Enel Insieme 2011 Nr. 09

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    Uno SGUARDo nUoVoCresce la sesl ameale de cad.E le aede fa la lr pare

    MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL NOVEMBRE 2011 // NUMERO 9

    8

    oRizzontiRenzo Piano disegna

    la nuova pala eolica Egp

    17

    zooMReportage Russia:

    Reftinsskaya rinasce

    6

    intERViStAConti: la crisi globale non

    cambia la nostra strategia

    10

    inSERto150 anni elettrizzanti

    nona puntata

    28

    non FoRtUnAi u l md Eel la Semaa ieraale della Scurea 2011.Mglaa d eve per prmuvere la culura della prevee

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    03 EDitoRiALE

    04 bREVi Enel360op4

    06 zooM Come un vestito su misurap6

    10 oRizzonti Cambia il contesto economico ma non la strategiap10// Niente panico. Gliinvestitori sanno distinguere le aziende sanep12 // Cresciamo per es sere numeriunop14 // La crisi vista dalle famigliep16 // Vento dautorep17 // La giusta

    misurap18 //Lenergia ce abbiamo in comunep20 //Il rilancio passa per le SmartGridsp21 // Partner, alleati preziosip22 // Quando lenergia fa spettacolop23//Piacere, Claudiu!p24

    25 inSERto SPECiALE Centocinquantanni elettrizzantip23

    29 EnEL CUoRE Per la mente con il cuorep29

    30 SiCUREzzA Non questione di fortunap30// Mangiare bene per lavorare benep31

    32 PRiSMA La scienza in festap32

    33 intERCULtURA Scelti per voi p33

    34 GEntE EnEL Leggero come il vento// Alla scoperta della Roma nascosta

    35 CAnALE APERto

    IN QUESTO NUMERO

    Eel iseme Mensile del Gruppo Enel // Anno 9, numero 9

    A cura della Direzione Relazioni Esterne Enel

    Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

    Drere respsale Gianluca Comin

    Edre Enel spa , Viale Regina Margerita 137, 00198 Roma

    Realae edrale Brand Portal // .brandportal.it

    Ar drec & Desg Neton21 Roma // .neton21.it

    tpgrafa System Grapic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma

    Per caare la redae Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

    Viale Regina Margerita 125, 00198 Roma

    oppure vare ua mal [email protected]

    Eel iseme ache csulale le sul prale irae Eel

    Sampa su cara eclgca Fedrg Syml Freelfe cerfcaa FSC

    numer chus redae l 24/11/2011

    La CO2equivalenteassociata a questonumero verrneutralizzata

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    Editoriale

    il contatore elettronico ha compiuto dieci anni. Oltre a argli gli au-guri mi piacerebbe ringraziarlo per almeno due motivi: in primisperch ci sta permettendo di vedere in anticipo quelle che sarannole reti del uturo, ma anche per quanto ci ha consentito di capire

    nora delluniverso dei consumi elettrici. Con molto orgoglio ricordoche siamo stati noi di Enel a implementare per primi questa tecnologia(36 milioni di contatori installati nora in Italia e altri 13 milioni inSpagna). Questa lungimiranza ci ha portato grandi beneci, rispetto aicosti operativi, alla qualit commerciale e alle potenzialit tecnologichepresenti nel sistema di gestione che abbiamo sviluppato e atto crescere.Tutto ci rende oggi il sistema elettrico italiano un punto di rierimentoa livello europeo e mondiale.Insieme al telecontrollo, proprio il contatore a costituire il ondamentodelle Smart Grids, le reti del uturo attorno alle quali si gioca la partitadello sviluppo inrastrutturale ed economico del Continente. Lo coner-ma la road map per la loro implementazione denita dalla CommissioneEuropea.Certo, siamo consapevoli che la strada da percorrere ancora lunga.Occorre modicare inrastrutture di grandissime dimensioni e vecchimodelli di unzionamento e sono necessari ricerca e investimenti.Ma noi di Enel siamo pronti alle sde. E sappiamo bene, inatti, che leSmart Grids rappresentano una opportunit senza precedenti di caratte-re strategico, tecnologico, economico, regolatorio e sociale.Che per la nostra azienda sia strategico investire in questo settoreappare chiaro dalla decisione di ondare, insieme ad altri dieci grandidistributori elettrici europei, lEDSO or Smart Grids, unassociazionesenza scopo di lucro nata con lintento di gestire i progetti pilota euro-pei sulle reti intelligenti. Lassociazione studia e analizza i risultati chederivano dallapplicazione concreta delle soluzioni tecnologiche piinnovative sulla rete. Enel a parte anche dellAdvisory Council dellaTechnology Platorm Smart Grids, una piattaorma tecnologica natacon lobiettivo di creare una visione condivisa delle reti europee del2020 e oltre. Siamo inoltre coordinatori di Address, uno dei progettinanziati dal VII Programma Quadro e dedicato allo sviluppo dellesoluzioni per la domanda attiva che saran no sviluppate entro il 2011.Grazie ad Address e ad altri progetti, Enel in prima la sullactivedemand, la mobilit elettrica e la gestione ottimizzata della rete peraumentare la capacit di connessione delle rinnovabili. Inoltre siamo

    coordinatori dei programmi dimostrativi europei sulle auto elettriche(Green e-motion) e presenti nelliniziativa Grid4EU, i primi progettiai quali partecipano pi societ di distribuzione elettrica europee conlobiettivo di trovare soluzioni condivise e standardizzate.

    Supportiamo inoltre liniziativa ISGAN (International Smart GridsAction Network) che sta proseguendo con la Presidenza dellItalia ela guida Usa e della Corea, con lintento di allargare il pi possibile laplatea di nazioni che partecipano al limplementazione di un percorsocomune delle reti del uturo. Nel progetto, Enel mette a disposizionetutta la sua esperienza nel campo dello smart metering e dellautoma-zione di rete. Sono poi da citare le importanti collaborazioni con icoreani della KEPCO e i russi della IDGC (una holding che gestiscele societ di distribuzione interregionali). Inne, Enel tra le aziendeelettriche vincitrici del t rattamento incentivante dei progetti pilotaitaliani relativi alle reti attive dellAutorit per lEnergia Elettrica e ilGas con il progetto Storage di Isernia.Sul tema del rapporto tra consumi e stili di vita, la nostra azienda protagonista di una nuova rivoluzione economica e culturale. I 140milanuovi impianti allacciati da Enel nel 2011 (corrispondenti a 8,7 GW) sonoin grado di raccontarci come sta cambiando il modo di utilizzare lener-gia nel quotidiano da parte di consumatori con un ruolo sempre pi atti-vo. Siamo stati in grado di rispondere a questo ortissimo cambiamento,garantendo continuit e sicurezza della ornitura. Ma abbiamo atto an-che di pi, realizzando le due tecnologie di punta collegate al contatore,come lo Smart Ino (un dispositivo per rendere direttamente al clientele inormazioni sul consumo di energia) e linrastruttura intelligente diricarica per la mobilit elettrica.Le Smart Grids stanno creando nuovi stimoli anche per laggiornamentodella regolazione in materia. per questo che stiamo lavorando a una

    rapida evoluzione della normativa che tenga in considerazione nuovischemi di incentivazione e remunerazione a supporto degli attori, comeEnel, che sono maggiormente coinvolti dal punto di vista economico.Insomma, ci troviamo di ronte a una grande rivoluzione che a livellomondiale toccher lintera catena del valore dalla produzione di nuovetecnologie per arrivare allinstallazione di queste allinterno della reteelettrica. Si tratta quindi di unirrinunciabile opportunit di sviluppo diun indotto industriale collegato sia ai prodotti che ai servizi, con notevo-li impatti anche a livello occupazionale (quelli che a livello internaziona-le vengono spesso indicati comegreen jobs). Unopportunit notevole peril mondo industriale che Enel promuove con orza e che non dobbiamolasciarci suggire. Anche in onore di quella visione straordinaria avutadieci anni a con il nostro contatore elettronico.

    Buon compleanno contatore!

    Livio GalloDirettore Divisione Infrastrutture e Reti

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    CRESCE LA PRESEnzADi EGP in EURoPAEnel Green Power continua a crescerein Europa. inatti entrato in unzio-ne il primo impianto otovoltaico inGrecia, nel Peloponneso, che porterla capacit installata complessiva delGruppo nel Paese a 191 MW. Lim-pianto, che ha una capacit complessi-va di 4,9 MW, generer circa 7 milionidi kilowattora allanno. Novit anchedal Portogallo, dove entrato inesercizio il nuovo parco eolico di Altodo Marco che, con oltre 32 milioni dichilowattora prodotti, soddiser leesigenze di consumo di circa 12milaamiglie. In Romania, EGP ha sotto-scritto con la Export Credit Agency

    del governo danese e Citigroup uncontratto di nanziamento delladurata di 12 anni e un importo di112 milioni di euro. Il nanziamentocoprir parte degli investimenti per larealizzazione degli impianti eolici diMoldova Noua e Corugea. Sempre inRomania, EGP ha dato vita al nuovoparco eolico Salbatica II. Una voltaa regime, il parco produrr circa 200milioni di kWh allanno, sucienti asoddisare il consumo energetico di66mila amiglie. Inne, sono entrati in

    esercizio i primi 40 MW eolici a Porto-scuso, nel Sulcis Iglesiente. Una voltaa regime, con i suoi 90 MW installati,

    diventer il pi grande impianto eolicoitaliano EGP.

    02

    A iSERniA LA PRiMAREtE intELLiGEntEin itALiAEnel Distribuzione ha avviato, nellazona di Isernia, la prima installazionein Italia di una Smart Grids. La tecno-logia utilizzata permetter di regolarein modo ottimale il fusso bidirezionaledi energia elettrica dovuto alla pro-duzione da onti rinnovabili sulle retidi bassa e media tensione e abiliternuovi usi dellenergia. Linvestimentocomplessivo previsto per il progettomolisano, che a parte delle iniziativesperimentali che Enel sta portando

    avanti nellambito delle Reti Elettricheintelligenti, di circa 10 milioni dieuro. Come gi avvenuto per il conta-tore elettronico, Enel Distribuzione siconerma in prima la nellapplicazio-ne di soluzioni innovative per miglio-rare lecienza della rete e la qualitdel servizio oerto.

    03

    EnEL E oPEL AMPERA,LE EMiSSioni StAnno

    A zERoOpel ed Enel hanno annunciato unin-tesa per un accordo di collaborazione

    che consentir ai uturi possessoridi Ampera di ottenere una ricaricaelettrica semplice, sicura e rispettosadellambiente. In base allaccordo,tutti coloro che acquisteranno lanuova Opel Ampera potranno sce-gliere il pacchetto di ricarica Enel

    Drive, con energia verde e in lineacon le pi stringenti normative disicurezza, che potr rendere la guidain elettrico veramente a impattozero. Lintesa comprende, oltre allaornitura di energia prodotta al100% da onti rinnovabili, anche ser-vizi ad hoc, come le veriche tecnicheper la valutazione della attibilit deilavori dinstallazione del punto diricarica privato e lattivazione di unaornitura dedicata.

