Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 5

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012 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 9, numero 5 dal 13 al 19 febbraio 2012 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 5 2 FRODI Grazie all’analisi del Dna sarà più facile combattere le frodi ittiche. Il nuovo test - messo a punto dall’Izs del Piemonte - sfrutta la completa sequenza del Dna mitocondriale ormai nota per moltissimi organismi, compresi i pesci commer- cializzati. Caso tipico è il pesce palla venduto come rana pescatrice: in Giap- pone sono consapevoli del rischio, ma ci sono chef specializzati per eliminare le parti tossiche. AGEA La Regione Abruzzo e l’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) control- leranno insieme gli aiuti previsti dall’U- nione Europea per gli agricoltori. Con un protocollo d’intesa l’Agea ha dele- gato alla Regione la esecuzione di talu- ne attività per garantire che le attività di controllo siano conformi alla regola- mentazione comunitaria, nell’interesse della comunità Europea e dell’erario na- zionale. ILARIA CAPUA Ancora un riconoscimento per la virolo- ga Ilaria Capua, risultata tra i vincitori dell'undicesima edizione del premio 'Il Campione', il premio dei City Angels ri- volto a campioni di solidarieta' e civi- smo. Si tratta di un riconoscimento as- segnato ogni anno a persone che si so- no distinte per il loro impegno a favore della collettivita'. MATRICOLE Le immatricolazioni all’Università di Pisa per l’anno accademico 2011/2012 ri- spetto allo scorso anno mostrano fles- sioni. In calo Medicina veterinaria (-46) oltre che le facoltà di Medicina e chirur- gia (-113 ), Giurisprudenza (-64 ), e Far- macia (-14 ). LIBANO Insegnare agli allevatori libanesi la tec- nica della verminazione. Sta avvenendo a Marwahin e altri villaggi nel Libano meridionale, zona di pastorizia, su ini- ziativa del colonnello Alfonso Angrisani del contingente italiano a Shama, sede del comando del settore Ovest di Unifil. A breve, è prevista una campagna di vaccinazione per i cavalli della polizia di Beirut. DOVE ANDRANNO I DIPENDENTI? A PAGINA 3 CASO DI EQUIDE DA CORSA AL MACELLO A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 11 A PAGINA 16 LA NEVE NON FERMA LA SIVE LINEE GUIDA PER L’ANESTESIA DEL CANE E DEL GATTO LIBERALIZZARE I FARMACI VETERINARI? SERVONO DATI SUL VIRUS DI SCHMALLENBERG ESULTANO ANMVI E SIVE BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Prima sconfitta per il redditometro La sentenza della Commissione Tributaria di Asti è un precedente invalidante delle teorie del Fisco I VETERINARI LIBERI PROFESSIONISTI NON HANNO L’OBBLIGO DEI CREDITI ECM MENTRE È INDISCUTIBILE CHE I COLLEGHI DEL SSN siano tenuti a dimostrare ogni anno di aver raggiunto il numero di crediti previsto dal sistema a garanzia del proprio regolare e continuo aggiornamento professionale. Sino ad ora la maggior parte di questi crediti venivano raccolti attraverso iniziative di formazione e di aggiornamento proposte dalle stesse A- SL o realizzate con la loro collaborazione. Sino ad oggi questo intervento diret- to delle ASL a sostegno dell’aggiornamento dei dipendenti era ritenuto dove- roso, se non un obbligo vero e proprio, ma una recente sentenza della Corte di Cassazione (21817 del 2011) ha rimesso il tutto in discussione sostenendo che “non si può prevedere alcun obbligo delle aziende sanitarie di organizzare corsi di aggiornamento e di formazione per i propri medici”. I sindacati, Fp- C- gil Medici, hanno già evidenziato come questa sentenza sia una pietra tomba- le per il sistema di formazione pubblico dei medici che si aggiunge al taglio del 50% delle risorse operato dal Governo Berlusconi, e questo proprio quando il Decreto Monti ha anticipato al 13 agosto 2012 la scadenza per l’introduzione delle sanzioni disciplinari. Secondo i sindacati tutto questo è inconcepibile. Ci saranno penalizzazioni per chi non avrà i crediti senza dare la garanzia che le ASL offrano le occasioni per ottenerli. “Si vuole mettere un’altra tassa sui me- dici pubblici costringendoli a formarsi a proprie spese? “hanno dichiarato i sindacati. Giusto ragionamento ma non dimentichiamo che i liberi professioni- sti lo fanno da sempre. RICONOSCIUTA DAL MINISTERO DELLA SALUTE Il riconoscimento del Ministe- ro della Salute ha dato notevo- le impulso alle attività dell’A- nagrafe Nazionale Felina (ANF) (www.anagrafenazionalefeli- na.it), motivando ulteriormente i medici veterinari e i proprietari all’i- dentificazione volontaria dei gatti. Registriamo dunque un costante in- cremento dei soggetti registrati nel- la banca dati, oggi attestati al di so- pra dei 10.000 microchip inseriti e, conseguentemente, u- na crescente attività di relazione con le Azien- de Sanitarie Locali, in particolare alla emissio- ne del pet passport in favore di gatti micro- chippati dai liberi pro- fessionisti aderenti ad ANF. Siamo quindi im- pegnati ad ottimizzare la collabora- zione con gli enti pubblici e i Colle- ghi dei Servizi Veterinari. Al riguar- do, l’ANF suggerisce ai medici ve- terinari di dotarsi di microchip da ri- servare esclusivamente all’identifi- cazione volontaria del gatto e pos- sibilmente riportanti una numerazio- ne seriale che non interferisca con quella da attribuire alla specie cani- na. Per evidenti ragioni di tutela ani- male, il trasponder già inoculato nel gatto dai veterinari liberi professio- nisti non va assolutamente espian- tato per essere sostituito con altro microchip in dotazione presso la A- SL. I microchip utilizzati dal medico veterinario privato per l’identificazio- ne volontaria del gatto - essendo a norma ISO e acquistati presso di- stributori autorizzati - sono da con- siderarsi “regolari” tanto quanto i di- spositivi in dotazione presso le ASL. Inoltre, non si ha motivo di ritenere che i microchip forniti dalle Asl sia- no considerabili quali gli “unici legal- mente riconosciuti” ai fini della suc- cessiva emissione di pet passport per il gat- to in viaggio all’estero. Di particolare efficacia è risultato anche l’invito dalle pagine on line del sito <salute.gov.it>: “È utile ricordare che i me- dici veterinari liberi pro- fessionisti possono re- gistrare i gatti per scelta dei proprie- tari anche nella banca dati privata denominata Anagrafe Nazionale Felina (anagrafenazionalefelina.it) realizzata dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). È opportuno perciò effettuare la ri- cerca del microchip di un gatto smarrito anche in questa banca pri- vata”. Incoraggiate l’identificazione volon- taria dei vostri pazienti felini e spie- gate ai vostri clienti l’importanza di una banca dati nazionale gratuita e di libero accesso per tutti i cittadini. www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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001122SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 5 dal 13 al 19 febbraio 2012Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

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FRODIGrazie all’analisi del Dna sarà più facilecombattere le frodi ittiche. Il nuovo test- messo a punto dall’Izs del Piemonte -sfrutta la completa sequenza del Dnamitocondriale ormai nota per moltissimiorganismi, compresi i pesci commer-cializzati. Caso tipico è il pesce pallavenduto come rana pescatrice: in Giap-pone sono consapevoli del rischio, maci sono chef specializzati per eliminarele parti tossiche.

AGEALa Regione Abruzzo e l’Agea (Agenziaper le Erogazioni in Agricoltura) control-leranno insieme gli aiuti previsti dall’U-nione Europea per gli agricoltori. Conun protocollo d’intesa l’Agea ha dele-gato alla Regione la esecuzione di talu-ne attività per garantire che le attività dicontrollo siano conformi alla regola-mentazione comunitaria, nell’interessedella comunità Europea e dell’erario na-zionale.

ILARIA CAPUAAncora un riconoscimento per la virolo-ga Ilaria Capua, risultata tra i vincitoridell'undicesima edizione del premio 'IlCampione', il premio dei City Angels ri-volto a campioni di solidarieta' e civi-smo. Si tratta di un riconoscimento as-segnato ogni anno a persone che si so-no distinte per il loro impegno a favoredella collettivita'.

MATRICOLELe immatricolazioni all’Università di Pisaper l’anno accademico 2011/2012 ri-spetto allo scorso anno mostrano fles-sioni. In calo Medicina veterinaria (-46)oltre che le facoltà di Medicina e chirur-gia (-113 ), Giurisprudenza (-64 ), e Far-macia (-14 ).

LIBANOInsegnare agli allevatori libanesi la tec-nica della verminazione. Sta avvenendoa Marwahin e altri villaggi nel Libanomeridionale, zona di pastorizia, su ini-ziativa del colonnello Alfonso Angrisanidel contingente italiano a Shama, sededel comando del settore Ovest di Unifil.A breve, è prevista una campagna divaccinazione per i cavalli della polizia diBeirut.

DOVE ANDRANNO I DIPENDENTI?

A PAGINA 3

CASO DI EQUIDE DA CORSA AL MACELLO

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 11 A PAGINA 16

LA NEVE NON FERMA LA SIVE

LINEE GUIDA PERL’ANESTESIA DELCANE E DEL GATTO

LIBERALIZZAREI FARMACIVETERINARI?

SERVONO DATI SUL VIRUS DI

SCHMALLENBERG

ESULTANO ANMVI E SIVE

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Primasconfitta per ilredditometroLa sentenza della Commissione Tributariadi Asti è un precedente invalidante delleteorie del Fisco

I VETERINARI LIBERI PROFESSIONISTI NON HANNO L’OBBLIGODEI CREDITI ECM MENTRE È INDISCUTIBILE CHE I COLLEGHI DELSSN siano tenuti a dimostrare ogni anno di aver raggiunto il numero di creditiprevisto dal sistema a garanzia del proprio regolare e continuo aggiornamentoprofessionale. Sino ad ora la maggior parte di questi crediti venivano raccoltiattraverso iniziative di formazione e di aggiornamento proposte dalle stesse A-SL o realizzate con la loro collaborazione. Sino ad oggi questo intervento diret-to delle ASL a sostegno dell’aggiornamento dei dipendenti era ritenuto dove-roso, se non un obbligo vero e proprio, ma una recente sentenza della Cortedi Cassazione (21817 del 2011) ha rimesso il tutto in discussione sostenendoche “non si può prevedere alcun obbligo delle aziende sanitarie di organizzarecorsi di aggiornamento e di formazione per i propri medici”. I sindacati, Fp- C-gil Medici, hanno già evidenziato come questa sentenza sia una pietra tomba-le per il sistema di formazione pubblico dei medici che si aggiunge al taglio del50% delle risorse operato dal Governo Berlusconi, e questo proprio quando ilDecreto Monti ha anticipato al 13 agosto 2012 la scadenza per l’introduzionedelle sanzioni disciplinari. Secondo i sindacati tutto questo è inconcepibile. Cisaranno penalizzazioni per chi non avrà i crediti senza dare la garanzia che leASL offrano le occasioni per ottenerli. “Si vuole mettere un’altra tassa sui me-dici pubblici costringendoli a formarsi a proprie spese? “hanno dichiarato isindacati. Giusto ragionamento ma non dimentichiamo che i liberi professioni-sti lo fanno da sempre.

RICONOSCIUTA DAL MINISTERO DELLA SALUTE

Il riconoscimento del Ministe-ro della Salute ha dato notevo-le impulso alle attività dell’A-nagrafe Nazionale Felina (ANF)(www.anagrafenazionalefeli-na.it), motivando ulteriormente imedici veterinari e i proprietari all’i-dentificazione volontaria dei gatti.Registriamo dunque un costante in-cremento dei soggetti registrati nel-la banca dati, oggi attestati al di so-pra dei 10.000 microchip inseriti e,conseguentemente, u-na crescente attività direlazione con le Azien-de Sanitarie Locali, inparticolare alla emissio-ne del pet passport infavore di gatti micro-chippati dai liberi pro-fessionisti aderenti adANF. Siamo quindi im-pegnati ad ottimizzare la collabora-zione con gli enti pubblici e i Colle-ghi dei Servizi Veterinari. Al riguar-do, l’ANF suggerisce ai medici ve-terinari di dotarsi di microchip da ri-servare esclusivamente all’identifi-cazione volontaria del gatto e pos-sibilmente riportanti una numerazio-ne seriale che non interferisca conquella da attribuire alla specie cani-na. Per evidenti ragioni di tutela ani-male, il trasponder già inoculato nelgatto dai veterinari liberi professio-nisti non va assolutamente espian-tato per essere sostituito con altro

microchip in dotazione presso la A-SL. I microchip utilizzati dal medicoveterinario privato per l’identificazio-ne volontaria del gatto - essendo anorma ISO e acquistati presso di-stributori autorizzati - sono da con-siderarsi “regolari” tanto quanto i di-spositivi in dotazione presso le ASL.Inoltre, non si ha motivo di ritenereche i microchip forniti dalle Asl sia-no considerabili quali gli “unici legal-mente riconosciuti” ai fini della suc-

cessiva emissione dipet passport per il gat-to in viaggio all’estero.Di particolare efficacia èrisultato anche l’invitodalle pagine on line delsito <salute.gov.it>: “Èutile ricordare che i me-dici veterinari liberi pro-fessionisti possono re-

gistrare i gatti per scelta dei proprie-tari anche nella banca dati privatadenominata Anagrafe NazionaleFelina (anagrafenazionalefelina.it)realizzata dall’ANMVI (AssociazioneNazionale Medici Veterinari Italiani).È opportuno perciò effettuare la ri-cerca del microchip di un gattosmarrito anche in questa banca pri-vata”.Incoraggiate l’identificazione volon-taria dei vostri pazienti felini e spie-gate ai vostri clienti l’importanza diuna banca dati nazionale gratuita edi libero accesso per tutti i cittadini.

