Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 29

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 29 dal 6 al 12 settembre 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 29 2 OGM La Commissione Ogm ha autorizzato il 28 luglio sei mais per l’alimentazione u- mana e animale, ma non per la coltiva- zione. Le autorizzazioni saranno valide per dieci anni, e tutti i prodotti ottenuti a partire da questi mais Ogm saranno soggetti a rigorose regole di etichettatu- ra e tracciabilità. CAMPIONAMENTO Il Ministero della Salute ha emanato nuo- ve Linee Guida sul campionamento per il controllo ufficiale degli alimenti per gli a- nimali. Riunione di coordinamento in set- tembre per la definizione del periodo transitorio del controllo su ogm e mico- tossine, chiesto dalla Regione Veneto. Prevista anche la riduzione dell'attuale numerosità campionaria, a causa della necessità di disporre di idonee attrezza- ture per la macinazione dei campioni e la valutazione dell’attendibilità dei risultati. BIOLOGICO La Commissione europea ha pubblicato on line il manuale d’uso del logo europeo accompagnato dalle 10 FAQ sul suo u- so. Il logo è in uso dal 1 luglio. Gli agri- coltori convenzionali devono sottostare ad un periodo di conversione di un mini- mo di due anni prima di poter iniziare a produrre prodotti agricoli commercializ- zabili come biologici. I due processi di produzione dovranno essere separati. CONVENZIONATI L’intesa Stato Regioni dell’8 luglio 2010 per la medicina veterinaria specialistica convenzionata è pubblicato sulla Gaz- zetta Ufficiale. L’intesa riguarda il biennio economico 2008-2009. (GU n. 176 del 30-7-2010 - Suppl. Ordinario n.175). MISURA 215 È stata prorogata al 30 settembre la scadenza per la presentazione delle do- mande per i "Pagamenti per il benesse- re degli animali" (Misura 215). I medici veterinari hanno quindi più tempo per la valutazione sul benessere animale (check list), che gli allevatori devono al- legare alla domanda del contributo eco- nomico. AGGRESSIVITÀ Ritirata l’Ordinanza del comune campa- no di Altavilla che prevedeva l’abbatti- mento di cani randagi aggressivi. Il Sot- tosegretario Martini: “La comprovata pericolosità di un cane può essere de- terminata solo attraverso un’accurata a- nalisi comportamentale effettuata da un medico veterinario esperto in compor- tamento animale e la soppressione dell’animale deve essere l’estrema ratio nei casi in cui non sia possibile alcuna terapia di recupero”. LA QUALITÀ CORRISPONDE AL PREZZO A PAGINA 3 L’ANMVI SCRIVE AL MINISTRO DEI TRASPORTI A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 16 A PAGINA 18 PREVENZIONE NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI RURALI REGISTRO STUPEFACENTI E CAMBIO TITOLARE TROPPO VAGO DIRE MEDICO VETERINARIO I SOTTOPRODOTTI DELL’INDUSTRIA AGROALIMENTARE SCIENZA E GIUSTIZIA BREVI TROPPO BASSI I VOTI DI AMMISSIONE ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Secondo un’indagine proposta da Il Sole-24Ore il sistema di selezione per l’ammissione ai Corsi di laurea a numero chiu- so o programmato non funzio- na. Troppa differenza di punteggio fra le varie Università per essere am- messi. Il Miur sta valutando possibili correttivi. Basandosi sui punteggi ottenuti da- gli studenti agli esami di ammissione ai Corsi di laurea a numero chiuso o programmato per l’anno accademi- co 2009/2010 Il Sole-24 O- re sviluppa un interessante confronto evidenziando reali sperequazioni fra le di- verse sedi. Vediamo la si- tuazione di alcuni Corsi di laurea in Medicina Veterina- ria ricordando che i test di ammis- sione sono identici in tutte le sedi e vengono svolti tutti nello stesso gior- no: a Padova gli studenti che hanno superato il test e sono stati ammes- si hanno ottenuto un punteggio su- periore a 49,3, questo significa che l’ultimo ammesso ha ottenuto que- sto punteggio. A Pisa il valore è leg- germente inferiore, 42,8 mentre a Bologna è bastato un 41. In altre se- di, però questi valori sono risultati decisamente più bassi: a Sassari bastava un punteggio di 33, a Tera- mo 34,3 e a Bari o Camerino 35,5. Cosa significa questo? Visto che i test erano identici, dovremmo pen- sare che gli studenti che si sono pre- sentati all’esame di ammissione a- Prednisolone: non è trattamento illecito Allevatore assolto. Sivar: noi buiatri i primi a mettere in dubbio le positività ai cortisonici vessero una preparazione molto di- versa a seconda delle regioni, e que- sto dipendendo in gran parte dal percorso scolastico potrebbe anche essere vero ma a condizione che gli studenti che si sono presentati a Pa- dova fossero tutti del Veneto, a Pisa tutti toscani, a Bologna emiliani e di seguito a Sassari solo sardi, ecc. In verità mentre alcune facoltà, quelle ritenute migliori, richiamano studenti da tutta l’Italia, altre si limitano ad un bacino regionale. Per capirci stu- denti “bravi” tentano l’am- missione a Padova, Bolo- gna, o Pisa, ecc. ed arriva- no anche da fuori regione perché ritengono che una laurea acquisita presso queste facoltà, indipen- dentemente dal valore legale, abbia un titolo diverso da spendere sul mercato del lavoro. Questa situazio- ne sta creando però sperequazioni evidenti. A Padova, Pisa o Bologna, per ricordare solo le tre università ri- prese dall’indagine, sono rimasti e- sclusi molti studenti che comunque hanno raggiunto punteggi che in al- tre sedi avrebbero dato loro la certez- za di ammissione. Sono tanti infatti che pur non raggiungendo a Padova il 49,3 hanno ottenuto valutazioni nettamente superiori al 33 di Sassa- ri. Se si fossero quindi presentati in Sardegna, o a Bari, Camerino, Tera- mo, ecc. la maggior parte di loro sa- rebbe stata ammessa a scapito di tanti altri studenti della regione. www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line NEGLI ULTIMI GIORNI SULLA VETLINK SI È SVILUPPATA UN’INTE- RESSANTE DISCUSSIONE SU TEMI PROFESSIONALI, IN PARTICO- LARE SUI COSTI DELLE PRESTAZIONI. Un collega, nel suo intervento, ha voluto citare l’economista inglese John Ruskin riportando questa sua frase: “Non c’è prestazione professionale che non possa essere eseguita in modo un po’ peggiore facendola pagare un po’ di meno, e chi bada solo al prezzo è la legittima preda di queste persone”. Può essere un ragionamento in appa- renza scontato o banale ma purtroppo terribilmente vero. Se un collega non ri- spetta le BPV (Buone Praticate Veterinarie) o semplicemente il Codice Deon- tologico è evidente che non vi è limite al ribasso. Per questo abbiamo sempre sostenuto che nelle professioni sanitarie sia necessario un tariffario minimo a garanzia della salute e del benessere del paziente, umano o animale che sia. Se il tariffario minimo, come è quello elaborato dalla FNOVI, non è altro che la sommatoria dei costi che si devono sostenere per una prestazione corretta, è evidente che sotto quel livello non ci può essere “qualità” e spesso, purtroppo, si evidenziano, mal practice o concorrenza sleale. Un tariffario difende anche l’immagine professionale garantendo al veterinario un corretto riconoscimento delle sue prestazioni. Lo svendersi per non perdere a tutti i costi un cliente o per acquisirne di nuovi facendo concorrenza ai colleghi sul prezzo non è mai produttivo. Certamente la tariffa elevata non assicura per forza la qualità, ma di certo una tariffa particolarmente bassa non potrà mai garantirla. Oggi i nostri clienti sono spesso in grado di valutare il nostro lavoro e sanno benissimo che la qualità richiede un giusto prezzo.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 29 dal 6 al 12 settembre 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona292

OGMLa Commissione Ogm ha autorizzato il28 luglio sei mais per l’alimentazione u-mana e animale, ma non per la coltiva-zione. Le autorizzazioni saranno valideper dieci anni, e tutti i prodotti ottenuti apartire da questi mais Ogm sarannosoggetti a rigorose regole di etichettatu-ra e tracciabilità.

CAMPIONAMENTOIl Ministero della Salute ha emanato nuo-ve Linee Guida sul campionamento per ilcontrollo ufficiale degli alimenti per gli a-nimali. Riunione di coordinamento in set-tembre per la definizione del periodotransitorio del controllo su ogm e mico-tossine, chiesto dalla Regione Veneto.Prevista anche la riduzione dell'attualenumerosità campionaria, a causa dellanecessità di disporre di idonee attrezza-ture per la macinazione dei campioni e lavalutazione dell’attendibilità dei risultati.

BIOLOGICOLa Commissione europea ha pubblicatoon line il manuale d’uso del logo europeoaccompagnato dalle 10 FAQ sul suo u-so. Il logo è in uso dal 1 luglio. Gli agri-coltori convenzionali devono sottostaread un periodo di conversione di un mini-mo di due anni prima di poter iniziare aprodurre prodotti agricoli commercializ-zabili come biologici. I due processi diproduzione dovranno essere separati.

CONVENZIONATIL’intesa Stato Regioni dell’8 luglio 2010per la medicina veterinaria specialisticaconvenzionata è pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale. L’intesa riguarda il biennioeconomico 2008-2009. (GU n. 176 del30-7-2010 - Suppl. Ordinario n.175).

MISURA 215È stata prorogata al 30 settembre lascadenza per la presentazione delle do-mande per i "Pagamenti per il benesse-re degli animali" (Misura 215). I mediciveterinari hanno quindi più tempo per lavalutazione sul benessere animale(check list), che gli allevatori devono al-legare alla domanda del contributo eco-nomico.

AGGRESSIVITÀRitirata l’Ordinanza del comune campa-no di Altavilla che prevedeva l’abbatti-mento di cani randagi aggressivi. Il Sot-tosegretario Martini: “La comprovatapericolosità di un cane può essere de-terminata solo attraverso un’accurata a-nalisi comportamentale effettuata da unmedico veterinario esperto in compor-tamento animale e la soppressionedell’animale deve essere l’estrema rationei casi in cui non sia possibile alcunaterapia di recupero”.

LA QUALITÀ CORRISPONDE AL PREZZO

A PAGINA 3

L’ANMVI SCRIVE AL MINISTRO

DEI TRASPORTI

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 16 A PAGINA 18

PREVENZIONE NEGLI ALLEVAMENTI

AVICOLI RURALI

REGISTROSTUPEFACENTI E

CAMBIO TITOLARE

TROPPO VAGO DIRE MEDICOVETERINARIO

I SOTTOPRODOTTIDELL’INDUSTRIA

AGROALIMENTARE

SCIENZA E GIUSTIZIA

BREVI TROPPO BASSI I VOTI DI AMMISSIONE

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Secondo un’indagine propostada Il Sole-24Ore il sistema diselezione per l’ammissione aiCorsi di laurea a numero chiu-so o programmato non funzio-na. Troppa differenza di punteggiofra le varie Università per essere am-messi. Il Miur sta valutando possibilicorrettivi.Basandosi sui punteggi ottenuti da-gli studenti agli esami di ammissioneai Corsi di laurea a numero chiuso oprogrammato per l’anno accademi-co 2009/2010 Il Sole-24 O-re sviluppa un interessanteconfronto evidenziandoreali sperequazioni fra le di-verse sedi. Vediamo la si-tuazione di alcuni Corsi dilaurea in Medicina Veterina-ria ricordando che i test di ammis-sione sono identici in tutte le sedi evengono svolti tutti nello stesso gior-no: a Padova gli studenti che hannosuperato il test e sono stati ammes-si hanno ottenuto un punteggio su-periore a 49,3, questo significa chel’ultimo ammesso ha ottenuto que-sto punteggio. A Pisa il valore è leg-germente inferiore, 42,8 mentre aBologna è bastato un 41. In altre se-di, però questi valori sono risultatidecisamente più bassi: a Sassaribastava un punteggio di 33, a Tera-mo 34,3 e a Bari o Camerino 35,5.Cosa significa questo? Visto che itest erano identici, dovremmo pen-sare che gli studenti che si sono pre-sentati all’esame di ammissione a-

Prednisolone: non è trattamentoillecitoAllevatore assolto. Sivar: noi buiatri i primi a mettere in dubbio le positività ai cortisonici

vessero una preparazione molto di-versa a seconda delle regioni, e que-sto dipendendo in gran parte dalpercorso scolastico potrebbe ancheessere vero ma a condizione che glistudenti che si sono presentati a Pa-dova fossero tutti del Veneto, a Pisatutti toscani, a Bologna emiliani e diseguito a Sassari solo sardi, ecc. Inverità mentre alcune facoltà, quelleritenute migliori, richiamano studentida tutta l’Italia, altre si limitano ad unbacino regionale. Per capirci stu-

denti “bravi” tentano l’am-missione a Padova, Bolo-gna, o Pisa, ecc. ed arriva-no anche da fuori regioneperché ritengono che unalaurea acquisita pressoqueste facoltà, indipen-

dentemente dal valore legale, abbiaun titolo diverso da spendere sulmercato del lavoro. Questa situazio-ne sta creando però sperequazionievidenti. A Padova, Pisa o Bologna,per ricordare solo le tre università ri-prese dall’indagine, sono rimasti e-sclusi molti studenti che comunquehanno raggiunto punteggi che in al-tre sedi avrebbero dato loro la certez-za di ammissione. Sono tanti infattiche pur non raggiungendo a Padovail 49,3 hanno ottenuto valutazioninettamente superiori al 33 di Sassa-ri. Se si fossero quindi presentati inSardegna, o a Bari, Camerino, Tera-mo, ecc. la maggior parte di loro sa-rebbe stata ammessa a scapito ditanti altri studenti della regione.