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    iL PoRto Di VEnEziA SEMPRE Pi VERDE stato consegnato il 28 ottobre,nellambito del progetto PortiVerdi, lo studio di attibilit predi-sposto da Enel per la realizzazionedi soluzioni innovative e a bassoimpatto ambientale nel porto di Ve-nezia. In particolare stato presen-tato il progetto per lelettricazionedelle banchine del bacino di Maritti-

    ma, destinato ad alimentare le navida crociera in sosta, evitando cosche vengano tenuti accesi i generato-

    Con il primo impianto fotovoltaico in Grecia ei nuovi parci eolici in Romania, Portogallo e

    Sardegna, Enel Green Poer prosegue la suacontinua crescita internazionale. 01

    Brevi

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    ri di bordo. Enel ha anche ultimatoil piano di mobilit elettrica per iltrasporto di personale e croceristinellarea portuale, con linstallazionedelle prime duepublic station per laricarica elettrica e lattivazione delcontratto di ornitura Enel Drive.

    05

    EnEL SoLE iLLUMinALo StADio Di bERGAMoAllo stadio Atleti azzurri dItaliadi Bergamo, il calcio si vede sottouna nuova luce. Ecienza, consu-mi ridotti, rispetto dellambiente eilluminazione peretta in ogni zonadel campo sono i cardini del nuovoimpianto di realizzato da Enel Solee inaugurato in occasione della par-

    tita Atalanta Inter del 26 ottobrescorso. Per noi si trattato di untraguardo signicativo che ci riem-pie di orgoglio. Abbiamo lavoratocon standard elevati raggiungendoun risultato eccellente, dice LucaRainero, responsabile dellAreanord-ovest di Enel Sole. Questolavoro stato un ulteriore ricono-scimento della proessionalit dellanostra azienda e dei proessionistiche hanno lavorato per dare ai tiosiuno spettacolo ancora pi entusia-

    smante e coinvolgente.

    06

    EnEL SoStiEnELA tERRA Di FRAnCESCoDEL FAiNellambito della collaborazione ormaiconsolidata con il FAI (Fondo AmbienteItaliano), Enel sostiene da due anni LaTerra di Francesco, il progetto che haportato al recupero del Bosco di SanFrancesco, dei suoi alberi secolari, dellafora e del sottobosco. Lazienda ha or-nito il proprio contributo con azioni direstauro e salvaguardia del bosco, conlobiettivo di riportare in vita il paesag-gio originario. Una partecipazione cheraorza limpegno del Gruppo versoprogetti e iniziative a tutela dellam-biente, del paesaggio e della conserva-zione della biodiversit.

    07

    FEStiVAL DEL CinEMADi RoMA: PREMio EnELCUoRE A GiRL MoDELIl Premio Enel Cuore, giunto alla quintaedizione, stato assegnato ai registiDavid Redmond e Ashley Sabin peril lm Girl Model. Una pellicola chegetta la luce sul mondo delle giovanis-sime, attratte dal miraggio di lavorarenella moda. Il lm, selezionato tra ottopellicole in concorso, stato scelto dauna giuria composta da Mario Ma-

    razziti, portavoce della Comunit diSantEgidio, Miloud Oukili, ondatoredella Fondazione Parada, dallattoreGiuseppe Battiston, dalleditore CarloFeltrinelli e da Gianluca Comin,consigliere delegato di Enel CuoreOnlus. Nato nel 2007, il Premio Enel

    Cuore al Cinema Sociale premia il lmo il documentario che meglio raccontastorie inerenti a tematiche sociali, civilie umanitarie.

    08

    in RoMAniA, iL PRiMoViLLAGGio 100%A bASSo ConSUMoIzvoarele, un vil laggio situato nel suddella Romania, la prima comunitdel Paese a utilizzare solo lampadine

    a basso consumo. A seguito di un pro-getto di responsabilit sociale avviatoda Enel Romania per incentivare ilrisparmio energetico consapevole, levecchie lampadine a incandescenzausate dalle 2.500 amiglie di Izvoarelesono state sostituite con quelle a bassoconsumo. Aiutiamo i cittadini a uti-lizzare lenergia in modo responsabile,rendendoli ambasciatori di un nuovomodo di rapportarsi alluso e al consu-mo dellelettricit ha dichiarato RaduCosarca, responsabile delle Relazioni

    esterne di Enel Romania.

    Eel360Grazie allaccordo tra Enel e Opel, i prossimipossessori del modello Ampera potranno

    avvalersi del paccetto Enel Drive per unaguida davvero a impatto zero. 07

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    CoME Un VEStitoSU MiSURA

    Una vista dinsieme della centrale elettrica.Nella pagina a fanco Gianlorenzo Stella e in basso Roberto Tomasi

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    Zoom

    Per un uomo di cantiere, quando si chiude un lavoro le emozionisono contrastanti: in primis si sente un senso di liberazione, acui a seguito immediatamente la soddisazione per aver por-tato a termine un piccolo miracolo; ma dallaltra, in sottoondo,

    permane una specie di amarezza perch un ciclo nito e si dice addioa una squadra con cui per anni si sono condivisi momenti di dicolte di gioia. Uno che questa sensazione lha provata tante volte LorenzoCacciatori, site project manager. dal 1968 che lavora in Enel; ha comin-ciato con la centrale nucleare di Caorso e Nevinnomiskaya stata la sua

    quattordicesima atica. Qualche mese a arrivato alla grande centraledi Retinsskaya, sul versante siberiano dei Monti Urali, dove lavora comesite manager. Davanti a lui c lennesima sda: il revamping dellUnit 5della pi grande centrale a carbone della Russia e di tutto il mondo Enel,il primo passo della completa ristrutturazione che cambier il volto diquesto gigante.La centrale di Retinsskaya un enorme moloch costruito allinizio deglianni Settanta, che si erge in mezzo a una sconnata oresta di betulle erifette il prolo delle sue ciminiere su un lago: 3.800 MW di potenza,con sei gruppi da 300 MW e quattro da 500 MW. Da qui proviene circa il40% del atturato di Enel Ogk-5 e gran parte delle sue emissioni: lobietti-vo quindi di ammodernarla e portarla agli standard ambientali del re-sto del Gruppo. Solo per are un esempio, i nuovi ltri a manica permet-

    teranno labbattimento del 95% delle emissioni di polveri in atmosera.Cacciatori conosce bene questo tipo di lavoro. lo stesso che ha realizza-to con successo pochi anni a a Maritza East 3, in Bulgaria. Attenzione,per, ogni centrale diversa ci avverte. Noi siamo come dei sarti chedevono cucire un vestito su misura su una persona che impariamo aconoscere giorno dopo giorno. La messa in esercizio della nuova unit 5 prevista per la primavera del 2012 e coster oltre 100 milioni di euro.3.800 MW non sono uno scherzo: per placare la sua sete, Retinsskaya habisogno di 2mila tonnellate di carbone allora. Dal Kazakistan arrivanodi continuo convogli in grado di trasportare 30mila tonnellate di com-bustibile alla volta. Se mettiamo in la tutti i treni che sono arrivati quinegli ultimi quarantanni anni si pu are due volte il giro della Terra.Un sistema automatico permette di rovesciare su un anco i container e

    scaricare velocemente il carbone. Loperazione richiede solo due minutiper ogni vagone. Il carbone viene cos scaricato nelle tramogge, doveavviene una prima triturazione, e poi spedito in centrale.

    DALLE CENERI ALLE CENERILimpegno di Enel a Retinsskaya non si concentra solo sullambienta-lizzazione. La centrale, inatti, ha un altro problema urgente: il depositodella cenere, sottoprodotto della combustione, in via di esaurimento.Per quarantanni queste polveri mischiate allacqua per acilitare loscorrimento nelle tubature, sono state accumulate in un bacino articialevicino alla centrale e ormano oggi una sorta di laguna grande 12 km2.Ogni anno qui vengono scaricati 5 milioni di m3 di cenere umida cheanno alzare il livello del bacino di un metro ogni dodici mesi. Da vicino,

    laspetto della laguna brullo. Sembra la steppa, anche se nelle parti pivecchie sono ricresciute le betulle e la oresta ha ripreso il suo spazio. Lacenere ormai si compattata e permette anche la circolazione dei camion.Si riesce a camminarci sopra, sproondando un poco. Le nostre ormerimangono impresse sul terreno polveroso riarso dal sole.La soluzione al problemadellesaurimento del depo-sito si chiama DARS (DryAsh Removal System),un sistema che sostituirlattuale stoccaggio delleceneri a umido con unnuovo sistema a secco. In-

    vece di un lago, si ormeruna montagna che crescersino a 40 metri di altezza.In questo modo, limpiantopotr unzionare per altritrentanni. La cenere verrsmistata in due enormisilos alti 80 metri, da cuipartir un nastro lungo 5chilometri diretto verso lalaguna. Ma non tutto: isilos permetteranno anchedi scaricare la cenere sui

    treni; in questo modo lacenere potr essere vendu-ta allindotto locale dellecostruzioni. Lentrata in

    REPoRtAGE RUSSiA - SEConDA PUntAtAAlla scoperta di Reftinsskaya,

    la pi grande centrale di tutto il mondo Enel

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    Zoom

    esercizio prevista per il luglio del 2012. Linvestimento per Enel Ogk-5 di 227 milioni di euro.Nel cantiere ci accompagna Eduardo Silva, supervisore alla costruzionedel DARS. Argentino di nascita, un vero globetrotter, ed un po lem-blema del multiculturalismo che scorre nelle vene del Gruppo Enel. Pri-ma di venire qui ha lavorato in Spagna e in Belgio. Per Silva lintegrazionevuol dire sapersi adattare in contesti doversi. La Russia rappresenta unagrande sda per noi, non solo a livello tecnico, ma anche sociale, culturalee climatico. Fare uno scavo su due metri di terra ghiacciati non banale.Cambia la teoria costruttiva, cambiano i tempi e devi capire sin da subitocome muoverti se vuoi raggiungere lobiettivo.Il cantiere un viavai di persone, betoniere, macchinari. Gi si notano gli

    ingressi dei treni che trasporteranno la cenere al di uori della centrale.Gli operai sono russi, kazaki e turchi. Un gruppo tira su il primo silos, ilsecondo alle prese con le ondamenta della seconda Torre di Babele. Iritmi sono incessanti, si lavora ventiquattro ore al giorno. Oggi sul cantie-re splende un sole orte, ma linverno arriva in retta. Il reddo render tut-to pi dicile; quindi, per quella data, i due silos devono essere terminati.Domenica mattina. Siamo tornati nel cantiere e dopo neanche un g ior-no e una notte il primo silos cresciuto di altri due metri. Sullo sondo,in mezzo alle betulle, sintravvede il percorso di piloni di cementoche sosterranno il nastro trasportatore per le ceneri. Luigi Mordini,project manager a Retinsskaya, guarda i silos con soddisazione. Quelbrulicare di operai gli mette il buonumore. Dal gennaio del 2011 ilcantiere diventato sempre pi numeroso ci racconta. Attualmente

    sono presenti circa 550 lavoratori, per la maggior parte russi. Noi dellaDivisione Ingegneria e Innovazione ci occupiamo del managemente dellattivit di supervisione alla costruzione, che coinvolge circa 14espatriati e 18 ingegneri locali.