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Accertamento fiscale conrideterminazione del red-dito per il possesso didue cavalli tenuti in pro-prio. Il contribuente pos-sessore impugna l'atto

impositivo e vince in Commissione Tributaria.È successo ad Asti, dove - con una senten-za di fine gennaio - si stabilisce che i cavalliposseduti dal contribuente per passeggiateo per affezione non rilevano quale indicatoredi capacità contributiva utilizzabile per il cal-colo redditometrico. Numerosi allevatori di e-quini avevano sollevato in Piemonte, dalla fi-ne del 2010, la questione degli accertamentifiscali sul possesso del cavallo. In base alredditometro 2007-2008, il Fisco verificava lacoerenza tra il reddito dichiarato e le "presun-te" spese di mantenimento del cavallo. Fra icontribuenti sottoposti ad accertamento an-che il proprietario che ha vinto in Commissio-ne Tributaria. Il caso, ben noto all’ANMVI cheaveva organizzato con la SIVE una vigorosaprotesta, segna un un precedente formidabi-le a favore delle tesi dei possessori di cavallida diporto. La Commissione Tributaria di A-sti, infatti, fa proprie le stesse argomentazio-ni sostenute dalla Società Italiana Veterinariper Equini e dall'ANMVI. All’epoca di fatti, an-che l’Associazione regionale degli allevatorisi era mossa, sostenendo "la netta differenzatra i proprietari/allevatori che mantengono isoggetti in strutture proprie e attraverso lagestione diretta degli animali, i proprietari/al-levatori che affidano la gestione (parziale ototale) degli equini a persone/strutture terzeche gestiscono comunque gli animali a livelloamatoriale (ad. esempio i cavalli delle razzepiù rustiche alpeggiati in estate) e i proprieta-ri/allevatori che affidano la gestione (parzialeo totale) degli equini a persone/strutture ter-ze a carattere più professionale(scuderie/maneggi)". Al caso si interessò an-che il Presidente della regione Cota e il Presi-dente della Commissione Economia del Con-siglio regionale del Piemonte, producendo undossier portato all’attenzione della stampa inuna conferenza alla quale parteciparono an-che i Colleghi Paola Gulden e Andrea Brigno-lo, in rappresentanza di ANMVI e SIVE (So-cietà Italiana Veterinari Equini). A seguire, nu-merosi esponenti parlamentari, dal Sen To-massini, al Collega On Gianni Mancuso si so-no attivati per sensibilizzare i Ministeri com-petenti.

I FATTIL'Agenzia delle Entrate aveva notificato unavviso di accertamento sintetico basandosisui coefficienti -indicati al punto 8 del DM del

10 settembre 1992- al possesso di "cavallida corsa o da equitazione", distinguendo trale situazioni in cui gli animali siano tenuti inproprio da quelle in cui, invece, siano affidatiin pensione a soggetti terzi. L'assunto delleregole dell'accertamento da redditometrodevono essere interpretate alla luce della fun-zione dello strumento presuntivo, ovveroquella di individuare una significativa capacitàdi spesa, alimentata da un reddito eventual-mente non dichiarato. E proprio a tal fine -secondo la Commissione Tributaria di Asti -non può assumere rilievo il possesso di duecavalli, che, di per sé, non è necessariamen-te sintomo della percezione di particolari red-diti, atteso che tali animali potrebbero addi-rittura essere utilizzati "nell'economia agrico-la di sussistenza". Quindi, i cavalli non pote-vano essere idonei a determinare la maggio-re capacità contributiva emersa dalla stru-mento redditometrico.Il Fisco, durante gli accertamenti chiede di di-chiarare quanti cavalli da corsa e da equita-zione fossero mantenuti nel biennio2007/2008 verificando quanto dichiarato dalproprietario con quanto riportato dagli elen-chi dell'UNIRE, dato ad oggi in possesso del-l'Agenzia delle Entrate. Se per il 2009 e il2010 si dovesse ancora attingere ai dati sa-nitari delle Asl il controllo e le potenziali san-zioni interesserebbero un numero ancora su-periore di proprietari/allevatori. Uno stop cheANMVI e SIVE si augurano sia immediato do-po la decisione dei giudici di Asti.

UN PRECEDENTELa Commissione Tributaria Provinciale ha in-trodotto una discriminazione tra la "funzionedel possesso", vale adire le tipologie di utiliz-zo dei cavalli: secondo i giudici astigiani, in-fatti, è evidente che i coefficienti ministerialisottesi al redditometro facciano riferimento ai"cavalli da equitazione" destinati all'attivitàsportiva, che presuppone l'impiego di anima-li di grande valore, costosi nel mantenimen-to, trasporto e addestramento; animali, in-somma, sostanzialmente differenti da quellisemplicemente utilizzati per passeggiate oda affezione, come era evidente che fossenel caso di specie. Stante anche la docu-

mentazione presentata, infatti, era emersoche si trattava di due fattrici.Secondo gli analisti di Eutekneinfo, rivistaspecializzata in diritto tributario, la decisionedei giudici astigiani potrebbe essere impor-tante anche ai fini del nuovo redditometro, at-tualmente ancora in fase di sperimentazione.Il nuovo strumento tiene conto di circa 100

voci di spesa, tra cui si presenta nuovamen-te quella relativa al possesso di cavalli (attual-mente non pare neppure più ripresa la deno-minazione "cavalli da equitazione", ma sol-tanto quella di "cavalli"), inserita nella catego-ria "Attività sportive e ricreative". Inoltre, nellamacro-area "Altre spese significative", sonoricomprese quelle veterinarie. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 5| 2012 Redditometro Anmvi Informa 3

Fuori gli animali d’affezione dagliindicatori ricchezzaSonora sconfitta per le Entrate. Adesso ripensare anche le spese veterinarie

Ogni iniziativa che possa richiamare l'attenzionedel Governo è opportuna e necessaria per que-sto Andrea Brignolo (Vice Presidente ANMVI con

delega agli equini) e Giorgio Ricardi (Presidente SIVE)plaudono alla mozione presentata in Senato da alcuniparlamentari, prima fra tutti la Senatrice Silvana Amati.Nel testo, a proposito di redditometro si legge: “L'Ese-cutivo è invitato "a tenere in adeguata considerazione ilfatto che la scelta dell'Agenzia delle entrate di ritenere il

possesso di un cavallo rilevante ai fini del redditometro,considerandolo bene di lusso, presume spesso da partedei proprietari capacità contributive superiori a quellereali. Il che ha, fra le altre conseguenze, quella di disin-centivare l'acquisto o l'adozione di cavalli non più agoni-sticamente validi, che invece è nell'interesse di una poli-tica di salvaguardia dalle pratiche generalizzate di ma-cellazione". Le sigle veterinarie riconoscono le loro i-stanze in diversi passaggi del documento e si augurano

che sia in particolare il Ministro delle Politiche Agricole,Mario Catania, a recepire l'urgenza delle questioni colle-gate alla crisi dell'ippica. Via XX Settembre ha già fatto iprimi passi. Sul redditometro, il Ministro ha attivato unaapposita Commissione che testimonia l'assoluta neces-sità di un approfondimento sullo status del cavallo, se sivuole rendere attendibili ed eque le iniziative del Fiscosull'accertamento dei redditi e la lotta all'evasione.

L’ESECUTIVO INTERVENGA SULLE SCELTE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Cronologia di una protestaSettembre 2009 - La Sive scrive al Go-vernoIn una lettera inviata ai Ministri Tremonti e Ga-lan e al Sottosegretario Francesca Martini,l'ANMVI e la SIVE parlano di "sconfitta per latutela degli equidi" e chiedono che il cavallo siatolto dagli indicatori nel nuovo redditometro inpreparazione all'Agenzia delle Entrate.

Febbraio 2010 - Il casus belli che ha vintoad AstiD.G., proprietario piemontese, dovrà pagare26.000 euro al Fisco per due cavalle conside-rate indicatori di maggior reddito. Maloua e Dy-nastia (nella foto) non sono da corsa e non so-no da equitazione, ma vivono nel giardino delsuo proprietario come animali d'affezione, di-chiarate non destinate alla macellazione. Faràricorso e la Commissione Tributaria di Asti glidarà ragione.

Ottobre 2010 - Interrogazioni e prese diposizioneL'On. Gianni Mancuso presenta un'interroga-zione parlamentare: “Proprietari e allevatori so-no preoccupati e allarmati”. La Fise si pronun-cia ufficialmente contro il redditometro. Il Pre-sidente della Commissione Igiene e Sanità delSenato Antonio Tomassini considera "certa-mente condivisibile” la contrarietà di ANMVI eSIVE. Numerosi allevatori di equini sollevano in Pie-monte la questione degli accertamenti fiscalisul possesso del cavallo. In base al redditome-tro 2007-2008, il Fisco può verificare la coeren-za tra il reddito dichiarato e le "presunte" spe-se di mantenimento del cavallo.

Aprile 2011 - Iniziative di Cota e VignaleIl Presidente della Regione Piemonte RobertoCota risponde all’ANMVI impegnandosi ad at-tivare gli Assessorati competenti. Il presiden-te della Commissione Economia della Regio-ne Piemonte, Gian Luca Vignale, presenta al-la stampa il dossier “Redditometro e Cavalli:Proposte e suggerimenti per salvare un set-tore in crisi”. Lo scopo è di ottenere "un'audi-zione nelle Commissioni Finanze di entrambele Camere".

Ottobre 2011 - Botta e risposta Melosi -BeferaIl presidente Marco Melosi interviene sul Corrie-re della Sera contro il redditometro: “È l'enne-sima allucinazione del Fisco nazionale, un qua-dro visionario, degno della ribellione descrittanella Fattoria di George Orwell". Gli rispondeAttilio Befera, Direttore Dell’Agenzia delle En-trate: I veterinari, fino a prova contraria, non la-vorano gratis e, quindi, a giusto titolo entranonel paniere. Un contribuente che possiede unoyacht o conduce un tenore di vita alto, e nondichiara un reddito adeguato, non deve certopreoccuparsi delle spese sostenute per il suoanimale da compagnia”. Il TGCOM attiva unsondaggio: gli italiani non accettano di consi-derare come bene di lusso la presenza di un a-nimale.

Novembre 2011 - Reazioni della politica L’allora Ministro del Turismo, Michela VittoriaBrambilla (oggi deputata pdl): “grave erroreculturale, sociale e metodologico, che deve es-sere corretto al più presto”. L’allora Sottose-gretario alla Salute Francesca Martini (oggi de-putata della Lega): "Le cure veterinarie non so-no assolutamente un lusso da redditometro. Icittadini facciano pressione".

Novembre 2011 - Parte il redditometrosperimentale. Con la plateale contrarietà di veterinari e pro-prietari, il redditometro inizia la fase di speri-mentazione, includendo le spese veterinarie trale cosiddette "altre spese significative", insie-me a oggetti d'arte e di antiquariato, gioiellipreziosi e donazioni.

