Enel Insieme 2011 Nr. 08

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    Uno SGUARDo nUoVoCresce la sesiilit amietale dei cittadii.E le aziede fa la lr parte

    MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL OTTOBRE 2011 // NUMERO 8

    8

    InSERTo150 anni elettrizzanti

    Ottava puntata

    23

    ZooMNevinnomyskaya:

    la sfda vinta

    6

    EnDESAArrivano le alghe

    per catturare la CO2

    11

    ConTI ALLonUPi energia sostenibile

    per tutti

    28

    TEnIAMo LA RoTTALa crisi spiegata dagli esperti: cm cmiciata e csadvreer fare le aziede per avigare ella tempesta

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    03 EDIToRIALE

    04 bREVI Enel360op4

    06 ZooM Nevinnomyskaya, la sfida vintap6

    11 oRIZZonTI Endesa. Dove osano le alghep11// Non penalizziamo le aziende energetichep12// Che cos questa cris i?p13 // Che tempo fa in Russia, Romania e Slovacchia?p14

    // Ricariche pi facili , mobilit pi sostenibilep16 // Punti di riferimentop18 //

    Il mercato? Tutto in un manuale!p20

    22 SICUREZZA Pi sicurezza per tuttip22

    23 InSERTo SPECIALE Centocinquantanni elettrizzantip23

    27 ZEnITH Generazione eccellentep27

    28 SoSTEnIbILIT Conti allOnu: Energia sostenibile per tuttip28

    29 EnEL CUoRE Tutti sotto un tettop29

    30 PRISMA Italia e Russia, insieme per la culturap30

    32 InTERCULTURA Scelti per voi p32// In tre minutip33

    34 GEnTE EnEL Il tonno rosso di Endesa// Medaglia doro alla passione

    35 CAnALE APERTo

    IN QUESTO NUMERO

    Eel Isieme Mensile del Gruppo Enel // Anno 9, numero 8

    A cura della Direzione Relazioni Esterne Enel

    Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

    Direttre respsaile Gianluca Comin

    Editre Enel spa , Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma

    Realizzazie editriale Brand Portal // www.brandportal.it

    Art directi & Desig Newton21 Roma // www.newton21.it

    Tipgrafia System Graphic Srl // Via di Torre Sant Anastasia 61, 00134 Roma

    Per ctattare la redazie Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

    Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma

    oppure iviare ua mail [email protected]

    Eel Isieme ache csultaile lie sul prtale Itraet iEel

    Stampat su carta eclgica Fedrigi Syml Freelife certificata FSC

    numer chius i redazie il 21/10/2011

    La CO2

    equivalenteassociata a questonumero verrneutralizzata

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    Editoriale

    Si pu dire che la crisi economica che stiamo vivendo negli ulti-

    mi mesi non altro che levoluzione di quella cominciata nelle-state del 2007, il cui potenziale distruttivo u orse inizialmentesottostimato. Per quanto abbia colpito settori diversi, e diversi

    Paesi, alla base di tutto c sempre stato un eccessivo ricorso alla leva pernanziare quello che si poi rivelato un importante eccesso di capacitproduttiva in quasi tutti i settori. Tutto cominciato negli Stati Uniti conla crisi dei subprime, che poi ha investito il settore dei mutui e in seguitosi allargata verso altri settori della nanza. Oggi la crisi colpisce addi-rittura i bilanci degli Stati e la loro adabilit come debitori. Ovviamen-te non tutti sono colpiti nella stessa maniera: certamente la Germaniasta molto meglio della Grecia, ma anchessa non immune dai rischi. Lediverse economie e i sistemi nanziari e bancari sono cos interconnessiche il crollo di un grande debitore, magari sovrano, pu causare gravi

    conseguenze a tutto il sistema, proprio come avviene in montagna congli alpinisti in cordata: se cade uno rischia di portarsi dietro anche glialtri. Quello che certo che la crisi sistemica ed dicile dire dove ciporter.In questa tempesta senza precedenti nessuno davvero al riparo. La re-cessione a male a tutti: Stati, banche, aziende, cittadini. Questo non vuoldire che siamo nella notte in cui tutte le vacche sono nere, cio che tuttine risentono allo stesso modo. Il nostro Gruppo ad esempio ha conti soli-di e con ogni probabilit sta meglio di molti altri competitors. Due anni aabbiamo realizzato un importante aumento di capitale e ancor prima dellancio dellOPA su Endesa avviammo una manovra tesa a rinanziarea lungo termine il debito e a ssarne i tassi. Ci stato atto in massimaparte quando gli spread dei titoli di Stato erano molto bassi, non parago-

    nabili con quelli attuali. Il Gruppo dispone di un importante cash owoperativo e di consistenti linee di credito. Inoltre, specie in un momentocome questo, la diversicazione geograca realizzata attraverso le ac-quisizioni della seconda met del passato quinquennio, che ci permetteoggi di essere presenti in zone del Pianeta in crescita nonostante la crisi,come lAmerica Latina o lEst Europa, rappresenta un indubbio punto diorza.La Funzione Group Risk Management esercita unattivit di attento mo-nitoraggio e controllo dei rischi, da quello nanziario, a quello legato allefuttuazioni dei prezzi delle commodities, al rischio controparte, al rischiosovrano, e persino approondite analisi dei rischi industriali. I nostri datici conermano che il Gruppo in salute da tutti i punti di vista. Ma evi-dente che di ronte a una crisi sistemica di tali proporzioni, la navigazione

    ardua per tutti.Esaminiamo in particolare i singoli rischi a cui siamo esposti. Per quantoriguarda le commodities, cio il gas, il carbone e gli altri combustibili,possiamo dire che la situazione tutto sommato tranquilla. La primave-

    ra araba, dopo una prima ase che ha destato una certa preoccupazione,

    non ha portato al paventato aumento dei prezzi, n ha ridotto in manierasensibile la disponibilit dei combustibili. La debolezza delleconomia haatto s che gli sconvolgimenti politici e sociali in quellarea non abbianoavuto ripercussioni drammatiche sui mercati.Oggi il rischio Paese occupa il centro della scena. opportuno tuttaviacercare di guardare la realt con oggettivit cercando di non arsi infuen-zare dagli allarmismi e dallisteria dei mercati. Il nostro punto di vistasulla situazione internazionale deve basarsi sui valori delle principalivariabili macroeconomiche, politiche, scali. A questo proposito ogni tremesi diamo un voto ai Paesi in cui il Gruppo presente e periodicamenterealizziamo studi pi approonditi su singole realt. Lultimo lo abbiamodedicato allAlgeria.Nellambito dellattivit sui rischi strategici abbiamo completato la costru-

    zione di un modello stocastico per aiutarci ad analizzare e quanticare irischi del business plan del Gruppo: stato uno sorzo importante, abbiamomodellizzato tutti i mercati in cui siamo presenti, gli impianti nostri equelli della concorrenza, le linee di trasmissione, i vincoli regolatori, eccUn rischio rispetto al quale nessun settore immune, anche a causa dellagrave crisi economica, senzaltro quello legato alla ritardata o mancatariscossione dei crediti. Per limitare questa esposizione stiamo lavorandoalla costruzione di una centrale rischi, ovvero una banca dati che rac-coglie inormazioni sui nostri clienti corporate in tutto il mondo. Dandoun rating a ogni singola controparte siamo in grado di quanticare laprobabilit di deault dei portaogli e capire il valore di mercato di questorischio.Sul ronte industriale stiamo lavorando alla costruzione di un archivio dei

    rischi di ogni singolo impianto del Gruppo. Ci potr essere di ondamen-tale importanza per la gestione delle politiche assicurative, ma anche perlattivit di manutenzione degli impianti.Il prossimo passo quello della ingegnerizzazione di una serie di processiaziendali a livello globale. Per dare solidit alla nostra attivit, dopo averdiuso allinterno del Gruppo una metrica unica dei rischi, dobbiamoessere in grado di ottenere le inormazioni elementari, direttamente allaonte attraverso i sistemi, andando oltre lelemento umano, per quantoimportante.La nostra Funzione una delle realt pi giovani del Gruppo, ed attadi gente giovane. Ci siamo dati obiettivi importanti e li abbiamo realizzativelocemente: in soli due anni abbiamo costruito gli strumenti con cuilavoriamo e che mettiamo a disposizione del Gruppo. Con la convinzione

    che, quando la crisi sar terminata, le aziende che hanno operato bene po-tranno raccogliere i rutti del loro impegno. La preoccupazione di passareindenni attraverso la crisi non deve arci dimenticare che lavoriamo perpreparare il uturo.

    Limportanza di valutare il rischio

    Claudio MachettiDirettore Group Risk Management

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    SUMMIT EURELECTRIC:SERVono CERTEZZEPER InVESTIREUn quadro di regole certe per 1.800miliardi di euro di investimenti nellasola Europa, necessari nei prossimi 20anni per adeguare le reti e la capacitproduttiva. quanto hanno chiesto i41 presidenti, amministratori delegatie top manager del settore elettrico,arrivati da tutto il mondo a Roma perlInternational Electricity Summit 2011.Il paradigma dellelettricit stacambiando e costringer le imprese amutare il loro modello di business.Ne convinto lad Enel e neopresiden-te di Eurelectric, Fulvio Conti, chechiudendo il summit ha spiegato che

    i consumatori stanno aumentando laloro capacit anche di generare elettri-cit e, grazie alle rinnovabili, stannodiventando prosumers, produttori econsumatori. Inoltre, nuove gure eornitori di elettricit stanno entrandonel mercato, basti pensare a Google.La dichiarazione nale del summitinsiste su quattro principali direttricidi investimento globali per i prossimianni: accelerazione e modernizzazio-ne dei mezzi e degli strumenti per di-stribuire lelettricit, integrazione delle

    onti rinnovabili nella rete regolandola loro connaturata intermittenza,sviluppo delle tecnologie di cattura e

    stoccaggio della CO2, costruzione di unanuova generazione di impianti nuclearie idroelettrici.

    02

    bASkET: AL VIA LA LIGATARGATA EnDESALa presentazione uciale della LigaEndesa 2011-2012 avvenuta presso lasede di Endesa a Madrid, durante unevento che ha riunito i principali prota-gonisti del basket spagnolo e gli sponsoruciali della competizione, Orange,Bezoya e Kia.Oltre mille persone hanno goduto unmatch spettacolare in diretta su uncampo da basket installato nella salaprincipale della sede di Endesa. Gliall-stars della Liga Endesa hanno visitato

    le strutture e incontrato il personale,accompagnati dalla squadra di basketdella societ. Gli appassionati di basketspagnolo potranno seguire le partitedella Liga su acb.com, su Teledeporte,e anche sulle emittenti regionali, checontinueranno a trasmettere gli incontrila domenica.

    03

    EGP: nUoVo PARCoEoLICo nEGLI USAEnel Green Power North America (EgpNa), insieme al partner per lo sviluppoTradeWind Energy, ha dato il via alle

    attivit per la costruzione dellimpian-to eolico di Rocky Ridge, nelle conteedi Kiowa e Washita, in Oklahoma. Ilnuovo parco eolico avr una capacitinstallata totale di circa 150 MW. Unavolta a regime, produrr circa 630milioni di kWh allanno, in grado di

    soddisare il abbisogno energeticodi circa 55mila amiglie americane edi evitare lemissione in atmosera dioltre 470mila tonnellate di CO2 allan-no. Linvestimento complessivo per larealizzazione del progetto ammontaa circa 250 milioni di dollari. RockyRidge il quarto progetto eolico a cuiEgp Na e TradeWind Energy hannolavorato insieme, grazie alla part-nership avviata dalla due societ nel2006.

