Enel Insieme 2011 Nr. 01

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IN MOVIM EN TO Intervist Fvio Conti: “Vi rcconto come sr i 2011di EneMENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL GENNAIO-FEBBRAIO 2011 // NUMERO 1 1 INSERTO 150 anni elettrizzanti Prima puntata 21 NuClEaRE Perché lo spot del Forum fa discutere 10 RuSSIa La rinascita di Reftinskaya 14 SOSTENIbIlITà John Elkington e gli irragionevoli 26

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IN MOVIMENTOIntervist F vio Conti: “Vi r cconto come s r i 2011di Ene ”

MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL GENNAIO-FEBBRAIO 2011 // NUMERO 1

1

INSERTO150 anni elettrizzantiPrima puntata

21

NuClEaREPerché lo spotdel Forum fa discutere

10

RuSSIaLa rinascitadi Reftinskaya

14

SOSTENIbIlITàJohn Elkingtone gli irragionevoli

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03 EDITORIalE

04 bREVI Enel360o p4

06 zOOM 2011: verso nuovi traguardi p6

08 ORIzzONTI Rinnovabili, non c’è crisi che tengap8 // Green Globetrottersp9 // Tu sei bianco o nero? p10 // Luce verde per Porto Tolle p12 // Reftins aya GRES rinascedalle ceneri p14 // Tutto in un clic p16 // Che vinca il migliore p17 // Una jornada

speciale p18 // Il futuro è nelle mani dei nostri ragazzip19 // È sempre pi Intranet p20 21 INSERTO SPECIalE Centocinquant’anni elettrizzantip21

25 zENITh I cantieri dell’eccellenzap25

26 SOSTENIbIlITà Il potere degli irragionevolip26

28 SICuREzza Lavorare senza stress p28

29 ENEl CuORE Decidi tu che segno lasciare p29

30 PRISMa Mostri sacrip30 // Oltre gli stereotipip31

32 INTERCulTuRa Scelti per voip32 // In tre minutip33

34 gENTE ENEl L’entusiasmo di Roman // Un tuffo appassionato

35 CaNalE aPERTO

IN QUESTO NUMERO

Ene Insieme Mensile del Gruppo Enel // Anno 9, numero 1a c r de Direzione Relazioni Esterne Enel

Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004Direttore respons i e Gianluca CominEditore Enel spa , Viale Regina Margherita 137, 00198 RomaRe i ione editori e Brand Portal // www.brandportal.itart direction & Desi n Newton21 Roma // www.newton21.itTipo r fi System Graphic Srl // Via di Torre Sant’Anastasia 61, 00134 RomaPer cont tt re red ione Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa Viale Regina Margherita 125, 00198 RomaOpp re invi re n m i enelinsieme@ enel.com

Ene Insieme è nc e cons t i e on ine s port e Intr net inEneSt mp to s c rt eco o ic Fedri oni Sym o Free ife certific t FSC N mero c i so in red ione i 07/2/2011

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Editoriale

Farvi sentire come proprio il giornale che state s ogliando èl’obiettivo principale che ci siamo posti otto anni a, quandoEnel Insiemeè nato. Il nostro giornale, in atti, vuole esseremolto di più di una classica rivista aziendale: vuole essere uno

strumento d’in ormazione per tutti, un canale di contatto tra le personedi Enel e, perché no, un magazine attraente e curioso anche per chi non

a parte dell’azienda. Oggi, in atti, il nostro giornale permette al cittadi-

no Enel di in ormarsi su ciò che succede nel Gruppo e di dialogare suitemi di attualità e d’interesse per la vita pro essionale, contribuendo cosìalla creazione di una cultura aziendale più ricca e s accettata.Enel Insiemein questi anni è cresciuto molto. È distribuito capillar-mente in versione cartacea nelle molte sedi della nostra azienda edè consultabile anche su intranet da tutti i colleghi. Crediamo moltonell’interattivitá e nel dialogo aperto attraverso i social network e i blog.Enel è stata la prima azienda italiana a dotarsi di un codice di compor-tamento web, ma è anche tra le poche a lasciare completamente apertala rete al dialogo e al con ronto pro essionale e umano. Proprio il 2010 èstato l’anno del lancio del blog diEnel Insieme: in 12 mesi più di 85milavisitatori unici hanno letto e contribuito agli articoli, con una media dicirca 8mila visitatori al mese. I commenti postati hanno superato i mille

e spaziano da argomenti come il nucleare (che risulta essere anche nellanostra azienda argomento di discussione e di con ronto), la sicurezza sullavoro, l’auto elettrica, il uturo delle rinnovabili, le tecnologie green, lasostenibilità ma anche tematiche come la vita in azienda, la solidarietàdi Enel Cuore, gli strumenti pro essionali e di servizio. In un anno divita, il sito diEnel Insiemeè quindi diventato uno spazio aperto impor-tante per il cittadino Enel che si può in ormare e ar sentire la sua voce.Ma il nostro giornale è soprattutto diventato internazionale, tradottoin otto lingue, adattato per i diversi ambienti e per le di erenti culture,collegato strettamente ad altri strumenti di in ormazione del GruppocomeActualidad di Endesa o i diversi ogli che in molte centrali vengonodistribuiti o le lettere di in ormazione delle diverse amiglie pro essio-nali. La di usione di valori comuni, la conoscenza reciproca, la condi-

visione di progetti globali come “Zero In ortuni”, Zenith, la creazionedi un modello di management Enel o We are energy sono in atti gliobiettivi che ci poniamo per una vera integrazione del Gruppo che nonsia basata soltanto su numeri e procedure. E il nostro giornale ne è uno

degli strumenti più e caci e rilevanti.Enel Insiemeè uno degli strumenti, ma non l’unico. Abbiamo avviatouna vera e propria “piatta orma in ormativa multimediale” ormatadal giornale, ma anche dalla intranet, dalla televisione interna e, presto,anche da una nuova radio digitale. Crediamo molto nell’utilizzo di tuttii mezzi di usione possibili. Vogliamo seguirvi quotidianamente, nellagiornata di lavoro, attraverso il computer, ma anche attraverso il cellula-

re o l’Ipad. Fino a casa poi, dove si può condividere la copia cartacea delgiornale con la propria amiglia.Il numero che state s ogliando, il primo del 2011, è un esempio concretodella ricchezza e della varietà di quanto succede nella nostra azienda.L’amministratore delegato Fulvio Conti, in un’intervista ci raccontaquali sono le s de che ci aspettano a livello nazionale e internazionale,dal punto di vista degli investimenti, dell’innovazione, della sicurezza,del nucleare, delle rinnovabili e della crescita della nostra identità dimultinazionale.Tra gli investimenti previsti spicca quello della conversione a carbo-ne pulito della centrale di Porto Tolle, che nalmente ha avuto il vialibera autorizzativo. Vi raccontiamo quindi il progetto che permetteràdi realizzare un impianto all’avanguardia mondiale dal punto di vista

tecnologico e ambientale. E, ovviamente, non può mancare il nucleare:abbiamo analizzato le reazioni alla campagna pubblicitaria del ForumNucleare Italiano, che ha atto molto discutere l’opinione pubblica. C’ègrande attesa poi per quanto accadrà il 15 ebbraio a Madrid dove si ter-rà il secondo Sustainability Day, il grande evento dedicato alla respon-sabilità sociale d’impresa:Enel Insiemeanticipa la prima parte dell’inter-vista a John Elkington, che sarà pubblicata integralmente sul numero diOxygen in distribuzione durante la con erenza. In ne vi presentiamo laprima puntata di “150 anni elettrizzanti” un viaggio in dieci puntate perraccontare inventori e scoperte che hanno contribuito a uni care l’Italia.Non mi resta che augurarvi buona lettura e invitarvi a tenere aperto ilcanale del dialogo per continuare a crescere insieme.

Enel Insieme, il giornale di tutti

Gianluca CominDirettore Relazioni esterne

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SPagNa: Da ENDESaDOPPIa CESSIONELo scorso 14 dicembre Endesa ha

ceduto a una società controllata daREE le reti di trasmissione di energiaelettrica di cui risulta titolare, perun corrispettivo pari a 1,4 miliardidi euro. Inoltre, Endesa DistribucionEléctrica S.L. ha incassato 66 milionidi euro previsti come corrispettivoper la manutenzione delle reti elettri-che cedute. Il 17 dicembre 2010, inve-ce, l’azienda spagnola ha per ezionatola cessione a due ondi in rastruttu-rali gestiti da Goldman Sachs di unapartecipazione dell’80% del capitaledella controllata Nubia 2000 S.L., cherisulta titolare della maggior partedelle attività di Endesa nel settore deltrasporto e della distribuzione di gasin Spagna.

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ClIMaTIzzazIONE:PaTTO PER l’EFFICIENzaÈ stato rmato lo scorso 25 gennaioda Massimo Bruno, Responsabiledelle Relazioni esterne territoriali eCon ndustria di Enel, e daBrunoBellò, Presidente di Co.Aer/ANI-MA, un protocollo di intesa per losviluppo delle energie rinnovabili nel

settore della climatizzazione. L’accordoha lo scopo di di ondere la conoscenzae l’utilizzo delle pompe di calore a cicloannuale. Si tratta di una tecnologia cheha e etti positivi per l’aumento dell’e -

cienza energetica, l’abbattimento delleemissioni di CO2 e la diminuzione deiconsumi di energia primaria per laclimatizzazione estiva e invernale.

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ITalIa: NuOVE lINEECON SlOVENIa E SVIzzERaLa Regione Friuli Venezia Giulia hadato il via libera alla costruzione eall’esercizio dell’interconnessioneelettrica tra Italia e Slovenia “Dekani –Zaule”. Si tratta della prima “merchantline”, ossia una linea di trasmissionetrans rontaliera che, sulla base dellanormativa comunitaria, può esseregestita da soggetti privati diversi daiTSO (Transmission System Operator).Questa collegherà i due Paesi garanten-do l’interscambio di energia - tra cuiquella prodotta dalla centrale nucleareslovena di Krsko - e l’opportunità dicogliere la volatilità dei prezzi dei duemercati. Adria Link, società parteci-pata da Enel Produzione, realizzeràl’interconnessione con una capacitànominale di 150 MW e sarà realizzata,in provincia di Trieste, interamente incavo interrato. Sempre da e per la Slo-

venia via libera anche alla linea di in-terconnessione Redipuglia – Vrtojba”da 150 MW. Di recente, inoltre, EnelProduzione ha ottenuto l’autorizzazio-ne per una linea di interconnessione

in media tensione con la Svizzera, la“Como Nord – Chiasso”. L’iniziativa,portata avanti da un pool italo-elveticopartecipato tra gli altri da Du energyItalia (Gruppo Du erco), rappresenta ilprimo caso di merchant line a tensionein eriore a 120 kV.

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PER VIaggIaREENEl SCEglIE alITalIaGrazie al nuovo accordo siglato con

Alitalia, Enel migliora l’esperienza diviaggio del proprio personale. I colle-ghi che viaggiano con requenza rice-veranno le carte Corporate PremiumAlitalia: potranno così s ruttare unaserie di servizi dedicati, come imbar-chi prioritari e la possibilità di viag-giare con più di un bagaglio. L’inte-sa con Alitalia prevede inoltre bene ciper i clienti di Enel e di Alitalia iscrittiai programmi Enel Premia e Mille Mi-glia. È stato inoltre ripristinato – perl’interno – il servizio aereo per la tratta

Roma-Milano. I colleghi ora potrannoscegliere liberamente se viaggiare inaereo o col treno, a prescindere dalladurata della tras erta.

Enel partecipa alla realizzazione di tre nuove lineedi trasmissione transfrontaliera tra Italia, Slovenia eSvizzera. Permetteranno l’interscambio di energia

e di trarre beneficio dalla volatilit dei prezzi neirispettivi mercati 03

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Ene 360

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EgP: NuOVI MW EOlICIIN PORTOgallOÈ entrato in esercizio il nuovo impian-

to eolico Alvaiázere di Enel Green Po-wer in Portogallo. Il campo è costituitoda cinque turbine da 2 MW ciascuna,per una potenza totale installata di 10MW: sarà in grado di produrre a regi-me 29 milioni di kWh – il abbisognodi quasi 11 mila amiglie – evitandoogni anno l’emissione in atmos eradi circa 21.500 tonnellate di CO2. Allaprima ase del progetto ne seguiràuna seconda che prevede l’installa-zione di ulteriori 8 MW. Con il nuovoimpianto, la capacità totale installatada Egp in Portogallo è pari a oltre 140MW, di cui 96 MW nell’eolico.

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FOTOVOlTaICO,la STORIaDà NuOVa ENERgIaDopo il via libera della RegioneSiciliana sono iniziati i lavori per larealizzazione della nuova centrale

otovoltaica di Enel Green Powerad Adrano, in provincia di Catania.L’impianto nascerà nella stessa sededove nel 1981 u costruita “Eurelios”,la prima centrale solare al mondo adaver immesso in rete energia elettrica

prodotta dal Sole. Il nuovo campo sola-re di Egp, con una potenza installata di9 MW, sarà in grado di produrre oltre 14milioni di kWh – il abbisogno di con-sumo di oltre 5 mila amiglie – evitando

così ogni anno l’emissione in atmos eradi circa 10 mila tonnellate di CO2.

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la PRIMa aCCaDEMIaVERDE IN ITalIaÈ nata la “Green Academy”, un progettorealizzato da Enel.si, in collaborazionecon Enel University, per ormare e cer-ti care le pro essionalità che lavoranocon la nostra azienda nel settore delleenergie rinnovabili. L’obiettivo è quello

di creare una visione comune e un mo-dello di interscambio delle conoscenze,consolidando così competenze gestio-nali e tecnico-specialistiche. In questomodo le persone potranno riconoscersiin un’identità di network, e potrannoottenere un passaporto “verde”. Enel.sia sua volta potrà segmentare gli a liatisulla base delle competenze certi cate.“La qualità delle nostre persone è ilnostro vantaggio competitivo che cidi erenzierà dagli altri concorrenti”sottolinea il responsabile Enel.siGuido

Stratta . “In questo modo il cliente potràpercepire la capacità della nostra rete co-stituita da 559 punti vendita distribuiti

in modo capillare sul territorio nazio-nale”. La struttura ha sede nel Centrodi ricerca Enel Green Power di Catania.

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a ENDESa PREMIOPER lE PaRI OPPORTuNITàEndesa ha ricevuto il prestigiosodistintivo “Igualdad en la empresa”assegnato dal ministero spagnolo perla Salute, le Politiche sociali e le Pariopportunità alle imprese impegnatenel garantire al personale uguaglian-za di trattamento nelle condizioni dilavoro, nei modelli organizzativi e inaltri ambiti come i servizi, i prodottie la pubblicità d’impresa. Nel 2008

Endesa ha avviato il “Piano di pari op-portunità e conciliazione”, che rispondealla volontà dell’azienda di garantirel’e ettiva applicazione del principiodi uguaglianza di trattamento e diopportunità tra uomini e donne, cosìcome l’implementazione di mezzi diconciliazione della vita personale,

amiliare e pro essionale.

