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    LA STORIA DELNOSTRO FUTUROPria puntata dello speciale sui 50 anni di Enel.E nellinserto One Copany scopriao coe caia laienda

    MARZO 2012 // NUMERO 2

    ENDESASulle rotte del carbone

    minacciate dai pirati

    23

    EmERgENzA NEvEEnel in prima linea

    contro il Generale Inverno

    6

    ORIzzONTI

    Presentati i risultati 2011

    e il nuovo piano strategico

    12

    ENEL CUOREFai volare la tua

    idea di solidariet

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    Le immagini di copertina sono tratte da Illustrazione Enel

    03 EDITORIALE

    04 bREvI Enel360op4

    06 zOOm La carica del generale Invernop6// Gas, la soli ta cri sip9// Una settimana a oliop10

    10 ORIzzONTI La Turcia guarda al geotermicop11// Enel: ecco i risulta ti 2011 e i l nuovo pianostrategicop12 // Una squadra di valorep14 // Endesa, sulle rotte del carbone

    puli top23

    15 INSERTO One Companyp15

    24 ECCELLENzA Leccellenza. In praticap24

    29 SPECIALE 50

    29 SOSTENIbILIT S.O.S. delfinop29

    30 SICUREzzA Giocando simparap30

    31 ENEL CUORE Fai volare la tua ideap31

    32 PRISmA Donne di valorep32// Fabbrice su telap33

    34 gENTE ENEL Un leader nato// Diritto allarte

    35 CANALE APERTO

    IN QUESTO NUMERO

    Enel Insiee Mensile del Gruppo Enel // Anno 10, numero 2

    A cura della Direzione Relazioni Esterne Enel

    Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

    Direttore responsaile Gianluca Comin

    Editore Enel spa, Viale Regina Margerita 137, 00198 Roma

    Realiaione editoriale Brand Portal // www.brandportal.it

    Art direction & Desin Newton21 Roma // www.newton21.it

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    Per contattare la redaione Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa

    Viale Regina Margerita 125, 00198 Roma

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    Enel Insiee anche consultaile on line sul portale Intranet inEnel

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    Nuero chiuso in redaione il 19/03/2012

    La CO2equivalenteassociata a questonumero verrneutralizzata

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    Il 2011 stato un anno caratterizzato da un contesto di crisi moltoorte che ha continuato a segnare, tra gli altri, anche il nostrosettore portando a evidenziare una crescita a due velocit conuna dierenza tra i mercati maturi, quali Italia e Spagna, e i Paesi

    emergenti dellEuropa dellEst, dellAmerica Latina e la Russia.Nonostante questo, grazie a un mix ben equilibrato di esposizione adattivit regolate e non regolate e a un portaoglio opportunamente diver-sicato dal punto di vista geograco e tecnologico, abbiamo conseguitoanche questanno risultati in crescita e in linea rispetto agli obiettivi checi eravamo dati.Il nostro margine operativo lordo (Ebitda) ordinario, si attestatointorno ai 17,4 miliardi di euro in linea con il risultato conseguito nel2010. Lutile netto ordinario di Gruppo si attestato intorno ai 4 miliar-di di euro, in leggero calo rispetto allo scorso anno dovendo scontareanche leetto della cosiddetta Robin Hood Tax imposta dal governonellambito della manovra nanziaria molto dura che stata approvatala scorsa estate.Anche nel 2011, grazie alla continua realizzazione di programmi diecientamento, a un rigido controllo del piano di investimenti, e a unaattenta gestione per lottimizzazione dei fussi di cassa, siamo riusciti

    a mantenere lobiettivo di riduzione dellindebitamento nanziarionetto di Gruppo al di sotto dei 45 miliardi di euro, in calo rispetto alloscorso anno.Lo scenario macroeconomico che prevediamo per il prossimo uturoper continua a non esser roseo e, al contrario, ancora sotto pressione inun contesto politico-economico sempre pi dicile.In tale quadro la strategia e le linee guida annunciate lo scorso annocontinuano a esser valide. Conermiamo il consolidamento della lea-dership sui mercati maturi, in Italia e Spagna. Punteremo ad accrescerela presenza nelle rinnovabili, raorzando la nostra posizione graziea un portaoglio diversicato in termini di distribuzione geograca etecnologica.Proseguiremo nel programma di crescita organica in America Latina,

    in Europa dellEst e in Russia, dove il mercato continua a mostrarsiattrattivo, nonostante la crisi economica dellultimo periodo. Inoltrepromuoveremo iniziative di innovazione tecnologica di interesse pertutto il Gruppo.

    Flessibilit ed ecienza continueranno a rappresentare i attori chiavedella nostra strategia. Cos come lattenzione sui processi di eccellenzaoperativa e integrazione delle diverse realt del nostro Gruppo. Proprioin tale ottica abbiamo avviato un processo di riorganizzazione trasver-sale, il cosiddetto Progetto One Company, pi volte annunciato dallam-ministratore delegato e che vede coinvolti molti colleghi in prima per-sona. Si tratta di un progetto che ha lobiettivo di acilitare una gestioneintegrata e unitaria dei processi aziendali a livello di Gruppo, puntandoa dare indicazioni digovernance unica, in modo da garantire una corret-ta allocazione delle responsabilit, evitando che vi siano duplicazioni.Anche per i prossimi anni non potremo esimerci dallavviare manovredi austerity e per questo manterremo un rigido controllo del piano inve-stimenti nellambito dellintero Gruppo.Abbiamo prudentemente rivisto al ribasso la nostra dividend policy perassicurare ai nostri azionisti unazienda che, nonostante il contesto eco-nomico mondiale, continui a crescere mantenendo la solidit nanziaria.Tutto questo, ancora una volta, non sarebbe stato e non sar possibilesenza limpegno che tutt i noi poniamo costantemente nel nostro lavoroin azienda e che ci permetter di resistere anche in un contesto di gran-de incertezza come quello che ci attende nei prossimi mesi.

    Editoriale

    La capacit di rispettare gli obiettivinonostante la crisi

    Luigi FerrarisDirettore AmministrazioneFinanza e Controllo

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    IL DIFENSORE DEICLIENTI DI ENDESACOmPIE DIECI ANNIIn concomitanza con la Giornata mon-diale del consumatore, lo scorso 15marzo nella sede di Endesa di Madrid,si tenuto un evento per discuteredi buone pratiche nella gestione deireclami. stata anche loccasione percelebrare il decimo anniversario delDiensore del cliente di Endesa, caricaattualmente ricoperta daJose LuisOller. Allevento sono stati invitatigli omologhi di altre societ europee

    Jocelyne Canetti (Ed), Michel Astruc(Gd-Suez) BirgittaClemensson(Vattenall), Terje Tverberg (Norge-sEnergi) Vibeke Holst-Andersen

    (Dong Energy) e Tom Kubn (Eon).Dal lato di EndesaJos Bogas,JavierUriarte,Jos Luis Marn eJos LuisPuche hanno parlato delle prospettiveoerte dalla Carta del Diensore delcliente. Il punto di vista latinoamerica-no stato portato da Fabio Vejar (Co-densa), Paulo Cesar Gomes (Ampla) eAntonio Reguis Guimaraes (Coelce).

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    ENEL E POLIzIA POSTALECONTRO gLI HACkERMigliorare la prevenzione e la repres-sione dei crimini inormatici a danno

    dei sistemi inormativi critici del mercatodellenergia elettrica. questo loggettodella convenzione rmata lo scorso 28ebbraio dallad di Enel Fulvio Conti edal capo della Polizia Antonio Manga-nelli. Laccordo, che ha un valore trien-nale, punta a sviluppare procedure di

    collaborazione utili a prevenire e repri-mere attacchi inormatici contro i sistemiinormativi gestionali e di automazioneindustriale del mercato dellenergiaelettrica, contribuendo cos a innalzare lasicurezza del sistema nazionale.

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    SAP H&S gLObAL:Ok LE PRImE DUE TAPPESi conclusa alla ne del 2011, in lineacon il programma stabilito, la prima

    ase di implementazione del SAP H&SGlobal, il nuovo sistema inormaticovolto ad assicurare un processo presi-diato e sempre pi eciente di gestionedelle attivit di saety. Il sistema,mutuato da Delphos (il sistema SAPHealth&Saety di Endesa) e sviluppatonellambito del progetto Nine Points, oggi una realt per Ogk-5 (DivisioneInternazionale) e Enel North Ameri-ca (Divisione Egp). SAP H&S Globalandr a standardizzare le modalitoperative di alcuni importanti pro-

    cessi di saety come la valutazione delrischio, la gestione degli incidenti, leispezioni, luso dei dpi (dispositivi di

    protezione individuale), le misuredi sicurezza e la salute sul lavoro.La seconda ase, che si svolger nel2012, interesser lAmerica Latina e laRomania. Poi sar la volta di Spagna(upgrade), Italia, Francia, Belgio,Grecia e Slovacchia.

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    DIvISIONE mERCATO,INAUgURATA LA NUOvACONTROL ROOmRinnovata di recente e inaugurata il24 ebbraio scorso, la control roomdella Divisione Mercato di Roma ilnuovo centro di controllo per moni-torare al meglio il t raco teleonico edocumentale di Enel Servizio Elettri-co e di Enel Energia. Linaugurazione

    stata anche loccasione per celebrareil risultato IQT (Indice Qualit Totale)raggiunto da Enel nel primo semestre2011. Secondo la graduatoria stilatadallAutorit per lenergia elettrica eil gas sulla qualit dei servizi dei callcenter, Enel risulta inatti leader asso-luto sia nel mercato libero (con EnelEnergia) che nel servizio di maggiortutela (con Enel Servizio Elettrico).

    05

    FERmATA PROgRAmmATAIN SICUREzzA A bRINDISINuovo importante appuntamento per

    Il 15 marzo, Giornata mondiale delconsumatore, nella sede Endesa di Madridsi parlato di buone pratice nella gestione

    dei reclami. E il Difensore del cliente afesteggiato dieci anni. 01

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    Enel360

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    la centrale Federico II di Brindisi. Adaprile prevista, inatti, la ermataper manutenzione dellunit 4, checonsentir un ulteriore miglioramen-to dellecienza e delle perormanceambientali con una riduzione delleemissioni. Per meglio gestire e moni-

    torare ogni ase lavorativa dal puntodi vista della sicurezza, torna linizia-tiva Azione di Maggior Supportoche proprio nella centrale brindisinaha visto la luce in occasione dellaermata del gruppo 3 e che rappre-senta oramai una buona pratica per lasicurezza adottata in tutto il GruppoEnel nel mondo.

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    CERTIFICAzIONI ISO E

    OHSAS PER ENEL Ogk-5Enel Ogk-5 ha ottenuto le certica-zioni in accordo con gli standard in-ternazionali di sicurezza ambientale(ISO 14001:2004) e gli standard inter-nazionali di sicurezza industriale esalute sul lavoro (OHSAS 18001:2007).La verica delle certicazioni stataportata a termine dalla divisione rus-sa dellente di certicazione BureauVeritas. Conermando che i sistemi digestione della salute, della sicurez-za e della protezione ambientale

    applicati da Enel Ogk-5 soddisano irequisiti posti dagli standard, i certi-cati raorzano anche la ducia ra

    gli operatori dei mercati internazionali,gli azionisti, gli investitori, i clienti e glialtri stakeholder.