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NEGLI ULTIMI GIORNI SULLA VETLINK SI È SVILUPPATA UN’INTE-RESSANTE DISCUSSIONE SU TEMI PROFESSIONALI, IN PARTICO-LARE SUI COSTI DELLE PRESTAZIONI. Un collega, nel suo intervento,ha voluto citare l’economista inglese John Ruskin riportando questa sua frase:“Non c’è prestazione professionale che non possa essere eseguita in modoun po’ peggiore facendola pagare un po’ di meno, e chi bada solo al prezzo èla legittima preda di queste persone”. Può essere un ragionamento in appa-renza scontato o banale ma purtroppo terribilmente vero. Se un collega non ri-spetta le BPV (Buone Praticate Veterinarie) o semplicemente il Codice Deon-tologico è evidente che non vi è limite al ribasso. Per questo abbiamo sempresostenuto che nelle professioni sanitarie sia necessario un tariffario minimo agaranzia della salute e del benessere del paziente, umano o animale che sia.Se il tariffario minimo, come è quello elaborato dalla FNOVI, non è altro che lasommatoria dei costi che si devono sostenere per una prestazione corretta, èevidente che sotto quel livello non ci può essere “qualità” e spesso, purtroppo,si evidenziano, mal practice o concorrenza sleale. Un tariffario difende anchel’immagine professionale garantendo al veterinario un corretto riconoscimentodelle sue prestazioni. Lo svendersi per non perdere a tutti i costi un cliente oper acquisirne di nuovi facendo concorrenza ai colleghi sul prezzo non è maiproduttivo. Certamente la tariffa elevata non assicura per forza la qualità, ma dicerto una tariffa particolarmente bassa non potrà mai garantirla. Oggi i nostriclienti sono spesso in grado di valutare il nostro lavoro e sanno benissimo chela qualità richiede un giusto prezzo.

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Era stato emesso il Decretopenale di condanna perl'allevatore lombardo poiassolto dal Tribunale diMantova, imputato di averattestato "falsamente, in

atto pubblico, ed a pubblico ufficiale, veteri-nario del macello, che il bovino non era sta-to trattato nei giorni precedenti la spedizioneal macello, allorquando invece, dall'esito diun successivo esame, effettuato su un cam-pione dell'urina per la ricerca di cortisonici e-mergeva la non conformità al prednisolonecortisonico". Ad una indagine effettuata dalveterinario della Asl non risultava nel registroaziendale che la bovina fosse stata effettiva-mente trattata con cortisonici; l'allevatore siera difeso dichiarando che "la positività alprednisolone non implica necessariamenteche l'animale sia stato trattato con farmacicortisonici".

I DUBBILo scenario di sfondo al caso mantovanomostra un esponenziale incremento di nonconformità nelle urine da vacche a fine car-riera, che induce gli addetti ai lavori a nutrireforti dubbi e ad avviare studi e ricerche suquanto può incidere lo stato di stress sull’in-nalzamento dei valori urinari dei corticoste-roidi. Un ulteriore elemento anomalo è chequasi sempre le risposte positive riguardanoil prednisolone, “molecola di scarso signifi-cato terapeutico nella clinica della bovina dalatte per le inadeguate perfomance curative-

scrive l’Ama-nonché per gli importanti effetticollaterali”. Inoltre, “nella quotidiana attivitàclinica tutti i cortisonici sono molto più effi-cacemente sostituiti con antinfiammatorinon steroidei”. Già nel mese di febbraio l’as-sociazione mantovana degli allevatori inte-ressava gli Assessorati alla Sanità e all’Agri-coltura regionali: “Molti allevatori colpiti daiprovvedimenti- scrivono Ama, Cia, Confagri-coltura e Coldiretti alla Regione Lombardia –e veterinari che si occupano della cura deglianimali in queste aziende garantiscono la lo-ro assoluta estraneità all’accusa di avere ille-citamente sottoposto a trattamenti con que-ste sostanze le vacche avviate alla macella-zione. Pur dimostrando di non aver sommi-nistrato farmaci contententi cortisonici, tan-to da non detenerne nella propria scorta,vengono accusati di aver sottoposto l’ani-male a trattamento illecito, configurandosicon quella che si può definire “presunzionedi colpevolezza”, ovvero che il suddetto pro-dotto farmacologico è presumibilmente de-tenuto e utilizzato irregolarmente. Ciò vienecontestato senza che sia confermato il rin-venimento in azienda del farmaco non rego-larmente prescritto”. La questione, era laconclusione, “merita una riflessione da partedell’autorità di controllo” e di “sospendere leazioni intraprese nei confronti degli allevato-ri, quando gli animali risultassero non nega-tivi per ricerca di corticosteroidi nelle urine”in attesa di risposte scientifiche.

I FATTIAll'allevatore mantovano imputato era statocontestato di aver attestato falsamente cheun bovino, spedito al macello Italcarni diGhedi (Brescia), non era stato trattato nei 90giorni precedenti la spedizione al macellocon cortisonici. Un prelievo di urina sull'ani-male giunto al macello (disposto nell'ambitodell'Extrapiano della Lombardia, per la ricer-ca di residui cortisonici), al contrario, rileva-va la presenza di prednisolone cortisonico.Di qui il rinvio a giudizio per l'allevatore.

LA SENTENZALa sentenza è chiara: assoluzione perché ilfatto non sussiste. Il Tribunale di Mantova(sezione distaccata di Castiglione delle Sti-viere) ha messo un punto fisso sulla questio-ne 'prednisolone cortisonico'. Dando ragio-ne all'allevatore. E questo grazie al contribu-to decisivo dell'Associazione mantovana al-levatori e della consulente Stefania Tagliati,medico veterinario dell'Apa virgiliana. La

sentenza, pronunciata dal giudice EleonoraPirillo lo scorso 4 maggio (motivazioni depo-sitate il 29 giugno 2010) nella sostanza ac-coglie le conclusioni del pubblico ministeroMaddalena Grassi e del difensore dell'alle-vatore imputato, secondo i quali, appunto, ilfatto non sussiste. L'assoluzione con formula piena è stata mo-tivata anche in seguito alle dichiarazioni delteste della pubblica accusa Giuseppe Con-sadori, veterinario Asl, secondo il quale "lapositività al prednisolone non implica neces-sariamente che l'animale sia stato trattatocon farmaci cortisonici". Nel caso in ogget-to, appunto, la quantità minima di predniso-lone rilevato al macello deve essere conside-rata come conseguenza di un evento stres-sante (la bovina aveva partorito pochi giorniprima). Per queste ragioni gli animali potreb-bero aver prodotto fisiologicamente la so-stanza. "Risultava infatti anomala - osservaStefania Tagliati, veterinario dell'Ama - lapresenza di prednisolone in bassissimequantità nelle urine, quando nessun campio-ne era risultato positivo nelle analisi effettua-te sui fegati". L'origine endogena dei corti-sonici è ora allo studio dell'Istituto zooprofi-lattico della Lombardia e dell'Emilia Roma-gna.

GLI ALLEVATORISulla questione prednisolone, l'Associazione

mantovana allevatori si era mossa con tem-pestività, contattata proprio da alcuni alleva-tori, ai quali era stata segnalata la presenzadi prednisolone nelle urine delle bovine con-dotte al macello. Così, il direttore dell'Apa diMantova, Isalberto Badalotti, aveva scritto,nei mesi scorsi, alla Regione Lombardia, conl'obiettivo di prendere in esame l'origine me-tabolica e non illecita della positività. "L'As-sociazione mantovana allevatori continueràad operare al fianco dei produttori - com-menta il presidente, Alberto Gandolfi - pergarantire la sicurezza nei processi produttivie la correttezza in tutte le fasi di propriacompetenza. Possiamo con soddisfazionesostenere che è grazie alla competenza delnostro staff che abbiamo evitato sanzioni in-giuste e discriminatorie per l'intera catego-ria, troppo spesso esposta alla gogna me-diatica".

LA RICERCAChe si trattasse di false positività dovute adorigine endogeno-metabolica e non illecitaera stato già ipotizzato dai veterinari buiatridella SIVAR, tanto da suggerire agli allevato-ri di effettuare delle contro-analisi e da indur-re i ricercatori ad approfondire la questione.La sentenza ricorda infatti che è "allo studiodell'istituto nazionale di farmacologia la que-stione relativa alla possibilità che il predniso-lone possa essere prodotto in minime quan-tità dall'animale stesso, come risposta fisio-logica ad alcune situazioni stressanti". Nelcaso di specie, la bovina "aveva partorito etale evento rientra senza dubbio come riferi-to dal teste della Pubblica Accusa, tra gli e-venti stressanti in presenza dei quali gli ani-mali- scrive il Giudice - potrebbero produrrefisiologicamente la sostanza. Alla luce delleattuali conoscenze scientifiche e delle ricer-che e sperimentazioni in atto non può esse-re formulato un giudizio di assiomatica rela-zione tra la somministrazione di farmaci cor-tisonici e la positività degli animali al predni-solone". "Tanto è sufficiente a pronunciarenei suoi confronti sentenza assolutoria", neiconfronti dell’allevatore "per insussistenzadel fatto di reato".

PUBBLICAZIONESaranno pubblicati nei prossimi mesi, negliatti del Congresso mondiale di buiatria(W.B.C. Santiago, Cile 14-18 novembre2010) e sulla rivista Steroid, i risultati delle ri-cerche condotte dall'Istituto ZooprofilatticoSperimentale della Lombardia e dell'EmiliaRomagna e dalla Università di Milano, sullapresenza di prednisolone nelle urine dellevacche da latte. Si tratta di risultati preliminari e non esausti-vi, ma sufficienti ad avviare un percorso di ul-teriori approfondimenti e studi da parte dellacomunità scientifica. Presso i laboratori del-l'IZLER di Brescia i ricercatori parlano di ri-sultati interessanti, non conclusivi, ma certa-mente da approfondire, con ulteriori ricerchee successive indagini. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 29| 2010 Sivar Dalle Associazioni 3

Si fa presto a dire“trattamento illecito”Giudice assolve allevatore per le positività al prednisolone: non ci sono provescientifiche per un giudizio di condanna. Sivar: una vittoria dei buiatri

La Società Italiana Veterinari per Animali da Reddi-to (SIVAR) ha sempre sostenuto la tesi dell'origineendogena e non illecita delle positività al predni-

solone in alcuni bovini del Nord Italia. Per questo, com-menta favorevolmente la sentenza del Tribunale di Man-tova che ha assolto un allevatore mantovano dall’accu-sa di falso in atto pubblico per aver dichiarato di non a-ver somministrato alcuna sostanza all'animale avviato almacello. Il caso evidenzia l’importanza della consulenzaveterinaria, dell’esperienza clinica di medici veterinari

buiatri, che hanno consigliato di chiedere le contro-ana-lisi e di non arrendersi al pagamento di decine di migliaiadi euro di multa. Le sanzioni comminate per una condot-ta antigiuridica, nella fattispecie prevedono una multa a-gli allevatori fino a 30 mila euro e la decurtazione dei pre-mi Pac fino al 30%. Agli atti della difesa anche l'articolopubblicato dal Sole 24 Ore che raccoglieva i dubbi deiveterinari SIVAR, che ora esprimono soddisfazione per ilrisultato e si augurano che la sentenza mantovana costi-tuisca un precedente nella giurisprudenza. I medici ve-

terinari buiatri della SIVAR seguiranno con attenzione glisviluppi della ricerca scientifica e il lavoro dei colleghi ri-cercatori e auspicano che la magistratura voglia sospen-dere il giudizio in attesa di conoscere gli esiti delle ricer-che dalle pubblicazioni ufficiali che saranno disponibilifra il mese di ottobre e di novembre di quest'anno. Se gliapprofondimenti scientifici dovessero giustificare la tesidell'origine metabolica e non illecita, è probabile che an-che le relative normative che governano questa materiapossano essere di seguito adeguate.

L’IMPORTANZA DELLA CONSULENZA VETERINARIA

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L’obbligo di soccorso strada-le agli animali e l’impiego diautoveicoli d’urgenza saran-no pienamente esecutiviquando il Ministero dei Tra-sporti avrà emanato un

apposito decreto. Lo sottolinea la Polizia diStato in una circolare del 12 agosto, che spie-ga le novità del Codice della Strada e mettein evidenza i passi da fare per completare ilquadro legislativo. Gli articoli di interesse so-no il 177 e il 189 del nuovo Codice, ma civorrà un decreto del Ministero dei Trasportiper renderli applicativi.

COME LE AUTOAMBULANZECome spiega la nota della Polizia, gli articoli177 e 189 del nuovo Codice della Strada e-quiparano di fatto “i veicoli attrezzati per ilsoccorso di animali o ai servizi di vigilanzazoofila” alle autoambulanze. L’equiparazionefa sì che i veicoli in questione, specificamenteattrezzati, possano far uso dei dispositivi sup-plementari acustici e visivi (sirena e del lam-peggiante blu). In quali casi vige l’equipara-zione? Nelle attività di recupero di animali odurante i servizi di vigilanza zoofila, per“l‘espletamento dei servizi urgenti di istituto,individuati con decreto del Ministro delle in-frastrutture e dei trasporti”. La disposizione,dunque, non è immediatamente operativa,ma potrà essere applicata solo quando saràapprovato il decreto in questione, con il quale“saranno stabilite le casistiche relative ai ser-vizi urgenti di istituto che giustificano l’uso ditali sistemi”. Dopo di che, i conducenti, nell’e-spletamento di servizi urgenti di istituto, qua-

lora usino congiuntamente il dispositivo acu-stico supplementare di allarme e quello di se-gnalazione visiva a luce lampeggiante blu,non saranno tenuti a osservare gli obblighi, idivieti e le limitazioni relativi alla circolazione,le prescrizioni della segnaletica stradale e lenorme di comportamento in genere, ad ecce-zione delle segnalazioni degli agenti del traffi-co e nel rispetto comunque delle regole di co-mune prudenza e diligenza. Agli incroci rego-lati, gli agenti del traffico provvederanno aconcedere immediatamente la via libera.A questi stessi veicoli, inoltre, “si estende l’e-simente (la non sanzionabilità, ndr), conse-guente al trasporto in condizioni di necessità,a quello dovuto al trasporto di animali in gravicondizioni di salute”. Ma anche in questo ca-so, occorre il decreto dei Trasporti.

