Ancora Insieme nr 4

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1 Aprile/Maggio 2010 Aprile/Maggio 2010 Aprile/Maggio 2010 Aprile/Maggio 2010 - Periodico a cura dei Giovani e degli Adolescenti dell’Oratorio Periodico a cura dei Giovani e degli Adolescenti dell’Oratorio Periodico a cura dei Giovani e degli Adolescenti dell’Oratorio Periodico a cura dei Giovani e degli Adolescenti dell’Oratorio Estate in arrivo ... N onostante il tempo incle- mente che ci ha prolun- gato la piovosa coda dell’inver- no per buona parte del mese di maggio, l’estate si avvicina sempre di più. Ognuno dall’e- state si aspea qualcosa! C’è chi aende il giusto riposo do- po un anno di studio o di lavo- ro, chi spera di ridare vigore alle amicizie sbiadite dagli im- pegni invernali, chi sogna va- canza indimencabili per uscire dalla noia del quodiano, .. e c’è chi dall’estate non si aspea proprio niente. Gli ora- tori della nostra valle non sono insensibili a questo arrivo della bella stagione; [connua a pag. 24 ]

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Quarta uscita del giornalino dell'oratorio di Arcisate

Transcript of Ancora Insieme nr 4

Page 1: Ancora Insieme nr 4

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Aprile/Maggio 2010 Aprile/Maggio 2010 Aprile/Maggio 2010 Aprile/Maggio 2010 ---- Periodico a cura dei Giovani e degli Adolescenti dell’OratorioPeriodico a cura dei Giovani e degli Adolescenti dell’OratorioPeriodico a cura dei Giovani e degli Adolescenti dell’OratorioPeriodico a cura dei Giovani e degli Adolescenti dell’Oratorio

Estate in arrivo ...

N onostante il tempo incle-

mente che ci ha prolun-

gato la piovosa coda dell’inver-

no per buona parte del mese di

maggio, l’estate si avvicina

sempre di più. Ognuno dall’e-

state si aspe�a qualcosa! C’è

chi a�ende il giusto riposo do-

po un anno di studio o di lavo-

ro, chi spera di ridare vigore

alle amicizie sbiadite dagli im-

pegni invernali, chi sogna va-

canza indimen cabili per uscire

dalla noia del quo diano, .. e

c’è chi dall’estate non si

aspe�a proprio niente. Gli ora-

tori della nostra valle non sono

insensibili a questo arrivo della

bella stagione; …

[con�nua a pag. 24 ]

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In questo numero :

» Presentazione pag.3

» Palio 2010 pag.4

» Pellegrinaggio alla Sindone pag.6

» L’Angolo di Licia pag.8

» Ritorno al futuro pag.11

» So�osopra - Grest 2010 pag.12

» Consigli in cucina pag.13

» Lo sapevate che pag.15

» Movie Test pag.16

» Oratorio 2.0 pag.19

» L’angolo dei giochi pag.21

» Editoriale del Don pag.24

» Soluzioni pag.26

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Bentornato nel mio mitico mondo!!!

News sempre aggiornate

sul nostro oratorio !!!

Dopo la festa del nostro patrono san Vi�ore , con il con-

sueto Palio, siamo pron ad affrontare gli impegni es vi

del nostro oratorio. In questo numero tan ar coli e cu-

riosità, da leggere e condividere Ancora Insieme !!!

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Passando dalle vie del nostro paese in ques giorni si è avver ta un'aria di

festa...le strade sono state arricchite di nastri e fiocchi colora appesi dai

giovani di ogni rione. Se�e rioni si sarebbero messi in gioco per l'assegnazio-

ne del drappo simbolo della vi�oria 2010. A chi l'onore di appendere la me-

daglia d'oro sul proprio stendardo???? Le sfide sono iniziate domenica 2

Maggio : i papà si sono "sba�u " a montare a neve il chiaro d'uovo, le mam-

me si sono sfidate a frecce�e ,le nonne hanno dimostrato molta maestria al

gioco del calce�o mentre i nonni, come da rituale, hanno gareggiato al

gioco delle bocce. E i bambini??? Alcuni si diver vano a fare per il proprio

rione mentre altri parteciparono con

grande entusiasmo al gioco su tema

far west preparato dagli adolescen .

