Autorama 2010 01 02

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VOLKSWAGEN / POLO ELETTA AUTO DELL’ANNO 2010 La compatta dei desideri VERONA - A coronamento di un anno entusiasmante, Volkswa- gen Polo è stata eletta “Auto dell’Anno 2010”. I 59 giurati provenienti da 23 Paesi hanno così decretato il successo della nuova compatta tedesca. “La nuova Polo - ha dichiarato Mar- tin Winterkorn, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen - rap- presenta in maniera ideale l’a- bilità ingegneristica tedesca e offre tecnologie di punta. È un’auto giovanile, “fresca” e a- datta a tutti i mercati del mon- do. La quinta generazione della nostra bestseller è senza com- promessi ancora più orientata alle aspettative dei nostri clien- ti. Siamo molto contenti per questo riconoscimento che con- ferma la bontà del nostro lavo- ro”. L’elezione dell’Auto del- l’Anno è una delle più antiche e rinomate in Europa. Dal 1964 vengono premiate le migliori automobili introdotte ogni anno sul mercato. Nella classifica generale, Fiat guida il gruppo dei costruttori con 9 vittorie, se- guita da Renault con 6, Ford con 5, Citroën, Opel e Peugeot con 3, Volkswagen, Alfa Ro - meo, Auto Union/Audi, Rover, Simca e Toyota con 2, Lancia, Austin, Nissan, NSU, Merce- des-Benz e Porsche con 1. L’ul- tima vittoria di una Volkswagen risale al 1992: la Golf terza ge- nerazione conquistò il primo posto davanti a Opel Astra e Ci- Fabio Basilico A UTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30 Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30 VEGA EDITRICE - ANNO 53 - N. 506 - Supplemento al N° 186 Gennaio/Febbraio 2010 Il Mondo dei Trasporti Dacia / Duster lancia la sfida al mercato delle fuoristrada a pag. 14 I giurati hanno premiato il completo pacchetto di dotazioni di sicurezza, i motori moderni e parsimoniosi, il prezzo accessibile. Il riconoscimento internazionale corona il successo di mercato della quinta generazione della bestseller Volkswagen. Dalla scorsa estate gli ordini raccolti hanno superato le 130mila unità. segue a pagina 2 Audi / La nuova A8 ammiraglia tedesca all’avanguardia della tecnica a pag. 4

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VOLKSWAGEN / POLO ELETTA AUTO DELL’ANNO 2010

La compatta dei desideri

VERONA - A coronamento di unanno entusiasmante, Volkswa-gen Polo è stata eletta “Autodel l’Anno 2010”. I 59 giuratiprovenienti da 23 Paesi hannocosì decretato il successo dellanuova compatta tedesca. “Lanuova Polo - ha dichiarato Mar-tin Winterkorn, Presidente delConsiglio di Amministrazionedel Gruppo Volkswagen - rap-presenta in maniera ideale l’a -bi lità ingegneristica tedesca eof fre tecnologie di punta. Èun’auto giovanile, “fresca” e a -dat ta a tutti i mercati del mon -do. La quinta generazione dellanostra bestseller è senza com-promessi ancora più orientataal le aspettative dei nostri clien-ti. Siamo molto contenti per

questo riconoscimento che con-ferma la bontà del nostro lavo-ro”.

L’elezione dell’Auto del-l’An no è una delle più antiche erinomate in Europa. Dal 1964vengono premiate le miglioriautomobili introdotte ogni annosul mercato. Nella classificagenerale, Fiat guida il gruppodei costruttori con 9 vittorie, se-guita da Renault con 6, Fordcon 5, Citroën, Opel e Peugeotcon 3, Volkswagen, Alfa Ro -meo, Auto Union/Audi, Rover,Simca e Toyota con 2, Lancia,Austin, Nissan, NSU, Merce-des-Benz e Porsche con 1. L’ul-tima vittoria di una Volkswagenrisale al 1992: la Golf terza ge-nerazione conquistò il primoposto davanti a Opel Astra e Ci-

Fabio Basilico

AUTORAMAMensile di informazione e cultura del mondo dei motori

Da marzo a dicembreil venerdì alle ore 20.30

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VEGA EDITRICE - ANNO 53 - N. 506 - Supplemento al N° 186 Gennaio/Febbraio 2010 Il Mondo dei Trasporti

Dacia / Duster lancia la sfida al mercato delle fuoristrada a pag. 14

I giurati hanno premiato il completo pacchetto di dotazioni di sicurezza,i motori moderni e parsimoniosi, il prezzo accessibile. Il riconoscimento internazionale

corona il successo di mercato della quinta generazione della bestsellerVolkswagen. Dalla scorsa estate gli ordini raccolti hanno superato le 130mila unità.

segue a pagina 2

Audi / La nuova A8 ammiraglia tedesca all’avanguardia della tecnica a pag. 4

2Anno 53 N° 506 - Abbinato al N° 186 Gennaio/Febbraio 2010Il Mondo dei TrasportiAUTORAMA

troën ZX. I giurati hanno sceltola nuova Polo che, con 347punti, ha preceduto la ToyotaiQ (337) e la nuova Opel Astra(221). Hakan Matson, Presiden-te della Giuria, in occasionedel la proclamazione della vinci-trice a Madrid, ha dichiarato:“La Polo ci ha convinti special-mente per il suo completo pac-chetto di dotazioni di sicurezzae per i motori moderni. Per e -sempio, con la Polo BlueMo-tion la gamma propone una vet-tura molto parsimoniosa e, altem po stesso, dal prezzo acces-sibile”.

Dopo avere conquistato ipre mi “Migliore auto 2009”della rivista “auto motor undsport”, “Volante Verde” e “Vo-

lante d’Oro” della casa editrice“Springer” e, più di recente,“Au to Trophy” della rivista“Au tozeitung”, il titolo di Autodell’Anno 2010 conclude nelmodo migliore l’annus mirabi-lis della Polo.

La Polo non ha convinto sol-tanto la giuria: dalla sua intro-duzione sul mercato all’iniziodel la scorsa estate fino a oggi,so no oltre 130mila gli ordiniraccolti per questa vettura pun -to di riferimento nella propriaclasse. La Polo è disponibilecon la dinamica carrozzeria 3porte o nella confortevole ver-sione 5 porte. Inoltre, con unconsumo di soli 3,3 litri per 100km, la Polo BlueMotion si di-stingue nel panorama mondialecome cinque posti economica eamica dell’ambiente.

AUTO DELL’ANNO: Dal 1964 un premio che fa tendenza

ANNO PRIMA PUNTI SECONDA PUNTI TERZA PUNTI

1964 Rover 2000 76 Mercedes-Benz 600 64 Hillman Imp 311965 Austin 1800 78 Autobianchi Primula 51 Ford Mustang 181966 Renault 16 98 Rolls-Royce Silver Shadow 81 Oldsmobile Toronado 591967 Fiat 124 144 Bmw 1600 69 Jensen FF 611968 NSU Ro80 197 Fiat 125 133 Simca 1100 941969 Peugeot 504 119 Bmw 2500/2800 77 Alfa Romeo 1750 761970 Fiat 128 235 Autobianchi A112 96 Renault 12 791971 Citroen GS 233 Volkswagen K70 121 Citroen SM 1051972 Fiat 127 239 Renault 15/17 107 Mercedes-Benz 350 SL 961973 Auto Union Audi 80 114 Renault 5 109 Alfa Romeo Alfetta 951974 Mercedes-Benz 450 115 Fiat X1/9 99 Honda Civic 901975 Citroen CX 229 Volkswagen Golf 164 Auto Union Audi 50 1361976 Simca 1307-1308 192 Bmw Serie 3 144 Renault 30 TS 1071977 Rover SD1 157 Auto Union Audi 100 138 Ford Fiesta 1351978 Porsche 928 261 Bmw Serie 7 231 Ford Granada 2031979 Simca Horizon 251 Fiat Ritmo 239 Auto Union Audi 80 1811980 Lancia Delta 369 Opel Kadett 301 Peugeot 505 1991981 Ford Escort 326 Fiat Panda 308 Austin Metro 2551982 Renault 9 335 Opel Ascona 304 Volkswagen Polo 2521983 Auto Union Audi 100 410 Ford Sierra 386 Volvo 760 1571984 Fiat Uno 346 Peugeot 205 325 Volkswagen Golf 1561985 Opel Kadett 326 Renault 25 261 Lancia Thema 1911986 Ford Scorpio 337 Lancia Y10 291 Mercedes-Benz Classe E 2731987 Opel Omega 275 Audi 80 238 Bmw Serie 7 1751988 Peugeot 405 464 Citroen AX 252 Honda Prelude 2341989 Fiat Tipo 356 Opel Vectra 261 Volkswagen Passat 1941990 Citroen XM 390 Mercedes Classe SL 215 Ford Fiesta 2141991 Renault Clio 312 Nissan Primera 258 Opel Calibra 1831992 Volkswagen Golf 276 Opel Astra 231 Citroen ZX 2131993 Nissan Micra 338 Fiat Cinquecento 304 Renault Safrane 2441994 Ford Mondeo 290 Citroen Xantia 264 Mercedes-Benz Classe C 1921995 Fiat Punto 370 Volkswagen Polo 292 Opel Omega 2721996 Fiat Bravo 378 Peugeot 406 363 Audi A4 2461997 Renault Scenic 405 Ford Ka 293 Volkswagen Passat 2481998 Alfa Romeo 156 454 Volkswagen Golf 266 Audi A6 2651999 Ford Focus 444 Opel Astra 269 Peugeot 206 2482000 Toyota Yaris 344 Fiat Multipla 325 Opel Zafira 2652001 Alfa Romeo 147 238 Ford Mondeo 237 Toyota Prius 2292002 Peugeot 307 286 Renault Laguna 244 Fiat Stilo 2432003 Renault Megane 322 Mazda 6 302 Citroen C3 2142004 Fiat Panda 281 Mazda 3 241 Volkswagen Golf 2412005 Toyota Prius 406 Citroen C4 267 Ford Focus 2282006 Renault Clio 256 Volkswagen Passat 251 Alfa Romeo 159 2122007 Ford S-MAX 235 Opel Corsa 233 Citroen C4 Picasso 2222008 Fiat 500 385 Mazda 2 325 Ford Mondeo 2022009 Opel Insignia 321 Ford Fiesta 320 Volkswagen Golf 2232010 Volkswagen Polo 347 Toyota iQ 337 Opel Astra 221

La compatta dei desideri

segue dalla prima pagina

CITROËN / SULLA C1 STYLE CONTENUTI RICERCATI E RAFFINATI

Stile in movimentoLa serie speciale si presenta moderna, giovane, compatta e attrattiva.

Insomma, in perfetta sintonia con lo spirito Créative Tecnologieche oggi identifica la marca del Double Chevron. Un mix di eleganza

e dinamismo a prezzi particolarmente competitivi.

MILANO - La proposta C1 si ar-ricchisce con un’offerta specia-le che strizza l’occhio agli esti-matori della filosofia giovanilee di namica e a chi apprezza inun’auto mo bi le i dettagli ricer-cati e raffinati. La serie specialesi chiama C1 Style e Citroën lapresenza come moderna, giova-ne, compatta e attrattiva. In-somma, in perfetta sintonia conlo spirito Créa tive Tecnologieche oggi identifica la marca delDouble Chevron. Particolar-mente adatta a una clientelagiovane e dinamica, o comun-que a tutti coloro che al mondogiovane e dinamico si voglionorifare, C1 Sty le stupisce per isuoi eleganti particolari satinatie per il suo rapporto prezzo/do-tazione particolarmente compe-titivo. In ver sione Airdream treporte il prezzo di listino chiaviin mano è di 11.430 euro, chediventano 11.780 euro per lacinque por te.

La nuova Serie Speciale è al-lestita partendo dalla versionePerfect, arricchita con numerosidettagli ricercati e raffinati, co -me le conchiglie dei retrovisoriin color grigio satin e i cerchi inlega 14”. La cura del particolaresi riscontra anche negli interni,dove i dettagli satinati donanoun tocco di luminosità e moder-nità, conferendo alla vettura lostile moderno che la contraddi-stingue. L’equipaggiamento diintrattenimento di alto livello èil fiore all’occhiello della vettu-ra, impreziosita da un’e sclu si vadotazione, che la rende il pun todi riferimento della categoria:Radio Alpine di ultima genera-zione con connettività Blueto-oth e sintolettore CD com pati-

bile con il formato Mp3 e dota-to di ingressi ausiliari USB eAUX IN; Dock iPod che per-mette di collegare un iPod o uniPhone e prevede un adattatorein dotazione per ogni modellodi iPod, compreso il nuovissi-mo Nano 5g (il dispositivo sicontrolla tramite la radio, il cuischermo permette al conducen-te di visualizzare i menù e i ti-toli dei brani, senza distrarsidal la guida); coppia di altopar-lanti Alpine 180 W con presta-zioni audio di alto livello.

La motorizzazione benzina1.0 68 cv della Citroën C1 Styleè un riferimento in termini diprotezione ambientale, grazieal le sue ridotte emissioni diCO2 (106 g/km). La piccola ci -ty car francese si conferma lavet tura con minori emissionipiù venduta in Europa, raffor-zando l’impegno della Casad’ol tralpe nei confronti del ri-spetto ambientale.

3 AUTORAMAAnno 53 N° 506 - Abbinato al N° 186 Gennaio/Febbraio 2010Il Mondo dei Trasporti

STOCCARDA - Accattivante, e -mo zionante, scoperta. È la nuo -va Classe E Cabriolet, il model-lo che completa la gamma Clas-se E proponendo una due posticon la sua classica capote intes suto. Ma non ci si inganni:que sta è un’auto per tutte le sta-gioni, non solo per le gita estiveopen air. La possibilità di utiliz-zare la vettura tutti mesi del- l’an no è del resto sempre statala priorità dei progettisti Merce-des-Benz. Con la nuova ClasseE Cabriolet, la stagione perviag giare open-air non finiscemai. Infatti, mentre molte suecolleghe in autunno scompaio-no dalle strade, la Classe E Ca-briolet - che è lunga 4.698 mm,larga 1.786 mm e alta 1.402mm - garantisce il massimo pia-cere di guida e comfort anchecon la capote chiusa.

PRODIGIPER IL COMFORT

Quest’ultima si apre e sichiu de in modo completamenteautomatico in 20 secondi, anchein marcia fino a una velocità di40 km/h. La capote trova postoin un alloggiamento dietro laparatia posteriore. Un avvolgi-bile orientabile separa l’allog -gia mento della capote dal vanobagagli e per poter chiudere iltetto questo elemento deve es-sere chiuso. Se la vettura rima-ne scoperta, è possibile far scor-rere l’avvolgibile all’indie tro: inquesto modo, la capacità delbagagliaio aumenta di 90 li tri a390 litri. La nuova Cabriolet èdotata della possibilità di caricopassante di serie, così co me diun nuovo sistema meccanicoper agevolare la salita e la di-scesa dei passeggeri posteriori,denominato “sistema Ea sy-Entry”.

La capote è a isolamento a -custico di serie: ciò vuol direche anche viaggiando a tettochiu so, la nuova Classe E Ca-briolet risulta una delle vetturepiù silenziose nel segmento del -le decappottabili a quattro posti

con capote in tessuto. Il sistemadi insonorizzazione particolar-mente sofisticato della capotedetermina una riduzione dei li-velli del suono chiaramente per-cepibile all’interno dell’abi ta -colo in confronto alle coperturein tessuto di tipo tradizionale.In questo modo si attutisconomeglio i rumori esterni di altriveicoli e la rumorosità delvento. In sostanza, la differenzaè percepibile già a una velocitàdi 80 km/h circa, quando, ad e -sem pio, si attraversa una galle-ria o si sorpassa una colonna diveicoli industriali. Alle andaturepiù elevate, la capote con i so -lamento acustico è in grado didimostrare ancora più efficace-mente i suoi vantaggi, consen-tendo, per esempio, di conver-sare senza alzare il tono del lavoce. Ovviamente, la capote èimpermeabile all’acqua e alvento, ed è in grado di affronta-re senza problemi qualsiasi im-pianto di autolavaggio. Infine,con uno spessore complessivodi 23,5 mm vanta un elevatoisolamento termico.

