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    eccellenzaBest Practice Sharing:

    questioni di percezione

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    romaniaIl dibattito sulle riforme

    del settore energetico

    16

    aUTo eleTTricaEnel e Renault insieme

    per la ricarica rapida

    17

    zero emiSSioniEros Ramazzotti

    racconta il suo tour

    25

    oGni Goccia PrezioSai 2013 a t d p d dou.e p p d sp p fft su dqu

    MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL MARZO 2013 // NUMERO 2

    2

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    03 eDiToriale

    04 BreVi Enel360op4

    06 orizzonTi Loro del futurop06// Quanta acqua passata.. .p10// Pensare in grandep12//Piccoli impianti cresconop14 // Lenergia al biviop16 // A tutta caricap17 // Lhubdi Enel Energiap18// Di pi con menop19

    20 innoVazione Linnovazione che premiap20

    21 eccellenza Questioni di percezionep21

    22 SicUrezza Teniamoci docchiop22

    23 enel cUore Sorridiamop23

    24 PriSma Sulle tracce dei ghiacciaip24// La terra promessap25

    26 GenTe enel SPeciale Sar buono e forte

    27 canale aPerTo Sul contratto nazionale del settore elettrico

    IN QUESTO NUMERO

    e is Mensile del Gruppo Enel // Anno 11, numero 2

    a u d Direzione Relazioni Esterne Enel

    Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

    Dtt spsb Gianluca Comin

    edt Enel spa , Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma

    r dt Brand Portal // www.brandportal.it

    at dt & Dsg Newton21 Roma // www.newton21.it

    Tpgf System Graphic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma

    P ttt d Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

    Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma

    oppu v u [email protected]

    e is h sutb su pt itt e

    Stpt su t g Fdg Syb Ff tft FSc

    nu hus d 25/03/2013

    La CO2equivalenteassociata a questonumero verrneutralizzata

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    Editoriale

    Rispettiamo gli obiettivinonostante la crisi

    Luigi FerrarisDirettore FunzioneAmministrazione Finanza e Controllo

    anche nel 2012 il nostro Gruppo ha conseguito gli obiettiviindicati al mercato, sia in termini di margine operativolordo sia in termini di indebitamento nanziario netto, purcontinuando a operare in un contesto macroeconomico

    savorevole, in particolare in Italia e Spagna. In questultimo caso, ilpeggioramento stimato dei fussi di cassa, in relazione ai provvedimentiregolatori emessi dal governo spagnolo nel corso del 2012, unitamente aldeterioramento del quadro economico di rierimento, hanno reso neces-sario ladeguamento di valore degli asset di Endesa Iberia.Lutile netto di Gruppo del 2012, che si attesta a circa 0,9 miliardi di euro,ha registrato una orte contrazione rispetto allesercizio precedente,attribuibile principalmente alle maggiori perdite di valore sopra citate,anche se lutile di Gruppo ordinario, che costituisce la base per il calcolodellammontare dei dividendi da corrispondere ai nostri azionisti, siattesta a un livello di circa 3,5 miliardi, in linea con le attese.Il nostro margine operativo lordo (Ebitda) pari a circa 16,7 miliardi dieuro e seppure in calo di circa il 5% rispetto al 2011, per eetto princi-palmente della riduzione dei margini di generazione in Italia e dellevariazioni del perimetro di consolidamento conseguenti alle cessionieettuate, si attesta al di sopra del target comunicato ai mercati. Que-sto stato possibile grazie anche al contributo positivo della DivisioneMercato, della Divisione Internazionale e della Divisione Rinnovabili.Inoltre, anche nel 2012, grazie ai programmi di ecientamento, a unrigido controllo del piano di investimenti nonch a unattenta gestionedei fussi di cassa, siamo riusciti a mantenere lobiettivo di riduzionedellindebitamento nanziario netto di Gruppo al di sotto dei 43 miliar-di di euro, coerentemente con i target pressati.Purtroppo, lo scenario macro-economico che prevediamo per il pros-simo uturo continua a essere critico, ma siamo condenti che le sceltestrategiche proposte ci consentiranno di conermare gli obiettivi didiesa dei risultati e contenimento degli eetti della crisi.In particolare, aumentare lecienza del nostro Gruppo ancora una

    volta la via obbligata per diendere i margini e la generazione di cassanei mercati maturi e liberare risorse da destinare ad aree a maggiorecrescita. Pertanto, oltre a perseguire in maniera ancora pi incisiva lemisure che riguarderanno il rigido controllo degli investimenti e il con-tenimento dei costi, stiamo portando a termine la proonda trasorma-zione della struttura organizzativa del Gruppo, in linea con il modellooperativo One Company.Nello specico, la nuova struttura organizzativa adottata dal Gruppoprevede una Holding industriale di coordinamento e indirizzo strategi-co delle Divisioni responsabili del business e tre Global Services a soste-gno delle unzioni operative, che ci consentiranno di trarre il massimobenecio in termini di sinergie e di economie di scala.Inoltre, nei nostri programmi abbiamo denito un piano dismissioniambizioso la cui realizzazione ci consentir di semplicare la strutturasocietaria e di ridurre sensibilmente lindebitamento di Gruppo, conlobiettivo di mantenere lattuale livello di rating nanziario.Dal quadro che ho delineato possiamo comprendere quanto sia compli-cato il momento storico che stiamo vivendo e quali siano gli eetti ditutto questo sul nostro Gruppo e quindi sul nostro uturo.Per continuare ad avere successo e a rispettare gli obiettivi pressatidobbiamo per essere consapevoli che le scelte strategiche proposte, perquanto appropriate ed ecaci, non bastano se non sono accompagnatedallimpegno quotidiano di tutte le persone che lavorano nella nostraazienda. In part icolare, non possiamo non tener conto che il mondo at-torno a noi sta cambiando e anche velocemente e che tutti noi abbiamo ildovere di contribuire, anche nel nostro piccolo, con la consapevolezza dipoter are qualcosa per modicare a nostra volta il corso degli eventi.Personalmente, sono convinto che disponiamo di competenze, capacit erisorse per continuare a rispettare i nostri obiettivi malgrado il contestomacro-economico savorevole.

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    moBiliT eleTTrica:con Parma in reTeTUTTa lemilia romaGnaLo scorso 1 marzo stato sottoscrittoa Parma un protocollo dintesa traEnel Distribuzione, il Comune diParma, la Regione Emilia Romagnae il Gruppo Iren, con lobiettivo diadottare misure per la promozionee lincentivazione delluso di veicolieco-sostenibili e realizzare una retedi inrastrutture di ricarica inno-vative, sicure e di semplice utilizzoallinterno della citt ducale. Conladesione di Parma ha dichiaratoLivio Gallo, direttore DivisioneInrastrutture e Reti si completaterritorialmente il Progetto Emilia

    Romagna sulla mobilit elettrica checi vede impegnati nella sperimenta-zione e implementazione dei sistemitecnologici pi innovativi per laricarica dei veicoli elettrici.

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    nUoVe reGole Di GrUPPoPer la GeSTione DellaProPrieT inDUSTrialeCoerentemente con il processo OneCompany, stata pubblicata lo scor-so ebbraio lapolicy di Gruppo nu-mero 76 per la gestione dei diritti dipropriet industriale (Management

    o industrial property rights), emessadalla unzione Holding Innovationin collaborazione con lUnit HoldingLegal and Corporate Aairs - Intellec-tual Property. Obiettivo delliniziativa la valorizzazione delle competenze edel patrimonio di propriet industria-

    le Enel (brevetti, segreti industriali,ecc.), che rappresentano strumentiindispensabili per il mantenimentodella competitivit e per la creazionedi valore, attraverso la gestione attivadellindustrial property.Il nuovo approccio alla gestione e va-lorizzazione del patrimonio industria-le interviene a partire dal momentoin cui sidentica uninvenzione nelbusiness, valutando il modello miglio-re per proteggerla, lambito geogracoe temporale in cui sinserisce e la

    tipologia di sruttamento sino alle asisuccessive di tutela e valorizzazionesul mercato.

    03

    al Via i laVori DellacenTrale GeoTermicaBaGnore 4 Di eGPSono partiti i lavori per la realizzazio-ne della centrale geotermica Bagnore4, nei Comuni di Santa Fiora e Ar-cidosso, in provincia di Grosseto. Il

    progetto prevede la realizzazione didue gruppi da 20 MW ciascuno, peruna capacit installata totale di 40

    MW, in grado di generare a regimeno a 310 milioni di chilowattoradi energia allanno. La realizzazio-ne della nuova centrale richiederun investimento totale di circa 120milioni di euro. Limpianto statoprogettato tenendo conto dei miglio-

    ri standard a livello mondiale e dellemigliori tecnologie disponibili da unpunto di vista ambientale.

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    in SPaGna arriVano600 STazioni Di ricaricaPer laUTo eleTTricaNegli ultimi due anni Endesa ha

    raddoppiato lestensione della sua

    rete di ricarica per veicoli elettri-

    ci installando 600 nuove stazioni

    in tutta la Spagna, di cui 298 nel2012. Lazienda contribuisce cos

    a implementare il programma del

    Gruppo Enel per la diusione della

    mobilit elettrica in tutto il mondo,

    promuovendo linrastruttura di ri-

    carica e il sistema di gestione EMM

    (Electric Mobility Management)

    sviluppati da Enel Distribuzione. Il

    Gruppo sta inoltre sviluppando una

    soluzione tecnologica per la ricarica

    veloce che rappresenta un passo

    ondamentale per la defnitiva

    aermazione della e-mobility (vediarticolo a pag 17).

    Pubblicata a febbraio la policydi Gruppo per la gestione dei dirittidi propriet industriale. Liniziativa

    stata adottata in coerenzacon il processo One Company 02

    Brevi

    e360

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    Donne: PremiaTolo SPoT conTroGli STereoTiPiSi svolta lo scorso 1 marzo presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, sede

    del Comune di Milano, la cerimoniadi premiazione della terza edizionedi Premio Immagini Amiche, ilriconoscimento dedicato a coloro chein pubblicit, programmi tv e sitiweb, scelgono di non utilizzare stere-otipi sulla donna. Enel ha conquistatoil primo posto nella categoria dellapubblicit televisiva con lo spot Par-to curato dalla Saatchi&Saatchi inoccasione del 50esimo anniversariodellazienda. Il Gruppo si dunqueconermato in prima la nella batta-

    glia culturale contro luso strumenta-le della donna.

    06

    enDeSa lancia inTeGriSPer la comUnicazioneDelle SmarT GriD stato completato con successoilnuovo sistema di comunicazioni intempo reale sviluppato da Endesaper le reti intelligenti. Si tratta delprogetto Integris (Intelligent Electri-cal Grid Sensor Communications),che ha permesso lo sviluppo di unainrastruttura di telecomunicazioni

    robusta, fessibile e a basso costo. Sitratta di un sistema aperto che consen-te lo scambiojust in time di qualsiasitipo di dato, e che ore la possibilit diripartire i processi tra tutti i dispositividi rete, acilitando le operazioni e ren-dendole maggiormente automatizzate e

    adabili.

