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    MARZO 2010 // NUMERO 2MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENEL

    2

    ZenithIlluminAzioni, premia

    le idee eccellenti

    16

    ORiZZOntiI Porti Verdi sbarcano

    a Venezia e La Spezia

    6

    ORiZZOntiNucleare: Enel incontra

    oltre 600 aziende italiane

    8

    PRiSMADa Enel Digital Contest

    alla produzione di Avatar

    26

    LA CReSCitA

    SOSteniBiLeSustainability Day: l corbo d elpr bsss smpr p rsposabl

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    03 eDitORiALe

    04 BRevi Enel360op4

    06 ZOOM L'efficienza va in portop6

    08 ORiZZOnti Nucleare: operazione "made in Italy"p8//Le due partitep10 // Debito Enel, cominciala discesap11 // A tutto gas nel mercatop12 // Pi che un contatorep14 // Vento

    e Sole su tutta l'Italiap15 // Lungo le strade del marep16// Territorio Italiap18//

    Slovensk elektrrne: arriva SAP Nuclearp19 // Il leader della Divisione accantop20// Confrontarsi per capirsip21

    22 SiCuReZZA Il messaggio si rinnovap22

    23 Zenith L'eccellenza in garap23

    24 SOSteniBiLit Un business sostenibilep24

    25 eneL CuORe Con i pi debolip25

    26 PRiSMA Quote rosap26// Tutt'altro che virtualep27

    28 inteRCuLtuRA Scelti per voip28// In tre minutip29

    IN QUESTO NUMERO

    el ism Mensile del Gruppo Enel // Anno 7, numero 2

    A cra dlla Direzione Relazioni Esterne Enel

    Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

    Dror rsposabl Gianluca Comin

    edor Enel spa, Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma

    Ralzzazo doral Cultur-e Srl // Via Antonio Musa 15, 00161 Roma // www.cultur-e.it

    Ar drco & Ds BCM Roma // www.bcm.net

    tporafa System Graphic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma

    Pr coaar la rdazo Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

    Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma

    Oppr ar a mal [email protected]

    el ism ac coslabl o l sl poral ira el

    Sampao s cara coloca Fdro Symbol Frlf crfcaa FSC

    nmro cso rdazo l 26/02/2010

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    che non emettono gas serra, come lidroelettrica e la nucleare.Insomma unazienda solida, concentrata sui risultati, con unbuon management. A queste caratteristiche positive si som-mano i beneci derivanti dallappartenere al Gruppo Enel,tra cui vorrei sottolineare quelli derivanti dalle sinergie e alloscambio di best practices, di cui stiamo gi cogliendo i rutti. Illavoro dei team che hanno portato idee e soluzioni condivisea tutti i livelli operativi sono anche il rutto di culture e valoricomuni che si sono presto trasormati in operativit consoli-

    data che regola il day by day tra le due aziende. Ci sono quinditutti i presupposti per mantenere e consolidare la posizione dileadership nei Paesi in cui operiamo, ricercando continuamen-te leccellenza e ornendo un servizio di primordine ai nostriclienti.

    Nei prossimi tempi ci concentreremo soprattutto sulraggiungimento delle sinergie con Enel, sullecienza inter-na e sul miglioramento delle nostre perormance. Ci stiamomuovendo nella giusta direzione, visto che gli obiettivi che cieravamo pressati nel 2008 e nel 2009 sono stati abbondante-mente superati. Tra le priorit non va dimenticata la gestioneregolatoria, in modo particolare nel mercato elettr ico spagnolo.Inne dobbiamo continuare a interpretare e anticipare i biso-

    gni uturi della societ e dei nostri clienti, per essere leaderanche nei mercati di domani. Mi rierisco al crescente bisognodi sostenibilit, allo sviluppo dellauto elettrica, alla cattura eallo stoccaggio della CO

    2, allo sviluppo di reti intelligenti e allamaggiore ecienza nel consumo di energia elettrica. InoltreEndesa pronta a cogliere le occasioni di crescita che sonopresenti nel vasto e dinamico mercato dellAmerica Latina.

    Certo, sono tutti obiettivi ambiziosi. Ma per raggiungerlipossiamo contare su un grande punto di orza: le persone. Elindagine di clima lanciata lo scorso dicembre ci conorta inquesto: emerso inatti che limpegno delle risorse di Endesa ben superiore alla media del settore. Un bel segnale di inco-raggiamento.

    Editoriale

    Aun anno dallacquisto di Enel della partecipazioneazionaria di Acciona in Endesa possibile tirareun po di somme. Ai tempi della rma, Endesa eraunazienda che aveva un orte bisogno di stabi-

    lit, condizione necessaria per poter sruttare non solo il suogrande potenziale ma anche tutte le sinergie con Enel. Ogginalmente questa stabilit stata raggiunta.

    Cerano anche degli interrogativi importanti: Endesa avevabisogno di sapere come si sarebbe congurata lintegrazione

    con Enel e quale sarebbe stata la nuova organizzazione dellavoro. Lasciatemi dire che su questo ronte stato realizzatoun modello unico, volto a raggiungere il giusto equil ibrio tracontrollo e autonomia, che permette a ciascuno di sentirsileader nei propri mercati, attraverso degli atteggiamenti daigual a igual. Una modalit di lavoro obiettiva che garanti-sce la ricerca e la realizzazione delle soluzioni pi ecaci peril Gruppo, quelle che in gergo vengono chiamate miglioripratiche. Tutto questo si concretizzato nel Coordinationhandbook, un documento condiviso tra Enel e Endesa volto aregolarne i rapporti.

    Oggi Endesa pu arontare con decisione le sue sde, chesono tante e arrivano in primis dal mercato: contrazione della

    domanda e del livello dei prezzi, oltre a importanti cambia-menti nella struttura dei mercati, come la completa liberalizza-zione della commercializzazione elettrica in Spagna.

    In secondo luogo ci sono le sde legate al rispetto delle ge-nerazioni uture. Questo sorzo legato alla necessit di creareun modello che unisca sostenibilit, competitivit e sicurezzadelle orniture elettr iche: una equazione energetica che rap-presenta una sda per tutti, soprattutto nel mercato elettricospagnolo, che un vero e proprio laboratorio da questo puntodi vista, dato lo straordinario svi luppo delle energie rinnova-bili degli ultimi anni.

    In questo contesto Endesa ha le condizioni per are bene:un eccellente posizionamento di mercato il primo opera-

    tore elettrico in Spagna ed il principale operatore elettricotransnazionale in America Latina , un ottimo bilanciamentotra attivit regolate e liberalizzate, nonch un mix di gene-razione avorevole, con una orte componente di tecnologie

    Andrea BrentanAmministratore DelegatoEndesa

    el-edsa, alor cods

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    ROMAniA:eneL MigLiORinveStitORe DeL 2009Grazie allinvestimento di 700 milionidi euro per la modernizzazionedella rete elettrica rumena, Enel haricevuto il Premio Foreign Investoro the Year 2009 assegnato da NineOClock, lunico quotidianoin linguainglese del Paese. Il premio statoritirato durante un evento pressolIntercontinental Hotel di Bucarestda Claudio Zito, Country ManagerRomania. Linvestimento, che sirealizzer in cinque anni, destinatoa interventi sulla rete elettrica nelle

    tre regioni in cui lazienda presente:Banat, Dobrogea e Muntenia Sud.

    02

    SPAgnA: un PReMiOAL giORnALiSMOSOSteniBiLeSi svolta a Huelva, in Andalusia,la cerimonia di consegna dei ricono-scimenti ai vincitori dellXI edizionedel Premio spagnolo di Giornalismo

    Doana per lo Sviluppo Sosteni-bile, organizzato dalla FundacinDoana XXI. Anche Euer, sponsor

    delliniziativa, ha preso parte alleventocon la presenza del Direttore Gene-rale, Maurizio Bezzeccheri, che haconsegnato il premio per la categoriaInternet al portale www.discovering-donana.com. Presenti tra gli altri ancheCinta Castillo, Assessore allAmbientedella Regione Autonoma Andalusae Presidente della Fundacin Doa-na XXI, eJos Luis Garca Palacios,Presidente della Fundacin Caja Ruraldel Sur. Il concorso mira a premiare iproessionisti dellinormazione e dellacomunicazione che si occupano delladiusione di un modello grazie al qualelo sviluppo economico, il rispetto perlambiente e loperare in maniera social-mente responsabile possono coesistere.

    03

    teRReMOtO in CiLe:tutte iLLeSeLe PeRSOneeneL-enDeSANon ci sono state vittime tra le perso-ne Enel-Endesa in seguito al terribileterremoto che ha devastato il Cile. Aare il punto della situazione a pocheore dalla tragedia, stato il Responsa-bile Saety e Ambiente di Enel Green

    Power, Attilio Cherubini, davanti alletelecamere di Enel Tv. Gli impianti digenerazione del Gruppo non han-

    no avuto danni, a eccezione di unacentrale a carbone di Endesa Chile.Per quanto riguarda la rete elettricagestita da Chilectra (la societ didistribuzione controllata da Endesa),

    l'89% del servizio stato ripristinatonella regione metropolitana della capi-tale, Santiago del Cile, a soli due giornidal sisma.

    04

    iL gOveRnO vARAnuOve RegOLePeR LA geOteRMiAArrivano regole pi semplici perchi vuole ottenere lautorizzazionea sruttare un campo geotermico. Il

    Consiglio dei ministri lo scorso 10ebbraio ha inatti approvato in viadenitiva un decreto legislativo chepunta a valorizzare lenergia prodottadalla Terra non solo per la produzionedi elettricit, ma anche come ontediretta di calore per il riscaldamento.Lapprovazione arrivata su propostadi Claudio Scajola, Ministro delloSviluppo Economico, di concerto conil Ministro per lAmbiente SteaniaPrestigiacomo. La geotermia, onterinnovabile seconda in Italia solo

    allenergia idroelettrica ha dettoScajola ha un grande potenziale disviluppo e consentir di raggiungere

    Il Consiglio dei Ministri ha approvatoun decreto che semplifica le procedure

    per le concessioni geotermiche 04

    Brevi

    el360

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    pi acilmente lobiettivo del 25% dienergia prodotta da onti pulite.

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    enDeSA: CAttuRA CO2eD eneRgiADALLe ALgheMicroalghe per assorbire lanidridecarbonica e produrre energia sottoorma di biomasse. questo lobietti-vo del progetto pilota, unico nel suogenere in Europa, lanciato da Endesapresso la centrale termoelettrica diCarboneras (Almeria). Le microalghesono in grado di assorbire anidridecarbonica dallatmosera o diretta-mente dai gas di combustione degli

    impianti industriali.Grazie al suo clima, la Spagna unadelle regioni dove la crescita e lacoltivazione di questi organismi piavorevole.A Carboneras saranno coltivate suunestensione di 1.000 mq: durantela crescita potranno catturare noa 110 tonnellate di CO2 allannoprodotta dalla combustione dellacentrale e potranno poi produrreenergia, principalmente sotto ormadi biodiesel. Le prime stime indicanoche potrebbero essere prodottitra i 150 e i 300 kg di biodiesel per

    ettaro al giorno. La tecnologia statasviluppata nellambito del progettoCenit CO2 (Consorcios EstratgicosNacionales en Investigacin Tcnica),avviato nel 2006 con il patrocinio

    del Ministero della Scienza edellInnovazione spagnolo.

