Enel Insieme 2013 Nr. 03

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L’INTERVISTA “Il uturo è nelle nostre mani”.L’AD Fulvio Conti spiega quali sfde attendono il Gruppo nel 2013 6 ENEL GRE EN POW ER Ecco il piano industriale per i prossimi cinque anni 19 COME LA PENSIAMO I primi risultati dell’indagine di clima e sicurezza 29 MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL APRILE 2013 // NUMERO 3 3 UNA M ELA AL GIORNO Enel celebra la Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul lavoro. Parola chiave: prevenzione

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L’INTERVISTA“Il uturo è nelle nostre mani”.L’AD Fulvio Conti spiega

quali sfde attendono il Gruppo nel 2013 6

ENEL GREEN POWER Ecco il piano industriale

per i prossimi cinque anni

19

COME LA PENSIAMOI primi risultati dell’indagine

di clima e sicurezza

29

MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL APRILE 2013 // NUMERO 3

3

UNA MELA AL GIORNOEnel celebra la Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul lavoro.Parola chiave: prevenzione

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03 EDITORIALE

04 BREVI Enel360o p4

06 ZOOM Il futuro nelle nostre mani p6

08 ORIZZONTI Emergenti e rinnovabili p08 // Fateci s trada p09 // Dighe uni te d’Europa p10 // Il futuro è dietro l’angolo p11 // Come la pensiamo p12 // Il dialogo continua p13 // 

Un accordo elettrizzante p14 // Benvenuti a bordo p15

16 INNOVAZIONE Un “ritocchino” per i cavi p16

17 ECCELLENZA La chiave della prestazione p17

18 SICUREZZA Sicuri al 100% p18 // Offic ina zero infortuni p20 // Il gioco è una cosa seria p21

22 SOSTENIBILITÀ Onu chiama, Enel risponde p22

23 ENEL CUORE Crescere insieme p23

24 PRISMA Quanta energia in un film p24 // Giornalismo in festa p25

26 GENTE ENEL L’arte di saper rinascere // Il Noè di Endesa

27 CANALE APERTO

IN QUESTO NUMERO

Enel Insieme Mensile del Gruppo Enel // Anno 11, numero 3

 A cura della Direzione Relazioni Esterne Enel

Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

Direttore responsabile Gianluca Comin

Editore Enel spa, Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma

Realizzazione editoriale Brand Portal // www.brandportal.it

 Art direction & Design Newton21 Roma // www.newton21.it

Tipografia System Graphic Srl // Via di Torre Sant’Anastasia 61, 00134 Roma

Per contattare la redazione Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma

Oppure inviare una mail [email protected]

Enel Insieme è anche consultabile on line sul portale Intranet inEnel

Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symbol Freelife certificata FSC 

Numero chiuso in redazione il 24/04/2013

La CO2 equivalenteassociata a questonumero verràneutralizzata

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ENEL GREEN POWER SULLE ALI DEL VENTOContinua a crescere la capacità eolicadi Enel Green Power. A cominciaredal Cile, dove Egp ha connesso allarete il suo primo impianto eoliconella regione di Coquimbo. Con unacapacità installata di 90 MW, il parcodi Talinay è in grado di generare, aregime, no a 200 milioni di kWhall’anno. Dall’America Latina allaSpagna, dove Enel Green PowerEspaña ha collegato alla rete duenuovi impianti nella provincia diMálaga, aggiungendo così ulteriori 70MW alla sua capacità installata totalein Andalusia. Il primo, quello di An-gosturas, è composto da 18 turbine da

2 MW ed è in grado di rispondere alabbisogno energetico annuo di oltre25 mila amiglie. L’impianto di Ma-droñales invece, una volta a regimepotrà soddisare il abbisogno annuodi circa 28mila amiglie spagnole edevitare l’emissione in atmosera dioltre 56 mila tonnellate di CO2.

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GRANDE PARTECIPAZIONEPER EIDOS MARkETA pochi giorni dalla chiusura, previ-sta per il 10 maggio, il progetto EidosMarket ha già raggiunto una gran-

dissima partecipazione. All’iniziativa,promossa dal team di innovazione diHolding e sponsorizzato da Simone

Lo Nostro, responsabile Marketing,Supply e Vendite Corporate, hannogià partecipato ben 460 colleghi, che almomento della messa in stampa di Enel

Insieme hanno inviato 126 idee, un ri-sultato superiore alle attese. Più di 280commenti e quasi 1.000 investimentiin crediti virtuali: con la loro parteci-pazione i colleghi stanno decretando ilsuccesso dell’iniziativa, selezionandocosì le migliori idee, che verranno presein considerazione per essere realizzate.

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ENEL DI NUOVO LEADER PER I SERVIZI TELEFONICIPer la quarta volta consecutiva, l’Auto-rità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg)ha riconosciuto a Enel la leadershipassoluta per la qualità dei serviziteleonici oerti alla clientela, sia peril mercato libero, con Enel Energia, siaper il servizio di maggior tutela, conEnel Servizio Elettr ico. La graduatoria,pubblicata dall’Aeeg con rierimentoa ogni semestre, mette a conrontole principali 33 aziende di vendita dienergia elettrica e gas in Italia.“Questi risultati e il giudizio dei nostri

clienti ci testimoniano che continuiamoa essere l’azienda leader nella qualitàdel servizio” ha commentato il diret-

tore della Divisione Generazione,Energy Management e Mercato Italia,Gianlippo Mancini.“Rispondiamo a 50 milioni di chia-mate l’anno orendo tutti i giorni, 24ore al giorno 7 giorni su 7, una rispo-sta concreta alle esigenze dei nostri

clienti” ha aermato dal canto suoLuca Solaroli Camillocci, responsa- bile Customer Service della DivisioneGenerazione, Energy Management eMercato Italia di Enel. “La continuainnovazione tecnologica e la selezio-ne e ormazione dei migliori partner,ci rendono ancora una volta l’aziendaleader capace di orire eccellenzanella qualità del servizio, sia ai nostriclienti del mercato libero sia ai nostriclienti del servizio di maggior tutela”.

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SLOVENSké ELEkTRáRNE ALL’EUROPEAN CSR AWARDSlovenské elektrárne parteciperàall’European CSR Award, prestigio-so evento inserito nel programmaEuropeo per la responsabilità socialed’impresa. Slovenské Elektrárne, cheè una delle due aziende che rappre-senterà la Slovacchia a Bruxelles ilprossimo 25 giugno, è stata scelta

per il miglioramento della sicurezzae l’adabilità dei suoi impianti, lariduzione delle emissioni e la produ-

Per la quarta volta consecutiva, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas conferma

la leadership di Enel nella qualitàdei servizi telefonici 03

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Enel360

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zione di riuti, lo sviluppo organicodelle politiche sociali aziendali el’assistenza a lungo termine prestataalle persone senza ssa dimora e allecomunità attraverso il ProgrammaEnergia per il Paese.

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 AL VIA A PISALA RICARICA RAPIDAPER L’AUTO ELETTRICAPisa si conerma protagonista dellamobilità elettrica in Italia. Nel 2010inatti, proprio dalla città della torrependente veniva lanciato il proget-to e-mobility Italy, prima iniziativanazionale per la sperimentazionedella mobilità elettrica. Quest’anno,la città ospita la prima sperimen-

tazione di “ricarica veloce” peri veicoli elettrici. Il 10 aprile scorso,in piazza dei Miracoli, l’iniziativa èstata presentata dal sindaco Marco

Filippeschi e dal direttore della Di-visione Inrastrutture e Reti di EnelLivio Gallo, che ha sottolineato comeper l’azienda sia “un grande risultatoe piacere sperimentare per la primavolta a Pisa l’ultima ‘colonnina’ dellaamiglia di inrastrutture di rica-rica Enel studiate per ogni tipo diesigenza”.

L’innovativo sistema di ricarica a43kW di potenza in corrente alter-nata arà dunque il suo debutto con

autovetture di ultima generazione,come la nuova Renault Zoe, che sarà laprima auto elettrica in grado di rica-ricarsi in soli trenta minuti grazie allatecnologia sviluppata da Enel.

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ENEL MODELLOPER LA CONCILIAZIONECON I CONSUMATORILo scorso 12 aprile, a Roma, il Consu-mers’ Forum, l’associazione che riuni-sce le più importanti rappresentanzedei consumatori e le maggiori impreseitaliane, ha presentato il quarto Rap-porto sulle conciliazioni. All’appun-tamento ha partecipato per il GruppoEnel Federico Colosi, responsabileAssociazioni e Stakeholders delle Re-

lazioni esterne corporate Italia, che haricordato come Enel sia stata la primautility italiana a dotarsi di questo stru-mento nel 2006. Da allora, l’azienda haconcluso 4.375 conciliazioni, delle qua-li 1.157 solo lo scorso anno. Durante ilsuo intervento, Colosi ha voluto inoltresottolineare come la conciliazionerappresenti “un importante modello direlazione tra l’azienda e i suoi clienti,che unziona solo nel momento in cuisi instaura un rapporto solido, costantee ciclico tra i due attori. Un rapporto

che abbiamo cercato di consolidare inquesti anni, dando valore ai problemirilevati dai nostri interlocutori”.

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L’EFFICIENZA ENERGETICAPER I COMUNI E LECOMUNITÀ MONTANEEnel Sole e l’Unione Nazionale Comu-ni e Comunità Enti Montani (Uncem)

hanno rmato a Roma un protocollod’intesa per lo sviluppo di pratichelegate all’ecienza energetica.L’accordo prevede una collaborazionediretta tra la società di Enel che operanel settore dell’illuminazione pub- blica e Uncem per l’individuazione erealizzazione di attività legate al ri-sparmio e al l’ecienza energetica neicomuni montani aderenti. In partico-lare, verranno studiati appositi pro-getti di riacimento e valorizzazionedell’illuminazione pubblica capaci

di ridurre i consumi di energia e leemissioni di CO2 e saranno realizzatiimpianti di smart lighting con ricorsoa tecnologie innovative e audit ener-getici. “Si tratta di un impegno cheEnel Sole porta avanti da anni conimportanti risultati” aerma Giovan-

ni Maria Pisani, direttore generaledi Enel Sole. “Grazie all’installazionedi quasi 100mila sistemi di illumi-nazione pubblica a Led Archilede inoltre 1.600 comuni italiani abbiamorealizzato un risparmio di energia di

circa 24 GWh all’anno e un abbatti-mento delle emissioni di CO2 pari acirca 16.700 tonnellate all’anno”.

Enel360Al via a Pisa la sperimentazionedi Fast Recharge, l’innovativo sistema

che consente di ricaricare l’auto elettricain appena trenta minuti 05

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ZoomZoom

Arriverà la ripresa nel 2013 in Europa?

In uno scenario macroeconomico mondiale dominato da un clima di in-certezza, l’Eurozona è al centro di una spirale recessiva senza precedenti.A sorire in maniera particolare sono i mercati del sud Europa, con Italiae Spagna tra i più colpiti. Le misure adottate dai Governi per raorzarei bilanci degli Stati, seppur necessarie, hanno prodotto una orte contra-zione dei consumi e degli investimenti interni sulla spinta di un aumentodella pressione scale su amiglie e imprese e un rilevante interventismostatale nel nostro settore. Tali eventi negativi hanno contribuito ad ampli-care la percezione del rischio da parte degli investitori, con conseguentirifessi sulle perormance dei mercati azionari e sulle valutazioni di meritocreditizio di debiti sovrani e imprese.

Allo stesso tempo però, vi è un’altra parte del mondo, con aree come Rus-sia e America Latina in cui siamo presenti, che continua a crescere. I se-gnali di ripresa dagli USA e i robusti ondamentali dei mercati emergentipotranno are da traino ad una lenta ripresa anche in Europa. Inoltre, lacoscienza politica che senza un euro orte non può esistere un’Europaorte e i progressi atti dai governi nel consolidare le nanze pubbliche enelle riorme strutturali spingono a guardare al uturo con ducia.La crisi non durerà per sempre e già dalla ne di quest’anno, seppur consegnali timidi, l’Eurozona tornerà a crescere e la variazione del PIL saràpositiva nel 2014. Anno in cui si prevede che riprenderanno a crescereanche Italia e Spagna.

Come si rifette la crisi sul mondo dell’energia?

Eccesso di capacità produttiva, crollo della domanda di energia elettricae di gas, rallentamento degli investimenti dimostrano che anche il settoredell’energia in molti Paesi dell’Eurozona sta risentendo degli eetti dellacrisi. Se guardiamo ad Italia e Spagna, per esempio, nel 2012 la domandaelettrica è tornata rispettivamente ai livelli di 8 e 6 anni a. Se a questo ag-

giungiamo interventi prociclici di natura regolatoria e scale di corto re-spiro da parte dei governi, come accaduto in Italia e in Spagna, possiamocomprendere come sia divenuto dicile attrarre investimenti e continuarea operare nel nostro settore. Per questo motivo, molti operatori in Europastanno basando le proprie strategie su sobrietà ed ecienza interna, attra-verso un attento controllo delle spese e delle scelte di investimento.