Gennaio 2012 - Sentenza della Commis-sione Tributaria di Asti I giudici tributari scrivono: “Si impone dunque,nella fattispecie, un'ermeneusi del termine ca-valli da equitazione. In tale ottica è palese che"l'equitazione" è quell'attività sportiva che po-stula l'impiego professionale di cavalli di valo-re, onerosi nel mantenimento, nel trasporto e,soprattutto, nell'addestramento oltre che nel-l'acquisto; dunque, non semplicemente "l'artedel cavalcare". �

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laPROFESSIONE VETERINARIA 5 | 20124 Attualità Sicurezza alimentare

di TERESA MANGINELLIVeterinario SISAC SIAV “B” - ASL BA

DOMENICO PAVONEVeterinario SISAC SIAV “B” - ASL BA

FRANCESCO INTINIVeterinario Dirigente SIAV “B” - ASL BA

In una regolare giornata di macella-zione l’OSA presenta ai VeterinariUfficiali al macello un equide doli-gomorfo di circa quattro anni di età,femmina, scortato da documenta-zione completa: mod. 4, passapor-

to, informazioni sulla catena alimentare ed u-na copia del certificato attestante un passag-gio di proprietà, tra l’intestatario del cavallo edil titolare dell’azienda da cui proviene l’anima-le.Ci chiede un consiglio tecnico sulla possibilitàdi macellare regolarmente il soggetto che:1) è identificabile in quanto provvisto dello

stesso trasponder presente su passapor-

to UNIRE,2) è DPA, datato e sottoscritto dall’Organi-

smo emittente e dal proprietario,3) non risulta effettuato alcun trattamento far-

macologico,4) non è presente in BDE in azienda di origi-

ne (non risulta come azienda registrata aisensi del REG 852/04 CE), né in aziendaspeditrice, regolarmente registrata, doverisultano altri equidi ma non questo in og-getto.

Preso atto del mancato requisito previsto dalpunto 24.2 “macellazione dell’equide” del De-creto del Ministero delle Politiche Agricole A-limentari e Forestali del 26/09/2011 (manualeoperativo per la gestione degli equidi), si èpensato di delegare all’APA territorialmentecompetente:a) la ratifica del passaggio di proprietà avve-

nuto circa un anno prima, mediante appo-sizione della etichetta adesiva prevista;

b) l’inserimento del soggetto in anagrafe e-quidi.

Di tutta risposta il neo proprietario intenden-do colui che di fatto ha acquistato l’animale,è stato invitato a rivolgersi al Servizio Veteri-nario presso il macello perché gli equidi UNI-RE non sono gestiti dall’APA.Con la nostra “carta servizi” abbiamo effettua-to un controllo in BDN, verificato la presenzadell’equide in azienda di origine ma non si e-vinceva alcun passaggio di proprietà. Ci sia-mo rivolti alla sede centrale dell’AIA a Roma eci è stato riferito che il neo proprietario avreb-be dovuto servirsi della sede centrale dell’U-NIRE di Roma o di sedi periferiche oggetto dicorse e/o manifestazioni per regolarizzarequanto meno il passaggio di proprietà, men-tre per l’inserimento dell’equide in BDE nondovevamo pretendere nulla in quanto tratta-

vasi di equide non di competenza AIA - ANA- APA. Dopo aver tentato, senza successo, un con-tatto telefonico con la sede centrale dell’UNI-RE a Roma, ci siamo rivolti ad un collega ve-terinario collaboratore UNIRE il quale ci ha ri-badito l’iter relativo al passaggio di proprietàe l’impossibilità di visualizzare l’equide in B-DE.Che fare dunque?L’equide è stato macellato regolarmente a se-guito di un ulteriore certificato acquisito via faxda un centro ippico sportivo, sede abilitata al-la visione della Banca Dati UNIRE. Da questocertificato si evince la piena proprietà (100%)dell’equide in capo alla persona che lo ha pre-sentato alla macellazione. A questo punto rimane la consapevolezza diaver fatto il possibile per tracciare l’equide inogni sua fase preventiva alla macellazione maci rimane il dubbio che la gestione di questocaso ha dei punti di difficile risoluzione:1) Perché questo scollamento tra l’APA e l’U-

NIRE?2) Perché l’UNIRE non ha attuato le procedu-

re previste per la regolarizzazione del pas-saggio di proprietà, con apposizione di e-tichetta adesiva riportante gli estremi ana-grafici del nuovo proprietario e dell’equideoggetto di compravendita, nelle numerosepagine previste nel passaporto come peraltri equidi?

3) Perché dare la possibilità di assegnare emantenere lo status DPA ad un equide chenasce e viene allevato in un’azienda chenon è registrata ai sensi del REG 852/04e quindi legalmente non abilitata alla pro-duzione di animali/alimenti?

La gestione di questa non conformità è statacomplessa per il coinvolgimento di più ENTI,non protocollare per l’assenza di procedurenel manuale operativo su citato, tanto per l’O-SA tanto per il Servizio Veterinario.Ci chiediamo: su quale basi sarà macellato edestinato al consumo umano, macellato e di-strutto o respinto dall’OSA, un equide “dacorsa”, considerato che le legittime aspettati-ve del proprietario sono quelle di recuperaredall’animale un guadagno dalla regolare ma-cellazione del soggetto che nessuno ha resoNON DPA? Il dubbio di non preservare completamentela salute del consumatore, o di limitare inmodo ingiustificato le transazioni commer-ciali è sempre presente di fronte a scelte sa-nitarie non oggettivabili. Se poi questo casodovesse ripresentarsi, come purtroppo pos-siamo ipotizzare data la numerosa popola-zione di cavalli UNIRE in Italia (documento F-NOVI “Eutanasia e professione veterinaria traincremento della popolazione equina, lega-lità e codice deontologico”), allora le perples-sità condizioneranno il nostro giudizio ope-rativo. �

Un caso di equideda corsa al macelloComplessa gestione di una non conformità

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laPROFESSIONE VETERINARIA 5 | 20126 Dalle Associazioni Sive

di BARBARA RICCIO,ANDREA M. BRIGNOLO

Nonostante le avverse con-dizioni atmosferiche che sisono abbattute in questesettimane sull’Italia ed inparticolare sul centro Ita-lia, dal 3 al 5 febbraio si è

regolarmente svolto a Bologna il XVIII Congres-so Internazionale SIVE. Lottando letteralmentecon la neve che cadeva a grandi fiocchi subuona parte della penisola, circa 450 veterinariippiatri si sono ritrovati a Bologna per il più im-portante appuntamento annuale italiano di for-mazione in campo equino presso il Palazzodella Cultura e dei Congressi del Nuovo PoloCongressuale di Bologna Fiere. Anche le dittesponsor dell’evento non si sono lasciate inti-morire dal cattivo tempo e con la loro presen-za hanno permesso di allestire una grande sa-le espositiva dove i colleghi hanno potuto tro-vare indicazioni sulle novità da parte di casefarmaceutiche, aziende produttrici di apparec-chiature diagnostiche, materiale chirurgico, in-tegratori e mangimi. Grossi nomi della veteri-naria “equina” , quali il professore Mike Rossdel New Bolton Center in Pennsylvania per l’or-topedia e la Dott.ssa Michelle Le Blanc dellaClinica Rood and Ridle Equine Hospital diLexington per la riproduzione, hanno attiratoanche molti partecipanti stranieri provenientida diversi paesi europei, come Spagna, Porto-gallo, Inghilterra, Belgio, Svezia, Iran e molti

paesi Dell’Est EuropaMolto apprezzati anche gli interventi di colleghi“più giovani” ma non meno autorevoli come gliinglesi Tim Brazil, Richard Piercy e SarahPowell che rispettivamente in medicina internaed ortopedia hanno davvero impressionatoper la loro competenza e ricchezza di casisticapresentata. Il primo giorno si sono svolti, come di consue-to, i 2 workshop, uno di ortopedia con MikeRoss, Sarah Powell e l’americano Jack Snyderdell’Università di Davis, ed uno di riproduzionecon Michelle Leblanc e Dale Paccamonti dellaLouisiana University, nei quali i relatori hanno

presentato e discusso una serie di casi clinici. Ilpomeriggio è stato dedicato alle Società spe-cialistiche SIOCE, SIRE e al neo-nato Gruppodi Studio di Medicina Interna e Sportiva. E’ sta-to in particolare molto piacevole vedere l’inte-resse che ha riscosso la creazione di questonuovo gruppo di studio fra i soci SIVE che so-no affluiti numerosi. Nei giorni successivi il pro-gramma ha previsto dei Focus per approfondi-re argomenti specifici, in particolare per gli orto-pedici la grassella, la visita di compravendita ele patologie della regione metacarpale/metatar-sale, e per gli internisti le ulcere gastriche, le vieaeree profonde con un altra relatrice d’eccezio-

La neve non ferma la SIVEIl XVIII Congresso Internazionale SIVE si è tenuto regolarmente a Bologna

ne quale Dorothy Ainsworth della Cornell Uni-versity e la neurologia con Richard Piercy. Il sa-bato pomeriggio si è svolta anche la sessionedi Practice management, orientata sugli aspet-ti medico legali della responsabilità civile del ve-terinario, che anche quest’anno ha visto un’ot-tima affluenza di colleghi e sta ottenendo sem-pre maggior interesse. Per la prima volta quest’anno è stata organiz-zata una lezione plenaria sull’evoluzione negliultimi 30 anni della diagnosi e terapia dellezoppie causate da patologie dell’articolazionedel nodello. E’ stata inoltre una grande soddi-sfazione per il CD SIVE vedere per la primavolta una larga partecipazione all’Assembleagenerale. Nell’ambito di tale assemblea Gior-gio Ricardi, attuale Presidente SIVE, ha rias-sunto i principali avvenimenti scientifici e pro-fessionali legati al mondo dei cavalli dell’anno2011 ed i programmi per il 2012. Il suo inter-vento si è concluso ricordando ai Soci chel’anno prossimo si svolgeranno le elezioni delConsiglio Direttivo ed invitando tutti coloro cheavessero voglia di partecipare alle attività dellaSIVE di presentare la propria candidatura. Undato significativo e ricco di speranza è statol’afflusso di tanti giovani colleghi che, da po-co usciti dal mondo universitario, cercano diallargare le proprie conoscenze nell’ottica diun ingresso nel mondo del lavoro che attra-versa un periodo molto critico. Come rilevatoin un Editoriale di Ippologia di qualche mesefa, è proprio nei momenti di crisi che bisognaimpegnarsi per crescere professionalmente eritrovarsi pronti quando il mondo del cavallo ri-comincerà a funzionare anche il Italia. La SIVEsi augura quindi un 2012 in crescita, in attesadi momenti migliori, e aspetta tutti i soci l’an-no prossimo a Milano con un congresso an-cora più internazionale, grazie alla collabora-zione con la FEEVA. �

CONVEGNO

STRUTTURE MEDICO VETERINARIE:GESTIONE, ORGANIZZAZIONE E

RESPONSABILITÀ TRA PRESENTE E FUTUROCremona, Sabato - 3 Marzo 2012

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

09.00 Registrazione dei partecipanti10.00 Saluto e presentazione del convegno

Dott. Marco Melosi10.15 Le strutture veterinarie: un impegno vissuto tra passione e responsabilità.

1980/2010, un trentennio di professione: stato dell’arteDott. Marco Maggi

11.00 Rapporti di lavoro– I Rapporti di collaborazione tra professionisti e Il lavoro dipendente all’internodelle strutture private. Problemi ed opportunità

Dott. Carlo Scotti11.30 Marketing e professione: un legame possibile?

– Vendita del farmaco e pet corner– L’uso ragionato di internetDott. Marco Viotti

12.00 Deontologia nella pratica professionale– Le norme deontologiche e gli aspetti gestionali-organizzativi delle strutture medico veterinarie

Dott.ssa Carla Bernasconi12.30 Pausa pranzo13.30 Discussione16.30 Conclusione

Dott. Marco Melosi

SEDE E ORGANIZZATOREANMVI: Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona (CR)

Tel. 0372/403536 - E-mail: [email protected]

ISCRIZIONEGratuita con prenotazione scritta entro il 24/02/2012

SCHEDA DI ISCR IZ IONE AL CONVEGNOSTRUTTURE MEDICO VETERINARIE: GESTIONE, ORGANIZZAZIONE E

RESPONSABILITÀ TRA PRESENTE E FUTURO

Cremona, Sabato - 3 Marzo 2012

ISCRIZIONEINVIARE LA PRESENTE SCHEDA TRAMITE

FAX: 0372/40.35.26 O MAIL A: [email protected] IL 24/02/2012

I DATI DA COMUNICARE

COGNOME .............................................................................................................................................................................

NOME .......................................................................................................................................................................................

INDIRIZZO .............................................................................................................................................................................

CAP ............................................................... CITTÀ E PROVINCIA ...............................................................................

TEL. .................................................................................................................................. CELL. ............................................

EMAIL ............................................................................................................................ FAX ...............................................

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI (Provincia) .................................................................................................

Il Seminario è rivolto ai medici veterinari.Ingresso libero e gratuito fino a raggiungimento dei posti disponibili.

Si richiede la massima puntualità.

PRIVACY - Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), ilsottoscritto consente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comuni-cazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggettia cui la stessa deve rivolgersi.