    07

    la SoSTeniBiliTDi enel ViaGGiaSUl Treno VerDeTra marzo e aprile lo sviluppo sosteni-bile viaggia a bordo del Treno Verde, li-niziativa organizzata da Legambiente,Ferrovie dello Stato ed Enel Green Po-wer, giunta questanno alla sua 24esimaedizione. Il convoglio si ermer nelle

    principali stazioni italiane per proporree illustrare le nuove soluzioni in temadi rispetto dellambiente. Al linternodi quattro vagoni, vengono approon-diti tutti i temi dellagreen economy, larivoluzione verde, come la denisceil responsabile Italia ed Europa di EnelGreen Power, Roberto Deambrogio.Sar unoccasione per scoprire le nuoveopportunit che rinnovabili, tecnologiae uso eciente dellelettricit possonoorire alla vita quotidiana, e su cui ilGruppo Enel vanta unesperienza as-

    solutamente unica. Fonti rinnovabili,ecienza e risparmio energetico, mo-bilit sostenibile e reti intelligenti sono

    elementi ondanti delle smart city chein Italia ci vedono partner dei comunipi virtuosi, sottolinea Deambrogio.Non a caso, alliniziativa partecipanoanche Enel Distribuzione, Enel Ener-gia ed Enel Sole. Le stazioni coinvoltesono quelle di Bari, Roma Termini,

    Salerno, Reggio Calabria, FirenzeCampo di Marte, Bologna, MilanoPorta Garibaldi e Torino Porta Nuova.

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    el SalVaDor:nUoVe SeDe Perenel Green PowerSi svolta lo scorso 7 marzo linaugu-razione dei nuovi Uci Enel GreenPower a San Salvador.Allevento, a cui hanno partecipatoMaurizio Bezzeccheri, responsabileIberia & Latin America di Enel GreenPower e lambasciatore dItalia aSan Salvador Tosca Barucco, eranopresenti anche gli ambasciatori diGran Bretagna, Germania, Spagna,Guatemala e Canada. Dopo la con-sueta cerimonia del taglio del nastrosono state presentate le attivit diEnel Green Power con unattenzioneparticolare ai progetti in materia digeotermia.

    e360Enel sale sul Treno Verde di Legambienteche porta in giro per lItalia energie

    rinnovabili, sostenibilit ambientaleed efficienza energetica 07

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    Vista dallo spazio, la Terra appare come un Pianeta azzur-ro, lunico conosciuto dotato di immense r iserve idriche.Eppure oltre un miliardo di persone hanno un accessoinsuciente allacqua potabile, una risorsa essenziale per

    la vita e il benessere degli esseri umani e ondamentale anche per mol-ti settori delleconomia. Come possiamo ar s che ci sia acqua per tuttinonostante lincredibile aumento della domanda?

    IL TEMPO STRINGEOgni giorno ingeriamo dai 2 ai 4 litri di acqua, una parte consisten-te dei quali si trova allinterno del cibo che mangiamo. Questo ildato che gli organizzatori della Giornata Mondiale dellAcqua, loscorso 22 marzo 2012, hanno voluto porre al centro delle celebrazioniattraverso lo slogan il mondo assetato perch ha ame. Una ameche gi una erita aperta del nostro Pianeta con una popolazioneche ha superato quota 7 miliardi e galoppa velocemente verso gli8. Quale pu essere, quindi, lo scenario nel 2050 quando le stimeci dicono che saremo 2 miliardi in pi? La preoccupazione delleNazioni Unite, che n dal 1992 hanno deciso di dedicare il 20 marzoal cosiddetto oro blu, che il tempo stringa e che sia necessario agireora per limitare i problemi in uturo. Con le alde in esaurimento, iumi sempre pi in secca e la popolazione in aumento la tendenza chiara: stiamo compromettendo il nostro uturo. Negli ultimi 50 annila domanda di acqua dolce per uso umano triplicata: oggi ogniabitante consuma in media 10 metri cubi di acqua allanno, e semprepi spesso in modo irrazionale. LOnu rierisce che ogni giorno circa4.500 bambini muoiono per cause legate alla scarsit di acqua potabi-

    le. Uno ogni 20 secondi.In Italia solo per ligiene personale usiamo ogni anno una quantitdi acqua equivalente al lago di Garda. Il 70% dei prelievi destinatoallagricoltura, ma di tutta lacqua prelevata pi della met si perdenella rete di distribuzione. Ripristinando queste perdite si potreb-bero aumentare le superci agricole irrigue e la produzione di cibosenza ulteriori prelievi. Invece si preerisce cercare lacqua in aldesempre pi proonde e prelevare sempre di pi dai umi no adeviarli dal loro corso naturale, con il risultato di un rapido esauri-mento delle riserve e di una progressiva distruzione degli ambientinaturali fuviali.Il 90% dellacqua che consumiamo quella che mangiamo con icibi raccontano Francesca Greco e Marta Antonelli, ricercatrici delKings College di Londra, ai microoni di Enel.tv. Per ottenere unchilo di carne rossa servono circa 15 litri di acqua, ad esempio. Sononumeri che importante divulgare per capire limpatto che spesso lenostre scelte hanno sullambiente.Sempre lOnu stima che i uturi confitti armati saranno in gran partecausati da penuria di acqua e da prelievi non autorizzati. Lacqua ammonisce da tempo il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon un terribile carburante per le guerre del uturo. Loro blu si a scarsoe prezioso almeno quanto l oro nero, il petrolio. Le due penurie sialimentano a vicenda. La ebbre dellacqua non risparmier nessuno.

    PAROLA DORDINE: COOPERAZIONELAssemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2013lAnno internazionale della cooperazione nel settore idrico. La bozza

    LORO DEL FUTURO

    Nel prossimo futuro lacqua dolce potrebbe non bastareal fabbisogno mondiale. Enel in prima linea per promuovereun uso responsabile di questa risorsa e partecipa alle iniziativeper il 2013, Anno internazionale della cooperazione idrica

    Orizzonti

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    della risoluzione stata elaborata sulla base delle precedenti risolu-zioni sullacqua dellAssemblea Generale delle Nazioni Unite, pro-mosse per iniziativa del Tajikistan, e sulla base della Dichiarazionesullacqua di Duanbe adottata durante la Conerenza internazionaledi alto livello sulla revisione globale di medio termine riguardantelattuazione del Decennio Internazionale dellAcqua, Water or Lie2005-2015, tenutasi sempre a Duanbe l8 e il 9 giugno 2010.La risoluzione sottolinea limportanza cruciale dellacqua neiprocessi di sviluppo sostenibile, inclusa lintegrit dellambiente eleliminazione della povert e della ame. Lacqua indispensabileper la salute e il benessere delle persone ed elemento essenzialeper il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio.Nella risoluzione, inoltre, lAssemblea Generale delle Nazioni Uniteesprime la propria preoccupazione per i risultati lenti e discontinuilegati al raggiungimento dellobiettivo di dimezzare la percentualedelle persone che non hanno accesso allacqua potabile e ai serviziigienici di base, specie considerando le preoccupazioni destate daicambiamenti climatici.Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi internazionalmentericonosciuti riguardanti le risorse idriche, lAssemblea Generale inco-raggia gli Stati Membri, le entit del Sistema Nazioni Unite, e tuttigli altri soggetti interessati, a sruttare lAnno internazionale perpromuovere iniziative a tutti i livelli, anche attraverso la cooperazio-ne internazionale.Questo momento pu servire come piattaorma per unire gli impe-gni presi sia dal Sistema Nazioni Unite, sia da altre organizzazioniregionali o internazionali, dai governi, dalla societ civile e dalle

    imprese, al ne di sensibilizzare lopinione pubblica sui problemilegati alle risorse idriche e sulle sue possibili soluzioni, in modo dasviluppare un ambiente avorevole alla nascita di nuove idee.

    ACQUA ED ENERGIAIl sistema dellacqua e quello dellenergia sono strettamente connes-si. Lenergia necessaria per pompare, trasportare e trattare lacquapotabile e le acque refue. Lacqua di ra reddamento necessaria per ilunzionamento delle centrali elettriche, e viene utilizzata e restituitacome preziosa onte rinnovabile nelle centrali idroelettriche. I cambia-menti nelle precipitazioni, laumento del rischio di siccit, la riduzionedel manto nevoso e la riduzione dei tempi di scioglimento delle neviin primavera potrebbero infuenzare i nostri modelli di consumo dienergia e di acqua.Lacqua coinvolta in molti altri punti del processo di produzione dienergia elettrica come, ad esempio, la produzione di vapore, lestrazionedi gas naturale, carbone, petrolio e uranio (e loro ranazione), e perlabbattimento delle emissioni. Molte centrali termoelettriche, inatti,emettono zolo, mercurio, anidride carbonica e altre sostanze, e richie-dono tecnologie di abbattimento che necessitano a loro volta di quantitsignicative dacqua per unzionare (lacqua, per esempio, viene iniet-tata nelle camere di combustione delle turbine a gas per diminuire leemissioni di ossidi dazoto o utilizzata nei desoloratori mista al calcareper labbattimento delle emissioni di anidride solorosa).La produzione di energia elettr ica inoltre, se non adeguatamentegestita, pu avere implicazioni signicative sulla qualit dellacqua (intermini di alterazioni chimico-siche e di temperatura). Ogni nor-

    7 Enel Insieme Marzo 2013

    itvst oy Uv d n Uthttp://blog.enelint.global/insieme/acquabenecomune

    itvst Fs G mt at

    http://blog.enelint.global/insieme/acquachemangiamo

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    Orizzonti

    male ciclo termodinamico di produzione dellenergia elettrica, comedetto, necessita di acqua di rareddamento per il suo unzionamento.

    Inatti, il vapore espanso nelle turbine deve essere riportato allo statodi liquido saturo per ar s che il ciclo termodinamico ricominci conla produzione di vapore surriscaldato (a spese della combustione dicombustibili ossili) e nuovamente con lespansione nelle turbine.Tutto ci avviene grazie al condensatore attraverso lutilizzo di acquadi rareddamento. Il gradiente termico che naturalmente viene agenerarsi pu, in casi particolari, danneggiare gli ecosistemi acquaticilocali, soprattutto durante i mesi estivi quando le specie sono in pros-simit o alle soglie di tolleranza del calore. Una corretta gestione dellostoccaggio e dello smaltimento dei riuti pericolosi derivanti dalleattivit di estrazione del carbone e dalla sua combustione, invece, ne-cessaria al ne di evitare la contaminazione delle risorse idriche locali.

