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MONACO DI BAVIERA - Lo sta- bilimento Bmw di Dingolfing, dove fin dal 1972 è stata con- centrata la produzione delle grandi berline con l’elica bianco azzurra, è stato tirato ancora più a lucido lo scorso anno per accogliere la nuova Serie 5 GT ma soprattutto all’inizio dell’anno la nuova Serie 5 berlina, asse portante della Casa di Monaco di Ba- viera. E ora lì dove si producono anche la Serie 6 e la Serie 7 è stato fatto posto alla nuova Serie 5 Touring che, a partire dal 18 settembre, sarà dispo- nibile anche per il pubblico italiano. Se la nuova Serie 5 berlina è alla sua sesta genera- zione, dopo quelle che hanno segnato le tappe nel 1972, nel 1980, nel 1987, nel 1995 e nel 2004, la nuova Serie 5 Tou- ring è invece al quarto capito- lo di una storia segnata da oltre 660mila esemplari che hanno fatto la soddisfazione di altrettanti clienti. L’edizione 2010 della 5 Touring ha tutta l’aria, ma so- prattutto i contenuti, per anda- re incontro a un successo an- cora più consistente. Abbiamo avuto l’occasione di provarla in anteprima sulle strade nei dintorni di Monaco di Bavie- ra. La guardi e ti viene facile pensare che la nuova 5 Tou- ring rappresenta davvero il simbolo dell’equilibrio perfet- to tra eleganza di rappresen- tanza ed elevato valore. Non solo, ma i progettisti hanno lavorato al meglio per raffor- zare la sua posizione di vettu- ra più sportiva e, contempora- neamente, più efficiente della categoria di appartenenza. Il suo carattere innovativo e so- fisticato viene sottolineato dai numerosi equipaggiamenti che di norma sono riservati alla categoria delle automobili di lusso. Grazie alle proprie qualità, la vettura è fatta per soddisfa- re le esigenze più svariate e i criteri più severi di un target- group attivo, moderno e parti- colarmente sensibile alla qua- lità. Il design è caratterizzato da uno stile delle linee indi- Paolo Altieri A UTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30 Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30 VEGA EDITRICE - ANNO 53 - N. 511 - Supplemento al N° 191 Luglio/Agosto 2010 Il Mondo dei Trasporti Peugeot / Tappa per tappa il racconto dei 200 anni del Leone a pag. 6 segue a pagina 2 segue a pagina 2 Renault / I vent’anni della Clio, star del segmento city car a pag. 14 ALFA ROMEO / GIULIETTA SI AGGIUDICA LE PRESTIGIOSE CINQUE STELLE EURO NCAP La compatta più sicura di sempre segue a pagina 2 Si tratta di un riconoscimento importante che ancora una volta conferma la particolare attenzione di Alfa Romeo anche per gli aspetti legati alla protezione di tutti gli utenti della strada. TORINO - L’Alfa Romeo Giu- lietta si aggiudica le prestigiose cinque stelle Euro NCAP con un punteggio globale di 87/100: un risultato straordinario che le consente di essere la compatta più sicura di sempre. Il giudizio è ancora più importante se si considera che dal 2009 Euro NCAP pubblica un nuovo ra- ting che valuta contemporanea- mente la protezione degli adul- ti, quella dei bambini, quella dei pedoni e la nuova area di prevenzione incidenti e riduzio- ne delle lesioni attraverso la va- lutazione di seat belt reminder, ESP e limitatore di velocità. Inoltre, l’accesso alle 5 stelle è BMW / A SETTEMBRE ARRIVA ANCHE LA TOURING DELLA NUOVA SERIE 5 Spazio di razza Alla quarta generazione, la station wagon di classe superiore targata Bmw fa un ulteriore salto di qualità sia sul piano stilistico, sia soprattutto per un abitacolo che è una vera esaltazione dello spazio a garanzia del massimo comfort e di una grande funzionalità. Vasta offerta di motori, tutti Euro 5, ancora più contenuti nei consumi e nelle emissioni. OPEL / SU INSIGNIA DA AGOSTO MOTORI PIÙ EFFICIENTI Consumi ed emissioni ancora giù Sulla versione ecoFLEX, emissioni di CO2 ridotte a 129 g/km e consumi medi ottimizzati a 4,9 litri per 100 km. RÜSSELSHEIM - A partire da agosto, Opel Insignia ridurrà il suo im- patto ambientale e sarà ancora più economica grazie ai suoi consu- mi ridotti. Attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e del con- sumo di carburante sulla maggior parte delle motorizzazioni, Insi- gnia porta nel segmento delle medie un’efficienza ancora più eleva- ta e un risparmio dei costi senza alcuna rinuncia nelle performance e nel divertimento di guida. Lo sviluppo delle motorizzazioni inclu- de, altresì, una fluidità maggiore per i diesel. Queste innovazioni tecnologiche si manifestano in una riduzione di consumi ed emis- sioni di CO2 pari al 19 per cento. Questo dato consente all’Insignia

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MONACO DI BAVIERA - Lo sta-bilimento Bmw di Dingolfing,dove fin dal 1972 è stata con-centrata la produzione dellegran di berline con l’elicabianco azzurra, è stato tiratoancora più a lucido lo scorsoanno per accogliere la nuovaSerie 5 GT ma soprattuttoall’inizio del l’an no la nuovaSerie 5 berlina, asse portantedella Casa di Monaco di Ba-viera.

E ora lì dove si produconoanche la Serie 6 e la Serie 7 èstato fatto posto alla nuo vaSerie 5 Touring che, a par tiredal 18 settembre, sarà di spo-nibile anche per il pubblicoitaliano. Se la nuova Serie 5

berlina è alla sua sesta genera-zione, dopo quelle che hannosegnato le tappe nel 1972, nel1980, nel 1987, nel 1995 e nel2004, la nuova Serie 5 Tou-ring è invece al quarto capito-lo di una storia segnata daoltre 660mi la esemplari chehanno fatto la soddisfazionedi altrettanti clienti.

L’edizione 2010 del la 5Touring ha tutta l’aria, ma so-prattutto i contenuti, per anda-re incontro a un successo an-cora più consistente. Abbiamoavuto l’occasione di provarlain anteprima sulle strade neidintorni di Monaco di Bavie-ra. La guardi e ti viene facilepensare che la nuova 5 Tou-ring rappresenta davvero ilsimbolo del l’equilibrio perfet-to tra eleganza di rappresen-

tanza ed elevato valore. Nonsolo, ma i progettisti hannolavorato al meglio per raffor-zare la sua posizione di vettu-ra più sportiva e, contempora-neamente, più efficiente dellacategoria di appartenenza. Ilsuo carattere innovativo e so-fisticato viene sottolineato dainumerosi equipaggiamentiche di norma sono riservatialla categoria delle automobilidi lusso.

Grazie alle proprie qualità,la vettura è fatta per soddisfa-re le esigenze più sva riate e icriteri più severi di un target-group attivo, moderno e parti-colarmente sensibile alla qua-lità. Il design è caratterizzatoda uno stile delle linee indi-

Paolo Altieri

AUTORAMAMensile di informazione e cultura del mondo dei motori

Da marzo a dicembreil venerdì alle ore 20.30

Da marzo a dicembreil venerdì alle ore 20.30

VEGA EDITRICE - ANNO 53 - N. 511 - Supplemento al N° 191 Luglio/Agosto 2010 Il Mondo dei Trasporti

Peugeot / Tappa per tappa il racconto dei 200 anni del Leone a pag. 6

segue a pagina 2

segue a pagina 2

Renault / I vent’anni della Clio, star del segmento city car a pag. 14

ALFA ROMEO / GIULIETTA SI AGGIUDICALE PRESTIGIOSE CINQUE STELLE EURO NCAP

La compattapiù sicura di sempre

segue a pagina 2

Si tratta di un riconoscimento importante che ancora una voltaconferma la particolare attenzione di Alfa Romeo anche per gli

aspetti legati alla protezione di tutti gli utenti della strada.

TORINO - L’Alfa Romeo Giu-lietta si aggiudica le prestigiosecinque stelle Euro NCAP conun punteggio globale di 87/100:un risultato straordinario che leconsente di essere la compattapiù sicura di sempre. Il giudizioè ancora più importante se sicon sidera che dal 2009 EuroNCAP pubblica un nuovo ra-ting che valuta contemporanea-mente la protezione degli adul-ti, quella dei bambini, quelladei pedoni e la nuova area dipre venzione incidenti e riduzio-ne delle lesioni attraverso la va-lutazione di seat belt reminder,ESP e limitatore di velocità.Inol tre, l’accesso alle 5 stelle è

BMW / A SETTEMBRE ARRIVA ANCHE LA TOURING DELLA NUOVA SERIE 5

Spazio di razza

Alla quartagenerazione, lastation wagon diclasse superioretargata Bmw faun ulteriore saltodi qualità sia sulpiano stilistico,sia soprattuttoper un abitacoloche è una veraesaltazione dellospazio a garanziadel massimocomfort e di unagrandefunzionalità.Vasta offerta dimotori, tutti Euro5, ancora piùcontenuti neiconsumi e nelleemissioni.

OPEL / SU INSIGNIA DA AGOSTO MOTORI PIÙ EFFICIENTI

Consumi ed emissioni ancora giùSulla versioneecoFLEX,emissioni di CO2ridotte a 129 g/kme consumi mediottimizzati a 4,9litri per 100 km.

RÜSSELSHEIM - A partire da a go sto, Opel Insignia ridurrà il suo im-patto ambientale e sarà an cora più economica grazie ai suoi consu-mi ridotti. Attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e del con-sumo di carburante sulla maggior parte delle mo torizzazioni, Insi-gnia porta nel segmento delle medie un’efficienza ancora più eleva-ta e un risparmio dei costi senza al cuna rinuncia nelle performancee nel divertimento di gui da. Lo sviluppo delle motorizzazioni inclu-de, altresì, una fluidità maggiore per i diesel. Queste innovazionitecnologiche si manifestano in una riduzione di consumi ed emis-sioni di CO2 pari al 19 per cento. Que sto dato consente all’Insignia

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2Anno 53 N° 511 - Abbinato al N° 191 Luglio/Agosto 2010Il Mondo dei TrasportiAUTORAMA

di severità crescente a secondodel l’anno in cui verranno pub-blicati i risultati (2009, 2010-2011, 2012). In questo scenarioil risultato conseguito dall’AlfaRomeo Giulietta (97 per centoadulti, 85 per cento bambini, 63per cento pedone e 86 per centosicurezza attiva) le permette diaggiudicarsi le 5 stelle anchenel 2012 quando il sistema diva lutazione avrà raggiunto ilmas simo della severità. Si trattadunque di un riconoscimentoimportante che ancora una voltaconferma la particolare atten-zione di Alfa Romeo per gli a -spet ti legati alla protezione ditut ti gli utenti della strada.

Del resto, l’Alfa Romeo Giu-

met te in allerta il sistema fre-nante diminuendo il tempod’in tervento e lo spazio di fre-nata.

Migliaia di ore di simulazio-ni virtuali hanno permesso disviluppare la nuova architettura“Compact” - che Giulietta perprima porta al debutto - e il vei-colo con l’ausilio di soli 4 pro-totipi. Successivamente, la bon -tà della progettazione virtuale èstata verificata fisicamente sullevetture prodotte nello stabili-mento di Cassino con duecentoprove su componenti e sottosi-stemi, più di cento simulazionid’impatto sulla slitta Hyge e ol -tre ottanta crash test (urti fron-tali, laterali, ribaltamento etam ponamento, tenendo contodel le diverse velocità alle qualipossono avvenire gli urti, i dif-ferenti tipi di ostacolo e la tute-la di occupanti con caratteristi-che fisiche anche molto diversetra loro). Questi i numeri chetestimoniano l’impegno profusodall’Azienda per fare di AlfaRo meo Giulietta una delle vet-ture più sicure dell’intero pano-rama automobilistico europeo,dal momento che il modellorap presenta il più avanzato sta todell’arte nel campo dei sistemidi sicurezza.

Una protezione totale, in-somma, come dimostrano 6 air-bag di serie (due dei quali Mul-tistage); cinture a tre punti condoppi pretensionatori e limita-tori di carico; sistema S.A.H.R.(Self Aligning Head Restraint),un nuovo dispositivo di secondagenerazione e integrato nelloschienale dei sedili anteriori

ecoFLEX 118 kW/ 160 cv di attestarsi a un livello di emissioni paria 129 g/km e a un consumo combinato di 4,9 l/100 km. La versioneecoFLEX Sports Tourer può vantare delle “eco-credenziali” notevo-li, rappresentate da emissioni di CO2 pari a 134 g/km e da un con-sumo di 5,1 litri/100 km. La versione ecoFLEX riesce a raggiungereperformance importanti che si traducono non solo in una po tenza di118 kW/160 cv ma anche in 380 Nm di coppia massima.

Gli interventi più significativi riguardano i motori diesel; nellospecifico è stata migliorata la silenziosità e ridotte le vibrazioni inmodo da garantire un abitacolo ancora più confortevole dal punto divista del l’a cu stica interna. Le ottimizzazioni hanno interessato sia ilrumore meccanico, sia quello generato dalla combustione. Questimiglioramenti hanno riguardato le versioni da 130 e 160 cavalli.Inoltre, il 2.0CDTI 130 cv ora monta un turbo compressore a geo-metria fissa di minori dimensioni che aumenta la risposta del moto-re e l’efficienza dei consumi: in questo modo è stato possibile anda-re incontro alle esigenze delle versioni con minore potenza.

Sono stati, inoltre, completamente riprogettati gli iniettori e la te-stata dei cilindri per ridurre la pressione dello scarico e migliorare ilraffreddamento e la combustione. Per quanto riguarda i motori abenzina, il 2.0 Turbo da 162 kW/220 cv è ora dotato di speciali si-stemi di controllo appositamente sviluppati dagli ingegneri Opel, inaggiunta a una centralina riprogrammata, che ha permesso una ridu-zione del l’11 per cento dei consumi e del le emissioni di CO2. Stan-dard su tutte le Insignia a partire da agosto, sarà disponibile un indi-catore di cambio marcia; sarà così più facile guidare in maniera e -co nomica ed ecologica.

comfort, esaltate da tutta unase rie di soluzioni tecniche e didi spositivi di assoluta avan-guardia, come gli ammortiz-zatori pneumatici sull’asseposteriore con regolazionepneumatica del livello, l’Inte-gral Active Steering, disponi-bile come optional, che com-prende lo sterzo attivo delleruote anteriori e le ruote po-steriori sterzanti a secondadella situazione di guida, ilDriving Dynamic Control, of-ferto in combinazione con glioptional cambio automaticoSport, Dynamic Damper Con-trol e Integral Active Steering.

ARCHITETTURAPULITA

L’architettura pulita delcockpit con il tipico orienta-

mento verso il guidatore e icomandi intuitivi intensificanoil piacere di gui da, esaltandol’ambiente raffinato degli in-terni. L’equipag gia mento diserie comprende la strumenta-zione combinata nella tecnolo-gia Black-Panel, il volantemultifunzione e il sistema dicomando iDrive dell’ultimagenerazione con il Controllerin serito nella consolle centra-le, i tasti di selezione diretta, itasti Preferiti e un Control Di-splay da 10,2 o 7 pollici inte-grato nel la plancia portastru-menti. Come optional è dispo-nibile anche un Head-Up-Display ottimizzato a livello divisualizzazione delle informa-zioni. Non manca il Connec-tedDrive che offre una varietàunica di funzioni di com fort,di sicurezza e d’in fo tain ment.

lietta è un’auto progettata e co-struita per ottenere la massimaprestazione nella sicurezza pas-siva e attiva. Come dimostra,per esempio, l’adozione dei piùavanzati dispositivi elettroniciper il controllo del comporta-mento dinamico (dalla frenataal la trazione): il Vehicle Dyna-mic Control che gestisce impor-tanti funzioni quali l’Hill Hol-der, il controllo di trazione, ilpa nic braking assistito, l’MSRper la prevenzione del bloccoruote in rilascio, lo “sterzo elet-tronico attivo” DST (DynamicSteering Torque), l’ElectronicQ2 che “simula” elettronica-mente la presenza di un diffe-renziale autobloccante e il nuo-vissimo sistema PREFILL che,al rilascio dell’acceleratore,

Alfa Romeo Giulietta:la compatta più sicura di sempre

Opel Insignia: consumied emissioni ancora giù

segue dalla prima pagina

segue dalla prima pagina

che, in caso di urto, avvicina gliappoggiatesta alla nuca deglioc cupanti attenuando così il“col po di frusta”. Senza contareil contributo alla tutela degli oc-cupanti e dei pedoni dato dallacarrozzeria, dal cofano, dalleporte e dalla traversa della plan-cia, oltre che ai sedili e al pian-tone dello sterzo. L’efficacia ditutti questi dispositivi è massi-mizzata da una struttura fronta-le a tre linee di carico che ga-rantisce una struttura frontaleomogenea e quindi in grado diuniformare la risposta del vei-colo in caso di urto frontale in-dipendentemente dal tipo di o -sta colo/veicolo impattato. Ciòpermette un breakthrough siaper la “partner protection” (inquanto la vettura è meno ag-gressiva in urti contro il frontaleo la fiancata laterale di un al troveicolo) sia per la “self protec-tion” in quanto l’omogeneiz -zazione della modalità di defor-mazione rende più efficace lapro tezione del sistema di rite-nuta indipendentemente dal tipodi urto.

Infine, nel campo della sicu-rezza preventiva, Alfa RomeoGiulietta adotta i proiettori an-teriori con la funzione “lucediur na” (Daytime RunningLight) che, alla messa in motodella vettura, automaticamenteaccende le luci di posizione - ri-sponde a una precisa normativaeuropea che entrerà in vigorenel 2012 - e i proiettori poste-riori con Led che, rispetto allelampade tradizionali, offronouna maggiore intensità lumino-sa per una maggiore sicurezza.

Bmw Serie 5: spazio di razzasegue dalla prima pagina

pendenti, sia nelle proporzioniche nella lavorazione delle su-perfici. Il suo look ispiraun’a ria sportiva e funzionale.

