Enel Insieme 2010 Nr. 09

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    LA NUOVA FRONTIERAEnel stata la prima aienda eneretia straniera a investire in Russia.Dallestraione di as alle reti intellienti, eo le strateie future

    MENSILE DI INFORMAZIONE DI ENELNOVEMBRE 2010 // NUMERO 9

    9

    SIcUREzzAInternational Safety Week:

    obiettivo Zero infortuni

    22

    ORIzzONTIDilma Rousseff e

    lenergia del Brasile

    10

    ORIzzONTITutto pronto per la nuova

    indagine di clima

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    PRISMACranach, in mostra

    laltro Rinascimento

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    03 EDITORIALE

    04 bREVI Enel360op4

    06 zOOM Dalla Russia con valorep6

    09 ORIzzONTI EGP, esordio in Borsap9//Lenergia di Dilmap10 // La Niaf premia Fulvio Contip12 //Agenia Sicurea Nucleare: ecco i nomip13 // Mercure, storia di ordinariaburocraiap14 // Ce tempo fa?p16 // Piano per il minieolicop18// Se la citt diventa

    intelligentep19// Al serviio del serviiop20

    21 SIcUREzzA Federico II, missione compiutap21//La sicurea in testap22

    24 SOSTENIbILIT Dna sostenibile p24

    25 ENEL cUORE Scampia, un posto per giocare p25

    26 PRISMA Cranac, laltro Rinascimentop26// Brindisi sotto canestrop27

    28 INTERcULTURA Scelti per voip28// In tre minutip29

    30 gENTE ENEL Unesperiena da provare// La passione ce fa volare

    31 cANALE APERTO

    IN QUESTO NUMERO

    Enel Insieme Mensile del Gruppo Enel // Anno 8, numero 9

    A ura della Direione Relaioni Esterne Enel

    Registraione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004

    Direttore responsaile Gianluca Comin

    Editore Enel spa, Viale Regina Margerita 137, 00198 Roma

    Realiaione editoriale Brand Portal // www.brandportal.it

    Art diretion & Desin Newton21 Roma // www.newton21.it

    Tiporafia System Grapic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma

    Per ontattare la redaione Redaione Enel Insieme // Comunicaione Interna Enel Spa

    Viale Regina Margerita 125, 00198 Roma

    Oppure inviare una mail [email protected]

    Enel Insieme ane onsultaile on line sul portale Intranet inEnel

    Stampato su arta eoloia Fedrioni Symol Freelife ertifiata FSc

    Numero iuso in redaione il 17/11/2010

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    Editoriale

    Cari colleghi,lultimo periodo di questo anno ancora una volta marcato da passi erisultati signicativi per la nostra azienda vede il coinvolgimento ditutti noi su atti molto importanti, due eventi internazionali che toccanotematiche ondamentali per Enel multinazionale: la sicurezza sul lavoro,che rappresenta un tratto distintivo della vita quotidiana dellazienda intutti i Paesi in cui siamo presenti, e lascolto delle opinioni e dei bisognidei colleghi con lavvio della terza edizione dellindagine di clima.LInternational Saety Week, dall8 al 14 novembre, ha coinvolto decinedi migliaia di colleghi in tutto il mondo e attraverso iniziative capillarisul tema della safety. Non solo chi lavora in Enel ma anche ornitori,amiglie, associazioni, mondo delle istituzioni e della scuola hannopartecipato a incontri, safety walks, iniziative di ormazione, per sensibi-lizzare tutti sulla cultura del rispetto della vita, sulla prevenzione e lasicurezza, dentro e uori lambito del lavoro.Abbiamo ribadito con orza che il traguardo Zero inortuni restaun obiettivo prioritario per il Gruppo a ogni livello, dal managementai colleghi nelle centrali, nelle strade e negli uci, dallazienda agliappaltatori che lavorano nei cantieri. LInternational Saety Week stataquindi ancora unoccasione per diondere la cultura della prevenzio-ne in materia di sicurezza e salute ma anche per incoraggiare governi,aziende e organizzazioni dei lavoratori a collaborare con noi per costrui-re condizioni di lavoro sicure.Tra le tante iniziative voglio ricordare il progetto Integrated NinePoints Saety Improvement Plan nalizzato a migliorare gli standard intutto il Gruppo adottando un approccio integrato e trasversale alla sicu-rezza. Grazie ai molti progetti messi in campo e allattenzione costantesono stati raggiunti alcuni risultati importanti: dal 2005 al settembre2010 lindice di requenza degli inortuni sul lavoro diminuito del 65%.Ma la strada ancora impegnativa per tutti noi e lo Zero inortuni

    lunico vero traguardo.Il secondo appuntamento su cui desidero soermarmi la terza indagi-ne di clima che dal 1 al 22 dicembre prossimi coinvolger circa 80milapersone, lintera popolazione Enel. La nuova rilevazione si presenta,

    quindi, in uno scenario internazionale ancora pi ampio rispetto alleprecedenti realizzate nel 2006 e nel 2008, includendo per la prima voltaanche il mondo Endesa.In dieci anni abbiamo cambiato volto: nel 2000 eravamo circa 72mila(di cui solo circa 200 allestero), oggi siamo circa 80mila, di cui oltre40mila allestero. Abbiamo lopportunit di lavorare con diverse culture,lingue, tradizioni al consolidamento di una unica nuova cultura Enel,che premi il merito, sostenga gli stessi valori, accia crescere i migliori,si riconosca nelleccellenza, nel rispetto di regole condivise ma anche diopinioni e contributi di erenti. Per questo ondamentale saper oto-graare con precisione il clima in azienda. Nel 2008 decine di migliaia dipersone da tutto il mondo Enel hanno partecipato allindagine, con unaredemption complessiva del 77%, quasi 4 colleghi su 5.I risultati sono stati conortanti per molti versi: orte senso di apparte-nenza a Enel, disponibilit a are pi di quanto richiesto individual-mente per assicurare il successo del proprio team, consapevolezza dilavorare in un contesto che ha un valore anche dal punto di vista socio-economico. Ma sono emerse anche indicazioni sulle aree di migliora-mento relative alla qualit della vita organizzativa, lallineamento allavisione aziendale, lo stile gestionale, e la meritocrazia, tema questulti-mo che ha evidenziato una estesa criticit.Oggi, con la nuova indagine ci misuriamo nuovamente e vedremo sedalle azioni poste in essere nelle diverse unit organizzative, con il con-tributo ondamentale dei capi, sono emersi i miglioramenti attesi.Sapremo quanto e che cosa ci manca per essere, anche dal punto di vistadel clima e del merito, lazienda migliore, quella in cui tutti vorrebbe-ro lavorare. Il mio invito quello di partecipare, convinti che insiemepossiamo are di Enel il best place to work, lazienda che tutti riconosconocome un ambiente sicuro, e dove il rispetto, la possibilit di condividereconoscenze, di crescere in termini proessionali e trovare le motivazioni,

    permettano di sentirsi protagonisti di un grande progetto aziendale.

    Massimo CioffiDirettore Funione Personalee Organiaione

    Sicurea e ascolto: due obiettivi strategiciper Enel multinaionale

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    cONTI INcONTRAbAN KI-MOON,SEgRETARIO ONU

    Lo scorso 12 novembre il segretariogenerale dellOnu, Ban Ki-Moon, haincontrato lamministratore delegatodi Enel, Fulvio Conti, nellambitodel G20 di Seul. Nel colloquio Contiha annunciato al segretario generalela disponibilit del Gruppo Enel edella controllata Endesa ad aderire alprogramma Lead di Global Compact.Lead raggrupper le migliori centoaziende mondiali nella responsabilitdimpresa selezionate con lobiettivodi elaborare il modello globale delle

    Nazioni Unite per la sostenibilit del-le attivit di impresa. Ban Ki-Moone Conti hanno anche atto il puntosulle iniziative dellOnu in tema dicambiamenti climatici, in vista delmeeting di dicembre che si terr aCancun (Messico).

    02

    AccORDO EOLIcONEgLI USA PER EgPEnel Green Power e TradeWindEnergy hanno annunciato un accordotra il Caney River Wind Project e laTennessee Valley Authority (Tva) per

    lacquisto della produzione annualedi energia generata dal parco eolico di200 MW che sar costruito e gestito daEgp a Elk County (Kansas), a circa 160chilometri a sudest di Wichita. Siamo

    orgogliosi di collaborare con la Tva alCaney River Wind Project per ornireenergia pulita e rinnovabile allequi-valente di 60mila amiglie negli StatiUniti sudorientali ha detto FrancescoStarace, ad di Enel Green PowerIl parco eolico avr supercie di circa5.700 ettari. Il costo dellintero proget-to stimato intorno a 350 milioni didollari (equivalenti a circa 250 milionidi euro) e lentrata in esercizio commer-ciale dellimpianto prevista entro il 1gennaio 2012.

    03

    LENERgIA NUcLEAREAccENDE LA RIcERcA partito da Genova il roadshow acca-demico organizzato da Enel ed Ed, incollaborazione con cinque universititaliane, per diondere la conoscenzadellenergia dellatomo e illustrare leprospettive della ricerca scientica inquesto settore. Liniziativa, che ha presoil via lo scorso 29 ottobre allUniversitdi Genova, si avvale della partecipa-zione dei docenti, dei ricercatori delleuniversit ospiti. Agli incontri prendo-no parte anche i rappresentanti delle

    amministrazioni locali e i manager diEnel ed Ed impegnati nel progetto peril rinascimento nucleare italiano.Lappuntamento di Genova statomoderato dal giornalista Marco Cat-

    taneo, vicedirettore di Le Scienze. Ilroadshow prosegue nelle universit diPalermo (11 novembre), Torino (16 no-vembre), Pisa (24 novembre) e Bologna(3 dicembre).

    04

    MESE SOLIDALEPER ENEL bULgARIAMese di ottobre allinsegna del volon-tariato per i colleghi della sede centraledi Soa e della centrale Enel Maritza

    East 3. Nel centro SS. Cosma e Damia-no stato ripulito il campo sportivopoliunzionale e con loccasione stataconstatata la buona crescita degli alberipiantati in primavera. E sempre a StaraZagora, nel parco Ayazmoto, sono stateinstallate trenta casette di legno per gliuccelli e quindici mangiatoie atte conbottiglie di plastica riciclate. Entrambele installazioni sono state realizzatesotto la guida tecnica degli esperti diGreen Balkans, unorganizzazione nongovernativa (Ong) bulgara molto cono-

    sciuta. Inne, nella capitale Soa sonostati piantati dei ginkgo biloba accantoallospedale Alexandrovska.

    A Seul, durante il G20, il segretario generaledellOnu Ban Ki-Moon a incontrato Fulvio Conti.Lad Enel a annunciato la disponibilit del Gruppo

    ad aderire al Global Compact Lead 01

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    ENDESA E NISSANPER LAUTO ELETTRIcAEndesa e Nissan Motor uniscono

    le orze per sviluppare una rete diricarica rapida per i veicoli elettri-ci. Secondo laccordo, entrambe leaziende promuoveranno lo sviluppodi tecnologie per la carica rapida inSpagna, in parallelo con il lavoroavviato allinizio di questanno, tra lastessa Endesa, Enel e Alliance PartnerNissan Renault. La nuova tecnologiasar basata sullo standard interna-zionale Chademo ed compatibilecon il veicolo elettrico Nissan Lea, lacui vendita in Spagna prevista pergiugno 2011. Endesa e Nissan inoltrelavoreranno in coordinamento inprogetti come SmartCity, Parco Tec-nologico di Malaga e DemonstrationProject caricamento veloce Catalogna.

