Enel Insieme 2013 Nr. 01

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REPORTAGE Come cambiano i Punti Enel 18 SMART CITY Dall’Italia al Cile, ecco le città del futuro 12 DENTRO IL CDA  Andiamo alla scoperta della “cabina di regia” 14 INNOVAZIONE Creatività colombiana: intervista a Lucio Rubio 26 TUTTI I COLORI DELLA ROMAN IA Dagli sviluppi del business ai graffiti delle cabine di Bucarest  viaggio nel Paese balcanico dove Enel è sempre più presente MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL FEBBRAIO 2013 // NUMERO 1 1

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REPORTAGECome cambiano

i Punti Enel

18

SMART CITY Dall’Italia al Cile,

ecco le città del futuro

12

DENTRO IL CDA Andiamo alla scoperta

della “cabina di regia”

14

INNOVAZIONECreatività colombiana:

intervista a Lucio Rubio

26

TUTTI I COLORIDELLA ROMANIADagli sviluppi del business ai graffiti delle cabine di Bucarest viaggio nel Paese balcanico dove Enel è sempre più presente

MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL FEBBRAIO 2013 // NUMERO 1

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03 EDITORIALE

04 BREVI Enel360o p4

06 ZOOM Romania, la porta dell’Est p6

14 ORIZZONTI Quota 100 GWh p11 // Lo smart che avana p12 // Dentro il Cda p14 // // Lot taaperta agli hacker p16 // La nostra university  p17 // Io ci punto p18 // Sempre

 pronti all ’emergena p23 // Cesi: l ’energia che verr p24 

25 SICUREZZA 5 regole a portata di mano p25

26 INNOVAZIONE Creativit colombiana p26 // Insieme s’ innova meglio p27

28 SOSTENIBILITÀ Brasile, energia in cambio di rifiutI p28

29 ENEL CUORE Con tutto il cuore p29

30 PRISMA Il pensiero va alla scala p30 // La felic it è sciena p31

32 INTERCULTURA Scelti per voi p32 // In tre minuti p33

34 GENTE ENEL Amiche per la penna  // La leva calcistica del 1940

35 CANALE APERTO

IN QUESTO NUMERO

Enel Insieme Mensile del Gruppo Enel // Anno 11, numero 1

 A cura della Direione Relaioni Esterne Enel

Registraione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

Direttore responsabile Gianluca Comin

Editore Enel spa, Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma

Realizzazione editoriale Brand Portal // www.brandportal.it

 Art direction & Design Newton21 Roma // www.newton21.it

Tipografia System Graphic Srl // Via di Torre Sant’Anastasia 61, 00134 Roma

Per contattare la redazione Redaione Enel Insieme // Comunicaione Interna Enel Spa

Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma

Oppure inviare una mail [email protected]

Enel Insieme è anche consultabile on line sul portale Intranet inEnel

Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symbol Freelife certificata FSC 

Numero chiuso in redazione il 15/02/2013

La CO2 equivalenteassociata a questonumero verrneutraliata

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Editoriale

Avvocati globali

Francisco De Borja Acha BesgaDirettore Legal e Corporate Affairs

Cari colleghi, care colleghe,

abbiamo da poco concluso la prima Cascade della Funzione Legale e

Segreteria societaria di Enel, che è stata un’occasione importante percondividere valori e principi guida della amiglia proessionale legale. Itemi di cui abbiamo discusso in quella giornata sono molto utili per mo-strare al resto dei colleghi Enel non solo il nostro modo di lavorare ma,soprattutto, come siamo, e saremo sempre più, al anco del business.Certamente non possiamo are a meno di considerare il particolare sce-nario economico e proessionale in cui viviamo, contraddistinto da unacrisi nanziaria proonda con la quale ci conrontiamo da qualche anno.Rispetto al passato, inatti, ci troviamo a lavorare in un contesto moltopiù esigente e impegnativo che nisce, evidentemente, per infuire sulnostro lavoro di avvocati d’impresa, chiamati a valorizzare al massimole nostre competenze, e non solo per motivi di riduzione dei costi. Evi-tando che attività importanti vengano esternalizzate, si potrà allo stesso

tempo tutelare il valore intellettuale delle risorse interne e avorire unagestione orientata all’ecacia e all’ecienza della nostra condotta.Su un piano programmatico, l’obiettivo della Funzione Legale e Segre-teria societaria è di agire, d’ora in avanti, in modo sempre più integratocon il business, nella consapevolezza, da un lato, che gli interessi degliavvocati non sono diversi da quell i di coloro che sono coinvolti nelleattività operative (pensiamo, per esempio, ai proli giuridici connessi alsistema regolatorio spagnolo o alla rinegoziazione di contratti nel settoredella carbon strategy); e, dall’altro, che il supporto ornito alle BusinessLines gioca un ruolo concreto per il raggiungimento di risultati signi-cativi a livello territoriale e di Gruppo. Il successo degli uni sarà, inatti,il successo degli altri e viceversa.Oltre a essere più vicina al business, la nostra azione dovrà essere sem-

pre più coordinata, tanto all’interno (tra gli stessi legali) che all’esterno(con riguardo alle Divisioni e alle Countries). In questo senso, sarannoquanto mai apprezzabili i beneci derivanti dall’integrazione delle Fun-zioni “Legale” e “Segreteria societaria”, che ora non saranno più due

mondi paralleli e potranno dare spazio a sinergie e, dunque, ornire un

migliore servizio all’azienda.Lavoriamo e lavoreremo ancor di più come un grande ucio interna-zionale in cui non ci sono avvocati di Enel Green Power, di Enersis, odi Enel Ogk 5, ma ci sono avvocati di Enel che lavorano in Enel GreenPower, in Cile o in Russia.Anche la gestione della corporate  governance delle società con cui il Grup-po opera su scala mondiale (non dimentichiamoci che Enel SpA detienepartecipazioni, direttamente o indirettamente, in circa 800 società tracui diverse hanno strumenti nanziari quotati) richiama l’attenzionesull’importanza dell’interesse di Gruppo; nel perseguimento di questointeresse, tuttavia, il rispetto dei soci di minoranza costituisce per ilLegale un elemento imprescindibile che si traduce, ad esempio, nellaricerca di interpretazioni volte a non pregiudicare Enel o nell’impegno

costante per rendere compatibile l’interesse dell’azienda con quello delleminoranze.In denitiva, abbiamo una grande possibilità di trasormare le sdedi ronte alle qual i ci pone questo part icolare momento storico in vereopportunità di cambiamento a cui guardare con ducia, grazie ai nostrivalori come “cittadini Enel” e ai principi guida della nostra azione comeamiglia proessionale legale.In questo 2013 saremo sempre più un One Team nell’ambito di una OneCompany.

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ILLUMINAZIONE PUBBLICATARGATA ENEL SOLE EDENDESA AD ABARÁN Enel Sole ed Endesa hanno vintol’appalto per la concessione delservizio di illuminazione pubblicadi Abarán, nel Comune di Murcia,in Spagna. Sostituiranno 1.919 puntiluce, ossia l’87% dell’intera rete diilluminazione pubblica cittadina,contribuendo a evitare l’emissione inatmosera di circa 200 tonnellate diCO2, l’equivalente di quanto assor- bono 15mila alberi. La tecnologia pro-mossa da Enel Sole ed Endesa si basasull’uso eciente degli impianti diilluminazione con l’installazione dicontrolli intelligenti. Queste unzioni

aiuteranno ad aumentare la qualitàdella luce e ottenere un notevolerisparmio energetico. Utilizzando inuovi Archilede High Perormanceanche la vita media degli impiantiluminosi sarà più lunga, arrivando aoltre 100mila ore. Le due aziende sioccuperanno sia della gestione chedella manutenzione dell’impianto.

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NUOVA LINEA DI CREDITODA 9,4 MILIARDI DI EUROEnel ha rmato ad Amsterdam unalinea di credito rotativa forward

starting dell’importo di circa 9,4 mi-liardi di euro della durata di cinqueanni, che andrà a sostituire la lineadi credito rotativa da 10 miliardi dieuro, nora rimasta inutilizzata. Il suoutilizzo sarà possibile a partire dallascadenza della linea di credito rotativa

da 10 miliardi di euro, prevista per ilmese di aprile 2015.L’operazione ha visto la partecipazio-ne di un nutrito gruppo di istituti dicredito nazionali e internazionali, tracui Mediobanca nel ruolo di documen-

tation agent. Il costo della nuova lineadi credito è variabile in unzione delrating assegnato pro tempore a Enel.In base agli attuali livelli di rating ilcosto si attesta a 170 punti base sopral’Euribor, con commissioni di mancatoutilizzo calcolate nella misura del 40%

del margine applicabile.

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ONE COMPANY:ECCO LA POLICY BEST PRACTICE SHARINGÈ stata emessa una nuova policy diGruppo sul Best Practice Sharing(Bps) nell’ambito del progetto OneCompany. La policy 63 ormalizzal’importanza di condividere, tramiteun processo continuo, le migliori pra-

tiche operative tra le diverse Divisionie Paesi del Gruppo per convergereverso la One Company, stabilendo un

approccio comune a ogni BusinessLine (per esempio Generazione, Di-stribuzione, Commerciale, Nucleare)ma tenendo comunque in considera-zione le specicità locali.Viene conermato il coinvolgimentodei vertici aziendali tramite l’istitu-

zione, per ogni linea di Business, diun executive committee che guiderà leattività Bps denendone le prioritàe sosterrà lo scambio e l’omogeneiz-zazione di key performance indicator,procedure e report tra le diversegeograe, per la costruzione di unlinguaggio comune.

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 A ENEL IL SUSTAINABILITY DISTINCTION 2013A livello mondiale Enel è una delleaziende del settore elettrico con lemigliori politiche per la respon-sabilità sociale. A conermarloarriva per l’azienda il SustainabilityDistinction, riconoscimento ruttodell’analisi condotta dalla Robeco-SAM sulle politiche per la sosteni- bilità nel l’ambito del Sustainabil ityYearbook che è stato presentato aDavos nel corso del World Econo-mic Forum (WEF). Giunto alla suadecima edizione, il Sustainability

Yearbook è una delle pubblicazioniinternazionali più esaurienti e detta-gliate sulla Corporate social respon-

Enel Sole ed Endesa gestiranno il serviiodi illuminaione pubblica di Abarán,

in Spagna. Installeranno i nuovi lampioniArchilede in quasi 2mila punti luce 01

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Enel360

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sibility applicata ai diversi settorieconomici.RobecoSAM è leader globalenell’oerta di prodotti e servizi cheintegrano sistematicamente i criterinon nanziari (Esg) nella tradizio-nale analisi nanziaria e nei processi

di investimento.

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CDR DA RECORD ALLACENTRALE DI FUSINACentrale Enel di Fusina da recordnel 2012: con 58.400 tonnellate diCdr utilizzate, l’impianto “brucia”anche il precedente record segnatonel 2011 e compie un altro passoverso il limite di 70mila tonnellateprevisto dall’autorizzazione mini-

steriale. L’ottimo risultato è ruttosia delle particolari condizioni dimercato dell’energia elettrica siadegli eccellenti standard produttiviraggiunti: entrambi i attori hannopermesso alla centrale di orire allaBorsa elettrica un prodotto a condi-zioni competitive guadagnando cosìil diritto a produrre per un elevatonumero di ore.La quantità record di combustibileprodotto dalla raccolta dierenziatadei riuti conerma la validità del

progetto avviato nel 2008 da Enel,Veritas, Ecoprogetto, Comune e Pro-vincia di Venezia e Regione Veneto.

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TUTTI AL MERCATODELLE IDEETutti in Enel potremo essere leader dell’in-novazione con “Eidos Market, il mercatodelle idee”, una best practice già attivain Endesa, che nella ase pilota italianainteresserà circa 1.500 colleghi delle Divi-sioni Mercato e Global ICT. Eidos Marketpermetterà di avanzare proposte per ri-spondere a sde strategiche del business.Le migliori idee, proposte e selezionatedai colleghi stessi all’interno della piatta-orma, verranno prese in considerazioneper essere realizzate.Proponi, valuta, vinci. I partecipanti al“mercato delle idee” potranno proporrele loro idee sui temi che saranno messiin evidenza all’interno della piattaorma,

commentare le idee presentate da altripartecipanti e valutarle investendo deicrediti virtuali, i cosiddetti punti “Eidos”,nelle idee presenti nel sistema. Innepotranno aggiudicarsi dei premi, spen-dendo nell’asta nale i punti accumulatipartecipando.

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 WE ARE ENERGY 2013:LA PROTAGONISTAÈ LA SALUTEFino al 28 ebbraio è possibile iscriverei propri gli al concorso internazionaleWe are Energy che, per questa nona

edizione, propone un tema impor-tante per i ragazzi e prioritario perl’azienda: la salute.La competizione coinvolge ragazzi eragazze in età compresa tra gli 8 e i17 anni con l’obiettivo di sensibiliz-zarli sull’importanza di diventare

protagonisti attivi del proprio edell’altrui benessere nella vita di tuttii giorni.I nostri gli potranno mettersi in gio-co con creatività in una o in entrambele sezioni del concorso: “Prenditi curadi…” in cui bisogna ideare un pianoper curare un amico, un amiliare,il territorio, se stessi raccontandolonella modalità preerita; oppure con“Le ricette di We are Energy” perproporre un piatto speciale, ovveroil primo passo per una vita sana.

Servono antasia e scelte motivate,da riportare con qualsiasi mezzoespressivo.Dopo aver raccolto le iscrizioni,i ragazzi riceveranno i materiali perpartecipare al concorso e potrannocondividere idee e opinioni con gli al-tri amici sul sito del concorso e sullapagina Facebook dedicata.Le idee migliori saranno premiatecon la partecipazione gratuita alCampus estivo internazionale che sisvolgerà dal 13 al 27 luglio.Per inormazioni è attivo il numeroverde 800.412122 dal lunedì al vener-dì negl i orari 9 -13 e 14-18.

Enel360Arriva in Italia Eidos Market, il progetto che premia le idee dei colleghi da mettere in pratica

 per rispondere alle sfide del business 07

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“Bine ai venit la Enel, urnizorul tau de energie” dice la voce automaticaquando chiamate il call center di Enel Romania. Vista l’assonanza tral’italiano e il rumeno, non c’è bisogno dell’interprete per capire che ilmessaggio dice: “Benvenuto in Enel, il tuo ornitore di energia”. Così

vengono accolti i 2,6 milioni di clienti rumeni e tutti coloro che voglionoapprottare delle opportunità oerte dalla liberalizzazione del mercatodell’energia.Il Gruppo Enel è presente nel Paese dal 2005 nella vendita dell’elettricità conle società Enel Energie Muntenia ed Enel Energie e in seguito all’acquisizio-ne di Muntenia Sud, avvenuta il 4 giugno 2008, ha raggiunto quasi la quotadel 30% del mercato. Sul ronte della distribuzione l’azienda è presente nelPaese con Enel Distributie Muntenia, Enel Distributie Banat ed Enel Distri- butie Dobrogea. Ma negli ultimi anni la parte del leone è stata giocata dalle

rinnovabili: Enel Green Power ha realizzato molti nuovi impianti arrivandoa una capacità installata di circa 500 MW.In Romania nora il Gruppo ha investito oltre 2 miliardi di euro diven-tando la principale azienda nel settore elettrico. Enel è anche una delle

principali imprese straniere nel Paese e rappresenta un punto di rierimentoper la comunità italiana che da sempre è molto attiva: inatti, con più di33mila imprese registrate, la Romania è il Paese straniero in cui esistono piùaziende italiane.“L’ingresso di Enel in Romania ha dato una svolta importante ai rapporticommerciali tra l’Italia e questo Paese” ha dichiarato a Enel Insieme Mario

Cospito, che no alla ne di gennaio ha svolto il ruolo di ambasciatore ita-liano in Romania. “Fino a quel momento, inatti, tipicamente si traserivanoqui solo piccole e medie imprese. Enel invece è una multinazionale, unagrande realtà economica che crede molto in questo Paese e lo dimostra conuna seria politica di investimenti, in primis quelli nell’ammodernamentodella rete elettrica”.

