Enel Insieme 2012 Nr. 07

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    MAGGIO 2012 // NUMERO 4

    CERA UNA VOLTALINCHIOSTROI progettisti disegnano le centrali in 3D. Gli uffici tagliano le stampeper eliminare gli sprechi. Ecco come sar il futuro senza la carta.

    SETTEMBRE 2012 // NUMERO 7

    ENDESAUn porto verde

    alle isole Canarie

    17

    MADRIDUna giornata

    da One Company

    12

    ORIZZONTIIn Vaticano

    con lauto elettrica

    15

    INSERTOSpeciale Cinquanta:

    Sesta puntata

    23

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    03 EDITORIALE

    04 bREVI Enel360op4

    06 ZOOM Cera una volta linchiostrop6

    10 ORIZZONTI Il mondo senza la cartap10// Una giornata da One Companyp12 // Verso iltraguardop13 // Piccoli Leonardo di casa nostrap14 // La mobilit elettrica Enelal servizio del Ponteficep15 // Cosa merita lItaliap16 // Un bastimento carico di.. .energia pulitap17 // Il dialogo che ci migliorap18 //Matura a chi?p19 // Imparare

    divertendosip20

    21 SOSTENIbILIT Grandi poteri, grandi responsabilitp21

    22 SICUREZZA Dal pensiero allazionep22

    23 SPECIALE 50

    27 ENEL CUORE Impara larte...p27

    28 ECCELLENZA La vetrina delle eccellenzep28// Strategie colombianep29

    30 PRISMA Le eccellenze italiane a moscap30

    32 INTERCULTURA Scelti per voip32// In tre minutip33

    34 GENTE ENEL Una lince chiamata Endesa// Ad ali spiegate

    35 CANALE APERTO

    IN QUESTO NUMERO

    Enel Insieme Mensile del Gruppo Enel // Anno 10, numero 7

    A cura della Direzione Relazioni Esterne Enel

    Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

    Direttore responsaile Gianluca Comin

    Editore Enel spa , Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma

    Realizzazione editoriale Brand Portal // www.brandportal.it

    Art direction & Design Newton21 Roma // www.newton21.it

    Tipografia System Graphic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma

    Per contattare la redazione Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

    Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma

    Oppure inviare una mail [email protected]

    Enel Insieme anche consultaile on line sul portale Intranet inEnel

    Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symol Freelife certificata FSC

    Numero chiuso in redazione il 17/09/2012

    La CO2equivalenteassociata a questonumero verrneutralizzata

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    Editoriale

    One Company, la mia storia

    Andrea BrentanAmministratore delegato Endesa

    Lo chiamiamo, con una abbreviazione, One Company. Ma ilnome completo del progetto One Company, The Best Com-pany. Ovvero essere, nella diversit, una cosa sola, per essere,insieme, i migliori. Si badi bene, non il nome di un progetto,

    uno dei molti peraltro importanti progetti che sviluppiamo. il progettodi vita del nostro Gruppo, del Gruppo Enel, che stabilisce lobiettivo daraggiungere e congiuntamente ne denisce le linee maestre attraversocui arrivarci.Lasticella posta in alto, molto in alto. Potrebbero esserci degli scett iciche ritengano che, addirittura, sia troppo in alto. Ebbene, sdo chiunquecada in questo scetticismo a spiegare perch non dovremmo puntarecosi in alto. Forse perch non crediamo nelle nostre capacit individuali?Ne dubito, perch abbiamo dimostrato molte volte che siamo capaci diarontare con successo sde dicili. Forse pensiamo che stiamo an-dando cos bene che non vi necessit di un cambiamento? Sarebbe ungrosso errore: chi si erma perduto; chi cade nellautocompiacimentonon ha uturo.Quindi non dobbiamo ermarci. Abbiamo una grande opportunit, quel-la rappresentata da Enel, dal Gruppo Enel, il nostro Gruppo. Noi siamotutti molto orgogliosi di Endesa. Bene, adesso siamo parte di un Gruppopi grande. E badate bene, qui il disegno non quello di rinunciarealla nostra identit, personalit o unicit. Qui lo scopo di aggiungerea tutto questo una nuova dimensione, una nuova ricchezza: quella delgrande Gruppo cui apparteniamo, il Gruppo Enel.Come si a tutto questo? La nostra squadra, la squadra Endesa, deve tro-vare la sua motivazione nel conronto sul mercato con i nostri concorren-ti. in questa lotta quotidiana di superamento che abbiamo bisogno diessere noi stessi, con la nostra diversit, le nostre capacit uniche, comespecici sono i mercati in cui operiamo.Verso il Gruppo dobbiamo essere invece aperti prima, e subito dopogenerosi. Il che vuol dire mettere gli interessi del Gruppo per primi inognicircostanza. Se non ci viene spontaneo, almeno nei primi momenti,acciamolo per ragionamento. Se noi ci apriamo al Gruppo, il Gruppo siaprir a noi, e ci dar a sua volta. Ed essendo pi grande, questo dare eavere non sar un gioco a somma zero.Come una squadra di calcio non pu vivere a lungo di sole individualit,per quanto eccellenti, individualit peraltro assolutamente necessarie,

    ma ha bisogno di coordinamento, di aatamento, di sacrici da partedei singoli giocatori per essere una squadra vincente nel tempo, cos noi,mantenendo la nostra carica individuale unica, dobbiamo saper are deisacrici in nome della squadra pi grande.E con questo non sto proponendo un matrimonio di pura convenienza,ma solo uno schema logico. Lamore verr, ne sono certo, anche in queicasi, e possono esserci, in cui non c gi.Una grande opportunit da cogliere, dunque. Vorrei rifettere sullin-dividuale libert di coglierla o non coglierla. A pensarci bene, ciascunodi noi in eetti ha la sola libert di coglierla. Questo pu sembrareminaccioso. Ma non lo . Forse un po hegeliano, ma non minaccioso.Semplicemente logico, cogente. Non si tratta di negare il libero arbi-trio, ci mancherebbe. Ma quello che non possiamo are pretendere dirimanere nella squadra, la squadra Enel, comportandoci come se non neacessimo parte. Da questa squadra, se ci stiamo, ci aspettiamo ricom-pense materiali, soddisazioni, apprendimento, esperienza, opportunit,carriera. E dunque abbiamo tutto linteresse che questa squadra unzio-ni, che progredisca, che abbia un valore superiore alla somma algebricadelle sue componenti.Per are questo il momento di dare. Essere cittadini del Gruppo, dellin-tero Gruppo e non arroccati in una sua componente.Apriamoci dunque al Gruppo, diamo ciascuno di noi un esempiotrainante e contagioso; lessenza di One Company , soprattutto, unatteggiamento, un modo di essere. E di porsi.E se dopo tutto questo permarranno non solo percezioni, ma prove dicomportamenti non equi, non abbiate timore: non v alcun dubbio, nonsaranno tollerati.In ogni occasione saranno scelte le persone migliori, senza la minimadiscriminazione per passaporto, provenienza o altro. E cos sarannosempre scelte le migliori idee, le migliori innovazioni, le migliori prati-che, i migliori processi, i migliori sistemi. E questo per quellequit, che,sola, alimenta la motivazione. Ma anche perch cos acendo si realizzerun processo di selezione che avorir lo sviluppo nel lungo termine dellanostra specie, il nostro Gruppo, il Gruppo Enel.

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    01

    SUL MERCATO EUROPEOObbLIGAZIONI ENELPER 1 MILIARDO DI EUROAttraverso la sua controllata EnelFinance International N.V., Enel hacollocato sul mercato europeo une-missione obbligazionaria destinata ainvestitori istituzionali per un totaledi un miliardo di euro. Lemissione stata deliberata dal Consiglio diamministrazione di Enel nellambitodel programma di Global MediumTerm Notes. Loperazione guidatada un sindacato di banche compostoda Bnp Paribas, Citigroup, CrditAgricole Cib, Hsbc, J.P. Morgan,Morgan Stanley nella qualit diglobalcoordinators e Banca Imi, Mitsubishi

    Uj Securities, Mediobanca, MizuhoInternational plc, Natixis, UniCreditBank nella qualit dijoint bookrun-ners. Il collocamento ha raccoltoadesioni per un importo di circa 5,7miliardi di euro.

    02

    ENEL GREEN POwER:DALLEUROPA

    AL NORD AMERICAEnel Green Power continua a espande-

    re la propria attivit internazionale. A

    cominciare dallAndalusia, in Spagna,

    dove ha collegato alla rete un nuovo

    parco eolico da 18 MW, che prende il

    nome di Padul dallomonimo Comune

    vicino a Granada dove ubicato. Lim-

    pianto produrr a regime oltre 37 milio-

    ni di kWh allanno. Il nuovo parco eolico

    va ad aggiungere capacit rinnovabile ai

    219 MW di Enel Green Power gi opera-

    tivi nella comunit autonoma dellAnda-lusia e ai 1.828 MW totali della penisola

    iberica. Dalla Spagna alla Romania, dove

    Egp ha totalmente allacciato alla rete il

    nuovo parco eolico di Moldova Noua,

    nella regione di Banat. Limpianto sar

    in grado di produrre circa 130 milioni

    di chilowattora allanno, evitando cos

    lemissione in atmosera di oltre 70mila

    tonnellate di CO2. Al di l dellAtlantico,

    invece, la controllata Enel Green Power

    North America ha ottenuto dal Dipar-

    timento del Tesoro americano ungrant

    per un importo pari a circa 99 milionidi dollari per la realizzazione del parco

    eolico di Caney River, in Kansas.

    03

    ANCHE bOLOGNAVUOLE DIVENTAREPI SMARTIl sindaco di Bologna Virginio Merolae il direttore della Divisione Inrastrut-ture e Reti di Enel Livio Gallo hannormato il protocollo di intesa per

    liniziativa europea Smart City, che ardi Bologna una citt sempre pi intel-ligente ed ecosostenibile. Il capoluogo

    emiliano si appresta a trasormare ipropri edici, le reti energetiche e imezzi di trasporto in strutture, retie sistemi del uturo a basso impattoambientale grazie a una drasticariduzione delle emissioni di CO2. Trale principali misure per lecienza

    energetica e lintegrazione in retedella produzione da onte energeticarinnovabile si annoverano le smartgrid, reti elettriche intelligenti di cuiEnel leader a livello mondiale.Siamo orgogliosi ha detto LivioGallo di orire a Bologna il nostrosupporto nel percorso verso losviluppo di una citt intelligente alivello europeo. Le smart grid sonoil attore abilitante per lo svi luppo diulteriori misure di ecienza ener-getica, quali ad esempio la mobilit

    elettrica intelligente e innovativi ser-vizi a valore aggiunto per i clienti.

    04

    COELCE MIGLIORSOCIET DISTRIbUTRICEIN bRASILECoelce, la controllata di Endesa peril Brasile, stata premiata comedistributore con il miglior servizio diqualit del Paese. La classica, stilataannualmente dalla National Electric

    Energy Agency (Aneel), ha preso inconsiderazione 63 aziende del settore.La graduatoria stata redatta in

    Enel colloca sul mercato europeounemissione obbligazionaria destinata

    a investitori istituzionali per un totaledi un miliardo di euro 01

    Brevi

    Enel360

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    continuit con il Global PerormanceIndicator di rierimento, che misurala lunghezza e la requenza delleinterruzioni per un periodo specico,che pu andare da un minimo di unmese a un massimo di un anno.