Mercedes-Benz ha introdottoin anteprima mondiale il frangi-vento antiturbolenza nel 1989sui modelli SL. Nel 2004, sulmodello SLK, è stato invece in-trodotto, sempre in anteprimamon diale, il riscaldamento perla zona della testa Airscarf. LaClasse E Cabriolet monta l’e vo -lu zione dei due dispositivi. Air-cap è un nuovo frangivento au-tomatico che può essere attivatocon la pressione di un pulsantee riduce notevolmente le turbo-lenze nell’abitacolo, creandouna bolla d’aria calda all’in ter -no dell’abitacolo. Al tempostes so, questa soluzione offrenotevoli vantaggi in termini dipraticità rispetto ai tradizionalifrangivento angolari: non oc-corre più una faticosa installa-zione, i due sedili singoli poste-riori rimangono liberi e la lineadel la fiancata della Cabrioletnon viene interrotta. Due sono icom ponenti del sistema Aircap:un’aletta estraibile di circa 6centimetri con rete nel telaiodel parabrezza e uno schermoantiturbolenza tra i sedili poste-

riori. La funzione dei componenti

è convogliare il flusso d’aria aldisopra dell’abitacolo, limitareattraverso la rete anteriore il fa-stidioso calo di pressione chesolitamente si crea all’internodella vettura e ridurre le corren-ti di riflusso per mezzo delloschermo antiturbolenza poste-riore. Oltre ad aumentare com-fort e benessere per gli occu-panti, la riduzione delle turbo-lenze consentita dall’at ti va zio nedell’Aircap (estraibile fi no a160 km/h e utilizzabile an chealla massima velocità di mar-cia) contribuisce a ridurre i li-velli di rumorosità.

UNA SCIARPAINVISIBILE

Airscarf funziona come unasciarpa invisibile in grado di ri-scaldare il collo e la nuca deglioccupanti: è integrato neglischienali dei sedili anteriori edemette aria calda attraverso ipoggiatesta. Per Classe E Ca-briolet, gli ingegneri Mercedeshanno ulteriormente perfeziona-to questa esclusiva innovazione:in questo modello, al di là della

regolazione in altezza dei pog-giatesta, la bocchetta del siste-ma di riscaldamento può essereruotata di 36 gradi verso l’altoo verso il basso, per mez zo diun’apposita manopola. In que-sto modo, il guidatore e il pas-seggero anteriore possono sem- pre provare il piacere di questoesclusivo riscaldamento dellazona del collo, a prescinderedalla propria statura.

La nuova cabrio è all’avan -guar dia anche in termini di mo-torizzazioni: i nuovi propulsoridiesel e benzina a iniezione di-retta coniugano efficienza ele-vata e ottimale erogazione dellapotenza. L’importante riduzionedei consumi di questo modelloè stata ottenuta grazie ai nuovipropulsori e a una serie di ulte-riori accorgimenti, tra cui la re-golazione secondo necessitàdella pompa del servosterzo edi alimentazione del carburante,l’utilizzo di pneumatici conbassa resistenza al rotolamento,il comando dell’alterna to re inbase alla situazione di marcia ealla tensione di bordo e l’aero-dinamica. Vantando un Cx di0,28, Classe E Cabriolet stabili-sce un nuovo record tra le vet-

ture del segmento, rinnovandola lunga tradizione di successidella gamma Classe E in termi-ni aerodinamici.

L’elenco delle versioni e re-lative motorizzazioni compren-de: E 220 CDI BlueEFFICIEN-CY da 125 kW/170 cv, E 250CDI BlueEFFICIENCY da 150kW/204 cv, E 350 CDI BlueEF-FICIENCY da 170 kW/231 cv,E 200 CGI BlueEFFICIENCYda 135 kW/184 cv, E 250 CGIBlueEFFICIENCY da 150kW/204 cv, E 350 CGI BlueEF-FICIENCY da 215 kW/292 cved E 500 da 285 kW/388 cv.

La nuova Cabriolet offre tut -ta la gamma di innovazioni perla sicurezza firmata Mercedes-Benz Classe E. Tra le dotazionispecifiche della due porte sco-perta figurano, ad esempio, laprotezione antiribaltamento, imontanti anteriori rinforzati condue elementi tubolari supple-mentari e i montanti centrali ain nesto. Inoltre, si tratta dellapri ma Cabriolet Mercedes a es-sere dotata di airbag per la te -sta.

La protezione antiribalta-mento consiste di due robustestaffe con un diametro di 35

millimetri rispettivamente, inte-grate nei poggiatesta posterioridietro lo schienale del sedile. Inbase a movimenti di sbanda-mento estremi o elevate accele-razioni conseguenti a un impat-to, un sensore conico di ribalta-mento è in grado di determinareun potenziale pericolo per glioccupanti. Non appena il senso-re invia un apposito segnale, lemolle precaricate dei roll-barvengono immediatamente atti-vate. Di conseguenza, entrambii roll-bar integrati nei poggiate-sta fuoriescono e raggiungonoin poche frazioni di secondo laposizione di protezione, dovevengono bloccati automatica-mente. Insieme con i robustimon tanti anteriori, le staffed’ac ciaio rappresentano unapro tezione antiribaltamento ef-ficace. I montanti centrali “a in-nesto” vantano un sistema dicollegamento particolarmente aprova di crash, poiché affonda-no nelle soglie laterali. Una ba -se in acciaio ad alta resistenzasostiene il montante posterioreinternamente, puntellandolocon tro la traversa dei sedili po-steriori.

PROTEZIONEGARANTITA

Gli airbag di serie sono sette(frontali, sidebag lato guida epas seggero, kneebag per il gui-datore e airbag per la testa), acui si aggiungono pretensionato-ri e limitatori della forza di rite-nuta su tutti i sedili, come pu repoggiatesta attivi per il guidato-re e il passeggero anteriore. A ri-chiesta, la vettura può essere do-tata anche di sidebag per il vanoposteriore. Tra gli altri e quipag-giamenti per la sicurezza figura-no il sistema di rilevamento deisegni di affaticamento “Atten-tion Assist”, il sistema di prote-zione preventiva degli occupantiPre-Safe, la moderna tecnica diilluminazione “Intelligent LightSystem”, il cofano motore attivoe il Tempomat con regolazionedella distanza “Distronic Plus”.Contenuti d’a vanguardia chefanno della nuo va cabrio unvero punto di riferimento.

MERCEDES-BENZ / ANCHE LA CABRIOLET PER COMPLETARE LA CLASSE E

Feeling assoluto

Viola d’Irsi

“Un’auto per tuttele stagioni, capacedi garantire unelevato piacere di guida in ogni situazione dimarcia. Graziealle caratteristichetecniche efunzionali dellacapote in tessutocon sistema di apertura echiusuraautomatico, la Cabriolet della Classe E è un punto di riferimentoassoluto nelsegmento.

La capote della nuova Classe E Cabriolet si apre e si chiude in modo completamente automatico in venti secondi (in alto), anche in marcia fino a una velocità di 40 chilometri orari.

energia elettrica che viene tem-poraneamente accumulata nellabatteria. Ai due motori V8 siaggiungerà, poco dopo il lanciosul mercato, il 3.0 V6 TDI: e ro -ga 250 cv e scarica sull’al beromotore 550 Nm di coppia a re-gimi compresi fra 1.500 e 3.000giri; vale a dire: 17 cv e 100Nm più di prima. Il V6 dieselaccelera la A8 da 0 a 100 km/hin 6,6 secondi. In media si ac-contenta di soli 6,6 litri/100km: un miglioramento di 1,9 li -tri/100 km, equivalenti al 22 percento. Le emissioni di CO2 so -no in media di appena 174g/km. Il 3.0 TDI è abbinato diserie a un sistema Start & Stopche spegne il motore quandol’A8 si ferma e lo riaccende ap-pena viene rilasciato il pedaledel freno. Successivamente, Au -di introdurrà una seconda va-riante del 3.0 V6 TDI da 204cv, abbinato alla trazione ante-riore. Il nuovo motore consumasolo 6 litri/100 km, pari a emis-sioni di CO2 di 159 g/km.

Tutti i propulsori sono dotatidi serie del nuovo cambio elet-tronico tiptronic a otto rapportie sono abbinati alla trazione in-tegrale permanente quattro. Arichiesta è disponibile il diffe-renziale sportivo dinamico, diserie invece per l’A8 4.2 TDIquattro.

Il sistema di regolazione mo-dulare “Audi drive select” ga-rantisce un’esperienza di guidaas sai gratificante: dalla guidatranquilla ed estremamente con- for tevole fino a quella sportiva,con un assetto più rigido su per-corsi ricchi di curve. Il sistemacol lega “adaptive air suspen-sion” (gestione elettronica dellesospensioni pneumatiche), mo-tore, tiptronic a otto rapporti eservotronic.

Per quanto riguarda la sicu-rezza, Audi A8 è dotata delnuo vo sistema “Audi pre sen -se”. Nella versione di serie,“Au di pre sense basic”, il siste-ma analizza le informazioni deisensori dell’ESP: se questi rile-vano una frenata a fondo o unosbandamento, la centralina in-terviene attivando, a secondadel la situazione, il lampeggio diemergenza, chiudendo i fine-strini laterali e il tettuccio, eten dendo le cinture dei sedilian teriori. I livelli di estensionedel sistema sono denominati“Au di pre sense front”, “Audipre sense plus” e “Audi pre sen -se rear”.

secondi accelera la A8 fino a100 km/h e la velocità massimaè limitata elettronicamente, co -me per tutte le motorizzazioni,a 250 km/h. Nel ciclo UE il po-tente motore a benzina si ac-contenta di 9,5 litri ogni 100chi lometri, una riduzione di 1,4litri o del 13 per cento rispettoal modello precedente, con unincremento di potenza di 22 cv.Le emissioni di CO2 sono disoli 219 grammi al chilometro.Il 4.2 TDI eroga 350 cv e svi-luppa una coppia di 800 Nm,disponibile già fra 1.750 e2.750 giri. Per passare da 0 a100 km/h impiega 5,5 secondi.La potenza erogata è aumentatadi 24 cv e la coppia di 150 Nm,mentre i consumi standard sonoscesi di 1,8 litri/100 km, una ri-duzione di ben il 19 per cento.La nuova A8 4.2 TDI consumaappena 7,6 litri ogni 100 chilo-metri, corrispondenti a emissio-ni di CO2 di 199 g/km.

Per tutti i motori, in fase difrenata, il sistema di recuperoconverte l’energia cinetica in

comfort regola la temperaturaall’interno dell’abitacolo in duediverse zone, a richiesta anchein quattro. Inoltre, è possibilescegliere tre modalità di regola-zione (intensità bassa, media ealta) con cui cambia anche il ti -po di ventilazione. Per l’in ver -no, infine, è disponibile unaquar ta variante che riscaldamaggiormente il vano piedi.

I sedili anteriori sono regola-bili elettricamente di serie indodici posizioni. Ancora piùlus so è garantito dai sedili com- fort, regolabili in 22 posizioni,dotati anche di sostegni laterali.Su una grande e lussuosa berli-na Gran Turismo come la nuo vaA8 anche i passeggeri posterio-ri viaggiano in prima classe. Arichiesta, Audi offre il divanoposteriore anche con una versa-tile regolazione elettrica per isedili esterni.

A8 debutta sul mercato condue motori V8, un benzina e unTDI. Il 4.2 FSI ha una potenzadi 372 cv e una coppia massimadi 445 Nm a 3.500 giri. In 5,7

sottolinea la larghezza del lavettura.

Anche i gruppi ottici poste-riori generano un fascio di luceche ha un effetto tridimensiona-le e incisivo. Anch’essi sonorea lizzati con tecnologia aLED, con 72 diodi luminosi perunità.

L’abitacolo è molto più lar -go, arioso e luminoso del mo-dello precedente e vanta comeelemento distintivo il cosiddettoarco “wrap-around”, ampio eav volgente, che costituisceun’e legante plancia di bordo si-mile a quella di uno yacht. Iltunnel centrale è largo e piano.Plancia di comando ideale dalpunto di vista ergonomico, o -spita i dispositivi di regolazionedel climatizzatore automatico eil terminale del sistema di co-mando multimediale MMI, chequi si presenta in una nuovaversione, con una configurazio-ne chiaramente strutturata in trezone, una delle quali è riservataall’audio.

Il climatizzatore automatico

sostituiscono i fendinebbia. Nelpunto delle prese d’aria in cuigeneralmente venivano colloca-ti i fendinebbia, invece, sono si-stemati ora i sensori ruota del -l’“adaptive cruise control” confunzione Stop & Go (a richie-sta).

Come modulo aggiuntivo,Au di offre la regolazione dina-mica della profondità dei fari:un ulteriore sviluppo del con-trollo automatico degli abba-glianti. Una videocamera da-vanti al retrovisore interno rico-nosce gli altri veicoli dalla loroilluminazione. Un computeradatta la luce della vettura inmo do dinamico garantendosem pre un’illuminazione otti-male.

Vista di profilo, la nuova A8appare protesa in avanti. Grandicerchi, da 17” a 21” di diame-tro, riempiono i passaruota,pro tesi verso l’esterno. In coda,il labbro aerodinamico eviden-zia la linea slanciata della vettu-ra, accentuata da superfici forte-mente plastiche. Una cromatura

VERONA - Audi lancia la berlinapiù sportiva nel segmento lus so.La sportività è certamente l’ele-mento più caratterizzante lanuova ammiraglia A8. Un con- cetto che si declina in una seriedi elementi identitari che quali-ficano la ricercata vettura tede-sca come un punto di riferimen-to del mercato. La nuova A8 -che sarà disponibile nelle con-cessionarie dai primi mesi diquest’anno - dimostra l’a van -guar dia della tecnica che con-traddistingue il marchio deiQuat tro anelli con la sua legge-ra carrozzeria in alluminio, imo tori potenti e altamente effi-cienti, il sistema di comandoMMI ulteriormente perfeziona-to (il sistema viene comandatotramite touchpad), i nuovi siste-mi di assistenza, i fari comple-tamente in tecnologia LED. Aciò si aggiunge un abitacolo e -le gante, che raggiunge livelli diaccuratezza tipici della lavora-zione artigianale.

Esternamente, la nuova A8ha una sagoma omogenea, co -me se fosse stata modellata daun volume pieno. La linea deltetto tipica di una coupé rendele sue forme filanti. Con 5.137mm di lunghezza, 2.992 mm dipasso, 1.949 mm di larghezza e1.460 mm di altezza, la berlinavanta dimensioni di rilievo. Inlunghezza e larghezza, l’A8 su-pera nettamente tanto il model-lo precedente quanto la concor-renza. L’altezza, invece, è ridot-ta e le proporzioni confermanola dinamicità della linea. L’A8esibisce il single-frame con or-goglio, un vero tratto distintivo.Incorniciato in un bor do croma-to, si presenta con un nuovolook: plastico, tridimensionale ecurato nei dettagli.

Elemento distintivo sono ifa ri xeno plus e gli innovativifari completamente in tecnolo-gia LED, che l’Audi ha intro-dotto per prima sulla sportivaR8. Come integrazione dei farixeno plus sono disponibili i faridirezionali adattivi “adaptivelight” che comandano i moduliorientabili in modo da garantiresempre l’illuminazione ottimalein corrispondenza degli incroci,o guidando su strade secondariee in autostrada. Le nuove luciAll-weather (luci che si adatta-no automaticamente alle condi-zioni meteo), integrate nei fari,

AUDI / LA NUOVA A8 PROPONE SPORTIVITÀ, TECNOLOGIA INNOVATIVA E COMFORT AL TOP

Dinamica da capogiroFabio Basilico

“ L’ammiraglia tedesca, che sarà disponibile a breve, dimostral’avanguardia della tecnica che contraddistingue il marchiodei Quattro anelli. L’abitacolo elegante e avanzato raggiungelivelli di accuratezza tipici della lavorazione artigianale.