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    EnEL EMETTEobbLIGAZIonI PER2.250 MILIonI DI EURoEnel attraverso la sua controllataEnel Finance International N.V.ha collocato lo scorso 17 ottobresul mercato europeo unemissioneobbligazionaria multi-tranche de-stinata a investitori istituzionali perun totale di 2.250 mi lioni di euro.Lemissione avviene in esecuzione

    di quanto deliberato dal consiglio diamministrazione di Enel lo scorso 16giugno, nellambito del programma

    Presentata la Liga Endesa di basket. Per

    loccasione, oltre mille persone hanno assistito

    a un match spettacolare giocato nella salaprincipale della sede di Endesa. 01

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    Eel360

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    di Global Medium Term Notes.Loperazione, guidata da un sindaca-to di banche composto da Barclays,BNP Paribas e Deutsche Bank nellaqualit di global coordinators eBanca Imi, BBVA, Banco Santandere UniCredit nella qualit di joint-bo-

    okrunners, ha raccolto adesioni perun importo superiore a 12 miliardidi euro.

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    EnEL CUoRE PER LAGIoRnATA DELLo SPoRTPARALIMPICoSi svolta gioved 13 ottobre la sestaedizione della Giornata Nazionaledello Sport Paralimpico, una manie-stazione sportiva organizzata dal Co-

    mitato Italiano Paralimpico (CIP) e daEnel Cuore, che ha coinvolto migliaiadi studenti in undici citt italiane:Roma, Milano, Verbania, Vicen-za, Parma, Pistoia, LAquila, Terni,Benevento, Brindisi, Valderice (TP).In ognuna di esse, i ragazzi sonoinvitati a conoscere e a praticareinsieme le discipline paralimpiche inun momento di integrazione senzacompetizione: dallatletica leggera albasket, dal tennis alla scherma noal tiro con larco e al calcio a cinque.

    Cos come lo scorso anno, ancheledizione 2011 stata trasmessa indiretta da Sky Sport 24, con collega-

    menti e interviste dalle piazze di Romae Milano.

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    PAnE E PIZZA PERGLI oRFAnI DEL ConGoUna storia di solidariet che iniziadalla ne. Ossia dal pranzo organizzatodentro loranotroo di padre Puglisia Pointe Noire, nel Congo Brazzaville:pane e pizze per inaugurare il nuovoorno elettrico donato dai colleghi diEnel Distribuzione dopo la spontaneainiziativa di raccolta ondi organizzatatra la Sardegna e la sede centrale Enel diRoma. Pochi sanno che il Gruppo Enel attivo anche in questo Paese. Una squa-dra di colleghi di IR, inatti, si trova inCongo Brazzaville per supervisionare i

    lavori elettrici eettuati da Eni Congo, acui la nostra azienda ornisce i materiali. stato proprio questo legame proessio-nale a ornire loccasione, oltre che per ilgesto di solidariet, anche per il traspor-to e la consegna dei beni acquistati con ildenaro raccolto.

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    EFFICIEnZA EnERGETICA,ITALIA PRIMATRA I PAESI oCSEQual il Paese Ocse pi eciente dalpunto di vista energetico? LItalia. Aspiegare, dati alla mano, la realt di atto

    di questo primato italiano, sono statiSimone Mori, direttore Regolamenta-zione e ambiente di Enel, e Livio Gallo,direttore della Divisione Inrastrutturee reti di Enel, in occasione dellaudi-zione alla Commissione industria delSenato del 28 settembre, dedicata alla

    direttiva europea in materia di ecien-za energetica.A are la dierenza per lItalia sono leecienze realizzate dallindustria aelevato consumo energetico e dal set-tore residenziale. Mori e Gallo hannoinoltre ricordato quanto gi realizzatoda Enel nellultimo decennio e quantosi stia acendo per il uturo.

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    In CILE I PRIMI

    ConTAToRI CERVAnTES stata completata con successolinstallazione dei primi contatoriCervantes e di un concentratore pressoi clienti di Chilectra a Santiago. Gliapparecchi sono stati installati in 15case e in un centro pubblico del quar-tiere Los Almendros, nel comune diHuechuraba. La soluzione tecnologicaCervantes per la telegestione statasviluppata da Enel ed Endesa e si basaun modello operativo implementato dadieci anni in Italia, la cui adabilit

    stata testata grazie allinstallazionedi contatori intelligenti presso oltre 30milioni di clienti Enel.

    Eel360Al via il cantiere dellimpianto eolico di Rocky

    Ridge, in Oklahoma. A regime, produrr circa

    630 milioni di kWh allanno, per soddisfare

    il fabbisogno energetico di circa 55mila famiglie.07

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    nEVInnoMYSLA SFIDA VINTA

    Per sfruttare le sue immense risorse energetichela Russia ha bisogno della tecnologia e dellecompetenze occidentali. Ecco la primapuntata di un reportage che vi racconta comeEnel sta interpretando questa esperienza.

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    kAYA,

    La Russia un Paese con un passato imprevedibile. Lo ha dettolo storico Yuri Aanasiev. Il uturo di questo continente, invece, piuttosto intuibile ed legato a doppio lo alla parola energia.Una parola che da qualche anno Enel sta contribuendo a scrivere:

    il nostro, inatti, stato tra i primi Gruppi stranieri a entrare nel mercatoelettrico russo e attualmente detiene il 56,4% di Ogk-5, una delle seisociet in cui stato suddiviso il settore energetico pubblico in seguitoalla privatizzazione. Oggi Enel una societ verticalmente integrata nelPaese, presente a tutti i livelli, dallestrazione del gas alla generazionesino alla vendita di energia.

    Nel Paese si sono create le condizioni avorevoli agli investimenti stra-nieri a partire dal 2000 con linsediamento di Vladimir Putin, che haben capito quanto sono importanti le tecnologie e le competenze stranie-re per lo sviluppo della Russia. Oggi nel Paese il mantra moderniz-zazione come ci spiega linviato Rai a Mosca, Giovanni Masotti. Ilpresidente Dmitrij Medvedev il principale sostenitore di questa idea.Lo ripete insistentemente in ogni occasione pubblica, acendo capireche il Paese potr crescere davvero solo se investir in inrastrutture,innovazione e tecnologie davanguardia.La Divisione Ingegneria e Innovazione ha colto la sda lanciata dallaDivisione Internazionale, prendendo la leadership per la costruzionedegli impianti.Il primo a crederci Enrico Viale, direttore generaleEnel Ogk-5, che abbiamo incontrato nei suoi uci moscoviti: Avere il

    supporto della Divisione Ingegneria e Innovazione ci garantisce a-dabilit, un know how di alto livello, ma soprattutto la sicurezza che gliinvestimenti che aremo saranno portati a termine con il raggiungimen-to degli obiettivi. Che, tradotto in termini cari agli ingegneri, signicain primo luogo il completamento dei cantieri nelle centrali entro i tempiprestabiliti.

    IN SOLI 30 MESIIl ore allocchiello da questo punto di vista Nevinnomysskaya, unacentrale a ciclo combinato a gas da 410 MW, che Ingegneria e Innova-zione ha costruito in tempi record in un contesto dicile, ovvero nelcuore del Caucaso, dilaniato da anni da sanguinosi confitti etnici.Siamo andati n laggi per incontrare quelle persone che in soli trentamesi hanno costruito la prima nuova centrale elettrica di Enel in tutta la

    Russia.Mentre voliamo verso il Caucaso, leggiamo sui giornali che a Sredneu-ralsk, nella regione degli Urali, a due usi orari di distanza, Enel ha ap-pena tagliato un altro nastro, una seconda centrale a ciclo combinato a

    In primo piano Mattia Martini,

    a sinistra Pierino Tomassi, a destra Alberto Di Cerbo

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    gas da 410 MW. Durante la cerimonia dinaugurazione (il 25 luglio 2011,ndr), a cui erano presenti il vice ministro per lEnergia Andrei Shishkine il direttore della Divisione Internazionale di Enel Carlo Tamburi, ilprimo ministro Vladimir Putin non ha perso loccasione per ribadirein teleconerenza che in Russia le porte sono aperte per tutti coloro chevogliono investire nel settore dellenergia.Laereo comincia a scendere verso Mineralnye Vody, cittadina termaleamosa per le sue acque minerali. Dal nestrino non si vede che unapianura innita, disegnata da campi coltivati regolari senza soluzionedi continuit. Siamo nella regione di Stavropol, a met strada tra il MarCaspio e il Mar Nero. Il conne della Georgia non distante. AlbertoDi Cerbo, coordinatore lavori civili dellArea di Business Sviluppo eRealizzazione Impianti della Divisione Ingegneria e Innovazione, ci diceche esattamente due anni a, nel pieno del confitto in Ossezia del Sud,i carri armati russi sono passati proprio vicino alla vecchia centrale diNevinnomyskaya. Dovendosi occupare delle opere civili come il primoscavo e la costruzione delle ondamenta, Di Cerbo stato uno dei primiuomini della Divisione a venire qui. Da al lora vive sotto lattenta sorve-glianza della security, come tutti gli uomini Enel. La centrale, inatti, un obiettivo sensibile e le procedure di sicurezza sono erree. Ci mostrale oto del cantiere con la soddisazione di chi sa di aver contribuito a re-alizzare qualcosa di importante: dalle prime, dove si vede solo il terreno(il cosiddettogreenfeld, che per via delle neve proprio verde non ) pas-sando per tutte le asi di costruzione, larrivo delle turbine sui trasportispeciali, il loro assemblaggio, sino allinaugurazione dellimpianto il 15luglio scorso.Un proverbio russo dice che la brevit sorella del talento. A giudicaredal risultato, Enel sembra averlo capito molto bene. Il progetto statoavviato nella seconda met del 2009, quando lArea di Business Sviluppoe Realizzazione Impianti ha messo in piedi una struttura organizzati-va complessa che, oltre allattivit dingegneria in Italia e in Russia, hagestito tutta la ase di realizzazione e di avviamento in cantiere, con unresident team di oltre trenta persone.

    Dallo sviluppo delle prime attivit di ingegneria allavviamento com-merciale sono trascorsi soli trenta mesi. Un vero caso di scuola, comeci spiega Filippo De Pace, Project Manager del progetto di Nevin-nomysskaya:Limpianto stato la nostra prova generale per entrare in un mercatonuovo come quello russo. stata una sda complessa sotto tanti puntidi vista: per la tempistica, senza dubbio, ma anche per via della com-plessit della struttura contrattuale e le dimensioni del cantiere, che haavuto picchi di oltre 850 persone. Inoltre abbiamo dovuto integrare ilnostro modo di lavorare con quello dei nostri partner russi, che non era-no assolutamente abituati a rapportarsi con societ occidentali, n tantomeno con una realt strutturata come Enel.