DEFINIRE LO STATO DINECESSITÀ

Il Ministero dei Trasporti dovrà disciplinare lecondizioni alle quali il trasporto di un animalein gravi condizioni di salute può essere consi-derato in stato di necessità, anche se effet-tuato da privati; dovrà anche essere definitala documentazione da esibire, “eventualmen-te successivamente all’atto di controllo”, alleautorità di polizia stradale. Dalla circolare del-la Polizia di Stato risulta più esplicito il riferi-mento ad un mezzo qualsiasi, anche un co-mune autoveicolo privato, per il trasportod’urgenza di un animale in pericolo di vita: “Ilmedesimo decreto stabilirà le condizioni e ladocumentazione necessari per comprovarel’esclusione della responsabilità del condu-cente per le violazioni commesse durante il

trasporto animale in gravi condizioni di saluteche viene effettuato da un privato con un vei-colo diverso da quelli sopra indicati”.

OBBLIGO DI ASSICURARE ILSOCCORSO

È stato inoltre introdotto “l’obbligo per l’uten-te della strada, in caso di incidente comun-que ricollegabile al suo comportamento, dacui derivi danno a uno o più animali d’affezio-ne, da reddito o protetti, di fermarsi e di porrein atto ogni misura idonea ad assicurare untempestivo intervento di soccorso agli animaliche abbiano subito il danno”. Anche le per-sone coinvolte nell’incidente hanno il medesi-mo obbligo. Le violazioni sono punite consanzioni amministrative pecuniarie: chi hacausato l’incidente e non osserva l’obbligo disoccorso è punito con una multa da euro 389a euro 1.559; se invece a non adoperarsi peril soccorso animale sono le persone coinvoltenell’incidente la sanzione è inferiore ma nonmeno importante e va da un minino di euro78 a un massimo di 311 euro.

ATTENZIONE AI SEGNI DISPAVENTO

Il Codice della Strada già prevedeva misure diprevenzione per evitare incidenti agli animali.Le norme di comportamento impongono in-fatti al conducente- compreso il conducentedi animali da tiro, da soma e da sella- di “ri-durre la velocità e, occorrendo, anche fermar-si”, quando “al suo avvicinarsi, gli animali chesi trovino sulla strada diano segni di spaven-to”. La sanzione in questi casi va dai 38 ai 155euro. (Art. 141. Velocità). Si ricordi anche che

sulle autostrade e sulle strade extraurbane èvietata la circolazione di animali, eccezion fat-ta per le aree di servizio e le aree di sosta. Intali aree gli animali possono circolare solo sedebitamente custoditi. ■

Stato di necessità: stand by in attesa del decretoANMVI al Ministro dei Trasporti: collaborazione per definire lo stato dinecessità e la relativa documentazione

Le novità riguardanti il soccorso a-nimale e il trasporto in stato di ne-cessità sono state introdotte dalla

Legge 29 luglio 2010, n. 120 (Gazzetta Uf-ficiale 29 Luglio 2010). Le nuove disposi-zioni modificano le norme di comporta-mento dell’utente della strada (Titolo V,artt. 177 e 189 del Codice della Strada).L’Associazione Nazionale Medici Veteri-nari Italiani ha scritto al Ministro dei Tra-sporti Altero Matteoli chiedendo il coin-volgimento della professione veterinarianella stesura del decreto che dovrà defi-nire lo “stato di necessità” e la documen-tazione idonea a comprovarlo. “Le evi-denti implicazioni cliniche e professiona-li del provvedimento - scrive l’ANMVI inuna nota- suggeriscono una consultazio-ne con i Medici Veterinari”.

EVIDENTI I RISVOLTICLINICI E

PROFESSIONALI

In auto, in bici e in motoI passeggeri animali non mettano a rischio la sicurezza stradale

Il Codice della Strada contiene unacopiosa serie di norme legate allapresenza degli animali sulle strade,siano essi soggetti trasportatori otrasportati, d’affezione o da lavoro.Escludendo normative speciali - ad

esempio la protezione del trasporto per finicommerciali – gli animali comportano già datempo precise disposizioni a carico dei con-ducenti, legate ad obiettivi di sicurezza stra-dale. Non è una novità, ad esempio, che suimotocicli e sui ciclomotori a due ruote sia

consentito il trasporto di animali “purché cu-stoditi in apposita gabbia o contenitore”. Inquesti casi, gli animali devono essere “solida-mente assicurati”, non devono sporgere late-ralmente rispetto all’asse del veicolo o longi-tudinalmente rispetto alla sagoma di esso ol-tre i cinquanta centimetri e non devono impe-dire o limitare la visibilità al conducente. (Art.170. Trasporto di persone e di oggetti sui vei-coli a motore a due ruote, sanzione ammini-strativa da euro 74 a euro 299). Trasportareun animale in bicicletta è possibile, ma biso-gna seguire le stesse regole che valgono perciclomotori e motocicli (Art. 182. Circolazionedei velocipedi). Ai ciclisti è invece vietato con-durre animali: la bicicletta non è un veicolo atrazione animale e l’animale in questo casonon è da tiro, insomma non è prevista dal Co-dice (che, attenzione, si applica solo a strade,autostrade e strade extraurbane) la “passeg-giata” in bici con cane al guinzaglio. Le san-zioni in questo caso possono variare a secon-da dei diversi fattori di violazione: norme dicomportamento del ciclista o della conduzio-ne a traino. E in auto? Quanti animali si pos-sono trasportare in auto? In tutti i veicoli “ilconducente deve avere la più ampia libertà dimovimento per effettuare le manovre neces-

sarie per la guida”. Sui veicoli diversi da quelliautorizzati dal Regolamento di Polizia Veteri-naria, è vietato il trasporto di animali domesti-ci in numero superiore a uno e comunque incondizioni da costituire impedimento o peri-colo per la guida. È consentito il trasporto disoli animali domestici, anche in numero supe-riore, purché custoditi in apposita gabbia ocontenitore o nel vano posteriore al posto diguida appositamente diviso da rete od altroanalogo mezzo idoneo che, se installati in viapermanente, devono essere autorizzati dalcompetente ufficio del Dipartimento per i tra-sporti terrestri. (Art. 169. Trasporto di perso-ne, animali e oggetti sui veicoli a motore, san-zioni da euro 78 a euro 311).

TRAZIONE ANIMALELa guida dei veicoli e la conduzione degli a-nimali sono invece disciplinati dal Titolo IV delCodice della Strada a partire dall’articolo 115(Requisiti per la guida dei veicoli e la condu-zione di animali). Bastano quattordici anni perguidare veicoli a trazione animale o condurreanimali da tiro, da soma o da sella, ovvero ar-menti, greggi o altri raggruppamenti di ani-mali. Il conducente deve essere idoneo perrequisiti fisici e psichici. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 29| 20104 Anmvi Informa Codice della strada

PRIMA MULTA A LEGNARO

Èstata comminata il 5 settembre aun pensionato di 60 anni a Legna-ro, in provincia di Padova, la pri-

ma multa per omissione di soccorso neiconfronti di un animale investito. Unamulta, da 389 euro, il minimo della san-zione che può arrivare ad un massimo di1.559 euro. L'uomo non ha soccorso ilcane investito che è morto poche ore do-po l'incidente. Sono stati alcuni passanti,tra cui il padrone del cane, a segnalare ilnumero di targa e a denunciare il fatto aicarabinieri, che hanno identificato il pro-prietario e lo hanno sanzionato per avereviolato l'articolo 189/bis del codice dellastrada.

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Il Ministero della Salute, nell'ambi-to della sorveglianza attiva e delmonitoraggio delle forme clinicheda virus West Nile nell'uomo, ha e-manato la Circolare del 21 luglio2010 "Sorveglianza della Malattia

di West Nile in Italia - 2010". Il documento -a cura del Dipartimento della Prevenzione edella Comunicazione e del Dipartimento perla Sanità Pubblica Veterinaria è rivolto alleRegioni e alle Provincie autonome- dà la de-finizione di caso umano e fornisce la schedadi segnalazione.Si tratta di una puntuale trattazione della ma-teria, utile anche a seguito di allarmanti di-chiarazioni rese alla stampa da personalemedico che erroneamente indicava nel ca-vallo un pericolo di trasmissione per l'uomo.La circolare chiarisce che il virus della WestNile "non si trasmette da persona a personané da cavallo a persona". La trasmissione in-terumana è documentata "mediante trasfu-sione di sangue o trapianti di organi e tessu-ti". A questo riguardo il Centro nazionale del

sangue ha elaborato uno specifico modellodi risk assessment associato alla segnalazio-ne di casi umani.La circolare ministeriale definisce il caso u-mano, distinguendo fra possibile, probabilee confermato; dettaglia inoltre le disposizioniper le "aree affette" e le "aree di sorveglian-za", la lotta agli insetti vettori e conclude conraccomandazioni generali per la popolazio-ne in aree con circolazione accertata del vi-rus della WN negli animali. La misura pre-ventiva più idonea è di evitare di essere pun-ti da zanzare e pertanto si rimanda ad alcu-ne semplici misure comportamentali conte-nute nella guida "Consigli sulla prevenzionedi alcune malattie infettive" presente sul sitodel Ministero della Salute.In Italia i casi umani di WDN sono stati regi-strati per la prima volta nell'uomo nel 2008 enel 2009 e hanno portato a tre decessi. Nel-le Regioni direttamente coinvolte (Emilia Ro-magna, Lombardia e Veneto) sono stati at-tuati piani di sorveglianza integrata medico-veterinaria per la sorveglianza attiva e il mo-

nitoraggio delle forme cliniche nell'uomo. Sututto il territorio nazionale vige il Piano di Sor-veglianza varato nel 2008 che viene costan-temente aggiornato. Una ulteriore nota ministeriale offre precisa-zioni sulla circolare del 21 luglio scorso, inmateria di sorveglianza. Gli atti ministerialisono pubblicati integralmente da @nmvi Og-gi www.anmvioggi.it ■

Aviaria: i rischivengono dagliallevamentirurali

Con il Decreto 25 giugno 2010, ilMinistero della Salute ha varatoalcune misure di prevenzione,

controllo e sorveglianza del settore avicolorurale. In particolare il Ministero ha adottato un Pia-no di controllo sanitario e di gestione dei ri-schi rilevati nel settore avicolorurale introdu-cendo tra l'altro l'attuazione di misure di bio-sicurezza nonché un sistema di accredita-mento delle strutture che commercializzanoin ambito extraregionale.Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 20106 Attualità Epidemiologia

Sorveglianza attiva e monitoraggio delleforme cliniche da virus West Nile nell’uomoDal Ministero della Salute la definizione di “caso umano” dopo le allarmanti e dichiarazioni di alcuni medici

Ufficiale n. 196 del 23-8-2010, viene adotta-to "considerata la situazione epidemiologicavenutasi a verificare nel corso degli ultimidue anni sul territorio nazionale con nume-rose positività per virus influenzale a bassapatogenicità nelle Regioni del Nord e CentroItalia". Nello specifico, il settore rurale, in forza dellapropria tipologia, "potrebbe svolgere un ruo-lo epidemiologico rilevante nella incursionedi virus influenzale nel settore industriale, infunzione del rischio derivante da eventualicorrelazioni epidemiologiche tra il serbatoionaturale dei virus influenzali e gli allevamentiindustriali, nonché dalla movimentazione nelcircuito rurale extraregionale di potenziali vo-latili infetti, di materiali contaminati, di attrez-zature, di veicoli e di personale". Il Decretoaggiunge che il "circuito avicolo rurale è unsettore molto complesso della filiera avicolaitaliana con un notevole impatto socio-eco-nomico, anche perché l'abitudine ad alleva-re volatili è molto diffusa nelle zone rurali eperi-urbane". Inoltre, l'attività di monitoraggio ha permes-so di individuare due epidemie di LPAIH7N3, nel 2007 e nel 2009 che hanno ri-guardato principalmente il settore rurale emarginalmente quello industriale per i molte-plici collegamenti esistenti tra gli stessi. Unavolta entrata nel circuito rurale, con l'inevita-bile rilevamento di numerosi focolai secon-dari nel pollame da cortile, è difficile control-lare l'infezione. Il decreto è in vigore dal 24agosto 2010. ■

Le autorità sanitarie locali svolge-ranno i dovuti approfondimentidiagnostici nelle aziende del Co-

mune di Erice e di Valderice (Trapani), al-le quali appartenevano i cinque cavallicon sintomatologia clinica di tipo neuro-logico, sottoposti a campionamento, tredei quali sono risultati positivi al virusWest Nile. La positività sierologica è sta-ta confermata dal Cesme, il Centro di Re-ferenza per le malattie esotiche. Ulterioriindagini di laboratorio sono in corso peraccertare alcuni risultati dubbi ottenutisui campioni degli altri 2 equidi, apparte-nenti a 2 diverse aziende nel comune diValderice. Gli approfondimenti diagnosti-ci riguarderanno le aziende focolaio e iterritori circostanti (raggio di 4 Km) alloscopo di definire l'area di diffusione delvirus. L'area territoriale interessata nonrisultava classificata quale area con cir-colazione virale e per la prima volta è se-de di individuazione di circolazione delvirus. Il Ministero della Salute ha scrittoagli Assessorati Regionali alla Sanità af-finché siano informati i servizi veterinariterritoriali in modo da "attuare in manie-ra sollecita e puntuale" tutte le procedu-re di intervento e relative ai flussi infor-mativi previste dal Piano nazionale disorveglianza per la encefalomielite di ti-po West Nile (D.M. del 29 novembre 2007e sue successive modifiche ed integra-zioni).