Elemento distintivo dalla nuova Audi A8 è il massiccio utilizzo della tecnologia dei fari a LED.L’abitacolo è molto più largo, arioso e luminoso del modello precedente e propone un’elegante plancia.

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Ovviamente, sul piatto dellabilancia vanno messe anche leprospettive di mercato di questogenere di automobili. Quando siparla di auto esclusivamenteelettriche, sono numerosi i fat-tori che ne stabiliscono l’attrat-tiva futura. I consumatori devo-no percepire che questo tipo diauto è invitante sia da guidareche da possedere. Ecco perchéle auto elettriche devono esserealtrettanto comode e sicure eoffrire gli stessi tipi di presta-zioni delle auto alimentate conaltre fonti di energia. Dice PaulGustavsson, Direttore del setto-re strategia di elettrificazione diVolvo Cars: “Crediamo in que-sta tecnologia e l’obiettivo dellenostre prove sul campo è dimo-strare che le auto elettrichehanno un ampio potenziale dimercato. Tuttavia, offrire un’au-to appetibile non basta. Ciò chesarà necessario all’inizio è unsistema di sovvenzioni cherenda finanziariamente abbor-dabile per gli acquirenti la co-stosa tecnologia a batteria. Spe-riamo che le autorità e il restodella società seguano VolvoCars nel suo viaggio verso leemissioni zero”.

elettrica non ha un cambio e lapotenza del motore è fornita inmodo continuo: tutta la potenzaè disponibile immediatamente.Senza contare l’esperienza diviaggiare senza udire virtual-mente alcun suono.

Un motore elettrico utilizzacirca un quarto dell’energia diun motore alimentato con com-bustibili fossili. Questa efficien-za energetica superiore lasciapensare, spiega Volvo, che l’in-teresse nelle auto elettriche cre-scerà di pari passo con il prezzodel carburante e con l’inasprirsidelle norme relative alle basseemissioni di CO2. La C30 elet-trica è alimentata da batterielitio-ione che possono essere ri-

Abbiamo affrontato queste sfidesenza compromettere la perso-nalità disinvolta e divertente delmodello C30. Sono veramentesoddisfatto del risultato. LaVolvo C30 elettrica di Detroit èun prodotto assai più comple-to”, ha detto Lennart Stegland,Direttore del dipartimento Spe-cial Vehicles di Volvo Cars.

Volvo C30 elettrica quattroposti sembra una normale VolvoC30 e offre sicurezza, comfort espaziosità identici a quelli delmodello standard. La differenzapiù palese all’interno del veico-lo è data dai nuovi strumentiche il conducente avrà davanti asé. La strumentazione e la grafi-ca sono diversi da quelli pre-senti in una Volvo tradizionale.Lo strumento combinato, intui-tivo e alla moda, mostra in lineadi principio solo la velocità e ilconsumo di energia. Tuttavia,presenta anche una serie dinuovi simboli, come un indica-tore dello stato di carica dellabatteria e altre informazioni im-portanti per questo tipo di vei-colo.

Anche l’esperienza di guidaè diversa da quella vissuta inun’auto tradizionale. Volvo C30

VOLVO / C30 PROSEGUE CON SUCCESSO LA STRATEGIA DI MOBILITÀ ELETTRICA

Futuro verde

Marco Chinicò

Funzionale ed efficiente, la Volvo C30 elettrica è alimentata da batterie litio-ione che possono essere ricaricate anche tramite una normale presa elettrica domestica (sopra) e non solo presso speciali stazioni di ricarica dedicate a lato della strada.

Comoda e sicura, al pari di tutte le altre Volvo, la C30 elettrica equipaggiatacon batterie litio-ione ha un’autonomia di 150 chilometri, accelera

da 0 a 100 km/h in circa 10,5 secondi e ha una velocità massima di 130 km/h.

caricate tramite una normalepresa elettrica domestica oppurepresso speciali stazioni di ricari-ca a lato della strada. Per carica-re completamente la batteriasono necessarie circa otto ore.La velocità massima con unpacco-batteria completamentecarico è di circa 130 km/h. L’ac-celerazione da 0 a 100 km/h av-viene in circa 10,5 secondi. Te-nendo conto che l’autonomia ar-riva fino a 150 km, si può affer-mare che C30 soddisfa le esi-genze di trasporto quotidiane dioltre il 90 percento di tutti gliautomobilisti in Europa. Il mo-tore elettrico di 82 kW (111 cv)si trova sotto il cofano mentre lebatterie (24 kWh) sono installa-te nel tunnel dell’albero di tra-smissione e nello spazio nor-malmente occupato dal serbato-io del carburante, al di fuoridell‘abitacolo e lontano dallezone di deformazione.

A PROVADI SICUREZZA

Le batterie sono ben incap-sulate e la struttura attorno adesse è rinforzata. Le auto elet-triche rappresentano dunqueun’ulteriore interessante sfidanell’ambito dell’impegno Volvoper costruire auto sicure. UnaVolvo alimentata a energia elet-trica deve essere sicura cometutte le altre Volvo.

lazione dei veicoli a idrogeno, e Sacramento Coca-Cola datempo ha scelto di utilizzare veicoli a basso impatto ambienta-le. Le nostre due aziende hanno quindi in comune una filoso-fia verde e una predilezione per tutto ciò che porta il marchiozero”.

X-Trail FCV a emissioni zero sarà utilizzato in attività divendita ed eventi pubblici nell’area di Sacramento per pro-muovere la bevanda Coca-Cola Zero.

“È una chiara dimostrazione - ha detto Bob Brown, Vice-presidente esecutivo di Sacramento Coca-Cola - del nostro im-pegno in favore della sostenibilità ambientale. Il sistema acelle a combustibile apre grandi prospettive per il futuro del-l’auto”.

Le celle a combustibile sono una delle tecnologie pulite che

Nissan studia nell’ambito di un vasto programma di ricerca esviluppo che abbraccia FCV, veicoli elettrici, ibridi e motori acombustione interna ottimizzata.

Con il piano Nissan Green Program 2010, la Casa nipponi-ca si dedica allo sviluppo di nuove tecnologie, prodotti e ser-vizi incentrati sulla riduzione delle emissioni di CO2, sull’ab-battimento di altri inquinanti e sul riciclaggio dei materiali.

SACRAMENTO - Nissan North America alla fine dell’anno scor-so ha firmato un contratto di leasing con la società SacramentoCoca-Cola Bottling per il noleggio a lungo termine di un X-Trail FCV (Fuel Cell Vehicle).

Nissan, che studia le tecnologie delle celle a combustibiledal 1996, ha già utilizzato i suoi FCV nell’ambito di flotte di-mostrative in Giappone e in California tramite la CaliforniaFuel Cell Partnership. Ma questo è il primo leasing commer-ciale di un veicolo Fuel Cell in Nord America. Il leasing di Sa-cramento Coca-Cola avrà la durata di un anno, con la possibi-lità di prolungarlo per un altro biennio.

“Sacramento - ha dichiarato Eric Noziere, VicepresidenteCorporate Planning di Nissan North America - ha già avviatol’implementazione delle infrastrutture per supportare la circo-

NISSAN / Leasing del primo veicolo a celle a combustibile in Nord Nmerica

“Bere” senza emissioniFirmato un contratto con la Sacramento Coca-Cola Bottling

per il noleggio a lungo termine di un X-Trail FCV.

BOLOGNA - Già punto di riferi-mento per quanto riguarda la si-curezza, Volvo non vuole essereda meno anche nell’attualissi-mo campo della mobilità soste-nibile. La Casa svedese sta por-tando avanti lo sviluppo delleauto a energia elettrica e C30 nerappresenta una nuova impor-tante tappa. La C30 elettrica,che ha un’autonomia di 150km, costituirà una flotta di al-meno 30 veicoli di prova cheverranno utilizzati nel trafficoreale a partire dal 2011.L’Agenzia per l’energia svedesesupporta il progetto con un fi-nanziamento pari a 15 milionidi euro.

PERFEZIONAMENTOCONTINUO

Nel Settembre 2009, Volvoha presentato un prototipo diauto elettrica guidabile. La C30esposta al Salone di Detroitquesto mese segna un ulteriorepasso avanti. È dotata di internicompleti e di strumentazioneintegrale ed è spinta dall’ener-gia prodotta da batterie evolute.“Il primo prototipo ci ha aiutatoa individuare le principali sfidetecnologiche, come quelle rela-tive al pacco delle batterie e lequestioni relative alla sicurezza.

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6Anno 53 N° 506 - Abbinato al N° 186 Gennaio/Febbraio 2010Il Mondo dei TrasportiAUTORAMA

ROMA - Se il 2009 della crisinon è stato per Ford un“annus hor ribilis” quantopiuttosto “un anno da ricorda-re”, il 2010 lascia ben sperareper un ulteriore crescita delmarchio dell’ovale bianco-az-zurro sul nostro mercato. Giàprotagoniste del segmento C,con vendite arrivate ri spettiva-mente a quota 42mila e15mila unità a fine 2009, leFord Focus e C-Max manten-gono alta l’attenzione delpubblico con una nuova inte-ressante pro posta. Si trattadella Ikon family, nuova de-clinazione di gam ma che ag-giunge valore al l’of ferta dei

due modelli con con tenutid’avanguardia offerti a unprezzo più che ragionevole: illistino Focus parte da 16mi laeuro, quello C-Max da 19.750euro.

PROPOSTADI VALORE

Due le possibilità: il pac-chetto Ikon con computer dibordo, specchietti elettrici eriscaldati, nuovi sedili, alza-cristalli elettrici posteriori edispositivi di sicurezza checomprendono an che sei air-bag; oppure l’Ikon Pack confendinebbia, spoiler in tintacarrozzeria, volante in pel le,clima bizona e cerchi in legada 16”. La gamma motori

ruota attorno alla cilindrata1.6, con proposte variegateche partono dal benzina 100cv, proseguono con il benzi-na/Gpl da 115 cv e il TDCi da90 cv per finire al TDCi 110cv con filtro antiparticolato diserie. L’arrivo della pro postaIkon coincide con una ridefi-nizione di livello più elevatodell’allestimento Titanium, inassoluto il più gradito daiclienti Ford.

La famiglia Ikon è la primadel le quattro novità di prodot-to che caratterizzeranno il2010 di Ford Italia: alle pre-vendite iniziate lo scorso no-vembre segue in questo meseun open week end di lancio il16 e 17. Nel secondo e terzoquadrimestre del l’anno ver-

ranno presentati due re stylingimportanti, prima quel lo di S-Max e Galaxy e do po quellodi Mondeo. Nella par te finaledel 2010 sarà la vol ta dellanuova C-Max.

Un ampio programma quel-lo messo in piedi da Ford Ita-lia, che punta a raggiungere il10 per cento di quota mercatodo po il 7,9 per cento del 2008e il 9,8 per cento dei primidieci me si del 2009. Il con-suntivo del l’anno appena con-cluso lascia ben sperare:200mila vet ture vendute, a cuivanno aggiunti circa 17milaveicoli commerciali.

Merito di una gamma cheha saputo conquistare la fidu-cia de gli automobilisti italiani,piaz zando nei primi posti dellaclassifica di ogni segmentopropri modelli. Tra le piccole,Fiesta è la straniera più vendu-ta nel nostro Paese, con100mila u nità consegnate nel2009. Prendendo come puntodi riferimento i dati riferiti alperiodo gen naio-ottobre 2009,all’in ter no del segmento B,Fiesta è risultata detenere unaquota mercato del 14,6 percento, in aumento rispetto al12,3 per cento del 2008.

Fiesta si posiziona im me-diatamente dopo Fiat Gran dePunto, leader di segmento conil 18,9 per cento. Nel segmen-to A, di fronte a con correntiagguerriti come Fiat Panda e500, Ka cresce di quota arri-vando al 3,6 per cento del to-tale. La piccola Ford ha con- suntivato lo scorso anno20mila consegne. Nel seg-mento C, la buona performan-ce di Fo cus si è tradotta in unaquota salita al 15,8 dal 14,8per cento del 2008. Focus si èposizionata al secondo posto,dietro la Volks wagen Golf conil 19,4 per cen to. Nel sotto-segmento CM, C-Max è lea-der assoluto con il 20 percento di quota (13,7 per cento

nel 2008).Mondeo, S-Max e Galaxy

tra le grandi del segmento Dportano a casa più di 10milacontratti: in attesa del resty-ling, la loro quota si è attesta-ta nel 2009 intorno al 12 percento (11,7), in leggero calorispetto al 13,8 per cento del2008. Kuga è risultato il cros-sover 4x4 più venduto in Ita-lia con 12mila consegne. Nelsegmento JS, Kuga è secondacon un 11,7 per cento diquota, in netto aumento ri-spetto al 5,8 per cento del2008. Al primo posto un com-petitor di tutto rispetto, la po-polarissima Nissan Qashqaiche nel periodo gennaio-otto-bre 2009 ha registrato unaquota del 32,3 per cento.

GPLSTRATEGICO

Oltre al prodotto, un altrode gli elementi chiave del suc-cesso di Ford in Italia è statala piena adesione alla strate-gia degli ecoincentivi che ilmarchio ha mes so a disposi-zione su tutta la gamma e chesi sono sommati a quelli stata-li. L’effetto rottamazione hafatto sentire i suoi effetti sulmercato generale, con circa800mi la vetture dismesse. Eco sì pure l’impatto dei carbu-ranti alternativi, cresciuti conpercentuali di tutto rispetto: levetture a Gpl immatricolatenei primi dieci mesi del 2009sono state oltre 250mila, il331,6 per cento in più rispettoallo stesso periodo di appenaun anno pri ma. Il Gpl haormai raggiunto un grado ele-vato di concorrenzialità ri-spetto ai tradizionali ben zinae gasolio.

Ford Italia ne è convinta, alpunto che il Gpl continuerà aessere strategico nei piani disviluppo presenti e futuri. Increscita sul mercato italiano

anche il metano, con un im-matricolato che ha segnato un+62,2 per cento da circa65mila a oltre 105mila unità.

Nel buon andamento dellevendite Ford un ruolo diprimo piano è quello dellarete dei Ford Partner: 126dealer con un fatturato medioper azienda di 33 milioni dieuro e volumi me di di venditadi 1.850 unità al l’an no. Nel2009, la rete italiana Ford èstata premiata per il quartoanno consecutivo con il “Dea -ler Stat” che attesta la per for-mance dei concessionari delmarchio.

FORD / LA FAMIGLIA IKON APRE L’ANNO DELL’OVALE BIANCO-AZZURRO

“Caratterizzatadal successoin tuttii segmentidi riferimento,la gamma Fordrilancia allagrande e peril 2010 proponeuna serie dinovità. Siincomincia conla famiglia Ikon,arricchimento diprestigio diFocus e C-Max.

Lino Sinari

Nuove carte da giocare

La Focus Ikon che, insieme alla sorella C-Max Ikon (in alto a destra), inaugura da protagonista il 2010 di Ford. Un anno che sarà caratterizzato dall’introduzione di importanti novità di prodotto.

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ROMA - A marzo sapremo iprez zi della nuovissima TwingoGordini Renault Sport, versionechic e sportiva che interpreta inchiave moderna i codici dellostorico marchio francese Gordi-ni, conosciuto per le sue vetturesportive. La tinta blu, le fascebianche e gli interni raffinati inpelle trapuntata sono semprepresenti ma il look è decisamen-te contemporaneo.