Ene 360Al via il cantiere di Egp per costruire un nuovocampo fotovoltaico da 9 MW ad Adrano, in Sicilia.Dove nel 1981 fu realizzata la prima centrale solare

al mondo che ha immesso energia in rete 06

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Grazie alle operazioni nanziarie realizzate e alrispetto delle priorità strategiche, in un 2010dominato dall’incertezza dei mercati, Enel haottenuto risultati positivi e crescenti. La ase

di tras ormazione in un Gruppo multinazionale, apertasicon l’acquisizione di Endesa, si lascia alle spalle un annodi importanti traguardi, che consentiranno di cogliere lepossibilità di un nuovo ciclo di ripresa organica dei mercatie di cavalcare e cacemente lo sviluppo dei paesi in rapidacrescita. Enel prosegue lungo la strada dell’integrazione inuna one companycon determinazione e ducia, come spiega,in questa intervista aEnel Insieme, l’amministratore delegatoe direttore generale,Fulvio Conti.Il 2010, nonostante le speranze di ripresa dalla crisi, èstato un anno di perdurante instabilità e incertezza mon-diale dal punto di vista economico e fnanziario. Come haoperato Enel in questo contesto?Nell’anno che si è appena concluso alla crescita economi-ca sostenuta nei Paesi dell’Asia e dell’America Latina si è

accompagnata una ripresa modesta nei mercati maturi,soprattutto in Europa, tuttora alle prese con le criticità digestione dei conti pubblici di alcuni Stati membri. In questocontesto, orte della diversi cazione dei mercati di presenzaunitamente al contributo determinante dell’America Latinae di tutto il perimetro internazionale, Enel è riuscita aottenere fussi di cassa elevati e crescenti, portando l’Ebitdaa circa 17,5 miliardi di euro. A questo importante traguardohanno contribuito anche i primi signi cativi risultati delPer ormance Improvement Program, ovvero il piano di siner-gie Enel-Endesa che si a anca alle iniziative di eccellenzaoperativa lungo tutta la catena del valore.Nel 2010 è stato inoltre ra orzato il pro lo nanziario del

Gruppo, grazie al successo della più grande emissione ob-bligazionaria destinata agli investitori privati mai realizzatada una azienda italiana; ma anche grazie alla quotazionedi Enel Green Power presso le borse di Milano e Madrid,la più grande operazione diinitial public o eringrealizzatadal 2007 in Italia ed Europa. A ciò si aggiunge la cessionedi alcuni asset non strategici, come la rete di alta tensionespagnola e la rete gas di Endesa.Cosa dobbiamo aspettarci quest’anno?È necessario continuare a impegnarci sulle priorità strate-giche: il consolidamento delle attività in ambito interna-zionale e l’integrazione multinazionale, la leadership neimercati di presenza, l’eccellenza operativa, lo sviluppo delle

rinnovabili e dei progetti di innovazione e, ovviamente, lastabilità nanziaria. Abbiamo le carte in regola per cogliere

2011: verson ovi tr rdi

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pienamente le opportunità o erte da un nuovo ciclo di ripresa organi-ca dell’economia. Nei mercati maturi dovremo di endere la posizioneraggiunta e, lavorare per rin orzare la stabilità del quadro regolatorio, apartire dal mercato spagnolo, in cui registriamo i primi positivi segnalidi risanamento del de cit governativo di tari a. Nei mercati dell’Ameri-ca Latina e dell’Europa dell’Est dovremo cogliere l’enorme potenziale disviluppo insito nella rapida crescita di queste aree geogra che.Come dovrà continuare a tras ormarsi Enel al suo interno?Ciascuna realtà del Gruppo possiede tratti distintivi derivanti dallapropria tradizione, dal passato unitamente alle eccellenze e alle pecu-liarità del mercato: si tratta di punti di orza che devono confuire in unprogetto comune e uni cante di integrazione e di crescita. Dobbiamolavorare per creare un’identità orte e condivisa, al cui interno conti-nuare a individuare lebest practiceda tras erire al resto del Gruppo,di ondere processi e metodologie di gestione avanzata e selezionare lemigliori tecnologie per promuovere lo sviluppo nei mercati in cui ope-riamo. Sarà inoltre ondamentale proseguire nel programma di sinergieoperative Enel-Endesa e radicare una comune cultura della sicurezza,dell’eccellenza, e dell’e cienza a ogni livello organizzativo: la strada dapercorrere verso la tras ormazione in unaone companyè ancora lunga ericca di s de.Cosa accadrà sul ronte dei grandi progetti?Intensi cheremo gli s orzi per tras ormare i programmi di sviluppo in

realtà, con determinazione e ducia, anche di ronte alle di coltà e agliimprevisti di natura legislativa o autorizzativa. Continueremo a lavorarecol massimo impegno in Italia per il programma di rinascita nucleare, lariconversione a carbone pulito di Porto Tolle e il rigassi catore di PortoEmpedocle, in Colombia per la centrale idroelettrica di El Quimbo, inSlovacchia per il cantiere di raddoppio di Mochovce e in Russia per inuovi impianti Ccgt (ciclo combinato a gas,n.d.r.) che saranno completa-ti in corso d’anno.E per l’innovazione tecnologica?I nostri tecnici stanno conseguendo risultati di rilevanza mondiale nelcampo della cattura e sequestro geologico dell’anidride carbonica, e con-tinua il nostro ruolo di coordinamento a livello europeo nel settore delleSmart Grids. L’investimento in concreti progetti di innovazione ha già

portato risultati tangibili nell’anno appena concluso: dall’inaugurazionedell’impianto a idrogeno di Fusina, alla centrale solare termodinamicaArchimede, all’installazione delle prime colonnine di ricarica per la mo-bilità elettrica in Italia e Spagna, al progetto pilota “Smart city” a Malaga.Il 2010 è stato un anno di continua espansione per le rinnovabili nelmondo. Questo trend continuerà nel 2011?Le rinnovabili sono un settore che ha continuato a crescere signi cativa-mente anche in presenza di un ciclo economico mondiale s avorevole. Viè unanime consenso riguardo al atto che l’industria rinnovabile potràgodere di un periodo prolungato di orte espansione. Enel Green Power,anche grazie alla riorganizzazione e all’inclusione delle attività rinno-vabili in Iberia che ha preceduto la quotazione in Borsa, si con erma unleader mondiale del settore con un porta oglio di impianti ben diversi-

cato e bilanciato per geogra e e tecnologie. Il 2011 sarà il primo verobanco di prova di questa nuova realtà, che dovrà dimostrare di sapersoddis are i propri azionisti attraverso una gestione e ciente degli

asset operativi e la realizzazione e cace e puntuale dei tanti progetti disviluppo previsti da un ambizioso piano di crescita 2011-2015. Metten-do a rutto il diversi cato mix tecnologico e ampliando le competenzedistintive Enel Green Power potrà incrementare i propri margini in uncontesto competitivo in cui gli incentivi alle rinnovabili sono destinati aridursi nei prossimi anni.Come proseguirà l’impegno di Enel sul ronte del nucleare?Innanzitutto attraverso il continuo miglioramento della gestione dellecentrali nucleari slovacche e spagnole nalizzato a incrementarnee cienza e disponibilità. Continueremo a lavorare al raddoppio dellacentrale di Mochovce in Slovacchia e in collaborazione con Ed in Franciaal completamento dell’Epr di Flamanville. Relativamente al programmadi rinascita italiano, pur se non con i ritmi sperati, abbiamo registratoimportanti traguardi dal punto di vista del quadro legislativo, che auspi-chiamo non saranno compromessi dal re erendum previsto in primavera.Inoltre i risultati positivi del Market Survey condotta nel 2010 dimostra-no l’esistenza di un tessuto industriale italiano interessato a parteciparealla rinascita nucleare e con un buon potenziale di coinvolgimento nellasua realizzazione. Si tratta di un progetto di Enel per l’intero sistemaPaese che, insieme ai colleghi di Ed e ad altri partner che vorrannoassociarsi, o re un’occasione unica di rilancio della ormazione e dell’oc-cupazione, dell’industria e dell’economia, che andrà intrapresa nell’inte-resse nazionale acendo squadra tra le istituzioni e il sistema industriale.Aggiungo qui che il 2011 sarà decisivo per il suo buon esito: mi auguroche sapremo tras ormare in realtà questa grande opportunità.Quali sfde e quali opportunità attendono le persone che lavorano inEnel?L’obiettivo prioritario dell’azienda è la sicurezza delle persone chelavorano in Enel e con Enel: i molti progetti avviati sulla sa ety in modocapillare e trasversale a tutto il Gruppo hanno permesso di ridurresensibilmente gli incidenti sul lavoro; tuttavia il traguardo, ambiziosoma possibile, di zero in ortuni è ancora lontano e richiede il massimoimpegno di ciascun collega, a ogni livello organizzativo. Il rispettoincondizionato per l’inestimabile valore della vita e dei principi delCodice Etico devono guidare ogni azione e decisione di ogni singolapersona di questo grande Gruppo.La centralità delle persone è la strada da seguire per rendere Enel lamigliore azienda del mondo. In questo senso abbiamo avviato ini-ziative signi cative, a partire dal nuovo modello di management, cheintroduce regole chiare e trasparenti per la valorizzazione delle risorsee gli sviluppi di carriera in tutto il Gruppo, attraverso una metodologiarigorosa, condivisa e applicata in tutti i Paesi di presenza.Molto importante è anche la terza indagine di clima lanciata lo scorsodicembre, i cui risultati saranno elaborati nei prossimi mesi. I dati dipartecipazione all’iniziativa, per la prima volta estesa a tutto il Gruppo,indicano un crescente senso di appartenenza aziendale delle persone diEnel, consapevoli di lavorare in un contesto di grande valore dal puntodi vista socio-economico: l’elettricità, come spesso ho sottolineato, è la

orma di energia più e ciente con cui costruire un uturo sostenibile.È compito di Enel guidare il cambiamento: iniziamo a cambiare, il utu-ro ci seguirà.

Dalle sinergie di Gruppo all’integrazione multinazionale,dallo sviluppo delle rinnovabili e del nucleareall’innovazione tecnologica: ecco come sar il 2011di Enel, raccontato dall’ad Fulvio Conti

Zoom

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Orizzonti

Nonostante la recessionecrescono investimentie potenza installata.Enel Green Power trai protagonisti del boom

Crescono in tutto il mondo gli investimenti in energie rinnovabili, raggiun-gendo nel 2010 la quota di 243 miliardi di dollari. Lo certi ca l’ultimorapporto di Bloomberg New Energy Finance, che o re un’analisi dettagliata

dal punto di vista geogra co del fusso del denaro e delle sue destinazionisettoriali. Si tratta di un “risultato spettacolare”, ha commentato il direttore generaledell’agenziaMichael Liebreich, che attesta un incremento di investimenti nell’ambitodell’energia pulita superiore di cinque volte alla ci ra del 2004, del doppio del 2006 e dioltre il 30% rispetto al 2009. Un risultato record è da rilevarsi, in particolare, a propositodei nanziamenti rivolti alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie, passati dai 15,8miliardi di dollari del 2009 ai 21 dello scorso anno.Secondo il rapporto, un contributo signi cativo è stato apportato dalle installazioni dipannelli otovoltaici sui tetti e altri impianti di piccola taglia soprattutto in Germania,ma anche negli Stati Uniti, nella Repubblica Ceca e in Italia. Gli investimenti in centralidi piccole dimensioni per la produzione distribuita di energia sono cresciuti del 91% inun anno, toccando quota 59,6 miliardi di dollari.Un grande ermento planetario, insomma. All’interno del quale Enel Green Power

recita un ruolo da assoluto protagonista. Proprio in tema d’investimenti, in atti, tra lenovità più recenti (10 dicembre 2010) c’è l’accordo siglato da Egp con la Banca europeaper gli investimenti, in base al quale la BEI si è impegnata a concedere un prestito percomplessivi 440 milioni di euro (incrementabile no a 600 e con un tasso d’interessemolto più contenuto rispetto albenchmarkdi mercato) inteso a contribuire al nanzia-mento del programma di sviluppo in Italia delle attività di Egp.

LA MOLTIPLICAZIONE DEI MEGAWATT VERDIÈ la European Photovoltaic Industry Association (EPIA) a riportare che nel corso del2010, a livello globale, la potenza otovoltaica installata è raddoppiata rispetto al 2009. Eche da qui al 2014 si assisterà a un ulteriore raddoppio no a raggiungere i 30 mila MWcomplessivi.Il solare otovoltaico è solo il più dinamico dei settori ‘verdi’ considerati dalla EPIA.Anche l’eolico in atti, nel corso del triennio della crisi e nel 2010 in particolare, ha molti-plicato la propria potenza installata al ritmo di migliaia di megawatt all’anno.A testimonianza di questo enomeno è su ciente ricordare l’accelerazione delle attivitàdi Enel Green Power in Italia e nel mondo negli ultimi mesi.In Italia sono entrati in esercizio i primi 44 MW eolici dei 64 complessivi dell’impiantodi Maida S. Floro a Catanzaro. Sono poi iniziati i lavori per realizzare il camposolare di Strambino, in Piemonte (2,5 MW in esercizio nella prima parte dell’anno),

rutto dell’accordo tra Egp e Finpiemonte. In ne è entrato in produzione l’impiantootovoltaico da 1 MW di Deruta (Perugia).Per passare all’eolico oltre rontiera, poi, Egp

è entrata in Romania con il campo di Salbatica I (30 MW) e di Agighiol (34 MW), e hara orzato la presenza in Spagna con i tre siti di Cogollos (50 MW), El Puntal (26 MW)e Los Barrancos (20 MW). Lo scorso 24 gennaio, in ne, Egp ha siglato un accordo perlo sviluppo della geotermia in Turchia attraverso una nuova società che sarà costituitain joint venture con il gruppo turco Uzun. La nuova società deterrà 142 licenze diesplorazione nella zona occidentale del Paese.

Rinnovabili, non c’è crisi c e ten

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Orizzonti

I project manager di Enel Green Power si possono de nire in molti modi: globetrotter, trasci-natori, capi unzionali. Dipende dall’aspetto che si decide di mettere in evidenza. Quel che ècerto è che il loro mestiere di tutti i giorni è ortemente rappresentativo dello spirito e dellostile di Egp. Non sono superuomini, ma lavorano in un settore che ormai ha come orizzonteobbligato il mondo intero. Sono globali per vocazione e per necessità e rappresentano iltrait

d’union operativo tra settori, pro essionalità, culture e Paesi diversi. “Per molti anni ho atto parte digruppi di lavoro come questi, anche nel ruolo di project manager” diceFrancesco Starace, ammini-stratore delegato di Enel Green Power. “Ricordo quel periodo come orse il più ormativo e intensodal punto di vista pro essionale. La soddis azione di realizzare in concreto un progetto, di vederlocrescere e in ne consegnarlo realizzato, è stata di cilmente uguagliata nel resto della mia carriera”.“È un lavoro che non si può are seduti a una scrivania. Bisogna andare a toccare con mano più chea darsi a mail e tele ono”.Luigi La Pegna, responsabile del Project management & controllo di

Enel Green Power, spiega così il mestiere dei project manager (pm) di Egp. E il tono e i modi con cuiracconta sembrano rendere quasi normale un lavoro che in realtà è a dir poco movimentato. Perché“andare a toccare con mano” può signi care passare dalle tempeste di sabbia del deserto del Kansasai -27 gradi dell’Alberta in Canada, come capita aDonald Miller, senior project manager in NordAmerica. Oppure partire dalla Pianura Padana e arrivare in Nevada, come è successo aNicola San-tamaria, che ormai da quasi quattro anni a il pm in Egp e - dice La Pegna - “si sta americanizzando”.

COLLABORIAMO A 6MILA kM DI DISTANZA “Per il project manager il collega di lavoro di tutti i giorni può non essere seduto nella scrivania dianco, ma a 6mila chilometri di distanza”. La Pegna sembra quasi arla semplice, ma nel suo u cio

ha appeso alla parete un set di orologi che segnano l’ora di Roma, di Tokyo, di San José de Costari-ca, di San Diego. Coordinare, armonizzare sono parole che usa spesso per descrivere il lavoro deiproject manager e il tempo, le distanze sono un dato di atto con cui are i conti. Così come ladiversità, che è l’altra parola ricorrente nella loro job description. Diversità di lingua, di comuni-cazione, di culture del lavoro. “È sempre una s da coordinare e armonizzare le diversità - dice LaPegna - ma per i pm di Egp lo è ancora di più, per via degli obiettivi che ci siamo posti”. Sino a oggiEnel Green Power si era posta il target di realizzare tra i 300 e i 400 MW all’anno. E nel 2011 l’obietti-vo è di puntare a are molto di più.Il che signi ca nuovi progetti, nuovi cantieri, nuovi impianti messi in esercizio. I project manager“tirano le la di tutta questa attività” che raccoglie una vasta competenza tecnica e una grandevarietà tecnologica e di Paesi.