La festa con nua ... Il sabato seguen-

te ha inizio l'ufficiale apertura

dell'a�eso palio. TuA al parco La-

gozza per iniziare la ricorrente sfilata

dei se�e rioni...ognuno guidato dai

propri castellani segui da pag-

gi,giullari,damigelle ,bandiere e sten-

dardi . Ad annunciare l'inizio della sfilata ecco al centro del parco Ciro ,il mi-

co e simpa co ciambellano che con grande entusiasmo ha presentato gli

a�esissimi sbandieratori di Besnate. Tra bandiere volan ,e fo incessante

da parte di tuA i rioni ,girando le vie del nostro paese ,eccoci arrivare fe-

stan sui campi dell'oratorio. TuA presi da grande stupore abbiamo guarda-

to con ammirazione lo spe�acolo finale degli sbandieratori. Complimen !!!.

Finito lo spe�acolo il nostro ciambellano si è recato al centro del campo

invitando un bambino per rione ad accendere la propria fiaccola da seguire

fino al campe�o dove so�o gli occhi di tuA è comparsa la scri�a infuocata

"PALIO 2010"… Che emozione!!! La maAna seguente con una solenne fun-

zione è stata celebrata alle ore 10.00 la santa messa di San Vi�ore con la

presenza delle autorità e dei castellani dei vari rioni. Nel pomeriggio della

Domenica sono prosegui i giochi per bambini,ragazzi ,adolescen e giova-

ni, tuA speranzosi nel bel tempo...

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Il tema che ha fa�o da filo condu�ore tra le varie sfide è stato il Far West .

Un intenso profumo di salamini alla griglia e pata ne fri�e aleggiava nell'a-

ria facendo venire l'acquolina a tuA. Pur troppo come in ogni cosa c'è sem-

pre una fine ed eccoci tuA riuni in salone per decretare il vincitore.

Che ansia...!!!

Dopo un breve discorso del Sindaco e di Don Luigi è stata le�a la classifica

finale che con grande sorpresa

quest'anno ha visto a pari merito

al primo posto Centro storico e

Sant'Alessandro con ben 63 pun-

. Un grazie di cuore alle numero-

se persone che hanno partecipa-

to, alle autorità intervenute per la

premiazione e agli sbandieratori

di Besnate.

Ciao!!! Vi aspettiamo numerosi per il Palio 2011 !!!

C��������� P���� 2010

San’t Alessandro 63

Centro Stoico 63

Mo!a 60

IV Strade 50

Dovese 46

Capelle!a 43

Velmaio 37

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Il 3 maggio scorso, la parrocchia di Arcisate si è

recata in pellegrinaggio a Torino in occasione

dell’ ostensione della reliquia più importante,

famosa e contestata di tu�a la Cris anità. Una

reliquia che ha a�raversato millenni, portan-

dosi dietro un alone di mistero e Sacralità … la

Sacra Sindone.

Secondo il mondo Cris ano, il Sacro Lenzuolo

fu u lizzato da Giuseppe d’Arimatea per avvolgere il corpo del Cristo, per poi

deporlo nel sepolcro; quello stesso sepolcro trovato vuoto dalle donne il

maAno di Pasqua; dove venne trovata l’ unica immagine di Gesù Cristo: la

Sindone appunto. I primi europei che ebbero l’ onore di raccogliere la Sindo-

ne, furono i Templari, che la portarono in Europa durante le Crociate. Giunta

in Europa, passò di mano in mano, di nobile in nobile, fino ad arrivare in una

comunità di monache; ed infine in mano ai Savoia nel 1578.

La casa regnante portò la Sindone a Torino, custodendola nel Duomo della

ci�à; dove si trova ancora oggi. Dal 1983 è

di proprietà della Santa Sede. Il Sacro Len-

zuolo non dove�e affrontare solo i passaggi

di proprietà, ma anche diversi incendi, come

quello del 1532 i cui segni sono visibili in

alcuni precisi pun : da ciò si è dedo�o che

la Sindone dovesse essere stata piegata in

qua�ro. Per riparare al danno, le monache

che l’ avevano in custodia, cucirono delle

toppe di tessuto sulle zone bruciate. Ma l’ incendio più impressionante, forse

perché mol lo ricorderanno, avvenne l’ 11 aprile 1997 che divampò nella

cappella del Duomo in cui era custodita la reliquia; salvata grazie al tempes -

vo intervento dei pompieri che presero a martellate la teca che proteggeva lo

scrigno contenente la Sindone.

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Cen naia di indagini sono state fa�e da mol

scienzia per cercare di svelare il mistero di

quel Lenzuolo, per cercare di trovare una

spiegazione razionale a quell’ immagine im-

pressa nella tela … diversi esperimen sono

sta compiu , arrivando a dire che si tra�a di

un falso medioevale , senza tenere conto pe-

rò del fa�o che l’ esperimento fu eseguito su

fibre delle toppe annesse dalle suore dopo l’

incendio del 1532. Altri esperimen hanno

svelato che tra le fibre vi sono tracce di pollini

provenien da piante presen in Pales na

2000 anni fa. Uno degli aspeA che rendono la

Sindone così importante e sopra�u�o Sacra

per il mondo Cris ano, sono le ferite e la loro coincidenza con i Vangeli.