Twingo continua la sua asce-sa nelle vendite europee del seg-mento A con un incremento del20 per cento rispetto al 2008,pari a 140.700 unità vendute dagennaio a fine ottobre 2009. InItalia, con circa 12mila immatri-colazioni nel 2009, Twingo èstata tra le poche auto del seg-mento a segnare un incrementodelle vendite rispetto allo stessoperiodo dell’anno precedente:+15 per cento. Le versioniTwingo Renault Sport, leadersul segmento delle piccole spor-tive, contribuiscono a renderepiù dinamica l’imma gi ne dellacity car della Losanga. In parti-colare, Twingo Gordini R.S.consentirà di conquistare unanuova clientela, interessata a unprodotto sportivo, dal design di-stintivo e raffinato.

Twingo Gordini R.S. è avvol-

ta dai riflessi luminosi di unavernice blu “malte” metallizzatae percorsa dalle due leggendariefasce bianche. Striature in tintanero lucido impreziosiscono ilparaurti anteriore e quello po-steriore, con animazioni biancheche esaltano il con trasto sullecornici dei fendinebbia, le ma-scherine dei retrovisori e lospoiler.

PREZIOSERIFINITURE

Ai due lati, il badge GordiniSeries ricorda l’indimenticabilecoppa Gordini, le cui manche diqualificazione erano chiamate“Se rie”. Il design esclusivo ècompletato da cerchi in allumi-nio 17 pollici, il cui profilo pre-senta sfaccettature nere o bludiamantate.

All’interno,spiccano i sediliRenault Sport con profili lateralirinforzati, le sellerie in pelle tra-puntata nera e blu firmate Gor-

dini, gli inserti in pelle blu neipannelli delle controporte, il vo-lante in pelle nera e blu che sidistingue per le due fasce bian- che che inquadrano il “pun to 0”,la leva del cambio con soffiettoblu e pomello siglato Gordini, il

contagiri blu con contorno bian-co e la palpebra del quadro stru-menti con impuntura specifica.

Dettagli di stile che richiama-no il passato senza dimenticaredi soddisfare i requisiti del pre-sente. Twingo Gordini R.S. è in-nanzitutto una Renault Sport eriprende l’insieme delle presta-zioni sviluppate dal marchio im-ponendosi quale degna erededello spirito “corsaiolo” del leGordini. Il telaio Sport montaesclusivi cerchi 17 pollici cherendono la vettura fruibile nellavita quotidiana offrendo, al con-tempo, una tenuta di strada ditutto rispetto. Il propulsore ben-zina 1.6 da 133 cv, elastico egrintoso, offre una so norità stu-diata per garantire il massimodelle sensazioni. Lo sterzo è vi-vace e preciso ed e sal ta il piace-re di guida. La frenata è potentee resistente.

NON MANCANIENTE

Twingo Gordini R.S. aggiun-ge alla versione Renault Sportdi Twingo, già particolarmenteequipaggiata, alcuni preziosicon tenuti distintivi: oltre allatin ta metallizzata Blu Malta o

Ne ro Nacré e i cerchi in lega da17 pollici dal profilo nero dia-mantato, il climatizzatore auto-matico, accensione automaticadelle luci e sensore di pioggia,regolatore e limitatore di velo-cità, ESP totalmente escludibi-le, radio 80 W CD MP3 con di-

splay remoto e satellite di co-mando al volante, prese RCAper lettore audio (iPod o lettoreMP3), vetri scuri laterali e po-steriori, sedili posteriori indi-pendenti e scorrevoli, per unvolume del vano bagagli com-preso tra 285 e 959 decimetri

cubi. La lista delle dotazionidella piccola sportiva compren-de anche: telaio Cup, radio CDBox con kit vivavoce per tele fo -no Bluetooth, airbag a tendina,tetto apribile panoramico, gu-scio chiavi Gordini e tappetiniGordini.

7

Pietro Vinci

All’interno di Twingo Gordini R.S. il volante in pelle nera e blusi distingue per le due fasce bianche che inquadrano il “punto 0”.

RENAULT SPORT / RIVIVE LO STORICO MARCHIO FRANCESE

Twingo Gordini, per servirviTorna laleggendaria griffecreata da AmedeoGordini. Damarzo saràdisponibile sulmercato unaversione dellaTwingo chearricchiscel’offerta RenaultSport con unaproposta amantedelle prestazioni e dal designdistintivo e raffinato.

ROMA - Amedeo Gordini nasce il 23 giugno 1899 aBazzano, in provincia di Bologna. Meccanico diTazio Nuvolari, scopritore di Juan Manuel Fangio,creatore di modelli come la Renault Dauphine Gordi-ni o la R8 Gordini nonché artefice di motori per autoda competizione dalle molte vittorie, come le AlpineA110 e la Formula Uno Turbo del 1983, è stato unodei personaggi di rilievo nella storia dell’automobili-smo sportivo del ’900. Amedeo Gordini lavora pressol’ingegner Giuseppe Moschini occupandosi della pre-parazione di auto stradali e da corsa. In questo conte-sto conosce un giovane corridore motociclista diMantova, Tazio Nuvolari. Gordini gli affida, per pro-varla a Monza, una vettura da corsa che ha realizzatoutilizzando un motore Hispano Suiza da 180 cv su au-totelaio Scat. L’esito è più che positivo e da alloraNuvolari chiederà a Gordini di assisterlo nella prepa-razione e nella gestione dei mezzi per le competizio-ni. Nel 1925, Amedeo Gordini viene attratto dal dina-mismo della Ville Lumière e decide di trasferirsi a Pa-

rigi. Grazie all’intervento dell’amico Enzo Ferrari,trova lavoro presso Duval e Cattaneo che rappresenta-no l’Isotta Fraschini in Francia. Nel 1926, insieme adArduino Cipriani, apre un’officina al 120 di Rue de laRépublique e nel 1929 - dopo aver ottenuto la nazio-nalità francese - diventa agente Fiat.

Gordini è sempre affascinato dalle competizioni,ma questa volta decide di mettersi al volante delleauto che prepara: prima una Fiat 514, quindi una Fiat508 S Balilla “Coppa d’Oro”, con cui sbalordisce alla24 Ore del Bol d’Or. Dal 1936 al 1952 è un susseguir-si di successi, tra cui quelli che otterranno i suoi pilotiJean-Pierre Vimille, Maurice Trintignant, RaymondSommer e il principe Bira. Nel 1948, sceglie un gio-vane pilota locale per una vettura da far correre in Ar-gentina. Inizia così la carriera di Juan Manuel Fangio.

Nove anni dopo, nel gennaio 1957, per AmedeoGordini si apre un nuovo importante capitolo dellasua carriera di preparatore e costruttore: quello Re-nault. La collaborazione porta ad arricchire la gammaDauphine con una versione Gordini: presentata al Sa-lone di Parigi, sarà prodotta in 10mila unità. AllaDauphine Gordini R1091 seguono, nel 1961, la Ondi-ne Gordini, nel 1962 la Dauphine Competition R1093(trionferà al Tour de Corse dello stesso anno con i pi-loti Pierre Orsini e Jean Canonicci) e, nel 1965, laDauphine Gordini R1095. Al Salone di Parigi del1964 viene presentata la R8 Gordini, versione sporti-va della berlina Renault cha va a sostituire la Dauphi-ne. Per la prima volta nella storia dell’auto si parla diun modello sportivo di questa categoria destinato a es-sere utilizzato tutti i giorni dalla famiglia e nei weekend per le competizioni. Alla fine del 1968, la societàGordini viene assorbita da Renault e, nel febbraio del-l’anno successivo, nasce l’Usine Amedee Gordini aViry-Chatillon, successivamente sede di RenaultSport. Nel mese di luglio del 1970, sul circuito di LeCastellet, viene presentata la R12 Gordini, prima tra-zione anteriore sportiva di Renault. Prodotta tra il1971 e il 1974, la R12 Gordini utilizza un motore di1.565 cc che eroga una potenza di 125 cv. La vetturaraggiunge i 180 km/h e copre i 1.000 metri con par-tenza da fermo in 32,8 secondi. Alla R12 Gordini -che viene prodotta anche in versione station wagon -segue, nel 1974, la 17 Gordini, con motore di 1.605cc e 120 cavalli di potenza. Amedeo Gordini muore il25 maggio 1979. È sepolto presso il cimitero di Mon-t martre, a Parigi.

Amedeo Gordini: un italiano protagonista della storia dell’automobilismo sportivo

Con le corse nel cuore

CALENDARIO PIRELLI 2010 / IN BRASILE CON LA DONNA SOLARE RITRATTA DA TERRY RICHARDSON

Le gioie dell’Eros

LONDRA - Terry Richardson è una celebrità internazionale e uno dei foto-grafi più prolifici e più interessanti della sua generazione. Famoso per la suaprodigiosa capacità di andare alla cruda essenza di qualsiasi persona che sitrovi davanti al suo obiettivo, Richardson ha una visione al tempo stessospiritosa, tragica, spesso deliziosa, e sempre provocatoria. Nato a New Yorknel 1965 e cresciuto a Hollywood, Terry ha cominciato a fotografare il suoambiente quando frequentava la Hollywood High School e suonava in ungruppo punk rock. Da allora non ha mai smesso. È autore di campagne perclienti del calibro di Gucci, Sisley, Miu Miu, Chloe e il suo lavoro redazio-

nale è stato pubblicato su riviste come Vogue Francia, Vogue Gran Breta-gna, i-D, GQ, Harper’s Bazaar e Purple; Richardson ha all’attivo un impres-sionante elenco di soggetti tra cui Daniel Day Lewis, Leonardo Di Caprio,Vincent Gallo, Tom Ford, Jay Z, Kanye West, Johnny Knoxville, Karl La-gerfeld, Pharell Williams e molti altri. Il lavoro di Terry è stato oggetto dinumerose mostre in tutto il mondo; il fotografo newyorkese ha inoltre pub-blicato una serie di libri che hanno accompagnato tutta la sua carriera finoall’opera più recente, una retrospettiva edita da Taschen e intitolata “Terry-world 25th Anniversary Edition”. Terry Richardson lavora con molti mezzidiversi: ha girato video musicali e spot e sta lavorando al suo primo film.Qualunque sia il mezzo, continua a dimostrare di essere un autentico anti-conformista americano. “Un grande fotografo - dichiara Richardson - coglieil momento, per questo fotografo senza apparati e senza assistenti. La miatecnica è l’assenza di tecnica: l’obiettivo sono i miei occhi, il mio carisma,la mia capacità di catturare attimi di verità, qualunque essa sia”.

Il fotografo: autentico anticonformista americano

Terry il provocatore

Gennaio

Luglio

Agosto

OttobreSettembre

AUTORAMA Anno 53 N° 506 - Abbinato al N° 186 Gennaio/Febbraio 2010Il Mondo dei Trasporti 8

LONDRA - Dopo la Cina di Pa-trick Demarchelier nell’edi-zio ne 2008 e il Botswana ri-tratto da Peter Beard l’annosuccessivo, il 2010 del Calen-dario Pirelli sarà ricordato pergli scatti brasiliani del foto-grafo americano Terry Richar-dson, noto per il suo stile pro-vocatorio e tra sgressivo.

Giunto alla sua tren tasette-sima edizione, The Cal 2010 èstato presentato in an teprimamondiale alla stampa, agliospiti e ai collezionisti di tuttoil mondo a Londra, pres so“Old Billingsgate”, l’an tico esuggestivo edificio di fine Ot-tocento sulle rive del Tamigiche dal 1875 al 1982 è statose de del mercato del pesce

della ca pitale inglese.Nelle 30 immagini che

scandiscono i mesi dell’annoappena iniziato, Terry Richar-dson raf figura il ritorno a uneros gio coso e puro. Attraver-so il suo obiettivo rincorrefantasie, provoca, ma con unanaturalezza che scolpisce ecattura il lato più solare dellafemminilità.

Ritrae una donna accatti-vante perché semplice, chegioca con gli stereotipi per an-nullarli, che fa dell’ironial’unico velo di cui cin gersi.

È un ritorno alle atmosferee alle immagini naturali e au-tentiche degli anni ’60 e ’70.Un chiaro omaggio e richia-mo alle origini delle prime e -di zioni del Calendario firmateda Robert Freeman (1964),Brian Duf fy (1965) e Harry

LONDRA - Sono undici le protagoniste femminili del Calendario Pirelli2010. La brasiliana Ana Beatriz Barros è una delle modelle di maggiorsuccesso al mondo. Ha iniziato la sua carriera dopo aver vinto il concor-so di Elite Model Look nel Paese in cui è nata. Il suo primo incariconegli Stati Uniti è stato per Guess, seguito poi da campagne per vari altrimarchi. La decisione di Victoria’s Secret di sceglierla come protagonistadi varie campagne in televisione e sulla carta stampata è culminata nellesue molte apparizioni nella loro ambitissima sfilata di moda, trasmessaogni anno in tutto il mondo. Ana Beatriz vive attualmente tra New York eSan Paolo e impegna il suo tempo viaggiando e coltivando il suo interes-se per l’arte.

L’ereditiera del rock Daisy Lowe (figlia della cantante Pearl Lowe edi Gavin Rossdale, frontman dei Bush), inglese, è già stata proclamata“nuova icona di stile della sua generazione” da Vivienne Westwood. Nonstupisce che la sua carriera di modella sia stata uno straordinario succes-so. L’attesissima campagna per Agent Provocateur l’ha definitivamenteconsacrata nell’olimpo dei corpi più ammirati al mondo.

Sua connazionale è Rosie Hungtington-Whiteley, conosciuta soprat-tutto per il suo lavoro per Victoria’s Secret. Rosie è stata scoperta nel2003, mentre studiava al Tavistock College, presentandosi per un’espe-rienza di lavoro come booker all’agenzia di modelle Profile, nel WestEnd di Londra. La Hungtington-Whiteley è stata proclamata Model ofthe Year all’edizione 2009 degli Elle Style Awards.

Terza inglese del gruppo è Lily Cole, scoperta a quattordici anni daun talent scout per le vie di Soho. Il suo grande momento arriva quasi su-bito, quando Lily attira l’attenzione del fotografo delle star Steven Mei-sel. Lily Cole è anche impegnata in varie organizzazioni ambientali eumanitarie. Pur essendo sempre richiestissima, la giovane modella conti-nua a dare la massima priorità all’istruzione. Nel 2008 si è iscritta allaprestigiosa Cambridge University. Oltre agli studi e all’attività di model-la, ha anche esordito come attrice con un ruolo importante nel film diTerry Gilliam “Parnassus - L’uomo che voleva ingannare il diavolo”. Ap-parirà anche nel film di prossima uscita “Phantasmagoria: The Visions ofLewis Carroll”.

Miranda Kerr è nata e cresciuta in una fattoria di Gunnedah, Austra-lia. Ha aspettato di finire le superiori prima di iniziare a lavorare comemodella a tempo pieno; prima di optare per questa carriera ha tuttaviacontinuato gli studi, seguendo corsi di nutrizione e psicologia salutisticaalla Academy of Natural Living. Nel 2008, Miranda è stata scelta da Vic-toria’s Secret: è stata la prima modella australiana a partecipare a una sfi-lata della griffe. Miranda Kerr è apparsa nel video musicale di Pharrell eKanye West “Number 1” e nel video di esordio del gruppo Tamarama,“Everything to Me.” Ha recitato nel ruolo di se stessa in un episodiodell’acclamato programma della CBS, “How I Met Your Mother”. Nata ecresciuta a Belgrado, Georgina Stojilijkovic ha studiato Scienze Politicheall’Università della capitale serba ed è stata la più giovane assistente uni-versitaria della storia del dipartimento di Scienze Politiche. Mentre stu-diava, Georgina è stata scoperta da un talent scout: da subito è stata cata-pultata ai vertici della moda.

Eniko Mihalik è una modella ungherese salita alla ribalta dopo essersiclassificata quarta nel concorso Elite Model Look 2002. La sua carriera ècominciata in passerella. Ha debuttato nella sfilata di alta moda Chanelnel luglio 2006.

Dopo aver esordito alla settimana della moda autunno a Rio e SanPaolo nel gennaio 2008, la brasiliana Gracie Carvahlo ha richiamato l’at-tenzione degli agenti di casting: a giugno di quell’anno è diventata lamodella più richiesta della Settimana della Moda primavera di Rio, incui ha partecipato a 35 delle 39 sfilate.