IL VIRUS PER LA PRIMAVOLTA IN PROVINCIA

DI TRAPANI

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La medicina veterinaria è unascienza vastissima che an-novera al proprio interno in-numerevoli settori di eserci-zio professionale, moltespecie animali e altrettante

specializzazioni. L'esigenza di qualificarsi agliocchi del pubblico con una definizione piùdescrittiva rispetto al generico "medico vete-rinario" è sentita a livello europeo da anni, maè solo in questi ultimi mesi che il dibattito staprendendo corpo all'interno della UEVP edella FVE. Durante i lavori dell'AssembleaUEVP (Basilea 10 giugno, 2010), i rappresen-tanti della veterinaria libero-professionale eu-ropea hanno rilanciato la discussione sul-l'Acknowledged vet sulla base di due posi-tion papers, uno della UEVP e uno dellaCPD. Al dibattito ha partecipato per l'Italia ildelegato ANMVI Giuliano Lazzarini.

INDICARE LA SPECIEIn sostanza, la proposta della UEVP è di con-notare il medico veterinario con un riferimen-to alla specie animale (o gruppo di specie)piuttosto che al settore disciplinare per pre-

sentarsi più chiaramente agli occhi dell'uten-za. Qualifiche e titoli disciplinari (specializza-zioni, titoli universitari ed europei) rimarreb-bero un discorso a parte; si tratterebbe piut-tosto di indicare se la professione è esercita-ta sugli animali da compagnia, equidi, anima-li da reddito, ecc. almeno a livello prevalente(su base annua, oraria o percentuale), stantela possibilità (è l'osservazione italiana) che u-no stesso professionista eserciti su più spe-cie o gruppi di specie. L'Assemblea ha rile-vato l'ampiezza del settore degli animali dacompagnia, ma anche respinto l'ipotesi dicreare dei "veterinari Bonsai" in settori trop-po di nicchia o sulla base delle conoscenzeverticali che le specializzazioni consentono.

ACKNOWLEDGEMENTA stabilire l'acknowledgement del veterinariopotrebbe essere l'autorità veterinaria compe-tente, vale a dire l'Ordine professionale, sullabase di un riconoscimento il più possibile u-niforme su scala europea, in virtù della liberacircolazione dei professionisti e del mutuo ri-conoscimento delle qualifiche. La discussio-ne di Basilea ha mosso i primi passi, metten-

do la questione in relazione anche alla forma-zione continua che si presume debba esserecoerente con l'esercizio professionale e per-tanto di ulteriore garanzia per l'utenza in cer-ca di un medico veterinario per una data spe-

cie animale. L'Assemblea ha concluso per lacreazione di un gruppo di lavoro, che si oc-cupi anche di conoscere la situazione attualenei vari Stati Membri, e per la prosecuzionedei lavori in sinergia con la FVE. ■

Troppo vago dire “medico veterinario”Il pubblico va oltre il titolo generalista e vuole più informazioni quando cerca il veterinario

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 20108 Europa Competenze professionali ★

★★★★★

★★

La sperimentazioneanimale ha bisogno dinuove regole

Èsbagliato ridurre la com-plessità legislativa dellasperimentazione animalea un superficiale dibattitotra favorevoli e contrari.L'Europa si appresta a

dare nuove regole ad una materia che neces-sita di essere aggiornata nell'interesse dellamedicina e della tutela animale. ANMVI: l'er-rore più grande è di impedire il processo diaggiornamento di norme, che in Italia sono

ferme al 1992. Ora che il Parlamento euro-peo si appresta a votare la proposta di di-rettiva europea che riforma le norme sullasperimentazione animale, il segnale che lacomunità scientifica e la professione veteri-naria devono lanciare è quello dell'urgentenecessità di aggiornare le regole e i principiche governano la materia ponendo la mas-sima attenzione al benessere animale. Se-condo l'Associazione Nazionale Medici Ve-terinari Italiani (ANMVI) l'errore più grande èdi impedire il processo di aggiornamentodelle norme, bloccando una evoluzione le-gislativa alla quale l’ANMVI ha sempre datoil suo massimo contributo. Nel nostro Pae-se, buone soluzioni di riforma delle vecchieleggi, condivise da tutte le parti in causa,sono state lasciate cadere, in attesa di unadirettiva europea che adesso non può piùessere ritardata. In Italia la legislazione nonè al passo con le doverose richieste di in-nalzamento della tutela animale che la me-dicina veterinaria di laboratorio è in gradodi garantire, non solo in fase di impiego maanche di riabilitazione e adozione a fine e-sperimento.Da tempo la comunità scientifica e il legisla-tore comunitario e nazionale sono orientatia sostituire l'impiego di animali da labora-torio in presenza di metodi alternativi vali-dati e ad innalzare le tutele degli animali dalaboratorio. Si tratta di un processo virtuo-so, in linea con l'evoluzione scientifica e lasensibilità etica, oggi non adeguatamenteincoraggiato e formalizzato da una legisla-zione al passo con i tempi.L’Europa stessa riconosce che, in alcunicampi, la ricerca ha ancora bisogno di im-piegare animali da laboratorio, non avendoancora a disposizione valide alternative. Inquesti casi, sottolinea l'ANMVI, la profes-sione medico veterinaria deve essere piùpresente a tutti i livelli della sperimentazio-ne per innalzare e garantire gli standard ditutela e benessere degli animali e perchépossa interagire con le altre professionalitàcoinvolte. ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 201010 Eventi Veterinari

I PICCOLI MAMMIFERI: MAI PIÙ PAZIENTI DI “SERIE B”17 Ottobre 2010 - Pescara

IN COLLABORAZIONE CON GLI ORDINI DELLA REGIONE ABRUZZO

RELATOREDr. Alessandro Melillo

DELEGATO REGIONALE Dr. Maurizio Manera

OBIETTIVIMolti proprietari di piccoli Mammiferi ormairichiedono un approccio competente e pro-fessionale alle malattie dei loro beniamini,aprendo al libero professionista un campod’azione nuovo, interessante e remunerati-vo: scopo di questa giornata sarà comuni-care le nozioni di base per un corretto ap-proccio clinico alle specie più diffuse comeanimali da compagnia: il Coniglio, il Furettoed i piccoli Roditori, in modo da consentireai colleghi di affrontare questi pazientispesso sottovalutati in maniera soddisfa-cente per paziente, proprietario e veterina-rio stesso.. PROGRAMMA SCIENTIFICO

8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Il Coniglio animale da casa: gestio-ne, alimentazione, comportamento,esame clinico e principali patologie

11.00 Pausa11.30 Il Coniglio paziente chirurgico: no-

zioni base di anestesia, chirurgia eospedalizzazione

13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale (nel caso non si svol-ga la relazione, il programma nelpomeriggio sarà anticipato dimezz’ora)

13.30 Pausa14.30 I Roditori, pet “emergenti”: approc-

cio alla Cavia, al Cincillà e ai piccoliRoditori in ambulatorio

15.30 Pausa16.00 Il Furetto non è un gattino allungato:

guida ad un corretto approccio clini-co a questa specie

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDESerena Majestic - Montesilvano, a 5 km daPescara, in Abruzzo. Situato in pieno cen-tro Italia, è facilmente raggiungibile graziea una rete di collegamenti completa ed effi-ciente.

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2010.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded’incontro presentandosi alle ore 08.30presso la segreteria.

SEGRETERIA SIVAEElisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI9-10 Ottobre 2010, Palazzo Trecchi, Cremona

COORDINATORE SCIENTIFICOMarco Bedin

MODERATORE: Cristina Stocchino

OBIETTIVILo sviluppo della medicina veterinaria con-tinua ad una velocità talmente elevata cheè complesso anche per gli specialisti riusci-re ad essere aggiornati su ogni argomento.Il programma di questa giornata vuole offri-re ai partecipanti la possibilità di ricevereinformazioni estremamente recenti, sia daun punto di vista terapeutico che diagnosti-co. Tutte le relazioni sono di 25 minuti + 10di discussione

PROGRAMMA SCIENTIFICO

SABATO 9 OTTOBRE 2010

8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione dei relatori ed ini-zio dei lavori

9.30 Otite media e interna nel coniglio Massimo D’Acierno

10.15 Esoftalmo nel coniglio Giuseppe Visigalli

10.40 Pausa11.15 Immunologia nei rettili

Marco di Giuseppe11.50 Un caso di ileo in una iguana rino-

ceronte Simone Agostini

12.25 Pausa Pranzo14.00 Gestione dei lori e lorichetti

Fabio Pelicella14.35 Gestione in cattività dei gechi

Tommaso Giorgi15.10 Il paziente che collabora: addestra-

mento degli animali esotici alle prin-cipali manualità clinicheSara Mainardi

15.45 Pausa 16.15 Risoluzione chirurgica in un caso di

distocia in un falco di harris Tommaso Collarile

16.50 Problematiche specifiche nel recu-pero del rondone Renato Ceccherelli

17.25 I Galliformi come pet Tamara Vela Gil

18.00 Discussione e termine della giorna-ta

DOMENICA 10 OTTOBRE 2010

9.00 Diagnosi e trattamento di una mas-sa addominale in un furetto Marco Bedin

9.35 Nuove metodologie diagnostichenel campo dei volatili ornamentaliDania Bilato

10.10 Un caso di micobatteriosi in un fu-retto Carlo Paoletti

10.45 Pausa11.15 Approccio al topo e al ratto come a-

nimale da compagnia Cristiano Papeschi

11.50 Patologie gestionali e riproduttivedel cincillà Daniele Petrini

12.25 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

12.40 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine dell’evento

L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE inregola con l’iscrizione 2010. Non è richie-sta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi diretta-mente in sede d’incontro presentandosi al-le ore 8.30 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAEElisa Feroldi - Tel. 0372/[email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

Seminario SOVEP - SCIVACLA MEDICINA INTERNA BASATA SULL'EVIDENZA:

DALLE PATOLOGIE AI CASI CLINICIRivoli (TO), 23/24 Ottobre 2010

RELATORIStefano Bo, Med Vet TorinoXavier Roura, Med Vet, Dipl ECVIM, Bar-cellona, Spagna

PROGRAMMA SCIENTIFICO

SABATO 23 OTTOBRE 20109.15 Registrazione dei partecipanti

Presentazione dei relatori e salutodel presidente SOVEP

9.30 Il processo della medicina basatasull’evidenza: approccio generaleall’EBM; approccio utilizzando PubMed (uso della letteratura in ambitoclinico pratico) Classifica della qualità dei reportssulla base degli EBM: serie di casi,la miglior evidenza, pubblicazioniretrospettive, resoconti dei singolicasi clinici, articoli su riviste con in-dex - Xavier Roura

10.50 Pausa11.20 Tiroide vs Cusching- quale test fare

per primo?Diagnosi differenziali ed utilità dei

test - Xavier Roura12.15 Cosa posso diagnosticare in un ani-

male in terapia con glucocorticoidi?Stefano Bo

13.00 Pausa Pranzo14.00 Associazione tra malattie renali e

non renali e proteinuria nel cane Xavier Roura

15.15 Errori diagnostici con l'utilizzo dellaPcr nel cane - Xavier Roura

16.00 Pausa16.30 Proteinuria e malattie infettive nel

gatto - Stefano Bo17.15 La medicina veterinaria basata

sull’evidenza: dalla teoria all'applica-zione pratica. Esempi di casi clinicidiscussi con l’aiuto dei partecipanti.(si prega chi volesse partecipare diportarsi un computer con connes-sione WiFi) Xavier Roura e Stefano Bo

18.00 Fine prima giornata

DOMENICA 24 OTTOBRE 20109.15 Malattie sovradiagnosticate in me-

dicina felina: micoplasmosi (m. he-

mofelis-felis-spp) e toxoplasmosiStefano Bo

10.00 Diagnosi avanzate delle malattie in-fettive nel gatto (uso di PCR e altrimetodi) - Stefano Bo

10.45 Pausa11.30 Gastroprotettori e antiinfiammatori

(AINES e Cortisone)Xavier Roura

13.00 Fine del seminario

SEDEHotel Campanile Corso Allamanno 153 Rivoli (TO)

Per ricevere la scheda d’iscrizione ed ave-re maggiori informazioni, Segreteria SCIVAC Monica BorghisaniTel. 0372/40.3506 email: [email protected]

Richiesto accreditamento

CONVEGNO NAZIONALE SIVARORIGINE UTERINA

DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERTCremona, Palazzo Trecchi,

30 Settembre 2010

RELATORIGaetano DONOFRIO

Maura FERRARIAndrea GALLICesare GALLI

Giovanna LAZZARIMario LUINI

Martin SHELDON

PER INFORMAZIONISIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39Fax 0372-40.35.54

[email protected]

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI SOCIETÀ VETERINARI PIEMONTESI

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTECremonaFiere, 28 Ottobre 2010

Convegno Nazionale SIVAR: AGGIORNAMENTI IN BUIATRIAALLEVARE VITELLI SANI: DAL COLOSTRO ALLO

SVEZZAMENTO

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

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laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 2010 Eventi Veterinari 11

PARTECIPAZIONESi ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci Scivac, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota Associativa

dell'anno in corso. I Soci Scivac possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da Scivac in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera Scivac).

INFORMAZIONI - Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - [email protected]

PER TUTTI GLI INCONTRI È STATO RICHIESTO L’ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATAFacile come respirare?

