Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

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011 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 8, numero 33 dal 3 al 9 ottobre 2011 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 33 2 ATENEI Il decreto sul commissariamento degli atenei, approvato dal Consiglio dei Mi- nistri, definisce i parametri di sostenibi- lità finanziaria degli atenei. Monitorag- gio costante della situazione economi- ca, finanziaria e patrimoniale. Gli atenei dovranno garantire un'offerta formativa di alto livello, senza dover ridurre gli in- vestimenti sulla formazione. MANUALE Il manuale "Procedure per l'esecuzione dei controlli nella movimentazione co- munitaria di cani e gatti" è on line sul si- to della Fnovi e della Farnesina. La pub- blicazione è realizzata da FNOVI, LAV e Ministero della Salute. Il Ministero degli Esteri ne pubblica anche la traduzione in inglese. Il Ministro Frattini chiederà il coinvolgimento di Europol per combat- tere il traffico di cuccioli. 281 Riguardano le definizioni di legge i primi emendamenti al testo di riforma della 281. Modificata la definizione di animale d’affezione e di cane di comprovata pe- ricolosità, soppresso il cane libero ac- cudito. Internet ricompreso nelle attività economiche, servizio veterinario pubbli- co organizzato in presidi multizonali. ANTIBIOTICI L’Agenzia europea per i medicinali ha pubblicato il rapporto Trends in the sa- les of Veterinary antimicrobial agents in nine European countries (2005-2009). È il primo documento nel suo genere. Tetracicline, penicilline e sulfamidici so- no le tre principali classi di antibiotici venduti. Sono più dell’80% delle vendi- te nei nove Paesi oggetto d’indagine. www.ema.europa.eu SISTRI Il termine di entrata in operatività del Si- stema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) è il 9 febbraio 2012. Lo prevede la Legge 14 settembre 2011 (Manovra bis). Il Ministero dell’Ambien- te si impegna a semplificare il Sistema. Previsto anche un test di funzionamen- to con l’obiettivo della più ampia parte- cipazione degli utenti. WEST NILE Unità di crisi in Sardegna per evitare il diffondersi della West Nile. L’Assesso- rato alla Sanità ha fatto il punto della si- tuazione con Asl e IZS. Disinfestazioni intensificate e azioni di educazione sa- nitaria. È la prima volta che la malattia viene accertata in Sardegna. Informati- va del Ministero della Salute alla Com- missione Europea. TANTO RUMORE PER POCO A PAGINA 3 DISSERVIZI NELLA POSTA ELETTRONICA A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 13 A PAGINA 16 A PAGINA 17 PRENDE FORMA L’ANVUR CONTANTI ASSEGNI E LIBRETTI MEDICINA D’URGENZA A MONTESILVANO AUTOPSIE ANCHE IN FRIULI SCHEMA DI DECRETO BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Sancita l’unione tra IZS e le “ex” Facoltà Il riordino degli enti vigilati dal Ministero della Salute stringe i legami fra gli Atenei e il SSN www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line DURANTE L’ULTIMA MANOVRA ECONOMICA SI È PARLATO MOL- TO DI PROFESSIONI REGOLAMENTATE COME PROBLEMA DA RI- SOLVERE PER RIAVVIARE LO SVILUPPO DEL PAESE. Si era arrivati anche ad ipotizzare la possibile chiusura degli Ordini in quanto strumento di lobby contro la liberalizzazione del mercato dei servizi professionali. Da qui si è passati ad una revisione del sistema ordinistico con principi enunciati, revisio- ne stralciata poi dalla manovra se non per alcuni aspetti, e rinviata agli Ordini per un loro adeguamento agli stessi entro un anno o forse più. La riforma delle professioni negli ultimi venti anni più volte è arrivata sul punto di essere appro- vata ma poi alla fine è sempre naufragata nel nulla. Siamo un paese che non ha il coraggio dei cambiamenti e delle evoluzioni, sempre arroccati a norme e sistemi spesso arretrati se non arcaici. Così anche questa volta si è fatto tanto rumore per poco. Tutto sostanzialmente resterà come prima. Gli Ordini conti- nuano ad esistere, l’accesso alle professioni resta libero tranne per i notai ed i farmacisti che mantengono il numero chiuso, i compensi sono pattuiti con il cliente anche in deroga ai tariffari minimi, la pubblicità informativa è libera, le società di capitali non sono previste, la formazione continua è sempre obbliga- toria, non gli ECM. Unici cambiamenti: ai tirocinanti deve essere corrisposto un compenso equo ed i professionisti non saranno più giudicati dagli ordini ma da organi staccati. Unica cosa decisa nel testo della manovra è l’obbligo per tutti i liberi professionisti di una polizza di Responsabilità Civile, polizza che ANMVI propone già da anni ai Medici Veterinari nel loro interesse ed a garan- zia dei loro clienti. GROUPON E IL BREAK EVEN POINT Groupon, attaccato da tutte le pro- fessioni sanitarie, parla di “campa- gna mediatica” e di “motivazioni pretestuose, mirate a difendere solo gli interessi dei propri iscritti senza prendere in minima considerazione il benessere della collettività”. Nel suo comunicato ufficiale, Groupon ce l’ha con i medici, dopo che la Fnomceo si è rivolta all’Antitrust e ha chiesto l’intervento del NAS. I pri- mi a lamentare il low cost sanitario sono stati i dentisti dell’ANDI. Poi è arrivato il nostro turno, quando hanno fatto la loro comparsa le pri- me visite a “cou- pon”. L’ANMVI ha interessato il Mini- stro Fazio e desta- to l’attenzione del- le associazioni dei consumatori, più diffidenti di quanto Groupon non vo- glia far credere. La nostra Associa- zione si è chiesta pubblicamente se questo modello di business sia ap- plicabile alla sanità, senza distinguo con la ristorazione, i massaggi, i viaggi, gli sconti al cinema. Non è questione di etica (non solo), ma di “appropriatezza delle cure”, si direb- be in umana. E perché non dirlo in veterinaria? Basta fare due passi nella legge sul commercio elettroni- co e nel codice del consumo per non sentirci a nostro agio. La presta- zione medico veterinaria non si pre- sta, allo stato, ai metodi correnti dei gruppi d’acquisto. Scrive la FNOVI che nelle situazioni di crisi economi- ca, l’unico sistema è dimostrare la convenienza economica che deriva dai comportamenti professionali, decorosi e corretti. La gestione eco- nomica di una struttura veterinaria, il management, i costi, i bilanci, gli in- vestimenti, il break even point e “tut- to quanto concerne il profilo econo- mico della nostra professione, deve far parte oggi della formazione del medico veterina- rio”. Groupon so- stiene di lavorare con medici “che operano in struttu- re in cui sono ap- plicati i tariffari rite- nuti idonei per la loro professione” e aggiunge: “Tutte le offerte che ven- gono pubblicate sulla nostra piat- taforma – dicono - vengono sotto- poste preliminarmente ad un rigido iter qualitativo finalizzato a verificare la serietà del professionista, la qua- lità della struttura e naturalmente il valore dei servizi proposti, determi- nato a partire dai tariffari indicativi che gli stessi professionisti utilizzano abitualmente”. O gestiamo la nostra professione o qualcuno la gestirà per noi. Può essere breve il passo dal break even point al default. ® LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected] [email protected] ISO 9001:2000 Certificato Qualità www.biessea.com Da 30 anni il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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011SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 33 dal 3 al 9 ottobre 2011Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona332

ATENEIIl decreto sul commissariamento degliatenei, approvato dal Consiglio dei Mi-nistri, definisce i parametri di sostenibi-lità finanziaria degli atenei. Monitorag-gio costante della situazione economi-ca, finanziaria e patrimoniale. Gli ateneidovranno garantire un'offerta formativadi alto livello, senza dover ridurre gli in-vestimenti sulla formazione.

MANUALEIl manuale "Procedure per l'esecuzionedei controlli nella movimentazione co-munitaria di cani e gatti" è on line sul si-to della Fnovi e della Farnesina. La pub-blicazione è realizzata da FNOVI, LAV eMinistero della Salute. Il Ministero degliEsteri ne pubblica anche la traduzionein inglese. Il Ministro Frattini chiederà ilcoinvolgimento di Europol per combat-tere il traffico di cuccioli.

281Riguardano le definizioni di legge i primiemendamenti al testo di riforma della281. Modificata la definizione di animaled’affezione e di cane di comprovata pe-ricolosità, soppresso il cane libero ac-cudito. Internet ricompreso nelle attivitàeconomiche, servizio veterinario pubbli-co organizzato in presidi multizonali.

ANTIBIOTICIL’Agenzia europea per i medicinali hapubblicato il rapporto Trends in the sa-les of Veterinary antimicrobial agents innine European countries (2005-2009).È il primo documento nel suo genere.Tetracicline, penicilline e sulfamidici so-no le tre principali classi di antibioticivenduti. Sono più dell’80% delle vendi-te nei nove Paesi oggetto d’indagine.www.ema.europa.eu

SISTRIIl termine di entrata in operatività del Si-stema di controllo della tracciabilità deirifiuti (SISTRI) è il 9 febbraio 2012. Loprevede la Legge 14 settembre 2011(Manovra bis). Il Ministero dell’Ambien-te si impegna a semplificare il Sistema.Previsto anche un test di funzionamen-to con l’obiettivo della più ampia parte-cipazione degli utenti.

WEST NILEUnità di crisi in Sardegna per evitare ildiffondersi della West Nile. L’Assesso-rato alla Sanità ha fatto il punto della si-tuazione con Asl e IZS. Disinfestazioniintensificate e azioni di educazione sa-nitaria. È la prima volta che la malattiaviene accertata in Sardegna. Informati-va del Ministero della Salute alla Com-missione Europea.

TANTO RUMORE PER POCO

A PAGINA 3

DISSERVIZI NELLA POSTAELETTRONICA

A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 13 A PAGINA 16 A PAGINA 17

PRENDE FORMA L’ANVUR

CONTANTIASSEGNI

E LIBRETTI

MEDICINA D’URGENZA

A MONTESILVANO

AUTOPSIEANCHE

IN FRIULI

SCHEMA DI DECRETO

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Sancita l’unionetra IZS e le “ex” FacoltàIl riordino degli enti vigilati dal Ministerodella Salute stringe i legami fra gli Atenei e il SSN

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

DURANTE L’ULTIMA MANOVRA ECONOMICA SI È PARLATO MOL-TO DI PROFESSIONI REGOLAMENTATE COME PROBLEMA DA RI-SOLVERE PER RIAVVIARE LO SVILUPPO DEL PAESE. Si era arrivatianche ad ipotizzare la possibile chiusura degli Ordini in quanto strumento dilobby contro la liberalizzazione del mercato dei servizi professionali. Da qui si èpassati ad una revisione del sistema ordinistico con principi enunciati, revisio-ne stralciata poi dalla manovra se non per alcuni aspetti, e rinviata agli Ordiniper un loro adeguamento agli stessi entro un anno o forse più. La riforma delleprofessioni negli ultimi venti anni più volte è arrivata sul punto di essere appro-vata ma poi alla fine è sempre naufragata nel nulla. Siamo un paese che nonha il coraggio dei cambiamenti e delle evoluzioni, sempre arroccati a norme esistemi spesso arretrati se non arcaici. Così anche questa volta si è fatto tantorumore per poco. Tutto sostanzialmente resterà come prima. Gli Ordini conti-nuano ad esistere, l’accesso alle professioni resta libero tranne per i notai ed ifarmacisti che mantengono il numero chiuso, i compensi sono pattuiti con ilcliente anche in deroga ai tariffari minimi, la pubblicità informativa è libera, lesocietà di capitali non sono previste, la formazione continua è sempre obbliga-toria, non gli ECM. Unici cambiamenti: ai tirocinanti deve essere corrispostoun compenso equo ed i professionisti non saranno più giudicati dagli ordinima da organi staccati. Unica cosa decisa nel testo della manovra è l’obbligoper tutti i liberi professionisti di una polizza di Responsabilità Civile, polizza cheANMVI propone già da anni ai Medici Veterinari nel loro interesse ed a garan-zia dei loro clienti.

GROUPON E IL BREAK EVEN POINT

Groupon, attaccato da tutte le pro-fessioni sanitarie, parla di “campa-gna mediatica” e di “motivazionipretestuose, mirate a difendere sologli interessi dei propri iscritti senzaprendere in minima considerazioneil benessere della collettività”. Nelsuo comunicato ufficiale, Grouponce l’ha con i medici, dopo che laFnomceo si è rivolta all’Antitrust eha chiesto l’intervento del NAS. I pri-mi a lamentare il low cost sanitariosono stati i dentisti dell’ANDI. Poi èarrivato il nostro turno, quandohanno fatto la lorocomparsa le pri-me visite a “cou-pon”. L’ANMVI hainteressato il Mini-stro Fazio e desta-to l’attenzione del-le associazioni deiconsumatori, piùdiffidenti di quanto Groupon non vo-glia far credere. La nostra Associa-zione si è chiesta pubblicamente sequesto modello di business sia ap-plicabile alla sanità, senza distinguocon la ristorazione, i massaggi, iviaggi, gli sconti al cinema. Non èquestione di etica (non solo), ma di“appropriatezza delle cure”, si direb-be in umana. E perché non dirlo inveterinaria? Basta fare due passinella legge sul commercio elettroni-co e nel codice del consumo pernon sentirci a nostro agio. La presta-

zione medico veterinaria non si pre-sta, allo stato, ai metodi correnti deigruppi d’acquisto. Scrive la FNOVIche nelle situazioni di crisi economi-ca, l’unico sistema è dimostrare laconvenienza economica che derivadai comportamenti professionali,decorosi e corretti. La gestione eco-nomica di una struttura veterinaria, ilmanagement, i costi, i bilanci, gli in-vestimenti, il break even point e “tut-to quanto concerne il profilo econo-mico della nostra professione, devefar parte oggi della formazione del

medico veterina-rio”. Groupon so-stiene di lavorarecon medici “cheoperano in struttu-re in cui sono ap-plicati i tariffari rite-nuti idonei per laloro professione” e

aggiunge: “Tutte le offerte che ven-gono pubblicate sulla nostra piat-taforma – dicono - vengono sotto-poste preliminarmente ad un rigidoiter qualitativo finalizzato a verificarela serietà del professionista, la qua-lità della struttura e naturalmente ilvalore dei servizi proposti, determi-nato a partire dai tariffari indicativiche gli stessi professionisti utilizzanoabitualmente”. O gestiamo la nostraprofessione o qualcuno la gestiràper noi. Può essere breve il passodal break even point al default. ■

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Il 22 settembre, il Consiglio dei Mini-stri ha approvato un decreto cheriorganizza gli Istituti Zooprofilatticie l’Istituto Superiore di Sanità. Ilprovvedimento è stato proposto dalMinistro della Salute, sentite le or-

ganizzazioni sindacali maggiormente rappre-sentative e si richiama alla legge 4 novembre2010, n. 183 che delega il Governo alla rior-ganizzazione degli enti vigilati dal Ministerodella Salute. Lo scopo è di “conseguire, attra-verso un riordino strutturale, economie nell’at-tività di amministrazione, gestione e controllo,nonché di incrementare e migliorare la qualitàdei servizi resi”. Tutte le operazioni di riordinonon prevedono nuovi o maggiori oneri a cari-co della finanza pubblica.