Altra australiana è Abbey Lee Kershaw. Dopo essere stata scoperta daun importante agente di Sydney, ha partecipato con riluttanza a un con-corso per trovare nuove modelle adolescenti, vincendolo. Dopo la vitto-ria, la sua stella si è imposta in pochi mesi nel firmamento della moda in-ternazionale. Divide ora il suo tempo tra Williamsburg, Brooklyn e Mel-bourne, la città in cui è nata.

Nativa di Brisbane è invece la connazionale Catherine McNeil, che hainiziato la carriera di modella dopo aver vinto il concorso Girlfriend/Co-verGirl nel suo paese d’origine. Catherine ha conosciuto il successo a li-vello internazionale dopo l’incontro, nel 2007, con il fotografo Mario Te-stino.

Infine, l’olandese Marloes Horst, scoperta dopo aver inviato delle po-laroid a un’agenzia del suo paese d’origine. Marloes ha esordito in pas-serella sfilando in esclusiva per la collezione Prada Primavera 2009.Marloes, che attualmente abita nell’East Village di Manhattan, nel tempolibero è una grande appassionata di hockey e ballo.

Le modelle: ironiche, semplici e accattivanti

Segreti in rosa

Fabio BasilicoPeccinotti (1968 e 1969).

Come i suoi illustri prede-cessori, Richardson sceglieuna fotografia semplice, senzaritocchi, dove la naturalezzaprevale sulla tecnica e diventala chia ve per spogliare ladonna dai sofisticati modellioggi alla mo da.

RITMOE ARMONIA

Il gallo, la sciabola, i get tid’acqua e i vecchi copertonidiventano la punteggiaturache dà ritmo e armonia al rac-conto del fotografo newyorke-se dove le suggestioni dellaPop Art, che aveva già ispiratoalcune edizioni dei primi Ca-lendari, si fondono con quelloche è un tratto tipico dell’arti-sta americano, quell’eros, che

nel Cal 2010 è appena evoca-to con allusioni attraverso lequali Richardson sbeffeggia leconvenzioni dando forma ecarnalità ai tabù.

Terry Richardson ritrae fi-gure senza orpelli, fuori daicomplicati e artificiali contestidi ten denza. Anche l’ambien-ta zio ne è priva di sfondi e ar-tifici sce nografici, all’insegnadella semplicità e dell’essen-ziale.

Le modelle ritratte sonoundici: le australiane Catheri-ne McNeil, Abbey Lee Ker-shaw e Miranda Kerr, l’un-ghe rese Eniko Mihalik, l’o -lan dese Marloes Horst, le bri-tanniche Lily Cole, Daisy Lo -we, Rosie Huntington, la ser -ba Georgina Stojiljtoric e lebrasiliane Gracie Carvalho eAna Beatriz Barros.

Nelle 30 immagini che scandisconoi dodici mesi c’è il ritorno a un eros

giocoso e puro. Attraverso l’obiettivo, Richardson rincorre

fantasie, provoca, ma con naturalezza.

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troduceva per la prima volta:una 4x4 che pensava anche allasicurezza, ad esempio propo-nendo due airbag; un’evoluzio-ne anche nel design, con internibasati su concetti disegnati dalrinomato Conran Design Stu-dio. Ma com’è che nasce la Di-scovery?

Tutto ha inizio alla metà de -gli anni Ottanta, quando Land

statunitense. Nel 1998 il lanciodella Discovery Serie II, nel2004 la presentazione della Di-scovery 3, proclamata da “WhatCar?” Auto dell’anno. L’annoscorso il lancio della Discovery4. A oggi, siamo a circa un mi-lione di unità vendute.

Un successo che si spiegacon il deciso apprezzamentodelle novità che Discovery in-

belli, fuori e dentro, non vuoldire non essere pronti a tut to.

GRANDEESCALATION

La Discovery tre porte vennelanciata nel 1989, la cinquepor te l’anno successivo. Il 1994è stato l’anno della Facelift edell’introduzione sul mercato

2010. Oggi i tre cavalli di bat ta-glia della Land Rover man ten-gono la loro aggressivi tà, so-prattutto racchiusa nei pro pul-sori, ma nell’estetica si presen-tano più affinati. Quasi un invi-to al conducente a scoprirne lepotenzialità, a metterli allaprova, ovviamente fuoristrada,nelle missioni più difficili e im-pegnative. Come a dire: essere

ROMA - Chiuso l’anno del ven-tesimo anniversario della LandRover Discovery, il costruttoreinglese inizia il 2010 con unagamma rinnovata, ovvero conun rilancio dei suoi “tre mo-schettieri”: Discovery 4, RangerRover Sport e Range Rover MY

Massimiliano Campanella

LAND ROVER / DISCOVERY SEMPRE PIÙ ACCATTIVANTE E ANCORA SULLA CRESTA DELL’ONDA

Vent’anni e non sentirli “L’anno per laCasa ingleseinizia con lagamma rinnovatanel design e neipropulsori.Restanol’aggressività e lospirito del Suvnato per essere unfuoristrada, ma siaffinano glielementi dieleganza ecomfort,all’esterno e negliinterni,maggiormentecurati e chepossono essereulteriormentearricchiti conpacchetti ad hoc.

La quarta generazione della popolare Land Rover Discovery rappresenta la giusta evoluzione di un concetto automobilistico di successo.

AUTORAMA Anno 53 N° 506 - Abbinato al N° 186 Gennaio/Febbraio 2010Il Mondo dei Trasporti 10

11,66 secondi col 2.7 e cambiomanuale, in 12,7 con cambioautomatico, in 9,6 col 3.0, cheutilizza unicamente il cambioautomatico. I consumi sonocontenuti se si sceglie il 2.7 concambio manuale (11,1 l/100 kmnel ciclo urbano, 8,1 in quelloextraurbano, 9,2 nel combinato)o il 3.0 con cambio automatico(siamo rispettivamente a 11,2, a8,3 e a 9,3 l/100 km), decisa-mente meno contenuti nellaver sione da 2.7 con cambio au-tomatico (siamo a quota 13,1, a8,5 e a 10,2 l/100 km).

NEL NOME DELLA TRAZIONE INTEGRALE

La trazione integrale è per-manente con differenziale cen-trale bloccabile. Quello poste-riore bloccabile è disponibilesolo con sospensioni pneumati-che (opzionali nel 2.7) e TerrainResponse. La trasmissione è ga-rantita dal sistema ZF S6-53 nel2.7 manuale, in quello automa-tico è ZF HP26, nel 3.0 ZFHP28. Le sospensioni sono in-dipendenti a molle elicoidalinella versione 2.7, pneumatichenel 3.0, con doppi bracci oscil-lanti. Ricca la dotazione di seriesia nel design (maniglie esternedi colore nero ad esempio) sianel comfort (chiusura centraliz-zata, alzacristalli elettrici, cdsingolo con sei altoparlanti) sianel la sicurezza (freno di stazio-namento azionato elettricamen-te, sensore antitrasporto forza-to), ma i pacchetti optional ac-contentano gusti e tendenzepraticamente in modo universa-le. Quanto ai pressi, chiavi inmano si parte da 40.920 europer il 2.7 TdV6 HDVH fino ai57.940 del 3.0 TdV6 HSE.

Ro ver cominciò a prendere inconsiderazione l’idea di un vei-colo posizionato al di sotto del -la Range Rover, visto che que- st’ultima si era gradualmenteportata verso l’alto di gamma.Nacque così il “Project Jay” -no me in codice del progetto ori-ginale derivante da “Jay”, dal- l’in glese “Ghiandaia” - generi-camente basato sulla Range Ro -ver, ma con una nuova scoccacapace di accogliere sette pas-seggeri e interni totalmentenuo vi. Nell’agosto 1987 il pro-getto ottiene il via libera e lada ta di lancio fissata per il1989. Intanto si pensava all’e -ste tica, quindi alla progettazio-ne degli interni basata sullenuo ve tendenze del design, e aipropulsori: il potente V8 andavabene, ma occorreva un’al terna-tiva più economica. Ecco arri-vare il nuovo 2.5 turbodieselcon intercooler a iniezione di-retta, il 200 TDi.

Versatile e pratica, Discoverydeve il suo successo alla combi-nazione di praticità e abilitànell’affrontare qualsiasi terreno.Nel 2004 arriva il Terrain Re-sponse, un dispositivo esclusivoche permette al guidatore di ot-timizzare tutti i sistemi del vei-colo, compresi motore, sospen-sioni e regolazioni dei controllidella trazione, per affrontarepraticamente qualsiasi situazio-ne, dalla guida urbana ai sentie-ri più selvaggi.

Oggi, nel 2010, Discovery 4propone la stessa aggressività,le stesse prestazioni unite allacomodità interna, allo spazio ealla versatilità. Due i propulsoridisponibili: un 2.7 TdV6 e un3.0 TdV6, entrambi 24 valvole.Arrivano fino a 180 km/h senzaproblemi. Da 0 a 100 km/h in

Tre motori per Range Rover Sport

ROMA - Il Suv sportivo per eccellenza, la Nuova Range RoverSport, presenta nuovi colori e una carrozzeria modificata nellasostanza per accrescerne il carisma e l’appeal. Rinvigorisce lasua identità già così unica con un assetto decisamente grintoso,ma anche affinamenti estetici e un look più dinamico. Ma lasua forza, il rinnovato vigore sportivo sta tutto nei propulsori. Èpossibile scegliere tra un 3.0TdV6 24 valvole, che con una ci-lindrata da 2.993 cc consente di raggiungere i 193 km/h e arri-va da 0 a 100 km/h in 9,3 secondi. È un turbodiesel che garan-tisce discrete economie, visto che nel ciclo combinato consuma9,2 l/100 km, che nell’utilizzo extraurbano scendono a 8,1. Perchi ai consumi di carburante non bada e preferisce tutta la po-tenza del propulsore a benzina c’è il V8 Supercharged 5.0 32valvole. Raggiunge i 225 km/h e passa da 0 a 100 km/h in soli6,2 secondi. Ma nel ciclo combinato siamo a 14,9 l/100 km, inquello extraurbano a 10,7. Una via di mezzo è rappresentatadal terzo propulsore, ovvero dal 3.6TdV8: fa i 209 km/h epassa da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi. Nel combinato consuma11,1 l/100 km che nell’extraurbano scendono a 9. Da veroSUV che non teme confronti e che per sua natura è fuoristradasempre e comunque, Range Rover Sport ha trazione integralepermanente con differenziale centrale bloccabile e il pluricol-laudato sistema Terrain Response Land Rover. Di massimocomfort il cambio, automatico a sei velocità con modalità se-quenziale, mentre gli specchietti esterni sono riscaldabili, rego-labili elettricamente e con inserto in tinta con la carrozzeria.Quanto ai prezzi, chiavi in mano si parte dai 63.800 euro dellaversione 3.0 TdV6 SE fino agli 83.700 euro del benzina 5.0 V8Supercharged.

Ancora più carisma

ROMA - Rivisitata secondo il tradizionale gusto britannico, laRange Rover MY 2010 conferma l’atout di fuoristrada di lusso, diveicolo più entusiasmante e dinamico della gamma Land Rover.Fatta eccezione per il 3.0TdV6, la propulsione disponibile è lastessa della Range Rover Sport. Di serie ovviamente la trazioneintegrale permanente, ma anche ABS, HDC, ETC, DSC. Le so-spensioni sono pneumatiche Macpherson con doppi bracci oscil-lanti. Cinque le versioni disponibili. Quella base, la HSE, ha alet-te parasole doppie, allarme perimetrico con immobilizzatore mo-tore, attacco per USB e I-Pod. Il cambio è automatico con modali-tà sequenziale a sei rapporti. Per una visione completa di cosa c’èintorno al veicolo abbiamo telecamera posteriore, specchietto in-terno fotocromatico, specchietti retrovisori elettrici, riscaldabili e

ripiegabili. Il comfort è garantito da sedili anteriori elettrici riscal-dabili e quello del lato guida ha la funzione di memoria. Il sistematelefonico bluetooth è integrato e abbiamo anche la predisposizio-ne analogica e digitale per la televisione. Da segnalare la versione Vogue, caratterizzata da inserti in legnoda 12 pezzi, con possibilità di scelta tra ciliegio, radica e nero lu-cido. Per chi vuole il massimo della sportività associata ad ele-ganza c’è la versione Autobiography, con plancia completamenterivestita in pelle Belgravia, tappetini bordati in pelle e pedali inacciaio anodizzato con pedale freno di tipo sportivo. Ovviamenteil massimo va pagato, tant’è che se il prezzo della versione dieselHSE è di 85.700 euro, per l’Autobiography a benzina si arriva a126.600 euro.

Cinque versioni eleganti e accessoriate per la Range Rover edizione 2010

Il Suv di lusso diventa più dinamico

INFINITI / Berlina di lusso ad alte prestazioni

M come Magnificient

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Il Mondo dei Trasporti AUTORAMA

ROLLE - Dal prossimo settembre, la gamma europea di Infiniti si ar-ricchirà di una nuova berlina ad alte prestazioni dallo stile nuovo.Allora, il più nuovo tra i marchi di auto di lusso del mondo si con-fronterà per la prima volta con la gerarchia tradizionale delle vettureexecutive. Potenza, prestazioni e tecnologia si riuniscono all’inse-gna della sofisticatezza tipica di Infiniti nella linea M, che ha giàdebuttato negli Stati Uniti come terza generazione in vendita dallaprossima primavera. Si tratta del primo modello della serie M a es-sere disponibile in tutti i 34 mercati in cui la Casa giapponese è pre-sente, inclusa appunto l’Europa occidentale. Due le opzioni di mo-torizzazione - V6 benzina e diesel - che saranno integrate da un in-novativo motore ibrido benzina-elettrico nel 2011.

La linea M eleva gli alti standard dell’attuale berlina presentenella gamma europea, la G37, dal punto di vista degli interni, dellacarrozzeria e delle prestazioni. A trazione posteriore, lunga 4.945mm, larga 1.844 mm, alta 1.501 mm e con un passo di 2.900 mm,M presenta i sinuosi profili ispirati alla concept car Essence la con-cept car presentata al Motor Show di Ginevra all’inizio del 2009.Alle qualità che hanno reso la serie così amata negli Stati Uniti, lanuova serie M unisce, ora, le elevate prestazioni necessarie percompetere sul mercato europeo, uno dei più esigenti del mondo infatto di vetture executive.

Il design è caratterizzato da curve sottili e superfici complesseche conferiscono una carica emotiva che non ha nulla di austero. Lacurvatura sotto la linea dei vetri è la più evidente delle molte allu-sioni al design della Essence. Il coefficiente di resistenza aerodina-mica è di appena 0,27. Come su altri modelli Infiniti, portiere, cofa-no e portellone del bagagliaio sono in alluminio leggero e anche ilmotore V6 è completamente in lega. Le sospensioni anteriori sono adoppio braccio oscillante e quelle posteriori multi-link, accompa-gnate da barre antirollio anteriori e posteriori. La dimensione stan-dard delle ruote è 18”, ma per le versioni più sportive sono disponi-bili ruote da 20 pollici, nuovi ammortizzatori a doppio pistone, spe-ciali impostazioni delle sospensioni, freni a quattro pistoni e sterzoattivo sulle quattro ruote (4WAS, ovvero 4-Wheel Active Steering).

Gli interni sono realizzati con accuratezza, con dettagli di lusso ecomfort. L’interasse della M, con i suoi 2.900 mm, è più lungo diquello delle altre vetture di questa classe e si traduce in un abitacoloche ospita comodamente cinque adulti. M si avvale del motore abenzina VVEL (variazione alzata valvole) V6 da 3.7 litri impiegatosugli altri modelli della gamma Infiniti in Europa e che sviluppa320 cv e 360 Nm di coppia. Di serie su ogni M è il cambio automa-

tico controllato elettronicamente a sette marce, provvisto di sincro-nizzazione a scalare (DRM - Downshift Rev Matching) e modalitàdi guida sportiva (DS) per il pieno controllo manuale grazie alle pa-lette in magnesio dietro al volante. Più avanti nel corso dell’annosaranno fornite informazioni anche sulla versione Diesel.