    05

    ENEL LAb A FIANCODELLE START UPCHE VEDONO GREENC tempo fno al 15 ottobre per parteci-

    pare a Enel Lab, liniziativa del Gruppo

    che punta a sostenere lo sviluppo delle

    start up nellambito della clean techno-

    logy. Per concorrere allattribuzione di

    un fnanziamento fno a 650mila euro

    sufciente andare sul sito http://lab.

    enel.com e presentare la propria idea

    innovativa dimpresa. La selezione

    aperta a societ regolarmente registrate

    in Italia e Spagna, con potenzialit di

    crescita certifcata, che siano pronte a

    presentare un progetto per realizzare

    prodotti e servizi incentrati sulle tecno-

    logie pulite.

    Fino a questo momento sono state rac-

    colte undici candidature e altre settanta

    sono in ase di valutazione. I temi delle

    proposte spaziano dallefcienza ener-

    getica alle nanotecnologie, dal clean-

    tech applicato agli impianti tradizionali

    sino al settore delle rinnovabili.

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    ENEL DISTRIbUZIONERICEVE 380 MILIONIDI EURO DA bEIEnel Distribuzione e la Banca Europeaper gli Investimenti (BEI) hanno sotto-scritto un contratto di nanziamentoper 380 milioni di euro nalizzato a co-prire parte degli investimenti connessiagli interventi di ecientamento dellarete elettrica nazionale previsti nelpiano industriale di Enel Distribuzioneper il periodo 2012-2014. Gli investi-menti hanno lobiettivo di potenziarela rete elettrica nazionale di distribu-zione, con pi del 37% degli interventiprevisto nel Mezzogiorno dItalia. Ilcontratto di nanziamento avr unadurata di ventanni, un preammorta-

    mento di cinque anni e sar erogatoentro la ne del 2012.

    07

    LOSSICOMbUSTIONEIN PRESSIONE PREMIATADAL DIPARTIMENTODELLENERGIA USALa tecnologia italiana di ossicombu-stione in pressione, dopo aver ricevutoil riconoscimento dal Ministero delloSviluppo Economico con lassegnazio-ne di ondi nel quadro del programmaIndustria 2015, stata riconosciutacome opzione innovativa per i uturi

    impianti a carbone a zero emissionidal Department o Energy (DOE) degliStati Uniti. Questultimo ha, inatti,assegnato un nanziamento da un mi-lione di dollari a Unity Power Alliance,societ costituita da ThermoenergyCorp. e dalla italiana Itea, che colla-

    bora dal 2006 con Enel allo sviluppodel processo. Il contributo mirato asviluppare lo studio di uninnovativacentrale termoelettrica in grado diprodurre energia con un ridottissimoimpatto ambientale e un ridotto incre-mento del costo del kWh (contenutoentro il 35%) rispetto a quello dellecentrali a carbone odierne.

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    bATTERIE, AL VIA

    IL PROGETTO PILOTADELLE CANARIE partito i l progetto Store, liniziativada 11 milioni di euro lanciata da Eneled Endesa per la sperimentazionedi tre diversi sistemi di stoccaggiodellelettricit nelle isole Canarie. Fi-nanziato da Unione Europea e governospagnolo, il progetto prevede che ilprimo impianto pilota sia costituitoda una batteria Ion Li Sat da 1 MWinstallata a Gran Canaria. A questo neseguiranno altri due basati su tecno-

    logie Flywheel (0,5 MW) e a ultracon-densatori (4 MW).

    Enel360Dalla Spagna alla Romania fino agli Stati Uniti,Enel Green Power continua a espandere la sua

    attivit in tutto il mondo 02

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    CERA UNA VOLTALINCHIOSTRO6 Enel Insieme Settembre 2012

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    Claudio, mi dici quant la proondit di questo pozzetto? Era ildicembre del 1985 quando Claudo Scialanca, oggi coordinatoredi progetto per la disciplina impiantistica, si aacci per la primavolta in Enel tra i suoi colleghi progettisti. I l suo ucio si trovava

    in viale Regina Margherita a Roma ed era una stanza piuttosto grandedivisa da armadi dove impiantisti meccanici, civili ed elettrici si parla-

    vano da un capo allaltro alzando la voce. Altro che posta elettronica!Ci si muoveva tra il tecnigrao e la scrivania, passando dallo sgabelloalla poltrona, con una matita sempre in mano. Ci si preoccupava di ave-re una buona coppia di righelli per tracciare linee perette e il goniome-tro per disegnare gli angoli. Nel cassetto cera sempre dellalcool, utileper tenere le attrezzature da disegno pulite, ma anche un taglierino,perch quando con la china si calcava il disegno, era la sola salvezzain caso derrore. Fatto il disegno, si partiva per i l cantiere dove loperaveniva completata e realizzata.Era un mestiere (e in parte lo ancora) che richiedeva grande manualit,rigore e precisione. E anche una buona dose di creativit, sempre utilequando si devono trovare delle soluzioni. Ma il tempo, si sa, cambiale cose, gli strumenti, lapproccio alla vita e anche al lavoro. Qualcosamuta, qualche altra resta.

    PRIMA DEL DIGITALEPer ripercorrere le tappe di questa proessione siamo andati in vialeEgeo a Roma, dove si trova una delle sedi che ospitano uci di Ingegne-ria e Ricerca. Lingegneria dellAdB Sviluppo e Realizzazione Impianti diEnel costituita da circa 400 progettisti equamente distribuiti ra la sedein cui ci troviamo e quella di via Carducci a Milano, con due minori, maimportanti gruppi a Venezia (sei colleghi) e Pisa (18 colleghi).Ci aspettavamo dincontrare persone piegate sui disegni con gli occhialiben appuntati sul naso, concentrati a tracciare linee di massima preci-sione. Invece ci troviamo davanti tante stanze arredate da computer edivisori.Incontriamo subito Antonio Monina, responsabile della ProgettazioneImpiantistica e Sistemi, il quale ci conerma che negli ultimi ventannila proessione del progettista cambiata radicalmente. Non tanto neicontenuti precisa ma nella modalit attraverso la quale si realizzano,nel nostro caso, le centrali per la produzione di energia elettr ica.Lo spartiacque resta lintroduzione del computer, anche se sembrasuperfuo ricordarlo.Era un ambiente diverso, ci si parlava molto di persona ci raccontaScialanca, mentre rovistiamo curiosi negli archivi cartacei stipati neisotterranei di viale Egeo oggi siamo come chiusi in box, ciascunodavanti al proprio computer. Nelle sue parole scorgiamo un velo di no-stalgia, ma non per il lavoro in s, quando arriv il computer io avevotrentanni e non mi pareva vero che per duplicare un disegno bastasseun click!. Prima di allora, inatti, per ricreare la parte speculare di unacentrale, ad esempio, si doveva riprendere la matita, il lucido, e riga perriga tracciare i contorni, disegnare le tubature, riare angoli e curve. Sidoveva sempre ripartire da zero!

    A questo proposito, Scialanca ci racconta sorridendo una serie dianeddoti. Come quella volta che a un progettista che stava lavorandoal progetto della vecchia Torrevaldaliga Nord (TVN) venne atto unoscherzo: i colleghi disegnarono sul retro del lucido, dove aveva inizia-to il progetto, il cruscotto di una moto. Quando lo vide per poco nonsvenne, poi si rese conto che era laltra acciata!. S, perch si lavorava di

    lucidi, taglierino e nastro adesivo per correggere o evitare di r idisegnareun progetto. Era un lavoro lungo, che rendeva quei disegni, in alcunicasi, delle vere opere darte.Capiamo, da come ci racconta queste storie del passato, che al nostronarratore piace molto il suo lavoro. Quando vado sullimpianto possodire: ho deciso io il percorso di questo tubo!.Un giovane progettista deve sapere che non ci sono scuole o strumentiche mettono in corpo la passione per un mestiere.

    LE WORKSTATIONI primi computer arrivarono intorno al 1987, erano le cosiddette worksta-tion. I pi anziani del gruppo erano restii, perch non avevano dime-stichezza ricorda Scialanca. Del resto, signicava cambiare totalmentelapproccio al lavoro. Il ridotto schermo del calcolatore sostitu il grandeoglio da disegno. La tastiera subentr alla matita.Inizialmente la diusione dei computer ha riguardato in particolare ilcalcolo ci spiega Monina poi venne utilizzato sempre di pi ancheper la disegnazione (i progettisti dicono proprio cos), con le primeversioni di CAD, Computer-Aided Drating, cio disegno tecnico assistitodallelaboratore.Una centrale progettata con questi strumenti, allepoca comunque in-novativi, la Federico II di Brindisi, un impianto a carbone con quattrounit da 660 MW realizzato tra la ne degli anni Ottanta e gli inizi deglianni Novanta. Per estensione (circa 270 ettari) la seconda pi grandecentrale termoelettrica dItalia e una delle pi grandi dEuropa. Per lasua costruzione, dagreen feld (ovvero costruita da zero), ci sono volutinove anni.Tra i progettisti della Federico II cera Sergio Ruzzenenti, in Enel dal1986, che attualmente lavora come coordinatore e ingegnere civile aRetinskaya, in Russia. I programmi erano installati su dei computercentrali ci racconta che erano grandi quasi quanto un armadio e oc-correvano 27mila chilocalorie lora per rareddarli!.Con larrivo delle workstation aumentata molto linterazione macchina-utente grazie a interacce grache che inizialmente erano piuttosto assen-ti. Ma sapere cos Word, non signica essere dei buoni scrittori! ne convinto Ruzzenenti quando, abbassando gli occhi, parla di come oggi sisia perso il concetto di documento originale, un vero peccato. Poi annui-scono tutti, quando ci dice che il buon progettista resta comunque coluiche pi di altri in grado di anal izzare rapidamente i dati disponibili,le condizioni di contorno, le peculiarit dellopera; che sa esattamente acosa deve servire e cosa deve garantire. Lingegnere ha il compito di pro-gettare impianti stabili, sicuri, robusti e durevoli nel tempo e pu arlosolo pensando con la sua testa, ancor prima di accendere il calcolatore.