Un viaggio fra i fatti e i misfatti dell’apparato respiratorioMatera, 26 Settembre 2010

RELATOREDavide De Lorenzi

OBIETTIVILa funzione principale dell’apparato respi-ratorio consiste nello scambiare, a livellodegli alveoli polmonari, ossigeno con ani-dride carbonica. Questo evento, di vitaleimportanza per l’organismo, è associato al-la costante lotta per impedire ad elementiestranei di qualsiasi natura di penetrare alivello alveolare. Sono numerosissimi edapparentemente perfetti i sistemi di difesadell’apparato respiratorio ma esistono mol-teplici cause che possono alterare, a vari li-velli, il funzionamento di questo complessomeccanismo difensivo. Le relazioni di que-sta giornata hanno l’intento di illustrare, inprimis, i vari sistemi di difesa dell’apparatorespiratorio superiore e inferiore (i “fatti”) ele conseguenze derivanti dalla inattivazio-ne di uno o più di questi meccanismi difen-sivi (i ”misfatti”). Verrà illustrato come, inpresenza di elementi patogeni della piùsvariata natura, le difese possano diventa-re inefficaci e come questo si possa mani-festare clinicamente con una o più altera-zioni all’attività respiratoria normale. Nume-rosi casi clinici, inseriti nelle relazioni, a-vranno lo scopo di illustrare al clinico qualiindagini diagnostiche possono essere mes-se in atto per individuare le alterazioni a ca-rico delle difese dell’apparato respiratoriononché le principali opzioni terapeuticheper tentare di ripristinare, quando possibi-le, le funzioni difensive alterate.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Le difese dell’apparato respiratorioin salute e malattia: i possibili puntideboli di un sistema difensivo appa-rentemente perfetto

11.00 Pausa 11.30 Misfatti delle vie aeree superiori13.00 Pausa 14.00 Misfatti delle vie aeree inferiori15.30 Pausa 16.00 Alcuni misfatti molto complessi17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHilton Garden Inn Via Germania - BorgoVenusio - 75100 Matera

3 CREDITI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TOSCANA Citologia per non citologi!

Come praticare il gioco dell’esame citologico con soddisfazione… e senza sbagliare troppo!

Montecatini (PT), 19 Settembre 2010

RELATORECaniatti Mario

OBIETTIVILa giornata si propone di sensibilizzare ilveterinario all’uso costante della citologianella pratica ambulatoriale. Le relazioni a-vranno lo scopo di: definire gli ambiti in cuila citologia è in grado di dare le maggioriinformazioni diagnostiche; indicare breve-mente le tecniche di prelievo in funzione deltipo e della sede della lesione; fornire indi-cazioni sul trattamento del campione cito-logico; definire quali siano i criteri di basecon cui deve essere affrontato un prepara-to al microscopio allo scopo di differenziarele lesioni infiammatorie da quelle neoplasti-che; riconoscere le più comuni neoplasie e,infine, evidenziare le più comuni cause dierrore nella diagnosi citologica.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Citologia diagnostica: quando e co-me farne un gioco vincente

11.00 Pausa11.30 Citologia diagnostica: le regole del

gioco13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale (nel caso non si svol-ga la relazione il programma nel po-meriggio sarà anticipato di mezz’o-ra)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: Flogosi o neo-

plasia. Cosa pensi che sia?15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: Che neopla-

sia? Questo è il dilemma!17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEVittoria Centro Congressi Via Baccelli, 2 -Montecatini Terme (PT)

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGEQuando la chirurgia diventa intrigante

Trento 26 Settembre 2010

RELATOREBuracco Paolo

OBIETTIVIAffrontare e risolvere situazioni più o menocomplesse (neoplastiche e non) dal puntodi vista chirurgico (si affronteranno le pato-logie di più frequente riscontro). Gli aspettidiagnostici saranno trattati solo nei loro e-lementi fondamentali e pratici. Fornire ele-menti prognostici.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Indicazioni cliniche e tecniche di ri-costruzione di ampie soluzioni dicontinuo in diverse regioni corporeenel cane e nel gatto

11.00 Pausa11.30 Indicazioni cliniche e chirurgia di co-

lon/retto, regione perianale e peri-neale nel cane e nel gatto

13.00 Spazio per eventuale relazionecommerciale (nel caso non si svol-ga la relazione, il programma nelpomeriggio sarà anticipato dimezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEOrdine dei Medici Veterinari di Trento, VialeZambra - Trento

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIALa radiologia del torace dalla A…………………….alla D(iagnosi)

Pozzuoli (NA), 26 Settembre 2010

RELATOREDr. Massimo Vignoli

OBIETTIVIL’ obiettivo della giornata è di fornire ai par-tecipanti alcune nozioni di base sulla tecni-ca di acquisizione e di lettura delle radio-grafie del torace. Quindi, analizzare le di-verse patologie con particolare attenzionealla sede delle stesse nel tentativo di au-mentare la specificità della nostra diagnosiradiografica.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Quale tecnica per la radiologia tora-cica?

10.15 Anatomia e semeiotica radiograficadelle malattie toraciche

11.00 Pausa11.30 Come aumentare la propria specifi-

cità diagnostica nella valutazione ra-

diografica delle patologie toraciche13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale (nel caso non si svolga larelazione, il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Insufficienza respiratoria acuta: Casi

clinici interattivi15.30 Pausa16.00 Tosse cronica: Casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEComplesso Turistico Averno Via MonteNuovo Licola Patria, 85 - Pozzuoli (NA)

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

2 CREDITI 3 CREDITI

3 CREDITI

Professione Veterinaria 29-2010:ok 8-09-2010 10:27 Pagina 11

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 29

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Secondo uno studio dell’Uni-versità di Vienna i cani imita-no i movimenti umani, utiliz-zando le zampe per rifare igesti che gli uomini fannocon le mani e il muso per

quelli con la bocca. Come noi tendiamo ad i-mitare in automatico i movimenti del corpo diun’altra persona, così fanno i cani e la loro a-bilità imitativa cresce e si modella in base allacapacità di interazione con i loro proprietari.La ricerca, pubblicata sulla rivista Procee-dings of the Royal Society B, ha analizzato icomportamenti di dieci cani a cui era statoinsegnato ad aprire delle porte scorrevoli u-sando testa e zampe in cambio di un premio(biscotto). A cinque di questi cani (3 Border collie, unPastore australiano e un meticcio) era statochiesto di ripetere automaticamente il gesto

del loro proprietario (testa o mano/zampa),mentre ai restanti cinque (4 Border collie e unmeticcio) era stato ordinato di usare la zam-pa solo dopo aver visto l’uso della testa edella mano da parte dell’uomo. In quest’ulti-mo caso, gli animali ci mettevano molto piùtempo ad eseguire correttamente il gesto ri-spetto a quelli che dovevano semplicementelimitarsi ad imitarlo. «I cani sono portati a sperimentare la tenden-za automatica all’imitazione mano/zampa –ha spiegato sul Daily Mail Friederike Range,a capo dello studio – nonché ad imitare quel-le azioni anche quando è costoso farlo oquando queste interferiscono con lo svolgi-mento efficace di un compito in corso. Eccoperché i risultati dei nostri test forniscono laprima prova di imitazione automatica e dicontroimitazione nei cani, che sono animalispeciali sia per quanto riguarda la storiadell’addomesticamento che per il grado di in-tensità della loro educazione evolutiva, ed

entrambi questi fattori possono aumentare laloro partecipazione alle attività umane. Ma ilnostro esperimento suggerisce anche che èl’ultimo addestramento durante lo sviluppo agiocare un ruolo significativo nel plasmare il

comportamento imitativo». *"Automatic imitation in dogs" FriederikeRange, Ludwig Huber, and Cecilia Heyes.Proc. R. Soc. B Published online before printJuly 28, 2010. ■

Il cane imita i gesti del padrone? Secondo uno studio, con le zampe ripetono i gesti delle mani e con il muso quelli della boccadel proprietario

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 201012 Vet Journal Attualità scientifica o

L’atteggiamento deiproprietari di gattiverso la vaccinazione

Uno studio ha analizzato ifattori coinvolti nella de-cisione dei proprietari digatti di sottoporre il pro-prio animale alla vaccina-zione, esplorando il loro

punto di vista e la conoscenza in merito allaprofilassi vaccinale. Rispondevano corretta-mente a un questionario 3163 proprietari digatti. Il 69% di questi era stato vaccinato ne-gli ultimi 12 mesi. La vaccinazione fin da cuc-ciolo era il fattore predittivo maggiore di unostato vaccinale aggiornato, seguito dall'in-tenzione di portare il gatto in un gattile o a u-na mostra felina nel corso dell'anno succes-sivo. La percezione del proprietario dell'im-portanza dello stress, dell'età dell'animale odei costi della vaccinazione era associata al-lo stato vaccinale corrente dell'animale. I pro-prietari che concepivano la gravità delle ma-lattie infettive o i consigli del veterinario comemolto importanti erano quelli che avevanomaggiore probabilità di vaccinare i loro ani-mali, rispetto ai proprietari che considerava-no meno importanti questi fattori. La perce-

zione dei rischi della vaccinazione e la prece-dente esperienza con effetti collaterali vacci-nali nel proprio gatto non erano associati a u-na minore probabilità di sottoporre l'animalea vaccinazione. (M.G.M.)“Use of a web-based questionnaire to explo-re cat owners' attitudes towards vaccinationin cats” G. Habacher, T. Gruffydd-Jones, andJ. Murray. Vet Rec. 2010 167: 122-127. ■

Idolcificanti artificiali come lo xilitolosono pericolosi per il cane. La BritishVeterinary Association (B-

VA) ha effettuato una campa-gna di informazione per i pro-prietari di cani circa i pericoliposti da questo dolcificanteconsiderato innocuo per l'uo-mo ma pericoloso se ingeritodal cane, perché induce unimmediato rilascio di insulinache può determinare unamarcata ipoglicemia e causa-re lesioni epatiche. Lo xilitoloviene usato sempre più frequentementecome dolcificante nei prodotti alimentarisenza zucchero, oltre che nei prodottiper l'igiene dentale e come eccipiente dimolti farmaci. Di particolare preoccupa-zione per il cane sono i sostituti dello

LO XILITOLO NEI BISCOTTI E DOLCI PUÒ INDURREUN'IPOGLICEMIA MARCATA

zucchero contenenti xilitolo utilizzati neiprodotti da forno e nei dolci industriali.

Torte, biscotti e altri dolcipreparati con questa sostan-za sono tossici per il cane. Ilproprietario spesso non èconsapevole del pericolo epuò non associare un even-tuale problema clinico (es.,vomito, incoordinazione) delproprio animale con l'inge-stione di questi alimenti. Nonè noto, ma è possibile, cheanche altri animali come gatti

e furetti siano similmente esposti al ri-schio. Si tratta di un altro esempio, com-menta la BVA, di un alimento o un additi-vo alimentare considerato sicuro perl'uomo ma pericoloso per altre specie.(M.G.M.)

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubbli-co Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003.È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flus-so informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze,con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzowww.vetjournal.it/

Professione Veterinaria 29-2010:ok 8-09-2010 10:27 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 29

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Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 29

Mettere in comune leinformazioni su tuttal'attività ispettiva percoordinare in modomirato i controlli fu-turi ed affrontare con

più forza la lotta al sommerso. L’Agenzia delle

Entrate e l’Inail hanno sottoscritto una intesaquinquennale sullo scambio delle informazioniin possesso dei due enti per rendere più tem-pestiva ed efficace la lotta all’evasione contri-butiva, ma anche per incrociare i dati sulla pre-venzione degli infortuni sui luoghi di lavoro. L’in-tesa sarà operativa sotto forma di protocollo e

con il benestare del Ministero del Lavoro, dasettembre favorirà il coordinamento delle atti-vità di vigilanza. Infatti, l’Inail potrà ricorrere aidati che i contribuenti forniscono con gli studidi settore, in possesso dell’agenzia delle entra-te, per indirizzare i controlli sulle misure di sicu-rezza del lavoro.

La lotta all’evasione e al lavoro irregolare e innero (e quindi meno sicuro) assume i contornidi una strategia combinata, che punta sulcoordinamento degli interventi e rende più effi-cace l’azione ispettiva. Gli enti firmatari del pro-tocollo metteranno l’un l’altro a disposizione gliarchivi informatici per condividere il patrimoniodi informazioni telematiche nel pieno rispettodelle norme sulla privacy. L’Agenzia delle Entrate e l’Inail potranno cosìpredisporre specifici piani di intervento coordi-nato, sapendo chi figura sotto controllo evitan-do sovrapposizioni e arricchendo il dato fiscalee produttivo con dati relativi ai cicli lavorativi, al-l’organizzazione del lavoro, il numero e la tipo-logia di attrezzature, il territorio di operatività,ecc.; tutte informazioni che, oltre a fungere daindicatori di reddito, possono anche dire moltosulle misure di prevenzione e tutela della salutedei lavoratori. "Si tratta di un'intesa che garantirà ai due entila capacità di monitorare come mai fatto primala reale attività di tutte le imprese italiane: saràindividuato con certezza cosa viene denuncia-to e cosa no e, dunque, emergeranno anchesituazioni eventualmente non in regola", spie-ga il presidente dell'Inail, Marco Fabio Sartori."Metteremo a disposizione dell'Agenzia i datidi cui siamo in possesso e che portano alla de-terminazione, per ogni singola azienda, dellevoci di tariffa. Da parte sua, invece, l'Agenziarisponderà concedendoci l'accesso a tutte leinformazioni presenti negli studi di settore affiniai nostri"."Questa convenzione segna una tappa impor-tante sulla strada di una lotta all'evasione sem-pre più condivisa, in sinergia con altri enti, perscovare gli illeciti fiscali con analisi di rischiopuntuali e coordinate", dichiara il direttoredell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. "L'u-tilizzo efficace delle banche dati, l'incrociodelle informazioni e la gestione strutturatadegli archivi con l'Inail, infatti, consentono diintercettare in maniera sempre più mirata lesacche di evasione, potenziando la selettivitàdei controlli e incoraggiando la tax complian-ce dei contribuenti". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 201014 Anmvi Servizi Sicurezza sul lavoro

CORSI SALUTE E SICUREZZA ANMVIDa inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona

oppure al fax 0372-457091entro il 25 ottobre 2010, allegando l’attestazione di versamento

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❑ Corso per addetti al primo soccorso, 6-7 Novembre 2010VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 + IVA (20%)10 crediti ECM

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6 Novembre 2010VERSANDO LAQUOTA DI € 80,00 + IVA (20%)3 crediti ECM

VERSANDO MEDIANTE(è possibile effettuare un unico versamento per più corsi)

❑ vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trec-chi, 20 - 26100 Cremona

(si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotoco-pia del versamento)❑ tramite carta di credito ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍Visa (non si accettano carte elettroniche)Intestata a …………………………………………………………Numero della carta(3 numeri sul retro)Scadenza (mese e anno)

FATTURAZIONELa fattura dovrà essere intestata a:..……………………………….........................……………………..Domicilio fiscale…………...………………………………………PARTITA IVACODICE FISCALE(solo se non in possesso di Partita IVA)DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...………………………..

