Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 32 dal 27 settembre al 3 ottobre 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 32 2 MINSAL Con il nuovo Regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri, il Ministero del- la Salute vedrà riorganizzato il proprio assetto. Delle tre direzioni generali che faranno capo al nuovo Dipartimento del- la Sanità Pubblica Veterinaria, due svol- geranno funzioni corrispondenti alle at- tuali, mentre la terza svolgerà i compiti dell'autorità nazionale di riferimento del- l'EFSA. ORDINI Il disegno di legge delega per la riforma degli ordini della sanità è stato approva- to dal Consiglio dei Ministri. Il testo, pro- posto dal Ministro Ferruccio Fazio, elen- ca i principi che dovranno essere seguiti dai singoli ordinamenti professionali (ve- terinari, farmacisti, medici e odontoiatri) per la riforma del loro ordinamento. RICERCATORI La protesta dei ricercatori arriva anche alla Facoltà di Medicina Veterinaria. A Milano il Consiglio di facoltà ha deciso un rinvio di due settimane per riorganiz- zare la didattica. Lezioni bloccate per l'indisponibilità dei ricercatori a tenere le lezioni. Chiedono garanzie di progres- sione della carriera. CASSE Il ruolo di Confprofessioni è quello di te- nere una lente d'ingrandimento sulle casse affinché siano garantite prestazio- ni previdenziali adeguate agli sforzi e ai sacrifici dei professionisti durante l'atti- vità lavorativa. Questo il senso dell’audi- zione in Commissione bicamerale svol- ta dal Presidente Gaetano Stella. Conf- professioni istituirà una commissione in- terna sulla previdenza privatizzata. ISTAT L'incontro fra i vertici delle casse di pre- videnza privatizzate dei professionisti e il Ministro Sacconi non ha sciolto il nodo ISTAT. L'On. Gianni Mancuso ha pre- sentato un'interrogazione parlamentare: l'inclusione delle casse nell'elenco I- STAT, "le sottomette ad un ingiusto con- trollo pubblico". Attività immobiliare "pa- ralizzata". CLONAZIONE L'EFSA ha aggiornato il proprio parere sulla clonazione animale senza tuttavia discostarsi dalle raccomandazioni già e- spresse. L'Autorità Europea per la Sicu- rezza alimentare conferma: nulla lascia supporre che esistano differenze nella carne e nel latte dei cloni. Ma il tasso di mortalità resta più alto. Bovini e Suini le uniche specie per le quali è possibile u- na valutazione del rischio. POCA PUBBLICITÀ PER I PROFESSIONISTI A PAGINA 3 CONFPROFESSIONI SANITÀ OSPITE DI ANMVI A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 18 A PAGINA 21 COME FATTURARE LE NOSTRE PRESTAZIONI SORVEGLIANZA DELL’ANEMIA INFETTIVA EQUINA VITALITÀ DEL CUCCIOLO NEONATO EQUIDI E SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA 14 OTTOBRE BREVI QUAL È LA NOSTRA AGENDA? ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Chi si occupa anche solo di- strattamente di comunicazio- ne avrà notato che la nostra agenda è spesso dettata dai media. Gli altri media, non quelli di categoria. Facciamo diventare ar- gomento del giorno quello che è stato deciso dai giornali, dalla Tv o da Internet. Non abbiamo ancora la capacità di farci una nostra pro- pria agenda dell’informazione, di decidere da noi l’argomento del giorno e di farci una “opi- nione pubblica veterinaria” dei fatti che ci riguardano. È spesso capitato, in tutti questi anni di Professione Veterinaria e di @nmvi Og- gi, di avere trattato, diffu- samente e con largo anticipo, ar- gomenti che per la nostra catego- ria sono diventati improvvisamente importanti solo quando ne hanno parlato anche i giornali. E allora tutti a chiedersi cosa suc- cede, perché non lo sapevamo e che cosa dobbiamo fare e pensa- re. Non scriverei nulla di tutto que- sto (lo ritengo sufficientemente as- sodato e caratteristico dei com- portamenti contemporanei) se non fosse che ultimamente alcuni Col- leghi hanno preso un granchio che avrebbero dovuto evitare. Mi riferi- sco alla disinformazione sul taglio delle code e all’impreparazione che ha colto alcuni di noi di fronte Milk in progress: noi per il latte Un summit della filiera dove il veterinario è protagonista tra i protagonisti al cliente che si è precipitato in ambulatorio per chiedere un inter- vento sulla coda o sulle orecchie del proprio cane. Il più autorevole quotidiano nazionale aveva titolato che il divieto era stato tolto, con u- na approssimazione che ha fatto proseliti sulla stampa e oggettiva- mente ingannato il pubblico. Ma non doveva ingannare noi veteri- nari che abbiamo perso l’occasio- ne di dimostrarci più e meglio informati. Attraverso i nostri organi di informazione, seguia- mo, da mesi, l’evoluzione della ratifica della Conven- zione di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia e ne diamo puntual- mente conto, con attenta lettura dei resoconti parlamentari. È og- gettivamente ingarbugliato l’iter di un provvedimento di legge per chi come noi fa un altro mestiere, ma credo che quando si decide delle leggi che ci riguardano da vicino, sia nostro compito fare molta at- tenzione. E magari buttare un occhio sulla stampa di categoria una volta di più, invece di cadere nella stessa disinformazione dei nostri clienti. La nostra professionalità si dimo- stra facendo la differenza anche in fatto di informazione. Carlo Scotti www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line DOPO LA LIBERALIZZAZIONE DEL MONDO PROFESSIONALE VO- LUTA DAL MINISTRO BERSANI ci si aspettava un forte utilizzo di tutti gli strumenti pubblicitari per promuovere le proprie attività o servizi. In realtà, a di- stanza di quattro anni, nonostante le nuove normative permettano ai liberi pro- fessionisti di promuovere al pubblico le caratteristiche del lavoro da loro svolto, nonostante il momento di crisi abbia sviluppato, per forza di cose, una forte competitività, non molti hanno saputo cogliere queste nuove opportunità. Lo strumento più utilizzato, forse anche perché il più economico, è stato Internet e molte strutture veterinarie hanno quindi creato un proprio sito, spesso un po’ artigianale, ma comunque utile per poter informare i proprietari di animali da compagnia delle caratteristiche dell’ambulatorio, o clinica od ospedale, illu- strandone i diversi servizi e le prestazioni veterinarie offerte. In genere si punta molto sulle attrezzature della struttura, soprattutto quelle che colpiscono l’im- maginario del cliente (TAC, risonanza, ecc.), e sui titoli specialistici dei profes- sionisti che vi operano e che possono sempre essere un elemento di garanzia. Crediamo importante che il mondo professionale colga le opportunità di pro- mozione perché, se ben fatte, non sono utili solo alla struttura che le propone ma tendono a far crescere l’attenzione verso la salute ed il benessere animale e quindi a sviluppare il mercato veterinario. Resta comunque il fatto che la mi- glior pubblicità è la qualità delle prestazioni ed il servizio offerto ai clienti. Centi- naia di clienti soddisfatti che parlano bene del nostro lavoro e ci consigliano a- gli amici o parenti sono certamente la miglior promozione per un’attività libero professionale. Il “passa parola”, anche tramite Internet, resta lo strumento pro- mozionale più efficace.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 32 dal 27 settembre al 3 ottobre 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona322

MINSALCon il nuovo Regolamento approvatodal Consiglio dei Ministri, il Ministero del-la Salute vedrà riorganizzato il proprioassetto. Delle tre direzioni generali chefaranno capo al nuovo Dipartimento del-la Sanità Pubblica Veterinaria, due svol-geranno funzioni corrispondenti alle at-tuali, mentre la terza svolgerà i compitidell'autorità nazionale di riferimento del-l'EFSA.

ORDINIIl disegno di legge delega per la riformadegli ordini della sanità è stato approva-to dal Consiglio dei Ministri. Il testo, pro-posto dal Ministro Ferruccio Fazio, elen-ca i principi che dovranno essere seguitidai singoli ordinamenti professionali (ve-terinari, farmacisti, medici e odontoiatri)per la riforma del loro ordinamento.

RICERCATORILa protesta dei ricercatori arriva anchealla Facoltà di Medicina Veterinaria. AMilano il Consiglio di facoltà ha decisoun rinvio di due settimane per riorganiz-zare la didattica. Lezioni bloccate perl'indisponibilità dei ricercatori a tenere lelezioni. Chiedono garanzie di progres-sione della carriera.

CASSEIl ruolo di Confprofessioni è quello di te-nere una lente d'ingrandimento sullecasse affinché siano garantite prestazio-ni previdenziali adeguate agli sforzi e aisacrifici dei professionisti durante l'atti-vità lavorativa. Questo il senso dell’audi-zione in Commissione bicamerale svol-ta dal Presidente Gaetano Stella. Conf-professioni istituirà una commissione in-terna sulla previdenza privatizzata.

ISTATL'incontro fra i vertici delle casse di pre-videnza privatizzate dei professionisti e ilMinistro Sacconi non ha sciolto il nodoISTAT. L'On. Gianni Mancuso ha pre-sentato un'interrogazione parlamentare:l'inclusione delle casse nell'elenco I-STAT, "le sottomette ad un ingiusto con-trollo pubblico". Attività immobiliare "pa-ralizzata".

CLONAZIONEL'EFSA ha aggiornato il proprio pareresulla clonazione animale senza tuttaviadiscostarsi dalle raccomandazioni già e-spresse. L'Autorità Europea per la Sicu-rezza alimentare conferma: nulla lasciasupporre che esistano differenze nellacarne e nel latte dei cloni. Ma il tasso dimortalità resta più alto. Bovini e Suini leuniche specie per le quali è possibile u-na valutazione del rischio.

POCA PUBBLICITÀ PER I PROFESSIONISTI

A PAGINA 3

CONFPROFESSIONISANITÀ OSPITE

DI ANMVI

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 18 A PAGINA 21

COME FATTURARE LE NOSTRE

PRESTAZIONI

SORVEGLIANZADELL’ANEMIA

INFETTIVA EQUINA

VITALITÀ DEL CUCCIOLO

NEONATO

EQUIDI ESEMPLIFICAZIONE

NORMATIVA

14 OTTOBRE

BREVI QUAL È LA NOSTRA AGENDA?

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Chi si occupa anche solo di-strattamente di comunicazio-ne avrà notato che la nostraagenda è spesso dettata daimedia. Gli altri media, non quelli dicategoria. Facciamo diventare ar-gomento del giorno quello che èstato deciso dai giornali, dalla Tv oda Internet. Non abbiamo ancorala capacità di farci una nostra pro-pria agenda dell’informazione, didecidere da noi l’argomento delgiorno e di farci una “opi-nione pubblica veterinaria”dei fatti che ci riguardano.È spesso capitato, in tuttiquesti anni di ProfessioneVeterinaria e di @nmvi Og-gi, di avere trattato, diffu-samente e con largo anticipo, ar-gomenti che per la nostra catego-ria sono diventati improvvisamenteimportanti solo quando ne hannoparlato anche i giornali. E allora tutti a chiedersi cosa suc-cede, perché non lo sapevamo eche cosa dobbiamo fare e pensa-re. Non scriverei nulla di tutto que-sto (lo ritengo sufficientemente as-sodato e caratteristico dei com-portamenti contemporanei) se nonfosse che ultimamente alcuni Col-leghi hanno preso un granchio cheavrebbero dovuto evitare. Mi riferi-sco alla disinformazione sul tagliodelle code e all’impreparazioneche ha colto alcuni di noi di fronte

Milk inprogress: noi per il latteUn summit della filiera dove il veterinarioè protagonista tra i protagonisti

al cliente che si è precipitato inambulatorio per chiedere un inter-vento sulla coda o sulle orecchiedel proprio cane. Il più autorevolequotidiano nazionale aveva titolatoche il divieto era stato tolto, con u-na approssimazione che ha fattoproseliti sulla stampa e oggettiva-mente ingannato il pubblico. Manon doveva ingannare noi veteri-nari che abbiamo perso l’occasio-ne di dimostrarci più e meglio

informati. Attraverso i nostri organidi informazione, seguia-mo, da mesi, l’evoluzionedella ratifica della Conven-zione di Strasburgo per laprotezione degli animali

da compagnia e ne diamo puntual-mente conto, con attenta letturadei resoconti parlamentari. È og-gettivamente ingarbugliato l’iter diun provvedimento di legge per chicome noi fa un altro mestiere, macredo che quando si decide delleleggi che ci riguardano da vicino,sia nostro compito fare molta at-tenzione. E magari buttare un occhio sullastampa di categoria una volta dipiù, invece di cadere nella stessadisinformazione dei nostri clienti.La nostra professionalità si dimo-stra facendo la differenza anche infatto di informazione.