    Dal tavolo da disegno al computer,dalla matita al mouse, ecco comcambiato il mestiere del progettista

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    IL FUTURO HA TRE DIMENSIONIIl computer ha cominciato sempre di pi ad alleviare la atica del progettista. La possibilitdi avere sotware evoluti ha consentito di anare i rendimenti, no ad arrivare allepocadella modellazione numerica tridimensionale, e quindi della gestione di grandi quantit didati.Con larrivo del 3D, le aspettative sono cambiate aggiunge Monina soprattutto intermini di tempi di esecuzione del progetto che si sono ridotti notevolmente. Qualcheanno a, inoltre, il progettista sviluppava il progetto di base adando poi alle societ dicostruzione la cura dei dettagli. Oggi, invece, nel modello tridimensionale ci sono tutte leinormazioni necessarie, sviscerate nel dettaglio pi spinto, di tutto limpianto e dei suoicomponenti: dai materiali utilizzati alle normative da rispettare, dagli spessori alle quanti-t, no allo spazio occupato. Questo ha portato anche alla condivisione del progetto con glialtri ornitori e le altre aziende appaltatrici, con la possibilit di scambiarsi le inormazioniin un unico le, in tempo reale.Elio Scoccia, ingegnere civile strutturista, uno dei tanti giovani che ha atto i primi passiin questo settore quando i disegni atti con la china erano gi niti negli archivi. Attual-mente sta lavorando alla costruzione dellimpianto nucleare di Mochovce, in Slovacchia.Ci spiega come oggi si aggiunge al lavoro tecnico la dicolt di comunicare con i colleghidi altre parti del mondo, una dicolt che soprattutto di tipo culturale. In questo sensoper, gli strumenti che utilizziamo ci permettono di creare un linguaggio comune cheacilita la comprensione e quindi anche il lavoro.La transizione dal modello 2D al 3D, ancora poco netta, avvenuta nella progettazione di

    Torrevaldaliga Nord. Luso di nuovi strumenti ha consentito, in particolare per la denizio-ne dei layout, per la progettazione delle tubazioni e per le sistemazioni dimpianto, tempi dilavoro molto pi rapidi che in passato.La costruzione di TVN, in questo caso da brown feld (ovvero, su impianto gi esistente), harichiesto sei anni e la sua progettazione si sviluppata dal 2004 al 2006 su doppio bina-rio: carta e modello tridimensionale. Questultimo, in particolare ha interessato le caldaiedando lopportunit di inserire nuove apparecchiature accanto a quelle gi esistenti. Lacomplessit dellimpianto e gli spazi a disposizione molto risicati, lo hanno reso particolar-mente adatto alla sperimentazione del 3D. Solo cos ci siamo potuti accertare che, metteretante macchine in uno spazio cos ridotto, osse attibile mantenendo la possibilit di ma-nutenzione e movimento di mezzi allinterno della centrale ci ha spiegato Monina.Ora chiaro: questo strumento consente a chi progetta di vedere subito che impatto avrlimpianto; a chi deve realizzarlo quali sono gli spazi a disposizione, le sequenze di realiz-

    zazione, il peso di quello che dovr sollevare o trasportare; inne, il collega che lavorerin centrale pu conoscere in anticipo quali sono gli spazi a disposizione per le attivit dimanutenzione.A questo proposito, merita una considerazione a parte la sicurezza, che va progettata asua volta. Il modello 3D aiuta, proprio perch permette di simulare emergenze, individua-re spazi e vie di uga.

    LA PUNTA TECNOLOGICALimpianto il cui completamento sta avvenendo con luso esclusivo del 3D e degli strumentipi innovativi che abbiamo oggi a disposizione Mochovce, in Slovacchia. La centrale almomento costituita da due unit (1&2), in esercizio dal 1998 e dal 2000 rispettivamente, masono in corso di completamento due ulteriori unit (3&4).Tutti coloro che partecipano al progetto (da Roma, Milano, Bratislava e Mochovce stessa)condividono un le aggiornato in tempo reale. il uturo insiste Monina aremo viag-giare sempre di pi i le, meno la carta. E nalmente anche i 3D scettici cominceranno adapprezzarne le potenzialit!.Chi ha gi avuto modo di apprezzarle certamente Federica Viscardi che lavora proprio a

    In alto una veduta della sala macchine dellacentrale di Mochovce, in Slovacchia.In basso la stessa sala nel modello 3D

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    Mochovce come progettista meccanico. Uno dei vantaggi pi interessanti sicuramente la possibilit di personalizzare il catalogo. Ovvero, memo-rizzare la scelta di alcune soluzioni per poi riutilizzarle in altri progetti.Questo signica un notevole risparmio di tempo e la possibilit di recupe-rare velocemente le esperienze che in passato sono state ruttuose.Cos giovane, Viscardi non teme il cantiere, anzi mi regala grandi soddi-sazioni, quando vedo qualcosa che ho progettato riconosco la mia idea, ericonosco un po me stessa.Per il progetto di Mochovce, circa duecento colleghi di entrambe le sedi

    sono contemporaneamente impegnati sia in Italia che negli altri Paesi. Unnumero che testimonia limportanza di questo progetto allinterno delperimetro internazionale del Gruppo.

    AL CENTRO DELLA SCENATutto appare proiettato verso il uturo: e il vecchio impiantista con la suaarte, il suo ingegno e la capacit di distillare nella sua opera trenta ma-gari quaranta anni di vita sugli impianti? Nessuno disposto a perderetutto ci assicura Francesco Carnier, responsabile Ingegneria, AdBSviluppo e Realizzazione Impianti perch a tutti chiara limportanzadi ottenere un impianto sintesi della storia e dellesperienza sia dei suoiprogettisti e ricercatori che dei suoi capi impianto, dei tecnici di manu-

    tenzione e degli operatori.Cos, la disputa tra il disegno e il mouse ci ricorda quella che inotograa ha coinvolto i nostalgici amanti della pellicola (e del biancoe nero) e i nati nellera dei pixel. I primi rimpiangono ancora oggi lapoesia del non sapere come sarebbe venuta la oto prima di vederlastampata e continuano a scattare in pellicola sperando di recuperarequalcosa l dove il colore svanisce. I otogra digitali, invece, non rispar-miano scatti, vanno avanti per errori, controllano sul display la oto chehanno appena atto per accertarsi che sia esattamente come la volevano,

    traseriscono i dati attraverso supporti che non richiedono tempi di atte-sa. Non stampano quasi pi le proprie otograe, le accumulano in harddisk che stipano in cassetti insieme ai vecchi album.Eppure la poesia delle cose, e su questo sono daccordo tutti i nostriinterlocutori, non risiede nei lunghi tempi di attesa, ma nello sguardocurioso, un po speciale, di colui che dar vita e anima al proprio lavoro.Nello sguardo, per dirla con le parole della otograa Margaret Bourke-White, di chi r iesce ad andare sempre un po pi in l, dove gli altritirerebbero dritto.

    Claudio Scialanca, coordinatore di progetto

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    Guarda il video Cera una volta linchiostro suhttp://blog.enelint.global/insieme/progettazione

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    Ridurre le stampe e favorire il riciclonegli uffici fondamentale per lambiente.Ma davvero un giorno faremo a menodi fogli, giornali e blocnotes?

    Stampiamocelo bene in mente: stampare meno a bene a tutti ein particolare al lambiente. Meno alberi abbattuti, meno riutida smaltire e meno anidride carbonica emessa in atmosera.Per raccogliere questa sda Enel lancia una campagna na-

    lizzata a ridurre lo spreco di carta negli uci. A questo proposito stata pubblicata una nuova Global Policy che denisce le regole per unutilizzo pi corretto delle stampanti.Lattenzione allambiente e alluso eciente delle risorse parte inte-grante della cultura di Enel ed necessario limpegno di ciascuno dinoi per raggiungere obiettivi di eccellenza in ogni ambito. Con questeparole il direttore Risorse Umane e Organizzazione, Massimo Ciof,ha commentato lo spirito della nuova Global Policy, ricordando ancheche, per essere buoni cittadini Enel, dobbiamo dare il nostro personalecontributo alla tutela dellambiente e alla riduzione degli sprechi.

    UN CAMBIO DI MENTALITLa nuovapolicy di Enel si inserisce in un discorso pi generale, ovveronella transizione in atto dalla carta al digitale. Senza dubbio i nuovistrumenti tecnologici sono pi ecienti di quelli tradizionali e perquanto possibile sarebbe importante incentivarne luso. Meglio manda-re una mail che un ax, meglio leggere un articolo sul monitor inveceche stamparlo, meglio proiettare un Power Point che stampare decinedi copie di una presentazione. Ma soprattutto ondamentale che nelcittadino Enel nasca la consapevolezza che usare la carta costoso perlambiente e per lazienda.Pi in generale, Enel segue da anni levoluzione dei media di comuni-cazione e ha creato una nuova generazione di strumenti digitali al ser-vizio delle sue persone e dei c lienti. Dai siti internet che rappresentanoi Paesi in cui opera (dallItalia alla Spagna, dalla Russia alle nazionidellAmerica Latina e del nord), per arrivare sino al blog corporateEnelsharing, la presenza della nostra azienda sui media digitali in

    rete ormai molto solida. Il Gruppo inatti consapevole che le nuovesoluzioni tecnologiche rappresentino uno strumento ondamentale peracilitare il rapporto con i clienti ma anche con tutti gli stakeholder,dalla comunit nanziaria al singolo cittadino che vuole inormazionisullattivit dellazienda e pi in generale sul mondo dellenergia.Grazie agli smartphone e ai tablet, internet ha ormai abbandonato lescrivanie ed ovunque. Ci ha dato una spinta ancora pi orte allosviluppo dei social network sui quali si pu commentare un evento,postare una oto o un video, segnalare un ristorante o un articolo digiornale. Anche sui social media lattivit di Enel molto renetica,grazie al la presenza su Facebook, Twitter, Flickr, YouTube, Pintereste Google+, Slideshare, Linkedin che permettono aiollower di essereinormati sugli eventi culturali e sportivi promossi dallazienda, suconcorsi e oerte, oltre che sugli appuntamenti della rete territorialedei Punto Enel.

    IL BOOM DIGITALEPer rendere il servizio sempre pi eciente, ma anche per avorire ilrisparmio di energia e di carta, Enel Energia ha lanciato una serie distrumenti per i clienti del mercato libero. Tra questi: BollettaWeb, pergestire online la propria ornitura di energia elettrica e gas; i servizidi notica Inoenergia, che permettono di ricevere gratuitamente ecostantemente inormazioni sulle orniture direttamente sul propriocellulare o sulla posta elettronica; il programma di loyalty EnelPre-mia, che consente la consultazione del catalogo dei premi in rete e dimonitorare la raccolta punti. E poi ancora la app per lautolettura delproprio contatore, Energia Tutto Compreso Green, che aiuta a scoprirela propria taglia di consumo energetico. Tra le applicazioni che guar-dano al mondo dellinnovazione e dei comportamenti eco-compatibiliricordiamo Enel Check O, per misurare e condividere il grado disostenibilit ambientale delle proprie abitudini, Enel Drive Econaviga-

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    Il mondo senza

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    tor, dedicato alla mobilit elettrica ed Enel Social Energy, che intendesensibilizzare lutente sulla necessit di ridurre le emissioni di CO2.Da non dimenticare, inne, Enel Mobile che permette di ricevere tuttele notizie dal mondo Enel sul teleonino, o la app per leggere sulliPadOxygen, la rivista trimestrale ideata per promuovere la diusione delpensiero e del dialogo scientico.Tutto questo impegno per dematerializzare le inormazioni e renderlepi accessibili non passa inosservato. Il report 2012 dellOsservatorioBrands & Social media realizzato da Digital PR e OssComm, il centrodi ricerca sui media dellUniversit Cattolica, giudica lattivit di Enella migliore tra quella delle uti lities dellenergia e la quarta in assoluto,dopo tre colossi delle telecomunicazioni.