Nei Vangeli si parla di un uomo, flagellato, sulla cui testa venne deposta una

corona di spine, inchiodato a una croce, il cui costato venne trafi�o da una

lancia … Bene, tu�e queste ferite, sono visibili sulla Sindone e le macchie di

sangue presen appartengono al gruppo sanguigno AB (lo stesso sgorgato

dalla par cola nel miracolo eucaris co di Bolsena). Inoltre l’ immagine del

Cristo non può essere stata disegnata sul telo: non c’ è traccia di pigmenta-

zione; il colore quindi non è ar ficiale. Inoltre l’ immagine può essere vista

completamente solo al nega vo (come in una fotografia) ; segno che dal len-

zuolo si è sprigionata un’ energia immane. Credo che per mol , trovarsi di

fronte all’ unica immagine molto veri era di Cristo, sia stata un’ esperienza

forte, spiritualmente ed emo vamente. Al di là di tu�e le polemiche di scien-

zia laicis , razionalis ed atei, possiamo dire che la Sindone è il simbolo del

sacrificio di Dio per l’ uomo, ma sopra�u�o il simbolo che Dio non ci lascia

mai soli.

Per i credenti questa reliquia è una prova che Dio è reale.

Per gli scienziati, questa reliquia, resta ancora un inspiegabile mistero.

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Sfogliando una rivista (signi�cativamente non cattolica) ho trovato un articolo dal titolo “ Non siamo solo belle statuine. Spieghiamolo alle no-stre �glie”, in cui una giornalista, rattristata, rilevava le entusiastiche mossette da velina della �glia di quattro anni, educata secondo valori che i mass media mettono sempre più in crisi. Capita molto spes-so,durante la birra e le chiacchiere del sabato sera tra amici (signi�cativamente cattolici!!) di vedere quali�cata, come naturale prero-gativa femminile, l’esibizione di un bellissimo corpo privo di intelletto, mentre la presenza di quest’ultimo, o la “normalità” dell’aspetto �sico, sono liquidati come caratteristiche indegne di una donna vera, e comun-que del tutto prive di interesse. Tutto ciò, nel mese mariano, non può che far ri+ettere su quello che dovrebbe naturalmente essere il modello della vera femminilità (soprattutto cristiana) e su quanto la nostra percezione si vada allontanando da questo ideale, spesso sostituito, da parte delle donne, da anacronistiche chiacchiere femministe. Le parole di don Toni-no Bello si fanno, in questo senso, occasione di un nuovo sguardo (maschile e femminile) sulla donna autentica.

“ Maria, donna vera ” di don Tonino Bello

Vi confesso che rimango sconcertato anch' io. Quando penso

alla Madonna (questo sogno incredibile sognato dal Signore),

e poi vedo alla televisione le lacrime delle madri pales�nesi, o

scorgo sulle riviste missionarie i vol� denutri� delle donne

dell' Amazzonia, o apprendo da cer� impietosi reportages le

condizioni subumane delle ragazze del Bangladesh, io mi chie-

do se abbia qualcosa da spar�re con queste infelici creature

la storia di Maria (…). Così pure ogni volta che ascolto la pena

di tante donne violentate dai loro uomini, tenute so'o seque-

stro dai loro padri, o confiscate nei diri) più elementari dalle prevaricazioni del

maschio, faccio una gran fa�ca a supporre quale rapporto ci possa essere tra

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Maria e queste creature, la cui mansuetudine sembra spesso dolcezza ma è

rassegnazione, si esprime come condiscenden-

za ma è avvilimento, mostra i lampi del sorriso

ma nasconde la malinconia delle lacrime. An-

che, però, quando penso a certe donne appa-

rentemente emancipate, mi ritorna con insi-

stenza il problema del loro confronto con Ma-

ria. Chi sa che la soubre'e del varietà di pro-

vincia o la soprano della Scala di Milano non

invochino il suo nome prima di esibirsi sul pal-

coscenico? O la fotomodella del rotocalco per

adul� e la campionessa di pa)ni a rotelle non

ne avvertano il fascino sovrumano? O che la

violinista della filarmonica di Filadelfia e l'en-

traineuse di un locale no'urno d'alta classe

non ne percepiscano la dimensione spirituale?