ATTIVAZIONE DEL CORSOI corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di unquorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organiz-zazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rim-borso della quota versata. Non verranno accettate più di 50domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comu-nicazione solo in caso di mancata accettazione.

RINUNCELe richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate so-lo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Incaso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimbor-so alcuno.

PRIVACYAi sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Seriegenerale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trat-tamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiestinon può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o aisoggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

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Dialogo fra gli studi di settore e la sicurezza sul lavoroIncrocio di informazioni tra il Fisco e l’Inail: l’organizzazione del lavoro come dato fiscale e di prevenzione

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Professione Veterinaria 29-2010:ok 8-09-2010 10:27 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 29

AREZZO15 - 17 OTTOBRE 2010

67°CONGRESSO NAZIONALE SCIVACEPATOLOGIA MEDICA E CHIRURGICA

TERMINE ISCRIZIONE21 settembre 2010 http://registration.evsrl.it

COMITATO SCIENTIFICO 67° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACPAOLA GIANELLA Med Vet, Dr Ric, Dipl ACVIM (SAIM), Torino

GIORGIO ROMANELLI Med Vet, Dipl ECVS, MilanoGILIOLA SPATTINI Med Vet, Dipl ECVDI, Dr Ric, Reggio Emilia

RELATORI INVITATIHUGUES A. GAILLOT Med Vet, Dipl ECVDI, Alfort, Francia

PAOLA GIANELLA Med Vet, Dr Ric, Dipl ACVIM (SAIM), TorinoHEIDI HOTTINGER DVM, Dipl ACVS, Texas, USA

FRANCO ORSI Med Chir, MilanoFEDERICA ROSSI Med Vet, SRV, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)

DAVID TWEDT DVM, Dipl ACVIM, Colorado, USA

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008Richiesto accreditamento

Professione Veterinaria 29-2010:ok 8-09-2010 10:27 Pagina 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 29

Èda ritenere "macroscopi-ca" la responsabilità delsoggetto che all'internodella farmacia, pur in pre-senza di ricetta ove siaprecisata la denomina-

zione del prodotto destinato a cani e gatti,consigliava l'acquisto di altro prodotto condiversa concentrazione del principio attivo esenza nessuna avvertenza, in termini chiari eprecisi, circa le modalità di utilizzazione esomministrazione del prodotto. Lo afferma inquesti giorni la Cassazione Civile in una sen-tenza che risponde alla domanda: Quali so-no le responsabilità del farmacista in materiadi prescrizioni medico-veterinarie? Nel caso in questione viene affermata la re-sponsabilità del titolare della farmacia per ave-re consegnato ad un incaricato del clientepiuttosto che il prodotto medicinale prescrittonel dosaggio indicato dal veterinario, altro me-dicinale con lo stesso principio attivo, ma de-stinato a curare animali di diversa specie egrossa taglia. L'evento ha determinato la mor-te di quattro cani di razza e di un cane metic-cio, ai quali il prodotto medicinale veniva fattosomministrare su incarico dell'allevatore sen-za che costui né il suo incaricato neppure fos-sero stati informati del fatto che quello conse-gnatogli non dovesse essere usato per animalidi taglia minore, quali cani e gatti.

La responsabilità del farmacista deve essereesclusa, salvi taluni profili opportunamente e-videnziati nel testo della sentenza, quando lostesso si attenga alle prescrizioni medichecontenute nella ricetta, che è il documento,compilato dal professionista abilitato, conte-nente tutte le informazioni necessarie per ladispensa del medicinale. (fonte: Centro StudiDiritto Sanitario). ■

In base al DPR n. 309/90 (Testo Uni-co degli stupefacenti), i direttorisanitari e i titolari di gabinetto perl'esercizio delle professioni sanita-rie, conservano il registro specialeper due anni dal giorno dell'ultima

registrazione. I registri di carico e scarico de-caduti devono essere conservati fino alla loroscadenza e tenuti a disposizione delle auto-rità di controllo. Il Testo Unico non contiene invece previsioniin caso di passaggio di titolarità. La DirezioneGenerale della Sanità Animale è intervenutacon una nota del 5 agosto scorso in cui "ritie-ne che la responsabilità di tali documenti, es-sendo dalla legge attribuita ad una personafisica sia esclusivamente personale e quindinon cedibile. Pur in assenza di una specificaprevisione normativa, non appare congruo af-fidare quindi la responsabilità della conserva-zione di tali documenti ad un soggetto chenon ne è giuridicamente responsabile"."Neppure appare giustificata la prassi - pro-segue la nota- che il titolare uscente conservitale documentazione presso il proprio domi-

cilio, rendendone difficoltosa una eventualeconsultazione agli organi di vigilanza. Ai finidella verifica si ritiene corretta la possibilità diredigere un verbale di ritiro della documenta-zione con contestuale certificazione delle gia-cenze, da conservarsi da parte del cedentee del subentrante. Sarà cura del veterinariocedente provvedere alla chiusura del registrocon l'indicazione delle giacenze finali".Ogni acquisto o cessione, anche a titolo gra-tuito, di sostanze stupefacenti o psicotropesottoposte alla vigilanza ed al controllo delMinistero della Salute è iscritto in un registrospeciale nel quale, senza alcuna lacuna, a-brasione o aggiunta, in ordine cronologico,secondo una progressione numerica unicaper ogni sostanza o medicinale, è tenuto inevidenza il movimento in entrata e in uscitadalle stesse sostanze o medicinali.Tale registro è numerato e firmato in ogni pa-gina dal responsabile dell'azienda unità sani-taria locale o da un suo delegato, che riportanella prima pagina gli estremi dell'autorizzazio-ne ministeriale e dichiara nell'ultima il numerodelle pagine di cui il registro è costituito. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 201016 Osservatorio farmaco Nuove autorizzazioni

Cassazione:attenersi alla ricettadel medicoveterinarioÈ “macroscopica” la responsabilità del farmacistache non si attiene al prodotto prescritto

Come gestire il registro specialese cambia il titolaredella struttura?La risposta dalla Direzione Generale del FarmacoVeterinario: la responsabilità non è cedibile

PARTECIPA AL SONDAGGIO ANMVI SUL FARMACO VETERINARIOÈ in corso fino al 31 ottobre il questionario proposto dalla Commissione ANMVI sul farmaco

per animali da compagnia. Compilazione on line raggiungendo il sito www.anmvi.it o via fax

inviando il questionario compilato al numero 0372/40.35.26. Dite la vostra sull’impiego del

medicinale veterinario nella clinica degli animali da compagnia.

Con decorrenza ed efficacia "immediata", il Mini-stero della Salute ha emanato il decreto di auto-rizzazione all'immissione in commercio del me-

dicinale per uso veterinario «Vitamin K1 LaboratoireTVM, 10 mg/ml» per il trattamento di emergenza nei ca-ni dell'avvelenamento da anticoagulanti rodenticidi, pri-ma di iniziare il trattamento orale. Il Decreto n. 69 del 5luglio 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del

31 luglio. Titolare dell'AIC (n. 104187012) è la Societàfrancese Laboratoire TVM; le confezioni autorizzate so-no in blister contenente 6 fiale da 5 ml, il principio attivofitomenadione 10,0 mg. Il periodo di validità del medici-nale veterinario confezionato per la vendita è di tre anni,dopo la prima apertura il medicinale deve essere usatoimmediatamente e non conservato. La dispensazionepotrà avvenire soltanto dietro presentazione di ricetta

medico-veterinaria non ripetibile, in copia unica.L'im-portanza e la necessità di disporre della specialità vete-rinaria in questione aveva suscitato un dibattito all'in-terno della categoria medico veterinaria che aveva por-tato l'ANMVI ad interessare la Direzione Generale delFarmaco Veterinario. L'Associazione sollevava questio-ni di responsabilità medica in assenza di uno specificorimedio terapeutico e di farmacovigilanza.

AVVELENAMENTI: AUTORIZZATO FARMACO SALVAVITA

La valnemulina, autorizzata fino adoggi solo per i suini, è stata autoriz-zata dall'Unione Europea anche per

i conigli. Con il Regolamento 758/2010, laCommissione ha infatti accolto le racco-mandazioni del Comitato per i medicinaliveterinari di includere i conigli nella tabel-la 1 dell'allegato del regolamento (UE) n.37/2010. All'origine del provvedimento larichiesta avanzata alla Agenzia europeaper i medicinali. Il nuovo Regolamento de-finisce pertanto i limiti massimi di residuinegli alimenti in rapporto a muscoli, fega-to e reni e prevede "un periodo di temporagionevole per consentire alle parti inte-ressate di adottare le eventuali misure ne-cessarie per conformarsi al nuovo LMR".L'aver fissato gli LMR della valnemulinaper i conigli "apre la strada alla possibilitàper le industrie farmaceutiche di registra-re un farmaco a base di valnemulina an-che per il coniglio", commenta la FNOVI.

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA LA VALNEMULINA PER I CONIGLI

La Federazione ricorda che i medici vete-rinari del settore "necessitano da lungotempo di questo strumento farmacologi-co al fine di poter operare professional-mente nella tutela della salute pubblica,della sanità e del benessere animale esenza rischi di sanzioni che la FNOVI, tral'altro, ha sempre contestato con argo-menti inerenti sia la necessità di modificadell'impianto legislativo sia, nella fattispe-cie degli episodi accaduti, di liceità dellesanzioni stesse ai sensi della normativavigente".

La Direzione Generale dei Farmaci edei Dispositivi Medici adotta unaprocedura sperimentale per il rila-

scio delle licenze di pubblicità sanitaria.L'obiettivo è di snellire il processo avva-lendosi della posta elettronica certificata.Le aziende potranno presentare domanda

PUBBLICITÀ DEI FARMACI: AUTORIZZAZIONE VELOCE CON LA PEC

di autorizzazione a [email protected]. Nessun invio cartaceo: basterà la co-pia elettronica del messaggio pubblicita-rio. Sono i criteri che ispirano la modalitàsperimentale che dal 1 ottobre 2010 cam-bierà le procedure per il rilascio delle li-cenze di pubblicità sanitaria.

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Professione Veterinaria 29-2010:ok 8-09-2010 10:27 Pagina 17

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 29

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 201018 Attualità 18 Attualità Sicurezza alimentare

di CARMELO CICERODirettore responsabile dell’Ufficio VII

“alimentazione animale”di GIOVANNA GIROLAMO

Dirigente VeterinarioUfficio VII “alimentazione animale”

Ministero della SaluteDirezione Generale della Sanità Animale e del

Farmaco Veterinario

L’Unione Europea, in questianni, partendo dal presup-posto che la sicurezza e l’i-giene dei mangimi influisco-no direttamente sulla salutedegli animali destinati alla

produzione di alimenti per uso umano e che,di conseguenza, la qualità dei prodotti di ori-gine animale ha un notevole impatto sulla sa-lute umana, ha emanato un insieme di rego-lamenti, il cosiddetto “pacchetto igiene”, perelevare gli standard della sicurezza degli ali-menti e dei mangimi.Per adottare un’impostazione globale e inte-grata “dai campi alla tavola”, la legislazioneeuropea ha considerato tutti gli aspetti dellefasi del processo produttivo, cioè della filieraalimentare, come un unico processo, a parti-re dalla produzione, dalla trasformazione, daltrasporto, dalla distribuzione fino alla fornituradei prodotti: ciascuna fase, infatti, può rap-presentare un potenziale impatto negativosulla sicurezza alimentare.Con l’emanazione del Regolamento CE n.178/20021, la Commissione Europea ha in-trodotto un principio fondamentale, e cioèche la responsabilità giuridica del controllodella sicurezza dei prodotti durante le varie fa-si della filiera, e quindi il rispetto della legisla-zione, ricade sull’operatore del settore man-gimistico e/o alimentare. Tale concetto di “responsabilità primaria” fa sìche l’operatore del settore mangimistico e ali-mentare sia tenuto a garantire il rispetto deirequisiti di sicurezza per mangimi ed alimentiin regime di autocontrollo, degli obblighi rela-

tivi alla loro etichettatura, degli obblighi di rin-tracciabilità e di ritiro dal mercato di mangimied alimenti che presentino un rischio per lasalute dei consumatori.Anche il Regolamento CE n. 183/20052, “sul-l’igiene dei mangimi” (che a pieno titolo va an-noverato tra i regolamenti del pacchetto igie-ne), ha ribadito il concetto di responsabilitàprimaria dell’operatore del settore dei mangi-mi a partire dalla produzione primaria deimangimi fino alla loro somministrazione aglianimali destinati alla produzione di alimenti, eper assicurare un’accurata rintracciabilità haprevisto un sistema di registrazione e ricono-scimento di tutte le imprese del settore deimangimi.Lo stesso regolamento prevede che gli ope-ratori del settore dei mangimi debbano elabo-rare piani di prevenzione e minimizzazione deipericoli (HACCP), adottare manuali di correttaprassi (volontari) in materia di igiene già a par-tire dal settore primario, al fine di favorire l’ef-ficacia dei controlli ufficiali e garantire la trac-ciabilità e la sicurezza dei mangimi, compresele materie prime.Tra le materie prime, che possono esseredestinate all‘alimentazione animale, annove-rate nell’elenco non esaustivo del recentissi-mo Regolamento (UE) n. 242/2010 dellaCommissione del 19 marzo 2010 “che isti-tuisce un catalogo delle materie prime permangimi”3 (tale regolamento abroga le Diret-tive 96/24/CE, 96/25/CE, 98/67/CE e98/87/CE, già recepite nell’ordinamento giu-ridico nazionale con il D.Lvo 360/994), sonoriportati anche i sottoprodotti dell’industriaagroalimentare che possono essere consi-derati materie prime destinate all’alimenta-zione animale.Tali sottoprodotti, che scaturiscono diretta-mente dal processo di trasformazione prima-rio, possono essere impiegati nella catena ali-mentare animale (mangimistica), oppure es-sere classificati come rifiuti ed essere desti-nati ad altri settori.Il Ministero dell’Ambiente5, nel 1999, avevadato indicazioni in merito alla distinzione tra