Come è andato il 2012 per Enel?

16,7 miliardi di euro di Ebitda e 42,9 miliardi di euro di indebitamentonanziario netto sono i risultati che abbiamo consegnato al mercato per il2012. Risultati positivi e in linea con gli obiettivi comunicati alla comunitànanziaria, in calo però, rispetto a quelli degli ultimi anni. Diversicazio-ne geograca, mix tecnologico ben bilanciato, portaoglio ben equilibratotra attività regolate e non regolate e attenzione ai costi si conermano inostri punti di orza. Grazie a questo e a scelte di investimento selettive efessibili è stato possibile diendere i margini, generare cassa, mantenendostabilità nanziaria e solidità patrimoniale. Permane tuttavia ancora unostato di incertezza sui mercati, che hanno aspettative davvero sdanti suinostri risultati uturi. Per questo, siamo chiamati a perormance notevoliper rispettare gli impegni, mantenere il rating e continuare a creare valoreper gli stakeholder.

Come impatterà questa situazione sulle persone di Enel?

Dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo vivendo un momentoestremamente complesso. Adesso più che mai, siamo tutti chiamati aimpegnarci. A cominciare da me e dai top manager: personalmente rinun-cerò al 100% e al 30% della parte variabile della mia retribuzione rispet-tivamente come ad e dg, mentre sarà ridotta dal 30% al 20% quella deimanager dei Paesi più esposti agli eetti della crisi. Ognuno di noi e tuttiinsieme, con il nostro impegno quotidiano, dovremo dare il massimo: sia

Il futuronelle nostre mani

Intervista all’ad e dg

Fulvio Conti che spiegaquali sfide ci attendono

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chi opera nei mercati maturi per diendere i margini del Gruppo, sia chilavora nei settori in crescita per massimizzare i risultati che scaturisconodalle nuove opportunità. Siamo un Gruppo globale e molto diversicato,coeso e solidale, saremo quindi sicuramente in grado di arontare questesde con la consapevolezza che l’attenzione e il rispetto per le personesono tra i nostri valori ondanti. Lo sorzo e l’impegno di tutti permet-terà di contenere gli impatti sulle aree aziendali più colpite dall’attualescenario e di prepararci alla ase di rilancio delle economie come leader deimercati in cui competiamo.

La strategia dell’azienda resta conermata?I risultati conseguiti hanno permesso a Enel di essere resiliente e dimo-strano la validità della nostra strategia. Nel lungo termine, si conermaquindi una strategia ocalizzata sui mercati in crescita con il raorzamen-to della presenza sia nei Paesi emergenti che nel settore delle rinnovabili,che contribuiranno in maniera sempre più rilevante ai risultati.Nei mercati maturi ci concentreremo sulla diesa dei margini con un pia-no di azioni fessibili e modulabili. Il Gruppo proseguirà nella semplica-zione della propria struttura organizzativa, attraverso l’acquisto di quoteazionarie delle minoranze, in particolare nei Paesi dell’America Latina,  nelraorzamento dello stato patrimoniale e nell’ottimizzazione del portao-glio attivi, attraverso dismissioni ed emissioni di strumenti obbligazionariibridi. I programmi di riorganizzazione e di ecientamento interno, la

generazione dei fussi di cassa si aancheranno a una continua attenzio-ne alla disciplina nanziaria per il mantenimento dell’attuale livello dirating nanziario, senza compromettere i nostri programmi di sviluppoper la utura crescita.Tutto questo, continuando a ocalizzarci sull’innovazione tecnologica eprestando il massimo riguardo alla qualità del servizio e al rapporto conle comunità locali, mediante una trasparente politica di responsabilitàsociale d’impresa.

Sul ronte dell’innovazione, su cosa concentriamo le nostre competenze

e investimenti?

L’innovazione a parte della nostra visione del uturo: l’elettricità come ri-sorsa intelligente, tecnologicamente all’avanguardia, accessibile e ambien-talmente sostenibile, in grado di supportare lo sviluppo delle economie.

Per questa ragione, il nostro Gruppo continuerà a investire per renderepiù eciente e responsabile il modo di produrre e consumare energia.Nel settore delle rinnovabili, stiamo sviluppando soluzioni innovative:dall’energia dal mare al solare a concentrazione, no a progetti ibridi(geotermico e solare). Siamo impegnati nel migliorare le perormance e leprestazioni ambientali delle tecnologie tradizionali. Inoltre, conermiamola nostra leadership nei principali progetti e associazioni europee nel cam-po delle smart grid e della mobilità elettrica, senza dimenticare i progettismart city e di ecienza energetica per i nostri clienti. Il nostro impegnoper un uturo sostenibile dell’energia è conermato dal atto che circa il42% della nostra produzione è già nel 2012 CO2 ree.

Le sinergie ra le diverse realtà del Gruppo sono essenziali per conti-

nuare a conseguire buoni risultati.

Aumentare l’ecienza interna e ridurre i costi diventano scelte obbligateper diendere i risultati raggiunti e liberare risorse da destinare ad aree amaggiore potenziale di crescita. Sarà quindi ondamentale proseguire nelprogramma di sinergie operative, attraverso l’individuazione e la diu-

sione delle migliori pratiche e tecnologie in tutto il Gruppo. Sarà rilevanteproseguire nel programma di ottimizzazione del dimensionamentodelle strutture e dell’intera organizzazione. La valorizzazione dei trattidistintivi di ciascuna realtà del Gruppo unitamente alla condivisione dicompetenze ed eccellenze permetterà di risparmiare circa 4 miliardi dieuro cumulati no al 2017.

Come si coniugano obiettivi economico-nanziari così impegnativi con

la sostenibilità?

Il nostro impegno per l’obiettivo Zero Inortuni, l’attenzione ai valori del

rispetto per clienti, lavoratori e stakeholders, unitamente a comportamentietici testimoniano il nostro modo di sviluppare una nuova realtà multina-zionale sostenibile e allo stesso tempo prottevole. Un’azienda responsabi-le e capace di creare valore condiviso con la comunità è anche un’aziendapiù competitiva e capace di perormance economiche migliori rispetto aconcorrenti che non pongono la responsabilità al centro del business. Nelmedio-lungo periodo, le aziende sostenibili risultano più capaci di attrarrecapitale umano qualicato, selezionare ornitori adabili e di migliorequalità, evitare o limitare costose controversie con gli stakeholder, contaresu un clima interno più positivo. Lo sa bene Enel che è per il nono annoconsecutivo nel Dow Jones Sustainability Index ed è parte del Global Compact

LEAD delle Nazioni Unite e, nel 2012, ha presenziato i maggiori tavoliinternazionali, dal World Economic Forum, al G20, no al summit Rio+20,

presentando progetti in grado di creare legami virtuosi tra imprese eprotagonisti della “good society”.

A che punto siamo con la trasormazione in One Company?

Tempo a ho lanciato la sda di trasormare il nostro Gruppo in una veramultinazionale, la migliore azienda al mondo nel settore dell’energia cheintegrasse culture ed esperienze in una nuova e comune cittadinanza. Nel2012 la ase progettuale di One Company si è conclusa e sono state gettatele ondamenta per l’Enel del uturo. Abbiamo denito un nuovo modellodi unzionamento con processi e strutture organizzative ecienti e alli-neate che valorizzano le nostre eccellenze e la nostra dimensione globale.Se oggi guardiamo l’assetto di One Company vediamo una Holding snella,ocalizzata sulle attività di coordinamento e di indirizzo strategico, Divi-sioni e Countries ocalizzate e raorzate nel proprio business, tre unzioni

globali (ICT, Procurement, GBS) che orono servizi di alto livello. D’orain avanti, questo cambiamento dovrà essere parte integrante del nostrolavoro quotidiano, diventando più fessibili, ecaci, rapidi e adottando inuovi processi anche con il supporto di piani di Change Management. Inquesto modo, continueremo a are passi in avanti per diventare la miglioreazienda al mondo, global, one and aligned.

Tre parole chiave per i prossimi mesi…

Persone, valori e risultati. Mi aspetto che tutti i colleghi pongano sempreal primo posto gli interessi del Gruppo rispetto a quelli della singolarealtà organizzativa, e che arontino in maniera proattiva il cambiamentoche stiamo vivendo. Sta a noi plasmare il uturo, senza mai perdere divista la bussola dei nostri valori per essere leader anche nell’etica e nellasostenibilità. È questa la via maestra per raggiungere obiettivi sempre più

ambiziosi e durevoli. La seguiremo con determinazione per essere i primie i migliori.

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Orizzonti

S

udarica, Turchia, Marocco, Colombia e Perù. Nei prossimi cin-que anni questi Paesi si aggiungeranno al mappamondo di EnelGreen Power andando ad allargare la presenza internazionaledell’azienda del Gruppo interamente dedicata alle rinnovabili.

Gli investimenti nei Paesi emergenti sono una parte ondamentale delpiano industriale 2013-2017, che è stato presentato alla comunità nan-ziaria lo scorso 16 aprile a Roma.Nelle strategie di sviluppo di Enel Green Power acquisiscono, dunque,un ruolo sempre più importante le realtà caratterizzate da orte cresci-ta interna, aumento della domanda d’energia e abbondanza di risorsenaturali. “Ben il 69% del totale dei nuovi investimenti sarà realizzatonei Paesi emergenti” spiega Francesco Starace, amministratore dele-gato Egp. “Parliamo di 6,1 miliardi di euro, un volume che è rimastoimmutato – nonostante la complessa congiuntura economica – rispettoallo scorso piano industriale. Ciò ci permetterà di crescere di altri 4.400MW in cinque anni. In pratica un aumento del 50% della nostra capacitàinstallata che attualmente è di circa 8mila MW”.Dalla sua quotazione in borsa nel 2010, Enel Green Power ha semprerispettato gli impegni assunti con il mercato, e oggi opera in 16 Paesi.L’azienda possiede un mix bilanciato di tecnologie rinnovabili (idro,geotermia, eolico, solare e biomassa), un elemento che la contraddistin-gue nel settore e che le ha permesso, nel corso del triennio 2010-2012,di generare elevati fussi di cassa con cui sostenere gli investimenti.Nel corso dell’Investor Day è stato sottolineato con orza come EGPabbia conseguito questi obiettivi ponendo la massima attenzione allasicurezza delle persone e mantenendo un costante dialogo e una strettacollaborazione con i territori in cui opera. “Abbiamo un grande rispettoper le comunità locali e non mandiamo mai avanti un progetto se nonc’è un pieno consenso con il territorio”, ha spiegato Ingmar Wilhelm,responsabile Business Development Egp.Il nuovo piano industriale prevede una generazione di fussi di cassapari a 8,4 miliardi di euro che permetterà a Enel Green Power di sostene-re gli investimenti e di reagire prontamente a eventuali mutamenti degliscenari macroeconomici e regolamentari, consentendole di selezionare

accuratamente i progetti da sviluppare. “Continueremo a nanziare lacrescita utilizzando i cash ow creati dal la gestione operativa”, commen-ta Giulio Carone, responsabile Amministrazione, Finanza e ControlloEgp. “Si crea così un ciclo virtuoso che ci permette di sviluppare il busi-ness in modo sostenuto e sostenibile”.

BRASILE, ROMANIA E NORD AMERICA Tra i Paesi protagonisti della crescita degli ultimi anni ci sono Romania,Brasile e Nord America ai quali è stato dedicato un approondimento parti-colare durante la presentazione.Come ha raccontato Maurizio Bezzeccheri, responsabile Area Iberia eAmerica Latina Egp: “Il Brasile è emblematico per via della sua ampiadimensione territoriale, che permette la diversicazione geograca ancheall’interno dei suoi conni, ma anche per l’altissimo attore di producibilitàgarantito da straordinarie risorse naturali”.Roberto Deambrogio, responsabile Area Italia ed Europa Egp, ha sotto-lineato l’importanza della Romania: “Siamo stati tra i primi a entrare nelmercato rumeno delle rinnovabili con una strategia vincente di co-sviluppocon un produttore locale che nel giro di due anni ci ha permesso di arrivarea 500 MW installati e una produzione che quest’anno supererà il TWh”.Inne Francesco Venturini, responsabile Area Nord America Egp, haraccontato una storia di crescita rapida ed ecace, grazie ad una orte inte-grazione delle competenze del Gruppo, un metodo che sta trovando appli-cazione anche nel progetto eolico da 250 MW di Bualo Dunes, in Kansas,la cui realizzazione è stata avviata due settimane a in collaborazione conGeneral Electric Financial Services: uno straordinario sorzo ingegneristicoe organizzativo. Una volta a regime, Bualo Dunes potrà produrre annual-mente no a 1 miliardo di chilowattora di energia pulita, evitando così ognianno l’emissione in atmosera di oltre 800mila tonnellate di CO2.