(…) Maria, insomma, è buona solo come punto

di riferimento per le monache di clausura e per le ragazze tu'e casa e chie-

sa, o è l'aspirazione struggente di ogni donna che voglia vivere in pienezza

la sua femminilità? Le donne della terra la guardano con tenerezza perché

nella sua vita terrena ha riassunto i misteri dolorosi di tu'e le loro sogge-

zioni? O perché è il simbolo eloquente di chi sperimenta i misteri gaudiosi

dell' esodo dai "laghi amari" dell'an�ca condizione servile? O perché è l'im-

magine che sinte�zza i misteri gloriosi della defini�va liberazione della

donna da tu'e le schiavitù che, nel corso della storia, ne hanno sfigurato la

dignità? Sono domande, forse un po' dissennate, alle quali non so dare una

risposta, ma per le quali so fare una preghiera. Santa Maria, donna vera,

icona del mondo femminile umiliato in terra d'Egi'o, so'omesso alle sevi-

zie dei faraoni di ogni tempo (…), noi � imploriamo per tu'e le donne della

terra. Da quando sul Calvario � trafissero l'anima, non c'è pianto di madre

che � sia estraneo, non c'è solitudine di vedova che tu non abbia sperimen-

tato, non c'è avvilimento di donna di cui non senta l'umiliazione. Se i solda-

� spogliarono Gesù delle sue ves�, il dolore spogliò te dei tuoi pres�giosi

agge)vi. E apparis� semplicemente donna, al punto che il tuo unigenito

morente non seppe chiamar� con altro nome: «Donna, ecco tuo figlio».

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Tu che rimanes� in piedi so'o

la croce, statua vivente della

libertà, fa' che tu'e le donne,

ispirandosi alla tua fierezza

femminile, so'o il diluvio delle

sofferenze di ogni specie, al

massimo pieghino il capo ma

non curvino mai la schiena.

Santa Maria, donna vera, icona

del mondo femminile che ha

intrapreso finalmente le strade

dell' esodo, fa' che le donne, in

questa fa�cosa transumanza

quasi da una èra antropologica

all’ altra, non si disperdano co-

me gli Ebrei «nel mare dei giunchi».

Ma sappiano individuare i sen�eri gius� che le por�no lontano dalle ege-

monie dei nuovi filistei. E perché la tua immagine di donna veramente riu-

scita possa risplendere per tu'e, come la nube luminosa nel deserto, aiuta

anche la tua Chiesa a liberar� da quelle caparbie desinenze al maschile con

cui ha declinato, talvolta, perfino la tua figura. Santa Maria, donna vera,

icona del mondo femminile approdato finalmente nella Terra Promessa,

aiutaci a leggere la storia e a interpretare la vita, dopo tanto maschilismo

imperante, con le categorie tenere e for� della femminilità. In questo mon-

do così pia'o, contrassegnato dall'intemperanza del raziocinio sulla intui-

zione, del calcolo sulla crea�vità, del potere sulla tenerezza, del vigore dei

muscoli sulla morbida persuasione dello sguardo, tu sei l'immagine non

solo della donna nuova, ma della nuova umanità preservata dai miraggi

delle false liberazioni. Aiutaci, almeno, a ringraziare Dio che, se per uma-

nizzare la terra si serve dell'uomo senza molto riuscirci, per umanizzare

l'uomo vuol servirsi della donna: nella certezza che stavolta non fallirà.

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1492, 1961, 2010, 1507, 2000a.C., 1500, 1789,

1348. Ecco l’ordine giusto … anzi scusate, 2000a.C.,

1348, 1492, 1500, 1507, 1789, 1961, 2010… questo

è l’ordine giusto … anche se a dire il vero però non

esiste una giusta sequenza, almeno per chi possie-

de una macchina del tempo con cui poter scorraz-

zare a spasso nel tempo come i nostri adolescen

che hanno dovuto esplorare tu�e queste epoche

alla ricerca di alcuni pezzi del flusso canalizzatore,

importan ssimo x far funzionare la macchina del tempo, che dal passato

non riusciva più a far ritorno al presente. Viaggiando, i nostri pionieri del

tempo si sono imba�u in mol imprevis storici, se la sono dovuta vede-

re con una mummia impazzita uscita dal suo sarcofago, sono dovu fuggi-

re da un gruppo di rivoluzionari francesi decisi a provare su di loro una

nuova invenzione, da “perdere la testa”… Per non parlare di quando i no-

stri eroi hanno dovuto scongiurare il pericolo dell’inizio della guerra fred-

da decifrando dei codici militari di massima importanza. E via andare, fino

a incontrare un messere, tal Cristoforo Colombo,

che aveva qualche problema di ro�a per il nuovo

mondo … Ma non bisogna dimen care di ringra-

ziare quel “do�ore” , che grazie ai suoi intrugli, è

riuscito a guarire i nostri avventurieri dalla peste,

dopo un improvvisata tappa nella metà del ‘300…

Prima di far ritorno al presente mancava ancora

una prova: aiutare Mr. Tell in una prova non cer-

to facile! Ul ma tappa: foto ricordo … o meglio,

ritra�o ricordo presso la bo�ega di un noto pi�o-

re rinascimentale. Ora che il viaggio spazio tem-

porale era terminato bisognava solo as-

semblare i pezzi raccol nelle varie epoche per riparare il flusso

canalizzatore e tornare nel 2010. E così è stato fa�o, per un’altra

sorprendente ed entusiasmante serata insieme !!!