OLTRE LA CRISIPrima del 2008 la Romania ha vissuto un periodo di crescita economicadavvero notevole, paragonabile a quella delle tigri asiatiche, con picchi del 9%del Pil. Ma la crisi è arrivata anche qui. Nel biennio 2008-2009 i rumeni sono

Romania, la porta d

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Monastero di Voronet, Moldavia

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ell’Eststati colpiti da una gravissima recessione che ha atto crollare il ProdottoInterno Lordo al -9%. Per uscirne sono state varate riorme molto impor-tanti che, a ronte di pesanti sacrici per la popolazione, hanno permessoal Paese di ritornare a crescere. Anche se sarà dicile raggiungere i livellipre-crisi, oggi a Bucarest è tornato il segno + e per il 2013 si prevede unacrescita del 2%, leggermente più alta del tasso medio europeo.Per dare orza alla ripresa economica la stabilità politica è importante.Dal 21 dicembre a Bucarest c’è un nuovo governo che può godere diun’ampia maggioranza parlamentare. Il premier è Victor Ponta delPartito Socialdemocratico, un politico giovane e determinato che è statoeletto con un programma innovativo e di rottura rispetto ai tradizionalischemi rumeni. Grande enasi è stata data ai temi dell’energia che,secondo Ponta, dovranno are da volano per il resto dell’economia. Il

premier mira a valorizzare le risorse energetiche non ancora del tuttosruttate, come il gas, raorzando anche la posizione geo-strategica delPaese, canale naturale di accesso all’Europa per le commodities prove-nienti dal Mar Nero.

“Nel corso degli anni il Gruppo Enel ha sviluppato solide relazioni isti-tuzionali in Romania, grazie a un attento lavoro della squadra guidatadal nostro country manager Luca D’Agnese” spiega Marco Alberti,responsabile Aari Istituzionali Internazionali. “In seguito alle recentielezioni politiche del 9 dicembre è stata avviata una serie di incontri conil premier eletto, Ponta, e i principali esponenti del suo nuovo Governo,alcuni dei qual i già conosciuti da Enel. Tra questi, ad esempio, il nuovoMinistro con delega al Bilancio, Liviu Voinea, che qualche tempo aintervenne a un seminario sulla Romania organizzato dalla nostra unitàper gli Aari Internazionali istituzionali”.

UN MIx ENERGETICO EQUILIBRATODal punto di vista energetico la Romania è un paese ortunato che può

contare su un ampia varietà di risorse ossili e rinnovabili. Il mix ener-getico è molto ben bilanciato: si va dal gas naturale (31%), recentementescoperto anche nel Mar Nero, al nucleare (11%), dal petrolio (17%) allerinnovabili (18%); mentre gli altri combustibili solidi arrivano al 23%.

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Dal punto di vista energetico è praticamente autosuciente e nei prossi-mi anni potrebbe addirittura diventare esportatore.“Se sul ronte della diversicazione il mix rumeno è equilibrato, il parcogenerazione avrebbe bisogno di un rinnovamento” dice Luca D’Agnese,country manager Romania. “La gran parte delle centrali, soprattuttoquelle a carbone costruite negli anni Cinquanta e Sessanta, sono pocoecienti e avrebbero bisogno di un ripristino ambientale: secondol’Unione europea, in assenza di interventi, molte dovranno essere chiusenei prossimi anni”. Per nanziare questi progetti a lungo termine la Ro-mania ha bisogno di attrarre capitali dall’estero. “Di conseguenza la verasda sarà creare un cl ima avorevole al business” dice D’Agnese. “Enelè coinvolta nei progetti di Brai la e Galati, nell’Est del Paese, che sonoattualmente nella ase di permitting, cioè quella in cui viene sottomessala documentazione necessaria per l’ottenimento delle autorizzazioni”.

ROMANIA VERDELa onte di energia che ha avuto il maggiore sviluppo negli ultimi annisono le rinnovabili che in breve si sono ritagliate un ruolo di primo

piano nel mix energetico rumeno. Già dal 2010 la Romania si era dataobiettivi ambiziosi: portare al 38% la quota di energia elettrica prodottacon onti rinnovabili. Il potenziale inutilizzato è rilevante: basti pensa-re che lo sruttamento pieno delle biomasse prodotte dagli scarti delleattività agricole e orestali potrebbe garantire da solo l’indipendenzaenergetica del Paese. Solo le capacità idroelettriche del ricco bacinoalluvionale compreso tra le Alpi transilvaniche e i Carpazi orientali sonopienamente sruttate.Gli operatori, come Enel Green Power, hanno capito bene questepotenzialità e hanno cominciato a investire nel Paese, pianicando gliinterventi sulla base degli incentivi previsti nella strategia del Governo.Il settore più interessante sembra essere quello eolico, che assorbe circa il75% degli incentivi totali. Diversi parchi sono già installati o sono in ase

di sviluppo, soprattutto nelle Regioni orientali, particolarmente esposteai venti che arrivano dal Mar Nero.Enel Green Power Romania (Egpr) è attiva nel Paese dal 2007 e attualmen-te può contare su 498 MW di potenza installata, soprattutto nel settore

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eolico. Nella regione di Dobrogea ci sono gli impianti di Agighiol (34MW), Salbatica I (70 MW), Salbatica II (70 MW), Corugea (70 MW) e Gebe-lesis (27 MW) nella contea di Tulcea, Elcomex Eol (120 MW) e Targusor (60MW) nella contea di Constanta; nel Banat è in unzione l’impianto di Mol-dova Noua (48 MW), nella contea di Caras Severin. Per nanziare questo

sviluppo Enel Green Power si è avvalsa anche della possibilità di accederea nanziamenti erogati da agenzie di sviluppo e promozione delle proprieaziende all’estero, come la danese Export Credit Agency (EKF).Secondo Francesco Lazzeri, responsabile Enel Green Power Romania,“le rinnovabili in Romania hanno un grande potenziale. Ma queste ri-sorse non si potranno sviluppare ulteriormente se non verranno rimossiuna serie di ostacoli strutturali. Il sistema, inatti, non è attualmente ingrado di integrare tanti nuovi impianti rispetto a quelli già in unzio-ne. Rimuovere questi limiti sarà la grande sda che la Romania dovràarontare nei prossimi tempi”.

LA DISTRIBUzIONEOltre alle rinnovabili, il Governo rumeno ha deciso di incentivare

l’implementazione dei contatori elettronici per rendere il sistema piùeciente. Secondo il Regolatore inatti sarebbe cruciale seguire leindicazioni dell’Ue che invitano a installare in Romania entro il 2020 ilcontatore elettronico in almeno l’80% delle utenze.Il sistema di telecontrollo è già in unzione nella città di Bucarest e in al-tre zone del Paese. Gli eet ti positivi sul sistema si possono vedere dagliindicatori di adabilità, che sono molto migliorati negli ultimi due anni.Il piano strategico di Enel prevede un’ulteriore estensione del sistema.Sul ronte della distribuzione, Enel Romania copre circa il 30% del mer-cato ed è il più grande distributore privato nel Paese. I 90mila km dellarete gestita dalla nostra azienda servono circa 2,6 milioni di clienti in treimportanti regioni, inclusa la capitale. I piani per il uturo si ocalizza-no nel miglioramento della qualità del servizio e nella riduzione delle

perdite.“Prima di tutto, vogliamo essere in grado di orire ai nostri clienti unservizio adabile con interruzioni più brevi e meno requenti” aermaD’Agnese. “Ciò avverrà tramite la graduale sostituzione della vecchiainrastruttura con una più moderna e adabile. Questo processo è unapriorità n dall’inizio dell’avventura rumena e continuerà a esserlo neiprossimi anni”.L’altro punto ondamentale della strategia è la riduzione delle perdite, unproblema molto serio visto che superano il 13% (le perdite si calcolano a-cendo la dierenza tra l’energia immessa in rete e quella atturata ai con-sumatori). Per dare un ordine di grandezza, la quota di energia venduta inRomania è di 45 – 48 TWh (senza le perdite) e di 58 TWh (con le perdite).Le perdite sono di due tipi: tecniche e commerciali. Le perdite tecniche,

che nel Paese sono il 30% del totale, sono causate dall’obsolescenza dellelinee e dei trasormatori. Da questo punto di vista i lavori di ammoder-namento hanno già cominciato a produrre i risultati previsti. Le perditecommerciali invece sono causate da problemi nel processo di atturazio-

ne oppure da veri e propri urti di energia. Su questo ronte Enel lavorainsieme alle autorità rumene con l’obiettivo di ridurle sotto il 10% deltotale entro il 2015.

NUOVE OPPORTUNITà NELLA VENDITA 

Per quanto riguarda il mercato libero, in Romania è appena passata unalegge che recepisce il cosiddetto Terzo Pacchetto Europeo, di cui unaparte rilevante è dedicata al processo di liberalizzazione. “Gradual-mente sempre più consumatori rumeni potranno scegliere il proprioornitore man mano che i contratti tutelati andranno a sparire” ci spiegail country manager. “Questa sarà una grande opportunità per noi, maanche una sda impegnativa. Speriamo che il governo continui nella suariorma del mercato elettrico, acendo sì che il contesto diventi semprepiù competitivo. In questo modo Enel potrà raorzare la sua posizionenel mercato libero della vendita di energia”.Per orire un servizio sempre migliore ai suoi clienti, Enel Romania stalavorando molto sul ronte dell’innovazione. Per esempio è stata la primautility a lanciare una app online per consultare i dati sulla ornitura di

energia. MyEnel App è stata per diverse settimane la più scaricata nel Paese.E sempre sul ronte del customer care, oltre alla diusione di una serie diPunti Enel, in Romania sono stati installati chioschi automatici in grado diorire ai cl ienti gli stessi servizi dei negozi sici, come le inormazioni sulla

 bolletta, lo status dei pagamenti o l’attivazione di servizi.E per promuovere la diusione della bolletta elettronica al posto diquella cartacea Enel Romania ha lanciato il progetto Thank you Note,una campagna di comunicazione molto originale che è stata premiatacon il Leone di Bronzo al Festival della Creatività di Cannes: i primi50mila clienti ad attivare la bolletta elettronica hanno ricevuto un biglietto di ringraziamento cartaceo contenente dei semi foreali pronti aessere piantati.

IL RAPPORTO CON IL TERRITORIOLa Corporate Social Responsibility è diventata una parte essenzialedella strategia economica di Enel Romania che da anni è attivamentecoinvolta nello sviluppo sociale delle comunità, svi luppando e mante-nendo relazioni di lungo termine con tutti gl i stakeholder. Il Gruppoinatti è partner di tanti progetti culturali, sportivi ed educativi e di unaserie di campagne di consapevolezza ambientale.Tra queste iniziative ci sono il Sergiu Celibidache Festival, il RadioOrchestras Festival, la World Press Press Photo Exhibition, il Gopo Ro-manian Film Gala, Les Films de Cannes a Bucarest e il torneo di tennisATP Nastase-Tiriac. Tutti questi eventi insieme hanno coinvolto circa62mila persone che corrispondono al 4% della popolazione della capita-le. Enel sponsorizza anche il George Enescu International Festival, chesi tiene ogni due anni a Bucarest: nell’arco di 28 giorni vengono messi in

scena 150 eventi di musica classica e contemporanea, opera e ballet to chetrasormano la città nella capitale musicale europea.Enel è molto impegnata anche sul ronte della consapevolizzazione dellecomunità locali sui temi ambientali. Tra questi progetti c’è City o Ener-

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Romania

Enel Distributie

Enel Distributie

Enel Energie

Enel Distributie

Enel Energie

Enel Energie

Enel Green Power 

Enel Green Power 

La presenza di Enel in Romania

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gy che ha coinvolto una serie di giovani artisti per realizzare graticolorati sulle cabine secondarie di Bucarest, Timisoara e Constanta. E ilprogramma Light Bulbs Exchange ha permesso di sostituire 3.670 lam-padine a incandescenza con quelle a risparmio energetico nel paesino diValea Ciorii, nel distretto di Ialomita, acendo risparmiare 17mila euroall’anno a 735 amiglie.Nell’ambito del progetto Mega Copacul più di 50 colleghi di Enel Roma-nia, insieme ai volontari dell’organizzazione non governativa Mai MultVerde, hanno piantato nell’area di Bucarest 700 nuovi alberi, uno ogni 10

MWh di energia verde consumato dai clienti del Gruppo.Ultima, ma non meno importante, c’è la lotta per la tutela della biodiver-sità. Negli ultimi due anni sono state lanciate compagne per la protezionedel alco sacro (o alco cherrug), una specie di rapace quasi estinta inRomania. Enel Distributie Banat e la Milvus Group Association hannomonitorato la presenza degli uccelli e costruito 33 nidi articiali lungoi tralicci dell’alta tensione della rete elettrica romena, nonché installato350 set di guaine isolanti sui cavi a media tensione nelle contee di Timise Arad. L’iniziativa per la salvaguardia del alco sacro si inserisce nellapolitica di tutela attiva della biodiversità messa in atto dall’aziendaa livello internazionale.

IL CUORE NEL PAESEAnche sul ronte della solidarietà il Gruppo ha dato vita a una serie diprogetti importanti, soprattutto sul ronte sanitario, tramite la sua onlusEnel Cuore.

In primo luogo c’è la ristrutturazione di due piani dell’ospedale MarieCurie di Bucarest, il più importante nosocomio pediatrico del Paese, cheversava in pessime condizioni. L’ospedale si occupa di ogni tipo di pa-tologia pediatrica: qui ogni anno vengono curati più di 50 mila bambinirumeni. Il contributo di Enel Cuore permetterà il rinnovamento di piùdel 30% della struttura (circa 2.000 metri quadri), con 32 nuovi bagni e50 nuove sale. In totale parliamo di 180 posti letto.Anche a Constanta Enel Cuore ha dato il suo contributo per la ristrut-turazione dell’ambulatorio pediatrico dell’ospedale cittadino. Con una

donazione di 316mila euro, ha permesso un ammodernamento dellastruttura rendendola nalmente conorme agli standard igienico-sanita-ri previsti dall’Unione europea. Il progetto è stato realizzato in collabo-razione con la Fondazione Scheherazade che ha coordinato i lavori diristrutturazione dello spazio, grande circa 750mq.Da ricordare inne il progetto con la Fondazione Renasterea per ornireun’unità medica mobile per realizzare mammograe nelle zone rurali,dove le donne non hanno accesso ai servizi medici, e il progetto Cresce-re insieme, sviluppato da Save the children Romania, e indirizzato ai bambini che hanno i genitori che lavorano in Italia e in Spagna.

Sul Web

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Orizzonti

Il 16 gennaio 2013 resterà nella storia di Enel Green Power. In quel giornol’insieme degli impianti della società, nei 16 Paesi in cui è presente, ha rag-

giunto un picco di produzione nelle 24 ore di 103 GWh di elettricità da ontirinnovabili, equivalente al abbisogno giornaliero di 13,5 milioni di amiglieitaliane o di un Paese come il Perù. “È un risultato raggiunto grazie al contributodi ogni componente dell’azienda – aerma Francesco Starace, ad di Enel GreenPower – che descrive molto bene lo sorzo che la società sta compiendo per unacrescita quantitativa e qualitativa della capacità installata e per raggiungerestandard elevatissimi di ecienza operativa. La soglia rappresentata dal piccodei 103 GWh prodotti in una giornata – continua Starace – consente di rappre-sentare ecacemente il lavoro di un team che ha permesso al parco di genera-zione da rinnovabili di Egp di arrivare nel 2012 a circa 8mila MW di capacitàinstallata”. L’obiettivo raggiunto il 16 gennaio è rutto di una selezione accuratadei progetti, di un’ottimizzazione continua dei processi dell’ingegneria cheimpegna centinaia di uomini nei quattro angoli del Pianeta, e di un approccioscientico e innovativo alle attività di esercizio e manutenzione degli impiantiche portano la disponibilità degli stessi ai livelli più alti del settore.