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    IL PREMIO ENEL cUOREPER cINEMA SOcIALEVA A gIANNI cELATIIl Premio Enel Cuore al cinemasociale, giunto alla quarta edizione, stato assegnato al regista Gianni Ce-

    lati con il lm Diol Kadd. Vita diarioe riprese in un villaggio del Senegal.Il riconoscimento stato consegna-

    to lo scorso 5 novembre al Fest ivalInternazionale del Film di Roma nellasezione LAltro Cinema. Extra curatada Mario Sesti. Il lm racconta senzapietismo la vera vita in un villaggio

    aricano: le este, il lavoro della giorna-ta, il rapporto con i vicini, gli intrecciamorosi. La pellicola ricever da EnelCuore Onlus un premio di 30mila europer coprire le spese di distribuzioneattraverso i canali homevideo, cinemae televisione.

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    TELEgESTORE cENTRALEAL VIA IN SPAgNA stato inaugurato a Siviglia il nuo-

    vo Centro operativo del sistema ditelegestione, che permetter di gestiree monitorare tutte le attivit di telecon-trollo sulla rete elettrica e sui nuovi 13milioni di contatori elettronici in corsodi installazione nelle abitazioni deglispagnoli clienti di Endesa. A tagliare ilnastro, insieme al presidente di EndesaFrancisco de Borja Prado Eulate, sonostati il ministro dellindustria turismoe commercio, Miguel Sebastin, e ilsindaco della citt andalusa AlredoSnchez Monteseirn. Il telegestore di

    Siviglia unzioner 24 ore su 24 senzainterruzioni e pu contare su un gradodi automatizzazione di primo livello.

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    IN cINAPROVE TEcNIchE DI ccSPrende avvio da Pechino, in collabo-

    razione con Enel, la ase operativa delprogetto dimostrativo di applicazionedi tecnologie di Carbon Capture eStorage a una grande centrale cine-se. Laccordo tra il governo italiano equello cinese stato siglato a Pechinolo scorso 25 ottobre dal ministro cineseper la Scienza e la Tecnologia WanGang e dal ministro dellAmbiente delTerritorio e del Mare Steania Presti-giacomo e dal direttore della DivisioneIngegneria e Innovazione di Enel,Livio Vido. Il progetto porter allo svi-

    luppo di uno studio di attibilit perrealizzare, presso la centrale a carbonecinese di Tongchuan (600 MWe), nellaprovincia dello Shaanxi, un impiantoper la cattura della CO2 prodotta e lasua iniezione in un giacimento petro-liero, con conseguente aumento dellaproduzione di greggio.

    Enel360Endesa e Nissan Motor uniscono le fore persviluppare una rete di ricarica rapida per i veicolielettrici. La nuova tecnologia sar compatibile con

    la Nissan Leaf, la cui vendita in Spagna previstaper giugno 2011 05

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    U

    n proverbio russo dice che il r isultato il coro-namento del lavoro. E se guardiamo a quantoatto in Russia dal Gruppo Enel sin dal 2004 sipu dire che il lavoro svolto nora stato otti-

    mo: risultati in crescita, progetti di miglioramento quasicompletati, ampliamento della presenza lungo tutta la ca-tena del valore. Questanno si chiuder con un bilancioottimo sia dal punto di vista dellecienza operativa cheda quello dei risultati economici di Enel Ogk-5 e di RusE-nergoSbyt dice Enrico Viale, Chie Operating Ocer diEnel Russia e di Enel Ogk-5. La nostra azienda ha decisodi essere presente nella Federazione Russa a tutti i livelli,dallestrazione del gas alla generazione sino alla venditadi energia. E ogni giorno verichiamo la bont di questascelta che ci sta dando notevoli risultati economici, stabi-lit e buone prospettive di crescita.Con i suoi 17 milioni di chilometri quadrati la Federa-

    zione Russa il pi grande Paese del mondo per esten-sione. Pu contare su un patrimonio immenso di risorsenaturali che lo rendono il quarto mercato del mondo percapacit energetica: il primo produttore del mondodi petrolio e di gas naturale, di cui anche il maggioreesportatore. Dal punto di vista energetico lEuropa nonpu are a meno della Russia, che a sua volta non puare a meno dei capitali e delle tecnologie delle aziendestraniere. Soprattutto di quelle europee che sono unpartner naturale spiega Mauro Battocchi, ResponsabileAari istituzionali internazionali. A partire dal 2000,con lelezione di Putin a presidente, si creata nel Paeseuna situazione avorevole agli investimenti dovuta al la

    orte stabilit politica. Questo acilita il compito di unautility che ha bisogno di quadri regolatori molto chiariper pianicare le sue strategie nel lungo periodo. Enelha intuito questa potenzialit ed stata la prima aziendastraniera a entrare nel mercato elettrico russo.

    UN INTERESSE CRESCENTETutto cominciato nel 2004 quando la nostra azienda si aggiudicata una gara per la gestione di una centraleelettrica presso San Pietroburgo, in partnership con ilgruppo privato locale EsnEnergo. Dal punto di vistadella generazione il passo pi importante stato perlacquisizione del 56,39% di Ogk-5, una delle sei societ incui stato suddiviso il settore elettrico pubblico russo inseguito alla privatizzazione. Oggi la societ comprendequattro centrali termoelettriche situate nelle regioni pisviluppate e in rapida crescita: Konakovskaya, Nevin-nomysskaya, Retinskaya e Sredneuralskaya.

    Dalla Russia

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    Enel stata la prima aienda energetica stranieraa investire in questo Paese. Ecco le strategiedel Gruppo per consolidare la sua presena

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    A conerma dellinteresse del Gruppo Enel per il Paese, lo scorso lugliolamministratore delegato e direttore generale Fulvio Conti ha presen-tato agli analisti un piano dinvestimenti in Russia da 982 milioni dieuro per i prossimi quattro anni. Lobiettivo di crescere pi del 20%

    allanno puntando per il 2014 ad aumentare il margine operativo lordonel Paese, passando da 252 milioni del 2009 a quasi 1.100 milioni allane di questo ciclo.La Russia un mercato strategico che ore grandi prospettive di reddi-tivit dice Carlo Tamburi, direttore della Divisione Internazionale. un mercato in continua espansione, con ulteriore spazio per la crescitadella domanda e con un bisogno signicativo di investimenti in nuovacapacit e innovazione.

    LIBERALIzzAzIONE A RILENTODal 2006 Enel presente in Russia anche nel settore della vendita dener-gia. Possiede inatti una quota del 49,5% del pi importante supplierrusso di energia elettrica, RusEnergoSbyt (Res), che riornisce importan-

    ti clienti, come le errovie nazionali russe (RZhD), e serve circa 250milaclienti nali. Allorizzonte c lincognita di una liberalizzazione cheprocede a rilento.Come spiega Tamburi il livello di liberal izzazione del mercato elettricoha raggiunto circa l85% e per la ne di questanno si prevede il comple-tamento del processo. Non ben chiaro per quello che succeder almercato retail: Da questo punto di vista Enel decisamente contraria auna politica di distorsione del mercato attraverso limposizione di cap (ditetti, n.d.r.) perch la Russia, anche per avorire lattrazione di investitoristranieri, ha bisogno della creazione di un contesto libero e non alteratoprecisa il direttore della Divisione Internazionale.Secondo Enrico Viale a mancare sono gli strumenti che permettonoal cliente nale di scegliere il proprio ornitore di energia. Sulla basedellesperienza maturata dal Gruppo nel retail a livello internazionaleabbiamo elaborato uno studio sulle azioni da prendere per rendere ilmercato pi eciente. Lo presenteremo alle autorit di mercato russe inmodo da condividere con loro la nostra visione.

    SEMPRE PI EFFICIENTIUno degli aspetti pi importanti delle attivit svolte in Russia quellodel miglioramento operativo. Attualmente sono in corso di svolgimentocirca una cinquantina di progetti che coprono tutte le aree: Operation,Mantainance, Energy Management, Procurement e Organizzazione. Varicordato inoltre che Enel Ogk-5 ha partecipato al gruppo Best PracticeSharing in entrambe le asi. Lobiettivo quello di portare i nostri quat-tro impianti a livello degli standard internazionali di ecienza spiegaViale. Ma non uno sorzo vano. E a dimostrarlo sono i numeri. Alla

    ne di questo percorso lungo e travagliato i nostri r isultati economicisono ben riconosciuti dal mercato che ci considera il leader del mercatorusso non solo dal punto di vista nanziario ma anche da quello indu-striale.

    Dal punto di vista ambientale grande attenzione rivolta alla centrale diRetinskaya, la pi grande centrale a carbone della Russia e del mondoEnel in assoluto. Grazie alla riabilitazione di tutte le unit e allinseri-mento di ltri a manica limpianto taglier di circa cento volte il livellodelle polveri emesse in atmosera.Inne in altre due centrali (Nevinnomysskaya e Sredneuralskaya) sonoin ase di completamento due cicli combinati da 410 MW ciascuno. Ilavori sono condotti dalla Divisione Ingegneria e Innovazione pi unconsorzio di imprese.

    ALLA BASE DELLA CATENA DEL VALORE

    La Russia il primo Paese in cui Enel ha costruito una presenza ver-ticalmente integrata, che va dallestrazione del gas sino alla venditadellenergia. La nostra azienda, insieme a Eni, presente nel settore conSeverEnergia, della quale Gazprom ha ri levato il 51%, diventandonesocio operativo. A breve previsto lingresso di unajoint venture traNovatek e Gazpromnet, due tra gli operatori pi ecienti nellindustriarussa, al posto di Gazprom, il che consentir una ulteriore accelerazionedelle attivit sul progetto. Severenergia comincer a produrre gas dallaseconda met del 2011 con lobiettivo di raggiungere almeno 150milaBoe (Barili Olio Equivalente) al giorno entro i primi due anni dal lavviodella produzione. A regime il Gruppo produrr in loco la met del gasda bruciare nelle proprie centrali.Siamo soddisatti dellavanzamento del progetto, sul quale abbiamo

    gi investito oltre 300 milioni di euro e dove abbiamo ridotto i costi diperorazione di pi del 50% rispetto al linizio. Inoltre, siamo sempre piradicati nellindustria del gas locale, insieme alla quale stiamo contri-buendo allo sviluppo di uno scenario regolatorio che supporti lobiettivo

    I punti di foraGas Upstream

    19.6% di SeverEnergia(51.0% Gazprom; 29.4% Eni)Giacimenti di gas sono concentrati nel Nord della Siberia occidentaleTotale riserve disponibili: 5 miliardi di Boe (barili equivalenti di petrolio)

    Generazione di energia

    56.4% di Enel Ogk-5Capacit installata netta (2009): circa 8.2 GWProduzione netta (2009): pi di 39 TWh

    Vendita di energia

    49.5% di RusEnergoSbytVendite totali ai consumatori nali (2009): circa 40 TWhMaggiori ornitori delle errovie russe (contratto di ornitura della

    durata di 15 anni, scadenza nel 2023)

    on valore

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    del governo russo di raggiungere i 300 miliardi di metri cubi di gas pro-dotti da operatori indipendenti al 2035 per garantire la sicurezza delleorniture di gas in Russia e allEuropa. spiega Marco Arcelli, direttoredella Divisione Upstream gas.Dal punto di vista dellapprovvigionamento dei combustibili il GruppoEnel sta inoltre valutando la possibilit di acquisire partecipazioni insociet di produttori di carbone.