    06

    Pi iMPuLSOAL FOtOvOLtAiCOSuLLA Rete eLettRiCASono in arrivo 77 milioni di euro per

    rendere la rete di distribuzione dimedia tensione pi adatta allutilizzo

    dellenergia prodotta da impianti oto-voltaici di piccola taglia nel Sud Italia.

    Lo stabilisce una convenzione tra laDirezione generale per lenergia nucle-

    are, le energie rinnovabili e lecienzaenergetica del Ministero dello Sviluppo

    Economico ed Enel.Il programma di investimenti sulle

    reti intelligenti rappresenta unpassaggio rilevante per lattuazione del

    Programma Operativo Interregionale(POI) Energia che ha tra i suoi

    principali obiettivi laumento dellaquota di energia da onti rinnovabili

    e il miglioramento dellecienzaenergetica, promuovendo le

    opportunit di sviluppo locale.

    07

    eneL inteRvieneneLL'eMeRgenZADeL LAMBRO

    stato tempestivo lintervento dellesquadre Enel in seguito al disastroecologico sul ume Lambro in Lom-bardia. Nelle acque del ume sono stativersati circa 15 mila m3 di gasolio eolio combustibile contenuti nei serbatoidellex raneria Lombarda Petroli diVillasanta, vicino Monza.Lattivit si concentrata presso glisbarramenti delle centrali idroelet-triche di San Zenone sul Lambro e diIsola Serani sul Po. Una task orceoperativa costituita da oltre venti tec-

    nici specializzati di Enel Green Powerhanno lavorato in stretto coordina-mento con le Preetture e gli uominidella Protezione Civile. Alla centrale diIsola Serani i tecnici hanno contenutol'avanzamento della macchia oleosache riuscita solo in parte a superarelo sbarramento. A San Zenone invecehanno lavorato per are in modo che ilmateriale inquinante rimanesse in su-percie e potesse essere raccolto dalleimprese specializzate.

    el360Endesa lancia un progetto per catturare la CO

    2

    con le alghe e introdurre energia sotto forma di

    biomasse 05

    Brevi

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    Zoom

    L'ffcza

    a poro

    BAnChine veRDiDopo Civitavecchia, il progetto di Enel approdanegli scali di Venezia e La Spezia

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    il proo

    ironing prevede la progettazione di impianti otovoltaici e un piano diriqualicazione del sistema energetico delle aree portuali per permet-tere non solo una r iduzione dei costi energetici, ma anche rispondere

    alle esigenze espresse dal Protocollo di Kyoto, riducendo al minimo leemissioni nocive a vantaggio di tutta la citt di Venezia.

    LA SPEZIA PUNTA SULLE CROCIEREIl Porto di La Spezia uno dei principali porti nel bacino del Mediter-raneo. Con oltre un milione di container movimentati ogni anno ilsecondo porto commerciale in Italia. Recentemente ha dato il via al pianoper la realizzazione del terminal crociere che potrebbe rilanciare questaorma di turismo anche grazie alla vicinanza con le Cinque Terre.Il protocollo che abbiamo rmato segna una svolta per il uturo delporto e dellintera citt. Lavorare perch il porto diventi pi eciente,sicuro, e sostenibile da punto di vista ambientale, signica lavorare an-ch tutta la citt e tutta la comunit risentano dei beneci e delle novitapportati, ha detto Lorenzo Forcieri, Presidente del Porto di La Spezia.

    Aumenta linteresse da parte delle autorit portuali italia-ne nei conronti del progetto porti verdi di Enel. DopoCivitavecchia, anche Venezia e La Spezia hanno deciso diadottare le pi avanzate tecnologie disponibili in campo

    energetico per abbattere linquinamento e le emissioni di CO2 nei propriscali.A darne lannuncio stato Fulvio Conti, Amministratore Delegato e Di-rettore Generale di Enel che ha rmato un protocollo dintesa, lo scorso 2ebbraio, con i Presidenti delle Autorit Portuali di Venezia, Paolo Costa,e di La Spezia, Lorenzo Forcieri.Enel, che attraverso la Divisione Ingegneria e Innovazione ha gi proget-tato per il porto di Civitavecchia la prima banchina elettricata del Me-diterraneo, giocher un ruolo di primo piano in questo ambizioso pro-getto: tra i primi obiettivi dellaccordo, c lo studio e la real izzazione diun innovativo sistema di ornitura di energia elettrica in banchina, dettocold ironing, in grado di alimentare le navi durante la sosta in porto,e consentire cos lo spegnimento dei generatori di bordo, leliminazionedelle emissioni locali e labbattimento dellinquinamento acustico.

    LENERGIA ARRIVA DA TERRA

    Le navi, soprattutto quelle da crociera, sono vere e proprie citt gal-leggianti in grado di trasportare migliaia di passeggeri. Per garantire iservizi di bordo anche quando sono ormeggiate, producono energia daimotori diesel che devono quindi rimanere accesi. Di conseguenza, anchedurante i periodi di sosta, immettono in atmosera una gran quantitdi inquinanti. Ma non tutto: il unzionamento continuo dei motori causa di inquinamento acustico anche durante le ore notturne.La tecnologia del cold ironing, gi in unzione negli Stati Uniti (LosAngeles, Seattle e Juneau), in Canada (Vancouver), in Svezia (Goeteborg)e in Germania (Lubecca), che consente di alimentare elettricamente lanave da terra, si propone di risolvere gran parte del problema dellinqui-namento delle aree portuali. Attraverso questo metodo di alimentazione,inatti, possibile ridurre di oltre il 30% le emissioni di CO2 e di oltre

    il 95% quelle degli ossidi di azoto e del particolato, oltre che ottenerelazzeramento dellinquinamento acustico.

    NON SOLO BANCHINE ELETTRICHEOltre al cold ironing, i protocolli di intesa rmati lo scorso 2 ebbraioprevedono loerta di unampia gamma di servizi a valenza ambientale:lo studio di sistemi di mobilit elettrica allinterno delle aree portualiper il trasporto di merci e persone, lo sviluppo di onti rinnovabili comeil solare e leolico, ladozione di sistemi di illuminazione a led a bassoconsumo, una serie di iniziative di illuminazione artistica e, in generale,il miglioramento dellecienza dei sistemi energetici dei porti.Nei prossimi mesi alcuni gruppi di lavoro congiunti lavoreranno perdenire costi, termini e modalit di realizzazione delle attivit nei porti.Ingegneria e Innovazione coordiner il progetto, che vede la partecipa-

    zione di diverse societ del Gruppo Enel.Il Progetto Porti Verdi di Enel nasce con l'obiettivo di applicare in ambi-to portuale le migliori tecnologie sviluppate da Enel in campo energeticocon beneci per gli operatori e per le citt che ospitano gli scali maritti-mi. Con Civitavecchia, Venezia e La Spezia saranno pertanto dei uturilaboratori di innovazione energetica e ambientale, ha aermato FulvioConti.

    VENEZIA, OBIETTIVO CARBON NEUTRALLo scalo di Venezia presenta caratteristiche molto interessanti alla lucedel progetto Porti Verdi. il punto di partenza di tutte le grandi crocie-re del Mediterraneo: solo nel 2009 vi hanno atto tappa ben 541 navi e 1,9milioni di passeggeri.Laccordo con Enel si inserisce in una serie di iniziative che lAutorit

    Portuale di Venezia sta portando avanti da diversi anni per tutelarelarea portuale e soprattutto lintero sistema lagunare ha commentatoPaolo Costa, Presidente del Porto di Venezia. Puntiamo a diventare ilprimo scalo carbon neutral, un programma ambizioso che oltre al cold

    Com fzoaLa nave in porto si alimenta dalla rete elettrica di terra per erogarei servizi a bordo, spegnendo i generatori a gasolio. Ci consenteimportanti abbattimenti della CO2 e delle emissioni.

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    Siamo qui oggi per raccogliere una sda: la rinascita del nucleareitaliano. Ma sappiamo bene che lunico modo per uscire vincentida questa sda are sistema, mettendo in campo tutte le miglio-ri risorse umane, tecnologiche e imprenditoriali del Paese. Cos

    lAmministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Fulvio Conti,ha salutato e commentato lincontro che si tenuto il 19 gennaio a Roma,dedicato a oltre 600 imprese italiane chiamate a raccolta presso la sededi Conndustria per approondire i dettagli tecnici e il processo cheporter, secondo il piano Enel-EdF, alla realizzazione di quattro reattorinucleari da 1.600 MW con tecnologia di terza generazione avanzata EPR(European Pressurized Reactor), entro il 2020.

    UNOPPORTUNIT PER IL SISTEMA INDUSTRIALE

    Tra gli obiettivi strategici dellaccordo con EdF c la ricostruzione dellaliera nazionale dellatomo. Unopportunit unica di rilancio per ilsistema energetico, quindi, ma anche per l'economia italiana. E proprioper coinvolgere il mondo produttivo, Conndustria ed Enel hanno orga-nizzato il primo Supply Chain Meeting per il Progetto Nucleare Italia.Levento stato loccasione per presentare alle imprese interessate allarinascita dellindustria nucleare italiana le inormazioni utili per intra-prendere il percorso di qualicazione necessario per operare nel settore.A dare il saluto di benvenuto sono stati Emma Marcegaglia, PresidenteConndustria, e Fulvio Conti, che ha i llustrato come il nucleare sia unaparte ondamentale per la soluzione dellequazione energetica. Questo un momento importante per lItalia, - ha sottolineato Conti - perch inun contesto di grave dicolt economica a livello mondiale, che mette

    a dura prova il nostro tessuto produttivo e occupazionale, prende avvioun progetto di rilancio inrastrutturale con pochi precedenti nella nostrastoria per dimensione e qualit.

    FOCUS SUI REQUISITI DELLE AZIENDEPoi stata la volta degli interventi mirati a spiegare il contesto di rieri-mento alle aziende partecipanti: tra cui quelli di Livio Vido, DirettoreDivisione Ingegneria e Innovazione Enel, Bernard Salha, Senior Vice-President della EdF Nuclear Engineering Division, Giancarlo Aquilanti,Responsabile Area Tecnica Nucleare Enel, Marco Graziano, Senior Exe-cutive Vice President Business Development Areva, Antonio Cardani,Direttore Acquisti e Servizi Enel.Livio Vido ha sottolineato che il programma di investimento complessi-vo dellordine di 16-18 miliardi di euro. Ha poi aggiunto che il nucle-

    are comporta un nuovo modo di lavorare: inatti in virt delle esigenzenormative e di qualit speciche, potremo operare esclusivamente conaziende che dimostreranno di essere in possesso delle caratteristichenecessarie per superare un processo di qualicazione molto stringente.

    nclar:"mad

    FARe SiSteMAEnel e Confindustria chiamanoa raccolta le imprese per illustrarela strada che porta alla realizzazionedelle centrali

    Le esigenze normative e di qualit sono state oggetto di approondimentonellintervento di Aquilanti, che ha delineato le caratteristiche tecnicheprincipali di un impianto EPR, acendo rierimento anche ai criteri perla denizione del piano delle commesse da assegnare per la realizzazio-ne. Cardani ha poi descritto quali sono i requisiti richiesti alle imprese:A met di questanno avvieremo il processo di qualica dei ornitori,in vista dellassegnazione dei primi contratti per il 2013. Si tratta di unprogramma intenso che richiede il massimo impegno, da subito, da parte

    delle imprese interessate.Il programma di qualica dei ornitori verr coordinato dallunitApprovvigionamenti di Ingegneria e Innovazione che operer insiemeal team tecnico della Divisione, con il supporto del partner di progetto

    Orizzonti

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    oprazoialy"

    Orizzonti

    EdF. Nellambito degli acquisti stata appositamente costituita nel 2009lunit Approvvigionamenti Nucleare e Ricerca, adata a Davide DelVecchio, per supportare la Divisione Ingegneria e Innovazione nello svi-luppo del piano nucleare Italia. Questa unit aiuter anche a valorizzarele esperienze delle attivit nucleari al lestero.

    Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 10ebbraio il decreto legislativo in materia di nuclea-re: il provvedimento disciplina la localizzazione, larealizzazione e lesercizio di impianti di produzionedi energia nucleare, il deposito e lo smaltimento deiriuti.Il provvedimento si caratterizza per la trasparenzae il rispetto assoluto della sicurezza delle persone edellambiente" ha aermato il Ministro dello Svilup-po Economico, Claudio Scajola: "Trasparenza intesacome coinvolgimento della popolazione e delle istitu-zioni in tutte le asi decisionali, di cui verr conti-nuamente data evidenza. Quanto al secondo aspetto,i nuovi impianti saranno tenuti a rispettare i pielevati criteri di sicurezza relativi alla tutela della sa-lute della popolazione e alla protezione dellambiente,rispetto che sar sottoposto a rigorosa valutazione.Viene cos denito il quadro normativo per i soggettiche realizzeranno i nuovi impianti: con la prossimanascita dellAgenzia per la sicurezza nucleare e lapredisposizione della strategia, gli operatori po-tranno proporre i siti per gli impianti e presentare iprogetti da autorizzare. I primi cantieri partirannonel 2013 e la produzione di energia dal 2020 haaggiunto Scajola consentendo una maggior sicurez-za degli approvvigionamenti energetici, una minoredipendenza dalle importazioni e prezzi allineati aquelli europei.Buone notizie per il nucleare arrivano anche dagliUsa. Barack Obama ha stanziato prestiti garantitiper 8,3 miliardi di dollari (6,1 miliardi di euro) perla realizzazione di due centrali nucleari a Burke, inGeorgia. Dobbiamo costruire una nuova genera-zione di impianti energetici puliti e sicuri, ha dettoObama, ricordando che si tratta dei primi investi-menti per lenergia nucleare dopo 30 anni di stop. Gliimpianti saranno ultimati tra il 2016 e il 2017. I duereattori dovrebbero generare energia per 1,4 milionidi persone e creare 3 mila nuovi posti di lavoro, di cui850 permanenti.

    va lbra al dcro

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    Luca IezziLa Repubblica

    L'OPINIONE

    L d par

    Scene da una crisi: 110 operai in scioperochiudono i cancelli del proprio stabilimento aSesto San Giovanni. Lazienda la MangiarottiNuclear. Nei suoi capannoni giace un pezzo diun reattore preparato per Areva e destinato auna centrale in Francia. Ormai completato, ilreattore rimane ostaggio della protesta deilavoratori, le prossime commesse non sarannopi realizzate a Sesto e la chiusura dellimpian-to una minaccia seria.Pur con diversi nomi e proprietari (Ansaldo,Camozzi e Mangiarotti) limpianto unziona daventanni, lunico in Lombardia con le certi-cazioni e le proessionalit per prendere le gran-di commesse nella costruzione delle centrali.Solo un mese prima a Roma, il 19 gennaio, nellasede di Conndustria i rappresentanti di centi-naia di aziende sincontravano per capire comepartecipare al grande cantiere nucleare che Enele EdF vogliono aprire in un paio danni (vedipagg. 8-9 ndr). Tra i due estremi c quello che ilrinascimento atomico pu signicare per leaziende italiane: ricostruire una liera nucleareo distruggere quel poco che sopravvissutograzie alle commesse estere in questi ventan-ni. Le due partite sono inscindibili, senza unmercato interno le aziende del settore tendonoa diventare marginali, lo dimostra la Germania

    che non ritiene di dover costruire nuovi impianti per i prossimi 20-30 anni e per questo il campionenazionale Siemens ha risolto la sua alleanza ventennale con i rancesi di Areva, acendo tramonta-re lipotesi di un colosso europeo dellatomo.Anche senza avventurarsi in scenari politici ed economici di portata continentale, alle imprese na-zionali non pu non ar gola la lunghissima lista della spesa che il consorzio Enel-EdF si preparaa presentare ai ornitori. Le generose stime di Conndustria, per lintera liera nucleare italiana,parlano di oltre 30 miliardi dinvestimenti diretti e indotti, di cui no al 70% a disposizione delleaziende italiane. Pi nel dettaglio i preventivi dicono che ognuno dei quattro reattori del progettoEnel coster almeno 4,5 miliardi. Il 50% dellimporto serve a coprire i costi della cosiddetta isolanucleare, che comprende il reattore e gli apparati connessi (generatori di vapore, sala controllo,impianti di sicurezza). Gran parte delle commesse relative all'isola nucleare saranno appannaggiodi Areva, ma come lo stesso caso della Mangiarotti insegna, ci sono diverse aziende italiane gisub-ornitrici della societ rancese in tutto i l mondo. A queste si pu aggiungere Ansaldo Nucle-are, che ha una collaborazione consolidata con la rivale di Areva, Westinghouse, ma sar parte delprogetto italiano. Un altro 30% riguarda l'isola convenzionale, che contiene i sistemi (turbine, al-ternatori) di conversione dellenergia termica sviluppata dal reattore in elettricit. Il rimanente 20%riguarda le opere civili. Su questi ronti le grandi aziende di ingegneristica nazionali possono arela parte del leone, anche perch sembra emergere la volont di Enel e EdF di concentrare il ritornoeconomico di questi grandi cantieri sul territorio (se partiranno si tratter del pi grande progettodi societ private, cio senza lausilio di soldi statali). Daltronde uno dei pochi strumenti ingrado di ar crescere il consenso locale e nazionale verso questo tipo dimpianti.Dal punto di vista occupazionale ciascuna delle nuove centrali avr bisogno di 2-3.000 operai a cuisi aggiungono 600 tecnici durante la gestione ordinaria.Ma partecipare alla costruzione di una centrale nucleare signica anche raggiungere livelli dec-cellenza mondiale, come dimostrano le oltre cinquanta aziende nazionali che gi lavorano allacostruzione degli EPR in Francia e Finlandia. Per questo lEnel, no a ottobre prossimo, chieder aipropri ornitori se sono interessati a entrare nella partita e li guider nel processo di qualicazionee certicazione.

    Orizzonti

    Un particolare del cantiere della centralenucleare di Flamanville in Francia

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    Lo scorso 4 ebbraio il Consiglio di Amministrazione di Enel,

    riunitosi sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha esaminatoi risultati consolidati preliminari dellesercizio 2009. I ricaviammontano a 64 miliardi di euro, in crescita del 4,6% rispetto

    ai 61,2 miliardi di euro del 2008. Questo risultato benecia del cambio dimetodo riguardo al consolidamento di Endesa (che passato da propor-zionale a integrale), adottato a partire dalla ne del mese di giugno 2009,a ronte di un 2008 in cui i risultati della societ spagnola erano staticonsolidati per lintero anno in misura proporzionale al 67,05%.LEbitda (il margine operativo lordo), invece, pari a 16 miliardi di euro,in aumento dell11,9% rispetto ai 14,3 miliardi di euro del 2008, sempreper eetto del consolidamento integrale dei risultati conseguiti da En-desa, ma anche a seguito del complessivo miglioramento della gestioneoperativa del Gruppo.

    Commentando i dati, lAmministratore Delegato e Direttore GeneraleFulvio Conti ha detto: I beneci della crescita internazionale, ormaicompletata, e gli avviati processi di consolidamento e integrazionehanno consentito al Gruppo di conseguire risultati operativi in nettomiglioramento rispetto allo scorso anno, pur in un contesto economicosavorevole, caratterizzato dalla contrazione generalizzata della doman-da di energia elettrica, in particolare in Europa. Inoltre ha poi aggiuntoConti stiamo proseguendo nella politica di r iduzione del debito checi consentir di assorbire gli eetti dellacquisizione di Endesa e dimantenere il nostro impegno a ridurre lindebitamento nanziario nettoconsolidato a 45 miliardi di euro entro ne anno.

    LE DISMISSIONI LIMANO DEBITOLindebitamento nanziario netto a ne 2009 pari a 51 miliardi di

    euro, in aumento di circa un miliardo di euro rispetto ai 50 registratia ne 2008. Ma in riduzione di circa tre miliardi di euro rispetto al 30settembre 2009. La variazione su base annua risente dellacquisizione del25,01% del capitale di Endesa, i cui eetti sono stati compensati dallope-razione di aumento di capitale sociale di Enel. Rilevante stato ancheil benecio giunto dalle cessioni eettuate nel corso dellesercizio 2009e dagli ulteriori crediti nanziari derivanti dalle modiche normativeinerenti il decit del sistema elettrico spagnolo.

    PRODUZIONE, VENDITA E RISORSE UMANENel corso del 2009, il Gruppo Enel ha prodotto complessivamente 267,8TWh di elettricit (253,2 TWhnel 2008), ha distribuito sulle proprie reti394,3 TWh (393,5 TWh nel 2008) e ha venduto 287,7 TWh (270,4 TWh nel2008). In particolare, nel corso del 2009 allestero il Gruppo Enel ha pro-dotto 183,8 TWh di elettricit (156,9 TWh nel 2008), ha distribuito 152,6TWh (135,6 TWh nel 2008) e ha venduto 160,3 TWh (133,2 TWh nel 2008).La consistenza del personale a ne 2009 pari a 81.208 unit (75.981unit alla ne del 2008).

    Dbo el,comca la dscsa

    Orizzonti

    eSeRCiZiO 2009Nonostante la crisi crescono

    i ricavi e lEbitda. Laumentodi capitale e le dismissionifanno sentire il proprio effettopositivo sullindebitamento

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    Prosegue il percorso di integrazione verticale e lingresso nel set-tore upstream. In soli tre anni il Gruppo ha raggiunto obiettiviche rappresentano tappe ondamentali sulla strada per lacces-so diretto alle risorse strategiche.Il gas spiega Marco Ar-

    celli, Responsabile della Divisione Up-stream Gas un mercato moltocompetitivo e poco liquido, in cui le controparti sono ondamentalmentei grandi Paesi produttori e le loro societ di estrazione di petrolio e gas.Lintegrazione delle attivit prosegue Arcelli consente di stringe-re relazioni pi solide tra produttori e clienti nali: una condizioneimportante per il uturo dellindustria poich interesse di entrambe leparti quello di mantenere la maggiore quota possibile dei margini nellacatena del valore.

    Tra i Paesi ricchi di gas, il Nord Arica costituisce una sorta di mercatodomestico per la sua vicinanza geograca allItalia e alla Spagna.Di conseguenza larea ore numerose opportunit di collaborazione einvestimento.