UN’OTTIMA ANNATA A conerma di questo trend positivo, nelle prime settimane del 2013 sono arri-vate le notizie dell’entrata in produzione di nuovi impianti. Ad esempio EnelGreen Power España ha collegato alla rete l’impianto eolico di Agreda, nellaComunità Autonoma di Castiglia e Leon. Il nuovo impianto vanta una capacitàinstallata di 18 MW e potrà produrre, a regime, circa 48 milioni di kWh all’anno.L’energia “pulita” prodotta dalle 12 turbine da 1,5 MW ciascuna eviterà ognianno l’emissione in atmosera di 35 mila tonnellate di CO2. L’impianto eolico diAgreda va ad aggiungere capacità rinnovabile agli oltre 1.850 MW totali di Egpin Spagna e Portogallo.A testimonianza della strategia di raorzamento della produzione di energiarinnovabile in Romania, Egp ha collegato alla rete tre nuovi impianti: ElcomexEol (Sephir I), Targusor (Zephir II) e Gebelesis, nella regione di Dobrogea, per unacapacità installata di 206 MW e una produzione, a regime, di circa 560 milioni dikWh all’anno. Egp ha quindi raggiunto nel Paese, in soli due anni, circa 500 MWdi capacità totale installata nell’eolico (vedi articolo a pagina 6).In Costa Rica e Messico, inoltre, due impianti rinnovabili di Egp benecerannodell’aancamento nanziario di Simest, la nanziaria pubblico-privata chepromuove lo sviluppo delle imprese italiane all’estero. Si tratta dell’impiantoidroelettrico di Chucas in Costa Rica, con una capacità installata di 50 MW, edell’impianto eolico di Bi Nee Stipa II, in Messico, con una capacità di 74 MW.Inne Egp ha avviato la costruzione dell’impianto eolico di Valle de Los Vientos,nella regione di Antoagasta, in Cile. Il nuovo impianto sarà costituito da 45turbine eoliche da 2 MW ciascuna, per una capacità totale installata di circa 90MW. Una volta in unzione, l’impianto di Valle de Los Vientos produrrà a regi-me oltre 200 GWh all’anno, evitando l’emissione in atmosera di più di 165milatonnellate di CO2. Questo progetto sarà un bel banco di prova per il nuovocountry manager di Egp in Cile, Salvatore Bernabei.

QUOTA 100 GWh

In un solo giorno Enel Green Powerha fatto registrare un picco di produzione

di energia verde capace di soddisfareil fabbisogno di 13,5 milioni di famiglie

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ensate di tornare a casa la sera dopo il lavoro. Accendete il ornoper scaldare la cena. Sentite un avviso: è l’Energy Box che segnalache il consumo elettrico è elevato. “Ops, c’è anche la lavatrice ac-cesa!” Oppure immaginate di essere un amministratore comunale

e di avere a disposizione inormazioni utili su quanta energia consuma lavostra città e su quali sono le zone a più bassa ecienza energetica: graziea questi dati potreste pianicare politiche energetiche più adabili edecaci. Tutto ciò serve non solo a rendere più ecienti la distribuzionee il consumo di energia, ma anche a ridurre signicativamente l’impattoambientale diminuendo le emissioni di CO2.Non si tratta di antascienza. Nel progetto Res Novae, conanziato dal Mi-nistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del primo

 bando nazionale “Smart City and Communities and Social Innovation”, sista già lavorando per sviluppare queste e altre unzionalità innovative perl’abilitazione di nuovi servizi ai cittadini e al la Pubblica Amministrazione(PA). Enel Distribuzione, coordinatore del progetto, lavorerà sulle reti di di-stribuzione dell’energia elettrica di bassa tensione, inrastrutture abilitantinella creazione di una città intelligente. Si tratta di una novità assoluta inItalia, come ci conerma Donata Susca, responsabile Ecienza Energeticaed Eccellenza Operativa di Enel Distribuzione: “Fino a oggi i nanziamentipubblici hanno supportato lo sviluppo di singole aree di intervento legateall’ecienza energetica e alle onti rinnovabili. In questo caso il Ministeroha scelto di sviluppare in maniera integrata il concetto di smart city, sup-portando nanziariamente progetti che si ocalizzassero sinergicamentesulle dierenti dimensioni del contesto urbano: dalle reti di distribuzionedell’energia elettrica, agli edici, dalle onti energetiche rinnovabili, aisistemi di supporto decisionale per la PA nalizzati a una migliore gestionedel territorio”.

PA E CITTADINI AL CENTRO

PA e cittadini hanno un ruolo centrale nel progetto e sono gli sperimentato-ri reali delle innovazioni e delle soluzioni tecnologiche che ne scaturiranno.In particolare le attività di Res Novae sono localizzate in due città, Bari eCosenza, entrambe in territori a Obiettivo Convergenza. Il progetto punta

ad accelerare lo sviluppo socio-economico di queste aree, supportando lacrescita e l’occupazione, anche attraverso lo sviluppo dell’innovazione, perattivare un circuito virtuoso di competenze e investimenti.Res Novae (acronimo di Reti, Edifci, Strade, Nuovi Obiettivi Virtuosi per l’Am-

biente e l’Energia), prevede attività di ricerca industriale, sviluppo sperimen-tale e ormazione per 24 milioni di euro di costi nanziabili su un orizzontetemporale di 32 mesi. Sono partner del progetto, come grandi imprese, EnelDistribuzione, General Electric e IBM; sono presenti anche piccole e medieimprese locali, come Data Management ed Elettronika, mentre il CNR,l’Enea, il Politecnico di Bari e l’Università della Calabria partecipano comeuniversità e centri di ricerca.“Enel Distribuzione ha dimostrato di avere le capacità giuste per costruire esviluppare un progetto innovativo, creando nel contempo le condizioni perar discutere le migliori competenze del nostro Paese” racconta Tommaso

Roselli della Funzione Eccellenza Operativa ed Ecienza Energetica diEnel Distribuzione.

GLI AMBITI DI INTERVENTOIl progetto aronta in maniera organica le problematiche della città, par-tendo dalle inrastrutture energetiche analizzate in ottica smart: verrannostudiate e dimostrate unzionalità per i l monitoraggio, il controllo e lagestione ottimizzata dei fussi energetici degli edici, non tralasciando lesoluzioni tecnologiche necessarie per coinvolgere i cittadini, il cosiddetto“active demand”.La rete elettrica rappresenta una delle inrastrutture vitali per la crescitaeconomico-sociale di un territorio, in particolare quella a bassa tensione,che è più prossima all’utente nale. Avere una rete elettrica al massimodell’ecienza, energetica e operativa, che sia in grado di abilitare servizi di“In Home Energy Management” o che avorisca la diusione della mobilitàelettrica mediante la creazione di una rete di inrastrutture di ricarica inte-grata rappresenta uno dei passi ondamentali verso la smart city.Con Res Novae, Enel Distribuzione, come già avvenuto per le reti in mediatensione, vuole essere pioniera nell’ideare, progettare e realizzare soluzioniper ottimizzare la gestione e il controllo delle reti in bassa tensione. Nel

Lo smart che avana

Da Bari e Cosenza sinoa Santiago del Cile,Enel allarga la retedelle città intelligenti

Orizzonti

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La mobilità elettrica arriva a Bari

Fonte: Enel

Quartiere San Paolo

MODUGNO

MODUGNO

BARIBARI

Fiera del Levante

Aeroporto

Teatro Petruzzelli

Politecnico

Poste Italiane

ComuneStazioneCentrale

Acquedotto

pugliese

Uni.Versus

Ipercoop

IkeaAss. Mobilitàsostenibile

Inaugurata a Bari la prima di 50 colonnine pubbliche di ricarica per veicoli elettrici

COME FUNZIONA

LA RICARICA

50

LE COLONNINE

DA INSTALLARE

1a fase 2a fase

NUMERO DI COLONNINE PER SITO

1 2 3

24 26in

12 siti

in

13 siti

Basta collegareil veicolo via cavoalla colonnina

Il rifornimentopuò essere effettuatograzie a una cartaelettronica ricevutadal proprio fornitoredi energia elettrica

progetto si applicheranno le potenzialità dei sistemi di accumulo anche allarete in bassa tensione e si sperimenteranno tecnologie e unzionalità peruna migliore gestione dei consumi energetici degli edici.L’Energy Box e il Building Energy Management System, sviluppati inRes Novae, rappresenteranno, rispettivamente per gli appartamenti e pergli edici, gli strumenti con cui i cittadini o gli amministratori potran-no impostare le politiche di consumo energetico. Questi strumenti sonostrettamente collegati al concetto di active demand per la rimodulazionedei proli di consumo. Potranno inatti ricevere comandi dall’esterno, daun soggetto terzo chiamato aggregator, per gestire in maniera ottimizzata icicli di unzionamento degli elettrodomestici o di altri dispositivi elettricio termici. Ma cosa vuol dire tutto questo in termini pratici? Ce lo spiegameglio Domenico Buf, project manager di Res Novae - Enel Distribuzione:“Supponiamo che il distributore debba are un intervento di manutenzio-ne sulla linea elettrica. Questo potrebbe comportare un’interruzione delservizio per alcuni utenti a causa di soglie di sicurezza della rete. In uturoil distributore potrebbe chiedere all’aggregator di assicurargli che, a valle diun determinato ramo di linea, i suoi clienti non consumino più di una certapotenza, in modo da non dover interrompere il servizio ad altri utenti. Tra-mite l’Energy box o il Building Energy Management System, l’aggregator, peresempio potrebbe chiedere ad alcuni cittadini del suo portaoglio clienti,di rimodulare a ribasso il loro carico elettrico in cambio di un compensoeconomico”.

LO URBAN COMMAND CENTER

La ricerca porterà al l’implementazione di uno Urban Command Center cheornirà inormazioni energetiche, e non solo, alla pubblica amministrazio-ne, ai cittadini e agli altri player interessati.“Immaginiamo una sorta di sala controllo della città in cui la pubblicaamministrazione avrà a disposizione la mappa energetica della città ealtre inormazioni necessarie per supportare le attività di pianicazionestrategica territoriale” spiega Susca. Che aggiunge: “Siamo molto ottimistie crediamo che quando si chiuderà il progetto si potranno avere grandi

 beneci non solo in termini di razionalizzazione dei consumi energetici, ma

anche di creazione di nuovi posti di lavoro e di un indotto green connessoallo sviluppo del progetto”.“Il nostro primo impegno è la realizzazione del Centro di CompetenzaEnel Distribuzione a Bari” aerma il responsabile Gianpatrizio Bianco “incui lavoreranno i nostri giovani colleghi, in sinergia con i ricercatori dellealtre società partner del progetto. Il centro disporrà di apparati e sistemiavanzati per la modellazione delle reti elettriche att ive e la simulazione intempo reale del loro comportamento. Ciò consentirà il riscontro dei modellie la completa verica dell’integrazione in rete dei prototipi prima della loroinstallazione. Focalizzandosi sulle smart grid in bassa tensione, il centrosarà complementare a quello di Milano, attivo sulle reti di media tensione.Insieme a tutti i colleghi che si occupano di telecontrollo e automazionevogliamo continuare a portare innovazione nelle nostre reti”.

UN PROCESSO IN EVOLUzIONE

Intanto dall’altra parte del mondo, a Santiago del Cile, sono iniziati i lavoriche trasormeranno un quartiere della città in chiave “smart”. Grazie a Enelverranno integrati progetti di mobilità elettrica, telemisurazione, domotica,generazione otovoltaica, smart grid, illuminazione a Led e televigilanza,che renderanno più eciente il sistema energetico, con minori consumi,risparmi economici e riduzione degli impatti ambientali. Si tratta di un’ulte-riore conerma di quanto il Gruppo Enel stia acendo sul ronte smart cityin tutto il mondo: oltre a Bari, Cosenza e Santiago Enel ha avviato progettia Genova, Malaga, Barcellona e Bùzios (Brasile) la prima città intelligentedell’America Latina.Non dimentichiamo, inoltre, che alcune delle principali tecnologie di EnelDistribuzione saranno implementate all’Expo 2015 su un’area di circa 1,7milioni di m2 nei comuni di Milano e Rho. Enel inatti sarà Smart Energyand Lighting Partner di Expo 2015 dove avrà la possibilità di presentarecontemporaneamente le sue principali competenze e tecnologie.

Orizzonti

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Guarda il video Santiago smart city suhttp://blog.enelint.global/insieme/smartcity 

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Orizzonti

Tra qualche settimana Enel presenterà alla comunità nanziaria eagli azionisti i suoi risultati e il piano strategico, così come a ognianno. Si tratta di un momento ondamentale per la vita dell’aziendache richiede mesi di lavoro in seno al Consiglio di amministrazione,

ovvero quello che può essere denito la “cabina di regia” del Gruppo. Quiinatti vengono prese tutte le decisioni strategiche, come quelle riguardantila denizione del piano industriale e del budget, la realizzazione di progettidi importanza rilevante, l’acquisizione o la cessione di asset, l’attuazione dioperazioni nanziarie di portata elevata: in poche parole si mette in pratica ilgoverno d’impresa, o come si dice in inglese la corporate governance.Quando si parla di una multinazionale come Enel, la governance deve esseredi altissimo livello. La nostra azienda, inatti, può contare su circa 800partecipazioni dirette e indirette, di cui circa 580 in società controllate (e 15di queste in società sono quotate nelle borse di varie piazze nanziarie nelmondo). Come ha detto l’ad Fulvio Conti durante la cascade della Funzio-ne Legale e Segreteria societaria “la governance di un’azienda come Enel ècomplessa e non si può limitare alla mera gestione burocratica. Deve, invece,essere lo strumento di lavoro ondamentale per diventare buoni cittadini intutto il mondo, rispettando le regole dei diversi Paesi e applicando i valori diEnel, e lavorando in modo etico, sostenibile e responsabile”.A gestire e coordinare le attività di assistenza e supporto al Consiglio diamministrazione c’è Claudio Sartorelli, che svolge un ruolo certamente de-licato per assicurare il buon unzionamento del consiglio stesso. Sartorelli èentrato in azienda nel lontano 1970 e dal settembre 1992, cioè da quando Enelè diventata una Spa, è stato nominato segretario del CdA. Avendo seguitol’organizzazione di tutti i consigli degli ultimi vent’anni, può essere conside-rato una vera e propria memoria storica dell’azienda.“Con la trasormazione in Società per azioni e la quotazione in borsa, Enelè diventata una delle più importanti aziende europee” dice l’avvocato. “Diconseguenza si è dovuta dotare di una governance di grande qualità. E il CdA,

per gli importanti compiti di cui è investito, rappresenta un organo onda-mentale della vita della società e ha atto della trasparenza e del rispetto delleregole i suoi punti di orza”.Negli ultimi anni la corporate governance ha assunto un’importanza sempremaggiore, soprattutto per le imprese che anno appello al pubblico rispar-mio, in quanto la loro credibilità sul mercato viene infuenzata anche dallacorrettezza e dall’ecienza dell’organizzazione gestionale. Oggi, inatti, gliinvestitori non guardano più soltanto ai risultati economici e vogliono avereampie garanzie su come viene gestita la governance.Per ssare regole condivise sulla corporate governance nel 2000 la Borsa italia-na ha realizzato un codice di autodisciplina per le società quotate (l’ultimaedizione è del 2011). Le regole riportate nel codice sono raccomandazioninon vincolanti: le società possono anche decidere di non seguirle, ma in quelcaso devono rendere conto della loro scelta agli investitori. Da parte di Enel,anche per dare un ulteriore segnale di trasparenza al mercato, si è sempreprovveduto a recepire tutte le raccomandazioni del codice; il recepimento diquelle riportate nell’ultima edizione è stato completato dal CdA nella sedutadi dicembre 2012.