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“L’Oratorio es�vo 2010, dal �tolo “So�osopra – come in cielo così in terra” ,

a'ende il movimento dei ragazzi, degli animatori, degli educatori e dei geni-

tori per percorrere insieme un pellegrinaggio speciale che ha la sua meta in

alto, là dove non c’è differenza fra il “sopra” e il “so'o”, là dove l’incontro

con il Signore Gesù orienta la vita, dirige i passi, impegna al bene e apre gli

occhi verso la bellezza dei doni ricevu�. Il protagonista della prossima Estate

in Oratorio è proprio Gesù che si affianca al cammino di chi cerca una strada

e, narrando una bellissima storia che si avvera in lui, desidera “sconvolgere”

per rialzarci, “ribaltarci” per darci una direzione, me'erci appunto

“so'osopra” per impegnarci a tenere testa e piedi stre'amente ancora� alla

terra e cuore e spirito costantemente rivol� al cielo. Il Signore Gesù aiuterà i

ragazzi a tenere unito il so'o con il sopra, la terra con il cielo : è il senso più

profondo della sua incarnazione che perme'e a chi lo segue di unificare la

vita dentro un Mistero d’amore e di condividere una meta stupenda e scon-

volgente che è la risurrezione.”

Dopo la breve presentazione del tema di quest’anno parliamo della novità

che riguardano il nostro oratorio. Da quest’anno il Grest durerà 7 seAmane

divise in due periodi :

⇒ Dal 14 Giugno al 9 Luglio

⇒ Dal 12 Luglio al 30 Luglio

Tante gite,la piscina, i parchi acqua ci, possibilità di pre-oratorio (a par re

dalle 7,30), possibilità di restare a mangiare a mezzogiorno e molto altro an-

cora. Le iscrizioni si raccolgono SOLO in oratorio il 23 e il 30 Maggio, affre�a-

tevi perché i pos non sono illimita !

Per i prezzi, altre informazioni e il modulo di iscrizione potete scaricare i vo-

lan ni sul sito : www.oratorioarcisate.it.

Buon Oratorio Estivo a tutti !!!

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Ogni rivista che si rispeA (il “che si rispeA” si riferisce a riviste che di solito

compro io …) deve contenere, oltre ad una ben fornita rubrica di barzel-

le�e, anche una parte rela va alle rice�e.

Per la prima rubrica di rice�e ho scelto un dolce che a me piace par colar-

mente e che una volta ho anche proposto in oratorio per una cena durante

l’oratorio feriale: la crema catalana all’arancia. La crema catalana è, come

forse i più acu fra voi avranno capito, una crema pica della Catalogna.

Solitamente da quelle par viene servita il giorno di San Giuseppe, anche

se ul mamente, a Barcellona, la domanda di questo dolce è aumentata

per addolcire l’amarissima sconfi�a in Champions League subita ad opera

di una grandissima squadra di calcio di Milano. Calcio a parte, secondo me

quello che rende tanto sfizioso questo dolce sono la morbidezza e la cre-

mosità della base e la croccantezza della superficie.

Ingredienti (per qua�ro persone)

⇒ 6 uova

⇒ 6 cucchiai da minestra di zucchero

⇒ 75 cl di la�e

⇒ 6 cucchiai da minestra di farina

⇒ una bus na di vanillina

⇒ la buccia di due arance (possibilmente con meno parte bianca

possibile perché è amara)

Preparazione Me�ere il la�e in un pentolino con la vanillina e le bucce delle arance, to-

gliere dal fuoco il la�e solo quando si è formata la “panna” sulla superficie.

Lavorare i tuorli delle uova con lo zucchero in una terrina; quando si oAe-

ne un composto chiaro e spumoso aggiungere la farina alternata con il

la�e ancora bollente e filtrato dalle bucce, in modo da non formare grumi.