    NUCLEARE, STRUMENTO DI DIVERSIFICAzIONEEnel ha atto da apripista in Russia anche per quanto riguarda il nu-cleare. stata inatti la prima societ privata a rmare un accordo conRosatom, lagenzia russa per lenergia atomica: lintesa, risalente al 2007 relativa allo sviluppo del sistema elettrico russo, alla realizzazionedi nuovi impianti, alla gestione di impianti gi esistenti, nonch alla

    gestione e al potenziamento delle ret i di trasporto dellenergia elettrica.Lo scorso aprile inoltre Enel ha rmato un accordo con Inter Rao per va-lutare la possibilit di sviluppare una nuova centrale nucleare a Kalinin-grad composta da due gruppi da 1.170 MW luno con tecnologia di terzagenerazione Vver 1200. Lentrata in produzione prevista tra il 2016 eil 2018. Latomo a parte della nostra strategia di diversicazione delletecnologie di generazione. Oltre a dare il nostro contributo in termini diknow how, a Kaliningrad potremmo, se lassessment dar esito positivo,puntare ad avere una quota dellenergia prodotta da vendere sui mercatidellEuropa dellEst spiega Viale.

    RETI INTELLIGENTIDal punto di vista della distribuzione la Russia ha diversi problemi,

    in gran parte dovuti alla vastit del Paese. Gli esperti dicono che gliinvestimenti richiesti dalla rete elettrica russa ammonterebbero a circa100 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Enel pu dare un suocontributo alla modernizzazione della rete russa mettendo in campo le

    competenze di altissimo livello nel campo della distribuzione e in par-ticolare nella tecnologia dei contatori elettronici. Lo scorso 14 ottobre lanostra azienda ha rmato un accordo con Idgc Holding per lo svilupponel Paese di tecnologie innovative per le reti intelligenti, tra cui il conta-tore elettronico.Pur avendo sviluppato tecnologie davanguardia, la Russia ha bisognodel contributo dinnovazione che proviene dallestero dice Tamburi.La collaborazione con una societ che rappresenta lasse portantedella distribuzione di energia elettrica in Russia acilita lo scambio e lacondivisione di best practice, nonch lattuazione di comuni progetti diricerca e sviluppo.

    UN PARTNER AFFIDABILEGrazie al lavoro condotto negli ultimi anni Enel ormai conosciuta in

    Russia come un operatore energetico di primo livello. Ci vedono comeun partner orte, con una capacit di gestione innovativa e di traseri-mento tecnologico, in grado di indirizzare alcuni sviluppi di mercatocommenta Viale. Dello stesso avviso Battocchi: Abbiamo maturato ungrosso credito di credibilit nei conronti degli amministratori russi chesi rendono conto di avere a che are con i primi della classe. Anche tra icolleghi c sempre maggiore consapevolezza di ar parte di un gruppoadabile. Il timore presente ai tempi dellacquisizione si progressi-vamente dissipato grazie allimpegno dimostrato dalla societ anchenei momenti dicili dice con soddisazione Viale. Soprattutto lannoscorso, nella ase pi orte della crisi economica, quando tante societhanno tagliato sul personale e hanno disinvestito. Noi invece abbiamomantenuto gli impegni. I atti contano pi di tante parole.

    Reftinskaya GRES3.6GW

    Sredneuralskaya GRES1.1GW

    Nevinnomysskaya GRES1.2GW

    2.3GW

    Mosca

    Alimentate a Gas

    Alimentate a Carbone

    Konakovskaya

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    Lo scorso 4 novembre Enel Green Power ha cominciato la sua av-ventura nei listini di Milano e Madrid. A Piazza Aari allesor-dio, insieme ai dirigenti di Borsa Italiana, erano presenti FulvioConti, amministratore delegato e direttore generale di Enel e

    Francesco Starace amministratore delegato e direttore generale di EnelGreen Power. Mentre alla Bolsa della capitale spagnola hanno tenutoa battesimo la societ delle rinnovabili di Enel il presidente di EndesaFrancisco de Borja PradoEulate e il presidente di Enel Green Power eCo di Enel Luigi Ferraris.

    SODDISFAzIONE PER LIPOConti, a margine della cerimonia, si detto convinto che nel corso deiprossimi mesi il titolo Enel Green Power spiccher per le sueperfor-mance. Secondo lamministratore delegato del gruppo Enel chi vuolcomprare il titolo deve saper valutare attentamente le prospettive dicrescita. Il set tore delle energie rinnovabili sta vivendo in questo mo-mento un andamento negativo, dettato prevalentemente da incertezzeregolatorie, ma la diversicazione geograca e tecnologica degli asset diEnel Green Power, nonch le linee strategiche adottate rendono la socie-t molto pi indipendente rispetto ai suoi concorrenti dalle politiche diincentivo pubblico per le rinnovabili.A chi gli chiedeva quali sono stati i motivi relativi al riposizionamentodella orchetta di prezzo nellambito delloerta per lIpo (Initial publicoering), Fulvio Conti ha replicato che in considerazione della orte ade-sione da parte di investitori retail ci sembrava giusto premiare la grande

    ducia che ci stata assicurata. Conti si detto soddisatto per il risulta-to dellIpo, la pi grande realizzata in Italia da dieci anni, e dellingressodi ondi di lungo periodo e investitori importanti che rendono stabilelazionariato. Ringraziando, in part icolare, gli oltre 330mila rispar-miatori che in Ital ia e Spagna hanno dato ducia a Enel Green Power,Conti ha ricordato che se un investitore privato mantiene per 12 mesi leazioni, ne avr una gratis ogni 20 in suo possesso. Questo, in aggiuntaal dividendo, molto interessante, dovrebbe portare il rendimento in unanno, al 7%.La societ ha commentato lad di Egp Francesco Starace punta neglianni uturi allo sviluppo e alla crescita. E da Madrid Luigi Ferraris haconermato che Enel Green Power pronta a investire un miliardo dieuro in Spagna nei prossimi quattro anni.

    PUBBLICATA LA NOVEMESTRALE EGPI ricavi totali di Enel Green Power nei primi nove mesi del 2010 sono sta-ti pari a 1.581 milioni di euro, con un incremento di 218 milioni di euro

    (+16%) rispetto allo stesso periodo del 2009. La variazione rifette lincre-mento della produzione e vendita di energia e il orte aumento dei ricavidi Enel.si per via della crescita del mercato otovoltaico retail in Italia.Nello stesso periodo lEbitda (cio il margine operativo lordo) statopari a 966 milioni di euro, con un incremento di 51 milioni di euro(+5,6%) rispetto allo stesso periodo del 2009.Il risultato netto del Gruppo invece stato pari a 352 milioni di euro, conun incremento di 51 milioni di euro (+16,9%) rispetto allanalogo periododellesercizio precedente.

    Orizzonti

    EgP, esordio in borsaConti: Nel corso dei prossimi mesiil titolo Enel Green Power spiccerper le sue performance

    LOerta pubblica di vendita (Ipo) delle azioni di Enel Green Powersi conclusa lo scorso 29 ottobre con un ottimo risultato. Sonostate ben 1.779.994.295 le richieste di azioni da parte di 344.180 trainvestitori privati e istituzionali. Un contributo ondamentale al ri-sultato arrivato dagli azionisti Enel e da chi lavora in azienda. InItalia sono stati ben 198.716 gli azionisti Enel che hanno prenotatole azioni di Enel Green Power durante le due settimane dellopera-zione. Si tratta del 56,7% del totale di coloro che hanno richiesto leazioni nel nostro Paese (e cio 331.201 persone). A questi si aggiun-gono 1.731 colleghi italiani che hanno deciso di acquistare un lottodi azioni Egp. Unadesione davvero eccezionale dei risparmiatori aunoerta pubblica che non si riscontrava da dieci anni. In Spa-

    gna sono pervenute richieste per 44.601.757 di azioni da parte di12.670 richiedenti. Sul ronte istituzionale le richieste sono state516.610.538 da parte 219 richiedenti (56 italiani e 163 stranieri).

    gli aionisti Enel sono

    i miliori aquirenti

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    Anche se Dilma Rousse non ha ancora comin-ciato a governare, da tempo i commentatori la

    corontano con Louis Ignacio Lula Da Silva,il carismatico presidente che per otto anni ha

    governato il Brasile sullonda di un orte sostegno popolare edi uno sviluppo economico senza precedenti. Qualcuno le hagi abbiato il soprannome di dama di erro per la durezzae lasciuttezza dei modi dimostrati nel corso della sua carrierapolitica. Quel che certo che lo scorso 31 ottobre, con oltre il55% delle preerenze su un totale di 135 milioni di votanti, havinto la sua sda al ballottaggio contro il socialdemocratico (eoriundo italiano)Jos Serra.63 anni, glia di un immigrato bulgaro, la candidata del Par-tito dei Lavoratori, Dilma Rousse diventa cos il primo pre-sidente donna nella storia del Paese sudamericano. Lula lha

    scelta per dare continuit al lavoro da lui compiuto nelle duelegislature precedenti: in quegli otto anni il Brasile diventatolottava potenza economica mondiale e una delle pi impor-tanti tra le realt emergenti delleconomia globale. Sul podio cisono ovviamente Cina e India che nellultimo decennio hannoavuto unaccelerazione pi orte, ma partono da una situazionedi povert maggiore e da un patrimonio di risorse energeticheineriore rispetto a quello brasiliano.

    LA PAROLA ChIAVELenergia una parola chiave della storia di Dilma Rousse.Inatti tra i vari incarichi ricoperti nel governo di Lula delquale stata anche capo di gabinetto e braccio destro toutcourt il pi impegnativo stato proprio quello di ministroper le Miniere e lEnergia. Anche in termini di tempo, vistoche la Rousse ha ricoperto questa posizione dal 2002 no al2008. Gi nel 93 era stata nominata segretario per lEnergia, leMiniere e le Comunicazioni nello stato di Rio Grande do Sul,

    Orizzonti

    Lenergiadi DilmaIl Brasile a il suo primo presidente donna.Nel mandato della Rousseff sar centralela gestione delle immense risorse fossili

    e rinnovabili del Paese sudamericano

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    prima per due anni e poi ancora dal 98 al 2000: in questo periodola copertura elettrica di quello stato aumentata del 46%, grazie aun programma di investimenti misti pubblico-privato. Ed proprioin quegli anni che la Rousse ha sviluppato una decisa sensibilitsul tema. Lo si visto durante il suo mandato ministeriale quando riuscita a coordinare in maniera programmatica lo sorzo per esten-dere la rete elettrica a tutto il Brasile; obiettivo tuttaltro che banalese si considera che il Paese, per estensione, il quinto del mondo(dopo Russia, Canada, Cina e Stati Uniti).