UNA MACCHINA COMPLESSA Il compito prioritario del CdA è la scelta delle strategie aziendali che copronoun periodo pluriennale e vengono denite e aggiornate di anno in anno nelpiano industriale. Gli obiettivi strategici vengono delineati dall’amministra-tore delegato, una volta sentito il presidente, e quindi sottoposti all’approva-zione del CdA. Per questa, come per altre materie di particolare complessità(acquisizioni di aziende, ecc.) le decisioni vengono assunte dal Consigliodopo un attento e approondito dibattito, che di solito si protrae per piùsedute.Il calendario dei CdA dell’anno è pressato con grande anticipo per ar sìche tutti i consiglieri possano programmare la loro partecipazione (tenuto

Dentro il Cda

A poche settimane dalla presentazione del piano strategicoandiamo a vedere come funzionala “cabina di regia” del Gruppo Enel

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anche conto che alcuni di essi non risiedono in Italia). Un alcuni casi è prevista lapossibilità di partecipare alle riunioni in audio o videoconerenza.Per preparare le sedute del CdA occorrono diverse giornate di lavoro. L’ordinedel giorno viene denito dal presidente Paolo Andrea Colombo, in allineamentocon l’ad Fulvio Conti e con il supporto del segretario. La Segreteria raccoglietutti i documenti che devono essere esaminati e discussi dal Consiglio, svolgen-do un delicato lavoro di sintesi e di omogeneizzazione degli elementi orniti dallediverse aree aziendali. Le relazioni devono essere esaustive e contenere tutti glielementi necessari per consentire ai consiglieri di capire i termini di un’opera-

zione. Alle sedute sono invitati di norma a partecipare anche i responsabili dellearee interessate, per ornire dati più circostanziati sui vari argomenti.“Un elemento di vanto del CdA di Enel è la capacità di giungere generalmentea decisioni condivise da tutti i membri del consiglio. In particolare non emer-gono dierenziazioni tra le posizioni dei consiglieri espressi dall’azionista dimaggioranza (il Ministero dell’Economia e delle Finanze) e quelle dei consiglieriindicati dalle minoranze” dice con orgoglio l’avvocato Sartorelli. “All’interno delConsiglio, l’amministratore delegato espone le proprie visioni in maniera moltotrasparente e i consiglieri si conrontano tra di loro in modo aperto e costruttivo.Da vent’anni anni a questa parte ricordo solo un paio di astensioni dovute amotivi molto specici”.Dopo la seduta si passa alla delicata ase della verbalizzazione di quanto è statodeciso. Il verbale va redatto in modo preciso ed esauriente poiché deve dar contodi come si sia svolto il dibattito e delle decisioni che sono state assunte. Dopoessere stato esaminato dai partecipanti, il verbale viene trascritto sul libro socialee rmato dal presidente e dal segretario. Il verbale non è pubblico e può esserevisionato solo dai consiglieri e sindaci, nonché dalla società di revisione. In quel-lo scaale in cui sono raccolti i aldoni dei verbali del CdA di Enel Spa c’è tutta lastoria dell’azienda, riunione dopo riunione , dal 1992 a oggi.

I COMITATIIl CdA ha non solo unzioni di indirizzo strategico, ma anche il compito di veri-care l’esistenza dei controlli necessari per monitorare l’andamento di Enel e delGruppo nel suo insieme. In tale ambito, come spiega Fabio Bonomo, responsabiledegli organi sociali di Enel e dei criteri di corporate governance adottati nell’ambitodel Gruppo. “Nelle maggiori società quotate, al ne di migliorare l’ecacia el’ecienza dei propri lavori, il CdA costituisce al proprio interno dei comitati, cuisono assegnate unzioni istruttorie, di natura consultiva e propositiva, su alcunematerie di particolare delicatezza, anche in quanto onte di possibili confitti diinteresse” dice Bonomo. “In Enel sono stati costituiti ben quattro comitati, com-posti esclusivamente o in maggioranza da consiglieri indipendenti”.I comitati di più antica tradizione (che sono stati istituiti n dal 2000) sonoquello che è chiamato a vericare, avvalendosi del supporto della FunzioneAudit, il corretto unzionamento del sistema di controllo interno e di gestionedei rischi, cui si aanca quello che provvede a elaborare e sottoporre all’ap-provazione del CdA la politica per la remunerazione degli amministratori edei dirigenti con responsabilità strategiche nonché il trattamento retributivoche spetta al presidente e all’amministratore delegato. Un ulteriore comitatosi occupa dal 2010 di esprimere pareri in merito alle operazioni con le particorrelate, al ne di assicurarne la trasparenza e la correttezza. L’ultimo comi-tato in ordine di tempo (costituito a maggio 2011) si occupa di monitorare leprocedure e i regolamenti adottati in ambito aziendale in materia di governosocietario e, da dicembre 2012, anche di proporre al CdA, in alcuni specicicasi, le candidature alla carica di amministratore.

Come in tutte le società per azioni c’è anche un Collegio Sindacale, nominatodall’Assemblea degli azionisti, che vigila sul rispetto della legge e dello statutodi Enel, sull’adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllointerno e del sistema amministrativo-contabile della Società, nonché sull’indi-pendenza della società di revisione. Il Collegio Sindacale partecipa alle sedutedel CdA e annualmente a una relazione all’Assemblea. Alle riunioni del CdAe del Collegio Sindacale assiste un magistrato della Corte dei Conti delegato alcontrollo sulla gestione nanziaria di Enel, eredità dell’epoca in cui l’aziendarivestiva la natura di ente pubblico.

Tra l’Assemblea annuale e le riunioni del CdA, dei quattro Comitati e del Col-legio Sindacale, la Funzione Legal and Corporate Aairs di Holding gestiscecomplessivamente oltre 60 riunioni all’anno.

Orizzonti

UN DIALOGO COSTANTECome cambia la comunicazione con i piccoli azionisti

Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel è la società italiana con ilpiù alto numero di azionisti, circa 1,3 milioni tra retail e istituzionali.Sin dal momento della quotazione la nostra azienda ha consideratoondamentale il dialogo con i piccoli azionisti (oggi il 31,33% del capi-tale di Enel), per cui n dal 1999 è stata creata una unità ad hoc all’in-

terno della Segreteria societaria (oggi Funzione Legal and CorporateAairs di Holding), in quanto larga parte delle domande dei piccoliazionisti riguardano proli legali e societari. Nel lavoro quotidianoquesta unità opera in stretto contatto con l’Unità Investor Relationguidata da Luca Torchia, al ne di assicurare simmetria e omogeneitàdelle inormazioni ornite alle diverse tipologie di azionisti.I canali di dialogo con i piccoli investitori sono tre, come ci spiegaFilipa Ramos, che oltre a essere responsabile dei rapporti con gliazionisti retail si occupa con Fabio Bonomo di adempimenti e rappor-ti con le Autorità di Borsa, diritto societario e corporate governance:“Il primo canale è il teleono. Nel 2012 abbiamo ricevuto circa 250chiamate pertinenti, concentrate cronologicamente soprattutto trala presentazione del bilancio e l’Assemblea degli azionisti. In situa-

zioni part icolari, come l’aumento di capitale o l’emissione di bond,le teleonate sono così numerose da richiedere l’istituzione di nu-meri verdi dedicati. Poi ci sono le risposte scritte che prepariamo inrisposta alle mail. In questo caso le domande più gettonate riguardanol’andamento del titolo e il pagamento del dividendo”. Inne, sul sitoistituzionale di Enel è stata predisposta una sezione espressamentededicate agli azionisti, nella quale sono reperibili sia inormazioni dicarattere economico-nanziario sia dati e documenti di interesse perla generalità degli azionisti, dai comunicati stampa a quelli in materiadi corporate governance. “Il sito istituzionale di Enel è uno strumentoessenziale per il dialogo con gli azionisti” conclude Ramos “per viadella ricchezza dei suoi contenuti, della velocità degli aggiornamentie della semplicità di consultazione”.

Sul web

www.enel.com/it-IT/investors

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Orizzonti

Immaginiamo una strada senza segnali né polizia, con macchine daivetri scuri e persone che guidano senza patente. Internet oggi è unpo’ così, orse uno dei pochi posti in cui non vige nessuna regolama anche uno dei più requentati e da cui ormai dipendiamo, come

avviene per l’elettricità, l’acqua, la Tv o il cellulare. Le minacce ci sonoe spesso si rifettono nel mondo reale. Ecco perché nel laboratorio diCybersecurity di Ingegneria e Ricerca Enel di Livorno vige un impe-rativo: vincere la lotta contro il cyber crimine. E non stiamo parlandosemplicemente di sicurezza dei dati personali, come ci spiega Daniela

Pestonesi, coordinatrice del laboratorio: “Oggi ci sono centinaia di attac-chi inormatici all’anno verso impianti industriali e nel caso di un’azien-da complessa come Enel è necessario adottare i più avanzati standarddi sicurezza”. È stato stimato, ad esempio, che lo stop di 24 ore di ungruppo di produzione a carbone da 600 MW può costare all’aziendacirca 1 milione di euro. Ciò che interessa ai nostri virus analyst è dien-dere soprattutto i sistemi di controllo dell’impianto. “La nostra è unastruttura complessa – continua Pestonesi – dove le reti godono di unaorte integrazione, e questo è un punto di orza ma anche una possibilevulnerabilità”. Come dienderla quindi?

IL CYBERSECURITY LAB DI ENELA Livorno è stato creato un laboratorio sperimentale per replicare inpiccola scala una reale architettura d’impianto: dal controllore logicoprogrammabile (PLC) alla rete Intranet, Internet, con tanto di rewall,connessioni, switch e server. Qui vengono studiate tutte le eettive vul-nerabilità della nostra architettura cercando le contromisure migliori da

adottare in atto di sicurezza. Nel laboratorio lavorano cinque persone instretta collaborazione con altre Divisioni del Gruppo come la CorporateSecurity, ICT e Generazione. Ma non è tutto. A dare il loro contributo cisono anche aziende leader nel settore inormatico e partner accademici.Per ciascuno dei casi presi in esame dal gruppo di lavoro, viene eseguitaun’analisi di risk assessment con l’obiettivo di are luce sul reale rischioinormatico, evidenziando opportune linee-guida all’uso e alla congu-razione dei dispositivi per gli impianti esistenti e per quelli nuovi chepiù di tutti possono trarre vantaggio da questi esperimenti.Il laboratorio è una stanza piena di computer con numeri che ai non ad-detti ai lavori direbbero molto poco, ma attraverso i quali nostri colleghiriescono a denire e programmare gli attacchi inormatici, registrandoli,analizzandoli e creandone addirittura di nuovi. “Abbiamo simulato unatipologia di attacco sul sistema di controllo del nostro piccolo impianto.Per esempio siamo riusciti a manovrare una valvola senza che l’operato-re se ne accorgesse” dice Pestonesi.Spesso le onti di rischio sono quelle meno sospette come una semplicechiavetta Usb inetta. “Per ortuna Enel gode di un buon livello di sicu-rezza e non abbiamo mai subito reali danni per il business!” ci tranquil-lizza l’ingegnere.“Il nostro prossimo obiettivo – conclude Pestonesi – è quello di creareuna piccola smart grid con gli accumuli, la produzione da onti rinnova- bili, il consumatore e il produttore, per simulare gli attacchi inormaticie capire qual è la robustezza di sistemi e protocolli standard utilizzati”.

Lotta aperta agli hackerA Livorno la Ricerca Enel studia come difendersi dagli attacchi informatici

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Negli ultimi tempi la ormazione è diventata sempre piùcentrale nel veicolare messaggi e valori che aiutino le personea comprendere il senso dei cambiamenti organizzativi equelli del mercato. A portarla avanti, a livello globale e locale,

in prima linea c’è Enel University che lavora per promuovere la culturadella “One Company”, la diusione dei valori e la crescita delle personecon percorsi che integrano conoscenze tecnico-specialistiche e i compor-tamenti del modello di leadership. Nel 2012 ha coinvolto più di 35milapartecipanti in iniziative di ormazione, per un totale di circa 545mila ore.

QUATTRO LIVELLIIl sistema della ormazione sviluppato dalla University si basa suquattro livelli che rispondono, singolarmente, all’ampio panorama delleesigenze di sviluppo proessionale. Due sono quelli di maggiore innova-zione e impatto: il Leadership Curriculum e il Sistema delle Accademie,entrambi di respiro globale.Il leadership curriculum è un insieme di progetti che promuovonola cultura aziendale e sviluppano le competenze che caratterizzanol’agire di ogni cittadino Enel nel mondo. Si tratta di una ormazione checoinvolge le persone in momenti chiave della vita aziendale: dal l’assun-zione (Jet, Welcome in Enel), alla presa in carico di responsabilità (NewSupervisor), allo sviluppo manageriale (Goal), a seguito della valutazio-ne della perormance (Post Perormance Review Training), no all’iden-ticazione come talenti (Leep, Lemp).Nel corso del 2012 il leadership curriculum ha interessato, in tutto ilmondo, più di 6mila persone appartenenti ai diversi livelli organizzativi.Per il 2013 l’impegno viene conermato e arricchito di un programmache coinvolgerà giovani con elevato potenziale. Uno dei progetti delLeadership Curriculum a più alto impatto è il Goal Managerial Training,il corso di ormazione, avviato nel 2012, che coinvolgerà, in 32 edizioni

distribuite tra Roma, Madrid, Bratislava e Santiago del Cile, più di 1.100manager di tutto il mondo. Goal nasce con l’obiettivo di ar crescere lacultura della “One Best Company” e promuovere lo sviluppo di tre areedi comportamento chiave: la citizenship, cioè l’essere cittadini di Enelovvero di un gruppo che a rierimento a valori comuni, la safety come ildriver principale alla base dell’operato quotidiano di ognuno e inne laleadership intesa come l’attitudine a dare visione per motivare le risorsee a pensare alle persone come un capitale su cui investire. Un contri- buto importante al progetto è quello dei top manager, che partecipanoin prima persona all’iniziativa orendo la loro esperienza, acendositestimoni attivi della direzione e dell’orientamento aziendale, aiutandoi partecipanti a capire gli snodi strategici e le opportunità di questomomento storico.

LE ACCADEMIELe Accademie, attualmente il sistema ormativo più avanzato e innovati-vo in azienda, sono i percorsi ideati per rispondere alle esigenze di pro-essionalizzazione delle amiglie proessionali del Gruppo. Nel corso del2012 sono state avviate quelle di Amministrazione Finanza e Controllo,Energy Management, Saety Academy, Personale e Organizzazione percitarne solo alcune, e nel 2013 ne verranno costituite anche delle altre.Una considerazione a parte va atta per la ormazione sulla sicurezza.Enel University, con l’Unità Health and Saety, ha svi luppato progettinalizzati a garantire una sempre maggiore attenzione sul tema. Nelcorso del 2012 più di 8mila persone sono state coinvolte nei programmi:Sicurezza va in teatro, Leadership or Saety, Guida Sicura e in altretipologie legate ai contenuti tecnici e normativi. Nel 2013 questa azionecontinuerà con convinzione ancora maggiore e sarà integrata da progettiche insisteranno sulla salute e sulla gestione dello stress, temi semprepiù signicativi per le persone al lavoro.

LA NOSTRA UNIVERSITY 

Dalle Academy alla sicurea:ecco i programmi di formaione

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Orizzonti

IO CI PUNTO18 Enel Insieme Febbraio 2013

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Orizzonti

Cinquant’anni a, quando nasceva Enel, i suoi collaboratorigodevano del privilegio di essere coloro che avevano portato lacorrente elettrica nelle abitazioni, quasi come angeli entrati si-lenziosamente nelle case per dare luce a ogni amiglia italiana.  

Iniziava l’avventura che oggi conta mezzo secolo “di uturo”: nata per por-tare l’elettricità in ogni angolo del Paese e sostenere la crescita e lo sviluppoindustriale, Enel rappresenta l’unione di 1.300 operatori locali in un’unica

grande azienda che ha unito l’Italia.Quando Tiziano Candini, attuale Team Leader dei Punti Enel di Modena edi Ascoli Piceno, appena diciottenne, si aacciava al mondo dell’energia, inItalia era uscita da poco nelle sale la pellicola Amarcord di Federico Fellini,che raccontava un mondo passato in un contesto di ervore e di grandicambiamenti. “Todo cambia”, scriveva la cantante argentina Mercedes Sosaqualche anno dopo. “Cambia il modo di pensare, cambia tutto in questomondo […] – cantava – e così come tutto cambia, che io cambi non è strano”.  