    I RISPARMI DI ENELIn unazienda come Enel i consumi industriali di acqua ammontano acirca 192 milioni di metri cubiannui(dato del 2012), dovuti per il 74%al settore termoelettrico, il 24% a quello nucleare e il 2% agli altri usi in-dustriali. Per quanto riguarda la provenienza, il 73,6% di tutti i volumiconsumati stato prelevato da umi o altre acque meteoriche, il 8,5% dapozzi, il 4,7% da acquedotti, il 7% dal mare e il rimanente 6,2% da refui,cio da acqua recuperata e trattata allinterno degli stessi impianti. Oltrea questi usi industriali, vi sono poi 23 miliardi di metri cubi di acquautilizzata per il rareddamento a ciclo aperto di impianti termoelettri-ci. Si tratta di acqua che non viene considerata tra i consumi perch,dopo essere stata utilizzata per il rareddamento, viene interamenterestituita al fusso idrico da cui stata prelevata, senza signicativevariazioni qualitative. Il leggero aumento di temperatura, che rientranei termini di legge, viene attentamente monitorato e controllato, comeogni altro scarico proveniente dagli impianti del Gruppo.Se le previsioni sul uturo dellacqua si conermassero negative, le azien-de si troverebbero a ronteggiare un aumento dei costi di ornitura e se-rie dicolt di approvvigionamento. Ecco perch, al di l degli aspettietici e di sostenibilit, Enel da tempo impegnata nel raggiungimentodi risultati concreti in termini di ecienza. Il Gruppo ha inatti giridotto il consumo di acqua di pi del 26% dal 2008 al 2012 mettendosisulla buona strada verso il prossimo obiettivo: - 10% dal 2010 al 2020.Abbiamo avviato un processo di inventario e comprensione pro-onda del nostro consumo di acqua, che avr come primo risultato lapartecipazione del Gruppo al Water Disclosure Project dice AndreaValcalda, responsabile Politiche ambientali e Cambiamenti climatici un progetto nato inizialmente nel 2002 con il solo Carbon DisclosureProject con lo scopo di incentivare le aziende a monitorare e a rendicon-tare riguardo al proprio impatto sul cambiamento climatico. Al 2012

    il Water Disclosure Project supportato da 470 investitori istituzionali,rappresentanti di oltre 50 miliardi di dollari di capitale e ha inviato a

    318 aziende questionari con richieste di inormazioni sui diversi aspettidelle loro politiche ambientali e di sostenibilit riguardanti il temaacqua per avviare poi un dialogo volto al miglioramento del loro proloambientale. Endesa vi partecipa gi dal 2009.

    BRINDISI E VOJANYDue pratiche di buona gestione dellacqua allinterno del Gruppo sono,per esempio, la cristallizzazione delle acque refue nella centrale diBrindisi e linstallazione di un misuratore di portata e un sistema permonitorare il contenuto di idrocarburi nellacqua dellimpianto Vojany,in Slovacchia. Anche le centrali russe meritano una menzione poichil loro consumo specico di acqua (l/kWh) stato ridotto del 55% tra il2008 e il 2012. In ogni caso, per evitare che possano vericarsi

    -26%riduzione consumi dacqua

    del Gruppo Enel

    dal 2008 al 2012

    -10%obiettivo riduzione consumi

    dacqua del Gruppo Enel

    entro il 2020

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    situazioni critiche, dovute a consumi elevati rispetto ai fussi naturalidisponibili a l ivello locale, viene eettuato un costante monitoraggio

    di tutti i siti di produzione con potenziali rischi di stress idrico. Leanalisi si basano sulla metodologia sviluppata a livello internazionaledal World Business Council or Sustainable Development, che portaappunto a individuare le aree dove opportuno intervenire.Si tratta di un approccio ondamentale che ogni azienda energeticaresponsabilmente impegnata nella salvaguardia dei valori ambientalideve saper incorporare nelle pratiche di gestione conclude Valcalda.Le aziende devono saper declinare queste pratiche in obiettivi dirisparmi che testimonino i progressi conseguiti in termini di minoriprelievi e consumi.

    Sul webwww.unwater.org

    Vst d Buxsdi Emanuela Preiti

    Senior Advisor Aari Istituzionali Europei

    Nel novembre 2012 la Commissione europea ha aggiornato ilquadro normativo in materia di acque pubblicando la cosid-detta comunicazione Blueprint, ovvero una sorta di roadmapsulle risorse idriche, che a parte della pi estesa ResourceEciency Roadmap,a sua volta collocata allinterno dellaStrategia Europa 2020. In particolare Blueprint elabora misu-re per una pi eciente gestione delle acque a livello nazio-nale e regionale, assicurando un maggiore coordinamentocon altrepolicy europee, come agricoltura, clima e energia.Poi valuta i punti deboli dellattuale politica europea inmateria di gestione della risorsa acqua, vericando i punti diconfitto rispetto ad altri settori o aree di intervento dellU-

    nione. Inne raorza lintegrazione attraverso una migliorevalutazione dei costi e dei beneci di attivit economicheconnesse alla gestione delle risorse idriche.Per la Commissione ondamentale tenere conto dei costiambientali secondo il principio chi inquina paga. Inoltresecondo Bruxelles le autorit responsabili dei bacini idricidovrebbero elaborare obiettivi di ecienza idrica per gliinvasi gi sottoposti a stress o a rischio. Questi obiettiviriguarderebbero tutti i settori interessati, inclusa la produ-zione di energia elettrica.In questo scenario lindustria privata pu e deve giocare unruolo importante insieme agli stakeholder istituzionali na-zionali e regionali. LUe per dovrebbe assicurare un quadronormativo coerente, integrando gli obiettivi di riduzione del-le emissioni CO2 con quelli di gestione delle acque. Serve poiun insieme esaustivo, preciso e adabile di dati per ciascundistretto idrograco.Inoltre c il problema di individuare gli strumenti economi-ci ottimali che non compromettano lecacia di altre inizia-tive come quelle, per esempio, per lottenimento di energia abasso tasso di emissioni di anidride carbonica.Il modello digovernance dovrebbe garantire che gli stakehol-ders tra cui le aziende siano coinvolti n dallinizio delprocesso di sviluppo dei piani di gestione dei bacini idrogra-ci. Lapproccio multi-stakeholders altres importante comeprocesso integrativo per la collaborazione con altri settoria livello UE, nello specico nella declinazione dei bandiche saranno pubblicati nellambito del nuovo Programmaeuropeo pluriennale per la Ricerca e Innovazione chiamatoHorizon 2020.:

    :

    32

    GWcapacit netta

    installata idroelettrica

    del Gruppo Enel

    consumi industriali

    di acqua

    del Gruppo Enel

    allanno

    194milioni metri3

    10 litri al giorno:

    disponibilit mediadi acqua per un abitante

    del Madagascar

    425 litri al giorno:disponibilit media

    di acqua per un abitantedegli Stati Uniti

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    Orizzonti

    Quanta acqua passata...

    La prima centrale idroelettrica europea u inaugurata nel lontano1886: si tratta dellimpianto di Tivoli, sul ume Aniene, che

    permise di illuminare con luce elettrica la citt di Roma. Fu ilprimo passo di una corsa entusiasmante che nel giro di pochianni port a una grandissima diusione di questa orma denergia checontinu a crescere no alla seconda met del Novecento quando laproduzione italiana si attest su 40-50 TWh allanno. Poi a ronte delcrescente abbisogno energetico del Paese e allesaurimento di nuovi siti,la produzione idroelettrica rimasta pressoch costante; di conseguenzail suo contributo, che nel 1960 era circa l80% della produzione totale, si ridotto no al 18% nel 2010. Contemporaneamente la produzione termo-elettrica aumentata in termini relativi dal 14% no al 77%.A livello mondiale dal 1973 al 2010 la capacit produzione di energiaidroelettrica cresciuta di circa il 171%. Il Gruppo Enel oggi gestisce unparco idroelettrico della capacit di 32 GW che nel 2012 ha contribuitoper 23,2% sul mix di produzione complessivo. In questo scenario EnelProduzione gestisce 225 centrali con una potenza complessiva di 14 GW,Endesa Iberia gestisce 134 centrali con una potenza di 4,7 GW, EndesaLatam 36 centrali con una potenza di 8,7 GW, Enel International (SEE)34 centrali con 2,4 GW a cui si aggiunge Enel Green Power che conta 397centrali con 2,6 GW di potenza installata.

    UN CAMBIO CULTURALEIn Italia Enel conta su 500 impianti idroelettrici per un totale di 15,5 GWinstallati.Anche se esiste ancora un certo potenziale idroelettrico dautilizzare, oggi nel Belpaese diicile pensare alla realizzazione di nuovigrandi impianti da destinare esclusivamente alla produzione di energia.Sbarramenti di una certa rilevanza ormai vengono costruiti per migliora-re la gestione delle acque, ai ni di regimazione dei corsi fuviali o per lacreazione di invasi da destinare a usi civili, come lirrigazione dei campi olalimentazione di acquedotti. Diverso il discorso per il mini-idroelettri-co che , invece, in continua crescita (vedi articolo alle pagine 14 e 15).Oltre che ad assicurarne la manutenzione, gli interventi che vengono e-ettuati sugli impianti esistenti sono generalmente mirati a renderli piecienti e a migliorare la gestione delle acque nel rispetto delle normeambientali. Si tratta di un vero e proprio cambiamento culturale. Negliultimi anni gli invasi si sono trasormati da impianti per la produzionedi energia in banche dellacqua per il territorio spiega Sergio Adami,responsabile Produzione idroelettrica della Divisione Gem e MercatoItalia. I cambiamenti climatici hanno reso ancora pi importante questonuovo ruolo: la distribuzione delle precipitazioni si modicata, nevicameno, piove pi raramente e in modo pi concentrato e intenso. Diventaquindi sempre pi importante conservare lacqua quando c. Quellaimmagazzinata nelle dighe viene rilasciata a valle in stagioni partico-larmente siccitose o, al contrario, trattenuta quando piove troppo, perevitare che provochi danni a valle prosegue Adami.

    Spesso gli sbarramenti si rivelano lunico rimedio contro le calamit egli inquinamenti. Uno dei casi pi recenti avvenuto nel 2010 quando

    limpianto di Enel Green Power di Isola Serani (vicino Piacenza) habloccato unenorme chiazza provocata da circa 15 mila metri3 di gasolioe olio combustibile che dal Po puntavano verso il mare. E giornalmentele traverse ermano tutto ci che galleggia in supercie, dai tronchi noa riuti grandi come automobili o case preabbricate, ogni anno si raccol-gono quasi 8.000 tonnellate di materiale.

    A PICCOLI SALTIUnaltra svolta in ambito idroelettrico arrivata con lintroduzionedella normativa europea che obbliga a rilasciare il cosiddetto DefussoMinimo Vitale (Dmv) nel tratto fuviale compreso tra lo sbarramento e lacentrale, cio una quantit dacqua che permette al ume di continuare afuire senza interruzioni. Allinizio per poter adempiere a questobbligodi legge Enel ha banalmente aperto delle paratoie nelle dighe spiegaAdami. Col tempo abbiamo poi cominciato a realizzare progetti per va-lorizzare il salto dacqua installando a ondo diga piccoli impianti idro-elettrici ad acqua fuente. Abbiamo realizzato la centrale di Talamona 3(500 kW) sullo sbarramento dellAdda (Sondrio) che produce 3 milionidi kWh, e nella diga del Mis, in provincia di Belluno, abbiamo messo in

    Lidroelettrico una delle risorseenergetiche pi mature.Ma continua a crescere graziea innovazioni tecnologiche enuove opportunit di mercato

    La cclea della centrale di Fonderia (Treviso)

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    servizio una piccola centrale da 400 kW che produce annualmente 2,4milioni di kWh. Al momento sono gi in ase di realizzazione cinqueprogetti analoghi e unaltra ventina sono in ase di progettazione.Al di l del Dmv, grazie ai nuovi meccanismi di incentivazione altri sitistanno diventando interessanti per la produzione di energia idroelettri-ca. Tra questi anche i piccoli salti che si ormano negli scarichi dellacquadi centrale. Per sruttarli oggi ci sono sul mercato nuovi modelli diturbina, come la cclea che abbiamo installato nella piccola centrale diFonderia, in provincia di Treviso, valorizzando un piccolo salto presentesu un opera idraulica esistente lungo un canale ci spiega Adami. Sitratta di una vite dArchimede da 90 kW che srutta lenergia potenzialedellacqua per produrre energia eco-compatibile con il sistema fuviale,senza bisogno di realizzare ulteriori strutture di risalita pesci.