Enel Green Power presentaalla comunità finanziariaIl piano industriale 2013-17

Emergenti e rinnovabili

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 Vedi l’Investor Day su EnelTV http://blog.enelint.global/insieme/investorEgp

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Orizzonti

A  partire dal 2009 molti comuni hanno sostituito i vec-chi lampioni a incandescenza con la tecnologia Led diArchilede. Da circa un anno a questa parte anche moltestrade e piazze spagnole hanno dato vita alla rivoluzione

dell’illuminazione pubblica eciente grazie alla partnership tra Ende-sa ed Enel Sole. Archilede,sruttando la tecnologia Led (light-emitting

diode), ovvero un diodo che emette otoni, è in grado di ar risparmia-re no all’80% di energia elettrica rispetto al sistema di illuminazio-ne dei vecchi lampioni, con una sensibile riduzione dei costi per leamministrazioni pubbliche e un risparmio nelle emissioni di CO2 dicirca 0,18 tonnellate ogni anno.

MENO SPRECHIIn Spagna il 42% dell’energia elettrica consumata dai comuni è destinata ai 4 milioni e mezzo di punti luce che garantiscono l’illumi-nazione pubblica. Ma il 40% della luce prodotta è sprecata e generainquinamento luminoso. Esiste quindi un grande margine potenzialedi ecientamento che rappresenta anche un’ottima opportunità perla partnership tra Enel Sole ed Endesa. I primi comuni ad aver sceltola strada dell’illuminazione pubblica intelligente sono Mérida, Castrodel Río, Fuente Álamo, Abarán, Muro de Alcoy, Bollullos de la Mita-ción dove già si registrano ottimi standard di ecienza energetica

LUCE ALL’ARTEIn terra iberica l’illuminazione eciente sposa anche la causa dell’ar-

te. A Siviglia, Enel Sole ha messo a punto un progetto per valorizzarela straordinaria bellezza architettonica di tre ambiti del ComplessoMonumentale del Real Alcázar: Patio de Banderas, Palacio del ReyDon Pedro e Patio de las Doncellas. Il progetto prevede l’installazionedi 136 proiettori ad alta ecienza, con l’utilizzo di sorgenti a tecno-logia Led che, grazie alla migliore modulazione del fusso luminoso,esaltano gli elementi architettonici e decorativi. Dal punto di vistaenergetico, la potenza totale impegnata è di soli 3,95 kW, mentrel’impianto è gestito da un sistema di controllo che permette diverseprogrammazioni degli scenari luminosi in unzione delle dierentiesigenze e modalità di uti lizzo del complesso.Il progetto di Siviglia è solo l’ultimo di una lunga serie di interventidove la tecnologia applicata all’illuminazione artistica di Enel Sole ha

saputo valorizzare numerose testimonianze del patrimonio monu-mentale come ad esempio in Italia (come il Duomo di Orvieto, il Ca-stel dell’Ovo a Napoli, il Palazzo di Giustizia di Firenze) e all’estero(per esempio l’Ambasciata italiana a Madrid, il Pavillon EU e la chiesadi Quattro vidas ).

Fateci strada

Endesa ed Enel Sole insieme per un’illuminazione pubblica

 più efficiente anche in Spagna

Record per la qualità della fornituraNel 2012 Endesa ha nuovamente raggiunto livelli di record nellaqualità della ornitura, allineandosi così alle maggiori aziendeeuropee del settore, con una durata complessiva dei periodi di so-spensione del servizio pari, in media, a 71 minuti nelle ComunitàAutonome dove è attiva la sua rete di distribuzione, migliorando ilrecord di 75 minuti stabilito l’anno precedente. La rete di distribu-zione di Endesa è stata così operativa al 99.99% del tempo nel 2012.Su scala regionale la qualità del servizio, durante lo scorso anno,ha mostrato miglioramenti in Andalusia, nelle Isole Baleari, inCatalogna ed Extremadura, con una media dei tempi totali disospensione, rispettivamente, di 83, 62, 61 e 56 minuti. Il miglio-ramento nei tempi di ornitura è stato registrato anche nei grossicentri urbani, la maggioranza dei quali ha riportato sospensioninon superiori ai 40 minuti totali annui.Nel complesso la qualità del servizio di Endesa è in linea con lamedia del settore elettrico spagnolo.

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Orizzonti

P er il uturo degli impianti idroelettrici europei c’è bisogno di un piano dimedio-lungo periodo che goda dell’appoggio delle istituzioni continentalie nazionali del consenso del territorio. E che accia tesoro delle eccellenzetecnologiche e proessionali degli operatori attuali e uturi. Come quella del

Gruppo Enel, che dal 10 al 12 aprile a Venezia ha ospitato il summit Sharing experience or sae sustainable water storage, organizzato dal l’Icold European Club e dedicato allesde del nuovo millennio per le dighe e i serbatoi art iciali.“L’apporto di Enel all’evento non è stato solo economico e organizzativo ma anchetecnico, come dimostrato dai tanti contributi interessanti portati dai nostri colleghial simposio” riassume Giovanni Ruggeri, responsabile Ingegneria civile idraulicadi Gem. Tantissimi i temi che sono stati discussi al simposio, tra cui la riabilitazione,la manutenzione e la conservazione degli impianti, insieme ad argomenti collegatia prospettive di medio-lungo termine sulla opportunità e necessità di un migliorcoordinamento e di un indirizzo comune a livello europeo.“Finora,” prosegue Ruggeri “su opere speciali come le dighe ogni Paese ha atto amodo suo e continua a arlo. Ma è sempre più insistente il tentativo di trovare lineecomuni. Una di queste è la task orce attivata dal Icold European Club, per stimolare ildibattito sui bisogni del settore e cercare appunto un indirizzo condiviso.

LA TUTELA DELL’AMBIENTEIl dibattito tecnico che si è svolto durante la tre giorni di Venezia non poteva inoltreprescindere dall’importanza strategica delle inrastrutture idrauliche e nemmenodall’età delle dighe. Oggi il nodo principale della sda ruota intorno alla r icerca dicompatibilità tra le necessità dell’attività industriale, la conservazione dell’ambiente,la valorizzazione e la diesa del territorio circostante.Tra gli altri punti sul tavolo c’era l’ammodernamento delle grandi dighe in chiavesostenibile e il traserimento del know-how alle nuove generazioni alle quali conse-gnare il testimone dei saperi e delle esperienze poiché il progresso del patrimonioambientale e industriale idroelettrico europeo passa soprattutto attraverso le risorseumane, le persone.

ANCIPA QUOTA MASSIMA La notizia è giunta a Venezia nelle prime ore del simposio: la diga di Ancipa, inSicilia, gestita e riabilitata da Enel, dopo 39 anni è tornata alla quota massima di re-golazione, 459,50 metri sul livello del mare. L’impianto quindi ha raggiunto il livellomassimo d’invaso a ben 28 milioni di metri cubi d’acqua. Un traguardo che consentela distribuzione di circa 24 milioni di metri cubi per uso potabile e di ulteriori 20milioni per uso irriguo nelle province di Enna e Catania. ”Ricordo che trent’anni  

anni a, quando iniziai a lavorare in questo settore, mi occupai proprio dei calcoli pervalutare la quota di sicurezza di Ancipa” racconta Ruggeri. “Rivederla piena è una bella emozione”.Intanto in Spagna Endesa ha esteggiato cento anni di energia idroelettrica in Catalogna.

DIGHE UNITED’EUROPA

Enel ospita a Veneziaun convegno per discutereil futuro dell’idroelettricoa livello continentale

Una veduta aerea della diga di Ancipa

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Dighe a simposiohttp://blog.enelint.global/insieme/congressodighe

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Innovare nel settore dell’energia e dello sviluppo sostenibile perrispondere alle sde di un uturo che si avvicina sempre di più: èquesto il leitmotiv della Fondazione Centro Studi Enel, l’organiz-zazione no-prot nata in occasione dei 50 anni dell’azienda, che è

stata presentata lo scorso 26 marzo nella sede del Parlamento europeodi Bruxelles in occasione dell’incontro intitolato “Energy or Knowledgetowards 2020. Shaping research or a low carbon society”.“La Fondazione ci dà uno sguardo sul uturo. In questo modo Enel puòprogrammare meglio una serie di attività rivolte verso la sostenibilità eha la possibilità di sviluppare ulteriormente tecnologie in un mondo chesi globalizza e diventa più competitivo” ha sottolineato il nostro ammi-nistratore delegato Fulvio Conti.Il Gruppo ha già accolto la sda su più livelli. “Ci stiamo occupando,tra i vari temi, di politiche dell’energia e del clima – spiega Alessandro

Costa, direttore di Enel Foundation – di sviluppo urbano sostenibile,responsabilità sociale d’impresa e accesso universale dell’energia”. Pro- blematiche che toccano al cuore lo sviluppo industriale dell’Europa dei27 che in materia di energia sono in gran parte dipendenti dall’estero eche hanno non pochi nodi da sciogliere per armonizzare le loro politichedi settore.

RICERCA E INNOVAZIONE“Il settore energetico, in part icolare, si è rivelato particolarmente sen-sibile agli investimenti nella ricerca e nell’innovazione e la quantità dienergia necessaria a sostenere lo sviluppo nei prossimi decenni dovràessere generata con processi sostenibili dal punto di vista ambientale ea basso costo” ha ribadito Conti. Proprio ricerca e innovazione, quindi,giocheranno un ruolo centrale nel garantire che queste due condizionivengano realizzate insieme. Ecco perché la Fondazione ha tra gli obiet-tivi la volontà di contribuire al conronto internazionale sui temi dellasocioeconomia, dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione attraversola promozione dell’alta ormazione, la divulgazione e i l sostegno ai nuo-vi talenti in campo scientico.Tra i temi che proiettano concretamente il Gruppo Enel tra i leaderdell’innovazione a livello europeo c’è senz’altro lo sviluppo dei contatorielettronici. “Questa esperienza ha atto di Enel un’azienda protagonista

dei programmi nazionali e comunitari che, partendo dai contatori intel-ligenti, propongono progetti innovativi nel campo dello sviluppo dellamobilità sostenibile e delle risorse rinnovabili” ha aggiunto Conti. Alleistituzioni comunitarie, ai decisori pubblici e agli esperti che operanonel settore energetico la Fondazione Enel ha esposto le proprie attività diricerca incentrate sui temi del programma Horizon 2020, in particolarei numerosi progetti che approondiscono i temi lanciati dell’agenda EU2020. Su questo sondo l’industria energetica dovrà avviare una proon-da opera di rinnovamento dei processi produttivi.Immaginare il uturo energetico è quindi una priorità per l’Europa,ma anche – come ha sottolineato il ministro all’istruzione Francesco

Proumo – una necessità per l’Italia. “Il lavoro di Enel è sempre più im-portante, soprattutto nell’attenzione verso le attività imprenditoriali deigiovani. Credo che questo sia un modello di cui il Paese abbia veramente bisogno” ha concluso il ministro.

VISIONE INTERNAZIONALELa Fondazione è già attiva, inoltre, nello sviluppo di progetti di coo-perazione internazionale operando con partner di assoluta eccellenzaglobale, quali ad esempio Harvard University, MIT, London School o Economics, Cambridge University, l’Erasmus University di Rotterdam,Comillas University, Tsinghua University, Politecnico di Milano, Univer-sità Bocconi Milano, LUISS e Venice International University.Il meeting è stata un’occasione importante per il Gruppo Enel, a testi-monianza della sua visione globale e dell’attenzione rivolta alla crescitadella conoscenza, impegnata ad anticipare e interpretare i nuovi bisognidella società e dei mercati nell’attuale contesto globale. Lo sviluppo dinuovi saperi e di nuovi metodi interpretativi è un elemento indispensa- bile per costruire un uturo che sia sempre più improntato ai criteri disostenibilità ambientale ed economica. Senza dimenticare, però, che iluturo è già dietro l’angolo.

Sul web

www.eneloundation.org

Il futuro è dietro l’angoloLa Fondazione Enel presentata

ufficialmente al Parlamento Europeo

Orizzonti

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Orizzonti

La quarta indagine di clima e sicurezza ha coinvolto, nel mese dinovembre 2012, tutti coloro che lavorano in Enel: circa 75milapersone che operano in 40 Paesi diversi. Andiamo a vedere neldettaglio le aree di orza emerse rispetto al l’indagine del 2010.