Carlo Scotti

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

DOPO LA LIBERALIZZAZIONE DEL MONDO PROFESSIONALE VO-LUTA DAL MINISTRO BERSANI ci si aspettava un forte utilizzo di tutti glistrumenti pubblicitari per promuovere le proprie attività o servizi. In realtà, a di-stanza di quattro anni, nonostante le nuove normative permettano ai liberi pro-fessionisti di promuovere al pubblico le caratteristiche del lavoro da loro svolto,nonostante il momento di crisi abbia sviluppato, per forza di cose, una fortecompetitività, non molti hanno saputo cogliere queste nuove opportunità. Lostrumento più utilizzato, forse anche perché il più economico, è stato Internete molte strutture veterinarie hanno quindi creato un proprio sito, spesso unpo’ artigianale, ma comunque utile per poter informare i proprietari di animalida compagnia delle caratteristiche dell’ambulatorio, o clinica od ospedale, illu-strandone i diversi servizi e le prestazioni veterinarie offerte. In genere si puntamolto sulle attrezzature della struttura, soprattutto quelle che colpiscono l’im-maginario del cliente (TAC, risonanza, ecc.), e sui titoli specialistici dei profes-sionisti che vi operano e che possono sempre essere un elemento di garanzia.Crediamo importante che il mondo professionale colga le opportunità di pro-mozione perché, se ben fatte, non sono utili solo alla struttura che le proponema tendono a far crescere l’attenzione verso la salute ed il benessere animalee quindi a sviluppare il mercato veterinario. Resta comunque il fatto che la mi-glior pubblicità è la qualità delle prestazioni ed il servizio offerto ai clienti. Centi-naia di clienti soddisfatti che parlano bene del nostro lavoro e ci consigliano a-gli amici o parenti sono certamente la miglior promozione per un’attività liberoprofessionale. Il “passa parola”, anche tramite Internet, resta lo strumento pro-mozionale più efficace.

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di MEDARDO CAMMIPresidente Sivar

Il latte e i suoi derivati sono prota-gonisti di una fetta preponderantedel settore alimentare nazionale edell’attività quotidiana dei buiatri i-taliani. Il 70% della buiatria italia-na, e del suo aggiornamento

scientifico, è concentrato sul bovino da latte esui connessi problemi di carattere sanitario. Un tempo era il veterinario condotto a rico-prire questo ruolo: si andava in stalla per illatte. Oggi la professione si è evoluta sullascorta di cambiamenti legislativi, economicie scientifici di portata epocale, tanto da cam-biare il volto della nostra stessa professione.Siamo in prima linea per garantire la sicurez-za alimentare di un prodotto pregiato e pergarantire la salute e il benessere del bovinolungo la sua carriera produttiva. L’attenzionesulla salute di ciascun capo, come l’impe-gno di tanti veterinari sono ingredienti idealidel latte, si ritrovano nel bicchiere e nel piattodi ogni tavola italiana. Attenzione, impegno e anche tanta respon-sabilità. Oggi il buiatra, come il veterinariolungo la filiera di trasformazione e distribuzio-ne, ha il compito di assicurare un prodottosano e sicuro e di fare scelte cliniche, tera-peutiche e sanitarie altamente professionali ealtamente responsabilizzanti. Il nostro rap-porto quotidiano con la stalla, con l’allevato-re e con il consumatore finale è sempre piùrilevante dal punto di vista sanitario e dalpunto di vista economico e sociale. Il buiatrae il veterinario della filiera sono al tempo stes-so al servizio dell’animale del sistema produt-tivo. Nella nostra figura si incontrano e siconciliano la sensibilità del legislatore per laprotezione dell’animale da reddito e l’esigen-za di un mercato che ha motivo di vanto co-me di sofferenza.

IL RUOLO DELLA SIVARLa crisi colpisce le stalle, il mercato non pre-mia abbastanza il prodotto lattiero-caseario,l’educazione alimentare non è sempre all’al-tezza, le mode nutrizionali spesso suonanocome sirene ingannevoli. Il medico veterina-rio non può essere indifferente a questi pro-blemi, per questo dialoga con tutti gli attoridella filiera fino al consumatore finale. La Sivar si è fatta carico di tutto questo e hafortemente voluto l’evento Milk in Progress.La nostra Società, infatti, non si è solo atte-nuta agli argomenti scientifici, ma ha affron-tato anche problematiche professionali chehanno impegnato i Veterinari; per ricordarele più recenti: il trasporto animale, la normati-va sulla gestione del farmaco e la possibilefalsa positività ai test sui residui. Si veda lavicenda del prednisolone (v. Professione Ve-terinaria, 29,2010) .Abbiamo cercato negli anni di partecipareattivamente e in maniera propositiva al pro-cesso di evoluzione del settore zootecnico,tenendo ben fissi alcuni capisaldi della pro-fessione, quali il rispetto del benessere ani-male, la sicurezza alimentare e tutto ciò cheè correlato, come la clinica individuale, la cli-nica di mandria e la gestione del farmacoecc.La Sivar dunque intende partecipare attiva-mente e in maniera propositiva al processodi evoluzione del settore zootecnico. Il dialo-go con tutti gli operatori del settore è neces-sario per porre le basi ad una gestione piùefficiente e proficua del mercato.

IL VETERINARIO AZIENDALEIl cambiamento, il progresso e la crescitadella professione nel campo degli animali dareddito, per Sivar richiedono l’affermarsi del-la figura del Medico Veterinario quale consu-lente sanitario dell’allevamento e/o dello sta-bilimento e quale professionista che, giorno

per giorno, assiste il lavoro degli operatorisanitari nella produzione, trasformazione ecommercializzazione degli alimenti di origineanimale ed è vero conoscitore della realtàsanitaria delle strutture. Per Sivar, tale figuraprofessionale da sempre rappresenta il vete-rinario aziendale. L’iniziativa con Pfizer, che ringraziamo per il

riconoscimento che ha voluto dare alla no-stra categoria con questo evento, è volta adun dialogo con tutti gli operatori del settoredella filiera lattiero-casearia, al fine di porrele basi di una gestione più efficiente e profi-cua del mercato, senza perdere di vista tut-to quello che riguarda il benessere animale ela sicurezza alimentare. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 32| 2010 Sivar-Pfizer Dalle Associazioni 3

Milk in progress:dove c’è il lattec’è il veterinarioIl 14 ottobre a Roma e in altre 11 sedicongressuali si svolge il summit della filiera lattiero-casearia

L’appuntamento del 14 ottobre organizzato da SIVAR e Pfizer Animal Health saràun vero e proprio summit della filiera lattiero-casearia: l’evento Milk in progresssarà contemporaneamente in corso in 12 sedi lungo tutto lo Stivale. Allo Shera-

ton EUR di Roma, dalle ore 15.00, si riuniranno medici veterinari, allevatori, consuma-tori, aziende della produzione primaria, della trasformazione e della grande distribuzio-ne per fare il punto sull’alimento più noto e diffuso nelle case degli italiani. Altre 11 sedisaranno contemporaneamente luoghi di incontro, tutte in collegamento con Roma, perconsentire una partecipazione territoriale dal Piemonte alla Sicilia.

UNDICI SEDI IN COLLEGAMENTO CON ROMA

La Sivar è una Società scientifica, nata nel 1998, che associa più di 800 Medici Ve-terinari che operano nel settore degli animali da reddito. Nei suoi 12 anni di atti-vità, ha organizzato numerosi eventi, con un elevato numero di partecipanti, in

quanto gli argomenti proposti sono sempre stati di massimo interesse e attualità. Tuttociò è stato ed è possibile grazie ad un grande lavoro di squadra realizzato dal gruppodirigente che, con concretezza ed umiltà, affronta le tematiche professionali con l’e-sperienza data da un lavoro quotidiano sul campo in allevamenti sparsi su tutto il terri-torio nazionale. I successi raccolti negli anni, la serietà e la professionalità espresse,hanno permesso a Sivar di assumere il ruolo di Società leader a livello nazionale nelsettore della formazione Veterinaria, ambito animali da reddito, diventando un impor-tante punto di riferimento per colleghi, Aziende ed Istituzioni.

UMILTÀ E SERIETÀ: LA FORZA E IL SUCCESSO DI SIVAR

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Nella sua veste di associa-zione coordinatrice dell'A-rea Sanità e Salute diConfprofessioni, l'ANMVIha ospitato sabato 25 set-tembre, nella propria sede

cremonese, i vertici delle professioni sanitarieaderenti a Confprofessioni Sanità (ANMVI, AN-DI Associazione Nazionale Dentisti Italiani,FIMMG Federazione Italiana Medici di Medici-na Generale, PLP Psicologi Liberi Professioni-sti). Al centro dell'incontro, al quale ha presen-ziato anche il Presidente di ConfprofessioniGaetano Stella, la definizione dei rapporti di la-voro negli studi professionali e il superamentodella crisi delle professioni intellettuali.Per l'Area Sanitaria di Confprofessioni sono in-

tervenuti Carlo Scotti (Coordinatore dell'Area ecomponente della Giunta Esecutiva di Conf-professioni), Roberto Callioni, Mimmo Andreo-ni, Mario Canton anche in veste di Presidentedi Ebipro, Gherardo Ghetti, Giacomo Milillo,Beppe Greco, Massimo Magi, anche in vestedi Presidente di Fondoprofessioni. Per la Giun-ta Esecutiva di Confprofessioni ha partecipatoai lavori anche il Tesoriere Marco Natali, in ve-ste anche di Delegato alla territorialità. Perl'ANMVI hanno assistito il Vice Presidente Vi-cario Giancarlo Belluzzi e il Direttore AntonioManfredi. Assente in questa occasione il presi-dente degli psicologi Antonio Zuliani.Carlo Scotti, ha introdotto i lavori richiamando irisultati delle attività di Giunta e di Presidenza econfermando il sostegno dell'Area Sanitaria al-

l'operato del Presidente Gaetano Stella. Ac-cennando all'audizione di Confprofessioni inCommissione bicamerale di controllo sugli entigestori di forme di previdenza obbligatoria,Scotti ha ribadito l'importanza di affrontare ilproblema della sostenibilità previdenziale e dipreservare il principio dell'autonomia previden-ziale dei professionisti.

FINANZA E MANAGERIALITÀPer il rilancio delle professioni intellettuali, in cri-si non solo per la congiuntura economica, l'A-rea Sanitaria ha condiviso la necessità di unavasta operazione di accredito dei professionisti

presso i Dicasteri economici, a cominciare dalMinistero dell'Economia e delle Finanze, persollecitare misure di agevolazione dell'impren-ditorialità professionale, dai confidi alla detrai-bilità degli investimenti all'accesso al credito,strumenti in grado di mettere gli studi profes-sionali nella condizione di aggredire la crisi e-conomica.

CRISI NON SOLO ECONOMICAMa la crisi è anche culturale e si lega ad un di-vario tra professionista e cliente; quest'ultimochiede sempre meno "conoscenza" e semprepiù "servizio", con conseguente perdita di va-lore del peso intellettualmente superiore dellaprestazione professionale. Per questo l'AreaSanità e Salute ha condiviso l'esigenza di con-solidare e supportare l'azione di Confprofes-sioni, per acquisire maggiore peso politico eriuscire a sfondare rispetto all'imprenditoria.

LAVORO E INNOVAZIONEÈ inoltre in corso una modifica dei modelli pro-fessionali tradizionali con digitalizzazione e in-novazione tecnologica crescente, che rendeurgente un ripensamento degli assetti organiz-zativi, attraverso lo sviluppo di una formazionemanageriale, una riorganizzazione del dirittosocietario specificamente dedicata alle profes-sioni ed il rafforzamento del welfare degli studiprofessionali, dal contratto collettivo nazionaleper i dipendenti alla ridefinizione dei rapporti dilavoro tra liberi professionisti attraverso l'indivi-duazione di una cornice giuridica nuova sulmodello della monocommittenza.

IL CNELConfprofessioni Sanità ha individuato nellariforma delle professioni e nell'ingresso dellaConfederazione dei professionisti nel Cnel glistrumenti per la revisione degli aspetti eco-nomici ed occupazionali del lavoro liberoprofessionale in Italia che, malgrado rappre-senti una consistente quota di Pil e di so-cietà del lavoro, non ottiene le stesse atten-zioni del cosiddetto "popolo della partita I-VA". La presenza all’interno del ComitatoNazionale Economia e Lavoro consentirà aConfprofessioni di acquisire un ruolo specifi-co, agendo dall’interno di questo organoconsultivo del Ministero del Lavoro.