Il cofano motore lungo emodellato, gli sbalzi corti e ilpasso più lungo del segmentodi appartenenza sono gli stile-mi tipici del marchio che con-feriscono alla nuova Serie 5Touring un’e le ganza che nonsi ritrova in nessun modellodella concorrenza. Così comesulla nuova Serie 5 berlina, lasezione anteriore ver ticale e il

doppio rene Bmw leggermen-te inclinato in avanti, i doppiproiettori e la grossa presad’aria inferiore formano insie-me un’immagine carismaticacui contribuisce anche la co damuscolosa e i passaruota for-temente bombati.

FORTE ARMONIASTILISTICA

All’in ter no, l’orientamentoorizzontale delle superfici e latensione del le linee creano unambiente spa zioso, caratteriz-zato da una for te armonia sti-

listica, impreziosita dai mate-riali pregiati e e dalla grandecura dei dettagli. Spazio a vo-lontà all’interno del l’abitacoloma anche nel bagagliaio il cuivolume è ampliabile da 560litri a 1.670 litri.

L’efficienza della 5 Touringè compito delle misure diBmw EfficientDynamics inte-grate di serie. Tutti i motorisoddisfano la norma antinqui-namento Euro 5, mentre laversione 530d Tou ring contecnologia Bmw BluePerfor-mance soddisfatta addiritturala norma Euro 6. Al momento

del lancio la gamma di moto-ri comprenderà due propulsoria benzina sei cilindri in linea,un sei cilindri in linea die sel eun quattro cilindri diesel. La535i Touring eroga una poten-za di 306 cv, la 523i Touring204 cv, la 530d Touring 245cv e la 520d Touring 184 cv.Quest’ultima, grazie anche aldispositivo start-stop, registraun consumo medio di carbu-rante di 5,1 litri/100 km edemissioni di CO2 di soli 135g/km, i migliori valori delsegmento di appartenenza.

Per tutte le motorizzazioniè disponibile il nuo vo cambioautomatico a otto rap porti e arichiesta il cambio automaticoSport con paddle al volante.Su strada, la nuova Se rie 5Touring assicura eccellenti ca-ratteristiche di dinamica e di

Il cockpit con il tipico orientamento verso il guidatore e i comandi intuitivi intensificanoil piacere di guida. Di serie è prevista la strumentazione combinata nella tecnologia Black-Panel.

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Sportback di raggiungere una ve-locità massima di 250 km/h e diaccelerare da 0 a 100 km/h in 5,5secondi. Il consumo medio mi-gliore è pari a 8,3 li tri/100 km, leemissioni più basse sono pari a193 g/km.

Anche l’offerta dei cambi èvaria. La maggior parte dei moto-ri della gamma A3 sono abbinatidi serie a cambi manuali a seimarce, ma Audi offre in opzioneil confortevole cambio a doppiafrizione S tronic, a sei o sette rap-porti.

In abbinamento a cinque mo-tori della gamma A3 e A3 Spor-tback - 1.2 TFSI, 1.4 TFSI, 1.6TDI 105 cv e i due 2.0 TDI da140 e 170 cv - Audi introduce nelsegmento delle compatte un’im-portante novità al passo con itempi: il sistema Start & Stopcon recupero dell’energia frenan-te. Il sistema può essere abbinatosia al cambio manuale sia all’Stronic. Lo Start & Stop offre van-taggi nel traffico urbano, spe-gnendo il motore quando il vei-colo è fermo e riavviandolo al-l’innesto della frizione o - in ab-binamento al cambio S tronic - alrilascio del freno. Il sistema è in-vece di serie con il motore 1.6TDI 90 cv e con il 1.8 TFSI.

La trazione integrale perma-nente quattro qualifica ulterior-mente l’A3 come compatta pre-mium: è proposta con quattromotorizzazioni (1.8 TFSI, 2.0TFSI, 2.0 TDI 140 cv e 2.0 TDI170 cv), non è prevista per la Ca-briolet, mentre è di serie sul le S3e S3 Sportback.

Il listino prezzi delle versioniA3 parte da 26mila euro mentreper l’A3 Sportback la base è26.850 euro. La S3 quattro vie neproposta a 40.130 euro mentreoccorre aggiungere 2.000 europer acquistare la S3 S tronicquattro. Le corrispondenti versio-ni Sportback sono proposte ri-spettivamente a 40.980 e 42.980euro.

2.500 giri/min. Questo motore haun consumo di carburante mediodi soli 3,8 litri/100 km. Alcuninuovi accorgimenti, attuati sullacarrozzeria e sul telaio, contribui-scono a collocare questa vetturaai vertici del suo segmento, gra-zie a emissioni di CO2 di soli 99grammi per chilometro. La velo-cità massima è di 194 km/h el’accelerazione 0-100 avviene in11,4 secondi.

Il 2.0 TDI da 103 kW/140 cv a4.200 giri/min e coppia massimadi 320 Nm da 1.750 a 2.500giri/min consente alle A3/A3Sportback una velocità di puntadi 210 km/h, accelerazioni 0-100km/h in 8,9 secondi, un consumomedio di 4,4 litri/100 km e valoridi emissioni pari a 115 g/km.

Infine, il 2.0 TDI da 125kW/170 cv a 4.200 giri/min, concoppia massima di 350 Nm da1.750 a 2.500 giri/min: qui la ve-locità massima ottimale è di 224km/h, con sprint 0-100 km/h in7,6 secondi. Il consumo in ciclocombinato arriva a 4,7 litri/100km e le emissioni di CO2 a 123g/km. Il top di gam ma 2.0 TFSIda 195 kW/265 cv a 6.000giri/min, con coppia massima di350 Nm da 2.500 a 5.000giri/min, consente alle S3 e S3

km/h richiede 7,5 secondi. Il con-sumo medio è di 6,5 litri/100 kme le emissioni di CO2 minimesono 149 g/km.

Il motore a benzina più poten-te disponibile per la A3 e la A3Sportback è il 2.0 TFSI 147kW/200 cv da 5.100 a 6.000 gi -ri/min con coppia massima di280 Nm da 1.700 a 5.000 gi -ri/min (1.800-5.000 per la Sport -back). I dati più dinamici su velo-cità massima e accelerazione 0-100 km/h sono di 238 km/h e 6,6secondi, mentre per consumimedi ed emissioni si parla di 7,3litri/100 km e 168 g/km.

POTENZADIESEL

Il primo propulsore della fami-glia diesel è il 1.6 TDI da 66kW/90 cv a 4.200 giri/min, concoppia massima di 230 Nm da1.500 a 2.500 giri/min. Qui la ve-locità massima è di 180 km/h el’accelerazione da 0 a 100 km/hrichiede 12,9 secondi. Interessan-ti i dati sul consumo: 4,4 litri/100km in media; le emissioni scen-dono a 114 g/km. La variante piùefficiente è l’A3 1.6 TDIe 77kW/105 cv a 4.400 giri/min, conuna coppia di 250 Nm da 1.500 a

Il gradino successivo è occu-pato dal 1.4 TFSI da 92 kW/ 125cv a 5.000 giri/min con coppiamassima di 200 Nm da 1.500 a4.000 giri/min. I dati più perfor-manti su accelerazione 0-100km/h e velocità massima sono di9,4 secondi e 203 km/h; il consu-mo medio tocca i 5,7 litri/100 kme le emissioni di CO2 non supe-rano i 134 g/km.

Il livello successivo è occupa-to dal 1.8 TFSI. Eroga 118kW/160 cv da 5.000 a 6.200giri/min (da 4.500 a 6.200 girinel caso dell’A3 Sportback) euna coppia massima di 250 Nmda 1.500 a 4.200 giri/min. La ve-locità massima può arrivare a 222km/h e il migliore sprint 0-100

Prima unità benzina è il 1.2TFSI da 77 kW/105 cv a 5.000giri/min: un motore che testimo-nia la qualità del programma“downsizing” di Audi, che com- pensa con la sovralimentazione ilcontenimento della cilindrata.Con 1.197 cc, questo quattro ci-lindri sviluppa una coppia di 175Nm da 1.550 a 4.100 giri/min,con un consumo medio che perA3 e A3 Sportback non supera i5,5 litri di carburante ogni 100chilometri ed emissioni di CO2che nel valore migliore sono ri-dotte a 123 g/km. La velocitàmassima è di 192 km/h e la per-formance più indicativa in termi-ni di accelerazione 0-100 km/h èpari a 11 secondi.

Fabio Basilico

AUTORAMA Anno 53 N° 511 - Abbinato al N° 191 Luglio/Agosto 2010Il Mondo dei Trasporti 4

VERONA - Innovazioni esteticheed evoluzioni tecnologiche cheriguardano soprattutto la gam mamotori. Il model year 2011 del- l’Audi A3 propone una serie diinteressanti novità che arricchi-scono dal punto di vista contenu-tistico e d’immagine la gam maA3/A3 Sportback e S3/S3 Spor-tback. In que st’ul timo ambito, lelinee armoniose che già identifi-cano in modo chia ro l’A3 qualemodello dotato di un indubbiaeleganza sportiva presentano oraparticolari nuovi e raffinati. Lagriglia del la calandra single-frame e le ma scherine dei mon-tanti centrali sono di colore nerolucido; le prese d’aria inferiori ri-sultano impreziosite da listellicromati. Gli specchietti retroviso-ri esterni sono stati ottimizzatidal punto di vista aerodinamico enelle maniglie delle porte spicca-no pregiate cromature (a eccezio-ne della versione S3). Nel la parteposteriore, l’A3 è dotata di unnuovo diffusore con bordo spor-gente pronunciato, men tre solonella versione tre porte i gruppiottici posteriori sono oscurati.

ABITACOLOPREZIOSO

All’interno, A3 MY 2011 sipresenta con un abitacolo ancorapiù elegante, grazie ai quadrantisu sfondo grigio, a una nuo va le -va selettrice per l’S tronic, aglianelli neri che incorniciano leboc chette di ventilazione e a unamascherina lucida, disponibileco me optional, per il sistema dinavigazione plus. Nella consollecentrale, sull’in ter ruttore per laregolazione de gli specchietti e -ster ni e sui tasti degli alzacristallifanno bella mostra applicazioniin look alluminio.

La gamma motorizzazionicom prende nove unità: cinquebenzina TFSI e quattro dieselTDI. Tutte sono a quattro cilindriTurbo, iniezione diretta e con fer-mano lo stato dell’arte in materiatecnologica conseguita dai pro-pulsori Audi. Quattro gli assistrategici di questa leadership:potenza, fluidità, coppia ed effi-cienza. Cinque dei nove motorisono disponibili anche per l’A3Cabriolet, mentre alle S3 e S3Sportback è destinato il propulso-re più potente: il 2.0 TFSI da 195kW/265 cv.

AUDI / La sfida che Ferdinand Piech lanciò nel 1980

VERONA - Ricorrono quest’an no i 30 anni della trazio-ne integrale quattro: al Salone di Ginevra del 1980, in-fatti, fu tenuta a battesimo l’Audi quattro, la pri maauto sportiva dotata di trazione permanente, quellache se gnava una vera e propria sfi da da parte di Ferdi-nand Piech. Un evento che ha segnato la sto ria dellaCasa e dell’intero panorama automobilistico mondia-le. L’Audi quattro, denominata anche “Ur-quattro” (laquattro originaria), vantava una dinamica di guida ec-cezionale e inaugurò una stagione di successi sportiviper la Casa di Ingolstadt, aprendo di fatto le porteall’utilizzo della trazione integrale tra le auto sportive,su strada e in pista. Per sottolineare l’importante tra-guardo raggiunto dal suo sistema di trasmissione e pertrac ciare un parallelo con il passato, Audi ha deciso diriproporre il geco, l’animale scelto fin dall’inizio

quale simbolo del la grande aderenza offerta dal la tra-zione integrale quattro. Il logo, che è stato efficace-mente ristilizzato ed è ora accompagnato dal claim“30 years of quat tro”, sarà utilizzato nella co munica-zione pubblicitaria e nelle attività web. In Italia si èdeciso di celebrare la ricorrenza con l’allestimentospeciale “30 years quattro edition”, disponibile pertutte le motorizzazioni dell’A5 coupé, a esclusione diS5 e RS 5. L’allestimento “30 years quattro edition”comprende il pacchetto S line exterior e i cerchi inlega 9Jx19 a 5 razze con pneumatici 255/35 R 19, peruna caratterizzazione estetica più sportiva. A ciò si ag-giunge una lunga serie di equipaggiamenti tecnologi-ci, quali il na vigatore satellitare, il sistema di informa-zioni per il conducente a colori, l’interfaccia Blue to-oth, il regolatore di velocità, il sensore luci/pioggia el’Audi music interface. L’al le sti mento “30 years quat-tro edition” è proposto a 3.100 euro. Per festeggiarel’anniversario, poi, Audi ha presentato la RS 5, che haportato al debutto un nuovo stadio evolutivo della tra-zione quattro. La sportiva da 450 cv, infatti, è dotatadell’innovativo differenziale centrale a corona dentata,più leggero e capace di rendere la guida dell’autoancor più dinamica e sicura. L’Audi RS 5 è arrivatasul mercato italiano a metà giugno.

Trent’anni di trazione quattro

AUDI / A3 MY 2011 PROPONE INNOVAZIONI ESTETICHE ED EVOLUZIONI TECNOLOGICHE

Eleganza sportiva “Aggiornamenti didesign esterno e didotazioni interneaumentanol’appeal delmodello premiumAudi nelsegmento dellecompatte. Lagammamotorizzazionicomprende noveunità, cinquebenzina TFSI equattro dieselTDI, checonfermano lostato dell’arte inmateriatecnologicaconseguita daipropulsori deiQuattro Anelli. La griglia della calandra single-frame e le mascherine dei montanti centrali sono di colore nero lucido; le prese d’aria inferiori risultano

impreziosite da listelli cromati. Su A3 MY 2011 gli specchietti retrovisori esterni sono stati ottimizzati dal punto di vista aereodinamico.

All’interno, la rinnovata Audi A3 si presenta con un ambientepiù elegante grazie a piccoli e grandi particolari stilistici.

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cur ve a velocità elevate. Inoltre,la Polo GTI, come del resto tut -te le versioni della gamma, è e -qui paggiata di serie con ESP esi stema di assistenza nelle par-tenze in salita. A questi si ag-giungono, in materia di sicurez-za, gli airbag frontali, quellicom binati testa/torace anteriori,tendicintura e limitatori dellafor za di ritenuta delle cinture disi curezza (dotate di avvisatorea custico per le cinture non al-lacciate), appoggiatesta anterio-ri per prevenire il “colpo di fru-sta” e tre appoggiatesta poste-riori, oltre ai relativi fissaggiIso fix per i seggiolini dei bam-bini.

Sul fronte del comfort, si an-noverano, tra gli altri, servoster-zo elettroidraulico, alzacristallielettrici anteriori, radiocoman-do per la chiusura centralizzata,

illuminazione del vano bagagli(dotato di occhielli di fissag-gio), avvisatore acustico diman cato spegnimento dei fari,regolazione in altezza del sediledel guidatore, specchietto dicor tesia nelle alette parasole ecri stalli atermici di colore ver -de. La GTI è la prima Polo chepuò essere ordinata con fari bi- xe no e luci di svolta, luci diurnee luci di posizione a LED oltreche tetto apribile/scorrevole Pa-norama. Sempre comprese nel- l’al lestimento di serie, ci sonona turalmente anche le dotazionicaratteristiche della GTI come isedili sportivi e i cerchi in legaleggera da 17” in design “Den-ver”. La nuova Polo GTI è di-sponibile nelle concessionarieVolkswagen con il mese di lu-glio. Il prezzo indicativo è di21.200 euro.

gui da eccellenti e un comporta-mento dinamico senza compro-messi, nel massimo della sicu-rezza. Ma non è tutto: la Polonon è mai stata così potente epar ca nei consumi allo stessotem po. Grazie all’intelligentedownsizing del motore 1.4 TSIa doppia sovralimentazione

(turbocompressore + compres-sore meccanico) e al cambioDSG a doppia frizione a 7 rap-porti - di serie - estremamenteef ficiente, il team che ha svilup-pato il modello è riuscito a ri-durre il consumo nel ciclo com- binato a 6 litri/100 km (a frontedi emissioni di CO2 pari a 139

g/km). Per fare un confronto, laversione precedente, dotata dimotore 1.8 turbo 180 cv, consu-mava 7,9 litri (con e mis sioni diCO2 pari a 188 g/km). Lanuova versione abbatte quindi iconsumi del 25 per cento.

A dispetto di riduzioni cosìcon sistenti, le prestazioni digui da garantiscono comunquela massima dinamicità. Questasportiva Volkswagen del peso disoli 1.194 kg, passa da 0 a 100km/h in soli 6,9 secondi e rag-giunge una velocità massima di229 km/h.

La Polo GTI monta di serieil cambio DSG che trasmette lapotenza alle ruote anteriori. Undifferenziale elettronico a bloc-caggio trasversale (XDS) riducela tendenza al sottosterzo mi-gliorando la maneggevolezza,specialmente nell’affrontare

VERONA - La Polo GTI è torna-ta e si ripresenta forte dei suoi180 cv di potenza. Anche que-sta GTI offre ciò che le tre leg-gendarie lettere della sua siglapromettono: caratteristiche di

Lino Sinari

VOLKSWAGEN / RINNOVATA LA POLO GTI

Un atteso ritornoCon una potenza di 180 cv e una velocità massima di 229 km /h, ot-timamente gestita dal cambio DSG a sette rapporti, la “piccola” diWolfsburg sorprende anche per i consumi decisamente ridotti: 6 litriper 100 km con un risparmio del 25 per cento rispetto al passato.

Su Polo GTI un differenziale elettronico a bloccaggio trasversale (XDS) migliora la maneggevolezzaspecialmente in curva a velocità elevate (a sinistra). Sopra, gli interni eleganti del modello tedesco.

