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    unO SguARDO nuOvOCresce la sesiilit aietale dei cittadii.E le aiede fao la loro parte

    MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL LUGLIO/AGOSTO 2011 // NUMERO 6

    6

    InSERTO150 anni elettrizzanti

    Sesta puntata

    21

    zOOmEnel Green Power,

    la faccia verde dellAmerica

    06

    ORIzzOnTIArrivederci Maritza.

    Enel saluta la Bulgaria

    10

    SICuREzzAAlcol e lavoro:

    ecco cosa si rischia

    26

    QuESTIOnE DI STILEAlla iilia dei modiali di oto di Shaai Federica Pellerii si raccota.

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    03 EDITORIALE

    04 bREvI Enel360op4

    06 zOOm La faccia verde dellAmericap6

    10 ORIzzOnTI Arrivederci Maritzap10// La fabbrica del solep12 //Lenergia dellEuropap14 //Endesa e larte di trattare linvisibilep12 //Federica Pellegrini: non sonouna sirenap16 // KAM, la figura chiavep18 // Il mercato dellenergia

    secondo mep19 // Rischi globali, strategie di Gruppop20// Sullondadellentusiasmop25

    21 InSERTO SPECIALE Centocinquantanni elettrizzanti p21

    26 SICuREzzA Unhappy hoursp26

    27 zEnITH Lintegrazione che distribuisce leccellenzap27

    28 SOSTEnIbILIT Come ti racconto la sostenibilitp28

    29 EnEL CuORE Grazie di cuorep29

    30 PRISmAUna rete di energia. In artep30// Femminile singolare, diritti e valori veri p31

    32 InTERCuLTuRA Scelti per voi p32// In tre minutip33

    34 gEnTE EnEL Con la lente sul talento// Il gigante del vento

    35 CAnALE APERTO

    IN QUESTO NUMERO

    Eel Isiee Mensile del Gruppo Enel // Anno 9, numero 6

    A cra della Direzione Relazioni Esterne Enel

    Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

    Direttore resposaile Gianluca Comin

    Editore Enel spa , Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma

    Realiaioe editoriale Brand Portal // www.brandportal.it

    Art directio & Desi Newton21 Roma // www.newton21.it

    Tiporafia System Graphic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma

    Per cotattare la redaioe Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

    Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma

    Oppre iiare a ail [email protected]

    Eel Isiee ache cosltaile o lie sl portale Itraet iEel

    Stapato s carta ecoloica Fedrioi Syol Freelife certificata FSC

    nero chiso i redaioe il 20/07/2011

    La CO2equivalenteassociata a questonumero verrneutralizzata

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    Editoriale

    In una societ come Enel, che da anni ha ampliato la propria dimen-sione evolvendo da azienda prettamente italiana sino a diventareuna delle pi importanti utilities del mondo, dobbligo ribadirelimportanza strategica che ricopre la Divisione Internazionale. La

    Divisione, nata nel 2005, ha inatti il complesso compito di supportare ipiani di crescita in cinque dei Paesi in cui il Gruppo opera.Con quasi 15mila persone e un EBITDA di 1,5 miliardi di euro nel 2010,raddoppiato dal 2007 a oggi, siamo presenti in Slovacchia attraverso ilcontrollo di Slovensk elektrrne, in Romania con le societ di distribu-zione e vendita, in Francia attraverso Enel France e in Belgio con un ciclocombinato da 400 MW in via di completamento. Nella Federazione Russasiamo impegnati in attivit di upstream nel settore del gas (SeverEnergia),vendita e trading di energia elettrica (con RusEnergoSbyt) e soprattuttosiamo presenti con un parco di generazione di oltre 8mila MW di potenzainstallata attraverso il 56,4% di Enel OGK-5. Proprio in questi giorni, inol-tre, stato inaugurato il nuovo ciclo combinato di Nevinnomisskaya da410 MW nel Caucaso, mentre continuano i lavori perlammodernamentoe lambientalizzazione sulla centrale a carbone di Retinskaya e di tutto ilparco impianti, con lo scopo di raggiungere i livelli europei di ecienza eabbattimento delle emissioni. A breve verr inoltre completato laltro ciclocombinato da 410 MW della centrale di Sredneuralskaya.Il nostro lavoro si basa su cinque pilastri imprescindibili: continua ricercadi ecienza operativa, alta qualit degli standard di sicurezza, condivi-sione di best practice, costruzione di nuovi impianti per circa 2.500 MWe fessibilit per valorizzare appieno le peculiarit dei Paesi in cui siamopresenti e degli attori coinvolti.Per sostenere ulteriormente tale valorizzazione, al ne di mitigare il ri-schio del portaoglio nonch mettere in sicurezza i margini nelle ornituree nelle vendite, la Divisione persegue una coerente strategia di integra-zione, con lintento diperezionare la propria presenza in tutte le asidella catena del valore nei Paesi in cui la realt regolatoria e il contesto ingenerale ci permettono di arlo.Allargando lorizzonte rispetto al consolidamento, per il proprio sviluppola Divisione Internazionale persegue iniziative selezionate per incremen-tare la presenza di Enel nei paesi strategici e nei mercati attigui al mercatodomestico di rierimento. Le aree di potenziale sviluppo sono rappresen-tate dai Paesi con elevati tassi di crescita e in coerenza con la direttricegeograca di presenza della Divisione.

    Siamo consapevoli di essere testimoni del valore e dellimmagine delmarchio Enel nei diversi Paesi, sia agli occhi dei nostri clienti che di tuttigli stakeholders. In Romania, per la quale previsto un importante pianodi investimenti per circa 800 milioni di euro, per lanno in corso e no al

    2015, il mercato in crescita chiede innovazione per i clienti, nuovi servizie nuove tecnologie per migliorare la rete e ridurre le perdite di elettricit.Lobiettivo diminuire le perdite al 9.6% nel 2014 contro il 13.6% del 2010sino ad arrivare all8.3% nel 2020. In Francia continuiamo sulla strada delnucleare, con i lavori della centrale di Flamanville in partnership con Ed,e allampliamento della piattaorma commerciale.Nonostante il contesto eterogeneo in cui operiamo, ci che non cambia il senso di responsabilit che sentiamo nel nostro modus operandi e laproonda convinzione che serva ar bagaglio delle sinergie che nasconotra i diversi business e tra i Paesi in cui siamo, in ottica di cross ertilizatione attraverso la mobility delle risorse, al ne di migliorare costantemente laperormance operativa e ottimizzare la struttura dei costi.La posizione di leadership di Enel un dato di atto, ma bisogna conti-nuare a mantenere il vantaggio nei conronti dei competitors attraversoil consolidamento e lintegrazione verticale nei Paesi in cui gi siamoradicati, incrementando le quote di mercato, consolidando il business,raggiungendo la stabilit nanziaria, e puntando a raddoppiare lEBITDAnellarco di piano. Per riuscirci dobbiamo essere pronti a cogliere le nuoveoccasioni che si presenteranno, soprattutto in quei mercati unzionali almercato domestico di rierimento.In particolare in Slovacchia, ci troveremo a dover cogliere le opportunituture sui livelli di prezzo derivanti dalla chiusura, post Fukushima, dellecentrali tedesche che insistono sullo stesso mercato del Centrel. La costru-zione delle due nuove unit nucleari della centrale di Mochovce per 880MW totali di potenza saranno connesse alla rete gi tra il 2012 e il 2013 einizieranno a operare in questo mutato assetto energetico europeo.Tutte le azioni della Divisione e tutte le attivit presenti e uture sono re-alizzate nel pieno rispetto dei valori Enel, prima ra tutte la sicurezza sullavoro: continuiamo a lavorare per raggiungere lobiettivo Zero Inortunitramite il progetto Nine Points che costituisce una costante onte di ispira-zione per i piani di azione di ogni Country.Un ringraziamento inne va a tutti i colleghi della centrale di MaritzaEast 3 in Bulgaria con cui abbiamo condiviso un percorso molto impegna-tivo negli ultimi otto anni. Lo scorso 27 giugno li abbiamo salutati: questicolleghi dal 2003 hanno lavorato duramente per trasormare un impian-to attivo da 28 anni, nellunica centrale a lignite dei Balcani in grado dirispettare i severi limiti ambientali dellUnione europea. Il loro impegno stato una testimonianza concreta dello sorzo che la nostra azienda impie-

    ga quotidianamente per vincere le sde che ci porteranno a diventare unGruppo sempre pi competitivo e coeso.

    Uno sguardo sul mondo con lobiettivodi consolidare e integrare

    Carlo TamburiDirettore Divisione Internazionale

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    InAuguRATO A nAPOLIIL nuOvO CuSTOmERSERvICE DI EnEL EnERgIA stato inaugurato nel Centro Dire-zionale di Napoli lo scorso 4 luglioil centro dedicato ai servizi di backoce per i clienti di Enel Energia.La struttura il rutto dellaccordopluriennale di outsourcing tra Enel eAccenture, azienda globale di consu-lenza direzionale, servizi tecnologicie outsourcing. Il Centro pu gi con-tare su un bacino di 120 proessionistiassunti nel territorio napoletano. Perla ne del 2011 previsto un ulterioreallargamento dellorganico di altre 50unit. I nuovi assunti hanno bene-ciato di una approondita ormazione

    in aula di sei settimane prima dientrare operativamente nel CustomerService.

    02

    nuOvA LuCESuL COnSIgLIO DI STATOIl Consiglio di Stato celebra i 180anni dalla sua istituzione e i 150 annidellUnit dItalia con una nuova il-luminazione. stato inatti acceso loscorso 23 giugno il nuovo impianto diilluminazione artistica dello storicoPalazzo Spada, sede della massimamagistratura amministrativa italiana.

    Il lavoro stato realizzato da Enel Sole,societ del Gruppo Enel per lillumina-zione pubblica e artistica, in collabora-zione con Acea Distribuzione.Lintervento stato pensato per esaltarela bellezza del cinquecentesco PalazzoSpada, e riguarda la acciata principale,

    il cortile interno e le acciate posteriori. stato anche installato un innovativosistema di controllo che permetterdi gestire a distanza gli apparecchi diilluminazione grazie a un dispositivotouch screen.

    03

    gIORnATA DI SPORTSEnzA bARRIEREIn SLOvACCHIAGrande partecipazione a Bratislava

    alla prima Giornata di sport senzabarriere, edizione slovacca della Gior-nata Nazionale dello Sport Paralimpicoitaliana. Una maniestazione di sporte gioco per avorire lintegrazione tra iragazzi disabili e i normodotati. Pi dimille studenti delle scuole elementari,medie e superiori hanno partecipatoalla prima edizione che si svolta nelparco Sad Janka Krla della capitaleslovacca. La maniestazione, organiz-zata dalla Slovak Sports Associationor the Disabled e da Enel Cuore stata

    resa possibile anche dalla collabora-zione della societ elettrica del GruppoEnel Slovensk elektrrne.