CREMA CATALANA ALL’ARANCIA

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Me�ere il composto o�enuto su un fuoco molto basso e, girando con nua-

mente con una frusta, farlo addensare (una decina di minu o al massimo un

quarto d’ora dovrebbero bastare). Una volta versato il composto in ciotole

monoporzione lasciarlo raffreddare, una volta freddo lo si può riporre in fri-

gorifero. è importante avere la cortezza di togliere le ciotole dal frigorifero

prima dell’inizio del pranzo in modo che la crema venga servita a temperatu-

ra ambiente. Prima di servirla cospargere la superficie con una presa di zuc-

chero semolato e me�ere in forno in modalità “grill”, oppure, per chi si vuole

diver re (io faccio sempre così), facendo molta a�enzione caramellare lo zuc-

chero con una fiamma ossidrica.

Buon appetito (occhio a non gremarvi se usate la fiamma

ossidrica), al prossimo numero.

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La tradizione di uova a Pasqua ebbe origine ben

prima del Cristianesimo ?

Stando ai documen che ci sono pervenu ,

non siamo per nulla originali nello scambiarci

le uova a Pasqua. Già i Persiani infaA si rega-

lavano uova di gallina per l’avvento della sta-

gione primaverile e, talvolta, le decoravano a

mano. Nel medioevo invece circolavano alcu-

ne uova semplici, des nate alla servitù, ed

altre in oro

o in argento

per nobili e aristocra ci. Lo stesso

Edoardo I d’Inghilterra commissionò la

creazione di 450 uova da donare per

Pasqua, anche se sembra essere l’orafo

Peter Carl il promotore di questa tradi-

zione. Fu proprio lui infaA a creare nel

1883 un uovo Fabergè, cioè smaltato di

bianco, commissionato dallo zar come dono alla zarina Maria. Esso con-

teneva due doni, una riproduzione di una corona e un pulcino d’oro.

Inu le dire che la tradizione con nua ancora oggi, con la sola differenza

che le uova sono fortunatamente commes bili e probabilmente

meno scomode da trasportare. Peccato però che i gioielli d’oro

non rientrino oggi tra le possibili sorprese !!!

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Quale, tra queste tre, è la tua canzone ideale??

a. Thriller

b. I will always love you

c. 50 special

Il pia!o che mangi più volen6eri è:

a. SpagheA aglio, olio e molto peperoncino

b. Torta di panna e fragole

c. Pata ne & ketchup

Trascorreres6 la tua vacanza con:

a. da solo all’avventura

b. con il/la partner

c. con un gruppo di amici sganghera

Se avessi un sacco di soldi, 6 compreres6 una casa:

a. Nel bel mezzo della jungla

b. a Parigi

c. a New York

Tra queste materie, quale trovi più interessante??

a. educazione fisica

b. filosofia

c. arte e immagine

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A carnevale adori ves6r6 da:

a. Pirata

b. Barbie/Ken

c. Pagliaccio, con un vistoso naso rosso

Quale sport 6 piacerebbe pra6care?

a. Paracadu smo

b. PaAnaggio ar s co

c. Beach volley

Il tuo sogno nel casse!o:

a. Fare il giro del mondo in o�anta giorni

b. Essere una/un wedding planner

c. Diventare un famosissimo comico

Il momento della giornata che preferisci è:

a. La no�e misteriosa

b. Il tramonto : che roman co!!

c. La sera, possibilmente con gli amici

Ti piacerebbe vivere in un mondo

a. Completamente blu

b. Totalmente rosa

c. Tu�o giallo canarino

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MAGGIORANZA DI RISPOSTE A :

PIRATI DEI CARAIBI

Sei sempre in cerca di avventure!! La tua principale

cara�eris ca è la temerarietà proprio perché nulla

spaventa o ostacola. A�ento però a non rare

troppo la corda … potrebbe spezzarsi!!

MAGGIORANZA DI RISPOSTE B:

GHOST

Sei molto roman co e spensierato. Non sai nem-

meno cosa significhi essere stressa , dato che

ami vivere in assoluta tranquillità, senza troppi

pensieri per la testa. Ricordato però, di tornare

nel nostro mondo ogni tanto!!

MAGGIORANZA DI RISPOSTE C

SHREK

Direi che il tuo punto forte è la simpa a! Qualche

volta buA in avventure giovanili e adori la vita in

compagnia. Se dovessi dar un consiglio, direi di

reprimere, talvolta, il bambino che c’è in te!!