sottoprodotti e rifiuti, sostenendo che: “I ma-teriali, le sostanze e gli oggetti originati dai ci-cli produttivi o di preconsumo, dei quali il de-tentore non si disfi, non abbia l’obbligo o l’in-tenzione di disfarsi e che quindi non conferi-sca a sistemi di raccolta o trasporto dei rifiuti,di gestione di rifiuti ai fini del recupero o dellosmaltimento, purché abbiano le caratteristi-che delle materie prime secondarie indicatedal D.M. 5.2.19986, e siano direttamente de-stinati in modo oggettivo ed effettivo all’impie-go in un ciclo produttivo, sono sottoposti alregime delle materie prime e non a quello deirifiuti”. Anche il Ministero della Salute con circolaredel 22 luglio 20027 ha sostenuto che: “I ma-teriali ed i sottoprodotti derivanti dalle lavora-zioni dell’industria agroalimentare sono «ma-terie prime per mangimi» ove, in presenza deirequisiti igienico sanitari, esista la volontà delproduttore di volerli utilizzare nel ciclo alimen-tare zootecnico. In tal caso i suddetti materialinon sono assoggettati alla normativa sui rifiu-ti, bensì alle disposizioni relative alla produzio-ne e commercializzazione degli alimenti per a-nimali e, nel caso di prodotti di origine anima-le o contenenti costituenti di origine animale,anche alle norme sanitarie vigenti in materia.In assenza delle suddette garanzie sull’effetti-va destinazione all’alimentazione animale, imateriali ed i sottoprodotti derivanti dal cicloproduttivo e commerciale dell’industria a-groalimentare dovranno essere sottoposti alregime giuridico dei rifiuti”.I suddetti provvedimenti hanno determinato,in seno alla Commissione Europea, la convin-zione che la Repubblica italiana fosse venutameno agli obblighi previsti dalla direttiva75/442/CEE 8, poiché le autorità italiane, contali provvedimenti, escludevano, dall’ambitodi applicazione della disciplina sui rifiuti, gliscarti originati dall’industria agroalimentaredestinati alla produzione di mangimi, tantoche, la Commissione Europea, in data 25 a-prile 2005, presentava alla Corte di Giustiziadelle Comunità europee un ricorso contro laRepubblica italiana.La Corte di Giustizia delle Comunitàeuropee9, accogliendo il ricorso della Com-missione, il 18 dicembre 2007 ha emesso u-na sentenza di condanna nei confronti dellaRepubblica italiana per “aver adottato indirizzioperativi validi su tutto il territorio nazionale talida escludere dall’ambito di applicazione delladisciplina sui rifiuti gli scarti alimentari originatidall’industria agroalimentare destinati allaproduzione di mangimi e per essere venutameno agli obblighi che le incombono in forzadell’art. 1, lett. a), della direttiva del Consiglio15 luglio 1975, 75/442/CEE, sui rifiuti, comemodificata dalla direttiva del Consiglio 18marzo 1991, 91/156/CEE”.Quanto sopra deciso dalla Corte di Giustiziaha, ovviamente, creato una serie di contrad-dizioni e dubbi sull’utilizzo dei sottoprodottidell’industria agroalimentare, ostacolando ilmercato Comunitario, con evidenti ripercus-sioni negative, anche economiche, sull’ap-provvigionamento di materie prime per man-gimi nel settore dell’alimentazione animale. Non esistendo, infatti, nella legislazione co-

munitaria una chiara definizione di “sottopro-dotto”, la stessa Commissione Europea nelfebbraio 2007, con la “Comunicazione dellaCommissione al Consiglio e al Parlamento”10,ha fornito indicazioni interpretative in materiadi rifiuti e sottoprodotti, specificando in parti-colare che i sottoprodotti dell’industria agroa-limentare, a determinate condizioni, non pos-sono essere considerati rifiuti.A tal proposito si legge infatti: “ i sottoprodot-ti dell’industria agroalimentare sono utilizzatimassicciamente nei mangimi. I processi diproduzione in numerosi settori (produzione dizucchero, amido e malto, frangitura di oleagi-nosi) generano sostanze che sono utilizzatecome materie prime per mangimi, diretta-mente dagli agricoltori o dai fabbricanti di ali-menti composti per animali. Sebbene non sipossano automaticamente considerare tutti iresidui di produzione destinati all’alimentazio-ne animale come non rifiuti, le suddette so-stanze sono prodotte deliberatamente nel-l’ambito di processi di produzione adattati atal fine, oppure, qualora non siano prodottedeliberatamente, soddisfano i criteri cumu-lativi per i sottoprodotti definiti dalla Corte,dato che il loro riutilizzo nei mangimi è certo,non necessitano di trasformazione prelimina-re e la produzione avviene nella continuità delprocesso di produzione. Le materie prime permangimi sono inoltre disciplinate da testi qualiil regolamento (CE) n. 178/2002, sulla legisla-zione alimentare, e la direttiva 96/25/CE, sullacircolazione di materie prime per mangimi. Sipuò quindi ritenere che, in entrambi i casi, ladefinizione di rifiuto non si applica al materialein questione”.

Considerato quanto sopra si deve intendere:- rifiuto11: qualsiasi sostanza od oggetto cherientra nelle categorie riportate nell’AllegatoA, alla parte quarta del Decreto legislativo152/06 e di cui il detentore si disfi o abbia de-ciso o abbia l’obbligo di disfarsi.- sottoprodotti12 «le sostanze ed i materialidei quali il produttore non intende disfarsi aisensi dell’articolo 183, comma 1, lettera a),che soddisfino tutti i seguenti criteri, requisitie condizioni: 1) siano originati da un processo non diretta-mente destinato alla loro produzione; 2) il loro impiego sia certo, sin dalla fase del-la produzione, integrale e avvenga diretta-mente nel corso del processo di produzioneo di utilizzazione preventivamente individua-to e definito; 3) soddisfino requisiti merceologici e di qua-lità ambientale idonei a garantire che il loroimpiego non dia luogo ad emissioni e ad im-patti ambientali qualitativamente e quantita-tivamente diversi da quelli autorizzati perl’impianto dove sono destinati ad essere uti-lizzati; 4) non debbano essere sottoposti a tratta-menti preventivi o a trasformazioni preliminariper soddisfare i requisiti merceologici e diqualità ambientale di cui al punto 3), ma pos-seggano tali requisiti sin dalla fase della pro-duzione; 5) abbiano un valore economico di mercato».La definizione di sottoprodotto compare an-

Sottoprodotti dell’industriaagroalimentare destinati allaproduzione dei mangimiAspetti tecnici e giuridici del loro utilizzo

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che nella più recente Direttiva 2008/98/CE13

del Parlamento Europeo e del Consiglio, del19 novembre 2008, “relativa ai rifiuti e che a-broga alcune direttive”, dove all’art. 5 il sotto-prodotto è definito come “ una sostanza odoggetto derivante da un processo di produ-zione, il cui obiettivo primario non è la produ-zione di tale articolo, può non essere consi-derato un rifiuto ai sensi dell’articolo 3, letteraa) bensì un sottoprodotto soltanto se sonosoddisfatte le seguenti condizioni:a - è certo che la sostanza od oggetto saràulteriormente utilizzato;b - la sostanza od oggetto può essere utiliz-zato direttamente senza alcun ulteriore tratta-mento diverso dalla normale pratica industria-le;c - la sostanza od oggetto è prodotto comeparte integrante di un processo di produzionee d - l’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostan-za od oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifi-co, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i pro-dotti e la protezione della salute e dell’am-biente e non porterà a impatti complessivi ne-gativi sull’ambiente o la salute umana”.In relazione alle suddette precisazioni, il Mini-stero della Salute, d’intesa con il Ministerodelle Politiche Agricole Alimentari e Forestali econ la partecipazione dell’Assalzoo (Associa-zione Nazionale tra i Produttori di AlimentiZootecnici) della Federalimentare (Federazio-ne Italiana dell’Industria Alimentare) e la Re-gione Toscana quale Regione di “coordina-mento interregionale” -Alimenti e Veterinaria -ha fornito indicazioni, a livello nazionale, conla “nota esplicativa sull’utilizzo dei sottopro-

dotti originati dal ciclo produttivo delle indu-strie agroalimentari destinati alla produzionedi mangimi”, prot. n. 509-12/01/2009/DGSA-P 14”, abrogando nel contempo la precedentecircolare del 2002.Pertanto, le condizioni igienico sanitarie sta-bilite dai relativi Regolamenti comunitari sul-l’alimentazione animale, non permettono, aglioperatori del settore dei mangimi, l’acquisi-zione di sottoprodotti dalle industrie agroali-mentari con lo status di “rifiuti” per la succes-siva produzione di mangimi.A tal proposito, il TAR Umbria15 (Tribunale Am-ministrativo Regionale) chiamato a pronun-ciarsi sulla legittimità della nota del Ministerodella Salute, prot. n. 509-12/01/2009/DGSA-P, a seguito del ricorso presentato da un ope-ratore del settore dei mangimi, nei confronti

del Ministero della Salute, delle Amministra-zioni Sanitarie coinvolte (in particolare la Re-gione Umbria, Direzione Regionale Sanità eServizi Sociali, l’A.S.L. Servizio Veterinario diIgiene degli Allevamenti e delle ProduzioniZootecniche) e del Ministero delle Politiche A-gricole alimentari e Forestali, ha respinto il ri-corso, ritenendo, tra l’altro “criterio con valorepreminente” ai fini della distinzione tra rifiuto esottoprodotto, “quello fondato sul concettodel disfarsi”. Ha anche affermato che l’opera-tore che abbia deciso di disfarsi di una so-stanza può farlo attraverso lo smaltimento delprodotto, ovvero tramite il suo recupero nel ri-spetto della normativa di tutela ambientalisti-ca16, ma gli stessi non possono essere in al-cun modo destinati all’industria zootecnica,non potendosi nel processo di lavorazione,

applicare la normativa igienico sanitaria delsettore mangimistico proprio perché conside-rati, ab initio, come rifiuti dal produttore, a-vendo quest’ultimo manifestato la volontà didisfarsene.Tenuto conto che i sottoprodotti dell’industriaagroalimentare sono anche disciplinati dallaspecifica normativa nazionale (D.L.vo n.360/99) che li definisce come “materie primeper mangimi” e ne regola la commercializza-zione, non è ammissibile quindi far rientrarenel ciclo di produzione dei mangimi sostanzenon rispondenti, all’origine, alle prescrizioni i-gienico sanitarie del settore alimentare e/omangimistico.Tale concetto è ben espresso anche nella Co-municazione della Commissione17, dove siprecisa tra l’altro che l’ulteriore utilizzo delsottoprodotto deve essere legale, e cioè ilsottoprodotto non può essere un materiale dicui il fabbricante ha l’obbligo di disfarsi (rifiu-to) o il cui utilizzo previsto è vietato dalla legi-slazione comunitaria o nazionale; pertanto ilsottoprodotto è “un residuo di produzioneche non costituisce un rifiuto”, che viceversapossedendo gli specifici requisiti igienico sa-nitari può essere impiegato nell’alimentazioneanimale.Nel caso dei sottoprodotti, invece, è l’impre-sa alimentare che decidendo preventivamen-te di destinarli alla alimentazione animale, negarantisce l’utilizzo sicuro, senza dover ricor-rere a trattamenti o trasformazioni che hannola finalità di risanare una sostanza che in ori-gine non è conforme.Di norma, i prodotti della lavorazione prove-

nienti da un processo di produzione principa-le, o quelli che presentano solo difetti superfi-ciali, la cui composizione è identica a quelladel prodotto principale, sono a tutti gli effettisottoprodotti. Soltanto la destinazione del sottoprodotto al-l’impresa produttrice di mangimi per animalidestinati alla produzione di alimenti, consenteil rigoroso rispetto degli obblighi previsti dallanormativa igienico sanitaria in materia, fornen-do anche le garanzie per la tracciabilità. Da quanto sopra esposto si deduce che, al fi-ne di garantire adeguate condizioni igienichenella produzione dei mangimi e quindi un ele-vato livello di protezione dei consumatori di a-limenti, le materie prime, tra cui anche i sotto-prodotti dell’industria agroalimentare, utilizza-te nella produzione dei mangimi devono es-sere destinate a tale utilizzo sin dal momentodella loro produzione, assumendo così il valo-re di prodotto o di sottoprodotto, ma certa-mente non quello di rifiuto, così come definitonella sentenza del TAR. ■

NOTE1 GUCE 1.2.2002 L 312 GUCE 8.2.2005 L 353 G. U. U. E. del 24.3.2010 L 77.4 G. U. R. I n. 246 del 19. 10. 1999 - Decreto legislativo17 agosto 1999, n. 360 di “attuazione delle direttive96/24/CE, 96/25/CE, 98/67/CE e 98/87/CE”,5 Circolare interpretativa prot. 3402/V/MIN del 28.6.1999.6 D. M. 5. 2. 1998 relativo all’individuazione dei rifiuti nonpericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recu-pero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo5 febbraio 1997, n. 22; supplemento ordinario alla GURIn. 88 del 16 aprile 1998 7 G.U.R.I. n. 180 del 2 Agosto 2002.8 G. U . C. E. 25 luglio 1975 n. L 1949 causa C-195/0510 Comunicazione della Commissione al Consiglio e alParlamento Europeo relativa alla Comunicazione interpre-tativa sui rifiuti e sui sottoprodotti COM/2007/0059 def. 11 Decreto legislativo 152/2006 art. 183, comma 1, lette-ra a12 Decreto legislativo 152/2006 all’articolo 183 , lettera p)modificato dal D.Lgs 4/200813 G.U. U. E. n. L312 del 22/11/200814 COMUNICATO 31 marzo 2009 (G.U. Serie Generale n.75 del 31 marzo 2009)15 Sentenza TAR Umbria n. 274/201016 G.U.R.I. n. 88 del 14 aprile 2006 - Supplemento Ordi-nario n. 9617 Comunicazione della Commissione al Consiglio e alParlamento Europeo relativa alla Comunicazione interpre-tativa sui rifiuti e sui sottoprodotti COM/2007/0059 def.