    GIOIELLO DEFFICIENZA

    Il nuovo ciclo combinato, come ci spiega Cesare Borgonovi, ProjectEngineer del progetto, un impianto moderno basato su una tecnologiadi quarta generazione che produce energia a basso impatto ambientale.Il ciclo combinato un sistema che permette il recupero dei umi caldi

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    di scarico della turbina per scaldare lacqua e generare vapore con unaseconda turbina. Questo consente alla centrale un alto livello di e-cienza: circa i l 58%, un dato molto alto se comparato con le tradizionalicentrali a gas, con un consumo del 30% ineriore rispetto agli impiantistandard. Si tratta dellunico progetto di questa tipologia e dimensioninellintera regione.Nel 2014 il Caucaso sar sotto i rifettori della comunit internazionaleper via delle Olimpiadi invernali che si terranno nella vicina Sochi, sulMar Nero. Per illuminare le piste e alimentare impianti e strutture cisar bisogno di tanta energia. E la centrale di Nevinnomysskaya ar lasua parte. Pi in generale, il nuovo ciclo combinato, che costato com-

    plessivamente 400 milioni, dar stabilit al lintero sistema energetico delCaucaso del Nord.Limpianto nuovo di zecca, stato inaugurato appena dieci giorniprima. Da uori ha laspetto di un grande cubo bianco e azzurro savil-lante, su cui campeggia il logo Enel. Allinterno cos pulito che ti asentire come in quelle case nuove in cui hai paura di muoverti per nonsporcare. Entriamo insieme a Mattia Martini, supervisore meccanico,e Pierino Tomassi, coordinatore prove e avviamento. Mattia se la cavacon il russo che ha cominciato a studiare sin dal suo arrivo. Ci traduce lescritte in cirillico che campeggiano sopra i macchinari.Oltre a noi, allinterno della centrale non si vede nessuno, non si senteun rumore. Eppure le turbine sono in unzione. Nella sala controlloincontriamo, Aleksey Trubitsin, il capoturno, circondato da una la di

    computer. Lui e il suo vice da soli sono in grado di gestire il unziona-mento ordinario dellimpianto. Qui tutto automatizzato spiega. Noisupervisioniamo il processo e controlliamo che tutto vada per il meglio.Siamo in due per evitare di addormentarci! scherza.

    Sopra:linterno della centrale di Nevinnomysskaya

    Nella pagina a fanco:1. Lesterno dellimpianto

    2. Aleksey Trubitsin

    3. Filippo De Pace5. Giovanni Pavia

    5. Alexandr Ilienko6. Nina Goverdaska

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    UN RAPPORTO NON SCONTATOQuando il cielo limpido dalla centrale si pu vedere lElbrus, la monta-gna pi alta dEuropa. Oggi non siamo ortunati, c un po di oschia. Incompenso, a quanto dicono i locali, una delle giornate pi calde dellanno:il termometro sora i 40 gradi. Arriviamo negli uci di Ingegneria e Inno-vazione, situati a qualche centinaio di metri dalla vecchia centrale.

    Ad accoglierci un siciliano doc, Giuseppe Pavia, site manager Nevin-nomysskaya. Pavia un giovane perito elettrotecnico, in Enel dal 2005.Prima di venire in Russia stato a Fusina e in Spagna, dove ha lavoratoal revamping di una centrale a carbone. Ci che ho capito lavorando con irussi che hanno bisogno di rapportarsi con una struttura in cui siano bendeniti i ruoli e le competenze dice Pavia. Quello che li ha conquistati stata la nostra capacit tecnica, senza dubbio, ma anche quella organiz-zativa, che ci permette di ar lavorare insieme tante persone di culture eprovenienze diverse.Per sentire anche laltra campana, siamo andati a trovare Alexadr Ilienko,da 25 anni direttore della centrale di Nevinnomysskaya, con il quale Paviaha instaurato un rapporto quotidiano durante i mesi della costruzione.Gli uci di Ilienko sono allinterno della vecchia centrale. Qui il tempo

    si ermato: se non osse per i computer e il ritratto di Medvedev alle suespalle, potremmo essere ancora ai tempi dellUnione Sovietica. Nonostantelaspetto ormale, il direttore si lancia subito in una premessa di saporenostalgico. Voglio ringraziare caldamente tutti gli uomini e il manage-ment di Ingegneria e Innovazione. Sono persone che ho apprezzato n dasubito ed un peccato che adesso dobbiamo salutarci. Il mio auspicio dipoterle rivedere tutte quante in un nuovo cantiere qui a Nevinnomyskaya.O magari per guardare assieme in televisione una partita di ChampionsLeague dellInter, di cui grande ti oso. Proprio come acevano nelle gelideserate invernali di qualche mese a.Uno dei risultati pi importanti raggiunti a Nevinnomyskaya lassenza diinortuni durante tutta la ase di costruzione. Ce lo conerma Nina Gover-daska responsabile sicurezza cantiere. un risultato che ci rende orgo-

    gliosi, perch per noi la sicurezza una priorit assoluta. Ogni settimanaorganizziamo incontri con gli appaltatori e una volta al mese acciamo ilgiro del cantiere con il rappresentante della centrale e i vigili del uoco.Adesso stiamo lavorando su procedure speciche per lamianto La legisla-zione russa non ne vieta luso spiega Goverdaska ma Enel vuole applica-re gli standard europei.Dal 1 luglio la gestione della centrale passata a Enel Ogk-5. Per la Divi-sione Ingegneria e Innovazione a dicembre qui sar tutto nito. Rimar-ranno solo tre o quattro persone che si occuperanno delfne tuning, cio ditutte le operazioni di registrazione dellimpianto.La sda vinta. Ma non c tempo per ermarsi. C una nuova partita dagiocare e il campo si chiama Retinsskaya, come vedremo nel prossimonumero di Enel Insieme.

    10 Enel Insieme Ottobre 2011

    ico Viale

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    Orizzonti

    U

    nantica citt di mare, una centrale elettrica a carbone, lacqua del Mediter-raneo e le microalghe che futtuano tra le sue onde. Sono gli ingredienti diun esperimento scientico e industriale la biossazione della CO2 che

    se non promette di azzerare da solo il problema del riscaldamento globaleore una possibile soluzione naturale, locale, ecace e credibile per la salvaguardiadellambiente, senza rinunciare alla produzione e allo sviluppo. Il processo consisteinatti nel dare in pasto alle alghe lanidride carbonica per poi ricavarne, attraverso laotosintesi clorolliana, una massa algale da destinare alla produzione di biocom-bustibili, composti chimici e ertilizzanti.

    SCACCO ALLA CO2

    Siamo in Spagna, dove a nord della citt di Almera sorge la centrale termoelettricaLitoral di Endesa. qui che dal 2006, in collaborazione con lUniversit di Almeria,Leia e Aitemin, lazienda spagnola ha dato il via al progetto di biossazione dellaCO2. Le prove iniziali sono state realizzate in acqua dolce per vericare le condizioniidonee per la sopravvivenza delle alghe e lottimizzazione dellassorbimento della-

    nidride carbonica. Lanno scorso lacqua dolce stata sostituita con acqua salata, ilprimo passo perch linvestimento possa generare un rendimento.In questo momento la produzione di un chilo di alghe costa 5 euro e anch lo-perazione sia redditizia bisognerebbe ridurre questo costo a 0,50 centesimi, spiegaEmilio Molina, proessore di Ingegneria Chimica dellUniversit di Almera.Nei 1.000 metri quadri occupati dallimpianto stato installato una specie di vignetoa spalliera inclinato, rivolto a Sud per sruttare al massimo lirraggiamento solare. Inogni lare, dentro apposite buste di plastica contenenti acqua di mare e CO2, cre-scono e si moltiplicano le microalghe. Prima di andare in pasto alle alghe i umi diproduzione ricchi di CO2 e lacqua marina si incontrano in un reattore appositamentesviluppato da Endesa, che preleva lacqua dalla stessa presa utilizzata per rareddarela centrale.Per generare utili, la supercie di coltivazione dovrebbe essere molto maggiore. Lo

    vericheremo quando passeremo dalla ase di sperimentazione alla produzione rea-le sottolineaJuan Carlos Ballesteros, vicedirettore di Ricerca e Sviluppo di EndesaGenerazione.

    UN RACCOLTO PREZIOSOUna volta che sono cresciute e si sono moltiplicate, le alghe vengono raccolte e lasoluzione acquosa in cui sono state coltivate viene centriugata per separare la bio-massa dallacqua di mare. Resta per da risolvere la sda di sviluppare il concetto dibioraneria, motivo per cui si sta gi ampliando limpianto in cui verranno speri-mentate nuove tecnologie. Lobiettivo quello di minimizzare i l consumo energeticoe ottimizzare lo sruttamento della materia organica. La ase di sperimentazionedovrebbe concludersi nel 2015.Il benecio che lazienda pu ricavarne aggiunge Ballesteros, anzitutto quellodi dimostrare che la biossazione della CO2 una realt. E in secondo luogo quello di

    rendere maniesto il valore aggiunto che se ne pu ricavare. Secondo le prime stimeinatti, ad Almera, si potranno produrre tra i 150 e i 300 chilogrammi di biodieselal giorno per ogni et taro coltivato ad alghe.Bisogna solo aspettare quindi che lasperimentazione dia risultati positivi e la coltivazione venga estesa.

    Edesa

    DoVE oSAno LE ALGHE

    Nella centrale a carbone Litoral di Almera,si sperimenta la cattura dellanidride carbonica

    con i microrganismi vegetali marini

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 08

    12/3612 Enel Insieme Ottobre 2011

    Quale eredit energetica rimarr dagliultimi due trimestri di nuovo disordi-ne mondiale? E quali conseguenze cisaranno per lItalia?

    Apparentemente, la renata della crescita indottadalleccesso di debito pubblico negli Stati Unitie nelleuro-area potrebbe anche avere un eettocalmieratore sui prezzi delle commodities, compresequelle energetiche. In realt, lultimo quadrimestre

    del 2011 cominciato con una serie di dubbi chehanno generato allarmi e terrore puro in alcunimomenti, per la spirale di selling messa in moto dairitardi sulla questione greca e sulleurodebito, e per leetto congiunto deldeclassamento del debito ederale Usa sommato alla minor credibilit dellepolitiche espansioniste scali e di bilancio rispetto al deludente andamentodelloccupazione e del mercato immobiliare negli Stati Uniti.La renata dei Paesi avanzati ha accentuato la minor crescita dei Bricsche si andava consolidando da inizio anno, aggiungendo la debolezzadei mercati avanzati di sbocco al surplus commerciale e di commoditiesdei Paesi emergenti alfne tuning attraverso il quale da inizio anno questistavano decelerando per evitare surriscaldamento delle proprie economie eoverheating del credito.

