI

Scatti da Arezzo Wave

foto

An

na

lisa

Sa

voc

a ©

Ph

oto

wa

ve

Page 32: Il Settimanale di Arezzo 111