Insieme nr. 5 agosto 2009

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INSIEME Periodico della Parrocchia S. Maria Assunta in Brembate di Sopra Anno II - N. 5 - Agosto 2009

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Bollettino parrocchiale - Parrocchia S. Maria Assunta - Brembate di Sopra

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INSIEME

Periodico della

Parrocchia S. Maria Assunta

in Brembate di Sopra

Anno II - N. 5 - Agosto 2009

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Direttore:don Corinno Scotti

Direttore responsabile:Davide Agazzi

Editore:Parrocchia S.Maria Assunta,Brembate di Sopra

Stampa:Società Cooperativa Grafica

Bergamasca, Almenno S. Bartolomeo

Redazione:don Faustino, Max, Marco, Luciano, Giu-seppe, Luisa

Impaginazione edelaborazione foto:Max, Luciano, Giuseppe

Collaboratori:p. Corrado, Attilio, Giorgio, Thérèse,Diego, Andrea, sr. Federica,Luisa, Cap. Kirk, Liliana,Pilar, Giorgiogruppo “distributori”

E-mail:[email protected]

Sito web:www.oratoriobrembatesopra.net

AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE

DI BERGAMO N. 28 DEL 20.10.2008

Sommario

3 Editoriale

5 Vita parrocchiale

23 Missioni

25 Attualità

29 Associazioni e gruppi

Come ricevereil giornalino parrocchiale

"Insieme"?

Poiché molte persone hanno chiesto chiarimenti su come ricevere a casa il giornalino parrocchiale "Insieme", ecco alcune precisazioni che speriamo possano essere utili.

1) Il nome e l'indirizzo vanno consegnatiUNA SOLA VOLTA in sacrestia.

2) La quota chiamata "di abbonamento" o "quota annuale" (di euro 12,00) è un'offerta.

NON E' OBBLIGATORIA per ricevere l'Insieme.

Tali offerte si raccolgono in chiesa nella cassetta con l'indicazione "INSIEME".

E' inutile allegare all'offerta il nome e l'indirizzo (se sono già stati dati). E' un'offerta libera per sostene-re le spese della stampa.

In questo numero c’è la busta che tradizional-mente si distribuisce all’Assunta per raccogliere il contributo per la parrocchia. Ce n’è bisogno...

L’Assunta: statua in rame dorato sulla cuspide del campanile. FOTO EMMEDI.Foto dell’editoriale: Icona dell’Assunta, opera del iconografo Emiliano Tironi nella cappella del nostro oratorio.

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I responsabili dell’Osservatorio Astrono-mico del nostro paese hanno calcolato, con legittimo orgoglio, che sono state

oltre 40 mila le persone che in un anno han-no guardato il cielo con i potenti telescopi della Torre del Sole. Un vero successo!Noi non possiamo certo sapere quanti sono gli uomini di oggi che sanno guardare non il cielo che sta sopra di noi, ma quell’altro cie-lo, quello che abbiamo dentro di noi, il luogo dove abita Dio.Certo, a giudicare dalle apparenze, pare che gli uomini siano così intenti a guardare laterra e quello che vi succede da non sentire proprio il bisogno di guardare in alto. La sa-lute, il benessere, le cose che abbiamo e che siamo riusciti a mettere da parte, sembrano le nostre uniche preoccupazioni. Salvo poi restare delusi e non sentirci soddisfatti per-ché, anche se uomini, siamo fatti per il cielo. Lo dice in una celebre frase S. Agostino:“Tu ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”.Siamo fatti per il cielo! Noi diventiamo ciò che guardiamo e solo se guardiamo in alto diventiamo “celesti”, cittadini di quella pa-

tria in cui avremo la gioia di abitare definiti-vamente. La patria in cui Maria è di casa. È casa sua perché vi è stata portata, “Assunta”,da suo Figlio Gesù. Per lasciare a noi la no-stalgia, il desiderio vivo di arrivarvi.Proprio guardando a Lei, vorrei indicare qui alcune parole che diano un volto alle feste che ci apprestiamo a celebrare. Le parole ve le propongo io, ma ce le suggerisce Lei per-ché da Lei acquistano il significato autentico, “evangelico”.

Purezza

La prima parola è PUREZZA. È la capacità di guardare la vita con gli occhi di Maria, e perciò di suo Figlio, che ci dice: “Beati i pu-ri di cuore, perché vedranno Dio”. VedereDio non solo quando arriveremo a casa, ma fin da ora. Dipende dal nostro sguardo, dalla purezza dello sguardo, appunto. Lui ci dona il “collirio” che ci permette di guardare la vita con gli occhi di Maria.Pare, però, che “purezza”, oggi, non sia più una parola di moda. Al massimo la si usa per

L’ Assunta

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parlare di cibi non contaminati o di aria di montagna. Forse ci siamo assuefatti aun’altra contaminazione che ci rende volgari e arroganti. Non c’è più pudore nel vestire, nel parlare, nell’insultarsi. “Il grande Fratel-lo” insegna.Parlando di Maria, il libro dell’Apocalisse la descrive come “Donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi e sul capo una corona di dodici stelle”. Un’immagine bellissima, poe-tica. Par di vedere Maria che apre il suo ar-madio e prende il vestito fatto di raggi di so-le…. Ci lascia dentro la nostalgia della sua e della nostra bellezza, non quella legataall’età, alla linea, all’abbronzaturadell’estate…. A me paiono proprio belli gli anziani del nostro paese e di Casa Serena!

Umiltà

La seconda parola è UMILTÀ. La propongo a me e a voi guardando Maria.Umiltà non vuol dire non sentire di niente, non appassionarsi alla vita, ma riconoscere che ciò che siamo e abbiamo è dono da con-dividere. Come si diventa antipatici quando ci si mostra strafottenti, quando ci si gonfia di nulla e si umiliano gli altri con arroganti“Lei non sa chi sono io!”.Dimenticando di essere discepoli di uno che ha detto: “Imparate da me che sono umile di cuore e troverete riposo per le vostre ani-me”. E Maria, cantando al suo Dio, lo loda perché “ha umiliato i superbi e ha innalzato gli umili”. Parlando di se stessa poi dirà che Dio il Signore “ha guardato l’umiltà della sua serva”.E Papa Giovanni, che di umiltà se ne inten-deva, ha annotato nel suo diario personale: “La mia umile e ormai lunga vita si è svi-luppata sotto il segno della semplicità e del-la purezza. Nulla mi costa il riconoscere e il ripetere che io sono e valgo un bel niente. Il Signore mi ha fatto nascere da povera gente e ha pensato a tutto. Io l’ho lasciato fare” (Giornale dell’anima, 3-7-1957),

Purezza e umiltà, parole che profumano di Vangelo e che ci lasciano la nostalgia nel cuore, perché con l’aiuto di Maria, diventino realtà.

don Corinno

« Signore,

facci ricordare che

il tuo primo miracolo,

alle nozze di Cana,

lo facesti per aiutare

alcuni uomini

a far festa.

Facci ricordare che

chi ama gli uomini,

ama anche la loro gioia,

perché senza gioia

non si può vivere….

Facci comprendere,

Signore,

che il paradiso

è nascosto dentro di noi.

Ecco, ora è qui,

nascosto dentro di me.

Se voglio,

oggi stesso

comincerà a brillare

veramente per me

e durerà

per tutta la vita.»

Dostoeski

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La Pasqua

di Maria

Ad interrogare un ragazzo di oggi sulla festa del 15 agosto ci si sentirebbe probabilmente rispondere che il motivo è il ferragosto. Ossia, le ferie di agosto. Alla medesima domanda, un suo coetaneo di cinquant’anni fa (e non solo brembatese) avrebbe senz’altro risposto: è il giorno dell’Assunta! Sono due orizzonti che non coincidono: mentre il riposo del ferragosto ci spinge a desiderare la terra, il riposodell’Assunta, invece, il cielo! Si deve dire tut-tavia che l’Assunta è arrivata in cielo per i sen-tieri della terra. Occorre allora capirsi.Nella Scrittura il cielo è il luogo dove abita Dio: irraggiungibile, il cielo rappresenta il to-talmente altro rispetto al nostro mondo. La ter-ra, invece, è il luogo dove abitano gli uomini: la percorrono, la misurano, la coltivano, adessa vi ritornano dopo la morte, poiché da essa l’uomo fu tratto (cf. Gen 2,7). Non però Maria, la quale al termine della vita passò dalla terra al cielo, dove ricevette l’abbraccio vivificante del Risorto.Avendo sperimentato la morte lo stesso Gesù, fu normale anche per la madre esalare l’ultimo respiro. I Vangeli però non ne parlano. Furono gli apocrifi a raccontare la dormizione, il fune-rale, la tomba vuota, il transito di Maria dalla terra al cielo. In Oriente si parla ancora oggi di “dormizione”: se per i cristiani morire è addor-mentarsi in attesa di svegliarsi nella luce del Sole senza tramonto, per Maria il chiudere gli occhi alle cose terrene concise con l’aprirli alle realtà celesti. In Occidente si è preferito il ter-mine “assunzione” per indicare il suo passag-gio dal mortale all’immortale, dalla terra alcielo. La verità di fede è stata solennemente definita da Pio XII nel 1950 /cf. Catechismodella Chiesa Cattolica, n. 966).In breve, l’assunzione è la Pasqua di Maria!

Si è compiuto in lei il disegno che Dio aveva in mente mentre plasmava l’uomo dalla polve-re della terra. Cioè, renderlo partecipe della vita divina. E così Maria è la prima figlia di Abramo a gustare pienamente (nell’anima e nel corpo, appunto) la vittoria riportata dal Cri-sto sulla morte. Il mistero è ben sintetizzato nel prefazio della messa del 15 agosto: “Dio non ha voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita”. Risalta così il principio: dalla carne di Maria alla carne del Figlio di Dio, e viceversa

dalla carne gloriosa del Risorto alla carneglorificata di sua Madre. Sono questi i movi-menti che vincolano Cristo a Maria: colei che ha rivestito di carne mortale il Verbo increato, è rivestita da vita immortale dal Figlio Risorto.Assunta in cielo, ella sta davanti a Dio con in-variato atteggiamento del cuore: “Eccomi, so-no la serva del Signore” (Lc 1,38). Sta davanti al Padre con umiltà di serva ma con splendore di regina: rivestita della gloria del Risorto e adornata di ogni dono dello Spirito. È reginaperché serva: questo termine inusuale

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nell’odierno vocabolario (servire è umiliante!), conserva tutto il suo valore se compreso nella luce evangelica, poiché “servire vuol dire re-gnare”. Sull’esempio di Gesù, Signore di tutti perché Servo di tutti.Assunta in cielo, Maria non ha deposto la mis-sione materna ricevuta da Gesù morente incroce: “Donna, ecco tuo figlio”, aveva detto alla Madre (cf. Gv 19,26), consegnandole nel discepolo amato tutti i suoi discepoli, di ogni tempo e luogo. E così, dalle altezze dei cieli, la Madre di tutti continua a prendersi cura di tutti i figli, prendendo per mano chiunque desideri essere da lei accompagnato nel faticoso cam-mino terreno. Bisogna però saper dare la mano a Maria per sperimentarne la stretta.Segno di consolazione e di sicura speranza, l’Assunta garantisce che al traguardo ci aspetta il riposo! Non quello del ferragosto, che fini-sce, essendo questione di giorni. Ma il riposo eterno, la corona di gloria che non appassisce, la felicità che asciuga ogni lacrima. In una pa-rola, ci aspetta il cielo. Meglio, Colui che abita il cielo! Ma per raggiungerlo, ella ce lo ricor-da, occorre camminare evangelicamente suquesta terra. Il segreto dell’Assunta è evidente: mettere in pratica il Vangelo.

p. Corrado Maggioni

* * *

Maria,

Madre della Chiesa

E’ la nostra Mamma quella che ci stiamo ac-cingendo a festeggiare in questi giorni.