    Il risultato stata una doppia renata degli andamenti delle commodities,la prima in aprile-maggio e la seconda in agosto. Lindice rimane comun-que nella parte alta delle serie storiche, dell8% superiore alla quota deldicembre 2010 e del 15% ineriore ai picchi massimi toccati nel luglio 2008.Landamento in ascesa della media di prezzo oil crude spot tra Brent, WTIe Dubai si interrotto a ne aprile, quando si superavano i 120 dollari albarile, e no a met agosto la media scesa verso quota 100. Da allora ulteriormente scesa di poco sotto quella linea.Due grandi tendenze, inatti, compensano almeno parzialmente il rared-damento della crescita globale. Da una parte, lelasticit della domandapetroliera grezza e di combustibili ni della Cina al variare della crescita signicativamente mutata. Per capirci, la domanda di gasolio per dieselnegli ultimi due anni in Cina si mantiene pi alta di quella dellexploit

    2005-2008. Dallaltra, leetto di traslazione da nucleare a gas del mix ener-getico del Giappone dopo Fukushima accentua la correlazione di prezzotra petrolio e gas.Anche per questo, mentre i Paesi Opec hanno nellultimo trimestre abbas-

    sato le previsioni di domanda mondiale 2012. Comun-que lEnergy Inormation Administration le mantienein crescita di 1,7 milione di barili/giorno rispetto al pi1,6 del 2011, anche per il prossimo anno. Il che contri-buisce a spiegare perch le previsioni di prezzo delpetrolio restino sullattuale orbice alta, 105-110 dollaria barile come media dei diversi greggi. La capacitinutilizzata Opec, inatti, in graduale ma costanteassottigliamento sotto quota 2 mbg (milioni barili

    giorno) dopo la vicenda libica, e non sar pienamenterecuperata nella migliore delle ipotesi che nella secondaparte del 2012. Per conseguenza, nel terzo trimestre 2011

    appena chiuso, loerta mondiale praticamente sempre stata insucientea coprire la domanda, per 0,5-0,7 mbg. vero che la decelerazione dellacrescita abbassa lo squilibrio atteso nel 2012 intorno a 0,4 mbg, ma insom-ma non cosa che possa arci immaginare un prezzo di petrolio e gasverso medie pi basse.Gli andamenti recenti deiutures ci dicono di unaspettativa dei merca-ti orientata verso prezzi che restano alti e sucientemente costanti neltempo. Le conseguenze di tali previsioni sono che con un prezzo delpetrolio superiore ai 100 dollari al barile resta conveniente lo sviluppo diriserve ossili non convenzionali, che nel mondo non Opec gli investimenti

    nellupstream continueranno a essere elevati, cos come rimarranno elevatele dierenze di prezzo tra combustibili ossili. Il greggio continua a esserela onte pi costosa per unit di energia ricavata rispetto al carbone e al gasnaturale.Per un Paese come lItalia, la cui domanda elettrica nei mesi estivi tornataa salire pur rimanendo ben ineriore a prima della crisi, che rischia un Pil asegno negativo nel 2012, e che con il suo recente reerendum ha chiuso conil nucleare, inibendo centinaia di imprese italiane dallo sviluppo di una -liera strategica, questi andamenti e scenari signicano purtroppo maggiorioneri da import energetico. A meno di accelerare e sbloccare gli investi-menti previsti sul carbone ad alto abbattimento delle emissioni, puntaredecisamente su un mercato europeo del gas, sbloccare i colli di bottigliasulla rete elettrica continentale. Altro che Robin Tax, inopinatamente innal-

    zata sulle imprese energetiche, seguendo la massima del prendere dovec ed acile! I grandi gruppi energetici nazionali sono una delle pocheresidue potenti leve di crescita di investimenti e miglioramento della posi-zione netta italiana sullestero. A patto, per, di smettere di penalizzarle.

    Lpiie

    Oscar Giannino

    Giornalistaeconomico

    Orizzonti

    n pealizziam

    le aziede eergetiche

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 08

    13/3613 Enel Insieme Ottobre 2011

    Orizzonti

    Tutti parlano dello tsunami economico che sta investendo Stati,

    imprese e cittadini. Ma non semplice orientarsi. Enel Insieme haintervistato Giorgio Barba Navaretti,economista dellUniversitdi Milano, che ci ha spiegato come tutto cominciato. E cosa

    potrebbe ancora succedere.

    Proessore, partiamo dallinizio

    La crisi comincia negli Stati Uniti a causa dei mutui subprime. Per tantianni le banche hanno concesso mutui con molta leggerezza a personeche non guadagnavano abbastanza. Il meccanismo ha unzionato nchi prezzi delle case sono rimasti alti: quando qualcuno non era in gradodi ripagare il mutuo, le banche rivendevano la casa e recuperavano cosil credito. Ma quando la bolla immobiliare scoppiata i prezzi delle casehanno cominciato a scendere e si generata una orte instabilit nei mer-cati nanziari. Linstabilit si poi estesa ad altri settori di attivit delle

    banche e alcune, come la Lehmann Brothers, sono poi allite.

    Come si traserita la crisi dalla fnanza alleconomia reale?

    Lincertezza e il crollo del credito hanno congelato investimenti e con-sumi. Si cos generata una vera e propria recessione con un calo dellacrescita economica in tutto il mondo, sia nei paesi occidentali che nelleeconomie emergenti.

    Perch la crisi cos grave?

    Perch dopo un periodo di ripresa, i mercati hanno cominciato a non ave-re pi ducia nella capacit degli Stati di poter ripagare il proprio debito. Ititoli degli Stati sovrani, soprattutto quelli europei, sono sempre stati visticome lancora di salvezza per gli investitori, soprattutto per chi non volevarischiare troppo. Oggi sono considerati inadabili, almeno per quanto

    riguarda i Paesi della perieria dellUnione europea, i cosiddetti PIIGS(Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna) e hanno portato a una grandis-sima instabilit sui mercati. Uninstabilit che ha colpito anche la gentecomune che oggi non sa pi come investire i propri risparmi.

    Cosa ha portato allindebitamento degli Stati?

    Le cause sono tre: innanzitutto gli Stati sono dovuti intervenire pesan-temente per salvare le banche, accollandosi una parte del loro debito onazionalizzandole. Questo avvenuto negli Stati Uniti e in Irlanda, e inparte in Francia e Germania. Secondariamente molti governi hanno cer-cato di ar ripartire leconomia, sostenendo le imprese, dando sussidi perla disoccupazione, ecc Il terzo motivo la contrazione del Pil, che rendedicile la riduzione dei decit pubblici (il saldo annuo tra entrate e uscite)e meno probabile il ripagamento del debito .

    Quanto c di vero e quanto rutto di psicosi?

    In alcuni casi, come quello della Grecia, lincapacit di pagare il propriodebito reale. LItalia invece non ha questo problema perch ha risorsea sucienza. Ma c una componente psicologica che guida i mercati e

    che rende pi probabile il contagio anche a Paesi con un debito sosteni-

    bile come lItalia. Lincertezza dellazione politica raorza la componentepsicologica e la volatilit dei mercati.

    Cosa sta succedendo adesso?

    In primis assistiamo al crollo delle azioni e allinnalzamento degli spread,cio la dierenza nel rendimento dei titoli di Stato dei vari Paesi rispettoa quelli tedeschi. Questo parametro ondamentale perch ci dice quantocosta agli Stati prendere denaro in prestito. Pi i titoli sono rischiosi, piinteressi si pagano. Gi oggi lItalia paga quasi 4 punti pi della Germa-nia. Oltre un certo limite questo debito diventa insostenibile, e per gli Statidiventa dicile trovare risorse per pagare il debito pubblico nel lungoperiodo.

    E se la Grecia esce dalleuro?

    Si genererebbe un eetto a catena che porterebbe probabilmente anchealluscita di Italia e Spagna. Ci avrebbe eetti devastanti e andrebbeevitato in tutti i modi.

    Come?

    Costruendo una sorta di diga di protezione attorno al Paese per evitareche gli eetti del deault si traseriscano anche alle altre economie. Peresempio potenziando il ondo europeo di salvataggio. Gli attuali 440miliardi di euro non sono sucienti.

    Quali sono gli eetti sulle aziende?

    In questo scenario traballante dicile prevedere gli scenari uturi e perle aziende diventa dicile decidere gli investimenti nel lungo periodo.Inoltre le banche esitano a prestare denaro alle imprese. Ma, come capitasempre nelle crisi, i prezzi scendono e si presentano occasioni dinvesti-

    mento molto interessanti. Per esempio chi ha comprato azioni Enel nelleultime settimane ha atto un buon aare.

    Si dovranno riscrivere i manuali per la gestione delle aziende?

    No, le buone regole delleconomia rimangono le stesse. Per rimanerecompetitive, le aziende devono tenere i costi sotto controllo e internazio-nalizzare le proprie attivit. Certo, c il rischio che anche questo non siasuciente. Ma non un buon motivo per smettere di essere virtuosi.

    Che

    cosquestacrisi?

    Litervista

    Chi Barba Navaretti

    Giorgio Barba Navaretti insegna Economia Internazionale allUniver-

    sit degli Studi di Milano, dove dirige il corso di laurea magistrale inEconomics and Political Science. Ha lavorato come consulente per laBanca Mondiale, lOcse, le Nazioni Unite, la Commissione Europea eil Ministero degli Aari Esteri. editorialista de ll Sole 24 Ore.

    Giorgio Barba Navaretti

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 08

    14/3614 Enel Insieme Ottobre 2011

    Orizzonti

    Se per i colleghi della Russia il 2011 stato lanno del debutto nellindagine di clima, pergli altrii Paesi della Divisione Internazionale (Francia, Belgio, Romania e Slovacchia) si trattato del tris. In generale il trend dei risultati senzaltro positivo: in primis per il tassodi partecipazione che aumentato e testimonia il crescente interesse dei colleghi per

    le questioni che riguardano lazienda; ma sono tante le aree in cui si registra un miglioramentorispetto alla precedente indagine.Non bisogna commettere lerrore di generalizzare i risultati dei singoli Paesi a tutta la Divisioneperch le realt locali sono uniche e rappresentano dierenti contesti organizzativi. Per questotutte le azioni sono studiate ad hoc per le singole Unit dei diversi Paesi. anche vero, per, che cisono elementi comuni al resto del Gruppo. Per esempio, il riconoscimento del lavoro individualeche anche nei Paesi della Divisione Internazionale indicato come unarea di miglioramento.Per questo motivo ondamentale estendere la Perormance Review a una porzione sempre piampia di colleghi spiega Alessandro Trebbi, responsabile Risorse umane della Divisione Inter-

    nazionale. Ma non solo. Dobbiamo incentivare la cultura del dialogo aperto, anche attraverso lostrumento del colloquio dieedback, in modo da garantire trasparenza e meritocrazia, capisaldi diuna gestione ecace per la valorizzazione e incentivazione delle nostre persone. Unaltra area dimiglioramento che emerge in tutto i l perimetro Enel la comunicazione dei valori, delle strategiee degli obiettivi aziendali.Ma vediamo nel dettaglio alcune di queste realt.

    QUI RUSSIAPer la Russia stata la prima assoluta nellindagine di clima. Per quanto questo tipo di survey nonsia comune nel Paese, liniziativa ha ricevuto grande attenzione da parte dei colleghi: il tasso dipartecipazione ha sorato l84% e ha ornito cos una serie molto ampia di punti di vista su tuttigli aspetti della vita lavorativa. Enel Ogk-5 sta vivendo un momento di grande trasormazione.Di conseguenza i continui riscontri e lo scambio di inormazioni sono ondamentali. In seguitoallindagine di clima quindi sono state attivate tante azioni di miglioramento e sessioni di comu-nicazione per are in modo che gli st imoli emersi dallindagine non vadano perduti. Limpegnopi serio quello di cambiare lazienda sostiene Sergey Petrov, responsabile Risorse umane migliorando il livello di soddisazione e lavorando per ar crescere il coinvolgimento dei colleghi.Un lavoro non semplice, ma che sta creando tanto entusiasmo nelle persone.