    PRODUZIONE PROGRAMMATAQuesti piccoli impianti producono energia senza interruzione visto chelacqua non si erma mai. Le classiche centrali idroelettriche a serbatoiopossono essere invece programmate per concentrare in determinate asceorarie la produzione utilizzando lacqua accumulata. Vi sono poi partico-lari impianti che, grazie a delle pompe, nei momenti di surplus di energiasulla rete (quando il prezzo del kWh pi basso), traseriscono lacqua daun bacino di valle a un bacino a monte. Qui rimane immagazzinata noa quando la richiesta di energia pi alta. Questa tipologia di impianti,denita di pompaggio, ha visto un particolare sviluppo circa quarantannia quando il Piano Energetico Nazionale aveva previsto la costruzionedi dieci impianti nucleari in grado di unzionare alla massima potenza24 ore al giorno: durante la notte, con il calo della domanda industriale,si creava un surplus di energia utile a pompare lacqua nei bacini. Enelquindi costru numerosi impianti di pompaggio per un totale di quasi 7GW, quasi la met della potenza di tutto il parco idroelettrico.Oggi la programmabilit diventata nuovamente importante per eettodellesplosione delle onti rinnovabili non programmabili, e in particolaredi otovoltaico ed eolico. Dipendendo ortemente dalle condizioni meteo,queste risorse orniscono alla rete elettrica un contributo di energia inter-

    mittente: il otovoltaico non unziona la notte o con poco sole e leolico sierma in assenza di vento. Lidroelettrico potrebbe quindi essere pro-grammato per compensare questa intermittenza: con sole e vento ortei pompaggi potrebbero immagazzinare lacqua, andando a compensare icali di potenza. Siamo in grado di entrare in produzione con 1.000 MWin soli tre minuti dice orgoglioso Adami. Questo ci permette di coglierele nuove opportunit di mercato. Gli invasi sono batterie naturali senzapiombo, acidi e componenti pericolose da smaltire che hanno una capacitdi accumulo di 50 GWh, pari alla produzione media giornaliera delotovoltaico.

    MANUTENZIONE E CONFRONTOUn ronte importante per lidroelettrico quello della manutenzione: ledighe sono vive perch sottoposte al lazione continua dellacqua. I suoiimpatti vanno quindi tenuti sotto controllo con centinaia di misure auto-matiche e manuali. E spesso bisogna ar ronte a eventi eccezionali comela piena del novembre 2012 che ha reso inagibile il ponte di Soverzene, inprovincia di Belluno. Per rimetterlo in sesto sono stati realizzati a tempodi record una serie di interventi di consolidamento che si sono chiusi il15 marzo, in totale sicurezza. Per capire la complessit dellopera bastadare unocchiata ai numeri del cantiere spiega Francesco Bernardi,responsabile dellUnit di Business Hydro Veneto. Un mese di proget-tazione e 90 giorni di intervento, 7 mila ore di lavoro, sei imprese quali-cate con punte di oltre 30 persone impegnate, 450 m3 di calcestruzzo, 23tonnellate di erro e oltre 1.100 tonnellate di cemento.E linnovazione nel settore non si erma. I maggiori esperti del settoresi incontrano periodicamente allInternational Dam Symposium chequestanno si terr a Venezia dal 10 al 12 aprile. In quella sede discute-ranno di dighe, serbatoi e impianti sia dal punto di vista tecnico che daquello degli impatti socio-economici e ambientali. Per il Gruppo parteci-peranno diverse societ come Enel Produzione (GEM), Enel GreenPower,Hydro Dolomiti, SE Hydropower, Endesa e Slovensk elektrrne.

    Centrale idroelettrica di Nove (Treviso)

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    El Quimbo (Colombia)

    Pensae in gandeP

    i del 20% dellenergia idroelettrica prodotta nel mondo proviene dallAmericaLatina. Il Brasile leader del continente in questa speciale classica, ma anchein altri Paesi questa tecnologia una chiave ondamentale di sviluppo. il casodella Colombia, del Cile e del Guatemala dove il Gruppo Enel sta investendo in

    grandi progetti idroelettrici.La Colombia uno dei Paesi con maggiore potenziale idroelettrico al mondo grazieai suoi grandi iumi, alla presenza della cordigliera andina e al clima umido. E vistoche la domanda interna di energia crescer sino al 2020 a un ritmo del 3,5% annuale, probabile che questa risorsa diventi sempre pi importante.Il pi grande progetto del Gruppo Enel in America Latina la costruzione della centraleidroelettrica di El Quimbo, proprio in Colombia, che srutter lacqua del ume Magda-lena, il pi importante del Paese, nellarea compresa tra la Cordigliera Centrale e quellaOrientale. Larea interessata di 8.586 ettari, e coinvolge i comuni di Gigante, Garzn,Altamira, Paicol, El Agrado e Tesalia. I lavori sono cominciati da poco pi di un anno etermineranno nel 2015.Attraverso la societ controllata Emgesa verranno investiti pi di 830 milioni di dollariper costruire un impianto con una capacit installata di 400 MW, in grado di produrrecirca 2.216 GWh allanno. Si tratta del primo progetto idroelettrico importante lanciato daEndesa in America Latina dopo la centrale di Ralco (690 MW) in Cile, terminata nel 2003.La sua realizzazione aumenter la sicurezza energetica e la stabilit del sistema elettricocolombiano, dando al Paese una maggiore autosucienza. Con la centrale di El Quimbo,ubicata nel Dipartimento del Huila, Endesa inatti arriver a soddisare oltre il 20% delladomanda di energia del Paese. El Quimbo anche un progetto di sviluppo sociale edeconomico: il cantiere gi oggi sta impiegando circa 3 mila persone in grande maggio-ranza locali; inoltre garantir prospettive per le oltre 450 amiglie residenti nella zonadella centrale e per le oltre 1.100 persone la cui attivit lavorativa risentir dellimpattodel progetto, con programmi oerti da Enel per garantire qualit della vita e prospettivelavorative. Pi di 140 milioni di dollari verranno investiti nella zona in questi progetti dicompensazione alla popolazione locale e per lo sviluppo del territorio (circa il 17% del

    budget totale).

    LAmerica Latina ha grandirisorse naturali e unacrescente sete denergia.Per soddisfarla c bisognodi progetti molto ambiziosi

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    Dal punto di vista ambientale il progetto prevede la riorestazione convegetazione autoctona di unarea corrispondente a pi del doppio di quellache verr inondata.

    IL FUTURO DEL CILEIl Cile un Paese ricco di risorse idriche ancora poco sruttate. Basti pen-sare che oggi viene impiegato solo il 25% del potenziale idroelettrico e perquesto motivo in passato stato costretto a razionare i consumi di elettrici-t; il conseguente sviluppo di centrali termiche ha portato il costo delle-nergia a livelli particolarmente alti. Secondo le autorit e molti economistila risoluzione del problema cruciale per lo sviluppo del Paese: per potersoddisare la domanda interna denergia sarebbero necessari 500 MW inpi allanno.

    Tra i progetti pi interessanti per risolvere questa esigenza c HidroAysnche prevede la costruzione di cinque centrali idroelettriche su due umidella Patagonia cilena: il Baker e il Pascua. La supercie totale occupatadai bacini sar di 5.910 ettari, in una regione quella di Aysn grande unterzo dellItalia, ricca di grandi superci idriche ma con un basso livello dipopolazione (meno di 100mila abitanti). Le centrali avranno capacit com-plessiva di 2.750 MW e produrranno a regime 18 miliardi di kWh allanno,pari a circa il 30% dellintero abbisogno cileno. In questo modo si eviterlemissione in atmosera di 16 milioni di tonnellate allanno di gas serra,equivalenti al 25% del totale delle emissioni cilene. Il progetto gestitodalla societ Centrales Hidroelctricas de Aysn SA controllata al 51% daEndesa e al 49% dal socio locale Colbun.Ovviamente, come tutte le inrastrutture, il progetto HidroAysn avr eet-ti sullambiente circostante. Come ci spiega Massimo Tambosco, respon-sabile Business Development, Regulatory, Health, Saety and Environmentper lAmerica Latina, per studiarli e minimizzare i possibili impatti negativi stato realizzato uno studio approondito: innanzitutto stato dimostratoche le dighe della Patagonia avrebbero un rapporto tra la supercie inonda-ta e i MWh prodotti tra i pi bassi al mondo. Il dislivello tra i umi Baker eNe sar mantenuto per non alterare il paesaggio e non verranno modicatii livelli naturali dei laghi General Carrera e OHiggins, che nel progettooriginale venivano raggiunti dai bacini idrici articiali. Inoltre la totalitdelle acque utilizzate dalle centrali verr restituita ai umi subito a valledelle dighe evitando cos di creare tratti con orti riduzioni di fussi dacquae conseguenti possibili impatti sulla fora e sulla auna.Anche sul ronte sociale il progetto prevede obiettivi importanti. Bisognaconsiderare che attualmente molti abitanti della zona non usuruiscono diservizi minimi essenziali come scuole, ospedali e strade. Verranno quindirealizzate una serie di inrastrutture, utili anche per lo sviluppo turistico,ma soprattutto verranno create importanti opportunit di lavoro: durantei dodici anni previsti per la costruzione saranno impiegati in media oltre2.200 lavoratori, con punte massime di 5.000 in contemporanea. La partepi delicata del progetto riguarda la realizzazione dellinrastruttura ditrasmissione dellenergia, oltre 2.000 km di linea necessari per portarelenergia prodotta dalla Patagonia sino allarea centrale del Paese, dove sitrovano i centri di consumo principali. La prima parte del tracciato, cheavr una lunghezza di 820 km (660 km di cavi supportati da torri e 160 kmdi cavo sottomarino) quella pi complicata dal punto di vista tecnico ed stata disegnata per minimizzare limpatto paesaggistico e ambientale.