    LUCE PER TUTTINel 2003 Rousse ha poi lanciato il programma Luz para todos,ovvero luce per tutt i, riprendendo, con lintento di ampliarla e acce-lerarla, unidea del governo precedente a quello di Lula che puntavaa portare la luce nelle campagne. Obiettivo del progetto di Rousseera quello di accelerare il processo di universalizzazione dellelet-tricit, che nei piani del governo precedente avrebbe dovuto esserecompiuto entro i l 2015. Un bilanciamento ra Stato e aziende private

    e una serie di incentivi rivolti direttamente al consumatore sonostati i cardini di questazione che, tuttavia, non si conclusa duran-te la legislatura di Lula e resta tuttora una delle sde del Paese.

    UN DIFFICILE EQUILIBRIOLa riorganizzazione del sistema energetico brasiliano un compitoche chiama in causa tutto il pragmatismo dimostrato negli annidalla Rousse. Il Brasile inatti probabilmente il Paese pi riccodel mondo in termini di giacimenti petrolieri non ancora sruttatima non pu pi sottrarsi agli impegni internazionali sul tagliodei gas serra. Verso la ne del suo mandato, Lula aveva promessoche il Brasile avrebbe ridotto drasticamente le emissioni di CO2entro il 2020. Un problema condiviso con altre economie (ormai ex)

    emergenti, come lIndia e la Cina, ma aggravato dalla questionedella tutela della Foresta Amazzonica, su cui lattenzione interna einternazionale altissima, e del Cerrado, una savana inestimabiledal punto di vista della biodiversit. Tutto ci ha reso pi delicatoil compito di gestire le risorse energetiche del Paese e ha creato undibattito allinterno del Partito dei Lavoratori che poi sociato, nel2009, nella secessione dellala ambientalista pi radicale. A capo delmovimento si posta unaltra donna, Marina Silva, a sua volta exministro nel primo governo di Lula, dal quale si dimise proprio inpolemica con il mancato secondo lei controllo del disboscamen-to in Amazzonia. Marina Silva con il Partito Verde Brasiliano haavuto un discreto successo al primo turno delle recenti presidenzia-li, ottenendo quasi il 20% dei voti.

    AL VOLANTE DI UNA FUORISERIELo strappo della Silva ha creato una divisione a sinistra senza ilquale, sostengono in molti, Dilma Rousse avrebbe vinto le elezionidirettamente al primo turno, senza dover andare al ballottaggio

    con Serra. Una conerma dellurgenza del problema ambientalema anche della sensibilit dellelettorato rispetto a un tema che laDama di erro non pu non mettere al centro della sua azionepolitica. Dal punto di vista energetico il programma della Roussedovr puntare alla dierenziazione delle onti energetiche. Lasda complessa e aascinante: secondo molti analisti il Brasile destinato, nei prossimi dieci anni, a diventare la quinta potenzaeconomica mondiale: Rousse eredita da Lula una uoriserie e ilsuo problema, in questo senso, diventer proprio quello di gestirnei consumi.

    Orizzonti

    In Brasile, il programma Zenith ha preso avvio dal coinvol-gimento dei lavoratori attraverso la diusione capillare dicassette delle idee in tutti gli impianti e gli uci regionali.Dei 171 suggerimenti ricevuti, pi del 60% sono relativi almiglioramento delle attivit operative e dellambiente: alcunihanno trovato subito una soluzione, mentre la maggior partesaranno esaminati in workshop dedicati.

    La metodologia 5S, nalizzata a eliminare tutto ci che non strettamente unzionale allattivit, ha guidato lottimizzazio-ne dei luoghi di lavoro. Gli obiettivi di questa in iziativa sonostati la migliore organizzazione degli spazi e il maggior livellodi pulizia, con un occhio attento alleliminazione degli spaziinutili.Il miglioramento degli standard di lavoro, invece, partitodallanalisi delle attivit di manutenzione secondo i parametriVA/NVA che avoriscono lindividuazione delle attivit a pialto valore aggiunto. Tra i risultati raggiunti la riduzione del10% del tempo necessario allispezione giornaliera della salamacchine.Per garantire il sostegno al programma Zenith sono stati cre-ati, negli uci regionali, i team per il miglioramento conti-nuo. A supporto delleccellenza, inne, il piano di ormazioneZenith punta, da un lato, a sviluppare le competenze dei teame, dallaltro, a traserire le tecniche Lean a tutto il personale.

    Leellena partedal oinvolimento

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    F

    ulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale diEnel stato premiato dalla Nia, la National Italian AmericanFoundation, con lo Special Achievement Award in Internatio-nal Business. Il prestigioso riconoscimento gli stato conse-

    gnato lo scorso 23 ottobre a Washington in occasione della 35ma seratadi gala della Nia. Allevento hanno partecipato anche il presidente diEnel, Piero Gnudi, il consigliere di amministrazione di Enel, FernandoNapolitano, e tante personalit italo-americane del mondo politico, dellacultura e della nanza. Tra queste Nancy Pelosi, speaker della Cameradei Rappresentanti e terza carica dello Stato, Samuel Alito e AntoninScalia, giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti, Dominic Massaro,giudice della Corte Suprema dello Stato di New York,John Podesta, excapo di gabinetto di Cl inton e attualmente presidente e ad del Center orAmerican Progress, un think thank liberal con sede a Washington. Du-rante la sua permanenza, Conti ha incontrato anche diversi esponenti delmondo economico e delle ricerca, tra cui il presidente dellEdison ElectricInstitute, Tom Kuhn, e il presidente del Cambridge Energy Research

    Associates, Dan Yergin, nonch advisers americani dei principali organiistituzionali del Paese.

    UNA CONFERMA DELLA VISIBILIT DELLAzIENDAIl premio della Nia unulteriore conerma della visibilit raggiuntadalla nostra azienda a livello internazionale. In qualit di amministra-tore delegato di Enel dice la motivazione della Nia Conti ha ocaliz-zato lazienda sullinnovazione e sul lo sviluppo delle onti energetichealternative a quelle tradizionali.La conoscenza di Enel negli Stati Uniti si raorzata grazie allattivitdi Enel North America, ma anche per il suo lavoro pionieristico in campipoco battuti dagli americani, come la geotermia e i contatori elettro-nici, una tecnologia di cui Enel detiene la leadership mondiale. Oggilattenzione sulle energie rinnovabili molto alta in America, soprat-tutto quando generano occupazione. Come ha osservato Conti, Enel stacreando decine centinaia digreen jobs sul territorio, posti di lavoro nonprecari che dureranno quanto le centrali costruite. LEuropa e lAmericasono accomunate inoltre dalla necessit di coniugare lo svi luppo delle

    rinnovabili con quello delle onti energetiche tradizionali. Da questopunto di vista i l ritorno dellItalia al nucleare suscita molto interessenegli interlocutori americani.

    NEGLI USA DAL 2000Enel presente in Nord America dal 2000, quando acquis la Chi EnergyInc., unazienda del Connecticut attiva nel settore delle rinnovabili, attoche rappresenta il primo passo del processo di internazionalizzazionedel Gruppo. In Nord America la nostra azienda oggi uno dei princi-pali produttori indipendenti di energia da onti rinnovabili: attraversoEnel North America, societ che a capo a Enel Green Power, il Gruppodispone di impianti eolici, idroelettrici, geotermici e a biomasse per unapotenza installata di 788 MW, in grado di soddisare con elettricit azero emissioni il abbisogno di 300mila amiglie. Per il uturo Enel ha inprogramma di investire negli Usa per circa un miliardo di euro entro il2014. Lamministrazione Obama ha riconosciuto limpegno del Gruppo:gli innovativi impianti geotermici di Stillwater e Salt Wells nello Stato

    del Nevada si sono aggiudicati un contributo di oltre 61 milioni di dollarinalizzato allo sviluppo delle onti rinnovabili di energia e alla creazio-ne di nuovi posti di lavoro in questo campo.

    IL RUOLO DEGLI ITALO-AMERICANILa comunit italo-americana oggi un pilastro della societ statuni-tense ha commentato Francesco Olivieri, capo dellucio di rappre-sentanza Enel di Washington. E nostri connazionali di seconda o terzagenerazione ricoprono posizioni di grande rilevanza negli Stati Uniti.Basti pensare che ben due giudici su nove della Corte Suprema sono diamiglia italiana.La Nia lassociazione pi rappresentativa degli oltre venti milioni dicittadini italo-americani che vivono negli Stati Uniti. La sua nalit prin-cipale il mantenimento del patrimonio di valori degli italo-americani,

    per are in modo che la comunit non dimentichi il contributo apportatodai nostri connazionali alla storia degli Stati Uniti. Per questo motivo laFondazione collabora attivamente con il Congresso degli Stati Uniti e conla Casa Bianca.

    Orizzonti

    Il riconoscimento della Fondaione degli italo-americaniconferma il prestigio internaionale raggiuntodal Gruppo Enel

    La Niaf premiaFulvio conti

    WASHINGTONLad e dg Enel con Nancy Pelosiin un momento della cerimonia

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    Loncologo Umberto Veronesi, senatore del Part ito Democratico, loscorso 5 novembre stato designato presidente dellAgenzia per lasicurezza nucleare, lautorit nazionale destinata a vigilare sullacostruzione delle centrali in Italia, sulla loro sicurezza e sulla gestione

    dei riuti radioattivi. Contemporaneamente il Consiglio dei Ministr i ha resonota la designazione di tutti i componenti del consiglio direttivo dellAgenzia.

    Si tratta di Maurizio Cumo e Marco Enrico Ricotti, indicati dal ministro delloSviluppo Economico, e di Michele Corradino e Steano Dambruoso, indicatidal ministro dellAmbiente. Per la nomina denitiva si attende il parere dellecommissioni Industria e Ambiente di Camera e Senato, cui seguir una delibe-ra del Consiglio dei Ministri e il decreto del presidente della Repubblica.Sulla decisione di Veronesi hanno espresso grande condivisione i ministridellAmbiente, Steania Prestigiacomo, e dello Sviluppo Economico, PaoloRomani. Con questo provvedimento hanno commentato i ministri prendeil via la ase operativa dellistituzione dellAgenzia, organismo che rappresentauno snodo ondamentale nellambito del complesso iter che porter lItalia aintegrare con il nucleare la sua strategia energetica nazionale. Il primo passodella struttura sar inatti quello di denire i criteri per la scelta dei siti desti-nati alla costruzione delle centrali nucleari, per poi passare al compito di veri-

    ca sulliter autorizzativo dei nuovi impianti. LAgenzia ha inoltre la responsabi-lit del controllo e della verica ambientale sulla gestione dei riuti radioattivi.

    PROFILI DI ALTO LIVELLOUmberto Veronesi nato il 28 novembre 1925 a Milano. La sua carriera proes-sionale legata in modo indissolubile alla lotta contro il cancro, soprattuttodi quello al seno, prima causa di morte tra le donne. stato il primo italianopresidente dellUnione internazionale di oncologia e ha ondato la Scuola euro-pea di oncologia (Eso). Acerrimo nemico del umo, da sempre svolge unintensaattivit di comunicazione per promuovere la prevenzione dei tumori maligni,basata su uno stile di vita sano e su unalimentazione corretta. Dal 2000 al 2001ha svolto lincarico di ministro della Sanit sotto il governo Amato.Di alto livello sono anche i proli degli altri membri dellAgenzia. MaurizioCumo proessore ordinario di Impianti nucleari presso la acolt di Ingegne-ria delluniversit di Roma La Sapienza. Fa parte della Commissione Grandirischi della Presidenza del Consiglio dei ministri ed socio dellAccademianazionale delle scienze. Nel biennio 2000-2002 stato presidente della Sogin,Societ per la gestione degli impianti nucleari italiani. Marco Enrico Ricotti,laureato in Ingegneria Nucleare, proessore ordinario presso il DipartimentoEnergia, Divisione Energia nucleare del Politecnico di Milano. La sua specia-lizzazione sono i reattori nucleari di nuova generazione, sistemi e analisi disicurezza, termoidraulica, simulazione dinamica ai ni di sicurezza e controllo.Michele Corradino, consigliere di Stato, attualmente capo di gabinetto delministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ruolo che hasvolto in diversi ministeri. Steano Dambruoso un magistrato; gi sostitutoprocuratore della repubblica di Milano, stato componente della Direzione di-strettuale antimaa di Milano, consulente dellistituto internazionale dellOnu

    per la ricerca sulla lotta al crimine organizzato e al terrorismo ed espertogiuridico presso la rappresentanza permanente italiana dellOnu a Vienna.Attualmente capo dellucio per il coordinamento dellattivit internazionaledel ministero della giustizia.