    07

    mERCURE vERSO

    LA RIATTIvAzIONEIl processo di riattivazione della centra-le a biomasse del Mercure procede inpiena sicurezza e nel rispetto dei tempiprevisti. A conermarlo stata la visitacondotta allinterno dellimpianto daldirettore e dai vertici della DivisioneGenerazione ed Energy management(GEM). Al termine della visita, il ma-nagement ha ocalizzato lattenzionesul vasto programma di controlli everiche eettuato sulle installazionirealizzate gi dal 2005 e sul program-

    ma dei lavori necessari per portarelimpianto in esercizio entro la ne diquestanno.

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    CONTINUANOLE OFFERTE PER NOIProsegue la campagna di Enel Ener-gia dedicata a noi colleghi: sono oltre13mila coloro che hanno gi sottoscrittola straordinaria gamma di oerte luce egas Per noi, assicurandosi un rispar-

    mio in bolletta dal 10 al 30%. Cinqueoerte nate per rispondere a tutte leesigenze di consumo che possono re-

    giarsi di essere le migliori sul mercato.E per ogni amico portato nel mondo diEnel Energia, ogni collega ha diritto a1.000 Punti Energia con EnelPremia, ilprogramma gratuito di raccolta puntida utilizzare per richiedere scontino a 100 euro in bolletta o i antastici

    premi del catalogo.Per aderire alle oerte luce e gas vainella sezione intranet dedicata oppurechiama il numero verde 800.900.860da luned a venerd dalle 8 alle 22, ilsabato dalle 8 alle 14.

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    ENEL E gENERAL ELECTRICINSIEmE PER LEFFICIENzAENERgETICAGeneral Electric, una delle pi grandi

    aziende diversicate del mondo, edEnel Distribuzione hanno raggiuntoun accordo, che avr durata no al 31dicembre 2014, nalizzato allo svilup-po di progetti di ecienza energeticae riduzione delle emissioni di CO2 sututto il territorio nazionale. Le dueaziende avvieranno al pi presto iprimi progetti per diondere su largascala soluzioni innovative sotto ilprolo tecnologico, gestionale e nan-ziario, cogliendo anche le opportunitdei recenti sviluppi nella normativa

    che incentiva lecienza energetica inItalia.

    Enel360Enel Distribuzione e General Electric firmano unaccordo per sviluppare progetti di efficienza

    energetica e riduzione delle emissioni di CO2 sututto il territorio italiano. 09

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    La carica delgenerale InernoS

    trade ghiacciate, case sepolte dalla neve, tralicci di cemento armatospezzati in due, gatti delle nevi e persone con sci e ciaspole nel belmezzo di centri urbani. No, non si tratta di una sequenza del lmThe day ater tomorrow, bens di quanto realmente accaduto nelle

    prime due settimane di ebbraio in Italia e in Europa, serzate da unondatadi maltempo eccezionale che ha provocato centinaia di morti e isolato interecomunit per molti giorni. Uno scenario drammatico che ha messo a duraprova le squadre di soccorso, tra cui quelle di Enel, costrette a operare incondizioni di estrema dicolt per assistere le popolazioni rimaste senzacibo, acqua o elettricit.In 36 anni che lavoro in Enel e nella Distribuzione ho visto tante nevicate egestito tante emergenze, ma quella appena passata riuscita a colpirmi perla sua persistenza aerma EugenioDi Marino, responsabile Ingegneria eUnicazione di Enel Distribuzione. durata ben 12 giorni, con 30 provincecolpite e un totale di 160 mila utenze disalimentate. La reazione di Enel stata pronta: oltre l80% delle utenze sono state rialimentate nel giro di 24ore. I nostri sistemi di telecontrollo ci hanno permesso di individuare i gua-sti in tempo reale spiega Di Marino e circa settemila operai sono interve-nuti sicamente sul territorio assistiti dal personale amministrativo e dagliaddetti delle imprese appaltatrici. Sul nostro numero verde abbiamo avutopunte di 200mila teleonate al giorno, quando normalmente ne riceviamo

    circa diecimila, riassume. Giusto per dare unidea dello sorzo titanico so-stenuto, in 12 giorni di emergenza le persone di Enel hanno lavorato comein quattro mesi di normale attivit di manutenzione e ripristino sullin-rastruttura elettrica. Solo il 4 ebbraio e in due sole province abbiamolavorato il corrispettivo di 30 giorni di attivit invernale su tutto il territorionazionale conclude Di Marino.

    UNA TORMENTA DI CLASSE ESTREMALESecondo le statistiche il mese appena trascorso stato mediamente il pi red-do da quasi mezzo secolo. A conermarcelo Massimiliano Pasqui, ricercato-re dellIstituto di Meteorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR):Tra la ne di gennaio e i primi dieci giorni di ebbraio abbiamo assistito aunondata di maltempo estremale, aerma. Perch pur trattandosi di unasituazione tipicamente invernale spiega ha avuto delle caratteristiche disingolarit. Grazie a un corridoio che ha diviso in due il Vecchio Continente,masse di aria redda siberiane hanno attraversato lEuropa orientale, arrivan-do sino al Mediterraneo. Nel nostro Paese la perturbazione si trattenuta per10-15 giorni portando abbondanti nevicate anche a quote basse, associate aorte vento e umidit che hanno determinato la ormazione di ghiaccio.Un mix che ha portato alla ormazione della temibile neve collante micidia-le anche per le reti elettriche. E che causa il cosiddetto manicotto di ghiac-

    Allinizio di febbraio unondatadi freddo eccezionale a messoin ginoccio lEuropa.Ecco come Enel a reagitoper ripristinare il servizio elettrico

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    Zoomcio. Si tratta di un cilindro, che pu superare i 20 centimetri di diametro, cheavvolge per intero numerose campate di linee aeree, gravandole del suo pesoe spezzandole spiega Di Marino. Questa neve pesante in quantit inusualiha gravato anche sugli alberi, acendoli crollare sulle nostre inrastruttureelettriche.

    SULLE STRADE DELLEMERGENZAVenerd 3 ebbraio, Leonardo Ruscto, responsabile Unit Sviluppo Retedella Direzione Territoriale Lazio-Abruzzo-Molise (LAM), nel suo ucio diRoma Nord. Ha appena pranzato e beve un ca, guardando dalla nestra laperturbazione nevosa addentrarsi sui cieli della capitale. Per Roma non sarniente di pi che un weekend inusuale. In Romagna e nelle Marche invece gi scattato il piano demergenza di Enel Distribuzione concordato con laProtezione Civile e le autorit locali. Alcuni colleghi della DTR LAM sono gistati inviati in Toscana per dare manorte al ripristino delle linee interrotte.Ruscto impiega quattro ore per raggiungere la Sala Operativa della Prote-zione Civile allestita presso la sede della Regione Lazio. Nella sala ceranoi rappresentanti di tutte le societ di servizi, la Protezione Civile, le orzedellordine, i Vigili del uoco. Ognuno ha il dovere di raccogliere le segnala-

    zioni di propria competenza e diramarle immediatamente. Ma la sala crisiregionale anche il luogo deputato a rappresentare le eventuali dicolt ne-gli interventi e chiedere aiuto agli altri. Dal nostro punto di vista conclude orti dellesperienza del terremoto in Abruzzo, la scelta giusta stata quelladi ar partire immediatamente i gruppi elettrogeni verso le zone pi colpite.E segnalare le dicolt nellaccesso stradale ai nostri impianti.Intanto a Firenze (ma anche a Bologna e ad Ancona) la sala operativa regio-nale in unzione da due giorni. Sono diverse le province toscane interessatedal maltempo ma con il trascorrere delle ore lattenzione e gli sorzi maggiorisi concentrano su Siena e Arezzo. Nelle prime ore del 1 ebbraio abbiamoavuto 64mila clienti disalimentati, sottolinea Debora Steani, responsabileDistribuzione Territoriale Rete per la DTR Toscana e Umbria. Il numero poi salito nel corso della mattinata a causa di una serie di guasti su linee dellal-ta tensione non di Enel. Gi dopo tre ore avevamo rialimentato il 50% deiclienti e chiudendo la sera del primo giorno con solo ottomila clienti senzaenergia. La sera del 3 erano rimaste poche centinaia di clienti senza alimenta-zione, principalmente in case di campagna e seconde case. Anche in Toscanail killer della rete stato il manicotto di ghiaccio. In numerose vallate delsenese e dellaretino stato inatti registrato un tasso di umidit del 100%.Debora Steani coglie loccasione per elogiare le persone: La tempestivit de-gli interventi stata resa possibile grazie soprattutto al contributo immediatoe proessionale dei nostri e dei tanti colleghi confuiti in Toscana dalle altreregioni dItalia. Ma tutti hanno lavorato con un impegno, uno spirito di sacri-cio, una dedizione e una proessionalit veramente elevate. Settecento, intotale, le persone messe in campo da Enel e dalle imprese partner in Toscanaper ronteggiare lemergenza. Con 500 mezzi operativi e speciali in movi-mento e 90 gruppi elettrogeni.

    MIRACOLO A BOVILLE ERNICADopo avere trascorso lintera notte e parte del giorno nella sala operativadella regione Lazio, Leonardo Ruscto si mette in macchina per raggiungereil Centro di controllo della rete Enel per le province di Latina e Frosinone.Ruscto comincia a contattare tutti i sindaci della zona: Oltre a ar sentirela vicinanza di Enel alle comunit rimaste isolate, questa iniziativa ci hapermesso di dare e ricevere inormazioni preziose, specie sulla percorribilitdelle strade, sullinvio dei gruppi elettrogeni ed evitando interventi a vuotoo non prioritari. Sono stati gli stessi sindaci, in molti casi, a segnalarci le zonecon seconde case estive disabitate dove il riallaccio poteva essere eettuatoin un secondo momento.Tra i primi a richiamare un maresciallo dei carabinieri che comanda lapiccola stazione di Boville Ernica. Si tratta di un luogo sperduto tra le col-line della Ciociaria raccontato dal neorealista Cesare Zavattini e ritrattodal pittore Giovanni Fattori. Giunti in paese, gli operai della squadra Enelsono stati accolti come salvatori e scortati dai carabinieri no alle installa-

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    zioni danneggiate dal maltempo. ormai domenica mattina, 5 ebbraio. La crisi ancora in atto e sono ben170 i gruppi elettrogeni gi installati da Enel. Cera il problema del riorni-mento ricorda Ruscto un gruppo da 400 kW ha un serbatoio da duemilalitri. Per questo il Preetto ha emesso unordinanza con eetto immediato

    che imponeva lapertura 24 ore su 24 ai distributori della provincia. Unagrossa mano nel trasporto del carburante labbiamo ricevuta anche dallE-sercito. E dai tanti che nei vari paesi si sono assunti lonere di are il pieno aigruppi elettrogeni con il carburante che gli avevamo lasciato.Oltre a Frosinone a presentare le maggiori criticit la provincia di Roma,specie lungo la valle del ume Aniene. Nella nottata tra venerd 3 e sabato4 abbiamo avuto il picco massimo di numero clienti interrotti, con 65-66mila disalimentazioni e 43 linee di media tensione uori servizio, riassumeWalter Franceschini, capo dellUnit operativa di Tivoli. Per ar ronte aquesta emergenza sono confuiti nella nostra Unit, una delle pi grandidel Lazio con i suoi circa 136 mila clienti, 70 colleghi Enel da Brescia, Como,Lecco, Pavia e dalla Toscana.