Una Mamma che ci ha tracciato un cammino, certamente non esente da prove ma altrettanto certamente nella Luce del Signore.Viviamo in un mondo che non lascia spazio alla contemplazione, alla preghiera, alla rifles-sione ed ogni tentativo di testimoniare un cam-mino di fede spesso viene deriso ed ostacolato.Il susseguirsi poi delle vicende che ci accom-pagnano spesso ci mettono dentro smarrimen-to, paure, sconforto, sfiducia, dolore sino avolte a non avere più speranza dentro di noi.

Oggi siamo chiamati a rivolgere il nostrosguardo a Maria.Oggi Lei ci chiama, ci indica una via da per-correre, ci chiede di non perdere il coraggio e camminare senza sosta per arrivare a gustare l’Amore del Signore.Immaginiamola per un momento come la no-stra guida in montagna, lei ci stà tracciando la via, non ci lascerà soli nella stanchezza, nella prova. Ci accompagnerà e ci proteggerà nelpericolo, sino ad arrivare alla vetta per farci gustare ogni meraviglia.

Troviamo il tempo per fermarci e rivolgerci in preghiera alla Madonna : non è mai tempo sciupato.Stiamo certi che Lei che ha vissuto con fede ogni prova saprà accompagnarci, fortificarci, consolarci.

Non abbiamo nulla da temere se ci sentiamo lontani da un cammino di fede, se ci sembra di non saper pregare..partiamo col riconoscerenel nostro cuore che Maria è nostra Madre…e Regina…Ricominciamo ad offrirLe la nostra giornata, con tutte le inquietudini, i dubbi, le paure, le sofferenze….senza timore di perdere qualcosa ma piuttosto con l’atteggiamento che possiamo fidarci di Lei.

Mi sono rimasti impressi alcuni volti che ho visto negli anni scorsi, al termine della proces-sione della nostra festa patronale, quando ci si ferma sul sagrato in preghiera davanti al S.S. con la statua della Madonna a fianco come ad indicarci che lei ci porta sempre a Gesù.Volti commossi e a volte in lacrime…..Cuori aperti alla preghiera, cuori desiderosi di essere consolati, rappacificati…amati….Non è forse questo che stiamo cercando pro-fondamente nella nostra vita?

Anche noi allora possiamo accingerci a dire “Ti riconosco oggi o Maria per mia Madre e Regina”

Attilio C.

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PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA

NOVENA

IN PREPARAZIONE

DELLA MADONNA

ASSUNTA

ore 20.00: S. ROSARIO

ore 20.30: S. MESSA

Le sante messe

saranno celebrate

nei seguenti quartieri:

3 AGOSTO Lunedì CASCINONE4 AGOSTO Martedì VIA DELLE ROSE - QUART. MONTE ROSA5 AGOSTO Mercoledì VIA DON MORATTI6 AGOSTO Giovedì EDERA 1 - VIA LOCATELLI7 AGOSTO Venerdì VIA SIZZI (trasversale Via Puccini)9 AGOSTO Domenica PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE

IN SVIZZERA10 AGOSTO Lunedì VIA VIVALDI11 AGOSTO Martedì TRESOLZIO12 AGOSTO Mercoledì CASA SERENA13 AGOSTO Giovedì SANTA MESSA PER GLI AMMALATI CON

UNZIONE PER GLI INFERMI(In parrocchia)

14 AGOSTO Venerdì VIGILIA MADONA ASSUNTA15 AGOSTO Sabato SOLENNITÀ MADONNA ASSUNTA

Ore 20.00 S. MESSA presieduta da don ANDREA PAPINInel 10° anno di Ordinazione Sacerdotale

a seguire la processione che si svolgerà per le seguenti vie:

Via Giovanni XXIII, Via IV Novembre, Via Tresolzio, Via Sorte,

Via Torre, Via XXV Aprile, Via Giovanni XXIII, Piazza.

Giovedì 13 e Venerdì 14 Agosto

i sacerdoti saranno disponibili tutto il giorno per le confessioni.

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SETTEMBRE 2009

6 Domenica

11.30 Celebrazione dei Battesimi

8 Martedì

11.30 Natività di Maria

9 Mercoledì in Seminario assembleadel Clero9.30 in oratorio: Preparazione ai Battesimi per genitori e padrini

10 Giovedì

11.00 Celebrazione matrimonio

11 Venerdì

15.30 Celebrazione matrimonio

12 Sabato

11.00 Celebrazione matrimonio

13 Domenica

10.00 Inizia la celebrazione della Messa per ragazzi

CALENDARIO PARROCCHIALE

CATECHESI ADULTIMercoledì 8.30 in chiesa parrocchialeGiovedì 9.30 in Casa Serena

20.30 in oratorioVenerdì 15.00 in chiesa parrocchiale

ADORAZIONE Il Santissimo Sacramento resta esposto ogni Venerdì

dalle ore 8.30 alle 17.30.

17.30 Vesperi - Benedizione eucaristica. - 18.00 S. Messa.

CATECHESI RAGAZZISabato 14.20 II-III elementare (oratorio)

15.50 IV elem. - II media (oratorio)18.00 III media (oratorio)

Martedì 14.50 IV elem. - II media (oratorio)

Giovedì 14.30 Spazio compiti (oratorio)

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14 Lunedì Esaltazione della Croce

15 Martedì Madonna Addolorata

18.00 S. Messa alla Cappella di via Donizetti

20 Domenica Celebrazione BattesimiIncontro vicariale dei gruppi missionari

11.15 Ritiro catechisti

22 Martedì Consiglio pastorale parrocchiale

25 Venerdì

11.00 Celebrazione matrimonio

18.00 S. Messa per le Missioni e Caritas

20.30 in Chiesa parrocchiale: “Vedere l’invisi-bile”. Presentazione di alcune opere d’arteconservate nella Chiesa parrocchiale (d. Elio Bolis e d.ssa Civai)

26 Sabato

14.30 e 16.00 Confessioni ragazzi

27 Domenica

10.00 Mandato ai catechisti

OTTOBRE 2009

2 Venerdì Festa degli Angeli Custodi

15.00 S. Messa alla Scuola Materna per i bam-bini

4 Domenica S. Francesco d’Assisi

11.15 Celebrazione dei Battesimi

6 Martedì Lectio Divina

7 Mercoledì Madonna del Rosario

Inizio Catechesi degli adulti (ved. Programma)

10 Sabato

20.30 In Chiesa parrocchiale “La musica diDio” 1ª serata corali interparrocchiali (prof.Fausto Dolci)

11 Domenica Beato Papa Giovanni

12 Domenica In oratorio Gruppo Caritas

14 Mercoledì Preparazione ai battesimi per genitori e padrini

16 Venerdì Triduo di S. Luca

16.00 S. Messa a Tresolzio

17 Sabato Triduo di S. Luca

16.00 S. Messa a Tresolzio

20.30 In Chiesa parrocchiale “La musica diDio” 2ª serata corali interparrocchiali

18 Domenica S. Luca

Processione con la statua di S. Luca(Tresolzio)

Giornata missionaria mondiale

16.00 Celebrazione Battesimi

19 Lunedì

20.30 Chiesa della Dorotina: Veglia di pre-ghiera missionaria vicariale

20 Martedì

20.30 In oratorio gruppo liturgico e lettori

28 Mercoledì Confessioni ragazzi del catechi-smo

29 Giovedì

09.30 Confessioni ospiti Casa Serena

30 Venerdì

08.30-12.00 / 15.00-18.00 Confessioni per tutti in Chiesa parrocchiale

31 Sabato

08.30-12.00 / 15.00-18.00 Confessioni per tutti in Chiesa parrocchiale

20.30 In Chiesa parrocchiale “La musica diDio” 3ª serata corali interparrocchiali

NOVEMBRE 2009

1 Domenica Solennità di tutti i Santi

15.00 Vespri in Chiesa e processione al Cimi-tero

2 Lunedì Commemorazione di tutti i defunti

15.00 S. Messa nel Cimitero

3-7 Ottavario dei defunti

15.00 S. Messa nel Cimitero

6-7-8 Corso di formazione con il prof.Tondelli

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Consiglio

Pastorale

Parrocchiale28 Maggio 2009

Dopo la S. Messa concelebrata in oratorio da don Manuel e da don Gustavo al termine del mese mariano, è iniziato il consiglio con la lettura del verbale della riunione precedente (punto 1 del o.d.g.).Il verbale è stato approvato.Alla riunione sono assenti giustificati don Fau-stino e Ubiali Chiara.Cesare esprime il grazie a don Gustavo ed ai suoi collaboratori per come è stata ben orga-nizzata la festa per la consacrazione sacerdota-le di don Manuel.Il consiglio tutto si associa a questo ringrazia-mento.

Il secondo punto dell’o.d.g. attenente la revi-sione dell’anno pastorale ha occupato granparte della riunione.Don Corinno ha ricordato che i quattro pilastri su cui poggia tutta l’attività parrocchiale sono:

♦ l’ascolto della parola;♦ la preghiera;♦ l’Eucaristia;♦ la carità.

In questo ambito si è svolto e si dovrà svolger-si tutto il lavoro non solo dei sacerdoti, ma di tutte le persone impegnate nelle attività parroc-chiali.Sono quindi stati tutti invitati ad esprimere le loro considerazioni.È iniziata quindi un’ampia discussione durante la quale sono emersi indicazioni, mancanze e suggerimenti che vengono così sintetizzati:

⇒ favorire il lavoro di insieme di tutti i gruppi parrocchiali, in quanto la crescita sarà mag-giore quanto più alta sarà la comunione tra noi. Un grande lavoro si è svolto in favore dei ragazzi attraverso l’attività oratoriale, la catechesi, la preparazione ai sacramenti,ecc., ma oltre ai ragazzi è necessario coin-volgere maggiormente i genitori;

⇒ si è registrato una grande partecipazionealle funzioni delle occasioni tradizionali,ma una partecipazione più scarsa in quelle più particolari, e quindi occorrerà operare per favorire un più alto senso di comunità;

⇒ grande importanza ha la catechesi che sisvolge in parrocchia per gli adulti, gli anzia-ni e soprattutto i ragazzi. Occorre insistere affinché vi sia una maggiore partecipazione senza però farsi condizionare dai numeri,ma piuttosto dalla passione dei partecipanti ricordando che Gesù chiede di seminare e di ostinarsi a credere che il poco che faccia-mo diventerà tanto. Quindi in quest’ottica non dobbiamo essere pessimisti, ma conti-nuare a infondere ottimismo e entusiasmo nella diffusione del Vangelo

Un ringraziamento particolare al gruppo deicatechisti che guidati da don Gustavo hanno dimostrato competenza e passione.Per quanto riguarda la catechesi degli adultiche durante l’anno si tiene quattro volte per settimana, ma che raggiunge un esiguo numero di persone, dovremmo pensare a forme nuove di catechesi come:

◊ aumentare i gruppi dell’Avvento e dellaQuaresima che si riuniscono nelle case;

◊ incrementare gli incontri e le conferenzecon “esperti” invitati appositamente sui vari temi;

◊ sollecitare una maggiore partecipazione agli incontri vicariali e diocesani.