    Che temp fa i Russia,

    Continua lapprofondimento dei risultatidellindagine di clima nelle singolerealt. Ecco la Divisione Internazionale

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 08

    15/3615 Enel Insieme Ottobre 2011

    QUI ROMANIASimona Trofn, responsabile Customer Service Enel Romania, ci raccon-ta quanto sia stata importante lindagine di clima nel Paese balcanico.Le aziende migliori sono quelle in cui le persone si sentono coinvoltee simpegnano davvero. Lindagine di clima serve proprio a conosceremeglio i colleghi, il loro impegno, lentusiasmo e le aspettative. Daquesta conoscenza nascono le giuste contromosse, le azioni per il mi-glioramento. Tron ci presenta alcune di quelle studiate per la Romania,ispirate dai risultati dellindagine di clima. Abbiamo condiviso a livellodi Paese i key perormance indicators (Kpi) sulla Customer Satisaction estandardizzato gli strumenti necessari per orire ai clienti un serviziomigliore. Inoltre abbiamo dato il via a unajob rotation allinterno dellaBusiness Unit Mercato della country per acilitare la comprensione tra

    colleghi di team dierenti. Inne lavoriamo per riconoscere ormalmen-te il merito dei nostri colleghi pi bravi.

    QUI SLOVACCHIACome ci racconta Lucia Bohunick, responsabile Risorse umane Slovac-chia, in questo Paese i progressi rispetto allindagine del 2008 sono statimolto evidenti, non solo per quanto r iguarda la partecipazione (passatadal 58% al 74%), ma anche per la qualit dei risultati, soprattutto sul

    ronte della soddisazione dei colleghi e dello stile manageriale. Ciono-nostante, gli spazi per il miglioramento sono ancora ampi, in particolareper quanto riguarda il riconoscimento del merito. Per rispondere aqueste aspettative sono state studiate una serie di azioni motivazionalie di ormazione per i colleghi. Tra queste c un corso che permette ditrascorrere una giornata in ununit dierente o in una centrale, percapire come unzionano le cose in un contesto diverso dal proprio ematurare unesperienza pi completa del lavoro in azienda. Poi sono inprogramma una serie di training per migliorare gli strumenti di raccoltadeieedback e la capacit dei valutatori.

    MIGLIORARE LALLINEAMENTOPer il direttore Divisione Internazionale, Carlo Tamburi, I colleghi

    lamentano una carenza dinormazione sulle strategie del Gruppo e suiprogetti e gli obiettivi a livello di Paese ma anche sullorganizzazioneinterna. Per questo dobbiamo migliorare lallineamento. Tra le varieazioni abbiamo deciso di programmare diverse cascade divisionali inogni singolo Paese, in cui sar impegnato personalmente. naturale checi aspettiamo dai nostri colleghi il massimo impegno nellimplementa-zione dei piani di azione local i.

    Rmaia e Slvacchia?

    Colleghi coinvolti Questionari raccolti Redemption 2010 Redemption 2008

    GRUPPo EnEL 74.378 61.033 82% 77%

    INTERNAZIONALE 13.744 10.763 78% 66%

    Slovacchia 5.075 3.767 74% 58%Romania 4.752 3.701 78% 75%

    Russia 3.803 3.196 84% N.A.

    Francia / Belgio 75 69 92% N.A.

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 08

    16/3616 Enel Insieme Ottobre 2011

    Orizzonti

    DallEmilia Romagna arriva una novit che spalanca la portaal uturo e alla mobilit elettrica. Lo scorso 16 settembresono state inaugurate contemporaneamente a Bologna,Modena e Imola le prime inrastrutture di ricarica per

    veicoli elettrici interoperabili tra loro, seppur collocate in citt e reti didistributori diversi.I clienti, dunque, non saranno pi vincolati alle colonnine del proprioComune o del proprio distributore, ma potranno ricaricare indieren-temente la propria auto elettrica a Bologna (rete Enel), Modena e Imola(rete Hera), senza costi aggiuntivi o dicolt pratiche e burocratiche.

    La macchina elettrica diventa cos pi di una semplice city car, e puessere utilizzata anche dai molti che hanno esigenze di mobilit inter-comunale, come ad esempio i pendolari.Il progetto stato realizzato grazie a un accordo tra Enel e Hera,allinterno di un Protocollo dIntesa molto ampio rmato nel dicembrescorso tra la nostra azienda e la Regione Emilia Romagna.Linteroperabilit tra le inrastrutture nelle diverse citt resa possibiledalladozione da parte dei due distributori dei medesimi sistemi di hard-ware e sotware sviluppati da Enel, sia relativamente alle inrastrutturedi ricarica che al sistema integrato di gestione computerizzata (EMM).Data la sua importanza, lAutorit per lEnergia elettrica e il Gas(AEEG) lo ha selezionato tra le iniziative che godranno di agevolazionia sostegno della sperimentazione di sistemi di ricarica pubblici e della

    diusione dei risultati ottenuti.COME FUNZIONAIl principio di unzionamento quello del bancomat, per cui possibileprelevare denaro anche al di uori degli sportelli della propria banca;

    grazie allo scambio delle inormazioni che, in seguito, i diversi istitutipossono accreditare loperazione sul conto corrente di rierimento.Il meccanismo semplice: il proprietario di unauto elettrica stipulaun contratto di ornitura di energia con un venditore di sua scelta.Quando ricarica il suo veicolo, il sistema EMM ne registra i dati, sia cheloperazione venga eettuata su inrastrutture di Enel Distribuzioneche di Hera. Le inormazioni vengono cos spedite ai sistemi inormati-ci delle due societ e, successivamente, girati ai vendor con cui il clienteha stipulato il contratto. In questo modo il cliente vedr accreditato ilcosto sulla sua bolletta, secondo le tarie le modalit concordate.

    Inoltre i cittadini potranno avvalersi del servizio di ricarica Enel eHera utilizzando (secondo le tarie e le modalit concordate) la cardMi muovo, predisposta dalla Regione Emilia Romagna per tutti i tra-sporti pubblici urbani e regionali e per i parcheggi. Le colonnine diricarica Enel e Hera saranno inatti ra poco in grado di leggere questacard, sulla quale il cliente avr registrato il suo contratto di ornitura dienergia per i veicoli elettrici.

    UN IMPEGNO GLOBALECondiamo nel atto che ci che riusciremo a realizzare qui ha com-mentato il direttore della Divisione Inrastrutture e Reti, Livio Gallo possa ungere da modello di rierimento anche per le altre Regioniitaliane e accelerare cos lo sviluppo della mobilit elettrica, ormaimatura nella sua tecnologia.

    Durante la conerenza stampa di presentazione alla presenza delpresidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, dellassessorealla mobilit, Alredo Peri, del presidente di Hera Tomaso Tommasi diVignano e dei sindaci di Bologna, Modena e Imola Gallo ha ribadito

    Ricariche pi facili,

    milit pi ssteiile

    Al via in Emilia-Romagna il primosistema integrato per la ricaricadellauto elettrica. Rifornimenti dagestori diversi con addebito in bolletta

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 08

    17/3617 Enel Insieme Ottobre 2011

    il ruolo di Enel nel campo della mobilit elettrica a livello internazionale:Abbiamo assunto una posizione da leader su tutti i tavoli e in tutti gliorganismi che stanno stabilendo le regole che devono necessariamentesupportare e rendere agibile in modo universale questo salto epocaledallera del motore a combustione a quella della mobilit elettrica. InItalia e nel mondo, come Gruppo nel suo complesso, Enel ha messo incampo importanti investimenti per sviluppare soluzioni tecnologicheavanzate, intelligenti, ha osservato il direttore che possano suppor-tare la diusione di questo tipo di mobilit eco-sostenibile che azzera inloco linquinamento atmoserico e riduce signicativamente le emissionicomplessive in atmosera sia di gas inquinanti che della CO2, responsabiledelleetto serra.E importanti sono anche i progetti che stiamo portando avanti in tuttaItalia e in Spagna, grazie anche agli accordi con le pi importanti caseautomobilistiche impegnate nella mobilit elettrica con veicoli di ultimagenerazione, ha aggiunto Gallo. Pisa, Roma, Genova, Perugia, Bari, Ma-laga e ora lEmilia Romagna sono dunque i laboratori che consentono alGruppo Enel di testare, di articolare e di anare le soluzioni tecnologichee di servizio sulle reali esigenze dei cittadini e delle citt.

    A ciascu il suIl Protocollo EnelRegione Emilia Romagna il primo accordo sul-

    la mobilit elettrica su base regionale. Ecco cosa accadr nei comuni

    coinvolti nella sperimentazione

    Bologna, Modena, Imola

    La sperimentazione relativa al capoluogo di regione ocalizzata sudue diversi punti: da una parte, pendolarismo con i comuni circostan-ti e interoperabilit delle reti di ricarica e, dallaltra, integrazione dellamobilit elettrica con le politiche di mobilit sostenibile gi adottate oin ase di sviluppo.Laccordo con Hera avorir la sperimentazione del pendolarismo edegli spostamenti tra Modena, Bologna e Imola e linteroperabilit tra

    le reti di r icarica attraverso lo sviluppo di un modello multi-DSO.Reggio Emilia

    La sperimentazione nel territorio reggiano si concentrer sulle provedi unzionalit delle inrastrutture Enel sulla fotta commerciale esi-stente (gestita dalla societ locale TIL-Trasporti Integrati e Logistica),prevedendo anche un possibile potenziamento del sistema di noleg-gio, e sullintegrazione e valorizzazione del progetto City logisticprevisto per il parcheggio multipiano Gasometro.

    Rimini

    Il progettopilota nella citt rivierasca sar concentrata sullutilizzodel VE a supporto della mobilit turistica. In particolare, in relazioneal trasporto estivo saranno sviluppati servizi di trasporto, navetta traesercizi ricettivi (alberghi e ristoranti) e i principali punti di attivazione

    e navetta tra gli esercizi ricettivi e i principali gangli logistici (aeropor-to, stazione), e servizi di trasporto individuale come il noleggio a paga-mento o il noleggio compreso nel pacchetto all inclusive degli alberghi.

    Elgi della fllia

    Puoi non vedere ancora nulla in supercie ma sottoterrail uoco gi divampa.In questa apocalittica visione dellarchitetto indonesianoMangunwijaya si possono riconoscere le dinamiche del

    mondo convulso dellhigh tech in cui imprenditori inuriosa competizione sono sempre a caccia di scoperterivoluzionarie. Uno dei pi celebri u Thomas Edison cheport lelettricit in tutte le case dAmerica, anticipandoil suo successo con una rase rimasta immortale I havestruck a big bonanza (Ho beccato una miniera doro).A ricordare Steve Jobs invece non rimarr unapoditticaaermazione sul successo della sua impresa ma lauda-ce esortazione: Rimanete aamati, rimanete olli. Unconsiglio dicile da seguire che a breve comparir sullet-shirt di mezzo mondo e perder il suo senso rivoluzio-nario. Quanti genitori avranno il coraggio di indicarla ailoro gli come stile di vita? E quanti nel loro curriculumscriveranno nelle note personali Sempre aamato enelle attitudini Spesso olle? Pochi, pochissimi.Il atto che queste caratteristiche sono proprie dei vi-sionari, che quasi sempre vengono presi per pazzi e sonocostretti a lavorare nel buio delle cantine. successo pidi cento anni a proprio a Edison, e pi recentemente aJobs e a Bill Gates, e a tantissimi olli di cui non sapre-mo mai niente.Se unidea non sembra inizialmente assurda alloranon ha speranza. Lo disse Albert Einstein ai suoistudenti di Princeton, per ar capire loro che le grandiscoperte scientiche non sarebbero mai potute nascerese in varie circostanze la ragione non osse stata r idottaal silenzio. Proprio quello che pensava Steve per i nuo-vi grandi business. Ed orse per questa ollia che illogo della Apple una mela morsicata, il simbolo dellatrasgressione.E dire che il primo marchio ideato da Ron Wayne, ilmeno conosciuto dei tre ondatori di Apple, era un arti-colato disegno a china che ritrae Isaac Newton sotto unalbero di mele immerso nella lettura di un libro mentreun nastro avvolge la scena e mostra il nome della societApple Computer Co: il massimo della razionalit! Lamela morsicata invece un colpo di genio di Jobs, unodei suoi tantijumps. Un tratto semplice e deciso, che utail momento e aggiorna continuamente i suoi colori, sitinge di un arcobaleno hippie, diviene bianca e osore-scente, nera ed elegante. Inimitabile ed essenziale, sarsempre l a ricordarci un insegnamento di Steve che tuttipossiamo praticare anche se non abbiamo doti visiona-rie: Think dierent.