    UNA RETE MOLTO ESTESAMa non nita qui. Allinizio della settimana successiva la Protezione Civileitaliana lancia una nuova allerta su tutto il territorio nazionale: nel weekend attesa una perturbazione redda soprattutto sul Centro Italia. La trasmissionedi Rai Uno Porta a Porta invita i rappresentanti del governo e delle aziendedi servizi per un dibattito sullemergenza, tra cui lamministratore delegatodi Enel e direttore generale, Fulvio Conti, e il direttore della Divisione Inra-strutture e Reti, Livio Gallo. Siamo riusciti a ripristinare il collegamento aoltre il 90% dei 160 mila cittadini che no a tre giorni a erano senza elettrici-t. Ne restano scollegati novemila nel rusinate, quattromila nel nord Anienee mille tra beneventano e Abruzzo, spiega ai telespettatori Conti, in collega-mento da Bruxelles, ribadendo lintensit dellimpegno di Enel.Gallo a il punto sullo stato della rete italiana: Abbiamo una rete elettricadi un milione e 100mila km, una dimensione territoriale, urbana e rurale,che rispetto agli altri Paesi molto pi ampia. Ma il livello tecnologico tra imigliori in Europa e il sistema di controllo in automazione universalmentericonosciuto come uno tra i benchmark mondiali. In caso di enomeni atmo-serici eccezionali, dopo che i sistemi automatici hanno individuato il guasto,continua Gallo, il nostro personale, che pu arrivare a 20mila persone attivesul territorio, interviene per ripristinare il servizio in coordinamento con laPreettura, la Protezione Civile, gli enti locali e le orze dellOrdine.Noi ci attiviamo in allerta sulla base degli avvisi che riceviamo dalla Pro-tezione Civile nei nostri 28 centri di controllo e, a ronte di questi avvisi, au-mentiamo il livello di reperibilit, che vede disponibili dalle 3mila alle 5milapersone pronte sul territorio, ha precisato Gallo. E avere un livello di reperi-

    bilit pi alto vuol dire predisporre gli automezzi speciali, i gruppi elettro-geni e i centri di controllo che, in unzione dellarea interessata dallemergen-za, si predispongono al supporto per poi alla ne intervenire sicamente.La seconda ondata di maltempo prevista per il weekend del 10-12 ebbraiosi riveler meno aggressiva della prima. E nonostante lallerta nazionale,le varie emergenze sono state gestite e risolte a livello regionale. Una delle

    zone pi colpite stato il versante adriatico, in particolare la Romagna e leMarche, dove sono stati registrati no a tre metri di neve, un vero e propriorecord storico. Abbiamo avuto dei picchi di circa 15mila clienti disalimentaticontemporaneamente. Solo nella provincia di Pesaro sono stati redatti circa300 piani di lavoro, quando mediamente se ne anno uno o due al giorno, ri-

    corda Antonio Delli Carpini, responsabile di Enel Distribuzione per la Zonadi Pesaro (Marche). Queste sono emergenze che arontiamo lavorando instretto coordinamento con la Protezione Civile e le altre strutture di soccorso.Solo cos riusciamo a dare ai clienti le risposte attese.

    TUTTA LEUROPA SOTTO LA NEvELondata di maltempo ha creato una situazione di emergenza intutto il Vecchio Continente causando quasi 500 morti. In Romaniasono state raggiunte temperature di 20 gradi sotto lo zero con ventiche soavano a 90 km orari. La neve in certe aree ha raggiun-to i due metri acendo crollare decine di linee di bassa, media ealta tensione. A causa delle strade bloccate gli operai Enel hannopercorso sino a 20 km al giorno a piedi e in alcuni casi hanno

    dovuto trascorrere la notte nei mezzi di servizio. La dicolt benriassunta dalle parole di Titi Tiron, tecnico di media e bassa ten-sione: Ho camminato un giorno intero nella neve per raggiungerele nostre installazioni. Sono dovuto anche ritornare indietro perriunire la squadra, perch il vento orte aveva bloccato i colleghiche portavano gli strumenti.Lo sorzo messo in campo da Enel Romania senza precedenti.Oltre 200 squadre di tecnici hanno lavorato senza sosta per ripri-stinare le 120mila utenze disalimentate. Il coordinamento degliinterventi stato garantito da un comitato di emergenza che racco-glieva le inormazioni in tempo reale, valutava i danni e gestiva lecomunicazioni con tutte le istituzioni coinvolte. Limpegno non stato vano: se l8 ebbraio, alle 10 del mattino le localit senza elet-

    tricit erano ben 235, grazie a Enel il giorno dopo si riscontravanodisagi solo in qualche villaggio.Luca dAgnese, Country Manager Romania, ha inviato una letteradi ringraziamento a tutte le persone di Enel coinvolte durantelemergenza: Voglio esprimere riconoscenza personalmente a tutt icoloro che hanno lavorato con grande impegno e proessionalit incondizioni ambientali davvero molto dicili.Anche in Slovacchia il maltempo ha colpito duro. Gli impiantiidroelettrici hanno rallentato la produzione perch il ghiaccio haermato i corsi dacqua. Nelle centrali termoelettriche il gelo, oltreai liquidi nelle tubature, ha aggredito le cinghie di trasmissione deirulli per il trasporto del carbone. Nel primo caso sono stati attivatidei boiler per lo scongelamento mentre nel secondo caso sono stati

    messi in unzione dei bulldozer.Il reddo siberiano ha serzato laRussia per ben due mesi. Ciononostante le centrali di Enel Ogk-5sono rimaste operative e la produzione a carbone e a ciclo combi-nato a gas stata regolare.

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    Il reddo eccezionale dilata i consumi di gas in tutta Europa. Acorto di gas, rubinetti chiusi alle aziende. Spesso negli ultimi anni,i titoli dei giornali hanno riportato al centro dellattenzione lemer-genza gas nel nostro Paese.

    Se da un lato vero che in Italia il 90% del gas consumato provienedallestero, va detto che nel sottosuolo nazionale (terra e mare) giace sotto orma di petrolio e gas un tesoro non sruttato. In un Paese cheimporta gran parte delle sue onti energetiche, perch ignorare questopatrimonio di idrocarburi, il cui potenziale estraibile risulta addiritturamaggiore rispetto alle stime passate?Giuliana Grif, responsabile Italia Upstream Gas (Unit Exploration

    and Reservoir Management) di Enel, inquadra il problema. In Ital iail gas naturale rappresenta la principale onte di energia nel settoreindustriale e civile, con una quota rispett ivamente del 40% e del 56% delabbisogno. Ma pur dipendendo cos tanto da questa onte, la produzio-ne nazionale soddisa appena il 10% del abbisogno totale.Eppure la valorizzazione delle nostre risorse ossili 100 miliardi dimetri cubi gi accertati e circa 200 miliardi da individuare ridurrebbela bolletta energetica e la bilancia commerciale italiana (no a 5 miliardidi euro lanno), aumentando gli introiti scal i per Stato e Regioni, la si-curezza degli approvvigionamenti e la crescita dellimpiego. Possiamoraddoppiare la produzione e soddisare i l 20% della domanda italianaper 20 anni. Vorrebbe dire almeno 1-2 miliardi di tasse e royalty in piper lo Stato e 34mila nuovi posti di lavoro ha detto il direttore Upstre-

    am gas, Marco Arcelli, allEast Mediterranean and North Arican GasForum, svoltosi a Roma dal 27 al 29 ebbraio.

    SISTEMA POCO ATTRATTIVOCosa impedisce allora al nostro sistema gas di progredire? I vincoli prin-cipali sono di origine amministrativa. Molti giacimenti gi scoperti nonvengono sviluppati ci spiega Fernanda Panvini, responsabile Licen-sing e Permitting Italia per la lentezza delle procedure autorizzativee per un quadro regolatorio e normativo incerto, scarsamente attraenterispetto a quello di altri Paesi europei.E non solo. Alcuni recenti interventi normativi hanno ulteriormenteridotto linteresse degli operatori. Un esempio? Nel 2010 continuaPanvini sullonda emotiva dellincidente nel Golo del Messico, ildecreto 128 ha ortemente limitato il perimetro di ricerca e produzionedi idrocarburi in mare. Il risultato stata la cancellazione di 500 milionidi euro di investimenti, il calo degli ordinativi previsti per impianti eservizi per 3-4 miliardi di euro e la riduzione, nel giro di tre anni, del 50per cento dellattuale gettito scale dal settore. Non c da meravigliarsi

    quindi che lItalia sia passata dai 20 pozzi di esplorazione del 2000 ai tredel 2010.

    GUARDARE AL FUTUROIn questottica, lo scenario uturo nazionale non di certo roseo. Conuna dipendenza sempre maggiore dallestero riprende Gri il nostrosistema energetico rischia di diventare ancora pi ragile. Per questo ilGruppo Enel persegue da tempo lobiettivo di aumentare la competi-tivit, la sicurezza e la fessibilit degli approvvigionamenti strategiciin questa ondamentale onte di energia. Per arci trovare preparati, daalcuni anni abbiamo intrapreso una partecipazione diretta nella ricercae nella produzione di gas in Russia, Algeria ed Egitto. In Emilia-Roma-gna stiamo acendo un ottimo lavoro in avore degli enti locali grazieallaiuto dei colleghi di Relazioni esterne e delle altre Divisioni del Grup-po per procedere a unindagine geosica nel territorio di Ravenna e inalcuni comuni limitro.Ma guardando al 2020 che nasce la preoccupazione. Se non cambia loscenario, il abbisogno italiano sar coperto solo per met. Questo conclude Gri in seguito alla graduale scadenza dei contratti esistentie alla riduzione della produzione nazionale.Dopo aver rinunciato al nucleare, lItalia non pu dunque permettersi diignorare lingente patrimonio di gas che giace nel sottosuolo. Laugurio che i prossimi interventi legislativi, scali e amministrativi siano diincentivo per nuove attivit esplorative e produttive.

    gas, la solita crisi

    In Italia ci sono giacimenti in grado di soddisfareun quinto della domanda interna per ventanni.

    Ma la burocrazia rende difficile sfruttarli

    Enel si raffora in AleriaCon il denitivo traserimento delle quote, Enel perezionalacquisto del 18,4% dei diritti di sruttamento sul giacimento gasIsarene in Algeria. A cedere la quota Petroceltic, operatore leaderdel progetto, che rester con il 56,62%, mentre Sonatrach manterril 25%. Marco Arcelli ha commentato lulteriore raorzamentodella presenza Enel in Algeria: Attraverso questo investimentola nostra azienda compie un passo in avanti nella realizzazionedella strategia di integrazione verticale. Loperazione consentirorniture sicure, fessibili e competitive a lungo termine, a partiredal 2018. Lo scenario algerino stabile. Le elezioni di maggio po-trebbero portare novit ma grazie allimpegno dei colleghi dellu-cio Enel di Algeri il dialogo con le ist ituzioni locali positivoracconta Ruggero Aric responsabile Relazioni esterne nel Paesenordaricano. La nostra visibilit destinata a crescere.

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    10/3610 Enel Insieme Marzo 2012

    Zoom

    Delle centrali a olio combustibile non si sente parlare quasipi. Eppure allinizio di ebbraio, quando londata di mal-tempo si abbattuta sullItalia, le orniture di gas dalla Rus-sia andavano a singhiozzo e i consumi di metano erano a

    livelli record, sono stati proprio questi impianti a impedire che il Paesesorisse per una carenza di gas: per compensare i consumi ecceziona-li, su richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico, i colleghi dellaGenerazione ed Energy Management hanno attivato cinque impianti

    a olio combustibile, alcuni dei quali non unzionavano da pi di dueanni, per una capacit complessiva di 2.500 MW. Parliamo delle centra-li di Livorno, Piombino e Montalto di Castro, e degli impianti sicilianidi Porto Empedocle e Augusta, questi ultimi normalmente in servizioper la sicurezza della rete elettrica locale. Una sda vinta sono statirisparmiati 50 milioni di metri cubi di gas grazie a lla diversicazionee fessibilit del mix produttivo Enel, al lavoro di squadra, alla manu-tenzione preventiva degli impianti e alla buona gestione dei rapporticon gli enti esterni.