IL PRATICANTATOAnche il praticantato sarà al centro delle politi-che professionali di Confprofessioni, partico-larmente attenta alla fascia dei giovani profes-sionisti. L'Area Sanità e Salute ha condiviso lanecessità di definire e accompagnare la condi-zione del professionista dall'abilitazione all'e-sercizio professionale attraverso un percorsodi apprendistato che ciascuna area professio-nale (sanitaria, tecnica, giuridica ed economi-ca) dovrà stabilire con il proprio Ministero di ri-ferimento. ■

IL CIRCOLO VETERINARIO BOLOGNESE

Organizza c/o Savoia Hotel Country House v. del Pilastro 2, Bologna

CORSO TEORICO/PRATICO D’INTRODUZIONE ALLA MEDICINA COMPORTAMENTALE

23 OTTOBRE8.30 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI E 9.00-10.00 APPROCCIO COGNITIVO 10.00-11.00 PSICOPATOLOGIA GENERALE 11.00-11.30 PAUSA11.30-12.30 LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE. 12.30-13.00 DISCUSSIONE13.00-14.30 PAUSA 14.30-15.30 SEMIOLOGIA nel CANE 15.30-16.00 PAUSA16.00-17.00 SEMIOLOGIA nel GATTO 17.00-18.00 ESERCITAZIONI PRATICHE 18-18.30 DISCUSSIONE E CHIUSURA LAVORI

24 OTTOBRE8.30 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI9.00-10.00 LA COMUNICAZIONE DEL CANE 10.00-11.00 LA COMUNICAZIONE DEL GATTO 11.00-11.30 PAUSA11.30-12.30 L’EDUCAZIONE 12.30-13.00 DISCUSSIONE13.00-14.30 PAUSA14.30-15.30 LA TERAPIA: NON SOLO FARMACI 15.30-16.30 LA TERAPIA COMPORTAMENTALE16.30-17.00 PAUSA17.00-18.00 ESERCITAZIONI PRATICHE 18.00-18.30 DISCUSSIONE E CHIUSURA LAVORI

27 OTTOBRE8.30 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI9.00-10.00 I DISTURBI DELL’ATTACCAMENTO 10.00-11.00 LA SINDROME HS-HA 11.00-11.30 PAUSA11.30-12.30 L’INVECCHIAMENTO CEREBRALE 12.30-13.00 DISCUSSIONE13.00-14.30 PAUSA14.30-15.30 ORGANICO VS COMPORTAMENTALE 15.30-16.00 PAUSA16.00-17.00 LA GERARCHIA: MITO O REALTÀ?17.00-18.00 ESERCITAZIONI PRATICHE 18-18.30 DISCUSSIONE E CHIUSURA LAVORI

28 OTTOBRE8.30 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI9.00-10.00 IL GATTO E L’ANSIA10.00-11.00 L’ARRICCHIMENTO AMBIENTALE 11.00-11.30 PAUSA11.30-12.30 PREVENZIONE 1a PARTE 12.30-13.00 DISCUSSIONE13.00-14.30 PAUSA14.30-15.30 PREVENZIONE 2a PARTE 15.30-16.00 PAUSA16.00-17.30 ESERCITAZIONI PRATICHE 17.30-18.00 DISCUSSIONE E CHIUSURA LAVORI

RELATORI: Dr. Colangeli, Dr.ssa Franci, Dr.ssa Mattivi e Dr.ssa Ventura

L’evento è patrocinato dall’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Bologna. È stato richiesto l’accreditamento ECM.Quota d’iscrizione agevolata entro l’8 ottobre (Soci CVB 350 €) (non soci 410 €)

Per maggiori informazioni: www.cvbolognese.it - [email protected] - 340.5186635

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

FEDERATO

ANMVI haospitato i vertici di ConfprofessioniSanità I professionisti della sanità privata si organizzanoe dettano le regole del rilancio economico, socialee politico della prestazione intellettuale

L’Area Sanità e Salute di Confprofessioni a Palazzo Trecchi. Da sinistra: GherardoGhetti (ANDI), Mimmo Andreoni (ANDI), Giacomo Milillo (FIMMG), Carlo Scotti (ANM-VI), Gaetano Stella (Presidente Confprofessioni), Roberto Callioni (ANDI), Marco Na-tali (Tesoriere Confprofessioni), Massimo Magi (FIMMG), Giancarlo Belluzzi (ANMVI).

laPROFESSIONE VETERINARIA 32| 20104 Anmvi Informa Professionisti

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di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

La fattura è il principale docu-mento stabilito dalla norma-tiva IVA. Essa ha funzione didocumentazione delle ope-razioni poste in essere econsente l’esercizio della

rivalsa (fatture emesse) e della detrazione (fat-ture ricevute) dell’IVA.

PROFILO OGGETTIVOL’articolo 21, comma 1, del D.P.R. 26 ottobre1972 n. 633 stabilisce che: “Per ciascuna o-perazione imponibile il soggetto che effettuala cessione del bene o la prestazione del ser-vizio emette fattura, anche sotto forma di no-ta, conto, parcella e simili …”Le operazioni soggette all’emissione della fat-tura sono costituite, come precisato dal cita-to comma 1 dell’art. 21. Da:• Cessioni di beni. Ai sensi dell’articolo 2

del D.P.R. 633/72 costituiscono cessioni dibeni gli atti a titolo oneroso che importanoil trasferimento della proprietà ovvero costi-tuzione o trasferimento di diritti reali di go-dimento su beni di ogni genere. Sono con-siderate “cessioni di beni” tra l’altro anche“la destinazione di beni all’uso o al consu-mo personale o familiare dell’imprenditoreo di coloro i quali esercitano un’arte o unaprofessione … anche se determinata dacessazione dell’attività ….”

• Prestazioni di servizi. Ai sensi dell’artico-lo 3 del D.P.R. 633/72 costituiscono pre-stazioni di servizi le prestazioni verso corri-spettivo dipendenti da contratti d’opera,appalto, trasporto, mandato, spedizione,agenzia, mediazione, deposito e in genereda obbligazioni di fare, di non fare e di per-mettere quale ne sia la fonte.

PROFILO SOGGETTIVOSotto il profilo soggettivo è obbligato all’emis-sione della fattura il soggetto passivo (titolaredi un numero di partita IVA) che effettua l’o-perazione (sia essa cessione di beni che pre-stazione di servizi).

MOMENTO DI EMISSIONEDELLA FATTURA

Ai sensi dell’articolo 21, comma 1 e comma4, del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, il ce-dente (del bene) o il prestatore (del servizio)deve emettere la fattura, in duplice esempla-re, al momento di effettuazione dell’operazio-ne determinata a norma dell’articolo 6 dellostesso D.P.R. 633/72.Il citato articolo 6 dispone che:• Comma 1: Le cessioni di beni si conside-

rano effettuate nel momento della stipula-zione se riguardano beni immobili e nel mo-mento della consegna o spedizione se ri-guardano beni mobili.

• Comma 3: Le prestazioni di servizi si con-siderano effettuate all’atto del pagamentodel corrispettivo.

• Comma 4: Se anteriormente al verificarsidegli eventi indicati nei precedenti commi oindipendentemente da essi sia emessa fat-tura, o sia pagato in tutto o in parte il corri-spettivo, l’operazione si considera effettua-ta, limitatamente all’importo fatturato o pa-gato, alla data della fattura o a quella delpagamento.

Quindi in particolare per le prestazioni profes-

sionali l’obbligo di emissione della fattura sor-ge nel momento in cui il corrispettivo (anchea titolo di acconto) viene pagato.Come precisato dalla circolare ministeriale134/E del 5 agosto 1994 la fattura dovrà es-sere emessa entro le ore 24:00 del gior-no in cui l’operazione si considera ef-fettuata.Lo stesso comma 1 dell’articolo 21 disponeche la fattura si ha per emessa all’atto dellasua consegna o spedizione all’altra parte.

CONTENUTO DELLA FATTURAIl contenuto minimo della fattura è stabilito dalsecondo comma del citato articolo 21 delD.P.R. 633/72.La fattura, che deve essere datata e numera-ta progressivamente, deve contenere le se-guenti indicazioni:1) ditta, denominazione o ragione sociale, re-

sidenza o domicilio dei soggetti fra cui èeffettuata l’operazione, e, relativamente al-l’emittente, numero di partita IVA. Se nonsi tratta di imprese, società o enti devonoessere indicati, in luogo della ditta, deno-minazione o ragione sociale, il nome e ilcognome. È opportuno, anche se non ob-bligatorio, indicare anche il numero di parti-ta IVA del cliente (se soggetto passivo IVA)o il codice fiscale (se il cliente non rivestela qualifica di soggetto passivo IVA, cioè,in altre parole, se si tratta di soggetto pri-vato);

2) natura, qualità e quantità dei beni e deiservizi formanti oggetto dell’operazione. Sisegnala sul punto la Risoluzione Ministe-riale n. 111/E del 3 maggio 1996: con rife-rimento alle prestazioni rese dai medicispecialisti in odontostomatologia e dagli o-dontoiatri, il Ministero ha precisato che l’in-dicazione sulla parcella della dizione «ciclodi cure medico-odontoiatriche specialisti-che» ovvero di formule simili risulta diffor-me dalla volontà dei legislatore, in quantopecca di eccessiva genericità. È chiaroquindi che il Legislatore ha voluto imporreai contribuenti l’obbligo di specificare pun-tualmente le prestazioni rese al fine eviden-te di facilitare la successiva, ed eventualeattività di accertamento degli organi verifi-catori. Alla luce di quanto sopra è quindiconsigliabile una descrizione delle presta-zioni il più dettagliata possibile.

3) corrispettivi e altri dati necessari per la de-terminazione della base imponibile. Si ri-corda che il contributo previdenziale inte-grativo del 2%, dovuto alla Cassa previ-denziale di appartenenza, va ad incremen-tare la base imponibile;

4) valore normale dei beni ceduti a titolo disconto, premio o abbuono;

5) aliquota e ammontare dell’imposta, con ar-rotondamento alla seconda cifra decimaletenendo conto del valore della terza cifra(se la terza cifra decimale è minore di 5, siarrotonda per difetto; se è maggiore o u-guale a 5, si arrotonda per eccesso).

Si ricorda che i contribuenti rientranti nel“regime dei minimi” [vedi articoli gennaio efebbraio 2008] sono esonerati dagli adem-pimenti IVA e quindi le fatture emesse dadetti soggetti non evidenzieranno l’IVA masulla fattura emessa (senza IVA) dovrà esse-re riportata l’annotazione che trattasi di “o-perazione effettuata ai sensi dell’articolo 1,comma 100, della legge finanziaria per il2008” e sulla fattura dovrà essere applicata

una marca da bollo di euro 1,81.

REGISTRAZIONE DELLE FATTUREL’obbligo di registrazione delle fatture costi-tuisce uno dei principali obblighi formali impo-sti dalla legge ed è contenuto negli articolo 23(fatture emesse), 24 (corrispettivi) e 25 (acqui-sti) del D.P.R. 633/72.Nel presente articolo ci occuperemo esclusi-vamente della registrazione delle fatture e-messe.L’articolo 23 citato dispone quanto segue:1) Il contribuente deve annotare entro quindici

giorni le fatture emesse, nell’ordine della lo-ro numerazione e con riferimento alla datadella loro emissione, in apposito registro.

2) Per ciascuna fattura devono essere indi-cati il numero progressivo e la data di e-missione di essa, l’ammontare imponibiledell’operazione o delle operazioni e l’am-montare dell’imposta, distinti secondo l’a-liquota applicata, e la ditta, denominazio-ne o ragione sociale del cessionario delbene o del committente del servizio.

3) Se l’altro contraente non è un’impresa, so-cietà o ente devono essere indicati, in luo-go della ditta, denominazione o ragionesociale, il nome e il cognome. Per le fattu-re relative alle operazioni non imponibili oesenti devono essere indicati, in luogo del-l’ammontare dell’imposta, il titolo di inap-plicabilità di essa e la relativa norma.

Si ricorda che sul registro delle fatture emes-

se andranno anche riportate, distintamente,le fatture relative agli acquisti intracomunitariopportunamente integrate ai sensi dell’artico-lo 46, quinto comma, del D.L. 30 agosto1993, n. 331.Sono fatte salve tutte le semplificazioni previ-ste per i contribuenti rientranti nel regime dei“minimi” (articolo 1, commi da 96 a 117, dellaLegge 24 dicembre 2007, numero 244) op-pure in quello delle “nuove iniziative produtti-ve” (articoli 13 e 14 della Legge 23 dicembre2000, n. 388).

ESEMPI DI FATTUREQui di seguito riportiamo alcuni esempi di fat-ture:• Soggetto in regime ordinario: fattura a cari-

co di soggetti obbligati ad effettuare la rite-nuta d’acconto (società, enti associazioni,ditte individuali, professionisti, ecc.)

• Soggetto in regime ordinario: fattura a cari-co di privato

• Soggetto che rientra nel regime “nuove ini-ziative produttive”: fattura a carico di sog-getti obbligati ad effettuare la ritenuta d’ac-conto o privato (si ricorda che i soggettirientranti nelle “nuove iniziative produttive”non sono soggetti a ritenuta d’acconto)

• Soggetto che rientra nel regime dei “mini-mi”: fattura a carico di soggetti obbligati adeffettuare la ritenuta d’acconto

• Soggetto che rientra nel regime dei “minimi”:fattura a carico di soggetto privato ■

Come fatturare le nostre prestazioni Significato, contenuto e registrazione del principale documento previsto dall’IVA

FACSIMILE FATTURA SOGGETTO IN REGIME ORDINARIOFattura a carico di soggetto obbligato ad effettuare la ritenuta d'acconto

Ragione sociale /Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Luogo Data

Ragione sociale /Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Parcella n.

Importo

Descrizione dettagliata della prestazione 500,00

Importo da assoggettare a ritenuta d'acconto 500,00

Contributo previdenziale 2% 10,00

Imponibile IVA 510,00

IVA 20% 102,00

Totale parcella 612,00

Ritenuta d'acconto 20% -100,00

Totale a nostro credito 512,00

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 20106 Fisco Contabilità

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 6

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

FACSIMILE FATTURA SOGGETTO IN REGIME ORDINARIOFattura a carico di soggetto privato

Ragione sociale /Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Luogo Data

Ragione sociale

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Parcella n.