Sembra importante considerare il quarto“pilastro” su cui si fonda la parrocchia ed è la carità intesa nel senso più evangelico. Carità come unione tra tutti noi e perciò capacità di accettazione, dialogo, perdono. Carità versochi soffre per problemi familiari, morali edeconomici. Attraverso la carità si riuscirà afare comunità e condivisione.

Il terzo punto dell’o.d.g. riguardava come pre-parare i genitori e padrini al battesimo deibambini. Don Corinno ha ricordato che in que-sto anno sono nati nel paese oltre 100 bambini e si sono svolti 56 battesimi.La preparazione del battesimo avviene ora at-traverso un primo colloquio del parroco con i genitori, poi un incontro con genitori e padrini in oratorio.

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Il parroco giudica esigua questa preparazione per un Sacramento così importante.Si propone pertanto di ampliare la preparazio-ne con la formazione di un gruppo di catechisti battesimali.Si decide di operare con un gruppo più ristretto formato da Delia, Cesare, Gemma, Matteo e Katia che aiuti il parroco a rifletteresull’argomento.

Il quarto punto dell’o.d.g. riguardava il CRE.Don Gustavo ha presentato, con l’ausilio didiapositive, le direttive diocesane per lo svol-

gimento del CRE, in particolare le direttive che riguardano la preparazione degli animatori che svolgono questo servizio.La Diocesi chiede che tale servizio sia visto come parte integrante del percorso adolescenti che si svolge durante l’anno.Don Gustavo pone la domanda: il BABY CRE è una attività parrocchiale o un prolungamen-to della Scuola Materna?Chiede una decisione entro il febbraio 2010.È questa una questione sulla quale il C.P.P.dovrà ritornare e decidere.

il segretario G. Silvani

1ª Santa Messa di

don ManuelIl precedente numero del giornalino “INSIEME” era riservato in buona parte alla ordinazione sacerdotale di don Manuel Belli.In questo numero pubblichiamo alcune foto, a cura dell’amico Max, che ci fanno ri-vivere quei giorni straordinari.

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L’affresco di Leonardo

Una maestra in pensione e nonna a tempo pieno, un restauratore con la voglia di fare un po’ di tut-to, un pasticcere fanatico della pesca alle trote.… Un trio strano e originale accomunato dalla stessa passione per la pittura e non una pittura qualsiasi, ma imitando e copiando capolavori straordinari.Mi riferisco, ve ne siete accorti, all’ultima Cena di Leonardo, preparata in occasione della prima Messa di don Manuel e delle giornate eucaristiche del Corpus Domini.Era bellissima e probabilmente anche Leonardo se ne sarebbe compiaciuto.Anche perché, collocata sopra il presbiterio, il quadro dava un senso di spiritualità e invitava alla preghiera.I tre artisti sono: sig.ra Rita Maestroni, Giovanni Scalpellini e Valentino Rota.A loro vada il ringraziamento più sincero e il plauso non solo della comunità, ma di tante persone che sono venute da altri paesi per ammirare il quadro.

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Nella foto qui sopra, da sinistra, i sacerdoti concelebranti: don Filippo Tomaselli, don Maurizio Gualandris, don Andrea Papini, don Alberto Brignoli (davanti a d. Maurizio e d. Andrea), don Faustino Rota (davanti a d. Alberto), don Corinno Scotti, don Manuel Belli, don Giacomo Panfilo, don Gustavo Bacuzzi, don Angelo Oldrati, don Angelo Scotti (in alto), don Doriano Locatelli (davanti), don Marco Perrucchini, don Marco Gibellini.

Nella foto qui sotto: don Corinno, don Manuel, don Giacomo. Sullo sfondo, la riproduzione dell’Ultima Cena di Leonardo su pannelli di polistirolo.

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Venerdì 12 giugno,

in pieno svolgimento delle giornate eucari-

stiche (Quarantore), alle ore 10.30 è stata

celebrata la S. messa un po’ speciale, perché

speciali erano gli invitati: i ragazzi diversa-

mente abili della Cooperativa Sociale Sevizi

Isola di Brembate Sopra con le loro fami-

glie, gli educatori e la catechista.

Ci è sembrato giusto concludere i nostri in-

contri di catechismo con la santa messa, per-

ché avevamo tanti motivi per ringraziare il

signore, per tutto quello che ogni giorno o-

pera in ognuno di noi, per la bontà che di-

mostra nell’affidare il suo meraviglioso

messaggio nelle nostre mani, nella sua mise-

ricordia e fiducia nell’uomo di ieri come

nell’uomo di oggi.

Durante l’anno, da ottobre a maggio, i nostri

ragazzi hanno seguito una catechesi un po’

particolare, sono stati accompagnati da Don

Corino in alcuni momenti, dagli educatori e

dalla catechista in altre attività.

Io catechista,

tante volte mi

sono chiesta:

come fare a par-

lare di Dio a dei

ragazzi diversa-

mente abili?

Tante le mie

paure e le per-

plessità quando

Gemma (la coor-

dinatrice) mi

fece due anni fa

la proposta di

affiancare Don

Corino nel se-

guirli durante gli

incontri pensan-

do ad un pro-

gramma specifico che riucisse a coinvolgerli.

Dopo il primo incontro, mi accorsi subito che

erano loro stessi, i ragazzi ad aiutarmi a parla-

re del signore, del suo immenso amore per gli

uomini.

Nel loro sguardo così puro, ho incontrato la

meraviglia, lo stupore, la voglia di conoscere

tante cose che da anni purtroppo non si riscon-

tra nei ragazzi normodotati.

Spesse volte mi ritornava alla mente questa

frase “Hai rivelato i tuoi misteri ai più piccoli

e li hai tenuti nascosti ai sapienti”, è proprio

così! Per accogliere la parola di Dio, bisogna

avere un cuore semplice e fiducioso, il resto lo

fa il signore quando lasci il tuo cuore aperto a

lui, allora accade il miracolo e ti accorgi che la

tua vita ha un senso solo con lui, ogni giorno

passo dopo passo cammini con lui e verso di

lui.

Thérèse Dolci

Una Santa Messa “tutta speciale”

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21 Giugno 2009

Inaugurazione della nuova

Scuola Materna

Domenica 21 giugno è stata inaugurata solenne-mente la nuova Scuola Materna.

Per la verità, la scuola già era in funzione da un anno scolastico….Abbiamo sperato fino all’ultimo che potesse venire Mons. Roberto Amadei, ma non stava bene. C’era però all’inaugurazione Mons.Lucio Carminati, delegato del Vescovo che ha pre-sieduto la S. Messa di lode e di ringraziamento, alla presenza delle autorità cittadine, e di moltibambini accompagnati dai loro genitori e dalle ma-estre.

Dopo la Messa accompagnati dalla Banda cittadi-na, sempre presente alle celebrazioni, ci siamo re-cati alla scuola e, dopo i discorsi del Sindaco e del vice presidente, la sig. Daniela Legler e il sig. Die-go Locatelli, hanno tagliato il nastro, inaugurando così ufficialmente la scuola.

Riportiamo il messaggio di mons. Roberto Amadei che ha fatto pervenire il giorno dell’inaugurazione, poi gli interventi del Sindaco e dell’amico Andrea Giacompolli, anima, cuore entusiasta della scuola.

La foto di questi articoli sono del sig. Max.

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Bergamo, 19 giugno 2009

Carissimo don Corinno,

mi dispiace molto di non poter condividere con te, con le autorità, con le suore e l’intera comunità, la gioia dell’inaugurazione dellanuova Scuola dell’Infanzia.Per difficoltà insormontabili non sarò presente fisicamente e ti prego di presentare le mie scu-se a tutti, però vi sarò vicino con la gratitudine per quest’opera importantissima per l’aiutoofferto alle famiglie per l’educazione dellenuove generazioni.Vi accompagno con la preghiera per coloro che più direttamente sono e saranno impegnati nella vita quotidiana della scuola e perché l’intera comunità la stimi e la sostenga conimpegno e convinzione costante. È il regalo più prezioso per le famiglie e le nuove genera-zioni.Ancora grazie a te e all’intera comunità di Brembate di Sopra che ricordo con affettoprofondo e immutata stima e alla quale augu-ro di sempre più sentirsi e divenire, anche per quest’opera, comunità impegnata nell’educa-zione delle nuove generazioni.

Con affetto

Discorso del Sindaco

Buon giorno a tutti.Ringrazio il Presidente, don Corinno, che mi ha invitato all’inaugurazione di questa nuova scuola per l’infanzia che rappresenta: “La No-

vità nella Comunità”. Personalmente credo che questa sia una giornata particolare per la nostra comunità, resa ancor più straordinaria dalla presenza di tutti voi, densa di significati di grande importanza.Ci troviamo in un edificio nuovo, anche se già operativo da un anno, che ci accoglie final-mente dopo alcuni anni di discussione, colla-borazione, progettazione e realizzazione.La storia della scuola materna di Brembate di Sopra è infatti strettamente legata alla storia dei cittadini, è un patrimonio, non solo immo-biliare, ma di tradizione religiosa, educativa, formativa, culturale e, dalla sua fondazione, industriale, che insieme formano la spina dor-sale della nostra comunità.Noi amministratori non potevamo esserne e-stranei.Già dall’insediamento della nostra primaGiunta, agli inizi degli anni ’90, abbiamo so-stenuto questa istituzione con adeguati finan-ziamenti regolamentati da opportuna conven-zione e entrando nel consiglio di Amministra-