    SEMPRE PRONTIQuesta emergenza da un lato ha conermato limportanza strategicadelle centrali alimentate a olio, dallaltra ha rimesso laccento sulle di-colt a mantenere attivi questi impianti che hanno bisogno di risorsecontinue. Il superlavoro cominciato sin da venerd 3 ebbraio, quandolItalia era gi in larga parte coperta di neve ma gli organismi istituzio-nali non avevano ancora attivato le procedure di crisi, e si conclusosenza pause circa dieci giorni dopo. La riattivazione degli impianti a

    olio combustibile una operazione che ha richiesto il massimo impe-gno e attenzione da parte dei nostri operatori spiega Luca Noviello,responsabile Produzione Olio e Gas, AdB Generazione. stata resapossibile grazie alle costanti politiche di manutenzione preventiva cheEnel attiva su questi impianti: solo cos, dopo lunghi periodi di inat-tivit, possiamo essere pronti quando veniamo chiamati in servizio.Tutta la liera Olio e Gas, insieme alla unzione Pianicazione e Con-trollo Perormance, ha lavorato con successo in condizioni di estremodisagio, superando dicolt climatiche al limite delloperativit cometestimonia Andrea Lancioni, capo esercizio della centrale di Piombino:Il traserimento del combustibile ra le centrali a mezzo autobotti conle strade bloccate da neve e ghiaccio, il preriscaldamento dellolio perportarlo a temperatura adeguata con temperature ambiente eccezio-

    nalmente basse, la riaccensione e la messa a regime dei macchinari edelle caldaie ci hanno impegnati giorno e notte. Sempre in estremasicurezza ci tiene a precisare Noviello, e nel pieno rispetto dei vincoliambientali.Ma non stato un lavoro eccezionale solo lungo la liera logistica enegli impianti, perch lo sorzo stato notevole anche in termini diprogrammazione e supervisione, come ci spiega Mauro Di Carlo,responsabile Programmazione breve termine e Controllo real t ime perEnergy Management, che racconta di unintera Divisione messa a duraprova durante lemergenza maltempo di inizio ebbraio. Il nostro ruo-lo come Energy Management stato quello di programmare e coordi-nare il unzionamento degli impianti, anche assicurandone per tempolopportuno approvvigionamento del combustibile nonch di garantire

    una interaccia proattiva con Terna, durante tutte le asi dellemergen-za gas. Unemergenza che siamo riusciti a superare grazie al lavoro disquadra e valorizzando appieno la diversicazione del nostro parcoimpianti, inclusi quelli a carbone e idroelettrici che in quei giorni ab-biamo util izzato a pieno regime.

    UNA RISORSA IMPORTANTEGuardando ai dati, le cinque provvidenziali centrali a olio hannoreso disponibili al Sistema Paese circa 2.500 MW. Conclude Noviello:La potenza del nostro parco a olio di circa 11mila MW, ma lutilizzodi questi impianti, per le attuali condizioni di mercato, molto limita-to. Pensate che nel 2011 hanno prodotto solo 1 TWh, con un attore diutilizzo intorno all1%. Come si visto, per, diventano essenziali insituazioni di emergenza gas, come gi nel 2006 e nel 2009. Per garan-tirne la disponibilit anche in uturo, ondamentale che le istituzioniriconoscano a questi impianti con un meccanismo di remunerazio-ne il ruolo di importante risorsa per la gestione in sicurezza delsistema energetico nazionale.

    Una settiana a olio

    A causa dellemergenza maltempoi collegi di Generazione e EnergyManagement anno attivato cinquecentrali in tempi brevissimi

    Le centrali a olio combustibile riattivate

    Piombino800 MW

    Livorno180 MW

    Augusta90 MW

    Portoscuso90 MW

    LocalitPotenza Porto Empedocle

    90 MW

    Montalto di Castro1600 MW

    Porto Tolle1.000 MW

    Rossano950 MW

    Risparmioa regime

    20 milioni di m3

    di gasal giorno

    disponibile

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    11/3611 Enel Insieme Marzo 2012

    Orizzonti

    Da molti anni leccellenza mondiale nella geotermia legata adoppio lo a Enel e i suoi impianti toscani. Ma da tempo lanostra azienda sta lavorando per esportare questa esperienzaaltrove. Dopo i recenti successi in America (El Salvador, USA e

    Cile), nello scorso mese di ebbraio sono iniziate le perorazioni in Turchia.Il know-how centenario sviluppato dal nostro Gruppo in Toscana a dun-

    que scuola nel mondo, in linea con laccordo siglato poco pi di un anno ada Enel Green Power con il gruppo industriale turco Meteor.Con questo ulteriore passo in avanti insieme alla recente apertura aIstanbul di una societ controllata Enel ha iniziato dalla Turchia la aseproduttiva sul ronte geotermico europeo. Dal primo pacchetto di 142 licen-

    ze esplorative (che era la dote di partenza della societ costituita un anno ada EGP e Meteor), la nostra azienda ne ha selezionate 34 che potrebbero neltempo diventare nuovi impianti geotermici.Siamo particolarmente soddisatti ha commentato Ruggero Bertani,responsabile in Enel Green Power del progetto Turchia perch uori dal lI-talia, che ha una tradizione centenaria nella geotermia, le nostre attivit sierano nora concentrate negli Stati Uniti e in America Latina. Questo pri-mo avvio in linea con un intenso programma di esplorazioni supercialie proonde: lobiettivo ovviamente quello di individuare nuove risorsegeotermiche per produrre energia elettrica e calore.Le prospettive sul geotermico in Turchia sono particolarmente interessanti.Se da un lato nel Paese mediterraneo oggi esistono 86 MW geotermici giinstallati, vero anche che il piano quinquennale del Governo prevedeuno sviluppo al 2015 per ulteriori 600 MW nalizzati alla generazione dienergia elettrica.Il quadro regolatorio e legislativo turco spiega Bertani avorevole. Lalegge del dicembre 2010 contiene incentivi alla produzione di energia elet-trica da onti rinnovabili: a una quota per 10 anni (a seconda della risorsautilizzata) si somma un ulteriore incentivo per i primi 5 anni, nel caso siutilizzino apparati prodotti in Turchia. Il Paese si trova inatti in unareageologica che a parte dello stesso sistema che spinge lArica contro lEuro-pa, acendo innalzare le catene di montagne e producendo i vulcani.

    LEADERShIP DI SETTORE

    Enel ha lesperienza pi orte al mondo in questo tipo di energia. Le primecentrali di Larderello sono state realizzate nel 1904 e da allora gli italianisono gli unici capaci a orire tutta la tecnologia chiavi in mano: dallana-lisi sulle carte geologiche, no ai chilowattora immessi nella rete elettricae alla manutenzione. Non a caso Enel Green Power riesce a sruttare lecentrali geotermiche al 95% del potenziale, contro la media internazionaledel 70%.Il boom turco non deve ar dimenticare quello di altri Paesi: basti pensareal Cile, dove il Ministero dellEnergia ha recentemente ricevuto 70 oerteper 20 concessioni geotermiche, e dove Enel sta esplorando due concessioniche hanno potenzialit per oltre 100 MW. O agli Stati Uniti dove Enel GreenPower ha costruito e gestisce i due impianti di Stillwater e Salt Wells, contecnologia a ciclo binario e a media entalpia, tra le pi avanzate nel settoree sta sviluppando nuovi progetti per circa 150 MW.Va inne ricordato che in Italia, i 35 impianti toscani producono oltre 5miliardi di kWh annui (pari al consumo medio di 2 milioni di amiglieitaliane) e coprono il 25% dei consumi energetici della Regione Toscana. Perun risparmio di 1,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

    La Turchiauarda al eoterico

    Enel inaugura il suo primo pozzoeuropeo al di fuori dellItalia

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    12/3612 Enel Insieme Marzo 2012

    Orizzonti

    Ricavi a 79 miliardi e 514 milioni di euro, un margine operativolordo di 17 miliardi e 717 milioni di euro e un risultato nettoa 4 miliardi e 148 milioni di euro che sconta il maggior caricoscale per il peso della Robin Hood Tax. Lindebitamento

    nanziario netto scende a 44 miliardi 629 milioni di euro. Il dividendocomplessivo proposto per lintero esercizio 2011 pari a 0,26 euro per azio-ne (di cui 0,10 euro per azione corrisposti quale acconto a novembre 2011).Sono questi i principali dati che Enel ha presentato alla comunit nan-ziaria lo scorso 8 marzo a chiusura dellesercizio 2011. Nel corso del 2011il nostro Gruppo ha conseguito risultati molto soddisacenti ha spiegatolamministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti ancora una volta in linea con gli obiettivi precedentemente indicati, puroperando in un generale quadro economico savorevole, che si resoancora pi dicile nellultimo trimestre dellanno, in particolare in Italiae in Spagna. Sui risultati previsti per lanno in corso pesa lincertezza delquadro macroeconomico globale e landamento negativo del mercato ener-getico in particolare nei Paesi maturi .

    UN CONTESTO DIFFICILEIl contesto energetico internazionale stato infuenzato da eventi moltoimportanti, come lo tsunami che ha travolto la centrale nucleare di Fu-kushima Daiichi in Giappone rallentando lo sviluppo di questa tecnologianel mondo.Alcuni Paesi hanno inatti deciso di rivedere la propria politica energeticae in Italia il reerendum abrogativo dello scorso giugno ha di atto deter-minato luscita del Paese dal programma di sviluppo nucleare.

    Tra questi eventi, si aggiunge poi la cosiddetta primavera araba, che hamodicato radicalmente lo scenario politico del Nord Arica, ribadendoancora una volta limportanza della sicurezza delle orniture di energiaprimaria per i Paesi europei. E per quanto riguarda lItalia non bisognadimenticare il maggior carico scale derivato dalla Robin Hood Tax.Secondo Conti, landamento negativo delle economie dei Paesi maturi incui Enel opera, soprattutto di Italia e Spagna, proseguir nel 2012, almenonella prima parte dellanno, e una vera e propria ripresa non si avr primadel 2013. Questa debolezza sar in gran parte controbilanciata da un benequilibrato mix tra attivit regolate e non regolate e da un portaoglio bendiversicato tecnologicamente e geogracamente grazie alla presenza neipaesi dellAmerica Latina, dellEuropa dellEst ed in Russia, dove, al con-trario, si evidenziano. come gi nel 2011, trend positivi di consolidamento esviluppo delle economie.

    IL PIANO INDUSTRIALEEnel intende ronteggiare il perdurare della crisi soprattutto in Italia eSpagna con misure severe destinate a garantire la solidit del Gruppo:rigido controllo del piano investimenti, orte impulso allecienza e allariduzione dei costi. Nel corso dei prossimi cinque anni ha sottolineatoConti il Gruppo Enel provveder a intraprendere rilevanti azioni mana-geriali in termini di ottimizzazione degli investimenti, incremento delleecienze e risparmio dei costi, con conseguente miglioramento della ge-nerazione di cassa. Si prevede che tutto ci possa consentire di realizzarenellarco di piano risultati in miglioramento uniti a unaccresciuta soliditpatrimoniale.