    A CAVALLO TRA EUROPA E ASIAParlando con gli uomini Enel a Retinsskaya, capiamo che per loro lapartita non si gioca solo sul piano tecnico. A tenerli impegnati ci sonosoprattutto la amigerata burocrazia russa e la creazione di un rapportostabile con i colleghi e gli imprenditori locali. Ne parliamo anche conDmitrij Chenrishov, un giovane ingegnere russo che da dieci anni lavoranella centrale di Retinsskaya, dove si occupa dei ltri della caldaia. Parlasolo russo e qualche parola ditaliano (come tanti colleghi di Ogk-5),quindi ci acciamo aiutare dallinterprete. Dimitri contento di lavorarecon gli italiani. Il problema principale proprio la lingua, che rende tuttopi dicile. Anche una semplice chiacchierata dopo il lavoro al ristorantevicino alla centrale tuttaltro che rilassante. Ci racconta che i suoi geni-tori hanno lavorato nellimpianto. Come quasi tutti qui, del resto. Il paesedi Retinssky ha circa 20mila abitanti, di cui 1.200 lavorano alla centrale.Con quelli dellindotto si arriva a 3mila.Come a Nevinnomisskaya, anche qui, a migliaia di km dallItalia, laparola dordine Zero inortuni. Le pareti della centrale sono tappezzatedi maniesti in cirillico che ricordano ai lavoratori di indossare i disposi-tivi di protezione individuale. Tatiana Matiushina, la responsabile dellasicurezza della centrale di Retinsskaya, ce li mostra con orgoglio. uningegnere chimico di 38 anni e da venti lavora a Retinsskaya: Negli ulti-mi due anni non c stato nemmeno un incidente. Poi, mentre usciamo,a mezza voce ci conessa: Prima dellarrivo di Enel non era mai statadedicata tanta attenzione alla sicurezza.Attraverso lunica strada che attraversa la oresta, lasciamo la centraleper Ekaterinburg, dove sono gli uci di Enel. Essendo la Russia un Paeseederale, ogni regione vuole la sua etta dimposte. Enel Ingegneria eInnovazione, quindi, ha dovuto aprire tre liali in tre regioni dierenti.Ekaterinburg il principale centro industriale e culturale degli Urali ed

    In senso orario dallalto a sinistra: Eduardo Silva, Luigi Mordini,Dimitrij Chenrishov e Lorenzo Cacciatori

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    la quarta citt della Russia per numero di abitanti. Oltre a esserericordata come una delle tappe della Transiberiana, il suo nomeevoca il massacro dei Romanov. A ricordarli c una chiesa orto-dossa dalle cupole dorate, nuova di zecca. I tratti somatici dellepersone per strada rivelano che siamo in una zona di conne.Qui, inatti, lEuropa diventa Asia e un obelisco poco uori cittaiuta i orestieri a non dimenticarlo.Per Gianlorenzo Stella, Branch Manager Ekaterinburg Mosca,questo aspetto ondamentale per capire con chi si ha a cheare. I russi sono europei, ma hanno anche unanima asiaticacommenta. Per loro il rapporto di lavoro non pu essere sperso-nalizzato come anno gli anglosassoni, e va curato nel dettaglio.

    Sulle prime le persone sono didenti. Ma poi, quando ti cono-scono, quando imparano a darsi di te, ti danno tantissimo.Le maggiori dicolt che ha incontrato nella gestione dei pro-getti in Russia sono la burocrazia (Spesso si ha la sensazioneche lobiettivo venga spostato in avanti di giorno in giorno) e lecondizioni estreme, sia dal punto di vista delle distanze (Mosca a 1.600 km da qui. Signica quindi viaggiare spesso durantela notte) che del clima (Andiamo dai -30 ai +40. Non acileabituarsi). Nonostante questi aspetti, Stella contento di questaesperienza, che considera sempre stimolante.Da queste parti si dice che linverno dura dodici mesi e tutto ilresto estate. Sui volti delle persone scollacciate dipinta leuo-ria per la presenza del sole, che alle 11 di sera ancora non vuole

    saperne di tramontare. Tra qualche tempo, quando i venti gelididella Siberia cominceranno a soare e la temperatura andr indoppia cira sotto lo zero, il ume Yset si ghiaccer completa-mente. Lasciando che la gente lo attraversi a piedi o sui pattini.

    SGUARDO AL FUTUROSul volo di rientro ci vengono in mente le parole di Enrico Viale,direttore generale di Enel Ogk5, sugli impegni rispettati inRussia (Avere il supporto della Divisione Ingegneria e Innova-zione ci garantisce la sicurezza che gli investimenti che aremosaranno portati a termine con il raggiungimento degli obietti-vi). Ma se si pensa allincredibile potenziale di questo Paese dicile guardarsi indietro. Limmaginazione corre veloce e

    disegna quelli che saranno i progetti uturi. Roberto Tomasi,responsabile Sviluppo e Realizzazione Impianti della Divisio-ne, ce li racconta: Abbiamo completato gli studi di attibilit aRetinsskaya, rispettivamente per il revamping delle unit da300 MW e per lambientalizzazione dellunit da 500 MW.La Russia chiama Enel ed Enel chiama la Russia. Nei prossimianni, la nostra azienda sar sempre pi impegnata a realizzarenel Paese opere tecnologicamente avanzate in grado di rispet-tare i pi rigidi criteri ambientali. In cambio, potr godere dellosviluppo del settore energetico, che in questo Paese sembra nonconoscere crisi. Ma non sar acile. La strada tortuosa e scon-nessa. Come quella che da Ekaterinburg porta a Retinsskaya. El nisce, in mezzo alle betulle.

    UnA FRontiERA PERGLi inVEStiMEnti oCCiDEntALidi Giovanni Masotti - Corrispondente Rai da Mosca

    Chi ha investito da lunga data in Russia(come hanno atto molte realt italiane,grandi e meno grandi), non si pentitodi una scelta che nel pieno del plumbeoregime sovietico, ma anche nellallegro caospost-comunista di Eltsin poteva sembrarecarica di azzardo. Relazioni privilegiate,quelle tra Mosca e Roma, ormai, se verocom vero che lo stivale il quarto espor-tatore mondiale nello sterminato Paese deicolbacchi e delle matrioske: in Europa pre-ceduto solo dalla Germania. Ma il comunelinguaggio, che spesso si trovano a parlare senza nemmeno saperlo lestablishmentrusso e limprenditoria italiana, pu ar ulteriormente decollare lintenso rap-porto esistente: cinquecento imprese tricolore gi radicate alcune, non solo laFiat, dagli anni Cinquanta nellaascinante terra che rappresenta la cernieratra Europa e Asia. Ma anche decine e decine di altre che pensano seriamente diapprodare a Mosca e dintorni, mentre i fussi turistici dalla Russia al Belpaesesi impennano. Simpatia e attrazione, verrebbe da osservare; non solo esclusivo e legittimo vantaggio per il portaogli.

    Quello che accadde nellottobre 2007 sembra perettamente rientrare in questadoppia logica. Vladimir Putin dialoga con i top manager tedeschi riunitia Wiesbaden. Con maliziosa soddisazione lallora inquilino del Cremlino(trono su cui probabilmente torner a sedere a partire dal prossimo marzo)sottolinea che i sette miliardi di dollari complessivi investiti, in quellanno,dalle aziende tedesche in Russia non sono un motivo di vanto, se si pensa cheuna compagnia italiana (il rierimento allEnel, n.d.r.) da sola ne ha investitidi pi. La sala resta muta: dicile, per un tedesco, accettare che qualcunoporti come esempio qualcosa di italiano.Wiesbaden a parte, con quella storica tirata dorecchie alla Germania, ovvioche il roccioso Vladimir intenda usare argomenti convincenti per conservaree incrementare tutti i grandi investimenti stranieri che arricchiscono il suo Pa-ese. Per questo, a met autunno, il collaudato uomo orte convoca unabile

    opera di corteggiamento, la sua venti top manager delle pi importanti realtinternazionali operanti in Russia (tre sono italiani: Fulvio Conti di Enel; PaoloScaroni di Eni, FedericoGhizzoni di Unicredit). Sente che, di ronte al buioe alle incertezze della crisi mondiale, hanno bisogno di essere rassicurati eincoraggiati. E sciorina una serie di dati che tagliano la testa al toro. Con unapremessa corsara, accompagnata da un ironico sorrisetto appena stampatosulle labbra: Da noi non esistono indignados che occupano le piazze.Indignados o non indignados, Putin presenta cire incontestabili relativa-mente al 2011: vero asso nella manica per lui in quelloccasione. Una crescitadel Pil di oltre il 4%; uninfazione non superiore al 7%; un decit stabile, al 10%del Pil; un milione in meno di senza lavoro; una ripresa della domanda (5,8%in pi nei primi otto mesi dellanno), un signicativo incremento del surpluscommerciale; ed, eccoci al nocciolo, un +20% degli investimenti stranieri. Altroche stagnazione brezneviana, di cui alcuni analisti interni ed esterni lo

    avevano accusato. Leconomia russa in marcia. Perch cambiare destinazio-ne, cari portatori di capitali? Sono io la vostra garanzia!. Insomma, non si con-onda la stabilit con limmobilismo: modernizzazione ma cum grano salis.

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 09

    10/3610 Enel Insieme Novembre 2011

    Dottor Conti, la situazione economica si sta rivelando sempre pi di-cile. Quali sono i rifessi sul mondo dellenergia?Come tutte le aziende, quelle energetiche stanno sorendo il problemadella bassa crescita. Per quanto ci riguarda il enomeno evidente soprat-tutto in Italia e Spagna nostri paesi tradizionali di presenza. Registriamoinvece un trend molto positivo in altre aree dove siamo presenti, comelAmerica Latina, lEuropa dellEst e la Russia. In queste aree, come nelsettore delle energie rinnovabili, possiamo contare su previsioni di cresci-ta sostenute nei prossimi anni.

    Quali sono gli eett i sulle aziende?Un rallentamento della domanda di energia nel Vecchio Continentecolpisce in particolare quelle utilities che hanno una presenza concentra-ta in Europa che si vedono costrette a ridurre le proprie dimensioni e a

    dismettere le attivit meno produttive. per questo che, guardando i numeri, la strategia adottata da Enel si rivelata vincente. Quali sono i suoi punti di orza?Enel ha saputo costruire negli an ni scorsi con le acquisizioni in Europadellest, in Russia e, attraverso Endesa, in America Latina una robustadiversicazione geograca e tecnologica. Abbiamo trasormato Enel dauna societ che solo 10 anni a era attiva quasi esclusivamente in Italia,in una vera e propria multinazionale presente in 40 paesi del mondo inquattro continenti.La solidit della strategia Enel dimostrata dal atto che la nostra azien-da sta raggiungendo gli obiettivi che erano stati pressati, dimostrandoai mercati la capacit di mantenere gli impegni presi.

    Enel inatti ha registrato un utile netto in crescita. unulteriore prova della solidit di una strategia che ci ha permesso dimantenere la leadership nei Paesi tradizionali di presenza e sviluppar-ci in nuove aree geograche caratterizzate da mercati energetici dove

    la domanda continua a crescere. Inoltre ci permette anche di godere diun invidiabile portaoglio di attivit ben bilanciato tra settori sogget-ti a regolazione e attivit liberalizzate. Possiamo contare su un mix digenerazione equilibrato, che non vede la prevalenza di una tecnologiain particolare, bens le comprende tutte, dal nucleare al carbone, dal gasalle rinnovabili. Limpegno verso queste ultime ci ha portato a dare vitaa una societ, Enel Green Power, completamente dedicata allo sviluppodi un portaoglio diversicato di impianti rinnovabili, poco dipendenteda incentivi governativi, in aree con risorse naturali ad alto potenziale.Inne lavvio dimportanti programmi di ecienza per incrementare lanostra produttivit e per sruttare al massimo le sinergie derivanti la nuo-va dimensione del Gruppo ci sta portando a livelli operativi di assolutaeccellenza.