NON È UN LAVORO DA SCRIVANIA Oggi Egp ha più di 60 cantieri aperti, piccoli e grandi, che possono impiegare 15 persone ma anche800. Il project manager non è un capo gerarchico, ma un capo unzionale. È quello che ha il compito

orse più aticoso, di certo tra i più entusiasmanti: trascinare il team di lavoro, armonizzare l’impe-gno delle diverse pro essionalità e unzioni, aiutare tutti a dare il meglio. “Devecoordinare il team dalla progettazione al controllo dei conti e della piani cazione, sino ai lavori dicostruzione del cantiere. E si inter accia con tutte le strutture interessate, dal legale al personale sinoa chi poi metterà in esercizio l’impianto” spiega La Pegna.Per are il project manager servono competenze tecniche, di gestione, capacità di relazione all’inter-no e all’esterno dell’azienda. Oggi in Egp ce ne sono una sessantina, uomini e donne che seguonoanche due progetti insieme e che possono passare dalla geotermia in Italia all’eolico in Romania,come è capitato aAntonio Marabotto, pm italiano. O are la spola per un anno tra Portogallo eSpagna come è successo aBeatriz Muñiz,re erenteproject management per tutti i progetti eolici neidue Paesi, che durante il 2010 ha nalizzato la costruzione di oltre 10 nuove centrali nella penisolaiberica. Perché quello del project manager “è un lavoro che non si può are seduti a una scrivania.Bisogna andare a toccare con mano più che a darsi a mail e tele ono”.

green g o etrottersDal deserto del Nevadaai ghiacci del Canadal’attivit dei projectmanager di Enel GreenPower non conoscesosta. E nel 2011 puntanoa realizzare decinedi nuovi impianti verdi

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È possibile discutere del ritorno del nucleare in Italiaparlando alla testa delle persone invece che alla

pancia? Da questa domanda sono partiti gli autoridella campagna di comunicazione istituzionalepromossa dal Forum Nucleare Italiano (FNI) programmatanelle ultime settimane su tv, cinema, quotidiani e periodici,web e principali aeroporti italiani. “Tu sei a avore o control’energia nucleare. O non hai ancora una posizione?” recitala voce in chiusura dello spot. Lo scopo è chiaro: riprendereil dibattito pubblico sul nucleare, interrotto oltre vent’anni

a per via del re erendum del 1987. Il Forum Nucleare Italia-no, l’associazione che raccoglie 25 tra aziende (tra cui Enel),università, centri di ricerca e sindacati, ha a dato a Saatchi& Saatchi il compito di creare la prima campagna di comu-nicazione che riaccendesse i rifettori sull’energia nucleare alivello del grande pubblico.

PARTITA CON SE STESSIL’idea è quella di una partita a scacchi in cui si a rontanodue diversi punti di vista, uno avorevole al nucleare e unocontrario. Ogni pedina mossa sullo scacchiere corrispondea uno dei legittimi interrogativi che la gente si pone quandorifette sull’argomento: la convenienza economica, le scorie,la sicurezza delle centrali. Mossa dopo mossa si giunge al

nale inatteso, quando si scopre che il giocatore gioca con-tro se stesso. “Il atto che l’iniziativa di ar ripartire il dialo-go sia stata portata avanti da un’associazione che da statutosostiene i vantaggi dell’opzione nucleare ha spiazzato” hadichiarato aEnel Insiemeil presidente del Forum,Chicco Te-sta. “Non ci siamo mai nascosti dietro un dito ma abbiamoapertamente, e da subito, dichiarato chi siamo e per cosa cibattiamo: lo abbiamo atto per togliere il silenzio sulla que-

stione nucleare e sull’enorme sviluppo che questa tecnolo-gia ha avuto nel resto del mondo. Il dibattito su questo tema

in Italia è in atti stato per troppo tempo monopolio degliambientalisti che dimostrano di non capire che il mondo incui viviamo non è più quello di trent’anni a. Ci sono oltretre miliardi di nuovi consumatori che richiedono quantitàmaggiori di energia elettrica; ridurre la quota di gas serrapresente nell’atmos era è ormai diventata un’emergenza chenon possiamo più rimandare e, in ne, le energie rinnovabilihanno ancora dei limiti strutturali in termini di continuitàe a dabilità che non siamo riusciti a risolvere. Io stesso hocambiato idea a questo proposito, così come hanno attotantissimi altri autorevoli esponenti del mondo ambientali-sta che sostengono oggi attivamente l’opzione nucleare”.Secondo il presidente di Saatchi & Saatchi,Fabrizio Ca-prara, la tematica è nuova per l’Italia e per questo è statonecessario puntare, dal punto di vista creativo, sull’aspettodella rifessione: “Si tratta di una campagna che presenta ilnucleare non come un problema o una soluzione, ma comeuna possibilità per il nostro Paese”. Per Chicco Testa parlareal cuore non basta più. “Forse è proprio per colpa dell’emo-tività che siamo rimasti indietro rispetto al resto del mondoe mi ri erisco in particolare al re erendum del 1987 che èstato atto sull’onda dell’incidente di Chernobyl” spiega ilpresidente del FNI. “Penso che il primo e più importantepasso sia stato atto. Ora che abbiamo di nuovo acceso irifettori sulla necessità di discutere di nucleare, e più ingenerale del giusto mix energetico, occorre are un ulteriores orzo per garantire in ormazioni scienti camente correttee acilmente disponibili a tutti”.L’in ormazione trasparente e accessibile è quindi il punto dipartenza per ricominciare a parlare di nucleare. AnchePao-

Tu SEIbIaNCO O NERO?

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lo Iammatteo, responsabile Comunicazione istituzionale e stakeholdersdi Enel, ne è convinto. “Abbiamo studiato come comunicavano i vari

orum in Europa e siamo rimasti colpiti da quanto atto in Belgio per lemodalità scelte e i contenuti espressi. Ci è piaciuta la logica di metterein scena il con ronto tra le motivazioni pro e contro. Per questo abbia-mo puntato su una campagna che andasse oltre il classico messaggiopersuasivo. Lo spot ha il merito di aver portato il nucleare all’attenzionedel grande pubblico in modo interessante, spingendo i cittadini a porsiil problema e a in ormarsi”. Insomma, prima atevi un’opinione, poi neparliamo, sembra essere il motto. E a giudicare dal successo della cam-pagna l’obiettivo di “bucare” l’attenzione è stato centrato: 320mila visiteal sito internet del Forum Nucleare Italiano e oltre 15mila commenti sulblog.

TANTISSIMI COMMENTII commenti sulla campagna si sprecano. Diversi critici della comunica-zione ne hanno apprezzato la volontà di scegliere un modo di parlaredell’argomento con un taglio rifessivo più che persuasivo. D’altra partechi lo critica lo accusa di persuasione occulta, addirittura di lanciaremessaggi subliminali. La critica principale è quella di proporre una“ nta” comunicazione imparziale che nasconderebbe invece un mes-saggio pro-nucleare. “Non bisogna dimenticare che lo spot è rmato dalForum Nucleare Italiano che evidentemente spinge per la realizzazione

del nucleare nel nostro Paese” commenta Iammatteo. “Sono usciti oltre60 articoli sull’argomento, tra cui molti a avore, e rancamente le critichepiù accese sembrano un po’ deboli. Lo spot è stato vivisezionato secondoper secondo: le di erenze di tono dello speaker, l’attribuzione del colorebianco ai nuclearisti, la sequenza delle domande e delle risposte. Ci han-no accusato persino di aver messo le posizioni contro prima di quellea avore, relegandole quindi in posizione svantaggiosa. Ma sono sicuroche se avessimo atto il contrario ci avrebbero attaccato per il motivoopposto!”In seguito alla messa in onda dello spot, il popolo della Rete si è sbizzar-rito acendo circolare decine di parodie di quello u ciale. E con l’arrivodel re erendum la “battaglia” comunicativa si arà sempre più calda.“Non possiamo più permetterci di lasciare che l’agenda sul dibattito

nucleare resti in mano alle associazioni ambientaliste o ai partiti politicicontrari. E nemmeno che la discussione si concentri sempre sui solitiluoghi comuni senza alcun ondamento scienti co” dice Chicco Testa.“Noi di certo eviteremo di buttarci nella mischia e cercheremo di porta-re il discorso su un piano pacato e intelligente. Gli italiani devono capireche il quadro economico, sociale, demogra co e ambientale è moltocambiato e che non è più possibile continuare a ar nta che la necessitàdella di erenziazione energetica non esista”.

Per vedere il video:Forum nucleare italianowww. orumnucleare.it

Sul web:Forum nucleare belgaForumnucleaire.be

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Sono stati pubblicati lo scorso 17 gennaio i nuovi bandi universita-ri promossi da Enel per sostenere i migliori talenti nei corsi di lau-rea in Ingegneria nucleare. L’iniziativa è realizzata in collaborazio-ne con cinque atenei italiani nei quali si sviluppano competenzesul tema: Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Universitàdegli Studi di Pisa, Università La Sapienza di Roma e Universitàdegli Studi di Palermo.I bandi saranno validi sino al 14 marzo e prevedono l’assegnazio-ne di borse di studio di 6mila euro per gli studenti iscritti al primoanno della laurea specialistica in Ingegneria nucleare o energeticae premi di laurea di 3mila euro per gli iscritti al secondo annodella laurea specialistica in Ingegneria nucleare o energetica, checonseguiranno il titolo nell’anno accademico 2010/2011.“Queste iniziative anno parte di un progetto più ampio ortemen-te orientato ad attrarre i migliori talenti e a garantire lo sviluppodelle competenze nucleari, sensibilizzando il mondo universitarioverso le nuove opportunità o erte dallo sviluppo del nucleare inItalia”, a ermaLuisa Gennarini, responsabile Personale e Orga-nizzazione della Divisione Ingegneria e Innovazione.

I n c e re s e in c ttedr

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Veduta aereaL v cchi c l li c m i il

Orizzonti

Il 2011 è cominciato con una buona notizia per il mondo dell’ener-gia italiano. Dopo cinque anni di iter autorizzativo, la Direzionegenerale per l’Energia nucleare, le Energie rinnovabili e l’E cienzaenergetica del Ministero dello Sviluppo economico ha dato il via

libera alla conversione a carbone pulito della centrale termoelettrica Eneldi Porto Tolle, in provincia di Rovigo. L’impianto, che sarà gemello diquello già operante a Torrevaldaliga Nord (Civitavecchia) potrà contaresu tre unità a carbone e, parzialmente, a biomasse (contro le attuali quat-tro alimentate a olio combustibile denso, da 660 MW elettrici ciascuna),per una potenza elettrica complessiva di 1.980 MW. L’autorizzazione èarrivata a seguito del positivo giudizio di compatibilità ambientale edell’intesa con la Regione Veneto.I numeri del cantiere sono davvero importanti: 2 miliardi e mezzo dieuro di investimento, 16 milioni di ore di lavoro previste distribuitenell’arco di 60 mesi, una media di 1.600 persone impiegate con puntedi 3.500.Roberto Tomasi, responsabile di Sviluppo e Realizzazioneimpianti (Ingegneria e Innovazione), dopo aver portato a termine ilavori di tras ormazione a carbone della centrale di TorrevaldaligaNord, si occuperà ora di quella di Porto Tolle. Le sue parole d’ordinesono piani cazione e programmazione: “Forti dell’esperienza maturataa Civitavecchia simuleremo con grande dettaglio tutti gli eventi a cuipotremmo andare incontro, in modo da prevedere eventuali percorsialternativi” spiega. “In questo modo saremo in grado di rispettare gliobiettivi programmatici, dal punto di vista dei tempi e dei costi. Ovvia-mente la nostra maggiore attenzione è rivolta alla sicurezza sul lavoro.Grazie al contributo delle aziende appaltatrici, di tutti i lavoratori, e delleorganizzazioni sindacali, consolideremo uno schema organizzativo cheha unzionato bene nel cantiere di Torrevaldaliga Nord con l’obiettivo dimigliorare ulteriormente i nostri standard”.

COME SARà LA NUOVA CENTRALEIl progetto di riconversione proposto da Enel t ras ormerà l’attualecentrale in un impianto di potenza in eriore, ma all’avanguardia sul

ronte delle tecnologie e della tutela dell’ambiente. L’abbandono dell’oliocombustibile e il passaggio al carbone pulito saranno accompagnati daalcune radicali modi che all’impianto. La più rilevante è la riduzionedel numero dei gruppi di produzione di energia elettrica, da quattro atre, con una riduzione della potenza complessiva da 2.640 e 1.980 MW econseguente riduzione delle emissioni. Determinanti per il rispetto deiparametri ambientali saranno anche la qualità del combustibile, i sistemidi trasporto e stoccaggio del carbone. Il combustibile viaggerà sempresenza contatto con l’ambiente evitando la dispersione in atmos era delpolverino di carbone. In prossimità della centrale di Porto Tolle saràtrasbordato dalla nave carboniera in una navestorage galleggiante chestazionerà permanentemente a circa 3 miglia dalla costa. Successivamen-te dalla navestorage, dotata di sistemi per il carico e lo scarico, il carboneverrà trasportato sulle bettoline che lo porteranno no in centrale. Unavolta raggiunta la darsena, il carbone sarà convogliato sui nastri che lotrasporteranno all’interno delle due cupole di stoccaggio.“All’inizio i bassi ondali del Delta del Po ci sembravano un ostacoloinsuperabile. Le navi container in atti non possono arrivare sino allazona della centrale” raccontaLeonardo Arrighi, responsabile SviluppoAssistenza Impianti (Gem), che ha progettato l’impianto. “Poi abbiamoguardato come vengono trasportati i cereali nell’alto Adriatico o i metallie il carbone nel Gol o di Follonica e ci siamo convinti che il trasbordoin mare aperto, tecnicamente chiamatoo shore transhipment, osse lastrada giusta anche nel nostro caso”. Secondo Arrighi sarà il più grandeprogetto industriale italiano dei prossimi sei-sette anni: “Dal punto divista ingegneristico si tratta di un’opera molto impegnativa. La centrale

l ce verde per Porto To e

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in atti sorgerà sulla oce del ume dove il terreno non ha una grandeconsistenza. Per questo dobbiamo prima costruire una specie di enorme“pala tta” montata su pali in ssi nel terreno per circa 50 metri”. Anchela vecchia centrale poggiava su una struttura simile ma pesava moltomeno. “La super cie occupata dal nuovo impianto è ben più estesa dellaprecedente perché si devono installare nuove apparecchiature come idesol oratori, gli stoccaggi del carbone e delle biomasse e le stesse cal-daie sono ben più grandi e pesanti circa il doppio delle attuali; si trattapraticamente di tre “palazzi” di circa 100 metri di altezza pesanti oltre25mila tonnellate ciascuno”.Come a Torrevaldaliga tutto il percorso del carbone avverrà al riparodagli agenti atmos erici. Dentro le due cupole di stoccaggio (di circa 150metri di diametro e 50 di altezza), il carbone verrà accumulato in attesadi riprendere il suo viaggio attraverso un nuovo nastro trasportatore,che lo porterà alle caldaie “ultrasupercritiche” che assicureranno elevatirendimenti globali di impianto ( no al 45% contro il 38% delle tradizio-nali centrali a olio combustibile).Grazie all’applicazione delle più moderne tecnologie disponibili e allaqualità del carbone usato, la centrale ridurrà le sue emissioni inquinantirispetto a oggi di oltre l’80%.L’impianto di Porto Tolle, rispetto a Torrevaldaliga Nord, sarà dotatoper la prima volta di un sistema per la separazione della CO2. I umi diuna delle tre caldaie passeranno attraverso un innovativo sistema ditrattamento chimico che ne separerà l’anidride carbonica. Questa, unavolta separata, sarà trasportata con una conduttura in mare aperto peressere reiniettata in un pozzo. In questo modo sarà possibile ridurre leemissioni del principale gas serra, che non ha alcuna conseguenza di-retta sulla salute a livello locale, ma che è responsabile del riscaldamentoatmos erico.