RIORDINO IZSLo schema di decreto approvato da PalazzoChigi riorganizza e razionalizza gli Istituti Zoo-profilattici per incrementare e migliorare laqualità dei servizi, attraverso la ristrutturazio-ne e il risparmio. Tutte le iniziative vanno infat-ti attuate senza aumentare le risorse finanzia-rie disponibili. Il Capo IV (articoli da 7 a 9) di-sciplina il riordino degli IZS, enti sanitari di di-ritto pubblico, a carattere prevalentemente in-terregionale, che svolgono, quali strumentitecnici dello Stato, delle Regioni e delle Pro-vince autonome, attività di ricerca scientificasperimentale veterinaria ed attività di accerta-mento dello stato sanitario degli animali prov-vedendo, in particolare, ad assicurare la sor-veglianza epidemiologica, l’effettuazione di ri-cerche di base e finalizzate, la formazione delpersonale, il supporto di laboratorio, la dia-gnostica nell’ambito del controllo ufficiale de-gli alimenti, e le attività correlate alla sicurezzaalimentare. Tali Istituti, con le loro 10 sedi cen-trali e 90 sezioni diagnostiche territoriali, co-stituiscono una struttura sanitaria integrata, ingrado di assicurare al Servizio sanitario nazio-nale un’articolata rete di servizi per verificarela salubrità degli alimenti e per realizzare le a-zioni di polizia veterinaria e di difesa sanitariadel patrimonio zootecnico, anche ai fini dellasalvaguardia della salute dell’uomo.

IZS E FACOLTÀTra le novità è previsto un coordinamento e u-na razionalizzazione di attività e servizi delleex facoltà di medicina veterinaria, Izs e dellealtre strutture del Ssn. Il personale degli IZSpotrà svolgere attività didattica nei corsi dilaurea in Veterinaria, nelle scuole di specializ-zazione e nei dottorati di ricerca per attivareuna collaborazione tra le due istituzioni. Finoad ora, le ex Facoltà di Medicina Veterinarianon avevano alcun tipo di relazione istituzio-nale con le strutture del Servizio Sanitario Na-zionale, quali le Aziende sanitarie locali e gli I-stituti Zooprofilattici Sperimentali. Il decretoaggiunge quindi un comma (6bis) all’articolo1 del DLvo 270/1993 per “procedere ad uncoordinamento e ad una razionalizzazionedelle attività e dei servizi espletati dalle ex Fa-coltà di medicina veterinaria, dagli Istituti Zoo-profilattici e dalle altre strutture del Serviziosanitario nazionale”. “Tale situazione - si leg-ge nella relazione illustrativa del decreto - è incontraddizione con la circostanza che nelleFacoltà di Medicina` Veterinaria avviene la pre-parazione dei Medici Veterinari fino alla laurea

e al Diploma di Specializzazione, unico titoloriconosciuto per l’accesso ai ruoli del Serviziosanitario nazionale. Inoltre, gli studenti iscrittialle scuole di specializzazione in medicina ve-terinaria non vengono in alcun modo remune-rati per la loro attività”. La relazione tecnicasottolinea anche che “nelle Facoltà di Medici-na Veterinaria viene svolta attività di ricerca inmateria di sanità pubblica veterinaria e sicu-rezza alimentare che ha rilevanti ricadute ap-plicative anche sul Servizio Sanitario Naziona-le. I molteplici rapporti intercorrenti tra SSN ele Facoltà di Medicina Veterinaria che deriva-no da norme nazionali e locali che individua-no e caratterizzano compiti e competenzecoinvolgenti queste istituzioni dovrebbero es-sere interconnesse sia direttamente che indi-rettamente”.

SPECIALIZZANDIL’interrelazione esistente in materia di sicurez-za alimentare e sanità pubblica veterinaria traServizio Unitario Nazionale, IZS e Facoltà diMedicina veterinaria concorre alla preparazio-ne degli specializzandi delle scuole già attivepresso le varie Facoltà, e di quelle in via di de-finizione. L’attività di docenza nei Corsi diSpecializzazione attivati è garantita senza l’e-rogazione di contributi per gli Enti locali e na-zionali di riferimento o da parte degli stessi. lnvirtù del nuovo ordinamento didattico delleScuole dell’area veterinaria, il SSN e gli IZSvengono chiamati in causa, attesa l’attività di-dattica pratica degli specializzandi presso se-di e laboratori appropriati delle AA.SS.LL. edIZS medesimi, tanto che queste strutture po-trebbero avvalersi del supporto collaborativodegli specializzandi.

ATTIVITÀ DIDATTICALe recenti leggi nazionali in materia di obbli-go, da parte dei Veterinari del SSN, di soccor-so e cura degli animali investiti, ove necessa-rio, vengono riferiti negli ospedali veterinari di-

dattici per le cure specialistiche in modo dacompletare l’iter sanitario. A tal fine si preve-de la possibilità, per il personale in serviziopresso gli Istituti Zooprofilattici sperimentali,in considerazione delle specifiche professio-nalità ivi presenti, di svolgere attività didatticanei corsi di laurea in medicina veterinaria, nel-le scuole di specializzazione e nei dottorati diricerca. Tale previsione si colloca nell’ottica diattivare una concreta collaborazione tra ledue istituzioni.

BORSE DI STUDIOViene prevista la possibilità di erogare borsedi studio per gli studenti che frequentano lescuole di specializzazione, o i master di areaveterinaria, nonché la possibilità della parteci-pazione, degli stessi studenti, ai progetti di ri-cerca svolti dagli Istituti medesimi. Tale normanon prevede ulteriori oneri, né minori entrateper il bilancio dello Stato.

VERIFICHEIn conformità ai criteri ispiratori della riduzionedelle spese e dei costi di funzionamento, il Mi-nistero della salute effettuerà delle verificheanche sulle risorse eventualmente erogate a-gli Istituti, diverse da quelle assicurate a cari-co dolo Stato tramite il Fondo sanitario nazio-nale e a carico del Ministero stesso (ad esem-pio per il finanziamento di corsi di formazionein materia veterinaria).

DG VETERINARIONel Consiglio di Amministrazione, il rappre-sentante designato dal Ministro della salutesia scelto tra personale particolarmente qua-lificato nelle materie di attività degli IZS. Laprocedura per la nomina del Direttore Gene-rale prevede il possesso di specifici requisiti.Infatti, l’importanza dell’attività e per la speci-ficità dei ruolo rivestito, nonché per i settoridi operatività e di confronto del Direttore, cheinvestono ambiti nazionali ed internazionali,

si rende necessaria l’investitura di una figuraaltamente qualificata e di riconosciuta valen-za professionale. È previsto, quindi, che il Di-

rettore Generale, che ha la rappresentanzalegale dell’istituto, la gestione e la direzionedell’attività scientifica dello stesso, debba es-sere un medico veterinario di comprovata e-sperienza a livello nazionale ed internaziona-le. La nomina è effettuata dalla Regione doveha sede l’Istituto, d’intesa con il Ministro del-la salute e, nel caso di Istituti interregionali, diconcerto tra le Regioni interessate, d’intesacon il Ministro della salute. In assenza di inte-sa, al fine di assicurare il funzionamentodell’ente, provvede, previa diffida, il Ministrodella salute. Ai fini della nomina, si provvedeai sensi dell’art. 3-bis del decreto legislativo502/1992: “con tale procedura si garantisceun assetto coerente con la naturale indipen-denza dell’organo di direzione dell’attivitàscientifica, nonché un miglior raccordo fra leattività del Ministero e dell’Istituto, divenendoil Direttore Generale interlocutore direttodell’Amministrazione”. Il Direttore Generale ècoadiuvato da un Direttore amministrativo eda un Direttore sanitario medico veterinario,al quale è attribuita la gestione delle attivitàdi ricerca dell’Istituto.

NOMINE O COMMISSARIAMENTOLe Regioni si conformeranno al riordino degliIZS entro tre mesi dalla data di entrata in vigo-re del decreto. All’adozione delle norme regio-nali di adeguamento, le Regioni procederannoalla nomina dei direttori generali e, in mancan-za si applica il principio costituzionale del “po-tere sostitutivo”: il Presidente del Consiglio deiministri, su proposta del Ministro competenteper materia, anche su iniziativa delle Regioni odegli enti locali, assegna all’ente interessatoun congruo termine per adottare i provvedi-menti dovuti o necessari; decorso inutilmentetale termine, il Consiglio dei ministri, sentitol’organo interessato, su proposta del Ministrocompetente o del Presidente del Consiglio deiministri, adotta i provvedimenti necessari, an-che normativi, ovvero nomina un appositocommissario.” Il decreto aggiunge che, in ca-so di mancata costituzione degli organi istitu-zionali, il Presidente della Regione, d’intesacon il Ministro della Salute, nomina un com-missario straordinario che provvede alla rico-stituzione degli organi.

STATUTO DEGLI IZSEntro tre mesi dalla data di entrata in vigore

laPROFESSIONE VETERINARIA 33| 2011 SSN Attualità 3

Il riordino degli enti vigilati è una vera svoltaStretti i legami tra IZS e Facoltà. Una Scuola nell’ISS

Fra i criteri di riorganizzazione del-l’Istituto Superiore di Sanità, è pre-vista la realizzazione della Scuola

superiore della sanità pubblica, “qualearticolazione interna dell’Istituto”. Senzanuovi o maggiori oneri per la finanzapubblica, la Scuola si occuperà di attivitàdi formazione, perfezionamento e aggior-namento sulla salute pubblica e sull’orga-nizzazione sanitaria rivolta al personaledel SSN e agli enti di promozione e tuteladella salute. Le linee programmatichedella formazione vengono fissate dal Mi-nistro della salute, d’intesa con la Confe-renza Stato Regioni.

UNA SCUOLA PER IL PERSONALE SSN

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delle disposizioni regionali di adeguamento,ciascun Istituto provvede alla revisione deipropri statuti. Lo statuto è approvato dallaRegione in cui l’istituto ha sede legale, suconforme parere delle regioni e province au-tonome competenti in caso di istituti interre-gionali. Qualora il consiglio di amministrazio-ne non provveda, il Presidente della Regione,d’intesa con il Ministro della Salute nominaun commissario ad acta che provvede allarevisione dello statuto dell’ente.

CENTRI DI REFERENZAUna quota parte dei finanziamenti dei quali gliIstituti sono destinatari deve essere utilizzataper l’attività di ricerca dei propri Centri di re-ferenza nazionale. Tali Centri sono “strumentioperativi di elevata e provata competenzache svolgono attività specialistiche nei settoridella sanità animale, dell’igiene degli alimentie dell’igiene zootecnica. Rappresentano verie propri centri d’eccellenza per l’intero Siste-ma sanitario nazionale, oltre che per le Orga-nizzazioni internazionali con le quali collabo-rano. Essi attuano, attraverso forme di colla-borazione diverse, programmi dì cooperazio-ne per favorire lo sviluppo di competenzescientifiche avanzate in quei Paesi che desi-derano compiere concreti sforzi di crescita edinnovazione”.

RIORDINO DELL’ISSPer conseguire gli obiettivi della legge 4 no-vembre 2010, n. 183, entro sei mesi dall’en-trata in vigore del decreto, l’Istituto Superio-re di Sanità provvede al proprio riordino, mo-

dificando il proprio regolamento di organiz-zazione e di funzionamento.

CDA E DIRIGENZAIl decreto interviene sul Consiglio di ammini-strazione dell’ISS, che sarà nominato dal Mi-nistro della Salute. Il Cda sarà composto dalPresidente e da quattro componenti così de-signati: due esperti indicati dal Ministro dellaSalute (in precedenza erano tre), un espertodesignato dalla Conferenza Unificata StatoRegioni (erano due) e un esperto designatodal Ministro dell’Istruzione, dell’Università edella ricerca. Soppressa la designazione di unrappresentante dell’ANCI. Un dirigente ammi-nistrativo dell’Istituto espleterà le funzioni disegreteria. Fra i criteri di riorganizzazione fi-gura anche la razionalizzazione degli uffici dilivello dirigenziale generale e non generale,procedendo alla riduzione in misura non infe-riore al 30% in relazione a quanto previstodalla Legge Finanziaria del 2007 (in misuranon inferiore al 10 per cento di quelli di livellodirigenziale generale ed al 5 per cento di quellidi livello dirigenziale non generale). Da riorga-nizzare anche gli uffici con funzioni ispettive edi controllo. Le strutture tecnico-scientifiche eamministrative che svolgono compiti similarisaranno fuse e gli organi deputati alle attivitàdi indirizzo, amministrazione, gestione e con-trollo, verranno riorganizzati.

PERSONALE ISSL’Istituto dovrà anche ridurre le dotazioni or-ganiche del personale di supporto (gestionedelle risorse umane, sistemi informativi, ser-

vizi manutentivi e logistici, affari generali,provveditorati e contabilità) in modo da assi-curare che non ecceda comunque il 15 percento delle risorse umane complessivamen-te utilizzate da ogni amministrazione; il tuttomediante processi di riorganizzazione e diformazione e riconversione del personale ad-detto a queste funzioni, che consentano di ri-durne il numero in misura non inferiore all’8per cento all’anno fino al raggiungimento dellimite predetto. Da riallocare il personale daadibire a funzioni prevalenti potenziando,senza oneri aggiuntivi, le strutture che offro-no servizi a terzi.

ESPERTI ISSIl decreto prevede la riduzione, entro il limitemassimo di sei unità, del numero degli esper-ti ai quali il Presidente dell’ISS può conferireincarichi, “nelle materie nelle quali non sianodisponibili all’interno dell’istituto adeguateprofessionalità”.