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OratorioOratorioOratorioOratorio 2.0

Oggi per la rubrica tecnologica del nostro

giornalino parliamo di due even che

negli ul me seAmane hanno tenuto

banco nei maggiori si sull’argomento. Il

primo è l’uscita dell’ul mo ritrovato di

casa Apple : L’IPad; ma cos’è questo fan-

toma co ogge�o … Mol l’hanno defini-

to come un IPhone troppo cresciuto, in

realtà si tra�a di un Tablet Pc, come suggerisce la parola stessa una

“tavole�a” dotata di tecnologia touchscreen e con la potenza di calcolo di

un netbook. Questo genere di prodoA è stato proge�ato come un ibrido

tra i nuovi telefoni (smartphone) dota di tecnologia touch e i computer

porta li (laptop), allo scopo di avvicinare sempre più persone alla tecnolo-

gia touchscreen. Il prezzo di questo “gioiello” (termine ada�o viste le cifre

di cui si parla) và da 499 $ fino alla bellezza di 829 $ (circa 660 € ). Nono-

stante lo sceAcismo dato dai prezzi e dal fa�o che questo prodo�o non ab-

bia un impiego par colare, la casa di Cu-

per no ad Aprile ne aveva già vendu

300.000, ed ora prosegue con una media di

vendite di circa 200.000 esemplari a seA-

mana. In Italia la commercializzazione di

IPad inizierà fra circa un mese�o. L’altro

evento che gli uten in rete a�endevano

con impazienza e di cui ci occupiamo, è

Google I/O 2010 , l’evento con cui l’azienda di Mountain View ha presenta-

to le novità che presto porterà sul mercato. La prima e più curiosa novità

presentata è la Google Tv, creata in collaborazione con Sony e Logitech, si

baserà sul sistema opera vo Android e monterà processori Intel. Con que-

sto servizio, Google non farà altro che portare i contenu del Web dal pic-

colo al grande schermo: si potrà accedere a Youtube, Twi�er e Facebook,

ad esempio, restando semplicemente sedu in poltrona davan ad una Te-

levisione. Sarà inoltre possibile accedere ad alcune applicazioni del Market

Android creando cosi un unione tra i due sistemi.

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Nell’a�esa del prossimo numero e di altre interessan novità, vi lascio alla

recensione:

Nome del sito : Pastorale Giovanile Decanato Valceresio

Indirizzo : h!p://pgdvalceresio.altervista.org/

Oggi per la consueta recensione parliamo di un sito web ap-

pena nato, che si occupa della divulgazione di contenu e

informazioni sulle aAvità proposte ad adolescen e giovani

nel nostro Decanato. Il sito, oltre a mantenere informa i

ragazzi sulle inizia ve, perme�e a loro e ad i loro educatori

di condividere materiale (tes catechesi, can , bans e conte-

nu mul mediali) previa una semplice registrazione. Inoltre la pagina con-

ene al suo interno un forum ed una chat che perme�ono agli uten di

tenersi in conta�o. L’intento è quello di allargare gli orizzon dei nostri

oratori con inizia ve sempre più trasversali e complete. Per quanto riguar-

da la sua stru�ura il sito è stato creato con un so^ware Open Source (ossia

con licenza gratuita e dire�amente modificabile dagli uten ) di nome

Joomla.

Trovate anche una pagina su Facebook che informa sulle novità del sito e

offre la possibilità agli uten del noto social network di diventare fan della

pagi-

na. Vi

lascio

ad

alcuni

screenshot (anteprime) delle

pagine del sito

Homepage Galleria video

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21

�F��N�

Page 22: Ancora Insieme nr 4

22

Page 23: Ancora Insieme nr 4

23

Il SUDOKU, le�eralmente numero singolo, è un gioco le cui regole sono

semplici: si tra�a di riempire una tabella, in cui sono scriA alcuni numeri,

in modo tale che:

⇒ ogni riga contenga tuA i numeri da 1 a 9;

⇒ ogni colonna contenga tuA i numeri da 1 a 9;

⇒ ogni area 3 × 3 contenga tuA i numeri da 1 a 9;

⇒ nessun numero risul ripetuto né in una riga, né in una colonna, né in

ogni area.

SUDOKU

5 8 4

2 8 7

1 3

7 4 9 3

3 1 4 5

6 9

1 4 7

8 2

Page 24: Ancora Insieme nr 4

24

a ll’inizio del mese di maggio è iniziata la preparazione all’oratorio

es vo per tuA quegli adolescen e giovani che si rendono disponibi-

li per il servizio di animatori. Il corso decanale animatori quest’anno si sta

svolgendo presso l’oratorio di Induno san Paolo e vede la partecipazione

di circa 230 adolescen accompagna e guida sai loro educatori. Sono

serate nelle quali all’animazione che rende bello lo stare insieme, i ragazzi

affrontano tema che educa ve e rifle�ono sul loro ruolo educa vo nei

confron dei ragazzi che verranno loro affida . Vedere tan adolescen

che si impegnano nella preparazione personale ci riempie di speranza e di

gioia! Si, avete capito bene occorre prepararsi per svolgere bene il servi-

zio di animatori!