    Enel: ecco i risultati

    e il nuoo piano str

    Gli analisti finanziari e i giornalisti economici allauditoriumdi viale Regina Margerita per la presentazione dei dati dellannoappena trascorso e delle prospettive per il prossimo quinquennio

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    Orizzonti

    Queste sono tra le priorit strategiche del piano industriale e gli obiettivida raggiungere nei prossimi anni. I target per il 2016 sono il raggiungi-mento di un Ebitda di 19 miliardi di euro e di un utile netto ordinario di 5miliardi di euro e un indebitamento ridotto di circa 14,5 miliardi di eurorispetto al 2011.Gli investimenti complessivi del Gruppo nel quinquennio si attesterannoa circa 27 miliardi di euro, con un calo di circa 4 mil iardi di euro rispettoal piano precedente 2011-2015, per eetto del minore impegno in Italia e inIberia (circa 3 miliardi di euro) e dei beneci derivanti dal progetto Opti-ma Capex, per lottimizzazione della selezione degli investimenti a livellodi Gruppo (circa 1 miliardo di euro).Proseguir limpegno nel settore delle onti rinnovabili, raorzando cosla posizione di leadership mondiale del Gruppo, unitamente alla ricer-ca e allinnovazione tecnologica. Nei mercati in crescita, il Gruppo Enelinvestir per aumentare la capacit netta installata di circa 6,6 GW entroil 2016, di cui circa 4,5 GW nella Divisione Energie rinnovabili, circa 1,1GW in America Latina (Bocamina II, El Quimbo, Casalaco e Reserva Fria),circa 1 GW in Slovacchia (Mochovce 3 e 4) e tramite il riecientamentodella capacit di generazione in Russia.

    LA RIDUZIONE DEL DEBITOSul ronte della riduzione del debito, nel 2011 Enel ha raggiunto unaposizione nanziaria netta pari a 44,6 miliardi di euro. Secondo il nuovopiano industriale, il nostro indebitamento nanziario netto dovrebberidursi a circa 43 miliardi di euro nel 2012, a circa 39 miliardi di euro nel2014 e a circa 30 miliardi di euro nel 2016.

    Nel quinquennio 2012 2016 viene inoltre conermata la solidit patrimo-niale del Gruppo anche grazie allaumento dei fussi di cassa, ad azioni diecientamento dei costi, snellimento dei processi e fessibilit operativaimplementate durante tutto il 2011, che continueranno a portare i lorobeneci anche nei prossimi anni. Sul ronte delle maggiori ecienze e delrisparmio di costi si proseguir nellimplementazione delle sinergie traEnel ed Endesa (pari a circa 1,3 miliardi di euro annui a partire dal 2011) enella realizzazione del programma Zenith (che dovrebbe assicurare circa5,9 miliardi di euro di maggiore cassa disponibile al 2015 rispetto a ne2008). Inoltre il Gruppo Enel ha lanciato un nuovo programma di ecien-tamento e snellimento dei processi chiamato Progetto One Company, chedovrebbe consentire di realizzare ulteriori risparmi per circa 400 milionidi euro annui a partire dal 2016. Tale progetto ridenisce il modello digovernance del Gruppo ed nalizzato principalmente a semplicare iprocessi decisionali, a unicare le attivit della Holding di Gruppo e adaccentrare le attivit globali di servizio.

    NUOVE REGOLE PER I DIVIDENDIL8 marzo Enel ha anche presentato la revisione della politica dei divi-dendi, che a partire da questanno sar basata su un pay out pari almenoal 40% dellutile netto ordinario di Gruppo. Nellarco del piano stessosi prevede che i dividendi saranno distribuiti una volta allanno, senzaricorrere, quindi, al pagamento di acconti sul dividendo. La nuova politicadi dividendi nalizzata a raorzare la crescita e la solidit nanziariadel Gruppo.

    Enel green Power: centrati li oiettiviEnel Green Power chiude il 2011 con una fessione nellutile netto,ma con ricavi in crescita. La societ del Gruppo Enel che opera nelsettore delle rinnovabili ha registrato un risultato netto consolidatodi 408 milioni di euro (con un calo dell9,7% rispetto ai 452 milioni dieuro registrati nel 2010), ma con ricavi totali di 2.527 milioni di euroin aumento dell11,3% rispetto al 2010. Sui risultati dellanno appenatrascorso hanno infuito principalmente il venir meno dellagevola-zione della cosiddetta Tremontiter, limitata ai soli esercizi 2009-2010e linasprimento del carico scale per la cosiddetta Robin Hood Tax.LEbitda, il margine lordo operativo, si attestato a 1.583 milionidi euro (+20,6%). Nel 2011 il capitale investito netto stato di 11.813milioni di euro.Al 31 dicembre 2011 la capacit installata stata di 7.079 MW, con un

    incremento rispetto allanno precedente del 16%, mentre la produzio-ne netta stata di 22,5 TWh, di cui 10,1 TWh (45%) idroelettrica, 6,1TWh (27%) eolica, 5,6 TWh (25%) geotermica e 0,7 TWh (3%) da altrerinnovabili. Il Consiglio di amministrazione di Egp ha gi convocatolAssemblea degli azionisti di parte ordinaria e straordinaria per iprossimi 27 e 28 aprile per proporre un dividendo di 2,48 centesimiad azione. I dati 2011 conermano il pieno raggiungimento su tuttigli obiettivi di crescita comunicati ai mercati lo scorso marzo hadichiarato Francesco Starace, amministratore delegato di Enel GreenPower abbiamo ampiamente centrato il target pressato di capacitaggiuntiva. Al raggiungimento degli obiettivi di piano continua acontribuire la capacit di utilizzare la diversicazione geograca eil mix tecnologico che, unitamente ad una attenta gestione dei fussi

    nanziari, costituiscono le caratteristiche distintive di Enel GreenPower. Grazie anche a tali elementi la societ sar sicuramente prota-gonista nel settore anche nel 2012.

    2011

    eico

    Un momento della conferenza stampa

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    14/3614 Enel Insieme Marzo 2012

    Non semplice descrivere il lavoro del buyer, ovvero colui cheacquista i beni di cui c bisogno in unazienda. un mixequilibrato tra un tecnico, un amministrativo e un lega-le. Ovvero un proessionista che conosce bene il mercato,

    ma che si sa anche districare tra le normative in continua evoluzione.Purtroppo alluniversit non si studiano gli Acquisti, quindi andiamo acaccia di gure con capacit dierenti (tecniche, economiche, legali, ecc.)per assicurare copertura dellintero processo . Lo spiega a Enel InsiemeMarco Barra Caracciolo, responsabile degli Acquisti di Servizi, Mercatoe Comunicazione, che da un anno si occupa anche di acquisti per laSecurity in Italia e allestero. Questo ampliamento dellattivit, unita-mente allajob rotation e al turnover, ha acilitato proposte di nuove idee einiziative di miglioramento, allinsegna dellintegrazione e della condi-

    visione di un modus operandi, un elemento essenziale anche perch perlunghi periodi le nostre persone hanno lavorato in sedi dierenti. Tuttoci stato possibile grazie al lavoro atto sul team negli ultimi due anni.Nella precedente indagine di clima dice Alessandro Caliendo, gestoredel Personale e reerente per le Relazioni Industriali delle unzioni diCorporate si rilevavano ampi margini di miglioramento rispetto allacomunicazione interna e alla conoscenza delle strategie aziendali. Poi, inlinea con il resto dellazienda, sui temi del r iconoscimento e del merito.Inne emergeva una orte volont di interagire con i committenti inter-ni degli acquisti.

    DUE ANNI PER MIGLIORARSI

    Insieme alla Funzione Personale e Organizzazione e a Enel Universitysono state elaborate una serie di azioni di miglioramento da svolgersinel corso di due anni. La prima iniziativa stato un corso di ormazioneche ha spiegato a tutti i colleghi come are squadra. Non a caso abbia-mo chiamato il progetto Together to improve. Per la prima volta grazieallindagine di clima, mi sono trovato a creare e poi a gestire un progetto

    dedicato alle persone, mirato alla crescita sia del singolo che del gruppo.Nel corso del primo ciclo ormativo abbiamo lavorato sulla leadershipdiusa, sulla delega, sulla gestione dei confitti, sulla comunicazione esui giochi di ruolo. Tra questi ce nera uno che aceva vestire ai colleghii panni del valutatore per decidere quali osse la risorsa pi meritevoleracconta Marco Barra Caracciolo. Con loro grande sorpresa si sono resi

    conto che non semplice individuare criteri di scelta oggettivi e condivi-si. Inatti ogni gruppo di lavoro ha avanzato proposte di riconoscimentodiverse aggiunge Caliendo. Mettere insieme le r isorse non bastava.Abbiamo introdotto un nuovo modo di lavorare, con incontri continuiper condividere strategie, esperienze e necessit, coinvolgendo anchecolleghi di altre Unit conclude Marco Barra Caracciolo.

    LA COMPETIZIONE POSITIVA

    Nel corso del 2011 tra le azioni di miglioramento si pensato di stimolare ulte-riormente i colleghi con un processo di competizione positiva chiamato T2IAwards . Sono stati ormati gruppi di 4-5 colleghi provenienti anche da altrisettori dellazienda, chiamati a lavorare su precisi loni. Da questa iniziativasono nati progetti molto interessanti. Tra questi Linkedin, un orum virtuale incui soggetti come Eni, Anas, Autostrade, Acea, si conrontano sulle problema-tiche comuni al settore degli Acquisti; Green Light, un database unico per tuttaEnel che raccoglie la documentazione sui ornitori; Erasmus, un progetto perar vivere ai colleghi degli Acquisti delle brevi esperienze presso altre areedellazienda. Marco Barra Caracciolo in procinto di cominciare una nuovaavventura proessionale in unaltra Divisione. Ma lascia lattuale incarico sod-disatto per il lavoro atto con la sua squadra: Il miglioramento ha riguardatotutte le persone: le perormance sono cresciute a livello di gruppo ma ancheindividuale. E sono migliorati anche i risultati dellultima indagine di climaoggi ben al di sopra della media del Gruppo Enel (vedi tabella in basso).Quando si dice che are squadra signica creare valore.

    I NUMERI PARLANO ChIARO

    LUnit AcquistiServizi, Mercato eComunicazione

    La FunzioneAcquistie Servizi

    Il GruppoEnel

    Soddisazione 90 65 69

    Motivazione 90 68 70Stile gestionale del

    capo90 71 74

    Meritocrazia 83 50 53

    Una suadra di alore

    Indagine di clima:alla scoperta di ununit

    dai risultati eccellenti

    SiamoNoi

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    15/3615 Enel Insieme Marzo 2012

    ONE COmPANY

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    16/3616 Enel Insieme Marzo 2012

    N

    on si pu puntare a essere la migliore azienda del mondo seprima non si diventa una One Company, in grado di condi-videre un set di valori, linguaggi, sistemi e processi. Lo ha

    ripetuto tante volte nel corso degli ultimi mesi lad FulvioConti. Nasce cos il progetto One Company, che punta a trasormareEnel in una multinazionale snella e compatta in grado di essere la mi-gliore in ognuno dei 40 Paesi in cui presente. La trasormazione si basasu un nuovo modello operativo che acilita un pi ecace ed ecienteprocesso decisionale in linea con i principi stabiliti dal One CompanyHandbook, in materia di ruoli e responsabilit della Holding rispettoalle altre strutture del Gruppo. Il nuovo modello organizzativo costi-tuito dalle Funzioni di Holding, che sono responsabili di indirizzare econtrollare le attivit strategiche per il Gruppo Enel; dalle Funzioni diServizio Globale, che hanno il compito di ornire servizi per il GruppoEnel e di massimizzare le sinergie e le economie di scala e dalle Lineedi Business, che gestiscono le attivit operative nellambito del proprio

    perimetro di competenza. Si tratta di una trasormazione organizzativamolto importante che coinvolger lintero Gruppo ornendo un contribu-to chiave alla costruzione della Enel di domani. Come ha scritto FulvioConti in una lettera ai suoi manager per presentare liniziativa: Vorreidescrivere questo progetto come un punto di svolta storico, visto chestiamo preparando la nostra azienda per continuare ad avere successoin uturo. Questo il momento giusto per dimostrare la nostra leader-ship e continuare a stare sempre un passo avanti agli altri. Ma siamosolo allinizio della trasormazione. Stiamo percorrendo i primi passi diun processo che ci porter a guadagnare ulteriore fessibilit operativa eraorzare le perormance nanziarie, anche riducendo la burocrazia e leinecienze, per posizionare Enel tra i concorrenti pi agili ed ecientidel business mondiale dellenergia.