VIGILANZALo schema di decreto disciplina la funzione divigilanza sugli enti vigilati, fatta eccezione pergli IZS. Sugli altri enti (il decreto riordina an-che Agenas e Lega Italiana Lotta ai Tumori).La vigilanza, attribuita al Ministero della salu-te, si estrinseca nel potere di emanare atti diindirizzo e direttive nelle materie afferenti aicompiti e alle funzioni istituzionali degli entimedesimi, nonché nel potere di controllo sul-la gestione e sull’attività svolta. La funzione divigilanza può essere esercitata anche tramiteispezioni e verifiche disposte dal Ministro del-la salute e mediante richiesta di atti, docu-menti e ulteriori informazioni su specifichematerie di particolare rilevanza. Le delibera-zioni di adozione dei regolamenti di ammini-strazione e contabilità, andranno trasmesseal Ministero della salute per l’approvazione.Le deliberazioni sono approvate di concertocon il Ministero delle Finanze e del Diparti-mento della funzione pubblica per le materiedi rispettiva competenza. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 20114 Attualità SSN

T ra le novità principali del decreto di riordino degli IZS figura il coordinamentocon le “ex facoltà di medicina veterinaria”. Perché “ex”? La Legge 240/2010(Riforma Gelmini) ha previsto in tempi relativamente rapidi, una radicale riorga-

nizzazione delle tradizionali strutture universitarie, attraverso accorpamenti e raziona-lizzazioni. “Non posso sottacere il problema conseguente alla Riforma Gelmini e dellascomparsa delle Facoltà mediche” - aveva detto mesi fa il Ministro della Salute, Fer-ruccio Fazio, prefigurando quanto si realizza ora nello schema di decreto approvato dalGoverno il 22 settembre. “Si potrà - aveva spiegato il Ministro Fazio - avere una Scuolasolo in presenza di più Dipartimenti”. In sintesi, le Facoltà che non hanno un numerosufficiente di Dipartimenti rischiano di essere smembrate e di vedersi accasate altrove.Fazio quindi riferiva di aver già preso contatti con Massimo Castagnaro, del ConsiglioSuperiore di Sanità e con il Capo Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, Roma-no Marabelli e di aver “ipotizzato una soluzione ancora da esaminare e da sviluppare,che prevede di aumentare la massa critica”. “Si potrebbe pensare - anticipava il Mini-stro - ad una convenzione-quadro per i Dipartimenti Universitari di Veterinaria con gli I-stituti Zooprofilattici Sperimentali”. E, oltre alla “massa critica”, si potrebbe “dare lapossibilità - ha aggiunto Fazio - di disporre di borse di studio da assegnare agli studen-ti delle Scuole di Specialità”. Si tratterebbe inoltre di “un soggetto che si potrebbe con-venzionare con strutture pubbliche e private per le attività di clinica veterinaria”.

RACCORDO FRA IZS E FACOLTÀ

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Una sentenza emessa a lu-glio dal Giudice di Pace diTreviso anticipa gli orien-tamenti che l’Autorità Ga-rante delle Comunicazio-ne farà entrare in vigore

nel 2012 con apposito regolamento. La sen-tenza attiene alla responsabilità del gestoretelefonico e ai danni che può causare all’atti-vità del cliente libero professionista.

IL CASOUn libero professionista, dal 2004 aveva incorso con una società telefonica un contrat-to di fornitura linea telefonica e di servizio in-ternet. Il professionista aveva divulgato il pro-prio l’indirizzo di posta elettronica attraversola corrispondenza cartacea ed elettronicanonché aveva comunicato detto indirizzo aivari colleghi, clienti e uffici pubblici. Oltre adetto indirizzo lo studio del professionista a-veva dato in uso ai collaboratori altri due in-dirizzi di posta elettronica. Nel 2009, il pro-fessionista veniva contattato telefonicamentedal servizio clienti della società telefonica concui era in essere il contratto di fornitura te-lefonica e internet. La società gli proponevauna modifica al contratto di fornitura dei cita-ti servizi, precisamente da contratto a consu-mo a contratto con canone fisso e, conte-stualmente, una maggiore velocità di naviga-zione in internet. Durante la trattativa svoltasicon il servizio clienti della società telefonica,il professionista si preoccupava di richiederesia telefonicamente che via e-mail, che l’ac-cettazione dell’offerta commerciale non im-plicasse alcun mutamento dei suoi attuali re-capiti telefonici, fax e - naturalmente - dei treindirizzi di posta elettronica in uso dal 2004nello studio professionale. Avuta conferma intal senso sia telefonica che via e-mail, il no-stro aderiva alla offerta commerciale.

L’E-MAILPoco dopo che il gestore telefonico aveva co-municato per iscritto al cliente di avere opera-to la trasformazione della connessione inter-

net a maggior velocità, improvvisamente l’ac-cesso alle tre caselle di posta elettronica usa-te dal professionista e dai collaboratori del suostudio risultava impossibile. A seguito di tem-pestiva segnalazione e ripetuti solleciti al ser-vizio guasti del gestore telefonico, il professio-nista apprendeva che la nuova linea propostanon era in grado di supportare le vecchie ca-selle di posta elettronica, con la conseguenzache tutte le caselle e-mail preesistenti eranostate soppresse dal gestore telefonico all’attodell’adeguamento della linea telefonica, senza- naturalmente - dare alcun preavviso al clien-te. Nonostante ripetute richieste di intervento,il gestore tardava a rispondere al cliente e do-po tre mesi il gestore riattivava solo una delletre caselle di posta elettronica in uso allo stu-dio professionale che nel frattempo aveva a-perto un nuovo account di posta elettronicaper la propria attività.

DANNIIl professionista, dopo avere esperito infrut-tuosamente il tentativo obbligatorio di conci-liazione citava in giudizio il gestore telefonicochiedendo il risarcimento dei seguenti danni:danni da ritardo della riparazione del guastorispetto agli standard previsti nel contratto diabbonamento; danno per la sospensionedel servizio di posta elettronica; rifusione del-le spese sostenute dall’attore per il rifacimen-to di carta intestata a seguito del mutamentodegli indirizzi di posta elettronica e per il co-sto di intervento di un tecnico informatico perconfigurare un nuovo account di posta elet-tronica nei pc del proprio studio professiona-le; danno conseguente alla mancata tempe-stiva lettura e risposta dei messaggi e-mail i-noltrati alla casella e-mail durante tutto il pe-riodo di soppressione della stessa protrattosiper oltre tre mesi. Il gestore telefonico si di-fendeva chiedendo il rigetto delle domandeattore o, in subordine di limitare il risarcimen-to all’indennizzo previsto nelle condizioni ge-nerali del servizio internet pari a 5,00 € perogni giorno lavorativo fino ad un massimo di100,00 €.

RISARCIMENTOIl Giudice di Pace ha disatteso le tesi difensiveavversarie. Appurata la grave negligenza delgestore telefonico sia nel proporre un serviziotecnico incompatibile con le esigenze dell’u-tente, sia nell’inadeguato e non tempestivo in-tervento nella riparazione dei guasti, ne derivache la clausola contrattuale invocata dalla di-fesa avversaria non potrà trovare applicazio-ne. Si ricordi peraltro che l’Autorità Garantedelle Comunicazioni ha adottato il nuovo re-golamento in materia di indennizzi applicabilinella definizione delle controversie tra utenti eoperatori telefonici che entrerà in vigore ilprossimo 1 gennaio 2012 recante - tra l’altro -gli importi da indennizzare agli utenti in caso

di disservizi. Per le ipotesi di sospensione ocessazione di servizi relativi ad utenze “affari”detto regolamento prevede un indennizzo daerogarsi automaticamente dal gestore pari a€ 15,00 al giorno. Ulteriore profilo di dannoderivante dall’inadempimento colposo del ge-store telefonico è costituito dal fatto che il pro-fessionista, vista la necessità di continuare acomunicare con clienti, colleghi e uffici pubbli-ci con mezzi alternativi alle tre caselle e-mailsoppresse, nella acquisita consapevolezzache i tempi di ripristino da parte del gestoresarebbero stati lunghi, ha dovuto chiedere l'in-tervento di un tecnico che procedesse all’atti-vazione di indirizzi email alternativi, per sé, eper i propri collaboratori. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 20116 Legale Sentenze

Va risarcito il professionista per i disservizi nella posta elettronica Una sentenza anticipa principi che entreranno in vigore nel 2012

È omessa custodiaanche se c’èconcorso di colpanell’incidente

Iproprietari di cani devono tassati-vamente monitorare "in ogni mo-mento gli spostamenti" dei loro a-nimali. Parola di Cassazione chesottolinea come "il proprietario diun cane è tenuto a controllarlo in

ogni momento, al fine di evitare che si creinosituazioni di pericolo per i terzi, ed è in parti-colare tenuto a controllare i movimenti e glispostamenti dell'animale, a prescindere da u-na sua aggressività". In questo modo la quar-ta sezione penale (sentenza 34070) ha conva-lidato una condanna a 250 euro di multa perlesioni colpose nei confronti di un 45enne diLanciano, Stefano D. P., colpevole di non avermonitorato costantemente gli spostamenti deisuoi cani che, fuoriusciti dal cancello sullapubblica strada, avevano investito un motoci-clista, Osvaldo P., che si era procurato lesionigiudicate guaribili in 21 giorni a causa della ca-duta. Da qui la multa per lesioni colpose inflit-ta al proprietario dei cani dal giudice di pacedi Lanciano il 30 novembre 2009. Contro lamulta Stefano D. P. ha fatto ricorso in Cassa-zione, facendo presente che il cane che avevaimpattato con la moto era morto, che il moto-

ciclista indossava degli zoccoli pertanto pote-va essere stato disattento o avere perso ilcontrollo del mezzo. Piazza Cavour ha respin-to il ricorso e ha sottolineato che il proprietariodei cani legittimamente deve rispondere per lelesioni del centauro per "omessa custodia deicani". In proposito, la Suprema Corte ricordaai proprietari di cani che sono tenuti "in ognimomento" a controllare anche i minimi spo-stamenti dei loro animali, "ben potendo rive-larsi pericolosi per le particolari situazioni delcaso concreto come è stato nel caso di spe-cie in cui gli animali hanno avuto libero acces-so dove ciò non è consentito trattandosi dispazi destinati alla circolazione stradale". Piùin generale, la Cassazione ricorda che "qualo-ra un incidente stradale sia determinato dallapresenza sulla pubblica via di un animale in-custodito che, investito, provochi lo sbanda-mento di un veicolo, va addebitata al proprie-tario dell'animale medesimo la responsabilitàdel fatto per omessa custodia, sia pure, even-tualmente, con il concorso di colpa della per-sona offesa dove questa non si sia accortatempestivamente dell'ostacolo prevedibile edevitabile". ■

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di CARLO PIZZIRANIDirettore Corsi ANMVI sulla sicurezza

Ogni tanto avere la perce-zione che quello che di-ciamo ha un fondo di ve-rità è gratificante. Di re-cente ho letto la rispo-sta sulla nomina del RLS

(Responsabile dei Lavoratori Sicurezza) a cu-ra di un esperto della materia, Gerardo Por-reca (www.porreca.it), che conferma quantoandiamo dicendo da tempo. Poniamo la si-tuazione di una s.r.l. (come potrebbe essereuna struttura veterinaria) con 10 dipendenti e2 soci amministratori. Uno dei soci, ai fini del-la sicurezza sul lavoro, è stato individuato co-me RSPP e l’altro socio, lavoratore, vorreb-be rivestire il ruolo di RLS dato che nell'azien-da nessuno dei dipendenti intende candidar-si come RLS interno. Si può fare? Questa larisposta di Porreca: “Non si ritiene opportu-no che le funzioni di RLS siano svolte da unsocio amministratore di una società che ge-stisce l’azienda nell’ambito della quale lostesso deve operare, anche se il legislatorenon si è espresso in merito. Qualcuno a talpunto può osservare che una soluzione delgenere non è stata comunque espressamen-te vietata dalle disposizioni di legge ma se cene andiamo con il principio che in Italia tutto

ciò che non è vietato è consentito e pensia-mo di applicare questa categorica asserzio-ne alla materia della salute e della sicurezzasul lavoro vuol dire che la nostra preoccupa-zione non è quella di fare prevenzione e ga-rantire ai lavoratori le maggiori condizioni disicurezza ma è quella di cercare di rispettarecomunque le disposizioni di legge pensandoperò di raggirarle nella maniera a noi più con-facente e più conveniente”. Le attribuzionidella Legge al ruolo di RLS denotano chiara-mente una posizione di marcata “contrappo-sizione” del RLS rispetto al datore di lavoro o

a chi per lui. Ad esempio, può fare ricorso al-le autorità competenti qualora ritenga che lemisure di prevenzione e protezione dai rischiadottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e imezzi impiegati per attuarle non siano idoneia garantire la sicurezza e la salute durante illavoro”. “Ci si chiede, infatti - argomenta Por-reca -, come potrebbe assolvere alle sue fun-zioni con serenità ed imparzialità un RLS so-cio amministratore di una società e come po-trebbe quindi, ad esempio, promuovere l'ela-borazione, l'individuazione e l'attuazione del-le misure di prevenzione idonee a tutelare lasalute e l'integrità fisica dei lavoratori”, assu-mendo contemporaneamente le posizionicontrapposte di RLS e socio amministratoreassieme poi al proprio socio che è datore dilavoro ed anche nella circostanza RSPPdell’azienda, o addirittura fare ricorso alle au-torità competenti e quindi in pratica denun-ciare il proprio socio qualora ritenga che lemisure di prevenzione e protezione dai rischiadottate dallo stesso nella qualità di datoredi lavoro ed i mezzi impiegati per attuarle nonsiano idonei a garantire la sicurezza e la salu-te durante il lavoro. Pertanto, il rappresentante dei lavoratori perla sicurezza (RLS), nelle realtà datoriali al disotto dei 15 dipendenti, non può che essereeletto o designato direttamente dai lavoratorial loro interno. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 20118 Anmvi Informa Sicurezza sul lavoro

❑ Corso per Addettiall’antincendio, attivitàa rischio basso

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❑ Corso per addetti al primo soccorso

26-27 Novembre 2011VERSANDO LA QUOTA DI € 125,00 + IVA12 crediti ECM

VERSANDO MEDIANTE(è possibile effettuare un unico versamento per più corsi)

❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona(si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento)

❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche)

❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ VisaIntestata a ……………………………………………………………………………………Numero della carta(3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno)

FATTURAZIONELa fattura dovrà essere intestata a: ……………………………………………………………Domicilio fiscale …………………………………………………………………………………PARTITA IVACODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA)

DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………

ATTIVAZIONE DEL CORSOI corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenzeche sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo alrimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. A-gli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione.

RINUNCELe richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 ggdalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rim-borso alcuno.

PRIVACYAi sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplementoordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzionedei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cuila stessa deve rivolgersi.

FIRMA …………………...……...…….....……...……...……...……..

La guida “Studi professionali: stress da lavoro correlato”sarà parte integrante del materiale didattico del corso per

datori di lavoro in struttura veterinaria.NOVITÀ

CORSI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORODa inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 10 novembre 2011, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTOCOGNOME ……....................................................................……………………………………… NOME ……………....................................................................………………………VIA …………………………………………………………….......................................................................................................................................................................................CAP, CITTÀ E PROVINCIA ……………………………………………………………….................................................................................................................................................TELEFONO ………….....................................................................…..……………………… CELL. ………………….....................................................................…..………………EMAIL ……………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ………………………………………………………………………………………ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………… TESSERA N. ………………………………………………………

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Nei nostri corsi noi lo diciamo da sempre!