ESZTERGOM - C’erano le massimeautorità istituzionali e a zien dalialla storica cerimonia d’inaugura-zione della linea di produzionedella nuova Suzuki Swift pressolo stabilimento ungherese MagyarSuzuki Corporation di Esztergom.Si tratta di un’anteprima mondialedi indubbia importanza, visto chel’im pianto ungherese è il primo aprodurre la nuova versione del po-polare modello giapponese. IlPrimo Ministro ungherese, ViktorOrbàn, era accompagnato dal-l’Am basciatore giapponese TetsuoIto e da Osamu Su zuki, Presidente

di Suzuki Mo tor Corporation, cheha tagliato il nastro all’uscita dellapri ma nuova Swift dalle linee diproduzione. La nuova Swift, chesa rà com mercializzata in Europadal prossimo autunno, è conside-rata da Suzuki un modello strate-gico. Ciò grazie alle sue caratteri-stiche improntate alla facilità e alpiacere di guida. Swift si presentasul mercato con credenziali auto-revoli, evolvendo in termini di ri-sparmio di carburante, emissionidi CO2, performance di guida, si-curezza e sti le. Una vettura che èdiventata an cor più sportiva, emo-zionale e raffinata.

Del resto, lo styling del nuo vomodello è chiaramente dinamico

ed energico. Swift è stata re sa piùagile ed elegante aumentando ilsuo appeal in quanto a sportività ecapacità di suscitare emozioni. Glipneumatici ribassati a larga sezio-ne e dia metro aumentano le prero-gative dinamiche.

GRANDE LAVOROTECNICO

I tecnici Suzuki hanno postopar ticolare attenzione ai colori,pro ponendo un accattivante con- trasto tra il nero che domina gliinterni e l’argento dei comandi.New Swift è lunga 3.850 mm,quasi 100 in più della precedentegenerazione (3.760 mm), è larga

1.695 mm (1.690 mm in prece-denza), alta 1.510 mm (1.500mm) e ha un passo di 2.430 mm(2.380 mm). Dunque, si tratta contutta evidenza di un modello piùgrande rispetto a prima. Lagamma del le motorizzazioni ècomposta dal 1.2 benzina da 69kW a 6.000 giri/min e coppiamassima di 118 Nm a 4.800giri/min, dotato di nuovo doppio-VVT su aspirazione e scarico. Laci lindrata è stata ridotta rispetto alprecedente motore 1.3 che eroga-va però una potenza e una coppiamassima inferiori: 68 kW a 5.800gi ri/min e 116 Nm a 4.200 gi -ri/min.

Sviluppato ex-novo, il 1.3 die-sel con DDiS (common-rail fuelinjection) è il risultato di un lavorometicoloso sul fron te della ridu-zione degli attriti interni e dellaraffinata gestione elettronica del-l’iniezione. Il diesel della nuovaSwift consente di ottenere valoridi CO2 di 109 g/km, nettamenteinferiori ai 120 g/km del prece-dente 1.3. Stesso discorso per

l’unità a benzina che registra 116g/km contro i precedenti 140g/km. Ne ha guadagnato anchel’e co no mia dei consumi, con ildiesel che registra 4,2 litri/100 kmcontro i precedenti 4,5 litri e ilbenzina che scende a 5 litri/100km contro 5,8.

STANDARDDI SICUREZZA

I miglioramenti introdotti dagliingegneri Suzuki nella progetta-zione della scocca, che ha previstoun uso intenso di acciaio ad altaresistenza, garantiscono uno stan-dard ottimale di sicurezza in casodi collisione non solo per gli occu-panti ma anche per i pedoni.

La storia della Swift è pro fon-damente legata allo stabilimentoproduttivo che Suzuki ha in Un-gheria. Una storia che risale a unpassato recente, al 1992, quandoMagyar Suzuki introduce il mo-dello Swift nella sua produzione.Con la sua for te personalità, Swiftviene allora denominata “La no-

stra auto” e grazie al suo ottimorapporto qualità-prezzo riscuoteun grande successo presso il pub-blico ungherese. La popolaritàdella vettura cresce ulteriormentecon la generazione successiva, in-trodotta nel 2005, giocando unruolo decisivo nella strategia glo-bale del Gruppo Suzuki con loslogan “Way of Life!”. La Swiftdel 2005 ha goduto di un’invidia-bile reputazione, ricevendo nume-rosi premi nel segmento delle autocompatte in tutto il mondo.

La Magyar Suzuki Corporationè stata fondata dal suo prin cipaleazionista Suzuki Mo tor Corpora-tion nel 1991. La pri ma vettura aessere prodotta è stata proprio laSwift diciotto anni fa, seguita nel2000 dalla Wagon R+, nel 2003dalla Ignis, nel 2005 dalla secon-da generazione Swift, nel 2006dal la SX4 e nel 2008 dalla Splash.Sono più di un milione e mezzo iveicoli Suzuki assemblati nell’im-pianto di Esztergom, ora circolan-ti sulle strade ungheresi ed euro-pee.

SUZUKI / AVVIO DELLA PRODUZIONE NELL’IMPIANTO MAGYAR SUZUKI CORPORATION

L’Ungheria tiene a battesimola nuova Swift

Lo stabilimento di Esztergom, che ha iniziato la sua attivi-tà nel 1992 proprio con la Swift, ha messo in moto la cate-na di montaggio da cui nasce la nuova versione del popo-lare modello Suzuki. Magyar Suzuki Corporation è ilprimo sito al mondo a produrre la nuova Swift.

Pietro Vinci

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ric Peugeot, non solo è ancoralì, a Sochaux. Ma è pure sullacresta dell’onda, con vetturefiammanti ed eleganti nellostesso tem po, come la sporti-va RCZ. E soprattutto pensaal futuro prossimo, al 2015,con l’o biet ti vo di scalare laclassifica mondiale e salire ditre posizioni ver so la vetta.

Ma come ha fatto la Peuge-ot a resistere a tutte le turbo-lenze e a continuare a viaggia-re verso il futuro? Una rispo-

Un’azienda che nella sua vitane ha viste passare di tutti icolori: l’Ottocento e i suoimo ti, sparsi in Francia comenel re sto d’Europa, sotto laspinta propulsiva di un fortedesiderio d’indipendenza; dueguerre mondiali sanguinose;uno sviluppo tecnologico chesem brava e sembra tuttorainar restabile.

Eppure quest’azienda, natanel 1810 per volontà dei fra-telli Jean-Pierre e Jean-Frédé-

SOCHAUX - Quante aziendeso no arrivate a duecento annidi vi ta? Si contano decisa-mente sul le dita di una mano.E non par liamo solo di moto-ri, ma del l’industria in genera-le. Ebbene in quel di So-chaux, cittadina francese nondistante dal la Svizzera, c’èun’azienda che può gloriarsidi questo privilegio.

6AUTORAMA Anno 53 N° 511 - Abbinato al N° 191 Luglio/Agosto 2010Il Mondo dei Trasporti

Massimiliano Campanella

PEUGEOT / STORICO TRAGUARDO PER LA CASA FRANCESE

Il Leone ruggisce da 200 anni

PEUGEOT / Tutto ha inizio nella Franca Contea, “culla del marchio”

Due secoli di emozioni

SOCHAUX - In principio erano le seghe d’acciaio. Fa impressionepensare che dalla lavorazione di quelle lamelle, esposte nel Museodi Sochaux, nel 1810 è iniziata l’avventura dei fratelli Peugeot. Ep-pure è proprio così. Quell’anno la trasformazione del mulino diSous-Cratet in acciaieria proietta Peugeot nell’era industriale, con-cretizzando così la visione di Jean-Pierre e Jean-Frédéric. L’auto-mobile e le due ruote sono ancora lontane. I due fratelli mai avreb-bero immaginato che dopo due secoli la loro azienda sarebbe statala numero uno al mondo per numero di immatricolazioni, secondocostruttore in Europa con una quota di mercato del 13,7 per cento, ildecimo marchio nel mondo, con un fatturato di 48,4 miliardi di euronel 2009 e 3.188mila veicoli venduti in più di 160 paesi e 186milacollaboratori nel mondo.

Però a modo loro i due fratelli sono veramente “uomini vi siona-ri”, riescono a cogliere al volo l’esigenza del momento e diversifica-no la produzione con i macinacaffè, le seghe a na stro, le stecche perbusti, le macchine da cucire. L’in cre men to dell’attività richiede losviluppo di nuove capacità produttive. Audincourt, Valentigney, Be-aulieu, Pont-de-Roide, poi Sochaux testimoniano il pro gresso diPeugeot nella culla del marchio, la Franca Contea. La visione, alpari della capacità permanente di adattarsi ai cambiamenti e allesfide, portano Peugeot a dedicarsi alla mobilità nel 1880. Prima in-venzione la bicicletta, mezzo che ben si adattava alle esigenze di chidoveva spostarsi per lavoro. Ma seguì a breve la moto nel 1886 enel 1891 l’approdo, decisivo, all’automobile, mezzo che trasforme-rà il mondo.

UN FORTE RADICAMENTO

Al giro di boa del secolo, Peu geot realizza la metà della pro du-zione automobilistica fran cese e i modelli vengono esportati dallaFranca Contea al la volta dell’Europa ma anche dell’America Lati-na. L’interna zio nalizzazione di Peugeot registrerà un’accelerazionealla fine degli anni Novanta sotto l’im pul so della 206, modello lecui vendite arriveranno a oltre 800mi la unità l’anno. La sostituta del

“sacré numéro” si rivela un prodotto da conquista perfettamenteadatto alle realtà dei mercati automobilistici. Oggi Peu geot accettala sfida della globalizzazione e continua il suo sviluppo in Cina, inRussia e in America Latina, con prodotti specifici come 408 o ilpick-up Hoggar.

In 200 anni, Peugeot ha sviluppato una visione a lungo termineunica, che le ha permesso di anticipare movimenti di fon do, di vive-re nel suo tempo e an che di attraversare periodi d’instabilità. Dalprimo quadriciclo a petrolio, equipaggiato con motore Daimler edenominato Tipo 2, alle più recenti realizzazioni, Peugeot attinge lasua forza nelle radici della Fran cia orientale e nella sua visione im-prenditoriale. Portando avanti incessantemente il suo sviluppo tec-nico, umano e industriale, la Casa del Leone è passata da una pro-duzione annua di alcune unità a un’at tuale media giornaliera di sva-riate migliaia di esemplari, di 18 famiglie di autovetture e veicolicom merciali.

Dal 1810 la Casa del Leone ha apposto il proprio nome e, più tardi, il proprio em-blema, su seghe, utensili, crinoline, macinacaffè, cicli, motociclette, scooter e infi-ne automobili. In ognuno di questi settori, Peugeot ha portato modernità e innova-zione. Ma il futuro è appena cominciato: entro il 2012 saranno lanciati 14 modelli.

“ Gli albori del costruttore francese, oggi decimomarchio nel mondo, risalgono al 1810, quando ifratelli Jean-Pierre e Jean-Frédéric Peugeotfondarono un’industria che lavorava lamelled’acciaio. Mai avrebbero immaginato che dopo duesecoli quell’azienda sarebbe stata presente in 160nazioni e avrebbe venduto oltre tre milioni di veicoli.

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pranzato con una visuale pa-noramica sulla collezione.Cosa desiderare di più? Unavolta scesi, ab biamo pure ado-perato il nuo vo sistema divista virtuale tramite QRCo-de. I-Phone alla ma no, abbia-mo scaricato in tempo realeun filmato relativo alla formi-dabile scalata della PikesPeak del 1989 con la 405 T16.Ro ba da favola! Sembrava difa re un passo indietro ai tempidei genitori. E grazie a unatecnologia del nuovo millen-nio.

Ma la festa dei duecentoan ni è appena iniziata. LaCasa del Leone sta invitando iclienti a presentarsi nelle con-cessionarie, per una seried’iniziative com merciali tuttecaratterizzate dalla presenzadel numero due: 200 rate, 200euro di vantaggi, 20 per centodi sconto. Inoltre, a breve saràlanciata una serie specialecommemorativa su una vettu-ra da grandi volumi. È sta topubblicato un libro di Jean-Louis Loubet, docente univer-sitario: “Moments choisis”,ovvero “Momenti scelti”. Tra-dotto in diverse lingue, racco-glie la storia del Leone daglialbori di fine Settecento aoggi. Per ogni decennio, i fattiche lo han no caratterizzato, leauto del periodo, la storia e infondo alcune immagini.

È tutto? Assolutamente no.Come dice Xavier Peugeot“l’avventura continua!”. Siguarda al futuro prossimo, al2015: il Leone ha l’am bizionedi essere il marchio di riferi-mento nel campo dello stile. Ilmanifesto di que st’am bizioneha i tratti di un elegante road-ster dalle proporzioni ideali.Si chiama SR1: l’avventura èappena cominciata!

sta è possibile trovarla voltan-dosi indietro, a guardare aiduecento anni passati. Ed èper questo che i manager delLeone hanno voluto festeggia-re l’ambito traguardo conl’inaugurazione di una nuovaala dell’Aventure Peugeot,museo voluto nel 1982 daPierre Peugeot, all’epoca Pre-sidente del consiglio di sorve-glianza, scomparso nel 2002.Un museo cui la famigliatiene mol to, tant’è che lo stes-so Xavier Peugeot, 45 anni,da luglio del l’anno scorso Di-rettore Mar keting e Comuni-cazione, per il compleanno hadonato al mu seo uno dei1.676 esemplari di 201 TBoulangère fabbricate a So-chaux sul finire degli anniTren ta.

MUSEOAMBIZIOSO

L’ambizione del museo èmolto alta: conservare almenoun esemplare di ogni Peugeotprodotta, compresi i prototipi.Da qui l’esigenza di spazio,che il mese scorso oltre alle201 ha ac colto in esposizioneun Type 10 “Break 7 posti”fabbricato a Valentigney insoli tre esemplari a fine Otto-cento, un camion Type 64 fab-bricato ad Audincourt in quat-tro unità ai primissimi del No-vecento, un camion Type1.525 prodotto a Sochauxprima degli anni Venti, unaSK3 Boulangère degli anniTrenta e una 202 UH, limou-sine commerciale prodotta in3.015 unità a La Garenne.

Abbiamo vestito i panni delvisitatore e quindi anche ap-profittato dell’area polivalentedi 1.500 mq, realizzata su duelivelli. Insomma, abbiamo

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Il Mondo dei Trasporti AUTORAMALo stile: elemento fondamentale dell’identità

Denominazione a tre cifre, autentico marker geneticoSOCHAUX - Per soddisfare una domanda di automobili crescente e diversi-ficata, la gamma di vetture Peugeot si arricchisce e si struttura, nel 1929,intorno a un innovativo sistema di denominazione utilizzato ancora oggi.In occasione del 201esimo progetto dell’ufficio studi, la 201 inaugura ladenominazione a tre cifre che identifica un modello in modo chiaro: laprima cifra indica la famiglia del veicolo e la sua dimensione nellagamma; la seconda cifra - sempre uno 0 - è l’anello che collega la cifra diappartenenza a una famiglia alla cifra della sua generazione; la terza cifraindica la generazione di quel modello in seno alla gamma. Per soddisfarela molteplicità dell’offerta e le nuove aspettative della clientela sempre piùinteressata a prodotti specifici, Peugeot arricchisce il suo sistema di nume-razione. La denominazione passa a quattro cifre (nel 2004) per i modelliche ampliano la gamma tradizionale, mentre appaiono le lettere per desi-gnare alcune varianti (nel 2000): CC per Coupé Cabriolet, SW per la va-riante per la famiglia/tempo libero, Tepee per le monovolume ludiche, oancora i modelli emblematici come la RCZ.

Presentando il suo progetto e le sue ambizioni per il 2015, Peugeot haribadito l’ambizione di essere il marchio di riferimento nel campo dellostile con l’elegante roadster dalle proporzioni ideali: l’SR1. Ma questa ri-

cerca dell’emozione nello stile, radicata nei geni di Peugeot, è evidente inmodelli che hanno fatto epoca, come la 402, la 404, la 504, la 205, la 607,o la 406 Coupé, considerata il punto di riferimento dell’ele gan za classica,e più di recente la RCZ. La volontà d’introdurre l’emozione nell’automo-bile ha posto, sin dagli anni Trenta, le premesse di un’organizzazionedello stile con a capo Henri Thomas.

Dopo il classicismo della 201, il nuovo Direttore dello stile conferiscealla serie 2 uno stile aerodinamico: la linea fuseau Sochaux. La 402, pre-sentata al Salone di Parigi del 1935, affascina per la calandra a scudo in-clinato e i parafanghi affusolati. Lo “sguardo” di una Peugeot è fonda-mentale per la personalità dei suoi modelli. Sotto l’impulso di Paul Bou-vot, all’epoca Direttore dello stile, e di Gérard Welter, la forma dei gruppiottici della 504 modellerà lo sguardo felino delle Peugeot.

La firma visiva è un elemento imprescindibile dello stile Peugeot, allastregua del dinamismo che Gérard Welter darà a tutti i modelli disegnatisotto la sua direzione. Ritroveremo questo dinamismo nella 205, “un co-struttore mostra gli artigli”, e sulle berline di rango come la 607 o la con-cept car 5 by Peugeot, presentata allo scorso Salone di Ginevra, che prefi-gura una futura vettura di serie.

Ma cominciamo dal mar-chio. Quando Peugeot èsolo al l’i nizio del suo svi-luppo, nel 1858 adotta illeone come marchio percontrassegnare tutti i pro-dotti. Il Leone viene depo-sitato al Conservatoire Im-périal des Arts et Métiers (ilMuseo della Scienza e dellaTecnica). La scelta del mar-chio viene fat ta in confor-mità con quanto fat to per leseghe dove evidenziava laresistenza dei denti, la fles- sibilità della lama, la rapidi-tà del taglio. A partire daquel la data, il simbolo co-noscerà varie evoluzioni,fino alla versione in due materiali presentata quest’anno e appostaper la prima volta sulla RCZ.