Firma …………………………………………………………………………………

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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La lenzuolata di proposte delPD punta ad ampliare la por-tata del Decreto 201/2011(Salva Italia) e delle liberaliz-zazioni in corso di conver-sione in legge al Senato. Fra

le proposte presentate, con l'appoggio delMovimento Difesa del Cittadino, c'è anchequella di Estendere ai medicinali veterinari lapiena liberalizzazione della vendita dei farma-ci di fascia C. L'assunto è sempre lo stesso:rimuovere le limitazioni al fine di ampliare laconcorrenza a vantaggio dei cittadini. L'arti-colo 32 (Farmacie) del Dl 201/2011 consen-te la vendita negli esercizi commerciali anchedei medicinali di cosiddetta fascia C, ovveroche non sono "essenziali", "per malattie cro-niche" e di "rilevante interesse terapeutico",in base all'articolo 8, comma 10, lettera c)della legge 24 dicembre 1993, n. 537.Con un comunicato stampa, l'AssociazioneNazionale Medici Veterinari Italiani non è pre-giudizialmente contraria. Ma con i dovuti di-stinguo: liberalizzazione sì, ma non dentro gliesercizi commerciali, dove in assenza delmedico veterinario verrebbe meno la sorve-glianza sulla filiera, con effetti non controlla-bili anche sull'uso prudente e appropriato delmedicinale destinato agli animali (produttori enon produttori di alimenti), una sorveglianza

sull'appropriatezza e l'uso responsabile chepuò essere assicurata solo in presenza delmedico veterinario e all'interno delle struttureveterinarie autorizzate, a tutti gli effetti canalidi distribuzione del medicinale veterinario, ingrado di offrire garanzie di pronta reperibilità,di rimozione delle limitazioni e nel contempodi utilizzo appropriato e prudente. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 5 | 20128 Osservatorio farmaco Distribuzione

Liberalizzare i farmaciveterinari? Sì, manelle giuste sedi

Indipendentemente dall'aggiornamento delle confezioni già in commercio, qualsiasiprescrizione che preveda un impiego non conforme a quanto riportato nel Riassuntodelle Caratteristiche del Prodotto, tra cui la miscelazione di due o più premiacele per

alimenti medicamentosi, non autorizzata in base a studi di qualità, sicurezza ed effica-cia, si configura come uso in deroga, ai sensi dell'art. 1.1 del decreto legislativo 193/06.Lo ribadisce la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco veterinario in u-na comunicazione che fa seguito alle indicazioni sull'etichettature delle premiscele me-dicate, riportanti la dicitura "non miscelare con altri medicinali veterinari". In risposta avari, quesiti, la Direzione ministeriale fa presente che il periodo di sei mesi, con sca-denza il 16/07/2012, entro il quale deve essere effettuato l'aggiornamento degli stam-pati delle premiscele per alimenti medicamentosi con la (frase "In assenza di studi dicompatibilità, non miscelare con altri medicinali veterinari."o la possibilità di effettuaretale aggiornamento in occasione di una variazione che comporti un aggiornamento de-gli stampati, è stato fissato per concedere un termine congruo per l'aggiornamentodelle confezioni in commercio.

PREMISCELE E USO IN DEROGA

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laPROFESSIONE VETERINARIA 5 | 2012 Eventi Veterinari 9

Edizioni Veterinarie E.V. srl

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC LAZIORIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI

Roma, 1 Aprile 2012

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATOREDott. Giovanni Majolino

OBIETTIVIGli obiettivi di questa giornata sono di fornire indicazionipratiche ai colleghi, che si approcciano al mondo della ri-produzione del cane e del gatto, in maniera tale da potermettere in pratica quanto esposto. L’ allevamento del ca-ne e del gatto di razza, negli ultimi anni, ha fatto notevolipassi avanti e soggetti di allevamento italiano vengonomolto apprezzati anche all’ estero, va’ da sè che la possi-bilità di crescita del lavoro ambulatoriale nel campo dellariproduzione può dare grandi soddisfazioni professionali.Anche l’ industria farmaceutica negli ultimi anni ha per-messo di rivoluzionare l’ approccio verso diverse condi-zioni patologiche del tratto riproduttivo, offrendo grandipossibilità al clinico di trattamenti farmacologici che pos-sono essere applicati nella quotidianità.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti9.30 Dall’ evento fecondativo al parto (pri-

ma parte)10.15 Dall’ evento fecondativo al parto (se-

conda parte) 11.00 Cure neonatali11.40 Pausa

12.00 Accoppiamento indesiderato nellacagna e nella gatta e terapie aborti-gene

12.30 Patologie uterine e terapia medica(cagna e gatta)

13.00 Pausa pranzo14.00 Progesterone e patologie connesse

nella cagna e nella gatta (diabetemellito e iperplasia mammaria beni-gna)

14.30 Visita andrologica e spermiogramma15.00 Patologie prostatiche e terapie a con-

fronto15.40 Pausa16.00 Gestione del seme di scarsa qualita’

ai fini della fecondità16.40 Discussione 17.00 Termine del seminario

SEDEDemas Via di Salone 132 - 00131 Roma

Pre iscrizioni on line: http://registration.evsrl.it/?id=158

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC CALABRIA LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO

1 Aprile 2012

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATORELuca Formaggini

OBIETTIVIFornire al partecipante tutte le nozioni ne-cessarie per un corretto approccio chirurgi-co al paziente affetto da malattie dell’appa-rato respiratorio

Registrazione on line: http://registration.evsrl.it/?id=157

8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 La visita clinica del paziente di-spnoico ovvero quanto la fisiologia

è importante per localizzare il pro-blema

10.15 Da che parte passo per risolvere ilproblema? Solo l'anatomia neces-saria.......

11.00 Pausa11.30 Le prime vie aeree: sindrome bra-

chicefalica e paralisi laringea 12.15 Concetti generali di chirurgia toraci-

ca e toracoscopia 13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale (nel caso non si svol-ga la relazione il programma nel po-meriggio sarà anticipato di mezz’o-ra)

13.30 Pausa14.30 La dispnea: è sempre colpa dell’ap-

parato respiratorio? Discussione dicasi clinici

15.30 Pausa16.00 Traumatologia dell’apparato respira-

torio: rotture tracheali, pneumotora-ce, ernia diaframmatica. Discussio-ne di casi clinici

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDEDa definire

CORSO REGIONALE BASE DI CARDIOLOGIANapoli, 11-13 Maggio 2012

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATORIDavid Chiavegato Med Vet PadovaFrancesco Migliorini, Med Vet, Roma

PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 11 maggio 20128.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto, presentazione dei relatori ed

inizio dei lavori 9.30 Anatomia ed embriologia F. Migliori-

ni11.00 Pausa caffè11.30 Fisiologia cardiovascolare D. Chiave-

gato13.00 Discussione13.15 Pausa pranzo14.30 Elettrocardiogramma di base/ Princi-

pi di elettrocardiografia patologica F.Migliorini

16.00 Pausa caffè16.30 Elettrocardiogramma di base/ Princi-

pi di elettrocardiografia patologica F.Migliorini /esercitazione pratica ecg

17.45 Discussione18.00 Termine della giornata

Sabato 12 maggio 201208.30 Fisiopatologia cardio vascolare D.

Chiavegato 10.00 Pausa caffè10.30 Radiologia normale e Radiologia pa-

tologica D. Chiavegato12.45 Discussione13.00 Pausa pranzo14.30 Relazioni Visita clinica (migliorini)16.30 Esercitazione pratica: Radiologia

normale e patologica18.00 Termine della giornata

Domenica 13 maggio 201208.30 Relazioni Clinica e terapia delle ma-

lattie cardiovascolari congenite10.00 Pausa caffè10.30 Relazioni Clinica e terapia delle ma-

lattie cardiovascolari acquisite12.45

Discussione13.00 Pausa pranzo14.30 Esercitazione pratica:discussione a gruppi su casi clinici17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine del corso

INFORMAZIONI:Quote di Iscrizione: Soci SCIVAC € 400,00 (IVA Inclusa)Non Soci SCIVAC € 600.00 (IVA Inclusa)Numero massimo di partecipanti: 30Termine Iscrizioni: 1° Aprile 2012La precedenza verrà data ai soci della Cam-pania

Compreso nella quota di iscrizione: • Pranzi• Coffee Break• Attestati di Partecipazione• Atti su CD

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

RELATORIMarco Bedin, Paolo Selleri

DELEGATO REGIONALEFilippo Spadola

OBIETTIVIL’incontro intende dare un contributo, a tuttii partecipanti, alla conoscenza e al miglio-ramento delle tecniche di diagnostica perimmagini negli animali esotici. Verranno af-frontate le nozioni base di metodologia ra-diologica, ecografica ed endoscopica neipiccoli mammiferi, nei volatili e nei rettili. Siaffronteranno le varie differenze anatomi-che e fisiologiche nelle varie specie visteattraverso la diagnostica per immagini. Inchiusura della giornata si farà riferimento, i-noltre, alla possibilità di esami diagnosticialternativi come la TC.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te e della DelegazioneInizio dei lavori

9.30 Diagnostica per immagini nei volatiliMarco Bedin

11.00 Pausa

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEGLI ANIMALI ESOTICIDomenica 25 Marzo 2012 - Messina

11.30 Diagnostica per immagini nei piccolimammiferiPaolo Selleri & Marco Bedin

13.00 Pausa14.30 Diagnostica per immagini nei rettili

Paolo Selleri16.00 Pausa16.30 Dal RX alla TC nei rettili: esperienze

personali e prospettive per il futuroFilippo Spadola

17.00 Discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2012.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded’incontro presentandosi alle ore 08.30presso la segreteria.

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria di Messina

INFORMAZIONISegreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 - Fax 0372 45.70.91 E-mail: [email protected] www.scivac.it

Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it

A.N.M.V.I.

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 5

laPROFESSIONE VETERINARIA 5 | 201210 Eventi Veterinari

Edizioni Veterinarie E.V. srl

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIPER ANIMALI DA REDDITO

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIAMEDICINA PUBBLICA

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

In collaborazione con

CORSI PRATIC I

FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVASIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - CremonaTel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54E-mail: [email protected] Website: www.sivarnet.it

PER OGNI EDIZIONERICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 15 CREDITI FORMATIVI

12/13 Marzo 2012 - Cremona, Centro Studi E.V.Il sistema dei controlli: competenze, organizzazione e strumenti

14/15 Maggio 2012 - Cremona, Centro Studi E.V.La difesa delle derrate e la prevenzione delle infestazioni

25/26 Settembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V.Le verifiche ispettive ufficiali secondo il pacchetto igiene e la

normativa vigente

13/14 Novembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V.La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti

Corso per Valutatore dei Sistemi di Gestione Qualità dell’Autoritàcompetente per la Sicurezza alimentare (ASL, Regioni) UNI EN ISO

19011/2003, Reg. CE n. 882/2004, UNI EN ISO 9001/200819-23 Marzo 2012 - Cremona16-20 Aprile 2012 - Roma

Faculty: Jörg A. Auer, Sara Nannarone, AlanNixon, Lucio Petrizzi, Giorgio Ricardi; Jeffrey P. Watkins,

The Italian Association of Equine Practitio-ners(SIVE - Società Italiana Veterinari per Equi-ni)is pleased to announce that the AO EQUI-NE COURSEwill be held on June 14th -16th , 2011 inCremona, Italy.The course will be for a maximum of 30 par-ticipants.

DEADLINE FOR COURSE REGISTRA-TION:March 30th , 2011

For information please contact SIVE Secre-tary:Monica BorghisaniVia Trecchi 20, 26100, Cremona, ItalyPh.39 0372 403502 - 460440Fax: +39 0372 457091Email: [email protected]: www.sive.it

AO EQUINE BASIC COURSEPrinciples in Equine Fracture ManagementPalazzo Trecchi, Cremona (Italy)

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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIAMEDICINA PUBBLICA

Il corso si propone di formare un professio-nista in grado di svolgere verifiche ispettive(audit) secondo le indicazioni fissate dallelinee guida UNI EN ISO 19011, avendo co-me punto focale il Regolamento CE n.882/2004 e la norma di riferimento UNI ENISO:2008.