Il legislatore, dopo avere definito conl’art. 2 comma 1 lettera a) del D. Lgs.9/4/2008 n. 81 il lavoratore quale “per-

sona che, indipendentemente dalla tipo-logia contrattuale, svolge un'attività la-vorativa nell'ambito dell'organizzazionedi un datore di lavoro pubblico o privato,con o senza retribuzione, anche al solofine di apprendere un mestiere, un'arte ouna professione”, ha equiparato ai lavo-ratori così definiti anche “il socio lavora-tore di cooperativa o di società, anche difatto, che presta la sua attività per contodella società stessa”. La ratio nella norma vuole che siano e-stese nei confronti del socio lavoratore,proprio perché svolge una attività lavo-rativa per conto della società, tutte le tu-tele della salute e dell’integrità fisica ri-servata ai lavoratori subordinati. E non aifini della organizzazione del “sistema si-curezza” da istituire nella struttura di la-voro (istituzione del servizio di preven-zione e protezione, nomina del rappre-sentante dei lavoratori per la sicurezza,ecc.).

LAVORATORE E SOCIOLAVORATORE

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

PER INFORMAZIONI: Tel: 0372 403508 - Fax: 0372 403512

EV Soc Cons ARL è una Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

Organizzato da

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

Il professor Lorenzo Morelli, Presidedella Facoltà di Agraria dell'Univer-sità Cattolica di Piacenza è stato no-minato coordinatore nazionale del-l'Area "Agraria e Veterinaria" del-l'ANVUR, l'Agenzia Nazionale di va-

lutazione del sistema universitario. L'Agenzia opera attraverso 14 gruppi di e-sperti valutatori e a capo di ogni gruppo vie-ne nominato un coordinatore nazionale. Ilcompito del coordinatore dell'Area Agraria e

Veterinaria sarà quello di valutare la ricercadel settore ai fini della distribuzione di partedel finanziamento ordinario alle università eagli enti di ricerca che raggiungeranno in ri-sultati migliori in modo meritocratico e tra-sparente. "Valutando il ruolo dei ricercatori - spiegaMorelli - che saranno posti in graduatoria,si potrà avere anche un'idea della qualitàdella didattica perché le ricadure del lavoroscientifico sono enormi". Si sta perfezio-

nando la struttura organizzativa dell'AN-VUR che ha recentemente nominato il pro-prio consiglio direttivo all'interno del qualefigura il prof. Massimo Castagnaro, Presidedella Facoltà di Medicina Veterinaria di Pa-dova. "Al di là della mia persona - è stato il com-mento di Morelli - questa prestigiosa nominacostituisce un ulteriore riconoscimento almassimo livello possibile della qualità dellanostra facoltà, che dopo quasi sessant'anni

di vita mantiene ancora una posizione di lea-dership che si rafforza continuamente". LaFacoltà di Agraria dell'Università Cattolica,che al proprio interno annovera tre ricerca-tori membri dell'Efsa, è stata raggiunta neigiorni scorsi da un altro prestigioso ricono-scimento attraverso la nomina di GianfrancoPiva, ex preside della Facoltà, nel ComitatoNazionale di Sicurezza Alimentare, insedia-tosi al Ministero della Salute il 15 settembre.(fonte: La Provincia) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201110 Attualità ANVUR

Prende forma l’Authority delle UniversitàNominato il coordinatore nazionale dell'Area "Agraria e Veterinaria"

Il decreto legislativo, approvato nel cor-so dell'ultima seduta del Cdm, defini-sce i parametri di sostenibilità finan-

ziaria degli atenei ed il loro eventualecommissariamento. Nel provvedimento èstato valorizzato il ruolo dell'ANVUR che,dopo la procedura commissariale, devevalutare se esistano i presupposti permantenere l'accreditamento dell'istitu-zione universitaria ovvero per un'even-tuale operazione di federazione o fusionedi atenei.L'intervento normativo consente di: indi-viduare tempestivamente, tramite l'orga-no di controllo contabile, le situazioni cri-tiche negli equilibri economici, finanziarie patrimoniali delle università; avviare unpercorso di risanamento nelle fasi criti-che ed adottare un piano di rientro nellafase di dissesto finanziario; finalizzarepositivamente l'eventuale fase commis-sariale, diretta al riequilibrio nella situa-zione economica, finanziaria e patrimo-niale e alla garanzia del mantenimento diun livello soddisfacente nella qualità del-la didattica e della ricerca delle universitàstatali. Gli atenei dovranno: garantire cer-tezza ed omogeneità nel risanamento deibilanci ed evitare eccessivi disavanzi; ge-stire i fondi con maggiore trasparenza;garantire un'offerta formativa di alto livel-lo, senza dover ridurre gli investimentisulla formazione; operare secondo obiet-tivi di efficacia, efficienza e trasparenza.Il decreto definisce e disciplina tre casi.Due definibili da "cartellino giallo". Il pri-mo riguarda il caso di situazione critica didisequilibrio economico e finanziario epatrimoniale temporaneo. Il secondo ri-guarda il caso di dissesto finanziario checomporta l'incapacità per l'ateneo di farefronte ai debiti Il "cartellino" diventerà"rosso" se gli atenei non metteranno ordi-ne nei propri conti. In questo ultimo casoscatterà il commissariamento.

COMMISSARIAMENTO

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laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 2011 Eventi Veterinari 11

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIACITOLOGIA DERMATOLOGICA: UNA QUESTIONE DI PELLE

Perugia, 13 Novembre 2011

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATORECarlo Masserdotti

OBIETTIVIFocalizzare l’attenzione sulle potenzialitàdella citologia come mezzo di diagnosi dinumerose condizioni dermatologiche, neo-plastiche e non neoplastiche, valorizzando-ne la rapidità, la versatilità e l’efficacia.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Citologia cutanea infiammatoria11.00 Pausa

11.30 Citologia cutanea neoplastica13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi di citologia cu-

tanea infiammatoria15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi di citologia cu-

tanea neoplastica17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria Via San Costanzo 4 - 06126 Perugia

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETOIL PAZIENTE NEUROLOGICO NEL NUOVO MILLENNIO:

COME DARGLI LE CHANCES CHE MERITAMonastier (TV), 13 Novembre 2011

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATORECristian Falzone

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.00 Il cane plegico: diagnosi differenziali

e terapia10.30 Pausa caffè11.00 Il paziente intracranico: come rico-

noscerlo e curarlo

12.00 Pausa pranzo14.00 Casi clinici: Le ernie discali e il trau-

ma spinale15.30 Pausa caffè16.00 Casi clinici: I tumori dell’encefalo e

le crisi convulsive17.30 Discussione e termine della giornata

SEDEPark Hotel Villa FioritaVia Giovanni XXIII, 131050 Monastier (TV)

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZODALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA

Città Sant’angelo (PE), 13 Novembre 2011

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATOREMassimo Petazzoni

OBIETTIVIInsegnare quali sono gli obiettivi della visi-ta ortopedica di base e come individuare lasede algica e/o meccanica di zoppia. Dopoaver appreso come individuare clinicamen-te la sede di zoppia, il passo successivoconsiste nell’affrontare l’iter diagnostico a-deguato. RX, TAC, artroscopia, altro: cos’èmeglio? Tutto ciò viene spiegato attraversol’esposizione di casi clinici reali con imma-gini e filmati, in modo interattivo.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 La visita ortopedica di base - cosaosservare e cosa palpare

11.00 Pausa11.30 Dal sospetto diagnostico alla diagno-

si - RX, TAC e artroscopia: cos’è utile13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: se zoppico un

motivo c’è15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: meglio RX,

TAC o artroscopia?17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Miramare - Via Tito de Caesars Città Sant’Angelo (PE)

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC - SOVEPURGENZA COMPORTAMENTALE: PRIMA CHE

IL PROPRIETARIO PERDA L’AFFETTO PER IL SUO PET Rivoli (TO), 13 Novembre 2011

RELATORERaimondo Colangeli

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Psicopatologia: la fobia e la sua se-miologia clinica

10.15 I fuochi di capodanno, i temporali:indicazioni terapeutiche

11.00 Pausa11.30 Aggressività e comunicazione cor-

retta12.15 Disturbo competitivo della relazione:

indicazioni terapeutiche 13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale (nel caso non si svolga la re-lazione il programma nel pomeriggiosarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Comunicazione del gatto e il lega-

me con il territorio Le minzioni inappropriate: indicazio-ni terapeutiche

15.30 Pausa16.00 Aggressività del gatto: indicazioni

terapeutiche 17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDETulip Inn Hotel (Ex Hotel Campanile) Corso Allamanno 153 - Rivoli (TO)

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201112 Eventi Veterinari

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

In collaborazione con

ORDINE DEI MEDICI VETERINARIDELLA PROVINCIA DI CREMONA

AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA

Rassegna suinicola ItalpigConvegno Nazionale SIVAR

SUINO IBRIDO DA CARNE DANESE: POTENZIALITÀ E PROSPETTIVE

CremonaFiere, 28 Ottobre 2011

MODERATORERoberto Preti - Medico Veterinario LiberoProfessionista (Milano)

RELATORIKees De Roest (CRPA Reggio Emilia)Dirlaege Soren S. Thielsen (Medico Veteri-nario Libero Professionista, Danimarca)Henning Sorensen (DANVIT, Danimarca)Moritz Pignatti (Italcarni - Migliarina di Car-pi, Modena)

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVOL'industria di macellazione guarda con in-teresse al suino danese in grado di fornireelevate quantità di carne da destinare allavendita ed alla trasformazione.

PROGRAMMA SCIENTIFICO14.15 Registrazione dei partecipanti, salu-

to del Moderatore ed inizio lavori 14.30 La suinicultura italiana tra criticità e

prospettiveKees De Roest

15.00 La suinicultura danese: efficienza epotenzialitàKees De Roest

15.30 Pausa 15.45 Fabbisogni e alimentazione del sui-

no ibrido danese Dirlaege Soren S. Thielsen

16.15 La gestione tecnica e sanitaria delsuino ibrido danese dalla nascita al-la macellazione Henning Sorensen

Impressioni del consumatore sullacarne di suino ottenuta senza ri-corso alla castrazione fisica - NielsWuyts

17.00 Valutazione dell’ibrido da carne da-nese alla prova della macellazione Moritz Pignatti

17.30 Discussione e termine dei lavori

SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39, Fax [email protected], www.sivarnet.it

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita rivolta ai laureati e stu-denti in Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscrizione.È prevista la traduzione simultanea dall’in-glese all’italiano.

ISCRIZIONE L’iscrizione ai convegni dà diritto a:• Attestato di frequenza • Traduzione simultanea

SEDECremonaFiere P.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona

DIRETTORE DEL CORSOAlessandro Bellese, Med Vet, Lido di Vene-zia (VE)

RELATORI ED ISTRUTTORIMarta Avanzi, Med Vet, Castelfranco Vene-to (TV)Alessandro Bellese, Med Vet, Lido di Vene-zia (VE)Mattia Bielli, Med Vet, NovaraGiordano Nardini, Med Vet, Modena

CORSO PRATICO SIVAE MEDICINA E CHIRURGIA DEI CHELONI

23-25 Novembre 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

Igor Pelizzone, Med Vet, Reggio EmiliaPaolo Selleri, Med Vet PhD, Roma

NUMERO PARTECIPANTI: 36

LIMITE ISCRIZIONE: 15 Ottobre 2011

ESTRATTI: previsti su cartaceo e CD-Rom

QUOTESoci SIVAE/SCIVAC: € 480,00 + IVA 20%Non Soci: € 900,00 + IVA 20%

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

ORDINE DEI MEDICI VETERINARIDELLA PROVINCIA DI CREMONA

in collaborazione con

SEMINARIO AIVEMPBlue Tongue nel bovino: strategie di prevenzione a confronto

Venerdì 28 ottobre 2011 - CremonaFiere

RELATORIFabrizio Rosso, Settore Prevenzione Vete-rinaria, Regione PiemonteGiovanni Savini, Responsabile Reparto diVirologia e del Laboratorio di Referenzadell’OIE per la Blue Tongue - Istituto G. Ca-porale Teramo (ICT)

OBIETTIVIIl Seminario intende descrivere il quadro e-pidemiologico della Blue Tongue nel bovinoin Italia e nei Paesi dai quali importiamo bo-vini. Ai partecipanti sarà fornito un quadrosull'impatto delle differenti strategie di pre-venzione e controllo e presentate esperien-ze pratiche di attuazione di strategie di pre-venzione a livello regionale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.20 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.40 Saluto ai partecipanti del Vice Pre-

sidente AIVEMP - MarinaPerri9.50 Presentazione dei relatori ed inizio

dei lavori - Maurilio Giorgi10.00 La situazione epidemiologica della

Blue tongue in Italia ed in Europa:quadro attuale e sviluppi prevedibiliGiovanni Savini

11.00 Pausa 11.30 La gestione della Blue Tongue nella

popolazione bovina: tra profilassi di-retta e vaccinazione. Le esperienzedel PiemonteFabrizio Rosso

12.30 Discussione e valutazione dell’ap-prendimento

13.00 Consegna degli attestati e conclu-sione dell’evento

ISCRIZIONEL’iscrizione al Seminario dà diritto a:Attestato di frequenzaAttestato crediti formativi ECM

PARTECIPAZIONEIniziativa riservata agli studenti e laureati inMedicina Veterinaria. Per partecipare è ne-cessario inviare la scheda di iscrizione sca-ricabile dal sito www.aivemp.it/eventi allaSegreteria AIVEMP.