    EGP IN GUATEMALAUno dei Paesi latinoamericani in cui lattivit del Gruppo Enel pi intensasul ronte idroelettrico il Guatemala. Qui Enel Green Power ha inaugu-rato nel marzo del 2012 la sua quinta centrale, situata nel Dipartimento

    di Quiche: con lentrata in servizio dellimpianto di Palo Viejo la capacitinstallata nel Paese del Gruppo passa da 78 a 162 MW. Limpianto, che deltipo ad acqua fuente, cio senza diga e con un piccolo bacino di accumulo,ha una capacit complessiva di 85 MW ed in grado di produrre ogni anno370 milioni di chilowattora, evitando lemissione in atmosera di 280 milatonnellate di CO2 allanno.Enel Green Power ha gi investito 4,5 milioni di dollari per promuovere losviluppo economico e sociale delle comunit indigene che vivono nellarea,in collaborazione con le istituzioni locali.Lo scorso 13 marzo, alla presenza del Presidente della Repubblica delGuatemala Otto Prez Molina, Enel Green Power ha rmato un accordoventennale con le autorit cittadine del municipio di San Juan Cotzal perpromuovere lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale che mi-gliorer le condizioni di vita delle popolazioni che vivono nellarea attornoalla centrale idroelettrica di Palo Viejo.Le altre centrali di Enel Green Power Guatemala sono ubicate a Baja Vera-paz, Matanzas e San Isidro, Quetzaltenango, Canad e Montecristo.

    lsp d rftskyCon una capacit elettrica installata di 3.800 MW, la centrale a carbo-ne di Retinskaya la pi grande di questo tipo in Russia e una dellepi grandi al mondo. Le ceneri derivanti dal processo di combustione,attraverso un sistema di estrazione e trasporto a umido, vengonoinviate in un bacino a circa 4,5 km dalla centrale. Oggi una parte delleacque che ltrano dalla laguna e dalle aree limitroe viene riutilizzataper reintegrare il trasporto a umido delle ceneri. Le perdite di acquavengono reintegrate dal bacino art iciale Retinskoe costruito appo-sta negli anni Sessanta.Per diminuire limpatto ambientale della centrale e prolungare lattivi-t del deposito ceneri, Enel Ogk5 ha avviato due progetti di granderilevanza economico-ambientale per tutta larea della centrale e per laregione: un sistema di estrazione a secco delle ceneri (Dry Ash Remo-val System) e la ricostruzione del sistema di drenaggio delle acque daldeposito ceneri.Entrambi i progetti permetteranno una notevole riduzione del consu-mo dellacqua prelevata dal bacino articiale. Il sistema di rimozionea secco delle ceneri incombuste (il cui ingresso in esercizio previstoper il 2013) ridurr di circa dieci volte il prelievo di liquidi mentre ilsistema di drenaggio del bacino ceneri a regime (nel 2020) consentirla completa cattura delle acque scaricate.

    Palo Viejo (Guatemala)

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    Quando si parla di idroelettrico le dimensioni contano. Si vainatti dalle grandissime centrali da migliaia di MW comequella di Itaip, tra Brasile e Paraguay, sino a impianti daqualche chilowatt in grado di sruttare salti di pochi metri

    dacqua per ornire energia anche a singole amiglie. Queste centrali dipiccola taglia stanno avendo grande successo in tutto il mondo perchhanno processi autorizzativi semplici e in genere possono contare suincentivi pubblici. In Italia queste agevolazioni sono part icolarmenteinteressanti per gli impianti sotto i 500 kW di potenza, che secondo ladenizione pi diusa dovrebbero essere catalogati come mini-idroe-lettrici. In realt catalogarli non cos semplice. In Italia il rierimento un Regio decreto del 1933 che denisce piccoli gli impianti sotto i 3MW di potenza nominale di concessione (che non corrisponde alla po-tenza installata). Ma le cose cambiano a seconda del Paese di rierimen-to. In Italia un impianto idroelettrico da 30 MW considerato piuttostogrande spiega Andrea Panizzo, responsabile Business DevelopementIdroelettrico Italia di Enel Green Power, ma in Brasile questa tagliaviene denita mini. Categorie a parte, una cosa certa: secondo lultimoregistro del Gse presentato a Gennaio sono state richieste autorizza-zioni per piccoli impianti idroelettrici per un totale di circa 400 MW dipotenza. Enel Green Power uno dei protagonisti di questo boom: solo

    in Italia gestisce 288 centrali idro per un totale di 1,59 GW di potenzainstallata che presto supereranno quota 300. In Italia abbiamo in auto-rizzazione una ventina di progetti per nuove centrali, alcune delle qualiarrivano quasi ai 30 MW di potenza dice Panizzo. Il secondo lone

    Piccoli impianti cescono

    Le mini centrali idroelettrichestanno vivendo un boom.E le nuove tecnologie neaumentano lefficienza

    Un rendering della centrale di Isola Serafni (Piacenza)

    La centrale di Trezzo dAdda (Milano)

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    di business il riacimento di impianti esistenti, che viene premiato daincentivi statali. Nei prossimi tempi ne ristruttureremo 32 prosegue

    lingegnere. Del resto le nostre concessioni per questi impianti scadononel 2029 e ed quindi molto conveniente mantenerli produttivi pi alungo possibile. La longevit uno dei grandi vantaggi degli impiantiidroelettrici. Alcuni impianti unzionano senza interruzione dalla nedellOttocento e con una buona manutenzione sono in grado di produr-re energia ancora per molto tempo.Ma la vera novit del settore data dalla produzione di energia dai saltigenerati dal Defusso Minimo Vitale (Dmv), ovvero il rilascio dacquaimposto dalle autorit ai produttori per salvaguardare la salute deicorsi dacqua (vedi articolo alle pag 10-11). Quello che poteva risultareun limite per lazienda il Dmv a diminuire lecienza dellimpian-to viene per trasormato in opportunit grazie a delle miniturbineapplicate allo scarico. In casa Egp il progetto pi importante quello diIsola Serani, il pi grande impianto idroelettrico dellazienda in Italia.Situata in provincia di Piacenza la centrale ha una potenza ecientedi 82 MW e una producibilit di 484 GWh/anno. Nel 2009 ci statochiesto di rilasciare un Dmv dacqua di 100 m3 al secondo, circa il 10%della portata media del Po in quel tratto racconta Panizzo. Cos ab-biamo deciso di costruire un mini impianto di generazione che sar ingrado di darci una potenza di 7,5 MW, praticamente una nuova centraleelettrica. E se moltiplichiamo questi numeri per tutte le centrali cheabbiamo, il r isultato davvero interessante.

    OGNI CENTRALE UN CASO A SSe sugli impianti di nuova costruzione il defusso viene previsto gi inase di progettazione, per le vecchie centrali le cose non sono semprecos semplici. Ogni centrale comunque un caso a s e per sruttare il

    Dmv spesso le soluzioni devono essere studiate ad hoc. Per questo mo-tivo Enel Green Power ha coinvolto la Divisione Ingegneria e Ricerca.Roberto Suredini dellUnit Energie rinnovabili, Reti intelligenti eGenerazione distribuita dellArea Ricerca uno dei responsabili dello

    studio realizzato. I piccoli impianti hanno caratteristiche molto pecu-liari e dieriscono tra loro per dimensioni, per tipologia di salto e di

    portata e per le intererenze con le piene spiega Suredini. Il nostroobiettivo trovare soluzioni concrete, utilizzando nuove o diverse tec-nologie che rendano produttivi i defussi impattando il meno possibilesulla produttivit dellimpianto principale, per esempio riducendoal minimo le modiche alle opere esistenti o i tempi di uori servizionecessari per la costruzione.Lo studio ha coinvolto cinque impianti italiani. I primi due sono statiquelli di Trezzo sullAdda, in Provincia di Milano, una centrale bellis-sima dal punto di vista architettonico, e la diga di Borgo a Mozzano (inprovincia di Lucca), che presenta spazi molto limitati ed molto espostaalle piene. Per entrambi gli impianti sono stati realizzati sicamente inlaboratorio dei sioni, costruiti in collaborazione con il Dipartimento diIngegneria dellUniversit di Pisa. Il unzionamento idraulico statopoi simulato al computer. Nel 2013 toccher agli impianti di Bonate e Ta-gliuno (entrambe in provincia di Bergamo) e di Mallero 2, in Valtellina.

    CONTRO CORRENTEPer rendere minimo limpatto ambientale delle attuali derivazioniidroelettriche lo studio presentato dalla Divisione Ingegneria e Ricercaha individuato una serie di soluzioni per permettere ai pesci la risalitadei corsi dacqua. Quando il livello dellacqua a monte costante lasoluzione pi semplice una cosiddetta scala, ormata da una serie divasche a gradini dove la velocit dellacqua si mantiene nei limiti dellecapacit natatorie dei pesci, e ne permette la risalita racconta RobertoSuredini. Ma a Borgo a Mozzano, dove c una grande escursione dilivello nellinvaso e lintera area a valle della diga esposta agli eet tidelle orti piene si dovuto usare un sistema a chiuse, proprio come

    quelli che usano le navi che attraversano il Canale di Panama. Si trattadella prima volta che Enel impiega una tecnologia simile in Italia. I dueprogetti sono stati inseriti da Egp nella pipeline di sviluppo idroelettri-co in Italia e stanno per iniziare la ase autorizzativa.

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    Vd sp i h v

    http://blog.enelint.global/insieme/minielettrico

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    C

    om il uturo energetico rumeno? La domanda non banalee la risposta nemmeno: si va da scenari molto conservativisino alla visione di Bucarest come hub energetico dellinteraregione balcanica. A questo proposito nel Paese si discute pa-

    recchio e non un caso che eventi importanti come il Power Summit diZiarul Financiar (il pi importante quotidiano nanziario rumeno), lE-nergy Forum (organizzato dal Ministero dellEnergia) e lEnergy Pact (ilpatto per lenergia promosso dallAccademia Rumena e da OMV Petrom)abbiano avuto luogo quasi contemporaneamente. Il nuovo governo hainatti dichiarato che il settore, insieme allagricoltura e le inrastrutture, il potenziale motore per la crescita economica, nel breve e nel mediotermine. Il problema che per quanto si parli di questo enorme poten-ziale, nora poco o nulla stato atto per sbloccarlo. Anzi. Le distorsionidel mercato respingono gli investitori, le imprese energetiche statalihanno urgente bisogno di riorme e i prezzi regolamentati continuano arallentare lo sviluppo di una vera e propria concorrenza.Gli esperti concordano sul atto che sia necessario prendere decisioniveloci e drastiche. Molte centrali rumene sono obsolescenti e dovrannopresto essere chiuse per via delle norme ambientali dellUnione europea.Per colmare questa lacuna servono al pi presto nuovi impianti. Ciono-nostante i progetti di generazione convenzionale sono in ase di stallo:lesempio pi importante sono i reattori 3 e 4 della centrale nucleare diCernavoda che, dopo una partenza lanciata, hanno vissuto un sostan-ziale rallentamento delle attivit di sviluppo e luscita di alcuni investi-tori iniziali. Ad aggravare il quadro c la crisi economica: i capitali sonoscarsi dappertutto, le previsioni di crescita sono deboli, i consumi ermie non ci sono motivazioni per are grossi investimenti.

    IL MOMENTO DELLE SCELTEAl Power Summit di Bucarest, Luca DAgnese, country manager di EnelRomania, ha parlato della necessit di passare temporaneamente dai

    grandi progetti da miliardi di euro a quelli pi piccoli, che ungano daback-up per le intermittenze delle energie rinnovabili. Per DAgnese, inun momento di orte competizione per gli scarsi capitali a disposizione,il Paese deve adottare urgentemente una serie di meccanismi intelligenti

    per attrarre investimenti verso la generazione di energia adabile efessibile. Secondo il country manager la liberalizzazione del mercatoenergetico prospettata dallultima versione della legge rumena sullariorma del settore punta nella giusta direzione. La Romania ha adottatoun calendario di liberalizzazioni che vedr la graduale eliminazione deiprezzi regolamentati per le aziende entro il 2014 e per le amiglie entroil 2018. Si creer cos un mercato competitivo e unzionale in grado digarantire gli investimenti necessari allapprovvigionamento energeticosicuro, adabile e conveniente nel lungo periodo.A complicare la situazione c la necessit di sostenere la rapida crescitadelle rinnovabili, di gran lunga il settore pi vivace negli ultimi anni,con pi di 3 miliardi di euro di investimenti.Quello che certo che per il settore energetico rumeno giunto ilmomento delle scelte. Servono investimenti per la generazione, le reti,le rinnovabili, lecienza energetica e la liberalizzazione del mercato.Certo, mettere in campo unazione concertata ed ecace per tutt i questiambiti sar dicile, ma, come sostiene la maggior parte degli espertilimportante partire. Questa volta, linazione non unopzione percor-ribile.