    UNA NUOVA STRUTTURALa nuova struttura ripartisce in modo netto le responsabilit tra Hol-ding, Divisioni/Paesi e Servizi Globali, ornendo regole omogenee eaccelerando il processo decisionale grazie a una pi chiara attribuzionedi responsabilit.Con la Disposizione Organizzativa 515, le unzioni di indirizzo, co-ordinamento e controllo strategico sono state accentrate allinterno diununica struttura organizzativa, la Holding, che ha la responsabilit didenire le politiche, i processi, le procedure e il modello organizzativoa livello di Gruppo, nellambito del perimetro di competenza. Inoltredevono denire e supervisionare limplementazione del modello diRisorse umane a livello di Linee di Business e nelle Funzioni di ServizioGlobale.

    Inne ogni responsabile di Funzione di Holding, in collaborazione coni responsabili delle Linee di Business o delle Funzioni di Servizio Glo-bale, ha il compito di nominare, gestire e sviluppare le perormance deiresponsabili delle omologhe unit nellambito di ogni Linea di Business

    o di Funzione di Servizio Globale.Le Linee di Business alle quali delegata la gestione delle attivit opera-tive nel perimetro di competenza sono nove: la Divisione Generazione

    ed Energy Management, la Divisione Mercato, la Divisione Inrastruttu-re e reti, la Divisione Iberia e America Latina, la Divisione Energie Rin-novabili, la Divisione Internazionale, la Divisione Ingegneria e Ricerca,Upstream Gas e Carbon Strategy.A completare il quadro ci sono le nuove Funzioni di Servizio Globale(ICT, Acquisti e Servizi per il Business) che oriranno servizi a tuttoil Gruppo. Lobiettivo quello di promuovere la standardizzazione elallineamento alle migliori pratiche interne ed esterne, massimizzandole sinergie e ottimizzando i costi.A dirigere le Funzioni di Servizio Globale saranno Raael Lpez Rueda(Ict) e Francesco Buresti, che guider il Global Procurement, mentre An-tonio Cardani si occuper dei servizi per il Business (vedi box a pag. 22).

    I PROSSIMI PASSII primi cambiamenti del progetto One Company sono gi in atto,come si pu evincere dalle prime disposizioni organizzative. I prossi-mi passi riguarderanno lemissione delle disposizioni per i successivilivelli organizzativi e il ridisegno dei meccanismi gestionali che hannolobiettivo di accelerare e snell ire i processi decisionali e operativi. Ci siconcretizza con la rimozione degli adempimenti burocratici ritenuti nonnecessari, leliminazione di attivit duplicate e controlli ripetuti in partidierenti dellorganizzazione, leliminazione di attivit che non contri-buiscono a creare valore per il cliente e la riduzione dei tempi necessariper eseguire un processo anche grazie a una corretta attribuzione diruoli e responsabilit.Questo il compito a cui sta lavorando la squadra del One CompanyProject (vedi articolo a pag. 20). I 10 team, guidati da Functional Leaders

    sono composti da 120 colleghi provenienti da Brasile, Cile, Colombia,Italia, Romania, Russia, Slovacchia e Spagna.I gruppi di lavoro stanno eettuando una rigorosa analisi dei processirelativi alle Funzioni di Sta per individuare le best practice e applicarlea livello di Gruppo conclude Massimo Ciof, direttore della FunzionePersonale e Organizzazione. Siamo allinizio di unimportante tra-sormazione culturale che richiede la costante apertura al conronto elattitudine positiva a imparare dagli altri colleghi. Una trasormazioneche, acendo leva su valori comuni, ci ar migliorare e raggiungere tra-guardi ancora pi ambiziosi, semplicando il lavoro di tutti noi

    UNA ONE COmPANYPER ESSERE I mIgLIORI

    One Copany

  • 7/28/2019 Enel Insieme 2012 Nr. 02

    17/3617 Enel Insieme Marzo 2012

    LA NUOVA ORGANIZZAZIONE

    DEL GRUPPO ENEL

    La struttura suddivide in modo netto le responsabilit tra Holding, Divisioni e Servizi Globali con lobiettivodi fornire regole omogenee e accelerando il processo decisionale grazie a una pi chiara attribuzione di

    responsabilit e alleliminazione di duplicazioni e ridondanze

    Si occupano di gestire le attivit

    operative

    Le funzioni di sta della Holding

    avranno la responsabilit

    di guidare le attivit di indirizzo,

    coordinamento e controllo

    per l'intero Gruppo, secondo

    i principi guida deniti nel One

    Company Handbook

    e nel rispetto di leggi,

    regolamentazioni e governance

    Orono servizi su scala

    globale a tutte le strutture

    del Gruppo Enel,

    promuovendo la

    standardizzazione e

    l'allineamento alle migliori

    pratiche interne ed esterne,

    massimizzando le sinergie

    e ottimizzando i costi

    HOLDING

    SERVIZI GLOBALI

    LINEE DI

    BUSINESS

    CONSIGLIO DI

    AMMINISTRAZIONE

    Amministrazione,Finanza

    e Controllo

    L. Ferraris

    Personale eOrganizzazione

    M. Cio

    DivisioneIberia

    e America Latina

    A. Brentan

    DivisioneInfrastrutture

    e Reti

    L. Gallo

    DivisioneGenerazione

    ed EnergyManagement

    G. Mancini

    Divisione

    EnergieRinnovabili

    F. Starace

    Divisione

    Ingegneriae Ricerca

    L. Vido

    ServiziGlobali

    per il Business

    A. Cardani

    RelazioniEsterne

    G. Comin

    DivisioneMercato

    G. Mancini

    DivisioneInternazionale

    C. Tamburi

    UpstreamGas

    M. Arcelli

    CarbonStrategy

    S. Mori

    Audit

    F. Di CarloICT Globale

    R. Lpez Rueda

    Regolamentazione, Ambiente eInnovazione

    S. Mori

    AmministratoreDelegato F. Conti

    Presidente P. A. Colombo

    Legale eSegreteriaSocietaria

    Borja Acha Besga

    RiskManagement

    C. Machetti

    AcquistiGlobali

    F. Buresti

    One Copany

  • 7/28/2019 Enel Insieme 2012 Nr. 02

    18/3618 Enel Insieme Marzo 2012

    Per capire meglio in cosa consiste il progettoOne Company abbiamo intervistato ToniVolpe, responsabile Pianicazione e Sviluppodella Funzione Personale e Organizzazione

    di Holding.

    Quali sono i principi che hanno ispirato questa rior-ganizzazione aziendale?

    Lobiettivo realizzare processi pi snelli ed ecientiper supportare le attivit di business. In parole semplicisaper are di pi con meno, come dice sempre ilnostro ad Fulvio Conti. Per riuscirci dobbiamo ridurrele duplicazioni di processo che esistono e creare attivit di sta lineari esoprattutto comuni a tutto il Gruppo, a prescindere dal contesto geogracoe dal business. In una realt cos grande e complessa, per esempio, arrivarea utilizzare un linguaggio comune - essendo certi di are rierimento a unmedesimo signicato in ogni angolo della galassia Enel - da considerarsicome un passo in avanti molto importante e tuttaltro che scontato, chevelocizza i processi e la presa di decisione.

    Internamente allazienda si raorzer sempre pi lattenzione al clientefnale. Cosa signifca?

    Lobiettivo orientare le attivit di tutta lazienda, sia diront che di backofce, avendo sempre in mente il miglioramento della nostra capacit di

    rispondere alle esigenze del cliente nale. E per are que-sto, dobbiamo lavorare tutti con lobiettivo delleccellenza,essendo sempre aperti a recepire le novit e il punto divista altrui.

    In che modo pu essere attuato questo principio?

    Dovremo acquisire un punto di vista critico su quelloche acciamo, chiederci continuamente se quanto abbiamomesso in campo sia la soluzione pi adatta per rendere i lmiglior servizio ai nostri clienti nali poich la loro eet-tiva soddisazione diventer sempre pi ondamentale. Inquesta direzione, abbiamo chiesto alle Linee di Business di

    contribuire allo sviluppo del progetto One Company, partecipando comesponsor ai gruppi di lavoro che stanno ridenendo i processi di sta. Glisponsor hanno il compito di ornire il punto di vista del cliente, segnalan-done i bisogni e vericando lecacia delle soluzioni proposte. I gruppi dilavoro, inoltre, sono stati costruiti privilegiando la diversit di provenienzageograca e proessionale, che arricchir lintero processo di analisi e presadi decisione.

    Facciamo un esempio concretoPrendiamo la gestione dei talenti. In Endesa si usa una metodologia inte-ressante per denire le caratteristiche delle persone e individuare i loropunti di orza. In ottica di valorizzazione delle migliori pratiche, questo

    Un caio culturaleper lavorare elio

    One Copany

  • 7/28/2019 Enel Insieme 2012 Nr. 02

    19/3619 Enel Insieme Marzo 2012

    strumento verr analizzato in dettaglio, messo a conrontocon le altre metodologie presenti nel Gruppo, migliorato edesteso a tutti contesti.

    Non c il rischio di un appiattimento?

    No. Standardizzare alcune pratiche generali non signicaeliminare la diversit. I gruppi di lavoro deniranno inat-

    ti anche gli ambiti in cui necessario tutelare lautonomialocale: un esempio concreto lo ore chi lavora nellambito re-golatorio che ben sa quanto sia importante conoscere i vincolie le specicit della realt in cui si opera ed agire in linea conessi. Enel ha elaborato una strategia globale che ci vede unitinelle unzioni di sta, nei valori, nel modo di concepire lacarriera proessionale e manageriale. La risposta alle esigenzedei contesti locali invece rimane locale e realizzata su misuradelle esigenze speciche.

    Cosa si ar per acilitare questo cambio di mentalit?

    Stiamo lavorando alla creazione di un percorso di changemanagement. Un lavoro ondamentale sar comunque svoltodai capi diretti che dovranno aiutare i propri collaboratori a

    comprendere la trasormazione in atto.Cosa devono aspettarsi le persone che lavoreranno nei

    servizi globali?

    I servizi condivisi hanno una grande ambizione rispettoalla Holding e alle Linee di Business: hanno lopportunit diripensare in ottica globale il lavoro che gi svolgono, pren-dendo ad esempio coloro che nel Gruppo, o allesterno, annole stesse cose in modo migliore e pi eciente. Credo che daci possa derivare una maggiore soddisazione per chi lavoracon maggior qualit in ambiti a cos elevato grado di proes-sionalit, ma anche per coloro che beneciano di un serviziomigliore.