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    EnEL ROmAnIAIn DIFESA DEL FALCO

    A RISCHIO DESTInzIOnEEnel Romania e lAssociazioneMilvus Group hanno completato la

    prima azione congiunta per tute-lare tre giovani esemplari di alco.Ai rapaci, a rischio di estinzione inRomania, stato applicato un anellodi riconoscimento. Per la prima voltanel Paese, inoltre, uno dei tre piccolirapaci stato equipaggiato con unlocalizzatore GPS di ultima gene-razione. In questo modo i dati suglispostamenti quotidiani potrannoessere inviati agli specialisti e contri-buiranno a migliorare le conoscenzesulla migrazione di questi uccelli.

    Lintera operazione ha richiesto lin-tervento di una squadra Enel, poichil nido dei alchi era stato costruito suun traliccio dellalta tensione della l i-nea gestita da Enel Distributie Banatnella pianura di Torontalului, nellaContea di Timis.

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    LA TEmPESTADI gIORgIOnE SbARCAIn RuSSIALItalia d in prestito La tempesta,la pi amosa opera di Giorgione,allErmitage di San Pietroburgo in

    Enel Energia e Accenture inaugurano a Napoliun nuovo call center. Subito 120 assunzioni sul

    territorio e altre 50 entro la fine del 2011 01

    Brevi

    Eel360

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    occasione dellAnno della Linguae Cultura italiana in Russia e dellaLingua e Cultura russa in Italia, dicui Enel sponsor. Custodito nelleGallerie dellAccademia a Venezia,il capolavoro stato probabilmenterealizzato durante gli ultimi anni di

    vita del pittore veneto, tra il 1505 e il1508. Il celebre dipinto sar visitabiledal 5 luglio al 5 agosto e rappresentauna delle iniziative organizzate nellecitt italiane e russe per consolidarelamicizia reciproca tra i due popoli.Enel sostiene lintera programmazio-ne di eventi promossi dai due Paesiper avorire lintegrazione di dueculture diverse e lontane ma aniper civilt e temperamento.

    06

    CRESCEREPER ESSERE PRImI.A mADRIDLA COnvEnTIOn 2011Si svolta il 19 luglio al Palacio deCongresos di Madrid la Conventiondel Gruppo Enel questanno intitolataGrowing to be one. Levento statoseguito in diretta streaming da tutti icolleghi in Europa e America.Nel corso della giornata il presidentePaolo Andrea Colombo, lammini-

    stratore delegato e direttore generaleFulvio Conti e i vertici aziendali han-no illustrato agli oltre mille manager

    presenti la strategia di Gruppo chericonerma il ruolo di leadership inter-nazionale nelle scelte di business.Tra gli argomenti trattati la creazionedel valore per gli azionisti nellattualecontesto economico, le relazioni istitu-zionali e sociali nel mutato scenario in-

    ternazionale e mediatico e la centralitdel cliente rispetto alle politiche di svi-luppo del libero mercato. Obiettivi dacondividere nei risultati e nei processidi consolidamento del Gruppo con lepersone, donne e uomini, che quotidia-namente contribuiscono alla costru-zione del nostro uturo. Sul prossimonumero di Enel Insieme potrete leggereun ampio speciale di approondimentosui temi discussi nella giornata.

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    ARRIvA LOFFERTACOmmERCIALEPER LAuTO ELETTRICADallimpegno di Enel nel settore dellamobilit elettrica nasce Enel Drive Tut-to Compreso, loerta dedicata a tutti ipossessori di veicoli elettrici che voglio-no ricaricare il proprio mezzo presso learee di ricarica pubblica. Siamo i primia orire una soluzione commercialesemplice e innovativa, che permette dipoter accedere a un servizio di ricarica

    in ambiente pubblico sostiene Simo-ne Lo Nostro, responsabile Area diBusiness Marketing, Supply e Vendite

    Corporate di Enel Energia. Loertaprevede un prezzo per lenergia e glioneri di rete, sso e invariabile, pari a25 Euro mensili, incluse IVA e impo-ste. Liniziativa si aanca al progettoe-mobility Italy, il pi grande progettomondiale integrato di mobilit elettri-

    ca, realizzato da Enel e Smart.

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    COnTInuAA SOFFIARE IL vEnTOPER EnEL gREEn POWEREgp d vita a cinque nuovi impiantieolici in Europa e negli Stati Uniti. InSpagna, il parco eolico di Aguiln avruna produzione stimata di 139.300MW lanno, equivalenti al consumo di51.500 amiglie mentre gli ulteriori 4

    MW della seconda ase del parco eoli-co portoghese di Alvaiareze soddise-ranno il abbisogno di 3.900 amiglie.Il nuovo parco di Coulonges in Franciainvece, con una capacit 36 MW, sipresenta come il pi grande parcoeolico realizzato da Enel Green Powernel Paese. In Romania, con il nuovoimpianto di Salbatica, sale a 104 MW lacapacit eolica installata da Egp. In-ne, Enel Green Power North Americaha acquisito il 51% del progetto eolicodi Rocky Ridge da 150 MW che, una

    volta a regime, produrr 630 milioni dikWh allanno.

    Eel360Si svolta il 19 luglio a Madrid la Conventiondi Enel: unoccasione per illustrare la strategia diGruppo nelle scelte di business.

    Sul prossimo numero di Enel Insieme un ampiospeciale di approfondimento sui temi discussinella giornata 06

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    LA FACCIA vERDE

    DELLAmERICA

    Stati Uniti e Canada possono contaresu risorse naturali immense.Vi raccontiamo come Enel Green Powercontribuisce al boom che le rinnovabilistanno vivendo in questi Paesi

    Un tramonto a Smoky Hills in Nevada

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    Secondo lultimo numero di Monthly Energy Review, una rivistadel Dipartimento dellEnergia degli Stati Uniti, nel 2011 le rinno-vabili a stelle e str isce avrebbero raggiunto il miglior risultato disempre. Nei primi mesi di questanno, inatti, lenergia prodotta

    da biomasse, geotermia, solare, idroelettrico ed eolico avrebbe toccatol11.73% dellenergia complessivamente prodotta negli Usa, doppiandoquasi la quota derivante dal nucleare.Il Presidente Barack Obama sa benissimo che le rinnovabili sono la mi-gliore soluzione per almeno tre problemi: possono alleggerire la dipen-

    denza statunitense dal petrolio straniero, ridurre il volume di emissionidi gas serra e creare milioni di nuovi posti di lavoro. In particolare, ilpiano New Energy or America del Presidente punta a produrre con lerinnovabili il 25% dellenergia Usa entro il 2025, con un investimentodi 150 miliardi di dollari: ci consentirebbe di creare cinque milioni digreen jobs e di tagliare nel giro di dieci anni il corrispettivo del petrolioattualmente importato da Medio Oriente e Venezuela.In realt in questo momento non esiste una legge quadro che regoli ilcomparto energetico dellintero Paese spiega Francesco Olivieri, capodellucio di rappresentanza Enel di Washington. Eppure grazie a re-golamenti indiretti e alle normative dei singoli Stati le onti rinnovabiligodono oggi di un sostegno politico che va ben oltre i consueti incentiviscali. Nel caso dei regolamenti indiretti un esempio su tutti arriva

    dallEnvironmental Protection Agency che, ssando i limiti di emissionedi gas serra e degli inquinanti, rende di atto obbligatoria la sostituzionedelle centrali pi vecchie a avore di tecnologie pi ecienti. A livellodei singoli Stati le opportunit per le onti rinnovabili arrivano dalle leg-gi che obbligano le utilities a immettere sul mercato una quota minimadi energia verde. In questo modo si aprono gli spazi per i produttoriche investono sulle onti alternative. Qui vince letteralmente chi capiscemeglio dove tira il vento e dove splende il sole commenta Olivieri.

    CAMBIO AL VERTICEIl Gruppo Enel lo ha capito e ha deciso di giocare la sua partita in questocontesto cos promettente. Per arlo ha creato Enel Green Power NorthAmerica (Egp NA), una delle poche aziende nellarea con un portaoglio

    diversicato su pi tecnologie rinnovabili e un orte piano di investi-menti per i prossimi anni. La societ ha oltre 300 dipendenti e dalla sededi Andover, nel Massachusetts, svi luppa e gestisce quasi 90 impianti inventi stati americani e in tre province canadesi, per una capacit istallata

    di circa 800 MW. Enel Green Power North America stima di raddoppiarela propria capacit installata nei prossimi cinque anni.Alla guida della societ c Francesco Venturini che, nel maggio del2011, ha sostituito Toni Volpe nella carica di amministratore delegatoe presidente della societ. Dopo una lunga esperienza come direttorenanziario in multinazionali statunitensi ed europee, nel 2010 Venturini entrato nella squadra di Egp NA dove ha cominciato a lavorare nelbusiness development: in questa posizione ha svolto un ruolo chiave nellosviluppo del portaoglio di progetti nel solare e nelleolico negli Stati

    Uniti.Sono entusiasta per le ottime cose che stanno succedendo in NordAmerica e per i piani che abbiamo in programma per il uturo diceVenturini. Abbiamo una squadra eccellente atta di persone che lavo-rano in modo molto determinato per i l raggiungimento degli obiettivi,senza mai dimenticare letica, la sicurezza sul lavoro e il rispetto per lecomunit presso cui operiamo.

    IL CUORE CALDO DEL PAESEIl atto che lamministrazione Obama punti concretamente sulle ontirinnovabili testimoniato dallAmerican Recovery and ReinvestmentAct, un pacchetto di leggi mirate allo sviluppo delle energie pulite ealla creazione di nuovi posti di lavoro. In questo modo il Governo degli

    Stati Uniti promuove attivamente la costruzione e la gestione di centralimediante una politica dincentivi.Ne hanno usuruito anche gli innovativi impianti geotermici Egp diStillwater e Salt Wells in Nevada, che hanno ricevuto un nanziamentodi oltre 61 milioni di dollari. Con una capacit instal lata totale di 47 MW,i due impianti geotermicioperativi dal 2009 soddisano il abbisognoenergetico di 40mila amiglie americane e tagliano lemissione di oltre300mila tonnellate di CO2. In ambito geotermico Egp NA pu contaresulle competenze di altissimo livello maturate dal Gruppo nello srutta-mento dei giacimenti di Larderello, in Toscana, in attivit dal 1904, chehanno permesso alla nostra azienda di raggiungere il ruolo di leader-ship a l ivello mondiale.Dal punto di vista tecnologico Stillwater e Salt Wells rappresentano una

    sorta di laboratorio dinnovazione per il Gruppo. Per la prima volta inassoluto nellesperienza geotermica di Enel, i due impianti utilizzano unsistema binario per creare energia. Si chiama binario perch vengonousati due fuidi: acqua e isobutano. Lacqua calda estratta dai pozzi sot-

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    terranei riscalda lisobutano, trasormandolo nel vapore che muove le turbine e quin-di produce energia. Entrambi gli impianti, inoltre, utilizzano una tecnologia proprie-taria di Enel che migliora lecienza limitando le perdite denergia dovute allattivitdelle pompe e delle ventole coinvolti nel ciclo di generazione. Inne Stil lwater e SaltWells sono sistemi a circuito chiuso, cio permettono di riempire continuamente ipozzi, evitando cos di depauperare la risorsa geotermica.Sempre in Nevada, sta nascendo la prima centrale ibrida solare/geotermica del mon-do di queste dimensioni. Limpianto da 20 MW produrr energia grazie ai pannelliotovoltaici a lm sottile che saranno installati in un terreno di quasi cento ettari aanco allesistente centrale geotermica. Lenergia prodotta dal sole permette di com-pensare la perdita di ecienza dellimpianto dovuta allaumento della temperaturaesterna e al conseguente calo di escursione termica tra il sottosuolo e la supercie.