    Lenergia al bivio

    Nel Paese si dibattesu quali siano le riformepi urgenti per il settore

    i Svh uv d uNel 2012 le centrali nucleari di Slovensk elektrrne di Mochovcee Bohunice, in Slovacchia, hanno segnato un record storico. Con lacapacit netta combinata di 1,8 GW, gli impianti hanno immessopi di 14.411 gigawattora di elettricit nel la rete elettrica. Grazieal nucleare e al lidroelettrico, la quota di produzione CO2 reedi Slovensk elektrrne sul totale produzione netta nel 2012 cresciuto di oltre l89%. E proseguono i lavori di costruzione delleunit 3 e 4 di Mochovce, uno dei tre progetti nucleari attualmentein costruzione nella UE. Nel corso del 2012, dopo il montaggiodella tubazione del circuito primario di rareddamento nellisolanucleare, sono state installate tutte le turbine a vapore.

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    Enel e Renault segnano un nuovo punto sul campo della mobilitelettrica grazie allunione del sistema diast recharge (ricarica ra-pida) della nostra azienda con la compatta Zoe,ull-electric dellacasa rancese. In due parole questo signica maggiore autono-

    mia della vettura e minor tempo di ricarica. Enel Fast Recharge, inatti, la colonnina in corrente alternata da 43 kW che consente di ricaricareoltre l80% della batteria di unauto elettr ica in mezzora.Livio Gallo, direttore della Divisione Inrastrutture e Reti non nascon-de il suo ottimismo: Le batterie del uturo saranno sempre pi legge-re, pi piccole, meno costose e consentiranno una ricarica ancora piveloce. Daranno quindi un orte impulso allo sviluppo della mobilitelettrica. Nel rattempo la colonnina Fast Recharge debutter insieme

    a Zoe e arriver sul mercato italiano in primavera e promette ben 210km dautonomia.

    ZOEHa esattamente le dimensioni di una Clio Mono aerma JaquestBousquet, presidente Renault Italia con un design moderno che sicombina perettamente con le nuove tecnologie del Gruppo Renault e,naturalmente, dotata di motorizzazione al 100% elettrica.Linrastruttura di Enel dialoga con il sistema di inotainment installatosulla Zoe che visualizza le stazioni pi vicine, verica la loro disponibi-lit e in un uturo non lontano consentir anche di prenotare la ricarica.Questa tecnologia compatibile con tutte le stazioni pubbliche cheabbiamo installato nora dice Federico Caleno, responsabile ProgettiSpeciali e Sviluppo Tecnologico Enel Distribuzione e al suo interno in-

    globa il contatore elettronico di Enel collegato con il Centro Electro-Mo-bility Management System di Milano. Il cliente avr quindi la possibili-t di ricaricare la vettura utilizzando la stazione di ricarica domestica, lecolonnine pubbliche gi installate e quelle di ricarica rapida, tutto con lo

    stesso contratto.Zoe potrebbe are molta strada, non solo perch esteticamente accatti-vante, ma anche perch rispetto a una citycar tradizionale mantiene unprezzo competitivo se si considerano i servizi in dotazione, il risparmiosul carburante e la manutenzione.La vettura in s costa 21.650 euro spiega Bousquet ai quali si deveaggiungere un canone mensile di 79 euro al mese per il noleggio dellabatteria e lassistenza.

    UNO SGUARDO AL MERCATOLultimo decreto attuativo emesso dice ancora Gallo ha stanziato 120milioni di euro di incentivi per i prossimi tre anni destinati alle auto abassa emissione, comprese le auto elettriche, e sono disponibili altri 50

    milioni di incentivi per le inrastrutture di ricarica. Sono numeri nonaltissimi ma importanti, che daranno sicuramente una orte spinta allosviluppo dellauto elettrica in Italia.Certo, Zoe debutta in societ in un periodo critico per il mercato dellauto.Eppure Bousquet sa di avere gli ingredienti giusti: Al di l dei numeri,quando c uninnovazione interessante, che leconomia sia in buona o cat-tiva salute, avr comunque un impatto sul mercato e ci conorta lidea cheuna parte di questo mercato viene oggi generato dalla cosiddetta innova-zione intelligente, con una particolare attenzione ai costi.Enel e Renault stanno inoltre valutando la possibilit di impiegare batte-rie gi utilizzate su auto elettriche e non pi ecienti per applicazioni direte, come la stabilizzazione della tensione.Perch la strada lunga, ma allorizzonte sembra splendere il sole.

    A tutta caica

    Con Fast Recharge Enel eRenault Zoe lauto fa il pienodenergia in trenta minuti

    l pd v tv

    http://blog.enelint.global/insieme/fastrecharge

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    Ogni giorno i nostri clienti chiedono a Enel Energia migliaia di operazionisulle proprie orniture di energia elettrica e gas tra cui nuove attivazio-ni, cessazioni, operazioni di modica potenza e verica. La rotta cheseguono queste richieste viene tracciata dalla unzione di Customer Ser-

    vice Rapporti con le Reti (RCR) che cura il delicato compito di seguire lesito di circa 3milioni di richieste lanno atte ai Distributori, oltre a garantirne la corretta gestione,dallinvio al eedback di chiusura. Lattivit di RCR complessa e articolata sotto-linea Roberto Salerno, responsabile Rapporti con Reti Mercato Libero gestiamo lerelazioni con pi di 300 Distributori su tutto il territorio nazionale. Si va dai Distri-butori pi strutturati, con milioni di clienti, no a piccolissime realt locali. Il nostrocompito garantire, per Enel Energia, un canale di colloquio eciente, basato sucontinui aggiornamenti e innovazioni tecnologiche che rendano i contatti pi ecacie veloci, a vantaggio del cliente.

    Ecienza e velocit vuol dire automazione, cio ingegnerizzare nuove modalit perlo scambio di inormazioni con sotware pi evoluti e soluzioni innovative che garan-tiscano il continuo miglioramento delle perormance: ne sono un esempio applica-tion to application, un sistema di colloquio che ha dimezzato i tempi di lavorazionedelle richieste, e il portale Poldo che mette a disposizione i documenti aggiornatiper le attivazioni gas. I risultati ottenuti ad oggi anno dellunit RCR un vero e pro-prio asset strategico della Divisione capace di are la dierenza con gl i altri trader.Per gestire correttamente la complessit della comunicazione e per garantire lade-renza delle attivit alle disposizioni regolatorie, necessario assicurare il costantepresidio ed evoluzione di processi e sistemi di interaccia con i Distr ibutori aermaRoberta Montana che si occupa di processi e sistemi nellunit RCR.

    COME UNA TORRE DI CONTROLLOOltre alla continua ricerca di innovazione e sperimentazione, obiettivo della unzione mantenere rapporti continuativi e collaborativi con i Distributori. RCR un gruppodi risorse specializzate distribuite sul territorio nazionale (150 tra colleghi e partnercoordinati, nei quattro poli, da Alberto Pigato per il Nord Est, Celso Bari per il NordOvest, Lorenzo Bonciani per il Centro, Filippo A lagna per il Sud) che lavorano astretto contatto con i gestori delle reti di distribuzione per garantire livelli di servizioelevati, risoluzioni tempestive di criticit e supporto di altre unzioni aziendaliterritoriali, come i Punti Enel. Conoscenza dei processi, fessibilit e capacit dicurare solide relazioni sia allinterno dellazienda sia con i Distr ibutori, anno partedel DNA di questa unit dai tanti dialetti e una comune passione per lintegrazionee la qualit. Il controllo costante e in tempo reale di tutti gli aspetti di questo mondocomplesso ma aascinante avviene attraverso il monitoraggio delle prestazioni e ilgoverno di un territorio rammentato. I nostri risultati li otteniamo utilizzando stru-menti evoluti di business intelligence sottolinea Giuliano Razzicchia, che si occupadel coordinamento operativo ad esempio Border, un cruscotto dei KPI di unzione edella perormance dei Distributori.Come una torre di controllo, RCR traccia la rotta con competenza e proessionalit ela richiesta del cliente pu decollare a bordo del volo Enel Energia.

    U d fft P nLindagine online sulle oerte Per Noi luce e gas diEnel Energia si conclusa lo scorso novembre 2012registrando una grande partecipazione dei colleghi.In breve i numeri pi signicativi dellindagine

    Lhub di Enel EnergiaNon c nessun vento favorevoleper chi non sa quale rottaintraprendere. Scopriamo insiemequali richieste dei clientidi Enel Energia aprono le porteal mondo dei Distributori

    Alto percentuale di partecipazione

    Soddisfazione complessiva

    dei colleghi

    soddisfatti

    75% 14% 11%

    stanno ancoravalutando

    pocosoddisfatti

    Propensione al passaparola

    delle offerte di Enel Energia

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    Il miglioramento dellecienza non unarte, ma un mestiere attodi impegno continuo, di piccoli passi. Oggi pi che mai il conrontoglobale ci impone di arlo nella vita quotidiana e, visto che ci passia-mo gran parte delle nostre ore, in ucio. Fare di pi con meno

    un approccio da seguire nel lavoro di tutti i giorni. Lecientamento, incui Enel da tempo impegnata, passa anche e soprattutto dai compor-tamenti individuali e dalla consapevolezza che lo spreco di risorse non pi sostenibile. Diventa quindi ondamentale la condivisione di bestpractice, cio di strategie che si sono dimostrate vincenti. Tra queste lacampagna di riduzione delle stampe che in Endesa stata lanciata gida un paio danni con ottimi risultati approdata in Italia da un annoa questa parte e che oggi arriva al suo secondo step: lintroduzione delnuovo modello di servizio che consentir di ottenere una maggior e-cienza e di disporre di opzioni di sicurezza aggiuntive. Il nuovo contrat-to prevede la sostituzione di quasi tutte le attuali stampanti a comincia-re dallItalia e dal la Spagna, con modelli di nuova generazione marcateHewlett Packard (HP) gi predisposte per un uso pi sostenibile delservizio. In una seconda ase saranno interessati gli uci nellEuropadelEst (Slovacchia, Romania e Russia) e quelli dellAmerica Latina (Cile,Colombia, Brasile e Per).La campagna di comunicazione sulla riduzione delle stampe nasce asupporto della Global Policy n54 Utilizzo dei dispositivi di stampa,emanata a lugliodel 2012 in tutto il mondo Enel. Uno dei pilastri dellaOne Company proprio limpegno per leccellenza che si traduce nelportare valore aggiunto e are uso di risorse adeguate.