Oltre che nel libro “Moments choisis” del professor Jean-LouisLoubet, la storia della Peugeot è ricostruita nel museo che ha sede aSochaux. Ha a per to i battenti nel 1988 ma le sue origini risalgono al1982, quando Pierre Peugeot fonda l’Aventure Peugeot, associazio-ne che ha lo scopo di valorizzare il patrimonio del marchio. IlMuseo presenta al pubblico alcune collezioni di oggetti di pic colametallurgia, di due ruo te e di automobili, ambienta o gni mezzo inuna coreografia che evoca la sua epoca e ripercorre le tappe dellosviluppo di Peugeot. Le collezioni del Mu seo dell’Aventure Peuge-ot com prendono 450 automobili, 350 moto e biciclette, più di 3mi laoggetti e una componente documentaria e iconografica di oltre 2milioni di pezzi. “L’i spi razione che anima Peugeot - ha dichiaratoXavier Peugeot, attuale Presidente del Museo, non ché DirettoreMarketing e Comunicazione dal luglio 2009 - ci ha portati a innova-re in materia di concetti e tecnologie. Questa cultura dell’innovazio-ne permanente si ritrova nella capacità di Peugeot di sposare i con-cetti, mescolare le tecnologie e associare le idee. Tra le innovazioni,la coupé cabriolet occupa un posto di prim’or di ne”. Quest’innova-zione apparsa negli anni Trenta sulla 401 propone un ingegnoso si-stema di tetto rigido rientrabile nel bagagliaio grazie all’utilizzo diun’ap posita manovella. Erede della 401 Eclipse, la 206 CC contri-buirà ad accelerare la diffusione di questa variante e alla leadershipmondiale di Peugeot con 700mila unità vendute.

In materia di motorizzazioni, Peugeot avrà un ruolo importantis-simo nello sviluppo del motore diesel, che sarà proposto per laprima volta su un modello di grande serie, la 403. Questa berlinaconsentirà tra l’altro a Peugeot di superare un milione di esemplarivenduti. Peugeot sarà anche all’origine delle due principali evolu-zioni delle motorizzazioni diesel. Nel 1975, la 604 sarà la primavettura in Europa a montare una motorizzazione turbodiesel. Nel1999, Peugeot lancia la 607 dotata in anteprima mondiale di filtro

attivo antiparticolato. Quest’innovazione, che riduce le emissioni diparticolato al limite della misurabilità, illustra il grande passo avantidi Peugeot in materia di riduzione del le emissioni. Più di 2,3 milio-ni di Peugeot sono oggi dotate di filtro attivo antiparticolato.

Nel 2011, Peugeot lancerà la 3008 HYbrid4, una ibrida dieselelettrica che segna un punto di rottura nella riduzione delle emissio-ni di CO2 (-35 per cen to). Vantaggiosa sul piano ambientale, questasoluzione offrirà anche un piacere di guida con la possibilità di tra-zione integrale. Nel 2012, si farà un altro passo avanti con la 3008HYbrid Plug-in ricaricabile con emissioni ridotte a 50 g di CO2/km(2,0 l/100 km).

COMFORT, SICUREZZA E PIACERE DI GUIDA

Questo per quanto attiene al rispetto dell’ambiente e al mi norconsumo. Ma è il comportamento delle Peugeot una delle caratteri-stiche tradizionalmente riconosciute alla sua produzione. La qualitàdei collegamenti al suolo delle Peugeot si deve tanto alla ricchezzadi dossi tipica delle strade della Franca Contea quanto alla convin-zione che comfort, sicurezza e piacere di guida siano fondamentaliper l’automobile. La 201 sarà la pri ma vettura equipaggiata conruote anteriori indipendenti, garanzia di comfort per i passeggeri.Da allora, questa attenzione stimolerà in permanenza gli ingegneridi Peugeot che metteranno il piacere di guida - sen za per questo sa-crificare il com fort - al centro dell’esperienza automobilistica al vo-lante di una Peu geot. Simbolo di questa caratteristica fondamentale

Xavier Peugeot, attuale Presidentedel Museo, non ché DirettoreMarketing e Comunicazione.

dei suoi modelli, Peugeot è attualmente l’unica Casa automobilisti-ca a produrre gli ammortizzatori che vengono poi montati sui suoimodelli. Quest’e spe rien za è consolidata dalla RCZ, che esprime ilknow-how di Peugeot in termini di comportamento su strada e portale nozioni di precisione e sensazioni di guida ai massimi livelli. Ilpiacere di guida non è appannaggio dei soli modelli dal tempera-mento sportivo. Così, an che la 3008 partecipa a questa ricerca delpiacere di guida. In questo modello dall’architettura alta, il piaceredi guida e la sicurezza sono stati oggetto di una particolare attenzio-ne. Questo crossover è dotato del grip-control, che permette di di-sporre di una motricità intelligente in base a cinque modalità.

Insomma, il futuro è appena cominciato e Peugeot intende riaf-fermare la sua eccellenza sul le sue prerogative storiche, ma nonsolo. Il Leone parte alla conquista di nuovi territori, invade il campodei modelli “volumetrici”, realizza prodotti “fuo riserie” e sviluppauna gam ma per i mercati internazionali, sposta la frontiera dell’au toe concepisce un veicolo che impersonerà tutto lo spirito BB1: 2,5metri, quattro posti, cento per cento elettrico, il concetto BB1 è unmodo rivoluzionario di concepire gli spostamenti urbani di domani.Offre il massimo della compattezza, vivacità e maneggevolezza. Inconnessione totale col mondo, completamente modulabile, conun’architettura inedita, BB1 sconvolge i codici automobilistici. Conqueste offensive di prodotto, sul suo mercato tradizionale e su nuoviterritori, Peu geot lancerà 14 modelli nel mondo entro il 2012. Oggiil Leo ne è il decimo marchio nel la classifica mondiale. L’obiet ti vo?Guadagnare tre posizioni entro il 2015.

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BARCELLONA - Continua l’a -van zata delle ibride, nuovafron tiera della mobilità ormaivo tata alla eco-sostenibilità.Dopo la Prius, Toyota proseguenel la sua strategia di sviluppodel le propulsioni alternative e asettembre lancia sul mercatol’Au ris HSD, versione a trazio-ne benzina/elettrica della gam -ma Auris 2010 che racchiude ilmeglio della competenza tecno-logica del costruttore giappone-se in questo settore. Siamo an-dati a conoscerla a Barcellona,do ve Toyota ha organizzato untest drive articolato in percorsiur bani ed extraurbani che cihan no permesso di verificaresul campo le qualità della nuo -va versione. “Con Auris HSD -ha detto Fabio Capano, Diretto-re della Comunicazione Prodot-to di Toyota Motor Europe - siintroduce la tecnologia HybridSynergy Drive in un modello alarga diffusione della gammaToyota. La nuova cinque porteè equipaggiata con l’unica tra-smissione full hybrid dell’interosegmento C”.

Auris HSD, che viene pro-dotta nell’impianto inglese diBurnaston, rappresenta il primopasso verso l’impiego della tec-nologia full hybrid di Toyotasul l’intera gamma europea delmar chio. Un ambizioso obietti-vo che dovrebbe essere centratonel 2020. Tra l’altro il sistemaHSD è stato studiato in modospecifico per essere ritenuto “aprova di futuro”, con una strut-tura che lo rende adattabile al- l’u so sia su veicoli completa-mente elettrici che su quelli acel le combustibili d’idrogeno.

MODERNE SINERGIE

“A differenza dei veicolimild hybrid - ha spiegato il dot-tor Capano - Auris HSD funzio-na sia con il solo ausilio delmo tore termico che con quellodel solo motore elettrico, oltreovviamente alla combinazionesinergica di entrambi. Il motoretermico 1.8 VVT-i e quello e let -trico sincrono con magnete per-manente del sistema HSD gene-rano una potenza massima di136 cv, consentendo all’Au risun’accelerazione 0-100 km/h in11,4 secondi e una velocitàmassima di 180 km/h. La ver-sione full hybrid contiene i con-sumi in soli 3,8 litri/100 km nelciclo combinato, con un livellodi emissioni di soli 89 g/km”.

Azionato dalla batteria ibri-da, il motore elettrico lavora in-sieme al motore termico per in-crementare l’accelerazione du-rante le normali condizioni digui da. Durante la decelerazionee le frenate il motore elettricofunziona anche come generato-re ad alta potenza per effettuareuna frenata rigenerativa, recu-perando l’energia cinetica come

e ner gia elettrica per caricare labatteria al nichel-metallo idru-ro. Quest’ultima è collocata sot -to lo spazio di carico posteriore,minimizzando l’impatto sullasi stemazione dell’abitacolo. Lacapacità di stivaggio dell’AurisHSD è pari a 280 litri.

Durante il corso di ogni sin-golo viaggio, il sistema HybridSynergy Drive agisce in variemo dalità differenti per massi-mizzare l’efficienza generale diAuris. All’arresto del veicolo,Auris HSD si spegne automati-camente per risparmiare carbu-rante. Nelle fasi di partenza abassa velocità (non oltre i 50km/h) e a carichi molto leggeri,il veicolo va a impostare auto-maticamente la modalità di gui -da solo elettrica, silenziosa edecologica perché elimina le e -mis sioni di CO2 e NOx. Va ag-giunto che il livello di potenzadella batteria viene gestito co-stantemente da un generatoreazionato dal motore per ov viarea qualsiasi necessità di ricaricadel sistema da fonte esterna.

Come abbiamo potuto con-statare nelle diverse situazionidi marcia, lungo tragitti urbaniall’interno di Barcellona ed ex-traurbani sia nei dintorni dellacittà che in alcune puntatine al- l’in terno del territorio catalano,tre modalità alternative di guida“on demand” possono essereselezionare per aumentare ulte-

riormente l’efficienza di guida,le prestazioni e l’economia deicon sumi: EV (solo elettrica),Eco (maggiore economia deicon sumi) e Power (incrementodi potenza). Modalità che, assi-cura Toyota, offrono un grandesupporto per chiunque desideriadottare tecniche di guida piùecologiche. Con un raggio diazione che dipende dallo statodi carica della batteria, la mo-dalità EV consente una guidaurbana fino a due chilometri.

Il cambio dell’Auris HSD èdel tipo a variazione continua agestione elettronica E-CVT. Perquanto riguarda il design, ci so -no delle particolari caratteristi-

che che distinguono il modelloAuris HSD dal resto della gam -ma Auris. All’esterno, il nuovofull hybrid di Toyota presentanumerosi dettagli stilistici,men tre gli interni si avvalgonodi una strumentazione specificae di equipaggiamenti studiatiappositamente.

SEGNIRICONOSCIBILI

L’ibrida condivide con lagamma Auris la lun ghezza delpasso, pari a 2.600 mm, e quel-la totale, di 4.245 mm, mentrel’abbas sa men to di 5 mm del-l’altezza di mar cia garantisce

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più aerodinamica. Di profilo, lanuova vettura è riconoscibiledall’em ble ma ibrido sull’ala an-teriore e dal la scelta degli appo-siti cerchi in lega da 17” e 15”con copriborchia aerodinamiciintegrali e pneumatici con bassaresistenza al rotolamento.Nell’abitacolo, il comandoSmart Start trova po sto nellaparte laterale del pannello stru-menti. La consolle cen trale in-corpora i comandi per la sele-zione delle modalità di guidaoltre alla leva di trasmissioneShift-by-Wire di colore blu.

Auris HSD verrà proposta inItalia in due allestimenti (deno-minati Auris Hybrid e Auris

Hy brid Executive), a un prezzo,per il momento solo ufficioso dicirca 22mila euro. “Gli obiettividi vendita per il 2010 - ha con-cluso Fabio Capano - sono diun migliaio di unità, sui 5.000esemplari totali stimati per lanuo va Auris, modello di succes-so lanciato lo scorso marzo eche ha già raccolto più di milleordini. A livello europeo contia-mo di commercializzare 14mi laAuris HSD nel 2010 e 30milanel 2011. Complessivamente, inItalia Toyota stima di consunti-vare a fine 2010 una cifra di80mila immatricolazioni totali,pari al 4,4 per cento di quotamercato”.

Auris HSD nasce in terra inglese

BURNASTON - La nuova Auris HSD viene costruita nell’impianto di Bur-naston di Toyota Manufacturing in Gran Bretagna, nel Derbyshire, mentreil motore termico del sistema Hybrid Synergy Drive esce dalle linee dimontaggio di Deeside. Aperto nel 1992, Burnaston è stato il primo im-pianto europeo del gruppo Toyota, con una produzione di veicoli che nelgiugno scorso ha superato la soglia delle tre milioni di unità. Dopo quasivent’anni di esperienza nella produzione automobilistica, Auris HSD rap-presenta un’importante pietra miliare per Toyota Manufacturing UK,anche perché Burnaston diventerà il primo impianto Toyota in Europa de-stinato alla produzione di un veicolo ibrido.

Un’unità di Auris HSD è costruita con 1.753 componenti diverse, dellequali 395 (circa il 25 per cento) sono esclusive per questo modello ibrido.Questo fattore implica una significativa complessità produttiva, che con-diziona circa 149 (69 per cento del totale) processi di costruzione. Di que-sti, sette sono completamente nuovi per la linea di assemblaggio, comel’installazione della batteria ausiliaria nel compartimento di stivaggio,della batteria principale dietro ai sedili posteriori, del cavo ad alto voltag-gio e del motore termico 1.8 VVT-i. Ciascun membro della linea di as-semblaggio ha ricevuto un addestramento della “National VocationalQualification” per la gestione delle componenti ad alto voltaggio. È statoinoltre adottato un nuovo sistema TVECS per un controllo rigoroso ditutte le componenti ibride elettriche. Per finire, un nuovo sistema visivo èstato incorporato all’interno del processo di saldatura per assicurare unaverifica totale del fissaggio della batteria e del cavo ad alto voltaggio.L’area destinata alle ispezioni “fuori linea” è stata completamente ridise-gnata per garantire maggiore sostegno alle esigenze dell’assemblaggioibrido, con un’attenzione particolare per le componenti ad alto voltaggioe per la silenziosità del veicolo. Una nuova struttura per il “test track”consente un estensivo lavoro di prove su strada, tra cui quelle per il con-trollo del sistema di frenata rigenerativa di Auris HSD. Basandosi sul

principio delle cinque “R” - Raffinare, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare eRecuperare l’energia - l’impegno di TMUK per una produzione sostenibi-le possiede già oggi una lunghissima storia, che ha reso possibile all’im-pianto di Burnaston il raggiungimento, già nel 2003, dell’obiettivo di unaproduzione di rifiuti pari allo zero. Burnaston rappresenta il primo im-pianto di produzione automobilistica del Regno Unito ad avere ottenuto lacertificazione ISO 14001 relativa al Sistema di Gestione Ambientale.L’impianto ha infatti vinto diversi premi per le sue performance ambien-tali ed è riconosciuto come pioniere del pensiero “carbon positive”.L’esperienza raccolta da TMUK durante la produzione di Auris HSD ser-viranno da fondamenta per la produzione ibrida di tutta l’Europa, oltre arappresentare un ulteriore passo in avanti verso l’obiettivo di Toyota di of-frire per il prossimo decennio un’alternativa ibrida per tutti i suoi modelli.

Burnaston all’avanguardia

Fabio Basilico

La nuova mobilità “Capaci difunzionare sia inmanieraindipendente chein combinazione,il motore termico1.8 VVT-i e quelloelettrico sincronocon magnetepermanente delsistema HSDgenerano unapotenza massimadi 136 cv. AurisHSD rappresentail primo passoverso l’impiegodella tecnologiafull hybrid diToyota sull’interagamma europea.

TOYOTA / DA SETTEMBRE SUL MERCATO AURIS HSD, VERSIONE IBRIDA DELLA GAMMA AURIS 2010

La nuova mobilità

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MISANO ADRIATICO - Pura edes senziale. Genuina e prestazio-nale. In una parola: nuda. Mer-cedes-Benz presenta la nuovaRoadster SLK Naked, edizionelimitata ed esclusivamente ita-liana di soli 99 esemplari, ispi-rata al carattere che da semprecaratterizza le versioni Naked adue ruote di Ducati. L’incontrotra la Casa della Stella e il cele-bre marchio motociclistico av-viene sul terreno a loro più con-sono, quello delle prestazioni edella massima sportività. Ducatiè la Casa che ha creato, con ilmodello Monster nel 1993, ilseg mento delle moto “nude”,riallacciandosi idealmente alcarattere delle sportive anni’70, affascinanti proprio per laloro essenzialità. Oltre 225milasono le Monster vendute finoranel mondo. Monster e SLK Na -ked condividono ora il medesi-mo approccio “less is more”.

La serie limitata Naked è sta -ta ufficialmente presentata sulcircuito di Misano Adriatico, du-rante il World Ducati Week2010, sesta edizione del granderaduno Ducati che nel weekenddel 10-13 giugno ha richiamatoin Romagna migliaia di appas-sionati. Al circuito di Misano leSLK Naked ci sono arrivate do -po un test drive partito dalla sta- zione centrale di Bologna. Untragitto autostradale di oltre 100chilometri che ci ha permesso digustare fino in fondo la Roadsterdella Stella, disponibile esclusi-vamente nella motorizzazionequattro cilindri 200 Kompressorda 135 kW/184 cv a un prezzo

di listino di 40.900 euro. LaNaked rappresenta ora la versio-ne d’ingresso all’intera gammaClasse SLK, tutta orientata allasportività. La versione Sport 200Kompressor viene proposta a46mila euro, la Sport 300 V6 a49.540 euro, la Sport 350 V6 a53.920 euro, la 55 AMG a75.820 euro e la 55 AMG Per-formance a 83.740 eu ro.