    IN ALGERIAIl ministro dellEnergia algerino Chakib Khelil stato il testimone u-ciale alla rma dellaccordo tra la Alnat, lAgenzia nazionale algerinaper la valorizzazione degli idrocarburi, la Sonatrach, la societ petrolieradi Stato, e il consorzio ormato da Enel (27,5% di quote del consorzio),dalla societ ranco-belga GdF-Suez (52,5%) e da quella spagnola Repsol(20%). Il contratto regola lesplorazione e lo sruttamento del campo di gas

    Orizzonti

    nORD AFRiCADue accordi in Algeria ed Egittoampliano il perimetro internazionaledella Divisione Up-stream

    A o as l mrcao

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    South-East Illizi, in Algeria sudorientale. Il perimetro esplorativo era statomesso allasta il 27 luglio dello scorso anno nellambito del Second BiddingCall or the Awarding o Hydrocarbons Research and Exploitation Contracts .Laccordo algerino costituisce un nuovo e importante passo avanti nellastrategia internazionale di Enel nalizzata a costruire una presenzaverticalmente integrata con accesso diretto alle risorse strategiche.Lingresso della multinazionale italiana nel settore dellesplorazione eproduzione algerino anche loccasione per consolidare la partnershipstrategica con il Paese aricano, dove il Gruppo Enel uno dei pi im-portanti clienti nali con una quota del 15 per cento circa sul totale delleesportazioni contrattualizzate. E il rapporto con la Sonatrach si snodaanche nei gasdotti Galsi e Medgaz (questultimo tramite Endesa) per il

    collegamento dellAlgeria allItalia e alla Spagna.OFFSHORE EGIZIANONel maggio 2009 Enel, injoint venture con Total, si era aggiudicata unblocco di esplorazione nellarea del delta del Nilo nellambito dellInter-national Bid Round 2008 di EGAS, lagenzia governativa dedicata al gas.Un accordo dove Total, come operatore, titolare di una quota del 90 percento mentre Enel detiene il rimanente 10. Alla presenza dei rappresen-tanti del Ministero del petrolio egiziano e di EGAS, Enel e Total hannosiglato, nello scorso 16 ebbraio, il Production Sharing Agreement relativoal giacimento di East El Burullus, nelloshore egiziano. Laccordo regolai termini e le condizioni per le attivit di esplorazione e sviluppo e, nelcaso in cui questultime avessero successo, per il uturo sruttamentodelle risorse prodotte dal giacimento. Limpegno sottoscritto da Enel e

    dal proprio partner consiste nellintraprendere una prima ase di esplo-razione della durata di circa quattro anni, con lopzione di due possibiliestensioni, in cui verranno perorati almeno due pozzi.

    NUOVI INVESTIMENTII successi dellultimo triennio non riducono la necessit di un impegnocostante, soprattutto alla luce del calo di investimenti, legato primaallaumento dei costi e poi alla crisi economica. Il mercato spiegaArcelli in realt lungo almeno no al 2015, cio loerta eccedenterispetto alla domanda. Tuttavia precisa il settore upstream basatosu campi la cui produzione si esaurisce nel tempo. Questo richiede dimettere continuamente in produzione nuove aree per sopperire alladomanda. A questo proposito Marco Arcelli sottolinea che un terzodella domanda europea nel 2020 e due terzi nel 2030 dovr essere soddi-satta almeno per il 30 per cento da campi che oggi non sono ancora inproduzione. Ecco perch sono indispensabili sempre nuovi investimenti.

    Bisogna inatti tenere conto aggiunge che ci vogliono dai 3 agli 8anni per mettere in produzione un campo e questo signica che esisteun rischio concreto di avere una oerta molto ineriore alla domandagi dalla met del prossimo decennio. Da qui lopportunit concludeArcelli di integrarsi verticalmente, ocalizzandosi su quei progetti cheentreranno in produzione pi in l nel tempo.

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    Un nuovo passo verso lo sviluppo di soluzioni sempre piglobali e intelligenti nella distr ibuzione dellenergia e nellamisurazione dei consumi. Questo rappresenta la nascita aBruxelles dellAssociazione internazionale senza scopo di lu-

    cro chiamataMeters and more (letteralmente: contatori e pi), costituitasu iniziativa di Enel ed Endesa. Grazie a questa Onlus saranno resedisponibili in tutta Europa le pi avanzate soluzioni tecnologiche per lamisurazione dellenergia, ha detto Livio Gallo, Direttore della Divi-sione Inrastrutture e Reti: Insomma, un notevole passo avanti nelloscenario delle smart grid.Ma non tutto. Oltre allo sviluppo delle reti intelligenti, lAssociazio-ne promuover la creazione di standard adabili ed economicamente

    ecienti che saranno applicati a milioni di contatori nel mondo, ha a-ermato poiJos Lus Marn Lpez-Otero, Direttore Generale di EndesaDistribucin.Meters and more anche il nome del protocollo di comunicazione diultima generazione (Advanced Metering Management, AMM) che per-mette il traserimento bidirezionale di dati tra il contatore elettronico eil Telegestore. il linguaggio inormatico che oggi consente di gestire 32milioni di contatori elettronici in Italia e che - a partire da questanno raggiunger i 13 milioni di clienti che Endesa ha in Spagna.

    LA RUSSIA CHIAMA, ENEL RISPONDEIntrodurre in Russia un moderno sistema di misurazione dellenergiaper avorire il risparmio e la certezza nei consumi. questo l'impegnodellamministrazione Putin, che attraverso i due vice premier IgorSechin (Energia) e Igor Shuvalov (Sviluppo Economico) ha ingaggiatole imprese nazionali del settore con il progettoMeter, Save and Pay (mi-surare, risparmiare e pagare lenergia), adando il ruolo di leader a IESHolding, azienda attiva nella distribuzione.Lo scorso 5 ebbraio una delegazione di questa impresa, guidata dalpresidente Mikhail Slobodin e accompagnata da Dominique Fache,Country Manager di Enel Russia, stata a Roma per incontrarsi conlAmministratore Delegato e Direttore Generale, Fulvio Conti, e i verticidelle Divisioni Inrastrutture e Reti e Internazionale, per avviare unpiano di cooperazione industriale su vasta scala.Questo interesse della Russia verso la nostra tecnologia nasce dagliottimi risultati ottenuti con linstallazione sperimentale di circa 1.400contatori elettronici nella citt di Belgorod, ricorda Fabio Borghese,Responsabile Sviluppo Business Internazionale e Tecnologie di Rete.A contare stata anche lenorme esperienza di Enel in questo campo,richiesta anche in altri Paesi, e che ne a un leader riconosciuto a livellomondiale.

    Per noi questo nuovo piano di collaborazione rappresenta la r iconermadi quanto il Gruppo Enel sia diventato un partner industriale strategiconel Paese, spiega Marco Consumi, Responsabile Sviluppo Businessdi Enel Russia. Tant che, proprio sul ronte del contatore elettronico,abbiamo gi avviato un dialogo anche con altri operatori (INTER RAOUES, importante societ elettrica a controllo statale, e MRSK-Holding, laprincipale societ di distribuzione in Russia). chiaro quindi conclude- che il nostro obiettivo non solo di vendere i contatori, ma di avorire losviluppo del Paese e del settore elettrico con le capacit che ci sono rico-nosciute: linnovazione tecnologica e lesperienza in campo regolatorio.

    un'iniZiAtivA Di eneL e enDeSANasce lAssociazione europea percondividere gli standard di gestioneIn Russia cresce linteresseper la tecnologia di telelettura

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    P c coaor

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    Donne e lavoro verde. Si parlato digreen jobs aRoma lo scorso 4 ebbraio nellambito di Italia 2020:programma di azioni per linclusione delle donne nelmercato del lavoro. Sotto i rifettori il progetto WiRES(Women in Renewable Energy Sector) che indaga il

    ruolo del dialogo sociale per incrementare i tassi dioccupazione emminile e migliorare le condizioni dilavoro nel settore delle energie r innovabili. Per mag-giori inormazioni: www.adapt.it.Sardegna regina del vento. Con lentrata in eserciziodi 40 nuove torri eoliche e di 60 nuovi MW, nei comunidi Tula ed Erula (Sassari), il parco eolico di Sa TurrinaManna diventa il pi grande di Enel Green Power inItalia. La potenza eolica installata di EGP in Sardegnasale a 160 MW. Il nuovo parco eolico sar in grado diprodurre a regime circa 126 milioni di chilowattoralanno, quanto basta per coprire il abbisogno di circa46mila amiglie poco meno della met degli abitanti

    di Sassari - evitando lemissione in atmosera di 94milatonnellate di anidride carbonica e il consumo di circa47mila tonnellate equivalenti di petrolio allanno.

    neWS

    Da Sud a Nord, prosegue senza sosta limpegno di Enel Green Po-wer per lo sviluppo delle onti rinnovabili in Italia. A ne gen-naio, inatti, in rapida successione, la societ del Gruppo Enelha rmato due nuovi accordi per la realizzazione di altrettanti

    impianti otovoltaici che entreranno in esercizio durante il 2010. Il primosorger a Taranto sui tetti dei abbricati industriali del Gruppo Marcega-glia, leader a livello mondiale nel settore della trasormazione dellacciaioe attivo, tra gli altri, anche nel settore della produzione di energia da ontirinnovabili.

    La posa dei moduli otovoltaici di ultima generazione (fessibili, a lmsottile e in silicio amoro) avverr in totale integrazione architettonica elimpianto posseduto al 51% da EGP e al 49% da Marcegaglia - avr unacapacit installata di oltre 4 MW, che a regime equivale alla produzionedi oltre cinque milioni di chi lowattora allanno, sucienti a soddisare iconsumi di circa 1.900 amiglie. Evitando cos, ogni anno, lemissione inatmosera di circa quattromila tonnellate di CO2.

    A Torino, invece, Francesco Starace, Direttore Divisione Energie Rinno-vabili e Presidente di EGP, ha rmato un accordo nalizzato al la creazionedi unajoint venture per lo sviluppo delle onti rinnovabili in Piemonte. Acontrormarlo stato il Presidente di Finpiemonte Partecipazioni, FabioMassimo Cacciatori, alla presenza del Presidente della Regione Piemonte,Mercedes Bresso, e dellassessore allenergia, ricerca e industria, AndreaBairati.

    Lintesa - che d attuazione al Protocollo siglato a luglio 2008 tralAmministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Fulvio Conti, eil Presidente Bresso - prevede la realizzazione e gestione di un impiantootovoltaico di oltre 3 MW a Strambino, in provincia di Torino, e, in uturoprossimo, di altri impianti otovoltaici, ma anche idroelettrici ed eolici, susuperci di propriet di societ controllate da Finpiemonte Partecipazioni.

    La joint venture sar partecipata al 60% da Enel Green Power e al 40%da Finpiemonte Partecipazioni societ controllata dalla Regione Piemonteattiva nel settore delle energie rinnovabili e della riduzione delle emissio-ni in atmosera che dispone di spazi per oltre 600 mila metri quadri suiquali possibile svi luppare ulteriori iniziative congiunte.

    Limpianto di Strambino, realizzato con pannell i otovoltaici in siliciopolicristallino, sar in grado di produrre circa quattro milioni di chilowat-tora allanno, sucienti a soddisare i consumi di quasi 1.500 amiglie e dievitare lemissione in atmosera di 3.000 tonnellate di CO2.