Importo

Descrizione dettagliata della prestazione 500,00

Contributo previdenziale 2% 10,00

Imponibile IVA 510,00

IVA 20% 102,00

Totale parcella 612,00

FACSIMILE FATTURA SOGGETTO IN REGIME DEI MINIMIFattura a carico di soggetto obbligato ad effettuare la ritenuta d'acconto

Ragione sociale /Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Luogo Data

Ragione sociale /Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Parcella n.

Importo

Descrizione dettagliata della prestazione 500,00

Importo da assoggettare a ritenuta d'acconto 500,00

Contributo previdenziale 2% 10,00

Totale parcella 510,00

Ritenuta d'acconto 20% -100,00

Totale 410,00

Bollo 1,81

Totale a nostro credito 411,81

Operazione esclusa da IVA ai sensi dell'articolo 1, comma 100,

della legge Legge 24 dicembre 2007, numero 244 (finanziaria per il 2008)

FACSIMILE FATTURA SOGGETTO IN REGIME DEI MINIMIFattura a carico di soggetto privato

Ragione sociale /Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Luogo Data

Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Parcella n.

Importo

Descrizione dettagliata della prestazione 500,00

Importo da assoggettare a ritenuta d'acconto 500,00

Contributo previdenziale 2% 10,00

Totale parcella 510,00

Bollo 1,81

Totale a nostro credito 511,81

Operazione esclusa da IVA ai sensi dell'articolo 1, comma 100,

della legge Legge 24 dicembre 2007, numero 244 (finanziaria per il 2008)

FACSIMILE FATTURA SOGGETTO IN REGIME NUOVE INIZIATIVE PROD.Fattura a carico di soggetto obbligato a ritenuta d'acconto o privato

Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Luogo Data

Ragione sociale /Cognome e Nome

Indirizzo

Comune

Partita IVA

Codice fiscale

Parcella n.

Importo

Descrizione dettagliata della prestazione 500,00

Contributo previdenziale 2% 10,00

Imponibile IVA 510,00

IVA 20% 102,00

Totale parcella 612,00

Regime fiscale agevolato di cui all’articolo 13 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388

Importo non soggetto a ritenuta d'acconto

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 2010 Contabilità Fisco 7

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 7

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laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 20108 Eventi Veterinari

I PICCOLI MAMMIFERI: MAI PIÙ PAZIENTI DI “SERIE B”17 Ottobre 2010 - Pescara

IN COLLABORAZIONE CON GLI ORDINI DELLA REGIONE ABRUZZO

RELATOREDr. Alessandro Melillo

DELEGATO REGIONALE Dr. Maurizio Manera

OBIETTIVIMolti proprietari di piccoli Mammiferi ormai richiedono un approc-cio competente e professionale alle malattie dei loro beniamini, a-prendo al libero professionista un campo d’azione nuovo, interes-sante e remunerativo: scopo di questa giornata sarà comunicarele nozioni di base per un corretto approccio clinico alle specie piùdiffuse come animali da compagnia: il Coniglio, il Furetto ed i pic-coli Roditori, in modo da consentire ai colleghi di affrontare questipazienti spesso sottovalutati in maniera soddisfacente per pazien-te, proprietario e veterinario stesso.

. PROGRAMMA SCIENTIFICO

8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-fica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 Il Coniglio animale da casa: gestio-ne, alimentazione, comportamento,esame clinico e principali patologie

11.00 Pausa11.30 Il Coniglio paziente chirurgico: nozio-

ni base di anestesia, chirurgia e o-spedalizzazione

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione, il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 I Roditori, pet “emergenti”: approccio

alla Cavia, al Cincillà e ai piccoli Ro-ditori in ambulatorio

15.30 Pausa16.00 Il Furetto non è un gattino allungato:

guida ad un corretto approccio clini-co a questa specie

17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-to e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDESerena Majestic - Montesilvano, a 5 km daPescara, in Abruzzo. Situato in pieno centroItalia, è facilmente raggiungibile grazie a u-na rete di collegamenti completa ed efficien-te.

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2010. Nonè richiesta la preiscrizione. Gli interessati de-vono registrarsi direttamente in sede d’in-contro presentandosi alle ore 08.30 pressola segreteria.

SEGRETERIA SIVAEElisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

In collaborazione conAZIENDA SANITARIA LOCALEDELLA PROVINCIA DI CREMONA

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

RELATOREJAMES D. QUIGLEY - APC, Inc. Ankeny, IA(USA)

CHAIRMANMARCO COLOMBO - Medico Veterinario,Libero professionista, Milano

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVOCon il presente Convegno si intende proseguire il percorso di for-mazione per i Medici Veterinari, già intrapreso con altri eventi, sul-la gestione del giovane bestiame negli allevamenti bovini. Gli argo-menti oggetto delle relazioni vogliono fornire una preparazionespecifica sui principi di una corretta gestione dei vitelli dal momen-to della colostratura alla fase di svezzamento, con una attenzioneparticolare alla scelta degli alimenti liquidi e solidi e alle modalitàdi somministrazione. In funzione di ottenere giovani animali più sa-ni, con migliori performance di crescita e con un alto livello di be-nessere si ritiene importante la conoscenza da parte dei MediciVeterinari delle indicazioni provenienti dalle ricerche più recenti inquesto campo. Il corretto management, inteso come approcciocomplessivo, delle fasi critiche e delle strategie di prevenzione hal’obiettivo di ridurre gli interventi terapeutici individuali e di massa eil consumo di antimicrobici, ancora oggi di largo impiego.

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze 9.40 Saluto del moderatore ai partecipan-

ti ed inizio lavori9.45 Gestione del colostro nel vitello neo-

nato - J. Quigley11.00 Pausa 11.30 La scelta dell’alimentazione per il vi-

tello pre-svezzamento - J. Quigley13.00 Pausa pranzo 14.30 Strategie nutrizionali post-svezza-

mento - J. Quigley16.00 Discussione 17.00 Questionario a scelta multipla, con-

segna attestati e termine della gior-nata

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39, Fax [email protected], www.sivarnet.it

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita rivolta ai laureati e studentiin Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscri-zione.È prevista la traduzione simultanea dall’in-glese all’italiano.

ISCRIZIONEL’iscrizione ai convegni dà diritto a:• Atti delle relazioni• Attestato di frequenza • Traduzione simultanea • Attestato ECM

SEDECremonaFiere - P.zza Zelioli Lanzini, 1Cremona

In collaborazione con

3 CREDITI

FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTECremonaFiere, 28 Ottobre 2010

Convegno Nazionale SIVAR: AGGIORNAMENTI IN BUIATRIAALLEVARE VITELLI SANI: DAL COLOSTRO ALLO

SVEZZAMENTO

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SCRIPTA MANENT AVES VOLANT… CHIUDETE LA FINESTRA.LE BASI DELLA MEDICINA AVIARE

14 Novembre 2010, Milano

IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINEDEI MEDICI VETERINARI DI MILANO

RELATOREDr. Lorenzo Crosta - Delegato regionale Dr.ssa Federica Grampa

OBIETTIVII pazienti insoliti stanno diventando sempre più abituali. Alcunigruppi zoologici, fra cui gli uccelli, presentano notevoli differenzerispetto ai mammiferi più comuni. Scopo della giornata e di mette-re i partecipanti in condizioni di esaminare un paziente aviare sen-za troppo imbarazzo, in modo da impostare per lo meno un iterdiagnostico corretto.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 La visita clinica del paziente aviare:le cose da fare e… da non fare

11.00 Pausa11.30 Le principali malattie dei pappagalli 13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-

gio sarà anticipato di mezz’ora)13.30 Pausa14.30 Diagnostica per immagini negli uc-

celli: basi di radiologia ed endosco-pia.

15.30 Pausa16.00 Emergenze Aviari17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata.

SEDE“Sala ISU Attilio Levi, via Valvassori Peroni21 Milano”

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2010. Nonè richiesta la preiscrizione. Gli interessati de-vono registrarsi direttamente in sede d’in-contro presentandosi alle ore 08.30 pressola segreteria.

SEGRETERIA SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

In collaborazione conAZIENDA SANITARIA LOCALEDELLA PROVINCIA DI CREMONA

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO L’evento si pone l’obiettivo di fornire al medico veterina-rio suiatra tutte le informazioni e gli aggiornamenti inmerito ai possibili metodi di castrazione del suino, alter-nativi a quello chirurgico oggi diffuso. Le possibilità of-ferte da recenti ritrovati farmaceutici aprono nuove e di-verse prospettive sulla possibilità di ridurre le patologieinfettive, di migliorare il benessere animale e di metterein atto strategie alimentari maggiormente profittevoli,nel rispetto dell’animale allevato. L’impiego di una parti-colare siringa di sicurezza sarà inoltre ampiamente illu-strato ai medici veterinari allo scopo di assolvere agliobblighi di formazione richiesti dal Ministero della Salu-te in relazione ad un particolare metodo di castrazionetramite somministrazione di vaccino.

RELATORIIller Campani - Martini SPA (Budrio di Lon-giano, FC)Paolo Candotti - IZSLER Sezione di Bre-sciaMoritz Pignatti - Italcarni (Migliarina di Car-pi, Modena)

CHAIRMANPaolo Martelli - Facoltà di Medicina Veteri-naria di Parma

PROGRAMMA SCIENTIFICO14.15 Registrazione dei partecipanti, salu-

to del Moderatore e inizio lavori14.30 La normativa sulla protezione del

suino tra realtà e rumoursPaolo Candotti

15.30 Strategie alimentari e curve di ac-crescimento differenziati per femmi-ne e maschi castratiIller Campani

16.15 Pausa caffè16.45 Il suino intermedio: quali prospettive

e perchéMoritz Pignatti

17.15 Discussione17.30 La castrazione immunologica: come

vaccinare i suini utilizzando un iniet-tore con elevate caratteristiche di si-curezza - Programma di addestra-mento per il Medico VeterinarioSandra Meloni, Area Veterinary Ma-nager Pfizer Animal Health

18.00 Questionario ECM, consegna atte-stati e termine della giornata

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39, Fax [email protected], www.sivarnet.it

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita riservata ai laureati e stu-denti in Medicina Veterinaria.

L’iscrizione al convegno dà diritto a:• Attestato di frequenza• Attestato crediti formativi ECM• Attestato idoneità inoculazione vaccinoL’attestato di idoneità alla somministrazio-ne del vaccino sarà rilasciato esclusiva-mente ai laureati in Medicina Veterinariaprevia frequenza dell’intera durata del con-vegno.

SEDECremonaFiere - P.zza Zelioli Lanzini, 1 -Cremona

In collaborazione con

Richiesto accreditamento

CONVEGNO NAZIONALE SIVAR CremonaFiere, 29 Ottobre 2010

LA CASTRAZIONE INCRUENTA DEL SUINO: METODI E PROSPETTIVE

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 8

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 2010 Eventi Veterinari 9

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIALe principali malattie ereditarie dell’occhio nei cani di razza.

Diagnosi ai fini della selezione e della prevenzione.Terapia per garantire il benessere dell’animale

Milano, 24 Ottobre 2010

RELATOREClaudio Peruccio

OBIETTIVIFatte brevi premesse di anatomia e fisiopatologia dell’occhio sa-ranno poste le basi per una corretta diagnosi delle malattie dellalente e delle principali oculopatie ereditarie del cane. Per ogni ma-lattia saranno specificate la prognosi, la terapia e gli eventuali con-sigli da dare ai proprietari / allevatori ai fini della prevenzione. I par-tecipanti saranno coinvolti interattivamente nei ragionamenti delladiagnostica differenziale che potranno in seguito applicare nell’am-bito dell’attività professionale quotidiana.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Malattie oculari ereditarie nel cane:le più importanti oculopatie geneti-che ed il ruolo del medico veterina-rio nella loro prevenzione (primaparte)

11.00 Pausa11.30 Malattie oculari ereditarie nel cane:

le più importanti oculopatie geneti-che ed il ruolo del medico veterina-rio nella loro prevenzione (secondaparte)

13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale (nel caso non si svol-ga la relazione il programma nel po-meriggio sarà anticipato di mezz’o-ra)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: in questi casi,

quale terapia si può applicare equale consiglio si deve dare per lariproduzione?

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: in questi casi,

quale terapia si può applicare equale consiglio si deve dare per lariproduzione?

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDEAtahotel Expo Fiera Via Keplero, 12 -20016 Pero - MI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIAPatologie traumatiche dello scheletro appendicolare

Palermo 24 Ottobre 2010

RELATOREBruno Peirone

OBIETTIVIFornire ai partecipanti le linee guida per la diagnosi e offrire unapanoramica delle principali opzioni terapeutiche inerenti al tratta-mento delle patologie traumatiche dello scheletro appendicolaredel cane. Le sessioni interattive sono volte a definire le tappe fon-damentali del processo diagnostico e differenziale e a fornire glielementi chiave del processo decisionale

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Patologie traumatiche dell’arto an-teriore: fratture, lussazioni e instabi-lità articolare

11.00 Pausa11.30 Patologie traumatiche dell’arto po-

steriore: fratture, lussazioni e insta-bilità articolare

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-

gio sarà anticipato di mezz’ora)13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi

Come posso gestire questo proble-ma? Selezione di casi clinici interat-tivi (arto anteriore)

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi

Come posso gestire questo proble-ma? Selezione di casi clinici interat-tivi (arto posteriore)

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDENH Hotel Foro Umberto I 22/B 90123 Palermo

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIOLe principali malattie ereditarie dell’occhio nei cani di razza.