LA RISPOSTA DEL TERRITORIOSul territorio ci sono grandi aspettative per la centrale, come si evincedalle parole diGiuseppe Luzzio, responsabile Grandi progetti in ra-strutturali e Processi autorizzativi. La chiave di questo lavoro di concer-tazione è stata l’ascolto delle diverse esigenze: “Inizialmente abbiamosentito tutte le voci per distinguere le istanze ragionevoli da quellepregiudiziali. Poi insieme alle istituzioni, le associazioni, l’imprenditorialocale e tutti gli stakeholders è stato condotto un lavoro di in ormazio-ne, di condivisione e di individuazione delle azioni per valorizzare lerealtà del territorio in presenza del cantiere e, in seguito, della centrale”.Per esempio sono stati previsti interventi a supporto dello sviluppo delmondo della pesca locale. “Enel sul territorio è percepita come a dabilee gode di un’ottima reputazione. Adesso dobbiamo continuare a mante-nere questo capitale attuando tutti gli impegni assunti e gli accordi, sia alivello ambientale che occupazionale” conclude Luzzio.L’entusiasmo è condiviso dal portavoce del comitato dei lavoratori,Mau-rizio Ferro: “L’investimento di Enel va ben oltre i cinque anni di duratadei lavori per costruire l’impianto a carbone pulito e le centinaia diposti di lavoro a tempo indeterminato, diretti e nell’indotto. Penso, peresempio, ai corsi di ormazione per la quali cazione del personale delleimprese impegnate nel cantiere: il tras erimento del know-how alla orzalavoro locale sarà un attore di competitività in più per le nostre aziende,che potranno competere su un mercato più ampio. Pensiamo anche allerisorse per il settore terziario locale: albergatori, agenzie immobiliari,ristoratori, negozianti potranno capitalizzare l’accoglienza dei lavoratoriin cantiere provenienti da uori provincia”.A dirigere la centrale saràIvano Ruggeri, già direttore della centrale diCivitavecchia: “Il mio compito sarà quello di portare a Porto Tolle l’espe-rienza maturata a Torrevaldaliga Nord, sia dal punto di vista della ge-stione della centrale che da quello dei rapporti con i vari attori in gioco.

A Civitavecchia inizialmente irapporti con il territorio eranotesi. Poi il buon unzionamentodella centrale, il basso livellodelle emissioni e il rispettodegli impegni assunti hannomigliorato le cose. A PortoTolle partiamo col piede giusto.Sono convinto che tutto andràper il meglio”.

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Dopo cinque anni di attesa, finalmente è arrivatal’autorizzazione per convertire a carbone pulitola centrale sul Delta del Po. Sar il progetto industrialepi importante dei prossimi anni in Italia

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Il progetto della nuova Centrale Enel di Porto Tolle

2,5

800 circa

3.500

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In molti si chiedono cosa signi chi l’acronimo GRES (ГРЭС , in

cirillico) che campeggia a caratteri cubitali sulle acciate esternedelle centrali termoelettriche russe. Ebbene, si tratta di un lascitodell’Unione sovietica. Risale al 1920, quando l’Urss varò il suo pri-

mo piano energetico, che prevedeva la costruzione di numerose “centralielettriche regionali di Stato”. Questo vuol dire GRES. Ma nel tempo iltermine ha perso il signi cato originale e oggi a ri erimento soltan-to alla particolare tecnologia di condensazione del vapore introdottaall’epoca.

QUARANT’ANNI DI ENERGIA Una delle centrali GRES è quella di Re tinskaya, gestita da OJSC EnelOgk-5 nella cittadina di Re tinsky: inaugurata sul nire del 1970 nelsobborgo del distretto industriale di Asbest, non lontano da Ekaterin-burg lungo il versante siberiano dei monti Urali, era ed è il più grandeimpianto a carbone di tutte le Russie. Con i suoi 3.800 MW di potenza in-stallati dati dalla somma di sei gruppi da 300 MW e quattro da 500 MW.In quarant’anni di attività ha prodotto 749,1 miliardi di kWh.Oltre ai numerosi eventi organizzati per ricordare l’anniversario, lo

scorso dicembre a segnare le celebrazioni è stato l’avvio dei lavori di am-modernamento di una delle unità da 300 MW: a ronte di un investimen-to stimato intorno ai 120 milioni di euro, al termine delre urbishmentlacapacità installata del gruppo produttivo crescerà di 25 MW, l’e cienzadel 3% e la quantità di ceneri emesse si ridurrà del 95% circa. Mentre leemissioni di NOx (ossidi di azoto) subiranno un decremento del 40%.“La modernizzazione delle centrali esistenti è oggi uno dei temi prin-cipali nel settore dell’energia, in parallelo con la messa in esercizio dinuove unità produttive”, ha commentatoEnrico Viale, direttore generaledi OJSC Enel Ogk-5. “Ecco perché abbiamo investito nella sostituzionedei componenti obsoleti e nell’introduzione di nuove tecnologie. Questoè il nostro contributo per migliorare l’e cienza e l’a dabilità dellecentrali di Enel Ogk-5, ridurre l’impatto ambientale e più in generale persostenere la crescita di tutto il sistema energetico del Paese”.

UNA STORIA CHE CONTINUA Nell’ambito del programma di ammodernamento, a garantire il prolun-gamento della vita di Re tinskaya GRES sarà il progettoDry ash removalsystem (Dars, sistema di rimozione a secco delle ceneri) gestito dall’Areadi business Sviluppo e Realizzazione impianti (SRI) della DivisioneIngegneria e Innovazione. A spiegarci come, èCristina Gallo, dell’Uni-tà O erte e Nuovi progetti di SRI. “Attualmente la centrale è dotata diun vecchio sistema a umido per la rimozione delle ceneri, che in aseacquosa vengono poi trasportate tramite condutture in un bacino situatoa circa 4 km dall’impianto. Un sito che però ha una capacità residualimitata. Per tale ragione è stato avviato il progetto di rimozione a secco,

Reftins aya GRESrin sce d e ceneriIn occasione dei suoi 40 annila centrale a carbone russa si rifil loo . La Divisione Ingegneriae Innovazione in campoper prolungare la vita dell’impianto

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attraverso il quale sarà possibile estendere per altri trent’annila capacita di stoccaggio utilizzando lo stesso sito”. Le attivitàprincipali del progetto sono l’installazione di un sistema ditrasporto pneumatico dagli elettro ltri ai silos, la costruzionedi silos di stoccaggio, la preparazione dell’area di smaltimentoceneri e ausiliari e l’installazione di un nastro trasportatore dicirca 5 km che trasporterà le ceneri sino all’area di deposito.Qual è il rischio a cui si va incontro? “Senza questo interventola centrale sarebbe costretta a ermarsi, con un grave dannoper tutta la Russia centrale a cui l’impianto assicura la ornitu-ra di energia. Ma questo non accadrà – a erma Gallo – perchédopo la pro ondadue diligencecondotta dai nostri tecnici già apartire dal giugno 2009 (e no a marzo 2010), nel 2012 sarannocompletate le installazioni a servizio di tutte e dieci le unitàproduttive del sistema pneumatico di trasporto delle ceneri, ilnastro per il trasporto e le macchine necessarie per la movi-mentazione e stoccaggio a secco de nitivo”. L’intervento ha unvalore di circa 250 milioni di euro ed è gestito da Enel I&I-SRIper Enel Ogk-5. SRI è attiva contemporaneamente nell’ammo-dernamento ambientale dell’unità 5 e nella più ampia opera dire urbishmentdell’impianto.

l’ue fin n i ricerc s i impi ntitermoe ettrici de f t roDall’Unione europea sono in arrivo venti milioni di euro per nanziaredue importanti progetti di ricerca sugli impianti termoelettrici innovativiad alta e cienza. E in entrambi i progetti, Encio (European Network orComponent Integration and Optimization) e Macplus (MAterial-Com-ponent Per ormance-driven Solutions or Long-Term E ciency Increasein Ultra Supercritical Power Plants), il Gruppo Enel svolge un ruolo diprimo piano. Gli obiettivi degli studi sono complementari: Encio ha, in-

atti, l’obiettivo di sviluppare e veri care, in condizioni reali di esercizio,nuove leghe a base di nichel in grado di permettere la realizzazione d’im-pianti a carbone di nuova generazione, denominati Advanced Usc (UltraSuperCritical) e caratterizzati da temperature del vapore pari a 700°Ced e cienze superiori al 50%. Macplus, invece, è ocalizzato soprattuttosullo sviluppo di materiali per alte temperature in grado di resistere inambienti aggressivi (combustione in ossigeno, co-combustione di carbonee bio-massa). In questo progetto è prevista anche una linea di ulterioresviluppo degli acciai convenzionali (materiali erritico-maretensitici), conl’obiettivo di traguardare una loro applicazione no a temperature delvapore pari a 650°C.Enel, con le divisioni Ingegneria e Innovazione e Gem, è l’azienda leaderdel progetto Encio, che prevede la realizzazione di una stazione speri-mentale presso l’impianto a carbone “Andrea Palladio” di Fusina. Endesaè partner del progetto Macplus e, insieme a Foster Wheeler, guida losviluppo di materiali per applicazioni Carbon Capture and Sequestration(Ccs) basate sull’ossi-combustione.“Il coinvolgimento del gruppo Enel in questi due importanti progetti”,commentaSauro Pasini, responsabile dell’Area Tecnica Ricerca dellaDivisione Ingegneria e Innovazione, “è il punto di partenza per stabilireimportanti sinergie nel campo dei materiali, che permetteranno al Grup-po Enel di partecipare attivamente a uno dei principali settori di sviluppoindustriale necessari per la realizzazione dei uturi impianti a carbone adalta e cienza”.

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Michael Jordandiceva che “con il talento si vincono le par-tite, con il lavoro di squadra si vincono i campionati”. Una

rase che colpisce visto che l’ha detta chi è stato de nitoil più grande giocatore di basket di tutti i tempi. E che

potrebbe diventare il motto del gruppo di venti persone che per sei mesiha lavorato alla realizzazione del nuovo sito di EnelEnergia.Gaetano Evangelisti, integration manager di Customer Service dellaDivisione Mercato, spiega il percorso iniziato a maggio 2010 a partiredagli elementi chiave che hanno dettato ritmo, metodo e stile di lavoro delgruppo che ha ri atto il look, ma anche un po’ l’anima, del sito per i clientiEnel Energia.

“Trasversalità, condivisione, integrazione, passione, innovazione, ascoltosono le parole che più rispecchiano il nostro gruppo di lavoro” dice Evan-gelisti. “Abbiamo voluto rappresentare un punto di vista a 360° per averela percezione globale di quali ossero le esigenze del cliente, raccoglien-do i contributi da tutte le aree della Divisione e lavorando in constantesinergia con i colleghi delle Relazioni esterne e di ICT”. I risultati ottenutisono davanti agli occhi di tutti, basta visitare Enelenergia.it. Ma il sito nonè solo la testimonianza dell’obiettivo centrato. Seguendo la loso a delprogrammaPassion or Qualityè piuttosto un punto di partenza, un nuovoinizio perché “questo metodo di lavoro ci lascia in eredità nuove cono-scenze di singoli punti di vista che, nel complesso, hanno reso possibileun risultato ogni giorno a portata di mouse per 28mila visitatori”.

SMART È LA PAROLA CHIAVEOggi basta un click per toccare con mano il nuovo corso online inaugu-rato da Enel Energia. Nuova la veste gra ca e la struttura, ma soprattuttonuovi molti contenuti. L’homepage è la vetrina delle o erte e mette inevidenza i vantaggi per il cliente di Enel Energia: dalla carta Enelmia cheo re sconti immediati presso partner di qualità, al programma Enelpre-mia per accumulare punti che permettono sconti in bolletta. E poi tantipremi, con un’attenzione particolare all’ambiente, e un’area clienti riser-

vata in cui poter comunicare con Enel Energia, gestire i propri contratti,seguire le guide interattive che “insegnano a leggere” la propria bolletta,prendere e comunicare l’autolettura. E poi nuovi servizi on line come “Inlinea con Energia”, “Al tele ono – ti richiamiamo noi” e “Vicino a te” cheusano tele ono, mail e web chat per essere sempre vicino al cliente.PerMargherita Gentile, (area web di sviluppo sistemi dicustomer service,Divisione Mercato) che ha coordinato in qualità di team leader il lavorodella squadra per la, il termine che meglio sintetizza il risultato ottenutocon Enelenergia.it èsmart. Perché riassume l’idea di intelligenza, rapidità echiarezza del servizio o erto. Ma è anche “la parola chiave di tutto il pro-getto” perché “smart sono state le modalità di lavoro, le persone coinvoltee il risultato nale”.“Il cliente adesso avrà la vita più acile online – dice Margherita – a partire

dal momento in cui sceglie un’o erta di Enel Energia, no a quandopotrà gestire tutti i momenti successivi del proprio contratto direttamenteonline”. Ma anche il lavoro di chi ha realizzato Enelenergia.it è statosmart.Perché mettere online un sito nuovo senza mai interrompere il servizio,lavorare talvolta con una disponibilità oraria totale e procedere quasiper tappe orzate con una piani cazione di riunioni così sistematica èpossibile solo avendo un obiettivo chiaro, un metodo di lavoro e cace euna capacità di interagire e collaborare costante. “È stata un’esperienzadi lavoro unica, ma come ogni progetto impegnativo non sono mancatimomenti di cili e duri come i amigerati collaudi!” dice Margherita. Ilsegreto è stato tutto nel metodo. Consapevolezza, condivisione e determi-nazione. Perché “quando la strada diventa ripida noi scaliamo la marcia eproseguiamo dritti verso la meta”.

Vedi anchewww.enelenergia.it

Orizzonti

Nuovo “marchio di qualità” internazionale UNI EN ISO 9001:2008sugli standard di qualità del servizio per Enel Energia ed EnelServizio Elettrico, le due società del Gruppo per la ornitura inItalia di energia rispettivamente sul Mercato Libero e sul Serviziodi Maggior Tutela. Enel Energia ha ottenuto la prima emissionedel certi cato a riconoscimento degli s orzi atti per indirizzarel’organizzazione verso una gestione e ciente e un monitoraggioe cace dei suoi processi di business, entrambi indispensabili persoddis are le esigenze dei clienti, agendo da leader in un contestocompetitivo. Enel Servizio Elettrico ha invece ottenuto il rinnovo delcerti cato, la con erma che la promozione e il miglioramento di unSistema di Gestione della Qualità è da sempre un obiettivo strategi-co dell’azienda.Enel Energia, inoltre, incassa un altro ottimo risultato. Passa in attidal 16° al 3° posto nella graduatoria dei Call Center delle trentaaziende di vendita di energia elettrica e gas con più di 50mila clien-ti, questa graduatoria, elaborata semestralmente dall’Autorità perl’Energia ed il Gas, si ri erisce al semestre gennaio-giugno 2010 ed èstrutturata su una serie di punteggi assegnati ai call center in base aspeci ci livelli di qualità e ettivamente o erti ai consumatori.“Questi due risultati sono una doppia con erma: non solo da partedi ente indipendente a garante di standard di qualità, ma soprattut-to dal cliente, la cui soddis azione rappresenta per noi il principaleobiettivo” ha commentato il responsabile del Customer Service dellaDivisione MercatoLuca Sol aroli Camillocci.

Doppio OK per Ene Ener i

T tto in n c ick

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Orizzonti

È somm c e f i tot eLa rase del titolo è di Antonio De Curtis Principe diBisanzio, in arte Totò. Sono certo che dopo la lettura diquestojump la troverete ancora più geniale di quantosembri in apparenza.Gli e etti cooperativi della natura sono importanti, mavengono spesso trascurati dagli scienziati. Se si guardaal comportamento dei sistemi sici nel loro insiemein atti si possono ottenere grandi risultati: basta pensarea Ilya Prigogine, Nobel per la chimica nel 1977, che conlo studio dei sistemi auto organizzati ha cominciato agettare un ponte tra la sica, la chimica, l’ecologia e lescienze sociali, o aJames Lovelockche, con la sua teoriadi Gaia, ha dimostrato come la Terra si comporti comeun superorganismo vivente.Più recentemente il Nobel per la MedicinaLuc Mon-tagnierha a ermato di avere prove sperimentali perdimostrare come piccole quantità di sostanze discioltein acqua siano in grado di cambiare le caratteristi-che elettromagnetiche di questo elemento. Le nuoveproprietà, determinate dalle caratteristiche dellesostanze aggiunte, si conserverebbero anche in seguitoalla rimozione delle sostanze dalla soluzione. In altritermini l’acqua “memorizzerebbe” lo stato eccitatoprodotto dall’aggiunta di una sostanza estranea checosì, anche se in quantità ridottissime, sarebbe in gradodi produrre modi che che si trasmettono per risonan-za a tutta la soluzione. L’acqua così “eccitata” potrebbeagire nei con ronti di altre molecole organiche come adesempio proteine, cellule, virus e batteri. Ciò darebbe ilvia alla creazione, su base scienti ca, di armaci con unbasso dosaggio di principi attivi e quindi privi di e etticollaterali.Inutile dire che le dichiarazioni di Montagnier hannoreso entusiasti i cultori dell’omeopatia, in lotta da annicon la medicina u ciale.Se queste ricerche dovessero dare i rutti sperati citroveremmo, quindi, di ronte a un vero e propriojump in grado di arci guardare l’acqua, un elemento che lascienza pensava di conoscere alla per ezione, sotto unaluce completamente diversa. Dice Vasudeva, il sag-gio barcaiolo maestro di Siddharta, spiegando al suodiscepolo come i segreti dell’acqua siano in niti: “Tu haisentito ridere il ume, ma attento, non hai sentito tutto.Ascoltiamo, udrai ancor molt’altro”.