Gli obiettivi personali sono visti come più realistici e coerenti con quellidel team, i processi più ecienti e le best practice più condivise (eccellen-za operativa); la collaborazione all’interno del team e tra team diversi èmaggiormente signicativa (collaborazione); le persone sono disponibilia sperimentare nuove modalità lavorative (innovazione); Enel, rispetto aiconcorrenti, si posiziona meglio in termini di cambiamenti del mercato,qualità dei prodotti, ecienza operativa e a servizi (immagine); inne ilsenso di appartenenza all’azienda, il livello di coinvolgimento e di motiva-zione delle persone rimangono elevati.Migliora anche lo stile di management: i colleghi evidenziano che il re-sponsabile diretto comunica in modo più ecace e ornisce un maggiorericonoscimento per un lavoro ben atto. Si riscontrano inoltre miglioramen-ti su meritocrazia e change management che, tuttavia, si conermano comearee di attenzione: solo il 56% dei dipendenti ritiene di avere opportunitàdi sviluppo personale in azienda (il 62% conosce i criteri utilizzati pervalutare la propria perormance); occorre continuare a lavorare sull’allinea-mento della strategia del Gruppo (solo il 54% considera che la strategia stiaandando nella giusta direzione) e aumentare il livello di comprensione econoscenza della losoa One Company.L’allineamento, punto di attenzione nel 2010, è in miglioramento perquanto riguarda il livello di inormazione delle persone sugli obiettivi esui progetti della propria unità e della divisione. Tuttavia solo il 57% deidipendenti ha ducia nelle decisioni del top management del Gruppo Enele il 53% crede che il top management abbia una visione chiara del uturo.Per questo rimane la necessità di aumentare il livello di ducia nelle deci-sioni del top team.Inoltre le persone no a 31 anni hanno ornito risposte meno positiverispetto agli altri target su tutte le aree del questionario. Emerge poi lanecessità di sostenere maggiormente una politica di pari opportunità e diassicurare un ambiente di lavoro che valorizzi le dierenze culturali e distile di vita.

Le priorità segnalate dai colleghi per il miglioramento all’interno dell’uni-tà, sono il r iconoscimento del lavoro individuale, l’organizzazione interna,la ormazione e i metodi di lavoro.

SAFETY CULTURE SURVEY Per quanto riguarda la sicurezza in generale emergono risultati molto po-sitivi. La maggior parte dei colleghi, in part icolare il personale operativo, èconsapevole che sia dovere di tutti segnalare o ermare i lavori in situazio-ni di pericolo (87%) o quando le procedure vengono violate (84%). Il 94%conosce le proprie responsabilità sulla sicurezza e il 90% conerma di avereamiliarità con principi di sicurezza e policy, che risultano chiari, ecaci eutili per l’attività lavorativa (85%).La ormazione sulla salute e la sicurezza è considerata adeguata, così comele attività di comunicazione e inormazione (87%).Emerge un signicativo miglioramento dell’atteggiamento nei conrontidel personale delle imprese: l’86% dei colleghi è convinto che Enel consi-deri ugualmente importante la tutela degli interni e degli esterni; per l’81%l’azienda è responsabile del coordinamento e controllo delle imprese.Il valore della salute è riconosciuto come ondamentale sul lavoro e nelprivato (97%). Enel dedica attenzione alla salute dei dipendenti (81%) e siimpegna per assicurare un luogo di lavoro adeguato (79%).Tuttavia i manager dovrebbero aumentare l’impegno sulla sicurezza sianelle azioni quotidiane che adottando comportamenti corretti. È necessarioaumentare la consapevolezza che la sicurezza sia uno dei principali attoridi produttività e di eccellenza operativa (solo il 40% è d’accordo sullacompatibilità).Occorre inoltre aumentare il senso di responsabilità e lavorare sull’eccessodi sicurezza (è ancora viva la percezione che gli incidenti siano causati daeventi uori dal controllo delle persone e che non possano essere evitati).Fra i dipendenti delle unzioni di sta, inne emerge scarsa consapevolez-za dell’importanza di adottare, anche se i rischi sono diversi, comporta-menti sicuri in ucio come nelle aree operative.

Come la pensiamo

Vediamo nel dettaglioi primi risultati emersidalla quarta indaginedi clima e sicurezza

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Prin dialog avemșansa să creștem

 împreună.

Evaluarea Performantei 2013 Acasă Profil Cont

Informații

 

Colegi Îmi place Hartă

 

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Q uando un capo si conronta con i suoi collaboratori suirisultati e su come sono stati ottenuti la qualità del lavoromigliora decisamente. Per questo motivo da qualche annoin Enel è stata lanciata la Perormance review che quest’an-

no coinvolge circa 27mila colleghi di Enel Italia, del quart ier generaledella Divisione Internazionale e di Enel Green Power, che hanno avutotempo no allo scorso 3 aprile per eettuare valutazioni e autovalutazio-ni. Il calendario del processo, a livello globale, è stato modulato in un-zione delle diverse esigenze locali: lo scorso ottobre è partita la divisioneIberia e Latino America (circa 11mila persone coinvolte); a metà gennaioè stata la volta della Romania (circa 4.000); ai primi di ebbraio Slovac-chia, Francia e Russia invece hanno coinvolto complessivamente 2.900persone. Per tutti l’agenda ha scandito le asi che ormai ci sono amiliari:valutazione e autovalutazione, bilanciamento e eedback. Inoltre, nell’ot-tica del progressivo coinvolgimento di tutto il personale, la Romania ela divisione Energie Rinnovabili hanno esteso il processo al personaleoperaio. In tutte le realtà, inne, top team, senior vice president, vicepresident, talent pool 1 e seconde linee (circa 390 persone) sono statecoinvolte con il sistema “Feedback 360°”.

UN ANNO DI TRANSIZIONEIl 2013 rappresenta una sorta di transizione tra il vecchio e il nuovo mo-dello della Perormance Review: i l nuovo modello, di recente ridisegnatonell’ambito del Progetto One Company, che verrà presentato tra qualchemese introdurrà novità importanti che concorrono all’obiettivo di co-struire Enel “globale, una e allineata” attraverso la condivisione dei valo-ri, obiettivi, linguaggi, sistemi e processi. Si conermano i due oggettidella valutazione: i comportamenti (dimensione qualitativa) e i risultati(dimensione quantitativa) ma viene strutturata la ase di assegnazionedegli obiettivi. Già quest’anno, tra ebbraio e maggio saranno coinvolte

in questa ase oltre 8mila persone.Questa nuova ase si compone di due passi successivi, l’assegnazionee la valutazione degli obiettivi, e permette di identicare e misurare irisultati che ogni persona deve raggiungere con il lavoro quotidiano.Allineamento, coerenza, semplicazione, responsabilizzazione, caratte-rizzano questa ase. Allineamento tra perormance aziendali e personaliattraverso un’integrazione diretta con il piano industriale; i risultatiindividuali sono misurati rispetto a chiari obiettivi stabiliti e condivisia priori; il processo è semplicato per eetto di una riduzione della burocrazia. Sono inoltre denite chiaramente responsabilità e regole dipartecipazione (sia per i valutatori sia per i valutati), così come i ruoli e leresponsabilità delle Country, delle Divisioni e di Holding.Gli obiettivi possono essere chiusi o aperti. I primi sono assegnatiattraverso un processo top-down e non sono modicabili né negoziabili,poiché strettamente correlati al piano industriale. Quelli aperti non sonostrettamente correlati al piano industriale, pur contribuendo alla cre-azione di valore. Seguendo un processo bottom-up, gli obiettivi apertisono proposti e caricati al l’interno del sistema da ciascun valutato, mapossono essere negoziati durante un meeting tra valutato e valutatore,in cui sono discusse e condivise strategie e priorità dell’anno in corso. Ilcapo ha, inne, la responsabilità di approvare gli obiettivi.Con il prossimo anno, progressivamente, questo nuovo modello saràadottato da tutto il Gruppo Enel, il calendario sarà condiviso e ci sarà ununico sistema inormativo (SAP HR Global).Il nuovo modello manterrà due importanti momenti: la calibration e il eedback e infuenzerà le decisioni in merito a compensation, sviluppo,ormazione, potenziale e il sistema di talent management.

IL DIALOGO CONTINUA Nel mese di maggio si tengono i colloqui di feedback della Performance Review 

Orizzonti

La versione in romeno del la campagna promozionale

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U

na pietra miliare si aggiunge allo sviluppo della mobilità elettricain Italia: all’inizio del 2014 le colonnine intelligenti di ricarica Enelverranno installate anche in alcune stazioni di servizio Eni al diuori delle aree urbane. Si comincia dall’Emilia Romagna e dal

Veneto dove verranno installate colonnine del tipo “a ricarica veloce” ( ast

recharge), in corrente continua e in corrente alternata, capaci di garantire unriornimento di energia in 20-30 minuti. Praticamente il tempo che trascor-riamo abitualmente nelle stazioni di servizio per uno spuntino veloce.L’accordo, rmato dalle due aziende il 27 marzo scorso nel quartier genera-le Eni, prevede un periodo di circa sei mesi di tempo per studiare al megliole modalità di collaborazione prima dell’installazione delle prime diecicolonnine.Il protocollo prevede, inoltre, la possibile applicazione della tecnologia Enelutilizzata nelle ret i intelligenti, le cosiddette smart grid, nelle Eni Stationdotate di sistemi di produzione di energia da onti rinnovabili (come ipannelli otovoltaici).

I CITTADINI AL CENTRO“È un accordo di collaborazione tra due grandi imprese che hanno a cuore,prima di ogni altra cosa, gli interessi del cittadino-cliente” ha sottolineatol’amministratore delegato Fulvio Conti. “Attraverso le colonnine di ricaricadi Enel nelle Eni Station il cliente avrà a disposizione un servizio in più epotrà are una scelta più consapevole per contribuire a costruire un am- biente migliore e una città più vivibile. È questo l’obiettivo che ci preggia-mo – continua Conti – e sono molto elice di poterlo are con una grandeazienda come Eni, con la quale collaboriamo da molto tempo”.Dello stesso avviso è l’ad Eni Paolo Scaroni: “Tutto quello che va incontroai consumatori e al l’ambiente noi lo acciamo. Abbiamo portato il metanonelle nostre stazioni di servizio, il gasolio che non inquina e ora l’elettricitàche può essere un modo per ridurre l’inquinamento nelle nostre strade. Ab-

 biamo in mente un obiettivo molto più importante della vendita di qualchelitro di benzina in più nelle stazioni di servizio”.“Un momento particolare come quello che stiamo vivendo – conclude Conti– necessita di una visione di lungo periodo che dia la possibilità a operatoricome Enel ed Enel di svi luppare ulteriori prospettive di crescita del merca-to dell’auto elettrica che si consoliderà nei prossimi tempi”.

CORRENTE CONTINUA E ALTERNATA “Attualmente abbiamo due t ipologie di colonnine – ci spiega Livio Gallo,direttore Divisione Inrastrutture e Reti di Enel – basate sulla correntealternata a 43 kW e sul la corrente continua a 50 kW. Per poter servire tuttigli automobilisti, indierentemente dal tipo di auto, continueremo a orireentrambe le possibilità di ricarica basate su queste tecnologie”.Per lo sviluppo della ricarica rapida un ruolo importante verrà giocatoanche dai produttori di auto e da quelli di batterie. “Crediamo che nel girodi qualche anno – continua Gallo – ci possa essere una sostanziale riduzio-ne del costo, del peso e della dimensione delle batterie che infuiscono sullaprestazione delle autovetture, ma anche sul design”.

Un accordo elettrizzante

Le colonnine di ricarica Enelsaranno installate anchenelle stazioni di servizio Eni

Orizzonti

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Insieme per la mobilità elettricahttp://blog.enelint.global/insieme/colonnineenel-eni

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Ogni bolletta racconta la storia di un cliente e quella di centinaiadi colleghi che anno parte della squadra di Fatturazione e Mi-sura della Divisione Mercato. “La nostra unità è una macchinamolto complessa – racconta Steano Stanca, responsabile

dell’unità – crocevia di tanti processi, sia interni che esterni all’azienda, conun compito privilegiato: entrare nelle case dei nostri clienti con puntuali-tà, precisione e trasparenza”. Tutto confuisce nei processi di atturazione:l’attivazione di un cliente o qualunque richiesta di modica delle caratteri-stiche della ornitura, i prodotti e servizi ideati dal Marketing, le modichenormative. La bolletta è più di un biglietto da visita, è il riepilogo di scelte,richieste, obblighi regolatori e comunicazioni importanti per il cliente. E il

 fl rouge che lega sistemi, processi e persone è sempre lo stesso: la massimaqualità del servizio, in questo caso attraverso una atturazione puntuale ecorretta, per soddisare pienamente le aspettative del cliente.