    CAMBIO CULTURALEIl momento di crisi che stiamo vivendo a livello globale sta spingendotutti, individui e aziende, a are di pi con meno, a ricercare lessenziali-t con spirito rinnovato. Questa tensione orir anche delle opportunit:prodotti e servizi migliori e uno stile di vita pi sostenibile.Nel caso della carta stampata, ad esempio, un manuatto molto costoso,lo sempre stato e continua a esserlo, tanto quanto il suo riciclo. Il 15%del costo dei libri dovuto alla carta e alla sua stampa, il 40% al sistemadi distribuzione del prodotto stampato. Dopodich, una volta distribuiti,l80% di quei volumi viene reso alleditore e avviato al macero.In una recente intervista su Enel Insieme con Raael Lpez Rueda, di-rettore Global ICT, avevamo avuto modo di approondire questo tema.Per usare al meglio le r isorse che lazienda ci mette a disposizionenel nostro lavoro quotidiano il rispetto pedissequo delle regole non suciente aveva detto c bisogno di un qualcosa di pi, ovvero dicondividere una losoa del r ispetto dellambiente. E qui entra in giocola comunicazione, che ci aiuta ad attuare atteggiamenti pi sostenibili eresponsabili, dentro e uori dallucio.

    Siglato il contratto globalecon Hewlett Packard peril nuovo servizio stampe

    Orizzonti

    DI PICON MENO

    Primadella policy

    Dopola policy Trend

    Pagine B/N 13,5* 12,4* -8,1%

    Pagine colore 5,5* 4,9* -10,9%

    Pagine totali 19,0* 17,4* -8,4%

    *media mensile in milioni di pagine

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    La societ brasiliana di distribuzione del Gruppo Enel attivanello Stato di Cear, Coelce, un esempio dinnovazione dilivello mondiale. A decretarlo stato il concorso InnovationInnovating Challenge, promosso da MIX (Management Inno-

    vation eXchange) e sostenuto da Harvard Business Review e McKinsey& Company che qualche settimana a ha nominato i dieci vincitoridellM-Prize tra cui appunto Coelce, unica societ brasiliana a comparirenella lista dei premiati.Innovation Innovating Challenge un progetto aperto, una piattaor-ma di collaborazione, che mira a raccogliere e promuovere idee in gradodi reinventare il management del 21esimo secolo. Un concorso globalesenza limiti di settore, al quale hanno partecipato ben 140 aziende por-

    tando i loro progetti e le loro storie.DEU CERTOIl programma di Coelce presentato al concorso si chiama Deu Certo (chein italiano signica Ha unzionato!) e descrive il modello di inno-vazione della stessa societ brasiliana, costruito nel corso degli ultimisette anni con perseveranza e metodo. Autori delpaper presentato peril concorso sono i colleghi Luiz de Gonzaga Coelho Junior e OdailtonArruda, entrambi innovation manager di Coelce che hanno creduto or-temente nel ruolo chiave dellinnovazione in azienda, e hanno dato vitaa una serie di progetti, raccolta delle idee da parte di colleghi e partner,incentivi alla creativit e organizzazione di eventi dedicati.La storia di Coelce comincia nel 1998. In quellanno inatti la societottenne dallautorit regolatoria lautorizzazione allesercizio della distri-

    buzione elettrica in regime di monopolio nello Stato di Cear, regionedel Brasile, caratterizzata da consumatori con basso potere diacquisto.Ma lo stesso contratto di concessione trentennale prevedeva, e prevedetuttora, dei vincoli allintroduzione di nuovi prodotti e servizi, vincoliche rappresentano dei veri e propri ostacoli allinnovazione.Nonostante linnovazione venisse percepita allinizio come non onda-mentale nella strategia aziendale, la situazione in izi a mutare nel 2005.Grazie a un sondaggio interno risult chiaramente che, nonostante ilregime di monopolio in cui opera Coelce, linnovazione poteva appor-tare un vantaggio competitivo come la riduzione dei costi operativi, ilmiglioramento della qualit nel servizio per i clienti e la riduzione delrischio di incidenti e inortuni sul lavoro. Da allora gli incentivi allacreativit, la settimana dellinnovazione e il comitato dellinnovazione

    sono diventati strumenti ondamentali nella cultura dimpresa di Coelcee hanno contribuito a rendere Coelce una delle aziende pi brillanti delBrasile.La motivazione del premio Innovating Innovation Challenge denisce

    il progetto Deu Certo onesto e umano. Due termini non da poco in uncampo complesso e competitivo dominato dal la tecnologia: onesto peril modo trasparente e appassionato con cui stato perseguito e presenta-to ai destinatari; umano perch ha consentito alle persone coinvolte diesprimere creativit, capacit e competenze.

    Linnovazione che pemia

    La societ brasiliana Coelce tra i vincitori dellM-PrizeInnovation Innovating Challenge

    il mercaTo Delle iDeeLe buone pratiche si diondono allinterno del Gruppo. EidosMarket, il mercato delle idee, una best practice gi attiva inEndesa, sbarcato in Italia. Il progetto promosso dal team diinnovazione di Holding e sponsorizzato da Simone Lo Nostro,responsabile Marketing, Supply e Vendite Corporate. Lanciato il18 ebbraio, durer dodici settimane e coinvolger 1.500 colleghidelle Divisioni Mercato e Global ICT.Eidos Market permette, con una piattaorma on-line, di proporree selezionare idee innovative per rispondere alle sde di businesspresentate allinterno della piattaorma stessa. Si tratta di un veroe proprio mercato delle idee che seleziona le migliori con un mec-canismo simile al mercato azionario: investendo crediti virtuali, icolleghi determinano cos il valore delle idee e guadagnano divi-

    dendi spendibili in unasta a premi nale.Le migliori idee, cos proposte e selezionate dai partecipanti, ver-ranno prese in considerazione per essere realizzate.

    Innovazione

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    In questo particolare momento di mercato, per il Gruppo Enel quanto mai importante capire lopinione dei clienti in tutti i Paesidove si opera. Per questo motivo diventato ondamentale unicarei criteri di ri levazione delle opinioni, per esempio, nel caso dei son-

    daggi di mercato che vengono real izzati periodicamente. Lobiettivo ar s che le domande siano le stesse dappertutto e quindi che le risposteottenute siano conrontabili: in questo modo possibile capire quali sia-no le strategie vincenti, che possano quindi essere esportate in un altrocontesto, e cosa, invece, potrebbe essere migliorato.Nellottica della condivisione delle migliori pratiche, il progetto BestPractice Sharing (BPS) ha analizzato quanto viene atto a proposito disoddisazione del cliente nei vari Paesi.Nel corso del 2012 un gruppo ormato da Ignacio Gonzlez Domenech,

    Jos Ramn Ferreira eJavier Chinarro (per la Spagna), Chiara Crotti,Marco de Lellis, Silvia Altobelli, Giovanna Martinelli e Christ iana

    Passi (per lItalia), Mircea Solomon (per la Romania) eJaime Echenique(per lAmerica Latina) ha lavorato per mettere insieme una metodologiadi valutazione della qualit percepita omogenea tra le Country. Alla nedellanno stato somministrato ai clienti il primo questionario ruttodi questa collaborazione e nel primo trimestre del 2013 cominciataquindi la raccolta dei risultati che, alla ne del processo, potranno esserecondivisi.La novit consiste nellintegrare la valutazione del livello di soddisazio-ne data dai clienti. Lapproccio innovativo sta nel valutare come il clientegiudichi davvero il proprio voto. Inatti ci sono persone per cui un settee mezzo potrebbe signicare: Bravi, continuate cos! e altre per cui lastessa valutazione potrebbe voler dire: C ancora molto da migliorareper raggiungere la vetta.Per are ci stato mutuato dalla Spagna lindicatore di soglia disoddisazione che permette di conoscere ancora meglio la percezione

    del cliente. Adesso questa pratica verr utilizzata in ogni sondaggio disoddisazione e consentir di dare una lettura pi approondita dei datie di tradurre le inormazioni quantitative in qualitative, che sono pichiare, veloci ed esplicative.Per Chiara Crotti e Marco De Lellis, responsabili del progetto per lItalia,la sda quella di trovare una metodologia comune in Paesi che nonsolo hanno lingue e culture diverse, ma che hanno anche mercati esettori energetici molto variegati. Si tratta anzitutto di capire a ondoi vari scenari per comprendere i diversi modi di analizzare il cl iente,spiegano. In Italia, per esempio, abbiamo molti partner che lavoranonella nostra catena di assistenza alla clientela, e per questo dobbiamomonitorare la qualit delloperato di tutti i singoli soggetti che collabo-rano con noi per garantire il mantenimento della nostra posizione dileader del servizio. Al contrario, in Spagna, la catena di assistenza non cos rammentata, e questo infuisce nelle diverse metodologie.

    IN AMERICA LATINAJaime Echenique, responsabile del progetto per lAmerica Latina, rac-conta come nella sua area di competenza sia stato realizzato un progettopilota nel sondaggio di soddisazione. Stiamo aspettando i risultati,utilizzando la metodologia unicata con il resto delle aree geograche.A dicembre e gennaio sono stati eettuati in totale 650 sondaggi teleo-nici a uomini e donne di tutti i paesi dellAmerica Latina in cui il gruppo presente: Cile, Per, Colombia, Brasile e Argentina. Nel progetto sonostate poste domande sul grado di soddisazione del servizio ornitodal call center e della societ, applicando la metodologia della soglia disoddisazione.

    Questioni di percezione

    Il progetto Best Practice Sharing sta indagando come vienevalutata la soddisfazione del cliente nei vari Paesi

    Eccellenza

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    Sicurezza

    L

    avorare in sicurezza in primo luogo un modo di pensare,sia che ci si trovi in strada, in cantiere o in ucio. La maggiorparte degli inortuni avvengono per cause comportamentali ma

    coinvolgendo direttamente lavoratori e management si possonoridurre i comportamenti a rischio e avorire quelli sicuri. Per questo mo-tivo lo scorso 15 ottobre stato lanciato anche nelle aree uci il progettodi Gruppo One Saety. Il 19 aprile 2012 liniziativa era partita nellareacomportamenti nei siti operativi e l11 luglio nellarea leadership.Il metodo utilizzato quello delle osservazioni strutturate e deieedback: i comportamenti riscontrati durante le att ivit lavorativevengono registrati in una check list e in seguito condivisi ra osservatorie osservati; a valle delle osservazioni si analizzano quelli a rischio conlobiettivo di studiare le azioni di miglioramento. Per ridurre progres-sivamente i comportamenti a rischio, e di conseguenza gliinortuni, per ondamentale la partecipazione di tutti.Lobiettivo che tanti lavoratori decidano di partecipare al

    progetto in qualit di osservatori coniugando la propria atti-vit lavorativa con le osservazioni e i eedback. Non ci sonoruoli precostituiti: tutti sono allo stesso tempo osservati eosservatori. Importante: le osservazioni non sono mirate apunire o a colpevolizzare le persone ma soltanto a migliora-re i comportamenti.Sino a oggi nel sistema inormatico del progetto relativoallarea uci sono state inserite pi di 120 check list che,oltre ai comportamenti lavorativi, registrano rilevazioni ditipo strutturale per appurare la conormit agli standard disalute e sicurezza sul lavoro del Gruppo.Il progetto pilota per gli uci ha gi prodotto la ase distudio dei Piani di miglioramento, in cui sono indicati gliinterventi per modicare i diversi comportamenti a rischiorilevati. I lanci nelle aree uci proseguiranno per tutto il2013 cos come condiviso con larea Personale delle Divisionie delle societ del Gruppo.