    Possiamo citare un caso?Oggi Enel University raggiunge livelli di vera eccellenza chein uturo potr essere ruita da porzioni sempre pi ampiedella popolazione aziendale. Il atto che attivit ad altissimovalore aggiunto come la ormazione, appunto, o la selezionedel personale vadano a ar parte dei Servizi Globali dimostraquanto sia cruciale questo ambito organizzativo per il uturodel Gruppo.

    Quali sono i prossimi passi?

    In questa ase stiamo lavorando sulla revisione dei proces-si. In seguito ci concentreremo sulle competenze abilitantirealizzando anche un nuovo sistema proessionale globale,il Global Proessional System, che diventer la stella polare

    per la gestione dello sviluppo proessionale e, unitamente alsistema manageriale, consentir di governare la crescita ditutte le persone che lavorano nel Gruppo, n dal momentodel loro ingresso in azienda. Con questo ulteriore tassello, iproessionisti, che costituiscono la gran parte della popolazio-ne aziendale, avranno uno strumento in pi per indirizzare laloro carriera e sviluppare le loro competenze.

    Un messaggio per chiudere

    Lavoriamo per individuare e poi rendere globali i processipi ecaci ed ecienti e non per traserire o esternalizzare leattivit. Abbiamo dato il via a un cambiamento culturale im-portante che non deve spaventare perch serve a miglioraree rendere pi semplice il lavoro a tutti i livelli. Non dimenti-

    chiamo che il nostro obiettivo diventare la migliore aziendaal mondo: questi processi di cambiamento sono lo strumentoche ci consentir di riuscirci.

    One Copany

    TRE vOLTI NUOvITra le novit introdotte dal Progetto One Company ci sono trenuovi responsabili di Funzione Holding o di Servizi Globali. An-diamo a conoscerli nel dettaglio.

    La struttura che si occuper a livello glo-bale di acquisti, il Global Procurement, stata adata a Francesco Buresti, chegarantir la ornitura di beni e servi-zi al livello di qualit richiesta mas-simizzando le sinergie e il risparmio.Fino alla nuova nomina, Francesco Buresti stato responsabile degli Acquisti di En-desa. Bolognese, 48 anni, si laureato in In-

    gegneria elettronica nel 1989. In Enel ha lavorato dal 2005 al 2007 come direttore

    degli Acquisti delle allora Divisioni Rete e Mercato. In passato stato consulenteaziendale per societ come Accenture (1990-1998) e Mc Kinsey & Co. (1998-2005). sposato con Serena e padre di Michele, di 9 anni. Nel tempo che non passa allavoro o in amiglia a sport, soprattutto basket e moto (in peretto allineamentoalle scelte di sponsorizzazione del Gruppo). Adora i viaggi e la otograa.

    Rafael Lpe RuedaICT Globale

    borja Acha besaLegale e Segreteria Societaria

    Francesco burestiAcquisti Globali

    Raael Lpez Rueda il nuovo responsabile deiServizi Globali di Inormation & Communica-tion Technology. Nato nel 1957, sposato e hauna glia. Si laureato in Economia allUniver-

    sit di Malaga e ha una specializzazione postlaurea alla IESE Business School dellUniver-sit di Navarra (Spagna). Si ormato anche laKellogg School (Illinois) e la Harvard BusinessSchool (Massachusetts).La sua carriera cominciata nel 1982 nel settore nanziario di Empresa Nacional deFertilizantes (Enersa). Tra il 1987 e il 1997 ha ricoperto una serie di incarichi di re-sponsabilit presso lInstituto Nacional de Industria (INI). In seguito entrato nelGruppo Endesa, curando lo sviluppo internazionale e le attivit di pianicazione econtrollo di una serie di societ controllate dal gruppo spagnolo in America Latina.Dopo esser stato direttore della distribuzione di Endesa in America Latina, dal 2010ha ricoperto lincarico di direttore dei Sistemi e Telecomunicazioni di Endesa.

    Uno dei volti nuovi che compaiono nella Hol-ding del Gruppo Enel lavvocato FranciscoDe Borja Acha Besga che stato nominatoresponsabile della Funzione Legale e Socie-taria. Nato a Bilbao nel 1965, De Borja AchaBesga nora ha ricoperto lincarico di diretto-re della Funzione Legale di Endesa. Tra i variincarichi in passato stato avvocato di Statoalla Corte Superiore di Giustizia di Madrid,direttore dellUcio legale della holding sta-

    tale Sociedad Estatal de Industriales Partici-paciones e direttore dellUcio legale dellaAgencia Industrial del Estado. Ha insegnato Diritto commerciale allUniversidadCarlos III di Madrid.

  • 7/28/2019 Enel Insieme 2012 Nr. 02

    20/3620 Enel Insieme Marzo 2012

    Dietro lideazione e la realizzazione del progetto One Com-pany ci sono centinaia di persone. Dallo scorso ottobre unasquadra di colleghi di tutto il mondo lavora per denire neldettaglio i processi che regoleranno il unzionamento del

    nuovo modello organizzativo del Gruppo per le unzioni di sta.Lintera struttura di progetto composta da 120 colleghi provenientida 8 Paesi ed guidata dallad Fulvio Conti. I gruppi di progetto sono

    dieci (a cui si aggiunge il Project Oce), ciascuno dei quali dedicatoa una diversa area unzionale. A capo di ognuno ci sono un FunctionalLeader e due Business Sponsor, senior manager dellazienda che sonochiamati a supportare lo sviluppo ecace del progetto e a rappresentarele esigenze speciche del business.I team di progetto sono impegnati nella ricerca di soluzioni per ilmiglioramento dellecacia, dellecienza e dei tempi di risposta deiprocessi che regolano il unzionamento della nuova Holding e dellenuove unzioni globali di servizio. Il lavoro supportato da esperti diorganizzazione, di amministrazione e da altri colleghi scelti nelle diver-se Funzioni: tutti insieme analizzano e ridisegnano i processi, denen-do le linee guida unzionali alla stesura dei documenti organizzativi,evidenziando opportunit di miglioramento ed ecienza.Lavoriamo tutti i giorni allidenticazione di aree di cambiamento chepossono portare a processi di lavoro pi snelli e ecienti, conrontando-ci anche con colleghi di altri parti del mondo, che requentemente sonoin sedi operative molto distanti diceJoo Duarte che a parte del Grup-

    po Relazioni esterne. senzaltro una sda impegnativa ma davveromolto stimolante perch ci permette di conrontarci con i meccanismi diunzionamento dellazienda e di poter intervenire per migliorarli.La prima ase del lavoro, cominciata nellottobre 2011, ha portato allarealizzazione dellHandbook, il manuale che descrive il nuovo modellodi unzionamento di Enel - con la suddivisione dei compiti ra Holdinge Business Lines - e della nuova macrostruttura elaborata sulla base del-

    le linee guida indicate dallamministratore delegato. A met ebbraio scattata la ase 2 che punta a descrivere nel dettaglio come unzioneran-no i processi delle diverse unzioni di Holding. Per usare una metaora, come se lHandbook osse la Costituzione, che elenca i principi genera-li, e le disposizioni organizzative ossero le leggi e i decreti attuativi.Prossimamente questo lavoro sar realizzato anche per le Funzioni dista allinterno delle Divisioni e i Paesi. I Servizi Globali invece sarannoprogettati ex novo da un gruppo di lavoro specico, per ornire i miglio-ri servizi in ottica globale a tutte le societ del Gruppo.Tra sei mesi, quindi, si avr il disegno di un sistema di procedure orga-nizzative armonico che parte dalla Holding e arriva sino ai Paesi con unset di procedure e metodologie condivise in tutto il mondo Enel. Dopoun periodo di verica mirata, con lapplicazione sperimentale dei nuoviprocessi ad alcuni progetti reali, comincer la ase dimplementazione sularga scala.

    Dieci suadre al laoro

    One Copany

  • 7/28/2019 Enel Insieme 2012 Nr. 02

    21/3621 Enel Insieme Marzo 2012

    IL PROGETTO

    ONE COMPANYUna squadra formata da 10 teamunzionali ridisegner i processi e

    decliner il modello operativo in modo

    omogeneo per lintero Gruppo

    Compliance

    L. Minzolini

    ProjectOce

    F. AllegraG. CaroneP. Iammatteo

    H. Lpez Vilaseco

    TEAM

    FUNZIONALE

    LEADER

    FUNZIONALE

    BUSINESS

    SPONSOR

    RelazioniEsterne

    R. Zangrandi

    Amministrazione,Finanza

    e ControlloJ. Galn Allu

    Audit J. M. Ravents Trillo

    Personale eOrganizzazione

    L. Gennarini

    Servizidi Business

    M. Lombardi

    RiskManagement

    E. Prez Ferreiro

    Acquisti J. Marn Martn

    Information &Communication

    Technology

    M. Ferriani

    Legale eSegreteriaSocietaria

    G. Conti

    Regolamentazione, Ambiente eInnovazione

    F. Bulgarelli

    ProjectLeader

    F. Conti

    Il Project Oce

    responsabile del

    programma nel suo

    complesso e delle

    attivit di change

    management.

    Denisce la

    metodologia

    omogenea per il

    ridisegno dei processi,

    la valutazione

    dei risparmi e ilmonitoraggio dello

    stato di avanzamento

    delle attivit

    La struttura ha il

    compito di assicurare

    l'adeguatezza del

    sistema di controllo

    per i processi

    ridisegnati

    Ogni team guidato da un leader

    funzionale che responsabile del

    raggiungimento degli obiettivi

    del progetto.

    Ogni leader riporta direttamente

    allad e lavora in coordinamento

    con il responsabile dellacorrispondente funzione di

    Holding o di Servizio Globale

    Due Business Sponsor

    hanno la

    responsabilit

    di sovrintendere e

    facilitare il ridisegno

    dei processi in

    unottica orientataalle esigenze del

    Business

    G. ManciniJ. Uriarte Monereo

    I. Antoanzas AlvearL. Solfaroli Camillocci

    L. Borrelli

    J. L. Puche Castillejo

    M. ArcelliJ. Bogas Glvez

    L. GalloM. Morn Casero

    L. Michi. L. Quiralte Abell

    C. Fierro MontesL. Vido

    P. BondiR. Renon

    J. Casas MarnC. Tamburi

    L. DAgneseJ. L. Marn Lpez-Otero

    One Copany

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    22/3622 Enel Insieme Marzo 2012

    DOmANDE & RISPOSTE

    1. Quali saranno i benefci della trasormazione per il cittadino Enel?Regole chiare, responsabilit ben denite e processi pi ecientiapplicati in modo omogeneo in tutto il Gruppo ci aiuteranno a gestire

    meglio i nostri asset, le nostre risorse umane e nanziarie. Tutto que-sto render pi orte il Gruppo Enel nellarontare e vincere le sdeimposte da un contesto esterno sempre pi competitivo e complesso.La gestione, la valutazione e lo sviluppo dei percorsi proessionalisaranno caratterizzate da opportunit di carriera pi trasparenti emeritocratiche che ci permetteranno di creare e consolidare un climaproessionale eccellente.

    2. Cosa a la Holding?

    La Holding ha la responsabilit di guidare e controllare tutte le atti-vit strategiche per lintero Gruppo, secondo i principi guida denitinel One Company Handbook e nel rispetto di leggi, regolamentazio-ni egovernance. La Holding si concentrer sulle attivit strategicheche creano valore su larga scala per lazienda nel suo complesso

    (shaping) e su quelle attivit che proteggono il Gruppo da eventi chepossono avere un impatto negativo sul business (saeguarding). LaHolding coordina queste attivit di direzione, shaping e saeguarding,supervisionandone lo svolgimento nei contesti locali presidiati dalleDivisioni e dai Paesi.