    LULTIMA COPIA DEL NEW YORK TIMESNegli ultimi ventanni la cultura digitale ha acquisito sempre piimportanza nelle nostre vite, dentro e uori dal lucio. Non possiamopi vivere senza smartphone, iPad, computer e aremmo davvero aticaa riprendere in mano una macchina da scrivere per buttare gi undocumento.A questo punto la domanda dobbligo: quando sparir la carta dellenostre vite? Nel mondo dellinormazione, questo interrogativo statoarontato da Philip Meyer, studioso delleditoria americana, che si chiesto quando vedremo lultima copia sica del New York Times.Secondo i suoi calcoli il prestigioso quotidiano newyorkese sar inedicola sino al 2043. Poi la scena sar tutta per lonline.In eetti i numeri sembrano dare ragione a queste previsioni. A giudi-care da uno studio di AssoComunicazione, gli investitori sono sempremeno interessati ai media tradizionali e si entusiasmano per le tecnolo-gie digitali: nel 2012 i nuovi media in Italia hanno registrato un +12,7%di raccolta pubblicitaria, con ben il 15,1% degli investimenti totali. E,secondo unindagine realizzata da Lorien Consulting, il trend sarebbe

    destinato a crescere: nel 2013 il budget che gli editori dedicheranno alcartaceo dovrebbe passare dal 83% al 74% e gli investimenti destinati aitablet potrebbero salire dal 4,8% al 7,5%.Ma ci sono anche dati in controtendenza. In India (dove si vendono pigiornali che negli Stati Uniti), previsto da qui al 2014 un aumento del-le vendite di giornal i cartacei del 18%. Secondo la World Association oNewspapers and News Publishers nel 2010 la diusione dei giornali dicarta nellarea Asia e Pacico aumentata del 16% negli ultimi cinqueanni. E nello stesso periodo in America Latina le vendite sono cresciutedel 4,5%.Allora, orse, meglio aspettare prima di dare la carta per spacciata.Come avviene in tutte le trasormazioni tecnologiche, inatti, moltopi probabile che il suo ruolo venga ridenito. Del resto questo eno-meno si vericato tutte le volte che una nuova tecnologia si presen-tata sulla scena: nonostante tutte le previsioni, inatti, la televisionenon ha ucciso la radio, cos come la radio in precedenza non avevaeliminato i giornali. Anzi, queglizombie tecnologici (o tecnosauricome li ha deniti il giornalista Nicola Nosengo) sono ancora tutti vivie hanno imparato a convivere in pace. O quasi.Quello che certo che la comunicazione diventer sempre pi inte-grata e che i network lavoreranno alla creazione di combinazioni tra tv,radio, giornali e internet. Non sar quindi obbligatorio dover sceglieretra carta e digitale, ma pensare a nuove soluzioni in grado di soddi-sare tutte le esigenze. Per guardare in casa nostra un buon esempio ornito proprio da Enel Insieme che, oltre alla tradizionale versionecartacea, pu contare su unedizione online pensata in logica 2.0 cheavorisce il dialogo con i lettori. Non detto, allora, che i l boom deimedia digitali si realizzi a scapito di quelli tradizionali. Anzi, librida-zione di diversi canali potrebbe dare il via a una nuova, entusiasmante,era dellinormazione.

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    la carta

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    Orizzonti

    Siamo tutti, con orgoglio, cittadini del Gruppo Enel. E tutti dobbiamo chiederci: sto aggiun-gendo valore al Gruppo? Sto usando le risorse adeguate? Come posso arlo migliorare? Sonoqueste le parole che lad e direttore generale di Enel Fulvio Conti ha rivolto alla platea dellAu-ditorium di Endesa a Madrid durante lincontro dello scorso 17 luglio. Un evento dedicato

    espressamente al tema della One Company a cui hanno partecipato 500 persone dal vivo e ben 2.400in collegamento web sia dallEuropa che dallAmerica Latina. Migliorare lorganizzazione signica

    essere pi ecienti, are di pi con meno ha ribadito Conti. Per arrivarci necessario ridurre ilpeso delle procedure burocratiche interne e concentrarsi su ci che davvero crea valore per limpre-sa.I lavori della giornata sono stati aperti dal presidente di Endesa Francisco de Borja Prado Eulate cheha evidenziato come essere parte di un gruppo con 60 milioni di clienti in 40 Paesi e che pu contaresul lavoro integrato di 75mila persone ore moltissime opportunit e ci d una orza imbattibile. Ilnostro Gruppo vuole adare le posizioni di responsabilit ai migliori, quale che sia la loro nazionali-t, la loro azienda di origine, la loro attuale collocazione.Questi concetti sono stati ribaditi e approonditi dallamministratore delegato di Endesa AndreaBrentan, che ha paragonato il progetto One Company a un viaggio in cui lo spirito diniziativa,la creativit, la proattivit troveranno uno spazio ancora pi ampio e avorevole per maniestarsi econcretizzarsi. Un viaggio in cui le persone scopriranno nuovi punti di vista, nuovi modi di lavorare,cementando lungo il cammino i valori comuni del Gruppo.A are da bussola in questo percorso c il One Company Handbook, il punto di rierimento onda-mentale per il progetto che esplicita le linee della nuovagovernance illustrando il ruolo della Holdingunica e delle altre strutture organizzative, a partire dai nuovi Global Business Services.Il cammino gi ben avviato come ha atto notare Brentan ricordando la conclusione della ase 2 delprogetto, che per quasi un anno ha visto impegnate 120 persone, divise in dieci gruppi multinazio-nali, nellanalisi e nel ridisegno di 80 processi a livello di Holding. Un lavoro che prosegue con la pre-disposizione dei nuovi documenti organizzativi per i processi di Holding in corso di pubblicazione(vedi articolo a anco) e con lavvio della ase 3, ovvero il ridisegno dei processi a livello divisionale.I dettagli di questo percorso sono stati illustrati da Hctor Lpez Vilaseco, direttore generale Stra-tegia e Sviluppo di Endesa, e ulteriormente approonditi dalla successiva tavola rotonda, cui hannopartecipato Massimo Ciof, direttore Risorse Umane e Organizzazione di Enel,Jos Bogas, respon-sabile del Mercato iberico di Endesa, Ignacio Antoanzas, responsabile Endesa Latam eJos LuisPuche, direttore generale Risorse Umane e Organizzazione di Endesa.Lo spirito della giornata ben riassunto in due momenti dellintervento di Fulvio Conti: One Com-

    pany non mira a standardizzare le organizzazioni, n tantomeno a ridurre il numero di persone, bens

    a migliorarle per portarle al massimo delle loro capacit. Il nostro obiettivo passare dallessere bravi

    a essere i migliori. E ancora Accogliamo le opportunit oerte dal progetto One Company per cre-

    scere sia individualmente, come proessionisti, sia come Gruppo: lo vogliamo e lo possiamo are!

    Una giornata daOne Company

    A Madrid un incontroper riflettere sul progettoche sta trasformandolazienda e che vedr

    Endesa protagonista

    Fulvio Conti e Borja Prado durante levento

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    Orizzonti

    Il percorso verso la One Company continua secondo la tabel la dimarcia. Il nuovo modello organizzativo del Gruppo delineato ainizio ebbraio (Disposizione organizzativa 515) stato perezionatocon lemissione delle nuove strutture organizzative dei Global Sha-

    red Services e delle disposizioni organizzative di secondo livello delleunzioni di shaping e saeguarding di Holding.Per dare a Enel una voce unica in tutti i Paesi in cui opera, in via dinalizzazione la Global Communication Agency che aiuter a elevare eomogeneizzare gli standard nella realizzazione di eventi e campagne.Inoltre, per rispondere meglio alle esigenze delle Business Line, GlobalICT ha introdotto un nuovo modello operativo basato sulla gura delBusiness Relationship Manager come gura chiave nella relazione conHolding, Divisioni e Paesi e nella responsabilizzazione sulla realizzazio-ne dei progetti inormatici.Il Global Procurement, poi, ha suddiviso le competenze tra le Funzioniglobali, per la massimizzazione delle economie di acquisto delle catego-rie merceologiche globali, e le Unit territoriali, che sioccupano dellanalisi della domanda e delprocurementa livello locale.Il percorso verso la One Company prevede inoltrenuove soluzioni per snellire i processi decisionali eli-minando attivit non necessarie o duplicate, avorirelautonomia decisionale delle Divisioni preservan-do il ruolo di indirizzo strategico e controllo dellaHolding e inne promuovere la standardizzazionedelle modalit di lavoro allinterno del Gruppo. Ilnuovo processo di approvazione degli investimenti,ad esempio, ar leva sullintegrazione con i processidi pianicazione strategica e budget e piano indu-striale per evitare la ripetizione di analisi strategichepropedeutiche allapprovazione. La Funzione RisorseUmane delle Divisioni potr ora gestire con maggioreautonomia la propria organizzazione e i processi diselezione dei propri manager (la Holding resta com-petente per i livelli chiave) mentre la Funzione Rela-zioni Esterne ridurr notevolmente le approvazionipreventive richieste su base annuale dalla Holding intema di Comunicazione Interna e Ucio Stampa.I nuovi processi promuovono inoltre ladozione dimodelli di reporting unici per tutte le Divisioni e pertutti i Paesi del Gruppo. Risorse Umane, ad esempio,ha denito un unico ormato per la redazione deipiani di recruiting divisionali e per il saety monitoring.Aari Legali ha adottato invece un modello unico per

    la redazione delle note inormative sulle riunioni dei consigli di ammi-nistrazione di tutte le societ del Gruppo.

    LE PROSSIME TAPPEMa il lavoro della squadra One Company non nisce certo qui. Neiprossimi mesi, parte del team centrale continuer a lavorare al piano diimplementazione dei processi della Holding e delle strutture di GlobalShared Services. Le Divisioni saranno inne impegnate nel ridisegno deiloro processi.Saranno inoltre varati modelli organizzativi per le attivit di shaping esaeguarding e i secondi livelli dei Global Shared Servicescoerenti coni principi guida di One Company: vicinanza al business raorzando iPaesi, massimizzazione delle sinergie tra i servizi oerti a pi Divisionioperanti su medesimi Paesi, solo per citarne alcuni.Limplementazione dei nuovi modelli organizzativi e il ridisegno deiprocessi delle Divisioni e dei Servizi globali atteso entro dicembre 2012.

    VERSO IL TRAGUARDO

    Continua il percorso di ridefinizionedei nuovi modelli organizzativi

    e delle procedure di Gruppo

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    Per avere successo spesso una buona idea non basta. La strada che

    conduce allinnovazione, inatti, atta di inventiva, ma anche di

    conoscenze, pianifcazione, atica e metodo. Inoltre lesperienza

    dice che molte intuizioni restano tali se chi ha lilluminazione non

    ha particolari conoscenze ingegneristiche, gestionali o di marketing. Se

    vogliamo poi che unidea si accia strada allinterno di unorganizzazione,

    ondamentale che sia ocalizzata verso la soluzione di un problema concreto.

    Per acilitare lo sviluppo della cultura dellinnovazione in house, lo scorso

    aprile Endesa ha lanciato Eidos Market, un portale per raccogliere le idee dei

    colleghi, con lobiettivo di dare spazio al potenziale di tutti e trasormare le

    idee in realt. Le aree di interesse sono quattro: la sicurezza e la salute sul

    lavoro, lambiente, i clienti e leccellenza operativa.