    Tutto ci avviene in un contesto globale che permane estremamenteincerto e nonostante lincremento e lestensione di una imposta sulleattivit italiane, la Robin Hood TaxS, le orti turbolenze nanziarie legate alla crisi dei debiti sovrani, lin-certezza della situazione politica e in alcuni casi le misure adottate daiGoverni per ronteggiare la crisi nanziaria e per ridurre i decit pubbli-ci, hanno aumentato la volatilit e la rischiosit dei mercati, specialmentein Europa, con ricadute negative sui risultati del Gruppo.

    Come intende muoversi Enel per continuare a crescere anche nei pros-simi anni? ondamentale mantenere lobiettivo di stabilit nanziaria proseguen-do nellimpegno per la riduzione dellindebitamento. In questo modopotremo consolidare il rating del del debito in classe A e porre le basi per

    poter crescere ancora.

    Come si pu raggiungere questo obiettivo?Con lattenzione verso lecienza e leccellenza operativa, impegnandoci

    Orizzonti

    CAMbiA iL ContEStoMA non LA StR

    Lamministratore delegato Fulvio Contispiega a Enel Insieme perc la crisinon a modificato le priorit dellanostra azienda.

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 09

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    EConoMiCoAtEGiA

    in una sempre pi rigorosa selezione degli investimenti per concentrare maggiormente i nostrisorzi su quei progetti che si dimostrano competitivi nel lungo periodo.

    Quanto conter linnovazione?La continua spinta su questo ronte permetter la cattura delle opportunit generate dallo svi-luppo tecnologico in atto e lidenticazione di nuovi ambiti di crescita, in un contesto economi-co e settoriale in costante evoluzione. Il nostro obiettivo essere allavanguardia nellorire almercato soluzioni che cambieranno il modo di produrre e consumare energia: dal miglioramen-to delle perormance ambientali degli impianti, allinnovazione nelle rinnovabili con il solaretermodinamico del progetto Archimede e la abbrica di pannelli 3Sun, dalle soluzioni di mo-bilit elettrica, ai progetti di trasormazione delle reti di distribuzione in smart grid ealle smartcities. Portiamo avanti questi progetti con la determinazione di chi sicuro che lelettricit sia lamiglior orma di energia, pi eciente, pi pratica, pi versatile per soddisare ogni esigenza diun mondo che ha sempre pi ame di energia.

    Che ruolo giocheranno le persone?Per arontare sde cos complesse e impegnative abbiamo avviato una serie di iniziative conlobiettivo di mettere in luce il merito e le capacit di ognuno. Non possiamo prescindere daquesto, ondamentale valorizzare il patrimonio di competenze e di diversit dei nostri colle-ghi massimizzando la fessibilit della organizzazione e garantendo opportunit di sviluppoproessionale in un contesto multinazionale.

    Vuole mandare un messaggio ai colleghi?Dobbiamo impegnarci per diventare un grande Gruppo in grado di cogliere la sda della cre-scita interna cos come lopportunit di creare, attraverso il mix di culture che oggi lo costitui-scono, una cittadinanza condivisa, che oltrepassi le rontiere. Abbiamo una strategia ben deni-ta con obiettivi chiar i. Abbiamo tutte le risorse tecniche, economiche e umane per raggiungerli.Se sapremo vivere come una grande nazione, una sola One company, allora riusciremo anche a

    raggiungere il nostro obiettivo: diventare the number one company in the world, lazienda miglioredel mondo.

    Prma cadelaper Eel Gree Pwer

    Un anno fa il debutto in Borsa della socie-t ce a garantito buoni rendimenti inun momento estremamente critico.

    presente in 16 Paesi, con una politica dicrescenti investimenti nei settori geotermi-co, idroelettrico, solare ed eolico, una stra-tegia di consolidamento nei mercati in cui presente e di sviluppo selett ivo nelle areepi promettenti. Questa la carta di identitdi Enel Green Power, che ha esteggiato ilsuo primo anno di quotazione in Borsa.Era inatti il 4 novembre 2010 quando la so-ciet guidata da Francesco Starace, ammini-

    stratore delegato e direttore generale, acevail suo debutto nei listini di Milano e Madrid.A un solo anno di distanza il titolo Egp haguadagnato il 3,7% rispetto al valore di col-locamento. E adesso, per di pi, gli azionistiriceveranno, come nei patti, la bonus share:unazione gratuita ogni 20 per aver tratte-nuto i titoli acquistati nel corso di questi 12mesi. Valutando bonus share e dividendi, ilrendimento per gli azionisti quasi l11% (ilrendimento calcolato considerando il prez-zo di chiusura del 4 novembre 2011, pari a1,659 euro per azione).

    Ci dicevano che eravamo troppo conserva-tivi, poi persino che eravamo scarsamenteindebitati ricorda Starace. Oggi possiamoaermare di non aver sbagliato una previ-sione. La strategia dellautonanziamentoper una crescita alimentata dai fussi di cas-sa si rivelata vincente in questo contestodi mercato, cos come stata premiante lascelta di investire in alcuni Paesi trascuran-done altri. Una strategia, peraltro, soste-nuta dalla puntuale messa in esercizio deinuovi impianti, secondo un piano di crescitasostanzialmente autonanziato no al 2015.

    Le specicit di Egp (la diversicazionetecnologica e geograca, ndr) - spiega LuigiFerraris, presidente di Egp e direttoreAmministrazione, Finanza e Controllodi Enel - ci hanno permesso, al momentodelloerta pubblica di acquisto, di propor-re agli investitori di partecipare alla pigrande oerta europea degli ultimi tre anni.E chi ci ha seguito non ha avuto ragione dipentirsene. Il titolo Egp attrae un numerosempre maggiore di investitori istituzionaliinternazionali, circa il 30% del fottante, conuna presenza doppia rispetto a quella della

    quotazione.

    11 Enel Insieme Novembre 2011

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    Orizzonti

    Dal allimento di Lehman Brothers nel 2008 a oggi il mondo cambiato.Lintera economia internazionale in subbuglio e le tensioni che in unprimo momento avevano colpito gli istituti di credito si sono allargateno a coinvolgere i bilanci degli Stati e la societ in generale. I mercatinanziari sono diventati il termometro di questa crisi anche agli occhi

    dellopinione pubblica che ogni giorno vive con trepidazione le conti-nue oscillazioni delle Borse. Enel Insieme ha intervistato Luca Torchia,responsabile Investor Relations di Enel, colui cio che dialoga quotidia-namente con gli investitori di tutto il mondo.

    Cosa sta succedendo sui mercati?Sul lato azionario le aziende quotate hanno perso molto valore. Su quelloobbligazionario i problemi, invece, stanno sul ronte dellaumentatarischiosit degli investimenti su alcuni Paesi, i cosiddetti perierici. Enon solo quelli in dicolt sin dallinizio della crisi, come Portogallo,Grecia e Spagna, ma anche Stati che no a poco tempo a erano giudicatimolto adabili, come lItalia e in parte anche la Francia.

    Come reagiscono gli investitori?Si muovono con estrema cautela. In generale stiamo assistendo allaprogressiva riduzione delle tradizionali dierenze tra gli atteggiamentidegli investitori azionari e di quelli obbligazionari.

    Cio?Chi compra obbligazioni si comporta come se osse una banca: presta de-naro a chi riuscir a restituirlo. Di conseguenza la sua prima preoccupa-zione la solvibilit del debitore. Chi acquista azioni ha, invece, lanimodello scommettitore, che ama il rischio e punta sul cavallo vincente. Staquindi molto attento alla strategia, agli investimenti e alla remunerazio-ne attraverso i dividendi. Oggi la volatilit dei mercati sta spingendo gliinvestitori azionari a comportarsi come quelli obbligazionari: sotto lalente ci sono quindi la liquidit, la solvibilit e la solidit patrimoniale,sia per quanto riguarda gli Stati sovrani che per le aziende.

    Quindi anche il vostro modo di comunicare cambiato?Certo. Abbiamo puntato a rassicurare gli investitori del mercato azio-nario sullo stato dei ondamentali economici dellazienda, piuttosto chesulle strategie di crescita. Mai come in questo momento necessario

    essere credibili, cio essere in grado di rispettare gli impegni presi. Negliultimi due mesi abbiamo incontrato tanti investitori con cui abbiamoparlato soprattutto di due obiettivi molto chiari: la riduzione del debito eil mantenimento di un rating di categoria A.

    Quanto infuiscono le notizie negative che circolano sui media?

    C una componente sana e una malata. La cautela degli investitori senzaltro giusticata di ronte a notizie negative che deprimono i mer-cati, come quella recente del reerendum greco (poi smentita, ndr.). Adapprottarne, purtroppo, sono gli speculatori che spesso sono proprio lacausa di queste turbolenze.

    Chi a il vostro mestiere come vive questa situazione?Siamo i primi danneggiati dalle speculazioni. Per noi lideale stabilirebuone relazioni con gli investitori di tutto il mondo, che siano in gradodi nanziare la nostra crescita in maniera organica nel lungo termine. Ladicolt proprio quella di ar coincidere i c icli siologici del mercato,sempre pi renetici, con quelli di unazienda energetica che sviluppapiani strategici pluriennali. Nel ciclo di vita di una centrale elettrica tremesi sono davvero poco signicativi.

    Perch i titoli energetici non sono pi percepiti come bene-riugio?Il motivo pi importante che le utility sono molto dipendenti dalle scel-te politiche dei singoli Stati, soprattutto in un momento come quello at-tuale in cui ci sono orti tagli. Un caso concreto la Robin Hood Tax cheha un eetto stimato sulla nostra azienda di 400 milioni di euro allannoper il primo triennio. Ci si rifette immediatamente sui dividendi degliazionisti. E nellultimo anno in Europa ci sono state ben 27 azioni conrifessi negativi sulle aziende energetiche.

    Che messaggio vuole mandare agli azionisti Enel?La cosa ondamentale non arsi prendere dal panico. La nostra azien-da sana e ha una strategia solida che porter i suoi rutti nel medioperiodo. La seconda regola non prendere decisioni arettate sulla base

    di quanto si sente sui media: spesso a parlare sono traders che compranoe vendono titoli a ritmi vertiginosi. Niente a che vedere con gli orizzontitemporali della stragrande maggioranza degli investitori.

    Niente panico.Gli investitorisanno distinguerele aziende sane

    Intervista a Luca Torcia,responsabile Investor Relations

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 09

    13/3613 Enel Insieme Novembre 2011

    Orizzonti

    Alessandro Canta lavora da 18 anni per Enel, per cui segue le operazio-ni nanziarie su tutti i mercati. Giornalmente ha a che are con le banchee con gli investitori e sa bene quanto conti la credibilit in un momentodicile come quello che stiamo arontando.

    Lei ha vissuto tutta la storia recente della nostra azienda, dalla tra-sormazione in societ per azioni sino al successo del bond retail dimarzo. Si poteva prevedere quello che stiamo vivendo oggi?Dicilmente. Ma in nanza nessuno ha la sera di cristallo. Per riuscire molto pi importante prepararsi al peggio, imparando dalle lezioniprecedenti. Nei mercati, il punto di svolta stato il allimento di LehmanBrothers, quando tutte le aziende sono andate in soerenza, compresaEnel. Quel enomeno ci ha atto cambiare prospettiva. Abbiamo coscominciato a lavorare in anticipo per ronteggiare nuove situazioni di

    tensione.