    DA tARAntO A tORinOSiglati due nuovi accordi perlo sviluppo delle rinnovabilicon il Gruppo Marcegagliae la Regione Piemonte

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    er trasportare un carico di carbone dallIndonesia no a unacentrale elettrica europea, una nave impiega circa 24 giorni seattraversa il Canale di Suez. Se invece decide di seguire la rotta

    pi lunga, doppiando il Capo di Buona Speranza in Sudarica,la traversata arriva a 40 giorni. Per are in modo che la carboniera arrivinel porto indonesiano di Balikpapan in tempo per caricare le 60mila ton-nellate provenienti dalle miniere a c ielo aperto del Borneo c bisognodel lavoro di una squadra di persone: si tratta del gruppo guidato daMauro Montenero, Responsabile Combustibili della Divisione Genera-zione ed Energy Management, che a s che gli impianti dispongano delcarbone di cui necessitano a ciclo continuo.Mentre parliamo, sul suo cellulare arrivano continui avvisi con le quota-zioni del combustibile. Il ciclo del carbone molto complesso ci dice:Per organizzare larrivo di una nave ci vogliono circa quattro mesi. Leminiere inatti sono lontane: Enel importa circa il 50% del combusti-bile dallIndonesia, un altro 35% dal Sudarica e il restante da Russia,

    Colombia e Stati Uniti. A ci si deve aggiungere che le miniere a lorovolta sono distanti dai porti di carico. Per esempio le miniere del Borneo,in Indonesia, sono a due ore di elicottero dallo scalo di Balikpapan. Eil carbone viaggia a bordo di chiatte fuviali per una o due settimane.In Russia le distanze sono ancora maggiori: il prodotto percorre 5milachilometri di errovia per arrivare ai porti del Mar Nero.

    LA FLOTTA DI ENELNon tutte le utilities gestiscono direttamente una fotta di navi. Alloraperch Enel si a carico di comprare il carbone al lorigine e trasportarloinvece di comprarlo direttamente a destinazione? Le ragioni sono diver-se come ci spiega Montenero: Innanzitutto per diversicare i ornitorie ampliarne il numero, perch non tutti si occupano del trasporto. Poiper essere pi fessibili: gestendo in prima persona una fotta Enel pudecidere quando e dove consegnare il carbone. Inne per una questionedi costi visti i volumi movimentati. Noi siamo tra i principali impor-tatori di carbone in Europa: circa 12 milioni di tonnellate allanno, perun ammontare di circa un miliardo di euro allanno. Con Endesa siamodiventati i numeri uno, con ben 20 milioni di tonnellate annue. E vistoche il trasporto infuisce per circa il 30% sul costo degli approvvigiona-menti acilmente intuibile come la gestione diretta di queste operazio-ni possa garantire grandi risparmi.Le navi carboniere non sono di propriet di Enel ma vengono noleggiateutilizzando il miglior mix di contratti disponibili sul mercato. La nostraazienda gestisce inatti direttamente 12 navi oceaniche che provvedo-no al 50% del abbisogno di combustibile delle centrali, sulla base dicontratti decennali a prezzo sso molto conveniente. Per il complementolazienda ricorre a contratti di trasporto per singoli o pi viaggi. Ovvia-mente in questi casi i costi sono correlati a quello che ore il mercato delmomento chiarisce Mauro Montenero. Possiamo pensare alla dieren-za tra noleggiare un auto e chiamare un taxi.

    AFFIDABILIT, PLEASEA occuparsi della fotta di Enel c Sergio Paneni, Responsabile AreaShipping, che copre le necessit di trasporto via mare di tutti i combu-stibili: Quello che ci permette di avere approvvigionamenti sicuri ladabilit dei ornitori. Dalla ne del 2003, con laumento vertiginosodei livelli e della volatilit dei mercati per lincremento dei traci marit-timi da e verso lestremo Oriente, abbiamo dovuto innalzare il livello diattenzione sulla adabilit delle nostre controparti. La severit della no-stra politica di selezione dei ornitori ci ha per evitato brutte sorprese.Inatti, anche in questi tempi di crisi nanziaria che ha causato luscitadi scena di molti operatori, non abbiamo avuto problemi: i contratti sonostati rispettati e le nostre centrali hanno ricevuto regolarmente le loroorniture. A ci va aggiunta lattenzione agli standard delle imbar-cazioni: Ogni nave viene ispezionata a ondo e cos la sua storia dinavigazione aggiunge Montenero. In questo senso Enel stato uno deipionieri per tutto il settore dry (cio i carichi di materiali non liquidi) cheoggi si muove sempre pi verso la qualit e la sicurezza dei trasporti.Anche chi compra il carbone ritiene che ladabilit e la diversicazionedei ornitori sia un requisito indispensabile. Secondo Davide Giuliani,Responsabile Acquisti Carbone: In aggiunta a una politica oculatadi selezione e diversicazione delle aree di origine e dei ornitori, ondamentale stabilire con quelli strategici dei veri e propri rapporti dipartnership di lungo periodo.Gli uomini di Montenero lavorano in stretta collaborazione con larea diOttimizzazione Produzione di GEM che orniscono previsioni costan-temente aggiornate sul abbisogno delle centrali, coprendo i successivi6-12 mesi. Poi c il continuo contatto con chi lavora in centrale. Sonoi nostri occhi e le nostre orecchie dice Montenero: Gestiscono le asidi discarica delle navi, usano il carbone e testano se certe qualit si

    addicono o meno agli impianti. Da non sottovalutare, inne, il dialogocon i colleghi della gestione del rischio di GEM, con i quali si deniscela strategia di copertura dei prezzi di acquisto del carbone: lobiettivo ssare i margini di produzione tenendo conto del prezzo a cui statavenduta lenergia. Siamo proprio come i pasticceri: per orire una tortasaporita alle centrali nostre clienti dobbiamo are in modo che i ornitorici consegnino la merce con la giusta qualit, nei tempi giusti e ai costipi bassi dice Montenero. E come si sa, il cliente ha sempre ragione.

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    Lo l srad dl mar

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    DiviSiOne geMPer rifornire le centrali di carbone necessario coordinare decinedi imbarcazioni.

    Vi raccontiamo come lavoranole persone dellUnit Combustibili

    La Delphinus ormeggiata in attesa dello scarico delmateriale a Torrevaldaliga Nord

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    APalermo sono le tre del mattino. Negli uci di PalazzodOrleans lo sta del Governatore lavora con i reerenti diEnel agli ultimi dettagli del Protocollo dintesa. Allimprov-viso salta la luce. Il responsabile della rete Sicilia si mette

    subito al teleono per r isolvere il problema. Ma lo stesso Presidente del-la Regione Raaele Lombardo a sciogliere limbarazzo: Lasciate starecos, magari dipende solo dal nostro quadro elettrico. E poi mi ricordalinanzia, quando a casa mia non arrivava ancora la corrente.Vi racconto questo episodio risalente alla scorsa estate esordisceMassimo Bruno, Responsabile Relazioni Esterne Territoriali e Conndu-stria per arvi capire quanto sia importante il rapporto di ducia conle istituzioni. E che limprevisto pu essere sempre dietro langolo. LaFunzione coordinata da Bruno rappresenta una sorta di sistema nervo-so dellazienda ramicato sul territorio dove gestisce i rapporti con tuttele realt importanti per la vita della comunit.

    Dalle cronache sappiamo che a Palermo andato tutto bene. Che risul-

    tati avete ottenuto?

    Il Presidente Lombardo ha capito che il nostro progetto unoccasioneimportante per lo sviluppo dellisola: il rigassicatore di Porto Empedo-cle, limpegno di lunga durata sulle rinnovabili, la abbrica di pannellisolari che realizzeremo a Catania insieme a STM e Sharp. E soprattuttoil Protocollo per la legalit rmato ad Agrigento. Questa trattativa ci hamostrato inoltre la disponibilit al dialogo di nuovi interlocutori, come

    le preetture e le autorit ecclesiastiche. In collaborazione con Conn-dustria abbiamo lintenzione di esportare lesperienza siciliana in altrerealt italiane.

    Quindi i territoriali non si occupano soltanto di trasmettere le notizie

    locali a Roma

    Questa una visione molto riduttiva del loro impegno. Le nostre perso-ne sul territorio sono il punto di rierimento su ogni problematica pertutti gli interlocutori locali: la stampa, i politici, le associazioni, le impre-se e tutta la liera amministrativa (assessorati, segreterie, uci tecnici,ecc). Un approccio che risponde a una consolidata strategia comunicativadel Gruppo, raorzata dalle capacit relazionali dei singoli e dal lavorodi squadra.

    Perch da alcune Regioni arrivano poche notizie? Lavorate poco?

    Al contrario. Quello il segnale che la nostra squadra sta lavorandoal meglio. Noi li chiamiamo i risultati invisibili. Grazie ai rapportidi ducia coltivati sul territorio siamo inatti in grado di anticipare gliavvenimenti negativi e di intervenire prima che diventino notizie.

    Andiamo al Nord. Cosa succede in Piemonte?Qui nel 2008 abbiamo sottoscritto un accordo politico-programmatico,un ombrello sotto il quale i nostri reerenti e gli amministratori localihanno potuto avviare un dialogo costruttivo. Pur partendo da unintesameno impegnativa rispetto a quella con la Regione Siciliana, abbiamoraggiunto ottimi risultati, come dimostra laccordo siglato di recente daEnel Green Power con la Regione Piemonte (vedi pag. 15).

    Altri successi recenti?

    Dopo il Decreto varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 ebbraio,possiamo considerare pressoch conclusa la trattativa sulla geotermia inToscana (la Regione inatti pu ancora impugnare il provvedimento delGoverno, ndr). Il Decreto inatti a salvo il Protocollo che avevamo siglatocon la Regione nel 2007 e riconerma la scadenza delle concessioni

    geotermiche al 2024. Da questa data tutte le nuove concessioni dovrannoessere assegnate con gara pubblica.

    E nel resto dItalia?

    Abbiamo gi sottoscritto accordi con diverse Regioni italiane e altri neabbiamo in dirittura darrivo o in ase avanzata di denizione, come nelLazio, in Basilicata, Puglia e Calabria. Oggi le trattative stanno giusta-mente osservando la pausa pre-elettorale (durante la quale abbiamocomunque incontrato i vari candidati), ma ripartiranno subito dopo,quando si saranno insediate le nuove amministrazioni.

    Qual latteggiamento del management verso il territorio?

    In questi anni le nostre persone sul territorio sono diventate gli accountdel Gruppo, cio coloro che hanno lincarico di accreditare lazienda a

    livello locale. E questo accaduto per espressa volont dei vertici Enel,che sono molto attenti al territorio e ci chiedono di tenerli costantementeinormati su tutto quello che accade in Italia.