SEDE Sala Zelioli Lanzini - P.zza Zelioli Lanzini, 1Quartiere Fieristico di Cà de Somenzi -Cremona

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA AIVEMPLara Zava - Via Trecchi 20 - CremonaTel. 0372/403541 - Fax 0372/403540E-mail: [email protected]: www.aivemp.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 2 CREDITI FORMATIVI

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

FABIO VIGANÒMed Vet, SCMPA, Milano

Ipazienti ipotesi o in stato di shockresponsabile di ipovolemia e ipoten-sione necessitano di una pronta in-fusione di fluidi per ripristinare uncircolo efficace, reidratazione, fluidinecessari al mantenimento dello

stato di idratazione e farmaci. Nei pazienti ane-mici o con deficit della coagulazione è possibilesomministrare per via intraossea anche sangueo emoderivati. I cristalloidi, sono soluzioni ac-quose che contengono piccole molecole ingrado di attraversare la maggior parte dellemembrane semipermeabili e di diffondere attra-verso la cavità midollare nei vasi che irrorano isegmenti scheletrici. I cristalloidi come Ringerlattato (RLS), soluzione elettrolitica di reintegra-zione con sodio gluconato (conosciute comeNormosol R o SER), salina 0.9%, glucosio 5%,e tutte le altre soluzioni che è possibile otteneredalla miscela di diverse molecole a basso pesomolecolare con acqua e che possono conte-nere contemporaneamente glucosio, elettrolitie farmaci possono essere infuse per via intraos-sea. Le soluzioni cristalloidi bilanciate hanno u-na composizione molto simile al liquido extra-cellulare (ad es. Ringer lattato, soluzione elet-trolitica di reintegrazione con sodio gluconato)mentre quelle non bilanciate (es. soluzione sali-na 0.9%, glucosio al 5%, soluzione per prepa-razioni iniettabili) hanno una composizione dif-ferente ma una pressione osmotica simile alplasma e per questo motivo possono essere in-fuse per via intraossea con le medesime indi-cazioni e modalità della via endovenosa. Anchele soluzioni colloidali, quali hetastarch, tetrastar-ch e detrano 70 possono essere somministrateper via intraossea. I farmaci somministrabili pervia intraossea sono tutti quelli somministrabiliper via endovenosa, come ad esempio antibio-tici, farmaci per la terapia del dolore ed aneste-tici. Per via endovenosa è possibile sommini-strare anche farmaci per l’induzione anesteticaendovenosa quali i tiobarbiturici e propofol. L’in-fusione intraossea di fluidi o farmaci hanno unadistribuzione paragonabile alla somministrazio-ne endovenosa periferica. Durante la rianima-zione cardiopolmonare la somministrazione dicolloidi e bicarbonato per via intraossea ha unadiffusione paragonabile a quella intravenosa,con un picco ed una durata maggiore. Il midol-lo osseo è un tessuto semifluido contenuto inuna cavità non comprimibile permettendo al mi-dollo di non collassare durante l’ipovolemia el’ipotensione, nel suo interno si trova invece u-na fittissima rete di capillari e canali midollari cheveicolano farmaci e fluidi molto rapidamenteverso la vena nutritizia e quindi al circolo gene-rale. I fluidi e i farmaci somministrati per via in-traossea raggiungono la circolazione sistemicaanche in corso di ipotensione, ipovolemia o ar-resto cardiaco. Quando i pazienti necessitanodi una fluidoterapia di rianimazione l’infusioneintraossea non permette la somministrazione digrandi volumi in poco tempo come attraversoun vaso centrale. I fluidi anche se somministratisotto pressione con uno spremisacca raggiun-gono una velocità massima di circa 30ml/kg/ora nei pazienti pediatrici con un massi-mo di 3-6 l/ora, per questo motivo non è pos-sibile somministrare dosi shock (80 ml/kg/ora)di cristalloidi nei cani adulti di grandi dimensio-ni, in questi pazienti è meglio optare per l’utiliz-zo di colloidi o soluzioni saline ipertoniche (ades. NaCl 7%). In numerosi studi condotti su

modelli animali, malgrado non sia possibilesomministrare le classiche dosi shock di solu-zioni cristalloidi in breve tempo, la somministra-zione intraossea è comunque in grado di cor-reggere gli squilibri emodinamici. La sommini-strazione dei fluidi attraverso tale via anche senon permette la somministrazione di grandiquantità in poco tempo, è in grado di ripristina-re un circolo ed ottenere una ectasia venosa fa-cilitando e rendendo possibile l’incannulazionedi un vaso periferico.

INDICAZIONILa somministrazione intraossea è utilizzata mol-to frequentemente nei pazienti pediatrici ipotesio gravemente disidratati e ipotesi poiché in talicondizioni ottenere un accesso vascolare peri-ferico o centrale può risultare molto laborioso,difficile e causa di emorragie dai vasi punti sen-za successo, aggravando così l’ipovolemia erendendo sempre più difficoltosa l’incannula-zione di altre vene. L’accesso intraosseo puòessere preferito oltre che in corso di shock conipovolemia, anche in corso di stato epilettico,edema periferico, obesità, ustioni, o per inca-pacità ad incannulare una vena periferica ocentrale. L’accesso intraosseo può essere ef-fettuato anche da personale infermieristico op-portunamente addestrato, la procedura si ef-fettua in meno di un minuto anche in pazientigravemente ipotesi o in corso di arresto cardia-co, tanto che nei pazienti pediatrici ipotesi puòessere considerata come prima scelta per ripri-stinare un circolo efficace. In caso di errore,quando ad esempio si perfora il segmentoscheletrico attraversando la corticale opposta,lo stesso segmento osseo non può essere piùincannulato per almeno 48 ore. Ottenuto l’ac-cesso alla diafisi di un segmento osseo lungo(ad es. femore), nei pazienti pediatrici è possibi-le osservare la fuoriuscita di midollo osseo dal-l’ago lungo la linea di infusione (come avvieneper i vasi venosi, ma più lentamente), il campio-ne così ottenuto può essere sottoposto ad a-nalisi di laboratorio. Il sangue prelevato per viaintraossea può essere utilizzato per eseguirel’emogasanalisi (valori paragonabili ai campionivenosi), gli esami biochimici (ad eccezione delglucosio e della potassiemia che devono esse-re verificati con un campione venoso il più pre-cocemente possibile) e l’emocromocitometri-co. Per gli esami biochimici il campione può es-sere centrifugato. Nei pazienti adulti la sommi-nistrazione intraossea è preferita quando l’ac-cesso vascolare è difficile o non si riesce ad ot-tenere a seguito della mancata ectasia venosa,alla mancata percezione del vaso attraverso lacute e a tentativi ripetuti inefficaci di incannulare

un vaso periferico o centrale. In corso di riani-mazione cardiopolmonare può essere utilizzatacome prima scelta per ripristinare un circolo.L’accesso intraosseo è controindicato in corsodi gravi piodermiti, ossa di volatili provviste disacchi aerei, osteomieliti, malattie dello schele-tro che predispongono a fratture, fratture os-see. L’accesso intraosseo può essere causa difrattura ossea quando si utilizzano aghi di di-mensioni eccessive per il segmento scelto.

MATERIALI E METODINegli adulti sono utilizzati aghi per la sommini-strazione intraossea da 16-20 gauge. Possonoessere aghi realizzati per tale fine o in loro as-senza è possibile utilizzare anche aghi per labiopsia midollare. Negli adulti non è possibile u-tilizzare i comuni aghi per siringa, anche di gran-di dimensioni (ad es. 18-19 gauge), perché nonriescono ad attraversare la corticale avendoquest’ultima una consistenza eccessiva. Gli u-nici aghi che è possibile utilizzare negli adulti so-no quelli realizzati all’uopo o quelli per biopsiamidollare che però possono essere utilizzati so-lo temporaneamente in quanto ingombranti edifficilmente tollerati nei pazienti coscienti. Negliadulti, è più semplice utilizzare i dispositivi rea-lizzati per l’applicazione di aghi intraossei perl’uomo quali quelli da montare su trapano rea-lizzato per tale scopo (EZ-IO, MilainternationalInc, KY, USA) e che permettono il raggiungi-mento della cavità midollare ad una profonditàprestabilita dalla misura dell’ago, è possibilescegliere la dimensione dell’ago così da poterloutilizzare anche nei nostri pazienti, esistono an-che aghi provvisti di dispositivi che proiettanol’ago all’interno della cavità midollare attraver-sando repentinamente cute e muscoli grazie al-la spinta fornita dal propellente (Bone injectiongun, Wais Med Ltd, TX, USA), oppure i disposi-tivi introassei sternali (Fast, Pyng Medical Ca-nada) provvisti di numerosi aghi di lunghezzaprestabilita, quest’ultimo dispositivo non puòessere applicato nella fossa trocanterica per-ché utilizza più aghi. Nei pazienti pediatrici (inferiori a 4 mesi di età)possono essere utilizzati anche i comuni aghiper siringa da 22 gauge, naturalmente tali aghisono sprovvisti di mandrino, quindi una volta in-seriti nel cavo midollare devono essere lavati(flushing) con una soluzione di lavaggio al finedi rimuovere le eventuali specule di matrice os-sea che possono ostacolare l’infusione dei flui-di. Il flushing dell’ago così inserito può causareuna risposta algica nel paziente cosciente con-seguente alla pressione esercitata sull’endostiodal fluido introdotto, tale fenomeno, quando simanifesta, conferma il corretto posizionamento

dell’ago nella cavità midollare.Il sito di infissione, qualunque esso sia, deve es-sere preparato come un campo operatorio (ra-sato e disinfettato) quindi nei pazienti coscientideve essere effettuata un’anestesia locale conbupivacaina o lidocaina al 2%, infiltrando il sot-tocute i muscoli e soprattutto il periostio re-sponsabile della maggior sensazione dolorosa.A tal fine è bene con l’ago della siringa raggiun-gere l’osso ed infiltrane l’area. Le ossa preferitesono quelle provviste di una lunga diafisi e per-ciò di una cavità midollare maggiore quali il fe-more, l’omero e la tibia. Per il femore il sito di in-fissione si trova medialmente al grande trocan-tere, nell’omero il sito più facilmente aggredibileè la sua porzione più convessa in corrisponden-za dell’epifisi prossimale mentre per la tibia sipreferisce inserire l’ago medialmente nell’epifisiprossimale a 1-2 cm dalla cresta tibiale. Negliuccelli, per evitare i sacchi aerei è preferibile in-cannulare l’ulna.Per incannulare il femore, nei pazienti pediatrici,è necessario contenere la diafisi con il pollice el’indice della mano sinistra (per i destrimani)mantenendo ben fermo il segmento osseo, conl’indice della mano destra destra si deve ricer-care la fossa trocanterica che si trova medial-mente al grande trocantere, individuato il sito diinfissione si introduce l’ago attraverso la cute, ilsottocute ed i muscoli fino a raggiungere la cor-ticale dell’osso, quindi si imprimono movimentidi rotazione e di spinta lungo l’asse maggioredel femore fino all’attraversamento della corti-cale percepita come una perdita di resistenza.Attraversata la corticale ed inserito l’ago per lalunghezza desiderata si deve verificare il suocorretto posizionamento, se l’ago si trova nellacavità midollare, producendo dei movimenti la-teralità all’estremità dell’ago, si percepirà con lamano sinistra un movimento analogo della dia-fisi, viceversa se l’ago si trova all’esterno delsegmento osseo il femore rimarrà immobile; e-seguendo il movimento opposto, muovendocioè la diafisi femorale e trattenendo l’estremitàdell’ago con la mano destra, se il posiziona-mento è corretto, si devono percepire i movi-menti impressi al femore all’estremità prossima-le dell’ago. Le manovre sopra descritte per in-trodurre l’ago e per verificarne il corretto posi-zionamento possono essere eseguite anchequando si utilizzano i dispositivi per gli adulti so-pra elencati. Accertato il corretto posiziona-mento dell’ago è bene fissarlo alla cute con u-na farfalla di cerotto e punti di sutura cutaneaperché i movimenti del paziente possono cau-sarne la rimozione accidentale. Ancorato l’agoalla cute, ed eseguito il suo flushing, si collegaalla linea di infusione, il fluido può essere som-ministrato per caduta libera o meglio utilizzan-do una pompa per infusione. L’applicazionedell’ago nella tuberosità omerale prevede iden-tica preparazione (rasare, disinfettare e aneste-sia locale), l’ago deve essere inserito in direzio-ne del gomito con un'inclinazione di circa 45°circa con la stessa modalità descritta per il fe-more. La cresta tibiale è aggredita more solito emedialmente con un angolo di 45° in direzionedell’articolazione tibio-tarsica. L’ago deve esse-re rimosso dopo un massimo di tre giorni sem-plicemente ruotando e sfilando l’ago dal suo al-loggiamento, non è necessario applicare alcunpunto di sutura, l’osso cicatrizza spontanea-mente. Al fine di evitare indebolimenti dei seg-menti scheletrici di piccoli dimensioni è neces-sario usare un ago della minore dimensionepossibile ed evitare assolutamente perforazioniripetute dello stesso segmento osseo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33| 2011 Medicina d’urgenza Focus 13

La platea del 70° Congresso nazionale SCIVAC dedicato alla Medicina d’urgenza (23-25 settembre - Montesilvano, Pescara). In questa pagina trovate l’abstract di una del-le relazioni scientifiche in programma.

Somministrazione intraossea di fluidi in pazienti adulti e pediatrici

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

NON ASPETTARE CHE DIVENTI OBBLIGATORIA

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Segreteria ANMVI: tel. 0372/403536 - fax: 0372/403526 - Email: [email protected] - www.anmvi.it

SOTTOSCRIVI SUBITO LA POLIZZARESPONSABILITÀ CIVILE

ANMVI in collaborazione con Marsh S.p.A., offre tramite la compagnia HDI Assicurazionisoluzioni rivolte a tutti i Medici Veterinari.

I dettagli della Convenzione e le modalità di adesione sono disponibili al sito www.anmvi.it

Inoltre sono sempre a Vostra disposizione i link alle domande frequenti, alle modalità per le segnalazione sinistri e per tutte le ulteriori informazioni potrete contattare il personale

dedicato o inoltrare richiesta tramite l'apposito modulo contatti.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Icuccioli separati dalla madre e daifratelli troppo precocemente han-no una probabilità considerevol-mente maggiore di sviluppare pro-blemi comportamentali da adulti,rispetto a quelli che restano nella

cucciolata per un minimo di due mesi. Lo in-dica uno studio italiano pubblicato su Veteri-nary Record.Lo studio ha considerato 140 cani adulti, lametà allontanati dalla cucciolata e adottati al-l'età di 30-40 giorni e l'altra metà allontanatidalla cucciolata a 60 giorni. Si indagava tra iproprietari la presenza di possibili problemicomportamentali, quali comportamenti di-struttivi, abbaiamento eccessivo, possessivitàverso cibo e/o giocattoli, ricerca di attenzio-ne, aggressività, morsi durante il gioco, pauradurante la passeggiata e sensibilità ai rumori.Al momento dello studio i cani avevano etàcompresa tra 18 mesi e 7 anni. La metà di es-si proveniva da un negozio di animali, un ca-ne su tre era stato regalato da parenti o amicie i rimanenti acquistati in un allevamento.Nessuno dei cani dello studio proveniva da unrifugio o era stato in precedenza sottoposto atraumi.I problemi comportamentali più frequente-mente segnalati erano la richiesta di attenzio-ne e la sensibilità ai rumori. I cani che aveva-no meno di 36 mesi avevano maggiori proba-bilità di esibire un comportamento distruttivomentre quelli più adulti di presentare tail cha-se (inseguimento della coda).Con l'eccezione della pica, dell'aggressivitàverso il proprietario, del leccamento dellezampe e del fissare le ombre, tutti i problemicomportamentali erano significativamente piùprobabili tra i cani che erano stati separati dal-la cucciolata prima di 60 giorni, indipenden-temente dalla razza, dallo stato di sterilizza-zione o dalle dimensioni.Inoltre, alcuni comportamenti erano più co-muni nei cani acquistati in un negozio di ani-mali e che erano stati separati dalla cucciola-ta più precocemente rispetto quelli acquistatinei negozi ma separati a 60 giorni.Durante il periodo di socializzazione, le espe-rienze sociali e gli stimoli hanno un impatto

maggiore sul temperamento e comportamen-to dell'animale che non in fasi successive del-la vita. Le evidenze conducono in manieracrescente a un insieme precoce di fattori ge-netici, ambientali ed esperienze che possonoriconfigurare in modo permanente il DNA pro-ducendo effetti duraturi.La separazione precoce dalla madre e dai fra-telli, soprattutto nei cuccioli tenuti in un nego-zio per animali, può influenzare la capacitàdell’animale di adattarsi a nuove situazioniambientali e relazioni sociali da adulto.I risultati mostrano che, rispetto ai cani che ri-mangono con la madre e i fratelli fino a 60giorni, i cani che sono stati separati precoce-mente dalla madre manifestano più facilmen-te comportamenti potenzialmente problema-tici, soprattutto se provengono da un negoziodi animali.“Prevalence of owner-reported behaviours indogs separated from the litter at two differentages”L. Pierantoni, M. Albertini, F. Pirrone. Vet Rec.2011 Aug 24. ■