Prezzi, struttura della gamma e caratteristiche di serie per il mer-cato europeo sono in via di definizione, ma è certo che la gammaM, come i modelli G, EX e FX, offrirà allestimenti di serie del mas-simo livello. Tra questi, la piattaforma multimediale completa Con-nectiviti+ con touch-screen VGA a colori da 8 pollici con GuidaMichelin incorporata per avere informazioni su monumenti, musei,hotel, ristoranti e itinerari panoramici.

Tante le novità tecnologiche che Infiniti M offrirà ai clienti euro-pei. La tecnologia BSI (Blind Spot Intervention) è un un vero passoavanti nel campo della gestione dei punti ciechi. Il sistema, infatti,non si limita a rilevare (attraverso un radar) e segnalare la presenzadi un veicolo in avvicinamento e in un punto cieco per il guidatore,ma interviene attivamente. Infatti, se il conducente ignora i segnalivisivi e acustici e si dirige nella traiettoria del veicolo che soprag-giunge, il sistema BSI corregge automaticamente la direzione. L’in-tervento è operato applicando selettivamente una lieve frenata sullato della vettura interessato al fine di creare un effetto di “rotazio-ne” che riporta l’auto nella sua corsia originale.

Dopo la commercializzazione negli Usa in primavera, la nuova linea M arriverà asettembre in Europa. Due i motori, benzina e diesel, con l’opzione ibrida dal 2011.

GOVERNI E ISTITUZIONI OPERINO CON LA STESSA RESPONSABILITÀ DEL MONDO DELL’AUTO

Così l’auto si difende dal flopIl summit che “grandi e piccoli” della Terra hanno tenuto di recente nella capitaledanese ancora una volta non ha dato i risultati sperati e soprattutto non ha portato

ad alcuna decisione unanime per cominciare a operare seriamente in difesadell’ambiente. Ma l’industria dell’auto ha dimostrato che, pur in assenza di normative

certe, da tempo fa responsabilmente la sua parte per ridurre consumi ed emissioni.

Mattia Eccheli

LA STRATEGIA DELLE CASE AUTOMOBILISTICHE IN DIFESA DELL’AMBIENTE

PEUGEOT

Una risposta precisaalla mobilità sostenibile

Il costruttore transalpino rivendica già oggi un “primato”: “Con il50 per cento delle sue vendite di vetture in Europa con emissioniinferiori a 130 grammi di CO2 per chilometro, nei primi nove

mesi del 2009, e il 47,5 per cento di quelle mondiali con emissioniinferiori a 140, Peugeot è uno dei leader mondiali del settore auto-mobilistico in materia di controllo del l’impatto ambientale dei suoiprodotti”, assicura il portavoce Bocqué. Che ha annunciato la com-mercializzazione a breve termine (entro la fine del 2010) di “i0n”(sviluppata in collaborazione con Mitsubishi che ha presentato lasua iMiev), la vettura elettrica. Poi arriveranno numerosi modelliStop & Start e saranno resi disponibili in gran di quantità sui veicolinel cuo re della gamma. Non saranno veicoli “dimostrazione”, ben sìtecnologie per il grande pubblico, a costi competitivi, che consento-no una riduzione dei consumi e delle emissione dal l’8 al 15 percento in situazioni di utilizzo reale, in base alle condizioni del traffi-co.

Nel 2011 toccherà alla 3008 HYbrid4 (con l’abbinamento delpropulsore elettrico a quello termico a gasolio per consentireun’ampia autonomia per i tragitti extraurbani) e nel 2012 arriveràpure la 3008 plug-in HYbrid4, riservata inizialmente al le flotte au-tomobilistiche. Ma Peu geot punta anche alla mobilità individuale ofamiliare che ha definito ”à la carte”, con soluzioni di noleggionell’ambito della formula “Mu by Peugeot”, la cui fase di sperimen-tazione è ormai conclusa e viene ora a dot tato in Francia, prima diessere sviluppato in altre cinque capitali europee. È un’offerta dimobilità integrale che, sulla ba se di una carta prepagata, permettead alcuni clienti, proprietari o meno di veicoli Peugeot, proprietari omeno di un’au to mo bile, di accedere a una gam ma di servizi quali ilnoleggio di un’auto su misura per un fine settimana, di scooter o dibiciclette Peugeot oppure a prestazioni più specifiche (noleggio diveicoli commerciali leggeri, offerta di un seggiolino per bam binoper un periodo limitato, o delle barre al tetto per andare a sciare…).Il marchio del leone ha anche già pronto il mo dello BB1 (già in pas-serella a Milano assieme a Miss Italia), una city car elettrica giova-nile e anticonvenzionale che beneficerà anche dell’installazione dialcuni pannelli solari nel tetto del l’abitacolo che serviranno a farfunzionare alcuni meccanismi elettronici.

RENAULT e NISSAN

L’Alleanza a passi velocisulla strada dell’elettrico

Renault lavora a una proposta di mobilità urbana a emissionizero. Ha già pronte alcune ipotesi per quello che è considera-to uno dei fattori che hanno finora limitato la diffusione dei

veicoli elettrici. In attesa di una capillare rete distributiva di ricarica,il marchio della Losanga offre tre modalità di ricarica: una normalecompleta (6-8 ore), una rapida (20-30 minuti, per soddisfare almeno

le necessità immediate) e una sostituzione veloce, ovvero il cosid-detto servizio di “quick drop” già sperimentato in Israele e che ri-chiede fra i 3 e i 5 minuti. Nissan lavora sulle batterie, in collabora-zione con Nec, già da anni (17 per la precisione), e le autonomie an-nunciate arrivano fino a 160 chilometri. La flotta è già pronta ed èarticolata su due versioni elettriche di veicoli già esistenti (la berlinamedia Fluence e la furgonetta Kangoo) e altri due nuovi (Twizy eZoe). Tutti i veicoli elettrici so no “griffati” Z.E. I primi tre debutte-ranno sul mercato nel 2011, mentre il quarto arriverà l’anno succes-sivo.

Anche Renault, che ha già av viato numerosi progetti di col labo-razione pure in Italia, sol lecita politiche chiare da par te delle pub-bliche amministrazioni. Le linee guida per incentivare la diffusionedei veicoli e lettrici sono tre: infrastrutture per la ricarica, incentivifiscali al l’acquisto e politiche locali di mobilità elettrica.

I benefici economici (oltre che ambientali, naturalmente) per iclienti andrebbero ricercati nel minor costo di utilizzo e ma nuten-zione. Il prezzo superiore di acquisto verrebbe ammortizzato grazieal diverso cor so del carburante/energia e ai bonus pubblici. Il co-struttore dà per scontato anche un dimezzamento dei costi di manu-tenzione. Mentre circa la batteria, il cui acquisto sarebbe ancora di-spendioso, potrebbe intervenire una sorta di noleggio di mediolungo termine. Ma que sti sono “dettagli” ancora in via di definizio-ne. Nissan, dal canto suo, ha appena siglato una partnership conl’agenzia di svi luppo regionale One North East per lo sviluppo diuna mobilità a emissioni zero nel Nord-Est dell’Inghilterra. L’ac cor -do definitivo stabilisce un pia no per l’implementazione dei veicolielettrici e della relativa infrastruttura. L’intesa ribadisce l’impegno aintrodurre piani di incentivazione per i conducenti e iniziative dieducazione e dimostrazione, che verranno lanciate nel corso del2010 e del 2011. One North East si impegna a installare almeno 619stazioni di ricarica “future-proof”, disponibili al pubblico, entro il1° gennaio 2011. L’elettricità verrà fornita gratuitamente fino al 31marzo 2012.

VOLVO

La prima elettricagià quest’anno con la C30

La prima auto elettrica dello storico costruttore svedese è C30.Nel 2010 la produzione di questo modello, così alimentato,avverrà in serie, ma nel frattempo alcuni utenti selezionati

guideranno il parco di cento veicoli di prova nel corso di un periododi collaudo di due anni, per fornire a Volvo Cars un’e spe rienza “va-lutabile”. Non so lo dal punto di vista tecnico ma an che “comporta-mentale”. L’A genzia per l’energia svedese supporta il progetto conun finanziamento pari a 15 milioni di euro.

“La nostra flotta potrà essere di grande aiuto nell’ambito del losviluppo delle auto elettriche di Volvo Cars. Inoltre, darà un inputfondamentale per i progettisti delle infrastrutture e aiu terà a stabilirequali servizi siano necessari per rendere le au to ricaricabili l’alter-nativa più percorribile per il futuro”, afferma Lennart Stegland.

Volvo C30 elettrica sembra una vettura normale, con analoghistandard di comfort e guidabilità. La differenza più palese all’inter-no del veicolo è data dai nuovi strumenti che il conducente avrà da-vanti a sé. Un motore elettrico utilizza circa un quarto dell’energiadi un mo tore alimentato con combustibili fossili. Questa efficienzaenergetica superiore lascia pensare che l’interesse nelle auto elettri-che crescerà di pari passo con il prezzo del carburante e con l’ina-sprirsi delle norme relative alle basse emissioni di CO2. La velocitàmassima con un pacco-batteria completamente carico è di circa 130chilometri orari. L’accelerazione da 0 a 100 avviene in circa 10,5secondi. L’autonomia del veicolo arriva fino a 150 km.

Il motore elettrico si trova sotto il cofano mentre le batterie (24kWh per un totale di 280 chilogrammi di peso e 8 ore di tempo diricarica) sono installate nel tunnel dell’albero di trasmissione enello spazio normalmente occupato dal serbatoio del carburante, al

di fuori del l’abitacolo e lontano dalle zo ne di deformazione.“I consumatori devono percepire che questo tipo di auto è invi-

tante sia da guidare che da possedere. Ecco perché le auto elettrichedevono essere altrettanto comode e sicure e offrire gli stessi tipi diprestazioni del le auto alimentate con altre fon ti di energia”, dichiaraPaul Gustavsson, direttore del settore strategia di elettrificazione diVolvo Cars. “Crediamo in questa tecnologia - insiste il managerVolvo - e l’obiettivo delle no stre prove sul campo è dimostrare chele auto elettriche han no un ampio potenziale di mercato. Sarà neces-sario all’inizio è un sistema di sovvenzioni che renda finanziaria-mente abbordabile per gli acquirenti la costosa tecnologia a batteria.Speriamo che le autorità e il resto della società seguano Volvo Carsnel suo viaggio verso le e mis sioni zero”.

mente anche più insicure, ri-sparmiando su alcuni “ac cess-ori”, che le Case potrebberotuttavia pensare di offrire diserie…) e anche per chilome-traggi più ridotti.

La realtà è che si procedaancora in “ordine sparso”. Per-ché da mezzo secolo viene

“Se l’a ves si mo registrato in unperiodo di e spansione del mer-cato sarebbe positivo”, ha av-vertito a Milano. Invece, po-trebbe trattarsi so lamente diuna semplice minore disponi-bilità economica de gli italianiche hanno così optato per vet-ture più piccole (ma verosimil-

parte dei produttori di energiaelettrica e, naturalmente, l’im-pegno coerente dei cittadini.

La stessa riduzione media diCO2 registrate in Italia dal- l’Un rae (il sindacato dei co-struttori esteri) è, secondo ilpresidente Loris Casadei, undato da prendere con le molle:

politica in tema non solo di ri-duzione delle emissioni, maan che di strategia futura. Per-ché le Case automobilistichestanno cercando di fare la loroparte. Ma servono precise indi-cazioni sovranazionali e chiaredirettive statali e occorronoanche scelte strategiche da

che i molti costruttori di veico-li che hanno deciso di sottoli-neare i propri sforzi in favoredell’ambiente e della sosteni-bilità hanno ricordato una cosasu tutte: “Non possiamo fareda soli”.

È un ritornello già sentito eche, di fatto, azzoppa qualsiasi

COPENAGHEN - Nella (quasi)blin data capitale danese cam-peggiano i manifesti con il no -me modificato della città, di-ventato “Hopenhagen”: uninno al la speranza per un ac-cordo sul clima che, alla fine,non c’è sta to. Un compromes-so al ribasso che, di fatto, mal-tratta quella sag gia osservazio-ne dei pellerossa che, scriven-do al Grande capo bianco diWashington, già allora, soste-nevano che “il mon do nonl’abbiamo avuto in eredità dainostri genitori, ma in prestitodai nostri figli”. Tant’è vero

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PER RIDURRE CONSUMI ED EMISSIONI

di Copenaghen

MERCEDES-BENZ

Il futuro èl’elettromobilità sostenibile

Mercedes-benz è stata… veloce, dal nome della sua tascabileda città, Smart, lanciando il progetto e-mobilityitaly.it perselezionare i primi cento “guidatori elettrici” nell’ambito

di un’operazione avviata con Enel per una mobilità sostenibile aemissioni zero. Le vetture del progetto e-mobility Italy (rese dispo-nibili ad un canone mensile straordinario di 400 euro più Iva checomprende noleggio, manutenzione ordinaria e garanzia per i 48mesi di durata del progetto) sono le Smart for two electric drive, conmotore elettrico a “zero emissioni” da 41 cavalli, equipaggiate conla batteria agli ioni di litio di Te sla Motors inc. che garantisconouna percorrenza di almeno 135 km. La velocità massima è di 100chilometri orari.

La casa della Stella ha però debuttato con vetture elettriche an chea Montecarlo e, assieme a Rwe ha avviato in Germania la secondafase del grande progetto congiunto “e-mobility Ber lin” per l’elettro-mobilità sostenibile. Daimler è la prima Casa automobilistica euro-pea a offrire sul mercato auto elettriche idonee all’uso quotidianograzie alla rete di infrastrutture di ricarica elettrica Rwe entrata uffi-cialmente in funzione nella capitale tedesca.

Per “e-mobility Berlin”, Rwe mette a disposizione una capillarecatena distributiva “intelligente” con circa 500 punti di ricarica: lastessa elettricità mes sa a disposizione degli utenti sa rà “verde” per-ché prodotta e sclusivamente “da fonti rinnovabili” ha assicuratoJürgen Groß mann, presidente del Consiglio direttivo di Rwe Ag.“Ab biamo sviluppato un concetto globale che comprende infrastrut-ture di ricarica su misura, intelligenti e confortevoli a ca sa, sul postodi lavoro e negli spazi pubblici. In questo modo, la nostra tecnolo-gia crea le basi per una protezione ancora maggiore del clima nel

futuro, e uno sfruttamento più intelligente del le energie rinnovabi-li”, ha aggiunto il manager.

Il “pacchetto” include Smart electric drive con contratto Full-Service, box di ricarica intelligente RWE a domicilio e for nituradi energia elettrica “ver de” gratuita per 18 mesi. Le prime autosono state consegnate nell’ambito di un contratto di noleggio Full-Service, a clienti aziendali, privati e proprietari di flotte seleziona-ti. Nel corso del progetto, la flotta berlinese sarà potenziata conl’introduzione di vetture Mercedes-Benz Classe A E-CELL. In to-tale, per l’avveniristica iniziativa “e-mobility Berlin” Daimlermetterà a disposizione oltre 100 vetture elettriche a batteria Mer-cedes-Benz e smart, provvedendo al l’assistenza e alla manuten-zione dei veicoli.

PIAGGIO

Anche i piccolicredono nell’elettrico

Anche l’Italia prova a dire la sua nel campo delle tecnologieeco-compatibili. Fiat, naturalmente, che ha ridotto sensibil-mente consumi ed emissioni del la sua gamma di modelli,

sia no essi Fiat come Alfa Ro meo o Lancia. Ma sulla strada ecologi-ca è da tempo impegnata anche la piccola Piaggio, mar chio specia-lizzato nelle due ruote, ma che sta esplorando nuo ve fette di del

mercato a 3 e 4, anche con nuovi propulsori a gasolio sviluppati neimercati emergenti.