Le quattro motorizzazionidel la gamma, con potenze chevanno da 135 kW/184 cv a 265kW/360 cv, comprendono, inesclusiva nel segmento, un ottocilindri Mercedes-AMG da 5.5li tri. Il quattro cilindri 200Kom pressor presenta un incre-mento di potenza di 21 cavalli,mentre la coppia passa da 240 a250 Nm tra 2.800 e 5.000 gi -ri/min. L’accelerazione da 0 a100 km/h richiede 7,6 secondi(7,9 con cambio automatico acin que marce) e la velocitàmas sima è di 236 km/h (232km/h). Il consumo di carburanteè sceso mediamente di 1 litroper 100 km ed ora è pari a 7,7litri/100 km nel ciclo misto (8,1litri). Le emissioni di CO2 sulle

vetture con cambio manuale asei marce risultano ridotte di 27g/km a un totale di 182 g/km(con cambio automatico la ridu-zione è di 25 g/km a 190 g/km).Anche la SLK 300 presenta so-stanziali miglioramenti in ter-mini di consumi ed emissioni: èequipaggiata con il 3.0 sei cilin-dri da 170 kW/231 cv. Sotto ilcofano della SLK 350 c’è il seicilindri da 224 kW/305 cv, ben33 in più di prima. La potenzanominale viene erogata a 6.500giri/min e, se necessario, il pro-pulsore può toccare i 7.200 gi -ri/min. Infine, la SLK 55 AMGè dotata del noto V8 da 5.5 litricon potenza di 265 kW/360 cv.Di serie, la SLK monta il cam-bio manuale a sei marce mentrela 55 AMG dispone di automa-tico a sette marce AMG Speed-shift 7G-Tronic con comandi alvolante in alluminio. Per laSLK 200 Kompressor è dispo-nibile a richiesta l’automatico acinque marce mentre sui mo-delli sei cilindri c’è la possibili-tà di installare l’automatico asette marce 7G-Tronic e ancheil 7G-Tronic Sport con comandi

al volante.La SLK, acronimo di Sport

Leicht Kurz, ovvero sportiva,leg gera e compatta, ha inaugu-rato nel 1996 un nuovo segmen-to di mercato grazie al l’hard topin acciaio che trasforma auto-maticamente, in 22 secondi, labiposto scoperta in una dinami-ca coupé. È stata ven duta dal1996 in oltre 560mi la esemplariin tutto il mon do, di cui oltre250mila dal 2004, anno d’intro-duzione della nuova generazio-ne. In Italia, dal 1996 ne sonostate vendute cir ca 40milaunità, 17mila dal 2004. Nellaprimavera del 2008, Mercedes-Benz ha rinnovato il modellocon circa 650 com ponenti dinuova concezione, offrendo an-cora più dinamismo e piacere diguida.

La dotazione di serie dellaSLK Naked offre tra l’altro cer-chi in lega a 5 doppie razze da18 pollici, pneumatici anteriorida 225/40 R 18 e posteriori da245/35 R 18, gruppi ottici ante-riori e posteriori bruniti, spoilerposteriore AMG, climatizzatoreautomatico Thermatic e raffina-

to impianto Audio 20 dual tu -ner, Mp3, con vivavoce Blueto-oth e 9 altoparlanti.

Il test drive ci ha visti impe-gnati al volante di una SLK Na -ked Nero Ossidiana, ma il nuo -vo modello è disponibile anchenel le tonalità Bianco Calcite,Argento Palladio e Grigio Te-norite. A richiesta, ci sono le trenuove vernici opache magnode signo a effetto seta: BiancoCa chemire, Grigio Alanite eGrigio platino.

Gli interni presentano insertiin alluminio a contrasto; il vo-lante è in morbida Nappa. A ri-chiesta sono disponibili pregiatirivestimenti in morbida pellenel le tonalità Nero, Rosso Ro-ad ster e Beige.

Il design di SLK conferma ilsuo carattere deciso: spalle mu-scolose, pneumatici larghi e unadinamica forma a cuneo. Lo sti -le riprende volutamente diversielementi delle monoposto diFor mula 1: ad esempio, la con- formazione del paraurti e il co-fano motore allungato, i raccor-di trasversali nella calandra e ildoppio terminale di scarico tra-pezoidale con estrattore poste-riore. I retrovisori esterni conin dicatori di direzione a Ledcon tribuiscono a rendere incon-fondibile la SLK anche di notte.

L’attuale generazione diClas se SLK consegue un im-portante primato mondiale conl’introduzione del sistema di ri-scaldamento per la zona dellate sta Airscarf, che agisce a van-taggio di testa, collo e nuca deipasseggeri come una sorta di“sciarpa invisibile” da utilizzareprontamente open air anchenella stagione fredda.

MERCEDES-BENZ / SLK NAKED ROADSTER PURA IN EDIZIONE LIMITATA DI 99 ESEMPLARI

Votata alla stradaLa gamma SLK si apre ora con una versione Naked essenziale e prestazio-nale, ispirata al carattere che da sempre caratterizza le versioni “nude” adue ruote della Ducati. Concepita all’insegna della sportività, è disponibileesclusivamente per il mercato italiano a un prezzo di listino di 40.900 euro.

Anteprima italiana della nuova SLS AMG GT3

MISANO ADRIATICO - Al World Ducati Week 2010Mercedes-Benz ha presentato in anteprima al pubblicoitaliano la nuova potente SLS AMG GT3, sportiva pu-rosangue destinata alle competizioni automobilisticheFia-GT3 del 2011. La nuova versione da corsa di SLSAMG è progettata e prodotta dal marchio di Affalter-bach in stretta collaborazione con la HWA AG, respon-sabile del team DTM che gareggia per Mercedes-Benznel Motorsport. Un team di successo sulla scena del-l’automobilismo internazionale, visti i nove titoli pilotidel DTM e dell’ITC nonché le due vittorie conseguiteai campionati Fia GT. La SLS AMG GT3 si presentaampia e ribassata, con il look spettacolare di una vettu-ra da competizione. La carrozzeria di questa nuova”Ali di gabbiano” è stata modificata per ottenere lemassime prestazioni aerodinamiche, come appare evi-dente dal nuovo spoiler anteriore, dal cofano motorecon presa d’aria centrale e dai parafanghi ampliati an-teriormente e posteriormente. Dalle ricerche in galleriadel vento scaturiscono anche le nuove feritoie di venti-lazione sui passaruota, le minigonne laterali con canalidi raffreddamento per i freni posteriori, il sottoscoccapiatto con diffusore posteriore e l’alettone regolabile alposteriore. Accorgimenti mirati ad assicurare una mi-nima resistenza aerodinamica e la massima deportan-za, garantendo nel contempo un efficace raffreddamen-to dei componenti maggiormente sollecitati dal puntodi vista termico. Nei montanti posteriori sono alloggia-ti i bocchettoni a norma per l’impianto di rifornimento

rapido del carburante. Sotto il cofano pulsa il motoreV8 AMG da 6.3 litri con lubrificazione a carter secco.La potenza massima è determinata dalla Fia in base alprincipio di “Balance of Performance” che ha lo scopodi garantire pari opportunità a tutti i veicoli partecipan-ti alle competizioni. Il processo di classificazione, du-rante il quale viene stabilito anche il peso a vuoto,verrà portato a termine entro la fine dell’anno. La tra-smissione è affidata a un cambio da competizione se-quenziale a sei marce con comandi al volante e bloc-caggio del differenziale a lamelle integrato. Comesulla versione di serie di SLS AMG, il cambio è allog-giato in prossimità del retrotreno. Nell’abitacolo domi-na l’atmosfera spartana e funzionale propria delle vet-ture da competizione: il roll-bar a gabbia garantisce ul-teriore sicurezza passiva al pilota e costituisce ancheun ulteriore rinforzo dello spaceframe in alluminio. Ilsedile sportivo è a guscio con cintura di sicurezza a seipunti e sistema Hans (Head and Neck Support), il di-splay centrale con tutte le principali informazioni suvelocità, regime del motore, temperature d’esercizio,tempi su giro e marcia selezionata è ben collocato nelcampo visivo del pilota. Il volante da competizione èaperto nella parte superiore e ha un diametro di 330mm. I clienti interessati alla SLS AMG GT3 potrannoordinare la vettura dal prossimo autunno; le consegneavverranno in tempo per l’inizio della stagione corse2011 e la procedura di omologazione sarà completataentro il prossimo marzo.

Una purosangue scende in pista

Guido Prina

La nuova Classe SLK Naked posa al fianco della Ducati Monster sul piazzaledel circuito di Misano Adriatico durante il festoso e popolarissimo World Ducati Week 2010.

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AUTORAMA Anno 53 N° 511 - Abbinato al N° 191 Luglio/Agosto 2010Il Mondo dei Trasporti 10

“ Sportiva e sofisticata, la nuova XJ consente un’esperienzadi guida che realizza un sogno. Quello di condurre una vetturadel segmento lusso capace di grinta e sportività, nel designcome nelle prestazioni. Grazie anche al nuovo modello la Casadi Sir Lyons in Italia punta a sfiorare quest’anno le duemila unità.

Paolo Altieri

sione del futuro Jaguar, comepoteva immaginarla a suotempo. Dopo una storia ul tra-quarantennale, XJ torna a ridefi-nire i principi che ispirano leauto di lusso. E lo fa già nel lostile: snella ed elegante, al l’in -terno lo spazio è sorprendente.Quattro persone vengono ac coltecomodamente. La linea da coupésegna un’evoluzione del designJaguar, assegnando ora un profi-lo snello al tetto, la cui lineafluente contribuisce a esprimereun’idea d’immediato dinami-smo. Rispetto alla versione pre-

cedente il bagagliaio è aumenta-to di capacità nell’or di ne dei 50litri, ma sono aumentate anche ledimensioni, quindi maggiorecarreggiata e più stabilità.

All’interno, ogni dettaglio èsta to scrupolosamente sviluppa-to affinché mettersi al volanterap presenti un’esperienza uni ca.Salire a bordo di una Jaguar con-sente da sempre di scoprire illusso, in questo caso andiamo ascoprire il nuovo concetto dellusso contemporaneo. Insomma,ci mettiamo alla guida assapo-rando per un giorno il gu sto di

un abitacolo spazioso, del la mor-bida pelle che riveste i se dili,delle moderne finiture in legno ecromate, della sapiente misceladi qualità e cura artigianale. Iltutto abbinato a uno sti le fluido esportivo. Quindi eleganza e raffi-nato splendore grazie a materialidi pregio sposati col design con-temporaneo. “Gli interni dellanuova XJ - ha precisato MarioSantucci - sono rea lizzati perpersone che sanno ben valutareuno splendido design, che visono avvezzi. Il sen so vuole es-sere d’intimità ar tigianale, e cisiamo riusciti com binando nel-l’abitacolo eleganti superfici,sensazionali ma teriali, un ampiopannello strumenti e audaci lineearchitettoniche. Dal punto divista del l’esperienza di guida, lanuo va XJ è stata progettata percoinvolgere il guidatore con pre-stazioni eccitanti e un’agilità

sorprendente, senza sacrificare ilcomfort o la raffinatezza. Peruna berlina di lusso, la XJ ha re-almente il meglio che ci sia”.

La nuova vettura si posizionanella gamma come ammiragliadel Giaguaro, davanti a XK eXF. Tre le versioni disponibili,tutte con motori ad alta efficien-za: 3.0L V6D, 5.0L V8 e l’altodi gamma 5.0L V8 S/C, da noiprovata. Il cambio è sem pre au-tomatico a sei rapporti, cambia-no evidentemente le prestazioni.La prima è dotata di un nuovissi-mo motore AJ-V6 diesel e hauna cilindrata di 2.993 cc, che leconsente un’ac celerazione da 0 a100 km/h in 6,4 secondi, chescendono a 5,7 nella prima ver-sione benzina da 5mila cc e ad-dirittura a 4,9 nel motore dipunta. I due benzina sono degliAJ-V8 di terza generazione, ipropulsori tecnologicamente più

avanzati che Jaguar abbia maiprodotto. La velocità è semprelimitata a 250 km/h, ma nei mo-delli a benzina svetta la potenza.Dai 275 cv del la XJ 3.0 si passaa 385 cv del modello di mezzo.La “nostra” sviluppa ben 510 cv.

I consumi? Certo anche quel lisalgono, ma tutto sommato quel-li dell’alto di gamma sono inlinea con il modello di mezzo. Imanager Jaguar in riferimento alciclo combinato par lano di 7l/100 km della versione base XJ3.0, che salgono a 11,3 nella XJ5.0 e a 12,1 nel la versione alto digamma. Più marcata la differen-za nel ciclo urbano, dove sipassa dai 9,6 l/100 km della XJ3.0 ai 17 del la XJ 5.0L V8 finoai 18,3 della XJ 5.0L V8 S/C.

NUOVIAPPROCCI

Meno divergenti i dati relativiai consumi nel ciclo extraurba-no, dove col diesel siamo a 7l/100 km, men tre nei due benzi-na si arriva a 11,3 e a 12,1 l/100km. A fronte di emissioni chepartono da 184 g/km di CO2 earrivano a 264 nella XJ 5.0 e a289 nella versione da noi pro va-ta. Ma l’approccio alla sostenibi-lità e alla compatibilità è statoadottato in fase di progettazione,produzione e distribuzione, adesempio con la riduzione del-l’energia utilizzata, ma anchecon l’uso di materiali leg geri ericiclabili come l’al luminio.

Del resto l’obiettivo principa-le della nuova XJ è quello di e -sprimere una dinamica sportiva,associata alla raffinatezza di unavettura di lusso. Concetti chepassano anche attraverso la tec-nologia: la nuova XJ è la vet turacol Giaguaro tecnologicamente

più avanzata mai realizzataprima d’ora. Questo vuol direche l’autista deve met tersi allaricerca del libretto d’istruzioniquando si mette al volante?Nient’affatto. Le tecnologiesono intuitive e di semplice uti-lizzo, dai sistemi di visualizza-zione a quelli d’intrat te ni mentoe informazione.

Nel corso della presentazioneufficiale del nuovo modello,svoltasi a Roma, il Sottosegreta-rio a Trasporti e Infrastrutture,Mario Valducci, ha sottolineatole innovazioni più importanticontenute nel nuovo Codicedella strada. Corollario de gno dinota, Dario Borgomeo, redattoredel quotidiano “Repubblica”, hapresentato un li bro decisamenteoriginale: parla di Jaguar ed èscritto su una Jaguar. Precisa-mente su lamiere di vetture colGiaguaro di varie epoche.

La scocca rigida assicura integrità strutturale

Alla guida potenti ma anche sicuriROMA - Alla guida ci sentiamo “potenti”, e que-sto accresce il piacere di mettersi al volante perle strade della capitale. Il display con strumen-tazione virtuale sostituisce il quadro strumenti“fisico”. Lo schermo touch-screen HD è l’idea-le completamento del display della strumenta-zione virtuale e consente di controllare la mag-gior parte delle funzionalità principali in modosemplice e intuitivo, quindi quasi mai avvertia-mo la necessità di adoperare un interruttore ditipo convenzionale. Inoltre, la vettura provatadal cronista possiede uno schermo che includela tecnologia Dual View. Ovvero, se al nostrofianco ci fosse un passeggero questi potrebbevisualizzare contemporaneamente un contenutodifferente rispetto a quello del conducente. “Glischermi della XJ - ha detto il presidente di Ja-guar Italia, Mario Santucci - utilizzano unaserie di tecnologie per consentire la più intuitivae appagante delle esperienze. Non solo perché

tutto appaia più sorprendente, ma per consentirea chi guida di adattare gli schermi alle proprieesigenze e alle diverse condizioni di guida, cosìda avere con più precisione le informazioni chesono necessarie e nient’altro”.

Abbiamo parlato di prestazioni, di design, dilusso e di tecnologia. Ma il Giaguaro da semprepone la massima attenzione al tema sicurezza.La struttura in leggero alluminio della carrozze-ria monoscocca della nuova XJ è stata realizza-ta utilizzando le più moderne tecnologie dell’in-dustria aerospaziale e offre numerosi vantaggirispetto a una costruzione tradizionale: maggio-re accelerazione, maggiore maneggevolezza,minore spazio di frenata e minor consumo dicarburante. Ma anche maggiore protezione aconducente e passeggeri, grazie all’estrema ri-gidità della scocca, vera innovativa piattaformaper esprimere eccellenti prestazioni associate aintegrità strutturale e sicurezza.

ROMA - Sportiva e sofisticata,dal la linea pulita, introduce unnuovo, audace spirito nel merca-to automobilistico di lusso. Of freun seducente mix di design affa-scinante, lusso rilassante, presta-zioni mozzafiato e un’in gegneriasenza compromessi. Lei è lanuova XJ, seducente berlinasportiva di casa Jaguar. Sensa-zionalmente bella, eccitante daguidare, presenta un design deci-so e moderno. “In un mondo checambia così rapidamente - le pa-role di Ma rio Santucci, nuovopresidente di Jaguar Italia dopoun trascorso in Ford e Toyota - lesfide vanno affrontate senzacompromessi. La nuova XJ in-tende re in terpretare a suo modoil concetto di berlina di lusso de-finitiva”.

Dal punto di vista tecnico lanuova XJ è quanto di megliopossa offrire la tecnologia Ja-guar, marchio che malgrado ledifficoltà di mercato anche inItalia può contare su una nicchiadi tutto rispetto. “Que st’an no -ha dichiarato deciso Santucci -contiamo di sfiorare le duemilaunità anche grazie a questa inter-pretazione estremamente moder-na della vettura Jaguar per anto-nomasia. La nuova XJ già nelsuo impatto visivo è innovativa,ad esempio per la for ma a gocciaallungata dei ve tri posteriori”.

DOVE PORTAIL DESIGN JAGUAR

Insomma, la nuova berlinapar la non solo di sé, ma esprimeanche la direzione in cui si è in-camminato il design della Casadel Giaguaro. Intanto la nuovaXJ sfida le consuetudini, chenon è poca cosa per il segmentodelle auto da lusso. E soprattuttorappresenta una svolta epocale.Il primo esemplare del la XJvenne presentato nel settembre1968, l’ultima XJ risale a ottobre2009: in oltre qua rant’anni Ja-guar ha realizzato otto genera-zioni di XJ prodotte in circa920mila unità.

La storia della XJ è parte del -la leggenda del Giaguaro e rap-presenta il collegamento direttocon Sir William Lyons, fondato-re di Jaguar Cars. La pri ma XJfu una sua ispirazione, la sua vi-

JAGUAR / AL VOLANTE DELLA NUOVA XJ, L’ULTIMA NATA DELLE BERLINE DI LUSSO

Il Giaguaro non corre, vola

La linea da coupé della nuova XJ segna un’evoluzione del design Jaguar, assegnando oraun profilo snello al tetto, la cui linea fluente contribuisce a esprimere un’idea d’immediato dinamismo.