    Liniziativa, testata con un progetto pilota di sei mesi in Endesa Chile, puntaa are scouting di idee dal basso, il cosiddetto crowdsourcing, con lobiettivo

    di ar acquisire valore alle nuove proposte. Non a caso il nome del progetto

    costituito dalla parola greca ei,~

    do,che Platone us per indicare i suoi pen-

    sieri, e market, ovvero mercato: il mercato delle idee. Il sistema basato sulla

    possibilit sia di commentare le pensate altrui, dando vita quindi a un di-

    battito da parte di sostenitori e scettici, sia di sostenere con un investimento

    virtuale gli spunti in cui si crede. Le idee che avranno il maggiore punteggio

    vengono poi sottoposte a una valutazione da parte di uno sponsor interno

    che decide se implementarle o meno.

    La ase della raccolta si chiusa a luglio ed stata un vero e proprio succes-

    so: 1.249 idee raccolte, di cui ben 249 approvate, con un tasso di partecipazio-

    ne molto alto (32.500 visite sul sito da utenti di sette diversi Paesi).

    CREATIVIT A 360O

    Le idee dei colleghi di Endesa che hanno ricevuto il maggior numero di

    voti mirano a risolvere problematiche del lavoro di tutti i giorni: come per

    esempio laumento della sicurezza degli apparati di telegestione, tramite

    delle apposite coperture, per abbassare il rischio elettrico e possibilit di

    rode, la realt virtuale aumentata applicata alle installazione della rete e

    luso di sorbenti organici per la pulizia di oli esausti. Tra quelle pi originali

    spicca quella di PabloReyes, un biologo marino di Endesa Chile, basata suuna tecnica usata da alcune balene per lalimentazione. Lidea di ormare

    una barriera fsica di bolle che dovrebbe prevenire lavvicinamento di pesci

    e crostacei alle prese dacqua degli impianti: proprio come anno le balene

    per circondare le loro prede.

    A vincere la palma di novello Leonardo Da Vinci, almeno dal punto di vista

    della quantit, stato Ramn Martn lvarez, 38 anni, da sette anni impie-gato nella Direzione Pianifcazione e qualit della rete della sede Endesa di

    Siviglia: Ramn,inatti,ha presentato la bellezza di 66 proposte, di cui ben63 sono passate alla ase successiva! Sono un testardo e quando mi piace

    qualcosa voglio arrivare fno in ondo. Se avessi avuto ancora qualche ora,

    avrei aggiunto due o tre idee interessanti scherza il collega, che laureato

    in Fisica e in Ingegneria Elettrica. La sua ingegnosit davvero senza limiti:

    le proposte spaziano dalla promozione del telelavoro alla climatizzazione

    degli edifci sino al trasporto collettivo per raggiungere il posto di lavoro.

    La ase 2, partita in agosto, punta ad attivare lo stesso processo sulle realt

    locali in modo da ottenere idee pi mirate alla necessit operative. Per esem-

    pio la societ di distribuzione in Per ha gi lanciato ai suoi dipendenti una

    serie di sfde incentrate sullaumento della domanda, limmagine e lefcien-

    za energetica.

    E in uturo un sistema simile a quello realizzato da Endesa sbarcher anche

    in Italia con lobiettivo di coinvolgere tutti nel processo di innovazione e di

    dare voce allenorme potenziale delle persone.

    Orizzonti

    PiccoliLeonardo

    di casanostra

    Si conclusa in Endesa la primafase del processo di raccolta diidee dei colleghi per dare impulsoallinnovazione in azienda

    Ramn Martn lvarez ha inviato ben 66 proposte

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    Mettere al servizio del Vaticano una tecnologia capace dirispettare e diondere il pensiero del Santo Padre inottica di sviluppo sostenibile. questa la convinzioneche ha portato Renault ed Enel a donare a Benedetto XVI

    rispettivamente due Kangoo elettrici realizzati ad hoc e le inrastrutturedi ricarica allinterno della Citt del Vaticano e della residenza estiva diCastel Gandolo. La consegna simbolica al Santo Padre avvenuta loscorso 5 settembre da parte del presidente del Gruppo Renault, CarlosGhosn, dallad di Enel, Fulvio Conti, e dal presidente Paolo AndreaColombo, nel corso di una visita presso la villa ponticia di CastelGandolo.Le vetture, realizzate sulla base del Kangoo Maxi Z.E., dotate di unmotore elettrico da 44 kW e di una batteria a ioni di litio che consenteunautonomia di 170km, sono state personal izzate per renderle idoneealle esigenze di mobilit del Pontece.Nella Citt del Vaticano e a Castel Gandolo Enel ha instal lato ottostazioni per la ricarica (sei box station e duepole station) sia delle vettu-re dedicate al trasporto del Santo Padre, sia dei veicoli in dotazione alCorpo della Gendarmeria Vaticana (che gi possiede due smart ED). Unastazione di ricarica davanti allAula Paolo VI sar messa a disposizioneanche di dipendenti e visitatori.In occasione della conerenza di presentazione del progetto Livio Gallo,direttore della Divisione Inrastrutture e Reti, ha spiegato che per Enel un onore mettere a disposizione del Papa la tecnologia per la mobilitelettrica, i cui vantaggi ambientali sono indiscutibili. Liniziativa nascedallo stretto rapporto di collaborazione tecnologica tra Enel e Renaultche ha portato alla realizzazione di servizi innovativi che permettono la

    comunicazione tra vetture e sistema di controllo da remoto delle inra-strutture di ricarica. Inoltre, le due aziende stanno lavorando alla realiz-zazione di una inrastruttura diricarica rapida a corrente alternata.

    IL FUTURO STA ARRIVANDOEntrando nel merito di presente e uturo della mobilit elettrica Galloha poi aermato che anch questa tecnologia possa avere successo ondamentale che i veicoli abbiano le stesse prestazioni di quelli conven-zionali e che la rete di ricarica sia diusa, semplice, sicura, perormantee rispettosa dellambiente.Su entrambi i ronti linnovazione sta acendo passi da gigante: le co-lonnine di ricarica progettate da Enel garantiscono elevati standard disicurezza e un servizio di ricarica basato sulla tecnologia del contatoreelettronico, che consente un costante scambio inormativo tra il cliente ela rete.Attualmente lazienda ha installato sul territorio italiano 800 inrastrut-ture di ricarica. Un numero, ha detto Gallo, che potrebbe raddoppiarenel 2013, a ronte di una crescente domanda di mobilit pulita in moltecitt, a partire da Roma.Per il prossimo uturo la sda si giocher su due assi: velocizzare i tempidi ricarica del veicolo (attualmente tra le tre e le sei ore) e realizzare unostandard europeo dellinrastruttura di ricarica. Sono ducioso haconcluso Gallo che ci possa avvenire a breve.

    La mobilit elettrica Enelal servizio del Pontefice

    Nella Citt del Vaticano e a Castel Gandolfosono state installate infrastrutture di ricaricaper la nuova Papa-mobile targata Renault

    Orizzonti

    Il Santo Padre accompagnato da Carlos Ghosn, Fulvio Contie Paolo Andrea Colombo

    15 Enel Insieme Settembre 2012

    Guarda il video sulle auto elettriche in Vaticano

    su http://blog.enelint.global/insieme/papamobile

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    Orizzonti

    Il quadro delleconomia in Italia non ancora conortante con queste parole lammi-nistratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti, anche nella sua vestedi vicepresidente di Confndustria con delega al Centro Studi, ha introdotto il suo

    intervento alla XXXIII edizione del Meeting di Rimini. Al dibattito dal titolo Lavoro e

    crescita, che si tenuto lo scorso 23 agosto, hanno preso parte il ministro del Lavoro e delle

    Politiche Sociali Elsa Fornero, e il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni.Vediamo una luce in ondo al tunnel, ma un tunnel molto lungo ha sintetizzato Conti.

    Anche per il 2013 il Centro Studi Confndustria prevede, inatti, un segno negativo per il Pil

    dellItalia. Il sistema industriale ribadisce Conti oltre al rallentamento delle esportazio-

    ni, sta subendo la caduta della domanda interna, poich tutti noi siamo impauriti dalla crisi

    e consumiamo meno. Di conseguenza si registra un calo degli investimenti che sono ad

    oggi il 60% in meno rispetto al 2008-2009.

    Per Conti il nostro un Paese lento, che sta invecchiando, soocato da uneccessiva burocra-

    zia. A questo continua si aggiunge un alto costo del lavoro dovuto alleccessivo carico

    fscale e previdenziale che dovrebbe essere ridotto al pi presto al fne di avorire lindustria

    e gli stessi lavoratori.

    Sulla stessa lunghezza donda lintervento del ministro Fornero: Siamo un Paese che ha

    bisogno di investimenti in capitale fsico, in innovazione, ma soprattutto in capitale umano.

    LAVORO E CRESCITAConti ha poi ricordato come Enel in Italia dia lavoro ogni anno a 38mila persone, e altrettan-

    te nellindotto, di cui moltissimi giovani. Allo scopo di integrare una ormazione scolastica

    spesso lontana dalle eettive esigenze del mondo del lavoro, nellultimo anno Enel ha

    erogato 3 milioni e 400mila ore di ormazione a livello di Gruppo. Il tema centrale per la-

    zienda come dimostrato dalla creazione di una university dedicata, attraverso la quale Enel

    ha investito 20,3 milioni di euro nel 2011. Inoltre, con il progetto Enel Lab ha continuato

    Conti stabiliamo dei percorsi attraverso cui diamo incentivi a quei ragazzi che hanno idee

    originali. Il nostro amministratore delegato ha poi esortato i giovani a scegliere percorsi

    di studio pi tecnici e a riscoprire il gusto per i mestieri. Un punto debole della recente

    riorma del lavoro, per molti versi apprezzabile ha sottolineato Conti non aver previsto,

    per esempio, la possibilit per un ingegnere di usuruire dei contratti di inserimento.

    Per il segretario generale della Cisl Bonanni, il tema chiave per ripartire proprio quello di

    garantire lavoro alle nuove generazioni. Senza occupazione ha aermato i nostri giova-

    ni non troveranno spazio, e senza di loro non ci pu essere nessuna crescita.

    ll ministro Fornero poi intervenuta per parlare di crescita sostenibile, nel rispetto dellam-

    biente, ma anche della distribuzione dei redditi, del contrasto alla povert e del sostegno

    alle amiglie. Secondo Conti il Governo dovrebbe procedere con determinazione alla sbu-

    rocratizzazione del sistema. Efcienza, seriet e trasparenza ha concluso sono i valori

    a cui si ispira questo governo e sono proprio quello di cui abbiamo bisogno e che il Paese

    merita.

    Sul web

    www.meetingrimini.org

    COSAMERITALITALIAIl futuro del nostro Paese

    nelle parole di Fulvio Conti altradizionale appuntamentodel Meeting di Rimini

    LA PRESENZA DI ENELIl Meeting per lamicizia ra i popoli di Rimini organizzato dal movimento cattolico di Comunio-ne e Liberazione per rifettere su temi culturali,religiosi, politici, artistici, attraverso una serie diincontri, dibattiti, mostre, eventi musicali, letterari,sportivi.Per esteggiare i suoi 50 anni, la nostra azienda haportato a Rimini Enel 5.0, un museo itinerante einterattivo che racconta la storia del Paese attraver-so levoluzione del Gruppo.Per loccasione stata inaugurata anche la stazionedi ricarica elettrica di Rimini Fiera che segna unanuova tappa nel Protocollo Enel-Regione EmiliaRomagna sulla mobilit a zero emissioni.Anche Egp Retail ha preso parte al Meeting conunarea drive test di biciclette a pedalata assistita:undici modelli a disposizione, uno per ogni stiledi vita!Inne, conermata anche questanno la presenzadel Villaggio Ragazzi, uno spazio ludico dedicatoai pi piccoli.