Termine di iscrizione: 20 febbraio 2012

PER INFORMAZIONISegreteria AIVEMPTel. 0372/40.35.41 Fax 0372/40.35.40Email: [email protected] Website: www.aivemp.it

in collaborazione con

FLUDT E DISTURBI COMPORTAMENTALI, QUALE INTERAZIONEPOSSIAMO ASPETTARCIAperto ai soci SISCA

Domenica 18 Marzo 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

RELATORIDanielle Gunn-Moore, Edinburgh (UK) -Clara Palestrini, Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICODomenica 18 Marzo 20129.00 Registrazione partecipanti9.30 FLUTD: cause - D.Gunn-Moore10.15 FLUTD: diagnosi - D.Gunn-Moore11.00 Pausa11.30 Infezioni dell’apparato urinario del

gatto - D.Gunn-Moore12.15 Disturbi eliminatori nel gatto: come

affrontare il problema ed identificarele cause C. Palestrini

12.30 Pausa pranzo14.00 FLUTD ed eliminazione inappro-

priata nel gatto: diagnosi differenzia-

le e trattamento - C. Palestrini14.45 FLUTD: management - D. Gunn-

Moore15.30 Pausa16.00 FLUTD: casi clinici - D. Gunn-Moore16.45 Domande e discussione17.00 Valutazione dell’apprendimento,

consegna degli attestati e chiusuradei lavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SI-MEF/SISCA in regola con l’iscrizione 2012.NON è necessaria la pre-iscrizione. Pre-sentarsi in sede congressuale per la regi-strazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COM-PRENSIVE DI IVA 21%)Soci SIMEF/SISCA 2012: GRATUITOSoci SCIVAC: € 90,00Non soci: € 180,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: [email protected]

SIMEFSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA FELINA

GESTIONE DELLE OTITI TRAMITE LA DIAGNOSTICA PERIMMAGINI AVANZATA: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIADomenica 18 Marzo 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

RELATORIPaolo Buracco, Torino - Giovanni Ghibau-do, Varese

PROGRAMMA SCIENTIFICODomenica 18 Marzo 20128.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Applicazioni pratiche della video-

otoscopia nella diagnosi e nella te-rapia delle otiti del cane e del gatto- G. Ghibaudo

10.30 Pausa11.00 Quando e come la gestione delle o-

titi diventa di pertinenza del chirur-go: dalla diagnostica per immagini

avanzata all’intervento chirurgico -P. Buracco

12.30 Assemblea annuale soci SIDEV13.30 Pausa pranzo14.30 Qual è la vostra diagnosi?15.15 Casi clinici a cura dei soci SIDEV17.30 Chiusura dei lavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV inregola con l’iscrizione 2012. NON è neces-saria la pre-iscrizione. Presentarsi in sedecongressuale per la registrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COM-PRENSIVE DI IVA 21%)Soci SIDEV 2012: GRATUITOSoci SCIVAC: € 90,00Non soci: € 180,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: [email protected]

SIDEVSOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA

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ElettrocardiografoPulsossimetro (SpO2)Monitoraggio della pressione ematica ar-teriosa • Diretta intrarteriosa: più accurata, ma

tecnicamente difficile• Non invasiva (monitor oscillometrico o

Doppler): tecnicamente facile ma puònon essere accurata. Valuta l’anda-mento in associazione ad altri para-metri del paziente. Scegliere cuffie diampiezza pari al 40–50% della circon-ferenza dell’arto.

Termometro: sonde esofagee o tempera-tura rettale periodica con termometriconvenzionaliAnalizzatore di gas anestetici (misura laconcentrazione dei farmaci inalatori in-spirati ed espirati)

Capnometro/capnografo (misura e/o in-dica la CO2 nei gas inspirati ed espirati ela frequenza respiratoria)Osservazioni fisiche• Visive (es., posizione degli occhi, mu-

cose, escursione toracica, emorragie,volume e movimenti della borsa du-rante la ventilazione, funzionalitàdell’attrezzatura)

• Palpazione (es., qualità del polso, to-no della mandibola, riflesso palpebra-le)

• Auscultazione (cuore, polmoni): steto-scopio precordiale o esofageo

SpO2, saturazione dell’O2.

Quando il paziente è il più possibile sta-bile, procedere in accordo al piano ane-stesiologico individuale.

PREPARAZIONE DELL’ANESTESIAAssicurarsi che tutte le attrezzature e i farma-ci giudicati necessari per la procedura pro-grammata siano facilmente accessibili e in or-dine operativo, prima di indurre l’anestesia.Controllare regolarmente la funzionalità e lamanutenzione di tutte le attrezzature aneste-siologiche. La Tabella 2 riporta un’utile listaper la manutenzione delle attrezzature. Primadi qualsiasi procedura anestesiologica, ren-dere disponibili le attrezzature e i protocolli di

emergenza (es., aspirazione tracheale, luci diemergenza in caso di mancanza di corrente).Preparare uno schema dei dosaggi dei far-maci di emergenza oppure calcolare preven-tivamente le dosi per ciascun paziente. Ag-giornarsi sulle più attuali raccomandazioniper la rianimazione cardiopolmonare e cere-brale e rifornirsi dei farmaci indicati. I dosaggidei farmaci di emergenza sono disponibili inmolti testi di medicina veterinaria e anchegrazie alla Veterinary Emergency and CriticalCare Society.a

Compilare una cartella anestesiologica perciascun paziente, iniziando con la prepara-zione dell’anestesia e continuando fino a tut-to il periodo di risveglio. Registrare le condi-zioni pre-anestesiologiche del paziente e tuttigli eventi perianestetici, inclusi i farmaci e idosaggi somministrati, le vie di somministra-zione, i segni vitali del paziente, gli eventi e gliinterventi. Registrare le indicazioni per la ria-nimazione una volta ottenuto il consenso dalproprietario. Registrare regolarmente i para-metri del paziente a intervalli di 5-10 minuti opiù frequentemente in caso di improvvisemodificazioni delle condizioni fisiologiche. Unfacsimile di cartella anestesiologica è reso di-sponibile dalla AAHA.b

PREPARAZIONE DEL PAZIENTELa preparazione del paziente per l’anestesiapuò includere alcuni o tutti i seguenti punti:• Inserimento di un catetere EV e sommini-

strazione di fluidi attraverso questa via.Ciò consente di evitare la somministrazio-ne perivascolare dei farmaci per l’induzio-ne. Inoltre, facilita il supporto del volumeintravascolare e la correzione dell’ipovole-

mia che può conseguire alla vasodilatazio-ne e alle emorragie durante la chirurgia.Consente inoltre la somministrazione rapi-da di farmaci di emergenza.

• Connessione delle attrezzature di monito-raggio indicate per la condizione patologi-ca presente e tollerate dal paziente primadell’induzione (Tabella 3).

• Stabilizzazione emodinamica dei pazientiinstabili, che può includere ma non limitar-si a:- Somministrazione di fluidi EV in bolo. Ipazienti ipovolemici possono necessita-re di cristalloidi isotonici, colloidi e/o so-luzione salina ipertonica per migliorare ilriempimento vascolare, la gettata car-diaca e la perfusione tissutale.

- Trattamento delle aritmie cardiache.- Somministrazione di prodotti del san-gue. L’ipoproteinemia, l’anemia e i di-sordini della coagulazione possono ag-gravare la già ridotta distribuzione di os-sigeno ai tessuti che normalmente si ve-rifica in conseguenza dell’ipoventilazio-ne e del decubito.

- La preossigenazione riduce il rischio didesaturazione dell’emoglobina e ipos-siemia durante la fase di induzione. È u-tile soprattutto se si prevede un’intuba-zione prolungata o difficoltosa o se il pa-ziente è già dipendente da un’integra-zione di ossigeno. Tuttavia, la preossi-genazione può essere controindicata secrea agitazione nel paziente. La rimozio-ne del diaframma in gomma dalla ma-schera facciale può accrescere la tolle-ranza del paziente verso la mascherastessa.

INDUZIONE DELL’ANESTESIAL’induzione dell’anestesia si ottiene preferibil-mente utilizzando farmaci EV ad azione rapi-da, ma questa può non essere un’opzioneragionevole nei pazienti irritabili. L’induzioneconsente un rapido controllo delle vie aereee il dosaggio dei farmaci d’induzione a effet-to, nell’ambito dell’intervallo di dosaggio con-sentito. I pazienti ammalati, debilitati o de-pressi necessitano di quantità minori di far-maci rispetto ai pazienti sani e vivaci. La ri-sposta del paziente ai farmaci preanestetici

può influenzare la quantità e il tipo di farmacid’induzione necessari.Le maschere e le camere d’induzione posso-no causare stress, ritardato controllo delle vieaeree e contaminazione ambientale. Deveessere presente un’adeguata ventilazioneambientale per ridurre l’esposizione del per-sonale. Riservare queste tecniche a situazio-ni in cui non sono possibili alternative.Assicurarsi che siano a disposizione i tubi en-dotracheali e gli attrezzi per l’intubazione(mandrini, laringoscopio). Stabilire e mantene-re una via aerea aperta posizionando appenapossibile un tubo endotracheale. Utilizzare iltubo endotracheale del diametro maggiorepossibile in grado di attraversare le cartilaginiaritenoidee senza danneggiarle; ciò riduce laresistenza e il lavoro necessario per la respira-zione. Inserire il tubo in modo che l’estremitàdistale sia posta a metà strada tra la laringe el’ingresso del torace. L’applicazione di un sot-tile strato di gel lubrificante sterile migliora lacapacità della cuffia di sigillare le vie aereecontro la migrazione dei fluidi.Insufflare la cuffia in maniera sufficiente acreare una chiusura adeguata per la ventila-zione a pressione positiva, tenendo contoche la sovrainsufflazione può danneggiare latrachea. Quando si modifica la posizione delpaziente dopo l’intubazione, occorre fare at-tenzione a non ruotare il tubo endotrachealeall’interno della trachea. Ciò può indurre la-cerazioni tracheali, soprattutto se la cuffia èrelativamente troppo insufflata. Il Professio-nal Liability Insurance Trust (PLIT) dell’Ameri-can Veterinary Medical Association (AVMA)ha riportato che le lacerazioni tracheali costi-tuiscono un problema significativo nei gatti a-nestetizzati intubati. Tuttavia, l’intubazionetracheale, quando effettuata e mantenuta inmaniera appropriata, è una parte essenzialedel mantenimento di una via respiratoria per-via e protetta.Applicare un lubrificante corneale, dopo l’in-duzione, per proteggere gli occhi dalle ulcerecorneali.

MANTENIMENTO EMONITORAGGIO

Il mantenimento dell’anestesia si effettua so-

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Linee guida per l’anestesia del cane e del gatto Concludiamo con questa pubblicazione le indicazioni dell’Associazione americana AAHA

TABELLA 2 - ELENCO DELLE ATTREZZATURE ANESTESIOLOGICHE

• Assorbitori di CO2: Sostituire regolar-mente gli assorbitori di CO2 in basealle raccomandazioni del produttoredella macchina per anestesia. La du-rata utile degli assorbitori varia in ba-se alle dimensioni del paziente e allavelocità di flusso dei gas freschi.La modificazione di colore non è sem-pre un indicatore accurato della capa-cità assorbente residua.

• Ossigeno: Assicurarsi che le vie di e-rogazione siano connesse. Assicurar-si che il flussimetro sia funzionante.Assicurarsi che la bombola di eroga-zione e almeno una bombola di riser-va siano sufficientemente piene. Percalcolare il volume residuo stimatodella bombola, seguire questo esem-pio: un cilindro E pieno contiene 660 li-tri e ha una pressione di 2200 psi. Lacaduta di pressione è proporzionale alvolume di O2 residuo. Una bombolacon pressione di 500 psi contiene 150l. Quando utilizzata con un flusso di 1l/min, dura approssimativamente 2½ore.

• Tubi endotracheali e maschere: Assi-curare l’accesso a maschere e tubiendotracheali di varie misure. Rifor-nirsi di una fonte luminosa, come unlaringoscopio. Verificare l’integritàdella cuffia e la quantità di aria ne-

cessaria per insufflarla adeguata-mente.

• Sistema di respirazione: Fare riferi-mento ai documenti della macchinaper l’anestesia per le procedure dicontrollo delle perdite appropriate. Ef-fettuare un controllo prima di qualsia-si procedura. Scegliere una borsa re-spiratoria e un circuito respiratorio didimensioni tipo adeguati. Nei pazientidi peso inferiore a 5–7 kg o quando illavoro respiratorio associato al siste-ma respiratorio non è facilmente so-stenibile dal paziente si utilizzano ge-neralmente sistemi senza rirespirazio-ne.

• Inalatori: Assicurarsi che il vaporizza-tore sia sufficientemente pieno

• Attrezzatura per l’eliminazione deigas. Verificare che il sistema di elimi-nazione dei gas sia funzionante. Se siutilizza un canestro con carbone as-sorbente, assicurarsi che la capacitàresidua sia sufficiente per la duratadella procedura. Osservare tutte le re-gole concernenti la dispersione deigas anestetici di scarto.

• Attrezzatura per il monitoraggio elet-tronico: Assicurarsi che i dispositivisiano operativi e che siano connessi auna fonte di corrente o abbiano un’a-deguata riserva di batteria.

TABELLA 3 - STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DELL’ANESTESIA

La prima e la seconda parte delle lineeguida AAHA per l’anestesia del cane e delgatto sono pubblicate sul n. 42/2011 e1/2012 della nostra rivista.