    Lavoriamo per sviluppare sistemi che rendano le energie r innovabili sempre piconvenienti ha detto Bill Price, vice direttore Ingegneria e Costruzioni per il Geo-termico. Crediamo che il sistema ibrido vada proprio in questa direzione.

    VIA COL VENTONegli Stati Uniti leolico sta vivendo un momento storico irripetibile. Secondo lulti-mo Wind Industry Annual Market Report, nel corso del 2010 leolico statunitense haregistrato un aumento del 15%, contribuendo al 26% della nuova elettricit generatanel Paese, con 5.116 nuovi MW di potenza installata che hanno atto raggiungere alcomparto quota 40.181 MW installati, in grado di produrre energia per oltre 10 milio-ni di abitazioni.Egp NA pu contare su circa 400 MW eolici in Kansas, New York, Texas, Minnesotae Canada. Negli ultimi anni il portaoglio di Enel cresciuto a ritmi davvero soste-

    nuti: nel 2008 viene avviato a Smoky Hil ls, in Kansas, il pi grande parco eolico delmondo Enel che, con le sue 155 turbine e 250 MW di potenza alimenta i consumi di85mila amiglie ed evita limmissione in atmosera di 750 mila tonnellate di CO2. Leturbine di Snyder, in Texas, invece, vantano un altro primato: sono le pi alte di tuttoil continente americano (oltre 105 metri daltezza). Nel Novembre 2009 Egp NA hastipulato un accordo con Geronimo Wind Energy, societ del Minnesota (uno deglihub di sviluppo delleolico per EGP) e allinizio del 2010 ha acquisito Padoma WindPower, una societ con una lunga esperienza nel settore eolico con approssimativa-mente 4mila MW di progetti potenziali in Caliornia e in Texas.Tra i progetti pi recenti, la nostra azienda ha in corso la costruzione di un impiantoda 76 MW a Castle Rock Ridge in Alberta (Canada), ha recentemente avviato la co-struzione di un altro progetto da 200 MW a Caney River nel Kansas e ha in cantierealtri 150MW con limpianto di Rocky Ridge in Oklahoma.

    LA NUOVA CORSA ALLORO (BLU)Grazie alla vasta disponibilit di umi e cascate gli Stati Uniti producono gran partedellenergia rinnovabile con impianti idroelettrici. Attualmente la capacit idroelet-trica totale degli Stati Uniti supera i 100mila MW, con una produzione di energia chesoddisa il 9% della domanda elettrica nazionale. Nel Paese ci sono circa 82mila di-ghe di taglie molto diverse, ma solo il 3% viene usato per produrre energia idroelet-trica. Il potenziale quindi ancora enorme. Si stima che entro il 2025 verr installatanuova potenza per circa 23mila MW, incrementabile no a un massimo di 60milaMW, con posti di lavoro per alcune centinaia di migliaia di persone.Enel Green Power pronta a cogliere questa opportunit con investimenti e proget-ti. Oggi ha uno dei pi grandi portaogli idroelettrici in tutto il Nord America conpi di 60 impianti che spaziano da 0.3 a 80 MW, per una capacit installata totale di314MW.Tra le pi grandi centrali idroelettriche Egp negli Stati Uniti vi quella situata pressolottocentesca diga di Pawtucket di Lowell, in Massachusetts, che srutta lo scorrerenaturale e i salti del ume Merrimack.Il progetto da 24.81 MW stato sviluppato nel 1986 dalla societ Boott Hydropower

    Il passato e il presente dellenergia eolicanel Mid West degli Stati Uniti

    Lo scarico degli scarti del legname a St. Felicien, in Canada

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    e oggi interamente posseduta da Enel Green Power North America.Attualmente la produzione media di energia annuale corrisponde alle-quivalente del abbisogno di 13mila amiglie del New England. Dal 2001a oggi Egp NA ha migliorato il progetto ricostruendo il mozzo, le lamee le porte pedonali su entrambe le unit dellimpianto. Ha poi installatoun nuovo sistema di automazione, ha riabilitato nove unit, ha sostituitoi lubricanti a base di petrolio con materiali sintetici ecologici e, inne,ha rimpiazzato due dei cinque sistemi di raccolta della spazzatura per leunit in centro citt.A Lowell si deve il merito di uninnovazione che ha cambiato i sistemi diproduzione dellenergia idroelettrica: nel 1848 lingegnere inglese JamesB. Francis che lavorava proprio alla Locks and Canal Company di Lowellmise a punto una turbina che tuttora la pi utilizzata in tutto il mondo,la turbina Francis appunto. Il prototipo originale della ruota ancoracustodito nel Northern Canal Gatehouse di Boott.

    DEL LEGNO NON SI BUTTA VIA NIENTEA Montreal, in Quebec, c la sede di Enel Green Power Canada. La lia-le canadese di Egp North America impiega 40 persone e gestisce due im-pianti: leolico di St. Lawrence nel Newoundland operativo dal 2008, cheha una capacit totale di 27 MW e quello a biomasse di St. Felicien inQuebec, operativo dal 2001, un impianto di cogenerazione da 21 MW chesmaltisce in modo pulito i r iuti di legno delle segherie. Data la vastitdelle oreste, inatti, il Paese produce tanto legname e dispone quindi dimolti scarti di produzione. Ci sono vantaggi per tutta la zona: lenergiaelettrica viene venduta alla societ Hydro-Qubec, il vapore destinatoagli essiccatoi del legno delle segherie dellAlliance Forest Products, lacenere prodotta al miglioramento del terreno agricolo, e lacqua calda alabbisogno energetico del comparto agro-industriale.

    Grazie a un sistema di pre-essiccazione viene aumentato il valorecalorico delle biomasse: in questo modo ci vuole meno carburante perar unzionare limpianto alla massima capacit, che cos garantisce lemassime prestazioni durante linverno. Lessiccatore ci aiuta a regolariz-

    zare lecienza dice il direttore dellimpianto Marc Poirier. Quandobruciavamo materiale umido inatti era dicile mantenere una produ-zione stabile. Lessiccatore progettato per asciugare 120mila tonnellatedi biomasse al lanno.Limpianto di St. Felicien permette inoltre di risparmiare lemissione inatmosera di milioni di tonnellate di gas serra: invece di essere smaltitiin discarica dove emetterebbero grosse quantit di metano, i riuti dilegno vengono valorizzati tramite la produzione di energia.

    Sul web

    www.enelgreenpower.comwww.eia.gov/mer

    Limpianto geotermico di Stillwater (Nevada)

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    In Bulgaria si dice Zhelaya vi uspeh i na dobar chias che tradotto initaliano signica: Vi auguro successo e buona ortuna. Con questeparole lad e dg Fulvio Conti ha concluso il suo videomessaggiodi commiato ai colleghi bulgari, trasmesso lo scorso 27 giugno a

    Martitza East 3 (EME3) durante la esta per celebrare la cessione dellacentrale. Dopo otto anni di attivit, inatti, Enel ha deciso di andare viadalla Bulgaria nellottica del piano di dismissioni annunciato ai mercati.

    UNA STORIA DI SUCCESSONel suo discorso Conti ha parlato della Bulgaria come un esempio dieccellenza e lha denita una success story per lazienda da replicarein uturo: eccellente livello di integrazione, miglioramento continuo estandard di sicurezza e sostenibilit elevati.

    Situata nel sud-est del Paese, Maritza East 3 rappresenta circa il 10%della capacit installata del Paese e nellesercizio 2010 ha real izzato unatturato pari a circa 231 milioni di euro e un risultato operativo (Ebit)pari a circa 69 milioni di euro.Dal punto di vista ambientale la centrale oggi un gioiello: nel ebbraiodel 2009 sono stati completati i lavori di ristrutturazione che la rendo-no lunico impianto alimentato a lignite nellarea dei Balcani in gradodi operare nel pieno rispetto dei limiti introdotti dallUnione europea.Pochi mesi dopo ha ricevuto il certicato ISO 14001:2004 con cui si attestache la centrale opera in linea con i migliori standard ambientali delmondo.A seguito della ristrutturazione, la vita operativa stata estesa di ulterio-ri quindici anni e la capacit dellimpianto aumentata da 840 a 908 MW,

    come si pu vedere costantemente negli schermi televisivi distribuiti intutto limpianto. Lammodernamento non ha riguardato esclusivamentele unit produttive, ma anche i trenta ambienti di lavoro pi importantidella centrale tra cui i magazzini, le ocine, le sale manovra, ecc.

    Arrivederci

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    Orizzonti

    Dopo otto anni intensi Enel lasciala Bulgaria. Al Paese rimaneuna delle centrali tecnologicamentepi avanzate dei Balcani

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    LiteristaJohn Clark,lex country manager di Enel Bulgaria, racconta a EnelInsieme com stata la sua esperienza nel Paese balcanico.

    Perch la Bulgaria pu essere considerata una storia di successo?

    Innanzitutto per i risultati eccellenti che abbiamo ottenuto. Masoprattutto per il modo in cui Enel ha utilizzato le sue competenzee risorse in collaborazione con i colleghi bulgari per superare ognisda tecnica e istituzionale. La Bulgaria ha dimostrato di essere unbuon esempio della capacit del Gruppo di cimentarsi con successoin progetti dicili in contesti molto impegnativi.

    Non stato acile

    Dopo una prima analisi ci siamo resi conto che la centrale di Maritzaversava in condizioni tecniche peggiori di quelle immaginate. Gliequipaggiamenti e le inrastrutture erano inutilizzabili per via diuna prolungata mancanza di investimenti e la manutenzione annualeera stata atta male, ignorando ampie aree dellimpianto. Le aziendelocali non avevano le competenze necessarie per realizzare le attivitin modo corretto. Anche gli standard di sicurezza e quelli ambientalierano molto lontani dai nostri. Inne la burocrazia locale e nazionaleper il rilascio di autorizzazioni era lentissima.In una situazione del genere non sarebbe stato strano decidere dimollare. Enel non lo ha atto: ha t irato dritto verso i suoi obiettivi,senza mai accettare compromessi al ribasso.

    Cosa avete imparato a Maritza?

    Le pratiche in uso nellEuropa orientale sono pi o meno simili. Imetodi e le conoscenze acquisite a Maritza sono quindi acilmentetraseribili. Come si dice: Il successo costruisce il successo.

    Come sono stati i rapporti con i colleghi in questi otto anni?

    Dal punto di vista personale e proessionale per me stata unespe-rienza eccezionale. Allinizio mi sembrava dicile capire alcuniaspetti lavorativi dei colleghi bulgari, ma in breve abbiamo imparatoa rispettarci e a condividere gli obiettivi in modo collaborativo.In Bulgaria Enel ha creato una squadra eccellente, una delle miglioricon cui ho mai lavorato. A Maritza non abbiamo solo riabilitato unacentrale; abbiamo sviluppato una vera e propria cultura delleccellenza.

    E con la popolazione locale?