Gennaro De Michele

J mps

Il 2011 sarà un anno molto competitivo per i Punti Enel. A partire da gennaioin atti i 131 punti vendita sparsi per la penisola concorreranno per il “Best SellerAward”, l’iniziativa lanciata dalla Divisione Mercato nell’ambito del progetto“Passion or Quality”per rilanciare l’eccellenza nella vendita. “Passione per la

qualità, passione per la vendita” è lo slogan che sintetizza l’iniziativa che ogni meseavrà il suo campione dell’eccellenza tra i team che operano in tutta Italia.

“Un’iniziativa che accompagna il processo di tras ormazione dei nostri Punti Enelin punti di ri erimento riconoscibili e riconosciuti sul territorio, a dabili ed e cientisia per le attività gestionali che per quelle di vendita. Un ulteriore passo avanti perraggiungere il nostro obiettivo di leadership assoluta nella qualità del servizio o ertoal cliente” sottolineaLuca Sol aroli Camillocci, responsabile dell’Area di BusinessCustomer Service della Divisione Mercato.

“Il Punto Enel ha no a oggi avuto il compito di gestire il cliente”, spiegaIvanRebernik, responsabile Gestione del Personale dell’Area di Business CustomerService. “Ora, nella strategia nata con l’apertura del mercato libero, diventa anche

un importante canale di vendita” spiega. “E il Best Seller Award sottolinea e rilanciaquesta nuova vocazione del lavoro dicustomer care sul territorio”. Rebernik parla diun vero e proprio “passaggio culturale” e di “una nuova esperienza pro essionale”per i colleghi dei 131 Punti Enel. Insomma un nuovo orizzonte e nuovi obiettivi chevanno premiati.

L’iniziativa sarà curata innanzitutto dai responsabili delle quattro Macro AreeTerritoriali:Michele Grassi, responsabile MAT Sud,Luigino Zuin, responsabileMAT Nord-Est ,Aurelio Sarno, responsabile MAT Nord-Ovest eLucia Cortini,responsabile MAT Centro. Ed è quest’ultima a sottolineare come l’istituzione delpremio rappresenti un “riconoscimento dell’importante lavoro che ogni Punto Enelsvolge tutti i giorni” e anche “un messaggio di vicinanza e costante coinvolgimentodei colleghi del territorio”.

La s da delle attività di vendita a cui sono chiamati i colleghi dei Punti Enel è un

cambiamento che coinvolge tutti: responsabili di Macro Area, dei Front End regionalie ogni collega singolarmente e con il suo team. L’aspettativa per il Best Seller Awardè alta. E a questo punto non ci resta che sapere chi sarà primo Punto Enel a essereproclamato vincitore.

PASS

IO N F O R

Q U A L I T

Y

Che vincail miglioreÈ partito il concorso Best Seller Awardche metter in competizione131 Punti Enel lungo tutta la penisola

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Orizzonti

Un giro del mondo per parlare dei risultati raggiunti e delles de che attendono il Gruppo nei prossimi anni. Si è conclusoda poco il tto calendario di eventi organizzati da Endesa pertracciare un quadro completo dei progetti in corso d’opera e

ra orzare il processo di partecipazione e appartenenza all’azienda. Lejornadas hanno interessato per la prima volta le sedi Endesa in Spagnae in America Latina: “Molto spesso si parla di strategie commerciali odi comunicazione e ci si dimentica che i risultati e i traguardi raggiuntisono il rutto del lavoro e dell’impegno delle persone. Per questo motivoè ondamentale sottolinearne il valore e, al tempo stesso, chiedersi comerenderle motivate e soddis atte», ha sottolineato l’amministratore dele-gato di Endesa,Andrea Brentan. “Questo è il primo punto su cui ogni

giorno siamo chiamati a lavorare. Le risorse umane sono il nostro valorepiù grande e la loro realizzazione la nostra più grande ambizione”.

PROCESSO A CASCATA Lejornadas sono state realizzate sulla alsa riga dellecascadeche da

qualche anno sono diventate un appuntamento sso per il mondo Enel.Comune alle diverse mani estazioni è stato lo sviluppo di un percorsotematico suddiviso in aree di appro ondimento per tracciare una visionedi insieme della squadra Endesa, nella sua unità e competenza, nellasua struttura e nei suoi obiettivi aziendali, coerenti con il nuovo posi-zionamento dell’azienda nel Gruppo Enel. Punto di partenza sono statele dinamiche riguardanti le risorse del personale, valutando gli aspettilegati alla salute e sicurezza, al clima, al modello di leadership, al codiceetico, al piano di tolleranza zero contro la corruzione, alla responsabilitàsociale d’impresa. E poi ancora ocus sul cliente, con un’attenzione perle politiche di distribuzione, e sull’eccellenza operativa, intesa comevalorizzazione delle sinergie tra Endesa e Enel e miglioramento della ge-stione dei progetti. La conclusione è stata dedicata all’analisi del contesto

macroeconomico e del ruolo di leadership sui mercati internazionali,secondo una prospettiva complessiva di sviluppo del Gruppo Enel, dicui Endesa a parte integrante, che coniuga il suo essere multinazionalecon la mobilità geogra ca e di struttura delle sue risorse umane. “ll nuo-vo modello manageriale Enel intende rendere uni orme e trasparente ilmodo in cui le persone crescono e sviluppano le proprie potenzialità”,ha a ermatoMassimo Cio f, direttore Personale e Organizzazione, nelsuo messaggio augurale. “Si deve puntare a una cultura manageriale co-mune e condivisa che motivi le persone o rendo visibilità nel processodi carriera all’interno del Gruppo a breve e lungo termine, garantendomaggiore competitività”.Lejornadas organizzate in Spagna e America sono state in tutto undici,per un totale di circa 3mila partecipanti.

Nel 2016 entreranno in vigore una serie di nuove normativeeuropee e locali (in Spagna) sulle emissioni inquinanti. In vistadi quella data, Endesa ha de nito un programma per valutarequali siano gli interventi necessari per estendere l’operatività delleproprie centrali. In quest’ottica si inserisce il contratto di servizisottoscritto recentemente tra Enel Ingegneria e Innovazione (I&I)ed Endesa Generazione Iberia: I&I ornirà il supporto ingegneristi-co a Endesa Generazione Iberia per l’esecuzione degli studi di atti-bilità, dell’ingegneria di base e della valutazione dei costi necessariper la riquali cazione ambientale di cinque impianti termoelettricispagnoli. Gli studi prevedono l’individuazione delle migliori solu-zioni tecniche per la riduzione entro i uturi limiti delle emissioniinquinanti di ossidi di zol o, ossidi di azoto e particolato, e la quan-ti cazione economica degli investimenti necessari.L’accordo rappresenta la prima concreta collaborazione tra EnelIngegneria e Innovazione ed Endesa Generazione Iberia. Un passoimportante nel percorso di integrazione e condivisione del know-how tra le diverse realtà del Gruppo.

I&I, prim co or zionecon Endes

un jornada speci e

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Orizzonti

È partita la nuova edizione di We Are Energy, il grande concorso

internazionale dedicato ai gli dei colleghi Enel. I ragazzi e leragazze che parteciperanno avranno l’opportunità di vivereun’incredibile avventura 3D e di divertirsi a immaginare come

sarà il uturo del Pianeta. Per arlo potranno contare su di una commu-nity internazionale ricca di giochi e in ormazioni accessibili dal sito webmultilingue, che oggi conta oltre 1.050 iscritti. E per loro sarà disponibileanche una pagina dedicata su Facebook, che annovera già piùdi 450 contatti, un’altra opportunità per conoscere e divertirsicon altri ragazzi e ragazze di tutto il mondo Enel.Lo scorso anno hanno preso parte al progetto ben 3.400 giova-ni e, tra questi, ne sono stati premiati ben 110 vincitori che han-no trascorso di due settimane a Castagneto Carducci (vicinoa Livorno) in un campus internazionale. Lì, in compagnia dei

Planets (Capitan Electro Hydro, Miss Pik, Doc Planet e Ariel),i ragazzi si sono divertiti a immaginare soluzioni creative perrisolvere i problemi ambientali su cinque diverse aree temati-che: aria, acqua, energia rinnovabile e nucleare, ri uti e ricicloe biodiversità ed ecosistemi

HI TECH AL SERVIZIO DELL’AMBIENTECon l’iscrizione i ragazzi riceveranno subito l’album “FutureAdventure 3D” e parteciperanno al concorso “Look at theFuture”. I temi del 2011 sono il uturo e l’innovazione tecno-logica, e i nostri gli, cittadini del domani, sono chiamati acon rontarsi con i cambiamenti che le innovazioni porterannonelle nostre vite quotidiane. Proprio come per i Planets, glieroi protagonisti di questo progetto, li attende un viaggio percostruire insieme un domani migliore all’insegna della soste-nibilità ambientale.In palio per tutti i partecipanti ci sarà un gadget e per i vin-citori, decretati da ogni giuria nazionale in base ai criteri diimpegno, originalità e creatività, un soggiorno di due settima-ne presso un campus estivo in Italia. Si tratta di un’esperienzaunica che permetterà ai nostri ragazzi di sperimentare attività,grazie alle strutture sportive, ludiche e didattiche disponibili.L’iscrizione è semplice: si può scegliere se compilare il moduloche trovate sul sito http://weareenergy.enel.com oppure comeallegato al cedolino paga online di gennaio tra i documenticomuni del sito Carpe. È possibile inviare la documentazioneanche tramite ax al numero 0248541207, o per posta all’indiriz-zo: Centro Coordinamento We Are Energy, Via Lanino 5, 20144Milano. Per ulteriori in ormazioni è a disposizione il numeroverde 800412122 dal lunedì al venerdì negli orari dalle 9 alle 13e dalle 14 alle 18.

Il futuro è nelle manidei nostri ragazzi

We are Energypresenta...

L’innovazione tecnologica cambia il mondo

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Tempo di bilanci per Global InEnel. È quasi trascorso un anno,in atti, da quando la Intranet di Enel è andata online nella sua

nuova versione 2.0, sempre più internazionale, ricca di in or-mazioni e in linea con le priorità strategiche d’integrazione delGruppo. La crescita degli accessi è davvero notevole: da ebbraio a di-cembre 2010 i visitatori unici sono passati da 12.304 a 25.633 (+ 208%), lesessioni attive da 32.977 a 204.079 (+ 619%) e le pagine visitate da 92.599 a513.239 (+ 554%). Global in Enel è attualmente attiva in italiano, inglese,romeno e rancese ed è accessibile dai sedici Paesi del perimetro EnelGreen Power. La versione slovacca e russa sono in attesa del lancio u -ciale. E nei prossimi mesi inizierà una mappatura per coinvolgere anchei colleghi di Endesa. “La nuova Intranet è nata nell’ambito dei processidi ottimizzazione delle strategie di Enel” dice Fabio Cio , responsa-bile Sviluppo Intranet. “Lo strumento punta a consolidare e integrarei sistemi di comunicazione e di gestione di dati e notizie. L’obiettivo è

quello di sostenere il business e l’internazionalizzazione, avorendo unmaggiore scambio di in ormazioni e l’innovazione e l’integrazione deimedia aziendali”.

FILOSOFIA 2.0La nuova internet permette con semplicità di accedere a un grandenumero di applicazioni di business, servizi, prodotti di comunicazione,in ormazioni lavorative e strumenti di condivisione.In un contesto in cui tutto cambia molto rapidamente, Global InEnelrisponde alle necessità di chi vuole stare sempre aggiornato sulle novitàaziendali e ha bisogno di condividere progetti, esperienze e soluzio-ni anche con colleghi che vivono molto distanti. La loso a è quelladel web 2.0, che permette di esprimere opinioni, ricevere e scambiarein ormazioni: ciascuno di noi ha così la possibilità di sentirsi al centrodi un network, di diventareopinion leadere di sviluppare la cultura dellacomunità all’interno dell’azienda. Il blog del nostro giornale ne è unaprova: un luogo dove poter commentare i diversi temi ed esprimere leproprie opinioni.

TANTE NOVITà IN ARRIVOTra le novità in arrivo c’è “My Page”, ovvero la mia pagina personale.Si tratta di un’area molto fessibile, in cui si possono riorganizzare aproprio piacimento i contenuti e la gra ca.Ulteriori novità in arrivo anche per la nuova rubrica internazionale,attiva già da qualche settimana, che permette di cercare e localizzare icolleghi in maniera più semplice e diretta. Basta inserire nel campo diricerca un nome, una città, una via, un’organizzazione, una società o unnumero tele onico. Si potrà anche inserire la propria oto per renderepiù semplice l’identi cazione. La nuova rubrica permette, inoltre, conun semplice click, anche di parlare attraverso il Voip, parlarsi tramite ilCommunicator, scrivere e inviare mail. Inoltre nella nestra accanto alcontatto viene localizzata la sede di lavoro, tramite Google Maps. Prossi-mamente sarà possibile anche ricercare sedi e impianti.

LA RETE È MOBILEGrazie aglismartphones, ovvero i cellulari intelligenti, è possibile accede-re ai servizi aziendali anche quando si è lontani dal posto di lavoro. Chiha un cellulare aziendale di questo tipo, potrà così a breve consultareanche lontano dal proprio pc la rubrica, le news interne e le in o suivoli e sul meteo, gli aggiornamenti sul titolo, la rassegna e i comunicatistampa, il calendario istituzionale, il traduttore e le disposizioni orga-nizzative.Per appro ondire le potenzialità e l’utilizzo di tutte queste novità èa disposizione il blog dell’Intranet Team che permette anche di areproposte di miglioramento. Uno spazio in continua evoluzione che di-venterà progressivamente un vero e proprio social network per avorirelo sviluppo e la gestione delle nuove comunità pro essionali all’interno

dell’azienda.

Orizzonti

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È sempre pi Intr net

A marzo Global InEnel festeggiail suo primo compleanno.Boom di accessi e tante novit in arrivo

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Centocinq nt’ nnie l e t t r i z z a n t i

Anche Enel Insieme si unisce ai esteggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo aremo raccontando le storie di scieziati, tecnologi e industriali italiani che, con le loro visioni, idee e imprese hanno contribuito, dal Risorgimento a oggi, allosviluppo dell’industria elettrica a livello nazionale e internazionale. Gennaro De Michele ci accompagnerà in un viaggioappassionante in dieci puntate attraverso le vicende e le intuizioni geniali che hanno contribuito alla crescita culturale,scienti ca e industriale del nostro Paese. Insieme a quelle degli scienziati più amosi, come Galvani, Volta, Pacinotti, Galileo Ferraris, Conti Ginori, Marconi e Fermi, vi racconteremo le storie di alcuni protagonisti meno noti che hanno avuto un

orte legame con Enel: scienziati come Mario Silvestri, Luigi Paris, Leopoldo Massimilla, Antonio D’Alessio, Giorgio Quza, Bruno Coppi che le loro visioni hanno dato un contributo importante allo sviluppo dell’elettricità non solo nel nostroPaese.Questa avventura, che è soprattutto una storia di primati italiani, sarà raccontata attraverso la vicenda di Giovanni Manco-ni, uno studente dell’Istituto Augusto Righi di Napoli, che alla ne degli anni Sessanta ebbe la ortuna di imbattersi in dupersonaggi straordinari: Gustavo Hermann, eccentrico pro essore napoletano, e il sico Richard Feynman, premio Nobele grande comunicatore, che Giovanni incontrò in Cali ornia proprio mentre scriveva le sue amose “Lezioni”, divenute poun classico della divulgazione scienti ca mondiale.Si parte con Luigi Galvani e Alessandro Volta (a cui è intitolata la centrale Enel di Montalto di Castro, in provincia diViterbo) che sono vissuti molto prima che l’Unità d’Italia divenisse realtà. Ma il loro contributo alla conoscenza dell’ener-gia elettrica è così importante che non si può prescindere dalle loro vicende per comprendere cosa succederà nei centocin-quant’anni che seguono.