Candini ha vissuto l’evoluzione di Enel all’interno di un percorso personalee proessionale che lo ha messo di ronte alla necessità di rimboccarsi lemaniche e di impegnarsi perché quel cambiamento non osse altro che unacrescita delle sue competenze e, al tempo stesso, il successo dell’azienda chelo aveva accolto.

Il team leader di Modena e Ascoli Piceno racconta quando, nei primi anniSettanta, sono arrivati i computer in azienda e quanta didenza c’era neiconronti del nuovo sistema gestionale. La stessa didenza verso il nuovo,Candini l’ha respirata qualche anno a quando, con la liberalizzazione delsettore energetico e l’ingresso di Enel nel mercato libero, è stato necessarioimparare nuovi sistemi e soprattutto un nuovo approccio di gestione delcliente. La paura del nuovo è siologica, ma se il cambiamento avviene at-traverso uomini e donne che ci credono, allora si è pronti ad aprirsi a nuovesde. E la crescita è dietro l’angolo. Candini, il suo team e tanti colleghi dialtre Macro-Aree ci hanno dato una grande lezione di come si può cresceredalla sera alla mattina. La mattina è quella dopo il sisma che ha colpitol’Emilia nel maggio 2012. Il senso di un servizio plasmato su esigenzeconcrete e impreviste che nascono a volte da atti drammatici come un ter-

remoto, è stata la leva che ha spinto i colleghi dei Punti Enel, coordinati daRiccardo Giangregorio e lo stesso Candini, ad adoperarsi immediatamentea sostegno della popolazione e delle imprese colpite dal terremoto. “Abbia-mo cominciato, in collaborazione con la Rete, a gestire tutta una serie di

La trasformaione e la crescitadei nostri Punti Enel raccontate

dalle voci dei protagonisti

Dall’alto: Gaetano Evangelisti, Giuseppe Scognamiglio

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Orizzonti

situazioni come richiedere orniture straordinarie, chiudere e spostareutenze: ho cercato di capire quali ossero i loni su cui organizzare levarie attività e abbiamo seguito la popolazione colpita dal terremotonelle asi incerte del ritorno al la normalità” racconta. Mettere in motoin poche ore una macchina del genere e avere questo tipo di impattosul territorio non lo si a semplicemente per contratto, ma per volontà,passione e consapevolezza del proprio lavoro.

L’IDEA DI UN NUOVO PUNTO ENEL...Il progetto di rinnovamento del Punto Enel nasce da un’idea emersa du-rante le asi iniziali del progetto Passion or Quality. “Era la ne del 2009

– racconta il responsabile Integration Manager Gaetano Evangelisti – equalcuno da Fiuggi lanciò l’idea di rinnovare completamente i nostriPunti Enel acendoli diventare, da gestionali e un po’ demodé, veri epropri negozi: il mercato si era aperto, si era liberalizzato e diventavaimportante, anche nei nostri punti sici, proporre i prodotti e i servizigestionali in un modo nuovo e in linea con quelle che sono le attualidinamiche di mercato, anche guardando ad aziende di altri settori comequelle della teleonia dove la spinta all’utilizzo dei negozi è ortissimaed è nata qualche anno prima”. Il rinnovamento ha riguardato tantissimiaspetti: l’immagine con la riprogettazione del layout di questi uci, lamotivazione e il coinvolgimento dei consulenti, l’organizzazione dell’at-

tività e dell’accoglienza.Il restyling, iniziato nel 2011 con il Flagship Store di Milano, ha giàcoinvolto oltre 80 Punti Enel e si concluderà nel 2013 con il riacimentodi tutti gli altri negozi. “È un progetto atto con il cuore, che ha visto lapartecipazione di tutte le persone della Divisione Mercato e non solo– dice Evangelisti – perché abbiamo lavorato tantissimo con i colleghidei Servizi, con l’ICT e le Relazioni esterne”. L’obiettivo era quello delmiglioramento della qualità del servizio ai nostri clienti teso all’eccel-lenza e, di conseguenza, quello di incrementare la delizzazione con lepersone e il numero di contratti. Se nel 2009 sui Punti Enel si contavanocirca 10mila contratti l’anno, il 2012 si è chiuso con oltre 280mila contrat-

ti, un r isultato davvero importante. “Il segreto del successo del progettoè stato quello di porci come catalizzatore di tutte le idee che arrivavanogiornalmente dai nostri colleghi sul territorio – ha detto Evangelisti – ilcompito del mio team è stato proprio quello di selezionare le miglioriproposte, condividerle e realizzarle in tempi rapidi, perché ci troviamosul mercato. Il mercato non aspetta: corre, e noi abbiamo l’ambizione di battere i competitor”.

...CUCITO ADDOSSO AL CLIENTEPervasi dall’umidità del primo inverno, siamo entrati in alcuni PuntiEnel italiani con l’idea di trascorrere una piacevole mattinata nel tepore

 A Firenze la seconda Convention dei Punti Enel“Ci Punto” è il titolo della seconda Convention dei Punti Enel, che hariunito il 30 e 31 gennaio scorso, a Firenze, team leader e responsabili front end, responsabili di Macro Area e tutto il management di Custo-mer Service e Divisione Mercato, a partire dal direttore Gianflippo

Mancini.Due giorni di lavori per condividere risultati, spunti di rifessione,nuove sde e tante iniziative da mettere in campo a livello locale enazionale nel 2013, al ne di soddisare le aspettative di qualità deinostri clienti e conermare la nostra leadership sul mercato.Ad inaugurare il programma della Convention è stato proprio Gian-lippo Mancini, che ha tracciato la rotta da seguire. Luca Solaroli

Camillocci, responsabile Customer Service, ha ripercorso i risultatiottenuti nel 2012 lanciando le sde che ci attendono nel corso diquesto anno.

La giornata si è svolta quindi come un percorso condiviso, ssando,attraverso ocus e discussioni, i capisaldi che guidano la trasorma-zione del nostro canale sico: qualità della vendita e qualità operati-va, idee innovative anche in relazione al contesto, persone, promozio-ne della visibilità dei Punti Enel anche attraverso attività di customer

engagement.Non poteva mancare uno spazio dedicato alle nuove regole della garaBest Seller Award 2013 illustrate da Gaetano Evangelisti. Sono statipresentati e votati dalla platea dodici video realizzati il giorno prece-dente durante il lavoro di gruppo sul tema “Pubblicizziamo il Punto”.I due vincitori sono stati scelti per creatività, migliore sceneggiatura e

miglior video.“La ne della giornata – ha concluso Solaroli Camillocci – è solo l’i-nizio di un altro anno di successi da perseguire e realizzare insieme”.

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di un luogo caldo e luminoso ascoltando il racconto di chi, da breve o dalungo tempo, vive Enel tutti i giorni da protagonista.Ascolto, squadra, passione: sono le parole che risuonano, di volta in

volta, nei discorsi dei proessionisti dei Punti Enel, che più di tuttivivono il lavoro in azienda da co-protagonisti accanto a un cliente che,spontaneamente, decide di entrare e chiedere consulenza per sotto-scrivere un contratto, per risolvere esigenze speciche con le utenze dicasa o della propria azienda, per inormarsi sulle opportunità che EnelEnergia gli ore.“Lavoro in Enel da 17 anni”, racconta Elisa Salvadori, consulente alPunto Enel di Brescia. Elisa è orgogliosa dell’innovazione aziendale: “Ilcambiamento è stato radicale – spiega – negli ultimi anni siamo passatidal vendere soltanto energia elettr ica al proporre un’altra commodity molto più complessa, che è quella del gas, un grande valore aggiunto”.“Più di tutto – ha proseguito – è cambiato l’approccio che abbiamo con ilcliente perché, se prima potevamo accontentarci di risolvere i suoi pro-

 blemi, ora, con la liberalizzazione del mercato, ogni cliente si presentacon un’esigenza e noi dobbiamo trasormarla in un’occasione di ingag-gio e di delizzazione”. Elisa, che denisce il Punto Enel “un luogo diincontro privilegiato con il cliente”, ama molto l’attività che svolge: “Mipiace tantissimo il atto di dover spiegare i vari aspetti delle oerte –dice – e trovo molto stimolante la relazione con il cliente, l’interazione, ilatto di dover entrare un po’ in empatia con lui, anche dal punto di vistapsicologico, per cercare di capire qual i sono le sue aspettative”. Elisaaggiunge “sicuramente mi è stata utile la ormazione specica sullo stiledi vendita e gli esempi delle rasi top e rasi fop”.

UN’ORGANIzzAzIONE CHE CAMBIA Cinquant’anni di vita di un’azienda si sono intersecati con la storia delle

persone che ne hanno condiviso i cambiamenti, i successi, le emozio-ni sulla propria pelle. La potenza dei messaggi che queste persone cihanno comunicato ci ha incuriosito sempre di più. “L’azienda pone dasempre l’eccellenza come elemento prioritario – racconta Claudia Pe-

tracca, team leader del Punto Enel di Latina – e ha saputo rinnovarsi neltempo attraverso un passaggio costante, graduale e, nello stesso tempo,radicale. Non a caso il cl iente ci continua a scegliere: noi rappresentiamo

la storia dell’energia nel nostro Paese e i l brand di Enel ha ancora oggiuna grande orza perché lo abbiamo costruito con un lavoro di cin-quant’anni, con sorzi notevoli”. Secondo Claudia, chi oggi lavora in Enelè soddisatto perché raccoglie i rutti di tutti coloro che hanno seminatonel passato e sente orte la responsabilità di ar sì che l’azienda continuia essere quella di sempre, vale a dire con “un marchio che rassicura laclientela, che la tranquillizza nella scelta della spesa energetica di casae dell’impresa”. Continua Claudia “nonostante il peso dei competitor avolte sia orte, come nel nostro caso considerando che abbiamo i lorouci qui vicino al nostro, la gente ci viene a trovare – dice – perchésiamo bravi a are i l nostro mestiere, perché lo acciamo da sempre e nonci improvvisiamo”.Claudia Petracca ha vissuto, no a questo momento, un Punto Enel che

è in movimento e non vuole assolutamente perdere lo step successivo:“Mi piacerebbe vedere il mio Punto Enel nel nuovo stile, con il nuovorestyling, quanto meno per dire ‘n qui ce l’ho portato io’ – spiega – masicuramente non ci ermeremo lì”. La team leader immagina che il PuntoEnel diventi in uturo “una sorta di luogo di eccellenza su quello che è iltema energia in tutta la sua completezza e la sua vastità, in cui la genteentra e trova risposta a ogni quesito. Quindi non più solo luce o solo gas,ma anche servizi a valore aggiunto, sempre diversi, sempre nuovi, sem-pre più in grado di rispondere alle esigenze del cliente. La nuova lierasull’ecienza energetica – sottolinea inne – di sicuro ci aprirà tanteprospettive che non dobbiamo lasciarci suggire”.

SEMPRE PIÙ IN ALTO

Giovane e intraprendente, amato dalla c lientela e guardato dalle signoreanziane come il nipote che hanno sempre desiderato, Alessio Lanzil-

lotta, 28 anni, è arrivato al Punto Enel di Roma in aprile, al culmine diun percorso part ito nell’Unità di Mercato Libero di Macro-Area, che gli

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Orizzonti

ha permesso di approondire e in alcuni casi di migliorare i processi chenel Punto Enel oggi mette in atto nella relazione con il cliente. Anchese ha iniziato il suo cammino in azienda da poco, Alessio si sente partedel cambiamento che negli ultimi anni ha investito i Punti Enel e vuolecontinuare a esserne protagonista, mettendo a disposizione le propriecompetenze “per un’azienda leader nel mercato libero dell’energia edel gas, che non solo opera ma fa il mercato”. La strategia vincente perLanzillotta è are tesoro delle buone pratiche che si sperimentano giorno

per giorno e di considerare questa attività un punto di partenza, unascuola, perché si ha la possibilità di lavorare con i colleghi e con i clienti.L’entusiasmo di Alessio contagia anche noi. “Dobbiamo cercare di darciuna mano – ci spiega con convinzione – di mantenere alti i ritmi, di lavo-rare l’uno al anco dell’altro, di spronarci a vicenda: è ondamentale aresquadra perché il Punto Enel deve ambire sempre a migliorarsi. Non cisi deve ermare mai”.

NUOVE SFIDE PROFESSIONALI“Appena mi è stato comunicato che dovevo venire qui a Potenza, laprima sensazione che ho provato è stata contentezza”. È emozionatoGiuseppe Scognamiglio quando andiamo a trovarlo. Originario diPiano di Sorrento, dove tuttora vive la sua amiglia e dalla quale torna

ogni week end, ha trovato nel Punto Enel di Potenza una secondaamiglia: “Per me il ruolo di team leader consiste principalmente nelar sì che le persone che lavorano all’interno del gruppo del Punto Enelnon solo diano il meglio di sé, ma si divertano nel arlo. La più grandesoddisazione è vedere le persone partecipare attivamente nel migliorarei processi sia gestionali che di vendita. Ognuno di loro – conclude – nonsi limita a eseguire il proprio compito, ma si impegna nell’ideare nuovestrategie”. L’obiettivo di Scognamiglio è ar conoscere l’azienda sempredi più sul territorio soprattutto come ornitrice di gas. Il Punto Enelè nella direzione giusta, secondo il team leader di Potenza “non soloperché indossiamo una divisa come ulteriore strumento per dimostrarela nostra proessionalità: passi in avanti li abbiamo visti soprattutto sullosviluppo delle conoscenze. Conoscere dà orza e ci a essere più sicuri

anche nella vendita. Se conosci non hai paura e se non hai paura vaidiritto verso l’obiettivo”.

Elisa Salvadori Tiziano Candini

Alessio Lanzillotta

Claudia Petracca

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Guarda il reportage Ci Punto 

su http://blog.enelint.global/insieme/cipunto

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Orizzonti

Per due giorni la DivisioneInfrastrutture e Reti ha simulato

un’allerta sulla rete elettrica

Lo scorso inverno Enel ha gestito una delle più grosse emergenzedegli ultimi anni: una imponente nevicata che si è abbattutain 30 province italiane lasciando ben 160mila utenze senzacorrente elettrica. Nonostante le dicoltà oggettive, la reazione

delle nostre squadre è stata all’altezza: la quasi totalità delle utenze èstata rialimentata già dalle prime ore grazie all’intervento di circa 7milaoperai assistiti dal personale amministrativo e dagli addetti delle impre-se appaltatrici, supportati dalle più moderne tecnologie di rete. In dodicigiorni di emergenza le persone di Enel hanno lavorato come in quattromesi di normale attività di manutenzione e ripristino sull’inrastrutturaelettrica.Enel ha deciso di ar tesoro di quella esperienza anché, in uturo, pro-cedure standard permettano di essere sempre pronti ad arontare unanuova emergenza sulla rete elettrica nazionale, sruttando al massimotutte le risorse a disposizione.Questa volontà si è tradotta in un’esercitazione durata due giorni – il 30e 31 gennaio – con l’obiettivo di vericare l’adeguatezza dello stato diallerta, la modalità con cui programmare e gestire le inormazioni. LaDivisione Inrastrutture e Reti ha quindi riprodotto virtualmente unasituazione di emergenza che ha richiesto l’intervento massimo sul pianoorganizzativo, l’attivazione di procedure interne nonché la preparazio-ne di tutt i i colleghi delle varie sedi operative e di controllo della retesparse sul territorio.”L’esperienza del ebbraio 2012 ha messo alla prova la nostra Securitya livello centrale e le risorse sul territorio – ha sottolineato il direttoreDivisione Inrastrutture Reti, Livio Gallo – questa simulazione ci hapermesso di vericare la pronta reazione di tutta l’organizzazione coin-volta e il buon livello della comunicazione interna. Dalle analisi ex-postabbiamo inoltre dedotto ulteriori elementi per migliorare alcuni aspettiorganizzativi e gestionali legati alle emergenze”.