    Gennaro De Michele

    Js

    In omaggio al mitico Steve abbiamo chiamatoil Jump di questo mese...

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 08

    18/3618 Enel Insieme Ottobre 2011

    Orizzonti

    C un nuovo Punto in citt. Anzi due. Davvero una bella sorpresa pertorinesi e perugini che da qualche giorno possono contare su due PuntiEnel completamente rinnovati, capaci di coniugare tecnologia, innova-zione, ambiente e proessionalit. Prosegue cos lopera di restyling dei

    131 negozi presenti sul territorio italiano, per rispondere sempre meglio alle esigen-ze dei clienti.

    DA TORINO...Dallo scorso 22 settembre al civico 267 di Corso Regina Margherita, i torinesi pos-sono trovare un Punto Enel tutto nuovo, rutto di un progetto strategico che vedrimpegnata la nostra azienda per i prossimi quattro anni. Il negozio stato inaugura-to dal direttore della Divisione Mercato di Enel, Gianflippo Mancini, alla presenzadel top management della Divisione tra cui Luca Solaroli Camillocci, responsabileCustomer Service, e Aurelio Sarno, responsabile Customer Service per la MacroArea nord ovest, delle istituzioni civili, economiche e cittadine tra cui lassessoreallAmbiente del Comune di Torino Enzo Lavolta, Silvia Fregolent per la Presidenzadella Provincia di Torino, il direttore Unione Industriali Torino Giuseppe Gherzi.Il Punto Enel di Torino stato concepito pensando in primo luogo al cliente che, inun ambiente rilassante e conortevole, pu trovare i consulenti Enel a cui rivolgeredomande sullenergia e sul l ibero mercato. Tempi di attesa minimizzati grazie altotem touch screen, dieci postazioni tradizionali e due innovative postazioni vcs,grazie alle quali possibile dialogare a distanza, attraverso una web camera, con unoperatore Enel che gestisce le richieste del cliente.Nella realizzazione dei nuovi spazi stata massima lattenzione allambiente e alrisparmio energetico, grazie allinnovativo sistema di illuminazione a led ornitoda Enel Sole, che garantisce minori consumi e unilluminazione su misura per leesigenze degli spazi in cui viene utilizzata.Dopo Milano, Torino si aggiunge al rinnovamento di immagine e dellevoluzionedellintera rete dei negozi Enel presenti in Italia, aancando ai tradizionali serviziper la clientela la possibilit di conoscere i vantaggi del mercato libero, il program-ma Enel Premia e la carta Enelmia. Tra le tante novit gi introdotte nel negozio

    Punti di riferimento

    In Piemonte e in Umbriadue nuovi Punti Enel, rinnovatinel look e nellofferta dei servizi

    A FIREnZESabato 22 ottobre alle ore 19 in Piazza del-la Signoria va in scena il FlashEnergyShow,uno spettacolo unico e innovativo intitola-

    to La Divina Energia, con attori, ballerini,acrobati. Per loccasione il Punto Enel di Fi-renze dal 17 al 22 ottobre offrir un omag-gio a tutti coloro che si presenteranno con

    la propria bolletta e i materiali di Enel Ener-gia in distribuzione in citt: un buono scontodal valore di 10 da spendere presso Fret-

    te, Mondadori Retail o Carrefour.

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    19/3619 Enel Insieme Ottobre 2011

    Orizzonti

    del capoluogo piemontese, il prolungamento dellorario continuato diapertura no alle prime ore pomeridiane (con 100 clienti serviti in mediaal giorno) e di prossima introduzione il sistema di traduzione simulta-nea in 12 lingue.La scelta di rinnovare in maniera signicativa il layout e i servizi adisposizione presso il Punto Enel ha commentato Aurelio Sarno con-erma la volont dellazienda di mettere al centro della propria atten-zione il cliente e le sue esigenze, orendo una maggiore disponibilit di

    contatto attraverso il canaleace, sia per la gestione dei contratti sia perla proposta delle nuove oerte di energia elettrica e gas. Ci aspettiamoche questo progetto sia accolto avorevolmente dai nostri clienti e dalterritorio.Nella regione Piemonte i clienti Enel sono oltre 2 milioni e mezzo, di cui600mila sul mercato libero.

    ...A PERUGIALo scorso 3 ottobre stata la volta di Perugia (oltre 545mila i clienti Enelnella regione Umbria di cui 180mila sul mercato l ibero). Nel capoluogoumbro il Punto Enel stato inaugurato alla presenza di Luca SolaroliCamillocci, di Lucia Cortini, responsabile Customer Service MacroArea Centro, di Gaetano Evangelisti, responsabile Integration Managere di Ivan Rebernik, responsabile PO Customer Service, oltre a nume-

    rose autorit locali, tra cui il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, ilpresidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi, il presidente diCondustria Perugia AurelioForcignan.Testimonial deccezione, gliattori Nino Frassica (vedi intervista sotto), Simone Montedoro e PamelaSiano, protagonisti di Don Matteo, la ortunata serie televisiva in ondasulla Rai.Come a Torino, il Punto Enel di Perugia srutta soluzioni innovativeche acilitano il dialogo con ogni cliente per orire sempre pi qualit

    e tempi rapidi del servizio: totem touch screen, video postazioni, orarioprolungato, servizio di traduzione simultanea in dodici lingue diverse.Proprio la citt di Perugia stata prescelta da Enel come citt pilota delnuovo servizio multilingua sottolinea Lucia Cortini a testimonianzadella orte vocazione multiculturale e internazionale che da sempre con-traddistingue il capoluogo umbro e che sposa i nostri valori di qualit eintegrazione come valori prioritari del servizio alla clientela.Il servizio di traduzione simultanea stato particolarmente apprezzatodalle istituzioni presenti sia a Perugia sia a Torino, come del resto latten-zione al rapporto di qualit ed ecienza con il territorio, punto di orzadella nostra azienda.

    Parla di ni FrassicaLauto elettrica un mondo da scopri-re. Io sono generalmente un po lentoin queste cose, ma anche grazie a Enelsento che ce la posso are. quanto ci hadetto Nino Frassica, il sessantenne attoremessinese che interpreta il marescialloCecchini nella ortunata serie tv DonMatteo 8, in onda tutti i gioved sulla Raiin prima serata.Lo abbiamo intervistato durante linaugu-razione del Punto Enel di Perugia. Nellosceneggiato aggiunge la smart elettrica principalmente guidata dal capitanoTommasi (intrepretato dallattore SimoneMontedoro), in quanto pi rappresenta-tivo delle nuove generazioni. Ma vedreteche, nel corso della serie, anchio miconvertir sempre di pi a questo tipo diveicolo.Poi, dal piccolo schermo si passa alla re-alt e al rapporto dellattore con lenergia:Sono un pessimo uomo di casa, e di queste cose non ne so praticamente nulla. Per imparo, cercando di stare sempre pi attento allaspetto

    del risparmio energetico. In chiusura, il popolare attore si lancia in una dichiarazione damore per lUmbria, dove girata la serie: Sono sici-liano, e di noi dicono che siamo gente ospitale. Ma devo dire che gli umbri non sono da meno. Quando ci ringraziano perch abbiamo decisodi girare qui Don Matteo, gli rispondo che siamo noi a ringraziare lUmbria per essere cos bella e vivibile. Parola di Nino Frassica.

    Lucia Cortini fa da cicerone

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    OrizzontiOrizzonti

    Quando un cliente incontra un tecnico Enelnella sua inconondibile tuta blu e arancione,accade spesso che inizi a are molte domande.Non chiede solo del unzionamento del con-

    tatore elettronico, o di quando niranno i lavori sulla rete.

    Molto spesso approtta di questo contatto per inormarsi sucome risparmiare, come cambiare venditore o come leggerela bolletta. Alle volte queste domande mettono in dicoltil nostro personale tecnico. Super-competente su triase econtatori, loperaio molto spesso non se la cava benissimosulle evoluzioni del mercato liberalizzato. La dicolt delnostro personale a rispondere al cliente su quesiti di tipocommerciale emersa pi volte durante le iniziative orma-tive rivolte ai Capi Unit Operativa Rete.Questa scarsa dimestichezza dei tecnici si va a sommarecon quella dei clienti che, secondo lindagine di soddisazio-ne dei clienti 2010, dichiarano di sentirsi molto conusi suruoli e responsabilit del nuovo mercato: solo un cliente su

    due pensa inatti di orientarsi sul mercato libero, ma non saneppure chi sia il suo venditore. Inoltre, in occasione di unlavoro, 7 clienti su 10 vorrebbero maggiori inormazioni sudiversi temi non tecnici.

    UN PUNTO DI PARTENZAPer rispondere a queste esigenze stato realizzato un vade-mecum, un piccolo manuale arancione distribuito da set-tembre in tutte le sedi della Divisione Inrastrutture e Reti.Il suo scopo aiutare il personale tecnico a rispondere alletante domande che i clienti r ivolgono sul nuovo mercatodellenergia. Il vademecum descrive inoltre i ruoli dei variplayer del mercato e ne ore i rierimenti, senza per venirmeno al criterio di equit che deve guidare il comportamen-to del distributore.Anche perch dal 2008, data del consolidamento dellaseparazione tra attivit di vendita e di distribuzione allin-

    terno di Enel, il personale di Enel Distribuzione non pupi inormare il cliente su argomenti riguardanti attivitspeciche del venditore. un punto di partenza: il manuale non contiene tutte lerisposte a tutte le possibili domande, spiega Marisa Lipo-race, responsabile dellUnit Qualit Commerciale e Cu-stomer Care nellambito della Funzione Vettoriamento ReteElettrica e Servizi Supporto Gas di Inrastrutture e Reti,ma era importante arlo, e poi crescere, con il contributo ditutti. Alla costruzione del vademecum hanno contribuitoinatti tutti i colleghi del territorio.Per conoscere quali ossero le domande pi requenti chepongono i clienti stata realizzata una survey interna,

    rivolta ai capi Unit operativa rete: oltre 230 colleghi, circail 60% dei capi Unit operativa coinvolti, hanno individuatoi possibili argomenti da trattare nel vademecum. Lunior-mit delle risposte dei capi Unit operativa stata sorpren-

    Il mercat?Tutt i u mauale!Da settembre in tutte le sedi della DivisioneInfrastrutture e Reti disponibileun vademecum per aiutare i tecnicia rispondere alle domande dei clienti

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    21/3621 Enel Insieme Ottobre 2011

    Orizzonti

    dente. I temi della liberalizzazione e dei ruoli nel nuovo mercato sonorisultati allunanimit gli argomenti pi sollecitati da parte del cliente e,

    per contro, i pi dicili da arontare per il personale tecnico.Per vericare contenuti e struttura del manuale, sono stati poi realizzati,in collaborazione con la unzione Personale e Organizzazione, due ocusgroup ai quali hanno partecipato responsabili di Zona, capi Unit opera-tiva, tecnici di Unit operativa, capisquadra, operai, tecnici e capi UnitProgettazione, Lavori, Autorizzazioni.