    In che modo?Dopo lacquisizione di Endesa, il nostro debito, come normale, eracresciuto. Una delle prime azioni per ripagare le linee di credito aperteper nanziare loperazione stata nel 2009 laumento di capitale che haruttato 8 miliardi. Poi, nello stesso anno, abbiamo deciso di anticiparein maniera consistente lattivit di rinanziamento: abbiamo emesso unaserie di obbligazioni in euro, sterlina e dollaro che complessivamentehanno ruttato dieci miliardi di euro. Loperazione in sterline stata lapi grande mai atta da unazienda in quella valuta.

    Come hanno reagito gli investitori?Benissimo. Loperazione stata persino premiata dalla comunit nan-

    ziaria internazionale. Le obbligazioni in euro e sterline hanno avutorichieste per 28 miliardi di euro contro una nostra oerta iniziale di 5(aumentata poi a 6,5). Il tempo poi ci ha dato ragione. In quel periodo lospread era molto basso e ci ha permesso di ssare dei tassi bassissimi pergli investitori con scadenze molto lunghe, anche a trentanni. In questomodo abbiamo ridotto il rischio di un rinanziamento a breve.

    Inoltre avete evitato la tempestaSe avessimo aspettato le naturali scadenze del nostro debito (la primae pi sostanziosa tranche scade nellaprile 2012, la seconda nel 2014, laterza nel 2016, ndr) avremmo subto le tremende condizioni che sono orasul mercato. Visto che il momento era positivo, nel marzo 2010 abbiamolanciato un ulteriore bond dedicato a investitori retail: una buona scelta,dato che abbiamo raccolto 3 miliardi di euro a ronte di una richiesta dioltre 15 miliardi di euro in soli 5 giorni.

    Allo stesso tempo avete anche riqualifcato il debito.

    S. I manuali di nanza insegnano che unazienda sta meglio quando il suodebito a lungo termine verso i sottoscrittori di obbligazioni piuttosto che

    verso le banche. Il mix di Enel dopo lacquisizione di Endesa era del 60%in prestiti bancari e del 40% in prestiti obbligazionari. Oggi le obbligazionisono il 70% e i prestiti bancari il 30%.

    Oltre al rifnanziamento su cosa avete lavorato?

    Ci siamo dotati di una buona base di liquidit. Dal 2005 abbiamo potutocontare su di un tesoretto costituito da una linea di credito di 5 miliardidi euro, che sarebbe scaduto a novembre 2010. A ebbraio dello stesso annoabbiamo deciso di chiuderla in anticipo, riaccendendone unaltra da 10 mi-liardi con scadenza 2015. Questo cuscinetto diventato cos il ulcro dellanostra solidit nanziaria degli ultimi anni.

    La liquidit una caratteristica molto apprezzata dagli investitori e dalle

    agenzie di rating, soprattutto in questo momento...

    Non a caso Standard & Poors ha premiato la nostra azienda, nonostante le

    dicolt dello Stato italiano, che azionista di maggioranza. Ovviamentele agenzie non valutano solo la liquidit, ma anche il raggiungimento ditutti gli obiettivi dichiarati.

    Come procedete ora?

    Abbiamo lanciato un piano di emissioni obbligazionarie, di cui lultima inottobre, volto non a ripagare scadenze, bens a raorzare ulteriormente ilcuscinetto di liquidit. Nonostante condizioni di mercato davvero terribilinellultima operazione ci sono state richieste per oltre 13 miliardi. Enelquindi continua a essere percepita come un porto sicuro.

    Cosa vi ha atto pensare che ne valesse la pena?

    Il nostro mestiere sta proprio nel cogliere piccoli segnali che anticipanoopportunit interessanti. In entrambi i casi abbiamo preso la decisione nel

    giro di poche ore, durante la notte. Se avessimo aspettato qualche ora in pinon sarebbe stato non solo pi conveniente ma di certo neanche possibile.

    Sembra un gioco dazzardo

    Al contrario. La denirei pi la gestione di un buon padre di amiglia.Enel per denizione avversa al rischio e ha una politica nanziaria moltorigida. Tutto viene atto a servizio del debito e non per speculare. Il derivatopi comune inatti quello volto a trasormare tasso variabile in tasso ssoo a coprire il rischio valutario.

    La prossima operazione?

    Lo scorso 9 novembre il cda Enel ci ha garantito un plafond per poter emet-tere nuove obbligazioni. Ci sar utile per sruttare nuove eventuali opportu-nit di mercato.

    In finanzanessunasfera di cristallo

    Intervista ad Alessandro Canta,responsabile Finanza di Gruppo

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 09

    14/3614 Enel Insieme Novembre 2011

    Orizzonti

    Lo scorso 20 ottobre Endesa ha ospitato a Madrid pi di mille diri-genti da tutto il mondo per la sua cascade, ojornada, come si diceda queste parti. E altre migliaia di persone hanno seguito leventoin diretta da Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Italia, Irlanda, Ma-

    rocco, Per, Portogallo e da molte parti della Spagna.Ad aprire le danze stato il presidente di Endesa, Borja Prado, che haposto al centro del suo intervento lobiettivo della leadership mondialenel settore dellenergia elettrica. Endesa condivide lintento di Enel, ciodiventare i numero uno al mondo. Per riuscirci ci vogliono quattro cose:desiderare il cambiamento, accogliendolo come se osse un alleato; la plu-

    ralit culturale apportata da tutti coloro che lavorano nel Gruppo; limma-ginazione per rompere gli schemi; e, inne, dal punto di vista ambientale,smettere di essere parte del problema per diventarne la soluzione. BorjaPrado ha chiuso il suo discorso dicendo che: Per crescere c bisogno ditutta la potenza di Endesa in America Latina e in Spagna. Sar ondamen-tale il sostegno di Enel, la sua esperienza e la sua tecnologia, ma soprattut-to laiuto di tutte le persone, le loro capacit, il loro talento e la loro volont.A salire sul palco poi stato il presidente di Enel, Paolo Andrea Colombo,che ha riaermato limportanza del processo di comunicazione internautlizzando la metaora della cascata. importante, inatti, che le analisielaborate e discusse ai primi livelli dellorganizzazione possano circolarein ogni angolo di questo grande Gruppo, a tutti i livelli della strutturaaziendale.

    A Fulvio Conti, ad e dg Enel, toccato il compito di esporre le strategieuture. Non ha glissato sul dicile momento che sta attraversando ilsettore elettrico europeo e sulla crescita a velocit diverse tra i mercatimaturi e quelli emergenti. Tuttavia, ha aggiunto, il Gruppo Enel mantiene

    CASCADE ENDESA

    CRESCiAMo

    PER ESSERE

    nUMERi

    Uno

  • 8/3/2019 Enel Insieme 2011 Nr. 09

    15/3615 Enel Insieme Novembre 2011

    una buonaperformance, avendo terminato il 2010 con dati economici record,ottenendo il pi alto EBITDA tra le aziende di pubblico servizio europee.Ma non possiamo ermarci qui, dobbiamo adeguare i nostri obiettivi elavorare sodo per mantenere il nostro pilastro economico ondamentale: lastabilit nanziaria ha proseguito.Lad ha parlato anche dei valori e delle priorit strategiche, mettendo alprimo posto la sicurezza e lobiettivo Zero inortuni. Il discorso poi proseguito con la leadership nei mercati strategici, il boom delle rinnovabi-li, la crescita dellAmerica Latina, della Russia e dellEst europeo, dellinno-vazione, del consolidamento, dellintegrazione e delleccellenza operativa.Continuare a crescere per essere i migliori signica non solo raggiungerei risultati economici ha detto ma anche crescere internamente. Perchgrowing is not enough, crescere non basta. Il nostro obiettivo diventare ilnumero uno. Sar questo il passo decisivo per la creazione di una multi-nazionale con unidentit orte, condivisa e riconoscibile in tutto il mondo.Luce, gas, persone, come dice il motto di Endesa.

    LUCI E OMBRE

    Lad di Endesa, Andrea Brentan, partito dal senso di appartenenza: Sia-mo molto orgogliosi di ar parte di Endesa. Ma dobbiamo esserlo anche di

    appartenere a Enel. Ci dar il via a una nuova ase di cambiamento cheporter una maggiore integrazione. Brentan ha poi invitato a rifettere nonsolo sui punti di orza di Endesa, ma anche sugli aspetti di miglioramento,con lauspicio che ciascuno dei partecipanti allajornada torni a casa piorte, motivato e trasmetta i messaggi al resto della squadra. Successiva-mente ha delineato le principali direttrici strategiche.In Spagna e Portogallo, la distribuzione di energia elettrica oggi il busi-ness principale, anche in termini di EBITDA. E in uturo si potranno realiz-zare importanti sinergie, innovazioni tecnologiche, ecienze ed eccellenzaoperativa, grazie anche dallappartenenza al Gruppo Enel. Brentan non si soermato solo sui punti di orza: ha messo in evidenza una certa debo-lezza della domanda nelle zone di distribuzione Endesa, il basso livello diautomazione e omogeneizzazione della rete, le possibili revisioni regolato-

    rie e la crescente importanza della qualit percepita. Ha parlato poi dellesde del mercato liberalizzato, un settore chiave che subir nei prossimianni orti pressioni competitive e regolatorie. Secondo lad di Endesa, ilmercato caratterizzato da sovraccapacit, una domanda che seppurin crescita non ancora ritornata ai livelli del 2008, un basso attore diutilizzo delle centrali termiche, investimenti obbligatori per adeguarsialla direttiva europea sulle emissioni delle centrali termiche e gli stress testnucleari, una crescente pressione competitiva nel mercato nale, cos comecrescenti aspettative dei clienti. In questo contesto complicato, Endesamantiene la sua posizione di leadership, acendo leva sui suoi punti diorza (come la posizione di mercato in generazione e commercializzazione,capacit di sruttare la struttura corta del retail), aumentando lattenzionedi tutta lazienda durante tutte le interazioni con il cliente (attraverso un

    grande progetto ad hoc, il progetto Cliente, e una nuova e ampia oerta diprodotti e servizi), numerose iniziative di sinergia, ecienze ed eccellenzaoperativa (come quella delle centrali nucleari), e la realizzazione di investi-menti selettivi just in time in nuove centrali a pompaggio, che permettonouna signicativa creazione di valore e aumentano la stabilit del sistemaelettrico spagnolo, caratterizzato da alta e crescente penetrazione di ener-gie rinnovabili, grande produzione nucleare e ridotta interconnessione conlEuropa.

    AMERICA LATINA IN FORTE CRESCITA

    Brentan si poi dedicato allAmerica Latina (una delle principali piatta-orme di crescita per tutto il Gruppo Enel), che oggi rappresenta circa il45% dellEBITDA di Endesa, e viene riconosciuta come leader in termini di

    capitale umano, innovazione, sicurezza e responsabilit sociale. E lo sarsempre di pi in uturo, grazie a un portaoglio Paesi che si distingue inun contesto gi molto positivo per rating, crescita e qualit della regola-zione e una orte necessit di investimenti, sia in generazione che nelle reti.