S t o r i e d i m e n t i r i n t ic e n n o f t t o ’ e n e r i ( e ’ u n i t ) i t i n

P r i m a p u n t a t a

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150 nni e l e t t r i z z a n t i

Gustavo Hermann, pro essore ordinario di sica all’Uni-versità di Napoli in prestito al nuovo Istituto Tecnico In-dustriale Augusto Righi, aveva atto mettere due grandicartelli nell’aula in cui teneva le sue lezioni:

Il primo (attribuito da Hermann a Mao Tse Tung) diceva :“La fsica modifca la storia e la storia modifca la fsica”Il secondo riportava una meta ora di Einstein:“La metafsica è un gatto nero in una stanza buia. Ma il gatto neronon c’è”.Da buon marxista-leninista qual era, Hermann in atti teneva moltoal atto che i suoi studenti parlando di sica non dimenticassero maila storia e che la sica su cui dovevano concentrarsi non osse soloteorica ma concreta e utile.Quando Giovanni Manconi, orse l’allievo più vispo di GustavoHermann, grazie a una borsa di studio (e a ortunose vicende cheracconterò nei prossimi capitoli), si trovò da solo nella suastanza nel campus di Caltech a Pasadena, non resistette allatentazione di scrivere gli stessi cartelli con un grosso pen-narello e attaccarli al muro sul suo letto. Doveva preparare,in atti, una serie di brevi interventi sul contributo degliscienziati italiani allo sviluppo dell’elettrologia e dell’elettro-magnetismo a margine delle lezioni di sica di Feynman evoleva seguire a pieno i consigli del suo maestro napoletano.Il tema che Richard gli aveva assegnato per la prima lezioneera: Galvani e Volta pionieri delle tecnologie elettriche.Decise che i trasparenti (adesso li chiameremmo slides) nonsarebbero stati più di dieci e partì con le sue ricerche, cosìcome era stato abituato da Hermann, dalla storia.Galvani e Volta erano entrambi vissuti a cavallo tra il 1700 eil 1800. Galvani era un religioso prestato alla scienza. Il suocampo era la medicina ma, approdato per caso all’elettro-

logia, non la lasciò più. Volta invece era un aristocratico padano che,sulla spinta delle scoperte di Galvani, si dedicò con grande zelo allostudio dei enomeni elettrici. Alla ne del 1776 quando era pro essoredi anatomia all’Università di Bologna, lavorando alla dissezione diuna rana, Galvani toccò accidentalmente con un bisturi elettricamentecarico il nervo sciatico della bestiola che, pur essendo morta, reagì conuno scatto, proprio come se osse viva. Ripetuto molte volte l’espe-rimento, decise di studiare le relazioni tra elettricità e vita animalepubblicando alcuni anni dopo il Commentarius de viribus electricita-tis in motu musculari.Una svolta importante nel suo lavoro si ebbe quando osservò cheanaloghe contrazioni si mani estavano nel muscolo della rana quandol’an bio era toccato da un lato con un conduttore scarico, mentre unaltro conduttore appoggiato alla rana dal lato opposto era accostatosenza contatto a una macchina elettrica carica. Contemporaneamente

Povere r ne“Dissecai una rana, la preparai e la collocai sopra una tavola sulla quale c’era unamacchina elettrica, dal cui conduttore era completamente separata e collocata anon breve distanza; mentre uno dei miei assistenti toccava per caso leggermentecon la punta di uno scalpello gli interni nervi crurali di questa rana, a un tratto furonovisti contrarsi tutti i muscoli degli arti come se fossero stati presi dalle pi veementiconvulsioni tossiche. A un altro dei miei assistenti che mi era pi vicino, mentre sta-vo tentando altre nuove esperienze elettriche, parve dì avvertire che il fenomenosuccedesse proprio quando si faceva scoccare una scintilla dal conduttore dellamacchina. Ammirato dalle novit della cosa, subito avvertì me che ero completa-mente assorto e meco stesso d’altre cose ragionavo. Mi accese subito un incredibiledesiderio di ripetere l’esperienza e di portare in luce ciò che di occulto c’era ancoranel fenomeno”. L’apparato sperimentale visto con le conoscenze di oggi si presentacome un sistema trasmittente-ricevente di radiotelegrafia. Le scariche ricavate dallamacchina, genericamente oscillanti, generavano delle radioonde, che, propagan-dosi, producevano correnti d’alta frequenza in un filo che costituiva di fatto l’antennadel sistema ricevente. I nervi della rana non giocavano alcun ruolo nell’esperimentoma fungevano da rivelatore di carica (un rivelatore sensibilissimo).

g v ni e Vo t, pionieridelle scienze elettriche

IL nobILe e IL reLIgIosori i al V l ( i i)

L i i g lv i ( )

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alla contrazione dei muscoli della rana, tra la macchina e il condut-tore accostato scoccava una scintilla che era chiaramente una scaricaelettrica. Giovanni cercò una spiegazione del enomeno alla luce dellemoderne conoscenze dell’elettromagnetismo. Fece un trasparente in

cui con rontava le due interpre-tazioni che, secondo lui, da solavaleva il seminario. Ma andòavanti: c’erano da descrivere an-cora altre ed eclatanti scoperte.La successiva osservazione diGalvani in atti u ancora piùeclatante: la contrazione avveni-va anche senza la macchina elet-trica se i due conduttori erano dimetalli diversi. Galvani non siaccorse che aveva osservato un

enomeno di decisiva impor-tanza per la sica e ipotizzòinvece l’esistenza di un’elettricitàpropria dell’animale che, messain circolo dall’arco bimetallicoesterno, produceva la contra-zione dei muscoli. Per Galvaniquindi il muscolo della rana eraun “serbatoio” di elettricità.Gli studi di Galvani portarono abreve all’invenzione della pila,non da parte sua che riteneval’elettricità inscindibile dall’or-ganismo vivente, ma da parte di

Alessandro Volta che, colpito dall’opera di Galvani, ne ripeté gli espe-rimenti all’Università di Pavia proseguendo poi verso altre scoperte.La prima di queste u il potenziale di contatto ovvero la tensione chesi crea quando due metalli diversi vengono accostati toccandosi, notoancora oggi come e etto Volta.Dopo il suo primo lavoro scienti co, scritto in latino alla maniera dei

grandi della scienza del passato, Volta si occupò soprattutto dellepossibilità o erte dall’impiego pratico dell’elettricità realizzando inrapida successione la pistola a gas, il condensatore e nel 1800 la pilaelettrica: il primo generatore elettrico al mondo in grado di produrrequantità costanti di elettricità per tempi lunghi. Una vera rivoluzione.Scoperto il potenziale di contatto, Volta in atti aveva pensato diaumentarne l’entità impilando una serie di celle individuali atte conrame e zinco. Ai capi della pila di celle trovò una di erenza di poten-ziale rilevante e, quando chiuse il circuito, poté misurare il passaggiodi una corrente costante e signi cativa.La pila poteva erogare quantità diverse di elettricità a seconda deimetalli usati e, per de nire i criteri di scelta di questi materiali, Volta

dettò tre leggi empiriche ancora oggi valide, e a lui intitolate.Alessandro Volta u uno scienziato di successo. Nel 1794 gli vennecon erita la Medaglia Copley della Royal Society di Londra (equiva-lente ad un moderno premio Nobel). Nel 1805 in onore del suo lavoronel campo dell’elettricità, Napoleone, nello stesso anno in cui venivaincoronato sovrano del Regno d’Italia (considerato l’embrione dellostato unitario italiano), lo nomina Cavaliere della Legion d’Onore.A Giovanni Manconi sembrò di vedere lo scienziato accanto a Na-poleone durante la cerimonia: aristocratico, algido e ero, così comeappariva nelle illustrazioni che aveva visto sui libri. Gli venne inmente il ritratto di David sull’incoronazione del generale rancesenella cattedrale di Notre-Dame che aveva visto al Louvre e, per dare

un‘idea dei costumi del tempo di Volta, decise che ne avrebbe attouna diapositiva da mostrare nel suo intervento, senza però omettereche qualche anno prima, quando le truppe di Napoleone occuparonoBologna, l’antagonista di Volta, Luigi Galvani, aveva ri utato di giura-re edeltà alla Repubblica Cisalpina ed era stato per questo estromessodall’Università.Ma il più grande dei riconoscimenti venne dato a Volta nel 1881 quan-

b tterie e n notecno o ieLa pila di Volta dimostra in maniera inequivocabile che è possibiletrasformare l’energia chimica in energia elettrica ,e il fatto che lozinco ed il rame siano la coppia di metal li migliore per fare una pilamostra in maniera altrettanto chiara come la natura chimica deglielettrodi sia fondamentale per il l’ottenimento di buone differenze dipotenziale.

Con l’avvento delle nano tecnologie non è azzardato dire che lachimica che conosciamo oggi non sar pi la stessa poiché a livellonano le propriet chimiche degli elementi non sono pi le stessedi quelle degli elementi macro che li hanno generati, cambianoprofondamente e quindi cambia anche la chimica delle lorointerazioni. Tanto che nessuno può affermare che a livello nano, lozinco e il rame siano ancora gli elementi ideali per fare una pila.in casa Siano quelle pesanti delle nostre automobili, quelle pipiccole usa e getta, o le ricaricabili dei telefonini, le batterie stannodiventando sempre pi efficienti e leggere.La storia di questi generatori nuove batterie è cominciata conl’avvento delle batterie a ioni di litio, decisamente migliori di quelleal piombo, le prime ricaricabili ad avere ampia applicazione. Isistemi al litio infatti sono pi leggeri, il litio ha numero atomico 3e densit 0,53 g/cm3, contro rispettivamente 82 e 11 del piombo,per esse poi pi recentemente è stato trovato un modo per otteneretempi di ricarica predefiniti e potenze variabili. L’idea consiste nel

rivestire gli elettrodi con particelle costituite da fosfatoferroso di litioamorfo di dimensioni nanometriche (2-5 nm, pi o meno quelledel Dna), condizionando in tal modo l’accesso degli ioni litio aglielettrodi stessi.Strutture di ricoprimento aperte con meno particelle consentonoricariche rapide; strutture a ricoprimento intermedio tempi di caricaintermedi; strutture chiuse con molte particelle consentono ricarichelente. In questo modo potremo scegliere le batterie che ci servonosulla base delle diverse esigenze di ricarica e delle diverse potenzenecessarie. Un vantaggio enorme se si pensa a quante tecnologierichiedono batterie flessibili ed efficienti: dall’auto elettrica, agliimpianti solari ed eolici, alle smart grid, dove questi sistemi sonoessenziali per garantire sicurezza e qualit del servizio.

La pILa dI VoLtaL m è il i

ll i l ic m

Correv ’ nnoIl 1776 fu un anno importante per la scienza. Mentre Luigi Galvani sidava da fare con le sue rane, il chimico scozzese Henry Cavendishindividuava l’idrogeno come sostanza distinta e Alessandro Voltascopriva il metano nella palude dell’Isolino Partegora, sul lagoMaggiore. Contemporaneamente Adam Smith pubblicava Laricchezza delle nazioni.Oltreoceano era scoppiata la Guerra indipendenza americana trale tredici colonie e la Gran Bretagna. La guerra si concluse nel 1783con il trattato di Parigi che permise di fatto la nascita degli Stati Unitid’America.Da lì a qualche anno l’Europa avrebbe dovuto fare i conti conNapoleone Bonaparte, che per quasi vent’anni mise sotto scacco ilVecchio Continente.Il fervore scientifico non venne ostacolato. Grazie alle sue scopertenel campo dell’elettricit il nostro Alessandro Volta nel 1805 vienenominato Cavaliere della Legion d’Onore da Napoleone. Nel 1809diventa senatore del Regno d’Italia e in seguito, nel 1810, riceve iltitolo di conte. L’imperatore d’Austria infine lo nomina professoredi filosofia a Pavia e gli conferisce il titolo di Cavaliere dell’OrdineImperiale Austriaco della Corona Ferrea.Con la sconfitta di Napoleone e il Congresso di Vienna del 1815l’Europa viene pacificata e comincia la Restaurazione. Ma la quietenon durer a lungo. In tutto il Vecchio Continente covano fuochirivoluzionari che si accenderanno con tutta la loro violenza a metdell’Ottocento.

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Prima puntata

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do, lui ormai era scomparso, i rappresentanti dell’Italia Unita ottenne-ro che l’unità di misura del potenziale elettrico osse chiamata Volt inonore di questo suo glio.Per chiudere il suo intervento in maniera brillante Giovanni pensò di

are un ultimo trasparente in cui era riportata una sua valutazione diquanti miliardi di volte la parola Volt, e per lui Volta, era stata scritta

e pronunciata da allora e quante volte la stessa cosa accadeva in ognimomento del giorno e della notte.Mentre aceva i conti un brivido di orgoglio lo percorse come una sca-rica elettrica e in quel momento u elice di non essere una rana.

In aLto: MontaLto dI Castro (Vt)u v ll c l e l i i l al V l

In basso: L’InCoronazIone dI bonaparteIl i i i J cq -L i d vi . n l vi cl m im .

Neppure il principe di San Severo (l’esoterico scienziato contempo-raneo di Galvani) che riuscì a mineralizzare il sistema circolatorio diuna donna gravida, mostrando quale complessit e quale intrecciodi arterie, vene e capillari attraversano il nostro corpo, avrebbe po-tuto immaginare che quella complessit era nulla rispetto a quelladel nostro sistema nervoso. Un groviglio che ha un centro di controlloben protetto nelle nostre scatole craniche: il cervello. Mentre noi svol-giamo le normali attivit quotidiane, il nostro organismo “funziona” inautomatico, producendo succhi gastrici, ormoni, anticorpi, regolan-do miliardi di reazioni chimiche, controllando e modificando le per-meabilit delle membrane, riparando i tessuti e la pelle, ecc. Il tuttoavviene sotto il diretto controllo di una parte del cervello deputataagli automatismi, che funziona senza che noi ne abbiamo consape-volezza, né tanto meno possiamo esercitare un controllo diretto.Il cervello, inoltre, è la sede del pensiero che esiste grazie all’elet-tricit e alle interconnessioni tra neuroni, le cellule responsabili delfunzionamento della mente. Non sempre tutto funziona bene: cosìaccade che emozioni e sensazioni di dispiacere, solitudine, paurache non riescono a essere espresse ci fanno stare male. Si tratta inpratica di energia accumulata in zone sbagliate del cervello dallequali deve essere rimossa.Oggi con le nanotecnologie si può fare qualcosa. Possiamo, peresempio, consentire al cervello di scambiare in modo iperveloceinformazioni sotto forma di elettricit tra aree neurali inserendo tragli intricati meandri della materia grigia alcuni componenti ar-tificiali perfettamente integrati tra i neuroni. Ci sono riusciti alcuniricercatori italiani e svizzeri che hanno “collegato” ai neuroni deinanotubi di carbonio in grado di aumentare l’eccitabilit neurale.Gli scienziati hanno dimostrato che questi materiali possono forma-re giunzioni strette (un po’ come quelle naturali tra cellule) con lemembrane dei neuroni. Questo permette di creare collegamentineurali artificiali e vere e proprie “scorciatoie” per il passaggio delsegnale nervoso, in grado di aumentare l’eccitabilit neurale. L’ideapotrebbe essere sfruttata per creare ponti neurali che permettano di“scaricare” emozioni e sensazioni negative attraverso un sistema cheassomiglia alla “messa a terra” degli impianti elettrici che assicuranostabilit e sicurezza alle nostre reti.