    INFRASTRUTTURE E RETIIl 1 marzo proseguito il lancio del progetto di GruppoOne Saety - area Uci nella Divisione Inrastrutture e Reti.Durante la giornata di lancio, Anna Brogi, responsabile del-la Funzione tecnica centrale Qualit, Sicurezza e Ambiente,si soermata sulla necessit di porre la massima attenzio-ne sulle attivit con atteggiamenti e comportamenti sicurie sullo stato di avanzamento del progetto nella DivisioneInrastrutture e Reti.

    A seguire intervenuta Alda Paola Baldi, responsabileH&S Holding, che ha illustrato lo sviluppo del progetto inEnel con i primi risultati a livello di Gruppo. La mattinata proseguita con lintervento di Nicola Severino, responsabile

    Unit Sicurezza e Ambiente, che ha presentato la struttura e le gureprincipali del progetto e le modalit di applicazione per lArea Uci. Si posto particolare attenzione al ruolo dei key people: a questo propo-

    sito la Divisione IR ha individuato per la sede di via Ombrone a Romaalcuni incaricati alla gestione dellemergenza nonch i rappresentantidei lavoratori per la sicurezza (RLS). A seguire sono state presentate dainavigatori (Mauro Di Principe ed Eleonora Mangiaricotte) le check listper le osservazioni. Nel pomeriggio inne sono state eettuate le primeosservazioni dai key people guidati, in questa ase, dai navigatori.

    Teniamoci docchio

    Lanciato il progetto One Safetyanche nelle aree degli uffici.Lobiettivo il coinvolgimentodi tutti i colleghi

    Obiettivo Zero Infortuni

    One Safety

    l su v tv

    http://blog.enelint.global/insieme/onesafety

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    Enel Cuore

    con lallegria che i 150 volontari dellassociazione tarantinaMister Sorriso onlus supportano, attraverso la loro attivit diclown-terapia, gli ammalati ricoverati nei reparti pediatricidel territorio pugliese, con unattenzione particolare ai pi pic-

    coli. E adesso, grazie al contributo della nostra onlus, i sorrisi sarannoancora di pi.

    IL PROGETTOSabato 2 marzo Mister Sorriso ha organizzato una giornata di estanel Reparto di Pediatria dellOspedale di Castellaneta, in Puglia. Perloccasione stato donato un televisore da 32 pollici e un minirigo perognuna delle otto stanze di degenza dei piccoli malati e, inoltre, statacompletata la ludoteca del reparto con tantissimi giocattoli e arredia misura di bambino, ovvero costruiti artigianalmente con pezzi dilegno unici, senza uso di colle e senza ormaldeide. Tutto questo rientranellambito del progetto SorridiAMO interamente nanziato da EnelCuore che da dieci anni opera nellambito dellassistenza sociale e socio-sanitaria a sostegno delleducazione, dello sport e della socializzazione,con particolare riguardo verso i bambini, gli anziani, le persone condisabilit.SorridiAMO stato uno dei progetti vincitori lo scorso anno del concor-so La tua idea di solidariet vola in alto,uniniziativa dedicata a tuttii colleghi Enel in Italia e nel mondoper stimolare la presentazione diunidea progettuale insieme a unassociazione. In pochi giorni si atti-

    vato un vero e proprio tam tam tra colleghi dei vari Paesi che ha portatoa risultati sorprendenti e il risultato andato oltre ogni aspettativa: inun mese e mezzo, dal 27 ebbraio al 16 aprile 2012, sono state presen-tate 224 proposte, che complessivamente hanno ricevuto 41.808 voti diconsenso. Dopo unattenta analisi delle proposte che hanno ricevuto ilmaggior numero di voti dai colleghi, il Consiglio di Enel Cuore aveva

    approvato ben quattro progetti e non tre, come previsto inizialmente che corrispondessero ai criteri di ammissibilit indicati nel regolamen-to. SorridiAMO stato proprio selezionato tra i tantissimi presentati alivello nazionale.La sinergia tra Enel Cuore e Mister Sorriso consente oggi ai piccoliammalati e ai loro amiliari di trascorrere in modo migliore la degenzapresso lospedale di Castellaneta. Enel Cuore sostiene lassociazione conun contributo di 24mila euro. Quando abbiamo presentato la nostraidea non immaginavamo di raggiungere questo risultato racconta aimicrooni di Enel.radio la collega Astrid Zioni ma oggi che la vediamoconcretizzarsi davanti ai nostri occhi ci rendiamo conto di quanto siastato importante il contributo della nostra onlus. Un grande gesto che siunisce a quello piccolo come un sorriso.

    Durante il Giubileo ho atto esperienza con il volontariato raccontaClaudio Papa, presidente dellassociazione tarantina e oggi diventatauna missione, qualcosa di cui ormai non posso pi are a meno.

    SOrrIDIAMOLa solidariet di Enel Cuore arriva allOspedale di Castellaneta (Puglia)

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    Prisma

    Ighiacciai sono il termometro della salute del Pianeta soprattutto perquanto riguarda i cambiamenti climatici. Per questo motivo il oto-grao Fabiano Ventura ha deciso di recarsi nei punti pi sperdutidel globo per otograare decine di ghiacciai e conrontarne le im-

    magini con quelle scattate alla ne dellOttocento. Fino al 17 novembre2013 queste otograe saranno in mostra al Messner Museum di Bolzanoraccolte nella mostra Kaukasus Karakorum - Sulle tracce dei ghiacciai. Le-sposizione sponsorizzata da Enel Green Power.

    Fabiano, come nasce lidea del conronto otografco?

    Nel 2004 ero il otograo uciale della spedizione che commemorava ilcinquantenario della prima scalata del K2: stata unesperienza durantela quale ho visto con i miei occhi come alcuni ambienti si stanno trasor-mando in maniera irreparabile. Cos ho deciso che volevo documentare

    questo processo. Ho creato quindi un comitato scientico internazionaleper valutare le otograe degli archivi storici con lidea di riprodurreesattamente quegli scatti dal la stessa angolazione e ho coinvolto durantele nostre missioni dei ricercatori glaciologi.Al momento abbiamo realizzato due spedizioni delle sei previste: laprima in Karakorum nel 2009, a cento anni di distanza dalla spedizionedel Duca degli Abruzzi; la seconda avvenuta nel 2011 nella catena delCaucaso maggiore. Le prossime tappe saranno lAlaska, la Patagonia,lHimalaya e inne le Alpi.

    Non devessere stato acile

    Al di l delle dicolt di natura logistica, stato dicile ritrovarelesatto punto geograco da cui erano state scattate le otograe sto-riche. Ci siamo riusciti grazie a mappe topograche e a un modello

    tridimensionale del terreno che ci stato ornito da Christoph MayerdellAccademia delle Scienze di Monaco. Sul Karakorum siamo riusciti aindividuare ed eettuare pi di venti scatti. E ogni volta era una grandeemozione.

    Qual stato il momento pi intenso?Forse il raggiungimento della vetta Terzano, dal nome del otograo chela raggiunse per la prima volta nel 1929, che si trova a 5.500 metri soprala piazza glaciale Concordia. Abbiamo riprodotto una otograa pano-ramica splendida in cui si vede tutto il circo Concordia, il ghiacciaio Bal-toro e il K2. un luogo dicilmente raggiungibile, tant che ci siamodovuti legare in cordata con rischio di valanghe. Per me quellimmagineaveva un signicato speciale, avevo sognato di andarci per tanti anni.

    Cosa siete riusciti a testimoniare grazie a queste prime missioni?

    Lo strumento della otograa, oltre a essere ruibile a pi livelli cul-turali, inequivocabile. Sul Karakorum abbiamo avuto una conermadi come queste ormazioni abbiano una dinamica piuttosto complessae uninerzia molto orte: non c stato un arretramento dei ronti dei

    ghiacciai, ma un abbassamento dello spessore. Nel Caucaso abbiamotrovato una situazione pi simile a quella delle Alpi, le lingue glacialisono arretrate anche di 4-5 km e il collasso evidente: nelle otograe,inatti, si notano vaste aree molto pi verdi al posto di valli in cui untempo cera il ghiaccio.

    Il 22 marzo la giornata internazionale dellacqua

    Tra le giornate internazionali, quella dellacqua ritengo che avr unimpatto ortissimo sugli interessi e le preoccupazioni di tutto il mon-do. Lapprovvigionamento idrico sar una delle questioni di maggiorimpatto sulle prossime generazioni, in particolare in quelle zone delmondo dove c un orte problema di sovrappopolamento. Lavere cono-scenza del problema e il cercare di stimolare lattenzione mondiale sutali problematiche essenziale al ne di poter cercare e condividere tra i

    popoli una soluzione non solo volta a risolvere un problema imminentema anche a anticipare possibili confitti e tensioni sociali che, proprio inragione della essenzialit del bene, potrebbe anche sociare in tensionidicilmente gestibili.

    SULLE TRACCE DEI GHIACCIAI

    Egp sponsorizzauna mostra fotograficache spiega gli impattidei cambiamenti climatici

    Il ghiacciaio Chaalati (Georgia)A sinistra: 1890 - A destra: 2011

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    Prisma

    cominciato con tre tutto esaurito il Noi World Tour 2013 diEros Ramazzotti che sabato 9 marzo ha preso il via dal PalaOlimpico di Torino. Enel aanca la tourne per renderla amicadellambiente: verranno inatti compensate le 1.500 tonnellate

    di CO2 prodotte dai concerti attraverso un articolato progetto di sosteni-bilit ambientale in Per. Si tratta di uniniziativa per la riduzione delleemissioni di gas serra nella provincia di Chota attraverso una piccolacentrale idroelettrica ad acqua luente (10MW) e al lo sviluppo di attivi-t economico-sociali per la popolazione di La Ramada Alta.

    Chi si nasconde dietro al noi che d nome allalbum e al tour?

    Noi una parola importante che racchiude la orza dello stare in-sieme. In un momento cos delicato per lItalia e per il mondo aiutarsidiventa ondamentale.

    Grandi successi ma anche canzoni nuove compongono una scaletta da

    tutto esaurito. Come lhai composta?

    Ho rinunciato a tante canzoni importanti, purtroppo, ma ne ho messemolte altrettanto importanti che hanno atto la storia della mia carriera.Non stato acile, ma credo daver trovato un giusto mix.

    Tra le nuove, qual quella a cui sei particolarmente legato?

    Una tempesta di stelle che paradossalmente non in scaletta, ma quellache rappresenta di pi lultimo disco e il mio cambiamento, anche per-ch c dentro la voce di mia glia.

    Tra gli altri sponsor del tour c Enel che da tempo ha sposato la flo-

    sofa del rispetto ambientale. Cosa vuol dire veicolare un messaggio

    green attraverso la musica?

    Nella vita io accio molta attenzione allambiente. Ad esempio sono moltoattento a non sprecare lacqua! Piccoli gesti che messi insieme anno la die-renza e per questo ringrazio Enel che mi ha dato lopportunit di trasmette-re messaggi importanti attraverso lo strumento che pi mi rappresenta.

    Il tour toccher anche alcuni Paesi dellAmerica Latina. Che pubblico ?

    Sono caldi come gli italiani e gli spagnoli. La gente un po quello chevive. Laggi quasi sempre caldo e ci rende le persone molto aperte.Ormai sono tanti anni che ci vado e mi piace lidea di riabbracciarli. Iluturo di tutti l. Basti pensare al Brasile: vive un grandissimo svilup-po ma ha bisogno di grandi attenzioni.