LA SQUADRA Con 44 milioni di atture annue nel mercato libero tra orniture elettrichee gas, l’unità di Fatturazione e Misura ha una grande rilevanza strategicanella Divisione Mercato e per l’intero Gruppo. “Abbiamo la responsabilitàdi circa 12 miliardi di euro l’anno – continua Stanca – che vengono atturatiattraverso l’emissione delle bollette”. Ecco perché 530 tra risorse interne epartner, su nove sedi territoriali oltre Roma (Udine, Mestre, Avellino, ReggioCalabria, Ancona, Talsano, Civitavecchia, Milano e Brescia), lavorano conestrema coordinazione e tempestività assicurando risultati con un livello diperormance dei principali indicatori che supera il 99%. “Ci piace il parago-ne con un grande aereo potente in cui ogni attività e strumento deve unzio-nare sincrono e coordinato con altre unità della Divisione e del Gruppo, perconsentire all’aereo di arrivare in peretto orario. A bordo c’è una squadrain grado di recepire ogni eventuale modica alle condizioni di volo durante

la rotta”. La fessibilità e dinamicità, del resto, sono parte del mercato libero

così ortemente concorrenziale e in continua evoluzione.La cabina di pilotaggio è adata a Steano Scaglione. “Ci occupiamo prin-cipalmente di denire le strategie di atturazione e la pianicazione opera-tiva attraverso il monitoraggio delle perormance, la gestione dei contrattidi trasporto, le previsioni mensili di emissione delle atture, l’indirizzogestionale dei partner oltre che la certicazione dei dati per le comunicazio-ni verso le Autorità”.Il compito di governare costantemente i processi, lo sviluppo dei sistemi e laormazione è adato ad Alessandro Casu. Altre due unità, guidate rispet-tivamente da Sandro Pontis per il segmento Mass Market (piccoli e mediclienti) e Ilario Bergaglio per il segmento Corporate (grandi clienti), si occu-pano di governare costantemente i relativi cicli di atturazione. Una quintaunità coordinata da Mario Disarò, opera come service costante e specialisti-co per le rettiche e le richieste complesse dei clienti, ad esempio casi par-ticolari di rettiche e storni, ricostruzione di consumi, conguagli a seguitoletture inviate da oltre 300 distributori. Inne, l’unità coordinata da Simone

Bulgarini interviene in modo tempestivo nella risoluzione di anomalie chenon permettono l’emissione puntuale delle atture. Questo aereo viaggia ve-locemente verso uturo e innovazione. La bolletta oggi è anche web, e-mail esms ma quello che conta, soprattutto, è la capacità di muoversi tutti insieme,con grande coordinazione e integrazione, rendendo questa unità un attoredistintivo di Enel Energia nel mercatolibero, capace di sdare anzitutto sestessa nell’oerta di un servizio eccel-lente. “Ecco perché non ci sono solonumeri dentro una bolletta, ma anchela storia e il lavoro di un team che siprende cura del cliente ogni giorno”conclude Stanca.

Benvenuti a bordo

L’unità di Fatturazione e Misura

della Divisione Mercato èun motore potente che “brucia”numeri e viaggia ad altissimavelocità. Scopriamo chi guidaquesta macchina complessa

Parole chiave:- squadra- sincronismo- precisione- fessibilità- innovazione

 n   v  i a g

 g  i o

 c o n   i  l  c  l

  i e n  t e

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Kpi è un acronimo inglese che sta per “Key Perormance Indi-cators”, che in italiano può essere tradotto come “indicatorichiave di prestazione”. Questi strumenti permettono di mi-surare la qualità delle prestazioni quando si svolge un’attività

o di valutare un processo all’interno di un’azienda. In una realtà estesacome quella del Gruppo Enel, che si è ormato nel tempo con l’acquisi-zione di società dierenti in diversi Paesi, è quindi ondamentale rende-re totalmente omogenei gli indicatori di prestazione. Per questo motivo,all’interno del progetto Best Practice Sharing area Generazione vi è unostream interamente dedicato al Managerial BPS: l’obiettivo è la stan-dardizzazione dei principali indicatori di perormance condividendo lemetodologie di calcolo e rendendo possibile una visione unica, globale ecomune tra tutte le country del Gruppo Enel in ottica One Company. Lastandardizzazione dei Kpi permetterà così di misurare in modo omo-geneo e univoco per tutto il Gruppo le perormance grazie all’uso di unlinguaggio comune e condiviso a livello mondiale.

SI PARTE DALLA GENERAZIONE

Il progetto, giunto alla ase di completamento dei lavori dopo circa unanno dal l’avvio delle attività, ha coinvolto colleghi di tutte le countrydel Gruppo Enel: Generazione Italia, Iberia, Divisione Internazionale eAmerica Latina. I risultati delle attività portate avanti dai cinque gruppidi lavoro (Operations, Maintenance, Economics, Saety ed Environment)saranno riassunti nel One Company Generation Report la cui emissioneè prevista con requenza periodica. Dopo la versione pilota che è stataprodotta e anal izzata dai gruppi di lavoro già a novembre 2012 con i datidel primo semestre 2012 , il primo report, contenente i dati relativi all’in-tero anno 2012, sarà pubblicato a breve. Nel report, costituito da cinque

sezioni corrispondenti ai cinque gruppi di lavoro, saranno sintetizzati iprincipali indicatori di perormance relativi agli impianti di generazio-ne. Andiamo a vederli nel dettaglio.Per quanto riguarda la Saety verrà realizzata una sintesi dei principaliindici inortunistici (indice di requenza e di gravità) e dei principaliindicatori relativi al monitoraggio dei processi legati alla sicurezza siaper i colleghi Enel che per i dipendenti delle ditte appaltatrici di ognicountry (per esempio la percentuale di implementazione del pianodi controlli sul campo, il rapporto tra numero di near miss segnalati einortuni accaduti e le ore di ormazione in tema di sicurezza per ognicollega). Nella sezione Environment saranno raccolti i principali indica-tori di sostenibil ità ambientale, come l’emissione specica in atmoserae il consumo di acqua di rareddamento per kWh di energia elettricaprodotta. Sul onte Operations saranno elencati i Kpi ocalizzati sulladisponibilità, adabilità ed ecienza degli impianti mentre per Main-tenance i Kpi si concentreranno sulla qualità delle att ività manutentivenell’ambito degli impianti di generazione. Inne nella sezione Economi-cal verranno riportati i Kpi relativi all’analisi dei costi di manutenzionee sui costi di esercizio.

UNO STRUMENTO DINAMICO

Tutti questi Kpi permetteranno di avere una visione d’insieme sui pro-cessi produttivi strategici della Generazione permettendo l’individua-zione di best practice e avorendo lo sviluppo di un processo di miglio-ramento continuo.A supporto del processo di standardizzazione dei Kpi manageriali, igruppi di lavoro hanno redatto alcune procedure (per esempio nell’am- bito di Operations e Maintenance) che deniscono in maniera univoca lemodalità di calcolo ed i perimetri di analisi dei Kpi.Essendo nato per supportare il miglioramento continuo, il One Com-pany Generation Report sarà uno strumento dinamico, in cui di volta involta si valuterà la possibilità di includere nuovi Kpi in modo da garanti-re una vista che sia sempre allineata alle strategie aziendali.

La chiave della prestazioneVerrà pubblicato a breve il primoOne Company Generation Report che

standardizza i Kpi della Generazione

Eccellenza

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Salute eSicurezza

Sicuri, certo, ma anche in buona salute. Quest’anno il 28 aprile, ovvero laGiornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro promossa dall’In-ternational Labour Organization (Ilo), sarà dedicata in particolar modo aitemi della salute e della prevenzione. “La giornata rappresenta un’occasione

per celebrare, insieme alle istituzioni e ad altre organizzazioni aziendali a livello glo- bale, l’impegno di Enel nel promuovere il miglioramento continuo della salute e dellasicurezza sul lavoro in tutto il Gruppo” ha detto Massimo Cio, direttore Personalee Organizzazione.“Enel coglie l’occasione di questa celebrazione per parlare dei tanti progetti messiin campo e dei risultati ottenuti in questi anni, non solo nel campo della sicurezza”aerma Alda Paola Baldi, responsabile Heath & Saety Holding. “La Giornata ci dàl’opportunità di parlare in tutt i i Paesi in cui siamo presenti dell’impegno dell’azien-da nel promuovere il miglioramento continuo degli standard di salute e sicurezza inmaniera trasversale e costituisce un orte elemento di integrazione nel mondo Enelsu iniziative e progetti sviluppati su tematiche così cruciali” continua Cio.

LA NOSTRA VISIONE“Il primo passo per diventare la migliore azienda del mondo è quello di essere sicurial 100%, sempre. Questa è la prima responsabilità per ciascuno: dirigenti, colleghie appaltatori”. Con queste parole l’amministratore delegato e direttore generale diEnel, Fulvio Conti, ha aperto il messaggio inviato ai colleghi in occasione della Gior-nata del 28 aprile (vedi testo a anco).Ciò si realizza nell’obiettivo “zero inortuni” che permette di salvaguardare lasalute e la sicurezza di tutti i colleghi e spinge a intraprendere nuove strade per ilmiglioramento dei risultati aziendali di lungo periodo. Secondo Conti questo obiet-tivo è raggiungibile solo dicendo “no” a comportamenti e condizioni non sicure,collaborando con gli appaltatori per raorzare gli standard di salute e sicurezzae avendo cura di noi stessi e degli altri, ispirando e incoraggiando tutti ad averecomportamenti sicuri e salutari.Concretamente questa attenzione si è tradotta in una progressiva riduzione del nu-mero di inortuni sul lavoro: dal 2008 al 2012 l’indice di requenza di questi episoditra il personale del Gruppo Enel è diminuito del 49%; gli inortuni gravi e mortali sisono ridotti del 75% per il personale del Gruppo Enel e del 67% per i dipendenti delle

Il 28 aprile in tutto

il mondo Enelsi celebra la Giornatamondiale per la sicurezza

e salute sul lavoro

Sicurial100%

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imprese appaltatrici. Nel 2012 per la ormazione, inormazionee addestramento in materia di sicurezza sono state erogateoltre 1.140.000 ore.

NO A DROGHE E ALCOLTra le varie iniziative promosse per la tutela della salute e si-curezza, Enel ha aderito al progetto “Sae Work without drugs& alcohol” dell’International Labour Organization (Ilo) persensibilizzare i lavoratori sull’importanza della prevenzione intema di alcol e droga. L’Unità Saety Holding, d’intesa con l’U-nità Relazioni Industriali, parteciperà quest’anno all’iniziativa,promossa e nanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri, nalizzata a sviluppare i piani aziendali di prevenzionesul lavoro, attività che si aancano agli accertamenti sull’usodi sostanze stupeacenti e alcol già applicate in azienda. Il pro-gramma si articola in tre asi: costituzione di un ocus groupcon le imprese per rilevare i abbisogni aziendali; ormazionedel personale sui temi dell’alcol e droghe realizzata dall’IloTraining Center nel campus di Torino e interamente nanzia-ta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (che dovrebbeconcludersi prima dell’estate); avvio dei piani aziendali e de-nizione di iniziative preventive. I piani sviluppati avranno unrespiro internazionale e saranno estesi al resto del Gruppo.

LE ALTRE INIZIATIVETra i temi che riguardano la sicurezza sotto i rifettori c’èsenz’altro la campagna di sensibilizzazione “Rubare il ramepuò rubare la vita” sugli incidenti legati ai urti di questo me-tallo lungo la rete elettrica. Il visual (nella pagina successiva)è il tracciato di un elettrocardiogramma che si onde con unlo di rame. “L’annuncio uti lizza volutamente un linguaggioacilmente decodicabile, capace di traserire con immediatez-za e grande impatto visivo il messaggio di allerta verso azioni

Gentile collega,

anche quest’anno Enel aderisce alla Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro.L’iniziativa, lanciata dall’International Labour Organization, promuove il miglioramento continuo delle

condizioni di salute e qualità del lavoro. La prevenzione è, infatti, più ecace e meno costosa di qualsiasi

cura e riabilitazione evitando eetti negativi non solo s ui lavoratori e sulle loro famiglie, ma anche più in

generale sull’intera collettività.

Enel condivide pienamente lo spirito della Giornata del 28 aprile. Da sempre siamo impegnati a diondere

la cultura della sicurezza e il rispetto della vita in tutti i Paesi in cui operiamo. La nostra politica si basa su un

approccio integrato fra salute e sicurezza e ha fra i punti fondamentali la condivisione a livello globale della

nostra Vision: diventare un’azienda a zero infortuni.

La Vision è parte integrante della nostra cultura e deve essere il tratto distintivo dell’operare di ogni cittadino

Enel. Potremo diventare una società a zero infortuni soltanto con manager, colleghi e imprese appaltatrici che

considerano salute e sicurezza fattori strategici per l’integrazione, l’ecienza e la professionalità. Ce la faremo

solo dicendo “NO” a comportamenti e condizioni non sicuri, collaborando con gli appaltatori per raorzare gli

standard di salute e sicurezza e avendo cura di noi stessi e degli altri, ispirando e incoraggiando tutti ad avere

comportamenti sicuri e salutari.