Lesioni causatedal morso nelcavo orale delcavallo

In uno studio, sono state confrontate lemandibole di 66 cavalli domestici (E-quus caballus) e di 12 cavalli selvatici

o di Przewalski conservate in 4 musei. Si ri-

scontrava la presenza di periostite nello spa-zio interdentale (barra) di non meno del 62%delle emimandibole dei cavalli domestici. Nel61% dei secondi premolari inferiori si riscon-trava erosione dello smalto e della dentina(classificazione di Triadan: 306 o 406). L'88%delle mandibole dei cavalli domestici presen-tava una o entrambe le lesioni. Più grave erala periostite interdentale, maggiore era la pro-babilità di erosione del sesto dente. Le dodicimandibole dei cavalli selvatici non presenta-vano nessuna di queste lesioni. Lo studio de-scrive un protocollo di valutazione clinica perl’identificazione dei danni causati dal morsonel cavallo vivo. L'autore dello studio ritieneche il morso sia causa di alcune patologie i-diopatiche e di molti problemi comportamen-tali del cavallo. (M.G.M.)*“Damage by the bit to the equine interdentalspace and second lower premolar” W RCook. Equine Vet Educ. July 2011; 23(7):355-360. ■

Una nuovavariante diSarcocystishominis inbovini italiani

Uno studio ha determinato la pre-valenza della sarcosporidiosi neibovini d'allevamento semi-inten-

sivo del nordovest italiano. Si istituiva un pro-tocollo diagnostico secondo il quale gli ani-mali con infestazione venivano identificati me-diante esame istologico rapido di esofago,diaframma e cuore e gli isolati di Sarcocystisspp. identificati venivano successivamente a-nalizzati mediante microscopia elettronicaconvenzionale in associazione a tecniche mo-lecolari.Cisti di Sarcosporidia venivano identificate nel78,1% degli animali ed erano presenti soprat-tutto nell'esofago. Il bovino è ospite intermediodi Sarcocystis hominis (ospiti finali: uomo e al-cuni primati), Sarcocystis cruzi (ospiti finali: ca-nidi domestici e selvatici) e Sarcocystis hirsuta(ospiti finali: gatti domestici e selvatici).Le tre le suddette specie di Sarcocystis veni-vano identificate, variamente associate, conla seguente prevalenza: S. cruzi (74,2%), S.hirsuta (1,8%) e S. hominis (42,7%). Inoltre, si identificava una nuova variante S.hominis-like (prevalenza 18,5%), caratterizza-ta da protrusioni villose ad uncino e da unadifferente sequenza del gene rRNA18S.Nei bovini che eliminavano Sarcocystis zoo-nosico venivano valutati i fattori di rischio checontribuivano al mantenimento del ciclo vitaledel parassita. Emergeva un'associazione si-gnificativa tra il consumo di carne cruda daparte dell’allevatore, il pascolo montano in as-senza di un sistema di smaltimento dei liqua-mi in allevamento e la razza bovina. Lo studio dimostra, concludono gli Autori,che la sarcosporidiosi può costituire un pro-

blema di salute pubblica in Italia e indica nu-merosi aspetti da affrontare nella pianificazio-ne delle attività di sorveglianza e prevenzione.L'approccio diagnostico applicato ha rivelatoche i bovini possono ospitare un’ulteriore va-riante di Sarcocystis, di cui è necessario in-dagare il ciclo vitale e il potenziale zoonosico.“Detection of a morphogenetically novel Sar-cocystis hominis-like in the context of a pre-valence study in semi-intensively bred cattlein Italy” Domenis L, Peletto S, Sacchi L, Cle-menti E, Genchi M, Felisari L, Felisari C, MoP, Modesto P, Zuccon F, Campanella C, Mau-rella C, Guidetti C, Acutis PL. Parasitol Res.2011 May 11. [Epub ahead of print] ■

Nonostante in Egitto continuino averificarsi casi di infezione da virusdell’influenza aviaria ad alta pato-

genicità A(H5N1) tra il pollame e la popo-lazione umana, non ci sono evidenze di unimportante cambiamento, nel Paese, nel-la morbilità e nel trend della mortalità cor-relata a questo virus. Inoltre, non ci sonodati epidemiologici significativi che con-fermino l’adattamento all’uomo del viruscircolante in Egitto. Per questo motivo,nonostante le analisi virologiche effettua-te indichino che il rischio di insorgenza diuna pandemia da virus A(H5N1) potrebbeessere maggiore in Egitto rispetto ad altriPaesi, le implicazioni di queste analisi so-no difficili da interpretare. È quanto emer-ge dal secondo rapid risk assessment(pdf 655 kb) effettuato dall’ECDC sul pos-sibile riemergere del virus, a seguito di unaumento dei focolai di A(H5N1) nel polla-me domestico e tra gli uccelli selvatici,osservato dal luglio 2008 in alcuni Paesi a-siatici (ipotesi formulata dalla FAO in uncomunicato stampa, il 29 agosto 2011).Per la valutazione del rischio è stato con-sultato anche il team del progetto Epi-South (Network for Communicable Disea-se Control in Southern Europe and Medi-terranean Countries), di cui l’Istituto su-periore di sanità è coordinatore e partnerprincipale. La situazione in Egitto creapreoccupazione riguardo l’adeguatezzadelle misure di controllo veterinarie nel te-nere sotto controllo i focolai nel pollame.Inoltre, la vicinanza dell’Egitto ai PaesiEu/Eea aumenta la preoccupazione dalmomento che la diffusione di un ceppopandemico in Egitto potrebbe raggiunge-re molto velocemente l’Europa. Dunque,nonostante la mancanza di evidenze sullapossibilità che il rischio aumenti, l’ECDCafferma la necessità di intensificare le mi-sure di controllo veterinario in Egitto e dimantenere costante la vigilanza su un’e-ventuale diffusione del virus influenzaleA(H5N1) nell’uomo, su possibili mutazionidel virus e sul verificarsi di casi umani inPaesi in cui il virus è meno diffuso nel pol-lame. (M.G.M.) *"A(H5N1) Highly Pathogenic Avian In-fluenza in Egypt – Implications for humanhealth in Europe" ECDC, September 15,2011.

AVIARIA IN EGITTO:RISCHI PER L’EUROPA?

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 2011 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Più problemi comportamentalinei cuccioli separatiprecocemente dalla madreA rischio i soggetti sotto i due mesi d’età, soprattutto se provenientida un negozio di animali

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

Il quarto comma dell’articolo 2 del DL13.8.2011 n. 138 riduce da un importopari o superiore a 5.000,00 euro ad unimporto pari o superiore a 2.500,00euro il limite indicato nell’articolo 49del D. Lgs. 21.11.2007 n. 231.

La norma è entrata in vigore dal 13 agosto2011 (giorno della pubblicazione del Decretosulla Gazzetta ufficiale)In conseguenza di tale modifica:• è vietato il trasferimento di denaro contante

(di libretti di deposito bancari o postali al por-tatore o di titoli al portatore) tra soggetti di-versi per importi pari o superiori a 2.500,00euro;

• gli assegni bancari e postali emessi per im-porti pari o superiori a 2.500,00 euro devonorecare l’indicazione del nome o della ragionesociale del beneficiario e la clausola di nontrasferibilità;

• gli assegni circolari, i vaglia cambiari e postalipossono essere richiesti, per iscritto, dalcliente senza clausola di non trasferibilità sedi importo inferiore a 2.500,00 euro;

• il saldo dei libretti di deposito bancari o po-stali al portatore non può essere pari o supe-riore a 2.500,00 euro. I libretti con saldo pario superiore a 2.500,00 euro devono essereestinti ovvero il loro saldo deve essere ridotto

ad una somma non eccedente il predetto im-porto entro il 30.9.2011.

Esaminiamo nel dettaglio le modifiche.

CONTANTIL’articolo 49 del D. Lgs 231/2007, così comemodificato dal D.L. 138/2011, dispone che:• è vietato il trasferimento di denaro con-

tante o di libretti di deposito bancari o po-stali al portatore o di titoli al portatore in euroo in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolotra sog getti diversi, quando il valore ogget-to di trasferimento è complessivamentepari o supe riore a 2.500,00 euro;

• il trasferimento è vietato anche quando è ef-fettuato con più pagamenti inferiori alla sogliache appaiono artificiosamente frazionati.

In pratica è stata riconosciuta l’ammissibilità deltrasferimento in più soluzioni, tra soggetti priva-ti, di importi anche complessivamente pari osuperiori alla soglia consentita, purché il frazio-namento in più importi inferiori al limite (di 2.500euro) sia previsto da prassi commerciali ovveroconseguenza della libertà contrattuale (ad e-sempio, vendite a rate) e non, invece, artificio-samente realizzato per dissimulare il passaggiodi somme ingenti in contanti.In pratica, l’acquisto di un bene per 6.000,00euro può essere oggi rateizzato in tre rate incontanti da 2.000,00 euro cadauna.La violazione dei limiti in esame implica unasanzione amministrativa pecuniaria dall’1% al

40% dell’importo trasferito con un minimo dieuro 3.000,00.Nel caso di trasferimento in contanti di sommesuperiori ad euro 50.000,00 la sanzione mini-ma è elevata dall’1% al 5% rimanendo ferma lamisura massima del 40%.

ASSEGNI BANCARIO O POSTALIRicordiamo che gli assegni bancari e postali so-no rilasciati dalla banca o da Poste ItalianeS.p.A. con stampigliata la clausola “non trasfe-ribile”. Il titolare del conto può comunque richie-dere il rilascio di assegni in forma libera, pagan-do per ciascun assegno la somma di 1,50 eu-ro.Nel caso in cui tali assegni venissero utilizzatiper importi pari o superiori a 2.500 euro, essidovranno recare non solo l’indicazione del no-me o della ragione sociale del beneficiario, maanche la clausola di non trasferibilità. Le sanzioni per utilizzo di assegni oltre 2.500euro senza la clausola di non trasferibilità sonole medesime di quelle sopra indicate per utiliz-zo di contanti sopra le soglie consentite:– sanzione dall’1% al 40% dell’importo trasfe-

rito con un minimo di euro 3.000,00;– sanzione dal 5% al 40% dell’importo trasferi-

to, nel caso di trasferimento in contanti disomme superiori ad euro 50.000,00.

Si ricorda infine che, secondo quanto stabilitodal 6° comma dell’art. 49 del D. Lgs. 231/2007,gli assegni, di qualsiasi importo (e quindi an-

che inferiori ad euro 2.500), emessi all’ordinedello stesso correntista (in genere con la di-citura “a me medesimo” o “a me stesso”), nonpossono circolare, potendo essere girati uni-camente per l’incasso a una banca o a Poste I-taliane S.p.A.

ASSEGNI CIRCOLARI E VAGLIAGli assegni circolari, i vaglia postali e cambiari,sono normalmente emessi con l’indicazione delbeneficiario e con la clausola di non trasferibi-lità. È possibile richiederne il rilascio senza laclausola di non trasferibilità, se di importo infe-riore a 2.500,00 euro, pagando, per ciascunmodulo, la somma di 1,50 euro.Le sanzioni per la violazione della norma sonole stesse di quelle indicate per gli assegni ban-cari.

LIBRETTI AL PORTATOREI nuovi limiti riguardano anche i libretti di depo-sito bancari o postali al portatore.È stato stabilito infatti che il loro saldo non puòessere pari o superiore a 2.500,00 euro (e nonpiù a 5.000,00 euro).La violazione di tale prescrizione è punita conuna sanzione amministrativa dal 20% al 40%del saldo, con un minimo di 3.000,00 euro econ la sanzione dal 30% al 60% del saldo ovequesto sia superiore a 50.000,00 euro.Entro il 30 settembre 2011 i libretti al porta-tore con saldo pari o superiore a 2.500,00 eurodevono essere estinti ovvero il loro saldo deveessere ridotto ad un importo inferiore a2.500,00 euro.In caso di violazione di tale previsione, il pos-sessore dei libretti incorrerà nella sanzione pe-cuniaria dal 10% al 20% del saldo con un mini-mo di 3.000,00 euro, nel caso in cui esso siacompreso tra 2.500,00 e 50.000,00 euro e dal15% al 30% del saldo, nel caso in cui esso siasuperiore a 50.000,00 euro.

ESTINZIONE DELLE SANZIONIUtilizzando l’istituto dell’oblazione è ammesso ilpagamento di una somma in misura ridotta pa-ri alla terza parte del massimo della sanzioneprevista per la violazione commessa o, se piùfavorevole e qualora sia stabilito il minimo dellasanzione edittale, pari al doppio del relativo im-porto, oltre alle spese del procedimento, entroil termine di 60 giorni dalla contestazione imme-diata o, se questa non vi è stata, dalla notifica-zione degli estremi della violazione.Questa soluzione è da prendere in seria consi-derazione soprattutto alla luce del fatto che, atali fini, non è attribuito rilievo alla sanzione mini-ma di 3.000,00 euro. Ne deriva, ad esempio,che la violazione per il pagamento in contanti diun importo pari a 2.500,00 euro potrebbe es-sere sanata con un esborso di 50,00 euro (il 2%dell’importo trasferito, cioè il doppio del minimoedittale).

Ambito di applicazione dell’oblazioneTale istituto, però, trova applicazione solo per leviolazioni relative ai limiti di utilizzo del denarocontante ed all’emissione di assegni bancari,postali e circolari e solo per importi non supe-riori a 250.000,00 euro.Il pagamento in misura ridotta, inoltre, non è e-sercitabile da chi si sia già avvalso della mede-sima facoltà per altra analoga violazione il cuiatto di contestazione sia stato ricevuto dall’in-teressato nei 365 giorni precedenti la ricezionedell’atto di contestazione concernente l’illecitoper cui si procede.