LA SIMULAzIONEA dare il via alla simulazione del 30 gennaio, così come nel caso di un’emer-genza reale, è stata la diusione del comunicato di “allerta” scaturito sulla

 base delle previsioni meteo della Protezione Civile nazionale. La dichiara-zione di allerta ha avviato una serie di controlli preliminari eseguiti sulla

 base di check list da tutte le 388 Unità operative di Enel Distribuzione. I con-trolli puntuali sono stati oltre 7mila tra cui l’ecienza dei teleoni satellitari,il controllo dei gruppi elettrogeni, la verica delle scorte di materiali per lariparazione dei guasti, e l’allerta alle imprese appaltatrici.A emergenza avviata è iniziato immediatamente il coordinamento con i28 Centri di Controllo territoriali e la sala Controllo Rete nazionale di vialeRegina Margherita a Roma. Qui inatti vengono concentrati tutti i fussiinormativi del territorio che vengono riportati al top management di Enel,ai colleghi della Security e alle Relazioni esterne. In questo contesto, unadelle novità è la realizzazione di un archivio centralizzato e inormatizzatodi raccolta di tutte le inormazioni prodotte in ase emergenziale.Poi sono stati simulati i collegamenti inormatici con le preetture, i sindacie i comuni interessati, oltre che con le sale crisi presso la Protezione Civilenazionale e le preetture di Ancona e L’Aquila.Alle 9.20 del 31 gennaio è stato riprodotto il picco massimo di clienti disali-mentati, con oltre 200mila utenze al buio. Sono stati simulati gli interventisul campo e la mobilitazione delle orze disponibili in ogni singola regione,con l’attivazione delle task orce di emergenza e la logistica, simulando anchela chiusura dell’autostrada A14 e da un disservizio della onia mobile GSM.“È stato un esercizio ruttuoso – ha concluso Gallo – che ci auguriamo nonsia necessario ripetere in condizioni reali”.

SEMPRE PRONTI ALL’EMERGENZA

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Guarda il reportage Gestire l’emergenza su

http://blog.enelint.global/insieme/gestioneemergenza

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Orizzonti

Nel 1956 nasceva il Centro elettrotecnico sperimentale italiano, un labo-ratorio nazionale per la ricerca e lo sviluppo in tema d’energia. Oggi ilcentro, più noto come Cesi, è diventato un polo di servizi d’innovazioneocalizzato sul mercato che punta all’eccellenza nella ornitura di serviziinternazionali di ingegneria, consulenza, testing e certicazione. Neabbiamo parlato con l’ad Matteo Codazzi.

Quali sono i punti di orza del Cesi?

Know-how, eccellenza ed esperienza, ma anche ocus commerciale, cihanno portato a esprimere ben il 40% del atturato sui mercati esteri.È questo proondo cambiamento organizzativo e culturale che ci hapermesso di crescere.

Parliamo di numeri.

Nello scorso biennio siamo cresciuti, sia nel atturato complessivo (ormaistabilmente sopra i 110 milioni di euro) che in quello internazionale

(+40%). Gli investimenti mirati a realizzare impianti per nuovi servizi aiclienti sono più che raddoppiati (20 milioni di euro nel 2011-12).Questi risultati sono stati raggiunti grazie al contributo di 800 proes-sionisti e alla ducia riposta dai nostri azionisti di rierimento (Enel eTerna) che lo scorso anno hanno entrambi deciso di raorzare la propriapartecipazione in Cesi portandola al 42% ciascuno.

Perché avete aperto due nuove sedi a Dubai e Rio de Janeiro?

L’obiettivo è presidiare alcuni mercati chiave in orte svi luppo come ilMedio Oriente e l’America Latina.Nel suo primo anno di vita, Cesi Middle East si è aggiudicato diversiprogetti: Aesd (Arab Fund or Economic and Social Development) haincaricato di determinare lo scenario ottimale delle interconnessionielettriche e dei gasdotti per la creazione di un mercato unico dell’e-nergia in venti Paesi Arabi; Ecra (il Regolatore dell’Arabia Saudita),impressionata positivamente dalle nostre reerenze in Italia, Spagna,Serbia, Montenegro e Uzbekistan, ci ha adato lo studio di attibilità perimplementare i contatori elettronici in Arabia Saudita. Cesi do Brazil sta

ornendo un contributo signicativo agli impianti idroelettrici con i l re-

vamping delle dighe, nonché al disegno di nuove linee di trasmissione adaltissima tensione in corrente continua su lunga distanza come l’Hvdcdi Rio Madeira o lo studio preliminare per Belo Monte, un linea di 2.800km e con una capacità di trasmissione di 8.000 MW.

E il cliente Enel ?

Continuiamo a essere molto vicini a quello che è tutt’ora il nostroprincipale cliente singolo e da cui deriviamo il 23% del atturato. Cesicollabora strettamente con tutte le Divisioni: dai contatori elettronici aimodelli di dispatching del parco termoelettrico, dagli studi sui mercatielettrici internazionali allo studio dei collegamenti per nuovi impiantirinnovabili, dalla design review al quality assurance su delicati e costosicomponenti elettromeccanici. Più recentemente, anche alla luce dellacrescita internazionale, abbiamo cominciato a sviluppare il rapporto con

Endesa, specie in America Latina.Lo sviluppo italiano è stata una scuola importante?

Grazie a Enel, l’Italia è sempre stata al l’avanguardia nello sviluppo delsistema elettrico. Diversi decenni a siamo stati tra i primi a studiare lepotenzialità di una rete da 1.000 kV (oggi alla base di imponenti sviluppinelle reti asiatiche, dove Cesi sviluppa quasi il 7% del proprio atturato).Enel è stata pioniera nell’adozione su vasta scala dei contatori elettroniciper cui vanta ancora oggi un primato mondiale. L’Italia è attualmentela nazione europea con la miglior qualità del servizio di distribuzioneed è all’avanguardia nell’automazione di rete. Possediamo un parco dicentrali a ciclo combinato tra i più ecienti al mondo e siamo tra i Paesicon la maggior penetrazione da onti rinnovabili.Nel supportare Enel in queste sde, Cesi ha maturato esperienze che

oggi utilizza per orire servizi e consulenza tecnica a clienti di altriPaesi che solo ora si trovano ad arontare problemi che in Italia sono giàstati risolti con successo.

Cesi: l’energia che verrà

Enel Insieme intervistal’amministratore delegatoMatteo Codai

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Sicurezza

rosegue la campagna di sensibilizzazione sulle “5regole d’oro” dedicata al tema della salute e sicurez-za sul lavoro, rivolta ai colleghi Enel e alle impreseappaltatrici delle sedi operative e d’ucio. La cam-

pagna, iniziata a maggio 2012 con il rischio elettrico, illustrain modo semplice e diretto quali sono i comportamenti sicurida adottare per prevenire i rischi nei luoghi di lavoro. “Pensa-re prima di agire!” è il lo conduttore, il motto dell’iniziativa.Con questo spirito sono state elaborate le nuove “5 regoled’oro” per la guida sicura e gl i spazi connati, al le qualiseguiranno a breve anche quelle relative gli altri standard:lavori in quota, sollevamento e trasporto con mezzi meccanici,movimentazione manuale dei carichi, saldatura e taglio, scavi,gestione di sostanze chimiche e lavoro al videoterminale.La campagna, nata da una best practice della Divisione Iberiae America Latina sul rischio elettrico, è stata estesa a tutti glistandard e tradotta in sette lingue (inglese, spagnolo, rancese,greco, rumeno, russo e slovacco) inserendosi così nell’ambitodelle attività sviluppate a livello globale al ne di promuoveree consolidare la cultura della sicurezza in tutto il perime-tro Enel. Obiettivo principale è quello di rendere più chiarepossibili le misure preventive da adottare durante le attivitàlavorative: per questo è stato realizzato un ormat che uniscela graca user riendly alle linee-guida degli standard, perconsentire una rapida consultazione delle principali regolerelative agli standard Enel sulla salute e sicurezza sul lavoro.

5REGOLE

 A PORTATADI MANO

Guida sicura e spai confinati:ecco altre nuove istruioni per lavorare in sicurea

Le immagini del booklet

dedicato alla guida sicura

Durante la guida utilizza-

re il teleono cellulare solose si è muniti di disposi-tivi che lascino libere lemani

4

Allacciare sempre lacintura di sicurezza eassicurarsi che tutti ipasseggeri acciano lostesso

2

Prima di mettersi alla gui-da, controllare l’idoneità delveicolo e la presenzadei presidi di sicurezza

1

Non mettersi alla guida dopoaver consumato sostanzealcoliche

5

Rispettare i limiti divelocità e mantenere ladistanza di sicurezza

3

25 Enel Insieme Febbraio 2013

Guarda il Safety magazine su

http://blog.enelint.global/insieme/regoledoro

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Innovazione

Creatività colombiana

Intervista a Lucio Rubio,country manager Colombia, promotore di un modellod’innovaione di successo

Lucio Rubio, country manager della Colombia, da quindici anni lavo-ra a un modello d’innovazione che è oggi un esempio di successo. Alcentro c’è la promozione di una cultura dell’innovazione, con un sistemadinamico e strutturato, che cerca di proporre nuove soluzioni ai problemiquotidiani.

Che ruolo gioca l’innovazione in Endesa Colombia?

Siamo convinti che l’innovazione accia davvero la dierenza. Negliultimi sei anni abbiamo creato il sistema Ideo, che ha raccolto più di unmigliaio di proposte, in linea con gli obiettivi strategici dell’azienda. Inol-tre, nel 2012, con l’obiettivo di integrare il know-how interno, abbiamo datoil via a un programma pilota di Innovazione Aperta con nove impresepartner.

Come si riesce a stimolare la produzione di idee da parte dei colleghi?

La chiave è generare una cultura di innovazione. Non è un lavoro sempli-ce. Per arlo abbiamo atto leva sul desiderio innato delle persone di met-tere a rutto la loro creatività, orientandola verso lo sviluppo di progettiche contribuiscano a migliorare il business.

Nel concreto?

Ci sorziamo di ispirare le persone: lo acciamo agendo su diversi ronti

come la nomina dei Leader PHI (Personas hechas para innovar - personeatte per innovare), la realizzazione delle sale dell’innovazione e il giornodell’innovazione. Tutto questo ci ha portati a ricevere circa 1.500 idee negliultimi sei anni. Nel 2012, ad esempio, abbiamo ricevuto più di 300 ideedelle quali più di 80 sono state classicate come innovazione e quasi 60come miglioramenti continui.Inoltre secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale per la ProprietàIntellettuale (OMPI) siamo la quarta organizzazione di proprietà intellet-tuale a livello nazionale.

Quale processo deve seguire un’idea nel sistema dell’innovazione?

Una volta che l’idea è stata inserita nel sistema, il primo passo è la presen-tazione al Comitato delle Idee, che si riunisce ogni settimana per analizza-re i progetti classicati in idee di innovazione, miglioramenti continui e/osuggerimenti. Sono i leader PHI che anno questa valutazione e decidonose il progetto debba essere presentato al Comitato dell’Innovazione, che siriunisce ogni due mesi per valutare le idee per attuabilità, strategia e va-lore. Inne il Comitato Direttivo decide se la proposta soddisa i requisitidi allineamento con la strategia. A partire da questo, si approva il capitaledi rischio, orientato a sviluppare prototipi o modelli che permettano dicapire meglio i dettagli dell’iniziativa senza ripercussioni sull’operatività.

Chi sono i leader dell’innovazione e qual è il loro ruolo?

Nel 2010 è nata la Fraternidad PHI, un gruppo di trenta colleghi seleziona-ti con prove di creatività la cui sda è quella di portare l’innovazione nelproprio ambito di lavoro. I leader PHI sviluppano laboratori di innovazio-ne per cercare soluzioni ai progetti delle varie aree e sono responsabili di

illustrare le proposte presentate al Comitato delle Idee.Quali altri strumenti avete usato per diffondere la cultura

dell’innovazione?

I laboratori, senza dubbio, sono uno strumento ondamentale per risve-

gliare la creatività e l’ispirazione nei lavoratori. “Wake Up Brain”, dovesi insegnano metodologie di innovazione da applicare al lavoro, ne è unesempio.Inoltre, disponiamo di spazi in cui l’innovazione può essere messa inpratica. Le sale Ideo sono state inaugurate nel maggio 2010 nelle sedi diEmgesa e Codensa. Le abbiamo rinnovate recentemente, modicandototalmente l’ambiente e aprendole anche in altre sedi, con l’installazionedi dieci angoli dell’innovazione.Da due anni, abbiamo anche dedicato un giorno intero all’innovazione:conerenze, concorsi di creatività e agilità mentale che invitano i colleghi a

vedere il mondo con altri occhi.Tuttavia, questi strumenti da soli non bastano: per creare e consolidareuna cultura di innovazione bisogna costantemente, giorno dopo giorno,motivare e rendere visibile l’impegno.

Lucio Rubio nella sala Ideo

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Innovazione

Nel mondo Enel le idee non mancano, così come non manca-no le iniziative mirate a ar emergere i contributi innovatividei colleghi. Tra queste l’Innovation Program, promosso dalBusiness Relationship Management (BRM) Mercato Italia di

ICT insieme alla Divisione Mercato. Il progetto ha coinvolto un gruppo dilavoro di circa quaranta persone, con propensione alla creatività e appar-tenenti alle due Divisioni, attraverso un percorso strutturato: nell’unico

giorno di workshop, il 23 maggio, sruttando il metodo del brainstormingcreativo cosiddetto word café , i colleghi hanno portato alla luce ben 147nuove idee su tematiche strategiche e legate al l’innovazione per la Divi-sione Mercato. Di queste, dieci sono state selezionate e presentate pressola sede Enel di Villa Lazzaroni, a Roma, in occasione dell’Innovation Dayalla presenza di Gianflippo Mancini, responsabile Divisione Mercato, eMarco Barra Caracciolo, responsabile ICT BRM Market Italy and Europe.Le dieci idee sono state assegnate a cinque team per una successiva ase

Insieme s’innova meglioICT e Mercato mettono al centro

la creativit dei colleghi per lo sviluppo di nuove idee

di sviluppo che si è conclusa lo scorso ottobre. Attualmente le prime tresono in ase di implementazione. Tutto il processo è stato molto veloce,oltre che completamente “atto in casa” con la collaborazione di EnelUniversity.“Questa esperienza ha mostrato che c’è del talento in ognuno di noi– aerma Giovanni Pepicelli, responsabile ICT BRM Innovation e pro-motore della iniziativa – e possiamo essere creativi ogni giorno. Basta

mostrarsi rigorosi e caparbi, seguire un processo ordinato che trasormivelocemente un’idea in qualcosa di concreto e di valore: è questo che ala dierenza tra un’azienda innovativa e le altre”.

E SONO GIà REALTà Uno dei progetti già in ase di implementazione è il QR Code Now! proposto dal Team Energia InnovAttiva e con cui si orirà ai clienti lapossibilità di pagare le bollette anche da smartphone. Un altro progettoin via di realizzazione è Bolletta Interattiva attraverso il quale si trasormala bolletta elettronica, inviata ai clienti in ormato pd, in un documento“vivo” e “navigabile” dove il cliente può, con un semplice click, averespiegazioni sui vari campi, gli importi ed eettuare semplici richiesteoltre a ricevere inormazioni su nuove oerte.Un’altra area di investigazione è stata quella di sensibilizzare i clienti

nei conronti dell’ecienza energetica e pubblicizzare meglio i prodottidi Enel Energia. Per arlo è stato proposto un gioco social: il giocatoreaumenta il suo punteggio sulla base dell’adozione di comportamenti vir-tuosi nalizzati all’ecienza energetica. In base a ciò si sta progettando

un apposito gioco da distribuire come app ai nostri clienti.Offerta Modulare Self Service, iniziativa del Team Sel Virtual, è stata pro-posta per migliorare il servizio per i clienti più “evoluti” alla ricerca diprodotti customizzati, acquistabili online, congurabili in autonomia inmodo semplice. L’idea è quella di ornire uno strumento semplice, intui-tivo (drag&drop) per la costruzione del prodotto Enel Energia: inserendoun set minimo di dati online, selezionando gli elettrodomestici presenti

nella propria abitazione, si riceve una stima dei consumi e si ha la possi- bilità di selezionare e modicare prodotti e servizi a piacimento in mododa comporre una oerta personalizzata, avendo immediata evidenza deivantaggi economici derivanti.L’iniziativa, orte della metodologia che la Divisione Mercato ha giàsperimentato, non può che essere solo il primo di una serie di passi conl’intento di promuovere la cultura dell’innovazione e la generazione dinuove idee all’interno di tutto i l Gruppo. “La prossima sda è quelladi estendere questo tipo di iniziativa ad altre Divisioni e, in logica OneCompany, ai colleghi di country dierenti” conclude Pepicelli dandoappuntamento a prossime interessanti tappe innovative.