    CINQUE CAPITOLI COLORATIDal punto di vista della comunicazione interna stiamo arontando latematica della cultura del cl iente per i colleghi in unottica totalmenteintegrata, dice Silvia Benedetti, responsabile dellunit ComunicazioneInterna Nazionale. Il vademecum uno dei progetti realizzati. Si trattadi un libretto maneggevole e acile da consultare, diviso in cinque capi-toli colorati: la liberalizzazione, le attivit del Distributore, le domande

    sul Venditore, come comunichiamo, contatti utili.Gli argomenti sono presentati come risposte a quesiti semplici, le stessedomande che pone il cliente: Cosa a il Distributore?, Cosa a il Vendi-tore?, Cosa anno le diverse societ di Enel?Pensato appositamente per il nostro personale tecnico, real izzato conmateriale molto resistente, pratico e maneggevole, nonch disponibilesu palmare, per chi preerisse la consultazione online.Loperaio una delle gure-simbolo di Enel, quasi un testimonial cuiviene adata molta parte dellimmagine della nostra azienda spiegaCarlo Bozzoli, responsabile di Vettoriamento Enel Rete Elettrica e ServiziSupporto Gas. Le indagini di Customer Satisaction che realizziamoannualmente dimostrano una grande ducia nelle capacit tecniche deinostri operai. Ma il cliente ha spesso anche laspettativa di ricevere dagli

    operai risposte precise su di un mercato cresciuto in retta e spesso ascapito della chiarezza e dellinormazione. Il vademecum si muove nelladirezione di ornire risposte chiare, raorzando anche limmagine e laqualit della comunicazione tra i nostri colleghi e il cliente.

    LInTERVISTAAbbiamo intervistato Enrico Gastaldello, operaio dellUnit Ope-rativa Padova Esterna, Direzione Territoriale Triveneto, uno deiprossimi utilizzatori del vademecum. Due chiacchiere uori dai

    denti per sapere cosa ne pensa e se lo user volentieri. Ha rispostoalle nostre domande mentre andava a eseguire una verica sulcampo.S, lo porto con me, sul cruscotto del urgone. Lho letto conpiacere, e sono sicuro che mi sar molto utile. Contiene le rispostealle domande che mi rivolgono i clienti quasi tutti i giorni: Comeaccio a contattare i l mio venditore? oppure Dove trovo i suoirecapiti? Sono domande molto requenti: spesso il cl iente ti in-contra per strada e ti chiede inormazioni su un evento di cui nonsai nulla Ti racconta di richieste atte per teleono al venditoree si aspetta che tu possa aggiornarlo sullo stato della pratica. Maanche i conoscenti ci chiedono spesso questo tipo di inormazio-ni. Sanno che lavoriamo in Enel e vogliono aiuto per orientarsi.

    Trovo molto utile, in questi casi, avere un vademecum che aiutinella risposta e poter dire subito con certezza a chi rivolgersi.Gli abbiamo anche chiesto se pu creare imbarazzo il atto che ilvademecum contenga, in alcuni casi, lindicazione di rivolgersia soggetti diversi da Enel Distribuzione. Tuttaltro, risponde.Trovo molto pi proessionale poter dare chiare indicazioni erierimenti teleonici di chi se ne occupa, piuttosto che risponderenon saprei . Il cliente spesso vuole solo capire come risolvere unproblema, e se lo indirizzi bene rimane soddisatto.

    Enrico Gastaldello

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    Nella nostra vita quotidiana siamo cos abituati a utilizzare ap-parecchiature elettriche che spesso dimentichiamo le pochee semplici regole da osservare per non essere esposti a gravirischi. Alcune attivit, in particolare, richiedono maggiore

    attenzione proprie per la possibile esposizione al rischio elettrico. Enel consapevole dellimportanza di tutelare i cittadini da questo tipo di rischi.Crediamo in una sicurezza a 360: lazienda si impegna a tutelare la sa-lute e la sicurezza non soltanto dei propri dipendenti e dei lavoratori delleimprese appaltatrici, ma anche di tutti coloro che possono venir a contattocon le nostre inrastrutture ha ribadito Alda Paola Baldi, responsabileSaety di Enel.La politica aziendale punta anche a monitorare gli inortuni gravi e mor-tali che interessano i terzi, cio persone venute in contatto con inrastrut-

    ture del Gruppo Enel. Da queste analisi emerge che nellultimo anno l80%sono avvenuti a causa del contatto accidentale con inrastrutture elettri-che: nel 2010, ad esempio, Enel ha registrato 98 inortuni gravi e mortalia terzi, dei quali 78 sono di natura elettrica. In particolare 26 di questi han-no interessato pescatori e lavoratori edili che utilizzano mezzi di cantiere.Per questo motivo Enel ha lanciato una campagna di comunicazione eprevenzione dedicata alle imprese edili e ai cittadini comuni: lobiettivo aumentare il livello di consapevolezza dei rischi che si possono correresul lavoro e nel tempo libero, quando si in vicinanza di linee elettriche.Una delle prime occasioni importanti per la diusione dei materiali stata lExpo dellAssociazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) che si tenuta dal 5 all8 ottobre a Brindisi, dove la nostra azienda ha avuto unostand per tutta la durata della maniestazione.

    ATTENZIONE AI CANTIERILa legge impone che gli impianti elettrici siano costruiti in modo da nonessere acilmente raggiungibili. Se per nel corso delle varie attivit,magari durante lesecuzione di lavori in cantiere, non ci si attiene alleprecauzioni indicate dalle norme, pu capitare accidentalmente di entrarein contatto con le linee elettriche. Peraltro queste installazioni sono moltodiuse sul territorio: si va dagli elettrodotti agli impianti di illuminazio-ne pubblica, dalle cabine di distribuzione alle linee di trazione per treni,tram e lobus.In linea generale, quindi, quando si svolgono attivit allaperto,

    ondamentale vericare leventuale presenza di impianti elettrici primadi cominciare a lavorare. Non bisogna mai sottovalutare, come spessoavviene, il rischio di un contatto accidentale.

    PESCA SICURAIl rischio elettrico non legato solo ai cantieri. Talvolta anche in situazioniinsospettabili, a causa di comportamenti errati, ci si pu esporre al rischioelettrico: magari durante momenti di svago, come una giornata di pesca inmare e nei laghi. Nonostante le linee elettriche sono costruite in modo danon essere acilmente raggiungibili, laddove si impieghino attrezzaturetelescopiche come le canne da pesca c il rischio di toccarle accidental-mente. Data la lunghezza e lalta conducibilit della bra di carbonio concui sono costruite le canne da pesca, anche un eventuale avvicinamento

    pu essere atale per chi le impugna. Negli opuscoli che Enel ha predispo-sto si spiega ai pescatori limportanza di controllare con grande attenzionela zona dove si intende pescare per vericare la presenza di installazionielettriche, che devono essere sempre considerate in tensione.

    Sicurezza

    DuPt Safety Awards:mezie dre per EelEnel stata una delle inaliste del DuPont Saety Awards 2011,il concorso promosso dalla multinazionale leader della ricerca edellinnovazione scientica. La cerimonia di premiazione si svol-ta lo scorso 12 settembre a Istanbul, in occasione del XIX Congres-so Mondiale sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro. Durante levento,il presidente della Dupont Sustainable SolutionsJames R. Wei-gand ha consegnato una menzione donore ad Alda Paola Baldi,Responsabile Saety Enel e ad Anna Brogi, Responsabile Qualit,Sicurezza e Ambiente della Divisione Inrastrutture e Reti.Enel si classicata tra le tre naliste della categoria CulturalEvolution con il progetto Everyone or Saety, che ben rappresentala strategia adottata dalla nostra azienda per il raggiungimentodellobiettivo Zero inortuni.Durante la serata di Istanbul stato proiettato anche il documen-tario I casi della vita, il cortometraggio commissionato da Enele realizzato dal regista Corso Salani in alcuni Paesi dove la nostraazienda presente.Il premio DuPont Saety Awards, presieduto da una giuria interna-zionale ormata dai membri di importanti organizzazioni europeeche si occupano di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, ha loscopo di promuovere linnovazione nel campo della sicurezza in

    Europa, Medio Oriente e Arica.Tra le altre naliste del concorso da segnalare anche Arcelor Mit-tal, Vodaone, Kuwait Petroleum Corporation Q8, Balour Beatty.

    Pi sicurezza

    per tutti

    Enel lancia una campagnadedicata ai terzi per aumentarela consapevolezza del rischioelettrico sul lavoro e nel tempo libero

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    Cetciquataie l e t t r i z z a n t i

    Anche Enel Insieme si unisce ai esteggiamenti per i 150 anni dellUnit dItalia. Lo acciamo raccontando le storie discienziati, tecnologi e industriali italiani che, con le loro visioni, idee e imprese hanno contribuito, dal Risorgimento a oggi,allo sviluppo dellindustria elettrica a livello nazionale e internazionale. Gennaro De Michele ci accompagna in un viaggioappassionante in dieci puntate attraverso le vicende e le intuizioni geniali che hanno contribuito alla crescita culturale,scientica e industriale del nostro Paese. Questa avventura raccontata attraverso la vicenda di Giovanni Manconi, unostudente che alla ne degli anni Sessanta ebbe la ortuna di imbattersi in Gustavo Hermann, un eccentrico proessore na-poletano, e nel sico americano Richard Feynman, premio Nobel e grande comunicatore.Nella storia della tecnologia ci sono dei momenti di svolta in cui tutto cambia radicalmente. Ci avviene quando cambia-menti di visione mandano in crisi il paradigma dominante. In quei momenti sono le tecnologie adatte quelle che consen-tono a una liera industriale di sopravvivere.Nel caso della produzione di energia elettrica, u laccresciuta sensibilit ambientale a mettere in crisi tutto il mondo delle-nergia, basato no a quel momento quasi esclusivamente sulluso dei combustibili ossili. Sono stati gli scienziati della chi-mica a salvarlo, grazie allintroduzione nelle centrali elettriche di processi e tecnologie tipici del proprio comparto chimico.Tra i protagonisti di questa impresa, c Leopoldo Massimilla, uno dei ondatori dellingegneria chimica italiana, a cui dedicata lottava puntata del nostro inserto.