Fe ici e contenti co c r onio ne test

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150 nni e l e t t r i z z a n t i

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Zenith

Ben 13 progetti targati Zenith solo nel 2010, di cui tre, pluriennali, vanno ad aggiun-gersi ai sei in programma per il 2011. A raccontarci alcune tappe di questo camminoper l’eccellenza èRoberto Tomasi, responsabile dell’Area di Business Sviluppo eRealizzazione Impianti della Divisione Ingegneria e Innovazione. Progetti che sono

tutti improntati alla loso a “Lean”, ovvero alla caccia a qualsiasi orma di spreco nel proces-so operativo.È complesso are eccellenza durante la realizzazione di un impianto?Visto gli impegni economici in gioco e gli obiettivi di tempi e costi da rispettare, direi propriodi sì. Ciascun processo riveste un ruolo ondamentale per il successo del progetto. Per are unesempio, tra i progetti di miglioramento del 2010, abbiamo rivisto tutti i processi di gestionedellebranches, i rami d’azienda che costituiamo quando apriamo un cantiere in un Paese eche vivono limitatamente al periodo dei lavori. Questa struttura è dedicata alla gestione delpersonale, degli aspetti autorizzativi, amministrativi e scali, nonché di tutti gli aspetti dilogistica e di acquisti in sito. Si può quindi ben capire come possa essere strategico il presidiodei processi come quello analizzato in questo progetto Zenith. La tempestività e la qualità delservizio reso, unitamente alla trasparenza di tutte le azioni messe in atto, assicurano, nel casospeci co, il pieno supporto a tutte le persone della nostra area che operano all’estero.

Avete altri progetti di questo genere?Certamente. Tra i tanti vorrei ricordare il progetto“Integrazione, controllo e avanzamento co-struzione”. Già in ase di de nizione dell’attività di realizzazione vengono di atto stimate lequantità da realizzare e le rispettive produttività nelle diverse asi di costruzione dell’impian-to. I nostri supervisori, con il diretto coinvolgimento degli appaltatori, veri cano l’andamento

sico delle attività realizzative tramite so sticate metodologie di monitoraggio e avvalendosidi tool in ormatici. Questo ci dà la possibilità di veri care l’e ettivo mantenimento dellemigliori produttività in comparazione ai dati storici, intervenendo tempestivamente, ovenecessario, per l’ottimizzazione del processo in uso. Inoltre, siamo in grado di desumere conuna precisione elevata i successivi stati d’avanzamento del progetto. Dopo la sperimentazionead Algeciras, in Spagna, abbiamo consolidato questo progetto anche a Marcinelle (Belgio) eoggi lo applichiamo in tutti i nostri cantieri, incluso il cantiere nucleare di Mochovce 3&4, cherappresenta il più grande cantiere in corso in questo momento.L’eccellenza entra in gioco anche nella ase di progettazione?Ovviamente sì. Trai i diversi progetti Zenith che sono stati avviati già dal 2009, merita unamenzione la “Progettazione integrata 3D”. Questo strumento assicura, nello sviluppo di progetticomplessi, un’alta qualità realizzativa in tempi brevi, agevola le operazioni di costruzione e dimontaggio, riduce al minimo gli imprevisti che posso ermare il cantiere o ritardare le conse-gne, limitando conseguentemente eventuali costi extra. (Nei prossimi numeri diEnel Insieme dedicheremo all’argomento un intervento ad hoc,ndr).Che cos’è il portale delle idee?Tutti i progetti di cui abbiamo parlato seguono un percorsotop-down (dall’alto verso il basso).Ma per rendere pervasiva la cultura della qualità e dell’eccellenza serve anche un processodi bottom-up (dal baso verso l’alto). Il nostro strumento in questa direzione è il portale delleidee, che tutti i colleghi di Ingegneria e Innovazione trovano nella nostra sezione intranet e

attraverso il quale possono trasmetterci la loro idea di eccellenza. Il portale è nato nel 2010 enel corso dell’anno abbiamo raccolto circa 25 nuove idee che verranno sperimentate e imple-mentate nel 2011. Potranno quindi, una volta messe alla prova e arricchite con ulteriori spunti,diventare altrettanti progetti di eccellenza: tutto ciò grazie al contributo diretto dei colleghi.

I c ntieride ’ecce en

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Roberto Tomasi illustrai progetti Zenith dell’Areadi Business Sviluppoe Realizzazione Impiantidella Divisione Ingegneriae Innovazione

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Sostenibilità

Anticipiamo l’intervista a John Elkington, autore di The Power o Unreaso-nable People, che sarà pubblicata sul prossimo numero di Oxygen, interamentededicato alla responsabilità sociale d’impresa. Oxygen sarà distribuito in occa-sione del Sustainability Day a Madrid il 15 ebbraio.

“L’uomo ragionevole adatta se stesso al mondo. L’irragionevoleinsiste nel cercare di adattare il mondo a lui. Per questo ogni pro-gresso dipende dalle persone irragionevoli”. Lo scriveva il grandedrammaturgo irlandese George Bernard Shaw, ma deve esserne

convinto ancheJohn Elkington, autorità mondiale nel settore dellacorporate social responsibility e dello sviluppo sostenibile, consulented’impresa, ondatore echairman della Volans e co- ondatore di Sustai-nAbility, prima ancora che autore conPamela Hartigandel saggio “ThePower o Unreasonable People”.Elkington, che ha tras ormato i suoi viaggi tra gli imprenditori “irragio-nevoli” dei nostri giorni in un lavoro redditizio e richiestissimo, ha ripe-tuto in più occasioni che solo chi orza gli schemi e lavora uori dal cororiesce a creare nuovi mercati e talvolta persino… A cambiare il mondo.Ma è davvero possibile cambiare il mondo semplicemente adottandostandard qualitativi e sociali più elevati? “Secondo la de nizione di

Shaw, alcuni imprenditori dei giorni nostri sono decisamente irragio-nevoli, tanto da essere persino additati come pazzi”, a erma Elkington.“Eppure il nostro stesso uturo poggia sul loro lavoro. Abbiamo identi-

cato imprenditori estremamente anticonvenzionali, che hanno risoltoalcuni dei maggiori problemi economici, sociali e ambientali del mondo.E abbiamo anche mostrato come questi pionieri stiano sconvolgendo leindustrie esistenti, le catene di valore e gli attuali modelli di business,creando mercati in rapida crescita un po’ ovunque nel mondo. Chesi trattasse del pionieristico volo dei ratelli Wright o dei ondatori diGoogle Page e Brin, le nuove tecnologie e i modelli di business più di-rompenti spesso sono venuti da uori rispetto al fusso imprenditorialedelle maggiori compagnie. Del resto, se avessimo lasciato il uturo nellemani dei proprietari delle stalle, dei costruttori di selle e dei maniscal-chi, staremmo ancora cavalcando cavalli anziché guidando automobili ousando autobus, treni e aerei”.L’innovazione è certo uno degli elementi chiave del progresso, in tuttii campi. Ma spesso, nella storia delle scoperte umane e ancor più delleloro applicazioni, l’ambiente, la qualità del lavoro, la sicurezza e latrasparenza non sono stati tra le prime preoccupazioni degli impren-ditori. “Business is business”, si diceva, con una ormula un po’ abusata

I potere de iirr ionevo i di Alessandra Viola

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Enel CuoreLa mutilazione genitale emminile è una drammatica realtà peroltre 100 milioni di donne e un rischio concreto per almeno3milioni di bambine all’anno. Una pratica tradizionale violentae umiliante a cui vengono sottoposte anche bambine e adole-

scenti, in particolare dell’a rica sub-sahariana, con gravi danni per laloro salute e la loro crescita. Talvolta l’in bulazione costa la vita a chila subisce, ma sempre e comunque la stravolge. Una donna che subiscela mutilazione genitale rischia emorragie, in ezioni e può mettere arepentaglio la propria vita e quella dei suoi gli nel momento del parto.Dal 2003 le Nazioni Unite hanno indetto per il 6 ebbraio una Giornatamondiale per richiamare l’attenzione del mondo su “una gravissimaviolazione del diritto ondamentale alla salute e dell’integrità sica delledonne e delle bambine”.

METTERE FINE A UN TABùI dati orniti dall’Organizzazione mondiale della sanità rivelano chequesta pratica riguarda soprattutto 27 Paesi a ricani, ma è di usaanche nella penisola araba, nel Medio Oriente e nel sud-est asiatico. Ela globalizzazione, con le ondate migratorie ormai costanti, l’ha at-ta sbarcare anche in Europa, negli Stati Uniti e in Australia dove gliimmigrati portano tra le loro tradizioni anche questa. A risvegliarel’attenzione dell’opinione pubblica occidentale, ma non solo, è statasoprattutto l’organizzazione Non c’è pace senza giustizia che dal 2000,con l’allora europarlamentareEmma Bonino, ha dato vita a iniziativeper spingere i governi a ricani e europei a varare leggi contro le prati-che di mutilazione. Ma Non c’è pace senza giustizia ha soprattutto datovoce alle donne, vittime della violenza e nel contempo protagoniste diuna battaglia civile nei loro Paesi. ComeKhady Koita, 51 anni senega-lese, pioniera e simbolo di una lotta iniziata negli anni Ottanta dentro e

uori dell’A rica, che ha messo ne ai tabù che per molto tempo hannoimpedito di are luce sul enomeno delle mutilazioni genitali emmi-nili. Mutilata all’età di sette anni, moglie bambina, vittima di violenze,Khady Koita è la più autorevole portavoce del ronte che ha squarciato il

velo di omertà posato su questa atroce pratica. Nel libro “Mutilata”, editoda Cairo Editore, ha raccontato la sua storia e oggi è il volto anche dellacampagna di raccolta rme per ottenere dall Onu una risoluzione chebandisca in tutto il mondo la mutilazione genitale emminile.

È NECESSARIA UNA MORATORIA INTERNAZIONALEÈ grazie a donne come Khady Koita se nei Paesi dove le mutilazioni sonoabituali che i passi più importanti sono stati compiuti. A oggi, in 19 degliStati a ricani più a fitti dalla pratica, é nalmente vietato mutilare. E lelibere associazioni di donne nate in Mali come in Eritrea, nel BurkinaFaso come in Egitto sono arrivato sino alle Nazioni Unite per spingerela comunità internazionale a una presa di posizione decisa contro lemutilazioni.Lo scorso 6 ebbraio 2011 è stata un’occasione particolarmente impor-

tante per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di mettere albando questa pratica. In Italia Non c’è pace senza ha tirato le la di unamobilitazione realizzata con la collaborazione del ministeri degli Esterie delle Pari Opportunità, del quotidiano “Il Tempo”, di Enel Cuore e diEni. Un’iniziativa che si è posta l’obiettivo di raccogliere le rme utili perl’ottenimento della risoluzione Onu nel 2011. Alla con erenza stampa dipresentazione della campagna hanno partecipato diverse personalità delmondo della politica e della cultura. E la onlus di Enel si è impegnata asostenere la raccolta di rme che prosegue anche oltre la Giornata sulsito di Non c’è pace senza giustizia.

Firma anche tu la petizione su:www.noncepacesenzagiustizia.org

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dec d tuche segno lasc areCi sono tanti modi di fare violenza su una donna.Alcuni sono addirittura legali.LeMutilazioni Genitali Femminilisono una praticacrudele che ogni giorno fa8000 giovani vittime.Ora dipende anche da te. Puoi lasciare che quest’ocontinui oppure puoi firmare perché una risoluzionnel 2011 metta al bando queste mutilazioni, per sem

Firma subito sul sito:www.noncepacesenzagiustizia.org

CON IL PATROCINIO DI

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Prisma

Francesco De Sanctis, l’autore della più celebre storia della let-teratura italiana, incarna per ettamente in sé la passione civileche ha ispirato la nascita della nostra identità nazionale. Non acaso la sua gura sarà protagonista delle celebrazioni dei 150

anni dell’Unità d’Italia: dal 22 ebbraio al 3 aprile presso il Palazzo delQuirinale avrà luogo la mostra, sponsorizzata da Enel, che raccoglie perla prima volta in una stessa sede i manoscritti originali dei più impor-tanti protagonisti della nostra tradizione letteraria, tra i qualiI PromessiSposi di Alessandro Manzoni,La Gerusalemme Conquistatadi TorquatoTasso,L’Infnito di Giacomo Leopardi,L’Orlando Furioso di LudovicoAriosto, ilDecameronedi Giovanni Boccaccio con a latere la critica desan-ctisiana.Si tratta di un “Viaggio tra i capolavori della letteratura italiana”, questoil titolo della mostra, con il quale si intende valorizzare e rivitalizzare ilpensiero desanctisiano e, al tempo stesso, rendere omaggio alla lingua ealla letteratura italiana e, più in generale, alle radici culturali del nostroPaese. Nelle pagine nali del suo manoscritto più importante, il grandeletterato ricordò come l’Italia per secoli osse rimasta estranea al mondomoderno e, convinto del atto che il Risorgimento non dovesse essere unpunto di partenza ma di arrivo, esortò a “convertire il mondo moder-no in mondo nostro, studiandolo, assimilandocelo e tras ormandolo”.Davanti a un’Italia dove il 78 per cento degli abitanti erano anal abeti, ilrichiamo di De Sanctis alla tradizione letteraria nazionale rappresentòil tentativo di costruire un sentimento di appartenenza e un’identità dipopolo. E lo ece in qualità di intellettuale ma anche in veste di uomopolitico e ministro della Pubblica istruzione nel governo presieduto daCavour nel 1861 e poi da Benedetto Cairoli nel 1878.

L’esposizione segue una suddivisione cronologica dalla poesia delDuecento sino a Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli, Ariosto, Tasso,Galilei, Foscolo per arrivare a Manzoni e Leopardi, contemporanei diDe Sanctis. Il progetto intende essere un evento ormativo multi ormee partecipativo, capace di costituire un grande a resco del patrimonioculturale italiano che susciti curiosità del nostro passato e meravigliadella sua riscoperta, con un linguaggio e una chiave di lettura contem-poranei. Teche espositive speciali, allestite nella Sala delle bandiere,saranno correlate da apparati multimediali per dare vitalità ai materialie risalto ai contenuti. “Il progetto dell’esposizione, l’idea di rendereomaggio in maniera più concreta al nostro patrimonio letterario - di-chiara il pronipote Francesco De Sanctis che ha curato la mostra – è statoper anni un desiderio da realizzare. Un sogno che adesso vede la lucenel migliore dei contesti possibili, come uno dei primi eventi nell’ambitodei esteggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia». Allestire una gran-de mostra sulla letteratura italiana è stato “uno dei motivi principali peri quali è stata costituita la Fondazione De Sanct is”, prosegue, perché “daquando ho ereditato da mio nonno, ormai sei anni a, una parte dell’ar-chivio personale di Francesco De Sanctis, che consta di una bibliotecae decine di manoscritti, ho considerato come una sorta di missionepersonale quella di valorizzare l’enorme lascito culturale del mio avoper portare alla luce l’eccellenza del pensiero italiano”.

www. ondazionedesanctis.it

Mostri sacri

n ll f : s i ll L I lii F c c d s c i (bi li c n i l

Vi i em l III, n li). s c c il Mi i i b i l a ivi à C l li.

divi i lic i c q l i i m .

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Prisma

“Operare uori dai canali prestabiliti, uscendo dalla luce proiettatadalla propaganda, dalla politica o da altri interessi e assumere unaprospettiva diversa: osservare dall’alto, avere cioè una certa distan-za da quello che si racconta”.