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zione.Negli anni successivi, considerati lo sviluppo del nostro Paese e quindi la necessità di avere una scuola materna adeguata, si è deciso dicostruirne una nuova.La scelta da parte nostra è sempre stata chiara: la discussione tra scuola pubblica, privata oinsieme, se un edificio o due edifici, non ci ha mai preoccupato.Infatti, in questi anni, la collaborazione con la Parrocchia, l’ente Scuola Materna S. MariaAssunta, sono sempre stati di reciproco rispet-to e riconoscimento del lavoro svolto, oltrequelle che sono le parti istituzionali: questo ci ha portato a stipulare un grande accordo che prevedeva da parte del Comune l’acquisizione del vecchio edificio e dare in cambio un’area idonea per la realizzazione della nuova Scuola Materna, adeguata alle nuove necessità, che tra poco potrete visitare.A noi è sembrata la miglior soluzione, anche se non condivisa da tutti, ma credo che il risul-tato possa convincere anche i dubbiosi.Voglio evidenziare che la collocazione della nuova Scuola Materna non è casuale ma ap-partiene, ed è un elemento primario, a quello che immaginiamo sarà il nuovo centro aggre-gativo della vita sociale del nostro paese.Infatti si colloca a cornice della nuova piazza in costruzione, sulla quale si affacciano anche l’asilo nido, l’oratorio, il centro anziani, il cen-tro polifunzionale, il municipio, il nuovo teatro di prossima realizzazione e inoltre saranno co-modamente raggiungibili a piedi e in tutta si-curezza con passerella e nuovi marciapiedi, le scuole primaria e secondaria, e l’osservatorio astronomico.Questa struttura quindi è defilata rispetto alla grande viabilità e ben integrata con i servizi scolastici e sociali esistenti e futuri.La nuova struttura è circondata da oltre 7.000 m² di giardino; il suo interno si compone di 10 sezioni complete di servizi, che possono ospi-tare fino a 300 bambini, un dormitorio, sale polifunzionali, refettorio, cucina, tutto realiz-zato conformemente alle nuove tecnologie per soddisfare al meglio i bisogni dei bambini e del personale docente e non docente.A nome di tutta l’Amministrazione Comunale voglio sottolineare la grande soddisfazione per la partecipazione a questo avvenimento e evi-denziare gli sforzi compiuto per raggiungere un così grande e importante risultato.Ringrazio tutti:♦ l’Amministrazione Comunale precedente

che con capacità e lungimiranza ha ispirato questa operazione e realizzazione.

♦ La Parrocchia che ha creduto, partecipato e sostenuto questo obiettivo.

♦ I progettisti e tutte le imprese che hannocollaborato per la realizzazione della strut-tura.

♦ L’Ente Morale Scuola Materna Santa Maria Assunta, il Consiglio di Amministrazione, la Direttrice Sr. Maria Salvi, tutte le inse-gnanti e il personale ausiliario, che garanti-scono la realizzazione del Progetto Educati-vo per la formazione dei nostri bambini, icittadini di domani.

L’educazione e la formazione dei nostri bam-bini sono elementi di garanzia di continuità e per quello che ci compete saranno sempre da noi riconosciuti e sostenuti, con l’auspicio che la collaborazione migliori e si possa evolvere.Da oggi affidiamo simbolicamente questastruttura ai bambini e alle rispettive famiglie, con la speranza che possa essere sempre unluogo di incontro, accoglienza e rispetto reci-proco.È questo l’augurio che faccio anche a tutti noi.

Diego Locatelli

* * *

L’amico Andrea

“Oggi siamo di fronte ad un evento importantis-simo per il nostro Paese: siamo qui tutti insieme a festeggiare non le quattro mura che abbiamo realizzato, cosa comune a tanti, ma un fatto ben più importante, e cioè che la comunità di Brem-bate di Sopra si prende cura dei suoi piccoli concittadini. E lo fa in tanti modi……

♦ attraverso il suoi rappresentanti (Sindaco e giunta al completo) con i quali abbiamo sem-pre collaborato in ogni modo e in mezzo a mil-le difficoltà, in un periodo dove le risorse fi-nanziarie a disposizione dei comuni non sono certo abbondanti. Un confronto che ha affinato il progetto, lo ha reso più attento alle esigenze della comunità e che, soprattutto ha dimensio-nato gli spazi della struttura (all’inizio sembra-va enorme …… oggi riteniamo sia giusta per i nostri bisogni) non alle esigenze di una sem-plice parrocchia a quelli di un servizio utile ad una comunità in continua crescita. Credo si segua anche una delle missioni più importanti ed affascinanti della Chiese: l’educazione ditutti e non solo della piccola cerchia dei cri-stiani.

♦ Attraverso il lavoro gratuito e silenzioso di tante persone …. Dal nostro mitico giardiniere

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factotum, il Sig. Cisana, alla omnipresente se-gretaria Andry, alla superiora sempre attenta ai meno fortunati, a Maurizio Agliati, prezioso collaboratore sempre pronto a risolvere proble-mi e a reperire materiali al miglior prezzo pos-sibile, agli alpini, guidati dal mitico Giovanni …… e tanti altri che non cito solo per questio-ne di spazio.

♦ Attraverso i nostri amici benefattori, che con donazioni (e qualcuno di loro è veramente tanti anni che ci sostiene) e/o lavori gratuiti ci hanno dato la possibilità di pareggiare i conti senza pesare troppo sul bilancio delle nostre famiglie (alcune numerose e non sempre ingrado di far fronte a rette scolastiche pesanti) utenti della scuola;

Personalmente, credo che oggi dobbiamo esse-re veramente fieri di ciò che è stato realizzato: abbiamo dotato il nostro paese di una scuola moderna, funzionale, accogliente , dichiarando pubblicamente che in un era dove si investe solo in settori “produttivi”, Brembate di Sopra invece crede che le risorse destinateall’educazione siano ancora una volta quelle spese meglio.Ma non ci fermeremo qui. Abbiamo inserito figure professionali molto preparate e capaci (abbiamo una delle migliori psicopedagistedella bergamasca) , che stanno affiancando le nostre brave insegnati e lavorano per aumenta-re il livello qualitativo dell’insegnamento; se il bilancio lo permetterà, continueremo ad inve-

stire in formazione, sia per chi lavora ognigiorno con i bimbi che per i genitori stessi, credendo fermamente che questa sia la strada maestra per creare generazioni future forti e preparate per affrontare le sfide impegnative che la vita riserverà ai nostri piccoli. Infine una pacca sulla spalla ai nostri Parroci. Il mitico Don Giacomo ha avviato il progetto credendoci dal primo istante. E credo abbia visto lontano, nel raggiungere gli accordi pro-grammatici relativi all’edificazione della nuo-va scuola materna con l’allora Sindaco Giaco-mo Rota. Poi è arrivato il Don Corinno. Voi lo sapete bene …. non ha ideato lui il progetto della “nuova scuola materna” e non ha nem-meno doti di “gran costruttore”, anzi ….., ep-pure io vi assicuro che ci ha sempre sostenuto, dandoci continua fiducia e credendo nell’idea di una parrocchia impegnata a fondonell’educazione dei piccoli. In ultimo chiedo a tutti i parrocchiani che leg-geranno questo articolo un ultimo favore ….. stiamo entrando in un periodo molto difficile, sia dal punto di vista economico che sociale. Sempre più famiglie sono in difficoltà per ra-gioni molto diverse tra loro …. separazioni, perdita del posto di lavoro, malattie, immigra-zione etc…. Oggi la nostra Scuola Materna(opss Scuola dell’Infanzia), laddove può cerca in prima persona di agevolare quelle famiglie che versano in situazioni davvero difficili e che purtroppo registriamo essere in continuo aumento. Pertanto mi rivolgo a chi fosse inte-

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ressato ad aiutarci, sostenendoci in qualsiasimodo (basta mettersi in contatto con il Parroco oppure con la Segretaria), per permetterci di portare avanti con forza quella carità cristiana che credo ci differenzi da tutte le altre scuole materne di ispirazione non cattolica.Grazie a tutti.

Dott. Andrea Giacompolli

* * *

Cappella

“Gesù Maestro”

Non tocca a me illustrare la struttura dellascuola materna: toccherebbe semmai al geom. Lucio Pellegrinelli e a tutti i suoi collaboratori. Vorrei però illustrarvi la cappella che è il cuo-re della scuola e che è stata ultimata la vigilia dell’inaugurazione.Abbiamo affidato l’esecuzione all’arch: Car-melo Brembilla, che aveva già realizzato la cappella della casa delle nostre suore, e che oltre ad essere un abile professionista, ha una grande sensibilità di fede. Ha saputo coniugare in modo esemplare i due elementi essenziali:

la Chiesa, luogo dove abita Gesù; e i bambini che Gesù ha sceltocome destinatari del suo Regno:“Se non divente-rete come bam-bini, non entre-rete nel Regno”.Tutto ruota at-torno a questidue elementi.Ecco allora ilportale pieno dicolori della cap-pella con Gesùche parla, gioca, si diverte con ibambini. Ai lati sono trascrittedue preghieredel Signore.Entrando, sullepareti lateralisono abbozzatibambini chevanno con gioia verso l’altare e il

tabernacolo, dove c’è Gesù vivo.Le grandi, luminose vetrate comunicano unsenso di pace e lo rendono luminoso con il so-le, le stelle, gli uccelli… tutto ci parla del cielo in cui i bambini devono sentirsi di casa.. Ai due lati in basso sono abbozzati una mamma che consegna una candela accesa al suo bim-bo; una suora sacramentina e una maestra.I disegni del portale e del tabernacolo sono opera di Mons. Giuseppe Sala, parroco della Cattedrale; i disegni delle pareti e delle vetrate sono del nostro concittadino Giovanni Rota. L’altare e i banchi sono stati eseguiti dall’ing. Alessandro Valvassori; mentre l’esecuzionedelle vetrate sono della vetraria “Rota Imagna”Una menzione particolare merita la statua di Maria con Gesù Bambino. È un’opera in cera-mica policroma dell’artista Raffaele Borselli. Gesù ha l’età di un bambino della scuola ma-terna. La Mamma, Maria dal volto dolcissimo di ogni mamma, regge Gesù e lo presenta ai bambini e con trepidazione imita a fare i primi passi nella vita.L’ombra di mestizia che appena si intravede sul volto di Maria, lascia trasparire la preoccu-pazione per il futuro di Gesù e di ogni bambi-no.La statua, attualmente collocata nella Cappel-la, verrà posta nel giardino della Scuola, quan-do anche l’esterno della scuola sarà sistemato con fiori e piante.Ho anche la gioia di comunicare che la statua è stata donata da una Signora della parrocchia in ricordo dello sposo defunto e dell’amore che li ha uniti per oltre 50 anni.

d.C.

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BATTESIMI

MARTA D’ADDA

di Gabrielee di Ostoni Cecilianata il 01.02.2009battezzata il 17.05.2009In un t empo s egna todall’incertezza per il futuro,abbiamo accolto la nascita di

un figlio o Signore, su questi bimbi e su tutti noi, scenda la tua grazia, affinché viviamo sempre sperando.

GOTTI

LUCA EMANUELE

di Celestee di Pagani Maritanato il 02.01.2009battezzato il 17.05.2009Grazie Padre per il dono di Luca, un dono stupendo e

inaspettato. Fa di lui uno strumento della tua pace, guidalo con l’amore che solo tu conosci e aiuta noi genitori ad affiancarlo nel cammino della vita senza pretese o aspetta-tive, ma con il desiderio che risponda in pienezza il suo Sì alla vita in modo unico e irripetibile.