    AgeniaSicurea

    Nucleare:ecco i nomi

    Orizzonti

    Questa s e ella!Una delle scoperte pi radicate nellimmaginario colletti-vo sono i buchi neri, stelle oscure, cos pesanti che tuttala luce emessa attratta dalla loro stessa gravit. Dopoaverne parlato per decine di anni, grazie al lavoro degliastrosici (non ultimo il premio Nobel Italiano per la sicaRiccardo Giacconi) e al telescopio spaziale Hubble, oggiabbiamo la certezza della loro esistenza.Un anno a alcuni astronomi scoprirono una sorgente diraggi X ultraluminosa di cui non u possibile stabilire lalocalizzazione nello spazio: un recente studio pubblicatoda Klaas Wiersema dellUniversit di Leicester sullarivista The Astrophysical Journal mostra che il responsabiledi questa potente emissione un buco nero con una massa

    pari a circa 500 volte quella del Sole che si trova in unagalassia, denominata ESO 243-49, distante da noi circa 290milioni di anni luce. Il atto eclatante che il buco nero dicui si parla non troppo grande n troppo piccolo. Fino aquel momento, inatti, si conoscevano solo buchi neri su-permassicci, situati al centro di galassie con masse dellor-dine di milioni o miliardi di volte quella del Sole, oppuremolto piccoli con una massa da 3 a 20 volte quella dellanostra stella. Mentre ampiamente accertato che i buchineri di massa minore si ormano nel corso della morte distelle massicce, non si avevano certezze sulla ormazionedi quelli supermassicci. Secondo una teoria essi sareb-bero sorti dalla usione di numerosi buchi neri di massa

    intermedia. Per corroborare questa teoria bisognava perprovare lesistenza di questi buchi neri intermedi: proprioquello che successo con HLX-1 (Hyper-Luminous X-raysource 1) che sancisce la nascita di una nuova classe distelle oscure. allora legittimo il dubbio che questi eno-meni possano prima o poi interessare la nostra galassia eil nostro sistema solare.Qualche anno a Isaac Asimov sostenne che in ambitoscientico lesclamazione di massima eccitazione con cuisi accolgono nuove scoperte non pi Eureka! (lette-ralmente ho trovato) ma: Questa si che bella. Oggigli scienziati in certi casi per rendere meglio lidea dellaimprevedibilit delle loro scoperte hanno coniato l acro-

    nimo OMG (letteralmente Oh my God). Ed certo cherendendosi conto di cosa avevano trovato Klaas e i suoidiscepoli, guardandosi in accia abbiano pronunciato: Ohmy God o pi proessionalmente, OMG!.

    Gennaro De MiceleResponsabile Politicedi Ricerca e Sviluppo

    Jumps

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    Lo scorso 5 ottobre il dirigente del settore politiche energetichedella Regione Calabria ha autorizzato la r iattivazione dellacentrale termoelettrica della Valle del Mercure, erma dal 2005per via di una serie di richieste di autorizzazioni, ricorsi al Tar,

    Conerenze dei servizi e confitti di competenze. Con questo decretopotrebbe cos chiudersi denitivamente una delle pagine pi buie edemblematiche della burocrazia allitaliana.

    IL TERRITORIO ChIEDE LA RICONVERSIONELa centrale del Mercure u costruita nei primi anni Sessanta con duesezioni a lignite da 75 MW ciascuna. Successivamente viene convertitaa olio combustibile. Per ragioni tecnico-economiche cessa di unzionarenel 1997. La richiesta di riattivarla proviene dal territorio: i comuni vicinialla centrale (Laino Borgo e Laino Castello in provincia di Cosenza;Castelluccio Ineriore, Castelluccio Superiore, Rotonda e Viggianelloin provincia di Potenza) si mobilitano per diendere e potenziare il sitoproduttivo e soprattutto i posti di lavoro creati dalla centrale e dallin-dotto. Nel 2000 Enel elabora un progetto per trasormarla in una centralea biomasse e per ridurne la potenza a circa 35 MW netti. La soluzionepermetterebbe di impiegare direttamente nella centrale circa quarantaunit, pi circa cento unit nei vari settori dellindotto (manutenzione,trasporto, guardiania, mensa, pulizie) e altre diverse centinaia di unitdellindotto locale per la produzione e la ornitura delle biomasse.

    TAGLIO DELLE EMISSIONI E DEI FUMIIl progetto inoltre in linea con le indicazioni delliniziativa 20-20-20

    dellUnione europea per il taglio delle emissioni di gas serra. La pro-duzione di energia con lutilizzo di biomasse vegetali un processo chenon aumenta la concentrazione di anidride carbonica nellatmoseraspiega Matteo Cimaglia, responsabile liera Olio e Gas della DivisioneGenerazione ed Energy management. La quantit di CO2 rilasciata

    durante la combustione pari a quella che le biomasse assorbono, perotosintesi, nel corso del loro accrescimento. Per questo motivo lusodelle biomasse contribuisce alla riduzione globale della CO2 emessa inatmosera.Nellimpianto potranno essere bruciate esclusivamente biomasse vegeta-li vergini provenienti da attivit di deorestazione, con il tassativo divie-to di utilizzo di materiali classicati come riuti. A Mercure verr datapriorit alle biomasse di provenienza locale (da Calabria, Basilicata ePuglia e in particolare dalle province di Potenza e Cosenza). Solo in casodi necessit si acceder al mercato dellUnione europea (e la certica-zione del prodotto escluder la provenienza illegittima). Come assicuraCimaglia il nostro intento di reperire in loco una buona percentuale

    del combustibile. Ci permette anche di ridurre le emissioni causate daltrasporto del materiale.Il benecio ambientale r iguarda anche lambito locale. La nuova cen-trale inatti dotata di tutte le pi moderne tecnologie di depurazionedei umi che consentono il rispetto dei limiti europei spiega FabrizioMannaioli, responsabile Gestione personale Generazione. Il tagliodelle emissioni rispetto al passato esercizio notevole: quelle attualisarebbero circa un decimo di quelle della centrale a olio combustibile.

    IL RUOLO DEL PARCO DEL POLLINOPer quanto riguarda Enel il progetto di riconversione sarebbe da consi-derarsi concluso gi nel 2005. Con un investimento di oltre 60 milioni dieuro, in quella data la centrale a biomasse era pronta a unzionare sullabase delloriginaria autorizzazione del 2002. Ma dopo un solo giorno diunzionamento stata ermata: da quel momento cominciato un veroe proprio calvario burocratico e giudiziario che non ancora terminato.Per ricostruirlo bisogna tornare indietro allatto di nascita del Parco Na-zionale del Pollino che include anche la zona in cui risiede sicamentelimpianto. Sulla carta listituzione dellarea protetta non crea problemi

    Orizzonti

    Mercure, storia di ordinar

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    per la centrale: un decreto del Presidente della Repubblica del 1997aveva gi dichiarato la centrale a olio combusti le da 150 MW piena-mente compatibile con il Parco. Figuriamoci quella a biomasse, pipiccola e meno inquinante Eppure le cose si complicano, ancheper via della dislocazione del Parco del Pollino su due diverse Re-gioni, Calabria e Basilicata.Anche dal punto di vista tecnico non sembrano esserci problemi.Dal 2001, anno in cui Enel chiede alla Provincia di Cosenza lauto-rizzazione a partire con i lavori di adeguamento, lEnte Parco delPollino viene chiamato in causa quattro volte e in tutte le occasioni,dopo percorsi molto travagliati, rilascia pareri avorevoli alla realiz-zazione della centrale. Ma lEnte Parco sembra voler trovare a tutti i

    costi un pretesto per ermare lavvio della centrale. Da questo puntodi vista emblematica lordinanza emessa nel marzo 2009 con cuisi chiede la sospensione dei lavori e viene ordinato il ripristino dialcune zone dellimpianto: nel mirino dellEnte ci sono alcune operetecnologiche come una vasca di prima pioggia e unarea per lostoccaggio del legname allinterno di un sito produttivo industriale.Ma su queste materie il Parco non ha competenze. Inatti, su ricorsodellEnel, il Tar della Calabria la sospende. Le cose si complicanoulteriormente nellagosto del 2009 quando il Consiglio DirettivodellEnte Parco, dopo solo 11 giorni dal rilascio del suo quarto pare-re avorevole, decide prima di sospenderlo e poi di annullarlo.

    UN PASTICCIACCIO ALLITALIANAPer avere unidea di quanto sia stata intricata la vicenda della

    centrale del Mercure basta dare unocchiata alla lista degli enti chehanno partecipato, nel luglio 2009, alla quarta Conerenza dei Ser-vizi presso la Provincia di Cosenza: Arpacal, Corpo Forestale delloStato, Ente Parco del Pollino, Asl di Castrovillari, Asl di Cosenza,Provincia di Cosenza Settore Ambiente e Settore Piano, Provincia

    di Potenza, Comune di Laino Borgo (tutti si sono espressi avore-volmente al progetto di conversione della centrale). Pur non avendotitolo a partecipare alla Conerenza sono stati invitati (e hannoespresso parere avorevole) anche i comuni di Laino Castello, Ca-stelluccio Ineriore e Mormanno e quelli di Rotonda e Viggianello(che invece hanno maniestato parere contrario).Quello della centrale del Mercure uno degli esempi pi lampan-ti del livello che pu raggiungere linecienza amministrativa nelnostro Paese. Alla base c il enomeno sempre pi diuso secondocui anche semplici atti ormali vengono trasormati in questionipolitiche spiega Massimo Bruno, responsabile Relazioni ester-ne territoriali e Conndustria. In questo modo si capisce perch

    dopo cinque anni di traversie la vicenda di Mercure non sia ancorachiusa, nonostante Enel abbia dimostrato di avere tutte le carte inregola. Il paradosso che la centrale erma perch ci stato richie-sto un documento che per la legge italiana nemmeno esiste!Il decreto della Regione Calabria che autorizza la riattivazionedella centrale sembra nalmente aver posto la parola ne su questalunga vicenda ma, ovviamente, bisogna tener conto degli eventualiricorsi. Alcune associazioni hanno gi dichiarato che ricorrerannoentro i sessanta giorni previsti, cio entro il 5 dicembre. Noi nelrattempo impiegheremo questo lasso di tempo per prepararci adavviare il cantiere e per riorganizzare limpianto. Dallaperturadel cantiere ci vorranno alcuni mesi per riaccendere nuovamentela centrale dice Matteo Cimaglia. Ma meglio non cantar vittoria

    troppo presto

    Orizzonti

    Una veduta panoramica del Parcodel Pollino tra Calabria e Basilicata

    a uroraia

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    Dal 1 al 22 dicembre 2010 in tutto il mondo Enelsi terr la terza indagine di clima. Dopo le edi-zioni del 2006 e del 2008, la nuova rilevazione sipresenta in uno scenario internazionale ancora

    pi ampio che coinvolge circa 80mila persone in 22 Paesi:Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa, Rica, ElSalvador, Francia, Grecia, Guatemala, Irlanda, Italia, Ma-rocco, Messico, Panama, Per, Portogallo, Romania, Russia,

    Slovacchia, Spagna e Stati Uniti.Lindagine rappresenta un importante canale di ascolto euno strumento di gestione ondamentale per migliorare ilclima a ogni livello organizzativo. La rilevazione, inatti,permette al management di conoscere in proondit i temie i numeri che raccontano il mondo Enel e la sua evoluzio-ne nel tempo.Lindagine di clima ornisce un check up sulla direzioneintrapresa, non ermandosi alla diagnosi ma puntando almiglioramento dellazienda stessa. In questo senso i risul-tati di clima, ogni due anni, rappresentano una sorta dimomento della verit con uno sguardo rivolto al uturo.