Tra i due fiori all’occhiello della casa di Pontedera ci sono MP3Hybrid, il primo scooter a propulsione ibrida al mondo, e Ape Ca-lessino Electric Li thium, un’autentica icona di stile a zero emissio-ni. Il rivoluzionario scooter a tre ruote garantisce il pieno rispettodel l’ambiente, a costi d’esercizio addirittura ridotti e riprende le do-tazioni d’innovazione, sicurezza e divertimento nella guida chehanno decretato successo di Piaggio MP3. La sinergia dei due mo-tori, ottenuta attraverso la gestione elettronica integrata, consentemigliori prestazioni e una riduzione dei consumi di benzina (percor-renza fino a 60 km/l) e delle emissioni di CO2, che scendono a soli40 g/km (utilizzo 65 per cento ibrido e 35 elettrico). E in modalità“so lo elettrico” MP3 Hybrid può accedere alle ZTL e alle zone con-traddistinte dall’obbligo di “emissioni zero”.

Ape Calessino, invece, è l’o ri ginale veicolo Piaggio che reinter-preta il mitico design de gli anni ‘60 declinato anche in ver sioneelettrica e capace di pro porre un’idea di mobilità let teralmente alter-nativa. Calessino Electric Lithium è a “emissioni zero” e dotato dipropulsione elettrica alimentata da batterie al litio di ultima genera-zione: un mezzo pulito, silenzioso e versatile.

MILANO - Hyundai ha sviluppato il suo primo motore benzina ainiezione diretta. Lo ha fatto mettendoci dentro tutto il suo know-how e tenendo ben presenti i concetti che oggi sovrintendono piùdi altri l’ingegneria motoristica: riduzione dei consumi e delleemissioni inquinanti. Perseguendo l’intento di essere designatatra gli “eco leader” dell’industria automobilistica, la Casa corea-na ha presentato il suo primo propulsore benzina a iniezione di-retta denominato 2.4 Theta II GDI. Grazie a questo nuovo siste-ma d’iniezione diretta GDI Hyundai si pone all’avanguardianello sviluppo dei motori raggiungendo nello stesso tempo treobiettivi apparentemente incompatibili: riduzione delle emissionidi CO2, aumento della potenza e miglioramento dei consumi.

Il propulsore Theta II GDI, attualmente configurato per il mer-cato coreano, eroga 201 cv e 25,5 kgm a 4.250 giri/min con unrapporto di compressione di 11.3:1. Costato circa 98 milioni dieuro, il 2.4 Theta II GDI ha richiesto un impegno di 46 mesi. Daquest’anno sarà utilizzato sulla nuova Sonica e in futuro anche sualtri modelli. Attraverso questo nuovo sistema Hyundai è deter-minata ad affermarsi nel segmento delle berline di media cilin-drata.

Una delle maggiori limitazioni dei motori benzina a iniezioneconvenzionale è che all’aumentare del numero di giri del motore,il tempo di apertura e chiusura delle valvole si riduce progressi-vamente, diminuendo così il tempo disponibile per iniettare car-burante. Il sistema GDI evita questo problema attraverso il posi-zionamento dell’iniettore in un punto ottimale, direttamente den-tro la camera di combustione, per offrire precisione senza para-goni. Una pompa ad alta pressione inietta quantità precise di car-burante a intervalli regolari e pressione fino a 150 bar.

L’iniezione è divisa in due fasi per ottenere la migliore com-bustione: nella prima fase, viene fatta un’iniezione/accensioneper spingere il pistone in basso. Quindi, nella fase principaled’iniezione, durante la discesa del pistone, viene iniettato piùcarburante. Questa tecnica a più fasi contribuisce a ridurre il cari-co sul convertitore catalitico e aiuta a ridurre le emissioni. Ciò èdi particolare beneficio durante gli avviamenti a freddo quandole emissioni sono al te perché il convertitore catalitico non ha rag-giunto la temperatura d’esercizio ottimale. L’iniezione a più fasiaiuta il convertitore catalitico a raggiungere la temperatura diesercizio più rapidamente riducendo le emissioni del 25 percento durante gli avviamenti a freddo e permettendo di soddisfa-re gli standard ULEV-2 e PZEV del California Air ResourcesBoard’s .

Inoltre, il GDI garantisce migliori performance e consumi.Comparato a un propulsore convenzionale, fornisce il 7 per centodi coppia in più a un basso numero di giri e il 12 per cento dicoppia in più agli alti regimi per migliori partenze e prestazioni.Una vettura equipaggiata di motore GDI è in grado di incremen-tare del 10 per cento l’autonomia di percorrenza rispetto a un’au-to con sistema di iniezione multi-point.

Il GDI è stato applicato alla seconda generazione del motoreTheta: tra le migliorie apportate al Theta II rispetto al suo prede-cessore va riconosciuta l’applicazione di un sistema di aspirazio-ne a due fasi (Variable Induction System - VIS) che migliora il“respiro” del motore, adeguando automaticamente il volume del-l’aria aspirata nella camera di combustione per ottimizzare la mi-scela aria-carburante.

Ulteriori vantaggi sono stati ottenuti attraverso il dispositivoDual CVVT (posizionato sui due alberi a camme, regola la fasa-tura delle valvole in aspirazione e scarico) che migliora il siste-ma di aspirazione consentendo una riduzione delle emissioni diCO2 e un notevole risparmio nei consumi di carburante. IlDCVVT è governato da una nuova catena in acciaio con un inno-vativo cilindro dentato ideato per garantire silenziosità e durevo-lezza.

Mentre il DCVVT e il VIS migliorano la potenza, gli ingegne-ri hanno anche ideato innovazioni per ridurre il peso. Grande at-tenzione è stata dedicata alla paratia, l’area di alluminio del bloc-co cilindro che accumula i più elevati stress: il rinforzo ha reso ilblocco più rigido senza penalizzare il peso. Alla riduzione deipesi ha contribuito anche un nuovo disegno dell’albero motore.Anche il convertitore catalitico è più leggero, grazie a un nuovoprocesso di produzione che ha permesso l’utilizzo di acciai diminore spessore e ha richiesto un numero inferiore di saldature.

HYUNDAI / PRIMO MOTOREBENZINA A INIEZIONE DIRETTA

Codice ThetaPerseguendo l’intento di esseredesignata tra gli “eco leader”dell’industria automobilistica, la Casa coreana ha presentato

il 2.4 Theta II GDI. Hyundai si poneall’avanguardia nello sviluppo

dei motori raggiungendo nello stessotempo tre obiettivi apparentemente

incompatibili: riduzione delle emissionidi CO2, aumento della potenza e miglioramento dei consumi.

ciente ma presenta gli stessiproblemi di emissioni del traf-fico automobilistico. In Dani-marca, invece, il 20 per centodel fabbisogno viene garantitodall’eolico. Ma è solo unesempio. Anche perché l’Ita liaè uno dei Paesi con il più al totasso di motorizzazione delpianeta (60 per cento): vaanche ricordato che il trasportosu gom ma è responsabile“solo” del 20 per cento delleemissioni di CO2. Tuttavia, iltrasporto è il comparto più“energivoro” del Belpease conil 44,4 per cento della “bollet-ta” nazionale, il 90 per cento èascrivibile proprio al trasportosu gomma.

Oltre all’energia serve poian che una necessaria rete di-stributiva la cui realizzazioneha dei costi considerevoli. Perrendere appetibile l’alternativae let trica serve pertanto un per-corso congiunto e condiviso:“Non possiamo fare da soli”,conferma a più riprese Boc-qué. Di seguito, ecco alcuniesempi “virtuosi” da parte dialcune Case automobilistiche.

ot, però potrebbero offrire so-luzioni ancora più interessanti.

Le statistiche dicono inoltreche, in media, il 92 per centodel proprio ciclo di vita un’au-to la trascorre parcheggiata. Ilproblema - e su questo terrenoi costruttori non sembranoaver gran voce in capitolo -sarà sem mai come procurarsil’e ner gia necessaria a soddi-sfare la nuo va colossale richie-sta. Soprattutto in Italia, chedipende in larga parte dal ter-moelettrico (per il nucleare,ancora “contestato” e dai costicomunque da valutare, perchéper lo smaltimento delle scorieservono cifre esorbitanti), chenon solo è largamente ineffi-

chilometri. Di più: il 70 percento non supera i 30 e addirit-tura il 40 per cento si aggiraattorno ai 5. Significa chel’alimentazione elettrica - per-fino con la ancora “ru diment-ale” tecnologica di ac cumula-zione attuale che non rie sce agarantire grandi autonomie aiveicoli - risulterebbe larga-mente in grado di soddisfare leesigenze reali degli automobi-listi.

Le nuove generazioni dibatterie (adesso al litio, ma infuturo, chissà…), il cui prezzoverrà dimezzato nel giro delprossimo lustro prevede MarcBocqué, responsabile globaledella comunicazione di Peuge-

detto che il petrolio si va esau-rendo (almeno le scorte “tradi-zionali”, ma con i picchi delprezzo del greggio sembra es-sere tornato conveniente inve-stire in nuove prospezioni), manessuna fonte alternativa èstata nel frattempo individuata.E, grazie all’emer gen za am-bientale, la propulsione elettri-ca sembra aver accelerato ri-spetto alle soluzioni ibride e aidrogeno.

Il futuro è più elettrico per-ché le analisi numeriche dico-no che nel 2050 il 70 per centodel la popolazione risiederà inaree urbane. E già oggi l’87per cento degli spostamentiquotidiani è inferiore ai 60

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è trasmessa esclusivamentealla ruota anteriore; in ca so diperdita di motricità o in con-dizioni di aderenza precaria,una parte della coppia vienetrasferita al retrotreno mentre,in condizioni estreme, la cop-pia è suddivisa al 50 per centotra i due assali. Questa distri-buzione è garantita da ungiunto elettromagnetico diorigine Nissan. In modalitàLock, il conducente bloccaelettronicamente la modalità4x4 e trasferisce costantemen-te il 50 per cento della coppiaal retrotreno. In modalità 4x2,la trasmissione è bloccata inconfigurazione 2 ruote motri-ci. Duster presenta un’al tez zalibera dal suolo elevata (su -periore a 200 mm) e valori si-gnificativi per gli angoli di su-peramento ostacoli (30° perl’an golo di attacco, oltre 35°per l’angolo di uscita).

ABITABILITÀPER TUTTI

Duster può accogliere co-modamente fino a 5 adulti, of-frendo ai passeggeri dei postianteriori e posteriori lo stessolivello di abitabilità della ber-lina Lo gan. La capacità delvano bagagli arriva fino a 475dmc. Con il divano posterioreripiegato e il sedile ribaltato,Duster ga rantisce un volumedi carico che può superare i1.600 dmc. Duster sarà dispo-nibile con motorizzazionibenzina 1.6 16V 110 cv e die-sel dCi 85 cv e dCi 105 cv,che hanno dato prova dellaloro efficacia su numerosimodelli del Gruppo Renault.Associati al peso contenuto diDuster, questi propulsori con-sentono al 4x4 Dacia consumiridotti e un bilancio ecososte-nibile efficace: le versioni die-sel emettono meno di 140 g diCO2/km in versione 4X2 - ri-cevono dunque la firma Daciaeco? - e meno di 150 gCO2/km in versione 4x4.

Duster monta il sistemaABS Bosch 8.1 equipaggiatocon ripartitore elettronicodella frenata (EBV) e assi-stenza alla frenata d’emergen-za (AFE). Sono di serie fino adue airbag frontali e cinture disicurezza a 3 punti di anco-raggio con limitatori di caricoper i posti anteriori.

Secondo le versioni, gli air-bag passeggero e conducentesono completati da due airbagla terali tipo testa/torace. I pre-tensionatori pirotecnici suiposti anteriori arricchiscono ildispositivo di ritenuta. DaciaDuster sarà disponibile sullamaggior par te dei mercati eu-ropei con una garanzia di 3anni o 100.000 km.

(Mo sca). Dacia Duster è un 4x4 faci-

le da utilizzare, non riservatosoltanto agli esperti di fuori-strada. Il peso limitato, di1.280 kg a vuo to per la 4x4 edi 1.180 kg a vuo to per la4x2, associato a dimensionicompatte, lo rendono par tico-larmente agile. Grazie a uncomando unico e intuitivo(de rivato da Nissan) situatonel l’a bitacolo, nella parte in-feriore del piantone centrale,il conducente adatta facilmen-te le capacità del veicolo allesue esigenze. Questo coman-do consente di scegliere tra 3modalità di selezione: Auto,Lock e 4x2.

Nel primo caso, la riparti-zione della coppia tra avantre-no e retrotreno avviene auto-maticamente in funzione dellecondizioni di a de renza. Pro-gettato per garantire una mo-tricità ottimale in qua lunquecondizione di aderenza, que-sto dispositivo conferisce aDuster reali capacità 4x4. Incondizioni normali, la coppia

Sandero Step way, nel sito diCuritiba e di stribuito in Brasi-le, Argentina, Messico e Cile.Duster sarà poi industrializza-to e prodotto in Russia, nellostabilimento di Avtoframos

il suo viaggio nel 2011 con ladistribuzione negli EmiratiArabi, sempre a partire dal lostabilimento di Pitesti.

In Bra sile, sarà prodotto,accanto a Lo gan, Sandero e

tutti questi mercati, con mar-chio Dacia e Re nault. Graziea una capacità di 350milaunità/anno, Pitesti continueràa produrre anche gli altri mo-delli Dacia. Duster continuerà

ROMA - Logan, Sandero,Logan MCV, Logan furgovane pick-up. L’escalation diDacia è in ar restabile. Lamarca rumena del Gruppo Re-nault sbarca ora nel segmento4x4 con la proposta Duster,veicolo robusto, affidabile efacile da utilizzare. Da cia hasviluppato un veicolo fuori-strada destinato in primoluogo ai mercati in crescitama senza dimenticare le esi-genze dei clienti europei.

Nei Paesi in via di sviluppoDuster intende intercettare lee si genze delle fasce socialime die che aspirano ad acqui-stare vei coli moderni e resi-stenti (per l’utilizzo anche supercorsi spes so tortuosi) a unprezzo accessibile rispetto aiSuv tradizionali. Ritorna dun-que la filosofia sottesa al lan-cio e alla diffusione dellaLogan, l’auto low cost che hadimostrato di avere un pubbli-co consistente anche in Euro-pa. Nel Vecchio Continente,infatti, il successo di Da cia haprovato l’esistenza di unaclientela alla ricerca di veicolimoderni, affidabili e appuntomaggiormente accessibili.

IMMAGINEFORTE

Il frontale si distingue perl’impressione di robustezza:parafanghi allargati, imponen-te fa scia cromata sulla calan-dra e paraurti di protezioneche non lasciano dubbi sulDna da 4x4 di Duster. Conuna lunghezza di 4,31 m euna larghezza di 1,82 m, Du-ster si caratterizza per dimen-sioni compatte.

Auto globale, il nuovo 4x4Da cia sarà disponibile in tuttii Pae si di commercializzazio-ne in versione semi-integrale4x2 e fuoristrada 4x4. Il mo-dello sarà lanciato progressi-vamente nelle diverse regionidel mondo, analogamente aLogan e Sandero. Arriverà inprimavera in Europa, Turchiae nel Maghreb (Algeria e Ma-rocco), andando a completarela gamma Dacia, in crescitasulla maggior parte di questimercati.

Oltre ai tre modelli destina-ti a clienti privali, Logan,Logan MCV e Sandero, Daciasi è imposta anche nel seg-mento dei veicoli commercialicon Logan furgovan e Lo ganpick-up. A giugno, sarà la vol -ta di Ucraina, Medio Oriente(Israele, Giordania, Siria, Li-bano), Egitto e in altri Paesidel l’A frica. Lo stabilimentorumeno di Pitesti rifornirà

Marco Chinicò

Il nuovo 4x4 di Dacia sarà lanciato progressivamente nelle diverse regioni del mondo, analogamentea quanto succede per Logan e Sandero. Tra pochi mesi toccherà a Europa, Turchia e Maghreb.