ROTA MARTIR VIOLA SOFIA

di Lorioe di Oberti Francanata il 19.12.2008battezzata il 17.05.2009Grazie Signore per averci donato la gioia della nascita di Viola Sofia.Aiutaci a crescerla nella fede e nel

rispetto della morale cristiana. Noi ti preghiamo.

PARIS SAMUELE

di Alfioe di Rebuccini Nadianato il 11.12.2008battezzato il 17.05.2009Dio ti affidiamo Samuele. Daglil’equilibrio per affrontare la vita, la bontà per saper perdonare, la forza

per portare avanti i propri ideali.

COLOMBI BEATRICE

di Lucae di Zimballi Eugenianata il 08.09.2008battezzata il 17.05.2009Per Beatrice, per tutti i suoi amici battezzati e per tutti i presenti, chie-diamo la serenità.

BELOTTI FILIPPO

di Marcoe di Mazzoleni Monicanato il 24.02.2009battezzato il 17.05.2009Signore ti affidiamo il nostro piccolo Filippo e ti chiediamo di operarenelle sue vicende concrete e perso-

nali affinché possa crescere come un uomo giusto e buono per questo noi ti preghiamo.

MAFFEIS SARA

di Enricoe di Sangalli Rominanata il 11.03.2009battezzato il 21.06.2009Signore ti ringraziamo peraverci dato la grazia di essere di nuovo genitori.

Aiutaci in questo cammino affinché possiamo educare al meglio i nostri figli in modo tale che crescano serenamente nell’amore e nella fede come tu ci hai insegnato. Per que-sto noi ti preghiamo.

ROTA MANUEL

di Gabrielee di Ginammi Annamarianato il 10.12.2008battezzato il 07.06.2009Oggi per noi, Signore è un sorriso alla vita che ci riunisce a Te. Noi ti preghia-mo.

SYLLA MARCO

nato il 11.06.2001SYLLA FRANCESCO

nato il 13.01.2003di Mandiatee di Pagani Nadiabattezzati il 07.06.2009A voi figli miei con questo sacra-

mento e con Dio nel vostro cuore impariate a donare ri-spetto gioia e amore e che siate sereni sempre. Preghiamo.

PELLEGRINELLI MARTINA

di Omare di Rota Sonianata il 05.02.2009battezzata il 07.06.2009Signore, grazie per averci donato Martina, e con lei, di averci reso genitori, missionari della tua parola e dei tuoi insegnamenti.

Sostienici, ora e sempre, in questo nuovo e importante ruolo che ci hai affidato.

BREMBILLA MATTEO

di Cristiane di Cattaneo Monicanato il 08.02.2009battezzato il 07.06.2009Ogni giorno nasce un’alba, un fiore, un sentimento, ogni giorno nasce un bimbo; e di fronte allo stupore della vita non si

può che essere nella gioia, per questo ti ringraziamo Signore per la nascita di nostro figlio Matteo, fa’ che pos-sa trovare in noi genitori la sicurezza, la libertà di poter crescere, esprimere e realizzare quei meravigliosi doni che Dio ha messo nel suo cuore. Noi ti preghiamo.

LOCATELLI EMMA

di Stefanoe di Quarti Danielanata il 23.01.2009battezzata il 07.06.2009Aiutaci Signore a educare Emma e tutti i tuoi figli, con la parola r con l’esempio nell’amore di Dio e del

prossimo. Noi ti preghiamo.

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BONATI ELENA

di Elioe di Pinto Valerianata il 22.07.2008battezzata il 21.06.2009Signore Gesù noi ti ringra-ziamo per averci donato la nostra piccola Elena che,

con Davide ed Elisa, ha reso ancora più lieta la nostra fami-glia. Fa’ Signore che la nostra piccolina cresca forte nella fede e nell’amore e aiuta noi genitori ad essere sempre pre-senti, pazienti e soprattutto capaci di trasmetterle quei valori importanti che l’aiuteranno a vivere ed a superare le piccole, grandi difficoltà che incontrerà lungo il suo cammino. In que-sto giorno felice per noi non ci dimentichiamo di coloro che soffrono. In particolare aiutaci a pregare per tutti quei bambi-ni meno fortunati che hanno tanto bisogno della tua guida, del tuo sostegno e del tuo infinito amore, noi ti preghiamo.

MOSCHENI GIONA

di Marianoe di Alvanini Valentinanato il 24.05.2009battezzato il 21.06.2009Magnifica grazia ci ha donato il Signore, Egli ha parlato ai nostri cuori ed ha dato vita ai nostri

figli che sono il riflesso più brillante della Sua luce. La loro semplicità, umiltà ed amore possano essere, per noi, insegnamento per farci più simili a loro e testimoniare al piccolo Giona ed a tutti questi bambini, l’amore e la fede che conducono alla luce del Padre.

PREMOLI AILEEN

di Stefanoe di Della Mussia Ilenianata il 12.01.2009battezzata il 21.06.2009Signore, ti ringraziamo per la nostra dol-cissima bambini, ti preghiamo affinchécresca sana, forte e di buon cuore. Amen.

BALDI ELISA

di Albertoe di Mussetti Silvianata il 23.01.2009battezzata il 21.06.2009Signore, aiutaci a essere da guida per il lungo e difficile cammino di Elisa. Fa’ che,

sostenuti dal tuo amore, veda in noi genitori lo Spirito Cristiano, e attraverso i gesti quotidiani ci renda un valido esempio da seguire.

BRUMANA FRANCESCA

di Riccardoe di Rota Saranata il 09.12.2008battezzata il 21.06.2009Grazie Signore. Signore il nostro amore è grande perché grande è il Tuo amore

per noi… / Signore la nostra notte non è più oscura perché risplende della luce di cui ci hai fatto dono. / Piccole mani per grandi gesti. Piccoli piedi per grandi passi. Un grande cuore per darci speranza. Grandi occhi in cui specchiarci. / Signore seguiremo la Tua via senza piegare ne a destra ne a sinistra. / Signore favorisci-ci nell’impegno di vigilare a questo Tuo miracolo di vita. / …un miracolo che chiameremo Francesca… / Per questo ti preghiamo.

BETTINELLI FRANCESCO

di Marcoe di Colleoni Monicanato il 06.04.2009battezzato il 05.07.2009La nostra preghiera vuole essere un ringraziamento a Dio per averci donato la grande gioia di diventare genitori.

Sostienici nell’amore quotidiano che diamo ai nostri figli.

ROTA RICARDO

di Antonioe di Zanchi Fabiennenato il 24.01.2009battezzato il 05.07.2009Grazie Signore per dono ricevuto ilnostro splendido Ricardo. Aiuta me ed

Antonio ad essere dei bravi genitori,guidaci in questo cammino con amore e serenità.

MAGONI GIULIA

di Valerioe di Mazzoleni Cristinanata il 23.02.2009battezzata il 05.07.2009Questo è il giorno in cui, Si-gnore, Giulia entra a far parte del popolo di Dio. Te l’affi-

diamo insieme a tutti i bambini che oggi sono qui presenti, affinché possa crescere nei valori cristiani che tuo figlio Gesù ci ha insegnato.

MAGGIONI GABRIELE

di Daniloe di Fumagalli Miriamnato il 15.03.2009battezzato il 05.07.2009Signore, ti preghiamo affinché accom-pagni i nostri figli nella loro vita. Dai a noi genitori la forza per non cedere

alle avversità ed essere sempre al loro fianco come tu sei vicino a noi. Preghiamo.

FERRARA GRAZIA

di Arcangeloe di Santoro Antonellanata il 18.03.2009battezzata il 05.07.2009Oggi, o Signore, con immensa gioia, noi genitori insieme ai padrini, affidiamo, la nostra bambina Grazia nelle Tue mani e

nel Tuo cuore, affinché possa ricevere il dono meraviglioso del Battesimo. Amen.

LOCATELLI

KATERINA

di Michelee di Sala Gabriellanata il 05.04.2009battezzata il12.07.2009Preghiamo Dio per

darci la capacità ogni giorno di capire e apprezzare le cose veramente importanti. Perché la felicità è nelle cose che già abbiamo cioè la famiglia ed il sorriso dei nostri figli. Aiutaci Signore a ricordarlo sempre.

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BULLA BENEDETTA

di Nicolae di Messi Natascianata il 18.02.2009battezzata il 19.07.2009Per la nostra piccola Benedetta e per la sorella Beatrice, due doni speciali che tu, Signore, ci hai voluto concedere, affinché

il loro futuro possa riservare loro serenità e gioia, sempre nella fede. Noi te le affidiamo perché tu possa custodirle nel cammino della loro vita.

* * *

MATRIMONI

TODESCHINI ROBERTO

con ROTA ELISABETTA

il 23 maggio 2009

ZANCHI OMAR

con MANTECCA SIMONA

il 30 maggio 2009

ALBORGHETTI LUCA

con GHEZZI ARIANNA

il 2 giugno 2009

PIAZZINI CARLO

con BWANGA

NE M’BUMBA MARIE EUGENIE

il 13 giugno 2009

TIRONI CRISTIAN

con VALSECCHI CHIARA

il 19 giugno 2009

TERZI PIERLUIGI

con PELLEGRINI LAURA MILENA

il 20 giugno 2009

SANTI SERGIO

con SARA RITA

il 20 giugno 2009

BAILO OMAR

con LOCATELLI LARA

il 4 luglio 2009

BENEDETTI OMAR

con GIACOMETTI MILENA

il 17 luglio 2009

FUSTINONI STEFANO

con CAVENATI ELENA

il 24 luglio 2009

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FUNERALI

HULTGREN IVAN

di anni 49morto il 09 maggio 2009

PAPPAGALLO GIANNINA

di anni 85morta il 18 maggio 2009

ANCORA LUIGIA

di anni 86morta il 23 maggio 2009

LOCATELLI FRANCESCO

di anni 52morto il29 maggio 2009

TRAINA ANGELO

di anni 85morto il 07 giugno 2009

PERSONENI MARIA ANNA

di anni 78morta il02 luglio 2009

MUNARI MARTA

di anni 71morta il02 luglio 2009

ROTA PASQUALE

di anni 89morto il05 luglio 2009

RONCALLI PIERINA

di anni 77morta il06 luglio 2009

CISANA ERMENEGILDO

di anni 74morto il07 luglio 2009

SIZZI SANTO

di anni 82morto il07 luglio 2009

BISCARO GIULIO

di anni 68morto il19 luglio 2009

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Suor

Federica Buffoni

Suor Federica Buffoni è tornata in Italia in oc-casione della canonizzazione di Santa Ger-trude Comensoli.Gli amici del gruppo missionario l’hanno in-contrata e le hanno fatto alcune domande a cui lei ha risposto con l’entusiasmo di sempre.

59 anni di missioni in Brasile sono molti da

riassumere in poche righe, provi a raccontar-

celi.

“La messe è molta, ma gli operai sono po-

chi”.