    Abbiamo avuto ottimi rapporti sia a livello locale che nazionale. Certo,ci sono anche stati dei problemi, ma sono sempre stati risolti senza in-toppi. Enel ha giocato un ruolo chiave nella comunit, investendo tantoin progetti sul territorio per migliorare la vita della popolazione.

    OTTO ANNI INSIEMEAllevento di saluto, che si tenuto nei pressi dellimpianto,hanno partecipato anche gli altri shareholder di EME3, il Natio-nal Grid Operator e la National Electicity Company, che hannoringraziato Enel e i circa 150 colleghi bulgari presenti. Il direttore

    della Divisione Internazionale Carlo Tamburi, nel suo discorsoha ripercorso i momenti cruciali degli otto anni trascorsi insie-me, tra cui i l processo di riabilitazione dellimpianto completatoin anticipo rispetto al previsto. Sono orgoglioso di dirvi che nelmaggio 2011 la produzione lorda mensile ha raggiunto il recorddi 621.066 MWh ha detto Tamburi. Limpianto ha generato2.685.375 MWh nei primi cinque mesi dellanno, cio il 28% inpi rispetto allo stesso periodo del 2010 quando era stato segnatoil precedente record della centrale.Maritza

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    John Clark

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    Orizzonti

    Lhanno gi ribattezzata la abbrica del sole. Perch il pigrande stabilimento in Italia, e tra i maggiori in Europa,per la produzione di pannelli otovoltaici. E perch rap-presenta una svolta per il solare del Bel Paese e non solo.

    La 3Sun, a tempi record, diventata una realt destinata a cam-biare il mercato dei pannell i otovoltaici grazie al la orza delle treaziende che lhanno costituita: Enel, Sharp e STMicroelectronics.Tre big, come sono stati deniti dalla stampa in occasione delli-naugurazione dello stabilimento di Catania lo scorso 8 luglio, cheuniscono nellimpresa della 3Sun il loro essere leader globali nellatecnologia, nelle ricerca e nello sviluppo oltre che sul mercato.

    La farica del

    TRE BIG INSIEMEIl 30 luglio 2010, quasi un anno prima dellinaugurazione ucia-le della abbrica, Enel Green Power, Sharp e STMicroelectronicsavevano rmato un accordo per costituire lajoint venture pariteti-ca sulla quale si basa 3Sun. L8 luglio 2011 i rutti di quellaccordosono stati svelati agli occhi di tutti. Lo stabilimento della 3Sun

    sorge nella zona industriale di Catania, tra lautostrada che porta aSiracusa e la vecchia statale che costeggia la pianura. Cattura loc-chio per il blu intenso che corona lultimo piano delledicio, uncolosso di tre piani, di circa 15mila metri quadri ciascuno, al cuiinterno ora attiva la linea produttiva che in autunno comincer aoperare a pieno ritmo.Allinaugurazione erano presenti i rappresentanti delle istitu-zioni nazionali, regionali, provinciali e comunali. E soprattutto iprotagonisti dellimpresa lanciata con 3Sun: lad di Enel, FulvioConti, il presidente di Sharp Corporation, Katsuhiko Machida,il presidente e CEO di STMicroelectronics, Carlo Bozotti, lad diEnel Green Power, Francesco Starace, il direttore rappresentante evice-presidente esecutivo di Sharp, Toshishige Hamano, il presi-

    dente e lad della societ 3Sun, Andrea Cuomo e Mauro Curiale.Un lungo elenco di nomi che documenta come la nascita dellostabilimento di Catania sia il rutto di uno sorzo comune chevede partecipare un protagonista globale nel mercato delle energie

    rinnovabili come Enel Green Power, un campione internazionaledellindustria elettronica come StMicroelectronics e un leadernella tecnologia come Sharp che, tanto per dare lidea, passataalla storia anche per aver introdotto il otovoltaico addiritturanelle sue calcolatrici da tasca da allora. Da allora era la ne deglianni Ottanta non ha mai smesso di rappresentare lavanguardia

    nel settore.

    IL FILM SOTTILELa parola chiave dello stabilimento 3Sun lm-sottile, unconcentrato di tecnologia, ricerca e sostenibilit economica chepromette di rendere i pannelli in uscita dalla abbrica di Cataniaun prodotto di successo. Il modulo a lm sottile si realizza depo-sitando atomi di silicio su un supporto rigido o fessibile che puessere di plastica, lamiera o vetro. Per capire come questa tecnolo-gia possa rappresentare una svolta basta citare alcuni numeri:i costi di produzione dei moduli realizzati con lm sottili possonoessere sensibilmente ineriori rispetto a quelli basati sulle celle disilicio, raggiungendo valori ineriori a un euro per watt controi 1,5-2 euro per watt dei moduli in silicio. Inoltre, i moduli in lmsottile hanno prestazioni meno sensibili alla temperatura dellam-biente, pertanto sono maggiormente adatti dei moduli tradizionaliper lutilizzo in climi caldi, come quelli dellarea mediterranea.La rapida diminuzione dei costi di produzione e lincremento

    Inaugurato a Catania, in Sicilia,il pi grande impianto per laproduzione di pannelli fotovoltaiciin Italia

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    La orza per ar crescere lEuropa ha un nome, si chiama elettri-

    cit. Ne sono consapevoli le istituzioni dellUnione e dei singoliStati membri cos come le aziende e le industrie nazionali einternazionali: elettricit signica energia per creare sviluppo,

    per sostenere occupazione e imprese, per rendere le citt pi vivibili,rivoluzionare la mobilit e i trasporti, tutelare la natura e lambiente. Eche lelettricit sia un punto di rierimento, un cosiddetto benchmark perpresente e uturo dellUe lo sanno soprattutto i protagonisti del mercatodellelettricit. Sono produttori, distributori e aziende del settore cheper rispondere al compito di autori dello sviluppo hanno dato vita nel1999 a Eurelectric e che a giugno hanno scelto lad di Enel, Fulvio Conti,come loro presidente.Eurelectric lassociazione che rappresenta gli interessi comuni dellin-dustria elettrica europea in particolare nei conronti delle istituzionieuropee. Essa composta dalle associazioni nazionali di 33 Paesi delvecchio Continente e pu vantare al suo interno la presenza di altre 22associazioni aliate in rappresentanza del resto dEuropa, del bacinoMediterraneo e di altri quattro continenti.Davanti alla crescente domanda che lUnione, ogni singolo Stato e icittadini pongono di orniture di energia sicure, economiche e ambien-talmente sostenibili, i protagonisti del settore elettrico sono da tempoallopera per rispondere con una visione condivisa. Lorizzonte quelloindicato dal Power Choices study realizzato da Eurelectric nella prospet-tiva di una strategia a lungo termine che spinge lo sguardo sino al 2050.Un orizzonte che Conti, nel suo primo discorso da presidente dellas-sociazione, ha denito non unillusione o una teoria, ma un obiettivoindustriale. Per il neo presidente Eurelectric inatti il uturo sistemaenergetico europeo dipende dalla capacit di creare oggi un climaadatto a avorire investimenti competitivi. Quindi urgente il bisognodi un quadro regolatorio stabile nel lungo periodo e di pari condizionidi mercato per garantire una remunerazione adeguata ai progetti piecienti e innovativi. Le aree chiave di questo impegno sono le onti

    rinnovabili e, a sostegno, impianti di generazione di back-up, le tecno-logie per la cattura e il sequestro della CO

    2, il trasporto elettrico e le retiintelligenti.

    QUATTRO PRIORITLa decarbonizzazione del settore, la realizzazione di un mercato unicoeuropeo dellelettricit e gli obiettivi 20-20-20 posti dallUe sono passiobbligati che i membri di Eurelectric stanno gi perseguendo sia a livellolocale che continentale. E per Conti le priorit alle quali oggi gli aderentiallassociazione devono rispondere per continuare questo percorso sonoquattro: occuparsi della sicurezza delle orniture energetiche di pari pas-so con un condiviso impegno nella riduzione dellemissioni di CO2; valo-rizzare e sostenere lo sviluppo delle rinnovabili e dellecienza energe-tica nellattivit di business e nel mercato; promuovere il ruolo strategicodellinnovazione nel lungo periodo. Si tratta di obiettivi tanto ambiziosi

    quanto ineludibili che uniscono la dimensione locale a quella continen-tale e, come spiega Roberto Zangrandi, Responsabile Aari istituzionalieuropei di Enel a Bruxelles, propongono ai membri di Eurelectric uncomune denominatore di alto livello come terreno e orizzonte condivisoper la collaborazione e il dialogo tra aziende e con lUe.Ogni membro di Euroelectric, che operi a livello locale o internazionale,che sia produttore o distributore, ha delle priorit o degli interessi speci-ci. Ma la visione condivisa dellelettricit come benchmark per il uturodellUe e di ogni singolo Stato il vero punto di orza dellassociazionee il contributo che essa pu dare a ogni aderente. Zangrandi, che aBruxelles quotidianamente si conronta con i rappresentanti delle altreutilities, aerma inatti che Eurelectric d credibilit alle aziende comestakeholder verso lUnione e le aziende danno la orza allassociazione

    come stakeholder. insomma uno scambio continuo e quotidiano chesi onda sullimpegno di ogni singolo membro per garantire allinterocontinente energia sicura, economica e sostenibile.

    14 Enel Insieme Luglio/Agosto 2011

    Orizzonti

    Eurelectric, lassociazionedellindustria elettrica continentale,punta alla costruzionedi una visione comune del settore

    Leeria dellEropaLa squadra Affari Istituzionali di Bruxelles

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    Orizzonti

    Sembra ottimista Federica Pellegrini dopo il bel risultato ottenu-to nella Swimming Cup di Milano, la sua ultima uscita primadei Mondiali di nuoto che si tengono a Shanghai in Cina tra il16 e 31 luglio. Enel Insieme lha intervistata al termine della gara

    milanese dove la nuotatrice italiana ha atto il bis nei 100 e 200 metristile libero.

    Come giudichi la tua ultima prova ufciale in vista dei Mondiali?Direi che andata benissimo. Gareggiare in Italia antastico perch misembra che la gente sia sempre dalla mia parte. Non guardo al risultatoma, contando che siamo in pieno allenamento, stato un buon test.

    Cosa ti aspetti da Shanghai?

    Mi sto preparando con serenit. Far i 200, i 400 e la staetta. Non voglioabbandonare gli 800, ma orse li rimander alle Olimpiadi di Londradellanno prossimo. Sui 100 metri punto pi alla preparazione in vistadei 200 che alla vittoria.

    Battere ancora i tuoi record diventata una missione impossibile?

    Senza il costume supertecnologico che si usava no a poco tempo asar davvero dicile battere certi tempi. E non lo dico per scaramanzia.

    Come nato il tuo interesse per il nuoto?

    Posso dire che nato con me. Amo denirmi un pesce dacqua dolce, vistoche mia madre mi ha portato in piscina da piccolissima ed subito scatta-ta la scintilla che ancora oggi mi lega al mio habitat naturale: lacqua.

    Come si svolge una giornata tipo della tua vita quotidiana?