Il nostro impegno ha già portato dei risultati positivi. Con riferimento al personale del Gruppo Enel, dal

2008 al 2012 l’indice di frequenza degli infortuni sul lavoro è diminuito del 49%, quello degli infortuni gravi

e mortali del 75%. Gli infortuni gravi e mortali per i dipendenti delle imprese appaltatrici si sono ridotti del

67%.

Solo nel 2012 sono state erogate oltre 1.140.000 ore di formazione, informazione e addestramento inmateria di sicurezza.

Nonostante gli sforzi, gli impegni e i risultati raggiunti, non ci potremo ritenere soddisfatti no a quando ci

saranno ancora colleghi che perdono la vita sul lavoro.

 

Solo da inizio anno cinque persone hanno perso la vita, due nostri c olleghi e tre dipendenti delle ditte

appaltatrici:

• Adrian Chirnogeanu, in Romania, il 22 aprile, è rimasto coinvolto in un incidente stradale di ritorno da un

intervento di manutenzione su una sottostazione;

• Ramón Rios Ricardo, in Argentina, il 27 marzo, è rimasto folgorato mentre eettuava dei lavori di

manutenzione sulla rete elettrica;

• Elkin Fabian Sandoval, in Colombia, il 26 febbraio è rimasto folgorato mentre lavorava su una rete di bassa

tensione;

• Vicente Mateo Marro, in Spagna, il 20 febbraio è caduto a seguito della rottura di un palo mentre stava

eettuando lavori su una linea elettrica;

• Cesar Marino Mimma Huaytalla, in Perù, il 30 gennaio è rimasto coinvolto in un incidente stradale durante

lo svolgimento di alcuni controlli di qualità su lavori eettuati sulla rete di distribuzione.

Giornata Mondialeper la Sicurezzae la Salute sul Lavoro28I04I13

 

Non possiamo tollerare queste tragedie. Per diventare la migliore azienda al mondo dobbiamo essere

un’azienda a zero infortuni e questo signica prima di tutto “zero infortuni mortali”. Per questo motivo,

anché le nostre performance continuino a migliorare, il nostro impegno deve essere costantee si deve

tradurre in azioni concrete.

In quest’ottica, per aiutare a denire meglio le linee guida da seguire e per migliorare i nostri risultati

monitoriamo non solo gli indici infortunistici ma anche il grado di consapevolezza sulla sicurezza ad

ogni livello e in tutto il perimetro Enel. Quest’anno, ad esempio abbiamo dedicato un’intera sezione

dell’Indagine di Clima alla sicurezza. Dai risultati si evince quanta strada abbiamo percorso ma è altrettanto

evidente quanto lavoro ancora ci attende: sono necessari un maggiore impegno, più responsabilità e più

passione per la safety da parte di tutti. Questo è possibile aumentando i comportamenti sicuri, raorzando

la leadership sulla sicurezza e aumentando la consapevolezza a tutti i livelli.

Migliorare i comportamenti di ognuno di noi, ogni giorno, sempre, a partire da me, dal management e da

tutti voi colleghi è il vero percorso per arrivare al nostro obiettivo. Traguardo nale è il coinvolgimento di

tutti anché, sia nel lavoro, che nella vita di tutti i giorni, vengano adottati comportamenti sicuri al 100%.

Buon lavoro,

Fulvio Conti

Amministratore Delegato e Direttore Generale

 

Salute eSicurezza

19 Enel Insieme Marzo 2013

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

http://slidepdf.com/reader/full/enel-insieme-2013-nr-03 20/28

rubare il rameti ruba la vita.

DistribuzioneNel 2012 l’80% degli iNcideNti legati ai furti di rame dalle cabiNe secoNdarie e dalle liNee elettriche aeree è stato mortale.

la sicurezza è l’altra faccia dell’energia.

Salute eSicurezza

Il gioco è una cosa seriaSpesso giocando s’imparano cose molto importanti, anche da adul-ti. Sulla base di questo principio è nata l’iniziativa Play Sae: il gio-co è una cosa seria, che promuove un nuovo approccio alla orma-zione sulla sicurezza, basato sull’utilizzo di metodologie didatticheinnovative e su una orte interazione con i partecipanti. Lo scorso 6

marzo la Commissione consultiva per la Salute e sicurezza sul lavo-ro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha riconosciutoPlay Sae come “buona prassi” a livello nazionale, un riconoscimen-to importante per questo progetto che nel 2012 è stato riproposto inquasi cento edizioni e ha coinvolto circa 2.000 colleghi.L’obiettivo di Play Sae è quello di veicolare i concetti base dellasicurezza spiegando i ruoli aziendali implicati, in modo semplice ediretto, attraverso l’utilizzo di attività di laboratorio. L’esperienzaormativa permette così ai partecipanti di diventare protagonistiattivi e responsabili e di comprendere e interiorizzare meglio iconcetti base della sicurezza in un contesto ludico, variegato edivertente. L’apprendimento avviene attraverso la sperimentazionediretta prevista da un metodo inormale basato sul gioco. L’aspettoludico, inatti, rappresenta la orza motrice dell’apprendimento, nonsolo in età inantile, ma sorprendentemente anche nell’età adulta.Questa potenzialità può essere risvegliata e riutilizzata acilmente,non appena si propongono strumenti ormativi alternativi.Il progetto, che è stato realizzato in collaborazione con Explora,il Museo dei bambini di Roma, è nato nell’ambito dell’area “For-mazione sulla sicurezza” del progetto “Nine Points”, di cui eraexecutive sponsor Gianflippo Mancini, direttore della divisioneGenerazione ed Energy management (GEM).La collaborazione con il Museo Explora ha consentito di allestire unambiente idoneo all’apprendimento attraverso l’utilizzo di “mac-chine semplici” e strumenti pratici. Così al posto delle classichelezioni rontali Play Sae propone di costruire sicamente il plasticodell’“ucio” o di partecipare al “gioco del timone”, dove si ragionasu diritti e doveri del lavoratore, o ancora di costruire un “identi-kit” delle principali gure legislative e organizzative dedicate allasicurezza.

pericolose come il urto del rame” dice Laura Giovannini, responsabileAdvertising.“Lo scorso anno l’80% degli incidenti legati ai urti di rame dalle cabinesecondarie e dalle linee elettriche aeree è stato mortale” come ha aer-mato Anna Brogi, responsabile Qualità, Sicurezza e Ambiente di EnelDistribuzione. Solo in Italia sono stati registrati, dal 2010 al 2012, ben 16inortuni gravi e 36 mortali. Sul perimetro internazionale per il GruppoEnel, nello stesso lasso temporale, sono stati complessivamente 20 gliinortuni gravi e 46 i mortali.Per questo motivo l’azienda ha siglato diversi accordi per il contrasto aiurti di rame con le preetture e le amministrazioni su tutto il territorionazionale, nel quadro del protocollo per la tutela della legalità, controle inltrazioni della criminalità organizzata, sottoscritto a Roma, nelebbraio 2012, dal ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e l’ad edg di Enel Fulvio Conti.

LA SALUTE AL CENTROIl 28 aprile rappresenta l’occasione per parlare delle tante iniziative disensibilizzazione a livello di Gruppo volte sia al miglioramento degli sti-li vita sia al la prevenzione sanitaria che saranno sviluppate nell’ambitodel Global Health Plan, predisposto dal team “5+1” dedicato alla salute ealla prevenzione.Tra queste iniziative è stato eettuato il lancio della prima newslettersulla salute incentrata sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.Questo strumento dà indicazioni concrete su quali comportamenti sianecessario adottare (come smettere di umare, modicare le abitudi-ni alimentari e are attività sica) e quali controlli clinici periodici cipermettano di diagnosticare precocemente molte di queste patologie.Inoltre, per i colleghi italiani è stata eettuata una campagna sui mediainterni per ricordare la possibilità di rimborso in orma indiretta sulprotocollo per lo screening oncologico e cardiovascolare proposto dalFisde. Ma non è tutto: si è conclusa la prima edizione pilota in Italia deicorsi per la disassueazione al umo, realizzati in collaborazione conEnel University.Inne in questo numero trovate un inserto staccabile sul mangiare sano:si tratta di un decalogo pratico con chiare e semplici regole per seguireuna corretta alimentazione in ogni momento della giornata.

20 Enel Insieme Marzo 2013

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

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Salute eSicurezza

A nche per l’area Generazione il tema della sicurezza sul lavo-ro continua a essere una priorità. Attualmente l’attenzionesi concentra su un dato molto esplicito: il 70% degli eventiinortunistici che avvengono negli impianti GEM sono casi

con prognosi ineriore ai 20 giorni e coinvolgono sia i colleghi Enel che delleimprese appaltatrici. Concentrarsi sulla prevenzione di questi incidenti nongravi è quindi ondamentale e consentirà di arrivare prima al traguardo ZeroInortuni. Per questo motivo ha preso il via a gennaio dalla centrale PieroVannucci di Bastardo, in Umbria, il percorso dell’Ocina Zero Inortuni: unpiano d’azione condiviso dall’area di business Generazione e dalla unzioneHealth, Saety e Environment della Divisione GEM, con la consapevolezzache la sicurezza dei colleghi e di tutti i collaboratori si possa raggiungere so-prattutto con la condivisione delle idee. “Lo scopo dell’iniziativa – sottolineaRoberto Renon, responsabile della Generazione – non è analizzare i proble-mi complessi, ma aggredire quella parte di inortuni non gravi che sembranoall’apparenza di modesta signicatività e che invece costituiscono la maggiorparte degli eventi”. Negli ultimi cinque anni, ad esempio, sono 179 su 241tra Enel e Imprese in GEM. “Per eliminare questo tipo di episodi – continuaRenon – è necessario un coinvolgimento di tutti coloro, che operando quoti-dianamente sul campo, hanno l’esperienza, la capacità e la conoscenza perprevenire le ‘trappole’ che tutti i giorni si incontrano nello svolgimento delproprio lavoro”. Questa iniziativa ha tra i suoi principi inatti anche quello dicoinvolgere le imprese appaltatrici in un’azione condivisa al di là dei ruoli edelle competenze.

WORLD CAFÈL’origine dell’Ocina porta la data del 13 novembre 2012, durante l’Interna-tional Health & Saety Week, e si basa sulla metodologia dei “world caè”ovvero la discussione attorno a un tavolo a cui siedono circa dieci personetra colleghi Enel e lavoratori delle imprese appaltatrici i quali discutono

(alternandosi in due round) su un ocus specico. I temi sono stati individuatidall’analisi delle tipologie di inortuni più requenti nella Divisione e pone ilocus su cinque categorie: urto, schiacciamento e taglio; scivolamento e cadu-ta; sorzi e movimenti maldestri; agenti nocivi; azione termica.Ogni tavolo, che discute singolarmente sui ocus evidenziati con una speci-ca attenzione alla sede anatomica dell’inortunio e a quando e dove è avvenu-to, è guidato da un coordinatore il quale raccoglie le idee dei colleghi al tavoloper poi esporle a tutti al termine delle discussioni. Le stesse vengono votatedai presenti e per quelle più immediate nell’attuazione si stabilisce chi si oc-cuperà di implementarle, in quanto tempo e in che modo. “Le idee trasversalia tutte le Unità di Business verranno raccolte in un volume battezzato ‘librodelle idee’ – dice Matteo Cimaglia, responsabile Health, Saety e Enviromentdi GEM e Mercato Italia – un catalogo di problemi e di soluzioni nella volontàdi attivare un processo di diusione della cultura della sicurezza in modosemplice, intuitivo, pratico e quanto più omogeneo negli impianti”.Una delle prime idee emerse è quella delle protezioni degli assi-valvole chesporgendo dalle sagome di impianto sono state a volte causa di urti tra glioperatori. Un’idea semplice, ma di massima ecacia. Questo è lo spirito.“L’iniziativa – sottolinea Calogero Sanflippo, responsabile ProduzioneCarbone – è coerente con il progetto One Saety del Gruppo, ne srutta inattile osservazioni insieme all’analisi degli inortuni e near miss rispondendocon dei piani mirati di azione”. Proprio la liera carbone ha dato avvio aiprimi tavoli di sperimentazione dell’iniziativa e visto l’entusiasmo di tutti èstata estesa agli impianti di Augusta, Porto Corsini, Porto Empedocle, PrioloGargallo, nell’area di HCM Terni (Hydro Central Maintenance) e nell’UBHydro Emilia-Toscana. La prossima tappa sarà in Sardegna il 7 maggio perpoi continuare in tutti gli impianti di Generazione Italia.