Questa frase evangelica mi fece sentire il desi-derio di donare la mia vita per i fratelli.Entrata in convento chiesi alla Madre Generale di andare in missione, questa rispose: “fai la do-manda”, la feci e nel primo anno di juniorato ebbi la risposta di partire per il Brasile.Il 22 di giugno 1950 sulla nave Conte Grande passai 14 giorni fra acqua e cielo can-tando la Paloma, contemplandol’Onnipotenza di Dio.Arrivata alla missione ho trovato lacomunità di 12 Suore e 240 bambine e adolescenti dai 12 ai 15 anni, più tardi si è ristrutturata l’opera accogliendoanche i maschi dando la possibilitàalle mamme di lavorare per guada-gnarsi il pane. Anche un gruppo dineonati figli di mamme tubercolose,così il numero è arrivato a 500. Io mi sentivo contentissima e unita alla co-munità abbiamo donato del nostro me-glio per aiutare a crescere questi figli d i D io . Da l l ’ a l imen taz ione ,all’istruzione culturale, religiosa, pro-fessionale e sociale. Queste arrivateall’età di lasciare l’opera, le sistema-vamo nel campo del lavoro sia nelle fabbriche, sia nelle famiglie o negliospedali per imparare l’ufficio di in-fermiera.Non è stato facile ad affrontare le dif-ficoltà, ma l’unione, la preghiera el’amore, la grazia ha completato laformazione. Quanti(e) ritornavano aringraziare le suore per il tempo passa-to tra noi, così formeranno le loro fa-miglie.

L’Europa in generale, ma anche in Italia il

cristianesimo e in particolare la pratica reli-

giosa è in crisi, com’è la situazione in Brasi-

le?

La globalizzazione fece molti trattati del libero commercio, non sempre ha beneficato i poveri. La catechesi e in generale nelle pastorali usa linguaggio poco significativo per la cultura che con difficoltà trasmette la fede alla società. Il numero insufficiente di sacerdoti non arriva alle comunità regolarmente, varie di queste, passano molto tempo senza la celebrazioneEucaristica, per questo scarseggiano le voca-zioni. La Chiesa si preoccupa perché tante per-sone abbandonano la pratica religiosa per en-trare nelle diverse sette che popolano il Brasi-le, riconosce che il popolo si sente più a suo agio a favorire la loro vita.Milioni di persone vivono nella miseria per mancanza di lavoro per sostenere la famiglia, la cultura è poca, i giovani non progrediscono per non avere studi sufficienti per entrare nel mercato del lavoro e vivere una vita normale

Suor Federica con la Madre Generale Germana Crotti in Brasile

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per formare la loro famiglia, molti escono dal-la loro terra in cerca di lavoro, tanti bambini e bambine vivono sulla strada e sono sottomessi alla prostituzione infantile, legati al turismo sexuale.Preoccupa anche la tubercolosi, la malaria eHIV-AIDS non dimenticando i sequestri, laviolenza, si veste di varie forme; criminalità

organizzata e narcotraffico. La vita sociale sta deteriorando gravemente in molti paesidell’America Latina e del Caribe, la violenza si manifesta nel rubare, assaltare, sequestrare e l’assassinio, che è più grave, distrugge la vita umana provocando dolore alle famiglie eall’intera società. Le cause sono molte;l’idolatria dei soldi, ma ideologia individuali-sta e utilitaria, la mancanza di rispetto per la dignità della persona e la libertà religiosa.

Da anni a Brembate non ci sono vocazioni

religiose femminili e con l’ordinazione di don

Manuel terminano anche quelle maschili,

cosa si sente di dire ai nostri giorni?

Perché il giovane impari ad ascoltare la chia-mata del Signore e vivere la vita interiore dei v a l o r i e v a n g e l i c i d e v e u s c i r edall’individualismo per pensare e lavorare con gli altri; partecipare a una comunità ecclesiale concreta; a sensibilizzare come il buon samari-tano; con la sofferenza degli altri; a partecipare a una pastorale organica con gli altri e intende-re che la lotta per la giustizia è un elemento costruttivo di evangelizzazione; a compromet-tersi con la missione decisamente.Queste tappe devono portare a una scelta voca-zionale.

Sabato23 tornerà alla sua amata missione e

la nostra parrocchia in quel giorno festegge-

rà l’ordinazione di don Manuel, cosa augura

al nostro novello sacerdote?

Auguro al novello sacerdote una grande unio-ne col Signore, grande amore alla Chiesa, per-severanza e fedeltà agli impegni assunti.

Caro don Corino, ho cercato di dare risposte che penso siano più o meno d’accordo, correg-ga dove trova sbagliato anche in fatto di italia-no che poco ricordo.Sono tornata felice di aver incontrato lei, ilgruppo missionario e i compaesani, e i miei parenti.Mi ricordi nella Santa Messa, anch’io non di-mentico nessuno nella mia adorazione.Con tanta riconoscenza abbraccio tutti.

Sr. Federica Buffoni

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P apa Benedetto XVI, benché sia stato criticato, contestato e frainteso, nonrinuncia a mostrare il suo interessa-

mento per il mondo: parla di Dio, certo, ma di un Dio incarnato, che si coinvolge nelle vicen-de umane e vuole coinvolgere l’uomo nella costruzione del mondo secondo il suo cuore.

Le sue parole preferite sono: verità, ragione e carità. “La carità è la sintesi di tutta la legge,

ma la carità si compiace della verità”.

Ci ha illuminato spiegando la verità su Dio: “Deus caritas est”, ora con la “caritas in veri-

tate” vuol dirci la verità sull’uomo, sullo svi-luppo umano integrale, sulle sue azioni e rela-tive conseguenze.

Le sue argomentazioni sono sempre supportate da ragionamenti razionali, affinché siano vali-de per tutti gli uomini, credenti e no, che fac-ciano riferimento al magistero della Chiesa o siano uomini di buona volontà tesi comunque a perseguire un bene comune, nella verità ap-punto.

Dall’introduzione dell’Enciclica:

“Sono consapevole degli sviamenti e svuota-menti di senso a cui la carità è andata e va incontro con il conseguente rischio di estro-metterla dal vissuto etico e impedirne la cor-retta valorizzazione. In ambito sociale, giuri-dico, culturale, economico e politico ne viene dichiarata facilmente l’irrilevanza a interpre-tare e a dirigere le responsabilità morali…

… Senza verità, la carità scivola nel sentimen-talismo, l’amore diventa guscio vuoto da riem-pire arbitrariamente essendo preda delle emo-zioni e delle opinioni contingenti dei soggetti: una parola abusata e distorta fino a significa-re il contrario. La verità libera la carità dalle strettoie di un emotivismo che la priva di con-tenuti relazionali e sociali e di un fideismo che la priva di respiro umano e universale…

… La verità esprime la forza di liberazione della carità nelle vicende sempre nuove della storia, è, a un tempo, verità della fede e della ragione, nella distinzione e insieme nella si-nergia di due ambiti cognitivi. Senza verità,senza fiducia e amore per il vero, non c’è co-scienza e responsabilità sociale, e l’agire so-ciale cade in balia di privati interessi e logiche

di potere….

… La Chiesa non ha soluzioni tecniche da of-frire e non pretende di intromettersi nelle poli-tiche degli Stati. Ha però una missione di veri-tà da compiere, in ogni tempo ed evenienza, per una società a misura dell’uomo, della sua dignità, della sua vocazione”.

Da questi brani dell’introduzione si capiscono le urgenze pastorali e le preoccupazioni delPapa per le difficoltà di capire le situazioni in cui ci troviamo a vivere: crisi finanziaria, am-bientale, energetica, del multilateralismo, mul-ticulturalismo, povertà, guerre, ma la crisi più profonda è culturale.

Michel Carudessus (ex direttore F.m.i., gover-natore onorario della Banca di Francia ed ex presidente delle settimane sociali), ha detto di questa enciclica: “È un formidabile appello alla speranza, che scuoterà molti cristiani im-pegnati nella vita politica, sociale ed economi-ca. Il Papa ci riporta all’essenziale sottoline-ando che gratuità e fraternità sono le chiavi dello sviluppo. Qualcuno di fronte a una enci-clica sociale attendeva raccomandazioni pre-cise. Quasi delle prescrizioni, invece si è tro-vato davanti a uno scritto situato a monte, alla sorgente cioè Dio e poi focalizzata non tanto sulle strutture umane, ma sull’uomo stesso,sulle minacce contro l’uomo, molto più che sulle debolezze da correggere nelle struttureumane”.

Le aspettative sicuramente erano molteplici,nei vari ambiti, ciascuno sperando di trovare aiuto o avvallo dei propri convincimenti: c’è da augurarsi che nella maggioranza ci sial’onestà intellettuale e morale per leggerla estudiarla; non è una semplice analisi dei pro-blemi, ma una riflessione per capire perché certe situazioni si sono verificate e come cor-reggere le rotte.

Benedetto XVI parla più di SVILLUPPO che di PROGRESSO: quest’ultimo può significare solo un andare avanti, ma verso dove? E co-me? Lo sviluppo invece sottintende un aprirsi graduale in grado di migliorare l’uomo in tutte le sue potenzialità, fa pensare all’aver cura e attenzione alle molteplici realtà e trovare o-biettivi che siano condivisibili per tutti e che tendano al bene comune (è un po’ strrano que-

La nuova Enciclica del Papa Benedetto XVI

“ LA CARITÀ NELLA VERITÀ ”

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sto bene comune, tutti ne parlano, ma nessuno lo vede!).

A proposito di sviluppo scrive il Papa:“…capita anche che i paesi economicamente sviluppati o quelli emergenti, esportino nei paesi poveri, nel contesto dei loro rapporticulturali, commerciali e politici, una visione riduttiva della persona e del suo destino: è il danno che il super-sviluppo procura allo svi-luppo autentico, quando è accompagnato dal sottosviluppo morale…. La carità non esclude il sapere, anzi lo richiede, lo promuove e lo anima dall’interno… ci sono l’amore ricco di intelligenza e l’intelligenza piena di amore” (dal Cap. 2°),

A questo proposito il Card. R.R. Martino in un incontro di economisti delle università ha det-to: “…fra le tante cause della povertà mate-riale dei paesi in via di sviluppo, siano indivi-duate quelle che rimandano alla povertà spiri-tuale delle società occidentali”.

Ancora il Papa: “La crisi diventi occasione di

discernimento e di nuova progettualità”.

Perciò nessun pessimismo o rassegnazione, ma “nuovo slancio” con la speranza di una costru-zione di futuro buono.

A me, a te, a chi come noi gente comune fuori dai massimi sistemi del governo del mondo, che non prendono decisioni e che si spaventa-no di fronte alla complessità del presente, cosa può dire questa enciclica?

Intanto sappiamo che stiamo a cuore al Papa e non siamo soli, qualcuno alza la voce per noi per dire la verità.

Inoltre lo sviluppo, in generale, non può fare a meno dell’apporto di ognuno: esso è“vocazione alla crescita integrale della persona e comporta la centralità della carità”.