LIMITI ALLE SANZIONIRicordiamo infine che in sede di conversione inlegge del DL 13.8.2011 n. 138 è stata esclusal’applicazione delle sanzioni per le violazioni e-saminate commesse nel periodo dal 13.8.2011al 31.8.2011 e riferite alle nuove limitazioni d’im-porto. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201116 Fisco Manovra di Ferragosto

Novità in materia di contanti,assegni e libretti al portatoreDL 138/2011 - Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo

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Condizioni valide solo per l’ItaliaSPEDIRE A:

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SommarioIl taglio cesareo nella bovina, 2000

Appunti di tecnica delle necroscopie, 2001

La dislocazione dell'abomaso nel bovino, 2002

Body Condition Score, 2003

Chirurgia ombelicale del vitello, 2004

Chirurgia addominale nel vitello, 2004

IBR: controllo ed eradicazione - Costi e benefici

della lotta alla malattia, 2005

Management dell'asciutta nel controllo delle infezoni mammarie, 2006

Fissazione esterna in buiatria, 2007

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Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

di DANIELE GALLOVicepresidente SIVAR

Giovedì 15 settembre2011 a Udine, presso lasede dell'IZS delle Vene-zie, si è tenuta la giorna-ta di approfondimentoSIVAR dal Titolo "Auto-

psie nell'allevamento bovino: metodiche eproblematiche legislative". L'evento è statoorganizzato dalla delegazione regionale SI-VAR del Friuli Venezia Giulia con il patrociniodell'Ordine dei Medici Veterinari di Udine ed ilsupporto di MSD (ex Intervet-Schering Plou-gh Animal Health).Da diversi anni in Friuli non era consentito aibuiatri di effettuare esami autoptici in campoe ciò impediva di fare una diagnosi precisa aquasi tutti i casi di morte degli animali in a-zienda. Il problema era molto sentito sia daparte dei liberi professionisti che da una par-te dei dipendenti pubblici, infatti la sala mes-sa a disposizione si è subito riempita.Nella prima parte della giornata la Dr.ssa E-liana Schiavon dell'IZS delle Venezie (Sezio-ne di Padova) ha illustrato un suo sistema di"buone pratiche" da adottare per eseguire u-na corretta ed efficace autopsia in campo,contenendo al minimo il rischio di contami-nazione dell'ambiente e del personale ope-rante. Il ricorso a numerose immagini foto-grafiche, commentate con grande esperien-za dalla relatrice, ha permesso una facilecomprensione della metodica ed ha ottenutouna grande partecipazione dei presenti.Nella seconda parte della giornata la parola è

stata data alla Dr.ssa Eva Rigonat, veterinariodipendente dell'ASL di Modena. La collega hatenuto una precisa "lezione magistrale" ineren-te la legislazione e regolamentazione degli e-sami autoptici, si è così potuto evidenziare chenon esiste alcuna legge o regolamento che nevieti la possibilità di effettuazione e che il divie-to presente in Friuli è solo il frutto di erronee in-terpretazioni della normativa vigente.Alla discussione finale, oltre alle relatrici, han-no partecipato anche il dr. Manlio Palei (vete-rinario regionale del F.V.G.), il dr. Daniele Gal-lo (vicepresidente SIVAR) ed il dr. Renato DelSavio (presidente ordine di Udine e consiglie-re FNOVI) i quali hanno concordato in meritoalla cessazione del divieto e la prossima rea-lizzazione di una guida di buone pratiche au-toptiche da stilare in collaborazione fra liberiprofessionisti e dipendenti pubblici. È stata i-noltre evidenziata l'importanza dell'esameautoptico ai fini di poter allestire una rete diepidemio-sorveglianza e la necessità di ve-dere riconosciuta la figura del veterinario a-ziendale a capo della stessa.Tutti i partecipanti hanno riconosciuto l'impor-tanza del tema trattato e condiviso unanime-mente le soluzioni proposte, auspicando unafattiva collaborazione fra la veterinaria pubbli-ca e quella privata. Dimostrazione dell'accor-do raggiunto è che alcuni colleghi hanno già i-niziato ad effettuare esami autoptici.SIVAR si compiace del fatto che iniziative lo-cali richieste ed organizzate assieme alle de-legazioni regionali possano avere una note-vole importanza per la professione, e si au-spica che anche in altre regioni possano es-sere raggiunti analoghi obiettivi. ■

Autopsie in campo anchein Friuli!

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 2011 SIVAR e SIVAE Dalle Associazioni 17

LA SIVAE ALL’INTERNATIONAL RABBIT DAY

Domenica 25 settembre la SIVAE hapartecipato all'International Rab-bit Day, una giornata internaziona-

le che promuove la conoscenza, la prote-zione e la cura dei conigli domestici e sel-vatici. La giornata promossa in Italia dal-la Associazione Animali Esotici "AAE" On-lus, si è svolta al Museo di Storia Naturaledi Milano, in simultanea con gli Stati Uniti.I veterinari SIVAE, in stretta collaborazio-ne con AAE, si sono resi disponibili pertutta la mattinata a rispondere alle do-mande relative alla gestione e alla curadei conigli. Nell’ambito dell’attività con

l’AAE, la SIVAE, ha sostenuto anche unprogetto di anagrafe del coniglio ricono-sciuta dal Ministero della Salute.

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

La Giunta Regionale del Vene-to ha approvato la Deliberan. 1458 "Influenza aviaria.Misure di prevenzione e con-trollo nella filiera avicola ru-rale e nuove disposizioni in

materia di monitoraggio". Il provvedimentointende riordinare quanto attualmente disci-plinato, a livello regionale, in materia di pre-venzione e controllo dell'influenza aviaria ne-gli allevamenti avicoli (in particolar modoquelli rurali) e in ambito di fiere, mostre e mer-cati con esposizione di volatili. Considerandoche il Veneto è territorio a rischio di influenzaaviaria, la Giunta ha ritenuto opportuno con-tinuare ad applicare negli allevamenti avicoliindustriali un monitoraggio più intensivo ri-spetto a quanto disposto dal Piano Naziona-le di Monitoraggio per l'influenza aviaria, pre-vedendo una maggiore periodicità dei con-trolli, che andranno condotti in tutte le specieavicole allevate. Inoltre, ai responsabili deiservizi veterinari AZ-ULSS del Veneto, ai ve-terinari della filiera avicola e alla Direzione Sa-nitaria dell'IZSVe vengono fornite alcune par-ticolari precisazioni e disposizioni.Per quanto riguarda la filiera avicola rurale,sul territorio regionale, si applica quanto pre-visto dal D.M. 25/06/10 integrata con quan-to previsto dalla D.G.R (allegato B). Perquanto riguarda gli allevamenti avicoli indu-striali, ai controlli annuali previsti dal Piano dimonitoraggio nazionale Influenza aviaria van-no aggiunti quelli previsti dal piano di moni-toraggio regionale (Allegato A - D.G.R. 1458).Negli allevamenti avicoli industriali è tuttoravigente l'obbligo di verifica semestrale dellemisure di biosicurezza da parte dei ServiziVeterinari, come disposto dall'art. 4 delD.D.R. n. 311 del 15 giugno 2005. I controllipre-carico nei tacchini da carne destinati almacello vanno effettuati solo negli allevamen-ti situati nelle "ex-zone di vaccinazione" e"ex-zone di monitoraggio intensivo" per LPAI.Le aree di rischio indicate nell'allegato B del-la delibera si riferiscono ai territori della Re-gione Veneto soggetti a limitazioni per lo

svolgimento di fiere, mercati e mostre avicolesottolineando che per quanto riguarda la re-gione Veneto non sono mai state individuate"aree ad alto rischio". Infine, alla luce dellanuova normativa sui sottoprodotti di origineanimale (Reg CE 1069/09 e relative linee gui-da, di prossima pubblicazione), il punto 2 delparagrafo "Animali morti" di cui all'allegato 1del D.D.R. n. 32 del 23/02/09 è da intendersicome segue: "Al termine di ogni ciclo di alle-vamento, gli animali morti devono essere in-viati a stabilimenti autorizzati ad alto rischio,ai sensi della vigente normativa in materia".L'influenza aviaria costituisce la principalepatologia dell'avifauna domestica e selvati-ca: nel corso dell'ultimo decennio, il patrimo-nio avicolo nazionale (e Veneto in particolare)è stato interessato da numerose epidemie diinfluenza aviaria, causate inizialmente da sie-rotipi virali ad alta patogenicità (HPAI), è, aseguire da ceppi virali a bassa patogenicità(LPAI), entrambi causa di gravi danni all'eco-nomia territoriale. Il Veneto ha particolarmen-te risentito delle gravi conseguenze econo-miche legate alle passate epidemie di influen-za aviaria: basti pensare che, assieme allaRegione Lombardia, nella Regione Venetoviene prodotto il 65% del patrimonio avicolonazionale. In aggiunta, la Regione Veneto èconsiderata territorio particolarmente a ri-schio per influenza aviaria: infatti è una regio-ne situata in corrispondenza delle principalirotte migratorie stagionali dell'avifauna selva-tica, ed in particolare degli anatidi (specie re-servoir di virus influenzali); inoltre, la particola-re conformazione geofisica regionale, com-prendente un habitat lagunare e la presenzadi numerosi specchi d'acqua e aree pianeg-gianti, favorisce la sosta di questo tipo di vo-latili, e quindi una maggiore probabilità dicontatto tra questi e i volatili domestici.Va, in-fine, considerato che il territorio regionale ècaratterizzato da una elevata densità di alle-vamenti avicoli, in particolare di aziende cheallevano tacchini e galline ovaiole, i quali rap-presentano le principali specie avicole colpitedall'influenza aviaria. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201118 Info Regioni Veneto

Potenziata la lottaall’influenza aviariaIl territorio veneto ha subito i danni maggiori ed èparticolarmente a rischio

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

Ulisse e la Veterinaria

Nei secoli se c’è stato un collega-mento di qualche tipo tra Ulisse ei Veterinari di certo è stato Argo, il

leggendario cane che aspettò 20 anni il ritor-no dell’amato proprietario.Adesso no, è comparso il cavallo di Troia,mitico espediente con il quale ci si fa recapi-tare in casa dei “nemici picareschi” (i veteri-nari comuni) per svelare al mondo dei pro-prietari di animali l’esistenza di veterinari diserie A, con certificazioni tecniche e buro-cratiche di ogni tipo, e di veterinari di serieB, probabilmente quelli nella cui sala di atte-sa si sfoglia la rivista dedicata al pubblico edistribuita in migliaia di strutture “non certifi-cate” che reca l’annuncio pubblicitario abil-mente (o mica tanto) celato da news mascortesemente pubblicitario e basta, datoche nemmeno pubblicizza la certificazione insé, ma solo una catena di strutture certifica-te.Non credo che la certificazione tecnica incampo veterinario né medico umano crei ne-cessariamente dei sanitari migliori dal puntodi vista medico in senso stretto, non è così.Né che la vera abilità o capacità diagnosticapotrà mai essere certificata da una procedu-ra cartacea (molto italiana…) e non può dicerto essere spacciata per un valore medico

superiore verso chi non si certifica. Sono certa che sicuramente le certificazionivarie semplifichino e migliorino le prestazioniveterinarie dal punto di vista delle proceduretecniche e della registrazione dei dati, e for-se anche fiscali, ma non sono d’accordo sulfatto che le si “venda” come certificazione diveterinari più bravi da scegliere in quantocertificati.Né mi pare che un espediente del genereaiuti a fortificare i legami e lo spirito unitariodi categoria che come medici veterinari perora non abbiamo, fatto che invece dovrebbeinteressare chi dice di difendere la nostrasvilita professione. Ulisse, che usò il cavallo di Troia in una guer-ra, vagò per due decenni da solo e in un ma-re di guai, e Argo, alla fine, comunquemorì.Saluti

Dr Laura TorrianiSemplice Medico Veterinario

Cara collega,ti rispondo in qualità di responsabile delle at-tività per la certificazione ANMVI BPV e co-me valutatore sistemi qualità ISO 9001 riten-go che alcuni concetti da te riportati sullecertificazioni volontarie non esprimano cor-rettamente lo spirito sul quale le norme cita-te si basano.Innanzitutto voglio dire che concordo con tesul fatto che non esistono veterinari di serieA e B ma sappiamo entrambi che tra i vete-

rinari, come in tutte le professioni, ci sonopersone con esperienze, titoli, specializza-zioni e motivazioni differenti. Personalmenteritengo che le certificazioni possano dare unaiuto sostanziale a chi ha interesse e volontàa migliorare la struttura, l’ambiente di lavoroe la propria professionalità, in quanto forni-scono strumenti e metodi di lavoro. Le certi-ficazioni insomma sono un mezzo che per-mette a chi le utilizza di percorrere una stra-da in modo più veloce e sicuro ma, comecapita per le belle automobili, non bastanoda sole a farti diventare un bravo pilota. Applicando i requisiti richiesti delle norme I-SO 9001 e BPV il sanitario trova spunti permigliorare la gestione organizzativa della suastruttura, il rapporto con i fornitori, con i col-laboratori, dipendenti e con i clienti, la ge-stione del proprio magazzino, la formazionedel personale, la gestione dei problemi, ilfunzionamento e la manutenzione degli stru-menti ed il miglioramento continuo. Le strut-ture veterinarie che applicano queste normepossono anche confrontarsi direttamente oindirettamente con altre strutture attraversole verifiche annuali di sorveglianza effettuatedall’ente di certificazione. In queste verifichel’ambulatorio veterinario è visitato da auditorpreparati e competenti che hanno l’obiettivodi valutare la corretta applicazione delle nor-me nella struttura ed individuare gli eventualispazi di miglioramento della qualità delleprestazioni sanitarie erogate. Il sottoporsi acontrolli periodici esterni stimola inoltre il ve-

terinario a prepararsi all’appuntamento equindi dedicare tempo alla verifica di ciò chesta facendo.Queste affermazioni potrebbero sembrarevaghe e prive di contenuto se non fosse chei risultati degli audit di certificazione si basa-no su elementi molto concreti. Facciamoqualche esempio partendo dai rilievi emersidurante le verifiche ispettive ISO 9001 e BPVdel CSQA, ente di certificazione scelto daANMVI per il progetto BPV.1. La carta dei servizi, documento che di-chiara all’utente le prestazioni sanitarie ero-gate, spesso non riporta informazioni impor-tanti quali ad es. le specie animali trattate, le

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“La carne, oggi, continua a rappresentareun alimento importante da includere in

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Presidente del Comitato Nazionale diSicurezza Alimentare

laPROFESSIONE VETERINARIA 33| 2011 Lettere al Direttore 19

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

prestazioni sanitarie erogate, gli orari di aper-tura e chiusura e/o dove rivolgersi in caso diemergenza.2 Le cartelle cliniche, anestesiologiche o chi-rurgiche spesso risultano incomplete o noncompilate correttamente, cose che espon-gono il sanitario a rischi di allungamento de-gli accertamenti diagnostici e difficoltà di di-fesa in caso di contestazioni.3. Le coperture assicurative dei sanitari e del-le strutture sono spesso assenti o carenti.4. La formazione e l’aggiornamento dei vete-rinari non sempre è documentabile e spessoalla mancata documentazione corrisponde unmancato aggiornamento professionale.5. I locali e le strutture a volte risultano ina-deguati rispetto alle prestazioni sanitarie di-

chiarate nella carta dei servizi, soprattuttonelle piccole strutture per i grandi interventichirurgici.6. Carenze molto frequenti sono state ri-scontrate dagli ispettori sulla manutenzionepreventiva di strumenti ed attrezzature dia-gnostiche e sul funzionamento regolare diapparecchiature ed impianti (ad es. la corret-ta conservazione di farmaci e vaccini termo-sensibili).7. Gestione dell’abbigliamento in sala ope-ratoria non corretto.8. Refertazione diagnostica per immagini ca-rente.9. Gestione degli animali contagiosi nonsempre perfettamente rispondente ai requi-siti di sicurezza di legge.