Officina zero infortuniContinua l’iniziativa di GEM per l’abbattimento degli infortunicon prognosi inferiore ai venti giorni

21 Enel Insieme Marzo 2013

L’officina su EnelTV http://blog.enelint.global/insieme/zeroinfortuni

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

http://slidepdf.com/reader/full/enel-insieme-2013-nr-03 22/28

Sostenibilità

Il 16 giugno 2011 il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Uniteha adottato le Linee guida su Business e Diritti umani, stabilendo cheil rispetto di questi principi è anche una precisa responsabilità delleimprese: non-discriminazione, diritti delle popolazioni indigene, abo-

lizione del lavoro inantile sono solo alcuni dei temi rilevanti per le impresecontenuti nella Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo.Lo scorso 5 ebbraio Enel ha voluto accogliere le Linee Guida attraversol’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di una Policy suiDiritti umani, uno dei pilastri dell’etica aziendale. Il testo del documento èil rutto di un semestre di consultazioni interne, attraverso la collaborazionedi un gruppo di colleghi di varie proessionalità (CSR, Risorse Umane, Le-gale, Acquisti, Audit, Risk management, ecc) ed esterne multi-stakeholder, chehanno coinvolto importanti interlocutori internazionali esperti sul tema.La policy ssa le regole ed esprime impegni e responsabilità di tutti neiconronti dei diritti umani. Un totale di otto principi divisi in due macro-te-matiche: pratiche di lavoro e relazioni con le comunità. Per quanto riguardale pratiche di lavoro i principi sono il riuto del lavoro orzato o obbligatorio

e del lavoro minorile, il rispetto per le diversità e la non-discriminazione, lalibertà di associazione e di contrattazione collettiva, la salute e la sicurezzae le condizioni di lavoro giuste e avorevoli (tutti ssati in Dichiarazioni eConvenzioni Ilo, l’agenzia delle Nazioni Unite responsabile dell’adozione edell’attuazione delle norme internazionali del lavoro). In conormità a questiprincipi, ai valori Enel, agli impegni e alle responsabilità contenuti nellaPolicy sui Diritti umani, per condividere anche con i rappresentanti deilavoratori di tutto il Gruppo questo quadro di rierimento, Enel ha sviluppa-to nel 2012 un negoziato con le Federazioni Sindacali Globali di settore su unGlobal Framework Agreement. L’obiettivo è quello di realizzare un sistemadi gestione delle relazioni industriali a livello di Gruppo, che tenga contodella nuova dimensione operativa e strategica, nel pieno rispetto dei dirittisociali ondamentali e delle “pratiche di lavoro” delineate nella policy suidiritti umani.Sul ronte delle relazioni con le comunità la policy di Enel parla di rispettodei diritti delle popolazioni e delle comunità locali con particolare attenzio-ne alle popolazioni più vulnerabili, tolleranza zero alla corruzione e principiinerenti alla privacy e alla comunicazione.Inoltre, come per il Codice Etico, è stato previsto un canale dedicato, a cuigli stakeholder si possono rivolgere per segnalare presunte violazioni aiprincipi della Policy.Sulla base di questi principi verranno sviluppati, nell’ambito del Piano diSostenibilità, processi di due diligence come, tra gli altri, la Human RightsCompliance Assessment (HRCA), l’integrazione dei attori ESG (Envi-ronmental, Social and Governance) nelle procedure di Risk Management ela denizione di una metodologia per la valutazione dell’impatto sociale deiprogetti industriali.

I VALORI DI ENELL’emissione della Policy conerma l’attenzione del Gruppo al rispetto deivalori che trovano espressione nel Codice Etico, nel Piano Tolleranza Zeroalla Corruzione, nel Modello 231, nella piena attenzione verso la saety el’obiettivo Zero Inortuni e in un ocus costante sulla sostenibilità. Questepolitiche globali coinvolgono non solo tutte le donne e gli uomini dell’azien-da, ma anche i collaboratori e i partner.

L’Onu chiama, Enel risponde

Enel approva una Policy  per il rispetto dei diritti umani,uno dei pilastri dell’etica aziendale

Proteggere, rispettare, rimediareI 31 principi delle Linee Guida su Business e Diritti umani si basa-no sui tre concetti di base:• gli Stati hanno il dovere di proteggere i diritti umani;• le aziende hanno la responsabilità di rispettare i diritti umani;• le vittime hanno il diritto di accedere a qualche orma di rime-

dio qualora i loro diritti ossero stati lesi.In particolare, alla base dell’approccio di responsabilità delleimprese, si considera che un’impresa può essere coinvolta in abusisui diritti umani quando ne è causa diretta, vi contribuisce o neè complice. Sono concetti che spesso escono dai conni “legali”dell’impresa e che hanno a che are con le liere del business. Re-centemente inatti, importanti multinazionali sono state coinvoltein scandali reputazionali legati allo sruttamento del lavoro nellaloro catena di ornitura.

22 Enel Insieme Marzo 2013

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

http://slidepdf.com/reader/full/enel-insieme-2013-nr-03 23/28

Enel Cuore

Larissa si sveglia tutte le mattine sussultando, e per una razionedi secondo soltanto crede a quella elice sensazione di esserenella sua casa di Vaslui, in Romania. Ma non è così: adesso vivein Italia dove lavora per poter mandare qualche soldo al piccolo

Petru che sta con i nonni. Suo glio è la sua preoccupazione costante:come crescerà con la madre distante?Le storie come quelle di Larissa sono tante, conseguenza della grandemigrazione economica dalla Romania verso i Paesi occidentali. Così unnumero molto elevato di bambini e ragazzi rumeni si trova in condizionidi estrema vulnerabilità. Per questo motivo Save The Children Romania,in collaborazione con Enel Cuore onlus, dal 2011 porta avanti il progettoWe grow up together attraverso il quale ore assistenza socio-educativaa bambini e ragazzi i cui genitori sono emigrati e ornisce un servizio ditraining ai parenti che devono prendersi cura di loro. A distanza di dueanni il progetto non si erma e il 9 aprile scorso è stato inaugurato unnuovo centro nel Quinto Distretto di Bucarest.

CON I PIÙ DEBOLIAncora una volta Enel Cuore si schiera dalla parte dei più deboli. Ilcontributo della nostra onlus al progetto è nalizzato all’acquisto deimateriali necessari per lo svolgimento di programmi socio-educatividestinati a bambini che vivono in sedici città molto povere della Roma-nia: Iasi, Vaslui, Mures, Brasov, Dambovita, Hunedoara, Suceava, Neamt,Arges, Bucuresti, Resita, Mangalia, Targoviste, Dolj, Petrila e Timisoara.In due anni 1.354 bambini hanno beneciato delle attività nei centri

di assistenza dove 565 volontari si sono presi cura di loro. I bambinivengono coinvolti nella preparazione dei compiti a casa per migliorare lasituazione scolastica e anche in sessioni educative interattive su geogra-a e biologia, rancese e inglese, storia e anatomia. Molti partecipanoalle attività quotidiane per il tempo libero e per alcuni vengono svilup-pate sessioni di counseling di gruppo o individuale. E grazie alla connes-sione internet possono comunicare con i genitori distanti. Le attività disupporto degli educatori è rivolta anche agli adulti.“I bambini i cui genitori hanno lasciato la Romania per lavorare all’este-ro spesso perdono ducia in se stessi e tendono a lasciare la scuola – diceGabriela Alexandrescu, presidente di Save The Children Romania – noi,grazie al sostegno di Enel Cuore, li aiutiamo a ritrovare la strada per iluturo”. A queste parole a eco Novella Pellegrini, segretario generale diEnel Cuore onlus: “Aiutiamo questi bambini a crescere nel pieno rispettodei loro diritti, anche quando i loro genitori sono lontani”.I risultati sono tangibili. Le attività di supporto svolte negli ultimi due annihanno migliorato in maniera sensibile l’autostima dei ragazzi e allo stessotempo il loro protto scolastico e la capacità di integrarsi e relazionarsi congli altri studenti: si è registrata una diminuzione delle assenze scolastiche eun atteggiamento più ottimistico nei conronti della mancata presenza deigenitori.

 

www.salvaticopiii.ro

Crescere insieme

Enel Cuore Onlus eSave The Children Romania

 per i bambini rumeni

23 Enel Insieme Marzo 2013

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

http://slidepdf.com/reader/full/enel-insieme-2013-nr-03 24/28

Prisma

Bianco è il colore del vuoto assoluto, del silenzio, della noia. È uncolore da evitare per il sedicenne Leo (interpretato da Filippo Scic-

chitano), protagonista del libro del giovane proessore Alessandro

D’Avenia (a cui da corpo e voce il bravo Luca Argentero) – da mesinelle classiche dei romanzi più venduti in Italia – ora divenuto un lm allacui realizzazione ha partecipato, tra gli altri, Enel Green Power. E poi c’è ilrosso: colore del sangue che pulsa nelle vene, dei capelli di Beatrice (inter-pretata da Gaia Weiss), la ragazza dei sogni di Leo, ma anche il colore chetutti attribuiamo all’amore e al dolore. Nel romanzo, come nel lm diretto daGiacomo Campiotti, questi sentimenti si incarnano nella vita degli adole-scenti che passano le ore tra i banchi di scuola o per le strade di una Torino

da attraversare in bicicletta, carica di verde e di energia.AZIONE!“L’energia è dentro di noi” dice a un certo punto Silvia (interpretata dallagiovanissima Aurora Rufno), amica del cuore di Leo e coprotagonista. Citapersino la libellula di Renzo Piano rendendo omaggio al grande architettoche insieme a Enel Green Power ha dato vita a una nuova pala eolica daldesign innovativo.“In questo lm c’è una grande energia – le a eco Argentero – quella racchiu-sa nella passione di chi vuole essere un ‘educatore’ prima che un ‘proessore’,ma soprattutto quella dei ragazzi che crescono in retta e che hanno bisognosempre più di qualcuno che gli indichi quale sia la strada giusta”. Amore,dolore e amicizia sono sentimenti carichi di energia positiva e l’obiettivo dellm è anche quello di sprigionarla.“Mi sono molto divertito a girare – commenta Campiotti – con grande libertàe leggerezza ho cercato di usare il linguaggio dei ragazzi, i loro ritmi bruschie spezzati, e improvvisamente delicati e dolcissimi”.Il lm a sorridere, ma anche pensare e commuovere. Parla di valori, senza

retorica. Racconta un dolore, ma è pieno di vita. Dalla vetta del mondo al baratro più proondo. Senza passare nel mezzo perché a sedici anni il tiepidonon esiste. In sottoondo vibrano le canzoni del gruppo musicale Modà,artisti che tutti i ragazzi amano e che sembrano dare maggior proondità allescene del lm ogni minuto che passa.“È stato un product placement davvero innovativo che ci ha coinvolto nellarealizzazione del lm sin dal primo minuto. Non volevamo essere invasivi,vista la poesia e la delicatezza dei temi trattati nel lm e quindi abbiamopensato di evidenziare l’energia vitale che c’è in noi, esattamente comenegli elementi della natura e che noi di Enel Green Power utilizziamoper generare energia” ha dichiarato Maria Cristina Papetti, responsabile

Corporate Social Responsibility di Enel Green Power. “Enel ha cominciatoa ragionare sul tema dell’energia che è dentro di noi con la sponsorizzazio-ne di X Factor e oggi prosegue su questa strada con il lm prodotto da LuxVide, che ha già collaborato con la nostra azienda in passato, per esempionella serie Don Matteo”.E in rierimento alla collaborazione con Enel Green Power, la presidente diLux Vide, Matilde Bernabei, ha sottolineato l’importanza dei nanziamentinel cinema, nel rispetto del pubblico, per are sempre di più e meglio.“Quando il regista si è voltato verso di me e mi ha detto ‘il primo ciak lo aitu’, mi sono sentito risvegliato da un sogno per entrare in uno più grandechiamato realtà – dice D’Avenia – e così ho gridato, anche se è uscito unsuono un po’ strozzato e ridicolo a causa dell’emozione: ‘Azione!’. E tutto si èmesso in moto.

Sul web

www.produepuntozero.it

Quanta energia in un film

È uscito nelle sale “Bianca comeil latte, rossa come il sangue”,sostenuto da Enel Green Power

24 Enel Insieme Marzo 2013

Le interviste ai protagonistihttp://blog.enelint.global/insieme/filmegp

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

http://slidepdf.com/reader/full/enel-insieme-2013-nr-03 25/28

Prisma

Il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia è ormai unappuntamento irrinunciabile per chi vuole conoscere gli ultimitrend nel mondo dell’inormazione e della comunicazione. E anchel’edizione di quest’anno, sponsorizzata nuovamente da Enel, non ha

deluso le aspettative. Dal 24 al 28 aprile giornalisti ed esperti di tutto ilmondo hanno dato vita nel capoluogo umbro a decine di appuntamentitra dibattiti, tavole rotonde, interviste, presentazioni di libri, workshop,proiezioni di documentari, concorsi, premiazioni e mostre.Il tema principe è, come da qualche anno a questa parte, che ne aràil destino del giornalismo che conosciamo. Come è noto il giornalismotradizionale è in grossa diicoltà per il crollo di inserzioni pubblicitarie

e vendite mentre quello digitale non ha ancora saputo individuare unnuovo modello di business sostenibile. Il Festival Internazionale delGiornalismo è stato quindi un momento di scambio e dibattito sulloscenario attuale in un momento storico davvero decisivo.