    IL NUOVO QUESTIONARIOCiascuno di noi ricever un questionario nella proprialingua per esprimere percezioni e opinioni sulla propriaesperienza lavorativa, sullunit organizzativa di cui aparte (circa 1.600) e pi in generale sullevoluzione del

    Gruppo Enel.Il nuovo questionario, riormulato sulla base dei princi-pali eventi e orientamenti aziendali degli ultimi due anni,introduce il tema della gestione della diversit (genere,disabilit, et, cultura) e approondisce quello della safety.Inoltre vengono riproposti i contenuti gi arontati nelleprecedenti indagini per garantire la comparabilit deirisultati e la misurazione degli eetti generati dalle azioni.

    RAFFORzARE IL LEGAME TRA AzIONIE RISULTATILe precedenti indagini testimoniano limportanza delliniziativa. Per esempio, a seguito della prima indagine stato messo a punto il Modello di leadership di Gruppo. Laseconda invece ha dato origine a oltre 750 azioni a livellolocale.Secondo Massimo Righetti, responsabile Sviluppo risorseumane, anch lindagine di clima si consolidi comestrumento gestionale di successo, motivando cos la sua ri-petizione ogni due anni, deve essere chiaramente percepi-to leetto delliniziativa. A tal ne risultano ondamentalialcuni elementi: una partecipazione elevata e consapevole,

    che permetta di ondare le uture azioni di miglioramen-to su una base solida di dati; unanalisi accurata deglielementi emersi e una loro diusione ampia e dettagliata atutti i partecipanti; lindividuazione, il lancio e la realiz-

    Orizzonti

    Ce tempo fa?Al via la tera indagine di clima del mondo Enel.Bastano poci minuti per contribuire a conosceree migliorare la nostra aienda

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    zazione di iniziative di miglioramento ben ocalizzate, supportateda unadeguata comunicazione, in modo che sia chiaro il legame tralo stimolo (indagine di clima) e leetto (il risultato delle azioni)nonostante il periodo intercorso tra i due momenti; inne, un continuomiglioramento dello strumento per aumentarne lecacia.Nei primi mesi del 2011, dopo lelaborazione e la lettura dei dati,ciascun responsabile condivider i risultati con i propri collaboratori epianicher una serie di azioni gestionali e organizzative di migliora-

    mento.

    Per maggiori inormazioni:

    [email protected]

    Lintervista

    Antoine Solom il vice diret-tore di Ipsos Loyalty France,dove ricopre anche lincarico didirettore Employee Relation-ship Management. Enel Insiemelo ha intervistato sul tema delleindagini di clima.Qual la diusione e lo scopo

    di queste iniziative?

    Oggi la maggior parte delleimprese, multinazionali e non, si avvale dellindaginedi clima (tra queste oltre il 90% delle aziende Fortune500). Le organizzazioni operano in contesti sempre piglobali, caratterizzati da attivit variegate e complesse,con una crescente componente di discrezionalit, nellequali fuidit e trasparenza della comunicazione sonocruciali. Anche i collaboratori sono cambiati, sono piscolarizzati, consapevoli e hanno maggiore auto-nomia e responsabilit rispetto al recente passato. Lacombinazione di questi attori spiega perch aziendecome Enel conducano regolarmente un sondaggioche permetta di conoscere le opinioni e le aspettativedelle persone, il livello di coinvolgimento (engagement)

    e la percezione di politiche e strategie. Al di l dellespeciche inormazioni raccolte, il vero valore aggiun-to di simili iniziative rimane la possibilit oerta atutti di esprimere il proprio punto di vista, e per ogniresponsabile quella di comprendere i punti di orza ele criticit delle proprie aree e agire in base a questaconsapevolezza.Come vengono garantite da Ipsos la riservatezza e

    lanonimato dei partecipanti alle proprie indagini?Ipsos una societ indipendente che opera sul mercatoda oltre trenta anni e si trova ai vertici delle classichedelle societ internazionali di ricerca. Questo risultatonon potrebbe essere stato conseguito e consolidatose non avessimo posto al cuore di ogni nostra attivit

    lassoluta garanzia di r ispetto della riservatezza deidati. Anche per questo Ipsos membro di Esomar,lorganizzazione mondiale a tutela della qualit dellericerche di mercato.Lindagine di clima Enel ucialmente dichiaratapresso la Cnil, la Commissione responsabile dellatutela della riservatezza e dellanonimato dei dati indi-viduali in Francia, dove ha sede Ipsos. Le risposte on-line dei partecipanti saranno ospitate sui server dellanostra azienda, e anche i questionari cartacei verrannoinviati alle nostre sedi.La sezione posta allinizio del questionario, che per-mette di analizzare i risultati per categorie (ad esempio

    sesso, et, anzianit aziendale, ), non intacca il rispet-to dellanonimato. Inatt i, una volta raccolte le inorma-zioni, Ipsos ornir a Enel solo dati aggregati e solo pergruppi non ineriori ai quindici rispondenti.

    Orizzonti

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    Leggera, elegante, trasparente. Ma soprattutto mini. la pala eolica che RenzoPiano ha ideato per Enel Green Power. Innovatore e visionario, larchitetto hamesso al servizio del vento non solo la sua creativit, ma anche la sua passioneper la vela. Tant che le pale del minieolico progettate per Egp da Piano sono un

    mix tra le ali di una libellula e la vela di una barca. Poesia del vento che diventa energiadiminuendo al minimo limpatto sul paesaggio e attivandosi con un soo. Parliamo dimacchine estremamente sensibili ha spiegato Piano in un intervista apparsa in ottobresu Sette de Il Corriere della Sera che cominciano a girare con brezze di 2 metri al secondo.Sono circa 3 nodi e mezzo. In barca a vela se hai un buon spinnaker e un buongennakerquesto vento lo catturi. E lui ha pensato limpianto per Egp come unagile e minuta reginadei mari prendendo ispirazione da uno dei pi piccoli cavalieri del vento, la libellula.

    La pala ideata da Renzo Piano una sintesi tra sogno e bisogno. Perch in Italia leolicocresce e si a piccolo. Il nostro Paese ha unorograa complessa e non sempre le inra-strutture sono adeguate per installare impianti di grandi dimensioni spiega GianlucaGigliucci, responsabile Energie rinnovabili e Generazione distribuita dellArea tecnica ericerca di Pisa. Ci sono aree dal potenziale eolico interessante, dove la tutela del paesag-gio impedisce la realizzazione di impianti di grande taglia, che rappresentano quindiunulteriore opportunit per il minieolico. Le turbine di piccola taglia promettono buonepossibilit di investimento e stanno riscuotendo interesse anche da parte di piccoleaziende, enti pubblici e investitori privati. Ecco allora i l minieolico, che lazienda da oltreun anno ore al mercato italiano attraverso Enel.si e che la normativa vigente ore ai con-sumatori con il benecio di incentivi attraverso la taria omnicomprensiva di 30 centesimidi euro a kWh.

    Per assicurare un uturo maxi al minieolico in Italia, serve guardare alla prospettivadi lungo periodo per garantire un costante sviluppo della tecnologia al passo con i miglio-

    ri risultati a livello internazionale. Ecco quindi spiegata la libellula di Piano, ma anche lacreazione di una stazione sperimentale in Toscana per mettere alla prova progetti di tur-bine minieoliche e partecipare al mercato internazionale guidando i cambiamenti. La sta-zione di Molinetto lunica nel suo genere in Italia e tra le prime a livello europeo, spiegaMatteo Cant, responsabile del Progetto eolico - Nuove tecnologie. Situata nel comune diCastelnuovo Val di Cecina, una vera e propria casa del vento dove sar possibile testaremacchine in parallelo, cos da capire la validit delle scelte tecniche e tecnologiche di ognisingola tecnologia.

    Per conquistare i l mercato italiano, spiega Gigliucci, leolico di piccola taglia devesoddisare almeno tre criteri: Bassi costi di impianto, accettabilit pubblica che signicabassa rumorosit e basso impatto visivo e recepire standard qualitativi e di sicurezzainternazionali. La stazione sperimentale di Enel ore la possibilit di vericare in operatutte queste caratteristiche prima di portare sul mercato un prodotto. Le opere civili sono

    completate e linizio delle attivit prevista gi per dicembre. Lattesa alta. Perch da Mo-linetto usciranno dati ed esperienze utili anche per costruttori, amministrazioni pubblichee centri di ricerca universitari. Insomma dice Gigliucci ha tutte le caratteristiche peressere un punto di rierimento mondiale.

    Piano per il minieolico

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    Immaginate di generare solo lenergia di cui avete bisogno, con-tribuire a ridurre le emissioni di CO2, sapere quanto consumatein ogni momento. Immaginate che tutto questo stia accadendoe abbia un nome: Smart City Malaga. Cos Susanna Carillo,

    project manager di Endesa Distribucin Elctrica, descrive il progettoche sta trasormando il centro andaluso in un nuovo modello di ge-stione energetica urbana dove contatori intelligenti, mobilit elettrica esistemi di automazione concorrono a are della citt un luogo ecoso-stenibile e a misura duomo. Smart City Malaga si candida a essereuno dei punti di rierimento a livello globale. E il primo Italian smartcity forum, svoltosi a Roma il 21 ottobre, ha preso spunto dal progettodi cui Endesa capola per descrivere a che punto sia il cammino

    verso la citt del uturo.

    IL COMPITO DI INNOVAREPer Livio Gallo, direttore della Divisione inrastrutture e reti di Enel,Malaga lesempio di una una rivoluzione verde che il Gruppo hacominciato a percorrere non solo in Spagna, ma anche in Italia. Sonoinatti tante le citt del Belpaese che vogliono un uturo smart: Genovae Pisa su tutte. Tant che Enel ha realizzato un modello economicoper vericare sostenibilit, ecienza, investimenti e best practice perrendere lidea della citt intelligente una realt percorribile, brevetta-bile e replicabile.Avendo una presenza molto importante sul territorio ha aermatoGallo sentiamo la missione di operare come innovatore tecnologico

    al servizio del Paese, dei cittadini e dei nostri cl ienti. Per questo daanni siamo impegnati sul tema delle smart grids e oggi anche su quellodelle smartcities, che saranno sempre pi importanti per le generazio-ni uture. Una missione e un servizio che ha spinto Enel a deline-

    are una road map di progetti e ricerche che porti a un lancio completodi reti e citt intelligenti nel 2020.