A questo proposito vorrei cercare di capire con voi perché è così impor-

tante essere animatori con uno s le cris ano di servizio.

L’oratorio es vo, momento nel quale tu�e le nostre stru�ure si rianimano

di colori e di suoni dopo gli impegni invernali, non è un momento solo ri-

crea vo e di svago. Sicuramente la dimensione della gioia e della festa la

fanno da padroni ma non dimen chiamoci che siamo in oratorio! Non

vuol dire che la gioia e la festa non sono al loro posto, tu�’altro! E’ pro-

prio a�raverso la bellezza della gioia e della festa che ci si trova nella co-

munità per crescere secondo i valori del Vangelo di Gesù! L’oratorio es -

vo insieme a tu�e le altre aAvità oratoriane è occasione di crescita uma-

na e cris ana per i nostri ragazzi , adolescen e giovani. Le inizia ve pro-

poste sono legate ad un proge�o educa vo che la diocesi propone a tuA

gli oratori e che quest’anno ha come tolo “SOTTOSOPRA, come in cielo

così in terra”. Dopo il “ Nasi in su ” dell’anno scorso, siamo chiama ad

approfondire il nostro cammino sulla terra. A�raverso l’icona del pellegri-

naggio che ci suggerisce il brano dei discepoli di Emmaus; volgiamo sco-

prire la bellezza del proge�o di Dio che ci dona la Terra come luogo della

gioia, del lavoro, dello stare insieme, dell’incontro con Gesù e la sua Chie-

sa.... Oltre alle inizia ve legate i ragazzi, i nostri oratori propongono mo-

men di gioco e di condivisione anche per tuA gli adolescen e giovani

a�raverso l’organizzazione di tornei e di serate da passare insieme. La vi-

talità es va è provvidenziale e per qualcuno diventa l’occasione di

[ con nua da pag. 1 ]

Page 25: Ancora Insieme nr 4

25

Don Paolo

riallacciare le relazioni con la comunità. Le inizia es ve possono sono

belle e significa ve anche grazie ai mol adul che con il loro servizio

generoso e paziente aiutano i nostri oratori ad essere una realtà vera-

mente educa vo e accogliente; pensiamo a tuA coloro che si rendono

disponibili per il bar, per la cucina, per i lavoreA, per la segreteria, per le

pulizie e per mille altri servizi. Sono una presenza preziosa e insos tuibi-

le.

Infine non possiamo certo dimen care loro, i ragazzi; la loro presenza è il

mo vo di tanto impegno e di tanta passione! Se loro non fossero al cen-

tro, se la passione educa va non animasse il nostro impegno non varreb-

be la pena impegnarsi per una seria preparazione degli animatori; ma

proprio perché i ragazzi sono importan e sono al centro dell’aAvità

dell’oratorio es vo allora dobbiamo accoglierli ben prepara perché per

loro questa esperienza sia un po’ toccare il cielo con un dito, avendo in-

contrato persone che con generosità si sono interessa a loro!

Non mi resta che augurare a tuA una buona estate ricca di impegno e di

passione verso gli altri, solo con queste cara�eris che potrà essere un’e-

state da sogno dove quello che conta non è dove siamo anda o quanto

ci siamo “sballa ” ma quanto abbiamo saputo condividere e donare con

gioia!

Buon Oratorio estivo a tutti

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Hanno contribuito a questo numero :

Alessandro, Ciro, Charlo!e, Chiara, Daniele, Davide, Don Paolo, Eric, Giorgio, Gabriele,

Ilaria, Laura, Licia, Maddalena, Manuel, Miryam, Marco, Nicholas, Valen6na, Ma!eo M.,

Ma!eo F.,MaGa, Davide C., Luca, Ma!eo B.

Per maggiori informazioni, richieste, collaborazioni con e per il giornalino vi invito

a conta!arci via email a questo indirizzo: [email protected]

Nel prossimo numero :

Il prossimo sarà un numero speciale, di

ringraziamento al nostro Parroco Don

Luigi per suo incredibile impegno per la

nostra Comunità in ques6 anni.

3 5 9 8 4 1 2 7 6

2 8 6 3 7 5 9 1 4

1 4 7 2 9 6 8 3 5

8 7 4 5 2 9 3 6 1

6 1 5 4 3 8 7 9 2

9 2 3 1 6 7 4 5 8

4 6 2 7 5 3 1 8 9

5 3 8 9 1 2 6 4 7

7 9 1 6 8 4 5 2 3

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Stampato in proprio

www.oratorioarcisate.it

Iscrizioni presso l’’oratorio nei giorni :

⇒ Domenica 23 Maggio

⇒ Domenica 30 Maggio