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Il Mondo dei Trasporti AUTORAMA

Dal punto di vista stilistico, lalinea del tetto della nuova Me ri-va, più bassa e filante, e il tipicoprofilo a lama della fiancata sonoaccompagnati da una linea a ondasul finestrino posteriore. Il fronta-le contiene tut ti gli elementi del-l’identità Opel. La griglia profon-da, con il logo della Casa tedesca,è affiancata da grandi gruppi otti-ci a forma di occhio d’aquila, si-mili a quelli della nuova Astra,con le luci di marcia diurna ad alacaratteristiche di Opel. An chedietro, gli altrettanto grandi grup-pi ottici riecheggiano quelli diAstra e comprendono ancora leluci di marcia diurna ad ala.

All’interno, l’avvolgente for maad ala della plancia strumenti, ab-bassata e spostata in a vanti, accre-sce la sensazione di spaziosità; laconsolle centrale è inclinata inavanti. Meriva è lunga 4.288 mm,larga 1.812 mm e alta 1.615 mm.Il passo è di 2.644 mm. Le carreg-giate anteriore e posteriore sonoaumentate di 39 e 45 mm, mentreil passo è cresciuto di 15 mm.

Per quanto riguarda la gammapropulsori Euro 5, viene ribaditala strategia Opel del downsizing e

e modificare le configurazioni.L’abitacolo può essere trasforma-to a piacimento in cinque, quat-tro, tre o due posti a se condadelle necessità. Abbattere i sediliper ottenere un vano di caricocompletamente piatto e, di conse-guenza, anche la configurazionepiù capiente del bagagliaio (1.500litri) è adesso più semplice: unmeccanismo consente di effettua-re l’operazione con una manosola. Inoltre, i sedili del sistemaFlexSpace permettono ai passeg-geri posteriori di avere una sedutapiù alta rispetto ai passeggeri an-teriori, a tutto vantaggio di unamigliore visibilità della strada.

VANIMODULARI

Il sistema FlexRail nella con-solle centrale è composto da va nimodulari che scorrono su guidedi alluminio posizionate tra i se-dili anteriori: migliora dunquel’ergonomia e si crea un co modobracciolo scorrevole. La leva delcambio è stata sollevata ed è statomontato di se rie il freno di stazio-namento e let tronico.

chio i piccoli, per e sem pio quan-do scendono dalla vet tura.

I tecnici Opel non hanno ov-viamente tralasciato l’argo men tosicurezza: un sistema meccatroni-co altamente sofisticato per ilbloccaggio automatico delle por-tiere garantisce ai passeggeri diessere sempre protetti quando ilveicolo è in movimento.

All’interno, la nuova Merivanon lesina sulle soluzioni al l’a -van guardia, tenendo come pun tofermo le parole d’ordine di ver sa-tilità e benessere dei passeggeri.Il famoso sistema FlexSpace per isedili posteriori è sta to miglioratoed è cresciuto il numero di vaniportaoggetti (32 in totale) grazieanche al FlexRail, un concetto ri-voluzionario di stivaggio nellaconsole centrale. Va anche dettoche i sedili anteriori sono ora do-tati della più ampia gamma di re-golazioni del segmento. La filo-sofia “Flex” di Meriva compren-de an che l’opzionale FlexFix, ov-vero il portabiciclette integratonel paraurti.

Con il rinnovato FlexSpace ba-stano pochi movimenti più in tui-tivi per spostare i sedili posteriori

RÜSSELSHEIM - Già con la pri magenerazione, Opel Meriva si erapresentata al pubblico come mo-dello con una mission ben precisain tema di flessibilità e versatilitàdi utilizzo dello spazio. Del resto,proprio con Meriva, Opel ha crea-to nel 2003 un nuovo segmento dimercato, quello delle piccole mo-novolume compatte. Elementicome l’abitacolo spazioso, la po-sizione di guida rialzata, il siste-ma FlexSpace per i sedili poste-riori hanno consentito a Meriva diessere costantemente al verticedelle vendite del segmento duran-te il suo ciclo di vita (oltre un mi-lione di unità in Europa e circa200mila in Italia).

La seconda generazione ri-prende questo filo conduttore am- pliandone il raggio d’azione conuna serie di innovazioni stu diateper ottimizzare, facilitare e rende-re ancora più flessibile l’uso dellospazio. Proposta in Italia nei dueallestimenti E lec tive e Cosmo aun prezzo di li stino che parte da16.250 euro, la nuova Meriva, co-struita nel l’im pianto spagnolo diSaragozza, propone il sistemaFlexDoors, ovvero le portiere in-cernierate sul montante posterioreche facilitano l’accesso agli spa ziposteriori dell’abitacolo gra zie al-l’apertura a libro delle porte. Èquesta una caratteristica azzecca-ta per una vettura familiare.

MASSIMAPRATICITÀ

Le FlexDoors hanno dimensio-ni standard e si aprono in modoindipendente rispetto alle portiereanteriori, grazie all’a do zione diun robusto montante centrale cheaumenta la rigidità e la sicurezzapassiva. La praticità della solu-zione adottata da Opel è imme-diata: si ha a disposizione un si-stema per entrare e uscire dallavettura senza contorcersi o allun-garsi. L’an go lo di apertura è diben 84 gra di, superiore ai 67 gra -di comuni delle portiere tradizio-nali; inoltre, le portiere so no do-tate di solidi maniglioni sul mon-tante centrale. Meriva si dimostraattenta alle esigenze dei genitoriche devono pie garsi per entrarenell’a bi ta co lo e installare il seg-giolino per il proprio figlio o aiu-tarlo ad allacciarsi le cinture di si-curezza. In più, se si aprono con-temporaneamente le portiere an- teriori e quelle posteriori si creaun’importante zona di sicurezza:la portiera posteriore non separapiù il figlio dai genitori, anziaiuta questi ultimi a te ner d’oc-

della turbocompressione per of-frire una rea le economia nellaguida di tut ti i giorni. Le unità abenzina sono tre varianti delnuovo motore multivalvole 1.4. Il74 kW/ 100 cv, accoppiato acambio manuale a cinque marce,è l’u ni co aspirato della gamma,con temporizzazione variabiledelle valvole per migliorare la re-spirazione. Questo propulsore as-sicura una velocità massima di177 km/h e un’accelerazione 0-100 km/h in 13,9 secondi. Il con-sumo medio è di 6,1 li tri/ 100 kme le emissioni di CO2 non supera-no i 144 g/km.

LA LEGEDEL DOWNSIZING

Il nuovissimo Turbo da 88kW/120 cv fa il debutto mondialesulla Meriva sostituendo il 1.6 da105 cv, con una riduzione del 10per cento delle emissioni di CO2(143 g/km) e dei consumi (6,1litri/100 km), ma con un concretoaumento di potenza. La velocitàmassima è di 188 km/h e lo sprint0-100 km/h avviene in 11,5 se-condi. Il cambio è manuale a cin-que rapporti. Al top c’è il potenteTur bo da 103 kW/140 cv concambio manuale a sei rapporti.Rispetto al 1.8 della generazioneprecedente di Meriva, la potenzaè superiore del 12 per cento men-tre le emissioni di CO2 si riduco-no del 10 per cento a un totale di156 g/km. Il consumo in ciclomisto è di 6,7 litri/100 km. Velo-cità massima e accelerazione 0-100 km/h sono rispettivamentepari a 196 km/h e 10,3 secondi.

Due i motori a gasolio: il 1.3CDTI da 55 kW/75 cv è dotato di

tecnologia a circuito chiuso. Opelè il primo costruttore ad adottarequesto sistema di controllo che ri-duce i consumi nei motori a bassacilindrata. Il dato per la nuovaMeriva è di appena 4,9 litri/100km, per un livello di emissioni diCO2 pari a 129g/km. Equipaggia-ta con questo motore accoppiatoa un cambio manuale a cinquemar ce, Meriva raggiunge una ve-locità massima di 160 km/h, consprint da 0 a 100 km/h in 16,9 se-condi. Il 1.7 CDTI da 74 kW/100cv, accoppiato al cambio automa-tico a sei rapporti, costituisce unanovità per Meriva. È un propulso-re che consente accelerazioni 0-100 km/h in 13,9 secondi e unavelocità mas sima di 172 km/h. Ilconsumo in ciclo combinato è di6,4 litri/100km, con emissioni di168 g/km.

Nel corso del 2010, altri tremotori diesel si aggiungerannoalla gamma propulsori di Meriva.La versione ecoFLEX a bas seemissioni sarà dotata di un moto-re 1.3 CDTI da 70 kW/ 95 cv. Sa-ranno disponibili an che duenuove varianti del motore 1.7CDTI, entrambe dotate di cambiomanuale a sei velocità, con 81kW/110 cv e 96 kW/130 cv.

Asse anteriore e posterioredel la Meriva derivano dalla Zafirae avvicinano la nuova monovolu-me compatta agli standard dellaclasse superiore. Al l’a vantrenoagiscono montanti McPherson, alretrotreno un assale semirigido. Ilservosterzo elettro-idraulico so-stituisce il precedente sistema to-talmente elettrico. Tra le caratte-ristiche di sicurezza attiva di serieci so no l’impianto frenante aquattro dischi, il controllo elettro-nico della stabilità ESPPlus e ilcontrollo della trazione. Oltre agliairbag anteriori, di serie troviamoairbag anteriori a doppio stadiomontati nel sedile per torace e ba-cino e airbag a tendina a tutta al-tezza. A richiesta, Opel Merivapuò essere dotata di tetto panora-mico a tutta lunghezza. Lungoquasi due me tri e dotato di coper-tura elettrica, è uno dei più grandiofferti nel segmento delle mono-volume compatte. Ampia la sceltadi sistemi di infotainment.

RÜSSELSHEIM - Il “Marchio più innovativo del 2010” nel settore automoti-ve? Secondo la giuria del “Plus X Award 2010” è Opel. Il principale concor-so mondiale nel campo delle tecnologie, dello sport e dei prodotti lifestyleha assegnato alla Casa tedesca un ruolo da vera protagonista, grazie alle af-fermazioni di Nuova Meriva e Nuova Astra, che sono risultate vincitrici inben sette categorie e si sono aggiudicate anche il premio come “Miglior pro-dotto 2010” nei rispettivi segmenti. La cerimonia di consegna dei premi si èsvolta a Colonia. In particolare, Meriva è risultata vincitrice nelle categorieinnovazione, design, funzionalità ed ergonomia, mentre Astra è stata postaal vertice per design, funzionalità ed ergonomia.

Grazie a questi sette riconoscimenti, Opel ha ricevuto il premio di “Mar-chio più innovativo del 2010” nel settore automotive, superando l’agguerritaconcorrenza di altri brand. Ai “Plus X Awards” sono stati presentati oltremille prodotti, valutati da una giuria di 144 membri provenienti da 32 paesi.Sono stati premiati i migliori risultati nelle categorie innovazione, qualità,design, comfort, ergonomia ed ecologia. Dopo l’assegnazione nel 2009 delMarchio di Qualità per l’Innovazione a Opel Insignia per Opel Eye, la tec-nologia con telecamera anteriore integrata in grado di leggere i cartelli stra-dali, il costruttore di Rüsselsheim ha nuovamente dimostrato di essere lea-der nell’innovazione e nella funzionalità con Meriva e Astra.

“Sono estremamente orgoglioso di questi premi - ha dichiarato Alain

Visser, Vice President Sales, Marketing & Aftersales - Essi dimostrano chepunti di forza del nostro marchio come design e funzionalità vengono rico-nosciuti e lodati anche dai giurati neutrali del Plus X Award. Viene, inoltre,confermato il ruolo di sempre maggior rilievo che l’ergonomia ha assuntonella costruzione di automobili”.

La nuova Meriva si riafferma dunque come punto di riferimento nelcampo della flessibilità e della funzionalità. La versatile monovolume com-patta è dotata di numerose innovazioni tecniche e pratiche: FlexDoors, leportiere posteriori incernierate all’indietro che consentono un accesso piùagevole ai passeggeri e un utilizzo più funzionale dello spazio posteriore;FlexSpace, che offre un’ampia gamma di configurazioni interne per ottenerela massima versatilità, senza dover togliere nemmeno un sedile; FlexRailnella consolle centrale, un sistema di stivaggio modulare a tre livelli, alta-mente flessibile, che permette di organizzare con precisione gli oggetti perrispondere praticamente a qualsiasi necessità.

Per quanto riguarda Astra, oltre alle sue peculiarità in termini di design,funzionalità ed ergonomia, il nuovo modello definisce innovativi standardper il rispetto dell’ambiente. Con emissioni di CO2 pari a 109 g/km e unconsumo nel ciclo misto di soli 4,1 litri per 100 km, la versione 1.3 CDTIecoFLEX è una delle vetture più ecologiche nel segmento delle compatte.Sono già oltre 150mila gli ordini di Opel Astra raccolti in tutta Europa.

Nuova Meriva e nuova Astra vincitrici in ben sette categorie

Opel stravince al “Plus X Award 2010”

Guido Prina “Pioniera delsegmento dellepiccolemonovolumecompatte, OpelMeriva si presentasul mercato in unanuova veste chemette in risalto lesue già affermatecaratteristiche diversatilità e utilizzodello spazio.

OPEL / LA SECONDA GENERAZIONE DI MERIVA FISSA NUOVI STANDARD DI FLESSIBILITÀ ED ERGONOMIA

Spazio amico

La linea del tetto della nuova Me riva, più bassa e filante, e il tipico profilo a lama della fiancata sono accompagnati da una linea a onda sulfinestrino posteriore. Il frontale contiene tut ti gli elementi dell’identità Opel: i grandi gruppi ottici sono simili a quelli della nuova Astra.

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General Motors, con venditean nuali di quasi 5 milioni diveicoli in tutto il mondo, Che-vrolet, quarto brand mondialedel settore automobilistico inter mini di vendite, è in rapidacrescita anche da noi. La gam -ma commercializzata in Italiacomprende la piccola Matiz, laci ty car Spark, la compatta A -veo, la Lacetti e la Nubira, laberlina stile coupé Cruze, quel-la di classe superiore Epica, Ta-

cuma e il Suv Captiva. Ma sonotante le novità che gli automo-bilisti italiani potranno gustarenei prossimi mesi, complice ilfatto che nel 2011 Chevrolet fe-steggia il suo centenario, essen-do stata fondata dall’ingegneredi origine svizzera Louis Che-vrolet e dall’imprenditore ame-ricano Billy Durant nel 1911.

“Dal 2005, quando Chevroletè stata rilanciata sul mercatoitaliano, abbiamo registrato co-stanti incrementi di volumi equo te mercato - ha continuato ildottor Sanguinetti - Lo scorsoan no abbiamo chiuso con un2,5 per cento e 53mila unitàven dute, passando dal sedicesi-mo al decimo posto della classi-fica italiana dei marchi perquan to riguarda le vendite. Peril 2010, tenuto conto di tutte levariabili e della situazione criti-ca in cui versa il mercato auto-mobilistico e l’economia in ge-nerale, pensiamo di confermarela quota mercato con venditein torno alle 45/46mila unità.Mentre la Russia è il primomer cato di tutta Europa perChe vrolet, l’Italia è numero unoin Europa Occidentale: un simi-le posizionamento è per noi unostimolo continuo a fare sempredi più e meglio”.

Gli strumenti non mancano,visto che la gamma Chevrolet èampia e articolata. “A fine feb-braio - ha detto ancora FedericoSanguinetti - abbiamo lanciato

la city car Spark, erede dellapo polare Matiz che si è rilevatala minicar straniera più vendutanegli ultimi dieci anni. Un pa-trimonio verso cui Spark si è ri-levata riconoscente, andando adassumere un ruolo leader nelsegmento di riferimento. Sparkè disponibile anche con alimen-tazione a Gpl. Nel 2007 Che-vrolet è stato il primo costrutto-re a proporre l’omologazione difabbrica sull’impianto per il gasdi petrolio liquefatto. Dal 2008,inoltre, tutta la gamma Chevro-let è omologata a Gpl dal co-struttore. Un impegno, quellosul fronte della tutela ambienta-le e della promozione dei car-buranti alternativi, che ci trovaparticolarmente attivi. Soddi-sfazioni ci arrivano anche dallaberlina Cruze, che nel primotri mestre del 2010 è stata lacompatta non europea più ven-duta”.

L’escalation di Chevroletsem bra non conoscere limiti.Nell’anno del centenario, ver-ranno proposti sul mercato ben6 nuovi modelli, compresa l’av- veniristica Volt, veicolo elettri-co ad autonomia estesa la cuicommercializzazione partirà afi ne 2010 dalla California e dalMichigan per essere poi estesaall’Europa tra la fine del prossi-mo anno e l’inizio del 2012.

“Festeggeremo il primo se-colo di Chevrolet con una gam -ma nuova - ha aggiunto Federi-co Sanguinetti - Introdurremosul mercato una monovolumeper famiglie, rinnoveremo loSport Utility Captiva e portere-mo in Italia la Camaro in ver-sione coupé e cabrio. Camaro èstata insignita al recente SaloneInternazionale di New York delprestigioso World Car Designof the Year 2010. In programmac’è anche l’introduzione del laCruze cinque porte e della nuo -va Aveo nel segmento small.Nell’elenco figura ovviamenteanche l’elettrica Volt: un’auto-mobile realmente innovativache gli italiani avranno mo do diapprezzare tra circa un anno emezzo”.

Una strategia di prodotto ag-guerrita e strutturata che Che-vrolet Italia intende implemen-tare con attenzione, grazie an -che al prezioso contributo forni-to da una rete capillare compo-sta da 130 rivenditori e 200 ri-paratori autorizzati.

ROMA - La nuova Chevrolet Camaro sta per approdare in Europa. Gli ap-passionati dovranno attendere la prossima primavera per andare a conosce-re da vicino, presso le concessionari Chevrolet le versioni coupé e cabrioletdi questa icona della storia automobilistica. Già introdotta sul mercato sta-tunitense nella primavera dello scorso anno, la Camaro ha realizzato finoraun totale vendite di 100mila unità qualificandosi come l’auto sportiva piùvenduta negli Usa, dove detiene il 45 per cento del mercato delle sportive.Ci si aspetta che le vendite di Camaro fuori dagli Stati Uniti crescano inmodo significativo, visto che Chevrolet ha aumentato la produzione per farfronte alle esportazioni sui suoi più grandi mercati, includendo Brasile,Cina, Russia e Corea del Sud.