    LinteRviStADietro la firma di un protocolloc' un complesso lavoro diplomatico.Massimo Bruno ci spiega come funziona

    trroro iala

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    La fso frdda d oo caldaHa citato Amleto Gaudenzio Mariotti, uno dei mieipreziosi collaboratori ed esperto ingegnere nuclea-re, vedendomi perplesso di ronte a un comunicatodellAgenzia investigativa della diesa americana(DIA), a proposito di LENR (Low Energy NuclearReactions). Non ho aticato molto a capire, inatti, chesi trattava della sciagurata usione redda che MartinFleischman e Stanley Pons presentarono proprio aiprimi di marzo di ventuno anni a. I due chimici laannunciarono al mondo come il primo passo di unanuova era in cui lenergia sarebbe stata disponibileper tutti a costi bassissimi. La comunit scientica si

    divise tra consensi e critiche, non ultime quelle delMIT che smontarono la nuova pila atomica. Ma laricerca non si erm, e prosegu nei laboratori di USA,Russia e Giappone. In Italia, sempre nel 1989, France-sco Piantelli dellUniversit di Siena aveva notato unaproduzione di calore anomala del nichel in presenzadi idrogeno, innescando una serie di ricerche portateavanti no a oggi quasi clandestinamente in tutto ilmondo.La DIA (di solito prudentissima) ha riaperto la partita.Il suo comunicato dice che una tecnologia similepotrebbe rivoluzionare la produzione e lo stoccaggiodellenergia nei prossimi anni. E che il Giappone elItalia sono al momento i leader mondiali del settore.Lannuncio arriva in seguito a una serie di importantitest condotti in diversi laboratori dove i rilasci di caloreottenuti nella sperimentazione LENR possono esserespiegati solo come il risultato di reazioni nucleari,comprovate dalla presenza pressoch generalizzata dinuclei trasmutati, radiazioni di vario tipo e soprattuttodi elio, che il prodotto diretto della usione dei nucleidi idrogeno. Senza dubbio tutti risultati eclatanti, cheper non hanno ancora una teoria di supporto. Teoriache sarebbe indispensabile per eettuare esperimentidi scala maggiore evitando possibili eetti pericolosi.Amleto ha ragione: Vi sono pi cose in cielo e terra,Orazio, di quante se ne sognano nella tua flosofa. E ioaggiungo: enella nostra scienza.

    Errata corrige: nellultimo Jump il lavoro sulle superfci nanostrutturate

    stato attribuito per errore a Evelyn N. Wang. In realt sul tema sta lavorando

    lo scienziato italiano del MIT Jacopo Buongiorno

    Gennaro De MicheleResponsabile Politichedi Ricerca e Sviluppo

    Jmps

    Con circa due mesi di anticipo sulla pianicazione, lo scorso 1 gennaioil progetto SAP Nuclear entrato in esercizio negli impianti nucleari diSlovensk elektrrne a supporto dei processi di Work Managemente Health and Saety. Primo in Europa per obiettivi, moduli e volumi

    implementati, lo strumento rappresenta per le centrali un supporto inormatico on-damentale per i processi di manutenzione e di radio protezione. SAP Nuclear, inoltre,permetter di capitalizzare, in tutto il Gruppo Enel, le competenze gi presenti equelle acquisite durante il progetto, creando a Bratislava un centro di competenza intema di nucleare.

    MIGLIORARE I PROCESSISAP un sotware utilizzato in modo personalizzato dalle diverse aziende per

    gestire in modo integrato processi come quelli di amministrazione e tesoreria, delcontrolling, delle risorse umane, degli approvigionamenti, dei lavori, della manuten-zione degli impianti, ecc.Nel caso di Slovensk elektrrne stato introdotto per importare le migliori bestpractice sia nella gestione dei processi di manutenzione che nel modello organizza-tivo di supporto, in linea con gl i standard INPO (Institute o Nuclear Power Opera-tions). La scelta, inoltre, di integrare la soluzione con la piattaorma SAP WISE e contutti gli altri sistemi a supporto, come il modulo di training e quello per la dosime-tria, ha consentito ai colleghi che si occupano di work management e radio protezio-ne la gestione completa di tutte le attivit di manutenzione a partire dalla piani-cazione no allesecuzione, comprese le azioni che permettono laccesso allareacontrollata degli impianti nucleari.

    GESTIONE DEL CAMBIAMENTOIl progetto, ortemente orientato alla reingegnerizzazione dei processi di business,ha inoltre comportato una rivisitazione completa della struttura organizzativa degliimpianti e, di conseguenza, una orte azione di gestione del cambiamento (changemanagement), che ha visto coinvolti tutti i colleghi dei due impianti produttivi e losta della Direzione Operation.Questa realizzazione - sottolinea Francesco Perna, ICT Manager in Slovenskelektrrne - prima in Europa per ampiezza di moduli attivati e prima al mondo peril modulo di Health and Saety, un buon esempio di valorizzazione delle compe-tenze speciche di Slovensk elektrrne e di come queste possano diventare patrimo-nio di esperienza, competenze e tecnologia per lintero Gruppo. anche - aggiungono Antonio Cavalletto e Clay Warren, responsabili del proget-to - un esempio di come un impegno importante e una eettiva cooperazione trabusiness, team di progetto e ICT possano superare le dicolt. Nonostante si trat-

    tasse di un progetto complesso e svolto in un contesto internazionale, siamo riuscitia realizzare prima dei tempi previsti le soluzioni pi adatte a garantire un continuomiglioramento dellecienza e delle perormance degli impianti nucleari di Mochov-ce e Bohunice.

    Slosk

    lkrr:arra SAPnclar

    19 Enel Insieme Marzo 2010

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    Orizzonti

    Niente cattedre n banchi. E quindi niente proessori nalunni, ma poche persone sedute intorno a un tavolo o col-

    legate in call-conerence che si conrontano con lobiettivodi trasmettere e recepire le rispettive esperienze aziendali

    in tema di leadership. questo il cl ima inormale voluto dalle DivisioniGEM e Mercato per Leading the Leadership, il progetto di ormazione (coa-ching) dedicato a circa settanta quadri che gi oggi riscuotono i miglioripunteggi nei processi di valutazione interna - laperormance review - ehanno unelevata aderenza al Modello di Leadership. Ma che prima didiventare dei leader hanno ancora un margine di miglioramento dacoprire in unarea del medesimo Modello.A guidarli in questo percorso sono quaranta coach, manager e leader dilungo corso, selezionati allinterno delle due Divisioni in base al loropunto di orza sul pentagramma del MdL, che volutamente corrispondeallarea di miglioramento dei coachee (allievi) adati ai loro consigli.

    UNO SCHEMA INNOVATIVODi solito per realizzare un percorso di coaching ci si rivolge a con-

    sulenti esterni, spiega Ivan Rebernik, Gestore dellArea di BusinessCustomer Service in Divisione Mercato (gi Responsabile Personale eOrganizzazione e Sviluppo anche in GEM). Noi invece abbiamo decisodi ar svolgere il mestiere di coach alle nostre prime e seconde linee. Cheancor prima hanno assunto loro stessi le vesti di coachee sotto la guidadi un coach proessionista esterno. Con il risultato, alla ne, di auto-ormarsi al ruolo di leader. Proprio da qui deriva il nome delliniziativa,Leading the Leadership: perch sono i nostri attuali leader a stimolare laleadership degli aspiranti manager.Ma linnovativo intreccio dei percorsi ormativi non si erma al Modellodi Leadership e allabilitazione dei coach. In nessun caso evidenziaRebernik i coachee hanno come coach il loro attuale capo. Il coach pro-viene sempre dallaltra Divisione (GEM o Mercato) o, nellambito della

    stessa, da una dierente Area di Business. Perch ci che ci interessaapproondire non sono le speciche competenze nellattivit di tutti igiorni, ma le abilit tipiche del manager, del leader, nellesercizio delproprio ruolo.

    PAROLA AI PARTECIPANTISe mi avessero proposto questa iniziativa oltre ventanni a, quandoavevo let e il ruolo delle due persone che sto seguendo adesso, lavreisenzaltro gradita. Allora non avevamo questo tipo di eedback e abbia-mo dovuto arci unopinione del tutto personale su cosa volesse direessere un leader commenta il coach Leonardo Arrighi, ResponsabileArea Tecnica Sviluppo e Assistenza Impianti in GEM. Oggi, parlandoda coach, vedo questa esperienza come unopportunit di crescita e diarricchimento reciproco. Spero quindi che le relazioni personali instau-rate in questa occasione possano proseguire anche dopo la conclusionedel percorso.La cochee Giovanna Lombardi, Unit Customer Service Rapporti conle Reti Mercato Libero, non nasconde il suo entusiasmo: conortantepoter contare su di una persona di esperienza che ti ascolta e sa trasmet-terti la capacit di guardare con distacco alle situazioni contingenti einterpretare al meglio la strategia aziendale. chiaro che i primi incontri non potevano che partire dai risultati dellaperormance review e dal Modello di Leadership aerma Erica Batti-sti, dellUnit Bidding Ottimizzazione Produzione di GEM. Il rapportoper destinato ad allargarsi ad altre questioni, grazie soprattutto allin-ormalit e trasversalit con cui stato impostato il percorso.Il progetto stato diviso in due asi della durata di sei mesi ciascuna: i

    primi quaranta coachee hanno iniziato gli incontri con i venti coach nel-lo scorso dicembre. Il secondo gruppo part ir tra aprile e maggio 2010.

    MeRCAtO e geMAl via Leading the Leadership,il percorso di formazione chepunta a costruire i managerdel futuro

    il ladrdlla Dso accao

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    Il Modello di Leadership, alla base della valutazione della Peror-mance Review, rappresenta una sintesi delle attese che laziendaha rispetto alle persone. Parla la lingua della nostra azienda ed espresso in comportamenti concreti che riguardano la quotidianitdel lavoro.Quotidianit che coinvolge le persone in maniera diversa a se-

    conda dei contenuti del lavoro di ciascuno. E questo il motivo percui il modello, pur mantenendo uno spirito unico e pur costruitointorno ai medesimi attori, viene declinatodierentemente per ciascuna popolazioneaziendale: Top Management, Manage-ment, Gestori di Persone, Proessional eOperativi.Per il Top Management e il Management laleadership intesa come capacit di esserea capo, come linsieme di comportamentie qualit distintive strettamente connessealla visione aziendale e alla sua traduzionein piani dazione. Per i Gestori di Persone,

    i Proessional e gli Operativi lenasi pispostata sulla attuazione consapevole deipiani e delle strategie acendo leva sulle pro-prie competenze e capacit realizzative.

    Cq popolazo, co modllo

    Il dialogo, il conronto, il contributo reciproco sono attori necessarial miglioramento di ogni azienda. In Enel, ovvero allinterno di unGruppo che cresciuto a ritmi importanti negli ultimi anni, la cul-tura organizzativa si sta progressivamente evolvendo per avorire lo

    scambio interno e la collaborazione costruttiva.Unottima opportunit di conronto, da questo punto di vista,

    rappresentata dalla nuova Perormance Review che, attraverso criteriespliciti e trasparenti, mette a uoco le attivit svolte da ognuno nel 2009,per valutare i risultati raggiunti nellanno e i comportamenti che hannoportato al loro raggiungimento.

    Il messaggio del Direttore Personale e Organizzazione MassimoCiof ripetuto pi volte anche dalle pagine di Enel Insieme chiaro:In questa azienda indispensabile raggiungere i risultati ma anchemolto importante il modo con cui si raggiungono. Che poi quantodelineato dal Modello di Leadership, vera colonna portante per Enel delmodo di intendere lorganizzazione e di are impresa.

    La Perormance Review 2010 coinvolge, come lo scorso anno, tutto ilmanagement del Gruppo e, per la prima volta, tutti gli impiegati italiani.Complessivamente mobilita circa 4mila valutatori e 30mila valutati.

    Si tratta dunque di un cambio di passo, gi anticipato nel 2008 conla valutazione pilota degli impiegati della Divisione Mercato, in lineaanche con le attese espresse nellultima Indagine di Clima, dove i temidel riconoscimento e del merito sono emersi come prioritari.

    Ecco allora che laPerormance Reviewrappresenta loccasioneper tutti, responsabili ecollaboratori, di rifettere econrontarsi apertamente,valorizzando le esperienzeproessionali e partendodalle attese reciproche edalle opportunit organiz-zative condividere unaprogettualit utura.