Diagnosi ai fini della selezione e della prevenzione. Terapia pergarantire il benessere dell’animale

Roma, 31 Ottobre 2010

RELATOREClaudio Peruccio

OBIETTIVIFatte brevi premesse di anatomia e fisiopatologia dell’occhio sa-ranno poste le basi per una corretta diagnosi delle malattie dellalente e delle principali oculopatie ereditarie del cane. Per ognimalattia saranno specificate la prognosi, la terapia e gli even-tuali consigli da dare ai proprietari / allevatori ai fini della pre-venzione. I partecipanti saranno coinvolti interattivamente neiragionamenti della diagnostica differenziale che potranno in se-guito applicare nell’ambito dell’attività professionale quotidiana.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Malattie oculari ereditarie nel cane:le più importanti oculopatie geneti-che ed il ruolo del medico veterina-rio nella loro prevenzione (primaparte)

11.00 Pausa11.30 Malattie oculari ereditarie nel cane:

le più importanti oculopatie geneti-che ed il ruolo del medico veterina-rio nella loro prevenzione (secondaparte)

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: in questi casi,

quale terapia si può applicare equale consiglio si deve dare per lariproduzione?

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: in questi casi,

quale terapia si può applicare equale consiglio si deve dare per lariproduzione?

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDESheraton Golf Parco De’ Medici Hotel & Resort - Viale Salvatore Rebecchini 39,00148 Roma

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Richiesto accreditamento

Richiesto accreditamento

PER TUTTI GLI INCONTRI È STATO RICHIESTO L’ACCREDITAMENTO PARTECIPAZIONE

Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata aiSoci Scivac, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quotaAssociativa dell'anno in corso. I Soci Scivac possono partecipare a qualsiasi incontro

regionale organizzato da Scivac in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé latessera Scivac).

INFORMAZIONI - Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 [email protected]

Richiesto accreditamento

PROGRAMMA9.00 Registrazione partecipanti9.30 Inquadramento normativo: le norme

che disciplinano la pubblicità sanita-ria - G. Neri

10.30 Pausa 11.00 Cosa è permesso, cosa è vietato, co-

sa è obbligatorioG. Neri

12.00 Il web 2.0B. Borgarello

12.40 Pausa Pranzo14.00 Creare un sito

B. Borgarello15.00 L'uso dei social network

B. Borgarello15.40 Pausa 16.00 Web reputation

B. Borgarello16.30 Discussione dei temi trattati nella

giornata16.45 Valutazione dell’apprendimento e

chiusura dei lavori

ISCRIZIONILe iscrizioni 2010 sono gratuite ed aperte a

tutti i medici veterinari. Per motivi organiz-zativi, i veterinari che intendono presenziareall’incontro, devono compilare ed inviare l'i-scrizione on-line collegandosi al sitohttp://www.anmvi. i t /195/domanda-di-adesione-incontro-24-ottobre-2010 o scari-care ed inviare la scheda tramite fax allo0372/457091 o per e-mail a: [email protected]. Tale comunicazione, vieneintesa come effettiva dichiarazione di parte-cipazione.

PER INFORMAZIONISegreteria ANMVI - Milena MigliavaccaTel. 0372/403536 - Fax 0372/457091 Email: [email protected]

Richiesto accreditamento

Incontro Gruppo di Studio di Practice Management"LE NUOVE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE: PUBBLICITÀ E WEB, COSA DOBBIAMO SAPERE E COSA C'È DA FARE”

Cremona, Palazzo Trecchi, 24 Ottobre 2010

GPM

IN COLLABORAZIONE CON

MANUALE DI PROCEDURE CLINICHE PRATICHE NEL CANE E NEL GATTO

Tratta tutti gli argomenti in modo pratico e preciso.Ogni argomento è stato curato da uno specialista americano erivisto da uno specialista italiano in modo da adeguare il testo

alle normative italiane o per sostituire farmaci eventualmente nonregistrati nel nostro paese.

Formato 17x24 - 480 pagine

IN OMAGGIO A TUTTI I SOCI SCIVAC DEL 2010

(INVIO PREVISTO: AUTUNNO 2010)

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 9

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

La valutazione della vitalitàdel neonato e l'identificazio-ne precoce del distress feta-le possono contribuire a ri-durre la mortalità alla nasci-ta nella specie canina. Nel

cane, un tasso di mortalità neonatale elevatoè associato al parto, complicato o non com-plicato. La determinazione del lattato nelsangue della vena ombelicale e la tocodina-mometria possono fornire informazioni clini-che valide affinché l'ostetrico sia in grado difornire cure mediche e chirurgiche o sommi-nistrare ossigeno e calore in maniera appro-priata e puntuale alla madre e al neonato.In medicina umana, il lattato fetale rappre-senta un indicatore oggettivo di distress feta-le e un valido fattore predittivo della sopravvi-venza del neonato. Il riconoscimento dell'aci-diosi fetale attraverso la misurazione del lat-tato ombelicale (UL), l'assegnazione del pun-teggio APGAR e il monitoraggio dell'attivitàuterina durante il travaglio possono costituireun sistema avanzato di valutazione del cuc-ciolo neonato.Uno studio ha correlato i valori di UL alla mor-bilità e mortalità del cucciolo entro 48 oredalla nascita. Al fine di predire la vitalità delcucciolo, è stata valutata la relazione tra pa-rametri neonatali alla nascita (colore dellemucose, frequenza cardiaca e respiratoria, ir-

ritabilità riflessa, mobilità, riflesso di suzione,vocalizzazioni, UL, peso e temperatura) e ca-ratteristiche del travaglio (contrazioni uterineregistrate mediante sistema tocodinamome-trico Whelpwise™ Veterinary Perinatal Spe-cialties®, durata del parto e presentazione delneonato). È stato inoltre considerato il partovaginale rispetto al parto cesareo elettivo odi emergenza e l'effetto dei farmaci uteroto-nici sul parto.La concentrazione ombelicale del lattato sidimostrava utile nel prevedere la mortalità nelneonato entro 48 ore dalla nascita (P < 0,05).Si stabiliva un valore cut off del lattato ombe-licale pari a 5 mmol/l, valore che consentivadi distinguere tra cuccioli sani e in distress.Valori maggiori di UL erano associati alla pre-senza di distress, mentre valori minori carat-terizzavano i cuccioli vigorosi. Valori di lattato inferiori a 5 mmol/l e punteggiAPGAR superiori a 9, correlati a una duratadel parto media di 105 minuti con contrazio-ni uterine efficaci (forza di 10 mm di Hg o più,4-12 contrazioni all’ora della durata di 2-5minuti) dovrebbero essere considerati comefattori prognostici positivi in ostetricia e neo-natologia canina, concludono gli autori.

*“Evaluation of newborn canine viability bymeans of umbilical vein lactate measure-ment, apgar score and uterine tocodynamo-metry” Groppetti D, Pecile A, Del Carro AP,Copley K, Minero M, Cremonesi F. Therioge-

nology. 2010 Oct 15; 74(7): 1187-96. Epub2010 Jul 7. ■

Mastite bovina:confronto traomeopatia eantibiotici

Uno studio clinico ha confrontato iltrattamento omeopatico classicocon il trattamento antibiotico e

con un placebo per la terapia della mastiteclinica bovina lieve e moderata.Si includevano nello studio solo i casi di ma-stite clinica causata da patogeni ambientali ei casi clinici con risultati batteriologici negativinei campioni di latte pre-trattamento. In tota-le, si studiavano 136 vacche in lattazione con147 quarti affetti, appartenenti a quattromandrie (in Germania). Le vacche venivanoassegnate a caso a tre gruppi di trattamen-to. Gli animali venivano esaminati i giorni 0,1, 2 e i giorni 7, 14, 28 e 56 dopo l'infezioneiniziale per valutare i segni clinici. Simultanea-mente, con l'eccezione dei giorni 1 e 2, si

prelevavano campioni di latte di quarto pereffettuare gli esami batteriologici e la contadelle cellule somatiche e valutare il tasso dicura batteriologico e citologico.Nei giorni 28 e 56, le due strategie di tratta-mento non differivano significativamente ri-guardo all'esito clinico e al tasso di cura to-tale per i casi di mastite batteriologicamentenegativa (n=56). Nei casi di mastite patoge-no-positiva (n=91), il tasso di cura dopo 4 e8 settimane era simile per le due strategie ditrattamento (omeopatia e antibiotici), mentreera significativa la differenza tra trattamentoomeopatico e placebo il giorno 56.I risultati indicano, concludono gli autori, uneffetto terapeutico del trattamento omeopa-tico per la mastite clinica lieve e moderata.Tuttavia, indipendentemente dalla strategiadi trattamento e dallo stato batteriologico, iltasso di cura totale era basso, rivelando limi-tazioni nell'efficacia di entrambe le strategieterapeutiche, antibiotica e omeopatica.(M.G.M.)*“Efficacy of homeopathic and antibiotictreatment strategies in cases of mild and mo-derate bovine clinical mastitis” Werner C, So-biraj A, Sundrum A. Journal of Dairy Resear-ch 2010 Sep 8:1-8. [Epub ahead of print]. ■

Valutazione della vitalità del cucciolo neonato Lattato ombelicale, punteggio APGAR e tocodinamometria costituiscono un sistema predittivo avanzato in neonatologia

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201010 Vet Journal Attualità scientifica o

L'avvelenamento da metalli pesanti è un problema benconosciuto negli animali selvatici, in cattività e domesti-ci. Tuttavia, la sua presenza tra i rettili non è ben docu-

mentata. Ciò probabilmente anche per la mancanza di infor-mazioni circa i valori di riferimento ematici e tissutali dei me-talli pesanti nei rettili. Per determinare la concentrazione ema-tica normale del piombo, plasmatica dello zinco ed epatica dipiombo e zinco, si prelevavano campioni ematici e biopsie e-patiche da 4 iguane verdi (Iguana iguana) adulte sane e 16 gio-vani. Le concentrazioni di piombo e zinco venivano misuratemediante spettroscopia di assorbimento atomico. Utilizzando come intervallo di riferimento normale la media +/-due SD, lo studio propone i seguenti valori per l’iguana comu-ne in cattività:

• piombo nel sangue intero: 0,06 +/- 0,06 microg/ml• zinco plasmatico: 2,68 +/- 1,66 microg/ml• piombo epatico (sul peso umido): <1,0 +/- 0,0 microg/g• piombo epatico (sul peso secco): <3,0 +/- 0,0 microg/g• zinco epatico (sul peso umido): 24,9 +/- 11,6 microg/g• zinco epatico (sul peso secco): 83,4 +/- 44,6 microg/g.Questi valori sono relativamente in accordo con i valori di rife-rimento pubblicati per altre specie mammifere ed aviarie.(M.G.M.)

*“Determination of lead and zinc concentrations in the bloodand liver of the captive common green iguana (Iguana iguana)”Burns RP, Paul-Murphy J. J Zoo Wildl Med. 2009 Sep; 40(3):495-500.