    Il portaoglio Endesa in America Latina gode anche di una orte posizionenanziaria, un aspetto ancor pi importante in momenti complicati comequelli che stiamo vivendo. Anche per lAmerica Latina Brentan ha messo inluce alcuni degli aspetti che devono essere migliorati: la struttura societa-ria complessa, un portaoglio progetti di generazione scarso, che stiamomigliorando, cos come la gestione dei crescenti requisiti socio-ambientali.Altre direttrici strategiche per mantenere la leadership in America Latinasono il continuo miglioramento della qualit del servizio, la grandeattenzione alla gestione regolatoria, le nuove sinergie e il are leva sul gran-de know how tecnologico di tutto il Gruppo. Successivamente Brentan haparlato dellimportanza del dialogo con il nuovo governo argentino, unachiave per assicurare ritorni che permettano un adeguato livello di inve-

    stimenti nel Paese. Per quanto riguarda il Brasile lad ha atto notare comela posizione di Endesa in distribuzione non sia limitata, anzi, sia rilevantesia in termini di EBITDA, che di prestigio: Per le istituzioni siamo interlo-cutori di primordine e Coelce (una delle distributrici Endesa in Brasile) lamigliore del Paese in termini di ecienza.Concludendo il suo intervento, Brentan ha sottolineato limportanza dellepersone, del loro impegno e della loro proessionalit, sia nel raggiungi-mento dellottimo posizionamento attuale di Endesa, sia nellarontare lesde del uturo.

    TRE CONVERSAZIONI

    Nella seconda parte dellajornada tre conversazioni ad hoc hanno arontatoargomenti pi specici. Al primo dibattito hanno partecipatoJos Bogas,

    responsabile Endesa in Spagna e Portogallo,Javier Uriarte, responsabileEndesa Energia, Luis Marn, responsabile Endesa Rete, e Livio Gallo, di-rettore Inrastrutture e Reti di Enel. Durante la conversazione si rispostoalle principali preoccupazioni dei clienti (trasmesse via video), sono statianalizzati i punti di orza di Endesa, ma soprattutto le azioni per superarele possibili minacce.A seguire, si aperto il dibattito sullAmerica Latina, con Ignacio An-toanzas, responsabile Endesa in America Latina, Lucio Rubio, responsa-

    bile Endesa in Colombia, Marcelo Llvenes, responsabile Endesa in Brasilee Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di EnelGreen Power.Il terzo dibattito si ocalizzato sulle persone. I responsabili Risorse uma-ne e Organizzazione di Enel e Endesa, Massimo Ciof eJose Luis Puche,

    e diversi rappresentanti delle linee di business hanno risposto alle doman-de poste via video dalle persone di Endesa: cos si parlato di leadership,motivazione, ruolo delle donne, aspettative del business.

    Lula tu pssle. basa credercQuando Borja Prado ha presentato Luiz Inacio Lula da Silva, luo-mo che per milioni di brasiliani ha rappresentato la speranza di unmondo migliore, il silenzio sceso in sala. Le sue parole sono statemagnetiche: Se uno nasce dove sono nato io, mangia il pane per

    la prima volta allet di sette anni, e con solo la licenza elementareriesce a diventare presidente del Brasile, vuol dire che tutto pos-sibile: se si vuole diventare i primi ci vuole tanto impegno. E oggiil Brasile la quinta economia del mondo. Lula ha spiegato che ilBrasile cresciuto senza dimenticare inclusione sociale e stabilitdemocratica. Il settore energetico stato cruciale e negli ultimi anniha creato molte opportunit dinvestimento per le aziende, sia sullato della generazione che della distribuzione. Fra queste il proget-to Luce per tutti, che ha visto Endesa in prima linea per portarelenergia elettrica nei luoghi pi remoti del Paese.

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    Non si mai registrata negli ultimi diecianni una caduta cos brusca dellotti-mismo delle amiglie italiane versoil uturo proprio e del Paese, come

    accaduto nellultimo trimestre. La caduta riguar-da un po tutti i segmenti: da quelli pi evoluti ebenestanti a quelli pi popolari.Il contesto generale dunque dicile e il senti-mento dei consumatori in generale negativo,soprattutto nei conronti del sistema Paese, le istituzioni, la politica, lananza e le grandi imprese. Cresce il pessimismo circa la capacit dei pro-tagonisti economici di contribuire positivamente alleconomia del Paese. Igiudizi pi severi sono come sempre a carico soprattutto della politica, maanche delle banche e delle grandi imprese. Ma va detto che dopo tre annidi crisi le amiglie sembrano ragionevolmente allenate a gestire proat-tivamente queste dicolt. I comportamenti prudenziali, le misure diprotezione, la gestione attenta e oculata dei soldi sono diventati elementistrutturali pi che congiunturali per il nostro Paese.In questo senso la situazione attuale appare dinamica. Le amiglie sonoattivamente impegnate a trovare soluzioni nuove e interlocutori adatti adaiutarle nella gestione del periodo: un recupero di leadership da parte delsistema di impresa e di marca sembra essere ortemente auspicato.Ci anche se linvito a riprendere la leadership in questo periodo e tornarea mostrare la strada verso il uturo a un Paese piuttosto smarrito, nonsembra trovare le grandi imprese completamente pronte e motivate. Lestesse aziende mostrano indici di ducia verso il uturo molto critici senon addirittura meno ottimistici di quelli degli italiani. Anche la rappre-sentazione che le imprese anno della propensione utura agli acquistidelle amiglie italiane sembra essere ancora pi critica di quella espressadalle stesse amiglie.Ma ascoltare i nuovi bisogni e le nuove istanze, rispondendo creativamen-te e responsabilmente, pu costituire una opportunit importante perle aziende italiane. Sia di recupero sul piano dellequity e dellimmaginesociale, sia di riapertura di nuove occasioni di business con le amiglieitaliane.Non un caso il richiamo alla amiglia. Come spesso accade nella storiadellItalia, la amiglia, o il suo nuovo simulacro allargato nuclei o retiprimarie alternative laddove la amiglia classica stata sostituita da altreorme di aggregazione sociale diviene il motore delle attuali strategiedi risposta alla crisi. Il sel help delle reti primarie, la neo-socialit e lo

    scambio di aiuti e soluzioni, diviene una risorsa preziosain questo rangente, anche negli acquisti e nei consumi;

    un segnale di relativa novit che pu riaprire il pen-siero strategico, di marketing e comunicazione a unarilettura pi sistemica e collettiva dei bisogni piamiglia e rete primaria che individuo , in una certadiscontinuit con quanto avvenuto no a oggi.Gli impatti di un approccio pi sistemico e socialesi trovano anche in unaccresciuta attenzione ai temi

    della sostenibilit e della responsabilit sociale: in orte crescita (+9%in sei mesi). Una dimensione sociale che non solo il risultato di unaaccresciuta consapevolezza etica della popolazione. Anche aspetti concreticome lidea che la amiglia, il cittadino italiano non possa ad esempiosopravvivere (in senso di benessere e stile di vita) a una caduta della col-lettivit (il deault dello Stato, ad esempio) stanno lasciando il segno. Unpaese abituato allio speriamo che me la cavo o alla sua versione colta esociologica del amilismo amorale (Baneld), sembra rendersi oggi piconto che queste ricette tradizionali non sono pi sucienti a gestire lacrisi attuale. La ricerca attiva di nuove soluzioni si nutre anche di rotturedi queste certezze tradizionali.Le nuove ricette di diesa del proprio liestyle nei consumi non sono inuna sola direzione. vero che i climi di consumo sono orientati al ribassoe alla prudenza, ma non tutti i segnali vanno nella stessa direzione. Citestimonia la dialettica e la ricerca di mediazioni da parte della amigliaitaliana. Ad esempio, il clima di sducia e una certa riattivazione delladinamica infazionistica non si traduce automaticamente in una crescenteattenzione ai prezzi. Lattenzione ai prezzi diviene selettiva e molto attentaal mix di valore nel tempo.Non ci sembra un caso che la propensione verso gli acquisti durevolirisulti in crescita e quindi in controtendenza rispetto agli altri indicatoridi consumo. I ricercatori hanno coniato un termine: la sindrome da beneriugio, per descrivere la strategia orientata non necessariamente allaminimizzazione del prezzo, ma soprattutto al sostenimento del tenore divita nel tempo.Il uturo sempre pi incerto, il denaro deve valere di pi. su questipiani che la amiglia italiana chiede aiuto. Linterlocutore principale, come

    nei cinquantanni passati, il sistema dimpresa e il mondo di marca.

    Specale RcercheOrizzonti

    Fabrizio FornezzaRemo LucciGFK Eurisko

    La crs vsadalle famgle

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    Orizzonti

    P

    i sono piccoli e delicati, pi gli insetti volanti sanno riconoscere eintercettare a loro avore anche lenergia del vento meno percettibile.Cos la aralla o la libellula riescono a trasormare lapparente ragili-

    t in ecienza e vivere in armonia nel proprio ambiente. partita pi o meno da questo tipo di considerazioni, meno di due anni a, la-michevole chiacchierata tra Francesco Starace, amministratore delegato di EnelGreen Power, e Renzo Piano, larchitetto italiano pi amoso al mondo, che haportato allidea di realizzare un impianto eolico davvero innovativo: avere undesign accattivante, essere eciente sotto il prolo operativo, inserirsi nellam-

    biente naturale senza impattare negativamente sul paesaggio e, non ultimo perimportanza, avere un costo accessibile.

    LA LIBELLULA PRENDE IL VOLO

    Lidea di Piano e Starace non rimasta a lungo per aria. Lo scorso 17 ottobreinatti, presso gli stabilimenti della Metalsistem di Rovereto (Trento) aziendache ne cura la realizzazione , stato presentato il prototipo della libellula,

    ovvero laerogeneratore su mini-torre eolica uscito dalla matita dellarchistargenovese.La libellula di Renzo Piano ha commentato Francesco Starace durante lapresentazione ha interpretato esattamente il nostro desiderio. Si tratta inattidi una pala gradevole, che ci richiama a qualcosa di naturale, pi vicino a noi.Sruttando la ricerca sui nuovi materiali, sempre pi leggeri e resistenti, hapreso cos orma un aerogeneratore, pi sensibile ai venti presenti a bassa quotae diusi sul territorio.Laerogeneratore sviluppato dalla Renzo Piano Building Workshop, con unacapacit di 55 kW, garantisce una maggior producibilit di energia elettrica,perch in grado di sruttare anche i venti minimi, gi dallordine dei due metrie mezzo al secondo.Disegnare il prototipo non stato acile ha spiegato Renzo Piano - perch

    doveva essere un elemento di un sistema diverso da quelli gi esistenti, basatisu grandi taglie. Serviva un apparato in grado di catturare il vento tangente, ilpi diuso. Lasse della turbina orizzontale e laltezza della torre di 20 metri,mentre il diametro della pale non supera i 16 metri, per un peso assai ridotto dicirca 60 chilogrammi per ciascuna pala.Grazie al design innovativo che minimizza limpatto sul territorio, il progettoha anche vinto il Premio Innovazione Amica dellAmbiente, promosso da Le-gambiente e consegnato a Milano lo scorso 25 novembre a Francesco Starace.

    DESIGN ED EFFICIENZA A LARGA DIFFUSIONE

    Per quanto riguarda la distribuzione, linnovativo generatore sar utilizzatoper gli impianti di Enel Green Power in Italia e allestero, ma potr essere anchecommercializzato in Italia attraverso la rete in ranchising della controllata peril retail, Enel.si. La pala minieolica ha detto lad di Egp pensata anche peril privato: per gli agriturismo, per le strutture da diporto, insomma destinataa un mercato diuso. Aggiungendo che la produzione in serie per il mercatosar sviluppata al termine della ase di test di dodici mesi nel campo prova diMolinetto a Pisa, sede del centro di ricerche Enel.