DACIA / CON DUSTER IL MARCHIO DEL GRUPPO RENAULT ENTRA NEL MERCATO 4X4

Fuoristrada per tuttiSesto modello della gamma Dacia, Duster è un mezzo robusto, affidabile, facileda utilizzare e con un prezzo accessibile. Auto globale sulla scia del successodella Logan, sarà disponibile dalla prossima primavera in versione 4x2 e 4x4.

ROMA - L’ampliamento della gamma consente aDacia di sostenere ulteriormente la crescita regi-strata sui mercati internazionali. Nei primi diecimesi del 2009, sono state consegnati 435milaveicoli, di cui 254.500 con marchio Dacia e180.500 con marchio Renault. Con la firmaDacia sono state immatricolate circa 119milaLogan e 120mila Sandero, a cui vanno aggiunti14mila veicoli commerciali Logan. Abbinate allogo Renault sono state vendute circa 121milaLogan e 59mila Sandero. Nel 2004, le unità totalivendute ammontavano a poco meno di 23mila(interamente firmate Dacia), mentre l’anno suc-

cessivo si era già passati a quasi 150.000 veicoli.Nel 2008, sono state commercializzate oltre300mila Logan, più di 100mila Logan MCV,oltre 85mila Sandero, poco più di 6.200 Loganfurgovan, circa 4.500 Logan pick-up per un tota-le di quasi 510mila unità. Il primo mercato di ri-ferimento è la Romania, dove sono state registra-te vendite con marchio Dacia per circa 84milaunità nel 2008. Segue il Brasile, dove con mar-chio Renault sono state immatricolate più di76mila unità, la Russia con oltre 74mila (Re-nault), l’Iran con oltre 54mila (Renault) e infinela Francia con quasi 44mila (Dacia).

Dacia con una ricca gamma protagonista sui mercati internazionali

Marca di livello globale

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to liquido che si interpone tra ilbattistrada e la su perficie ghiac-ciata. Con l’u su ra del pneumati-co nuove particelle affioranosulla superficie del tassello,mantenendo intatta l’aderenza.Completano il DM V1 le lamel-le 3D a Z, che abbinate a piccolitiranti di gomma migliorano larigidezza dei tasselli, unifor-mando la distribuzione dellapressione. Anche il disegno delbattistrada è stato rinnovato ri-spetto ai modelli pre cedenti: iquattro solchi longitudinali at-tuali favoriscono il drenaggio,mentre i tagli trasversali profila-ti a Z aumentano gli spigoli suitasselli per un mi glior grip. E ineffetti le prestazioni di questomodello sono davvero entusia-smanti, e se pu re su strada la ve-locità massima è limitata ai 160km/h, su fondo ghiacciato siviaggia in totale si curezza, man-tenendo un controllo costantedella vettura sen za neppure bi-sogno di essere gui datori parti-colarmente esperti.

quattro ruote motrici, può conta-re su di un’altra novità del cata-logo Bridgestone e cioè il pneu-matico Blizzak DM V1, dispo-nibile in una gamma di 30 misu-re comprese da 15 a 20”. Per ot-tenere caratteristiche davveroeccezionali il costruttore ha uti-lizzato l’innovativa mescolaMulticell Z, in grado di garanti-re prestazioni in precedenza ri-servate ai soli pneumatici chio-dati. A rendere unica la mesco-la, oltre alla miglior distribuzio-ne di silice, sono micro bolle emicro canali che creano volumivuoti all’interno della gom ma,rendendo il composto poroso, ingrado quindi di assorbire lo stra-

ni a scarsa aderenza.E in effetti a un test pratico

rea lizzato sulla pista ghiacciatadi Livigno le prestazioni deidue modelli si rivelano ottimali.Su neve e ghiaccio si possonotentare e portare a termine ma-novre d’emergenza altrimentiim possibili, il tutto senza perde-re di vista l’utilizzo su asfaltoche non risulta penalizzato dalnuovo design.

SOLUZIONE PER4 RUOTE MOTRICI

Chi invece prevede di viag-giare costantemente su stradeinnevate a bordo di un veicolo a

del rotolamento. Grazie a ciò ilconsumo di carburante è dimi-nuito del 2,5 per cento e le e mis -sioni di CO2 fino a 4,5 g/km.

A caratterizzare entrambi imodelli è il disegno asimmetri-co del battistrada, con un inedi-to utilizzo delle lamelle, secon-do la tecnologia Multiple Si-ping che incrementa l’area dicontatto con il suolo. A questosi aggiunge la rinnovata mesco-la del battistrada che contiene ilpolimero RC, grazie a cui è au-mentato il legame con il silice,migliorandone la distribuzione.Diretta conseguenza sono lepre stazioni migliorate sul ba-gnato o più in generale su terre-

LIVIGNO - Non più gomme dane ve, ma pneumatici invernali.La distinzione potrebbe sembra-re esclusivamente semantica, in-vece presuppone un netto cam- bio di rotta per i costruttori dipneumatici per la stagione fred- da. Un buon esempio in que stosenso è rappresentato dal le no-vità Bridgestone, due linee de-stinate a usi diversi (e a tipolo-gie di vetture diverse), accomu-nate dal fatto di funzionare almeglio quando la temperaturascende al di sotto dei 7°. Quellodella neve è infatti soltanto unodei problemi che si pre sentanonella stagione invernale. Piog-gia, umidità, brina e il freddoche non permette ai normalipneumatici di entrare nella giu-sta temperatura, possono rap- presentare un pericolo. In que sticasi l’uso di un pneumatico in-vernale può ridurre gli spa zi diarresto dal 15 al 30 per cento.

A DISPOSIZIONEDI DIVERSE VETTURE

Proprio su questa linea van noinserite le due novità Bridgesto-ne: i Blizzak LM-30 e LM-35.Nel primo caso di tratta di unpneumatico destinato a berlinedi classe media oppure a vetturecompatte e garantisce un con-trollo ottimale anche in presenzadi neve, come spesso ac cade neitragitti urbani ad e sem pio subitodopo un’improvvisa precipita-zione nevosa. LM-35, caratteriz-zato dal codice di velocità V(fino a 240 km/h), è invece ri-volto a vetture di classe superio-re. In questo caso l’ambienteideale di utilizzo è quello auto-stradale, dove difficilmente sitrova neve vera e propria e so nopiù probabili zone bagnate,ghiacciate e quindi scivolose.Rispetto alle soluzioni prece-denti l’ottimizzazione dellaforma della carcassa e delle cin-ture ha consentito una riduzionedel 16 per cento della resistenza

Mauro Zola

BRIDGESTONE / NUOVO CORSO PER I PNEUMATICI DELLA STAGIONE FREDDA

Invernali di nome e di fatto “Il marchiogiapponeselancia sulmercato duelinee dipneumaticiinvernalidestinate a usidiversi eaccomunate dalfatto difunzionare almeglio quando latemperaturascende al di sottodei 7 gradicentigradi.

Il test di guida realizzato sulla pista ghiacciata di Livigno ha rivelato le qualità prestazionali dei nuovi prodotti Bridgestone.

La postazione Bridgestone allestita presso la pista di Livigno: divertenti e molto utili le prove effettuate presso la località montana dell’Alta Valtellina.

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SAN DIEGO - San Diego Gas &Electric (SDG&E) e Nissanhan no presentato a San Diegola prima Nissan Leaf, vettura100 per cento elettrica a emis-sioni zero. La visita alla sededi SDG&E è stata anche l’oc-casione per vedere da vicinouna delle colonnine di ricaricaper veicoli elettrici che sarannoinstallate nell’ambito del piùgran de progetto di elettrifica-zione dei trasporti nella storiadegli Stati Uniti. Leaf è ilprimo veicolo elettrico almondo disponibile per la com-mercializzazione su vasta scalaa livello globale e sarà in ven-dita in Giap pone, Stati Uniti edEuropa verso la fine del 2010.Progettata appositamente attor-no a un telaio alimentato a bat-terie agli ioni di litio, questaberlina di me die dimensioniaccoglie comodamente cinquepasseggeri adulti e ha un’auto-nomia di percorrenza di oltre160 km per rispondere allereali esigenze dei consumatori.

Lo scorso marzo, laSDG&E aveva annunciato chela contea di San Diego sarebbediventata una delle prime re-gioni “plug-in ready” delPaese, ossia pronta ad acco-gliere e supportare la circola-zione dei veicoli elettrici grazie

alla partnership siglata conNissan Motor e l’Alleanza Re-nault-Nissan. In agosto, il Di- partimento dell’energia USAha varato uno stanziamento di99,8 milioni di dollari in favoredi Electric Transportation En-gineering Corp. (eTec), societàin teramente controllata daECO tality, Inc., per implemen-tare un ambizioso progetto dielettrificazione dei trasporti incinque mercati, tra cui SanDie go. La Commissione ener-getica della California ha ag-giunto al tri 8 milioni di dollariper la crea zione delle necessa-rie infrastrutture nell’area diSan Diego. Con i due finanzia-menti, eTec, che gode dell’ap-poggio di SDG&E e di altri in-terlocutori, renderà operative2.250 stazioni di ricarica, posi-zionando la regione di SanDiego ai vertici na zionali intermini di sviluppo delle infra-strutture per i veicoli elettrici.

PROGRAMMAAMBIZIOSO

Nissan ha discusso il pianodi introduzione dei veicoli elet-trici con i responsabili dellosvi luppo delle infrastrutture diricarica; le prime 1.000 Leaf e -let triche saranno consegnate aoperatori di flotte commercialie a selezionati clienti a fine2010, mentre la commercializ-

zazione su larga scala è previ-sta per il 2012. Per la ricaricadelle sofisticate batterie agliioni di litio occorreranno circa8 ore da un’alimentazione a220 V. La ricarica sarà effettua-bile anche da una comunepresa di corrente a 120 V. Do-vrebbe essere pre vista una de-trazione fiscale di 7.500 dollariper gli acquirenti statunitensi.

Nell’ambito della partner-ship, SDG&E coordinerà a SanDiego la creazione di un“parco regionale” di veicolielettrici, utilizzati quotidiana-mente da enti locali, università,esercito, dal porto di SanDiego, da flotte private e altriutenti. La collaborazione trasettore pubblico e privato por-terà a un ulteriore sviluppo eperfezionamento delle infra-

strutture di ricarica, che rap-presentano un elemento chiaveper la fattibilità commercialedi questa visione.

STAZIONIDI RICARICA

Nei pros simi sei mesi saràindividuata l’esatta ubicazionedelle stazioni di ricarica, la cuiinstallazione dovrebbe comin-ciare nell’estate del 2010, conla mes sa in opera finale nellaprimavera del 2011. Inoltre,SDG&E si è impegnata a ri-durre del 15 per cento le emis-sioni di gas serra dalla flottaaziendale entro il 2012 e perquesto introdurrà 15 nuoveauto elettriche di Nissan nelproprio parco di 200 veicoli acarburanti alternativi.

CAPENA - Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna nel nome dellamo bilità a emissioni zero. Prosegue senza sosta la strategia am-bientalista di Nissan che ha firmato un accordo di partnership an -che con One North East, l’agenzia di sviluppo regionale del NordEst dell’Inghilterra, dedita alla creazione di un’area economica abas sa emissione di carbonio (LCEA) specifica per i veicoli ULC(Ul tra Low Carbon) che copre zone di Sunderland, South Tynesi-de e del distretto di Easington District. L’accordo definitivo ri-guarda l’implementazione dei veicoli elettrici e della relativa in-frastruttura nel Nord-Est dell’Inghilterra e rafforza lo statusd’avanguardia della regione, considerata il centro nazionale per losviluppo dei veicoli ULC. L’accordo punta a introdurre piani diincentivazione per i conducenti e iniziative di educazione e dimo-strazione, che saranno operative nel corso del 2010 e del 2011.

One North East si impegna a installare almeno 619 stazioni diricarica “future-proof”, disponibili al pubblico, entro il 1° genna-io 2011, che supporteranno ricariche da 3 e 7kW e includerannoanche dodici impianti di “ricarica rapida” da 50kW. L’elettricitàerogata presso i 619 punti di ricarica verrà fornita gratuitamente

fino al 31 marzo 2012, o finché non sarà disponibile un sistemadi fatturazione specifico. Conformemente all’accordo, One NorthEast ha già provveduto all’installazione di due stazioni di ricaricaa uso pubblico all’interno dell’area parcheggio della sede princi-pale dell’agenzia a Newburn Riverside, Newcastle. Accettando lacollaborazione con One North East, Nissan si impegna a fornirealla regione veicoli elettrici Leaf all’inizio del 2011 e a dare prio-rità alle richieste di veicoli elettrici per il Regno Unito prove-nienti dal Nord-Est dell’Inghilterra. Per la produzione delle bat-terie dei veicoli elettrici è coinvolto lo stabilimento Nissan diSunderland.

One North East si avvarrà della collaborazione di partner regio-nali per lo sviluppo di piani di incentivazione per i possessori diun veicolo elettrico, tra cui la realizzazione di almeno 200 postiauto pubblici gratuiti entro novembre 2010 e l’introduzione dicorsie preferenziali e aree urbane dedicate. L’agenzia sta inoltrecollaborando con un team di sviluppatori all’installazione di sta-zioni di ricarica in edifici di nuova costruzione dotati di aree diparcheggio.

Accordo anche con l’agenzia di sviluppo regionale One North East

Leaf anche in Inghilterra dal 2011

San Diego Gas & Electric

San Diego Gas & Electric è un’azienda municipalizzata che offreenergia affidabile e sicura a 3,4 milioni di consumatori attraver-

so 1,4 milioni di contatori elettrici e oltre 840mila contatori di gasnaturale installati nella contea di San Diego e nella parte meridiona-le della contea di Orange. L’area servita dall’azienda copre più di10.600 chilometri quadrati. In California, all’avanguardia nazionalenell’applicazione delle tecnologie per le energie rinnovabili,SDG&E mira a trasformare la rete elettrica per migliorare la qualitàdella vita nella regione, sempre continuando a garantire un ottimaleservizio ai clienti. SDG&E è una controllata di Sempra Energy, unaholding di servizi energetici con sede a San Diego.

Nissan Nord America

In Nord America, Nissan svolge attività di design e progettazioneautomobilistica, finanziamento a privati e aziende, vendite e mar-

keting, distribuzione e produzione. Nissan ha assunto un precisoimpegno ambientale nell’ambito del programma Nissan Green Pro-gram 2010, incentrato sulla riduzione delle emissioni di CO2, sul-l’abbattimento di altri inquinanti e sul riciclaggio dei materiali.L’Alleanza Renault-Nissan è stata fondata nel 1999; con essa, ledue aziende partner perseguono l’obiettivo di affermarsi fra le treprincipali case automobilistiche a livello mondiale per qualità, tec-nologia e redditività.

Nils Ricky

NISSAN / PRESENTATO IN CALIFORNIA IL PRIMO ESEMPLARE DELL’ELETTRICA LEAF

A passi spediti verso l’emissione zero

“ La contea di San Diego è al centro del più grande progetto dielettrificazione dei trasporti nella storia degli Stati Uniti.Fondamentale il ruolo della vettura elettrica a emissioni zeroprodotta da Nissan. Le prime mille Leaf saranno consegnate aoperatori di flotte commerciali e a selezionati clienti a fine 2010. La commercializzazione su larga scala è prevista per il 2012.

Nissan Leaf è il primo veicolo elettrico al mondo disponibile per la commercializzazione su vasta scala a livello globale e sarà in venditain Giappone, Stati Uniti ed Europa verso la fine del 2010. È stata progettata attorno a un telaio alimentato a batterie agli ioni di litio.