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American Animal Hospital Association(AAHA) www.aahanet.org > Resources >Guidelines. Linee guida AAHA–AAFP peril trattamento del dolore nel cane e nelgatto. Linee guida AAHA per il benesseredell’animale anziano American College of Veterinary Anesthe-siologists (ACVA) www.acva.org. Lineeguida per il monitoraggio dei piccoli ani-mali; Dichiarazione di posizione American Society of Anesthesiologists(ASA) www.asahq.org. Scala di valutazio-ne delle condizioni del paziente

Colorado State Universitywww.cvmbs.colostate.edu/clinsci/wing/emdrughp.htm È possibile stampare unalista di farmaci di emergenza con i do-saggi per ciascun pazienteInternational Veterinary Academy of PainManagement www.ivapm.org. Informa-zioni sul trattamento del dolore Veterinary Anesthesia & Analgesia Sup-port Group (VASG) www.vasg.org . Infor-mazioni sull’anestesia AAFP, American Association of FelinePractitioners.

litamente utilizzando anestetici inalatori, masi può ottenere anche mediante infusionecontinua o intermittente di agenti iniettabili,oppure con una combinazione di anestetici i-niettabili e inalatori. Per un’anestesia inalato-ria sicura ed efficace è necessaria una misce-la di gas arricchita di O2.Il flusso di O2 dipende dal circuito respirato-rio utilizzato. Per un sistema circolare con ri-respirazione, è consigliabile utilizzare flussirelativamente elevati quando sono necessaricambiamenti rapidi del piano di anestesia,come ad esempio durante la transizione da-gli anestetici iniettabili a quelli inalatori (indu-zione), oppure quando si spegne il vaporiz-zatore al termine della procedura. Durante lafase di mantenimento, il flusso totale di O2dovrebbe essere compreso tra 200 e 500 mlcirca. Affinché questi flussi siano efficaci, ilsistema deve essere privo di perdite. Ciò si-gnifica, ad esempio, flussi di O2 inferiori aquelli a cui molti sono abituati. I benefici as-sociati all’utilizzo di flussi minori includono u-na minore contaminazione ambientale e unridotto consumo di O2 e di gas anesteticivolatili. I flussi minori preservano inoltre mag-giormente l’umidità e il calore. Lo svantag-gio principale è costituito dal maggior temponecessario per modificare la profondità del-l’anestesia. Nei pazienti connessi a un circui-to senza rirespirazione, somministrare unflusso di O2 di circa 200 ml/kg/min.Le linee guida per il monitoraggio dell’ane-stesia sono disponibili grazie all’AmericanCollege of Veterinary Anesthesiologists (AC-VA). Il monitoraggio cardiovascolare e il sup-porto fisiologico iniziati nel periodo di prepa-razione e/o induzione dell’anestesia prose-guono durante il mantenimento. Il monito-raggio include la valutazione di stato di ossi-genazione, ventilazione, frequenza e ritmocardiaco, adeguatezza della profondità del-l’anestesia, rilassamento muscolare, tempe-ratura corporea e analgesia. La pressione e-matica, la frequenza e il ritmo cardiaco, il co-lore delle mucose e la pulsiossimetria sono imigliori indici della funzionalità cardiovasco-lare. Esistono monitor elettronici multipara-metrici utili per valutare i parametri fisiologicidurante il periodo perianestetico (Tabella 3).I dati forniti dal monitor devono essere sem-pre valutati alla luce di tutti gli altri parametrie le decisioni di intervento devono esserebasate sulla situazione complessiva. È di im-portanza critica un monitoraggio vigile eun’interpretazione e una risposta alle condi-zioni fisiologiche del paziente da parte di u-no staff ben addestrato e attento. Durante ilperiodo perianestesiologico, occorre forniresupporto termico e controllare la temperatu-ra corporea. L’integrazione di calore può es-sere effettuata mediante somministrazioneendovenosa di fluidi tiepidi, utilizzo di un ri-scaldatore della linea di infusione dei fluidi, i-solamento delle zampe del paziente (es., in-volucri di plastica da imballaggio con bolled'aria), coperte termiche ad acqua e/o siste-mi di circolazione di aria calda. Non utilizza-

re fonti di calore diverse che non siano spe-cificamente destinate ai pazienti in aneste-sia, poiché possono causare gravi danni ter-mici.

COMPLICAZIONIDELL’ANESTESIA

Le complicazioni devono essere riconosciu-te e rapidamente ed efficacemente risoltenel momento in cui si sviluppano. Le compli-cazioni dell’anestesia costituiscono un nu-mero significativo delle richieste assicurativedell’AVMA PLIT.c L’ipoventilazione è un effet-to atteso dell’anestesia generale che puòessere stimato osservando la frequenza e laprofondità del respiro ma può essere meglioquantificato utilizzando la capnometria. L’os-servazione del volume tidalico respiratorio èsoggettiva e può essere complesso distin-guere un volume tidalico normale da uno al-terato. Il volume tidalico normale di CO2 è dicirca 35-40 mm Hg nel paziente sveglio e dicirca 40-50 mm Hg nei soggetti in un pianodi anestesia chirurgica leggero. Se la CO2aumenta, occorre identificare le possibilicause (es., un’eccessiva profondità dell’ane-stesia), fornire un supporto iniziale al pazien-te con una ventilazione a pressione positivae adeguare l’anestesia secondo le neces-sità. L’ipotensione è una complicazione co-mune in corso di anestesia e deve esserediagnosticata attraverso il monitoraggio del-la pressione ematica e la valutazione di altriparametri fisiologici. Il trattamento dell’ipo-tensione include la riduzione della profonditàdell’anestesia, la somministrazione di boli dicristalloidi e/o colloidi e/o la somministrazio-ne di agenti vasopressori e inotropi.Le aritmie devono essere monitorate me-diante auscultazione, elettrocardiografia odosservazione di incongruità polso-frequenzacardiaca mediante ecografia Doppler. Arit-mie perioperatorie frequenti includono labradicardia e le aritmie ventricolari. La deci-sione circa il trattamento di una determinataaritmia dovrebbe basarsi sulla sua gravità,sull’effetto su altri parametri emodinamici(es., pressione ematica) e sulla probabilità dipeggioramento verso una forma più grave diaritmia.I dati a disposizione per esplorare le causedi morte per anestesia nel cane e nel gattosono limitati. Molte complicazioni e decessisi verificano durante il risveglio. La maggiorparte delle morti per anestesia resta inspie-

gata a causa delle insufficienti informazioniconcernenti l’evento. Un monitoraggio piùapprofondito e la diagnosi precoce delle mo-dificazioni fisiologiche, oltre a un interventopiù rapido, possono ridurre il rischio di mor-te per anestesia. In caso di morte correlataall’anestesia, è bene proporre al cliente lapossibilità di un’autopsia. Quest’ultima puòidentificare patologie preesistenti che hannocontribuito al decesso e che non erano iden-tificabili durante la fase di valutazione preo-peratoria. Una comunicazione empatica puòaiutare il proprietario ad affrontare la perdita,la rabbia e il dolore per l’evento.

RISVEGLIOIl risveglio è una fase critica dell’anestesia incui devono proseguire Il supporto al pazien-te, il monitoraggio e la registrazione dei dati.Inizia quando cessa la somministrazione digas anestetici e non termina al momentodell’estubazione.Il monitoraggio del risveglio dall’anestesia ri-chiede personale addestrato nel riconosci-mento delle complicazioni. Benché moltecomplicazioni si verifichino nel corso dell’a-nestesia, la maggior parte dei decessi asso-ciati all’anestesia avviene durante il risveglio,soprattutto nelle prime tre ore. Il 47% dellemorti per anestesia segnalate nel cane e il60% di quelle del gatto si verificavano nelperiodo postoperatorio.Proseguire il regolare monitoraggio dei para-metri fino al loro ritorno nei pressi dei valoribasali. La pulsiossimetria, il monitoraggiodella pressione ematica e l’auscultazioneperiodica sono utili per identificare compli-cazioni potenzialmente fatali. Nei soggetti e-sposti a un rischio significativo di ipotensio-ne o gravi aritmie, continuare il monitoraggioelettrocardiografico e della pressione emati-ca. Nelle prime fasi del risveglio persiste unadepressione respiratoria. Continuare l’inte-grazione di ossigeno finché i valori di SpO2sono accettabili durante la respirazione di a-ria ambiente. Estubare il paziente quando èin grado di proteggere le proprie vie aereecon una deglutizione efficace. Svuotare lacuffia immediatamente prima della rimozio-ne del tubo endotracheale. Nei soggetti chehanno subito una procedura dentistica o dichirurgia orale, è utile posizionare il naso inposizione leggermente inferiore alla parteposteriore della testa e lasciare la cuffia deltubo endotracheale leggermente insufflatadurante l’estubazione. Ciò favorisce l’elimi-nazione dalla trachea dei coaguli ematici edei detriti e il deposito di eventuali fluidi oframmenti nella regione faringea, dove pos-sono essere asportati attraverso la boccaoppure essere deglutiti, riducendo quindi ilrischio di aspirazione. Nei soggetti ipotermi-ci il risveglio dall’anestesia può essere piùprolungato, con aumento della morbilità.Fornire un adeguato supporto termico finchéla temperatura del paziente aumenta consi-stentemente e si avvicina alla norma. Duran-te il risveglio, è utile applicare nuovamente lapomata oculare, soprattutto se è stato som-ministrato un farmaco anticolinergico, fino alripristino del normale riflesso di ammicca-mento. Comprimere la vescica, si distesa,per ridurre eventuali disagi dovuti a un ec-cessivo riempimento.Rivalutare il grado di dolore del paziente e,se necessario, modificare il piano di tratta-mento del dolore postoperatorio. Un’analge-sia adeguata e un ambiente tranquillo favori-scono un risveglio più dolce. Valutare l’even-tuale presenza di disforia, delirio postperato-rio e dolore. Trattare se necessario.Le dimissioni dei pazienti che sono stati sot-toposti ad anestesia dovrebbero avveniresolo quanto il paziente è sveglio, cosciente,

caldo e a proprio agio. Valutare le risposte ela capacità dell’animale di interagire in ma-niera sicura con i proprietari e di mantenerel’omeostasi fisiologica. Fornire al proprieta-rio istruzioni scritte, sottolineando le dosi e ipossibili effetti collaterali degli analgesici edegli altri farmaci che devono essere som-ministrati a casa.

SOMMARIO/CONCLUSIONIL’anestesia non si limita alla scelta dei farma-ci anestetici. Un piano anestesiologico indi-vidualizzato completo riduce al minimo lamorbilità perioperatoria e ottimizza le condi-zioni perioperatorie. Il monitoraggio, la capa-cità di distinguere ciò che è normale da ciòche non lo è, e la rapidità di intervento sonodi importanza critica affinché problemi po-tenzialmente reversibili non diventino irrever-sibili. Durante il periodo di risveglio devonoproseguire la vigilanza e il supporto al pa-ziente. Una procedura anestesiologica disuccesso richiede personale addestrato eosservatore che conosca la farmacologia cli-nica e gli adattamenti fisiologici del pazientein anestesia, così come l’utilizzo delle attrez-zature anestesiologiche e di monitoraggio. Il personale deve inoltre essere in grado divalutare rapidamente le risposte anomale delpaziente e intervenire efficacemente, cono-scendo le risposte attese ai diversi farmacianestetici e alle modificazioni delle fasi e/odella profondità dell’anestesia generale. È u-tile fornire un addestramento e una revisionedelle procedure anestesiologiche al persona-le neo-assunto, a intervalli regolari e dopo ilverificarsi di eventi negativi, come parte di u-na discussione abituale sulla morbilità e lamortalità dell’anestesia.L’anestesia e farmaci anestetici e sono incontinua evoluzione, grazie ai progressi del-la farmacologia e della tecnologia. Esistononumerose opportunità di formazione conti-nua in anestesia e un periodico aggiorna-mento circa le conoscenze anestesiologicheè doveroso. Per i casi più complessi che e-sulano dall’area di confidenza del medicoveterinario è utile fare riferimento a un ane-stesista veterinario certificato (Tabella 4).

AbbreviazioniAAHA = American Animal Hospital Associa-tion; ACVA =American College of VeterinaryAnesthesiologists; ASA = American Societyof Anesthesiologists; AVMA = American Ve-terinary Medical Association; ET = endotra-cheale; PLIT = Professional Liability Insuran-ce Trust. �

NOTEa Vedere www.veccs.orgb vedere www.aahanet.org > AAHA store > Books andproducts >Anesthesia recordc Comunicazione personale, Marzo 2011, AVMA PLIT

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TABELLA 4 - SITI WEB PER MAGGIORI INFORMAZIONI

“Linee guida AAHA per l’anestesia delcane e del gatto” Richard Bednarski,Kurt Grimm, Ralph Harvey, Victoria M.Lukasik, W. Sean Penn, Brett Sargent,Kim Spelts. Journal of the American A-nimal Hospital Association Nov/Dec2011 vol. 47 no. 6 377-385

Questo articolo è stato preparato da ungruppo di esperti espressamente riunitodalla American Animal Hospital Associa-tion. L’articolo è stato sottoposto allostesso processo di revisione esterna ditutti gli articoli pubblicati sul Journal ofAmerican Animal Hospital Association.Bibliografia disponibile presso la reda-zione.