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Sostenibilità

Enel ha un sogno: un mondo in cui tutti gli esseri umani dispon-gano di energia sostenibile in quantità adeguata alle proprieesigenze. Ma più che un sogno è un obiettivo che la nostra azien-da persegue già da tempo con il progetto Enabling Electricity.

Questo obiettivo sarebbe impossibile da raggiungere se non si puntassesu una delle leve strategiche del Gruppo: l’innovazione. Ed è proprio inquesto contesto che si inserisce l’iniziativa Ecoelce che, sruttando in modoinnovativo tecnologie disponibili, permette di coniugare la raccolta die-renziata dei riuti con un benecio economico, e che ha già portato cosìvantaggi a oltre 370mila amiglie in Brasile.Ecoelce riduce l’impatto ambientale dei riuti orendo sconti in bolletta aiclienti che restituiscono materiale da avviare al processo di riciclo pressogli appositi dispositivi di raccolta. ll programma, lanciato nel 2007 da Coel-ce, società di distribuzione del Gruppo, si è aggiudicato nel 2008 il premioWorld Business and Development Awards delle Nazioni Unite.

COME FUNzIONA Il processo di unzionamento è molto semplice ma originale: il cliente cheintende partecipare al programma riceve una tessera identicativa. Recan-dosi al punto di raccolta che si trova in luoghi acilmente raggiungibili comescuole, negozi e supermercati, il cliente viene riconosciuto dal sistema, e puòdepositare i riuti in base alla tipologia. Attraverso diversi tipi di sensoriAuto Ecoelce, così è chiamato il dispositivo che immagazzina i riuti, ricono-sce la tipologia di riuti consegnati e li conserva nel suo serbatoio di stoccag-gio per garantire e acilitare la raccolta da parte delle società di riciclaggio.Un sotware, quindi, identica il bonus di energia, diversicato in base allatipologia e alla qualità di riuti depositati, da accreditare al cliente e gestisceonline tutte le inormazioni relative: il valore dello sconto viene trasmessoal sistema di atturazione di Endesa Brasile e contemporaneamente vienerilasciata una ricevuta. Lo stesso cliente ha anche la possibilità di cedere ilsuo bonus a un’altra persona, azienda o istituzione. Quando il dispositivo

raggiunge il suo livello massimo di immagazzinamentodei riuti, le società partner che si occupano del riciclaggiovengono avvisate attraverso un sotware di gestione, così chepossano attivarsi immediatamente per rimuovere i riuti esmaltirli correttamente.Ecoelce è un esempio di come l’innovazione, messa a dipo-sizione della sostenibilità, possa ornire molteplici beneci:permette ai cittadini di pagare con maggiore acilità la

 bolletta elettrica, educa al riciclaggio e a una corretta gestionedei riuti ma ha anche creato un centinaio di posti di lavoro,a cui vanno sommati i beneci indiretti nell’industria delriciclo.Del resto i numeri parlano chiaro: sono state coinvolte 27 mu-nicipalità nello Stato brasiliano di Ceará, per un totale di 65punti di raccolta, divisi tra ssi e mobili, che hanno prodotto13.700 tonnellate di riuti riciclati.In un senso più ampio ne beneciano tutti gli abitanti delloStato di Ceará, con un miglioramento delle condizioni di vitagenerali nell’area e la riduzione dell’incidenza di malattiecome la dengue, legata anche alla cattiva gestione dei riuti.Questo e altri progetti di Enabling Electricity hanno giàportato elettricità e sostegno allo sviluppo a oltre un milionedi persone e rappresentano il trampolino per raggiungere l’o-

 biettivo di raddoppiare il numero di beneciari entro il 2014.

BRASILE, ENERGIAIN CAMBIO DI RIFIUTI

Ecoelce: l’innovaioneal serviio della sostenibilit

L’Auto Ecoelce in funzione

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Enel Cuore

Dall’Europa all’America Latina, dalla Russia al Nord Arica,le attività di Enel Cuore non conoscono rontiere. Nata diecianni a, questa struttura autonoma senza scopo di lucro,grazie alla volontà di Enel è impegnata nella solidarietà

sociale, con particolare attenzione a bambini, anziani e persone diver-samente abili. Enel Cuore a sì che i beneci per le persone svantaggiatesiano duraturi nel tempo e non si riducano all’emergenza: si occupacosì di realizzare e riqualicare centri di assistenza, case di accoglienzae scuole, e ancora di acquistare attrezzature essenziali per la salute e il benessere psicosico delle persone portatrici di handicap o aette dapatologie complesse. Ed ecco che Enel Cuore eroga contributi nalizzatia progettare residenze per persone disabili o per costruire, negli ospe-

dali, stanze a misura di bambino in cui si possa ritrovare la tranquillitàdell’atmosera di casa. Oppure sost iene progetti per la costruzione discuole in zone di povertà o di guerra, o progetti per attività ricreative,ludiche e sportive dando la possibilità ai bambini di studiare e di goderedi una vita sociale.

DIECI ANNI DI PROGETTI“In questi dieci abbiamo realizzato 540 progetti con un contributocomplessivo di circa 50 milioni di euro” sottolinea Novella Pellegrini,segretario generale Enel Cuore onlus, ai microoni di Enel.tv. “Negliultimi tempi c’è stato un grande sviluppo di attività all’estero nei Paesiin cui il Gruppo è presente e in particolare in America Latina, Russia,Slovacchia e Romania – continua – mentre in Italia abbiamo vinto una

sda importante: ar crescere i progetti nel sud del nostro Paese”. Così leiniziative di solidarietà sono letteralmente triplicate grazie alla vitalitàdel terzo settore, ma soprattutto grazie al contributo del nostro territo-rio, i colleghi Enel.

Una storia di successi, quindi, che deve moltissimo alla capacità disapersi sintonizzare sulle esigenze concrete delle persone con dicoltà,svolgendo con passione quello che Novella Pellegrini considera “il lavo-ro più bello del mondo”.“Tutti i progetti sono importanti – aerma – la dicoltà, invece, risiedenella complessità stessa del progetto che scegliamo di portare avanti”.Uno dei più articolati è stato senza dubbio Un cuore in stazione, l’ini-ziativa realizzata con Ferrovie dello Stato che ha permesso l’aperturadi undici centri di accoglienza in altrettante stazioni italiane. La nostraonlus ha stanziato un contributo di 3 milioni di euro utili per la ristrut-turazione di immobili donati da Ferrovie dello Stato che oggi accolgonomigliaia di senza ssa dimora. “Non distribuiamo solo coperte e pasti

caldi – dice Pellegrini – restituiamo la dignità, la possibilità di ricomin-ciare”.E se “in tempi di crisi le relazioni sociali s’incattiviscono – sostieneMario Morcellini, docente di Sociologia dei Processi culturali e comu-nicativi a La Sapienza di Roma – la solidarietà non solo a bene al nostrocuore, ma anche al ridisegno delle risorse economiche di un Paesemoderno”.Così Enel Cuore aronterà il 2013 con la creazione di un nuovo lessico, ilvocabolario della solidarietà. Due parole sono già in evidenza: “inter-nazionalizzazione” (soprattutto in America Latina con progetti in Cile,Colombia e Perù portati avanti con i colleghi di Endesa) e “bene comu-ne” perché “il nostro interlocutore – conclude Pellegrini – sarà sì il terzosettore, ma con un grande ascolto nei conronti della comunità”.

CON TUTTO IL CUORE

Nel 2013 Enel Cuore onlus celebradieci anni di successi accantoai bambini, agli aniani e alle

persone diversamente abili

Guarda l’intervista a Novella Pellegrini su

http://blog.enelint.global/insieme/10annienelcuore

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Prisma

Dal 1° al 20 ebbraio è andata in scena al Teatro della Scala diMilano (di cui Enel è socio ondatore permanente dal 2003)la nuova produzione del Nabucco di Giuseppe Verdi rmatadal regista Daniele Abbado e rutto della collaborazione

con Royal Opera House, Covent Garden di Londra, Houston GrandOpera del Texas e Gran Teatre de Liceu di Barcellona. Adata all’im-petuoso direttore musicale del San Carlo di Napoli Nicola Luisotti,l’opera che – proprio alla Scala nel 1842 – decretò il successo di Verdicome compositore è stata adata a Leo Nucci e Ambrogio Maestri neipanni di Nabucco aancati da una compagnia internazionale in cui brillano Liudmyla Monastyrska e Lucrecia Garcia (Abigaille), Aleksan-

drs Antonenko e Piero Pretti (Ismaele), Vitalij Kowaljow e Dmitry

Beloselskiy (Zaccaria). Quest’anno, del resto, r icorre il bicentenariodella nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner a cui la Scala dedica ilprogramma della stagione 2012-203.

L’OPERA Va pensiero ece conoscere, a un Verdi non ancora trentenne, un successointernazionale che andava dall’Europa all’America. È un’opera coralegrandiosa, in cui il minaccioso imperatore babilonese Nabucco si muovein un mondo di contrasti, a cominciare da quello con il popolo ebraico,da lui sottomesso. L’innovatività della musica accende una storia pienadi orgoglio, risentimento, superstizione e spirito di conversione. La nuo-va produzione internazionale, ideata dal regista Abbado, è dall’inizioalla ne un racconto di popolo che si anima su un doppio piano narrati-

vo, in cui il destino del presente s’incrocia con la memoria.I principali motivi ispiratori dello spettacolo sono la sabbia del deserto,la sacralità della morte e la sete di spiritualità. Resta sullo sondo la storiad’amore, meno signicativa in quest’opera insurrezionale ante litteram, pie-na di senso del terrore, di psicologia elementare, di primordialità istintiva.

NABUCODONOSORIl nome originario dell’opera era Nabucodonosor, nella partituraautograa di Giuseppe Verdi e nella prima edizione a stampa, ma lostesso Verdi usò sempre in seguito il t itolo abbreviato, Nabucco, perla sua terza opera nonché primo dei numerosi trion che segnaronola sua lunga carriera. L’impresario della Scala, Bartolomeo Merelli, nelperiodo successivo alla composizione di Oberto, conte di San Bonifaci,orì a Verdi un contratto per tre opere da scrivere in otto mesi, tra cuiun’opera bua – Un giorno di regno – che cadde clamorosamente allaprima esecuzione. Merelli non diede peso a questo evento e conermòcomunque la sua ducia a Verdi orendogli di musicare un libretto –Nabucodonosor, appunto – che era stato riutato dal giovane compositoreprussiano Otto Nicolai. L’opera, che andò in scena il 9 marzo 1842, ebbeun successo tale da venire ripresa settantacinque volte solo alla Scalaentro la ne dell’anno.

Sul Web

http://www.teatroallascala.org/it/index.html

IL PENSIEROVA ALLA SCALA 

In occasione del bicentenariodella nascita di Verdi il Nabuccova in scena di Milano

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Prisma

Che rumore a la elicità? Se lo chiedono iNegrita in una delle loro canzoni più note.Per qualcuno è questione di attimi, combi-nazioni ortunate che la vita ci concede a

occhi chiusi. Per altri è il semplice appagamento di un bisogno, sico, biologico. L’ottava edizione del Festivaldelle Scienze che si è svolto da giovedì 17 a domenica 20gennaio al l’Auditorium Parco della Musica di Roma – dicui Enel è sponsor sin dal 2004 – ha scelto di indagareproprio l’idea di elicità. La stessa che ha sempre ispirato

poeti, loso, religiosi, antropologi e sociologi conducen-doli in viaggi misteriosi al centro di se stessi. Un’idea chenon riguarda solo il singolo individuo: la elicità è anche un problemapolitico ed economico, e il suo perseguimento dovrebbe orientare ognidecisione, sia pubblica che privata. La sua importanza è tale che alcuneCostituzioni e la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti la de-niscono un diritto ondamentale dell’individuo.

IL FESTIVALLectio magistralis, incontri, dibattiti, caè scientici, eventi per le scuole,mostre, spettacoli con i grandi nomi della ricerca scientica italiana e in-ternazionale hanno arricchito il programma del Festival in questa ottavaedizione. Ma anche loso, storici della scienza, scrittori, esperti, hannoindagato il signicato proondo della più urgente domanda personale che

ogni essere umano deve arontare. Quali sono, dunque, i comportamen-ti che ci portano alla elicità? Come varia attraverso le culture? Possiamomettere la elicità al centro delle nostre decisioni politiche?A dare il via ucialmente al ricco programma del Festival sono stati

Mark Williamson, direttore di Action or Happiness,e Phuntsho Rapten del Centre or Bhutan Studies conl’incontro dal titolo “Felicità: misurare e incoraggiare ciòche conta di più”. L’interessante teoria del FIL (elicitàinterna lorda) associato al PIL (prodotto interno lordo) èdivenuta realtà nel piccolo stato asiatico del Bhutan doveda quattro anni si adotta questo indicatore per calcolareil benessere della popolazione. I criteri presi in conside-razione sono la qualità dell’aria, la salute dei cittadini,l’istruzione, la ricchezza dei rapporti sociali. Secondo

gli indicatori “classici” questo Paese dovrebbe essere con-siderato uno dei più poveri dell’Asia, con un PIL pro capi-te di 1.800 dollari. Ma se si considerano gli indici di elicità è la primanazione del continente e l’ottava del mondo.La elicità non è, inatti, solo un concetto astratto: è anche un importanteindicatore economico. Perché lo sviluppo non è solo legato al reddito,ma alla qualità della vita. È su questi temi che ha rifettuto l’economistaindiano – premio Nobel per l’Economia nel 1998 – Amartya Sen durantel’incontro dello scorso 18 gennaio. Nel suo ultimo libro dal titolo Lo

sviluppo è libertà (edito da Mondadori), Sen ha teorizzato un approccioradicalmente nuovo, spiegando come il l ivello di reddito non sia più unindicatore suciente per analizzare il benessere dei popoli. “Non si pos-sono separare gli aspetti del mercato da quelli sociali – spiega Sen – così

come non si possono separare economia e elicità”.

LA FELICITÀ È SCIENZA

Dal 17 al 20 gennaiol’Auditorium Parco della Musica

di Roma ha ospitatoil Festival delle Sciene

La elicità è come unaaralla:se la insegui, non riescimai a prenderla;ma se ti mettitranquillo,può anche posarsi sudi te.