Oggi che le interazioni tra le culture sono au-mentate c’è il pericolo che si ceda al relativi-smo oppure all’appiattimento culturale eall’omologazione dei comportamenti e deglistili di vita, perciò è più che mai necessario ancorare il nostro agire a forti principi.

Leggere, conoscere e cercare di capire, porsi domande, non conformarsi acriticamente è un compito affidato a ognuno.

Grazie Santo Padre, Le vogliamo bene!

Luisa

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Astronave CRE 2009

« Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi del-l'astronave Enterprise-CRE durante la suamissione annuale, diretta all'esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima. »

Nasinsu (Nasi in su), cioè sguardo rivolto ver-so l'alto, questo il filo conduttore dell'esperien-za estiva di molti ragazzi negli oratori della Lombardia ed anche nel nostro oratorio aBrembate di Sopra.Infatti, il 2009 è stato dichiarato l' Anno Inter-nazionale dell'Astronomia dall'Unesco, l'orga-nizzazione dell'ONU per l'educazione, lescienze e la cultura. In tale contesto, abbiamo preso spunto dallo sguardo rivolto al cielo per guardare non solo alle stelle, ma anche per chiederci quali sono i nostri sogni, i nostri de-sideri più veri e più profondi.Naturalmente il CRE è stato soprattutto gioco, divertimento, incontri, amicizia, piscina, e non solo riflessione! Anche quest'anno sono state tante le stelle (ragazzi) presenti nell'universo CRE. Diamo un po' di numeri: 130 bambini al Baby Cre, 368 bambini al CRE, 93 partecipan-ti ai campi scuola a Branzi. I coordinatori, gli animatori, gli assistenti, i cuochi e le signore delle pulizie formavano un “esercito” di 114 persone. Speriamo che tutti si siano divertiti e che abbiamo portato a casa buoni ricordi di queste esperienze che sono occasioni preziose di crescita e di maturazione.Tra i laboratori, quest'anno c'è stata la novità del Parkour, una disciplina sportiva che inse-gna l'arte dello spostamento in contesti urbani (e non solo) nel modo più efficiente e veloce possibile, scavalcando quindi eventuali barrie-re, gradini, ringhiere e altro. Ovviamente te-nendo conto del proprio livello. L'istrutture era

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Marco Bellia, un giovanotto in grado di saltare una macchina intera!Tra le gite, oltre alla classica gita all'Acqua-splash, 'nuove' mete (almeno per noi) sono sta-te il parco Avventura recentemente aperto in Roncola e il parco Leolandia-Minitalia, en-trambe molto apprezzate dai bambini.Non poteva mancare, visto il tema e la vicina-za, un’atterraggio presso la Torre del Sole: a turno tutti i bambini hanno attraversato via Lo-catelli per entrare nella futuristica torre e sco-prire i segreti dell'universo.Colgo l’occasione anche per ringraziarel’AVIS di Brembate di Sopra che gentilmente ci ha offerto dei bellissimi cappellini rossi per tutti i membri dell’equipaggio (cioè per tutti i bambini del CRE).A tutti quanti un grazie e un arrivederci alprossimo passaggio dell'astronave Enterprise NCC-1701.

Data astrale, luglio 2009.Capitano Kirk

* * *

“Una Giornata Speciale”

La cronaca

Premessa

Domenica 29 marzo è stata davvero “UnaGiornata Speciale” per le famiglie e i catechi-sti-(centoventi persone)- che hanno aderitoall’invito dal Gruppo di catechesi delle prime medie (secondaria di primo grado) di Bremba-te di Sopra: siamo stati ospiti della Comunità “Shalom” di Palazzolo sull’Oglio.

Piove

Lasciamo Brembate Sopra con la pioggia e raggiungiamo, con mezzi propri, la Comunità “dispersa” nella pianura lombarda, al confine tra quella di Bergamo e l'inizio della Brescia-na.

Gli incontri

Ci accoglie Paolo. E’ un uomo giovane. Ci parla in modo dettagliato e con schiettezza della Comunità che “( nasce nel giugno 1986 grazie alla volontà, caparbietà e coraggio disuor Rosalina che, da sempre dedita ai giovani, in risposta alla chiamata di Dio, decide di oc-

cuparsi totalmente dei ragazzi che si trovano nel tunnel della droga e che soffrono i disagi tipici della gioventù. Chiede alla Caritas diBrescia una casa ed ottiene una cascina nella campagna di Palazzolo sull’Oglio)”.Il virgolettato, in realtà, non è detto tal quale dal giovane, ma copiato dalla circolare.Egli aggiunge, alla sintesi di presentazione, molte altre informazioni: sottolinea l’affanno dei tanti che, imboccata la brutta strada della tossico dipendenza, qualunque essa sia: droga, alcol, degenerazioni dovute al vizio, si ritrova-no, dopo peregrinazioni varie, a volte dopo periodi di galera, soli e disperati.Molti non hanno famiglie alle spalle o, se le hanno, quelle non possono, non sono in grado, non vogliono prendersi cura di loro.Hanno età variabili dai 12 ai 48 anni.Da tre anni la Comunità è stata aperta anche alle ragazze, da quando due genitori si erano rivolti alla suor Rosalina, per chiederle aiuto per la loro figlia anoressica, che aveva tentato il suicidio ben 8 volte.Oggi sono residenti giovani donne con proble-matiche varie, ex prostitute, vittime di stupri, anche familiari purtroppo, e di violenze. La vita viene sempre privilegiata e ci sono tan-ti bambini-L’ultima nata si chiama Alessia; viene presen-tata dalla Suora, arriva tenuta in braccio dalla mamma, accompagnata da un’altra giovaneospite della Comunità, che viene definita: la madrina che affianca e sostiene la madre nella cura della bimba.Paolo informa che la Comunità non usufruisce di alcuna sovvenzione statale e, nel tempo, si è ingrandita: ci sono nuove costruzioni per ospitare chi ha bisogno (al momento sono in 269 e il soggiorno dura almeno 6 anni).Egli è qui da 6 anni e mezzo. Racconta la sua storia con naturalezza, dice anche di esserepapà di un bambino. Aggiunge tra l’altro che a tutti coloro che bussano viene aperto, nel senso che tutti sono accolti, senza pagare un euro, a patto che si impegnino e accettino le regole della Comunità. La loro giornata è program-mata e gli orari, rigidi, sono scanditi dal lavoro e dalla preghiera. Usufruiscono anche del do-vuto riposo e della solidarietà degli altri abi-tanti. Tutti devono lavorare, si diceva, ma se lo vogliono, dopo un primo periodo di soggiorno, possono chiedere di studiare, ma “LA SCUO-LA SI MERITA”. Paolo usa queste parole; io le scrivo con la maiuscola, per la sorpresa di averle sentite.Gesù diventa il loro compagno di viaggio. Lo ripetono anche gli altri che abbiamo conosciu-

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to. Lo hanno cantato nella messa finale congrande partecipazione. Nelle loro parole c’è lo stesso significato di quelle pronunciate da Sant’Agostino: “Il mio cuore è inquieto finché non riposa in Te, Si-gnore”.Dopo Paolo, Riccardo,19 anni, racconta la sua storia.Ha iniziato presto con la droga. Ha vagatoin altre comunità. Pensava di dovere morire. Ripete la necessità di affidarsi al Signore e vi-vere perseguendo i valori della vita: costruire una famiglia vera fondata sul rispetto, essere sinceri gli uni con gli altri. E’ spietato nel con-fessarsi, non usa metafore, dice che, se un ra-gazzo sbaglia, la colpa è anche della famiglia, del disimpegno dei genitori che non riescono a dare al figlio le giuste norme. “La fatica tem-pra i ragazzi, bisogna abituarli ad essa” dice. “Oggi i ragazzi sono mollicci. Persino se devo-no dire a una ragazza <<ti voglio bene>> non hanno il coraggio di dirlo a voce, le mandano il messaggino”. Riccardo l’ha capito sulla sua pelle e noi lo ringraziamo per avercelo ricordato.

La Suora

Arriva quando siamo seduti a tavola per ilpranzo.(Non è stato detto, ma siamo stati accu-diti dai ragazzi con bevande, dolcetti, cibo, dall’arrivo al commiato).La suora è come la mamma di tutti, ma è una mamma inflessibile nel pretendere l’obbe-dienza.Usa un linguaggio diretto, ma anche diverten-te, a volte, e ironico. Quando abbiamo il piace-re di conoscerla, è l’ora del pranzo. Arriva co-me un vento ,improvvisamente, e altrettanto celermente, con poche parole, entra in relazio-ne con ciascuno di noi. Grandi e piccoli.“Dedita ai giovani”, è scritto nella circolare di presentazione. Vero. Persegue il suo obiettivo. Segue il Maestro. E’ guidata da Lui. Ci dice: “Sono la sposa di Cristo”, di Colui il cui gio-go è dolce, che è “Via Verità e Vita”: è questo, in sintesi, il messaggio.Sgrida un ragazzino dei gruppi di visitatoripresenti che dovrà fare la cresima, e che non siede “composto” (come si diceva una volta), e mastica una “cicca”, mentre sta per iniziare la Messa.Ma la sgridata è per tutti, siamo coinvolti tutti. La Suora ricorda che l’unico modo per“rovinarsi” la vita è infrangere le regole, i di-vieti, i Comandamenti. “Spesso si cominciaanche così. Facendo i bulletti, gli sciocchini.

Educare ed educarsi al bene da adulti, non è facile”.“L’uomo ha due gambe”, dice, usando unametafora, “Deve dare alimento a tutte e due. L’importanza della preghiera. La famiglia è una gerarchia. I genitori nonpossono essere amici dei figli: hanno la re-sponsabilità della loro educazione”.

Il saluto

Quanti “pensierini” per noi che siamo andati a trovarli!Tavola addobbata con cura, con piccole com-posizioni miste di carta e di verde, ramettini di simbolico ulivo, e poi i doni, che ci hanno par-lato del piacere che hanno avuto per la nostra visita, sicuramente pari al nostro di essere an-dati.

I Volontari

Perché un comunità molto cresciuta nel tempo, vada avanti, ci vuole aiuto.L’aiuto, quella di “Shalom”, lo riceve quoti-dianamente da: i Volontari.Una conferma ulteriore che, se germina il Ma-le, anche il Bene è una pianta che non teme l’estinzione.Veniamo informati che sono 2OOO, coloroche, in qualche modo, alcuni quotidianamente, con lavori di stiro, lavaggio, pulizia (tutto èlindo nei locali della Comunità, tutto è ordina-to, tutto è aperto agli occhi di tutti, fuori e den-tro, ogni cosa ci dice che niente è abbandonato a se stesso, anche le cose: anche una damigia-na sbreccata, dentro una impagliatura sbrindel-lata, ha ricevuto l’attenzione di qualcuno, ed è infiocchettata con un nastro bianco e dei fiori), altri con le loro competenze, quando servono: insegnanti, avvocati, professionisti in genere, e lo fanno con puntualità e generosità. E se la Comunità “cammina”, ha bisogno anche dicontributi finanziari volontari, perché si sup-porta da sola.Oggi c’è anche il maneggio, i cavalli, i calessi, che non abbiamo potuto vedere per via deltempo.Un altro grande edificio sta sorgendo, imponen-te: sarà chiesa, sala per accogliere, mansarda.I ragazzi lavorano per farla bella.Tutto grazie alla Misericordia che viene e-spressa dall’uomo quando si fa raggiungere da Dio.”Anche la Cresima, quando si riceve col cuore di figli di Dio, dà frutti di Misericordia”.