“Camaro riunisce il meglio di due mondi: una grande tradizione e unmodernissimo e avanzato concentrato di prestazioni, comfort e tecnologia -ha dichiarato Wayne Brannon, Presidente e Managing Director di Chevro-let Europe - Il suo stile all’avanguardia e il piacere di guida che può regala-re la rendono un modello molto attraente per gli automobilisti che voglionoun veicolo dalle grandi prestazioni”.

Aspetto aggressivo e ribassato, proporzioni anteriori e posteriori fedelial concept originale, la nuova Camaro propone un design che si richiama alpassato evitando di scadere in uno stile troppo retrò. Il frontale a V, le prese

d’aria a foggia di branchie dietro le porte e le massicce spalle posteriorisono tutti tratti distintivi del nuovo modello. Anche gli interni si caratteriz-zano per l’attenzione ai dettagli e per l’equilibrio fra tradizione e moderni-tà. Nel quadro strumenti, una coppia di nicchie profondamente incavate,con strumenti rotondi inseriti in alloggiamenti quadrati, richiama le Cama-ro del passato e risalta in modo evidente grazie al contrasto con l’illumina-zione dell’abitacolo, basata sulla tecnologia di sottili Led tubolari che rega-lano un’atmosfera calda e accogliente. Particolari come i grandi comandicromati, le superfici semilucide e i tessuti pregiati creano un ambiente diqualità. Due quadranti posti nella consolle centrale richiamano alla menteil modello del 1969, con in più la moderna retroilluminazione a Led.

Camaro è equipaggiata con un potente V8 da 6.2 litri e 426 cv cheeroga una coppia massima di 569 Nm. Utilizzato per la prima volta sullaCorvette 2008, questo propulsore adotta teste cilindro che consentono flus-si elevati a favore di una coppia altrettanto elevata già ai bassi regimi non-ché una notevole potenza di punta. Se accoppiato alla trasmissione auto-matica a sei marce, il V8 eroga 400 cv e 556 Nm, oltre a includere il siste-ma GM di risparmio carburante Active Fuel Management che permette diviaggiare utilizzando solo quattro cilindri quando la richiesta di potenza èpiù bassa. Il Controllo elettronico stabilità (sistema GM StabiliTrak) e il

controllo trazione sono di serie. Camaro permette di impostare la modalitàSport per la guida sportiva. Il cambio manuale a sei marce comprende ilLaunch Control e i grandi freni a disco ventilati (355/365 mm) con pinzeBrembo in alluminio a quattro pistoncini, garantiscono l’opportuna qualitàdi frenata e sono studiati per sopportare perfino un uso intenso in pista. Lasospensione anteriore utilizza uno schema a montante multilink con giuntisferici mentre una sospensione posteriore esclusiva a ruote indipendentidefinita a 4,5 ancoraggi adotta un doppio isolamento dalla scocca per uncomportamento di marcia più fluido e silenzioso. Camaro è dotata anche diairbag anteriori a doppio stadio, airbag laterali integrati nei sedili anteriorie quelli a tendina per i passeggeri anteriori e posteriori.

Nel 2011 sul mercato la rinnovata icona della storia dell’automobile

Obiettivo Europa per la Camaro

Fabio Basilico

MONZA - In occasione dellatap pa monzese del WTCC 2010ab biamo incontrato il Presiden-te e Amministratore delegato diChevrolet Italia, Federico San-guinetti. Un’occasione davverospeciale, visto il weekend esal-tante che i fan Chevrolet hannovissuto grazie alle performancedella Cruze, in particolate quel-la pilotata da Yvan Muller chesi è aggiudicato la sua secondavittoria stagionale consentendoal team Chevrolet di lasciare ilcircuito di Monza al comandodi entrambe le classifiche asso-lute del WTCC: quella Costrut-tori e quella Piloti. Chevrolet sirivela dunque grande protagoni-sta del Mondiale Turismo, ingrado di competere al verticesia per le qualità prestazionalidel le vetture in gara sia per lacompetenza e la professionalitàdei piloti e di tutto il team.

Federico Sanguinetti, 43 an -ni, è numero uno di ChevroletItalia dall’aprile del 2008. Dopodiversi anni trascorsi in FordIta lia, dal 2000 è entrato a farparte dello staff General Mo-tors, dove si è occupato soprat-tutto del marchio Saab. Un in-sieme di esperienze poi intelli-gentemente utilizzate quandoSan guinetti si è ritrovato al ti-mone di Chevrolet, un marchioche è stato rilanciato in Europae nel nostro Paese nel 2005 e daallora ha progressivamente am-pliato il suo ruolo sul mercatoitaliano.

“Concreta testimonianza delnostro successo sono state pro-prio le positive affermazioniche abbiamo ottenuto a Monzanel Campionato Turismo, inpar ticolare con la vittoria in ga -ra due di Yvan Muller - ha e sor -dito Federico Sanguinetti - Dal2005, Chevrolet è sempre pre-sente nel Mondiale Turismo.Per il marchio si tratta di un in-vestimento importante che co-glie la straordinaria opportunitàdi presentare vetture di serie inambito agonistico. Il WTCC hauna copertura mediatica di 160Paesi e ben 500 milioni di spet-tatori. Il pubblico che nel 2009ha assistito alle gare ammonta a600mila unità. Per la nostra vit-toriosa Cruze è un bel modo difarsi pubblicità”.

Maggiore marchio globale di

FEDERICO SANGUINETTI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO CHEVROLET ITALIA

“Vogliamo continuare a crescere”Nel 2011, anno in cui la Casa

automobilistica fondatadall’ingegnere di origine svizzera

Louis Chevrolet insiemeall’americano Durant celebra il suo

centenario, verranno introdotti sulmercato italiano ben sei nuovi modelli

che amplieranno ulteriormente la giàcresciuta presenza del marchio. In

programma anche l’arrivo della Volt,elettrica ad autonomia estesa.

Federico Sanguinetti, Presidente e Amministratore delegato diChevrolet Italia. Dall’alto in basso due modelli rappresentativi del

presente e futuro Chevrolet: la Spark e l’elettrica Volt.

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di un grosso lavoro - aggiungeancora - perché i clienti si con-vincano che può essere la sceltamigliore per le loro esigenze dimobilità. Dobbiamo metterlinel le condizioni di mettersi alvo lante delle nostre vetture, diprovarle. Porteremo anche deiclien ti a Hiroshima, dove leMaz da nascono, per far lorotoc care con mano i moderniprocessi produttivi, quegli stessiclienti che poi si trasformeran-no in ambasciatori del verboMazda. Ci stiamo adoperando

vata”. “La nostra ambizione -aggiunge - è quella di esserescelti dai clienti e dai delear edunque il nostro impegno mag-giore, almeno per il momento, èfar conoscere al me glio il nostroprodotto, che sul piano dellaqualità, della ric chezza degli al-lestimenti, del la guidabilità, maanche del lo stile non è secondoa nessuno”.

“Sì, dopo 10 anni, il marchioMazda, che pure distingue pro-dotti di grande qualità tecnica eraffinatezza estetica, ha bisogno

marchio di Hiroshima. “So noperfettamente consapevole -dice- sia delle difficoltà del mer cato,sia del fatto che Maz da in Italianon gode ancora del la visibilitàche la qualità dei suoi prodottigiustificherebbe. Siamo un mar-chio che deve cre scere nellaconsiderazione dei clienti dicia-mo in maniera razionale. I pro-grammi impostati dalla Casasono tali da far ci guardare conottimismo al futuro quando sa-ranno disponibili motori, cambie dunque prodotti assolutamenteinnovativi e rispondenti alle fu-ture esigenze della mobilità pri-

categoria Premium. Sapevo chesi trattava dei marchi maggior-mente preferiti dai dealer pro-iettati nello sviluppo della loroattività. Ebbene, mi veniva datacarta bianca per lanciare il mar-chio Mazda sul mercato polac-co. Un lavoro fantastico, unasfida unica, che sapevo di vin-cere. E infatti così è andata”.

Nello scorso dicembre, i ver-tici di Mazda Europe decidonodi mettere al servizio del merca-to italiano le qualità di questopo lacco dalla fluente parlata ita- liana. E lui si ritrova in mano iltimone della filiale italiana del

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con un marketing più mirato,utilizzando al meglio anche lostrumento di Internet. Certo civuole tempo, ma in questo mo -do arriveremo all’appunta men tocon i nuovi prodotti con un’or- ganizzazione di base che po tràsfruttare al meglio le nuo ve op-portunità”.

LA FORZADEL PRODOTTO

Halarewicz e il suo altrettan-to giovane e dinamico team so -no convinti della forza anchedel l’attuale prodotto. Mazda2,Mazda3, Mazda5, Mazda6,CX7 per non parlare della MX-5, leader assoluta nel suo seg-mento, sono vetture che hannopoco da invidiare alle loro di-rette concorrenti. Anche la retedi vendita e assistenza è moltoforte e professionale. “Dobbia-mo lavorare - conclude - conmaggiore determinazione, stu-diando meglio l’orientamentodel mercato, che sappiamo pro- fondamente modificato negliul timi due anni. Per il momentonon siamo in condizione di in-seguire grandi volumi di vendi-ta. A questo penseremo nel fu-turo. Per ora dobbiamo fare dimodo di garantire fatturato allarete, la stessa che in un domanimolto vicino potrà cogliere edar ci soddisfazioni nettamentemigliori”.

SABAUDIA - Il 2010 è un anno digrandi traguardi per Mazda. An-zitutto segna i 90 anni della suanascita, anche se l’inizio del laproduzione automobilistica èmolto più recente; inoltre, rap- presenta il traguardo dei 10 anniper Mazda Italia, nata il 2 feb-braio 2000 in un piccolo ufficiodi Pomezia con un team di 6persone che potevano contareappena su 3 computer e un tele-fono. A distanza di 10 anni, nelcorso dei quali si sono succedutiquattro presidenti (Carlo Simon-gini, Raul Picello e per un bre-vissimo periodo Giovanni Bar-bieri oltre all’attuale), non sipuò dire che Mazda ab bia affon-dato le radici sul mercato italia-no, ma certo finora è stato fattoun buon lavoro nella prospettivafutura. Ne è pienamente convin-to l’attuale presidente WojciechHalarewicz (è stato nominatonel dicembre scorso), che a di-spetto del nome impronunciabi-le parla italiano co me se fossenato nel nostro Pae se. Halare-wicz, polacco, 38 an ni, laurea ineconomia, sposato dal 1994 conla connazionale Katerina (leivanta una laurea in chimica), hamaturato un’importante espe-rienza in Fiat prima di passarenel 2007 in Mazda.

GLI INIZIIN FIAT

Gli mancavano ancora treme si alla laurea, quando nelmar zo del 1996 venne assuntoin Fiat Polonia, lui appena 24en -ne e l’azienda italiana al 50 percento di quota del mercato po-lacco, con un compito ben pre-ciso: sviluppare la rete che, no-nostante l’azienda italiana fosseal 50 per cento di quo ta del mer-cato polacco, lasciava parecchioa desiderare. Il giovane Halare-wicz dimostra subito di avere inumeri giusti per fare un ottimolavoro. Al punto che do po unanno e mezzo gli viene affidatol’incarico di sviluppare un pro-getto per migliorare radicalmen-te il customer service. Ci mettedue anni a realizzarlo e renderlooperativo ed è così innovativoche Fiat lo adotterà an che per inumerosi altri mer cati.

Ormai Wojciech Halarewiczgode della massima considera-zione ai vertici di Fiat Auto einfatti nel 2001 viene chiamatoa Torino dove gli affidano la re-sponsabilità del post vendita delMercato Italia. Le tappe delgio vane polacco si susseguonoquando gli viene comunicato difare le valigie per l’India, dovesi sta lanciando la Palio ma do -ve tocca ancora a lui organizza-re la rete di vendita. Farà anco-ra un ottimo lavoro prima dirientrare a Torino e di qui spe-dito ancora in Polonia per occu-parsi della vendita di auto e vei-coli commerciali. Nel novem-bre del 2007 Wojciech Halare-wicz lascia la Fiat per entrare inMazda. “A dir il vero - confessa- non avrei mai pensato di la-sciare il marchio Fiat che cosìtante soddisfazioni mi aveva da -to fino a quel momento. Ma laproposta di Mazda era di quel leche, per il mio carattere, eradifficile da rifiutare. Conoscevola grande considerazione delmercato per i marchi Toyota eMazda, ritenuti a buon diritto di

Nils Ricky

WOJCIECH HALAREWICZ, PRESIDENTE MAZDA ITALIA

“Non siamo secondi a nessuno”“La nostra ambizione - dice il numero

uno di Mazda Italia - è quelladi essere scelti dai clienti

e dai dealer e dunque il nostroimpegno maggiore, almeno

per il momento, è far conoscereal meglio il nostro prodotto,

che sul piano della qualità, dellaricchezza degli allestimenti, della

guidabilità, ma anche dello stile nonteme confronti con la concorrenza”.

Wojciech Halarewicz, Presidente di Mazda Italia

Ampia e articolata la gamma Mazda proposta sul mercato italiano è composta da modelliin grado di soddisfare una vasta clientela: sopra, la Mazda5, sotto la moderna famiglia Mazda6.

In crescita le vendite alle flotte

SABAUDIA - Nell’anno finanziario terminato il 31 marzo diquest’anno, Mazda Motor Europe ha venduto 239.000 vettu-re in Europa, rispetto a 1.193.000 vendite globali; le venditeFleet hanno influito sui volumi europei poco meno del 15 percento. Questo significa che circa la metà del totale delle ven-dite Fleet di Mazda in Europa sono in UK e in Olanda, doveMazda ha ottenuto ottimi risultati sia in termini di share chedi volumi raggiungendo le 20.000 unità. Questo è stato otte-nuto grazie a una forte lavoro sia nel settore del noleggio alungo termine che nel chiudere accordi con grandi aziendemultinazionali. Il successo nell’ambito delle vendite Fleet inquesti mercati conferma che la strategia adottata rappresentail giusto approccio per lo sviluppo delle vendite Mazda Fleetin Europa.

Al centro di questa strategia c’è una gamma di modellimolto varia, capeggiata da Mazda6 e Mazda3 senza trascura-re Mazda2, Mazda5, CX-7 e l’icona del brand, la MX-5, chesi è aggiudicata numerosi premi assegnati in ambito Fleet perla sua desiderabilità, affidabilità, ottimi costi di gestione e, in

moltissimi casi, si è ancheposizionata come la miglio-re del suo segmento in ter-mini di valore residuo. “Intutta Europa - sottolineanoin Mazda - stiamo lavorandoper migliorare la desiderabi-lità e l’attrattività di Mazdaagli occhi degli utilizzatorifinali, comunicando allostesso tempo ai Fleet “deci-sion makers” quanto sianocompetitivi i dati relativi alcosto totale di mantenimen-to della vettura (TCO) equelli sul valore residuo,confrontati con i modellidella concorrenza. Mazda hauna forte immagine di mar -ca in un gran numero diPaesi, ma in particolare inAustria e in Svizzera, e dob-biamo capitalizzare su que-sto incoraggiando i respon-sabili Fleet delle Aziende egli utilizzatori finali a prova-re la nostra gamma al com-pleto”.

Il giusto approccio di Mazda

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AUTORAMA Anno 53 N° 511 - Abbinato al N° 191 Luglio/Agosto 2010Il Mondo dei Trasporti 14

ROMA - È il 1990: una compatta city car fa la sua comparsa sulmercato. È una piccola che vuol fare la grande, proponendo il me-glio della moderna tecnologia automobilistica in un formato agevo-le, adatto all’utiliz zo quotidiano. Si chiama Renault Clio, anche sesarebbe me glio usare la denominazione Clio I, visto che negli annisuccessivi il modello Renault sarà declinato in ben tre generazioni.Le tre generazioni sono diverse soprattutto per la linea, che diventasempre più dolce e arrotondata, e per le dimensioni mag giori dellaterza generazione. La prima serie fu prodotta dal 1990 al 1998, laseconda dal 1998 al 2005, mentre l’attuale è stata immessa sul mer-cato nel 2005 e si è evoluta con significativo restyling nel 2009.

PRIMA GENERAZIONE: 1990-1995

Il Salone di Ginevra è il palcoscenico internazionale in cui laClio viene presentata ufficialmente al pubblico. Poi, Clio inizia acircolare per le strade del mondo.

Lunga 3,71 m e con un bagagliaio di 265 decimetri cubi, Clio sidimostra capace di rispondere alle esigenze del mercato di queglianni: piccola, com patta ed economica nella ge stione ma in grado dioffrire com fort e finiture nonché un comportamento su strada propridel segmento superiore. Rispetto alla Supercinque che va a sostitui-re, Clio presenta una scocca caratterizzata da una grande rigidità,volta a migliorare la pre cisione di guida e a ridurre il livello di ru-morosità e vibrazioni. Particolare attenzione è stata posta anche neltrattamento con tro la corrosione, causa di di versi problemi sulle vet-ture del decennio precedente.

L’idea alla base del design di Clio I è quella di un’auto che sap- pia esprimere modernità sen za risultare aggressiva: dinamismocome sinonimo di robustezza. L’obiettivo è realizzare una vera auto“da vivere” che ab bia l’ambizione di diventare il riferimento per lacategoria. Capitalizzando l’esperienza rea lizzata con la R19, Clio sipo ne come “alto di gamma” nel l’universo delle piccole, sostituendole versioni cuore di gam ma e alto di gamma del l’R5. Le versionibase dell’R5, la Five e la Campus, continuano a essere prodotte.

Rispetto alla R5, Clio apporta un deciso miglioramento del le pre-stazioni in termini di comportamento su strada, abitabilità, riduzio-ne del rumore e del le vibrazioni, comfort, motorizzazioni perfor-manti ed economiche. Gli equipaggiamenti so no propri del segmen-to superiore con Abs elettronico, aria con dizionata, cambio automa-tico a gestione elettronica, sistema di allarme antintrusione, ser vo-sterzo su gran parte delle ver sioni, retrovisori elettrici sbri nabili,radio con comandi al volante.