William Langewiesche, giornalista e saggista statunitense, è autore direportage dal vivo sui confitti in Iraq, sull’attentato terroristico dell’11settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York. Dal palco del TeatroStudio dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, racconta la suaesperienza e le sue modalità di ricerca nel secondo appuntamento del

ortunato ciclo promosso da Enel “Le grandi lezioni di giornalismo”, giuntoalla sua quarta edizione annuale. La distanza di cui parla è la ricettaessenziale del suo mestiere, che lo ha portato a scavare e appro ondiremacroeventi del mondo contemporaneo, svelandone gli aspetti nonappro onditi dalla cronaca quotidiana dei mass media.“Il mio editore – ha detto il saggista – sostiene che la distanza che riescoad avere nel guardare le vicende del mondo deriva dallo sguardo d’in-sieme che avevo quando giravo coi voli cargo”. Laureato in antropologia,Langewiesche ha in atti inizialmente seguito le orme del padre, sce-gliendo la pro essione di pilota di aerei. La passione per il giornalismod’inchiesta è esplosa all’età di 36 anni, quando ha iniziato a collaborareper una rivista. Oggi, oltre a pubblicare i suoi saggi per la casa editriceAdelphi, lavora perVanity Fair .“A me interessa mostrare il unzionamento delle strutture alla base dialcuni avvenimenti – ha spiegato durante la sualectio magistralis – e vo-glio che tutto abbia un senso: quando analizzo un argomento che vienea rontato super cialmente da media mi chiedo sempre che cosa starealmente succedendo”. Non arsi guidare dagli altri cronisti, dunque,ma neanche dagli accademici: non trascorrere troppo tempo nelle biblio-teche è in atti il terzo comandamento del “maestro”, che invita a andaresempre sul posto, a are indagine diretta sul campo.“Dovete viaggiare con pochi bagagli, essere duri e mai codardi ma nean-che dissennati e stupidi – raccomanda – Vestitevi in maniera neutrale,

siate la mosca sul muro e non mescolatevi mai con la popolazione localeperché non sarete credibili. Non siate mai prepotenti, non parlate troppoe a voce alta, siate invece rispettosi e discreti. Camminate velocementein modo da dare l’impressione di sapere dove state andando”.Ascoltare la gente e mai auto ingannarsi, credendo di sapere già cosa c’èdietro un avvenimento: così prosegue la lezione di Langewiesche a unpubblico composto per la maggior parte da giovani.L’autore raccomanda, in ne, di ar sì che a una prima ase creativa dellascrittura, segua un momento di ricognizione in cui si possa individuareuna struttura narrativa: “Quanto tempo impiegherete sul campo, tantotempo dovrete impiegare nella scrittura”, ha detto.Secondo William Langewiesche, in Italia è molto di cile riscontrare unapproccio di questo tipo all’attività giornalistica rispetto agli Stati Uniti.Ma si può. “La saggistica è sempre molto più potente dellafction – haassicurato – a me piace pensare di essere l’occhio e la mente del miolettore, di recarmi in luoghi in cui lui non andrebbe e aiutarlo ad avereuna visione della realtà uori dagli stereotipi e a compiere scelte piùsensate. Intendo produrre tanti piccoli impatti – ha concluso – ma moltopro ondi”.“Le grandi lezioni di giornalismo” non sono nite qui. Il 20 ebbra-io sarà la volta diRoberto D’Agostino, innovatore nel campo delladivulgazione massmediologica delle notizie, che passerà il testimonedella sta etta aSuketu Mehta, autore di una importante inchiesta suBombay, previsto per il 10 aprile. A chiudere il sipario, il 15 maggio, saràRiccardo Iacona, autore diLa guerra infnita , documentario composto dadue reportage sulle guerre in A ghanistan e Kosovo, e del programmadi inchiesta giornalisticaPresa Diretta .

www.auditorium.com

Oltre gli stereotipi

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Sce tiper voi

Nel proli erare online di siti di aggregazione e social networkalcuni si distinguono per la loro utilità a livello pro essionale.Primo ra tutti il veterano Linkedin, online dal 2003, arrivato acoprire nel giro di otto anni più di duecento Paesi e sei lingue.Attualmente Linkedin conta venti milioni di iscritti in tutto ilmondo: negli Stati Uniti è uno strumento radicato da diversianni ed è molto di uso anche in Gran Bretagna e India. InEuropa il suo utilizzo è in crescita al ritmo di centomila iscrittia settimana. Il unzionamento del sito è abbastanza semplice:ci si iscrive e si compila una descrizione con i propri studi ele esperienze pro essionali. Poi si procede alla creazione diun network di contatti ormato da colleghi di lavoro, amici,ex colleghi, partner commerciali: tutte persone conosciute eritenute a dabili in ambito lavorativo. Perché usare Linke-din? Per trovare o erte di lavoro, persone, e opportunità dibusiness o per ottenere di essere presentati a qualcuno che sidesidera conoscere per motivi lavorativi attraverso un contattocondiviso. Anche le aziende trovano spazio, visto che possonoessere seguite per tenersi aggiornati su news, dipendenti enuove assunzioni. Nel tempo altri social network pro essionalisono arrivati sulla scena: Plaxo, Xing, Viadeo. L’ultimo arrivatosi chiama Branch Out ed è accessibile tramite Facebook, dalquale si possono importare i propri contatti. Ma, nonostantequesto, la leadership di Linkedin non sembra ancora in discus-sione.

Qualcuno lo defnì il genio inquieto del Rinascimento pervia della sua incapacità di scendere a compromessi dal puntodi vista ar tistico e personale. Oggi Lorenzo Lotto (Vene-zia 1480-Loreto 1556) è protagonista di una grande mostraretrospettiva, che sarà inaugurata il 28 ebbraio alle Scuderiedel Quirinale e sarà visitabile sino a giugno. L’evento, spon-sorizzato da Enel, si preannuncia come la più importantemai realizzata su questo artista e la principale grande mostraitaliana del 2011. Essa si inserisce nella programmazione delleScuderie del Quirinale che punta a rappresentare il granderetaggio della cultura ar tistica italiana nell’ambito di quellaeuropea. La retrospettiva, curata da Giovanni Carlo Federico

Villa , docente di Storia dell’Arte moderna presso l’Univer-sità degli Studi di Bergamo e di Tecniche diagnostiche per iBeni culturali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore diMilano, è un’ampia rassegna monografca sull’artista venezia-no e sui suoi viaggi italiani: ne testimonierà, in atti, gli esorditrevigiani, le stagioni bergamasca e marchigiana e i ritorni aVenezia. Oltre ai capolavori provenienti dai maggiori museiinternazionali – da Capodimonte agli U fzi, dal Kunsthistori-sches Museum di Vienna all’Ermitage e al Louvre, dal Pradodi Madrid alla National Gallery di Londra e alla NationalGallery di Washington – saranno in mostra opere provenientida Lombardia, Marche e Veneto, le regioni italiane toccatedall’artista nel suo lungo peregrinare. Sarà quindi l’occasioneper celebrare la poetica di un artista che è riuscito, in modo deltutto originale e autonomo, a conciliare gli elementi tradizio-nali della grande pittura del Cinquecento con elementi che giàanticipano l’età barocca.

loren o lotto, i enio inq ieto a re tori di professione

New MediaFiere

Intercultura

loren o lotto / Scuderie del Quirinale / Roma dal 25 febbraio a 12 giugno 20111

Enel è presente su Lin edin al seguente indirizzo http://www.lin edin.com/company/enel/ 2

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Intre min ti

Intercultura

Il terzo appuntamentoper l’edizione 2010-2011 delle “Grandilezioni di giornali-smo” è conRobertoD’Agostino, domeni-ca 20 ebbraio (ore 21)all’Auditorium Parcodella Musica. Dalpalco della Sala TeatroStudio il giornali-sta parlerà anche diDagospia.com, il sitodi gossip e scoop dalui ondato nel 2000e molto seguito perle sue anticipazionisullo scenario politicoe di costume italiano.

I concerti dell’Orche-stra dell’AccademiaNazionale di SantaCecilia nelle amba-sciate dei Paesi incui Enel è presenteproseguono conl’appuntamento diBratislava. Nella sedediplomatica italianadella capitale slovaccasi esibiranno il violi-nista Carlo Parazzoli e il pianistaMarcoGrisanti. Nel corsodella serata verrannoeseguiti brani classicidi Beethoven, Bartok,Massenet e Brahms.

Filoso o, letterato esoprattutto giuri-sta, Cesare Beccariaè universalmentericonosciuto comeil padre del dirittomoderno. I principidi libertà, equità,giustizia, laicità delloStato dai lui teorizzatinel secolo dei Lumi (ilSettecento) in ormanoancora oggi le Costi-tuzioni di tutti i Paesidemocratici. Dall’8 al22 ebbraio la Cameradei Deputati italianalo ricorda con unamostra organizzatadall’Associazione Me-tamor osi e sostenutada Enel.

La mobilità elettricain mostra. È l’idea delcomune di Pisa che,dal 12 gennaio al 28

ebbraio, negli spazidel centro espositivodi San Michele degliScalzi, ospita “Mo-bilicity”. Una rasse-gna per spiegare aicittadini del comunetoscano i progetti incorso per “romperel’assedio dei veicoli”subìto ogni giornodalla città. Tra le tanteiniziative in rassegnaanchee-mobility Italy,il progetto realizzatoda Enel e smart, chea Pisa ha già comin-ciato a mettere instrada le smart ortwoelectric drive.

le ioni diiorn ismo

S. Ceci iin S ov cc i

I p drede diritto

E-mo i ity in mostr

le ioni di giorn ismo/ Auditorium Parco della musica / Roma / domenica 20 febbraio 2011 / www.auditorium.com

Ces re becc ri – l civi t dei diritti/ Roma – Camera dei Deputati, dall’8 al 22 febbraio 2011

Orc estr de ’acc demi N ion e di S nt Ceci i/ Bratislava / Ambasciata d’Italia /2 marzo 2011

Mo i icity / Centro espositivo San Michele degli Scalzi / Pisa/ dal 12 gennaio al 28 febbraio

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gente Enel

Gente Enel

Lavorava già da due anni nella centrale Enel Ogk5 di Re -tinskaya, in Russia, quando, ad appena 24 anni,Roman Evod-kimovha avuto la possibilità di venire a lavorare nella sedecentrale Enel di Roma. Qui è arrivato nel settembre scorso perrestare no al 2012: dopo solo pochi mesi Roman si è integratoper ettamente nel suo nuovo ambiente lavorativo, ero di averpreso al volo un’occasione importante. “Le cose più belle nellavita ti succedono sempre quando non te le aspetti. Quandomi si è presentata questa occasione, l’ho accettata con grandepiacere. Perché, come si dice da noi, se perdi un treno poi deviaspettarne un altro. Se passa…”Quando tre anni a ho iniziato a lavorare in Enel, non mi ren-devo conto di quanto sia importante ar parte di una grandemultinazionale in continuo movimento. Venivo da un’altracultura e da un’altra mentalità. Spesso non riuscivo a capire lemotivazioni, i ragionamenti, il diverso modo di lavorare e dia rontare le varie problematiche da parte dei colleghi italiani.Mi sembravano sbagliati, ma poi portavano a dei risultati mol-to concreti. Quello che mi stupiva di più era la mentalità moltoaperta e disponibilità di apprendere nuove realtà operative ecercare nuove soluzioni: ciò che a volte ci manca in Russia. Lapossibilità di conoscere nuove realtà e trovare nuovi modi diapplicare le conoscenze è uno degli aspetti più interessanti chederivano dal lavorare anco a anco con i colleghi di Corpora-te e che provengono da tutti i Paesi in cui è presente Enel.La testimonianza di Roman è importante per comprenderecome progetti di questo tipo siano strumenti di integrazionee caci perché mettono insieme esperienze di erenti e realtàoperative diverse, dando un sostanziale contributo al processodi inserimento e collaborazione e di ondendo lo spirito e gliobiettivi aziendali del Gruppo.

Forse non tutti sanno che Enel è il primo sponsor della Fede-razione italiana Nuoto. Una notizia che ha reso molto eliceClaudio Tedoli, che lavora per Enel Distribuzione Zona diMantova. Dall’età di 12 anni, in atti, Claudio ha la passione deitu : “Quando mi sono avvicinato a questo sport non c’eranole attrezzature che ci sono oggi. Per cui ci allenavamo permolto tempo uori dall’acqua e, per tu arci, andavamo no aBolzano”. Dal trampolino ha raggiunto la notevole altezza diben 22 metri.Durante il percorso, Claudio ha stretto amicizia con Giorgio eTania Cagnotto: padre e glia, tra i nomi italiani più impor-tanti in questa disciplina. Giorgio oggi a l’allenatore e Taniacontinua la sua ortunata carriera che l’ha portata a diventarela prima donna italiana ad aver conquistato una medagliamondiale nei tu .Dal 1986 Claudio Tedoli è giudice della parte tecnica dei tua livello nazionale e internazionale, sia in FINA sia in LEN.Ha giudicato gare importantissime, come la Coppa Europa, eatleti di calibro mondiale come il campione olimpico e iridatorussoDmitrij Ivanovic Sautine il giovane campione europeotedescoSascha Klein. Il suo prossimo impegno è a Ginevra, il19 e il 20 marzo, per il Sei Nazioni Giovanili.Al anco diVittorio Zanetti, presidente Fedemar (Federazio-ne europea sport del mare), ha inoltre partecipato all’eventoalla diga di Lanzada per la Coppa Enel, nell’ambito del circuitointernazionale della Coppa del Mondo di Tu .“Lo sport dei tu non è mai stato molto di uso – dice – mada qualche tempo sta riscuotendo più adesioni”. Quando vain u cio, Claudio spiega le tecniche ai suoi compagni lavoro,curiosi di saperne di più su una disciplina decisamente così

uori dal comune. “Ho trasmesso ai colleghi un po’ della miapassione raccontando loro i dettagli di un mondo davveroa ascinante”.

Claudio TedoliRoman Evod imov

l’ent si smo di Rom n un t ffo pp ssion to

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C n eAperto

Canale aperto

Enel Insieme pubblica, in questa rubrica, le domandee i contributi dei lettori. L’indirizzo a cui spedirle è:

Red ione Ene Insieme - Com nic ione InternEne Sp — Vi e Re in M r erit , 125 — 00198 Rom

Opp re vi post e ettronic : ene insieme@ene .com

PRESTIlaMPOCONVIENE DI PIù

A partire dall’1 dicembre 2010 Enel Factor,la fnanziaria del Gruppo Enel, ha ridotto itassi dei fnanziamenti a con erma dell’at-tenzione rivolta alle esigenze dei colleghi delGruppo che richiedono un prestito personale.

Canale Aperto ospita una serie chiarimenti acura di Carlo Palasciano, amministratoredelegato di Enel.Factor, che illustra i vantag-gi o erti dal prestito.

Quali sono i nuovi tassi applicati?Nello speci co sono state introdotte tre

asce di tasso in relazione alla durata delnanziamento: il 3,75 per cento da 12 a

24 mesi; il 4,75 per cento da 30 a 48 mesie, in ne, il 5,75 per cento da 54 a 84 mesi.

Chi può richiedere il prestito?A poter richiedere PrestiLampo sonotutti i colleghi aventi questi requisiti:essere assunti con contratto a tempoindeterminato da una società controllataitaliana o partecipata direttamente oindirettamente da Enel; aver maturatoun’anzianità di servizio superiore a dueanni; prevedere di rimanere in servizioper un periodo di tempo almeno parialla durata del nanziamento richiesto;non essere in aspettativa, malattia o altrasituazione che preveda un’erogazioneparziale dello stipendio.

Perché scegliere PrestiLampo?PrestiLampo propone condizioni eco-nomiche migliori di quelle presenti sulmercato e prevede nanziamenti da mil-le euro no a 30mila euro con rimborsoda 12 mesi a 84 mesi in rate costanti ( noa un massimo del quinto dello stipen-dio) trattenute direttamente sulla bustapaga. Non sono richieste garanzie névincoli di destinazione, ovvero nessunaspeci ca delle motivazioni per cui lo sivuole; non c’è alcun costo di attivazionee assicurazione e neanche la necessità diaprire un nuovo conto corrente bancariodedicato. Inoltre, non viene contemplataalcuna spesa di estinzione anticipata e sipuò utilizzare il prestito per estinguere

nanziamenti precedentemente accesianche presso altri istituti.

Quale importo si può richiedere?

Per trovare la soluzione ideale è necessa-rio per prima cosa conoscere l’ammonta-re del quinto dello stipendio disponibilecontattando il numero dedicato 6015800,diretto da rete Enel, o lo 011/2785800(attivo da lunedì a venerdì dalle ore 9.30alle 12.00), oppure scrivendo all’indiriz-zo email: prestitienel [email protected].

Come si ottiene il fnanziamento?Per ottenerlo bisogna presentare la re-lativa documentazione in uno dei puntidi raccolta dislocati sul territorio presso

gli u ci Csp - Amministrazione delpersonale e in pochi giorni si avrà unarisposta in merito. I colleghi incaricati diricevere la documentazione richiederan-no una otocopia di un documento va-lido d’identità, una otocopia del codice

scale e rilasceranno una otocopia dellarichiesta. In ogni caso consultando il sitodisponibile sul portale intranet GlobalinEnel, dentro la sezione Cittadino Enel/Convenzioni e soluzioni nanziarie, èpossibile calcolare online l’ammontaredelle rate da rimborsare, scaricare la mo-dulistica per richiedere il nanziamentoe conoscere dove sono dislocati i puntidi raccolta sul territorio.

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