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Nessun seguito fino ad oraalla lettera che ANMVINazionale e ANMVI A-bruzzo hanno inviatoall’Assessore alla Sanitàdella Regione Abruzzo,

Lanfranco Venturoni, al Preside della Facoltàdi Medicina Veterinaria di Teramo, Fulvio Mar-silio e al Responsabile Servizi Veterinari Re-gionali, Giuseppe Bucciarelli. La nota, tra-smessa il 14 luglio scorso, chiede un tavolodi confronto sul Servizio di Emergenza Clini-ca all’interno dell’Ospedale didattico veteri-nario dedicato agli animali privi di proprieta-rio. Si tratta di un progetto Sperimentale rea-lizzato sulla base di una convenzione tra laRegione Abruzzo e la Facoltà di Teramo chesolleva alcuni interrogativi.Facendosi interprete delle considerazioni a-vanzate dai Colleghi del territorio, l’ANMVIpropone ai destinatari in indirizzo un incon-tro, “per consentire alla Categoria di espor-re le proprie istanze e approfondire alcuni ri-svolti operativi del Servizio”. L’Associazioneravvisa, in sintesi, la necessità di chiarire itermini di erogazione delle prestazioni, siasotto il profilo della tipologia che dei benefi-ciari. Alcuni aspetti operativi indicati nell’atto inoggetto non appaiono infatti del tutto coe-renti con la dichiarata destinazione delleprestazioni agli animali “privi di proprietario”.Si tratta di un aspetto particolarmente rile-vante sotto il profilo della concorrenza e de-gli equilibri di mercato, che rappresenta unpunto imprescindibile per una condivisionedi intenti, fra Università e Categoria liberoprofessionale, in fatto di presupposti e fina-lità degli ospedali veterinari didattici. Inoltre, il Progetto suscita alcune perplessitàdi carattere operativo-gestionale, laddoveprefigura l’eventualità che l’animale soccor-so risulti di proprietà o comunque ascrivibile

ad un detentore; il Progetto operativo risultaa nostro avviso carente di adeguate misureatte ad accertare l’effettiva condizione di“randagio” dell’animale rinvenuto, con con-seguente trasferimento (anche su lunghe di-stanze), ricovero e trattamento, in mancan-za delle necessarie autorizzazioni e senzaalcuna consultazione con l’eventuale medi-co veterinario curante. L’ANMVI ritiene che quanto esposto sia ba-stante a rendere opportuno un incontro neitempi più favorevoli e celeri possibili, auspi-cando che la ripresa delle attività, dopo lastagione estiva, consenta alle autorità in in-dirizzo di riscontrare la richiesta dell’Asso-ciazione.La convenzione siglata dall'Ateneo e la Re-gione è divenuta ufficiale con la pubblicazio-ne sul Bollettino regionale del 16 giugno. Ilpersonale coinvolto è rappresentato dai me-dici veterinari delle ASL abruzzesi che si oc-cupano della prevenzione del randagismo e

dai medici veterinari in servizio presso l'O-spedale universitario. La struttura garantirà la copertura di com-petenze specialistiche mediche, chirurgicheed ostetrico-ginecologiche d'urgenza esclu-sivamente rivolte a cani e gatti randagi. Glianimali dovranno essere identificati con mi-crochip e riportati nel verbale di cattura. Iltrasporto, nel rispetto del benessere dell'a-nimale, spetta alla ASL che ha provvedutoalla cattura. Il medico veterinario ASL, valutato che l'ani-male rientra nei termini previsti dalla con-

venzione, prende accordi con l'Ospedaleper l'eventuale ricovero; se l'animale nonrientrerà fra i soggetti beneficiari della con-venzione, dopo un esame clinico, sarà con-segnato al detentore con un referto clinicodi accompagnamento ed eventuali consigliterapeutici. Nel caso in cui si identificasse il proprieta-rio, la ASL competente provvederà a con-tattarlo, ad informarlo della situazione sani-taria dell'animale. Le spese sostenute per lacura, compreso l'eventuale smaltimentoverranno addebitate al proprietario. ■

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Ospedale Veterinario a Teramo:ANMVI Abruzzo aspetta una rispostaChiesto un tavolo per chiarire i termini del servizio di emergenza agli animali senza proprietario

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 201022 Anmvi Regione Centro-Sud

IPresidenti e i Vice Presidenti delleANMVI Regione (Centro Sud: Abruz-zo, Basilicata, Campania, Lazio, Mar-

che, Molise, Puglia, Toscana, Umbria) siriuniranno ad Arezzo, il 15 ottobre, inoccasione del 67° Congresso SCIVAC.All’ordine del giorno la creazione di unarete di strutture veterinarie private, qua-le primo atto per l’implementazione delprogetto Leavet, secondo il nuovo im-pulso che il Ministero della Salute ha vo-luto dare al progetto dell’ANMVI. Il Sot-tosegretario Francesca Martini all’emit-tente locale Telenuovo: "Stiamo lavo-rando con l'Associazione Nazionale Me-dici Veterinari Italiani per introdurre unatessera sanitaria". La creazione di unarete di strutture veterinarie private, an-che attraverso la modalità informatizza-ta, potrà consentire la realizzazione diservizi mirati ai proprietari di animali dacompagnia connessi alle prestazioni ve-terinarie di base e alla possibilità dimettere a sistema una serie di dati einformazioni di carattere epidemiologi-

ANMVI REGIONE RIUNITE AD AREZZO

co di cui solo la veterinaria privata di-spone. Una risposta “realistica”, secon-do l’ANMVI, ad un bisogno sociale e disalute animale che cresce mentre dimi-nuiscono le finanze pubbliche.

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La domanda, da parte deiproprietari di animali dacompagnia, sulle tematichecomportamentali è, negli ul-timi anni, in continuo au-mento e va di pari passo con

l’evolversi delle Scienze Comportamentali Ap-plicate. I Medici veterinari hanno preso co-scienza che sia la prevenzione che il tratta-mento dei disturbi comportamentali sono par-te integrante della Medicina veterinaria. Il cor-so, organizzato dal Circolo Veterinario Bolo-

gnese e accreditato ECM, vuolerispondere alla sempre maggio-re richiesta d’informazioni peraffrontare in maniera corretta i

disturbi comportamentali che in-teressano cani e gatti. Durante il corso verranno forniti elementi dibase riguardanti l’eziologia, la semeiotica, iltrattamento e la prevenzione di alcuni distur-bi comportamentali. Le esercitazioni pratichesaranno d’ausilio all’applicazione delle rela-zioni teoriche. Relatori: Raimondo Colangeli,

Valentina Franci, Simonetta Mattivi, AnnaritaVentura. Responsabile Scientifico è LauraFrisini. Il corso, patrocinato dall’Ordine deiMedici Veterinari di Bologna, si terrà presso ilSavoia Hotel Country House, Via Del Pilastro,2 - Bologna. La domanda di iscrizione va in-viata via fax al n° 051.6313158 entro il20/10/2010. Il pagamento va effettuato en-tro il 20/10/2010 con versamento sul C/Cpostale n. 26810408 intestato a “Circolo Ve-terinario Bolognese” con la causale: “CorsoIntroduttivo alla Medicina Comportamenta-

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FARE IL VETERINARIO IN TEMPI DI CRISI

Master di II livello in Apicoltura,gestione sanitaria ed ambienta-le alla Facoltà di Medicina Vete-

rinaria di Teramo. Negli ultimi anni l'api-coltura italiana ha subito notevoli cambia-menti: si è assistito da una parte allo svi-luppo di un'attività più specializzata e dal-l'altra si è riscontrata la comparsa di nuo-ve patologie sempre più difficili da dia-gnosticare, controllare, gestire e curare.Il master in "Apicoltura: gestione sanitariaed ambientale" ha lo scopo di ampliare leconoscenze teoriche e fornire delle espe-rienze professionalizzanti e pratiche delmondo apistico ai Medici veterinari. Inparticolare il master di propone di agevo-lare, uniformare ed arricchire la formazio-ne del laureato in Medicina veterinaria siache esso operi nel settore pubblico/priva-to o che sia un libero professionista in ra-gione delle nuove forme di allevamento eproduzione apistica che si riflettono inun'intensificazione degli scambi commer-ciali tra l'Italia e gli altri paesi. Al termine del master i partecipanti avran-no le conoscenze teoriche e pratiche ne-cessarie per potersi approcciare al con-trollo e al management degli alveari siasul piano della sanità animale che su quel-lo legato ai trattamenti consentiti a livellonormativo. Verranno inoltre fornite cono-scenze relative ai recenti utilizzi dell'apenei programmi di monitoraggio ambienta-le di impatto ambientale. Info:http://www.unite.it

MASTER IN APICOLTURA

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specializzato rivolto a Medici

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Chiuso in stampa il 6 settembre 2010

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Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 201026 Calendario attività Dal 15 settembre al 10 ottobre

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

15 - 18 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaUltimi posti disponibili Trecchi, 20 - ECM: 34 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -

E-mail: [email protected]

15 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO: PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLA-

RI DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH - BolognaFiere (BO) - Piazza della Costituzione -ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

17 - 18 SETCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA - BolognaIN COLLABORAZIONE CON ESVOT Congressi - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-

barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E

SENZA SBAGLIARE TROPPO - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: Richie-sto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 - 24 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: IV PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE ED ACQUISITEUltimi posti disponibili NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 26 SETCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI OFTALMOLOGIA - Ragusa - Villa di Pasquale e IZS - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

25 SETINCONTRO SICARV PATOLOGIA MITRALICA: RECENTI ACQUISIZIONI. ANATOMIA, FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO CLINICO CON PARTI-

COLARE RIFERIMENTO ALLA TOSSE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr.- Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SCVI INVASIVA - TAVOLA ROTONDA INTERATTIVA SULLA CHIRURGIA MINI-INVASIVA - Cremona, Palazzo Trec-

chi - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO SCVI RACCOLTE ANOMALE IN CAVITÀ ADDOMINALE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. chi, 20 - ECM: 10 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -

E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Ma-

tera- Hilton Garden Inn - Via Germania - Borgo Venusio - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Mo-nica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V. Zambra, 36 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ........D (DIAGNOSI) - Pozzuoli (NA) Centro turistico Averno - Via Monte Nuovo

Licola Patria, 85 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCO-

LARE - Pescara - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SET - 1 OTTCORSO SCIVAC FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti -Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

29 SET - 1 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: I PARTE - GASTROENTEROLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaAttenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39

0372 403508 - E-mail: [email protected]

30 SET - 2 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “MANAGEMENT DELLA FATTRICE” - La Calandrina -SUTRI (VT) - ECM: Richiesto Accreditamento Attenzione: Evento annullato. Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

30 SETSEMINARIO NAZIONALE SIVAR ORIGINE UTERINA DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERT - Centro Studi E.V. - Palazzo IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione

Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

2 - 3 OTTCORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI LECCE LAVORO - Grand Hotel Tiziano e dei Congressi - Lecce - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: se-

greteria dell’ Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Lecce: tel/fax: 0832/346996

3 OTTINCONTRO SIMUTIV COME GESTIRE L’ADDOME ACUTO IN PRONTO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMVENCO IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NEL CONCETTO DI CURA: OLTRE I FABBISOGNI - Centro Studi E.V. -

Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIODOV CHIUSURA DELL’ACCESSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509- E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - An-

cona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 OTTCORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona -

ECM: No ECM - Per info: Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403537 - fax: 0372/403526 - E-mail: [email protected]

9 - 10 OTTINCONTRO SIVAE “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremo-

na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel.+39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERAL-

MENTE SOTTO I TUOI OCCHI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segre-teria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHI-

RURGIA ORALE VETERINARIA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Richiesto Accredi-tamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per IN COLLABORAZIONE CON ASVAC informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: del-

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2) L’asimmetria delle tuberosità sacrali nei cavalli spor-tivi e da diporto nella maggior parte dei casi è causatada:

a Forze asimmetriche che agiscono sulcorpo del bacino

b Sublussazione dell’articolazione sacroiliaca

c Fratture delle ali dell’ileo

d Spessore variabile dei tessuti molli chericoprono queste protuberanze ossee

1) In caso di contrattura muscolare una buonaopzione terapeutica è:

a Diatermia, massaggio edesercizi attivi

b Laserterapia

c Massaggio e nuoto

d Elettrostimolazione e crioterapia

QUIZ 1Risposta corretta: a)

Incontro SIOVET (Soc. spec.SCIVAC di Ortopedia):“Patologie muscolari e

tendinee nel cane” - Cremona,Novembre 2007

QUIZ 2Risposta corretta: a)

Incontro S.I.O.C.E. (Soc. spec.di Ortopedia e Chirurgia

Equina) - Cremona, novembre2007

SOLUZIONI

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