Diagnosi ed esito dellelacerazioni muscolari dell'artoposteriore equino

Uno studio retrospettivo ha descrit-to la presentazione clinica, gli a-spetti ecografici, il trattamento e

l'esito delle lacerazioni muscolari degli artiposteriori nel cavallo. In 8 soggetti, la diagno-si di lesione muscolare veniva determinataper la presenza di reperti ecografici alterati ri-spetto all'arto controlaterale e, quando ne-cessario, mediante scintigrafia nucleare.Le lacerazioni muscolari causa di zoppia ve-nivano identificate nei muscoli gluteo medio(3), semitendinoso (1), semimembranoso (2)e gracile (2). Le lacerazioni venivano classifi-cate, sulla base degli aspetti ecografici, co-me parziali (6) o complete (2). Il grado di zop-pia non sembrava essere indicativo dell'en-tità della lesione o della completezza della

guarigione. Il follow-up a lungo termine eradisponibile per 7 cavalli e l'esito veniva giudi-cato favorevole in 6 di essi.L'ecografia, concludono gli autori, è utile perla diagnosi della valutazione delle lesioni mu-scolari del cavallo da moderate a gravi. Laprognosi sembra essere favorevole nellamaggior parte dei casi, benché la recidiva deltrauma e della zoppia possano ritardare il ri-torno all'attività atletica e benché la persi-stenza di una alterazione dell'andatura pos-sa determinare un esito meno favorevole.*“Muscle strain injuries of the hindlimb in ei-ght horses: diagnostic imaging, managementand outcomes” E A Walmsley, C M Steel, J LRichardson, R C Whitton. Aust Vet J. August2010; 88(8): 313-21. ■

VALORI NORMALI DI PIOMBO E ZINCO NELL’IGUANA

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 10

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

Le modifiche della legge120/10 all’“omissione disoccorso" inseriscono a-desso l'obbligo di fermarsi edi dare soccorso anche aglianimali oltre che agli esseri

umani. Le sanzioni però sono diversificate inmodo non chiaro: 389 euro per chi non pre-sta soccorso come "utente della strada" e 78per la "persona coinvolta" nell'incidente. Dif-ficile immaginare una persona coinvolta nel-l'incidente che non sia anche un utente dellastrada, da cui l'estrema probabilità di appli-cazioni non omogenee.La locuzione che circoscrive l'obbligo nei ri-guardi di «uno o più animali d'affezione, dareddito o protetti» porrà altri dilemmi, percerti versi paradossali. Infatti, se si cerca dicapire verso quali specie l'obbligo si sostan-zia, si scopre che per gli animali d'affezionesi tratta di un criterio soggettivo: per la mag-gioranza delle persone sono cani, gatti e ca-narini, ma oggi non è raro trovare chi possie-da un rettilario, per cui qualora si investisseun serpente sarà meglio chiamare l'ambu-lanza veterinaria (prevista, con tanto di sire-na e lampeggiante, dalle modifiche al codicedella strada).Anche sugli animali da reddito il distinguo

non è facile. Lo "spiaccicamento" di insettisul parabrezza potrebbe imporre frequentifermate all'automobilista, onde verificare sesi tratti di api, animali da reddito in quantoproducono il miele. Ma il punto più difficile sarà individuare gli a-

nimali "protetti": sono molti quelli elencaticome tali dalla convenzione di Berna per laconservazione della vita selvatica in Europa.E se l'incidente avverrà con un cinghiale (chenon rientra fra gli animali "protetti") il soccor-so potrebbe essere opportuno, almeno co-

me prova, dato che i danni per gli incidentiprovocati da cinghiali e altre specie selvati-che devono essere rimborsati dalle province(Cassazione civile, sezione III, sentenza80/10), come avviene da anni in alcune re-gioni.In definitiva, pur riconoscendo la necessa-rietà di un principio di civiltà come quello delsoccorso agli animali feriti negli incidenti, illegislatore avrebbe fatto meglio a prevedereun obbligo generale e più generico, lascian-do agli organi di accertamento intervenuti sulposto la verifica di tale rispetto nel caso spe-cifico.

(“Soccorso animali. Troppi distinguo sull'ob-bligo di fermarsi”, Il Sole 24 Ore, 27 settem-bre 2010) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 32| 2010 Soccorso animale Letto su 11

Bisognerà chiamare l’ambulanzase si investe un serpente?E l’insetto spiaccicato sul parabrezza? Una provocatoria analisi del Sole 24Ore sul nuovo Codice della Strada

Sabato, 16 ottobre,

ore 10.40

PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA

AI SOCIAL 67° CONGRESSO

SCIVAC Centro Convegni,

Via Lazzaro Spallanzani 23Arezzo

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 11

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

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Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

Tredici anni dopo Pisa l’Italiaha nuovamente ospitato ilCongresso europeo di der-matologia veterinaria. An-cora in Italia, ancora in To-scana ma questa volta a Fi-

renze, che non ha tradito le aspettative rappre-sentando una splendida cornice per questo

importantissimo evento.Il 24th Annual Congress of the ESVD-ECVDsi è svolto presso il Palazzo degli Affari di Fi-renze dal 23 al 25 settembre e ha visto la par-tecipazione di quasi 600 delegati provenientida tutto il mondo. Il Congresso ha previstodue differenti programmi uno di Continuingeducation, con traduzione simultanea in Ita-

liano, e una Scientific session, più avanzata epriva di traduzione simultanea, per garantirele esigenze di tutti i partecipanti. Numerosirelatori di fama internazionale si sono alter-nati sul palco affrontando i più svariati temidella dermatologia veterinaria, tra questi ilDott. Stefano Comazzi, dell’Università di Mi-lano, unico relatore italiano. Il Dott. Comazzi,

diplomato all’European College of VeterinaryClinical Pathology, ha fatto il punto sugli a-spetti clinico patologici delle sindromi para-neoplastiche, sull’utilizzo della citometria aflusso in dermatologia veterinaria ed ha pre-so parte alla discussione clinicopatologica dicasi clinici inusuali con il Prof. Ralf Mueller,dell’Università di Monaco. La sessione scien-tifica è stata focalizzata sulle malattie geneti-che, illustrate dal Prof. Leeb dell’Università diBerna, sulle malattie infettive, presentate dalProf. Schmid-Grendelmeier, dell’Università diZurigo, e sull’oncologia, affrontata dal Prof.Argyle, dell’Università di Edimburgo. Ampiospazio è stato dato alle free comunications ealla sessione dei poster in cui sono stati pre-sentati alcuni lavori di autori italiani. Altamen-te suggestiva la dinner dance svoltasi pressola splendida Villa Corsini all’Impruneta in cuisi è esibito l’ormai famoso gruppo musicaledei Leishmania che ha scatenato i parteci-panti sino a notte inoltrata. Nel corso delCongresso sono stati ufficialmente conse-gnati quattro nuovi Diplomi europei di derma-tologia a colleghi italiani. Il Dott. Filippo DeBellis, la Dott.ssa Carla Dedola, il Dott. Do-menico Santoro e la Dott.ssa Giordana Zan-na hanno infatti superato l’esame del CollegeEuropeo di Dermatologia Veterinaria e si uni-scono al nutrito numero di diplomati italiani. Alla riuscita dell’evento hanno contribuito di-versi colleghi italiani alcuni impegnati nel Lo-cal Organizing Commitee (Silvia Colombo,Franca Galeotti, Chiara Noli e Fabia Scaram-pella), altri nello Scientific Organizing Commi-tee (Rosario Cerundolo e Silvia Colombo).L’appuntamento è per il 25th Annual Con-gress of the ESVD-ECVD che si terrà a Brus-sels, in Belgio, dall’8 al 10 settembre 2011.

Per il Consiglio Direttivo Sidev Federico Leone

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201014 Dalle Associazioni SIDEV

Stefano Comazzi, unico relatore italiano

Una parte della nutrita delegazione i-taliana

Firenze capitale della dermatologiaeuropeaSeicento veterinari da tutto il mondo per il 24th Annual Congress of the ESVD - ECVD

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

AREZZOCENTRO AFFARI E CONVEGNI

15 - 17 OTTOBRE 2010

67°CONGRESSO NAZIONALE SCIVACEPATOLOGIA MEDICA E CHIRURGICA

ISCRIZIONEhttp://registration.evsrl.it

COMITATO SCIENTIFICO 67° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACPAOLA GIANELLA Med Vet, Dr Ric, Dipl ACVIM (SAIM), Torino

GIORGIO ROMANELLI Med Vet, Dipl ECVS, MilanoGILIOLA SPATTINI Med Vet, Dipl ECVDI, Dr Ric, Reggio Emilia

RELATORI INVITATIHUGUES A. GAILLOT Med Vet, Dipl ECVDI, Alfort, Francia

PAOLA GIANELLA Med Vet, Dr Ric, Dipl ACVIM (SAIM), TorinoHEIDI HOTTINGER DVM, Dipl ACVS, Texas, USA

FRANCO ORSI Med Chir, MilanoFEDERICA ROSSI Med Vet, SRV, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)

DAVID TWEDT DVM, Dipl ACVIM, Colorado, USA

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008Richiesto accreditamento

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

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Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

Tanto tuonò che piovve.Quando scrivo manca an-cora la ratifica della Ca-mera, che pare scontata,mentre il Senato ha votatofavorevolmente la norma-

tiva europea sul benessere animale che do-vrebbe stroncare definitivamente il traffico il-lecito di cuccioli dall’est Europa. D’obbligo ilcondizionale, perché non è per nulla dettoche una legge, per quanto inasprisca le pe-ne, estingua un reato. Prova ne sia che ba-sta aprire un quotidiano o accendere il televi-sore per trovarsi quotidianamente di fronte afurti, omicidi, estorsioni, stupri e violenze va-rie, nonostante gli sforzi fatti dal legislatoreper arginarli mediante sanzioni più pesanti.Infatti pare ci sia una sorta di contrappesoper cui, mentre c’è chi stabilisce sanzioni pe-santi per reati particolarmente gravi pare che,dall’altra parte, i magistrati si divertano a tro-vare attenuanti che ne mitigano la portata.Non posso dimenticare quel programma te-levisivo dove una giovane donna, peraltro inforze alla polizia, era stata ridotta sulla sediaa rotelle dal marito che le aveva sparato seicolpi, uno dei quali le aveva leso irrimediabil-mente il midollo spinale. Tra indulti, buonacondotta ecc., l’uomo se l’è cavata con seianni di prigione.Comunque, con l’approvazione della legge diStrasburgo del 13 novembre 1987, finalmen-te anche il nostro paese si appresta ad avereuno strumento, speriamo valido, per fermarequesta piaga sociale che, assieme al randa-gismo, ci vede vincere medaglie olimpichenel panorama europeo e mondiale. Viene in-trodotto infatti lo specifico reato per arrestarela tratta dei cuccioli importati clandestina-mente, ogni anno, dai paesi dell’Est, princi-palmente Polonia, Repubblica Ceca e Un-gheria. Il provvedimento, inoltre, inasprisce lepene relative al maltrattamento degli animalie le previsioni d’intervento nel Codice pena-le. Dato per certo che la Camera trasformerà

il testo in Legge, dovremmo essere in tempoper fermare il commercio fuorilegge prenata-lizio.Il giro d’affari che ruota attorno a questa trat-ta illecita di cani si aggira sui 300 milioni dieuro l’anno e finora i criminali hanno godutodi una relativa immunità, propriox in virtù del-la carenza di sanzioni adeguate a un reatospecifico. Ora, viste le premesse che ho fat-to, sono assolutamente certo che, se ancheprevisto dalla normativa, nessuno finirà maiin galera per avere fatto traffico illecito di cani(ci vuole ben altro in Italia per sostare qual-che giorno nella patrie galere), però l’acquisi-zione di un reato ben preciso e di sanzionipecuniarie di proporzione adeguata dovreb-be scoraggiare chi finora ha ballato su tap-peti di cadaveri. Peccato che, nella stessa seduta, il Senatoabbia di fatto reintrodotto l’amputazione diorecchie, code e altre estremità per cani egatti, abolendo le sanzioni relative, con untrionfante relatore (Sen. Mazzacorta) che siè permesso di affermare che era ora di rista-bilire il giusto equilibrio tra gli animalisti e gliinteressi di cacciatori e veterinari, lesi nei lo-ro interessi economici dal non potere più ef-fettuare amputazioni. Un plauso al senatoreper avere voluto dimostrare di avere un paiodi neuroni e relative sinapsi. Stranamentefunzionanti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 32| 2010 Ddl 1908 L’opinione 17

La pena nonestingue il reatoRiusciremo a fermare i fuorilegge del trafficodi cuccioli?

Dopo le dichiarazioni rese a unquotidiano nazionale dall'On.Sandro Mazzatorta, l'Associazio-

ne Nazionale Medici Vete-rinari Italiani ha precisatoche in Italia è pienamentevigente il divieto di ese-guire interventi destinati amodificare la morfologiadegli animali da compa-gnia, in virtù di una ordi-nanza del Ministero dellaSalute del 3 marzo 2009. IlSenato e il Governo hannoinfatti eliminato i riferi-menti agli interventi este-tici non terapeutici dal Ddldi ratifica della Conven-zione Europea per la protezione degli a-nimali da compagnia, ma non hanno can-

cellato il vigente divieto. L'Associazioneha respinto la dichiarazione dell'On.Mazzatorta, relatore del provvedimento

in Senato, il quale ha par-lato di "compromesso" af-fermando: "Bisognava purmantenere un equilibriotra mondo degli animalistida una parte e veterinari,cacciatori e allevatori dal-l'altra che sarebbero statidanneggiati dal divieto ditaglio di code e orecchie".L'Associazione NazionaleMedici Veterinari ha invi-tato il parlamentare a nonattribuire ai medici veteri-nari italiani comportamen-

ti che non trovano posto nella deontolo-gia professionale.

ANMVI ALL’ON. MAZZATORTA: NESSUN COMPROMESSO

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi

e Il Giornale, gli articoli scritti dal

Collega Oscar Grazioli per il

quotidiano di Vittorio Feltri sono

disponibili on line. @nmvi Oggi

pubblica regolarmente gli articoli dopo

le ore 12.00. La rubrica “il Giornale …

di Oscar” li mantiene in archivio per la

consultazione. @nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli. www.anmvioggi.it

Professione Veterinaria 32-2010:ok 28-09-2010 16:00 Pagina 17

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 32

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201018 Gazzetta Ufficiale Epidemiosorveglianza

Il Piano di sorveglianza e controlloper l'anemia infettiva degli equidi, invigore dal 19 settembre, rende ob-bligatoria l'esecuzione di controllisierologici almeno una volta ogni 24mesi per l'anemia infettiva degli e-

quidi su tutti gli equidi stanziali di età superiorea sei mesi, ad esclusione dei capi allevati uni-camente per essere destinati alla macellazione,ai fini del consumo alimentare, purché non con-viventi con equidi non allevati per fini alimentari.È vietato movimentare gli equidi non sottopostiai controlli previsti dal Piano (Gazzetta Ufficialedel 18 settembre 2010, n. 219). In funzione della situazione epidemiologica edell'analisi del rischio, le regioni e le provinceautonome possono chiedere al Ministero dellasalute di essere autorizzate a eseguire controllicon una periodicità diversa, ad eccezione delleregioni Abruzzo, Lazio, Molise e Umbria, dovela periodicità dei controlli è annuale. Annuale laperiodicità negli allevamenti di tutto il territorio

nazionale in cui sono allevati anche muli. Il ri-schio maggiore di infezione riguarda attualmen-te determinate tipologie di allevamento, in parti-colare quelle dove vi è coesistenza con muli.