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    Orizzonti

    Nei lm e nei romanzi larrivo di una nave in porto sem-

    pre segnato dal schio di una sirena e da una densa sciadi umo nero. Ma al di l degli aspetti poetici gli scarichiprodotti dalle imbarcazioni costituiscono un vero e proprio

    problema per gli scali portuali: quando sono ormeggiate, inatti, pergarantire i servizi di bordo come lilluminazione o il riscaldamento, leimbarcazioni sono costrette a mantenere accesi i gruppi elettrogeni agasolio, piuttosto inquinanti. Per ovviare a questo problema da qualcheanno il Gruppo Enel impegnato nel progetto Porti verdi per ornireenergia elettrica pulita dal molo alle navi in sosta. In Italia Enel avevagi lanciato un progetto simile gi nel 2010, e adesso anche Endesa haraorzato liniziativa del Gruppo costruendo il suo primo porto verdealle Canarie, a Playa Blanca, insieme alla compagnia navale Fred Olsen.Il porto spagnolo rientra nel progetto Porti Verdi promosso da Enel persostenere lo sviluppo degli scali marittimi attraverso la riduzione delleemissioni inquinanti.

    PLAYA BLANCAIl progetto consiste nel dotare le navi di energia elettrica direttamentedal molo attraverso una presa triase, solitamente utilizzata per lillumi-nazione nei cantieri. Quando le imbarcazioni arrivano al porto non sonocos obbligate a tenere accesi i gruppi elettrogeni a gasolio per mantene-re attivi i servizi di bordo.Il vantaggio principale il benecio ambientale per tutta larea circo-stante il porto. Non solo, considerato laumento costante dei prezzi delcombustibile, il sistema consente anche una notevole riduzione dei costi.Per la sperimentazione nel porto di Playa Blanca, stata scelta la naveBocayna Express che realizza la traversata tra le isole di Lanzarote eFuerteventura, in grado di contenere 450 passeggeri e 60 automobili.Per permetterle di connettersi alla rete, allo scalo di Playa Blanca statasviluppata una piccola inrastruttura che consiste in una stazione ditrasormazione elettrica, un trasormatore, cavi elettrici sotterranei e unpunto di connessione. Grazie a questo sistema le emissioni di CO2 e dialtre particelle emesse (NOx e SOx) hanno gi atto registrare un calodel 30%; inoltre, poich la nave rimane collegata alla corrente solitamen-te durante le ore notturne, stato eliminato linquinamento acusticoprodotto dal sistema dei generatori della nave, per la gioia degli abitantidella zona residenziale limitroa.Il progetto Porto Verde prevede anche sistemi di mobilit elettrica,illuminazione intelligente e la costruzione di edici a elevata ecienzaenergetica nellarea attorno allo scalo canarino. E il progetto di PlayaBlanca non che linizio di uniniziativa di ampio respiro. Gi lannoscorso, Endesa ed Enel hanno rmato un accordo con il porto di Bar-cellona per lo studio e leventuale svi luppo di soluzioni per lecienzaenergetica nel porto del capoluogo della Catalogna.

    UN BASTIMENTO CARICODI... ENERGIA PULITA

    Endesa realizza il suo primo portoeco-sostenibile alle isole Canarie

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    Orizzonti

    Cosa pensano gli operai Enel dei processi produttivi edelle norme per la sicurezza? E quali esperienze hanno

    maturato le ditte appaltatrici in ambiti produttivi diversidallenergia? Parliamo di un patrimonio di conoscenze epotenziali suggerimenti che oggi possono essere condivisi, valutati eapplicati su larga scala grazie al progetto Ascolto Attivo: avviato nel2011 dallArea Generazione della Divisione GEM e giunto al terminedella ase sperimentale, oggi pronto per essere applicato a tutto ilparco impianti. Tutto iniziato un anno a ricorda Valter Moro, re-sponsabile dellUnit di Business di La Spezia quando i responsabilidelle UB e i junior manager dellArea Generazione sono stati chiamatia conrontarsi in un wordca, dibattito ranco e senza barriere gerar-chiche, in cui ognuno ha potuto esprimere le proprie idee e propostedi miglioramento. Le discussioni si sono sviluppate intorno a quattroaree tematiche: saety, scenari di mercato, rapporti centro-territorio,qualit ornitori. Sulla base di quanto emerso sono stati poi individuatitre progetti concreti e trasversali: Streamlining pianicazione approv-vigionamenti (semplicazione), Sharing Generazione/Energy Mana-gement (condivisione) e We make the saety (are sicurezza), e avviatialtrettanti gruppi di lavoro.Allinterno del progetto, Moro il coordinatore del gruppo di lavoroWe make the saety. Ci siamo posti lobiettivo di coinvolgere sempre dipi tutto il personale operativo, sia Enel che di imprese appaltatrici, nelmiglioramento della sicurezza, anche attraverso nuovi strumenti, orma-zione sempre pi ecace e apertura al conronto con lesterno.Grazie a quanto emerso nel wordcain ambito saety aggiunge

    abbiamo individuato insieme a Matteo Cimaglia (responsabile Saetye Ambiente di GEM, ndr) e agli altri colleghi, sette iniziative da speri-

    mentare in cinque Unit di Business con il coinvolgimento di oltre centopersone, specie il personale operativo di centrale e i capocantiere delleimprese esterne.

    LA SAFETY OPERATIVALe iniziative spaziano dalla sicurezza operativa no al miglioramentodel senso di appartenenza al luogo di lavoro. Tra le principali iniziative,Moro segnala anzitutto la riunione di inizio attivit che serve per are ilpunto sui comportamenti da tenere prima di mettersi al lavoro spiega.Dalle statistiche risulta inatti che la maggior parte degli inortuniavviene nelle prime tre ore di lavoro. Ci sembrato opportuno avorirelistituzione di un momento, anche se breve, di rifessione congiuntatra il capo e la sua squadra per evitare comportamenti errati ed elevarelattenzione.Particolare attenzione verr poi dedicata alla ormazione continuaMoro anche attraverso apposite visite presso altri stabilimenti indu-striali come premio per il personale operativo delle centrali, che avrcos la possibilit di osservare da vicino la saety operativa di altre realtallavanguardia nel settore.

    IL COINVOLGIMENTO DEI CONTRACTORUnaltra iniziativa interessante poi il sistema premiante per le impreseappaltatrici che segnalano i near miss, i mancati incidenti, uno strumentodi prevenzione molto ecace.

    Su un punteggio di 100, gi oggi allinterno del vendorrating, 30 punti sono assegnati in relazione alla saetyriassume il direttore della centrale di La Spezia. Alleimprese possono essere attribuiti ulteriori due o trepunti quando segnalano i near miss e dimostrano diaver intrapreso le azioni necessarie alla rimozione degliincidenti mancati.I contractor sono protagonisti anche nella riunione dichiusura delle ermate programmate con attivazionedel gruppo di Maggior Supporto. Un incontro alla pariorganizzato in un contesto aperto e stimolante, con lostesso metodo del wordca, durante il quale i capican-tiere delle ditte possono avanzare proposte di migliora-mento su tematiche di sicurezza e salute anche alla lucedellesperienza di ermata appena conclusa o sulla basedi esperienze maturate in altri ambiti produttivi.Dialogo e conronto costruttivo sono quindi gli elementichiave per il miglioramento continuo: Sarebbe un graveerrore non saper ascoltare i suggerimenti provenienti sia dalnostro interno che dallesterno, conclude Moro.

    Il progetto Ascolto Attivo prontoper essere applicato in tuttigli impianti della Divisione GEM

    Il dialogo che ci migliora

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    Sono passati pi di cento anni da quando a Larderello (in Tosca-na) si riusc ad accendere cinque lampadine grazie alla trasor-mazione in energia elettrica della orza del vapore estratto dalsottosuolo. La tecnologia geotermica pu dirsi quindi matura.

    Eppure la ricerca in questo settore non si erma come si pu vedereanche da quanto succede in casa Enel. Negli Stati Uniti, per esempio, lanostra azienda sta realizzando a Stillwater la prima centrale al mondo ingrado di coniugare una centrale geotermica a ciclo binario e un impian-to solare a concentrazione per migliorare lecienza e incrementare laquantit di energia generata. Questa tecnologia sperimentale potrebbecontribuire alla costruzione di impianti stand alone geotermici o solaripi economici e tecnologicamente attibili.Grazie allo Stillwater Solar-Geothermal Hybrid Project, Enel GreenPower North America (EGP-NA) ha vinto allinizio dello scorso mesedi agosto la seconda edizione del GEA Honors Awards nella categoriaTechnological Advancement. Il riconoscimento, promosso dal lAsso-ciazione geotermica statunitense (GEA), premia le aziende e le personeche nel corso dellanno si sono maggiormente distinte nel settore dellatecnologia avanzata per lenergia, promuovendo lo sviluppo economicoo la tutela dellambiente.La centrale di Stillwater due volte innovativa. Anzitutto per lappli-cazione della cosiddetta tecnologia a ciclo binario. Si tratta di unasoluzione, sviluppata dalla Ricerca Enel grazie alle esclusive competen-ze di Enel Green Power nella coltivazione del campo geotermico, chepermette di sruttare anche i fuidi sotterranei a media e bassa entalpia,dotati cio di un calore di per s non suciente a produrre elettricit alivelli industriali e a costi e prezzi competitivi.Limpianto poi divenuto ancora pi innovativo e unico al mondo grazie allassociazione di un impianto solare otovoltaico, che nei mesiscorsi stato potenziato di 2 MW ed adesso capace di 26 MW, che som-mati ai 33 MW geotermici portano la capacit della centrale a 59 MWcomplessivi e la mettono in grado di soddisare appieno il abbisogno

    delle 16mila amiglie cl ienti di NV Energy, lazienda locale che acquistain blocco lenergia prodotta dallimpianto, con un abbattimento delleemissioni di CO2 di circa 30mila tonnellate allanno.

    IL FLUIDO SUPERCRITICOMa linnovazione non si erma qui. Presso lArea Sperimentale di Livor-no, la Ricerca Enel ha avviato un impianto innovativo che consentir diprodurre energia elettrica da onti geotermiche anche a basse tempe-rature (130-170C). Limpianto in grado di produrre energia con unaecienza mediamente pi alta (+10-15%) rispetto alle tecnologie oggicommercialmente disponibili avvicinandosi ai valori di ecienza di im-pianti geotermici convenzionali ad alta temperatura come, ad esempio,quelli in esercizio in Toscana, nellarea di Larderello.Il prototipo, in grado di generare una potenza elettrica di 500 kWe,utilizza un ciclo a fuido organico (Organic Rankine Cycle, ORC) di tiposupercritico ed stato progettato e realizzato nellambito di una colla-borazione tra la Ricerca di Enel, Politecnico di Milano e Turboden, unasociet italiana leader nel campo dei motori ORC, recentemente acquisi-ta dalla multinazionale americana Pratt & Whitney.Le attivit sperimentali in corso a Livorno consentiranno di validare icriteri di progettazione e le perormance termodinamiche dellimpian-to e serviranno a qualicare la tecnologia per il uturo sviluppo delbusiness geotermico nel campo delle sorgenti a bassa e media entalpia.Limpianto di Livorno rappresenta uno dei primi esempi di applicazionedi cicli ORC supercritici in campo geotermico al mondo e pone Enel trale aziende leader nella guida dello sviluppo di nuove tecnologie per losruttamento eciente delle onti rinnovabili.