    VENTO DAUTORE

    Presentata la pala eolica disegnatada Renzo Piano per Enel Green Poer

    Renzo Piano e Francesco Starace di fronte alla pala

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    Il mercato dellenergia ha bisogno di regole certe. quanto vannoripetendo utilities, associazioni di settore e anche analisti economiciper dare un orizzonte chiaro agli investimenti, maggiore spazio allacompetitivit e anche minor peso alle bollette. Ecco perch, allinter-

    no di unazienda elettrica, chi opera nel cosiddetto regolatorio si trovaa presidiare e gestire un crocevia attraversato da attori economici, svi-luppi tecnologici e anche marketing. Nella squadra guidata da Simone

    Mori, direttore Regolamentazione, Ambiente e Carbon strategy, inatti sitrovano laureati in ingegneria, in discipline economiche e anche giuristi.Abbiamo incontrato alcuni di loro per capire meglio come unzionaquesto mondo complesso.

    LA LIBERT hA BISOGNO DI REGOLEPer capire il lavoro quotidiano di chi si occupa dei cosiddetti quadriregolatori bisogna studiare un po di storia italiana. Perch c unmomento preciso in cui le regole hanno cominciato ad assumere un pesosempre pi rilevante. Si tratta della liberalizzazione del mercato, avvenu-ta nel 1999 e anticipata con il varo dellAutorit dellenergia elettrica e delgas (Aeeg) nel 1995. Non che prima non esistessero regole, anzi: esistonoasi e ambiti della liera energetica totalmente regolati, come la distribu-

    zione e il mercato vincolato. Ma lapertura al la concorrenza, lingresso dinuovi operatori nel mercato sino ad allora caratterizzato dal monopolio,ha atto emergere limportanza della regolamentazione, adandole uncompito decisivo per lo sviluppo del settore in chiave di investimenti,produzione, progetti e anche tecnologia. Il binomio liberalizzazione-re-gole pu sembrare un paradosso, ma in realt si spiega acilmente. Comedice Angelica Orlando, responsabile Antitrust e Analisi normativa dellaregolamentazione, laumento dei cosiddettiplayers, la concorrenza e la-ermarsi di logiche commerciali richiedono naturalmente un arbitro pre-ciso e regole chiare. E cos avvenuto: lAutorit larbitro che traducein regola quel che viene deliberato dalle istituzioni politiche italiane edeuropee, le utility sono i giocatori ai quali tuttavia non semplicementechiesto di attenersi a quel che dice lAeeg, ma anche di contribuire a svi-

    luppare, migliorare e anche cambiare le regole stesse. Siamo ambascia-tori presso lAutorit delle esigenze di Enel, ma anche interpreti di quelloche viene deliberato perch venga recepito allinterno dellazienda, diceOrlando. E sono un dialogo e una mediazione continua per raccogliere

    i bisogni part icolari di ogni divisione del Gruppo, per comprendere ilpunto di vista degli altri operatori e cercare un giudizio condiviso, perdialogare con lAutorit e vedere emanate regole che considerino anchele nostre esigenze.

    UNA SQUADRA AL SERVIZIO DI TUTTILe decisioni dellAutorit impattano direttamente sul la redditivit

    dellazienda, tanto sulle attivit a rete o in esclusiva come la distribuzio-ne e la vendita di maggior tutela i cui ricavi dipendono esclusivamentedalle tarie ssate dal regolatore quanto sulla attivit in concorrenzacome la generazione e vendita sul mercato libero, settori in cui le regoledel gioco possono avere conseguenze determinanti sui nostri margini.Per arontare tutto ci importante avere una visione dinsieme delsettore e relazionarsi col Regolatore con la massima proessionalit ecompetenza spiega FabioBulgarelli, responsabile RegolamentazioneItalia. La regolazione molto straticata; ogni anno lAutorit producecentinaia di delibere spesso correlate che hanno ricadute sulle nostreattivit, dalle scelte sugli investimenti alla gestione dei call center, dallosviluppo della rete a quello delle oerte per il mercato. Per questo Enelha sviluppato gure ad hoc nelle singole Divisioni che ungono da rie-

    rimento per il regolatorio. E la conoscenza del business e delle regole ondamentale per poter cogliere al meglio le opportunit e comprenderele conseguenze di ogni possibile decisione assunta dal regolatore.

    ITALIA, EUROPA, MONDOLItalia un esempio paradigmatico dellattivit di Enel in questo settore.Ma per un Gruppo presente in 40 Paesi lorizzonte quotidiano sempreglobale. Chi si occupa delle regole del gioco sa cosa signichi questaesposizione internazionale perch si tratta di declinare in ogni Paeseuna visione comune a tutto il Gruppo, coniugandola con la specicit diogni singola realt locale e creando valore aggiunto dal conronto dellediverse esperienze.Per Dario Garoalo, responsabile Regolamentazione internazionaleed europea, il campo di gioco inizia al di l delle Alpi e oltre le spon-

    de nostrane del Mediterraneo. Insieme a un gruppo di dieci personesegue lattivit regolatoria di tutti i Paesi in cui Enel presente, eccettolItalia. E questo in una parola signica sempre di pi il mondo. Siamodivisi in tre unit, dice Garoalo una per la regolazione dellUnione

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    europea; una dedicata ai Paesi della Divisione internazionale (Romania,Slovacchia, Francia, Belgio e Russia), ma anche tutti quelli interessantiper il business; ununit segue la parte Iberia e America Latina. ConEndesa operativo ormai da tempo un comitato strutturato per armo-nizzare lesperienza sviluppata negli anni. Dobbiamo parlare con unavoce sola, autorevole e capace di interpretare le diverse realt localidice Garoalo. E poi analizzare limpatto sullazienda, sia a livello locale

    che di Gruppo, di ogni singola direttiva e provvedimento, nazionale ocomunitario. Quali sono i rischi e quali le opportunit per il business,gli investimenti e lo sviluppo strategico? questa la domanda abitualedi chi si occupa della regolamentazione che, dice Garoalo semplicandoun lavoro davvero complesso, deve saper leggere un testo che ha sem-pre eetti sul business; essere in grado di valutarne limpatto economiconel breve e lungo termine; capirne le implicazioni tecniche perch lavo-riamo con centrali, linee, contatori elettronici...

    LE RINNOVABILI E IL FAR wESTSe c un ambito in cui la regolazione ha assunto sempre pi valore,questo quello delle rinnovabili. Complice il boom, il progresso tec-nologico e uno sviluppo economico che ha reso il settore interessante

    a livello globale per molti investitori, lenergia verde rappresenta uncampo di prova entusiasmante per chi lo interpreta dal punto di vistadelle regole. Felice Egidi, responsabile Aari regolamentari Enel GreenPower, ne certo. Si spazia dal livello nazionale a quello europeo, sino alNord America e allAmerica Latina, contesti diversi con regole diverse,consolidate o ancora da scrivere. Come per tutta Enel, anche lorizzontedi Egp globale e siamo chiamati a conrontarci con situazioni semprediverse e in continua evoluzione. In alcuni Paesi Enel Green Power unoperatore leader e ormai aermato, in altri ha cominciato da poco la suaattivit: Questo signica che per essere autorevoli dice Egidi dob-biamo avere sempre le idee chiare e dimostrare una capacit di leggereil settore con una lungimiranza e una proessionalit tale da risultaresempre interlocutori credibili.

    Ogni Paese ha le sue regole e alcuni le stanno scrivendo ora. Sia nellunoche nellaltro caso Egp pu are tesoro della sua diusione internazio-nale, portando ovunque lesperienza maturata nelle rinnovabili in giroper il mondo, cos come la conoscenza del settore dellenergia nel suo

    complesso, che i l vero patrimonio del Gruppo Enel ovunque si presentia discutere di norme, regole e direttive. come poter disporre di unarete di inormazioni e competenze che collega tutte le attivit a livellointernazionale. Perch in Brasile dice Egidi non esiste il sistema diincentivi per le rinnovabili, ma quello delle aste, ed un modello chepu valere per altri Paesi dove operiamo che stanno uscendo dalle di-namiche dei sussidi. Essere presenti in 16 Paesi nel mondo (pi altri in

    via di consolidamento) e avere un mix di generazione che include eolico,solare, idroelettrico, geotermico e biomasse, insomma, non solo unagrande opportunit di business, ma una ormazione permanente peressere i numeri uno anche nella regolamentazione, da studiare, appli-care e sviluppare per ar crescere Enel, ma anche leconomia e il settoreenergetico dei Paesi nei quali il Gruppo presente.

    Orizzonti

    U Regl per l MercaDallo scorso 12 luglio online una nuova area del KBMS, il siste-ma utilizzato nella divisione Mercato per condividere le inor-mazioni e le conoscenze. La nuova area si chiama Regolo REgo-

    lazione, GOvernance, Laboratorio On line ed stata ideata dallaunzione Regolatorio e compliance antitrust di divisione. Lideanasce per soddisare lesigenza di molti colleghi di approondire letematiche regolatorie con cui si conrontano ogni giorno nella loroattivit.Regolo un luogo di raccolta di notizie sul mondo della regola-zione e mira a diventare un punto di rierimento per i colleghidella Divisione. Nel sito, inatti, si possono trovare link e docu-menti aggiornati come le principali onti normative e regolatorie,le sintesi dei provvedimenti, le news sullattivit dellAutorit perlenergia elettrica e il gas e dellautorit Antitrust e i documentiEnel di rilievo (come il Codice etico e il Manuale antitrust). Inoltre,i colleghi interessati possono iscriversi su Regolo per ricevere ap-

    proondimenti periodici. Sul sito anche presente il tool Chiediloal Regolatorio, attraverso il quale i colleghi sul territorio possonochiedere pareri e ottenere una risposta visibile a tutti.

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    OrizzontiOrizzonti

    Ecienza, innovazione, risparmio energetico, onti rinnovabili emobilit elettricaper lo sviluppo sostenibile delle citt italiane.Sono i principali impegni reciproci contenuti nel nuovo accordoquadro siglato da Enel con lAssociazione nazionale Comuni

    italiani (Anci). La rma avvenuta il 6 ottobre a Brindisi a margine della

    28esima Assemblea nazionale dellAnci stata preceduta da un conve-gno durante il quale gli esperti di Enel e i rappresentanti dei Comuni sisono conrontati sui temi della sostenibilit.A portare il contributo del Gruppo Enel al dibattito sono stati inveceAnna Brogi, responsabile Qualit, Sicurezza e Ambiente della DivisioneInrastrutture e Reti, e Guido Stratta, responsabile del settore otovoltai-co retail di Enel Green Power.

    TAVOLO PER LENERGIA E LAMBIENTEGrazie alla nuova intesa, saranno individuati e sperimentati strumentie modalit utili al raggiungimento degli obiettivi di ecienza e innova-zione tecnologica posti anche in sede comunitaria dalla Strategia Europa2020. Per rendere operative queste iniziative, sar avviato con gli entilocali un tavolo permanente per lenergia e lambiente.