    S t r i e d i m e t i r i l l a t ic h e h a f a t t l e e r g i a (e l U i t ) i t a l i a a

    O t t a v a p u n t a t a

    1861 - 2011150 anniversariodellUnit dItalia

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    24/3624 Enel Insieme Ottobre 2011

    Giovanni Manconi e Mario Silvestri avevano scelto diiscriversi a Ingegneria e non a Fisica per motivi moltosimili. Non conosciamo nel dettaglio la dinamica chespinse Silvestri a prendere quella decisione. Sappiamo

    invece molto bene quali siano stati i tormenti del giovane Manconi,dipendenti in gran parte dalla requentazione di Gustavo e dal bre-ve, ma intenso, lavoro che aveva atto con Feynman.Dopo la liquidazione di Felice Ippolito, i ragazzi delle classi nuclearidellAugusto Righi erano esausti. Come i personaggi del Desertodei Tartari ormai non credevano pi che ci sarebbe stato il glorioso

    uturo dellatomo che era stato loro promesso.Giovanni per temperamento non si era perso danimo e avevacontinuato a coltivare il sogno della sica. Quando, per, comunicquesta intenzione al padre, la reazione u netta: Non se ne parlaproprio! Giovanni resistette, ritorn alla carica pi volte, minac-ciando di lasciare gli studi. Inne si arrese, ripieg su Ingegneria e,mentre era in coda per iscriversi, decise che sarebbe stata Ingegneriachimica, la pi scientica delle sottosezioni.Cominci gli studi con impegno ed ebbe la ortuna di imbattersiin un gruppo di docenti che avevano ondato lIngegneria chimicaitaliana e che comunicavano agli studenti lo spirito pioneristico dellaloro impresa. Erano giovani, avevano atto tutti unesperienza alle-stero e consigliavano solo testi in inglese essenzialmente americani.LAmerica, inatti, era la patria di questa scienza.I personaggi chiave della scuola napoletana erano Gianni Astaritae Leopoldo Massimilla. Il primo, esplosivo e dionisiaco, era un pro-essore a l Feynman, brillante ed eccentrico, con lezioni iperboliche

    ed esempi memorabili catturava linteresse degli studenti che lo ama-vano senza riserve; il secondo, apparentemente meno carismatico,era uno scienziato schivo e apollineo in grado di aascinarti con lasua orza, la sua onest intellettuale, le sue convinzioni, la luciditdelle sue analisi.Leopoldo era nato a Caserta il 16 ebbraio 1930 in una amiglia dellapiccola borghesia. Conseguita la maturit classica, nel 1954 si laurecon il massimo dei voti e la lode in Ingegneria chimica. Nel 1955divent proessore di Impianti chimici e successivamente vennechiamato dallUniversit dellIllinois dove insegn per un anno.

    Nel 1968 ond lIstituto di Ricerche sulla Combustione, portandolorapidamente ai massimi livelli internazionali.

    Leopoldo Massimilla

    Leopoldo MassimillaQuad la chimica etr i cetrale

    150 ai e l e t t r i z z a n t i

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    Fin da ragazzo avevadimostrato le sue capacitscientiche ma anche grande

    attenzione alle questioni sociali e politiche. Un impegno che carat-terizz la sua vita di studente, di proessore e di uomo. Da studenteera stato attivo nella Federazione degli universitari cattolici (Fuci) e

    ne era diventato presidente. Accanto a lui, poco pi giovane di lui,oper Francesco Paolo Casavola, divenuto poi presidente della CorteCostituzionale.Limpegno civile del cattolico, la capacit di analisi dello scienziato ela generosit innata permisero a Massimilla di capire due enomeniche alla ne degli anni Sessanta e poi negli anni Ot tanta agitaronoil mondo orse per la prima volta in senso globale: il movimentostudentesco e la spinta ecologista. Sorto come contestazione versolingiusticato potere dei docenti, il movimento studentesco si erarapidamente irrobustito nei contenuti e negli obiettivi a seguito dellavoro politico-ideologico sviluppato nelle assemblee studentesche.I rierimenti teorici di supporto erano gli scritti di Marx, Mao eMarcuse. Le opere del primo erano note a Massimilla come r ifessodella sua appartenenza alla Fuci dove, come del resto negli ambien-ti del mondo cattolico pi avveduto, si elaborava unanal isi criticadegli eccessi del capitalismo. Mao e Marcuse, invece, gli diventaronoamiliari in seguito.

    Leopoldo riconosceva come positivo il rigetto della autorit preco-stituita. Condivideva inoltre la vitalit del movimento giovanile elidea di recuperare energie resche per incanalarle nellalveo delleistituzioni. Lasciarle connate nel ghetto della protesta sarebbe statoinutile.Loccupazione della sede di piazzale Tecchio della Facolt di Inge-

    gneria da parte degli studenti u un momento chiave del Sessantottonapoletano. Leopoldo Massimilla trascin il Consiglio di Facolt aldialogo con gli studenti per poi ritirarsi nel suo istituto occupato. Virimase anche di notte, dormendo su una brandina quando si acevatroppo tardi per tornare a casa.Qualche anno dopo, quando Giovanni incontr Massimilla inunassemblea sui temi delloccupazione degli ingegneri nellindustriachimica, Leopoldo era gi un mito. Giovanni pensava di sapere tuttodi lui, del suo valore di scienziato e della sua grandezza come uomo.Mentre imperversava la contestazione studentesca e si registravanoi primi episodi di quelli che vennero deniti poi gli an ni di piom-bo, unaltra rivoluzione cominciava a prendere orma in sordina: larivoluzione ecologista. Il nuovo che avanzava, riguardava la salva-guardia dellambiente e la lotta allinquinamento. Lattenzione eraocalizzata non solo sulle piogge acide e sul buco dellozono, indicaticome i enomeni globali pi gravi, ma su tutti i danni che potevanoprovocare le emissioni dellindustria, in particolare quella chimica.

    Ottava puntata

    Uno dei quadri del ciclo Vesuviusdi Andy Wahrol

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    Una preoccupazione che si trasorm in un incubo quando a Seveso,un incidente provoc la dispersione nellambiente di una micidialenuvola di diossina. Il mondo della chimica n sotto inchiesta e conesso qualunque processo che comportasse la dispersione di uminellambiente, prime tra tutte le centrali elettriche alimentate coicombustibili ossili.Massimilla diede un contributo ondamentale a questo problemaproponendo insieme ad altri di portare negli impianti una seriedi tecnologie chimiche no ad allora estranee alla produzione di

    energia: reattori a umido per abbattere gli ossidi di zolo, reattoricatalitici per eliminare gli ossidi di azoto, ltri per le polveri. Unavera e propria rivoluzione che modic lidea delle centrali elettricheanche nellimmaginario collettivo: non pi dei semplici generatori divapore con turbine e alternatori, ma delle vere e proprieactory ener-getiche, in cui i combustibili vengono trasormati in elettricit concomplessi processi che coinvolgono quasi tutte le operazioni unitariedellindustria chimica. Anche i enomeni di combustione uronostudiati in maniera diversa e le amme, equiparate a reattori chimici,potevano essere manipolate per evitare la ormazione di inquinanti.I risultati di questo approccio urono tangibili e inaugurarono unnuovo lone che prosegue tuttora con lobiettivo di rendere la gene-razione elettrica sempre pi compatibile con lambiente e la salute.

    Ma tutto questo non bast a Massimilla, che rivolse la sua attenzioneverso una nuova tecnologia: la combustione in letto fuidizzato, unatecnologia che permette limpiego di combustibili ossili bloccandoalla onte lemissione di prodotti inquinanti. Nella comunit scienti-ca internazionale il nome di Massimilla requentemente associatoproprio agli studi sulla fuidizzazione, su cui pubblic centinaia dilavori. Nel campo della combustione in letto fuido i suoi articoli equelli dei suoi collaboratori, tra questi il nostro Giovanni, sono statidi tale rilevanza da indurre nel 1993 lAmerican Society o Meccani-cal Engineers a conerire a Leopoldo uno speciale riconoscimento.La collaborazione con Massimilla u per Giovanni molto importante:un lavoro pioneristico eccitante, un ambiente stimolante, un maestrosempre presente. Il tutto in un periodo storico dicile ma straordi-

    nariamente interessante.E ancora si emoziona quando ripensa a quella sera di marzo del 93quando il proessore lo chiam per leggergli al teleono il discorsoche avrebbe atto il giorno dopo allUniversit su un tema caldissi-

    mo: Come uscire da Tangentopoli. Ne ricordava ancora lesorta-zione nale in cui il proessore auspicava che la scelta dei docenti,dei direttori di dipartimento, dei presidenti dei corsi di laurea, deipresidi e dei rettori passasse attraverso la valutazione della loropersonalit scientica e culturale. In questo modo si sarebbe evitatoche essi, in mancanza di idee, di creativit e di conoscenze, subisserolinfuenza negativa del potere durante i continui saliscendi nellescale del Palazzo alla ricerca di nanziamenti.Un appello vivido che, come Giovanni constat in pi occasioni e in

    ambiti diversi, and irrimediabilmente perduto. Massimilla lo teme-va ma non lo ammise mai. Si concentr sui suoi studi no alla morteche lo colse, non impreparato, nel maggio dello stesso anno.Dopo aver ricostruito, non senza emozione, le vicende del suo ultimomaestro, Giovanni volle concludere il capitolo che lo riguardavaricordando lammonimento che il proessore aceva ai suoi discepolipi cari nei loro momenti di crisi. Era lo stesso che gli aveva insegna-to un salesiano quando era adolescente: Lavora come se non dovessimorire mai, ama come se dovessi morire domani.Volle scegliere poi, come aveva atto per gli altri scienziati, un qua-dro che riassumesse, in modo suggestivo la personalit dellamatoproessore. Il dipinto doveva contenere insieme elementi tradiziona-li e moderni, classici e popolari, napoletani e internazionali. Uno dei

    quadri del ciclo Vesuvius di Andy Warhol, che il padre della pop-artaveva dedicato al vulcano partenopeo proprio negli anni in cuiMassimilla ondava a Napoli la sua scuola, gli sembr peretto. Lotrov e lo ripose nella cartellina sulla quale aveva scritto, in segnodi aetto , Leopoldo, osando una condenza che il proessore nonaveva mai accordato a nessuno dei suoi discepoli.

    Fiamme, gcce e particelleNel suo saggio pi famoso, Contro il metodo, Paul Feyerabend racconta

    il processo che ha portato Galileo Galilei a cambiare la nostra idea

    dellUniverso. Con uno straordinario sforzo di immaginazione ci fa

    capire latto di coraggio del grande scienziato pisano nel puntare un

    cannocchiale verso il cielo e le enormi difficolt nellinterpretare cose mai

    viste fino ad allora.

    Fatte le dovute proporzioni unesperienza analoga stata vissuta da unoscienziato napoletano, Antonio DAlessio, che nel tentativo di capire cosa

    succede in una fiamma decise di spararci dentro un raggio laser e

    raccogliere la luce riemessa.

    Lapproccio reattorist ico alla combusti one aveva avuto prima di questo

    lavoro unoggettiva difficolt nel reperimento di dati sperimentali, poich

    allinterno delle fiamme siamo in presenza di un ambiente chimicamente

    aggressivo e di temperature superiori ai 2mila gradi, fattori che limitano

    se non addirittura impediscono di effettuare qualsiasi tipo di misura. Per

    superare queste difficolt DAlessio svilupp la sua idea concentrandosi

    sulla misura delle particelle di fuliggine nelle fiamme. Il metodo basato

    su misure di scattering ed estinzione di laser ancora oggi quello pi

    largamente usato dalla comunit scientifica per lo studio della cinetica di

    formazione di aerosol carboniosi.

    Con tecniche analoghe studi gli spray di combustibili liquidi in regimi

    isotermi e di combustione, determinando i meccanismi di formazione

    di particelle di fuliggine dalla fase gassosa e di cenosfere dalla pirolisi

    interna delle gocce, trasportando di fatto la visione reattoristica dallefiamme alle singole gocce di combustibile trattate come migliaia di

    minuscoli reattori chimici.

    150 ai e l e t t r i z z a n t i

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    27/3627 Enel Insieme Ottobre 2011

    Zenith

    Una road map per leccellenza diusa nella generazione delle-nergia. quella tracciata dal progetto One Company BestPractice Sharing Generation, pensato per condividere in tut-to il perimetro Enel le buone pratiche produttive,