(Nathaniel Hawthorne)

Guarda l’intervista ad Amartya Sen su

http://blog.enelint.global/insieme/felicita

Il premio Nobel Amartya Sen

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Intercultura

Sceltiper voi

Negli ultimi tempi le parole spread, decit o bond non sono piùriservate agli economisti: non è raro sentirle in un discorso ancheinormale tra colleghi. Tra i termini più gettonati c’è anche “deriva-to”, che nell’immaginario collett ivo è ormai l’emblema della specu-lazione nanziaria, secondo molti alla base della crisi economicaglobale. Ma limitarsi a ciò sarebbe riduttivo.“I derivati sono contratti nanziari per lo scambio uturo di attivitàe sono, quindi, naturalmente legati all’assunzione o alla copertura

di rischi connessi all’andamento dei prezzi (rischi nanziari o com-

modity) e alle controparti con cui si stipulano (rischio di credito o dicontroparte)” ci spiega Floricel Rugiero, Credit and counterpartyrisk management, Risk governance and control di Enel. “Facciamoun esempio: contrattualizzo l’acquisto tra tre mesi di una commo-

dity, come olio combustibile o gas, stabilendone oggi il prezzo. Sera tre mesi il prezzo sarà salito, benecerò di un minor costo diapprovvigionamento rispetto alle condizioni vigenti sul mercato;in caso contrario, subirò un costo opportunità. Di conseguenza perun’azienda diventa ondamentale are un’analisi dei rischi, anchegenerati da derivati impliciti nei contratti, e deciderne le modalitàdi gestione”. Questi temi sono trattati con grande chiarezza nelvolume Derivati ed energia: la gestione dei nuovi rischi globali, edito

da Franco Angeli, scritto da Chiara Oldani, con la preazione diRainer Masera, e di cui Rugiero è uno degli autori.Il volume è un utile punto di partenza per chi vuole capire megliol’impatto dei derivati nel settore energy e delle utilities e delle azioniintraprese (in alcuni casi da intraprendere) a livello regolatorioe aziendale. Particolarmente interessante è la parte dedicataall’analisi di casi in cui l’uso improprio dei derivati ha addiritturaportato al allimento delle aziende coinvolte. Ciononostante non

 bisogna demonizzare i derivati: “In Enel – dice Rugiero – esistonometodologie di risk management e una risk governance che regolanola negoziazione di tali strumenti e ne controllano il loro utilizzo,anchè il loro ne sia eettivamente la salvaguardia degli obietti-vi di business”.

Chiara Oldani / Derivati ed energia: la gestione dei nuovi rischi

globali / FrancoAngeli / Prezzo 23 euro 

Quando si muove direttamente Mark Zuckerberg vuoledire che qualcosa di grosso bolle in pentola. A gennaio ilguru di Facebook ha invitato i maggiori media alla sede diMenlo Park, in Caliornia, per presentare Graph Search.Non si tratta di un vero e proprio motore di ricerca in gradodi are concorrenza a Google, ma di un miglioramento dellaunzione di ricerca già esistente su Facebook che noraveniva considerata il tal lone d’Achille del social network.

Gli iscritti, inatti, grazie alla rinnovata e ampliata unzioneavranno la possibilità di are ricerche più accurate sui datidegli utenti iscritti e le loro connessioni. Quando un utenteeettuerà una ricerca, Graph Search lo indirizzerà a perso-ne, pagine, o luoghi che già esistono su Facebook, in base acriteri versatili. I risultati della ricerca cambieranno in basealle relazioni personali che gli utenti hanno stabilito sullapropria rete, una cosa che non è possibile are con motori diricerca generici.Grazie a Graph Search sarà possibile eettuare ricerchecome “ristoranti giapponesi requentati dai miei amici”, op-pure, “beauty center dove sono state le mie amiche”, oppureancora “oto di me con Simona nel 2009” e così via: ci tro-

veremo di ronte a ltri e livelli di ranatezza della ricercamai visti prima. I an delle pagine diventeranno sempre piùimportanti grazie al nuovo motore di ricerca social. Le per-sone a cui piace una pagina su Facebook e che condividonoi suoi contenuti, inatti, si trasormeranno in portavoce delbrand, andando di atto a migliorare il “ranking” dell’azien-da proprietaria di quella pagina in un’eventuale ricerca atema.Con Graph Search, Facebook concretizza quindi i l desideriodelle persone di ricevere consigli dai propri amici, inveceche da reddi algoritmi e recensioni online. Appare evidentel’intento di Zuckerberg di tenere l’utente sempre più temposul social senza arlo spostare verso altri siti. Un modo sotti-

le, quindi, per sottrarre utenti a Google.

La ricerca secondo Facebook  Derivati, questi sconosciuti

LibriNew Media

32 Enel Insieme Febbraio 2013

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Intreminuti

Intercultura

Grande successo dipubblico e critica 

per Roberto Ciotti,leggendario bluesmane chitarrista roma-no, che lo scorso 7ebbraio si è esibito aBratislava di ronte alpubblico dell’AtelierBabylon, locale ditendenza della scenamusicale della capita-le slovacca. L’evento,sponsorizzato daSlovenské elektrárne,è stato organizzatoin occasione dell’u-scita del nuovo discodell’artista intitolatoEquilibrio Precario, il

suo quindicesimo dasolista.

Ci sarà anche EnelGreen Power allaFiera Internazionaledi San Josè de David,una delle più impor-tanti maniestazioniculturali di Panama,che si svolge nell’o-monima località dal15 al 25 marzo 2013.L’evento, che si svolgeogni anno dal 1955,riunisce oltre 500espositori interna-zionali che operanonel mondo dell’indu-stria, dell’artigianato,dell’agricoltura edella tradizione olk-loristica locale. David,che si trova nellaprovincia di Chiriquìa circa 50 km dalconne con il CostaRica, è consideratauna delle cittadinepiù belle del Paese.

Lo scorso 5 ebbraiopresso l’AuditoriumEnel di Roma è statopresentato l’ultimonumero della rivista Aspenia, promossa daAspen Institute Italia,dedicata ai rapportitra Ue, Usa e AmericaLatina. All’eventosono intervenuti,tra gli altri, Robin

Niblett, direttoredi Chatham House,Marta Dassù, sottose-gretario del Ministerodegli Aari esteri, e ilpresidente del Grup-po Techint, Gianeli-

ce Rocca, oltre all’am-

ministratore delegatodi Enel Fulvio Conti e al presidente Paolo

Colombo.

Migliaia di aste in bambù legate raloro con un metodotradizionale, capacedi creare un’ineditastruttura nella qualei visitatori possonoaddentrarsi (gratu-itamente). Questagigantesca installa-zione alta 25 metri,chiamata Big Bambù,è stata realizzatapresso il Museod’Arte Contempora-nea Macro Testacciodi Roma dagli artistiamericani Mike e

Doug Starn, due tra ipiù importanti artisti

internazionali del mo-mento, per celebrarela sesta edizione diEnel Contemporanea.

Bratislavain blues

Egp alla Fieradi Panama

Il ventodelle Americhe

Una montagnadi bambù

Roberto Ciotti / Equilibrio Precario/Atlante dischi/ 

www.robertociotti.com Aspenia n. 59 / gennaio 2013/www.aspeninstitute.it

Big Bambù / fino al 31 ottobre 2013/ 

enelcontemporanea.enel.comFiera Internazionale di San Jose de David (Panama) / 

15-25 marzo/www.enelgreenpower.com

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GenteEnel

Gente Enel

Diceva Aristotele che “l’amicizia è un’anima sola che vive indue corpi”. E non esiste denizione migliore per descrivere lastoria di Rosalba Mottola e Rossella Casavola, le due giovanicolleghe autrici de Il piccolo Andri e il mistero di Signor Olafur, libropubblicato dalla casa editrice Dante Alighieri (marchio Dalim)che dallo scorso dicembre è in cima alle classiche dei libri perragazzi più venduti online. Rossella e Rosalba sembrano inattiavere la stessa anima, atta di amore per la lettura, per i viaggima soprattutto della voglia di aiutare i bambini più poveri. “Pri-ma di conoscerci, siamo state entrambe volontarie presso le sediUnice delle nostre città. Poi, quando ci siamo incontrate in Enel,abbiamo scoperto di avere in comune molte altre cose – raccontaRossella, napoletana, che del libro è l’illustratrice. “All’inizio ècominciata per gioco, poi abbiamo deciso di provare, io con leimmagini e Rosalba con le parole, a concretizzare il nostro so-gno: scrivere un libro per bambini”. Un impegno che le ha spintea dedicare al loro progetto tutto il tempo libero.“Abbiamo deciso di metterci in gioco e abbiamo presentato illibro al Comitato Unice di Caserta – dice Rosalba, casertanadoc– che lo ha subito giudicato positivamente. Dopo tante pro-poste poco convincenti, è arrivata quella della Dante Alighieri.

E così è partita l’avventura”. Un’avventura che, coerentementecon lo spirito delle autrici, potrebbe varcare i conni nazionaliper aiutare chi ne ha più bisogno. “L’editore ha deciso di arneanche un’edizione cartacea, per arlo adottare come libro di testonelle scuole elementari. Ma noi volevamo assolutamente usarloper are benecienza – dice ancora Rossella – e siamo entrate incontatto con il Consolato del Benin a Napoli. Il ricavato serviràa costruire un pozzo d’acqua”. Quando chiediamo se ci sono incantiere altri progetti, Rossella e Rosalba rispondono in coro:“Abbiamo ancora moltissime storie da raccontare, di cui una èpraticamente pronta”. Insomma, della storia di Rossella e Rosal- ba, questo sembra essere solo l’inizio.

Il piccolo Andri e il mistero di Signor Olaur / Società Editrice

Dante Alighieri / ebook e cartaceo

“Un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo e dallaantasia” cantava Francesco De Gregori in una delle suecanzoni più conosciute. E non esistono coraggio e altrui-smo più grandi che rinunciare alle proprie ambizioni perla propria amiglia, come ci insegna la storia di Giovanni

Kostner, nato in Trentino nel 1940 ma toscano d’adozione,che alla carriera di calciatore ha preerito quella di impie-gato Enel. Una storia davvero singolare, che incomincia nel1954. “A 14 anni arrivai nel Valdarno aretino dal Trentino.Non avevo mai toccato un pallone, ma qui il calcio era ama-tissimo e mi convinsero a provare. Pochi giorni e mi disseroche avevo talento. Nel giro di un paio di anni mi acquistòla Fiorentina per 500mila lire”. Ci sapeva proprio are,Giovanni, tanto che nel 1960 avrebbe potuto ar parte dellasquadra azzurra alle Olimpiadi di Roma. “Partecipai anchealla preolimpionica insieme a Rosato, Facchetti, Trapattoni,Rivera e Zo – racconta - però mi inortunai, e ui costrettoa rinunciare”.È una brutta tegola, che però non infuisce né sul morale nésulla carriera. “Ero comunque una promessa, perché ero unuomo di ascia sinistra dalle caratteristiche moderne e pia-

cevo molto agli allenatori che cominciavano a sperimentareun calcio diverso. Tutti, o quasi, mi volevano”. E poi cosa èsuccesso? “È successo che, nel 1962, ebbi alcune discussionicon il direttore sportivo della Fiorentina e il rapporto con lasocietà si deteriorò. Ciò nonostante, ui cercato da diversesocietà, tra cui la Reggina di Maestrelli e Granillo”. E perchénon se ne ece nulla? “Vede, nonostante avessi solo 22 annimi ero già sposato e avevo una bambina. Col calcio guada-gnavo bene, circa 90mila l ire al mese, ma dovevo pensare aluturo. In quell’anno era appena stata costituita Enel, che miorì uno stipendio di 50mila lire. La amiglia aveva bisognodella mia presenza vicina e stabile. Salutai tutti e entrai alavorare come operaio”. Parola di Giovanni Koster, che il

cuore pieno di paura non ce l’ha avuto mai.

Giovanni KostnerRosalba MottolaRossella Casavola

 Amiche per la penna La leva calcistica del 1940

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CanaleAperto

Canale aperto

Enel Insieme pubblica, in questa rubrica, le domande

e i contributi dei lettori. L’indirio a cui spedirle è:

Redazione Enel Insieme - Comunicazione Interna

Enel Spa — Viale Regina Margherita, 125 — 00198 RomaOppure via posta elettronica a: [email protected]

ONE COMPANY, UN PRIMO BILANCIO

 A un anno dal lancio operativo della ase di

ridisegno dei processi a livello di Holding e

dell’implementazione dei nuovi modelli organiz-

 zativi delle Divisioni e delle Funzioni di Servi-

 zio Globale, abbiamo rivolto alcune domande a

 Fabrizio Allegra, responsabile della Funzione

Organizzazione e Change Management del

Gruppo.Perché è così importante aver ridisegnato

i processi aziendali?

Il programma One Company sta tra-sormando il Gruppo Enel da una delleprincipali utilities presenti in molti Paesidel mondo nella migliore multinazionaledell’energia. Le multinazionali di successosi caratterizzano per avere valori, proces-si e sistemi comuni e condivisi in tuttal’azienda: è questo l’obiettivo del grandelavoro di allineamento alle best practice deiprincipali processi aziendali che abbiamo

svolto nel corso del 2012. Per esempio, perdiventare la migliore multinazionale delmondo è ondamentale che i talenti venga-no identicati e gestiti in maniera identicain tutti i Paesi, e che gli investimenti sianovalutati con criteri omogenei pur tenendoconto delle specicità della Divisione che liintende sviluppare.Quando vedremo i primi risultati?

Aver reso più snelli i principali processi cirende più veloci ed ecaci, e questo con-sentirà di arontare al meglio un contestocompetitivo sempre più sdante. Diversi

miglioramenti tangibili sono stati giàraggiunti. Per esempio, la netta separazione

dei ruoli e delle responsabilità nelle asidi preparazione del piano strategico, del

 budget e del piano industriale ha consenti-to di limitare le interazioni ra la Holdinge le Divisioni, riducendo il carico di lavoro.La chiara denizione dei ruoli e delleresponsabilità ha consentito di ridurreil numero delle approvazioni preventiverichieste alla Holding in diversi ambiti(ad esempio riguardo alla Comunicazione

Interna e all’Ucio Stampa). L’adozione diuna reportistica omogenea ha permessodi ottenere importanti beneci in terminidi sviluppo del piano di Audit, di monito-raggio degli indicatori di Saety e di CSR.Per la completa implementazione dei nuoviprocessi, abbiamo denito dei piani diinormazione e ormazione che sono diret-tamente gestiti dai responsabili delle unitàcoinvolte nella gestione dei nuovi processi.A loro spetta ora il compito di garantire cheil nuovo modo di lavorare venga adottatoda tutti i colleghi coinvolti.

La “sburocratizzazione” comporterà una

maggiore autonomia delle Divisioni e dei

Paesi?

Assolutamente sì. La riduzione dei controlliex-ante da parte della Holding e l’aumentodell’autonomia delle Divisioni e dei Paesisono i principi chiave del progetto e i risul-tati nora ottenuti sono molto incoraggian-ti. A titolo di esempio, l’innalzamento dellesoglie di approvazione degli investimentiha permesso di ridurre del 40% il numerodi progetti che vanno autorizzati dallaHolding. Le strutture HR delle Divisio-

ni hanno oggi piena autonomia nelladenizione delle policy/procedure e delle

strutture organizzative che non prevedonoimpatti su alcune posizioni chiave diretta-mente gestite dalla Holding. La più precisadenizione degli argomenti rilevanti diGruppo ha inne permesso di ridurre del40% il numero dei contenziosi monitoratidalla Holding per il perimetro Spagna eLatin America mentre la lista delle societàper le quali è oggi richiesta preventivaautorizzazione delle note inormative per

la gestione dei Consigli di amministrazioneè stata ridotta del 60%.Alle modifche dei processi hanno atto

seguito variazioni organizzative?

La ridenizione dei processi ha consentitouna più puntuale allocazione delle respon-sabilità ai vari livelli. A oggi abbiamo quasicompletato la denizione delle struttureorganizzative delle unzioni di shaping e saeguarding della Holding con oltre 40nuove disposizioni organizzative di primoe secondo livello. Analogamente possiamodire che sono operativi i modelli organiz-

zativi delle Funzioni di Servizio Globaleper le quali abbiamo nora pubblicato oltre80 disposizioni organizzative. In accordoal nuovo modello operativo del Gruppoabbiamo avviato la revisione dei modelliorganizzativi di Iberia e Latam, Generazio-ne, Energy management e Mercato Italia,Inrastrutture e Reti, Divisione Interna-zionale, Ingegneria e Ricerca, pubblicandole principali disposizioni organizzative.Abbiamo inne pubblicato 50 policy e pro-cedure di Gruppo e circa 300 documenti or-ganizzativi sono in corso di pubblicazione

dalle Divisioni per recepire i nuovi processideniti a livello Gruppo.

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