    Sguardo sullinnovazione delletecnologie Enel per lo sfruttamento

    dellenergia geotermica

    Matura a chi?

    Nella foto: limpianto di Stillwater in Nevada

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    IMPARAREDIVERTENDOSIP

    iedi nudi sul pavimento, mani che spostano laria, risate, corsesui prati, sembra quasi di vederli e di sentirli quei ragazzi. Par-liamo dei vincitori di We are Energy 2012, il concorso dedicatoai gli dei colleghi che vivono nei Paesi in cui Enel presente.

    118 ragazzi e ragazze di 13 Paesi che hanno vissuto due settimane in unastorica tenuta in Umbria, accomunati dalla voglia di imparare diverten-dosi. Dal 14 al 28 luglio i nostri gli hanno cos avuto modo di esprimer-si liberamente in tantissime iniziative ludico-didattiche pensate per loro:dal laboratorio di giornalismo e di teatro alle lezioni di inglese, dalleattivit artistiche e naturalistiche ai giochi di team building. Mi piaciu-to tantissimo ci racconta Pilar abbiamo imparato a recitare, ma statoutile anche per capire come comportarci nella vita. stato cos bello chemolti di loro avrebbero voluto non inisse e hanno deciso di continuare arecitare, a scattare otograie, a disegnare, anche una volta tornati a casa.

    ....CON ENERGIASe dovessimo descrivere questa esperienza con una sola parola dico-no i ragazzi pensiamo che imparare sarebbe quella giusta. E a giu-dicare dallentusiasmo con cui hanno vissuto questi momenti, ci hannomesso davvero tutta lenergia che avevano in corpo.In vista della celebrazione dei 50 anni di Enel, hanno esplorato in modoattivo e coinvolgente i valori universali condivisi dallazienda lavorandoin squadre a seconda della lingua e dalla ascia det (8-12 e 13-17 anni),ma anche in base alle loro attitudini. In questo modo ciascuno ha potutodare libero sogo alla propria passione!I giovani aspiranti attori hanno imparato a gestire il proprio corpo, lavoce, le emozioni; i giornalisti a prepararsi per unintervista; anche i pipiccoli hanno sperimentato il video, raccogliendo istantanee e sensazioni.Limpegno di tutti stato premiato con una esta di ne campus, il 27luglio. Gli attori in erba, guidati dalla compagnia Quelli di Grock,

    hanno messo in piedi uno spettacolo sulla storia di Enel. Mentre i ragaz-zi con unindole pi giornalistica hanno preparato un TG multilinguain cui sono stati proiettati tutti i contributi video realizzati, come adesempio il reportage dedicato alla centrale di Pietratta (PG).Nel corso delle due settimane, inoltre, tutti hanno avuto modo di visita-re Roma, ma anche Gubbio e il museo della scienza del Bal. Sono statiorganizzati tornei sportivi e in serata eventi in musica, cinema e giochiallaria aperta.Non immaginavo che osse cos bello ha detto una bambina mimancheranno i miei amici di stanza, tutta questa natura. Cos, con unvelo di nostalgia e la consapevolezza daver vissuto unesperienza unica,i nostri ragazzi sono ormai tornati nelle loro case. Come tutte le cosebelle, anche questa esperienza si conclusa lasciando sensazioni indi-menticabili. Un successo, quello di We are Energy, che corre gi verso laprossima edizione.

    Il concorso in cifreCirca 4.000 progetti presentati118 vincitori da 13 Paesi

    Oltre 2.000 iscritti alla community webCirca 40mila le pagine visitate da gennaioOltre 800 seguaci su acebook

    I vincitori di We are Energy 2012al campus internazionale tra corsidi giornalismo e di teatro

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    Come dice Spider-Man, che tra laltro nel 2012 compie 50 anniesattamente come Enel, da un grande potere derivanograndi responsabilit. Proprio alla responsabilit dimpre-sa stato dedicato il workshop svoltosi a Roma lo scorso

    24 luglio, organizzato da Enel e Global Reporting Initiative (GRI), conlobiettivo di determinare e condividere la nuove linee guida della rendi-contazione per la sostenibilit aziendale.Il GRI una rete multi-stakeholder, di cui anno parte migliaia di espertinel mondo, per contribuire alla denizione delle procedure di rendicon-tazione della sostenibilit e alla loro diusione. In particolare, le lineeguida GRI orono una panoramica di dettaglio sulla responsabilitsociale delle imprese a tutti gli stakeholder e richiedono di aderire ai pielevati criteri di trasparenza e completezza dellinormazione.Nellambito di un processo di consultazione trasversale, in corso damesi, il GRI sta organizzando decine di seminari in tutto il mondo, conlobiettivo di includere, nel processo decisionale, gli input provenienti dadiversi stakeholder. Per gli addetti ai lavori, si tratta di occasioni prezio-se di trasparenza e partecipazione, organizzate in collaborazione con lerealt internazionali pi dinamiche che collaborano con il GRI.Il workshop italiano stata loccasione per discutere del G4, la nuovagenerazione di linee guida per la rendicontazione della sostenibilit. Inparticolare, sono stati analizzati i risultati prodotti dallultimo exposuredrat, basato sul contributo ricevuto dal GRI durante il primopubliccomment period di ne 2011. Ai lavori ha partecipato il mondo delleaziende (tra gli altri, Fiat, Eni, Telecom, Generali, Terna, Acea, Erg, Auto-

    grill), dei servizi (per esempio, PricewaterhouseCoopers, Deloitte, Ernst& Young, KPMG) e delle associazioni come Abi e Sodal itas.Facendo parte del secondo public comment period, il workshop haoerto inoltre agli stakeholder presenti la possibilit di discutere le sol-lecitazioni ricevute dalla Technical advisory commitee, condividendonei cambiamenti proposti e aumentando la conoscenza e la diusione delGRI.Secondo Asthildur Hjaltadottir, vicedirettore Guidance, Support &Innovation del GRI che ha coordinato i lavori, il workshop rappresentaunulteriore tappa in vista dellappuntamento ad Amsterdam di maggio2013 quando, nellambito della Global conerence on sustainabil ity andtransparency, il GRI presenter ucialmente il nuovorameworkG4.LItalia occupa un ruolo di primo piano nella scenario globale dellasostenibilit aggiunge Marina Migliorato, responsabile CSR di Enel grazie anche al contributo di Enel, che adotta le linee guida del GRIdal 2006, ed stata da alloraparte proattiva nel processo di ideazione,discussione e approvazione di questi indicatori di settore, al ne direndere la comunicazione aziendale, anche per gli anni a venire, semprepi trasparente e corretta.In tale ottica, dallo scorso anno, Enel a parte del gruppo di societche supportano il GRI nella denizione della prossima generazione dilinee-guida G4. Insieme a Enel, ne anno parte Alcoa, General Electric,Goldman Sachs, Natura e Shell. I l GRI pu inoltre contare sullexpertisedi Deloitte, Ernst & Young, KPMG e PwC, anchesse membri del Consor-zio per il G4.Limpegno della nostra azienda riconosciuto anche dal recente rap-porto stilato daTransparency International, che ha posto Enel al primoposto tra le utility mondiali per la trasparenza nella gestione e nelreporting.

    Sostenibilit

    Grandi poteri,grandi responsailitEnel e Global Reporting Initiative(GRI) organizzano un workshop percondividere la nuove linee guida dellarendicontazione per la sostenibilit

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    Il senso di responsabilit di un manager e la sua vicinanza agliuomini con cui collabora sono un presupposto ondamentale permigliorare la qualit del lavoro. In qualit di leader possiamo inci-dere proondamente sulla cultura della sicurezza. Agendo in prima

    persona con impegno e passione, siamo veri protagonisti del progettoOne Saety. Dobbiamo trasmettere ai nostri colleghi e agli appaltatori lanostra visione, i valori, limpegno e la leadership nella sicurezza. unaresponsabilit che non possiamo delegare ad altri.Ad aermarlo stato lad e dg Fulvio Conti, aprendo lo scorso 11 luglioallAuditorium di Roma i l kick-o meeting per i l lancio della secondaArea del progetto One Saety dedicata alla leadership.Conti ha sottolineato il compito cruciale di leader per la saety chespetta ai manager: Non possiamo dimenticare che ogni giorno i nostricolleghi si rivolgono a noi e in qualsiasi circostanza dobbiamo esserepronti a dare lesempio.

    ONE SAFETYLincontro, organizzato a cura di Saety Holding e Comunicazione Inter-na, ha visto la partecipazione di circa 50 colleghi (tra cui i 35 executivevice president del Gruppo Enel, i saety manager delle Divisioni e losta dellad), e costituisce lavvio di un progetto ormativo sulla leader-

    ship dedicato a circa mille manager partito a settembre. Il coinvolgi-mento di tutto il top management testimonia quanto sia orte e univocolimpegno dellazienda nel campo della salute e sicurezza sul lavoro e ilsostegno al progetto One Saety. Come ha sottolineato Massimo Ciof,direttore Risorse Umane e Organizzazione, dobbiamo promuovere unvero e proprio cambiamento culturale che pu avere inizio solo con ilorte impegno dei vertici aziendali e con il coinvolgimento di tutti i livel-li dellorganizzazione. Ci siamo dotati delle procedure e dei documentinecessari per tutelare la salute e la sicurezza in azienda, ora dobbiamoare uno sorzo supplementare per diminuire la dierenza esistente trail pensare saety e lagire saety in tutte le realt in cui operiamo.Durante levento Alda Paola Baldi, responsabile Health and SaetyHolding, ha illustrato il progetto One Saety e le due aree di cui sicompone, una dedicata alla leadership per la sicurezza e una ai com-portamenti, dando un aggiornamento sullo stato di avanzamento delprogetto sui comportamenti nelle Divisioni e descrivendo obiettivi ecaratteristiche del programma di ormazione sulla leadership. Ci aspet-tiamo di ottenere un orte impegno da parte del management sul temadella sicurezza e la grande partecipazione degli executive vice presidentdel Gruppo al workshop dell11 luglio, lo ha testimoniato. Il mandato

    scaturito da questi tavoli di lavoro rappresentaun orte segnale per tutto il management e linteraorganizzazione ha sottolineato Alda Paola Baldi avalle del kick o.Un lungo e articolato workshop stato guidato daDavid Trickey, consulente internazionale con unaorte specializzazione nellIntercultural Manage-ment e nella Global Leadership, che ha orientato illavoro di gruppo degli executive vice president emoderando il successivo dibattito.In questa occasione stato presentato il lm TheHeart o the Matter, realizzato dalla Direzione Re-lazioni esterne con la collaborazione della SaetyHolding e delle Funzioni Saety divisionali. Il lmracconta in modo molto realistico un caso di inor-tunio, non accaduto realmente, ma strettamenteattinente alla realt del Gruppo. Lobiettivo evi-denziare ruoli, comportamenti e procedure chiavenei processi decisionali, sottolineando le respon-sabilit che ciascuno gioca nella sicurezza. Il lmverr utilizzato come supporto durante il percorso

    ormativo pensato per tutti i manager del Gruppo,che avr una sessione interamente dedicata ai temidella saety per raorzare la consapevolezza delruolo di leader della sicurezza.