    Sveglia presto al mattino (in Francia mi alzavo allalba) e subito al centrodi allenamento per due ore e mezza, che diventano quattro nei giornidispari della settimana, quando lavoro anche in palestra. Pausa pranzo,riposino, e poi ancora in acqua per altre due ore e mezza di allenamento.

    In che modo una giovane donna come te aronta la pressione di esse-

    re il numero uno su tanti ronti?Ho il pieno appoggio dei miei cari e di un team di lavoro proessionaleche organizza il mio tempo e i miei impegni. Sono, inoltre, dovuta cre-scere molto in retta per arontare le diverse sde e le dicolt, sportivee di vita, che mi sono trovata davanti. So anche che ne incontrer tantis-sime altre, ma mi sento serena nel viverle cos come arriveranno.

    Il successo pu dare alla testa? Come impedirlo?

    Bisogna sempre ricordarsi da dove si viene, quale tipo di percorso si atto e cercare di tenere i piedi ben saldi al terreno. Lumilt la cosa pibella che una persona, seppur popolare, deve tenersi stretta. quellalunica ancora di salvezza, il salvagente. Quando si perde di vista lasemplicit e si dimentica di essere umili, arrivano tremende delusioni elinsuccesso pu davvero portare a ondo.

    Come vivi il lavoro di squadra?

    Il nuoto uno sport molto duro ed essenzialmente individualista,perch ti porta molte ore a stare da solo con te stesso, i tuoi pensieri,sentimenti e viaggi mentali. Credo per che il lavoro atto in gruppo,

    Federica Pellerii:Non sono una sirena

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    17/3617 Enel Insieme Luglio/Agosto 2011

    Orizzonti

    sia con lo sta di lavoro che con le altre atlete, serva a crescere in modocompleto, sano e a raggiungere maggiori soddisazioni e vittorie.

    Quante volte ti hanno chiamato sirena in unintervista? Noi giorna-

    listi siamo poco originali?

    Diciamo che mi sono stati attribuiti parecchi nomignoli acquatici e avolte rischiate di essere un po ripetitivi, no? (sorride)

    Qual il tratto del tuo carattere che ti piace di pi? E quello che ti

    piace di meno?

    Amo la mia determinazione e orza danimo. Quello che mi piace dimeno che a volte non riesco a armi comprendere e vengo etichettata

    come una persona redda.

    Parliamo di sostenibilit: sei una persona che ha a cuore la Terra?

    Sono molto attenta e sensibile alle tematiche ambientali, in particolare altema dei riuti e al risparmio delle onti energetiche. Mi piace pensare chei nostri gli possano trovare un Pianeta pi vivibile e goderne a pieno.

    Qual il tuo rapporto con lacqua? Hai un legame speciale con il mare?

    Lacqua il mio habitat naturale. Sento tutta la leggerezza del mio esseresolo quando sto nellacqua chiara e trasparente della piscina. Con i l mareinvece ho un rapporto strano perch, anche se pu sembrare assurdo, hopaura dellacqua alta, scura e proonda.

    Com stato scrivere il libroMamma, posso farmi il piercing?

    Amo scrivere. La prima esperienza stata divertente perch condivisa con

    un autore come Federico Taddia. Tanti piccoli aneddoti raccontati, tra cuiil permesso chiesto a mia madre di are il piercing e quello della primascommessa vinta con mio padre: come premio il mio primo tatuaggio.

    A proposito, da cosa nasce la tua passione per i piercing e i tatuaggi?

    I tatoo sono la mia vera passione perch amo segnare in modo indelebilesulla mia pelle avvenimenti indimenticabili o persone per me importantiche mi trasmettono orza e vita. Tra questi: mio ratello Alessandro, ilmio danzato Luca e Alberto Castagnetti.

    Hai allattivo un altro libro,Io nuoto per amore, in cui parli dei tuoi

    genitori. Che rapporto hai con loro?

    Nel mio secondo libro mi racconto in modo molto pi proondo. Ciocome una ragazza di ventanni che caduta e ed rinata come laraba e-

    nice (anche questa tatuata sul collo) e che ha imparato a convivere con ledue parti contrastanti ma pur sempre complementari di s: Federica e laPellegrini. I miei genitori mi hanno sempre sostenuta in questo dicilepercorso, senza armi pressioni. Credo che questo sia il comportamentoche dovrebbero seguire anche tanti altri genitori che spesso proiettano inmodo compulsivo i loro sogni sportivi irrealizzati sui gli.

    Come immagini la tua vita se non ossi diventata una nuotatrice? Cosa

    ti sarebbe piaciuto are? E quando un giorno smetterai di gareggiare?

    Non riesco a immaginarmi oggi lontana dal nuoto. Quando poi la vitami porter atalmente a ermarmi, ripartir in altra direzione. Con lastessa energia.

    Ascolti musica durante gli allenamenti?

    S, moltissima. Amo nuotare e allenarmi a ritmo di musica per trovare la

    giusta carica o dose di relax. Ho anche personalizzato un mp3 imperme-abile che si chiama Swimsonic. Adoro ascoltare i cantanti italiani ma, inmomenti in cui cerco orti energie, anche musica dance straniera.

    TuTTO COmPRESO COn EnEL EnERgIAFederica Pellegrini la testimonial della campagna pubblicitariadella nuova oerta Tutto compreso di Enel Energia pianicatadal 5 giugno su tv, radio e web.Lidea quella di giocare sullacertezza del prezzo delle taglie delloerta, attraverso una gag

    tra Federica e un portiere un po impiccione: il comico RiccardoRossi. La regia degli spot di Luca Miniero, il regista campionedincassi con Benvenuti al Sud. Ecco loerta nel dettaglio.

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    diluceegas

    Enel Insieme ha intervistatola campionessa italiana

    alla vigilia dei mondiali di Shangai

  • 8/4/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 06

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    Sono gli specialisti, gli uomini di ducia dei colossi dellindustrianazionale come di quelle migliaia di medi e piccoli imprenditoriche costituiscono un patrimonio unico per il tessuto produtti-vo italiano. Li chiamano KAM, un acronimo che signica key

    account manager, e insieme ai Sales supporter ormano una rete capillare di

    circa 200 persone alle quali Enel Energia ada la gestione dei rapporticommerciali con i clienti chiave, quelli pi esigenti, che hanno consu-mi pi elevati e per i quali energia e gas rappresentano una voce impor-tante nel bilancio e il punto nodale del ciclo produttivo industriale.I 133 KAM di Enel sono al contempo specialisti del servizio integrato eartigiani dellintervento mirato, sono capaci di immaginare strategie diampio respiro e servizi tanto puntuali quanto laboriosi, coniugando ladimensione internazionale con quella territoriale. I numeri danno le di-mensioni del loro lavoro e della struttura Vendite Corporate della qualeanno parte. Hanno un portaoglio di 55mila clienti, con 220mila puntidi prelievo, per un volume di quasi 24 TWh di energia elettrica e di 1,2miliardi di metri cubi di gas. E nel corso del 2010 hanno acquisito 8.500nuovi clienti, per un volume di 3 TWh.

    Parliamo di grandi aziende come di piccoli imprenditori spiega Simo-ne Lo Nostro, Responsabile Marketing Supply e Vendite Corporate diEnel, perch tra i nostri clienti c uno dei pi grandi produttori daccia-io italiani come Ferriere nord del Gruppo Pittini, che consuma pi di unmiliardo di KWh ed tra i top consumer di energia elettrica del Paese, maanche piccoli produttori di sedie, mobili o ceramiche che invece consu-mano 100mila KWh.

    LE DIVERSE ASPETTATIVE DEI CLIENTII clienti ai quali si rivolge la struttura di Vendite Corporate sono inattidivisi in tre segmenti: medium, con consumi tra 0,05 GWh e 1 GWh, large,tra 1 GWh e 100 GWh, e top, superiori a 100 GWh. Per ognuno di essi iKAM realizzano un servizio dedicato coadiuvandosi con i sales support

    e i responsabili territoriali. Denire i key account manager dei consulenti riduttivo spiega Lo Nostro perch sono dei veri e propripartner deinostri clienti con i quali costruiscono un reale rapporto di ducia occu-pandosi di tutte le loro problematiche energetiche a 360 gradi.

    Rivolgersi a un KAM di Enel signica incontrare un proessionista cheriassume in s adabilit, etica, competenza ed pronto a rispondere aesigenze e aspettative che variano da cliente a cl iente. Spiega Lo Nostro:Il nostro lavoro per un top consumer va dalloerta commerciale agli in-terventi di ecienza energetica specici, dalle installazioni di pannelli

    otovoltaici alla gestione dellinterconnessione virtuale che permetteai grandi consumatori elettrici in Italia di approvvigionarsi di energiadallestero. un servizio che comprende mercato, burocrazia, sceltetecnologiche e tutto ci che r iguarda la vita energetica di unazienda.Ma la stessa cura tocca anche le pmi perch con il piccolo produttoreindustriale locale non interviene la strategia a lungo termine, dal respirointernazionale, ma la nostra capacit di radicamento nel territorio e diparlare il suo stesso linguaggio.

    TANTI STRUMENTI A DISPOSIZIONEPer rispondere appieno a questa ducia che i clienti ripongono nei keyaccount manager di Enel, Vendite Corporate si dotata di diversi stru-menti. Tra i pi recenti c il KAM Helper, un sotware dedicato, ideato

    e sviluppato per aiutare a seguire passo dopo passo il rapporto con iclienti elaborando soluzioni e oerte fessibili e adeguate alle singoleesigenze in tema di prodotto, decorrenza e durata della ornitura. Mac anche la community virtuale diMy Village Corporate, dove i KAMcondividono tra di loro momenti di approondimento proessionale,moduli di ormazione e strumenti utili al loro lavoro quotidiano. Ilvillage un modo per unire le diverse realt territoriali delle cinquemacro aree (Sud, Centro, Nord-Est, Nord-Ovest e National) nelle quali suddivisa lattivit di Vendite Corporate, ma anche unoccasione perriconoscersi in una amiglia proessionale che a della passione per illavoro e la soddisazione del cliente la chiave del suo successo. Come hascritto il KAM Alessandro Boaglio nel orum della community dedicatoalla proessionalit, per essere key account manager indispensabile una

    partecipazione interiore che si estrinseca nella passione per la propriaattivit, nella curiosit e nel desiderio di apprendere e migliorarecostantemente. la proonda dierenza che sta ra lapparire e lessere.

    KAm,la fira chiaeVi presentiamo gli specialisti

    della vendita di Enel Energiadedicati ai clienti big

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    Orizzonti

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    Cos il mercato libero? E quello vincolato? Quali sono le attivit di Enel sulmercato? E le oerte che propone ai suoi clienti? Queste e molte altre do-mande sono state oggetto dellindagine interna on line Il mercato dellener-gia secondo me, lanciata da Enel e condotta da Eurisko dal 18 maggio al 7

    giugno: lobiettivo quello di capire le esigenze di inormazione dei colleghi in Italia suitemi del mercato dellenergia, delle oerte e dei servizi rivolti ai clienti.Abbiamo coinvolto i nostri 37mila colleghi perch proondamente convinti che le loroopinioni possano ornirci spunti preziosi per garantire una maggiore conoscenza dellaliberalizzazione, del nostro ruolo e degli eettivi vantaggi delle nostre oerte, con laconvinzione che proprio questa conoscenza possa rendere tutti noi promotori del valoredi Enel Energia ha commentato Gianflippo Mancini, direttore Divisione Mercato.