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La neonata Unità di ProgettoVeterinaria della RegioneVeneto ha indetto una riu-nione per il 16 febbraio sullaidentificazione dei cani me-diante microchip. L’ANMVI è

stata convocata e per l’associazione parteci-perà il Presidente di ANMVI Veneto DavideZanon.L'obiettivo è di predisporre le modifiche alla de-liberazione della giunta regionale n. 877 del 6aprile 2044 relativa alle linee guida regionali sul-l'identificazione dei cani. Nei giorni scorsi, il di-rigente Giorgio Cester, ha diramato una pre-cisazione alle Aziende ULSS e agli Ordini vete-rinari per precisare che il 30 novembre 2010 laRegione aveva indetto una gara d'appalto perla fornitura di microchip alle Aziende ULSS re-gionali e che successivamente la fornitura èstata aggiudicata alla ditta OPV spa al prezzounitario di 1,09 euro + IVA. "Tale contratto ri-sulta attualmente in essere e vincolante per iServizi Veterinari della Regione Veneto".La precisazione della Regione segue le segna-lazioni di medici veterinari in merito all'esauri-mento di scorte in alcune ASL e alla fornituragratuita. Ad ulteriore chiarimento sulla distribu-zione dei microchip, la nota aggiunge che -alla

luce dell'Ordinanza ministeriale 6 agosto 2008,prorogata dall'OM 21 luglio 2010 e delle aggiu-dicazioni alla OPV spa- "si ritiene che i veteri-nari liberi professionisti possano acquisire i lottidi microchip per l'identificazione dei cani dalleAziende ULSS della Regione Veneto, con lemodalità di pagamento stabilite da ciascuna A-zienda ULSS".

L’UNITÀ DI PROGETTOVETERINARIA

Con delibera della Giunta Regionale n.148 del31 gennaio 2012 è stata modificata l’organiz-zazione della Segreteria regionale per la Sa-nità. È stata pertanto soppressa l’Unità Com-plessa Sanità Animale e Igiene Alimentarepresso la Direzione Prevenzione ed istituital’Unità di Progetto Veterinaria. Alla nuovastruttura afferiscono il Servizio Sanità Animalee Igiene alimentare e il Servizio Igiene, Nutri-zione, Acque e Specie Animali. Le modificheorganizzative alla Direzione Prevenzione sonostate apportate al fine di rendere l’assetto or-ganizzativo maggiormente conforme ed ade-rente alle esigenze funzionali, anche in rela-zione alla specificità delle competenze propriedell’Unità Complessa Sanità Animale e IgieneAlimentare. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 5| 2012 Veneto Anmvi Regione 13

Distribuzione di microchip, ANMVIVeneto convocata in RegionePreviste modifiche alle linee guida regionalisull’identificazione dei cani

Èsul Bur del Veneto n. 9 del27/01/2012 la Deliberazione dellaGiunta Regionale n. 2561 del 29

dicembre 2011 “Iniziative per la sicurez-za alimentare delle produzioni venete:Piano Sanità Animale e Sicurezza Ali-mentare (2011-2012). Impegno di spesaprima annualità”. Il provvedimento ha loscopo di programmare, per il biennio2011-2012, le attività delle Autorità Com-petenti, di cui al D. Lgs. n. 193/2007, nonricomprese nel Piano Regionale Preven-zione e nel Piano regionale integrato deicontrolli sugli animali e sugli alimenti. Ladelibera prevede un finanziamento, me-diante Fondo Sanitario Regionale, di €€250.000,00 per la prima annualità. L’As-sessore Coletto riferisce che parte degli

ambiti di attività in precedenza inclusinel Piano Sanità Animale e Sicurezza A-limentare non sono potuti confluire nelPiano Regionale Prevenzione né, tantomeno, nel Piano Regionale Integrato deiControlli sugli Animali e sugli Alimenti,“si è, quindi, reso necessario, per dareadeguata continuità alle già consolida-te iniziative volte a prevenire i rischi perla salute causati dalle interazioni tra a-nimali, uomini e ambiente”. L’Assesso-rato ha dato mandato al dirigente del-l'Unità Complessa Sanità Animale e I-giene Alimentare alla sottoscrizione diun'apposita convenzione con gli enti re-sponsabili delle attività del Piano e al-l'adozione di tutti i provvedimenti ne-cessari.

FINANZIAMENTO EXTRA DA 250MILA EURO

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Le attività di sorveglianzastraordinaria per Morbo coi-tale maligno adottate dallaDirezione Generale della Sa-nità Animale e del FarmacoVeterinario a giugno del

2011 "sono da intendersi concluse". Per l'anno 2012 le attività, di sorveglianza perMorbo coitale maligno nelle Regioni a rischio(Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Basilica-ta, Puglia, Calabria e Sicilia) sono state co-municate il 7 febbraio agli Assessorati allaSanità e agli Istituti Zooprofilattici. La Direzio-ne ministeriale fornisce tre allegati: AllegatoA- Regioni a rischio; Allegato B- ProceduraFdC presso gli IZS competenti per territorio;Allegato C - Inserimento dati sul SANAN.

ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZANELLE REGIONI A RISCHIO

- controllo sierologico dì tutti gli equidi ogget-to di compravendita entro 30 giorni dallospostamento degli animali. Sono esclusi glispostamenti per eventi sportivi, gare, mostre,ecc. In caso di compravendita è obbligatorioemettere il mod. 4 esclusivamente con mo-dalità elettronica, tramite utilizzo dell'apposi-ta Funzionalità disponibile presso la bancadati nazionale zootecnica. L'attestazione sa-nitaria dell'avvenuto controllo sierologico conesito favorevole sarà recuperata automatica-mente dal sistema informativo SANAN a cuisaranno rese disponibili le informazioni relati-ve ai controlli secondo le modalità previstenell'Allegato C. Il proprietario del cavallo do-vrà informare coi debito anticipo il servizio ve-terinario dell'Azienda. ASL competente del-l'intenzione di spostare il cavallo. Il servizioveterinario provvederà all'esecuzione dei pre-lievi di sangue sugli animali oggetto di spo-stamento ed all'emissione del mod. 4. colimodalità elettronica in caso di esito favore-vole. Il costo dell'esame è a carico del pro-prietario del cavallo da movimentare. La mo-dalità elettronica di emissione del mod- 4consentirà di notificare automaticamente atutti ì destinatari previsti dalle nonne i conte-nuti di tale documento, che sarà, quindi,stampato in un'unica copia che scorterà l'a-nimale durante la movimentazione; - controllo sierologico di tutti i cavalli che pre-sentano alla visita ante mortem al macello u-na sintomatologia riferibile al Morbo coitale

maligno, ovvero: edema locale a livello deigenitali e delle mammelle, oppure eruzione e-dematose cutanee; oppure in coordinazionelocomotoria sino a forme di paraplegia e pa-ralisi facciale Unilaterale; oppure anemia; op-pure evidente perdita di peso.L'esito dell'esame sierologico non influenzala destinazione delle carni ma, nel caso di ri-scontro sierologico positivo, i controlli devo-no essere estesi alle aziende di provenienzadell'equide macellato;

- controllo sierologico di tutti gli equidi che acontrolli effettuati da parte dei servizi veteri-nari presso gli allevamenti o al macello, pre-sentano irregolarità nella loro identificazionee nei documenti di accompagnamento. Il Ministero, con successivo provvedimento,disporrà l'avvio di un'attività straordinaria peril rafforzamento della vigilanza veterinaria neimacelli per equidi e sulle movimentazioni de-gli equidi. Tutti i campioni di sangue di cui alpresente dispositivo devono essere inviati a-

gli Istituti Zooprofilattíci Sperimentali compe-tenti per territorio per la diagnosi di prima i-stanza attraverso la Fissazione del Comple-mento (FdC) utilizzando la procedura di cuiall'allegato B al presente dispositivo e i rea-genti forniti dall'ICT e inserendo i risultati (ne-gativi e non) sul sistema SANAN secondo lemodalità e procedure contenute nell'Allega-to C.Tutti i sieri non negativi dovranno essere in-viati all'ICT per l'eventuale conferma. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 5| 2012 Sanità animale Info Regioni 15

Otto Regioni a rischio Morbo coitaleIl Ministero della Salute ha definito le attività di sorveglianza per il 2012

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Per valutare l'impatto del vi-rus a livello di Unione euro-pea e la sua possibile diffu-sione ulteriore, occorronodati di sorveglianza prove-nienti da tutti gli Stati

membri dell'UE. Sulla base della sua espe-rienza nella valutazione dei rischi connessi ad

altre malattie a trasmissione animale e vetto-riale, come la febbre catarrale, l'EFSA colla-borerà con gli Stati membri per garantire chei dati epidemiologici raccolti nei prossimi me-si offrano una panoramica della situazione inEuropa. Nel corso dell’intero processo l'EF-SA condividerà periodicamente le relazionisullo stato e l'analisi dei dati raccolti.

E’ quanto si apprende dalla relazione dell’Au-torità europea per la sicurezza alimentare(EFSA) sugli scenari potenziali riguardanti lemodalità con cui il nuovo “virus di Schmallen-berg" , potrebbe diffondersi tra gli animali neiprossimi mesi. La relazione, una analisi preli-minare del fenomeno, è stata discussa in se-no al Comitato permanente per la catena ali-mentare e la salute animale (SCOFCAH) il 7febbraio scorso, fornirà elementi utili allaCommissione europea e agli Stati membridell'UE in merito alla situazione attuale equella possibile in futuro nell'Unione europea.Si suppone che il virus appartenga a ungruppo di virus trasmessi da insetti vettori. Larelazione sottolinea la necessità di disporredi ulteriori dati per monitorare la presenza diquesto virus di recente segnalazione e forni-sce le specifiche tecniche per la relativa rac-colta di dati in tutti gli Stati membri.La relazione tecnica redatta dall’EFSA si con-centra sugli aspetti di salute e benessere a-nimale relativi al nuovo virus scoperto, met-tendo in evidenza come sussistano molte in-certezze ad esso associate. Il virus è stato ri-scontrato in ovini, bovini e caprini e finora hainfettato animali in Belgio, Francia, Germania,Paesi Bassi e Regno Unito.Si ritiene che il virus faccia parte del siero-gruppo Simbu di virus trasmessi da mosceri-ni e zanzare ed è quindi probabile che il nuo-vo virus venga trasmesso con le stesse mo-dalità. Tuttavia la possibilità di trasmissionediretta da animale a animale, anche se im-probabile, non può essere esclusa in questafase. Si è osservato che negli animali infetti il

virus causa al momento febbre, diarrea e ca-lo della produzione lattea sino a una settima-na. Se l'infezione si verifica in animali gravidinel corso di una fase breve e vulnerabile del-la gravidanza, può causare gravi anomalie al-la nascita nella prole.Sulla base dei limitati dati disponibili, il rap-porto fornisce scenari epidemiologici che po-trebbero essere osservati nei prossimi mesiin Europa. Le serie di scenari sono state svi-luppate basandosi sull'ipotesi che la moda-lità di trasmissione e i vettori che trasmetto-no il virus siano simili a quelli della febbre ca-tarrale. L'analisi conclude che il numero divettori e la temperatura hanno un impattosull’eventuale diffusione del virus all’internodi una popolazione animale suscettibile. Vi ètuttavia carenza di dati su molti aspetti, ad e-sempio su quanto sia probabile che gli ani-mali divengano immuni. Ciò è un elementoimportante perché la conoscenza scientificadei virus imparentati indica che gli animali so-no in grado di sviluppare una forte immunitàdopo l’esposizione al virus,il che ha un influs-so sul modo in cui il virus può diffondersi infuturo. Una valutazione preliminare del Cen-tro europeo per la prevenzione e controllodelle malattie (ECDC) conclude che non esi-ste attualmente alcuna prova che il virus pos-sa provocare malattia nell'uomo. Poiché i vi-rus geneticamente più collegati [4] non cau-sano malattie negli esseri umani, è improba-bile che questo nuovo virus possa colpirel'uomo, ma in questa fase non può nemme-no essere escluso. L’EFSA continua a tenersi a stretto contattocon l’ECDC onde monitorare in maniera rav-vicinata il possibile impatto sulla salute pub-blica e affronterà le aree di interesse per lasalute umana, nel caso se ne dovessero pre-sentare. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 5 | 201216 Europa Malattie emergenti

Sul virus di Schmallenbergservono dati di epidemiosorveglianzaRelazione EFSA al Comitato per la catena alimentare e la salute animale

L'Europa non applica limitazionicommerciali in relazione al virus diSchmallenberg e non ritiene giusti-

ficabile l'adozione di misure restrittive al-l'esportazione di ruminanti e prodotti de-rivati. Tuttavia, la Commissione europeaha richiesto urgente assistenza scientifi-ca all’EFSA sui possibili rischi derivantidal “virus di Schmallenberg". Infatti, ben-ché sussistano molte incertezze associa-te a questo nuovo virus, l'EFSA fornirà abreve alla Commissione europea e agliStati membri i scenari plausibili di come ilvirus potrebbe manifestarsi negli animalinei prossimi mesi. Inoltre l'EFSA collabo-rerà con gli Stati membri dell’Unione eu-ropea per garantire che i dati epidemiolo-gici già a disposizione, nonché quelli ge-nerati dagli Stati membri e che successi-vamente l'Autorità collazionerà, possanoessere utilizzati nel modo più efficacepossibile per emanare raccomandazioni.Relazioni periodiche sullo stato di avan-zamento e l'analisi dei dati raccolti verran-no condivise. Una volta raccolti i dati,l'EFSA fornirà una valutazione complessi-va dell'impatto del virus di Schmallenbergsulla salute degli animali, sulla produzio-ne animale e sul benessere degli animali,unitamente a una recensione delle più re-centi conoscenze sul virus.