    Orizzonti

    Cofroars pr caprs

    PeRFORMAnCe RevieW 2010Per la prima volta il processodi valutazione viene apertoa 30mila persone

    L fasLa Perormance Review 2010 si articola in due asi: la prima, a par-tire dal 15 marzo, di valutazione del responsabile e autovalutazio-ne del collaboratore; la seconda, che prender avvio il 20 maggio,di colloquio di eedback in cui entrambi gli attori avranno unospazio di conronto sulla prestazione lavorativa e sulle attesereciproche.

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    Sicurezza

    Ecco i sei messaggi del Percorso Sicurezza. I primi quat-tro valgono per tutti. Il quinto per gli operatori dellarete gas. Il sesto per quelli della rete elettrica:

    I DPI devono sempre essere indossatiRifetti prima di agire. Abbandona le vecchieabitudiniControlla le dotazioni prima di usarleMantieni sempre pulito il posto di lavoro. Lordine sicurezzaUtilizza sempre le attrezzature idonee. Previeni le

    esplosioniIndossa sempre i DPI. Ricordati che la corrente nonti amica

    La Safy pora cosl

    il mssao s roaG

    iunge alla sua terza edizione il Percorso Sicurezza, liniziativaper la saety dedicata al personale della rete elettrica e dellarete gas. Le prime due edizioni, lanciate rispettivamente nel

    2006 e nel 2007, sono state realizzate con la messa a dispo-sizione di adesivi e calpestabili da collocare alle pareti, sugli armadietti,nelle auto e lungo i percorsi interni nelle unit operative della rete.

    Questanno, invece, il nuovo percorso sicurezza composto da sei ma-niesti di dimensioni 50x70cm, contenenti messaggi sulluso adeguatodei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e ladozione corretta e insicurezza dei metodi di lavoro nello svolgimento dellattivit. I maniestisaranno collocati nei punti strategici dei luoghi di lavoro.Anche questa iniziativa spiega Anna Brogi, Responsabile Qualit,Sicurezza e Ambiente della Divisione Inrastrutture e Reti segue lim-postazione di contenuto e la linea graca dei Saety Flash e dei cartoonsulla sicurezza lanciati nel 2008-2009 dalla Divisione Inrastrutture eReti, e che da questanno saranno resi ruibili anche sui tablet pc di tuttigli operativi della rete.

    LA COLLANA METODI DI LAVORODel tutto nuova liniziativa rappresentata dai lmatiMetodi di Lavoro,

    che la Divisione Inrastrutture e Reti ha deciso di avviare nel 2009 e chesi inserisce allinterno della pi ampia campagna di sicurezza dedicataal personale operativo e ruibile anche dalle imprese appaltatrici. Comepreannuncia il titolo della collana, loggetto dei lmati la dimostrazio-ne delle corrette procedure di lavoro da adottare nello svolgimento delleattivit operative e del corretto utilizzo dei mezzi di lavoro in dotazione.Nello specico, sono stati realizzati sei lmati della durata di 15 minuticirca, ciascuno dei quali illustra alcuni metodi di lavoro correttamenteeseguiti, utilizzati nellambito delle attivit della distribuzione.Il progetto proseguir nel 2010 con la realizzazione della seconda partedella collana. Saranno realizzati, inatti, altri nove lmati sullo stessostile, relativi ad altrettanti metodi di lavoro.Le persone a cui i lmati si rivolgono sono i colleghi di Inrastrutture e

    Reti, ma anche i dipendenti delle ditte appaltatrici: Attraverso la visionedi questi video sottolinea Anna Brogi il personale operativo puvericare le azioni da compiere ed in grado di ocalizzare lattenzionesulle asi a rischio dellattivit il lustrata.

    POCKET BOOK SAFETY 24/7Sempre in ambito Sicurezza, la Divisione Ingegneria e Innovazione stalanciando in questi giorni una nuova edizione del Pocket Book Saety24/7, il vademecum dedicato a tutto il personale di cantiere delle ditteappaltatrici in Italia e nei Paesi dove Enel presente. Frutto di anni diesperienza nei cantieri, nato dalla collaborazione diretta con i destinataristessi, il manuale illustra le norme e i comportamenti corretti per opera-re in sicurezza allinterno dei cantieri e delle aree sperimentali. Stampa-to in circa 10mila copie e in 12 lingue, il documento, in orma tascabile,

    suddiviso in cinque aree: disattenzione al luogo di lavoro, disatten-zione al lavoro svolto, mancato o non corretto util izzo dei dispositivi diprotezione, disattenzione alla guida o nelle operazioni con automezzi,disattenzione alle onti di pericolo diretto.

    PeRCORSi e MetODiTre iniziative per sensibilizzarei colleghi e il personaledelle ditte appaltatrici

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    Zenith

    IlluminAzioni intende innanzitutto pro-muovere la partecipazione attiva di tutti

    al processo di miglioramento continuo. Ciproponiamo di mettere in luce la propen-

    sione delle persone a innovare per premiare lacapacit di are squadra e di tradurre le idee insoluzioni concretamente utili per il cliente e persemplicare il nostro modo di lavorare. Cos

    Cinzia Corsetti, Responsabile Eccellenza Operativa allinterno dellareaStrategic Development e Business Improvement della Divisione Mercato,ha presentato il lancio della seconda edizione di IlluminAzioni.Con lo slogan Lascia il tuo segno sul percorso verso leccellenza: mettile tue migliori idee innovative al servizio del lavoro di squadra, tutti icolleghi della Divisione sono invitati a proporre entro il 30 aprile 2010 il proprio contributo ai singoli team di progetto appartenenti ai due

    programmi strategici della Divisione: Passion or Quality ed Eccellenzaoperativa.Sono stati individuati sei ambiti di intervento per Passion or Quality,quattro per Eccellenza operativa e venti progetti a cui appassionarsi in unacollaborazione aperta e costruttiva per contribuire alla migliore realiz-zazione possibile. Non ci sono limiti al numero delle idee da proporre continua Cinzia Corsetti n ai gruppi di lavoro a cui partecipare.Inoltre, ulteriori spunti di innovazione verranno presi in considerazioneper avviare uturi progetti.

    COINVOLGIMENTO DIRETTOSi prola dunque unottima opportunit per i colleghi di essere coinvoltiin prima persona: coloro inatti che avranno inviato i contributi di mag-gior valore (valutati dai team di progetto in base a: qualit, innovazione,

    ecienza, ecacia e valore apportato al gruppo) entreranno a ar partedella squadra e parteciperanno cos alla selezione per i migliori progettidel 2010.Al termine della prima ase, ssato al 30 aprile, verr selezionata unarosa di dieci progetti tra i venti in gara. Elementi di valutazione saran-no i risultati conseguiti dal progetto e linteresse, la collaborazione e ilcoinvolgimento che i gruppi di lavoro saranno stati in grado di catturareda parte di tutti i colleghi, con particolare riguardo a quelli impegnatiquotidianamente nella relazione con il cliente.A maggio scatter inne la votazione on line, che decreter i tre progettivincitori. Tutti i colleghi della Divisione, entrando nella sezione Illumi-nAzioni del portale Zenith, potranno scegliere il loro progetto pree-rito con un semplice clic. I tre migliori team composti ciascuno dai

    partecipanti al gruppo di lavoro e da un massimo di otto colleghi autoridelle migliori idee saranno proclamati vincitori di IlluminAzioni2010durante la Cascade della Divisione e partiranno, entro lanno, per unviaggio di gruppo, accompagnati da un ospite.

    DiviSiOne MeRCAtO

    partita IlluminAzioni 2010,la competizione che premia le ideeper il miglioramento della qualitdel servizio al cliente

    L'ccllza ara

    Work Smart, Think Sae il concorso della Divisione Internaziona-le ispirato ai principi di Zenith e delleccellenza operativa chemira ad attivare una partecipazione dal basso (bottom up) sulla

    sicurezza nei luoghi di lavoro, premiando i suggerimenti dellenostre persone. La prima edizione-pilota si svolta nel 2009 inBulgaria e Slovacchia e i vincitori sono stati premiati durante ilterzo Saety Communty Meeting, svolto a Bucarest (Romania) il24 e 25 ebbraio 2010.A ricevere il Golden Idea Award (loscar per la migliore idea) stato Momchil Neshkov di Enel Bulgaria con la proposta dellasicurezza a punti. In pratica, ogni persona riceve un certonumero di crediti per la sicurezza (ad esempio: 50) e li perde,in proporzione, a ogni violazione documentata delle regole sullaSaety. Se poi il portaoglio crediti si riduce troppo (ad esempioa 15) linteressato deve requentare obbligatoriamente un corso(Saety School) che potrebbe essere organizzato in modo tale

    che la persona sia parte attiva della ormazione spiega Neshkov.Lo schema pu anche essere migliorato in positivo assegnandonuovi crediti per i comportamenti virtuosi.

    Scrzza a p

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    Sostenibilit

    C

    ondividere e promuovere a livello globale la cultura di unbusiness ondato sulla responsabilit dazienda. stato que-sto lobiettivo del primo Sustainability Day di Enel, tenutosinel mese di ebbraio a Roma, con la partecipazione del Pre-

    sidente Piero Gnudi, dellAmministratore Delegato e Direttore GeneraleFulvio Conti, del Ministro dellAmbiente e della Tutela del Territorio edel Mare, Steania Prestigiacomo, e di alcuni tra i massimi esponentidel settore a livello internazionale.Lidea di realizzare una giornata della sostenibilit nasce con lobiettivodi avorire la creazione e lo sviluppo di unecace rete per la raccolta,il conronto e la diusione di proposte con cui arontare le sde dellasostenibilit, acilitando il dialogo tra gli stakeholder e creando unnetwork con le migliori pratiche della CSR a livello mondiale. Businessas Unusual, ovvero lattivit aziendale analizzata in una prospettivainusuale: questo il tema della giornata, presieduta da Mervyn King,presidente della Global Reporting Initiative.Da un decennio ha detto Fulvio Conti Enel lavora con passione sul

    tema della Sostenibilit. Un impegno premiato con risultati importanti:siamo presenti per il sesto anno consecutivo nei prestigiosi indici disostenibilit del Dow Jones; i ondi etici danno ducia a Enel e rappre-sentano il 15 per cento dellazionariato istituzionale; il nostro bilancio disostenibilit costituisce una reerenza signicativa con oltre 450 indica-tori, attraverso i quali viene misurato il nostro costante impegno nellaresponsabilit sociale.

    BUONI CITTADINI IN TUTTO IL MONDOPiero Gnudi ha aggiunto: Vogliamo essere buoni cittadini in tutti i Pae-si del mondo che ospitano le nostre attivit sviluppando una cittadinan-za attiva. La nostra azienda vuole proporsi come esempio sui temi dellasostenibilit e della responsabilit sociale. Un impegno a preservare ilrapporto di ducia con tutti gli stakeholder che non pu essere scissodagli obiettivi di business.Nel corso della giornata, sono stati presentati i r isultati della ricercaMa-naging or Sustainability dellEconomist Intelligence Unit, uno studio cheindaga le modalit con cui le aziende, a livello internazionale, integranogli obiettivi di sostenibilit nelle proprie strategie di business. La surveypromossa dallEnel stata realizzata appositamente per il SustainabilityDay. Secondo oltre 200 senior executive di grandi aziende di tutto ilmondo, i princpi e le azioni di sostenibilit vanno integrati nelle strate-gie di impresa e le aziende attive su questo ronte hanno reagito meglioalla crisi, con uno sviluppo pi solido nel lungo termine.