    LINIzIO DEL CAMMINOMa i primi passi verso la citt intelligente sono gi compiuti. E comeha ricordato al Forum Anna Brogi, responsabile Qualit, ambien-te e sicurezza di Enel Distribuzione, nei passaggi chiave di questocammino lazienda gi un benchmark internazionale. Perch i 32milioni di contatori intelligenti installati da Enel in Italia sono unprimato mondiale e la ricerca sulle smart grids, il sistema nervosodella citt del uturo, ha gi spinto le utilities a portare linnovazionesin nella vita quotidiana dei centri urbani. Lo documentano i pro-

    getti sulla mobilit elettrica che, come ha spiegato Andrea Valcalda,responsabile Area tecnica Innovazione e Ambiente, si muovono inuna prospettiva di innovazione di lungo periodo con stime che, peril 2020, prevedono un minimo di 850mila e un massimo di 1milionee 300mila di veicoli elettrici circolazione in Europa. Lo documentanoi progetti per le inrastrutture necessarie alla stessa e-mobility cheper Paola Petroni, responsabile Tecnologie di rete, non potranno cheessere integrate con la rete di distribuzione elettrica, diuse in modoomogeneo sul territorio, standardizzate e sviluppate nel contesto dellereti intelligenti. Lo documentano inne i progetti per la casa intelli-gente, lilluminazione pubblica o ledilizia sostenibile, ronti diversisu cui Enel lavora assieme ad amministrazioni pubbliche, aziende ditelecomunicazioni o produttori di elettrodomestici per dare orma alle

    tessere di quel mosaico che la smart city: incubatore di innovazione ecambiamento che gi adesso, passo dopo passo, sta nascendo.

    Se la itt diventaintelliente

    Malaga sar uno dei primi centrial mondo a diventare smart

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    ntegrato, rapido e intelligente. Che metta in rete venditori, produt-tori e consumatori. un servizio al cliente 2.0 (per usare un termineproprio di Internet) quello che Enel vuole realizzare con la strutturadi Qualit commerciale e Customer care della Divisione Inra-

    strutture e Reti. una novit, perch generalmente la cura del cliente adata solo a chi opera nel mercato. E invece da un anno a questaparte, dal novembre 2009, Enel ha messo in campo anche i colleghi diInrastrutture e Reti a conerma, se mai ce ne osse stato bisogno, che ilcliente davvero al centro.

    TUTTI GLI INTERLOCUTORI IN UNICO SISTEMACon un mercato libero ancora giovane e un po conuso e clienti spessodisorientati che non sanno bene a chi chiedere cosa, la sda di orireun servizio di eccellenza per qualit e quantit non impresa acile.Il nostro obiett ivo spiega Carlo Bozzoli, responsabile della FunzioneVettoriamento rete elettrica e Servizi supporto gas, quello di svi lup-

    pare la struttura comunicativa della rete in modo estensivo, congloban-do tutti i nostri interlocutori venditori, produttori e clienti allinternodi un unico sistema, utilizzando la gestione, il controllo e lintegrazionedelle tecnologie web-based. Con questa mission la struttura di Qualitcommerciale e Customer Care della Divisione Inrastrutture e Reti hagi ottenuto risultati che contano in atto di diminuzione dei reclami,miglioramento della perormance operativa e diusione di una culturadella qualit che si rivolge allinterno dellazienda come allesterno e dalcentro si espande in tutto il territorio.

    REINTERPRETARE IL RUOLO DEL DISTRIBUTORE Marisa Liporace, responsabile dellUnit Qualit commerciale e Cu-stomer care della Funzione Vettoriamento rete elettrica e Servizi suppor-to gas, a elencare i numeri della struttura: 150 persone in tutto con unpresidio centrale strutturato su quattro rierimenti di macroarea, undicirierimenti a livello di distribuzione territoriale di rete, un rierimentoper le 115 zone sul territorio e undici a livello di esercizio. Il loro compito essere al servizio del servizio, dice Liporace con un gioco di parole,

    raggiungere i colleghi e tutti coloro che hanno contatto diretto con ilcliente nale, come una nuova amiglia proessionale su cui are ada-mento. Una novit che una piccola rivoluzione perch la struttura diQualit commerciale e Customer care spiega Bozzoli si inserisce inquesta reinterpretazione del ruolo del distributore come abilitatore dellerelazioni ra i vari attori nel nuovo contesto del mercato elettrico.

    INNOVARE GLI STRUMENTIPer svolgere questo servizio, la struttura ha svi luppato nuovi sistemi dicomunicazione, sruttando sinergicamente tutte le tecnologie di rete.Stiamo creando nuove modalit di scambio di inormazioni con i nostriclienti e con i produttori tramite il sito internet sottolinea Bozzoli, eabbiamo gi realizzato piattaorme extranet che colloquiano in modalitA2A (application to application) con i venditori, alimentando e alimen-tandosi dai sistemi intranet della rete. La mission in pratica quelladi essere rete di distribuzione anche di conoscenze e competenze, un

    compito che la struttura svolge puntando molto sugli strumenti, sullainormazione e sulla ormazione. I progetti messi in atto per costruirequesta rete di servizio sono diversi. Liporace cita in particolare il lavorodequipe svolto con responsabili territoriali e centrali. I punti chiave sonomigliorare la qualit erogata, sviluppando la cultura della misura deilivelli di servizi percepiti dai clienti e poi condividere le best practicesprendendo continuamente spunto da casi concreti per essere sempre picapaci di prevenire i problemi. Dalle sessioni ormative di Quality &Value, progetto innovativo nato dalla collaborazione tra Personale e Or-ganizzazione di Inrastrutture e Reti ed Enel University con il coinvol-gimento diretto dei colleghi che operano sul territorio, sono nati nuovistrumenti per il monitoraggio continuo della qualit della risposta aireclami e lanalisi dei contenuti per migliorarne sti le, qualit ed ecacia.

    in ase di predisposizione un vademecum che contribuir a dionderelo stile Enel nel rapporto con il cliente.

    Al serviio del serviio

    Orizzonti

    Compie un anno la strutturadi Infrastrutture e Reti dedicataal rapporto con i clienti. Per confermarece la Divisione non distribuisce soloenergia, ma ance conoscene

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    Sicurezza

    Siamo abituati a considerare gli incidenti sul lavoro un prezzo ine-luttabile da pagare e ce ne occupiamo dopo che sono avvenuti, ciotroppo tardi. Da quando sono andato a Brindisi ho capito che si

    pu rinunciare a questo atteggiamento di arrendevolezza. Paroladi Toni Capuozzo, giornalista del Tg5, reduce da unesperienza che luistesso denisce molto istruttiva: la ermata generale dellunit 3 dellacentrale termoelettrica Federico II, iniziata lo scorso 12 aprile. A Brindi-si Capuozzo ha realizzato un ampio reportage per documentare il lavoronellimpianto e raccontare quanto ha visto stando tra colleghi e lavorato-ri delle societ appaltatrici. Parla di tante piccole minuziose attenzioni,di una sda quotidiana minuto per minuto, di unalchimia tra lazionedei singoli e quella di chi controlla che tutto avvenga nel rispetto dellenorme di sicurezza.

    GIOCO DI SQUADRALa ermata del gruppo 3 alla Federico II stato un lavoro imponente:550mila ore di lavoro, 1.300 persone impegnate, 70mila controlli. Unope-razione complessa pianicata con grande anticipo per rimettere inunzione il gruppo migliorandone lecienza, la produttivit e limpattoambientale. Oggi, a lavoro ultimato, si pu dire: missione compiuta.Tant vero che la centrale a ottobre ha ricevuto il Premio missionesicurezza nella terza edizione del Salone della Sicurezza sul lavoro diBari. Antonino Ascione, responsabile Enel della Produzione di Brindisi,spiega che il segreto del successo stato nel trasmettere un messaggiochiaro: dai tecnici agli operai, ognuno deve essere consapevole che lesde si vincono insieme. Lobiettivo dello stop programmato era tantosemplice quanto ambizioso: concludere gli interventi di manutenzio-ne con zero inortuni nonostante si trattasse di un grande impianto.E Ascione aggiunge che la sicurezza pu anche diventare un ecacesistema di organizzazione del lavoro.

    IL GRUPPO DI MAGGIOR SUPPORTOCon il successo delle operazioni e persino un premio alle spalle, RobertoRenon, responsabile Area di business Generazione della Divisione GEM,

    convinto che il lavoro diventer il modello di rierimento per tutta laGenerazione: Pensiamo di renderlo una best practice di livello europeo.E a rendere unico il risultato non ci sono solo i numeri, ma anche il me-

    todo utilizzato. A partire dalla discesa in campo del cosiddetto Gruppodi maggior supporto che raccoglie persone che si aancano e aggiungo-no alla struttura operativa della centrale per assicurare che tutti i lavoriadati a personale non di Enel siano eseguiti in peretta sicurezza, nelleprocedure, nelle attrezzature, nei comportamenti. I controlli non sonostati superfui: Enel ha contestato circa 2.500 comportamenti inadeguatiche hanno portato a otto dide alle imprese e a circa 200 interruzionidei lavori. In alcune circostanze la nostra azienda ha dovuto sospenderei lavoratori, spiegando ai responsabili dellimpresa appaltatrice le ragionidella decisione. Un dato che spiega come e perch il bilancio degli inor-tuni sia stato di soli quattro inortuni lievi.Sono molto soddisatto della collaborazione tra tutte le aree che ha con-sentito di anare il progetto Maggior supporto tanto da renderlo uno

    dei due progetti italiani candidati allAgenzia europea per la sicurezza,ha detto il direttore della Divisione GEM Gianflippo Mancini.

    BEST PRACTICE PRONTA PER LEUROPAOggi il Gruppo di maggior supporto rientra nelle prassi normali di Enel.E come spiega Sandro Valery, responsabile Saety e ambiente divisioneGEM e mercato, interverr in tutte le ermate programmate e in tutti icantieri degli impianti termoelettrici. E in uturo potrebbe anche niresui banchi di scuoladel Vecchio Continente visto che stato seleziona-to dallIstituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro (Ispesl) peressere presentato allAgenzia europea per la sicurezza come esempio dibest practice nellambito della safety nei grossi cantieri di manutenzione.Come spiega Steano Di Pietro, responsabile dellunit saety, lametodologia del Maggior supporto si integra in un processo pi ampia

    attenzione verso gli appaltatori. In particolare sono stati rivisti e ampliatiin modo organico aspetti di qualicazione, accoglienza, vendor rating e,appunto, controllo.