10. Pulizia e disinfezione dei locali a voltenon adeguata.Penso quindi sinceramente, al contrario diquello che citi nella tua lettera, che le certifi-cazioni possano dare un contributo impor-tante a diventare sanitari, imprenditori, con-sulenti e persone migliori, anche se non so-stituiranno mai l’intuito, l’esperienza, la co-stanza, la curiosità e la volontà di migliorareche ognuno di noi ha dentro.Circa l’uso pubblicitario che è stato fatto eche tu contesti, personalmente ritengo giu-sto confrontarsi tra sanitari ma, obiettiva-mente, non vedo un uso scorretto del mes-saggio in quanto riporta dati oggettivi e veri-ficabili.

Andrea Verme

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201120 Lettere al Direttore

NON ASPETTARE CHE DIVENTI OBBLIGATORIA

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Segreteria ANMVI: tel. 0372/403536 - fax: 0372/403526 - Email: [email protected] - www.anmvi.it

SOTTOSCRIVI SUBITO LA POLIZZARESPONSABILITÀ CIVILE

ANMVI in collaborazione con Marsh S.p.A., offre tramite la compagnia HDI Assicurazionisoluzioni rivolte a tutti i Medici Veterinari.

I dettagli della Convenzione e le modalità di adesione sono disponibili al sito www.anmvi.it

Inoltre sono sempre a Vostra disposizione i link alle domande frequenti, alle modalità per le segnalazione sinistri e per tutte le ulteriori informazioni potrete contattare il personale

dedicato o inoltrare richiesta tramite l'apposito modulo contatti.

RESPONSABILITÀ CIVILE: LA CONVENZIONE ANMVI

A.N.M.V.I., tramite la compagnia HDI Assicu-razioni, mette a disposizione dei Medici Veteri-nari iscritti all’Albo del relativo Ordine e ad unadelle Associazioni Federate A.N.M.V.I., la con-venzione di Responsabilità Civile.Si possono distinguere due tipologie di pro-dotto:1) per il Medico Veterinario che esercita in-dividualmente la propria attività professiona-le:• in relazione ad Animali da compagnia e pic-

coli animali in genere• in relazione ad Animali da compagnia e pic-

coli animali in genere e per il comparto deglianimali da reddito ed equini;

• quali Dipendenti di Ente o Azienda SanitariaPubblica.

2) per lo Studio Associato Medici Veterina-ri (no cliniche veterinarie e paraospedaliere)dove almeno uno dei Medici Veterinari Asso-ciati, sia iscritto ad un’Associazione federataA.N.M.V.I e l’attività professionale sia esercitataesclusivamente per conto dello Studio:• in relazione ad Animali da compagnia e pic-

coli animali in genere; • in relazione ad Animali da compagnia e pic-

coli animali in genere e per il comparto deglianimali da reddito ed equini.

Alcune delle domande più frequenti:La polizza copre gli Assicurati in caso diinfortunio? La polizza non copre gli infortuni subiti dagliAssicurati (es: il Veterinario che viene morso daun cane o riceve un calcio da un cavallo duran-te una visita), in quanto non si tratta di una po-lizza infortuni bensì di una garanzia di Respon-sabilità Civile creata esclusivamente per tutela-re l’assicurato da proprie responsabilità neiconfronti di terzi, derivategli dall’esercizio dellaprofessione.

La polizza tutela più veterinari che eserci-tano la professione nel medesimo StudioAssociato?Il prodotto assicurativo tutela i Medici Veterina-ri Associati dello Studio nello svolgimento dellaloro professione per conto dello stesso. Il pre-mio di polizza viene infatti corrisposto in baseal numero dei Professionisti Associati.

E se il medico Veterinario svolge l’attivitàprofessionale al di fuori delle Studio Asso-ciato? Qualora il Medico Veterinario Associato svolgaanche attività professionale al di fuori dello Stu-dio Associato con propria partita Iva, deve sot-toscrivere anche polizza individuale per tale at-tività.Il Medico Veterinario libero professionista, conpropria partita IVA, che collabora con lo StudioAssociato deve altresì dotarsi di propria coper-tura assicurativa.

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 33

Le tematiche relative alla go-vernance in sanità pubblicasono da tempo oggetto di undibattito complesso e impe-gnativo, soprattutto negli am-bienti istituzionali e scientifici.

Le organizzazioni istituzionali pubbliche sonoimpegnate nella ricerca delle strategie da porrein atto per raggiungere obiettivi di prevenzioneprimaria nell'ottica della salvaguardia della sa-lute della popolazione. È in questo contestoche le modalità pratiche da attuare rappresen-tano il nodo cruciale alla base delle decisionida intraprendere, delle scelte politiche da at-tuare e, non da ultimo, della relativa valutazio-ne della sostenibilità economica.Un’adeguata governance sul rischio di naturaalimentare o ambientale comporta l’adozionedi più modelli a seconda della natura e dell’en-tità del rischio stesso ed a seconda del coin-volgimento dei vari professionisti sanitari inte-ressati e della popolazione stessa.Di fronte ad un'elevata variabilità intrinseca delsistema, diventa fondamentale avere predispo-sto istituzionalmente più modelli di governan-ce tenendo presente che le strategie da adot-tare, i modelli gestionali e operativi da attuare ei conseguenti sistemi di controllo, rappresenta-no gli strumenti in dotazione ai professionistimedici e veterinari, siano essi con rapporto didipendenza pubblica o con rapporto liberoprofessionale, che dovrebbero intervenire conmodalità sinergiche ed integrate.Il corso di formazione dal titolo “Risk governan-ce e sicurezza alimentare: modelli strategici egestionali, valutazione economica del danno,incidenza delle malattie e livelli di responsabilitàper gli operatori della salute nell’ambito dellepolitiche per la sicurezza alimentare e ambien-tale”, organizzato dagli Ordini professionali deiMedici Veterinari e dei Medici Chirurghi di Pa-dova, in collaborazione con le associazioniA.N.M.V.I e I.S.D.E. rappresenta un tentativo didare delle risposte a questi temi, che riguarda-no prima di tutto la necessità di instaurare unaintegrazione tra i professionisti medici e veteri-nari che sono chiamati ad operare sugli stessiobiettivi, lungo il complesso processo di co-struzione del bene salute.Il corso si svolgerà nei giorni 5, 12 e 19 no-vembre presso la sala Augusto Colle a Padovain via San Prosdocimo 6. Rivolto ai Colleghi

Medici e Veterinari di tutte le discipline che o-perano nei settori interessati, il corso si carat-terizza per l’approccio interdisciplinare sinergi-co e multiprofessionale integrato da parte diprofessionisti qualificati sul tema della Gover-nance, consapevoli che garantendone un effi-ciente modello si assicuri realmente il diritto al-

la salute della popolazione. Il corso rappresen-terà anche un momento di approfondimentosugli aspetti riferibili alla stima economica di unbene pubblico senza mercato come la salute ei modelli disponibili per la stima economica deldanno; non meno importanti saranno i contri-buti di conoscenza che verranno forniti ai di-

scenti in merito agli aspetti di responsabilitàpenale e civile che derivano da comportamentidolosi e colposi di tipo omissivo con particola-re riferimento alla funzione di pubblico ufficialee di incaricato di pubblico servizio in carico allaPA. Nelle giornate verranno evidenziati gli a-spetti riguardanti le maggiori patologie che de-rivano dalla mancanza di politiche di preven-zione e protezione ambientali e di sicurezza ali-mentare e verranno proposti degli interventi dicomunicazione efficace alla popolazione.I Colleghi Veterinari interessati possono iscri-versi entro il 4 di novembre, utilizzando il formpresente sul sito dell’Ordine all’indirizzo:www.omco.pd.it/prenotazione-eventi.html.Per ulteriori informazioni è possibile contat-tare la Segreteria organizzativa: Tel. 049 8718811/8855. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33| 2011 Corso di formazione Agenda 21

Risk governance e sicurezzaalimentareA Padova Veterinari e Chirurghi insieme

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specializzato rivolto a Medici

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laVETERINARIAPROFESSIONE

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2) Quale di questi metodi è attendibile per deter-minare il sesso di un Agapornis personatus?

a Canto-vocalizzi

b Display di corteggiamento

c Posizione nell'atto di monta

d Tempo di permanenza nella

cassetta nido (corretta)

1) È possibile intubare un coniglio?

a No

b Sì, solo i conigli di taglia

gigante

c Sì

d Solo i conigli maschi QUIZ 1Risposta corretta: c)

Incontro Sivae - Cremona,settembre 2004

QUIZ 2Risposta corretta: d)

Incontro Sivae - Cremona,settembre 2004

SOLUZIONI

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201122 Calendario attività Dal 15 ottobre al 13 novembre

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

15 - 16 OTTINCONTRO SIVAE “AGGIORNAMENTO IN MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi - Palazzo Trecchi,

Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

15 - 16 OTTINCONTRO SIONCOV TERAPIE ALTERNATIVE IN ONCOLOGIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No

ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail:[email protected]

15 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVE “AGGIORNAMENTI NELL’ADDOME ACUTO NEL CAVALLO: INCONTRO CON LOUISE SOUTHWOOD” -

Milano - Fiera di Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaSIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 OTT INCONTRO SIFIRVET / SINVET LE ERNIE DISCALI E LA FISIOTERAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per infor-mazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

16 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA IL CORRETTO APPROCCIO DIAGNOSTICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA: QUANDO E PERCHÉ USIA-

MO L’ESAME ENDOSCOPICO? - Matera- Hilton Garden Inn - Via Germania - Borgo Venusio - ECM: Richiesto Accred. - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE ARGOMENTI DI BASE IN OFTALMOLOGIA - Trento - Ordine dei Medici Veterinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e CorsiRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 OTTSEMINARIO SCIVAC LE ARITMIE CARDIACHE NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - Appia Park Hotel, Roma - Via Appia Nuova

934 - ECM: Richiesto Accreditamento per 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi,Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

17 - 19 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVAE “MEDICINA D’URGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA” - Centro Studi

E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi -Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

18 OTTCORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI -Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

21 - 23 OTTCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 71° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - QUANDO IL SISTEMA IMMUNITARIO DIVENTA IL NEMICO - Centro

Affari e Convegni, Arezzo - VIA LAZZARO SPALLANZANI 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

23 OTTGIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV LA FISIOTERAPIA DAL PUNTO DI VISTA DEL TECNICO VETERINARIO - Centro Affari E Convegni, Arezzo - ViaIN COLLABORAZIONE CON SCIVAC Lazzaro Spallanzani, 23 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Tel. 0372 403541 -

E-mail: [email protected]

27 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA: “STRATEGIE PER MIGLIORARE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DELL’AL-CON ORDINE MEDICI VETERINARI ED ASL LEVAMENTO DEL BOVINO DA LATTE” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti -DELLA PROVINCIA DI CREMONA Per info: Paola Orioli - Segr. Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

28 OTTSEMINARIO NAZIONALE AIVEMP IN COLLABORAZIONE BLUE TONGUE NEL BOVINO: STRATEGIE DI PREVENZIONE A CONFRONTO - CremonaFiere - Sala Zelioli CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA - Lanzini - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ASL CREMONA AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

28 OTTSEMINARIO SIVAL SPERIMENTAZIONE ANIMALE E TRASPORTO: PROBLEMI E SOLUZIONI - Università di Bologna, Plesso

Vespignani - Imola - via Garibaldi 24 - ECM: Non richiesto accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Se-greteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

28 - 30 OTTCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA LAZIO - Roma Appia Park Hotel - Via Appia Nuova

934 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI IN SUINICOLTURA-ITALPIG SALONE DELLA SUINICOLTURA ITALIANA - CremonaFiere CON ORDINE MEDICI VETERINARI ED ASL Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Marke-DELLA PROVINCIA DI CREMONA ting e pubblicità - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

29 - 30 OTTCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Crowne Plaza, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

30 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

30 OTTINCONTRO ANMVI / SOVEP IN COLLABORAZIONE MIGLIORARE LA COMPLIANCE CON I PROPRI CLIENTI: PRINCIPI TEORICO-PRATICI DI PSICOLOGIA CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TORINO RELAZIONALE - Hotel Tulip (ex Campanile) - C.so Allamano 153 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per infor-

mazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

3 - 5 NOVCORSO SCIVAC INTERNATIONAL COURSE - DIAGNOSIS AND TREATMENT OF CANINE ARRHYTHMIAS - Centro Studi Attenzione: Evento annullato. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti -

Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

6 NOVINCONTRO SICIV / SIRVAC L’ESAME CITOLOGICO DELLE NEOFORMAZIONI MAMMARIE: FARLO O NON FARLO, QUESTO È IL DILEM-

MA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

6 NOVINCONTRO SIMEF / SOVI ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE: PATOGENESI, DIAGNOSI E TERAPIA DELLA PRINCIPALI AFFE-

ZIONI OCULARI DEL GATTO - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: E-rika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

11 - 12 NOVITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. DERMATOLOGIA: IV PARTE - PROBLEMI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI IN DERMATOLOGIA DEL CANE

E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 18 Crediti -Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

12 - 13 NOVCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ANESTESIOLOGICA - Atahotel Expo Fiera, Pero (MI) - Via Keplero 12 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Se-minari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 - 14 NOVCORSO SCIVAC INTERNATIONAL COURSE - LARYNGEAL SURGERY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Ultimi posti disponibili Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e

Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 NOVINCONTRO SIDEV CONCORDANZE E DISCORDANZE CLINICOPATOLOGICHE IN DERMATOLOGIA - Palazzo Trecchi - Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

13 NOVINCONTRO SVIDI EMERGENZE ADDOMINALI: COME UTILIZZARE AL MEGLIO LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - Palazzo

Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

13 NOV INCONTRO SIGAV / SIMEF MALATTIE PANCREATICHE DEL GATTO - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per infor-mazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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