    PERCH UNA SURVEY?Lesigenza di inormazione dei colleghi emersa dallultima indagine di clima spiegala responsabile della Comunicazione Interna di Enel Maria Cristina Milano in cui cisegnalavano una mancanza di conoscenza o di consapevolezza legata ai temi del mer-cato. Da l si pensato di sondare meglio queste esigenze con una survey interna, ancheper capire quali sono i margini di miglioramento della conoscenza sul mercato.Molti colleghi pur non avendo contatto diretto con i clienti, sempre pi spesso r icevonorichieste di chiarimento da parenti, amici o conoscenti sul unzionamento del mercatolibero, sulle oerte di Enel o pi semplicemente sulle voci della bolletta. E dallindagine,inatti, emerso che il 96% stato contattato almeno una volta da parenti e conoscentiper richieste di inormazioni o risoluzione di problemi, ra i quali il 54% molto spesso ospesso. La tipologia di richiesta pi requente proprio la convenienza del passaggio al

    mercato libero, seguita dai disguidi con la atturazione e la comprensione della bolletta,risolte attraverso una buona rete di relazioni interne.Ma quanto ci sentiamo inormati su questi temi e quanto vorremmo saperne di pi perrispondere in modo corretto a chi ci considera esperti del business dellenergia?

    I RISULTATIAllindagine hanno partecipato quasi 11mila colleghi, con una tasso di risposta del 30%che, considerata la specicit dellargomento e la complessit del questionario, rap-presenta un buon risultato, aerma Eurisko. In termini di partecipazione tutte le areeaziendali sono ben rappresentate. Come prevedibile, stata pi elevata nella Divisioneche si occupa del mercato. In generale i colleghi esprimono un grande senso di orgoglioe di appartenenza: Enel lazienda valutata pi positivamente sia rispetto ai competi-tor sia rispetto alle altre grandi imprese sul mercato e anche la sua immagine presso icolleghi risulta migliore rispetto alle opinioni raccolte presso il pubblico dei residenzialie quello delle aziende.Nei questionari le nostre persone si dichiarano pi inormate sul mercato libero ri-spetto al resto della popolazione italiana (65% dei colleghi Enel sono inormati molto oabbastanza sulla liberalizzazione contro il 29% del resto della popolazione). Ed emergeinoltre un maggiore livello di inormazione da parte di dirigenti e quadri e da partedella Divisione Mercato.I temi sui quali i colleghi desidererebbero approondimenti utili riguardano le inorma-zioni concrete e pratiche necessarie nel processo decisionale. Ci conerma il dato ri leva-to al livello nazionale. In particolare, le richieste di maggiore inormazione riguardanole oerte di Enel (50%), il contesto competitivo (42%) e a seguire la liberal izzazioni delmercato energetico e il ruolo dellAuthority.Da un lato le persone di Enel sono ront line si dice nella nota di commento di Eu-risko dallaltro ne sanno comunque pi del grande pubblico, ma molto probabilmen-te una maggiore inormazione generale sul mercato libero e sulle oerte speciche diEnel porterebbe a una maggiore padronanza della materia e quindi a una maggioreconsapevolezza dei vantaggi.

    Il ercato delleeria

    secodo e Una survey interna fotografaquello che i colleghi in Italiasanno (e vogliono sapere)su business, offerte e servizi

    19 Enel Insieme Luglio/Agosto 2011

    Orizzonti

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    Energia, olio, gas, carbone, shipping, CO2... parole che possono esseresintetizzate in una unica espressione: commodity. Che, nel caso di unoperatore globale di energia, vuol dire tutti i beni primari, acquistati evenduti sui mercati internazionali sici e nanziari, il cui prezzo pu

    subire variazioni improvvise, mettendo a rischio i margini di guadagno. La ge-stione del rischio generato dalle commodity uno degli aspetti di cui si occupala Direzione Group Risk Management.Siamo interessati principalmente alla possibilit che le commodity acquistatee vendute subiscano shock di prezzo signicativi tali da indurre perdite eco-nomiche o riduzioni nei ricavi, spiega Roberto Balzerani, responsabile UnitRischio commodity di GRM. A valle della valutazione dei attori di rischio perciascuna Unit di business e country, lunit Commodity Risk Management si

    occupa di denire, insieme alle unit locali di Risk Management, processi, mo-delli e metodologie per la misurazione del r ischio commodity. Questi strumentidi analisi, ci consentono di denire l imiti, monitorati sistematicamente, coerentie integrati per tutto il Gruppo.

    LIMPORTANZA DELLA CONDIVISIONEOltre al rischio commodity la Direzione GRM gestisce anche il rischio nan-ziario e il rischio credito. Per queste tre tipologie di rischio lo scorso giugnosi sono svolti, per la prima volta, i Comitati Rischio di Gruppo. Un passaggiomolto importante, poich durante il Comitato lesposizione al rischio commodity

    stata sottoposta allattenzione dellamministratore delegato e direttore genera-le Fulvio Conti, che presiede tutti i Comitati, e condivisa con i Direttori di tuttele Divisioni.Il Comitato Corporate, inatti, lo strumento digovernance che conerma, pidi ogni altro, quanto un sistema di gestione ecace di rischi permetta a Enel diraorzare la propria adabilit presso la comunit nanziaria internazionale:soprattutto nei conronti di banche, investitori e agenzie di rating.Lavvio dei Comitati rappresenta un segnale altrettanto orte anche allinternodel Gruppo. Con i Comitati di Gruppo, inatti, stata raggiunta una uniormitdi metodologie, strumenti e processi per la stima e la gestione del rischio chesi rivolge a una larga ascia di colleghi impegnati nelle sedi centrali, nelle tanteUnit di Business e nelle varie country (vedi box). I quali dovranno tenere conto,di quanto stabilito dai Comitati Corporate in termini di politica del rischio, di

    policy e procedure, di limiti di rischio e di eventuali deroghe in caso di supera-mento dei limiti.

    LA CONTINUA PROTEZIONE DEL MARGINETra gli obiettivi dei Comitati Rischio di Gruppo grazie anche al collegamentodiretto con i comitati locali c quello primario di consentire il coinvolgimentoe limpegno dei vertici aziendali nelle scelte strategiche in tema di controllo egestione del rischio, orendo periodicamente al top management una visioneintegrata sulla rischiosit attuale e utura tramite una vista complessiva a livellodi Gruppo. Ma cosa accade in caso di operazioni straordinarie o di un repenti-no cambiamento delle condizioni di un mercato? Enel da sempre adotta dellemisure preventive di copertura che mirano a ridurre le posizioni a rischio nelcaso di situazioni di mercato savorevole. In circostanze simili e in particolaricondizioni di criticit, i Comitati di Gruppo hanno la responsabilit di autoriz-zare azioni di intervento in modo da salvaguare il margine di guadagno e diottimizzarlo, anche di ronte a eventi imprevedibili aerma Roberto Balzerani.

    Rischi globali,

    strategie di GruppoAl via i tre Comitati Corporateper monitorare i rischi suCommodity, Finanza e Credito

    u osaico iteraioaleCome in un mosaico, va completandosi lorganigram-ma della Direzione Group Risk Management nellevarie country del Gruppo Enel. La Funzione di RiskManagement di Enel Romania si arricchita di unnuovo collega: Andrei Cozma che ha assunto lincari-co Insurance Manager. Sempre a giugno in Enel Ogk-5si sono unite alla Direzione di Risk Management duenuove risorse: Marina Kashina come Financial mana-ger e Nikolay Lusan come Insurance specialist. Lultimoprogresso organizzativo, inne, riguarda SlovenskElectrrne. Dal 1 giugno, inatti, allinterno dellazien-da slovacca stata costituita la Funzione Risk Ma-nagement la quale, in attesa che venga completato lostafng attualmente in corso, stata adata ad interimal Direttore Generale Paolo Ruzzini.Come gi sta avvenendo in Russia e in Romania,la creazione della Funzione di Risk Managementin Slovacchia permetter di ridurre lesposizione alrischio di Slovensk electrrne, grazie a una gestio-ne integrata del rischio al servizio degli obiettivistrategici dellazienda che ne raorzer al contempoladabilit presso gli stakeholders, ha commentatoil responsabile dellUnit International Risk Manage-mentFrancesco Lato.Implementando uno dei principali strumenti digestione integrata dei rischi, a marzo in Enel Ogk-5 stato costituitoe si riunito per la prima volta il Comi-tato Rischio Commodity, sotto la presidenza del Di-rettore generale Enrico Viale, approvando sia i limitiche la policy locale di Gestione Rischio Commodity.Il prossimo Comitato Rischio locale a essere costituitosar quello di Enel France.

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    22/3622 Enel Insieme Luglio/Agosto 2011

    La lezione di gioved sarebbe stata lultima del corso.

    A Giovanni leccitazione ricordava quella della vigilia

    dellultima giornata di scuola al Righi di qualche setti-

    mana prima. Era il 17 maggio, il giorno di San Pasquale:

    il professor Pasquale Finiello, ingegnere della Siemens e docente

    di elettronica, volle festeggiare la ricorrenza con paste e vermut.

    Gli scrutini si conclusero in fretta e cos Gustavo Hermann ebbe

    modo di anticipare gli argomenti che sarebbero stati trattati lanno

    successivo. Lo fece a suo modo: si avvicin alla finestra seguito

    dagli studenti, punt il dito sul traliccio e sui cavi dellEnel che

    portavano la corrente elettrica allIstituto e disse: Ragazzi li vede-te quelli? Sono il programma dellanno prossimo!

    Tutti tacquero, perch sapevano cosa volesse dire Gustavo. Ave-

    vano passato lultimo anno a guardare le ciminiere dellItalsider

    di Bagnoli e fare studi fluidodinamici sulla dispersione dei fumi

    e quello prima a osservare una gru di un cantiere poco fuori del

    perimetro della scuola verificandone pi volte la stabilit e ricalco-

    lando ogni giorno il momento di inerzia della costruzione. Questa

    volta toccava ai cavi. Giovanni ricordava perfettamente quello

    che Gustavo aveva detto tra i denti: Sembrano fili innocenti ma

    dentro ci sono gli elettroni che si muovono. E con gli elettroni non

    si scherza!

    Il Righi era una scuola competitiva, specie tra i nucleari. La classe

    di Giovanni era anche peggio. Malgrado (o forse grazie a) Her-

    mann tutti competevano con tutti: per trovare le soluzioni pi

    brillanti ai problemi di fisica e matematica, per fare il tema pi

    bello, per inventare il circuito elettronico pi funzionale. Ma con

    Giovanni non cera competizione. Lui non marcava nessuno e non

    aveva marcatori, lo sapeva e si era scelto lunico avversario che

    poteva stimolarlo davvero: Gustavo Hermann.

    Guardandolo l alla finestra che indicava i tralicci, pens che

    lultimo anno sarebbe stato diverso, voleva dimostrare tutte le

    sue capacit e, per farlo, avrebbe accettato la borsa di studio al

    Caltech che gli offriva lassociazione giovanile degli industriali.