RUOLO DEI PROPRIETARII proprietari o i detentori degli equidi rendonodisponibili ai servizi veterinari gli equidi da sot-toporre a controllo, provvedendo al loro conte-nimento anche nel caso in cui gli stessi sianotenuti allo stato brado. Nel caso di mancatamessa a disposizione, l'autorità preposta aicontrolli diffida il proprietario o il detentore adadottare, entro il termine di 15 giorni, gli adem-pimenti necessari ai fini della corretta applica-zione del piano.

IDENTIFICAZIONEQualora, in occasione delle operazioni di pre-lievo per l'esecuzione dei controlli sierologicisiano rinvenuti equidi non ancora identificati, ilproprietario o il detentore delegato ne richiede,entro quindici, giorni la regolarizzazione. L'U-

NIRE, le Associazioni nazionali allevatori di spe-cie e di razza (ANA) e le Associazioni provincialiallevatori (APA) sono tenute a garantire almenol'identificazione provvisoria degli animali non ol-tre 15 giorni dall'invio della richiesta da partedel proprietario o detentore degli animali.

PRELIEVI, RISCONTRI NEGATIVI EPOSITIVITÀ

I prelievi per la diagnosi dell'anemia infettiva so-no effettuati a cura dei servizi veterinari delle a-ziende sanitarie locali territorialmente compe-tenti o da veterinari formalmente incaricati del-l'esecuzione dei prelievi dai medesimi servizi,secondo le modalità indicate dalle regioni oprovince autonome. Al fine di contribuire al si-stema di sorveglianza epidemiologica, il veteri-nario, anche libero professionista, che abbiamotivi clinici di sospettare la presenza dellamalattia, effettua il campionamento e conte-stualmente informa il servizio veterinario dell'a-zienda unità sanitaria locale. I campioni sono

inviati agli Istituti zooprofilattici sperimentalicompetenti per territorio accompagnati dallascheda di prelievo (All'allegato A) per l'esecu-zione degli esami diagnostici. I costi del cam-pionamento, comprese le prove diagnostichesono a carico del proprietario o del detentoredell'equide. I risultati negativi dei controlli siero-logici hanno validità per un periodo corrispon-dente ai termini per l'effettuazione dei controllistessi. I servizi veterinari delle aziende sanitarielocali competenti per territorio sono tenuti allaregistrazione degli esiti e delle date delle sin-gole prove diagnostiche sul documento di i-dentificazione, nella sezione «esami di labora-torio», debitamente firmata e timbrata a curadel veterinario ufficiale entro 10 giorni dall'inviodel referto. In caso di riscontro di positività, ilcampione è inviato per la conferma diagnosti-ca al Centro di referenza accompagnato dallascheda (All'allegato B) che rilascia il referto a-nalitico di conferma entro e non oltre 8 giornidal ricevimento del campione. I servizi veteri-nari delle aziende sanitarie locali provvedonoalla registrazione nel Sistema Informativo Ma-lattie Animali Nazionale (SIMAN) delle informa-zioni previste dalla direttiva 82/894/CE, comemodificata dalla decisione 2008/650/CE. In at-tesa della conferma, le autorità sanitarie com-petenti adottano le misure previste dall'art. 99del regolamento di polizia veterinaria, e ne di-spongono la revoca solo nel caso in cui il Cen-tro di referenza non confermi la positività. Gli e-siti delle analisi devono essere comunicati tem-pestivamente anche al proprietario o al deten-tore dell'equide.

EQUIDI SIEROPOSITIVIGli animali sieropositivi sono sottoposti ad iso-lamento e sequestro in sedi e ricoveri compati-bili con le esigenze etologiche degli equidi, per-mettendo la presenza nella stessa area di piùsoggetti positivi, anche di proprietà di terzi,purché situati a distanza dagli animali sani re-cettivi nonché sottoposti a vigilanza veterina-ria, secondo le misure di biosicurezza specifi-cate nell'Allegato C dell'ordinanza. Per consentire la convivenza di più equidi sie-ropositivi in uno stesso luogo nel rispetto delleesigenze etologiche della specie, le regioniconsentono a enti locali, ad associazioni rico-nosciute per la protezione degli animali e a pri-vati cittadini di individuare e gestire idonee a-ree attrezzate per il mantenimento degli equidisieropositivi secondo le condizioni indicate al-l'Allegato C dell'Ordinanza. La movimentazio-ne degli animali sieropositivi è consentita esclu-sivamente per motivi legati alla tutela della lorosalute e benessere, e può avvenire solo dopola comunicazione al servizio veterinario dell'a-zienda sanitaria locale di partenza e di destina-zione. Per gli equidi sieropositivi il modello 4deve essere correttamente compilato, recan-do l'attestazione sanitaria e la firma del veteri-nario ufficiale.

SANZIONI PER PROPRIETARI I proprietari inadempienti, che movimentano a-nimali in mancanza di controllo sierologico op-pure movimentano animali sieropositivi, sonosoggetti alle sanzioni previste dall'art. 16, com-ma1, del decreto legislativo 22 maggio 1999,n. 196. I servizi veterinari assicurano la vigilan-za veterinaria permanente presso le aziende dicui all'art. 2, comma 1, lettera b) del decretodel Ministro delle politiche agricole, alimentari eforestali del 29 dicembre 2009 (qualsiasi stabi-limento, costruzione e, nel caso di una fattoriaall'aperto, qualsiasi luogo in cui sono tenuti, al-levati o governati equidi). Dal 1° gennaio 2008 fino al 31 dicembre 2009sono stati notificati alla Commissione Europea447 focolai di anemia infettiva equina distribuitisull'intero territorio nazionale, individuati conl'applicazione del piano predisposto con ordi-nanza ministeriale 18 dicembre 2007. ■

Nuovo piano di sorveglianza perl’anemia infettiva degli equidiDal 19 settembre obbligo di controllo sierologico ogni 24 mesi. I liberiprofessionisti potranno prelevare campioni in caso di sospetto. Rafforzatele misure per l’identificazione

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Intramoenia contoelettatura…Non pubblichiamo nomi, cognomi e bandi(che abbiamo) quasi più per decenza che peronorare la riservatezza. La testimonianza diquesto collega, solo e in prima linea a com-battere lo scandalo di una liberissima profes-sione di certi dirigenti del SSN, viene non soloraccolta dall’ANMVI ma anche dai suoi ufficilegali. Per l’ANMVI impegnata in una azionelegale al Consiglio di Stato sull’intramoenia inLombardia, acquisire testimonianze dai terri-tori regionali è fondamentale. Grazie al Colle-ga che vi invito a leggere e grazie fin da ora aquanti ci manderanno le loro segnalazioni.

Carlo Scotti

Sono un veterinario libero professionista, tito-lare di una struttura per piccoli animali. In pas-sato ho già scritto per segnalare un abuso rei-terato da parte di un collega dipendente atempo pieno del SSN, ma che esercita siste-maticamente la libera professione; ho espo-sto le mie ragioni agli enti preposti, a diversiavvocati e non so a chi altro, sentendomisempre rispondere che è meglio lasciar per-dere. Questa volta però, ho deciso di scrivereperché la realtà sta superando la fantasia. Il collega in questione infatti, per togliersi dal-l'imbarazzo, ha deciso di farsi concedere l'in-tramoenia. L'unico particolare è che, pur a-

vendo la ASL dei locali dove già viene eserci-tata l'attività pubblica, a insindacabile giudiziodell'azienda, questi immobili non sono più im-provvisamente idonei a svolgere l’attività, percui la ASL stessa cercherà, tramite appositobando, dei locali all'esterno.Il caso vuole che l'unica persona che rispon-derà a tale bando, è la stesso veterinario libe-ro professionista che fino a oggi ha appoggia-to e coperto l'attività illegale del collega di-pendente; tale libero professionista offrirà lasua struttura alla ASL per far svolgere in de-terminati orari anche l'attività intramuraria.Come se non bastasse, all'interno di talestruttura, c'è già un'area riservata alla toelet-tatura dei cani, gestita dalla figlia del dipen-dente pubblico.Ho fatto presente a molti dirigenti della ASLche tutto ciò è quanto meno paradossale, mami sono sentito rispondere che in realtà nonlo è in quanto i medici ospedalieri svolgono,in alcuni casi, attività in regime di intra- moe-nia in strutture private.Mi sono preso allora la briga di andare a leg-gere la legge che regola l'attività dell'intramoenia (L 120/07) e la mia attenzione si è sof-fermata su 2 punti salienti:1. Il primo è che all'art.1, comma 4, lettera e,viene espressamente detto che i dirigenti deiservizi devono evitare, nella concessione del-l'intramoenia, tutte le situazioni che possonogenerare conflitto di interessi e concorrenzasleale.

Penso che se a un medico ospedaliero vieneconcesso l'esercizio anche in strutture private,questi non ha il compito istituzionale della vigi-lanza su tali strutture; cosa che ha invece chia-ra e netta un dipendente dell'area A del servi-zio veterinario, che si ritroverebbe in tal modoa lavorare in una struttura che lui stesso do-vrebbe controllare e nella quale, per di più, c'ègià la figlia che lavora come toelettatrice.2. Nelle prime righe del testo della legge, vie-ne chiaramente detto che la ASL può cercarestrutture all'esterno qualora sia in modo chia-ro e inequivocabile dimostrato, che quelle cheha già a disposizione non siano idonee.Ora io penso che se la ASL stessa ha ammes-so che le sue strutture non sono idonee, per-ché non se ne dispone l'immediata chiusura?Preciso che la ASL non ha ancora dato il suobenestare, ma che probabilmente lo farà.

Lettera firmata

Poca fiducia…Due parole in riferimento alla lettera pubblica-ta sul numero 30/2010 della collega Dr.ssa L.Martini. La collega spera che nel recepimentodella direttiva europea (sulla sperimentazioneanimale, ndr) quel “persona competente” di-venti “medico veterinario”. Naturalmente nu-tro la stessa speranza, ma ho veramente po-ca fiducia, anzi, vedo nel nostro futuro toelet-tatori che con un piccolo test potranno valu-

tare la salute della pelle e magari verificare lapresenza per es. di allergie, allevatori che conun altro piccolo test potranno valutare la salu-te delle articolazioni comprese le anche, ad-destratori che sempre con un test potrannovalutare lo stato neurologico dei cani… tuttefigure “competenti”… voi dite che non succe-derà? E perché mai non dovrebbe succede-re, visto che già adesso i giudici ENCI (com-petenti) possono valutare l’equilibrio dello sta-to psichico di un cane con un semplice (oltreche ridicolo e offensivo) test? (vedi @nmvi Og-gi Test Cae-1 Enci).

Simonetta Mattivi

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(Oncology), MRCVS, RCVS, Edinburgh (UK)Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVP, Nerviano (MI)Julia Buchholz, Dr Med Vet, Dipl ACVR, Hunenberg (CH)

Paola Valenti, Med Vet, Resident ACVIM (Oncology),Hunenberg (CH)

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Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201020 Lettere al Direttore @

“Il rapporto pubblico privato varegolamentato con grande chiarezza”

Ferruccio Fazio, Ministro della Salute

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laPROFESSIONE VETERINARIA 32| 2010 Dalle Aziende 21

di PAOLO GIULIO PREDIERIDelegato AISA per le problematiche

sugli equini

Il Ministero della Sanità ha fattoscelte decisive per garantire il be-nessere dei cavalli sportivi e la sicu-rezza alimentare, ponendo l’Italiaall’avanguardia nel contesto euro-peo. Restano tuttavia in sospeso

alcune problematiche alla cui soluzione vor-remmo portare un contributo concreto.