    LE DUE TAVOLE ROTONDELa prima, Business: implementing the vision o climate change, stata mode-

    rata da Gianni Riotta (direttore Il Sole 24 Ore) e ha visto la partecipazio-ne di Fulvio Conti, Wim Bartels (responsabile mondiale SustainabilityServices Network di KPMG), Amy Domini (ondatrice e AD della DominiSocial Investments), Lord Anthony Giddens (ex direttore della London

    School o Economics e consigliere di Tony Blair).Nella seconda tavola rotonda, Society: global sustainability and the shitingparameters, moderata da David Eades di BBC World News, sono inter-venuti Fatih Birol (Economista Capo dellIEA), Enrico Giovannini(presidente Istat e responsabile Direzione Statistiche OCSE Parigi),JessyTolkan (direttore esecutivo Energy Action Coalition), e Changua Wu

    (direttore Climate Group in Cina).Le tematiche del Sustainability Day sono state denite grazie ai lavori diun workshop preparatorio svoltosi a ottobre scorso, nel quale oltre trentaesperti hanno individuato tematiche e obiettivi per una giornata che di-venter una piattaorma di conronto annuale. Enel ha inatti rinnovatosin da subito limpegno per i prossimi anni, anch lappuntamento di-venti un elemento coerente con la strategia di crescita, nel pieno rispettodellequilibrio tra le tre variabili - economica, ambientale e sociale - checompongono la Corporate Social Responsibility.

    u bsss sosbl

    SviLuPPO ReSPOnSABiLeIl Sustainability Day ha messo in luceche la Corporate Social Responsibility parte integrante delle strategie

    aziendali

    Sul sito www.enelsustainabilityday.com oltre 1.000 personehanno seguito la trasmissione dellevento, collegandosi da ben 25Paesi. Hanno inoltre potuto proporre una serie di domande: le piinteressanti sono state oggetto di dibattito nel corso della giornata.A questi vanno aggiunti i circa 4.000 colleghi che hanno seguito ladiretta e gli speciali su Enel Tv.

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    Il 2010 lAnno europeo della lotta contro la povert e lesclusio-ne sociale. Un segnale orte dal Parlamento e dalla Commissioneeuropea a rinnovare limpegno verso la solidariet, la giustizia elinclusione sociale. In Europa, inatti, una delle regioni pi ricche

    del mondo, il 17% della popolazione vive sotto la soglia della povert.Non riesce cio a soddisare i bisogni primari e quelli dei propri gli(alimentazione di qualit, abiti adeguati, accesso alla sanit e allistru-zione superiore). I cittadini europei occupati ma a rischio povertrappresentano l8% della popolazione (in Italia 10%) e quelli che vivonoin nuclei amil iari dove nessuno lavora sono il 9,2% (in Italia il 6,7%). Senon ci ossero gli ammortizzatori sociali, gli europei a rischio povertpasserebbero dal 17% al 26%. In Italia la situazione addirittura pi gra-

    ve. Sono 8 milioni i relativamente poveri e quasi 3 milioni le persone chevivono in povert assoluta. Nel Sud i poveri sono cinque volte di pi cheal Nord. Una situazione che richiede interventi urgenti ed ecaci. Ab-biamo chiesto un parere a Gianluca Comin, che in qualit di consiglieredelegato di Enel Cuore, negli ultimi anni ha partecipato alle decisionidella nostra onlus in termini di assistenza ai pi deboli.

    Il numero dei senza dimora in aumento. Un segnale tangibile di un

    enomeno che rappresenta una nuova emergenza per il Paese

    Purtroppo s. Sono 17mila le persone senza dimora in Italia: 6mila sonoa Roma (di cui 4mila vivono per le strade), 5mila sono a Milano, 2milaa Torino e poco meno di 2mila a Napoli, Firenze, Bologna. E nellultimoanno cresciuta la loro domanda di aiuto: nel 2008 le persone che si

    sono rivolte ai centri di ascolto Caritas sono aumentate del 20% rispettoal 2007.Basta conoscere poi il t ipo di richieste ormulate per capire come ci siabisogno di rispondere sempre pi con servizi unendo le orze: non solobeni primari come mense, dormitori, servizi igienici, ma anche orienta-mento proessionale, assistenza alla salute, assistenza legale.A questa realt si aanca, poi, una certezza: cresce la percezione delproblema da parte della societ civile. 9 cittadini europei su 10 chiedonointerventi urgenti e lIstat rivela che in Italia il 30% circa dei cittadiniteme la povert. Era il 17% nel 2000.

    In questa situazione che ruolo

    pu giocare unassociazione di

    impresa come Enel Cuore?

    LAnno europeo della lotta allapovert ribadisce la responsabi-lit di tutti gli attori sociali nelsettore pubblico come in quelloprivato. Anche Enel quindi,nellattuare il principio di re-sponsabilit sociale dimpresa,scende in campo attraverso lasua onlus sostenendo chi sta inprima linea, cio le associazionino proft. Lo a mettendo a dispo-sizione contribuiti economici cheservono per acquistare materiali

    e strumenti, riqualicare glispazi e sostenere volontari eproessionisti che lavorano sulcampo.

    Il progetto Un cuore in stazione ne un esempioDecisamente. Con Ferrovie dello Stato stiamo aprendo centri di acco-glienza per i senza ssa dimora in 15 stazioni italiane. Proprio pochigiorni a stato reso pubblico limpegno di Enel Cuore nella ristruttura-zione dellOstello Caritas di Roma Termini, il pi grande centro dacco-glienza dItalia. La visita del Papa ci ha reso ancora pi orgogliosi e certidella bont delliniziativa. Da Enel Cuore arriveranno 600mila euro perristrutturare la mensa.

    Dal punto di vista strategico, dove va Enel Cuore?

    Da sempre la nostra onlus opera in modo capillare sul territorio in unalogica trasversale di ascolto del bisogno, e interviene nanziando pro-getti anche molto piccoli. Continueremo in questa direzione ma contem-poraneamente raorzeremo gli interventi realizzati in partnership con

    le istituzioni e con il privato sociale, cio ondazioni di impresa comenoi. Opereremo sempre pi secondo una logica di rete per interventipi massicci, in cui al centro c sempre e comunque la persona, la ami-glia e la comunit.

    Possiamo are un bilancio dopo sei anni di attivit?

    Dal 2004 al 2009 Enel Cuore ha sostenuto oltre 300 progetti di cui 50allestero e ha devoluto oltre 30 milioni di euro. Il 2010 sar allinsegnadella continuit: potremo destinare ai progetti una cira analoga a quelladello scorso anno, e cio 7 milioni di euro. Saremo sempre pi attentialle emergenze che provengono dallestero e dal Sud dItalia.

    Enel Cuore

    Co p dbol

    COntRO L'inDigenZA

    Gianluca Comin, consiglieredi Enel Cuore, racconta l'impegnodella nostra onlus nell'anno europeoper la lotta all'esclusione sociale

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    Prisma

    Solo 13 uomini al mondo sono riusciti nella stessa impresa, daquando nel 1986 Reinhold Messner complet il grande slamdellalpinismo: scalare le 14 montagne pi alte della Terra. Tuttesopra gli 8.000 metri e tutte nella catena dellHimalaya. Ora a

    provarci una scalatrice, Edurne Pasabn, che gi in marcia lungoil versante Nord dello Shisha Pangma (8.027 metri) e conta di raggiun-gerne la vetta ai primi di aprile. E subito dopo aronter gli 8.091 metri

    dellAnnapurna.A credere in questa sda Endesa, che sta sponsoriz-zando le spedizioni previste dal progetto Desao 14x8000. Se tutto andrper il meglio, entro maggio Edurne potrebbe diventare la prima donnache ha scalato tutti i 14 ottomila.La storia di questa ragazza inizia trentasei anni a a Tolosa, nei PaesiBaschi. Avevo quattro anni quando i miei genitori mi portarono laprima volta in campeggio sui Pirenei - racconta in un intervista rilascia-ta al sito italiano Montagna.tv credo siano stati loro a trasmettermiquesta passione. E che passione: a 16 anni gi sul tetto dEuropa, ilMonte Bianco. Lanno successivo in Sud America dove conquista settecime andine toccando quota 6.310 metri sul Chimborazo (Ecuador). Lasvolta arriva nel 2001, dopo la laurea in Ingegneria Tecnica Industrialee il Master in Gestione delle Risorse Umane: salire sul tetto del mondo,

    lEverest (8.848 metri).Nel 2004 raggiunge il K2, nellanno del cinquantenario dalla primaascensione (quella di Ardito Desio, Achille Compagnoni, Walter Bonattie Lino Lacedelli, 1954). Ma il prezzo per essere stata la prima donna a

    ritornare viva dalla montagna selvaggia troppo alto: per le compli-cazioni dovute alla discesa Edurne perde due dita dei piedi.JuanitoOiarzabal, suo mentore e accompagnatore di sempre (che a sua voltaha scalato tutte le 14 vette sopra gl i 8mila), invece subir lamputazio-ne di tutte le dita ineriori. La Pasabn medita il ritiro e si prende unapausa di rifessione nel suo agriturismo di Zizurkil (Paesi Baschi). Ma ciripensa e pochi mesi dopo di nuovo in cordata sui anchi dello Shisha

    Pangma. E anche se la spedizione allisce per le cattive condizioni meteoal rientro la sua dichiarazione non lascia dubbi: Sono tornata alle mon-tagne.Cima dopo cima, no a giugno 2009 la basca testarda (come si de-nisce) ha addomesticato 12 giganti su 14. E adesso el desao nal,lultima sda: salire in groppa agli ultimi due. Hai un amuleto, unportaortuna con te? le chiedono ancora da Montagna.it. No. Sperosoltanto che tutti quelli che hanno perso la vita su queste montagne miguardino e mi proteggano da lass.Animo Edurne la esorta invece un collega di Endesa via Twitter to-dos los trabajadores de Endesa estan contigo. Tutti i colleghi di Endesasono con te.

    Sul Webwww.edurnepasaban.comwww.endesayedurnepasaban.com

    Qorosa

    SuL tettO DeL MOnDOEdurne Pasabn vuole diventare

    la prima donna ad aver scalatotutti i "giganti" della Terra.Endesa sponsorizza la sua sfida

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    Prisma

    Dalluniversit italiana al lm campione dincassi nella storiadel cinema, passando per un breve cortometraggio. la storiadi Alessandro Gobbetti, vincitore di uno dei premi di EnelDigital Contest (il concorso internazionale rivolto a giovani

    videomaker promosso da Enel e dallAssociazione Amici del Future FilmFestival), e di Alessandro Costa suo amico, collega di lavoro e compagnodi avventura, arrivati nella produzione diAvatar, il kolossal in 3D di

    James Cameron.Con Imagination, un cortometraggio dedicato al sogno di una nuovaenergia, Alessandro Gobbetti si aggiudicato nelledizione 2009 il pre-mio speciale per il miglior corto danimazione e/o con eetti speciali,

    assegnato in collaborazione con il Consolato Generale e lAgenzia perlo Sviluppo Economico (NZTE) della Nuova Zelanda. Il riconoscimentoprevedeva uno stage presso la Weta, una societ specializzata in eettispeciali digitali con sede a Wellington, che ha ra i suoi ondatori ilgeniale regista Peter Jackson. Ma soprattutto unazienda che nel giro dipochi anni si aermata a livello mondiale, rmando la trilogia del Si-gnore de