Catechista Liliana

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CARITAS

SCUOLA

PER STRANIERI

Grazie alla collaborazione tra l’Associazione “Aquilone” e la Caritas Parrocchiale siamoarrivati alla fine del quarto anno di scuola di italiano per stranieri.Le vacanze che ora stiamo vivendo, oltre che a riposare, ci servono a riflettere sul cammino fatto.Più andiamo avanti con questa esperienza, più ci rendiamo conto del tanto che stiamo impa-rando e di quanta strada ci resta ancora da fare.Siamo partiti quattro anni fa con una grande carica di disponibilità e di entusiasmo, metten-doci in gioco per incontrare chi da un altro Pa-ese veniva a vivere tra noi e per favorirnel’integrazione.Pensavamo che la lingua fosse un mezzo fon-damentale per stabilire relazioni corrette e che aiutare gli stranieri a integrarsi, attraverso la conoscenza dell’italiano, fosse un bel servizio da parte nostra oltre che un bisogno reale per loro.Man mano passa il tempo e viviamo concreta-mente questa esperienza più ci accorgiamo di quanto sia impegnativo per tutti l’obiettivo che ci siamo posti.Ci rendiamo conto che l’integrazione non con-siste solo nell’imparare una lingua che dia loro la possibilità di capire le nostre abitudini, per-ché le conoscano e le rispettino. E nemmeno consiste solo nel soddisfare lanostra curiosità verso abitudini e culture che non conosciamo.Questa non è integrazione. E’assimilazione. Ma se è vero che l’apprendimento della lingua èindispensabile, è altrettanto vero che il cammino dell’integrazione è piuttosto faticoso.La scuola è un piccolo spaziodove si inizia a fare esperienza di conoscenza, di comprensione, di rispetto, di amicizia; dove si impara tutti: chi la frequenta per apprendere la lingua, chi offre il suo tempo per insegnarla. Si im-para a vincere la paura dell’altro, a conoscersi e a riconoscersi,anzitutto come uomini, attraver-so sia quanto abbiamo in comu-

ne, sia quanto ci rende diversi.Gli studenti che frequentano la nostra scuola sentono che “là nessuno ci guarda come se fos-simo diversi”, ha detto una volta Moussa. Ven-gono con piacere, mostrano impegno e interes-se, malgrado le difficoltà da cui è condiziona-ta la loro frequenza. Riconoscono che per loro la scuola può essere un punto d’incontro sere-no e gratificante.Quest’anno, oltre all’insegnamento della lin-gua, la scuola per immigrati ha partecipato a varie attività. Presso la Scuola elementare, con la partecipazione di alcune mamme straniere, si sono realizzati due laboratori, “Fiabe delmondo” e “Cibi del mondo”, con esito molto positivo, sia per i bambini, e quindi per la scuola stessa, sia per le mamme che hanno a-derito all’iniziativa e che hanno realizzato con il loro intervento un approccio più facile alla scuola frequentata dai figli.Il laboratorio “Cibi del mondo”ha avuto il suo momento finale nella partecipazione, nelloscorso dicembre, alla “Fera del nono e delneùt”, attraverso la realizzazione di cibi gusto-si e di buonissimi dolcetti offerti in assaggio a tutti i visitatori dalle mamme della scuola di italiano.Un’esperienza nuova è stata quest’anno la col-laborazione con la scuola elementarenell’ambito dell’iniziativa “Non solo compiti”, per un sostegno ai bambini con maggior biso-gno di aiuto.Infine, alcuni dei partecipanti alla scuola diitaliano hanno avuto la possibilità di prepararsi ad un esame per la certificazione del livello di conoscenza della lingua. Il superamento delle prove d’esame, da loro sostenute presso un

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Istituto Comprensivo di Bergamo all’inizio di giugno, consente di ottenere un certificato di conoscenza dell’italiano che ha valenza uffi-ciale in tutta Europa e che li può facilitare nel-la ricerca del lavoro.Tutto il lavoro svolto nel corso dell’anno è sta-to possibile solo grazie all’entusiasmo eall’impegno di quanti hanno partecipato alprogetto. Dalle insegnanti alle baby sitter che si occupavano dei bambini più piccoli a cui le madri-studenti, durante le lezioni, non poteva-no accudire. Dalla scuola elementare, che ha reso possibile la partecipazione delle donnestraniere ai laboratori, al Comune che, attra-verso l’assistente sociale si mette in ascolto dei bisogni e che opera in stretta collaborazione con la Caritas parrocchiale.Da segnalare la bella novità degli ultimi mesi di scuola: l’invito a dare una mano per accudi-re i più piccoli è stato accolto con l’entusiasmo tipico della loro fresca età da alcune ragazze di

terza media, del gruppo della signora Gemma. Un promettente inizio per altri impegni. Cicontiamo!Un grande grazie alla parrocchia e a don Gu-stavo, sempre disponibile per ogni bisogno, che ci mettono a disposizione lo spaziodell’oratorio per le lezioni e per momenti di incontro e di convivialità.Ci auguriamo che questo progetto possa conti-nuare anche nel prossimo anno. Per questochiediamo l’aiuto di tutti e la disponibilità di chi se la sente di dedicare un po’ del proprio tempo agli altri, nei tanti ambiti in cui è possi-bile realizzare una vera integrazione in una comunità serena, attenta ai bisogni di tutti isuoi cittadini e desiderosa del vero bene comu-ne.Perché una comunità sia la casa di tutti, tutti sono chiamati a fare la loro parte.Tutti abbiamo bisogno di tutti.

Pilar

* * *

E ccoci giunti al termi-ne dell’anno pastora-le e ci sembra giusto

riassumere con voi che siete sempre tanto generosi, il la-voro che in questi mesi abbia-mo svolto.Sempre con il limite dellenostre capacità e possibilità vi

è stato il solito aiuto alle persone bisognose che a noi si sono rivolte.Assieme al gruppo Africa ’73, gli alpini ed i ra-gazzi della 2ª media nei giorni 6 e 7 giugno è stata indetta, come ogni anno, la

Giornata Parrocchiale della Carità.

Durante le Sante Messe si è pregato e riflettuto sulla carità intesa come solidarietà con i più bi-sognosi, ma soprattutto come unione fra tutti noi e perciò capacità di accettazione, dialogo e per-dono.I soldi raccolti durante le Messe sono stati divisi tra la Parrocchia e la Caritas Parrocchiale che ha ricevuto 700 € e oltre ai 360 € raccolti con gli alimenti. Si è raccolto anche un buon quantitati-vo di generi alimentari ed in particolare cibo e pannolini per bambini.Ricordiamo anche solo i nomi di quanti hanno collaborato ai quali va il nostro più sincero rin-graziamento: Gino, Agostino, Pilar, Attilio,Giorgio, Giovanna, Carla, Claudio, Mirella,Giusy e figlio, Andrea, Silvia, Maria, Licia, Isa-bella, Michela ed i ragazzi di 2ª media, Angelo.Soprattutto però è stato bello vederel’entusiasmo dei volontari e la cordialità delle persone che donavano.Per rendere più razionale l’aiuto e per favorire un maggior dialogo con le persone in difficoltà, abbiamo deciso di essere a disposizione tutti i lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 17,30, nell’auditorium dell’oratorio. Da due mesi è ope-rativo questo servizio. Vengono distribuite leborse con i generi di necessità, e soprattutto si è a disposizione per l’ascolto delle persone che a noi si rivolgono.Abbiamo notato che l’ascolto e, quando possibi-le il consiglio, servono ad alleviare le sofferenze delle persone.Abbiamo collaborato con l’assistente socialesig.ra Annalisa Pasquinelli che però ha da poco cambiato sede. Abbiamo conosciuto la nuovaassistente sociale con la quale abbiamo già co-minciato a collaborare. Fare sinergia tra chi si occupa dei problemi delle persone è un buonmodo per ottenere i migliori risultati.Concludendo diciamo che operando ci si accorge di quanto non sappiamo e di quanto dobbiamo imparare.

Il segretario Giorgio

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Informazioni parrocchiali

Orari delle S. Messe

Feriali: ore 8,00 - 9,00 (in Casa Serena) - 18,00.

Festive: Sabato sera e vigilia delle feste:Invernale: ore 18,00 - Estivo: ore 18,30

Domenica e feste: ore 7,30 - 9,00 (Casa Serena)Invernale: ore 10,00 - 11,15 - 18,00.Estivo: ore 10,30 - 18,30.

Disponibilità per le Confessioni

Don Corinno: ogni venerdì 8.30 - 9.30 / 16.00 - 17.30Don Gustavo: ogni sabato 8.30 - 9.30Don Faustino: ogni sabato 16.30 - 18.30

N.B. A richiesta i sacerdoti, nei limiti del possibile, sono sempre a disposizione per questoministero. In particolare mezz’ora prima delle S. Messe o subito dopo.

Celebrazione del Battesimo

Prima domenica di ogni mese, ore 11.15Terza domenica di ogni mese, ore 16.00 (estivo ore 17.00)

N.B. In vista del Battesimo, si prenda contatto con il Parroco. Il 2° Mercoledì di ogni mese alle

20.30 si terrà in Oratorio un incontro di preparazione per i genitori ed i padrini.

Celebrazione del Matrimonio

Il Matrimonio si può celebrare in ogni giorno dell’anno, eccetto le domeniche e i tempi di Avvento e di Quaresima.Occorre prepararsi adeguatamente.

Per questo la parrocchia organizza un corso di preparazione al matrimonio da gennaio. (E a mar-zo è possibile partecipare anche a corsi fuori parrocchia).Per le pratiche burocratiche ci si rivolge a don Faustino Rota (tel. 035.332.092) circa tre mesi prima del Matrimonio.In ossequio a giuste disposizioni diocesane, il Matrimonio va celebrato o nella parrocchia della sposa, o in quella dello sposo o in quella dove la coppia andrà ad abitare. Per eventuali eccezioni ci si rivolga alla Curia vescovile.

Per la richiesta di certificati

Per ogni genere di certificazione, ci si rivolge a don Faustino Rota, via Indipendenza 2,possibilmente non durante i pasti.

Tel. dei Sacerdoti: Don Corinno Scotti Tel. 035.620.103 - cell. 334.351.6097 e-mail: [email protected]

Don Faustino Rota Tel. 035.332.092 - cell. 329.544.4774

Don Gustavo Bacuzzi Tel. 035.332.385 - cell. 348.084.1213 e-mail: [email protected]

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