    Le nostre citt sono certamente il luogo dove si svolger la sda dellosviluppo orientato alla sostenibilit dei prossimi anni ha commentatodopo la rma il neopresidente dellAnci Graziano Delrio come dimo-stra limportante iniziativa europea sul le Smart Cities, le citt intelligen-ti per le quali lEuropa ha previsto un piano strategico dedicato alle tec-nologie energetiche (Set plan). Da qui al 2020 mobiliter circa 11 miliardi

    di euro tra investimenti pubblici e privati per diondere le miglioristrategie per lintegrazione intelligente delle tecnologie energetiche neltessuto urbano. LAnci quindi ha aggiunto non pu che raccoglierela sda che il uturo le presenta e in questa ottica va visto lAccordormato oggi, che si inserisce in un percorso di attenzione verso modelli

    innovativi di evoluzione delle nostre citt avviato da tempo.Con listituzione del tavolo permanente Enel e Anci creano le condizio-ni per coordinare azioni rivolte allecienza energetica, al rispetto perlambiente, alla qualit del servizio, ha sottolineato Massimo Bruno,responsabile Enel Relazioni esterne territoriali. In tutti questi settori lanostra azienda pu orire un contributo rilevante. Possiamo are ada-mento su di un modello organico di sviluppo gi consolidato grazie aun conronto costante con molti Comuni italiani, che negli ultimi anni si particolarmente intensicato grazie alle collaborazioni sui progetti diSmart Cities, illuminazione pubblica, auto elettrica e installazioni dim-pianti rinnovabili nei territori comunali e nelle abitazioni private.In base al nuovo accordo quadro, inoltre, Anci ed Enel promuoveran-no verso i Comuni orme di collaborazione e partnership in tema diecienza energetica, anche per lottenimento di cert icati bianchi,mediante la partecipazione delle proprie Esco (Energy Service Com-pany). Avvieranno inoltre progetti pilota nalizzati a sperimentare sulcampo soluzioni e servizi innovativi e sosterranno i Comuni nellindivi-duazione di ambiti di intervento e modalit nuove di utilizzo delle ontirinnovabili e nellimplementazione di sistemi di mobilit elettr ica.

    Siglato a Brindisi il nuovo accordo quadro Enel-Anci.Impegno congiunto per innovazione, risparmioenergetico, fonti rinnovabili e mobilit elettrica

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    ai come oggi la distribuzione e il consumo dellenergia sonostati cos strategici per il rilancio dellItalia e dellEuropa. Unpassaggio per certi versi storico otograato dal convegno

    Smart Grids, architettura per lo sviluppo dellEuropaospitato da Enel in novembre che, a dieci anni dal brevetto e dalla primainstallazione del contatore elettronico, vede aprirsi un nuovo decennio diorti investimenti sulle reti intelligenti per generare innovazione, ecienza,risparmio e sostenibilit ambientale. Con il convinto sostegno nanziariodellUnione europea.La competitivit passa attraverso la qualit, cio ricerca e innovazione. Eccoperche i ondi europei per la r icerca applicata sono stati aumentati da 54 a 84miliardi di euro, ha aermato Antonio Tajani, il vicepresidente della Com-missione Ue, oltre che responsabile per lindustria e limprenditoria.

    necessario modernizzare la rete ha aggiunto Tajani. Perch le Smart

    Grids permettono di combattere il cambiamento climatico, basti pensareal progetto della mobilit elettrica. Serve per un mercato interno delle-nergia unzionante e con costi uni ormi, che ci renda competitivi con ilresto del mondo. E ci permetta di conseguire unulteriore crescita nellin-teresse di tutti.

    ENEL IN PRIMA LINEAEnel in prima linea nella ricerca, nello sviluppo e nella realizzazione dellereti intelligenti. Con le Smart Grids abbiamo reso il cliente attore consa-pevole e promotore di un uso eciente dellenergia elettrica, ha spiegatolad Fulvio Conti. In questa occasione, celebriamo i dieci anni del conta-tore elettronico, nato da una visione innovativa che ci ha portato a essere ipionieri della gestione attiva dellenergia elettrica, con impatti beneci sullacrescita economica e sociale. In Italia, ad esempio, abbiamo ridotto del 70%

    il numero delle interruzioni e del 40% i costi di distribuzione, migliorandoqualit ed ecienza, senza aumentare la bolletta.Ma continueremo a essere pionieri in tutti i campi dellinnovazione tecno-logica, seguendo lesempio di quanto gi atto per le reti intelligenti: dallaliera dellidrogeno, al solare, al miglioramento dellecienza energeticano al carbone ad alto rendimento.A conermare la centralit del contatore elettronico stata la celebrazionedei suoi dieci di vita condotta dal direttore della Divisione Inrastrutture eReti di Enel, Livio Gallo. Il contatore nasce da unintuizione che ha postole esigenze del cl iente in primo piano ha ricordato Gallo. Averne installati32 milioni in Italia ci rende un punto di rierimento per lindustria interna-zionale. Abbiamo investito pi di due miliardi di euro, di nostra iniziativa,senza aiuti pubblici e con puro spirito imprenditoriale e visione del uturo.

    E oggi siamo qui a esteggiare il compleanno della nostra larchitettura dibase, linsieme dei terminali intelligenti su cui stiamo costruendo la nostrarete del uturo, ma anche un nuovo modello di relazione con tutti quelli chelavorano con noi ha concluso.

    Il rilancio passaper le Smart Grids

    Crescono gli investimenti dellUenella ricerca per lefficienzae lo sviluppo sostenibile

    U prale per prdur

    Dal 7 ottobre 2011 dalla home page di Enel Distr ibu-zione si pu accedere (previa registrazione) al nuovoportale dedicato ai clienti produttori per la gestionedelliter di connessione alla rete elettrica. Il serviziopermette la compilazione online della domanda diconnessione, assistita da un tutorial inormatico, lin-vio di documentazione, laccettazione dei preventivio la richiesta di nuovi preventivi. Garantisce inoltrelinormatizzazione delliter autorizzativo e dellagestione dei lavori.Gli scambi di comunicazione ra il produttore ed EnelDistribuzione vengono conermati in tempo reale alcliente tramite linvio di una e-mail di posta elettroni-ca certicata.Il portale, ra laltro, consente laccesso alle inorma-zioni della pratica e ai documenti associati anchesuccessivamente allattivazione dellimpianto, un-gendo anche da archivio per il produttore, che pudunque ritrovare online tutta la documentazione chesi scambiata con Enel Distribuzione.Sono inoltre in progetto nuove unzionalit dello stru-mento per consentire la visualizzazione dellenergiaprodotta e di quella immessa in rete, implementazioniutilissime per agevolare ancora di pi uno ra i clientipi smart e consapevoli di Enel.

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    Orizzonti

    Ogni anno Enel emette pi di 190 milioni di atture, attiva pidi 2 milioni di siti, risponde a pi di 50 milioni di chiamatee riceve circa 18 milioni di documenti. Tutto questo vieneeettuato grazie al contributo dei partner, che rappresentano

    il canale principale per la gestione e il contatto con i 32 milioni di clientiEnel. Se lobiettivo di Passion or Quality quello di diventare leaderassoluti nella qualit del servizio oerto al cliente, la gestione dei partnerne rappresenta una colonna portante spiega Luca Solaroli Camillocci,responsabile Customer Service di Enel. Nellultimo anno la qualit deinostri servizi cresciuta notevolmente, e a darne atto stata la stessaAutorit (AEEG), che ci ha riconosciuto il primo posto in classica comemiglior contact center nel mercato italiano dellenergia. Ma le sde che ciponiamo sono sempre pi ambiziose.La soddisazione del cliente attraverso il miglioramento della gestione deipartner lidea che ha guidato il progetto Nuovo modello di gestionepartner. Come sottolinea Michele Abbate, responsabile Sistemi di Custo-mer Service: Con questo obiettivo sei gruppi di lavoro hanno lavorato permettere in campo tutti gli strumenti necessari a uno sviluppo strutturatodellintero sistema di gestione.Secondo Carmen Santucci, responsabile Organizzazione del Personalee Organizzazione della Divisione Mercato, un importante punto di orzadel progetto stato proprio il orte coinvolgimento di un elevato numerodi colleghi sparsi su tutto il territorio nazionale: Sono loro, inatti, chelavorano a stretto contatto con i partner, conrontandosi ogni giorno conle dicolt e raggiungendo nuovi obiettivi.

    7MILA CONSULENTI DI QUALITSono pi di 7mila in tutta Italia i consulenti che quotidianamente rispon-dono agli 80mila clienti Enel che in media chiamano il nostro contactcenter e scrivono per richieste e inormazioni. Ben uno al secondo! Risorseindispensabili, la cui preparazione deve essere garantita continuamente evericata. Per questo, a partire dal 2011, tutti i nuovi consulenti dei nostrinumeri verdi (800.900.860 di Enel Energia, 800.900.800 di Enel ServizioElettrico) svolgono un test di approondimento sulle nozioni acquisite du-

    rante il corso di ormazione e sulla capacit di relazionarsi con un cliente.E grazie allintroduzione del Quality Contest i consulenti verranno premia-ti per il livello di qualit delle attivit svolte dal loro team di appartenenza,misurata attraverso indicatori specici delle loroperformance. Il Quality

    Contest rappresenta la via attraverso la quale i l messaggio della qualitpotr raggiungere cos tutti i 7mila consulenti che lavorano per Enel.

    I NUOVI TRAINER: UNA FIGURA CERTIFICATAIl Nuovo modello di gestione partner ha puntato sul processo di or-mazione per essere incisivi l dove nasce la qualit del servizio oertoai clienti Enel tramite i consulenti. Per rendere il processo sempre piecace e unzionale, stato inatti studiato e sviluppato ogni aspetto del

    ruolo del ormatore di Customer Service, identicato il percorso proessio-nale necessario allo sviluppo delle competenze, e denito un sistema dicerticazione a garanzia delle capacit, delle competenze e dellesperienzaproessionale dei nuovi trainer.Sono i colleghi della Divisione Mercato che mantengono i rapporti a 360con i partner: un ruolo che, attraverso il progetto, si sviluppa sempre pi,ocalizzandosi sulla moltitudine di aspetti necessari alla cura di un lega-me cos importante per arrivare ai livelli attesi della qualit del servizio.In un contesto dove sempre pi importante la relazione con i nostriclienti, il nuovo modello rappresenta una svolta decisiva per il consoli-damento del primato di Enel con azioni ad ampio respiro, innovative econcrete. La macchina partita e i risultati non si sono atti attendere.Ma la strada verso la leadership assoluta non ancora terminata.

    PARtnER,ALLEAti PREzioSi

    Sam assm!Enel Energia supera il traguardo dei 7 milioni di clienti. Oltre7 milioni tra case, esercizi commerciali e aziende, suddivisi inquesto modo: 81% di clienti residenziali (48% luce, 52% gas) e 19%business (86% luce, 14% gas). E le oerte di Enel Energia decollanoanche tra i colleghi: sono ben 3.000 quelli che hanno gi sottoscrit-to la straordinaria gamma di oerte luce e gas Per noi, assi-curandosi un risparmio in bolletta dal 10 al 30%. Cinque oertenate per rispondere a tutte le esigenze di consumo che possonoregiarsi di essere le migliori sul mercato. E da gennaio a marzo2012, ogni volta che un collega-cliente ar entrare un amico nelmondo di Enel Energia accumuler 1.000 Punti Energia. Per aderi-

    re alle oerte luce e gas vai nella sezione intranet dedicata oppurechiama il numero verde 800.900.860 da luned a venerd dalle 8alle 22, il sabato dalle 8 alle 14.

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    ante Alighieri vivo e vegeto e si aggira per le strade di Firenze. Almenoa quanto possono raccontare l