Clio I viene proposta negli al lestimenti RN e RT, tre i propulsori:1.1 da 49 cv, 1.2 da 60 cv, 1.4 da 80 cv e diesel 1.9 da 65 cv. Laprima motorizzazione, disponibile esclusivamente con l’allestimen-

to RN, deriva dal glorioso quattro cilindri già utilizzato dai tempidella Renault 8 (circa 30 anni prima) e vie ne utilizzata fino al 1992.I due propulsori più grandi da 1.2 e 1.4 litri sono, invece, unità mo-derne denominate “Energy”: condividono gran parte dei com ponen-ti e sono assemblati su una linea altamente automatizzata. L’annosuccessivo al lan cio, quel 1991 in cui la Clio viene eletta per laprima volta Au to dell’Anno, viene introdotta anche la motorizzazio-ne 1.8 da 90 cv, abbinata al lussuoso allestimento Baccara. Nellostes so anno, fa il suo ingresso in gamma la versione sportiva 1.816V seguita, nel 1993, dalla versione 2 litri 16V Williams. En tram-be faranno la gioia dei tanti appassionati di auto sportive, segnandol’avvio della saga Renault Sport.

La configurazione meccanica di Clio riflette quella delle sue ri-vali: motore anteriore trasversale e trazione anteriore. Tutti i propul-sori utilizzati sono a quattro cilindri, con distribuzione a due valvoleper cilindro, a eccezione delle due versioni più sportive di punta. Latrasmissione è a cinque rapporti su tutta la gamma, mentre l’im pian -to frenante prevede una con figurazione mista, tranne che nelle dueversioni sportive che presentano i dischi anche posteriormente. Nel1994, Clio si arricchisce con l’airbag conducente, i pretensionatoridelle cinture di sicurezza, il cambio au tomatico a quattro rapporti ela marmitta catalitica sulle versioni a benzina. Arriva anche la Clio100 per cento elettrica, con batterie al piombo.

SECONDA GENERAZIONE: 1998-2005

La Clio della seconda generazione, in commercio dal 1998, è 6centimetri più lunga della precedente. Il bagagliaio ha una capienza

di 255 decimetri cubi. Rispetto al design elegante di Clio I, Clio IIsi presenta al pubblico con un look più raffinato, che non rinunciaperò a una spiccata simpatia. Gli equipaggiamenti principali sono ilcambio automatico Pro ac tive autoadattativo con nove leggi di fun-zionamento, il sistema Abs di serie su tutta la gam ma, i nuovi airbagSRP di serie, la nuova generazione di pretensionatori e limitatori dicarico sulle cinture di sicurezza, i nuo vi poggiatesta, gli airbag late-rali testa-torace, i sedili con dispositivo antisubmarining, i parafan-ghi anteriori e i fari in policarbonato composito, la nuova generazio-ne di sedili dal com fort migliorato, la radio integrata con comandi alvolante e display separato, il computer di bordo, il motore turbodie-sel a iniezione diretta 1.9 che affianca i benzina 16 valvole 1.2, 1.4e 1.6. Nel 2000, Clio II è la prima auto della sua categoria a ottene-re le 4 stelle ai crash-test Euro NCAP mentre nel 2001 la gamma in-troduce importanti novità: rispetto a prima, Clio II viene prodottacon componenti che per il 50 per cento sono nuo vi, viene introdottoun nuo vo servosterzo, il turbodiesel com mon rail 1.5 dCi (primoesempio di downsizing), il regolatore/limitatore di velocità, l’Esp,il 1.5 dCi da 80 cv con emissioni di CO2 pari a 110 g/km, il cambiorobotizzato “Quick-shift” e il sistema di navigazione Carminat.

TERZA GENERAZIONE: 2005-OGGI

L’ultimo quinquennio che ar riva ai nostri giorni è quello chevede protagonista dei mercati internazionali la Clio III, lun ga 3,98metri, ovvero 21 cm in più rispetto alla Clio II, e fornita di baga-gliaio di 288 dmc. Progettata per sedurre, Clio III è più grande, piùabitabile e dedicata al piacere di guida, grazie a un comportamentodinamico e a un livello di comfort di livello elevato.

Gli equipaggiamenti principali che caratterizzano questa terzagenerazione sono il tetto apribile panoramico, il sistema di naviga-zione Carminat, la ra dio CD MP3, i sensori di retromarcia, l’accen-sione automatica fari/ tergicristalli, il regolatore/ li mitatore di velo-cità, l’easy Ac cess System, il sistema di con trollo della pressionedei pneu matici, i fari addizionali in curva, i fari bi-xeno a distanzaadattativa, l’SRP di terza generazione, l’Esp affiancato da diversialtri sistemi di sicurezza.

Nel 2006 Clio ottiene per la seconda volta il premio “Auto del-l’Anno” ed è il primo modello del segmento B a ottenere nel 2005le 5 stelle ai crash-test EuroNCAP. Nell’a pri le del 2009, Clio IIIviene sottoposta a un’operazione di re styling che ne ottimizza ulte-riormente le qualità. Viene introdotto il sistema di navigazione inte-grato Carminat TomTom, il sistema di connessione multimedialePlug & Music, lo streaming audio Bluetooth, il motore a benzina1.2 TCe da 101 cv. L’attuale gamma Clio è composta dalla versioneberlina tre e cinque porte e dalla versione station wagon SporTour(allestimenti Comfort, Dynamique e Luxe), a cui si aggiunge la ClioStoria (allestimento Com fort) con motorizzazioni 1.2 da 43 kW/58cv (anche con alimentazione bifuel benzina/gpl) e 1.5 dCi da 47kW/64 cv nonché le versioni Renault Sport tre porte (R.S. e R.S.Light). I propulsori in uso per berlina e Spor Tour sono il 1.2 16V da55 kW/75 cv (anche con alimentazione bifuel benzina/Gpl), 1.216V TCe da 74 kW/101 cv, 2.0 16V da 148 kW/203 cv (per RenaultSport), 1.5 dCi da 47 kW/64 cv, 1.5 dCi da 63 kW/85 cv e 1.5 dCida 76 kW/105 cv.

ROMA - In quattro lustri, Re-nault Clio si è fatta un nome nelsegmento delle compatte citycar riuscendo a conquistare ilcuo re di oltre 10 milioni di auto-mobilisti in più di 100 Paesi eassaporando il gusto di passareal la storia. Un compleanno im-portante quello dei vent’anni,che Clio celebra come si devepro ponendo sul mercato una se -rie limitata esclusiva, firmata ap- punto “20th”.

Presentata al Sa lone di Gine-vra del 1990, primo grande suc-cesso del designer francese Mar- cel Botton, Clio sostituiva la Su-percinque, un’utilitaria che por-tava in dote invidiabili record divendita a livello europeo maormai inadatta a fronteggiare laconcorrenza di auto dal designpiù innovativo. L’as so nella ma-nica era appunto rap presentatodalla Clio, che già nel nome, de-rivato dalla mitologia greca, sidimostrava innovativa, interrom-pendo la precedente serie nume-rica dei modelli R4, R5, R12…

Eletta immediatamente Autodell’Anno 1991 (vincerà il titoloanche nel 2006), Clio iniziava ilsuo cammino lungo la stra da delsuccesso all’interno del segmen-to B che nel corso di ven t’anni èprogressivamente cre sciuto gra-

Marco Chinicò

RENAULT / CLIO COMPIE VENT’ANNI DI ONORATA CARRIERA

Una compatta nella storia

Tappa per tappa il ventennale dellaClio nel mondo dell’automobile

Voglia di essere intramontabile

“Presentata nel 1990,Clio iniziava il suocammino lungo lastrada del successoche nel corso divent’anni èprogressivamentecresciuto grazie alletre generazioniproposte sulmercato: la primaClio viene prodottadal 1990 al 1998, laseconda dal 1998 al2005; l’attuale Clioin commercio è laterza generazione,che nel 2009 habeneficiato di unsignificativorestyling. In totale,sono oltre 10 milionile Clio vendute inquattro lustri. Unaserie limitata celebrail 20esimoanniversario.

La prima generazione della Clio, prodotta in 4 milioni di unità.

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zie alle tre generazioni propostesul mercato: la prima Clio venneprodotta dal 1990 al 1998, la se-conda dal 1998 al 2005; l’attua-le Clio in commercio è la terzagenerazione, che nel 2009 habeneficiato di un significativorestyling.

PRODOTTOINTERNAZIONALE

New Renault Clio è prodottanegli stabilimenti di Flins (Fran-cia), Valladolid (Spagna) eBursa (Turchia). Nel 2009, dal- l’impianto francese sono uscite125.398 Clio, da quello spa gno-lo 25.450 e da quello tur co124.433. A livello mondiale, laproduzione complessiva di Clioè stata di 4 milioni di unità perquanto riguarda la pri ma gene-razione, 4,5 milioni di u nità laseconda generazione dal 1998,1,5 milioni la terza ge nerazionedal 2005 a cui si ag giungono le700mila Clio Thalia/Symbolfino al 2009. In Italia, dal lancionel 1990 a og gi, Clio ha sempreoccupato sta bilmente la top tendel proprio segmento di apparte-nenza. Clio I (1990-1998) èstata immatricolata in comples-sive 541.190 unità, Clio II(1998-2005) in 476.572 unità eClio III (2005-oggi) in 204.384u ni tà. In Italia, quindi, sonostate vendute finora più di unmilione di Clio.

La celebrativa Nuova Clio“20th” Anniversario è propostada Renault sulle tre carrozzeriedella gamma Clio - tre porte,cin que porte e SporTour - e sul laNuova Clio Renault Sport.Come ci si aspetta da un’autovolutamente speciale, sono tantii piccoli e grandi dettagli checonsentono alla “20th” di distin-

guersi. Esternamente, fannobella mostra il badge “20th” suimontanti delle porte anteriori, latinta Nero brillante sulla fasciacentrale del paraurti anteriore egli specchietti Nero Nacré (glispecchiatti sono Grigio Antraci-te su carrozzeria Ne ro Nacré).Le modanature laterali e le ma-niglie esterne delle por te sono intinta carrozzeria ec cetto con co-lorazione Nero Nacré dove sonoin tinta Dark Grey. Clio “20th”Anniversario ha a disposizioneun range di sei colorazioni:Bianco Ghiaccio, Blu Grigio,Nero Nacré, Gri gio Platino,Rosso Dynamico e Grigio Cas-siopea.

Nell’abitacolo raffinato edesclusivo, la plancia, con lavora-zione a effetto pelle, presentauna doppia impuntura, ben abbi-nata alla console centrale e allebocchette di aerazione GrigioAntracite. La firma “20th” èpresente anche sulle soglie delle

porte anteriori. Sviluppata a partire dal livel-

lo di equipaggiamento Dynami-que, Nuova Renault Clio “20th”Anniversario è fornita, di serie,di navigatore Carminat Tom-Tom, climatizzatore manuale oautomatico sul modello RenaultSport, limitatore/ regolatore divelocità, impianto Radiosat80W CD MP3 e fari fendineb-bia. Carminat TomTom proponela tecnologia IQ Routes e il si-stema Advanced Lane Guidanceper una guida intelligente cheprende in considerazione le in-formazioni statistiche sul traffi-co in funzione dell’ora e delgiorno della settimana. Insom-ma, dotazioni di classe superio-re che non solo si adattano per-fettamente ai contenuti di unaserie speciale ma ribadiscono lavalidità della filosofia Clio diproporre equipaggiamenti dialto livello all’interno del seg-mento B. Le motorizzazioni

riore Nero Brillante e la lamatipo F1 antracite esaltano il gio -co dei contrasti del paraurti an-teriore; il diffusore posteriorepre senta, a sua volta, una tintaNero Brillante, mentre i retrovi-sori antracite sono abbinati allalama aerodinamica tipo F1. Lasportiva dell’Anniversario mon -ta cerchi in lega 17” Be Bopdiamantati.

SPORTIVARAFFINATA

Anche in questo caso, il bad -ge “20th” è riportato sui mon-tanti delle porte. All’in ter no, laplancia offre di nuovo la dop piaimpuntura mentre le boc chettedi aerazione in cromo satinatosottolineano l’atmo sfe ra lussuo-

sa. Nuova Clio R.S. “20th” An-niversario adotta sellerie specifi-che in tessuto grigio argento ecopri-tappetini anteriori. Propo-sta a 25.600 euro in versione treporte con motorizzazione 2.016V da 148 kW/ 203 cv.

Nuova Clio Renault Sport“20th” Anniversario propone di-versi equipaggiamenti, molti deiquali rivolti a migliorare il com-fort di bordo, come il climatiz-zatore automatico, il CarminatTomTom, i retrovisori ripiegabi-li elettricamente, gli alzacristallicon comando a impulso e l’im-pianto Radiosat 80W CD MP3.In tema di sicurezza, c’è a di-sposizione il limitatore/ regola-tore di velocità, i fa ri a visibilitàlaterale e gli airbag laterali atendina.

sono il 1.2 16V da 55 kW/75 cv(anche bifuel benzina/Gpl), il1.2 16V TCe da 74 kW/101 cv,il 1.5 dCi da 47 kW/64 cv e 1.5dCi da 63 kW/85 cv, che con-sentono alla serie speciale difregiarsi della firma Renaulteco2. Il listino prezzi della Nuo -va Clio “20th” Anniversarioparte da 13.100 euro per la treporte, 13.750 euro per la cin queporte e 14.400 euro per la Spor-Tour.

La Nuova Clio Renault Sport“20th” Anniversario aggiungeulteriori elementi di distinzionecon la carrozzeria bicolore: tet -to, spoiler e diffusore posteriorisono neri e contrastano con l’i -ne dita tinta Bianco GhiaccioNa cré inaugurata proprio daquesta versione. La fascia ante-

RENAULT / SULLA LAGUNA IL NUOVO SISTEMA 4CONTROL A QUATTRO RUOTE STERZANTI

La tecnologia che non c’è...Con l’innovativo sistema crescono maneggevolezza, piacere di guida e sicurezza. Le speciali

Laguna 4Control sono già disponibili a listino con un sovrapprezzo di 1.000 euro.Dalle diverse motorizzazioni disponibili è escluso il solo diesel 2.0 150 cv della Coupé.

MONZA - Per Renault rappre-senta la “tecnologia che nonc’è”, ma il sistema 4Control aquattro ruote sterzanti gestiteelettronicamente, disponibilesul l’intera gamma Laguna(Berlina, Sportour, Coupé),costituisce in verità solo l’ulti-mo capitolo, apparentementeil più com piuto e destinato amantenersi nel tempo, di unastoria di ricerche e progressi(tentati) i ni ziata negli AnniOttanta e pro seguita in partenei Novanta. Case automobili-stiche di primo piano come laBmw con il “Dynamic Drive”,Audi e il suo “Quat tro” oppu-re il Gruppo PSA con il retro-treno direzionale montatosulle Citroën ZX e Xsara e laPeugeot 306 hanno cercato neltempo di segnare la strada of-frendo al pubblico prodottiche promettevano stabilità diguida in curva e nei movimen-ti veloci di scarto, maneggevo-lezza, precisione di manovra.

Tutte doti che, archiviatiquel li che non sono passatialla storia come successi com-merciali, si ritrovano oggi sul

Ottavia Molteni

sistema sviluppato da RenaultSport Technologies e possedu-to in e sclu siva dal marchiofrancese al meno per quantoconcerne i mo delli cosiddettigeneralisti. “Il lancio dellagamma 4Control rispecchia lafilosofia propria del marchio -

ha dichiarato Luciano Ciabat-ti, Direttore Mar keting di Re-nault Italia - che con siste nelproporre al più am pio pubbli-co le più recenti innovazionitecnologiche, in una sor ta didemocratizzazione del l’offer-ta. Non proponiamo fronzoli,

ma solo l’essenziale, qualificache pensiamo spetti al nostrotelaio a quattro ruote sterzantiin grado di regalare piacere diguida senza derogare sugliaspetti legati alla sicurezza”.

Le speciali Laguna 4Con-trol sono già disponibili a listi-

no con un sovrapprezzo di1.000 euro. Dal le diverse mo-torizzazioni disponibili èescluso il solo diesel 2.0 150cv della Cou pé. “Or mai l’80per cento delle richieste perLaguna si riferiscono al lagam ma 4Control” ha aggiuntoCiabatti, protagonista assiemea un gruppo di colleghi di unaspeciale sessione di test o spi-tati sull’asfalto del Tempiodel la Velocità, l’Autodromo diMonza. Attraverso il giro dellapista brianzola, con la temibilestaccata in fondo al rettilineodi partenza, le aree di scorri-mento e le parti più guidatecon le chicane in successione,abbiamo potuto saggiare dipersona co me la riduzione delrapporto di de moltiplicazioneregali uno sterzo più diretto,pulito, incisivo anche ad anda-tura decisamente sostenuta.Dalla spalla il lavoro (e quindiil carico) passa sull’improntaa terra, piena, con conseguentemiglior tenuta di stra da e con-temporanea minor deriva, equindi attrito, e quindi u suradel pneumatico.

Il mezzo è più gestibile,permette di evitare agevol-mente gli ostacoli, ri sponde al

meglio in caso di fre nate sec-che, d’emergenza, an che sufondo bagnato, come ab biamoprovato a fare in altra partedella struttura monzese. Il si-stema 4Control entra in giocoa diverso titolo quando siviaggia al di sotto dei 60 km/he quando si supera tale soglia.Nel primo caso le ruote poste-riori sterzano in senso inversori spetto all’avantreno per ga-rantire più agilità e consentiregli spostamenti in spazi angu-sti, co me possono essere alcu-ne vie del centro storico citta-dino.

A ve locità più elevate ilmovimento delle ruote sifonde in un tutt’uno, il retro-treno ricalca per fettamente latraiettoria impostata regalandoal guidatore la massima tran-quillità e la consapevolezza didominare la stra da. Come ri-cordava in chiusura di inter-vento Ciabatti “è co me se inogni macchina della nuovagamma Laguna 4Control se nenascondessero due, di cui unapiù piccola”, quasi che le dotidi maneggevolezza compattas-sero, seppure solo virtualmen-te, le reali dimensioni del vei-colo.

Come ci si aspetta da un’auto volutamente speciale, sono tanti i piccoli e grandi dettagli cheesternamente e internamente consentono alla Clio “20th” Anniversario di distinguersi e celebrareal meglio i vent’anni di un modello che ha saputo e continua a imporsi sui mercati internazionali.

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