    Con gli elettroni non si scherza aveva detto Gustavo, ma Richard

    Feynman ci scherzava, eccome! Sarebbe stata questa la novit che

    avrebbe portato al Righi dallAmerica, una novit che avrebbe

    spiazzato tutti.Feynman gli parl dellultima lezione da fare insieme che non

    doveva essere una conclusione. Sebbene avesse spiegato i fenomeni

    elettrici e magnetici pi importanti della fisica, voleva chiudere il

    Lifiito odo delle aotecoloieEra la fine degli anni Settanta quando Ki Eric Drexler inventil termine nanotecnologie, una scienza la cui esistenza era stata

    prevista ma che non aveva ancora un nome. Operando con ilgran numero di suddivisioni su una sostanza si pu arrivare amodificare le orbite degli elettroni degli atomi che la costituisconoe di conseguenza le loro caratteristiche chimico-fisiche. Una verarivoluzione: dovremo riscrivere la chimica e la tavola degli elementidiventer semplicemente il punto di partenza di cento, mille tavoleche a loro volta potranno moltiplicarsi con la produzione di nuovielementi dalle propriet sorprendenti e completamente diverse daquelle degli elementi di partenza. Spariranno cos le differenze

    tra chimica e fisica e dallinfinitamente piccolo si aprir un nuovouniverso di conoscenze.

    Enrico Fermi

    e la elio ioet della fisica

    Un giovane Enrico Fermi

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    suo ciclo di lezioni con un tema nuovo e lasciarlo aperto. Giovanni

    si doveva adeguare, andare veloce su Marconi e Righi e soffermar-

    si sullultimo grande genio della fisica italiana: Enrico Fermi.

    Richard lo aveva conosciuto personalmente e lo considerava un

    vero pioniere. Giovanni era insieme emozionato, lusingato, impau-

    rito e felice. Fermi era per lui ancora un personaggio sconosciuto,

    ma sapeva che Gustavo lo adorava e questo gli bastava. Si misesubito al lavoro per inquadrare lo scienziato romano, consult il

    suo libro di termodinamica e scorse con foga il suo cursus honorum.

    Fermi aveva ottenuto i pi importanti successi nel campo della fisi-

    ca nucleare che aveva personalmente contribuito a fondare. Oltre

    al lavoro sui neutroni lenti che lo avevano portato a realizzare la

    pila atomica, erano celebri la sua teoria del decadimento , la stati-

    stica quantistica elaborata con Dirac e la dinamica delle interazioni

    nucleari, un argomento in cui si era cimentato con grande successo

    proprio Richard.

    Ritorn in camera eccitato come un elettrone e cont i giorni che lo

    separavano dalla lezione.

    Aveva poco tempo per essere breve ed esauriente; praticamente,

    doveva costringere Marconi e Righi in tre trasparenti e Fermi in

    otto, nove al massimo. Apparentemente una mission impossible. Ar-

    riv poi il giorno fatidico. La lezione di Richard fu un vero capola-

    voro, riprese i concetti sulle forze elettriche, si sofferm ancora su

    qualche aspetto essenziale delle equazioni di Maxwell e poi chiesealla sua classe: Secondo voi, ora che siete esperti di elettromagne-

    tismo, possibile modificare lo stato elettronico degli atomi? In

    altri termini possiamo manipolare gli atomi come blocchi di creta

    e ottenere le propriet chimiche che vogliamo? Pensateci, avete tre

    mesi. Buone vacanze!

    Lobiettivo era raggiunto. La conclusione del corso era unapertura,

    lapertura della fisica alle nanotecnologie, una cosa che Richard

    aveva gi prospettato dieci anni prima in una famosa conferenza e

    che solo oggi si sta concretizzando.

    Poi Richard pass la parola a Giovanni, dicendogli ad alta voce:

    They are yours! Tutti tacquero. Giovanni appoggi sulla lavagna

    luminosa una slide con una frase misteriosa: Il navigatore italiano

    appena sbarcato nel nuovo mondo.Nella parte bassa cera la data

    2 dicembre 1943 e la foto di Albert Wattenberg mentre stappa una

    bottiglia di Chianti per festeggiare i 28 minuti di funzionamento

    della prima pila atomica che Fermi aveva realizzato a Chicago.

    Giovanni fece un ardito collegamento tra la pila di Volta e quella

    di Fermi (entrambi impilavano qualcosa), mostr la foto con le 250

    tonnellate di blocchetti di grafite che lo scienziato romano aveva

    fatto arrivare a Chicago da tutta lAmerica e uno schizzo dellepoca

    firmato da tutti gli scienziati che avevano partecipato al progetto.

    Aveva anche una foto di gruppo e la mostr, indicando gli scien-

    ziati uno a uno.

    La foto rappresentava la meglio giovent della fisica mondiale. Molti

    erano giovani in fuga dalla pazzia del nazismo e molti quelli che

    poi decisero di partecipare alla realizzazione della bomba atomica,

    tra cui proprio Fermi. Leticit di questa scelta, la gravit di questo

    peccato, erano argomenti che Gustavo toccava spesso, sia in manie-

    ra diretta con toni di sfegatato antifascismo, sia in maniera larga

    quando parlava di ricerca e libert, due cose per lui inscindibili.

    Anche Giovanni fece cenno allargomento, ma poi torn a Fermi.

    Enrico era un genio, un teorico fine e uno sperimentatore tenace

    Sesta puntata

    naotecoloie eeretiche

    Ci sono materiali fotovoltaici di nuova generazione che, graziealla luce solare, sono in grado di produrre elettroni passandodirettamente attraverso leffetto fotoelettrico piuttosto che dal menoefficiente effetto fotovoltaico sfruttato dagli attuali sistemi. Si trattadi nanoparticelle metalliche che, fissate sulla superficie delle paledelle turbine a vapore, riducono praticamente a zero lattrito. Questenanoparticelle sono costituite da fosfato ferroso di litio amorfo didimensioni nanometriche che, condizionando laccesso degli ionilitio agli elettrodi di una batteria, possono cambiarne i tempi diricarica. E ora tocca alla fusione fredda. Dopo anni di risultati alternie contraddittori limpiego di metalli nanometrici ha dato un nuovoimpulso alle ricerche e qualcuno pensa che la scoperta dellenergia

    pulita e a basso costo sia davvero vicina.

    Correa laoIl 10 novembre 1938 Enrico Fermi ricevette il Premio Nobel per lafisica per aver identificato nuovi elementi radioattivi e per averscoperto le reazioni nucleari mediante neutroni lenti. Nello stessoanno vennero pubblicati in Italia il manifesto della razza le leggi

    razziali fasciste che sancivano linizio della persecuzione controle persone di religione ebraica. Per questo motivo Fermi dovetterinunciare alla collaborazione di alcuni suoi assistenti. Anche suamoglie, Laura Capon, essendo ebrea, fu vittima delle persecuzioni.Lo scienziato decise quindi che, dopo la consegna del premio Nobela Stoccolma, avrebbe fatto rotta con la famiglia verso gli Stati Uniti,dove la Columbia University di New York lo aveva invitato per unaserie di lezioni. In America prosegu le ricerche sullatomo dandoun contributo fondamentale agli studi sulla fissione nucleare. In

    particolare lavor al Progetto Manhattan che aveva lobiettivo dicostruire unarma micidiale per sconfiggere i nazisti e i giapponesi.Al progetto collaborarono pi di 130mila persone per un costocorrispondente a 28 miliardi di dollari attuali.Il 6 agosto 1945, alle 8 e 16, su Hiroshima in Giappone venne lanciatala prima bomba atomica mai utili zzata in un conflitto militare. Lordignoesplose a unaltitudine di 576 metri con una potenza pari a 12.500

    tonnellate di esplosivo. Provoc subito circa 130mila morti e tantissimi

    altri negli anni successivi a causa delle radiazioni. Nel 2002 glihibakusha (i colpiti dalle radiazioni del fallout nucleare), nonostantei 57 anni trascorsi, erano 285mila. La bomba spinse i giapponesi allaresa e mise definitivamente fine alla seconda guerra mondiale.I ragazzi di via Panisperna

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    che, come gli scienziati ottocenteschi, si costruiva le apparecchia-ture che gli servivano con le sue proprie mani. Giovane professore

    si confront subito con i grandi fisici dellepoca: con il mistico

    Bohr e con Einstein, che lo prese in simpatia, ma non si mont la

    testa.

    Anche se poteva, non fece il divo e si concen-

    tr sul suo sogno: era un maestro naturale e

    voleva fondare una scuola. Spinto da questa

    esigenza form a via Panisperna a Roma un

    gruppo, facendolo diventare rapidamente un

    riferimento internazionale nel campo della

    fisica atomica e nucleare. Un miracolo che

    nasceva da un nuovo modo di fare ricerca,

    basato su grandi capacit ma anche sullami-cizia, sulla frequentazione continua, sullaf-

    fetto, su un accorato lavoro di gruppo e su di

    unintesa profonda.

    Un modo di fare unico, lontanissimo da

    una concezione baronale dellinsegnamento

    universitario, che lo port al Nobel e fece di

    lui, quando a Los Alamos lavor al progetto

    Manhattan, il pi amato scienziato del grup-

    po. Uno stile a cui lo storico della scienza

    Gerald Holton, nel suo famoso libro sullim-

    maginazione scientifica, dedica un intero ca-

    pitolo e non fatica a definire il metodo Fermi.

    Ferito negli affetti e nella dignit dal fasci-

    nazismo, Fermi collabor allo sviluppo della

    bomba atomica e con Teller a quello del la

    bomba H con determinazione e seriet, aderendo poi a

    guerra finita senza indugi allappello agli scienziati di

    Herbert Anderson: Guardiamoci da ogni violazione

    dei nostri diritti umani e civili. Torniamo liberi. Sar

    per tutto questo che al nome di Fermi non si associa

    quasi mai la bomba ma piuttosto la pila, uno strumento

    di progresso e di pace, piuttosto che unarma micidiale.Il seminario poteva finire sulla f rase di Anderson, ma

    Giovanni voleva che lultima slide dei suoi seminari

    lasciasse il segno. Lo spunto glielo diede ancora Fermi

    che nellultimo periodo della sua vita aveva rivolto la

    sua attenzione al cielo, dedicandosi a raggi cosmici e

    mesoni, come al solito con risultati eccellenti. Come era

    nel suo stile, Fermi fond un laboratorio a Chicago e

    costitu una scuola davanguardia oggi ancora attiva.

    Una scuola che il duro Teller definuna luna di miele

    per i mesoni.

    Giovanni decise arditamente di rappresentare questa

    fase della vita di Fermi con il quadro di Mir, Blue,

    dipinto dal pittore spagnolo proprio in quegli anni.

    Colp nel segno. Il brusio di sorpresa fu profondo e

    lapplauso dei ragazzi gli sembr davvero interminabile

    come il sorriso di Richard che strizzandogli locchio

    disse Great!

    A sinistra un ritratto di Enrico FermiIn basso: una interpretazione del quadrodi Mir Blue (1961)

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    Mettetevi in gioco, rischiate voi stessi, condividete capacit ed esperienze. conqueste parole, rivolte soprattutto ai colleghi pi giovani, che lo scorso 21 giugnolad Fulvio Conti ha voluto salutare il primo giorno di trasmissione di Enel.radio,una delle prime emittenti radiooniche aziendali italiane.