    3. La nuova Holding assorbir attivit delle Divisioni?

    Le attivit svolte a livello divisionale che sono considerate strategicheper lintero Gruppo saranno traserite alla Holding. In alcuni casi lepersone coinvolte in queste attivit entreranno direttamente a ar

    parte della Holding (ad esempio le acquisizioni di partecipazioniazionarie di una certa rilevanza). Viceversa, alcune attivit in pre-cedenza svolte a livello Corporate saranno condotte direttamente a

    livello divisionale o di Paese (ad esempio linteraccia con le istituzio-ni e con le autorit di controllo di ciascun Paese).

    4. Cosa sono i Servizi Globali?

    La gestione a livello globale di alcuni servizi come linormatica eilprocurement permetter di raggiungere leccellenza. Le Funzionidi Servizio Globale sono tre: oltre allICT e agli Acquisti Globali, cisono i Servizi Globali per il Business. Queste unzioni oriranno ilservizio a tutte le strutture del Gruppo in tutti i Paesi. Lobiettivo quello di migliorare la qualit del servizio, allineandolo alle miglioripratiche interne ed esterne, valorizzare le sinergie e ottimizzare icosti grazie alla dimensione globale del Gruppo.

    5. Cosa succeder agli altri progetti di integrazione ed eccellenza?

    Tutti i progetti che contribuiscono allintegrazione del businessaiutano la nostra azienda a diventare una One Company. Tuttoraesistono una vasta gamma di progetti dedicati a questo scopo: dallacreazione di comuni linguaggi di business alla promozione dellec-cellenza operativa, dalla condivisione delle migliori pratiche, valori,stili di gestione, sviluppo dei talenti e delle carriere comuni alluni-cazione di sistemi e processi. Tutte queste iniziative contribuiscono,e contribuiranno, a rendere Enel la migliore azienda in ognuno deiPaesi in cui opera.

    One Copany

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    23/3623 Enel Insieme Marzo 2012

    Orizzonti

    Un viaggio lungo, complesso e pericoloso. Degno di un roman-zo di Emilio Salgari, lo scrittore italiano inventore di perso-naggi come Sandokan e il Corsaro Nero che da oltre un secolo a-ascinano generazioni di lettori in tutto il mondo. Se non osse

    che qui i pirati non sono eroi romantici ma agguerriti e crudeli predoni.Stiamo parlando inatti del tragitto che compie via terra, ume e oceaniil carbone estratto nellisola del Borneo (Indonesia) per raggiungere laGalizia e la centrale termoelettrica As Pontes di Endesa, la pi grande ditutta la Spagna. Un percorso che giunge a buon ne grazie allimpegnocongiunto di centinaia di persone: dai lavoratori di Adaro Indonesia,limpresa di estrazione, agli addetti alle varie asi di trasporto no allesquadre dedicate di Endesa e al coordinamento e monitoraggio di tutta laliera con il sistema di controllo condiviso con lintero Gruppo Enel.A marcare unaltra ondamentale dierenza con i romanzi davventurac poi il atto che a governare lintero processo una giovane donna.Incontrare donne in questo tipo di lavoro non abituale, ma devodire che le cose stanno cambiando: siamo sempre di pi, commentaAna Beln Paz Pena, che a soli 32 anni responsabile per Endesa delterminale portuario di Ferrol, in Galizia. Dove coordina 21 colleghi e 150collaboratori e gestisce tutte le attivit di bilancio, del personale, dellaprevenzione dei rischi sul lavoro, della qualit, della ormazione e delcoordinamento con le imprese. Ed in prima linea nella battaglia controla pirateria marittima.

    IL PERICOLO NEL CORNO DAFRICAIl carbone indonesiano chiamato litantrace sub-bituminoso. Un combu-stibile scelto soprattutto per il suo potere calorico (che raggiunge le5.900 chilocalorie per chilogrammo), la disponibilit e il basso impattoambientale (con appena uno 0,1% di zolo e valori bassissimi di monossi-

    do di azoto). Per questo motivo deinito Envirocoal (carbone ecologico).Il combustibile proviene dalla miniera a cielo aperto di Tutupan lontanadalla costa, da dove parte a bordo di camion che trainano no a trerimorchi, il cui peso totale pu raggiungere le 160 tonnellate. I veicoliraggiungono poi un porto fuviale, a 75 chilometri di distanza, presso ilquale il minerale viene stivato in enormi chiatte che discendono versoil Mar di Giava lungo il ume Barito. Ai 200 chilometri di navigazionefuviale bisogna poi aggiungerne altri 180 di navigazione in mare, noallarrivo al porto dimbarco di Pulau Laut, dove il carbone viene trase-rito su grandi navi con una capacit massima di 160mila tonnellate.Dal Borneo alla Spagna la rotta pi breve quella che costeggia il CornodArica, per poi addentrarsi nel Mar Rosso, attraversare il Canale diSuez e tutto il Mediterraneo, no ad arrivare in Galizia dalle acqueatlantiche. Si tratta di circa ventotto giorni di navigazione, se non ci sonoincidenti. Il pericolo sono i pirati somali. In questa zona c il costanterischio di un assalto e le navi sono obbligate ad aspettare diversi giorniper ormare un convoglio che garantisce loro un attraversamento sicuro.Il nostro lavoro consiste nelloccuparci di questo e di tutte le emergenzeconnesse, spiega Ana Beln.Se per manca la possibilit di costituire una colonna di navi il carbonearriva ad As Pontes a bordo diportarinuse che evitano le acque perico-lose attraverso una rotta demergenza: lasciano il Madagascar a nord,superano il Capo di Buona Speranza e si dirigono verso la Spagna navi-gando lungo la costa atlantica aricana. La traversata cos dura quarantagiorni, dodici in pi della rotta di Suez. Un ritardo giusticato poich,come in qualsiasi attivit alla quale Endesa prende parte, sempre lasicurezza ad avere la priorit.

    Endesa, sulle rotte

    del carone pulito

    Dal Borneo alla Spagna seguiamoil viaggio di una nave mercantile.

    Con la speranza di non incontrare i pirati

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    24/3624 Enel Insieme Marzo 2012

    La strada che porta a diventare la migliore multinazionale delmondo passa attraverso leccellenza. Per questo motivo nel 2007

    il nostro Gruppo ha lanciato il primo programma di eccellen-za operativa con lobiettivo di riunicare tutt i i progetti per

    il miglioramento continuo sviluppati no a quel momento in azienda.Lobiettivo quello di estrarre i l massimo valore dalla dimensione in-ternazionale con un adeguamento continuo al traguardo dinamico, cheripropone sde sempre nuove.Allinterno di questo programma nel 2009 stato lanciato Best PracticeSharing, il progetto che mira a diondere nellintero Gruppo le azionidi miglioramento operativo adottate con successo in un contesto, al nedi valorizzare al meglio il potenziale dei numerosi Paesi in cui Enelpresente. Alla ne dello scorso anno stata lanciata una nuova ase delprogetto che spinge sempre pi lacceleratore verso la One Company.Oltre a avorire la circolazione continua di nuove idee, questa ase punta

    a sviluppare una rete mondiale di persone chiave allinterno di Enel, e astimolare lintegrazione e la crescita proessionale delle risorse attraver-so il miglioramento continuo delle competenze.

    LE DIVERSE AREEBest Practice Sharing un progetto che riguarda la generazione, il nucle-are, la distribuzione e il commerciale. Vediamoli nel dettaglio. Sul rontedella generazione sono state concluse le prime due wave (o ondate), conil coinvolgimento di circa 250 persone in 12 Paesi e lindividuazione dipi di 250 iniziative. stata lanciata una nuova ase che, oltre allidenti-cazione di best practice, mira allomogeneizzazione dei key perormanceindicators (KPI), dei report e delle procedure. Per il nucleare sono statecoinvolte circa 35 persone in tre Paesi e identicate nove iniziative; almomento sono state concluse tre ondate e recentemente ne stata lancia-ta una nuova per identicare best practice nellambito della manutenzio-ne secondaria. Nella distr ibuzione sono coinvolte circa 200 persone nelleprime tre wave che hanno principalmente riguardato Italia e Spagna. Dal2010 sono stati inclusi anche i Paesi dellAmerica Latina.

    FOCUS SUL COMMERCIALEGrande attenzione viene rivolta al ronte commerciale. In questarea

    sono state portate a termine le prime due wave, che hanno coinvoltocirca 40 persone e individuato 17 iniziative nel perimetro Italia-Spagna.Oggetto delle prime asi stata lintegrazione di alcune best practicenelluniverso contact center.Per garantire al cliente la minore attesa, necessario un avanzato siste-ma di instradamento delle chiamate. Enel, prendendo spunto dal model-lo di Endesa, ha implementato un sistema che automaticamente indiriz-za le chiamate verso i partner con le migliori perormance, velocizzandoquindi la gestione del cliente.Unaltra best practice di rilievo il sistema di controllo qual it. Partendodal modello di Endesa, Enel ha sviluppato un sistema di controllo basatosu registrazioni audio/video delle chiamate che consente di analizzare emisurare la qualit delle risposte ornite al cliente in ottica di migliora-

    mento continuo.Dal lato di Endesa invece le best practice mutuate da Enel sono state alivello tecnologico e di potenziamento dei servizi automatici. I contactcenter spagnoli hanno inatti importato la tecnologia VoIP in uso inItalia per garantirsi un collegamento pi ecace, eciente e a bassocosto delle sedi operative. Prendendo spunto da Enel, Endesa sta inoltrearricchendo loerta di servizi oerti in modalit sel-service tramite ilsistema IVR, ovvero il risponditore automatico che indirizza i clienti alteleono in unzione della loro esigenza.Al momento si lavora a una nuova ase di progetto per il BPS in ambi-to commerciale che punta a coinvolgere tutte le geograe del Gruppo,tra cui lAmerica Latina e la Divisione Internazionale. La terza ondatadi iniziative riguarder i punti vendita, la delizzazione dei clienti, la

    gestione dei ornitori e il modello della qualit.

    Eccellenza

    Leccellena. In pratica

    Dal 2009 il programma Best PracticeSaring lavora per diffondere le azionidi miglioramento in tutto il Gruppo

  • 7/28/2019 Enel Insieme 2012 Nr. 02

    25/3625 Enel Insieme Marzo 2012

    volea essere unaienda elettrica. dientata EnelIn occasione del cinquantesimo compleanno della nostra azienda, Enel Insieme ha deciso di pubblicare una serie di raccontibrevi che mettono a uoco la sua diversit.Una diversit, maturata negli anni grazie alla capacit di Enel di rinnovarsisenza dimenticare la sua originaria missione etica e civile: portare a tutti lelettricit e il benessere che ne deriva.Si spiega cos il nostro titolo, che si ispira a una amosa rase di PicassoHo voluto essere pittore sono diventato Picasso che a sua volta si rieriva a una scherzosa e impegnativa proezia di sua madre:Se arai il soldato diventerai generale; se ti arai prete fnirai per diventare Papa.

    Parlando di Enel al momento della nazionalizzazione nessuno si era azzardato a are previsioni cos esaltanti. Anzi, molti

    prevedevano disservizi, serate buie e sventure di ogni tipo. Dopo mezzo secolo di vita Enel invece ha dimostrato di essereuno dei pi importanti successi italiani. Una scommessa vinta che non si limita a un succedersi di trasormazioni tecnologi-che e organizzative, ma soprattutto la storia delle donne e degli uomini che lhanno atta.

    Primap

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    CINqUANTASpeciale

  • 7/28/2019 Enel Insieme 2012 Nr. 02

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