PIÚ CHE UNO SPONSOREnel ha partecipato attivamente a questa edizione del Festival in tre ap-puntamenti. Le attività si sono concentrate il 26 aprile a partire dal dibatti-to “La prima guerra mondiale di Internet” a cui hanno preso parte Gianluca

Comin, direttore Relazioni Esterne di Enel, l’esperto di strategia Fabio

Mini, il senior advisor del CEO di Ansaldo Andrea Aparo, il giornalistaesperto di web e nuove tecnologie Massimo Mantellini, il dirigente delMinistero dello Sviluppo Economico Mauro Giovanni Fazio e il presiden-te di Alleanza per Internet Francesco Pizzetti.“Quella di Internet non è stata una mera rivoluzione tecnologica. È stata,piuttosto, una rivoluzione socio-culturale – ha sottolineato Comin – Ilsuo avvento ha trasormato il modo in cui ognuno di noi si relaziona con

i governi, con i media, con le aziende.” E i cambiamenti sono evidenti.“I governi più lungimiranti se ne sono accorti, e da un lato comincianoad aprire le loro banche dati ai cittadini e a coinvolgerli di più e meglioattraverso la rete. Dall’altro investono massicciamente nella cyber-guerra.Il Pentagono, ad esempio, accrescerà il suo Deense Department’s CyberCommand da 900 persone a oltre 4.000 nei prossimi anni. E più la reteInternet diventerà decisiva per le scelte politiche e di mercato, più siaccenderà il conronto su chi ne controlla il unzionamento e gli snodi. Unmeccanismo simile a quanto successo in passato per le reti dell’energia”.Nello stesso giorno si è poi tenuto uno degli incontri della rassegna“Leader. Femminile singolare” durante il quale Giuseppe Cruciani di Radio

24, ormai veterano del Festival, ha intervistato Sarah Varetto, direttoredi SkyTg 24. La presenza di Enel al Festival di Perugia si è conclusa conl’appuntamento “Comunicare il sociale: impresa impossibile?” durante il qualeNovella Pellegrini, segretario generale di Enel Cuore, è intervenuta in un panel discussion di Unice.Tutti e tre i temi, da internet alle donne passando per il sociale, sono tenu-ti insieme da chi mai come oggi deve avere un ruolo centrale: le persone.“Quando parlo di uturo – ha dichiarato Comin – non parlo solo di tecno-logia. La tecnologia è una versione parcellizzata e meccanica del uturo, enon può essere il cuore della nostra narrazione. Dobbiamo invece iniettarevita nel nostro racconto. Al centro del uturo che Enel vuole costruire nonc’è solo tecnologia. Al centro ci sono le persone”. Perché Internet, ricordia-mocelo, è solo uno strumento. Farne buon uso è la nostra prerogativa.

Sul web

www.estivaldelgiornalismo.com

Giornalismo in festa

Enel di nuovo sponsor delFestival Internazionale di Perugia

25 Enel Insieme Marzo 2013

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

http://slidepdf.com/reader/full/enel-insieme-2013-nr-03 26/28

Gente Enel

 

“È come immergersi in una realtà diversa, sottomettendosialla propria vita interiore, per riuscire a trasormare il propriodisagio quotidiano e avere accesso alla libertà”.Così Alberto Amodeo descrive il viaggio interiore che compieogni volta che scolpisce. Perché oltre a lavorare nel repartomeccanico della Unità di Business di Termini Imerese, Alber-to è anche un apprezzato scultore. La sua passione è nata nel1988; nel corso degli anni ha saputo anarla tanto da diventareprotagonista di diverse esposizioni.Un percorso esaltante ma anche molto aticoso, contraddistintodalla capacità di guardare in accia il proprio dolore. “Credoche per ogni artista sia ondamentale are i conti con il dolore,elaborarlo, trasormarlo in qualcosa di positivo per riuscirea superarlo e, nalmente, a rinascere”. E che lui riesca a arlonon c’è dubbio, vista la capacità di aprire se stesso e la propriaanima a chi lo intervista. “Ho imparato a essere disponibileal mondo” dice con una semplicità che arriva dritta al cuore.Ma per essere capaci di aprirsi così al mondo esterno, bisognaprima aver atto lo stesso con quello dentro noi stessi. Una cosache Alberto conosce molto bene: “La scultura mi ha dato unavisione mistica, quasi magica dell’esistenza. Quando scolpisco

mi sento come in un sogno, come se qualcuno guidasse i mieigesti”. Alberto ama lavorare soprattutto il legno, e alla doman-da se si ispiri a qualcosa non ha dubbi: il mare. “Amo moltoare lunghe passeggiate sulla spiaggia” dice “e guardare comel’azione del mare trasormi il legno e le pietre.” Sarà orse perquesto che le sue opere si riconoscono subito per la mancanzadi spigoli e la rotondità delle orme. “Oltre al mare, per meun’altra onte di grande ispirazione viene dalla letteratura edal mio amore per la lettura. Hesse, Nietzsche, Cervantes mihanno suggerito diverse sculture in cui ho reinterpretato alcu-ni personaggi”. E quando ci salutiamo, l’impressione è che unromanzo andrebbe scritto su di lui.

Venti cani, un pappagallo, una scimmia e addirittura unleone. Per Juan Carlos Aguilar Hidalgo, collega di Endesache lavora alla manutenzione delle linee elettriche di Sivi-glia, l’amore per gli animali è una tradizione di amiglia.“In casa li abbiamo sempre avuti, e i miei genitori hannotrasmesso a me e ai miei ratelli la stessa passione che li haguidati per una vita”. Una passione che, per Juan, è inizia-ta n da giovanissimo allevando canarini. Poi, non appenaintascato il primo stipendio, all’età di 21 anni si è regalatoil suo primo cane, un dobermann. E da allora è stato uncrescendo, culminato addirittura con un leone. “Un mioamico di Santander mi chiese se potevo occuparmi di uncucciolo di leone. Siccome in casa lo spazio non mancava,ho accettato subito”. Una convivenza durata sette anni,che a Juan Carlos ha insegnato davvero molto. “Il segretoè capire che ci sono momenti in cui bisogna rispettare lasua natura dominante e non imporsi, soprattutto quandoper lui è ora di pranzo” racconta dimostrando anche unnotevole senso dell’umorismo. E per l’alimentazione comeaceva? “Mi ero messo d’accordo con il macello della miacittà, che mi riorniva della carne non destinata al consu-

mo umano”. Durante quel periodo, racconta ancora JuanCarlos “il leone conviveva con quindici cani, un pappagal-lo e anche una scimmia, che ogni tanto gli si arrampicavasopra”. Ma il suo vero amore sono i cani, una passione cosìorte che Juan Carlos la denisce “una malattia”. Attual-mente ne ha venti, che occupano tutto il tempo libero aldi uori del lavoro. Ma che gli danno anche moltissimesoddisazioni, visto che in qualità di allevatore e adde-stratore partecipa a ere internazionali un po’ in tutto ilmondo. “Considerando tutti gli esemplari che ho avuto,ho partecipato a circa 16mila gare vincendo una trentinadi titoli in Spagna e una sessantina a livello mondiale”.Inne, un consiglio ai uturi proprietari di un cane: ”Loro

provano sempre a imporsi. Perciò, al momento di sceglierela razza, bisogna pensare bene al proprio carattere, perchéil rischio è che siano loro a comandare noi”.

L’arte di saper rinascere Il Noè di Endesa

GenteEnelJuan Carlos

Aguilar HidalgoAlberto Amodeo

26 Enel Insieme Marzo 2013

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

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CanaleAperto

Canale aperto

Enel Insieme pubblica, in questa rubrica, le domande

e i contributi dei lettori. L’indirizzo a cui spedirle è:

Redazione Enel Insieme - Comunicazione Interna

Enel Spa — Viale Regina Margherita, 125 — 00198 RomaOppure via posta elettronica a: [email protected]

Da oltre un anno l’uso della Posta Elettroni-

ca Certifcata (Pec) è divenuto obbligatorio

 per tutte le aziende. Tuttavia, spesso non

è ben chiaro in quali contesti debba essere

usata.

 Fabio Agliani, responsabile dell’Unità

GS& FM della Country Italy, ce ne illustra

le caratteristiche e le modalità di utilizzo in

Enel.

Che cosa è la Pec?La Pec, acronimo di Posta ElettronicaCerticata, è lo strumento previsto dallegislatore per la trasmissione ucialedei documenti digitali. Una soluzionesemplice, ecace e che comporta note-voli vantaggi in termini di adabilità,velocità e ottimizzazione dei costi.Dal punto di vista della validitàgiuridica, è equiparata alla raccoman-data A/R ma ore un superiore livellodi garanzia. Inatti, ogni ricevuta diritorno contiene anche il “documento

consegnato”, a prova di quanto eetti-vamente inviato. E non solo, la cosa ve-ramente innovativa è che una ricevutadi avvenuta consegna ha pieno valoreprobatorio, anche se il destinatario nonlegge la propria posta.Chi a da garante?

Il meccanismo prevede che “una terzaparte data”, ovvero il Gestore accre-ditato, garantisca l’identicazione e lacerticazione del mittente, nonché laconsegna data del documento traspor-tato. A garanzia dell’integrità e della

non modicabilità del documento, in-atti, il Gestore appone la propria rma

digitale e la marca temporale sull’interocontenuto del messaggio.E per quanto riguarda Enel?

Tutto ha avuto inizio nel 2010, quandou rmato il protocollo denominato“Reti Amiche” tra l’allora ministro perla Pubblica amministrazione e l’Inno-vazione, Renato Brunetta, e l’ammini-stratore delegato e direttore generale diEnel Fulvio Conti per lo sruttamento

delle sinergie tra la rete Enel e le pub- bliche amministrazioni. Quindi, è statarealizzata l’integrazione con il sistemaPuma (il sotware gestionale della postauciale del Gruppo) con il supporto delgruppo di lavoro coordinato dalla Fun-zione Risorse umane e Organizzazionedi Enel, a cui partecipano le principaliDirezioni di Corporate, la Divisione IR,GBS/Servizi Generali e Ict.Come si usa la Pec?

Per le Pec in partenza, anzitutto ènecessario gestire le lettere nel sistema

Puma con rma digitale selezionan-do come canale di spedizione: Pec. Sel’indirizzo Pec non è già presente asistema, può essere digitato direttamen-te nel prolo Puma in ase di redazione.È importante sottolineare che il canalePec inatti unziona solo per i docu-menti rmati digitalmente, mentreper quelli con rma autograa sonomantenuti ancora i canali di spedizionetradizionali.Le Pec in arrivo, indirizzate alle Pecistituzionali delle varie società del

Gruppo, vengono protocollate daglioperatori di Puma e sono visibili a

sistema agli utenti abilitati alle unità dicompetenza.Con quali destinatari può essere

utilizzata?

La Pec può essere usata con tutti, conle pubbliche amministrazioni centrali elocali, gli Enti pubblici, istituti, ordiniproessionali, società, perché tutte legure giuridiche sono obbligate perlegge ad avere una casella uciale,

ma anche con i produttori, i trader, iclienti che hanno aperto una casellapersonale (anche sull’utilizzo della Pecda parte dei cittadini, la normativa staspingendo tantissimo). Per esempio,può essere utilizzata per t rasmettere lepratiche autorizzative verso i Comuni,o ancora, può essere utilizzata dall’U-cio del Personale per la gestione degliinortuni verso l’Inail. Invitiamo tuttii colleghi a comunicarci gli indirizziPec dei propri interlocutori in modo dapoterli inserire nella rubrica Puma dei

mittenti/destinatari. E, laddove possi- bile, anche a usare questo servizio siaper inoltrare che per ricevere comuni-cazioni, sensibilizzando i colleghi e glistakeholder a are altrettanto.

Per qualsiasi delucidazione o chiari-mento, si può are rierimento al CentroGestione Corrispondenza di competen-za territoriale oppure chiamare il callcenter al numero 6555555.

27 Enel Insieme Marzo 2013

7/28/2019 Enel Insieme 2013 Nr. 03

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Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro. 28 aprile 2013

L’impegno più grande è mantenere Salute e Sicurezza di col leghi e appaltatori una priorità assoluta.

Questa è la nostra Vision Tante le strade intraprese: Enel da oggi collabora anche con l’International

La vita è unica,’impegno per proteggerla comune.