    Unulteriore conerma, come nel caso di Enel.tv, dellattenzione che il Gruppo rivolgeagli strumenti di comunicazione interni ed esterni, soprattutto a quelli che permettonodi dare voce ai cittadini Enel. I quali, n dal primo giorno di trasmissione, hanno par-tecipato in tanti alla diretta teleonica per maniestare il proprio apprezzamento.Voglio complimentarmi con chi ha avuto lidea di darci la possibilit di lavorare ascol-tando un po di musica, rendendo la giornata di lavoro pi serena e quindi pi pro-duttiva ha detto Nicola da Sarzana. Pi sintetico il pensiero di Massimo, un collegadel tarantino: Un augurio di buon lavoro per una meravigliosa iniziativa! La radio sempre la radio!. E c stato anche chi, come Alonso da Salerno, ne ha approttato per

    proporsi come nuova voce: Sono stato programmatore nonch conduttore, al tempodelle radio libere. Se servisse, sono a disposizione.

    SINERGIE TRA TUTTI I MEDIAEnel Radio si inserisce in un impianto articolato di media interni spiega Maria Cri-stina Milano, responsabile Comunicazione interna. La intranet conta 270mila visite asettimana ed la vera e propria porta daccessodella comunicazione interna. Da qui possibile accedere alla versione online di Enel Insieme e alla Enel.tv. La tv vivr semprepi nellottica dellapproondimento, mentre la radio sar il mezzo dellattualit.Si comincia la mattina con Buongiorno Enel, tutti i giorni in diretta con news, ospitie commenti. Cinque gli appuntamenti quotidiani con linormazione, con particolareattenzione al mondo dellenergia. Community on air invece un programma dalvivo che punta a coinvolgere gli ascoltatori in diretta e le community on line. Spazioanche alla cultura con Enel on air, una trasmissione che coinvolge ospiti dal mondodello spettacolo, della letteratura e dellarte.Con larrivo di Enel.radio ha concluso Milano ci aspettiamo che i contatti ai mediaaziendali crescano ancora, sia grazie alle sinergie con il mezzo televisivo sia raggiun-gendo quelle persone che non guardano la tv. Per rendere i mezzi sempre pi comple-mentari, in alcuni momenti della giornata la radio e la tv trasmettono con palinsestounicato, per esempio nel caso del Gr delle 9.55 e delle 10.03.

    TRASMISSIONI DI CONOSCENZETra gli obiettivi della radio, quello di accompagnare le giornate lavorative dei colleghisenza che per questo debbano abbandonare le proprie attivit. Anzi, il costante aggior-namento su tutto ci che avviene nel mondo Enel rappresenta una grande opportunitper rendere il lavoro di ciascuno sempre pi organico, completo e complementare aquello di tutti gli altri colleghi del Gruppo.

    In questa prima ase Enel.radio pu essere ascoltata solo in Italia, attraverso lintranetaziendale o la diusione in luoghi di aggregazione come la mensa. Ma a breve partirun progetto pilota in Spagna e Romania per poi allargarsi in uturo a tutti i Paesi in cuiEnel presente.

    Slloda delletsiaso

    Il 21 giugno andata on airla prima trasmissione di Enel Radio

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    Orizzonti

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    Sicurezza

    P

    er la prima volta dal dopoguerra in Italia la soglia dei decessi sullavoro scesa sotto i mille casi allanno. Lo dice il rapporto an-nuale Inail 2010 che conerma il miglioramento ormai strutturaledellandamento degli inortuni nel nostro Paese. Ma nonostante

    il calo, una gran parte degli eventi registrati sono ancora da imputarsi aicomportamenti. Uno di questi il consumo di bevande alcoliche a ridossodellorario di lavoro. Enel ha avviato diverse campagne di sensibilizzazio-ne sui rischi connessi allassunzione di alcol nei luoghi di lavoro e ne havietato il consumo e la distribuzione nelle mense e nei bar aziendali.Enel Insieme ha intervistato il direttore centrale Prevenzione dellInail,Flaminio Galli, che ci ha spiegato come la prevenzione sia la chiave perun comportamento responsabile.

    Quali sono i problemi lavorativi legati allalcol?

    Lalcol rende i lavoratori pi inclini a comportamenti r ischiosi per sestessi e per gli altri. Anche con bassi tassi di alcolemia, il tempo direazione diviene pi lungo, la requenza di errori pi alta e cos il

    rischio di inortuni. Ma il consumo di alcol non ha ripercussioni solosugli inortuni: crea anche un aumento dellassenteismo dal lavoro permalattia, e tende a r idurre progressivamente la capacit lavorativa e laproduttivit.

    Quanto importante la valutazione di questo rischio?

    Il consumo di alcol rientra tra gli stili di vita, quindi le eventualiproblematiche in materia di sicurezza non derivano dal lavoro in s.Non si tratta allora di valutare un rischio lavorativo, ma di impostareunazione preventiva articolata rivolta alla persona.

    Quanto incide il comportamento a rischio alcol-correlato sullanda-

    mento generale degli inortuni in Italia?

    Nel nostro Paese non esiste un sistema di monitoraggio dellimpattoche lassunzione di bevande alcoliche ha sulla sicurezza nei luoghi di

    lavoro. I dati pi attendibili sono quelli dellOrganizzazione Mondialedella Sanit (Oms) e dellInternational Labour Oce (Ilo) che addebitanoallalterazione psicosica, dovuta proprio allassunzione di alcol, r ispetti-vamente il 10-30% e il 10-20% degli inortuni lavorativi.

    Quando si parla di salute e sicurezza, la ricerca ondamentale

    Per quanto riguarda lalcol, lex-Ispesl ha gi in corso unindagineconoscitiva nel settore critico delledilizia, ma anche uno studio che,partendo dallanalisi della normativa vigente, punta ad aggiornare eperezionare le conoscenze sul tema. Il lavoro permetter di identicarele principali implicazioni etiche e le soluzioni organizzative che garan-tiscano anche la privacy del lavoratore. Inail estender queste ricerche aquelle sulluso di sostanze stupeacenti e di psicoarmaci.

    Quali le norme che avoriscono stili di vita sani in azienda?

    Sulla base delle indicazioni dellOms per lo sviluppo di politiche sulleproblematiche alcol-correlate, in Italia negli ultimi dieci anni sono stateemanate una serie di norme a riguardo.Tra queste, la legge 125 del 2001 vieta lassunzione e di somministra-zione di bevande alcoliche in alcune attivit a elevato rischio di inor-tuni sul lavoro. E il decreto legislativo 81 del 2008 prevede che le visiteeettuate dal medico competente nella sorveglianza sanitaria possano

    anche vericare la dipendenza dallalcol. Il Ministero della Salute ha poielaborato un piano nazionale che prevede la collaborazione tra impresee sindacati per promuovere nei luoghi di lavoro una politica sullalcolondata sulleducazione dei soggetti a rischio e la possibilit di intra-prendere trattamenti presso le strutture sanitarie.

    Quali sono le criticit applicative?

    Secondo lOms necessario mantenere un giusto equilibrio tra la sicu-rezza e lobbligo di sottrarre i lavoratori a qualunque orma di discrimi-nazione. Ma non dobbiamo dimenticare che la cultura della sicurezza un concetto complesso che non signica solo lavorare su un ponteggiocontutte le dotazioni antinortunistiche previste, ma anche le condizio-ni psichiche adeguate, reattive e consapevoli.

    Sul web

    La versione integrale dellintervista disponibile sulla sezione sicurezzadella intranet

    Chi beve sul lavorocorre gravi rischi. Ce lo spiega

    Flaminio Galli dellINAIL

    uhappy

    hors

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    27/3627 Enel Insieme Luglio/Agosto 2011

    ZenithDal Telegestore allilluminazione pubblica, no al network plan-ning e alla standardizzazione dei componenti di rete. C tuttoquesto e tanto altro nellarticolato processo di allineamentooperativo e tecnologico di Gruppo che in Enel sta coinvolgendo

    il settore della distribuzione elettrica. Un elemento ondamentale che, instretta collaborazione con le altre Divisioni, guida la corsa verso un uturopi sostenibile.

    Inserito nel pi ampio progetto Best Practices Sharing (BPS) Enel-Endesa,il programma BPS Distribution punta a conrontare le diverse esperienze,le competenze e le migliori potenzialit operative e tecnologiche delle duerealt Enel Distribuzione ed Endesa Distribucin Elctrica per prose-guire con il lavoro di individuazione e realizzazione di azioni di miglio-ramento, alcune gi in ase di implementazione, altre in ase di avvioallinterno delle due aziende. E puntare quindi alla creazione di valore.I tanti beneci e i uturi obiettivi di questo percorso sono stati condivisilo scorso 30 marzo, a Roma, tra i colleghi di Enel Distribuzione (Divisioneinrastrutture e Reti) e di Endesa Distribucin Elctrica. Durante la gior-nata di lavori ciascun team ha avuto la possibilit di presentare la propriaattivit e conoscere quella degli altri, spiega Donata Susca, responsabileEccellenza operativa ed ecienza energetica di Enel Distribuzione. Unmomento di condivisione intensa, considerato che stiamo lavorando dacirca due anni con 16 team in parallelo. Senza contare il numeroso grup-po di lavoro dedicato al progetto Cervantes e allo sviluppo dei contatorielettronici in Spagna.In particolare, la collaborazione tra le due strutture della distribuzione,che ha avuto inizio n dal gennaio 2008, ha coinvolto pi di 100 personearticolate nei vari team di lavoro attivati no a oggi. Dal 2010, inoltre, stato compreso nel perimetro di analisi del progetto anche Endesa Latam(Latino-America).Nel corso dellincontro, oltre a illustrare i risultati n qui ottenuti, i gruppidi lavoro misti Enel-Endesa hanno individuato le azioni uture che per-metteranno a entrambe le organizzazioni di ottenere ulteriori e signi-cativi beneci in termini di miglioramento dei processi lungo il percorsodelleccellenza.

    DALLEUROPA ALLAMERICA LATINACreare un patrimonio di rierimento comune per le conoscenze tecniche e

    le esperienze di gestione delle rete stato anche uno dei principali obietti-vi del workshop, svoltosi a Roma dal 13 al 17 giugno, sulla standardizzazio-ne dei componenti delle reti di distribuzione elettrica. Un appuntamentoche ha visto riuniti nella capitale italiana i rappresentanti delle aziende delGruppo Enel attive nella distribuzione di energia elettrica. Ovvero EnelDistribuzione per lItalia, Endesa Red per la Spagna, Ampla e Coelce inBrasile, Chilectra in Cile, Codensa in Colombia, Edelnor in Per ed Edesurin Argentina. Aziende a cui a capo il 95% delle attivit di distribuzionedel Gruppo per circa 60 milioni di clienti attraverso lesercizio di quasi duemilioni di chilometri di linee elettriche.Ad aprire i lavori stato Eugenio Di Marino, responsabile di Ingegneriae Unicazione di Enel Distribuzione, illustrando quanto sia determinantenella distribuzione dellenergia elettrica la qualit del servizio, ladabilit