NESSUNO STOPALL’EXPORT, MA…

Un documento della CommissioneEuropea ha affrontato i riflessicommerciali della circolazione

del virus, sconosciuto prima dei casi ri-feriti da Germania, Olanda, Belgio e StatiUniti da novembre a gennaio. Le infezio-ni e le malattie causate dal virus non so-no incluse dell'elenco delle malattie sog-gette a notifica internazionale secondoquanto definito dall'OIE. Gli Stati Mem-bri colpiti, tuttavia, hanno comunicatoall'OIE quanto registrato nei loro territorisecondo quanto previsto per le malattieemergenti. In ogni caso i dati disponibilinon suggeriscono l'adozione di misureparticolari, pertanto l'Unione Europeanon sta applicando restrizioni commer-ciali nei riguardi di animali vivi e prodottiderivati, non giudicati a rischio di tra-smissione del virus. L'Unione Europea siè impegnata a mantenere informati iPaesi Terzi sull'evoluzione del problema.Il virus colpisce prevalentemente gli ovi-ni ma anche i bovini e i caprini e puòcausare anomalie alla nascita. Prende il

nome dalla città tedesca dove è stato in-dividuato per la prima volta (Schmallen-berg) e appartiene a un gruppo di virustrasmessi da vettori. Scoperto nella se-conda metà del 2011 in Europa, sinoraha infettato animali in Belgio, Francia,Germania, Paesi Bassi e Regno Unito.Attualmente non vi è alcuna prova che ilvirus di Schmallenberg possa colpirel'uomo. A dicembre del 2011 il Centroeuropeo di prevenzione e controllo dellemalattie (ECDC) ha effettuato una valu-tazione preliminare sui possibili rischi ditrasmissione del nuovo virus da animalea uomo, in cui si concludeva che "è im-probabile che questo virus possa causa-re malattie negli esseri umani, ma inquesta fase ciò non può essere comple-tamente escluso". Alla luce di questi esi-ti, l'EFSA si tiene in stretto contatto conl'ECDC e affronterà gli aspetti che impli-chino timori per la salute umana, nel ca-so dovessero emergere. Il Ministero del-la Salute italiano ha raccomandato la se-gnalazione di ogni caso sospetto.

MALATTIA EMERGENTE

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 5

laPROFESSIONE VETERINARIA 5| 2012 Dalle Aziende 17

Air Malta introduce la PetTravel Policy. Dal 1° gen-naio 2012 i passeggeriche vorranno viaggiarein cabina con i loro pic-coli amici potranno farlo

seguendo alcune procedure.Il portavoce della compagnia ha dichiarato:“Air Malta ha introdotto con successo il tra-sporto di cani guida in cabina, più di due an-ni fa. Oggi stiamo lavorando su questa policyper andare incontro alle esigenze di numero-si proprietari di animali da compagnia chedesiderano inserire i loro amici a quattrozampe nei piani di viaggio. I nostri clienti eimpiegati ci hanno fatto pervenire alcuni con-sigli a riguardo e dopo un'accurata revisionestiamo per introdurre la nuova policy a parti-re dal nuovo anno”.Il servizio sarà disponibile su tutto il networkAir Malta, con l'eccezione dei voli da e per ilRegno Unito. Gli animali dovranno viaggiarein un trasportino le cui misure non devonosuperare i 55cm x 40cm x 20cm. Il conteni-tore dovrà essere dotato di un fondo imper-meabile, essere conforme alle disposizioniIATA per la sicurezza, garantire una correttaventilazione e permettere all'animale di starein posizione eretta e di potersi muovere. Il pe-so massimo consentito per il trasporto in ca-bina è di 10 kg compreso il trasportino. Unatassa di € 70 a tratta, sarà applicabile al con-tenitore. Gli animali dovranno essere registra-ti in anticipo attraverso il Call Center dellacompagnia, in caso contrario potrebbero non

essere accettati a bordo. Solo tre animali, in-clusi i cani guida, potranno essere accolti sul-lo stesso volo. Due animali della stessa spe-cie possono viaggiare nello stesso conteni-tore, compatibilmente con adeguate condi-zioni di sicurezza relative a taglia, peso e be-nessere.In cabina il trasportino dovrà essere posizio-nato sotto il sedile di fronte al passeggerosenza bloccare il passaggio degli altri viag-

giatori. L'età minima per l'accesso a bordo èdi 8 settimane, i piccoli dovranno inoltre es-sere stati svezzati da almeno 5 giorni primadella partenza. È importante che i passegge-ri siano a conoscenza delle regole di impor-tazione di animali del paese di destinazione.Un passaporto valido e altri documenti sa-ranno necessari per l'ingresso dell'animale.Ai passeggeri verrà richiesto di esibire uncertficato a conferma dello stato di buona sa-

lute e di inoffensività del passeggero a quat-tro zampe.L'animale dovrebbe anche essere esaminatoda un veterinario autorizzato a meno di tregiorni dalla data di partenza. Gli animali di taglia più grossa e altri tipi ani-mali potranno essere trasportati in stiva.Maggiori informazioni sulle condizioni appli-cabili al trasporto per differenti tipi di animali,al link http://www.airmalta.com/pets?l=3. �

Air Malta, da gennaio gli animali dacompagnia possono viaggiare in cabina

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La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeSabina Pizzamiglio

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Comitato di RedazionePaolo Bossi,

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Chiuso in stampa il 13 febbraio 2012

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

2) Qual è il dermatofita isolato nel 90% dei casidi dermatofitosi felina?

a Trichophyton verrucosum

b Trichophyton terrestre

c Microsporum canis

d Microsporum gypseum

e Microsporum persicolor

1) Quale fra i seguenti è il migliore test di screeningper l’identificazione degli shunt portosistemici con-geniti nel cane?

a Determinazione dei livelli sierici pre- e post-prandiali degli acidi biliari

b Determinazione dell’azotemia

a riposo

c Ecografia addominale

d Analisi dell’urina

e Scintigrafia

QUIZ 1Risposta corretta: a) Seminario SCIVAC:

“Un approccio ragionato ai piùcomuni problemi ingastroenterologia” Milano, Ottobre 2005

QUIZ 2Risposta corretta: c)

Incontro SIMEF (Soc. spec.SCIVAC): “Aggiornamento sullemicosi superficiali e sistemiche

del gatto” - Cremona, 3Novembre 2007

SOLUZIONI

laPROFESSIONE VETERINARIA 5 | 201218 Calendario attività Dal 3 marzo al 1 aprile

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

3 MAR INCONTRO ANMVI “STRUTTURE MEDICO VETERINARIE: GESTIONE, ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITÀ TRA PRESENTE E FUTURO” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM

3-4 MARINCONTRO SIVAE / SCIVAC AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi

120 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

4 MARINCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Villa Ronco - Genova - VIA NINO RONCO 31 - ECM: No crediti - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

4 MARINCONTRO ANMVI / SIMV LA COMUNICAZIONE NELLA PRATICA PROFESSIONALE VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi,IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Manage-

ment - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

9-10 MARSEMINARIO SCIVAC / SISCA SEMINARIO SISCA - DALLA NASCITA ALLA GESTIONE DEL CONFLITTO TRA IL CANE E IL PARTNER UMANO, IL DISTURBO COMPETI-

TIVO DI RELAZIONE (EX SOCIOPATIA CANE UOMO), LO STATO DELL’ARTE SULLA GERARCHIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: Non rich. accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10 MARINCONTRO SIODOV ODONTOIATRIA E PATOLOGIA ORALE PEDIATRICA - PEDODONZIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10-11 MARINCONTRO SIOVET TUTTO SULLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non

richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10-11 MARINCONTRO SIONCOV EMANGIOSARCOMA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM -

Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10-11 MARCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - Lungarno del

Tempio 44 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

11 MARINCONTRO SISCA LA VALUTAZIONE DELL’INTERAZIONE, DELLA RELAZIONE E DELLA CONFLITTUALITÀ NELLA TRATTAZIONE DEL DISTUR-

BO COMPETITIVO DI RELAZIONE. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Nonrich. accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

12-13 MARCORSO SIVAR IL SISTEMA DEI CONTROLLI: COMPETENZE, ORGANIZZAZIONE E STRUMENTI - Palazzo Trecchi, Cremo-

na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - SegreteriaOrganizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

15-17 MARINTERNATIONAL COURSE SCIVAC SMALL ANIMAL MINIMALLY INVASIVE PLATE OSTEOSYNTHESIS (MIPO) COURSE - Centro Studi SCIVAC, Ultimi posti disponibili Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-

greteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15-17 MARINTERNATIONAL COURSE SCIVAC MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previstoUltimi posti disponibili Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 -

E-mail: [email protected]

16-18 MARCORSO REGIONALE SCIVAC SICILIA - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA2 ED - Ragusa - Viale delle Americhe - ECM: Non richiesto - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

18 MARINCONTRO SIDEV GESTIONE DELLE OTITI TRAMITE LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA: DALLA DIAGNOSI ALLA

TERAPIA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informa-zioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

18 MARINCONTRO SIMEF / SISCA FLUDT E DISTURBI COMPORTAMENTALI, QUALE INTERAZIONE POSSIAMO ASPETTARCI - Palazzo Trec-

chi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Se-greteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

19-23 MARCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMEN-

TARE (ASL, REGIONI) UNI EN ISO 19011/2003, REG. CE N.882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi -Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

23-25 MARCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 72° CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC - APPROCCIO MODERNO AI PIÙ COMUNI PROBLEMI CLI-IN COLLABORAZIONE CON SIMIV NICI - Atahotel Expo Fiera, Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola

Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

23 MARINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SICILIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEGLI ESOTICI - Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina - ECM: Accredita-IN COLLABORAZIONE CON FACOLTÀ DI MEDICINA mento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: VETERINARIA DI MESSINA [email protected]

23-24 MARCORSO SIVE CORSO:” MEDICINA INTERNA CON THOMAS DIVERS” - Cremona Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM:

Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

25 MAR GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV VII GIORNATA DI AGGIORNAMENTO ATAV - Ata Hotel Expo Fiera-Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Accredita-mento ECM non previsto - Per informazioni: Lara Zava - - Tel. 0372 403541 - E-mail: [email protected]

28-30 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. MEDICINA D’URGENZA: I PARTE - MEDICINA D’URGENZA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 25,8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

30 MAR-1 APRCORSO REGIONALE SCIVAC MARCHE - CORSO REGIONALE DI PATOLOGIA CLINICA MARCHE - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Ultimi posti disponibili Alighieri 11 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-

VAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

31 MARINCONTRO SIRVAC / SIMEF AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE FELINA: NUOVE TECNICHE E NUOVE TERAPIE - Palazzo Trecchi,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segrete-ria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

31 MARINCONTRO SIMUTIV INTERPRETAZIONE DEI SEGNI, DEI SINTOMI E DELLE ANALISI STRUMENTALI NEI PAZIENTI RICOVERA-

TI IN TERAPIA INTENSIVA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamentoECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

1 APRINCONTRO SIATAV GESTIONE PERIOPERATORIA DEL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

1 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA CHIRURGIA DEL RENE E URETERE: SFIDA POSSIBILE? - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - VIALE TRIE-

STE 45 - ECM: SENZA ACCREDITO ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-nali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

1 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Se-

greteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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