    DAL PENSIERO ALLAZIONE

    Il coinvolgimento dei manager essenziale per cambiare la culturadella sicurezza in azienda

    Sicurezza

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    Debutto in societAllinizio degli anni Novanta

    nuovi attori si aacciarono sul

    mercato elettrico. Per rispon-

    dere a questo cambiamento di

    scenario il Consiglio di ammi-

    nistrazione dellEnel var un

    programma di r ipotenziamento

    di alcune centrali termoelettriche

    esistenti e di costruzione di nuovi

    impianti poli-combustibili e a

    ciclo combinato, per una potenza

    complessiva di circa 5.040 MW.

    Nel luglio 1990 il decreto del ministro dellAmbiente defn le lineeguida per il contenimento delle emissioni di sostanze inquinanti da

    tutti gli impianti industriali esistenti fssando anche i valori limite di

    emissione. In questo modo la legislazione ambientale italiana si port

    allavanguardia in Europa. Nello stesso anno, nellarea di Castelnuo-

    vo Val di Cecina (Pisa), Enel inaugur la prima applicazione mon-

    diale in campo geotermico della tecnologia di perorazione deviata

    orizzontale: con questa tecnica, in precedenza util izzata solo nelle

    perorazioni petroliere, venne costruito un tratto orizzontale di c irca

    400 metri posizionato nel primo serbatoio del campo di Larderello

    alla proondit di 800 metri.

    Nel mese di aprile del 1991, Enel sottoscrisse con il Ministero dellIn-

    dustria il contratto di programma per il quinquennio 1991-1995; tra i

    vari impegni dellEnte ci urono il risparmio energetico, lo sviluppo

    delle onti nazionali, la salvaguardia ambientale, la qualit del servi-

    zio, la riduzione dei tempi di allacciamento e lefcienza operativa.

    La pi importante novit, per, arriv l8 agosto del 1992 con la legge

    che r ivoluzionava lassetto giuridico-istituzionale del settore elett ri-

    co nazionale. Dopo quasi trentanni, a seguito di un lungo dibattito,

    lEnte nazionale per lenergia elettrica diventava Societ per Azioni,

    primo passo verso la privatizzazione. Lo stesso decreto attribuiva

    alla nuova Societ a titolo di concessione, le attivit che prima erano

    riservate allEnte per legge.

    Nella prima relazione del cda dellEnel Societ per Azioni allAssem-

    blea sullesercizio 1992 si evidenzi che la nostra azienda, essendo

    sempre stata condotta con criteri industriali, mirati allefcienza tec-

    nica ed economica, era in grado di rispondere alle nuove esigenze e

    agli obiettivi perseguiti dal Governo. In e etti, dal 1963, primo anno

    di attivit dellEnel, al 1992, gli utenti serviti per dipendente passaro-

    no da 192 a 258 e lenergia elettrica venduta, sempre per dipendente,

    pi che triplic, passando da 600mila kWh a 1.840mila kWh. Nello

    stesso periodo il consumo specifco delle centrali termoelettriche si

    ridusse da 2.624 a 2.301 kcal per kWh, mentre le perdite sulla rete di

    trasmissione e distribuzione, grazie allo sviluppo della rete a 380

    kV e al radicale potenziamento delle reti di distribuzione, passaro-

    no dall11,1% della domanda al 6,9%, valore tra i pi bassi nei Paesi

    industrializzati. Questi e gli altri miglioramenti tecnici, gestionali e

    organizzativi realizzati dallEnel, unitamente alle economie di scala

    consentite dalle dimensioni dellEnte, si tradussero in un minor costo

    del kWh in termini reali che, dal 1963 al 1992, si ridotto di circa il

    39%, nonostante nello stesso periodo il costo dei combustibili osse

    aumentato di oltre il 50%.

    Nel mese di agosto del 1993 e successivamente nel novembre dello

    stesso anno, il ministro del Tesoro design la banca inglese Kleinwort

    & Benson come consulente, af-

    dandole il compito di procedere

    alla valutazione dellEnel e di

    avviare e coordinare le procedure

    per il collocamento delle azioni

    della Societ sui mercati naziona-

    li e internazionali.

    Nel 1995, dopo un iter partico-

    larmente laborioso con quattro

    passaggi parlamentari, la Ca-

    mera approv la legge istitutiva

    delle Autorit di regolazione

    dei servizi di pubblica utilit. Fu un provvedimento di particolareimportanza, sia perch defniva in modo organico le norme per le

    regolamentazione del servizio elettrico, sia perch propedeutico alla

    privatizzazione dellEnel con la collocazione delle azioni sul mercato.

    La trasormazione in SpA era cos partita.

    CINqUANTASpeciale

    Conto alla rovesciaSpace oddity (Stranezze spaziali) una memorabile canzone diDavid Bowie che descrive in modo suggestivo le emozioni di

    unavventura spaziale. Fatte le dovute proporzioni il viaggio

    potrebbe richiamare quello che trasform Enel da ente pubblico

    in Spa. Un viaggio che rischi di cambiare, insieme allassetto

    societario, anche lo spirito che aveva animato la nascita dellEn-

    te elettrico. Ma non ci furono sbandamenti e la nuova societ,

    forte della sua storia e dei suoi principi si prepar ad affrontare

    il turbolento spazio dei mercati, con la stessa serenit del mag-

    giore Tom.

    Torre di Controllo a Maggiore Tomcomincia il conto alla rovescia,accendi i motori,

    controlla laccensionee che Dio ti assista.Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque,quattro, tre, due, uno, PartenzaQuesta la Torre di Controlloa Maggiore Tom,Ce lhai proprio fattaE i giornali vogliono sapere che marca di camicia porti arrivato il momento di lasciare la capsula se te la senti.Qui Maggiore Tom a Torre di Controllo,Sto uscendo dalla portaE sto galleggiando nello spazioin un modo molto stranoE le stelle hanno un aspetto molto diverso, oggi.Malgrado sia lontanopi di centomila miglia. Mi sento molto tranquillo,E penso che la mia astronave sappia dove andare

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    La prima questione che si pose al momentodella costituzione del Media Lab, uno dei pi

    prestigiosi laboratori del mondo che lavoranoal miglioramento del uturo, u quella deglispazi in cui condurre le ricerche. La scelta cad-de su un nuovo edicio posto accanto allesi-stente Wiesner Building, la strana costruzionedel MIT a blocchi deormati e colorati dove uindividuato uno spazio chiamato Cubo.Si trattava di un ambiente realizzato metten-do al primo posto luomo e il contatto con lanatura. Il laboratori urono posti, invece che alcentro, sul perimetro delledicio con grandinestre apribili aacciate sui giardini del cam-pus che consentivano lingresso di molta luce

    naturale e aria, mentre comode sedute e salottisparsi un po dovunque avorivano la socialit.ll Cubo divenuto un tratto distintivo delprestigioso istituto di Boston e mantieneancora oggi tutte le sue promesse dimostrando ogni giorno i beneciche si possono ottenere con questo tipo di spazio stile atelier trans-disciplinare.Non si tratta di unesperienza isolata ma di un modo nuovo dilavorare che va diondendosi anche nellindustria, come dimostraquello che sta accadendo nello stabilimento-laboratorio della SaintGobain, a Marlboro nel Massachusetts. Qui una delle pi grandimultinazionali del mondo, leader nella produzione del vetro e dimateriali ceramici speciali, sta conducendo un esperimento organiz-zativo di grande interesse. Tutte le pareti dei vecchi uci sono stateabbattute per creare tre enormi open space; nella mensa si distribu-

    iscono i pasti sotto orma di cestini, conezionati sulla base delleordinazioni del personale atte via web, che vengono consumatisu tavoli da pranzo distribuiti ai vari piani. Il tutto per consentirealle persone di aggregarsi e di decidere quando e con chi mangiaresenza orari prestabiliti e vincoli. Ma le novit non niscono qui:tutti gruppi di lavoro e di progetto sono sempre multi disciplinari e,quando possibile, multietnici. A Marlboro non raro trovare anchein un piccolo team i rappresentanti di tutti e cinque i continenti.Il progetto della Saint Gobain non nasce da una spinta ideale bensdalla convinzione che la diversit, non solo di saperi, ma anche diculture e di vissuti sia un attore ondamentale per stimolare linno-vazione e aumentare il valore delle imprese.

    Ormai ampiamente riconosciuto che lanalisi del valore di unorga-nizzazione non pu limitarsi agli aspetti economico-nanziari e che lacapacit di competere sui mercati non rieribile ai soli asset sici. Laperormance di unorganizzazione e il vantaggio competitivo sono inat-ti sempre pi legati alle sue risorse intangibili, ossia a quei beni immate-riali in cui si maniestano la conoscenza e il sapere proessionale.

    Tra i valori intangibili di unazienda, il capitale umano tra pi impor-tanti e tra i pi dicili da misurare. Inatti non si tratta solo di contarele teste e il livello di istruzione o di competenza del personale, ma divalutare lunit di intenti del gruppo sociale aziendale, la condivisionedella visione e della missione, i codici non espressi di comportamentoche aondano le radici nella storia aziendale e ne determinano il prologenetico.Nel caso di Enel, per costituire il capitale umano lazienda ha potutocontare su un importante pilastro della sua organizzazione: i seleziona-toriche scelgono le persone pi adatte per lazienda.Anche questo processo con il tempo ha subito proonde trasormazionie ancora ne subir. Allepoca dellEnte elettrico erano i concorsi pubbli-ci nazionali svolti con regole erree, lo strumento con cui si procedeva

    allassunzione di giovani neolaureati ed erano centinaia e talvolta mi-gliaia le persone che partecipavano alle selezioni. Le prove scritte (tutterigorosamente cartacee) venivano svolte attando interi edici scolasticied eseguite sotto lo sguardo attento di infessibili sorveglianti. Per coloro

    che superavano questo primo ostacolo, rimaneva il rito degli orali, dovei nostri colleghi del personale, tra psicologi, sindacalisti e tecnici di variolivello, aticavano non poco a scegliere le persone pi adatte e meritevoli.Oggi in Enel sono impiegati altri e pi sosticati metodi per svolgerequesto delicatissimo compito. Come in molti altri settori, anche nelnostro campo larrivo di internet ha cambiato tutte le carte in tavola ci

    racconta Paola Feliziani, Senior Selezione. La selezione dei candidati,che un tempo richiedeva lunghi mesi di lavoro dalluscita del bando diconcorso, oggi avviene normalmente in un mese. I giovani neolaureatiin cerca di unoccupazione, inatti, possono servirsi di un sistema inte-ramente inormatizzato: inviano online le proprie candidature e se in-seriti in un processo di selezione vengono coinvolti in una prima asedipre-screening, sempre online, nalizzata a valutare alcune capacit diragionamento e il livello di conoscenza della lingua inglese. Chi superailpre-screening, viene invitato alle asi di valutazione attitudinale etecnica previste negli step successivi. Con una pre-selezione cos mirataabbiamo pi probabilit di trovare, in tempi brevi, la persona dal prolopi adatto e in linea con i valori a cui Enel si ispira aggiunge Feliziani.Il selezionatore quindi segue interamente tutto il processo no allultimo

    step,