    Federico II,missione compiuta

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    Sicurezza

    Ben atto meglio che ben detto! diceva Benjamin Franklin, uno

    dei padri ondatori degli Stati Uniti. Unesortazione alla concretezzache chiama allimpegno deciso, con la consapevolezza che pi delleparole possono i atti, pi dellintenzione pu lazione. La stessa

    consapevolezza che si ritrova nel modo con cui Enel costruisce giornodopo giorno la strada verso lobiettivo Zero inortuni. Un invito al laconcretezza che rispecchia lanimo delle oltre mille iniziative realizzatein tutto i l mondo durante lInternational Safety Week 2010. Per il terzoanno il Gruppo ha ribadito il suo impegno per la salute e la sicurezzasul lavoro. E lo ha atto in modo corale, documentando una volta di pila sua capacit di essere una realt globale declinata in tante peculiaritlocali.Non una dichiarazione dintenti, ma uno sorzo coordinato che uniscetutte le Divisioni e i Paesi nella realizzazione del progetto Integrated

    Nine Point Safety Improvement Plan. Dove ben atto meglio che bendetto signica un impegno operativo e costante per migliorare glistandard di sicurezza e raggiungere leccellenza nella safety grazie a uncoinvolgimento orte e trasversale che unisce management e unit opera-tive sino ad arrivare al le imprese appaltatrici.

    PRENDERSI CURA DI S E DI ChI CI STA INTORNOSafety walks, campagne di sensibilizzazione, momenti ormativi ed eser-citazioni. Sono tantissime le iniziative organizzate nella Settimana intutto il Gruppo aerma Alda Paola Baldi, responsabile SaetyCor-porate tutte nalizzate ad approondire tematiche di safety, conosceremeglio le att ivit sviluppate nellambito del progetto Nine points, condivi-dere le best practices e promuovere il giusto approccio alla sicurezza comeun valore che r iguarda tutti, nessuno escluso.I casi della vita, il lm realizzato per Enel dal regista Corso Salani eproiettato in anteprima nella giornata di apertura della ISW, ha atto ilgiro del mondo per ricordare proprio questo. Come racconta SegundoCaeiro, responsabile della Direccin de Prevencin y Salud Laboral di

    Elisl ilis elit aut ad erit, quat.Magna feuguer ilisi.At, quam velenim vel ipis nosnim quam, sequat.Duiscil utem velis ad ting et,

    Dall8 al 14 novembre si svoltalInternational Safety Week.Per ricordare limportana dellobiettivozero Infortuni in tutto il mondo Enel

    La siurea in testa

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    Sicurezza

    Endesa, ricordando il gran numero di iniziative e attivit organizzateanche in diverse regioni della Spagna e nei Paesi dellAmerica Latina,ovunque stato organizzato un evento di apertura a cui hanno parteci-pato i vertici aziendali ed esponenti delle istituzioni e in cui si assistitoalla proiezione del lm di Salani. Le storie di alcuni colleghi vittimedi inortuni sul lavoro hanno toccato tutti, in tutto il Gruppo, e hannorinnovato linvito a prendersi cura di s, del proprio lavoro, dei colleghi,di chi a casa e aspetta il ritorno di un padre, una madre o un glio dal

    lavoro. I casi della vita ci a rifettere su come una distrazione o il man-cato rispetto delle regole possano cambiare per sempre la nostra vitae quella delle persone che amiamo evidenzia Baldi. E lInternationalSafety Week 2010 proprio su questo ha insistito, acendo leva, in partico-lare su quattro tematiche: la responsabilit verso le imprese appaltatricie il loro diritto-dovere di condividere la mission di Enel; i cosiddetti nearmiss, i mancati inortuni da cui trarre insegnamento per il uturo; lagestione delle emergenze; linterazione tra responsabilit individuale ecollettiva nel garantire la sicurezza personale e del gruppo di lavoro.

    NEAR MISS, PREVENIRE E IMPARAREVengono chiamati near miss: sono i mancati inortuni, quelli che ti annodire se l vista brutta o mi andata bene. Ma come sottolinea Fred

    Bonewell, responsabile Saety Integration, unit Saety Corporate, solouna ortuita interruzione nella catena degli eventi ha impedito che sivericasse linortunio o il danno e questo deve arci rifettere. Perchanche se non avvenuto linortunio, ma levento si risolto senza con-seguenze negative, qualcosa non andato per il verso giusto: una pro-cedura non rispettata, una disattenzione, un dispositivo non indossato.Monitorare e analizzare i near miss molto importante spiega Bone-well perch consente di intervenire tempestivamente sulle criticitper risolverle, prima che possano causare un inortunio. Le statistiche,inatti, dicono che ogni 600 near miss avviene un inortunio mortale. Intale ottica da questanno abbiamo implementato in tutto il Gruppo Enelun processo di segnalazione, gestione e reporting dei near miss. Perchun errore pu diventare un patrimonio, dagli errori si impara, gli errori

    servono quando diventano una lezione, quando insegnano che saetyrst non un mantra, uno slogan dovuto, ma un invito costante eassiduo a prendersi cura di s e degli altri. Perch la sicurezza passaanche attraverso gesti semplici, buone abitudini mai date per scontate.Attenzione e rispetto delle norme sono i passi decisivi di un camminoche parte dalla cura della propria salute, allinterno e uori dal luogo dilavoro, per percorrere la strada corretta ed unica verso lobiettivo Zeroinortuni.

    SIAMO TUTTI COLLEGhICantiere e ucio, colleghi neo assunti o con tanti anni di lavoro allespalle. Ogni luogo e ogni persona devono essere coinvolti in quellapriorit assoluta e strategica per Enel che la sicurezza. Negli ultimicinque anni gli indici inortunistici si sono ridotti sensibilmente. Manonostante questo il cammino prosegue perch lobiettivo resta Zeroinortuni. Anzi, Enel rilancia. E saety rst ormai una prioritche non riguarda solo i colleghi, ma anche le imprese appaltatrici, unalogica estesa a tutti coloro che lavorano in Enel o per Enel. Come spiega

    Antonio Cardani, responsabile Direzione Operativa Acquisti, stiamolavorando per il miglioramento costante dei livelli di saety delle impre-se appaltatrici con lobiettivo di ar s che appaltatori e ornitori parlinolo stesso linguaggio della sicurezza. Durante la ISW sono stati orga-nizzati incontri con le imprese a pi livelli. La Divisione Inrastrutturee Reti, ad esempio, ha organizzato due eventi specici su questo temacon lavvio della prima edizione del Progetto di inormazione/orma-zione ai tecnici delle imprese, condiviso e progettato con il supportodel Comitato interassociativo imprese, dice Anna Brogi, responsabileQualit, Sicurezza e Ambiente della Divisione Inrastrutture e Reti, ela realizzazione di una serie di workshop con i tecnici delle impreseper tentare un nuovo approccio alla sicurezza che avorisca un maggiorcoinvolgimento e sensibilizzazione delle imprese sui temi di saety.Lo stesso accaduto per la Divisione Ingegneria e Innovazione che hasviluppato, in particolare, i temi della salvaguardia dei lavoratori Enele delle imprese appaltatrici in tutte le asi dei progetti di realizzazione,spiega Giampolo Servi, responsabile Saety della Divisione Ingegne-ria e Innovazione, dalle asi progettuali a quella di assegnazione deilavori e, inne, nelle attivit di cantiere e di avviamento con lobiettivodi consegnare un impianto sicuro per le successive attivit di esercizioe manutenzione. Siamo tutti colleghi inatti non uno slogan, maunaermazione della responsabilit personale e collettiva di lavorare insicurezza e per la sicurezza, un diritto-dovere che caratterizza la missiondi Enel e coinvolge tutti, nei cantieri come negli impianti, In Italia comein ognuno dei 40 Paesi in cui Enel presente.

    Dal mese di ottobre Enel Servizi ha il suo manuale per la prevenzio-ne degli inortuni. Si chiama Saety 24/7 e nasce con lo scopo disensibilizzare sulla sicurezza nei luoghi di lavoro il personale dellasociet e delle sue ditte appaltatrici. Lidea alla base del progetto

    che la maggior parte degli inortuni siano causati da comportamen-ti scorretti o dalla sottovalutazione delle situazioni di potenzialepericolo, come dimostrato dalle statistiche. Nel 2009 e nei primi ottomesi del 2010, inatti la maggior parte degli inortuni che riguarda-no Enel Servizi e le ditte appaltatrici sono stati causati da cadute,scivolamenti, sorzi, movimenti maldestri, urt i, tagli, schiaccia-menti e spostamenti in servizio. Per evitarli il manuale espone conchiarezza (e grazie alluso di decine di immagini) come dovrebberoessere eseguite in modo sicuro le attivit di tutti i giorni.

    Un manuale per i Servii

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    Sette obiettivi per rendere lo svi luppo sempre pi sostenibile: clienti, azio-nisti, impiegati, comunit, comportamento etico e trasparenza, innova-zione tecnologica ed ecienza energetica, ambiente. questa la roadmapdi Endesa per promuovere un business ispirato alla responsabilit socia-

    le. Un impegno che a parte del dna della societ spagnola e che dal 2003 scrittonero su bianco nella mission aziendale. Negli anni questa politica stata portataavanti attraverso piani strategici che avoriscono la completa integrazione tra ledimensioni economica, sociale e ambientale della societ e la creazione di valore.Il Piano strategico di sostenibilit (PSS 2008-2012), elaborato in base a unappro-ondita analisi delle aspettative dei gruppi di interesse, stato strutturato inunzione dellimportanza dei piani industriali di Endesa, daccordo con le settelinee ondamentali e due sde, la lotta al cambiamento climatico e il sostegno alradicamento locale, attraverso pi di 250 programmi e in iziative con indicatori di

    controllo e obiettivi concreti.

    DAL GRUPPO ALLE PERSONEPer portare a termine con successo questo insieme di programmi Endesa elaborastrategie annuali, che prevedono la serie di azioni che permetteranno di rag-giungere, entro cinque anni, gli obiettivi stabiliti nel PSS 2008-2012. Inoltre, perconciliare le caratteristiche locali e adattare le linee strategiche corporative allarealt locale, sono stati sviluppati dei piani nazionali in materia di sostenibilit.Inne, gli obiettivi individuali da adempiere, considerati a ni retributivi, ditutte le persone che lavorano nella societ, sono vincolati alle azioni incluse neipiani annuali di sostenibilit.Linserimento delle nozioni di sostenibilit nella gestione dellimpresa garan-tito da diversi organi multiunzionali, sia a livello corporativo che nei die-

    renti Paesi, che coinvolgono reparti di tutta la societ sia per supervisionare lastrategia (il Comitato per lambiente e lo sviluppo sostenibile), sia per delineare leazioni in materia di sostenibilit in ciascuna area (il Gruppo di sostenibilit). Sitratta di una struttura identica per tutti i Paesi in cui lazienda presente.

    UNA SFIDA GLOBALEPer Endesa la sda della sostenibilit unattivit globale. Per questo da anni siimpegna per rendere il suo impegno sempre pi internazionale. Per esempio stata una delle prime imprese ispano-americane ad aderire al Patto Mondialedelle Nazioni Unite: dal 2002 ha svi luppato unintensa attivit per portare il suocontributo attivo allaccordo, lavorando per diondere il concetto di sostenibi-lit in tutte le aree di gestione della societ e in tutte le imprese del Gruppo. Inquesto modo Endesa ha contemporaneamente imparato dalle esperienze altrui emesso a punto una piattaorma per valorizzare le sue pratiche migliori.Lazienda ha cos preso un impegno con tutti i suoi lavoratori, ornitori e liali,che hanno aderito individualmente al Patto Mondiale e partecipano attivamenteallo sviluppo delle iniziative globali, regionali e locali, mediante la partecipazio-ne a pubblicazioni, riunioni e gruppi di l