IL MANAGEMENT DEL CAVALLOSPORTIVO

I cavalli impiegati a scopo agonistico, ancheaccuditi nel migliore dei modi, possono andareincontro a patologie professionali. La tutela delbenessere e del patrimonio genetico di questianimali richiede una gestione igienico-sanita-ria, anche di tipo farmacologico, piuttosto arti-colata e complessa che difficilmente si sposacon un management idoneo a garantire la pro-duzione di derrate commestibili sotto il profilomerceologico e della sicurezza alimentare. Ciò accade per diversi motivi che vanno dalladifficoltà di controllare i trattamenti terapeuticiin soggetti che si spostano continuamente sulterritorio nazionale e internazionale, al fatto chei cavalli da competizione sono gestiti da figureinteressate alle prestazioni agonistiche ma chegeneralmente ignorano regole e problematichedella produzione alimentare.La carne dei cavalli da competizione concernespesso soggetti macellati per motivi tecnici osanitari ovvero a fine carriera agonistica.Quest’origine spiega l’alta percentuale di posi-tività ai residui di farmaci riscontrata nelle carniequine fino al 2007 (dati ISTAT).Nonostante la suddetta evidenza, sarebbescorretto fare di tutte l’erbe un fascio conclu-dendo che gli alimenti di origine equina sono diper sé pericolosi; se provengono da cavalli dacarne propriamente detti si possono riteneresicuri perché prodotti da operatori professio-nali della filiera alimentare a partire da animalipoco soggetti a patologie e trattamenti farma-cologici, stanziali e facilmente controllabili daiServizi Veterinari delle AUSL.Inoltre l’identificazione degli equidi mediantepassaporto e microchip, seguita dall’ inseri-mento dei dati in anagrafe equina, offre l’op-

portunità di escludere i cavalli da competizioneo sportivi dalla produzione di alimenti per l’uo-mo. L’iscrizione al ruolo NON DPA (NON destinatoalla produzione di alimenti per l’uomo) permet-te al proprietario di fare una scelta di civiltà checoncilia il benessere animale con la salute delconsumatore e lo mette al riparo dalle pesantiresponsabilità connesse alla produzione di ali-menti.I cavalli NON DPA non costituiscono alcun ri-schio per il consumatore, pertanto la classifi-cazione dei cavalli da competizione e sportivi atale categoria dovrebbe rappresentare l’obiet-tivo ideale per chi gestisce la salute Pubblicacon senso di responsabilità. Lo dimostra, tra l’altro, il crollo dal 17% allo0.3% della positività dei campioni di carne e-quina alla presenza di farmaci avvenuto incoincidenza con l’istituzione del ruolo di equi-de NON DPA, spiegabile con l’esclusione dimolti cavalli da competizione dalla filiera ali-mentare. Condividendo l’impostazione che assegna u-na priorità assoluta alla sicurezza alimentare,auspichiamo che il Ministero Della Sanità inco-raggi l’iscrizione dei cavalli sportivi alla catego-ria NON DPA. Lo può fare proseguendo nell’in-telligente processo di semplificazione normati-va che ha avviato con l’abrogazione del regi-stro dei trattamenti farmacologici e l’introdu-zione della ricetta in copia unica per le specia-lità riservate ai cavalli esclusi dalla filiera alimen-tare, per arrivare alla completa eliminazionedelle incombenze burocratiche che non hannopiù ragione di gravare sui proprietari dei cavalliutilizzati esclusivamente per sport. Questi provvedimenti non mancherebbero diefficacia visto che FISE per favorire il benesse-re animale, promuovere la propria immagine etenere al riparo i propri iscritti dalle responsabi-lità connesse alla produzione alimentare, è se-riamente orientata a richiedere la classificazio-ne NON DPA dei cavalli impiegati negli sport e-questri.

CHIARE INDICAZIONI NORMATIVEPER L’ALLEVAMENTO DEL

CAVALLO SPORTIVONonostante il considerevole percorso normati-vo già attuato, diverse problematiche irrisolteriscontrabili sul territorio richiedono di essereaffrontate con ulteriori provvedimenti specifici. L’occasione è data dalla stesura del documen-to previsto dall’Art. 2 del Decreto di attuazionedell’anagrafe equina con il quale il Ministero

dovrà affrontare le questioni sanitarie connes-se alla gestione degli equidi.Diversi accorgimenti inseribili in tale documen-to possono favorire una scelta consapevoleche porti all’esclusione degli equidi sportivi dal-la produzione di alimenti per l’uomo.A solo titolo di esempio, uno di questi potreb-be evitare l’obbligo di registrazione delle brevie frequenti movimentazioni tipiche degli equidiNON DPA per non esporre i proprietari a san-zioni dovute ad errori ed omissioni.Proprio in considerazione degli spostamenticontinui sul territorio, la registrazione delle mo-vimentazioni di breve durata sarebbe di difficileinterpretazione ai fini del controllo epidemiolo-gico; mentre il prelievo di sangue biennale, pre-visto per il controllo dell’anemia infettiva, offri-rebbe la possibilità di ampliare e potenziare ilmonitoraggio delle patologie degli equidi.Non deve essere dimenticato che in caso di ri-schio epidemiologico la movimentazione degliequidi viene soppressa, e che quando c’è l’e-sigenza di risalire all’ingresso dei cavalli sportiviin zone infette, la stessa può essere soddisfat-ta attraverso i documenti d’iscrizione alle com-petizioni e alle manifestazioni locali.

LA DESTINAZIONE FINALE DEGLIEQUIDI NON DPA

Si ritiene infine opportuno segnalare una pro-blematica che sta ostacolando l’iscrizione deicavalli sportivi alla categoria NON DPA: il timo-re di doverli mantenere in vita fino al terminenaturale della stessa.Detto timore è alimentato da taluni funzionariAUSL che non cogliendo le opportunità offertedall’esclusione dei cavalli da competizione dal-la produzione di alimenti per l’uomo, interpre-tano le disposizioni di legge in modo contro-producente sul piano della salute pubblica edel benessere animale. Secondo il loro modo di vedere, nel momentoin cui il cavallo riceve la classificazione NON D-PA, si trasformerebbe, potenza dei timbri, inqualche cosa di diverso da se stesso, più pre-cisamente in un animale da compagnia, sen-ziente e come tale non sopprimibile. Detta interpretazione che con grave miopia po-trebbe indurre i proprietari a mantenere la pos-sibilità di macellazione per il consumo umanodei cavalli da competizione a fine carriera, è ol-tretutto in contrasto con il Regolamento CE767 del 13 Luglio 2009 che al punto f) dell'Art.3 (Definizioni) precisa: per "animale da compa-gnia" o "animale familiare" s’intende qualsiasianimale non destinato alla produzione di ali-menti appartenente ad una specie nutrita alle-vata o detenuta ma normalmente non destina-ta al consumo umano nella Comunità.Ora, nella Comunità, tutti gli equidi nasconoquali animali destinati al consumo umano.In assenza di dichiarazione contraria da partedel proprietario rimangono tali per tutta la vita.La scelta del proprietario di escludere l’equidedalla macellazione costituisce un’eventualità,non necessariamente la normalità, e l’equideNON DPA non può essere considerato un a-nimale da compagnia.Fatta eccezione per gli equidi tenuti in vita fi-no al termine naturale della stessa per preci-sa scelta dei proprietari, i destini più comunidei cavalli giunti alla fine della carriera agoni-stica sono rappresentati dalla macellazione

per la produzione di alimenti e dall’eutanasia,scelta spesso supportata da condizioni pato-logiche non compatibili con un’adeguata qua-lità di vita.Per quanto la macellazione possa essere unmetodo di abbattimento umanitario, non v’èdubbio che costituisca un’esperienza terrifi-cante per il cavallo, mentre l’eutanasia, possi-bilmente eseguita nell’ambiente familiare, èdecisamente più rispettosa del benessere a-nimale e dei sentimenti dei proprietari.Paradossalmente il divieto di abbattimentodegli equidi NON DPA finirebbe per provocar-ne la macellazione di massa quali animali dacarne o peggio per incentivare la soppressio-ne a seguito di infortuni artificiosi.Infine deve essere considerato che l’iscrizio-ne dei cavalli sportivi al ruolo NON DPA pro-muove la ricerca scientifica a vantaggio delbenessere animale perché consente la regi-strazione di specialità medicinali a costi com-patibili con le ridotte dimensioni del mercatoe non è il caso di ricordare che di ricercascientifica e sviluppo economico il nostroPaese ha un grande bisogno. ■

Classificazione degli equidi,opportunità offerte dallasemplificazione normativa

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laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201022 Calendario attività Dall’8 ottobre al 6 novembre

2) Cosa si intende per “banda” ?

a gruppo di scrofe allo stesso stadio riproduttivo

b locale in cui vengono stabulate le scrofe ingestazione

c sistema elettronico di identificazione delle scrofe

d sistema elettronico di alimentazione delle scrofe ingruppo

e codice a barre che identifica una determinata scrofa

1) A quale età la risposta immunitariadiventa efficace (auto-espulsione) neiconfronti degli ascaridi del cavallo:

a 3 mesi

b 6 mesi

c 12 mesi QUIZ 1Risposta corretta: b)

Seminario SIVE: “Parassitosida elminti gastrointestinali negli

equidi: attualità e nuoveprospettive” - Verona,

FieraCavalli - Novembre 2008

QUIZ 2Risposta corretta: a)

Incontro SIVAR: “Allevamentoa bande: come, quando eperché” – CremonaFiere,

Aprile 2008

SOLUZIONI

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

8 OTTCORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM:

No ECM - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403537 - fax: 0372/403526 - E-mail: [email protected]

9 - 10 OTTINCONTRO SIVAE “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona -

Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERALMENTE

SOTTO I TUOI OCCHI - Palagarden, Roges di Rende (CS) - Via Tevere, c/o Parco Robinson - ECM: Richiesto Accr. - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Via Carroz,14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Re-

gionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

11 - 13 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVAE “CORSO DI CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

15 - 17 OTTCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 67° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - EPATOLOGIA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Affari e Convegni, A-

rezzo - Via Lazzaro Spallanzani 23 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segrete-ria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 OTTSEMINARIO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE SEMINARIO” AFFEZIONI ORTOPEDICHE NEL CANE SPORTIVO” - Villaggio Getur Sala SoleMare - ECM: Ri-CON DOG OLYMPIC GAMES chiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39

0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 OTTINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC ABRUZZO I PICCOLI MAMMIFERI: MAI PIÙ PAZIENTI DI “SERIE B” - Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca, 12 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail:[email protected]

21 - 22 OTTCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE AMBIENTE, ALIMENTAZIONE, SALUTE: COME SVILUPPARE UNA COMUNICAZIONE TRANSLAZIONALE - CON REGIONE LOMBARDIA Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Se-

greteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

23 - 24 OTTINCONTRO GRUPPO FR AGGIORNAMENTI IN ORTOPEDIA ED IN NEUROLOGIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403509 - E-mail: [email protected]

23 - 24 OTTSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP SEMINARIO “LA MEDICINA INTERNA BASATA SULL’EVIDENZA: DALLE PATOLOGIE AI CASI CLINICI” - Ri-

voli (TO) - Hotel Campanile - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghi-sani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

23 OTTSEMINARIO SIVE SEMINARIO “LE MALATTIE INFETTIVE DEL CAVALLO: DALLA CRISI ALLA PREVENZIONE” - Fiera del Caval-

lo di Milano- Cavalli a Milano - Via Michelangelo Buonarroti, 20017 Rho (MI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

24 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Palermo - ECM: Richiesto Accreditamen-

to - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

24 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E

CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: RichiestoAccr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

24 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA LE PRINCIPALI MALATTIE EREDITARIE NELL’OCCHIO DEI CANI DI RAZZA: DIAGNOSI AI FINI DELLA SELEZIONE

E DELLA PREVENZIONE, TERAPIA PER GARANTIRE IL BENESSERE DELL’ANIMALE - Milano - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

24 OTTINCONTRO ANMVI / GPM LE NUOVE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE: PUBBLICITÀ E WEB, COSA DOBBIAMO SAPERE E COSA C’È

DA FARE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informa-zioni: Milena Migliavacca -Tel.+39 0372 403536 - E-mail:[email protected]

24 OTTSEMINARIO SIVE SEMINARIO”PATOLOGIE DELL’APPARATO LOCOMOTORE SU BASE INFIAMMATORIA E NUTRACEUTICI E

SALUTE DELLE ARTICOLAZIONI” - Milano - Fiera di Milano -Rho (MI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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COLOSTRO ALLO SVEZZAMENTO” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti -Per info: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

29 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVAR ITALPIG - SALONE DELLA SUINICOLTURA ITALIANA: “LA CASTRAZIONE INCRUENTA DEL SUINETTO: PROSPET-

TIVE E METODI” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info:Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

29 OTTSEMINARIO NAZIONALE AIVEMP L’IMPATTO DELLA FILIERA ZOOTECNICA SULL’AMBIENTE - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lan-

zini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 -E-mail: [email protected]

31 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO LE PRINCIPALI MALATTIE EREDITARIE NELL’OCCHIO DEI CANI DI RAZZA: DIAGNOSI AI FINI DELLA SELEZIONE E DELLA PREVEN-

ZIONE , TERAPIA PER GARANTIRE IL BENESSERE DELL’ANIMALE - ROMA Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel - Via Salvatore Rebec-chini 39 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

2 - 5 NOVITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CHIRURGIA: III PARTE - CHIRURGIA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Attenzione: Date evento modificate. Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@sci-

vac.it

3 - 5 NOVCORSO SCIVAC CITOLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gamba-

rotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

3 NOVCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SYNTHES LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Bari - Best Western La Baia Palace

Hotel - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

4 - 5 NOVCORSO ANMVI CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVO-

RO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Segreteria ANM-VI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

5 NOVCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SYNTHES LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Firenze - Best Western Hotel Rivoli

Firenze - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

6 NOVINCONTRO SICIV CITOLOGIA DELLE NEOPLASIE ENDOCRINE E DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE - Centro

Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ErikaTaravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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